Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Macchine&Componenti
ESCAVATORI CINGOLATI VISTO IL PRIMO STAGE IIIB IN CANTIERE
Demolizione&Riciclaggio
DEMOLIZIONI INDUSTRIALI GLI EX IMPIANTI MONTEFIBRE A PORTO MARGHERA
Cave&Calcestruzzo
TRASMISSIONI L’AUTOMATICO ALLISON PER 20 DUMPER ASTRA “NIGERIANI”
651 Anno LX Settembre 2011
WALK AROUND MACCHINE: APRIPISTA KOMATSU D65EX-16
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Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
3/--!2)/ ATTUALITÀ&PRODOTTI
MACCHINE &COMPONENTI
ESCAVATORE CINGOLATO
8
Macchina del mese
ESCAVATORI CINGOLATI
66
HYUNDAI R 520 LC-9
14
Attento all’ambiente
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO 92
Novità, attrezzature idrauliche, macchine, pneumatici, sostenibilità
Il primo esemplare italiano dell’E305C all’opera in territorio abruzzese
Notizie Eventi, prodotti, grandi lavori, curiosità, distribuzione, aste online
Notizie
DECOSTRUZIONE CARICATORI GOMMATI
72
L’italiana versatile
98
Cultura tecnica Collaborazione tra Aideco e Formedil
Tre nuovi modelli in casa Palazzani DEMOLIZIONI INDUSTRIALI POSA PALANCOLE
78
Soluzione tailor made Vestito su misura per lo Zaxis 350 LCN
8
102
Scacco matto A Porto Marghera per l’intervento firmato Demont Ambiente
102
72 DEALER
84
Rodeo siciliano La tappa del Rodeo Case organizzata da Ortes ha battuto ogni record
WALKAROUND MACCHINE
Nel prossimo numero
40 Apripista KOMATSU D65EX-16
Sul numero 752 di COSTRUZIONI una vera esclusiva europea, forse mondiale. Il (vero!) test consumi effettuato dal nostro staff in collaborazione con la rivista Vie&Trasporti: nientepopodimeno che il Mercedes-Benz Unimog U20, il fratello più piccolo (nato nel 1948) nella gamma off road della Stella.
651
MOVIMENTAZIONE INERTI
108
122
Fratelli di terra Un escavatore cingolato e un dumper articolato Volvo CE impegnati nella demolizione di un ex canapificio
Notizie Prodotti, eventi, associazioni, inerti TRASMISSIONI
130
1400 ton per l’Africa Il dumper Astra RD40 allestito con cambio automatico Allison H5610 AR
CAVA&CALCESTRUZZO
STABILIMENTI
136 ATECAP
116
Sany ha inaugurato il suo primo stabilimento in Europa
Mercato piÚ trasparente Attivo l’Osservatorio sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato
FRESE MINERARIE
140 ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
118
Cinesi made in Germany
Ha i numeri per sbancare Vermeer pensa alle grandi produzioni
L’Istituto pensante
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
L’Istituto informa Calcestruzzo di qualità fornito dal Gruppo Beton per l’autostrada A33
NOLEGGIO&CANTIERE 148 Notizie Piattaforme aeree, gru fuoristrada
130
COORDINAMENTO %MILIA ,ONGONI REDAZIONE -AURO !RMELLONI #RISTIAN &URINI 6ALENTINO 6IALE COSTRUZIONI FIACCOLA IT SEGRETERIA /RNELLA /LDANI SEGRETERIA FIACCOLA IT COLLABORATORI 0AOLO "RUSCHI 3ILVIO #OCCO
!NTONIO &ARGAS &EDERICO &ORNARA #LAUDIO -ARINI %DOARDO .ARTELLI )RENE .UVOLA 5MBERTO .ARTELLI *ACOPO 0ASTORE $ANIELA 3TASI
AMMINISTRAZIONE #RISTINA 3CICCHITANO AMMINISTRAZIONE FIACCOLA IT ABBONAMENTI -ARIANA 3ERCI ABBONAMENTI FIACCOLA IT TRAFFICO E PUBBLICITĂ€ !NTONELLA #ILIBERTO ,AURA #ROCI MARKETING FIACCOLA IT MARKETING E PUBBLICITĂ€ 3ABRINA ,EVADA SLEVADA FIACCOLA IT
164 PIATTAFORME AUTOCARRATE L’Eurocomach ES850zt si distingue per l’eccezionale versatilitĂ della macchina base che si articola in versioni con brandeggio o senza, con braccio monoblocco, triplice articolazione o per scavo laterale, carro con cingolo in gomma a 5 rulli o cingolo in acciaio a 6 rulli, addirittura con la carreggiata variabile, zavorre specifiche per ogni versione, numerose linee idrauliche supplementari di serie; tra l’altro con comandi elettro-proporzionali che sgombrano il pianale della cabina da pedali di comando, a parte la traslazione. L’idraulica è regolata da un Load sensing “veroâ€?, molto precisa e facile da usare per il distributore Flow Sharing a centro chiuso. Nella cabina colpisce la visibilitĂ a 360° ed in particolare verso l’alto, per la traversa compatta della cabina e sul lato destro della lama e del cingolo.
DIRETTORE EDITORIALE -ATTHIEU #OLOMBO MCOLOMBO FIACCOLA IT
IMPAGINAZIONE 3TUDIO 'RAFICO 0AGE
PiÚ attenzione all’ambiente con la pavimentazione postesa
120
DIRETTORE RESPONSABILE ,UCIA %DVIGE 3ARONNI LSARONNI FIACCOLA IT
154
23 metri patente B In anteprima la nuova Oil&Steel Snake 2311 Compact Rel SOLLEVATORI TELESCOPICI
158
Squadra che vince non si cambia Nuova cabina per l’Icarus di Dieci PIATTAFORME AEREE
164
Double face Semoventi a pantografo Haulotte a noleggio dal GruppoVenpa3
PROVATI perVOI
AGENTI 'IORGIO #ASOTTO 4 & PER &RIULI 6ENEZIA 'IULIA 4RENTINO !LTO !DIGE 6ENETO %MILIA 2OMAGNA OTTOADV TIN IT -ENSILE ,/ #/.6 2EG 4RIB -ILANO . DEL STAMPA 4EP SRL 3TRADA DI #ORTEMAGGIORE 0IACENZA )3#2):)/.% !, 2%')342/ .!:)/.!,% 34!-0! . 6OL &OGLIO 2OC PREZZI DI VENDITA ABB ANNUO )TALIA %URO ABB ANNUO %STERO %URO UNA COPIA %URO UNA COPIA %STERO %URO Âś VIETATA E PERSEGUIBILE PER LEGGE LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI ARTICOLI PUBBLICITĂŒ ED IMMAGINI PUBBLICATE SU QUESTA RIVISTA SIA IN FORMA SCRITTA SIA SU SUPPORTI MAGNETICI DIGITALI ECC ,A RESPONSABILITĂŒ DI QUANTO ESPRESSO NEGLI ARTICOLI FIRMATI RIMANE ESCLUSIVAMENTE AGLI !UTORI )L SUO NOME Ă’ INSERITO NELLA NOSTRA MAILING LIST ESCLUSIVAMENTE PER LgINVIO DELLE NOSTRE PUBBLICAZIONI ,EGGE SULLA 0ROTEZIONE DEI DATI 0ERSONALI 3E NON DESIDERA RICEVERLE INVII LA SUA RICHESTA SCRITTA A #ASA %DITRICE ,A &IACCOLA S R L /RGANO DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE
GAMMA CONSTRUCTION
170
Giallo in cava L’offerta Renault Trucks per il trasporto nel settore costruzioni
5NIONE #OSTRUTTORI )TALIANI DI -ACCHINE PER #ANTIERI %DILI 3TRADALI -INERARI E !FFINI 1UESTO PERIODICO Ă’ ASSOCIATO ALL 5NIONE 3TAMPA 0ERIODICA )TALIANA NUMERO DI ISCRIZIONE
Casa Editrice
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CASAGRANDE SPA www.casagrandegroup.com
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CASE www.casece.com
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CECCANTINI & FIGLI SRL www.ceccantini.it
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CGT EDILIZIA SPA www.cgtedilizia.it
Con un peso operativo di quasi 23 tonnellate, il D65EX-16 Komatsu associa un’elevata produttività a un ridotto consumo di carburante. Ideale per operazioni di rippaggio e di sbancamento, questa macchina è caratterizzata da un treno di potenza ad elevata efficienza, che prevede un cambio automatico con convertitore di coppia dotato del sistema automatico di blocco (lockup). Il sottocarro con catenarie di tipo Plus, in configurazione EX, assicura a questo dozer la massima stabilità e trazione anche su terreni rocciosi. Contraddistinto dalla confortevole cabina Komatsu con struttura certificata ROPS, il D65EX-16 è equipaggiato con il sistema di monitoraggio satellitare Komtrax. Komatsu Italia S.p.A. Via Atheste 4 - 35042 Este (PD) Tel. 0429 616 111 - Fax. 0429 616 177 www.komatsuitalia.it
3
CORIMAG SRL www.corimag.it
15
KOMATSU ITALIA SPA www.komatsuitalia.it
CTE SPA www.ctelift.com
16
DIECI SRL www.dieci.com DOMETIC ITALY SPA www.dometic.it DOOSAN ICE - EMEA (Bobcat) www.bobcat.eu www.doosaninfracore.com F.A.E. SPA -TECNIFOR SPA IND. ALLOGGI PREF. www.faeterni.it
I Cop.
OSA DEMOLITION EQUIPMENT SRL www.osapinze.it
94
KUBOTA EUROPE SAS www.kubota.fr
26
PETRONAS LUBRICANTS ITALY SPA www.petronas.com
37,39
152
LAYHER SPA www.layher.it
21
PILOSIO SPA www.pilosio.com
139
LIEBHERR INTERNATIONAL DEUTSCHLAND GMBH www.liebherr.com
RIMAC EVOLUTION SRL www.rimacsrl.eu
125
29
RULLI RULMECA SPA www.rulmeca.com
113
148
20
157
FASSI GRU SPA www.fassi.com
24
G.P.A. PERIODICI SPA www.gpaperiodici.it
145
LOCATELLI CRANE SRL www.locatellicrane.com LOMBARDINI SRL www.lombardini.it MA-ESTRO SRL AUTOMAZIONE www.ma-estro.com MAN NUTZFAHRZEUGE VERTRIEB SÜD AG www.mantruckandbus.it
GENERAL SMONTAGGI SRL IV Cop. www.generalsmontaggi.com
MB SPA www.mbcrusher.com
GEROTTO FEDERICO SRL www.gerotto.it
18
MERCEDES-BENZ ITALIA Veicoli Commerciali www.mercedes-benz.it/van
GLOBAL PARTS SRL www.globalparts.it
96
GRUPPO MINITOP SRL www.minitop.it
III Cop.
HAULOTTE ITALIA SRL www.haulotte.it
151
HINOWA SPA www.hinowa.com
153
HYUNDAI HEAVY INDUSTRIES EUROPE N.V www.hyundai.eu
135
IDROBASE SRL www.idrobasegroup.com
95
IHIMER SPA www.ihimer.com
19
!ZIENDE CITATE Airo .........................149 Allison......................130 Ariko .........................94 Astra ........................130 Ati ...........................148 Case..........................86 Cazzaro ......................78 Cooperativa Bilanciai ....128 Cte ..........................149
MERCEDES-BENZ ITALIA Veicoli Industriali http://truck.mercedes-benz.it/ MICHELIN ITALIANA SPA www.michelin.it
64 124
169 1
12,13
163 7
NEW HOLLAND KOBELCO CONSTRUCTION MACHINERY SPA 25 www.newholland.com NISSAN ITALIA SRL www.nissan-trucks.it O.CUOGHI SAS www.cuoghisas.it OFFICINE MIRANDOLA V.I. SPA (Takeuchi) www.mirandola.it
Demont Group.............102 Dromone Engineering ....94 Elettrondata ...............128 Fiat Industrial...............15 Frost & Sullivan...........148 Goodyear ....................93 Goodyear Dunlop...........14 Gsr ..........................152 Haulotte ....................148 Herrenknechct ..............26 Hilti .........................126
Holcim......................124 Hyundai .......................8 Iron Planet ..................34 Italcementi ................123 Italmek.......................92 Jcb........................21-92 Komatsu .....................40 Levocell ....................128 Liebherr ....................128 Locatelli....................150 Manitou......................14
22,23 126
SAMPIERANA SPA www.sampierana.com
2
77
SCAI SPA www.scaispa.com
107
SOCAGE SRL www.socage.it
149
STUCCHI SPA www.stucchi.it
97
TECNO MECCANICA SRL www.tecnomeccanica.net VARISCO SPA www.variscospa.com
150 27
VENPA SPA www.gv3.it
146
VERMEER ITALIA SRL www.vermeeritalia.it
129
VF VENIERI SPA www.vf-venieri.com
83
VOLVO C.E. ITALIA SPA www.volvoce.it
101
VTN EUROPE SPA www.vtneurope.com
90
YANMAR CONSTRUCTION EQUIPMENT EUROPE S.A.S www.yanmar.fr
63
II Cop.
MB............................96 Neuson Kramer.............93 New Holland ................68 Palazzani ....................72 Peri .........................124 Perlini........................26 Pilosio......................150 Renault Trucks ............170 Ruredil .....................128 Rurmec.....................128 Sany ........................136
Scai ..........................78 Simex ........................94 Stillitano Group ...........108 Trevi Benne .................93 Varian........................18 Vermeer....................140 Volvo .......................108 ZF.............................24
). #/0%24).!
).3%2:)/.)34)
BKT EUROPE SRL www.bkt-tires.com
M ACCHINA Il peso dell’EVOLUZIONE
ESCAVATORE C INGOLATO
Hyundai R 520 LC-9
0ASSI AVANTI SULLA NUOVA SERIE COREANA #RESCE IN CONTENUTI CON TANTA AUTOMAZIONE SOPRATTUTTO NELLE MODALITĂŒ DI LAVORO E IN QUELLE PER RISPARMIARE ALLA POMPA % METTE SU CHILI CON DUE TONNELLATE DI MASSA OPERATIVA IN PIĂĄ DI JACOPO PASTORE
D
esign, consumi ridotti, ergonomia innovativa, oltre alla sfida per una maggiore efficienza e produttivitĂ senza incrementare eccessivamente i costi. Sono questi i contenuti che i progettisti coreani hanno voluto inserire nella serie 9 di escavatori cingolati, lanciata poco meno di un anno fa a sostituire la precedente serie 7. Tra le macchine piĂš interessanti per il mercato italiano c’è sicuramente quella con massa operativa di 51 tonnellate. Stiamo parlando del R 520 LC-9, che va a sostituire il precedente modello R 500-7A, tarato sulle 48,8 tonnellate. L’incremento di massa sembra quindi indicare la volontĂ di meglio piazzare la gamma “in altoâ€? colmando il gap con la R800 da 82 tonnellate. Non solo. Un evidente lavoro è stato fatto sulla cura dei particolari e sulla riprogettazione di diverse parti (in particolare nel sottocarro) per migliorare la robustezza strutturale. Altre migliorie riguardano la qualitĂ dei componenti idraulici, per aumentarne la manovrabilitĂ e la fluiditĂ nei movimenti del braccio. Infine la cabina. Ora ancor piĂš resistente per la nuova struttura e nell’estetica, con un upgrade spinto in tutte le funzionalitĂ di diagnostica e di controllo automatizzato delle funzioni.
8 Costruzioni SETTEMBRE
DEL MESE %LABORAZIONE DI
! TUTTO SCHERMO ) MIGLIORAMENTI SULLA CABINA PARTONO DALLA STRUTTURA DOVE L INEDITA COSTRUZIO NE TUBOLARE IN ACCIAIO AUMENTA LA PRO TEZIONE E GARANTISCE MAGGIORE LONGE VITÌ )L VETRO ANTERIORE HA UN INEDITO MECCANISMO DI APERTURA BASATO SU UN SISTEMA ELASTICO 5NA VOLTA SALITI A BORDO SI PERCEPISCE IL LAVORO FAT TO SULL INCREMENTO DELLA VOLUMETRIA E SULLA MIGLIORATA VISIBILITÌ GRAZIE AL TETTUCCIO TRASPARENTE AL GRANDE FINESTRINO DESTRO E ALLA GIUNTURA RIDOTTA DEL FINESTRINO ANTERIORE 5NA VOLTA ACCOMODATI SULLA NUOVA POLTRONA DO TATA DI BRACCIOLI REGOLABILI E SOSPENSIONI MECCANICHE CON RISCALDATORE LE PNEUMATICHE SONO IN OPTIONAL SI IMPUGNANO I JOYSTICK ERGONOMICI INEDITI EQUIPAGGIATI CON PULSANTI AUSILIARI STANDARD 3UBITO A DESTRA L INEDITO ,CD A COLORI DA v CON TOUCH SCREEN E I VISORI PER LA TEMPERATURA OLIO IDRAULICO TEMPERATURA REFRIGERANTE E LIVELLO CARBURANTE )L NUOVO COMANDO A ROTAZIONE SEMPLIFICA LE REGOLAZIONI !SSOLVE ANCHE IL RUOLO DI SCHERMO PER LA TELECAMERA POSTERIORE $ALLA CONSOLLE SI DECIDONO LE TRE MODALITÌ DI POTENZA %CONOMY 3TANDARD E 0OWER ATTIVABILE ANCHE AUTOMATICAMENTE E QUELLE DI LAVORO SCAVO MAR
TELLO FRANTUMATORE OLTRE A UN INTERFACCIA UTENTE PER SALVARE LE PREFEREN ZE DELL OPERATORE 4UTTE LE FUNZIONALITÌ DI AUTODIAGNOSTICA SONO STATE MI GLIORATE CON ACCESSO REMOTO ATTRAVERSO IL SISTEMA DI GESTIONE (I -ATE
CHE PERMETTE AL PROPRIETARIO DELLA MACCHINA DI TENERE SOTT OCCHIO PRE STAZIONI E DIAGNOSTICA ANCHE A DISTANZA TRAMITE CONNESSIONE INTERNET 3EMPRE DAL PANNELLO SI POSSONO GESTIRE LE FUNZIONI ANTIFURTO PASSWORD E REGOLARE DIRETTAMENTE DALLA CABINA UNA O DUE PRESSIONI IDRAULICHE PER SEMPLIFICARE IL MONTAGGIO RAPIDO DI DIVERSE ATTREZZATURE $AL DISPLAY SI POSSONO ANCHE IMPOSTARE LA VELOCITÌ DEL BRACCIO PRINCIPALE E LA RIGE NERAZIONE DEL BRACCIO BASCULANTE 3ONO DI SERIE IL CONDIZIONATORE D ARIA E IL RISCALDATORE CON CONTROLLO AU TOMATICO DELLA CLIMATIZZAZIONE
,A CURA SOTTO )L SOTTOCARRO DEL ,# Ò STATO NOTEVOLMENTE IRROBUSTITO , ARMATURA CENTRALE A 8 Ò STATA SALDATA INTEGRALMENTE CON LE ARMATURE RINFORZATE DEI CINGOLI A SEZIONE CASSONE )L TELAIO COM PRENDE RULLI LUBRIFICATI TENDITORI REGOLATORI DEI CINGOLI CON MOLLA DI ASSORBIMENTO SCOSSE CA TENA CALIBRATA PER ROCCHETTI E CINGOLI CON PATTINI A COSTOLA DOPPIA O TRIPLA ,E GUARNIZIONI DEL LA CATENA SONO IN POLIURETANO $I GROSSE DIMENSIONI I GRADINI DI SALITA IMBULLONATI COSÖ COME GLI ARRESTI DEI RULLI SUPERIORI "EN DIMENSIONATE LE PROTEZIONI GUIDACINGOLO ,A REGOLAZIONE DELLA TENSIONE DEI CINGOLI Ò SEMPLIFICATA GRAZIE AI REGOLATORI A GRASSO E MOLLE AMMORTIZZATRICI
SETTEMBRE Costruzioni 9
CRESCE DI DUE TONNELLATE Modello Portata max Regolazione pompa Pressione operativa massima ProfonditĂ scavo ProfonditĂ plinto Distanza scavo Altezza carico Forza di strappo Forza di penetrazione VelocitĂ di traslazione VelocitĂ di rotazione torr Peso Passo Larghezza sottocarro Suole Sbalzo post torretta Lunghezza trasporto Altezza trasporto
R 500 LC-7A X L MIN VAR BST -PA MM MM MM MM DA. DA. KM H GIRI MIN KG MM MM MM MM MM MM
10 Costruzioni SETTEMBRE
R 520 LC-9 2x360 l/min var. 32,3-35,3 bst Mpa 7.590 mm 5.470 mm 12.080 mm 7.760 mm DA. 21.400 daN 3,2-5 km/h 9 giri/min 51.000kgkg 51.000 4.470 mm 2.990 mm 600 mm n.d. 12.060 mm 3.850 mm
MACCHINA DEL MESE Hyundai R 520 LC-9
&A CAPO AL #!0/
"RACCIO O BRANDEGGIO
)L SISTEMA #!0/ #OMPUTER !IDED 0OWER /PTIMIZATION MANTIE NE LA POTENZA DEL MOTORE E DELLA POMPA A LIVELLI OTTIMALI PRESE LEZIONANDO LE MODALITÌ DI POTENZA QUELLE DI LAVORO E QUELLE PER SONALIZZATE DEL SINGOLO UTENTE .ELLA SELEZIONE DELLE POTENZE L OPERATORE PUÛ IMPOSTARE LA MODALITÌ SU 0OWER MASSIMIZZA LA VELOCITÌ E LA POTENZA DELLA MACCHINA SU 3TANDARD ASSICURA UNA POTENZA FISSA RIDOTTA PER PRESTAZIONI OTTIMALI A BASSI CONSUMI O SU %CONOMY FORNISCE PORTATA E POTENZA IN BASE ALLE CONDIZIONI DI CARICO OTTIMIZZANDO EFFICIENZA E MANOVRABILITÌ
, IMPIANTO IDRAULICO Ò COMPLETAMETE RIDISE GNATO ,E VALVOLE A BOBINA NELLA VALVOLA DI CONTROLLO FORNISCONO UNA PORTATA PIá PRECI SA A CIASCUNA FUNZIONE CON UNO SFORZO MINO RE ,E VALVOLE IDRAULICHE SONO STATE MIGLIORA TE LE POMPE A PISTONI SONO A VOLUME VARIABILE ) COMANDI PILOTA SONO DI TIPO FINE TOUCH E LE FUNZIONI DI TRASLAZIONE DI ULTIMA GENERAZIONE AUMENTANO L EFFICIENZA DELL OPERATORE ¶ PRESENTE LA RIGENERAZIONE DEL BRACCIO PRIN CIPALE E BASCULANTE E LA FUNZIONE DI PRIORITÌ TRA BRACCIO PRINCIPALE E BRANDEGGIO CHE ADATTA IN MODO IDEALE LA PORTATA IDRAULICA DELLE DUE FUNZIONI PER L APPLICAZIONE RICHIESTA )L SISTEMA #!0/ MONITORA IL FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI IDRAULICI REGOLANDONE IL BILANCIAMENTO
6IGE IL RISPARMIO
MOTORE CUMMINS QSM 11 Tipo
A 4 tempi, iniezione diretta, turbo, EPA Tier 3 / EU Stage IIIA Potenza EEC/80 266 kW 1.900 giri al min Coppia 1.708 Nm a 1.400 giri al min Numero cilindri 6 Alesaggio - corsa 125 - 147 mm Cilindrata 10.818 cm3 Coppia nominale* 1.336 Nm Riserva di coppia* 28% Pot a coppia max* 251 kW Pme* 1,58 MPa Velocità pistone* 9,31 m/s Pme a coppia max* 2,05 MPa Rpm utilizzo* 500 giri Peso 984 kg
%LABORAZIONI A CURA DI #/3425:)/.)
)))! FINO ALL ULTIMO 0UNTA DI ROSSO PER IL MOTORE )L MONTA IL #UMMINS 1SM ANCORA PATENTATO AL 4IER 5% STAGE )))! )N ATTESA DELL UPGRADE IN STEP ECOLOGICO LA #ASA COREANA OPTA PER UN PRO PULSORE AFFIDABILE DA LITRI IN BANCATA DA SEI CILINDRI IN LINEA E VALVOLE ,E INIEZIO NI AVVENGONO TRAMITE UNIT PUMP CONTROLLA TE ELETTRONICAMENTE %LETTRONICA Ò ANCHE LA GESTIONE DEI FLUSSI D ARIA GRAZIE AL MODULO %CM CHE GESTISCE L INGRESSO DEL CARBURAN TE E IL FUNZIONAMENTO DELLA TURBINA (OLSET (X DOTATA DI VALVOLA 7ESTGATE ,A POTEN ZA EROGATA Ò DI CHILOWATT A UN REGIME DI GIRI AL MINUTO E UNA COPPIA CHE AR RIVA A .EWTONMETRO DISPONIBILI A GIRI !LL INTERNO DEL BLOCCO I CUSCINETTI SONO SOVRADIMENSIONATI PER GARANTIRE UNA MAG GIORE SUPERFICIE E MEGLIO RIPARTIRE I CARICHI PIá ELEVATI )L COLLETTORE DI SCARICO CONSEN TE LA DILATAZIONE E LA CONTRAZIONE TERMICA
ELIMINANDO LE SOLLECITAZIONI DI ROTTURA DEL METALLO )L MINOR ATTRITO NEL CILINDRO ATTUATO RE DI POTENZA ASSICURA UNA MAGGIORE DURA TA ED EROGAZIONE DI POTENZA PIá FLUIDA
SETTEMBRE Costruzioni 11
WWW HYUNDAI EU
4UTTI GLI ESCAVATORI DELLA SERIE SONO STATI SVILUPPATI PER TENERE SOTTO CONTROLLO E CONTENERE UN EC CESSIVA RICHIESTA DI GASOLIO ANCHE TRAMITE ESCAMOTAGE NON DIRETTAMENTE CORRELATO AL CICLO $IESEL COME LA VENTOLA A FRIZIONE A VELOCITÌ VARIABILE AZIONATA IDRAULICAMENTE LA PREVENZIONE DEI SO VRACCARICHI IL SISTEMA DI DECELERAZIONE AUTOMATI CA IN TRE FASI E LA MODALITÌ %CONOMY , ACCESSO DA TERRA A FILTRI RACCORDI DI LUBRIFICAZIO NE FUSIBILI SCARICHI E COMPONENTI ELETTRONICI UNI TAMENTE AI VANI AD AMPIA APERTURA 3EMPRE IN AM BITO DI MANUTENZIONE I FILTRI IDRAULICI A LUNGA DURATA FINO A ORE E L OLIO IDRAULICO CHE PUÛ ESSE RE SOSTITUITO OGNI
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Mercedes-Benz Vito e Sprinter. Risparmia le energie per il tuo lavoro. Consumi ridotti e piÚ rispetto per l’ambiente grazie alle nuove motorizzazioni diesel CDI Euro 5 da 4 e 6 cilindri, al nuovo cambio meccanico ECO Gear, alla funzione ECO Start-Stop del Pacchetto BlueEFFICIENCY.
NEWS
ATTUALITĂ€&PRODOTTI
Opere pubbliche: allarme sicurezza
T
organismi terzi e imparziali, il mercato dei lavori pubblici non può che andare alla deriva�. A lanciare l’allarme è Bruno Trocca, presidente di Ascoteco, Associazione per il controllo tecnico delle costruzioni che riunisce gli organismi di controllo tecnico indipendenti (Tipo A). Già l’Osservatorio
!NCHE -ANITOU PER IL SECONDO &ORMOTER )HIMER +OMATSU E -!.)4/5 CHE HA APPENA ADERITO A 5NACEA ECCO LE AZIENDE DI MACCHINE PER COSTRUZIONI CHE METTERANNO A DISPOSIZIONE I PROPRI MEZZI PER LA SECONDA EDIZIONE DI &ORMOTER I CORSI GRATUITI PER OPERATORI DI MACCHINE MOVIMENTO TERRA ORGANIZZATI DA 3AIE IN COLLABORAZIONE CON 5NACEA , EVENTO SI SVOLGERĂŒ PRESSO LA FIERA DI "OLOGNA DAL ALL OTTOBRE PROSSIMO E QUEST ANNO SARĂŒ FOCALIZZATO SULL UTILIZZO IN SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE CHE VERRANNO MESSE A DISPOSIZIONE DA #ANGINIBENNE )NDECO 3IMEX E 5 %MME ,A FORMAZIONE IN AULA AVVERRĂŒ ALL INTERNO DEL PADIGLIONE MENTRE LE PROVE PRATICHE SI SVOLGERANNO NELL AREA ESTERNA ) CORSI PREVEDONO IL RILASCIO DI UN ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE A FINE GIORNATA
14 Costruzioni SETTEMBRE
dall’esperienza e dai requisiti professionali e tecnici. Anche in questo caso in deroga agli obiettivi normativi prescritti e ribaditi in questi anni. Con il risultato di ridurre ulteriormente l’ambito di mercato degli Organismi di tipo A.� Per far luce sulle incongruenze e sui rischi di dequalificazione ulteriore del settore che deriverebbero dall’entrata in vigore delle norme transitorie, Ascoteco si è rivolta al Ministro delle Infrastrutture Matteoli chiedendo di intervenire per evitare che le costruzioni continuino ad essere private di concreti meccanismi di verifica della progettazione che garantiscano l’assoluta imparzialità di giudizio, indipendenza dai soggetti coinvolti ed elevata qualifica del personale coinvolto.
)TALIANI SUGLI SCUDI 0IETRO 3ALETTA Ă’ IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DI '//$9%!2 $5.,/0 )BERIA , ITALIANO ASSUME L INCARICO CON L OBIETTIVO DI RINFORZARE LA POSIZIONE DELLA 3OCIETĂŒ IN 3PAGNA E 0ORTOGALLO
SVILUPPARE I DUE MARCHI PREMIUM 'OODYEAR E $UNLOP E RAFFORZARE LE RELAZIONI CON I CLIENTI 0IETRO 3ALETTA ANNI LAUREATO IN INGEGNERIA PRESSO L 5NIVERSITĂŒ ,A 3APIENZA DI 2OMA SUA CITTĂŒ NATALE Ă’ ENTRATO A FAR PARTE DI 'OODYEAR NEL CON IL RUOLO DI 0RODUCT -ANAGER $A ALLORA HA SEMPRE RAGGIUNTO IMPORTANTI RISULTATI RICOPRENDO DIVERSI RUOLI SIA NEL MARKETING CHE SUCCESSIVAMENTE NELLE VENDITE PASSANDO PER DIFFERENTI BUSINESS UNIT DAPPRIMA IN )TALIA POI PRESSO LA CASA MADRE EUROPEA A "RUXELLES
rascorsi i 180 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 9 giugno è entrato in vigore il Regolamento di attuazione (D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207) del Codice dei contratti pubblici. â€œĂˆ un giorno nefasto per le grandi opere italiane. Privato dell’attivitĂ di verifica di
messo a punto dall’Associazione sulla situazione del mercato della validazione dipingeva un quadro a tinte fosche per il settore: dal 2005 al 2010 in Italia solo il 17,5% delle opere pubbliche ha ricevuto una validazione del progetto, e solo l’8,3% è stato validato da un organismo terzo e indipendente; la restante parte è stata verificata dall’unitĂ tecnica della stazione appaltante accreditata. Il Regolamento che sta per entrare in vigore prevede all’art. 357, commi 18 e 19, delle norme transitorie che vanno a mettere a repentaglio l’attivitĂ di verifica terza e imparziale. “In questo modo continua Trocca - si permette a qualunque soggetto abilitato alla progettazione di svolgere anche un’attivitĂ di validazione, indipendentemente
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Giovani sotto la Mole
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13 italiani per il Brasile razie alla prestigiosa partnership commerciale con Randon VeĂculos, tredici nuovi dumper DP 705 WD andranno a dare il loro contributo alla continua crescita economica brasiliana. Le prime due unitĂ sono giĂ operative presso la miniera di Candiota, nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul, ai confini con l’Uruguay, di proprietĂ della prestigiosa compagnia mineraria CRM, leader sudamericano nell’estrazione del carbone. Altre undici unitĂ sono destinate al colosso siderurgico Usiminas e lavoreranno nello stato di Minas Gerais, nella zona centrale del paese.
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Opportunità di networking L’IICIB, Indo-Italian Club for Infrastructure & Building, istituito a dicembre 2010 dalla Indo-Italian Chamber of Commerce & Industry, raccoglie circa 80 imprese italiane e indiane. L’obiettivo è creare opportunità di business e promuovere partnership nel segmento delle infrastrutture, delle costruzioni e dei materiali per edilizia. Il Club ha identificato tre gruppi principali di aziende verso cui ha attuato una specifica strategia di servizio: Innovative technologies in infrastructure (main contractor e gruppi del settore infrastrutture), Energy Procurement Contractors (EPC, società di ingegneria e contractor nel settore energia) e infine Innovation, sustainability and technologies for construction (studi di architettura/ingegneria, produttori di materiali per edilizia).
28 Costruzioni SETTEMBRE
WXWWRUD FDUHQWL LQ ,QGLD LO *RYHUQR KD SLDQLILFDWR LQYHVWLPHQWL SHU FLUFD PLOLDUGL GL HXUR QHOOÂśDPELWR GHOOÂś8QGLFHVLPR 3LDQR 4XLQTXHQQDOH FKH GLYHQWHUDQQR PLOLDUGL QHO SLDQR VXFFHVVLYR TXLQGL HQWUR LO &RQVLGHUDWL L SUHVXSSRVWL ,&04 ,QGLD FRQ VHGH D 0XPEDL H XQ XIILFLR UHJLRQDOH D 'HOKL q LPSHJQDWD LQ XQD GXSOLFH PLVVLRQH GD XQ ODWR RIIUH DL FOLHQWL LQGLDQL XQÂśDPSLD JDPPD GL VHUYL]L SHU LO PLJOLRUDPHQWR GHOOD TXDOLWj GXUDELOLWj H VRVWHQLELOLWj GHOOH FRVWUX]LRQL GDOOÂśDOWUR UDSSUHVHQWD XQ SXQWR GL ULIHULPHQWR WHFQLFR SHU OH LPSUHVH LWDOLDQH LQWHUHVVDWH D LQYHVWLUH VXO WHUULWRULR LQGLDQR 6RWWR OD JXLGD GHOOÂśDPPLQLVWUDWRUH GHOHJDWR &HVDUH 6DFFDQL H FRQ XQ WHDP FRPSRVWR HVFOXVLYDPHQWH GD SURIHVVLRQLVWL LQGLDQL OD VRFLHWj VWD FRQRVFHQGR XQD FUHVFLWD FRQWLQXD GRSR DYHU FRVWLWXLWR OÂś$GYLVRU\ &RXQFLO DO TXDOH VWDQQR DGHUHQGR DVVRFLD]LRQL GL FDWHJRULD LQGLDQH
DVVRFLD]LRQL VFLHQWLILFKH GL VHWWRUH HQWL JRYHUQDWLYL XQLYHUVLWj KD JLj RWWHQXWR OÂśDFFUHGLWDPHQWR SULPR VRJJHWWR LQ ,QGLD QHO VHWWRUH FRVWUX]LRQL FRPH RUJDQLVPR GL FHUWLILFD]LRQH GL VLVWHPD TXDOLWj H FRPH RUJDQLVPR GL LVSH]LRQH GDO 1DWLRQDO $FFUHGLWDWLRQ %RDUG IRU &HUWLILFDWLRQ %RGLHV ROWUH DOOD TXDOLILFD GD SDUWH GHO 4XDOLW\ &RXQFLO RI ,QGLD FRPH RUJDQLVPR GL LVSH]LRQH GL WHU]D SDUWH SHU SURJHWWL GL LQIUDVWUXWWXUH H SHU FROG VWRUDJH 7UD JOL DOWUL QXPHURVL ULVXOWDWL FRQVHJXLWL FLUFD JLRUQDWH GL FRQWUROOR WHFQLFR LQ FDQWLHUH R LVSH]LRQH H OD UDFFROWD GDWL VXOOH SHUIRUPDQFH HQHUJHWLFKH GL SL GL HGLILFL LQ FLQTXH ]RQH FOLPDWLFKH GHO 3DHVH FRQGRWWD SHU FRQWR GHO %XUHDX RI (QHUJ\ (IILFLHQF\ GHO 0LQLVWHUR GHOOÂś(QHUJLD ,QILQH ,&04 ,QGLD KD FRVWLWXLWR OD &RQVWUXFWLRQ 7UDLQLQJ $FDGHP\ FKH WLHQH FRUVL GL IRUPD]LRQH VX WXWWR LO WHUULWRULR QD]LRQDOH
Un nuovo concetto di potenza Escavatori cingolati della serie 6: adesso disponibili anche in versione Advanced.
Dotati di tecnologia integrata di sistema Liebherr per: Rendimenti elevati e consumi ridotti, anche in condizioni di lavoro difficili Reattività ai comandi e fluidità dei movimenti anche nel caso di operazioni e movimenti simultanei Elevato comfort operativo grazie all’avanzata interfaccia uomo-macchina
6 nuov i mode lli di e cingola scavat ti: ori R 906 Advanc e d R 90 R 916 Advanc 6 Class ed R 9 ic R 926 16 Clas Advanc sic ed R 9 26 Clas sic
Foto: R 926 Advanced
Liebherr-EMtec Italia S.p.A. Via dell’Industria 8-12 I - 24040 Lallio (BG) Tel.: (035) 69 691-00 E-mail: info.lei@liebherr.com www.liebherr.com
Il Gruppo
DISTRIBUZIONE
È iniziata una nuova era per Takeuchi D GLVWULEX]LRQH GHL SURGRWWL 7DNHXFKL LQ ,WDOLD FDPELD URWWD 'RSR XQ EUHYH SHULRGR GL LQFHUWD SUHVHQ]D GHOOD JDPPD GL PDFFKLQH JLDSSRQHVL VXO PHUFDWR QD]LRQDOH OD &DVD PDGUH KD VWUHWWR OR VFRUVR DSULOH XQ DFFRUGR FRQ OD GL &HUHD 9HURQD *Lj GLVWULEXWRUH HVFOXVLYR GHL YHLFROL FRPPHUFLDOL H LQGXVWULDOL ,VX]X SHU WXWWD OD 3HQLVROD LO *UXSSR YHURQHVH KD DSHUWR XQD VRFLHWj GHGLFDWD DOOH PDFFKLQH PRYLPHQWR WHUUD GHO 6RO /HYDQWH OD /D QHRQDWD UHDOWj FRQ VHGH D 9HURQD q TXLQGL LO QXRYR LPSRUWDWRUH SHU O¶,WDOLD GL WXWWD OD JDPPD 7DNHXFKL &R 67U X ] ,R Q , KD LQFRQWUDWR U REHUWR %UHQGDJOLD GHO *UXSSR 0LGL (XURSH H LO GLUHWWRUH FRPPHUFLDOH GL 0LGL (TXLSPHQW 0LFKHOH *X]]R LQ IRWR QHOOD SDJLQD D ODWR SHU FRPSUHQGHUH TXDOH VDUj LO QXRYR FRUVR FRPPHUFLDOH GHOO¶DSSUH]]DWR PDUFKLR JLDSSRQHVH H TXDOL VRQR L SURJHWWL LQ WHUPLQL GL UHWH G¶DVVLVWHQ]D VXSSRUWR WHFQLFR H SROLWLFD ULFDPEL $Q]LWXWWR q EHQH VRWWROLQHDUH FKH LO JUXSSR 0LGL (TXLSPHQW KD XQD JUDQGH HVSHULHQ]D QHOOD
Dal primo maggio è operativa Midi Equipment, una società dedicata alla distribuzione delle macchine Takeuchi in Italia. Nel 2011 mira a completare la rete di vendita e assistenza. Nel 2012 punta al 6% del mercato dei miniescavatori
L TL230
TL240
TL250
30 Costruzioni SETTEMBRE
YHQGLWD H DVVLVWHQ]D GL PDFFKLQH PRYLPHQWR WHUUD GDWR FKH SHU DQQL XQD VXD VRFLHWj FRQWUROODWD q VWDWD FRQFHVVLRQDULD GL XQ LPSRUWDQWH PDUFKLR VHUYHQGR DUHH GHO Q RUG (VW ,WDOLD Q RQ VL WUDWWD TXLQGL GL XQD D]LHQGD FKH VL LPSURYYLVD QHO QRVWUR VHWWRUH PD SLXWWRVWR GL XQD VTXDGUD G¶HVSHULHQ]D FKH KD FRQVDSHYROPHQWH VFHOWR GL VYLOXSSDUH LQ ,WDOLD OD GLVWULEX]LRQH GL PDFFKLQH GL TXDOLWj SHU FOLHQWL HVLJHQWL $WWXDOPHQWH 0LFKHOH *X]]R q LPSHJQDWR QHOOR VYLOXSSR GL XQD QXRYD UHWH GL YHQGLWD H DVVLVWHQ]D SHU
OH PDFFKLQH 7DNHXFKL ³5LVSHWWR DOOD UHWH GL FRQFHVVLRQDUL GL GXH DQQL ID VSLHJD *X]]R VROR SRFKH UHDOWj WHQJRQR DQFRUD DOWD OD EDQGLHUD URVVR JULJLD )RUWL GHOOD SDUWQHUVKLS DYYLDWD FRQ DOFXQL FRQFHVVLRQDUL VWRULFL GHO PDUFKLR DEELDPR LQL]LDWR D LQROWUDWR D FRVWUXLUH XQD QRVWUD UHWH ,WDOLD /R VWLDPR IDFHQGR FRQ FDOPD H VHULHWj VHOH]LRQDQGR SDUWQHU FKH SRVVDQR JDUDQWLUH OD PLJOLRUH DVVLVWHQ]D VXO WHUULWRULR H WUDVPHWWHUH L YDORUL GL 0LGL (TXLSPHQW H 7DNHXFKL $ RJJL DEELDPR
ATTUALITÀ&PRODOTTI
N EWS Michele Guzzo, direttore commerciale della neonata Midi Equipment, distributrice dei prodotti Takeuchi per l’Italia. Nella sequenza verticale nella pagina a sinistra alcuni modelli di pale compatte. Qui sotto il mini escavatore da 3,34 ton e i midi da 8,01 e 8,35 ton di peso operativo.
TB128
XQD TXLQGLFLQD GL FRQFHVVLRQDUL WUD OD 9DOOH G¶$RVWD OD 6LFLOLD H OD 6DUGHJQD PD LPPDJLQLDPR XQD UHWH FRPSRVWD GD GHDOHU´ ³1RQRVWDQWH LO PHUFDWR GHOOH PDFFKLQH PRYLPHQWR WHUUD QRQ DEELD DQFRUD ULFRPLQFLDWR D FUHVFHUH VRWWROLQHD *X]]R VLDPR FRQYLQWL FKH LO SRVL]LRQDPHQWR GHO PDUFKLR 7DNHXFKL FL IDYRULUj VLQ GDL SULPL VHJQL GL ULSUHVD 'D XQ¶LQGDJLQH GL PHUFDWR FKH DEELDPR IDWWR D OLYHOOR QD]LRQDOH SHU FRPSUHQGHUH TXDOL VRQR OH DVSHWWDWLYH GHOO¶DFTXLUHQWH LWDOLDQR GL PLQLHVFDYDWRUL
q HPHUVR FKH QHO &HQWUR 1RUG ,WDOLD LO GHL SRWHQ]LDOL FOLHQWL FHUFD SURGRWWL GL HOHYDWD TXDOLWj´ ³2JJL SL FKH PDL FRQWLQXD *X]]R O¶LPSUHVD FKH RWWLHQH XQ ODYRUR HVLJH LO PDVVLPR GDOOH PDFFKLQH LQ WHUPLQL GL SUHVWD]LRQL PD VRSUDWWXWWR LQ WHUPLQL GL DIILGDELOLWj H DVVLVWHQ]D /D QRVWUD SROLWLFD FRPPHUFLDOH q TXHOOD GL JDUDQWLUH DOOD UHWH GL FRQFHVVLRQDUL OD GLVSRQLELOLWj GL SURGRWWL ULFDPEL RULJLQDOL H LQIRUPD]LRQL WHFQLFKH 1RQ DQGUHPR TXLQGL D UHDOL]]DUH UHDOWj FRPPHUFLDOL GD QRL
SDUWHFLSDWH SXU GL FRSULUH WXWWD O¶,WDOLD H QRQ VYLOXSSHUHPR XQD SROLWLFD GL QROHJJLR GLUHWWR 6DUDQQR L FRQFHVVLRQDUL VHOH]LRQDWL D VYLOXSSDUH VWUDWHJLH FRPPHUFLDOL LQYHVWLUH LQ DJJLRUQDPHQWR WHFQLFR GHO SHUVRQDOH G¶DVVLVWHQ]D H D YDOXWDUH VH LQYHVWLUH QHO VHWWRUH GHO QROHJJLR´ ³1HO FRQFOXGH *X]]R DEELDPR LQL]LDWR D YHQGHUH GDO SULPR PDJJLR PD GDWR FKH VWLDPR DPSOLDQGR OD UHWH QRQ FL VLDPR SRVWL RELHWWLYL 3HU LO SUHYLVWL QXRYL PRGHOOL SXQWLDPR D JXDGDJQDUH LO GHO PHUFDWR GHL PLQLHVFDYDWRUL LQ ,WDOLD´
TB175
TB180
Ricambi originali... tutto a magazzino h0ER LE SOCIETÌ DEL 'RUPPO -IDI %UROPE - ci ha spiegato Roberto Brendaglia membro del consiglio direttivo del Gruppo - LA POLITICA RI CAMBI Ò SEMPLICE AVERE IN CASA UN NUMERO DI RICAMBI SOVRADIMEN SIONATO RISPETTO AL PARCO CIRCOLANTE E GESTIRLI IN MODO DA CONSEGNARLI IN TUTTA )TALIA NELLE ORE ,O ABBIAMO FATTO E CONTINUIAMO A FARLO PER )SUZU OGGI CHE ALCUNI RICAMBI FATICANO AD ARRIVARE DAL 'IAPPONE SIA MO NOI A VENDERLI IN 3PAGNA &RANCIA O 'RECIA E LO STIAMO FACENDO PER 4AKEUCHI %NTRO IL AVREMO DISPONIBILI IL DEI RICAMBI DEL LE MACCHINE 4AKEUCHI E STIAMO GIÌ LAVORANDO PER GARANTIRE DAL
LA CONSEGNA DEL DEI RICAMBI ENTRO LE OREv
SETTEMBRE Costruzioni 31
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Machinery&Equipment - Components&Spare Parts
Vi invitano a partecipare a BICES 2011 nel modo piĂš conveniente Viaggiare in gruppo riduce i costi e fa risparmiare tempo !DERISCI AI PACCHETTI VIAGGIO ")#%3 6ISITA MANIFESTAZIONE 6ISITA CITTĂŒ 6ISITA STABILIMENTI DI PRODUZIONE Contatta l’agenzia VERTOURS, esperta nell’organizzazione di trasferte per fiere e corrispondente per BICES Tel. +39 045 9298500 - Email: aziende@vertours.com Supporto organizzativo per: volo, hotel, trasferimenti, visti, biglietti d’ingresso, tour ed escursioni.
")#%3
A &IERA )NTERNAZIONALE DEI -ACCHINARI PER LE #OSTRUZIONI E 3EMINARIO 4ECNICO
3HIFT TO #HINA ,IFT THE 'REEN 7ORLD
, EVENTO -534 DELL ANNO DEDICATO AI -ACCHINARI E ALLE !TTREZZATURE PER LE #OSTRUZIONI E AI 6EICOLI
/TTOBRE 0ECHINO #INA *IUHUA )NTERNATIONAL %XHIBITION #ENTER 0ECHINO %VENTO IN CONTEMPORANEA
M AREA ESPOSITIVA E ESPOSITORI
2EGISTRAZIONE VISITATORI WWW E BICES ORG
/RGANIZZATORI ##-! #.#-# ##0)4 -3# 0ARTNER INTERNAZIONALE !%- !SSOCIATION OF %QUIPMENT -ANUFACTURERS
0ER INFORMAZIONI GENERALI RIVOLGERSI A
")#%3 /FFICE INFO E BICES ORG
PIÙ VELOCI, MENO CONSUMI NUOVE PALE
F-SERIES
PIANOIODNEI PROTEZ
F, 821F, 921F SULLE PALE 721 TE TRA TIER 4i ACQUISTAMBRE 2011 GIUGNO E SETTE
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ASTE ONLINE
Il fascino della Grande Rete Le aste online di IronPlanet si affermano anche in Italia. L’appeal è forte, e non solo per i prezzi vantaggiosi. A fare la differenza sono anche le garanzie offerte e l’intuitività del sito web. E cosÏ, un semplice click mette d’accordo venditori e acquirenti, a favore del mercato DI DANIELA STASI
L ,URQ3ODQHW DEELDPR SDUODWR SL YROWH D SDUWLUH GDOOÂśLQ]LR GHO TXDQGR KD GHEXWWDWR VXO PHUFDWR HXURSHR ,Q TXHVWL GXH DQQL H PH]]R VL q IDWWD FRQRVFHUH DQFKH QHO QRVWUR
D
34 Costruzioni SETTEMBRE
3DHVH JOL RSHUDWRUL GHO VHWWRUH DVVRFLDQR LO VXR QRPH DOOH DVWH RQOLQH GL PDFFKLQH H DWWUH]]DWXUH SHU OH FRVWUX]LRQL H LO PRYLPHQWR WHUUD 0D SUHVHQWDUOD LQ TXHVWR PRGR VHPSOLFHPHQWH
FRPH OD VRFLHWj FKH KD DYXWR OÂśLGHD GL VSRVWDUH OH DVWH WUDGL]LRQDOL VXO ZHE q ULGXWWLYR %DVWL SHQVDUH DOOD YLVLELOLWj FKH q LQ JUDGR GL RIIULUH RJQL DVWD HXURSHD GD DSULOH QH YHQJRQR RUJDQL]]DWH GXH DO PHVH JDUDQWLVFH XQD SDUWHFLSD]LRQH GL FLUFD SHUVRQH GDL FLQTXH FRQWLQHQWL ,O VLVWHPD DUFKLWHWWDWR GD ,URQ3ODQHW
ATTUALITĂ€&PRODOTTI
N EWS
Destinazione Medio Oriente LQVRPPD QRQ SUHYHGHQGR DOFXQ OXRJR ILVLFR GÂśDVWD UDSSUHVHQWD XQD YHUD YHWULQD PRQGLDOH OH PDFFKLQH ULPDQJRQR QHOOH VHGL GHL YHQGLWRUL SULYDWL R GHDOHU FKH VLDQR H SHU SDUWHFLSDUH DOOD YHQGLWD EDVWD FROOHJDUVL DO SRUWDOH GHOOD VRFLHWj QHL JLRUQL SUHVWDELOLWL H IDUH OD SURSULD SXQWDWD , YDQWDJJL VRQR PROWHSOLFL
VLD SHU L YHQGLWRUL VLD SHU JOL DFTXLUHQWL L SULPL ULHVFRQR D FRQFOXGHUH YHQGLWH SL UHGGLWL]LH JUD]LH DL EDVVL FRVWL GHOOH RSHUD]LRQL H DOOD UHDOL]]D]LRQH GL SUH]]L PLJOLRUL SHU YLD GHO EDFLQR LQWHUQD]LRQDOH GL DFTXLUHQWL FKL DFTXLVWD GDO FDQWR VXR SXz FRQWDUH VX UDSSRUWL GÂśLVSH]LRQH RJJHWWLYL H VXOOD SROL]]D
Espansione annunciata. Dallo scorso febbraio IronPlanet si è estesa in Medio Oriente con la nuova sede operativa di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, che va ad aggiungersi alle tre giĂ esistenti negli Usa (a Pleasanton, in California), in Australia (a Brisbane) e in Europa (a Dublino). “Dubai offre un buon accesso ai nostri clienti in tutta la regione del Golfoâ€?, ha affermato Jeff Jeter, vice presidente esecutivo di IronPlanet. “Grazie alla nuova sede riusciamo a fornire loro un sistema piĂš efficiente per comprare e vendere le loro macchineâ€?. Aggiunge John O’Sullivan, direttore generale di IronPlanet Medio Oriente: “Abbiamo sempre avuto un riscontro positivo nelle vendite in questa regione. La presenza di agenti locali ha quindi consentito di rispondere piĂš rapidamente alle esigenze dei clientiâ€?.
SETTEMBRE Costruzioni 35
ASTE ONLINE
RICCARDO GUERRINI SOUTHERN EUROPE SALES DIRECTOR IRONPLANET
Quali sono le peculiarità principali di IronPlanet? Ci contraddistinguiamo per l’approccio trasparente, sia per i venditori sia per i buyer: prima di ogni asta, mettiamo online, con una preview di minimo due settimane, il rapporto di ispezione delle macchine, un report realistico e approfondito, corredato di circa 150-180 fotografie, e completo persino dell’analisi dell’olio motore e dell’olio idraulico. Per dimostrare la veridicità delle ispezioni, offriamo la garanzia IronClad, garantiamo cioè che i nostri rapporti d’ispezione rappresentano un quadro veritiero della macchina o attrezzatura nello stato effettivo in cui si trova; qualora il cliente dopo l’acqusito dovesse scoprire un difetto non evidenziato nel rapporto, ce ne assumiamo la responsabilità . La stessa trasparenza la attuiamo anche con i venditori, facendo una valutazione delle macchine piÚ realistica possibile e dando loro la massima visibilità sul nostro sito internet. Un’altra peculiarità è rappresentata dai costi contenuti che, giustificati da una struttura snella e dall’assenza di un luogo d’asta fisico, si tramutano in un vantaggio economico per i nostri clienti con commissioni piÚ basse rispetto alle aste tradizionali. Qual è l’andamento attuale di IronPlanet? E quale ruolo riveste il mercato italiano per la vostra società ? IronPlanet è in crescita. PiÚ in generale, in questo periodo, il mercato dell’usato non soffre quanto quello del nuovo: a livello europeo la buona disponibilità di macchine e attrezzature usate è seguita da una richiesta sostenuta.
Aste su misura Il sistema proposto da IronPlanet è flessibile e, oltre alle “tradizionaliâ€? aste online, consente di customizzare le modalitĂ operative a seconda delle specifiche esigenze. Le opportunitĂ offerte sono numerose: si va dal servizio di pre-valutazione alle aste con venditore unico, che può essere un produttore o un concessionario. Un esempio? La vendita online organiz-
Nel futuro immediato, quali sono i vostri obiettivi primari per il mercato europeo? La nostra sfida in Europa è di fare evangelizzazione, fare conoscere cosa facciamo e quali sono le potenzialitĂ delle aste online, vogliamo far capire che non ci sostituiamo ai tradizionali canali di vendita, siamo una possibile alternativa. Vorremmo anche far comprendere che l’asta non è un refugium peccatorum, deve essere considerata semplicemente per quello che è: un mercato trasparente e “chirurgicoâ€? dove le operazioni avvengono in modo asettico. Certo, è vero che il prezzo delle macchine piazzate nel corso di un’asta è di realizzo, quindi ben diverso da quello delle macchine vendute al retail, ma è anche vero che si tratta di importi privi di numerosi costi dai quali non è possibile prescindere nelle transazioni tradizionali. Può indicarci la tipologia di macchina piĂš venduta tramite la piattaforma IronPlanet in Europa? Il nostro core business è rappresentato dalle macchine per le costruzioni e il movimento terra, soprattutto escavatori, dumper, pale gommate e, in generale, tutta la gamma compatta. C’è da precisare che noi diamo la stessa visibilitĂ a qualsiasi tipologia di articolo, che sia un’attrezzatura o un mezzo da 300 quintali. Stiamo crescendo anche negli altri comparti, in primis nel settore agricolo e nel sollevamento, quest’ultimo in incremento grazie alle vendite di sollevatori telescopici. Comunque, anche se il dna di IronPlanet è legato alle MMT, l’esperienza americana insegna che il mercato delle aste online è in costante evoluzione: negli Stati Uniti siamo arrivati a proporre anche automobili, moto, barche, camper, roulotte, ecc...
zata a maggio per Ceer Res Omnia, tra i piÚ importanti centri emiliani specializzati in noleggio e vendita di gru edili, macchine movimento terra e sollevatori telescopici: durante l’open house della società sono stati presentati e testati i prodotti offerti poi all’asta sul web. Nel complesso sono stati venduti oltre 150 articoli, tra gru a torre, fuoristrada e automontanti, generatori, demolitori idraulici, mini, pale, telescopici ed escavatori.
DVVLFXUDWLYD ,URQ&ODG FKH JDUDQWLVFH OD SUHVD YLVLRQH GHOOÂśDUWLFROR GD SDUWH GHJOL LVSHWWRUL H SHUWDQWR OD FHUWH]]D FKH FLz FKH VL YHGH QHO UDSSRUWR
36 Costruzioni SETTEMBRE
L’Italia per IronPlanet è un mercato importante, tra i primi cinque Paesi in Europa, sia come sorgente di macchine usate, sia come bacino di potenziali nuovi clienti.
FRUULVSRQGH D FLz FKH VL ULFHYHUj DOOÂśDWWR GHOOD FRQVHJQD GHL PH]]L 4XDORUD OÂśDFTXLUHQWH GRYHVVH QRWDUH GLVFUHSDQ]H WUD OR VWDWR GHJOL DUWLFROL
ULFHYXWL H TXDQWR GHVFULWWR QHO UHSRUW KD D GLVSRVL]LRQH XQ JLRUQR ODYRUDWLYR GRSR LO ULFHYLPHQWR GHOOH PDFFKLQH SHU FRPXQLFDUH HYHQWXDOL UHFODPL 6L ULFRUGD WUD OÂśDOWUR FKH OH PDFFKLQH VL SRVVRQR YLVLRQDUH RQOLQH JLj QHOOH VHWWLPDQH SUHFHGHQWL DOOÂśDVWD H VH QHOOD GDWD SUHILVVDWD QRQ FL VL SRWHVVH FRQQHWWHUH DO VLWR VL SXz SUHVHQWDUH XQD 3ULRULW\%LG XQÂśRIIHUWD SULRULWDULD DOOÂśDSHUWXUD GHOOÂśDVWD
I LUBRIFICANTI RACCOMANDATI DA CASE
l’eccellenza dello stile italiano
Cina in crescita ďŹ no al 2015 ondato nel 1989 dal Ministero delle Macchine della Cina, il Salone Internazionale delle Costruzioni, Macchine e Seminario di Pechino, noto oggi come , è una tra le fiere, di macchine per l’edilizia e le costruzioni, piĂš importanti del continente asiatico. L’edizione 2009 della biennale si è sviluppata su un’area di oltre 150.000 metri quadrati. Secondo l’ultimo studio sul ‘Trend sviluppo industriale del settore Construction Equipment’, condotto dalla Research Off Highway di Londra, oggi la Cina consuma e produce il 50% della domanda mondiale di macchine movimento terra. Secondo lo stesso studio - ha spiegato l’organizzazione del Bices durante la conferenza stampa di presentazione di Bices 2011 - il mercato
F
Il Bices 2011 in pillole s Quando OTTOBRE s Dove *IUHUA )NTERNATIONAL %XHIBITION #ENTER 0ECHINO s Organizzazione #INA #ONSTRUCTION -ACHINERY !SSOCIATION ##-! #INA #ONSTRUCTION -ACHINERY #O ,TD #.#-# ##0)4 -ACCHINE 3UB CONSIGLIO s Numero espositori s Superficie espositiva M s Area demo M
Da oltre 20 anni produciamo benne e attrezzature per il movimento terra, distribuiti in tutto il mondo. La nostra tecnologia nasce dalla continua ricerca e dall’esperienza maturata ogni giorno al ďŹ anco dei nostri clienti. Per questo motivo, crediamo nel nostro lavoro e nell’innovazione.
Via Savio, 29/31 - 47027 Sarsina (FC) - Tel. 0547 698020 - Fax 0547 698021 www.canginibenne.com
cinese arriverà a richiedere fino a 52% delle macchine movimento terra prodotte nel mondo nel 2015; anno in cui si conclude il 12° piano quinquennale economico della Cina. In base ai dati raccolti dalla Cina Construction Machinery Association (CCMA), per alcune linee di prodotto come gli escavatori cingolati, le pale gommate e le autogrÚ, la Cina nel 2010 ha assorbito oltre il 60% sia della produzione globale sia della vendita. Il CCMA prevede inoltre che le vendite di macchine movimento terra nel mercato cinese nel 2011 aumenteranno di circa il 17% rispetto alle vendite del 2010. Inoltre, sempre secondo il CCMA, da oggi al 2015 il mercato cinese continuerà a crescere del 10% annuo. La fiera biennale Bices si pone come obiettivo di contribuire allo sviluppo del settore delle costruzioni in Cina e di favorire l’incontro tra le realtà locali e i gruppi industriali internazionali. Per il Bices 2011 sono previsti oltre 1.000 espositori distribuiti su una superficie di 200.000 metri quadrati.
651
settembre 2011
D65EX-16 Apripista CapacitĂ lama Sigma 5,6 m3 Peso operativo 21,58 ton Potenza netta 153 kW
DI
40 Costruzioni SETTEMBRE
CLAUDIO MARINI
WALKAROUNDMACCHINE di
SETTEMBRE Costruzioni 41
KOMATSU D65EX-16
LA CERTEZZA CHE È AFFIDABILE
42 Costruzioni SETTEMBRE
WALKAROUNDMACCHINE di
SETTEMBRE Costruzioni 43
KOMATSU D65EX-16
I PLUS DI COSTRUZIONI 1
Carro “lungo e basso” per facilitare il livellamento, aumentare la stabilità su pendio ed il comfort di guida
3
Sterzo differenziale idrostatico per non perdere trazione in curva, aumentando produttività e comfort di guida
2
Catenaria lubrificata Plus (boccole rotanti) di Serie, con rulli a doppia flangia di grande diametro per ridurre i costi dal 30% al 70%, e tendicingolo “ammortizzata”
4
Comandi attrezzo “precisi”, proporzionali alla corsa delle leve ed indipendenti dal carico (distributore a “centro chiuso” compensato in pressione)
Comando di sterzo elettro-proporzionale e comando di direzione e velocità elettrico (precisione senza sforzo) Pompe Load sensing per assorbire potenza solo se necessario favorendo la spinta ai cingoli Due modalità di lavoro: Power ed Economy
PARTICOLARITÀ 8
Lama Sigmadozer® per aumentare la produziono sino al 15%
9
Convertitore di coppia con Lock-up “automatico” per ridurre i consumi di combustibile fino al 10%
7
10 Cambio marcia “automatico” con preimpostazione delle velocità in avanti-indietro 12 11 Sensore elettronico che modifica il regime di cambio marcia in relazione alla inclinazione longitudinale della macchina 12 Indicazione sul Monitor del Pitch e del carico sulla lama o ripper
11 9
8
44 Costruzioni SETTEMBRE
WALKAROUNDMACCHINE di Ventilatore idrostatico, termoregolato elettronicamente e reversibile (minor rumore, minor consumo combustibile, rapido raggiungimento della temperatura ottimale e pulizia automatica dei radiatori)
a distanza della macchina e la miglior gestione della flotta
Consolle laterali registrabili avanti-indietro ed in altezza, con leve di sicurezza ergonomiche
Costruzione “modulare”, per intervenire sui singoli componenti (senza perdite d’olio e senza intervenire sui componenti adiacenti)
Grande Monitor a colori a cristalli liquidi TFT (ottima visibilità con ampia angolazione e regolazione automatica della luminosità)
Miglior visibilità sulla lama dalla cabina sospesa su supporti oleo-viscosi (minori vibrazioni), con sedile a sospensione pneumatica di serie, ruotabile di 15° per il rippaggio o in posizione diritta per lo sbancamento.
Componentistica totalmente Komatsu per maggior controllo di qualità e compatibilità funzionale
Bassa rumorosità 78 dB(A) interna Sistema di livellamento Laser o GPS automatico Komatsu Topcon (a richiesta) per aumentare la produttività 5
Localizzatore satellitare Komtrax per il monitoraggio
6
Batterie d’eccezionale amperaggio (2 x 200 Ah)
7
Fine corsa ammortizzati sui cilindri idraulici (durata e minori sollecitazioni) 5
4 10
6
2 3
1
Consumo combustibile - 25% SETTEMBRE Costruzioni 45
KOMATSU D65EX-16
LAMA SIGMADOZER® Cumulo creato dalla lama Sigmadozer®
Cumulo creato da una lama Semi-U Il profilo “brevettato” della lama Sigmadozer® ricorda quello a “V” delle benne da roccia (per favorire la penetrazione nel materiale), mentre gli angolari tradizionali della lama Semi-U trattengono il materiale sui lati. Tale profilo consente l’aumento del coefficiente di riempimento della lama
Miglior penetrazione nel banco Maggior volume di materiale spinto Riduzione del consumo di combustibile Minor pattinamento dei cingoli Pitch di Serie
46 Costruzioni SETTEMBRE
WALKAROUNDMACCHINE di Produzione +15% (rispetto alla lama Semi-U)
Aumento eccezionale del Tilt + 100% (da 435 mm a 870 mm)
870 mm
SETTEMBRE Costruzioni 47
KOMATSU D65EX-16
CONVERTITORE DI COPPIA CON LOCK-UP AUTOMATICO Consumo di combustibile -10% Funzionamento del convertitore di coppia tradizionale: come dice la parola, il convertitore aumenta la coppia, riducendo il numero di giri dell’albero di uscita (Potenza= Coppia x Giri motore). Il convertitore è costituito da tre parti: la girante “pompa” mossa dal motore, la girante “turbina” collegata al cambio (mossa dall’olio spinto su di lei dalla “pompa”) e dallo “statore” (fisso) che reindirizza alla “pompa” l’olio uscito dalla “turbina”, ottimizzandone la direzione per ridurre la potenza
dissipata. Questi tre componenti, immersi nell’olio dell’involucro stagno del convertitore che li contiene, costituiscono un “giunto idrocinetico” o convertitore di coppia. Per aumentare la coppia, il convertitore sfrutta la differenza di diametro tra il punto in cui l’olio esce dalla “pompa” ed il punto in cui esce dalla “turbina”, ma questo flusso d’olio genera perdite di carico e dissipa potenza, che scalda l’olio. Il diametro del convertitore dà una indicazione del rapporto di conversione allo stallo.
“Turbina” “Statore” “Pompa”
Motore
Funzionamento del Lock-up. Scavando nel banco la “pompa”, gira veloce, mentre la “turbina” è quasi ferma. “Frizione” Quando invece la macchina si muove più velocemente, perché il cari- del Lock-up co è diminuito, le due giranti girano con poca differenza di velocità. A questo punto, per evitare perdite di giri tra motore e trasmissione, s’innesta la frizione del Lock-up, che fa girare le due giranti assieme, come fossero un pezzo unico, senza dissipare potenza. In pratica, viene eliminato il convertitore di coppia ed il motore è collegato da una semplice frizione al cambio. In questa fase, non vi sono perdite di potenza dovute alla circolazione dell’olio nel convertitore, il quale si raffredda e la trasmissione di potenza raggiunge il rendimento massimo consentito
Funzionamento “automatico” senza Lock-up (con convertitore)
Spinta
Convertitore
Motore
Cambio
48 Costruzioni SETTEMBRE
Nella fase di scavo (sbancamento o rippaggio impegnativi) si usa automaticamente il convertitore (circa il 15% del ciclo di sbancamento)
Scavo
Cambio
WALKAROUNDMACCHINE di Funzionamento “automatico” con Lock-up (senza convertitore)
Livellamento o lavori meno impegnativi
Convertitore Motore
Nella fase di semplice spinta del materiale o di livellamento o in genere nel lavoro meno impegnativo viene automaticamente escluso il convertitore e la potenza va direttamente al cambio senza perdite di carico (circa il 70% dell’impiego di un Apripista)
Cambio
CAMBIO MARCIA “AUTOMATICO” O MANUALE Più produttività, meno stress Oltre il cambio marcia manuale (lavoro impegnativo e disomogeneo) è possibile attivare il cambio automatico (lavoro medio ed omogeneo) per una guida agevolata e più produttiva
Se la macchina va in salita il cambio marcia è ritardato, se va in discesa è anticipato, per consumare meno e facilitare la guida aumentando la produttività
Esclusivo sensore di livello longitudinale interagente con il cambio automatico Preselezione di varie combinazioni di marce nell’inversione del moto
SETTEMBRE Costruzioni 49
KOMATSU D65EX-16
CARRO PLUS DI SERIE Raddoppio della durata del carro e riduzione dei costi dal 30% al 70% Nuove guide cingoli che O-ring di tenuta Boccole interagiscono con le maglie Boccola rotante rotanti per della catenaria (non con i perni) Boccola ridurre usura rotante e rumorosità Boccole
Boccola convenzionale Boccola rotante
Seager di bloccaggio assiale per una facile estrazione del perno senza pressa idraulica (manutenzione sul campo)
Passo maglia 203 mm
Rulli sospesi di maggior diametro (da 185 mm a 200 mm) Nuove guide cingoli
Nuove “gole” di spurgo per evitare d’impaccare detriti tra le boccole della catenaria e i denti della ruota motrice (durata) Rulli portanti di maggior diametro (da 240 mm a 250 mm) e profondi trattamenti termici
Maggior altezza della flangia (da 15 a 20 mm)
50 Costruzioni SETTEMBRE
Rulli a doppia flangia per guidare meglio il cingolo
WALKAROUNDMACCHINE di Tendicingolo autoregistrante su molle verticali
Tendicingolo in fusione
Catenaria silenziosa lubrificata Maggior profondità dei trattamenti termici indurenti e nuovo serbatoio dell’olio di lubrificazione Altezza della maglia aumentata a 137 mm (+5 mm)
Imbullonatura suole in “linea” (non a trapezio)
Maglia maestra
KOMATSU D65EX-16
I CARRO “LUNGO” E “BASSO” Stabilità anche su pendio, facile livellamento, guida confortevole
Due cilindri sono meglio di uno per “spingere” sui lati della lama
2, 97 m
I COMPONENTISTICA “TUTTA” KOMATSU Garanzia di qualità ed ottimo accoppiamento dei componenti Cilindri e pompe idrauliche Komatsu
Convertitore, cambio e riduttori finali Komatsu
Motore Diesel Komatsu Componentistica elettronica fabbricata da Komatsu a sinistra monitor e controllo elettronico motore e trasmissione. Sotto Komtrax satellitare e comandi automatizzati della lama con sistema Topcon
52 Costruzioni settembre 2011
WALKAROUNDMACCHINE di I STERZO DIFFERENZIALE IDROSTATICO Produttività in curva, su pendio e guida confortevole Funzionamento dello sterzo differenziale idrostatico: come dice la parola, il sistema crea una differenza di velocità tra le ruote motrici attraverso un motore idraulico. Le ruote motrici vengono azionate alla stessa velocità dalla trasmissione, tramite il rinvio a 90° del pignone/corona, il quale, tramite l’asse principale, aziona i portatreni delle riduzioni planetarie. Un riduttore planetario è costituito da quattro parti: la corona da cui esce il moto verso le ruote motrici, il solare al centro (fisso nel moto rettilineo quando il motore idraulico è fer-
mo) e i tre satelliti rotanti, tenuti assieme dal portatreno (da cui entra il moto attraverso l’asse principale). Attraverso il motore idraulico, il solare, anziché stare fisso (nel moto rettilineo) ruota, in un senso quello della ruota sinistra ed in senso opposto quello della ruota destra (la rotazione opposta dei solari s’ottiene con un ingranaggio aggiuntivo tra motore e solare per uno di essi) per ottenere una differente velocità tra i cingoli e, quindi, la sterzata progressiva e proporzionale alla velocità di rotazione del motore idraulico
Ingranaggio tra motore idraulico e solare Asse principale Pignone/Corona Satellite Corona
Portatreno
Pompa Load Sensing per attrezzo e sterzo Distributore a cassetti Motore idrostatico per la sterzatura differenziale
settembre 2011 Costruzioni 53
KOMATSU D65EX-16
COME CONSUMARE MENO COMBUSTIBILE Selezione “Modi” di lavoro Power ed Economy (-10 %) Pompa Load sensing abbinata ad un preciso distributore a centro chiuso, per una maggior “spinta” ai cingoli La potenza non sciupata idraulicamente viene utilizzata per una maggior spinta o velocità nel ritorno (l’idraulico non assorbe potenza quando l’attrezzo è fermo e/o non si sterza)
Pompa Load sensing
Regolazione pompa al minimo con manipolatori in neutro
Ventilatore idrostatico, termoregolato a controllo elettronico e reversibile Riduce rumore, consumo combustibile e favorisce il rapido raggiungimento della temperatura ottimale Il ventilatore “aspira” l’aria dal vano motore (semisigillato da cofani e piastre inferiori) attraverso i radiatori, evitando la necessità della griglia antisabbia, tipica dei sistemi aspiranti “anteriori”. Inoltre, il flusso d’aria “laminare” aumenta l’efficacia dei radiatori (rispetto ai vortici creati dai sistemi “soffianti” sui radiatori). Il ventilatore “reversibile” semplifica sensibilmente la pulizia dei radiatori
Valvola di discesa rapida della lama Evita depressioni nei fondelli dei cilindri (cavitazioni, aspirazioni di aria/impurità, durata guarnizioni), accelera il ciclo di lavoro e non richiede olio alla pompa
54 Costruzioni SETTEMBRE
Regolazione pompa a massima portata
WALKAROUNDMACCHINE di 4 valvole per cilindro migliorano la coppia a basso regime e la combustione (riduzione consumi)
Il motore “respira” meglio a basso regime, perchè entra più aria in minor tempo e si brucia meglio il combustibile
Potenza 153 kW Motore con iniezione Common rail ad alta pressione e senza EGR L’iniezione Common rail ha il vantaggio, rispetto ai sistemi con Unit pump ad azionamento meccanico delle pompanti, di disporre di un’alta pressione d’iniezione anche a basso regime ed in qualunque posizione dell’albero motore (il condotto “comune” è sempre ad “alta” pressione). Si ottiene così un’eccellente nebulizzazione ed una fasatura ottimale. L’assenza di EGR mantiene elevata la temperatura di picco, favorendo il rendimento del motore. Inoltre, si evitano inaffidabilità dovute ad eventuale presenza eccessiva di zolfo nel combustibile, oltre la possibilità di rivendere la macchina in paesi emergenti (ove i combustibili sono meno raffinati) SETTEMBRE Costruzioni 55
KOMATSU D65EX-16
MANUTENZIONE AGEVOLE ED IN SICUREZZA 3
3
2 4
1
1
Nuove batterie di eccezionale Amperaggio (2 x 200 Ah) facilmente accessibili per connessioni d’emergenza
2
Stacca batterie per evitare dispersioni elettriche durante i fermi prolungati
5
3
4
Filtro aria cabina sdoppiato, facilmente accessibile dall’esterno (e dall’interno per il ricircolo) Filtro a capsula per l’olio della trasmissione
5
Tenditore cinghia automatico (cinghia Polyvee per un’ottima trazione e lunga durata
6 Livello olio della trasmissione
7 6
8
7
Filtro estraibile sul bocchettone per il rifornimento di gasolio
8
Scatola fusibili ben accessibile e protetta da una guarnizione che la rende stagna
9 Box per la pompa del grasso e l’estintore 10 Rubinetti di scarico gasolio e intercettazione del circuito di alimentazione (sostituzione dei filtri senza scaricare i condotti) 11 Filtro separatore acqua/gasolio con sensore d’impurità e spia sul monitor in cabina
9 9
56 Costruzioni SETTEMBRE
11 10
WALKAROUNDMACCHINE di
La “modularità” dei componenti consente interventi su singole parti, senza perdite d’olio e riducendo l’onere dello smontaggio
Il monitor ricorda gli intervalli manutentivi
Diagnostica agevolata anche dal Komtrax satellitare (di Serie)
Ventilatore reversibile per una rapida pulizia dei radiatori
SETTEMBRE Costruzioni 57
KOMATSU D65EX-16
12
6 4 11 1 5 Preselezione delle marce avanti-indietro
4
3
COMFORT E GUIDA SILENZIOSA... Migliore visibilità sulla lama Nuovo Monitor
7
58 Costruzioni SETTEMBRE
1
Comando cambio/sterzo elettro-proporzionale con 11 preselezioni di marcia avanti e indietro
2
Preciso comando lama proporzionale, indipendente dal carico, grazie ad un distributore a “centro chiuso” compensato in pressione
3
Acceleratore potenziometrico
Nuovo Monitor a cristalli liquidi TFT con luminosità autoregolante
Selezione dell’indicatore centrale analogico
10
2
Indicazione del carico sulla lama o sul ripper
9 8 Indicazione dell’inclinazione longitudinale della macchina
4
Poggiapiedi
9
Comando ripper
5
Deceleratore
10
6
Ottima visibilità sul tagliente lama
11
7
Accumulatore per consentire movimenti dell’attrezzo, favoriti dalla gravità, con motore spento
8
Cintura di sicurezza autoavvolgente
Pulsante per comando alternativo Pitch Pulsanti per aumento marcia o scalamento marcia Climatizzatore automatico che si autoregola sulla temperatura impostata (non una semplice aria condizionata da regolare)
12
Indicazione di un’anomalia di funzionamento
Monitor utilizzabile per la videocamera posteriore
KOMATSU D65EX-16
Cabina su supporti oleo-viscosi per ridurre le vibrazioni
Bracciolo registrabile in altezza
Sospensione “pneumatica� del sedile
Comoda leva di sicurezza azionabile senza staccare la schiena dal sedile
Silenziosa
Cosolle registrabile avanti-indietro
Sedile “diritto”
per sbancare o “ruotato” di 15° per rippare
Vano refrigerato
KOMATSU D65EX-16
Cerniere “inclinate� per agevolare la chiusura porta
DETTAGLI DI QUALITĂ€ per l’afďŹ dabilitĂ ,
per il valore dell’usato e la sicurezza Solido “blocco� porta aperta
Maniglie numerose, scalini autopulenti e piattaforme antisdruciolo
Montaggio elastico dei radiatori per consentire dilatazioni ed evitare cricche indotte da vibrazione
Grande cura nei layout elettrici, dei circuiti idraulici, nella loro protezione e solido supporto
Bulloni “incassati� per evitare usure
Portazappa (per pulire i carrelli)
Ottimo fissaggio dei setti e dei pannelli fonoassorbenti Battute elastiche per cofani e portelli
Fine corsa idraulici sui cilindri per evitare picchi di pressione, urti sui fondelli e vibrazioni in cabina
WWW KOMATSU IT
Si ringrazia l’Ing Paolo Danieli (Product Specialist Komatsu Italia) per la collaborazione nella redazione dell’articolo
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66 72 78 84
Escavatori Cingolati Al lavoro in Abruzzo il primo esemplare italiano dell’eco-friendly E305C
Caricatori Gommati Tre nuovi modelli nella gamma Compact Skyline firmata Palazzani
Posa palancole Nel cremonese uno Zaxis 350 LCN customizzato per posare palancole
Dealer
IN QUESTO NUMERO...
settembre 2011
Record di visitatori e concorrenti alla tappa siciliana del Rodeo Case
MACCHINE OMPONENTI C
ESCAVATORI C INGOLATI
ATTENTO
all’ambiente
L’ESCAVATORE E305C HA UN MOTORE STAGE IIIB CHE ABBATTE LE EMISSIONI CON L’SCR, CONSUMA FINO AL 10% MENO DELLA GENERAZIONE B, VUOLE UN PIENO DI UREA OGNI 5 DI GASOLIO DI
MATTHIEU COLOMBO
NEW HOLLAND E305C LC Peso operativo Capacità sollevamento Potenza netta Motore Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità pistone Valvole per cilindro Iniezione Post trattamento gas scarico Profondità scavo Distanza scavo a terra Altezza di carico Forza di strappo Forza di penetrazione Serbatoio gasolio Serbatoio urea Serbatoio olio idraulico
29,9 ton 10,9 ton 154 kW FPT Industial F4HFE613P 6,7 l 6 104 x 132 2.000 giri/min 8,8 m/s 4 Common Rail SCR 6,5 m 9,89 m 6,94 m 21050 daN 17965 daN 460 l 88 l 280 l
www.newholland.com
66 Costruzioni SETTEMBRE
C
ercando il primo esemplare italiano dell’escavatore New Hollland E305C da 300 quintali venduto, abbiamo trovato un’intera flotta di escavatori gialli impegnati nella posa delle tubazioni di un metanodotto lungo la dorsale adriatica tra Cellino e Teramo, a cavallo tra l’Abruzzo e le Marche. Degli otto escavatori al lavoro, ben tre erano E305C con motore omologato Stage IIIB(Tier 4 Interim) venduti dalla concessionaria MC di San Giovanni Teatino (CH). Letteralmente spettacolare, è la tecnica di posa adottata dall’impresa specializzata Alma C.I.S. che vede gli otto escavatori, coordinati da altrettanti uomini a terra, procedere sincronizzati nella posa in trincea di 300 metri di tubazione. La committente dell’opera è la Società Gasdotti Italia di Frosinone, ovvero il secondo gestore del
trasporto gas lungo la Penisola con una rete di 1.300 chilometri e oltre 350 utenze servite. Il lavoro commissionato alla Alma C.I.S., è la realizzazione del primo lotto da 15 chilometri del gasdotto da 90 chilometri che unirà Cellino, Teramo e San Marco. Il nuovo metanodotto, che sarà interconnesso con quelli della Snam Rete Gas, è realizzato saldando a terra, tra loro, segmenti di tubazione da 12 metri di lunghezza (diametro 50 cm) e 1.200 chili di peso. Per l’impresa, la sfida piÚ grande è il rispetto dei tempi di cantiere, e l’affidabilità degli escavatori New Holland è elemento fondamentale.
Lavorare “pulitoâ€? con lo Stage IIIB. Per la commitente SGI è un valore aggiunto 7)/4,47,3+61147+61157 6/467#7+6'1476.-5&503/47 6 7 31152+ .3237.05047)/6.62050474275206)/4,575..31*05751137.-3/.3 5,306/ 7 70/67 #7&4.04751715&3/37427 !/*((3%7.323%7427 05145% 47)/4,476.6,)15/47&62+*04767167)/4,67 6 7 31152+7-327,3$ 03/67 05'67 7427*27-52046/6 7 5723.0/57/6+5(43267 57'4 .6204037 '4/5/6 7+4&6/.47,303/47 05'67 %7,57 *6.057 7157)/4$
,573--5.43267- 675!!45,375&*037)6/7/5--3'146/6706.04,3$ 2452(67+4/60067.*7-3,67.3237)6/-6)4067167,5-- 4267+472*3$ &57'626/5(4326%7+57*273)6/503/6%7*2"4,)/6.5767.3)/500*0$ 037*257-3,,4006206 7 53137 16..43%7 +7+61157 %7 57.)46'503
"3,313'5(432675,!46205167+61167,5-- 4267.5/ 7*237+64 2*3&47)5/5,60/47-327-*47.616(4326/6,371674,)/6.6
SETTEMBRE Costruzioni 67
ESCAVATORI C INGOLATI
Camillo di Giovanni
PULITO SENZA DPF Per abbattere le emissioni e omologare gli escavatori New Holland Kobelco della Serie C alle normative Stage IIIB/Tier IV Interim, i progettisti hanno scelto di adottare una tecnologia già collaudata sui veicoli industriali e conosciuta da FPT Industrial, costruttore di motori del Gruppo Fiat Industrial. Questo ha permesso di non stravolgere l’architettura della macchina (non è stato necessario, per esempio, trovare posto a filtro antiparticolato o superfici radianti maggiorate) e di perfezionare l’evoluzione da Serie B a Serie C trovando un posto per il serbatoio urea e uno per il modulo SCR (riduzione catalitica selettiva), lavorando sull’idraulica e migliorando la cabina già ROPS FOPS. Lo stesso è stato fatto per l’E265C.
Operatore impresa Alma C.I.S.
Rispetto all’E305B, il nuovo E305C è più confortevole, silenzioso, preciso nei comandi e, a pari condizioni operative, consuma davvero il 10% in meno! Il serbatoio dell’urea lo rabbocchiamo, per sicurezza, ogni quattro pieni di gasolio, ma l’autonomia è superiore. Mi piace molto il sistema Heavy lift, il nuovo monitor a colori che permette di tenere sotto controllo tutta la macchina e trovo molto utile che al suo interno sia sempre presente l’immagine trasmessa dalla videocamera posteriore.
Al motore di famiglia (FPT) bastano l’SCR e l’urea per lo Stage IIIB Dall’esterno il posteriore della macchina non cambia e si capisce subito che i progettisti non hanno dovuto fare nuove prese d’aria. Anche alzando il cofano motore, a prima vista tutto sembra come prima, come sul modello B. La disposizione del blocco è sempre trasversale, le masse radianti non hanno cambiato posto... ma a ben vedere non c’è più l’EGR (è stato
eliminato il ricircolo dei gas di scarico) e compare un modulo SCR in cui viene iniettata l’urea (nota con il nome commerciale AdBlue) che a contatto con i gas di scarico reagisce chimicamente e trasforma gli NOx (ossidi di azoto) in azoto e acqua e rende superfluo l’utilizzo di un filtro antiparticolato. Questo permette di avere una combustione e un rendimento termodinamico ottimale, quindi di ridurre i consumi di carburante. Lo svantaggio? Ogni cinque pieni di carburante si deve rabboccare anche il serbatoio dell’urea da 88 litri.
MACCHINE&COMPONENTI PONTE DI COMANDO L’E305C monta la cabina EVO che è piĂš spaziosa e caratterizzata da una struttura perimetrale rinforzata per rispondere alla nuova Direttiva Macchine, quindi agli standard ROPS (Roll Over) e FOPS (Falling Object). Una struttura piĂš pesante, ma fissata alla torretta con nuovi supporti ammortizzati che diminuiscono le vibrazioni dal 30 al 50% rispetto all’E305B. Ăˆ stato abbassato anche il livello acustico in cabina, ora di soli 71 dBA. Il nuovo monitor a colori (immagine fissa della videocamera posteriore) permette anche di scegliere tre modalitĂ operative: oltre alle note S e H si aggiunge la modalitĂ ECO.
Griglia “FOPS Level II� di serie
PiĂš forza di sollevamento *11" #7 7 +47 .6/467 417 .4.06,5 65& 714 07- 6%70/5,4067157'6.043$ 26761600/324-57+611"4,)4520374+/5*$ 14-3%7)6/,60067+475*,6205/67157-5$ )5-40 7+47.3116&5,62037+617 /4.)6003751137.052+5/+767427-32$ 06,)3/526575*,62057157.62.4!414$ 0 72617-320/31137,3&4,62047!/5--43 7
Idraulica e filtri accessibili.
Da sinistra: i serbatoi urea, gasolio e olio idraulico.
La toolbox è davanti al serbatoio urea.
ESCAVATORI C INGOLATI
Paolo Alessio
Elicio Romandini
Amministratore delegato SIG
Direttore impresa Alma C.I.S.
Abbiamo un programma di realizzazione molto ambizioso e stiamo procedendo molto bene, dato che siamo vicini al 50% dell’opera dopo soli tre mesi scarsi di lavoro. Prevediamo di terminare e attivare l’intera tratta del metanodotto Cellino-Teramo entro fine anno. Questo ci permette di rispettare i programmi e dimostrare una buona capacità realizzativa, anche grazie al lavoro di Alma C.I.S. e delle macchine New Holland. Avere in cantiere degli escavatori con emissioni allo scarico contenute è un elemento in piÚ per trasmettere alle amministrazioni la nostra cultura di attenzione al territorio.
La nostra impresa è da anni specializzata nella costruzione di impianti speciali: termici, di cogenerazione, depurazione, elettrici, ma soprattutto nella costruzione di reti per il trasporto di metano e fluidi anche stand alone. Il nostro parco macchine conta diversi modelli New Holland. I tre nuovi E305C li abbiamo scelti espressamente per rispondere alle esigenze della committente SGI e garantire produttività elevata nei tempi prestabiliti.
New Holland è uno dei primi costruttori a lanciare sul mercato italiano modelli con motorizzazioni Stage IIIB. In un momento in cui il mercato delle macchine movimento terra è ancora sottotono, questo è un segnale forte, positivo, sia per noi concessionari sia per i clienti finali. Dimostra che l’azienda ha investito e crede in ricerca, sviluppo e tecnologie.
Ercole Caporale
Marcella Caporale
Amministratore delegato MC
Responsabile commerciale MC
Movimento terra da sempre, macchine agricole da 15 anni 57 #7+47 527 43&52247 6504237 # 7 -32-6..4325/457)6/71" !/*((3767417 314.6 -327 4145167+517" 7+470*0057157'5,,5 6 7 31152+7#32.0/*-04327 67 +6116 ,5-- 42675'/4-3167+617 /*))37# *2037+47/4 6/4,620375!/*((6.67.427+51 Sede MC di San Giovanni Teatino
.6-32+37+3)3'*6//5%7)6/7417.6003/6 +61167,5-- 426767500/6((50*/67+57-3$ .0/*(4326%71"5(462+57 7.05057 32+5057+5 /0*/37 5/42*--476+7 7+4&6205057 # 5/472*--4%7#5)3/516 7-32771"42'/6..3 427 .3-460 7 +611"5113/57 /6.)32.5!416
-3,,6/-45167 /-3167#5)3/516 7 ..3 261157,524-57+611"3/'524((5(43267.323 417.6/&4(437+"5..4.062(5706,)6.04&3%741 ,5'5((4237/4-5,!47-327)5/047.03--5$ 067)6/7 76*/37-4/-57671572*3&5 '626/5(43267+647#5)3/516
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ANTONIO FARGAS
N
el 1954 Palazzani ha prodotto le prime macchine movimento terra, i primi caricatori gommati. Al tempo, la gamma si chiamava “Serie Storm”, aveva le quattro ruote motrici e montava motori con potenza fino a 158 kilowatt. Da allora l’azienda bresciana ha continuato a sviluppare prodotti per soddisfare le esigenze prima del mercato nazionale, poi di quello internazionale. A partire dal 1980, quando la Palazzani Industrie è diventata una società per azioni, l’azienda ha diversificato iniziando la produzione di piattaforme aeree; a oggi le sue sono tra le semoventi cingolate più apprezzate al mondo. All’interno dell’azienda vivono quindi due reparti paralleli ma uniti dall’ingegno e dalla passione per le macchine operatrici: macchine movimento terra e piattaforme aeree. Oggi Palazzani è uno dei pochi costruttori italiani di mmt rimasti. Forte di oltre 50 anni d’esperienza e tradizione, la divisione movimento terra ha avviato il rinnovo e l’ampliamento della gamma di caricatori gommati. L’evoluzione della gamma è iniziata nel 2008 con i modelli della serie Skyline (PL185, PL195, PL1105) con pesi operativi compresi tra le 8 e le 12 tonnellate e benne da 1,4 fino a 2,1 metri cubi. Al Samoter sono stati presentati tre nuovi modelli che compongono la nuova gamma Compact Skyline: PL145, PL155 e PL165, tutti disponibili anche in versione XL. COSTRUZIONI ha seguito il modello PL165 XL durante alcuni cicli di lavoro sul piazzale di una cava bresciana.
CARICATORI GOMMATI
UNA DI TRE La pala gommata PL165 è la piĂš grande delle Palazzani Compact Skyline. Analizzandola in parallelo alla concorrenza piĂš blasonata saltano subito all’occhio due dati: il passo di 2,4 metri superiore alla media e una forza di strappo di ben 6.860 daN. Un dato, quest’ultimo, che le permette di guardare i modelli di pari categoria a testa alta. La versione che abbiamo seguito al lavoro era una XL, che si differenzia dalla PL165 standard per la benna piĂš capiente, la zavorra maggiorata e gli pneumatici montati su cerchi da 24 pollici. Tra gli allestimenti opzionali vi sono sette diverse benne e diverse attrezzature idrauliche che esaltano la multifunzionalitĂ della “165â€?. Oltre a questi, segnaliamo l’aria condizionata (macchina giĂ predisposta), il sistema antibeccheggio “Ride controlâ€?, la videocamera posteriore e il sedile pneumatico “Deluxâ€?.
Assali Heavy Duty *+ + *+ $*+&%*# )##)' $(+) %'#&*&)!*+ '#! + ( %'& ! (+"* '%*+*##)( (+*+ $+!* )'+ *%%*%' + (#&'+"(+ (% (&&(+ )+%* ) $ (%(+ $*+ ("'!)& + *##) *+ )+ ($+ +! )"' (&%)+'%*%) + $! (+ ")+*# #*") #'$'+ *%%*%'+ )"+ '#&(%)'%(+ +'#!)""*$&( +(+ *%*$&)#!'$'+"*+&%* )'$( )$&( %*"(+!'$+#)#&( *+* &' "'!!*$&(+ %' '% )'$*"( +#'$'+ ) ($#)'$*&) (%+ *%*$&)%(+"*+ *##) *+* ) * )")& +*$! (+#(+) )( *&)+!'$+ $( * &)!)+%)( )&) + + %($)+#'$'+*+ )#! )+ "&) ")+)$+ * $'+ '")'+* ($&)+# ""(+ *& &%'+% '&(+(+!' *$ *&)+) %* ")!* ($&(+ *+ $*+ ' *+#(% '*##)#&)&*
L’attacco idraulico rapido è a richiesta: unisce praticità a prestazioni.
Cuore giapponese, vano motore curato La PL165 e la PL155 montano il piÚ potente dei motori Yanmar della serie TNV (la PL145 monta lo stesso blocco ma in versione aspirata). Si tratta di un quattro cilindri turbo da 3,3 litri, con quattro valvole per cilindro, battezzato dal costruttore giapponese 4TNV98T-Z e rispondente alle normative Stage IIIA. Alimentato da una pompa rotativa e iniettori tradizionali a controllo elettronico, il motore conta sul ricircolo dei gas di scarico tramite valvola Egr, anche’essa a controllo elettronico. La potenza netta erogata dallo Yanmar è di 62,5 kilowatt a 2.500 giri/minuto, mentre la coppia arriva a un picco di 292 Newton/metro a 1.850 giri/minuto. In tutte e tre le PL il blocco è montato in posizione longitudinale.
74 Costruzioni SETTEMBRE
Sotto da sinistra: punti di controllo accessibili, stacca batterie di serie e cofano posteriore in materiale composito con isolanti imbullonati.
B RACCIO A Z,
CINEMATICA “POLIVALENTE”
“Uno degli obiettivi base del progetto - ci ha spiegato Pietro Mittinelli, responsabile marketing-prodotto e industrializzazione Palazzani - era di migliorare i cinematismi sia nelle geometrie sia nelle forze per incrementare la produttività e ottimizzare l’uso con la benna e le forche”. Il cinematismo a Z delle Compact Skyline è stato quindi disegnato per assicurare: buona altezza di scarico (3,45 m di massima altezza perno-benna), decelerazione progressiva della rotazione benna in fase di scarico per ridurre le sollecitazioni sui bracci, elevata forza di richiamo benna alla massima altezza ed elevate forze di rottura a terra.
TOP DI GAMMA PALAZZANI Palazzani PL165 Capacità benna m3 1,15 Carico rib. art. kg 4.450 Peso ton 6,4 - 7 Potenza kW 62,5 Motore (Marca) mod.Yanmar 4TNV98T-Z Cilindrata l 3,32 Cilindri N° 4 Alesaggio x corsa mm 105 x 127 Regime di taratura rpm 2.500 Velocità del pistone m/s 9,17 Valvole per cilindro N° 4 Distribuzione conv. Iniezione conv. Fasi d’iniezione N° 1 Ricircolo gas di scarico Egr Alimentazione aria turbo Pompe fix Portata (opzionale) l/min 85 (135) Regolazione pompa no Distributore a cassetti conv. Pressione Mpa 22 Trasmissione Hydrostatic Marce N° 2+2 Velocità traslazione km/h 40 Differenziali 2 torque pr post. oscillante Freni oil multi disc Pneumatici 16/70x24 Passo m 2,4 Carreggiata m 1,57 Articolazione ° 40 R. sterzo alla benna m 4,98 Cinematismo benna Z Max alt. perno b. m 3,45 Forza di strappo daN 6860 Larghezza benna m 2,1 Lunghezza max m 5,59 Altezza trasporto m 2,8 Batteria Ah 1 x 105 Serbatoio gasolio l 100
A lato da sinistra: rifornimento gasolio a livello uomo e radiatori in alluminio a masse affiancate.
Il vano tecnico sul lato destro cabina: accessibile il quadro dei fusibili. Dietro al filtro, l’impianto d’aria condizionata.
Il serbatoio dell’olio idraulico è posizionato dietro alla cabina, sopra alle pompe, per evitare fenomeni di cavitazione.
Lo sterzo è a due cilindri. Il design dell’articolazione permette di avere un baricentro basso e una buona luce a terra.
SETTEMBRE Costruzioni 75
CARICATORI GOMMATI
Luciano Sintoni Responsabile commerciale Palazzani per l’Italia
Le nuove pale gommate della linea Compact Skyline sono caratterizzate da un grande equilibrio tra bilanciamento e prestazioni, da un livello di comfort elevato e dalla meccanica accessibile e affidabile. Le PL145, PL155 e PL165 sono macchine ideali per le amministrazioni ed enti pubblici grazie alla grande versatilità e all’impianto idraulico high flow (opzionale) che permette di montare attrezzature varie per: manutenzione del verde, sgombero neve (lame e turbine), movimentazione (inerti, sale), frantumazione, vagliatura, miscelazione o fresatura d’asfalto. Sono macchine che saranno apprezzate anche nell’industriale: vetro, alimentare, riciclaggio, bioenergie...
Laura Gasparini
Alessandro Maffolini
Pietro Mittinelli
Responsabile assistenza Palazzani
Marketing-prodotto e Industializzazione Palazzani
Abbiamo progettato questi tre nuovi modelli puntando a ottenere macchine che si distinguessero per prestazioni, comfort e affidabilità . La concezione base è la medesima: sono caricatori gommati compatti con cinematismo a Z, ma costruiti come i grandi modelli da produzione. La componentistica è di alta qualità : Yanmar, Bosch-Rexroth, Carraro, Casappa, Walvoil... Le nostre sono macchine che non temono il lavoro e sono certo che il mercato le apprezzerà per qualità , versatilità e affidabilità .
La cabina è semplice, funzionale e comoda. Aria condizionata a richiesta 1,*.1'0*/'0,-*/1"-%%0,/1$.++01(.*/.1 -%&0',1 +/).1%-),0)+01(,.((01'0!/)0101'.++#+01/),."*0+.1 /)'+#$.1/+1&/0)- 1'-++."0,0 0+1,.+0/-1'-)1$/(&-(/,/ /10),/ /!*0),/ 1 0++ .(,.*)-1(/1)-,0)-1(# !/,-1/+1&0*0!*. 01.1/+1+#)-,,-1'-) .((/1.1/+1 /).(,*/)-1+0,.*0+. $.(,*-10&*/!/+.1'-),*- .),-1.1+ 0%&/01&-*,/.*01$ 0''.((-10$ 0&.*,#*01 *0 /-)0,01 (-+-1 .,*-1-1,-,0+. 0+.)$-101!-*$-1(/10&&*. 01+ 0!/,0!/+/, 1$/1'0,."-*/01(#&. */-*. 1/+1&0 /%.),-1&/0)- 1+01'-+-))01(,.* -1*."-+0!/+. 1/+1(.$/+.101,*/&+01*."-+0 /-).1 0 */' /.(,01&).#%0,/'- 1'-)1&-*,01%0)/&-+0,-*.1*."-+0!/+.1/),."*0,- 1 0+1&-(,-1$/1"#/$0 +01 /(/!/+/, 1 1!#-)01. 1"*0 /.101#)01+#'.1 .,*0,01).++01&0*,.10),.*/-*.1$.+1,.,,- 1(/1+0 -*01(.) 01%0/1,-*'.*.1/+1'-++- 1 !!/0%-1/)-+,*.10&&*. 0,- 1/+1'*#('-,,-1$/1(,/+.10#,- %-,/ . 1/+1 0)-1&-*,01-"".,,/1$/1!#-).1$/%.)(/-)/1*/'0 0,-1(-,,-10+1(.$/+. 1+.1)#%.*-(. !-'' .,,.1$/10.*0 /-).1.1/+1!*0''/-101&0),-"*0 -1$.++01(&0 -+01,.*"/'*/(,0++-10),.*/-*. ' .10#%.),01+ 0*.01$/1&#+/ /0 1 #/)$/1+01 /(/!/+/, 1/)1'0(-1$/1&/-""/0
PL145 PL155 XL
76 Costruzioni SETTEMBRE
Responsabile commerciale Palazzani per l’Estero
PL165 XL
Sampierana s.p.a. col marchio Eurocomach progetta e produce miniescavatori, skid loaders e terne articolate per tutte le esigenze di cantiere. SAMPIERANA S.p.A. - 47021 S. PIERO IN BAGNO (FC) Italy - Via Leonardo da Vinci, 40 Tel. +39 0543 90.42.11 - Fax +39 0543 91.85.20
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POSA PALANCOLE
SCAI ENGINEERING HA REALIZZATO PER LA CAZZARO DI TREVISO UN POSA PALANCOLE SU BASE HITACHI
ZAXIS 350 LCN DI
MATTHIEU COLOMBO
MACCHINE&COMPONENTI
SOLUZIONE
tailor made a Scai di Bastia Umbra (PG) non ha bisogno di presentazioni, ma al suo interno vive una divisione speciale che è meno nota: la Scai Engineering che progetta macchine “tagliate su misura” delle esigenze dei clienti. L’escavatore Hitachi Zaxis ZX350-3 LCN che vedete in queste pagine, per esempio, è stato completamente modificato dalla divisione dei progettisti Scai per rispondere alle esigenze dell’impresa Cazzaro di Treviso, specializzata nella posa in opera di metanodotti, acquedotti e reti sottoservizi. In sostanza si tratta di una macchina che Cazzaro utilizza
L
con vibroinfissore, come posa palancole. Dell’Hitachi “350” che abbiamo visto al lavoro, quindi, rimane poco del modello di serie. A cambiare sono soprattutto l’attrezzatura-braccio e il sottocarro allargabile idraulicamente. Per seguire la macchina al lavoro, COSTRUZIONI è scesa in campo a Persichello, a Nord di Cremona, dove il 350 di Cazzaro era impegnato nella posa di palancole di consolidamento del terreno, funzionali all’assemblaggio e alla posa in trincea della nuova tratta della Snam Rete Gas da Sergnano (Crema) a Cremona. Dal mese di marzo, quando è stata consegnata la neonata creatura di Scai Engineering, al mese di giugno, l’impresa ha realizzato quasi la metà della tratta, fino a Soncino. Detto in altri termini, il nuovo posa palancole firmato Scai Engineering ha già dimostrato di lavorare al passo con i ritmi che Cazzaro deve tenere per soddisfare la committente.
Scai “reparto corse” Scai Engineering è specializzata nella progettazione di macchine speciali. Diretta dall’ingegnere Ferdinando Marri, è una realtà nata per offrire un servizio di consulenza e sviluppare macchine per applicazioni di nicchia. Tra le creature realizzate sulla base di escavatori Hitachi, citiamo anche quelle per la pulizia canali, la demolizione primaria e secondaria, le applicazioni nel settore del riciclaggio e la movimentazione dei materiali. Nota importante: l’assistenza tecnica di queste “fuoriserie” è sempre garantita da Scai.
POSA PALANCOLE
Il “350� Cazzaro in pillole
StabilitĂ al quadrato ,*. -*-')+*,. *,$)-#+('+.-&.)( .+'.)"))-.$+%"*,# #- ."'-. -%%!+'-. ( + ,')(.),**-.%('."'. *-% %+(.%!,.)(%%-.+. . ,)*+. +.-&),##-.%('.-))*,##-)" *-. . . +$"*-)+.-&. ,*'(. ,''- . , ,.,$$,*, $)- +&, . &)*,.-&&-.#- (**-. ($),*+(*,. -. .%!+ &+.(*+ +'-&,. +)-%!+ . %-+.!-.*,-&+##-)(."'.%-**( -&&-* - +&,.+ *-"&+%- ,'),.+'. (%!+.+$)-')+ ,.&-.&"' !,##-. ,&.%-**(. .&-.$),$$-. ,&. . + $,*+, .(*-.&-.&-* !,##-. -$$-. -. . ,)*+.-. ,)*+.,. +%, ,*$- . -. -%%!+'-.*+,$%,.-.$(&&, - *,.-'%!,. -&-'%(&,. -.(&)*,. . "+')-&+ .*"()-*,.&)(**,))-. '('. + ,')+%!+- (.%!,.+&. + *(+' +$$(*, +'. "')-.-&. *-%%+(. ,$-.%+*%-. . .%('. +' #- .,. ($-*&,. )"))(. "'. +-)(
80 Costruzioni SETTEMBRE
Braccio triplice da 16,5 m con falconcino in punta
Posa palancole alte 14 m
Carro idraulico allargabile da 3 a 4 m
Pinza d’attacco del “vibro� che mantiene la pressione oltre i 30 MPa
Trasporto su strada senza zavorra posteriore (anche con sistema idraulico)
MACCHINE&COMPONENTI IL PESO OPERATIVO SALE DA 350 QUINTALI A 442 La base utilizzata da Scai Engineering per realizzare la macchina di cui la Cazzaro aveva bisogno è un escavatore cingolato Hitachi Zaxis ZX350-3. Il nuovo Hitachi è andato a sostituire un “collaudato” FH330 posapalancole, con braccio modificato per arrivare a una altezza massima di 13 metri, rispetto al quale Cazzaro voleva maggiore stabilità durante la movimentazione e la posa di palancole, ma mantenendo la stessa facilità di trasporto su strada, e un braccio più alto e disegnato per riuscire a posare palancole alte fino a 14 metri senza dover riposizionare la macchina. Con queste in-
dicazioni, Scai ha scelto di mantenere la torretta di serie (motore, impianto idraulico di base e cabina sono invariati) aggiungendo alla cabina una griglia di protezione frontale e una griglia superiore certificata Fops. La squadra di progettisti umbri, capitanata da Ferdinando Marri, ha infatti valutato che l’equilibrio tra prestazioni e sensibilità operativa della macchina di serie sarebbe stata consona alla nuova applicazione: inutile prevedere pompe aggiuntive. Vediamo in queste pagine come sono cambiati carro e attrezzatura.
Vibro raffreddato a parte
16,5 M AL PERNO La sfida più grande nella progettazione del nuovo braccio era quella di mantenere una capacità di sollevamento adatta a soddisfare le esigenze operative della Cazzaro. Scai Engineering ha scelto di “aprire” e irrobustire il boomerang di serie, montare un “dipper” affusolato e montare in testa all’attacco benna un falconcino a supporto del vibroinfissore. Dopo aver osservato la macchina al lavoro e raccolto a testimonianza dell’operatore Sergio De Franceschi, possiamo dire che i progettisti hanno fatto centro. La forza di sollevamento è stata garantita grazie ai doppi martinetti sia tra torretta e primo elemento braccio, sia tra primo e secondo elemento braccio. È bene sottolineare che per il trasporto su carrellone non è necessario smontare l’attrezzatura ma soltanto (per motivi di peso) la zavorra posteriore, che a richiesta può essere idraulica.
Altro punto di forza dovuto alla Scai Engineering è il sistema di monitoraggio e mantenimento della pressione della pinza che sostiene il vibroinfissore (grazie a un sensore, l’idraulica si attiva se la pressione scende al di sotto dei 30 MPa). Il vibroinfissore ICE 625SH è stato invece scelto da Cazzaro che, in base alla sua esperienza, ha fatto realizzare un impianto di raddreddamento dell’olio idraulico supplementare, dedicato al vibroinfissore: una soluzione adottata solitamente per “vibro” di classe operativa superiore. Nella foto qui sotto si vede chiaramente il radiatore posto dietro il vetro posteriore della cabina.
SETTEMBRE Costruzioni 81
POSA PALANCOLE
Alberto Manfredi Area manager Scai per Triveneto, Friuli, Trentino e Mn, Cr, Bs, Bg
Con Adriano Cazzaro, titolare dell’omonima azienda, abbiamo da anni un rapporto di reciproca fiducia e collaborazione. Anche grazie a questo, siamo riusciti a interpretare al meglio le sue esigenze, quelle dei suoi operatori e quindi realizzare un posa palancole “su misura”. La sfida più grande è stata, senza dubbio, quella di riuscire a consegnare la macchina in tempo perché l’azienda potesse iniziare con il 350 questa importante commessa, funzionale agli impianti Snam Rete Gas. Dato che è la stessa Scai a realizzare queste macchine speciali, i clienti possono contare sempre sulla nostra assistenza tecnica in cantiere e sui contratti di manutenzione.
Sergio De Franceschi
Michele Brianese Assistente posa palancole dell’impresa Cazzaro
Operatore dell’impresa Cazzaro
Utilizzo la nuova macchina da soli tre mesi ma la sento “mia”, come non mai. Grazie ad Adriano Cazzaro, ho potuto esprimere la mia opinione sulle esigenze operative di cantiere prima che iniziassero a sviluppare il 350 e Scai ha fatto proprio un bel lavoro! Sono alla Cazzaro da 33 anni. Prima per posare palancole usavo un FH330 che non ci ha mai dato problemi, ma per lavorare sempre più rapidamente - e farlo in sicurezza - era necessario fare un passo avanti. In cantiere, il “350” è molto più veloce del 330 perché riesce a estrarre o infiggere palancole in un solo colpo, senza dovere spostare il carro di un centimero.
Un’esperienza lunga una vita Storicamente, la Cazzaro di Treviso è un’azienda specializzata nella realizzazione di: demolizioni sia civili sia industriali, opere di sbancamento, scavi, fornitura materiali ghiaiosi, spianamenti, sistemazione di terreni. Grazie all’esperienza guadagnata sul campo, negli anni l’azienda si è specializzata nella realizzazione di opere pubbliche come sottofondi stradali, strade, sottopassaggi carrabili e pedonali, reti fognarie, gasdotti, aree verdi, co-
82 Costruzioni SETTEMBRE
struzione di canali, opere di urbanizzazione, posa di condutture e trasporto di materiale da costruzione. La macchina acquistata da Scai è, per esempio, funzionale alla posa di palancole per il consolidamento dei terreni ed è stata scelta per contrarre i tempi di cantiere e tenere testa alla concorrenza, oggi sempre più agguerrita. Segno che la tecnologia e l’esperienza rendono, ancora oggi, una squadra vincente.
DEALER
RODEO
siciliano DI
MATTHIEU COLOMBO
LA COMPETIZIONE TRA OPERATORI, CHE STA FACENDO IL GIRO D’EUROPA, Ăˆ APPRODATA SULL’ISOLA PIĂ™ GRANDE DEL MEDITERRANEO.
LA TAPPA ORGANIZZATA DA ORTES HA BATTUTO OGNI RECORD: 500 VISITATORI E 150 CONCORRENTI
Catania, una tappa da primato per presenze, entusiasmo e ospitalitĂ %)' $( () '%) (##&) () ') &$ ') ( ') (!#' $& (& &") ' %"() & % ("#&)#($$') &#(!!() " %&"'$()'" ( %") % % %' ) $'") '$#() ( ) ($%#&) )!% $' ("#() ( ') &" (!!%&"'$%') $#(!) )$% ($% ("#&)'!!& #&)%")# ##') ')$( %& "() )() ( )! &$#&) '!( ) ')#' ')!% % %'"') ') '##&)$( % !#$'$() ")$( &$ )'!!& #&) %) $(!(" ( ) $#(!)"&") ') '! %'#&
84 Costruzioni SETTEMBRE
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S
iamo stati in Sicilia per seguire la tappa italiana del Rodeo Case, la competizione per operatori di macchine movimento terra che sta facendo il giro d’Europa. Organizzato il 18 e 19 giugno da Ortes, concessionario Case per l’intera regione, il “Rodeo siciliano” è stato un vero e proprio successo perché ha registrato 500 visitatori, 150 concorrenti iscritti e 50 richieste di test macchina. Durante l’evento, trasformatosi in vera e propria festa locale, gli operatori hanno avuto modo di provare l’escavatore Case CX250C e la pala gommata 921F (entrambe con motori Stege IIIB/Tier IV Interim) nel campo prove da 7.000 metri quadrati allestito da
Ortes alle spalle della sede di Catania. L’attenzione degli ospiti è stata carpita anche dalle dimostrazioni “acrobatiche” con macchine Case, eseguite dall'operatore ufficiale Otmar Hehle che segue ognuna delle tappe europee del Rodeo con il nuovo motorhome. Valore aggiunto esclusivo della tappa è stato lo spettacolo del gruppo Etna Country Style formato da cow-boys e ballerine di line-dance in perfetta tenuta da rodeo, con jeans, capello e stivali. A lato, nella foto, potete vedere tutto l’entusiasmo che c’era nell’aria. Ovviamente vi invitiamo, per evidenti motivi di sicurezza, a non imitare i cow-boys salendo in benna! Le acrobazie è meglio lasciarle fare ai professionisti dello spettacolo...
SETTEMBRE Costruzioni 85
DEALER IL CX250 SERIE C I nuovi escavatori Case Serie C sono stati presentati lo scorso febbraio, in anteprima mondiale, al Samoter di Verona e poi esposti al Conexpo di Las Vegas. I modelli oggi disponibili sono il CX470C, il CX370C, il CX350C, il CX300C e il CX250C (anche Long reach). Gli operatori siciliani presenti al Rodeo sono stati tra i primi al mondo a poter provare proprio il nuovo modello Case da 250 quintali con motorizzazione Isuzu 4 cilindri da 132 kW a 2.000 giri/min omologata - Tier IV Interim. Per abbattere le emissioni il nuovo “250â€? Case adotta un sistema di doppio ricircolo dei gas di scarico raffreddato che riduce gli NOx, un filtro antiparticolato autorigenerante (durante la rigenerazione si può continuare a lavorare) e un catalizzatore ossidante DOC. Nonostante i suddetti dispositivi, i progettisti sono riusciti ad fino al 10% miglorando il controllo della pompa idraulica e introducendo cinque nuovi sistemi di risparmio energetico. Tra questi segnaliamo il sistema Auto Idle che, una volta attivato,
se i joystick restano inattivi per piĂš di cinque secondi, e il sistema “Idle Shut Downâ€? che spegne il motore dopo tre minuti di inattivitĂ a regime minimo. Inoltre, il braccio escavatore sfrutta il suo peso per l’abbassamento (BEC), la pompa ha la corsa della spola regolata automaticamente in pressione (SCC), la potenza idraulica per la rotazione è progressiva (SWC) e, con i joystick servo assistiti in “Neutralâ€?, non è piĂš necessario richiamare potenza per lavorare (AEC).
La cabina del CX250C merita particolare attenzione perchÊ è omologata ROPS e monta di serie la protezione tetto FOPS OPG di livello 2. Rispetto alla precedente, ha un nuovo monitor a colori, è piÚ grande del 7%, ha un livello acustico prossimo ai 70 dB(A), ha un climatizzatore piÚ efficiente dell’8% che assicura un flusso d’aria superiore del 25 per cento.
MACCHINE&COMPONENTI LA NUOVA PALA 921 SERIE F
ANTONINO MUNDO lavora per l’impresa Scopelliti specializzata in movimento terra e demolizioni; solitamente usa un CX160B con posizionatore. Ha provato il nuovo CX250C durante il Rodeo: “È un escavatore silenzioso, confortevole, veloce ma sempre progressivo, molto stabile, ha una buona idraulica... mi è piaciuto anche il monitor a colori. Personalmente io preferisco i comandi joystick ammortizzati con il sedile a quelli fissi”.
La nuova pala gommata Case 921F è stata presentata al Samoter assieme alle 721F e 821F; tutte e tre le macchine sono caratterizzate dal motore FPT da 6,7 litri di cilindrata che raggiunge i parametri Stage IIIB grazie alla riduzione catalitica selettiva (SCR). Sulla 721F l’unità eroga una potenza netta di 133 kW, sulla 821F di 154 e sulla 921F di 168. La macchina data in prova ai clienti in Sicilia è uno dei primi esemplari arrivati in Italia ed è allestita con la trasmissione a cinque marce opzionale e gli assali heavy duty. Con il cinque marce e l’arresto automatico del motore la 921F arriva a consumare fino al 10% in meno rispetto allo stesso modello della precedente serie. In termini di capacità di sollevamento Case dichiara che è del 12% superiore rispetto alla 821F. Presto arriverà anche il modello 1021F.
COSIMO RAPISARDA, GIUSEPPE DI BELLA E ANTONIO BARBAGALLO lavorano per la Si.Gen.Co di Catania. Sia Cosimo sia Antonio hanno provato la nuova pala 921F trovandola molto simile alla 821E che utilizzano nel quotidiano nei cantieri per la realizzazione della rete metropolitana di Catania. Antonio trova che le pale Case siano imbattibili per lavorare in galleria grazie alla loro agilità, alla stabilità e alle prestazioni in retromarcia. ANTONINO PIZZI lavora da anni per la SIS di Palermo e attualmente utilizza un Case CX350B. Abituato a una macchina di classe superiore, Antonino ha trovato il nuovo CX250C molto comodo e stabile: “È un escavatore ben strutturato che trasmette una sensazione di solidità. Il punto forte di Case? Per noi è l’assistenza garantita in tutta la Sicilia da Ortes”.
DEALER
Carmelo Pappalardo Socio fondatore della concessionaria Ortes
La Ortes è concessionaria Case da ben 15 anni. Abbiamo iniziato con la sede di Catania e, grazie all’apprezzato servizio di assistenza, abbiamo poi aperto la filiale di Palermo e quella di Caltanissetta. Oggi lavorano in Ortes, oltre a me e ai soci Angelo Grillo e Nino Pulvilenti, 37 persone per garantire i servizi di vendita e assistenza nella sola Sicilia. Parlare di mercato in questo momento è difficile ma possiamo dire che negli ultimi cinque anni il 60% delle macchine vendute da Ortes sono della gamma pesante. Siamo onorati di essere stati scelti da Case come concessionaria italiana per il circuito del Rodeo, ma soprattutto felici di avere creato un momento di riunione e confronto tra i nostri clienti.
88 Costruzioni SETTEMBRE
Una squarda affiatata. Abbiamo provato a riunire tutti e 40 gli uomini Ortes presenti durante il Rodeo... impresa impossibile! In questa foto ci sono tutte le donne dell’azienda, due dei tre soci (hanno una polo blu), alcuni venditori (in bianco) e i professionisti dell’assistenza in arancio “power tan”.
Franco D’Antoni Responsabile commerciale di zona Case
Siamo molto soddisfatti. La partecipazione a questa tappa del Rodeo Case è stata davvero grande. In Sicilia sapevamo di poter contare su una clientela affezionata e un concessionario stimato e appassionato, ma il risultato ha davvero superato le più rosee aspettative. Il pubblico siciliano ha molto apprezzato le dimostrazioni “acrobatiche” del nostro operatore professionista Otmar Hehle, ma anche il valore aggiunto tutto siciliano del gruppo Etna Country Style. Portando in Sicilia due nuove macchine presentate in anteprima mondiale pochi mesi fa, abbiamo dato ai nostri clienti un segnale forte. L’evento è stato un successo grazie a tutta la squadra Ortes.
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settembre 2011
DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
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92 Costruzioni SETTEMBRE
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DECOSTRUZIONE
PAROLA CHIAVE Di decostruzione (o demolizione controllata) parliamo spesso sulla nostra rivista. È bene ricordare però cosa s’intende, sotto il profilo operativo, con questo termine: una serie di tecniche che vanno dalla rimozione localizzata di parti di manufatti edili, alla modifica strutturale e taglio di strutture in materiali compatti quali cemento armato, pietra e laterizio, alla demolizione localizzata o totale di manufatti complessi in qualsiasi materiale, agli interventi necessari per il rinforzo strutturale delle opere.
Cultura
IL PROTOCOLLO D’INTESA SOTTOSCRITTO DA AIDECO E FORMEDIL È DESTINATO A CAMBIARE IL FUTURO DELLA DECOSTRUZIONE.
I PUNTI FORTI: PERCORSI FORMATIVI AD HOC E MAGGIORE VALORE ALLA PROFESSIONALITÀ DI IRENE
NUVOLA
98 Costruzioni settembre 2011
LIMITATIVO DEFINIRLI “EDILI” La decostruzione in Italia rappresenta tuttora un mondo poco conosciuto, costituito - è vero - da aziende medio-piccole o artigianali ma con altissime professionalità. “Le imprese attive nel settore, come è noto, operano all’interno di una regolamentazione parziale, in mancanza di uno specifico albo di appartenenza, e sono annoverate genericamente tra le Imprese Edili tradizionali”, spiega Roberto Lamperti, vicepresidente di Aideco. “Anche la figura professionale dell’operatore di decostruzione è ora inevitabilmente parificata come inquadramento retributivo a quella di un muratore o di un carpentiere. Insomma, il Protocollo rappresenta la ‘prima pietra’ sulla quale fondare una categoria di professionisti istituzionalmente riconosciuta”.
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
TECNICA ella decostruzione a fare la differenza non sono solo le tecnologie: il valore aggiunto è rappresentato dagli operatori, che devono dimostrare competenza tecnica e capacità di valutazione dei rischi operativi e strutturali. Da questa premessa è nata l’esigenza di identificare le competenze specialistiche del settore, di definire le figure professionali specifiche e di attuare percorsi di formazione delle maestranze: un’esigenza concretizzata lo scorso maggio con la firma del Protocollo d’Intesa tra Formedil (www.formedil.it), l’Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale in edilizia, e Aideco (www.aideco.it), l’Associazione Italiana Demolizione Controllata. Nell’ambito delle attività di formazione nelle Scuole Edili aderenti a Formedil, verranno attivati sia percorsi di addestramento alle attrezzature specialistiche leggere per interventi su strutture murarie portanti, sia percorsi di definizione per Unità specialistiche della decostruzione. RRST
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Da sinistra Franco Morari, presidente di Aideco, e Massimo Calzoni, presidente di Formedil.
DECOSTRUZIONE
Intervista
Andrea Schiatti Direttore di Aideco
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Quali sono gli obiettivi del Protocollo d’Intesa?
Innanzitutto l’accrescimento della cultura tecnica nelle imprese che operano nella demolizione controllata, con particolare riguardo alle attività che impiegano attrezzature complesse e che intervengono sulle parti strutturali degli edifici: oggigiorno il miglioramento della capacità professionale degli operatori è diventato prioritario. Lo sviluppo della professionalità degli addetti del comparto è possibile solo mediante l’attuazione di idonei percorsi di formazione, specializzazione e aggiornamento, rivolti sia alle “nuove leve”, sia alle maestranze e ai tecnici già impegnati nel settore della decostruzione. Aideco lavora in questa direzione già da molti anni e il Protocollo d’Intesa rappresenta il primo passo verso un maggiore riconoscimento della professionalità di chi quotidianamente opera in questo particolare segmento dell’edilizia.
Nello specifico, con quali modalità verranno proposti i percorsi formativi? I percorsi formativi proposti coinvolgono come sedi operative gli Enti Scuola Edile territoriali facenti parte del circuito Formedil, interessati al progetto: in un primo momento i corsi si tengono in sole tre scuole, per poi essere estesi a tutto il territorio nazionale. Il Protocollo d’Intesa prevede che Formedil si occupi dell’organizzazione di attività formative finalizzate all’aggiornamento teorico-pratico di maestranze e tecnici già occupati.
Aideco e i suoi associati, invece, realizzano corsi di aggiornamento (sempre comprensivi sia di lezioni teoriche sia di lezioni pratiche) per i formatori delle Scuole Edili: nel dettaglio le lezioni vertono sulla gestione delle squadre, sull’organizzazione di cantiere e infine sulle principali tecniche di demolizione (taglio con disco o filo diamantato, carotaggio tradizionale e continuo, pinzatura manuale o radiocomandata, divaricazione idraulica, idrodemolizione). Le attrezzature necessarie alla realizzazione delle attività formative sono fornite da Aideco, per il periodo di istruzione, e messe a disposizione delle Scuole Edili. A tutti gli allievi che frequentano i corsi di formazione o di aggiornamento organizzati nell’ambito del Protocollo d’Intesa viene rilasciato un attestato di frequenza e il Libretto Personale di Formazione Professionale Edile.
Oltre alla formazione, il Protocollo quali finalità operative si prefigge? Le due realtà coinvolte si impegnano a sviluppare un lavoro propedeutico alla definizione di una figura di riferimento per la gestione dei processi di demolizione controllata e dei relativi standard formativi, da proporre alla contrattazione fra le Parti Sociali di Settore. Anche questo aspetto rappresenta un traguardo importante, perseguito da tempo dalla nostra associazione, un punto di arrivo che sicuramente contribuirà a una maggiore consapevolezza delle specificità di questa tipologia di interventi, troppo spesso accomunati alle attività edili generiche.
Cosa prevede per il futuro della demolizione controllata? Il Protocollo d’Intesa, che ha la durata di due anni a partire dal 20 maggio 2011, aprirà strade finora mai praticate: porterà a un maggior riconoscimento della professionalità dei decostruttori e consentirà di poter contare su operatori preparati e qualificati. Contribuirà anche a far comprendere che la decostruzione non è un’attività che si può improvvisare, soprattutto per una maggiore qualità e sicurezza.
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DEMOLIZIONI I NDUSTRIALI
SCACCO matto DEMONT AMBIENTE È IMPEGNATA A PORTO MARGHERA PER LA BONIFICA E LA DISMISSIONE DEGLI EX IMPIANTI DELLA MONTEFIBRE.
UN INTERVENTO IN CUI OGNI ATTIVITÀ È PONDERATA, PER OTTIMIZZARE TEMPI E RISORSE.
IL CANTIERE SI TRASFORMA COSÌ IN UN’IMPONENTE SCACCHIERA DI
DANIELA STASI
102 Costruzioni SETTEMBRE
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO empo e spazio sono due fattori basilari, da cui nessun intervento può prescindere. Nel cantiere di dismissione dello stabilimento Montefibre (tra le principali realtà internazionali per le tecnologie per il processo acrilico), a Porto Marghera (Venezia), la coordinata tempo è prioritaria: l’azienda esecutrice, Demont Ambiente (società di Demont Group), porterà a termine l’operazione entro la fine del 2011, in soli 12 mesi dall’inizio dei lavori; entro questa data concluderà sia le operazioni di bonifica da amianto e lane minerali, sia quelle di demolizione industriale degli impianti, dove fino a dicembre 2008 si producevano fibre acriliche. Emanuele Faccin, direttore tecnico del cantiere per Demont Ambiente, ci ha aperto le porte dell’ex stabilimento e ci ha illustrato i dettagli dell’intervento: l’obiettivo è rimuovere, per conto di Montefibre, le strutture meccaniche-impiantistiche, non quelle strutturali. I fabbricati, a eccezione di uno (un tempo destinato alla polimerizzazione), non verranno demoliti: sono stati ceduti insieme al suolo (per una superficie complessiva di 67 ettari) a Venice Newport Container and Logistics, società di proprietà dell’autorità portuale che, sull’area ex-Montefibre, ha in progetto l’ampliamento del porto, con la realizzazione anche di un terminal container. L’intervento in corso è localizzato solo su una parte della superficie totale (pari a circa 35.000 metri quadrati) ed è sottoposto al coordinamento per la sicurezza dello studio di ingegneria Simoncello Associati: per esigenze operative, il cantiere segue la suddivisione degli ex reparti produttivi; in ciascuno di essi si procede prima con le operazioni di bonifica e successivamente con lo smantellamento degli impianti (capita anche di dover fare uno spoglio preventivo mediante demolizione controllata prima della bonifica, in base alla posizione in cui vengono rinvenuti i materiali da bonificare). Uomini e attrezzature si spostano così da una parte all’altra del cantiere a seconda dell’intervento da eseguire, come fossero su una grande scacchiera. È un lavoro a incastro, un puzzle dove è fondamentale far combaciare al meglio tutte le tessere.
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CANTIERE A COMPARTI Come accennato, il cantiere è suddiviso negli ex reparti industriali, cinque in totale: uno dedicato alla filatura, tre destinati ai processi chimici, uno alla polimerizzazione. Complessivamente si stimano circa 15.000 tonnellate di materie metalliche derivanti dalla demolizione industriale, suddivise in varie tipologie (acciaio carbonio, acciaio inox, cavi di rame, ecc…). All’opera si contano 35 operatori, suddivisi in squadre a seconda delle mansioni svolte: una ventina di bonificatori, una decina di demolitori e quattro smontatori di apparecchiature ancora commercializzabili.
Il primo passo La prima fase dell’intervento è rappresentata dalle bonifiche. “Prima di avviare i lavori, abbiamo ricevuto dalla committente la mappatura delle fibre artificiali vetrose e dei materiali contenenti amianto, che abbiamo provveduto poi a verificare sul campo”, commenta Emanuele Faccin, direttore tecnico cantiere per Demont Ambiente. “Nel verificare la mappatura, a seconda del reparto, abbiamo selezionato la giusta progressione per affrontare prima la decoibentazione delle lane e dell’amianto e successivamente la demolizione. Bonifica e demolizione si susseguono in un flusso articolato”. Per eseguire le bonifiche da lane minerali vengono allestite delle aree barrierate, delle zone confinate ma non dinamicamente (aree politenate che non vengono messe in depressione), quindi senza l’inserimento degli estrattori e di unità di accesso controllato, necessari invece per le bonifiche da amianto. “Durante le attività di bonifica”, continua Faccin, “eseguiamo i monitoraggi quotidiani previsti dalle normative, sia sull’ambiente di lavoro sia sul personale; l’intervento si conclude con l’analisi di restituibilità ambientale effettuata dai laboratori incaricati dalla ASL con metodologia SEM (microscopia a scansione elettronica)”. Nel complesso, si stimano 37.000 metri quadrati di coibentazioni in lana e circa 3.500 metri quadrati in amianto.
104 Costruzioni SETTEMBRE
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
TAGLIO NETTO Oltre alla bonifica, l’altra fase saliente è la demolizione impiantistica. “In tutti i cantieri in cui operiamo, privilegiamo sempre la rimozione e il taglio della struttura impiantistica mediante cesoie idrauliche, dimensionate a seconda del lavoro da affrontare”, spiega Faccin. “In particolare, quando si interviene su impianti come questo, attivo fino alla fine del 2008, è difficile stabilire a priori se i macchinari siano completamente puliti, esenti dal fluido di processo; quindi, a garanzia di una maggiore sicurezza, per scongiurare il rischio di un’eventuale dispersione, il primo sezionamento (lo scollegamento dei limiti di batteria dell’impianto stesso) viene sempre eseguito a freddo, per l’appunto con cesoie idrauliche o, qualora non ne sia possibile l’impiego, con seghetti idraulici, roditrici o quant’altro. Effettuata questa prima operazione, si procede con le cesoie, eccezion fatta per le strutture
di dimensioni che, seppur demolite meccanicamente, vanno poi ridotte volumetricamente in dimensioni commerciali pronto-forno anche con l’ausilio di tagliatori a caldo, operatori specializzati nel taglio con sistemi a fiamma con cannelli ossipropanici”. Insomma, nelle varie demolizioni industriali firmate Demont Ambiente, compresa quella di Porto Marghera, a farla da padrona è la cesoia, al servizio della quale lavorano due caricatori semoventi dotati di benna a polipo che vanno a suddividere il materiale per tipologie omogenee. Nel dettaglio, sono al lavoro quattro cesoie idrauliche da 5 a 40 quintali, montate su escavatori cingolati da 50 a 300 quintali, oltre a due sollevatori telescopici e diverse piattaforme aeree semoventi.
SETTEMBRE Costruzioni 105
DEMOLIZIONI I NDUSTRIALI
Davide Frassetto Capo cantiere Demont Ambiente
Emanuele Faccin Direttore tecnico cantiere Demont Ambiente
Giuliano Rongo Capo cantiere Demont Ambiente
La nostra azienda vanta una struttura dedicata al recupero di apparecchiature ancora commercializzabili (o comunque utili per i pezzi di ricambio): si tratta della squadra di quattro smontatori che interviene preventivamente alle bonifiche e alle dismissioni degli impianti. Nel cantiere di Porto Marghera il recupero dei macchinari (mediante mezzi per il sollevamento) ci è stato richiesto dalla Montefibre, a cui abbiamo consegnato presse, taglierine, estrusori, dispersori e moduli completi per macchine per la filatura, per un totale di circa 250 tonnellate di materiale. Ma non è tutto: all’interno del nostro Gruppo abbiamo una divisione che si occupa della commercializzazione di apparecchiature e componenti usati; poi, qualora non riuscissimo a ‘piazzarle’, durante le fasi di demolizione, le trasferiremo nei nostri due parchi destinati al recupero. Quindi, nel corso dell’intervento, abbiamo rimosso motori, filtro-presse e valvole, per un peso di circa 150 tonnellate.
IN ASCESA CONTINUA Sorta nel 2002, in seguito alla cessione da parte della storica Demont del ramo di azienda relativo alle bonifiche e demolizioni, Demont Ambiente è socio fondatore e associato Nad (Associazione Nazionale Demolitori Italiani). Con sede a Venezia Mestre, è attiva su tutto il territorio nazionale e dispone di un organico di un centinaio di persone e di un parco macchine composto da cinque escavatori dai 40 ai 320 quintali, tutti equipaggiati con cesoie, quattro caricatori semoventi con benna a polipo, due sollevatori telescopici e sette veicoli commerciali. Il gruppo
106 Costruzioni SETTEMBRE
possiede anche propri centri autorizzati per il conferimento dei materiali metallici di risulta. Gli interventi realizzati sono numerosi e spaziano dalla bonifica dell’area ex Conterie sull’isola di Murano (VE) alla demolizione delle strutture nell’area dello stabilimento ex Ilva di Bagnoli, fino alla messa in sicurezza di emergenza dell’ex Eternit Siciliana. Demont Group, dal canto suo, è in continua crescita: basti dire che di recente ha inaugurato una sede in Slovacchia e a breve ne aprirà un’altra in Ungheria.
www.demont.eu
MOVIMENTAZIONE I NERTI
Fratelli di
A30D Motore Regime pot max Pot. SAE J1349 lorda Pot. SAE J1349 netta Coppia (SAE J1349 lorda) Velocità massima Capacità di carico a raso Capacità di carico a colmo Tara Massa totale a terra Portata
Volvo D10B 2.000 giri/min 242 kW (324 Cv) 241 kW (323 Cv) 1.420 Nm a 1.350 g/m 53 km/h 13,6 m3 17,5 m3 23,1 t 51,1 t 23,1 t
108 Costruzioni SETTEMBRE
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
TERRA SCORRE LO STESSO ACCIAIO NEI TELAI DEI DUE SVEDESI CHE LAVORANO IN SINCRONIA NEL BASSO VARESOTTO. DALLA BENNA SU CINGOLI AL CASSONE SU TRE ASSI ARTICOLATI, GLI INERTI CORRONO VELOCI NELLA BOCCA DEL FRANTOIO olo 20 giorni. È questo il tempo richiesto dai lavori di demolizione e scavo di un ex canapificio. Ci troviamo a Origgio, in provincia di Varese, nel sito che interessa l’ex-convitto della vecchia fabbrica, su cui sta operando l’impresa Stillitano Group di Cislago. Una struttura di dimensioni ragguardevoli, alta 20 metri per un perimetro totaledi 36 mila metri quadri in cui gli inerti, frutto della demolizione ormai conclusa, stanno subendo riciclaggio in loco. Il materiale risultante, temporaneamente accumulato nel cantiere, verrà reimpiegato per lo più in
S
DI
CRISTIAN FURINI
opere di edilizia civile previste sulla stessa area che interesseranno 20 mila metri quadri di nuove strutture, tra palazzine a uso abitativo e aree verdi. A dare manforte ai fratelli Stillitano in questa fase di movimentazione, trattamento e stoccaggio degli inerti ci sono due macchine Volvo appena acquistate: un escavatore cingolato EC290C NL per il carico del frantoio semovente e il dumper articolato A30D, quest’ultimo impiegato per spostare rapidamente e in sicurezza elevati volumi di materiale.
STABILE E VELOCE Capacità di carico, manovrabilità e velocità su sconnesso e forti pendenze. Sono questi i motivi che hanno convinto Giuseppe Stillitano (uno dei titolari) ad acquistare e impiegare il dumper Volvo A30D. Con la trazione a sei ruote motrici e il bloccaggio del differenziale meccanico al 100% non c’è la necessità di addolcire le rampe di salita sui cumuli, come richiederebbe un autocarro a quattro assi. Rispetto all’ 8X4 i consumi sono sicuramente più alti ma, dice Stillitano, “Il dumper assicura una presta-
zione di lavoro superiore visto la velocità di spostamento a pieno carico elevata (la massima in sesta marcia è di 53 km/h) e la capacità di carico a colmo che tocca le 28 tonnellate per circa 20 metri cubi”. Non solo. Lo sterzo idromeccanico autocompensante, la barra trasversale di torsione e l’assale anteriore con movimento indipendente e ancorato a tre punti permettono di mantenere alta la stabilità a pieno carico in curva soprattutto in discesa, anche a velocità sostenuta.
SETTEMBRE Costruzioni 109
MOVIMENTAZIONE INERTI
EC290C NL Motore Regime potenza massima Pot.SAE J1995 lorda Pot. ISO 9249, SAE J1349 netta Capacità benna Forza di strappo Forza di penetrazione Braccio Profondità scavo Altezza di carico Peso operativo
TRADIZIONE DI FAMIGLIA DAL 1964 Volvo D7 E 1.800 giri/min 153 kW (208 Cv) 143 kW (195 Cv) 1,05-1,95 m3 198 kN 167 kN 6,2 m 7,3 m 6,69 m 29,1 t
www.volvoce.it
La Stillitano Group è l’unione delle tre imprese della famiglia: Stillitano Antonino, Stillitano Srl e ST.3. L’esperienza dell’azienda nel settore costruzioni è ultradecennale e inizia nel 1964 con la Stillitano Domenico che si occupava principalmente di trasporto e vendita di materiali inerti e da costruzione, diventando nel 1988 Stillitano Antonino che oltre ai trasporti aggiunge tutte le lavorazioni del settore movimento terra e della costruzione e ristrutturazione di piccole abitazioni. Nel 2006 viene fondata un’ulteriore azienda, la Stillitano Srl. Il gruppo amplia ulteriormente le attività d’impresa dedicandosi anche alla gestione e vendita degli immobili. Geograficamente l’impresa varesina copre tutto il Nord Italia, con Piemonte e Liguria a seguire i cantieri attivi in Lombardia.
www.stillitanogroup.it
POST-VENDITA VINCENTE Il rapporto tra costruttore svedese e l’impresa Stillitano iniziato anni fa con Lino Cattaneo, funzionario commerciale di Volvo CE Italia, continua grazie a qualità del prodotto riscontrata sulle macchine via via acquistate e supportate da un servizio post vendita impeccabile. In azienda attualmente sono presenti nove mezzi Volvo di piccola, media e grossa taglia: tre escavatori fuori sagoma (EC360B NLC da 40 t, EC290B NLC, EC290C NL entrambi da 31 t), tre in sagoma (due EC210B NLC e un EC210C NLC da 24 t), un miniescavatore EC55B, una terna BL71, una pala gommata L120E e il dumper articolato A30D. Un vero esempio di fidelizzazione al marchio, come sottolinea Rocco Stillitano: “Per la nostra impresa mantenere un rapporto costante con chi ci vende la macchina è fondamentale. E se il rapporto è di qualità noi diventiamo clienti Doc. Inclusi tutti gli interventi di minor priorità, ma per noi importanti, come la realizzazione della livrea aziendale personalizzata per tutte le nostre macchine”.
110 Costruzioni SETTEMBRE
CARICO IN RAPIDITÀ L’EC290C NL è servito in fase di demolizione per lavorare con una pinza idraulica, mentre nel sito di Origgio è stato impiegato quasi esclusivamente per il carico di materiale sul dumper e nella coclea del frantoio semovente. A completare i lavori di movimentazione e trattamento degli inerti è rimasta la macchina che più incarnava le doti di velocità sia di traslazione sia di carico. “I nostri operatori altamente specializzati riescono a caricare l’A30D in poco più di un minuto” ci dice Giuseppe Stillitano “e questo perchè rispetto ad altre macchine che abbiamo avuto modo di provare l’EC290C è preciso nei controlli evidenziando elevato comfort, velocità e sicurezza. È coordinato bene nei movimenti e molto bilanciato in potenza tra motore e idraulica”.
SETTEMBRE Costruzioni 111
MOVIMENTAZIONE INERTI
Da sinistra, Lino Cattaneo di Volvo CE Italia, Giuseppe e Andrea Stillitano di Stillitano Group.
EC210C NL Motore Regime potenza nominale Pot. ISO 9249 Pot. SAE J1349 net Capacità benna Forza di strappo Forza di penetrazione Braccio Profondità scavo Altezza di carico Peso operativo
Volvo D6E 1.800 /min 110 kW (150 Cv) 100 kW (136 Cv) 0,78-1,43 m3 147,1 kN 104,4 kN 5,70 m 6,73 m 6,65 m 22,1 t
ANCHE NELL’URBANO Un altro “Svedese” sta lavorando poco distante dal cantiere di Origgio. Ci spostiamo a Busto Arsizio, sempre in provincia di Varese, dove un EC210C NL è alle prese con i lavori di scavo e finitura per la posa di un condotto fognario esteso per circa un chilometro e con gli allacciamenti alle varie abitazioni. L’EC210C sta scavando il fosso a una profondità di quattro metri e contemporaneamente, si sta occupando della successiva installazione dei dotti. “La macchina è efficiente, ma soprattutto sensibile per il lavoro di precisone”
112 Costruzioni SETTEMBRE
dice l’escavatorista Vito Marino che ha già eseguito 700 metri lineari di fognatura ed è ora impegnato nella fase di scarificatura. “L’EC210C ha la giusta velocità per fare lavori di produzione mantenendo una stabilità da primato”. La stabilità della macchina in qualsiasi condizione operativa è assicurata dal passo di 3.660 millimetri, mentre la carreggiata di 2.400 millimetri e le suole da 500 mantengono buona la manovrabilità, facendo dell’EC210C una macchina indicata per operare senza affanni anche in cantieri dislocati in ambito urbano.
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IN QUESTO NUMERO...
settembre 2011
CAVA
ALCESTRUZZO C
I N COLLABORAZIONE...
MERCATO
PIĂ™ TRASPARENTE
Ăˆ OPERATIVO L’OSSERVATORIO SUL CALCESTRUZZO E SUL C.A., PER GARANTIRE QUALITĂ€ E MAGGIORE SICUREZZA
ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Via Barberini, 68 - 00187 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it
116 Costruzioni SETTEMBRE
Ăˆ
finalmente operativo l’Osservatorio sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato, istituito presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e condiviso dalle rappresentanze associative piĂš qualificate delle componenti industriali del settore, come l’ATECAP. L’obiettivo è costruire un sistema integrato tra pubblico e privato, che attivi azioni idonee a garantire la sicurezza delle strutture e un controllo efficace sui comportamenti dei diversi attori. SarĂ possibile raggiungere questa finalitĂ solo attraverso una rete valida di controlli in grado di evidenziare i comportamenti scorretti sul mercato, le carenze di ispezioni e l’assenza di sanzioni specifiche adeguate per la mancata osservanza delle Norme Tecniche per le Costruzioni, fino a eliminare i soggetti che eventualmente operano fuori dalle regole. L’istituzione dell’Osservatorio, grazie anche all’adesione di oltre 60 soggetti coinvolti, costituisce il raggiungimento di un obiettivo che da tempo ATECAP va perseguendo: secondo il Presidente Silvio Sarno, “L’Osservatorio consentirĂ di mettere in atto azioni concrete per risolvere l’attuale situazione di disomogenea applicazione delle norme, che sembra favorire gli operatori meno corretti, con un danno ingente non solo per le imprese ma anche per l’intera collettivitĂ che vede in alcuni casi pregiudicata la garanzia di sicurezza delle opere e la tutela della salute e sicurezza dei lavoratoriâ€?. Attraverso una sinergia stringente tra i diversi corpi dello Stato si stanno attivando nuove e interessanti iniziative: in particolare tra Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e Guardia di Finanza si è messo a punto un progetto pilota per verificare il rispetto delle norme tecniche, nel campo specifico del calcestruzzo armato, cosĂŹ da monitorare la realtĂ e intervenire lĂ dove persistono negligenze e si creano le condizioni che mettono a rischio e inficiano la qualitĂ delle costruzioni. Sul piano tecnico-operativo saranno istituiti Gruppi di Lavoro per la realizzazione delle iniziative che nasceranno nell’ambito dell’Osservatorio stesso, costituiti da rappresentanti, istituzionali e non, coinvolti in maniera piĂš diretta nel tema specifico. “Nella filiera che va dalla normazione alla progettazione, all’impiego del calcestruzzo e del calcestruzzo armato, esistono zone d’ombra significative, originate dalla mancanza di adeguate forme di controllo e di un regime sanzionatorio efficaceâ€?, dichiara Francesco Karrer, Presidente del CSLLP. â€œĂˆ intenzione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici procedere all’avvio formale di un’iniziativa che ha giĂ ottenuto ampia condivisione, in piĂš occasioni di confronto, sia da parte delle componenti pubbliche che da parte di quelle private coinvolte nel processo di prescrizione, produzione, utilizzo e controllo del calcestruzzo e del calcestruzzo armatoâ€?. “Per ATECAP, l’Osservatorio costituisce uno strumento efficace nel percorso che l’Associazione da anni promuove verso la qualificazione del mercato, la garanzia, per i cittadini, di una sempre maggiore sicurezza strutturale degli edifici e delle infrastrutture, e l’affermazione di un sistema di regole efficace sempre piĂš puntuali e chiareâ€?, conclude Sarno.
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L’ISTITUTO PENSANTE
ATTENZIONE
ALL’AMBIENTE PLANARITÀ, ASSENZA DI IMBARCAMENTI E GIUNTI, IMPOSSIBILITÀ DI FESSURAZIONI.
SONO ALCUNE DELLE PECULIARITÀ DELLA PAVIMENTAZIONE POSTESA, IMPIEGATA DI RECENTE NEL MILANESE PER L’AMPLIAMENTO DI UNA PIATTAFORMA ECOLOGICA
Presidente I.I.C.
118 Costruzioni SETTEMBRE
L
a pavimentazione postesa, grazie alle sue caratteristiche (perfetta planarità, assenza di imbarcamenti e giunti, impossibilità di fessurazioni) è la soluzione adatta non solo per l’industria pesante e i settori logistico, farmaceutico e alimentare ma anche per la realizzazione di impianti sportivi e piattaforme ecologiche. Floortek è la prima pavimentazione in postensione realizzata in Italia da TensoFloor e non presenta l’utilizzo di fibre metalliche o in propilene e rete elettrosaldata. La validità di questo sistema è comprovato non solo dagli studi eseguiti in collaborazione con l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, ma soprattutto dalla testimonianza delle realizzazioni effettuate negli anni. Recentemente, nella provincia di Milano, è stato impiegato il sistema Floortek per l’ampliamento di una piattaforma ecologica. Al fine di salvaguardare l’ambiente e il territorio, la tecnologia della pavimentazione postesa è sicuramente la soluzione ottimale per la realizzazione delle isole ecologiche: è assolutamente necessario, infatti, che eventuali percolamenti non raggiungano il terreno e, di conseguenza, le falde acquifere, causandone l’inquinamento. La società Dielle di Cassina de’ Pecchi si è affidata alla nostra consulenza per la realizzazione di una piastra postesa di circa 3.000 mq con Aeternum Cal, il “calcestruzzo per sempre”, resistente alle più severe classi d’esposizione.
Il calcestruzzo impiegato è stato fornito dall’impianto di Bisentrate delle Cave Rocca, azienda leader nel proprio territorio. Per struttura, dimensioni produttive, esperienze e competenze specifiche, Cave Rocca è un punto di riferimento per chi vuole costruire e cerca un partner sicuro, affidabile e solido. Negli anni hanno investito in uomini e risorse: oggi dispongono di 7 impianti e 40 betoniere. Tra le loro realizzazioni piÚ significative possiamo ricordare l’ampliamento del centro commerciale Auchan di Cinisello Balsamo, l’interramento della SS 36 tra Cinisello Balsamo e Monza, gli ospedali di Monza e Cinisello Balsamo. Per poter ottenere alte performance nella piattaforma ecologica, ca-
I.I.C.
Presidente Silvio Cocco Vice presidente Valeria Campioni Comitato tecnico scientifico Crescentino Bosco Politecnico di Torino Ezio Cadoni SUPSI UniversitĂ Professionale della Svizzera Italiana Laura Gaggero UniversitĂ di Genova Renzo Aicardi QualitĂ e sviluppo calcestruzzi Renzo Leardini Ricerca e sviluppo additivi calcestruzzo e cemento Sergio Tattoni Politecnico di Milano e Politecnico di Cagliari
Villa Greppi Via Monte Grappa, 21 23876 Monticello Brianza (LC) - tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it
pacitĂ di resistenze elevate ma soprattutto elevata impermeabilitĂ agli agenti chimici, il calcestruzzo è stato additivato con Aeternum Pav. I tecnici dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo e di Cave Rocca hanno lavorato in simbiosi per la riuscita di questo ambizioso progetto. Non si è trattato di semplice disponibilitĂ e flessibilitĂ del servizio, ma di qualcosa di piĂš: lavorare assieme per condividere la stessa passione per il lavoro e la certezza di proporre la soluzione migliore. In questo cantiere, nella realizzazione del Floortek, non solo si parla di sottosuolo pulito (per l’impermeabilitĂ della piastra) ma anche di calcestruzzo pulito. Cave Rocca merita, infatti, un riconoscimento particolare per la serietĂ professionale dimostrata e per la condivisione del rispetto ambientale: grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico da 350KW/h, è la prima centrale di betonaggio, a Monza, a produrre calcestruzzo “pulitoâ€?. SETTEMBRE Costruzioni 119
L’ISTITUTO I NFORMA
BETON A 360 GRADI IL GRUPPO BETON HA FORNITO CALCESTRUZZO DI QUALITÀ PER LA REALIZZAZIONE DI ALCUNI LOTTI SULLA A33
120 Costruzioni SETTEMBRE
autostrada italiana A33 che collega Asti a Cuneo è attualmente parte in esercizio e parte in costruzione. Ha una lunghezza complessiva di 90,15 km e si divide in due tronchi che, a loro volta, si segmentano in lotti. L’affidamento della concessione alla Società Asti-Cuneo S.p.A. è finalizzato, oltre che all’esercizio di tutta l’autostrada Asti-Cuneo, anche alla progettazione e costruzione dei lotti ancora da realizzare; la Società Itinera S.p.A. di Tortona ha quasi ultimato i lavori dei lotti “Cuneo-SS231” (I-5) e “Cuneo-Castelletto Stura-Con sovero” (I-3/4). Gli impianti di Cuneo e Mon tanera della Beton S.p.A. hanno prodotto il calcestruzzo approvvigionandosi degli aggregati dalle Società IES Srl e FAG Srl e nel rispetto delle specifiche di Capitolato hanno utilizzato cemento pozzolanico 42.5N IV-A(V) prodotto dalla Società Betoncem, con proprietà AA.R.S. (altissima resistenza ai
L’
solfati) e AA.R.D. (altissima resistenza al dilavamento). Tali società fanno parte del Gruppo Beton. I principali interventi effettuati lungo il lotto I-5 riguardano la galleria artificiale dei Ronchi e il Ponte Stura di Demonte. La galleria dei Ronchi è una galleria artificiale a doppia canna di lunghezza pari a 615,00 ml, costituita da una platea di fondazione gettata in opera e da una doppia sequenza di anelli in cemento armato, una per ogni senso di marcia. Ciascun anello è costituito da due elementi verticali di sostegno gettati in opera su cui poggiano due archi prefabbricati in cemento armato, reciprocamente uniti in modo da realizzare lo schema statico di arco a tre cerniere. Il Gruppo Beton ha fornito circa 33.000 mc di calcestruzzo Rck 30 per la platea di fondazione che ha una larghezza variabile da 37,50 a 30,50 m e un’altezza variabile da 1,30 a 1,50 m. Il Ponte Stura ha uno sviluppo di 1.100 metri ed è costituito da
I partner I.I.C.
12 campate. Per la realizzazione dei plinti di fondazione sono stati gettati circa 11.500 mc di Rck 30, mentre per la soletta dell’impalcato, realizzato con una sezione mista acciaio-calcestruzzo, sono stati forniti oltre 8.000 mc di calcestruzzo Rck 40, con l’ausilio di pompe da 52 e 58 metri di braccio. Successivamente è stato realizzato il cordolo di separazione delle corsie per ogni senso di marcia in calcestruzzo estruso con macchinario slip-form, per una lunghezza complessiva di 24 km. Per questo importante progetto
è stato fondamentale, in ogni sua fase, l’impiego di calcestruzzi con specifiche caratteristiche e peculiarità . In ogni lavoro, l’obiettivo principale dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo è quello di realizzare un calcestruzzo di qualità , adatto al particolare utilizzo che ne verrà fatto, che soddisfi le piÚ disparate esigenze progettuali. Siamo certi di aver dato al Gruppo Beton la miglior soluzione laddove ci è stata richiesta e di aver creato, insieme a loro, un clima di totale fiducia e collaborazione.
NEWS
Cava&CALCESTRUZZO
Nel più grande cantiere del mondo
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O
#ALCESTRUZZO IN FIERA !LLA PROSSIMA EDIZIONE DI Saie "OLOGNA OTTOBRE TORNANO IN CONTEMPORANEA I SALONI 3AIE#ONCRETE E 3AIE 0RECAST 4ECHNOLOGY
ORGANIZZATI IN COLLABORAZIONE CON LA #ONSULTA DEL #ALCESTRUZZO , ACCORDO RECENTEMENTE SIGLATO TRA !TECAP !SSOCIAZIONE 4ECNICO %CONOMICA DEL #ALCESTRUZZO 0RECONFEZIONATO E 3AIE OLTRE A RINNOVARE FINO AL UNA COLLABORAZIONE GIÌ CONSOLIDATA NEL TEMPO SANCISCE LA VITALITÌ DI UN SETTORE CRUCIALE NEL PANORAMA DELLE COSTRUZIONI ITALIANE E LA POSIZIONE DI SPICCO CHE IL SALONE MANTIENE NEL MONDO DELL EDILIZIA 3AIE#ONCRETE ASSICURA UN PROGRAMMA DI INIZIATIVE IN GRADO DI COINVOLGERE TUTTI GLI OPERATORI DELLA FILIERA DEL CALCESTRUZZO CHE QUALIFICANO ULTERIORMENTE LA MANIFESTAZIONE
122 Costruzioni SETTEMBRE
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5N NUOVO #ODICE DI #OMPORTAMENTO 3I Ò RIUNITA IL GIUGNO A "OLOGNA PER L ANNUALE ASSEMBLEA !SSOBETON !SSOCIAZIONE .AZIONALE )NDUSTRIE -ANUFATTI #EMENTIZI 2ICCO L ORDINE DEL GIORNO CHE HA PREVISTO LA VOTAZIONE PER L APPROVAZIONE DEL NUOVO #ODICE DI #OMPORTAMENTO DELL ASSOCIAZIONE E L ELEZIONE DEL PRESIDENTE PER IL BIENNIO ,E AZIENDE DEL SETTORE HANNO RICONFERMATO PRESIDENTE L USCENTE 2ENZO !RLETTI CHE HA RIBADITO L ESIGENZA DI GUIDARE IL COMPARTO VERSO OBIETTIVI CHIARI E CONDIVISI CHE POSSANO PERMETTERE ALLE AZIENDE VIRTUOSE DI SUPERARE LA FASE DI STALLO ECONOMICO 5NA GIORNATA IMPORTANTE PER IL SETTORE ANCHE GRAZIE ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DEL #ONSIGLIO 3UPERIORE DEI ,AVORI 0UBBLICI &RANCESCO +ARRER
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Al traguardo l’inerte sostenibile EELDPR SDUODWR GHO SURJHWWR HXURSHR QHO QXPHUR GL &267U X ] ,2Q , GL *HQQDLR Q HEEHQH WDOH SURJHWWR VL VWD DYYLDQGR DOOD VXD QDWXUDOH FRQFOXVLRQH /D FRQIHUHQ]D ILQDOH DYUj LQIDWWL OXRJR D /XELDQD 6ORYHQLD GDO DO VHWWHP EUH H VDUj GHGLFDWD DOOD JHVWLRQH VRVWHQLELOH GHOOH ULVRUVH LQHUWL XQ DUJRPHQWR LPSRUWDQWH SHU O¶DUHD GHO 6XG (VW (XURSD H SHU LO VHWWRUH GHOOH SROLWLFKH IXWXUH GHOO¶X QLR QH (XURSHD ,O WHPD q LQFHQWUDWR VXL GLYHUVL OLYHOOL GHO SUR JHWWR ULXQHQGR WXWWH OH SDUWL LQWHUHVVDWH FRUUHODWH DOOD JHVWLRQH VRVWHQLELOH GHOOH ULVRUVH PLQHUDULH ULFHUFDWRUL UDSSUHVHQWDQWL GHO VHWWRUH SXEEOLFR H SULYDWR DVVRFLD]LR QL QRQ JRYHUQDWLYH H DPELHQWDOL H WXWWL FRORUR FKH VRQR LQ WHUHVVDWL DOO¶DUJRPHQWR , WHPL GHOOD FRQIHUHQ]D SRVVRQR HVVHUH VXGGLYLVL VLQWHWLFDPHQWH LQ WUH JUDQGL JUXSSL HVWUD ]LRQH H GHPROL]LRQH D OLYHOOR GL VLWR D OLYHOOR UHJLRQDOH H QD]LRQDOH H FRRSHUD]LRQH WUDQV IURQWDOLHUD GHOO¶RIIHUWD GL PDWHULH SULPH
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&IERA COMPASSATA La mostra internazionale di marmi, pietre, design e tecnologie MARMOMACC, con la “Menzione d’Onore Compasso d’Oro ADI”, entra a far parte della collezione del più antico e autorevole premio mondiale di design. Per la prima volta una fiera concorre all’assegnazione di questo riconoscimento, istituito nel 1954 da Gio Ponti, noto architetto e designer italiano, allo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano, allora ai suoi albori.
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Revamping nelle Murge
SETTEMBRE Costruzioni 123
Un gioco serio ,O FUHVFHQWH VXFFHVVR FKH GDO KD FDUDWWHUL]]DWR (G ,O W U R SK \ OD JDUD GL DUWH PXUDULD RUJDQL]]DWD GDO )RUPHGLO LQ FROODERUD]LRQH FRQ LO 6DLH H FRQ OD 6FXROD (GLOH GL %RORJQD QH ID RUPDL XQD SLHWUD PLOLDUH GHO VLVWHPD ELODWHUDOH DQFKH JUD]LH DO FRLQYROJLPHQWR QHO OÂśLQL]LDWLYD GL &1&( OD &RPPLVVLRQH 1D]LRQDOH SD ULWHWLFD SHU OH &DVVH HGLOL H GL &1FSW OD &RPPLVVLRQH 1D]LRQDOH SHU OD SUHYHQ]LRQH LQIRUWXQL OÂśLJLHQH H OÂśDP ELHQWH GL ODYRUR FKH KDQQR GDWR LO SURSULR SDWURFLQLR DOOD PDQLIHVWD]LRQH 4XDOLWj VLFXUH]]D H YDORUL]]D]LR QH GHOOH FRPSHWHQ]H GL FKL RSHUD QHO VHWWRUH VRQR GD VHPSUH DOOD EDVH GHO PHVVDJJLR SRVLWLYR FKH OD PDQLIH VWD]LRQH YXROH YHLFRODUH XWLOL]]DQGR LO OLQJXDJJLR GHO OR VSRUW O H VHOH]LRQL UHJLRQDOL DYUDQQR OXRJR D ILQH VHW WHPEUH LQVLHPH DOOH *LRUQDWH 1D]LRQDOL GHOOD )RUPD]LRQH SHUXJLD H VHWWHPEUH O H JDUH VL VYROJHUDQQR LQ FLWWj H FRLQYROJHUDQQR L ODYRUDWRUL GL UHJLRQL SHU VTXDGUH O D ILQDOH QD]LRQDOH VL VYROJHUj D %RORJQD GXUDQWH OD JLRUQDWD FRQFOXVLYD GHO 6$,( OÂś RWWREUH DOOH RUH
stato pubblicato da il suo sesto Rapporto di SostenibilitĂ preparato in accordo con le Sustainability Reporting Guidelines del Global Reporting Initiative (GRI G3), con livello di applicazione A+ per il quarto anno consecutivo: un caso unico nel proprio settore in Italia in termini di rendicontazione trasparente. I risultati sono tangibili nelle aree di prioritĂ strategica in tema di sostenibilitĂ : il Rapporto si concentra sulle prioritĂ strategiche in tema di sviluppo sostenibile, ovvero sugli aspetti rilevanti per Holcim e per i propri stakeholder, cosĂŹ come emerso dallâ&#x20AC;&#x2122;analisi di materialitĂ condotta nel 2008: sicurezza e salute nei luoghi di lavoro; contenimento delle emissioni in atmosfera e lotta al cambiamento climatico; coinvolgimento delle comunitĂ locali e relazioni con gli stakeholder; gestione delle risorse naturali mediante utilizzo di fonti rinnovabili; gestione dellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ estrattiva con attenzione al ripristino ambientale e alla biodiversitĂ ; edilizia sostenibile e prodotti / servizi eco-efficienti. Per dettagli sui progressi conseguiti e sui prossimi passi:
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128 Costruzioni SETTEMBRE
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TRASMISSIONI
1400 TON per l’Africa
CAVE&CALCESTRUZZO TANTA È LA MASSA COMPLESSIVA DEI VENTI RD40 COMMISSIONATI AL COSTRUTTORE PIACENTINO DALL’IMPRESA SALINI. MOLTE LE MIGLIORIE SUL RIGIDO DI ASTRA. E LA SICUREZZA DEL CAMBIO ALLISON PER LAVORARE DURO NEL CONTINENTE NERO DI
CRISTIAN FURINI
L’Allison H5610 AR (su banco) ha un rapporto da 4,00 a 0,67:1.
P
er gli addetti della stampa specializzata vedere un dumper fresco di fabbrica subito all’opera non è cosa frequente. Ci ha pensato Allison, in occasione della consegna del primo di 20 dumper Astra RD40 allestiti con cambio automatico della serie 5600, che, imbarcati a Genova, verranno trasportati in Nigeria per la realizzazione della diga Gurara. Ad attenderli in Africa lo staff dell’impresa Salini, uno dei più grandi general contractor italiani che li metterà immediatamente all’opera, in attesa della fornitura di altri 20 RD50 che Astra consegnerà entro il 2012. Palco del test di questo primo esemplare è la Cava Bassanetti Nello, in Località i Dossi, dove le enormi dune di sabbia e ghiaia estratte da falda lacustre fanno quasi perdere la percezione degli ingombri del dumper piacentino. In realtà sono ben 30 le tonnellate di tara e 40 quelle di portata utile del Big Astra, per una capacità a colmo di 25,2 metri cubi, oltre ad un’area calpestata di 8 metri per 4. Un gigante che necessita di 367 chilowatt del Cursor 13, perfettamente orchestrati dal cambio automatico Allison H5610 AR. Tante le migliorie, dentro e fuori, su un progetto nato 15 anni fa e arrivato a livelli di affidabilità al top, quella d’obbligo per mezzi chiamati ad operare in cantieri “estremi” o dove il fermo macchina può rappresentare un serio problema per la rarità di officine specializzate, anche se, sia Astra che Allison, garantiscono assistenza sul posto entro poche ore dal guasto.
TRASMISSIONI
UNA VECCHIA CONOSCENZA Come già anticipato la trasmissione automatica dell’RD40 è monopolio di Allison. Si tratta della H5610 AR che rappresenta un classico per questa classe di dumper. È dotata di convertitore di coppia idraulico del tipo TC682 per cui la trasmissione stessa è accoppiata idraulicamente al motore (si evita lo slittamento) fino al raggiungimento del regime di coppia massima, dopo il quale subentra l’impacchettamento meccanico (lock up) per un rapporto di moltiplicazione finale (coppia in stallo) di 1:1,77. Integrato nella trasmissione c’è il rallentatore idraulico. È posizionato tra convertitore e cambio e viene comandato in cabina dall’apposito pedale dedicato. Tutta la trasmissione Allison è gestita integralmente per via elettronica e dialoga con il Cursor per l’abbattimento costante dei consumi, tarando ogni istante la coppia motrice in funzione di pendenza, caratteristiche del fondo e carico. Attualmente la serie 5000 che Astra sta già montando su tutti i nuovi RD40 è la H5620. La nuova trasmissione è stata ulteriormente irrobustita su alcuni componenti (albero turbina, trattamenti termici sulle palette e sulla frizione di lockup del convertitore di coppia). Viene così garantita una vita utile più lunga. Per il “fratello maggiore” RD50 Astra ha mantenuto invece l’impiego della serie 6000. L’Allison H5610 AR
Il cambio con il cardano che lo falangia al Cursor
Driveline completa dell’RD40
CAVE&CALCESTRUZZO TRE METRI SOPRA IL CIELO La riedizione dell’Astra RD40 ha interessato anche la cabina. Ci si arrampica attraverso la scaletta a lato radiatore e ci si siede a tre metri d’altezza, in posizione lateriale sinistra, in una gabbia conforme alle normative ROPS/FOPS, grazie agli elementi portanti in acciaio (poggianti su sospensioni dotate di tamponi elastici) e arricchita dal sistema di pressurizzazione contro la polvere. La portiera integra la vetratura nella parte inferiore e il sedile di guida centrale e multiregolabile è dotato di
Il posto di guida centrale
sospensione automatica. Il cluster strumenti è completo e riprende elementi dei cava Astra e di quelli Iveco, con gli indicatori analogici che circondano il display lcd centrale adibito alla diagnostica del veicolo per tenere sotto controllo tutti i parametri operativi di motore, impianto elettrico, sterzo, sistema di frenatura e ribaltamento del cassone. Di serie il climatizzatore manuale con filtro antipolline mentre, a richiesta, i fanali di lavoro sul tetto, la radio con cd-mp3 e il frigorifero.
La console di controllo dell’Allison
Family feeling del Gruppo per il cockpit
Più pronto in basso Il “cuore” del gigante è il ben noto Iveco Cursor 13 che muove anche i fratelli minori della gamma rigida RD28, RD32 mentre per l’RD50, la scelta è andata su Deutz. La taratura installata è di 367 chilowatt (500 Cv) ma la mappatura delle iniezioni è stata modificata per disporre della coppia massima (2.200 Nm) a 900 giri al minuto (di solito è 1.000). Per la velocità operativa standard (40 km/h) il range oscilla tra i 1.100 e i 1.600 e tocca i 2.000 giri solo se si preme a fondo l’acceleratore per vedere la lancetta del tachimetro toccare i 50 km/h. Tutti i sistemi di filtraggio sono di tipo“tropicalizzato” per cui l’RD40 è in grado di operare in condizioni climatiche estreme. All’insegna dell’affidabilità la scelta di mantenere la motorizzazione patentata al Tier III più adatta all’uso in Paesi in cui il gasolio è di bassa qualità. Motore Cilindrata Frazionamento/cilindri Alesaggio x Corsa Potenza max/giri Coppia max/giri Alimentazione Aspirazione Inquinanti (omologazione/sistema)
Iveco Cursor 13-F3B 12.882 cm3 L/6 135 x 150 mm 368 kW/1.900 giri/min 2.200 Nm /900-1.540 giri/min Pompanti singoli Intercooler e Vgt Eu Stage 3A/Tier III
Il Cursor 13-F3B
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L’impianto di riscaldamento del cassone
Gas... di scarico
Maxi radiatore e scalette di salita per cabina e zona manutenzione
Modello Capacità a raso Capacità a colmo M.T.T. Tara Trasmissione H56AR 6 marce Trazione Rapp.riduz.finale Ruote
Astra RD40 20 m3 25,2 m3 70.000 kg 40.000 kg automatica Allison avanti e 2 retro ponte post a doppia riduzione 1:19,29 Cerchi falangiati 13x33x2,5” con pneumatici 18R33 Passo 3.500 mm Lunghezza 7.864 mm Larghezza 4.010 mm Altezza 4.127 mm Batterie 2x12V/170 Ah Impianto ribaltamento pompa ad ingranaggi 200 l/m a 1.900 giri/min
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Il cassone non poteva che essere in acciaio altoresistenziale (HB 400 da 12 mm standard ma fino a 25 mm in optional); è azionato da due cilindri idraulici telescopici a tre sfili e semplice effetto (65,5° di inclinazione massima in 13 secondi), visto che sul nuovo RD40 il volume di carico passa da 24,2 a 25,2 metri cubi a colmo, senza che questo incida sulla manovrabilità. Merito del passo di 4.200 millimetri e della lunghezza di 9.511 che determinano un raggio di sterzata tra muri di soli 10.910 millimetri. Per reggere tante tonnellate per il telaio si sono preferiti longheroni scatolati (e non a C) non saldati. Le sospensioni sull’anteriore sono indipendenti con montanti telescopici mentre sul posteriore adottano il sistema Kessler. Inedito in questa serie il sistema di flangiatura ruota ai mozzi e al ponte posteriore, che sostituisce l’attacco conico, facilitando le attività di montaggio pneumatici (di serie i cinesi Triangle 18R33) da ben 2 metri di diametro e 40 centimetri di fianchi. Da segnalare due optional da “movimento terra”: il sistema di ingrassaggio automatico e centralizzato e il devio-marmitta che dirotta parte di gas di scarico nelle intercapedini del cassone onde agevolare lo scivolamento del materiale in climi rigidi.
Batterie da 170 Ah
Il telaio a longheroni scatolati
134 Costruzioni SETTEMBRE
Sospensioni posteriori semindipendenti
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CAVE&CALCESTRUZZO
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i nuovi stabilimenti ne abbiamo visitati molti, ma quello che Sany ha inaugurato in Germania, vicino a Colonia, è riuscito a stupirci. Che le intenzioni del costruttore fossero molto serie lo si era capito già dalla posa della prima pietra alla presenza del cancelliere Angela Merkel; lo scorso 20 giugno ne abbiamo avuto solo la conferma toccando con mano i frutti di un investimento di oltre 100 milioni di euro. Su un’area di 250 mila metri quadrati Sany ha costruito uno stabilimento d’assemblaggio all’avanguardia da 11.000 metri quadrati più una palazzina da 7.000 suddivisi tra reparto Ricerca e Sviluppo, uffici commerciali, gestione logistica e oltre 40 mini appartamenti per ospitare dipendenti Sany provenienti da tutto il mondo. Lo scopo iniziale è di arrivare a produrre nel nuovo stabilimento di Bedburg 1.800 unità all’anno di cui 1.350 betoniere e 450 pompe autocarrate: se questo non avverrà nel 2012, l’obiettivo sarà
Per Sany l’Italia è un mercato prioritario All’inaugurazione del nuovo stabilimento era presente il General manager di Sany Italia Roberto Borsani. “Per Sany - ci ha spiegato - l’Italia è considerato da anni un mercato molto interessante per il numero di macchine vendute. Per questo Sany Italia è la prima realtà commerciale satellite al quartier generale tedesco. Il nostro compito è dare supporto tecnico-commerciale a CGT, distributore esclusivo per la gamma di prodotti per il calcestruzzo Sany in Italia, ma sappiamo di essere in una posizione strategica per fare da ponte con mercati dal grande potenziale come quelli nordafricani”.
raggiunto nel 2013 dato che la gamma di prodotti “sviluppati per rispondere alle esigenze europee” verrà ultimata nel 2012. L’obiettivo a lungo termine è quello di arrivare a 6.000 unità (puntando ai mercati del Nord Africa) passando dagli attuali 160 dipendenti (di cui il 75% tedeschi) a 650. Numeri da brivido, anche considerando il fatto che l’espressione “lungo termine” non pone limiti.
STABILIMENTI Cravatte rosse: Sany Italia. Cravatte blu: CGT. Club a parte, nella foto gli uomini che da tempo lavorano dietro le quinte per decretare il successo dei prodotti Sany in Italia. Da sinistra: Gianluca Marazzi, Giuseppe Stringi, Roberto Borsani, Andrea Bargagna e Amedeo Esposito. Posano davanti alla nuova 36 metri.
BETONIERE, BETONPOMPE...
... E AUTOCARRATE
In stabilimento abbiamo toccato la prima betoniera da 12 mc che arriverà in Italia. Rispetto all’esemplare del Samoter, la macchina è stata modificata tecnicamente e rifinita in base alle esigenze manifestate dai clienti. Allestito su carro Daf, questo mezzo permetterà al cliente di avere CGT come solo interlocutore per l’assistenza di botte e camion. Fermo restando che il cliente potrà comunque scegliere altri truck; per la Germania - ad esempio - Sany è già pronta a offrire l’allestimento su Man o Mercedes. Oltre alle betoniere e alle pompe autocarrate, Sany ha sviluppato delle nuove autobetonpompe espressamente per il mercato italiano: una 28 metri sarà commercializzata dal 2012 e una “32” dal 2013.
Da quando ha siglato l’accordo con Sany, CGT ha fatto un grande lavoro con i clienti italiani per dare indicazioni tecniche su come rendere più “europee” le autocarrate. La prima del nuovo corso è quindi più italiana che cinese o tedesca: ha un braccio a cinque sezioni a controllo elettronico, un sistema elettronico per la stabilizzazione parziale e il controllo del regime motore del camion per ridurre i consumi. La macchina è a tutti gli effetti “made in Germany”; arrivano dalla Cina solo le carpenterie dei bracci, degli stabilizzatori e il telaio. La arriverà subito, una
arriverà nel 2012 e una 28 metri a quattro sezioni è allo studio. La 37 metri di cui si è sentito parlare sarà dedicata al mercato tedesco. I gruppi pompanti hanno pistoni con extracorsa per facilitare la manutenzione.
UNO STABILIMENTO D’ASSEMBLAGGIO ALL’AVANGUARDIA Il primo stabilimento tedesco della Sany è stato costruito a Bedburg, vicino a Colonia, in Vestfalia. Si tratta di una struttura da 11.000 metri quadrati realizzata per eseguire l’assemblaggio di parti strutturali che arrivano dal-
la Cina (carpenterie bracci, stabilizzatori e controtelai), con componenti europee. All’interno l’ambiente di lavoro è molto luminoso e ordinato ma a stupirci sono stati i monitor LCD su cui ogni uomo può verificare l’avanzamento di produzione. Per ogni unità ultimata sono memorizzati centinaia di dati. Giusto per fare un esempio: per avvitare i “bulloni” vengono utilizzate delle chiavi dinamometriche in fibra di carbonio che memorizzano ogni coppia di serraggio effettuata.
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roprio un anno fa eravamo andati in una cava abruzzese a vedere all’opera una delle prime Terrain Leveler attive in Italia: era la “piccola” TL855, che aveva impressionato favorevolmente per capacità produttiva e semplicità di utilizzo. Questa volta il contesto era un po’ differente: si trattava di uno sbancamento necessario alla preparazione del terreno per un’opera viaria, in un cantiere friulano. E la macchina in questione era la top della gamma, la TL1255, presa a noleggio dalla Vidoni di
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Tavagnacco (UD), che la terrà per circa un anno. A seconda del modello, un Terrain Leveler della Vermeer può tagliare una superficie fino a 3,7 metri di larghezza e fino a 81,3 centimetri di profondità in un unico passaggio. Poiché le norme e le responsabilità relative alla coltivazione delle cave aumentano, i metodi di scavo in roccia attraverso esplosivi risultano sempre più impegnativi da utilizzare e a volte antieconomici. Con queste macchine anche tale problema viene brillantemente risolto. SETTEMBRE Costruzioni 141
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TL 1255: TOP DI GAMMA In Italia sono disponibili quattro modelli di Terrain Leveler: la T855 pesa 53 tonnellate, ha un motore C-9 Caterpillar da 261 kW ed è capace di uno scavo con profondità fino a 610 millimetri e larghezza fino a 2.500 millimetri. La T1055 pesa 53 tonnellate, ha un motore C-13 Caterpillar da 317 kW ed è capace di uno scavo con profondità fino a 610 millimetri e larghezza fino a 3.400 millimetri. La T 1155 pesa 77 tonnellate, ha un motore C-15 Caterpillar da 403 kW ed è capace di uno scavo con profondità fino a 610 millimetri e larghezza fino a 3.400 millimetri. La T1255 pesa 111 tonnellate, ha un motore C-18 Caterpillar da 447 kW ed è capace di scavare fino a 690 millimetri di profondità e 3.700 millimetri di larghezza. Le macchine sono complete di tilt carri, laser per mantenimento dello scavo in piano, sistema abbattimento polveri, cabina Rops elevabile.
NAVIGATORE LASER Il laser guida permette alle macchine di “leggere la cava”, e di orientarsi seguendo il livello di escavazione prestabilito e massimizzando la produttività. “Per noi - spiega Maurizio Peresson - è stato un utile insegnamento che ha cambiato la nostra visione e ha migliorato l’operatività anche su altri cantieri e con altre macchine”.
Qui a sinistra, l’operatore della Vermeer TL1255 assieme a Davide Buscato.
Le caratteristiche morfogenetiche del cantiere
È ben evidente l’azione morfogenetica del Tagliamento che, con un’importante azione di deposizione, ha determinato la formazione di vari terrazzi e, nel contempo, ha condizionato con la sua attività erosiva lo sviluppo delle conoidi dei suoi principali affluenti. L’azione geomorfica dei principali corsi d’acqua, per lo più legata a fenomeni erosivi concentrati, è significativa e mar-
cata dai profondi e accentuati fenomeni di ruscellamento dai rilievi verso l’asta principale del Tagliamento, che rappresenta il livello di base. La morfologia è quindi caratterizzata da scarpate rocciose e/o falesie (soprattutto legate ad affioramenti di conglomerati e dolomie cariate), allungate per lo più secondo lineazioni strutturali, caratterizzate da fenomeni di crollo.
CAVA&CALCESTRUZZO Il conglomerato del Tagliamento
Da un punto di vista geologico, nell’area si ha la predominanza di conglomerati poligenici del Tagliamento, costituiti dalla cementazione di ghiaia eterometrica ed eterogenea, a vari livelli, variamente arrotondata con ciottoli in matrice sia sabbiosa che limosa e argillosa. In più situazioni il conglomerato si presenta variamente fratturato: i sistemi di fratturazione determinano spesso la formazione di cunei instabili e le fratture si presentano spesso significativamente aperte con riempimenti di materiale fino. Tali formazioni sono generalmente subaffioranti e/o soggiacenti a depositi detritici da grossolani a fini, con ghiaie e sabbie frequentemente limose e con grado di addensamento verosimilmente poco elevato.
CONTROLLO ELETTRONICO Tec-Plus è un sistema totalmente elettronico di controllo dell’intera macchina che gestisce la potenza del Terrain Leveler a seconda delle condizioni e tipologia del terreno: quando questo assume in taluni punti dei picchi di durezza, Tec-Plus aumenta la potenza idraulica e regola il numero di giri del motore termico, in modo che non calino mai, nemmeno quando l’attrito delle lame aumenta. In questo modo, velocità, produttività e affidabilità rimangono sempre costanti.
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La societĂ Vidoni di Tavagnacco (UD) La Vidoni è un gruppo che opera nel settore delle costruzioni civili e industriali da due generazioni. Fondata nel 1954 da Giacomo Vidoni, viene oggi gestita dai figli Giuliano e Marco, che si impegnano a continuare il lavoro paterno, consapevoli degli sforzi che questâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ comporta. Fin dagli inizi lâ&#x20AC;&#x2122;azienda si è specializzata nella realizzazione di reti idriche, fognari e ha sempre eseguito lavori edili. Ha poi realizzato strade, ponti e gallerie sia a livello regionale sia nazionale, acquisendo nel tempo massima esperienza e professionalitĂ .
Intervista
Maurizio Peresson Direzione tecnica Vidoni
Quanto è importante lavorare con impianti moderni?
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Quali sono le nuove frontiere nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito degli inerti? (0)/$*/(/ ,0#-*.)/-(.0%/0)/&/&(, 0-+& .0 $/0- /-#,0 -**, /#",)*-+*/0/+!.'*/#.+*/ 0!/'*,0& .0+,+0 0&,' 0 -&/(.0/+ *),%$)).0$+0)."-)*,0+$,!,0+.(( - /.+%- 0-+& .0/+0&,+ '/%.)- /,+.0%.((-0.&&.''/!-0 $),&)- /-0'$(0*.#-0& . /#",+.0$+-0'*)$**$)-0,) -+/ -*/!-0%.%/&-*-0/#",) *-+*. 0 .)0 $-+*,0)/ $-)%-0(-0"),%$ /,+.0/+.)*/0)/&/&(-*/ '$(0*,*-(.0%/0 $.((/0"),%,**/ 0/+0 $),"-0'/0-))/!-0*)-+
144 Costruzioni SETTEMBRE
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Burocrazia e territorio, esiste un equilibro per â&#x20AC;&#x153;fare beneâ&#x20AC;??
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Piattaforme autocarrate In anteprima la nuova “patente B” Oil&Steel, per veicoli con 3,5 tonnellate di portata
Sollevatori telescopici Più spazio, più visibilità, più comfort. Tanti i plus della nuova cabina dell’Icarus 40.17
Piattaforme aeree Il GruppoVenpa3 ha noleggiato sette francesi per il montaggio di una serra evoluta
IN QUESTO NUMERO...
settembre 2011
NOLEGGIO CANTIERE
NEWS
NOLEGGIO&CANTIERE
Crescita continua PEL]LRVL SLDQL GL HVSDQVLRQH SXQWDQGR VXOO¶DPSOLDPHQWR GHO SDUFR PDFFKLQH DWWLYD QHOOD YHQGLWD H QHO QROHJJLR GL FDUUHOOL HOHYDWRUL 7R\RWD H GL SLDWWDIRUPH DHUHH +DXORWWH IHVWHJJLD TXHVW¶DQQR DQQL GL DWWLYLWj &RQ ROWUH GLSHQGHQWL H TXDWWUR VHGL D /DQFHQLJR GL 9LOORUED 79 /LPHQD 3' 5RVj 9, H 8GLQH O¶D]LHQGD RIIUH XQD JDPPD GL FLUFD SLDWWDIRUPH GL WXWWH OH WLSRORJLH FRQ XQD SUHYDOHQ]D GHOOH YHUWLFDOL HOHWWULFKH TXDVL LO GHO WRWDOH VHJXLWH GDOOH
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PIATTAFORME AUTOCARRATE
o scorso mese di luglio, Oil&Steel ha invitato la stampa specializzata e alcuni clienti allo stabilimento Ducati di Borgo Panigale (BO) per presentare, in anteprima assoluta, una nuova piattaforma autocarrata “patente B”. La caratteristica principale del nuovo modello Snake 2311 Compact Rel è senza dubbio l’altezza di lavoro massima di 22,8 metri; notevole per un allestimento su un veicolo con ptt massima non eccedente le 3,5 tonnellate. Per ottenere tanto, la Oil&Steel si è basata sull’esperienza maturata con la Snake 2010 Compact Rental Edition. La colonna con sbalzo contenuto limita al minimo l’ingombro sul lato strada anche a macchina aperta lateralmente di 90 gradi, mentre il doppio pantografo, derivato dal disegno del modello da 20 metri, consente lo scavalcamento di ostacoli da 9 metri. Per fare questo e mantenere l’altezza massima di 2.400 millimetri per la circolazione su strada, sono stati montati un nuovo pantografo con barre più lunghe e un nuovo braccio telescopico a tre elementi (2 sfili) realizzato in acciaio a elevato limite di snervamento per contenerne il peso e garantire le prestazioni. Di fatto la 2311, rispetto alla 2010 RE, riempie meglio l’area di lavoro oltre i 15 metri di altezza pur avendo un ingombro di stabilizzazione molto minore. Inoltre, rispetto alla stabilizzazione ad A, quella verticale della 2311 permette di non danneggiare minimamente le pavimentazioni più delicate.
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23 metri Montata su Nissan con passo da 3.400 mm
Come la sorella minore Snake 2010 Compact RE, la nuova autocarrata Oil&Steel da 23 metri di altezza di lavoro utile (22,8 m per la precisione) si allestisce su Nissan Cabstar con passo da 3.400 millimetri. Rispetto alla 20 metri, lo sbalzo posteriore aumenta di soli 180 millimetri. Non varia nemmeno l’altezza per la circolazione su strada, prerogativa della serie Compact, che non supera i 2.400 millimetri. La nuova 23 metri adotta uno schema di stabilizzazione verticale in sagoma, in luogo di quello ad A della 20, e questo le permette di stabilizzare a una larghezza massima di 2.100 millimetri, ovvero 540 in meno della sorellina.
NOLEGGIO&CANTIERE
PATENTE B OIL&STEEL HA PRESENTATO IN ANTEPRIMA ASSOLUTA LA PIATTAFORMA SNAKE 2311, LA TOP DI GAMMA PER VEICOLI CON 3,5 TON DI PTT. LA DUCATI DI BORGO PANIGALE È STATA PALCOSCENICO DEL LANCIO DI
ANTONIO FARGAS
SNAKE 2311 COMPACT REL Altezza operativa max Altezza max piano cesta Altezza max sbraccio orizz. Sbraccio max (relativa portata) Largh. stabilizzazione in sagoma Portata delle 3 aree di lavoro
22,8 m 20,8 m 8,6 m 10,3 m (80 kg) 2.100 mm 2 persone-200 kg, 1 persona-120 kg, 1 persona-80 kg
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MUSEO DUCATI - BORGO PANIGALE
PIATTAFORME AUTOCARRATE
Sotto al livello ralla, l’allestimento è completamente diverso dalla Snake 2010 Compact RE. Nuovo lo schema con stabilizzazione verticale che permette di stabilizzare in sagoma, in appena 2.100 mm!
TUTTO A PORTATA DI MANO La cesta della nuova piattaforma Oil&Steel è in alluminio, ha porte d’accesso, con gradino a ribalta, sia sul lato destro sia sul sinistro e prevede un ponte di comando tanto semplice quanto funzionale e affidabile. Merita attenzione anche la rotazione idraulica di cui è capace la piattaforma: 90 gradi a destra e a sinistra; non vi è punto di lavoro inaccessibile. Tutte queste scelte fanno capire come la 23 metri di San Cesario sul Panaro sia concepita privilegiando le esigenze dei noleggiatori. Per loro, affidabilità e semplicità d’utilizzo sono la parola d’ordine.
COMANDI A TERRA SULLA TORRETTA Rispetto alle altre macchine della serie Snake Compact, la 23 metri si distingue per i comandi di tipo elettroidraulico (solo la stabilizzazione resta idraulica) in luogo di quelli idraulici. Questa scelta è stata fatta per contenere il peso della macchina ma - assicurano i tecnici della Casa - “non andrà a variare l’estrema affidabilità per cui si è fatta apprezzare questa gamma di macchine”. I comandi a terra della piattaforma sono stati posizionati sulla torretta rotante.
156 Costruzioni SETTEMBRE
3 aree di lavoro: 200, 120 o 80 chili La Sanke 2311 Compact Rel privilegia prestazioni di rilievo in altezza, ma nello sbraccio orizzontale oltre i 7,5 metri è di certo favorita la 2010 RE. Nelle applicazioni oltre i 13 metri d’altezza, ovviamente la 23 prevale sulla 20. Sulla 23 vi sono tre aree di lavoro (vedi grafico): una da 200 chili di portata (2 persone e attrezzi), una seconda da 120 e una da 80 chili (entrambe con 1 persona e attrezzi).
SOLLEVATORI TELESCOPICI ICARUS 40.17 Portata massima Altezza massima di sollevamento Sbraccio alla massima altezza Angolo di brandeggio forche Forza di strappo
4.000 kg 16,90 m 1,15 m 134° 5.700 daN
www.dieci.com
SIAMO ANDATI A ORIGGIO, NEL VARESOTTO, A VEDERE UN ICARUS 40.17 DIECI SUPER ACCESSORIATO. TRA I PUNTI DI FORZA, LA NUOVA CABINA, MIGLIORATA NEGLI SPAZI, NELLA VISIBILITÀ E NEL COMFORT 158 Costruzioni SETTEMBRE
NOLEGGIO&CANTIERE
SQUADRA CHE VINCE
non si cambia DI
DANIELA STASI
er noi la macchina è come l’automobile della domenica, ce ne prendiamo cura con attenzione meticolosa. In passato ci siamo trovati bene con un sollevatore Dieci, quindi abbiamo deciso di continuare su questa strada”. Queste parole sono state pronunciate all’unisono dalla famiglia Borroni, titolare dell’omonima società di Origgio (VA), storica realtà che si occupa di edilizia a tutto tondo, dal movimento terra alle costruzioni, fino alla opere di manutenzione pubblica: l’impresa ci ha accolti in sede per farci vedere il suo ultimo acquisto, un sollevatore telescopico a braccio fisso Icarus 40.17, con una portata massima di 4.000 chilogrammi e un’altezza massima di sollevamento di 16,90 metri.
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Acquistato un paio di mesi fa dalla San Marco Varese di Mozzate (CO), in versione super accessoriata, è un mezzo di nuova generazione, così come tutti quelli sfornati dagli stabilimenti di Montecchio Emilia nel corso dell’ultimo anno. Il Centro Ricerche & Sviluppo di Dieci si è concentrato soprattutto sulla cabina che, ridisegnata completamente, oltre a rispondere alle normative europee sulla sicurezza ROPS e FOPS, è stata migliorata sotto molteplici aspetti. A favore della sicurezza, le nuove macchine Dieci sono dotate di dispositivo antiribaltamento con blocco dei movimenti aggravanti, limitatori di carico e di un sistema elettronico di serie su tutti i modelli, che consente di controllare il peso sulle forche (e sulle attrezzature in genere) durante le manovre di lavoro. SETTEMBRE Costruzioni 159
SOLLEVATORI TELESCOPICI
I PLUS CHE FANNO LA DIFFERENZA
Design funzionale Gli ingegneri Dieci, nel riprogettare il design della cabina, hanno dato priorità assoluta alla visibilità: il posto di guida è rialzato rispetto alle versioni precedenti e il sistema di protezione anticaduta posto all’interno dell’abitacolo consente una visuale totale, a 360 gradi. Oltre a ciò, sono presenti anche due retrovisori indipendenti su entrambi i lati. Grande attenzione è stata posta anche al comfort, con spazi più elevati e funzionali: la porta, in base a quanto dichiarato dall’azienda costruttrice, è la più grande sul mercato; inoltre grazie all’integrazione del bracciolo nella plancia destra, si ha minore sforzo del braccio e una migliore accessibilità al joystick. Di serie, inoltre, l’insonorizzazione acustica, il volante regolabile in altezza e inclinazione, gli alzacristalli elettrici e diversi vani porta oggetti.
PARTNERSHIP DI LUNGA DATA L’offerta della San Marco Varese contempla sollevatori telescopici solo a marchio Dieci, di cui tra l’altro propone tutta la gamma, dalle autobetoniere ai dumper. “È più di un decennio che collaboriamo con Dieci, ma solo negli ultimi anni proponiamo i suoi prodotti con continuità”, dichiara Alberto Seveso (nella foto), uno dei soci di San Marco Varese. “Prima, infatti, i sollevatori telescopici facevano ‘concorrenza’ alle gru autobloccanti; oggi invece, per alcuni lavori, grazie alla loro versatilità, ne hanno preso il posto: attualmente vendiamo più elevatori, almeno il triplo rispetto alle gru. Ci troviamo bene con Dieci, la nostra è una vera partnership, che va oltre al mero rapporto fornitore-cliente: pur essendo un’azienda di grandi dimensioni, è molto presente e condivide i nostri problemi; ho la sensazione che le aziende più blasonate tendano a perdere il contatto con la quotidianità, a snobbare le realtà a cui si rivolgono. Le macchine, inoltre, sono affidabili, non danno mai problemi e l’assistenza è quasi azzerata”. Qual è la tipologia di sollevatore telescopico più richiesta? Risponde Seveso: “Quello con braccio rotante, anche se ha un costo più elevato di quello con braccio fisso (e un ingombro maggiore). E poi ci chiedono altezze sempre più elevate, dai 13 metri in su”.
NOLEGGIO&CANTIERE FULL OPTIONAL
A PROVA DI OPERATORE
Già quando esce dalla fabbrica il nuovo Icarus 40.17, in fatto di dotazioni, è molto generoso. Tra i dispositivi di serie, infatti, si ricordano anche gli stabilizzatori a ribaltamento idraulico indipendente, la presa idraulica per eventuali accessori sulla testa braccio e il differenziale autobloccante del ponte anteriore. La Borroni Fratelli non si è limitata a prendere la versione base, ma ha scelto una serie di equipaggiamenti aggiuntivi. Vediamoli nel dettaglio. Innanzitutto ha optato per un motore turbo compressore aftercooler, un Iveco NEF da 93 chilowatt a 2.200 giri al minuto (4 tempi diesel, iniezione diretta meccanica, 4 cilindri verticali in linea, cilindrata di 4.485 cc). Altri optional: l’allineamento automatico delle ruote anteriori e posteriori durante la circolazione su strada, la velocità maggiorata a 40 chilometri orari (di serie 30 km/h), i doppi fari anteriori e posteriori, il faro sulla testa braccio, gli pneumatici 405/70x24” (al posto dei 20”), la protezione vetro e le tendine parasole, l’aria condizionata e il sedile con sospensione pneumatica. Come attrezzature, ha acquistato anche l’argano.
SETTEMBRE Costruzioni 161
Apprezzato il comfort
Fedeltà assoluta L’impresa Borroni Fratelli conosce le macchine Dieci dal 2002, quando aveva acquistato un fisso da 13 metri (sempre dalla San Marco Varese). Nel 2011 ha virato verso un’altezza maggiore. “Oltre che per il rapporto con il venditore, abbiamo scelto un Icarus 40.17 perché con Dieci ci siamo sempre trovati molto bene: con il nostro precedente telescopico a braccio fisso non abbiamo mai avuto problemi”, raccontano Santino, Fabio, Luca e Alberto Borroni. “Per sfruttarne la versatilità, abbiamo optato per un’altezza di 17 metri, che ci consente di svolgere vari lavori, dal sollevamento materiali per il Comune di Origgio all’attività edile. Rispetto alla versione precedente, abbiamo notato notevoli migliorie: è più silenziosa, più scattante, ma a colpirci è stato il comfort della nuova cabina, con gli spazi ampliati e i comandi intuitivi e a portata di mano. Abbiamo scelto di accessoriarla il più possibile, proprio per fruire al massimo dei plus”.
La filosofia della Borroni Fratelli è la seguente: “Usiamo la macchina noi direttamente, pertanto desideriamo dotarla di tutti gli accorgimenti possibili”. Dalla teoria alla pratica: il loro Icarus 40.17, come già detto, è full optional. “Le altre macchine da noi vendute non sono così accessoriate come la loro, ma perché in genere il titolare dell’impresa le acquista e poi le fa usare agli operatori”, spiega Rinaldo Corbella, agente della San Marco Varese. “Al di là del caso specifico, con i sollevatori telescopici Dieci di nuova generazione stiamo ottenendo un buon riscontro sul mercato: molto apprezzati, il sistema di distribuzione Flow Sharing, pensato per la ripartizione del flusso dell’olio in caso di saturazione del sistema, e la nuova cabina comfort, che sta riscuotendo un grande successo: per i non addetti ai lavori può sembrare singolare, ma tra i dettagli più graditi dagli operatori spicca il finestrino con alzacristalli elettrico; il precedente sistema ad apertura esterna, infatti, riduceva la visibilità durante le manovre in retromarcia”.
GRU E DINTORNI Da sinistra: Fabio e Luca Borroni, Rinaldo Corbella, Santino e Alberto Borroni.
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Agli esordi, nel 1978, si occupava esclusivamente della commercializzazione delle gru San Marco, un nome “tatuato” tuttora nella sua denominazione sociale. Oggi San Marco Varese conta tre sedi, a Comabbio (VA), Mozzate (CO) e Varese, ed è parte di un gruppo più ampio, San Marco Group, con un totale di sei magazzini tra Lombardia e Piemonte. Si occupa di vendita, noleggio e assistenza di macchine e attrezzature per le costruzioni: tra i vari marchi distribuiti in esclusiva, oltre a San Marco e Dieci (in esclusiva per le province di Varese, Milano e Novara), si annoverano Messersì ed Eurocomach per le MMT, Maker per le tagliasfalto e taglierine, Csc per le casseforme, Fiocchi Box per i moduli prefabbricati, Tyrolit per gli utensili diamantati e infine Elcos per i gruppi elettrogeni. www.sanmarco-group.it
TRUCKS. LEASING & FINANZIAMENTI. SOLUZIONI PER LE FLOTTE. ASSISTENZA & RICAMBI.
Gli uomini veri non scalano le montagne, le muovono. Nuovo Actros Cantiere.
Mercedes-Benz è un marchio Daimler.
Affidabilità, resistenza e compatibilità con diversi allestimenti fanno di Actros Cantiere un leader nel settore delle costruzioni. I nuovi elementi di protezione lo rendono ancora più robusto e capace di farsi carico anche dei lavori più impegnativi. Il nuovo cambio automatizzato Mercedes PowerShift Offroad garantisce maggiore comfort, consumi ridotti e minore usura. Oggi più che mai Actros Cantiere dimostra di essere un veicolo di cui ti puoi fidare. www.mercedes-benz.it/truck
PIATTAFORME AEREE
NOLEGGIO&CANTIERE NEL RODIGINO STA SORGENDO UNA SERRA CHE NON SI LIMITERÀ ALLA PRODUZIONE AGRICOLA. GRAZIE AI PANNELLI FOTOVOLTAICI, GENERERÀ ANCHE ENERGIA PULITA. AL MONTAGGIO DELLE STRUTTURE SONO AL LAVORO PIATTAFORME HAULOTTE NOLEGGIATE DAL GRUPPOVENPA3 DI IRENE
NUVOLA
anaro, provincia di Rovigo: in quelle zone la campagna è ancora a perdita d’occhio, una successione di paesaggi antropizzati, campi che si rincorrono uno con l’altro, intervallati qui e là da stabilimenti industriali. Siamo andati a vedere la costruzione di una serra agricola di oltre 40.000 metri quadrati: la proprietà (sul cui nome, al momento, non si può dare alcuna anticipazione) ha scelto di abbinare la produzione ortofrutticola a quella elettrica; il tetto della struttura, realizzata in carpenteria metallica e coperta con teli amovibili in materiale plastico, è equipaggiato di pannelli fotovoltaici. L’azienda esecutrice dei lavori è la Europrogress di Mirandola (MO) che, per il montaggio, si è affidata alla Techno-Mont. Per consentire agli operatori di lavorare in quota (soprattutto per la posa dei pannelli), sono stati noleggiati numerosi mezzi dal GruppoVenpa3: in cantiere, a dominare è il giallo delle piattaforme Haulotte, tutte semoventi a pantografo diesel.
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Double FACE SETTEMBRE Costruzioni 165
PIATTAFORME AEREE
Produzione alternativa In Italia, negli ultimi anni, il fotovoltaico ha conosciuto una crescita rilevante. Sono nati impianti dedicati esclusivamente alla produzione di energia elettrica (ne abbiamo visitato un altro lo scorso anno in provincia di Rovigo, sempre accompagnati da Venpa; il servizio è stato pubblicato su COSTRUZIONI di ottobre 2010) e realtà come questa, vista nel rodigino: una serra agricola a tutti gli effetti, equipaggiata di pannelli solari. Qualche numero può aiutare a comprendere le dimensioni dell’impianto: la superficie totale interessata dal complesso è di 54.000 metri quadrati, di cui 44.000 coperti dalla serra. Una volta terminati i lavori, a pieno regime, la produzione sarà di tre Megawatt all’ora. La realizzazione di impianti di questo tipo ha generato una spinta verso la specializzazione da parte delle imprese coinvolte. Un esempio è rappresentato proprio da Europrogress e Techno-Mont che hanno messo a punto una serie di prodotti (la prima) e di tecniche di montaggio ad hoc (la seconda) del settore.
SETTE FRANCESI IN CAMPO Tutta la movimentazione delle strutture in carpenteria metallica e dei pannelli fotovoltaici impiegati per la realizzazione delle serre di Canaro è stata possibile grazie ai nove mezzi per il sollevamento noleggiati dal GruppoVenpa3: una fornitura importante in cui primeggia il marchio Haulotte (www.haulotte.it). Oltre a un sollevatore telescopico Merlo P 28.7 K con un’altezza massima di lavoro di 6,95 metri, uno sbraccio massimo di 3,58 metri e una portata alla massima altezza di 2.500 chilogrammi, e una piattaforma verticale Diesel Genie GS 3384 RT/SI con un’altezza massima lavoro di 14,1 metri e una portata di 227 chilogrammi, tutte le altre macchine prese a noleggio sono del marchio francese. Nel dettaglio si tratta di sei piattaforme a pantografo diesel Compact 12DX, con un’altezza di lavoro di 12,15 metri, una portata massima di 450 chilogrammi e un motore da 20,4 chilowatt e, infine, una H 18SX, sempre a pantografo diesel, con un’altezza di lavoro da 18 metri, una portata massima di 500 chilogrammi e un motore che eroga una potenza di 23,1 chilowatt.
www.gruppovenpa3.it
166 Costruzioni SETTEMBRE
NOLEGGIO&CANTIERE
“M ETALLARI” PER VOCAZIONE Le origini sono polacche ma il campo d’azione è principalmente l’Italia. Techno-Mont, sul mercato da una decina di anni, collabora frequentemente con Europrogress, attiva da 30 anni nella progettazione e commercializzazione di serre, strutture per colture protette studiate anche con la predisposizione all’applicazione di pannelli fotovoltaici, colture orto-floricole, proget-
tazione e arredamento di garden centre, ricoveri per attrezzi, fieno, fungaie, coperture varie per animali, uso magazzino, strutture sportive, ecc. Techno-Mont, con un organico di circa 40 operatori, si occupa della realizzazione delle strutture stesse, curandone tutte le fasi lavorative, dallo sbancamento fino al montaggio.
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PIATTAFORME AEREE
Fabio Modica Funzionario sollevamento Modena, Bologna, Reggio Emilia
Radoslaw Pawlowski Titolare Techno-Mont
Il pacchetto proposto a Europrogress è full service, comprensivo, oltre che di assistenza, di consulenza per stabilire la tipologia di macchine da consegnare e di logistica, curata da Vlog (acronimo di Venpa Logistica), il dipartimento che si occupa dell’organizzazione dei trasporti dei mezzi. Nello specifico, Europrogress richiede solo piattaforme aeree a marchio Haulotte, pertanto siamo più che soddisfatti dell’accordo stipulato con la Casa francese: se nel parco non ci fossero stati questi mezzi non avrei potuto lavorare frequentemente con questa realtà. Prima infatti, operavo solo al 10% del potenziale del cliente, adesso riesco a soddisfare tutte le sue richieste. Al di là di Europrogress, comunque, siamo soddisfatti di Haulotte, in particolare delle verticali diesel, adatte per i terreni impervi, e delle semoventi elettriche.
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Europrogress, con cui collaboriamo assiduamente, noleggia i mezzi per il sollevamento costantemente dal GruppoVenpa3: anziché sottoscrivere un contratto di volta in volta per il singolo lavoro, stipula un accordoquadro a cadenza annuale, tutti gli anni a gennaio, nel quale vengono stabilite le condizioni per il servizio e le modalità della fornitura. Così, in base alle specifiche esigenze, riesce ad avere le macchine garantite per tutti i cantieri aperti. I mezzi, poi, sul campo, sono spesso utilizzati dai nostri operatori: ci troviamo molto bene con Venpa, l’assistenza è ottima, efficace e tempestiva. Mi auguro di collaborare ancora per molti anni.
GAMMA CONSTRUCTION
Giallo IN
CAVA
DALLO STERRATO ALLA STRADA TUTTA L’OFFERTA DELLA LOSANGA PER IL TRASPORTO NEL SETTORE COSTRUZIONI. LA FILERA È COMPLETA DA 7,5 A 40 TONNELLATE CON TANTA TECNOLOGIA PER OGNI APPLICAZIONE DI
CRISTIAN FURINI
ava cantiere in Italia per Renault Trucks ha sempre significato una sfida, viste le difficoltà di sfondare in un mercato atipico, in cui tradizione e valore dei competitors (anche nazionali), rappresentano da sempre un forte ostacolo. Ma il marchio della Losanga non si è arreso e ha sfruttato tutte le occasioni per accaparrarsi quote di mercato in un momento sicuramente non propizio per tutto il settore del truck. I risultati non si sono fatti attendere (a livello internazionale un camion su cinque di Renault Trucks è a uso edile) e il forte rinnovo e l’allargamento delle gamme, per incrementare ulteriormente l’espansione commerciale, ne sono lo specchio. Gli ingredienti su cui si basa questa operazione sono diversi. Il primo è affidato alla sempre maggiore distanza che i veicoli cava cantiere mantengono dalla gamma stradale. Quest’ultima ha offerto numerose tecnologie come il cambio robotizzato Optidriver e il pacchetto per il risparmio di carburante Optifuel che, con i dovuti adeguamenti, si cimentano ora anche nell’off-road duro. Il secondo è, manco a dirlo, arrivare a offrire una gamma completa di veicoli adatti a qualsiasi tipo di condizione operativa, dalla cantieristica leggera, all’approvvigionamento all’off road duro. Sono esempi in tal senso il nuovo Premium Lander OptiTrack che si affianca ai più classici Kerax e Midlum, oltre al Lander 8x2*6 e alla betoniera 8x4 dotata di ruote semplici sul posteriore.
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Kerax 8x4
Kerax 6x4
Premium Lander 8x4
PROVATI PERVOI
Premium Lander 6x4
Lander 4x2 Optitrack
Midlum 4x4
GAMMA CONSTRUCTION R ENAULT KERAX, IL PIÙ ROBUSTO DELLA SUA CATEGORIA Per gli impieghi più difficili, il duro di Renault Trucks è il Kerax. Lanciato nel 1997, questo veicolo è stato costantemente perfezionato fino al suo completo rinnovo nel 2006. Viene proposto in cinque motorizzazioni (due in DXi13: 480 e 520 Cv, tre in DXi11: 380, 430 e 460 Cv) e una gamma che conta 60 veicoli differenti, nove configurazioni (trattori e motrici), tre livelli di telaio, tre cabine, 39 passi e tre capacità di tandem. La novità più recente riguardo al Kerax è rappresentata proprio dalla motorizzazione da 520 cavalli, il che soddisfa soprattutto le aziende che operano in cave dove si lavora in
condizioni estreme. È stato uno dei primi cava a proporre un cambio robotizzato, l’Optidriver+, associato, in optional, al rallentatore Voith e può essere utilizzato in modalità completamente automatica (Full Auto) in quasi il 100% dei casi. Le prestazioni fuoristrada del Kerax sono ottimizzate anche grazie all’altezza libera dal suolo, alla vasca piatta sotto il ponte e alla capacità di pendenze superiori al 35 per cento. I Kerax sono predisposti per la maggioranza degli allestimenti: dalle classiche vasche alle gru tra le 30 e le 70 tonnellate per metro, fino alle pompe per calcestruzzo, o agli allestimenti specifici con prese di forza.
KERAX Modelli MTT MTC Motori
Trattori e motrici (4x2, 4x4, 6x4, 6x6, 8x4) 18, 26, 32 t per uso legale 20, 33, 40 per uso mezzo d’opera 44 t per uso legale 56 t per uso mezzo d’opera - DXi11 a sei cilindri in linea. Potenze 380, 430 e 460 Cv - Dxi13 a sei cilindri in linea 480 e 520 Cv Cambi Zf a 16 marce manuali (di serie), robotizzato Optidriver+ a 12 marce (optional) Cabina Corta, Global, Profonda Passi Da 3.200 a 5.800 mm Pneumatici 13R22,5 di serie 315/80R22,5 optional Mission Vasche ribaltabili, trattore per semirimorchi-vasca, betoniere,betonpompe
Punto d’incontro tra Kerax e Premium Strada Il Lander nasce come veicolo leggero, progettato per massimizzare la portata utile e combinare il passo da stradista con la robustezza di un mezzo d’opera. L’ultima release del Lander riguarda il trattore in configurazione Optitrack: è dotato di un sistema che, con controllo elettronico dalla cabina, permette di passare dal 4 per 2 al 4 per 4, grazie a due motori idraulici integrati ai mozzi delle ruote. Nuova anche la configurazione 8 per 2*6, destinata a usi specifici che richiedono maggior maneggevolezza in ambito urbano o rurale. Consente di aumentare il carico utile di 500 chili, è più maneggevole, grazie a un raggio di sterzata più ampio del 12,5%, offre risparmi di carburante che possono raggiungere il 10% in confronto a un veicolo 8 per 4. Della squadra anche la versione betoniera 8x4 Extra-Light. È dotato di ruote semplici con pneumatici Goodyear 495/45 R 22.5 Omnitrac MSD, che gli permet-
tono una maggiore portata utile per il trasporto di calcestruzzo in ambito urbano (260 kg in più rispetto a pneumatici Goodyear 315/80 R 22.5). Il calcolo è presto fatto: l’autotelaio Renault 8 per 4, con passo 4.350 millimetri, tara di 9.050 chili (8.790 kg con i Goodyear), offre da 200 a 1.200 chilogrammi di portata utile in più a ogni rotazione. E 600 chili di più a ogni rotazione, rappresentano un risparmio di 660 tonnellate di materiale trasportato che equivale a 940 litri di gasolio in meno. Su tutti i veicoli i due motori (DXi7 e DXi11) con potenze da 270 a 460 cavalli e il cambio robotizzato Optidriver+, proposto in optional arricchito da una centralina che ne adatta il funzionamento al peso, alla potenza, alla pendenza e trova e inserisce automaticamente il rapporto migliore per quelle condizioni. Sul cruscotto di tutti i Lander la modalità Off Road, che aumenta la mobilità del mezzo in fuoristrada.
PREMIUM LANDER Modelli MTT Motori Cambi Cabina Passi Pneumatici Mission
Trattori e motrici (4x2, 6x2, 6x4, 8x4, 8x2*6) da 18 a 32 ton DXi7 270, 310 e 340 Cv e DXi 380, 430 e 460 Cv Meccanico ( a 6, 9 e 16 marce), Automatico S2300V, Optidriver+ a 12 marce Corta, Global, Profonda da 3.500 a 6.100 mm 315/80 R22,5 495/45 R22,5n Vasche leggere, distribuzione materiali costruzione con gru, betoniere leggere, trattore per semirimorchi-vasca
GAMMA CONSTRUCTION
MIDLUM Modelli MTT Motori Cambi
4x4 da 7,5 a 18 t DXi5 180 e 220 Cv e DXi7 da 270 a 300 Cv Cambi meccanici a 6 e 9 marce, automatici Allison S2500 e 3200V, Optitronic Cabina Corta, Global e 4 porte Passi da 2.700 a 4.700 mm Mission Cantieristica leggera, imprese edili e di manutenzione, municipalizzate
Qui sopra da sinistra, differenziale con blocco, la cabina corta e la vasca ribaltabile trilaterale a sponda bassa.
Il piccolo pensa in grande A chiudere la gamma dei mezzi da lavoro per il settore cava e cantiere il Midlum, uno dei “medi” di maggior successo in Italia nel settore stradale da distribuzione e in cerca di dimostrare il suo valore in un settore molto inflazionato come quello dei medi da cantiere. Anche in questo caso la gamma è davvero molto completa, e comprende ben 75 configurazioni (4x2 o 4x4), incrociando i 19 passi e la possibilità di “giocare” su masse totali a terra tra 7,5 a 18 tonnellate. Anche per il Midlum è possibile scegliere tra tre cabine: la Corta, la Global in cinque configurazioni e quella Doppia per usi specifici. Quattro sono invece le motorizzazioni tutte Euro 5 in due versioni del Dxi 5 da 5 litri in doppia taratura (180 e 220 Cv) e momento da 660 a 815 Newtonmetro disponibili
174 Costruzioni SETTEMBRE
dai 1.200 giri e altre due del 7 litri Dxi 7, disponibili in 270 e 300 cavalli con coppia da 1.010 e 1.070 Newtonmetro a pari regime. A disposizione tutta la gamma di trasmissioni: dal manuale classico (di due tipi a 6 marce oltre ad un 9 rapporti), all’Optitronic, il robotizzato a sei marce oltre alla possibilità degli automatici molto indicati per le municipalizzate. A disco l’impianto frenante su ambo gli assi abbinabile al sistema EBS, Basic che comprende Abs, assistente alla frenata d’emergenza e gestione del freno motore per evitare ad esempio il bloccaggio delle ruote posteriori sul terreno bagnato, o Basic + a cui è aggiunto l’Asr, ovvero l’assistente alla partenza in salita abbinato al sistema di equilibratura delle pastiglie dei freni tra gli assali.
PROVATI PERVOI MAI LO VEDREMO IN CAVA...
Quell’Opti a caccia di risparmio
...Sicuramente mai all’opera in cava o in cantiere. Parliamo dello Sherpa 2, la risposta di Renault Trucks all’AM General’s Humvee. “L’Hummer francese”, al contrario dell’omologo americano, non ha derivazioni civili ed è disponibile in due versioni. La prima quattro passeggeri e un carico di tre tonnellate mentre lo Sherpa 3, il modello pick-up, oltre ai due posti garantisce anche dieci supporti letto. Il motore diesel da quattro cilindri è predisposto per la normativa Euro 5 e alla velocità di crociera di 70 chilometri orari garantisce un’autonomia di 900 chilometri. Gli appassionati dello sport e avventura avranno riconosciuto l’esemplare che è stato impiegato per la spedizione “Cape to Cape” del 2010.
Hanno in comune l’Opti le tecnologie di Renault Trucks tese al risparmio di carburante. L’Optifuel Technology ingloba l’SCR (Selective Catalytic Reduction), il cambio robotizzato Optidriver+, l’arresto automatico del motore, le motorizzazioni Euro 5 DXi 11 e DXi 13, e tutti gli accessori dedicati alla riduzione del consumo come deflettori laterali o da tetto regolabili senza attrezzi. Gli si affianca l’Optifuel Programme, il programma completo di servizi, che offre all’impresa tutti gli strumenti per realizzare economie di carburante immediate e sostenibili. Si compone di una formazione alla guida razionale (Optifuel Training), di un software di misura (Optifuel Infomax) e dell’accesso a un sito Internet esclusivo (il Club Optifuel Programme). È stato sviluppato anche sulla gamma Costruzioni ed è disponibile per tutte le aziende di qualsiasi dimensione.
SHERPA LIGHT Modelli MTT Motori Cambi Cabina Passi Pneumatici Mission
4x4 da 7,9 a 10,4 t Renault MD5 4 cilindri da 215Cv Automatico Allison S2500 4 porte 3.540 335/80 R20 o 13R22,5 Uso militare in versione armata o logistica
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