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ANTEPRIME: ASTRA HDH, RENAULT NUOVO KANGOO ❖ I PRIMI MILLE GIORNI DI GIANCARLO CODAZZI DIRETTORE GENERALE MAN ITALIA MERCATO TRUCK E SEMIRIMORCHI IN PICCHIATA ❖ MADE IN PISA IL MOTORE DEL FUTURO ❖ AL TRAINO: ECCO I SUPERLIGHT ❖ OZI & VIZI
767 - marzo 2013
Mensile - Anno LXXXIII Casa Editrice la fiaccola srl - euro 3,90
Intervista Federauto vs Unrae
Prove consumo Scania G 480 Iveco Daily 35S15V
La Mezzaluna punta a Ovest
TRUCKIA
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Editoriale
La solitudine del camionista Un settore abbandonato dallo Stato, lasciato in balia delle grandi compagnie continentali. Nessuna salvaguardia, nessun aiuto, nessuna considerazione per chi ha dedicato al camion e alla strada venti, trent’anni della propria vita
A
vete notato come alle ultime elezioni il sistema Trasporti fosse totalmente assente dai programmi elettorali (se non qualche accenno stancamente demagogico alla Val di Susa)? Del resto, il precedente Governo aveva praticamente cancellato il ministero dei Trasporti, un tempo uno dei dicasteri più potenti e ambiti, recentemente delegato a dependance di Passera (al quale peraltro la categoria sembrava importare meno di zero). Ciò vorrà pur dire qualcosa. Probabilmente, quello dei trasporti è un settore che brucia, una vera e propria rogna: meglio starne alla larga. E poi, meno male che stanno arrivando le compagnia di trasporto straniere, così questi bulletti in canottiera la smetteranno di minacciare scioperi... e hanno ragione, quello dei trasporti è nel nostro Paese un settore votato alla morte per eutanasia, alla rottura del fronte con conseguente ritirata in disordine. Lasciamo che lentamente finisca tutto nell’oblio di una piazzola autostradale. Non è questione di campanilismo o di bandiera, viva l’Europa. Ma perché ci devono andar di mezzo i nostri camionisti?
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Il camionista, il piccolo trasportatore è solo. Come può, da solo, contrastare le aziende che vengono dall’Est, se le stesse aziende italiane hanno messo radici sul Danubio e sul Volga, assumendo personale locale che molto spesso non è in possesso dei requisiti che invece i nostri autisti devono avere? Insomma, qui alla fine, stringendo stringendo, a star peggio sono piccole flotte, padroncini e autisti. Nessuna salvaguardia, nessuna protezione. A loro viene chiesto l’assoluto rispetto delle norme, come è giusto, ma nessuno li garantisce dalla concorrenza sleale di chi delle norme se ne frega (quanti minuti ci vogliono nei Paesi dell’Est per fare una patente di autotrasportatore? E il CQC?). Sindacati, quelli veri, non le associazioni, dove siete? Vogliamo veramente abbandonare queste migliaia di lavoratori, vogliamo veramente disperdere il knowhow maturato in decenni di lavoro? Avete ragione, in questo articolo ci sono troppi punti interrogativi. Ma se penso a quello che tanti nostri lettori stanno passando, stanno vivendo, tenacemente attaccati a un lavoro bellissimo che però non li mette al riparo dall’umiliazione del licenziamento, mi viene la bile.
N. 767 marzo 2013
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Sommario marzo 2013 - numero 767
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COVER
26
Forte di un mercato domestico in crescita l’industria automotive turca guarda a Ovest IN PROVA
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Scania G480 Highline Ecolution Euro 5. Svedese attento all’euro
18
Iveco Daily 35S15V Euro 5. Lo start&stop ti fa parco ANTEPRIMA
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Astra Hhd. Lo speciale per i lavori più duri
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Renault Kangoo. Un altro salto avanti
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VOCI
24 45
Giancarlo Codazzi, direttore generale Man. I primi mille giorni
Costruttori vs Concessionari. Il passato e il futuro secondo Federauto e Unrae: Massimo Tentori vs Gino Costa ATTUALITÀ
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Mercato Truck 2013. Italia in caduta libera
30
I numeri dell’Albo. Istantanea del settore
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Scania R480. Arruolato
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A Pisa il motore che verrà
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Immatricolazioni semirimorchi. Tutti giù per terra
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Al traino. Meno tara, più portata utile
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Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni
Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it Capo Redattore area tecnica Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it Capo Redattore desk Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it - vt@fiaccola.it Redazione Mauro Armelloni, Emilia Longoni, Santiago Simonetti Collaboratori Claudio Montalbano (fumetto), Maria Elena Altieri, Roberta Carati, Gioia Cardarelli, Marco Colombo, Concetta Desando, Cristian Furini, Gianenrico Griffini, Rino Lo Brutto (foto), John Next (foto), Piero Savazzi, Paolo Uggè, Luca Visconti Amministrazione Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it Marketing e Pubblicità (responsabile estero) Sabrina Levada slevada@fiaccola.it Traffico e Pubblicità Laura Croci, Carmen Napoli marketing@fiaccola.it Direzione, amministrazione, pubblicità Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. I 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 - Fax 02/89421484 Internet: www.fiaccola.com Agenti Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Fax 0425/418955 E-mail: ottoadv@tin.it
RUBRICHE
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ISSN: 0393 - 8077
Diamo i numeri
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Tutte le prove
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Associazioni&Dintorni
40
Norme&decreti
42
Incentivi
42
Appuntamenti
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Questioni legali
44
Motori spenti
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Zoom
Grafica Studio Grafico Page, Novate Milanese (Mi)
OZI&VIZI
Tipografia Tep Srl Strada di Cortemaggiore 50 - 29100 Piacenza
Distributore per lʼItalia Pieroni Distribuzione S.r.l. Viale Vittorio Veneto 28, 20124 Milano Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Tribunale di Milano n. 6479 del 6/2/1964 ROC 6274 Prezzi di vendita copia singola abbonamento annuo
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Lady Truck
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Benessere in corsia
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Truck on line
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Wellness
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L’oRALLAcolo di marzo
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Shopping
62
Chiacchiere da autogrill
62
L’ora della sosta
63
APPosta per te
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Questo periodico è associato allʼUnione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 14745
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nuovo VolvO FH Volvo Trucks. Driving Progress
04_04_Numeri 767_VT 19/02/13 16.51 Pagina 4
Diamo i numeri a cura di Emilia Longoni
1.340 milioni di tonnellate
1 milione di veicoli
n Tanto ‘pesano’ i beni movimentati su gomma nel 2011 nella Penisola. Le materie prime minerali metallifere rappresentano un quarto dei carichi complessivi del nostro Paese contribuendo con un 25,0 per cento. Seguono i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi” (17,0 per cento), le materie prime secondarie, rifiuti urbani ed altri rifiuti” (8,0), prodotti alimentari, bevande e tabacchi (6,0), metalli e manufatti in metallo (7,0), prodotti dell’agricoltura, della caccia e della silvicoltura (6,0), prodotti petroliferi (5,0), legno, prodotti in legno e sughero (4,0) e prodotti chimici, fibre sintetiche ed artificiali che rappresentano il 3 per cento del totale. I dati sono frutto di un’elaborazione realizzata dall’Osservatorio Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla Mobilità Sostenibile sulla base di dati Istat. Che invita le aziende a ridurre i costi optando per i pneumatici ricostruiti che garantiscono medesimi livelli di sicurezza del nuovo ed un risparmio fino al 50 per cento.
n Tanti saranno i light e gli autobus a metano venduti nel mondo dal 2012 al 2019. La previsione è dell’Istituto statunitense Pike Research, ed è stata resa nota in Italia dall’Osservatorio Federmetano. Secondo la ricerca a partire dal 2013 il mercato globale dei veicoli commerciali a metano crescerà del 14 per cento all’anno, e quello degli autobus addirittura del 19 per cento. Alla base di questo importante incremento c’è da una parte la ripresa dell’economia dopo il rallentamento dovuto alla crisi e, dall’altra, l’aumento del numero dei modelli a Cng disponibili sul mercato nonché i benefici ambientali. L’area geografica individuata dagli analisti come la più promettente per la crescita di questa tipologia di veicoli è quella asiatica; si stima che qui saranno acquistati tre quarti degli autobus e dei veicoli commerciali a metano che si venderanno nel mondo. Ma anche Europa e Nord America faranno la loro parte visti gli alti costi del gasolio e le sempre più stringenti regole sulle emissioni nocive. “La prevista crescita delle vendite di veicoli a metano - ha sottolineato Dante Natali, presidente di Federmetano - avrà ripercussioni positive anche nel nostro Paese; infatti l’Italia è il primo mercato europeo per i veicoli a metano e l’industria italiana del metano per autotrazione è particolarmente sviluppata ed esporta i suoi prodotti in tutto il mondo.”
+30 per cento n Fuga dall’Italia dei grandi gruppi armatoriali internazionali? Per Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, il rischio c’è. Un decreto interministeriale Trasporti-Finanze ha, infatti, adeguato gli importi dei tributi portuali che erano fermi dal 1993: tasse di ancoraggio e tasse sull’imbarco e sbarco delle merci aumenteranno del 30 per cento da quest’anno e di un ulteriore 15 per cento dal 2014. Per una media nave da 8.000 container di circa 100.000 tonnellate di stazza la tassa di ancoraggio mensile passa da 72 mila a 93 mila euro nel 2013 e a 104 mila euro nel 2014. La tassa annuale, da sottoscrivere con abbonamento, passa da 158 mila a 204 mila euro nel 2013 e a 228 mila euro nel 2014. L’inasprimento delle tasse, derivato dall’adeguamento all’indice dell’inflazione degli ultimi anni, potrà essere attenuato in parte dalle Autorità Portuali che decideranno di avvalersi della facoltà di diminuire fino all’azzeramento l’importo. Una scelta che però fino ad oggi è stata operata solo dai porti di transhipment di Taranto e Gioia Tauro per scongiurare la fuga dei traffici verso il Nord Africa e i Paesi ruropei più competitivi. Complessivamente per i porti si può stimare un maggior gettito di 60 milioni di euro. “La riforma portuale compreso l’aspetto della tassazione nei porti - dichiara Fausto Forti Presidente Confetra - è uno dei grandi temi di politica dei trasporti che la Confetra sottoporrà al nuovo Governo.”
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N. 767 marzo 2013
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Anno
n La tutela dell’ambiente è tra le priorità della Commissione europea che ha annunciato un ambizioso pacchetto di misure volte a garantire la creazione di stazioni di rifornimento per carburanti alternativi in tutta Europa, con standard comuni relativi alla progettazione e all’utilizzo. “Lo sviluppo di carburanti innovativi e alternativi - ha dichiarato Siim Kallas, Vicepresidente della Commissione e Commissario responsabile per i trasporti - è un modo efficace per rendere l’economia europea più efficiente sotto il profilo delle risorse, ridurre l’eccessiva dipendenza dal petrolio e sviluppare un settore dei trasporti pronto a rispondere alle esigenze del XXI secolo. Si prevede che tra Cina e Stati Uniti entro il 2020 circoleranno complessivamente oltre sei milioni di veicoli elettrici. Per l’Europa si tratta di una grande opportunità per assicurarsi una posizione solida su un mercato globale in rapida crescita.” Il pacchetto “Energia pulita per il trasporto” è composto da una comunicazione relativa a una strategia europea per i carburanti alternativi, da una direttiva sulle infrastrutture e sulle norme e da un documento di accompagnamento che descrive un piano d’azione per lo sviluppo di gas naturale liquefatto nel trasporto marittimo.
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MEZ
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Mercato
Tutti i numeri 2012
CADUTA LIBER Crolla nell’ultimo anno la domanda di veicoli industriali nella Penisola e le immatricolazioni si fermano a quota 13.000 unità. Iveco conferma la sua leadership in tutte le classi di peso. La corsa all’Euro 5 possibile paracadute per il 2013
nissimi da quelli del 2007 e 2008, quando si erano sutalia fuori dal tunnel? perate, rispettivamente, le No, almeno stando alle 35.000 e 30.000 unità ma immatricolazioni di vei- anche da quelli del primo coli da lavoro, cartina tor- anno nero, il 2009 quando nasole dello stato di salute ci si attestò poco sopra le 17.500 unità. dell’economia. Secondo le elaborazioni di Difficile pensare a un’inverVie&Trasporti nel 2012 i sione di rotta, almeno nel pesanti (ossia i veicoli con breve termine visto che non peso totale a terra superiore sembra essere ancora partita ai 3.500 chilogrammi) han- l’attesa corsa agli Euro 5 no dovuto fare i conti con (cfr servizio pag.46) . una flessione complessiva “Dopo il crollo del 2009 del 32,0 per cento. Le regi- ha dichiarato Unrae - il merstrazioni sono, infatti, pas- cato sta tendendo ad assesate da 19.149 a 13.012. starsi attorno alle 14.000 Volumi drammatici, lonta- unità, con un’incognita andi Tiziana Altieri
I
Grafico 1. Market share nel segmento 3,5-6 tonnellate in Italia (Anno 2012)
1,3% 0,9%
3,7% 5,9%
2,1%
altre 4,0%
11,1% 6,0%
59,2% 5,8%
Tabella 1. Le immatricolazioni di veicoli dalle 3,5 alle 6 tonnellate in Italia (Anni 2011-2012) 2012 2011 Var% Fiat 10 15 -33,0 Ford 7 5 40,0 Isuzu 86 50 72,0 Iveco 460 1.123 -59,0 Mercedes-Benz 45 121 -63,0 Mitsubishi 47 85 -45,0 Nissan 46 88 -48,0 Renault 16 19 -16,0 Renault Trucks 29 28 4,0 Altre 31 104 -70,0 Totale 777 1.638 -53,0 Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
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N. 767 marzo 2013
cora legata all’aumento delle esportazioni e alla ripresa dell’economia e del settore delle infrastrutture, ai quali il comparto è particolarmente legato. Per l’anno 2013, in mancanza di misure a sostegno, si prevede un andamento in linea con l’anno precedente.” Contro chi puntare l’indice? Naturalmente contro la crisi che continua a farsi sentire pesantemente in tutta Europa (e in alcuni Paesi ora anche più che in passato, cfr box pagina 9). Poi contro il clima di incertezze creato dal vuoto politico. E, ancora, contro una pressione fiscale sempre più elevata che ha spinto numerose aziende a lasciare la Penisola alla volta dell’Est, dove si trova manodopera a basso costo. A tutto ciò si aggiunge oltre un ventennio di malgoverno caratterizzato da immobilismo nonché dalla mancanza Come si evince dai Grafici 1 e 2 nelle classi di peso 3,5-6 tonnellate e 6,0111,5 tonnellate protagonista assoluta sul mercato italiano è Iveco. Il costruttore torinese detiene una quota di poco inferiore al 60 per cento. Nel 2012 ha, però, visto flettere le immatricolazioni, rispettivamente, del 59 e 22 per cento. Piazza d’onore per Isuzu. Da segnalare che i più ‘leggeri’ sono quelli che hanno archiviato il 2012 con il peggior risultato: meno 53 per cento sull’anno precedente.
di una visione strategica in materia di infrastrutture e trasporti. Risultato: l’Italia è fuori dai traffici di merci internazionali. Oggi il porto di Rotterdam da solo movimenta più container di tutti i porti italiani. E i nostri operatori stanno a guardare.
16 tonnellate: contribuiscono alle immatricolazioni complessive con un 43,0 per cento. E sono anche la categoria che soffre meno. Hanno dovuto archiviare una perdita del 25,0 per cento sul 2011 quando si erano registrate 7.454 unità. Al secondo posto troviamo le motrici (o telai cabinati sopra le 16,0 tonnellate di peso) a quota 3.272, meno 35,0 per cento sull’undice-
I trattori valgono il 43 per cento A fare la parte del leone sono ancora i trattori over
Grafico 2. Market share nel segmento 6,01-11,5 tonnellate in Italia (Anno 2012)
0,5% 1,6%
2,0%
5,3% altre 1,3% 0,1%
0,7% 0,1%
3,0% 10,1% 12,4% 3,5%
59,4%
Tabella 2. Le immatricolazioni di veicoli dalle 6,01 alle 11,5 tonnellate in Italia (Anni 2011-2012) 2012 2011 Var% Daf 34 59 -42,0 Fiat 12 10 20,0 Ford 1 1 Isuzu 211 277 -24,0 Iveco 1.015 1.295 -22,0 Man 60 92 -35,0 Mercedes-Benz 173 259 -33,0 Mitsubishi 51 111 -54,0 Nissan 28 29 -3,0 Renault 1 0 Renault Trucks 90 154 -42,0 Volvo 9 16 -44,0 Altre 23 47 -51,0 Totale 1.708 2.350 -27,0 Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
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Mercato
ERA simo anno del terzo millennio. Ma sono i mezzi dalle 3,51 alle 6 tonnellate e i cava cantiere ‘over 16’ quelli che hanno dovuto fare i conti con i risultati peggiori. Meno 53 per cento nel primo caso (da 1.638 a 777 unità) e meno 46 per cento nel secondo (da 1.471 a 797). In pratica un dimezzamento delle immatricolazioni per i distribuzione, come per i mezzi impiegati nelle costruzioni, settore particolarmente penalizzato dalla mancanza di credito. Entrambi ormai, rappresentano una nicchia, con circa il 5 per cento. Va poco meglio ai veicoli dalle 6,01 alle 11,5 tonnellate e a quelli dalle 11,51 alle 16,00, i ‘medi’ che rappresentano, rispettivamente, il 13,0 e il 6,5 per cento delle immatricolazioni. Per loro il calo è stato del 27,0 per cento circa. I veicoli destinati a utilizzi più specifici sono quelli che ancora una volta sembrano reagire meglio alla crisi.
Isuzu si fa spazio nella Penisola Nella classe di peso 3,51- 6 tonnellate Iveco detiene saldamente la leadership con poco meno del 60 per cento ottenuto con le versioni più pesanti di Daily (cfr Grafico
Tabella 3. Le immatricolazioni di veicoli dalle 11,51 alle 15,9 tonnellate in Italia (Anno 2012) 2012 2011 Var% Daf 47 85 -45,0 Isuzu 0 23 -100,0 Iveco 583 817 -29,0 Man 66 85 -22,0 Mercedes-Benz 55 91 -40,0 Renault Trucks 65 44 48,0 Scania 2 2 Volvo 20 15 33,0 Altre 20 31 -35,0 Totale 858 1.193 -28,0
2,3% 0,2%
altre 2,3%
5,5% 0,0%
7,6% 6,4%
7,7% 67,9%
Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
Quasi sette veicoli su dieci venduti nella categoria 11,51-15,9 tonnellate sono Eurocargo. Tra gli altri attori della scena si distinguono Man e Renault Trucks con poco meno dell’8 per cento. In controtendenza la Losanga: 65 unità immatricolate indicano un incremento del 48 per cento sull’anno precedente.
Battuta d’arresto anche per i light Non soffrono solo i pesanti. Flessione nel 2012 anche per i veicoli commerciali, quelli con peso totale a terra fino a 3.500 chilogrammi. In Italia e in Europa. Nella Penisola l’anno si è chiuso a 116 mila unità che indicano un calo sull’anno precedente di poco inferiore al 32 per cento. E in assenza di interventi di rilancio dei consumi e di facilitazioni di accesso al credito per le imprese si stima un 2013 solo in leggerissima crescita. L’Europa fa i conti con perdite più contenute. Complessivamente l’Unione ha archiviato il dodicesimo anno del terzo millennio con poco meno di 1,380 milioni di immatricolazioni, il 13,3 per cento in meno dell’anno precedente. Leggero rallentamento della domanda, infatti, nei principali mercati per i light che continuano a essere Francia (a quota 381.233 unità, meno 10,6 per cento), Regno Unito (239.641, meno 7,9 per cento) e Germania (219.422, meno 6,0 per cento). L’Italia si piazza al quarto posto con una delle flessioni più pesanti. Peggio di noi hanno fatto solo Portogallo (da 34.963 a 16.011 unità, meno 54,2 per cento), Cipro (da 2.435 a 1.293, meno 46,9 per cento) e Grecia (da 6.357 a 3.707, meno 41,7 per cento). In controtendenza Bulgaria che ha messo a segno un più 30,7 per cento passando da 2.385 a 3.118 veicoli ed Estonia (più 8,7 per cento, da 1.968 a 2.139). Da evidenziare che i Paesi a Est hanno fatto i conti con un calo inferiore a quello dell’Europa dei 15: meno 6,9 per cento contro meno 13,3 per cento. Fiat Ducato, uno dei veicoli commerciali più venduti in Italia. Paese che deve fare i conti con una delle flessioni più pesanti registrate nel Vecchio Continente.
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Grafico 3. Market share nel segmento 11,51-15,9 tonnellate in Italia (Anno 2012)
Tabella 1. Le immatricolazioni di veicoli commerciali (fino a 3.500 kg di ptt) in Europa 2012 2011 % Change Austria 31.508 32.531 -3,1 Belgio 54.607 61.428 -11,1 Bulgaria*** 3.118 2.385 30,7 Cipro 1.293 2.435 -46,9 Danimarca 24.109 24.331 -0,9 Estonia 2.139 1.968 8,7 Finlandia 11.469 14.492 -20,9 Francia 381.233 426.654 -10,6 Germania 219.422 233.422 -6,0 Grecia 3.707 6.357 -41,7 Irlanda 10.874 11.364 -4,3 Italia** 116.112 170.672 -32,0 Lettonia 2.236 1.755 27,4 Lituania 1.598 1.824 -12,4 Lussemburgo 3.262 3.423 -4,7 Paesi Bassi 56.576 58.670 -3,6 Polonia 38.507 42.694 -9,8 Portogallo 16.011 34.963 -54,2 Regno Unito 239.641 260.153 -7,9 Repubblica Ceca 11.821 13.269 -10,9 Romania 9.389 9.440 -0,5 Slovacchia 5.103 5.735 -11,0 Slovenia 6.412 6.482 -1,1 Spagna 76.933 104.372 -26,3 Svezia 39.303 46.337 -15,2 Ungheria 10.900 11.437 -4,7 Unione Europea* 1.377.283 1.588.593 -13,3 EU 15 1.284.767 1.489.169 -13,7 EU 10 92.516 99.424 -6,9 Islanda 444 336 32,1 Norvegia 31.850 35.512 -10,3 Svizzera 30.922 28.875 7,1 EFTA 63.216 64.723 -2,3 EU27 + EFTA 1.440.499 1.653.316 -12,9 EU15 + EFTA 1.347.983 1.553.892 -13,3 *Eu27. Non sono disponibili i dati relativi a Malta ** Stime di Anfia *** Stime di Acea Fonte: Acea
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Mercato Grafico 4. Market share nel segmento motrici over 16 tonnellate in Italia (Anno 2012)
altre 0,8%
9,2%
6,3%
11,2%
44,8%
8,9% 13,6%
5,3%
e Tabella 1). Nel 2012 però ne sono stati immatricolati solo 460, il 59 per cento in meno dell’anno precedente. A poco è servito il lancio dell’ottava generazione dell’evergreen, dotata di motorizzazioni con sigillo Euro 5. Piazza d’onore per Isuzu con la Serie N. Con 86 pezzi contro i 50 del 2012 ha messo a segno un più 72 per cento, confermando l’andamento in controtendenza già evidenziato nella prima parte dell’anno. Il marchio
giapponese conquista così uno share superiore all’11 per cento. Terza posizione per un’altra casa nipponica, Mitsubishi, al 6 per cento. Il nuovo Canter si è fermato a quota 47 unità, meno 45 per cento sul 2011. Tra gli altri si segnala la pesante flessione (meno 63 per cento) di Mercedes-Benz che presidia il segmento con le versioni heavy di Sprinter. Buono, invece, in un anno nero, il risultato di Renault Trucks: 29 veicoli comples-
Grafico 5. Market share nel segmento trattori over 16 tonnellate in Italia (Anno 2012)
9,6%
14,4%
12,0% 12,7% 28,4%
11,2% 11,7%
Tabella 5. Le immatricolazioni di trattori over 16 tonnellate in Italia (Anni 2011-2012) 2012 2011 Var% Daf 804 1.285 -37,0 Iveco 1.590 1.751 -9,0 Man 655 598 10,0 Mercedes-Benz 625 941 -34,0 Renault Truck 713 877 -19,0 Scania 673 1.044 -36,0 Volvo 540 958 -44,0 Totale 5.600 7.454 -25,0 Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
Il segmento dei trattori è quello che fa i conti nel 2012 con un calo più contenuto della media: meno 25 per cento, contro il 32. Nelle prime tre posizioni per market share troviamo Iveco, Daf e Renault Trucks.
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N. 767 marzo 2013
Tabella 4. Le immatricolazioni di motrici over 16 tonnellate in Italia (Anni 2011-2012) 2012 2011 Var% Daf 205 307 -33,0 Iveco 1.465 2.019 -27,0 Man 175 363 -52,0 Mercedes-Benz 446 633 -30,0 Renault Truck 290 486 -40,0 Scania 300 614 -51,0 Volvo 366 570 -36,0 Altre 25 51 -51,0 Totale 3.272 5.043 -35,0 Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
sivi hanno consentito di segnare un più 4 per cento. Posizioni praticamente invariate nella classe di peso superiore, quella tra le 6,1 e le 11,5 tonnellate (cfr Grafico e Tabella 2). A dominare la scena con un 59 per cento di quota è Iveco con Eurocargo. Con 1.015 unità ha visto una flessione del 22 per cento. Al secondo posto ancora Isuzu, nel segmento con le Serie N e F. Con 211 immatricolazioni, il 24 per cento in meno del 2011, può vantare un 12 per cento di quota. Segue, a brevissima distanza (10,1 per cento del mercato) Mercedes-Benz che qui gioca la carta dell’Atego: 173 veicoli hanno comportato una flessione del 33 per cento. Il costruttore che pare aver reagito meglio alla profonda crisi è Nissan: meno 3 per cento per le immatricolazioni, 28 quelle totali, per uno share dell’1,6 per cento.
Eurocargo batte tutti Il costruttore nazionale comanda la classifica anche nel segmento 11,51-15,9 tonnellate ancora con Eurocargo (cfr Grafico e Tabella 3). Sono targati Iveco quasi 3 veicoli su 4 venduti: 583 su 1.1193, pari al 67,9 per cento del totale. La sua flessione è in linea con quella media del mercato, meno 29 per cento. Diminuzione delle registrazioni più contenuta per Man, al secondo posto per quota, con un 7,7 per cento ottenuto con 66 TgL. Segue Renault Trucks, al 7,6 per cento. Sessantacinque mezzi della famiglia Midlum le sono valsi un incremento del 48 per cento. Va, invece, peggio a Mercedes-Benz
(meno 40 per cento con 55 veicoli) e Daf (meno 45 per cento con 47 veicoli). Infine, volumi estremamente esigui per Volvo (20 unità in tutto) che segna però un più 33 per cento.
Guerra sul fronte degli heavy Ma è sul fronte degli over 16 tonnellate che la battaglia tra i costruttori si fa decisamente ardua. Anche perché rientrano in questa categoria tre veicoli industriali su quattro: 9.669 su 13.012 (cfr Grafico 7). Nelle motrici il costruttore torinese è leader con il 44,8 per cento (cfr Grafico e Tabella 4). Una quota superiore a quello messa a segno
Sul fronte degli heavy (ossia dei veicoli di peso uguale o superiore alle 16 tonnellate) la battaglia tra i costruttori si fa più dura. Come evidenzia il Grafico 4 Iveco comanda la classifica motrici con un 44,8 per cento. Piazza d’onore per MercedesBenz al 13,6 per cento.
lo scorso anno, ottenuta con una flessione inferiore a quella media. Piazza d’onore per la Stella (al 13,6 per cento), inseguita da Volvo (11,2 per cento). Chi necessita di un veicolo da allestire guarda, dunque, in casa o ai marchi premium. Decisamente diversa la classifica per quanto riguarda i trattori, il segmento più appetibile per volumi (cfr Grafico e Tabella 5). Iveco detiene la pole position con un 28,4 per cento che equivale a 1.590 unità immatricolate (solo il 9 per cento in meno del 2011). Al secondo posto, con uno share del 14,4 per cento, si conferma Daf: in questo caso però 804 trattori indicano
Grafico 6.Market share nel segmento cantiere over 16 tonnellate in Italia (Anno 2012)
8,8%
5,6% altre 12,5%
3,8%
3,1% 42,0% 18,4%
5,6% Tabella 6. Le immatricolazioni di veicoli da cantiere over 16 tonnellate in Italia (Anni 2011-2012) 2012 2011 Var% Daf 70 187 -63,0 Iveco 335 548 -39,0 Man 45 108 -58,0 Mercedes-Benz 147 223 -34,0 Renault Truck 25 78 -68,0 Scania 30 58 -48,0 Volvo 45 103 -56,0 Altre 100 166 -40,0 Totale 797 1.471 -46,0 Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
Non si arresta il crollo delle vendite di veicoli da cantiere: meno 46 per cento delle immatricolazioni nell’ultimo anno. Per Renault Trucks, Daf e Volvo le perdite più pesanti in termine di volumi.
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06_09_Mercato 767_VT 19/02/13 16.51 Pagina 9
Mercato Grafico 7. La composizione del mercato over 16 tonnellate in Italia (Anno 2012)
797
3.272
5.600
n Cava cantiere n Motrici n Trattori
Gli over 16 tonnellate incidono sul totale immatricolato pesante con un 74,3 per cento. Ai trattori la parte del leone con il 57,9 per cento. Sono, invece, diventati una nicchia i cava cantiere fortemente penalizzati all’andamento del settore dell’edilizia: contribuiscono alle vendite con l’8,2 per cento.
una diminuzione delle immatricolazioni del 37 per cento. Poco distante la Losanga: 713 veicoli (il 19 per cento in meno del 2011) hanno inciso con un 12,7 per cento. I marchi generalisti hanno la meglio sui premium. In tempi di vacche magre insomma il prezzo sembra fare la differenza. Infine, i ‘cantiere’ (cfr Grafico e Tabella 6): Iveco
con il Trakker conquista la pole position (42 per cento). Al secondo posto Mercedes-Benz: con le versioni specifiche di Actros detiene un 18,4 per cento. Daf è terza con un 8,8 per cento. I marchi che perdono di più sono Renault, Daf e Man. Dall’altra parte della classifica troviamo Mercedes-Benz e Iveco. V&T
Veicoli a basso impatto. Ma chi li compra? Che aria tira oltre confine? L’Europa non pare aver lasciato la crisi alle spalle. La domanda di veicoli di peso superiore ai 3.500 chilogrammi ha subito una battuta d’arresto anche in Germania, che rimane il principale mercato per i truck contribuendo al totale con oltre il 30 per cento (86.937 veicoli su 285.809 immatricolati). Il paese al centro dell’Europa ha visto flettere le vendite dei medi del 10,1 per cento e quelle degli over 16 tonnellate del 9,6 per cento. Gli Stati dell’Unione nel loro complesso hanno archiviato il 2012 con un meno 8,1 per cento nei medi e un meno 9,4 per cento negli heavy. Come già riscontrato per i veicoli commerciali a Est le cose paiono andare meglio che a Ovest: l’Europa dei 15 subisce, infatti, perdite superiori a quelle della ‘nuova’ Europa in entrambe le fasce di peso. Guardando ai singoli Paesi emerge il buon andamento del mercato inglese: più 13 per cento nel segmento 3,51- 16 tonnellate (è il secondo mercato per dimensioni con 13.443
veicoli) e immatricolazioni pressoché invariate (intorno alle 28.900 unità) in quello degli over 16 tonnellate. Dall’altra parte troviamo i Paesi dell’area Mediterranea, in particolare Grecia, Portogallo e Cipro. Nella Penisola ellenica la domanda di mezzi da lavoro si è più che dimezzata: da 260 a 107 i medi immatricolati e da 276 a 104 gli heavy. Anno positivo, infine, il 2012 per la zona Efta i cui volumi però rimangono contenuti. Un quadro difficile nel complesso per i costruttori che hanno dovuto investire somme da capogiro per prepararsi a rispettare i limiti imposti dalla normativa anti inquinamento Euro 6. Mentre le fabbriche si preparano a sfornare veicoli dal bassissimo impatto, sulle strade continuano a circolare mezzi obsoleti. Poche le aziende di autotrasporto disposte a rinnovare il parco in questo momento. A meno che non vi siano vantaggi tangibili, come gli sconti sui pedaggi. Cosa che avviene solo in pochi Paesi. Pronto Bruxelles!
Tabella 1. Le immatricolazioni di veicoli da 3,51 a 16 tonnellate di ptt in Europa 2012 2011 Var% Austria 557 685 -18,7 Belgium 1.715 1.970 -12,9 Bulgaria n.d. n.d. n.d. Cipro 34 102 -66,7 Danimarca 394 414 -4,8 Estonia 67 66 1,5 Finlandia 855 1.064 -19,6 Francia 9.217 9.502 -3,0 Germania 32.493 36.145 -10,1 Grecia 107 260 -58,8 Irlanda 211 328 -35,7 Italia** 3.822 5.599 -31,7 Lettonia 97 112 -13,4 Lituania*** 122 123 -0,8 Lussemburgo 102 108 -5,6 Paesi Bassi 1.529 1.655 -7,6 Polonia 2.391 2.550 -6,2 Portogallo 343 614 -44,1 Regno Unito 13.443 11.893 13,0 Repubblica Ceca 1.649 1.669 -1,2 Romania 227 370 -38,6 Slovacchia 566 587 -3,6 Slovenia³ 164 172 -4,7 Spagna 518 840 -38,3 Svezia 725 813 -10,8 Ungheria 375 425 -11,8 Unione Europea* 71.723 78.066 -8,1 EU15 66.031 71.890 -8,1 Eu (nuovi membri) 5.692 6.176 -7,8 Islanda 26 15 73,3 Norvegia 1.848 1.843 0,3 Svizzera 957 1.007 -5,0 Efta 2.831 2.865 -1,2 Totale Europa (EU+EFTA) 74.554 80.931 -7,9 EU15+EFTA 68.862 74.755 -7,9
Tabella 2. Le immatricolazioni di veicoli oltre le 16 tonnellate di ptt in Europa 2012 2011 Var% Austria 6.032 6.692 -9,9 Belgio 6.759 7.913 -14,6 Bulgaria n.d. n.d. n.d. Cipro 54 59 -8,5 Danimarca 3.376 3.262 3,5 Estonia 659 698 -5,6 Finlandia 2.397 2.349 2,0 Francia 36.461 39.864 -8,5 Germania 54.444 60.213 -9,6 Grecia 104 276 -62,3 Irlanda 909 795 14,3 Italia** 9.919 13.875 -28,5 Lettonia 1.508 1.407 7,2 Lituania*** 2.637 2.638 0,0 Lussemburgo 893 1.147 -22,1 Paesi Bassi 10.473 10.983 -4,6 Polonia 14.045 14.555 -3,5 Portogallo 1.549 2.050 -24,4 Regno Unito 28.837 28.957 -0,4 Repubblica Ceca 5.585 6.293 -11,3 Romania 2.590 3.388 -23,6 Slovacchia 2.945 3.077 -4,3 Slovenia 933 1.209 -22,8 Spagna 12.309 15.462 -20,4 Svezia 4.885 5.315 -8,1 Ungheria 3.783 3.891 -2,8 Unione Europea* 214.086 236.368 -9,4 EU15 179.347 199.153 -9,9 EU (nuovi membri) 34.739 37.215 -6,7 Islanda 61 48 27,1 Norvegia 4.013 3.268 22,8 Svizzera 2.896 3.258 -11,1 Efta 6.970 6.574 6,0 Totale Europa (EU+EFTA) 221.056 242.942 -9,0 EU15+EFTA 186.317 205.727 -9,4
(*) EU27. I dati relativi a Malta e Bulgaria non sono attualmente disponibili. (**) Stime. (***)Stime di Acea
(*) EU27. I dati relativi a Malta e Bulgaria non sono attualmente disponibili. (**) Stime. (***)Stime di Acea
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Il 2013 sarà l’anno del debutto dei nuovi veicoli dotati di motorizzazioni Euro 6. Dall’alto, il nuovo Daf Xf, Iveco Hy Way, Mercedes-Benz Antos e Volvo Fh16. Eppure si prevede un mercato stabile o solo in leggera crescita.
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Prova su strada
Scania G 480 Highline Ecolution Euro 5
LO SVEDESE ATTE di Gianenrico Griffini foto di Cristian Furini
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N. 767 marzo 2013
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Prova su strada
TENTO ALL’EURO Consumi da record che non penalizzano le prestazioni per la versione Ecolution del multiruolo G 480 con cabina Highline, motore da 480 Cv, cambio automatizzato Opticruise, cruise control predittivo e limitatore di velocità tarato a 85 chilometri l’ora TELEMETRIA Tara trattore (kg) 7.610 6.000
6.500
7.000
7.500
8.000
8.500
1.100
1.200
1.300
Giri @ 70 km/h 980 800
1.000
900
1.120 900
1.000
1.100
1.200
1.300
Accelerazione 0-80 km/h (secondi) 42”,10 veloce
30”
40”
50”
60”
lento
Consumo carburante (km/lt) 3,31 basso
4,0
3,0
2,0
1,0
alto
Consumo AdBlue (%) 3,042% 2%
3%
4%
5%
6%
7%
67,71 70
60
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n statale n autostrada n Milano Assago (109 m) n Casei Gerola (72 m) n Casei Gerola (72 m) n Diram. A7-A26/A26 (146 m) n Diram. A7-A26/A26 (146 m) n Passo Turchino (279 m) n Passo Turchino (279 m) n Savona Autoporto (12 m) n Savona Autoporto (12 m) n Bivio A7/A12 (69 m) n Bivio A7/A12 (69 m) n Passo Giovi (435 m) n Passo Giovi (435 m n Milano Assago (100 m)
TOTALI:
Media oraria (km/h)
80
Di’ la tua con un tweet! @rivista_vt #vt767scania
MEDIE ORARIE & CONSUMI
Giri @ 80 km/h
800
Il consumo medio ottenuto sul percorso di prova di Vie&Trasporti - 3,58 km/litro - parla chiaro: lo Scania G 480 Ecolution è il veicolo ‘giusto’ per chi vuole ridurre i costi di gestione, senza penalizzare le prestazioni. Ecolution significa, per Scania, molto di più di un camion ottimizzato. È un concetto che include anche il training e il follow-up dell’autista, nonché specifici piani di manutenzione programmata.
50
40
30
Km
Tempo
Velocità km/h
Consumo km/l (lt/100 km)
75,9
1h30’
50,6
3,43 (29,13)
40,3
29’
83,4
3,78 (26,40)
37,8
28’
81,0
2,57 (38,89)
38,7
31’
74,9
4,71 (21,22)
48,0
43’
67,0
3,10 (32,24)
13,1
14’
56,1
1,31 (76,05)
109,6 363,4
1h29’ 5h24’
73,9 67,3
5,39 (18,53) 3,58 (27,91)
Diesel consumato = 138,500 litri. Urea consumata = 6,550 litri pari al 4,889% del gasolio rabboccato (133,970 litri).Peso combinazione = 43.660 chilogrammi. Fabbricato in Svezia. Prezzo d’ingresso, al netto di optional e Iva con cabina Highline, motore Euro 5 da 353 kW, e passo 3.700 millimetri: € 121.620.
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Prova su strada
Interno
Alla guida Lo Scania G 480 Ecolution è un trattore da linea multiruolo, studiato per il contenimento dei consumi e, quindi, per la riduzione dei costi d’esercizio e delle emissioni inquinanti. In realtà, con il termine Ecolution la Casa svedese designa una vera e propria partnership con le aziende di trasporto, basata su tre pilastri: un camion con caratteristiche su misura per le specifiche esigenze della singola flotta, l’addestramento del conducente alla guida economica, integrato da contatti periodici fra il driver e l’istruttore per la revisione critica dei risultati ottenuti, e piani di manutenzione mirati per garantire la massima efficienza energetica del veicolo. Nell’ambito del lungo raggio - dove si colloca il G 480 testato da Vie&Trasporti - la configurazione Ecolution prevede l’adozione di un ‘pacchetto’ aerodinamico completo (spoiler sopracabina e fender laterali e minigonne) e del cambio automatizzato Opticruise abbinato al dispositivo di controllo predittivo della velocità di crociera (Active Prediction). A ciò si aggiungono i pneumatici a bassa resistenza di rotolamento Michelin X Energy Savergreen, il settaggio a 85 chilometri l’ora (anziché a 90) del limitatore di velocità e l’impostazione del regime motore a valori inferiori a 1.250 giri. Tutta l’operatività del veicolo è controllata dal Communicator 200, il sistema di gestione flotte di Scania, fornito di serie da giugno 2011 insieme al pacchetto ‘Monitoraggio’. Che genera cioè, senza costi aggiuntivi per l’azienda di trasporto, 65 report annuali sulle prestazioni, modalità di impiego (marcia per inerzia, decelerazioni brusche, tempi di permanenza del motore al minimo) e consumi di gasolio dei veicoli, inviati direttamente all’indirizzo e-mail dell’utilizzatore. Come per gli altri trattori dotati di Active Prediction, anche il G 480 in prova richiede il giudizio e l’esperienza del driver per decidere il momento più opportuno per l’inserimento o il disinserimento del dispositivo, mediante i comandi al volante. L’Active Prediction, che consente di regolare la velocità del trattore e i cambi marcia in funzione del profilo altimetrico del percorso - individuato tramite le mappe del navigatore di
Sopra, una vista panoramica della cabina di guida con la plancia asimmetrica. Sotto, da sinistra, i contenitori portaoggetti sul padiglione e la botola sul tetto, il cluster strumenti e le prese di corrente. In basso, da sinistra, il display multifunzione, un cassetto, il frigo sotto la brandina e la zona notte.
PRESTAZIONI A CONFRONTO (Tir da 480 Cv) Camion Potenza Coppia Consumo AdBlue kW/Cv Nm km/l % Man 353/480 2.300 3,34 4,922 TgX 18.480 Xxl Eev Mercedes-Benz 350/476 2.300 3,18 5,278 Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5 Scania 353/480 2.500 3,31 3,042 R 480 La Mna Topline Ap E6 Scania 353/480 2.500 3,05 0,000 R 480 La Mna Highline E5 Scania 353/480 2.400 3,58 4,889 G 480 Highline Ecolution E5
Interno cabina (mm)
MISTER METRO Le misure rilevate... Altezza interna 1.910 Larghezza interna (utile/vetro a vetro) 2.130/2.400 Profondità (utile/max) 2.100/2.200 Altezza sul tunnel 1.740 Larghezza tunnel 800 Spessore tunnel 300 Altezza 1° gradino 390(*) Altezza 2° gradino 400 Altezza 3° gradino 340 Altezza 4° gradino 270 Altezza 5° gradino Altezza pavimento da terra 1.400(*) Larg. cuccetta inf. (utile/max) 600/700
12
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
...e quelle calcolate Lunghezza cuccetta inferiore (utile/max) 1.960/2.050 Distanza tra cuccetta inferiore e tetto 1.435 Larghezza cuccetta superiore (utile/max) Lunghezza cuccetta superiore (utile/max) Distanza tra cuccetta superiore e tetto Altezza porta 1.390 Larghezza porta (utile/max) 770/890 (*) Con pneumatici 315/780.
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Volume totale interno cabina m3 10,085 Volume utile interno cabina m3 8,287 Volume totale tunnel centrale m3 0,257 Volume totale gavoni e vani m3 0,346 Volume totale cuccetta inferiore m3 2,059 Volume utile cuccetta inferiore m3 1,688 Volume totale cuccetta superiore m3 Volume utile cuccetta superiore m3 -
Volume totale zona relax m3 Rapporto tra volume utile e totale (*)
3,747 0,822
(*) A rapporto maggiore, corrisponde una maggiore abitabilità interna reale dell’abitacolo.
Quota volume dedicata al lavoro
79,64%
Quota volume dedicata al relax
20,36%
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11
0
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Prova su strada
Esterno
bordo e il segnale di posizione Gps - da il meglio di sé, in termini di riduzione dei consumi, sugli itinerari ondulati. Quando sfrutta appieno l’energia cinetica accumulata dall’autoarticolato, riducendo al minimo i passaggi di rapporto. In questo modo i risparmi di gasolio possono arrivare fino al 3 per cento, rispetto a un veicolo standard. L’Ap diventa, invece, meno efficace in presenza di gradienti accentuati (lungo le discese prolungate intervengono il freno motore e/o il retarder idraulico per stabilizzare la velocità) o di gallerie in sequenza. In quest’ultimo caso, infatti, la perdita del segnale Gps trasforma l’Active Prediction in un sistema standard di regolazione adattativa della velocità (Acc) in base ai segnali elaborati dal radar montato sul frontale del trattore. Al termine del tunnel, con il ritorno delle coordinate satellitari, il sistema tende a riportare il veicolo alla velocità pre-impostata. E ciò può andare a scapito dei consumi. Per attivare l’Ap basta agire sui tasti al volante. Che permettono di fissare la velocità di crociera e quella massima raggiungibile in discesa, lasciando un intervallo minimo di 4 chilometri l’ora fra i due valori. Il dispositivo si riserva poi, un margine operativo di -8 +4 per cento rispetto alla velocità settata dall’autista. Ciò per sfruttare al massimo l’inerzia dell’autoarticolato, evitando inutili cambi marcia.
In cabina La cabina G Highline del trattore in prova si colloca appena al di sotto della R Highline. I due abitacoli sono caratterizzati dalla medesima larghezza esterna - 2.430 millimetri - e dalla stessa profondità di 2.260 millimetri. Cambiano, invece, le altezze interne che sono, rispettivamente, di 1.740 e 1.930 millimetri. A queste dimensioni corrispondono altezze esterne di 2.550 millimetri per la G e di 2.620 millimetri per la R Highline. Immutati, nei due modelli, il layout ricurvo (e asimmetrico) della plancia e il cluster strumenti ‘lunga distanza’. Che prevede, a destra e a sinistra, i tradizionali indicatori analogici e, al centro, uno schermo multifunzione a colori. Quest’ultimo riporta, fra l’altro, le valutazioni (mediante un punteggio intuitivo
Sopra, il trattore G 480 visto dal lato destro. Sotto, da sinistra, la carenatura dello specchio retrovisore, l’aletta parasole e lo spoiler sopra cabina. In basso, da sinistra, i gradini di accesso all’abitacolo con il bocchettone del liquido lavavetri, i gruppi ottici anteriori e il condotto di scarico.
TRUCK HI T
Acceler. 0-80 km/h 48”,56
72,0
44”,20
43.800
371,7
730
67,7
42”,10
43.900
377,7
765
69,0
52”,53
44.120
380,9
726
67,3
51”,00
43.660
379,8
767
1
Pneumatici
0
Velocità km/h 69,4
2
3
4
Peso Index kg performance 43.520 375,3
5
6
7
8
Pubbl. n° 748
9
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Battistrada (mm)
Pressioni (bar) Trattore anteriore (sx/dx) 9,3/9,1 Trattore posteriore (sx/dx) 8,8/8,7 Semirimorchio ant. (sx/dx) 8,2/8,2
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Ingombri (mm)
Sono Michelin X Energy R22.5. Davanti e dietro 315/80, rispettivamente con indice di carico e codice velocità 156/150 L e 154/150 M. Sul semirimorchio 385/65, con indice di carico 160 e codice di velocità J.
Trattore anteriore (sx/dx) 11/11 Trattore posteriore (sx/dx) 11/11 Semirimorchio ant. (sx/dx) 11/11
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Masse (kg) Tara Tara su asse anteriore Tara su ponte posteriore Carico utile su ralla Peso totale a terra
8.130 (*) 5.730 (*) 2.400 (*) 9.870 18.000
(*) Con serbatoi gasolio da 950+400 litri e AdBlue da 75 litri pieni, più conducente a bordo.
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Design
Lunghezza 5.958 Larghezza 2.500 Altezza massima da terra 3.526 Passo 3.700 Sbalzo anteriore 1.458 Sbalzo posteriore 800 Carreggiata anteriore 2.067 Carreggiata posteriore 1.831 Altezza da terra filo sup. telaio 1.012 Distanza da retro cabina a estremità telaio 3.698 Avanzamento ralla min/max 660 Diametro di volta 14.388
Christoffer Hansen è a capo del centro design Scania, presso la sede di Södertälje (Svezia).
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10_15_Prova Scania 767_VT 19/02/13 16.53 Pagina 14
Prova su strada
Sottopelle
a stelle o espresso in percentuali) del sistema Driver Support di controllo dello stile di guida del conducente.
Linea esterna Esternamente, l’elemento di spicco dell’abitacolo è rappresentato dal pacchetto aerodinamico completo, studiato per abbattere i consumi di gasolio. Comprende lo spoiler sopracabina da 270 millimetri d’altezza (€ 970), le minigonne sagomate da 730 millimetri (€ 770) per sigillare il varco fra gli assali e i fender laterali da 510 millimetri di lunghezza (€ 760) per ridurre le turbolenze fra la parete posteriore del trattore e la paratia anteriore del semirimorchio. Le minigonne amovibili nascondono i serbatoi del carburante (da 950 litri - € 2.660 sul lato sinistro e da 400 litri - € 1.510 a destra), oltre al contenitore dell’urea da 75 litri (anch’esso a destra) per il catalizzatore selettivo Scr. Le specifiche tecniche dei veicoli Ecolution raccomandano, inoltre, di non montare equipaggiamenti aggiuntivi sul tetto (ad eccezione del raffrescatore d’aria) per non peggiorare la resistenza aerodinamica.
La driveline Il motore del G 480 Ecolution è il 6 cilindri in linea Dc13 111 Euro 5 da 12,7 litri, in grado di sviluppare una potenza massima di 353 kW(480 Cv) a 1.900 giri. La coppia di picco è, invece, di 2.400 Nm, nell’intervallo compreso tra 1.000 e 1.300 giri. Il propulsore, dotato di un sistema d’iniezione a iniettori pompa Pde, utilizza un dispositivo di post-trattamento con catalizzatore selettivo Scr. Oltre al Dc13 111, Scania dispone di un altro propulsore Euro 5 da 480 Cv, il Dc13 07, che però monta il common rail Xpi abbinato a un turbo a geometria variabile (Vgt) e al ricircolo dei gas di scarico (Egr). Il Dc13 111 sopporta bene anche il gasolio a elevato contenuto di zolfo, mente il Dc13 07 con Egr richiede combustibile desolforato, ma offre alcuni vantaggi in termini di riduzione
Sopra, il sei cilindri in linea Dc13 111 da 12,72 litri di cilindrata, dotato di iniettori pompa Pde. Sotto, da sinistra, il cambio Opticruise con il retarder, un serbatoio dell’aria e il differenziale. In basso, da sinistra, l’isolamento termico del motore, il turbo e il contenitore per il rabbocco del refrigerante.
LE CAMBIATE IN SALITA MINUTO PER MINUTO Passo del Turchino dislivello 133 m. Camion N° cambiate Marcia più bassa Marca e modello complessive km/h @ giri Man 6 10^ TgX 18.480 Xxl Eev 61 @ 1.480 Mercedes-Benz 6 10^ Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5 59 @ 1.400 Scania 10 10^ R 480 La Mna Topline Ap E6 60 @ 1.400 Scania 8 10^ R 480 La Mna Highline E5 56 @ 1.274 Scania 9 10^ G 480 Highline Ecolution E5 59 @ 1.270 Nella tabella il numero di cambiate complessive effettuate nei tratti di salita ripida, la marcia più
MECCANICA
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Motore
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Potenza
Marca e modello Scania Dc13 111 Architettura 6 cilindri in linea Alesaggio x corsa (mm) 130 x 160 Cilindrata (cc) 12.742 Rapporto di compressione 18,0:1 Distribuzione aste a bilancieri Valvole per cilindro 4 Aspirazione (turbo/intercooler) Holset/sì Sistema d’iniezione iniettori Pde Pressione d’iniezione (bar) 2.400
Peso a secco (kg) 960 Capacità coppa dell’olio (l) 36,0 Potenza (kW(Cv)/giri) 353(480)/1.900 Potenza specifica (kW(Cv)/l) 27,70(37,67) Coppia (Nm/giri) 2.400/1.000-1.350 Coppia specifica (Nm/l) 188,35 Riserva di coppia (%) 34,8 Consumo specifico (g/kW-h @ giri) 190 @ 1.050 Inquinanti (omologaz./sistema) Euro 5/Scr
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Coppia Nm
kW
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Prova su strada
Manutenzione
di peso e di volume, poiché mancano i sistemi di post-trattamento dei gas di scarico.
Sistema frenante È un tuttodischi a controllo elettronico (Ebs), integrato dal freno motore (da 260 kW a 2.400 giri) con valvola a farfalla sul condotto di scarico e dal rallentatore idraulico (€ 8.400) calettato al cambio automatizzato Opticruise Grs905 a 12 rapporti. Il veicolo in prova monta anche il dispositivo di controllo della dinamica di marcia (Esp).
Impianto elettrico Come su tutti i modelli del Grifone, l’alloggiamento dei fusibili si trova sul lato destro della cabina, di fronte al sedile passeggero. Nella stessa posizione è collocata la presa del diagnostico. Il G 480 è dotato di staccabatterie (€ 690) con comando elettronico esterno e interno all’abitacolo.
Manutenzione Per i veicoli classificati Ecolution sono stati studiati specifici interventi manutentivi, focalizzati sulla riduzione dei consumi e delle emissioni. Oltre ai normali programmi di manutenzione ordinaria offerti da Scania (Small, Medium o Large) esistono, infatti, controlli periodici sullo stato dei pneumatici (pressioni, grado d’usura e verifica degli angoli caratteristici) e sull’efficacia delle superfici aerodinamiche. V&T
Sopra, la cabina ribaltata del G 480. Sotto, da sinistra, la calandra frontale sollevata, la scatola dei fusibili in cabina di guida e il contenitore dell’olio del cambio automatizzato. In basso, da sinistra, uno dei serbatoi di gasolio, quello dell’urea per il catalizzatore selettivo Scr e lo staccabatterie esterno.
N.b.: tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro, sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica il ‘bollone’ Meteo & traffico, comprendente le informazioni relative al tempo e alla situazione stradale incontrate durante il test.
TOP GEA R
Passo dei Giovi dislivello 366 m. N° cambiate Marcia più bassa complessive km/h @ giri 2 11^ 68 @ 1.300 5 10^ 53 @ 1.300 3 10^ 60 @ 1.315 3 10^ 57 @ 1.320 8 10^ 58 @ 1.300 bassa utilizzata e la velocità minima a cui è stata affrontata, nonché i relativi giri/minuto.
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Trasmissione È montato il cambio Scania Grs 905R Opticruise di seconda generazione (€ 2.470) a 12+2 rapporti con comando automatico della frizione (optional a € 920). Manca, quindi, il relativo pedale d’azionamento. Al cambio è integrato il retarder idraulico Scania (altri € 8.400). Il veicolo in prova ha un rapporto al ponte di 2,71, adatto per l’abbinamento con pneumatici ribassati ‘barrati’ 80.
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Marcia 1a 2a 3a 4a 5a 6a 7a 8a 9a 10a 11a 12a 1a retro 2a retro
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Rapporto 11,32 9,16 7,19 5,82 4,63 3,75 3,02 2,44 1,92 1,55 1,24 1,00 14,77 11,95
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Meteo & traffico
Sospensioni Le anteriori sono paraboliche a due lame, adatte a un carico massimo di 7,5 tonnellate. Sono integrate da ammortizzatori idraulici e da una barra stabilizzatrice. Sul ponte, sono pneumatiche a quattro soffietti (da 11,5 tonnellate), con ammortizzatori telescopici.
Freni Doppio circuito frenante, tuttodischi, a controllo elettronico (Ebs). L’impianto include le funzioni di antibloccaggio in frenata (Abs) e di antipattinamento in accelerazione (Asr). Il veicolo provato monta anche il dispositivo di controllo della dinamica di marcia Esp (€ 2.680), il rallentatore ausiliario Scania e il freno motore da 260 kW a 2.400 giri.
Traffico regolare intenso critico
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Temperatura min/max
6°/12°
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Anteprima
Veicoli speciali Astra Hhd
Dall’alto, un Hhd con gonfia pneus per il petrolifero, un 8x6 con cisterna da 30.000 litri e un Hhd nel deserto.
LAVORI DA DURI Accanto alla produzione standard di veicoli da cantiere, il Costruttore piacentino propone modelli per impieghi ultragravosi nei settori petrolifero e minerario. Nonché mezzi per i trasporti eccezionali
gurazione 6x6, 8x6 e 8x8. I comprese fra 280 e 397 kW retrotreno. In entrambi i casi sedici marce con innesto pesi totali a terra dei veicoli (380 e 540 Cv) per i 6x6, fra con doppia riduzione: cen- meccanico e l’automatico el gergo dei proget- singoli oscillano fra le 54 (il 353 e 397 kW (480 e 540 trale, mediante pignone più Allison 4700 a sei rapporti, corona, e di tipo epicicloi- con convertitore idraulico tisti di Astra, che massimo ammesso per i Cv) per gli 8x6 e 8x8. dale ai mozzi. Il ripartitore di coppia e frizione d’escludal 1986 fa parte di 6x6) e le 63 tonnellate dei di coppia è uno Zf Steyr Vg sione. Quest’ultimo dispoIveco, sono i veicoli della quattro assi,, mentre i pesi Ripartitore Steyr 2700, in grado di sopportare nibile sui veicoli in configugamma Hhd, cioè gli Heavy delle combinazioni variano e assali Kessler Heavy Duty per gli impieghi da 300 a 400 tonnellate. Le Gli Hhd montano assali spe- coppie in ingresso fino a razione 6x6 e 8x6. ultragravosi inviati nelle aree motorizzazioni, tutte basate ciali Kessler heavy duty da 3.000 Nm. I cambi dispo- Gli impianti frenanti sono più remote del mondo. Sono sull’Iveco Cursor 13 in ver- 9 o10 tonnellate anterior- nibili comprendono il tra- a tamburo con sistema anV&T camion eccezionali, per pesi sione Euro 3, hanno potenze mente e da 20 tonnellate sul dizionale Zf 16S2520 To a tibloccaggio Abs. e dimensioni, che si affiancano alla produzione stanNello stesso stabilimento nascono gli eccezionali Iveco dard di mezzi off-road del Costruttore piacentino. Gli Lo stabilimento dell’Astra di Piacenza non si occupa solo circa 300 tonnellate. Nel primo comparto sono presenti Hhd, utilizzati soprattutto della realizzazione dei mezzi da cantiere della gamma Stralis 4x2 e 6x4 con pesi totali a terra rispettivamente di dalle imprese che operano Hd9 e dei camion per impieghi ultragravosi della serie 80 e 130 tonnellate, ma anche Trakker 6x4 e 8x4 per nei settori petrolifero e miHhd (Heavy Heavy Duty). Realizza, infatti, anche veicoli combinazioni da 160 a 190 tonnellate. Il segmento heavy nerario, sono stati progettati per traini eccezionali, utilizzando come ‘base’ di partenza include, invece, trattori bi-uso della gamma Trakker in per lavorare in condizioni di gli Iveco Stralis e Trakker (costruiti in Spagna, nell’impianto configurazione 6x4, 6x6, 8x4, 8x6 e 8x8. Le trasformazioni sovraccarico o con carichi di Madrid) e trasforma gli Eurocargo comportano l’installazione di imsbilanciati, su fondi difficili per renderli idonei all’alimentazione pianti ti raffreddamento addizionali (a causa di fango o sabbia) a gas naturale compresso (Cng). retrocabina, di convertitori di coppia o aggressivi (pietraie), in Nel caso degli eccezionali le trasforda abbinare ai cambi manuali a sepresenza di gradienti elevati mazioni, rispetto ai modelli originali, dici marce per facilitare le partenze e con temperature estreme. sono rivolte a due segmenti di peso in piano e in salita, nonché di speLa gamma comprende cacomplessivo: light, fino a 180-190 ciali ganci di traino con le relative binati e trattori Euro 3, detonnellate, ed heavy da 180 fino a traverse di vincolo. stinati a operare nei paesi extra Ue, proposti in confidi Giovanni Gaslini
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Prova su strada
Iveco Daily 35S15V Euro 5
LO START&STOP di Tiziana Altieri foto di John Next
Monza km 60 Cascina Gobba
Carugate km 62,5
126 m km 0,0
km 102,8
141 m
Assago km 28,6
Fulvio Testi km 52,7 116 m
C.A.M.M. km 6,7
San Giuliano km 17,0
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Prova su strada
OP TI FA PARCO
Torna sul nostro circuito il piccolo truck di Casa Iveco. Questa volta a spingerlo è il propulsore Fpt 2,3 litri scarsi da 107 kW (146 CV) con sistema Start&Stop. Che regala eccellenti performance con consumi contenuti: oltre 11 chilometri con un litro TELEMETRIA Tara veicolo (kg) 2.155 1.600
1.700
1.800
1.900
2.000
2.100
1.700
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1.900
2.800
2.900
Giri @ 90 km/h 1.600 1.400
1.500
1.600
Giri @ 130 km/h 2.600 2.400
2.500
2.600
2.700
Accelerazione 0-130 km/h (secondi) 32”,91 veloce
20’’
30’’
40’’
50’’
lento
MEDIE ORARIE & CONSUMI
Consumo carburante (km/lt) 11,08 basso
11
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alto
Media oraria (km/h) 41,68 70
60
50
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Correva l’anno 1978 quando, a marchio Fiat e Iveco, debuttò Daily, il ‘Grinta’ per Om. Oltre trent’anni di storia dunque per il ‘piccolo’ truck che ha fatto del telaio a longheroni in acciaio e della trazione posteriore i suoi punti di forza, in grado di distinguerlo da molta concorrenza. Il lancio dell’ultima generazione risale all’autunno del 2011. Per l’occasione Daily passò in sala trucco e fece salire a bordo i motori al passo con la più restrittiva normativa anti inquinamento, l’Euro 5. Il furgone passo medio tetto alto torna ora sul nostro circuito. Questa volta, però, sotto il cofano si nasconde non il 3,0 litri più potente della gamma, il 150 kW (210 Cv), ma il 2,3 litri scarsi da 107 kW (146 Cv) con Start&Stop. La versione ideale, tra le oltre 7.000 disponibili, per chi trasporta merci di medie dimensioni alternando percorsi cittadini a lunghe tratte a scorrimento veloce.
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Index performance
n statale n città n autostrada n Milano Gobba (126 m) n Milano Assago (116 m) n Milano Assago (116 m) n Milano viale F. Testi (141 m) n Milano viale F. Testi (141 m) n Milano Gobba (126 m)
TOTALI: 463,7
500 490 480 470 460 450 440 430 420 410 400
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Km
Tempo
Velocità km/h
28,6
26’
66,00
24,1
54’
26,78
50,1 102,8
1h,08’ 2h28’
44,21 41,68
Consumo km/l (lt/100 km)
11,08(9,01)
Diesel consumato = 9,27 litri. Peso durante la prova = 3.510 chilogrammi. Fabbricato in Italia. Prezzo, al netto di optional e Iva, della versione furgone 35S15V passo 3.300 mm, H2: € 28.400
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18_22_Prova Daily 767_VT 19/02/13 16.55 Pagina 20
Prova su strada
Interno
Alla guida Soddisfa su strada Daily 35S15V. Il motore regala ottime performance (per passare da 0 a 130 chilometri orari, a van full bastano meno di 33 secondi) a fronte di consumi estremamente contenuti: a pieno carico (pari a 3.510 chilogrammi il peso totale a terra del furgone per i real test) ha percorso oltre 11 chilometri con un litro di diesel. Conquista così un index performance pari a 463,7, uno dei migliori della categoria. Di meglio hanno fatto solo i ‘cugini’ Fiat Ducato che hanno però potuto circolare su strade meno trafficate e, quindi, a una velocità media più elevata (46,4 e 48,6 chilometri orari contro 41,0). Passa a pieni voti l’esame il cambio, sviluppato da Fiat Power Train. La ripresa è eccellente pure ai bassi regimi così non si è costretti a scalare per disporre di abbondante coppia a tutto vantaggio dei consumi. Lo schema delle sospensioni, ruote indipendenti sull’anteriore e balestra dietro, garantisce al veicolo prestazioni di eccellenza in termini di capacità di assorbimento delle asperità stradali, di linearità e precisione nella risposta dello sterzo, oltre che di tenuta di strada e stabilità. Si percepisce, infine, il risultato dell’accurato lavoro dei progettisti nel vano motore: oggi Daily è più silenzioso rispetto al passato, fino a 5 decibel nelle situazioni di funzionamento più comuni.
In cabina Un abitacolo concepito come un ufficio mobile per il più piccolo di Casa Iveco. Il sedile con una corsa più lunga e una maggiore inclinazione dello schienale insieme al sistema di regolazione assiale del volante consentono ai driver di qualsiasi statura di trovare la posizione di guida ideale. Ai passeggeri è invece dedicata la panchetta biposto, anch’essa provvista di poggiatesta e cinture di sicurezza a tre punti. L’ergonomia è al top: basta allungare le dita per azionare i principali dispositivi, autoradio
Plancia e rivestimenti bicolore per Iveco Daily. In basso, da sinistra, l’imperiale sopra il parabrezza, i vani portaoggetti lato passeggero, la radio e i comandi dell’aria in posizione ergonomica. Più sotto, i sedili completi di poggiatesta, le dotazioni di emergenza sotto il sedile del driver e il quadro strumenti.
PRESTAZIONI A CONFRONTO Modello Potenza Coppia kW/Cv Nm Fiat Ducato 115 Multijet E5 85/115 280 Fiat Ducato 150 Multijet E5 109/148 350 Iveco Daily 35S21 E5 150/205 470 Iveco Daily 35S15 E5 107/146 350 Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi E5 120/163 360 Nissan Nv 400 F35.13 E5 92/125 310 Renault Master R3500 150 dCi E5 107/145 350
Marce Consumo n° km/l 5
10,8
6
9,83
6
8,90
6
11,08
6
8,70
6
8,71
6
7,68
L’index performance tiene conto di consumo gasolio e media oraria. A indice maggiore
Le misure rilevate
MISTER METRO
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Cabina (mm)
Vano di carico (mm)
Ingombri dichiarati (mm)
Masse (kg)
Lunghezza (utile/max) 790/1.460 Larghezza (utile/max) 1.610/1.860 Altezza interna 1.480 Larghezza porta (utile/max) 780/970 Altezza porta (utile/max) 1.300/1.560 Diametro volante 400 Varco tra sedile e leva del cambio 230
Lunghezza (utile/max)3.500/3.570 Larghezza (utile/max) 1.730/1.900 Altezza (utile/max) 1.940/1.990 Larghezza tra passaruota 1.360 Altezza soglia carico posteriore 640 Altezza soglia carico laterale 600 Larghezza porta posteriore 1.530 Altezza porta posteriore (utile/max) 1.780/1.860 Angolo apertura porta posteriore 90°/270° Larghezza porta laterale (utile/max) 1.200/1.300 Altezza porta laterale (utile/max) 1.800/1.980
Lunghezza 5.997 Larghezza 1.996 Altezza massima da terra 2.640 Passo 3.300 Sbalzo anteriore 998 Sbalzo posteriore 1.699 Carreggiata anteriore 1.740 Carreggiata posteriore 1.690 Diametro di volta 11.220 Lunghezza utile vano di carico 3.541 Larghezza vano di carico 1.800 Larghezza tra passaruota 1.320 Altezza vano di carico 1.900 Altezza soglia carico post. 750 Volume vano di carico m3 12,0
Tara Massa tecnica ammissibile 1° asse Massa tecnica ammissibile 2° asse Portata utile Peso totale a terra
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2.160 1.800 2.240 1.310 3.500
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Prova su strada
Esterno
Blue&Me inclusa (a 1.000 euro con comandi al volante), alloggiata in uno dei vani din al centro della plancia bicolore. Di semplice lettura i quadro con gli strumenti circolari: tachimetro a sinistra, contagiri a destra, display al centro e livelli carburante e temperatura dell’acqua in basso. Gli oggetti possono essere alloggiati nei pannelli porta (buoni anche per bottiglie fino a 1,5 litri), nel cassetto chiuso o nell’imperiale sopra il parabrezza (misura 240 millimetri in profondità, 510 in larghezza e 100 in altezza). Quest’ultimo fa parte del pacchetto Top (1.900 euro) che include anche climatizzatore automatico, alternatore da 140 Ampere, sedile autista molleggiato, vano portaoggetti sotto panchetta, chiusura centralizzata, presa my-port,nella parte superiore del cruscotto per l’installazione del navigatore Tom Tom Go Live, cruise control e fari fendinebbia. Decisamente conveniente optare per i pack piuttosto che per i singoli equipaggiamenti: il risparmio è di oltre il 35 per cento. Grazie alla telecamera posteriore collegata a un avvisatore acustico (un optional da 80 euro) il veicolo si manovra in sicurezza pure in spazi ristretti e in presenza di pedoni.
Nel vano di carico Misura 12 metri cubi il vano di carico del furgone passo medio (3.300 millimetri), tetto alto. Vi si accede attraverso le porte posteriori a battente con apertura a 90 o 270 gradi continui o la laterale destra scorrevole. Su richiesta sull’altro lato. Per ancorare saldamente le merci ci sono gli appositi ganci sul pianale. Che può essere rivestito, come le pareti laterali, con 1.500 euro in più. Con un peso totale a terra pari a 3.500 chilogrammi, questo veicolo offre una portata utile di 1.310 chilogrammi.
Accessibilità al top per Daily grazie all’ampia apertura posteriore e a quella laterale. In basso, da sinistra, il profilo lato driver, il profilo destro con porta scorrevole e la sagoma posteriore. Più sotto, la telecamera posteriore, il vano da 12 metri cubi qui rivestito e uno degli occhielli di ancoraggio.
Aspetto esterno Il look è frutto della matita di Giugiaro. L’ottava
VAN HIT Velocità km/h
Acceler. 0-130 km/h
Peso kg
Index performance
Pubbl. n°
46,4
46”,91
3.450
473,1
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48,6
33”,67
3.460
467,5
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31,3
22”,25
3.485
409,0
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corrisponde una migliore prestazione.
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Trasmissione
Sospensioni
Il veicolo testato monta il cambio manuale a 6 rapporti 2835.6 sviluppato da Fpt con comando in plancia. Il rapporto al ponte è di 3,92.
Iveco Daily sull’avantreno monta ruote indipendenti con molla a balestra trasversale e ammortizzatori telescopici idraulici. In coda troviamo, invece, una balestra parabolica monolama e barra stabilizzatrice.
Marcia Rapporto 1a 5,004 2a 2,635 3a 1,503 4a 1,000 5a 0,812 6a 0,685 Retro 4,189
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Design
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Meteo & traffico
Freni Il piccolo truck della Casa torinese sfrutta dischi su entrambi gli assi. Quelli anteriori, autoventilanti, misurano 300 millimetri di diametro. Quelli posteriori 280 millimetri. Di serie l’Abs di ultima generazione.
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Sono frutto della matita di Giugiaro le linee dell’ottava generazione Iveco Daily.
Traffico regolare intenso critico
N. 767 marzo 2013
Temperatura min/max
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18_22_Prova Daily 767_VT 19/02/13 16.55 Pagina 22
Prova su strada
Sottopelle
generazione non rappresenta una rivoluzione rispetto alla precedente ma piuttosto un’evoluzione. Cambiano, infatti, i gruppi ottici, idealmente uniti da una fascia in alluminio con al centro il marchio torinese, e la calandra che ora nasconde un radiatore di maggiori dimensioni. Più bombato, infine, il paraurti che integra le luci diurne e i fendinebbia con funzione Fog Cornering che consente di illuminare la strada seguendo il raggio di sterzata fino alla velocità di 40 chilometri orari.
Meccanica Sotto il cofano si nasconde il 2,3 litri sviluppato da Fpt che utilizza un turbocompressore a geometria variabile e intercooler. L’unità eroga una potenza massima di 107 kW (146 Cv) e una coppia di 350 Nm in un ampio range, da 1.500 giri a 2.750 giri. Il quattro cilindri in linea, propone il nuovo sistema Common Rail Multijet II a iniezioni multiple molto ravvicinate tra di loro, fino a 8 per ciclo. Per lui sigillo Euro 5 via Egr avanzato, catalizzatore ossidante e filtro antiparticolato. Il veicolo del test monta anche il sistema Start & Stop, nel pack da 890 euro che include pure batterie specifica, airbag autista, alternatore da 180 Ah. Il sistema spegne il motore quando il veicolo si arresta con il cambio in folle e lo riavvia automaticamente non appena s’innesta la marcia: si ottiene così una riduzione di emissioni di anidride carbonica di 9 grammi chilometro nel ciclo combinato che salgono a 23 in ambito urbano. In abbinamento il cambio a sei rapporti con doppio overdrive 2835.6. Sull’avantreno Daily monta sospensioni a ruote indipendenti con molla a balestra trasversale. Il retrotreno prevede, invece, una balestra parabolica monolama. Efficacie l’impianto frenante che sfrutta dischi su tutte le ruote, autoventilati e di diametro maggiore quelli anteriori. Di serie l’Abs di ultima generazione. Su richiesta a 200 euro, invece, l’Esp 9 con sensori attivi che comprende, Asr (il controllo di trazione) e Hill Holder (il sistema elettronico per le partenze in salita). Il Daily messo sotto la lente d’ingrandimento monta pneumatici Michelin Agilis M taglia 225/65 R16C. Il kit di riparazione sostituisce la gomma di scorta, proposta a 150 euro. Se non previsto nei singoli pack l’airbag guidatore è disponibile a 410 euro, per averlo anche sul lato passeggero bisogna investire 150 euro in più. V&T
Sigillo Euro 5 per il 2,3 litri scarsi Ftp. In basso, la scatola fusibili nel vano motore, struttura a longheroni e balestra posteriore e l’avantreno a ruote indipendenti. Più sotto, la scatola fusibili e la presa Obd alla sinistra del volante, la schermata che indica che si è inserito lo Start&Stop e il kit tire-fit.
N.b.: tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro , sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica il “bollone” Meteo & traffico, comprendente le informazioni relative al tempo e alla situazione stradale incontrate durante il test. Si ringrazia per la gentile collaborazione il Gruppo Centro Edile di Villasanta.
MOTORE Specifiche Marca e modello Ftp F1A VGT Architettura 4 cilindri in linea Alesaggio x corsa (mm) 88x94 Cilindrata (cc) 2.287 Rapporto di compressione 16,2:1 Distribuzione cinghia dentata Valvole per cilindro 4 Aspirazione (turbo/intercooler) Garrett/sì Sistema d’iniezione common rail Pressione d’iniezione (bar) 1.800 Peso a secco (kg) 210
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Capacità coppa dell’olio (l) 5,3 Potenza (kW(Cv)/giri) 107(146)/3.000 Potenza specifica (kW(Cv)/l) 46,94(63,84) Coppia (Nm/giri) 350/1.500-2.750 Coppia specifica (Nm/l) 153,14 Riserva di coppia (%) 2,4 Consumo specifico (g/kW-h @ giri) n.d. Inquinanti (omologazione/ sistema) Euro 5/Egr+Fap
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24_25_Intervista Codazzi 767_VT 19/02/13 16.56 Pagina 24
Intervista
Giancarlo Codazzi
1.000 giorni al timone Il direttore generale di Man Italia supera la boa dei 30 mesi di gestione del marchio tedesco: i più difficili di sempre per tutto il mercato, con le prospettive di una recessione che si protrarrà ancora per qualche tempo. Ecco le sue riflessioni servizi evoluti per il trasporto moderno (assistenontinua il nostro za, finanziari, assicurativi, giro d’orizzonte con ecc) e la piena attenzione i grandi capi delle al ‘Tco’ del cliente, ovvero Case costruttrici di truck. il costo totale che l’operaQuesta volta tocca a Gian- tore affronta utilizzando un carlo Codazzi, uno dei top nostro prodotto (inclusi i manager più ‘trasversali’ del consumi di carburante che momento, visto che non solo sono oggi il miglior testiha guidato tre brand (Scania, monial del nostro grado di Mercedes-Benz e Man), ma efficienza). ha anche occupato posti di rilievo nel board centrale: Lei è uno dei manager sono davvero pochi i diri- più noti tra le rappregenti italiani che possono sentanze italiane dei comostrare un curriculum in- struttori di veicoli pesanti. In cosa si sente ternazionale così spesso. Codazzi può quindi vantare particolarmente ferrato una formazione, una scuola e quali sono le sue ‘dedei capi di sicuro giovamen- bolezze’ ? to in un momento così dif- Nelle mie esperienze profesficile. Considerando poi che sionali ho sempre avuto la ha passato vent’anni in Sca- fortuna di apprendere e nia, ecco che guidare oggi condividere strategie e prol’altra metà del cielo (Scania grammi con aziende leader e Man sono compartecipate del settore del trasporto. Volkswagen, n.d.A.) è un Questo mi ha permesso di ulteriore vantaggio. Ecco maturare una profonda coquindi la sua visione e i pun- noscenza del mercato e delti cardine della sua strategia. le sue dinamiche. Quello che oggi soffro è la Man, un grande mar- maggiore difficoltà nel riuchio. quanto pensa di scire a convincere operatori averne compreso la fi- e partner del valore aggiunlosofia, in questo primo to dei nostri prodotti e serperiodo di ‘governo’? vizi a discapito di quella La filosofia di un leader di leva del prezzo che molto mercato è molto semplice spesso diventa l’unico terda comprendere. Nel caso mine di paragone. di Man è sicuramente le- Mi hanno sempre insegnagata a una fortissima at- to che la qualità si paga e tenzione alla soddisfazione ripaga ma la crisi econodel cliente attraverso l’of- mica ha sfortunatamente ferta di prodotti tecnica- offuscato molti parametri mente all’avanguardia, di di giudizio. di Giuseppe Guzzardi
C
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Può darci una sua previsione, non in termini di numeri, ma di filosofia di acquisto, nei prossimi 24 mesi, quelli del passaggio da Euro 5 a Euro 6? I motori Man Euro 5 ed Euro 6 sono oggi caratte-
“Mi hanno sempre insegnato che la qualità si paga e ripaga” rizzati da eccellente tecnica e grande affidabilità e possono essere entrambi montati sui nostri veicoli industriali e autobus. Ricordo che Man ha presentato in anteprima italiana la nuova gamma dei veicoli motorizzati Euro 6 al recente Transpotec di Verona. I motori con emissioni inquinanti conformi alla normativa Euro 6 inquinano ancora meno degli Euro 5 ma a oggi hanno un prezzo di acquisto superiore dovuto agli enormi investimenti in ricerca e sviluppo sostenuti dalla Case costruttrici. Il trasportatore quindi sceglie un prodotto Euro 5 o Euro 6 a seconda di parametri soggettivi che vanno dalla sensibilità all’inquinamento alla disponibilità di maggiori risorse finanziarie senza dimenticare i possibili benefici economici connessi all’utilizzo di tali
veicoli in alcuni contesti internazionali (pedaggi autostradali, incentivi all’acquisto, ecc.).
che i nostri trattori stanno offrendo agli amici trasportatori.
Rispetto alle sue precedenti esperienze, cosa la MAN ha tradizionalmente colpisce nella filosofia una gamma completa, che aziendale Man? Man Tuttotrattore?
va dai veicoli destinati alla piccola distribuzione ai veicoli per il lungo raggio, trattori e carri, fino ai veicoli per impieghi speciali, come quelli per l’utilizzo in cantiere e cava e quelli per i trasporti eccezionali. In Italia la gamma stradale EfficentLine ha evidenziato i grandi benefici economici che un nostro trattore offre rispetto alle performance di precedenti prodotti. Brilliamo per i consumi
L’eccellente qualità offerta dei propri prodotti e l’attenzione ai singoli dettagli. Dico sempre che “preferirei” dormire e vivere in una cabina di un nostro prodotto piuttosto che a casa. Pensi, ha il letto con le doghe ed è completamente coibentata. E questi sono solo dettagli. Basti pensare a cosa non è stato fatto per lo sviluppo di organi essenziali come il motore, il cambio, la trasmiswww.vietrasportiweb.com
24_25_Intervista Codazzi 767_VT 19/02/13 16.56 Pagina 25
Intervista sione e tutti i sistemi di sicurezza attivi e passivi.
Quali sono i punti di eccellenza che cerca di sfruttare per migliorare le vendite? Desideriamo far provare i nostri prodotti a nuovi potenziali clienti. Le performance dei consumi di carburante sono certamente uno dei fiori all’occhiello della nostra gamma, specialmente per il trattore EfficentLine. Oggi il costo del gasolio è diventata la voce più sensibile di un bilancio di un’azienda di trasporto. È per me un grande onore ricevere i complimenti per i risparmi di costo di carburante rilevati mensilmente. Far provare il nostro prodotto è quindi il sistema migliore per dimostrare i benefici economici che i nostri gioielli possono offrire.
Quota di mercato o redditività? La quota di mercato del 2012 di Man è diretta conseguenza della soddisfazione dei nostri clienti che continuano ad acquistare e a convincerne altri delle nostre qualità intrinseche. Negli ultimi 12 mesi siamo cresciuti di oltre un punto percentuale raggiungendo una quota superiore all’8 per cento nel mercato sopra le 6 tonnellate. Questo significa che altri nuovi 1.000 Man sono testimonial in tutte le strade d’Italia della nostra eccellenza. La redditività è certa
per chi sa utilizzare i nostri prodotti, un po’ meno per chi li vende, soprattutto in questo periodo di mercato dove i volumi sono fortemente penalizzati da una situazione economica generale non positiva.
Concessionari e distribuzione. Sappiamo che al riguardo lei ha idee forti e chiare... Il successo di un marchio in un mercato dipende da tre fattori basilari: il prodotto, di qualità, la rete distributiva e quella assistenziale. Il prodotto MAN è eccellente, la rete assistenziale è capillare e professionalmente preparata, quella di vendita è essenziale per il successo locale e quindi per il successo in un mercato. L’Italia è un Paese che accomuna varie tradizioni e vari usi e quindi, per avere successo, è
Dalle gomme alle gamme Fiorentino, sposato con un figlio (praticamente la sua copia fotostatica), Giancarlo Codazzi inizia la sua carriera professionale in Marangoni, importante ricostruttore di pneumatici, occupandosi delle relazioni intraholding. Passa poi sotto l’ala del Grifone Scania, dapprima nella società finanziaria di Italscandia, poi come general manager della filiale italiana (Italscania), quindi nel quartier generale di Södertälje, come vicepresidente sviluppo marketing, infine capo del mercato portoghese. In tutto, vent’anni tondi. Da Lisbona Codazzi si muove verso Roma, dove è chiamato a guidare la sede italiana di Mercedes-Benz (la direzione che raggruppa i veicoli commer-
ca 100 officine autorizzate.
Padroncino o Flotta? Risponderei con macroaziende di produzione e microaziende o distretti di pic-
“È per me un grande onore ricevere i complimenti per i risparmi di costo di carburante rilevati mensilmente” necessario essere presenti a livello locale ma con una visione e una condivisione dell’intero sistema. Questa è a oggi la strada in cui crediamo. Man in Italia è rappresentata da 20 concessionari, una filiale e cir-
cole aziende che sviluppano determinate categorie merceologiche. L’Italia è fortemente caratterizzata dalla presenza di piccole aziende che si rivolgono al padroncino per trasportare le proprie merci. Le flotte stanno
ciali e pesanti), sedendo contestualmente nel board del comitato esecutivo ita-
liano della Stella. In Man da fine agosto 2010 come direttore generale Italia.
comunque crescendo e stanno sviluppando interessanti modelli di logistica integrata. Credo personalmente in entrambe queste formule imprenditoriali.
Il mercato delle utility, delle municipalizzate, è interessante per Man? Ogni mercato è interessante per Man I nostri prodotti soddisfano tutte le esigenze degli operatori. Le municipalizzate ed il mercato delle utility sono settori in cui siamo già presenti pur avendo potenziali margini di crescita.
Una previsione sul settore del cava cantiere. Il settore cava-cantiere è per Man un ‘terreno’ in cui il proprio prodotto è sempre stato molto apprezzato. Prova ne sia l’importante valore dei veicoli usati dopo il primo periodo di utilizzo. Il Sistema Paese non ha premiato negli ultimi anni questo settore, da sempre legato allo sviluppo delle infrastrutture. Attendiamo con grande speranza la ripresa del mercato in cui continueremo a essere protagonisti.
tore, sono il primo portavoce di brutte notizie e quindi alimentano direttamente un primo blocco psicologico alla ripresa del mercato. Forse, dovremmo iniziare a dare belle notizie e relegare in fondo alla pagina quelle meno positive. Scherzi a parte, vari sono i fattori che determinano un mercato del veicolo industriale basso. Le leggiamo tutti i giorni, ovunque, e non vorrei qui elencarle nuovamente. Una cosa invece vorrei dire: oltre il 90 per cento delle merci viene trasportato su gomma, lo scambio di merci fra Paesi è previsto in aumento e Internet consente oggi di comprare a distanza prodotti che devono poi esseri distribuiti a livello locale. Queste riflessioni ci devono dare quell’ottimismo e quella speranza in una ripresa che non tarderà a manifestarsi. Un vecchio proverbio cinese dice che non puoi aprire un negozio se non sai sorridere. Io direi che non puoi avere una merce se non la trasporti… Intravede delle interazioni con Scania, in Italia? Sul mercato internazionale come in Italia siamo assolutamente concorrenti. Abbiamo identità, peculiarità e approcci al mercato unici.
Qual è oggi il principale ostacolo, anche psicologico, alla ripresa del mercato? La mancanza di credito? La crisi? I crediti con lo Stato? La Cosa farà da grande? concorrenza dell’Est? Il giornalista del settore dei I media, generalisti o di setwww.vietrasportiweb.com
trasporti!
N. 767 marzo 2013
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Attualità
Speciale Turchia
Atatrück
Nella nazione a cavallo fra l’Europa e l’Asia l’immatricolato di veicoli commerciali e camion rimane su cifre elevate, malgrado l’incertezza economica generale. Il ruolo cardine del trasporto su gomma e i piani di Ford Otosan nel segmento dei pesanti
unità del segmento medio, di peso totale compreso fra e più recenti cifre 6 e 16 tonnellate. dell’immatricolato Nel 2011, i risultati erano turco di veicoli stati anche migliori, con le commerciali e industriali vendite di pesanti (di linea non saranno da record as- e da cantiere) a 36.500 pezsoluto, ma assomigliano zi e quelle dei medi attorno tanto a quelle (così lontane ai 6-7 mila veicoli, pari a nel tempo e nei volumi) un totale superiore alle 43 dell’Italia pre-crisi. Secondo mila unità. le statistiche non ancora de- Anche sul fronte dei comfinitive del Ministero dei merciali fino a 3,5 tonneltrasporti, lo scorso anno late, i volumi di vendita sono stati immatricolati cir- sono di tutto rispetto: oltre ca 30 mila camion pesanti 250 mila unità nel 2011, sopra le 16 tonnellate, cui mentre nell’anno più negavanno aggiunte circa 4.000 tivo della crisi economica di Gianenrico Griffini
L
A fianco, la tabella riassuntiva delle immatricolazioni in Turchia di veicoli commerciali fino e 3,5 tonnellate e di mezzi oltre le 3,5 .
mondiale - il 2009 - il mercato totale è precipitato fin giù a 163 mila pezzi.
Tabella 1. L’andamento dell’immatricolato Veicoli fino a 3,5 ton Camion oltre 3,5 ton 2001 40.443 3.742 2002 44.073 4.328 2003 100.926 10.221 2004 211.505 37.638 2005 227.859 39.414 2006 229.824 45.022 2007 203.182 35.127 2008 186.368 29.923 2009 163.335 14.787 2010 219.167 26.347 2011 250.962 43.272 Fonte: Ministero dei trasporti
Nuovo camion e nuovi servizi In questa situazione di mercato, Ford e il partner turco Otosan (gruppo Koç) hanno iniziato a gennaio la com-
mercializzazione del trattore Cargo 1846 T. Che è il primo esemplare scaturito dal piano One Ford varato nel 2010 per la creazione di una
piattaforma di camion globale prodotta in Turchia e in Brasile (da maggio 2013) per le esigenze di numerosi mercati: Europa del-
Parla Parla Ahmet Ahmet Kinay, Kinay, responsabile responsabile della della truck truck business business unit unit di di Ford Ford Otosan Otosan Per capire le strategie commerciali e di prodotto di Ford Otosan in Turchia e sui mercati esteri, Vie&Trasporti ha intervistato Ahmet Kinay, responsabile della business unit truck e assistente del General manager Haydar Yenigün. Con il lancio del nuovo Cargo 1846 T, quali sono gli obiettivi di vendita di Ford Otosan sul mercato nazionale? Con il nuovo prodotto puntiamo a conquistare il 24-25 per cento nel segmento dei pesanti oltre le 16 tonnellate che, lo scorso anno, ha fatto registrare in Turchia circa 30 mila nuo-
ve immatricolazioni. Le previsioni per il 2013 parlano di un mercato sostanzialmente stabile nel quale, però, dovrebbe crescere la quota di Ford Otosan, che si è attestata al 20 per cento nel 2012. Inoltre, contiamo di riequilibrare il rapporto fra le vendite di carri e quelle di trattori, allineandoci all’attuale segmentazione del mercato (60 per cento trattori e 40 per cento carri). E per quanto riguarda l’estero? Con l’introduzione del Cargo 1846 T affrontiamo sia il mercato locale sia le sfide dei paesi stranieri. Come ha affermato il General manager Haydar Yenigün, l’obiettivo commerciale è di vendere complessivamente quest’anno 3.000 unità del nuovo veicolo, di cui 500 all’estero. Nel lungo periodo, cioè entro il 2020, pensiamo
Così il mercato nazionale
Queste le vendite di Ford Otosan
trattori 35%
autocarri 40% trattori 60%
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di collocare ogni anno 6.500 Cargo, compresi 1.600 trattori destinati all’export. Come state potenziando le reti di vendita e di assistenza? Abbiamo in corso un piano di rafforzamento e di ristrutturazione delle reti in 16 paesi. Il primo mercato estero sarà la Russia, dove abbiamo già 14 concessionari, che diventeranno 17 entro la fine dell’anno. Per quali ragioni le aziende di trasporto turche scelgono i camion di Ford Otosan? Almeno quattro: abbiamo una presenza storica sul mercato nazionale, poi il presidio capillare sul territorio, i prezzi competitivi dei veicoli e dei ricambi, infine la capacità di soddisfare le esigenze emergenti delle aziende di trasporto.
autocarri 65%
A sinistra, Ahmet Kinay, responsabile della truck business unit di Ford Otosan. A fianco, la suddivisione fra le vendite di trattori e carri sul mercato turco e le corrispondenti percentuali ottenute da Ford Otosan prima dell’arrivo del 1846 T.
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Attualità
La crescita economica ha messo il turbo alle aziende di logistica In Turchia, come in molti altri paesi, il trasporto su gomma ha un ruolo di fondamentale importanza per l’economia. Secondo i dati del Ministero dei trasporti, circa il 90 per cento delle merci (e il quasi 95 per cento dei passeggeri) viaggia su strada. I camion, inoltre, muovono grafici sotto - il 41,7 per cento dell’export e il 23,6 per cento delle importazioni. La crescita del trasporto su strada è stata anche stimolata L’export turco secondo le modalità di trasporto
9,5%
dallo sviluppo (a partire dagli anni 60’ del secolo scorso) dell’industria automotive. Che deve movimentare la componentistica dai siti di produzione alle catene di montaggio e trasferire i veicoli finiti ai porti di imbarco per le destinazioni finali. Queste e altre esigenze hanno promosso la crescita di grandi gruppi logistici, che spesso operano a livello intermodale con un mix di collegamenti via strada-via mare e, in misura mi-
nore, ferroviari (sui treni transita il 5,3 per cento delle merci) e aerei. Fra i nomi più noti nel campo della logistica intermodale figurano Omsan, Ekol, Borusan, Balnak (acquisita da Borusan nel 2012), Ceva e Horoz. Omsan, che è controllata dal gruppo Oyak, ha una flotta di 1.300 veicoli e di oltre 200 vagoni ferroviari. Borusan-Balnak è il primo gruppo logistico turco, con un giro d’affari di superiore ai 460 milioni di euro.
L’import turco secondo le modalità di trasporto
8,3%
1,8%
7,8%
23,6% 41,7% 46,0%
59,1% 1,2%
0,9%
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Mare Ferrovia Strada Aereo Altro
Fonte: Ministero dei trasporti
chia come quello dei cabinati 8x2. Ford Otosan è il secondo player del mercato turco (con una quota commerciale del 20 per cento nel 2012 nel segmento dei pesanti oltre le 16 tonnellate), dietro Mercedes-Benz. Tutte le altre case occidentali si attestano su quote attorno al 6-7 per cento. l’est, Federazione Russa, Medio Oriente, Africa e Sudamerica. La rete di vendita di Ford Otosan è già presente in sedici paesi, che diventeranno trenta a breve termine e, nel lungo periodo, una cinquantina. In Russia, potrebbe anche essere aperto uno stabilimento di produzione per evitare l’eccessiva tassazio-
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ne sui veicoli importati. Il Cargo 1846 T - cfr. box a pagina 28 - sarà affiancato a partire dal 2014 da altre novità di prodotto, per estendere la gamma agli autotelai cabinati con diverse configurazione d’assi. Ciò permetterà di rispondere alla maggior parte delle esigenze delle aziende di trasporto locali, inclusi i settori di nic-
Gestione delle flotte e training In occasione del lancio del Cargo 1846 T, Ford Otosan ha proposto anche un pacchetto di servizi aggiuntivi, che costituiscono una novità per il mercato turco. L’offerta comprende il sistema telematico di gestione flotte Filobil che permette, fra l’altro, di monitorare i consumi di gasolio, e il training dei conducenti, con due obiettivi principali: migliorare la sicurezza e la guida economica dei camion. Lo scorso anno i corsi di perfezionamento sono stati frequentati da oltre 500 driver, con risultati positivi sul versante dei consumi, diminuiti anche del 10 per cento rispetto al passato. Le vendite di mezzi di trasporto sono il termometro di un
Negli ultimi anni, i mezzi di trasporto con maggiore anzianità sono stati sostituiti da veicoli nuovi di fabbrica. paese da 74 milioni di abitanti, che ha macinato tassi di crescita record nel recente passato e che ha di fronte prospettive di un incremento moderato (ma del tutto impensabile in Italia) del prodotto interno lordo (Pil).
cento per quest’anno e del 4 per cento nel 2014. Buone notizie arrivano anche dall’indice di fiducia del settore delle costruzioni, un comparto chiave per la vendita dei mezzi d’opera 6x4, 8x4 e, più recentemente, degli 8x2 per l’approccio Cresce il Pil ma al cantiere. Questo settore, l’inflazione è alta lo scorso gennaio, ha fatto Secondo le rilevazioni del segnare un incremento di olFondo Monetario Interna- tre 12 punti percentuali su zionale (Fmi), il Pil turco è dicembre 2012. Un aumencresciuto del 9,1 per cento nel to dell’indice, in controten2010 e dell’8,5 per cento nel denza rispetto all’andamen2011. Mentre lo scorso anno to di tutto il secondo l’incremento è stato ‘solo’ semestre 2012, segnala un del 2,96 per cento a fronte miglioramento del portafodi un tasso d’inflazione glio ordini delle imprese e dell’8,7 per cento. Le stime delle aspettative di attività dell’Fmi parlano di un au- oltre che del numero di admento del Pil del 3,5 per detti nel settore edilizio. N. 767 marzo 2013
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Attualità
Il settore del cantiere è partito bene nel 2013 e ha ulteriori prospettive di crescita. Il trasporto su gomma gioca un ruolo determinante nel ‘muovere’ l’economia turca. Su strada viaggia, infatti, il 90 per cento delle merci, utilizzando una rete di quasi 65 mila chilometri fra autostrade, statali e provinciali. Incredibile ma vero, solo il 19 per cento del totale - pari a oltre 12mila chilometri è oggi asfaltato.
Conta molto l’automotive L’importanza strategica della rete stradale per lo sviluppo economico della Turchia è stata ampiamente riconosciuta dal Governo di Ankara.
Che vi ha canalizzato il 26 per cento degli investimenti pubblici nel periodo 20072013. La Turchia, fra l’altro, è coinvolta nella realizzazione dell’autostrada litoranea del Mar Nero, che avrà una lunghezza di oltre 7 mila chilometri e attraverserà 12 paesi rivieraschi. Il trasporto su gomma ha un ruolo di primo piano ovviamente pure nella logistica del settore automotive. Che conta in Turchia oltre una ventina di case costruttrici, per non parlare dei fornitori di componenti e di semilavorati. Fra i principali costruttori di veicoli c’è Ford
Otosan, joint venture al 50 per cento fra Ford e il gruppo locale Koç, che ha due insediamenti produttivi. A Inonu, con una capacità installata di 10 mila camion della serie Cargo più 66 mila motori di vario tipo. E a Kocaeli, dove si costruiscono i commerciali delle serie Transit insieme ai Transit Connect (la potenzialità è di 320 mila unità l’anno). Gli altri maggiori conglomerati dell’automotive sono Tofas - joint venture fra Fiat e la holding Koç Oyak-Renault e Toyota. A ciò si aggiungono gli insediamenti produttivi di Mercedes-Benz, Man, Isuzu
(con il gruppo Anadolu), Mitsubishi, Honda, Hyundai (con il gruppo Kibar), Tata, Temsa e Otokar. Nel complesso, includendo anche i costruttori di trattori agricoli, la capacità produttiva installata supera gli 1,5 milioni di unità l’anno. Poiché l’export ha un ruolo di primo piano nell’economia turca, il trasporto intermodale Ro-Ro ha visto una continua crescita fino a ridosso della crisi economica mondiale. Nel 2007, il numero complessivo di veicoli trasportati via nave ha toccato la cifra record di quasi 350 mila unità, per poi attestarsi
nel 2008 a 330 mila mezzi. Le principali rotte dei collegamenti Ro-Ro vanno da Istanbul a Trieste o da Cesme ad Ancona, Bari o Brindisi. Le altre mete più gettonate toccano la Federazione Russa, la Georgia e l’Ucraina attraverso il Mar Nero. Nel settore del trasporto intermodale, l’Italia è uno dei paesi di maggiore interesse per l’espansione delle società di logistica turche. Lo testimonia la crescita di alcune aziende, come Ekol Logistics. Che da gennaio 2013 ha rafforzato i collegamenti Ro-Ro fra Trieste V&T e la Turchia.
In In pista pista col col trattore trattore ‘globale’ ‘globale’ 1846 1846 T T Euro Euro 55
Da sinistra a destra, un 1846 T in versione accessoriata destinata i padroncini, lo snorkel e le superfici aerodinamiche del trattore, il posto guida con la leva del cambio automatizzato Zf AsTronic e il cluster strumenti.
Il Cargo 1846 T di Ford Otosan - frutto della joint venture fra Ford e il gruppo turco Koç - è il primo esemplare della nuova piattaforma mondiale di truck, costruita in Turchia (nello stabilimento di Inonu) e in Brasile per i mercati nazionali e, soprattutto, per l’export. Il 1846 T, che Vie&Trasporti ha guidato in anteprima a Izmir (Turchia) lo scorso gennaio in occasione della presentazione ai dealer locali, monta un motore Fpt Cursor 10 Euro 5 di 10,3 litri di cilindrata, tarato a 340 kW (462 Cv), con una coppia massima di 2.100 Nm. Il cambio standard è uno Zf a 16 marce a innesto meccanico, ma il veicolo testato era dotato di un automatizzato Zf AsTronic
provato in a esclusiva d I RT VIE&TRASPO
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a 12 rapporti, offerto come optional. La manopola di selezione dell’AsTronic si trova sulla console centrale, appena davanti alla leva che permette di scegliere la modalità di funzionamento totalmente automatica o quella sequenziale (raccomandabile sui percorsi più tortuosi con continue curve). In entrambi i casi, i passaggi di rapporto sono rapidi e fluidi. Potente e ben modulabile l’impianto frenante tuttodischi, coadiuvato efficacemente dal freno motore e dal retarder integrato al cambio (Intarder). Che possono essere attivati automaticamente - basta premere il pulsante di brake blending collocato sulla plancia - ogniqualvolta il conducente agisce sul pedale dei freni di servizio. L’Esp di serie permette di guidare in sicurezza anche nelle condizioni potenzialmente più critiche, come l’immissione in curva a velocità elevata su fondi con scarsa aderenza. Semplice e razionale il cluster strumenti, che presenta un display multifunzione fra il tachimetro e il contagiri. La cabina del Cargo 1846 T, larga 2,3 metri, offre un’altezza utile interna di 1,94 metri. Le sospensioni pneumatiche a quattro punti dell’abitacolo garantiscono un buon comfort di marcia, senza oscillazioni di rollio.
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30_30_Imprese Italia 767_VT 19/02/13 17.05 Pagina 30
Attualità
Istantanea del settore
Qui comando io Oltre 161 mila le imprese che operano nel settore autotrasporto e logistica nella Penisola. Poco meno di 150 mila quelle iscritte all’Albo. Ai padroncini ancora la parte del leone Grafico 1. Imprese iscritte al’Albo degli Autotrasportatori dati aggiornati al 31 dicembre 2012
8,1%
0,7% 0,2%0,1%
8,3%
52,9% n n n n n n n
Senza veicoli Imprese aventi da 1 a 5 veicoli Imprese aventi da 6 a 10 veicoli Imprese aventi da 11 a 50 veicoli Imprese aventi da 51 a 100 veicoli Imprese aventi da 101 a 200 veicoli Imprese aventi più di 200 veicoli
Fonte: Albo degli autotrasportatori
29,5%
A Bologna luci sui truck Anche quest’anno la kermesse internazionale dedicata alle attrezzature e all’aftermarket automobilistico, in onda dalla Fiera di Bologna dal 22 al 26 maggio, riserverà un’area esterna alle aziende che operano nel settore della manutenzione dei veicoli industriali e commerciali, ‘Autopromotec Industrial Vehicles Service’. Sono poi previste iniziative collaterali specifiche: focus, tavole rotonde, corsi di formazione. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet www.autopromotec.it.
Il Grafico 1 mostra la composizione delle imprese italiane iscritte all’Albo. Le grandi flotte dalle nostre parti sono ancora una rarità: meno dell’1 per cento possiede oltre 100 veicoli mentre il 52,9 per cento non supera i cinque mezzi. In Lombardia la più alta concentrazione di operatori del settore.
masto quindi pressoché invariato (meno 1 per cento). el settore dell’auto- La Regione dove si concentrasporto e della lo- tra il maggior numero di gistica in Italia aziende di autotrasporto e losono attive 161.327 impre- gistica (il 17,7 per cento del se. Lo dice uno studio totale) è ancora la Lombardia, dell’Osservatorio Autopro- a quota 28.571 (meno 1 per motec, struttura di ricerca cento sul dato 2011). della rassegna espositiva in- Seguono, a distanza, il Lazio ternazionale dedicata all’af- con 18.178 (più 0,1 per cento) termarket, che ha elaborato e l’Emila Romagna (15.813 il Registro delle Imprese che in questo caso segnano della Camera di Commercio, una flessione del 2 per cento). Industria, Artigianato e Agri- Quarto posto per il Veneto (14.250, meno 1,7 per cencoltura di Milano. Il dato si riferisce a giugno to), quinto per la Campania 2012. Rispetto allo stesso (13.842). Da sole le prime periodo del 2011, quando se cinque sono sede di oltre il ne contavano 163.156, il 55 per cento della totalità numero degli operatori è ri- delle imprese del settore. di Gioia Cardarelli
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In coda alla classifica per densità di operatori troviamo Basilicata (1.396, meno 0,7 per cento), Molise (782, meno 0,7) e Valle D’Aosta (241, meno 2,0).
Una su tre non possiede veicoli Decisamente interessante l’istantanea scattata dall’Albo degli Autotrasportatori conto terzi al 31 dicembre 2012: gli iscritti risultano 147.454. Molti, anzi troppi, quelli privi di veicoli: 43.573, che vuol dire quasi una su tre. I padroncini (da uno a cinque veicoli) fanno ancora la parte del leone: sono poco più di 78 mila, pari al 75 per
cento di quelle che possiedono mezzi e al 53 per cento del totale. L’11,5 per cento di chi ha veicoli di peso superiore alle 3,5 tonnellate di proprietà (8 per cento degli iscritti) si inserisce nella classe sei-dieci veicoli. Medesime percentuali per gli operatori che hanno da 11 a 50 veicoli. Le grandi flotte nella Penisola rimangono una rarità: solo 1.608 imprese (1,5 per cento del totale, 1 per cento di quelle con veicoli) possiedono oltre cinquanta mezzi. Quelle aventi oltre 200 veicoli sono solo 183. Un limite per molti perché ne va dell’efficienza organizzativa e della capacità di
ammodernarsi. Ma anche un punto di forza. Secondo l’Osservatorio, infatti, i padroncini sono maggiormente flessibili delle grandi aziende e possono quindi adeguarsi più facilmente alle condizioni mutevoli del mercato, affrontando l’agguerrita concorrenza dei Paesi dell’Est Europa, divenuti sede privilegiata per le aziende di autotrasporto che qui usufruiscono di vantaggi fiscali oltre che di ‘manodopera’ a basso costo. Sulla capacità competitiva dei nostri operatori pesano piuttosto di più l’inadeguatezza delle rete viaria e la congeV&T stione del traffico.
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n Elettrici n Van > 3,5 t n Cantiere n Distribuzione
Renault Trucks Kerax 500.40 E5 km/l 2,03 (l/100 km 49,26) - adblue% 3,931 km/h 43,2 - kg 40.200 - index 290,0 V&T 727e Renault Trucks Kerax 500.40 Optidriver E5 km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 3,083 km/h 38,3 - kg 40.240 - index 288,2 V&T 727e Renault Trucks Kerax 520.40 E5 km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 4,223 km/h 40,3 - kg 40.020 - index 287,6 V&T 749 Renault Trucks Premium Lander 410 Dxi E5 km/l 2,18 (l/100 km 45,87) - adblue% 4,833 km/h 41,9 - kg 27.430 - index 290,4 V&T 728 Scania P420 Cb 8x4 Ehz E5 km/l 2,65 (l/100 km 37,77) - adblue% 7,453 km/h 37,0 - kg 39.790 - index 289,7 V&T 735
Man TgM 18.280 BL E4 km/l 4,81 (l/100km 20,79) - adblue% 0,000 km/h 60,3 kg 17.800 - index 412,7 V&T 715
Man TgM 18.290 BL Lx Eev km/l 5,00 (l/100km 20,00) - adblue% 0,000 km/h 61,6 kg 18.035 - index 418,9 V&T 745
Mitsubishi Fuso Canter 7C18 E4 km/l 6,72 (l/100km 14,88) - adblue% 0,000 km/h 60,9 - kg 7.740 - index 449,8 V&T 718
Renault Midlum 220.11,5 Dxi EL E5 km/l 5,45 (l/100km 16,92) - adblue% 4,997 km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 722
Renault Midlum 220.12 Dxi Optitronic E5 km/l 5,33 (l/100km 18,76) - adblue% 2,337 km/h 61,9 - kg 12.155 - index 421,4 V&T 744
n Pick up n Pesanti
Volvo FL 240 L E4 km/l 5,45 (l/100km 18,35) - adblue% 4,997 km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 719
Volvo FE 320 L3H1 E5 km/l 3,99 (l/100km 25,05) - adblue% 4,496 km/h 59,9 - kg 26.690 - index 381,6 V&T 725
Scania P 230 Cp 16 L E5 km/l 4,69 (l/100km 21,33) - adblue% 0,000 km/h 61,6 - kg 17.700 - index 413,8 V&T 747
Mercedes-Benz Actros 4148 K E5 km/l 1,69 (l/100 km 59,17) - adblue% 4,148 km/h 38,8 - kg 40.540 - index 265,2 V&T 717
Man TgL 12.220 Eev km/l 5,59 (l/100km 17,90) - adblue% 0,000 km/h 64,4 kg 12.020 - index 435,6 V&T 740
L’index performance tiene conto di consumo gasolio, eventuale AdBlue e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.
n Van < 3,5 t n All terrain
Renault Kangoo Express Z.E. Zev km/kwh 4,41 (kwh/100 22,68) - km/h 42,9 kg 2.100 - index 370,9 V&T 760
Volkswagen Caddy Maxi 1.6 Tdi E5 km/l 11,59 (l/100km 8,63) - km/h 49,7 kg 2.260 - index 489,9 V&T 750
Renault Kangoo Exp Compact 1.5 dCi 86 E4 km/l 13,60 (l/100km 7,35) - km/h 50,6 kg 1.770 - index 512,2 V&T 736
Renault Kangoo Express 1.5 dCi 90 Cv E5 km/l 13,38 (l/100km 7,47) - km/h 50,1 kg 2.260 - index 508,9 V&T 756
Renault Kangoo Express 1.5 dCi 105 Cv E4 km/l 13,71 (l/100km 7,29) - km/h 50,1 kg 2.010 - index 511,9 V&T 726
Piaggio Porter Maxxi D120 E5 km/l 11,46 (l/100km 8,73) - km/h 48,6 kg 2.200 - index 485,8 V&T 748
Piaggio Porter EcoPower 1.3 16V Bi-Fuel E4 km/l 7,92 (l/100km 12,62) - km/h 35,7 kg 1.580 - index 409,8 V&T 730
Peugeot Partner 1.6 Hdi 90 Cv E4 km/l 12,35 (l/100km 8,09) - km/h 54,1 kg 2.270 - index 508,4 V&T 731
Peugeot Bipper 1.4 Hdi 70 Cv E4 km/l 16,63 (l/100km 6,01) - km/h 49,7 kg 1.830 - index 536,3 V&T 727
Opel Vivaro 2.0 Cdti 120 E4 km/l 10,28 (l/100km 9,73) - km/h 50,5 V&T 725 kg 2.770 - index 477,4
Scania R730 La Mna Highline E5 km/l 2,94 (l/100km 34,06) - adblue% 5,261 km/h 69,0 - kg 43.360 - index 359,2 V&T 741
Scania R560 La Mna Highline Ap E5 km/l 3,36 (l/100km 29,76) - adblue% 5,075 km/h 69,7 - kg 43.380 - index 375,5 V&T 763
Scania R560 La Mna Topline E5 km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 6,142 km/h 67,1 - kg 44.420 - index 363,3 V&T 720
Scania R500 La Mna Highline E5 km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 4,937 km/h 66,7 - kg 43.760 - index 366,9 V&T 710
Scania R480 La Mna Topline Ap E6 km/l 3,31 (l/100km 30,22) - adblue% 3,042 km/h 67,7 - kg 43.900 - index 377,7 V&T 765
Scania R480 La Mna Highline E5 km/l 3,05 (l/100km 32,81) - adblue% 0,000 km/h 69,0 - kg 44.120 - index 380,9 V&T 726
Scania R480 La Mna Highline E4 km/l 2,87 (l/100km 34,84) - adblue% 0,000 km/h 65,3 - kg 44.160 - index 370,0 V&T 705
Scania R440 La Mna Cr 19 Topline E5 km/l 3,24 (l/100km 30,88) - adblue% 0,000 km/h 69,3 - kg 44.040 - index 387,1 V&T 732
Scania G480 Highline Ecolution E5 km/l 3,58 (l/100km 27,91) - adblue% 4,889 km/h 67,3 - kg 43.660 - index 379,8 V&T 767
Renault Premium Strada 460.18 T Dxi Optiroll E5 km/l 3,39 (l/100km 29,48) - adblue% 4,567 km/h 68,6 - kg 43.660 - index 376,6 V&T 751
Renault Premium Strada 460.19 T Dxi Opt E5 km/l 3,24 (l/100km 30,86) - adblue% 4,184 km/h 69,9 - kg 43.320 - index 374,8 V&T 739
Renault Premium Route 450 Dxi E5 km/l 3,29 (l/100km 30,40) - adblue% 4,941 km/h 66,9 - kg 43.960 - index 369,8 V&T 708
Renault Magnum 520.18T Dxi Optiroll Eev km/l 3,20 (l/100km 31,15) - adblue% 5,142 km/h 68,5 - kg 43.820 - index 368,8 V&T 759
Renault Magnum 520 Dxi Ex New E5 km/l 3,00 (l/100km 33,35) - adblue% 5,029 km/h 68,3 - kg 43.680 - index 361,5 V&T 737
Renault Magnum 500 Dxi Ex New E5 km/l 2,94 (l/100km 34,01) - adblue% 3,814 km/h 71,3 - kg 44.680 - index 367,5 V&T 724
Astra Hd8 84.44 E5 km/l 1,88 (l/100 km 53,12) - adblue% 4,654 km/h 38,3 - kg 39.840 - index 271,3 V&T 729
Nissan Primastar 115 Dci E4 km/l 12,00 (l/100km 8,33) - km/h 49,3 V&T 711 kg 2.720 - index 493,2
Daf Lf 45.210 E5 km/l 6,35 (l/100km 15,75) - adblue% 4,341 km/h 63,4 - kg 12.055 - index 440,1 V&T 738
Renault Magnum 500 Dxi E5 km/l 2,95 (l/100km 33,90) - adblue% 3,566 km/h 72,5 - kg 44.260 - index 370,3 V&T 718
Nissan Nv 200 1.5 dCi E4 km/l 12,6 (l/100km 7,94) - km/h 49,7 kg 2.015 - index 500,2 V&T 735
31_e_34_Prove 767_VT 26/02/13 14.31 Pagina 31
32_33_Poster 767_VT 19/02/13 17.07 Pagina 32
Cristina Cacciatore
Lady Truck 2012
32_33_Poster 767_VT 19/02/13 17.07 Pagina 33
Nissan Np 300 4x4 E4 km/l 7,72 (l/100 12,96) - km/h 48,4 kg 2.880 - index 439,7 V&T 728 Tata Xenon 2.2 Dicor 4x4 E4 km/l 9,47 (l/100 10,56) - km/h 46,8 kg 2.970 - index 458,8 V&T 723 Tata Xenon 2.2 Dicor Dle 4x4 E4 km/l 9,34 (l/100 10,71) - km/h 48,4 kg 2.950 - index 460,6 V&T 742 Toyota Hilux 3.0 D-4D E4 km/l 6,92 (l/100 14,43) - km/h 58,3 kg 2.720 - index 448,3 V&T 755
Fiat Ducato Maxi Multijet2 150 E5 km/l 9,83 (l/100km 10,17) - km/h 48,6 kg 3.460 - index 467,5 V&T 761
Fiat Ducato Multijet 115 E5 km/l 10,80 (l/100km 9,26) - km/h 46,4 kg 3.430 - index 473,1 V&T 753
Ford Transit 140 T350 Awd E4 km/l 7,53 (l/100km 13,28) - km/h 54,2 kg 3.480 - index 449,5 V&T 744
Iveco Daily 35S21 E5 km/l 8,94 (l/100km 11,19) - km/h 31,31 kg 3.485 - index 409,0 V&T 755
Iveco Daily 35S15 E5 km/l 11,08 (l/100km 9,01) - km/h 41,68 kg 3.510 - index 463,7 V&T 767
Mercedes-Benz Sprinter 315 Cdi E4 km/l 8,19 (l/100km 12,21) - km/h 45,7 kg 3.520 - index 439,7 V&T 710
Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi E5 km/l 8,70 (l/100km 11,49) - km/h 47,8 kg 3.520 - index 451,5 V&T 743
Mercedes-Benz Sprinter 316 Ngt E4 km/kg 10,85 (kg/100km 9,22) - km/h 35,9 V&T 732 kg 3.480 - index 444,2
Nissan Cabstar 35.11 E4 km/l 8,65 (l/100km 11,56) - km/h 38,3 kg 3.620 - index 426,6 V&T 721
Nissan Nv 400 F35.13 E5 km/l 8,71 (l/100km 11,48) - km/h 50,15 kg 3.450 - index 457,1 V&T 758
Renault Mascott 150.35 DXi E4 km/l 6,61 (l/100km 15,13) - km/h 48,9 kg 3.470 - index 424,0 V&T 719
Renault Master R3500 150 dCi E5 km/l 7,68 (l/100km 13,01) - km/h 45,7 kg 3.500 - index 432,9 V&T 740
Renault Maxity 130.35/5 DXi E4 km/l 7,67 (l/100km 13,04) - km/h 41,7 kg 3.690 - index 422,9 V&T 712
Dacia Dokker Van 1.5 dCi 90 Cv E5 km/l 15,43 (l/100km 6,47) - km/h 52,3 kg 1.960 - index 533,1 V&T 766
Dacia Logan Pick Up 1.5 Dci E4 km/l 13,72 (l/100km 7,30) - km/h 37,4 kg 1.940 - index 475,9 V&T 738
Fiat Doblò Cargo 1.6 Multijet E5 km/l 12,06 (l/100km 8,29) - km/h 50,56 kg 2.375 - index 496,9 V&T 746
Fiat Doblò Cargo 1.4 T-Jet Cng E5 km/kg 15,8 (kg/100km 6,33) - km/h 38,8 kg 2.400 - index 497,5 V&T 757
Fiat Ducato Multijet 160 E4 km/l 8,81 (l/100km 11,35) - km/h 45,7 kg 3.410 - index 447,9 V&T 722
Fiat Fiorino Cargo 1.3 Mjet 16v E4 km/l 17,22 (l/100km 5,81) - km/h 49,3 kg 1.870 - index 539,8 V&T 716
Fiat Fiorino Adventure 1.3 Mjet 16v E5 km/l 15,62 (l/100km 6,40) - km/h 51,8 kg 1.780 - index 533,1 V&T 749
Ford Fiesta Van 1.4 Tdci E4 km/l 13,2 (l/100km 7,57) - km/h 38,8 kg 1.560 - index 475,7 V&T 733
Ford Transit M 280 2.2 TDCi E4 km/l 10,56 (l/100km 9,47) - km/h 35,9 kg 2.880 - index 441,2 V&T 709
Hyundai H-1 2.5 CRDi Vgt E4 km/l 9,92 (l/100km 10,08) - km/h 48,9 kg 3.210 - index 469,3 V&T 720
Mercedes-Benz Vito 113 Cdi E5 km/l 9,52 (l/100km 10,50) - km/h 48,9 kg 2.800 - index 464,5 V&T 763
Mercedes-Benz Vito 115 Cdi City E4 km/l 9,34 (l/100km 10,71) - km/h 29,6 kg 2.800 - index 407,8 V&T 724
Nissan Interstar dCi 120 E4 km/l 8,37 (l/100km 11,95) - km/h 47,4 kg 3.290 - index 446,3 V&T 717
Renault Midlum 300.16 Dxi Offroad E5 km/l 3,72 (l/100 km 26,84) - adblue% 5,577 km/h 40,3 - kg 15.800 - index 336,3 V&T 757
Mercedes-Benz Unimog U 20 E5 km/l 3,79 (l/100 km 26,37) - adblue% 6,521 km/h 36,2 - kg 9.160 - index 326,5 V&T 756
Bremach T-Rex 60 E4 km/l 6,42 (l/100 km 15,56) - adblue% 0,000 km/h 41,2 - kg 6.000 - index 403,3 V&T 734
Great Wall Steed 5 Tdi E4 km/l 8,25 (l/100 12,11) - km/h 61,7 kg 2.850 - index 475,1 V&T 762
Effedi Gasolone Fd 35 E4 km/l 9,51 (l/100km 10,52) - km/h 38,1 kg 3.230 - index 436,3 V&T 713
Citroën Jumpy 2.0 HDi 136 Fap E4 km/l 8,79 (l/100km 11,38) - km/h 51,0 kg 2.930 - index 460,1 V&T 714
Ford Ranger 3.0 Tdci Xlt Ltd 4x4 E4 km/l 5,52 (l/100 18,11) - km/h 61,6 kg 3.015 - index 429,6 V&T 737
TUTTE LE PROVE
Camion e Commerciali
31_e_34_Prove 767_VT 26/02/13 14.31 Pagina 34
Renault Magnum 460 Dxi E5 km/l 3,06 (l/100km 32,68) - adblue% 2,000 km/h 66,1 - kg 43.780 - index 370,8 V&T 706
Mercedes Actros 1855 Ls Ms Mp3 E5 km/l 3,31 (l/100km 30,17) - adblue% 5,229 km/h 73,0 - kg 43.760 - index 377,7 V&T 736
Mercedes Actros 1851 Ls Ms E5 km/l 3,16 (l/100km 31,65) - adblue% 4,533 km/h 68,8 - kg 43.700 - index 369,4 V&T 707
Mercedes Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5 km/l 3,18 (l/100km 31,46) - adblue% 5,278 Km/h 72,0 - kg 43.800 - index 371,7 V&T 730
Mercedes Actros 1848 Ls Ms E5 km/l 3,28 (l/100km 30,49) - adblue% 5,537 km/h 67,6 - kg 44.000 - index 368,5 V&T 709
Man TgX 18.680 XXL E5 km/l 2,93 (l/100km 34,13) - adblue% 3,042 km/h 72,7 - kg 43.775 - index 371,7 V&T 721
Man TgX 18.480 XXL Eev km/l 3,34 (l/100km 29,85) - adblue% 4,922 km/h 69,4 - kg 43.520 - index 375,3 V&T 748
Man TgX 18.440 XLX Eev km/l 3,03 (l/100km 33,01) - adblue% 3,773 km/h 67,9 - kg 43.660 - index 366,3 V&T 758
Man TgA 18.480 XLX E4 km/l 3,01 (l/100km 33,22) - adblue% 0,000 km/h 65,5 - kg 43.600 - index 374,7 V&T 711
Iveco Stralis As 440S56T/P E5 km/l 3,00 (l/100km 33,38) - adblue% 4,490 km/h 69,9 - kg 43.940 - index 365,4 V&T 723
Iveco EcoStralis As 440S46T/P E5 Eev km/l 3,49 (l/100km 28,65) - adblue% 4,494 km/h 69,2 - kg 43.500 - index 380,9 V&T 752
Daf Xf 105.460 Ate Space Cab Eev km/l 3,30 (l/100km 30,29) - adblue% 5,178 km/h 69,4 - kg 44.060 - index 372,8 V&T 764
Daf Xf 105.460 Space Cab E5 km/l 3,19 (l/100km 31,55) - adblue% 3,250 km/h 64,9 - kg 43.800 - index 369,2 V&T 704
Daf Cf 85.460 E5 km/l 3,00 (l/100km 33,33) - adblue% 4,166 km/h 68,2 - kg 43.740 - index 364,3 V&T 716
Volvo Fh 16-700 Globetrotter XL E5 km/l 2,93 (l/100km 34,14) - adblue% 5,521 km/h 67,7 - kg 43.580 - index 356,2 V&T 742
Volvo Fh 16-660 Globetrotter XL E4 km/l 2,85 (l/100km 35,09) - adblue% 3,079 km/h 68,8 - kg 44.060 - index 363,6 V&T 712
Volvo Fh 500 Globetrotter XL E5 km/l 3,31 (l/100km 30,18) - adblue% 4,745 km/h 66,3 - kg 43.780 - index 370,3 V&T 754
35_35_Scania 767_VT 26/02/13 14.20 Pagina 35
Attualità
Consegne ‘speciali’
Arruolato Sarà utilizzato per il trasporto di elicotteri e motori il nuovo Scania R480 dell’Arma dei Carabinieri
ivrea blu, quella del corpo dell’Arma dei carabinieri, per lo Scania R480 in uso presso il raggruppamento Aeromobili Carabinieri della base militare di Pratica di Mare. A curare la consegna del veicolo in divisa è stata la concessionaria Scania Sacar di Frosinone.
L
Grande soddisfazione è stata espressa da tutta la squadra del Grifone. Quali le missioni per il trattore 4x2 R480? Grazie allo speciale semirimorchio agganciato alla ralla potrà trasportare elicotteri con le relative parti speciali e motori. “Abbiamo prediletto un veicolo Scania - ha dichia-
Franco Fenoglio, Amministratore Delegato di Italscania, e Paolo Emilio Sardellitti, titolare della Sacar di Frosinone, consegnano l’R480 agli uomini dell’Arma dei carabinieri in forza presso la base militare di Pratica di Mare. A sinistra, il trattore R480.
rato il colonnello Michele Sirimarco - perché è in possesso dei giusti requisiti di sicurezza e affidabilità, sia per il conducente, sia per il carico. Solitamente movimentiamo materiale molto delicato ma leggero, come i nostri elicotteri, che pesano 50 quintali. Il motore 6 cilindri in linea da 353 kW
(480 Cv) è, dunque, l’ideale per la nostra tipologia di trasporto.”
C’è anche il Driver Support A spingerlo, infatti, è il 13 litri scarsi che eroga una coppia massima di 2.500 Nm a partire dai 1.000 giri. “Il veicolo è maneggevole
e sicuro - ha aggiunto Mario Biondillo, appuntato spesso al volante del truck svedese - trovo poi utile il sistema Driver Support che valuta le performance dell’autista fornendo indicazioni e suggerimenti sullo stile di guida. È una sfida con me stesso, quando mi metto in strada cerco di migliorare il punteggio ottenuto la volV&T ta precedente.”
Il trasporto del futuro!
IT-20130208
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36_37_Motore 767_VT 25/02/13 17.43 Pagina 36
Innovazione
Diesel a combustione omogenea progressiva Hcpc
DUE è meglio Tre ricercatori italiani hanno progettato un motore rivoluzionario in cui compressione e combustione avvengono in cilindri separati. Così si rispetta l’Euro 6 senza ricorrere ai sistemi di post-trattamento L’idea di base, nata durante un congresso di motoristi nel progetto c’è, ma manca gli Stati Uniti, è molto semancora un prototipo fun- plice: sfruttare tutti i vantaggi zionante per dimostrare dei propulsori a carica omosul campo i tanti vantaggi genea (Hcci), in cui il commessi in luce dalle simula- bustibile allo stato di vapore zioni al calcolatore. Si tratta e l’aria sono perfettamente dell’innovativo motore a miscelati prima dell’inizio combustione omogenea pro- della combustione, senza gressiva (Hcpc), ideato da però averne gli inconvenienRoberto Gentili, titolare degli ti. A cominciare dalla necesinsegnamenti di macchine e sità di utilizzare un elevato motori a combustione inter- grado di ricircolo dei gas na all’università di Pisa, e da (Egr) nei cilindri per controllare il processo di combuun pool di collaboratori. di Giovanni Gaslini
I
stione (soprattutto nei regimi transitori), per evitare fenomeni esplosivi, la cosiddetta combustione simultanea.
I vantaggi della carica omogenea Il motore a combustione omogenea progressiva Hcpc sfrutta lo stesso principio - una miscela omogenea di aria e combustibile per produrre meno inquinanti - dei propulsori Hcci, studiati in numerosi centri di ricerca in Europa (ad
esempio all’R&D Fpt di Arbon) e negli Stati Uniti. Ma si differenzia dal’Hcci per l’architettura dei componenti e per i metodi di formazione della miscela omogenea. In un Hcpc - cfr. schema sotto a sinistra - le fasi di compressione ed espansione avvengono in due cilindri separati, messi in comunicazione fra loro attraverso un condotto munito di una valvola. Gli ingegneri chiamano questa soluzione split-cycle, cioè
Il layout dei condotti di adduzione e scarico Condotti di scarico
Condotti di adduzione
8 Condotto di trasferimento
7 5 3
1
Cilindro combustore
Cilindro compressore
4 Come si miscelano l’aria e il gasolio Motore Hcpc
6 2
Diesel tradizionale
1
Valvola di ammissione
5 Iniettore
2
Cilindro compressore
6 Cilindro combustore
3
Valvola di trasferimento
7 Valvola di scarico
4
Condotto di trasferimento
8 Turbocompressore
Sopra, i principali componenti di un motore Hcpc dotato di turbocompressore. Il cilindro compressore e quello combustore possono avere alesaggio e corsa differenti. I due pistoni sono sfasati di 30 gradi.
36
N. 767 marzo 2013
La simulazione al calcolatore dei campi di velocità
Diesel tradizionale
Motore Hcpc
a cicli separati. Un’idea non nuova, poiché è stata teorizzata per la prima volta agli inizi del secolo scorso. Nel primo cilindro del motore Hcpc, dotato di due valvole di sommità, ha luogo l’aspirazione dell’aria e la fase di compressione, quando il pistone si muove verso il punto morto superiore. L’aria passa poi attraverso il condotto di comunicazione, nel quale il combustibile viene progressivamente iniettato da qui la denominazione di combustione omogenea progressiva - con un dispositivo standard di tipo common rail. Per ottenere una miscela omogenea si sfrutta l’elevata velocità dell’aria nel condotto di collegamento, dove si raggiungono (secondo le simulazioni al calcolatore) anche i 200 metri al secondo. Nel secondo cilindro anch’esso dotato di due valvole di sommità - hanno luogo le fasi di combustione ed espansione dei gas. Per migliorare il rendimento del motore Hcpc è prevista la coibentazione con materiali ceramici delle pareti del condotto di comunicazione fra i cilindri. Che, oltre ad alloggiare pistoni sfasati di una trentina di gradi (di manovella) l’uno rispetto all’altro, possono avere valori di alesaggio e corsa (quindi cilindrate) differenti. www.vietrasportiweb.com
36_37_Motore 767_VT 25/02/13 17.43 Pagina 37
Innovazione
Quelli che l’hanno ideato
di UNO Efficienza termica ed emissioni a pieno carico Motore Diesel Hcpc tradizionale Efficienza termica % 47,0 45.9 Idrocarburi incombusti HC [g/kWh] 0,06 0,4 Monossido di carbonio CO [g/kWh] 2,0 6,5 Particolato [g/kWh] 0,007 0,034 Ossidi d’azoto NOx [g/kWh] 0,13 9,6 L’efficienza di un motore Hcpc Euro 6 Motore light duty Catalizzatore ossidante + Egr 44 Catalizzatore ossidante Fino al 54 + isolamento termico + Egr Catalizzatore ossidante Fino al 55 + isolamento termico + catalizzatore Scr
Motore heavy duty 47 Fino al 57 Fino al 58
Tutti i valori in %
Con l’architettura split-cycle il motore Hcpc ha due valvole di aspirazione, altrettante di scarico e una di trasferimento più un iniettore del gasolio, rispetto alle otto valvole totali e ai due iniettori di un diesel bicilindro tradi-
zionale. Di base, il motore Hcpc non ha bisogno del ricircolo dei gas (Egr) per controllare la combustione, come invece accade nei motori a combustione omogenea Hcci. L’eventuale utilizzo di una contenuta frazione
Nella tabella a fianco, l’efficienza termica di un Hcpc e di un diesel tradizionale. Sotto, le diverse soluzioni disponibili per un Hcpc.
di Egr serve solo per contenere la formazione degli ossidi d’azoto (cfr. tabella sopra a lato). I motori a combustione omogenea progressiva sono molto puliti. Le versioni con rendimenti analoghi a quelli dei diesel tradizionali rispettano i limiti di emissione degli Euro 6 senza sistemi di post-trattamento. Salendo con il rendimento non si produce particolato, ma devono essere eliminati gli NOx. Insomma, l’Hcpc ha grande potenzialità, ma aspetta ancora chi ne realizzi il protoV&T tipo marciante.
I ricercatori italiani non sono secondi a nessuno per capacità scientifiche e realizzative. Lo dimostrano gli studi sul motore a combustione omogenea progressiva (Hcpc), condotti da Roberto Gentili, titolare degli insegnamenti di macchine e motori a combustione interna presso l’università di Pisa, e da un pool di collaboratori fra i quali figurano Riccardo Rossi - ricercatore all’università di Pisa - e Consolato Latella. Quest’ultimo è co-fondatore della Green Engine Consulting, una società che si occupa dello sviluppo tecnologico e della commercializzazione dell’innovativo motore a combustione progressiva.
TORE TE O M È UNSECAMEN INTRIN PULITO
Roberto Gentili - al centro - fra i suoi diretti collaboratori, Consolato Latella (a destra) e Riccardo Rossi.
b e W www.lestradeweb.com
News Attualità
Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - e mail: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
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Attualità
In grande e nella foto in alto a sinistra, il nuovo Kangoo in versione passo medio. Sempre a sinistra, in azzurro, il Maxi, quindi la plancia e un particolare della console centrale.
Nuovo Renault Kangoo
Un salto più in là A cinque anni dal debutto e forse anche per prendere le distanze dal Citan di Mercedes-Benz, la furgonetta della Losanga passa in sala trucco per un corposo remake estetico. E non solo per quello ne supplementare, con tre dili passeggeri, in modo da lità percepita. Ad esempio, posti anteriori, disponibili beneficiare della massima rivedendo le finiture dei punin opzione su tutte le vari- lunghezza di carico. In pri- ti di saldatura, la qualità di nati, esclusi gli elettrici e il ma visione pure plancia, vo- graffatura dei battenti (raggio Maxi termico cinque posti. lante quadrirazza e console e regolarità), la precisione Il comfort dei passeggeri è centrale. nell’applicazione del mastice di Gianluca Ventura stato particolarmente curato, sulla carrozzeria e migliorando sia l’insonorizzazione anciato nel 2008, e con numerose evoluzioni La qualità ora sia il profilo aerodinamico. venduto in oltre 400 nella cabina (ad esempio i si ‘sente’ mila esemplari, toc- pannelli porte), conservando I progettisti Renault hanno In più sono stati aggiunti ca ora anche al piccolo sempre la possibilità di ri- messo l’accento soprattutto equipaggiamenti innovativi, Kangoo Express passare in piegare gli schienali dei se- sul miglioramento della qua- quali il sistema multimediasala trucco per un pesante restyling. Che interessa il Anche l’elettrico si rinnova design ma non solo. Fuori si lavora soprattutto sul Si mette mano pure al Kangoo Z.E., differenziando maggiormente il design tra la verfrontale per mettersi in resione elettrica e quella termica. A partire dal colore azzurrato della losanga, dalle mogola con le future normattidanature della calandra e dai prolungamenti dei gruppi ottici posteriori, nonché dalve a protezione dei pedoni l’aggiunta di mascherine dei proiettori nere. La presa di ricarica migra adesso dietro nel caso siano investiti. Ma il logo del frontale. Il conducente potrà collegare alla presa il cavo fornito di serie con anche per differenziare il veicolo, per ricaricarlo in un tempo compreso tra 6 e 9 ore su una Wall Box (quella maggiormente il piccolo da piazzare in garage) oppure su una colonnina pubblica. Altra specificità del nuovo francese dal cugino tedesco Kangoo Z.E. è l’avvisatore sonoro esterno ‘Z.E. Voice’, simile a quello impiegato sulla (ma costruito Oltralpe) firpiccola Twizy, che avvisa i pedoni delmato Mercedes-Benz, il l’arrivo del veicolo. Il sistema entra in Citan appunto. funzione nell’intervallo tra 1 e 30 orari La calandra viene attualiz(da fermo si zittisce). Con il pack servizi zata a quella delle nuove ‘My Z.E. nter@ctive, inoltre, il conduvetture del gruppo e si mocente può programmare a distanza, da dificano i retrovisori - più un computer o dallo smartphone, la riarmoniosi - e i gruppi ottici carica del Kangoo Z.E., per beneficiare posteriori. di tariffe orarie agevolate. Il rinnovamento del Kangoo Il tutto nella massima comodità. Express ha permesso di aggiungere una configurazio-
L
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N. 767 marzo 2013
le R-Link con navigatore integrato TomTom Live o l’inedito Esp completo di Extended Grip (per avere più motricità su terreni scivolosi) e di antiarretramento. Il nuovo Kangoo Express è equipaggiato con motori che promettono di essere performanti e risparmiosi, tre diesel common rail della serie Energy più un benzina: dCi 75 cavalli, dCi 90 dci 110 cui si somma il TCe 115 cavalli ciclo Otto. Per limitare ulteriormente i consumi, Kangoo dispone ora di serie dell’indicatore di cambio rapporto e del sistema ‘eco mode’, che consente un guadagno che può arrivare fino al 10 per cento. Il sistema agisce sulla coppia motrice, la visualizzazione dell’indicatore di cambio rapporto (anticipato) e la mappatura del pedale dell’acceleratore. La riduzione dei consumi insieme all’allungamento degli intervalli manutentivi (da 30 a 40 mila chilometri) si riflette infine anche sulla diminuzione del Total Cost of Ownership. Mai così importante. V&T www.vietrasportiweb.com
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www.vietrasportiweb.com
FATTI NON PAROLE Paolo Uggè
I
n fase preelettorale tutte le categorie hanno illustrato le loro aspettative alle forze politiche. Due realtà confederali del mondo manifatturiero e dell’intermediazione, hanno però, forse per la prima volta, avanzato proposte per un settore che non è il loro: quello dell’autotrasporto. Nulla di male se l’obiettivo è introdurre legalità e rispetto delle regole, là dove vige la legge della giungla e si attua in modo diffuso un vero e proprio sfruttamento. Non saprei definire altrimenti il comportamento di quelle imprese che riconoscono 5 euro a consegna (fatti oggetto di interventi della magistratura) o che ritengono che con 0,60 euro/chilometro possano essere coperti i costi della vezione. In un mercato libero ognuno può operare come meglio ritiene, sostengono i committenti, ma dimenticano che la nostra Costituzione (Art.41), pone in evidenza come la libertà di iniziativa economica non debba essere ‘in contrasto con l’utilità sociale o recare danno alla sicurezza’. Anche il più audace e strenuo avvocato faticherà a trovare il rispetto della tutela della sicurezza nei trattamenti sopra accennati. I convegni in campagna elettorale lasciano il tempo che trovano. È però singolare che proprio coloro che si sono opposti a determinare condizioni per il rispetto delle regole oggi rilancino delle proposte. Se si tratta di un percorso serio noi siamo disponibili ma se si intende giocare con le parole, come purtroppo si è fatto fino a oggi, non ci sarà dialogo. Se il nuovo Governo sceglierà la strada dell’incerto, della nebulosità deve sapere che non avrà il nostro consenso. Per non venir meno all’azione di sensibilizzazione nei confronti delle forze politiche
Conftrasporto e Confcommercio hanno elaborato un documento specifico che tocca il vasto mondo dei trasporti presente in Confcommercio.
Punti di partenza La prima richiesta è quella di partire dalle scelte di politica dei trasporti e, quindi, dal Piano dei trasporti e della logistica, approvato dal Cipe, e dalla ricostituzione della Consulta. È indispensabile riportare all’unitarietà le decisioni in materia di mobilità e trasporti rivedendo la ripartizione delle competenze. Lo Stato deve dare le linee guida. Dovrà essere introdotto il dibattito pubblico per la realizzazione di opere infrastrutturali, per fornire certezze agli investitori sia sui tempi, sia sul ritorno dei capitali. Anche se chi scrive è più favorevole al coordinamento politico, la costituzione della Autorità dei trasporti non può essere oggetto di ulteriori tergiversazioni. In sostanza occorre ricomporre le tessere del sistema elaborando un piano strategico dal quale far discendere le iniziative. In questo quadro trova spazio il rilancio di una politica a favore dell’intermodalità ferroviaria e via acqua. Se da un lato occorre procedere alla liberalizzazione del trasporto su ferro, separando chi esercita la vezione da chi detiene la rete, dall’altro non è più rinviabile una riforma delle leggi sui porti e un rafforzamento del cluster marittimo. Pena ulteriore perdita di competitività. Bisogna individuare i porti strategici e creare lo sportello unico doganale. Altro tema che non può essere bypassato è quello della mobilità urbana. Già oggi più del 70 per cento del Pil europeo si realizza in prossimità delle città. È indispensabile un Piano na-
zionale della mobilità urbana che affronti, anche attraverso una legge quadro, la materia dei parcheggi e delle soste, il problema dell’inquinamento, che si risolve con una logistica organizzata e non con il divieto, e infine definendo il sistema del Trasporto pubblico locale. Per il trasporto passeggeri si auspica che non si debba assistere all’ennesimo rinvio delle norme che liberalizzano il noleggio con conducenti. Evitare le forme di abusivismo ma riconoscere in base alle esigenze dei territori a chi possiede i requisiti il diritto di operare è un principio che non può essere disconosciuto. Per il trasporto merci non si potrà prescindere dal rafforzamento del rispetto delle regole sulla sicurezza sociale e della circolazione da perseguire con controlli adeguati e funzionali. La distorsione della concorrenza e lo spazio per il riequilibrio delle modalità si determina con la certezza delle regole stesse. Si dovrà modificare la filosofia degli interventi sul settore privilegiando quelli già autorizzati dalla Comunità europea introducendo interventi selettivi legati alla crescita delle imprese e alla qualità dei servizi offerti. Per questo è auspicabile un contratto di logistica. In sostanza le imprese e il Paese necessitano di un ribaltamento dell’attuale situazione: non basta realizzare infrastrutture per dare una risposta alle esigenze di sviluppo e competitività. Prima si definiscono le scelte politiche e poi si realizzano le strutture V&T necessarie.
Cosa la categoria chiede al nuovo Governo affinché l’Italia possa diventare davvero più competitiva. Ok al dialogo ma solo se c’è veramente la volontà di passare all’azione
Associazioni&Dintorni
N. 767 marzo 2013
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40_41_Norme&Decreti 767_VT 25/02/13 17.36 Pagina 40
Norme&Decreti
Le armi contro neve e ghiaccio
Enti proprietari di strade, prefetti e sindaci possono stabilire l’obbligo di montare pneumatici invernali o altri dispositivi antisdrucciolevoli dal 15 novembre al 15 aprile per garantire la sicurezza della circolazione invernale, sono stati autorizzati a introdurre delle limitazioni ulla Gazzetta Ufficiale alla circolazione stradale, per del 30 Gennaio 2013 è prevenire i rischi legati alla stata pubblicata la diret- neve o ghiaccio. tiva del Ministero delle Come noto, gli enti proprietari Infrastrutture e dei Trasporti o concessionari delle strade con la quale sono state definite possono stabilire l’obbligo, per le regole per uniformare l’azio- i veicoli a motore esclusi i cine di quei soggetti - enti pro- clomotori a due ruote e i motoprietari delle strade, prefetti e cicli, di montare pneumatici insindaci - che, durante il periodo vernali o di avere a bordo a cura di Marco Colombo
S
AUSTRIA, PASSA SOLO L’EURO 6 Permesso il transito senza restrizione solo ai veicoli di ultimissima generazione. Stop agli Euro 5 Divieto di transito notturno sulla tratta autostradale A12 Inntalautobahn Kufstein-Innsbruck-Zirl in Austria per i truck con omologazione Euro V. Viaggiano senza restrizione solo i veicoli di ultimissima generazione: gli Eev e gli Euro 6. Una misura che penalizza soprattutto gli autotrasportatori italiani che “vivono una situazione di oggettivo svantaggio competitivo.” Ecco perché Mara Bizzotto, europarlamentare della Lega Nord e membro della Commissione Trasporti al Parlamento Europeo, ha presentato un'interrogazione alla Commissione Ue sul provvedimento varato dal Governo del Tirolo. L'europarlamentare ricorda che questo è “l'ennesimo provvedimento adottato negli ultimi anni dal Governo austriaco per limitare il transito dei mezzi pesanti, in violazione al principio della libera circolazione in territorio comunitario sancito dall'Ue. Con questa misura le nostre imprese rischiano di perdere traffici e clienti, con gravi danni all’intera economia nazionale.”
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N. 767 marzo 2013
dispositivi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e ghiaccio. La nuova direttiva prevede che tale prescrizione può essere introdotta limitatamente al periodo tra il 15 novembre e il 15 aprile, tramite l’emanazione di un’ordinanza conforme al modello allegato alla direttiva medesima. Gli enti proprietari che, nel frattempo, avessero previsto un intervallo temporale diverso, sono stati invitati a rettificare la data di cessazione dell’obbligo in questione fermo restando, tuttavia, che il Ministero ammette alcune eccezioni in cui è possibile stabilire una durata più ampia.
Varchi aperti Il provvedimento ministeriale ha anche individuato le specifiche delle gomme invernali e delle catene da neve, nonché le loro modalità di impiego. Fra le misure da adottare in ottica sicurezza, è stata prevista anche la possibilità di aprire dei varchi negli spartitraffico lungo le autostrade e le altre strade a carreggiate separate, per ottimizzare le attività volte ad affrontare
le situazioni di emergenza. Tali operazioni potranno essere svolte anche in via preventiva. Inoltre, fuori dai centri abitati, nelle situazioni di emergenza correlate al verificarsi di precipitazioni nevose particolarmente intense, ragionevolmente attese o in atto nel territorio di più Province, il Ministero raccomanda un coordinamento tra le Prefetture nell’adozione dei provvedimenti restrittivi della circolazione. Lo stesso vale per i provvedimenti di revoca delle ordinanze stesse. Per quanto riguarda i centri abitati, la direttiva auspica che i sindaci, nell’adozione dei provvedimenti predetti, tengano in considerazione le misure adottate dai prefetti, allo scopo di evitare una disarmonica regolazione del traffico. Infine, il Ministero ha stabilito che dei provvedimenti emessi deve esserne data ampia e tempestiva diffusione, attraverso i mezzi di comunicazione disponibili a livello nazionale e locale, ed attraverso il Centro di Coordinamento Informazioni sulla Sicurezza Stradale. V&T www.vietrasportiweb.com
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Norme&Decreti TRASPORTI RIFIUTI? COMPILA IL MUD C’è tempo fino al prossimo 30 aprile per consegnare il modello alle Camere di Commercio. In attesa che si riveda il Sistri
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 Dicembre 2012 è stato approvato il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale - Mud - per l’anno 2013, da presentare alle Camere di Commercio entro il prossimo 30 Aprile. La novità più rilevante di tale provvedimento è che lo stesso assoggetta nuovamente all’obbligo della Dichiarazione annuale le imprese che effettuano la raccolta e il trasporto dei rifiuti speciali e di quelli pericolosi. Il motivo di questa “re-introduzione” è dovuto alla sospensione del Sistri, il sistema telematico per la rintracciabilità dei rifiuti,
che non essendo mai entrato in vigore ha impedito la rilevazione automatica dal sistema dei dati della Dichiarazione. Preso atto di questa sospensione che, al momento, andrà fino al 30 giugno prossimo, il Consiglio dei Ministri ha ritenuto necessario che il Mud sia compilato da tutte le categorie di operatori indicati nell’articolo 189 del testo Unico Ambientale, tra cui anche le imprese che svolgono solo l’attività di trasporto rifiuti in conto terzi, già escluse dalla compilazione dei Mud 2011 e 2012. Considerato, peraltro, che le imprese di trasporto non sono preparate a tale adempimento, proprio in quanto esentate da due anni, le organizzazioni di settore hanno chiesto al Ministero dell’Ambiente di permettere a tali aziende la presentazione del Modello in forma semplificata. Le associazioni dell’autotrasporto hanno altresì chiesto, nuovamente, la revisione del Sistri, posto che il sistema così come predisposto non ha mai funzionato e si ritiene che assai difficilmente potrà essere messo in condizioni di funzionare entro il prossimo 30 giugno.
IN RITARDO SI PAGA MORA Interesse moratorio dell’8,75 per cento oltre i 60 giorni Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha stabilito, con un provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che per tutto il primo trimestre 2013 il saggio di interesse da applicare a favore del creditore nei casi di ritardato pagamento è pari allo 0,75 per cento. Di conseguenza, l’interesse moratorio da applicare in caso di ritardato pagamento delle fatture di trasporto, ai sensi del decreto legislativo 231/2002 per fatture pagate oltre il sessantesimo giorno dall’emissione, è dell’8,75 per cento, cioè quello fissato dal Ministero maggiorato di 8 punti, secondo la definizione di interesse legale di mora in vigore dal 1° Gennaio 2013, ai sensi del Decreto Legislativo 192/2012.
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Promozioni Ford in verde
Nel segno degli ecoince 18.883,32 euro, macrocanone da 3.671,53 euro, 47 rate da 340 euro (comprensive di 4 anni di assicurazione furto incendio a 1.339,74 euro), riscatto a 3.105,30 euro.
31% Opel Prezzi
tagliati sui commerciali Opel: Vivaro è proposto con uno sconto massimo del 31 per cento, Movano del 29, Nuovo Combo del 22, Corsa Van del 21 per cento. L’offerta è valida fino al 31 marzo, solo per i possessori di partita Iva.
3,99% Renault Renault premia chi 7.750 Ford Ancora Ecoincentivi euro
nel marzo Ford: Fiesta Van 1.2 82 Cv Euro 5, climatizzatore e radio cd, è proposto a 7.750 euro; Transit Connect passo corto 200S 1.8 Tdci 75 Cv Euro 5, clima e radio cd, è in vendita a 10.250; infine Transit Van 250S 2.2 Tdci 100 Cv Euro 5, clima, radio cd, Eco Pack, è offerto a 14.500 euro. Iva, Ipt e messa su strada non sono incluse nel prezzo.
3.000 Hyundai Senza soluzione euro
di continuità lo sconto
incondizionato, di 3.000 euro su tutta la gamma dei veicoli commerciali Euro 5, in Casa Hyundai. L’Iva è compresa nel prezzo.
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Man
Particolarmente vaneuro taggiose le condizioni in ambito Sales: fino al 31 marzo, Man FullService prevede TgL da 30 euro al giorno, TgX 18.440 EfficientLine da 39 euro al giorno, TgS 41.480 8x4 con cassone ribaltabile da 55 euro al giorno. Per tutti i modelli, anticipo di soli 10mila euro. Sul fronte del Service, Man Serenity Bus garantisce un check up gratuito
al 3,99 per cento, sui commerciali Nissan Nv200 e Nv400. Su Van Easy 1.6 benzina 110 Cv Euro 5 4 porte, per esempio, del valore imponibile di 9.697,79 euro, sono previsti un macrocanone da 1.947,33 euro, 47 rate da 189 euro (comprensive di 4 anni di assicurazione furto incendio a 697,52 euro), riscatto a 1.111,51 euro. Stesse condizioni per Nissan Nv400: su Van L1 H1 28 Q 100 Cv, valore
sceglie la formula del leasing. Ecco le promo valide fino al 31 marzo con Tan 3,99 per cento, 5 anni di furto e incendio e canone Revision service 60 mesi o 150 mila chilometri. Si parte con Kangoo Express: 209 euro mensili per il Compact L0 1.5 dCi da 75 Cv Euro 5, 211 euro per l’Hi Solution L1 1.5 dCi 75 Cv Euro 5, 240 euro per il Maxi Hi Solution L2 1.5 dCi 90 Cv Euro 5 e 246 euro per il Maxi Combi Hi Solution L2 1.5 dCi 90 Cv Euro 5. Salendo di gamma troviamo Trafic a 259 euro, l’L1H1 T27 2.0 dCi 90 Cv Euro 5. Chiude Master: il modello L1H1 T28 2.3 dCi 100
di 10 controlli, fino al 31 marzo, su autobus turistici Neoplan.
3,99% Nissan Leasing vantaggioso,
Appuntamenti Marzo 21-23
Marzo 26-28
Aprile 15-21
Maggio 18-19
Louisville (Usa)
Parigi (Fra)
Monaco (Deu)
Misano Adriatico (Rn)
Mid-America trucking show
Sitl
Bauma
Gara campionato europeo camion
Maggio 18-19
Giugno 1-2
Giugno 8-9
Giugno 15-16
Montalieu-Vercieu (Fra)
Los Arcos (Esp)
Straßberg (Deu)
Nogaro (Fra)
Gara Europa truck trial
Gara campionato europeo camion
Gara Europa truck trial
Gara campionato europeo camion
Giugno 22-23
Giugno 29-30
Luglio 6-7
Luglio 20-21
Voitsberg (Aut)
Nürburgring (Deu)
Spielberg (Aut)
Oschersleben (Deu)
Gara Europa truck trial
Gara campionato europeo camion
Gara campionato europeo camion
Gara Europa truck trial
Luglio 27-28
Agosto 24-25
Ago./Set. 31-1
Ago./Set. 31-1
Smolensk (Rus)
Drnovice (Cze)
Limberg (Aut)
Most (Cze)
Gara campionato europeo camion
Gara Europa truck trial
Gara Europa truck trial
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Promozioni Incentivi, si parte con le auto
centivi Cv Euro 5 è proposto a 289 euro mensili. Tutto compreso
Renault Trucks
Fino al 30 aprile, Master Tutto Compreso offre più servizi all’interno di un unico canone (contratto di estensione di garanzia, contratto di manutenzione). La versione L2H2 125.35 con Pack Clima, per esempio, è proposta a un prezzo imponibile di 20.900,75 euro, con un anticipo del 20 per cento, 47 rate da 332,3 euro e una maxi-rata di 7.500 rifinanziabile in 12 mesi. Tan 6,80 per cento, Taeg 7,01 per cento. Nel pacchetto sono comprese manutenzione ed estensione di garanzia 48 mesi/150.000 km. L’Iva è esclusa.
Ricambi Scania Partita il primo febbraio, è valida sino al
Paiono aver trovato ascolto le richieste dei costruttori. Almeno in parte. Arrivano, infatti, i bonus per le automobili ‘ecologiche’ di nuova immatricolazione. Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti quelle elettriche, ibride e a gas (metano o Gpl). Dal prossimo 14 marzo e fino al 2015 (durata dei fondi governativi - 120 milioni di euro - permettendo), otterranno un incentivo massimo di 5 mila euro coloro che acquisteranno un’auto elettrica o ibrida che emetta meno di 50 grammi/chilometro di anidride carbonica. A chi, invece, preferirà un veicolo a gas, con emissioni comprese tra a 51 e 95 grammi/chilometro di CO2 e comunque non superiori ai 120 grammi/chilometro spetteranno 1.200 euro. Come godere del bonus? È necessa-
30 novembre la nuovissima campagna promozionale sui Pacchetti Ricambi che riguardano ben 14 voci: freni, frizione, radiatore... Di nuova introduzione i Pacchetti Turbo e Freni per rimorchi Saf Holland. Solo presso le officine autorizzate Scania.
1.100 Tata Prezzi euro
tagliati nel marzo Tata: lo sconto
rio che il mezzo rottamato sia della medesima categoria di quello acquistato, che abbia più di dieci anni e che sia già di proprietà (o di un familiare convivente) da almeno 12 mesi. Il contributo viene corrisposto direttamente dal venditore all’acquirente. Entro 90 giorni dalla prenotazione, pena il mancato riconoscimento dell’incentivo statale, i dealer dovranno consegnare il nuovo veicolo ecologico. A questo punto avranno 15 giorni per portare l’usato presso un demolitore e provvedere alla richiesta di radiazione allo sportello telematico dell’automobilista. Gli usati così non potranno essere rimessi in circolazione. Quando toccherà ai veicoli commerciali?
sull’acquisto del nuovo Xenon autotelaio 2.2 Dicor 16V Euro 5 cabina singola passo lungo 4x2 è di 1.100 euro. E ancora: 700 euro in meno sul nuovo Xenon pick up 2.2 Dicor 16V Euro 5 cabina singola e doppia 4x2, che diventano 900 nella versione 4x4. L’Iva è compresa nel prezzo.
Tasso Volkswagen Sino al 29 marzo, tas0 so zero in 48 mesi su
un importo finanziabile fino a 10.000 euro per Nuovo Caddy e tasso all’1,99 per cento fino a 20.000 euro per Transporter, 22.000 euro per Amarok, 23.000 euro per Crafter, 28.000 euro per Multivan e California. In alternativa, tasso agevolato del 3,99 per cento fino a 60 mesi, oppure leasing da 3,99 per cento sino a un massimo di 60 mesi, su tutta la gamma dei veicoli commerciali.
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Questioni legali
Chi c’era alla guida? Per fornire le generalità di chi ha commesso un illecito si hanno 30 giorni. Altrimenti parte un altro verbale: ma attenzione è valido solo se arriva entro 90 giorni oltre alla natura della violazione che ha impedito la contestazione i capita spesso di af- immediata e alla sanzione pecufrontare la questio- niaria, dispone obbligatoriamenne dell’identificabi- te, ex art. 126 bis comma 2 CdS, lità del conducente di un che da parte del proprietario del veicolo sanzionato da un’ap- mezzo siano comunicate le geparecchiatura elettronica per neralità di chi era alla guida, sogil rilevamento degli illeciti stra- getto che è da ritenersi l’effettivo dali, autovelox, photored e al- trasgressore. In caso di mancata delazione, verrà emesso un nuotre simili diavolerie. Nel settore trasporti, dove il pro- vo verbale a carico di chi per legprietario del mezzo non sempre ge è tenuto a detta comunicazioè il driver, il verbale che viene ne, indipendentemente dal fatto notificato all’impresa identificata che questi sia realmente in grado dal numero di targa dell’auto- di conoscere chi effettivamente carro rilevato dallo strumento, guidava il veicolo. Questo atto deve essere notificato entro i termini di legge, altrimenti esso è affetto da nullità insanabile e per l’Amministrazione che *dalle 8.00 alle 22.00 **dalle 14.00 alle 22.00 ha rilevato l’infrazione si estin***dalle 8.00 alle 16.00 ****dalle 8.00 alle 14.00 gue il diritto ad ogni pretesa. a cura di Dionigi Bovolo
M
MOTORI SPENTI MARZO 1 Venerdì 2 Sabato 3 Domenica* 4 Lunedì 5 Martedì 6 Mercoledì 7 Giovedì 8 Venerdì 9 Sabato 10 Domenica* 11 Lunedì 12 Martedì 13 Mercoledì 14 Giovedì 15 Venerdì 16 Sabato 17 Domenica* 18 Lunedì 19 Martedì 20 Mercoledì 21 Giovedì 22 Venerdì 23 Sabato 24 Domenica* 25 Lunedì 26 Martedì 27 Mercoledì 28 Giovedì 29 Venerdì** 30 Sabato*** 31 Domenica*
APRILE 1 Lunedì* 2 Martedì**** 3 Mercoledì 4 Giovedì 5 Venerdì 6 Sabato 7 Domenica* 8 Lunedì 9 Martedì 10 Mercoledì 11 Giovedì 12 Venerdì 13 Sabato 14 Domenica* 15 Lunedì 16 Martedì 17 Mercoledì 18 Giovedì 19 Venerdì 20 Sabato 21 Domenica* 22 Lunedì 23 Martedì 24 Mercoledì 25 Giovedì* 26 Venerdì 27 Sabato 28 Domenica* 29 Lunedì 30 Martedì
La limitazione interessa, fuori dai centri abitati, i veicoli e le combinazioni di veicoli adibiti al trasporto di merci aventi massa complessiva massima autorizzata superiore alle 7,5 tonnellate.
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90 giorni Il principio è stato recentemente ribadito dalla Corte di Cassazione che, con l’ordinanza n. 21234 del 29 novembre 2012, ha chiarito che il verbale che contesta la mancata comunicazione, entro i limiti temporali richiesti, delle generalità del soggetto che era alla guida del mezzo ‘fotografato’ deve essere notificato nei termini di cui all’art. 201 CdS. Questa norma dispone che, qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale deve essere notificato entro novanta giorni, che iniziano a decorrere, in questo caso, dall’ultimo giorno utile per comunicare i dati anagrafici dell’autista. In altri termini, se non si ‘denuncia’ la persona alla guida del mezzo si riceve un verbale che, però, deve essere tassativamente notificato al proprietario del veicolo entro e non oltre 90 giorni dalla data di scadenza dell’obbligo di comunicazione, rinvenibile sul verbale di prima contestazione dell’illecito. L’episodio trattato dalla Cassazione riguardava un’opposizione a un verbale di contravvenzione al CdS per violazione dell’art. 126 bis comma 2 CdS per non avere
comunicato le generalità del conducente del veicolo che aveva commesso un’infrazione oggetto di precedente verbale notificato al medesimo proprietario dell’auto. Il ricorso, rigettato sia dal Giudice di Pace sia da Tribunale, approdava alla Corte di Piazza Cavour che, in diritto, lo accoglieva disponendo l’annullamento del verbale per estinzione della pretesa sanzionatoria, condannando l’Amministrazione al pagamento delle spese dell’intero procedimento.
Ecco la spiegazione Come si spiega il ribaltamento di quanto deciso nei primi due gradi di giudizio? Nella motivazione dell’Ordinanza i Supremi Giudici hanno spiegato che dalla documentazione prodotta in atti risultava che con il primo verbale era stato intimato di comunicare entro 30 giorni agli agenti accertatori le generalità e la patente del conducente che aveva commesso una infrazione al CdS. In assenza di tale comunicazione, l'illecito amministrativo si era consumato con la scadenza del termine intimato per l’adempimento, ma esso venne contestato con un secondo verbale notificato ben oltre il termine di cui all’art. 201 CdS (all’epoca dei fatti era di giorni 150). Il ritardo e la mancata applicazione del termine di legge non erano quindi in alcun modo giustificati e sanabili anche perché, rispetto all’illecito omissivo, gli elementi oggettivi e soggettivi dell’infrazione erano immediatamente accertabili con la semplice presa d’atto della decorrenza del termine, così che consumazione dell’illecito e relativo accertamento dovevano considerarsi coincidenti. Pertanto, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, cassato la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, annullato il verbale impugnato e condannato l’Amministrazione resistente alla rifusione delle spese di lite. V&T
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Opinioni
Gino Costa,
Faccia a faccia
Costruttori vs Concessionari
presidente Unrae Veicoli Industriali fino al 31 dicembre 2012. Oggi è Vice President Region UK & Ireland di Renault Trucks.
Intervista a Gino Costa, presidente di Unare Veicoli Industriali fino allo scorso 31 dicembre e Massimo Tentori, rappresentante truck all’interno di Federauto. Ecco come case madri e reti distributive hanno vissuto l’anno più nero degli ultimi decenni e che cosa chiedono per invertire la rotta. Cosa si aspettano nel futuro e soprattutto quali evoluzioni immaginano per le reti. Tanti punti di accordo (i dealer soffrono di più) ma anche visioni strategiche diverse. Per esempio il post vendita sarà multimarca? di Tiziana Altieri
Massimo Tentori, rappresentante Truck in Federauto e presidente della Tentori Veicoli Industriali, concessionaria Iveco.
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Opinioni
Tempo di bilanci... I veicoli industriali hanno chiuso a meno 30 per cento circa. Un risultato che in qualche modo vi aspettavate o inferiore a ogni stima?
Per ogni truck immatricolato o perde all’estero lo Stat Iva 30 mila euro di
Un bilancio difficile. Il 2012 si è chiuso a poco più di 13 mila unità. Un dato al di sotto delle nostre aspettative. È difficile immaginare un mercato con questi numeri. Ormai siamo al fanalino di coda in Europa, con flessioni paragonabili a quelle che si sono registrate solo in Spagna e Grecia. Inutile fare tuffi nel passato,
ripensare agli anni Ottanta. La verità è semplicemente questa: le flotte non crescono più e non c’è nemmeno un mercato di sostituzione. Come se non bastasse assistiamo alla fuga delle immatricolazioni all’estero, un fenomeno che riguarda soprattutto i trattori, del quale abbiamo parlato anche a Monza a ottobre in occasione di TruckEmotion. Per noi rappresenta un nervo scoperto. Sono sempre di più le aziende di autotrasporto che decidono di acquistare e immatricolare i veicoli oltre confine affossando ulteriormente la domanda. Si spiegano così gli incrementi di Polonia o Romania dove il regime contributivo e fiscale legato ai dipendenti è più vantaggioso. Per l’Italia oltre il danno, la beffa: diminuisce l’occupazione e pure gli introiti per lo Stato. Credo che si do-
vrebbe iniziare a pensare molto seriamente a come trattenere sul nostro territorio le imprese internazionali.
ticamente ovunque si fa tutto in house. Il ricorso a terzi è diventato raro e questo ha ulteriormente ridotto la domanda di trasporto e quindi i traffici.
Dovete puntare l’indice contro il colpevole. Chi è? Secondo un recente sonUno solo? Noi concessio- daggio il 95 per cento nari siamo la cartina torna- dei dealer chiederebbe sole dell’economia. I truck con forza incentivi stacircolano quando le azien- tali. Crede possano esde producono, quando la sere realmente utili per popolazione consuma, uscire dalla crisi? quando ci sono interscambi. Se viene a mancare tutto ciò i veicoli si fermano. In passato molte aziende hanno esternalizzato parte delle loro lavorazioni, oggi che il lavoro è calato pra-
Noi come Federauto Trucks non chiediamo incentivi anche perché l’autotrasporto conto terzi è regolato da norme comunitarie che devono passare al vaglio della Commissione concorrenza
Gino Costa, presidente Unrae fino al 31 dicembre Tempo di bilanci... I veicoli industriali hanno chiuso a meno 27 per cento circa. Un risultato che in qualche modo vi aspettavate o inferiore a ogni stima? Non oltre qualsiasi peggiore previsione, ma il 2012 è stato senza dubbio l’anno più difficile degli ultimi decenni. Il risultato è inferiore non a ogni stima, ma a quelle fatte a gennaio quando si prevedeva di replicare i volumi del 2011. Ci si aspettava un rallentamento delle immatricolazioni nel primo semestre, come lasciavano intendere i numeri dell’ultimo trimestre dell’anno precedente, e poi una leggera crescita. Così non è stato: nella seconda parte dell’anno la domanda di veicoli industriali è precipitata.
Dovete puntare l’indice contro il colpevole. Chi è? 46
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Certamente più di uno. Tanto per cominciare nella Penisola purtroppo negli ultimi trent’anni c’è stato un immobilismo totale. Si è fatto in modo di bloccare le riforme per proteggere i privilegi delle corporazioni. E sappiamo bene quante ce ne sono: in fondo non siamo cambiati poi tanto dall’epo-
mente la frase di De Gasperi che distingueva tra il politico che guarda alle prossime elezioni e lo statista che guarda alle prossime generazioni. L’Italia ha bisogno dei secondi.
ca dei comuni. Ci sono un’infinità di gruppi, di associazioni, per parlare del mondo autotrasporto, che proteggono saldamente i propri interessi. E la classe politica è più preoccupata a garantirsi i voti che del futuro del Paese. Torna alla
con forza incentivi statali. Crede possano essere realmente utili per uscire dalla crisi?
Secondo un recente sondaggio il 95 per cento dei dealer chiederebbe
Non ho mai creduto negli incentivi statali fine a sé stessi. Normalmente sono un modo per drogare ulteriormente il mercato senza www.vietrasportiweb.com
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Opinioni
Massimo Tentori, Rappresentante Truck Federauto in Europa. Sarebbe una proposta sterile. Vogliamo piuttosto ‘disincentivi’. Disincentivi a utilizzare veicoli obsoleti, pericolosi, inquinanti. E quindi pedaggi autostradali più elevati, bolli più salati, portate declassate per chi ancora circola con questi. Non bisogna dimenticare che sono i mezzi più facilmente manomettibili: adottano per esempio ancora tachigrafi analogici anziché quelli digitali. Spesso viaggiano al limite della legalità.
A Suo giudizio, quali altre misure sarebbero necessarie per far ripar-
tire il settore? Per far ripartire la domanda dobbiamo svecchiare il parco, incentivare le aziende più virtuose che investono in truck più sicuri e meno inquinanti. Bisogna creare delle norme ed essere feroci nell’effettuare i controlli. A Milano per esempio dal 15 gennaio è stata bloccata la circolazione del veicoli diesel Euro 3. Siamo sicuri che siano misure che servono? O piuttosto non c’è sempre spazio per i più scaltri? Oggi circolano ancora veicoli sul cui libretto si legge malamente la classe Euro di appartenenza. In sede di revisione bisogna identificarli
affinché le forze dell’Ordine possano riconoscerli facilmente anche visivamente. Basta pensare a quanto è stato fatto in Austria: se vuoi attraversare il territorio devi apporre il marchio con la classe di inquinamento.
Concessionari o costruttori, chi sta pagando il prezzo più alto? Concessionari, non c’è dubbio. I costruttori sono player mondiali. Quello che non riescono più a guadagnare in Europa, lo raccolgono in Sud America, negli Stati Uniti o in Asia. Noi non abbiamo, invece, la possibilità di cecare nuovi mercati. Abbiamo il nostro territorio e i costi non si possono comprimere più di tanto.
Come si sono evoluti negli ultimi anni i rapporti tra costruttori e concessionari? Come immagi-
portare a galla i problemi reali. Ma non si possono neanche ignorare le enormi difficoltà che sta attraversando il comparto: la situazione è drammatica e sta portando a uno stravolgimento di tutto il sistema della distribuzione del veicolo industriale in Italia. L’anno più terribile fa seguito a tre anni di crisi profonda che hanno messo in ginocchio gli imprenditori e gli ha costretti a mettere mani alle risorse che avevano creato e messo da parte. Sì quindi a un sistema di incentivi o aiuti temporanei nel quadro però di una vera riforma prima di tutto del sistema dell’autotrasporto che deve essere reso più efficiente e poi più in generale dell’economia per consentire agli imprenditori di muoversi più agilmente, di operare in un quadro legislativo e normativo che incentivi la virtuosità e non l’illegalità come avviene oggi. www.vietrasportiweb.com
Riassumendo un sistema di incentivi è utile solo se ponte di una riforma più ampia. Fra due anni altrimenti rischiamo di trovarci nella medesima situazione, se non peggiore.
A Suo giudizio, quali altre misure sarebbero necessarie per far ripartire il settore? Bisognerebbe copiare ciò che hanno fatto molti Paesi europei: incentivare, in questo senso sì, chi investe in innovazione tecnologica finalizzata a una maggiore efficienza. Mi riferisco alla rete di imprenditori che stanno investendo risorse enormi per adeguare le loro strutture alle norme comunitarie, ma soprattutto agli utilizzatori. Gli autotrasportatori oggi rimandano l’acquisto di veicoli di ultima generazione per il rinnovo del parco perché non hanno grandi benefici. Anzi spesso sono penalizzati nei confronti di chi continua a utilizzare mez-
zi obsoleti, poco sicuri e inquinanti. Indispensabile, infine, il rilascio di liquidità nelle attività produttive, dal sistema bancario e creditizio, ma soprattutto da Stato ed enti locali che oggi finanziano il proprio indebitamento con i loro fornitori.
tive sempre più restrittive che implicano investimenti molto importanti in ricerca e sviluppo.
Come si sono evoluti negli ultimi anni i rapporti tra costruttori e concessionari? Come immagina le reti di vendita del Concessionari o costrut- domani? tori, chi sta pagando il prezzo più alto? Normalmente il prezzo più alto lo paga chi ha le spalle meno larghe, quindi i concessionari. Sono aziende più ‘leggere’, alle quali i cambiamenti del diritto commerciale italiano degli ultimi decenni hanno permesso di essere sottocapitalizzate. E poi sono l’anello di congiunzione tra un settore in terribile affanno com’è quello dell’autotrasporto e un settore che è costretto ad affrontare costi sempre più elevati. I costruttori devono, infatti, rispondere a norma-
i Torna il tema de controlli e quello della mancanza di liquidità
Credo che la risposta possa cambiare da casa a casa. Ci sono costruttori che hanno puntato a ottenere comunque il risultato a scapito delle reti, altri che hanno preferito investire per mantenere una rete solida anche in un momento così difficile. Volendo N. 767 marzo 2013
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Opinioni
na le reti di vendita del domani?
e: Medesima visionanno le Case madri st mpo scendendo in ca e ciò apre nuovi interrogativi
Credo che la risposta possa cambiare da casa a casa. Certo è che la contrazione dei volumi ha fatto sì che il mercato italiano diventasse per molti costruttori marginale, per qualcuno è paragonabile a un Paese emergente. Volumi di questo tipo non sempre giustificano l’esistenza di una struttura sul posto: i rapporti si sono quindi ‘allungati’, sono meno pressanti. Il contatto è meno diretto. Per il costruttore italiano è un po’ diverso perché i numeri rimangono comunque importanti.
Le case costruttrici in mancanza di imprenditori pronti a subentrare nel settore vorrei ricordare che non si vedono facce nuove da almeno un decennio - investono direttamente e si creano situazioni difficili sui mercati con le case madri che diventano compeptitor. Come può un imprenditore competere contro una multinazionale? Abbiamo possibilità, armi, forze e logiche diverse. Anche l’approccio al business è differente. Difficile immaginare le reti del domani con i volumi attuali. Facendo uno sforzo e pensando di tornare a livelli
migliori credo comunque che assisteremo a una ristrutturazione della rete. Immagino dealer monomandatari che avranno responsabilità su aree più vaste di quelle attuali, dove operano aziende con parchi importanti, e che per supplire alla minore reddittività delle vendite si concentreranno sull’after sales. Non credo nelle soluzioni plurimandato con prodotti che si sovrappongono nemmeno per il futuro. Il mercato del truck non è quello dell’auto. La diffusione del multimarca si avrà solo nel settore della riparazione, nonostante sia-
no blindati anche i mandati nell’after sales. Già oggi molte officine hanno allargato il loro campo d’azione alla sostituzione pneumatici e olii.
Cosa ne pensa del Regolamento 330/2010 che entrerà in vigore il prossimo giugno? È un Regolamento più restrittivo, peggiorativo per i concessionari. Basti pensare alle disdette: possono essere date con due soli anni di anticipo. Mi auguro che venga dato seguito al Codice di Condotta: credo che possa contribuire a migliorare il rapporto costruttori/dealer a vantaggio di entrambe le parti. Al dealer servono certezze per poter traguardare il futuro.
In vista dell’Euro 6 ritiene che nel 2013 che ci possa essere una corsa agli Euro 5 un po’ come
Gino Costa, presidente Unrae fino al 31 dicembre
te del n e r e f if d e n io is V ò post vendita. Pu arca aprirsi al multimper per i dealer, non i costruttori!
generalizzare, come sempre capita quando si attraversa una crisi profonda, non sono mancati i risvolti positivi: credo siano migliorati i rapporti tra dealer e case madri perché tendenzialmente tutti hanno cercato di ‘stringersi a coorte’. La rete del domani? I vei-
coli industriali meritano un discorso a parte, sono diversi sia dall’auto sia dal veicolo commerciale. Non penso che nel prossimo decennio si possa immaginare un’apertura assoluta al commercio via internet o per corrispondenza: non si può prescindere per il truck da 48
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sistema di distribuzione professionale come l’attuale che vede sulla scena concessionari preparati e con un capitale importante. Ciò vale ancora di più per la riparazione: essendo i mezzi sempre più tecnologicamente sofisticati richiedono grande preparazione da parte degli operatori, ci vogliono veri e propri professionisti. La rete del futuro sarà simile all’attuale, probabilmente con una componente di investimenti diretti dei costruttori maggiore. Riguardo al multimarca la mia esperienza è stata negativa: i costruttori richiedono un forte impegno professionale, spesso anche abbastanza differenziato da casa a casa. Il concessionario che decide di aprirsi a più marchi è costretto a entrare in uno schema mentale schizofrenico che si porta dietro anche una moltiplicazione di investimenti dedicati. Il
problema non è tanto finanziario, un investitore può superarlo, ma ‘mentale’. Idem per il post vendita che deve essere ancora più qualificante per l’identificazione delle marche di quanto non lo sia la vendita. Ovviamente non mi riferisco agli aspetti tecnologici dove c’è una certa omologazione, ma parlo di metodi, comportamenti, regole che le diverse case tendono a differenziare proprio per far riconoscere all’esterno la marca.
mantiene una certa liberalizzazione consentendo al consumatore di avere accesso al fornitore più competitivo. Senza dimenticare che vengono consolidati i presupposti per una preparazione professionale, che come ho già sottolineato saranno sempre di più un requisito fondamentale per chi opera nel settore dei pesanti.
Il nuovo sistema distributivo è il risultato di quasi vent’anni di legislazione europea in materia. Da ognuna delle fasi precedenti si sono tratti insegnamenti, spunti. È il risultato di lunghe negoziazioni e a mio modo di vedere è positivo. Perché
Nei Paesi dove ci sono incentivi agli Euro 6 si sta già andando in un’altra direzione. In Italia invece ritengo che ci possa essere una corsa agli Euro 5. Il rischio è che la domanda arriverà tardi, rischiando di confliggere, come è accaduto in passato,
In vista dell’Euro 6 ritiene che nel 2013 che ci possa essere una corsa agli Euro 5 un po’ come Cosa ne pensa del era successo nel passagRegolamento 330/2010 gio dall’Euro 3 all’Euro che entrerà in vigore il 4? Quanto può valere in prossimo giugno? termini di volumi?
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45_49_Unrae Federauto 767_VT 20/02/13 10.22 Pagina 49
Opinioni
Massimo Tentori, Rappresentante Truck Federauto era successo nel passaggio dall’Euro 3 all’Euro 4? Quanto può valere in termini di volumi? Il passaggio dall’Euro 3 all’Euro 4/5 per le aziende non comportava alcun beneficio ma solo un aggravio di costi. Oggi invece il cliente sa che scegliendo un Euro 6 potrebbe avere dei vantaggi a livello fiscale, di pedaggi. Le aziende di autotrasporto possono mettere altri elementi sul piatto della bilancia. Da non dimenticare poi che il passaggio dall’Euro 3 all’Euro 4 è coinciso con l’introduzione del tachigrafo digitale che ha sostituto quello analogico a cui molti non volevano rinunciare. Non mi aspetto dunque nessuna corsa all’Euro 6, normativa che ha richiesto ai costruttori investimenti molto onerosi per un upgrade di emissioni inquinanti importante certo ma modestissimo rispetto all’Euro 5.
con i vincoli industriali. In pratica i costruttori impegnati nel run up produttivo di nuovi prodotti, dovranno affrontare la crescita di domanda dei vecchi. Non sarà facile soddisfare le richieste. Rispetto al passaggio Euro 3/Euro4-5 manca la componente tachigrafo analogico/digitale ma il salto tecnologico è superiore, quindi anche i costi. I volumi saranno diversi semplicemente per la contingente situazione economica che lascia meno spazio agli investimenti Oggi molte imprese devono recuperare il ritardo accumulato
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Credo che sarebbe stato decisamente meglio se quei soldi fossero stati utilizzati per togliere dalla circolazione i mezzi più obsoleti. Ci avrebbe guadagnato di più anche la qualità dell’aria. L’Euro 6 insomma è stato un autogoal della Commissione Europea.
della crisi, dalla elezioni, da ciò che verrà fatto. Gli investimenti pubblici per esempio sarebbero un volano per l’intera economia. Oggi è tutto molto nebuloso. E poi c’è il problema della stretta creditizia. Il nostro mondo vive di finanziamenti, il difficile accesso al credito per noi è una catastrofe.
Qui Italia. Unrae prevede un 2013 a 14.000 uni- Cosa vi aspettate dal nuotà. Stime al rialzo o al ri- vo Governo? basso? Ci aspettiamo regole. Poche Ci metterei una firma. Purtroppo credo che dovremo fare i conti con un mercato ancora al ribasso. Molto dipenderà dall’evoluzione
e chiare. E che si faccia il possibile per farle rispettare. Avere decine di norme che vengono puntalmente disattese non serve a nessuno.
negli ultimi anni ma i condizionamenti economici sono ancora pesanti.
5 ma non sarà in grado di compensare le perdite dei grossi mercati. L’Italia purtroppo è partita male, ma può ancora recuperare. È importante che si svegli la domanda di Euro 5: se arriverà solo nella tarda primavera avrà poco effetto perché, come già sottolineato, i costruttori non avranno più possibilità di produrre questa tipologia di veicoli.
Qui Europa. Stime per il 2013? La situazione europea è vista abbastanza stabile se non in leggero peggioramento a causa della ‘pausa di riflessione’ della domanda di veicoli industriali in Germania, che rimane il più grande bacino europeo. Rallentano anche Francia e Gran Bretagna. Il sud Europa, invece, si ritiene che rimarrà stabile o in leggero aumento grazie alle vendite di Euro
Ci si aspetta delle misure pro comparto dall’Europa? Non ci aspettiamo nulla a livello europeo. Piuttosto tutti stanno alla finestra a guardare che cosa accadrà dopo le elezioni nel Bel Paese: l’Italia continua a essere un’economia molto importante nel panorama europeo, all’estero c’è una maggiore consapevolezza di ciò, e quello che succede qui ha un impatto significativo sul resto d’Europa. Il mio augurio è
Vogliamo poter fare il nostro lavoro che non è solo vendere camion: è fornire conoscenze tecniche, consulenza, erogare finanziamenti, fornire pareri fiscali. È questo il nostro valore aggiunto, che ci deve essere riconosciuto. Invece oggi ci troviamo a svolgere compiti che non sono nostri. Ultima della serie, siamo diventati esattori per conto terzi del contributo fine vita pneumatici. Dovremmo addebitarlo ai clienti in fattura ma loro non lo comprendono e non sono disposti a pagarcelo. Il risultato? Un costo in più per il concessionario. V&T
che il Paese possa recuperare 30 anni di immobilismo. È da tre decenni che si fa molto meno anziché di più. Avendo la possibilità di girare il mondo ci si rende conto di quante siano le cose da ‘aggiustare’: la Gran Bretagna offre una competitività importante perché c’è onestà fiscale e civica, un quadro normativo di grande snellezza. Pensiamo alla sicurezza sul lavoro: con costi dieci volte inferiori si ottengono i medesimi risultati. La buona notizia è che in Italia c’è uno spazio di manovra enorme, c’è ancora molto da fare, non tutto è perso. La palla al nuovo Governo. V&T
tione Centrale la ques no legalità. Ci devo nno essere regole e va fatte rispettare!
In Italia ci sono ampi margini to! di miglioramen Questa è la bella notizia!
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Mercato
I numeri 2012
TUTTI GIÙ PER TERRA Previsioni centrate. Nel 2012 non si è arrestato il trend negativo dell’ultimo trimestre 2011: rimorchi e semirimorchi hanno dovuto archiviare una flessione del 34 per cento. Soffrono i principali attori della scena, perdite più contenute per gli ‘specialisti’
I
(contribuiscono al totale con oltre l’85 per cento) è stato il secondo, archiviato addirittura con un meno 40 per cento. Un nuovo tonfo, dunque, per il settore che nel 2009 aveva dovuto fare i conti con un dimezzamento della domanda (si era passati dalle 17.500 unità complessive circa, alle 8.400) e che nel 2011 pareva stesse uscendo dal tunnel con poco
Tabella 1. I principali player del mercato italiano semirimorchi (Anni 2011 e 2012, quote di mercato e variazione percentuale) 2012 % 2011 % Compagnia Italiana Rimorchi 744 13,50 1.715 20,49 Schmitz 720 13,06 1.054 12,59 Menci 474 8,60 597 7,13 Zorzi 395 7,16 489 5,84 Krone 357 6,48 747 8,92 Tecnokar Trailer 239 4,34 369 4,41 Koegel 201 3,65 246 2,94 CCFC 178 3,23 168 2,01 Lamberet 150 2,72 209 2,50 Soriberica 109 1,98 72 0,86 Schwarzmuller 106 1,92 132 1,58 OMT - Officine Meccaniche Tortonesi 103 1,87 130 1,55 Kaessbohrer 102 1,85 51 0,61 Bartoletti Rimorchi 96 1,74 186 2,22 Bertoja 76 1,38 118 1,41 Lecitrailer 65 1,18 188 2,25 Omar 64 1,16 53 0,63 Acerbi 59 1,07 70 0,84 GenerL Trailers 56 1,02 123 1,47 Knapen 56 1,02 46 0,55 Adige 51 0,93 69 0,82 Cria 51 0,93 35 0,42 Totale marche italiane 3.302 59,89 5.104 60,98 Totale marche estere 2.211 40,11 3.266 39,02 Totale mercato 5513 100,0 8.370 100,0
Delta -971 -334 -123 -94 -390 -130 -45 10 -59 37 -26 -27 51 -90 -42 -123 11 -11 -67 10 -18 16 -1.802 -1.055 -2.857
Var % -56,62 -31,69 -20,60 -19,22 -52,21 -35,23 -18,29 5,95 -28,23 51,39 -19,70 -20,77 100,00 -48,39 -35,59 -65,43 20,75 -15,71 -54,47 21,74 -26,09 45,71 -35,31 -32,30 -34,13
Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
2011 1000
948
789 750
2012
727 755
733
Rimorchi Semirimorchi
751
746
729
573
644
621
500
746 451
250 114
137 115
117
132
130
100
108
111
158 105
517
484
531 530 442 418
463
407
65 92 85 84 78 111
443
398
Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
Grafico 1. Immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi > 3500 kg in Italia
307
73 74 92 57 75 62 43
0 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
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meno di 10 mila veicoli immatricolati. Il perché è presto detto. La crisi, naturalmente, che continua a farsi sentire sui traffici, l’incerta situazione economica, la mancanza di credito e la vera e propria ondata migratoria di operatori dell’autotrasporto a Est. Ormai in Italia si acquista poco e si immatricola ancora meno.
Cir, leadership nei semirimorchi Segno negativo dunque per la quasi totalità degli attori presenti sul mercato italiano (cfr Tabella 1 sono riportati quelli che hanno immatricolato oltre 50 veicoli). A dominare la scena nella categoria semirimorchi con uno share superiore al 13 per cento è Compagnia Italiana Nessuna inversione di tendenza nel 2012 rispetto all’ultimo trimestre 2011: la domanda ha continuato a flettere. Il comparto ha dovuto archiviare l’ultimo anno con un meno 34 per cento.
Rimorchi, partecipata dai Gruppi Margaritelli, Acerbi e Cln. I 744 veicoli venduti con i marchi Cardi, Merker e Viberti - indicano, però, un calo di oltre il 56 per cento, ben superiore alla media nazionale. Al secondo posto, con soli 0,5 punti in meno di quota, troviamo la tedesca Schmitz: 760 veicoli immatricolati hanno comportato una flessione del 31 per cento. Terza posizione per un’altra azienda tricolore, Menci che ha totalizzato 474 veicoli, il 20 per cento in meno del 2011. Chiudono la top five Zorzi e Krone, rispettivamente con 395 e 357 unità (meno 19 per cento nel primo caso, meno 52 nel secondo). I primi cinque gruppi detengono quasi la metà del mercato della Penisola che si conferma così sempre più orientato verso veicoli standardizzati. Da sottolineare le ottime performance della spagnola Sor Iberica e della tedesca Kässbohrer che con 109 e 102 veicoli hanno messo a segno un più 51 e un più 100 per cento. Mettendo sotto la lente d’ingrandimento i rimorchi (la Tabella 2 riporta
Grafico 2. Immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi> 3500 kg in Italia: trend per categoria d’uso economico
2012
Proprio 788 Terzi 5651
Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
due anni. Secondo il consuntivo 2012 le immatricotalia al fanalino di coda lazioni di semirimorchi si in Europa Occidentale sono fermate a quota 5.513 per l’età media del trai- con una flessione del 34 per nato circolante. Se nel 2010 cento sull’anno precedente. si erano raggiunti faticosa- Non va meglio ai rimorchi: mente, attraverso gli incen- 926 unità hanno determinativi alla rottamazione, i 12 to un meno 33 per cento. anni, nel 2012 la situazione Guardando all’andamento è nuovamente peggiorata. mese per mese (cfr Grafico Bassissimo, infatti, il tasso 1) si evince che il trimestre di sostituzione degli ultimi più nero per i semirimorchi di Gioia Cardarelli
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Mercato
All’appello mancano due anni di immatricolato Un anno da dimenticare per i costruttori di trainati. Ecco il commento a caldo di Luca Margaritelli, presidente del Gruppo Rimorchisti Anfia. Il 2012 è stato un anno drammatico per il settore... Abbiamo chiuso poco sopra i 6.400 veicoli immatricolati, in linea con le previsioni di dicembre. Che, dal punto di vista delle vendite, è stato un mese fiacco, anche tenendo conto della stagionalità del business. Tutti i comparti hanno sentito la crisi, frigo inclusi. Perché? Il trend è preoccupante: significa che sono in calo anche i consumi di beni di prima necessità. E la contrazione della domanda, purtroppo, non si limita agli alimentari: la richiesta di carburanti, per esempio, ha fatto registrare nel 2012 una flessione del 10 per cento. Il calo delle vendite ha determinato una maggiore pressione sui prezzi d’acquisto del nuovo? Quali conseguenze sull’usato? Quando il mercato è molto ‘sottile’, come è attualmente quello italiano, è difficile fare considerazioni sui prezzi. In ogni caso, la pressione sui listini c’è e si sente. Sul versante dell’usato, fino ad alcuni mesi fa, si avvertiva interesse per i veicoli di 4-5 anni da parte di aziende con difficoltà di accesso al credito. D’altro canto ci sono anche società di trasporto che sostituiscono in parte il parco veicoli dando in permuta un maggior numero di usati rispetto alle unità acquistate. E ciò alimenta il comparto dei mezzi di seconda mano. Difficile stabilire il punto di equilibrio dei due fenomeni. Il finanziamento dei nuovi veicoli è sempre un problema? Certamente lo è. Ma in questo momento prevale fra le aziende di trasporto la volontà di rimandare gli acquisti in attesa di maggiori certezze sul piano economico. D’altro canto, il mercato è sceso a livelli così bassi, che non è ipotizzabile un’ulteriore contrazione. E il trend degli ultimi mesi conferma questa
Zorzi: detiene il 24 per cento circa con 221 veicoli. Seguono Omar (al 17 per cento con 156 unità) e
Compagnia Italiana Rimorchi (al 15 per cento con 137 unità). Per loro la flessione è stata, rispettivamen-
Tabella 2. I principali player del mercato italiano rimorchi (Anni 2011 e 2012, quote di mercato e variazione percentuale) marche nazionali 2012 % 2011 % Zorzi 221 23,87 301 21,62 Omar 156 16,85 219 15,73 Compagnia Italiana Rimorchi 137 14,79 173 12,43 Rolfo 33 3,56 81 5,82 Bartoletti rimorchi 32 3,46 50 3,59 Bertoja 30 3,4 57 4,09 Fast Enginery 21 2,27 25 1,80 Totale marche italiane 857 92,55 1.318 94,68 Totale marche estere 69 7,45 74 5,32 Totale mercato 926 100,00 1.392 100.00
Delta -80 -63 -36 -48 -18 -27 -4 -461 -5 -466
Var % -26,58 -28,77 -20,81 -59,26 -36,00 -47,37 -16,00 -34,98 -6,76 -33,48
Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
Tabella 3. Immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi > 3500 kg in Italia per numero assi (Anni 2011-2012) 2012 % 2011 % Delta Var % 1 asse 19 0,30 7 0,07 12 0,12 2 assi 795 12,35 1.209 12,38 -414 -4,24 3 assi 557 8,65 812 8,32 -255 -2,61 4 assi 4.980 77,34 7.633 78,19 -2.653 -27,18 5 assi 31 0,48 46 0,47 -15 -0,15 6 assi 48 0,75 49 0,50 -1 -0,01 7 assi 3 0,05 2 0,02 1 0,01 8 assi 5 0,08 1 0,01 4 0,04 9 assi 1 0,02 3 0,03 -2 -0,02 totale 6.439 100,0 9.762 100,00 -3.323 -34,04
nuando a essere i veicoli più richiesti nella Penisola (2.355 unità, pari al 37 per cento) hanno sentito la crisi più degli altri: per loro il calo è stato addirittura del 42 per cento. E flettono più della media del mercato anche gli isotermici (993 unità, meno 38 per cento), al secondo posto per volumi. Soffrono meno gli allestimenti per utilizzi più specifici: portacontainer (meno 12 per cento con 355 unità) e cisterne (meno 23 per cento con 888 unità). V&T
te, del 26,5, 28,7 e 21 per cento. Ma chi acquista in Italia e che cosa? L’87 per cento dei veicoli trainati è utilizzato per trasporto conto terzi (cfr Grafico 2). La parte del leone la fanno i veicoli a quattro assi (sono il 77 per cento del totale) che risultano essere anche quelli in maggiore sofferenza (cfr Tabella 3). L’analisi del mercato per tipologia di allestimento (cfr Grafico 3) mostra che i furgonati/centinati - per trasporti generici - pur conti-
Grafico 3. Italia - immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi > 3500 kg per tipologia di allestimento (Anni 2011-2012)
0
0,26 10,26 0,01
2011
2012 0,67
11,89
12,85 4,16
0,12 0,02
12,33
13,79
13,15 41,61
5,51
36,57
Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
la classifica delle aziende che ne hanno immatricolati almeno 30) si evidenzia che qui leader di mercato è
ipotesi di stabilizzazione delle vendite. Il settore dei rimorchisti è a rischio? Sicuramente. Il mercato nazionale costituisce la base indispensabile per realizzare i volumi. Se questi diminuiscono, diminuisce la competitività delle aziende in Italia e all’estero. Come si esce? Con il consolidamento del setLuca Margaritelli, tore? Con l’export? Presidente del Gruppo Credo che l’export sia l’unica strada da percorrere. rimorchisti Anfia Ma non si può vivere nemmeno di sole esportazioni, fatta eccezione per alcuni segmenti di nicchia, come gli allestimenti per il trasporto degli animali o quelli per la movimentazione di veicoli. Per questa ragione è indispensabile stabilizzare il mercato nazionale con volumi di vendita adeguati. Che ne è stato del progetto di aumentare del 5 per cento la tolleranza sul peso massimo dei veicoli più moderni? Il provvedimento ha incontrato il favore del governo, poi è intervenuta la crisi politica che ha bloccato tutto. Il Progetto 18 può eventualmente dare una scossa al mercato? Lo vedevamo come elemento importante a medio-lungo termine per il paese. Le ragioni alla base di quel progetto erano altre. Quali previsioni può fare per quest’anno? Il livello delle vendite non è ulteriormente sceso negli ultimi mesi. Mi aspetto un anno vicino, in termini di volumi, al 2012, ma con il segno più. Tenendo conto dei marcati cali di vendite degli ultimi anni, mancherebbero (teoricamente) all’appello quasi due anni d’immatricolato. Gianenrico Griffini
Fonte: Elaborazioni Vie&Trasporti
Gli allestimenti ‘general cargo’ sono quelli che hanno sofferto di più nell’ultimo anno. Come si evince dal Grafico 4 furgonati e centinati hanno perso ben 5 punti di quota di mercato con una diminuzione delle immatricolazioni di oltre il 40 per cento. I quattro assi fanno la parte del Leone: contribuiscono alle vendite complessive con il 77 per cento.
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16,41
15,42 2,55
n Caravan n Cisterna n Dry freight
2,41 n Eccezionali n Isotermici n Portacontainers
n Ribaltabili n TATS- Attrezzata allestimenti vari n Trasporto persone
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n Vari allestimenti
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52_53_Semirimorchi 767_VT 19/02/13 17.14 Pagina 52
Al traino
PER CHI VUOL di Giovanni Gaslini
I PUNTI DI FORZA
T
rova impiego nel trasporto di numerose tipologie di sfusi (dal cippato alle granaglie, dalla ramaglia ai rifiuti industriali leggeri) il semirimorchio Cf Best Plus del costruttore olandese Kraker. Il veicolo, caratterizzato da una tara in ordine
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di marcia di 8.300 chili, ha una cassa autoportante in lega leggera, alla quale è vincolato un corto carrello in acciaio con gli assali del tridem. Che sono dei Saf Integral con freni a disco da 430 millimetri di diametro, abbinati a dischi in acciaio da 22,5 pollici con off-set
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di 120 millimetri e pneumatici 385/65. Nella configurazione standard, il primo assale è sollevabile, mentre il terzo è autosterzante.
Doghe mobili a comando idraulico
• Scarico autonomo, grazie al pianale a doghe mobili in alluminio. • Elevata volumetria di carico (92 metri cubi). • Flessibilità di impiego: sfusi e rifiuti industriali.
A CHI SERVE Ai trasportatori che vogliono un semirimorchio polivalente, adatto a diverse tipologie di prodotti sfusi, di tara contenuta, di elevata cubatura con capacità di scarico autonoma.
CARTA D’IDENTITÀ Marca/modello Materiale allestimento Materiale carrello posteriore Lunghezza massima mm Altezza interna (ant/post) mm Volumetria m3 Tara kg Peso totale a terra kg
Kraker/Cf Best Plus alluminio acciaio 13.655 2.662/2.812 92 8.300 39.000
Il pianale della cassa è costituito da due longheroni e da 32 traverse, distanziate fra loro di 400 millimetri. A ciò si aggiungono 21 profili in alluminio, che sostengono le doghe del piano mo- della cassa, anch’esse in uniti mediante saldatura. La bile azionato da un disposi- lega leggera, sono costituite cassa ha una volumetria totivo idraulico. Le pareti da pannelli di 600 millmetri tale di 92 metri cubi.
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52_53_Semirimorchi 767_VT 19/02/13 17.14 Pagina 53
Al traino
Questa puntata di Al traino presenta due semirimorchi, che mirano al contenimento della tara per massimizzare la portata utile. Si tratta dell’autoportante con piano mobile Cf Best Plus del costruttore olandese Kraker e del centinato tuttotelo alla francese Sdp 27 Profi Liner di Krone. Il primo serve per il trasporto e lo scarico autonomo di sfusi, mentre il secondo è adatto per carichi concentrati o distribuiti
LE MENO PESO I
PUNTI DI FORZA
a polivalenza d’impiego è la principale caratteristica del centinato ‘alla francese’ Sdp 27, realizzato dal costruttore , tedesco Krone. L’Sdp 27 a mm che fa parte della ga Profi Liner, può trasportare sia pesi concentrati sia carichi distribuiti. Degli altri Profi Liner mantiene la struttura del telaio a longhe-
L
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roni e traverse, con uno i spessore di 125 millimetr La nella sezione anteriore. tara in ordine di marcia, 6.250 chilogrammi, è stata però alleggerita di circa 110 chili rispetto al passato. Questo risultato è stato rag a all giunto senza rinunciare testata rinforzata e alle porte posteriori in acciaio. Il tridem, con assali distanziati
di 1.310 millimetri, può essere Mercedes, Saf o Bpw (come per il semirimorchio di questa pagina), con freni a disco o a tamburo.
Centinatura ad altezza variabile
I primi sono più gettonati dalle aziende italiane, mentri i secondi incontrano le preferenze delle flotte straniere. In ogni caso, l’impianto frenante è a controllo elettronico (Ebs), con dispo nto me lta iba sitivo di antir Rss. La gommatura taglia 385 può essere ‘barra’ 55 o 65, con cerchi da 22,5 pollici. La centinatura dell’Sdp
a • Tara alleggerita di circ o ett risp mi ram 110 chilog al modello standard. za • Certificazione di sicurez En 12642 Code Xl. • Molteplici sistemi di fissaggio delle merci.
A
CHI SERVE
Serve per le aziende di tra sporto che cercano un cen oltiru mu e ces fran tinato alla di lo, di tara contenuta e , ico car di tà aci elevata cap sidotato di certificazione di Xl. curezza En 12642 Code
CARTA D’IDENTITÀ
27 Krone/Profi Liner Sdp Marca/modello iai acc o Materiale telaio 13.620 Lunghezza massima mm 2.700 Altezza interna mm -1. 1.050 170 nto mm Altezza d’agganciame 3 Numero assi 6.250 Tara kg 39.000 Peso totale a terra kg
di 100 posteriormente, con i 27 è ad altezza variabile. incrementi di 50 millimetr Può essere innalzata di 150 e per volta. millimetri anteriormente
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Dall’Italia
PRODOTTO Non una semplice auto
Unisce la praticità di un veicolo commerciale con l’efficienza e la tecnologia di un’automobile. La nuova Fiesta Van è “la compagna di lavoro che rende più facile affrontare le sfide di tutti i giorni”: così la definisce Nick Readings, Marketing Manager Veicoli Commerciali di Ford Europa, attribuendo al prodotto un look dinamico e professionale, versatilità e affidabilità. Non solo. Sul nuovo modello è disponibile per la prima volta il Duratorq diesel Tdci 1.5 da 75 cavalli. Il modello Econetic è dotato inoltre di ulteriori tecnologie per il risparmio del carburante per abbassare consumi fino a 3,3 l/100 km e le emissioni a 87 g/km, garantendo la migliore efficienza del segmento.
Tra Italia e Brasile
America del Sud, e per Euroar, che già realizza Autoclima ed Euroar, aziende operanti della in Brasile sistemi di condizionamento, climatizzazione dedicata ai mezzi di trasporto, hanno siglato un accordo IP di mettere a disposizione le proprie strutture di produzione per la creazione di Autoclima do PARTNERSH commerciali e logistiche già Brasil. Un’iniziativa dal cuore a radicate su questo vasto territorio, metà: italiano e brasiliano. Il ottenendo in cambio know-how progetto imprenditoriale nasce qualificato, design dal gusto dalla volontà di Autoclima di italiano, tecnologia ed esperienza intraprendere la produzione di di lungo termine. prodotti a proprio marchio in
Viaggiare a pieno carico
LEGGI
Codice della strada, si cambia La targa ripetitrice per i rimorchi non è più obbligatoria. In seguito al Decreto del Presidente della Repubblica n. 198 del 28/09/2012, è stato adottato un provvedimento di modifica in materia. I rimorchi adotteranno solamente la propria targa di immatricolazione, di dimensioni analoghe a quelle degli altri autoveicoli, e non dovranno più fare ricorso alla targa ripetitrice di quella del veicolo trainante. Il nuovo sistema di targatura verrà applicato ai rimorchi immatricolati successivamente al 20 febbraio 2013, mentre i rimorchi già in circolazione prima di tale data potranno fare a meno della targa ripetitrice solo se reimmatricolati.
a cura di Concetta Desando e Mauro Armelloni
GREEN
Novità nel settore dei furgoni. Teleroute ha integrato i prodotti Teleroute Pro e Teleroute Active con nuovi strumenti che consentono di inserire e cercare carichi per furgoni. Non saranno solo le piccole aziende a trarre beneficio da queste novità, ma anche quelle grandi che spesso pur avendo dei van nella propria flotta non li utilizzano in modo efficace. “Grazie a queste nuove opzioni - spiega Luis Griffo, Direttore Generale di Teleroute - i nostri clienti non dovranno più acquistare veicoli di dimensioni non idonee per i carichi inferiori a 1.600 kg, evitando uno spreco di spazio, tempo e denaro. Ora è possibile specificare il volume, il peso e l’imballaggio per identificare il veicolo che meglio si adatta alle proprie necessità.”
SERVIZI
L’ambiente prima di tutto Medaglia d’oro a Tnt Express Italy. La società si è aggiudicata il ‘Lean & Green Award 2012’ quale riconoscimento per il suo grande impegno sul fronte del radicale abbattimento delle emissioni nocive e del coinvolgimento degli stakeholder sulle tematiche ambientali. Il riconoscimento premia i progetti sostenibili attivati da Tnt Express Italy nello scorso anno: dai tricicli elettrici ai 115 mezzi a metano sino ai programmi di ‘green IT’che hanno comportato significativi saving sul fronte dei consumi di energia elettrica.
telex • telex • telex • telex • t l Dal 1° marzo 2013 Heinz-Jürgen Löw è il nuovo Direttore Marketing, Sales & Services di Man Truck & Bus Ag. Classe 1964, dopo aver assunto incarichi presso diverse aziende come responsabile vendite, nel 1999 entra a far parte di Renault Trucks Sas, dove ha l’opportu-
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nità di svolgere incarichi in diverse posizioni di responsabilità. HeinzJürgen Löw sostituisce Frank Hiller. l Nel 2012 l’European Pallet Association si è confermata leader mondiale nell’interscambio di pallet in legno di alta qualità grazie agli oltre
450 milioni di pallet impiegati all’interno del sistema di interscambio Epal. I pallet Epal sono i più utilizzati in Italia, tanto che lo scorso anno ne sono stati prodotti 4.928.059 e ne sono stati riparati 3.369.507. l Serigrafia 76, azienda leader nella
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STUDI
Parola d’ordine: attenzione
Nove incidenti su dieci in cui sono coinvolti camion dipendono da fattori umani. In primis stanchezza e disattenzione. È quanto emerge da uno studio sulla sicurezza e sugli incidenti stradali in Europa condotto da Volvo Trucks. La guida in stato di ebbrezza, invece, riguarda soltanto lo 0,5 per cento di conducenti di camion coinvolti in incidenti gravi. Molti sinistri che comportano lesioni al camionista sono incidenti con veicolo singolo in cui il camion esce di strada. Più della metà degli incidenti gravi con camion consiste in collisioni tra automobili e camion.
Truck dell’anno negli Usa Il Kenworth T680 dotato di propulsore Paccar Mx 13 è stato nominato Heavy Duty Commercial Truck 2013- la versione a stelle e strisce del Truck of the Year - dai dealer americani, riunitisi a Orlando, in Florida, in occasione del Nada. “Un grande onore - ha dichiarato Gary Moore, general manager di Kenworth e Vice presidente di Paccar - il T680 con la sua cabina di 2.100 millimetri di larghezza stabilisce nuovi standard di eccellenza nel settore. Il comfort è paragonabile a quello di una vettura. A ciò si aggiungono consumi efficienti ottenuti anche attraverso un I ENT accurato lavoro RICONOSCIM sull’aerodinamica.” Un bis per Kenworth che già nel 2011 si era aggiudicata il premio con il modello T700.
ACCORDI
Obiettivo zero emissioni Sviluppare tecnologie fuel cell condivise per accelerare la disponibilità di tecnologie a zero emissioni per veicoli elettrici, riducendo i costi di investimento: è questo l’obiettivo dell’accordo trilaterale firmato da Daimler, Ford e Renault-Nissan. Una collaborazione che permetterà di avere sul mercato nuovi veicoli elettrici fuel cell già nel 2017, e che manda un segnale chiaro all’industria, alle istituzioni e ai grandi fornitori, per incoraggiare ulteriori sviluppi nel campo delle infrastrutture per la propulsione a idrogeno in tutto il mondo.
Arriverà ovunque Renault Trucks amplia la propria offerta Kerax 8x4 Xtrem in Europa offrendo una nuova versione con ruote da 24 pollici. Particolarmente indicato per le condizioni più severe, con una capacità di carico fino a 50 tonnellate, questo Kerax PRODOTTO è il primo veicolo europeo con ruote di questa misura a essere omologato per utilizzo stradale. “Caratteristiche - spiega Patrice Roeser, direttore della gamma Construction- che permettono ai clienti di spostare il mezzo da un cantiere all’altro, con vantaggi nei costi di gestione e flessibilità di implementazione.”
Truck in sfilata a San Paolo Che Carnevale sarebbe senza carri? Alla tradizionale sfilata di San Paolo sono stati i truck Mercedes-Benz i veri protagonisti della festa. Mercedes-Benz do Brasil, affiliata Daimler, infatti, per la speciale occasione ha messo a disposizione cinque veicoli. È toccato alla prestigiosa scuola di samba ‘Escola de Samba Sociedade Rosas de Ouro’ salire sui truck della Stella nello specifico, Atego, Axor ed Actros - e animare la
EVENTI festa più famosa del mondo. “Il Carnevale è un evento molto sentito in Brasile perché riunisce popoli di origini anche molto diverse. Mettendo a disposizione truck Mercedes-Benz al Carnevale brasiliano testimoniamo la nostra responsabilità sociale e promuoviamo la cultura”, spiega Jürgen Ziegler, Presidente di Mercedes-Benz do Brasil e Ceo per l’America Latina.
Dal mondo
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telex • telex • telex • telex • produzione in serie di decorazioni per trattori, macchine agricole, macchine movimento terra, carrelli elevatori, smontagomme e veicoli industriali, è la prima azienda italiana ad adottare il rivoluzionario Zund S3. Si tratta di un sistema ideato per soddisfare le esi-
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genze di taglio più spinte in ogni settore: dalla grafica e serigrafia alla cartotecnica, dai materiali compositi ai tessuti e pellami. l Estesa la gamma di pezzi di ricambio per Mercedes-Benz Actros, Axor e Antos. DT Spare Parts offre una gamma di oltre
7300 pezzi che coprono le esigenze di tutti i camion Mercedes-Benz, dall'Actros 4 alla leggendaria serie L. Il nuovo catalogo per Actros, Axor e Antos, scritto in sette lingue, contiene più di 2650 parti di ricambio adatte per oltre 4.800 numeri di riferimento.
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Inquadra il QR col tuo smartphone o tablet per vedere tutte le video prove targate Vie&Trasporti.
Che spettacolo! Sempre più multimedia oriented e sull’onda di un inatteso successo, Vie&Trasporti amplia la serie dei propri ‘video test’ fuori dalle righe ma nel segno della grande professionalità. Vedere per credere! www.vietrasportiweb.com. Lì, già visibile in homepage, enite sul nostro cir- il link con ‘Fuori di Test’, la cuito di prova a collana di videoprove dal tascoprire gli ultimi glio esclusivo: scanzonato veicoli, commerciali e indu- ma super professionale. striali, approdati sul merca- Gianluca Ventura, per anni to. Non serve leggere pagi- autore delle prove su strada ne su pagine, magari fitte di pubblicate sulla nostra rivinumeri e dati tecnici, per ca- sta, si è improvvisato attore pire se avete davanti il mez- per guidarvi in questi mini documentari nel mondo dei zo dei vostri sogni. Bastano cinque minuti di re- motori. Precisione, obiettilax, quelli della pausa caffè. vità e chiarezza d’esposizioMettevi comodi davanti al ne restano i marchi di fabcomputer, oppure - se siete brica. Tutti i dati chiave appassionati di tecnologia - come la potenza, i consumi prendete il vostro insepara- e la capienza del vano di cabile smartphone o tablet e rico vengono a mano a cercate la nostra pagina su mano riportati in sovraimYouTube. O meglio ancora pressione, in modo che posandate sul sito Internet di sano essere letti e memorizVie&Trasporti, all’indirizzo zati più facilmente. di Luca Visconti
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E mentre osservate il mezzo da tutte le angolazioni, non mancheremo di raccontarvi qualche aneddotto sulla storia dello stesso.
Un’esperienza a 360 gradi Il risultato è un ricco puzzle di informazioni e immagini che spaziano da accurati zoom sui particolari del motore, del cruscotto o del telaio a scene in rapido movimento, nelle quali il veicolo esprime al massimo le proprie potenzialità. Lo scopo è di coinvolgere lo spettatore a 360 gradi nell’esperienza di guida, mettendo sul piatto della bilancia pregi e difetti in presa diretta, con lo stesso tono
schietto e disincantato dei pezzi sulla rivista. Senza peli sulla lingua e né paura di sporcarsi le mani, aprendo il cofano per mostrare quale tipo di manutenzione richieda un dato motore o andando fisicamente sotto il mezzo per capire meglio com’è fatto. Messa al bando la banalità, Gianluca sale sui tetti dei veicoli, abbraccia le cabine e s’infila tra il telaio per toccare con mano i veicoli. Una formula azzeccata, che ha portato la serie ‘Fuori di Test’ a totalizzare complessivamente oltre 100 visualizzazioni in appena un anno di vita. Forti di questo entusiasmo, mentre voi state leggendo
Gianluca, armato di agilità, competenza e un po’ di umorismo, vi porta con sé nell’esplorazione dei nuovi veicoli. La serie, in onda dal gennaio 2012, ha toccato quota 100 mila visitatori.
questo articolo, noi stiamo già girando le prossime video prove. Con nuove sorprese che non mancheranno di lasciarvi a bocca aperta. V&T Vi aspettiamo!
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OZI&VIZI
a cura di Concetta Desando
Giulia Capuani
Io una Lady Truck? Sì, ma dal cuore green Più che conquistare con la sua bellezza Giulia Capuani, Miss Earth Italia 2012 vorrebbe sedurre i camionisti con i suoi principi ambientalisti. Ecco come... Non parlatele di camion. Non parlatele neanche di macchine. Lei per spostarsi usa al massimo la bicicletta. Perché nel suo petto batte un cuore green. Non a caso Giulia Capuani, 22enne di Ancona, è Miss Earth Italia 2012, la reginetta di bellezza che unisce il fascino a principi eco e bio. Sensibile alle tematiche ambientali, Miss Giulia ha vinto la fascia non soltanto grazie alle sue doti fisiche, ma al progetto presentato durante il concorso: un percorso ludo-didattico per insegnare ai bambini il rispetto per l'ambiente. Eppure la ragazza non è proprio estranea al mondo dei camion. “Ho un brutto ricordo che li riguarda.” Quale? Da piccola stavo per essere investita da un camion. Mentre attraversavo la strada, mi sono voltata un attimo e ho visto un camion venirmi addosso... Ci è mancato poco... Distrazione sua o del camionista? Credo di entrambi. Ma se tutti ci sforzassimo di utilizzare di meno i mezzi forse ci sarebbero meno incidenti. Sta facendo pubblicità alla sua fascia? Non perdo occasione per farlo! Credo però che il camionista possa essere 'scusato': in fondo è obbligato a utilizzare il camion per lavoro, non può farne a meno. Ha dei consigli da dare? Assolutamente sì: cari camionisti quando vi fermate nelle arie di sosta spegnete il motore, voi risparmiate benzina e l'ambiente ci guadagna in salute. Giulia Capuani, 22 anni, di Ancona, è la più bella italiana dal cuore verde. Studentessa in Biologia, nel 2012 ha vinto il concorso di Miss Earth Italia aggiudicandosi, oltre alla fascia, la possibilità di realizzare progetti socio-ambientali.
Se le dico ‘donne e motori’ che cosa le viene in mente? Un binomio simpatico, mi è sempre piaciuto! Ma nel mio caso è da adattare ai principi ambientalisti. Mi spiego: se dovessi fare un calendario per i camionisti lo farei solo su carta riciclata e con un messaggio ben preciso, via il camion dopo le ore di lavoro. Spazio alle passeggiate e all'aria pulita!
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OZI&VIZI Benessere in corsia a cura della dott.ssa Maria Elena Altieri
Puoi ripetere? L’otite può essere causata da un’infezione da batteri, virus o funghi come da raffreddori, sinusiti o faringiti trascurate. Bisogna intervenire immediatamente per evitare che si acutizzi. Poche gocce per uso locale possono farci tornare un udito perfetto
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Ebbenè sì. Stavolta trattiamo di loro, dei sindacati con relativi sindacalisti. Amati o odiati, hanno la loro punta di diamante nei Cobas, l’acronimo dei Comitati di Base che imperversano nel mondo del lavoro: dalle ‘quote latte’ ai mezzi pubblici. Ci sono anche per i camionisti e hanno una presenza Internet che definire ridicola è perfino riduttivo. Semplicemente perché dentro non c’è niente.
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VOTO
accadere che, sotto la pressione delle secrezioni, si verifichi la rottura della membrana timpanica e il pus fuoriesca. Se non si interviene nel modo corretto il quadro clinico peggiora dando vita a un’otite sierosa che può diventare cronica. La diagnosi di otite viene posta dal medico sulla base dei sintomi e dell’esame obiettivo con l’ausilio di un otoscopio. I test audiometrici e la timpanometria possono essere utili per valutare la capacità uditiva e le condizioni del timpano. La cura varia a seconda della gravità del processo infettivo e del dolore avvertito: se l’infezione non è particolarmente grave sono sufficienti prodotti per uso locale (come le gocce otologiche) con proprietà antibatteriche e antidolorifiche. Nei casi di otite più severa è necessario, invece, il trattamento con antibiotici orali. Solo raramente, qualora la terapia medica non sia riuscita a risolvere l’infezione, si interviene chirurgicamente. L’infiammazione va curata senza perdere tempo. Ricordiamo infatti che per mettersi al volante bisogna essere in forma al cento per cento!
Va lievemente meglio (ma solo un pizzico, nel senso che si passa dal gravemente insufficiente all’insufficienza piena) col sito di S.A.Tra, il Sindacato Autotrasportatori e Traslocatori con base in provincia di Roma. Dentro ci troverete ben poco, anzi quasi nulla. Se non qualche informazione relativa alla ‘sicurezza’ - ferma al 2007 - in una delle due aree principali. Ma a che serve?
www.sindacatofast.it
Truck on line
VOTO
www.sindacatosatra.com
a cura di Gianluca Ventura
www.cobascamionisti.org
Vi è mai capitato di percepire tutti i suoni esterni ovattati? Una sensazione provocata ‘dalle orecchie tappate’, o meglio da un processo infiammatorio noto come otite. A seconda della parte colpita se ne distinguono tre tipi: esterna che coinvolge il condotto uditivo, media che interessa timpano e catena degli ossicini dell’udito e interna. Noi ci soffermeremo sulle prime due. L’otite esterna è spesso provocata dal contatto con acque inquinate da batteri o
sostanze irritanti, ma può essere scatenata anche da allergie, foruncoli, corpi estranei o piccole lacerazioni dell’epitelio del canale uditivo provocate dall’uso di auricolari, protesi acustiche o scorrette manovre di pulizia (attenzione anche ai cotton fioc!). Le otiti medie, le più frequenti nei bambini, sono solitamente causate da virus o batteri che, partendo dalla gola o dal naso, penetrano nell’orecchio medio attraverso le tube di Eustachio infiammate, per esempio, a causa di un raffreddore, di una sinusite o di una faringite. Come si manifestano? L’otite esterna con dolore all’orecchio, che peggiora toccando il padiglione e diminuzione dell’udito in genere limitata. Possono essere presenti prurito e secrezioni dal condotto uditivo. Nelle otite medie, invece, il sintomo più importante è il dolore che può essere anche acutissimo. Si ha inoltre una sensazione di orecchio tappato che rende i suoni più ovattati, smorzati e molto spesso si assiste alla comparsa di episodi febbrili. Il dolore è generalmente causato dal pus o da altre secrezioni prodotte dai germi penetrati nell’orecchio medio. Può anche
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La grafica del sito e sicuramente più accattivante e di primo acchito qui sembra ci sia un sacco di roba. E in effetti è così, perché si tratta del Fast Confsal, il sindacato che riunisce un po’ tutti i lavoratori nel settore dei trasporti: dai treni agli aerei, dal trasporto locale all’autotrasporto merci. Al quale si riserva però il nulla cosmico. Che nel nostro settore i sindacati siano un optional? www.vietrasportiweb.com
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OZI&VIZI Wellness
IN FORMA DI CORSA Enrico Arcelli, medico sportivo, ci spiega come avvicinarci a questa disciplina che ha effetti benefici non solo sul fisico ma anche sullo stato d’animo. Consigli da prendere al volo a cura di Sabrina Commis
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e volete rimettetevi in forma, fatelo di corsa. Democratica, poco costosa, la corsa non segue la stagionalità e ci fa sentire bene a ogni età. Per consigli e vantaggi abbiamo chiesto ad Enrico Arcelli, medico sportivo, dietologo, consulente di grandi campioni e squadre di calcio e basket. “La corsa, come le altre attività aerobiche (bicicletta, nuoto prolungato, camminata) da all’organismo grandi benefici: controlla la pressione sanguigna, i livelli di trigliceridi e colesterolo, il diabete, migliora l’efficienza cardiocircolatoria, tiene lontani depressioni e stress. È una valida alleata per prepararsi ad altri sport (calcio, pugilato, canottaggio). Amica della linea, favorisce il calo di peso. È dimostrato che se alla vita di tutti i giorni si aggiunge la corsa (almeno 40 chilometri a settimana) gli effetti sono evidenti. Ideale abbinarla ad un’alimentazione bilanciata,
leggermente ipocalorica, (come la dieta Zona) che fornisce all’organismo giuste dosi di carboidrati, proteine, zuccheri. Senza dimenticare verdure, frutta, pesce, pochi grassi e poco alcool.” Per chi comincia come organizzare l’allenamento? “Si deve iniziare con poco - precisa Arcelli alcuni minuti di corsa alla volta, poi si aumenta con lenta gradualità. Nessuna fretta; si deve dare tempo all’organismo di adattarsi. Necessarie però visita medica iniziale e acquisto di scarpe adatte. All’inizio scegliere terreni piani, con superficie regolare. Poi dopo alcune settimane affrontate le salite. Chi è in soprappeso di molti chili, fuma, non fa attività fisica da anni deve iniziare con la camminata. Rispetto alla corsa fa consumare meno calorie (circa 0,6 calorie per ogni chilo di peso rispetto a 1 della corsa).Camminare 2/3 volte a settimana, per un’ora, di buon passo, senza fermarsi, porta molti vantaggi.” Tanti benefici ma le controindicazioni? “Attenzione a chi ha problemi cardiaci non conosciuti - conclude il nostro esperto - ecco perché è fondamentale una visita medica di idoneità prima di cominciare.”
VOGLIO CORRERE di Enrico Arcelli (Sperling & Kupfer editori 17,00 euro) per cominciare a correre, tornare in forma, per chi lo fa già e vuole migliorare. Oltre ai consigli pratici su come organizzare il proprio programma, tante dritte su alimentazione, bevande e integratori.
IN VETRINA Reebok Delta Short. In tessuto elasticizzato con tecnologia PlayDray, traspiranti, antimicotici sono ideali per muoversi in assoluta libertà. Consigliati per corsa e camminata (32 euro). Da abbinare alla Reebok Delta Tshirt anch’essa traspirante, comoda, in tessuto elasticizzato e cuciture Flatlock. Da indossare anche nel tempo libero. A 28 euro. www.reebok.com Sono ultra leggere (pesano solo 270 gr) e colorate le Realflex di Reebok. La particolarità delle nuove scarpe da corsa? Sono realizzate per garantire un movimento naturale, simile a quello del piede nudo. Super flessibili grazie a 76 elementi multidimensionali e indipendenti rafforzano i muscoli quando si corre in avanti. A 90 euro. Supernova Glide 5. È l’ultima versione della Supernova la proposta Adidas per il 2013. Una scarpa ideale per tutti; per chi comincia a correre o chi si sta allenando per la prossima maratona. Realizzata con le più moderne tecnologie garantisce al piede stabilità in tutte le condizioni atmosferiche e su tutte le superfici. A 120 euro. www.adidas.com/running
Per godere dei benefici della corsa, recuperare lo sforzo non tralasciate lo stretching. “Molti pensano sia inutile - spiega Stefano Marini trainer all’Aspria Harbour Club di Milano - invece è necessario per rendere efficace la corsa, limitare gli infortuni, far riacquistare flessibilità a muscoli, tendini, articolazioni di piedi caviglie, ginocchia.” Ma come fare stretching? “È importante non sentire mai dolore in fase di allungamento precisa Marini - controllare la respirazione, ripetere l’esercizio più volte e tenere la posizione almeno 40 secondi.”
Catena Cinetica Posteriore. Con i piedi a martello,passate le braccia sotto le cosce afferrando i gomiti. La testa rimane piegata in avanti. 3 ripetizioni.
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Regione Lombare/Glutei/Dorsali. Con la gamba sinistra tesa la destra piegata e incrociata fare leva con il braccio sul ginocchio piegato. 2 ripetizioni per lato.
Adduttori/bicipiti femorali. A gambe divaricate, la mano destra a terra, afferrare il piede opposto alternando la posizione. 3 ripetizioni per lato.
Polpacci/Bicipiti femorali. A gambe leggermente piegate, flettere il busto e afferrare i gomiti con le braccia dietro le cosce. 3 ripetizioni
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Trainer Stefano Marini Palestra: Aspria Harbour Club- Milano
Prima la corsa, poi lo stretching
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OZI&VIZI
L’ORALLACOLO di marzo Ariete
Dal 21 Marzo al 20 Aprile Non c’è dubbio, state attraversando un ottimo periodo, assistiti dalle stelle. Energici, procedete spediti verso la meta. Avete allontanato quanto vi turbava sia professionalmente sia sul fronte amoroso negli scorsi mesi. Il successo, da tempo inseguito, è dietro l’angolo. Proprio dietro la prossima curva! Sappiatelo gestire a dovere e non rovinate questa congiunzione astrale positiva! La ralla dice: Oculatezza
Cancro
Dal 22 Giugno al 22 Luglio Giove, in posizione protettiva, vi permette un ampio raggio di manovra per tutto ciò che desiderate, si tratti di amore o lavoro. Per il trionfo è ancora presto, ma, come dice il proverbio, chi ben comincia è a metà dell’opera. Fuori quindi dall’isolamento, la vita torna a sorridervi, mostrandovi tutti i colori del vostro nuovo mondo. A voi il compito di colorarlo! La ralla dice: Azzardo
Bilancia
Dal 23 Settembre al 22 Ottobre Il 2013 è l’anno che vi vede da subito protagonisti. Godetevi il momento e sorridete. La salute sarà al top e potrete approfittare di momenti intensi in ambito amoroso. Affidatevi al consiglio di un amico fidato che vi suggerisce di cambiare il vostro tanto amato automezzo, questo è il momento giusto! Quanti chilometri, quanti scenari, quante esperienze vissute assieme ma bisogna passare al nuovo... La ralla dice: Decisione
Capricorno
Dal 22 Dicembre al 20 Gennaio
Vi aspettano spensieratezza e divertimento. Invidiabile lucidità ed energia vi daranno l’impressione di vivere uno stato di ebbrezza. Venere gioca a vostro favore alimentando e promuovendo i sentimenti. Lasciatevi andare alle ambizioni e all’amore ma non sbagliate strada e fate le scelte giuste difendendo sempre le vostre idee. Ottima la forma fisica nonostante qualche peccato di gola! La ralla dice: Divertimento
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Toro
Dal 21 Aprile al 20 Maggio Sbarazzatevi di incertezze e malumori in attesa di godervi la primavera quando il transito benefico di Giove vi regalerà piacevoli occasioni divertimento e, ai single, relazioni amorose. Vi sarà facile perseguire nuovi obiettivi e trovare strade alternative da percorrere, con o senza navigatore! Cercate solo di non sbagliare via, imbroccate quella giusta! La ralla dice: Perseveranza
Leone
Dal 23 Luglio al 23 Agosto L’inverno, non facile per voi, è passato. Con l’arrivo della bella stagione avanzerete a grandi balzi cercando di concretizzare i vostri progetti. È tempo di riorganizzare l’attività lavorativa rivedendone le priorità e sistemando le vostre finanze. Novità per i single. Ma non correte troppo, piuttosto rallentate e troverete finalmente l’anima gemella. Non fatevela scappare! La ralla dice: Azzardo
Scorpione
Dal 23 Ottobre al 22 Novembre
Abbandonati i sensi di colpa, le insicurezze e i dubbi del 2012 è il momento di prendere in mano la situazione. Avete le idee chiare per il vostro futuro e la meta è vicina. Ingranate la giusta marcia! Buona la sfera affettiva per le coppie come per i single. Non sono consentiti sbandamenti, procedete dritti verso il traguardo, senza cedere alle tentazioni. Avete il destino al volante! La ralla dice: Reazione
Acquario
Dal 21 Gennaio al 19 Febbraio State scalando una montagna ma anche raggiungendo la vetta. Nuove prospettive lavorative sono all’orizzonte e i cambiamenti potrebbero modificare il corso degli eventi. Da mesi aspettavate questo momento. Procedete a ritmo serrato e moderate la velocità! L’amore vi attende al ciglio della strada, ma imbroccate quella giusta! La ralla dice: Piedi per terra
by Sunflower
Gemelli
Dal 21 Maggio al 21 Giugno Avete iniziato a vivere intensamente giorno per giorno. Il vostro segno beneficerà di un periodi di allegria ed entusiasmo. In amore tutto è concesso e dal momento che anche l’aspetto finanziario trarrà giovamento da questi mesi di contingenza positiva, perché non proporre alla vostra metà un viaggetto inaspettato? La proposta sarà certamente gradita. Potreste partire seguendo solo l’istinto e il cuore! La ralla dice: Avventura
Vergine
Dal 24 Agosto al 22 Settembre I mutamenti in corso prevedono rallentamenti in ambito lavorativo che influiranno sul vostro umore, rendendovi un tantino irascibili e tendenti al pessimismo. Niente ansie immotivate: sappiate che si tratta solo di un momento transitorio. Qualche sosta in area di servizio potrà giovare ai vostri pensieri... e al cuore! All’orizzonte ci sono piacevoli imprevisti incontri. La ralla dice: Positività
Sagittario
Dal 23 Novembre al 21 Dicembre Siete piuttosto tesi e preoccupati, procedete con cautela. Negli ultimi tempi avete pensato troppo agli altri piuttosto che a voi stessi. Cercate di recuperare forza ed energie per riacquistare fiducia e sicurezza. Non avrete molta voglia di impegnarvi ed il partner lo capirà aiutandovi e standovi a fianco. Il tragitto è un po’ tortuoso ma la svolta è vicina, molto dipenderà da voi. La ralla dice: Autorevolezza
Pesci
Dal 20 Febbraio al 20 Marzo
NO IL SEGESE M DEL
Non siete al massimo della forma, a volte succede. Riprese le forze riaccendete i motori e vi troverete in balia di una grande desiderio di cambiamento e libertà. Alcune storie in bilico potranno concludersi: un po’ di solitudine se vissuta con una buona dose di serenità non guasterà. Avrete più tempo per dedicarvi a un progetto da tempo nel cassetto. Dimostrate a tutti il vostro talento! La ralla dice: Self control
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Mai più problemi alle batterie. Intec, distributore per l’aftermarket dei prodotti Midtronics, propone il pacchetto completo di prodotti Exp-1000hd e ChargeXpress Pro 50-2 dell’azienda americana. Una combinata eccellente creata proprio per la diagnosi e la ricarica delle batterie dei mezzi pesanti, dove una delle istanze principali è rappresentata dal corretto bilanciamento degli accumulatori presenti nel pacco batterie. Exp-1000hd è il sistema più avanzato per la diagnosi dei sistemi a 24V adottati dai mezzi pesanti, ed è capace di dia-
gnosticare non solo lo stato della batteria singola a 12V o del pacco a 24V, ma anche dell’impianto di avviamento e dell’alternatore. Lo strumento è inoltre in grado di effettuare il cosiddetto test di bilanciamento del sistema a 24V, verificando che la coppia di batterie sia correttamente abbinata. ChargeXpress Pro 50-2 è, invece, un potente caricabatteria per veicoli pesanti dotato anche di funzione alimentatore, fondamentale per continuare ad assicurare batterie completamente cariche durante gli interventi di manutenzione o di sostituzione delle batterie stesse.
Chilometraggio hi-tech Mantenere un registro accurato dei viaggi attraverso lo smartphone non è mai stato così facile. TomTom Business Solutions ha lanciato WebFleet Logbook, la nuova app per Android e iPhone che aiuta i conducenti e le aziende a gestire le richieste di riduzione di chilometraggio da parte dell’amministrazione e creare registri
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a cura di Concetta Desando
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OZI&VIZI Titolo: Vite spezzate... Lettere dal cielo Autore: Carmen Pistoia Editore: Faso Editrice Anno: 2012
Non un romanzo né un racconto. Ma tante lettere con lo stesso tragico finale: “Non doveva accadere, avevo ancora tutta la vita davanti”. Vite spezzate è un libro per sensibilizzare sul problema della sicurezza stradale. “Racconti di vite accomunate dallo stesso finale. Vite spezzate per distrazione, superficialità, incoscienza o semplicemente per pura fatalità. Un triste filo conduttore per tutte le storie, la brusca e inaspettata interruzione della normalità di vita quotidiana con tutto quello che ne consegue: sogni, amori, progetti” scrive l’autrice. Nato da un progetto dell’Aguvs (Associazione Gruppi Uniti Tutela e Giustizia per le vittime della strada), il libro è un insieme di fatti di cronaca sui quali è impossibile non porsi domande.
con la black-box di monitoraggio affidabili per il TomTom Link, installata a bordo dei controllo dei report. veicoli, che riporta tutte le Un autista seleziona informazioni di viaggio. I rapporti dei semplicemente se un percorsi aziendali sono viaggio è per motivi di contemporaneamente aggiornati nel lavoro, privati o per sistema di gestione della flotta TomTom pendolarismo, WebFleet. Un ottimo modo per ridurre il convalidando le informazioni di faticoso lavoro cartaceo associato alle viaggio sul suo dispositivo mobile. L’applicazione funziona in combinazione richieste di chilometraggio.
Difendi la tua flotta dai furti di gasolio
Nuovi e vantaggiosi
Può comunicare il furto di gasolio tramite sms, fonia o internet. È Tank Alarm di Nasar, l’antifurto elettronico via radio per serbatoi. Il sistema viene calato sul fondo del serbatoio dove si ancora magneticamente, o nei serbatoi in alluminio o plastica può essere appeso al loro interno. Tank Alarm reagisce ad ogni manomissione grazie alla sua puleggia e catenella che è fissata da un lato al tappo e dall’altro alla flangia. Ove ciò non fosse possibile, occorre installare due Tank Alarm, uno connesso al tappo e l’altro alla flangia. Ogni volta che questi vengono rimossi, treni di impulsi radio codificati vengono inviati alla ricevente remota che processa l’allarme. Durante i rifornimenti l’allarme può essere inibito oppure no, conformemente all’uso di una chiave elettronica opzionale.
Continental amplia la gamma di pneumatici per asse sterzante. Le new entry della Generazione 2+ offrono un chilometraggio complessivo migliorato e presentano qualità di manovrabilità ottimizzate grazie alle nuove microlamelle presenti nelle scanalature longitudinali. Il nuovo battistrada dei pneumatici per lunghe percorrenze Hsl2+ e Hdl2+ migliora poi la manovrabilità del veicolo e aumenta la resa chilometrica complessiva. Come tutti i pneumatici Continental per autocarro della Generazione 2, gli Hsl2+ dispongono di Airkeep, una tecnologia innovativa brevettata che mantiene fino a un 50 per cento più a lungo la pressione di gonfiaggio rispetto alla tecnologia tradizionale e diminuisce l’usura del materiale grazie a una minore ossidazione.
Spagna sempre più green. Tnt Express España ha avviato l’utilizzo di due tricicli elettrici per la distribuzione nelle zone più centrali di Madrid e nel Barrio de Las Letras. Una soluzione alternativa che consente di utilizzare un’opzione di trasporto efficiente e sostenibile riducendo sia le emissioni sia l’intasamento del traffico dei centri storici. Per questi motivi, lo start up www.vietrasportiweb.com
madrileno è stato premiato con il riconoscimento ‘Muévete Verde’ nella categoria del trasporto commerciale. Un premio importante che mette in luce le best practices a favore della mobilità sostenibile nel capoluogo spagnolo. Già nel primo anno di utilizzo è stata prevista una riduzione delle emissioni nocive pari a 11,5 tonnellate di CO2.
I tricicli elettrici nel centro di Madrid: ecologici e utili a evitare l’intasamento del traffico.
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OZI&VIZI Chiacchiere da cabina
FREGATO DAL GPS
a cura di Concetta Desando
Affari di famiglia Una multa, un Gps o un’auto da sogno: ecco come i personaggi più chiacchierati del momento fanno parlare di sé anche in fatto di motori
GUIDI TU, PAGO IO L’amore, si sa, non ha prezzo. E quando Belen decide di fare un regalo al padre di suo figlio non bada a spese. La showgirl ha regalato a Stefano De Martino un suv del valore di 70 mila euro. Una Mercedes ML dotata di tutti i comfort, con la quale poter fare viaggi romantici e soprattutto sicuri. Poco dopo l'inizio del loro flirt, infatti, Belen e Stefano hanno avuto un incidente in moto. Ma con cicogna in volo e Santiago in arrivo non è proprio il caso di rischiare.
CAMIONISTA A CHI? Da maschiaccio a icona sexy. Emma Marrone ha abbandonato il look trasandato e un po’ troppo casual che le è valso il nomignolo di ‘camionista’, per uno stile ricercato e decisamente fashion. “Invecchiando miglioro e imparo a vestirmi. La musica è anche glam” ha detto la cantante. Così ai jeans strappati e alle maglie oversize sono subentrati pizzi e trasparenze, oltre a smalti e rossetti. Il suo guardaroba, insomma, ora è degno di una vera diva. E chissà che dietro questo cambio di look non ci sia un paragone con Belen: le ha rubato il fidanzato, ma non la scena.
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Il codice della strada? Per Nina Moric è qualcosa di sconosciuto. La modella croata sembra insofferente alle regole e colleziona multe su multe. Poco tempo fa, è stata beccata mentre stava stracciando la multa lasciata dalla polizia municipale sul parabrezza del suo suv parcheggiato in curva. Probabilmente avrà preso lezione dal suo ex: Fabrizio Corona era un maestro dei parcheggi azzardati. Del resto, chi va con lo zoppo non può che imparare a zoppicare, e Nina al volante è un pericolo costante. Al suo fianco, però adesso c’è Matteo Bobbi, pilota automobilistico, che le regole della strada dovrebbe conoscerle. Ma, a quanto pare, le lezioni private non funzionano: il fuoristrada di Nina è ancora posteggiato sulle strisce.
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Tecnologia traditrice e bizzarra. Se c’è una cosa certa in questo mondo è che Fabrizio Corona non userà mai più un antifurto satellitare. Se state pensando di sparire senza lasciare traccia, non seguite il suo esempio. Perché a fregarlo durante la sua fuga in Portogallo, dopo la sentenza e la condanna a cinque anni di carcere, è stato proprio il Gps dell’auto, attraverso il quale la polizia ha potuto seguire i suoi spostamenti. Secondo la ricostruzione, per lasciare l'Italia il fotografo ha utilizzato una Fiat 500 di un'amica dotata di antifurto satellitare e sulla quale sarebbe stato montato un TomTom, acquistato due giorni prima da un amico di Fabrizio. Ma possibile che durante una fuga organizzata, ci si dimentichi di disattivare il Gps? Paura, distrazione o mancanza di ingegno?
Showgirl e veline nella cabina di lui, Stefano De Martino in quella di lei. L'icona sexy per le signore camioniste ha un nome e un cognome. È il fidanzato di Belen il sogno erotico delle donne al volante. Si faccia da parte Raoul Bova, dimenticate anche Gabriel Garko, Brad Pitt e George Clooney. Il nuovo sex symbol dello star system è Stefano Martino. Del resto ci sarà un motivo se Belen se lo tiene così stretto. Il ballerino ha pubblicato su youtube un video in cui balla senza veli, lasciando poco spazio alla fantasia e facendosi vedere come mamma l'ha fatto. Se quel fisico scolpito, lo sguardo magnetico e gli addominali mozzafiato dovessero essere immortalati in un calendario hot, potrebbero seriamente turbare la concentrazione delle donne alla guida di un camion.
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OZI&VIZI L’ora della sosta a cura di Gianluca Ventura
Solo per cinque truck Poco, anzi pochissimo spazio per i camion a Montaio Est sull’Autostrada della Cisa. Un’area male attrezzata e senza dubbio ormai bisognosa di cure. Sotto ogni punto di vista
Pontremoli
Montaio Est 54027 Pontremoli (Ms) tel 0187 831445
cinque stalli destinati agli autoarticolati, cui si aggiunge altrettanto spazio non delimitato in maniera ufficiale. In quest’area, anche un pozzo per lo scarico delle acque nere dai camper, forse un po’ troppo vicino alla zona dove parcheggiano i truck. Sul retro dei locali occupati dagli uffici del distributore, dove c’è un minimarket La pagella minimalista con le Parcheggio 4 specialità del loco, una Servizi 4 a Cisa, intesa come Bar/Ristorante 8 porta esterna dà accesso a un locale docce. autostrada A15 Decisamente in cattivo stato, al Parma-La Spezia, è una delle momento della nostra visita, le tratte autostradali più battute toelette. Piene di mosche e affidate dell’arco appenninico. alle cure di un inserviente Qui, al chilometro 65,430, nel extracomunitario che ti ringrazia tratto compreso tra le uscite di calorosamente solo se decidi di Pontremoli e Berceto, in direzione lasciargli una mancia nel piattino. Parma, sorge l’area di servizio Infine, niente di buono anche sul Montaio Est. Un’area presidiata da fronte della ristorazione, qui un distributore carburanti a tassativamente veloce e affidata marchio TotalErg, che offre anche alla catena Fini Grill. Con sì una una zona rifornimento dedicata ai Dall’alto, lo snack bar a marchio marea di articoli, ma senza la tanto Fini, il mini parcheggio camion sul truck, dov’è possibile pagare sbandierata pizzeria annunciata sui utilizzando la carta dedicata Uta. retro, la colonnina diesel per i cartelli prima dell’area. Il resto delle strutture a pesanti e le toelette malconce. disposizione dei camionisti sono veramente misere. Sul retro del bar, Scrivici a vt@fiaccola.it o Vie&Trasporti, Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano ad esempio, sono ricavati solo
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APPosta per te Gratis Categoria Utilità
Krone Service Locator Ancora una volta i tedeschi ci bagnano il naso. Anche nel settore delle App per il mondo dei rimorchi. Dove i primi sono proprio i brand teutonici, Krone in testa. Con un locator di facile uso che comprende anche alcune pagine di normative sul tema. Disponibile su piattaforma:
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Cargobull Si chiama così l’App della Schmitz, che offre ben sei lingue di consultazione, italiano compreso. Trattasi di una borsa del nuovo e dell’usato per cercare il rimorchio o semirimorchio che fa al caso semplicemente selezionando delle discriminanti. Disponibile su piattaforma:
Alla scoperta delle App sviluppate per smartphone e tablet pc di ultima generazione. In questo numero, quelle per saperne di più su rimorchi e dintorni
Gratis Categoria Utilità
Pro-Assist Tk Serve per richiedere assistenza in caso di guasto a un gruppo frigo della multinazionale statunitense fondata nel 1938 da un giovane italoamericano. In caso di panne, si compila il modulo on line e si tiene sotto controllo il, proprio caso dallo smartphone. Disponibile su piattaforma:
Gratis Categoria Giochi
Expert Back Parking Infine un gioco per spezzare la monotonia, ma sempre in sintonia col tema, ossia semirimorchi e affini. Valuta l’abilità nel parcheggiare autoarticolati, ovviamente manovrando in retromarcia. Ti misura l’accuratezza del parcheggio e il tempo. Disponibile su piattaforma:
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la forza del gruppo
abbonarsi conviene â&#x201A;Ź35,00
ABBONAMENTO ANNUO 10 NUMERI
www.fiaccolashop.com www.vietrasportiweb.com Casa Editrice la fiaccola srl â&#x20AC;˘ 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono 02 89421350 - abbonamenti@fiaccola.it
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b e W www.vietrasportiweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel.02 89421350 - e mail: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
4.5.6 OTTOBRE 2013 AUTODROMO NAZIONALE MONZA