Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
®
Macchine&Componenti
ESCAVATORI CINGOLATI UN LIEBHERR R984C PER ALIMENTARE UNA FORNACE
Demolizione&Riciclaggio
FRANTOI MOBILI L’AFFIDABILITÀ GASPARIN PER SOTTOFONDI STRADALI SVIZZERI
Noleggio&Cantiere PONTEGGI LAYHER PER IL RESTAURO DELLA BASILICA DI SAN PETRONIO A BOLOGNA
652 Anno LX Ottobre 2011
WALK AROUND MACCHINE: MIDI ESCAVATORE EUROCOMACH ES850ZT
THE BEST MB, IL FR ANTOIO DI ULTIMA GENER A ZIONE applicabile a qualsiasi escavatore. La risposta pi첫 moderna e innovativa alle esigenze di frantumazione.
COMPANY CERTIFICATION UNI EN ISO 14001:2004 IN PROGRESS
9-12 Novembre 2011 Rimini Fiera
PADIGLIONE C5 STAND 190 AREA DEMO
w w w . m b c r u s h e r. c o m MB S.p.A. - Tel. +39 0445 308148 - info mbcrusher.com
La formazione sul campo.
FORMAZIONE QUALIFICATA
Il Centro Formazione e Ricerca Macchine del Gruppo Merlo ha fatto della formazione alla sicurezza e dell’addestramento all’uso delle macchine la propria missione. La partnership di alto profilo con INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - Dipartimento Tecnologie di Sicurezza, ex ISPESL) valorizza il concetto di sicurezza trasformandolo in un vero e proprio patrimonio culturale e professionale che arricchisce tutti, senza distinzioni. CFRM offre corsi di formazione per operatori di piattaforme aeree, carrelli elevatori, sollevatori telescopici, gru, macchine movimento terra ed automezzi raccolta rifiuti. 28 corsi avanzati, 2230 attestati, 23140 ore di formazione nel 2010. LA FORMAZIONE CHE SI DISTINGUE.
Richiedi gratuitamente il programma dei corsi e le guide al lavoro in sicurezza su www.cfrm.it.
www.cfrm.it
GUIDA AL
CALCESTRUZZO RE B M E DIC 1
La prima guida italiana dei prodotti per il calcestruzzo
201
All’interno • Anagrafica delle società di produzione con la relativa rete di vendita nazionale • Produttori suddivisi per linee di prodotto
L’inserimento è gratuito • Richiedi la modulistica a guide@fiaccola.it • Per maggiori informazioni telefono 02 89421350
www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - e mail: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
SOMMARIO ATTUALITÀ&PRODOTTI
MACCHINE &COMPONENTI
PERFORATRICI IDRAULICHE
8
ESCAVATORI CINGOLATI
Macchina del mese
54
CASAGRANDE C6 XP
12
Premio di produzione
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO 68
Notizie Novità, eventi, demolizioni, impianti mobili di frantumazione
Un Liebherr R984C assunto a tempo indeterminato in una cava veneta
Notizie
VAGLIO MOBILE
Prodotti, inaugurazioni, anniversari, curiosità, nuove tecnologie
DUMPER RIGIDI
60
Doppietta giapponese
74
Al setaccio in dogana Lo screener mobile Gasparin al lavoro in Svizzera
Massima produttività grazie a due HD325-7 Komatsu
ATTREZZATURE IDRAULICHE
80
Novità al vaglio L’esordio della benna vagliante MB
54
8
WALKAROUND MACCHINE
28 Midi escavatore Eurocomach ES850ZT
86 FRANTOI E VAGLI
86
Miti in terra L’OM Crusher Apollo e lo sgrossatore Novum Keestrack ai piedi della Mole
652
CAVA&CALCESTRUZZO
NOLEGGIO&CANTIERE
ATECAP
94
116
Evento nell’evento
Notizie Gru, piattaforme aeree, eventi
Il SaieConcrete ha coinvolto la città AZIENDE ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
96
122
L’Istituto pensante
Gioco al raddoppio Nacanco compie dieci anni e rinnova le sedi di Milano e Roma
Amaro commento sull’attuale qualità degli aggregati, tuttora discutibile
PONTEGGI ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
98
124
L’Istituto informa
AllRound Layher protagonista del restauro della basilica bolognese
Due case histories esortano a investire nella qualità
100
Inno al servizio
Notizie
PROVATI perVOI
Prodotti, associazioni, ecosostenibilità, fiere
IVECO NEW DAILY
Il dono dell’Etna
Più potente ma meno assetato
Macchine Case all’opera sulle pendici del vulcano attivo più alto d’Europa
Debuttano due nuovi motori Euro 5 e due cambi con doppio overdrive
130
SITI ESTRATTIVI
104
104
DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO Emilia Longoni REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Valentino Viale costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Silvio Cocco, Federico Fornara, Claudio Marini, Edoardo Nartelli, Umberto Nartelli, Daniela Stasi IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Antonella Ciliberto, Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada slevada@fiaccola.it
136
AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952
UNIMOG U20
CAVA CANTIERE
110
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it
Mito indistruttibile
136
Anteprima assoluta dell’Astra Hd9
Sono unico. Sono l’Unimog Esclusiva: unici ad aver testato i consumi del portattrezzi tedesco
Nel prossimo numero Con una nuova architettura, completamente ridisegnata, il nuovo ViO38 Universal Yanmar affianca il ViO33U appena lanciato, completando la copertura della fascia di mercato delle 3 tonnellate. Tra le caratteristiche principali, la cingolatura asimmetrica con rulli a doppia flangia, la cabina di eccezionale volumetria, l'esclusivo sistema di raffreddamento caratterizzato da radiatori con aspirazione dell'aria dal sotto cabina e le protezioni degli steli di tutti i cilindri.
STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.
Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
WWW.COSTRUZIONIWEB.COM
OTTOB R E 2011
ISSN: 0010 - 9665
IN COPERTINA
INSERZIONISTI BASF CONSTRUCTION CHEMICALS ITALIA SPA
129
www.basf-cc.it
BOSCH REXROTH OIL CONTROL SPA
ITT WATER & WASTEWATER ITALIA SRL
25
www.ittwww.it
119
KOMATSU ITALIA SPA
19
www.komatsuitalia.it
www.oilcontrol.com
CAMS SRL
68
KUBOTA EUROPE SAS
27
www.kubota.fr
www.camssrl.it
CANGINIBENNE SRL
21
LAYHER SPA
23
www.layher.it
www.canginibenne.com
CECCANTINI & FIGLI SRL
95
www.ceccantini.it
CORIMAG SRL
LIEBHERR INTERNATIONAL DEUTSCHLAND GMBH
17
www.liebherr.com
13
www.corimag.it
LINGOTTO FIERE SRL GL EVENTS ITALIA – ITN 2011
143
www.itnexpo.com
CTE SPA
20
www.ctelift.com
LOMBARDINI SRL
51
www.lombardini.it
DEMONT AMBIENTE SRL
79
www.demontgroup.it
MA-ESTRO SRL AUTOMAZIONE
101
www.ma-estro.com
DIECI SRL
118
www.dieci.com
MB SPA
II Cop.
www.mbcrusher.com
F.A.E. SPA -TECNIFOR SPA IND. ALLOGGI PREF.
inserto
www.faeterni.it
FASSI GRU SPA
MELIAN ITALIA SRL
135
www.melian.com
14
www.fassi.com
MERLO SPA INDUSTRIA METALMECCANICA
1
www.merlo.com
G.P.A. PERIODICI SPA
120
www.gpaperiodici.it
MICHELIN ITALIANA SPA
103
www.gasparinimpianti.com
SANDVIK ITALIA SPA
NISSAN ITALIA SRL
15
www.nissan-trucks.it
GENERAL SMONTAGGI SRL
IV Cop.
www.generalsmontaggi.com
GLOBAL PARTS SRL
73
OFFICINE MIRANDOLA V.I. SPA (Takeuchi)
3 69
I Cop.
www.mirandola.it
7
OMTRACK SPA
92
www.omtrack.it
85
OSA DEMOLITION EQUIPMENT SRL
72
www.osapinze.it
102
www.promove.it
SACCON GOMME SPA
121
www.saccongomme.it
SAMPIERANA SPA
TEREX DEMAG GMBH
114
TREVI BENNE SPA
66
VENPA SPA
117
www.gv3.it
52
www.sampierana.com
Cave Di Gennaro ..............104 Cave E.MA.PRI.CE. ............54 Citco ............................100 Comer Industries ................23 Daf Trucks ......................100 Dau Calcestruzzi ................98 Demoltech........................72 Eurocomach ......................28 Exxon Mobil Corporation ......22 Fassa Bortolo ....................13 Franzoi ............................18
65
www.trevibenne.it
www.indeco.it
Acerbi V.I. ......................102 Allison Transmission ..........14 Armofer ..........................70 Astra ............................110 Brigade Electronics ............12 Calcestruzzi ....................100 Cams ..............................72 Canginibenne ....................16 Cardi Cave........................60 Casagrande ........................8 6 Costruzioni giugno 2011 Case ............................104
STUCCHI SPA
www.terexcranes.com
PROMOVE SRL
Aziende citate
116
www.stucchi.it
www.ihimer.com
INDECO SPA
SOCAGE SRL www.socage.it
www.idromig.com
IHIMER SPA
91
www.scaispa.com
www.minitop.it
IDROMIG SRL
109
www.sandvik.com
SCAI SPA
www.globalparts.it
GRUPPO MINITOP SRL
MIDI EQUIPMENT SPA Via Pacinotti 19 37135 VERONA Tel. 045 8230542 Fax. 045 820670
III Cop.
www.michelin.it
GASPARIN IMPIANTI SRL
Takeuchi alta tecnologia per tutte le esigenze del vostro lavoro. Takeuchi presentò al mondo nel 1971 il primo mezzo compatto con brandeggio a torretta girevole a 360°, iniziando una nuova era nelle macchine movimento terra. A distanza di 40 anni Takeuchi con i suoi escavatori copre tutte le esigenze del cantiere: impianto idraulico load sensing con pompe a portata variabile, doppia velocità di traslazione su tutti i modelli, cabine panoramiche e motori a basse emissioni inquinanti. La rinomata qualità ed affidabilità degli escavatori Takeuchi rende il prodotto perfetto per l’impresa moderna.
VF VENIERI SPA
59
www.vf-venieri.com
Fratelli Lanfranchi ..............74 Gasparin Impianti ..............74 General Smontaggi ............69 Gruppo Wienerberger ..........54 Imeraccess ....................118 Incos Italia ......................98 Ironplanet ........................26 Iveco ............................130 Jcb ................................68 Jlg Industries ..................117 Komatsu Italia ..................60 Layer ............................124 Liebherr ..........................24 Liebherr EMtec Italia ..........54 MB ............................13-80
Mercedes Unimog ............136 Nacanco ........................122 New Holland ....................18 OM Crusher ......................86 Ortes ............................104 Peri ..............................102 Perino Piero......................86 Slim ..............................86 Soilmec ..........................23 Tekno Pavi........................98 Terex ............................116 Tke ..............................101 Vf Venieri ........................20 Volvo ............................101 Walec ............................74
unleaded.it CARRY105
CARRY105 elettrica
CARRY107
CARRY110
IC35
IC50
IC75
IC100
dumpers Snelli e agili.
a joint venture
www.ihimer.com
Progettati per andare incontro alle esigenze di movimentazione di materiale all’interno di capannoni o serre, ideali nella vivaistica, in agricoltura, cantieri edili e stradali, per lavori gravosi nelle infrastrutture e grandi opere. Con carico operativo da 500 kg a 10000 kg si adattano ad ogni cantiere, ad ogni tipologia di terreno, ad ogni tipo di pendenza.
M ACCHINA Il mito
PERFORATRICI I DRAULICHE
Casagrande C6 XP
si rinnova Restyling di tutto rispetto per la C6, la“piccola” di Casagrande. Migliora in prestazioni e flessibilità di impiego la nuova C6 XP. E vuole bissare successo commerciale e ruolo di leader nel settore della piccola perforazione DI CRISTIAN FURINI
P
restazioni maggiori, migliore durata dei componenti e maggiore flessibilità d’impiego. Sono questi tre obiettivi su cui lavorare nel momento in cui si progetta una nuova release di una maccchina già di successo. Non ha mancato l’occasione il Gruppo Casagrande che, al settore specializzato in fondazioni, ha presentato l’evoluzione della C6, la perforatrice più conosciuta della propria gamma, quella che dall’esordio e per 30 anni è stata prodotta in ben 2.600 unità . Un successo commerciale che ne ha sancito il titolo di perforatrice idraulica più venduta al mondo e che cerca di confermare il ruolo di leader indiscusso del mercato grazie ad una veste tutta nuova. Il cambio parte all’anagrafe. La C6 diventa infatti C6 XP e la nuova sigla, che sta a significare “Extra Performance”, identifica l’improvement in prestazioni operative. La C6 XP si conferma la macchina compatta e versatile in grado di lavorare in vari ambiti: dagli ancoraggi, ai micropali fino al jet-grouting. Si giustificano così le modifiche strutturali a carico di articolazioni e snodi. Si presenta inoltre con un cockpit di controllo tutto nuovo, ancora più “user-friendly” mentre grande attenzione è stata riservata ai consumi grazie all’idraulica Full Load Sensing e al nuovo motore Deutz, parco seppur prestazionale. Da sinistra, lo snodo del mast che permette di lavorare a distanza zero da una parete perpendicolare.
Tutto sotto controllo Tra le novità di rilievo c’è l’inedita console di controllo a bordo macchina che integra un display da 7” di nuova concezione, presente sia che si tratti della tradizionale versione con comandi (di traslazione e lavoro) idraulici sia di quella dotata di radiocomando. Vi si leggono, in un’interfaccia integralmente digitale, i parametri di lavoro (regime motore, temperatura fluidi, pressioni di utilizzo), per poterli monitorare in modo semplice e immediato. Dal pannello si rileva inoltre tutta la diagnostica del sistema di perforazione e molte altre funzioni, compresi gli alert pronti a scattare in caso di anomalie. Il settaggio per cambio modalità di lavoro (jet, doppia testa, eccetera) avviene in maniera automatica.
DEL MESE Elaborazione di
Radiocomando di controllo (opzionale)
Controllo con console idraulica (di serie)
Spinta all’utensile da 85 kN
PERFORATRICI I DRAULICHE
Cuore tedesco Sotto il cofano della C6 XP pulsa un cuore tedesco. Si tratta del Deutz TCD 2012 L04 2V tarato su una potenza di 95 kW a 2.300 giri/min. Si tratta di un quattro cilindri in linea, con canna da litro ed iniezioni tramite Unit Pump a gestione meccanica. Sembra particolarmente indicato ad applicazioni a coppia elevata e basso regime, considerando inoltre che al momento massimo è disponibile il 76% della potenza. Di sicuro è la scelta azzeccata per l’abbattimento delle emissioni acustiche, vista la contenuta sollecitazione di un propulsore che registra una Pme di 10,89 bar e una velocità del pistone di 9,66 m/s. Ad aiutare nella lotta a rumore e vibrazioni influisce inoltre l’ottima insonorizzazione del box motore che consente di ridurre di 3 dBA le emissioni acustiche, dimezzandole, di fatto, rispetto all’uscente C6.
C6 XP HYDRAULIC CRAWLER DRILL Carro Largezza sottocarro Larghezza pattini Lunghezza cingoli Vel. traslazione Pendenza max superabile Pressione specifica al suolo Mast Lunghezza mast Corsa testa di rotazione Spinta sull’utensile Morse Diametro Forza di chiusura Testa di rotazione Coppia max Giri max Ingombri e peso Lunghezza Larghezza Altezza Peso attrezzatura
4000 MR 6.000 mm 4.000 mm 85 kN M2Z/M2SZ 40-254 mm 145 kN T14 EP 12.160 Nm 64-500 rpm
* in funzione dell’allestimento montato
10 Costruzioni ottobre 2011
2.250 mm 400 mm 2.990 mm 0-2,2 km/h 20° 71 kPa 6700 MR 8.600 mm 6.700 mm 85 kN M4/M4S 60-305 mm 250 kN T20 EP 15.200 Nm 52-400 rpm 7.200 mm 2.250 mm 2.800 mm da 13 a 14 ton*
Giunti flessibili
M5/M5S 90-406 mm 250 kN
Le innovazioni strutturali riguardano in particolar modo la velocità di cantieramento della macchina. Grosso lavoro è stato fatto sull’articolazione Front The Wall. Tramite il pannello di controllo la macchina può essere movimentata infatti di 95° in senso positivo o negativo. Con la stessa posizione FTW e il brandeggio a + o - 35°, inoltre, si può lavorare in spazi estremamente ridotti, coprendo al tempo stesso una considerevole area di lavoro, fino ad ottenere 30° di angolo negativo. Oltre alla posizione con testa verticale, la speciale articolazione FTW permette l’inclinazione della slitta in posizione ancoraggi o tiranti. Il mast è perpendicolare al carro cingolato, mentre la rotary viene posizionata in appoggio e scorrimento superiore al mast, permettendo così di ridurre l’attrito con le guide e di migliorare la visibilità durante i lavori.
MACCHINA DEL MESE Casagrande C6 XP
Ampia luce cofano
MOTORE TCD 2012 L04 2V Tipo
A 4 tempi, iniezione diretta, turbo, EPA Tier 3 / EU Stage IIIA Potenza EEC/80 93 kW a 2.300 giri/min Coppia 420 Nm a 1.600 giri/min Numero cilindri 4 Alesaggio - corsa 101 - 126 mm Cilindrata 4.036 cm3 Coppia nominale* 386 Nm Riserva di coppia* 9% Pot. a coppia max* 70 kW Pme* 12,26 bar Velocità pistone* 9,66 m/s Pme a coppia max* 13,35 bar Rpm utilizzo* 700 giri Peso 395 kg * Elaborazioni a cura di COSTRUZIONI
Scende a... meno 18 La C6 XP impiega un’idraulica inedita di tipo ‘Full Load Sensing’ (pesca da un maxi serbatoio da 400 l) che, in Casagrande, assicurano aiuta a comprimere i consumi del 25%. Invia pressione lungo il mast applicato su uno snodo che permette di lavorare a distanza zero da una parete perpendicolare. Sono lunghezza del mast e corsa della testa di rotazione a delineare le due versioni della C6 XP: la 4000 MR (rispettivamente 6.000 e 4.000 mm) e la 6700 MR (8.600 e 6.700 mm). La macchina, inoltre, presenta nuove prolunghe per raggiungere i 18 m di profondità in jet-grouting grazie alle estensioni scorrevoli tralicciate. Non solo: sulla C6 XP è possibile applicare la doppia testa H800 – T14EP/T20EP/T2500 e la rotopercussione HB 50A. Inedite persino le teste di perforazione, dotate di controllo elettrico della cilindrata, con la possibilità di variare i giri e la coppia con continuità o di fissare i rapporti in base alle caratteristiche del terreno, con regime fino a 425 giri/min e coppia fino a 15 kNm.
Da sinistra, tre particolari dell’articolazione che consente il posizionamento FTW e la rotazione automatica di +/-95°.
ottobre 2011 Costruzioni 11
www.casagrandegroup.com
Il Deutz TCD 2012 e i pannelli isolanti
NEWS
ATTUALITÀ&PRODOTTI
Studiare contro la crisi! diverso con una riduzione significativa del mercato tradizionale, quello della costruzione di nuove case, e connotato da logiche costruttive basate su principi low cost. Un ruolo importante nel mercato del futuro lo giocheranno le economie emergenti, che hanno manifestato un’eccezionale domanda di opere costruttive. Ma soprattutto una grande attenzione dovrà essere prestata all’innovazione a peggiore crisi del dopoguerra. Così il Cresme ha definito il crollo che il settore delle costruzioni ha vissuto negli ultimi quattro anni. Secondo i dati riportati nel Rapporto Formedil 2011, curato dall’istituto, il valore del mercato si è ridotto del 20% tra il 2007 e il 2011. A ridurre la portata della crisi è stata
L
Destinatari • Operai • Tecnici • Rls e Rlst • Totale
N°corsi 9.955 1.196 184 10.335
solo la crescita della domanda di riqualificazione. Alla fine della crisi del sesto ciclo edilizio dal secondo dopoguerra ci troveremo di fronte ad un mercato
Ore di lezione 302.452 79.031 4.824 386.307
N°allievi 94.230 19.977 2.527 116.734
informatica, organizzativa di impresa e migliorativa sul processo e prodotto. L’aspetto importante in questo processo evolutivo riguarderà l’investimento in formazione. In questo
ambito un ruolo determinante è chiamato a svolgere il sistema delle scuole edili che fanno capo a FORMEDIL (Ente Nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia) e al sistema bilaterale delle costruzioni, che avranno il compito di affiancare ai nodi della sicurezza e della formazione professionale tradizionale, anche quello della divulgazione dell’innovazione tecnologica. Il sistema della formazione ha dimostrato nel 2010 una capacità operativa eccezionale. Novantanove scuole edili, 10.335 corsi per un totale di 386.307 ore di lezione e di 116.734 allievi formati. Sono questi i numeri dell’attività del Formedil dello scorso anno. Ai corsi hanno partecipato 26.668 allievi stranieri, in rappresentanza di 146 nazionalità. www.formedil.it
www.brigadeelectronics.com
12 Costruzioni ottobre 2011
PHOTO NEWS
Un sorvegliante a tempo pieno Si amplia l’offerta BRIGADE ELECTRONICS in fatto di sistemi di sicurezza per veicoli commerciali e macchine operatrici con il nuovo registratore digitale mobile MDR-304, in grado di registrare in tempo reale e memorizzare immagini video attraverso telecamere installate a bordo del veicolo. Il nuovo MDR-304 permette di registrare le immagini riprese da quattro telecamere contemporaneamente, assicurando una copertura completa delle aree circostanti ed interne del veicolo; è dotato di un sistema GPS opzionale che memorizza ora, data, posizione e velocità del mezzo. La registrazione viene attivata attraverso rilevazione di movimento, l’apertura delle portiere, l’azionamento degli indicatori laterali e della retromarcia.
Il fresco... sotto terna La pausa per chi lavora in cantiere è un momento sacro e di benessere. Nemici del meritato relax, soprattutto in estate, sono caldo e irraggiamento solare, a cui non sempre è possibile rimediare riparandosi sotto alberi o tettoie. Ecco uno degli escamotage possibili (e da evitare!) per godere di un po’ di frescura. A patto che l’idraulica della macchina sia di indubbia qualità.
ATTUALITÀ&PRODOTTI
I suoi primi 50 anni n’azienda nata nel 1710, e da allora guidata dalla medesima famiglia. È la Fassa, società tra le più affermate a livello internazionale nel mercato degli intonaci premiscelati, con 14 stabilimenti produttivi (13 in Italia e uno in Portogallo), tre filiali commerciali nel nostro Paese, due in Svizzera e una in Francia, e più di 1.200 collaboratori. Il 2011 per la società di Spresiano (TV) rappresenta una tappa importante: si celebra il 50esimo anniversario dell’attività lavorativa di Paolo Fassa (nella foto) che, entrato nell’azienda di famiglia nel
U
1961 affiancando il padre nella direzione commerciale e produttiva, ne assunse la titolarità nel 1967. Nel 1981, oltre a dare vita al marchio FASSA BORTOLO, in seguito allo sviluppo del laboratorio chimico, decise di diversificare l’offerta con la costruzione del primo impianto per la produzione di intonaci premiscelati, a oggi il core business aziendale. Tra i traguardi più recenti, l’inaugurazione del nuovo stabilimento per la produzione del cartongesso a marchio Gypsotech (completo di una linea di lastre e accessori per il montaggio), inaugurato a Calliano (AT)
N EWS
nel 2010: si tratta di una struttura che opera secondo i più innovativi criteri tecnologici e ambientali, situata in un’area di 75.000 mq e frutto di un investimento di circa 60 milioni di euro. L’azienda vanta così un fatturato 2010 di 305 milioni di euro e presenta un’offerta completa che, al di là dei prodotti già menzionati, spazia dalle malte alle pitture, dai rivestimenti colorati ai massetti, dai prodotti per la posa dei pavimenti e rivestimenti fino alle soluzioni per il risanamento delle murature umide, il rispristino del calcestruzzo e l’isolamento termico. Da
ricordare anche i prodotti bio-ecologici certificati. L’azienda, infine, promuove diverse iniziative, tra cui il Premio Internazionale Architettura Sostenibile e il Premio Internazionale Domus Restauro e Conservazione, entrambi ideati insieme all’Università di Ferrara. www.fassabortolo.com
A Rimini, in coppia Le benne frantoio e le ultime nate benne vaglianti targate MB faranno bella mostra di sé a Ecomondo, in programma dal 9 al 12 novembre nel quartiere fieristico di Rimini. Quest’anno l’azienda vicentina sarà presente con due aree espositive: oltre allo stand interno (n. 190 nel padiglione C5), allestirà il campo prove, ubicato nei pressi dell’ingresso ai padiglioni, dove i visitatori potranno assistere “in diretta” alla versatilità d’impiego delle benne, in grado di frantumare tutte le tipologie di materiale. Il salone riminese, luogo d’eccellenza per la discussione su tematiche pertinenti alla demolizione e al riciclaggio dei materiali di risulta, è concettualmente molto vicino all’operato di MB che, grazie alle sue benne frantoio, fornisce una soluzione capace di semplificare le operazioni di frantumazione e separazione del ferro dagli inerti frantumati, a favore sia dell’ambiente, sia di un maggiore guadagno per le imprese. www.mbcrusher.com
ottobre 2011 Costruzioni 13
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
ECOMONDO 9-11 novembre, Rimini Tecnologie verdi e nuovi stili di vita www.ecomondo.com
WORLD OF CONCRETE
“Off” in “auto”
23-27 gennaio Las Vegas (Usa) Salone internazionale del calcestruzzo
L
www.worldofconcrete.com
COSTRUIRE 2012 1-3 marzo Bari Biennale Internazionale dell'Edilizia della Fiera del Levante www.costruire-edillevante.it
EXPOEDILIZIA 2012 22-25 marzo Roma Edilizia, Architettura e impiantistica tecnica www.senaf.it
o scorso mese, rappresentanti internazionali di diversi settori (municipale, energetico, movimento terra ed emergenza) si sono ritrovati a Woerth, in Germania, per provare l’ultimo nato della gamma fuoristrada di Mercedes-Benz: lo Zetros. Su alcuni dei veicoli testati era presente il cambio automatico di ALLISONTRANSMISSION a sei velocità della serie 3000. Alcuni test comparativi con i cambi manuali hanno dimostrato come gli automatici
influiscano fluiscano al meglio su trazione i e manovrabilità. bilità I cambi marcia avvengono senza l’intervento dell’autista, che può tenere le mani sul volante. Gli innesti sono morbidi, senza interruzione di trazione. Inoltre, il convertitore di coppia Allison moltiplica il momento in fase di lancio del veicolo assicurando uno spunto maggiore e migliori prestazioni nelle percorrenze in fuoristrada. www.allisontransmission.com
Gru più leggere, più spazio al carico Una soluzione concreta, per ridurre i costi di utilizzo dei mezzi di lavoro, è offrire maggior capacità di carico riducendo il peso della gru.
w w w. f a s s i . c o m
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Eco-tendenze Canginibenne diversifica l’offerta con il lancio della WashPanel, la pulitrice per pannelli fotovoltaici. Tra i plus i sensori a ultrasuoni per mantenere costante la distanza tra spazzole e pannello resentata in anteprima al Saie 2011, la pulitrice per pannelli fotovoltaici WP WashPanel, è l’ultima new entry di CANGINIBENNE. Attraverso gli ugelli per nebulizzare l’acqua, le spazzole anti-graffio e il sistema di asciugatura ad aria forzata, la nuova attrezzatura svolge la pulizia dei pannelli in modo accurato, assicurandone la corretta manutenzione.
P
Calendario fitto di eventi Il 2011 per Canginibenne si è rivelato un anno molto impegnativo, in particolare per quanto riguarda la partecipazione a manifestazioni fieristiche, nazionali e non. L’agenda è stata inaugurata a marzo con
16 Costruzioni ottobre 2011
Tra i principali punti di forza i sensori a ultrasuoni che, mediante un segnale acustico e luminoso, consentono all’operatore di mantenere costante la distanza tra spazzole e pannello in modo automatico, evitando così eventuali urti contro il pannello stesso. Altro plus è la ruota anteriore regolabile idraulicamente (nella foto a sinistra in alto), che permette una maggiore stabilità sui terreni
il Samoter a Verona per poi proseguire con il Conexpo a Las Vegas, l’Intermat Middle East ad Abu Dhabi, il CTT a Mosca, il MaskinExpo a Stoccolma, il Matexpo a Kortrijk in Belgio, il Saie a Bologna e, infine, l’Eima AgriMach India, prevista a dicembre a Nuova Delhi.
sconnessi. La WashPanel è pensata per essere applicata sul braccio telescopico articolato Canginibenne, completo di comandi in cabina e dotato di due martinetti per il movimento e di una articolazione per l’orientamento dell’attrezzatura; applicabile su skid loader, minipale gommate e trattori agricoli, raggiunge un’altezza di quattro metri. Grazie alla pulitrice per pannelli, l’azienda di Sarsina (FC) amplia ulteriormente la gamma e diversifica l’offerta, cogliendo i cambi di tendenza e le nuove esigenze del mercato e introducendosi in settori mai frequentati prima. www.canginibenne.com
Vivere il progresso. I punti di forza del sollevatore telescopico Liebherr: Massima capacità di carico e ottima forza di sollevamento grazie all’innovativa forma del braccio e ai due cilindri di sollevamento Idraulica di lavoro rapida e trasmissione di marcia regolata precisamente grazie all’esclusiva funzione Autopower Lavoro sicuro e senza fatica grazie al joystick multifunzione Liebherr di serie e all’ottima visibilità a 360 gradi
Liebherr-EMtec Italia S.p.A. Via dell’Industria 8-12 I - 24040 Lallio (BG) Tel.: (035) 69 691-00 E-mail: info.lei@liebherr.com www.liebherr.com
Il Gruppo
IL SITO DEL MESE
Lo scorso mese è stato inaugurato a Torino il “Fiat Industrial Vllage”, il primo centro multifunzionale del gruppo Fiat Industrial in cui verranno venduti, assistiti e presentati i prodotti dei marchi NEW HOLLAND Construction, New Holland Agriculture, FPT Industrial e Iveco. Il nuovo centro si sviluppa su un’area di oltre 74.000 m2, 23.000 m2 dei quali coperti, con 8.000 m2 dedicati all’esposizione dei prodotti. Si segnalano l’avveniristico showroom e un campo prove che permetterà ai visitatori di provare pale ed escavatori. Una pista lunga 1,2 km con rampe inclinate da 30° a 60° è a disposizione per i camion Iveco.
Velocità
Fruibilità
Completezza
Grafica
WWW.FRANZOISRL.IT
www.newholland.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Shopping industriale
Download
È stato progettato all’insegna della massima fruibilità senza troppi orpelli il sito di Franzoi, l’azienda di Scorzè specializzata in trituratori, frantoi e mulini ad urto. La struttura del sito è basilare con la home page che rappresenta la root da cui si diramano le quattro aree tematiche: descrizione dell’azienda e storia, i contatti (con la map per raggiungere la sede) e l’area commerciale in cui la gamma è visionabile dalla canonica finestra di prodotto o da quella delle applicazioni a cui la macchina è chiamata ad operare. La navigazione nel sito è molto buona e veloce anche grazie alla totale assenza di animazioni, banner o sezioni multimediali. Completa invece la documentazione di ogni singola macchina con una esaustiva documentazione tecnica, fotografica e video. Manca la possibilità di selezionare altre lingue. Nemmeno quella inglese.
. . . eb
w
www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - e mail: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
©
Call the experts per una produttività da primato.
Komatsu PC190-8:
Ai vertici di categori
Affidabile, efficiente e ver sat
Tutti i diritti riservati. Solo per uso promozionale.
nuovo escavatore Komats
ile, il PC190-8 increment
a, come forza di sca
vo
a la produttività della tua
impresa: accanto ai rido
u presenta infatti elevat tti consumi e al basso imp e performance in termini atto ambientale, il di potenza, capacità di difficili. Forte della collaud sollevamento e forza di ata ed apprezzata tecnol scavo, anche in situazio ogia della Serie 8 Komats ni progettata per garantire u, il PC190-8 è caratte non solo il massimo con rizzato dall’esclusiva cab fort ma anche la più tota ina antiribaltamento – le sicurezza dell’operatore satellitare KOMTRAX™. Offri più redditività alla tua - ed è equipaggiato col sistema di monitoraggio impresa col nuovo PC1908!
Komatsu Italia S.p.A.
· Via Atheste 4 · 3504
2 Este (PD) · Tel.: 04
29 616 111 · Fax: 0429
616177 · www.komats
uitalia.it
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Dalle fiere alle gare... na fiera in cui continuare a credere. Dopo aver testato la partecipazione nel 2010, VF VENIERI conferma per il 2011 la sua presenza a Ecomondo, “perché crede che i prodotti proposti in gamma ed esposti in fiera siano perfettamente allineati con il corebusiness della manifestazione fieristica”, fanno
U
sapere dall’azienda. Protagoniste dello stand Venieri: le pale caricatrici articolate idrostatiche con trasmissioni High Efficency e propulsione ibrida parallela (la società dichiara la riduzione di consumo del 15-20% rispetto alle pale tradizionali). Nel dettaglio saranno esposti i modelli VF 15.63 Hybrid, VF 13.63 High Efficency, VF 12.63 High Efficency e VF 1.33B. Oltre che nelle fiere, l’azienda sta investendo risorse per farsi conoscere (e apprezzare) in ambito pubblico. Si ricorda infatti che da gennaio ha istituito la divisione Enti Pubblici e
Grandi Imprese, e i risultati non tardano ad arrivare. Tra gli ultimi successi conseguiti, per esempio, menzoniamo l’aggiudicazione della gara d’appalto di nove macchine per il servizio neve, indetta da Anas: la gara è stata vinta con la pala VF 4.63 F Plus versione Anas, customizzata su specifiche richieste dall’ente. www.vf-venieri.com
PRODUCT OF THE YEAR International Awards for Powered Access
2011
B-LIFT 20.13 MULTIPURPOSE PRESTAZIONI: altezza 19,8m · sbraccio 9,3m · portata 200kg
MASSIMA VERSATILITÀ: t Doppia funzione: Articolata e Telescopica t Lavoro con stabilizzatori: tutti estesi, solo in un lato, tutti in sagoma t Possibilità di operare anche senza stabilizzatori t Nessun ingombro di coda in tutte le posizioni t Sviluppo del braccio completamente in sagoma
198
11 1-20th www.inprima.it
30
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Sintetici di ultima generazione I nuovi oli Mobil SHC Gear, sviluppati per scatole di trasmissione, garantiscono una efficienza superiore ai parametri di riferimento e intervalli di sostituzione fino a sei volte più lunghi dello standard xxonMobil Lubricants and Petroleum Specialties, una divisione di EXXON MOBIL Corporation, ha presentato la sua nuova gamma di prodotti ad alte prestazioni, gli oli per ingranaggi completamente sintetici della serie Mobil SHC Gear. La nuova gamma è stata sviluppata per supportare gli utenti nell’incrementare la produttività e ridurre i costi, diminuendo il consumo energetico e aumentando gli
E
Efficienza energetica fino al 3,6% superiore Completamente sintetici, i lubrificanti Mobil SHC Gear forniscono una protezione elevata per le apparecchiature che lavorano in condizioni estreme. La tecnologia utilizzata – assicura ExxonMobil consente fino al 3,6% di efficienza in più rispetto ai prodotti di riferimento analizzati in riduttori a vite senza fine in condizioni controllate. L'efficienza energetica è basata unicamente sulla performance del liquido rispetto agli oli di riferimento convenzionali di pari viscosità nelle applicazioni in scatole del cambio.
22 Costruzioni ottobre 2011
intervalli di sostituzione dell’olio. I nuovi lubrificanti Mobil SHC offrono notevoli vantaggi in termini di efficienza in un’ampia gamma di applicazioni per scatole di trasmissione. In prove di laboratorio e sul campo statisticamente convalidate, i fluidi Mobil SHC Gear hanno mostrato un risparmio di energia fino al 3,6% rispetto agli oli convenzionali (vedi box). Inoltre, la serie Mobil SHC Gear presenta un’elevata resistenza all’ossidazione che aumenta fino a sei volte la durata dell'olio rispetto ai lubrificanti minerali standard per ingranaggi e cuscinetti, soprattutto in condizioni di lavoro che prevedono elevate temperature. Supportati da ricerche e prove approfondite, gli oli Mobil SHC Gear hanno anche dato eccellenti prove di comportamento all'acqua, migliore resistenza allo stress da microcorrosione, una migliore compatibilità di tenuta e un'incredibile stabilità di trazione. I fluidi Mobil SHC Gear soddisfano o addirittura superano le specifiche di quasi tutte le principali aziende di settore o degli OEM per le applicazioni industriali nelle scatole di trasmissione. Attualmente, i
Pompe più efficienti Mobil DTE 10 Excel ha prodotto un miglioramento fino al 6% nell'efficienza di una pompa idraulica in condizioni controllate rispetto al Mobil DTE 20 in applicazioni idrauliche standard. Questo dato, che indica l'efficienza energetica di Mobil DTE 10 Excel, si riferisce unicamente alle prestazioni del fluido rispetto ai fluidi idraulici standard ExxonMobil e le prove sono state realizzate in conformità e nel rispetto di tutte le norme tecniche e i protocolli di settore.
lubrificanti sintetici di marca Mobil SHC sono approvati per l'utilizzo in oltre 10.000 applicazioni e godono dell'approvazione esclusiva o privilegiata dei principali OEM per oltre 2.000 applicazioni, che coprono un ampio spettro di settori. “Senza la scatola di trasmissione non si trasmette potenza. Questo è il motivo per cui oggi la tecnologia di questo settore continua a fare passi avanti e sono necessari lubrificanti sintetici ad alte prestazioni come i nostri nuovi lubrificanti Mobil SHC Gear studiati per garantire le massime prestazioni, ridurre al minimo i costi di manutenzione e massimizzare la produttività”, ha affermato Mike Hawkins, global brand manager, Mobil SHC, ExxonMobil Lubricants and Petroleum Specialties, divisione di Exxon Mobil Corporation. www.mobilindustrial.com
Un nuovo stabilimento stata inaugurata di recente la nuova Unità Produttiva PSM. Si tratta della Divisione Micropali del Gruppo Trevi. Il nuovo stabilimento è situato a Casella (TV), tra Bassano del Grappa e Montebelluna, e permetterà a SOILMEC e PSM di entrare in una nuova dimensione produttiva e strategica: occupa un’area complessiva di 14.000 m2, di cui 6.000 costituiti da una sede coperta con oltre 1.000 m2 di uffici; tutto è stato pensato per ottimizzare lo spazio e sono state impiegate le più avanzate tecnologie produttive e gestionali. L’impianto, che è stato progettato sulla base dei più recenti standard di gestione produttiva, soddisfa tutti i criteri di massima sicurezza e garantisce un ambiente di lavoro eccellente e soddisfacente. Le ampie aree disponibili faciliteranno il montaggio e il collaudo anche delle perforatrici più grandi, oltre che di quelle di dimensioni piccole e medie, offrendo quindi una gamma che va da 3 a 28 t, settori in cui Soilmec può vantare una vasta esperienza oltre che numerose e qualificate referenze. www.soilmec.com
È
Cat riconosce Comer Caterpillar ha conferito alla Comer Industries la certificazione SQEP bronzo (Supplier Quality Excellence Process Certification, MQ11005). Tale riconoscimento viene assegnato al raggiungimento di obiettivi Six Sigma di qualità, puntualità di consegna, organizzazione. Lo scorso 30 agosto si è svolta presso l’headquarters dell’azienda di Reggiolo (RE) la cerimonia di consegna della targa di certificazione, alla presenza del presidente Fabio Storchi, della direzione e del team COMER INDUSTRIES e di Owen Loughrin, PCEDriveline Components Cat. La targa riporta: “Comer Industries ha esibito un eccellente controllo dei processi, ha mostrato la spinta al miglioramento continuo e ha fornito prodotti di qualità per i clienti Caterpillar.” www.comerindustries.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Poker tedesco oltreoceano Quattro gru cingolate Liebherr con braccio tralicciato hanno lavorato alla realizzazione della metropolitana leggera che unisce la University of Washington al centro di Seattle. Sono state apprezzate per le prestazioni e i consumi contenuti
na tratta di metropolitana leggera che unisce la University of Washington al centro di Seattle per un totale di poco più di cinque chilometri; questo l’obiettivo del progetto Link University (lotto U220) che prevede la costruzione di due tunnel diametro 5,5 metri e lunghe gallerie 11.400 metri e delle stazioni dell’Università di
U
Tra i protagonisti del Saie Il Gruppo Liebherr ha esposto al Saie 2011 quattro gru mobili, tre gru a torre, una autogrù edile e un simulatore di gru. Tra queste la nuova autogrù tre assi LTC 1045-3.1 da 45 t di portata massima, la Flat-Top 85 EC-B 5 FR.tronic già vista allo Smopyc e la gru automontante 81 K da 6.000 kg di portata massima e 1.400 kg di portata in punta con uno sbraccio massimo di 45 m. L'altezza massima del gancio è di 40,4 m.
24 Costruzioni ottobre 2011
Washington e di Capitol Hill. L’appalto è stato vinto dalla Traylor Bros/FrontierKemper JV che ha assegnato in subappalto alla Nicholson Construction la realizzazione delle armature di sostegno provvisorie e la costruzione delle mura permanenti con diaframma
in cemento armato per la stazione ferroviaria presso l'Università di Husky Stadium di Washington a Seattle. Per questo lavoro, la società americana ha scelto quattro gru cingolate con braccio tralicciato LIEBHERR tipo HS 895 HD, HS 885 HD e due HS 855 HD con hydrofraise, tutte prodotte a Nenzing, in Austria. La Nicholson Construction ha dichiarato che grazie alle prestazioni e alla precisione delle macchine ha potuto rispettare i tempi di consegna mantenendo un rapporto tra prestazioni e consumi carburante soddisfacente. www.liebherr.com
europlancommunication
Drenaggio in qualsiasi condizione!
Il massimo dell’efficienza anche a noleggio. Pertutte le applicazioniconnesse aldrenaggio e all’abbassam ento della falda freatica è disponibile un’am pia gam m a dipom pe autoadescantied elettropom pe som m ergibili.Talipom pe consentono ditrovare una soluzione anche perle necessità più gravose,perprosciugare cantierio drenare scavie gallerie,recuperare sitisom m ersio terreniallagati,realizzare by-pass dicondotte fognarie,e grazie alla loro m aneggevolezza, possono essere spostate facilm ente da un punto all’altro delcantiere. IprodottiITT W ater& W astewatersono anche disponibilicon la form ula delnoleggio. Scaricate illibro “Tecnologie perildrenaggio”all’indirizzo:w w w.ittw w w.it/2454052.pdf
ITT Water & Wastewater Italia s.r.l. 20020 Lainate (MI) Via G. Rossini, 1/A Tel. 02.90358.1 Fax 02.9019990 web: www.ittwww.it e-mail: dewatering.italia@itt.com ●
●
●
ATTUALITÀ & PRODOTTI
La App per comprare all’asta La pioniera delle vendite di macchine con aste online innova portandole direttamente sugli smartphone: basta scaricare un’app gratuita. Il sistema permette di non rinunciare a nessuna funzione del sito. Un team d’assistenza è sempre al fianco dei clienti
nata l’applicazione per seguire le aste di macchine operatrici. A rompere il ghiaccio è stata IronPlanet, società
È
Asia-Pacific 3%
Chi ha comprato all’asta online Lo scorso 28 settembre si è tenuta l’ultima asta online della IronPlanet, l’azienda che permette di raggiungere potenziali acquirenti senza spostare le macchine. Hanno partecipato all’asta oltre 6.500 clienti e il volume delle vendite ha superato i due milioni di euro. Nel grafico a lato si può vedere la suddivisione geografica dei compratori che hanno parteciparo all’asta.
26 Costruzioni ottobre 20111
Western Europe 58%
offre agli utenti accesso mobile alle aste settimanali, all'inventario completo e alla nostra esclusiva assicurazione IronClad Assurance”. L’applicazione mobile IronPlanet consente lea leader del mercato di eseguire ricerche on online delle nell'inventario globale in ma macchine operatrici base alla categoria o alla ch che ha appena data dell'asta. Gli utenti lan lanciato la sua nuova possono rapidamente applicazione. L'app ap consultare i rapporti di off offre agli utenti ispezione, aggiungere comodità e flessibilità co articoli alla propria Watch nella ricerca delle ne List (lista di controllo) e apparecchiature e nel ap formulare offerte. Possono formulare le offerte nelle for inoltre visualizzare le aste in aste IronPlanet, ast corso e le offerte in tempo direttamente dal proprio dir reale, tutto comodamente smartphone."Siamo sm con il proprio smartphone. entusiasti di poter mettere en “IronPlanet è stata mondo di il m pioniera, ormai più di un IRONPLANET a portata IR decennio fa, nel settore di mano degli acquirenti", delle aste online per ha affermato Greg Owens, macchinari da lavoro" ha presidente e CEO di pr spiegato Jeff Barca-Hall, IronPlanet. "Gli acquirenti Ir Chief Technology Officer di ffanno sempre più IronPlanet. "Ora abbiamo aaffidamento su IronPlanet innovato con per l'acquisto di un'applicazione mobile con apparecchiature, grazie ai funzionalità extra, per una vantaggi delle nostre aste più agevole partecipazione online. L'app IronPlanet alle aste online IronPlanet". L’app IronPlanet fornisce America 2% all'acquirente messaggi di all allerta immediati in caso di all aggiudicazione dell'asta o di agg superamento da parte di sup altri partecipanti. Il team alt IronPlanet dedicato Iro Europe 30% all'assistenza clienti è all inoltre rapidamente a ino disposizione dell'utente dis mediante una funzionalità me di contatto diretto. Ciliegina sulla torta: Cil l'applicazione mobile può l'ap essere scaricata ess gratuitamente da iTunes gra Store e Android Sto Marketplace. Ma Middle East 7% www.ironplanet.com ww
652
ottobre 2011
Il Midi cingolato Peso operativo 9 ton Potenza netta 46,5 , kW
DI
CLAUDIO MARINI
Non teme 4 11
10 7 5
3 6 8 13
15
14
I I PLUS DI COSTRUZIONI 5
6
7
“Vero Girosagoma”, che ruota di 360 ° in soli 3,11 m e mantiene quasi entro il cingolo anche il gruppo di brandeggio Motore 16 valvole con EGR esterno raffreddato ad aria a controllo elettronico (rispetto delle normative antinquinamento fino al 2016) Idraulica evoluta Load sensing con taglio di portata a minima e massima 30 Costruzioni ottobre 2011
Motore laterale, serbatoi e distributore posteriori (riduzione della lunghezza delle tubazioni e delle perdite di carico)
pressione (riduzione del consumo di combustibile del 25%) Distributore Flow Sharing a centro chiuso (precisi movimenti contemporanei indipendenti dal carico e dai giri motore) 8
Radiatori in “parallelo” con ventilatore aspirante per aumentare l’efficienza di raffreddamento
9
Ottima visibilità (verso l’alto, su cingolo e lato destro della lama)
10
Consolle laterali “sospese” col sedile a “doppia slitta” (assenza di vibrazioni trasmesse dal pianale e regolazioni indipendenti)
confronti
WALKAROUNDMACCHINE
PARTICOLARITÀ 1
Versatilità eccezionale con 4 Versioni (monoblocco, con o senza brandeggio, triplice articolazione, braccio per scavo laterale). Tre carri (5, 6 rulli, allargabile fino a 3 m di larghezza) Tre contrappesi (base, aggiuntivo interno od esterno)
2
Baricentro basso, ampia carreggiata, cilindro di grande diametro e pressione elevata per una eccellente capacità di sollevamento: 2860 kg (lama su, 360°, 3 m, 0H)
3
Prestazioni uniche: tiro ai cingoli 7809 DaN, coppia e velocità di rotazione 2106 DaN con12 g/min
4
Eccezionale trasportabilità anche in container con tetto cabina a 2,56 m
Comandi elettroproporzionali per accessori e brandeggio (compresa triplice articolazione e martello demolitore, testata trinciante e fresa) Pianale eccezionalmente sgombro (con comodi poggiapiedi)
1 9 12
16
macchina) con notifiche d’allarme via mail o telefono 12
Pompa elettrica di rifornimento (di serie)
13
Basso disassamento del braccio (minor sollecitazione della ralla)
Geoservice satellitare di serie (controllo localizzazione, operatività, funzionalità della
15
Batteria con raro indicatore di carica Protezione inferiore del giunto rotante (di serie)
16
Robusti cofani in lamiera con fermi automatici Verniciature personalizzate
Cruscotto elettronico di facile lettura (avvisi anomalie, manutentivi, memorizzazione guasti) 11
2
Fine corsa ammortizzato idraulicamente sul brandeggio e valvola di ritenuta per evitare trafilamenti 14
Scalamento automatico della marcia sotto sforzo
Dettagli e rifiniture curati Layout, supporti e protezioni curati dei circuiti idraulici ed elettrici, per un valore dell’usato duraturo nel tempo
E UROCOMACH ES850ZT
WALKAROUNDMACCHINE di
E UROCOMACH ES850ZT
I VERSATILITÀ INEGUAGLIATA I Versione ES850zt con brandeggio e monoblocco
- la base del Midi Girosagoma “vero” per lavorare incuranti del retro
I Versione ES950tr con brandeggio e triplice articolazione
- trivelle con prolunghe - scavo vicino alla macchina - plinto verticale vicino alla macchina - sollevamento vicino alla macchina Piastra ad attacco rapido idraulico: la piastra fissata al braccio guida la tubazione d’alimentazione e, in base alla posizione della benna, (aperta o chiusa) sale o scende. Il sistema consente l’utilizzo di qualsiasi attacco rapido idraulico in commercio
I Versione ES850sb senza brandeggio con monoblocco
- un escavatore tradizionale, ma Girosagoma
34 Costruzioni ottobre 2011
Piastra fissata al braccio
Versione ES900ur
senza brandeggio con braccio per scavo laterale
- specifico per lo scavo laterale - Girosagoma “totale” (bracci, benna e retro-torretta)
Varie zavorre per
Zavorra aggiuntiva interna per ES850zt e ES900ur 450 kg
aumentare la stabilità anche senza penalizzare gli ingombri (zavorra interna)
Verniciatura personalizzata Zavorra aggiuntiva 800 kg Zavorra principale 1750 kg
Carreggiata variabile (fino a 3 m)
- eccezionale aumento della stabilità - larghezza tradizionale nel trasporto (2,32 m)
Esclusivo cingolo in acciaio a 6 rulli con guida centrale
Minor pressione specifica, maggior durata del carro e maggior comfort per l’operatore
3m
Funzioni idrauliche aggiuntive di serie
- martello demolitore e trivella (1 o 2 vie) - frese e trituratori (1 via, 100 l/min a 200 MPa costanti) - benne basculanti (2 vie a bassa portata ) - pinze con rotore (2 vie con deviatore dalla benna)
I PRESTAZIONI AL TOP DI CATEGORIA I Coppia e velocitĂ di rotazione al top di categoria 2106 DaN e 12 giri/min
- ciclo rapido anche con macchina su pendio - agevole spianamento delle pareti di una trincea col fianco della benna
- funzionale controrotazione su terreno impaccante o congelato - scalamento automatico della marcia sotto sforzo
ITiro eccezionale 7809 DaN
WALKAROUNDMACCHINE di I Cilindri di grande dimensione con pressione idraulica elevata (29 MPa), ampia carreggiata e baricentro basso per prestazioni sopra media
Diametro cilindro benna 90 mm
Diametro cilindro penetratore 100 mm Forza di penetrazione 4267 DaN
I L’unico cilindro di sollevamento nella categoria da 120 mm BARICENTRO BASSO 99 CM
I Nessuno solleva di più nella categoria: 2860 kg (lama su, 360°, 3 m, a terra)
70 CM L’unico cilindro lama nella categoria da 140 mm
137 CM ottobre 2011 Costruzioni 37 2,32 M
E UROCOMACH ES850ZT
I ARCHITETTURA INTELLIGENTE... per gli ingombri I Anche il gruppo di brandeggio ruota quasi entro i cingoli
Per ruotare con l’intera attrezzatura entro i cingoli c’è la Versione ES900ur
3,11 M
3 CM
I Un “girosagoma” vero che ruota in soli 3,11 m...
38 Costruzioni ottobre 2011
WALKAROUNDMACCHINE di
14 CM
I Scarso disassamento braccio per sollecitare meno la ralla DIAMETRO RALLA 85 CM
2,56 M
... incurante di ciò che passa dietro
I Cabina studiata per un’ottima trasportabilità anche in container (2,56 m)
E UROCOMACH ES850ZT
I ARCHITETTURA INTELLIGENTE... per ridurre i consumi LA VICINANZA TRA SERBATOIO, POMPE E DISTRIBUTORE IDRAULICO RIDUCE LE PERDITE DI CARICO CON TUBAZIONI PIÙ CORTE E MEGLIO SISTEMATE (AFFIDABILITÀ ED EFFICIENZA)
Serbatoio idraulico
Pompe idrauliche Distributore idraulico
I ARCHITETTURA INTELLIGENTE... per ridurre il calore IL MOTORE LATERALE “STACCATO” DALLA CABINA, COME IL SERBATOIO DELL’OLIO IDRAULICO ED IL DISTRIBUTORE SUL RETRO (NON SOTTO AL PIANALE) ELIMINANO LA TRASMISSIONE DI CALORE AL POSTO GUIDA (OLTRE L’ARIA CONDIZIONATA DI SERIE!)
Serbatoio gasolio affiancato a quello idraulico
Serbatoio idraulico con filtro incorporato
Sotto al pianale solo parti elettriche e filtri aria che “non scaldano” il piano di calpestio
WALKAROUNDMACCHINE di I MONOPOMPA CON REGOLAZIONE LOAD SENSING “VERO”... per ridurre i consumi del 25% I Il taglio di portata con manipolatori in neutro Con manipolatori inattivi la pompa va automaticamente a cilindrata quasi nulla, risparmiando combustibile, senza prelevare inutilmente olio dal serbatoio per rimandarlo inutilizzato. Tale regolazione è impossibile alle pompe a cilindrata fissa o ad ingranaggi Monopompa a cilindrata variabile
Pompa ad ingranaggi per i pilotaggi
Il motore laterale è separato dalla cabina dal box per gli utensili. I baffi deflettori ed insonorizzanti interni al cofano indirizzano il calore della ventola dei radiatori verso il retro macchina. Opportunamente, scorre solo la finestra laterale anteriore, più lontana dalla griglia di ventilazione
I Il taglio di portata alla massima pressione Le “vere” regolazioni Load sensing mandano la pompa a cilindrata quasi nulla anche al raggiungimento della massima pressione: in tal modo non si trafila olio attraverso le valvole di massima pressione, quando si tenta di scavare qualcosa di troppo impegnativo. La potenza risparmiata equivale a quella totale della macchina (46,5 kW), l’equivalente di 12 stufette da riscaldamento; tale calore non viene quindi dissipato nell’olio idraulico, risparmiando ulteriormente combustibile
I DISTRIBUTORE FLOW SHARING COMPENSATO, A CENTRO CHIUSO... per facilitare la guida ai meno esperti La benna si muove alla velocità conseguente alla sola corsa del manipolatore; è ininfluente il fatto che sia piena o vuota, che si sollevi un tubo di plastica o di pesante cemento
I comandi, anche contemporanei, risultano direttamente proporzionali alla sola corsa dei manipolatori e, quindi, sono indipendenti dal carico sull’attrezzo e dal numero di giri del motore. Ne consegue grande precisione di guida, anche per i meno esperti nella parzializzazione contemporanea di più movimenti. ottobre 2011 Costruzioni 41
E UROCOMACH ES850ZT
MOTORE YANMAR DA 46,5 KW RITORNO AL MINIMO AUTOMATICO DI SERIE (RISPETTA LA NORMATIVA ANTI-INQUINAMENTO FINO AL 2016)
2
1
1
2
Tubazione “corrugata” che favorisce il raffreddamento dei gas di scarico (EGR) senza fluidi
3
Aspirazione remota del filtro aria davanti ai radiatori
4
Doppia vaschetta di espansione (in lamiera con indicatore ottico di livello e in plastica trasparente
Elettrovalvola di controllo del ricircolo dei gas
4 valvole per cilindro Consentono maggior coppia a basso regime e migliorano la combustione sotto sforzo
Autoprotezione da sovraccarichi Nel caso i sensori di bordo rilevino una scarsa pressione di lubrificazione dell’olio motore od una eccessiva temperatura del refrigerante, il computer del motore riduce il regime di rotazione a 1.400 giri/min sino alla scomparsa dell’anomalia
42 Costruzioni ottobre 2011
ECU
Intake
3
EGR Cooler
Speed, Load & Temp.
Exhaust
EGR-Valve Re-circulation One way valve
Inj-Nozzle
4
Piston
Controllo dell’EGR (Exhaust Gas Recirculation) Finalità dell’EGR: il ricircolo dei gas di scarico, ormai inerti, riducendo la temperatura di combustione, limita l’emissione d’Ossido d’Azoto (NOx gas nocivo) che le è proporzionale
4
Vantaggi dell’EGR a controllo elettronico, con ricircolo esterno raffreddato (rispetto ai sistemi con ricircolo continuo, interno e non raffreddato): - usura dimezzata delle valvole di scarico (non si aprono due volte per ciclo) - minimo stabile (non si ricircola gas nei cicli scarsi di ossigeno) - minor quantità di ricircolo (in quanto il gas è raffreddato)
Ventilatore aspirante (MAGGIOR EFFICACIA)
Grandi radiatori “in parallelo” 10 CM
60 CM Refrigerante Olio idraulico
78 CM
E UROCOMACH ES850ZT
I QUALITÀ, FUNZIONALITÀ E ROBUSTEZZA COSTRUTTIVA
I Gruppo esterno di brandeggio in fusione
I Saldatura per frizione delle teste alle aste dei cilindri
La fusione evita saldature complesse in zone sollecitate (affidabilità)
La saldatura per “frizione” delle teste agli steli (saldatura della sezione piena per fusione, anziché una semplice saldatura della corona circolare) aumenta l’affidabilità del cilindro ed evita errori di coassialità, che poi danneggiano le guarnizioni di tenuta e creano torsioni
Tubazioni “avvitate” alle canne dei cilindri (non saldate) semplificano l’eventuale sostituzione per danneggiamento Gli ingrassatori radiali (anziché assiali) richiedono meno lavorazione in fabbrica, riducono lo sforzo di pompaggio (grasso indurito) e non indeboliscono la sezione piena del perno (affidabilità) O-Ring contro l’ingresso di detriti nei perni della benna
Il fine corsa ammortizzato idraulicamente sul brandeggio evita sollecitazioni alle strutture e favorisce il comfort di guida. La rara valvola di ritenuta sul brandeggio favorisce l’elevata coppia di rotazione nella pulitura delle pareti della trincea con il lato della benna
Ottima protezione di tutti gli ingrassatori per posizione e semi-schermatura (favoriti anche ingrassatori a “pipa”)
Rulli alternati a doppia e singola flangia favoriscono l’allineamento del cingolo su pendio. L’imbullonamento “verticale” dei rulli al telaio è proprio degli escavatori di medio-grande dimensione
44 Costruzioni ottobre 2011
WALKAROUNDMACCHINE di I DETTAGLI PER L’AFFIDABILITÀ, IL VALORE DELL’USATO E LA SICUREZZA Sensore che segnala con spia la presenza d’acqua nel filtro
Fissaggio con borchie (non semplice incollaggio) dei rivestimenti
Setto anti-pioggia che evita la formazione di ruggine nella marmitta Supporti anti-usura delle guaine protettive corrugate Pratica maniglia interna per l’abbassamento del cofano
Connessioni elettriche stagne IP67
Accurate molature delle saldature dei profilati della cabina
I Cura nei layout elettrici, dei circuiti idraulici e nell’alimentazione del combustibile
Piastra di protezione del giunto rotante
Maglie termorestringenti di protezione
Protezioni al passaggio di tubazioni nei telai ottobre 2011 Costruzioni 45
E UROCOMACH ES850ZT
GUIDA PRECISA E CONFORTEVOLE
Autoradio di serie
Finestra scorrevole
Ottima visibilità a 360° (sui cingoli, sulla lama e verso l’alto)
Tendina parasole autoavvolgente
Vetro scorrevole sinistro posteriore
2 fari per l’area di lavoro su torretta ed 1 faro protetto sotto al braccio per lo scavo
Filtro aria principale ben accessibile
Aria condizionata di serie
Box interno alla cabina per oggetti (casco) e filtro aria di ricircolo
I Sedile e consolle laterali sospese con regolazioni indipendenti Le vibrazioni della macchina non vengono trasmesse ai manipolatori (guida precisa)
La consolle “molleggia” assieme al sedile La consolle “molleggia” assieme al sedile Avanti-indietro solo sedile Avanti-indietro sedile + consolle laterali
ANOMALIA
SPIA
MONITOR
CICALINO
Alta temperatura acqua motore
SI
Intermittente
Bassa pressione olio motore
SI
Intermittente
1400
Intasamento filtro aria motore
SI
Intermittente
1400
Acqua nel separatore gasolio Rottura potenziometro dell’acceleratore Basso livello olio idraulico Anticollisione
NO
Messaggio anomalia con codice numerico Messaggio anomalia con codice numerico Messaggio anomalia con codice numerico Messaggio anomalia discorsivo Messaggio anomalia discorsivo Messaggio anomalia discorsivo Messaggio anomalia discorsivo
GIRI MOTORE (g/min) 1400
Intermittente
-
Intermittente
1400
Intermittente Intermittente Continuo
-
NO NO NO
I Cruscotto
elettronico
Agevola la diagnostica e la manutenzione con spie, cicalini e richiami codificati o espliciti su anomalie e manutenzione periodica. Memorizza zione delle anomale, indicazione intasamento filtri e scarso livello olio idraulico
Marcia lenta-veloce su comando lama Ritorno al minimo automatico ed acceleratore potenziometrico Chiave unificata
La consolle “molleggia” assieme al sedile
I Comandi elettroproporzionali per accessori, brandeggio e triplice articolazione
Cintura di sicurezza autoavvolgente
Pulsante sotto al manipolatore di ritenuta per il martello demolitore 3 funzioni accessorie Potenziometro triplice articolazione Brandeggio Retrovisore
I Pianale sgombro da impedimenti
Presa a 12 Volt
Doppia bocchetta orientabile Plafoniera Poggiapiedi
Pedali di traslazione reclinabili per aumentare il piano di calpestio
Doppio poggiapiedi
Cuffie che evitano l’ingresso di detriti nei cinematismi dei pedali
Portabottiglie/bicchiere e bocchette posteriori
Guida antiusura/scivolo complanare per favorire la pulizia del pianale Attaccapanni
I MANUTENZIONE AGEVOLATA E FUNZIONALITÀ 7 1
1
Filtro aria
2
Filtro combustibile
3
Rabbocco olio motore
2
3
4
5
6
4
Filtro olio motore
5
Filtro separatore acqua/gasolio con sensore d’impurità (spia sul cruscotto) e rubinetto di scarico rapido
Chiave stacca batteria per evitare dispersioni elettriche nei fermi prolungati
Fusibili in scatola stagna e presa per computer diagnostici esterni
Box per utensili di prima necessità
Prese di prelievo rapido delle pressioni idrauliche delle pompe
I GEOSERVICE SATELLITARE di serie (anche antifurto)
6
Vaschetta plastica d’espansione trasparente
7
Vaschetta metallica d’espansione con indicatore ottico di livello
Pompa di rifornimento combustibile con stop automatico per troppo pieno o assenza gasolio nel fusto/tanica
Accumulatore per consentire movimenti favoriti dalla gravità o lo scarico di pressione dalle tubazioni ausiliarie a motore fermo
- localizzazione - funzionalità operativa - diagnosi anomalie - notifiche allarmi Batteria esente da manutenzione con indicatore di carica (molto raro). Pompa elettrica per lo spurgo d’aria automatico dal sistema d’iniezione
www.sampierana.com
Sampierana s.p.a. col marchio Eurocomach progetta e produce miniescavatori, skid loaders e terne articolate per tutte le esigenze di cantiere. SAMPIERANA S.p.A. - 47021 S. PIERO IN BAGNO (FC) Italy - Via Leonardo da Vinci, 40 Tel. +39 0543 90.42.11 - Fax +39 0543 91.85.20
www.sampierana.com - info@sampierana.com
652
60
Escavatori cingolati Il Liebherr R984C della E.MA.PRI.CE al lavoro per la Wienerberger
Dumper rigidi La Cardi Cave di Itri (LT) ha scelto due Komatsu HD325-7 firmati GIS
IN QUESTO NUMERO...
54
MACCHINE & OMPONENTI C
ottobre 2011
MACCHINE OMPONENTI C
ESCAVATORI CINGOLATI
LA E.MA.PRI.CE. HA IN GESTIONE LA CAVA DI VILLABRUNA DI FELTRE (BL) DEL GRUPPO WIENERBERGER.
PER ALIMENTARE A DOVERE LA FORNACE PER LATERIZI HA ASSUNTO A TEMPO INDETERMINATO UN LIEBHERR R984C
PREMIO DI
MATTHIEU COLOMBO
di produzione
MACCHINE&COMPONENTI LATERIZI, MATTONI E TEGOLE Il Gruppo Wienerberger produce laterizi, mattoni e tegole con 229 impianti dislocati in 26 Paesi. A oggi è il primo produttore al mondo di blocchi di laterizio, il primo in Europa per i faccia a vista (2° negli USA) e il secondo in Europa per sistemi di copertura con tegole. In Italia, l’austriaca Wienerberger produce una gamma completa di laterizi negli stabilimenti di Bubano (BO), Villabruna di Feltre (BL), Gattinara (VC) e Terni.
S
ono diversi anni che la E.MA.PRI.CE., società di scavi e movimento terra parte del gruppo Settentrionale Trasporti, ha in gestione l’attività estrattiva della cava Wienerberger a Villabruna di Feltre (BL) che alimenta l’attigua fornace per la produzione di laterizi, mattoni e tegole. Il crescente impegno in termini sia di forza lavoro sia di escavatori impiegati ha portato l’azienda a considerare l’acquisto di un escavatore assoluto e affidabile. La scelta è caduta su un Liebherr R984C Litronic, ov-
vero il secondo, per grandezza, della gamma Mining prodotta a Colmar, in Francia. Il secondo a meritare la tipica livrea bianca dei tedeschi da miniera. Già soddisfatta dell’acquisto degli escavatori ed apripista Liebherr, E.MA.PRI.CE., nella persona del titolare Cristian Daniele, ha pianificato l’acquisto del R984 con Capovilla, della storica Adriatica Commerciale Macchine di Padova. COSTRUZIONI è andata in cava per vedere il “984” all’opera: nelle pagine seguenti indichiamo i suoi punti di forza dato che per descriverlo a dovere ci vorrebbe una rivista intera! RRST
ESCAVATORI CINGOLATI
ALLA A LLA BENNA B E N NA ALTERNA ALTE R NA IL DENTE La E.MA.PRI.CE. ha scelto il 984 in version versione con attacco rapido per passare rapidamente dal dente scarificat scarificatore per disgregare l’ammovimentazione. masso roccioso alla benna per la movim L’operazione non richiede più di due minut minuti e viene completamente gestita dalla cabina, senza che una goccia gocc di olio idraulico cada a terra. Studiata negli anni ‘90 per un clie cliente tedesco, questa soluzione incrementa non poco la produttiv produttività.
Campane forgiate
>>
PER L’R984C LITRONIC I LAVORI “HEAVY” SONO
Fatto per durare nel tempo
Steli rovesciati
Estremità forgiate Doppio martinetto
Che l’R984C Litronic sia stato concepito per garantire a lungo le sue prestazioni lo si capisce da molti dettagli, tra cui l’attrezzatura. Il braccio, infatti, è realizzato con acciai altoresistenziali di spessore sopra la media e sia il monoblocco sia il penetratore hanno le estremità forgiate. Ogni forgiatura ha impresso un numero di serie per tracciare il suo percorso costruttivo anche dopo anni di attività. Tutti i cilindri idraulici sono forgiati dalla stessa Liebherr; da notare i doppi martinetti che azionano il penetratore, fissati al monolitico tramite due ali per ripartire la forza, e la coppia di cilindri di sollevamento braccio, a “steli rovesciati”, che è unita nella parte superiore da un perno passante il monoblocco; ben si notano anche le campane forgiate tipiche degli escavatori Liebherr Mining.
Guida catene
Tendi cingolo
56 Costruzioni ottobre 2011
Pezzo d’acciaio unico per anello tra sovra e sotto struttura
MACCHINE&COMPONENTI Non avete mai visto un 984 dal vivo? Per darvi un’idea delle dimensioni abbiamo fotografato l’operatore che entra nel vano motore per i controlli di routine.
LA ROUTINE
CARRO E SOTTOCARRO SONO DI ROBUSTA COSTITUZIONE Ogni elemento del sottocarro è sovradimensionato. Si notino le ruore in fusione con denti a gola larga e profilo dolce, i bulloni esterno ruota in posizione protetta, i lunghi guida catene inferiori e i rulli d’appoggio (2 per lato) che sostengono i cingoli distribuendo il peso sul longherone con doppio appoggio (foto sotto). La macchina ha anche un sistema tendi cingolo per facilitare eventuali operazioni di manutenzione. La struttura superiore della macchina e quella inferiore sono unite da un anello unico di acciaio laminato a caldo (vedi dettaglio evidenziato nella sequenza foto, a sinistra) su cui è avvitata la ralla di rotazione.
Rulli d’appoggio cingoli supportati da entrambi i lati
LIEBHERR R984C LITRONIC Peso operativo Capacità benna Capacità sollevamento Potenza netta Motore Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Valvole per cilindro Iniezione elettronica Alimentazione aria Profondità scavo Distanza scavo a terra Altezza max di carico Forza di strappo Forza di penetrazione Serbatoio gasolio Capacità sistema idraulico Serbatoio olio idraulico
118,6 ton da 2,9 a 8 m3 36,9 t 504 kW Cummins QSK-19 C 750 18,9 l 6 159 x 159 mm 1.800 giri/min 4 iniettori-pompa turbo after 8,05 m 13,70 m 9,20 m 56500 daN 42700 daN 1.585 l 1.660 l 880 l
www.liebherr.com
ottobre 2011 Costruzioni 57
ESCAVATORI CINGOLATI
Erico Vardanega
c
d
Giuseppe Capovilla
Product Manager Escavatori Liebherr EMtec Italia
Cofondatore Adriatica Commerciale Macchine
Gilberto Zanotto
Albino Romanel
Direttore stabilimento Wienerberger di Villabruna (BL)
Dirigo questo stabilimento del Gruppo e la cava da 15 anni. Oggi utilizziamo l’85% di marna e, dato che è molto secca, aggiungiamo un 15% di argilla locale. Sono anni che abbiamo scelto di commissionare l’estrazione, la frantumazione e lo stoccaggio per maturazione della marna. Con l’ampliamento continuo della cava e con l’estrazione di materiale sempre più duro, negli anni è cresciuto anche il parco macchine della E.MA.PRI.CE. A oggi stiamo raddoppiando l’area di stoccaggio e maciniamo oltre 4.000 tonnellate al giorno (l’estrazione è pagata a peso).
Sergio Polselli
Operatore E.MA.PRI.CE.
Responsabile tecnico cave E.MA.PRI.CE.
c
La mia formazione è di perito minerario e seguo l’attività estrattiva di due cave della E.MA.PRI.CE. (marna e calcarenite) e di due della capo gruppo Settentrionale Trasporti. Inoltre, da 8 anni curo la gestione del sito estrattivo di Villabruna di Feltre (BL) della Wienerberger. Abbiamo iniziato con un 954, poi abbiamo aggiunto un 974 ma alla fine abbiamo scelto, anche in ragione alla durezza della marna, il 984. Alle sue spalle, due 954 riducono la pezzatura del materiale con delle pinze idrauliche da demolizione con apertura da un metro.
d
c
Lavoro con escavatori Liebherr da oltre dieci anni. Prima di lavorare con l’R984C Litronic, in questo sito estrattivo utilizzavo un 974. Dopo meno di un anno di lavoro posso dire che il 984 è un altro pianeta: con questa marna molto dura arriva a produrre il 30% in più consumando meno la scarpetta del ripper. Questo ci permette di stoccare più velocemente il materiale che deve seccare prima di poter alimentare la fornace. Siamo soddisfatti anche dei consumi di carburante: utilizzando il 984 sempre in modalità Power, consumo in media 62 litri/ora. La macchina ha 1.700 ore.
d
UN PARTNER STORICO La Adriatica Commerciale Macchine è la prima concessionaria italiana di macchine movimento terra Liebherr; ha iniziato a importarle nel 1986. Ha 43 dipendenti (di cui 30 tecnici), 17 officine mobili, sede a Padova, filiali a Verona e Udine, e cura vendita e assistenza anche nelle province di Venezia, Rovigo, Vicenza, Gorizia e Treviso. Ancora oggi, questa concessionaria ordina le macchine direttamente agli stabilimenti della Casa. Questo vuol dire che è considerato un partner affidabile al 100 per cento.
58 Costruzioni ottobre 2011
DUMPER RIGIDI
DOPPIETTA
giapponese
LA CARDI CAVE E MOVIMENTO TERRA DI ITRI (LT) HA SCELTO DUE DUMPER RIGIDI HD325-7 PER GARANTIRE LA MASSIMA PRODUTTIVITÀ DEL PROPRIO SITO ESTRATTIVO. I PUNTI DI FORZA DEL “MODELLO BASE” SONO CAPACITÀ, VELOCITÀ, TRASMISSIONE E RAGGIO DI STERZATA DI
MATTHIEU COLOMBO
60 Costruzioni ottobre 2011
N
el comune di Itri, alle spalle del golfo di Gaeta (LT), a 170 metri slm, la società Cardi sta coltivando una cava di inerti dolomitici calcarei e tufacei. I lavori di estrazione dell’attuale bacino sono iniziati oltre cinquant’anni fa per mano del fondatore Manlio Cardi che ha poi passato il testimone dell’azienda ai figli. COSTRUZIONI ha visitato il sito estrattivo, guidata dal direttore tecnico Piero Cardi, per vedere al lavoro due nuovi dumper rigidi Komatsu HD325-7 che hanno mandato in pensione altrettanti Perlini 255. Al fianco dei nuovi dumper abbiamo contato anche una pala gommata WA470-5 e due WA470-6 (di cui
una “LC”consegnata con i dumper), un escavatore cingolato PC600-8 e un PC340-7. Poco più lontano anche tre Komatsu “di servizio”: una terna WB98, un mini escavatore PC18 e un PC45. A legare la Cardi al nome Komatsu è senza dubbio la qualità dell’assistenza e la professionalità del concessionario locale GIS, con sede principale a Fondi (LT), ma anche le prestazioni di ogni singolo modello. La scelta dei nuovi HD325-7, per esempio, è stata fatta valutando il rapporto tra produttività, agilità, prestazioni e consumi di carburante. Vediamo di seguito quali sono i punti di forza del “325”, il più piccolo della gamma di dumper rigidi Komatsu composta da sei modelli. R ST ottobre 2011 Costruzioni 61
DUMPER RIGIDI
HD325-7: IL PICCOLO DI CASA Komatsu produce 6 dumper rigidi con potenze da 368 a 895 kW, portate nominali da 36,5 a 105 t e capacità benna (colmo SAE) da 24 a 64 m3. I due modelli più piccoli, HD325-7 e HD405-7, si differenziano per il disegno e le caratteristiche tecniche della benna. Motore, powertrain, telaio, sospensioni e freni sono quindi i medesimi, ma il modello 405 ha una portata nominale superiore al 325 di 3,5 t, porta 3,3 m3 in più a colmo, ma pesa anche 2.100 kg in più. Valutato il percorso interno al sito estrattivo e il materiale (misto fronte cava da 2 t a m3), la Cardi ha preferito due “snelli” HD325-7 con una portata nominale di 36,5 t, una capacità di 24 m3 a colmo, 368 kW di potenza lorda e un peso a vuoto di 33.400 kg.
Trasmissione K-Atomics Uno dei punti di forza del rigido Komatsu è il comfort assicurato all’operatore. In condizioni operative severe si apprezza la trasmissione automatica a 7 marce K-ATOMiCS (Komatsu Advanced Transmission with Optimum Modulation Control System) che seleziona automaticamente la marcia più adatta in base alla velocità del veicolo, al regime motore e al carico. La funzione “Skip-shift” permette inoltre di scalare anche più marce per volta minimizzando i fenomeni di beccheggio. A richiesta è anche possibile avere il sistema di controllo della trazione ASR (Automatic Spin Regulator) che inibisce lo slittamento delle ruote posteriori garantendo sempre il massimo grip, quindi la massima produttività.
FRENI IDRAULICI E RETADER DA
662 KW
Anche il più piccolo dei dumper rigidi Komatsu ha l’impianto franante completamente idraulico a dischi multipli in bagno d’olio. Questa soluzione evita che le impurità riducano la durata dei freni autoregistranti e permette di ridurre gli interventi di manutenzione al comparto frenante. Per ragioni di sicurezza e affidabilità l’impianto è servito da due circuiti idraulici indipendenti. Il retarder dell’HD325-7 arriva a erogare in discesa continua una potenza frenante di ben 662 kW. Grazie alla funzione ARSC (Automatic Retard Speed Control) l’operatore può semplicemente impostare la velocità di discesa desiderata e il dumper la mantiene. Durante la discesa, l’operatore può incrementare la velocità di un km/h per volta. Una spia avverte quando si rischia il surriscaldamento dell’olio del retarder.
MACCHINE&COMPONENTI
Al centro del cruscotto del 325 c’è il display del sistema di autodiagnosi EMMS che comunica all’operatore codici alfanumerici. Nel caso di anomalie la macchina memorizza la segnalazione (a Komtrax attivato può trasmetterla) per ridurre al minimo i tempi di fermo macchina.
L’HD325-7 IN PILLOLE Motore Komatsu Cilindri (cilindrata) Potenza netta Coppia max Trasmissione Potenza freno retarder Portata nominale Capacità benna a raso Capacità benna a colmo (SAE, 2:1) Peso a vuoto (lordo) Serbatoio carburante Pneumatici Velocità massima
SAA6D140E-5 Stage IIIA 6 (15,24 l) 371 kW a 2.000 giri/min 2.167 Nm automatica 7 marce 662 kW 36,5 t 18 m3 24 m3 33.400 kg (69.900 kg) 484 l 18.00 R33 70 km/h
www.komatsu.it
La salita e discesa dalle macchine è causa di molti infortuni in cantiere. Sul dumper HD325-7 è stata realizzata una vera scala con tanto di corrimano!
Mac Pherson e sospensioni idropneumatiche Una delle caratteristiche del dumper HD325-7 apprezzate dalla Cardi è il raggio minimo di sterzo di appena 7,2 metri (alla ruota esterna) che rende questo dumper lungo quasi 10 metri più agile di qualsiasi articolato. Tale raggio di sterzata è possibile grazie al passo di appena 3.750 mm e alle sospensioni anteriori MacPherson (foto). Le sospensioni sono idropneumatiche (olio-azoto) e concepite per garantire sia prestazioni fuoristrada sia comfort. A richiesta è disponibile un sistema che adatta automaticamente la taratura delle sospensioni (morbida, media o dura) in funzione del carico e delle condizioni operative.
Il sistema Komtrax per il controllo e monitoraggio gps delle macchine è di serie. Cardi lo utilizzerà per monitorare il parco Komatsu.
ottobre 2011 Costruzioni 63
DUMPER RIGIDI
LA CARDI CAVE E MOVIMENTO TERRA DI ITRI Il sito coltivato dalla Cardi è a cavallo dei comuni di Itri e Gaeta. L’attività estrattiva è iniziata negli anni ‘50 con Manlio Cardi e prosegue oggi per mano dei figli. Dal fronte cava semicircolare Cardi estrae inerti dolomitici calcarei tufacei e li riduce a molteplici pezzature. Gli impianti lavorano in media 1.500 m3 al giorno arrivando a picchi di 2.000 m3/giorno. L’azienda ha 22 dipendenti.
c
Ho iniziato a lavorare come meccanico. Forse per questo, ancora oggi, l’assistenza, i servizi e il rapporto con i clienti sono il fiore all’occhiello del Gruppo GIS. Negli ultimi anni l’azienda è cresciuta anche grazie alla dedizione e alla competenza dei miei figli e la terza generazione incalza. Il 2011 sarà un anno importante: con l’avvio di una nuova sede GIS a Roma, ha inizio una nuova sfida.
d
Giovanni Grassi Fondatore della concessionaria GIS
c
Dato il rinnovo dell’autorizzazione estrattiva sul fronte più a Sud della cava dovevamo sostituire i nostri “collaudatissimi” dumper per alimentare a dovere l’impianto. Nonostante l’ottima assistenza garantita da GIS e le prestazioni delle macchine Komatsu, la scelta di questi dumper rigidi non ci sembrava scontata e abbiamo vagliato l’offerta della concorrenza. Oggi siamo molto soddisfatti della scelta fatta: due Komatsu HD325 serie 7!
d
Piero Cardi Direttore tecnico cave Cardi
Umberto Mazzobel Service area manager Komatsu Italia
GIS e Komatsu, insieme da una vita La concessionaria Komatsu GIS ha la sua sede storica a Fondi (LT), una filiale fronte Autostrada A1 ad Anagni (FR) e dal primo giugno 2011 ha aperto una sede anche a Roma. È nata nel ‘72 grazie alla competenza tecnica e alla determinazione di Giovanni Grassi, uomo cresciuto sul
campo come meccanico di macchine Caterpillar, Fai, Fai Komatsu e Komatsu. Oggi Giovanni ha al suo fianco due dei suoi figli: Francesco, direttore commerciale del Gruppo, e Onorato, direttore assistenza e servizio ricambi. Oltre alla vendita del nuovo e al noleggio di
macchine movimento terra, GIS garantisce l’assistenza tecnica con 10 officine mobili, 30 dipendenti e un magazzino ricambi con merce stoccata per oltre un milione di euro. Nel 2007 ha toccato un fatturato di 12 milioni di euro. Oltre a Komatsu, GIS rappresenta Dynapac, Montabert e Fiori.
IL NUOVO FRANTUMATORE MULTI KIT
Serie MK a! m e t s i vo S oli
Nuo io Kit in s amb uti!!! C
5 min
Come il classico “coltellino svizzero”, il Frantumatore Multi Kit è l’attrezzatura ideale per affrontare tutte le fasi di demolizione, separazione, bonifica e riqualificazione ambientale di un cantiere industriale. Offre soluzioni dedicate e disegnate per ogni applicazione e condizione lavorativa.
Kit Combi
Kit Cesoia
Kit Frantumatore
L’innovazione del sistema è nello sgancio dell’utensile dal corpo: non più manuale ma con un principio idraulico senza dover rimuovere perni strutturali. Numerosi sono i benefici:
Elevate prestazioni
Costi di manutenzione, manodopera e trasporto ridotti
Maggiore sicurezza
Stimola l’energia e la creatività del pensiero umano Trev i Benne S.p .A. Via A. Volt a , 5 3 6 0 2 5 N ov ent a Vic. (VI) Ital y P h: + 3 9 0 4 4 4 7 6 0 7 7 3 Fax: +39 0444 861182 inf o@ t rev ib enne.it w w w .t rev ib enne.it
Download the QR Code Video
Cert. N° C-IT.AB75.B.00519
Azienda Certificata Cert. N° 501005936
Sponsor
of:
652
80 86
Attrezzature idrauliche La Walec ha scelto la gamma MB, dalla benna frantoio alla nuova benna vagliante
Frantoi e vagli Nel centro di Torino per vedere al lavoro due best seller di Omtrack e Keestrack
UMERO
Vaglio mobile La Svizzera predilige il Made in Italy. A trionfare sono la qualitĂ e le prestazioni
N UESTO
74
EMOLIZIONE & I Q N ... ICICLAGGIO R
ottobre 2011
DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R
NEWS
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
Master nel riciclaggio na flotta specializzata dedicata alle attività di raccolta rifiuti e agli impianti di riciclaggio. È quello che JCB ha recentemente mostrato alla fiera di settore in Inghilterra (il Waste & Recycling Event) e che presenterà al mercato italiano in occasione della fiera Ecomondo, il prossimo novembre. Il costruttore inglese ha ampliato la propria linea di modelli dedicati, a cominciare dagli allestimenti Jcb Wastemaster di caricatori e pale gommate; a questi si aggiungono tutti gli altri
U
mezzi Jcb utilizzabili in questo settore, come i movimentatori telescopici, i carrelli elevatori a braccio telescopico Teletruk, le minipale gommate, le pale compatte e quelle a braccio telescopico della serie Telemaster nonché i miniescavatori ed escavatori cingolati. Quattro le novità assolute. Il movimentatore gommato JS20MH innanzitutto, con carro riprogettato, torretta di rotazione in posizione centrale e il riduttore di rotazione, per una maggiore precisione operativa. Inedita anche la minipala 260 Wastemaster da 3.615 kg e
portata di 1.179 kg. Alimentata da un motore Jcb Dieselmax da 61 kW, comprende dotazioni aggiuntive, fra cui protezione FOPS di livello 2, griglia per parabrezza e finestrini laterali oltre ai pannelli laminati. Le sue dimensioni compatte le consentono un facile accesso nei container e manovrabilità nello stretto. Infine i movimentatori telescopici 527-58WM e 550-80WM. Il primo è il movimentatore telescopico più compatto della gamma Jcb a motore laterale. L’ingombro è ridotto (2 per 2 m), caratteristica che lo
rende in grado di accedere a siti bassi (es container), pur mantenendo una capacità di sollevamento massima di 2,7 t ad un'altezza di 5,8 m. Il secondo ha un'altezza di sollevamento di 8,1 m e una portata massima di 5 t: è stato pensato per coloro che chiedono una macchina con prestazioni di sollevamento elevate a condizioni di sbraccio massimo, ovvero per quelle applicazioni gravose quali il riciclaggio dei metalli. www.jcb.com
#!../.% .%"5,)::!.4%
-)' NEBULIZZAZIONE PRATICA ED ECONOMICA PER
Š phCastore
Š phFiorentini
!""!44)-%.4/ 0/,6%2)
Nella foto in alto, un intervento di demolizione a Catania mediante fly demolition system. A lato, le operazioni di bonifica da amianto a Roma.
Lavori in mostra otografie di importanti interventi in un’esposizione spettacolare. GENERAL SMONTAGGI si è messa in mostra a Remtech, il quinto Salone sulle Bonifiche dei Siti Contaminati e sulle Riqualificazioni del Territorio, svoltosi a Ferrara dal 28 al 30 settembre. L’iniziativa ha raccolto numerose immagini scattate nei cantieri piÚ imponenti in cui l’azienda ha operato e opera tutt’oggi: si spaziava dalle bonifiche da amianto dell’edificio Fimit di Roma a quelle di suolo e sottosuolo dell’ex area IP di La Spezia, dalle demolizioni di impianti industriali a quelle con microcariche, tra cui il Blue Residence di San Giuliano Milanese. Non mancavano inoltre le demolizioni di infrastrutture, come per esempio i viadotti della Salerno-Reggio Calabria, quelle con Fly Demolition System e le attività di scavo. www.generalsmontaggi.com
GRAPHIC CONCEPT DESIGN ANNAFUKSIALAB IT
F
I VANTAG G I BASSO CONSUMO D ACQUA BASSO CONSUMO ELETTRICO LEGGEREZZA E MANEGGEVOLEZZA POSIZIONAMENTO CON TELECOMANDO lNO A M AUTONOMIA PER IL PESCAGGIO D ACQUA DA POZZI VASCHE CISTERNE mUSSO NEBULIZZATO DA A MICRON ECONOMICO
Ancora sul podio A distanza di 12 mesi, General Smontaggi si riconferma prima azienda in Italia del decommissioning nella classifica stilata da Demolition & Recycling International, che ogni anno raggruppa le prime 100 imprese al mondo del settore delle demolizioni civili, industriali e delle bonifiche. L’azienda tra l’altro si è aggiudicata il quinto posto in Europa e l’ottavo a livello mondiale. Fondata nel 1984, General Smontaggi vanta un fatturato di oltre 60 milioni di euro, 140 addetti e piÚ di 35 cantieri attualmente aperti sul territorio nazionale.
) DROM IG S R L VANTA UN ESPERIENZA DECENNALE MATURATA NEL SETTORE DI IDRODEMOLIZIONE ALTA PRESSIONE E NEBULIZZAZIONE PER PRO CESSI DI LAVORAZIONE AUTOMATIZZATA E AD ALTA PRESSIONE
VIA 6ERONA ,AZISE 62 )4!,9 TEL FAX
WWW IDROMIG COM INFO IDROMIG COM
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Trasformazione urbana Armofer autrice della demoliz demolizione controllata per ribaltamento di due edifici Emanuele, a Sud di Milano. Con 100 kg di esplosivo multipiano a Pieve Emanuele sono stati abbattuti 100.000 mc m di calcestruzzo armato in un batter d’occhio DII
DANI ANIELA EL ELA L STAS TASI ASI SI
rea ex-Enpam, una zona terziaria di circa 200.000 mq con 12 immobili abbandonati in stato di totale degrado, situata a Pieve Emanuele, a Sud di
A
70 Costruzioni ottobre 2011
Milano, ai confini con la provincia di Pavia. A settembre è iniziata la sua riqualificazione, auspicata da lungo tempo da tutta la cittadinanza. Primo step,
l’abbattimento di due edifici in calcestruzzo armato di 33 m di altezza (nove piani fuori terra) e di 73,50 per 14,50 m ciascuno (per un totale di 100.000 mc vuoto per
DEMOLIZIONE&RICICLAGGIO
Triangolo minato I due edifici, esplosi in contemporanea in pochi secondi, sono stati demoliti per ribaltamento, ossia pilotando la caduta laterale dell’edificio rispetto a una cerniera ideale alla base dei manufatti stessi. Sono state utilizzate cariche microritardate per indurre un cinematismo sufficiente a modificare la struttura statica dei fabbricati. Si precisa che i due palazzi erano a travi e pilastri,
pieno), mediante demolizione controllata per ribaltamento con impiego di microcariche esplosive. L’intervento è stato appaltato da Infrastrutture Lombarde,
progettato da Dea Ingegneria ed eseguito da Armofer Cinerari Luigi. Con l’impiego di 100 kg di esplosivo, posizionati ai piani terra, primo e terzo dei due fabbricati, è stata creata (alla base degli edifici) una cerniera ideale che ha favorito il ribaltamento. L’impatto al suolo è stato attutito con cumuli di macerie alti due metri. Impegnativo anche l’intervento di strip out preparatorio: con escavatori dotati di bracci lunghi sono stati asportati vetri e finestre; inoltre sono stati tagliati e demoliti meccanicamente
N EWS
sostenuti da tre file longitudinali di pilastri in c.a. disposte sull’intera lunghezza di ogni edificio: a essere minate sono state la fila centrale e quella posteriore, in corrispondenza dei piani terra, primo e terzo (la fila davanti è rimasta integra per agevolare il ribaltamento); per ogni pilastro sono stati eseguiti cinque fori, a distanze regolari da terra fino alla soletta superiore. È stata creata insomma un’area minata di forma triangolare che ha favorito la caduta.
i vani scala e ascensore dal terzo piano in giù che, disposti sul retro e parzialmente aggettanti, avrebbero impedito il ribaltamento. Infine sono stati bonificati gli impianti termici. www.armofer.it
Nelle foto, da sinistra: un particolare del caricamento delle microcariche all’interno degli edifici da abbattere e il detonatore.
Al via un nuovo quartiere Con la demolizione dei due edifici ha preso avvio il progetto per la realizzazione di un nuovo quartiere con 706 unità abitative per circa 2.000 persone (375 in edilizia pubblica, 185 convenzionate e 146 private), oltre a strutture commerciali, edifici direzionali, un complesso scolastico, un centro polifunzionale e un’area verde connessa al Parco Agricolo Sud Milano. L’intervento rientra nell’Accordo di Programma sottoscritto da Regione Lombardia, Comune di Pieve Emanuele e Aler Milano, con l’adesione di Infrastrutture Lombarde e Asset. Il costo complessivo si aggira intorno ai 170 milioni di euro.
ottobre 2011 Costruzioni 71
Da Bologna a Bari uando si dice, una partnership ben riuscita. Il 15 ottobre la cava Mallardi di Bari ha ospitato l’open day organizzato dalla DEMOLTECH di Modugno (BA) in collaborazione con la CAMS di Castel San Pietro Terme (BO). Protagonista della giornata, l’UTM
Q
60.15, il top di gamma dei sistemi di frantumazione mobili Cams, caratterizzato da basse emissioni acustiche e di polvere. Nel corso dell’open day sono state organizzate prove dimostrative, per far “toccare con mano” ai presenti le caratteristiche del mezzo. Attualmente Cams
collabora con Demoltech per tutto il territorio della Puglia e della Basilicata, con una notevole ottimizzazione del servizio ai clienti e una riduzione dei tempi per gli interventi tecnici. Si ricorda che Demoltech, società giovane ma guidata da personale di pluriennale esperienza, è specializzata nella commercializzazione di macchine e attrezzature per la demolizione e il
riciclaggio; offre anche servizio di assistenza e di ricambistica di tutte le marche e costruisce impianti di vagliatura, semoventi, autonomi, semiautonomi e personalizzati. Tra gli altri prodotti in gamma: demolitori idraulici, pinze, frantumatori, trivelle, nastri trasportatori. www.camssrl.it www.demoltech.com
Oltre 50 anni di esperienza in attrezzature unendo qualità, sicurezza e produttività
L’EVOLUZIONE DELL’ATTACCO RAPIDO GEITH: “ANCORA PIÙ AFFIDABILE”
Più cheo perfett
ANCORA PIÙ FLESSIBILITÀ • Ha un interasse di attacco variabile in continua (vari cm) e può indistintamente utilizzare attrezzature di tutte le marche di escavatori presenti sul mercato. • Lavora sui perni alla massima pressione di esercizio della macchina, eliminando con ciò le vibrazioni e prevenendo usura e giochi . • Permette l’uso della benna rovescio. • È dotato di un occhio di sollevamento, certificato, integrato nella struttura dell’attacco.
ANCORA PIÙ SICUREZZA • La conformazione della piastra di blocco impedisce lo sgancio dell’attrezzatura anche in caso di perdita olio per rottura del cilindro. • Ha un blocco di sicurezza automatico visibile dall’operatore che impedisce lo sgancio accidentale dell’attrezzatura e permette all’operatore un controllo completo delle operazioni dalla cabina. • È stato progettato e costruito nel rispetto TOTALE dei requisiti sulla sicurezza richiesti dalla Norma Tecnica EN 474 e dalla Direttiva Europea Macchine 2006/42.
s u pl
ANCORA PIÙ PRODUTTIVITÀ • Permette un cambio di attrezzatura sicuro, facile e rapido. • Ha un peso minore mediamente del 10% rispetto alla precedente versione, il che permette un minor consumo di carburante. • Sono state irrobustite componenti (molle e cilindri) e strutture, utilizzando acciai ad altissima resistenza meccanica ed all’abrasione per aumentare durata e ritorno sugli investimenti. • È stata ridotta l’altezza dell’attacco con conseguente riduzione del raggio al dente e della perdita della forza di strappo dell’escavatore.
L’ATTACCO RAPIDO ANCORA PIÙ SICURO, PIÙ FLESSIBILE, PIÙ PRODUTTIVO. IN UNA PAROLA: UNICOplus Global Parts S.r.l. Via Lamarmora, 12 - 57122 Livorno, Italia Tel/Fax +39 0586 903076 www.globalparts.it
Distributore esclusivo Geith per l’Italia
VAGLIO MOBILE
SI SPINGE SPPINGE FFUORI UOR I UEE IILL COSTRUTTORE U COSTRUTTORE D REVIGNANO. DII TTREVIGNANO E LLOO FA FA PER PE R LA SECONDA SECONDA VOLTA VOLTA, LA ABBINANDO A BBINANDO A RANTOIO ALL FFRANTOIO IILL NUOVO NUOVO SSCREENER CREENER M OBILE. MOBILE
SI COMPLETA COMPLETA COSÌ COSÌ LA SQUADRA SQUADRA LA ELVETICA ELVETICA PER L’AZZIENDA PER IENDA DI PPOSCHIAVO OSCHIA AVO DI SPECIALIZZATA NEL TRATTAMENTO DEGLI INERTI IN LOCO DI
CRISTIAN FURINI
74 Costruzioni ottobre 2011
Al setaccio Lì da poco, ma è già un successo Ha varcato da tre mesi i confini extracomunitari il vaglio semovente GI5000R che attualmente sta trattando il materiale ricevuto dal frantoio Vesuvio GI1000CV Plus, per produrre inerte che verrà subito impiegato come sottofondo per una strada cantonale poco distante dal sito. Successivamente la macchina verrà spostata a quota 1.000 m, a dare materiale fine, con pezzatura di 20 mm, da impiegare al medesimo modo. La disposizione delle due macchine è la tipica in serie, con il frantoio posizionato sul gradone superiore, ad alimentare il vaglio che separerà il materiale in tre pezzature: fine (20 mm), media (60 mm) e grossolana. Il lavoro, conclusosi in un’unica settimana, ha interessato un volume di circa 3.000 m3 di materiale. La macchina, in configurazione standard, già dalle prime ore di vita ha soddisfatto pienamente il signor Mainrado Lanfranchi, titolare dell’azienda: “Il vaglio di Gasparin è strutturalmente molto robusto e ha la manovrabilità adeguata nello stretto”. I Lanfranchi si dicono molto soddisfatti anche del servizio post vendita che, in particolar modo per il frantoio, hanno valutato come molto efficiente per gli interventi direttamente in cantiere.
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
IN DOGANA
on la gestione degli inerti in Svizzera non si scherza. Se fino a pochi anni fa, nel Paese dei Cantoni, era possibile frantumare il materiale prodotto nelle demolizioni e riutilizzarlo tale e quale come substrato di riempimento, attualmente le nuove leggi sulla protezione dell’ambiente impongono il trasporto delle macerie all’impianto di frantumazione. L’azienda Fratelli Lanfranchi con sede a Poschiavo, nei Grigioni, ha fatto dei regolamenti ferrei svizzeri una possibilità imprenditoriale, privilegiando la sicurezza dell’ambiente anche dopo la
C
demolizione di edifici industriali o civili, grazie ad uno smaltimento delle macerie progressivo e in tutta norma. Per le opere di riempimento i fratelli Diego e Mainrado Lanfranchi utilizzano infatti solo materiale pulito (pietre) frantumato e vagliato sul posto. Per raggiungere l’obiettivo la scelta di un partner italiano, Gasparin Impianti, che ha fornito all’impresa la soluzione completa per frantumazione e selezione. Se la riduzione del detrito grosso è prerogativa dell’impianto mobile Vesuvio GI1000CV Plus, per la fase selettiva, l’impresa ha puntato sul nuovo GI5000R, sempre marchiato Gasparin Impianti. R ST
ottobre 2011 Costruzioni 75
VAGLIO MOBILE
SCARICA IN QUOTA La GI5000R è una macchina progettata per ricevere e lavorare inerti con pezzatura fino a 800 mm per una produzione oraria in grado di toccare le 400 t di materiale selezionato, a seconda della classe di inerte da separare. Uno dei plus che ha giocato un ruolo importante nel convincere i Lanfranchi all’acquisto è la presenza della tramoggia di carico abbassabile, capace di facilitare lo scarico diretto da escavatore o pala gommata, soprattutto se in piano. Il vaglio ha inoltre variabile idraulicamente gestita direttamente dalla console-comandi posizionata sul lato destro. Da sottolineare anche l’altezza di scarico maggiorata dei nastri alimentatori: tocca i 3.430 mm nel principale, mentre arriva a 3.330 e 3.120 per i due laterali. In optional è disponibile il controllo tramite radiocomando.
GRUPPO DI VAGLIATURA GI5000R Vaglio Vibrante a 2 piani vaglianti Capacità tramoggia di carico Nastro alimentatore a piastre Nastro di supero Nastro sottovaglio Nastro laterale fine Nastro laterale medio Motore Cingoli Produzione max Massa totale a terra Trasporto
3.800 mm x 1.400 mm 6 m3 1.000 mm x 3.500 mm 1.200 mm x 5.500 mm 1.200 mm x 3.300 mm 800 mm x 6.700 mm 800 mm x 6.700 mm John Deere 74 kW 400 mm x 2.920 mm 400 t/h 25.000 kg 14.250 (12.500) x 3.200 x 2.550 mm
ASSIST AL VAGLIO La sorgente della “cascata Gasparin” parte da qui. Dopo essere stato accumulato il grezzo viene caricato, tramite escavatore cingolato all’interno della tramoggia di carico del GI1000CV Plus dalla capacità di 4,5 m3 (2.000 mm x 3.760). La scelta dell’escavatore deriva dalla necessità di lavorare su tre livelli (escavatore-frantoio-vaglio) così da raggiungere agevolmente la sponda di carico rinforzata con fodere in Hardox. L’alimentatore vibrante è del tipo “cieco” con dimensioni perfette per il carico con benna da escavatore (970 mm x 1.900), mentre il prevaglio è a due piani vaglianti con lamiera forata e sezione a rombo (1.020 mm x 1.800 mm). Il frantoio è di tipo a doppia mascella con elementi dentati e non liscia (in modo da ottenere un prodotto regolare e poliedrico) con luce in entrata da 1.000 per 650 mm e in uscita tale da permettere il passaggio di materiali tra il 30 e i 180 mm. La produzione massima è di 280 ton/h anche grazie ai 168 kW dei John Deere, mentre la massa totale a terra raggiunge i 34.000 kg.
76 Costruzioni ottobre 2011
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO La scelta del piano Il vaglio mobile multifunzione GI5000R è un progetto tutto nuovo. È stato pensato per operare singolarmente come vaglio primario, oppure in abbinata con la famiglia dei Crusher. Può essere posizionato (in serie) prima o dopo la macchina di frantumazione e operare rispettivamente da sgrossatore o da finitore. I differenti piani vagliabili installabili (es rete, piano barrotti, piano finger) ne aumentano la flessibilità di utilizzo. I Lanfranchi a breve cambieranno il piano di serie a rete con una lamiera forata, per meglio resistere a durezza e dimensioni della pietra che trattano. Inoltre l'allestimento con alimentatore a tappeto gommato o a piastre metalliche ne consente l’utilizzo nelle più varie applicazioni di selezione, sia di riciclaggio che da cava.
SFIDANO I TORNANTI Una delle caratteristiche irrinunciabili cercate dai Fratelli Lanfranchi in entrambe le macchine riguarda la loro facilità di trasporto. Le dimensioni esterne dei due impianti sono davvero contenute e adatte alla morfologia della rete viaria locale, in cui spesso le carreggiate sono ridotte e l’andamento stradale irregolare. Per il vaglio tutta la macchina “impacchettata” raggiunge 12.500 mm di lunghezza, che diventano 14.250 se si decide di non ripiegare il nastro di scarico principale. Nessun problema per l’ingombro in larghezza in sagoma (2.550 mm) e l’altezza di 3.200 mm. Stesso discorso per il frantoio GI1000CV. L’intero sistema raggiunge i 12.670 mm in lunghezza al trasporto che
FRANTOIO VESUVIO GI1000CV PLUS Frantoio a mascelle Tramoggia di carico Alimentatore vibrante Vaglio vibrante 2 piani Potenza Nastro trasp. princ. Cingoli Produz. max Dim trasporto Produzione Peso
Da 1.000 x 650 mm a 30 a 180 mm 2.000 x 3.760 mm-4,5 m3 970 x 1.900 mm 1.020 x 1.800 mm 168 kW/2.400 800 x 10.000 mm 450 x 4.480 mm 280 ton/h 12.670 x 3.100 x 2.550 mm 240 t/h 34.000 kg
si riducono a 12.620 mm se la macchina è al lavoro. Identiche considerazioni per la larghezza in sagoma (2.500 mm) e per l’altezza (3.100 mm) che la rendono tranquillamente trasportabile su semirimorchio standard.
ottobre 2011 Costruzioni 77
VAGLIO MOBILE Da 30 anni a 360° L’azienda Fratelli Lanfranchi di Poschiavo nasce nel 1976 quale ditta di trasporti nazionali e internazionali. Gestita in toto dai fratelli Mainrado e Diego Lanfranchi, nel corso degli anni consolida la sua posizione imprenditoriale aggiungendo a quella iniziale ulteriori attività nel settore delle costruzioni, dei servizi e del commercio. Nel 2000 entra nell’azienda Sandro Lanfranchi, giovane leva della famiglia che contribuisce all’ulteriore espansione della ditta soprattutto nel realizzare un parco macchine completo ed efficiente. Esperienza e professionalità acquisite negli anni, la profonda conoscenza del territorio, la disponibilità di attrezzature efficienti rendono i Fratelli Lanfranchi una realtà iprenditoriale concorrenziale in vari campi, in Valposchiavo e nel resto del Canton Grigioni.
PARTONO DAL FRANTOIO Attualmente l’impresa Lanfranchi impiega 25 dipendenti e una forza macchine che comprende 13 autocarri per trasporti vari oltre a un comparto movimento-terra di 13 escavatori tra medi e pesanti. L’attività di frantumazione inizia nel 1983 con l’acquisto progressivo di tre impianti (due mobili ed uno fisso) prima di decidere, nel 2008, l’acquisto del Vesuvio GI1000CV Plus divenuto necessario in seguito all’acquisizione di un appalto per la pulizia del letto di un fiume in Val Gadina, con la successiva frantumazione di più di 14.000 m3 di materiale e successivo stoccaggio.
Mainrado Lanfranchi Matteo Gasparin Amministratore Gasparin Impianti
78 Costruzioni
Amministratore Fratelli Lanfranchi
ATTREZZATURE IDRAULICHE
LA WALEC DI TRENTO, IMPRESA SPECIALIZZATA IN OPERE STRADALI E RICICLAGGIO, HA ACQUISTATO
4 PRODOTTI MB: LA NUOVA BENNA VAGLIANTE, L’ATTACCO RAPIDO E UNA BENNA FRANTOIO CON RELATIVO DEFERIZZATORE er la prima volta abbiamo avuto l’opportunità di vedere all’opera uno dei tre modelli della nuova benna vagliante presentata dalla vicentina MB nel 2011, proprio nell’anno in cui la rivoluzionaria benna frantoio di Breganze festeggia il suo decimo anniversario. Ad acquistare la neonata benna vagliante S-18, a scatola chiusa, è stata l’impresa Walec di Fiavé (TN), specializzata in opere stradali. In contemporanea, l’azienda ha anche ordinato alla MB la benna frantoio modello BF90.3 con deferizzatore e l’attacco rapido MB per rendere le attrezzature intercambiabili sull’escavatore Caterpillar 320C SVA. “Con queste attrezzature - ci ha spiegato Fabio Giordani, titolare di Walec assieme al fratello Arturo - riusciamo a valorizzare piccole e medie quantità di materiale inerte con opere di frantumazione e vagliatura a costi contenuti”. RRST
P
DI
MATTHIEU COLOMBO
Novità Offerta a 360 gradi L’offerta del costruttore di attrezzature idrauliche MB è cresciuta per rispondere alla domanda della clientela conquistata con l’ormai famosa benna frantoio lanciata nel 2001 e proposta in quattro versioni. Oltre che ad affinare costantemente la produzione, MB ha infatti introdotto nel 2006 il deferizzatore da applicare alle benne frantoio, per eliminare il ferro dai materiali da lavorare, mentre nel 2009 ha presentato un proprio attacco rapido. Da uno studio è poi emerso che la metà dei clienti della benna frantoio hanno bisogno anche di una vagliante e il costruttore di Breganze, nel 2011, ha presentato una gamma di sua produzione.
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
AL VAGLIO
ATTREZZATURE IDRAULICHE
Pre frantumazione o post
TEMPI RIDOTTI La grande novità in casa MB è la gamma di benne vagliatrici MB-S, che si affianca alla linea di benne frantoio. Ideale per la selezione del materiale naturale, sia nella fase pre che nella fase post frantumazione, le benne MB-S consentono di abbattere i tempi di frantumazione fino al 60 per cento. I progettisti hanno disegnato tre modelli: la MB-S14, adatta per escavatori con peso operativo da 10 a 20 t, la MB-S18 per escavatori da 20 a 35 t, ideale per selezionare materiale naturale (fondo di fiume, residuo di cava, terra asciutta…), e la MB-S23, che ci risulta essere la più grande benna vagliante al mondo e lavora con escavatori da almeno 300 t.
Le tre benne vaglianti della gamma MB-S hanno superato severi collaudi prima di essere immesse sul mercato. I tre modelli si possono usare sia per selezionare il materiale da frantumare sia per vagliare il materiale già frantumato e differenziarne la pezzatura. Tra gli impieghi tipici di queste benne: selezione primaria di materiale di scarto, da demolizione, da riempimento scavi e da bonifica di terreni sassosi; selezione dei ciottoli nei corsi d’acqua; pulizia delle spiagge.
LE 3 BENNE VAGLIANTI Modello Peso (kg) Capacità (m3) Diametro griglia (mm) Peso dell’escavatore consigliato (ton)
MB-S14 1.100 1,2 1.200
MB-S18 MB-S18 1.850 1.850 2.4 2,4 1.600 1.600
10-20
16-30 20-35
MB-S23 3.750 4,7 2.000 35
UN ATTACCO RAPIDO DEDICATO Si chiama Attacco Rapido Universale MB ed è realizzato per ottenere il massimo delle prestazioni dalle attrezzature idrauliche di Breganze. La Casa costruttrice dichiara che i propri attacchi sono fino al 50% più leggeri degli attacchi rapidi presenti sul mercato e che grazie alle innovative geometrie permettono di diminuire sensibilmente la distanza tra il braccio dell’escavatore e l’attrezzatura. Sono a catalogo otto modelli standard per escavatori dalle 6 alle 40 t e 5 modelli completamente idraulici per escavatori dalle 12 alle 40 t. Le connessioni idrauliche per il funzionamento delle attrezzature sono sempre manuali.
≥
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO LA BENNA MB-S18 Le benne della gamma MB-S sono state ideate e realizzate per essere robuste, affidabili e semplici. L’obiettivo è conquistare sia chi conosce già la qualità MB grazie alle benne frantoio, sia nuovi utenti. La Walec ha scelto il modello intermedio MB-S18 perché consono, per dimensioni e prestazioni, al proprio escavatore cingolato Caterpillar 320C SVA con braccio posizionatore. Oltre a una struttura perimetrale ben dimensionata, i segreti delle benne
MB-S sono nel sistema stabilizzante la rotazione del cestello e nel cesto con sezione conica e sezione cilindrica tra loro imbullonate. Le benne si possono infatti ordinare con le dette due sezioni con maglie di dimensioni uguali o diverse e in seguito è possibile sostituire anche la sola sezione cilindrica con una seconda opzionale.
GAMMA BENNE FRANTOIO Modello Benna Escavatore consigliato (ton) Volume di carico (m3) Ingresso bocca lxh (mm) Regolazione frantoio in uscita (mm) Peso (ton)
BF 60.1 ≥8 0,50 L600xH450 ≥15 ≤100 1,5
BF 70.2 ≥14 0,60 L700xH550 ≥15 ≤120 2,25
BF BF 90.3 90.3 >=20 ≥20 0,80 0,80 L900xH510 L900xH510 >=15≤120 <=120 ≥15 3,5 3,5
BF 120.4 ≥28 1,00 L1.200xH510 ≥15 ≤120 4,9
ottobre 2011 Costruzioni 83
ATTREZZATURE IDRAULICHE
Gisella Pisoni
c
Grazie alle nuove benne vagliatrici, oggi offriamo un pacchetto completo di attrezzature idrauliche per la valorizzazione degli inerti e non solo. Si tratta di una linea di prodotto complementare a quella “storica” delle benne frantoio, che è stata progettata dalla stessa MB per offrire al mercato un prodotto di alta qualità. Non a caso la S-23 è la benna vagliatrice più grande mai realizzata. Per ogni benna offriamo cesti con maglie di diverse dimensioni. Su richiesta possiamo realizzare cesti su misura.
d
Amministrazione Walec
Fabio Giordani Socio fondatore Walec
c
Marco Zanandrea Area manager MB
ESPERIENZA E SERIETÀ PAGANO L’azienda Walec, che prende il nome dal maso, dal terreno, su cui ha sede, è stata fondata dai fratelli Fabio e Arturo Giordani oltre vent’anni fa. Cresciuti professionalmente seguendo le orme del padre Federico nella coltivazione di una cava e nell’esecuzione di scavi e movimento terra, i due fratelli si sono prima specializzati nella esecuzione di opere idrauliche e regimazione delle acque, poi nella realizzazione di opere stradali nella provincia di Trento. Oggi, oltre ai lavori stradali e alle demolizioni, Walec è un centro certificato di recupero rifiuti non pericolosi. Gli inerti trattati dall’azienda sono marchiati CE.
Gian Daniele Pedretti Tecnico cantiere Walec
La forza della nostra azienda è la struttura snella, l’esperienza maturata sui cantieri e la flessibilità. Questo ci ha permesso di soddisfare negli anni le esigenze lavorative nell’area di Trento. A oggi abbiamo un parco di 40 macchine operatrici per lo più per eseguire opere stradali, posa d’asfalto e piccole demolizioni civili. Siamo un centro di recupero e riciclaggio autorizzato e grazie alle attrezzature MB che abbiamo acquistato riusciamo a valorizzare gli inerti realizzando materiale marchiato CE adatto a riempimento scavi e realizzazione di sottofondi stradali. Siamo soddisfatti sia della benna frantoio BF90.3 sia della vagliatrice S18 che lavora bene, senza sbilanciare l’escavatore, e ci permette di realizzare diverse pezzature.
d
FRANTOI E VAGLI
Miti
IN TERRA SI CHIAMA CHIAMA APPOLLO OLLO, M MA AN NON ON GGUARDA UARD DA ILL MO MONDO ONDO DA A LLASSÙ ASSÙ Ù. LAAVORA VORA SODO SODO, FFRANTUMA RANTUMA INERTI INERTI. LO H HA A FFATTO ATTO A ANCHE NC H E A TORINO IN COMPAGNIA DELLO SGROSSATORE NOVUM DI
Sgrossatore Novum Keestrack
DANIELA STASI
OM Crusher Apollo
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO entro che più centro non si può. Ci siamo recati a Torino, ai piedi della Mole Antonelliana, il monumento simbolo della città, dove sono in fase di costruzione un parcheggio multipiano sotterraneo e un plesso a destinazione residenziale/direzionale/commerciale, entrambi al servizio dell’adiacente Università degli Studi. COSTRUZIONI ha assistito alle operazioni di riciclaggio degli inerti in loco eseguite dalla Perino Piero, che si è occupata anche degli scavi e della demolizione mec-
C
canica delle sezioni rimanenti di un edificio abbattuto in precedenza. Gli inerti (140.000 mc) sono stati frantumati e vagliati rispettivamente con un impianto mobile di frantumazione su cingoli OM Crusher Apollo di Omtrack e un gruppo vagliante Novum di Keestrack, per poi essere impiegati nella realizzazione dei sottofondi stradali delle aree di servizio lungo la superstrada TorinoChivasso. Ad accompagnarci in cantiere, Giuliano Perino e Fulvio Michelotti, funzionario commerciale della Slim, concessionaria del Gruppo Keestrack. RRST
Sistema non stop L’Apollo visto in cantiere risale al 2003, segno di sicura longevità. Omtrack produce tuttora il medesimo modello, naturalmente con diverse migliorie. La versione aggiornata (nella foto), per esempio, vanta il NSS (Non Stop System), il sistema “intelligente” di gestione dei frantoi mobili, brevettato OM. Mediante una serie di dispositivi di controllo il NSS analizza in tempo reale i processi delle singole utenze, regolandone in automatico i parametri e le funzionalità: il sistema, in pratica, attraverso il dialogo continuo tra i componenti elettronici, idraulici e meccanici, minimizza l’intervento dell’operatore e migliora le prestazioni del mezzo.
www.omtrack.it
ottobre 2011 Costruzioni 87
FRANTOI E VAGLI
LAVORO DURO È considerato all’unanimità uno degli impianti mobili di frantumazione più rappresentativi della gamma Omtrack, progettato per lavori gravosi. L’OM Crusher Apollo, con un peso di 39 tonnellate, è il top di gamma dei modelli in sagoma ed è dotato di un frantoio a mascelle a regolazione idraulica con una bocca di carico di 1.050 x 730 mm. L’elevata qualità dei materiali e dei componenti è dimostrata concretamente dalla resistenza della macchina vista in cantiere. Ben percepite dagli operatori anche la facilità di impiego e l’accessibilità a filtri e vano motore per la manutenzione ordinaria. Da segnalare, infine, il sistema di abbattimento polveri, costituito da una sequenza di ugelli posizionati sul nastro trasportatore (negli ultimi nati invece sono ubicati sulla bocca e sulla tramoggia di carico).
Versatile e intuitivo Novum è un vaglio sgrossatore a due piani vaglianti e tre selezioni automatiche, pensato per valorizzare sia materiali naturali da scavo, sia per gli inerti da risulta. Il modello visto a Torino dà la possibilità di regolare la velocità di alimentazione, mentre la versione più evoluta consente di regolare anche la velocità del nastro principale. Equipaggiato di un motore diesel Deutz TCD 2012 L04 2V da 72 kW e di circuito idraulico Danfoss/Sauer con pompe a portata variabile, consente di lavorare qualsiasi tipologia di materiale semplicemente cambiando allestimento (ossia le reti). Due i punti di
88 Costruzioni ottobre 2011
forza: il nastro di alimentazione realizzato in piastre di acciaio e allestito con finger (nella foto sotto a sinistra) e l’intuitivo pannello di controllo (a destra), con i comandi per regolare l’inclinazione dei piani vaglianti in tre posizioni.
DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO PRESENZA RAFFORZATA L’Omtrack, come ben si sa, è succeduta alle Officine Meccaniche di Ponzano Veneto, marchio storico specializzato nella produzione di frantoi mobili a mascelle e a martelli (oggigiorno la gamma Omtrack Crusher è composta da 9 modelli fino a 500 t/h). Acquisita dalla belga Keestrack, di proprietà della famiglia Hoogendoorn, Omtrack ha così ampliato la sua offerta, grazie alla gamma di sgrossatori e vagli Keestrack. “L’OM Crusher Apollo vanta una
storia decennale fino all’attuale modello dotato di tecnologia NSS”, spiega Teseo Di Nardo, responsabile commerciale Italia di Omtrack. “L’Apollo dell’azienda Perino, con i suoi otto anni, è un classico esempio dell’elevata affidabilità dei prodotti OM e dell’assistenza di Omtrack. Il passaggio della nostra azienda al Gruppo Keestrack ha contribuito a rafforzare la fiducia dei clienti nei nostri confronti, dandoci valide motivazioni nel voler essere sempre
OM CRUSHER APOLLO Produzione max Pezzatura di alimentazione Peso Alimentatore vibrante Prevaglio vibrante a due piani Bocca di carico Nastro trasp. princ. Potenza
350 t/h 0/600 mm 38,6 t 925 x 2.800 mm 965 x 1.420 mm 1.050 x 730 mm 0,9 x 9,4 m 186 kW a 2.200 rpm
più presenti sul mercato italiano, forti anche del completamento di gamma degli impianti mobili di vagliatura Keestrack”.
SGROSSATORE NOVUM Dimensioni trasporto Peso Capacità tramoggia di carico Vaglio vibrante Nastro sottovaglio Nastro principale Nastro trasp. sinistro (pezz. fine) Nastro trasp. destro (pezz. media) Motore
3.100 ((h)) x 2.500 x 10.800 10.8 mm 25 25,5 5t 7 m3 4.200 x 1.500 mm 3.500 x 1.200 mm 5.000 x 1.200 mm 8.500 x 900 mm 8.500 x 800 mm Deutz 72 kW
ottobre 2011 Costruzioni 89
FRANTOI E VAGLI
c
Giuliano Perino
Fulvio Michelotti
Responsabile gestione cantiere e parco macchine di Perino Piero
Agente di Slim
c
Dopo otto anni siamo ancora molto soddisfatti dell’OM Crusher Apollo, che al momento vanta ben 8.200 ore di lavoro, con un consumo medio di carburante di 20 l/h. Un prodotto nazionale, decisamente innovativo, trasportabile agevolmente e con la possibilità di allargare le mascelle idraulicamente. Tuttora riesce a produrre 6-700 mc al giorno con una pezzatura da 0 a 15, impiegando materiale misto da demolizione. Siamo contenti anche del vaglio Novum, che dal 2008 a oggi ha collezionato 2.000 ore di lavoro, con una produzione giornaliera di 700 mc, fino a 1.000 con materiale asciutto.
d
Slim è concessionaria del Gruppo Keestrack e oltre a commercializzare i suoi impianti, si occupa del servizio post-vendita, quindi di asistenza tecnica e ricambistica. Il riscontro tra i clienti delle macchine Keestrack e Omtrack è positivo: in generale sono tutti soddisfatti delle prestazioni, della durata e della semplicità d’uso.
d
50 ANNI DI ATTIVITÀ Sul S ull campo dagli daglili anni annii Sessanta, Sessanta, t la la Perino Perino i Piero, Pier oggi condotta (sotto la supervisione del padre pad Piero) dai fratelli Fabrizio e Giuliano Perino, si occupa di movimento terra, demolizione, bonifiche e trattamento dei materiali da risulta. Tra le prime imprese in Italia a dotarsi del braccio lungo da demolizione da 22 m, conta un parco di 45 macchine tra escavatori e automezzi e un organico di 25 persone. Tra gli interventi più significativi si ricordano le bonifiche dell’area Spina 4 e dell’ex Parco Dora a Torino, i lavori per il nuovo stabilimento torinese della Pirelli e dello Stadio delle Alpi, e la demolizione dell’ex Calissano di Alba.
90 Costruzioni ottobre 2011
Presidio a Nord-Ovest Attiva in Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, la Slim (Società Ligure Impianti e Macchine), è specializzata nella vendita e nel noleggio di macchine per le costruzioni, le manutenzioni stradali, la lavorazione e il recupero di materiali inerti, ma è anche attiva nei settori ecologia, igiene urbana e industria. Oltre a Omtrack e Keestrack, tra i principali marchi commercializzati si annoverano Bomag (per rulli, finitrici, frese e stabilizzatrici) e Marini (impianti di conglomerato bituminoso), entrambe del Gruppo Fayat, Dulevo International (spazzatrici stradali) e Ime (impianti per calcestruzzo). La società è presente con due sedi (a Genova e Alessandria) e con un centro assistenza dotato anche di officine mobili.
www.slimsrl.it
652
110
Siti estrattivi Estrazioni “vulcaniche” alle pendici dell’Etna con le macchine Case
Cava cantiere In anteprima le foto del nuovo Astra Hd9. L’8x4 piacentino rinnova soprattutto la cabina
IN QUESTO NUMERO...
104
CAV AVA & ALCESTRUZZO C
ottobre 2011
CAVA
ALCESTRUZZO C
I N COLLABORAZIONE...
SAIECONCRETE 2011 HA APERTO LE PORTE ALLA CITTÀ DI BOLOGNA CON UN NUOVO APPUNTAMENTO CULTURALE CHIAMATO
SAIECONCRETE OFF
ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Antonella Marrollo Giancarlo Sirchia Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Associazione TecnicoEconomica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Barberini, 68 - 00187 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it
94 Costruzioni ottobre 2011
EVENTO NELL’EVENTO S
ostenibilità, qualificazione del settore, sicurezza nei luoghi di lavoro e formazione sono i temi su cui è stato incentrato il consolidato appuntamento biennale con la Filiera del calcestruzzo al Saie di Bologna. Il SaieConcrete 2011, organizzato e promosso dalla Consulta per il Calcestruzzo e da ATECAP, si è aperto alla città di Bologna con un “evento nell’evento”, denominato SaieConcrete Off, dove Off aveva un duplice significato: una manifestazione fuori dalle mura della Fiera di Bologna, ma anche una sperimentazione, un evento alternativo e originale, un appuntamento culturale interessante per tutti. SaieConcrete Off si è articolato principalmente in due eventi: una mostra fotografica e un’anticipazione della conferenza di architettura. La mostra fotografica “Calcestruzzo in movimento”, allestita dal 4 al 9 ottobre all’interno della galleria Cavour, prevedeva una serie di immagini di impianti di calcestruzzo scattate dal fotografo Jean Matthieu Domon: si trattava di fotografie creative su particolari e dettagli che mettono in risalto “l’orgoglio, la passione, l’umanità, la dedizione” di chi ogni giorno lavora nel settore del calcestruzzo. L’obiettivo era cercare di realizzare un percorso visivo in cui imprenditori e addetti del settore potessero ritrovarsi con fierezza attraverso le immagini e i dettagli e potessero guardare e apprezzare il loro lavoro attraverso gli occhi di un artista. Secondo evento previsto nell’ambito del SaieConcrete Off è stata, il 4 ottobre nel complesso di San Giovanni in Monte, l’anticipazione della conferenza stampa di architettura poi ospitata al SaieConcrete. L’intento era quello di presentare e far conoscere lo studio Allford Hall Monaghan Morris, attraverso la voce degli architetti Simon Allford e Wade Scaramucci, ai professionisti e alle autorità della città, ma anche a tutto il pubblico interessato. Lo Studio AHMM è conosciuto perché progetta edifici di rilievo estetico e soprattutto soddisfacenti e divertenti da usare: si tratta di spazi, studiati per tutte le tipologie di utenti, caratterizzati, in particolar modo, dalla durabilità nel tempo. Il gruppo ha grande affinità con l’uso del calcestruzzo e lo ritiene uno dei materiali fondamentali per la realizzazione dei suoi progetti. Lo dimostrano alcuni importanti edifici londinesi firmati dallo Studio, quali: Angel Building, Johnson Building, Tooley Street, Yellow Building and Horseferry House. Alla base dei progetti AHMM vi è sempre una scelta che tiene conto sia delle esigenze da soddisfare sia del design; una strategia che nasce dalla comprensione del progetto e dalla valutazione dei parametri, dei problemi e delle opportunità che esso presenta. Essa include un’ampia definizione del contesto politico, economico e sociale - oltre che architettonico - nel quale l’edificio va a inserirsi. L’obiettivo è quello di produrre buona architettura in qualunque luogo e con qualsiasi tipo di budget e di programma. E sebbene questo possa aumentare la complessità della fase progettuale, per contro, contribuisce a determinare una proposta semplice e leggibile, capace di adeguarsi ai cambiamenti pur restando valida nel suo nucleo centrale. Solo un metodo di lavoro pragmatico, analitico e aperto può produrre un’architettura intelligente e responsabile.
& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
0 0 5I 2 5 5 19 0 ANN
5 O L T R E ITA’ NEL QUAL
DI ENTO M A V E L SOL
Nella nostra gamma di produzione oltre agli ancoraggi per il sollevamento di manufatti prefabbricati in c.a. siamo in grado di fornire tutti gli accessori per il sollevamento e trasporto: tiranti in fune d’acciaio, tiranti in catena d’acciaio grado 8 e 10, sistemi di sollevamento in poliestere. Siamo inoltre, in grado di fornire qualsiasi tipo di fune in acciaio lucido, zincato o inoxidabile anche con i relativi accessori inox per scopi architettonici. Accessori come: ganci, grilli, carrucole, golfari, pinze per lamiere, profilati e cemento sia di produzione standard nazionali o internazionali che pinze e bilancini di sollevamento secondo le specifiche esigenze del cliente.
SEDE Via Poggio Bracciolini, 19/21- I-5O126 Firenze Tel. 055-683330/687637- Fax 055-6811887 E.mail- info@ceccantini.it STABILIMENTO Le Valli- I-50010 Troghi- Firenze Tel. 055-8307089
per maggiori informazioni sui cataloghi visitare il nostro sito www.ceccantini.it
L’ISTITUTO PENSANTE
PER QUALCHE
CENTESIMO IN PIÙ… SILVIO COCCO, PRESIDENTE DELL’ISTITUTO ITALIANO PER IL CALCESTRUZZO, COMMENTA L’ATTUALE QUALITÀ DEGLI AGGREGATI. QUALITÀ PRETESA DA UN’APPOSITA NORMATIVA MA CHE TUTTORA LASCIA ALQUANTO DESIDERARE
D
a alcuni anni (troppi) è entrata in vigore la marcatura CE per gli aggregati; presentata con grande clamore e accolta con altrettanto entusiasmo da tutti coloro che sperano che prima o poi si arrivi a fare seriamente qualità. Purtroppo non passa giorno che per il nostro peregrinare per cantieri non ci si trovi di fronte a spettacoli pietosi: cumuli di aggregati non lavati, pieni di fango, pieni di sostanze estranee, legno, plastica e quanto più si vuole; a voi la scelta. Assenza totale, naturalmente, di ogni qualsivoglia certificazione o certificati di sabbia che accompagnano carichi di ghiaia o viceversa. Dove sono finite le Cave certificate e le bolle di consegna che dovevano essere carta d’identità dell’aggregato di non lontana memoria?
Silvio Cocco Presidente I.I.C.
96 Costruzioni ottobre 2011
Sono sicuro che se si controllassero le documentazioni giacenti nelle singole cave si rileverebbe che tutto è in regola.
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo Presidente Silvio Cocco Vice presidente Valeria Campioni Comitato tecnico scientifico Crescentino Bosco Politecnico di Torino Ezio Cadoni SUPSI Università Professionale della Svizzera Italiana Laura Gaggero Università di Genova Renzo Aicardi Qualità e sviluppo calcestruzzi Renzo Leardini Ricerca e sviluppo additivi calcestruzzo e cemento Sergio Tattoni Politecnico di Milano e Politecnico di Cagliari
I.I.C. Villa Greppi Via Monte Grappa, 21 23876 Monticello Brianza (LC) - tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it
E allora è pur lecito domandarsi: perché si trovano nei cantieri aggregati di tali specie? Chi li fa circolare? Dove sono i controlli promessi? Perché le cave che si dicono in regola con documenti e controlli non si ribellano a questo stato di cose? Eppure gli aggregati non in regola circolano, le quantità sono rilevanti, il loro costo sarà senza dubbio più appetibile di quelli in regola. Quindi una concorrenza sleale esiste, specialmente in un periodo di vacche e magre come questo. La qualità degli aggregati è pretesa da una normativa, normativa in Italia resa cogente da un decreto legge, ergo mettere in circolazione ne aggregati non rispondenti alla normativa vuol dire trasgredire la leggge, il che dovrebbe voler dire commettere un reato. Eppure tutto e tutti tacciono… Silvio Cocco cco
ottobre 2011 Costruzioni 97
L’ISTITUTO I NFORMA
>>
LE FASI DELL’INTERVENTO NEL CANTIERE DI OLBIA
…CON QUALCHE
CENTESIMO IN PIÙ INVESTIRE NELLA QUALITÀ À, PR PREMIA.
LO DIMOSTRAN DIMOSTRANO DUE
INTERESSANTI CASE HISTORIES LUNGO
LA PENISOLA, UNA A VICENZA E UNA OLBIA
ontrariamente al silenzio omertoso di chi ha guadagnato qualche centesi mo, si contrappone chi, invece, con solo qualche centesimo in più, ricerca e ottiene la Qualità. Con qualche centesimo in più si riesce infatti a:
C
a) realizzare una pavimentazione con superficie complessiva di 8.000 mq di un cen>>
98 Costruzioni ottobre 2011
tro commerciale a Vicenza, senza alcun problema. In questo caso la società Tekno Pavi Srl ha commissionato, ai tecnici dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, la consulenza specializzata per la scelta delle materie prime, il mix design da utilizzare per il calcestruzzo richiesto e il controllo su tutte le fasi del getto. Il risultato è indubbiamente ottimo, da vedere, garantito.
LA REALIZZAZIONE DELLA PAVIMENTAZIONE
I partner I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
b) realizzare una pavimentazione con superficie complessiva di 20.000 mq di un centro commerciale a Olbia, senza alcun problema. In questo caso la società Durocem Spa ha commissionato, ai tecnici dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, la consulenza specializzata per la scelta delle materie prime, il mix design da utilizzare per il calcestruzzo richiesto e il controllo su tutte le fasi del getto. Il risultato è indubbiamente ottimo, da vedere, garantito. In entrambi i cantieri è stato impiegato il sistema Aeternum Cal. Utilizzare Aeternum Cal significa avere la “garanzia di prodotto in opera” (soprattutto per le pavimentazioni industriali). Con Aeternum Cal, un codice esecutivo e una ricetta su misura, l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo risponde a tutti gli utilizzatori che vogliono un cal ce struzzo durevole, plasmato per le perso-
NEL CANTIERE DI
VICENZA
nali esigenze di posa in opera e lavorazione (ve di schema al piede). Aeternum Cal è un sistema interamente progettato, interamente assistito durante la fase di preparazione e di getto e controllato sotto ogni profilo. Il normale calcestruzzo viene così trasformato in materiale da costruzione tecnologicamente avanzato, con caratteristiche meccaniche, fisiche e chimiche d’eccellenza che lo rendono più resistente a compressione e flessione, impermeabile, a ritiro compensato e inattaccabile dagli agenti ambientali esterni e dalle aggressioni chimiche, a tutto vantaggio della durabilità. Un particolare ringraziamento da parte dell’IIC vada alle aziende Dau Calcestruzzi di Olbia e Incos Italia di Vicenza: per la particolare collaborazione offerta ai nostri tecnici durante tutto lo svolgimento del lavoro, ma soprattutto grazie per la cosciente scelta delle materie prime impiegate.
NEWS
Cava&CALCESTRUZZO
stato lo sponsor ufficiale del Forum della Tecnica delle Costruzioni (5-7 ottobre al MADEexpo) la CALCESTRUZZI, con l’obiettivo di dare un
È
contributo al rinnovamento del mondo delle costruzioni favorendo il dialogo nella filiera tra progettisti, committenza, imprese e mercato. Fortunato Zaffaroni -
I pesanti agli sceicchi È avvenuta dopo l’estate la sigla dell’accordo tra DAF TRUCKS e ATEC (Arabian Truck and Construction Company) che vedrà quest’ultimo divenire nuovo rappresentante DAF per tutte le attività di marketing, vendite di servizio in Arabia Saudita. ATEC, che rappresenterà anche Paccar, può contare su diverse location di vendita e servizi in Arabia Saudita, tra cui un nuovo ufficio commerciale a Riyadh. "Nel tempo sicuramente espanderemo questa rete", spiega Peter Beaumont. "Ogni anno circa 7.500 veicoli sono registrati nel segmento dei veicoli pesanti (> 15ton) in Arabia Saudita. Nei prossimi anni questo volume aumenterà a 10.000 unità. Con Daf abbiamo come obiettivo quello di acquisire una sostanziale quota di mercato”. E sarà il Cf 8x4 in allestimento tipper a rappresentare la maggior parte delle vendite per il segmento delle costruzioni. Quote di mercato previste anche per Lf in versione cantieristica leggera.
www.daftrucks.it
100 Costruzioni ottobre 2011
consigliere delegato di Calcestruzzi - ha dichiarato “Cerchiamo anche noi, nel nostro settore, di fare innovazione con un mix di progettualità e impegni concreti che già oggi sono
Veline di pietra “Sono particolarmente contenta di essere qui perché tutte le cose che ho avuto l’opportunità di vedere oggi sono dei capolavori che mi hanno letteralmente lasciato senza parole...”. Sono le parole di Giorgia Palmas, showgirl italiana, in visita allo stand dell'azienda veronese CITCO presente all’interno degli stand della 46esima edizione di Marmomacc, la rassegna di Verona, punto di riferimento mondiale del design della pietra naturale, delle tecnologie per la lavorazione e del prodotto. “Quando si pensa alla pietra non viene in mente qualcosa di così sofisticato: qui, invece, ci sono delle installazioni meravigliose che fanno veramente sognare. Penso che con tali materiali, molto interessanti e chic, si possano realizzare delle case con dettagli sorprendenti».
www.citco.it
Progetti e impegni concreti
patrimonio di Calcestruzzi e che costituiranno progressivamente il suo posizionamento distintivo del tempo. In altre parole, proponiamo al mercato e ai nostri clienti un approccio complessivo che comprende anche la sicurezza, l’attenzione all’ambiente, la legalità, la qualità, lo sviluppo di prodotti che nella loro fase di produzione emettano meno CO2 e l’attenzione ai materiali da riciclo che miscelati al calcestruzzo contribuiscono a migliorarne le performance. Al MADEexpo siamo stati presenti nell’ambito di un percorso di innovazione che il Gruppo Italcementi, sta attuando da tempo”. La società Italcementi ha esposto, tra l’altro, il cemento trasparente usato per il padiglione italiano all’Expo di Shanghai. www.calcestruzzi.it
Dominio svedese
È recentissimo l’accordo che vede l’attività industriale di Emilcamion rilevata, attraverso un contratto di affitto di azienda, dalla società TKE, del gruppo Tecnokar. Rimane pertanto garantita la fornitura dei prodotti a catalogo Emilcamion, mentre la struttura commerciale della società, coordinata dal vice presidente Fausto Martinelli, si avvarrà della figura di Marco Bettini. Il nuovo gruppo avrà come punta di diamante l’allestimento S5 EVO, offerto di serie nella configurazione con sponda posteriore ad apertura idraulica dotata di Dual Control, il sistema che gestisce l'apertura della sponda solo basculante oppure alzata ad ala di gabbiano. Se munita di copricarico Spinnaker elettrico, per evitare interferenze con l'apertura della sponda, all'inserimento della presa di forza, il telo si raccoglie automaticamente. www.tecnokar.it
N
NON FARE LO STRUZZO!!
AVERE UN EFFICACE SISTEMA DI PESATURA DEGLI INERTI? DA OGGI SI PUÒ! Il sistema PFREUNDT pesa il materiale inerte che passa sul nastro trasportatore e registra il peso totale prodotto. Questo sistema di pesatura può, inoltre, interagire con l’automazione dell’impianto.
Visita il nostro sito: www.ma-estro.com
I nostri punti di forza: • Massima precisione 1% • Facilità d’installazione • Sensore velocità nastro integrato nel ponte di pesatura • Trent’anni di esperienza • Software per registrazione dati produzione automatico.
Ma-estro S.r.l. Automazione Viale Caproni, 15/E - 38068 - ROVERETO (Tn) - Italy Tel. +39 0464 42.36.47 - Fax +39 0464 45.09.45 info@ma-estro.com - www.ma-estro.com
© www.roccofontana.it
Squadra nuova, successi di sempre
egli Stati Uniti le prove comparative tra marchi diversi sono una realtà. Così un’impresa produttrice di aggregati ha messo a confronto simultaneamente quattro pale gommate di diversi cosruttori nella classe delle 50 t. Il test operativo, organizzato in totale parità di condizioni operative per i 4 sfidanti, avrebbe sancito vincitrice, in termini di consumi orari, produttività ed efficienza complessiva, la VOLVO L350F che ha registrato sulle concorrenti un vantaggio significativo in tutte le prove. A comunicarlo ufficialmente è la stessa Volvo, sottolineando che nel corso dei vari test la 350F avrebbe dimostrato una produttività superiore del 13-20% rispetto alle concorrenti, mentre il risparmio in diesel si sarebbe aggirato attorno al 17- 41 per cento. www.volvo.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Peri punta in alto Mentalità europea Nasce a inizio anno la nuova ragione sociale ACERBI VEICOLI INDUSTRIALI che rappresenta uno dei leader del mercato nel settore dei semirimorchi in genere, tra cui i ribaltabili in alluminio. L’azienda, che dal punto di vista giuridico è una neo costituita, prosegue l’attività iniziata da quasi 50 anni. La tendenza è quella di una sempre maggiore europeizzazione del prodotto. Questo permette di arginare, in modo ancora più efficace l’attuale concorrenza italiana e di competere al superiore livello europeo. Grazie alle certificazioni ottenute l’azienda è presente, da oltre 30 anni, nei Paesi Emea. La presente strategia di marketing prevede l'assoluto e rigido mantenimento delle attuali linee di prodotto e la attività di un team commerciale tutto nuovo capitanato da Alessandro Privitera in qualità di Sales Director EMEA. www.acerbi.it
in corso di realizzazione l’area di Porta Nuova, l’opera di riqualificazione del centro di Milano più significativa degli ultimi decenni che contribuirà a ridefinire in modo sostanziale l’immagine della città. Quest’area raggruppa tre progetti, quelli di Garibaldi, di Varesine e di Isola. Saranno presenti ben sette edifici alti, tutti realizzati con i sistemi all’avanguardia di PERI. In queste grandi opere, caratterizzate da superfici molto estese a sviluppo verticale, è di fondamentale importanza la soluzione tecnologica, che deve ottimizzare il lavoro in cantiere, rispettando elevati standard di sicurezza e di produttività. Dopo la torre di Porta Nuova Garibaldi - la più alta d’Italia con i suoi 220 m d’altezza - Peri ha fornito i suoi sistemi per tutta l’area ex-Varesine che comprende anche la “Torre Diamante” alta 140 metri. www.peri.it
È
www.hilti.it
[30] costruzioni febbraio 2010
costruzioni maggio 2010
[35]
GI 5000R
Gasparin Impianti srl Via Giorgione, 17 â&#x20AC;&#x201C; S.S. Feltrina 31040 Musano di Trevignano (Treviso) Italy Tel. +39 0423 670201 â&#x20AC;&#x201C; Fax +39 0423 676575 www.gasparinimpianti.com E-Mail info@gasparinimpianti.com
SITI ESTRATTIVI
ALLE PENDICI DELL’ETNA LA PIETRA LAVICA È ESTRATTA A REGOLA D’ARTE CON MACCHINE CASE FIRMATE DAL DEALER ORTES DI
MATTHIEU COLOMBO
P
er i catanesi il rapporto con l’Etna è di odio amore. È pur vero che il vulcano nel corso dei millenni ha portato più volte rovina e distruzione sulle terre sottostanti, ma tutto sommato ha anche donato loro frutti e una materia prima come il resistentissimo basalto. In fondo eruttare è nella sua natura, non si può fargliene una colpa. Per la precisione è il vulcano attivo più alto d’Europa, c’è da esserne fieri. COSTRUZIONI è andata a visitare uno dei siti estrattivi di pietra lavica che prende a morsi le pendici dell’Etna, convinta che chi lavora nel settore estrattivo questo Etna lo ami. Spassionatamente. A farci da cicerone è stato Carmelo Pappalardo, uno dei soci della concessionaria Ortes che distribuisce le macchine movimento terra Case (e non solo) in tutta la Sicilia. Salvatore Gennaro, invece, ci ha ospitato nella sua cava di Camporotondo Etneo (CT), spiegato quali sono le caratteristiche di questo materiale, quali le tecniche di estrazione; il tutto senza nasconderci che non è un lavoro per cuori deboli e facendo tremare la terra sotto i nostri piedi con la caduta di un fronte cava. Protagonisti meccanici della giornata: un escavatore cingolato Case CX470B, un CX350 e una collaudata 921C. RRST
CAVA&CALCESTRUZZO
IL DONO dell’Etna
700 mila m3/anno L’attività estrattiva della cava Di Gennaro a Camporotondo Etneo (CT) è iniziata nel 2006. Da allora sono stati estratti due milioni e mezzo di metri cubi, 700 mila solo nel 2010. Tutto ciò a fronte di un calo della domanda del materiale vista la situazione economica europea dell’ultimo triennio. La concessione per questo sito scade nel 2021.
SITI ESTRATTIVI
RESISTENZA ELEVATA Il titolare della cava, Salvatore Gennaro, ha alle spalle un’esperienza di oltre cinquant’anni nel settore estrattivo e in particolare nella coltivazone di siti di pietra lavica dell’Etna. Detto in altre parole, ha vissuto in prima persona gran parte dell’evoluzione tecnologica di escavatori idraulici cingolati e pale gommate. “La pietra lavica di Camporotondo Etneo - ci ha spiegato Gennaro - è nota per la sua resistenza (il carico di rottura medio a compressione semplice è di 113.4 MPa) e viene utilizzata per scopi ornamentali in Italia come in Europa, mentre solo in Sicilia è utilizzata anche come inerte per la produzione di calcestruzzo e di nero”.
DAI PIRRIATURI AGLI ESCAVATORI CERCANDO LA QUALITÀ
Pietra lavica o basalto
Nel corso dei millenni, alla furia infuocata dell’Etna ha fatto fronte la tenacia e la capacità delle popolazioni locali, che hanno sempre ricostruito ciò che il vulcano è andato via via distruggendo. È proprio dalle lave, causa di rovina, che si ricavano materie prime per l’edilizia e la ricostruzione, ma anche per opere d’arte. Negli anni l’estrazione e la lavorazione della pietra lavica ha avuto un notevole riflesso sull’economia locale, per il numero di addetti e per l’alta specializzazione richiesta, tanto da dare origine a differenti mestieri. In origine lungo i costoni della montagna lavoravano i “pirriaturi” che, con semplici arnesi quali scalpello, mazzola e martello, estraevano gli strati superficiali di lava più porosi e più facilmente lavorabili. È poi seguita la tecnica estrattiva con cariche esplosive e oggi l’estrazione avviene con l’ausilio di pale gommate ed escavatori cingolati che permettono di raggiungere strati profondi dove la lava è più compatta, più dura e di colore più chiaro. www.provinciact.it
Il basalto etneo è un materiale molto resistente; si distingue dai più diffusi graniti, ai quali si può accostare per le prestazioni tecniche, in quanto è una roccia vulcanica effusiva, di tipo basico e non intrusiva di tipo acido. L’origine del basalto etneo è legata al processo di raffreddamento delle colate laviche, in ben precise condizioni ambientali. In considerazione del fatto che le nuove colate finiscono per ricoprire o danneggiare le precedenti, questo materiale, pur costituendo una risorsa rinnovabile, è da ritenersi raro.
CAVA&CALCESTRUZZO UNA TECNICA SOLO PER ESPERTI LLa a pietra piiettra lavica l vica la ica ha ha una a composizione composiiziione di di tipo tii strat stratiforme. atif iformee. Nel if Nell sito sit ito di Camporotondo Etneo, Etneo tra uno strato e l’altro si trova un terreno di colore rosso. Queste caratteristiche portano a una tecnica di estrazione spettacolare quanto delicata: gli escavatori scavano la terra che supporta l’imponente strato di pietra lavica per poi invitare il fronte di pietra a cadere utilizzando ad arte il martello idraulico montato sull’escavatore. Di volta in volta però la quantità di materiale che rovina a terra varia e solo gli operatori più esperti sanno prevedere le reazioni del fronte cava e quindi posizionarsi in massima sicurezza.
SITI ESTRATTIVI
Carmelo Pappalardo Socio fondatore concessionaria Ortes
Salvatore Lazzafame Operatore cava Di Gennaro
c c
Negli ultimi anni ho acquistato escavatori e pale gommate Case grazie alla professionalità, all’esperienza, alla serietà e al qualificato servizio assistenza della concessionaria Ortes e per la stima che ho per Carmelo Pappalardo, amministratore della concessionaria. Per dormire sonni tranquilli ho anche stipulato con loro un contratto di assistenza programmata. Questo perché se la manutenzione di un escavatore è basilare, lo è ancora di più quando una macchina è utilizzata per impieghi gravosi. I nostri escavatori, infatti, lavorano la maggior parte del tempo con martelli idraulici di grandi dimensioni (cambiano uno scalpello ogni tre giorni) e di rado montano una benna. Sono le pale gommate a raccogliere la pietra lavica, estratta e ridotta di pezzatura dagli escavatori, per caricarla direttamente sui mezzi quattro assi che trasportano la materia prima direttamente alla nostra clientela o agli impianti di frantumazione.
d
108 Costruzioni ottobre 2011
Salvatore Gennaro Titolare cava Di Gennaro
Lavoro da tempo nel settore dell’estrazione di pietra lavica. È una applicazione che richiede sempre la massima attenzione, soprattutto nel monitorare il fronte cava e intuire quando è il momento di retrocedere con l’escavatore. Con il Case CX470B mi trovo bene, apprezzo la sensibilità dei comandi, il comfort e la stabilità. Lavoriamo moltissimo con il martello idraulico e devo dire che la cabina attenua molto le vibrazioni.
d
Franco D’Antoni Responsabile commerciale di zona Case
c
In questa applicazione l’escavatore CX 470B dimostra di essere un modello molto robusto che, anche in condizioni di utilizzo heavy duty, fa registrare consumi di carburante competitivi.
d
Sandvik Mining and Construction Attrezzature e soluzioni integrate per la perforazione, lo scavo meccanizzato, la frantumazione e la movimentazione di roccia e minerali.
SANDVIK ITALIA S.p.A Divisione Mining & Construction Via Varesina, 184 - 20156 Milano tel. +39 02 30705.1 fax +39 02 30705.279 smc.it@sandvik.com www.miningandconstruction.com www.sandvik.com
CAVA CANTIERE
va i s u l c es
DI
CRISTIAN FURINI
MITO
indistruttibile
Vista laterale passeggero
Vista laterale a lato conducente
CAVE&CALCESTRUZZO COSTRUZIONI SVELA IN ANTEPRIMA LA ‘GENERAZIONE 9’ DEL CAVA PIACENTINO, CHE RAFFORZA LA PARENTELA COI CUGINI DELL’IVECO. UN REMAKE D’AUTORE DA CUI NE ESCE RINNOVATO COMPLETAMENTE L’ABITACOLO, ORA PIÙ SPAZIOSO E CONFORTEVOLE GRAZIE ALLA CABINA DEL TRAKKER
S
cegliere un veicolo cava-cantiere è estremamente complesso se si considera la vasta offerta di possibili combinazioni offerte dai costruttori: veicoli con 2, 3 o 4 assi, a trazione integrale o parziale, tante tarature, modelli leggeri e oversize, nonché varianti speciali per allestimenti particolari. Con una sola eccezione. Chi storicamente opta per il marchio Astra vuole una macchina progettata per soddisfare i lavori pesanti, anzi pesantissimi, mettendo in secondo piano la comodità (almeno finora) e il superfluo. La vera innovazione del nuovo Hd9, che sostituirà l’Hd8 a partire dal 2012, è la cabina, basata ora su quella del Trakker Iveco. Qualche novità c’è però anche ‘sottocoperta’. A partire dall’ultima generazione del cambio Zf e moltissime migliorie nate dal costante monitoraggio di tutto ciò che può e dev’essere migliorato. Non aveva invece senso cambiare un motore e l’impostazione telaistica che tante soddisfazioni continuano a regalare ai possessori degli Hd7 e 8. RRST
‘Al manuale’ l’ultimo tedesco Tutta la catena cinematica del nuovo Hd9 è studiata per le missioni più gravose e impegnative. Sul prototipo provato in cava da Costruzioni era presente il cambio Zf S16 Ecosplit 4. Si tratta del classico sincronizzato manuale a sedici rapporti avanti capace di tollerare coppie d’entrata comprese tra i 1.600 e i 2.700 Nm. Rispetto alla versione precedente, sono state migliorate la morbidezza e la precisione degli innesti grazie al sistema Servoshift. All’interno, sono stati rivisti tutti i leveraggi utilizzando ora materiali compositi di base carbonica. La forcella e il piatto di spinta sono stati completamente modificati per facilitare ul-
Muso, senza i deflettori cantonali
Nuovo parasole
teriormente gli innesti, soprattutto sotto sforzo. Non solo. L’ Ecosplit di quarta generazione ha modificato il box esterno del cambio, per una semplice esigenza pratica: la vecchia scatola presentava infatti uno stampo caratterizzato da numerose alettature e nervature che nell’off road s’intasavano di fango e acqua che permaneva in maniera persistente, creando così dei gravi problemi di usura. Oggi il guscio presenta invece forma più regolare e ‘pulita’. Sono infine disponibili anche le versioni off road del robotizzato Zf AsTronic e dell’automatico realizzato da Allison.
Nuova disegno calandra
settembre 2011 Costruzioni 111
CAVA CANTIERE
Nuova plancia con tunnel più basso
Grafica inedita del cluster
LA CABINA CEDE ALL’ACCIAIO LLa novità novità tà più iù ecl eclatante lattante t è senza dubbio dubb bbiio quel quella ll rel lla relativa lati tiva all all’abitacolo: ll’’ab bitacolo: la cabina in vetroresina stampata fissata su un’armatura tubolare,martubolare, marchio di fabbrica del costruttore piacentino, lascia il posto a quella in lamiera d’acciaio del Trakker, che viene però opportunamente adattata alle esigenze degli ‘astristi’. È stata infatti mantenuta l’usuale per Astra - configurazione delle quattro sospensioni meccaniche cabin e sono stati rafforzati leveraggi e link sul basamento, sia esternamente (nei punti di ancoraggio posteriore) sia internamente. Astra si è quindi orientata verso un deciso improvement del comfort di marcia e della guida. Non è mancata l’attenzione per una migliore vita a bordo, elemento ormai riconosciuto di fondamentale importanza anche dai ‘cavisti’ più incalliti. La salita sulla cabina corta (in pratica la Active Day del Trakker, ma c’è anche la più profonda Active Time) è agevolata dalla migliore altezza da terra dei priDa sinistra, l’oblò sulla portiera e il controller del clima
EURO 6 SÌ, MA SENZA FRETTA Il Cursor che batte sotto la cabina dell’Astra rimane tarato Euro 5. Almeno per ora. Astra è in costante dialogo con Fiat Powertrain per l’impianto del nascituro Cursor Euro 6 Scr extended anche sull’Hd9. L’idea di utilizzare un progetto cabina già presente in casa, in cui l’atezza esterna è cresciuta di 80 millimetri, lascia presagire un incremento delle masse radiali che ben si sposa con la necessità di raffreddamento del prossimo step di emissioni. Senza fretta però, stante mercati di riferimento che per il marchio piacentino sono concentrati soprattutto in aree geografiche del mondo dove l’emissionamento non sembra essere una priorità.
mi due gradini e dal doppio maniglione verticale su ambo i lati della portiera. Tutte le misure dell’abitacolo, sono state modificate. La profondità è cresciuta di 30 millimetri, l’altezza interna di 60, dato che si è dovuta compensare la diminuzione del tunnel di 70 millimetri, migliorando i deficit di mobilità dell’Hd8. Una volta seduti sui nuovi sedili (pluriregolabili e con cinture di sicurezza integrate), balza all’occhio la rinnovata grafica del cluster strumenti e comandi autoradio posizionati tra le razze del volante panciuto. Sparisce la console centrale trapezoidale in ragione di una forma piatta che è dominata al centro dall’unità del climatizzatore (comandi e bocchette), mentre alla base va il selettore per il bloccaggio dei differenziali. Molto più egonomica la leva del cambio, ora più bassa rispetto alla precedente. Tutti i pannelli sono stati migliorati nella composizione e nell’assemblaggio (minori vibrazioni e miglior isolamento acustico). I pannelli portiera sono adesso più ergonomici e sono stati mantenuti gli oblò nella parte inferiore della porta, utili nei passaggi stretti e con poca visibilità inferolaterale. A richiesta sono disponibili gli specchietti retrovisori regolabili elettricamente e raddoppiano gli altoparlanti per godere della musica anche nel fragore della marcia in off-road.
CAVE&CALCESTRUZZO Resta solo il meglio Sedili multiregolabili
Il telaio Astra rappresenta da sempre il vero punto di forza dei veicoli Hd, acronimo che sta per ‘heavy duty’, lavoro duro appunto. Costruito in acciaio speciale ad altissima resistenza ed elevato limite elastico (si tratta dell Usidur da 500 N/mm2), è costituito da due longheroni piani e paralleli per tutta la loro lunghezza aventi sezione a C (da 320 x 90 x 10 millimetri), uniti tra loro da traverse. Resta elevato il dato di Rail Bending Moment (Rbm), che misura la torsione telaio, superiore rispetto ai veicoli della concorrenza. Ancora una volta lo châssis Astra brilla per la capacità di sopportare carichi gravosi in qualsiasi condizione di terreno, riducendo al massimo gli stress torsionali e assicurando grande stabilità anche con baricentri molto alti La mancanza dell’allestimento nel prototipo sotto esame ci ha meglio messo sotto gli occhi la ‘pulizia’ della struttura non necessita di rinforzi e permette agli allestitori un montaggio semplice e veloce di qualsiasi sovrastruttura. Stesso discorso per i supporti balestra e spalle carrello, in fusione. Come per l’Hd8 prevedono balestre di tipo parabolico adottate davanti e dietro. Mentre per allestimenti particolari con baricentri molto alti e per condizioni estreme d’impiego, continuano comunque a essere disponibili (optional), le balestre semiellittiche.
DUMPER FEELING SULL’ANTERIORE Esternamente, la matita dei disegnatori Astra ha toccato soprattutto il frontale, con la nuova calandra prominente ora in tinta con la carrozzeria che richiama il family feeling dei grossi dumper articolati Ad. Le sorprese continuano sollevando la mascherina che - a differenza delle vecchie serie - si apre in maniera integrale, per un accesso completo alle varie aree di manutenzione. L’accesso ai radiatori è molto più semplice ed è stato rivisto il layout di tutti i passacavi, ora fissati in maniera più robusta per evitarne l’oscillazione e la conseguente usura. Inedito pure il disegno dell’aletta parasole esterna dotata di ancoraggi cabina rivisti per abbatterne le vibrazioni. In prima visione il passaruota, suddiviso in tre aree presagomate che possono essere progressivamente rimosse in funzione della gommatura scelta dal cliente.
CARTA D’IDENTITÀ Cognome Nome Luogo di nascita Driveline Motore marca e modello Cilindrata cm3 Potenza kW(Cv)/giri Coppia Nm/giri Inquinanti omologazione/sistema Cambio marca e tipo/n°marce Ingombri Lunghezza mm Larghezza mm Altezza mm Passo (tra 2° e 3° asse) mm Sbalzo anteriore mm Sbalzo posteriore mm Carreggiata anteriore mm Carreggiata posteriore mm Diametro di sterzata tra pareti mm Masse Tara con conducente kg Tara anteriore/posteriore kg Peso totale a terra kg
Astra Hd9 8x4 Italia Iveco Cursor 13 12.882 382(480)/1.900 2.300/1.000-1.500 Euro 5/Scr Zf Ecosplit 4/16+2 8.715 2.500 3.200 2.350 1.515 875 2.032 1.827 18.900 11.250 7.185/4.292 32.000
(*) Solo telaio con accessori standard, serbatoio gasolio da 450 litri pieno e AdBlue vuoto.
Parafango adattabile a più gommature
CURSOR E TURBO BRAKE, DUE SICUREZZE Il motore presente sul veicolo in preserie era il Cursor 13 litri da 12,9 litri qui nella taratura da 480 Cv. In un mondo common rail oriented, resta l’iniezione con iniettori pompa a gestione elettronica e albero a camme in testa. Grazie agli ottimi 2.300 Nm di coppia e al freno motore, rimane l’ottima elasticità di marcia. Sempre rilevante la potenza frenante dell’Iveco Turbo Brake: durante la fase di aspirazione, il sistema fa girare alla massima velocità la turbina a geometria fissa immettendo così più aria nella camera di combustione. Un comando idraulico annulla il gioco delle valvole di scarico dando inizio alla fase di compressione (e quindi lavoro negativo) mentre il pistone risale. Appena raggiunto il punto morto superiore, l’aria compressa viene espulsa dalla luce di scarico. Così si raggiungono i 347 kW di potenza frenante.
Calandra ad apertura integrale
Sospensioni cabina
Nuovi gradini
settembre 2011 Costruzioni 113
CRANES
SOLLEVIAMO IL MONDO INSIEME Il nostro team di esperti gru sempre al vostro fianco Una gamma completa di gru per ogni necessità Sinergia di esperti e professionisti a servizio del cliente per applicazioni speciali Un team internazionale qualificato per un supporto globale Conosci tutto su Terex Cranes nel nostro nuovo sito web
www.terexcranes.com
Road Mobile Cranes
Truck Mounted Cranes
Crawler Cranes
Rough Terrain Cranes
Tower Cranes
Specialized Cranes
Copyright © 2011 Terex Corporation. TEREX è un marchio registrato di Terex Corporation negli USA e molti altri Paesi.
Port Equipment
652
124
Aziende Nacanco rinnova le sedi di Milano e Roma. E lo fa mentre spegne dieci candeline
Ponteggi Il multidirezionale Layher al servizio della basilica pi첫 maestosa di Bologna
IN QUESTO NUMERO...
122
NOLEGGIO & CANTIERE
ottobre 2011
NOLEGGIO CANTIERE
NEWS
NOLEGGIO&CANTIERE
Manutenzione in mare a società tedesca MAXIKraft Kran Schwerlastlogistik, ha utilizzato la sua TEREX CC6800-1, da 1.250 tonnellate di portata massima, per eseguire opere di manutenzione a una turbina eolica offshore alta 90 metri. La crawler crane “made in Zweibrücken” ha dapprima rimosso e posato al suolo la turbina eolica da 5 MW e 170 tonnellate e, in seguito, ha rimosso il rotore da 127 metri di diametro e 280 tonnellate. Una volta effettuate le opere di manutenzione straordinaria, le
L
componenti sono state riportate in quota sempre dalla CC6800-1, quindi installate nuovamente sulla torre. “Le operazioni di sollevamento in mare aperto - ha spiegato Raik
Hanisch, operatore della Terex MAXIKraft - sono molto più difficili di quelle equivalenti eseguite sulla terra ferma. Lavorare con una gru da una chiatta galleggiante non è
semplice: il vento e il mare sono due variabili poco prevedibili che possono causare instabilità del carico sollevato nella fase più delicata del tiro”. www.terex.com
Semovente da oltre 45 m a piattaforma aerea semovente JLG 1500 SJ presentata qualche mese fa alla Conexpo è arrivata in Europa, a Maasmechelen, dove ha sede la JLG INDUSTRIES. La 1500SJ è la prima piattaforma aerea semovente telescopica con jib articolato in grado di
L
sollevare gli operatori a ben 45,72 m di altezza. L’antenna, che può estendersi fino a 7,62m, assicura la flessibilità di lavoro e un maggior sbraccio in altezza. Come su tutte le piattaforme JLG della serie Ultra Boom, la 1500SJ offre una doppia area di portata (450kg 230kg), tre modalità di
sterzata e buone capacità fuoristrada. La macchina è molto semplice da utilizzare anche grazie al display LCD che permette agli operatori di controllare in tempo reale le fasi di posizionamento e lavoro della piattaforma. All’Apex JLG ha anche presentato la nuova piattaforma 340AJ (il cui
Subito al centro dell’attenzione Appena arrivata in Europa la nuova JLG 1500SJ della serie Ultraboom, Roger Orton, Field Training Manager di JLG, ha tenuto dei corsi di formazione per i responsabili tecnici del servizio assistenza della Casa. Finito il programma di formazione, la 1500 è stata esposta all’Apex 2011 tenutosi dal 14 al 16 settembre a Maastricht, Paesi Bassi.
prototipo è stato esposto al Saie 2010) che offre un’altezza di lavoro di 12,35 m, uno sbraccio orizzontale di 6,07 m e che può affrontare pendenze e angoli di rampa fino al 45%. Una tuttofare indicata per il noleggio. www.jlgeurope.com
www.dieci.com
Mini versatile resentata all’Apex la nuova piattaforma Easy Up 5 SP. Il modello, che si aggiunge alla gamma IMER ACCESS dei miniscissor, si presenta con una piattaforma di lavoro di buone dimensioni (626 mm per 1.250 mm) e raggiunge un’altezza massima di lavoro di 5,2 metri. L’ingombro massimo della macchina chiusa è di 1,40 m di lunghezza per 0,76 m di larghezza per 1,80 metri d’altezza. Questa versione “mini” della Imer Access consente di poter operare in ambienti con limitate capacità di movimento e dove non sono richieste esigenze di altezza ma di “flessibilità” e manovrabilità. La Easy Up 5 SP ha una portata massima di 150 kg (1 persona e 70 kg di materiali e utensili). www.imergroup.com
P
ACTIONS not words Fatte per lavorare e pensate per semplificare il lavoro. La produzione di DIECI s.r.l. è articolata in quattro macrocategorie: gli elevatori telescopici (a braccio fisso e rotanti), la linea AGRI, le autobetoniere, i dumper e le macchine speciali. L’ampia gamma di elevatori telescopici Dieci punta in alto, tecnologia e qualità si traducono in oltre 110 modelli, abbinati a 30 telai in grado di soddisfare innumerevoli esigenze. Potenza, Agilità, Componentistica all’avanguardia, sono i punti di forza delle macchine Dieci. La versatilità operativa è costruita sulla base di elevati standard di longevità, robustezza e sicurezza.
DIECI, il Partner giusto per il tuo lavoro.
THE RIGHT PARTNER FOR YOUR WORK
Il genio delle gru La redazione di COSTRUZIONI saluta Ferruccio Moritsch, pioniere e innovatore del settore gru a torre, scomparso all'età di 76 anni lo scorso 9 luglio. “Dopo aver fondato nel 1962 la Comedil – sottolinea Terex Cranes - Ferruccio ha diffuso le gru a torre in tutto il mondo introducendo un numero significativo di innovazioni. Nel 2004 ha fondato la società di progettazione Recom”.
Anticipare... “Le società del settore accesso aereo devono anticipare il mercato e le mosse dei concorrenti per affrontare la crisi e le mutate circostanze in questa fase di mercato” - ha dichiarato Alexandre Saubot, direttore operativo di Haulotte, alla conferenza stampa Ipaf in occasione di Europlatform. Saubot ha poi invitato i costruttori europei e le società di noleggio ad anticipare il cambiamento volgendo lo sguardo al mercato statunitense: le società dovrebbero puntare a ottenere uno stato patrimoniale solido e un modello di business flessibile. Ha quindi sottolineato la necessità di creare una banca dati del mercato di settore che possa essere utilizzata come strumento per controllare le fasi di crescita economica e di recessione. www.europlatform.info
labirinto.net
Lasciati stupire dallâ&#x20AC;&#x2122;armonia dei movimenti simultanei.
Distributore EDC #PTDI 3FYSPUI B elementi modulari.
EDC - Distributore a elementi modulari. *M OVPWP EJTUSJCVUPSF &%$ B FMFNFOUJ NPEVMBSJ CSFWFUUBUP EB #PTDI 3FYSPUI 0JM $POUSPM è la nuova soluzione che, grazie al sistema ďŹ&#x201A;ow sharing LUDV, consente alle piccole e medie attrezzature mobili di gestire simultaneamente piĂš movimenti assicurando, inoltre, allâ&#x20AC;&#x2122;utente un considerevole risparmio di energia. EDC è di facile applicazione su ogni tipo di macchina come: piattaforme aeree, gru, mietitrebbie, pompe per calcestruzzo; sempliďŹ ca i circuiti idraulici e consente la regolazione del campo di portata individualmente per ciascun elemento modulare. The Drive & Control Company.
Venite a trovarci alle ďŹ ere: ECOMONDO, Rimini, 9-12 novembre 2011 1BE " 4UBOE AGRITECHNICA, Hannover, Germania, 15-19 novembre 2011 1BE 4UBOE &
Bosch Rexroth Oil Control S.p.A. TBMFT!PJMDPOUSPM DPN t 5FM t 'BY www.oilcontrol.com
Trova il tuo nuovo mezzo di lavoro tra oltre 2.000 occasioni inedite
La guida dellâ&#x20AC;&#x2122;occasione ogni mese nelle edicole di tutta italia a solo 1,90 euro
AZIENDE
GIOCO
al raddoppio DI
DANIELA STASI
A DIECI ANNI DALLA NASCITA, NACANCO RINNOVA LE SEDI DI MILANO E ROMA. LE SUPERFICI SONO RADDOPPIATE A FAVORE DI UN PARCO PIÙ AMPIO E DI SERVIZI PIÙ EFFICIENTI
arantire una maggiore efficienza e migliorare ulteriormente il servizio alla clientela. Que stii gli obiettivi della realizzazios st ne e delle d nuove sedi Nacanco di M Mi Milano la ano o e Roma, costruite ex novo su terreni su te errre ren n di proprietà e inaugurate a luglio, lug lu glio, gli gl o, in o occasione c della celebrazione del del el de d decimo eci cimo imo o anniversario della società. Tra Tr a le p peculiarità: ec ecu c una grande attenzione per per ll’ambiente ’am ’a m e spazi lavorativi interni tern te rnii (t (tra ra c cui una sala corsi e una sala riunioni riun iunio ioni ni dedicata) ded dic ic ed esterni più vasti per
G
122 Costruzioni ottobre 2011
agevolare il carico e lo scarico delle macchine e per favorire le operazioni di gestione del parco, dalla manutenzione all’accesso al lavaggio. Ecco qualche numero: a Milano si è passati da 1.200 a 2.300 mq di officina coperta e 3.500 mq di superficie all’aperto, a Roma invece da 1.000 a 2.500 mq di capannone e 4.500 di piazzale; nel capoluogo lombardo gli uffici sono articolati su due piani (per una superficie di 400 mq) e ospitano ora circa 20 persone tra customer service e tecnici. Il raddoppio delle aree rispetto alle sedi precedenti consente di aumentare considerevolmente il parco: da 400 a 600-700 macchine a Milano e da 150 a 300-400 a Roma. RRST
Nelle foto in alto, da sinistra, alcuni momenti dell’inaugurazione e scorci interni ed esterni della nuova sede di Milano. Nell’ultima foto a destra, invece, la nuova sede di Roma, anch’essa inuagurata lo scorso luglio.
c
Marzia Giusto Direttore generale Nacanco
L’inaugurazione delle nuove sedi di Milano e Roma coincide con il decimo anniversario di Nacanco: abbiamo iniziato il primo aprile 2001 e dopo 10 anni abbiamo fatto dei grossi passi avanti; abbiamo cominciato a Brescia, dove c’è la sede centrale, per arrivare ad avere 13 filiali in tutta Italia. Questi risultati sono stati possibili grazie alla proprietà che ha investito, alle persone che lavorano con noi, ai fornitori che ci hanno supportato e ai clienti che ci hanno creduto e che continuano a credere nella nostra azienda. Non sono periodi facili, li viviamo quotidianamente, ma ci auguriamo che di lavoro da fare ce ne sia ancora tanto.
d
c
Credo che Nacanco dia un messaggio di speranza perché tre anni fa, in un periodo difficile, ha preso la decisione di continuare a investire in persone e in denaro. È stata una scelta sofferta ma in quel momento abbiamo svoltato: abbiamo aperto nuove filiali, abbiamo rinnovato sedi già esistenti, abbiamo acquistato macchine e diversificato l’offerta, ci siamo affacciati a nuovi mercati. Da allora siamo cresciuti, con un 50% in più di contratti, un incremento del 35% del parco clienti e un aumento del fatturato annuo di oltre il 20 per cento.
d
Luca Gardella Direttore commerciale Nacanco
ottobre 2011 Costruzioni 123
PONTEGGI
INNO
al servizio
DI
DANI ANIELA A ELA STAS TASI AS SI
GRRAZIE AZIE ALLA ALLA PECULIARITÀ PEECULIARITÀ DEI DEI SUOI SUOI EELEMENTI LEMENTI, L’ALLROUND LAYHER È STATO IMPIEGATO PER IL RESTAURO DELLA BASILICA DI SAN PETRONIO. E IL PONTEGGIO DIVENTA FRUIBILE ANCHE AL PUBBLICO a basilica di San Petronio è la chiesa più famosa di Bologna, e su questo non ci piove. Maestosa, con le sue imponenti dimensioni (132 metri di lunghezza, 66 di larghezza, 45 di altezza della volta, 51 sulla facciata), sovrasta la celebre Piazza Maggiore. Si attesta anche come quarta chiesa più grande d'Italia, quinta dell’intero mondo cattolico. Per i bolognesi è più di un simbolo religioso, è cuore pulsante del tessuto urbano. E nel 2013 diventerà protagonista indiscussa della città: in quell’anno, infatti, si celebrerà il 350esimo anniversario del suo completamento, risalente al 1663. In vista di questa ricorrenza la Fabbriceria ha elaborato un complesso progetto per concludere il restauro della basilica, promosso da un Comitato d’Onore a cui hanno aderito le istituzioni cittadine. Per eseguire l’intervento è stato montato il ponteggio multidirezionale Layher della linea AllRound, fornito da Gramigna. Vista la centralità della struttura, è stata richiesta un’opera provvisionale “discreta”, non particolarmente impattante; per ovviare al problema il ponteggio è stato coperto con un telo di 4.200 mq raffigurante la facciata della chiesa. RRST
L
NOLEGGIO&CANTIERE
PONTEGGI
MENO MATERIALE, PIÙ FLESSIBILITÀ Sulle pagine della nostra rivista (Costruzioni 635) abbiamo già illustrato le caratteristiche del ponteggio modulare AllRound firmato Layher, come la velocità di installazione, il risparmio di materiale utilizzato (quindi un peso minore) e la zincatura a caldo. Ricordiamo che il collegamento geometrico degli elementi è dato dal semplice inserimento del cuneo in uno dei fori della rosetta (a cui si possono collegare fino a otto elementi), mediante un solo colpo di martello. Altre peculiarità sono la grande flessibilità di progettazione e l’elevata portata del sistema, che consente di ripartire il carico in maniera ottimale (da quanto dichiarato dall’azienda il sistema AllRound ha il coefficiente di snervamento più elevato rispetto agli altri ponteggi). Ecco qualche numero del multidirezionale allestito a Bologna: altezza massima 52 metri, circa 900 tonnellate di materiale montato.
NOLEGGIO&CANTIERE FELSINAE THESAURUS Il progetto dei restauri per il 350esimo anniversario del completamento della basilica è stato denominato Felsinae thesaurus (www.felsinaethesaurus.it), così come è indicato San Petronio (patrono di Bologna), nell’iscrizione scolpita sulla lapide posta nella parete esterna della cappella a lui dedicata. L’intervento consiste in un programma straordinario di restauri suddivisi in più fasi. Interessa le parti maggiormente colpite dal degrado di materiali e strutture, differenti per localizzazione e caratteri artistici e architettonici, ma assimilate dall’esigenza di bloccare il naturale deperimento del monumento. Si ricordano i progettisti del restauro della società Cavina Terra Architetti di Bologna e la stazione appaltante, don Oreste Leonardi, primicerio della basilica di San Petronio.
Più esteso dell’Amerigo Vespucci Peculiarità primaria del multidirezionale montato a Bologna è la sua complessità progettuale. La Direzione Lavori e la Sopritendenza ai Beni Culturali e Ambientali, infatti, hanno richiesto di coprire il ponteggio con un telo scenografico che rappresentasse la facciata della basilica in modo fedele. Per centrare l’obiettivo, Gramigna ha dapprima scattato 256 fotografie della chiesa, le ha “cucite” insieme per mantenere le proporzioni, ha eseguito cinque prove colori a grandezza naturale e ha provveduto che il carico del vento fosse ripartito su tutta la facciata dotando il telo di ganci dedicati che, in caso di emergenza, garantissero l’apertura della copertura stessa (dalle stime il traino in condizioni ordinarie è di 140 t e può arrivare fino a 240). Risultato? Un telo in PVC microforato di 4.200 mq. Per comprendere l’imponenza delle dimensioni, basta dire che la velatura dell’Amerigo Vespucci misura 2.600 mq.
Abilità operativa Un’opera provvisionale articolata come quella allestita per i restauri della basilica di San Petronio richiede una grande abilità nel montaggio. Le operazioni sono state eseguite da quattro squadre in contemporanea, ciascuna composta da tre persone, per un periodo complessivo di 45 giorni.
ottobre 2011 Costruzioni 127
Progettazione complessa Della complessità progettuale del ponteggio AllRound abbiamo già fatto cenno. Nella parte bassa dell’edificio, per esempio, l’installazione ha dovuto tenere in considerazione la presenza di due gallerie del ‘500 parzialmente accessibili. Non è tutto: i primi 20 metri di ponteggio non sono ancorati in quanto la facciata fino a quell’altezza è in marmo. “Per evitare che il ponteggio si ribaltasse, abbiamo dovuto zavorrarlo, ma per ripartire il carico abbiamo posizionato (al di sotto) uno strato di poliuretano con una resistenza garantita di 3,5 kg al cmq, e sopra uno strato di pannelli in legno, oltre a tre travi lamellari e un reticolo la cui flessibilità ci garantisce di ripartire lo sforzo qualora si verificasse un collasso”, spiega Paolo Gramigna, direttore tecnico di Gramigna. “Dai 24 metri in su, dove ha inizio la facciata in mattoni, il ponteggio si sporge per sei metri e ci siamo ancorati alla facciata, sulle buche pontaie originali risalenti al periodo della costruzione della basilica”. Da sinistra, in alto: prof. ing. Raffaele Poluzzi, progetto esecutivo e D.L. strutture; ing. Luca Bergamin, progettista del ponteggio; arch. Guido Cavina, progetto e D.L. lavori architettonici; Roberto Visentini, direttore generale Layher; arch. Marco Berti, assistente D.L.; Giuliano Gramigna, presidente Gramigna. In basso, sempre da sinistra: Teresa Maietta, direttore vendite Layher; Paolo Gramigna, direttore tecnico Gramigna; Daniele Brighenti, direzione commerciale Gramigna.
128 Costruzioni ottobre 2011
APERTO AL PUBBLICO L’opera provvisionale montata a Bologna, completamente targata Layher, è un mix tra un ponteggio di facciata e un insieme di elementi accessibili al pubblico, come la passarella panoramica con una portata di 500 kg/mq, le scale con un’alzata di 16,6 cm e i parapetti per una maggiore sicurezza. “L’elemento principale è la rosetta che, essendo saldata, non scivola e ha una portata cinque volte superiore al giunto. Il sistema AllRound è lo stesso che si usa anche per il mondo dello spettacolo, quindi disponiamo di numerosi elementi che permettono di allestire delle vere e proprie strutture per il pubblico”, precisa Teresa Maietta, direttore vendite Layher. Il ponteggio diventa così fruibile anche ai cittadini e turisti e non solo agli addetti ai lavori.
www.layher.it
IVECO N EW DAILY
PIÙ POTENTE DOPO 100 MILA ORE DI TEST AL BANCO E 4 MILIONI DI CHILOMETRI NEW DAILY È PRONTO. DEBUTTANO 2 NUOVI MOTORI EURO 5 E DUE CAMBI CON DOPPIO OVERDRIVE. OBIETTIVO: 100 MILA UNITÀ NEL 2012 IN COLLABORAZIONE CON
VIE&TRASPORTI
passato un anno da quando Paolo Monferino, all’indomani dell’annuncio della nascita di Fiat Industrial, spiegò i programmi di Iveco per il quinquennio 2010-2014 soffermandosi sul piano prodotto. Per il momento rispettato: arriva, infatti, sul mercato la nuova generazione Daily, l’ottava dal 1978. A presentarla è Alfredo Altavilla, il nuovo amministratore delegato di Iveco, che precisa subito “Daily è stato progettato rispettando non solo gli standard europei ma anche quelli americani.” Come dire la collaborazione tra Fiat e Chrysler apre nuove porte a Iveco e il Daily potrebbe sbarcare oltreoceano per rimpiazzare il posto lasciato libero dallo Sprinter a marchio Doge. Il più leggero della gamma, che in oltre trent’anni di storia ha conquistato 2 milioni di clienti, cambia fuori e dentro. Ed è proprio sotto il cofano che si nascondono le principali novità con l’ingresso di due nuove motorizzazioni Euro 5 by Fpt Industrial, da 2,3 e da 3 litri, e altrettanti cambi che mirano a soddisfare la principale richiesta degli utenti di oggi: bassi costi di gestione. R ST
È
130 Costruzioni ottobre 2011
PROVATI PERVOI
ma meno assetato CAMBIA Lâ&#x20AC;&#x2122;ANTERIORE Rispetto al passato, la caratterizzazione estetica di new Daily punta a trasmettere un senso di maggiore robustezza. Sul frontale compaiono nuovi gruppi ottici uniti da una fascia in alluminio con al centro il marchio torinese. Cambia anche la calandra che nasconde un radiatore di maggiori dimensioni. PiĂš bombato, infine, il paraurti che integra luci diurne e fendinebbia con funzione Fog Cornering: illuminano la strada seguendo il raggio di sterzata fino alla velocitĂ di 40 chilometri orari.
IVECO N EW DAILY
ANCHE 4X4 Il piccolo di Casa Iveco è proposto in 7.000 configurazioni, articolate su versioni trasporto merci e persone e basi per trasformazioni e allestimenti. Per gli utilizzi più impegnativi, c’è il 4x4 con 3 bloccaggi differenziali, la trazione integrale permanente, le marce ridotte e i pneumatici specifici di grandi dimensioni. Minimo il ritocco dei listini. Daily furgone parte dai 23.500 euro più Iva.
I DUE NUOVI 4 CILINDRI IN NUMERI Motore M Mot otore tore Architettura Alesaggio x corsa Cilindrata Rapporto di compressione Distribuzione Aspirazione Alimentazione Pressione d’iniezione Potenza max Coppia max Cambio Inquinanti
Marc M Marca arcaa e mo mod modello dello dell n°cilindri e disposizione mm cm3
FFIA FIAE348I IAE3 IA E348 E3 48II 48 4 in linea 88x94 2.287
FICE348ID 4 in linea 95,8x104 2.998
bar kW (Cv)@giri Nm@giri marca/n° marce omologazione/sistema
16,2:1 cinghia dentata turbo Vgt intercooler common rail Multijet 2 1.800 107(146)@3.600 350@1.400 Fpt/2835.6 Euro 5/Egr+Fap
17,5:1 catena doppio turbo intercooler common rail Multijet 2 1.800 150(205)@3.047-3.500 470@1.400-3.047 Fpt/2850.6 Euro 5/Egr+Fap
DUE NUOVI CAMBI, ENTRAMBI 6 MARCE CON DOPPIO OVERDRIVE PER CONTENERE I CONSUMI Oltre ai due nuovi motori sono stati sviluppati due cambi: un primo cambio a 6 rapporti, completamente nuovo, per le versioni da 2,3 litri e uno dedicato al motoreda 3 litri di cilindrata; il più potente della famiglia.
132 Costruzioni ottobre 2011
Entrambi i cambi sono caratterizzati dal doppio overdrive per il massimo contenimento dei consumi. Per le missioni urbane è sempre disponibile il meccanico automatizzato Agile a 6 rapporti.
PROVATI PERVOI Due nuovi motori ori Fpt p Si arricchisce l’offerta di propulsori con due new entry. A chi si muove soprattutto tutto in città Iveco propone il 2,3 litri Euro 5 da 107 kW (146 con 46 Cv) co on coppia massima di 350 Nm, dotato di un nuovo turbocompressore mpressore a geometria variabile e dell’esclusiva tecnologia Multijet II a iniezioni zioni multiple moltoo ravvicinate tra di loro, con ciclo.. on un massimo di 8 iniezioni ini niiezioni per ciclo Il motore, ma con turbocompressore a geometria fissa con valvola waste-gate, rimane disponibile anche nelle versioni da 78 kW (106 Cv) con 270 Nm di coppia e da 93 kW (126 Cv) con coppia incrementata fino a 320 Nm. Da gennaio con i 2,3 litri sarà possibile richiedere il sistema Start & Stop abbinato al Gsi (Gear Shift Indicator) che suggerisce la selezione corretta della marcia da inserire al fine di ottenere uno stile di guida con il minor consumo di carburante e con le minori emissioni di anidride carbonica. Destinato, invece, a chi si muove sulle lunghe percorrenze il 3
litri litri Twin Turbo più potente del segli mento mento con c i suoi 150 kW (205 Cv) e coppia copp massima di 470 Nm. Il Il prop propulsore è dotato di un turbocompressore a due stadi con bocomp doppio d ppi intercooler; tale sistema do di di ssovralimentazione comprende uno scambiatore di calore pren pre pr ende un end intermedio intermedio tra la prima e la seconda fase in di compressione migliorare efficienza e precomprressionee ch che he consente di m stazioni. Questa unità sfrutta un sistema di iniezione Common Rail ed iniettori piezoelettrici che permettono di ottimizzare il processo di combustione riducendo consumi ed emissioni inquinanti. Anche il 3 litri rimane in gamma negli altri due livelli di potenza: 125 kW (170 Cv) con coppia massima di 400 Nm, con turbina a geometria variabile ad alta efficienza, e 107 kW (146 Cv) con 350 Nm di coppia, con turbocompressore a geometria fissa con valvola waste-gate. Tutti i propulsori rispettano lo standard Euro 5 con Egr avanzato, catalizzatore ossidante e filtro antiparticolato.
DA 3,2 A 7 T DI PTT
Al vostro fianco anche nelle situazioni più critiche
Il piccoli di Casa Iveco cambia look e driveline ma non le dimensioni; saranno grati gli allestitori delle versioni autotelaio disponibili con singola o doppia cabina. Mantenuti i punti di forza di sempre: trazione posteriore e telaio a longheroni, che assicurano rigidezza strutturale e robustezza, oltre a un peso totale a terra che varia dalle 3,2 alle 7 tonnellate con una portata utile che nel caso del furgone, può raggiungere i 4.140 chilogrammi. A proposito della versione furgone, che debitamente allestita ben si presta a officina mobile da cantiere, è proposta con tre passi (3.000 mm anche con sbalzo allungato, 3.300 e 3.950 mm) e tre altezze per un vano di carico, personalizzabile grazie a numerosi optional, da 7,3 a 17,2 metri cubi e una lunghezza interna tra i 2.600 e i 4.540 millimetri. Per accedervi ci sono le porte posteriori, anche con rotazione a 270 gradi, e quella laterale destra scorrevole.
Con New Daily Iveco compei importanti passi avanti sul fronte della sicurezza. Ora anche il “piccolo” monta l’Esp 9 con sensori attivi che comprende, oltre a Abs, Ebd, Asr (il controllo di trazione) e Msr (il sistema di regolazione della coppia motore in fase di rilascio), Hill Holder (il sistema elet-
tronico per le partenze in salita) e Lac (il sistema di riconoscimento della distribuzione longitudinale del carico trasportato). Inoltre, nuove funzionalità come il sistema che compensa l’affaticamento dell’impianto frenante, il sistema che attenua il rollio e il dispositivo di ottimizzazione della dinamica del veicolo-rimorchio.
IVECO N EW DAILY
Confortevole, silenzioso, tecnologico A bordo con il sistema di regolazione assiale del volante e una più estesa regolazione di sedile e schienale ciascun driver può trovare la posizione di guida ideale. Più facile anche fare ordine con la disponibilità di 15 vani portaoggetti tra cui il pratico ripiano estraibile dallo schienale del sedile passeggero, con scrittoio applicabile al volante, su richiesta. Particolarmente lunga la lista degli optional per gestire al meglio i propri viaggi e il proprio lavorolavoro e trasferimenti: Blue&Me, soluzione hardware ideata da Fiat e Microsoft per
garantire il massimo dei servizi a chi guida, il Blue&Me Fleet pensato per le flotte in collaborazione con Qualcomm e il navigatore TomTom Go Live 1000 con tecnologia Hd Traffic e Iq Routes. Al comfort di viaggio contribuisce anche la maggiore silenziosità: meno 5 db(A) tra i 1.600 e i 2.000 giri, grazie a piccoli interventi nel vano motore.
I L N EW DAILY È STATO PRESENTATO AL NUOVO FIAT I NDUSTRIAL VILLAGE
Il lancio del nuovo Daily, veicolo di punta per casa Iveco che secondo quanto affermato dai vertici torinesi contribuirà per un terzo alle vendite del Gruppo (450.000 unità complessive entro il 2014), coincide con un altro momento importante per Fiat Professional, l’inaugurazione del Fiat Industrial Village nella città di Torino. Uno spazio che si sviluppa su un’area di 74.000 metri quadrati, 23 mila dei quali coperti, dedicato ai prodotti Iveco, New Holland e Fpt Industrial che potranno essere testati sulla pista adiacente lunga 1,2 chilometri, con rampe inclinate da 30° a 60° o nel campo prove a misura di escavatori, pale gommate e skid steer loader. La vendita dei mezzi Iveco è affidata a Orecchia, idem i servizi di assistenza che vengono effettuati all’interno di una moderna officina che si avvale di tecnici qualificati.
“Il Fiat Industrial Village - ha dichiarato Sergio Marchionne, presidente di Fiat Industrial, presente all’evento con tutta la sua prima linea - è anche la testimonianza del nostro impegno verso la città di Torino. Questo centro mira non solo ad avvicinare il grande pubblico a Fiat Industrial e ai suoi prodotti, ma ambisce a diventare un luogo di ritrovo, un’occasione in più da offrire ai cittadini.” Il Fiat Industrial Village accoglie anche una sala multifunzionale, uno store con i prodotti dei brand e un caffè-ristorante.
M ERCEDES -BENZ UNIMOG MOG U 20 E URO 5
va i s u l c es
SONO UNICO. Sono l’Unimog
IL SIGNIFICATO DI PORTATTREZZI SUL DIZIONARIO, POTREBBE ESSERE SPIEGATO CON LA SOLA PAROLA UNIMOG. PER LA PRIMA VOLTA UNA RIVISTA TECNICA EFFETTUA UNA PROVA CONSUMI DEL “TUTTO FARE” CON LA STELLA SUL PETTO. ECCO L’INNARRESTABILE U 20 NELLA SFIDA PIÙ DURA: QUELLA ALL’ULTIMA GOCCIA DI GASOLIO DI
CRISTIAN FURINI
Buscate 100 m km 0 partenza arrivo km 22,5 Ingresso cava km 16,2
Arconate 150 m
Cuggiono 157 m
136 Costruzioni ottobre 2011
sterrato tot. km 6,3
PROVATI PERVOI er una volta mettiamo da parte la modestia. Consentitecelo. Costruzioni è il primo e unico mensile di stampa tecnica in Europa (e con ogni probabilità nel mondo) ad aver testato i consumi di quello che resta il mito dei veicoli porta attrezzi fuoristrada: l’Unimog. Della famiglia composta dalle serie Ugn e dai big size Uhn, abbiamo messo alla sbarra l’ultimo nato, il compatto U 20, destinato alla gamma di prodotti Unimog nella fascia entry-level. L’U 20 è il “portattrezzi” ideale per i servizi municipali di piccole-medie dimensioni, in qualsiasi stagione e su qualsiasi fondo, specie quelli a forte specializzazione. Chi si avvicina all’Unimog cerca proprio questo ed è disposto a spendere non poco. Per il veicolo nudo e crudo si parte dai 67.100 euro. Cifra dalla quale restano fuori molti accessori tra cui l’idraulica (4.784 euro in configurazione base), il cassone da 2.887 euro (5.136 se ribaltabile), o le prese di forza da 1.000 euro per quella al cambio e 4.144 per quella al motore. RRST
P
Telemetria Tara carro (kg) 4.700 1.000
2.000
3.000
4.000
1.300
1.400
5.000
6.000
Giri @ 60 km/h 1.450 1.000
1.200
1.500
1.600
Accelerazione 0-60 km/h (secondi) 25”,01 veloce
10”
20”
30”
40”
lento
1,0
alto
Consumo combustibile (km/l) 3,79 basso
4,0
2,0
3,0
Consumo AdBlue (%) 6,52% 3%
4%
6%
5%
7%
8%
Media oraria (km/h) 36,24 60
50
40
30
20
Index performance 326,5 360 350 340 330 320 310 300 290 280 270
ottobre 2011 Costruzioni 137
20 E URO 5 MERCEDES -BENZ UNIMOG U
IInnarrestabile, con parsimonia P Passo corto, cabina compatta e dimensioni contenute. Al volante dell’Unimog questi tre elec menti si palesano finemente concertati e gam rantiscono una manovrabilità m su qualsiasi terreno che fa scuola. Su strada e nell’off road i 156 Cv disponibili a soli 2.200 giri non deludono facendo registrare, a completamento del test di Costruzioni, una percorrenza di 3,79 km/l. L’ottimo risultato non viene nemmeno sminuito dalla velocità media di soli 36 km/h; l’U20 è fatto per non fermarsi mai, non per correre. La conferma di un consumo contenuto la si deduce dalla ridotta differenza tra la richiesta di carburante con veicolo scarico rispetto a quella con veicolo caricato con 2.400 Kg di sabbia sul sul cassone a ribaltamento trilaterale. Nei 22,5 Km di ogni singolo test la differenza varia dai 60 cc al litro scarso. In fuoristrada l’U20 procede senza esitazioni, e non potrebbe essere altrimenti, visto l’esubero in coppia: sono ben 610 i Nm pronti a basso regime (1.200 giri). Diventa quindi un gioco da ragazzi arrampicarsi su pendenze estreme (fino a 45 gradi), aiu-
Comandi e controlli attrezzature
Cabina dell’Accelo
dei differenziali, uno per asse (quello antati dai tre bloccaggi d teriore optional a 900 e euro) e uno sul differenziale centrale, azionabili con l’apposita m manopola e senza interrompere il moto. Un ruolo fondamentale fondamenta lo gioca l’impostazione del telaio. È Ugn, però il passo è accorciato di 380 mm. quello della serie Ugn Ne deriva un interasse di 2.700 mm (l’unico disponibile) che, ad esempio, consente all’U all 20 di svoltare nello spazio di soli 12,6 metri. Nell’andatura su sterrato tutte le vibrazioni e i “colpi” , sovengono ben assorbiti dagli assali, capaci prattutto a scarico, ve di sopportare ognuno un carico massimo di 5.000 Kg. Fanno la loro parte anche le molle elicoidali progressive più ammorle barre stabilizzatrici. Nella risalita tizzatori, cui s’aggiungono s’aggiung o nell’affrontare ostacoli alti fino a su pendenze accentuate accentu mezzo metro giocano un ruolo fondamentale la struttura a porPraticamente il centro ruota è sfasato rispetto tale dei bracci. Pratica rinvio (vedi disegno): il sistema conferisce all’asse grazie ad un ri un’eccellente altezza libera da terra senza che si alzi troppo il la stabilità del veicolo. baricentro e venga pregiudicata pr
Quadro strumenti
PROVATI PERVOI UN UFFICIO, DUE LAVORI Dentro un vero e proprio all-inclusive in equipaggiamento, giostrato su due ambienti che sembrano non avere nulla in comune. Quello “civilizzato” e dedicato alla guida, razionale, con volante regolabile, cluster equilibrato il doppio sedile per gli assistenti e quello”lavorati-
vo” che ricorda il cockpit di un trattore agricolo di ultima generazione, grazie al tunnel tra i sedili zeppo di comandi nel quale sono concentrati gli interruttori elettrici, la cloche del cambio sequenziale e soprattutto il joystick più il telecomando. Sono tutti ordinati in moduli estraibili, ne-
cessari a governare i due circuiti idraulici con sei innesti rapidi anteriori più le presa di forza al motore e al cambio (qualora scelti dalla lista degli optional) a cui si collegano tutti gli attrezzi, per i quali è garantita la retrocompatibilità.
MEDIE ORARIE & CONSUMI ■ Statale ■ Sterrato
Km
Tempo
Velocità km/h
Consumo km/l (l/100 km)
■ Cava + strada statale ■ (1° giro, a carico) 22,5 35’ 38,5 4,16 (24,02) ■ Cava + strada statale ■ (2° giro, a carico) 22,5 38’ 35,5 4,00 (24,96) ■ Cava + strada statale ■ (3° giro, a vuoto) 22,5 40’ 33,7 3,59 (27,79) ■ Cava + strada statale ■ (4° giro, a vuoto) 22,5 36’ 37,5 3,48 (28,73) TOTALI: 90,0 2h29’ 36,24 3,79 (26,37) Diesel consumato = 23,00 litri. Peso durante la prova = 9.160 chilogrammi. Fabbricato in Germania. Prezzo, al netto di Iva e optional, della versione provata con motore OM 904 La Euro 5 da 110 kW e cambio Mercedes Eps/8+6 Rm: €
Cabina..do Brasil C N progetto tedesco l’U20 doveva garantire Nel massima compattezza e visibilità sull’anteriom rre. Ecco spiegata l’idea di una cabina completamente ava avanzata che mancava sia negli U “pesanti”che in quelli “medi”. Ma un progetto adattabile Mercedes l’aveva già in casa. Era quello dello stradale Accelo, il medio-leggero prodotto a Sao Bernardo do Campo, e destinato al solo mercato Sudamericano. Mercedes trasferisce allora tutta la cellula (in acciaio) a Wörth, in Germania, e lì viene zincata per renderla immune a qualsiasi tipo di ossidazione, arredata e montata su una sospensione quadripunto. Al posto dei gruppi ottici (tondi e doppi) del truck brasiliano, s’inseriscono i pannelli in tinta e i nuovi fanali rettangolari singoli, che si integrano nel paraurti rubato alla serie Ugn. Subito sotto la mascherina
con quattro delle innumerevoli prese idrauliche per l’aggancio degli attrezzi. Proprio l’idraulica dell’U20 rappresenta un elemento essenziale per la flessibilità operativa dell’Unimog U 20. Il pacchetto base è composto da 2 circuiti principali, con una portata rispettivamente di 24 e 48 l/min e con la pressione di lavoro di 200 bar. Anteriormente è già contemplato l’alleggerimento per la lama sgombraneve, fondamentale per l’impiego della lama stessa, di uno spandisale o di un tagliaerba. I due circuiti idraulici restano comunque indipendenti tra loro: il primo comanda i movimenti di regolazione dell’attrezzo. Il secondo alimenta utenze a funzionamento continuativo come gli spargitori, il che spiega la maxiportata da 48 l/min. È inoltre presente una valvola di commutazione si possono scambiare le portate dei circuiti I e II.
ottobre 2011 Costruzioni 139
Serbatoio circuito idraulico
Le valvole frenano Nei 6,3 km di percorso all’interno della cava-test sono tre le curve a gomito in cui serve premere a fondo sul pedale centrale. La frenata è ottima grazie ai quattro dischi ed è coadiuvata dal freno motore a due stadi, con la valvola di strozzamento a effetto continuo più quella a farfalla nel collettore di scarico. Standard sia l’Abs escludibile sia il correttore di frenata in funzione del carico.
Freni a disco con Abs e Alb
Ribaltamento manuale cabina
PRESTAZIONI A CONFRONTO Camion
Potenza Coppia Consumo AdBlue Velocità Acceler. Peso Index kW/Cv Nm km/l % km/h 0-60 km/h kg performance Bremach T-Rex 60 E4 85/116 270 6,42 6,42 41,2 17”,15 6.000 403,3 Unimog U20 E5 115/156 610 3,79 6,52 36,2 25”,01 9.160 326,5 L’index performance tiene conto di consumo gasolio, e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.
140 Costruzioni ottobre 2011
L’Om 904 La
Differenziale anteriore
Barra stabilizzatrice
Asse a portale
I NTEGRALE SEMPRE IN PRESA N è consentito togliere la la trazione inNon ttegrale. Il 4x4 (dotato di differenziale longitudinale bloccabile) dialoga con il camg sequenziale elettropneumatico della famiglia bio sequenzia Telligent, arricchito della funzione Eqr (Electronic quick reverse) per invertire rapidamente la marcia, mentre la frizione è monodisco a secco. Ciò consente di viaggare a velocità comprese tra gli 1,1 e i 90 Km/h. Per cambiare gli innesti basta spostare leggermente il manettino del cambio (lo stesso dei vecchi Actros e Axor) in avanti o indietro, oppure inserire manualmente la marcia desiderata. Durante le cambiate la mano destra è quindi libera, ad esempio per controllare le funzioni degli attrezzi. Uno solo il motore, Euro 5 con l’Scr, già presente dall’Euro 4. È il ben noto quattro cilindri in linea Om 904 La. Si tratta di un 4 in linea da 4,3 litri scarsi con iniezioni gestite dal raffinato sistema pld (pompa condotto iniettore, per una potenza finale di 156 Cv. Il propulsore tedesco è stato piazzato in posizione arretrata rispetto alla cabina, esattamente sotto il box portaoggetti, in sintetico di serie. Passo di 2.700 mm
Attacchi idraulici codificati a colori
Programmabile in officina Tutta l’elettronica di bordo è parametrizzabile e programmabile in concessionaria. Questo consente di definire in maniera molto rapida la mappatura del motore in funzione del tipo di impiego a cui l’U20 è chiamato. La regolazione elettronica del motore consente di variare, inoltre, il regime di rotazione della presa di forza in continuo (quella anteriore) con la massima precisione, fra 420 e 1000 giri/min. In questo modo pur se l’azionamento è meccanico la regolazione avviene in
base al flusso di potenza preimpostato direttamente in cabina. Non serve aprire cofani o calandre per effettuare i controlli settimanali di routine. Bocchette per i rabbocco di liquido lavavetri, olio trasmissione, il maxi filtro aria sono tutti raggruppati sul lato conducente. Dalla parte opposta il serbatoio da 40 litri dell’olio idraulico. Per il rabbocco di quello motore è necessario alzare la cabina. Il ribaltamento è manuale e senza martinetto.
ottobre 2011 Costruzioni 141
MERCEDES -BENZ UNIMOG U
20 E URO 5
PROVATI PERVOI I numeri dell’ Unimog Motore Marca e modello Mercedes Om 904 La Architettura 4 cilindri in linea Alesaggio x corsa 102 x 130 (mm) Cilindrata 4.250 cm3 Rapporto di compressione 18:1 Distribuzione albero a camme Valvole per cilindro 4 Aspirazione Turbo (turbo/intercooler) wastegate/sì Sistema d’iniezione Pld Pressione d’iniezione 1.800 (bar) Peso a secco 480 (kg) Capacità coppa dell’olio 16 (l) Potenza 110(150)/2.200 (kW(Cv)/giri) Potenza specifica 26,19(35,29) (kW(Cv)/l) Coppia 610/1.200-1.600 (Nm/giri) Coppia specifica 143.52 (Nm/l) Riserva di coppia 28% Consumo specifico 195 @ 1.550 (g/kW-h @ giri) Inquinanti (omologazione/sistema) Euro 5/Scr
Trasmissione Sul veicolo in prova è montato il cambio Telligent elettropneumatico, sincronizzato con 8 marce avanti e 6 retromarce. Frizione monodisco a secco. Funzione Eqr (Electronic quick reverse) per l’inversione di marcia veloce. Marcia 1a 2a 3a 4a 5a 6a 7a 8a 1a retro 8a retro
Rapporto 9,57 6,63 4,37 3,21 2,12 1,51 1,00 0,73 14,56 1,12
Sospensioni Sull’anteriore e sul posteriore lo schema è a molle elicoidali progressive con ammortizzatori telescopici e barre stabilizzatrici su tutti gli assi. Questi ultimi sono a portale: il tubo asse e il differenziale si trovano sopra il centro della ruota. Una soluzione che permette di avere baricentro basso pur mantenendo alta la distanza dal suolo.
Design
Potenza
Bertrand Jannsen del Centro Stile Mercedes Benz ha firmato l’Unimog U20
Freni Impianto freni ad alta pressione a comando pneumo/idraulico (18 bar). Ci sono dischi su tutte le ruote con Abs a tre canali disinseribile nell’impiego in off road. Il freno di stazionamento è del tipo a molla che agisce sulle sole ruote posteriori. È presente un correttore di frenata Alb in funzione del carico trasportato.
rpm
Masse (kg) Tara Massa su asse anteriore Massa su asse posteriore Portata sul telaio Peso totale a terra
4.700 (*) 5.000 (*) 5.000 (*) 4.600 9.300
Coppia Nm
(*) Con olio, ruota di scorta e conducente a bordo.
Ingombri esterni dichiarati (mm) Lunghezza Larghezza Altezza massima da terra Passo Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore Diametro di volta Lunghezza piano di carico Larghezza piano di carico Larghezza tra passaruota Altezza sponde Altezza soglia carico post.
4.970 2.150 2.770 2.700 1.350 770 1.778 1.778 12.600 2.250 2.050 400 1.288
rpm
Meteo & traffico
Le misure rilevate in cabina (mm) Lunghezza (utile/max) Larghezza (utile/max) Altezza interna (utile/max) Larghezza porta (utile/max) Altezza porta (utile/max) Altezza da terra
800/1.280 1.740/1.900 1.400/1.400 700/880 1.300/1.300 1.220
(*) Con pneumatici 13 R22,5. N.d. = non disponibile.
142 Costruzioni ottobre 2011
kW
N.b.: tutte le prove di Costruzioni e Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro , sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni metereologiche e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili.
E IZION D E 3 a
3 giorni di conferenze incontri b2b nazionali e internazionali brokerage event
16-18 Novembre 2011 LINGOTTO FIERE - OVAL - Torino
infrastructure telematics & navigation L’UNICA MANIFESTAZIONE EUROPEA DEDICATA ALLE INFRASTRUTTURE INTELLIGENTI E AI SERVIZI DI INFOMOBILITÀ E NAVIGAZIONE in co-location con
TORINO SOFTWARE AND SYSTEMS MEETING
patrocini istituzionali
nell’ambito di
Aree tematiche AVL/AVM/ Fleet Management
patrocini
Emergency and Safety Galileo and GNSS Innovators Forum Tec nologi e Te lematiche Traspor ti Tra ffico Torino
Personal Navigation Devices
partners
Smart Infrastructures
organizzazione
con il supporto di
partner organizzativo
On-board Telematics and Car Sensors Smart ticketing and parking
partner scientifico
networking partners
segreteria organizzativa
per maggiori informazioni: Innovability Srl - Phone: +39 02 8715.6782 – info@itnexpo.com – www.itnexpo.com
Web 2.0 & Geocontents
PARTECIPAZIONE GRATUITA RISERVATA AGLI OPERATORI DEL SETTORE
la forza del gruppo
abbonarsi conviene
OGNI MESE • Attualità & Prodotti • In sicurezza • Demolizione &
Riciclaggio • Tecnologie & Calcestruzzo • Cave & Inerti Walk Around Macchine • MMT • Componenti • Veicoli cavacantiere • Sollevamento in Cantiere • Flotte & Noleggio
ABBONAMENTO ANNUO 11 NUMERI
€ 90,00
IN OMAGGIO CON L’ABBONAMENTO • Guida MMT Linea Construction • Guida MMT Linea Compact • Guida al calcestruzzo • Guida al noleggio
www.fiaccolashop.com www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl • 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono 02 89421350 - abbonamenti@fiaccola.it