Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Macchine&Componenti TUNNELLING LIEBHERR SPECIALI PER LA LINEA FERROVIARIA STOCCARDA-ULM
Riciclaggio&Demolizione RECUPERO FRESATO PROVA DI VERSATILITÀ PER IL CENTAURO DI CAMS
Sollevamento&Noleggio PIATTAFORME AUTOCARRATE
LA SOCAGE 37 DJ ALLESTITA SU UN 2 ASSI
685
anno LXIII 11_novembre 2014
WALKAROUND ESCAVATORE CINGOLATO CASE CX230C NHD
Exceptional conditions
call for Yanmar solutions Il nuovo mini-escavatore SV18 della Yanmar è stato progettato per soddisfare tutte le vostre esigenze, anche in caso di lavori complessi. Compatto e leggero, può essere facilmente trasportato su un rimorchio. La sua stabilità e la potenza del suo motore gli permettono di lavorare in maniera effi cace in qualsiasi tipo di cantiere. L’ SV18 si presta ad un largo ventaglio di applicazioni come i lavori in ambito urbano, lavori di movimento terra in generale e lavori di sistemazione o creazione di aree verdi.
Yanmar Construction Equipment Europe www.yanmarconstruction.eu
PNEUMATICI INDUSTRIALI & OTR BKT. QUALITÀ SORPRENDENTE
Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellenti doti di trazione, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata dello pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Prodotti
Attualità 6
Notizie
WALKAROUND Escavatore cingolato
Associazioni, motori, componenti, innovazioni, aste, usato, pneumatici
CASE CX230C NHD
OLEODINAMICA
64
18
Grande Ermes!
&Componenti
Macchine
EVENTI
48
Presentati in anteprima a Pfullendorf i nuovi sollevatori idrostatici della Kramer. Scopriamoli insieme
Da Ulm a Stoccarda Abbiamo visitato il cantiere della nuova linea ferroviaria ad alta velocità. Liebherr speciali come protagoniste
FORMAZIONE
Sicurezza a tu per tu Allo stabilimento Genie per imparare
MIDIESCAVATORI
62 STRATEGIE
24
Luce d’ottobre sui modelli d’oro
TUNNELLING
Costruttori di pace Pilosio Building Peace Award
22
SOLLEVATORI TELESCOPICI
68
Un italiano ha vinto la finale del Volvo CE European Operators Club
20
Tecnologia italiana per i manipolatori elettroidraulici di Hydreco Hydraulics
30
EVENTI
Manovra autorevole
Compatto con l’aggiunta Il Caterpillar 308E2 CR passa allo Stage IIIB. La cabina tutta nuova
Avanti tutta Grandi prospettive per Yanmar
&Componenti
Macchine
56 L’ibrido Hitachi consuma fino al 31% meno rispetto a un 210 Serie 3
68 NEL PROSSIMO NUMERO La prima volta del Boom Booster kit, il nuovo braccio tralicciato sviluppato da TEREX per applicazioni come il montaggio delle pale eoliche. Il battesimo del braccio, largo 10 m e lungo oltre 72 m, lo ha fatto una CC 8800-1 da 1.600 t della Sarens.
Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web
&Demolizione
Riciclaggio 74
86
Lunga vita alla pietra d’autore
Notizie Cantieri, attrezzature idrauliche, acciaio, elettroutensili, progettazione, batterie al litio
La passione per il calcestruzzo nella creatività degli architetti internazionali
88
Macina chilometri Il Centauro 100.32 della Cams dà prova di versatilità a servizio della padovana Salina
Notizie Casseforme, betoniere fuoristrada, ripristino calcestruzzo, impianti mobili, convegni
RECUPERO FRESATO
76
ATECAP
MESCOLATORI
92
Il crogiuolo dell'alchimista Il mescolatore a doppio asse orizzontale è il cuore dell’impianto Colabeton per la TAV di Firenze
&Calcestruzzo
Cave
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
82
La rivoluzione è il nostro dovere
112
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Silvio Cocco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Edoardo Rea
AMMINISTRAZIONE Francesca Lotti amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it
&Noleggio
Sollevamento 100
Notizie Piattaforme aeree, gru idrauliche sollevamenti eccezionali, autogrù PIATTAFORME AEREE
104
Ai piani alti della flessibilità La nuova 1850SJ nell’anteprima italiana di Zola Predosa AUTOGRÙ
108
Cuore d’acciaio Una fuoristrada della flotta Venpa a servizio nel cuore di Milano PIATTAFORME AEREE
112
Il pennello dell’artista volante L’autocarrata ForSte 37 DJ impegnata nella tinteggiatura di una chiesa a Modena
Dopo aver presentato il primo dozer di sesta generazione PR 736 Litronic al Bauma 2013, LIEBHERR amplia la nuova gamma con i PR 746 Litronic e PR 756 Litronic. I tre nuovi modelli soddisfano la direttiva sulle emissioni di Stage IV / Tier 4f grazie alla tecnologia SCR e senza nessun filtro antiparticolato. I principali componenti dei nuovi apripista sono tutti di produzione Liebherr. Tra questi, il motore diesel con il nuovo il sistema di iniezione common rail sviluppato internamente.
11 NOVE M B R E 2014
IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page
Il monito di Silvio Cocco per la qualità del costruire
76
685
perVoi
Provati
MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione
ASTRA HD9 EURO6
118
Il duro attento all’ambiente Arriva a sorpresa la versione Euro 6 dell’indistruttibile piacentino
Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
BHARATBENZ
122
Stella globale Il nuovo marchio della costellazione Daimler ha le linee produttive in India
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
COSTRUZIONIWEB.COM
@
ima on lin pr
e
nte
m niweb.co costruzio
89
www.betonblock.com
29
www.pmp-industries.com
1
www.bkt-tires.com
7
www.scuola626.com
IN COPERTINA
INSERZIONISTI
srl
9, 11
www.brigade-elettronica.it
14
amministrazione@sinetix.it
15,17
www.canginibenne.com
5
info@midiequipment.it
117
www.dieci.com
IV Cop www.teknachem.it
8
www.eberspaecher.it
10
www.troostwijkauctions.com
55
www.machineryzone.it
13
www.gv3.it
Aziende citate AB-Acciaierie Bertoli Safau..................75 Astra ..........................118 Betonblock ....................90 BharatBenz ..................122 Black+Decker ................75 Box4it ..........................13 Cams ..........................76 Case Construction............30 Caterpillar - Cgt ..............62 CM Tinteggi ................112 Colabeton ....................92 Combilift ....................101 Comer Industries ............17 Cte ............................102
4 Costruzioni novembre 2014
Deutz ............................7 Eberspächer ..................15 FMGru ........................103 Fpt Industrial ..................6 Galletti ........................92 Gsr ............................103 Hinowa ......................100 Hitachi Construction Machinery Tierra ........17-56 Hydreco Hydraulics Italia ....64 Hyster ........................103 Imet ..........................100 Indeco..........................74 Italmek ........................74 Jlg ............................104
Abbiamo visitato i cantieri della nuova linea ferroviaria DB che collegherà Ulm a Stoccarda. Il tracciato sarà lungo 120 km di cui 33 di gallerie. La tecnologia Tbm è stata usata nella parte centrale (Massiccio del Giura), mentre quella tradizionale, con macchine speciali Liebherr (vedi pagina 48), per i tunnel suburbani. In copertina, l’accesso urbano al cantiere della galleria "Bad Cannstatt" da 3.507 m che correrà nelle viscere di Stoccarda. Tramite il pozzo d’accesso, profondo 26 m e realizzato con 100 micropali di consolidamento, si estrae il materiale di scavo e si immette il calcestruzzo posato con tecnologia spritz beton. Questa soluzione permette di arrecare meno disturbo possibile alla popolazione locale.
II Cop
www.yanmarconstruction.eu
John Deere....................12 Kerakoll........................90 Liebherr ......................48 Liugong Dressta Machinery ......................7 Ma-estro ......................88 Mapei ..........................88 Marangoni ....................16 Mecbo..........................91 Pilosio ........................20 Putzmeister ..................90 RF Gru........................102 Ritchie Bros. Auctioneers ....10 Ruthmann....................101 Safi ..........................102 Salima ........................76 Sandvik..........................8 Socage ......................112
Sogefi ..........................10 Soilmec........................91 Stanley ........................15 Stiferite ........................91 Studio Ditte ....................9 Terex Aerial Work Platforms ..............22 Terex Minerals Processing Systems ........89 Trimble ........................88 Tubus System ..................9 Veljan ..........................11 Venpa ........................108 Volvo CE ..................11-18 Wacker Neuson ..............68 Wood Beton ..................13 Xylem Water Solutions......14 Yanmar CE Europe ..........24
MATAGENZIADICOMUNICAZIONE.IT
TB 260 UN PIACERE UTILIZZARLO
La rete commerciale di professionisti, a vostra disposizione con 30 Concessionari Ufficiali, è in grado di offrirvi informazioni tecniche e consigli adeguati a scegliere il macchinario adatto alla vostra impresa. La vasta gamma di escavatori da 8 a 160 q. copre qualsiasi soluzione di cantiere. Presso tutti i concessionari Takeuchi® è possibile trovare un’ampia gamma di ricambi originali subito disponibili. La rinomata qualità ed affidabilità degli escavatori Takeuchi® rende il prodotto la scelta ideale per l’impresa moderna. MIDI EQUIPMENT SPA | Via Pacinotti 19 - 37135 Verona (Italy) - T +39 045 8230542 - F +39 045 8206070 - info@midiequipment.it
NEWS
&Prodotti
Attualità
ei primi nove mesi del 2014 sono state vendute sul mercato italiano 4.479 macchine per costruzioni, con una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel dettaglio, le vendite di macchine
www.fptindustrial.com
N
movimento terra sono state 4.403 (+11%) e 76 macchine stradali (+17%). Nei primi sette mesi dell’anno, secondo i dati Istat elaborati da Unacea, l’export di macchine per costruzioni ha registrato vendite per 1.397 milioni di
Power Generation La nuova gamma di micro-cogeneratori Totem, presentata da Asja all’ultima edizione della fiera Smart Energy Expo di Verona, è equipaggiata da Fpt Industrial. Si tratta di macchine dall’ingombro ridotto, progettate per soddisfare la necessità di produzione di energia elettrica e calore grazie al combustibile a gas. Il motore che le aziona è l’F1C CNG, il più piccolo della gamma CNG offerta da FPT di FPT INDUSTRIAL, un tre litri a quattro cilindri in linea a combustione stechiometrica che, accoppiato a un alternatore, permette al sistema di sviluppare una potenza elettrica fino a 45 kWe (56 kVA), rispettando i limiti emissivi Euro VI. Garantisce inoltre elevati intervalli di cambio dell’olio, massima efficienza e ridotti consumi di carburante, oltre a una notevole silenziosità. Il peso contenuto e la compattezza del motore consentono infine facilità di installazione e di trasportabilità.
6 Costruzioni novembre 2014
euro, con un calo del 7% su base annua. La contrazione più significativa riguarda le macchine per la perforazione (-37%); in calo anche l’export di macchinari per il calcestruzzo (-7%) e di macchine stradali (-5%). Di poco negativo l’andamento delle macchine per il movimento terra (-1%), mentre crescono le esportazioni di gru a torre (+10%) e di macchine per la preparazione degli inerti (+8%). Le importazioni, con un valore di oltre 280 mila euro, crescono del 22%. La bilancia commerciale si mantiene positiva di oltre 1.113 milioni di euro, registrando tuttavia una contrazione del
Destinazione Est Europa Incrementare il mercato delle piccole e medie aziende italiane del settore delle costruzioni in Bulgaria e nell'Est Europa. Era questo l’obiettivo della missione imprenditoriale promossa dal Gruppo PMI Internazionale dell’Ance, conclusasi a fine ottobre a Sofia, in Bulgaria. A capitanare l’iniziativa, il presidente del Gruppo Pmi Internazionale Ance, Gerardo Biancofiore (nella foto), che, insieme al presidente di Confindustria Bulgaria Pietro Luigi Ghia, ha incontrato i rappresentanti del governo e delle imprese di costruzioni locali con l’obiettivo di sostenere partnership tra imprese italiane e bulgare e creare i presupposti per l’acquisizione di commesse delle aziende associate.
www.ance.it
© Costruzioni
Più Italia, meno estero
12% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I dati mondiali del settore sono stati presentati al congresso del Cece (la federazione europea di settore cui aderisce Unacea) che si è svolto di recente ad Anversa, in Belgio. Secondo la relazione di David Philllips, direttore di Off-Highway Research, il mercato mondiale delle macchine per costruzioni è stato nel 2013 di 74,3 miliardi di euro e scenderà nell'anno in corso a 72,7 miliardi (-2%) per poi crescere nel 2015 fino a quota 76,6 miliardi di euro (+5%). Sul fronte Italia, Unacea chiede un piano di lavori nazionale di ampia portata e incentivi premiali da inserire nei bandi di gara per chi utilizza macchine di ultima generazione. www.unacea.org
La Cina in Polonia
n premio per celebrare i migliori investitori stranieri su territorio polacco. S’intitola “Top Foreign Direct Investors in Poland” ed è organizzato da diversi organismi, tra cui
U
l’Agenzia per gli investimenti esteri e la camera di commercio nazionale. LIUGONG DRESSTA MACHINERY CO. ha vinto la sezione “Top Chinese Investor in
Poland”, come miglior investitore cinese in Polonia. Il riconoscimento, deciso da una giuria composta da 25 membri appartenenti alla scena economica polacca, è stato valutato in base a una serie di parametri, quali per esempio la scala degli investimenti, il significato strategico dello sviluppo nel Paese, le opportunità di lavoro e la soddisfazione del personale. Negli ultimi
due anni LiuGong ha speso più di 50 milioni di dollari nell’acquisizione di diverse società polacche, procurando ben 1.800 posti di lavoro sul territorio e diventando così la più grande impresa cinese in Polonia. Tra l’altro è recente la notizia della nomina di Howard Dale (nella prima foto in alto a destra) come nuovo vice presidente commerciale per Dressta. Dale vanta 20 anni di esperienza di vendite nel settore e di marketing in Cina e nel Sud Est Asiatico. Prima di approdare in Dressta ricopriva l’incarico di direttore regionale con sede a Shanghai per Cnh Industrial. www.liugong.com
Nuove alleanze na collaborazione che permetterà di ampliare con successo la presenza internazionale, in particolare nel mercato giapponese. Da qualche mese Hitachi Construction Machinery ha iniziato a montare il motore DEUTZ TCD 3.6 sulle sue serie di pale gommate ZW100 e ZW120. Caratterizzato da un’iniezione ad alta pressione common rail, dal ricircolo dei gas di scarico raffreddati e da un catalizzatore ossidante (DOC), è un quattro cilindri in grado di coprire il range tra i 55,4 e i 97 kW. Contenuta la cilindrata: poco più di 3,5 litri capaci di erogare una coppia di ben 510 Nm e con prestazioni che, tra i 1.400 e i 1.600 rpm, possono essere paragonate a un propulsore Tier 3 da 4,5 litri turbo. www.deutz.com
U
novembre 2014 Costruzioni 7
25-28 novembre, Shanghai 7a fiera internazionale delle macchine e attrezzature da cantiere, materiali e veicoli industriali e commerciali
Velocità
Fruibilità
www.bauma-china.com
BAU 2015
19-24 gennaio, Monaco Salone internazionale di architettura, materiali e sistemi per l’edilizia www.bau-muenchen.com
MADE EXPO 2015 18-21 marzo, Milano Fiera di architettura, design ed edilizia www.madeexpo.it
INTERMAT 2015 20-25 aprile, Parigi Salone internazionale di macchine e attrezzature da cantiere www.intermatconstruction.com
Completezza Grafica
Download
WWW.SANDVIK.COROMANT.COM Grafica particolarmente accattivante per le pagine web di Sandvik Coromant, società specializzata in utensili da taglio e soluzioni per l'industria della lavorazione dei metalli, parte del Gruppo Sandvik. Oltre alle notizie sempre fresche nell’home page, sia di prodotto che di attualità aziendale, sono da evidenziare la completezza di informazioni nella sezione “Prodotti” e l’area “Conoscenza tecnica”, interamente dedicata alla formazione con il calendario dei corsi e con la possibilità di aderire al programma gratuito di e-learning. Ben ricca anche le sezione “download”, dove è possibile scaricare modelli 3D/Cad, opuscoli, app, software, cataloghi e guide tecniche, dati degli utensili.
IL SITO DEL MESE
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
ATTUALITÀ & PRODOTTI
BAUMA CHINA 2014
Tubazioni? Come nuove... iparare e ricostruire l'intero sistema di scarico di un edificio senza demolizioni o scavi. È possibile con Tubus System, ideato dall’omonima azienda svedese, ora operativa anche in Italia. La parola chiave è “relining”: un metodo utilizzato abitualmente in Nord Europa per risanare le tubazioni di scarico rivestendole dall’interno, con diversi strati di uno speciale composito plastico (una formula esclusiva e brevettata a base di poliestere rinforzato in fibra di vetro) particolarmente resistente ad agenti chimici (nella foto in alto a destra una tubazione prima e dopo l'intervento con tecnologia di relining). TUBUS SYSTEM aderisce perfettamente alla tubazione e, solidificandosi, garantisce una nuova conduttura in plastica durevole e sicura. Questo sistema è anche sostenibile dal punto di vista ambientale perché è al 100% riciclabile. www.tubussystem.com/italia
R
Si dice che la casa, e quindi il modo in cui viene arredata, rispecchi la personalità, gli interessi e il modo di essere di chi la abita. Detto, fatto. Se avete una passione decisamente irrefrenabile per le macchine movimento terra, i mezzi per il sollevamento e gli automezzi dei vigili del fuoco, scatenatevi con colla e metro... L’olandese STUDIO DITTE ha quello che fa per voi: la carta da parati con le immagini vintage dei mezzi da lavoro. Ordinabile online, vi arriverà direttamente a casa.
www.studioditte.com
]
Mmt al muro!
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Record d’aste iù di 30.000 tra attrezzature, macchine movimento terra e camion in oltre 50 aste in tutto il mondo nel corso dei prossimi due mesi. Questo il futuro prossimo per RITCHIE BROS. AUCTIONEERS, la più grande società d’aste del settore a livello globale. Ecco, in sintesi, le macchine che saranno protagoniste delle prossime aste 2014: 950 compattatori, 800 escavatori, 350 pale gommate, 300 trattori cingolati, 250 terne gommate, 125 autogrù, 100 grader, così come
P
automezzi cava cantiere, perforatrici e altro. Ogni articolo sarà venduto ai migliori offerenti, indipendentemente dal prezzo, senza offerte minime o prezzi di riserva. “Con più di 50 aste ancora a venire nel 2014, c'è una vasta selezione di modelli recenti e di macchine movimento terra, attrezzature per le miniere e perforatrici inutilizzate”, dichiara Steve Simpson, Chief Sales Officer di Ritchie Bros. Auctioneers. “Una parte considerevole delle attrezzature inutilizzate proviene da un progetto di espansione di una miniera non andato a
buon fine ed è stata spedita ad alcuni dei nostri siti di aste in tutto il mondo, a Edmonton, Panama, Brisbane, Moerdijk, Los Angeles e Dubai. Gli offerenti
interessati possono testare e ispezionare gli articoli di persona presso i nostri siti di aste e trovare informazioni dettagliate sul nostro sito”. www.rbauction.com
ASTA ONLINE di macchine movimento terra e automezzi della
CARLETTO BELLOTTI SA (i.L.) Via Sant'Apollonia 25 - 6877 Coldrerio (Svizzera)
Movimento terra e automezzi
Vieni, filtri, vinci CAVAPIETRE “Rubble Master” RM 80; 4 PALE CINGOLATE “Komatsu” PC 230 NHD-8, PC 138 US, PC 50 MR, “JCB” JS 160 NL; 2 PALE GOMMATE tra cui “Caterpillar”; dozer (cingolato) “Caterpillar” 951 B, “Komatsu” D57S-1; rulli tra l’altro “Ammann”; pinze demolitrici; martelli demolitori tra cui “Jisung”; retroescavatore e -forche; pala bulldozer; compressore “Atlas Copco”; materiale da costruzione e accessori;
11 AUTOCARRI
“DAF” CF 85.480 (8x4), “Iveco”, “Mercedes Benz”, “Scania”, “MAN”, “OM”; IMPIANTO LAVAGGIO PNEUMATICI “Moby Dick”; autocistema “Isuzu”; semirimorchio ribassato “Kässbohrer”; furgoni/auto tra cui “Nissan”, “Mitsubishi”; carelli elevatori; impianti rifornimento; container; officina meccanica; impianti saldatura; pneumatici ecc.; Offerte fino a giovedì
20 NOVEMBRE
Visita: giovedì 13 Novembre dalle 9.00 alle 16.00
www.TroostwijkAuctions.com
10 Costruzioni novembre 2014
È stata l’Autofficina Rota Gerardo di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, ad aggiudicarsi una fiammante Fiat 500 1.2 69CV, premio in palio del concorso “Vieni, Filtri, Vinci”. L’iniziativa è stata promossa da SOGEFI, produttore di sistemi di filtrazione per il primo equipaggiamento e l’aftermarket. Il concorso ha visto come protagoniste le officine che da aprile a luglio hanno acquistato almeno due prodotti Sogefi all’interno dell’ampia gamma di filtri aria, olio, carburante e abitacolo a marchio Tecnocar, Fram, Purflux, CoopersFiaam o Sogefi Pro. Qualche numero: oltre 2.000 concorrenti, più di 400 buoni benzina del valore di 50 euro assegnati. www.sogefigroup.com
L’usato con un click Un'app per offrire ai clienti un accesso facile e immediato a tutto lo stock di usato Volvo mediante uno smartphone o un tablet Apple o Android. A lanciarla è l’area di vendita Emea di VOLVO CONSTRUCTION EQUIPMENT. L'app può essere scaricata gratuitamente sia dall'AppStore che da Playstore.it e contiene non solo le informazioni dettagliate su tutto l'usato disponibile, ma anche i contatti (e-mail o telefono) per ciascuna unità. L'app ha anche una funzione completa per cercare le concessionarie dei Paesi Emea che trattano usato di Volvo CE, oltre a una funzione di ricerca specifica “Volvo Usato Approvato”: accessibile in 25 lingue, l'applicazione offre un accesso immediato al database dell'usato di chi aderisce all’iniziativa, Volvo e non Volvo. www.volvoce.com
Dall’India al mondo ualità e affidabilità. Questo il profilo delle pompe a palette a portata fissa di VELJAN, azienda indiana presente sul mercato internazionale da oltre 40 anni, casa costruttrice di pompe e motori oleodinamici: nel mercato locale è tuttora conosciuta e venduta con il marchio Denison Hydraulics India e, grazie alla sua forte espansione sul mercato americano, è da qualche anno quotata in borsa. Tra le principali caratteristiche delle pompe a paletta a portata fissa ricordiamo: la pressione di lavoro fino a 320 bar, la versione singola, doppia, tripla e con albero passante, la versione sia per applicazioni industriali sia mobili, la possibilità di essere impiegate con fluidi come acqua glicole, la dotazione di cartucce pompanti e ricambi compatibili con Denison. www.veljan.in
Q
4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi
Backeye®360 NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.
Immagine reale prodotta da Backeye®360
brigade-elettronica.it Chiamate lo +39-055-245943 oppure visitate il vostro fornitore di fiducia
ATTUALITÀ & PRODOTTI
006_017_NOT_GENERALE_OK_Costruzioni 18/11/14 12:05 Pagina 12
Produttività sostenibile Le motorizzazioni PowerTech Stage IV John Deere andranno ad azionare tre nuovi modelli di compressori d’aria firmati Atlas Copco. Questa fornitura va a rafforzare la lunga e solida partnership tra le due aziende a gamma di motori John Deere PowerTech Stage IV andranno ad azionare tre nuovi compressori Atlas Copco, i modelli XAS 750, XAS 1800 e XATS 1050 JD, progettati per una produttività sostenibile in cantiere. La produzione delle nuove unità avrà inizio nel 2015. L’XAS 750 sarà equipaggiato col motore PowerTech PVS 6.8L, con una potenza di 187 kW, l’XAS 1800 monterà il motore PowerTech PSS 13.5L da 393 kW, infine il
L
Giro di poltrone Importanti avvicendamenti nello staff di John Deere Italiana. Da novembre Simone Nardin (prima foto da sinistra), già Branch Tactical Marketing Manager, assume la funzione di Branch Customer Support Manager della filiale italiana dopo un breve periodo di transizione con Sergio Fumagalli (seconda foto), che dopo più di 34
12 Costruzioni novembre 2014
anni di servizio per John Deere Italiana lascerà l’incarico per il raggiungimento dei termini pensionistici. A subentrare a Simone Nardin nell’incarico di Branch Tactical Marketing Manager è Davide Misturini (terza foto), che in questa nuova posizione continua il lavoro svolto dal predecessore gestendo le funzioni di marketing, promozione e omologazione.
nuovissimo XATS 1050 JD sarà azionato dal PowerTech PSS 9.0L da 242 kW. I nuovi compressori Stage IV si uniranno alla gamma Atlas Copco già motorizzata JOHN DEERE: la partnership tra le due aziende cominciò all’inizio degli anni Novanta, quando l’Epa (Environmental Protection Agency) introdusse le normative sul contenimento delle emissioni dei motori diesel. “Siamo lieti di continuare la nostra lunga partnership con Atlas Copco, leader globale nelle soluzioni di aria compressa”, dichiara Carl J. Micu, manager OEM NA/SA Engines Sales and worldwide drivetrain sales di John Deere Power Systems. “Siamo fiduciosi che le nostre soluzioni Stage IV non solo andranno a soddisfare le severe normative sulle emissioni, ma saranno in grado anche di soddisfare le richieste di prestazioni, affidabilità, longevità e bassi costi operativi”. Per soddisfare le normative sempre più severe, John Deere ha sistematicamente adottato tecnologie per soddisfare ogni livello di regolamentazione. Per soddisfare i requisiti Stage IV nella gamma superiore ai 93 kW, la società ha configurato un sistema integrato di controllo delle emissioni con ricircolo dei gas di scarico raffreddati (EGR), catalizzatore ossidante (DOC), filtro antiparticolato per Diesel (DPF) e riduzione selettiva catalitica (SCR). www.deere.com
Attualità&Prodotti
Tradizione moderna
orme contemporanee senza abbandonare la tradizione. Queste le peculiarità che caratterizzano la nuova Chiesa del quartiere Maristella di Cremona. Il nuovo edificio di culto è stato realizzato utilizzando i sistemi costruttivi targati WOOD BETON: pareti miste in legnocalcestruzzo Aria per le strutture verticali, solaio misto in legno-calcestruzzo Prepanel, copertura in legno Preconnect e struttura reticolare intelaiata in legno lamellare per la torre campanaria. La prefabbricazione delle strutture in legno presenta numerosi vantaggi, dall'aumento della produttività delle ore lavorative alla riduzione dei costi di fabbricazione. www.woodbeton.it
F
NEWS
Container evoluti Prototipo del primo concept italiano di stanza d’albergo realizzata con container riciclati. Si chiama PopUp Hotel ed è stato presentato al Saie da Phoenix International, specializzata nella commercializzazione di container marittimi e monoblocchi, e BOX4IT, che si occupa della progettazione, realizzazione e gestione di soluzioni abitative evolute basate su container. Le strutture modulari di Box4it sono studiate appositamente per resistere a situazioni limite che nessuna casa dovrà mai affrontare. Inoltre, possono essere unite a piacimento. www.box4.it
Scegli qualcosa di speciale per il tuo cantiere... 4 AZIENDE le principali interpreti del noleggio di attrezzature edili in Italia 1 SINERGIA UNICA NEL SETTORE VENPA SpA, MILANTRACTOR SpA, E-MAC SpA e TECNIFORFAE SpA insieme, per offrire al cliente il meglio del noleggio nel minor tempo possibile, fornendo in un’unica soluzione quanto necessario al proprio ǣ ϐ ǡ ǡ Ǥ
ǤͶ ͳǤ Ǧ ̷Ͷ ͳǤ per accedere ad un esclusivo noleggio in azione!
Esperti d’acqua © Costruzioni
PER UN’AZIENDA IN PERFETTA FORMA
© Costruzioni
Gestione economica aziendale G Analisi finanziaria, economica e patrimoniale della situazione aziendale G Gestione della situazione di ricollocamento e/o riorganizzazione del personale dipendente Marketing G Supporto per attività di marketing G Organizzazione di convegni e di eventi G Realizzazione di mini siti e di web-video Sicurezza negli ambienti di lavoro G Nomina del responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) G Stesura del documento valutazione rischi (DVR) Sorveglianza Sanitaria G Nomina del medico competente G Esecuzione delle visite mediche e accertamenti diagnostici direttamente in loco Formazione G Formazione dei lavoratori G Corsi di Primo Soccorso e Antincendio G Corsi modulabili secondo le diverse esigenze aziendali Altri servizi G Bandistica regionale G CAF in loco
srl
amministrazione@sinetix.it
rogettazione, produzione e fornitura di sistemi per la movimentazione, il trattamento e la distribuzione delle acque. Queste le specializzazioni di XYLEM WATER SOLUTIONS, attivo in ogni settore in cui la risorsa acqua viene gestita per l'utilizzo nelle attività umane. Dopo le ultime acquisizioni, ricapitoliamo le competenze dei vari brand del gruppo: Flygt per la movimentazione dei liquidi, specialista nelle applicazioni di pompaggio con pompe sommergibili e con una linea completa di miscelatori; Lowara specializzata nella produzione di sistemi per la captazione delle acque sotterranee e la successiva distribuzione anche nelle applicazioni di irrigazione agricola, per il trasporto delle acque potabili spaziando dalle piccole pompe per impianti domestici ai potenti gruppi di pressione per il “building service”; Sanitaire per le attrezzature di ossigenazione nei processi di depurazione delle acque; Wedeco per le tecnologie di disinfezione con UV e di trattamento con ozono; Leopold nei sistemi di chiarificazione e filtrazione delle acque nei processi di trattamento e depurazione; Godwin per le macchine specializzate nel drenaggio, nei pompaggi di emergenza e temporanei. Le sue soluzioni dotate di motorizzazione diesel si affiancano alle elettropompe Flygt per il drenaggio in situazioni in cui non sia disponibile un’adeguata disponibilità di energia elettrica. www.xylemwatersolutions.com/it
P
AttualitĂ &Prodotti
NEWS
Tutto in ordine
Energia pulita Camion e veicoli commerciali hanno bisogno costantemente di energia sia durante la marcia sia durante la sosta. Alla fiera IAA di Hannover, EBERSPÄCHER ha presentato un generatore a celle a combustibile (APU - Auxiliary Power Unit) in grado di trasformare il gasolio del serbatoio del veicolo in energia elettrica e di alimentare le utenze di bordo: l’assenza di componenti in movimento consente di evitare le perdite di potenza meccanica, con un sensibile risparmio energetico. Il sistema è indipendente dal motore e vanta una sostanziale assenza di emissioni nocive (90% in meno rispetto a un generatore con motore diesel). www.eberspaecher.com
La parola d’ordine è migliorare l’organizzazione del lavoro. Con questo obiettivo STANLEY arricchisce ulteriormente la propria offerta e presenta quattro nuovi prodotti: le valigie porta utensili FatMax, la vasca con ruote FatMax 90L, la borsa FatMax Multi Access e il bauletto multiuso 14�. In particolare la borsa FatMax Multi Access (nella foto) presenta un innovativo design con due ampi e profondi scomparti ad apertura simultanea per garantire facilità di accesso e totale visibilità del contenuto. Ha una base in polipropilene rigido e robusto che protegge il contenuto da superfici umide e una struttura rigida per mantenere la forma e facilitare in ogni momento l’accesso al contenuto. www.stanley.it
INVERNO alle porte...Cangini al tuo fianco!
Le nostre lame da neve ti offrono
caratteristiche comuni di affidabilitĂ e sicurezza: t HSBOEF SPCVTUF[[B t BVUPMJWFMMBNFOUP EFM Âœ ÂĄ t BOHPMB[JPOF JESBVMJDB EFM Âœ ÂĄ t WBMWPMF BOUJVSUP 1FS MB NBTTJNB versatilitĂ , puoi dotarti di: t LJU BQQMJDB[JPOF QFS QBMF BSUJDPMBUF UFSOF F UFMFTDPQJDJ t MBNF GJOP B NN EJ MBSHIF[[B t WFSTPJP JOUFSP P TJTUFNB B TFUUPSJ DPO BQFSUVSB EFMMB QBSUF EJ MBNB JOUFSFTTBUB EBMM VSUP t MBNB BHHJVOUJWB JO QPMJVSFUBOP
November 25-28, 2014 - Shanghai
VISIT US HALL E7 BOOTH 110
www.canginibenne.com commerciale@canginibenne.com
link diretto alla sezione manutenzione stradale
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Meno costi, più affidabilità Marangoni ha lanciato sul mercato la nuova gamma di pneumatici ricostruiti autocarro Renova. Disegni battistrada classici, carcassa shearografata per chi cerca un buon rapporto qualità-prezzo
isposta concreta a un mercato sempre più diversificato ed esigente. Di recente Marangoni ha lanciato sul mercato la nuova gamma di pneumatici ricostruiti autocarro Renova
R
(maggiori informazioni sul sito web www.renovapneumatici.it, sviluppata per soddisfare le esigenze di contenimento dei costi e di affidabilità attraverso la ricostruzione di carcasse del segmento sub
Scenario internazionale vivace Marangoni continua a rafforzare la sua posizione all’estero. A poco più di un anno dall’inaugurazione del nuovo impianto di Rosario, Marangoni Argentina (che detiene una quota del 30% nel mercato locale, con una media di 1,1 milioni di pneumatici ricostruiti per anno) accresce ulteriormente le proprie dimensioni con l’installazione di una quinta pressa da 4 m per fasce piane (Unitread e Precauch) e di altre due presse per la produzione dell’anello che saranno attivate a breve. Il gruppo rafforza inoltre il suo team di assistenza e sviluppo com-
16 Costruzioni novembre 2014
premium o la seconda ricostruzione delle carcasse del segmento premium. Come ben sanno gli addetti ai lavori, la qualità e la disponibilità delle carcasse rappresentano gli elementi più importanti per lo sviluppo dell’ industria della ricostruzione: la possibilità di valorizzare al meglio questa risorsa, è legata alla capacità del ricostruttore di selezionare correttamente e di ricostruire le diverse tipologie di carcasse in funzione delle loro caratteristiche e del loro impiego futuro, utilizzando materiali e processi di lavorazione rispondenti a questi requisiti. MARANGONI è riuscita a valorizzare al massimo in termini di performance (chilometraggio, rolling
resistance, grip, eccetera) sia le carcasse di pneumatici premium sia quelle meno robuste, che sono comunque ricostruibili se correttamente processate e se ricoperte con materiali idonei. L’azienda, grazie alla differenziazione della sua offerta resa possibile dall’introduzione della gamma Renova, è attualmente in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli utilizzatori: basti precisare che la gamma Marix RP100 (nella foto) si rivolge alle utenze che intendono valorizzare prodotti premium con elevate performance e affidabilità garantita, mentre la nuova gamma Renova soddisfa i bisogni di mezzi che non affrontano impieghi estremamente gravosi, ma che comunque necessitano di estrema affidabilità e desiderano beneficiare del miglior rapporto qualità prezzo. La gamma Renova è proposta con i classici disegni battistrada, adatti per gli impieghi più comuni con la prevalenza di pneumatici ricostruiti a freddo, e con la carcassa shearografata, a favore di una maggiore sicurezza. www.marangoni.com
merciale in Turchia con l’ingresso di Nejat Dagdemir con il ruolo di general manager della commerciale turca, Marangoni Kaucuk Ticaret, situata a Izmir: con i suoi 400.000 pneumatici ricostruiti ogni anno da circa 80 ricostruttori, la Turchia è il sesto mercato europeo per numero di pneumatici ricostruiti in totale e il secondo, dopo la Germania, per quanto riguarda la tecnologia a freddo. Marangoni Kaucuk Ticaret detiene nel Paese un quinto del mercato, una quota interessante, ma ancora inferiore a quella degli altri Paesi europei, realizzata con le linee Ringtread e Unitread.
AttualitĂ &Prodotti
Fornitore sostenibile ustainability Supplier Award per la Regione Emea. Questo il premio assegnato da Cnh Industrial a Comer Industries nel corso del terzo Cnhi Emea Supplier Advisory Council. Il riconoscimento è stato conferito per l’attitudine al perseguimento dell’eccellenza in campo di certificazioni di qualità e ambientali, per la sostenibilità aziendale in termini di sicurezza, di tutela dell’ambiente e per la gestione delle risorse umane; in particolare è stato premiato l’impegno nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e nello sviluppo del territorio dove l’azienda opera. COMER INDUSTRIES ha registrato un calo significativo degli infortuni sul posto di lavoro, il 28% dal 2010 al 2013 con 1.500 azioni di prevenzione; l’azienda ha adottato un nuovo sistema di monitoraggio dei consumi e ideato un piano di sviluppo che prevede un risparmio energetico del 10% entro il 2017. www.comerindustries.com
NEWS
Traguardi in Germania
S
Il 200.000esimo miniescavatore prodotto da HITACHI CONSTRUCTION MACHINERY TIERRA è stato consegnato all'azienda bavarese Newo-Bau, dopo essere stato presentato nell’ambito del salone GaLaBau, dedicato alla manutenzione del verde urbano. Lo ZX65USB-5, venduto dal concessionario tedesco di Hitachi Kiesel e ordinato insieme a un altro modello identico, va ad aggiungersi alla flotta in continua espansione della società tedesca, che ora conta dieci macchine Hitachi e comprende tre ZX85US3 e cinque ZX225USLC-3. www.hcme.com
INVERNO alle porte...Cangini al tuo fianco!
Le nostre turbine da neve ti offrono
November 25-28, 2014 - Shanghai
un sistema performante dotato di: t NPUPSF B QJTUPOJ SBEJBMJ t DBNJOP DPO EFGMFUUPSJ B TFUUPSJ F QJMPUBHHJP FMFUUSJDP QFS SJTFSWBSF UVUUB MB QPUFO[B JESBVMJDB BM NPUPSF EFMMB UVSCJOB t LJU EJ BQQMJDB[JPOF QFS QBMF BSUJDPMBUF UFSOF F UFMFTDPQJDJ t LJU BMMBSHBUPSF QFS MB NBTTJNB BNQJF[[B EJ MBWPSP B UFSSB
VISIT US HALL E7 BOOTH 110
www.canginibenne.com commerciale@canginibenne.com
link diretto alla sezione manutenzione stradale
EVENTI
Grande
ERMES! UN ITALIANO HA VINTO LA FINALE DEL VOLVO CE EUROPEAN OPERATORS CLUB TENUTASI AL VOLVO OCEAN RACE VILLAGE DI ALICANTE, SPAGNA. IL CAMPIONE
HA BATTUTO I FINALISTI PROVENIENTI DA 12 PAESI DI ANTONIO FARGAS
Dall’alto, Ermes Gemo, 35 anni, nato a Battaglie Parma (PD), esulta dopo aver battuto i colleghi di tutta Europa. Sotto, la consegna della coppa per mano di Sua Altezza Reale il Principe Carlo Filippo di Svezia, ambasciatore della Volvo Ocean Race. A sinistra, la foto di gruppo dei 24 finalisti.
Attualità&Prodotti
NEWS
I L C LUB È ANCHE ONLINE Il Club Operatori Volvo CE Italia è nato con l’obiettivo di creare una comunità formata da appassionati che utilizzano o apprezzano le macchine movimento terra e le macchine stradali svedesi. Con la costituzione del Club, anche gli italiani possono ora partecipare a competizioni e prove d’abilità a livello italiano ed eventualmente europeo. Per registrarsi basta partecipare ad una competizione a calendario o registrarsi direttamente sul sito: www.volvo-cluboperatori-italia.it
i chiama Ermes Gemo, 35 anni, italiano, nato in provincia di Padova, il vincitore assoluto della finale del Volvo CE European Operators Club 2014! Grazie alla sua esperienza, all’abilità e ad una buona dose di sangue freddo, Ermes ha battuto nelle prove d’abilità cronometrate gli altri 23 finalisti provenienti da Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Svizzera e Regno Unito. Sul podio sono saliti anche il vincitore dell’anno scorso, l’austriaco Johannes Unger arrivato secondo, e il suo compatriota Konrad Herndler. I partecipanti hanno prima dimostrato le proprie abilità su un dumper articolato e una pala gommata sul campo di prova di Xixona, vicino ad Alicante, creato appositamente per l’Operators Club e per gli ospiti di Volvo CE giunti ad assistere alla partenza della Volvo Ocean Race. I finalisti si sono poi spostati al Volvo Ocean Race Village nel porto di Alicante per i testa a testa, a tempo, su un escavatore compatto Volvo ECR25D: utilizzando solo il braccio e un’applicazione speciale dell’escavatore, gli operatori hanno dovuto manovrare una piccola catena di metallo facendola scorrere lungo un piano scanalato. Ermes, il campione, lavora presso l’Impresa Edile Pelluco a Due Carrare, Padova, e utilizza regolarmente una pala gommata Volvo L70, il miniescavtore EC35C e l’escavatore EC220. RRST
S
novembre 2014 Costruzioni 19
EVENTI
Nella foto in apertura, da sinistra: Dario Roustayan, ceo di Pilosio, la ghanese Samia Yaba Nkrumah, vincitrice del Pilosio Building Peace Award 2014, Kofi Annan, ex Segretario Generale Onu e Nobel per la Pace 2001, Lapo Pistelli, viceministro agli Affari Esteri. Nella sequenza in alto alcuni momenti dell’evento, in particolare nella terza foto da sinistra Samia Yaba Nkrumah con Cameron Sinclair, direttore della Jolie-Pitt Foundation, e nella quarta il dibattito sulle donne costruttrici di pace con esponenti italiane e internazionali. Nella sequenza sotto: nelle prime due immagini i rendering della biblioteca “Nkwame Nkrumah Presidential Library”, nella terza il progetto “Shelters for Refugees” per i rifugiati siriani.
Costruttori
DI PACE
LO SVILUPPO DEL CONTINENTE AFRICANO AL CENTRO DELL’EDIZIONE 2014 DEL PILOSIO BUILDING PEACE AWARD, CON BEN 300 OSPITI DA 20 PAESI. SUL PALCO LA PREMIATA SAMIA NKRUMAH E KOFI ANNAN DI DANIELA STASI
20 Costruzioni novembre 2014
PROGETTI CONCRETI ormai una tradizione. Di quelle che nascono e in poco tempo si irrobustiscono fino a diventare appuntamenti attesi. A settembre, nella maestosa Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, a Venezia, si è svolta la quarta edizione del Pilosio Building Peace Award, il premio ideato e organizzato da Pilosio, che quest’anno ha coinvolto 300 ospiti da oltre 20 Paesi. Tema cardine dell’evento, lo sviluppo sociale ed economico dell’Africa, con l’intervento di Kofi Annan, ex Segretario Generale Onu e Nobel per la Pace 2001. “Si tratta di un’iniziativa che si pone come una sintesi fra un evento dai contenuti socio-culturali di alto profilo e un irrinunciabile momento di networking fra i top manager del mondo delle costruzioni e dell’oil&gas”, ha spiegato il ceo di Pilosio e presidente del Pilosio Building Peace Award, Dario Roustayan. A ritirare il premio “peace builder 2014”, Samia Yaba Nkrumah, figlia del fondatore del Ghana libero e democratico, Kwame Nkrumah: candidata alle prossime elezioni presidenziali, ha ricevuto il premio per il suo progetto della biblioteca nazionale “Nkwame Nkrumah Presidential Library” in collaborazione con l’architetto Mario Cucinella, simbolo del suo impegno nel promuovere sviluppo attraverso la cultura; la struttura, che avrà una superficie di 4.600 mq su sei livelli, è pensata come una grande piazza del sapere e sorgerà ad Akosombo, presso il lago Volta. RRST
È
L’evento si è arricchito di numerosi interventi, tutti inerenti la costruzione della pace in senso allargato. Il giornalista Alessio Vinci ha condotto la platea verso temi quali la diplomazia internazionale, lo scenario sociale e politico a livello globale e le prospettive di sviluppo del continente africano: ha partecipato anche il viceministro agli Affari Esteri, Lapo Pistelli, e si è dato vita al dibattito sulle “donne costruttrici di pace”, con interventi dell’attivista pakistana Khalida Brohi, la presidente di Save the Children International Carolyn Miles, la regista e scrittrice iraniana Siba Shakib, il premio Nobel per la Pace del 1976 Betty Williams, la presidente di Poste Italiane Luisa Todini e la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Durante l’evento è stato inoltre presentato il progetto “Shelters for Refugees”, promosso dalla neonata organizzazione no profit della Pilosio, “Pilosio Building Peace”, in collaborazione con la fondazione di Angelina Jolie e Brad Pitt (Jolie-Pitt Foundation). L’obiettivo è quello di creare strutture sicure, funzionali e confortevoli nei campi profughi siriani, al fine di facilitare l’inserimento della formazione scolastica in aree come Giordania, Libano, Turchia, Iraq e la stessa Siria. Dal punto di vista tecnico, per il progetto sono stati uniti elementi naturali come la sabbia e la terra a strutture provvisionali come i ponteggi, la cui produzione è il core business della Pilosio. Per il montaggio delle strutture è fondamentale il contributo dei rifugiati, donne comprese, facendo in modo che si sentano partecipi del proprio futuro. L’installazione di queste strutture è molto semplice, veloce e intuitiva.
novembre 2014 Costruzioni 21
FORMAZIONE
Sicurezza
A TU PER TU
A LATO DELLO STABILIMENTO GENIE DI UMBERTIDE (PG) NASCE UN CENTRO DI FORMAZIONE DEDICATO AI SOLLEVATORI TELESCOPICI.
AULE DA 6-8 PERSONE PER UN PERCORSO PRECISO E ATTENTO ALLE CAPACITÀ DEI SINGOLI DI ANTONIO FARGAS
22 Costruzioni novembre 2014
Attualità&Prodotti
NEWS
al primo dicembre 2014, Terex Aerial Work Platforms terrà corsi dedicati a operatori di sollevatori telescopici fissi e girevoli in ottemperanza alla vigente normativa. È stato appena inaugurato un centro di formazione, in prossimità della storica fabbrica di Umbertide (PG) che oggi dà luce ai sollevatori telescopici GTH a marchio Genie. La nuova struttura si sviluppa su oltre 600 m2 destinati alla formazione teorico-pratica e da aule multimediali per la sessione teorica. Le aule sono state pensate per accogliere solo 6-8 studenti in modo da garantire un percorso personale ed approfondito. Nell’area esterna gli studenti seguiranno un percorso studiato per riprodurre reali condizioni di lavoro ed avranno a disposizione sia sollevatori telescopici fissi sia girevoli GTH Genie e dei principali costruttori. RRST
D
ATTESTATO FINALE A seguito del superamento dell’esame teorico e pratico, al termine del corso sarà rilasciato agli studenti un attestato di abilitazione ai sensi di legge e, su richiesta, il tesserino di “Operatore qualificato AISEM” (Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento, Elevazione e Movimentazione), garanzia di formazione svolta secondo quanto stabilito dalla normativa vigente. Per informazioni dettagliate scrivete a: rossana.longino@terex.com
L’IMPRONTA DI M INELLI “La sicurezza degli operatori è la nostra maggiore preoccupazione” spiega Luca Minelli, manager assistenza tecnica per i GTH in Terex AWP EMEAR (Europa, Medio Oriente, Africa & Russia) e principale promotore del nuovo programma di formazione. “Molti incidenti accadono quando gli operatori non sono adeguatamente formati sui macchinari che sono chiamati ad utilizzare o quando trascurano importanti precauzioni come la valutazione dei rischi in cantiere. Forti della nostra esperienza quasi trentennale di costruttori e di un team di istruttori altamente qualificati, i corsi impartiti nel nostro nuovo centro di formazione forniscono competenze teoriche e pratiche di alto profilo, per offrire alle aziende interessate un investimento in sicurezza senza compromessi.”
novembre 2014 Costruzioni 23
STRATEGIE 24 Costruzioni novembre 2014
Attualità&Prodotti
Avanti
NEWS
TUTTA YANMAR CE EUROPE SVELA UNA NUOVA DIRETTRICE DI SVILUPPO PRODUTTIVO E COMMERCIALE. PRIMO PASSO, LA NUOVA SEDE OPERATIVA DI REIMS, COMPLEMENTARE ALLO STABILIMENTO DI SAINT DIZIER DI MATTHIEU COLOMBO
iamo stati a Reims, nella regione francese della Champagne-Ardenne, per assistere all’inaugurazione della nuova sede Yanmar Construction Equipment Europe che ospiterà la direzione commerciale dell’azienda. A presentarci la nuova struttura a Reims-Bezannes e la futura filosofia di sviluppo del Gruppo in Europa è stato Jean-Marc Reynaud, presidente di Yanmar CE Europe e vice presidente di Yanmar Construction Equipment Corporate con sede in Giappone a Fukuoka. Dal punto di vista della produzione delle macchine, nulla cambia. O meglio, la volontà di produrre macchine in Europa, e in particolare nello stabilimento francese di Saint Dizier, ora interamente di proprietà Yanmar, resta ferma. Anzi, nell’ultimo anno l’azienda ha investito sia in risorse umane (oltre 40 nuovi dipendenti) sia per ottimizzare i flussi di lavorazione con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva e rispondere alla prossima ripresa del mercato. Resta assolutamente nelle corde del costruttore lo sviluppo di macchine progettate e prodotte in Europa come il nuovo SV26. RRST
S
STRATEGIE Jean-Marc Reynaud presidente di Yanmar CE Europe vice presidente di Yanmar CE Corporate
NUOVA SEDE L’ingresso del nuovo quartier generale della direzione commerciale Yanmar CE Europe a Reims-Bezannes.
c
Yanmar ha sviluppato il primo motore diesel compatto al mondo nel 1933. In quegli anni il fondatore Magokichi Yamaoka dichiarava già “economizzare carburante contribuisce a preservare il genere umano”. Attualmente l’azienda conta 16.000 dipendenti nel mondo e nel 2013 ha fatturato 6,5 miliardi di euro (1.000 dipendenti e 550 milioni di mondo Construction). Oltre che nello storico stabilimento giapponese di Fukuoka, le macchine construction sono sviluppate e costruite in Francia a Saint Dizier che dal 2010 è totalmente Yanmar (termine della joint venture con Ammann). Oggi Yanmar vede nell’Europa una grande prospettiva: nel solo 2014 un terzo delle macchine in gamma è stato rinnovato e la gamma di accessori è stata ampliata. Per lo sviluppo commerciale in Europa, abbiamo pianificato di investire 25 milioni di euro in 3 anni. Gli standard di efficienza e qualità delle nostre macchine sono elevati e la rete di vendita europea conta 157 concessionari, ma il marchio deve essere più conosciuto. La nostra quota di mercato media in Europa nel 2013 è stata dell’8% e puntiamo a raggiungere e superare il 15% in pochi anni. Vi anticipo che puntiamo anche ad allargare la gamma di macchine offerte con prodotti complementare ai mini e midiescavatori. Aspettatevi delle sorprese per il Intermat!
c
26 Costruzioni novembre 2014
Attualità&Prodotti
NEWS
Dopo 25 anni è ancora in crescita Le origini stabilimento di Saint Dizier datano 1989, quando fu creata la joint venture tra il distributore svizzero Ammann e il costruttore giapponese Yanmar. Da un sito di allestimento macchine da 1.500 m2 si è passati nel 2001 ad uno stabilimento di assemblaggio e verniciatura da 25.000 m2 (16 milioni di euro d’investimento) e nel 2007 la superficie è stata più che raddoppiata fino a 54.000 m2 (25 milioni di euro). Nel 2010 è terminata la joint venture con Ammann, ma la collaborazione continua su alcuni mercati, e Yanmar è diventata proprietaria dello stabilimento al 100%. Dal 2012, con l’arrivo dell’attuale presidente Raynaud, lo stabilimento è stato riorganizzato per aumentare il potenziale produttivo, intensificare i controlli di qualità e ottimizzare la gestione logistica di componenti e ricambi.
CERIMONIA DEL SAKE La direzione commerciale di Yanmar CE Europe ha aperto una sede dedicata a Reims-Bezanne, vicino alla stazione del treno ad alta velocità TGV (30 min per Parigi). L’inaugurazione è avvenuta con la cerimonia del Sake: apertura a martellate di una botte di Sake. Nella sequenza sotto (da sinistra), Jean-Pierre Belfie, sindaco di Bezannes, Jean-Marc Reynaud, presidente Yanmar CE Europe e vicepresidente Yanmar CE Co, Catherine Vautrin, présidente di Reims Métropole e Tomoyuki Seto, President de Yanmar CE Co. Qui sotto, il presidente Seto dona a Reynaud una geisha in ceramica di buon augurio.
novembre 2014 Costruzioni 27
STRATEGIE A Saint Dizier sono prodotte macchine sviluppate apositamente per il mercato europeo, come ad esempio i nuovi modelli (in foto) SV16, SV18, SV22 e SV26.
RICERCA E SVILUPPO ANCHE IN ITALIA
Arnaud Berthier direttore service Europa
c
La qualità dei nostri prodotti è un ottimo biglietto da visita ma non basta. Abbiamo perfezionato nuove formule di finanziamento in collaborazione con BNP Paribas, anche per il mercato italiano, e offriamo anche una formula di noleggo a lungo termine. Stiamo lavorando da anni per garantire un servizio di assistenza e fornitura ricambi sempre migliore. Ora siamo in grado di offrire diversi contratti d’assistenza per rispondere alle esigenze dei singoli clienti. Il magazzino componenti e ricambi originali è stato ampliato e recentemente riorganizzato. Presto i concessionari potranno eseguire ordini direttamente via web.
c
28 Costruzioni novembre 2014
Nel 2011 il Gruppo Yanmar ha inaugurato a Firenze un centro di ricerca e sviluppo. Questa realtà è stata costituita grazie alla Regione Toscana in collaborazione con l’ICE ed Invitalia (Agenzia del governo per l’attrazione degli investimenti). Il centro è nato con l’obiettivo di dedicarsi, tra l’altro, alla ricerca sulle energie rinnovabili e sulle reti intelligenti per la distribuzione di energia. Yanmar R&D Europe sta lavorando allo sviluppo e collaudo di nuove macchine elettriche e ibride, oltre allo studio di un nuovo design più innovativo per i macchinari utilizzati nel settore dell’agricoltura e delle costruzioni.
ARRIVERÀ ANCHE MOBILE Si chiama Yanmar Mobile Solutions ed è la versione dell’extranet Yanmar per dispositivi mobili. Permette di consultare e presentare ai clienti il catalogo prodotti con configuratore, l’offerta dei pacchetti d’assistenza, degli accessori e, a partire dal 2015, calcolare la rata del futuro noleggio a lungo termine FullY. Dopo avere configurato una macchina assieme al cliente, il concessionario può inviare l’offerta personalizzata per e-mail.
Divisioni POWER TRANSMISSION FLUID POWER
VISITATECI AL BAUMA CHINA SHANGHAI, CINA, 25-28.11 HALL N5, STAND 400
UN UNICO FORNITORE PER SOLUZIONI COMPLETE
PMTE Riduttori per Rotazione Torretta
PMCI
PMH MK
PMH P/M
Motoriduttori per Traslazione
Motori Indraulici a Cartuccia
Pompe e Motori Idraulici
PMP Industries S.p.A. via dell’Industria, 2 | Coseano (UD), Italia | T+39 0432 863 611 sales@pmp-industries.com I www.pmp-industries.com Immagini applicazioni a puro scopo esemplificativo. Alcune immagine usate su licenza Shutterstock.com
Peso operativo (mono) 24,7 (22,8) ton Motore Isuzu AM4HK1X Potenza netta 119,3 kW
DI
MATTHIEU COLOMBO
CX230C
© Costruzioni
WALKAROUND
CASE CX230C NHD
L’escavatore CX230C NHD si distingue per il rapporto tra peso operativo, prestazioni, trasportabilità su strada ed efficienza. Ha un cuore 4 cilindri e 5 sistemi a controllo elettronico per contenere i consumi
L’EVOLUZIONE È ELETTRONICA
© Costruzioni
I PLUS
di
Il CX230C NHD è stato sviluppato sulle ottime basi dell’affidabile serie B. Salgono le prestazioni, calano i consumi.
1
Con il braccio triplice, è il cingolato in sagoma con il peso operativo più elevato (24,7 t) ma ha una pressione al suolo di soli 0,59 kgf/cm2.
2
Gestione elettronica avanzata della macchina che sincronizza l’operato di motore e idraulica. 5 funzioni elettroniche per consumare fino al 10% meno.
3
Motore 4 cilindri compatto e di cilindrata contenuta. Vanta la velocità lineare del pistone più bassa della categoria: 7,5 m/s.
4
C’è il Dpf ma non si vede (cofano motore basso). Il sistema effettua rigenerazioni automatiche senza post iniezioni e raramente richiede quella attiva.
5
Bracci con le stesse geometrie ma più resistenti e leggeri. La forza di sollevamento cresce del 10%.
6
Grande monitor lcd in cabina, funzioni diagnostiche e doppia telecamera di serie.
7
Carro stretto ma heavy duty garantisce stabilità e prestazioni con costi di trasporto su strada contenuti.
8
La cabina si distingue per grande abitabilità, qualità e comfort. È certificata ROPS e la griglia FOPS livello II è di serie.
9
Qualità percepita elevata e attenzione per 10 i dettagli, in particolare se utili alla sicurezza.
2.540 mm
2.540 mm
© Costruzioni
CASE CX230C NHD
TRIPLICE O MONOBLOCCO Apprezzato soprattutto con il versatile braccio posizionatore, il CX230B NHD è disponibile anche in versione monoblocco.
34 Costruzioni novembre 2014
by
WALKAROUND
Dedicato all’Italia Il CX230C NHD con braccio triplice ha un peso operativo di 24,7 t e una larghezza massima di 2.540 mm. È un modello che si inserisce tra l’apprezzato CX210C e il CX250C che ha il carro da 2.990 mm. Il 230 è stato progettato per il nostro mercato
TRASPORTO IN SAGOMA La versione NHD è caratterizzata dal carro stretto rinforzato heavy duty con larghezza massima di 2.540 mm. Rispetto alla macchina di pari peso ma con carro da 2.990 mm i costi di trasporto in Italia sono nettamente inferiori. Si risparmiano circa 140 euro/ora di trasporto e, se su autostrada, altri 100 euro/ora di scorta obbligatoria.
© Costruzioni
BRACCIO PIÙ ROBUSTO E LEGGERO PER UN’ALTA STABILITÀ ANCHE AL MASSIMO SBRACCIO
Solleva 2,07 t al massimo sbraccio 9.420 mm
1
VARIAZIONE CONTINUA Le modalità di lavoro intervengono su settaggi dell’idraulica e limitano il regime motore massimo, ma la curva di potenza varia sempre in base al carico richiesto.
2
AFFIDABILE Velocità lineare del pistone
3
EFFICIENTE Sfrutta ogni goccia di carburante: iniezione common rail, 4 valvole per cilindro azionate da camme in testa e turbina a geometria variabile. Rispetto al CX230B i consumi calano del 10%.
© Costruzioni
L’Isuzu AM-4HK1X è uno dei pochi 4 cilindri della categoria. 5,19 l di cilindrata, turbo a geometria variabile per ottimizzare la combustione, iniezione common rail fino a 180 MPa, per 119,3 kW a soli 1.800 giri/min
Valvola Egr controllata elettronicamente: ricircola i gas solo se necessario Egr esterno raffreddato
Vapori olio filtrati e reinmmessi
Protezione girante calda turbo Aria compressa verso intercooler
© Costruzioni
Nuovo Variable Geometry Turbo
© Costruzioni
più bassa della categoria: 7,5 m/s. Motore “quadro” (alesaggio 115 e corsa 125): basse inerzie e vibrazioni.
© Costruzioni
CASE CX230C NHD
Potenza ragionata
EGR CON DOPPIO SCAMBIATORE L’Egr a controllo elettronico, ricircola i gas di scarico (raffreddandoli con 2 moduli, foto sopra) solo quando necessario per ottimizzare l’efficienza.
Sensore temperatura
Parte Doc
Parte Dpf
Sensore pressione post-trattamento
© Costruzioni
Sensore pressione pre-trattamento
SPEGNIMENTO AUTOMATICO REGOLABILE
Doc
Dpf
Il Case CX230C NHD ha il sistema Idle Shut Down per lo spegnimento automatico del motore dopo 5 minuti al regime minimo (regolabile fino a 10 min). Questo fa risparmiare carburante e costi di manutenzione (le ore operative registrate dal contaore sono solo di lavoro reale). In caso d’inattività dei manipolatori per 5 secondi l’Auto Idle riporta il regime a 1.200 giri/min. DOPPIO FILTRO GASOLIO Il circuito del gasolio è caratterizzato da due filtri con vasca trasparente e galleggiante per segnalare la presenza di acqua. Il secondo ha il rubinetto di spurgo. La pompa di reinnesco è elettrica.
© Costruzioni
Antiparticolato senza pensieri Lo Stage IIIB è ottenuto con un filtro Dpf. La rigenerazione è totalmente automatica. Di rado il sistema richiede quella attiva, (no post iniezioni) che può essere interrotta
TUTTO PREDISPOSTO Molti escavatori Stage IIIB hanno cofani motore alti per contenere radiatori maggiorati. Non è il caso del CX230C che ha le stesse forme del “B”. Grazie al compatto ed efficiente 4 cilindri ed alla lungimiranza dei progettisti, lo spazio per il Dpf non manca. L’unico accorgimento, per contrastare l’elevata temperatura nel vano motore, è il raddoppio dello scambiatore Egr. Il modulo Doc/Dpf va sostituito a circa 5.000 ore operative.
Filtro olio motore remoto
Valvola Egr
CASE CX230C NHD
Vgt
© Costruzioni
Intercooler aria-aria
Verticali e in serie
Intercooler aria-aria
PROTEZIONI REMOVIBILI Oltre alla micro grigliatura della cofanatura sinistra, i radiatori di refrigerante motore e olio idraulico sono protetti da griglie removibili. Una volta alzato il cofano motore ad apertura assistita è sufficiente agire su 4 sganci rapidi (foto).
© Costruzioni
Radi atore gaso lio
© Costruzioni
La disposizione verticale dei radiatori di superficie maggiore (refrigerante motore e olio idraulico) asseconda la circolazione naturale dei fluidi nei radiatori dovuta alla differenza di temperatura e densità. In sostanza, viene sfruttata la proprietà del liquido caldo in quanto più leggero rispetto a quello freddo. I moduli verticali sono tra loro separati e fissati su un telaio di base con supporti elastici, quindi non costretti durante le dilatazioni termiche e non soggetti a cricche. In parallelo sono montati su supporti dedicati lo scambiatore del gasolio, l’intercooler e il condensatore del clima.
© Costruzioni
LA SUPERFICE RADIANTE CRESCE DEL 15%
Radiatore antigelo ulico olio idra e r to ia d Ra olio re gas o t a i d Ra
Condensatore del climatizzatore
by
WALKAROUND
Il valore aggiunto © Costruzioni
Elettronica protetta in vano chiuso, in cabina, alle spalle dell’operatore
Centralina Ecu remota
INTELLETTO SINCRONIZZATO I bassi consumi di carburante del CX230C sono conseguenza di un motore 4 cilindri da 5,19 litri di cilindrata con gestione elettronica, della funzione di lavoro Auto che seleziona la giusta curva di potenza in tempo reale e del controllo elettronico delle singole funzioni idrauliche. La gestione sincronizzata di queste informazioni è efficienza.
TUTTO BEN PROTETTO Il CX230C NHD ha una chiave unificata. Le centraline elettroniche e i fusibili sono tutti al sicuro in vani protetti all’interno della cabina. Non possono essere oggetto di vandalismi.
2 x 92 Ah
L’EMERGENZA NON È MAI UN PROBLEMA La coppia di batterie da 92 Ah è accessibile da terra, in vano accessibile e chiuso a chiave. Sempre sotto chiave, lo stacca batterie tradizionale.
© Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
Stacca batterie
© Costruzioni
Gli escavatori Case Serie C migliorano la loro efficienza grazie alla nuova elettronica studiata per contenere i consumi senza compromessi prestazionali
ACCESSIBILITÀ DI BASE Per accedere ai fusibili e alla presa diagnostica non sono necessari attrezzi. Lo schema dei fusibili principali ha indicazioni alfanumeriche.
novembre 2014 Costruzioni 39
© Costruzioni © Costruzioni
Potenza quando serve L’impianto ha un distributore a centro aperto e il controllo delle pompe è elettro-idraulico “negativo” indipendente. Ben 5 le funzioni elettroniche per ridurre i consumi Elettrovalvole di controllo delle pompe Kawasaki montate in parallelo
IDRAULICA PROATTIVA I Case Serie C
ta Flusso d’olio che rta o tornerebbe ap ell d al serbatoio o gli i ta d ea Lin
© Costruzioni
SWING RELIEF CONTROL
© Costruzioni
riprendono le collaudate componenti idrauliche dei Serie B, ma a fare la differenza, ottimizzando portate e pressioni nelle diverse fasi operative, è soprattutto l’ottimizzata gestione elettronica. Il sistema SSC, ad esempio, gestisce la corsa delle spole del distributore per limitare i picchi di pressione quindi i consumi.
Portata olio
CASE CX230C NHD
Taglia l’eccesso di portata in rotazione
Flusso d’olio al motore di rotazione
Tempo
40 Costruzioni novembre 2014
CONTROLLO PORTATA IN ROTAZIONE La portata di olio per la rotazione torretta è controllata elettronicamente. La pompa ha una portata proporzionale alla velocità di rotazione richiesta ed evita trafilamenti in fase d’avvio. Non si spreca mai energia.
Elettrovalvole solenoidi proporzionali
5 MODI DI RISPARMIARE 1 - Boom Economy Control Calo regime motore di 100 giri/min durante l’abbassamento del braccio. Non in funzione SP 2 - Spool Stroke Control Regolazione automatica delle spole in operazioni di scavo e livellamento. Più controllo e meno consumi 3 - Swing Relief Control Controllo del flusso idraulico per la rotazione (grafico) 4 - Automatic Economy Control A manipolatori fermi da 5 secondi il flusso idraulico diminuisce e il regime cala di 50 giri/min senza calo di prestazioni. Non in funzione SP 5 - Idle Shut Down Spegnimento automatico del motore dopo alcuni minuti al minimo (tempo regolabile da monitor).
by
© Costruzioni
WALKAROUND Sopra la schermata generica con al centro il livello carburante e ai lati la temperatura di motore e olio idraulico. In verde l’indicatore del preriscaldamento automatico attivo.
Terminato il preriscaldamento, la grafica risulta ben leggibile. In alto a sinistra la modalità operativa inserita (H). In alto a destra il consumo istantaneo.
Al centro del monitor la chiara segnalazione pop-up per l’Auto Idle e l’Idle Shut Down inseriti. Nella parte alta l’indicatore DPD d’intasamento del filtro Dpf.
Le indicazioni che agevolano la manutenzione occupano ben tre pagine del sistema. Sono segnalati il limite per la sostituzione e le ore mancanti per ogni intervento.
Il sistema permette di memorizzare fino a dieci attrezzature idrauliche con relativa portata e pressione. Sopra la schermata riassuntiva di una singola attrezzatura.
La macchina distingue tra 10 accessori memorizzati, ma anche tra le tipologie. È così possibile numerare le attrezzature della stessa tipologia.
Funzionale Il monitor lcd ha dimensioni superiori alla media. Il software di gestione è intuitivo. Molti i dati diagnostici utili a monitorare l’uso della macchina. 10 attrezzature idrauliche memorizzabili
1
AUTO MODE Il regime varia da 1.000
2
HEAVY Regime a 1.700 giri/min per
3
SUPER POWER Per applicazioni gravose. Regime a 1.800 giri/min e massima potenza.
a 1.600 giri/min e l’elettronica sceglie la mappatura in base all’impiego. Il power boost è sempre attivo. È possibile avere la massima pressione idraulica ad un regime contenuto (precisione operativa).
©
i on uzi str Co
© Costruzioni
l’ottimale equilibrio tra prestazioni e consumi in applicazioni normali. Il Powerboost automatico dura 8”.
2 TELECAMERE Oltre alla retrocamera, è di serie anche quella laterale (a sinistra). Il monitor permette di visualizzare la doppia inquadratura.
novembre 2014 Costruzioni 41
Profondità cabina 1.700 mm
L’ambiente di lavoro è ampio, identico a quello del CX800. Il livello acustico basso e l’ergonomia ben studiata. La griglia FOPS II è di serie
Altezza interna 1.590 mm
SOLO
69 dB(A) IN CABINA
1.000 mm Regolazione lombare
Massima visibilità
Sospensione elettro pneumatica
Sedile regolabile su doppie slitte e consolle a regolazione indipendente
Climatizzatore con 11 bocchette
© Costruzioni
CASE CX230C NHD
Spazio al comfort
42 Costruzioni novembre 2014
WALKAROUND
© Costruzioni
FOPS level II di serie
© Costruzioni
Esclusiva protezione antipolvere
Cielo a scomparsa e parasole regolabie
© Costruzioni
Presa 12V vicino a porta oggetti e vano borsa frigo © Costruzioni
QUALITÀ COSTRUTTIVA Il Case CX230C NHD è prodotto in Giappone da Sumitomo su specifiche CNH. La qualità globale è elevata, come si nota da dettagli come la porta stampata (allineamento nel tempo) e i cristalli incollati con tecnica automotive. Verniciatura esemplare, anche delle parti non visibili dall’esteno. Premesse di longevità.
© Costruzioni
RADIO CON USB&SD L’allestimento di serie include l’impianto audio compatibile mp3. È possibile inserie SD card e i lettori esterni si possono collegare via Usb.
© Costruzioni
SICURA A DOVERE La cabina del CX230C è ovviamente certificata ROPS. La superficie vetrata è importante per garantire la massima visibilità all’operatore (uscita di sicurezza dal lunotto posteriore). La Griglia superiore FOPS II è di serie. A richiesta la protezione anteriore OPG II e la griglia anteriore OPG I. La struttura è sospesa su 4 supporti viscoelastici.
Aerazione con doppio filtro
© Costruzioni
Climatizzatore automatico con 11 bocchette
Spazio borsa frigo
© Costruzioni
Vano refrigerato
© Costruzioni
VERO CLIMATIZZATORE Non si tratta di un impianto di aria condizionata ma di un sistema che mantiene la temperatura impostata in automatico. I comandi sono antipolvere e si puliscono con un colpo di spugna. Pratico.
novembre 2014 Costruzioni 43
F
© Costruzioni
F F
F
Allestimento sollevamento di serie: anello e valvole anticaduta
F
Parti in fusione
F
TRACCIABILITÀ FA RIMA CON QUALITÀ Sopra, la numerazione assegnata ad ogni elemento braccio prodotto in Giappone. Questo codice permette di risalire a data di produzione, tecnologie e materiali adottati.
Più robusto e leggero
O-ring antipolvere
F
© Costruzioni
PARTI IN FUSIONE
F
© Costruzioni
F
INGRASSAGGIO A 1.000 ORE grazie a boccole con lubrificante solido al molibdeno. Molto pratici i punti d’ingrassaggio remoti.
© Costruzioni
Rispetto al CX230B i bracci mono e triplice hanno le stesse geometrie, ma evolvono i materiali e le tecniche costruttive come le saldatura ondulata per fusione. Le estremità di ogni elemento sono in robusta fusione (loghi ()F sulle foto). I bracci sono più resistenti e più leggeri. In configurazione triplice la forza di sollevamento è cresciuta fino a 10%.
SALDATI PER FRIZIONE L’unione tra asta dei cilindri e boccole è ottenuto con saldatura per frizione. L’allineamento è perfetto e l’affidabilità idraulica massima.
© Costruzioni
FORZA DI SOLLEVAMENTO +9%
© Costruzioni
© Costruzioni
CASE CX230C NHD
Flange allungate per distribuire le sollecitazioni
F
by
© Costruzioni
WALKAROUND Diametro esterno ralla 1.380 mm
550 mm
Guida cingolo integrale di serie
Stretto heavy duty © Costruzioni
SUOLE DA 550 MM Rispetto al CX210C, il carro NHD del CX230C è più largo di 50 mm (arriva a 2.540 mm), ha una luce a terra superiore di 20 mm (450 mm), una struttura ad H rinforzata e una ralla da ben 1.380 mm. La pressione al suolo è di 0,59 kgf/cm2. La forza di trazione alla barra è di 188 kN. Passo maglia 190 mm
© Costruzioni
© Costruzioni
Motori Kayaba
PINZA/MARTELLO DI SERIE
Ganci a norma ISO 15818
Bulloni protetti
© Costruzioni
Luce a terra 450 mm
© Costruzioni
Il CX230C ha una linea idraulica ausiliaria in andata e ritorno di serie. È inoltre disponibile una linea a bassa pressione per comandare la rotazione di accessori idraulici come cesoie e frantumatori. Le attrezzature memorizzabili sono 10.
novembre 2014 Costruzioni 45
Versione NHD Peso operativo (mono) 24,7 (22,8) ton Capacità sollevamento 360°, 0h 6,51 ton Variazioni-dist. sollevamento no benna/4,5 m Potenza netta 119,3 kW Motore (Isuzu) AM4HK1X Cilindrata 5,19 l Cilindri 4 Alesaggio x corsa 115 x 125 mm Regime di taratura 1.800 rpm Velocità del pistone 7,50 m/s Valvole per cilindro 4 Distribuzione camme in testa Iniezione common rail Fasi d'iniezione multiple EGR electr ext Trattamento gas di scarico Doc + Dpf Alimentazione turbo VGT Pompe var Portata 2 x 211 l/min Regolazione pompa LS neg Distributore a cassetti centro aperto Pressione (max) 34,3 - 36,8 Mpa Velocità traslazione 3,2 - 5 km/h Velocità rotazione torretta 11,5 rpm Passo 3.460 mm Carreggiata 1.990 mm Braccio triplice (mono) 5.670 (5.700) mm Penetratore di riferimento 2.400 mm Profondità di scavo 5.770 mm Profondità scavo al plinto n.d. mm Distanza scavo a terra 9.220 mm Altezza di carico 7.710 mm Forza strappo alla benna 15.200 daN Forza penetrazione 13.200 daN Sbalzo posteriore torretta 2.820 mm Larghezza torretta 2.540 mm Larghezza cingoli 2.540 mm Suole 550 mm Lunghezza trasporto 9.540 mm Altezza braccio/cab 3.130/3.130 mm Batteria 2 x 92 Ah Alternatore 50 A Serbatoio gasolio 320 l Serbatoio idraulico (sistema) 220 l
www.casece.com
© Costruzioni
CASE CX230C NHD
Case CX230C NHD triplce
CASE PROCARE Case offre il pacchetto ProCare ai propri clienti. Il programma include per 3 anni o 4.000 ore operative, il servizio telematico SiteWatch avanzato, la manutenzione programmata e la garanzia estesa Protection Plan Premier. Il sistema di trasmissione dati SiteWatch permette di monitorare a distanza la macchina (tramite Pc o tablet) fornendo informazioni su prestazioni, consumo carburante, diagnostica/manutenzione e costi operativi.
ATTENTO AI COSTI DI MANUTENZIONE Rispetto al modello Serie B, la novità in termini di manutenzione è data dalla pulizia del filtro antiparticolato da eseguire a circa 5.000 ore. La macchina si distingue dai concorrenti per i soli 220 litri di olio necessario per il sistema idraulico (cambio meno oneroso) e per l’ingrassaggio boccole richiesto ogni 1.000 ore.
• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • FILTRO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 5.000 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO REFRIGERANTE 5.000 ore • INGRASSAGGIO BRACCIO 1.000 ore LINK DIRETTO AL CANALE YOUTUBE DI CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT
Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità Paolo Entrade della concessionaria Case Construction Equipment CMO Maren con sede a Treviolo (BG).
&
Macchine Componenti trasmissioni
aste
Movimento terra pneumatici
idraulica
Rops Fops
Perforazione
Consolidamento
assali
motori attrezzature CFA
Ricambi
rulli compattatori Sicurezza micropali
M M
48 56 62
M
64
M
68
Tunnelling Visita ai cantieri della linea ferroviaria DB che collegherĂ Ulm a Stoccarda
Escavatori cingolati Direttamente dal Giappone, il nuovo ZX210-5 Hybrid, ma soltanto in versione LC
M
Midiescavatori Cat dice la sua nell’affollato segmento degli 8,5 t. Motore Stage IIIB da 48,5 kW
Oleodinamica Manipolatori Hydreco. Tecnologia italiana per macchine movimento terra e da sollevamento
Sollevatori telescopici In anteprima, le nuove generazioni di sollevatori e pale Kramer
TUNNELLING Uno dei 4 Liebherr R 944 C Tunnel utilizzati per lo scavo tradizionale delle gallerie sotterranee a Stoccarda. Abbiamo seguito al lavoro questo esemplare nel Tunnel Bad Cannstatt.
48 Costruzioni novembre 2014
&Componenti
Macchine
Stoccarda Ulm
ABBIAMO VISITATO I CANTIERI DELLA NUOVA LINEA FERROVIARIA DB CHE COLLEGHERÀ LE DUE CITTÀ TEDESCHE. DISLIVELLI IMPORTANTI E TESSUTO URBANO HANNO IMPOSTO LA REALIZZAZIONE DI TUNNEL CON TBM E METODO TRADIZIONALE DI MATTHIEU COLOMBO
DA ULM
a Stoccarda novembre 2014 Costruzioni 49
TUNNELLING nche in Germania può passare del tempo tra la progettazione e la realizzazione di una grande opera. È il caso del nuovo tracciato ferroviario S21 ideato a metà degli anni Ottanta, ma la cui realizzazione è incominciata nel 2013, causa burocrazia e politica, e terminerà nel 2021. Il tracciato si sviluppa per gran parte a lato della autobahn A8, che è tra l’altro la Strada europea E52, ed è caratterizzato da tratti in galleria sia funzionali al superamento di dislivelli importanti nella parte centrale sia a favorire il raggiungimento dei centri città di Ulm e Stoccarda. Noi di COSTRUZIONI abbiamo fatto un sopralluogo nei sotterranei di
A
Legenda Tracciato a cielo aperto Tracciato in galleria
50 Costruzioni novembre 2014
Stoccarda, nel Tunnel Bad Cannstatt per seguire al lavoro macchine speciali Liebherr concepite per lavorare in galleria: tre escavatori R 944 C Tunnel, un R 924 Compact Tunnel e tre pale gommate L566 Tunnel. A pochi chilometri di distanza, sono poi operative quattro L580 Tunnel e un quarto R 944 C Tunnel. I lavori sono affidati all’Ati ARGE che unisce le competenze e le forze della Porr Deutschland Infrastruktur Tunnelbau, della G. Hinteregger & Söhne Baugesellschaft, della ÖstuStettin Hoch-und Tiefbau e della Swietelsky Baugesellschaft. Maggiori informazioni su www.bahnprojekt-stuttgart-ulm.de ST
&Componenti
Macchine
c
Di tutta la linea S21, i tratti di più difficile realizzazione sono senza dubbio quelli prossimi ai tessuti urbani. In particolare, per la linea sotterranea di Stoccarda abbiamo risconWolfgang trato l’impossibilità tecnica di utilizzare una Tbm come Dietrich nei tratti montuosi. L’avanzamento tradizionale era responsabile l’unica soluzione. La scelta di macchine dedicate e di comunicazione elevate prestazioni come quelle consigliate da Liedi Bahnprojekt bherr ci sta permettendo di rispettare le tempistiche di Stuttgart–Ulm lavorazione pianificate. Dei 64 chilometri di tunnel realizzati con metodi tradizionali circa 2/3 saranno scavati con macchine Liebherr. Il costo totale dell’opera sarà di 9,5 miliardi di euro e la messa in funzione avverrà entro il 2021.
Stoccarda Ulm
c
A sinistra, le canne d’accesso del Filderportal tunnel che sarà lungo 9,5 chilometri e permetterà ai treni di raggiungere la stazione centrale di Stoccarda. Il diametro interno del tunnel sarà di 4,05 m e la linea ferroviaria avrà il tracciato inclinato per consentire alte velocità mantenendo elevato il comfort dei passeggeri.
Il tracciato della nuova linea Ulm - Stoccarda La nuova linea ferroviaria Deutsche Bahn S21 che collegherà Ulm a Stoccarda (vedi tracciato in rosso sulle due pagine) si andrà a integrare anche con la nuova linea che unirà Wendlingen a Ulm. Sommando le due linee ad alta velocità (fino a 250 km/h) si arrivano a contare circa 120 nuovi chilometri di tracciato. Per la S21, lunga 57 chilometri, l’alta velocità potrà essere mantenuta per 20 chilometri a cielo aper-
to. Le gallerie realizzate saranno 16 per un totale di 33 chilometri, mentre i ponti saranno 18. Per la sola S21 si prevedono circa 18 milioni di passeggeri l’anno che oggi utilizzano l’auto. Questo corrisponde a 70.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno non emesse da veicoli a motore. Tra Wendlingen e Ulm i chilometri di tracciato saranno 60 di cui 31 suddivisi in 9 gallerie. Ben 37 i ponti da realizzare.
novembre 2014 Costruzioni 51
TUNNELLING
È VIETATO SBAGLIARE Quando si lavora in sotterraneo l’efficienza e l’affidabilità sono valori fondamentali. I tempi sono stretti, la precisione deve essere massima e le condizioni operative non sono sempre ottimali. Le imprese che compongono l’Ati ARGE hanno scelto di lavorare con macchine Liebherr sulla base delle loro esperienze e per le garanzie che il servizio assistenza del costruttore assicura. Visitando il cantiere, abbiamo concentrato la nostra attenzione sul lavoro dell’escavatore R 944 C Tunnel costruito nello stabilimento Liebherr di Colmar in Francia. Il suo corpo macchina è progettato apposita-
MATERIALE SCAVATO Nella sequenza in basso la catena operativa: scavo, carico con pala gommata, eventuale passaggio al dumper in base alla lunghezza di tunnel da percorrere, e arrivo del materiale in superficie.
mente per la costruzione di gallerie così come il braccio orientabile caratterizzato da doppia articolazione a 45° e bilanciere. Osservando il braccio si può notare come sia corazzato per proteggere ogni cilindro idraulico e tubazione flessibile dal materiale di scavo che in questo tipo di applicazioni proviene sempre da parete verticale. Grazie alla notevole forza di penetrazione frontale, l’R 944 C Tunnel da 44 t di peso operativo l’avanzamento dello scavo può essere realizzato con una benna da scavo e, in caso di parti difficili, è possibile montare fresa idraulica o martello.
&Componenti
Macchine GIOCO DI SQUADRA Dopo il lavoro dell’escavatore il materiale scavato è allontanato dalla pala gommata L566 Tunnel.
Stoccarda Ulm
BRACCIO LUNGO O CORTO L’R 944 C Tunnel ha un peso operativo di 44 tonnellate ed è configurabile con due tipi di bracci orientabili: da 3,07 m o 3,70 m. Viste le condizioni operative nel “Tunnel Cannstatt”, ARGE ha scelto la versione con il braccio orientabile corto. Con questa versione di braccio è possibile raggiungere un avanzamento orizzontale massimo di 2,1 m fino a un'altezza di galleria di 5,4 m, mentre con il braccio lungo si arriva ad un’altezza operativa di 7 m e un avanzamento orizzontale di 1,6 m. Il Liebherr R 944 C Tunnel con braccio orientabile corto garantisce una forza di penetrazione massima di 16.400 daN e una forza di strappo massima di 19.100 daN.
POCHE EMISSIONI, TANTA SICUREZZA Il modello R 944 C Tunnel ha un motore Liebherr 6 cilindri in linea turbo Stage IIIA da 190 kW di potenza massima erogati a 1.800 giri/min. La macchina, su richiesta dell’impresa è stata allestita con il filtro antiparticolato opzionale che mermette di migliorare sensibilmente la qualità dell’aria in galleria. Sempre per tutelare l’operatore, Liebherr ha progettato una cabina specifica senza cristalli che unisce protezione e comfort operativo. Non manca nessuna omologazione: FOPS, FGPS e ROPS. Per evidenti motivi di sicurezza, gli R 944 C Tunnel che lavorano in questo cantiere sono anche equipaggiati di telecamera posteriore con monitor in cabina.
SI ACCEDE DAL POZZO
TUNNELLING
La galleria "Bad Cannstatt" da 3.507 m di lunghezza è costituita da due gallerie a binario unico realizzate completamente con scavo tradizionale. A differenza della galleria Feuerbach qui l’accesso al cantiere in galleria non è a livello del suolo ma avviene tramite un pozzo verticale profondo 26 m realizzato con 100 micropali di consolidamento. Tre i sistemi di sollevamento carichi con verricello e base in superficie montata su rotaie. In caso di necessità, anche gli escavatori possono essere riportati in superficie senza problemi.
CANTIERE INVISIBILE I lavori di avanzamento sono iniziati a metà febbraio 2014 con l’obiettivo di arrecare meno disturbo possibile alla popolazione. L’apertura di un pozzo d’accesso lungo le attuali linee ferroviarie ha permesso di ottimizzare la logistica e allontanare il materiale di scavo direttamente su rotaia senza utilizzare strade pubbliche. Al contrario, il calcestruzzo è prodotto in superficie e convogliato in betoniere fuoristrada che fanno staffetta per alimentare gli spritz beton.
54 Costruzioni novembre 2014
*Agriaffaires + MachineryZone ** Fonte Xiti, gennaio 2014
BULLDOZER Caterpillar - D 5 H - 1988 - 4000 h - 335 5745887 (Piacenza)
Caterpillar - D6RXL - 2001 7000 h - 50000 € - 0717451441 (Ancona)
PALE Benati - 25S - 1985 - 054654208 (Ravenna)
Caterpillar - 924H Z - 2009 330 h - 68000 € - 011.6989125 (Torino)
Caterpillar - D6RXL III - 2007 7000 h - 059 95 60 41 (Modena)
Caterpillar - 928 F - 1995 - 4700 h - 0717451441 (Ancona)
-
Caterpillar - D6T - 2011 - 165000 € - 0161 966 391 (Biella)
Caterpillar - 928g - 1999 16000 h - 339 3309295 (Pavia)
Caterpillar - D4 E - 1980 - 4800 h - 0717451441 (Ancona)
Caterpillar - D7E - 1972 - Caterpillar D7E con lama e barra di traino - 0541.855431 (Rimini)
Caterpillar - 930H - 2010 - 4657 h - 0376 689300 (Mantova)
Caterpillar - D4E VHP - 1990 - 4569 h - 0547663742 (Forlì-Cesena)
Caterpillar - D7G - 1984 0522302365 (Reggio Emilia)
-
Caterpillar - D8H - 1970 0547663742 (Forlì-Cesena)
-
Caterpillar - D 8 - 1999 - 3500 h 017358318 (Cuneo) Caterpillar - D11N - 1988 0547663742 (Forlì-Cesena)
Caterpillar - D5 017358318 (Cuneo)
-
1980
-
Caterpillar - D5 SA - 1971 6552 h - -0523480944 (Piacenza)
Caterpillar - D8T - 2009 966 391 (Biella)
Benati - 520/109 - 1991 - 7000 h - 7000 € - 0444791334 (Vicenza)
0161
Benati - Ben 16 SB Super - 2000 00 390 915 461 58 (Palermo)
1992
-
Fiat - 80C - 1983 - 8196 € 0975352250 (Potenza)
Benfra - 135b - 1990 - 7000 h 0463424514 (Trento)
Caterpillar - D6D 0717451441 (Ancona)
1985
-
Fiat - AD 7- 70 CL - 1980 - 5000 h - 2000 € - 0575 788115 (Arezzo)
Case - 321 D - 2002 - 2900 h 3396473432 (Lecco)
Caterpillar - 950 - 2001 - 11806 h - 0292364378 (Milano)
Astra - 380 - NC - 1997 - 8x4 380000 Km - 18000 € - TRILATERALE 4 ASSI N. 2 MEZZI DISPONIBILI - 335 5375244 (Matera)
Caterpillar - 950 G - 1999 1900 h - 60000 € - 0941 560114 (Messina)
Astra - ASTRA HD7 84.38 - NC 2000 - NC - 10 Km - 0575 845614 (Arezzo)
ESCAVATORI
Astra - ASTRA HD7 84.38 - NC 2000 - NC - 10 Km - 0575 845614 (Arezzo) Astra - BM 304 - 3 benne - 1992 4x4 - 19000 Km - 20 T - 2484, 2486 - 11000 € - 034655217 (Bergamo) Astra - BM 64 11 - NC - 1996 - NC - 26000 Km - Gru PM 12.500Kg, Km 26.000 ORIGINAL!! - 0522302365 (Reggio Emilia)
Case - 821E CNH W190 - 2007 2300 h - 0544.82426 (Ravenna)
Caterpillar - D6E VHP - 1989 8000 h - 55000 € - RUSPA ANGLEDOZER, IN OTTIME CONDIZIONI. - 0544 563304 (Ravenna) Caterpillar - D6H - 1992 - 11811 h - 59000 € - 051 73 66 69 (Bologna)
Fiat Allis - AD 8 - 1982 - 6000 h - 335 5745887 (Piacenza) Fiat Allis - Bd14 -3356022079 (Belluno)
1984
-
Fiat Allis - FD20 - 1980 - 6384 h 0547663742 (Forlì-Cesena)
CARRI
Caterpillar - 950 G - 2001 7800 h - 0717451441 (Ancona)
Case - 621D-XT - 2007 - 3908 h - 35000 € - Forks and bucket - -0630310820 (Roma)
Fiat - AD7 - 1967 - 6000 € - 051 73 66 69 (Bologna)
AUTO-
-
Case - 321 E - 2007 - 0575.842052 (Arezzo)
Caterpillar - D6D - 1980 - 9937 h - 32500 € - Ruspa completa di lama, cabina Rops. - 051 73 66 69 (Bologna)
E
Caterpillar - 938 G - 1999 0717451441 (Ancona)
Caterpillar - D5B 335343062 (Piacenza) -
CAMION
Case - 921 - 2001 - 6750 h - COMPLETA DI BENNA A SCARICO ALTO - 051 969826 (Bologna) Case - 921C - 2005 - 2500 h 0956209598 (Catania) Caterpillar - 914G - 2012 - 1832 h - 70500 € - 0292364378 (Milano) Caterpillar - 914G - 2007 - 2623 h - 0292364378 (Milano) Caterpillar - 914G - 2000 - 4583 h - 26500 € - 0292364378 (Milano)
Atlas - 1104 - 2001 - 5641 h 27500 € - 0171 40 12 25 (Cuneo) Atlas - 1304 - 1999 - 6000 h 12000 € - 0444791334 (Vicenza) Atlas - AB 1200 - 1974 - 5500 € - 0321 772 090 (Novara) Benati - 308 R 001 - 1978 0444791334 (Vicenza) Bertani - GS1000 - 1995 - 2011 h - 0365 597038 (Brescia)
Astra - BM 64-36 - Altri - 1991 4x2 - 211877 Km - 0828 651293 (Salerno) Astra - BM201 - Altri - 1984 - 4x4 - 168784 Km - 2484 - 7000 € -0121321661 (Torino) Astra - H8D 84-52 - Benna - 2008 - NC - 55145 Km - 0761435386 (Viterbo) Astra - HD 64-38 - Altri - 1999 4x2 - 59648 Km - 0828 651293 (Salerno)
Caterpillar - D6K - 2009 - 2921 h - 105500 € - 0292364378 (Milano)
Fiat-Hitachi - D180DSD - 2002 - 4680 h - CON RIPPER 071 7925040 (Ancona)
Caterpillar - D6N - 2008 - 3409 h - 152000 € - 0292364378 (Milano)
Fiat-Hitachi - FD 175 - 1996 18000 € - 3488146000 (Rovigo)
Caterpillar - 918 F - 1996 - 3360 h - 33000 € - -3493062255 (Napoli)
Caterpillar - D6N - 2010 - 4709 h - 175500 € - 0292364378 (Milano)
Komatsu - D155AX6 - 2007 9200 h - 105000 € - 0161 966 391 (Biella)
Caterpillar - 924G - 2007 - 8100 h - 0376 689300 (Mantova)
Caterpillar - M312 - 1998 - 6000 h - 34000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)
Astra - HD 7 84.38 Cantoni - NC - 1997 - 8x4 - 86000 Km - 2487 28000 € - 392 9779756 (Salerno)
Caterpillar - 924H - 2010 - 1000 h - IN OTTIME CONDIZIONI GENERALI - 0545/1894406 (Ravenna)
Caterpillar - M313D - 2009 3789 h - 88000 € - 0292364378 (Milano)
Astra - HD 84-42 - Altri - 1999 6x4 - 59445 Km - 0828 651293 (Salerno)
Caterpillar - D6N XL - 2004 9926 h - 67500 € - 051 73 66 69 (Bologna)
Liebherr - 734 XL - 2008 - 3800 h - 030 9973500 (Brescia)
Caterpillar - 914G - 1999 - 5200 h - 20000 € - 0717451441 (Ancona)
Case-Poclain - 81 - 1986 10000 h - 9500 € - -0423715272 (Treviso)
Astra - HD 7 84.38 - Betoniera 2000 - NC - 9999 Km - 22000 € 062252462 (Roma)
MB Diffusion, società editrice dei siti www.machineryzone.com e www.agriaffaires.com Tél : 0033.1.60.87.11.60 - Fax : 0033.1.60.87.17.61 - Email : contact-it@machineryzone.com
ESCAVATORI CINGOLATI
ARRIVA SUL MERCATO EUROPEO ANCHE IL 210 QUINTALI HITACHI. AL PARI DEL MODELLO CONCORRENTE SI CONCENTRA SUL RECUPERO DELL’ENERGIA DALLA ROTAZIONE TORRETTA. RISPETTO AL SERIE 5 CONSUMA IL 14% IN MENO. 31% RISPETTO AL SERIE 3 DI MATTHIEU COLOMBO
CILIEGINA 56 Costruzioni novembre 2014
&Componenti
Macchine LINK ALLA
TESTIMONIA NZA DEL 210 IB RIDO
iamo alle solite. Arriva un altro escavatore ibrido in Italia, è della classe di peso storicamente ideale per il nostro mercato, ma la larghezza della sua torretta è penalizzante in termini di costi di trasporto perchè eccede i 2.550 mm. Con 2.990 mm di larghezza della parte rotante, equivalente d’altronde a quella misurata al profilo esterno dei cingoli, nel nostro paese si va difatto incontro a costi di trasporto che solitamente riteniamo congrui alla produttività di macchine da 300 quintali. Il nuovo arrivato si chiama ZX210-5 Hybrid ed ha base e strutture condivise con lo ZX210-5 LC lanciato lo scorso anno al Bauma. Purtroppo, a differenza del Serie 5 con il solo motore termico, non è per ora prevista la costruzione di una versione LCN con torretta larga 2.480 mm. D’altro canto, le economie di carburante garantite dall’ibrido in modalità Power rispetto al vecchio Serie 3 sono importanti. RST
S
sulla torta novembre 2014 Costruzioni 57
ESCAVATORI CINGOLATI
I CONSUMI CALANO DI UN TERZO Diciamolo subito, un calo dei consumi così importante non è dovuto solo al recupero dell’energia in rotazione, ma dall’unione di questa tecnologia alla raffinata idraulica TRIAS dei modelli Serie 5 con distributore gestito elettronicamente. Paragonando i consumi dello ZX210-3 a quelli del nuovo ZX210-5, il calo registrato da Hitachi in modalità power è del 17% a fronte di prestazioni identiche. Un passo ulteriore lo si ha lavorando in
58 Costruzioni novembre 2014
modalità ECO che grazie alla gestione elettronica dell’idraulica contiene i consumi del 25% a fronte di una macchina più progressiva ma sempre efficiente. Il massimo in termini di equilibrio tra prestazioni e consumi si raggiunge con lo ZX210-5 Hybrid: con le prestazioni in modalità Power, il nuovo Hitachi consuma infatti il 31% meno di un Serie 3. La nostra sensazione, per il mercato Italia, è che la soluzione stia nel mezzo.
&Componenti
Macchine
Il TRIAS-HX controlla anche il ricircolo idraulico a favore del braccio di sollevamento e il sistema di annullo del ricircolo ad alta pressione idraulica del penetratore. Questo permette all’Hitachi ibrido di mantenere le stesse forza di strappo, velocità di traslazione e coppia di rotazione dello ZX210-5.
Il TRIAS diventa HX Il sistema ibrido Hitachi è costituito da un particolare motore di rotazione in grado di convertire l’energia recuperata in fase di frenata della torretta in energia elettrica. Questa energia elettrica viene canalizzata al condensatore sotto il controllo della centralina Power Control Unit. L’energia elettrica raccolta è quindi utilizzata per favorire sia la salita del regime del motore termico sia la rotazione della torretta. In particolare, il motore di rotazione può lavorare sia con energia elettrica sia con portata idraulica. La gestione sinergica tra potenza elettrica e idraulica è alla base del contenimento dei consumi.
Nello spaccato si può notare il motore di rotazione di generose dimensioni. A lui collegato (cavo rosso), la Power Control Unit e più indietro (grigio chiaro) il condensatore che immagazzina e restituisce rapidamente l’energia elettrica generata con la frenata della torretta.
novembre 2014 Costruzioni 59
ESCAVATORI CINGOLATI L’INSEGNANTE Rispetto ad altri sistemi, a fine giornata l’ibrido Hitachi analizza il lavoro che avete fatto e i relativi consumi. In seguito è in grado di suggerirvi come ottimizzare i consumi. Inoltre, il monitor riporta le immagini della telecamera posteriore di serie, permette di visualizzare informazioni diagnostiche, di regolare e memorizzare 11 attrezzature idrauliche, gestire il climatizzatore automatico o la radio (mp3 compatibile) di serie con presa aux. Sotto, il vano a destra della torretta con le 3 nuove pompe idrauliche del sistema a gestione elettronica TRIAS.
I L 210 È IL PIÙ COMPATTO DEI TRIAS Le novità che caratterizzano l’impianto idraulico TRIAS che Hitachi ha sviluppato per gli escavatori sono essenzialmente due. La prima è l’adozione di una terza pompa idraulica (sullo ZX 210-3 erano due). Ora le tre pompe alimentate dal motore termico sono a pistoni assiali e cilindrata variabile. Due pompe, come in passato, hanno una portata massima di 212 litri, mentre la terza è da 189 litri. La seconda novità, quella a cui Hitachi imputa il forte vantaggio in termini di consumi, è un distributore a tre sezioni con spole controllate elettronicamente tramite una centralina dedicata.
&Componenti
Macchine
L’ISUZU È STAGE IIIB Analizzando i dati tecnici del motore è evidente come l’unità 4 cilindri del nuovo ZX210-5 sia strettamente imparentata con la macchina di generazione precedente. Si tratta dell’Isuzu AM4HK1X da 5,19 litri tarato per erogare 122 kW netti a 2.000 giri al minuto. Rispetto allo Stage IIIA la turbina singola diventa a geometria variabile, l’iniezione common rail non cambia, ma la capacità di raffreddamento del ricircolo dei gas di scarico è maggiorata per compensare la maggiore temperatura presente nel vano motore a causa del nuovo modulo del trattamento dei gas di scarico composto da catalizzatore ossidante e da un filtro antiparticolato.
novembre 2014 Costruzioni 61
M IDIESCAVATORI
COMPATTO con l’aggiunta
IL MIDI AMERICANO, CON GLI OCCHI A MANDORLA, PASSA ALLO STAGE IIIB GRAZIE A INIEZIONE COMMON RAIL E DPF. NUOVA ZAVORRA AGGIUNTIVA DA 251 KG E 126 MM DI SBALZO DI ANTONIO FARGAS
Sbalzo posteriore torretta 1.450 mm +126 mm con zavorra addizionale
62 Costruzioni novembre 2014
&Componenti
Macchine
Il motore è un Cat 3.3B prodotto in Giappone che eroga 48,5 kW a 2.400 giri/min. Ad abbattere le emissioni ci pensa un nuovo modulo con catalizzatore ossidante e filtro antiparticolato.
GUARDA IL VID EO UFFICIALE DEL 308E2
aterpillar annuncia una nuova idraulica load sensing flow sharing ottimizzata per il midiescavatore 308E2 CR. Grazie al nuovo sistema, capace di una portata massima di 150 litri al minuto, il costruttore dichiara un’efficienza della macchina superiore del 10% rispetto alla versione Stage IIIA. Rispetto al 308D CR, il nuovo 308E2 CR arriva a consumare fino al 20% in meno di carburante in modalità Eco. Ora sotto al cofano pulsa un motore Cat da 3,33 litri costruito in Giappone che eroga ben 48,5 kW (il 17% in più rispetto al 308D CR) a 2.400 giri/min. Completamente nuova la cabina che non ha più la porta scorrevole, ha una abitabilità da macchina superiore e una pressione acustica interna di soli 70 dB(A), rispetto ai 79 del modello Serie D. Rispetto ai concorrenti, il 308E2 CR si distingue per l’altezza massima di trasporto contenuta in 2.550 mm. RST
C
Confermato in cabina l’interfaccia lcd a colori con funzioni di diagnostica, selettore di modalità operative (Eco Mode), indicatore di consumo carburante e memorizzazione delle attrezzature idrauliche.
Come sui 308D, il nuovo midi da 8,4 t è disponibile con avambraccio standard o lungo: 1.670 mm o 2.210 mm. La forza di strappo massima dichiarata è di 6.020 daN, mentre la forza di penetrazione di 4.010 daN.
novembre 2014 Costruzioni 63
OLEODINAMICA
MANOVRA autorevole
DI EDOARDO REA
al cuore campestre della provincia di Modena, a Vignola, la tradizione dell’oleodinamica italiana continua a prendere il largo nelle acque internazionali sul bastimento di un grande marchio americano come Hydreco Hydraulics. È dal 1978 che l’azienda emiliana ora denominata Hydreco Hydraulics Italia sviluppa una tecnologia di prim’ordine nella gestione della potenza fluida e dagli anni Novanta la specialità di casa è incentrata soprattutto sul progetto e sulla realizzazione di manipolatori idraulici ed elettrici dedicati alla gestione dei sistemi oleodinamici. Le applicazioni riguardano ogni tipologia di macchine mobili, nei settori più disparati, dal movimento terra all’agricoltura, fino agli ambiti dell’industria e del riciclaggio. Nella cantieristica edile e delle grandi opere, il controllo di escavatori, pale gommate, terne, gru idrauliche si realizza con l’ausilio di joystick dal modulo base, semplici ed essenziali fino alla sofisticata implementazione di manipolatori elettro-proporzionali esclusivi, di ultima generazione e multifunzionali. Per avere in pugno ogni dettaglio operativo nei contesti di lavoro più ardui e impegnativi. RST
D
Le imprese e gli operatori che lavorano in cantiere e nell’ambito dell’industria richiedono sistemi completi per la gestione dell’oleodinamica di qualsiasi tipologia di macchina mobile. Centraline polivalenti per tutte le funzioni della macchina, dalla trasmissione fino alla dinamica dei bracci e delle attrezzature, a cui si abbinano sensori, manipolatori di gestione, display e pulsanti operativi. Dalla sede di Vignola (MO), i tecnici Hydreco Hydraulics Italia sono in grado di soddisfare tutte le richieste specifiche di installazione per sistemi di controllo anche molto complessi. I modelli di joystick più richiesti riguardano tipologie semplici, monoblocco, utilizzate in contesti di cantiere heavy-duty in virtù della solida struttura ad alta protezione contro agenti corrosivi polvere e umidità.
&Componenti
Macchine
UNA TECNOLOGIA TUTTA ITALIANA… IN PALMO DI MANO! LA SPECIALITÀ DEI MANIPOLATORI ELETTROIDRAULICI È UNA PIETRA D’ANGOLO PER LA PRODUZIONE DI HYDRECO HYDRAULICS ITALIA. UNA FORZA PROGETTUALE AL SERVIZIO DEL CLIENTE INTERNAZIONALE PIÙ ESIGENTE
novembre 2014 Costruzioni 65
OLEODINAMICA
La macchina in pugno I manipolatori installati sulle principali tipologie di macchine mobili oggi sono deputati alla gestione dei dispositivi di sicurezza applicati ai vari sistemi dinamici e alla movimentazione complessa di accessori per i compiti più diversi di scavo, livellamento, material handling e sollevamento. Esigenze sofisticate di un’era elettronica nella quale Hydreco Hydraulics Italia ha fatto il suo ingresso in prima linea da tempo. Tra le tecnologie recenti sviluppate dalla sede di Vignola, va menzionata la scheda elettronica safeTgrip® dedicata alle gru mobili e installata nell’impugnatura del joystick. Questo componente permette, in presenza di due sensori capacitivi, l’azionamento del manipolatore quando l’operatore ne abbraccia effettivamente la stessa impugnatura. La scheda poi prevede un circuito ridondante che, in caso di guasto, mette in funzione un sistema di sicurezza che esclude ogni rischio di incolumità per l’operatore.
66 Costruzioni novembre 2014
&Componenti
Macchine SEDE DI PROGRESSO Dal 23 maggio scorso Hydreco Hydraulics Italia ha una nuova sede operativa, sempre nella zona industriale di Vignola. Con un’area disponibile di 1.860 m2 complessivi - di cui 1.260 m2 riservati alla produzione e la parte restante distribuita tra uffici e garage – l’azienda emiliana ha incrementato le proprie opportunità di crescita per una produzione basata sui progetti innovativi concepiti dal reparto di ricerca e sviluppo. Partendo dai moduli di joystick idraulici compatti progettati per macchine standard da cantiere (come i miniescavatori), Hydreco Hydraulics Italia ha studiato di recente (e lanciato sul mercato internazionale) soluzioni che rispondono alle esigenze più attuali degli operatori. Citiamo a questo proposito l’impugnatura multifunzionale che presenta un frontalino am-
pio ed ergonomico per contenere tutta una serie di pulsanti e controlli utile alla gestione delle autogrù tuttoterreno e di altre grandi macchine impiegate nella cantieristica e nei montaggi industriali.
novembre 2014 Costruzioni 67
SOLLEVATORI TELESCOPICI
LUCE D’OTTOBRE
sui modelli d’oro
68 Costruzioni novembre 2014
La nuova generazione di sollevatori telescopici e pale gommate ha costituito la sostanza dell’evento “Oktoberfest of Innovations” organizzato da Kramer nel suo quartier generale di Pfullendorf, nel Baden-Württemberg. Sette i modelli rinnovati nella schiera dei loader di serie 8 (Premium), dall’8075 all’8115, con la nota dominante delle tre varianti propulsive: Yanmar da 35 kW (Stage IIIA) per l’8075, Deutz TCD 2.9 da 55 kW per tutti gli altri sei modelli, e, al top della gamma (8105, 8115 e 8095T) l’opzione Deutz da 74,3 kW.
&Componenti
Macchine
NEGLI HEAD QUARTERS DI PFULLENDORF SI È SVOLTA UNA FESTA TUTT’ALTRO CHE AUTUNNALE. ALLA METÀ DI OTTOBRE, NON FOGLIE MORTE MA NUOVE MACCHINE E LIVREA SEMPLIFICATA PER LE GRANDI PERFORMANCE DEL FUTURO DI ALBERTO FINOTTO
NEL NOME DI KRAMER La presentazione delle “nuove leve” della gamma Kramer 2014/2015 ha annunciato alcune novità d’apertura fondamentali per l’orizzonte di mercato scrutato con attenzione dal brand di Pfullendorf. Innanzitutto la denominazione del marchio: in futuro sarà solo Kramer, e perderà la specificazione Allrad a vantaggio di una più immediata identificazione da parte dei clienti. In più la mnemonica dei prodotti sarà ulteriormente corroborata da nuove denominazioni delle linee. Ad esempio, per le pale compatte, la serie 5 indicherà la gamma economica, mentre la serie 8 si riferirà alla fascia alta (Premium) di macchine come l’8095T (dove la T sta per “caricatore telescopico”).
n Oktoberfest delle meraviglie, con poco alcol e molta lucidità di visione. Il marchio Kramer, punto di eccellenza della galassia Wacker Neuson, ha presentato a Pfullendorf (prendendo a prestito per l’evento la stessa denominazione della popolare festa bavarese dedicata alla birra) le nuove generazioni di sollevatori telescopici e pale gommate caratterizzate, ancora di più rispetto ai sistemi di efficienza già implementati su queste macchine, dall’innovazione di opzioni operative al servizio della cantieristica e dell’industria. Restano in primo piano il cambio Ecospeed, già conosciuto nei caricatori Kramer, con velocità da 0 a 40 km/h in modo continuo e progressivo senza compromessi di potenza nella forza di trazione e il sistema di sovraccarico Smart Handling che offre ai sollevatori Kramer tre diverse modalità di lavoro che aumentano la sicurezza e il comfort di modelli declinati alle richieste dell’operatore più esigente. RST
U
novembre 2014 Costruzioni 69
SOLLEVATORI TELESCOPICI
Potenza DOC nel motore La completa rivisitazione delle serie 5 (Economy) e 8 (Premium) che riguarda le pale compatte Kramer ha coinvolto il design delle cabine, le motorizzazioni e i componenti della catena cinematica delle macchine. La parte alta della serie 5 (rappresentata dai modelli 5085T e 5095) è equipaggiata con un propulsore turbo 4 cilindri raffreddato ad aria da 55 kW. Rispetto alle motorizzazioni pregresse la coppia risulta incrementata del 17% (trasmissione di potenza più efficace). I nuovi loader si caratterizzano così per una destinazione mirata all’ambito Construction, con un’efficienza di consumi, manutenzione e dimensionamento offerta dal modulo DOC (Diesel Oxidation Catalyst) del motore che non necessita di filtro antiparticolato.
&Componenti
Macchine
SICURO IN OGNI MODO La seconda generazione del sistema di sovraccarico Smart Handling pensato da Kramer per i sollevatori telescopici di ultima generazione (compresi i nuovi modelli 3007 e 3507 presentati in anteprima a Pfullendorf) contempla una terna di modalità operative che innalzano il livello di versatilità delle macchine. Nella modalità "benna", il braccio telescopico si ritrae automaticamente durante la discesa permettendo, nella posizione abbassata, di disporre della massima forza di spinta e di strappo. Nella modalità "forche" il sollevatore esegue autonomamente i movimenti telescopici, mentre la piastra del cambio rapido si sposta all'insù e all'ingiù lungo una linea verticale. In tal modo la sovrapposizione in pila dei materiali può essere eseguita in modo più rapido e sicuro. Nella modalità manuale, poi, le funzioni idrauliche si arrestano nel caso venga rilevato un sovraccarico. Così le prestazioni non dimenticano la sicurezza.
novembre 2014 Costruzioni 71
SOLLEVATORI TELESCOPICI PICCOLI MA... A TESTA ALTA Il rinnovamento di gamma è testimoniato dai sollevatori telescopici 3007 e 3507 presentati con la nuova livrea Kramer durante l’Oktoberfest of Innovation. Dimensioni compatte di entrambi i modelli per un raggio di sterzata e un’altezza ridotti. Nel 3507 il vantaggio di un’alzata di 7 m e il carico utile di 3,5 t si abbina alla trazione progressiva fino a 40 km/h, l’impianto idraulico di servizio Load Sensing da 140 l/min e il sistema di assistenza alla guida intelligente garantiscono l’efficienza del sollevatore telescopico nelle applicazioni più diversificate (anche per la dotazione di motorizzazioni da 90 kW). La cabina ergonomica e funzionale offre un “plus” di comfort sensibile alle lunghe sessioni di lavoro.
TOP LOADER L’introduzione dei modelli più attuali della serie Premium di pale gommate (contraddistinta in passato come serie 80, e ora ribattezzata, come abbiamo già detto, come serie 8) schiera in campo sette modelli, dal 8075 (con una capacità di 0,75 m3 della benna) al 8115 (1,15 m3). Ai valori noti della gamma di pale idrostatiche si aggiunge la più ampia dotazione di attrezzature per ogni applicazione cantieristica e industriale: benne standard, forche per pallet, benne per materiale leggero e ultraleggero, mordenti, a scarico laterale e a scarico alto. Per la destinazione alla manutenzione del verde, l’equipaggiamento offre zollatrice, cesoia per rami e siepi, falciatrice, trinciatrice e braccio decespugliatore.
Tra cielo e terra Verso destinazioni “pesanti” di material handling, i modelli di sollevatori telescopici “high range” di Kramer 4407, 5507 e 5509 sono in grado di movimentare carichi da 4,3 t a 5,5 t, fino ad altezze comprese tra i 7 e i 9 m. Queste macchine potenti sono la sintesi della struttura coriacea mutuata dalle pale gommate Kramer e dell'altezza di sollevamento rimarchevole dei telescopici riservati ad alti livelli prestazionali. L'adattamento automatico dei giri del motore tramite il sistema Smart Driving consente di ridurre i consumi durante la guida: il numero di
72 Costruzioni novembre 2014
giri del motore scende a 1.800 giri/min, pur mantenendo la stessa velocità. La consolle del joystick conferisce precisione degli attrezzi idraulici e il sistema automatico di ritorno della benna Smart Loading definisce rapidamente, in modo calibrato e “intelligente” l’impiego più opportuno dell’attrezzatura.
&
Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi
Cesoie
Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa
Green
Frantoi
Ferro
Idraulica Faccia piana
Decommissioning Polipi
microcariche
Attrezzature Sostenibile
Sicurezza
74
76
Attrezzature idrauliche Indeco è sempre più orientata verso l’estero. La sede UK continua a raccogliere successi
Trituratore-Vaglio Il centauro 100.32 Cams all’opera nel centro di riciclaggio della padovana Salima
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
Ottimismo britannico
F
America, Australia e Messico. In particolare Indeco UK, attiva da circa 30 anni, serve tutto il Regno Unito, con una rete nazionale di concessionari specializzati. “Nel Regno Unito il 2014 è cominciato sotto ottimi auspici, con un atteggiamento ottimista verso gli investimenti negli
impianti”, spiega l'amministratore unico di Indeco UK, John Jackson. “Abbiamo notato un crescente interesse per i frantumatori e ci stiamo impegnando per allargare la quota di mercato delle attrezzature specializzate, incluse le cesoie e le pinze selezionatrici”. Chiave del
Demolition man
Demolizioni pre rinascita Expo Milano 2015 è motore di rivoluzioni urbanistiche in diverse zone del capolouogo lombardo. Tra queste la Darsena, punto di incrocio tra il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, è sicuramente tra le più rilevanti. La riqualificazione dell’area e dell’adiacente piazza XXIV Maggio, che vedrà sorgere un nuovo mercato, passeggiate e l'approdo per le imbarcazioni, ha comportato anche la demolizione di strutture precedenti. Abbiamo immortalato all’opera un escavatore Volvo equipaggiato di martello demolitore. © Costruzioni
Ci sono mestieri che, al di fuori del settore, non sono per nulla conosciuti. Tra questi si annovera quello dei demolitori, segmento ultra specializzato noto esclusivamente dagli addetti ai lavori. Urban Wild, trasmisisione televisiva in onda su Italia 1 che mette in luce aspetti delle città poco noti, di recente ha dedicato una puntata proprio ai demolitori di automobili e pullman. L’intervistato spiega nei dettagli le modalità operative e illustra le peculiarità del mestiere. Protagonista LINK del filmato, le attrezzature Italmek. DIRETTO www.italmek.com AL FILMATO!
74 Costruzioni novembre 2014
successo dell’azienda in questa area è la rete di concessionari, formata da specialisti per il noleggio, la vendita e l'assistenza, con un un servizio di alto livello per lo stoccaggio di componenti. www.indeco.it
www.comune.milano.it
ondata nel 1976, è tra le case produttrici di attrezzature idrauliche per la demolizione più note a livello internazionale. Oltre ad avere una quota di mercato nel nostro Paese di circa il 30%, INDECO infatti è da sempre proiettata all’estero con diverse sedi oltre confine, fino in Nord
Acciaio sostenibile
Innovazione premiata
no dei segmenti produttivi in cui la problematica dell’impatto ambientale è sempre stata evidente è quello siderurgico. ABS - ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU, azienda friulana specializzata nella produzione di acciai speciali, ha investito oltre 50 milioni di euro dotandosi di impianti dai più elevati standard ambientali e di sicurezza. I risultati sono significativi: negli ultimi due anni ha registrato una riduzione del 27% dei consumi idrici per ora lavorata, una riduzione del 14% del consumo energetico e circa 40.000 quote di CO2 risparmiate. Abs inoltre realizza acciai riciclando rottami metallici provenienti da demolizioni, carpenterie o altre attività industriali, e delle 60.000 t di rifiuti industriali prodotte ogni anno, 50.000 sono destinate al recupero. www.absacciai.it
U
rand più innovativo” ai Plus X Awards. Questo l’ambito premio aggiudicato per il secondo anno consecutivo da Black+Decker. Il riconoscimento è stato ottenuto sia per la categoria “Elettroutensili” che per quella “Giardino”. La giuria ha preso in esame sette parametri di valutazione del prodotto in relazione all’utilizzatore finale: Innovazione, Alta Qualità, Design, Semplicità d’Uso, Funzionalità, Ecosostenibilità, Ergonomia. Per quanto riguarda il settore di nostro interesse, quello degli elettroutensili, è stato assegnato un premio al trapano/avvitatore Autosense, in relazione ai parametri Innovazione, Alta Qualità, Semplicità d’Uso, Funzionalità. “Quando progettiamo un prodotto andiamo al di là delle mere caratteristiche tecniche, badando piuttosto a dar vita a soluzioni che siano intuitive, ragionate e in linea con le reali esigenze dei consumatori”, dichiara il vicepresidente di Black+Decker, Huub Lincklaen Arriens. www.blackanddecker.it
© Claudio Scarpino, Ufficio Stampa CNR
© Archivi ABS
© Archivi ABS
“B
Studiare il riciclo Il riciclo delle batterie al litio inizia dall’Italia. È stato affidato all’Iccom (Istituto di chimica dei composti organometallici del Cnr) in collaborazione con il Cobat (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo), uno studio per trovare una tecnologia affidabile ed ecosostenibile per il trattamento di questa tipologia di batterie, presente nei dispositivi di elettronica portatile (smartphone, tablet, pc) e nelle auto elettriche. L’assegnazione del progetto ai ricercatori dell’Iccom è stata sottoscritta da Giancarlo Morandi, presidente di Cobat, e Maurizio Peruzzini, direttore di ICCOM, alla presenza del presidente del Cnr Luigi Nicolais (nella foto). www.cobat.it
Lectio magistralis rogettare la demolizione”. Questo il titolo della lezione organizzata da Nad (Associazione Nazionale Demolitori Italiani), svoltasi durante l’ultima edizione del Saie, nell’ambito di “Built Academy”, un evento a carattere formativo che ha raccolto ben 35 lezioni in grado di connettere il mondo accademico a quello dei professionisti che operano in cantiere (dall’idea, al progetto, alla costruzione, alla dismissione). Durante la lezione sono stati affrontati diversi temi, dai cenni storici sulle tecniche demolitive alle macchine e attrezzature specialistiche, dall’attuale normativa di riferimento agli elementi base di progettazione di un intervento di demolizione, fino alla gestione dei materiali da risulta. www.nad-italia.it
“P
novembre 2014 Costruzioni 75
CHILOMETRI SIAMO ANDATI NEL PADOVANO A VEDERE ALL’OPERA IL TRITURATOREVAGLIO CENTAURO 100.32 ALLE PRESE COL FRESATO D’ASFALTO. VERSATILITÀ E QUALITÀ DEL PRODOTTO FINALE, I PLUS SALIENTI DANIELA STASI
76 Costruzioni novembre 2014
© Costruzioni
DI
© Costruzioni
R ECUPERO FRESATO
Macina
&Demolizione
© Costruzioni
© Costruzioni
P
bituminosi e nella posa di pavimentazioni stradali. La macchina, anche in questo ambito operativo, ha dato prova di grande versatilità, riuscendo a riciclare il fresato dando vita a un prodotto di elevata qualità. Nelle pagine successive oltre a ricordare le caratteristiche tecniche salienti del trituratore-vaglio, ne riportiamo le impressioni sia nostre sia di chi lo utilizza quotidianamente. RST
© Costruzioni
iù volte sulla nostra rivista abbiamo parlato del Centauro 100.32, l’impianto mobile di frantumazione e vagliatura firmato Cams. In passato però lo abbiamo sempre immortalato in centri di riciclaggio o in cantieri di demolizione dove è necessario lavorare “in diretta” i materiali di risulta. Questa volta lo abbiamo seguito nel padovano, a Limena, presso la sede della Salima, storica azienda specializzata nella produzione di conglomerati
Il Centauro 100.32 di Cams al lavoro nella sede della Salima, nei pressi di Padova, vestito coi colori aziendali. Ben visibile l’elevata qualità del prodotto lavorato.
© Costruzioni
Riciclaggio
© Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
Il Centauro 100.32 visto al lavoro presenta diversi accorgimenti, richiesti appositamente dalla Salima. Innanzitutto la macchina è dotata di particolari tramogge sovradimensionate (prima foto da sinistra) per agevolare il caricamento con la pala. Sono stati anche inseriti il controllo satellitare, l’impian-
to di abbattimento polveri completo di pompa (seconda foto) e il deferizzatore magnetico (terza foto). Infine sono stati personalizzati i colori, che richiamano il brand dell’azienda padovana.
www.camssrl.it
© Costruzioni
© Costruzioni
Nell’immagine di sfondo il Centauro 100.32 al lavoro. Nella sequenza, alcuni scorci della sede aziendale della Salima; in particolare, nella prima foto a sinistra è in evidenza l’impianto Marini MAP 200 per la produzione di conglomerato bituminoso.
© Costruzioni
R ECUPERO FRESATO
COME LO VUOLE IL CLIENTE
&Demolizione
L’IMPORTANZA DELLA PEZZATURA Per realizzare i conglomerati bituminosi con l’utilizzo di fresato recuperato è fondamentale impiegare del materiale di partenza di elevata qualità, proprio per far sì che il prodotto finale possa essere performante. Il Centauro 100.32 di Cams è stato acquistato proprio con questo scopo, quello di garantire qualità al fresato recuperato che si va poi a riutlizzare: è in grado di produrre materiale con tre pezzature diverse (0-10, 10-20, 2050 mm); per la produzione di asfalto vengono utilizzate le prime due, la terza viene impiegata nelle basi o si immette nuovamente nel ciclo produttivo. “Le pezzature ottenute col trituratore-vaglio di Cams sono continue nel tempo”, spiega Matteo Viel, responsabile tecnico di Salima. “Le variazioni di bitume nel fresato vengono mitigate proprio dalla costanza della pezzatura. In questo modo riusciamo a garantire standard sempre elevati”.
© Costruzioni
© Costruzioni
Riciclaggio
© Costruzioni
40 ANNI DI STRADA Fondata nel 1974, Salima è specializzata nella produzione e vendita di conglomerati bituminosi (sia tradizionali che migliorati, con una produzione media annua di circa 100.000 t) e nell’esecuzione di pavimentazioni stradali. L’azienda, che conta un organico di circa 30 persone e ben due squadre per la stesa di conglomerati bituminosi e una per la fresatura, è dotata di un impianto di produzione Marini MAP 200 attrezzato per gestire il riciclaggio del conglomerato bituminoso fresato, immettendolo nel ciclo di produzione sia con tecnologia “a freddo” che “a caldo”, con un risparmio di circa 15-20% di aggregati vergini. Tra i clienti principali: enti pubblici, quali Società Autostrade, Anas, Province e Comuni, oltre alle tradizionali imprese di costruzione che operano nel settore stradale.
www.salimasrl.com
novembre 2014 Costruzioni 79
Valter Carlesso
Giuseppe Sabbadin
Sales manager Cams
Commerciale Cams
Legale rappresentante Salima
c
80 Costruzioni novembre 2014
c
Il trituratore-vaglio della Cams non è pensato per fare grandi produzioni, come possono essere i frantoi a ganasce o i mulini, ma è una macchina che consente di lavorare materiali difficili, da quelli umidi al fresato, che in altre tipologie di impianti tendono a impastarsi. Il Centauro inoltre consente un’ottimizzazione notevole dei consumi, grazie alla presenza del motore elettrico, e la possibilità di poter lavorare anche in ambienti dove altre macchine non pososno operare. È un impianto che si rivolge a un mercato di nicchia sempre più in espansione.
c
c
Il Centauro 100.32 è tra i nostri impianti mobili più venduti e apprezzati dai clienti. È dotato del trituratore FTR 1000 con una bocca di 1.000 x 900 mm e del vaglio vibrante CW 032 2P con una superficie di 3.200 x 1.000 mm. La tramoggia da 3 x 2 m ha una capacità di 2,85 m3. Di dimensioni compatte, è una macchina particolarmente versatile, dotata di serie di radiocomando, regolazione della pezzatura, denti intercambiabili, prese di corrente e tramoggia con deviatore. Con una produzione massima di 160 t all’ora, dà il meglio di sé nei più differenti contesti operativi.
c
Dal 2003, quando abbiamo installato l’attuale impianto, produciamo conglomerati riciclando il fresato. L’esigenza era quindi di avere un materiale selezionato. Dopo aver provato diverse tecnologie, di recente abbiamo scelto il Centauro 100.32: abbiamo sperimentato lo stesso modello a noleggio e ne siamo rimasti colpiti positivamente. La mobilità dell’impianto lo rende versatlle, può essere spostato direttamente in cantiere ed essere impiegato per altre applicazioni. La macchina, sebbene stia lavorando solo da due settimane, ci sta dando soddisfazioni, sia per la produttività che per i consumi.
© Costruzioni
Andrea Trentini
c
R ECUPERO FRESATO
Da sinistra Andrea Trentini, Diego Lago, operatore impianto Salima, Rachid Rahhab, operatore impianto e operatore macchine Salima, Valter Carlesso, Matteo Viel, responsabile tecnico Salima, e Giuseppe Sabbadin.
&
Cave Calcestruzzo Alleggeriti
Riqualificazione
Pompe autocarrate
Messa in opera
Martelli demolitori Casseforme
Marmo
Additivi
Coltivazione Estrazione Slump
Spritz
Vagli
Cementi Sicurezza
90
92
Stampi per Cls L’impronta tecnologica Betonblock nella realizzazione di strutture industriali
Mescolatori Alta qualità di premiscelato con l’impianto a doppio asse creato da OMG-Sicoma
L’ISTITUTO PENSANTE
LA RIVOLUZIONE è il nostro dovere
ra gli eventi del Saie 2014, il convegno organizzato dall’IIC ha calamitato l’attenzione di chi vede nelle opere in calcestruzzo un orizzonte di progresso e non una mera speculazione economica, inerte e dannosa per il Paese. Silvio Cocco, presidente dell’Istituto, ha stimolato, in apertura del congresso, una platea di esperti, tecnici e imprenditori finalmente coscienziosi. Impegnati nello sforzo di portare avanti quelle “opere fatte bene” tanto auspicate dalle parole di Silvio Cocco, che riportiamo integralmente in queste stesse pagine.
T
Silvio Cocco, presidente IIC
82 Costruzioni novembre 2014
“Purtroppo la storia si ripete. Il sottoscritto conduce da anni, insieme ad alcuni operatori del mercato del calcestruzzo, una linea di pensiero e di coerenza irriducibile che non è altrettanto condivisa. Quindi ogni anno si replicano gli stessi discorsi e gli stessi ostracismi che da sempre si oppongono al nostro impegno intransigente. Io spero che il prossimo anno ci si possa ancora incontrare, magari ancora in questa sede appartata del Palazzo degli Affari di Bologna, superando con leggerezza il percorso a ostacoli al quale ci costringono gli organizzatori
Silvio Cocco Presidente I.I.C.
Valeria Campioni Vice presidente I.I.C.
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
Enrico Danili Coordinatore per la formazione
UN MONITO DI SERIETÀ E COERENZA PER TUTTO IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI.
LONTANO DAL CLAMORE DEGLI EVENTI DI FACCIATA, LE “NUOVE FRONTIERE DEL COSTRUIRE” HANNO MOSTRATO AUTENTICI CONTENUTI DI RICERCA E PROGRESSO. AL CONVEGNO DELL’IIC, SILVIO COCCO CONTRO “I CARTELLI DELLE MALE OPERE”
del SAIE per metterci, una volta di più, i bastoni fra le ruote. Il nostro sforzo mira, soprattutto in tempi così difficili, a promuovere la qualità nel settore del calcestruzzo. Non si supera una crisi peggiorando la qualità di quello che si fa, anzi. Il crinale di ogni momento difficile si valica solo con la proposta attuale di valori e di innovazione; non vale, invece, pescare continuamente dal cappello a cilindro del passato, consultando in modo sterile l’oracolo delle metodologie e di un modus operandi che appare irrimediabilmente inadeguato a rispondere alle nuove sfide industriali.
Il convegno di oggi ha come tema proprio il futuro del costruire. Il nostro scopo oggi è quello di rivelare quelle nuove frontiere di progresso che riguardano materiali di impiego inediti, sistemi di costruzione realmente avanzati e risultati di efficacia che di conseguenza si vogliono ottenere. Oggi in Italia c’è una corsa al risparmio, ai modi più convenienti (certamente non più efficienti e sicuri) da mettere in campo per realizzare opere che dovrebbero avere ricadute fondamentali per il Paese sotto il profilo economico e sociale. La logica che si persegue è quella della spesa minore per lo Stato. Una logica ipocrita che conduce al circolo vizioso delle spese poco trasparenti, dei fondi sprecati per opere volutamente fatte male. Con quali conseguenze per il sistema Paese? Anni fa si parlava di 40 miliardi di euro destinati di necessità alle spese annue di manutenzione delle opere pubbliche su tutto il territorio nazionale. Se pensiamo che in questi ultimi due anni questa destinazione è stata addirittura abbandonata per le ragioni di scarsità delle risorse economiche che ben conosciamo, la preoccupazione di tutti gli operatori economici e istituzionali dovreb-
I.I.C. - via Sirtori, ZI - 20838 Renate (MB) - tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it
Massimiliano Frassoni Chimico
Roberto Dalla Francesca Chimico
Luciano Cocco Geometra
Angelo Comendulli Geometra
Sheraz Khalid Geometra
Giuseppe Esposito Geometra
Gennaro Di Biccari Ingegnere
Andrea Garoia Geologo
L’ISTITUTO PENSANTE
be essere al massimo livello. Stiamo parlando di acquedotti, dighe, autostrade, ovvero tutto l’insieme delle grandi infrastrutture realizzate in calcestruzzo. Qualcuno non ha ancora capito che il vero risparmio arriva solo da una manutenzione fatta a regola d’arte e da nuove opere realizzate secondo i criteri dell’eccellenza. UN LAVORO CONCRETO A combattere questa guerra di civiltà del costruire sono rimaste, come avamposti contro l’onda gigantesca del degrado, solo le aziende condotte coscienziosamente da imprenditori di buona volontà e saldi principi, realtà che comprendono laboratori nei quali si fa quotidianamente ricerca autentica su nuove soluzioni tecniche e nuovi prodotti. Purtroppo, in una situazione come quella di oggi in Italia, quelli che la pensano come me e agiscono di conseguenza, dando il respiro più ampio alle proprie idee e ai propri valori, si sentono un po’ come dei
84 Costruzioni novembre 2014
carbonari che predicano di nascosto e che vengono osteggiati dalle cosiddette autorità di settore, dai cartelli perniciosi che fanno male al nostro sistema economico come un’erba gramigna che soffoca gli spazi vitali del pensiero creativo e del progresso. Eppure il nostro stand al SAIE è stato probabilmente il più frequentato “attivamente”, proprio per la ricchezza delle idee e dei contenuti proposti. Molti operatori primari del mercato che riguarda il calcestruzzo osteggiano queste idee utili e propizie, sposando piuttosto la filosofia del non fare le cose per bene per assicurarsi un ritorno più redditizio delle proprie cattive azioni, almeno nel breve termine. Tra gli argomenti oggetto di questo convegno, troveranno posto invece le innovazioni più apprezzate dal vero mercato delle opere in calcestruzzo, come le nostre pavimentazioni industriali realizzate in totale assenza di giunti. A questo proposito molti di voi avranno la possibilità di osservare alcune
case history molto significative. A Verona, abbiamo realizzato due lotti industriali da 90.000 m2 l’uno, con pavimentazioni realizzate ormai sette anni fa, senza alcun giunto di costruzione e dilatazione, per una piattaforma unica in calcestruzzo (relativa alle parti di ciascun lotto) di 10.000 m2 senza alcun tipo di interruzione frazionale. Risultati del genere non sono magia: sono calcolo, progettazione, direzione dei lavori, misura delle portate dei terreni e dei pesi che il pavimento deve sostenere; è
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
controllo del calcestruzzo alla centrale di betonaggio (durante il caricamento, all’arrivo e prima di essere messo in opera). Si tratta in buona sostanza di tutta una serie di componenti che alla fine portano a un risultato finale mirabile e dall’assoluto rilievo tecnologico: quello di una pavimentazione industriale innovativa in post-tensione che ha dato ottimi risultati nelle più diverse applicazioni industriali e civili. Abbiamo realizzato pavimentazioni simili in una zona artigianale di Napoli per altri 8.000 m2; ne abbiamo compiuti altrettanti per la pavimentazione di alcuni pastifici nella stessa zona. Chiedete ai nostri committenti di Verona qual è il loro grado di soddisfazione, quale vantaggio ha potuto riscontrare nella fruizione giornaliera di un impianto da 10.000 m2 di pavimentazione piana, senza imbarcamenti, senza fessure, senza giunti, che sostiene da sette anni un traffico di carrelli industriali riferito a una logistica attiva 24 ore su 24, impegnata a caricare camion in continuazione. Qual è la soddisfazione di trovare la stessa pavimentazione, a sette anni dalla sua realizzazione, sempre uguale, intonso, come il primo giorno di conclusione della posa. Delle forniture di calcestruzzo che abbiamo effettuato, abbiamo controllato tutte le dinamiche che ho già elencato prima. Le centrali di betonaggio da cui ci serviamo ci permettono di controllare sia il procedimento di produzione, sia le materie prime impiegate.
Noi impostiamo la curva granulometrica, gli additivi, pretendiamo il grado di resistenza che per noi deve essere garantito in modo indefettibile. Osserviamo scrupolosamente la partenza delle autobetoniere al carico, l’arrivo delle autobetoniere in cantiere, le operazioni di scarico (che autorizziamo solo dopo aver verificato il rapporto calibrato acqua/cemento). Solo a condizioni e a patti tanto rigorosi, noi accettiamo di acquistare il calcestruzzo da quel determinato fornitore. Le squadre di operai che montano il pavimento vengono monitorate scrupolosamente dai nostri tecnici; l’impiego dell’acqua viene sottoposto a disamine costanti, così come i tempi di posa del calcestruzzo. Tutto questo ci permette oggi di ammirare un risultato finale di prim’ordine, anche a distanza anche di molto tempo, come ho già avuto modo di sottolineare poco fa. E se qualcuno si aspettava da me parole diverse da quelle che ho detto, prolusioni sui massimi sistemi e frasi a effetto, mi dispiace di averlo deluso. Ho preferito, in apertura di questo convegno sulle nuove frontiere del costruire, dare voce alla realtà delle idee, parlare di progetti e di realizzazioni. Non me ne vogliano i sepolcri imbiancati – e altrettanto deperibili – del calcestruzzo istituzionale se al vuoto aleatorio delle dichiarazioni ho preferito, da sempre, la nobile e muta planarità del lavoro. Quello autentico, naturalmente, e fatto a regola d’arte.
novembre 2014 Costruzioni 85
I N COLLABORAZIONE...
LUNGA VITA
alla pietra d’autore DUE ARCHITETTI CHE HANNO FATTO DELLA CREATIVITÀ E DELLA PASSIONE PER IL CALCESTRUZZO UNA SCELTA DI VITA HANNO ANIMATO LA PLATEA DEL FOCUS GROUP CON LA FORZA DELLE IDEE CONCRETE
ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio
Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it
86 Costruzioni novembre 2014
n materiale evocativo, quasi poetico, che consente all'architetto di sperimentare forme sempre nuove per risultati inaspettati, che trasmette sicurezza e porta in sè la sua storia. Così i due architetti Devvy Comacchio e Paolo Didonè hanno raccontato il calcestruzzo alla platea del Focus group organizzato dall'Atecap il 27 ottobre 2014. Con l'obiettivo di diffondere un messaggio positivo legato al binomio calcestruzzo-architettura, l'Atecap ha scelto di dare voce ai due giovani architetti che coniugano la forza delle idee con la passione per un materiale fondamentale nella storia moderna delle costruzioni. Citando le parole del suo inventore, Pier Luigi Nervi, il calcestruzzo “è una vera e propria pietra fusa e in quanto tale può soddisfare tutte le esigenze perchè consente di produrre opere solide, durevoli ma allo stesso tempo originali e ricche di inventiva”. Comacchio e Didonè hanno passato in rassegna la perfezione del calcestruzzo esaltata da Tadao Ando all'interno dell’opera di Punta della Dogana (Venezia, 2009) quasi a riprodurre la leggerezza delle pareti di carta giapponesi, e le sperimentazioni di Peter Zumthor nella Cappella Eiffel (opera di Mechernich Eiffel, Germania 2007) con la superficie che porta "impresse" tutte le fasi del getto; e, ancora, la creatività delle colorazioni del calcestruzzo in contrasto con il paesaggio usata per la Casa das Historias Paula Rego (Cascais, Portogallo, 2008) da Eduardo Souto de Moura. La stessa creatività conferisce al calcestruzzo una texture unica e "stropicciata", attraverso l'inserimento di tessuti nelle casseforme, nel caso dell'Herning Center of the Arts (Herning, Danimarca, 2009) di Steven Holl. Nella Casa dos Ipes di Marcio Kogan (Sao Paulo, Brasile, 2011), il calcestruzzo prende vita e convive con gli altri materiali, valorizzando la forza della propria semplicità. Architetti di fama mondiale, che hanno reinterpretato il calcestruzzo allontanandosi dagli schemi tradizionali, sono stati così di ispirazione per i due giovani professionisti che fanno del calcestruzzo l'elemento caratterizzante dei propri progetti. Nella House SD (Rosà, Vicenza, 2010) il calcestruzzo diviene, ad esempio, elemento funzionale e decorativo al tempo stesso, al centro dello spazio nel quale si svolge la vita familiare. Forza e sicurezza sono, invece, i messaggi che gli architetti hanno voluto affidare al materiale nel progetto della Pencil Box (San Felice sul Panaro, Modena, 2012), l'edifico scolastico realizzato in cinquanta giorni per l'emergenza del terremoto in Emilia-Romagna. Dal piazzale esterno l'edificio si presenta con un recinto in calcestruzzo che protegge il "mondo" colorato nel quale i bambini trovano la loro dimensione. Nel monumento agli alpini (Rossano Veneto, Vicenza, 2009) il calcestruzzo esprime tutte le sue capacità evocative in una rilettura astratta del territorio e del legame creatosi tra le montagne e gli esseri umani. Il calcestruzzo è quindi un materiale dalle molteplici potenzialità che, proprio per la sua natura estremamente plasmabile e forgiabile, si può mettere "a servizio" del bello, dell'estetica e della funzionalità, oltre che, come risaputo, della solidità e di una longevità sostanziale nel corso dei secoli.
U
Guida Cave d’Italia Una Guida ai siti censiti con l’indicazione di Comune, località, nome e indirizzo della società esercente, tipologia o categoria del materiale cavato.
con tutti i siti per la produzione di bitume e calcestruzzo preconfezionato Prenota la tua copia: abbonamenti@fiaccola.it
www.caveditaliaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - abbonamenti@fiaccola.it - www.fiaccola.com
NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Guru-tech per l’autonomia L’installazione del sistema automatico si realizza anche su impianti datati e l’aumento garantito della produttività va dal 5% al 25%. Alcuni sensori (testati per lavorare in condizioni gravose) vengono applicati in varie parti dell’impianto stesso (controllato in remoto attraverso Internet). Le funzioni comprendono un report allarmi. Un altro sistema implementabile sugli impianti di calcestruzzo è il Production Q-Control, studiato
La riparazione a presa rapida Planitop Rasa & Ripara R4 è la soluzione per il ripristino strutturale del calcestruzzo di classe R4. Si tratta di una malta cementizia tissotropica, fibrorinforzata a presa rapida, per il ripristino e la rasatura del calcestruzzo da applicare a cazzuola o a spatola, in uno spessore compreso tra 3 e 40 mm. Questo prodotto MAPEI è particolarmente indicato per la riparazione di superfici orizzontali e verticali, interne ed esterne, ed è idoneo per strutture esposte sia all’aria che in contatto permanente con acqua. Il prodotto è certificato EN 1504-2 e EN 1504-3.
88 Costruzioni novembre 2014
www.trimble.com
L’
immediatamente alla tipologia di materiale introdotto nell’impianto, senza alcun intervento da parte del personale. Il software Automation Q-Control offre una visione intuitiva di tutte le macchine impegnate nel ciclo dell’impianto attraverso una grafica 3D.
www.mapei.com
automazione degli impianti di produzione del calcestruzzo rappresenta una frontiera in continuo avanzamento. Tra i protagonisti di questa avanguardia, gli specialisti della Ma-estro di Rovereto propongono un sistema capace di adattarsi
appositamente per fornire la conoscenza precisa dei costi di produzione al gestore dell’impianto. Con una semplice interfaccia web (caratterizzata dal marchio MA-ESTRO), l’impresa è in grado di ottenere statistiche dettagliate e un monitoraggio puntuale della propria attività, con tempistiche di lavoro e consumi energetici. Il quadro di controllo fornisce tutti i dati ricavati dal Production Q-Control, inviandoli rapidamente al gestore via mail. www.ma-estro.com
Perfezione a filo muro Uno degli attori più avanzati sul versante della progettazione e della misurazione in cantiere attraverso moduli e laser e GPS, lancia l’ultima novità dedicata all’ambito della progettazione di pareti murarie e di strutture interne. Si chiama Spectra Precision QML800 Quick Mark lo strumento di TRIMBLE che rileva automaticamente i punti di definizione per il progetto di una parete. Due laser disegnano una X luminosa che evidenzia in modo preciso ogni punto di marcamento, con una accuratezza vicina ai 3 mm. Le misure rilevate sono consultabili con un tablet semplice e intuitivo. Per un progetto preciso, a prova di errore.
Modular colossus al vaglio
uò a ragion veduta essere definito un gigante, in grado di dominare i siti minerari più impegnativi. Il lancio della nuova “creatura” concepita dalla divisione Terex Minerals Processing
P
Systems presenta al mondo il modello di vagliatura orizzontale più grande mai progettato e realizzato dal marchio globale. Caratterizzata dal consueto impianto modulare, la macchina porta la sigla MHS8203 e
STAMPI PER BLOCCHI DI CALCESTRUZZO
160 x 80 x 80 € 1.475,180 x 60 x 60 € 1.275,150 x 60 x 60 € 1.125,-
combina il collaudato sistema di vagliatura ad alta efficienza TEREX Cedarapids LJTSV (da 1.438 x 6.096 mm) con l’azione d’urto del modulo oval El-Jay. La filosofia progettuale dell’MHS8203 riprende il concetto “easy to use” adottato per altri vagli orizzontali della stessa categoria. La struttura rigida e resistente, comprende scale, camminamenti e guard rails costruiti in acciao galvanizzato. Tutta la componentistica che costituisce questo vaglio
PRODOTTO FINALE
160 x 80 x 40 € 1.150,160 x 40 x 80 € 990,160 x 40 x 40 € 940,-
P I N Z A G R U € 1.850,-
modulare è coerente con le norme CE/ISO ed è trasportabile con la massima flessibilità in normali container navali. L’MHS8203 rappresenta lo standard più elevato della serie di vagli orizzontali progettati dalla divisione Terex MPS e segue le necessità di agile installazione e basso impatto logistico nei siti di lavorazione. L’intera linea modulare dei vagli Terex MHS presenta macchine ideate seguendo l’efficienza operativa di sistemi plug and play applicati a modelli statici e semi-statici. Le componenti modulari sono progettate per essere installate in modo rapido, intercambiabile e per alte produttività on site. www.terexmps.com
STAMPI PER PIASTRE DI CALCESTRUZZO 200 x 200 x 16 € 895,-
A C C E S S O R I O P E R C A R R E L L O E L E V A T O R E € 350,-
WWW.BETONBLOCK.COM Noordervaart 52 | 1841 HA Stompetoren | Olanda M +39 (0)33 14 62 97 60 | T +31 (0)72 503 93 40 | F +31 (0)72 503 92 61 | info@betonblock.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Il blocco è... creativo!
li stampi in acciaio per sono la soluzione ideale per la produzione di blocchi e pannelli in calcestruzzo. Betonblock è il maiueta di queste soluzioni che possono essere impiegate in forma temporanea o permanente. Utilizzando
G
questi stampi in acciaio di elevata qualità si possono creare molto agevolmente grandi blocchi di calcestruzzo impilabili che si incastrano gli uni sugli altri grazie ai tasselli presenti dal lato superiore del blocco stesso. L’utilizzo della malta, quindi, non è
necessario. Con questa particolare soluzione flessibile per le costruzioni è possibile realizzare o modificare qualunque progetto costruttivo, anche in corso d’opera. I blocchi di calcestruzzo prodotti costituiscono la via maestra per realizzare paratie, argini
e altre strutture comparabili nel settore agricolo e del riciclaggio. Gli stampi per blocchi si prestano precipuamente per costruire capannoni o altre costruzioni adibite al deposito e allo stoccaggio delle merci. Ovviamente il calcestruzzo deve soddisfare requisiti più severi. Nella gamma BETONBLOCK sono disponibili stampi di vari tipi e misure in forme adatte per ogni categoria di intervento. Grazie alla loro particolare struttura, gli stampi sono particolarmente durevoli e mantengono la propria efficienza anche dopo un utilizzo intensivo. Di seguito l’indirizzo web di Betonblockplaza, il punto di incontro virtuale per scoprire soluzioni versatili. www.betonblockplaza.com
La materia dei sogni 2.275 metri sul livello del mare. La sfida del MMM Corones, sesto e ultimo gioiello dell’eccezionale catena museale dedicata alla montagna e creata dal celebre alpinista Reinhold Messner, sta prendendo forma in questi mesi sulla vetta del Plan de Corones, perla del panorama di Brunico e comprensorio sciistico tra i più famosi dell’Alto Adige. La Putzmeister 28Z dell’impresa Pustertal Beton pompa il calcestruzzo per le opere di un progetto che riduce al minimo l’impatto visivo del museo, scavato nella roccia e articolato su più livelli per una vista a 240° sulle vette circostanti. www.putzmeister.com
A
90 Costruzioni novembre 2014
Firma in GeoCalce l nome è altisonante come le ambizioni di impiego che si propone. La GeoCalce concepita e creata da Kerakoll è una GeoMalta (altro marchio registrato dall’azienda di Sassuolo in classe di resistenza M15, CS IV e R1, specifica per il rinforzo e l’adeguamento strutturale in zone sismiche e in abbinamento con appropriate armature strutturali. Idonea per l’intonacatura, il rinforzo estradossale di volte e coperture, l’allettamento e la stilatura di murature portanti e di tamponamento in laterizio, mattone, tufo, pietra, miste e calcestruzzo, la GeoCalce di KERAKOLL è composta in base a una formula che riunisce le qualità di traspirabilità della pura calce naturale NHL 3.5 alle resistenze garantite dal Geolegante minerale a cristallizzazione polimerica. www.kerakoll.com
I
Cave&Calcestruzzo
NEWS
Bitume eco-friendly ave de Vero (“nave di vetro” in dialetto veneziano) è il nome di uno dei più grandi centri commerciali ecosostenibili realizzati in Europa. All’interno di un progetto orientato alla massima efficienza energetica e al minimo impatto ambientale, ha svolto un ruolo essenziale l’isolamento termico delle strutture opache dell’edificio. Per i solai è stato adottato il pannello isolante Stiferite Class SH di spessore variabile, mentre la copertura, realizzata con un doppio strato di membrane impermeabili bituminose, ha implemenato l’impiego dei pannelli Stiferite Class BH di spessore 80 mm posati in doppio strato, in grado di garantire una trasmittanza termica di 0,16 W/m2K. www.stiferite.com
N
SM-5, anno da “Sir” a British Drilling Association (BDA) ha conferito a SOILMEC il prestigioso Innovation Award 2014. Il riconoscimento si è focalizzato sulla brillante performance dell’SM-5 in applicazioni di tunnelling nell’ambito dei lavori per il Crossrail Project di Londra. la potenza compatta della perforatrice si applica alla produzione di pali da 200 mm di diametro, alla profondità di 40 m. Il modello è disponibile con cinematismo combinato composto da braccio telescopico, brandeggio laterale a ± 90° e ralla su antenna (versione standard) oppure in versione G, con cinematismo fisso e rotary per carotaggi dedicata all’esecuzione di sondaggi. www.soilmec.com
L
Per getti sempre à porter pprezzata notevolmente sullo scenario di un mercato spinto verso tutte
A
le mete intercontinentali, Mecbo ha presentato anche all’ultimo Saie di Bologna tutto il valore delle sue
pompe compatte per calcestruzzo (stazionarie, carrellate, cingolate, su autobetoniera e su autocarro). L’esperienza pluritrentennale del costruttore di Osteria Grande (BO) che ha celebrato la ricorrenza dei tre decenni di attività nel 2012 è sempre caratterizzata dalla costante ricerca tecnologica sul gruppo pompante, cuore della macchina e componente fondamentale nel contraddistinguere il prodotto MECBO dagli standard più consueti del settore. Il modello per getto di calcestruzzo refrattario T400 presenta una pompa efficiente e dalle dimensioni notevolmente
contenute, con cilindri del diametro di 80 mm, una corsa da 400 mm e una capacità della tramoggia fino ai 100 litri. Sul fronte della compattezza in cantiere vogliamo ricordare ancora il successo della pompa autocarrata Autonoma per applicazioni in ambiti ultraristretti, montata su Piaggio Porter Maxxi, e in grado di pompare calcestruzzi e malte attraverso tubazioni fino a 100 mm di diametro con resa massima di 15m3/h a una pressione massima in uscita di 55 bar. Da menzionare, ancora, le pompe Pulsar cingolate e le piccole macchine Fattorino per una completa autonomia in tutte le fasi di preparazione, miscelazione del materiale e pompaggio. www.mecbo.it
novembre 2014 Costruzioni 91
M ESCOLATORI
L’impianto Colabeton per la fornitura di calcestruzzo al cantiere della stazione TAV di Firenze, durante la fase di costruzione. L’immagine a fianco riguarda, in particolare, l’installazione del mescolatore a doppio asse orizzontale di Sicoma. Il modello MAO 5000/3350, della capacità di 3,35 m3 vibrati di calcestruzzo per ciclo di mescolazione, è in grado di rifornire un’autobetoniera da 10 m3 nell’intervallo di 7-8 minuti. L’attività dell’impianto è cominciata nel 2011 e proseguirà la fornitura al cantiere di Firenze almeno per altri tre anni, fino alla conclusione prevista dei lavori nell’area ex Macelli.
92 Costruzioni novembre 2014
&Calcestruzzo
Cave
IL CROGIUOLO dell’alchimista IL MESCOLATORE A DOPPIO ASSE È DETERMINANTE PER LA PRODUZIONE DI UN CALCESTRUZZO DI QUALITÀ NELL’IMPIANTO COLABETON DEDICATO A UNA GRANDE INFRASTRUTTURA FERROVIARIA DI ALBERTO FINOTTO
a nuova stazione per l’alta velocità di Firenze, attualmente in costruzione nell’area ex Macelli, costituisce un punto di innovazione fondamentale non solo per la progettazione che ne disegna il profilo a “distribuzione verticale”, simile a una grande fermata della metropolitana. L’avanguardia è applicata anche alla produzione del calcestruzzo per tutte le opere strutturali che riguardano la stazione. All’alta qualità del materiale erogato (prevista nell’appalto generale del committente) è dedicato l’impianto Colabeton costruito nel 2011 all’interno dell’area di cantiere, in via Circondaria. L’elemento cardine della produzione è rappresentato dal mescolatore a doppio asse orizzontale progettato e fornito dalle Officine Meccaniche Galletti di Perugia attraverso la divisione societaria Sicoma. Il modulo MAO è oggi la pietra d’angolo per raggiungere la più ampia capacità produttiva di calcestruzzo richiesta da un’opera impegnativa e di importanza strategica per il sistema ferroviario nazionale. RST
L
novembre 2014 Costruzioni 93
M ESCOLATORI
CALCESTRUZZO GLOBALE La costruzione di mescolatori per il calcestruzzo costituisce la missione delle Officine Meccaniche Galletti (OMG) fin dal 1947. Oggi la produzione principale si svolge negli stabilimenti di Ponte Valleceppi (PG) che si estendono su una superficie di 20.000 m2 (di cui 7.000 coperti) e nei quali lavorano circa 90 dipendenti tra operai e impiegati. Nel 1992 viene costituita la societĂ Sicoma delegata alla progettazione e alla vendita dei mescolatori a doppio asse orizzontale e a turbina. Il costante aggiornamento tecnologico e la visione globale del mercato hanno consentito a OMG e Sicoma di aprire filiali dirette e concessionarie in tutto il mondo: Galletti Iberica (Spagna), fondata nel 1988, Sicoma Zhu-Hai (Cina), nel 2000 e Sicoma Nord America, nel 2005. Il 2006 ha portato l'apertura della filiale OMG France, completando l'attuale configurazione del gruppo OMG.
94 Costruzioni novembre 2014
&Calcestruzzo
Cave
Velocità con lo skip a inverter Il mescolatore Sicoma MAO 5000/3350 installato sull’impianto produttivo Colabeton ha una capacità di 3,35 m3 vibrati di calcestruzzo per ciclo di mescolazione (ogni 90-100 secondi, in grado di riempire un’autobetoniera da 10 m3 ogni 7-8 minuti). Questa velocità di ciclo è più vantaggiosa, sempre in termini di rapidità, rispetto a un normale carico a secco (tenendo anche conto del fatto che l’autobetoniera non ha la necessità di mescolare a sua volta il materiale
premescolato al massimo dei giri). Questo modello di mescolatore a doppio asse è dotato di uno skip con inverter che rende più graduale l’immissione e il movimento efficiente degli inerti all’interno della vasca di mescolazione e consente di raggiungere velocità elevate di 30 m/min. Il mescolatore è dotato di un doppio motore che consente di distribuire la coppia motrice ai due lati dell’albero, limitando quindi i fenomeni di deformazione e di torsione.
U NA FORNITURA “VIBRATA” DA 0,5 A 8 M3 Nel range previsto dalla progettazione Sicoma, la taglia prevista per i mescolatori a doppio asse orizzontale consente produzioni da 0,5 a 8 m3 di calcestruzzo reso vibrato, coprendo praticamente ogni esigenza di capacità prevista dai committenti. Le prestazioni del premescolatore realizzato dalle Officine Meccaniche Galletti di Perugia sono risconosciute nella loro efficacia per diverse applicazioni. Le dediche principali comprendono la produzione di calcestruzzo preconfezionato per autobetoniera, la realizzazione di elementi prefabbricati o precompressi, il calcestruzzo RCC per la costruzione di dighe e il misto cementato.
novembre 2014 Costruzioni 95
M ESCOLATORI 96 Costruzioni novembre 2014
&Calcestruzzo
Cave ACCESSIBILITÀ IN SICUREZZA
DUE OPZIONI ESCLUSIVE
Il sistema di dosaggio adottato dal mescolatore a doppio asse è del tipo a peso acqua/cemento. Successivamente, il materiale passa attraverso un depolverizzatore deputato a filtrare l’aria per scaricare in successione le polveri direttamente nel mescolatore. Una copertura rialzata, con due sportelli e priva di montanti, consente un accesso facilitato al mescolatore per favorire un accurato lavaggio a fine turno e per velocizzare gli interventi di manutenzione ordinaria o le eventuali riparazioni in caso di guasti all’impianto. Tutti i mescolatori costruiti dalle Officine Meccaniche Galletti con marchio Sicoma adottano un sistema di chiusura con trasferimento di chiave, allo scopo di prevenire l’ingresso accidentale dagli sportelli verso le parti in movimento della macchina.
La motorizzazione incernierata è una caratteristica unica dei mescolatori Sicoma a doppio asse. Si tratta di una soluzione sviluppata di recente per semplificare la manutenzione straordinaria ai supporti degli alberi. Il gruppo di propulsione (motore, pulegge e riduttore) viene sospeso tramite cerniere fissate al lato corrispondente della vasca: in questo modo, può es-
UN “CORPO” AFFIDABILE Analizziamo alcuni “plus” del MAO (illlustrati nelle immagini sottostanti). La struttura rinforzata della vasca elude i rischi di deformazione durante il trasporto e il funzionamento a pieno carico (una garanzia in più di funzionalità delle tenute). L’impianto robusto della vasca permette inoltre di insediare il telaio di sostegno delle bilance direttamente sopra al mescolatore, eliminando la necessità di ulteriori strutture
di supporto. I bracci di mescolazione (a profilo ridotto per evitare l’accumulo di materiale) sono realizzate in ghisa sferoidale mentre la struttura delle pale prevede una ghisa Hi-Hard con durezza minima di 530HB. Una scatola nera attiva il sistema di allerta che registra ed elabora i segnali provenienti dai sensori a bordo macchina. I dati relativi sono scaricabili dall’operatore di manutenzione tramite le porte USB.
sere aperto con facilità, senza l’ausilio di mezzi di sollevamento. Lo skip di carico mobile comprende un argano di sollevamento dotato di due tamburi avvolgifune calettati sullo stesso albero. la fune è dotata di un blocco anticaduta della benna in caso di strappo e di due finecorsa che ne controllano la tensione.
novembre 2014 Costruzioni 97
M ESCOLATORI
Lo staff operativo Colabeton addetto alla produzione di calcestruzzo per la nuova stazione TAV di Firenze. L’impianto Colabeton fornisce dall’aprile del 2011 tutto il materiale impiegato nella realizzazione di pali, diaframmi e solai che riguardano il complesso delle opere in cantiere. Penultimo a destra, l’ingegner Marco Nicoziani, responsabile tecnico di OMG, ha curato l’implementazione del mescolatore Sicoma MAO 5000/3350 in collaborazione diretta con i responsabili Colabeton.
RIDUZIONE... TERMICA! Uno sguardo alla struttura interna del mescolatore Sicoma a doppio asse evidenzia un particolare importante. La porta di scarico è dotata di una guarnizione in gomma che corre lungo tutto il perimetro; la rotazione eccentrica del settore di scarico assicura quindi che quest’ultimo raggiunga sempre la guarnizione stessa, seguendone l’usura. I riduttori del gruppo di mescolazione sono di tipo epicicloidale. La prima ri-
98 Costruzioni novembre 2014
duzione è realizzata con una trasmissione a pulegge (dotate di giunto omocinetico per mantenere la sincronizzazzione degli alberi). La bassa velocità di ingresso al riduttore permette all’olio lubrificante di lavorare con efficacia a basso carico termico. Il collegamento tra riduttore e vasca presenta un esclusivo sistema a campana che conferisce maggiore rigidità nel punto di raccordo tra riduttore e vasca.
Doppia alimentazione I moduli MAO di Sicoma possono essere equipaggiati con un doppio scarico, in modo di poter alimentare due autobetoniere allo stesso tempo in posizione sottostante al mescolatore. Appena concluso il carico della prima betoniera, si può iniziare direttamente a caricare la seconda macchina evitando ogni complicazione di manovra. Sempre in virtù della particolare struttura rinforzata della vasca, i mescolatori a doppio asse orizzontale si possono implementare con un gruppo di dosaggio appoggiato alla parte superiore della macchina, senza la necessità di aggiungere strutture metalliche supplementari. Il sistema è composto da un telaio di supporto con piastre di fissaggio preassemblate, tramoggia di attesa per inerti, bilancia cemento, bilancia acqua e sistema Air Bag con telaio di supporto.
Sollevamento Noleggio
&
Assicurazioni
Cesoie
Piattaforme
Garanzie Contratti
Martelli demolitori
Gru
Flotte
Autogrù Casseforme
Idraulica Ponteggi Generatori
Tecnologia
Movimento terra Servizi
Sicurezza
104
108
112
Piattaforme aeree Presentata in anteprima la nuova 1850SJ di JLG, semovente che svetta a 58 m
Autogrù Una Terex A350 dal noleggio di qualità GV3 al montaggio. Prova di cantiere a Milano
Piattaforme aeree Una Socage 37 DJ sulla cupola di una chiesa. Per uno sbraccio che non teme i piccoli spazi
NEWS
&Noleggio
Sollevamento
oteva essere un’occasione mesta per meditare sui rovesci che continuano a funestare il settore delle costruzioni nel nostro Paese. Invece il Saie dei 50 anni ha preferito mostrare una schiarita di ottimismo a un settore già fin troppo
P
vessato dalle cassandre della negatività. La scelta intelligente di accorpare tutti gli espositori in esterno nella sola area 48 ha avuto l’effetto di calamitare l’attenzione dei numerosi visitatori intervenuti all’esposizione (oltre 60.000 solo nei
Contatto di gestione Una gamma di pulsantiere versatile e completa per tutte le applicazioni di sollevamento. La famiglia Wave creata da IMET continua a costituire uno standard di riferimento per il settore, soprattutto per il controllo e la gestione di paranchi, carriponte, gru a torre e macchine a controllo on/off. Le serie più recenti M550 Wave S (in versioni a 4,6 e 8 pulsanti di manovra a doppio scatto più un pulsante di Start/Clacson e un pulsante di Stop a fungo) e M550 Wave L (10 e 12 pulsanti, sempre con Start/Clacson e Stop) presentano la dotazione più completa nel modello M550D Wave L10 implementabile con un display alfanumerico a 8+8 caratteri.
www.imet.eu
100 Costruzioni novembre 2014
padiglioni dedicati in modo specifico all’edilizia e alla cantieristica, per un colpo d’occhio che la kermesse di Bologna non offriva da anni ai suoi organizzatori in queste proporzioni). La manifestazione ha registrato inoltre la
presenza di ben 1408 espositori, di cui 208 internazionali, che hanno occupato gli oltre 102.000 m2 complessivi con ogni tipologia di gru edili, autogrù, piattaforme aeree e sistemi di sollevamento. www.saie.bolognafiere.it
La tela del “ragno”
www.hinowa.com
Bologna ritorna... in quota
Un’armata semovente schierata a dichiarare tutta la versatilità cingolata degli “spider” HINOWA di ultima generazione. Le piattaforme della casa di Nogara (VR) hanno dimostrato il loro carattere deciso, sviluppando la dinamica silhouette articolata anche nell’area 48 della cinquantesima edizione del Saie. La vetta spetta di diritto all’ormai nota e apprezzata LightLift 20.10 IIIS, contraddistinta dall’efficace jib Performance che permette alla PLE di lavorare in tutte le condizioni di lavoro con due operatori per la capacità rilevante di sollevamento fino ai 230 kg. Disponibile anche in versione Lithyum ION.
Per un dialogo a tutto-terreno e istanze da presentare al cospetto delle istituzioni preposte al mondo dei trasporti e dell’industria sarebbero innumerevoli, in considerazione delle difficoltà specifiche e costanti che si trovano ad affrontare i noleggiatori di autogrù nel nostro Paese. Da oltre 30 anni (fin dalla sua prima costituzione, nel 1983), ANNA, l’associazione nazionale dei noleggiatori di autogrù, svolge il suo impegno di rappresentanza nei confronti del governo nazionale e degli enti preposti a regolare le normative del settore.
L
Oggi ANNA raccoglie più di 60 associati tra imprese di noleggio, costruttori, professionisti e realtà commerciali. Da anni il presidente dell’associazione, Sergio Pontalto, conduce con impegno strenuo le “battaglie di diritto” che le aziende dei grandi sollevamenti sono costrette ad affrontare quotidianamente. I risultati positivi ottenuti negli ultimi mesi di attività annoverano una collaborazione proficua con l’Aite (l’associazione italiana dei trasporti eccezionali), con Fita CNA e Finco, i numerosi
In leggerezza a 22 m i chiama TBR 220 ed è l’ultima arrivata della gamma RUTHMANN Steiger nella scuderia Trucs (Villanova di Castenaso, BO), noleggiatore e distributore esclusivo del marchio tedesco sul territorio italiano. All’esposizione di Bologna questa articolata patente B ha attirato l’attenzione con i suoi 22 m di altezza massima per uno sbraccio che culmina a 16,4 m. Valorizzata dalla prerogativa del jib Russell in grado di conferire i 185° dell’angolo di rotazione, la piattaforma è alleggerita dall’impiego nella struttura di un acciaio a grana fine che ne abbatte il peso del 20% rispetto alle PLE della stessa categoria, incrementandone la rigidità torsionale. Innovazione anche per la torretta, con l’esclusivo Spaceframe Design. www.ruthmann.it
S
incontri ministeriali (in particolare sull’articolo 10 del DPR sul Nuovo Codice della Strada) e un rapporto assiduo con il ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti per l’apertura di una commissione permanente dedicata al comparto del sollevamento e dei trasporti eccezionali. In più, ANNA ha varato convenzioni con Viasat per il rimborso delle accise e con le autoscuole d’Italia, per la formazione professionale dei gruisti. www.assoanna.com
Combinazione multipla carrelli multidirezionali hanno conquistato anche in Italia un mercato di estimatori solido e competente. Il marchio irlandese COMBILIFT così ha portato una nota delle sue specialità anche al Saie, accompagnato come sempre dal suo distributore esclusivo per l’Italia, l’Euro Assistance di Arceto di Scandiano (RE). Al centro dell’attenzione soprattutto la serie compatta Combilift C2500/15000, riferita a carrelli che coprono portate nominali dai 2.500 ai 1.5000 kg per sollevamenti fino agli 8 m su un telaio estremamente robusto, con le caratteristiche tre ruote direzionali e motrici, due anteriori e una posteriore. www.combilift.com
I
novembre 2014 Costruzioni 101
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Un eroe alla prova del fuoco datta alle operatività più immediate, la ZED 19 di CTE sembrava destinata fin dal suo progetto ad assolvere gli interventi sul campo dove è richiesto l’intervento dei corpi speciali di protezione civile. Così l’impianto di una piattaforma aerea industriale è stato trasformato in modo opportuno per le operazioni sul campo del comando Vigili del Fuoco di Pisa (distaccamento Saline di Volterra) con il compendio di dotazioni supplementari utili a ogni tipo di emergenza. La ZED 19 raggiunge i 19 m di altezza di lavoro per 8 m di sbraccio e 230 kg di portata. Per rispondere alle nuove esigenze di allestimento, il modello
A
autocarrato patente B di CTE è stato dotato di un tubo acqua/aria della potenza di 250 bar collegato alla cesta. Il comando di Pisa ha scelto questa PLE, oltre che per le prestazioni offerte dall’impianto aereo, anche per le dimensioni
Soluzione sottile Quando si cerca qualcosa di diverso dall’ordinario, meglio affidarsi a un bravo artigiano. E Romano Ferrari artigiano delle gru lo è da 50 anni, con un estro geniale nel concepire soluzioni sorprendenti e versatili. Questa gru ultrasottile e ultraleggera costituisce un modulo specifico per l’installazione esclusiva su autocarri Iveco Daily. L’ufficio di progettazione di RF GRU offre poi soluzioni per gru con cassone, mono-braccio, cesta per piattaforma, cassone ribaltabile, con gestione tramite radiocomando oppure idraulica. Sempre nel segno della creatività made in Italy che deriva dalla tradizione. www.gruperiveco.it
102 Costruzioni novembre 2014
particolarmente compatte che permettono di percorrere strade strette in sicurezza e di operare senza problemi all’interno di spazi angusti. Per l’allestimento e la consegna del mezzo, CTE si è avvalsa della collaborazione della
struttura concessionaria di zona Pellegrini & C. sas di Pisa. La nuova piattaforma costituisce un mezzo utilissimo ai Vigili del Fuoco soprattutto nei compiti di salvataggio in contesti di pericolo ad altezze elevate. www.ctelift.com
Il furgone in alta quota a dedica più nota è quella agli ascensori da cantiere e alle piattaforme autosollevanti ma da alcuni anni Safi progetta e costruisce anche piattaforme aeree telescopiche, articolate, con jib e speciali (antincendio). A questi modelli si aggiunge una nota speciale nelle PLE su Van, di cui SAFI ha lanciato di recente il modello SCJ 13 (13 m di altezza operarativa). Questi modelli non così consueti nel nostro Paese contemplano invece una grande versatilità d’azione soprattutto per operazioni di sollevamento rapide e continue nelle strade dei centri cittadini, per compiti di manutenzione con l’alternanza di utensili. www.safiaerialplatforms.com
L
Sollevamento&Noleggio
NEWS
Vittoriosi in cima alla torre
I
del mezzo secolo di vita produttiva e la famiglia Fuochi (fondatrice e proprietaria della storica azienda di gru a torre e gru automatiche idrauliche) ha offerto un preludio delle celebrazioni con la manifestazione “Gruista dell’anno”, una gara di abilità, professionalità e sicurezza riservata agli operatori di gru a torre. Alla finale dell’evento
Piccolo genio a noleggio La versione del noleggio su Piaggio Porter secondo GSR. Al Saie 2014 si ravviva l’intresse dei noleggiatori per la nuova autocarrata compatta E140P lanciata a inizio anno (PTT di soli 2.200 kg). Nella sua configurazione minima, la macchina può stabilizzare in soli 1,6 m di larghezza per un’altezza massima di 13,2 m. La E140P viene proposta anche in versione fuoristrada La portata è di 250 kg per l’intero diagramma di lavoro. Sbraccio massimo a 6 m notevole capacità di livellamento della E140P sui terreni più sconnessi.
www.gsrspa.it
l gradito ritorno a Bologna di FMGru è un abbinamento di buon auspicio ai 50 anni del Saie. Anche il costruttore di Piacenza è alla vigilia
(promosso da Formedil e Scuola Edile di Piacenza e giunto alla sua quinta edizione) hanno partecipato i 13 gruisti che si sono distinti nella preselezione nazionale svoltasi a Piacenza il 26 e 27 settembre. Vincitore assoluto è risultato Carlo Rocca, cosentino, 37 anni, di Cosenza che ha battuto il vincitore delle ultime due edizioni, Felice
Lorizzo. Il premio “Gruista dell’anno” ha costituito l’occasione per vedere all’opera i modelli a torre di FMGru, apprezzati ormai sotto ogni latitudine, con mercati di riferimento in Europa (Austria, Germania, Belgio e Olanda) e in ambito internazionale, con un successo crescente in Turchia, Australia e Canada. Nelle ultime mire di mercato calibrate da FMGru trovano posto le dediche al Medio e all’Estremo Oriente, e alla Federazione Russa. Notevoli anche le opportunità commerciali coltivate in Africa, specialmente per i mercati fruttiferi di Algeria, Ghana, Nigeria e Congo. www.fmgru.it
Retrattile avanzata onosciamo tutti la difficoltà di movimentare le merci in corridoi stretti che non consentono proprio creatività di manovra. HYSTER ha pensato proprio a chi fatica a trovare una soluzione in pochi metri quadrati, lanciando una nuova gamma di carrelli retrattili in tre diverse tipologie: EVOlution, Laser PRO e Laser FAST. Il primo modulo è dotato di comandi minileve TouchPoint sul bracciolo e sistema di smorzamento fine corsa dell’alzata libera tramite un sensore. LaserPRO è dotato di un puntatore laser (con indicatore d’altezza per velocizzare prelievo e posizionamento del carico in altezza). LaserFAST infine, contempla sollevamenti fino a 0,8 m/s e velocità di marcia fino a 14 km/h. www.hyster.com
C
novembre 2014 Costruzioni 103
PIATTAFORME AEREE
AI PIANI ALTI
della produttivitĂ
104 Costruzioni novembre 2014
&Noleggio
Sollevamento
IL COLPO D’OCCHIO È IMPRESSIONANTE E NON POTREBBE ESSERE DIVERSAMENTE VISTA LA STATURA DELLA 1850SJ.
A PROVA DI GRATTACIELO DI
Veloce in ogni contesto Adatto a tutte le prestazioni in quota più elevate, il modello JLG 1850SJ presenta l’alternativa di una doppia portata in cesta, per la capacità di 450 o 227 kg. Questa caratteristica permette agli operatori di trasportare e movimentare più utensili e materiali nell’area di lavoro sopraelevata. La velocità di estensione dell’Ultra Boom è un’altra nota fondamentale da sottolineare, dal momento che la produttività in cantiere della macchina viene ulteriormente incrementata da velocità di ciclo più rapide. Il braccio telescopico infatti può estendersi da terra fino alla massima altezza operativa in meno di cinque minuti, eludendo le tempistiche di posizionamento nei contesti industriali come nei centri urbani più affollati.
EDOARDO REA
he cosa ne dite di poter raggiungere 19 piani di altezza con la massima agilità, partendo da una base solida eppure leggera, dinamica, senza ingombri in eccesso? Ogni operatore vorrebbe poter confermare il proprio entusiasmo di fronte a questo annuncio. In effetti, è proprio quello che è successo il 24 ottobre scorso a Zola Predosa (BO), in occasione di un evento organizzato da JLG Industries Italia per la presentazione a clienti e osservatori delle più recenti serie di piattaforme aeree semoventi. Al centro dell’incontro, la prima uscita ufficiale “Sotto il segno del +” (questo il titolo scelto dagli organizzatori per la kermesse tecnica JLG) della nuova piattaforma telescopica 1850SJ Ultra Boom, un modello d’eccezione presentato in anteprima a Conexpo 2014. Questa semovente da record è in grado di raggiungere 58,6 m di altezza massima operativa (i 19 piani di cui parlavamo prima) ed è l’ultima nata di una serie caratterizzata da un braccio dimensionato per alte prestazioni. RST
C
PRESTAZIONI FUORI DAL COMUNE A Zola Predosa (BO), JLG Industries Italia ha incentrato sul nuovo modello 1850 SJ tutta l’attenzione possibile. E, viste le sue caratteristiche, non poteva essere diversamente. La notevole velocità di elevazione da terra fino ai 58,6 m di altezza operativa (dichiarata di 4 minuti e 40 secondi) si abbina a pendenze superabili del 40%. A piena estensione del
braccio, la macchina si muove fluidamente ad una velocità di 4,5 km/h grazie a un carro base dalla concezione completamente inedita, dotato di assali oscillanti retraibili ed estensibili in meno di un minuto. La dotazione del jib telescopico, inoltre, aumenta l’area utile di lavoro e l’ampiezza dello sbraccio in altezza.
PIATTAFORME AEREE
AL... GALOPPO CON 100 CV Sono numerose le prerogative di una macchina per grandi performance come la 1850SJ. Alcune vanno menzionate in modo particolare, come la dotazione del potente motore diesel turbo da 99,8 CV che sostiene adeguatamente il sistema di sollevamento della piattaforma aumentandone in modo esponenziale la produttività. Anche le performance di guida e di movimentazione in cantiere ne risultano potenziate (per l’estensione e la ritrazione degli assali è sufficiente l’intervallo di un solo minuto). Un altro “plus” da rimarcare riguarda la trazione integrale e le quattro ruote sterzanti di serie che portano al top le possibilità di manovra della 1850SJ. Non va dimenticato, a questo proposito che, allla massima estensione (58,6 m), l’area di lavoro della PLE Ultra Boom è di quasi 82.000 m3.
Controllo operativo e diagnostica avanzata La sicurezza dell’operatore è garantita da un display LCD che, evidenziando i limiti non superabili, visualizza “step by step” la posizione del braccio in fase di salita/discesa e lavoro. Oltre a questa fondamentale funzionalità, il display permette di visualizzare in tempo reale lo stato della macchina rilevato dal sistema elettronico - codici di servizio, stato del motore, livelli di carburante – fornendo informazioni necessarie ad eliminare ogni ritardo di intervento o eventuali fermi macchina onerosi.
106 Costruzioni novembre 2014
&Noleggio
Sollevamento
UN DESIGN DI VANTAGGIO Gli operatori che hanno provato in anteprima nazionale la nuova 1850SJ hanno potuto apprezzare l’agile design che ne consente il trasferimento da un luogo di lavoro all'altro senza la necessità di un’autorizzazione speciale per grandi dimensioni sulle autostrade. Nello specifico, può essere necessario un permesso per il peso.
L’U LTRA BOOM SENZA CONFINI Il jib con due ulteriori sezioni, per un’estensione da 3 a 6,1 m, fa dell’Ultra Boom con sviluppo proporzionale, un plus che consente il massimo della mobilità. Dopo la première di Conexpo 2014 che ha destato l’interesse più ampio del mercato USA, l’anteprima nazionale di Zola Predosa ha confermato l’appeal della macchina anche per i clienti italiani e l’impegno puntuale di JLG nel produrre sempre macchine su misura per le diverse e molteplici applicazioni richieste dalle nostre imprese.
QUESTA VOLTA NON ABBIAMO FATTO MOLTA STRADA PER RAGGIUNGERE IL CANTIERE. SIAMO RIMASTI A MILANO, DOVE ALA PLUS HA NOLEGGIATO DA GV3 DUE MEZZI PER IL SOLLEVAMENTO PER IL MONTAGGIO DI UNA SCALA ANTINCENDIO IN CARPENTERIA METALLICA
DI
DANIELA STASI
ia Filippo Juvara, area nevralgica di Milano. Lì sorge una delle sedi Asl del capoluogo. La struttura è oggetto di una completa ristrutturazione, interna ed esterna, finalizzata alla creazione del Laboratorio di Sanità Pubblica della Città di Milano: l’edificio ospiterà i dipartimenti e i relativi laboratori di sierologia delle malattie infettive, biologia molecolare, tossicologia e controllo ufficiale degli alimenti. L’Ati che si sta occupando dei lavori, guidata dalla capogruppo Iti Impresa Generale, ha commissionato le opere di carpenteria metallica ad Ala Plus: nel dettaglio, l’azienda piacentina ha realizzato una scala antincendio autoportante esterna. Per quanto, a livello strutturale, il lavoro possa apparire semplice, in realtà si tratta di un’opera complessa, soprattutto per l’ubicazione della scala stessa in uno spazio particolarmente angusto, che ha comportato diverse difficoltà operative nella fase di montaggio. Ala Plus per eseguire il lavoro in cantiere si è avvalsa del servizio di noleggio di GV3. Le macchine fornite sono state principalmente due: l’autogrù Terex A 350 con un’altezza massima di lavoro di 30,2 m e una portata massima a 3 m da asse ralla di 30 t, e la piattaforma ragno Palazzani TSJ 30/C versione cingolata, con un’altezza massima di lavoro di 30 m e una portata massima di 200 kg. RST
V
© Costruzioni
AUTOGRÙ
CUORE d’acciaio
108 Costruzioni novembre 2014
&Noleggio
© Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
Nelle foto il cantiere di via Filippo Juvara a Milano, dove la sede Asl è oggetto di una totale riqualificazione. In bella vista i mezzi per il sollevamento noleggiati da GV3 alla piacentina Ala Plus: in particolare è ben visibile l’autogrù Terex A 350 e, nell’ultima immagine in basso, la piattaforma ragno di Palazzani TSJ 30/C.
© Costruzioni
Sollevamento
novembre 2014 Costruzioni 109
Progettazione, costruzione e montaggio di carpenteria metallica. Queste le specializzazioni della piacentina Ala Plus, che dal 1988 è attiva nel settore civile e industriale e nei grandi lavori infrastrutturali (barriere, parapetti, scale di sicurezza, carpenteria per bonifica per ferrovie, strade, autostrade, parcheggi, porti). La società è in grado di fornire il prodotto finito di carpenteria in alluminio, inox, ferro con relative lavorazioni meccaniche, verniciature, zincature a caldo e montaggio in cantiere, su tutto il territorio nazionale ed estero. Opera anche in ambito ferroviario e produce centri di lavoro e cabine afoniche per aziende. Tra i lavori più recenti ricordiamo la realizzazione di carpenteria strutturale per la Brebemi, la fornitura di manufatti in acciaio inox AISI 316L per il progetto Mose di Venezia e diverse opere per il settore nucleare.
www.alaplus.it
© Costruzioni
AUTOGRÙ
26 anni di esperienza
110 Costruzioni novembre 2014
&Noleggio
Sollevamento
PER OGNI CANTIERE IL GIUSTO MEZZO
© Costruzioni
Come anticipato, la difficoltà operativa di questo cantiere non è stata data dalla struttura della scala in sé, bensì dall’area di lavoro particolarmente ristretta che ha ostacolato le fasi di montaggio. Proprio per ovviare alla mancanza di spazio, è stato deciso di ricorrere al noleggio di mezzi dall’elevata altezza di lavoro. “In passato non ho mai avuto necessità di montare strutture con macchine di dimensioni così elevate”, spiega Liliana Carini, fondatrice e titolare di Ala Plus. “Durante i lavori per la Brebemi ho avuto modo di conoscere Venpa e così, per questo cantiere, ho deciso di ricorrere al loro servizio di noleggio. Sono molto soddisfatta soprattutto per la disponibilità dei funzionari commerciali e l’alta qualità della consulenza e dell’assistenza tecnica”.
Da sinistra: Nicola Similimeo, Liliana Carini, Edoardo Zincardi, Bullari Bledar e Carmine Tavano, rispettivamente operatore, titolare, progettista e operatori di Ala Plus, Mauro Bruschi, funzionario commerciale Venpa GV3.
A COMPLETA DISPOSIZIONE La scala antincendio alta 24 m e situata in uno spazio ristretto ha comportato una consulenza specifica da parte di GV3 per capire quali fossero i mezzi più idonei al cantiere. “L’aspetto più rilevante di questo noleggio è stata proprio la consulenza tecnico-logistica per mettere il cliente nelle condizioni ideali di montare la struttura nei tempi più brevi possibili”, commenta Mauro Bruschi, funzionario commerciale Venpa GV3 per le province di Piacenza, Pavia, Lodi e Cremona. “Abbiamo optato così per due macchine di dimensioni compatte ma con altezze elevate. Tra l’altro, prima di consegnare i mezzi in cantiere abbiamo ospitato gli operatori Ala Plus nella nostra sede di San Giuliano Milanese per spiegare loro il funzionamento dei mezzi stessi. Abbiamo anche messo a loro disposizione un tecnico per qualsiasi esigenza”.
www.gv3.it
novembre 2014 Costruzioni 111
PIATTAFORME AEREE
IL PENNELLO dell’artista volante
AGLI OPERATORI DI MANUTENZIONE SULLE STRUTTURE DELLE CHIESE, UNA MANO DAL CIELO SERVE SEMPRE.
COSÌ, PER OPERARE IN QUOTA, È MEGLIO AFFIDARSI ALL’AGILITÀ DI UNA MACCHINA COMPATTA SPECIALE E DAL “BRACCIO D’ORO” DI
ALBERTO FINOTTO
112 Costruzioni novembre 2014
i sono piattaforme aeree che portano nella filosofia di impianto che le ha definite, quella particolare nota di versatilità che tiene conto delle necessità più stringenti e complesse legate allo spazio operativo. La forSte 37 DJ illustra mirabilmente le potenzialità offerte da un modello concepito con la facoltà di combinare diverse prerogative: altezza di lavoro rilevante (a 37,3 m), sbraccio al limite della categoria (23 m, con una capacità massima di carico fino a 300 kg), jib idraulico finale (e cestello rotante di 90°+90°), autocarro per l’installazionecon PTT da 11 t. A queste prerogative si sono affidati gli addetti dell’impresa CM tinteggi di Rubiera (RE) per eseguire i lavori di pulizia (preliminari alla pittura) sul tetto a cupola trapezoidale della chiesa dedicata alla Madonna Pellegrina, fino alla quota operativa di oltre 30 m. Un contesto difficile per il piazzamento e la stabilizzazione della piattaforma, dove la forSte 37 DJ si è trovata, invece, perfettamente a proprio agio. RST
C
&Noleggio
Sollevamento MANO LIBERA In cesta, all’altezza di 25 metri, il tecnico-pittore in azione durante la pulizia della cupola procede placido nelle operazione di abrasione dei sedimenti prima della riverniciatura finale. La forSte 37 DJ dimostra tutta la sua affidabilità di movimentazione alle diverse altezze di intervento (comprese tra i 20 e 30 m), assistendo l’operatore per ogni necessità di traslazione della cesta. L’eclettismo di questa piattaforma aerea è di gran lunga superiore rispetto a un semplice modello doppio articolato: alla struttura della parte aerea si aggiunge infatti il vantaggio del jib idraulico che permette, in questo caso, il più ampio raggio di intervento.
Una recita... a sbraccio! La rotazione della torretta fino ai 700° è un vantaggio che diventa indispensabile per la parte aerea della forSte 37 DJ, nell’evenienza di cantieri particolarmente esigui per negli spazi di manovra offerti all’operatore. In questo caso, il noleggiatore della piattaforma (l’azienda specializzata Ruini Marco di Scandiano, RE) hanno stabilizzato la forSte 37 DJ in un corridoio della larghezza di neppure 4 m, delimitato dai cancelli del cantiere e dalle scale di accesso alla chiesa. Per questo il notevole sbraccio (fino ai 23 m) sopperisce in modo brillante alle possibilità di riposizionamento praticamente nulle dell’autocarro.
PIATTAFORME AEREE 114 Costruzioni novembre 2014
&Noleggio
Sollevamento SPAZIO A TERRA? I L MINIMO INDISPENSABILE
Uno sguardo dal basso della forSte 37DJ evidenzia le doti di compattezza di una piattaforma che misura solo 8.300 mm (l’altezza di questa doppio articolata in assetto di trasporto è di 3.580 mm). Si tratta di misure minime per questa categoria di macchine e un ingombro così vantaggioso favorisce gli interventi nei centri urbani e ad alta densità di traffico, risolvendo tra l’altro il problema di eventuali permessi di transito e di accesso richiesti dalle amministrazioni locali. Il sistema di stabilizzazione a traverse estensibili (ad apertura idraulica) calcola automaticamente l'area di lavoro più sicura in base all'estensione degli stessi stabilizzatori. L’operatore può sfruttare al meglio, in questo modo, lo spazio disponibile per l’installazione.
SNODO DI FLESSIBILITÀ La chiesa della Madonna Pellegrina, nel quartiere di viale Giovanni Amendola, a Modena, fu costruita all’inizio degli anni Sessanta. Oggi l’edificio è sottoposto a un programma di restauro generale dove le parti relative alla copertura, alla tinteggiatura e all’adeguamento antisismico sono preponderanti. La piattaforma forSte 37 DJ contemplava i requisiti più adatti a un intervento in quota che non comportasse l’ingresso in cantiere di un modello autocarrato ingombrante e poco flessibile durante le fasi di trasferimento e installazione. L’idraulica proporzionale della piattaforma ha incrementato il suo valore in campo grazie alle doti di sbraccio della parte aerea principale e alla facoltà di snodo del jib.
L’X-FACTOR NEL TELAIO Il telaio a X di brevetto Socage è uno dei punti di forza delle piattaforme autocarrate progettate dalla casa di Sorbara di Bomporto (MO). Questo modulo comprende quattro stabilizzatori telescopici che si collocano in posizione tangenziale rispetto alla ralla di rotazione della parte aerea. Gli stabilizzatori, in estensione, acquistano un’extra-corsa rispetto agli stabilizzatori dei telai convenzionali e questa extra-corsa determina una maggiore area di appoggio della piattaforma aerea a favore di un notevole incremento di stabilità. Ne consegue un livello superiore delle prestazioni (soprattutto nei modelli doppio articolati di fascia alta) in termini di sbraccio ad alte quote, con un aumento sensibile della distanza dalla linea di stabilità a cui può essere elevata la cesta.
novembre 2014 Costruzioni 115
Un’altra immagine suggestiva della parte aerea in fase di sbraccio della forSte 37 DJ. La serie DJ di Socage (che attualmente comprende due modelli: forSte 32 DJ e forSte 37 DJ) presenta piattaforme aeree a doppia articolazione con un'altezza che va dai 32 ai 37 m. Alla doppia articolazione della parte aerea si aggiunge, in più, un jib che costituisce un ulteriore snodo per aumentare le potenzialità di movimentazione e per superare facilmente gli ostacoli in quota (in virtù dell'assenza di ingombri sotto la cesta). L’aspetto estetico è molto curato e gli impianti tubolari sono collocati all’interno del braccio.
TOP DI FLOTTA L’impresa Ruini Marco di Arceto di Scandiano (RE) è una realtà tecnica rilevante nel settore del noleggio a caldo e a freddo di macchine operatrici e di veicoli. Le piattaforme aeree su autocarro costituiscono una delle tipologie più richieste della flotta Ruini Marco e contempla, nell’attuale dotazione, modelli di altezza operativa compresa tra i 20 e i 37 m. Tra le numerose disponibilità del parco macchine di Scandiano, trovano posto, tra l’altro: piattaforme semoventi e piattaforme “ragno” cingolate, carrelli elevatori, sollevatori telescopici, camion con gru, miniescavatori, minipale e attrezzature per il movimento terra, transpallet e pedane elevatrici, materiali per il cantiere e per la manutenzione del verde.
Gianfranco Gasparetti operatore Ruini Marco
c
La richiesta di una piattaforma autocarrata come la Socage forSte 37 DJ è piuttosto frequente sul nostro territorio, nonostante faccia parte da pochi mesi della flotta Ruini Marco. La sua agilità in cantieri come questo della Madonna Pellegrina è evidente. Al mio fianco, Gianluca Duzzi, (a destra ndr) contitolare di CM tinteggi, ha potuto osservare come, anche con poco spazio (e per tempistiche abbattute rispetto agli intervalli di piazzamento che occorrerebbero a PLE più pesanti) questo modello può sviluppare tutta la sua estensione in orizzontale, anche a oltre 20 m di altezza. Per un intervento preciso ed efficace della massima rapidità.
c
116 Costruzioni novembre 2014
www.dieci.com
ASTRA HD9 E URO6
IL DURO
attento all’ambiente
DI
GIANENRICO GRIFFINI
nche Astra, a qualche mese dall’entrata in vigore della nuova normativa antinquinamento Ue, aggiorna all’Euro 6 la propria gamma da cantiere HD 9, facendo un dietro front rispetto a quanto comunicato in passato. Il debutto ufficiale dell’inaspettato Euro 6 è avvenuto all’ultima Iaa di Hannover. Le prime consegne in Italia sono previste per il prossimo anno. La Casa piacentina, controllata da Iveco, si concentrerà dapprima sui cabinati 6x4 e 8x4 per i compiti cantieristici e per il trasporto del calcestruzzo premiscelato. Seguiranno i modelli (trattori e cabinati) a trazione integrale per gli impieghi off-road più gravosi. Nel complesso la gamma HD 9 Euro 6, una volta completato il line-up di prodotto, dovrebbe risultare del tutto sovrapponibile all’offerta di mezzi Euro 5. Il debutto degli Euro 6 ad Hannover è avvento con un HD 9 84.56 8x4, dotato di motorizzazione Cursor 13 da 412 kW (560 Cv) erogati a 1.900 giri/min. La coppia di picco è, invece, di 2.500 Nm a 1.000 giri. RST
A
Provatiper Voi A DISPETTO DEI PRECEDENTI PROGRAMMI ASTRA, ARRIVA A SORPRESA LA VERSIONE EURO 6 DELL’INDISTRUTTIBILE E AMATISSIMO MEZZO D’OPERA PIACENTINO HD9. ARRIVERÀ SUL MERCATO GIÀ DAL PROSSIMO ANNO
L’Astra HD 9 84.56 Euro 6 8x4 con motore da 560 Cv.
novembre 2014 Costruzioni 119
ASTRA HD9 E URO6
CAMBIA SOLO IL CUORE Gli HD 9 in salsa Euro 6 ripropongono le stesse soluzioni tecniche dei precedenti modelli di Astra. A partire dal mitico telaio heavy duty con longheroni piani e paralleli con sezione a ‘C’ da 10 millimetri di spessore, caratterizzati da un’anima da 320 millimetri e da piattabande da 90. Gli elementi longitudinali, pensati per impieghi fuoristradistici estremi, hanno un momento flettente superiore a 202 mila Nm. Anche le sospensioni mantengono lo stesso schema dei veicoli Euro 5, basato su balestre paraboliche a tre foglie anteriormente e su elementi cantilever (sempre con foglie paraboliche) sul tandem. Le principali novità riguardano la catena cinematica, basata sul sei cilindri in linea Iveco Cursor 13 da 12,88 litri di cilindrata, che utilizza la tecnologia Hi-eScr per l’abbattimento degli inquinanti. Questa soluzione di post-trattamento dei gas, che si affida solo a un catalizzatore Scr con immissione di urea (Adblue), fa a meno del parziale ricircolo nei cilindri dei prodotti della combustione (Egr) per ridurre la formazione degli ossidi di azoto (NOx).
Ora la geometria varia Il Cursor 13 adotta un turbocompressore a geometria variabile, che velocizza i tempi di reazione del motore quando viene richiesta maggiore potenza da parte del conducente. Il Vgt serve anche per potenziare l’azione del freno motore a decompressione, in ambienti operativi come quelli delle cave di marmo toscane, non guasta mai. Il Cursor 13 monta un dispositivo d’iniezione common rail, che suddivide in più fasi la polverizzazione del gasolio.
Provatiper Voi
Nella sequenza, da sinistra, gli ingranaggi della distribuzione di un Cursor 13, il turbo a geometria variabile e la valvola a farfalla del freno motore sul condotto di scarico. A destra, uno spaccato delle sedi valvola.
In cabina tutto è come sulla versione Euro 5. Al centro del classico cruscotto analogico con il tachimetro piÚ grande del contagiri, trova posto il display digitale a colori.
novembre 2014 Costruzioni 121
B HARATB ENZ
Marc Llistosella, responsabile Daimler Trucks Asia e Daimler India Commercial Vehicle (Dicv).
Sullo sfondo, un BharatBenz 3143 con motorizzazione da 430 Cv.
122 Costruzioni novembre 2014
Provatiper Voi
STELLA globale BHARATBENZ È UN NUOVO MARCHIO DELLA COSTELLAZIONE DAIMLER. DA OTTOBRE 2012 LE SUE LINEE PRODUTTIVE IN INDIA HANNO COSTRUITO OLTRE 10.000 VEICOLI. DIETRO LE QUINTE, MARC LLISTOSELLA, RESPONSABILE DI DAIMLER TRUCKS ASIA DI
GIANENRICO GRIFFINI
ei piani di espansione del gruppo Daimler, l’India ha assunto negli ultimi anni un’importanza strategica. Sia per i volumi di vendita sia per i trend di crescita del mercato interno dei mezzi di trasporto, sia per le prospettive dell’export dei camion made in India verso i paesi del Sud Est asiatico e dell’Africa. Il braccio operativo per raggiungere i due obiettivi - la leadership in India e l’espansione all’estero per contrastare le case cinesi - è rappresentato dalla Daimler India Commercial Vehicle (Dicv), società interamente controllata dal gigante automotive tedesco, che con il marchio BharatBenz costruisce e vende nel sub-continente asiatico un’ampia gamma di veicoli di peso totale compreso fra le 9 e le 49 tonnellate. Il centro produttivo di BharatBrenz si trova a Oragadam, vicino a Chennai, dove vengono anche costruiti, insieme a Mitsubishi Fuso Truck, i camion destinati a vari paesi, fra cui l’Indonesia, il Bangladesh, la Tanzania, il Kenya e lo Zambia. “Il progetto di una presenza diretta in India - spiega Marc Llistosella, responsabile di Daimler Trucks Asia e di Daimler India Commercial Vehicle (Dicv) risale al 2006. Nel 2012 è stato completato lo stabilimento di Oragadam, che ha una capacità produttiva installata di 36 mila veicoli l’anno, aumentabile a 72-80 mila unità in caso di maggiore richiesta da parte del mercato. Parallelamente, è stata sviluppata la rete commerciale che conta, adesso, 75 concessionarie in 82 località. Il network di vendita, che sarà completato il prossimo anno, è già ben radicato nei territori dell’India meridionale e orientale. Poi toccherà agli stati del nord. Con questa struttura abbiamo facilmente superato, lo scorso aprile, il traguardo dei 10 mila camion prodotti da ottobre 2012. E, quest’anno, contiamo di raddoppiare i volumi, rispetto alle 6.500 unità realizzate nel 2013”. RST
N
novembre 2014 Costruzioni 123
B HARATB ENZ
BHARATBENZ, LA STORIA
PRODUZIONE IN LOCO E POCO STOCK
BharatBenz è il marchio con cui Daimler India Commercial Vehicle (Dicv), società interamente controllata dal gruppo Daimler, commercializza in India e in altri paesi (insieme a Mitsubishi Fuso Truck) camion dei segmenti medio e pesante. Il centro produttivo di BharatBenz, inaugurato nel 2012, si trova a Oragadam, nei pressi di Chennai. La fabbrica, che si estende su un’area di 1,6 milioni di metri quadrati, ha comportato un investimento di circa 700 milioni di euro. La gamma di prodotto di BharatBenz comprende modelli dei segmenti medio e pesante da 9, 12, 25, 31 e 49 tonnellate di peso. I veicoli light duty sono basati sulla piattaforma del Fuso Canter, mentre gli heavy duty utilizzano i componenti del Mercedes-Benz Axor. Recentemente, al Salone del veicolo industriale di Hannover (Iaa), BharatBenz ha presentato il nuovo modello top di gamma 3143, equipaggiato con il sei cilindri il linea da 12 litri OM457, tarato a 430 Cv. È la prima volta che il marchio indiano controllato da Daimler si cimenta nel segmento delle potenze elevate (nel sub-continente asiatico si viaggia, di solito, con valori di potenza massimi non superiori ai 250 Cv) per impieghi heavy duty. Lo scorso aprile, dalla fabbrica di Oragadam è uscito il 10.000° camion dall’avvio della produzione, iniziata a ottobre 2012. BharatBenz ha visto crescere le vendite del 67% nel primo trimestre di quest’anno, rispetto allo stresso periodo del 2013. La quota commerciale del brand indiano di Daimler si è attestata attorno al 7% nel segmento sopra le 9 tonnellate.
“Il punto cruciale - spiega Llistosella - era realizzare ciò di cui l’utilizzatore di camion ha bisogno qui, in India. In questo contesto, sono stati d’aiuto due fattori: la nostra indipendenza operativa e l’appartenenza di BharatBenz all’universo Daimler, un gruppo in grado di differenziare la propria offerta di prodotto e di componentistica in funzione delle esigenze locali. I nostri modelli di maggior successo sono, nell’ordine, l’autotelaio a quattro assi 3123, con motorizzazione da 230 Cv, il cabinato a tre assi 2523, il 6x4 2523 per il settore delle costruzioni e un medio da 12,8 tonnellate di peso totale a terra. Nel complesso, questi quattro camion rappresentano circa il 70 per cento dei volumi di vendita. Ora, è anche disponibile il 3143 6x4, come cabinato e trattore, sviluppato per gli impieghi ultragravosi in India e altrove. È un veicolo con una catena cinematica d’impronta europea, con una motorizzazione da 430 Cv. In tutti i casi, si tratta di modelli con oltre l’85 per cento di componentistica indiana. Questa scelta è stata dettata da numerose esigenze: non esporsi ai rischi legati alle fluttuazioni del cambio della moneta locale rispetto alle principali valute e ai dazi doganali per i prodotti d’importazione. La ragione principale del made in India riguarda, tuttavia, la produzione. Che dev’essere molto flessibile, per adattare il numero di unità realizzate agli alti e bassi del mercato. Lo scopo è quello di limitare al massimo l’accumulo di stock di camion invenduti, che appesantiscono il costruttore e la rete dei concessionari. Adesso - conclude Llistosella - lo stock medio di BharatBenz non supera i 20 giorni di vendita, rispetto ai tre mesi della maggior parte delle case concorrenti”.
L’EQUILIBRIO È NEL LOW COST AFFIDABILE A un paio d’anni dall’inizio della commercializzazione in India, i veicoli con il marchio BharatBenz si sono imposti all’attenzione delle aziende di trasporto locali, che utilizzano camion dei segmenti medio e pesante. “Nel comparto dei veicoli sopra le 9 tonnellate - puntualizza Llistosella - abbiamo raggiunto una quota di mercato attorno al 7%, con punte del 33-34% nel sud (Kerala), del 18% nel Karnataka e del 14-15% nel Tamil Nadu. Il bello è che questi risultati sono stati ottenuti non ricorrendo agli sconti sui prezzi di listino. L’obiettivo primario
124 Costruzioni novembre 2014
era, infatti, di costruire un’immagine del brand, basata su due fattori: la qualità del prodotto e la preparazione e la professionalità dell’organizazzione: sia quella di vendita sia, soprattutto, del network di assistenza”. Nel mettere a punto le specifiche tecniche dell’offerta di modelli per il mercato locale, BharatBenz ha dovuto trovare il giusto equilibrio fra due filosofie costruttive; quella tedesca, che voleva un prodotto premium, e quella indiana, molto attenta alle esigenze economiche (e alle disponibilità) delle aziende di trasporto locali.
Provatiper Voi
Sopra, la fabbrica di Oragadam (Chennai) di BharatBenz, che ha una capacità produttiva di 36 mila veicoli l’anno. Sotto, un Tata (che insieme ad Ashok Leyland è uno dei competitor di BharatBenz) e un Eicher.
novembre 2014 Costruzioni 125
B HARATB ENZ
È RICHIESTO IL LOW COST Dal punto di vista del prezzo d’acquisto, il comparto dei camion pesanti è tuttora dominato dai modelli low cost, che rappresentano 85-90% delle vendite. La fascia media pesa, invece, per il 5-10% del totale, mentre il segmento premium non supera l’1% delle vendite.
126 Costruzioni novembre 2014
Provatiper Voi MAXI FLOTTE E RIPRESA DELLA DOMANDA
3,34 MILIONI DI CHILOMETRI
In India, il settore del trasporto su gomma è caratterizzato dalla presenza di un buon numero di grandi flotte, da una miriade di realtà di medie dimensioni oltre, ovviamente, dalle piccole aziende attive nella subvezione. Queste ultime sono fra i principali utilizzatori dei camion di seconda mano. Le circa 140 aziende più strutturate hanno un parco circolante attorno ai 120 mila veicoli. I camion più utilizzati dagli operatori del trasporto sono i cabinati da 25 e 31 tonnellate a 3 o a 4 assi (80-120 mila unità immatricolate ogni anno). Il mercato indiano dei truck ha una notevole potenzialità di sviluppo, legata anche all’aumento quasi esponenziale della popolazione, che adesso è di circa 1,3 miliardi di persone. Secondo lo studio di ricerca A.T. Kearney questo mercato dovrebbe, infatti, crescere del 10% l’anno da oggi al 2020, passando da 210 mila a 410 mila unità immatricolate. Nel lungo periodo, la domanda locale di veicoli potrebbe arrivare fino a 500-700 mila unità l’anno.
Il trasporto su strada ha un ruolo fondamentale per l’economia indiana. Rappresenta la spina dorsale della nazione, poiché su gomma viaggia il 65% delle merci e l’85% dei passeggeri. La rete stradale del sub-continente asiatico, che raggiunge i 3,34 milioni di chilometri di lunghezza, è la seconda al mondo per estensione. Le autostrade, che rappresentano il 2% del totale della rete nazionale (circa 65.600 chilometri), sono costituite al 50% da tratti a due corsie, mentre il 38% è a corsia singola. Il network autostradale si concentra soprattutto lungo gli assi nord-sud, est-ovest e nel cosiddetto quadrilatero d’oro che collega i principali centri dell’India: Delhi, Mumbai, Chennai e Calcutta.
UNA VITA ON THE ROAD Le aree di sosta per i camion sono numerosissime e si chiamano dhaba per via dei ristoranti on the road dove vengono servite le specialità speziate del Punjab. Da questa regione a cavallo della frontiera fra l’India e il Pakistan arriva, infatti, la maggior parte dei conducenti di mezzi di trasporto, oltre a una buona percentuale degli effettivi dell’esercito indiano. I truck stop, realizzati in prossimità delle stazioni di rifornimento, offrono servizi basici (quelli igienici sono, spesso, da brivido) e cibi a buon prezzo, cotti in forni d’argilla (tandoori) a forma di campana rovesciata. La vita sulle strade indiane è decisamente dura a causa delle ore di lavoro - per compensare la bassa velocità commerciale dei veicoli, di 25-30 km/h - e delle caratteristiche di molti camion, le cui cabine (a volte realizzate in legno) non offrono certo le comodità e il comfort dei modelli europei.
la forza del gruppo
abbonarsi conviene
OGNI MESE • Attualità & Prodotti • Macchine & Componenti • Riciclaggio & Demolizione • Cave & Calcestruzzo • Walk Around Macchine • MMT • Sollevamento & Noleggio • Veicoli Cavacantiere • Provati per Voi
ABBONAMENTO ANNUO
€ 90,00 NEW
anche in versione PDF
IN OMAGGIO CON L’ABBONAMENTO • Guida MMT Linea Construction • Guida MMT Linea Compact • Guida al calcestruzzo • Guida al noleggio
abbonamenti@fiaccola.it www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl • 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono 02 89421350 - www.fiaccola.com
b e w Ăˆ online il nuovo sito
www.vietrasportiweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - email: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
AETERNUM è un compound di nuova generazione in polvere
TEKNA CHEM S.r.l. 20838 Renate (MB) - via Sirtori, zona Industriale tel. (+39) 0362 91 83 11 fax (+39) 0362 91 93 96 www.teknachem.it - info@teknachem.it
adsorbito su nanomicrosilicati attivi, che unisce all'elevata attività pozzolanica di questi ultimi una straordinaria reologia, fluidità in assenza di segregazioni, impermeabilità e notevole resistenza
sia
alla
compressione
aggressioni chimiche ed atmosferiche.
meccanica
che
alle