00_00_COPERTINA 2_Layout 1 03/05/12 18.16 Pagina 1
Casa Editrice la fiaccola srl
Numero 23 giugno 2012
Scegliere, Gestire, Ottimizzare
IL DAZIO
La congestion charge del Comune di Milano ricorda antiche gabelle. Gli automobilisti pagano, ma a beneficiarne per ora sono le casse di Palazzo Marino. La qualità dell’aria invece...
Automotive Dealer Day A Verona per capire dove andrà il mercato
XI Rapporto Aniasa Noleggio in crescita, ma il Governo latita
Mac&Nil e Mobisat Bypassare la centrale con i satellitari low cost
1583_12_M_ENI_Multicard_Flotte&Finanza_210x260.indd 1
09/05/12 12.00
01_01_EDITORIALE_Layout 1 03/05/12 18.20 Pagina 1
TANTO PER COMINCIARE
Un fatto personale è ancora chi si illude che, in un improvviso raptus di molle lucidità, la compagine governativa tutta si sollevi come un sol uomo e gridi: “l’auto sa dda salvà”.
C’
Pie illusioni. Siccome si dubita che al Governo ci siano degli sprovveduti, dobbiamo dare per detto che Monti e il suo Stato Maggiore non ignorino che le recenti tasse (e iniziative semi-terroristiche) che si sono abbattute sull’auto hanno prodotto l’effetto contrario a quello apparentemente ricercato, ovvero un aumento del gettito. In effetti, i tributi provenienti dalle accise sono diminuiti, vuoi per la contrazione degli acquisti a causa della tassa di possesso al di là di ogni immaginazione, vuoi per il rischio immagine, che ci ha dolorosamente riportati agli anni fine Settanta - inizio Ottanta, quando nessuno comprava auto sportive e in commercio era possibile acquistare soltanto due modelli, per la paura di apparire e di essere ‘notati’, allora dalle Brigate Rosse oggi da quelle grigioverde. Insomma, Monti ha introdotto dei balzelli perfettamente consapevole che non avrebbe aumentato le entrate, anzi le avrebbe diminuite. E mentre in Unrae si strappano le vesti, e non si danno pace della cosa, che appare loro un paradosso, noi cerchiamo di farcene una ragione: è evidente che il segnale occulto è: ‘Rigore’. Il Governo vuole, si ritiene, trasmettere un input preciso. Basta con lo sfarzo, fate le formichine, siate di basso profilo. Tanto per cominciare.
Altra portata indigesta per i Costruttori. Dice Monti, con olimpica calma: sappiamo che molte categorie avrebbero da chiedere deroghe al rigore, ma tant’è, rimarranno inascoltate. Ovvero: levatevi dalla capa di chiedere incentivi per la sicurezza, per l’inquinamento, per la pace nel mondo, per la filatelia in Burkina Faso, per l’auto aziendale che tanto non vi diamo neanche 50 delle vecchie lire. Vabbuò. Così faremo. Non si riesce però a comprendere se in questa polpetta amara se non letale ci sia anche un po’ di demagogia, usata, come il rosso d’uovo e il parmigiano, per legare il tutto. Se così fosse, ci sarebbe da inc…, perché, diamine, l’auto aziendale è pur sempre uno strumento di lavoro, fonte di reddito. Ora, se mi tassi subisco, ma se non mi fai guadagnare perché mi erodi tutti i margini allora ce l’hai con me, diventa un fatto personale. Sembra che sempre sia un fatto personale, specie quando si parla di auto, e di auto aziendale, e di fringe benefit. Criminalizzazione c’era con i Governi di Sinistra, di Centro e di Destra, parimenti sia con il Governo tecnico, con quello di Sotto, di Sopra, di Lato, Trasversale. Non se ne esce. Dobbiamo rassegnarci a remare controcorrente, tutti quelli che operano in questo settore, anche contro la demagogia e l’apparente stupidità. Tanto, è un fatto personale.
02_02_SOMMARIO_FF23_Layout 1 03/05/12 18.21 Pagina 2
giugno 2012 - numero 23 anno 5 Scegliere, Gestire, Ottimizzare
homepage 8 Al Dealer Day per capire dove va il mercato “Ci vediamo a Verona”
12 Map Proveco, flessibilità nella gestione del parco “Ma quanto mi costi”
14 Il Governo sordo alle istanze del renting “C’è nessuno?”
20 19 Aumenta l’Ipt e le società di noleggio emigrano “La prova del nove”
20 Congestion charge a Milano. Funziona?
28
“PassAREAllaCassa”
36
28 Supercar a Ginevra. Guardare e non comprare “Daunbailò”
Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni
Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Stefano Marchesi, Maurizio Mecozzi, Giorgia Rocca, Monica Schiller, Nicoletta Trevisan Amministrazione Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it Marketing e Pubblicità Sabrina Levada slevada@fiaccola.it Traffico e pubblicità Laura Croci marketing@fiaccola.it Direzione, amministrazione, pubblicità Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. 20123 Milano Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484 Internet: www.fiaccola.com Agenti Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto - Emilia Romagna Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Fax 0425/418955 ottoadv@tin.it Bimestrale - LO/CONV/059/2010
30 Alfa Romeo Giulietta, la preferita dalle flotte “Amore a prima vista”
33 Auto con tanti cavalli? Le tasse sono un salasso “La potenza si strapaga”
35 Maggiore EcoRent per gli spostamenti di Luiss on the road “Viaggio in Italia”
36 L’antifurto è low cost. Bye Bye centrale operativa “Non ci provare!”
38 App & Renting, dispositivi mobili per il fleet “Una per tutto”
RUBRICHE 4 Legalmente 5 Sicuramente 6 Fiscalmente 16 Quote Rosa
Reg. Tribunale di Milano n. 786 del 22/12/2006 - ROC 6274 Prezzi di vendita copia singola abbonamento annuo
Italia Estero € 10,00 € 20,00 € 60,00 € 150,00
Grafica Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa Novate Milanese (Mi) Tipografia Tep Srl - Strada di Cortemaggiore 50 29100 Piacenza Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 - vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985 La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta che su supporti magnetici, digitali, ecc. Foro competente Milano Il suo nome è stato inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali); se non desidera riceverle invii la sua richiesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola srl
ISSN 2039 - 571X
18 Attualmente 34 Elettronews 39 Aftermarket
Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132
04_04_LEGALMENTE_Layout 1 03/05/12 18.22 Pagina 4
LEGALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, legali, automobilisti
DIRITTO ALLA MOBILITÀ acquista e, dall’altro, uno strumento utile allo Stato per ‘fare cassa’. E pensare che la libertà di circolazione è sancita I positivi dati sul noleggio a per legge. Le norme sempre più vessatorie, invece, si fanno lungo termine, unica ancora beffe sia della Costituzione sia della Carta dei Diritti dell’Ue di salvezza per le Case annichilite dal crollo delle possibilità di spostarsi se poi immatricolazioni, sembrano voler a cura di Dionigi Bovolo* mancheranno i danari per acquistare le indicare che oggi l’auto è intesa sempre i fronte alle terribili notizie di auto e pagare il carburante per farle meno come un oggetto da esibire per gente che si uccide perché funzionare. sottolineare uno status sociale; in buona soffocata dalle difficoltà Dal mio punto di osservazione, noto sostanza, si preferisce noleggiare l’auto economiche, non me la sono sentita di che l’accanimento dello Stato contro i perché il semplice possesso di essa è scrivere il solito articolo tecnico come veicoli in genere si manifesta anche ritenuto più che sufficiente. se nulla stesse accadendo. L’editoriale quando scattano le ‘ganasce’ fiscali di Questa inversione di tendenza, favorita apparso sul numero di febbraio di Equitalia contro l’auto di chi non certamente anche dalla crisi economica, questa rivista, poi, ha fatto il resto e riesce a fronteggiare il pagamento denota pure una cresciuta anche io voglio dire la mia. delle cartelle esattoriali. Il codice della consapevolezza e maturità nei Vero che i tempi per l’emanazione delle strada, poi, prevede addirittura la comportamenti sociali delle persone e leggi sono lunghi e che sull’opinione confisca dell’auto, in presenza di ha il merito di contribuire non poco allo pubblica fa più presa una notizia svecchiamento del sparata sui giornali che l’analisi di un parco circolante con L’accanimento dello Stato contro i veicoli in genere iter parlamentare, ma che in mano, ricadute benefiche aumenta il disagio strisciante che si percepisce di dopo tutto ciò, non ci resti niente mi più quando marchi blasonati spariscono dal mercato. sulla sicurezza dei trova solo parzialmente d’accordo. veicoli, sul loro Una cosa, purtroppo, rimane: determinate violazioni. minor impatto ambientale e perfino l’aumento delle imposte, delle accise Viene da chiedersi se, dopo anni di sulle finanze statali che possono sul carburante, delle tasse e dei balzelli incentivi alla motorizzazione di massa beneficiare di un maggior gettito Iva. che gravano sul mondo dell’automotive iniziati con il boom economico, non Se i cittadini ce la mettono tutta a e che, quelli sì, ci lasciano a mani (e siamo giunti alla fine di un’epoca. Non ‘crescere’ quanto a saggezza, manca tasche) vuote. Senza scomodare la voglio abbracciare tesi catastrofiste o solo una cosa: che lo Stato la smetta di libertà di circolazione, diritto sancito in peggio ancora millenaristiche, ma mi considerare l’auto alla stregua di una Italia dalla Costituzione all’art. 16 e in pare che il prodotto auto’ abbia da un mucca... da mungere. n Europa nella Carta dei Diritti lato perso parte di un’attrattiva fine a dell’Unione europea, c’è da chiedersi se stessa per diventare quello che è: un *L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto come potrà essere realizzata la bene di consumo necessario per chi lo di contrattualistica del trasporto
Qui si resta a piedi
law in action D
4-
- giugno 2012
05_05_SICURAMENTE_Layout 1 03/05/12 18.23 Pagina 5
SICURAMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Assicuratori, società di renting, aziende, automobilisti
IL CARO POLIZZE SPINGE VERSO L’AUTOASSICURAZIONE sovraprofitti ingiustificati nell’ARD e a calmierare nel contempo l’RCA. D’altra parte è tuttavia auspicabile che possa diffondersi il ricorso a quei Niente furto/incendio e niente kasko, a costo di rifondere o sistemi di protezione satellitare, ormai a riparare di tasca propria. È la preoccupante tendenza che sta bassissimo costo tecnologico, che oltre montando tra i privati e nelle flotte. Ma una soluzione c’è a tutti i diversi vantaggi più volte evidenziati in rubrica, soli possono rifondere il costo del veicolo in caso di determinare un significativo a cura di Maurizio Mecozzi* furto o incendio e a provvedere abbattimento dei premi di polizza ARD, aro polizze’. Il fenomeno, in autonomamente alla riparazione dei andando ad incidere positivamente continua crescita e senza propri danni se responsabili. sull’alea di rischio furto, azzerandone apparente possibilità di praticamente la voce più costosa (anche inversione di tendenza nel nostro Paese Assicurazioni svuotate in funzione della sofisticatezza a dispetto di qualsiasi intervento tecnico Sicuramente per un privato è molto raggiunta dalle tecniche utilizzate dai rischiosa l’autoassicurazione poiché una ladri di inibizione dei sistemi antifurto). governativo, genera soluzioni di risparmio di tipo rinunciatario anche nel società riesce ad ammortizzare meglio Ne è efficace dimostrazione il ricorso l’eventuale danno totale di un mezzo, o crescente a quelle soluzioni di corredo assicurativo dell’auto. E come gli eventuali ingenti costi di riparazione. copertura, viste proprio ultimamente in per diversi altri fronti coinvolge sia i privati sia le flotte aziendali, che diversi Sempre meno assicurati decidono poi di rubrica, che utilizzando il sistema di studi analitici fotografano ultimamente monitoraggio satellitare entrambi orientati alla scelta Il ricorso all’autoassicurazione potrebbe indurre anche per il controllo del dell’‘autoassicurazione’ sotto il profilo kilometraggio, in le compagnie a rivedere i propri sovraprofitti delle protezioni furto/incendio e kasco. funzione di un ingiustificati nell’ARD e a calmierare l’RCAuto. Se fino a qualche tempo fa questa adeguamento di costo inserire garanzie facoltative quali tendenza riguardava soltanto le flotte dell’RCA, garantiscono parallelamente cristalli, atti vandalici o eventi di veicoli in proprietà, dove la un risparmio davvero considerevole atmosferici e assistenza. Da una parte si anche sui premi furto/incendio, se mancanza di budget dell’azienda, spera che una tale situazione, che grava attivati in polizza insieme all’RCA, appunto, fa optare per una spesa ulteriormente sull’assunzione di rischio accrescendo la vantaggiosità limitata dove possibile, ora essa si sta in proprio della persona e dell’azienda, estendendo anche alle flotte di veicoli dell’opzione assicurativa scelta. Sempre in noleggio a lungo termine, in quanto allontanandoci peraltro sempre più da in attesa, ovviamente, di una auspicata una cultura assicurativa molto più sono gli stessi acquirenti a chiedere urgente inversione di tendenza del ‘caro diffusa negli altri Paesi europei, possa alle società di noleggio di eliminare polizze’ auto in Italia. n dal canone il premio dell’assicurazione indurre le compagnie, ovviamente incendio/furto e kasco, impegnandosi a preoccupate, a rivedere i propri *Broker assicurativo RN
Faccio da me
‘C
giugno 2012 -
-5
06_06 FISCALE_Layout 1 03/05/12 18.23 Pagina 6
FISCALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, liberi professionisti, fiscalisti, commercialisti
DEDUCIBILITÀ RIDOTTA
La spada di Damocle
Per ora si tratta solo di un disegno di legge. Ma se non dovesse mutare l’attuale orientamento, il regime fiscale delle auto usate da aziende e professionisti potrebbe subire una nuova stretta
C
a cura di Stefano Marchesi*
ome precisato dalla relazione illustrativa, le modalità di copertura finanziaria degli oneri derivanti dall’attuazione del disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro (disegno di legge 11 aprile 2012 - A.S. 3249) prevedono, tra l’altro, misure fiscali volte ad abbassare la soglia della deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi relativi ai mezzi di trasporto a motore utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, quali ad esempio quelli relativi ai noleggi a lungo termine. In particolare, l’attuale formulazione dell’articolo 71 del disegno di legge citato è la seguente: “1. All’articolo 164, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, sono apportate le seguenti modificazioni: a) alla lettera b), le parole: «nella misura del 40 per cento» e le parole: «nella suddetta misura del 40 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «nella misura del 27,5 per cento»; b) 6-
- giugno 2012
alla lettera b-bis), le parole: «nella misura del 90 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «nella misura del 70 per cento»”. Quindi la situazione a regime sarebbe la seguente: A - le autovetture, gli autocaravan, i ciclomotori, i motocicli e in generale tutti i veicoli a questi equiparati
costo deducibile a cui applicare le percentuali (ad esempio non si tiene conto della parte del costo di acquisizione che eccede 18.075,99 euro o dell’ammontare dei costi di noleggio che eccedono 3.615,20 euro per le autovetture e gli autocaravan, ecc); B - le spese e gli altri componenti negativi di reddito relativi ai veicoli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la Sarebbe opportuno che prima di confermare maggior parte del questa impostazione penalizzando ulteriormente periodo d’imposta il settore dell’automotive, il legislatore osservasse sarebbero deducibili al attentamente i dati di vendita del 2012. 70 per cento. Ora la subirebbero una limitazione della deducibilità è al 90 per cento. deducibilità al 27,5 per cento dei Se fosse confermato il testo del relativi costi (quando non utilizzati disegno di legge le nuove esclusivamente come beni strumentali disposizioni si applicherebbero dal nell’attività propria dell’impresa 2013 e, come se ciò non bastasse, i deducibilità elevata all’80 per cento per contribuenti dovrebbero ricalcolare i gli agenti o rappresentanti di redditi del 2012 al fine di versare commercio). Ad oggi la deducibilità è importi maggiorati già in sede di al 40 per cento ed è già fortemente acconto per il 2013. n penalizzante per gli operatori. Inoltre, continuerebbero a rilevare i precedenti *Stefano Marchesi è Socio dello Studio limiti massimi forfetari nel calcolo del Legale Tributario BG e Associati
08_09_DEALER DAY_Layout 1 03/05/12 18.25 Pagina 8
EVENTI TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, dealer, autoriparatori, società di noleggio, fleet manager
AUTOMOTIVE DEALER DAY
Ci vediamo a Verona
Il mondo della distribuzione automobilistica si dà appuntamento alla kermesse ideata da Quintegia. Trenta workshop e 7.000 metri quadrati di spazio espositivo per capire dove sta andando il mercato di Tiziana Altieri
In alto e a destra, alcuni momenti della scorsa edizione. Tra le chiavi del successo di Dealer Day c’è sicuramente la possibilità di fare business sul posto incontrando tutti gli operatori della filiera.
8-
no visitare i 7.000 metri quadrati di spazio espositivo occupato da un centinaio di aziende, e partecipare ai 30 workshop con relatori italiani e stranieri per approfondire le tematiche di maggiore interesse. C’è ben più di una ragione per partecipare. A Dealer Day, infatti, è possibile acquisire informazioni fondamentali per comprendere come muoversi in una fase difficile come quella attuale, condividere le visioni deutto pronto presso il Centro Congressi di Verona gli esperti e conoscere in anticipo i cambiamenti che Fiera. Dal 15 al 17 maggio va in onda la deci- stanno avvenendo sul mercato. ma edizione di ‘Dealer Day’, il principale ap- Otto le aree tematiche che saranno affrontate all’edipuntamento europeo dedicato alla distribuzione auto- zione targata 2012: i grandi temi come scenari, mermobilistica e al post-vendita organizzato da Quintegia, cato, reti ed equilibri; digital ovvero l’impatto di internet, dei social media e del web marketing; special workshop con case Otto le aree history; international; scelte strategitematiche che saranno esaminate che con approfondimenti su margini, indicatori, credito e organizzazionel corso ne; post vendita, sostenibilità e dell’edizione 2012. fidelizzazione; usato con analisi delL’approfondimento sul mondo del fleet la rotazione, dei margini e dei processi, e focus su flotte, veicoli commerè in calendario ciali/industriali e macchine agricole. il 17 maggio. Alla tre giorni veronese saranno anla società trevigiana specializzata in attività di ricerca, che diffusi i risultati della DealerSTAT 2012, l’indanetworking e formazione nel settore dell’auto. gine annuale sulla soddisfazione dei concessionari Oltre 4.000 gli operatori del settore attesi che potran- nel rapporto con la casa madre, che vede il coinvol-
T
- giugno 2012
08_09_DEALER DAY_Layout 1 03/05/12 18.25 Pagina 9
EVENTI
Company car dopo la crisi Gli operatori del mondo fleet non possono mancare alla tavola rotonda in programma alle 9.30 del 17 maggio ‘La company car dopo la crisi: drivers, tecnologia, costi e fisco’ in cui verranno evidenziate le principali tendenze che caratterizzeranno il comparto flotte durante e dopo questo momento economicamente difficile. Tra queste figurano: le nuove esigenze dei
gimento di 37 importanti marchi automobilistici e 10 Costruttori di veicoli commerciali. Per scoprire qualcosa di più abbiamo incontrato Leonardo Buzzavo, coordinatore tematico di Automotive Dealer Day e presidente di Quintegia.
driver, il largo impiego di nuove tecnologie di gestione e comunicazione, l’allungamento del ciclo e il downsizing per ridurre i costi, le scelte orientate ad approcci di tipo low-profile per non attirare eccessivamente l’attenzione del fisco. Tra i partecipanti alla tavola rotonda anche il presidente Aniasa Paolo Ghinolfi. Moderatore Pier Luigi Del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility.
giornate, che offre moltissimi appuntamenti diversificati sulla base delle specifiche esigenze. Un appuntamento sempre apprezzato è il tradizionale forum di mercoledì pomeriggio con l’anteprima di DealerSTAT, cui quest’anno verrà aggiunto anche il Premio per l’Innovazione Gestionale. Giovedì è una giornata molto ricca di spunti in tema internet e social media (inclusa la seconda edizione dell’Internet Sales Award).
F&F Perché essere presenti a Dealer Day? ▲ Per fare un ‘tagliando’ alle proprie strategie e adeguare il proprio modello di business. Il settore automobilistico (e quelli collegati) si trova a uno snodo importante: da un lato siamo Cosa dentro a un’onda lunga di trasformazio- Automotive Dealer Day ne in atto da qualche decennio; dall’altro Quando ci troviamo dentro a una recessione eco15-16-17 maggio nomica, la peggiore degli ultimi anni, che Dove ha ripercussioni particolarmente negatiCentro Congressi ve proprio per il settore e per il contesto Verona Fiere italiano. Restare ancorati a strategie maViale del Lavoro, 8 ture è molto rischioso. 37135 Verona
F&F Cosa troveranno i visitatori a www.dealerday.it Verona? ▲ Automotive Dealer Day ha tre pilastri ovvero: il pro- F&F Quali le ragioni del successo di un evento che gramma di workshop con contenuti trasversali; un’area taglia quest’anno il traguardo numero 10? espositiva con moltissime aziende che offrono prodot- ▲ Credo che i partecipanti abbiano potuto trovare ti e servizi per lavorare con più efficienza ed effica- una vera e propria piattaforma di relazione indipencia; una serie di eventi e appuntamenti speciali per di- dente, in cui è presente tutta la filiera (produzione, verse tipologie di operatori. Dealer Day offre anche distribuzione, servizi). Dealer Day funziona come degli approfondimenti specifici per il settore delle flot- un incrocio di operatori, un pit stop strategico, e quindi come un efficace laboratorio di idee. I partecipante, dei veicoli commerciali, industriali e agri/tractor. ti ricevono una dose massiccia di stimoli provenienti da più parti e possono tornare al lavoro aggiustando F&F Momenti da non perdere? ▲ Dealer Day è un evento molto denso, di oltre due la propria formula di business. n Sito internet
giugno 2012 -
-9
12_13_PROVECO_Layout 1 03/05/12 18.28 Pagina 12
TECNOLOGIA
Da 30 a migliaia di mezzi
TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Fleet manager, responsabili acquisti, società di noleggio
Soluzioni personalizzate Interazione con Erp Costi e veicoli sotto controllo Consulenza per l’installazione
GESTIONE PARCHI
Ma quanto mi costi
Si chiama Map e si presenta come un prezioso alleato nella gestione della flotta, di qualunque dimensione e tipologia. Il suo punto di forza è la modularità. E in rete gira già il fratellino...
G
di Nicoletta Trevisan
estire la flotta monitorando i costi e ottimizzando l’utilizzo dei veicoli. È questo l’obiettivo di Proveco, l’azienda informatica fiorentina che ha sviluppato il software Map. Che il parco auto sia medio o grande (da 30-50 a diverse migliaia di mezzi), di proprietà, in leasing o in noleggio a lungo termine, Map è una soluzione flessibile in grado di adattarsi alle più diverse esigenze e tasche. Lo abbiamo smontato e rimontato, virtualmente è ovvio, con Enrico Bendinelli, amministratore delegato di questa società informatica con oltre vent’anni di esperienza alle spalle e un portafoglio clienti che include numerose aziende sanitarie e diversi comuni italiani oltre a Ferrero, Parmalat, Trenitalia...
F&F Con quali altri software può interagire? ▲ Map acquisisce le informazioni relative ai costi (rifornimenti carburante, canoni di noleggio, telepass...) dai software dei fornitori e può interagire con l’Erp
12 -
- giugno 2012
aziendale (Sap) sia per i dati relativi al personale che per quelli relativi alla contabilità e al controllo di gestione. Inoltre, è in grado di interagire con altri software specifici (gps, black box, controlli varchi, ecc.).
F&F In che modo Map risponde alle esigenze di flotte di dimensioni diverse? Cosa succede se in corso d’opera la flotta aumenta o si riduce? ▲ Map è un sistema informativo modulare, il cliente quindi sceglie e acquista la configurazione più adatta alle sue necessità. Per un parco auto completamente a renting, ad esempio, non ci sarà presumibilmente bisogno del modulo riparazioni. Il sistema è poi in grado di seguire le evoluzioni della flotta nei suoi cambi di dimensione. Diverso è il discorso se variano caratteristiche ed esigenze. Per esempio, se si decide di iniziare a gestire anche mezzi pesanti o comunque con importanti attrezzature, occorrerà integrare il software con il modulo specifico per la gestione di questo tipo di veicoli. Naturalmente l’attivazione successiva di estensioni del sistema di gestione non comporta alcun problema. F&F Quali costi deve mettere in conto l’azienda che inizi a utilizzare Map? ▲ Il costo dipende da quali moduli sono attivati e dal numero di postazioni di lavoro. Talvolta i nostri clienti, in particolare le grandi aziende e i grandi enti, han-
12_13_PROVECO_Layout 1 03/05/12 18.28 Pagina 13
TECNOLOGIA
Il fratellino sul web Forte dell’esperienza maturata con Map, Proveco ha lanciato l’applicazione web ‘lamiaflotta’. Snella e intuitiva, ottimizza i costi di gestione di piccoli e piccolissimi parchi. Il suo utilizzo è gratuito per una massimo di tre veicoli; oltre, è previsto il versamento di un piccolo canone annuo. Non ci sono limiti tecnici per il numero di mezzi gestibili attraverso questa piattaforma; tuttavia, esigenze specifiche potrebbero richiedere un software più complesso. Come il ‘fratello maggiore’ Map, anche lamiaflotta svolge funzioni di mo-
nitoraggio e ottimizzazione dei costi. Apprezzata proprio per la sua facilità e immediatezza, in un solo anno ha già ottenuto feedback positivi sebbene, secondo Bendinelli “non abbia ancora avuto la diffusione che siamo convinti possa raggiungere”. Spiega l’amdel: “il portale www.tuttoflotte.it, che ospita l’app e che abbiamo progettato come punto di incontro e di scambio di esperienze e opinioni per tutti gli attori del mondo delle flotte aziendali, è ancora in fase di test. Quando sarà a regime, pensiamo che di conseguenza aumenterà anche la visibilità e la diffusione di lamiaflotta”.
no anche bisogno di personalizzazioni per adeguare il funzionamento di Map alla loro organizzazione e anche questo, ovviamente, è una componente del totale. Alla fine il costo del sistema informativo può differire molto da caso a caso: una piccola installazione può richiedere un investimento anche inferiore ai 2.000 euro mentre per una molto più complessa possono non bastarne 20.000.
F&F A Flotte 2011 lei ha dichiarato che “il sistema informatico è un aiuto imprescindibile nella gestione di una flotta” e che “permette di risparmiare fino al 20 per cento”. Hai detto niente... ▲ Sì, sono convinto che la gestione dei veicoli, spesso una voce rilevante tra i costi aziendali, meriti un’osservazione attenta e che questa debba essere, in particolare, calzata sulle diverse, specifiche realtà. Nella mia esperienza ho trovato infatti situazioni molto diverse da flotta a flotta e spesso sono emersi importanti aspetti che, una volta messi a fuoco hanno permesso risparmi e ottimizzazioni considerevoli.
Ideale per la gestione standard di flotte di piccole dimensioni, la piattaforma ‘lamiaflotta’ è accessibile dal portale www.tuttoflotte.it.
F&F A prodotto acquistato Proveco offre anche un servizio di fleet management? ▲ Come Proveco non offriamo servizi di fleet management operativi. Offriamo invece servizi di consulenza per la messa a regime del software in modo che vengano raggiunti i risultati attesi. F&F Da AD di una società sul mercato da vent’anni, con un portafoglio clienti dove gli enti locali la fanno da padrone, direbbe che il mondo delle flotte ha un potenziale ancora non del tutto espresso? ▲ È vero che molti nostri clienti sono enti locali ma abbiamo anche importanti aziende. Direi che in questi vent’anni abbiamo avuto modo di approcciare un po’ tutto il ventaglio delle varie tipologie di flotte. Più spesso di quanto si possa pensare, ci siamo trovati di fronte situazioni che funzionavano anche bene ma gestite con strumenti ‘artigianali’ come i fogli excel, o addirittura di proprietà di terzi. Oggi le imprese sentono sempre più forte il desiderio di assicurarsi una maggiore trasparenza ed efficienza di gestione. n
giugno 2012 -
- 13
14_15_RAPPORTO_ANIASA_Layout 1 03/05/12 18.29 Pagina 14
XI RAPPORTO ANIASA TEMPO DI LETTURA: 8 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, centri studi, Case auto, fleet manager, automobilisti
IL GOVERNO SORDO ALLE ISTANZE DEL RENTING
C'è nessuno?
Immatricola il 25 per cento sul totale del mercato auto, vanta indicatori tutti positivi (dal fatturato alla flotta), è una fonte di gettito sicuro. Eppure il settore noleggio non trova ascolto. Nemmeno presso un Governo tecnico di Roberta Carati
N
I numeri dell’industria del noleggio 2011 2010 Var% Fatturato (mln €) * 5.030 4.920 +2,4% Flotta circolante 678.373 662.614 +2,4% - breve termine: flotta massima 154.213 149.196 +3,4% - lungo termine: end fleet 524.160 513.418 +2,1% Immatricolazioni (auto + altro) 302.332 269.324 +12,3% Addetti diretti 7.320 7.094 +3,2% * Fatturato di NBT, NLT e Fleet Management (escluse attività di rivendita usato)
on si può neppure tirare in ballo la politica. Perché finché governava Prodi eri libero di pensare che il settore fosse inviso al centrosinistra, poi però è arrivato Berlusconi e non è cambiato nulla (anzi, la situazione è peggiorata, vedi l’aumento dell’Ipt deliberato poco prima che cadesse). Adesso che c’è un aziendali. “Un’assurdità”, sbotta il presidente Aniasa, tecnico a Palazzo Chigi come la mettiamo? Paolo Ghinolfi: “siamo stati criticati quando abbiamo Rassegniamoci: il noleggio, in tutte le sue declinazioni deciso di andare a immatricolare nelle province auto- lungo termine, breve, fleet management - non è ar- nome (per sottrarsi all’aggravio dell’Imposta Provinciale gomento di discussione in Parlamento. E se anche ap- di Trascrizione alcune società di noleggio a lungo terproda in aula, spesso infrattato nelle pieghe di qualche mine hanno legittimamente aperto filiali operative a provvedimento, non è detto sia un bene. Trento e a Bolzano, NdA). Ridurre la deLa riprova è la norma contenuta del dise- In 10 anni l’industria ducibilità dei costi significa disincentivagno di legge per la riforma del mercato del del noleggio veicoli re le aziende a rinnovare la propria flotta. lavoro che si sta dibattendo proprio in quePerché è meno oneroso avere auto più vecè passata da sti giorni e che, se approvata, abbassereb- un fatturato di 600 chie anche se poi aumentano i costi per be ulteriormente la già bassa soglia di de- milioni a 5 miliardi la manutenzione ordinaria e straordinaria, ducibilità dei costi di locazione delle auto di euro e da 250.000 ma quelli, almeno, sono deducibili”. a quasi 680.000 veicoli gestiti.
14 -
- giugno 2012
14_15_RAPPORTO_ANIASA_Layout 1 03/05/12 18.29 Pagina 15
XI RAPPORTO ANIASA Indicatori chiave del noleggio a breve termine
Indicatori chiave del noleggio a lungo termine
2011 1.126.131.890 31.116.503 4.847.770
2010 1.092.329.865 29.999.645 4.660.162
Var% 3,1% 3,7% 4,0%
6,4
6,4
-0,3%
232
234
-0,9%
36 72% 117.669 154.213
36 72% 114.945 149.196
-0,6% 1,3% 2,4% 3,4%
117.105 1.662 4.606
125.727 1.734 4.373
-6,9% -4% 5,3%
Fatturato Giorni di noleggio Numero di noleggi Durata media per noleggio (gg) Prezzo medio per noleggio (€) Prezzo medio per giorno di noleggio (€) Utilizzo medio della flotta Flotta media Flotta puntuale al 30/08 Immatricolazioni (auto e furgoni) Stazioni di noleggio Dipendenti
Il paradosso è che stiamo parlando di un settore che gode di “una salute oggettiva, che ha vissuto gli ultimi anni di crisi con una grande capacità di reazione e di presenza anche rispetto a temi come la finanza, per esempio, che è stata un po’ lontana dalle imprese, ma che ha visto i noleggiatori continuare a fare attività finanziaria sulle flotte riuscendo a garantire servizi alle aziende”.
Fatturato da contratti di noleggio, incluso prelease (mln di €) Fatturato da rivendita usato (mln di €) Fatturato totale (mln di €) Totale veicoli usati venduti Veicoli in noleggio a fine anno Flotta media in noleggio a lungo termine Canone medio/mese (€ calc. su flotta media) Durata media dei contratti (mesi) Chilometraggio medio/anno Dipendenti Immatricolazioni (auto, furgoni, altro) Prezzo medio al chilometro
2011
2010
Var % 2011-2010
3.844 1.092 4.936 156.341 524.160 518.789 610 43,8 30.180 2.773 185.227 0,242
3.751 1.135 4.886 138.713 513.418 517.828 604 43,5 29.883 2.721 143.597 0,239
2,5% -3,8% 1,0% 12,7% 2,1% 0,2% 0,9% 0,8% 1,0% 1,9% 29,0% 1,2%
Cresce il fatturato e cresce la flotta. Gli indicatori chiave del noleggio, sia a lungo sia a breve termine, testimoniano lo stato di salute di questo segnento di mercato che ha registrato un netto aumento sul totale immatricolazioni (cfr. tabella pag. 15).
cento dell’immatricolato. Il sistema è sull’orlo del collasso, centinaia di persone potrebbero perdere il posto. Eppure lo stanno spremendo da tutte le parti: la deducibilità, l’Ipt… La nostra è una struttura che continua a stare in piedi perché è finanziata da operatori che investono. Ma la sua sopravvivenza potrebbe essere messa in discussione da questa fiscalità così penalizzante”.
Fortuna che c’è il noleggio Paolo Ghinolfi: Nero su bianco ecco, pubblicate sull’XI “Il ministero dello Rapporto Aniasa, le cifre a bilancio di que- Svilupo Economico sto segmento del mercato auto sul quale “le dovrebbe interessarsi azioni del governo rischiano di produrre a strutture come conseguenze involutive”. Nel 2011 ricom- le nostre, che sono paiono i segnali positivi su tutti i principaparte dell’ossatura li dati di riferimento, situazione che non si che tiene in piede verificava dal 2008, anno di massimo sviil Paese”. luppo del comparto nel passato decennio. Aumentano infatti fatturato (+2,4 per cento) e flotta cir- Ed ecco l’altro paradosso: “proprio adesso che il mercolante (+2,4 per cento) per un totale rispettivamente cato del noleggio cresce, avvicinandosi a quello anglodi oltre 5 miliardi di euro e quasi 680mila veicoli. Con sassone e americano, il circolo virtuoso del ricambio dei la crisi del mercato automotive - l’anno scorso le im- veicoli ogni 3-4 anni con altri di ultima generazione, anmatricolazioni sono state 1.748.143, in calo del 10,88 ziché incentivato corre il pericolo di essere interrotto”. per cento rispetto al 2010, e nel primo trimestre 2012 la Ma da un governo tecnico non ci si dovrebbe aspettare quota è scesa addirittura di 21 punti - l’auto a noleg- più attenzione? “Proprio perché tecnico - replica il pregio si conferma solida stampella dell’intero settore. sidente Aniasa - dovrebbe avere la capacità di ascoltare Dice ancora Ghinolfi: “Quest’anno, che si prepara ad es- e confrontarsi. Se questo fosse il presupposto, associasere il peggiore della storia, rischiamo di fare il 25 per zioni come la nostra sarebbero interlocutori veri”. n giugno 2012 -
- 15
16_16_QUOTE ROSA_Layout 1 03/05/12 18.30 Pagina 16
QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Automobilisti
DONNE VS UOMINI
Uguale a chi?
Siamo sicuri che le pari opportunità giochino sempre a nostro favore? A proposito di polizze auto si direbbe proprio di no...
L
Stop agli sconti Grazie a questo principio che si deve gridare ai quattro venti per apparire politically correct, le compagnie assicurative sono state invitate dalla Commissione europea ad adeguare le tariffe ‘rosa’. Niente più sconti, insomma, per le donne al volante. Il fatto che causino meno incidenti
di Tiziana Altieri
o ammetto senza riserve. Io all’uguaglianza fra i sessi non ci ho mai creduto. Per me da una parte ci sono le donne, dall’altra gli uomini. Ciascuno con i propri pregi (certo il gentil sesso ne ha qualcuno in più) e i propri difetti (quelli dei maschietti più evidenti). Come potrei Gli sconti riservati dichiarare che non c’è dalle compagnie alcuna differenza fra Irina e assicurative Bud Spencer? Non credo alle donne non sono che potrebbero fare le stesse più ammessi dall’Ue cose nella vita e così come perché discriminanti. ci sono lavori che riescono Eppure al volante decisamente meglio a noi, risultano essere ce ne sono altri che cedo più virtuose. volentieri a chi si fa la barba degli uomini non le deve ogni mattina (o a chi preferisce discriminare! lasciarla crescere). Quel fantastico bikini color sabbia Tutto questo per dire che quando si che avremmo sfoggiato nel primo parla di pari opportunità sono week end di sole sfuma. Al suo posto guardinga. Insomma, mi chiedo dove un aumento della polizza della nostra sia la fregatura. Ed eccola! Questa auto che ci farà sentire alla pari degli volta l’ho trovata!
16 -
- giugno 2012
uomini. Non ci posso credere! E c’è anche chi esulta. Juliane Kokott, avvocato generale della Corte europea di giustizia, interpellata dal Times ha sottolineato che gli Stati devono vietare questa pratica corrente (leggi gli sconti per il popolo femminile solo di una certa età e residente in un dato luogo perché in molti casi l’uguaglianza c’è già) perché contraddice la legislazione dell’Unione sulle pari opportunità. Ma lei non necessità di un costume nuovo per la stagione estiva 2012? Mi chiedo dove andremo a finire, quale sarà il prossimo passo. Io non mi offendo se mi fanno uno sconto sulla tariffe perché causo meno incidenti di un uomo e faccio meno danni perché procedo più lentamente, se mi aprono la portiera, se in caso di foratura di uno pneumatico un automobilista si ferma per prestarmi aiuto. Lui non è mica stato seduto di fronte alla manicure per oltre un’ora per l’applicazione dello smalto semipermanente (è già un must). Come ci si può ribellare all’uguaglianza? Cercasi disperatamente compagnia assicurativa ‘maschilista’. n
www.truckemotion.it
11.12.13 OTTOBRE 2012 AUTODROMO NAZIONALE MONZA
18_18_NEWS ATTUALITA_Layout 1 03/05/12 18.31 Pagina 18
ATTUALMENTE
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali
USATO CARNEXT, CHOOSE & TOUCH Se fino a ieri l’usato era un prodotto da piazzale (oltre che da piazzare), oggi è un prodotto da web. Il cliente è passato da un approccio touch & choose, cioè esamina diverse auto fisicamente e poi
AUTO GIÙ, DI PIÙ AL SUD La crisi dell’auto, che nel periodo gennaio-marzo 2012 ha fatto segnare -21 per cento sul totale immatricolazioni, si sente particolarmente nel Sud: Campania e Sicilia, regioni molto rappresentative delle vendite nel Meridione, hanno chiuso il primo trimestre con un saldo negativo rispettivamente del 35 e 30 per cento. Con sole 15.083 vetture immatricolate, la Campania perde 8.000 unità rispetto
allo stesso periodo 2011; soffrono in particolare le città di Napoli (-36%), Salerno (-34%) e Caserta (-31%). La Sicilia da parte sua, con 16.166 nuove targhe, ne perde circa 7.000; più colpite le città di Catania (-29%) e Palermo (-27%). Secondo Romano Valente, direttore generale dell’Unrae, le motivazioni vanno ricercate “nella congiuntura economica, nell’aumento della disoccupazione (che in Campania nel quarto trimestre 2011 è
LEGGERI CITROËN PER SILVER RENT
sceglie quella che acquisterà, ad uno choose & touch, cioè sceglie sul web tra moltissime auto in offerta ed esamina quella prescelta prima di acquistarla. Sono alcune delle conclusioni tratte al convegno promosso da CarNext ‘Mercato Usato. Gestione economico-finanziaria delle auto usate’. Un altro dato interessante, l’aumento delle acquirenti: il 37 per cento sul totale dei clienti online.
18 -
Veicoli di ultima generazione per il rinnovato parco mezzi di Silver Rent, la società del Gruppo Guarneri specializzata nel noleggio di veicoli commerciali. L’accordo con Citroën ha portato in flotta 70 nuovi furgoni, che si vanno aggiungere ai 230 preesistenti, equipaggiati con motorizzazioni Euro 5 in diversi allestimenti e segmenti, dai piccoli Jumpy e Berlingo nel segmento 14 - 16 quintali fino ai più importanti furgoni Jumper nel segmento 20 quintali. I nuovi modelli Citroën sono stati selezionati con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di ogni profilo di clientela: dal privato al piccolo artigiano che necessita di mezzi agili e veloci negli spostamenti, all’impresa che privilegia invece robustezza e grande capacità di carico. Altra caratteristica della flotta Silver Rent è la versatilità delle combinazioni in termini di volumi, carichi e lunghezze, unita ai molteplici allestimenti ed equipaggiamenti di qualità. Completano l’offerta formule contrattuali su misura.
- giugno 2012
arrivata al 16,8 per cento e in Sicilia al 15,2), nell’alto prezzo delle assicurazioni e nella stretta creditizia alle imprese”.
AL DEALER DAY DEBUTTA IL ‘MANDATO LEASYS’ È figlio dell’integrazione dei brand Savarent (canale indiretto/concessionari della rete FGA) e Leasys (canale diretto/noleggio multibrand) il nuovo ‘Mandato Leasys’, modello di business implementato sulle reti di vendita e assistenza cui hanno già aderito diversi dealer FGA. Il mandato traduce una gestione integrata e modulabile delle diverse componenti del business rental di Leasys permettendo ai concessionari di accrescere il proprio giro d’affari, unendo cioè l’attività di procacciamento classica con quella di fornitura dei veicoli e assistenza ordinaria e straordinaria alla flotta. Il mandato sarà presentato al Dealer Day di Verona, dove Leasys sarà presente anche con il marchio dell’usato ‘Clickar’.
HYUNDAI RENTING, E NON CI PENSI PIÙ Dalla city-car i10 alla monovolume compatta (BMPV) ix20, dalla i30 fino all’ammiraglia i40 (berlina e wagon). È vasta la gamma di veicoli che fa capo a ‘Hyundai Renting’, il nuovo prodotto di noleggio a lungo termine nato dalla collaborazione tra Ald Automotive e la Casa sud-coreana. Destinato alle Pmi e ai liberi professionisti, Hyundai Renting permette ai concessionari della rete di proporre al cliente auto Hyundai sollevandolo da tutti gli oneri di gestione (immatricolazione, assicurazione, manutenzione).
19_19_IPT_PUNTATA_3_Layout 1 03/05/12 18.32 Pagina 19
IPT Bolzano Trento
TEMPO DI LETTURA: 5 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio
Aosta
MIGRAZIONI DI MASSA Firenze
La prova del nove Dove sono finite le immatricolazioni delle società di noleggio? Nei calcoli Unrae, a Bolzano, Trento e Aosta, a scapito delle province di Roma e Firenze
S
di Giorgia Rocca
e volevamo una conferma, l’abbiamo avuta. Non, come sarebbe stato lecito aspettarsi, dalle dirette interessate, cioé le società di noleggio, ma dall’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia. Che ha fatto due conti e reso noto quello che tutti nel settore sapevano e che solo tre aziende Arval, Car Server e LeasePlan Italia - avevano comunicato senza problemi: la decisione, presa e attuata sia da parte della società fiorentina che da quella emiliana (Car Server, a dire il vero, aveva già una sua filiale a Trento ma aveva sempre pagato il tributo alla provincia della propria sede), ancora in fieri per quella romana, di aprire filiali operative nelle province autonome per sottrarsi all’aggravio dell’Ipt. Evidentemente, sono azioni più facili a farsi che a dirsi. Una situazione sbilanciata Secondo Unrae, “l’introduzione del nuovo sistema di calcolo dell’Ipt adottato da tutte le province italiane, con esclusione di quelle a statuto speciale, ha determinato lo spostamento di tutte le immatricolazioni delle società di noleggio verso le province ad Ipt più bassa”. Ne consegue che Roma perde in soli 3 mesi il 61 per cento dell’immatricolato e circa 3,5 milioni di euro di introito Ipt, mentre Firenze perde il 66 per cento
Roma
del suo mercato e 1,5 milioni di euro. Non sorprende che a beneficiarne siano le province di Bolzano (+688 per cento), che incassa circa 3,1 milioni di euro, Aosta (+417 per cento) con circa 2 milioni di euro, e Trento (+411 per cento) con 2,7 milioni di maggior introito. Per Romano Valente, direttore generale Unrae, si tratta di “una situazione certamente sbilanciata che porterà le province di Roma e Firenze a ricercare nuove aree di gettito fiscale, alimentando così la spirale che sta soffocando l’auto. Il paradosso è che, nonostante il calo generalizzato del mercato, le province italiane nel complesso stanno incamerando 23,8 milioni di euro di maggiore introito Ipt (+30 per cento rispetto al primo trimestre 2011)”. La conclusione Unrae non può che essere la richiesta di “ripristinare il precedente sistema di calcolo”. n
La tabella evidenzia il calo, in termini di auto immatricolate e Ipt versata, registrato dalle province di Roma e Firenze.
Immatricolazioni di autovetture e gettito Ipt (gennaio-marzo 2012) Provincia
2011 Unità Gettito (€) Bolzano 2.957 445.945 3.135 472.789 Aosta Trento 4.362 657.833 Roma 82.282 12.408.948 Firenze 24.005 3.620.194 Totale 517.280 78.010.997
2012 Unità Gettito (€) 23.307 3.514.929 16.223 2.446.591 22.296 3.362.460 32.380 8.871.877 8.193 2.125.440 409.086 101.824.525
Differenza 2012 vs 2011 Unità Gettito (€) 20.350 3.068.984 13.088 1.973.801 17.934 2.704.627 -49.902 -3.537.071 -15.812 -1.494.754 -108.194 23.813.528
Var.% 2012 vs 2011 Unità Gettito (€) 688,2 688,2 417,5 417,5 411,1 411,1 -60,6 -28,5 -65,9 -41,3 -20,9 30,5
N.b. Il gettito è calcolato al netto delle addizionali provinciali ove previste
giugno 2012 -
- 19
20_27_COVER_AREA_C_Layout 1 03/05/12 18.36 Pagina 20
COVER TEMPO DI LETTURA: 20 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, padroncini, automobilisti
PASSA Da circa quattro mesi nel centro del capoluogo lombardo è in vigore in via sperimentale la congestion charge. Per ora, a migliorare sono soprattutto i conti di Palazzo Marino
D
di Tiziana Altieri
al 16 gennaio scorso entrare nel centro di Milano costa. E salato. È infatti in vigore Area C, che prevede il versamento di un ‘dazio’ pari a 5 euro da parte dei veicoli che varcano i confini dei Bastioni dalle 7.30 alle 19.30, dal lunedì al venerdì. Sempre che siano dotati di una motorizzazione benzina Euro 1 e superiore o diesel Euro 4 e superiore. Ai più inquinanti è interdetto l’ingresso. Esenti esclusivamente i mezzi elettrici, gli ibridi, i metano e i Gpl. Solo i primi, però, per sempre, agli altri il primo cittadino meneghino ha concesso una
20 -
- giugno 2012
20_27_COVER_AREA_C_Layout 1 03/05/12 18.36 Pagina 21
COVER
Una Fiat 500 in versione pop e, più a sinistra, una Smart Fortwo della flotta GuidaMI.
Area C? GuidaMI pensa già a Expo Forse non tutti sanno che GuidaMI, il servizio di car sharing di Milano gestito da Atm, è il numero 1 in Italia per veicoli in flotta: 135 Euro 5 ed ibride elettrico benzina. E che dalla fine del 2010 la partnership con il Comune si è tradotta in un rilancio di questo servizio, nato in sostituzione dell’auto di proprietà, sotto forma di corsie preferenziali, sosta gratuita, accesso a costo zero e zero vincoli alle ZTL. Con questi presupposti, non stupisce che gli abbonati siano via via cresciuti fino a superare quota 5.000 alla data del 31 marzo, con un’impennata quantificabile in circa 400 nuovi iscritti nei primi due mesi di congestion charge. Spiega Andrea Leverano, responsabile GuidaMi: “Il car sharing si configura tra gli aspetti che valorizzano l’Area C e più in
generale la mobilità alternativa. Fermo restando che chi deve usare l’auto tutti i giorni non sarà mai un nostro cliente, lo è sempre più chi si rende conto che l’auto costa. Se fino a un paio d’anni fa - continua Leverano - il profilo era quello di un utente molto sensibile ai temi ambientali (il privato come anche la grande impresa in ottica CSR) - oggi la logica è cambiata: uomo o donna, è attento alla spesa, è abituato a dare valore a prezzo e servizio”. Non sarà un caso se, nelle aziende, “ieri l’interlocutore era il responsabile ambiente e comunicazione e oggi è il responsabile acquisti”. Obiettivi a lungo termine? Leverano pensa in grande: “Diecimila clienti prima di Expo 2015, 500 veicoli in flotta, e un’area di sosta a un massimo di 300 metri - oggi sono 500 - dalla casa di ciascun abbonato”. (R.C.)
RE ALLA CASSA deroga fino al 31 dicembre. Dopo sarà tutto da valutare, in funzione dei risultati che si saranno ottenuti. Il progetto è sperimentale: la scadenza è prevista per il 30 giugno 2013.
È facile spiegarsi perché la misura adottata dalla giunta Pisapia - ma eredità della Moratti che lo scorso giugno in occasione dei referendum chiese ai milanesi di esprimersi a riguardo ottenendo la magMotivazioni ingresso in gioranza dei consensi (79,1 per cento) Area C dei non residenti - non piaccia non solo ai pendolari, talvolta costretti a cambiare le proprie abiLavoro 39,1% 13,7% tudini anticipando l’ingresso nell’Area Studio C (dove ora le code si registrano intorAffari/consegne 6,2% no alle 7.20) o abbandonando definiAcquisti 15,3% tivamente l’auto per salire sui mezzi Salute 4,8% 8,5% pubblici, ma anche alle imprese che Svago con i veicoli ci lavorano. Visite parenti 3,5%
Poche agevolazioni, si paga Una congestion charge sulla scia di quelle adottate a Londra e Stoccolma a cui non possono sottrarsi né i residenti, per i quali sono previsti 40 accessi annui gratuiti e titoli di ingresso a 2 euro, né i veicoli di servizio (trasporto merci e farmaci, corrieri, mezzi ambulanti, attività postali, servizi editoriali e di riAltro 8,9% storazione, agenti di commercio, teleOltre 700 euro all’anno Fonte: Comune di Milano comunicazioni, costruzioni, fornitura, Chi è costretto a entrare nella zona rosdistribuzione e gestione di energia, acqua e rifiuti), a sa deve affrontare, infatti, una spesa mensile di circa 60 cui il Comune propone, previa registrazione, la possi- euro, oltre 700 in un anno. Una somma elevata, sopratbilità di scegliere tra due formule: ticket a 3 euro o a tutto in tempi di crisi. A ciò si aggiunge un calo degli affari, secondo quando dichiarato da molti esercenti 5, in questo caso con 2 ore di sosta incluse. giugno 2012 -
- 21
20_27_COVER_AREA_C_Layout 1 03/05/12 18.36 Pagina 22
COVER A destra, il cartello esposto su una vetrina di uno dei 7mila negozi del centro. Si tratta solo dell’ultima forma di protesta del Comitato ‘Commercianti Contro Area C’ che chiede a Palazzo Marino di tornare sui propri passi.
intorno al 30-40 per cento. Troppo per sopravvivere laddove gli affitti sono alle stelle. Basta entrare nei negozi per comprendere i malumori di chi si sente vessato dall’ennesima gabella. “Già i parcheggi a pagamento - ci racconta una commerciante di Corso Genova - erano un deterrente per chi voleva venire in centro, con Area C le cose sono ulteriormente peggiorate. Tre ore di shopping, tra ticket Area C e gratta e sosta, richiedono una spesa superiore ai 10 euro. Non è difficile comprendere perché la gente decida di andare altrove. Abbiamo chiesto al Comune di fare marcia indietro, di trovare soluzioni alternative al problema del traffico e delle polveri, ma le nostre richieste finora sono rimaste inascoltate”. Il comitato del No Su molte vetrine, in bella mostra, un cartello che recita “L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro. Area C la sta danneggiando”. L’ennesima mossa, dopo lo spegnimento delle luci e la copertura delle vetrine, del comitato ‘Commercianti contro Area C’ costituitosi lo scorso 2 febbraio e guidato da
N
Eleonora Scaramucci. Per il momento, però, Palazzo Marino non reagisce. Le strade intorno sono più silenziose del solito nonostante la giornata sia nel pieno e i parcheggi semivuoti. I problemi non mancano nemmeno sul fronte dell’approvvigionamento delle merci. Per non dover pagare il ticket c’è chi si rifiuta di entrare nella cerchia. Spiega un altro negoziante storico della zona: “Capita soprattutto con il conto proprio, quando i fornitori devono consegnare piccoli quantitativi ci invitano a raggiungerli ai varchi. Se vuoi la merce, insomma, devi andartela a prendere con tutti i disagi che ciò comporta: allontanamento dal posto di lavoro e una perdita di tempo che nessuno può riconoscerti”. Si spiegano così i veicoli in attesa all’altezza dei 43 occhi elettronici che vigilano sul centro città. E c’è anche chi è costretto al chilometro lanciato... “Io - spiega un fattorino di una piccola società che non gode di alcuna agevolazione - consegno soprattutto documenti cartacei. Da quando c’è Area C per limitare i costi - 100 euro al mese sono una bella spesa - sono costretto a fare delle vere e proprie
Non pago però...
Viaggiare con un veicolo elettrico ha i suoi vantaggi. È quando arriva il momento di ‘fare il pieno’ che iniziano i problemi
essuna gabella, né oggi né mai. Gli elettrici sono gli unici veicoli esenti dal pagamento del ticket per l’accesso all’Area C. F&F ne ha testato uno, il Renault Kangoo Z.E., tra i pochissimi già nei listini ufficiali delle Case, per valutarne pregi e difetti in giro per Milano. Non cambia il look, se non per piccolissimi particolari. Come il logo Z.E. sul tappo che spunta sull’anteriore e che nasconde la presa per la ricarica, e gli adesivi presenti sia
22 -
- giugno 2012
sulla calandra, sia nella parte posteriore del mezzo. La scelta di collocare il pacco batterie di 260 chilogrammi in posizione centrale sotto il pianale, ha permesso di non rubare preziosi centimetri né alla zona guida, di dimensioni invariate, né al vano merci che con il passo long (pari a 3.081 millimetri) continua a offrire 4 metri cubi. Cambia invece il quadro strumenti, che ora riporta le informazioni relative all’unità elettrica che spinge il veicolo. Si tratta del 5Am
20_27_COVER_AREA_C_Layout 1 03/05/12 18.36 Pagina 23
COVER
Europa Docet. I casi di Londra e Stoccolma È stata Londra ad aprire le danze con l’introduzione, nell’ormai lontano 2003, della cosiddetta congestion charge. Autore del progetto l’allora sindaco Ken Livingstone: dal 17 febbraio di quell’anno, per entrare nel cuore della capitale britannica nella fascia oraria 7.30-18, si pagano 8 sterline (10 se non si salda entro la mezzanotte del giorno di utilizzo). Esentati i mezzi di soccorso, i trasporti pubblici e i taxi, mentre i residenti hanno diritto a uno sconto di quasi il 90 per cento sulla tariffa. Il buon esito dell’iniziativa in termini di riduzione del traffico ha portato all’ampliamento della superficie soggetta a restrizioni nella parte ovest della città a partire dal 2007. Una storia di successo dunque? Non esattamente. Tanto per cominciare, i costi di gestione dell’intero apparato si sono rivelati particolarmente alti, e sono avanzati meno soldi del previsto da investire nel trasporto pubblico. Inoltre, i commercianti della ZTL lamentano da anni un calo del volume d’affari attorno al 6-7 per cento. La situazione è esplosa all’inizio del 2011, quando un referendum ha deciso il dimezzamento della zona limitata dalle telecamere. La tariffa, in compenso, è salita a 10 sterline (9 se ci si registra come ‘utilizzatori frequenti’). Infine, un recente studio dimostrerebbe che, nonostante la congestion charge, l’aria di Londra è ancora tra le più inquinate
A destra, una Cinquecento occupa abusivamente la piazzola riservata ai veicoli elettrici che devono fare il pieno. In basso, in zona Lambrate una colonnina resa inservibile da atti vandalici.
d’Europa, segno che le auto si sono solo spostate al di fuori del centro (e la CO2 non rispetta certo i confini!). Problemi che non hanno scoraggiato le autorità di Stoccolma, che nel gennaio 2006 hanno istituito un’area a traffico limitato basata sul modello inglese. Al termine della fase test di 6 mesi, il 67 per cento dei cittadini svedesi ha votato a favore del progetto e, benché la quasi totalità dei residenti fuori Stoccolma abbia espresso parere contrario, l’Area C locale (con un’estensione di ben 35 chilometri quadrati) è entrata in vigore il 1 agosto del 2007. Contenute le tariffe: da 10 a 20 corone (da 1 a 2 euro) a ogni passaggio dai 18 valichi predisposti, fino a un massimo di 60 corone (poco più di 6 euro) giornaliere. Anche in questo caso i più scontenti sono i negozianti, che hanno visto le vendite calare drasticamente nelle ore di punta e quindi soggette a pagamento. Tuttavia, secondo il Governo, i vantaggi non mancherebbero: l’Area C di Stoccolma ha infatti eliminato la metà delle code in ingresso ogni mattina in città e ridotto le emissioni nocive del 14-18 per cento. (Nicoletta Trevisan)
Lorem ipsum dolor sit amet, ectetur adipisici elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magn
sincrono in grado di erogare una potenza massima di 44 kW (60 Cv) e una coppia istantanea di 226 Nm. Ad alimentarla ci pensano le batterie agli ioni di litio by Nissan con tensione nominale di 398 Volt e capacità nominale di 65 Ampèrora.
Ergonomica la leva del cambio, tipo aviazione, con le classiche funzionalità: parking, drive e retro. Kangoo Z.E soddisfa su strada: il motore elettrico regala fluidità di marcia e grande silenziosità. Nessuna rinuncia sul fronte della sicurezza con Eba, Abs di ultima generazione e tre airbag (due frontali e un laterale). Renault dichiara 170 chilometri di autonomia, ma aumentando la pressione sul pedale dell’acceleratore e viaggiando a pieno carico (la portata è di 650 chilogrammi) diminuisce parecchio . Tre le modalità di ricarica: con presa domestica e adattatore, con Wall Box con allaccio dedicato Enel o Schneider Electric, o via Smart Card Reid, ossia con una sorta di carta di credito per l’accesso alle colonnine pubgiugno 2012 -
- 23
20_27_COVER_AREA_C_Layout 1 03/05/12 18.36 Pagina 24
COVER
Il fine giustifica il mezzo Con l’istituzione della congestion charge Milano si è allineata ad “altre grandi metropoli europee come Londra o Stoccolma”. Per Arval, l’ingresso in Area C di un veicolo su sei a zero o ridotte emissioni, testimonia “che l’interesse delle aziende verso i veicoli ecologici è aumentato molto in questi ultimi anni. Da un’analisi interna Arval - fanno sapere dal quartier generale - le auto ibride in parco sono aumentate di circa il 60 per cento e i veicoli elettrici in flotta triplicati nel primo trimestre 2012. Con le numerose consegne previste nel corso dell’anno diventeremo addirittura il primo Paese del gruppo per flotta elettrica”. I clienti LeasePlan Italia, soprattutto quelli medio-grandi, hanno sede fuori dai confini dell’Area C, quindi è difficile capire se sarà lo spauracchio dei 5 euro a spingere verso l’acquisto di veicoli elettrici. Ma di una cosa la società di noleggio a lungo termine è certa: che “la crescente curiosità e attenzione per l’elettrico (e per i veicoli ibridi o bifuel) è generata dall’inarrestabile aumento dei costi alla pompa, che mette in difficoltà le persone e le aziende”. L’Area C e altri progetti simili “serviranno a ‘fare cultura’ dell’elettrico e a diffonderlo sempre più”. (R.C.)
bliche. Tutto semplice. Sulla carta. Perché in giro per la città le difficoltà non mancano. Tante le colonnine di ricarica danneggiate (quelle in zona Lambrate, per esempio) e quelle che gli atti vandalici hanno reso inservibili. C’è poi il problema delle auto in divieto di sosta nelle piazzole dedicate: fare il pieno di energia di fronte alla Prefettura
24 -
corse. Lascio l’auto in prossimità delle telecamere e raggiungo la clientela a piedi. Devo essere rapidissimo perché altrimenti rischio di trovare la multa sul parabrezza. Parcheggiare regolarmente appena fuori dall’area tanto criticata è un’operazione pressoché impossibile”. Non mancano però le voci controcorrente. Il fronte del Sì è meno robusto ma esiste e sostiene che Area C abbia reso il centro del capoluogo lombardo più vivibile, in grado di esercitare quindi una maggiore capacità di attrazione. Con meno traffico e meno inquinamento shopping e passeggiate si fanno più volentieri. Ma è veramente così? Meno traffico, stesse polveri Il numero dei veicoli sulle strade, dati del Comune alla mano, è diminuito notevolmente: si parla di una flessione intorno al 33 per cento in quest’area di 8,2 chilometri quadrati dove, prima dell’entrata in vigore della congestion charge, quotidianamente transitavano 100mila auto. Non altrettanto si può dire delle polveri sottili, sulle quali le porte elettroniche non possono esercitare alcun potere. I livelli del Pm 10 rimangono ben al di sopra della media. Di certo, per ora, ci sono solo le entrate nelle casse del Comune: circa 145mila gli euro versati ogni giorno, in linea con la previsione di incassi di 29 milioni di euro annui. A questi bisogna aggiungere gli introiti
di Milano, in Corso Monforte, si è rivelato impossibile. Altro capitolo: il tempo necessario per il pieno. Per far tornare le batterie full non basta certo l’ora della spesa. Alle colonnine sono necessarie circa 8 ore, con una presa domestica ce ne vogliono fino a 12. Infine, i costi. Con Kangoo Z.E. muoversi a
zero emissioni non è più impossibile: i prezzi variano dai 20.000 ai 22.000 euro secondo la versione (tre quelle disponibili, furgone standard, Maxi e Combi 5 posti), Iva esclusa. Bisogna poi aggiungere la rata per il noleggio delle batterie (la Casa francese ha scelto di non venderle): 72 euro al mese (per 48 mesi con 15.000 chilometri annui,
In alto a sinistra, la plancia di Kangoo Z.E. che non si differenzia da quella del veicolo tradizionale. Al centro, il quadro strumenti azzurrato che ora riporta le informazioni relative all’unità elettrica: al posto del livello del gasolio c’è quello dell’energia accumulata nelle batterie, e sul display compaiono autonomia, chilometri percorsi e rimanenti. A destra, il motore da 44 kW (60 Cv).
20_27_COVER_AREA_C_Layout 1 03/05/12 18.36 Pagina 25
COVER
derivanti dalle multe (pari a 76 euro la sanzione) per chi oltrepassa la zona C con un veicolo inquinante o non abilitato. Da ricordare però l’investimento che Palazzo Marino ha dovuto sostenere per l’introduzione di Area C: 2,950 milioni di euro per la centrale di controllo dei ticket per i primi 6 mesi, 690mila euro per il servizio di assistenza agli utenti, 400mila euro per la campagna informativa e 9,5 milioni per il potenziamento dei mezzi pubblici. Nessun costo di infrastruttura: i 43 varchi da 12 milioni di euro e i cordoli e le telecamere nelle ma l’offerta può essere personalizzata in base alle singole esigenze), assistenza 24 ore su 24 inclusa. Somma che chi circola in Area C può presto recuperare. Per il pieno di energia bisogna infine aggiungere circa 4 euro. I costi di manutenzione del mezzo si riducono di ben il 20 per cento (niente olio, filtro e trasmissione semplificata) e anche le
corsie riservate ai mezzi pubblici erano già stati installati a fine 2007 per il progetto Ecopass. Metodi di pagamento Come mettersi in regola? Le modalità di pagamento dei ticket sono molteplici: tagliando cartaceo, parcometro, telepass, addebito tramite Rid bancario, bancomat Intesa San Paolo, carta di credito sul sito dedicato. Preparatevi a leggere tutto attentamente: se non vi è chiaro qualcosa dovrete infatti contattare l’apposito numero verde, operazione che richiede parecchio tempo: nei giorni di punta si raggiungono gli 8mila contatti e l’attesa può arrivare a superare i 10 minuti. E non è detto che riceviate le risposte che state cercando. A chi non vuole mettere mano al portafoglio non rimane che sposare il car sharing, dotarsi di una due ruote (25mila quelle che oggi circolano nella cerchia dei Bastioni) o di un veicolo elettrico.
A sinistra, Corso Genova ore 10.30: strada semideserta e parcheggi, tutti a pagamento, vuoti. In questa zona, la maggior parte degli esercenti lamenta una diminuzione del giro di affari intorno al 40 per cento. A lato, una colonnina per il pagamento del ticket che può essere effettuato entro la mezzanotte del giorno successivo a quello dell’ingresso.
assicurazioni tagliano le tariffe per questi veicoli limitati a 130 chilometri orari. Altro aspetto positivo, la preparazione della rete di vendita che non fornisce solamente il veicolo ma anche gli strumenti per ricaricarlo. Tutte le concessionarie, inoltre, hanno l’abilitazione necessaria per intervenire sugli ‘zero emission’.
Qui sopra, la card che consente il pieno di energia presso le colonnine pubbliche e il veicolo in sosta per la ricarica in zona Città studi. A destra, il Kangoo Z.E in Area C: lui non paga.
giugno 2012 -
- 25
20_27_COVER_AREA_C_Layout 1 03/05/12 18.36 Pagina 26
COVER
Giocare d’anticipo
Per i veicoli elettrici, gli unici che avranno completa libertà di manovra anche in futuro, l’Area C precorre i tempi. Uno stimolo o una forzatura? di Roberta Carati
L
o abbiamo chiesto a Pietro Menga, presidente della CIVES - Commissione Italiana Veicoli Elettrici a Batteria, Ibridi e a Celle a combustibile del CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano, che già in passato dalle colonne di questo giornale ci ha guidato alla comprensione del fenomeno elettrico. Perché prima che un veicolo con un certo tipo di alimentazione, chi decide di spostarsi a bordo di una iOn piuttosto che di una C-Zero o di una Fluence Z.E., sceglie uno stile di guida e di vita.
F&F L’ancora scarsa penetrazione sul “Sarebbe più mercato dei veicoli elettrici - gli unici comprensibile che avranno anche in futuro completa mero minimo di colonnine pubbliche per il mugugno per libertà di manovra - autorizza a dire soddisfare le emergenze e la così detta il pagamento della che l’Area C è in anticipo sui tempi? ‘ansia da bassa autonomia’, che esista sosta più che per ▲ Ma potrebbe essere uno stimolo a fare un punto di ricarica pubblico per ogni i 5 euro per più in fretta. Molte Case hanno prodotti l’ingresso in Area C”. auto elettrica venduta. da mettere in vetrina e la pubblicità in tv e la cartellonistica ci dicono che queste Case sono dav- F&F Ci si potrebbe appoggiare presso i distribuvero intenzionate a entrare nel mercato con i loro vei- tori di benzina? coli elettrici. Ci sarà offerta se ci sarà domanda dispo- ▲ Sarebbe realistico perché la loro densità è adeguasta ad accoglierla. Un punto debole è la percezione ta, siamo nell’ordine del centinaio in tutta Milano. Le diffusa che non si possa partire senza una estesa infra- stime fatte in altri Paesi europei, come la Francia, ci dicono che per le esigenze di ricarica pubblica in una citstruttura di ricarica pubblica. tà di 500mila abitanti basterebbero alcune centinaia di colonnine, meglio se di ricarica relativamente ‘rapida’. F&F Non è così ? ▲ Guardando i numeri direi che la situazione non è Quindi, sì, si potrebbero installare le colonnine presso drammatica. A Milano, l’Agenzia del Territorio e il i distributori di carburanti tradizionali ma anche presso Catasto hanno censito 300mila tra box e posti auto. parcheggi pubblici e altre zone facilmente accessibili. Per ognuno di questi c’è la possibilità potenziale di ospitare una colonnina per la ricarica. Poi, certo, ma- F&F Ma i costi? Qual è l’ordine di grandezza? gari bisogna fare un nuovo allacciamento, ma l’ele- ▲ L’investimento è molto basso: meno di 10mila euro mento da cui partire è proprio l’esistenza di un posto per una colonnina, enormemente meno del costo di fisico in cui l’utilizzatore di un veicolo elettrico pos- una pompa di metano. Un impianto ‘domestico’, invesa lasciarlo la notte per ricaricarlo. Perché non è nep- ce, si misura in poche centinaia di euro, a meno che non pure pensabile, fermo restando la necessità di un nu- si rendano necessari grossi lavori di muratura. Pietro Menga:
26 -
- giugno 2012
20_27_COVER_AREA_C_Layout 1 03/05/12 18.36 Pagina 27
COVER F&F La legge oggi cosa dice? E cosa succede se l’assemblea condominiale non è d’accordo? ▲ Esiste un disegno di legge parlamentare che si traduce in un piano organico di intervento sul veicolo elettrico: include incentivazioni all’acquisto di carattere economico (abbattimento Iva, contributo una tantum) e agevolazioni per lo sviluppo di una rete di infrastrutture pubblica. Include anche la rimozione di quei vincoli del Codice civile che consentirebbero all’assemblea condominiale di negare l’autorizzazione a intervenire sulle parti comuni. In sostanza, si sancisce il “diritto alla presa”. E c’è un altro disegno di legge, già passato al Senato, che in un quadro più ampio di tutela del verde pubblico incentiva il miglioramento della qualità dell’aria anche attraverso la realizzazione di punti di ricarica pubblici per favorire la circolazione di veicoli elettrici.
F&F Scusi se insisto: se il condominio non è d’accordo non si rischiano sanzioni a forzare la mano? ▲ Penso proprio di no, è solo questione di tempo. Conosco persone che si sono imposte a dispetto del veto condominiale, hanno fatto il loro intervento e alla fine l’assemblea ha capitolato. Andare per vie legali non conviene a nessuno, e poi è ben chiaro che i costi dell’intervento sono a carico di chi lo richiede e ne beneficia.
F&F Torniamo nell’Area C. Non crede sia contradditorio farvi entrare liberamente un veicolo Gpl Euro 3 e far pagare una tassa a chi viaggia con un nuovissimo Euro 5? ▲ No perché metano, Gpl e ibridi non sono a emissioni zero ma producono un certo quantitativo, seppure ridotto, di inquinanti immessi nell’aria, quindi sono una via di mezzo tra l’elettrico che è davvero a emissioni zero e i veicoli tradizionali.
F&F Quindi la classificazione è corretta? ▲ Sì, è rappresentativa della ‘valenza ambientale’ dei veicoli. I nuovi diesel vanno bene sotto il profilo delle emissioni di CO2 ma molto meno sotto quello globale della qualità dell’aria.
F&F Dall’inizio del test direbbe “l’Area C funziona”? ▲ Intanto vediamo che il circolante di auto si è ridotto almeno del 40 per cento e che sono diminuite le emissioni di polveri (anche in corrispondenza delle domeniche senza auto). Ma il punto è che c’è ancora la porcheria vecchia da smaltire e quindi o arriva una folata di vento che se la porta via, ma a Milano è improbabile, o si attende pazientemente che si diluisca lentamente nel tempo avendo però cura di immetterne sempre di meno, cosa che Area C ha già prodotto. Il concetto di Area C mi sembra sano perché quanto meno salvaguarda un pezzo di città e fa in modo che resti vivibile.
F&F Auto elettrica? È lì che andiamo a parare? ▲ L’auto elettrica oggi costa. Per incoraggiarne l’acquisto occorre concedere qualche vantaggio: permettere e agevolare la ricarica presso la propria abitazione, consentire oltre all’accesso la sosta gratuita nelle strisce blu come già fanno a Roma o a Torino... Mi aspetto che questa cosa succeda prima che scadano i fatidici 18 mesi. In fondo, occorrerebbe il tempo di una delibera.
F&F Abbiamo parlato solo di auto però… ▲ Come CIVES stiamo sostenendo il vantaggio, dimostrato, che potrebbe derivare alla città dall’introduzione di veicoli elettrici da lavoro, soprattutto per la distribuzione delle merci. Perché è vero che le auto in Area C sono passate da 100mila a 60mila, ma i furgoni sono sempre 15mila. Più vecchi, più pesanti, più inquinanti, questi veicoli hanno un impatto sulla qualità dell’aria molto maggiore di quello delle auto. Un elettrico sarebbe la soluzione ideale ma, come per le auto, bisognerebbe ragionare in termini di agevolazioni: sosta gratuita, orari di carico e scarico ampliati, magari punti di ricarica… Gli ingredienti per realizzare questi interventi ci sono e sono nelle mani dell’amministrazione del Comune. Contano di più le scelte dei sindaci che non del Governo. n giugno 2012 -
- 27
28_29_SALONE GINEVRA Ok_Layout 1 03/05/12 18.37 Pagina 28
PRODOTTO TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Responsabili acquisti, gestori flotte, concessionari, liberi professionisti, privati
SALONE DI GINEVRA
Daunbailò
La fuoriserie va a gonfie vele. All’estero però, dove la politica fiscale non uccide le super car, da noi viste come la peste. Allora vi mostriamo cosa gli altri Paesi potranno godersi di Gianluca Ventura
LA FACCIA INGLESE DELLA Q7 Sotto questo Exp 9 F di Bentley c’è il ‘big Suv’ di Audi. Si tratta di un esercizio di stile, di una provocazione o forse d’una mossa per giocare d’anticipo sul prossimo fuoristrada firmato Maserati. Il motivo estetico dominante - calandra a nido d’ape a parte - è quello della turbina. Ripreso, oltre che dai cerchi in lega da 23 pollici, anche dalle aperture dei fari
diurni a led, che servono pure come prese d’aria per il chargecooler del motore biturbo W12 da sei litri di cilindrata. Un’unità da 447 kW (608 Cv) e 800 Nm di coppia, abbinata a un cambio otto rapporti. Dietro, doppia apertura per l’ampio portellone e doppi tubi di scarico con superficie interna dalla finitura ‘rigata’, la cui forma ellittica ricorda quella dei gruppi ottici posteriori. Sprecata per l’off road.
PORSCHE BOXSTER Il peso inferiore, il passo più lungo, la carreggiata più ampia e le ruote più grandi sono le principali novità. I motori boxer sei cilindri 2,7 e 3,4 litri (della S) a iniezione diretta di benzina erogano, rispettivamente, 195 e 232 kW (265 e 315 Cv). Posteriore la trazione, manuale a sei marce il cambio, ma si può avere un robotizzato a doppia frizione.
28 -
- giugno 2012
MILLE E UNA MANSORY Roba da sceicchi le auto di Mansory, che anche stavola esagera propenendo una McLaren Mp4-12c riveduta e corretta (se per caso ce ne fosse stato bisogno). Via il cofano di serie, se ne piazza uno alleggerito con parti in fibra di carbonio a vista, segno distintivo del ‘tuner’ teutonico. Le appendici aerodinamiche maggiorate, sempre in carbonio irrobustito attraverso il passaggio in autoclave, allargano la carrozzeria di 60 millimetri. Va da sé che si mette mano anche alle prestazioni, lavorando su impianto di scarico, filtro aria ed elettronica, arrivando così a toccare la vetta dei 493 kW (670 Cv) di potenza a 7.100 giri, con una coppia pari a 675 Nm nel range compreso tra 3.000 e 6.500 giri. Sull’avantreno, cerchi da 20 pollici taglia 245/30, dietro dei 305/25 Zr 21.
UNA BELLA SCOPERTA Anche Exige S di Lotus si ‘spoglia’ con la nuova Roadster. Monta una capote molto leggera in tela, semplice sia da montare sia da rimuovere. Viene proposta di serie col cambio manuale a sei marce, ma presto arriverà anche l’automatizzato Serial Precision Shift, comandabile dalle palette al volante. Tutto per tirare fuori il meglio da un V6 benzina 3,5 litri sovralimentato da 257 kW (350 Cv) che le fa raggiungere i 100 orari - da fermo - in 4 secondi.
LA CLS BY CARLSSON La cattiveria innata alla Cls 63 Amg V8 biturbo evidentemente non bastava ai preparatori della Carlsson. Così, hanno pompato la potenza della coupé quattroporte Mercedes-Benz, ribattezzata Ck63 Rs, a 480 kW (653 Cv) e la coppia a 1.000 Nm. Toccare i 100 all’ora da fermo in soli 4,1 secondi le riesce facile, grazie anche al cambio automatco sette rapporti Amg Speedshift.
28_29_SALONE GINEVRA Ok_Layout 1 03/05/12 18.37 Pagina 29
PRODOTTO FUORI STRADA COI CAPELLI AL VENTO Una provocazione il concept di Range Rover Evoque Convertibile, la cui scocca aperta è stata ottenuta con variazioni minime dei pesi e della rigidità torsionale. Suv quattro posti con tettuccio in tela a scomparsa, monta il sistema di protezione Rops che salvaguarda gli occupanti in caso di ribaltamento. Sul retro, un portellone apribile verso il basso. Da 21 pollici i cerchi in lega con finitura Titan Silver.
ECCO F12 BERLINETTA Si chiama così l’ultima Ferrari, una coupé fastback a due posti secchi col motore V12 da 515 kW (700 Cv) in posizione anteriore. Il volante, da F1, sfoggia su ciascun lato un satellite da cui regolare tutti i parametri di guida e navigazione. La visualizzazione delle informazioni è assicurata da un cruscotto che integra due display da 5 pollici, con al centro un contagiri analogico.
PIÙ CATTIVA NON SI PUÒ Parola del preparatore tedesco Hamann, che si è cimentato nell’elaborazione della Bmw M5, trasformandola fuori e sotto il cofano. Nel primo caso, s’interviene sulle appendici aerodinamiche, per renderla simile a una vettura da corsa e attaccarla ancora di più al terreno. Lavorando invece sugli scarichi e sull’elettronica che governa il motore V8 a benzina, si riescono a tirar fuori altri 118 kW (160 Cv) di potenza e 220 Nm di coppia. Infine una ritoccatina all’assetto, che ruota intorno a cerchi da 21 pollici con gomme 265/30 davanti e 325/25 dietro.
DI ZAGATO L’ASTON MARTIN V12 Stile italiano per l’ultima delle Aston Martin, vista come prototipo al Concorso d’eleganza di Villa d’Este lo scorso anno, ma ora ufficialmente ordinabile al prezzo di 330mila sterline, tasse escluse (400mila euro circa). Una V12, offerta anche in versione da gara, che verrà prodotta in appena centocinquanta esemplari e venduta in Italia attraverso due nuove concessionarie (che si aggiungono alle altrettante già operative): a Udine, in carico al Moretto Group, e a Verona, gestita dal
Gruppo Benati. La sportiva britannica, in alluminio più fibra di carbonio, con alcune parti cesellate a mano, monta un sei litri aspirato da 380 kW (517 Cv) e 570 Nm. Manuale esarapporto il cambio di questa dream car, che passa da 0 a 100 in 4,2 secondi e tocca i 305 chilometri l’ora.
NON FARE IL BULLIT Basata sulla recente Classe C Coupé di Mercedes-Benz, ma nella versione 63 Amg, la Bullit 800 di Brabus monta un V12 biturbo 6,3 litri quadrintercooler (ariaacqua) con una potenza di 588 kW (800 Cv) e una coppia limitata a 1.100 Nm, altrimenti di 1.420. Il cambio è un automatico a sette rapporti con palette di comando al volante. Per non farla decollare, la velocità massima è stata ‘tagliata’ a 350 orari ed è stato impiantato il sistema Brake Assist della più grande Cls.
DALLA RUSSIA CON RUMORE Finalmente arriva sul mercato la Marussia B2, grazie a un accordo con la finlandese Valmet Automotive (già produttrice della Fisker Karma e di altre vetture) che questa super sportiva dovrà assemblare. Due i motori offerti, dei Cosworth V6 benzina trasversali installati sull’asse posteriore. Si tratta di un 3,5 litri aspirato da 220 kW (300 Cv) e di un turbo 2,8 litri da 265 e 309 kW (360 e 420 Cv), tutti con cambio automatico sei rapporti. Pesa appena 1.100 chili ed è limitata a 250 orari.
TUTTA PER UNO SOLO È la versione J della Lamborghini Aventador, una spider da 2,1 milioni di euro mostrata all’ultimo Salone di Ginevra in una livrea rosso fuoco metallizzato. Di questa specialissima Lambo, su meccanica della classica Aventador (quindi con motore 6,5 litri V12 da 700 cavalli) non ne verrà pro-
dotta che una: questa. Come un’opera d’arte. Impossibile non tornare con la mente alla Jota Anni ‘70, pezzo unico specialissimo dell’allora Miura.
giugno 2012 -
- 29
30_32_GIULIETTA_Layout 1 03/05/12 18.40 Pagina 30
LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 9 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, ufficio acquisti, società di noleggio, driver
Grintosa, parca nei consumi e con un sacco di gadget elettronici. Alfa Romeo Giulietta rischia di essere l’auto del Biscione preferita dalle flotte di Gianluca Ventura
V
Amore a prima vista e la ricordate la prima Giulietta? Prodotta dal 1955 al 1965 e prima Alfa Romeo assemblata in catena di montaggio, fu un’automobile di fascia media ambitissima. Amata dai giovani ram-
Decisamente meno appeal, forse perché la Casa del Biscione stava già sul viale del tramonto (prima del take-over da parte di Fiat) ebbe la Nuova Giulietta del 1977, una tre volumi anonima, dalle linee squadrate, senza quei contenuti di tecnologia e sportività che avevano invece caratUn design decisamente terizzato la prima generazione e che originale quello della Giulietta, che mantiene le ne avevano decretato il successo. caratteristiche portiere posteriori con le maniglie a prima vista invisibili, cosa che la fa sembrare una due porte.
panti dell’epoca, con voglia di riscatto da dopoguerra e di divertirsi, ma con caratteristiche adatte anche alle famiglie numerose frutto del baby boom dell’epoca. Fu, insomma, un successo strepitoso di quel tempo. 30 -
- giugno 2012
Un ritorno alla grande Elementi distintivi che si ritrovano, da contro, nella new edition della mitica Giulietta, stavolta con le sembianze di una due volumi, tipologia più apprezzata nel suo segmento di riferimento, il C. Con le due porte posteriori quasi invisibili, grazie all’ormai classica (per Alfa) maniglia annegata nel montante posteriore delle porte dietro per un ‘trompe l’oeil’
30_32_GIULIETTA_Layout 1 03/05/12 18.40 Pagina 31
LE AUTO DI F&F
BAGAGLIAIO MODULABILE
GLI ALLESTIMENTI Oltre al ‘base’, battezzato semplicemente Giulietta e offerto solo con alcune motorizzazioni entry level, ne sono disponibili altri tre: Progression, Distinctive ed Exclusive, con un delta prezzo - tra equipaggiamenti - di circa 1.400 euro.
Buona la capienza, se è vero che si parte da 350 decimetri cubi e, sfruttando il sistema d’abbattimento asimmetrico degli schienali posteriori (nella foto sotto, a sinistra), si possono ampliare in maniera modulare le cubature disponibili fino a un massimo di 1.045 decimetri cubi. Nel baule, anche la finestrella per far sbucare colli lunghi - ad esempio gli sci - nell’abitacolo e un’abbondanza di occhioni fermacarico (sotto a destra), insieme alla presa accendisigari per alimentare o ricaricare apparati elettrici. Anche scegliendo l’impianto hi-fi Bose, dotato di mega subwoofer, quest’ultimo finisce nel foro centrale del ruotino di scorta, che può quindi essere conservato: non bisogna perciò fare affidamento su mastice e pompetta elettrica del tyre fit, come succede invece in vetture simili della concorrenza.
PIGLIO CORSAIOLO Vecchio stile Alfa. Roba da Giulia e 1750, ma con in mezzo il display multifunzionale che indica anche quale modalità di guida è stata selezionata.
di sicuro effetto. Un segmento, il C, dove l’amata di Romeo (forse anche l’ingegner Nicola, fondatore del marchio Alfa ne sarebbe andato orgoglioso) si scontra con competitor temutissime - tutte sulla falsariga quanto a ingombri e caratteristiche - del calibro della Volkswagen Golf, della Bmw serie 1 e dell’Audi A3, tanto per limitarsi alle tedesche più note. Lunga poco più di 4,3 metri e larga quasi 1,8, nel settore del fleet la Giulietta Anni 2000 raccoglie alla grande il testimone della precedente 147, che già aveva segnato un discreto successo, diventanto la company car di numerose aziende nostrane. Leggermente più grande di quella, è al momento al decimo posto assoluto
LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Alfa Romeo Giulietta 2.0 Jtdm Versione Distinctive Prezzo (chiavi in mano) 26.470 euro Alimentazione Diesel Cilindrata cm3 1.956 Potenza kW (Cv)/giri 103 (140)/3.750 Coppia motore Nm/giri 350/1.500 Omologazione motore Euro 5 Cambio/n°marce Meccanico/6+Rm Consumo ciclo combinato 4,5 litri per 100 km Capacità serbatoio 60 litri Capacità vano di carico dm3 da 350 a 1.045 Lunghezza mm 4.351 Larghezza mm 1.798 Altezza mm 1.465 Massa vettura kg 1.320 Frequenza tagliandi 35.000 km Bollo (secondo Regione) 270 euro On line www.alfaromeo.com
nelle vendite di autovetture in Italia e prima per il marchio del Biscione, davanti perfino alla più piccola MiTo. Parte del successo va sicuramente addebitato sia agli alti contenuti in materia di sicurezza attiva e passiva (ha totalizzato il più alto punteggio della categoria nei severi test Euroncap), sia alla ricca dotazione di serie. Su tutte le versioni ci sono infatti il sistema Alfa Dna (vedi box nella pagina seguente), ben sei airbag a doppio stadio abbinati a pretensionatori delle cinture di sicurezza, l’Abs con Brake assistant per ridurre gli spazi d’arresto, il differenziale autobloccante elettronico Q2, l’Esp completo di sistema antiarretramento, il ser-
giugno 2012 -
- 31
30_32_GIULIETTA_Layout 1 03/05/12 18.40 Pagina 32
LE AUTO DI F&F
CUORE SPORTIVO
Quello della Quadrifoglio Verde, consigliata ai ‘long renter’ che amano distinguersi. Ma soprattutto vogliono godersi le prestazioni del 1750 Turbobenzina - dotato di sistema ‘scavenging’ per cancellare il ‘turbo lag’ - da 173 kW (235 Cv) con iniezione diretta nascosto sotto il cofano. Stesso motore per le cento Giulietta courtesy car Maserati. Una serie limitatissima in dotazione esclusivamente ai dealer
ANCHE A GAS E AUTOMATIZZATA Due opzioni ottimali per quanti sfruttano Giulietta soprattutto in ambito urbano. Con la nuova motorizzazione bi-fuel (benzina-Gpl) turbo da 88 kW (120 Cv) si evitano i balzelli imposti di recente da alcune amministrazioni comunali, come Milano (Area C) o Roma (Fascia Verde), e si beneficia sia di sconti sull’Ipt sia sul bollo. Il nuovo motore non è una trasformazione, bensì una riprogettazione per evitare i soliti problemi dei motori a gas. Grazie a una testata con valvole e relative sedi realizzate sfruttando geometrie più materiali ottimizzate per il funzionamento a gas. Altra opzione interessante per gli ‘urban driver’ è quella del cambio Tct (ossia Twin Clutch Transmission, foto a lato), un meccanico a sei rapporti automatizzato, dotato di doppia frizione elettronica (il pedale non c’è). Capace di
funzionare in sequenziale e in automatico, manovrabile via cloche e palette (opzionali) al volante (foto in alto, da destra) per gli interventi manuali del conducente. È disponibile sui turbo benzina e diesel da 125 kW (170 Cv).
europei del Tridente, dove spiccano - tra l’altro - i sedili riscaldabili/elettrici in pelle Venere pieno fiore colore ‘brown Maserati’ e la scritta ‘Alfa Romeo for Maserati’ a impreziosire la plancia più il batticalcagno in alluminio.
DNA, GLI CAMBIA I CONNOTATI
vosterzo parametrico con Dst per suggerire al guidatore la corretta manovra di controsterzo grazie a un impulso sul volante, le luci diurne a led, il divanetto posteriore sdoppiato, gli attacchi Isofix per il seggiolino bambini, i retrovisori a regolazione elettrica, il sistema stop/start abbinato al gear shift indicator (per cambiare marcia al momento opportuno e consumare meno), nonché i cerchi da 16 pollici con pneus 205/55. Sempre optional a 1.850 euro, invece, il navigatore fisso. Anche l’usato ‘tiene’ Ma anche la vasta disponibilità di motorizzazioni, esclusivamente sovralimentate, sembra essere apprez32 -
- giugno 2012
Il selettore elettronico Dna in console (foto sotto a sinistra) basta per trasformarla da paciosa berlinetta in belvetta granturismo. Tre i settaggi proposti: Dynamic (quello sportivo), Normal e All Weather (ottimo quando il meteo si fa inclemente). Ognuno caratterizzato da una differente taratura dell’ensemble composto da propulsore/turbocompressore, differenziale elettronico Q2, freni, servosterzo, cambio e sospensioni.
zata dalla clientela, che può contare su dei benzina millequattro in tre fasce di potenza - 77, 88 e 125 kW (105, 120 e 170 Cv), un millesette hi-power (vedi box in alto) e dei diesel multjet di seconda generazione in quattro tarature: millesei da 77 kW (105 Cv) oppure due litri da 77, 103 e 125 kW (105, 140 e 170 Cv). Infine, arriva ora la versione a gas propano liquido sul millequattro da 88 kW, ottima per la città. Pure sul fronte dell’usato Giulietta si difende benissimo, facendo registrare la minor percentuale di svalutazione rispetto al prezzo di listino a un anno dall’acquisto, con qualsiasi motorizzazione. È quanto emerge da un’analisi Eurotax Italia effettuata nel 2011. n
33_33_COSTI_IPT_Layout 1 03/05/12 18.41 Pagina 33
ATTUALITÀ TEMPO DI LETTURA: 5 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, ufficio acquisti, società di noleggio, automobilisti
TANTI CAVALLI SOTTO IL COFANO
La potenza si strapaga
La nuova Imposta Provinciale di Trascrizione progressiva e l’addizionale erariale della tassa automobilistica istituita con Legge n° 214 del 23.12.2011 che prevede un versamento extra di 20 euro per ogni kW eccedente i 185, non hanno tardato a farsi sentire sulla scelta dell’auto. Complice anche il difficile periodo che sta attraversando il Paese e la ‘caccia’ agli evasori, le immatricolazioni di vetture di lusso hanno subito una brusca frenata e non sono pochi coloro che hanno deciso di disfarsene per passare a veicoli meno potenti (e vistosi). Il momento è propizio per spuntare sconti record sul nuovo o per fare affari sul mercato dell’usato. Ma quanto incidono Ipt e bollo? Noi abbiamo provato a fare quattro calcoli su 8 modelli. Ecco il risultato. di Monica Schiller
Gli 8 modelli del mese Modello
Ipt €1
- Audi A3 5p SPB 2.0 TFSI quattro 195 kW (265 Cv) 649,6898 - Bmw Serie 3 Sw 335d Touring Eletta 210 kW (286 Cv) 702,3683 - Jaguar XJ 3.0D V6 Premium Luxury 202 kW (275 Cv) 674,2731 - Range Rover 4.4 TDV8 Hse 230 kW (313 Cv) 772,6063 - Lexus Rx 350 204 kW (277 Cv) 681,2969 - Mb Classe E 350 Cdi SW Blue Efficiency Elegance 195 kW (265 Cv) 649,6898 - Porsche Panamera 3.6 220 kW (300 Cv) 737,4873 - Volkswagen Tuareg 4.2 V8 TDI Tiptronic 250 kW (340 Cv) 842,8443
Bollo € (di cui addizionale) 2
Prezzo €
825,65 (200)
41.500
1.183,7 (500)
50.850
992,74 (340)
87.000
1.661,1 (900)
89.086
1.040,48 (380)
53.900
825,65 (200)
60.126
1.422,4 (700)
81.178
2.099,8 (1.300)
71.700
1. Ricordiamo che l'importo fisso dell’Imposta Provinciale di Trascrizione è compreso tra i 151 e i 196 euro, a seconda della provincia e con la possibilità per ogni amministrazione locale di aumentarla fino al 30 per cento. Per ogni kW eccedente i 53 va versata un’ulteriore somma variabile tra i 3,5119 euro/kW e i 4,5655 euro/kW. Nella tabella sono stati riportati gli importi minimi. 2. Il bollo varia in funzione della Regione di residenza del proprietario del veicolo. Il calcolo è stato fatto tenendo conto dell’addizionale erariale della tassa automobilistica (all’interno della parentesi) istituita con Legge n° 214 del 23.12.2011. La differenza dovuta da coloro che posseggono veicoli con potenza superiore ai 185 kW non va versata all’Aci ma all’Agenzia delle Entrate tramite Modello F24 ‘Versamenti con elementi identificativi’. Anche nel caso del bollo sono stati riportati gli importi minimi.
giugno 2012 -
- 33
34_34_NEWS ELETTRICI_Layout 1 03/05/12 18.42 Pagina 34
ELETTRONEWS
IL NOLEGGIO ELETTRICO SI FA STRADA
Nel senso più letterale del termine. E Flotte&finanza è pronta a divulgare i risultati di questa semina abbondante e dal sicuro raccolto. Ecco un sunto di quel che hanno fatto (e contano di fare) gli attori del renting elettrico
UNA SCOSSA AL FUTURO Al via la seconda edizione di Elettricar, la mostra-convegno organizzata dall’IIR - Istituto Internazionale di Ricerca, dedicata al mondo dei veicoli elettrici. L’appuntamento, fissato per il prossimo 5 giugno all’Hotel Melià di Milano,
Una vettura elettrica fa il pieno di energia.
LUNGA VITA ALL’ELETTRICO Le società chimiche giapponesi Aashi Kasei e Central Glass sono scese in campo al fianco di Ibm per ampliare il progetto ‘battery 500’. L’obiettivo è sviluppare una super-batteria con la bellezza di 500 miglia (circa 800 chilometri) di autonomia. Alla base di tutto sta l’innovativa tecnologia litio-aria che esclude gli ossidi pesanti dal processo e li sostituisce con l’ossigeno. Se l’iniziativa avrà successo, darà un notevole impulso alla diffusione dei veicoli elettrici.
34 -
- giugno 2012
farà il punto sulle attuali tendenze del mercato a zero emissioni e sulle nuove tecnologie, da quelle già oggi disponibili a quelle ancora in fase di studio e sviluppo. Sul piatto della bilancia saranno messi i rincari del carburante, le politiche ambientali e le previsioni circa la diffusione di questo tipo di mobilità ‘pulita’ e delle necessarie infrastrutture. Condotto da un’ampia rosa di relatori provenienti da realtà aziendali, enti locali e istituzioni, l’evento si propone come punto di contatto per i diversi player del settore che potranno cogliere questa occasione per conoscersi, confrontarsi e, perché no?, gettare le basi per future partnership. Nonostante il momento economicamente sfa-
vorevole, infatti, i dati parlano di un’inarrestabile avanzata delle auto elettriche e di un sempre maggior numero di società pronte ad entrare in questo nuovo business. In un simile contesto, l’IIR invita le aziende che hanno già introdotto in flotta vetture cento per cento ecologiche, a intervenire attivamente per illustrare la propria esperienza, i risultati ottenuti e le motivazioni che hanno spinto a compiere questa scelta strategica.
AUTO ALTERNATIVE PER TUTTI I GUSTI Arrivano le novità elettriche targate Renault. A cominciare dalla piccola Twizy, la biposto da città che gli italiani hanno potuto toccare con mano alla fine di aprile durante gli Energizing Days: un intero weekend di test drive gratuiti in tutte le concessionarie con la Losanga della Penisola. Oltremanica, invece, ha fatto il suo debutto in pubblico la nuova Zoe, presentata in occasione dell’Ev & Low CO2 Fleet Show di Silverstone, nel Northamptonshire. Soluzioni interessanti che le società di noleggio potrebbero presto introdurre nelle proprie flotte.
USTICA, UN’ISOLA SOSTENIBILE È partita a Ustica lo scorso marzo la sperimentazione del primo, importante progetto di mobilità elettrica in Sicilia. La collaborazione tra provincia di Palermo, comune di Ustica e un network privato di aziende (Bosch, Citroën, Lombardo, Peugeot e Scott) ha portato all’installazione di una stazione di ricarica Bosch presso il municipio, che servirà per ri-
caricare una Citroën C-Zero, una Peugeot iOn e quattro eBike, biciclette a pedalata assistita dei costruttori Lombardo e Scott. Bosch inoltre gestirà, attraverso la propria piattaforma software, tutti i servizi associati alla mobilità elettrica. La sperimentazione - su un’isola che misura 8,65 km quadrati, 3,5 km di lunghezza e 2,5 di larghezza - avrà durata sei mesi.
35_35_MAGGIORE LUISS_new_Layout 1 03/05/12 18.43 Pagina 35
ECOMOBILITÀ TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Viaggiatori, fleet manager, società di noleggio
LUISS ON THE ROAD
Viaggio in Italia
Hanno scarrozzato tre universitari alla scoperta di un altro Belpaese: sono le Peugeot iOn di Maggiore EcoRent
tesse avvenire attraverso una coscienza ambientale particolarmente matura, quindi con spostamenti in treno o in auto elettrica, nella fattispecie le nostre Peugeot iOn, ci ha permesso di dare visibilità a una nostra linea di prodotto eco, su cui stiamo investendo molto”. di Giorgia Rocca Partiti il 24 febbraio dalla stazione Termini di Roma con aino in spalla e smartphone in mano, tre studen- un Frecciarossa, Marco, Carlotta e Andrea hanno conti universitari della Luiss hanno percorso 6.000 cluso il loro on the road a Napoli il 12 marzo, dopo aver chilometri attraversando 13 regioni in 35 tappe incontrato imprenditori, uomini di cultura, giornalisti, e 17 giorni “alla scoperta dell’Italia migliore”. Che han- docenti, artisti, studenti... no raccontato in real time sul web con video interviste Un percorso che ha “assolutamente soddisfatto” la come scatti. Viaggio all’insegna dell’ecomobilità, il terzet- pagnia di rent a car “perché non abbiamo investito nel to si è spostato con treno e auto elettrica. progetto per esclusivi obiettivi di business ma per con‘Luiss on the road’, questo il nome dell’iniziativa del- tribuire alla ridefinizione di nuovi equilibri tra coscienl’ateneo romano, è stata sponsorizzata da Trenitalia per za imprenditoriale e salvaguardia dell’ambiente. Anche i tratti su rotaia e da Maggiore per quelli in auto. alla luce di recenti indagini che hanno dimostrato il bisogno sempre meno laten“Il sodalizio con Trenitalia te di prodotti o servizi che abvuole coniugare l’esigenza biano stile, personalità, innocommerciale della mobilità vazione e una significativa valenza ecologica”. con la dimensione Come quella implicita in sociale, con progetti Luiss on the road. “È indiscucomuni che rafforzino tibile che Maggiore possieda i rispettivi brand”. conoscenze e competenze che “Maggiore - spiegano al quartier generale della socie- rappresentano un patrimonio di eccellenza su cui cotà di noleggio - è un brand italiano, fortemente radica- struire, anche attraverso le partnership esclusive con to sul territorio. L’idea che due giovani studenti (a Marco Trenitalia e Alitalia, nuovi sistemi di mobilità commerPizza e Carlotta Moraschi si è unito il ‘regista’, Andrea ciale integrata, legati all’evoluzione del panorama enerBramante, NdA) potessero girare in lungo e in largo getico, ambientale ed ecosostenibile. Il servizio di nola nostra penisola alla ricerca dell’Italia più sana, più leggio strutturato di un’auto elettrica, Maggiore EcoRent, bella, più creativa, più nascosta, se vuole, ci ha convin- è stato lanciato, primo in Italia, nel novembre scorso, to ad essere della partita. Il fatto poi che tutto questo po- e di questo siamo profondamente orgogliosi”. n
Z
giugno 2012 -
- 35
36_37_ANTIFURTI LOW COST_Layout 1 03/05/12 18.44 Pagina 36
ANTIFURTI TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Fleet manager, concessionari, assicuratori, automobilisti
Non ci provare! Basta poco per far scattare l’allarme. Ma con i sistemi satellitari Mac&Nil e Mobisat a ricevere l’alert saranno solo i proprietari del veicolo. Byebye centrale...
F&F Low cost è un termine che possiamo usare? Nicola Lavenuta (Mac&Nil): Il core business delle società che producono sistemi satellitari è l’installazione di un dispositivo che, attraverso tecnologie note come Gsm e Gps, comunica alla centrale operativa il tentativo di furto. Il problema è che l’allarme rischia di scattare di Roberta Carati anche per lo spostamento d’aria provocato da un camion eguo il suggerimento di Armando Aly, direttore di passaggio, con il risultato di un’allerta ingiustificata. commerciale di MnM, e constato che digitando In Mac&Nil ci siamo detti: “perché non bypassiamo la ‘antifurto satellitare’ su Google, il primo sito sco- centrale?”. In questo modo si risparmiano centinaia di vato dal motore di ricerca è proprio www.mobisat.it, euro che riversiamo sull’utente finale (Ma per il cliente marchio registrato della società milanese. Ma guarda. che lo richieda e paghi per questo servizio, sarà comunMi aspettavo i soliti colossi - Viasat (subito sotto, a dire que possibile far ‘rimbalzare’ l’alert su una delle centrali il vero) piuttosto che Octo Telematics o Cobra - e mi ri- con cui abbiamo accordi di collaborazione). trovo un nome semisconosciuto. Per arrivare a Remote A gennaio 2012 l’auto più rubata è stata la Panda. In Angel, l’altro dispositivo che ‘testeremo’ in questo faccia Mac&Nil lavorano 50 persone, il 90 per cento delle quali Nicola Lavenuta, a faccia, devo far passare soltanto sette indirizzi. guida un’auto di piccola cilindrata: siamo ‘naturalmente’ direttore generale È evidente che il mercato si sta vicini alla parte più bassa e Mac&Nil. Fondata nel 2000 mostrando sensibile a due conampia nella piramide dei In Mac&Nil ci siamo detti: a Gravina di cetti innovativi: la gratuità dei “la tecnologia lo permette, proprietari di auto, per i Puglia (Bari), servizi secondo la visione di quali acquistarne una vuol perché non bypassiamo opera nel settore Mobisat, e il low cost nella dela centrale e comunichiamo dire dar fondo ai risparmi, elettronico, informatico e clinazione di Mac&Nil, azienda direttamente con il cliente?” e proteggerla senza spendelle Tlc, offrendo radicata sul territorio - “siamo a Cliente che in questo modo dere una fortuna è doveroservizi di Gravina di Puglia, nemmeno a risparmia centinaia di euro. so. Quindi, sì, low cost è un messaggistica, mobile office, Bari”, rimarca il direttore gene(Nicola Lavenuta - Mac&Nil) termine che mi piace e che localizzazione rale Nicola Lavenuta - che ha couso senza timori. satellitare e struito il proprio business “dal basso” . Armando Aly (Mobisat): Low cost è un termine intetelecontrollo. Tra i suoi prodotti Terreno di lavoro un mercato dove su 30 milioni di veicoli ressante, ma all’orecchio suona come un sotto marca, di punta, Remote in circolazione solo 1 milione è protetto da un satellitare. qualcosa di scadente. È vero che alle persone piace Angel Vehicle. E dove si registrano in media oltre 300 furti al giorno. spendere poco, però non ci si aspetta grandi cose da un
S
36 -
- giugno 2012
36_37_ANTIFURTI LOW COST_Layout 1 03/05/12 18.44 Pagina 37
ANTIFURTI
I punti di forza di M102 Pro (www.mobisat.it): - Servizi a costo zero - Proprietà del dispositivo - Versatilità - Dimensioni ridotte (un pacchetto di sigarette) - Facilità di montaggio - Controllo costi di gestione da parte dell’utente finale
Remote Angel Vehicle in sintesi (www.remoteangel.it): - tecnologia affidabile - assistenza tecnica al cliente - formazione - facilità di installazione (1.500 elettrauto affiliati in tutta Italia) - 11,90 euro di costi di gestione
servizio low cost. Ecco perché dico che i nostri antifurti non sono low cost ma competitivi e performanti. E sottolineo che al momento dell’acquisto il cliente Mobisat non si vincola a canoni o abbonamenti di alcun tipo ma, diventando proprietario del dispositivo, lo potrà smontare e rimontare su qualsiasi veicolo. In azienda crediamo che i servizi gratis siano il futuro nel mercato dei localizzatori. Dal punto di vista commerciale non è una scelta vantaggiosa offrire un prodotto con servizio gratuito e licenza di monitoraggio illimitata - in effetti sono i servizi che consentono di creare una rendita. Noi, invece, ogni giorno apriamo a zero e ogni giorno dobbiamo vendere dispositivi per creare margine. Ma è una scelta che ci ha permesso di acquisire popolarità e visibilità.
F&F Sono dispositivi figli di questi tempi di crisi o avranno mercato anche in futuro? Lavenuta: Sicuramente non avremmo pensato a un servizio low cost se la crisi non ci avesse stimolati. È probabile che anche noi avremmo puntato sulla centrale operativa andando in concorrenza con le grandi. Ma già nel 2003, con un grosso bagaglio tecnologico alle spalle,
ci era sembrato un peccato far investire alle aziende migliaia di euro per un dispositivo elettronico che sarebbe stato usato solo in caso di furto. Ecco com’è nato Remote Angel Vehicle, 499 euro il prezzo di listino e un costo di gestione di soli 11,90 euro l’anno. Aly: Crisi o no, bisogna tutelare l’investimento, per una flotta come per un solo veicolo. Il concetto è: ho investito, ho messo da parte dei soldi per avere la mia auto, se me la rubano non potrò riacquistarla. Quindi, spendo 3-400 euro in più (299 nel caso di M102 Pro, oltre agli eventuali sconti praticati dal dealer) ma la proteggo.
F&F Qual è il target di un prodotto ‘low cost’? Lavenuta: Il privato, che riceve l’alert del furto via Sms, e a cui conviene sempre montare un sistema satellitare come il nostro, anche perché la compagnia di assicurazione gli riconoscerà uno sconto sulla polizza. Aly: Il target privilegiato Mobisat è il La centrale operativa è una voce di costo che può concessionario, che al cliente propone insieessere eliminata. me al satellitare la poL’importante è che lizza furto\incendio, l’utilizzatore finale possa oppure fa leva sul sicontrollare il dispositivo stema di protezione in prima persona. come alternativa allo (Armando Aly - Mobisat) sconto sul veicolo.
Armando Aly, direttore commerciale MnM Srl. In poco più di tre anni, il marchio Mobisat si è affermato nel settore automotive con prodotti ‘mobile’, cioé che sfruttano la rete telefonica Gsm. Nella gamma dei localizzatori satellitari, il più venduto è l’M102 Pro.
F&F Obiettivi di vendita per il 2012? Lavenuta: Da febbraio 2011 a oggi abbiamo venduto 15mila Remote Angel Vehicle in tutta Italia. E ci sono le condizioni per arrivare ai 20mila entro fine anno. Aly: Abbiamo obiettivi più a lungo termine: grazie a internet, i forum, il passaparola, puntiamo a 100mila dispositivi Mobisat venduti entro il 2013. n
giugno 2012 -
- 37
38_38_APP_Layout 1 03/05/12 18.45 Pagina 38
TELEMATICA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, gestori flotte, liberi professionisti, privati
APP & RENTING. II PUNTATA
Una per tutto
‘App’ per dispositivi mobili buone anche per il fleet e per la gestione dell’automobile. Ve ne proponiamo altre otto, a costo zero o molto contenuto
S
di Gianluca Ventura
1,59 €
1,59 €
i chiamano App i programmini dedicati a smartphone e tablet pc pronti a soddisfare qualsiasi esigenza. Sul mercato ce ne sono tantissime, spesso gratuite o comunque a un prezzo contenuto. Interessato, e non poteva essere altrimenti, anche il settore del noleggio e in generale il mondo dell’auto
iConsumi
Dekra report
iPatente
Prezzi benzina
Il nome completo di questa App è iConsumi Carburante Pro e consente di monitorare i consumi di un intero parco veicoli. Utilissima quindi ai fleet manager.
Illustra quanto sono mediamente difettose le auto sul mercato. Si basa sui dati raccolti in sede di revisione obbligatoria dallo specialista tedesco del settore.
Realizzata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ti tiene aggiornato sui punti della patente, verifica la classe Euro dei veicoli, scova i centri revisione e molto altro ancora.
Mai come di questi tempi così utile. Trova i distributori di carburante ordinandoli - a scelta - in base alla zona di transito e soprattutto secondo il prezzo alla pompa.
Gratis
Gratis
Gratis
Disponibile su piattaforma
Disponibile su piattaforma
Disponibile su piattaforma
Disponibile su piattaforma
Pompe bianche
Park manager
iMetanoauto
Waze
Lo dice il nome stesso, serve a localizzare le circa 2.400 stazioni di servizio ‘no logo’ nazionali. In teoria più economiche.
Ti permette di memorizzare il luogo dove hai lasciato l’auto. Utilissimo quando si viaggia con veicoli a noleggio in terra straniera.
Sfrutta il gps interno a smartphone e tablet pc per localizzare le colonnine di Cng in ben 26 paesi europei. Di ogni stazione, prezzo e aperture.
Il social network della navigazione satellitare e del traffico stradale. Utilizza gli avvisi inviati dagli utenti per migliorare la qualità della guida.
Disponibile su piattaforma
38 -
dalla parte dell’utilizzatore. Repererirle è facile, attraverso quelli che sono oggi i due più grandi mercati delle App: iTunes Apple per i terminali con sistema operativo iOs (cioé iPad, iPhone e iPod Touch), e Android Market per tutti gli apparati che utilizzano il sistema operativo di Google.
- giugno 2012
Gratis
Disponibile su piattaforma
2,99 €
Disponibile su piattaforma
Gratis
Disponibile su piattaforma
39_39_AFTERMARKET_Layout 1 03/05/12 18.46 Pagina 39
AFTERMARKET
RISPARMIARE, PULIRE, ILLUMINARE
Disponibili in aftermarket prodotti per la pulizia del parabrezza, l’illuminazione dell’abitacolo, la ricarica degli apparecchi elettronici... Ma possiamo anche risparmiare sull’RCAuto. E assicurarci un posto in prima fila alla tappa più emozionante del Giro d’Italia
KÖNIG PER IL ‘GIRO’ Le operazioni di apertura dell’ultimo tratto del passo dello Stelvio (2.758 m.) sono state anticipate per garantirne il transito sabato 26 maggio, giorno in cui si corre la penultima tappa del Giro d’Italia. Fondamentali si sono rivelate le catene professionali König, che garantiscono un’elevata resistenza all’usura senza essere aggressive sulle speciali coperture dei veicoli impiegati per sgomberare i tornanti dalla neve. Le catene König utilizzate sui passi alpini spaziano dai modelli DR e DRS a Impact, Impact Plus e Super Impact.
VIVA LA LEGGEREZZA Brevettate da Sogefi, società di componentistica per autoveicoli del gruppo CIR, le nuove molle elicoidali in fibra di vetro e resina (FRP) pesano fino al 70 per cento in meno rispetto alle tradizionali in acciaio. Più resistenti, sono applicabili su auto e veicoli commerciali leggeri, e consentono di ridurre il peso delle vetture di 4-6 kilogrammi, con relativi benefici in termini di diminuzione dei consumi e di emissioni di CO2 (fino a - 0,5 g per veicolo). Una molla in fibra di vetro e plastica rinforzata è stata adattata alle esigenze di Audi e verrà utilizzata in un suo modello di prossima uscita.
IL ‘FAIR PAY’ SECONDO TOM TOM Una combinazione di navigazione e informazioni sul traffico, con un ventaglio di opportunità per le compagnie assicurative. È TomTom PRO 3100, il dispositivo che include i programmi Active Driver Feedback e servizi Live, e che viene messo a disposizione dei clienti che sottoscrivono il piano ‘Fair Pay - Paga il giusto’. In sostanza, l’assegnazione dei premi si basa sullo stile di guida: insieme a TomTom PRO 3100, infatti, viene fornita l’unità di localizzazione Link PRO 3100 che, installata a bordo auto, consente di monitorare il comportamento del conducente e le abitudini al volante. Il dispositivo, però, non è soltanto analisi di curve a gomito e brusche frenate: fornisce anche accurate informazioni sul traffico che vengono aggiornate ogni due minuti.
LEGGERE SMS AL VOLANTE? ORA SI PUÒ Sei italiani su dieci ammettono di leggere Sms mentre guidano. La risposta Ford è il sistema di connettività e comandi vocali avanzati SYNC che traduce l’Sms attraverso un sintetizzatore vocale. Disponibile da settembre sulla nuova Ford B-Max e, più avanti, su Focus e Kuga.
UNA PASTIGLIA E IL PARABREZZA SPLENDE Reperibili anche sul mercato italiano i liquidi tergicristallo Pluum in pastiglie: assicurano con una sola tavoletta l’equivalente di 5 litri di prodotto tradizionale e possono essere sciolti insieme all’acqua direttamente nella vaschetta del lavavetri. Sono prodotti dalla torinese Intec.
ILLUMINAZIONE TOUCH-FREE Basta il gesto di una mano per ‘accendere’ la lampada a led ad alta efficienza prodotta da Federal-Mogul. Eliminando gli interruttori, questa plafoniera touch-free posizionata in una console sopra la testa dei passeggeri, consente al guidatore di essere più concentrato sulla strada. Il sistema usa una tecnologia con interruttore capacitivo che garantisce maggiore durata e affidabilità rispetto ai tradizionali interruttori meccanici. Inoltre consuma meno energia se comparata alle sorgenti di luce incandescente: 0,5 W rispetto ai 10 W per singola sorgente di luce.
COME TI RICARICO LO SMARTPHONE E poi cellulari, tablet e altri dispositivi elettronici. Da Lampa, tre prodotti che si collegano alla presa accendisigari (12/24V): Roll-Tech, caricabatterie universale con cavo riavvolgibile (100 cm), venduto con 6 adattatori specifici per cellulari Nokia, Samsung, Sony Ericsson ma anche iPhone/iPad o apparecchi con uscita Mini USB e Micro USB; Y-Type, spinotto a forma di Y dotato di un’uscita USB da 800mA per cellulari, iPod, iPhone, Mp3, e di un’uscita da 2.100mA per iPad e altri tablet (il doppio circuito separato permette di ricaricare due apparecchi contemporaneamente); infine Dual-Amp, presa USB con selettore di amperaggio tra 800mA e 1.500mA, per soddisfare i requisiti dell’apparecchio da ricaricare.
giugno 2012 -
- 39
40_40_ABBONAMENTO F&F_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 03/05/12 18.47 Pagina 48
la forza del gruppo
abbonarsi conviene IN OGNI NUMERO • Problematiche fiscali, assicurative e legali • Listini delle auto da rappresentanza, flotta e fringe benefit • Prove di veicoli • Report dal mondo NLT
ABBONAMENTO ANNUO
€60,00
www.fiaccolashop.com www.flottefinanzaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl • 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono 02 89421350 - abbonamenti@fiaccola.it
PUBBL_SITO FLOTTE_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 03/05/12 18.18 Pagina 2
b e W www.flottefinanzaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - e mail: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com