Costruzioni 703 agosto-settembre 2016

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Casa editrice la fiaccola srl

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

ELETTROMOBILITA

PER UN BUSINESS SOSTENIBILE Attualità&Prodotti STRUTTURE PROVVISIONALI LAYHER DI MODA ANCHE ALLA FONDAZIONE PRADA

Macchine&Componenti FULL SERVICE SEVIS SCEGLIE CGT PER VINCERE UNA CORSA CONTRO IL TEMPO

Sollevamento&Noleggio GRU IDRAULICHE LA EFFER 1155 SCELTA DALLA LTM-MORELLI DI NAPOLI

703

anno LXV 8_9_settembre 2016

WALKAROUND IL NUOVO MINIESCAVATORE JCB 55Z-1


Guarda il video B7 sul canale Youtube Yanmar Construction

www.yanmarconstruction.it



Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

ISSN: 0010 - 9665

SOMMARIO &Componenti

&Prodotti

Macchine

Attualità 6

Notizie 42

La voglia di noleggiare Sevis ha scelto il ventaglio di soluzioni CGT per vincere una corsa contro il tempo. Sta costruendo un invaso artificiale a San Martino di Castrozza

FONDAZIONI SPECIALI

60

STRUTTURE PROVVISIONALI

Miracolo a Milano

ESCAVATORI CINGOLATI

Le soluzioni Layher supportano lavori di prim’ordine. Dal residenziale alla Fondazione Prada

48

Estrazione sociale acquisita Si completa la parte alta della gamma Hyundai con l’HX430L e l’HX480L, due modelli tecnicamente distanti

42

16

WALKAROUND

forti 22 Idelpunti nuovo mini JCB 55Z-1

Il futuro è elettrico Volvo CE ha presentato la sua visione del domani. Elettromobilità, connettività bidirezionale e guida autonoma sono i mantra

FULL SERVICE

Case d’asta, accordi tra costruttori, acquisizioni, il sito web del mese, tecnologie informatiche, stabilimenti, soluzioni per rifornimento, fiere

16

FUTURO

52

Soluzione di versatilità Debutta in terra austriaca la Liebherr LRB 355. Grazie alla sua grande versatilità e alla concezione modulare, sostituisce due modelli

52 NEL PROSSIMO NUMERO

Abbiamo passato alla lente il nuovissimo YANMAR ViO57, un modello da sempre apprezzato dai clienti italiani. Riprogettato completamente, il nuovo girosagoma migliora a 360°. Al debutto un motore turbo da ben 32,6 kW con la cilindrata più bassa della categoria. Torretta più bassa e braccio più resistente e leggero assicurano grandi prestazioni.


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Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web

&Demolizione

Riciclaggio 68

PAVIMENTAZIONI

84

Notizie

Meraviglia in punta di piedi Il calcestruzzo architettonico sviluppato da Ruredil rivaluta la piazza del PoliMi

Rifiuti speciali, normative, vagli mobili, interventi notturni, escavatori cingolati, trituratori

86

INTERVENTI

Questione centrale

IMPIANTI MOBILI

&Calcestruzzo

Cave 80

90

Missione di produttività La gamma Lokotrack conquista nuovo spazio nelle cave d’Europa

Notizie Eventi, manifestazioni, cemento, associazioni, additivi, malte ATECAP

83

L’arte più in alto La forma a spirale del Curvo, il grattacielo d’autore più complesso di CityLife, raggiunge l’apice con la tecnologia RCS di Peri

Prova d’abilità in pieno centro urbano per la squadra Daf specializzata in demolizione

Revisione della UNI 11104

&Noleggio

Sollevamento 96

Notizie Gru idrauliche, autogrù, piattaforme aeree, piattaforme autocarrate e semoventi, sollevatori telescopici

Il contributo dell’Associazione per la stesura della normativa

72

9 SETTE M B R E 2016 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it

CASSEFORME

72

703

116

REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci, Edoardo Rea IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952

MULTIFUNZIONE

104 Vi racconteremo com’è andata al CECE CONGRESS 2016. In particolare quali sono le prospettive di mercato in Europa occidentale e orientale. L’evento vuol portare le principali realtà del settore a riflettere se hanno focalizzato le nuove esigenze della clientela, se stanno gestendo la sfida digitale e se la loro idea di business è a prova di futuro.

Una gru pronta a tutto Si chiama Amak 35 la smart-crane che fa della polivalenza e della versatilità la sua ragion d’essere AUTOGRÙ

110

I destrieri guidano l’impresa Sei Grove GMK tinte di rosso per Bettarini Autogrù. Testimonianza di versatilità sul territorio

GRU IDRAULICHE

116

Forza Napoli Vista in azione la Effer 1155 9 + 6S della LTM-Morelli da 45 anni fedele al giallo emiliano

perVoi

Provati

FORD RANGER SUPER CAB 2.2 TDCI

122

L’America in cantiere Alla guida del nuovo pick up Ford, ispirato al cugino F-150. Comfort da auto e 4x4 inseribile

STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

COSTRUZIONIWEB.COM

eb.com

costruzioniw


www.bkt-tires.com

71

www.incofin.it

11

www.bomag.com

51

www.jcb.com

99

www.jlg.com

9

www.brigade-elettronica.it

IN COPERTINA

PARTNER

1

Non sappiamo se il futuro delle macchine movimento terra sarà dominato dalla propulsione elettrica ma Volvo Construction Equipment sembra proprio esserne convinta (vedi articolo a pagina 52).

14

www.canginibenne.com

40

www.lombardini.it

100

www.ctelift.com

65

www.machineryzone.it

94

www.dieci.com

109

www.manitou.com

121

www.transpotec.com

15

www.eberspaecher.it

7

www.olmark.com

III Cop

www.truckemotion.it

inserto

www.faeterni.it

66

www.samoter.com

III Cop

www.vanemotion.it

GRU SENZA COMPROMESSI

97

www.fassi.com

101

www.socage.it

12

www.variscospa.com

103

www.haulotte.it

39

www.takeuchi-italia.it

78

www.volvoce.it

II Cop

www.yanmarconstruction.it

IV Cop www.hyundai.eu

5

www.terex.com

Aziende citate Albatros ........................104 Arbloc ............................82 Baoli ............................102 Bettarini Autogrù..............110 Camoter International - Arjes ..71 Case Ce............................7 Cat ................................42 Cem Elevatori ................104 Cemtech ........................80 Cgm ..............................81 Cofiloc............................96

Daf Costruzioni ................72 Dometic Group ..................6 Effer ............................116 Emiliana Serbatoi................8 Fassi ............................101 Ford Ranger ..................122 Genie ..........................100 Grove ..........................110 Gsr ................................96 Hiab ............................100 Hinowa ..........................98

Hyundai........................7-48 Imp Italia ........................80 Impresa Sevis ..................42 Impresa Evalto & Randon ....16 Ironplanet ........................6 Jcb ................................23 Jlg ................................98 Klaas............................104 Layher .............................. Liebherr..................60-70-97 Linde Mh ......................102 Liugong Dressta Machinery ..14 Ltm Fratelli Morelli ..........116 Manitou ..........................96 Metso Minerals ................88

Niederstätter......................8 Peri ..............................86 Powerscreen ....................69 Ritchie Bros. ....................6 Ruredil ..........................84 Scania............................12 Schnell ..........................80 Sermac ..........................81 Socage..........................103 Str ................................14 Terex ..........................7-99 Topcon ............................6 Volvo Ce ........................52 Yanmar ............................7 Zf..................................15


SEMPRE PIÙ IN ALTO

AC 220-5 Sbraccio eccezionale Con una lunghezza del braccio base di 78 m, il modello AC 220-5 raggiunge altezze e raggi d’azione ai quali altre gru potrebbero arrivare solo se equipaggiate con la prolunga. Accessibilità in cantiere La AC 220-5 è la gru più compatta nella sua classe. Maggiore versatilità Il sistema di controllo IC-1 consente di eseguire incarichi delle gru di maggiori dimensioni.

Informatevi sulla nostra gamma di gru multistrada a 5 assali:

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Contattateci per maggiori informazioni: www.terex.com/cranes

© Terex Cranes 2016 · Terex, il marchio Terex Crown, Demag e Works for You sono marchi di fabbrica di proprietà o concessi in licenza da Terex Corporation.


NEWS

&Prodotti

Attualità

Diversificazione multicanale

www.topconpositioning.com

U Nuovo distributore per l’Italia Topcon Europe Positioning annuncia la nomina di Topcon Infomobility come nuovo distributore di sistemi di controllo macchine in Italia. Un accordo volto ad aumentare la presenza sul mercato italiano del settore del machine control. ll team di gestione di Topcon Infomobility è guidato da Roberto Trini con la responsabilità della gestione completa della distribuzione, comprese le attività di coordinamento e comunicazione con le entità TOPCON esistenti. Trini vanta molti anni di esperienza nel settore del posizionamento, avendo lavorato ad alti livelli nel campo della gestione vendite e dello sviluppo commerciale.

6 Costruzioni settembre 2016

Competenze rafforzate Nuovo presidente per la zona Emea per DOMETIC GROUP. Bengt Thorsson, proveniente da Scania con il ruolo di Senior Vice President Commercial Operations Europe, va a sostituire Joachim Kinscher, che dopo più di 40 anni di servizio nella società ha deciso di dimettersi restando comunque con il ruolo di consulente per il Gruppo. Il bagaglio di esperienza di Bengt nell'aftermarket e la sua posizione in un'azienda nota nel mondo del truck, rafforzerà ulteriormente la competenza di Dometic Group e la leadership nella gestione del gruppo.

www.dometicgroup.com

na fusione che piazzerà la nuova realtà tra le 50 prime aziende di e-commerce B2B del mondo. RITCHIE BROS. e IRONPLANET hanno annunciato di aver stipulato un contratto in base al quale Ritchie Bros.

acquisirà IronPlanet per circa 758,5 milioni di dollari, primo passo per potenziare la propria piattaforma multicanale: insieme a IronPlanet, il Gruppo darà vita a un'unione di marchi in grado di fornire un maggiore numero di opzioni e di piattaforme attraverso cui vendere, acquistare e inserire macchine in listini di vendita, sia in loco sia online. Ritchie Bros., inoltre, ha stipulato un accordo con Caterpillar, in base al quale diventerà partner globale privilegiato di Caterpillar per aste dal vivo in loco e online; metterà anche a disposizione di Caterpillar e dei suoi concessionari, l'accesso alle piattaforme d'asta proprietarie e ai software. www.rbauction.com www.ironplanet.com


P

PiÚ robusti in Europa Un’altra notizia destinata a modificare le dinamiche del settore. YANMAR ha finalizzato un accordo con TEREX per l'acquisizione delle attività europee di Terex nel settore delle attrezzature compatte da cantiere, per circa 60 milioni di dollari. Tramite questa attività , Terex cura la produzione e vendita in Europa di pale gommate, mini e midi escavatori, escavatori gommati e altri prodotti. L'acquisizione comprende lo stabilimento di produzione a Crailsheim e il centro distribuzione ricambi a Rothenberg, entrambi in Germania. L'acquisizione permetterà a Yanmar di continuare a svilupparsi nel mercato dei mezzi compatti in Europa utilizzando le reti di vendita e assistenza e il know-how riguardo a sviluppo e produzione di entrambe le società .

MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

artnership tra due colossi del settore movimento terra: CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT e HYUNDAI HEAVY INDUSTRIES hanno firmato un accordo esclusivo per la produzione e lo sviluppo di miniescavatori. In base all’accordo, che comprende la fornitura di prodotti finiti e quella di componenti e ricambi a CNH Industrial, Case CE potrĂ produrre modelli di miniescavatori fino a cinque tonnellate nel suo polo produttivo di San Mauro (Torino). Le due societĂ inizieranno anche un programma di sviluppo congiunto per l’introduzione di nuovi modelli. Questo accordo è valido a livello mondiale, fatta eccezione per la Corea del Sud, e ha una durata di dieci anni con opzione di rinnovo. www.casece.com www.hyundai.eu

5 - 8 ottobre, Piacenza Mostra internazionale delle tecnologie e attrezzature per la ricerca, estrazione e trasporto dei fluidi sotterranei www.geofluid.it

SAIE 2016

19 - 22 ottobre, Bologna Fiera delle costruzioni e dell’ingegneria del territorio www.saie.bolognafiere.it

ECOMONDO 2016

8 - 11 novembre, Rimini Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com

GIC GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO 2016

10 - 12 novembre, Piacenza Mostra-convegno italiana dedicata al comparto del calcestruzzo www.gic-expo.it

natuzzibros.com

Evoluzione tra i mini

GEOFLUID 2016

EXTR ASER IES

40;6 0RQLWRULQJ ,QGLYLGXDO 7UDFN 2/0$5.

Better traceability system for the management of the component Miglior sistema di tracciabilità per la gestione del componente Reading at sight (without the help of equipments) Lettura a vista (senza l’ausilio di apparecchiature) Tracking of historical production data Rintracciabilità dei dati storici di produzione. No incorrect matching of products Nessun abbinamento errato dei prodotti Simplification of the spare parts management Semplificazione della gestione ricambi

www.yanmarconstruction.it www.terex.com

www.olmark.com/MITO OLEOMARKET 42041 Lentigione (RE) Italy

settembre 2016 Costruzioni 7


Roba dell’altro mond

Una selezione degli articoli pubblicati sull’ultimo numero di Vie&Trasporti, la rivista edita dalla nostra casa editrice dedicata al settore dei veicoli industriali e commerciali. Un mondo diverso dal nostro, ma non poi così lontano…

Bye Bye Londra. L’autotrasporto nel dopo Brexit. Cosa cambierà?

© Costruzioni

Su strada con Ford Transit Custom 2.0 TDCi 130 Cv Euro 6

l’ultimo Sfoglia online! numero

La nuova Serie S Scania. Rivoluzione svedese con consumi ridotti 8 Costruzioni settembre 2016


© Carlo Pizzinini

4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi

Sempre più in alto Altra sfida per Niederstätter. L’azienda, infatti, dopo la funivia sul Monte Bianco, è stata scelta dalla società Stahlbau Pichler per la fornitura e il montaggio di una gru per la costruzione della nuova funivia sulla vetta più alta della Germania, la Zugspitze, con un’altitudine di ben 2.962 m. Si tratta di una sfida progettuale in termini di posizionamento del cantiere e della gru. Il modello scelto da NIEDERSTÄTTER è il 71 EC-B Flat-Top Liebherr, selezionato grazie alla sua possibilità di essere montato in territori difficilmente raggiungibili e alle sue capacità di posizionamento del carico a millimetro in condizioni atmosferiche estreme.

www.niederstaetter.it

Pensiero verticale viluppato in altezza. Questa la principale caratteristica del nuovo serbatoio EMILIANA SERBATOI, versione ad asse verticale della gamma Tank Fuel, serbatoi metallici per carburante diesel con funzioni di stoccaggio ed erogazione. Mono parete e con le stesse linee cilindriche, i fondi bombati e lamiere calandrate in acciaio al carbonio, è corredato di armadi di erogazione oppure distributori; può contenere fino a 9.000 litri nominali ed è equipaggiato di bacino di contenimento pari al 50% o al 100% della capacità effettiva del serbatoio. www.emilianaserbatoi.com

Backeye®360 Sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º

Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.

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Costruzioni

Costruzioni

12 luglio alle ore 9:39

1 settembre alle ore 17:26

Un # JCB Italia Teletruk al lavoro sul lago d’Iseo... Ed è arte

#Albatros ha acquistato una gru multifunzione #Amak

La preferita

Il più letto

La foto più cliccata!

Il post che più ha destato l’attenzione dei nostri “seguaci”

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Costruzioni

29 agosto alle ore 17:33

6 settembre alle ore 11:23

Cartoline dalla Croazia… Una #PM Group a Traù

Un cattivissimo #Scai black edition a Milano...

La più curiosa

Il più piacente

Una notizia di attualità particolarmente interessante

Il post con più mi piace

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10 Costruzioni settembre 2016


Attualità&Prodotti

NEWS

Geometri, i triennali al via

ell’anno accademico 2016/2017 debutteranno in Emilia Romagna, Toscana e Lombardia tre percorsi didattici per geometri ispirati ai contenuti del progetto di riforma della categoria. I percorsi riguardano un corso post-

N

secondario a valenza di laurea triennale denominato “Gestione edilizia e del territorio”. I corsi in via di attivazione appartengono alla classe L-7 Ingegneria Civile e Ambientale previsti dal DPR 328/2001 e introducono modalità di

accesso diretto all’esame di abilitazione perché già comprensivi di tirocinio. Gli studenti seguiranno un percorso universitario che ricalca il progetto di riforma voluto dal Consiglio Nazionale dei Geometri. In primo luogo, un piano di studi

GRANDI CANTIERI PER GRANDI SQUADRE. Nuova serie-5 dei rulli monotamburo BOMAG adatti per ogni cantiere. www.bomag.com BOMAG Italia Srl. • Via Roma 50 • 48011 Alfonsine (RA) • Tel.: 0544/864235 • Fax: 0544/864367 • www.bomag.it

focalizzato su materie che caratterizzano in maniera univoca la professione di geometra, distinguendola da profili come l’architetto o l’ingegnere: un percorso altamente professionalizzante e per questo immediatamente spendibile nel mercato del lavoro. Il coinvolgimento diretto degli istituti tecnici poi, produce una doppia responsabilità: da un lato, quella di indicare con chiarezza il futuro percorso di carriera degli studenti, allineando aspettative e richieste del mercato; dall’altra di intensificare i rapporti tra scuola e professioni, con l’obiettivo di soddisfare la richiesta di tecnici di primo livello. www.geometrinrete.it


Web e dintorni

SITO DEL MESE www.scania.it

Velocità Fruibilità Completezza Grafica Download

Online il restyling del sito internet di Italscania. Una grafica elegante accoglie il visitatore e lo accompagna nelle varie sezioni del sito. In home page un menù orizzontale con tre voci: “Soluzioni”, “Prodotti e servizi” e “Mondo Scania”. Nella prima si possono trovare le informazioni di cui si necessita, in base alle esigenze di autotrasporto. Nella seconda si trova l’intera gamma, con la possibilità di configurare il proprio mezzo secondo i singoli bisogni. La terza, infine, è un insieme di racconti e notizie su tutto ciò che gravita intorno all’universo Scania.

la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe dry prime da 4” a 12“, anche con cabina di insonorizzazione. Pompe sommergibili Grindex in alluminio fino a 10”. Impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.

Pompe centrifughe a girante aperta Coperchio con cerniera per facile ispezione

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Super Z

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Attualità&Prodotti

NEWS

Successo dichiarato L’edizione 2016 di Geofluid è da record: tutto esaurito nell’area dedicata agli espositori e 2.500 visitatori internazionali attesi dal 5 all’8 ottobre nel quartiere fieristico Piacenza Expo. Lo avete segnato in agenda? on un probabile annuncio di tutto esaurito nell’occupazione degli spazi espositivi, si prepara all’avvio l’imminente ventunesima edizione di Geofluid, la mostra internazionale specializzata nei molteplici settori della tecnologia fluida (ricerca e sviluppo, estrazione, trasporto di fluidi sotterranei, perforazioni geotecniche, geognostiche e geotermiche, fondazioni speciali e palificazioni, tecnologie senza scavo e costruzione di gallerie e opere sotterranee). L’appuntamento è dal 5 all’8 di ottobre nel quartiere espositivo di Piacenza Expo. Pienamente confermato, quindi, il trend positivo di crescita della manifestazione, in netta controtendenza rispetto alle fiere generaliste. 200 gli espositori diretti, presenti su 23.000 metri quadrati di

C

superficie espositiva per oltre 250 brand. Con oltre 30 espositori esteri confermati e almeno 2.500 visitatori stranieri

attesi da tutto il mondo GEOFLUID si conferma come punto d’incontro internazionale, anche sotto il profilo dei convegni e

dei workshop dedicati al comparto. Già attivo il servizio online per i visitatori di Geofluid 2016 che potranno registrarsi direttamente sul sito della manifestazione, stampando subito il relativo pass di ingresso all’esposizione. www.geofluid.it

settembre 2016 Costruzioni 13


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Più dozer in Russia Digitale e in “real time” Un pubblico attento ha partecipato all'incontro “Cantiere digitale: quando il BIM incontra IoT”, primo appuntamento organizzato da STR e Gruppo Filippetti nell’ambito dell’iniziativa VIP CLUB riservata a responsabili e manager aziendali STR. Tema portante, la digitalizzazione dei processi nel settore delle costruzioni, che sta imprimendo un forte impulso verso la trasformazione di pratiche e approcci in un'area ancora legata a metodologie tradizionali come quella edile, ma che nelle sue punte più avanzate sta già implementando tecnologie avanzate come il BIM (Building Information Modeling) e lo IoT (Internet of Things).

uovi dealer crescono. Ferronordic Machines è diventato distributore ufficiale dei dozer e dei posatubi Dressta in Russia. Una partnership che consente a Ferronordic Machines di allargare la propria offerta. Con sede a Stalowa Wola, in Polonia, Dressta è cresciuta fino ad affermarsi come produttore globale di apripista cingolati e di posatubi, soprattutto da quando è stata acquisita da LiuGong per diventare ufficialmente LIUGONG DRESSTA MACHINERY. Nel 2015 il Gruppo ha esteso la sua rete commerciale in nuovi mercati, e la nomina di Ferronordic Machines dimostra l’impegno nell’ampliare la sua presenza a livello globale. www.dressta.com

N

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NEWS a direzione centrale del gruppo ZF ha annunciato un investimento di circa 2,9 milioni di euro nel proprio centro radar di Brest in Francia.

L

Il radar dell’investimento L'investimento è destinato a nuovi impianti, attrezzi e componenti per lo sviluppo di un sensore radar di nuova generazione e all'ampliamento di 500 metri quadri dell'area di stoccaggio. “Il radar è un componente fondamentale dei sistemi di guida automatizzati”, ha dichiarato Peter Austen, Global Portfolio Director nel settore Sistemi di

assistenza al conducente di ZF TRW. “Grazie all’interazione con telecamere, controllo intelligente e attuatori, consente funzioni di marcia parzialmente automatiche, come ad esempio l’Highway Driving Assist che include il cambio corsia automatico. La nostra serie AC1000 è la soluzione ideale per soddisfare i requisiti Euro NCAP fino al 2020”. Progettazione, montaggio e collaudo dei sistemi radar ZF si svolgono nell’impianto di Brest dove vengono prodotte ogni anno circa 300.000 unità. Il gruppo prevede che entro il 2020 si supererà il milione. www.zf.com


STRUTTURE PROVVISIONALI

MIRACOLO a Milano

Nella foto di sfondo il cantiere nella Torre, edificio in costruzione all’interno della sede della Fondazione Prada di Milano. Ben visibile, il ponteggio Layher impiegato per consentire il montaggio dell’ascensore panoramico, alto ben 72 m.

16 Costruzioni settembre 2016


Attualità&Prodotti

NEWS © Costruzioni

SONO FIRMATI LAYHER I PONTEGGI UTILIZZATI NELLA REALIZZAZIONE DI DUE PRESTIGIOSI LAVORI NEL CAPOLUOGO LOMBARDO.

E LA MERAVIGLIA DIVENTA REALTÀ DI DANIELA STASI

ue cantieri differenti, legati tra loro da numerosi elementi in comune. A partire dal luogo, Milano, e poi dal prestigio delle location e dalla complessità dei progetti. Altro fil rouge indissolubile, la richiesta di strutture provvisionali caratterizzate da geometrie laboriose, entrambe montate dall'Impresa Evalto & Randon di Senago (MI) ed entrambe a marchio Layher. Stiamo parlando della realizzazione della Torre, edificio in fase di completamento all'interno della nuova sede della Fondazione Prada, e del rifacimento di una copertura di un edificio in zona centrale a Milano. Carte vincenti, l'esperienza progettuale dell'Impresa Evalto & Randon e la flessibilità dei sistemi Layher, grazie ai quali sono state soddisfatte tutte le richieste delle committenze, anche le più complesse. Nelle pagine a seguire vi spieghiamo cosa ci ha colpito. ST

© Costruzioni

D

Eccovi l’anteprima dell’altro lavoro a marchio Layher. Tutti i dettagli nelle ultime due pagine di questo articolo… A volte basta voltare pagina per saperne di più…

settembre 2016 Costruzioni 17


LA FORZA DI UN PESO PIUMA

© Costruzioni

“Il materiale utilizzato in questo cantiere spiega Stefano Capoccia, impiegato dell’ufficio tecnico dell’Impresa Evalto & Randon - è rappresentato principalmente dal multidirezionale Allround, oltre ad alcuni elementi della nuova linea Layher Lightweight, impiegati per realizzare il ponteggio per consentire il montaggio degli ascensori. Nello specifico, per quanto riguarda l’ascensore panoramico sono stati utilizzati 21 montanti, che poi si rastremano e diventano 16 che proseguono per

Da sinistra: Stefano Capoccia, impiegato dell’ufficio tecnico dell’Impresa Evalto & Randon; Fortunato Evalto, amministratore Impresa Evalto & Randon; Teresa Maietta, direttore vendite Layher; Luca Marino, responsabile commerciale Nord Ovest per Layher.

18 Costruzioni settembre 2016

66 metri, il tutto controventato e senza raddoppio di montanti (con contropunte su una lama laterale e ancoraggi frontali); questo ascensore sarà una delle attrazioni principali della struttura e sbucherà dalla Torre, proprio dove oggi sbuca il ponteggio”. La linea Lightweight, la nuova generazione del sistema Allround, è in consegna ormai da un anno. “In sostanza racconta Teresa Maietta, direttore vendite Layher - Lightweight presenta un peso del 10-15% in meno rispetto al tradizionale Allround, ma ha una portata superiore, e questo grazie all’uso di un acciaio speciale che consente di ridurre lo spessore degli elementi, a favore di un montaggio e di un trasporto più agevoli. Altro vantaggio offerto da Layher è la disponibilità di numerosissime misure, che per noi che lavoriamo nei settori più disparati (dall’edilizia allo spettacolo, dall’industria al navale) rappresentano elementi standard. Per esempio, quando il cliente per questo cantiere ci ha chiesto 400 correnti da 73 cm (una misura non proprio tradizionale per il settore edile) e 1.000 impalcati da 109 cm, non abbiamo avuto alcun problema a provvedere alla fornitura”.

www.layher.it

© Costruzioni

momento della nostra visita erano presenti ponteggi per il montaggio dell’ascensore panoramico con un’altezza di 72 m (terza foto da sinistra) e dell’ascensore interno di 70 m, e per la realizzazione di una peculiare copertura verticale (visibile nella prima foto a sinistra e nell’immagine di sfondo), allestita con un telo trasparente in materiale plastico, per permettere ai visitatori di vedere il cantiere nella sua evoluzione. Per sorreggere il telo sono stati impiegati i tralicci della copertura Keder Layher.

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La sede milanese della Fondazione Prada è stata inaugurata a maggio 2015, ma uno dei tre edifici di nuova costruzione, la Torre, struttura di dieci piani che ospiterà spazi espositivi, è in via di completamento. Accompagnati da Layher e dall’Impresa Evalto & Randon, siamo andati a visitare il cantiere all’interno della Torre, i cui lavori sono effettuati da Colombo Costruzioni. L’edificio presenta un’architettura molto particolare ed è realizzato in calcestruzzo con acciaio in tensoflessione, la parte inclinata infatti sorregge a sbalzo la struttura principale (senza pilastri sul lato nord). Si può immaginare che la realizzazione della struttura stessa abbia comportato una geometria del ponteggio piuttosto complessa, con un totale di 12 bilici di multidirezionale Allround. Al © Costruzioni

STRUTTURE PROVVISIONALI

IL CANTIERE È ARTE


NEWS

Nuovo ed esistente, due dimensioni dialoganti in un unico spazio Uno spazio per l’arte, esposta e condivisa con il pubblico. Questa l’essenza della nuova sede di Milano della Fondazione Prada, sviluppata su una superficie totale di 19.000 m2 in Largo Isarco, nella zona sud della città. Progettata dallo studio di architettura Oma, guidato da Rem Koolhaas, e caratterizzata da un’articolata configurazione architettonica che combina sette edifici preesistenti e tre

nuove costruzioni (Podium, Cinema e Torre), è il risultato della trasformazione di una distilleria risalente agli anni Dieci del Novecento. Coesistono quindi due dimensioni: l’opera di conservazione e l’ideazione di una nuova architettura, in continuo dialogo tra loro.

www.fondazioneprada.org

© Bas Princen. Courtesy Fondazione Prada

settembre 2016 Costruzioni 19

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Attualità&Prodotti


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FUNZIONALITÀ ED ESTETICA N EL CENTRO DI M ILANO Come anticipato, l'altro cantiere che abbiamo visitato nel capoluogo lombardo, sempre accompagnati da Layher e dall’Impresa Evalto & Randon, era ubicato in pieno centro. L’edificio, un palazzo della prima metà del secolo scorso, era interessato da lavori di rifacimento della copertura. L’azienda che stava eseguendo i lavori era l’Impresa Fantin Costruzioni Edili, presente sul mercato milanese da oltre 50 anni.

Valore al lavoro Nata nel 2010 da una pluriennale esperienza professionale dei fondatori, l’Impresa Evalto & Randon è attiva nella fornitura e nel montaggio/smontaggio di ponteggi per l’edilizia, l’industria e lo spettacolo. Valore aggiunto: lo studio tecnico di progettazione interno e l’impiego di manodopera altamente specializzata, due caratteristiche che permettono di elevare la qualità del lavoro e di diminuire i tempi di intervento, nel rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Il portfolio lavori è ben ricco, giusto per citare due case history milanesi di prestigio, ricordiamo il complesso di Porta Vittoria e la sede Sky.

www.impresaevaltoerandon.it

Per poter effettuare l'intervento all'ultimo piano è stata montata una copertura Keder di Layher, con teli in pvc ed elementi modulari in alluminio, con l'obiettivo di proteggere i lavori dalle intemperie e quindi di poter proseguire senza alcuna interruzione. “A sostegno della copertura abbiamo montato un ponteggio sospeso, utilizzando elementi del multidirezionale Allround - spiega Fortunato Evalto, amministratore dell'Impresa Evalto & Randon – Per la copertura abbiamo utilizzato circa 1.100 m2 di materiale, mentre per realizzare il ponteggio altri 3.800 m2 vuoto per pieno. L'intervento non riguardava la facciata dell'edificio, e il ponteggio fungeva solo da sostegno alla copertura, quindi abbiamo dovuto montarlo esclusivamente tra gli spazi che intercorrevano tra una finestra e l'altra, per evitare che coprisse gli appartamenti sottostanti. Abbiamo creato dei castelletti collegati in quota e poi sopra la copertura”. Considerata la centralità della zona, anche la logistica per il montaggio del ponteggio non è stata semplice, tra l'occupazione del suolo pubblico e la gestione del traffico pedonale sui marciapiedi. “Siamo intervenuti con mezzi sottodimensionati - continua Evalto - rispetto al materiale da trasportare, abbiamo effettuato il montaggio in opera, in quota, e la copertura, grazie alla sua leggerezza, è stata montata a mano, senza l'ausilio dell'autogrù”. “La copertura Keder è molto leggera ma con caratteristiche tecniche molto importanti, soprattutto per quanto riguarda la portata - commenta Luca Marino, responsabile commerciale Nord Ovest per Layher – Tra l'altro, visto che il palazzo non ha la classica forma rettangolare ma a L, si è reso necessario sormontare due coperture, in modo che tutta la superficie risultasse coperta”.

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STRUTTURE PROVVISIONALI

Da sinistra: Roberto Mauri, direttore cantiere per l’Impresa Fantin Costruzioni Edili; Fortunato Evalto, amministratore Impresa Evalto & Randon; Teresa Maietta, direttore vendite Layher; Luca Marino, responsabile commerciale Nord Ovest per Layher.


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In tutte le immagini di queste due pagine, i lavori di ristrutturazione eseguiti dall’Impresa Fantin Costruzioni Edili. Si noti la complessità strutturale del multidirezionale Allround Layher, il cui scopo era quello di sorreggere la copertura Keder, sempre a marchio Layher. Da evidenziare che il ponteggio non copre le finestre degli appartamenti.

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Attualità&Prodotti



Peso operativo 5,36 ton Motore* Perkins 404D-22 Potenza netta 31,1 kW *Nota: disponibile con Kohler KDI1903TCR

WALKAROUND DI

MATTHIEU COLOMBO


I plus di 1 Vero miniescavatore girosagoma, nato da un progetto di gamma modulare. Taglia con il passato. È una macchina funzionale e attenta ai costi di gestione.

2 Come gli altri JCB di ultima generazione, il 55Z-1 ha soluzioni che elevano la sicurezza sia dell’operatore sia dell’ambiente in cui si lavora.

3

5 Il monitor analogico-digitale è ottimo per numero di informazioni, funzionalità e semplicità d’utilizzo. Esalta l’allestimento della macchina.

Prestazioni dichiarate ben superiori alla media di categoria in termini di forza di strappo (4.200 daN), penetrazione (2.900 daN) e profondità di scavo.

6

4 Il kit di sollevamento include un segnalatore di sovraccarico visivo e acustico esclusivo. L’operatore si regola con una banda che sfuma da verde a rosso.

Idraulica Bosch Rexroth load sensing flow sharing con linea ausiliaria a controllo elettroproporzionale di serie. Linea a bassa portata disponibile.


JCB rivoluziona l’offerta e propone 4 mini con peso operativo compreso tra le 4 e le 6 tonnellate. Il nuovo 55Z-1 raccoglie il testimone del noto 8055 ZTS. Qualità, finiture e prestazioni sono in ascesa. Costi e tempi di manutenzione sono in calo

7

9 Potenza motore superiore alla media di categoria sia con il Perkins Stage IIIA sia con il 3 cilindri Kohler Tier IV Final che ha più coppia.

Cabina spaziosa, rifinita come i modelli di fascia superiore, con climatizzatore manuale e sedile più confortevole dell’8055ZTS. Sedile pneumatico disponibile.

8

10 Parti strutturali, cabina inclusa, progettate e costruite direttamente da JCB. Qualità dei processi certificata dal costruttore stesso.

L’evoluzione incrementa sicurezza operativa, comfort e facilità d’uso. Il cambio olio motore e l’ingrassaggio boccole ora si fanno ogni 500 ore.


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JCB 55Z-1

6.120 mm

PRESTAZIONI 55Z-1

• FORZA DI STRAPPO

4.200 daN

• FORZA DI PENETRAZIONE 2.900 daN • FORZA DI TRAZIONE

2.160 mm

3.810 daN

1.000 mm

1.960 mm

26 Costruzioni settembre

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Carreggiata 1.550 mm


di

SCHEMA CLASSICO

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Rispetto all’8055 ZTS, il nuovo modello ha il carro più stretto di 50 mm, mentre il raggio minimo di rotazione è inferiore di 255 mm grazie al ridotto ingombro frontale. La visibilità è ottimale

Altezza max di carico 4.270 mm

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Come la maggior parte dei competitor, il 55Z-1 monta il motore lateralmente con pompa idraulica frontale e distributore montato sotto al piano cabina. L’avambraccio si apre a 180°, fino ad allinearsi al profilo interno del braccio. Rispetto all’8055 ZTS crescono la profondità massima di scavo e l’altezza di scarico.

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WALKAROUND

Più forza meno ingombro

settembre 2016 2014 Costruzioni 27


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JCB 55Z-1

SENZA VAPORI IN  CABINA Il serbatoio del liquido lavavetri è all’esterno della cabina. Un sensore segnala il livello basso all’operatore.

Accessibilità esemplare al motore Perkins

Destini incrociati Nel Vecchio Continente il JCB 55Z-1 monta il motore Perkins Stage IIIA prodotto negli USA (a norma EU  fino al 2019). Negli Stati Uniti la macchina ha un 3 cilindri turbo Stage IIIB prodotto in Italia da Kohler e disponibile, a richiesta, anche in Europa

1 SEMPLICE AFFIDABILITÀ In Europa

le macchine con potenza inferiore ai 37 kW devono rispondere ai limiti sulle emissioni Stage IIIA. JCB ha scelto un Perkins 4 cilindri da 33,1 kW a 2.600 giri/min con iniezione diretta meccanica e monitorato elettronicamente.

2

Il 4 cilindri Perkins 404D-22

GUARDA AVANTI La gestione elettronica del regime permette di avere differenti modalità operative, inclusa la Eco regolabile su 3 livelli.

3 POCA MANUTENZIONE Il cambio olio

motore è programmato ogni 500 ore, non più ogni 250. Si utilizza un olio di qualità superiore, ma in compenso diminuisce il numero di fermo macchina. idle che fa calare il regime motore a manipolatori fermi, sono presenti il below idle (bracciolo alzato) e il one touch idle (pulsante a effetto istantaneo).

28 Costruzioni settembre 2016

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4 TORNA SEMPRE AL MINIMO Oltre all’auto


Protezione termica removibile e di qualità

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Livello olio

KOHLER ON DEMAND Per gli USA il 55Z-1 monta lo stesso KDI1903TCR del fratello maggiore 67C-1 con iniezione common rail, turbo, egr raffreddato e catalizzatore ossidante. Eroga 33,4 kW a soli 2.200 giri/min. Anche i clienti europei lo possono richiedere.

Fermi dei pannelli fonoassorbenti ottimizzati. Sono robusti e sicuri

eco MODALITÀ ECO REGOLABILE L’acceleratore si regola su 8 posizioni. Le prime 3 sono L (lifting), le tre seguenti General attivano automaticamente la modalità Eco e relativa icona. Segue la modalità H e con un pulsante dedicato si attiva la modalità H+.

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FACILE E  VELOCE La versione Italia con climatizzatore di serie prevede due cinghie per i servizi. La loro tensione si regola facilmente, in manuale, agendo su alternatore e compressore del clima.


JCB 55Z-1

L’ARIA FRESCA è aspirata dalla parte anteriore destra della torretta e con il suo passaggio forzato raffredda nell’ordine pompa idraulica e motore termico. La ventola plastica, a 6 pale è aspirante e soffia l’aria calda al posteriore.

Aspirazione aria

Il caldo alle spalle Radiatore olio idraulico Radiatore refrigerante

Sotto al sedile, in posizione protetta da sportello chiuso a chiave, ci sono il quadro fusibili, con relativo schema a icone, e la presa diagnostica OBD.

Condensatore clima

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Microgriglia estraibile

Il serbatoio del gasolio plastico si può rimuovere rapidamente per eventuali lavaggi interni. Per accedere al bocchettone di rifornimento (con griglia per trattenere le impurità) e fare rifornimento basta aprire il cofano posteriore (con chiave). Il filtro principale del gasolio (in giallo) ha separatore con vasca trasparente, rubinetto spurgo e sensore presenza acqua (segnale in cabina).

30 Costruzioni settembre 2016

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Pacchetto radiatori

Separatore acqua gasolio (spia sul cruscotto) Stacca batterie

Serbatoio gasolio plastico

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RAZIONALITÀ DOMINANTE Come il suo predecessore il 55Z-1 monta il motore lateralmente e rivolto al posteriore. In questo modo la pompa idraulica è frontale, vicina al distributore per scongiurare eventuali perdite di carico. La ventola di raffreddamento è in presa diretta e soffia sugli scambiatori di calore di refrigerante e olio idraulico, montati al posteriore, sotto al cofano. Il condensatore del climatizzatore è montato in parallelo.


di

WALKAROUND

AUTO WARM DI  SERIE È un sistema che aziona l’Aux 1 per accelerare il riscaldamento dell’olio idraulico. Si attiva con un pulsante (sotto in foto) che, nel caso le temperature siano proibitive, lampeggia.

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Pompa singola a portata variabile per una portata massima di 126 l/min

LS flow sharing La portata ausiliaria può essere regolata direttamente dalla cabina. Tramite il nuovo monitor si può inoltre visualizzare graficamente il livello di pressione scelto.  Semplice e pratico.

1

CARICO PROPORZIONALE ALLA DOMANDA

2

LOW FLOW A RICHIESTA La macchina offre di serie una linea ausiliaria e l’high flow da 90 litri al minuto (19 MPa) regolabile e con controllo elettroproporzionale (joystick destro). A richiesta il low flow (doppio effetto) da 40 litri al minuto con controllo elettroproporzionale sul joystick sinistro.

3

DEPRESSURIZZAZIONE FACILE

VICINO A POMPA E COMANDI Il distributore LS flow sharing è montato sotto al pianale della cabina. Rimuovendo il tappeto in gomma di qualità e rimuovendo il pavimento in due porzioni, è ben accessibile.

L’impianto idraulico è realizzato con componenti Bosch Rexroth. La singola pompa a portata variabile regola il flusso in conseguenza alla richiesta del distributore LS flow sharing a centro chiuso.

L’olio in pressione nelle linee ausiliarie può essere scaricato in serbatoio premendo, ad accensione inserita, un pulsante specifico e dando consenso con il tasto 2-GO.

settembre 2016 Costruzioni 31


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JCB 55Z-1

Sicurezza esclusiva SEGNALA IL SOVRACCARICO Il kit sollevamento offerto del 55Z-1 è composto dalle classiche valvole di blocco su braccio, avambraccio e lama dozer, ma anche dall’allarme di sovraccarico acustico e visivo. È l’unico mini della sua categoria con segnalatore progressivo del margine di carico residuo. In ogni momento si ha coscienza dei limiti della macchina.

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Basta premere il pulsante 4 (in foto) per attivare l’allarme di sovraccarico e vedere a monitor una banda grafica che sfuma dal verde al rosso fino a indicare il raggiungimento del sovraccarico.

SCALA DA  SOLO I motori di trazione sono a due marce e quando necessario scalano la marcia in automatico. La forza di trazione testata sul campo dal costruttore è di 3.810 daN.

32 Costruzioni settembre 2016

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Oltre alla linea ausiliaria con high flow da 90 l/min, è possibile avere una seconda linea low flow da 40 l/min. In entrambi i casi è presente la regolazione elettroproporzionale dai joystick e si può impostare una portata costante per lavorare con attrezzature come i martelli idraulici.

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AUX 1 DI SERIE. AUX 2 DISPONIBILE


di

WALKAROUND

Fari a Led disponibili

Boccole con inserti in grafite. Ingrassaggio a 500 ore

Protezioni cilindri di serie

TUTTO MADE IN JCB Le parti strutturali dei mini JCB sono progettate e costruite internamente. Anche la struttura della cabina e le relative finiture sono Doc. Ogni processo produttivo è controllato in modo diretto.

FOLLOW ME  HOME È la funzione che mantiene i fari della macchina accesi quando si spegne il motore per dare modo all’operatore di allontanarsi in sicurezza. Funziona con i fari a led, disponibili a richiesta.

Blocco brandeggio ben dimensionato (2 perni)

Tubazioni codificate una ad una

Tubazioni idrauliche inossidabili e ORFS

Cilindri saldati per frizione (allineamento nel tempo)

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Boccole con inserti in grafite

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Cinghie apri/chiudi per manutenzioni

CILINDRO LAMA CON VALVOLA DI SICUREZZA

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Linee idrauliche modulari (vite)

La lama dozer è supportata da due bracci scatolati ben dimensionati e incernierati alla traversa anteriore del sottocarro con struttura ad H. La luce a terra è di 300 mm e la lama si alza di 433 mm.

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PROFILO  UNICO Le estremità della lama sono rastremate e includono i ganci per sollevare l’escavatore.

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2016 Costruzioni 33


JCB 55Z-1

Evoluzione ultima 8 bocchette d'aerazione Predisposizione radio

Comando lama (flottante a richiesta) elettroproporzionale

Presa 12V

Sedile più alto che sull’8055ZTS con sospensione meccanica

© Costruzioni

Filtro abitacolo ben accessibile

INFRANGIBILE In caso di utilizzo di attrezzature, come il martello idraulico, il parabrezza deve resistere agli impatti senza frantumarsi. Quello dell’55Z-1 è trattato con una speciale pellicola di sicurezza.

© Costruzioni

Rispetto ai midiescavatori JCB di ultima generazione, la cabina del 55Z-1 fa un ulteriore passo avanti. L’allestimento di serie è completo e include il clima. Adatta anche ai più robusti CABINA PROGETTATA E PRODOTTA DA JCB

La cabina è sviluppata internamente. Non è ribaltabile come sui modelli più grandi ma ha il pavimento amovibile per facilitare la manutenzione. Rispetto alla cabina del precedente modello 8055ZTS, lo spazio interno è cresciuto e la visibilità dell’operatore è migliorata. Nonostante l’allestimento completo del 55Z-1 il catalogo di opzioni JCB è ricco di suggestioni. Sono disponibili anche la telecamera posteriore e l’estintore (foto grande).

34 Costruzioni settembre 2016

CHIAVE UNICA Il mini 55-Z1 ha una sola chiave per avviamento, apertura cofani (tappo carburante sotto al cofano posteriore). La sua qualità è superiore alla media di categoria.


Uscita di sicurezza dal lunotto

DI

© Costruzioni

WALKAROUND

DOPPIO CONSENSO 2 GO Una volta acceso il motore, per lavorare è necessario abbassare la consolle del joystick sinistro e, esclusiva JCB, premere il pulsante di consenso 2GO. Il sistema serve a prevenire movimenti accidentali della macchina elevando la sicurezza in cantiere.

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CLIMATIZZATORE MANUALE DI SERIE Il 55Z-1 in allestimento Italia ha il climatizzatore manuale di serie. I  vetri sono azzurrati, mentre le bocchette d’aerazione sono 8.

PARABREZZA 70/30 La visibilità frontale è buona. Nella parte inferiore il classico cristallo stratificato è removibile (si ripone in cabina). Il parabrezza ha la parte superiore apribile a scomparsa con cinematismi ben concepiti: facile da aprire. Il vetro superiore è protetto esternamente dalla griglia superiore.

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Sedile con appoggiatesta e sospensione pneumatica disponibile

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CABINA CERTIFICATA ROPS CON GRIGLIA SUPERIORE FOPS  I

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PROTEGGE ANCHE DAL CALORE La protezione superiore della cabina FOPS I è grigliata solo in corrispondenza del vetro. La porzione restante copre il tetto proteggendolo anche dall’irradiazione solare diretta. Una griglia frontale è disponibile.

SICUREZZA FIN NEI DETTAGLI La maggior parte degli infortuni in cantiere è conseguenza di salita e discesa degli operatori dalle macchine. La soglia antiscivolo JCB è realizzata per durare nel tempo e si pulisce facilmente.

settembre 2016 Costruzioni 35


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JCB 55Z-1

Tramite il monitor lcd da 3,5” si visualizzano informazioni diagnostiche dettagliate.

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Il display del 55Z-1 è l’ultima versione realizzata da JCB. Sopra indica le caratteristiche del modello.

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La pressione dell’impianto idraulico può essere monitorata e gestita direttamente dal monitor. Nella schermata di sinistra il menu dell’idraulica alla voce pressione. A destra la grafica per le regolazioni.

Selezionando le modalità di lavoro Lifting da 1 a 3 (rispettivamente monitor sinistro e destro) si attiva l’esclusivo sistema di monitoraggio del carico che include l’allarme acustico in prossimità del limite.

Interfaccia ottima Il cruscotto è misto analogico-digitale e si controlla con selettore rotativo come sulle auto. Il sistema permette di accedere a molteplici regolazioni 36 Costruzioni settembre 2016

CONTROLLO TOTALE In cabina il nuovo monitor a colori è il protagonista assoluto. L’operatore ha ora sotto agli occhi le ore mancanti alle manutenzioni (c’è anche la spia di allerta scadenza), la temperatura di olio motore e idraulico, il livello carburante, il regime motore, il voltaggio della batteria, il segnale Auto Idle inserito, la pressione e la temperatura in tempo reale dell’olio idraulico, lo stato delle linee ausiliarie...


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In modalità General (G1, G2, G3) si attiva automaticamente la modalità Eco (spia nel contagiri).

La pulsantiera antipolvere è di qualità. Permette di attivare le 2 linee ausiliarie, riscaldare l’olio idraulico e togliere pressione dall’impianto. Si può inoltre attivare rapidamente il sistema di monitoraggio visivo del carico, gestire il ritorno al minimo del motore, accendere fari di lavoro e tergicristalli.

Il selettore rotativo è ben posizionato sul cluster destro e risulta facile da utilizzare anche indossando dei guanti da lavoro.

Finalmente un manuale operatori ben realizzato, con copertina plastificata (resiste a sporco e acqua) e custodia dedicata.

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La portata idraulica può essere regolata in scala percentile e memorizzata per diverse attrezzature.

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CODICE  D’AVVIO  A  RICHIESTA Per limitare l’utilizzo della macchina a personale autorizzato è possibile richiedere l’avvio tramite codice: 4 differenti pin a 4 cifre.

settembre 2016 Costruzioni 37


JCB 55Z-1 Peso Potenza Motore (opzionale) Modello Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR Tratt. gas di scarico Alimentazione aria Pompa Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo Prof. plinto Distanza di scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotaz. torretta Passo/lunghezza carro Rulli d’appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore Scavo disassato (sx-dx) Lungh. trasp. (lama ant.) Altezza trasporto Lama (W-H) Sollevamento-abb. lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serb. idraulico

5,36 ton 33,1 (33,4) kW Perkins (JCB Diesel by Kohler) 404D-22 (KDI 1903) 2,18 (1,86) l 4 84x100 (88x102) mm 2.600 (2.200) giri/min 8,67 (7,33) m/s 2 (4) convenzionale diretta (common rail) 1 (multi) no (raffreddato) Stage IIIA (DOC - Tier 4 Final) natural (turbo) portata variabile 126 l/min LS flow sharing centro chiuso 26 Mpa 3.840 mm 2.050 mm 6.120 mm 4.270 mm 4.200 daN 2.900 daN 3 - 4,6 km/h 8,3 m/s 1.980/2.490 mm 4 1.950 mm 400 mm 1.000 mm n.d. 5.510 mm 2.550 mm 1.960-400 mm 433-464 mm n.d. mm 75 Ah 85 (100) A 76 l 100/55 l

www.jcb.com

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JCB 55Z-1 in numeri

Meno tagliandi ATTENTO AI COSTI I progettisti JCB hanno lavorato per raddoppiare le ore tra un intervento di manutezione e l’altro. Si passa da 250 a 500 ore grazie a motori di nuova generazione, boccole con inserti in grafite e olio idraulico specifico. Il 55Z-1 richiede la metà dei tagliandi rispetto al modello precedente ed è più sicuro. • INGRASSAGGIO BOCCOLE BRACCIO 500 ore • CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore • CAMBIO FILTRO GASOLIO 500 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 2.000 ore • CAMBIO LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore

GUARDA IL VIDEO UFFICIALE DEDICATO AL 55Z-1 SUL CANALE YOUTUBE JCBFILMS

Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità JCB Italia e l’agenzia Sillabario.


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Full service Sevis ha scelto una flotta di CAT per una corsa contro il tempo a San Martino di Castrozza (TN)

Escavatori cingolati La gamma Hyundai si completa con i modelli HX430 L e HX480 L. Due macchine vicine ma diverse

Innovazione Volvo CE ha anticipato la sua visione del settore a lungo termine. ElettromobilitĂ e guida autonoma

Fondazioni speciali La nuova LRB 355 Litronic manda in pensione due modelli. Primo esemplare all'austriaca Hilti&Jehle


FULL SERVICE

LA VOGLIA di noleggiare DI

MATTHIEU COLOMBO

TECNOLOGIA ON DEMAND Come si può ben immaginare la realizzazione d’impianti per gli sport invernali e relative strutture di supporto sono lavori stagionali. Per questo motivo la Sevis decide di utilizzare macchine a noleggio. In questo caso la Sevis ha scelto Cat, visti i tempi stretti e la qualità del servizio CGT che non si ferma alla fornitura dei beni mobili ma offre una consulenza che include anche studio lavori, sistemi di scavo 3D di compattazione integrati nelle macchine e formazione sul campo.

42 Costruzioni settembre 2016


&Componenti

Macchine IL TEMPO LAVORANDO IN QUALITÀ SERVONO SOLUZIONI AL TOP.

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© Enrica Pallaver

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CGT È STATA GIUDICATA ALL’ALTEZZA DELLA MISSIONE

è andata a San Martino di Castrozza (TN) per visitare il cantiere che darà forma a un invaso per innevamento artificiale da 54.000 m3 di capacità e relativo impianto nel comparto di Ces. Poco più a valle della Malga Ces l’impresa Sevis di Moena ha iniziato quella che si può dire una corsa contro il tempo, da intendersi anche con accezione meteorologica. Il cantiere ha aperto i lavori con lo scorso mese di agosto e deve chiudere entro la metà di novembre in modo che il bacino abbia il tempo di riempirsi e supportare già la prossima stagione turistica invernale garantendo l’innevamento artificiale. Sevis non è nuova a queste sfide dato che lo scorso anno ha realizzato un bacino gemello per il vicino impianto Tognola, sempre all’interno del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. In quel caso hanno potuto contare su 30 giorni in più di lavoro, ma l’accesso al cantiere era impervio. Professionisti non ci si improvvisa, infatti Sevis vanta quasi mezzo secolo d’esperienza nella realizzazione di opere per gli sport invernali. ST OSTRUZIONI

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PER VINCERE UNA SFIDA CONTRO


FULL SERVICE

Passo Rolle 1.984 m s.l.m.

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Malga Ces

BACINO BEN SEPARATO DALLA FALDA

Per la costruzione dell’invaso da 54.000 m3 di acqua per innevamento artificiale di Ces, l’impresa Sevis ha calcolato uno sbancamento di 80.000 m3 di materiale tra terra, pordifo e scisti. Il volume di roccia corrisponde alla metà di questo volume e non è stato possibile utilizzare microcariche per non modificare l’assetto sotterraneo delle falde. Detto in altre parole Sevis sta frantumando 40.000 m3 con martelli idraulici. La roccia, trasportata all’interno del cantiere con dumper articolati e cavacantiere, viene poi lavorata con un frantoio mobile e vagliata suddividendo le pezzature in gruppi 0-30 mm e 31-100 mm. La prima parte farà da base al bacino, mentre l’altra sarà la finitura interna. Tra i due strati saranno posati, dal fondo verso l’alto, una copertura geotessile, due plastiche con superficie a cuspide, di nuovo del geotessuto, uno strato permeabilizzante, una rete protettiva a maglia.

L’invaso sarà alimentato dall’acqua del torrente Brentela (catino in dialetto) pompata da valle a monte. Per impedire che l’acqua di falda entri in contatto con il bacino, nel pieno rispetto delle normative del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, sono in corso di realizzazione delle canalizzazioni perimetriche al bacino che sarà isolato da un fondo multistrato impermeabile. Dal fondo del bacino si potrà insufflare aria per mettere in movimento l’acqua ed evitare il congelamento superficiale.

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80 MILA METRI CUBI

44 Costruzioni settembre 2016


&Componenti

Macchine

© Enrica Pallaver

OLTRE 100 METRI DI MURO A VALLE Il progetto approvato dalla committente prevede un muro in calcestruzzo lungo circa 130 m sul versante a valle del bacino. Una volta ultimato, il muro sarà ricoperto in modo da non essere più visibile e al suo punto più alto corrisponderà una strada carrabile lunga tutto il semiperimetro a valle. Sotto al muro è già stata ultimata una galleria di servizio che canalizza, tra l’altro, l’acqua di falda liberandola a valle.

Un cantiere affollato di CAT La Sevis nella sua storia ha provato anche macchine di altri marchi e può fare un paragone. Durante il sopralluogo in cantiere gli operatori si sono detti soddisfatti di tutte le macchine e in particolare dei consumi di gasolio degli escavatori. Nell’anfiteatro apertosi con l’avvio del cantiere lavorano a pieno ritmo due escavatori 336F sulla parte più rocciosa, un 352F per lo sbancamento a gran ritmo del terreno, un 323E con

AccuGrade 3D per lo scavo dell’incavo per il muro perimetrale, una pala cingolata 963K che ridistribuisce il terreno scavato riprofilando la montagna, un rullo monotamburo CS66B con sistema di monitoraggio di compattazione integrato all’AccuGrade 3D, un dumper articolato 730C2 che secondo gli operatori Sevis è superiore alla concorrenza sulle salite a pieno carico e un dozer D6N che profila la base della pista.

settembre 2016 Costruzioni 45

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San Martino di Castrozza


46 Costruzioni settembre 2016

© Costruzioni

© Costruzioni © Costruzioni

FULL SERVICE

Lo scorso anno la Sevis ha realizzato un primo bacino da 54.000 m3 a San Martino di Castrozza sul vicino versante Tognola. In quel caso il cantiere è iniziato un mese prima, ma in un contesto più impervio, meno accessibile.


© Costruzioni

Malga Ces ha origini durante la Seconda guerra con la produzione di latticini. Col dopoguerra sono arrivati i primi turisti ma solo nei mesi caldi. La prima stagione invernale di Malga Ces è quella del 1957. Negli anni Novanta è diventata il primo albergo sulle piste di San Martino di Castrozza.

CALANO I COSTI DI RILEVAMENTO, AUMENTA LA PRODUTTIVITÀ limetro per le fondamenta del muro di mantenimento a valle del bacino lungo 100 m. Il responsabile tecnico Simone Ronchi verifica l’avanzamento lavori una volta a settimana guadagnando tempo prezioso. Inoltre, grazie al VisionLink, i dati rilevati dalle macchine si visualizzano online da qualsiasi dispositivo.

© Costruzioni

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Basta picchetti in cantiere e calano controlli da parte dei responsabili tecnici. Per l’AccuGrade 3D con tecnologia Gps, CAT dichiara una riduzione dei costi di rilevamento del 90% e una produttività superiore del 50%. Questi benefici sono evidenti anche alla Sevis. Con il 323E, l’impresa esegue scavi precisi al mil-

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Mario Delladio presidente Sevis

Giovanni Delladio ad Sevis

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Tutto è cominciato con l’attività estrattiva avviata da mio padre negli anni Cinquanta. Le nostre radici e la passione per lo sci ci hanno portato a fare i primi lavori di adeguamento delle piste e posa impianti alla fine degli anni Sessanta. Oggi realizziamo opere un tempo impensabili come gli invasi e gli impianti per innevamento artificiale. La nostra forza è data dall’organizzazione, dalla versatilità delle squadre di lavoro, dalla qualità e dall’esperienza maturata in questo settore.

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Come Sevis operiamo tutto l’anno in ambito estrattivo, con particolare soddifazione per la pietra decorativa Dolomia, mentre nei mesi caldi abbiamo il lavoro “stagionale” per supportare il turismo di anno in anno. Questo ci porta a noleggiare le macchine. Dopo aver valutato differenti soluzioni abbiamo scelto CGT perché non si limita alla fornitura del bene ma garantisce un servizio che incrementa la nostra produttività. La svolta in cantiere sono le macchine con l’AccuGrade 3D Gps integrato che permettono di utilizzare l’escavatore come topografo e il rullo come compattatore che indica in tempo reale sul monitor le aree da lavorare e fornisce uno storico della lavorazione. Grazie al noleggio abbiamo scoperto anche l’escavatore ibrido. Ci è piaciuto tanto che ne abbiamo acquistati due, un 336E Hybrid e un 336F XE Hybrid. Lavorando a pieno ritmo e consumano circa 30 litri/ora di gasolio.

settembre 2016 Costruzioni 47

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ESCAVATORI CINGOLATI

ESTRAZIONE sociale acquisita DI

ANTONIO FARGAS

48 Costruzioni settembre 2016


&Componenti

Macchine Sono figli dello stesso progetto? La domanda sorge spontanea vista la relativa differenza di classe operativa. La risposta è no. Basti dire che il 430 monta un 6 cilindri Cummins QSL9 da 9 litri di cilindrata e 267 kW di potenza massima netta a 1.800 giri/min, mentre l’HX480 ha sempre un 6 cilindri in linea, ma si tratta di uno Scania DC13 da 12,7 litri di cilindrata e 316 kW netti a 1.900 giri/min. In entrambi i casi lo Stage IV è ottenuto con la tecnologia Scr che comporta iniezioni di urea (AdBlue) allo scarico. Le modalità di lavoro Power, Standard ed Eco si ottengono incrociando tarature motore e idrauliche. La funzione IPC attiva la regolazione automatica delle pompe in base alle condizioni di lavoro.

n taglio netto con il passato. È quello che hanno voluto dare in Hyundai presentando gli escavatori cingolati HX, conformi alle normative sulle emissioni Stage IV. Lo scorso anno il costruttore coreano aveva annunciato sulla carta l’arrivo dei grandi HX380 L e HX520 L, ma al Bauma di Monaco di Baviera abbiamo toccato con mani 5 anteprime mondiali. Dagli short radius di scuola giapponese HX145 LCR e HX235 LCR agli universali HX260 NL, HX300 NL e HX330 NL. Ora arrivano in Europa altri due modelli che derivano in realtà dagli apripista di gamma: il nuovo HX430 L, da 44 t di peso operativo, sviluppato sulle basi del 380 e il nuovo HX 480 L, da 49,5 t, che riprende molte soluzioni del fratello maggiore 520. In queste pagine vi presentiamo questi due ultimi arrivati sviluppati per il settore estrattivo e grandi movimentazioni, ma in realtà non vediamo l’ora di seguire al lavoro gli anelli mancanti di questa innovativa gamma, che potrebbero chiamarsi HX160L, HX180 L e HX200 L. Noi immaginiamo che arriveranno presto modelli ibridi. Lo pensate anche voi? ST

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LA PARTE ALTA DELLA GAMMA DI ESCAVATORI HYUNDAI SI COMPLETA CON DUE ANTEPRIME EUROPEE, L’HX430 L E L’HX480 L. SONO DUE MODELLI TECNICAMENTE MOLTO DISTANTI TRA LORO settembre 2016 Costruzioni 49


ESCAVATORI CINGOLATI

SONO ATTENTI AI CONSUMI Oltre alla modalità di lavoro Eco, i nuovi Hyundai hanno un econometro che aiuta l’operatore a risparmiare gasolio. Il livello e il colore dell'indicatore mostrano il livello della coppia del motore e dell’efficienza del carburante sul monitor touchscreen. L'indicatore segnala inoltre il consumo medio e il percentile di autonomia residua. In assoluto, rispetto agli escavatori di generazione 9A la gamma HX consente di ottenere una riduzione dei consumi di carburante che arriva fino all’8%. Lo spegnimento automatico del motore regolabile è di serie. I 430 e 480 hanno anche la ventola di raffreddamento a frizione viscosa che aiuta a contenere i consumi e ridurre la pressione acustica media in cabina.

VISTA PERIMETRALE Per i nuovi escavatori HX è disponibile il sistema AAVM (Advanced Around View Monitoring) composto da quattro telecamere che eleva la sicurezza dando modo all’operatore di avere una vista a 360° del cantiere, con dieci diverse opzioni di visualizzazione, inclusa una vista aerea dell’escavatore. L’AAVM include l’Intelligent Moving Object Detection, che segnala all’operatore la presenza di persone o di oggetti pericolosi nel raggio di 5 m.

Il nuovo monitor touchscreen da 8 pollici che può essere controllato anche con classico selettore rotativo da auto. Il sistema multimediale permette di connettere il telefono cellulare, ma anche telecamere addizionali.


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FUTURO

olvo Construction Equipment crede nell’elettrico. Tanto da presentare, a una selezione di giornalisti invitati da tutto il mondo, i progetti che ha nel cassetto ed i prototipi in fase di test creando un evento nel Customer Center di Eskilstuna, l’XplorationForum 2016. I temi principali sviluppati sono stati differenti: dall’elettromobilità in forma pura e ibrida, alla guida autonoma di dumper e pale gommate per cicli di lavoro programmabili, all’offerta di soluzioni integrali per la coltivazione di cave con la massima efficienza. Non ultima per importanza la presentazione di tecnologie

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In foto i prototipi di pala gommata ibrida LX01 con benna da 4 m3 e di dumper totalmente elettrico con cassone da poco più di 10 m3 a raso e portata di circa 15.000 kg.

per elevare la sicurezza attiva delle macchine construction alla stregua di quanto fatto dai cugini dell’emisfero truck. “Volvo CE sta investendo nello sviluppo di tecnologia tangibili e non - ha precisato il presidente Martin Weissburg - come esercizio di stile”. Il messaggio più forte lo lancia Dave Ross, vice presidente Advanced Technology and Verification: “per noi il futuro del construction è fatto di elettromobilità e la stella polare che ci guida in ogni fase di sviluppo è il triplo zero: zero fermi macchina non programmati, zero emissioni e zero incidenti”. ST


Il futuro è

ELETTRICO DI

MATTHIEU COLOMBO

IL COSTRUTTORE SVEDESE ANNUNCIA LA SUA VISIONE DEL FUTURO PER SEMINARE LE BASI DI UNA CULTURA SOSTENIBILE IN TERMINI AMBIENTALI MA ANCHE DI BUSINESS. E LETTROMOBILITÀ, AUTOMAZIONE DELLE MACCHINE, GESTIONE INTERCONNESSA E SICUREZZA ATTIVA SONO I CONCETTI CHIAVE

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FUTURO

U N FUTURO SOSTENIBILE PER TUTTI

Martin Weissburg, membro del comitato esecutivo del Gruppo Volvo e Presidente di Volvo CE.

TROPPE EMISSIONI Il fenomeno del riscaldamento globale viene attribuito in larga misura alle emissioni nell’atmosfera di crescenti quantità di gas serra (non trasparenti alla radiazione solare). Tra questi cresce molto rapidamente la produzione di CO2 (anidride carbonica) che si misura in kg. Ad oggi produciamo globalmente 10.000 milioni di tonnellate di CO2 al giorno soltanto bruciando combustibili fossili. Un volume che equivale ad un’energia termica pari a 400.000 bombe di Hiroshima. Contrastare in ogni modo il riscaldamento del pianeta è una missione che oggi deve essere presa in carico da ogni uomo, da ogni azienda, per scongiurare un’implosione del sistema.

Il messaggio lanciato alla stampa tecnica di settore da Martin Weissburg, membro del comitato esecutivo del Gruppo Volvo e Presidente di Volvo CE, è chiaro. La lotta al riscaldamento globale è un dovere di tutti ed è essenziale per continuare a vivere nel mondo come lo conosciamo. Volvo CE, già membro industriale del WWF e parte del Construction Climate Challenge, sta investendo in elettromobilità e automatismi che migliorano l’efficienza delle macchine al lavoro per coscienza sociale e perché è convinta che sia la via da seguire per continuare a fare business andando a soddisfare le future esigenze della clientela più esigente. Siamo un’industria e offrire soluzioni che aiutano i clienti nel migliorare le loro performance e i loro margini è fondamentale.

IL MONDO CAMBIA VELOCEMENTE L’urbanizzazione non conosce sosta e nei paesi emergenti è esponenziale così come la domanda di mercato. La domanda di traffico dati cresce ovunque. I fattori d’instabilità più grandi sono determinati da fattori sia economici, sempre più imprevedibili nelle dinamiche, sia da rivoluzioni meteorologiche.

GUARDANDO AL 2025 In meno di dieci anni il mondo sarà rivoluzionato. Volvo CE ne è certa e porta alcuni esempi: il 10% delle auto circolanti negli USA sarà senza conducente, il 30% degli studi di settore sarà fatto da computer autonomi, il 10% della popolazione acquisterà vestiti su internet, il 10% degli occhiali permetterà la visualizzazione di contenuti multimediali, il 90% della popolazione mondiale avrà uno smartphone e le carrozzerie delle auto saranno in acciaio stampato in 3D.

Per contrastare le emissioni di CO2 in atmosfera si può agire su più fronti: migliorando l’efficienza del riscaldamento domestico, di quello industriale e contenendo quelle dei mezzi a motore, siano essi navi, auto, camion o macchine movimento terra. Volvo CE ha scelto di dire la sua puntando all’elettromobilità. Il primo passo concreto sarà probabilmente la commercializzazione di una pala ibrida.

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LE MACCHINE PARLERANNO Lavorare in cantiere sarà come un grande videogioco e sul monitor della vostra macchina vedrete evidenziati pericoli potenziali e imminenti. Le Volvo del futuro potrebbero persino parlare all’operatore in cabina segnalando la presenza di operatori nel loro raggio d’azione chiamandoli persino con il loro nickname... IL PARADIGMA TRIPLO ZERO Dave Ross, vicepresidente Advanced Technology and Verification, spiega che lo sviluppo delle nuove macchine segue tre priorità: zero fermi macchina imprevisti (affidabilità), zero emissioni e zero incidenti. Questo sarà possibile grazie a elettromobilità, macchine connesseinterconnesse e macchine a guida autonoma. DAL 2012 È PARTE DEL WWF CLIMATE SAVERS Volvo CE è l’unica industria pesante che aderisce al programma WWF Climate Savers contribuendo con lo sviluppo di politiche aziendali orientate alla riduzione dei consumi energetici e delle relative emissioni di gas climalteranti, attraverso un miglioramento della sostenibilità dei processi.

computer v is io n

radar laser

La frontiera dell’interconnessione La gestione elettronica delle macchine può solo accelerare con l’avvento di soluzioni totalmente o parzialmente elettriche. Inutile dire che in un sito di lavoro efficiente le macchine possono solo essere connesse e rendere i loro dati accessibili in tempo reale da chi cura la pianificazione di cantiere. L’automazione dei siti operativi, con in testa le cave che hanno cicli di lavoro ripetitivi, sarà possibile in tutta sicurezza, quando le macchine scambieranno dati tra loro prevenendo qualsivoglia contatto accidentale.

ultrasonic

people and asset tracking

Il mondo dell’auto e dei camion sono avanti anni luce nello sviluppo di sistemi di guida senza conducente. Il settore construction può solo fare tesoro dello sviluppo di radar a tecnologia laser e sensori con ultrasuoni e telecamere che grazie all’elaborazione dei profili 3D riescono a riconoscere uomini, macchine e ostacoli.

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FUTURO

Motore da 3,6 litri e 90 kW

Generatore di corrente

Downsizing e niente trasmissione La produttività, spiega il costruttore, è quella di una L150H, mentre le dimensioni del telaio, della cabina e il diametro delle ruote sono quelli di una L120H. Queste macchine hanno motori 6 cilindri turbodiesel, montati longitudinalmente sopra l’asse posteriore, rispettivamente da 7,75 e 12,8 litri di cilindrata per potenze massime di 203 e 220 kW. Il prototipo della LX01 ha un piccolo 3,6 litri da 90 kW e montato trasversalmente, basso, a sbalzo dell’asse posteriore e direttamente flangiato a un generatore di corrente alternata che ricarica un sistema di batterie montato alle spalle della cabina e sopra l’asse posteriore. Il peso al posteriore per una pala è vitale, e qui non manca. Il baricentro è più basso rispetto a un modello tradizionale di ultima generazione e la visibilità posteriore non è mai stata così buona.

TORNA LA PALA GOMMATA IBRIDA Il piacere più grande è vedere che il progetto di pala gommata Ibrida presentato nel 2008 al ConExpo di Las Vegas ha un seguito, perché i lettori che in questi anni ci hanno domandato aggiornamenti in merito sono stati molti. Tecnicamente è completamente differente dalla precedente e fonda parte dell’efficienza sul downsizing del motore termico e sulla mancanza di componenti mobili (e relativi costi di manutenzione) come trasmissione, assali, differenziali e freni. Il prototipo che abbiamo visto in Svezia e che ora è in viaggio per raggiungere la California dove sarà affidata a un cliente pilota che opera nel wasting, fa della semplicità la sua forza.

CARICO DI RIBALTAMENTO LATERALE… SENZA ASSALE Per una pala a telaio articolato non è però cosi semplice eliminare l’assale posteriore che solitamente è oscillante, anche per compensare gli spostamenti di carico quando si sterza con benna piena e alzando il braccio. Per ottenere con la LX01 un carico di ribaltamento laterale equiparabile ai modelli tradizionali con assale posteriore, i progettisti hanno ideato delle sospensioni posteriori indipendenti e pneumatiche controllate elettronicamente. Il compressore di queste sospensioni potrebbe essere alimentato da un settimo motore elettrico, ma anche direttamente dalla pto del motore. In accelerazione il posteriore della LX01 si abbassa (vedi foto)...

56 Costruzioni settembre 2016


&Componenti

Macchine

FONDO PIATTO SENZA COMPONENTI ESPOSTI

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John Meese

La nostra Director, Heavy azienda è Equipment at Waste Management specializzata nella raccolta e trattamento rifiuti. Non operiamo solo in Texas ma in gran parte degli Stati Uniti con 700 siti, 17.000 camion e 400 pale. Per noi diminuire i consumi di carburante mantenendo la stessa produttività è un miraggio. Attendiamo la pala gommata ibrida Volvo da quando abbiamo visto il concept a Conexpo 2008. Ora il primo esemplare a lavorare sul campo sarà il nostro, per un progetto che sviluppiamo in California. Tra gli assi nella manica della LX01 anche la silenziosità e il pianale della macchina a fondo piatto senza componenti che si possono danneggiare.

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Niente differenziale o coppa della trasmissione

Nessun assale

POCHI CILINDRI IDRAULICI All’anteriore è scomparso il doppio braccio con cinematismo a Z. Quest’ultimo è associato a un monobraccio scatolato, a sezione variabile. Ne guadagna molto la visibilità sull’attrezzo, ma si tratta di una scelta tecnica mirata a ridurre il numero di cilindri idraulici, quindi di pompe e di motori elettrici. A ben vedere diminuiscono anche i costi di manutenzione, l’olio idraulico dell’impianto (un domani da smaltire) e i punti d’ingrassaggio.

OGNI MOVIMENTO È ELETTRICO I motori elettrici che vanno a sostituire assali, differenziali, riduttori e freni sono sei. Quattro sono posizionati ni mozzi ruota e assicurano una trazione integrale controllata elettronicamente, uno alimenta la pompa idraulica che aziona il martinetto di sollevamento braccio e uno è dedicato alla pompa che aziona quello per il richiamo della benna con biellismo.

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FUTURO

5 VOLTE PIÙ EFFICIENTE Il prototipo del dumper elettrico HX01 è totalmente elettrico ed è sviluppato per ripetere percorsi pianificati. Testato su un ciclo di lavoro standard in cava, questo mezzo è, secondo Volvo, 5 volte più efficiente di un dumper articolato.

PICCOLO È MEGLIO

58 Costruzioni settembre 2016

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Prendere parte a questo studio di produttività con un nostro sito campione è stato molto interessante perché ci ha permesso di riconsiderare nell’insiedirettore di sito me le lavorazioni e, grazie all’utilizzo delle ultime tecnologie Skanska che Volvo CE sta sviluppando, di ottenere risultati sorprendenti. Ci siamo resi conto che il futuro del settore estrattivo riserverà molte sorprese e che probabilmente i metodi di lavoro cambieranno radicalmente. Nonostante il suo aspetto “lunare” l’HX01 si è dimostrato molto efficiente.

Andreas Sunesson

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COPPIA ELETTRICA I motori elettrici non hanno praticamente bisogno di manutenzione e danno il massimo della coppia motrice da subito facilitando lo spunto a pieno carico in ogni condizione.

Volvo CE ha presentato anche il prototipo di un dumper 100% elettrico e senza pilota. La capacità a raso del cassone è di poco superiore ai 10 m3, mentre la capacità di carico è di circa 15.000 kg. Queste dimensioni, ha spiegato Johan Sjöberg, specialista Volvo CE nell’automazione dei siti, è il migliore equilibrio imposto dalle prestazioni e i tempi di ricarica delle batterie. Lo studio di automazione sviluppato da Volvo CE, in collaborazione con l’azienda estrattiva svedese Skanska, l’agenzia energetica svedese e le università locali Linköping e Mälardalen, ha permesso di abbattere i costi totali di gestione di un ciclo di carico e trasporto in cava del 25%, mentre le emissioni di CO2 - sempre secondo Volvo - calerebbero del 95%.


&Componenti

Macchine

LAVORANO SENZA OPERATORE Un altro progetto a cui le cellule grigie di Volvo CE lavorano da oltre 8 anni è lo sviluppo di macchine operatrici che lavorano autonomamente, senza operatore alla guida. L’idea è di incrementare al tempo stesso produttività e sicurezza. Negli anni questo progetto ha incontrato anche l’interesse di un produttore di inerti locale, in particolare per ottimizzare l’attività produttiva di asfalto. Le macchine che vedete in foto, sono dei prototipi che abbiamo visto lavorare senza operatore. Sotto i nostri occhi hanno percorso dei cicli memorizzati dimostrando però di riconoscere ostacoli e di poter identificare persone sul proprio percorso. In questo caso, le macchine si fermano e suonano il clacson fino a quando l’incauto avventore non si sposta dal loro raggio d’azione. Poi riprendono il lavoro. Volvo sta sperimentando l’interconnessione tra i mezzi in modo che si possano riconoscere tra loro e lavorare in sinergia. Una volta che il costruttore riterrà il sistema ultracollaudato, lo immetterà sul mercato.

Potranno lavorare 24 ore su 24... Come già visto sul cugino cavacantiere Volvo FMX (vedi Costruzioni, luglio 2016, pag. 127), il dumper articolato ha un sistema di guida completamente automatica. Tecnicamente non sappiamo molto, ma se il dumper sembra lavorare con sensori Lidar (Laser imagining detection and ranging), la pala gommata sembra combinare Gps, radar e telecamere.

SINCRONIZZA ANCHE IL BRACCIO Rispetto al dumper, anche la pala è caratterizzata da un telaio articolato. La differenza è che il dumper ribalta il cassone senza dover “prendere le misure”, mentre la pala alza il braccio riconoscendo la sponda del cassone.


FONDAZIONI SPECIALI

i chiama LRB 355 Litronic e, complice la sua grande versatilità, manda in pensione non uno ma due modelli: LRB 155 ed LRB 255. L’asso nella manica sono le otto attrezzature idrauliche allestibili su antenna da 22,2 o 27,2 m di lunghezza. Il ventaglio delle applicazioni eseguibili conta le perforazione con aste Kelly, a elica continua e doppia rotary, a cui si aggiungono applicazioni soil mixing, di vibroinfissione, tecnologia per la posa di pali secanti. Ogni tipo di lavorazione è controllata dall’avanzata gestione elettronica Litronic che, grazie ai software PDE e PDF disponibili, permette di monitorare le lavorazioni anche su pc. Fiore all’occhiello della LRB 355 è il potente motore V12 Liebherr da ben 750 kW di potenza massima (disponibile anche con taratura a 600 kW) che alimenta l’impianto idraulico, cuore della macchina. La nuova macchina ha debuttato in cantiere per supportare lo sviluppo di fondazioni speciali per l’impresa austriaca Hilti&Jehle. La LRB 355 prima ha consolidato con differenti tipi di pali il terreno nel cantiere di sviluppo del quartiere fieristico di Dornbirn in Austria, poi è stata trasferita in Svizzera, a San Gallo, dove ha realizzato 316 pali secanti in contesto residenziale. ST

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SOLUZIONE di versatilità 60 Costruzioni settembre 2016


&Componenti

Macchine

LO STABILIMENTO DI NENZING HA SVILUPPATO LA LRB 355 LITRONIC PER FONDAZIONI SPECIALI IMPLEMENTANDO LA GAMMA DI APPLICAZIONI. SOTTO AL COFANO UN MOTORE V12 DA 750 KW DI

Modello Potenza (opt.) Peso operativo*

MATTHIEU COLOMBO

LRB 355 750 (600) kW 76-77,3 t

*Nota: con braccio, senza attrezzatura e contrappeso.

settembre 2016 Costruzioni 61


FONDAZIONI SPECIALI

FLESSIBILITÀ STRATEGICA

316 PALI SECANTI IN MENO DI 500 ORE

Il primo esemplare della nuova LRB 355 è stato consegnato all’impresa austriaca Hilti&Jehle, a supporto del cantiere di sviluppo del quartiere fieristico di Dornbirn (Austria). Trasportata con antenna da 27,2 montata e reclinata (quella standard è da 22,2 m) con relativo giro di funi, la LRB è stata approntata al lavoro in configurazione da palo per un peso operativo di 105 t e un’altezza massima della macchina pari a 33,5 m. Le condizioni del terreno hanno reso necessario utilizzare diverse tipologie di pali per il consolidamento del terreno. Per lavori con queste caratteristiche in passato era necessario impiegare differenti macchinari. “Grazie alla polivalenza della LRB 355” ha spiegato Markus Mähr, project manager della Hilti & Jehle “ora abbiamo a disposizione un macchinario moderno ad alte prestazioni che migliora i lavori di fondazione in termini di qualità e tempo impiegato. La flessibilità garantita dalla gamma di attrezzature della macchina permette di realizzare fondazioni speciali in modo più flessibile ed efficiente”.

La LRB 355 equipaggiata con il gruppo di trivellazione a testa doppia DBA 300, è stata utilizzata nel cantiere di San Gallo (Svizzera) insieme alla pompa per calcestruzzo Liebherr THS 80 D per un fronte di consolidamento formato da 316 pali secanti. Con questi lavori si sono gettate le fondamenta di un edificio a più piani ad uso uffici ed appartamenti. I pali avevano un diametro di 900 mm e una lunghezza di 18-22 m. La LRB 355 ha dimostrato eccellenti prestazioni anche in questa applicazione. Nonostante le gravose condizioni del terreno, il macchinario ha impiegato solo un’ora e mezza per la realizzazione di ogni palo e per il raggiungimento della profondità necessaria. Oltre che con il gruppo di trivellazione a testa doppia, la LRB 355 può essere utilizzata per trivellazioni con aste Kelly (fino a 60 m di profondità) o a elica continua, con attrezzature per la costipazione, per la miscelazione del terreno e per applicazioni con vibroinfissore o battipalo.

Motore V12 Liebherr da 600 o 750 kW Sotto al cofano motore compare ora un motore Liebherr 12 cilindri da 24,2 litri di cilindrata disponibile in versione da 600 kW o 750 kW, sempre a un regime massimo di soli 1.700 giri/min. Grazie alla tecnologia Scr le emissioni rientrano nei limiti Stage IV. Sulla LRB 355 sono disponibili a richiesta la modalità Eco-Silent che permette di risparmiare carburante gestendo il regime motore in funzione del carico idraulico richiesto e la funzione di spegnimento automatico del motore che fa risparmiare carburante e permette di non contabilizzare come operative le ore in cui il motore girerebbe al minimo. Si può avere il Dpf a richiesta.

62 Costruzioni settembre 2016


&Componenti

Macchine

settembre 2016 Costruzioni 63


FONDAZIONI SPECIALI

Modello LB 44-510 Potenza 505 kW Peso opertativo* 155 t *Nota: con rotary, Kelly e zavorra.

LAVORI FORZATI Il modello LB 44 è l’ammiraglia della serie di perforatrici rotary Liebherr e l’impresa Hilti&Jehle l’ha scelta per eseguire le palificazioni nel terreno su cui sorgerà lo stabilimento produttivo della Julius Blum GmbH, un’azienda specializzata nella produzione di guide e cerniere per mobili. Il complesso in costruzione avrà una superficie coperta di 203 per 130 m. Per la trivellazione dei pali è stato inizialmente impiegato il sistema di perforazione ad elica continua (CFA). Successivamente, a causa della quantità di detriti derivanti dagli scavi, è stato necessario utilizzare un’attrezzatura per pali costipati a spostamento laterale. In meno di sei mesi di lavoro sono stati realizzati 2.988 pali con profondità compresa tra i 28 e i 29 m.

Liebherr produce anche pompe per calcestruzzo stazionarie e semoventi. Sono ideali per supportare in modo efficiente i cantieri di consolidamento e la messa in opera di fondazioni speciali con tecnica CFA.

64 Costruzioni settembre 2016

È LA TOP DI GAMMA La perforatrice rotary LB 44 pesa 155 t, ha un diametro di perforazione di massimo 3 m e può arrivare fino a 92 m di profondità. Utilizza un motore diesel V8 505 kW che rispetta i limiti sulle emissioni Stage IIIB. Lanciato al Bauma 2013, questo modello può montare un gruppo di trivellazione BAT capace di 510 kNm di coppia. La regolazione della coppia è automatica grazie alla gestione Litronic che ottimizza per conseguenza il regime del motore termico. Efficienza fa rima con produttività.


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Caterpillar 308DCRSB - 2011 b K 7 b Ȝ 0LODQR Caterpillar 308E2 CR - 2014 bK 7 b Ȝ 0LODQR

Caterpillar CAT.D8H - 1982 bK 7UHYLVR Caterpillar D 5 H Ore 4290 originali - 1995 b K 6DOHUQR

TRATTORE SEMIRIMORCHIO

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CVS Ferrari F16 - 2006 7 É… 5DYHQQD CVS Ferrari FL 32 - 2005 bK 7 É… 5DYHQQD Carer F90H - 2015 bK 7 É… 3LDFHQ]D

Caterpillar D3K - 2013 b K bȜ &XQHR

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Caterpillar D4 - 1980 $UH]]R

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Caterpillar D4 D - 1988 bK &9 bȜ &XQHR

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Escavatori La francese ECD ha acquistato un R 918 Liebherr personalizzato ad hoc per effettuare demolizioni

Interventi Daf ha eseguito una demolizione in pieno centro di Milano. DifficoltĂ principale, la posizione


NEWS

&Demolizione

Riciclaggio

R

milioni di tonnellate, 6,1 milioni di tonnellate in più. Secondo i dati diffusi dall’Ispra, l'istituto di ricerca del Ministero dell'Ambiente, il Belpaese importa rifiuti speciali più di quanti ne esporti: 6,2 milioni di tonnellate contro 3,1. Da segnalare anche che il numero di discariche che hanno smaltito rifiuti

Nuovi nomi ai vertici Rinnovate le cariche del Consiglio Direttivo Nazionale di Sigea, Società Italiana di Geologia Ambientale, associazione culturale per la promozione del ruolo delle scienze della terra riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente come “associazione di protezione ambientale a carattere nazionale”. Nuovo presidente è stato eletto Antonello Fiore (nella foto), mentre Giuseppe Gisotti, che vanta il merito di avere trasformato Sigea in una realtà nazionale nel campo tecnico-scientifico, è stato nominato presidente onorario. La composizione del nuovo Consiglio Nazionale denota un'eterogenea rappresentanza territoriale e interdisciplinare, caratteristica che ha sempre contraddistinto l’associazione. Fiore, 47 anni, è geologo funzionario direttivo dell'Autorità di Bacino della Puglia.

www.sigeaweb.it

68 Costruzioni settembre 2016

speciali è sceso da 404 del 2013 a 392 del 2014. La maggior parte delle discariche è localizzata al Nord con 228 impianti, 58 al Centro e 106 al Sud. Nonostante diminuisca il numero di discariche, cresce la quantità smaltita a livello nazionale: 11,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, con un aumento di 460 mila

Prassi resa più semplice Risale allo scorso luglio l’approvazione definitiva del Governo al decreto attuativo dell’art.8 della Legge Sblocca Italia (Dl n. 133/2014) recante la “Disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo”. Le numerose disposizioni finora vigenti vengono quindi raccolte in un unico testo, per disporre di un quadro normativo completo e in linea con la disciplina comunitaria. Tra le novità principali, la definizione delle condizioni di utilizzo delle terre e rocce da scavo all'interno del sito oggetto di bonifica. © Costruzioni

ifiuti speciali, Italia è seconda in Europa per riciclaggio. Con una percentuale del 75%, è preceduta solo dalla Slovenia con l'80,3%, contro una media europea del 45,7% (la Germania è al 70%). La produzione di questa tipologia di rifiuti è aumentata del 5% fra il 2013 e il 2014, arrivando a 130,6

www.governo.it

© Costruzioni

Sul podio in Europa

tonnellate rispetto al 2013, pari a +4,2%. La crescita è maggiore al Nord (+6,1%) e al Centro (+4,8%), mentre si riscontra un calo al Sud (- 1,1%). La crescita dei rifiuti speciali è dovuta a quelli non pericolosi, derivanti da attività di costruzione e demolizione, e dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue. I rifiuti pericolosi si mantengono stabili (+0,3%). I rifiuti speciali prodotti in Italia sono oltre quattro volte superiori a quelli urbani. Come già accennato, nel 2014 sono stati prodotti circa 130,6 milioni di tonnellate di speciali, a fronte di 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani. Nel 2014 sono stati gestiti (riciclati o smaltiti) più rifiuti di quelli prodotti, pari a 133,8 milioni di tonnellate. Rispetto al 2013, si osserva un aumento del 3,3% del quantitativo totale dei rifiuti gestiti. www.isprambiente.gov.it/it


Più applicazioni insieme

ue nuove versioni del medesimo modello. In seguito al riscontro ottenuto con il vaglio ad albero triplo Warrior 2100, Powerscreen ne ha lanciato due ulteriori varianti: il

D

modello Spaleck e il modello ad albero singolo. Cuore del nuovo Warrior 2100 Spaleck è il vaglio a due piani, con piano superiore costituito da cinque segmenti di

vagliatura a gradini 3-D formati da pannelli a superficie aperta e con piano inferiore Flip-Flow, che utilizza pannelli in gomma che si muovono in modo ondulato e uniforme,

espandendosi e contraendosi in modo da mantenere il materiale continuamente in movimento. Ciò consente di rompere materiali quali l'argilla e la terra, rendendo possibile la produzione di materiali fini di 0-10 mm con contaminazione minima da materiale non inerte quale legno e plastica, che generalmente rientrano nella fascia delle particelle di +10 mm. Il vaglio ad albero singolo consente al Warrior 2100 POWERSCREEN di vagliare in modo efficiente in applicazioni meno esigenti per le quali non è richiesta la potenza di una trasmissione a triplo albero o la precisione di un piano Flip-Flow: supportato da due cuscinetti da 130 mm, offre una significativa corsa e angolazioni di vagliatura fino a 18 gradi. www.powerscreen.com

Sogno di una notte di mezza estate

a notizia ha fatto il giro del web: in pochissime ore, come in ogni tam tam mediatico che si rispetti, ha destato l’attenzione sia degli addetti ai lavori sia di semplici curiosi. E di sicuro capirete perché non potevamo non riprenderla

L

sulle pagine della nostra GUARDA IL rivista. A Nanchang, il VIDEO DELLA capoluogo della SPETTACOLARE provincia dello Jiangxi IMPRESA! nel Sud-Est della Cina, una flotta di ben cento escavatori è riuscita a A farla da padrone, l’elevata demolire un intero capacità di coordinare gli cavalcavia in una sola notte. operatori impegnati sul

campo. La strada è stata abbattuta per fare spazio a una nuova linea della metropolitana: può sembrare impossibile, ma delle volte la realtà supera di gran lunga l’immaginazione. Fonte: www.corriere.it

settembre 2016 Costruzioni 69


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Customizzato per demolire La francese ECD ha acquistato un escavatore Liebherr R 918 personalizzato con accorgimenti specifici per operazioni di demolizione. Ad allestire il mezzo, Liebherr France, che ha soddisfatto ogni richiesta

n investimento che sta portando buoni risultati. ECD (Etude Conseil Démolition), con sede a Louvres (Ile de France), è stata fondata nel 1966 come ufficio progettazione e ha iniziato a occuparsi di demolizione a partire dal 2000. Di recente ha ampliato il suo parco macchine acquistando un R 918 Liebherr configurato specificamente per la demolizione da Liebherr France secondo le esigenze del cliente. Il mezzo è andato ad aggiungersi agli altri Liebherr presenti in flotta, quali l’R 924 e l’R 944 C. Le dimensioni dell’R 918 lo rendono ideale per le attività demolitive nei centri cittadini, e in più non richiedono alcun

motore diesel Liebherr da 95 kW rispondente agli standard IIIB sulle emissioni. Tra le configurazioni ad hoc, un nebulizzatore, un pre-filtro con estrattore di polvere (pensato appositamente per le attività di demolizioni in ambienti polverosi), una ventola reversibile e una griglia protettiva per il radiatore. La durata dei componenti è garantita da protezioni inferiori e laterali della torretta, una protezione inferiore del bilanciere e un rinforzo del sottocarro aggiunti al modello LIEBHERR standard. Infine, segnaliamo che alla cabina FOPS/ROPS sono aggiunte una griglia superiore integrale e una frontale. Completano

U

trasporto eccezionale. La larghezza misura infatti solo 2,5 m e il peso operativo è di 21 t. Il braccio monoblocco è di

70 Costruzioni settembre 2016

5,45 metri, il bilanciere di 2,7 metri, il telaio NLC e il contrappeso di 2,5 t per una stabilità elevata. Ad azionarlo ci pensa un

l’allestimento le telecamere posteriori e laterali, per una visibilità a 360°. www.liebherr.com


Riciclaggio&Demolizione

NEWS

Doppio bis: due alberi e due mascelle Ifat 2016 aveva colpito la nostra attenzione, e infatti ne avevamo fatto cenno nello speciale dedicato alla fiera svoltasi a Monaco (pagina 74 numero 701). Ora accendiamo nuovamente i riflettori sul trituratore Impaktor 250 della tedesca ARJES. Pensato appositamente per chi opera nel settore delle demolizioni, è in grado di triturare una grande varietà di materiali, dal laterizio al calcestruzzo, dalla pietra all’asfalto. L’impianto è contraddistinto da una geometria a due alberi e doppia mascella ed è azionato da un motore firmato Volvo Penta.

Tra le principali caratteristiche costruttive si annoverano: la speciale geometria di taglio e l’azionamento asimmetrico degli utensili di lavoro. In Italia, Impaktor 250, così

© Costruzioni

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A

come tutti gli altri modelli Arjes, è distribuito in esclusiva da CAMOTER INTERNATIONAL che, con la sede nel milanese, è specializzata nella vendita di macchine e impianti per il

riciclaggio industriale ed è in grado di offrire anche servizi di assistenza tecnica, manutenzione e ricambistica. www.camoter.com www.arjes.de

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Questione

CENTRALE DI

DANIELA STASI

PUNTO FOCALE DELLA DEMOLIZIONE EFFETTUATA DA

DAF COSTRUZIONI IN PIENO CENTRO A MILANO È STATA PROPRIO LA POSIZIONE. MA COME BEN SI SA, LE DIFFICOLTÀ FANNO EMERGERE LE ABILITÀ mmettiamolo, al di là dei singoli contesti, un cantiere di demolizione regala sempre un po' di stupore. Vedere macchine di acciaio che mangiano manufatti residenziali, industriali o commerciali, con una propria storia alle spalle, fa restare a bocca aperta. Ecco, immaginatevi una demolizione in pieno centro di Milano, sulla trafficata via De Amicis: si è trattato, ve lo possiamo garantire, di uno spettacolo non così usuale per i passanti. L'intervento ha riguardato un edificio di inizio Novecento, con solai pericolanti, al cui posto sorgerà un nuovo immobile a uso residenziale. A eseguire i lavori, la sezione Bonifiche e Demolizioni di Daf, parte del Gruppo Donzelli, che nonostante le difficoltà operative dovute alla posizione in cui era ubicato il cantiere, è riuscita a completare l'opera in due mesi. Voltate pagina per conoscere tutti i dettagli tecnici. RST

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A

72 Costruzioni settembre 2016


&Demolizione

Riciclaggio

OPERATIVITÀ ATTESTATA L'intervento effettuato a Milano ha riguardato una tradizionale demolizione meccanica dall'alto verso il basso: l'edificio oggetto dell'intervento, alto 18 metri, è stato decostruito con un escavatore cingolato Cat 330 Demolition, brandizzato coi colori di Daf, ed equipaggiato con braccio da 21 m e pinza Npk. Come accennato, la principale difficoltà incontrata dall'impresa è stata proprio la gestione operativa del cantiere stesso, complicata dalla posizione. C'è da precisare però che la logistica in parte è stata alleggerita dalla concomitanza di un altro intervento curato da Daf nella medesima zona, relativo allo spostamento dei sottoservizi (demolizione di quelli preesistenti e costruzione di quelli nuovi) per la realizzazione della nuova linea M4 della metropolitana milanese, che passerà anche da via De Amicis.

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74 Costruzioni settembre 2016

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Obiettivo di Daf era demolire i piani fuori terra dell’edificio fino al piano terreno. Il piano di cantinato è stato rempito per consentire all’impresa che si occuperà della costruzione del nuovo immobile di operare con le macchine palificatrici. “Prima di iniziare a demolire abbiamo effettuato lo strip-out, ovvero abbiamo rimosso i serramenti e tutti gli elementi estranei ai materiali di costruzione, e abbiamo provveduto al montaggio di due ponteggi, uno interno e uno su strada completamente ricoperto da teli, per evitare eventuali proiezioni di detriti spiega Massimiliano Donzelli, direttore tecnico Daf - Siccome nel periodo in cui abbiamo iniziato non potevamo chiudere il marciapiede, abbiamo dovuto montare un ponteggio a piede ristretto, per consentire il normale passaggio dei pedoni. La demolizione vera e propria è iniziata con lo smantellamento manuale dell’intero ultimo piano, costruito in tempi più recenti in carpenteria metallica; a quel punto era stata deviata la strada per i concomitanti lavori di realizzazione della M4, così siamo riusciti a far intervenire un’autogrù per movimentare a terra i materiali ferrosi rimossi”. Dopodiché è stato smontato il ponteggio su strada e si è iniziata la demolizione meccanica con escavatori cingolati (oltre al Cat già citato, in un passaggio successivo è sceso in campo anche il Komatsu PC450 immortalato in alcune foto), proteggendo l’area lavori con un telo sorretto da un’autogrù. Ultime fasi: la deferrizzazione dei materiali, la demolizione secondaria con un Volvo 235 munito di frantumatore idraulico Npk e il conferimento degli inerti all’impianto di proprietà Daf (tutti i dettagli nel box “La tutela dell’ambiente come attività primaria”).

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I NTERVENTI

Vincente tecnica a incastro


&Demolizione

Riciclaggio

C URA METICOLOSA

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La posizione del cantiere non è stata l’unica complessità riscontrata da Daf. “Particolare difficoltà operativa era rappresentata anche dalla struttura stessa da demolire, totalmente in laterizio e legno - continua Donzelli - L’assenza di travature e pilastri in cemento armato, che in genere fanno da legamento e contenimento, causava oscillazioni dell’edificio durante le operazioni di demolizione. L’operatore, grazie a una lunga esperienza, è riuscito a ovviare al problema, demolendo pezzo per pezzo con estrema perizia”.

settembre 2016 Costruzioni 75


Giusto per dare qualche numero, il materiale demolito durante l’intervento in via De Amicis a Milano ammonta a circa 6.000 m3 vuoto per pieno. Noi ci siamo concentrati su questo lavoro, ma in contemporanea il settore Bonifiche e Demolizioni della milanese Daf è impegnato anche in altri cantieri. Vi segnaliamo quelli che più hanno destato il nostro interesse: lo smantellamento dell'ex Città del Gusto, dell’adiacente cinema multisala e di altre strutture nella zona Marconi a Roma, per un totale di 110.000 m3 di materiale vuoto per pieno, e la demolizione delle vasche interrate contenenti fanghi di mercurio all’interno della Versalis di Mantova; quest’ultimo è un intervento delicato e complesso, che ha richiesto una serie di misure di sicurezza, tra cui il montaggio di un sistema radiocomandato su un escavatore da 140 q. E il gioco si fa duro...

Tra i rami operativi di Daf, si annovera anche quello dedicato all’Ambiente, impegnato nel recupero e nel trattamento di rifiuti speciali non pericolosi derivanti dalle attività di costruzione, demolizione e scavi in genere, nel pieno rispetto delle normative vigenti: l’impresa opera con aziende pubbliche e private, curando tutti i servizi della gestione dei rifiuti a partire dal loro campionamento fino al loro recupero. Si segnala tra l’altro che Daf dispone di un proprio impianto a Busto Garolfo (MI), autorizzato per l'esercizio di messa in riserva (R13), trattamento e recupero di rifiuti speciali inerti, attrezzato con frantoi, vagli e macchine per il lavaggio dei materiali.

Come anticipato, via De Amicis è una delle aree centrali interessate dai cantieri per la costruzione della nuova Linea M4 (o Linea Blu) della metropolitana di Milano, che lungo 15,2 km collegherà (attraverso 21 stazioni) Milano ovest (quartiere Lorenteggio) con Milano est (quartiere Forlanini e aeroporto di Linate) passando per il centro della città. La sua realizzazione permetterà di ridimensionare il traffico a vantaggio del trasporto pubblico, nell'ottica di un minor impatto ambientale. La Linea M4 è una metropolitana leggera ad automatismo integrale: l’innovativo sistema di guida au-

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Il calcestruzzo architettonico di Ruredil per ricreare bellezza sulla piazza del Politecnico

La tecnologia dei sistemi Peri segue le curve sinuose della Torre Hadid di Milano

Frantoi e vagli Lokotrack guidano la riscossa in Europa della gamma Metso Minerals


NEWS

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resine poliuretaniche. La loro formula speciale si mantiene stabile agli ultravioletti, molto resistente, a zero VOC (Volatile Organic Compounds), molto veloce nella posa. La forza

adottato su asfalto e calcestruzzo, l’altro direttamente sul terreno. La durata è garantita già durante la fase di progettazione, in base al tipo di utilizzo nella zona soggetta all’intervento. In

di graniglia più appropriato. La qualità dell’azienda si evince anche negli interventi di riqualificazione. Un caso su tutti è rappresentato dall’intervento di ripristino nello stabilimento Pfizer Italia a Marino del Tronto,

calcestruzzo. Nell’arredo urbano la materia prima messa a punto nei laboratori IPM Italia, non contempla resine epossidiche, né

di IPM ITALIA è basata sugli applicatori certificati che operano sia sul territorio nazionale che in ambito internazionale. Due i sistemi adottati: uno

funzione della destinazione d’uso, in particolare modo del livello di carrabilità, è possibile orientare la propria scelta verso il tipo

in provincia di Ascoli Piceno, dove sono stati utilizzati i sistemi Basic Maltapox e Basic Voltec AST e ESD. www.ipmitalia.it

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Sistemi di facciata in tour La tecnologia di CEMTECH continua il suo tour con i workshop “Sistemidifacciata” 2016. Il tema al centro degli incontri è quello della riqualificazione prestazionale degli edifici proposto dalla stessa azienda di Priverno (LT) insieme a Brianza Plastica, EmilCeramica, Mimik e VMZinc, e in collaborazione con EdicomEventi, per approfondire modalità progettuali, caratteristiche e vantaggi dei sistemi di facciata ventilata. Prossime date a Cuneo il 27 ottobre e a Padova il 17 novembre.

Il ciclo dei robot L’innovazione? L’impianto robotizzato TJJ per la produzione di pannelli costituito da una o più macchine assemblatrici che lavorano in parallelo, alimentate da un robot che carica in entrata le reti d’acciaio già prodotte e le lastre di polistirene già tagliate. In questo modulo di ciclo produttivo progettato da SCHNELL, ad assemblaggio avvenuto, un altro robot insediato in uscita, scarica, impila e rilega i pannelli prodotti che quindi risultano pronti per essere trasportati.

80 Costruzioni settembre 2016


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materiali compositi. La Sirio 6RZ61 è infatti in grado di ottenere una calibratura ideale, grazie all’intuizione del reparto Ricerca e Sviluppo di SERMAC. La pompa è stata progettata per coprire grandi superfici nella

distribuzione del calcestruzzo e raggiungere lunghezze rilevanti in orizzontale e in verticale. La 6RZ61 è considerata dalla casa di Cesano Maderno (MI) un modulo all’avanguardia per innovazione, filosofia costruttiva e qualità dei componenti principali: praticità e versatilità del braccio a 6 sezioni con tubazione da 125 mm su tutta la linea; piazzamento rapido e sicuro grazie alla stabilizzazione anteriore e posteriore a bandiera. Allestimento efficace su autotelaio 5 assi con passo da 6.300 mm e massa totale a terra meno di 48 t. www.sermacspa.com

realtà che oggi si accingono a compiere questo passo importante per crescere e svilupparsi. Esemplificativo è il contributo fornito da Luca Grandonico, general manager di CGM (macchine e stampi per

in loco, oggi il cliente può acquistare un sistema completo CGM, finanziandolo fino a 5 anni con una media annua di interessi pari al 7%, comprensivo di assicurazione sul credito e con pagamenti semestrali,

prodotti in calcestruzzo): “Nel sistema finanziario kenyota, un prestito può raggiungere il 24% di interesse annuo ma, grazie a Sace e allo staff presente

che iniziano sei mesi dopo la bill of lading e con solo il 15% di anticipo alla firma del contratto di vendita”. www.cgm-srl.com

costruttive ha permesso al progetto di raggiungere un ottimo rapporto tra peso totale e performance, senza l’utilizzo di

a vocazione internazionale di Sermac non accenna a spegnersi, anche in un periodo non certo proficuo per il settore del calcestruzzo. Tra i modelli di macchine dedicate ai noleggiatori di servizio, un punto di attenzione va riservato in particolare alla pompa autocarrata Sirio 6RZ6, apprezzata sotto

L

ogni latitudine e al centro delle esposizioni mondiali del comparto Construction. Questo modello è stato progettato utilizzando un acciaio speciale ad alta resistenza per l’intera struttura del braccio. I materiali ad alte prestazioni, combinati con le più moderne tecniche

Export possibile

L’

evento legato al Roadshow “Italia per le imprese, con le PMI verso i mercati esteri”, tenutosi nel luglio scorso a Bologna, ha aperto una finestra informativa sulle opportunità delle imprese

all’estero. Reti di Impresa, l’istituto giuridico che crea filiere di qualità composte da più imprese, ha rivelato alcune esperienze imprenditoriali illuminanti che possono considerarsi come stimolo per altre

settembre 2016 Costruzioni 81


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Marmo contro he i professori facciano il loro mestiere senza mettere a rischio il lavoro delle imprese. Questo il senso dell’intervento di Assindustria, dopo l’appello sottoscritto da un pool di letterati, tra cui svetta Andrea Camilleri, sulla volontà di rendere pubbliche le cave di marmo. Assindustria va all’attacco, stigmatizzando l’appello degli intellettuali e criticando aspramente il ricorso alla Consulta: “Sull’atteso pronunciamento della Corte Costituzionale in tema di legge regionale cave e beni estimati occorre fare un’operazione verità prima che una ricostruzione farcita di falsità e di feroci

C

invettive diventi realtà percepita. La Consulta non è chiamata a stabilire se alcune cave o parte delle loro superfici siano private o pubbliche, ma a pronunciarsi sulla legittimità di un articolo della legge regionale cave che, come è chiaramente rilevato nel ricorso del governo, disciplinerebbe un diritto reale, materia notoriamente di competenza esclusiva del Parlamento. L’eventuale rigetto del ricorso del governo non statuirebbe automaticamente che le cave sono tutte pubbliche; alcune, per esempio, sono legate a contratti notarili precedenti all’editto del 1751; in altre, che erano semplici superfici agricole o

In bella forma gile e laboriosa come la provincia di Treviso in cui ha sede, Arbloc produce casseforme in polistirolo espanso rivestito, capaci di donare così forme e sezioni complesse al calcestruzzo attraverso il taglio a controllo numerico. Le

A

applicazioni ideate da Arbloc, frutto di un’analisi dettagliata ed esperiente, sono in grado di risolvere casi di carpenteria di difficile realizzazione, conciliando praticità e cura del risultato estetico. Un esempio? La stazione Danterpieces di Selva di

boschive, i relativi permessi di ricerca e le autorizzazioni sono stati rilasciati molti anni dopo il regno di Maria Teresa; altre, ancora, sono

state oggetto di cessione di pieno diritto di proprietà da parte dei tribunali della repubblica italiana”. www.confindustria.toscana.it

Val Gardena, con un negativo in polistirolo abbinato a cassero Ulma per dare vita alle straordinarie curve ideate dal progettista. Sul polistirolo sono state poi realizzate le forometrie rinforzate per il passaggio dei tiranti e studiati appositi incastri per garantire una superficie regolare durante la fase del

getto. Tornando alla produzione generale di ARBLOC, va ricordata la vasta gamma di matrici e casseforme per l’edilizia destinate alla realizzazione di volte, colonne, capitelli e balaustre in cemento, per una semplicità di carpenteria agevolano la produzione edilizia aumentandone il pregio. www.arbloc.com


DELLA UNI 11104 ispetto alla precedente versione del 2004, la nuova UNI 11104 è caratterizzata da una maggiore coerenza con il contesto normativo nazionale cogente, da una massima aderenza alla EN 206 (norma europea di cui è applicazione nazionale) e da una impostazione sempre più corroborata sulle prestazioni, in linea con l’evoluzione normativa nazionale ed europea. Il principale obiettivo che ha guidato la Commissione UNI “Cemento, malte, calcestruzzi e cemento armato” nella rilettura della norma è stato quello di semplificarne l’applicazione per aumentarne l’efficacia. Questa impostazione è stata fortemente sostenuta, all’interno della Commissione, proprio dall’Atecap che negli anni ha avuto modo di riscontrare come la molteplicità di riferimenti normativi con contenuti diversi porti al suo risultato di confondere gli utenti. Un problema che rende spesso inefficaci i controlli, a scapito della corretta applicazione delle disposizioni e quindi della sicurezza delle strutture. A tal proposito è stato dato ampio spazio al tema delle prescrizione, fase fondamentale del processo di realizzazione delle opere ai fini della durabilità e della sicurezza. A supporto degli utenti sono state inserite indicazioni operative per la scelta della classe di esposizione più idonea, corredate anche da esempi pratici mutuati in parte dalle “Linee Guida per la prescrizione delle opere in c.a.” realizzate da Progetto Concrete, iniziativa nata proprio per la promozione della corretta prescrizione. La revisione della UNI 11104 contiene anche un intero capitolo dedicato alla specificazione. A completamento sono stati inseriti un approfondimento sulla valutazione del rischio di attacco del gelo e da alcuni esempi pratici di prescrizione. Uno sforzo importante è stato fatto, inoltre, per rendere coerente la norma con le disposizioni cogenti a livello nazionale e in particolare con le Norme tecniche per le costruzioni. In questo senso si è lavorato, ad esempio, sul tema degli aggregati da riciclo e su quello del controllo del processo di produzione, reso coerente con le disposizioni nazionali obbligatorie in tema di certificazione FPC.

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LA NUOVA VERSIONE È IL RISULTATO DI UN LAVORO CHE HA COINVOLTO DIRETTAMENTE L’ATECAP

ATECAP Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap.it

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I N COLLABORAZIONE...

Pubblicata la revisione


PAVIMENTAZIONI

I PASSI VERSO LA BELLEZZA Per la realizzazione della pavimentazione in Levofloor della nuova piazza Leonardo da Vinci, il calcestruzzo architettonico di Ruredil è stato confezionato con inerti di Saltrio di colore nocciola chiaro (della pezzatura di 8-11 mm) e quindi gettato con consistenza S3/S4. Per la successiva disattivazione della superficie si è utilizzato un prodotto efficace come Disattiva LevoFloor DLF WR. Questa specialità Ruredil, grazie alla sua particolare formulazione, esplica un’azione curing e antipioggia durante la fase di getto. Come conseguenza, si ottengono superfici in calcestruzzo disattivate fino a quattro profondità di scavo. Dopo circa 20 ore è stato effettuato il lavaggio a pressione.

MERAVIGLIA in punta di piedi UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE CHE CELEBRA TUTTE LE DOTI DEL CALCESTRUZZO ARCHITETTONICO SVILUPPATO DA RUREDIL. COSÌ L’EX PARCHEGGIO DIVENTA OPERA ESTETICA DI

ALBERTO FINOTTO

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&Calcestruzzo

Cave

n colpo d’occhio che premia il progetto di riqualificazione di piazza Leonardo da Vinci promosso dal Comune di Milano e dal Politecnico. Senza dimenticare l’apporto tecnico di Ruredil, naturalmente, nella trasformazione di un semplice parcheggio in un magnifico giardino aperto a tutta la città. L’intervento di recupero, che ha coinvolto una superficie di 5.000 m2, ha previsto la rimozione completa dell’asfalto e dei sottofondi. Sono stati realizzati, quindi, nuovi sottofondi con l’armatura a reti sintetiche Ruredil X Fiber 54, progettata per migliorare la durabilità e le proprietà meccaniche del calcestruzzo. Dopo la posa dei cordoli e degli inserti in pietra, per la finitura è stato prescelto il sistema a calcestruzzo architettonico Levofloor di Ruredil. La funzionalità e la resistenza del calcestruzzo, alla fine, si è abbinata mirabilmente ai parametri murari dell’edificio che ospita il Politecnico milanese. La ghiaia a vista Ruredil, poi, unisce resistenze meccaniche importanti (RcK ≥ 35 Mpa) all’aspetto naturale conferito dalla messa a giorno dell’inerte selezionato. ST

U

La pavimentazione che compone la nuova piazza Leonardo da Vinci davanti al Politecnico di Milano, è stata ricostruita in calcestruzzo architettonico Levofloor, abbinando il materiale con inerti di Saltrio.

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CASSEFORME

L’ARTE più in alto

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&Calcestruzzo

Cave

LA FORMA A SPIRALE DEL CURVO, IL GRATTACIELO D’AUTORE PIÙ COMPLESSO DI CITYLIFE, RAGGIUNGE L’APICE CON LA TECNOLOGIA PERI DI

ALBERTO FINOTTO

all’alto della Torre Hadid di CityLife, l’omaggio al genio femminile dell’architettura contemporanea (Zaha Hadid è scomparsa prematuramente il 31 marzo scorso) illumina ormai l’intero skyline di Milano. Il completamento della bellissima struttura del grattacielo è stato realizzato a passo di marcia, anticipando addirittura i tempi di esecuzione previsti dai programmi di cantiere. Merito della soluzione Peri, incentrata sull’impiego del sistema di ripresa con guide RCS (Rail Climbing System), utilizzate sia per la realizzazione del paramento di protezione che circondava i bordi liberi degli ultimi piani in costruzione, sia per le casseforme del nucleo centrale. Grazie alle guide, le unità di ripresa sono rimaste sempre fissate saldamente all’edificio per essere sollevate con rapidità e sicurezza anche in presenza di vento. Con le centraline mobili di sollevamento idraulico, le unità sono state poi trasferite da un ciclo di getto a quello superiore senza alcuna necessità ausiliaria della gru. Risultato? L’anticipo di un’emozione. ST

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CASSEFORME Per armare i solai, spessi 32 cm, è stato impiegato il sistema di casseforme a telaio Skydeck che ha permesso di anticipare il disarmo a un giorno dal getto mediante l’attivazione della testa a caduta. Gli elementi di compensazione hanno consentito di adattare le attrezzature alla forma dei solai (diversa da un piano all’altro) e di armare i pilastri.

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VELOCE COME UN’IDEA La soluzione elaborata da Peri per il sollevamento delle casseforme è basata prevalentemente sull’impiego del sistema di ripresa con guide RCS indipendente dalla gru, combinato con un’unità di piattaforma autosollevante ACS, mensole di ripresa CB e piattaforme di ripresa per vani BR (sollevate invece con l’ausilio della gru). Il sistema ACS ha permesso di sollevare anche il braccio di distribuzione del calcestruzzo. Le pareti in cemento sono state armate con casseforme standard per pareti, sia a telaio (sistema Trio) che a travi (sistema Vario), abbinate a elementi di cassaforma realizzati su misura per il progetto. La struttura dell’imponente torre Hadid è stata completata nell’aprile 2016, dopo solo 17 mesi di costruzione.


&Calcestruzzo

Cave SOLAI D’AUTORE La pianta complessa dell’edificio progettato da Zaha Hadid è caratterizzata da pareti esterne curvilinee e ritorte e da pareti interne sottili. Inoltre, lo spessore delle pareti esterne del nucleo si riduce gradualmente di 15 cm alla volta, passando dai 90 cm della base ai soli 30 cm dei piani più elevati. I solai ruotano, dunque, intorno al nucleo centrale della torre. Durante la complessa realizzazione dell’opera, la protezione laterale Prokit adottata nel progetto di Peri ha incrementato ulteriormente la sicurezza ai piani, nel corso delle lavorazioni sulla struttura e nella fase di smontaggio. I grigliati di protezione, i montanti e gli attacchi si sono adattati senza difficoltà alla pianta complessa dell’edificio.

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I MPIANTI MOBILI

MISSIONE

di produttività CONTINUA L’EVOLUZIONE DELLA GAMMA MOBILE LOKOTRACK DI METSO MINERALS. PER RIPRENDERSI LO SPAZIO NELLE CAVE D’EUROPA DI

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ALBERTO FINOTTO


&Calcestruzzo

Cave ai palcoscenici internazionali più frequentati e prestigiosi, sul fronte moderno della coltivazione in cava, il Lokotrack firmato Metso Minerals continua a occupare i vertici dell’apprezzamento nel Vecchio continente. L’interesse del settore estrattivo europeo è testimoniato dalle vendite (registrate anche al Bauma 2016) per i modelli più compatti e flessibili come l’LT106, equipaggiato con frantoio a mascelle Nordberg C106TM, di notevole efficacia anche nelle applicazioni più gravose. Il trasportatore laterale radiale, i volani a elevata inerzia e il controllo di processo con sensore ultrasonico di livello hanno conferito all’LT106 una supremazia riconosciuta da molti operatori, nella classe delle 40 tonnellate. Senza contare che le dimensioni compatte e l’agilita ̀ sui cingoli si traducono nell’evidente riduzione dei costi di trasporto. Lokotrack è un progetto che esprime tuttora nuove potenzialità e l’attenzione richiamata da un modello come l’LT1213S alla fiera Bauma in Germania e all’annuale kermesse di Hillhead, in Inghilterra, ha dimostrato in pieno questa vitalità tecnologica. Il nuovo frantoio a urto, equipaggiato con vaglio a piano singolo di grande capacita ̀ e nastro trasportatore di riciclo, ha conquistato tutti anche sul fronte dei consumi, ribassati del 20% nel rinnovo della serie. ST

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I MPIANTI MOBILI

STANDARD POTENTE Apprezzati dagli operatori più importanti nei siti di estrazione estesi e con produzioni a ciclo continuo, i modelli Lokotrack LT1213 e LT1213S si confermano anche quest’anno, con la presenza a fiere internazionali come Bauma e Hillhead, tra gli impianti di riferimento nel settore della frantumazione dei materiali da cava e riciclaggio. Il modulo cingolato di frantumazione LT1213 è considerato un frantoio ad urto completo per caratteristiche di mobilità, grande capacità produttiva e flessibilità in differenti applicazioni. Il motore Cat C13 fornisce una notevole potenza di frantumazione (da 310 kW) e i martelli di alta qualità Metso completano le alte prestazioni di un impianto che è in grado di lavorare con versatilità come unità primaria e secondaria.

Le vendite realizzate da Metso Minerals durante il Bauma 2016 hanno confermato l’attenzione e l’apprezzamento degli operatori europei nei confronti della serie Lokotrack. Il settore del noleggio è stato attirato in particolare dalla nuova versione del modello LT1213S.

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Il gruppo mobile cingolato Lokotrack LT300HP, dotato del collaudato frantoio a cono Nordberg HP300TM, in esposizione a Hillhead 2016 tra i campioni della flotta del cliente Garriock Bros. Contraddistinto dal controllo di processo IC600TM, il frantoio può comporre un impianto multistadio con vagli mobili diversi.

I L VAGLIO IN PIÙ Sul fronte dei vagli Metso ha sviluppato anche di recente le prerogative delle tipologie Lokotrack. Il modello ST2.8, ad esempio, ha incrementato la sua efficacia nel trattamento dei materiali viscosi. Il Lokotrack ST2.8 in particolare rileva la grande efficienza del movimento eccentrico nella vagliatura dei terreni di superficie e della ghiaia alluvionale. Questo vaglio mobile può essere predisposto efficacemente anche nei trattamenti in presenza di sabbia. Nei processi di frantumazione multistadio, la rimozione dei fini risulta facilitata con l’opzione split a due vie, una funzione che convoglia il fusso di materiale dal primo e dal secondo piano al nastro trasportatore principale, aumentando la capacità del processo di frantumazione.

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Tecnologia

Movimento terra Servizi

Sicurezza

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Multifunzione Amak 35 è il nome della nuova scommessa versatile: una gru trainabile per ogni cantiere

Autogrù La “coorte di intervento” della flotta Bettarini punta su modelli all terrain Grove serie GMK

Gru idrauliche Al sole di Napoli, per ammirare la Effer 1155 di LTM-Morelli. Da 46 anni, una storia di fedeltà


NEWS

&Noleggio

Sollevamento

Sfida di mercato in Brasile

L’

esordio è di quelli storici e l’abbinamento della notizia al gruppo Manitou rende la notizia ancora più rilevante. A Vinhedo, nei pressi di San Paolo, il costruttore francese ha aperto il suo primo stabilimento continentale in America Latina. Due anni dopo l’approfondimento

commerciale in terra brasiliana con i marchi Gehl e Mustang (la distribuzione era già stata avviata nel 2008), il grande passo della struttura produttiva di Vinhedo il 24 agosto scorso ha concluso un percorso di avvicinamento progressivo a un’area di mercato considerata strategica da

MANITOU, dopo sei anni di training analitico e di ricerche. 7.000 m2 per un impianto produttivo che attualmente è in grado di dare lavoro a 300 persone (compreso l’indotto), ed una logistica favorevole per la vicinanza agli aeroporti di riferimento d’area di

congiuntura attuale non appare favorevole in Brasile, ne siamo consapevoli”, rileva Michel Denis, presidente e amministratore delegato di Manitou. “Tuttavia ci sentiamo di essere ottimisti e per questo abbiamo rinforzato con decisione la nostra presenza. Quando il mercato riprenderà, noi saremo

Viracopos e Guarulhos e al Porto di Santos. Sono solo alcuni dei punti di partenza per un’avventura coraggiosa, in tempi non certo facili per il mercato domestico brasiliano. “La

pronti a coglierne le opportunità”. Manitou sarà attiva nei quattro settori strategici del paese: miniere, costruzioni, industria e agricoltura. www.manitou-group.com

www.gsrspa.it

www.cofiloc.com

Sponsor di temperamento Benetton Rugby e COFILOC rinnovano il sodalizio che le vede unite dalla stagione 2011/12. Il gruppo di San Biagio di Callalta, specializzato nel noleggio macchine per movimento terra, sollevamento, edilizia e trasporti, anche per il biennio 2016/2018 sarà main sponsor dei Leoni di Treviso impegnati nelle sfide di Guinness Pro12 e Challenge Cup. La passione per il rugby si abbina, per Cofiloc, a una condivisione di valori: gioco di squadra, lealtà, impegno perseguiti quotidianamente dall’azienda.

Ideale per ogni servizio Una nuova piattaforma autocarrata GSR E169TR, modello telescopico da 16,5 metri, particolarmente compatto in virtù del sistema di stabilizzazione verticale, è stato acquistato da Stet, realtà primaria per l’erogazione di servizi energetici in Trentino. La PLE è stata prescelta soprattutto per le caratteristiche di sbraccio massimo (9,7 metri), portata in cesta (200 kg) e peso complessivo della macchina.

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Il genio è smart

ompatta e assolutamente nuova nella concezione versatile e polivalente. A poco più di un anno dall’esordio parigino a Intermat, l’autogrù rivelazione LTM 1050-3.1 di LIEBHERR raccoglie i risultati (di successo) dell’intuizione di un modello smart adatto alla

C

cantieristica più complessa. Sessanta esemplari LTM 1050-3.1 hanno già raggiunto le flotte internazionali per affrontare con efficacia le logistiche di intervento trasversali all’ambito urbano e all’industria. Tra le caratteristiche che valorizzano l’impianto progettuale concepito a

Ehingen per la nuova autogrù, va menzionato certamente il sistema di stabilizzazione Vario Base con un software dedicato alle dinamiche di precisione e sicurezza nel piazzamento. Tra gli altri benefit, poi, in ordine sparso, ricordiamo prolunga heavy duty, cabina sollevabile e gancio trasversale a sostegno di una

ricerca dinamica inedita e di assoluta eccezione. www.liebherr.com

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F545RA xe-dynamic IL NUOVO MODELLO FASSI F545RA XE-DYNAMIC, INGOMBRI ADATTI PER VEICOLI A TRE ASSI Fassi Gru, leader mondiale nel settore del sollevamento, è “Official Partnerh della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Una partnership sostenuta con la passione e l’entusiasmo che da sempre circondano le prestazioni della Nazionale di Calcio Italiana.

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

Frutti rossi

L’

autunno inizia con una succosa vendemmia per Hinowa, che offre al mercato i frutti della più recente dedica all’operatore multisettore e al noleggio compatto. Sul fronte delle piattaforme aeree cingolate, le versioni MK2 dei modelli LightLift 17.75 Performance IIIS e LightLift 20.10 Performance IIIS introducono la novità del sistema di accensione semplificato con chiave unica e della cesta di nuova concezione con inedito alloggiamento del telecomando in materiale composito. Parlando proprio del telecomando,

nella versione Performance IIIS, va rimarcata la semplicità e disinvoltura conferita alle operazioni di autostabilizzazione, movimentazione del braccio e traslazione della piattaforma ragno. La nuova cella di carico può

Il Sud che cresce re giorni intensi e all’insegna delle novità di mercato quelli organizzati dalla Fimi di S. Benedetto del Tronto, per presentare ai propri clienti gli highlights dei marchi Volvo, Grove, Multitel e Voith dei quali è concessionaria. Tra questi, naturalmente, i nuovi

T

modelli JLG, a coronamento del primo anno di collaborazione nel segno di un promettente sviluppo di mercato nell’area del centro-sud Italia. A testimoniare il valore strategico della collaborazione, la presenza all’open day Fimi di

98 Costruzioni settembre 2016

essere sostituita senza la necessità di una taratura con pesi calibrati. Per i noleggiatori, quindi, gestione semplificata del ciclo di vita del prodotto e riduzione dei costi di manutenzione. HINOWA punta per i transporter

compatti, invece, sul nuovo cingolato HS701 con motore Honda a benzina: tre rulli per lato, a vantaggio di stabilità ed efficacia sulle pendenze e capacità di carico a 700 kg. www.hinowa.com

Roberto Marangoni, amministratore delegato di JLG Italia e direttore commerciale JLG South Europe, insieme a Nicola Pontini, distribution sales manager South-East Europe JLG. Tra le nuove macchine in evidenza, i modelli dalle grandi altezze dedicate alla logistica (gestione delle scorte e stoccaggio industriale, commercio al dettaglio, grande

distribuzione) e all’attività di manutenzione in centri commerciali, negozi, uffici, magazzini, ospedali, scuole e aeroporti. Un segmento dove JLG ha conquistato la fiducia di un mercato che Fimi segue da sempre in modo particolare, puntando a un incremento dell’offerta e di una penetrazione strategica sempre più specializzata. www.jlg.com


REACHING OUT | 3614RS & 4017RS

Sollevatori telescopici

PROGETTATI PER IL NOLEGGIO COSTRUITI PER LAVORARE

Monumentale! ra l’opera è compiuta e restano le testimonianze dell’impresa per il sollevamento dell’immenso monumento Saarpolygon di Ensdorf. TEREX è assurta al rango di autore dinamico con le impeccabili all terrain AC 200 e AC 350 in tiro combinato per insediare il manufatto d’acciaio da 60 tonnellate per una lunghezza di 35 metri. La difficoltà operativa dell’intervento riguardava la sequenza di sollevamento, movimentazione e consolidamento di un componente tralicciato a due colonne diagonali di sostegno della stessa forma. L’estrema precisione delle due Terex ha portato a termine, quindi, il capolavoro del Saarpolygon che ora domina la vista del paesaggio per chilometri con la sua imponente altezza di oltre 30 metri, celebrando la tradizione delle miniere di Ensdorf e del progresso industriale veicolato dall’energia del carbone. www.terex.com

O

SEMPLICITÀ SENZA COMPROMESSI. JLG presenta i sollevatori telescopici della serie RS, progettati con i noleggiatori per il noleggio. Pronti per andare a lavorare, sono disponibili in due modelli. Entrambi offrono un comfort maggiore, una manutenzione semplificata e costi di esercizio minori. Costruiti con componenti collaudati, hanno una garanzia standard di due anni e sono una integrazione interessante e produttiva alla vostra flotta.

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IN OGNI SOLUZIONE SEMPLICE Câ€™Ăˆ UNA GRANDE IDEA_

Forte su 3 assi L’innovazione nel settore delle grandi gru idrauliche appartiene senz’altro al dna di Hiab. Alla fine dell’estate, il lancio della nuova X-HiPro 558 ha fatto sensazione, dal momento che si sta parlando della gru piĂš potente mai montata su un autocarro a tre assi. “La X-HiPro 558 è nata per l’heavy lifting e per la movimentazione dei carichi ingombrantiâ€?, sottolinea Marcel Boxem, direttore della divisione grandi gru HIAB. “Possiamo dire con orgoglio che la nostra gru è in grado di sviluppare il 20% di potenza di sollevamento in piĂš rispetto ai modelli comparabili oggi presenti sul mercato, anche grazie all’esclusivo EP System che alleggerisce e allunga la struttura del braccio.

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Stile libero Mondiali di nuoto anticipati dal 2021 al 2017 a Budapest. Dopo la rinuncia di Guadalajara (Messico), ora la capitale ungherese deve affrettarsi per il prossimo anno a ultimare lo straordinario complesso natatorio Dagà ly, con un’altezza strutturale di 54 m. In campo, nell’urgenza, il noleggiatore Gepber con dieci piattaforme aeree a braccio articolato e telescopico GENIE, tra cui le formidabili SX-180 e cinque Genie ZX-135/70, macchine determinanti per completare una serie di operazioni aeree di alta precisione.

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Sollevamento&Noleggio

NEWS

Campioni in Svezia lla fiera Lastbil di Elmia, in Svezia (dal 24 al 27 di agosto), l’attenzione del pubblico più esigente che ha visitato gli spazi internazionali dedicati al veicolo industriale, si è soffermata sui due esemplari della fortunata gru per autocarro Fassi, il modello F545RA, campione della gamma XE allestibile su camion a tre assi.

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Il valore di un lavoro efficace negli spazi dagli ingombri molto critici si abbina, per questo modello, a una capacità di sollevamento fino alle 53 t/m. Con la nuova versione del sistema di stabilità FASSI denominata FSC/SII, che sfrutta la migliore efficienza del nuovo sensore angolare abbinato al limitatore di momento, si

riesce a ottenere in pieno la versatilità della F545RA anche in allestimento su trattore stradale. I modelli F545RA presenti allo stand di Fassi Sverige a Lastbil, erano entrambi nella versione a sei sfili idraulici con capacità di sollevamento di 47 t/m e sbraccio idraulico massimo di oltre 16 m. www.fassi.com


Industria & Movimentazione In ambito di carrelli elevatori, l’evoluzione di prodotto è guidata anzitutto dalla sicurezza attiva e passiva. Vi siete mai chiesti chi forma i formatori?

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SE IL TIMONE SI ALLUNGA... ...la sicurezza ci guadagna. Sulla base di questo principio sono stati sviluppati i nuovi sollevatori e stoccatori della Baoli, distribuiti in Italia da OM Carrelli Elevatori. Il design allungato del timone di guida caratterizza sia i transpallett EP16-N01, EP20-N04 ed EP25-N03 con portata da 1.600 kg a 2.500 kg sia gli stoccatori elettrici ES12-N03, ES16-N02 e ES20-N02 con portata da 1.200 a 2.000 kg. Sotto la scocca dei nuovi modelli sono componenti rinomate: motore tedesco AC Schabmueller, trasmissione Kordel, i freni Intorq e la ruota di trazione Wicke. L’insieme dei componenti è stato ottimizzato per combinare prestazioni, efficienza e affidabilità. www.baoli.it

L’APPUNTAMENTO È PER IL 2018 La prima edizione di Intralogistica Italia si è tenuta nel 2015 e ha fatto registrare 16.000 visitatori da 103 Paesi per un grado di soddisfazione degli espositori dichiarato del 92%. La manifestazione, dedicata alle soluzioni più innovative in ambito di sistemi integrati per la movimentazione industriale, la gestione dei magazzini, lo stoccaggio e il picking, tornerà nel 2018. Sarà ospitata nei padiglioni di Fiera Milano-Rho dal 29 maggio al 1 giugno. Ricordiamo che si tratta di una iniziativa di Deutsche Messe, in collaborazione con Ipack Ima, ed è parte del network internazionale CeMAT, il salone leader mondiale dell’intralogistica. www.intralogistica-italia.com

102 Costruzioni settembre 2016

LINK DIRETTO ALLA SCHEDA D’ISCRIZIONE

Dedicato ai formatori AiFOS, associazione senza fini di lucro impegnata nella valorizzazione del ruolo della formazione per lo sviluppo della cultura della prevenzione, ha in programma il corso “Carrelli elevatori per formatori” i prossimi 11 e 12 ottobre per un totale di 16 ore formative. Il corso è rivolto a formatori e non operatori. Non è quindi previsto il rilascio di patentini. Per più informazioni consultate il sito internet dell’associazione. www.aifos.org

Bando ai montanti Linde MH ha presentato due carrelli elevatori con una cabina rivoluzionaria perché priva di montanti. Tale soluzione incrementa notevolmente la visibilità frontale, ma anche sul carico elevato. I due nuovi modelli si chiamano Roadster E20R-E35R per una portata rispettiva di 2 e 3,5 t. Un nuovo spazio a lato del volante è stato predisposto per il montaggio di equipaggiamenti supplementari come terminali, tablet o il display Linde Safety Pilot. Da provare! www.linde-mh.it


Sollevamento&Noleggio

Un 2016 Hi-Tech

n 2016 che si sta svolgendo nel segno della ricerca e della spinta tecnologica in molte direzioni, quella di Socage, che nei mesi scorsi ha implementato la propria gamma di piattaforme aeree con alcune innovazioni

NEWS

qui Sottolineiamo ancora il valore di una soluzione che incrementa la versatilità e le opportunità di allestimento dei moduli SOCAGE. Il trattamento di cataforesi come base per la verniciatura degli elementi del braccio è un’altro punto di alta qualità costruttiva, mentrre il brevetto del convertible

parapetto sollevabile per agevolare il carico nella stessa cesta. La nuova Serie E di piattaforme Socage poi has indotto la collaborazione con Welser Profile GmbH per lo sviluppo del profilo SPP (Socage Project Profile): struttura tubolare in materiale altoresistenziale del telaio

basket per la cesta presenta un modulo in alluminio, allargabile idraulicamente e dotato di

per ottenere piattaforme aeree resistenti e dall’impianto ultraleggero. www.socage.it

U

fondamentali. Del telaio X-Factor abbiamo già parlato diffusamente proprio su queste pagine;


M ULTIFUNZIONE ella schiera delle novità dedicate al settore dell’edilizia, di certo la gru multifunzione Amak si è ricavata una collocazione di riguardo. Non solo per l’agilità dell’impianto che la caratterizza, ma anche (e soprattutto) per la capacità dei progettisti di essere riusciti a identificare le reali necessità degli operatori nel segmento diversificato delle manutenzioni. L’attento concessionario Cem Elevatori di Settimo Milanese ha appena venduto al noleggiatore Albatros di Capriano del Colle (BS) un modello Amak 35, fortemente voluto dal titolare dell’azienda, Dario Vedovello, proprio per la polivalenza offerta da questa gru carrellata, dalla struttura in allumi-

N

104 Costruzioni settembre 2016

nio ad alta resistenza, in grado di raggiungere un’altezza massima di 32 metri (25 metri con l’attrezzatura da piattaforma aerea) con una rotazione dinamica di 360° in continuo. Un plus da menzionare su tutti? La facoltà dell’Amak 35 di lavorare su un unico asse, con la prerogativa della retrattilità per favorire l’accesso della gru nei cantieri più angusti. Si tratta di un vantaggio evidente anche in assetto di trasporto, per una traslazione radiocomandata che non risente di strappi durante il trasferimento. Grandi potenzialità di lavoro anche in orizzontale, per una movimentazione precisa dei manufatti a distanze notevoli, anche all’interno degli edifici. ST


&Noleggio

Una gru pronta

© Costruzioni

Sollevamento

A TUTTO POLIVALENZA E GRANDE CAPACITÀ DI ADATTAMENTO IN CANTIERE PER LA SMART-CRANE AMAK 35 ALBERTO FINOTTO

© Costruzioni

DI

settembre 2016 Costruzioni 105


© Costruzioni © Costruzioni

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L’adattamento dinamico della portata (DRA) valorizza notevolmente la polivalenza della gru Amak 35. La limitazione dell’area di rotazione avviene tenendo conto della stabilità mentre la capacità di sollevamento si adegua automaticamente all’interferenza di fattori esterni quali possono essere, ad esempio, il modus operandi dell’utilizzatore oppure la forza del vento. La stabilizzazione della gru è completamente idraulica ed è gestita da un sistema elettronico (ASC) che consente il doppio controllo costante di ogni singolo stabilizzatore per un piazzamento corretto e sicuro.

© Costruzioni

M ULTIFUNZIONE

PIEDI PER TERRA E AFFIDABILITÀ

106 Costruzioni settembre 2016

La stabilità al suolo è un fattore della massima importanza per una gru da traino che deve necessariamente conciliare il valore della versatilità operativa a una sicurezza irreprensibile. Il sistema elettronico DSK implementato sull’Amak 35 fornisce all’operatore l’indicazione permanente della stessa stabilità attraverso diagrammi a colonna, fornendo dati sulla pressione di appoggio dei singoli stabilizzatori.


&Noleggio

Sollevamento

Un braccio davvero speciale

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La gru multifunzione Amak 35, come tutti i modelli di questa serie prodotta ad Ascheberg, in Germania, contempla una struttura del braccio in lega speciale di alluminio estremamente robusta e dal peso contenuto. Il sistema di saldatura per attrito allo stato solido (FSW, Friction Stir Welding) incrementa la solidità e la durata nel tempo dei componenti. I punti più sollecitati sono rinforzati nello spessore del materiale mentre ruote e pulegge, completamente imbullonate, escludono rischi di cricca riducendo la manutenzione. Le fessure ricavate nel braccio contrastano con efficacia l’incidenza del vento.

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Il rapporto tra Cem Elevatori ed Albatros si svolge da anni nel segno del confronto costante su mezzi e soluzioni di intervento. La consulenza di Cem (valorizzata dalla grande esperienza del titolare Loris Manocchia e dello staff della sede di Settimo Milanese nell’ambito del sollevamento per l’edilizia e i traslochi) ha portato l’azienda di noleggio bresciana a dotarsi di macchine e attrezzature polivalenti (nella foto sotto, un’autoscala Paus acquistata di recente). Il favore di una clientela diversificata così incontra la tecnologia flessibile delle gru multifunzione, delle autoscale e degli elevatori per materiali.

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L’innovazione che serve al mondo dell’edilizia noi di Cem Elevatori cerchiamo di intercettarla e di offrirla ai nostri clienti al massimo grado. Con le gru multifunzione a traino Amak crediamo davvero di aver aperto un varco decisivo per risolvere molte problematiche operative che riguardano le manutenzioni. Un noleggiatore come Albatros, sempre attento ai valori dell’efficienza in cantiere, ha capito l’importanza della nostra proposta e oggi dà una spinta ulteriore alla sua flotta di macchine per il sollevamento con un prodotto dinamico ed estremamente versatile, alla portata di ogni richiesta.

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Il radiocomando dall’ampio display che governa tutte le funzioni della gru, con diagnostica consultabile in tempo reale. Apertura, chiusura, sollevamento, trasferimenti: ogni fase operativa della macchina viene gestita a distanza. La facoltà di movimentazione monoasse conferisce massima manovrabilità al modello Amak 35.

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Loris Manocchia titolare di Cem Elevatori

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M ULTIFUNZIONE

LA FLOTTA AGILE

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PRESTAZIONI POLIVALENZA SEMPLICIT MANITOU Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 3255 ne è la prova: rotazione 360°, 32 m di altezza e 5,5 tonnellate di portate su forche, fino a 12 tonnellate di capacità con argano, oltre 43 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi da 14 m e sollevatori telescopici fissi da 6 a 18 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!

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AUTOGRÙ

I destrieri guidano

L’IMPRESA SEI GRANDI MODELLI GROVE VALORIZZANO LA FLOTTA DI BETTARINI AUTOGRÙ. UNA SCELTA CHE CONFERMA LA FIDUCIA TECNOLOGICA NEL MARCHIO DI MANITOWOC ALBERTO FINOTTO FOTO DI PIERFRANCESCO NARDIZZI DI

110 Costruzioni settembre 2016


on sono le macchine a fare di un professionista un vero campione del sollevamento. Il successo di un’azienda che svolge servizi di noleggio con autogrù è dovuto soprattutto al talento e all’esperienza sul campo. Posto questo assioma come base di partenza di un’impresa, guardiamo comunque ai “destrieri” che sostengono le gesta della squadra di Bettarini Autogrù. La forza precisa delle all terrain è vergata dei segni distintivi dei campioni GMK Grove. La gamma di Manitowoc Crane Group è presente da anni nelle scelte di rinforzo che riguardano il parco macchine Bettarini, e la rilevanza operativa dei modelli più recenti è rispecchiata anche nella dotazione attuale della flotta: sei mezzi dalla capacità di sollevamento notevole e diversificata. Il vertice di oggi è rappresentato dal modello GMK 6300L caratterizzato dal sistema di sospensione brevettato Megatrak, a miglioramento di guida e trazione, e dal notevole braccio a sette sezioni (con profilo Megaform) in grado di sostenere tiri fino a 80 metri di estensione (120 metri l’altezza massima in punta). Bettarini, grazie a questa ammiraglia, è in grado di svolgere le più complesse operazioni di sollevamento industriale, come quella dei componenti dell’impianto di aria condizionata previsto nel nuovo centro commerciale Parco Levante di Livorno. ST

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AUTOGRÙ

PRONTE ALL’AZIONE I servizi di sollevamento svolti da Bettarini Autogrù spesso si svolgono in contesti urbani che richiedono una complicata progettazione logistica. Modelli come l’autogrù-taxi GMK 4100L di Grove si dimostrano ideali soprattutto negli interventi d’emergenza, che richiedono una rapida risoluzione degli interventi, favorita, tra l’altro, dall’agile capacità di stabilizzazione dell’autogrù. Nelle immagini il crollo del tetto in calcestruzzo e amianto del vecchio (e pericolante) edificio storico di un centro cittadino, ha portato negli angusti spazi di cantiere la quattro assi all terrain di Grove, che ha rimosso con successo le travi e le parti di copertura dello stabile, sfruttando la capacità di sbraccio dell’autogrù e la velocità di sfilo (da 11,65 a 60 m in meno di otto minuti).

Il primato urbano Grove è stato il primo marchio mondiale a concepire una gru tuttoterreno da oltre 100 t di portata su quattro assi, inaugurando con il modello GMK4100L la stagione delle gru-taxi (adatte agli interventi rapidi nei centri cittadini). Quest’anno l’eredità è stata raccolta dalla nuova GMK4100L-1, più compatta rispetto alla precedente (larghezza a 2,55 m) e quindi ancora più adatta all’ingresso nei cantieri cittadini. Va rimarcata inoltre la specifica del motore singolo che riduce il peso dell’autogrù. La nuova GMK4100L-1 vince anche con i diagrammi di carico della propria categoria, in configurazione per la circolazione su strada che rileva una stazza lorda inferiore alle 12 tonnellate per asse.

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&Noleggio

Sollevamento

Tutta la forza di tiro della GMK4100L di Bettarini AutogrĂš impegnata nell’emergenza per il crollo di un tetto in pieno centro urbano. Al noleggiatore di Livorno è stato richiesto un rapido intervento per la rimozione di travi e copertura dopo il crollo improvviso causato dal maltempo.

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AUTOGRÙ

PALCOSCENICO GMK Le autogrù tuttoterreno GMK di Grove rappresentano una sintesi efficace tra velocità di trasferimento su strada e prestazioni versatili anche in ambito off road. In entrambi i casi a mantenersi è la notevole capacità di sollevamento di questi modelli. Il sistema di sterzata integrale multimodale garantisce una mobilità d’eccezione nei più diversi contesti di cantiere mentre il già menzionato, esclusivo sistema di sospensioni Megatrak aumenta la luce da terra dell’autogrù, migliorandone la flessibilità di gestione da parte dell’operatore-conducente e ancora la trazione in condizioni fuoristrada. L’attuale dotazione di Bettarini Autogrù comprende sei modelli: GMK 6300L e GMK 6300 (entrambe della capacità di 300 t), GMK 5220 (220 t), GMK 5130 (130 t), GMK 5100 (100 t) e GMK 4100L (100 t).

Movimentazioni urbane ancora al centro dell’operatività Bettarini Autogrù. La Grove GMK 5220 all’opera per la piantumazione di alcune palme nella piazza del Municipio di Livorno.

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Un’attività estesa a ogni segmento della movimentazione e del sollevamento industriale, portuale e civile. La vocazione di Bettarini oggi comprende anche il noleggio a freddo di piattaforme aeree e macchine compatte. Tuttavia l’azienda ha mantenuto il core business e il valore tecnico soprattutto nei servizi con autogrù.

70 ANNI AL LAVORO L’esperienza di Bettarini Autogrù è tra le più autorevoli nel settore nazionale dei servizi di sollevamento cantieristico e industriale. Nel 1950 il fondatore, Amelio Bettarini, diede vita a Livorno alla società “A. Bettarini Autotrasporti e noleggio Autogrù”. Nel corso dei decenni successivi, l’attività di Bettarini si evolve e si estende, fino a comprendere ambiti di intervento diversificati. Oltre ai trasporti e al noleggio di servizio con autogrù, i settori operativi odierni riguardano i montaggi industriali, la cantieristica edile, civile e navale, l’installazione di impianti chimici e petrolchimici, il recupero stradale e ferroviario.

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G RU IDRAULICHE

LE GRU EFFER HANNO FATTO LA STORIA DELLA LTM-FRATELLI MORELLI E OGGI CONTINUANO A SOLLEVARE LE QUOTAZIONI DI UN SERVIZIO IMPECCABILE DI

ALBERTO FINOTTO

a fedeltà a un marchio non è mai un fattore scontato, soprattutto quando si può leggere come il risultato di una fiducia che si è matenuta nel corso del tempo. Gli anni di fedeltà del Gruppo Morelli di Napoli al marchio Effer sono tanti, quasi 40 per la precisione. Sono passate decine di “gialle” nel piazzale di via Stefano Barbato, sede della LTM, azienda capofila del gruppo guidato dai tre fratelli Morelli, nella zona est della città. Nel 1978 fu il padre, Giovanni, infatti, ad acquistare il primo modello Effer 18000 per dare una sterzata decisiva all’attività di servizi per il sollevamento civile e industriale fondata nel 1972. Oggi l’eredità tecnologica della tradizione Morelli può contare su un flotta di dodici mezzi, con il vertice operativo affidato al campione più recente: la Effer 1155 a 9 sfili che, nella configurazione massima con snodo 6s, è in grado di raggiungere i 41 metri di altezza di lavoro con una portata all’apice di 0,6 tonnellate e una capacità notevole di carico residuo fino a 6 tonnellate sul cassone dell’autocarro. Così la storia imprenditoriale della famiglia Morelli continua nel segno di Effer, con l’ulteriore aggiunta di una novità che arricchisce il segmento delle gru medie: una 395 in versione 6+4 sfili già all’opera tra le vie dell’antica Partenope. ST

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&Noleggio

NAPOLI © Costruzioni

Forza

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Sollevamento

Da sinistra: Antonio Morelli, Pietro Ciammariconi (area manager di Effer), Pasquale Morelli, Ciro Morelli e l’operatore alla gru 1155.

settembre 2016 Costruzioni 117


G RU IDRAULICHE

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FLUSSO INTELLIGENTE La gru Effer 1155 rappresenta il campione del parco macchine LTM-Morelli. L’allestimento è basato su un autocarro Iveco Trakker 410 in assetto 8x4, in grado di mantenere una portata residua del cassone di 6 t. La forza di sollevamento della gru è affidata a un distributore oleodinamico di notevoli dimensioni che è in grado di gestire quantità d’olio importanti per consentire alla macchina lo svolgimento di molte manovre simultanee mantenendo la massima potenza. Il sistema Flow Sharing ottimizza il flusso dell’olio per ogni movimento contemporaneo richiesto dall’operatore. In buona sostanza, ogni rischio di perdita della potenza è scongiurato, con la conservazione della massima gradualità e precisione dei movimenti della gru per gestire il carico in tutta sicurezza.

Il sollevamento di un pesante generatore nel piazzale della sede LTM-Morelli di Napoli conferma le potenzialità del modello Effer 1155. Il sistema di rotazione continua a ralla di Effer sfrutta un sistema di distribuzione rotante evoluto e affidabile, che non pone limiti alle manovre della gru. Inoltre la ralla delle gru Effer è dotata di una guarnizione di tenuta tra gli anelli rotanti per evitare l’ingresso di acqua e polvere nelle piste.


&Noleggio

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Sollevamento

Sicurezza e precisione

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Effer utilizza motoriduttori con più stadi di riduzione. L’operatore può così regolare la velocità di rotazione della gru, controllando il movimento del carico al gancio in modo estremamente sicuro e preciso. I vari stadi di riduzione dei giri motore conferiscono alla gru la massima potenza operativa anche alle minime velocità di rotazione. Il sistema Effer, quindi, garantisce una potenza di rotazione costante in qualsiasi posizione di lavoro del braccio rispetto all’autocarro.

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LE ORIGINI

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La LTM Fratelli Morelli nasce a Napoli come azienda artigianale, per iniziativa del fondatore Giovanni Morelli, nel 1972. Dalla prima gru di servizio, della capacità di 60 quintali, l’azienda si evolve nel settore del sollevamento industriale e nel 1978 avvia un proficuo rapporto di partnership con Effer, il costruttore di Minerbio (BO) che fornisce a Morelli la prima gru su autocarro di una lunga serie. Nel corso degli anni l’attività di LTM diventa sempre più specialistica e al fondatore succedono i tre figli Antonio (amministrazione), Pasquale (direzione tecnica) e Ciro Morelli (logistica e organizzazione). L’attività attuale di LTM è concentrata sulla manutenzione e il montaggio di centrali telefoniche e sugli interventi di manutenzione e ripristino in diversi ambiti industriali e civili.

120 Costruzioni settembre 2016

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G RU IDRAULICHE

L’ultima arrivata in casa LTM-Morelli è la Effer 395, in allestimento 6+4 sfili (realizzato dalla Fratelli Riccardi di Volla-NA), con uno sviluppo massimo della gru fino ai 34 metri. La 395 rappresenta l’incontro ideale tra potenza di sollevamento e dimensioni contenute, dal momento che la gru è progettata per ricavare un ingombro retrocabina particolarmente ridotto e un peso molto limitato. Una progettazione all’avanguardia e la scelta oculata di ogni componente si abbinano all’affidabile sistema elettronico Progress 2.0 di Effer che contribuisce a incrementare la manovrabilità della 395 seguendo al contempo gli standard della massima sicurezza operativa, dal dispositivo antiribaltamento al Virtual Shield e all’Assisted Winch Control per la massima cura della sicurezza dell’operatore e del carico.

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U NA 395 DI RIGUARDO

Le gru Effer di LTM-Morelli lavorano soprattutto nel centro-sud, ma le richieste di servizio riguardano tutta l’Italia. I 12 autocarri con gru sono allestiti su veicoli Iveco, dai moduli Daily per le gru più piccole fino agli Stralis per i modelli maggiori. La flotta LTM comprende anche piattaforme aeree di lavoro, per altezze dai 20 ai 62 m, con modelli autocarrati e semoventi cingolati.


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FORD RANGER SUPER CAB 2.2 TDCI

I NOSTRI CUGINI DELLA RIVISTA VIE&TRASPORTI HANNO PROVATO IL NUOVO FORD RANGER SUPER CAB CON MOTORE 2.2 TDCI. È UN PICK UP CHE ATTINGE COMFORT E SICUREZZA DAL MONDO AUTO. HA LA TRAZIONE INTEGRALE INSERIBILE IN COLLABORAZIONE CON VIE&TRASPORTI

pochi mesi dal lancio del nuovo Ford Ranger, Vie&Trasporti ha provato la versione Super Cab con due porte posteriori ad apertura controvento e quattro posti, spinta dal motore 2,2 litri Tdci da 118 kW (160 Cv) di potenza massima e in linea con i limiti normativi Euro 5b. Si tratta di un mezzo che attinge sempre più all’F-150, il pick-up per eccellenza negli States, e che si propone come la risposta ideale per quella clientela professionale che vuole muoversi senza limiti grazie alla trazione integrale in-

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seribile (fino a 120 km/h). Il veicolo provato aveva l’allestimento Xlt, il più completo. “On the road” il veicolo dell’Ovale Blu non passa inosservato e non solo per le sue dimensioni XL. Il cofano muscoloso scivola in una nuova griglia trapezoidale cromata, che sembra creare una linea unica con i grandi imponenti fari anteriori. Più alta la linea di cintura. L’allestimento Xlt prevede cerchi in lega da 16 pollici, maniglie esterne cromate, paraurti frontale in tinta, pedane laterali e sportsbar aerodinamiche integrate. ST


Provatiper Voi

L’AMERICA in cantiere

Look muscoloso per il pick up americano. Gli esemplari per l’Europa sono costruiti in Sud Africa.


FORD RANGER SUPER CAB 2.2 TDCI

1.192 KG DI PORTATA UTILE Il cassone posteriore offre una superficie di oltre 4,2 m2, ha sulle fiancate esterne pratici ganci di fissaggio, mentre all’interno sono presenti sei occhioni fermacarro Din da 500 daN e una presa di corrente a 12 Volt. Il veicolo provato aveva una protezione plastica interna del cassone che si estende anche alla sponda posteriore ribaltabile a 90° (vedi foto). In versione Super Cab, il Ford Ranger offre una portata utile di 1.192 kg e garantisce una capacita ̀ di traino che arriva a 3.500 kg.

Sicurezza attiva e passiva ai massimi livelli Ford Ranger si guida come un’auto grazie anche al sistema a servosterzo Epas (Electric Power Assisted Steering) che offre maneggevolezza nelle manovre a bassa velocita ̀ e precisione quando la velocità aumenta. Per passare dalla trazione posteriore a quella 4x4 a marce alte (4H) o basse (4L) basta spostare il selettore posizionato vicino alla leva del cambio. Un altro tasto permette il blocco elettronico del differenziale posteriore. Ottimo il comportamento dell’impianto frenante misto anche a cassone full.

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Tante le tecnologie di assistenza alla guida a bordo di serie: dal controllo della velocita ̀ di crociera con limitatore di velocità, all’Esp Brake System che include Abs, Esp, Tcs (controllo elettronico della trazione), Lac (controllo adattivo del carico), controllo della velocità in discesa, assistenza alla frenata di emergenza e sistema di controllo della stabilità del rimorchio, oltre a un pacchetto completo di airbag (frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia). Confermate le 5 stelle Euro Ncap.


Provatiper Voi LA POTENZA NON MANCA Sotto al cofano motore del Ford Ranger pulsa il Tdci da 2,2 litri di cilindrata nella versione piÚ potente, quella da 118 kW (160 Cv), con Start&Stop. Qui è abbinata al cambio manuale a sei rapporti, che trasmette la potenza a tutte e quattro le ruote. Per ottenere una coppia bassa o un effetto frenante addizionale in discesa, i conducenti possono sfruttare un rapporto corto 4x4, mentre il differenziale posteriore migliora la trazione in condizioni di marcia difficili. I tagliandi sono previsti ogni due anni o 30.000 km.

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FORD RANGER SUPER CAB 2.2 TDCI

IL FORD RANGER IN NUMERI Motore Alesaggio x corsa Cilindrata Valvole per cilindro Turbo Iniezione (pressione) Potenza massima Coppia massima (Nm/giri) Vano di carico Lunghezza Larghezza (utile/max) Larghezza tra i passaruota Altezza sponde Larghezza apertura posteriore Altezza soglia carico posteriore Masse e portata Tara Massa tecnica amm. 1° asse Massa tecnica amm.2° asse Portata utile Peso totale a terra

TDCi 2.2 86x94,6 mm 2,19 cc 4 intercooler common rail (180 MPa) 118(160)-3.700 kW(Cv)-giri/min 385/1.500-2.500 giri/min 1.710 mm 1.530/1.580 mm 1.150 mm 515 mm 1.315 mm 870 mm 2.008 mm 1.480 kg 1.850 kg 1.192 kg 3.200 kg

Online www.ford.it

GUARDA IL VIDEO FUORI DI TEST DELLA VERSIONE 3.2 TDCI WILDTRAK CON CAMBIO AUTOMATICO

SEMBRA DI GUIDARE UN SUV L’ispirazione al mondo auto emerge anche dalla cura con cui sono rifiniti gli interni. Più confortevole rispetto al passato, l’abitacolo che resta comunque pratico e funzionale. Al centro della plancia ora campeggia il display tattile da 8 pollici collegato a Ford Sync2, qui con Touch Navigation System (optional da 750 euro). Il volante integra i comandi per ridurre le fonti di distrazione. Di semplice lettura il quadro principale con un grande tachimetro circolare centrale e due display laterali. Le panche posteriori nascondono il crick (lato guida) e un vano portaoggetti (lato passeggero). Per accedervi basta far slittare in avanti le sedute. Riposizionare le protezioni in plastica richiede, però, attenzione e tempo.

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Le finiture dell’abitacolo sono al pari delle auto di Casa così come la dotazione tecnologica che, a richiesta, prevede un sistema di navigazione con touch screen pratico. Le sedute posteriori sono adatte a brevi tragitti e si apprezzano soprattutto perché spazio chiuso.


Provatiper Voi

La cabina Super Cab, omologata quattro posti, è un ottimo compromesso tra la cabina singola a due posti e la cabina doppia con quattro vere porte.

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Sollevamento&Noleggio GRU IDRAULICHE LA EFFER 1155 SCELTA DALLA LTM-MORELLI DI NAPOLI

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anno LXV 8_9_settembre 2016

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