Costruzioni 672 luglio 2013

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Casa editrice la fiaccola srl

086_086_REDAZIONALE IIC_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 14/12/12 11.07 Pagina 86

LINEA AETERNUM UN CALCESTRUZZO PER SEMPRE • Un calcestruzzo resistente alla più alta classe di esposizione • Assoluta impermeabilità • Ritiri completamente compensati • Resistenze meccaniche raddoppiate • Resistenza all’aggressione chimica superiore ad un calcestruzzo con cementi CRS

Costruzioni

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N 672 Anno LXII

Luglio 2013

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Macchine&Attrezzature

ESCAVATORI CINGOLATI LIEBHERR COMPLETA LA GAMMA E SVELA UN IBRIDO

Demolizione&Riciclaggio

INTERVENTO URBANO VITALI FA SPAZIO ALL’UNIVERSITÀ BOCCONI DI MILANO

NUOVA SEDE DEL GRUPPO 20838 Renate (MB) Via Sirtori Z.I. Tel. + 39 0362 918311 www.teknachem.it www.tensofloor.it www.istic.it

ProvatiPerVoi

TATA XENON 2.2 VTT EURO 5 IL PICK-UP INDIANO ROBUSTO E POCO ASSETATO

672 Anno LXII Luglio 2013

WALKAROUND PALA GOMMATA COMPATTA IHIMER AS34


CINGOLI IN GOMMA

GRAFICA: www.audisiogd.com

Unique conditions

call for Yanmar solutions Il nuovo midi-escavatore ViO80-1A è equipaggiato del motore Yanmar 4TNV98C-WBV che rispetta le norme d’emissioni Livello 3B. Il sistema Common Rail e l’ECU (unità di controllo del motore) consentono un controllo perfetto di funzionamento del motore mentre il modo ECO abbinato a cicli di lavoro più veloci consente una produttività maggiore del 18%.

Yanmar Construction Equipment Europe www.yanmar.eu

GRUPPO MINITOP srl

Strada Europa, 39 10060 Bricherasio (To) Italia Fax. +39 0121 349148 Tel. +39 0121 349156 / 62 www.minitop.it · info@minitop.it


PNEUMATICI INDUSTRIALI & OTR BKT. QUALITÀ SORPRENDENTE

Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellenti doti di trazione, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata dello pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.


Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

ISSN: 0010 - 9665

SOMMARIO ATTUALITÀ&PRODOTTI

ELETTROUTENSILI

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Le trincia diventano strong CanginiBenne lancia 8 nuovi modelli di testate trincianti

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Notizie Normative, trasporti, sollevamento persone, abbattimento polveri, veicoli porta atttrezzi, manifestazioni, pneumatici, ponteggi

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Nuove batterie al Litio con tecnologia CoolPack per la linea Professional di Bosch. Le abbiamo provate

IN COPERTINA

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PALE COMPATTE CINGOLATE

Frigorifero o batteria?

MACCHINE &COMPONENTI MOTORI

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Fabbricanti di cuori Il costruttore inglese JCB lancia il suo primo motore 6 cilindri. La gamma Dieselmax si allarga

Pollicino o Ercole? Presentiamo il più compatto degli skid cingolati Takeuchi. Si chiama TL230 GRU IDRAULICHE

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Fratelli di taglia I fratelli Magliocco e le loro gru Effer. Dino e Nelson ci spiegano cosa li porta a questa scelta sin dagli Anni Novanta

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6

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WALKAROUND La nuovissima pala gommata compatta Ihimer AS34

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Nel prossimo numero Sul prossimo numero il protagonista del nostro WalkAround sarà il nuovissimo midiescavatore YANMAR ViO 80-1A con il nuovo motore omologato Stage IIIB grazie al filtro antiparticolato. Nonostante l’ingombro del Dpf, i progettisti giapponesi sono riusciti a mantenere le dimensioni molto compatte di questo 8 ton. Lo sbalzo posteriore torretta resta tra i più contenuti della categoria e il ViO merita ancora di essere chiamato girosagoma. La sua forza di strappo è di ben 6.357 daN, mentre quella di penetrazione è di 4.081 daN.


64

Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web

ESCAVATORI CINGOLATI

Una gamma tutta nuova

CAVE&CALCESTRUZZO

L’offerta dei modelli Stage IIIB prodotti a Colmar si completa. Svelato al Bauma anche un concept ibrido

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ATECAP

È il messaggio nato dall’assemblea annuale dei produttori di cemento

DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO 70

Notizie Attualità, vagli mobili, riciclaggio rifiuti, cantieri

La crisi come opportunità di crescita

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

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L’istituto pensante La formazione in Italia secondo un addetto ai lavori

ASSOCIAZIONI

72

76

10 anni di dialogo

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

Nad ha ribadito l’impegno per costruire una maggiore qualificazione nella categoria dei demolitori

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INTERVENTI URBANI

88

L’istituto informa La nuova proposta di Teknachem per un calcestruzzo in salute

Chirurgia in pieno centro

Notizie Mercato, additivi, fibre, eventi, macchine, cemento, prefabbricazione, sottofondi

Vitali ha demolito un plesso in piena Milano, per dare nuovi spazi all’Università Bocconi

CARICATORI GOMMATI

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Punta dritto alla sostanza La nuova Doosan DL420-3 è pronta a replicare il successo italiano della vecchia 420

76

FLOTTE&NOLEGGIO 100

Notizie Piattaforme aeree, nuove sedi, tecnologie, ponteggi MMT

102

Nel resort per... lavoro Un escavatore della flotta Venpa al lavoro sul lago di Como PIATTAFORME AEREE

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A braccia aperte Abbiamo seguito JLG sul territorio tra presentazioni di prodotto e clienti

Abbiamo provato lo specialista tedesco della cava, il nuovo Arocs di MERCEDES BENZ. Dall’off road, alle applicazioni specialistiche edili, approvvigionamento al cantiere compreso. In tutti i casi a fare la differenza sono elementi innovativi come le nuove motorizzazioni o la terza generazione del cambio automatizzato Powershift, che sarà proposta di serie, con il classico manuale ridotto a opzione, e che integra una modalità standard in cui spicca l’attenzione al risparmio, con l’Ecoroll, e una off road con la funzione per il disimpegno dal fango.

PROVATI perVOI RENAULT TRUCKS SERIE K E C

114

Vive la révolution Rinnovo integrale per la gamma off road dei cava transalpini TATA XENON 2.2 VTT 4X4 EURO 5

120

Miracolo indiano Il pick up indiano di nuova generazione stupisce per robustezza e consumi

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LUG LIO 2013 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Silvio Cocco, Antonio Fargas, Claudio Marini IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci, Carmen Napoli marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

WWW.COSTRUZIONIWEB.COM

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5

www.astraspa.com

57

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www.betonblock.com

III Cop www.minitop.it

1

www.bkt-tires.com

44

www.machineryzone.it

info@midiequipment.it

I Cop

www.canginibenne.com

IV Cop www.teknachem.it

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www.ceccantini.it

127

75

www.conexpoconagg.com

11

www.variscospa.com

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www.faeterni.it

II Cop

www.yanmar.eu

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IN COPERTINA

INSERZIONISTI

www.truckemotion.it

La nuova serie di testate trincianti TC firmata CanginiBenne è composta da otto modelli di cui tre in versione frontale e cinque per escavatore, tutti contraddistinti da caratteristiche meccaniche pensate per aumentarne la resistenza agli urti e alle deformazioni, come il robusto telaio a doppia scocca. La testata è adattabile alle più svariate esigenze semplicemente spostando l’attacco macchina in diverse posizioni, grazie alla serie di fori presenti negli elementi di rinforzo superiori. CANGINIBENNE S.R.L. Via Savio, 29/31 47027 Sarsina (FC) Italia Tel: +39 0547 698020 Fax: +39 0547 698021 www.canginibenne.com

www.komatsuitalia.it

Aziende citate Ama ......................17 Betonblock ..............90 Bkt ........................13 Bonfiglioli ..............17 Bosch ....................20 CanginiBenne ............6 Case ......................71 Controls ..................88 Doosan ..................92 Du Pont ..................91 Effer ......................58

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Faro ......................16 Fassa Bortolo ..........91 Fraste ....................88 Genie ....................10 Gruppo Vismara ......100 Idrobase Group ........11 Ihimer ....................26 Jcb ....................8 - 46 Jlg ......................108 Laterlite..................90 Liebherr..................64

Lovato Electric ..........17 Lpr ......................100 Mercedes-Benz ........10 Mollo Noleggio........100 Nelson Magliocco Noleggio ................58 Pilosio ..............14-101 Renault Trucks ........114 Rexroth Pneumatics ..16 RM Distribuzione ......17 Serto......................16

SMC ......................17 Stäubli ..................16 Sticar ..................108 Takeuchi ................52 Tata Xenon ............120 Terex Finlay ............70 Torggler ..................89 Unacea ....................9 Venpa ..................102 Vitali ....................76 Vdo ........................8



Copertina OTTO NUOVI MODELLI DI TESTATE TRINCIANTI FIRMATI CANGINIBENNE. LA SERIE TC AFFIANCA LA COLLAUDATA GAMMA DZ E STUPISCE PER GLI ACCORGIMENTI MECCANICI AD ALTA RESISTENZA anno in corso si sta rivelando ricco di innovazione e ricerca per CanginiBenne. L’azienda, infatti, tra le novità lanciate di recente, ha presentato la nuova gamma di testate trincianti che andrà ad affiancare quelle della super collaudata linea DZ. La nuove serie TC è composta da un totale di otto modelli di cui tre in versione frontale e cinque per escavatore. La loro progettazione è nata dall’esigenza di realizzare un prodotto con caratteristiche meccaniche atte ad aumentare la resistenza agli urti e alle deformazioni. Tra i principali plus si segnalano: il telaio a doppia scocca che garantisce un’elevata resistenza alle sollecitazioni, i cuscinetti rullo di appoggio blindati, il carter frontale regolabile e removibile, e la trasmissione a cinghia. Gli elementi di rinforzo superiori, oltre a irrigidire tutta la scocca, ospitano una serie di forature che permettono di spostare l’attacco macchina in diverse posizioni in modo da adattare la testata a diverse esigenze. Inoltre i sistemi di trasmissione e idraulici sono protetti da carter in acciaio di alto spessore. Ricordiamo infine che la testata trinciante frontale è dotata di un sistema meccanico di traslazione di serie e di un sistema flottante in grado di adattare la trincia sia al piano orizzontale del terreno sia a quello verticale. La traslazione è disponibile anche in versione idraulica. RRST

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Le trincia diventano

STRONG

luglio 2013 Costruzioni 7

www.canginibenne.com

Le nuove testate trincianti TC sono disponibili in otto modelli (tre in versione frontale e cinque per escavatore) e sono contraddistinte da caratteristiche atte ad aumentare la resistenza agli urti e alle deformazioni.


NEWS

ATTUALITÀ&PRODOTTI

La fine del tunnel?

Truck screen Si chiama TIS-Web Communicator ed è il nuovo servizio di messaggistica istantanea di VDO, marchio del Gruppo Continental, che facilita la comunicazione tra le aziende di autotrasporti (anche nel Construction) e i propri autisti. Si basa sulla piattaforma TIS-Web, il sistema professionale di archiviazione, gestione e visualizzazione dei dati provenienti dal tachigrafo e sull’app Android TIS-Web Fleet, che ogni autista può installare sul proprio dispositivo. L’App, necessaria per l’utilizzo del servizio TIS-Web Communicator, è disponibile per Android gratuitamente collegandosi a Google Play.

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di nuovi. Tra gli altri, le nuove autostrade della Pedemontana veneta e la Tangenziale esterna est di Milano, l’Asse viario quadrilatero UmbriaMarche, la Linea 4 della metro di Milano, la linea 1 di Napoli e la Linea C di Roma. Sono previsti investimenti per il

www.jcb.com

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contenuti nel Decreto del Fare, il pacchetto di 80 misure varato dal governo per rilanciare l’economia. Il prossimo appuntamento è al Consiglio dei Ministri con il Ddl Semplificazioni. In particolare, la norma “sblocca-cantieri” garantisce la continuità di quelli già in corso e l’avvio

www.it.vdo.com

avori per un totale di circa 3 miliardi di euro in piccole, medie e grandi opere, con una ricaduta prevista a livello occupazionale di circa 30 mila nuovi posti di lavoro, di cui 20 mila diretti e 10 mila indiretti. Questi i punti salienti per il settore Infrastrutture e Trasporti

miglioramento della rete ferroviaria e per la sicurezza stradale con la riqualificazione di ponti e gallerie. Si tratta di risorse accantonate da altre grandi opere come l’Alta Velocità, il Terzo Valico e il ponte sullo Stretto di Messina che però, ha precisato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, non verranno fermate. Il documento di regolarità contributiva (Durc) viene allungato a 6 mesi con la possibilità per le imprese edili di compensare i debiti contributivi con i crediti derivanti dallo sblocco da parte della pubblica amministrazione. Un fatto importante che finora ha contribuito a peggiorare la crisi di liquidità delle imprese insieme alla norma (abolita anch’essa) che stabiliva la responsabilità fiscale dell’appaltatore per il versamento allo Stato delle ritenute sui redditi da lavoro e dell’Iva dovuta al subappaltatore. www.gazzettaufficiale.it

La carica inglese JCB ha annunciato ufficialmente il successore di Alan Blake (63 anni, è entrato in JCB nel 1989), che andrà in pensione alla fine dell’anno, alla carica di amministratore delegato. Si tratta di Graeme Macdonald, 45 anni, che dal 1° Giugno è stato designato alla carica di futuro Chief Executive Officer. Macdonald ha ricoperto una serie di incarichi di alto livello durante i suoi 16 anni in JCB, ed è stato fino a poco tempo fa Chief Operating Officer dell’azienda. In precedenza è stato amministratore delegato della Business Unit Terne, con sede presso il quartier generale JCB, e ha ricoperto la carica di Presidente di JCB Inc. con sede presso l’headquarter nordamericano a Savannah, in Georgia (USA).


ATTUALITÀ&PRODOTTI

N EWS

Favoriscano i documenti

Presentate al Parlamento Europeo, dalla rappresentanza italiana, due interrogazioni alla Commissione, riguardo al fenomeno delle importazioni di mmt non conformi e alla mancanza di un’anagrafe che permetta di tracciarne la vita e l’obsolescenza ono due le interrogazioni parlamentari presentate dall’On. Elisabetta Gardini alla Commissione Europea. Nella prima, dopo aver denunciato il fenomeno delle importazioni di mezzi non conformi, si afferma: “I produttori di macchine per costruzioni dell’Unione Europea, nonostante gli ingenti investimenti in ricerca e sviluppo effettuati per realizzare prodotti conformi, si vedono penalizzati da chi non rispetta le regole. È necessario poi ricordare quali conseguenze questa situazione abbia sui volumi occupazionali, sugli operatori che utilizzano nei cantieri macchine che possono aver sistemi di sicurezza inferiori alla

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norma, e sull’ambiente (una macchina non conforme può non rispettare le normative in materia di emissioni gassose e di rumore)”. Nella seconda interrogazione si chiede alla Commissione se sia a conoscenza del fatto che allo stato attuale non esiste nell’Unione e nei singoli Stati membri uno strumento per censire le circa 250 mila macchine per costruzioni immesse annualmente sul mercato europeo: “Di questi mezzi, una volta che vengono venduti, non si sa praticamente più nulla: dove, come e per quanti anni vengono utilizzati? Qual è il loro grado di usura? Rispondono alle norme comunitarie?”. Il testo continua poi denunciando che “in caso di calamità naturali le autorità

preposte all’intervento abbiano difficoltà in alcuni paesi a localizzare in tempi brevi i macchinari adeguati disponibili sul territorio”. Il tempo previsto affinché la Commissione fornisca una risposta alle interrogazioni è di 60 giorni. “Apprendiamo con soddisfazione dell’iniziativa dell’on. Gardini”, dichiara Enrico Prandini, vicepresidente di UNACEA. “Sorveglianza di mercato e anagrafe delle macchine per costruzioni sono strettamente collegate”. www.unacea.org

L’obbligatorietà della registrazione dei mezzi è la chiave di volta per il contrasto dell’immissione di macchine non conformi sul mercato europeo. L’anagrafe inoltre costituirebbe un importante strumento per il contrasto dei furti e per individuare le zone più obsolete e inquinanti del parco, permettendo di varare in maniera mirata, a livello locale, misure d’incentivo a protezione dell’ambiente e della sicurezza nei cantieri.

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20-22 Settembre Malpensa (VA) Fiera dell’edilizia, materiali, tecniche e tecnologie www.ediltek.info

MADE EXPO 2013 2-5 ottobre Milano Fiera di architettura, design, edilizia www.madeexpo.it

WWW.YOURMERCHANDISE.COM/GENIE

TRUCKEMOTION 11-13 ottobre Autodromo Monza Manifestazione rivolta al mondo dei veicoli da trasporto e lavoro www.truckemotion.it

SAIE 2013 16-19 ottobre Bologna Salone internazionale dell’edilizia www.saie.bolognafiere.it

Con un design aggiornato e un’interfaccia utente migliorata, Genie ha annunciato il lancio di un nuovo sito internet dedicato al merchandise, da oggi aperto agli ordini di clienti e fan di GENIE per consegne in Europa, Medioriente e Africa. La nuova collezione presenta oggetti già conosciuti, ma anche novità, quali accessori per ufficio o articoli di abbigliamento. Nel corso degli anni, clienti e distributori Genie hanno espresso il desiderio di poter avere a disposizione articoli di merchandise in cui figurasse il proprio logo accanto a quello di Genie. Capi di abbigliamento, cappellini, kit per fiere ed articoli promozionali per l’ufficio possono essere ordinati con il logo Genie o personalizzati aggiungendo il logo del cliente. Questo progetto è stato sviluppato implementando i suggerimenti dei clienti.

Stella mai cadente er la nona volta consecutiva MERCEDESBENZ Unimog è stato eletto dal grande pubblico miglior fuoristrada dell’anno nella categoria “Veicoli speciali”. Il concorso comprendeva 13 diverse categorie, 125 veicoli fuoristrada di 53 case costruttrici votati da 74.000 partecipanti. Unimog ha vinto con il 31,1 % dei voti. Dopo diversi decenni di produzione, nel 2013 la gamma Unimog si presenta completamente rinnovata. Sia i “portaattrezzi” (dagli U 216 agli U 423, fino agli U 530) sia

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gli Unimog fuoristrada (U 4023 e U 5023) dispongono di motorizzazioni Euro 6 con potenze fino a 299 Cv (U 530) o 231 Cv (U 5023). In queste sigle identificative dei modelli la prima cifra fa riferimento alla cilindrata (ad esempio 4 corrisponde al precedente Unimog U 400), mentre le due

cifre successive indicano la potenza in Cv (ad es. 23 per 230 Cv). La cabina dell’Unimog in versione fuoristrada estremo è un classico e caratterizza l’immagine del veicolo fin dal 1974. Ed è proprio spostando indietro il motore di un metro al di sotto della cabina che i tecnici sono riusciti ad introdurre l’Euro 6. Rispetto alla versione precedente la nuova cabina è stata allungata di 120 mm e

IL SITO DEL MESE

MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

ATTUALITÀ & PRODOTTI

EDILTEK 2013

leggermente rialzata. È stato rinnovato l’impianto di regolazione della pressione pneumatici “Tirecontrol Plus”, che ora consente di selezionare sul display la pressione pneumatici preconfigurata più adatta. A livello di esterni, la nuova griglia del radiatore, i nuovi paraurti con moderni gruppi ottici rendono l’Unimog stilisticamente ancora al passo coi tempi. www.mercedes-benz.it


Rino, il nebuloso a un nome che ispira simpatia, Rino, e fa parte delle novità presentate in tutto il mondo da Idrobase Group con il catalogo “Primavera-Estate 2013”. La linea degli Spara Nebbia Idrotech, made in Italy di IDROBASE GROUP si arricchisce così con un nuovo impianto industriale di nebulizzazione che è stato progettato per offrire la massima versatilità di impiego. La particolarità di Rino sta infatti nell’essere configurabile secondo le più diverse esigenze sia nella versione in alta

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pressione (a 70 bar) che bassa pressione (fino a 15 bar), e a più portate d’acqua secondo le specifiche necessità del cliente. Rino è un cannone destinato ad essere utilizzato in molteplici settori di applicazione. Si va dall’abbattimento polveri in miniere, centrali elettriche, cave, cementifici, nastri trasportatori alla neutralizzazione degli odori in discariche, impianti di compostaggio. È utile anche per il rinfrescamento e abbattimento temperature di grandi spazi all’aperto

N EWS quali stadi, enti fieristici, concerti. L’unità in configurazione a bassa pressione può essere fornita sia con pompa di rilancio, nel caso non si

arrivasse alla pressione ideale di esercizio (12,3 bar), che con un radiocomando con un raggio d’azione di 150 m. Il nebulizzatore in alta pressione, invece, è dotato di un modulo pompante che lo fa lavorare a 70 bar di pressione e con portate da 11 a 21 l/min; può essere dotato di pompa dosatrice e serbatoio oltre che di radiocomando con raggio d’azione di 150 m. Fra le principali peculiarità tecniche del nebulizzatore progettato da Idrobase c’è la sua gittata che arriva a 30 m (in assenza di vento e con un campo di rotazione da 0° a 330°), i 30 ugelli per corona e l’alzo che varia da meno 25° a più 35°. www.idrobasegroup.com

la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe con girante aperta 4” e 6” vuotoassistite con cabina di insonorizzazione, pompe sommergibili in ghisa e alluminio fino a 8”, impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

Via... a Las Vegas a di nuovo guadagnato lo status di IBP (International Buyer Program), rilasciato dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Parliamo di Conexpo-Con/Agg 2014, la fiera che si terrà dal 4 all’8 marzo 2014 presso il Las Vegas Convention Center negli Stati Uniti d’America. Cos’è l’IBP?

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Si tratta di un marchio che aiuta buyer internazionali, rappresentanti e distributori a partecipare in maniera più efficace all’evento, facilitando la connessione con gli espositori votati all’export, in modo tale da aumentare le vendite e le connessioni globali. Sotto l’IBP, il governo degli Stati Uniti promuove eventi specifici

Il piano spagnolo trategia definita. Il Comitato Organizzatore della sedicesima Fiera Internazionale dei Lavori Pubblici, Edilizia e Macchine minerarie Smopyc, presieduto dal presidente della commissione Carlos Morales, si è incontrato all’inizio di giugno per stabilire le linee di azione per il prossimo show, previsto dall’1 al 5 aprile 2014 a Saragozza. Il comitato è organizzato in tre gruppi di lavoro per organizzare la sfera marketing e la pianificazione delle vendite, i servizi e la

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logistica e, ultimo ma non meno importante, la comunicazione. Il gruppo di marketing, esaminata la situazione delle vendite fino ad oggi, ha discusso le mission commerciali internazionali. Il gruppo di

attraverso la sua rete mondiale di ambasciate e consolati e recluta delegazioni ufficiali di categoria favorendo la loro partecipazione alla manifestazione. Per Conexpo-Con/Agg 2014 produrrà una guida, l’Export Opportunities Guide (cartacea ed elettronica), per aiutare i partecipanti a individuare gli espositori interessati, a fare business a livello globale attraverso le esportazioni, mantenendo i

lavoro Servizi e Logistica ha effettuato uno screening su aspetti migliorabili della scorsa edizione, situazione attuale di servizi e infrastrutture e creato alleanze per agevolare l’utenza nella fruizione dei servizi. Il gruppo per le Comunicazioni ha discusso la divulgazione a

rapporti tra gli attori del mercato. La guida sarà disponibile presso lo show. “Abbiamo creato le opportunità per contribuire a espositori e visitatori a trovare i partner commerciali giusti. Apprezziamo il continuo sostegno del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti e invitiamo gli espositori a sfruttare appieno il programma IBP”, ha dichiarato Megan Tanel, coordinatore degli eventi di Conexpo. www.conexpoconagg.com

livello nazionale e internazionale, rafforzando lo strumento del web, soprattutto nei social network. L’incontro ha fornito l’impulso per tutte le attività in corso, con l’obiettivo, nelle parole di Carlos Morales, di garantire il pieno successo di Smopyc. www.smopyc.es


La gomma d’acciaio

N EWS

Battistrada extra profondo, lunga durata e alta resistenza a tagli e abrasioni. Queste le caratteristiche del nuovo prodotto BKT Loader Special (L5), il maxi pneumatico specificatamente pensato per i caricatori gommati di grandi dimensioni

Il segreto dei nuovi pneumatici Loader Special BKT, realizzati per le pale su gomma, sta nella mescola che è stata formulata per garantire un’eccellente resistenza ai tagli, alle abrasioni e agli impatti.

ono stati lanciati in primavera i nuovi pneumatici Loader Special (L5) di BKT. Questo prodotto è stato specificamente creato per l’utilizzo sulle macchine loader, per via delle sue caratteristiche di resistenza e lunga durata. Il battistrada di Loader Special è infatti extra profondo e aggressivo ed è classificato come L5, ovvero beneficia di un aumento del 150% della profondità del battistrada rispetto a uno pneumatico

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standard. Questa caratteristica allunga notevolmente la vita di utilizzo dello pneumatico. Per fare fronte alle applicazioni più severe, la mescola dello pneumatico Loader Special è stata formulata per garantire un’eccellente resistenza ai tagli, alle abrasioni e agli impatti. Oltre a tutti questi vantaggi, la sua resistenza consente di ridurre anche i tempi di fermo macchina, ottimizzando i costi. Infine lo pneumatico Loader

Special (L5) è caratterizzato da una carcassa realizzata in nylon resistente che permette di sostenere carichi particolarmente pesanti. Attualmente lo pneumatico è disponibile nelle misure 26.5 - 25, 29.5 - 25 e 35/65 - 33. Loader Special fa parte delle numerose gamme e misure BKT dedicate ai più diversi ambiti e applicazioni industriali e movimento terra. Ogni prodotto è appositamente creato per rispondere a specifiche necessità di utilizzo. La gamma BKT ora raggiunge gli oltre 2.000 prodotti, ma i costanti investimenti in R&D sono orientati a sviluppare sempre nuovi modelli che soddisfino le esigenze di ciascun segmento di mercato. In occasione del Tyrexpo India 2013 BKT ha inoltre presentato le novità nel settore degli pneumatici specialisti nel settore OffHighway. In particolare, i nuovi prodotti esposti nello stand del costruttore indiano sono Airomax AM 27 445/95 R 25, pneumatico per attrezzature a gru, Container King 18.00-25, progettato per la movimentazione di carichi pesanti e Earthmax, il pneumatico con struttura “All Steel” progettato per un’ottimale distribuzione dei pesi, nella misura 18.00 R33 specifico per attrezzature minerarie. Il nostro vasto settore di R&D e la capacità tecnologica commenta i nuovi prodotti Rajiv Poddar, direttore esecutivo di BKT - ci guidano attraverso un programma costante di nuove attività di sviluppo dei prodotti. bkt-tires.com

luglio 2013 Costruzioni 13


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Le Torri Camuzzi di Pescara realizzate dall’impresa Sopes Costruzioni con 10.000 m2 di ponteggi Pilosio SE e un piano di montaggio dedicato.

DVR obbligatorio per tutti Anche le imprese edili con meno di 10 dipendenti devono d’ora in poi presentare il Documento di Valutazione dei Rischi. Assimpredil Ance pone attenzione, in particolare, al pericolo di caduta dall’alto unendo i suoi associati a convegno con CPT, ASL e Pilosio partire dal primo giugno è obbligatorio anche per le imprese con meno di 10 lavoratori avere redatto un documento di valutazione dei rischi (DVR). Assimpredil Ance, in collaborazione con CPT Milano e il costruttore di ponteggi e casseforme Pilosio, ha organizzato una

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Sotto, alcuni momenti dell’incontro “La valutazione dei rischi di caduta dall’alto, il ponteggio e la protezione delle aperture verso il vuoto” tenutosi a Milano il 18 giugno.

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serie di incontri a Milano, Monza e Lodi per sottolineare l’importanza di redigere una puntuale valutazione dei rischi di caduta dall’alto. Il primo degli incontri “La valutazione dei rischi di caduta dall’alto – il ponteggio e la protezione delle aperture verso il vuoto” si è tenuto il 18

giugno presso la sede Ance meneghina. In questa occasione è stata presentata dall’ing. Michele Tritto dell’Ance di Roma la procedura operativa redatta per facilitare la formulazione di un DVR anche alle imprese edili che sino a oggi potevano farne a meno grazie all’autocertificazione permessa dall’articolo 27 del D. Lgs. n. 81/2008. Ance ha annunciato di avere predisposto, in anteprima per gli associati,


ATTUALITÀ&PRODOTTI

Case history Pilosio - Torri Camuzzi a Pescara IMPRESA - Sopes Costruzioni (2010-2011) PROGETTO - Costruzione edifici residenziali a torre con altezza 55 m e diametro 26 m. ESIGENZE COMMITTENZA 1. Ponteggio a telai prefabbricati in totale sicurezza. 2. Camminamento continuo e sicuro lungo tutto il perimetro tondo delle torri. 3. Nessun elemento o tavola in legno. SOLUZIONI - Ponteggio realizzato con sistema a telai prefabbricati SE (montaggio dal piano inferiore). - Continuità del camminamento curvo realizzato sovrapponendo e fissando tavole metalliche sulle tavole del ponteggio SE e raccordando con una speciale piastra a “S” di compenso. - Eliminazione di qualsiasi rischio di inciampo, di caduta dall’alto, a tutti i piani (sistema di protezione collettivo) e altezza del fermapiede ≥ 15 cm (come da art. 138 Dlgs 81/2008). IN SINTESI Superficie ponteggio - 10.000 m2 Montaggio - 1.060 ore di montaggio (44 gg x 3 operatori) Produttività - 9 m2/h Smontaggio - 680 ore (3 operatori x 28 gg) Online www.pilosio.it

una procedura operativa la cui applicazione consente di elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori in linea con le indicazione degli articoli 17, 28 e 29 del suddetto Decreto Legislativo. In sala sono intervenuti l’architetto Gabriele

Zappa del CPT di Milano, per spiegare quali sono i rischi specifici e concreti in cantiere, il coordinatore Massimo Avosani dell’Asl Milano che ha illustrato quali possono essere le conseguenze più gravi dell’inosservanza delle norme di sicurezza sul lavoro in cantiere e spiegato

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agli imprenditori in platea la forma mentis dell’Asl locale. Ad aprire i lavori e moderare l’incontro è stato l’architetto Alfonso Cioffi di Ance che ha allargato le prospettive presentando l’ing. Rita Franceschinis di Pilosio che ha illustrato le più recenti soluzioni per la messa in sicurezza dei ponteggi della serie MP con sistemi di ritenuta, anche in fase di montaggio, e in seguito ha illustrato tre case history in cui l’applicazione delle strutture provvisorie è stata elaborata con il sistema di progettazione 3D Picad di Pilosio (nel riquadro a sinistra gli estremi della case history Torri Camuzzi). L’ing. Franceschinis ha sottolineato come i ponteggi Pilosio siano tutti forniti con tanto di certificazione SQ e di quanto sia fondamentale per l’azienda di Udine la formazione per il corretto montaggio e utilizzo dei suoi prodotti. Prova ne è che il loro reparto ricerca e sviluppo ha creato dei Virtual Training dettagliati. portale.assimpredilance.it

Sopra, da sinistra: sistemi di casseforme Pilosio con passerella a norma, un ponteggio Pilosio completamente metallico montato a fronte del Canal Grande di Venezia.

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I miracoli del laser ICAM2 Vantage è la soluzione di laser tracking firmato FARO più completa disponibile attualmente sul mercato, per misure dinamiche ad alta precisione di oggetti di grandi dimensioni - anche con condizioni ambientali difficili. Gestisce un volume di misura fino a 160 m (diametro), adatto a misurare oggetti di grandi dimensioni da un’unica posizione. Si basa su TruADM, il sistema di misura della distanza assoluta (ADM) che assicura la precisione richiesta dalle reali applicazioni e task quotidiane anche per misure dinamiche grazie a scansione con SMR.

Valvole

Le valvole a posto Piccole, economiche e facili da configurare. Le valvole AV03 di REXROTH PNEUMATICS sono oggi disponibili con il controllo elettronico AES: la pneumatica è collegata a tutti i comuni controlli industriali sia via fieldbus, sia via protocollo Ethernet. Tra le altre novità presentate da Rexroth Pneumatics alla passata edizione della Hannover Messe, segnaliamo i nuovi configuratori on-line che semplificano la selezione e la progettazione delle soluzioni pneumatiche e la mini-slide MSC che aumenta il grado di libertà nelle personalizzazioni in un’ampia gamma di applicazioni.

www.boschrexroth.it

Misuratori laser

www.faro.com

Uno sguardo alle novità di prodotto e alle principali soluzioni per la meccanica industriale

www.serto.com

ATTUALITÀ & PRODOTTI

MACCHINE... A PEZZI

Raccordi

Van d’amore e... raccordo Affiliata nazionale nell’omonimo Gruppo, Serto Italiana offre un programma completo di raccordi, valvole e tubi in grado di soddisfare diverse esigenze applicative: dai raccordi in PVDF fino alle gamme di tubi flessibili in PTFE e altri materiali. Il montaggio e smontaggio radiale dei raccordi SERTO è la soluzione innovativa: installazione e rimozione sono possibili in ogni momento. E il tutto senza spostare, deformare o danneggiare le tubazioni. I raccordi ad anello di serraggio Serto si avvalgono di una guarnizione metallica. Con risparmio di spazio e peso grazie alla struttura compatta.

Connettori rapidi

Link energetici La gamma Stäubli è ampia e comprende i monoraccordo, multiconnessione, dispositivi per il cambio di utensili, sistemi per il bloccaggio degli stampi. I sistemi di connessione STÄUBLI coprono una vasta gamma di applicazioni. Possono essere utilizzati per veicolare diversi tipi di fluido, a varia pressioni e temperature, ed in numerosi ambienti di lavoro, fino alle condizioni più severe. Trovano applicazione su circuiti aria compressa, gas, idraulici, nonché energie alternative.

bli.it u a t s . w ww 16 Costruzioni


N EWS www.smc.eu

ATTUALITÀ&PRODOTTI Inverter

Piccolo e funzionale

www.ama.i

t

www.bonfiglioli.com Accessori cabina

Deceleratori idraulici

Smorzano la corsa

SMC ha rinnovato e ampliato la gamma di deceleratori idraulici soft type RJ. Sviluppato per essere facilmente abbinato alla gamma di attuatori SMC, il miglioramento tecnico apportato alla serie RJ garantisce un fine corsa graduale, proteggendo i componenti meccanici, migliorando le prestazioni operative e assicurando maggiore vita operativa e risparmio sui costi. I tre nuovi modelli a corsa standard coprono il range da 4,15 a 25 mm.

Qualità volante Steering View è un volante di ultima generazione in cui è presente un cruscotto multifunzione con display ad alta luminosità in tecnologia Lcd Tft 7" wide screen e risoluzione 800x480. Il volante di AMA risponde a chi necessita di massima visibilità in cabina dando la possibilità di gestire e visualizzare tutti i parametri della macchina. Lo strumento al centro del volante ha la peculiarità di rimanere fisso permettendo quindi massima ergonomia.

Organi trasmissione

On line per la trasmissione Dal 2013 sono operative le vendite online di RM DISTRIBUZIONE, società attiva nel campo dei componenti di trasmissione e movimento, come, ad esempio, cuscinetti, giunti e organi di trasmissione, anelli elastici e rondelle a norme

Pulsanteria

I tasti non dolgono Con Platinum, LOVATO ELECTRIC presenta una gamma di pulsanti e selettori che va ad ampliare l’offerta di dispositivi di controllo e segnalazione della società bergamasca. La gamma si distingue per le prestazioni elettriche e meccaniche, la resistenza chimica, l’affidabilità e la robustezza che ne consentono l’impiego anche in ambienti gravosi, in presenza di acidi, idrocarburi, alcool, alcali e compositi organici alogenati (testati con gradi di protezione IP66, IP67, IP69K). Ampio anche il range delle temperature di utilizzo: dai -25° ai +70°C (temperatura ambiente).

DIN, e tanti altri. Con il nuovo sito, sviluppato “su misura” per il settore della distribuzione, la società offre ai clienti acquisiti e potenziali la possibilità di una gestione più snella dell’ordine, la sua completa tracciabilità. Parallelamente all’implementazione delle vendite on line, RM Distribuzione sta pianificando l’informatizzazione dell’intera logistica.

www.lovatoelectric.com

Il nuovo inverter compatto S2U (acronimo di Solutions To You) per applicazioni plug&play, targato BONFIGLIOLI Vectron, presenta miglioramenti importanti in termini di funzionalità e prestazioni di controllo rispetto all’attuale prodotto in gamma Bonfiglioli e alla media delle soluzioni presenti nel mercato. Disponibile in due diverse dimensioni alimentate da tensione monofase 230 V, permette di controllare motori in un range di potenza da 0,2 a 2,2 kW e presenta una porta in modbus integrata per la comunicazione. L’inverter Bonfiglioli assicura la completa compatibilità con il resto della gamma.

www.distribuzioneindustriale.com luglio 2013 Costruzioni 17


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Vieni a farci visita sulla pagina COSTRUZIONI e diventa nostro fan! Ecco il riepilogo dei contenuti pubblicati online nell’ultimo mese

Ne parliamo su

FACEBOOK… I vostri preferiti Le foto e gli argomenti proposti dalla redazione che più hanno destato l’attenzione dei nostri “seguaci”

I nostri followers si dimostrano interessati alle novità di prodotto, come una delle prime pale gommate Cat 962K sbarcate in Italia. Ma non solo: riscontriamo interesse anche per gli eventi organizzati dai principali attori del mercato e i progetti futuri delle aziende del comparto.

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Casa Editrice la fiaccola | Home |

…e sul web I siti web di tutte le riviste pubblicate dalla nostra casa editrice stanno conoscendo un momento di rinnovamento: non un semplice restyling, ma proprio una profonda trasformazione, sia grafica, sia relativa ai contenuti. La prima nuova versione a essere stata messa online è www.pullmanweb.com, il sito della rivista Pullman. Con un layout fresco e innovativo, che riprende le sembianze del magazine cartaceo, risulta intuitivo e fruibile in modo semplice. Oltre alla sezione “news”, dove è possibile trovare notizie aggiornate sul mondo bus, segnaliamo le quotazioni dell’usato e la sezione dedicata a tutte le prove pubblicate sulla versione cartacea.

Costruzioni TV Gli ultimi video pubblicati su Facebook

Sondiamo i vostri pareri Proponiamo sondaggi per sapere come la pensate. Seguiteci e diteci la vostra! luglio 2013 Costruzioni 19


Š Costruzioni

E LETTROUTENSILI Le nuove batterie al litio da 4,0 Ah di Bosch sono disponibili per utensili professionali da 14,4 e 18 Volt. Nelle foto sono ben visibili applicate sul martello perforatore GBH 18 V-EC Professional, utilizzabile anche con funzione di scalpellatura. Ora con i nuovi utensili Bosch al litio, un operatore può lavorare per l'intera giornata con una sola carica della batteria: dai test effettuati emerge che una batteria da 4,0 Ah garantisce fino al 65% di autonomia in piÚ rispetto alle tradizionali batterie da 3,0 Ah.

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N EWS

Batterie

INTELLIGENTI COSTRUZIONI SI È RECATA NELLA SEDE DELLA SCUOLA DI FORMAZIONE BOSCH PER COMPRENDERE IL FUNZIONAMENTO DELLE NUOVE BATTERIE AL LITIO DA 4,0 Ah. CON TECNOLOGIA

COOLPACK, GARANTISCONO UNA MAGGIORE DURATA DI

uali sono le caratteristiche principali che un operatore prende in considerazione per scegliere un utensile a batteria? La soluzione al quesito è semplice: deve garantire un elevato grado di autonomia e una lunga durata. Per soddisfare le esigenze degli utilizzatori, Bosch ha lanciato sul mercato una nuova generazione di batterie al litio da 4,0 Ah. Disponibili per gli utensili professionali da 14,4 e 18 Volt, sono dotate della tecnologia di raffredda-

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DANIELA STASI

mento CoolPack e favoriscono una maggiore concentrazione di energia e una minore resistenza interna, fattore che incide in modo positivo sulla potenza, persino a basse temperature. Per toccare con mano i vantaggi delle nuove batterie, siamo andati nella sede milanese del Gruppo e, presso la scuola di formazione, abbiamo visto la nuova tecnologia all’opera, applicata sul martello perforatore GBH 18 V-EC Professional. Le nostre impressioni nelle pagine seguenti. RRST

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© Costruzioni

ATTUALITÀ&PRODOTTI


© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

E LETTROUTENSILI

Salto tecnologico lungo 10 anni Bosch è stata la prima azienda a lanciare utensili con batterie al litio, dapprima sulla linea hobbistica poi su quella professionale. "Siamo presenti sul mercato mondiale con gli utensili a batteria agli ioni di litio dal 2003”, racconta Hennig von Boxberg, presidente Divisione Elettroutensili Bosch. “Il successo è iniziato con il lancio di Ixo, che celebra il suo decimo compleanno quest'anno: è stato il primo avvitatore a batteria con tecnologia al litio, prima di allora applicata solo su telefoni cellulari o computer portatili. Quel prodotto ha consentito di compiere un vero salto tecnologico e di creare così nuovi mercati”.

Arrivando ai giorni nostri, le batterie al litio Bosch di nuova generazione, tra i vari accorgimenti tecnici, sono dotate anche del sistema Electronic Cell Protection (ECP) che le protegge dal sovraccarico, dal surriscaldamento e dallo scaricamento completo. Inoltre grazie alla tecnologia Hyper Charge è possibile raggiungere una ricarica del 75% in metà del tempo previsto per una ricarica completa. Ricordiamo infine che per assicurare una lunga durata, le batterie al litio Bosch vanno caricate in un range di temperatura tra 0 e 45 °C, utilizzate in un range di temperatura tra -20 e 70 °C e immagazzinate tra gli 0 e i 20 °C.

CONTRO IL SURRISCALDAMENTO Applicata alle batterie al litio dal 2006, la tecnologia di dissipazione del calore Bosch CoolPack è stata integrata anche nelle nuove batterie da 4,0 Ah. L’obiettivo è prevenire le pause forzate dovute al surriscaldamento interno delle celle, causa principale dell’invecchiamento prematuro delle batterie stesse. In che modo? Grazie alla peculiare struttura e geometria della carcassa: le celle di litio vengono posizionate infatti all’interno di un dissipatore di calore a cui vengono collegate. Il dissipatore è costituito da HDPE, un polietilene ad alta densità in grado di isolare dalla corrente e di incrementare anche il livello di sicurezza della batteria. Le alette di raffreddamento, posizionate sul fondo della carcassa, garantiscono lo scambio d’aria e la dissipazione del calore verso l’esterno, assicurando quindi una gestione intelligente del calore e il contenimento della temperatura.

Carcassa standard Estrema produzione di calore attorno alle celle nel caso di batterie dotate di carcassa standard.

CoolPack Bosch Protezione ottimale delle celle da un eccessivo surriscaldamento, grazie alla speciale carcassa, concepita per dissipare il calore e convogliarlo verso l'esterno.


ATTUALITÀ&PRODOTTI

N EWS

VERSO L’ELETTROMOBILITÀ

Non è solo la Divisione Elettroutensili di Bosch a investire sulla tecnologia agli ioni di litio. A crederci fermamente è l’intero Gruppo, così come dimostra la recente nascita della nuova consociata Robert Bosch Battery Systems in cui sono confluite le unità operative SB LiMotive Germany di Stoccarda e Cobasys LLC con sede a Orion, nel Michigan. La nuova realtà si occupa dello sviluppo dei sistemi di batterie per il settore automotive (la Fiat 500e è il primo veicolo totalmente elettrico a montare un gruppo batterie Bosch) e sta concentrando i suoi sforzi in particolare sulla loro gestione adeguando lo stoccaggio dell'energia al veicolo, obiettivo che coinvolge tutti gli aspetti dell'integrazione meccanica ed elettronica.

ALL INCLUSIVE PER DUE ANNI È proprio il caso di dirlo: oltre al prodotto, il servizio. Bosch Professional propone Litio Premium Service, il servizio di garanzia valido per tutte le batterie al litio e i relativi caricabatterie. In sostanza il Gruppo offre una copertura totale dei costi: per due anni dalla data di acquisto, se una batteria al litio o il relativo caricabatterie presentano un difetto di produzione o di materiale, oppure un malfunzionamento causato da consumo o usura, Bosch provvede alla loro riparazione o sostituzione (nel caso anche con un modello successivo).

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E LETTROUTENSILI

POTERE ALLA LEGGEREZZA Presso la sede della scuola © Costruzioni di formazione Bosch, come già anticipato, abbiamo visto all’opera la nuova versione del martello perforatore a batteria GBH 18 V-EC Professional con funzione di scalpellatura, dotato di batterie al litio da 4,0 Ah. “Con un peso di soli 2,6 kg e una potenza del singolo colpo di 1,7 joule, questo modello offre il miglior rapporto peso-prestazioni e la più elevata capacità di asportazione del materiale (fino

a 12 kg di materiale all’ora) in modalità scalpellatura nella sua categoria”, spiega Giacomo Cason, trainer della scuola di formazione Bosch. “Da sottolineare è il fatto che il GBH 18 V-EC non necessita di manutenzione ed è dotato di illuminazione a led integrata e di un indicatore del livello di carica della batteria, per un utilizzo semplice e intuitivo”.

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GBH 18 V-EC

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Tensione/capacità della batteria Potenza del colpo Numero di colpi con numero di giri nominale Numero di giri nominale Diametro di foratura max nel calcestruzzo con punte per martelli Diametro di foratura ottimale nel calcestruzzo Attacco utensile Peso batteria inclusa

18 V / 4,0 Ah 1,7 J 0 – 4.550 colpi/min 0 – 1.400 giri/min 18 mm 4 - 10 mm SDS-plus 2,6 kg

www.bosch-professional.it


ATTUALITÀ&PRODOTTI

Intervista

Patrizia Mairano Regional Brand Manager Bosch Elettroutensili Professional Sud Europa

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Il Gruppo Bosch sta investendo sempre di più sulla tecnologia al litio in tutti i segmenti di mercato. Qual è la tendenza per gli utensili professionali? Le celle agli ioni di litio occupano una buona parte del fatturato di Ricerca&Sviluppo. Le batterie nichel-cadmio rappresentano ormai il 15% del nostro fatturato, quindi la tecnologia al litio non solo ha sorpassato i sistemi di batteria tradizionali ma li ha proprio soppiantati. Ora la gran parte dei nostri utensili a batteria fino ai 36 Volt funziona con tecnologia al litio, a eccezione dei prodotti entry level che vengono scelti per il prezzo. Negli ultimi anni si è superata ogni reticenza residua sul fatto che la batteria non avesse abbastanza potenza per poter garantire le prestazioni dell’utensile.

Cosa differenzia la tecnologia CoolPack dai tradizionali sistemi di raffreddamento delle batterie?

CoolPack consente la dispersione del calore generato all’interno delle celle verso l’esterno. Si tratta quindi di un sistema attivo, e non di un semplice raffreddamento effettuato durante la fase di ricarica, così come avviene in alcuni utensili di altri produttori. È un sistema che lavora sempre anche durante il funzionamento dell’attrezzo. Lo scambio d’aria e la dissipazione del calore verso l’esterno conferiscono alle batterie CoolPack una durata doppia rispetto a quella delle batterie non dotate di questa tecnologia. Inoltre sono le più leggere disponibili sul mercato.

N EWS

Può spiegarci come poter usufruire del servizio di garanzia Litio Premium Service? Il servizio è valido per 24 mesi per tutte le batterie al litio acquistate in Europa dal primo gennaio 2013 e per i relativi caricabatteria con marchio Bosch presenti nella dotazione degli Elettroutensili Professionali Blu (a eccezione degli utensili industriali), oltre a quelli acquistati come accessori opzionali. Per poter beneficiare del servizio è necessario registrare le batterie e i caricabatterie sul sito web www.bosch-professional.com/warranty entro quattro settimane dalla data di acquisto. Bosch si fa carico così della copertura totale dei costi. Il servizio, attivo da inizio anno, in questi primi mesi ha ottenuto un buon riscontro in termini commerciali con i nostri rivenditori.

Per quanto riguarda il nuovo GBH 18 V-EC, quali sono i plus da mettere in risalto? Disponibile sul mercato dallo scorso febbraio, oltre a presentare un ottimo rapporto peso-prestazioni, il martello perforatore a batteria GBH 18 V-EC Professional è dotato del motore EC Brushless che, introdotto per la prima volta da Bosch, presenta un rendimento dell'80%, mentre i tradizionali motori elettrici a spazzole DC raggiungono il 60-70% a parità di potenza e durata. La sua robustezza lo rende ideale per lavori gravosi in cantiere, inoltre la sua struttura compatta agevola il lavoro sopra-testa e nei punti di difficile accesso. Il campo d'impiego ottimale di questo modello è rappresentato dai fori di diametro tra i quattro e i dieci millimetri nel calcestruzzo. È anche possibile noleggiarlo a lungo termine grazie al servizio Bosch Professional Solutions, opzione che permette alle imprese di prendere in uso una flotta di elettroutensili beneficiando di un pacchetto di servizi completo, dall’assicurazione full-risk all’assistenza e riparazione in caso di guasto.

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26 Costruzioni luglio 2013


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MATTHIEU COLOMBO

Carico operativo 1.040 kg con zavorre suppl. 1.170 kg Potenza netta 61 kW Peso operativo 3.640 kg luglio 2013 Costruzioni 27

Š Costruzioni

WALKAROUND


© Costruzioni

I HIMER AS34

I PLUS

di

L’AS34 ha il carico operativo migliore 1 della categoria e una forza di strappo decisamente superiore alla media. Motore Yanmar turbo, ultra collaudato, 2 a gestione elettronica che interviene anche sull’attuatore dell’Egr Motore tarato alla potenza netta di 61 3 kW a 2.500 giri/min e autoprotetto (in caso di anomalie cala il regime motore). Progetto che unisce la cinematica tipica 4 di macchine di categoria superiore a dimensioni compatte. Prestazioni alte. Cabina confortevole e ben rifinita. 5 Con il “kit vetri” diventa climatizzata e pressurizzata. Buona la visibilità. Tre linee idrauliche di serie con portata 6 da ben 86 l/min e High flow (opzionale) con pompa dedicata e 134 l/min di portata. Doppia velocità di serie (19 km/h) 7 e trasmissione idrostatica con pompe in serie (senza cinghia di trasmissione) Altezza massima al perno benna 8 (3.130 mm) in linea con la migliore concorrenza e compatibilità con le attrezzature più diffuse, oltre alle CE. Meccanica semplice per rendere l’AS34 9 una macchina globale, ma componenti idrauliche di prima scelta: affidabilità. Accessibilità alla meccanica esemplare. 10 Ribaltamento cabina veloce e assistito. Minori tempi e costi di manutenzione.


WALKAROUND

FORMULA VINCENTE

Ihimer ha 20 anni d’esperienza nella costruzione di skid gommati. L’AS34 è il primo di una nuova gamma e nulla gli manca: prestazioni, comfort e accessibilità meccanica luglio 2013 Costruzioni 29


Meccanica di qualità e accessibile Blocco meccanico apertura braccio

© Costruzioni

© Costruzioni

Accessibilità a cabina alzata

Vasca poggia piedi amovibile (acceleratore elettronico)

© Costruzioni

I HIMER AS34

Le pale gommate compatte Ihimer sono progettate e prodotte in Italia con componenti di prima scelta: motore Yanmar, pompe idrauliche e motori di trasmissione Bosch Rexroth e pompe di lavoro Casappa. Il nuovo AS34 è uno skid efficiente, semplice, affidabile e rifinito con cura

PULIZIA UGUALE SICUREZZA La cura progettuale della AS34 non va sottovalutata. Nel tondo a sinistra evidenziamo uno sportello sul fondo della vasca poggia piedi che ne permette la pulizia con scarico diretto a terra.

30 Costruzioni luglio 2013

Apertura facile con martinetti e blocco di sicurezza automatico

AIR


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WALKAROUND

Condensato re climatizzato re

Liquido raffredamento motore

Radiatore olio idraulico

CABINA “PORTA” CLIMATIZZATORE Scegliendo l’opzione “kit vetri chiusura cabina” il climatizzatore diventa un allestimento standard. Il condensatore dell’impianto è montato all’interno dello sportello superiore del vano motore.

La ventola che raffredda i radiatori è azionata da cinghia ed è soffiante. L’aria fresca è aspirata in alto, tra la cabina e i punti di incernieramento bracci, passa per l’intero vano motore ed è soffiata attraverso i radiatori montati in parallelo in coda alla macchina. Con questo schema i radiatori non si intasano. © Costruzioni

© Costruzioni

VENTOLA DI RAFFREDDAMENTO SOFFIANTE

© Costruzioni

© Costruzioni

SENSORE DI SICUREZZA Grazie al sensore che riportiamo nel tondo è impossibile aprire il modulo radiatori a motore acceso, ossia con la ventola in rotazione. E se questo avviene il motore si spegne in automatico.

SCARICHI ECOLOGICI DEI RADIATORI Per svuotare i radiatori del liquido di raffreddamento e dell’olio idraulico ci sono intelligenti scarichi a rubinetto che permettono di parzializzare il flusso e di sospendere l’operazione senza sporcare a terra.

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© Costruzioni

Modulo radiatori imbullonato (2) e apribile

© Costruzioni

Blocco apertura del portellone automatico


Serbatoio plastico del gasolio con galleggiante elettronico

Separatore acqua gasolio con spurgo

Turbina IHI con wastgate

Motore Yanmar 4TNV98T Stage IIIA Filtro aria

Livello olio motore

8 singole pale plastiche

Maxi filtro olio idraulico da 10 μm

Profilo pale specifico: bilanciamento termico e silenziosità

o Filtro oli rno te in o c li idrau

io olio Serbato (60 l) o idraulic

© Costruzioni

I HIMER AS34

Pompa reinnesco gasolio elettrica


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WALKAROUND

Potenza affidabile 1

16 VALVOLE Il motore Yanmar 4TNV98T ha 4 valvole per cilindro: maggiore coppia a basso regime e combustione ottimizzata sotto sforzo.

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AUTOPROTETTO È un motore a controllo elettronico. Nel caso i sensori rilevino scarsa pressione dell’olio motore o temperatura troppo alta del refrigerante, l’ECU riduce regime e potenza fino allo sparire dell’anomalia.

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61 KW NETTI A 2.500 GIRI/MIN

MOTORE A GESTIONE ELETTRONICA La centralina ECU del motore è fissata al telaio della macchina con supporti elastici e lontana da fonti di calore. © Costruzioni

Ha la potenza più alta tra gli skid concorrenti con motore diverso.

© Costruzioni

AFFIDABILE TURBINA DEL GRUPPO IHI Lo Yanmar 4TNV98T è un motore ultra collaudato. La sua sovralimentazione avviene grazie a una turbina IHI, Gruppo giapponese di cui fa parte anche la Ihimer che produce l’AS34 a San Gimignano (SI).

Aspirazione Presa pressione a valle del turbo

Motore montato su 4 silent block

EGR A CONTROLLO ELETTRONICO Sullo Yanmar 4TNV98T il ricircolo dei gas di scarico, per abbattere gli NOx, è esterno e raffreddato. Grazie al controllo elettronico dell’attuatore tramite ECU, il ricircolo non è continuo ma avviene solo quando necessario.

© Costruzioni

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© Costruzioni

Girante del turbo lubrificata

Scambiatore calore olio motore

SEGNALE VISIVO Il separatore acqua/gasolio con pompa di reinnesco elettrica segnala la presenza di impurità con il classico anello galleggiante.

© Costruzioni

© Costruzioni

La valvola wastgate evita fuorigiri del turbo

© Costruzioni

Disposizione classica per il quattro cilindri Yanmar che è montato in linea con le pompe idrauliche calettate al volano. In questa versione turbo con Egr, omologata Stage IIIA, è tarato per erogare 61 kW netti a 2.500 giri/min

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© Costruzioni

Accumulatore abbassamento braccio

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Priorità joystick

Motori idraulici di trasmissione assiali e disassati con doppia velocità e freno automatico

Bypass termostatico olio idraulico Distributore a centro aperto Ride Control con valvola di massima di sicurezza

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Comandi aux elettroproporzionali

Filtro olio interno

© Costruzioni

I HIMER AS34

Valvola antistallo motore

SERBATOIO IN METALLO PER L'OLIO IDRAULICO L’impianto idraulico ha una capacità di 80 litri d’olio e un serbatoio metallico da 60 litri con filtro integrato in uscita. Soluzione studiata ad hoc, è l’adozione di un maxi filtro da 10 μm (a sinistra in bianco) con sensore differenziale di pressione elettronico (nel tondo) per segnalarne in cabina l’intasamento.


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WALKAROUND

Per l’AS34, Ihimer ha preferito soluzioni idrauliche collaudate (poca elettronica) adatte al mercato globale. L’idraulica è Bosch Rexroth per la trasmissione e Casappa per l’attrezzatura. Incrociando le ruote la carreggiata si allarga

Uno schema classico POMPE MONTATE IN LINEA

Incrociando le ruote la carreggiata si allarga da 1.680 a 1.816 mm

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POMPA TRASMISSIONE LATO DESTRO

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POMPA TRASMISSIONE LATO SINISTRO

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POMPA BRACCIO, ATTREZZO E LINEE AUX

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POMPA D’ALIMENTAZIONE HIGH FLOW (OPT)

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POMPA PILOTAGGI + BASSA PRESSIONE

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La trasmissione è garantita da due pompe in serie calettate direttamente al motore termico. A queste seguono, sempre in serie, quella di comando braccio e attrezzo, quella opzionale dedicata all’high flow e quella dei pilotaggi e della linea a bassa pressione.

Cambio olio a 500 h

Dado di verifica livello olio Scarico olio con dado magnetico per micro residui

Spazio per montare catene da neve TENDICATENE ESTERNI Per regolare la tensione delle catene è sufficiente smontare le ruote, e regolare il distanziale a vite (evidenziato nel tondo qui sopra) senza dovere allentare i gruppi di rotazione. © Costruzioni

Botola d’ispezione al vano catene

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Valvola sfiato vasca catene

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DOPPIA VELOCITÀ CON CAMBIO “SOFT”

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Motore di trasmissione a 2 velocità di serie

Vasca delle catene di trasmissione a bagno d’olio

i ion uz str Co

In prima velocità, l’AS34 arriva a 10 km/h, mentre con la seconda tocca i 19 km/h. Per addolcire i cambi velocità sia in accelerazione sia in scalata, è presente un’apposita valvola.

B GRUPPI DI ROTAZIONE I quattro componenti che trasmettono la potenza 2 VELOCITÀ dalle catene di trasmissione alle ruote sono assemblati negli 19 Km/h stabilimenti italiani Ihimer a San Gimignano (SI).

DI SERIE

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© Costruzioni

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Parti in acciaio Domex 700

310 mm

530 mm

FARI DI LAVORO I fari di serie sono alogeni, orientabili e poliellissoidali. A parità di potenza delle lampadine, la tecnologia lenticolare, in luogo di quella a parabola diretta, permette di indirizzare meglio il fascio luminoso sull’area di lavoro.

1.413 mm

Braccio compatto La forma rastremata della parte anteriore del braccio permette di avere un passo lungo (stabilità) con l’attrezzatura vicino alla macchina. Largo appena 1.680 mm, l’AS34 ha un carico operativo da riferimento

Autolivellamento benna in salita e braccio flottante di serie

CARATTERISTICHE UNICHE SUL MERCATO

Sopra, nel tondo, le piastre di bloccaggio dei due martinetti che controllano la “piastra sdoppiata” compatibile con la maggior parte delle attrezzature in commercio.

Martinetti fissati con sella alla piastra porta attrezzi (garanzia delle geometrie nel tempo) e con boccole d’ingrassaggio non esposte.

© Costruzioni

Nell’immagine si vede bene la parte anteriore del braccio “chiusa” da una traversa cilidrica. Notare le boccole d’ingrassaggio protette della piastra porta attrezzi e i 4 pattini anti usura della benna di serie in Hardox.

© Costruzioni

© Costruzioni

Piast ra sd oppia ta

La Ihimer AS34 ha un braccio radiale che si stringe all’anteriore (compattezza e accessibilità migliore alla cabina) e ricorda quello di macchine più grandi. In questa classe, con una larghezza ai pneumatici di 1.680 mm, è però l’unico costruttore a proporlo. La compattezza all’anteriore permette di avere un passo lungo 1.210 mm e uno sbalzo posteriore da 1.115 mm. Il tutto si traduce in un carico operativo al top della categoria: 1.040 kg (1.170 kg con zavorre supplementari). © Costruzioni

I HIMER AS34

Tubolare in Fe510 senza saldature


HF

HF

WALKAROUND

3 linee ausiliarie standard

© Costruzioni

by

Estesa protezione delle linee aux

Presa elettrica multipolare a richiesta

Fino a 5 linee e 134 l/min TUBAZIONI INTERNE AL BRACCIO Ad esclusione delle linee idrauliche dell’High flow, tutte le tubazioni idrauliche funzionali alla UNA SCELTA GLOBALE movimentazione di braccio La piastra porta attrezzi sdoppiata dell’AS34 è compatibile con le attrezzature più diffuse attrezzieepiastra quelle al mondo, oltre che con quelle omologate CE. ausiliarie sono all’interno dei Le connessioni sono tutte a faccia piana bracci.

© Costruzioni

(affidabilità) e la portata d’olio è sempre regolabile. L’angolo di richiamo benna a terra (27,8°) è superiore alla media di categoria, mentre quello di ribaltamento non ha pari (44°).

Accesso alle tubazioni idrauliche

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L’allestimento idraulico standard dell’AS34 è stato progettato per soddisfare le richieste di tutti i mercati. Dallo statunitense a quelli europei, più esigenti. La portata standard arriva a 86 l/min, ma con la pompa ad alta portata si rasenta il record di categoria

Circuito High flow da 134 l/min opzionale

P4 HF


Vano radio con predisposizione

Profondità con porta convessa 1.300 mm

Finestrini laterali (interni) scorrevoli alto/basso

Manipolatore idraulico con comando AUX elettroproporzionale (ROLLER)

Manipolatore idraulico con comando HF elettrico (ROCKER)

Sospensione meccanica

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I HIMER AS34

Altezza massima interna 1.530 mm

Larghezza interna 840 mm

Confortevole e

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Sedile e consolle su slitte indipendenti

Lo spazio interno fa invidia ai concorrenti e la superficie vetrata è generosa per favorire la visibilità (profilo bracci basso). Il kit vetri opzionale eleva la qualità di vita a bordo con climatizzatore, isolamento acustico e pressurizzazione (maggiore efficienza del climatizzatore e difesa dalla polvere)

UNA CABINA SPAZIOSA E CURATA

© Costruzioni

Le dimensioni interne della cabina parlano da sole. Per essere su uno skid l’abitabilità è elevata e le finiture degne di tale definizione. Eccetto la vasca poggia piedi, l’interno cabina è ricoperto con plastiche di qualità e la copertura interna del tetto morbida evita dolorosi “colpi di testa”. I comandi sono disposti in modo razionale sui due montanti.

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

6 bocchette multiregolabili

VERA USCITA DI SICUREZZA Come su molte pale compatte, sull’AS34 l’uscita di sicurezza è costituita dal lunotto posteriore. Le maniglie interne (nel tondo) sono intuitive e l’assenza di condensatori del climatizzatore montati a sbalzo sulla cabina facilitano l’immediata apertura.

Luce porta larga 690 mm e alta 1.020 mm © Costruzioni

Plafoniera


Una delle prime macchine con la spia “cintura slacciata”

Avvisi acustici

Abilitazione comandi idraulici solo a porta chiusa Tergicristallo su pantografo (area pulita maggiore)

4 frecce (kit strada)

ni © Costruzio

pressurizzata A REGOLA D’ARTE Il climatizzatore è di serie nella versione cabina. L’impianto è stato previsto sin dalla fase progettuale della macchina. Il condensatore è nascosto sotto al cofano posteriore superiore.

maniglie laterali

© Costruzioni

CABINA CERTIFICATA TEMPERATO E CONVESSO La portiera della cabina opzionale ha una struttura metallica tubolare. Il cristallo dal profilo convesso favorisce la visibilità e lo spazio all’operatore.

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

L’opzione cabina è composta da porta, vetri laterali e climatizzatore.

La cabina si ribalta facilmente (rimuovendo due bulloni) grazie ai martinetti idraulici. Qui sopra, lo strato isolante termoacustico che ne ricopre la parte inferiore.

ROPS - FOPS I°


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L’altezza al perno benna di 3.130 mm è appena superiore ai migliori concorrenti. Grazie all’architettura unica, ha un carico operativo da ben 1.040 kg e una forza di strappo ben superiore alla media con 2.870 daN

93,4° 44,0°

3.130 mm

+ 170KG 1.210 mm

Angolo d’uscita buono: 26°

PRESTAZIONI

• FORZA DI STRAPPO 2.870 daN • CARICO OPERATIVO 1.040 KG CON ZAVORRE SUPPL.

1.170 KG

• PESO OPERATIVO 3.640 KG

KIT ZAVORRE SUPPLEMENTARI Asportando le due zavorre posteriori in fusione (grigie) si accede a due vani predisposti per 85 kg di zavorra supplementare per lato.

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I HIMER AS34

Il carico operativo migliore


by

WALKAROUND SERBATOIO PLASTICO La capacità

Griglia estraibile

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Spazio per gruppo clima

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del serbatoio gasolio è di 91 litri. Con la sua posizione, separa il vano motore dalla cabina fungendo da barriera termica. La sua forma è studiata per dare spazio al gruppo del climatizzatore.

Alternatore da 80 A

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Stacca batteria robusto e accessibile

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Serbatoio gasolio plastico

Tendicinghia a vite

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

1.280 mm

Chiave unificata

Batteria da 100 Ah

Quadro fusibili in cabina...

© Costruzioni

© Costruzioni

...con legenda iconografica

Motorino avviamento potente

IMPIANTO ELETTRICO Tutte le sue componenti sono a portata di mano, le connessioni sono IP67 (lavaggio in pressione) e i cablaggi sono fissati con duraturi supporti a vite rivestiti in gomma. Buona la potenza del motorino d’avviamento.

Girofaro magnetico con presa in cabina

Fari stradali posteriori

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

Presa girofaro 12V con interruttore

3 kW

Fari stradali anteriori © Costruzioni

KIT CIRCOLAZIONE STRADALE Gli elementi qui raggruppati, assieme al porta targa posteriore, formano il pacchetto opzionale per l’omologazione “targa gialla”. luglio 2013 Costruzioni 41


© Costruzioni

L’Ihimer AS34 in numeri Modello Carico operativo (zavorre suppl) Peso operativo Potenza netta Motore Yanmar modello Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d’iniezione EGR - Ricircolo gas di scarico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata (High flow opzionale) Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione max (Hf opzionale) Max altezza perno benna Ribaltamento benna max alt. Richiamo benna a terra Forza di strappo Velocità traslazione Passo Sbalzo ant. (benna) Sbalzo posteriore Raggio sterzo anteriore Raggio sterzo posteriore Largh. ai pneumatici (incrociati) Larghezza benna (alternativa) Pneumatici Lunghezza massima Lunghezza senza benna Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico

AS34 1.040 (1.170) kg 3.640 ton 61 kW 4TNV98T 3,32 l 4 98 x 110 mm 2.500 giri/min n.d. m/s 4 conv. ingranaggi diretta 1 si raffreddato Stage IIIA turbo IHI portata fissa 86 (134) l/min no centro aperto 23 (21) Mpa 3.130 mm 44 ° 27,8 ° 2.870 daN 10 - 19 km/h 1.210 mm n.d. mm n.d. mm 2.240 mm 1.770 mm 1.680 (1.816) mm 1.730 (1.880) mm 12.00x16.5 3.738 mm 2.820 mm 2.060 mm 100 Ah 80 A 91 l 80/60 l

www.ihimer.com

© Costruzioni

I HIMER AS34

Manutenzione semplice

ACCESSIBILITÀ E MECCANICA AFFIDABILE La scelta del motore Yanmar è in linea con quella delle pale cingolate Ihimer prodotte in Giappone, mentre l’idraulica è stata sviluppata in chiave italo-tedesca. L’AS34 è stato ideato per soddisfare tutti i mercati con affidabilità e meccanica semplice. Per conseguenza gli intervalli di manutenzione sono ordinari. L’accessibilità facilita il lavoro in officina.

• CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 250 ore • FILTRO RITORNO OLIO IDRAULICO 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • LIQUIDO RAFFREDDAMENTO 1.000 ore • CAMBIO OLIO CATENA TRASMISSIONE

500 ore

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672

46 52 58 64

Motori JCB lancia il suo primo motore 6 cilindri della linea Dieselmax. Arriverà anche sulle mmt gialle

Pale compatte cingolate Passiamo alla lente il più piccolo degli skid cingolati della giapponese Takeuchi

Gru idrauliche Vi raccontiamo la storia di due fratelli che scelgono gru Effer da 15 anni. Sono i Magliocco

Escavatori cingolati La gamma Liebherr è completamente rinnovata. Svelato il concept ibrido 9XX

IN QUESTO NUMERO...

luglio 2013

MACCHINE OMPONENTI C


MOTORI

FABBRICANTI ...INTESI COME MOTORI. CON L’AVVENTO DEL NUOVO 6 CILINDRI AUTOPRODOTTO JCB DIVENTA PRODUTTORE INTEGRALE OEM.

NOVITÀ ANCHE NELLA GAMMA ESCAVATORI E CARICATORI 4 TARATURE

Sotto da sinistra, la centralina del nuovo Dieselmax 672, la coppa olio, il turbo a singolo stadio. Nella pagina accanto, sempre da sinistra, lo spaccato delle canne da 1,2 l, il volano e il common rail Delphi.

Il nuovo Dieselmax 672 verrà inizialmente prodotto per soddisfare i requisiti della normativa Stage II in materia di emissioni e destinato ai mercati in crescita come Russia, Brasile e Cina. Verrà montato prima sull’escavatore cingolato JCB JS360 e col tempo verrà utilizzato anche su altre macchine. Sarà fabbricato su una linea dedicata presso lo stabilimento di JCB Power Systems nel Derbyshire - Regno Unito. Offerto in motorizzazioni da 138, 162, 187 e 222 kW, sarà caratterizzato da una elevata coppia massima erogata pari a 1.200 Nm. Secondo JCB il motore ha fatto registrare un consumo di carburante specifico di soli 189 g/kWh, pur garantendo le prestazioni attese.


MACCHINE&COMPONENTI

di cuori

DI CRISTIAN FURINI

on è più un segreto. Dopo il 4 cilindri JCB costruirà in casa propria anche un motore a 6 cilindri. Sarà il propulsore destinato alle grandi macchine della casa di Rochester, che andrà probabilmente a sostituire gli Isuzu, attualmente montati sugli escavatori cingolati (dalle 29,8 t in su) e i Cummins che muovono i caricatori gommati a partire dal 426eZX HT. Ma è anche l’unità che strizzerà l’occhio al mercato “Free”, per quei costruttori captive che, in prospettiva, domanderanno unità pronte all’EU stage IV / Tier 4 Final nella via più conservativa possibile. Vediamo come. Il nuovo JCB Dieselmax 672 (6 cilindri, 7,2 litri Stage II) si basa sul fratello più piccolo a 4 cilindri e 4,8 litri. Le piattaforme di questi due motori presentano numerose parti in comune (es. la canna è da 1,2 litri) come il controllo elettronico, il common rail Delphi e il turbo a geometria fissa per raggiungere l’EU Stage 3B. Basterà poi aggiungere serbatoio e iniettore per l’AdBlue per omologarlo ai limiti imposti in vigore dal gennaio 2014. RRST

N

Nella foto accanto, la famiglia di motori JCB composta (in ordine da sinistra) dal 4,8 litri Dieselmax, dal nuovo 672 da 7,2 litri e dal 4,4 litri 4 cilindri Ecomax.


MOTORI

Oltre ai motori c’è di più JCB ha inoltre una serie di novità relative all'intera gamma di escavatori JS. Le novità partono dalle cabine con nuovi interni e una significativa riduzione dei livelli di rumorosità. La cabina è dotata di un innovativo display LCD multi-funzione da 7” di facile lettura (in qualsiasi luminosità). Il nuovo monitor ha schermate personalizzabili con le informazioni per ottimizzare l’utilizzo. La selezione delle modalità operative della macchina è stata semplificata con una barra codificata da colori sul display che indica la modalità

selezionata. In tutte le modalità operative è disponibile la funzione Power Boost, per aumentare le prestazioni quando richiesto. Implementato anche il sistema telematico LiveLink che tramite il controllo del motore elettronico, consente ai proprietari e ai gestori delle flotte di disporre in remoto dei dati sensibili della macchina.

Gli sviluppi annunciati per i modelli JS riguardano le motorizzazioni Stage IIIB/Tier 4 Interim e il lancio dell’escavatore JS360 Tier 2 con motore JCB a 6 cilindri. Le novità riguardano anche la cabina ora più confortevole e con nuovo monitor Lcd e le funzionalità LiveLink migliorate.

48 Costruzioni luglio 2013


MACCHINE&COMPONENTI G LI INGLESI SENZA FILTRO JCB ha ampliato la gamma di escavatori con motori conformi alle normative UE Stage IIIB/US EPA Tier 4i mediante l’aggiunta dei modelli JS160LC, JS220LC, tutti equipaggiati con il motore Ecomax. L’azienda sta presentando anche i modelli JS330LC e JS360LC, entrambi allestiti con motori Isuzu Tier 4i (in questo caso con filtro Dpf, in quanto non motore JCB). Il motore Ecomax JCB soddisfa le attuali normative in materia di emissioni grazie al common rail ad alta pressione e all’Egr. Non richiede Dpf, Scr o qualsiasi altro tipo di post-trattamento dei gas di scarico. I motori Ecomax JCB da 4,4 litri e 4,8 litri consentirebbero una riduzione fino al 10% dei consumi rispetto ai modelli precedenti e offrono al contempo una risposta più rapida ai comandi per una maggiore maneggevolezza.

ANCHE COL NUOVO 6 Nei paesi con normative meno restrittive, i modelli JS330LC da 33 tonnellate e JS360LC da 36 tonnellate possono essere ordinati con il nuovo motore autoprodotto JCB 672 a sei cilindri. Inizialmente disponibile solo con livelli di emissioni Stage II/Tier 2, il motore da 7,2 litri che secondo i test di JCB garantirebbe un risparmio di carburante fino al 30% rispetto ai modelli precedenti ma senza perdita di produttività. La macchina presenta anche una cabina con gli stessi miglioramenti apportati ai modelli conformi a Stage IIIB, con un grande monitor a colori. È inoltre dotata dell’innovativo sistema JCB 2GO, che migliora la sicurezza in cantiere: con questo sistema, infatti, l’operatore deve abbassare la leva di sicurezza e premere un interruttore sulla console principale prima di poter attivare l’impianto idraulico della macchina.

luglio 2013 Costruzioni 49


DUE GRANDI PICCOLE Terzo capitolo delle news JCB riguarda le pale gommate. Due le nuove di tipo compatto: la 411 e la 417. La pala 417, che sostituisce il precedente modello 416, e la rinnovata pala 411 si contraddistinguono per il loro aspetto completamente ristilizzato, con un nuovo cofano monoblocco che offre un’incrementata visibilità e un’accessibilità ottimale in caso di interventi di manutenzione. Tra gli altri miglioramenti apportati a questi modelli vi è anche la nuova cabina, dotata di monitor Lcd a colori e di un sistema con menu intuitivi che fornisce all’operatore numerose informazioni in tempo reale. Si possono visualizzare consumi di carburante istantanei e sul tempo di ciclo in modo da poter adattare la macchina al proprio stile di guida. La cabina presenta livelli di rumorosità più bassi e, per la prima volta su macchine di queste dimensioni, JCB offrirà aria condizionata di serie e climatizzatore come optional.

Le due nuove pale JCB, dotate dello stesso telaio e della stessa cabina, utilizzeranno il motore Ecomax da 4,4 litri conforme alle normative UE Stage IIIB/US EPA Tier 4 Interim nelle motorizzazioni da 93 kW (125 CV) per il modello 417 e da 68 kW (91 CV) per il modello 411.

50 Costruzioni luglio 2013


Altre migliorie delle nuove pale riguardano il braccio con nuova opzione High Lift (sul 417) per una maggiore versatilità e capacità di sollevamento e il disinnesto della frizione sul pedale del freno di servizio per ridurre i consumi.

Metton su qualche chilo Nei nuovi modelli i pesi operativi sono stati leggermente aumentati (9.600 kg per il 417 e 8.200 kg per il 411) in modo da far fronte a forze di scavo e prestazioni di sollevamento più elevate. Il modello 417 sarà disponibile in una configurazione con braccio High Lift, che va ad aggiungersi ai bracci standard e Super High Lift esistenti disponibili sulla versione precedente e sulla pala 411. Questo terzo tipo di braccio offre un’altezza perno di 3.833 mm con un’altezza di scarico di 2.928 mm, rispetto ai 3.633 mm di altezza perno e i 2.728 mm di altezza di scarico del braccio di sollevamento standard (con benna da 1,6 m3). La pala 411 è disponibile sia nella configurazione standard che in quella Super High Lift, con i bracci standard che offrono un’altezza perno di 3.487 mm e un’altezza di scarico di 2.624 mm con benna da 1,2 m3.

POST TRATTAMENTO? NO GRAZIE Il 417 utilizzerà una versione da 93 kW (125 CV) del motore Ecomax JCB Stage IIIB. Attraverso il cambio Powershift a quattro velocità, il motore aziona l’assale anteriore e posteriore JCB, con una funzionalità di stacco della trasmissione integrata nel pedale del freno di servizio, caratteristica in grado di offrire un minore consumo di carburante. Rispetto al precedente motore Dieselmax, questa versione consentirà un risparmio di carburante fino al 15% senza pregiudicare le prestazioni di scavo e caricamento, riducendo i costi operativi per i clienti. Il modello 411 garantirà anche un ulteriore risparmio di carburante grazie alla versione da 68 kW (91 CV) del motore Ecomax JCB conforme a Stage IIIB. Tuttavia, il principale vantaggio consiste nel soddisfacimento dei requisiti previsti dalla normativa Stage IIIB da parte del motore Ecomax, senza alcuna necessità di sistemi di post-trattamento dei gas di scarico. Questo motore, infatti, non richiede costosi filtri diesel antiparticolato (Dpf), catalizzatori ossidanti (Doc), AdBlue o processi di riduzione catalitica selettiva (Scr). Ciò consente a JCB di installare il motore Stage IIIB su una pala compatta senza compromettere la visibilità dalla cabina e senza richiedere gruppi di raffreddamento di grandi dimensioni o costosi interventi di manutenzione.

luglio 2013 Costruzioni 51


© Costruzioni © Costruzioni

CRISTIAN FURINI

il modello d’accesso alla gamma dei track loader del marchio giapponese, per quegli operatori (noleggiatori inclusi) che si indirizzano verso un’alternativa equilibrata tra prestazioni e gestione dei costi. Parliamo della pala compatta cingolata Takeuchi TL230 HF, del peso operativo di 3.925 kg, destinata ad applicazioni comunque impegnative e, perciò, caratterizzata da una concezione costruttiva particolarmente robusta. La TL230 HF monta un propulsore 4 cilindri Yanmar che garantisce al track loader di ottenere un buon rapporto tra consumi e produttività. La doppia velocità di traslazione (7,3 e 10,9 km/h) è di serie. Al motore è accoppiato un impianto idraulico High Flow di serie con pompa a portata variabile e distributore a centro chiuso Load Sensing. L’allestimento standard include, tra l’altro, il parallelismo della benna flottante, il climatizzatore, la barra di sicurezza con braccioli integrati, l’attacco rapido idraulico, l’autoradio con presa Aux compatibile Mp3, il segnalatore acustico di retromarcia e l’allestimento conforme all’omologazione per la circolazione stradale. RRST

È

© Costruzioni

© Costruzioni

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DI

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PALE COMPATTE CINGOLATE

È LO SKID CINGOLATO ENTRY LEVEL, CON CARICO OPERATIVO DA 735 KG. CABINA CON CLIMA E UN’IDRAULICA DA “GRANDE”

Impianto idraulico load sensing con pompa a portata variabile, doppia velocità di traslazione, cabine panoramica spaziose certificate FOPSROTS-TOPS, motore di ultima generazione oltre al climatizzatore. Sono questo alcuni dei plus che fanno deltrack skid loader una delle macchine al top tra i competitor in questa classe di macchine.


MACCHINE&COMPONENTI

Pollicino

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O ERCOLE?

luglio 2013 Costruzioni 53


© Costruzioni

A destra l’accesso alla cabina ROPS/FOPS del TL 230. Qui sopra, la penisola con il cluster strumenti analogici.

Una volta saliti a bordo della cabina, certificata ROPS / FOPS, non si percepisce una sensazione di spazi limitati o angusti, tanto che anche gli operatori con statura elevata trovano una posizione poco affaticante. Merita di essere segnalato anche il sedile dotato di efficienti sospensioni multiregolabili. La cintura di sicurezza autoavvolgente è di serie. Il parabrezza porta anteriore (stivabile nel sottotetto) è dotato di cilindro e ammortizzatore a gas di assistenza alla salita/discesa. I comandi di traslazione e braccio/benna sono ergonomici. Quello di destra ha i selettori per circuito ausiliario, luci ed High Flow. Sul montante destro la console con gli interruttori necessari alle luci per la circolazione stradale. L’acceleratore è a doppio comando, a pedale o a leva.

Flussi idraulici ottimizzati L’impianto idraulico del TL 230 HL è di tipo load sensing con pompe a portata variabile. Il TL 230 HL adatta la portata idraulica al carico richiesto automaticamente. Questo tipo di architettura minimizza le dispersioni di energia e permette prestazioni elevate a fronte di temperature dell’olio idraulico costanti (affidabilità). Grazie alla portata idraulica che arriva fino a 126 l/min e alla pressione massima di 20,6 Mpa, l’impianto ausiliario può alimentare ogni tipo di attrezzatura idraulica con innesti rapidi a faccia piana e connettore elettrico 14 PIN.

54 Costruzioni luglio 2013

© Costruzioni

PALE COMPATTE CINGOLATE

LA PORTA CHE SCOMPARE


MACCHINE&COMPONENTI G IAPPONESE ANCHE NEL CUORE

© Costruzioni

© Costruzioni

È marchiato 4TNV98 il motore Yanmar che muove il TL 230. Si tratta di un 4 cilindri da 3.3 l in taratura da 50,1 kW a 2.500 giri e coppia di 242,5 Nm a 1.500 giri al minuto. È un propulsore ad aspirazione naturale, caratterizzato da una pompa d’iniezione di tipo meccanico in linea di ultima generazione, da una nuova camera di combustione con apertura in precamera e dagli iniettori che garantiscono 1.500 bar di spinta del carburante in camera. Completano il tutto le 4 valvole per cilindro, i nuovi fori sull’iniettore e la camera grazie alla cui forma è possibile l’effetto turbolenza per ottenere efficienza anche alle alte temperature, accorgimenti questi utili per garantirsi il Tier 3.

Pronta per la targa gialla

© Costruzioni

sto all’opera era allestita con il kit per l’omologazione con la circolazione stradale che prevede, oltre alle luci di lavoro sotto tetto standard, il lampeggiante sopra la cabina, le luci di lavoro posteriori e gli indicatori di posizione abbinati alle frecce, entrambi montati sul supporto bracci posteriori, oltre, ovviamente, al portatarga. © Costruzioni

© Costruzioni

Il cingolato ha struttura tale in grado di fornire il galleggiamento necessario per lavorare in condizioni di terreno fangoso o sciolti e avere la trazione necessaria per lo scavo di materiali duri con una forza di trazione di 32,4 kPa. Quattro i rulli d’appoggio per lato. In allestimanto Italia, la macchina che abbiamo vi-


LA TL230 HF IN NUMERI

MPa m ° ° daN km/h m N° m m m m mm kPa m m m Ah A l l

www.takeuchi-italia.it

56 Costruzioni luglio 2013

© Costruzioni

A destra: batteria, separatore acqua gasolio con spurgo. In basso, da sinistra: filtro dell’aria accessibile e blocco d’apertura braccio per manutenzione.

TAGLIANDI FACILI Aprendo il cofano posteriore (dotato di chiave) si riscontra immediatamente che tutti gli elementi di diagnostica e manutenzione (rabbocchi motore, filtri e batteria) sono disposti in maniera ordinata e facile da raggiungere. Parte della diagnostica è consultabile anche direttamente dalla cabina tramite la console destra che include alert visivi e sonori che si attivano, ad esempio, in concomitanza di una anormale diminuzione della pressione dell’olio motore o alla temperatura eccessiva del liquido di raffreddamento. Facile la pulizia del gruppo radiatore, grazie al layout “side-by-side” ad elementi affiancati. Sul carro è invece presente il tensionamento idraulico del tendicingolo. La cabina è completamente tiltabile per un eccellente accesso alla fase manutentiva. © Costruzioni

l/min

735 4,08 50,1 4TNV98 3,32 4 98 x 110 2.500 9,17 4 conv. 1 electr. ext. natural fix 69,5/126 no press. comp. 20,6 3,03 n.d. n.d. 2.664 7,3-10,9 1,39 4 n.d. n.d. 1,58 1,67 320 37,2 3,43 2,74 2,23 n.d. n.d. 75 58

© Costruzioni

TL230 HF kg ton kW Yanmar l N° mm rpm m/s N°

© Costruzioni

Takeuchi Carico operativo Peso Potenza netta Motore Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione (Fasi) EGR - Ricircolo gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Max altezza perno benna Rib. a max altezza Richiamo a terra Forza di strappo Velocità traslazione in 1° e 2° Passo Rulli d'appoggio Raggio sterzo anteriore Raggio sterzo posteriore Larghezza ai cingoli Larghezza benna Larghezza suole Pressione al suolo Lunghezza max Lunghezza senza benna Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico

© Costruzioni

PALE COMPATTE CINGOLATE

La benna da 1.675 mm di larghezza è montata su bracci flottanti per trattenere al meglio il carico in trasferimento. Grazie all’attacco rapido idraulico le attrezzature si agganciano e sganciano direttamente dalla cabina dando il consenso di sicurezza per lo sgancio piastra (foto sotto a destra).


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Hitachi ZW 220 2006 3 221 h

Case CX210 2004 5 313 h

Caterpillar D6N XL 2006 4 500 h

Potain MD 208 2002

Merlo DBM 2500 EV 2013

Terex FRANTOIO A MASCELLE CINGOLATO 2006 - 2 621 h

Volvo FL 12 1997 40 t

Genie Z135 2010 - 43 m

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G RU IDRAULICHE

Fratelli

DI TAGLIA

DINO SI SPINGE A PIĂ™ DI 30 m... Allestita da Centro Gru su Modello gru Classe di sollevamento Versione Altezza idraulica max Sbraccio idraulico max Portata al max sbraccio

Scania P380 3 assi Effer 395 Progress 39 tm 6S + Jib 4S 30,5 m 26,35 m 510 kg


MACCHINE&COMPONENTI DINO E NELSON MAGLIOCCO HANNO DEBUTTATO NEL SOLLEVAMENTO CON DUE EFFER 250 GEMELLE ALLA FINE DEGLI ANNI NOVANTA. DA ALLORA I DUE FRATELLI HANNO AVUTO 4 “GIALLE” A TESTA. OGGI UNO PUNTA PIÙ SULLA VERSATILITÀ, L’ALTRO PIÙ SULLA POTENZA DI

...NELSON ARRIVA A 30 m Allestita da Centro Gru su Modello gru Classe di sollevamento Versione Altezza idraulica max Sbraccio idraulico max Portata al max sbraccio

Iveco EuroTech Effer 525 Progress 52 tm 6S + Jib 4S 30 m 25,87 m 840 kg

MATTHIEU COLOMBO


G RU IDRAULICHE

LAVORATORI DOC I fratelli Magliocco salgono ogni mattina sul camion sin dai primi anni Ottanta. Basati in provincia di Ferrara, hanno iniziato con il trasporto di linea ma dopo dieci anni questo lavoro non dava più loro stimoli. È stato allora che Dino ha immaginato di specializzarsi nel sollevamento e trasporto a breve e medio raggio. L’idea è piaciuta anche a suo fratello Nelson che di fatto lo ha anticipato acquistando nel 1998 una Effer 250 poi allestita su carro usato. A breve Dino, vista la soddisfazione del fratello, ha acquistato la stessa identica gru da 25 tm. Spinto dagli incentivi Tremonti, Nelson è poi passato a una Effer 325, poi a una 470 e ora alla recentissima 525 Progress, evoluzione massima della gru precedente. Sempre con Tremonti in poppa, Dino ha sostituito il suo truck e con l’occasione ha scelto una nuova 250 a cui sono seguite una 305 e l’attuale 395 Progress di ultima generazione.

Progetto totalmente nuovo Il rapporto tra forza di sollevamento effettiva e peso della gru idraulica allestita è uno dei punti di forza dell’attuale gamma Effer. La 395 scelta da Dino è una delle ultime nate, progettata ex novo con gli ultimi software disponibili e sottoposta a prove a fatica ed a verifiche strutturali con sistema Ansys. Il concetto base è semplice. Effer utilizza acciai ad altissime prestazioni e, dove necessario, rinforza gli elementi con spessori d’acciaio differenziati ottenuti saldando uno o due spessori di lamiera supplementari. Gli eventuali rinforzi sono disegnati per favorire la dispersione delle tensioni sulla struttura. La 395 scelta da Dino è la versione a 6 sfili con jib da 4 sfili a cui si può montare in testa o una prolunga manuale o una piattaforma aerea da 230 kg di portata e due persone.

Da sinistra: il serbatoio dell’olio idraulico montato in alto evita fenomeni cavitazionali favorendo l’affidabilità delle pompe idrauliche. Lo scambiatore dell’olio è maggiorato per evitare picchi di temperatura anche in condizioni d’utilizzo estremo.


MACCHINE&COMPONENTI 10 PUNTI IN COMUNE 1

GESTIONE ELETTRONICA DELL’IDRAULICA PROGRESS

2

BRACCIO 6 SFILI E JIB DA 4 OLTRE 30 m D’ALTEZZA

3

DOPPIE BIELLE SU COLONNA, BRACCIO E JIB (RECUPERO)

4

PRESTAZIONI PROPORZIONALI ALLA STABILIZZAZIONE

QUESTA 525 È LA TELAIO NUMERO UNO Per Nelson, la 525 è sembrata subito familiare rispetto alla 470 che aveva prima. Questo perché le strutture, con il caratteristico braccio a sezione decagonale brevettata, sono quasi uguali. In realtà l’evoluzione in termini di prestazioni, leggerezza e sicurezza è stata sostanziale. Rispetto alla 470 gli acciai utilizzati sono più avanzati ed è stato introdotto il controllo elettronico dell’idraulica Progress che, come sulla 395, eleva gli standard di sicurezza con il monitoraggio attivo della stabilizzazione (obbligo da normativa) e con la gestione dei movimenti contemporanei e della loro progressione. La 525 di Nelson è una 6 sfili con jib da 4 che in punta può montare 2 prolunghe manuali o, in alternativa, una piattaforma aerea (230 kg, 2 persone).

5

SCAMBIATORI DI CALORE MAGGIORATI: AFFIDABILITÀ

6

SERBATOIO OLIO IDRAULICO ALTO: LONGEVITÀ POMPE

7

JIB A SGANCIO IDRAULICO RAPIDO: MANOVRE VELOCI

8

PIATTAFORMA AEREA OMOLOGATA 230 KG

9

RADIOCOMANDO CON FEEDBACK DISPLAY

10

STABILIZZATORI ANTERIORI RIBALTABILI

A destra, il profilo decagonale esclusivo Effer per una ripartizione del carico esemplare. Sopra lo scambiatore di calore maggiorato dell’olio idraulico.


G RU IDRAULICHE Dino Magliocco Affiliato alla Cooperativa Trasporti e Scavi

Padroncino indipendente

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La prima Effer l’ho acquistata perché un mio collega si trovava molto bene con questa marca ed era soddisfatto sia dell’allestimento sia dell’assistenza fornita dalla Centro Gru. Era il 1998 e prendere come prima gru idraulica una 250 (25 tm, ndr) era un sogno. Diciamo che è stata una scommessa che oggi si può dire vinta. L’esperienza fatta con Effer mi ha convinto e nel 2003 ho rinnovato la fiducia a quest’azienda scegliendo una 325 e allestendola sul mio attuale Iveco. Nel 2007 il lavoro non mancava e desideravo una gru con prestazioni superiori. Ho sostituito la 325 con la 470 che nel 2012 ha lasciato il posto, sempre sul fidato EuroTech, all’attuale 525 Progress. A differenza di Dino, mi sono trovato a mio agio con i comandi. Ho avuto subito fiducia nella gru e presto sono riuscito e lavorare veloce.

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c

L’idea di abbandonare il trasporto per non percorrere più milioni di chilometri è stata mia. Ho visto nel settore del sollevamento e trasporto su camion a breve raggio una specializzazione interessante. Faccio parte della Cooperativa Trasporti e Scavi di San Giorgio di Piano (BO). In tutti questi anni il lavoro non è mai mancato. Rispetto a mio fratello, che opera nello stesso raggio d’azione, il mio lavoro è più vario. Spazio dal classico sollevamento di macchinari in ambito industriale al servizio di potatura con altezze oltre i 30 m, al carico e smaltimento di materiali sfusi. Con la 395 ora mi trovo molto bene perché mi dà tanta sicurezza e le prestazioni sono elevate. In principio però mi sono dovuto abituare alla risposta progressiva dei comandi rispetto alla precedente 305. Di fatto, in condizioni operative, è altrettanto veloce.

Nelson Magliocco

I fratelli Magliocco hanno origini calabresi, sono seri e riservati. Quando si parla di lavoro però, i loro occhi si illuminano e il sorriso viene naturale. Qui sopra tre scatti “backstage” del nostro servizio fotografico.

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30 m di sfilo idraulico (+ 2 prolunghe manuali o cesta)

Non solo acciaio La resistenza e la grande portata delle gru Effer sono possibili grazie all’impiego di acciai ad altissimo limite di snervamento, ma sulle macchine di ultima generazione la grande novità è il sistema di controllo elettronico Progress (soddisfa la normativa EN ISO 13849) che tramite rete Can-Bus permette il monitoraggio costante di tutti i principali componenti elettronici ed idraulici. Grazie al Progress le Effer possono controllare il carico applicato alla gru, quindi monitorare la velocità operativa in modo proporzionale alla configurazione, alla posizione degli sfili e al numero di movimenti contemporanei richiesti nel rispetto delle normative in termini di sicurezza e controllo di stabilità dell’autocarro.

30,5 m di sfilo idraulico (+ prolunga manuale o cesta)

TECNOLOGIA ED ECOLOGIA Nel 2012 Effer ha prodotto 1.500 gru idrauliche, inclusi i modelli marini. Tutte le gru di fascia medio alta sono prodotte a Minerbio (BO), mentre le leggere a Taranto. Dal 2006 lo stabilimento emiliano si è ampliato e in parallelo è stata costruita una moderna struttura in cui ha sede, tra l’altro, il reparto di ricerca e sviluppo. Attualmente i reparti che lavorano su più turni sono quelli della saldatura robotizzata e della verniciatura. Questo tipo di saldatura è garanzia di affidabilità e permette la dispersione uniforme delle tensioni strutturali durante il lavoro, mentre l’impianto di verniciatura è ad acqua. Per chi è attento all’ambiente segnaliamo anche che le Effer possono essere utilizzate con i nuovi olii biodegradabili.

luglio 2013 Costruzioni 63


ESCAVATORI CINGOLATI

Sopra il Liebherr R922, uno dei modelli “tagliati” per il mercato italiano: da 21,35 a 23,60 t di peso operativo, 105 kW di potenza e versione NLC. Sotto, da sinistra: lo stesso R922 protagonista al Bauma, il suo cofano motore aperto e il modello R918, il più piccolo prodotto a Colmar. Tenete conto che ora i nomi dei modelli fanno riferimento al peso operativo di ciascuna macchina.

64 Costruzioni luglio 2013


MACCHINE&COMPONENTI

Una gamma tutta

NUOVA

DI

MATTHIEU COLOMBO

GLI ESCAVATORI CINGOLATI MADE IN COLMAR SI RINNOVANO. ESCLUSE LE MACCHINE DEMO, INDUSTRIALI, HIGH RISE E TUNNEL, SI CONTANO 14 MODELLI. DEBUTTA ANCHE L’R 9400 DA MINIERA

oco più di un anno. Tanto è bastato agli stabilimenti Liebherr di Colmar per presentare 14 nuovi modelli, tutti con motori Liebherr 4 o 6 cilindri Stage IIIB/Tier IV. A questi si aggiunge il nuovo modello da miniera R 9400 con motore Cummins QSK50 da 1.250 kW di potenza massima e 22 m3 di capacità benna. Guardando alla gamma dei cingolati va anzitutto detto che ora, a differenza del passato, la nomenclatura dei modelli richiama il peso operativo delle macchine. Liebherr ha prima introdotto la parte centrale della gamma Litronic presentando ad aprile 2012 i modelli R 924, R 926 e R 936. A questi si aggiungono l’R 946, che in versione heavy duty, su-

P

A destra e sotto, il nuovo Liebherr R960 SME. È la versione heavy duty e super mass excavation dell’R956 con cui condivide torretta, cabina, idraulica e motore D 936 A7 che ha però una nuova mappatura che eleva la potenza da 240 a 250 kW. Il primo esemplare di questo modello lo abbiamo visto esposto a Bauma 2013 ad aprile.

per mass excavation e con 20 kW supplementari diventa R 950 SME e l’R 956 che allo stesso modo, ma con 10 kW aggiuntivi, diventa R 960 SME. Al Bauma l’offerta è stata completata sia con le più piccole R 918, R 920 e R 922 sia con le più grandi R 966 e R 976, rispettivamente disponibili come heavy duty, super mass excavation e con potenza supplementare sotto il nome di R 970 SME e R 980 SME. Questi modelli chiudono la gamma degli escavatori cingolati. Escavatori più grandi sono disponibili nella gamma da miniera. Ciliegina sulla torta presentata in fiera è il concept dell’escavatore ibrido R 9XX, che vi presentiamo nelle pagine successive con le altre novità. RRST


ESCAVATORI CINGOLATI SVELATO UN CONCEPT IBRIDO DA 40 T Sul mercato europeo sono in commercio due escavatori ibridi. Il primo arrivato è stato quello Komatsu con recupero dell’energia elettrica sulla rotazione torretta, poi quello Cat che accumula la pressione idraulica del freno di rotazione torretta e la restituisce a favore della stessa rotazione. Liebherr ha presentato al Bauma l’escavatore 9XX Concept come macchina ibrida che integra la tecnologia idraulica, quella elettrica e quella di un motore termico. Usiamo il condizionale perché le caratteristiche tecniche svelate sono minime. Di certo si ha un motore termico da 160 kW (contro i 200 kW di un R946) che potrebbe essere 4 cilindri. Ci sono poi sia un accumulatore di energia elettrica (Liebherr Supercaps) alimentato da un riduttore di rotazione elettrico sia un accumulatore di pressione idraulica, recuperata durante l’abbassamento del braccio, che alimenta a sua volta un generatore elettrico, quindi il suddetto Supercaps. Il Supercaps può alimentare sia il riduttore di rotazione sia le pompe idrauliche che controllano la rotazione. Sono possibili picchi di potenza doppi rispetto al motore diesel.

1 MOTORE TERMICO DA SOLI

160 KW

2

ACCUMULATORE DI ENERGIA ELETTRICA SUPERCAPS

3

ACCUMULATORE DI PRESSIONE IDRAULICA

4

7

POMPE IDRAULICHE REVERSIBILI

5 1 5

ROTAZIONE ELETTRICA

6

GENERATORE ELETTRICO

7

GESTIONE

2 4 3 6 ELETTRONICA INTEGRATA

66 Costruzioni

Big tra i gialli Liebherr produce due gamme di escavatori cingolati. Quelli “gialli” sono progettati per applicazioni movimento terra di ogni genere, mentre i “bianchi” sono da miniera. Tra le ultime macchine presentate, l’escavatore R976 ha un peso operativo compreso tra le 85,3 e le 95,5 t. Sotto al cofano ha un motore Liebherr V8 da 16,16 litri di cilindrata e 400 kW di potenza che grazie all’SCR rispetta i limiti dell’omologazione Stage IIIB/Tier 4i. Con il braccio tradizionale questa macchina arriva a una forza di strappo di 48.500 daN ed una di penetrazione di 39.000, mentre con l’attrezzatura per benna frontale (foto) le forze sono rispettivamente di 69.000 e 50.000 daN. Su questa base è sviluppata la versione R980 SME, top della gamma dei Liebherr gialli.


MACCHINE&COMPONENTI

C’è anche elettrico L’escavatore da miniera R 9400 da 350 tonnellate era una delle star dello stand Liebherr al Bauma 2013. Equipaggiato nella versione standard con una benna da 22 m³, l’R 9400 è la macchina ideale per garantire un’elevata produttività alimentando in continuo dumper della classe da 130-150 tonnellate. Questo nuovo modello è disponibile, oltre che con motore diesel Cummins QSK50 Tier 2 con potenza di 1.250 kW, anche con motorizzazione elettrica che rappresenta una soluzione ideale per svariati settori d’applicazione e per aree con climi estremamente rigidi come le regioni artiche. Attualmente sono già in esercizio 34 esemplari di R 9400 in quattro Paesi diversi. Queste macchine lavorano in miniere operative giorno e notte (foto piccola). La cinematica dell'attrezzatura, disegnata per privilegiare la produttività, conferisce all'R 9400 una capacità di scavo particolarmente elevata. Nella foto grande la versione a benna frontale, sotto quella “standard”.

Idraulica brevettata per aumentare la produttività Grazie all’ottimizzazione del flusso di potenza elettrica, meccanica e idraulica, l’innovativo sistema Litronic Plus, sviluppato dalla stessa Liebherr, consente un controllo sicuro anche durante i movimenti simultanei. I cilindri idraulici sono equipaggiati con il sistema di smorzamento elettrico brevettato da Liebherr, che garantisce movimenti rapidi ma morbidi nel fine corsa. Mentre il braccio viene abbassato, la gestione intelligente della potenza idraulica distribuisce il flusso delle pompe in modo che gli altri movimenti dei cilindri non abbiano limitazioni.

luglio 2013 Costruzioni 67


ESCAVATORI CINGOLATI

UN DEMO STAGE IIIB Il nuovo escavatore cingolato da demolizione R 946, omologato Stage IIIB / Tier 4i, è stato sviluppato sulle basi dell’R 946 standard che rispetto al modello di generazione precedente vanta un maggiore rendimento, un comfort superiore e una manutenzione più semplice. Il modello R 946 da demolizione, presentato al Bauma 2013, era equipaggiato con un braccio lungo 4,3 m e un bilanciere da 3,3 m. In caso di lavori di demolizione, grazie al suo secondo bilanciere lungo 3 m, l’escavatore speciale raggiunge altezze fino a 13 m. Per proteggere l’escavatore da materiale in caduta durante i lavori di demolizione, vengono offerte molteplici sistemi.

In questa immagine l’attrezzatura da demolizione dell’R946 Demolition è completa (4 elementi) e permette di arrivare a 13 m d’altezza operativa. In pochi istanti è possibile staccare gli ultimi due elementi e montare una benna da scavo. Massima versatilità e facilità di trasporto.

DOPPIO LIKIFIX E SI SCAVA SUBITO Su questo modello, l’esclusivo attacco rapido Liebherr Likufix è doppio e integrato. Il primo dei due Likufix è applicato alla fine del braccio standard (collegamento al secondo braccio), mentre il secondo è al termine del secondo braccio per montare ogni tipologia di attrezzatura idraulica. Con il doppio Likufix è possibile rimuovere parte dell’attrezzo in meno di un minuto così da poter impiegare l’escavatore con una benna rovescia per, ad esempio, applicazioni tunneling.

68 Costruzioni luglio 2013


672

72 76

Associazioni Primi dieci anni di attivitĂ per NAD. E il dialogo con enti e aziende continua

Tecniche demolitive Demolizione nel centro di Milano. Autore del delicato intervento è Vitali

IN QUESTO NUMERO...

luglio 2013

DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R


NEWS

DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO

Efficienza a due piani

www.melide.ch

V

FINLAY 684. La macchina è dotata di due piani inclinati da 4,3 m x 1,7 m (con passerella di accesso completa) che, essendo completamente sfruttabili, sono in grado di offrire una capacità di vagliatura elevata anche in caso di selezioni particolarmente fini. La combinazione del tensionamento rapido con sistema a cunei del piano

superiore, delle comode aperture di accesso e del tensionamento idraulico sul piano inferiore garantisce tempi minimi di allestimento e di sostituzione delle reti. Per una maggiore velocità di messa a punto e smontaggio, i tre nastri di scarico sono dotati di ripiegamento idraulico per il trasporto: può essere ripiegato in meno di 30 minuti, caratteristica che

Demolizione romantica Da diverse generazioni gli abitanti di Melide, comune svizzero del Canton Ticino, sul Lago di Lugano, la chiamavano affettuosamente “La Romantica” ma “all’anagrafe” era semplicemente Villa Galli. Costruita nel Settecento, è stata demolita lo scorso giugno. In passato era stata sala da tè, night, discoteca e ristorante. L’intervento di demolizione meccanica inizialmente era stato interrotto per poi essere ripreso con l’ausilio di sistemi di abbattimento polveri. L’operazione ha dato il via nella Svizzera italiana a un acceso dibattito sull’importanza di salvaguardare il patrimonio architettonico del territorio ticinese. Gli addetti ai lavori, infatti, si stanno interrogando sul futuro di altri edifici dall’alto valore storico culturale.

70 Costruzioni luglio 2013

lo rende ottimale per i lavori in appalto. Il modello è infine equipaggiato di serie di un nastro di alimentazione a velocità variabile ad alte prestazioni da 1.050 mm con trasmissione idraulica versatile. La tramoggia standard ha una capacità di 8 m³ e può essere fornita con una griglia ribaltabile o di una griglia vibrante. www.finlayhydrascreens.com

Nata già grande Il mese di luglio si apre con un’importante novità: è nata A2A Ambiente, la più grande azienda italiana nel settore ambientale per volume d'affari, nella quale confluiranno tutte le società del comparto del Gruppo. Si occuperà di raccolta, trattamento, riciclo e smaltimento dei rifiuti con recupero di energia elettrica e calore, e avrà un margine operativo lordo di oltre 250 milioni e 600 dipendenti (più di 4.000 con quelli delle controllate).

www.a2a.eu

ersatile, compatto, facilmente trasportabile, configurabile e smontabile rapidamente, concepito per il settore estrattivo, minerario, edilizio e delle demolizioni, e adatto al trattamento di terreni di superficie, sabbia, ghiaia, carbone, materiali inerti e riciclati. Questo il ritratto del nuovo vaglio mobile cingolato TEREX


DEMOLIZIONE&RICICLAGGIO

N EWS

Flessibilità operativa al cubo In bella mostra, nelle foto, i tre escavatori cingolati Case CX370C da 37 t, acquistati dalla SER, tra le principali imprese di demolizione tedesche.

Tre escavatori cingolati Case CX370C da 37 t e 198 kW di potenza al servizio della tedesca SER. Sono stati impegnati a Stoccarda alle prese con la demolizione di 20 edifici industriali e i successivi lavori di scavo per la riqualificazione dell’area. A supportare il loro operato anche un CX470B. li edifici della exsede della Hansa Metallwerke, storica fabbrica di rubinetterie di Stoccarda, sono stati venduti all’impresa immobiliare Bouwfonds che convertirà l’area in un conglomerato urbano misto, dove sorgeranno la nuova sede dell’Hansa e la nuova Stazione numero 5 dei Vigili del Fuoco, esercizi commerciali e diverse unità abitative. Lo smantellamento dei vecchi edifici (si tratta di un totale di 20 strutture in uno spazio

G

di circa 200.000 m3) e i lavori di scavo per la realizzazione del nuovo plesso sono stati eseguiti dalla SER di Heilbronn. Per effettuare l’intervento l’impresa si è affidata a tre nuovi escavatori cingolati CASE CX370C da 37 t e una potenza di 198 kW, supportati da un escavatore Case CX470B da 48 t e 266 kW di potenza e da un escavatore gommato con benna di smistamento. “Siamo particolarmente orgogliosi che la nuova serie sia riuscita a conquistare il favore di una delle principali aziende di demolizione del Paese. Il contratto di vendita con la SER riguarda ben sette escavatori cingolati CX370C”, racconta Reiner Kuch, direttore della filiale Case di Stoccarda. “Abbiamo allestito le macchine con il nostro pacchetto da demolizione: protezione di sicurezza ROPS/FOPS e tubazioni supplementari per operare con martelli, pinze e cesoie,

oltre ad attacchi rapidi Oilquick, pannelli protettivi e protezioni paraurti. Tutte le macchine sono state dipinte con la tipica livrea arancione della SER”. Per Willi Braun, responsabile di cantiere della SER, il fattore determinante è il funzionamento senza inconvenienti delle macchine Case. Ne mette in evidenza anche la flessibilità operativa: i quattro cingolati condividono infatti una serie di funzioni e di attrezzature idrauliche, come le pinze, le cesoie, i magneti, i polverizzatori e i demolitori. Per Braun, infine, è anche importante contenere al massimo le emissioni di gas di scarico perché per l'aggiudicazione di contratti municipali, l’ottemperanza alle specifiche europee Tier 4 Interim/Stage IIIB è un prerequisito essenziale: obiettivo centrato grazie alle soluzioni Case. www.casece.com

luglio 2013 Costruzioni 71


ASSOCIAZIONI stata Milano a ospitare, a giugno, il V Convegno Nazionale NAD (Associazione Nazionale Demolitori Italiani), consueto incontro tra gli operatori del settore, gli RSPP (Responsabili Servizio Prevenzione e Protezione) e i rappresentanti delle AUSL. Il titolo dell’iniziativa, “10 anni di impegno guardando al futuro”, è stato scelto da un lato per sottolineare il percorso svolto dall’associazione nel suo primo decennio, dall’altro per ribadire il suo ruolo di rappresentanza di una categoria che necessita di un’identità ben connotata. “Oggi siamo qui con una nuova sfida, quella di individuare una strada che ci permetta di affrontare il mercato e di cogliere tutte le opportunità che vorrà offrirci”, ha commentato il presidente Maurizio Massaia. “Certamente il mondo e le regole sono cambiate e un nuovo importante spazio si apre all’associativismo, incoraggiando le forme di raggruppamento al fine di poter sfruttare al meglio nuove idee di fare impresa”. NAD inoltre continuerà il dialogo con gli enti con cui gli operatori interagiscono di frequente. RST

È

72 Costruzioni luglio 2013


10diANNI dialogo DI

DANIELA STASI

NAD HA CELEBRATO IL PRIMO DECENNIO DI ATTIVITÀ E HA RIBADITO L’IMPEGNO PER COSTRUIRE UNA MAGGIORE QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DEI DEMOLITORI

Formazione customizzata Il convegno è stata l’occasione per presentare l’ultimo volume realizzato da NAD, dal titolo “L’uso dell’escavatore in demolizione. Fare e non fare - il buon esito del tuo lavoro”. La pubblicazione è indirizzata agli operatori e contiene un elenco di situazioni, azioni, attività, da fare e da non fare relativamente all’uso degli escavatori in tutte le fasi del cantiere: i concetti sono espressi in forma semplice e immediata, attraverso un personaggio a fumetti. L’opuscolo nasce a supporto dell’attività di formazione dell’associazione. “Il progetto formativo di NAD ha origini già nel 2011, quindi prima dell’emanazione dell’accordo Stato-Regioni, sulla spinta anche di una richiesta di mercato delle aziende di demolizione volta ad avere una formazione maggiormente ‘customizzata’ e specifica per le attività legate alla demolizione civile e industriale”, ha spiegato Ivan Poroli, responsabile della Commissione tecnica NAD.

luglio 2013 Costruzioni 73

© Costruzioni

DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO


ASSOCIAZIONI

Nella foto il taglio della torta per il decimo anniversario della fondazione di NAD. Da sinistra: Giuseppe Panseri, presidente di EDA (European Demolition Association), e Maurizio Massaia, attuale presidente NAD.

NUOVE OPPORTUNITÀ DAL MERCATO Il settore delle demolizioni, così come ogni altro segmento, sta attraversando una profonda evoluzione. Durante il convegno è stata sottolineata l’importanza di cogliere e affrontare nuove sfide e opportunità. In particolare, è stato posto l’accento sulle attività di smantellamento degli impianti nucleari. “Il decommissioning nucleare, è stato recentemente stimato, produrrà nei prossimi anni 12.000 nuovi posti di lavoro nell’indotto”, ha dichiarato Fabio Chiaravalli, direttore ambiente, radioprotezione, sicurezza e qualità di Sogin, la società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. “Si

tratta di un’opportunità per le imprese per partecipare, assieme alle 370 aziende che negli ultimi due anni si sono già qualificate, a quella che di fatto è la più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese. Con Sogin e le imprese impegnate in questo comparto, l’Italia si presenta nel mercato internazionale, in rapido sviluppo con la chiusura di molti impianti nucleari che stanno arrivando alla fine del loro ciclo di vita, in modo autorevole”.

PASSO DOPO PASSO Dieci candeline, numerose tappe. Il V convegno ha rappresentato l’occasione per NAD di ripercorrere il percorso compiuto nel suo primo decennio di attività. Tra le fasi più significative ricordiamo: nel 2004 l’istituzione della Commissione tecnica; nel 2007 la pubblicazione del primo volume dal titolo “L’Appalto” della collana “Demolizioni civili e industriali” in cui sono affrontati tutti i passaggi nelle fasi di assegnazione degli appalti; nel 2009 la presentazione del secondo volume della stes-

74 Costruzioni luglio 2013

sa collana intitolato “Bracci Alti” e l’intervento a titolo gratuito da parte delle aziende associate nelle operazioni di salvataggio dei superstiti del sisma in Abruzzo; sempre nel 2009, in seguito all’attività di lobby finalizzata alla presenza nei tavoli tecnici di Enti Territoriali e Ministeri che possano essere coinvolti nell’attività di demolizione, l’associazione ha proposto e ottenuto un chiarimento interpretativo fornito dal Ministero del Lavoro in merito al significato della parola “programma” (che può inten-

dersi assimilabile a un “progetto”) nel decreto Legislativo 81/08. Infine nel 2012 si è concretizzato il progetto fomativo NAD, con il lancio del primo corso base per gli operatori di escavatori da demolizione, rilasciando i primi patentini ad alcune aziende associate. Seguirà un secondo step per la formazione di operatori specializzati nell’impiego di bracci alti da demolizione: l’associazione prevede di tenere, entro la fine del 2013, almeno altre quattro sessioni formative.


© 2012 AEM

Dai uno sguardo da vicino al futuro delle costruzioni. La registrazione è ora disponibile per la fiera che offre una straordinariamente vasta esposizione degli ultimi prodotti, tecnologie e novità tecnologiche nel settore delle costruzioni. Dai grandi attrezzi in ferro per lo spostamento della terra a innovazioni avveniristiche di cui non conoscevi neanche l’esistenza, troverai tutte le informazioni in un unico luogo, per aiutarti a lavorare più intelligentemente.

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I NTERVENTI U RBANI

Al primo sguardo gli scorci immortalati nelle due foto (quella a tutta pagina e quella in alto) possono apparire differenti. In realtà gli edifici catturati dall’obiettivo sono gli stessi, solo prima (nella foto piccola) e dopo (nella foto grande) la demolizione effettuata da Vitali, nel centro del capoluogo lombardo.

76 Costruzioni luglio 2013


DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO

CHIRURGIA in pieno centro DI

DANIELA STASI

VITALI HA FIRMATO LA DEMOLIZIONE DI UN PLESSO NEL CUORE DI MILANO. L’AREA CAMBIERÀ FISIONOMIA E ACCOGLIERÀ IL FUTURO CAMPUS DELL’UNIVERSITÀ BOCCONI

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luglio 2013 Costruzioni 77


I NTERVENTI U RBANI

era una volta, in pieno centro di Milano, un plesso dei primi del Novecento che ormai da anni aveva perso le sembianze originarie e versava in condizioni di totale degrado. Situato in via Bligny, nelle immediate adiacenze dell’Università Commerciale Luigi Bocconi, non era di rilevante pregio architettonico e, in passato, ospitava laboratori e abitazioni. Insomma rappresentava un patrimonio immobiliare decadente a carico dell’amministrazione comunale. Usiamo i verbi al passato perché le strutture in questione ora non esistono più: sono state demolite da Vitali. L’operazione di per sé non era particolarmente complessa, ma l’ubicazione peculiare ha posto due priorità: l’adozione di una metodologia demolitiva chirurgica e la rapidità di esecuzione. Obiettivi entrambi portati a termine. L’intervento fa parte del più ampio progetto di recupero delle aree dismesse sul territorio milanese: al posto del plesso demolito sorgerà il futuro Campus della Bocconi, attualmente in fase di costruzione: la struttura disporrà di 176 posti letto, 66 appartamenti, spazi comuni per gli studenti e un parcheggio interrato con 30 posti auto. RST

C’

DIAMO I NUMERI Riassumiamo l’intervento realizzato da Vitali fornendo qualche numero significativo. I metri cubi demoliti sono stati ben 20.000 e l’intera operazione è stata portata a termine in due mesi. Tra i mezzi impiegati in cantiere: un escavatore cingolato da 500 quintali

78 Costruzioni luglio 2013

con braccio da 26 metri equipaggiato con pinza idraulica da 20 quintali; un escavatore da 200 quintali con pinza/frantumatore da 25 quintali e un’autobotte per l’erogazione dell’acqua a quota demolizione, come abbattimento polveri.


DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO DALL’ALTO VERSO IL BASSO L’edificio oggetto dell’intervento presentava una volumetria totale di 20.000 metri cubi ed era costituito da otto edifici, suddivisi in due lotti: il primo riguardava le strutture interne (corpo posteriore), mentre il secondo comprendeva quelle che si affacciavano direttamente su via Bligny (corpo anteriore). L’operazione, in entrambi i lotti, è stata effettuata mediante demolizione controllata con un escavatore cingolato equipaggiato con pinza e frantumatore: l’intervento è stato eseguito dall’alto verso il basso, su strutture che avevano un’altezza variabile dai 7 ai 22 metri. Il secondo lotto, posto fronte strada, ha richiesto il montaggio di un ponteggio col fine di proteggere gli edifici circostanti dalla proiezione dei detriti prodotti dalla demolizione. Inoltre per via della contiguità dell’edificio da abbattere con altre strutture, per evitare di danneggiare queste ultime, la demolizione della parte di edificio limitrofa è stata svolta manualmente.

Nella foto in alto, la veduta aerea del plesso oggetto dell’intervento. Nell’immagine in basso, invece, la “sagoma” del futuro Campus Bocconi, al posto delle strutture abbattute.

luglio 2013 Costruzioni 79


I NTERVENTI U RBANI

A basso impatto L’adozione di alcuni accorgimenti tecnici ha consentito, durante le fasi demolitive, di limitare al minimo l’impatto dell’intervento sul quartiere e sulla viabilità delle aree circostanti. In sintesi gli obiettivi primari erano contenere il più possibile il rumore, le vibrazioni e la polvere, garantire la sicurezza sia degli operatori sia dei soggetti e dei beni esterni all’area di cantiere, ridurre i tempi di esecuzione dell’intervento. Vitali, grazie alla sua lunga esperienza sul campo, ha effettuato l’intervento nella maniera meno invasiva. La società, infatti, è attiva dal 1989 e conta 350 addetti, 150 professionisti specializzati e un parco di 400 mezzi, distribuiti nelle diverse sedi operative localizzate secondo aree strategiche d’intervento.

I NTERVENTI AMICI DELL’AMBIENTE Oggigiorno Vitali è attiva in tre aree di business: sviluppo immobiliare, infrastrutture e produzione. L’area Demolizioni Speciali, in cui il Gruppo opera da oltre tre generazioni, si avvale di tecnologie in grado di consentire il recupero di materie prime secondarie. Nello specifico, nella cava di proprietà a Caponago (MB), gli inerti di risulta dalle demolizioni vengono trasformati in materiale di sottofondazione e riempimento o materie prime per calcestruzzi e asfalti. Nell'ottica di un corretto riutilizzo, la divisione Demolizioni Speciali ricorre a tecniche di demolizione selettiva e a specifici trattamenti che ne facilitano il re-

impiego. Le procedure di demolizione sono ideate e realizzate nel controllo totale delle norme di sicurezza e nell’ottica di riduzione dei rischi. Il portfolio lavori è davvero corposo. A titolo di esempio, tra gli interventi più recenti ricordiamo: la demolizione con esplosivo del quartiere Ilôt Saint Vincent de Paul nella cittadina francese di Beziers; lo smantellamento e la riconversione di due fabbricati della Fiat a Rivalta; l’intervento su un complesso residenziale nell’Isola della Giudecca a Venezia, tra le operazioni più delicate mai eseguite, per via della presenza degli edifici da demolire nel cuore di una realtà densamente abitata; infine la demolizione e lo smontaggio di 50 cavalcavia dell’autostrada A14 nel tratto tra Rimini e Ancona.

www.vitalispa.it


672

90 92

Prefabbricazione Presentiamo i prodotti Betonblock che trasformano il calcestruzzo in “Lego”

Caricatori gommati Abbiamo provato la nuova Doosan DL420-3 Stage IIIB con powertrain ZF tutto nuovo

IN QUESTO NUMERO...

luglio 2013

CAVE

ALCESTRUZZO C


I N COLLABORAZIONE...

LA CRISI COME OPPORTUNITÀ DI CRESCITA

DURANTE L’ASSEMBLEA

ANNUALE PUBBLICA

DEI PRODUTTORI DI CEMENTO SONO STATE PROPOSTE SOLUZIONI CONCRETE PER IL RILANCIO DEL SETTORE.

L’ATECAP CREDE FERMAMENTE CHE IL MOMENTO ATTUALE POSSA TRASFORMARSI IN OCCASIONE DI EVOLUZIONE ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio

Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it

82 Costruzioni luglio 2013

Italia attraversa un momento di profonda crisi. Il nostro Paese soffre maggiormente rispetto alla media europea gli effetti della crisi a causa della perdurante debolezza strutturale del sistema economico nazionale. Negli ultimi quattro anni, la produzione del calcestruzzo preconfezionato si è quasi dimezzata (-44,4%, quasi 6 punti percentuali in più della media europea), con un trend in linea con l’andamento generale del settore delle costruzioni. In assenza di reali segnali di interruzione della tendenza recessiva, la previsione per il 2013 della produzione del calcestruzzo preconfezionato è di un altro -27,4% rispetto all’anno precedente. Ancor più preoccupante è il dato “sociale” considerando che dal 2007 si è registrata una diminuzione di oltre il 20% in termini occupazionali. L'indice di produzione nelle costruzioni, che comprende sia la produzione di nuovi lavori sia le attività di manutenzione, registra un continuo calo dal 2007 al 2012, quantificabile complessivamente nel 30% circa. La crisi del comparto ma soprattutto le proposte di rilancio del settore sono stati i temi chiave affrontati nell’Assemblea annuale pubblica dei produttori di cemento, che si è tenuta lo scorso 20 giugno. È importante agire affinché la crisi possa trasformarsi da momento di sofferenza a occasione di crescita e di evoluzione per l’industria del calcestruzzo preconfezionato. Tecnologia, sostenibilità, etica, lotta alla concorrenza sleale: questo è il paradigma che Atecap intende perseguire per far fronte all’emergenza, consapevole che, come diceva Albert Einstein “non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi”. È necessario varare una nuova politica di settore stimolando fortemente i meccanismi naturali del mercato, puntando a superare la facile concorrenza fondata esclusivamente sul prezzo più basso e isolando gli operatori improvvisati e le infiltrazioni malavitose: sono queste le azioni imprescindibili per varare una nuova politica industriale di settore. L’affermazione di un mercato trasparente, il rispetto della legalità, la qualificazione degli operatori devono rappresentare le basi di un confronto concorrenziale leale tra imprese serie e corrette. Ad avviso dell’Atecap si dovrebbe puntare su cinque grandi macro direttrici, ovvero la ricerca e la conseguente adozione di standard tecnologici, produttivi ed etici elevati, la correzione degli effetti “distorsivi” derivanti dall’applicazione di norme che di fatto alterano i processi di selezione virtuosa degli operatori sul mercato, quali ad esempio i nuovi strumenti di composizione della crisi d’impresa, l’attuazione rigorosa di tutti quei controlli previsti dalla legge in grado di assicurare una selezione virtuosa, annullando gli effetti della concorrenza scorretta, la promozione del nuovo paradigma della sostenibilità applicato all’intera filiera del calcestruzzo e del cemento.

L’


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L’ISTITUTO PENSANTE

ENRICO DANILI, PRESIDE DELL’ISTITUTO MAPELLI DI MONZA, SPIEGA LA SITUAZIONE

AVANTI tutta!

IN CUI SI TROVA OGGI IL SISTEMA FORMATIVO ITALIANO. E FORMULA PROPOSTE CONCRETE PER UN RADICALE CAMBIAMENTO

84 Costruzioni luglio 2013

possibile l’incontro tra il mondo della formazione e il mondo dell’economia? Regione Lombardia da tempo sta cercando di rispondere a questo interrogativo così importante per il futuro del lavoro e per le prospettive di sviluppo del sistema territoriale. Nel 2000 nacquero i percorsi IFTS di Istruzione e Formazione

È

liere del lavoro. Questi percorsi si sono sviluppati e si sviluppano ancora all’interno di un sistema di formazione parallelo all’università, che riconosce - quando lo ha fatto magari a denti stretti - dei crediti formativi riconosciuti dentro il sistema universitario, che intanto si strutturava sui tre anni più due dei corsi di laurea.

Tecnica Superiore, un tentativo per fondere le diverse realtà della scuola e della formazione, dell’università e della produzione. Da allora i corsi si sono susseguiti nei diversi settori produttivi: qualche centinaio di percorsi formativi che hanno interessato per la durata di uno o due anni qualche migliaio di giovani formandoli con 500-600 ore di lezione, sviluppati da esperti delle realtà d’impresa e da docenti presenti con le loro competenze, e con altrettante ore di tirocinio formativo nelle diverse fi-

La situazione si è protratta per tutti questi anni attraverso una faticosa rincorsa del mondo della produzione e dei servizi che lo studente universitario incontrava prima di laurearsi, ma in cui entrava (quando entrava) abbastanza digiuno. La prassi altrove è abbastanza diversa e il lavoro per tanti sistemi di formazione europei è diventato prossimo e non parallelo. Un esempio su tutti è costituito a Lugano da Supsi che rappresenta a pieno titolo un’università pro-


I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

Silvio Cocco Presidente I.I.C. Da sinistra: Enrico Danili, preside dell’Istituto Mapelli di Monza, e Silvio Cocco, presidente IIC.

fessionale. Ed è ciò di cui ha bisogno l’intera realtà formativa. Da noi il sistema universitario è assai più presente e potente, forte di titoli nobilitanti, di percorsi e di relazioni importanti anche perché altisonanti e ricche. Cosa fa Regione Lombardia, come tante altre volte prima della schiera, per rendere dinamico un sistema che ha bisogno di fare scorrere conoscenze ma soprattutto di far crescere competenze professionali? Sulla scacchiera sociale propone due mosse: la prima è quella di preparare il terreno raccordando gli attori della formazione e della produzione, la seconda consiste nel fondare piante di filiera professionale che siano di riferimento sui terreni preparati per la condivisione formativa. La conseguenza delle due dinamiche sono i frutti rappresentati dai percorsi formativi, non corsi generici bensì quelli che interessano all’imprenditore che ha bisogno di quelle professionalità. Corsi che interessano ai giovani e in genere a chi cerca lavoro e che in quei corsi di formazione - qui è la scommessa - trova quello che gli necessita per trovare un lavoro qualificato dalle competenze necessarie. Terreno, alberi e frutti sono la sostanza definita dai Poli Tecnici Professionali (il terreno), dagli Istituti Tecnici Superiori (le piante), dai percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (i frutti). I PTP vanno strutturati e proposti a Regione Lombardia entro il 5 settembre 2013, mentre entro il 10 settembre deve essere fatta la presentazione degli ITS, per la se-

conda volta dopo la prima ondata degli ITS di tre anni fa. Quanti sono i PTP (Poli Formativi Professionali)? Quelli che un territorio riesce a fare nascere. Quanti sono gli ITS (Istituti Tecnici Superiori)? Il numero questa volta è esatto: uno per filiera produttiva. Gli ITS già nati sono 7, quelli che devono nascere ora sono altri 7. Ciascun ITS vale a livello regionale, nell’ipotesi che le diverse realtà di quel settore costituitesi come poli tecnici professionali presenti nei diversi territori regionali facciano riferimento a quell’ITS prototipo di filiera. Il disegno è articolato, suggestivo e incubatore di situazioni creative che saranno agevolate laddove saranno capaci di promuoversi fondendo il genio dell’imprenditore con la genialità della formazione, la progettualità del sistema imprenditoriale con i talenti che emergeranno dai progetti di formazione delle specifiche professionalità. Competenze all’incrocio: le informazioni che tutti noi conosciamo prodotte dalla scuola incontrano le abilità sempre più alte richieste dagli sviluppi tecnici e tecnologici per tradursi nella capacità di rispondere ai bisogni della società della conoscenza, che è anche la società della produzione di beni e servizi. Possiamo tradurre e applicare queste situazioni e strategie al campo specifico cui questa rivista fa riferimento? Prendiamo il PTP delle costruzioni e prendiamo quella realtà tanto importante quanto oggi in difficoltà che è il sistema casa e tra le altre quella figura professionale che si

Valeria Campioni Vice presidente I.I.C.

Angelo Comendulli Geometra

Khalid Sheraz Geometra

Giuseppe Esposito Geometra

Gennaro Di Biccari Ingegnere

Corrado Tomassini Collaboratore

Tommaso Banfi Architetto

I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it


L’ISTITUTO PENSANTE

chiama geometra. A Rimini si è svolto di recente il Convegno Nazionale che ha portato in evidenza - se ce ne fosse bisogno la relazione forte tra il corso scolastico di geometra e la figura coerente del professionista iscritto all’Albo del Collegio dei Geometri. Una figura sociale fondamentale per il sistema paese forse con qualche prima difficoltà nel mondo del lavoro ma di certo con grande sofferenza nella realtà della scuola dove il nuovo profilo formativo del CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) non ha giovato alla scelta del corso per geometri che risulta in calo in tutta Italia. Forse è solo una questione di brand (tutti sapevano o pensavano di sapere cosa fosse il geometra ma non sanno cosa sia il CAT), forse è questione di qualificazione che non può essere più garantita solo dal praticantato ma deve trovare un incrocio più forte nella specializzazione una volta

raggiunto il diploma. Una specializzazione che non è quella - non può essere quella - dell’università ma quella reale determinata dalle specificità professionalizzanti vissute nei diversi ambiti del lavoro del geometra; dai materiali da costruzione alle competenze sul territorio e l’ambiente, fino alle competenze negli specifici ambiti gestionali. La linea rossa su cui stiamo agen-

86 Costruzioni luglio 2013

do nel territorio di Monza e Brianza corre proprio nella creazione del PTP nel campo delle costruzioni, dove la sfida è trovare un raccordo più vero tra Collegio dei geometri, istituti scolastici che hanno i corsi per geometri, le realtà del lavoro che per gli uni sono campi di professione e per gli altri sono terreno di coltivazione culturale e professionalizzante. Per l’occupabilità. Non basta però! A Monza e Brianza stiamo tentando qualcosa di più, contaminando il sistema casa con la realtà dell’efficienza energetica, la professione del geometra che manutende edifici magari carichi di anni con il risparmio energetico. Illuminotecnica, interventi sull’impiantistica sia termica sia idraulica in fase di manutenzione sia di certificazione, sviluppo di sistemi di efficienza energetica e di tanto altro, consentono di tornare a pensare alla figura del geometra quale è sempre stata nei settori delle costruzioni, del territorio e dell’ambiente. Figura che ora si aggiorna attraverso l’incontro con nuove tecniche e tecnologie che il geometra assume nelle proprie competenze almeno per le parti progettuali e realizzative per quanto di propria competenza. Ecco perché a Monza e Brianza abbiamo pensato di partecipare all’ITS in campo energetico, per rispondere al bando regionale, mettendo insieme istituti scolastici tecnici industriali e istituti scolastici per geometri con realtà dell’impresa nei settori della produzione dell’efficienza e dell’impiantistica nei campi energetici, con le realtà associative come il Collegio e altro. L’obiettivo è accordare strumenti diversi per un’unica sinfonia: quella del lavoro che rende ragione alla formazione motivando gli studenti, quella della produzione che trova le proprie ragioni nei talenti combinati con il senso di responsabilità sociale d’impresa. Enrico Danili Preside dell’Istituto Mapelli di Monza


I partner I.I.C.

L’ISTITUTO I NFORMA

Istituto Italiano per il Calcestruzzo

UN SECCHIO

DI SALUTE… …PER IL VOSTRO CALCESTRUZZO! È LA NUOVA PROPOSTA DI TEKNACHEM uanto scritto nel titolo non vuole essere solo un semplice slogan, ma un vero e proprio invito da mettere in pratica in cantiere. TEKNACHEM presenta infatti il suo ultimo nato, l’UNICUM PLUS, un compound a base di polimeri di nuova generazione specifico per aiutare calcestruzzi bisognosi di “acqua” in cantiere. L’idea è quella di considerare questo prodotto come una sorta di cassetta di pronto soccorso: quando ci si accorge che il calcestruzzo è in fase di inizio gelificazione con la conseguente perdita di lavorabilità, anziché aggiungere acqua, penalizzandone fortemente la qualità, si può ricorrere all’UNICUM PLUS, che consente di ripristinarne la lavorabilità. Oltre a ri-donare al calcestruzzo tutte le sue caratteristiche iniziali esso provoca: un’elevatissima

Q

fluidificazione (senza alcuna aggiunta di acqua), un aumento del mantenimento della lavorabilità, uno sviluppo delle resistenze alle brevi e alle lunghe stagionature. L’impiego di UNICUM PLUS, contenuto in sacchetti idro-solubili, rispetto a un calcestruzzo non additivato con esso permette di ottenere: calcestruzzi molto più lavorabili a parità di rapporto a/c; posa in opera facilitata e risposta immediata delle operazioni di vibratura; riduzione del bleeding e finiture superficiali migliori; incremento nelle resistenze iniziali e finali; riduzioni dei tempi di presa in funzione delle temperature esterne e del calcestruzzo; la coazione della capacità fluidificante dell’additivo e la maggiore velocità di idratazione del cemento. Infine il rapido indurimento consente la riduzione dei tempi di scasseratura.

luglio 2013 Costruzioni 87


NEWS

Cave&CALCESTRUZZO

Quasi quasi restauro casa... a detrazione era in scadenza lo scorso 30 giugno. Il Consiglio dei Ministri ha invece prorogato fino alla fine del 2013 gli incentivi sulle ristrutturazioni e sulla efficienza energetica aumentando il bonus dal

L

55% al 65%. Inoltre, se gli interventi riguardano interi palazzi (non solo le singole unità abitative), gli incentivi si allungano fino a tutto il 2014. Nel comunicato stampa viene messo in evidenza il vantaggio delle nuove

misure, non solo per l’ambiente e l’energia ma anche per l’economia. L’effetto concentrato nel tempo della proroga e l’aumento della percentuale della detrazione possono dare un forte impulso all’economia

di settore soprattutto quella del calcestruzzo. Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a “energia quasi zero”. Una scadenza che viene anticipata di due anni per gli edifici di proprietà delle pubbliche amministrazioni. Tra le novità introdotte c’è anche la proroga fino alla fine dell’anno delle detrazioni Irpef con aumento del risparmio dal 36% al 50% per le ristrutturazioni edilizie. Le detrazioni si allargano anche a interventi e misure antisismiche e per la messa in sicurezza statica di parti strutturali. www.gazzettaufficiale.it

Test di qualità

Cacciatori d’acqua

È leader nella produzione di apparecchiature di prova ed è presente in tutte le realtà del testing per l’industria delle costruzioni, con una gamma completa di apparecchiature per prove su calcestruzzi e asfalti. Parliamo di Controls che ha recentemente presentato la nuova divisione asfalti Pavelab Systems e la nuova linea di macchine di compressione Smart-Line e Compact-Line. Controls ha acquisito nel 2004 Wykeham Farrance, azienda britannica specializzata nei sistemi di prova per la meccanica delle terre, mentre risale al 2010 l’introduzione del concept CVI Tech, “Customer Value drives innovation”, con lo scopo di realizzare e fornire prodotti e servizi che massimizzino il valore per il cliente in termini di miglior rapporto qualità/prezzo. La quota export del fatturato Controls negli ultimi due anni è passata dal 75% a quasi il 90%: le maggiori soddisfazioni sono venute dal Centro e Sud America, dal medio ed estremo Oriente, dall’Africa.

In questi ultimi due mesi FRASTE ha portato a termine con successo, anche sotto l’aspetto logistico, una grossa consegna di attrezzature per il governo centrale dell’Etiopia. Si tratta della fornitura completa di 12 macchine perforatrici per pozzi acquiferi, di diversi modelli, con capacità di perforazione da 100 a 500 m, destinate a diverse regioni dell’Etiopia. Ognuno di questi impianti è stato fornito con pompa fango a bordo, completo di tutta l’attrezzatura di perforazione e compressore separato. Non appena le macchine saranno operative a destino, Fraste ha già predisposto l’organizzazione di un approfondito training in loco, con proprio personale specializzato, comprensivo di avviamento macchine e test pratico con la perforazione di un pozzo d’acqua completo per ogni modello di macchina.

www.controls-group.com

www.fraste.com


CAVE&CALCESTRUZZO

N EWS

L’acqua non è più un problema a guaina polimerocementizia elastica Antol Flexistar della TORGGLER, presentata al mercato nel 2012, è ora anche certificata secondo D.M. 174 (del 04.06.2004) per la compatibilità per il contatto con acqua potabile, conferendo di fatto al prodotto un valore aggiunto legato all’impermeabilizzazione, coniugando un’elevata qualità del prodotto alla massima facilità e velocità di applicazione a rullo, pennello e/o spatola. L’impermeabilizzante Antol Flexistar è basato su un monocomponente superflessibilizzato che lo

L

rende più facile e veloce da posare e ne fa un prodotto UV resistente. L’adesione al sottofondo è elevata così come la capacità di sormonto sulle fessurazioni. Elevata è l’impermeabilità all’acqua in pressione e la sua resistenza ai cicli di gelo e disgelo. Diversi i campi d’azione. Si va dalle impermeabilizzazioni flessibili superficiali esterne e interne, sotto terra e fuori terra, di supporti cementizi e murature, alle rasature impermeabili flessibilizzate di intonaci microfessurati. Il prodotto può essere impiegato nella impermeabilizzazione di vasche, piscine, serbatoi e

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di balconi e terrazze di medie superfici (sempre rispettando opportunamente i giunti di dilatazione). Torggler si rivolge al mercato con un prodotto cementizio integrato nel progetto T-Life Project, un progetto strategico per lo studio e lo sviluppo di prodotti innovativi, tendenti a migliorare il comfort, la qualità della posa in opera e la sicurezza delle costruzioni. Gli articoli Torggler che rientrano in questo progetto e sono contraddistinti dall’omonimo marchio che identifica prodotti di qualità superiore. www.torggler.com

contenitori di acqua in calcestruzzo fessurato o nel risanamento e impermeabilizzazione flessibile, sotto il rivestimento ceramico,

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L’isolamento per il camion ssicurare un elevato isolamento termico, garantire un’importante resistenza meccanica e stabilità dimensionale, preservare l’edificio da possibili risalite di umidità per capillarità: sono queste le principali funzioni cui un sottofondo controterra deve assolvere, tanto più essenziali quando la struttura è soggetta a carichi importanti e le sue caratteristiche implicano dispersioni di calore elevate. Ed è proprio questa la situazione proposta dal progetto di ampliamento dello stabilimento Iveco di Suzzara (MN), le cui problematiche esecutive sono state risolte grazie

A

all’impiego di una delle soluzioni di punta della gamma LATERLITE, il premiscelato leggero e isolante a rapida asciugatura Lecacem Classic. Si presenta in sacchi su base di argilla espansa Leca, pronto da impastare e pompare

direttamente in sito, soluzione che ha semplificato la logistica del cantiere. Lo strato isolante, in particolare, ha previsto l’inserimento di un tessuto non tessuto a diretto contatto con il terreno e di una barriera al vapore, su cui è poi stato gettato

Giocare coi “mattoncioni” idea è geniale. Probabilmente tutti ricordano ancora quanto era facile impilare interi edifici, case e pareti coi celeberrimi mattoncini di plastica, e quanto era semplice ampliarli o modificarli. Sia per soluzioni temporanee che permanenti, di dimensioni più grandi e realizzate con blocchi più grandi, la

L’

90 Costruzioni luglio 2013

BETONBLOCK ha sviluppato stampi in acciaio, al fine di produrre blocchi impilabili di cls. Grazie al peso e agli inserti sulla sommità ed alla rientranze nelle parte inferiore, questi blocchi possono essere impilati senza bisogno di alcun fissaggio. Questo crea infinite possibilità per costruire e modificare

qualsiasi tipo di costruzione in modo semplice e rapido, con la libertà di ampliare e cambiare facilmente il progetto in qualsiasi momento. Inoltre ovunque si utilizzi cls, rimangono residui. Con gli stampi Betonblock questo materiale in eccesso può essere processato per produrre un valido sottoprodotto per ridurre

Lecacem Classic per uno spessore di 15 cm, corrispondente a circa 450 m3 di prodotto. Su quest’ultimo, ad asciugatura avvenuta, è stata quindi realizzata la pavimentazione definitiva in calcestruzzo. www.laterlite.it

scarti e/o rifiuti nei siti di costruzione. Non solo quindi costi ridotti per la raccolta dei rifiuti e dei residui, ma anche un ricavo aggiuntivo grazie al sottoprodotto. Gli stampi in acciaio Betonblock sono stati sviluppati in modo che il calcestruzzo in eccesso non venga sprecato ma crei moduli che, a seconda della qualità del calcestruzzo, possono essere utilizzati per impieghi secondari. www.betonblock.com


CAVE&CALCESTRUZZO

N EWS

Il cappotto tutto l’anno

i chiama Cappotto Fassatherm e serve a preservare il microclima di un edificio, isolando in modo sicuro e continuo pareti costituite anche da materiali diversi. Un vero e proprio rivestimento termico prodotto da FASSA BORTOLO, in grado di

S

garantire l’isolamento dal caldo e dal freddo, con tangibile miglioramento del comfort abitativo, un risparmio di costi di gas ed elettricità per riscaldare o rinfrescare i locali e la riduzione dell’impatto di queste energie sull’ambiente. Il sistema è stato impiegato

in un intervento di riqualificazione energetica di un edificio residenziale a Gorizia. I progetti per il recupero dell’edificio si sono indirizzati all’ottenimento di una consistente riduzione del fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento e raffrescamento. Ci si è concentrati sulla coibentazione e un isolamento efficace, ottenuto utilizzando materiali coibenti in EPS, che al vantaggio di un costo di posa contenuto sommano una altissima capacità frenante nella trasmissione del calore. Per la coibentazione esterna a cappotto sono stati utilizzati diversi spessori di EPS: 12 e

15 cm sulle pareti, 4 cm sulle spallette di porte e finestre, sull’intradosso delle terrazze a sbalzo e delle linde dei tetti. Dopo l’intervento di isolamento la muratura della casa ha ottenuto una trasmittanza calcolata U=0,21 W/mqK con uno sfasamento di 17h. www.fassabortolo.com

Come ti proteggo il condominio

ll’interno del complesso residenziale Poffé in Belgio, diversi edifici residenziali sono stati dotati della membrana DuPont Tyvek UV Facade, al fine di fornire una protezione durevole per il rivestimento esterno delle strutture.

A

Questa soluzione è stata selezionata dagli architetti Baneton-Garrino per questo cantiere di ristrutturazione di edifici pre-esistenti per le sue qualità tecniche. DuPont Tyvek UV Facade risponde anche ai requisiti chiave ricercati dallo studio di architettura Baneton-

Garrino per una membrana protettiva da applicare sotto la facciata esterna in legno. Offre infatti una valida protezione da intemperie e da raggi UV ed è di colore nero, caratteristica che la rende adatta a nasconderla dietro la facciata in legno a giunti aperti. Inoltre, DuPont ha offerto un supporto personalizzato e raccomandazioni tecniche

riguardo al sistema di fissaggio delle membrane. Come tutte le membrane DUPONT Tyvek, è estremamente leggera, flessibile e facile da installare. La ristrutturazione ha raggruppato i lavori di isolamento delle pareti esistenti, il rifacimento della facciata esterna in legno, la sostituzione dei vetri, la chiusura dei balconi, la trasformazione delle coperture in tetti verdi e i lavori di rinnovo del sistema elettrico e dei bagni all’interno degli appartamenti e il rinnovamento delle parti comuni. www.dupont.com

luglio 2013 Costruzioni 91


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3

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utta la nuova offerta Doosan di macchine movimento terra Stage IIIB è stata riunita per 15 giorni nella cava di Kamen Zbraslav Lom Belice, in Repubblica Ceca, in occasione dei Doosan Quarry Days a cui hanno partecipato oltre 400 clienti. Erano presenti all’appello i dumper articolati con motore Scania, gli escavatori cingolati Serie 3 e tutti i nuovi caricatori gommati: dalle DL200-3 (vedi COSTRUZIONI agosto_settembre 2012, n. 662, pag 46) e DL250-3 motorizzate Doosan DL06 al resto della gamma, motorizzata Scania, che culmina con

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il modello DL550-3. Tra queste ultime macchine made in Corea abbiamo messo a fuoco l’evoluzione della DL420 che storicamente è la pala gommata Doosan più apprezzata dagli italiani. La nuova versione Serie 3 ha un motore Scania DC13 omologato Stage IIIB in luogo del Cummins QSM11. Inoltre, la potenza è gestita con una nuova trasmissione ZF 5 WG260 a 5 marce e Lock up di serie che lavora in coppia con nuovi assali ZF Type II con differenziale a slittamento limitato. RRST


CAVE&CALCESTRUZZO

SOSTANZA kW 264

luglio 2013 Costruzioni 93


CARICATORI GOMMATI

TRE FUNZIONI PER CONTENERE I CONSUMI La macchina prevede tre modalità di lavoro ottenute con diverse tarature della potenza motore, della curva di coppia e dell’idraulica: Eco, Normal e Power. Scegliendo la modalità, l’operatore adatta la macchina ad applicazioni differenti, potenze differenti e logiche di cambio specifiche della nuova trasmissione ZF a cinque marce (lock up automatico dalla 2° marcia). Segnaliamo inoltre la funzione di regolazione automatica del minimo che, se attivata, riduce il regime del motore di circa 200 giri/min quando la macchina non esegue alcun movimento per 10 secondi. In questo modo, durante i tempi d’attesa (per esempio tra un autocarro da caricare e un’altro) i consumi calano dell’8%.

VENTOLA TERMOCONTROLLATA SOFFIANTE Le superfici radianti (dall’alto: intercooler, refrigerante motore e olio idraulico) sono montate in parallelo e raffreddate da una ventola idrostatica soffiante con senso di rotazione reversibile di serie. L’aria è aspirata da feritoie laterali e superiori al cofano (meno polvere che al posteriore). Il condensatore del clima (nel tondo) è montato in parallelo.

Filtro aria doppio stadio ciclonico di serie

Parafango maggiorati

Sulle nuove grandi pale gommate, Doosan ha scelto di montare dei motori Scania con tecnologia Scr (Urea) che permette di abbattere le emissioni inquinanti senza utilizzare il ricircolo raffreddato dei gas di scarico o filtri per il particolato. Nella foto l’imbocco del serbatoio dell’Urea (60 litri) montato sotto la scaletta destra della DL420-3 e riscaldabile all’avvio.

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Il braccio anteriore è un classico cinematismo a Z. Oltre alla protezione del cilindro benna si notano quelle a protezione della giuntura bilancere-braccio. La lubrificazione del braccio è automatica e tutte le boccole sono al riparo da abrasioni.


CAVE&CALCESTRUZZO U REA E NIENTE FILTRO Il motore è un 6 cilindri, come il precedente Cummins QSK11, ma la cilindrata dello Scania è di 12,7 litri, ossia la più alta della categoria. Rispetto al passato la potenza massima sale del 15% e la coppia erogata, sempre a 1.400 giri/min, sale del 5% arrivando a 1.519 Nm. Le emissioni omologate Stage IIIB sono ottenute con tecnologia Scr (Urea), senza ricircolo dei gas di scarico o filtro antiparticolato. I tecnici Doosan presenti in cava hanno anticipato che lo Stage IV sarà raggiunto con lo stesso motore, ma dotato di Egr raffreddato e modulo catalizzatore ossidante. Sempre senza Dpf.

Nell’immagine sotto si vede, in primo piano, parte del silenziatore allo scarico (senza Doc e Dpf) e in secondo il modulo catalizzatore dell’Scr a monte del quale viene iniettata l’Urea per abbattere gli NOx e il particolato presenti nei gas di scarico.

Un bel passo avanti La cabina delle pale Serie 3 è stata riprogettata completamente. Nella struttura per incrementarne la robustezza, internamente per ottimizzare gli spazi e l’ergonomia ed esternamente per migliorare la visibilità con superfici vetrate ridisegnate per favorire la visibilità sulle ruote anteriori. Sempre per favorire la visibilità è stata aumentata la superficie di lavoro del tergicristallo, sono stati maggiorati i parafango e la telecamera posteriore è ora di serie. Tra le dotazioni standard segnaliamo: il sedile a sospensione pneumatica e riscaldabile, il climatizzatore automatico, la radio con lettore mp3 e un vano refrigerato. I comandi sono sulla consolle fissa di destra. Sono regolabili: il sedile (altezza, profondità, sospensione), i due braccioli (altezza, inclinazione) e la colonna dello sterzo (inclinazione, colonna telescopica).

ULTIMA GENERAZIONE Gli assali della DL420-3 sono degli MT-L Type II, ossia il top di gamma della tedesca ZF. Di serie la macchina monta la versione con differenziale a slittamento limitato al 30% per l’anteriore e al 45% per il posteriore. A richiesta è disponibile la versione con il blocco idraulico automatico al 100% del differenziale, inseribile anche manualmente.

Retrocamera di serie

Dal 2014 il sedile Grammer sarà di serie

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Parte dell’accresciuta efficienza è merito della trasmissione ZF 5 ZW260 a cinque marce gestita elettronicamente che, rispetto alla 4 marce, ha i rapporti più corti per favorire accelerazione, produttività e garantire cambi marcia con cali di regime motore minimi. L’esclusione automatica del convertitore di coppia già dalla seconda marcia e i nuovi assali con resistenza all’avanzamento inferiore, permettono di contenere i consumi fino al 10%. Dal 2015 sarà anche disponibile una DL420-3 con trasmissione CVT.

Le nuove pale “big” della gamma Doosan Serie 3 Doosan Capacità benna m3 Carico rib. art. kg Peso ton Potenza kW Motore mod. Cilindrata l Cilindri N° Alesaggio x corsa mm Regime di taratura rpm Velocità del pistone m/s Valvole per cilindro N° Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione N° EGR (Ricircolo gas) Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata l/min Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Mpa Trasmissione Marce N° Velocità traslazione km/h Differenziali Freni Pneumatici Passo m Carreggiata m Articolazione ° Cinematismo benna Max alt. perno b. m Forza di strappo daN Serbatoio gasolio l Sist./Serb. idraulico l

DL300-3

DL350-3

DL420-3

DL450-3

DL550-3

3 13.500 18,9 202 Scania DC09 9,3 5 n.d. 2.200 n.d. n.d. n.d. CR 3 no SCR turbo after var 290 LS neg cc p. comp 25 Power Shift 4+3 38 2 torque pr 4 oil disc 23.5x25 3,2 2,15 40 Z 4 17.100 297 180/n.d.

3,5 16.400 19,72 202 Scania DC09 9,3 5 n.d. 1.800 n.d. n.d. n.d. CR 3 no SCR turbo after var 145 LS neg cc p. comp 30 Power Shift 5+3 36 2 lim slip 4 oil disc 23.5x25 3,3 n.d. 40 Z 4,17 16.873 370 230/n.d.

4 16.400 22,98 264 Scania DC13 12,7 6 130 x 160 1.800 9,60 n.d. n.d. CR 3 no SCR turbo after var 266 LS neg cc p. comp 32 Power Shift 5+3 38 2 lim slip 4 oil disc 26.5x25 3,5 2,3 40 Z 4,28 21.000 352 220/n.d.

4,5 18.710 25,52 264 Scania DC13 12,7 6 130 x 160 1.800 9,60 4 conv. CR 3 no SCR turbo after var 300 LS cc p. comp 30 Power Shift 5+3 38 2 lim slip 4 oil disc 26.5x25 3,55 2,3 40 Z 4,5 23.151 420 230/n.d.

5,5 20.000 31,47 283 Scania DC13 12,7 6 130 x 160 1.800 9,60 4 conv. CR 3 no SCR turbo after var 260 LS cc p. comp 25 Power Shift 5+3 38 2 lim slip 4 oil disc 29.5x25 3,7 2,42 40 Z 4,77 27.100 565 261/n.d.

PRESTO LA TRASMISSIONE DATI L’antenna a pinna di squalo per ora serve per la radio, ma dal 2014 trasmetterà anche i dati operativi e diagnostici delle pale gommate e i relativi dati di consumo.

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www.doosanequipment.it

CARICATORI GOMMATI

ARRIVERÀ UNA TRASMISSIONE CVT

OPZIONALE A partire dal modello DL300-3 è disponibile lo sterzo elettrico joystick che può essere utilizzato in alternativa allo sterzo classico le cui funzioni restano inalterate.


CAVE&CALCESTRUZZO Retrovisori riscaldabili di serie

ACCESSO SICURO Sotto, la scaletta inclinata a dovere e le diverse maniglie che garantiscono una salita in cabina sicura, anche in fase di apertura della portiera.

Scarichi remoti olio accessibili da terra

2 batterie da 150 Ah e staccabatteria

Ingrassatore automatico di serie

MIGLIORA LA VISIBILITÀ A sinistra si nota il vetro laterale sinistro del parabrezza che, al pari del destro, migliora la visibilità sulle ruote. La parte centrale è convessa, pulita da un tergicristallo a pantografo.

Classico serbatoio olio idraulico dietro cabina

CARBURANTE PROTETTO Il bocchettone di rifornimento gasolio è ben accessibile da terra, protetto da uno sportello chiuso a chiave, da un tappo con chiave e si può aggiungere un lucchetto.

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672

102 108

MMT Un escavatore JCB del parco nolo GV3 al lavoro cullato dalle acque del Lago di Como

Piattaforme aeree JLG ha organizzato due eventi per incontrare i clienti e presentare le ultime novitĂ

IN QUESTO NUMERO...

luglio 2013

FLOTTE NOLEGGIO


NEWS

FLOTTE&NOLEGGIO

Alla conquista di Milano

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capillarità e presenza sul territorio, fondamentale in un settore come il noleggio di macchine e attrezzature. L’azienda, lo scorso maggio, ha inaugurato una nuova filiale, a San Giuliano

Rosso come un... pallet “A pallet is Red, Red is a pallet”. È il claim della nuova campagna promozionale di LPR, azienda di noleggio pallet in Europa. Il fine è costruire un’identità aziendale ben riconoscibile, tramite l’esplicitazione della filosofia del gruppo, riassunta nell’espressione “Red Experience”, un concetto che ingloba quattro aspetti: comprendere il business del proprio cliente, offrire un servizio semplice, proporre soluzioni innovative e instaurare con la clientela un rapporto personale, tanto che in LPR la persona che si interfaccia con un dato cliente è sempre la stessa.

100 Costruzioni luglio 2013

Milanese, nelle immediate adiacenze del capoluogo lombardo. Anche in quella sede, così come in tutte le altre del gruppo, la società, oltre al noleggio, si pone come interlocutore qualificato per l’assistenza

tecnica e la formazione degli operatori. Con un parco nolo costantemente aggiornato, Mollo Noleggio, nata negli anni ‘70 come deposito all’ingrosso di materiali e attrezzature edili presso l’odierna sede di Alba (CN), si pone l’obiettivo di fornire un servizio completo, dai sopralluoghi in cantiere, all’help desk per i clienti che giornalmente si rivolgono all’azienda, e ancora dall’assistenza in materia di verifiche periodiche alla vendita dell’usato in arrivo direttamente dal proprio parco mezzi. Con la nuova sede milanese, il raggio di azione di Mollo Noleggio si è quindi ampliato ulteriormente, tra l’altro in un’area strategica. www.mollonoleggio.com

App made in Switzerland www.lpr.eu

spansione continua, senza sosta. Ciò che spinge MOLLO NOLEGGIO a investire in nuove sedi e nell’ampliamento della propria rete, è la fede profonda nel concetto di

Si chiama VismaraUp ed è l’applicazione dedicata ai noleggiatori e agli operatori proposta dal GRUPPO VISMARA, attivo nella Svizzera italiana nel trasporto, nel noleggio di mezzi per il sollevamento, nella formazione per l’utilizzo in sicurezza delle macchine e nell’assistenza. L’app pensata sia per iPhone sia per Android, presenta una grafica intuitiva e consente di visualizzare in tempo reale i mezzi disponibili. Nella sezione noleggio, infine, è possibile eseguire una check list per scoprire il mezzo più adatto alla tipologia di lavoro da affrontare.

www.vismara.ch


N EWS

Farsi in tre, in dieci, in 20... ...Per Pilosio è possibile grazie al nuovo software progettato in collaborazione con la trevigiana Stesi. L’azienda friulana ora può controllare in remoto i flussi di movimentazione delle proprie attrezzature nei cantieri di tutto il mondo

ome può una pmi italiana come Pilosio tracciare in remoto la movimentazione dell’attrezzatura in entrata e in uscita (venduta e noleggiata) nei diversi cantieri in contemporanea? La risposta è rappresentata dal nuovo software progettato in collaborazione con Stesi, società di San Vendemiano (TV) specializzata in soluzioni IT in ambito logistica, produzione e automazione. Il software in questione, grazie a cui PILOSIO non solo ha risolto una necessità di controllo dei flussi nei cantieri nei cinque continenti ma ha creato un valore aggiunto per la clientela, si chiama PISCO (Pilosio Supply Chain Optimization) ed è basato sulla piattaforma

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operativa silwa®, acronimo di Stesi Integrated Logistics & Warehouse Automation, una soluzione integrata di tipo SCES (Supply Chain Execution System) che combina in un unico sistema le funzionalità tipiche di WMS e MES, gestendo tutti i flussi esecutivi logistici e produttivi, dall’accettazione alla spedizione, con tracciabilità dei lotti, avanzamento di produzione e rilevazione dei tempi delle lavorazioni. PISCO, che funziona con dispositivi wi-fi e con tecnologie di identificazione ottica (codice a barre o RFID), permette di ottimizzare gli spazi logistici, di migliorare l’efficienza operativa del

Lavora in tempo reale PISCO si basa su un sistema integrato di hardware e software e sulla tecnologia wireless che garantisce la trasmissione in tempo reale delle transazioni e dei dati, consentendo l’eliminazione di qualsiasi supporto cartaceo. Il sistema, presentato ufficialmente al Bauma, è facilmente integrabile a qualsiasi gestionale ERP e a tutti i sistemi di controllo per la movimentazione automatica delle merci. PISCO diventa quindi un elemento fortemente competitivo nel settore delle attrezzature provvisionali, in cui il servizio gioca un ruolo decisivo.

personale e, come già anticipato, di attuare un monitoraggio continuo delle giacenze delle attrezzature nei vari cantieri. www.pilosio.com

luglio 2013 Costruzioni 101


M MT

UN JS220 DELLA FLOTTA GV3 ALL’OPERA SU UN PONTONE NEL LAGO DI COMO. CULLATO DALLE ACQUE LACUSTRI, HA LAVORATO SODO, MOVIMENTANDO 400.000 T DI MASSI DI

DANIELA STASI

Nel resort per...

LAVORO 102 Costruzioni luglio 2013


FLOTTE&NOLEGGIO tichettare questo intervento semplicemente come la creazione di un porto privato è riduttivo. Il porto e l’attigua spiaggia rappresentano sì il risultato finale ma le peculiari condizioni di lavoro sono ingredienti di un’operazione alquanto complessa. Andiamo per ordine. Nei mesi scorsi a Lezzeno, borgo affacciato sul Lago di Como, l’impresa di costruzioni comasca Nessi & Majocchi, attiva dal 1926, ha commissionato alla Ghimas Servizi Subacquei di Cernobbio (CO), la creazione di una scogliera che delimitasse l’area destinata al porto per l’ormeggio dei natanti e a una piccola spiaggia, entrambi a corredo del Bellagio Lake Resort. Ghimas Servizi Subacquei, con una pluriennale esperienza nel settore lacuale (carpenteria metallica, edilizia subacquea, localizzazione e recupero di qualsiasi tipologia di manufatto), per eseguire l’intervento ha noleggiato da GV3 un escavatore cingolato JS 220 Mono Jcb equipaggiato con benna a polipo VTN PE500H. Tra le difficoltà principali: la posizione dell’escavatore in cantiere e l’approvvigionamento dei massi per la realizzazione della scogliera stessa. ST

E

Nella foto di sfondo e in quelle nella sequenza, alcune fasi della realizzazione del porto privato effettuata da Ghimas Servizi Subacquei, attigua al nuovo residence Bellagio Lake Resort.


M MT

BASE OPERATIVA GALLEGGIANTE Il contesto in cui era ubicato il cantiere di Lezzeno era certamente inusuale. Innanzitutto per raggiungere l’area di lavoro, l’escavatore preso a noleggio da GV3 è stato caricato su un pontone fornito dall’azienda Martini Alfredo, con l’ausilio di pedane che assicurassero il transito del mezzo dal peso di oltre 20 t. Dopodiché è stato rimorchiato da Tavernola (CO) fino a destinazione, ossia nella parte opposta del lago: lì il pontone è stato ormeggiato mediante due pali d’ancoraggio sul fondale ed è diventato la “base operativa” dell’escavatore, su cui ha lavorato per tutto il periodo di noleggio. Da quella posizione prelevava i massi di cava, posti su una chiatta adiacente, e li posizionava sulla banchina, a formare la scogliera oggetto dell’intervento. “La chiatta su cui venivano caricati i massi partiva anch’essa da Tavernola, a pieno carico con 900 q di materiale (corrispondenti al volume trasportato da soli tre camion)”, commenta Gianni Volpe, responsabile prodotto movimento terra di GV3. “La chiatta veniva trainata da un rimorchiatore e la navigazione di sola andata durava circa tre ore. Lo scarico e il successivo posizionamento dei massi richiedeva poi un intero giorno”.

VERSATILE... ANCHE IN ACQUA Protagonista indiscusso del cantiere, l’escavatore JS220 di JCB, con un peso operativo di 21.144 kg e una potenza netta di 128 kW. Nell’intervento illustrato in queste pagine, era equipaggiato della benna a polipo PE500H firmata VTN Europe che, impiegata usualmente nella movimentazione di rifiuti solidi urbani, metallo e legname, in questo specifico contesto è stata utilizzata per la movimentazione e il successivo posizionamento dei massi. Con cinque valve a foglia e rotazione idraulica, vanta una capacità di 500 l, un peso di 1.130/1.210 kg e una forza al dente di 3.200 kg. Per conoscere nel dettaglio i mezzi disponibili nella flotta GV3 consultare il sito web: www.gruppovenpa3.it

104 Costruzioni luglio 2013


FLOTTE&NOLEGGIO

Comfort vista lago Teatro dei lavori era il Bellagio Lake Resort, nuovo residence costituito da differenti lotti, tutti adagiati sulle sponde del lago. L’intervento era ubicato in posizione intermedia tra la Strada Provinciale Lariana 583 e la riva lacustre, sulla quale la struttura si sporge attraverso un fronte lago esclusivo di 180 m. A valorizzare ulteriormente il resort, i pontoni (alcuni galleggianti, altri fissi), per l’attracco e l’ormeggio delle imbarcazioni.

luglio 2013 Costruzioni 105


Il noleggio dell’escavatore JCB si è protratto per l’intera durata dell’intervento. “Tra i nostri punti di forza spicca senz’altro l’ampiezza della gamma di attrezzature idrauliche di cui disponiamo, in grado di rendere ancora più versatili le macchine movimento terra presenti nel nostro parco nolo”, spiega Gianni Volpe di GV3. “L’elevato numero di attrezzature e la loro eterogeneità ampliano il ventaglio di possibilità di noleggio e ci con-

sentono di affrontare anche richieste particolari, per contesti peculiari come quello di Lezzeno, dove l’applicazione era molto specifica”. La gamma comprende, a titolo di esempio, cesoie, frantumatori, benne vagliatrici, benne frantumatrici, pinze da demolizione primaria e secondaria, benne per pulizia fossati a orientamento idraulico, decespugliatori, oltre a una vasta scelta di martelli demolitori fino ai 50 q di peso.

Massimiliano Pisu Operatore e socio Ghimas Servizi Subacquei

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La parte più onerosa in termini di costi e dispendiosa anche in termini di tempo, è stato il trasporto (tramite pontoni) dei massi estratti da una cava naturale. Si è trattato di circa 400.000 t di materiale, posizionate sulla banchina in circa un mese e mezzo di lavoro. Per quanto riguarda il servizio di noleggio di GV3, ci siamo trovati molto bene, eravamo in contatto quotidiano con il referente di zona che, in caso di necessità, era sempre pronto a intervenire. Siamo soddisfatti anche dell’escavatore preso a nolo che si è dimostrato particolarmente versatile: oltre che per la movimentazione dei massi, nei momenti di attesa del pontone con il materiale lo abbiamo impiegato (equipaggiato di una benna da scavo) anche per estrarre il ghiaione dal fondale, da usare poi come base per la scogliera.

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M MT

ATTREZZATURE PER LE APPLICAZIONI PIÙ VARIE

106 Costruzioni luglio 2013


2013

NOLEGGIO GUIDA AL

delle macchine e delle attrezzature edili in Italia

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o 29, ac srl vanni Teatin 56, 64, 65, 23, 26, Edim 52, 54, San Gio 44, Ce 9, 18, 20, 117, 42, 43, , 116, 6, 7, 8, 66020 2, 30, 39, 46, 67043 40, 41, 1, 4, 5, 65, 108, 112 rie nerali Catego 95, 96, Categorie 35, 37, 38, 39, 55, 56, 57, 58, 83, 85, 33, gnia GeTeramo 85, 86, 53, 54, 76, 81, 30, 31, 83, 84, 106, 51, 52, Compa 81, e di 47, 78, , 136 C.G.T. spa Filial nica 122, 45, 46, 76, 77, , 101, 104 131, ri 69, 70, Mecca ippo , 99, 100 122 98, ina Tratto ne Vomano eto , 66, 68, 97, Offic a Fil , 118, 121 , 146 95, 96, Via Pia erne di Pin 21, 22, 28, 29, O.M.V. di Pezzell 89, 91, 112, 113, 117 , 144 140 , Sc 18, , se , 66, 69, , 138, 139 64025 3, 10, 12, 14 Vaste sto 108, 111 61, 63, Va , 135, 136 rie: 52, 56, 103, 116, Catego 66054 31 133, 134 48, 50, 2, 44, 45, 100,10 rie 37, 38, Catego 89, 95, srl l 78, 81, 56, , 136, 146 71, 72, ruzzo 54, 55, , Lolli sr ezzano a , 124, 134 42, 53, Av nio Ab chia Teatin 78, 80, 81, 121 119, 122 Parte 67051 2, 22, 30, 39, 98, 108, 112, ec 48, 52, Torrev rie 0 95, 45, 01 ego 91, 44, 66 Cat 84, 81, 83, rie 3, 29, 136 Catego 76, 78, 136, 138 , , 122, 124 85, 89, 122, 131 srl

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by leggio 32 No

ioni Costruz

La prima Guida italiana di tutti i noleggiatori, divisi per regione e provincia e per tipologia merceologica

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DI

DANIELA STASI

APERTE

ndare incontro ai clienti (sia a quelli consolidati sia ai potenziali), alla scoperta delle specifiche esigenze di ogni realtà territoriale. È questa la filosofia con cui JLG ha organizzato il “JLG Km zero”, il tour che a maggio e giugno ha attraversato la Penisola da Sud a Nord con un demo truck. Le tappe erano presso i principali clienti, per lo più noleggiatori, segno di quanto il Gruppo statunitense stia investendo in questo segmento. Durante il tour sono stati presentati alcuni tra i be-

A

stseller del marchio per il mercato industriale. Abbiamo partecipato alla tappa organizzata a Padova, presso la sede di Sticar, dove abbiamo visto la gamma da vicino. Non è tutto: sempre con il medesimo concetto di avvicinarsi alla clientela, JLG ha organizzato un altro evento, ai primi di luglio, presso la propria sede di Pregnana Milanese (MI) dove ha allestito un campo prove e ha dato la possibilità di “testare” i due nuovi scissor 6RS e 10RS presentati al Bauma. ST

© Costruzioni

PIATTAFORME AEREE

A braccia

108 Costruzioni luglio 2013


© Costruzioni

FLOTTE&NOLEGGIO JLG HA ATTRAVERSATO IL PAESE CON UN DEMO TRUCK PER INCONTRARE I CLIENTI.

E HA BISSATO SPALANCANDO LE PORTE DELLA SUA SEDE

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Nelle foto di questa pagina e di quella successiva la tappa padovana del “JLG Km zero”, presso la sede di Sticar.


PIATTAFORME AEREE

LA GAMMA INDUSTRIALE PER IL RENTAL Protagonista del “JLG Km zero”, il demo truck customizzato coi colori aziendali che prima di arrivare su suolo italiano ha attraversato anche la Germania e la Francia trasportando le piattaforme del marchio destinate al mercato industriale: articolate e boom, a pantografo e verticali a sfilo, tutti mezzi elettrici che mettono ben in evidenza la volontà di ampliare il target di riferimento. Come già anticipato, sedi prescelte per le varie tappe sono stati i noleggiatori, oltre 30 in totale.

LE DUE NUOVE TOUCAN Altezza di lavoro Dimensioni cesta Sbraccio orizzontale Altezza totale retratto Lunghezza totale Larghezza totale Portata cesta Peso

12E

12E+

11,83 m 0,90 x 0,85 4,60 m 1,99 m 3,65 m 1,20 m 200 kg 4.300 kg

12,65 m 0,90 x 0,85 5,55 m 1,99 m 3,65 m 1,20 m 200 kg 4.900 kg

Verticali in versione evoluta Al Bauma sono state lanciate le versioni evolute dei Toucan, piattaforme elettriche semoventi verticali a sfilo, i cui modelli precedenti erano presenti al tour “JLG Km zero”: si tratta del Toucan 12E e del Toucan 12E+ (nella foto sopra), pensati per il mercato industriale e prodotti nello stabilimento francese JLG di Tonneins. Il 12E offre un’altezza di lavoro di 11,83 m con sbraccio orizzontale di 4,60 m, mentre il 12E+ ha un’altezza di lavoro di 12,65 m e uno sbraccio di 5,55 m. Entrambi i modelli sono dotati di una

110 Costruzioni luglio 2013

piattaforma rotante a 345° e sono particolarmente compatti: 3,65 m di lunghezza, 1,20 m di larghezza e meno di 2 m di altezza con braccio retratto. La produttività è assicurata dalla trasmissione elettrica diretta con due motori brushless in AC (corrente alternata), che garantiscono il controllo preciso della velocità. L’altezza dal suolo di 10 cm consente di superare con agilità soglie, leggere pendenze e rampe, inoltre l’angolo massimo di rampa e la pendenza massima superabile sono entrambe di 25°.


© Costruzioni

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FLOTTE&NOLEGGIO

Ferdinando Stimamiglio Managing director Sticar

Massimiliano Cocco

Nicola Pontini

c

La finalità del ‘JLG Km zero’ è fare conoscere alcune tipologie di macchine direttamente al cliente finale, ‘in casa’ dei noleggiatori, nostri partner operativi. L’evento ha riscosso un notevole successo: gli operatori hanno avuto modo di provare mezzi non così usuali, pensati soprattutto per l’impiego industriale, nei centri commerciali, nei capannoni, nel segmento logistico. Tra i modelli che hanno riscontrato maggiore interesse annoveriamo i Toucan, per i quali abbiamo sempre avuto una discreta richiesta, anche in questi anni di congiuntura negativa. La nostra volontà, in sintesi, era quella di far capire che JLG è un’azienda vicina alle esigenze concrete del cliente.

Responsabile Divisione Piattaforme Aeree Sticar

c

Sticar si occupa di noleggio di piattaforme dal 1985, attualmente il nostro parco conta circa un migliaio di mezzi. Lavoriamo con JLG da lungo tempo e negli ultimi anni ci stiamo avvicinando sempre più a questo marchio: delle loro macchine apprezziamo l’affidabilità, in particolare nella gamma medio-alta. Di recente abbiamo acquistato anche dei mezzi più piccoli, nello specifico delle verticali elettriche, ed effettivamente il riscontro è positivo, soprattutto in termini di manutenzione e ricambistica: abbiamo notato che le percentuali dei ricambi sul fatturato sono molto basse. Come noleggiatori siamo interessati anche alla gamma industriale, stiamo infatti cercando di diversificare la nostra offerta.

c

Senior Account Manager North-East JLG Italia

luglio 2013 Costruzioni 111

c


PIATTAFORME AEREE

I DUE NUOVI SCISSOR JLG Altezza max lavoro Altezza di trasporto Dimensioni cesta Estensione cesta Lunghezza macchina Larghezza macchina (fuori tutto) Passo Luce libera dal suolo Portata cesta (con due persone) Peso

6RS

10RS

7,80 m 1,0 m 0,69 x 1,82 m 0,71 m 2,07 m 0,81 m 1,40 m 8,0 cm 230 kg 1.565 kg

11,75 m 1,38 m 1,07 x 2,16 m 0,86 m 2,41 m 1,22 m 1,85 m 10,4 cm 320 kg 2.750 kg

online: www.jlgeurope.com Le nuove piattaforme verticali a pantografo JLG 6RS e 10RS, immortalate durante gli open days organizzati dalla sede italiana del Gruppo a Pregnana Milanese (MI) ai primi di luglio.

112 Costruzioni luglio 2013


FLOTTE&NOLEGGIO G LI ELETTRICI SEMPLICI Già presentata in diverse manifestazioni fieristiche negli Stati Uniti e in Cina, la serie RS di JLG è stata mostrata in Europa per la prima volta al Bauma e va ad aggiungersi alla più che collaudata linea di piattaforme verticali a pantografo ES. Entrambi i modelli della nuova serie sono prodotti negli stabilimenti JLG cinesi di Tianjin e sono azionati da motori elettrici a trasmissione diretta, ma utilizzano la trazione posteriore e ruote sterzanti anteriori. Il 6RS (nella foto), nel dettaglio, ha un’altezza di lavoro di 7,8 m e una portata di 230 kg. Così come il 10RS, vanta il sistema di protezione passiva contro le buche, a favore di minori costi di riparazione, e il vano batterie facilmente accessibile, per una manutenzione semplificata.

PENSATI PER IL RENTAL Con un’altezza di lavoro di 11,75 m e una piattaforma dalla portata di 320 kg, il 10RS (nella foto a lato), come il fratello minore 6RS, è pensato espressamente per l’impiego nel canale noleggio: è costituito infatti da soli quattro tubi flessibili, caratteristica costruttiva che contribuisce a ridurre notevolmente i possibili punti di perdita. La pompa idraulica che aziona i bracci del pantografo si trova all’interno del telaio ed è pertanto ben protetta. Di serie il display digitale di bordo che, oltre a semplificare la risoluzione dei problemi, permette agli operatori di controllare lo stato della batteria e le ore lavorate. Segnaliamo infine che il caricabatterie RS è compatibile con più tipi di batterie.

c

Direttore generale JLG Italia

c

Roberto Marangoni

L’aggettivo che meglio qualifica i due nuovi scissor 6RS e 10RS, che abbiamo dato modo ai nostri clienti di testare a luglio, è semplicità. Un risultato che - non è un paradosso - ha richiesto una complessa fase progettuale. Ne sono nati due prodotti con caratteristiche ottimali per il noleggio. Innanzitutto, ci sono meno componenti; il che vuol dire costi di gestione e manutenzione più bassi, nonché una sensibile diminuzione del rischio di guasti. Inoltre, il motore elettrico assicura una maggiore efficienza, proporzionalità e silenziosità. Tutto ciò si accompagna a una robustezza che garantisce durata nel tempo e cicli di lavoro più lunghi, facendo del 6RS e del 10RS una perfetta sintesi tra economicità e prestazioni, semplicità e qualità. Possiamo tranquillamente dire che non hanno eguali sul mercato dove, anche grazie a un prezzo decisamente vantaggioso, non faranno fatica a trovare un posto di rilievo.

luglio 2013 Costruzioni 113


i © Costruzion

RINNOVO INTEGRALE PER

I PESANTI TRANSALPINI OFF ROAD.

MIGLIORA L’APPEAL STILISTICO E I CONTENUTI TECNICI (SVEDESI) anteprima mondiale in casa Renault Trucks, per il rinnovo completo della gamma mediopesante, quella di Lione a inizio estate. Veicoli del tutto inediti, nuovi nello stile e nei contenuti tecnici. Un lancio a 360 gradi che ha interessato gli stradali della Losanga fino a 44 t, ma anche i veicoli cava cantiere. In questi ultimi il cambiamento si è fatto più accentuato e netto, a partire dalla nomenclatura. Spariscono dai listini i nomi dei vecchi Kerax e Lander e nascono due nuove gamme ancor più specializzate: Renault Trucks K, erede del vecchio Kerax, votato all'impiego estremo dell’off road, e, sulle orme del vecchio Lander, il Renault Trucks C, specializzato nel settore della cantieristica leggera. Notevoli sono i rinnovamenti rispetto ai modelli che si apprestano a sostituire: dalle cabine completamente ridisegnate, agli organi meccanici e cinematici che sono stati sottoposti a durissimi test, anche da parte dei clienti stessi. ST

© Costruzioni

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È

GAMMA C PER L’EDILIZIA Config. assi Carro

Peso totale kg

Versioni

Motori

4x2

18.000

Strada Fuoristrada

Dti 8 Dti 11

26.000

Strada

Dti 13

32.000

Strada Strada Fuoristrada Xload

Dti 11

18.000 26.000

Strada Fuoristrada

Dti 11

6x2 6x2*4 6x4 8x2/6 8x4

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R ENAULT TRUCKS

VIVE

Sotto, in anteprima a Lione le immagini del Renault Trucks K, erede del vecchio Kerax, e indirizzato all’impiego estremo del cava cantiere. Tra i plus il miglior angolo d’attacco del mercato (32°), la catena cinematica migliorata, una cabina inedita i motori Euro 6 della gamma Lunga Distanza.

114 Costruzioni luglio 2013

Trattore 4x2 6x4

Potenze Cv Cambi: da 250 Cv a 520 Cv Manuali 9 o 14 marce: automatizzato Optidriver 12 marce


PROVATI PERVOI

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la révolution CRISTIAN FURINI

© Costruzioni

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DI

Sotto, la gamma Renault Trucks C, disponibile con due larghezze di cabina, si fa apprezzare per un importante carico utile, il comfort di un “lunga distanza”, e le tecnologie per la riduzione dei consumi. Tra i plus OptiTrack, e la trazione idrostatica sull’asse anteriore.

GAMMA K PER IL CAVA-CANTIERE

8x4 Trattore 4x2 4x4 6x4

18.000 26.000 33.000 40.000 32.000 40.000 50.000 18.000 26.000 33.000 40.000

Telai Medium duty Heavy duty Medium duty Heavy duty Xtrem Xtrem

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6x6

Peso totale kg

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Config. assi Carro 4x2 4x4 6x4

Medium duty Heavy duty Medium duty Heavy duty Xtrem

Motori: Dti 11 - Dti 13 con potenze da 380 Cv a 520 Cv Cambi: manuale 14 marce, automatizzato Optidriver 12 marce

luglio 2013 Costruzioni 115


R ENAULT TRUCKS SERIE K E C

Un pensiero al riposo Per la gamma Renault Trucks K, sono disponibili due tipi di cabina: la Day Cab (cabina corta, tetto standard) e la Night & Day Cab (cabina profonda, tetto standard, con lettino). Hanno 3 o 4 gradini (se hanno tutte le ruote motrici). A bordo, la plancia di bordo avvolgente raggruppa, il volante multifunzione, lo schermo per la navigazione ad

116 Costruzioni luglio 2013

alta definizione da 7″ e svariati comandi (freno di stazionamento elettrico ed automatico, bloccaggio dei differenziali, cambio Optidriver, ecc). Il conducente dispone anche di controlli e pulsanti ad ubicazione modificabile, perchÊ possa personalizzare il suo posto di guida. Nuove le sospensioni cabina piÚ confortevoli.


PROVATI PERVOI MODULARI PER TUTTI I GUSTI DURO MA CON STILE La robustezza è percepibile anche all’esterno del veicolo, anche se “tagliata” da una ricerca di stile più accentuata rispetto al vecchio Kerax. La gamma K è dotata di serie di: paraurti d’acciaio in tre parti (fissate su una traversa anteriore di traino da 25 t), griglie di protezione, fari e gruppi ottici in policarbonato per una miglior resistenza agli urti, e protezioni d’acciaio su tutti i pezzi esposti. Sotto la calandra il pratico scalino per la pulizia del parabrezza. I fendinebbia hanno palpebra che diffonde il fascio di luce anche sul laterale. All’altezza della maniglia dello sportello il pratico scalino che consente di controllare il carico. Laminate tutte le vetrature per isolare meglio dal rumore e dal calore con il parabrezza inclinato a 12°.

La gamma K, è dotata di un telaio studiato per sopportare carichi importanti; in tal modo, il cliente può ridurre il numero dei giri di consegna. La MTC massima del K raggiunge le 120 t. Tutta la famiglia è stata pensata per superare ostacoli accentuati, grazie ad un angolo d’approccio di 32° (il più ampio del mercato) e all’altezza libera dal suolo di 380 mm sotto l’asse e di 515 mm sotto il serbatoio. Ampia l’offerta di passi, con suddivisione per fasce da 200 a 400 mm, uno sbalzo posteriore, su misura, preforato per il fissaggio di barre anti-incastro, di gru, di portaruota di scorta. La posizione dei serbatoi di gasolio può essere personalizzata: a destra o a sinistra, in funzione dei bisogni dell’allestitore. I freni a disco (a richiesta sulla gamma K 6x4 e 8x4) agevolano certi allestimenti, come le pompe per cls. Le betoniere della K sono provviste di una presa di forza posteriore disinnestabile.

Più automatizzato per tutti Per la gamma K è proposto, di serie, l’automatizzato Optidriver, a 12 rapporti, in modalità off road. Il suo uso viene esteso fino ai veicoli con MTC da 120 t. Anche le unità 4x4 e 6x6, con tutte le ruote motrici, beneficiano del cambio Optidriver di serie. Tutta la gamma K (oltre ai C, con cabina da 2,5 m) possono essere equipaggiati, a richiesta, con il manuale B14 a 14 rapporti, sviluppato dal Gruppo Volvo. I rallentatori sono clonati dagli stradali della gamma T: il freno sullo scarico, i due Optibrake e Optibrake+ e l’idraulico Voith.

EURO 6 ALL IN

QUALSIASI COMBINAZIONE Renault Trucks propone un’offerta completa di sospensioni anteriori da 8 a 9 t pensate per non abbassare il livello d’affidabilità in funzione della destinazione d’uso dei K. Le posteriori possono essere paraboliche o semiellittiche e possono sopportare carichi da 13 a 32 t. L’offerta di ponti e tandem (a semplice o doppia riduzione ) è completa e consente di costituire la catena cinematica ideale, in funzione degli usi del veicolo. Include i P1361 e P1361X (altezza libera dal suolo da 332 mm) per quanto riguarda i singoli e i PMR2661, PMR3361, PMR3361R (altezze da 325 a 332 mm).

Come per la gamma stradale T, le nuove unità motrici Euro 6, specifiche ottenute con Scr e Fap, sono due: DTI 11 e DTI 13. Il DTI 11 è un 6 cilindri in linea con common rail, declinato su 3 potenze: 380 Cv (1.800 Nm); 430 Cv (2.050 Nm) e 460 Cv (2.200 Nm). Il DTI 13, che monta il sistema a iniettori pompa, è disponibile con 3 potenze differenti: 440 Cv (2.200 Nm); 480 Cv (2.400 Nm) e 520 Cv (2.550 Nm). Il motore Euro 6 DTI 8 è dotato di Egr, che ricicla una parte dei gas di scarico e riduce gli NOx. Gli NOx restanti vengono eliminati tramite catalisi dal sistema Scr. I bassi livelli di particolato sono ottenuti col Fap.

luglio 2013 Costruzioni 117


R ENAULT TRUCKS SERIE K E C

D COME MIDLUM? Nella nuova gamma Construction è invece sparito del tutto l’omologo del Midlum. In compenso, nella famiglia D (Distribuzione) Renault Trucks ha lanciato i medi con cabina da 2,1 m e mtt da 10 a 18 t ( i motori saranno i DTI 5 e i DTI 8 da 210 a 280 Cv) e i medio-piccoli con mtt da 3,5 a 7,5 t (con motore DTI 3 da 150 a 180 Cv). Non si tratterà di certo di autotelai pensati per l’off road. È piuttosto la scelta adatta ad applicazioni quali la raccolta dei rifiuti domestici, di quelli industriali, la pulizia e la bonifica delle strade (dalle spazzatrici ai mezzi spazza neve) fino ai veicoli associati a energie alternative. Per i veicoli più piccoli le applicazioni saranno invece più incentrate al sollevamento, soprattutto per quanto concerne gli allestimenti con piattaforma.

Si danno le arie

I veicoli della serie C (oltre ai K) con cabina da 2,5 m sono dotati del sistema elettronico di gestione dell’aria: l’EACU (Electronic Air Control Unit). Tale sistema è stato sviluppato per garantire efficacia in condizioni estreme. Filtra l’aria compressa, la essicca, regola pressione e pilota il compressore. La gestione dell’aria contribuisce anche alla riduzione dei consumi poiché quando la pressione d’aria è sufficiente, l’EACU disinnesta il compressore e inserisce la funzione “Economie d’energia. Allo stesso modo, in discesa, l’EACU aumenta la pressione di ritegno, comprimendo l’aria. Invece, nelle fasi in cui il motore è molto sollecitato, il sistema forza il disinnesto del compressore. Integra la funzione freno di stazionamento elettrico ed automatico all’arresto del motore, un’esclusiva del Gruppo Volvo.

118 Costruzioni luglio 2013

DEVE ESSERE UN ECLETTICO Le combinazioni di telai, tra trattori e motrici, sono molteplici: 4x2, 4x2H4 Optitrack, 6x2 sterzante, 6x4, 6x4H4 Optitrack, 8x2 sterzante, 8x4. Le sospensioni anteriori sono da 7,5 t a 9 t, mentre quelle posteriori sono paraboliche per reggere carichi da 13 t a 26 t. Con la versione 8x4 Xload la gamma Renault Trucks C raggiunge un carico utile di 22,8 t e per un peso a vuoto di 7.175 kg con ruote gemellate. Con riduzione semplice o doppia i ponti. Tre i singoli: P13170 (riduzione semplice, 254 mm di altezza da terra a pieno carico, 13 t di carico massimo verticale), il P1361, (doppia riduzione, 332 mm, 15 t ), e il P1391 (doppia riduzione, 317 mm, 13 t ). Tre anche i ponti in tandem: il PMR23150 (riduzione semplice, 267 mm, 23 t), il PM2191 (317 mm, 21 t) e il PMR2661 (325 mm, 26 t).


PROVATI PERVOI DI TUTTE LE STAZZE Se il Kerax è stato sostituito dalla gamma K, così la nuova gamma Renault Trucks C ha preso il posto del vecchio Lander, il veicolo pensato per l’approvvigionamento cantieristico e l’off road leggero. Le novità riguardano tutti gli aspetti, in particolare i nuovi motori Euro 6 più puliti ed efficienti, con minori consumi, e cabine molto più confortevoli, le stesse di tutte le nuove gamme T, (Lunghe Distanze) e K (Cava Cantiere). La gamma C è disponibile con cabine di due lunghezze: 2,3 e 2,5 m, suddivise in quattro configurazioni: la Day Cab (cabina corta, tetto standard, senza lettino), la Night & Day Cab (cabina profonda, tetto standard con lettino), la Sleeper Cab (cabina profonda, tetto sopraelevato con lettino) e infine la Global Cab (cabina intermedia, per quelle da 2,3 m). Il C con cabina da 2,3 m monta, di serie, l’automatizzato Optidriver ma, a richiesta, può avere il manuale ZF a 9 rapporti o l’automatico Allison a 6 rapporti.

TAGLI... ALL’ARIA

L’automatizzato con personalità Per assicurare sempre la massima motricità, anche nelle condizioni più estreme, la gamma Renault Trucks C ha un’altezza minima da terra di 312 mm sotto l’asse, combinata all’ottimo angolo d’approccio di 24° con paraurti interamente metallico. Inoltre, la modalità off road del cambio Optidriver (di serie) modifica l'innesto dei rapporti per adattarsi meglio alla guida nei cantieri. E ancora, i modelli C 4x2 e 6x4 motrici/trattori Optitrack possono disporre, temporaneamente, di un supplemento di motricità, grazie ad un sistema di trazione idrostatica sull’asse anteriore, per togliersi d’impaccio da fondi fangosi o a scarsa aderenza.

Nella stessa ottica dei K, i veicoli della gamma C sono dotati, di serie, di un paraurti misto in acciaio/polimeri suddivisi in tre parti (diminuzione costi in caso di urto) e di griglie di protezione dei fari che presentano cover in policarbonato per attutire gli urti. Grosso lavoro è stato fatto per incrementare il Cx, soprattutto smussando le spigolature laterali.

luglio 2013 Costruzioni 119


Tara veicolo (kg) 2.080 1.600

1.700

1.800

1.900

2.000

1.600

1.700

1.800

2.600

2.700

2.100

Giri @ 90 km/h 1.900 1.400

1.500

1.900

Giri @ 130 km/h 2.750 2.400

2.500

2.800

CORRE IN FUORISTRADA E CONSUMA MENO DI PRIMA IL PICK-UP INDIANO EURO 5. DALLA SUA, LA ROBUSTEZZA DEL TELAIO, LA CAPACITÀ DI CARICO E... IL PREZZO

2.900

Accelerazione 0-130 km/h (secondi)

DI CRISTIAN FURINI

30”,06 veloce

20’’

30’’

40’’

50’’

lento

7

6

alto

40

30

20

Consumo carburante (km/lt)

9

8

Media oraria (km/h) 58,3 70

60

50

m eb.co ioniw z u r t .cos www ima on lin nte p

9,53 basso

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e

TATA XENON 2.2 VTT DICOR DLE 4X4 E URO 5

Telemetria

Index performance 485,7 500 490 480 470 460 450 440 430 420 410 400

Miracolo 120 Costruzioni luglio 2013


PROVATI PERVOI a fatto salti da gigante. Ogni volta che proviamo un nuovo Tata rimaniamo quasi stupiti dai balzi avanti che il costruttore di Delhi compie da una generazione all’altra. Promette crescita in robustezza senza pari, capacità di carico e una meccanica capace di portarvi ovunque consumando poco. E li mantiene. Parola di COSTRUZIONI, che lo ha messo a dura prova in cava e fuori, a pieno carico.

H

Responso? Gli ottimi risultati già ottenuti dallo Xenon Euro 4 non erano casuali. Anzi. Con 9,53 chilometri/litro va addirittura meglio della versione precedente meno potente. Non contento, straccia la concorrenza per piazzarsi in testa nella hit parade dei pick-up 4x4 fin qui provati. Una classifica occupata nei primi tre posti dai 4x4 del Costruttore indiano, col motore mezzo austriaco. RRST

sterrato

tot. km 22,0

Buscate

177 m

Cava

km 0,0 100 m 156 m Arluno

km 13,6

Cascina Gobba

km 35,4

INDIANO

© Costruzioni

126 m

luglio 2013 Costruzioni 121


Ebbene sì. Sul fronte dei consumi il nuovo benchmark è lo Xenon Euro 5. A dire il vero una conferma, visto che i pick-up indiani hanno sempre occupato la zona alta della nostra classifica prestazionale, pronti a qualsiasi confronto, vinto sempre a mani basse. Anche sul fronte dell’index performance elaborato da Costruzioni e che tiene conto pure della velocità media, Xenon Vtt non teme rivali, staccando la concorrenza di almeno dieci lunghezze. Ok, il comfort su strada asfaltata e le rifiniture sartoriali non abitano da queste parti (e non solo qui). Ma se cercate capacità di carico, un comportamento in fuoristrada invidiabile e consumi ridotti, insieme a un prezzo corto, beh allora il Tata Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle Euro 5 fa al caso vostro. Il problema però è che per assecondare le preferenze della clientela asiatica, principale acquirente di questi prodotti e affascinata dalla ‘gadgeteria’ nonché dagli automatismi di bordo, s’è cominciato stavolta a infarcirlo di accessori. E se non sei bravo come i tedeschi o i giapponesi, allora rischi di sortire l’effetto contrario. Ossia che l’accessorio diventi una noia per chi deve utilizzare il veicolo in ambito professionale. Un esempio fra tutti il sistema di chiusura centralizzata automatica, che t’imprigiona letteralmente appena muovi il veicolo. E non ti consente più di aprire le porte - neanche tirando la leva interna sulla portiera - fino a che non sfili le chiavi dal quadro. Così come sono un po’ a rischio rottura i ripetitori degli indicatori di direzione incassati nelle conchiglie dei retrovisori termici a regolazione elettrica, oppure le calottine cromate sui mozzi dei cerchi in lega: una buca e non li vedi più. E forse è meglio, perché i mozzi ruota sono più belli.

MEDIE ORARIE & CONSUMI ■ Statale ■ Off Road ■ Autostrada Km

Tempo

Velocità km/h

Consumo km/l (l/100 km)

■ Cava (150 m) ■ Cava (150 m) 22,0 36’ 36,7 5,87 (17,04) ■ Buscate (177 m) ■ Arluno (156 m) 13,6 15’ 54,4 11,33 (8,82) ■ Arluno (156 m) ■ Milano Gobba (126 m) 35,4 22’ 96,5 14,16 (7,06) TOTALI: 71,0 1h13’ 58,3 9,53 (10,49) Diesel consumato= 7,45 litri. Tratto in cava in 4x4, su strada in 4x2 Peso durante la prova= 2.950 Kg. Fabbricato in India. Prezzo, al netto di optional e Iva, della versione cabina doppia, 4x4: € 17.000

122 Costruzioni luglio 2013

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TATA XENON 2.2 VTT DICOR DLE 4X4 E URO 5

Un faro nei consumi


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Ritocchi per la plancia, dotata di nuovi comandi aerazione, la regolazione dei retrovisori, la nuova ubicazione del comando trazione 4x4, la regolazione del piantone sterzo, la doppia cabina confortevole, la panchetta posteriore abbattibile, il cruscotto inalterato.

GLI ACCESSORI DEL BENESSERE Ritocchi alla plancia, ora con doppio vano din in console centrale e l’orologio - prima analogico ora digitale - che è costretto a migrare in un cruscottino applicato alla palpebra superiore della plancia. Così come viene spostato l’interruttore per intervenire sul tipo di trazione. Guardando il volante, che da quattro passa a tre razze, prima stava sulla destra, nei pressi del blocchetto d’accensione, mentre ora è localizzato - quasi nascosto e difficile da scovare - sotto a sinistra. Vicino cioè alla regolazione dei fari e ai tiretti di cofano mo-

tore più tappo serbatoio gasolio (da 70 litri), il quale sul Tata Euro 4 era invece piazzato alla base del sedile di guida, sulla sinistra. Immutati cluster strumenti e vano portaoggetti in plancia. Regolazione lombare per il sedile di guida e braccioli per entrambi gli anteriori, equipaggiati con cinture di sicurezza regolabili in altezza. Elettrici tutti e quattro gli alzacristalli. Diventa infine un tutt’uno con la chiave d’avviamento il telecomando apriporte a distanza, completo adesso di pulsante per l’accensione remota dei fari anabbaglianti.

luglio 2013 Costruzioni 123


PRESTAZIONI A CONFRONTO Potenza kW/Cv 115/156

Coppia Nm 380

Marce n° 5+5

Consumo km/l 5,52

Velocità km/h 61,7

Acceler. 0-130 km/h 30’’,13

Peso kg 3.015

Index performance 429,6

Ford Ranger 3.0 Tdci Ltd E4 Great Wall 110/150 310 6+6 8,25 61,7 30’’,14 2.850 475,1 Steed 5 Tdi E4 Nissan 98/133 304 5+5 7,72 48,4 34’’,28 2.880 439,7 Np 300 2.5 Dci E4 Tata 103/140 320 5+5 9,47 46,8 32’’,24 2.970 458,8 Xenon 2.2 Dicor E4 Tata 103/140 320 5+5 9,34 48,4 32’’,34 2.950 460,6 Xenon 2.2 Dicor Dle E4 Tata 110/150 320 5+5 9,53 58,3 30’’,06 2.950 485,7 Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle E5 Toyota 126/171 360 4+4 6,92 58,3 26’’,12 2.720 448,3 Hilux 3.0 D-4D E4 L’index performance tiene conto di consumo gasolio e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.

PULSA UN CUORE TEDESCO La novità principale di questa edizione Euro 5 è però sotto il cofano, dove si nasconde il quattro cilindri in linea 2.2 Dicor, sviluppato in collaborazione con l’austriaca Avl di Graz, uno dei progettisti di motori diesel più blasonati al mondo. Resta il sedici valvole da 2.179 cm3 di cilindrata con testata in lega leggera e doppio albero a camme in testa della serie precedente. Dotato di Vgt gestita elettronicamente, valvola Egr per il ricircolo dei gas di scarico e iniezione diretta common rail, sfoggia ora un nuovo software Euro 5 per l’Ecu che gestisce il motore nonché un Fap a rigenerazione attiva. Inoltre, sale di 7 kW (10 Cv circa) la potenza massima, ancora erogata a 4.000 giri, mentre resta invariata la coppia massima. Sempre meccanico a cinque marce il cambio G-76 by Tata. Inseribile e disinseribile tramite un comando elettrico anche con veicolo in movimento fino a 60 km/h la trazione integrale (sennò si viaggia con motricità solo sul ponte posteriore).

124 Costruzioni luglio 2013

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TATA XENON 2.2 VTT DICOR DLE 4X4 E URO 5

Modello


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La struttura dello Xenon si basa su un classico telaio in acciaio, a longheroni e traverse, con elevate caratteristiche di resistenza torsionale, decisamente sovradimensionato. Ecco perché i sovraccarichi, all’ordine del giorno nel Paese da cui proviene, non sembrano impensierirlo più di tanto.

Carico ancora al top

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Tutto come sull’edizione precedente, compresi i quattro occhioni fermacarico cromati lungo i bordi del cassone. Un gradino posteriore in materiale antiscivolo agevola le operazioni di carico e scarico, ma richiede parecchia attenzione in fase di manovra. La vasca è poi protetta da un rivestimento sintetico robusto e antigraffio. Resta inalterata anche la sponda posteriore apribile di 90 gradi, sufficientemente robusta da permettere l’appoggio di merce pesante durante le fasi di carico/scarico. Fuori, poco cambia. Retrovisori a parte, la calandra - sempre a listelli e col logo Tata nel mezzo - passa da color antracite opaco a cromato. Mentre, più in basso, il paracoppa in alluminio per la protezione delle parti meccaniche e delle masse radianti sottopancia nella guida off road diventa in sintetico rinforzato.

luglio 2013 Costruzioni 125


TATA XENON 2.2 VTT DICOR DLE 4X4 E URO 5

PROVATI PERVOI I numeri dello Xenon © Costruzioni

Motore

Design

Marca e modello Tata 2.2 Vtt Dicor 12 Architettura 4 cilindri in linea Alesaggio x corsa 85x96 (mm) Cilindrata 2.179 cm3 Rapporto di compressione 16:1 Distribuzione bialbero in testa Valvole per cilindro 4 Aspirazione (turbo/intercooler) Garrett Vgt/sì Sistema d’iniezione common rail Pressione d’iniezione 1.600 (bar) Peso a secco 230 (kg) Capacità coppa dell’olio 7,5 (l) Potenza 110(150)/4.000 (kW(Cv)/giri) Potenza specifica 50,62(68,84) (kW(Cv)/l) Coppia 320/1.500-3.000 (Nm/giri) Coppia specifica 146,77 (Nm/l) Riserva di coppia 21,4% Consumo specifico n.d. Inquinanti (omologazione/sistema) Euro5/Egr+Fap

Xenon, sul mercato italiano dall’autunno del 2007, è il risultato del lavoro condotto dal Concept Group International con sede in Gran Bretagna.

Trasmissione Il cambio è un Tata G-76 - 5/4.1, manuale sincronizzato a cinque rapporti (l’ultimo in overdrive) cui s’aggiungono altrettante ridotte a comando elettronico. Rapporto al ponte 3,73 e di riduzione 2,48. Marcia 1a 2a 3a 4a 5a Retro

Rapporto 4,10 2,22 1,37 1,00 0,73 4,22

Potenza

Sospensioni Davanti, indipendenti a barra di torsione. Dietro, ponte con balestre paraboliche a tre fogli. Barra antirollio anteriore.

kW

Freni Impianto con dischi anteriori autoventilati da 281 millimetri di diametro e tamburi posteriori autoregistranti da 282, tutti all’interno di ruote da 16 pollici con pneumatici Lassa Competus A/T 4x4 205/80 (104 l’indice di carico ed S il codice di velocità). Abs e ripartitore di frenata Ebd di serie.

rpm

Coppia

Masse (kg) Tara Massa tecnica ammissibile 1° asse Massa tecnica ammissibile 2° asse Portata utile Peso totale a terra

2.070 1.200 1.750 880 2.950

Nm

Varie Angolo di attacco Angolo di dosso Angolo di uscita Guado Pendenza superabile

24 gradi 15,5 gradi 21 gradi 500 mm 90%

rpm

Ingombri dichiarati (mm) Lunghezza Larghezza Altezza massima da terra Altezza minima da terra Passo

Meteo & traffico

5.125 1.860 1.765 200 3.150

Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore Diametro di volta

810 1.165 1.571 1.571 12.900

Le misure rilevate

Traffico e regolare o intenso o critico

Te Temperatura min/max

Terreno compatto soffice umido

18°/25°

N.b.: tutte le prove di COSTRUZIONI sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro, sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni metereologiche e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili.

126 Costruzioni luglio 2013

Cabina (mm)

Vano di carico (mm)

Lunghezza (utile/max) 1.530/2.000 Larghezza (utile/max) 1.300/1.490 Altezza interna (utile/max) 1.160/1.160 Larghezza porta (utile/max) 760/920 Altezza porta (utile/max) 1.010/1.010 Largh. porta post (utile/max) 660/700 Altezza porta post 1.030/1.030 Diametro volante 380

Lunghezza (utile/max) 1.380/1.380 Larghezza (utile/max) 1.350/1.400 Larghezza tra passaruota 1.100 Altezza sponde 410 Larghezza apertura posteriore 1.300 Angolo apertura sponda posteriore 90° Altezza soglia carico 870


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