Waste n°2 Gennaio Marzo 2018

Page 1

Casa Editrice la fiaccola Srl

Anno II Gennaio Marzo 2018 Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

CEMENTO ENERGIA A SCARTO ZERO

ACQUE DI SCARICO L’ISOLA SENZA MACCHIA

BIOGAS ECOLOGIA E REDDITIVITÀ

SPECIALE DISCARICHE


A LONG WAY

TOGETHER

SR 41

Carcassa All-Steel Lunga durata del battistrada Eccellente trazione StabilitĂ superiore Cinture in acciaio

PARIGI 23-28 Aprile 2018 Padiglione 6 Stand C068

Per maggiori informazioni scrivere a europe@bkt-tires.com


EfďŹ cienza assoluta

ZW-6.

Senza paragoni

www.scaispa.com Scai S.P.A 06083 Bastia Umbra Perugia Italy Via Don Fulvio Scialba, 21 Ospedalicchio T: +39-(0)75 801 501 F: +39-(0)75 801 01 42 Distributore autorizzato Hitachi Construction Machinery


ISSN 2610-9069

2

SOMMARIO

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Numero 2 Gennaio Marzo 2018

Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it General Manager Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it Direttore Editoriale Maria Angela Feliciello mfeliciello@fiaccola.it

Rifiuti solidi

Biowaste

Redazione Mauro Armelloni Matthieu Colombo Alberto Finotto Gianenrico Griffini Emilia Longoni waste@fiaccola.it Collaboratori Elena Cazzato, Eliana Puccio

8

Focus on discariche: Europa (e Italia) a due velocità

58

Il fior fiore del biogas dal respiro dei campi

Segreteria Ornella Oldani ooldani@fiaccola.it

10

Italia seconda in Europa nonostante l’emergenza

62

Surgelare in Mater-Bi

Impaginazione e progetto grafico Studio Grafico Page Novate Milanese (MI)

63

Da bio waste a eco plastiche

14

Un altro passo verso lo sviluppo sostenibile

64

Sul terreno del compost cresce l’Italia virtuosa

20

Semirimorchi: con le doghe se la cavano da soli

68

Milano fonte di biogas

24

Cambio di rotta riuscito

Buyers’ guide 73

26

Prototipo svedese di ecologia

28

L’ecologia industriale nel recupero a “scarto zero”

32

La seconda vita della carta

36

Il concept è romagnolo doc

La guida dedicata alle tecnologie di trattamento e smaltimento rifiuti solidi e acque reflue: 27 categorie di impianti, attrezzature e accessori

Rubriche

Acque reflue 42

Il veleno che scorre nel terreno

48

L’Isola dei Pescatori: un gioiello da preservare

4

Aziende citate

39

News rifiuti solidi: dalla carta da regalo alla plastica, dati e misure per un consumo consapevole

54

70

News acque reflue: una spugna toglie il petrolio, un idrogel rimuove coloranti e l’elettrochimica purifica le acque... News biowaste: una seconda vita per whisky e carciofi, all’insegna della sostenibilità

Foto Sarah Lee, Mark Tipple Amministrazione Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it Traffico e pubblicità Laura Croci marketing@fiaccola.it Marketing e pubblicità responsabile estero Sabrina Levada slevada@fiaccola.it Agenti Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 info@ottoadv.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Trimestrale - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 230 del 19/07/2017 Stampa Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 Prezzi di vendita abb. annuo Italia abb. annuo Estero una copia una copia Estero

Euro Euro Euro Euro

60,00 120,00 20,00 40,00

È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (D.L.G. 196/2003 sulla protezione dei dati personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice la fiaccola Srl Organo di informazione e documentazione Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 15794 Casa Editrice la fiaccola Srl 20123 Milano, Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484 fiaccola@fiaccola.it www.fiaccola.com


IL SOFTWARE PIÙ COMPLETO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI

INTUITIVO. WEB BASED. MOBILE FRIENDLY

A CHI SI RIVOLGE PRODUTTORI RIFIUTI

RACCOLTA E TRASPORTO

• • • • •

• • •

Aziende Sanitarie GDO e GDS Industria Energia Farmaceutica...

GESTIONE RIFIUTI • • •

Impianti di trattamento e recupero Impianti di riciclo e stoccaggio Centri di compostaggio, depuratori...

Igiene Urbana Trasportatori Raccolta vetro, raccolta plastica...

Autodemolitori Discariche Termovalorizzatori Consulenti ambientali

A COSA SERVE • • • • • • • • • • •

Gestione autorizzazioni MUD Registri c/s online, Analisi e trattamenti Stoccaggio CRM Fatturazione Raee Planning attività Ottimizzazione dei percorsi Business intelligence

RICHIEDI UNA DEMO

Euroinformatica Srl www.atlantide-web.it commerciale@atlantide-web.it


ADVERTISERS

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

bkt-tires.com . . . . . . . . . . . . . . . .II Cop

brigade-elettronica.it . . . . . . . . . . . .13

piaggiocommerc r ialv l ehicles.com . . . . . .39

Casa Editrice la fiaccola Srl

Anno II Gennaio Marzo 2018 Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

CEMENTO ENERGIA A SCARTO ZERO

ACQUE DI SCARICO L’ISOLA SENZA MACCHIA

BIOGAS ECOLOGIA E REDDITIVITÀ

IN COPERTINA

4

scaispa.com . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .1

SPECIALE DISCARICHE

canginibenne.com . . . . . . . . . . .19-53

scania.com . . . . . . . . . . . . . . . . .IV Cop

atlantide-web.it . . . . . . . . . . . . . . . . .3

tomra.com . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .57

In copertina: la film maker Allison Teal fotografata sull’isola di Thilafushi, l’isola spazzatura, situata a pochi chilometri dalle Maldive, dove viene convogliata la spazzatura delle isole limitrofe.

Il primo numero di Waste ha avuto il suo debutto all'edizione

ifat.de . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .71

volv l oce.it . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7

2017 di Ecomondo. La rivista è nata con l’obiettivo di dare r risalto a istituzioni e imprese, analizzando dinamiche di mercato e agendo come osserv r atorio di tutta la filiera dei rifiuti: dalla raccolta, al tra-

incofin.it . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .55

xylemwatersolutions.com/it . . . . . . . .5

AZIENDE CITATE

sferimento, alle tecnologie di trattamento.

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

A

G

L

S

Adamoli .................................22

Geocycle Italia........................28

Lamacart...............................32

Scai-Fuchs ............................25

H

M

T

Holcim...................................28

Magna Ty T res ..........................41

Tmt Costruzioni .....................23

Agatos ...................................68 B BTS Biogas............................58

Meridiana ..............................24 I

V

C

Iveco Stralis ...........................33

N

C.B.R.C..................................24

IWE Industrial

Novamont..............................62

Cangini Benne .......................36

Water Evaporators .................42

Celtic Renewables .................70

K

Cuki .......................................62

Knapen Trailer .......................23 Kraker ...................................21

E

W O

Cargo Floor............................21

Volv l o CE.................................26

Waste Management...............27

OMB ......................................40 X P

X lem Water Solutions ...........48 Xy

Piaggio ..................................40

eCO2 Greetings......................41

Gennaio Marzo 2018


NUOVO SISTEMA DI POMPAGGIO

CONCERTOR

â„¢

CON INTELLIGENZA

INTEGRATA

IL PRIMO SISTEMA AL MONDO DI POMPAGGIO ACQUE REFLUE CON INTELLIGENZA INTEGRATA

Questo rivoluzionario sistema offre prestazioni ottimali riducendo il costo totale di gestione. ,QROWUH RIIUH XQD ŴHVVLELOLW¢ H VHPSOLFLW¢ VHQ]D SUHFHGHQWL 6L SRWUHEEH DQFKH GLUH FKH SHQVD GD VROR 9L LQYLWLDPR DG HQWUDUH QHOOD QXRYD HUD GHO SRPSDJJLR GHOOH DFTXH UHŴXH FRQ )O\JW &RQFHUWRU Una soluzione potente. Possibilità illimitate. 0DJJLRUL LQIRUPD]LRQL VXO VLWR ZZZ Ŵ\JW FRP FRQFHUWRU LW LWDOLDQ

;\OHP :DWHU 6ROXWLRQV ,WDOLD V U O /DLQDWH 0, 9LD * 5RVVLQL $ 7HO )D[ ZDWHUVROXWLRQV LWDOLD#[\OHPLQF FRP ZZZ [\OHPZDWHUVROXWLRQV FRP LW


6

EDITORIALE

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

L’ONDA ANOMALA DELLA WASTE INVASION

Vogliamo aprire questo nuovo numero di Waste con una provocazione: la giovane surfer, con la sua tavola colorata sottobraccio, aspetta l’onda oceanica che potrà regalarle un’emozione irripetibile. Ma, al posto della massa minacciosa e splendida del mare, la prospettiva che le si staglia di fronte è quella di un’enorme, sconcertante discarica di rifiuti. Non rassicuratevi: non si tratta di un fotomontaggio. Quello che vedete è pura realtà. La realtà attuale dell’isola di Thilafushi, atollo artificiale (un tempo meravigliosa laguna incontaminata) insediato nelle acque dell’Oceano Indiano, a pochi chilometri dalle Maldive. La chiamano Rubbish Island, l’isola spazzatura, ed è nata da un progetto (scellerato) avviato nel 1991 dal governo dell’arcipelago per risolvere il problema della produzione abnorme di spazzatura che deriva dagli abitanti e da un turismo sempre crescente. Nel 2014, quando la film maker Allison Teal (la ragazza-surfer della foto), con i fotografi Mark Tipple e Sarah Lee realizzarono un reportage su questa prova evidente di degrado della nostra civiltà, sull’isola spazzatura arrivavano 400 tonnellate di rifiuti al giorno che si espandevano per oltre 50 ettari di territorio.

Thilafushi è un simbolo delle tematiche che troverete oltre la copertina, nelle pagine dedicate allo stato dell’arte delle discariche in Italia e in Europa. Molto è stato fatto e molto si sta facendo, da almeno 10 anni, per ridurre l’impatto di una gestione dei rifiuti che tutti vorrebbero eliminare progressivamente (a partire dai governi virtuosi del CentroNord continentale). Anche l’Italia, nonostante la fatica di politiche lente e di regioni inadempienti, sta facendo molti passi in avanti. Ma le discariche che l’Unione europea combatte con tutte le sue forze direttrici (impedendo l’utilizzo dei fondi comunitari per la creazione di queste aree di convoglio, ad esempio) costituiscono ancora un monito; il progresso e la ricchezza ci fanno produrre sempre più rifiuti e il dovere delle società avanzate è quello di trattarli adeguatamente, convertendone l’impatto devastante con tecnologie avanzate e sostenibili (come si fa in Germania, ad esempio, primo produttore di rifiuti in Europa ma primo anche per virtù nella riduzione e nel riciclaggio). Anche dal percolato, il veleno insidioso delle discariche, se trattato con metodologie avanzate, può arrivare ricchezza ed energia. Gli argini della ricerca e, ancora, della coscienza politica sono le uniche barriere alla waste invasion. Continuiamo a innalzarle, prima che un’onda anomala sommerga definitivamente i nostri territori. Allora, neppure con una tavola da surf, potremmo cavalcare l’avvenire del pianeta. Maria Angela Feliciello Gennaio Marzo 2018


ESCAVATORI VOLVO: L’EVOLUZIONE DELLA PRODUTTIVITà Gli escavatori Volvo sono stati progettati per ottenere la massima efficienza nelle diverse applicazioni poichè vantano una forza e una potenza rinnovate e, allo stesso tempo, tempi di ciclo più brevi per prestazioni più elevate. L’esclusiva modalità ECO, unita al migliore sistema elettro-idraulico, assicura un risparmio di carburante tra il 7 e il 10 per cento. Le ultime innovazioni garantiscono, inoltre, una maggiore flessibilità ideale per una serie di applicazioni come il lavoro in cava, edilizia e le costruzioni stradali. Escavatori Volvo: l’evoluzione della produttività. www.volvoce.it


IA LE

RIFIUTI SOLIDI

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

SP EC

8

Discariche in Europa: un tesoro sommerso?

Una delle piĂš grandi discariche europee diventa progetto pilota per recuperare energia rinnovabile. Ecco la nuova frontiera dello sfruttamento minerario Maria Angela Feliciello

ono oltre 500.000 le discariche censite in Europa. Secondo quanto emerso da un recente studio di Eurelco, il consorzio europeo per lo sfruttamento minerario delle discariche, basandosi su dati riportati da enti pubblici europei, il 90% dei siti di conferimento è nato prima della Direttiva 1999/31/CE che ne stabilisce le norme di gestione; quindi, senza i criteri di protezione ambientale che oggi regolano la materia.

S

La direttiva risulterebbe pertanto irrilevante per almeno 450.000 discariche: seimila chilometri quadrati di territorio a rischio infiltrazioni di falde acquifere che ospitano cinque miliardi di tonnellate di rifiuti. Uno scenario catastrofico che, tuttavia, inaspettatamente, potrebbe risultare, al contrario, una fonte inesauribile di energia e di lavoro per molti anni a venire, preservando il territorio. Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Un valore da riscoprire In base alle stime di Eurelco infatti, solo dallo sfruttamento minerario delle discariche europee, si potrebbe estrarre il 5% del fabbisogno annuale di materiali del continente, per un periodo di 25 anni, con un risparmio pari a sette milioni di tonnellate di petrolio e coprendo infine il 3% dell’utilizzo di fonti rinnovabili, secondo le stime fissate al 2020 dagli obiettivi europei. Mezzo milione di discariche storiche o Gennaio Marzo 2018

RIFIUTI SOLIDI

9

ancora in uso (molte delle quali collocate in aree urbane o semi-urbane), sparse sul territorio europeo, con un enorme potenziale di materiale minerario non sfruttato; stiamo parlando di vetro, ceramica, metalli ferrosi e non ferrosi, plastica, carta, legno e tessuti, in attesa di nuova vita.

nel 1986 e in Germania, nel 1993, nella discarica di Burghof.

FOCUS ON

Primo landfilling al mondo Nella discarica Remo, a est di Bruxelles, il gruppo Machiels si sta impegnando in un esperimento che potrebbe rivoluzionare il futuro dello smaltimento dei rifiuti. La società, che si occupa di trattamento dei rifiuti, ha infatti intenzione di scavare milioni di tonnellate di rifiuti vecchi di decenni, sepolti in una delle più grandi discariche d’Europa, trasformandoli in energia rinnovabile e materiali da costruzione. Come afferma Rolf Stein, amministratore delegato di Advanced Plasma Power, l’azienda che produce la tecnologia che Machiels intende utilizzare nella discarica di Remo, "il numero di discariche in Europa è impressionante. La domanda da porsi è: perché abbiamo bisogno di scavare nelle profondità del Sud Africa e del Sud America e dell’Australia per ottenere petrolio grezzo quando qui, a portata di mano, ci sono materiali di scarto che possono essere tradotti in energia?". Progetto ambizioso e innovativo, Closing the circle (il primo progetto commerciale di landfilling al mondo) trova le sue origini già negli anni Cinquanta, con il primo esperimento in una discarica di Tel Aviv, per recuperare materiali fertilizzanti. L’esempio fu seguito, decenni dopo, da altri sistemi di bonifica in Florida

Plasma(bilità) per i rifiuti Nella discarica di Remo, si stima che il 40% del materiale sepolto (pari a 6 milioni di materiale) sia riutilizzabile. Il resto dei rifiuti, non riciclabili, potrebbe essere invece trasformato in energia, con un processo che promette di essere più efficiente rispetto alla termovalorizzazione. La tecnologia usata si chiama plasma e riscalda i rifiuti a temperature elevate, trasformandoli in gas rinnovabile. Il plasma è già utilizzato in diverse località in tutto il mondo per convertire i rifiuti in energia, senza che sia necessario conferirli in discarica. L’azienda che ha fornito il gassificatore al plasma è la britannica Advanced Plasma Power; con l’impianto pilota di Swindon sta sperimentando un processo che potrebbe trasformare il futuro di discariche e inceneritori. L’impianto infatti separa i rifiuti riciclabili, macina quello che resta e lo asciuga in un forno. I pellet disidratati passano nel gassificatore a letto fluido, che utilizza una torcia al plasma per decomporre le molecole organiche, trasformandole in un gas di sintesi contenente soprattutto idrogeno, mentre i materiali inorganici si trasformano in roccia vetrosa e inerte simile alla lava chiamata plasmarok, un materiale utilizzabile per l’edilizia. In caso di successo, l’estrazione potenziata di discariche potrebbe riciclare metalli e generare combustibile per l’uso in auto, case e impianti industriali; l'impianto di Remo dovrebbe, infatti generare abbastanza energia da soddisfare i consumi di 200mila famiglie per vent'anni.


IA LE

10

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

SP EC

DISCARICHE

Rifiuti: Italia seconda in Europa nonostante l’emergenza Con il raddoppio in dieci anni della raccolta differenziata, il nostro Paese si posiziona al secondo posto, dopo la Germania, con il 49% di recupero e riciclo, a fronte di una media europea del 46% Maria Angela Feliciello

attuazione delle normative comunitarie che hanno come obiettivo la riduzione dei rifiuti destinati alla discarica ha registrato, a livello europeo, un deciso miglioramento in alcuni Stati membri storici (1,4% per Germania, Svezia e Belgio, Danimarca e Paesi Bassi), mentre risulta ancora preponderante il ricorso alla discarica nei nuovi Stati membri (con il picco negativo di Malta che conferisce in discarica il 92,7% dei rifiuti). Secondo quanto emerge dalle elaborazioni Eurostat, nel 2015, nell’UE 28 si sono prodotti 242,3 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (117.000 tonnellate in meno rispetto all’anno precedente, per una percentuale del -0,05%). Considerando il raggruppamento UE15 (vecchi Stati membri), la riduzione tra il 2014 e il 2015 è stata del 0,3%, mentre in riferimento ai nuovi Stati membri (NSM) si rileva, al contrario, un incremento dell’1,6%. Analizzando il dato di produzione pro capite, si passa dai 247 kg/abitante per anno della Romania ai 789 kg/abitante della Danimarca; una netta differenza tra i vecchi e i nuovi Stati membri, questi ultimi con valori di produzione pro capite decisamente più contenuti rispetto ai primi, probabilmente a causa di minori consumi legati alle condizioni economiche. Sempre nel 2015, il 29,4% dei rifiuti urbani gestiti nei 28 Stati membri è avviato a riciclaggio, il 16,8% a compostaggio e digestione anaerobica, mentre il 27,5% e il 26,3% sono, rispettivamente, inceneriti e smaltiti in discarica.

L’

Ripartizione percentuale della gestione dei rifiuti urbani nell’UE, anno 2015 (dati ordinati per percentuali crescenti di smaltimento in discarica)

Fonte: elaborazioni ISPRA su dati Eurostat

Produzione pro capite di RU nell’UE (kg/abitante per anno), anni 2013-2015

Fonte: elaborazioni ISPRA su dati Eurostat

Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

DISCARICHE

11

Italia: raccolta differenziata principali frazioni merceologiche, anni 2013 - 2016

Fonte: elaborazioni ISPRA su dati Eurostat

Italia: tipologie di gestione dei rifiuti urbani, anni 2010 - 2016

Fonte: elaborazioni ISPRA su dati Eurostat

Italia seconda fra i grandi Paesi Prendendo in esame alcuni Paesi quali Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna (tutti al di sopra dei 45 milioni di abitanti), a fronte di una media europea del 46%, l’Italia si posiziona seconda, dopo la Germania, con il 49% di recupero e riciclo. Al di sotto della media, si collocano Regno Unito (45%), Francia (40%) e Spagna (35%). La Germania è uno dei Paesi a più alto tasso di riciclo e di incenerimento (35%), con la media UE Gennaio Marzo 2018

del 27%, ed una gestione quasi a “discarica zero” (0,2%), incenerisce il 32%, mentre recupera e ricicla il 68%. Seguono Italia, con il 49% di recupero e riciclo, il 21% di incenerimento e 30% di discarica; Regno Unito con il 45% di recupero, il 32% di incenerimento e 23% di discarica; Francia con il 45% di recupero, il 35% di incenerimento e il 26% di discarica e infine Spagna con il 33% di recupero, il 12% di incenerimento e il 55% di conferimento in discarica.

Raddoppia la raccolta differenziata In Italia, la raccolta differenziata è passata dal 25,8% del 2006 al 52,5% del 2016, anno in cui sono state chiuse 15 discariche sul territorio nazionale. Un raddoppio che segna il cambiamento nonostante risulti ancora lontano dall’obiettivo richiesto dalla normativa europea per il 2012. In quell’anno l’Italia avrebbe dovuto raggiungere la quota di differenziata al 65%; target raggiunto solo da 4 regioni: Veneto (72,9%), Trentino-Alto Adige (70,5%), Lombardia (68,1%) e Friuli-Venezia Giulia (67,1%). Secondo l’ultimo Rapporto Rifiuti ISPRA, dopo cinque anni di calo, il 2016 ha registrato un incremento della produzione nazionale di rifiuti urbani, possibile conseguenza della ripresa dei consumi (+1,5%) e del Pil (tra +1,7% e +0,9). I maggiori valori di produzione pro capite si rilevano in Emilia Romagna, con 653 kg nel 2016, seguita da Toscana con 616 kg, a fronte di una media nazionale di 497 kg. I rifiuti urbani smaltiti in discarica, nel 2016, ammontano a 7,4 milioni di tonnellate (il 5% in meno rispetto al 2015). Analizzando il dato per macroarea si osserva che la riduzione maggiore è riferibile al Nord (-13%), seguito dal Centro (-4%) e dal Sud (-2%). Una pratica diffusa in molte Regioni riguarda i rifiuti urbani sottoposti a trattamento e avviati a smaltimento in discariche localizzate fuori dal territorio regionale di produzione. Nonostante l’art. 182-bis del d.lgs. n. 152/2006 stabilisca il principio dell’autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani, in realtà questi, in uscita dagli impianti di trattamento meccanico biologico, vengono spesso avviati a smalti-


IA LE

SP EC

12

mento in regioni diverse da quelle in cui sono stati prodotti. L’analisi dei dati mostra che ancora, nel 2016, oltre 845 mila tonnellate di rifiuti urbani sono state smaltite in discarica senza il preventivo ed idoneo trattamento. Al Nord viene pretrattato l’80% dei rifiuti smaltiti in discarica, al Centro il 92% e al Sud il 91%. Le sentenze della Corte di Giustizia europea (VI sezione 15 ottobre 2014) e del Consiglio di Stato (sez. V, n. 5242 del 23 ottobre 2014) hanno prodotto notevoli miglioramenti nella efficacia del trattamento finalizzato allo smaltimento in discarica soprattutto nei contesti più critici; emblematico il caso della regione Lazio dove ormai non vengono più inviati in discarica rifiuti urbani non sottoposti ad adeguato trattamento preliminare. Rifiuti speciali: al Nord il primato virtuoso Per quanto riguarda i rifiuti speciali, sono 364 le discariche che, nel nostro Paese, smaltiscono rifiuti speciali: 209 al Nord, 52 al Centro e 103 al Sud. Complessivamente, il 48,6% sono discariche per rifiuti inerti (177), il 48,4% discariche per rifiuti non pericolosi (176) e solo il 3% discariche per rifiuti pericolosi (11). Nel 2015, in Italia, si sono smaltiti in discarica 11,2 milioni di tonnellate di rifiuti speciali: 9,9 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi (88,5%) e 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi (11,5%). Rispetto al 2014, la diminuzione del totale è stata pari a 200.000 tonnellate (-1,8%). Dall’analisi delle quantità di rifiuti speciali smaltite nelle diverse categorie di discarica si osserva la seguente ripartizione: oltre 3,8 milioni di tonnellate sono allo-

DISCARICHE

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Italia: percentuale di RU smaltiti in discarica senza trattamento preliminare per Regione, anno 2016

Fonte: ISPRA

Italia: produzione regionale dei rifiuti solidi speciali (tonnellate*1.000), anno 2015

Fonte: ISPRA

cate nelle discariche per rifiuti inerti (34,2% dei rifiuti totali smaltiti), 6,1 milioni di tonnellate in quelle per rifiuti non pericolosi (54,8%), e oltre 1,2 milione di tonnellate nelle discariche per rifiuti pericolosi (11%). Il 54,8% del totale viene gestito negli impianti situati nel nord del Paese, il 22% al Centro ed il 23,2% al Sud. Nel Nord, le quantità smaltite hanno subito una riduzione del -7,2%. Al Centro, si riscontra invece, un aumento pari al 5,9% (138mila tonnellate), come al Sud, dove l’incremento è pari al 5,7%

(+140mila tonnellate). I rifiuti contenenti amianto smaltiti in discarica (21 impianti) rappresentano il 2% del quantitativo complessivo avviato in discarica ed il 17,7% del totale dei rifiuti pericolosi. Il 54,2% viene smaltito al Nord, il 29,5% al Centro e 16,3% al Sud, con un aumento, rispetto al 2014, pari al 16,9%. La quota prevalente è costituita dai rifiuti da materiali da costruzione contenenti amianto, che, nel 2015, rappresentano il 94,4% del totale smaltito in discarica. Il restante 5,6% è costituito delle altre tipologie di rifiuti contenenti amianto. Gennaio Marzo 2018


SICUREZZA EZZA A 360° 360

Sistema di telecamere e monitor per una visione a 360° con immagini archiviabili grazie a MDR Registrazione Digitale Mobile. bbs-tek® allarme acustico per la retromarcia a suono bianco.

4+9 Backeye®360

IIZ [LRÂŽ

Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi: le immagini digitali provenienti da quattro telecamere \S[YHNYHUKHUNVSHYP ]LUNVUV JVTIPUH[L WLY VɈYPYL \UH ]PZ[H ¸H ]VSV K»\JJLSSV¹ KLS ]LPJVSV L MVYUPYL PU [LTWV YLHSL \UH ZPUNVSH PTTHNPUL JOPHYH Z\S TVUP[VY KLS N\PKH[VYL ,» VYH WVZZPIPSL JVSSLNHYL )HJRL`LÂŽ HK \U ZPZ[LTH KP 9LNPZ[YHaPVUL +PNP[HSL 4VIPSL JOL HYJOP]PH SL YPWYLZL L ZP KPTVZ[YH KLJPZP]V PU JHZV KP JVU[LUaPVZP V KHUUP 7LY \UH ZPJ\YLaaH [V[HSL )YPNHKL ,SL[[YVUPJH WYVWVUL HUJOL IIZ [LRÂŽ S»H]]PZH[VYL HJ\Z[PJV WLY SH YL[YVTHYJPH H Z\VUV IPHUJV KPYLaPVUHSL L WYVU[HTLU[L SVJHSPaaHIPSL

IYPNHKL LSL[[YVUPJH P[ *OPHTH[L SV VWW\YL ]PZP[H[L PS ]VZ[YV MVYUP[VYL KP ÄK\JPH


IA LE

SP EC

14

Quando la gestione di una discarica diventa best practice. Siamo ad Asti, dove la gestione non convenzionale di una discarica come bioreattore, permette di ridurre il periodo post-gestionale con una maggiore produzione di energia da biogas

DISCARICHE

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Un altro passo verso

Maria Angela Feliciello

idurre il periodo di post-gestione delle discariche dagli attuali 30-100 anni a 10-15 anni, con evidenti benefici economici e ambientali. Questo è l’obiettivo preposto e raggiunto da GAIA (Gestione Ambientale Integrata dell’Astigiano) che le ha meritato la denominazione di best practice nel Primo Censimento delle migliori pratiche delle aziende dei servizi pubblici locali. Nel 2009 GAIA e il Politecnico di Torino presentarono alla Commissione Europea la richiesta di un finanziamento LIFE+ per svolgere la speri-

R

Bio.Lea.R è una sperimentazione portata su scala reale di un modo innovativo di concepire la discarica, diventata patrimonio scientifico europeo mentazione. Il progetto fu battezzato Bio.Lea.R.(Biogas Leachate Recovery) per sottolineare il ricircolo del percoGennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

DISCARICHE

15

lo sviluppo sostenibile La discarica per rifiuti non pericolosi di Cerro Tanaro, attivata alla fine del 2003, era destinata allo smaltimento della frazione residuale dei rifiuti del Bacino Astigiano. Il progetto si è formalmente concluso a settembre 2015 ma tuttora i dati vengono rilevati e analizzati.

mazione di un telo in polietilene, ad alta intensità, dello spessore di un paio di millimetri per evitare, verso il terreno, infiltrazioni del percolato, il liquido inquinante prodotto dai rifiuti. Una leggera inclinazione e la presenza di tubi idraulici permettono il deflusso del percolato in vasche di raccolta. I rifiuti sono depositati nella fossa, alternando ogni due o tre metri, strati di FOS (rifiuti organici stabilizzati) e strati di rifiuti secchi pretrattati. La discarica viene quindi chiusa con strati di argilla e ghiaia alternati che la rendono impermeabile e ricoperta da terreno con una vegetazione di arbusti e piante. Il lento meccanismo di biodegradazione del rifiuto ad opera di micro organismi anaerobi, produce gas inquinante (biogas) che deve essere captato per non creare zone di pressione che potrebbero provocare esplosioni o incendi e che, se disperso nell’aria, alimenterebbe l’effetto serra. Il biogas viene quindi convogliato verso bruciatori controllati o incanalato verso centrali di recupero ne delle discariche, con una più velato che, umidificando i rifiuti, consenenergetico in grado di sfruttarlo per loce stabilizzazione della frazione te una maggior produzione di biogas produrre elettricità e calore. biodegradabile e una maggior proe una più rapida stabilizzazione della I rischi di inquinamento ambientale duzione di biogas. discarica. dovuti alle emissioni di gas dannosi e Nelle discariche tradizionali il proSviluppato nella discarica di Cerro alle possibili infiltrazioni di percolato cesso costruttivo prevede la creazioTanaro, il progetto era mirato all’ottinelle falde acquifere, determinano un ne di una base di argilla e la sistemizzazione della produzione di biogas prolungato consumo di riattraverso il ricircolo del sorse economiche ed enerpercolato utile a mantenere getiche, dovuto alla gestiocostante l'umidità dei rifiuti. Il costo complessivo è stato di 2,4 milioni ne post mortem delle Il progetto sperimenta la di euro in 5 anni, di cui 950 mila euro concessi discariche. La necessità di gestione non convenzionadall’Unione europea (750 mila euro per GAIA controllare i valori e i perile della discarica come coli che ne derivano, può bioreattore, al fine di ridure 200 mila al Politecnico di Torino) durare anche più di cento re il periodo di post-gestioGennaio Marzo 2018


IA LE

DISCARICHE

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

SP EC

16

anni dopo il loro riempimento. Le modifiche inserite nella discarica di GAIA (umidificazione dei rifiuti, un sistema di captazione del biogas più fitto per convogliarne la maggior quantità possibile in un motore endotermico che lo trasforma in energia termica/elettrica da immettere in rete) mirano ad accelerare la biodegradazione della frazione organica presente nei rifiuti deposti in discarica, mantenendo una percentuale di umidità adeguata attraverso il ricircolo controllato di percolato o di acque di scarto. La visione oltre il rifiuto L’obiettivo del progetto è verificare sul campo quanto sperimentato in laboratorio, ossia una più rapida stabilizzazione della discarica, con la conseguenza di ridurre le emissioni in atmosfera, dimezzare i tempi (e costi) di post-gestione delle discariche per rifiuti non pericolosi, ottimizzare ed incrementare la produzione di energia ricavata dalla combustione del biogas. GAIA si è occupata dell’allestimento della discarica, della gestione delle attività di progetto, della regolazione del sistema, dell’acquisizione dei dati e dello svolgimento delle azioni di divulgazione. Attraverso lo studio delle emissioni di biogas dalla superficie della discarica, e rilevazioni topografiche semestrali per il monitoraggio degli assestamenti della discarica, è stato condotto un monitoraggio ambientale annuale. Il Politecnico di Torino (partner del progetto) ha eseguito l’interpretazione dei risultati e la divulgazione scienti-

Le condizioni dei liquidi e dei gas sono gestite attivamente allo scopo di accelerare o promuovere la biostabilizzazione dei rifiuti. Rispetto ad una discarica tradizionale, la discarica bioreattore aumenta in modo significativo, l’attività di decomposizione dei rifiuti, del tasso di trasformazione e dell’efficacia del processo.

La prima banca dati delle best practice Nel giugno 2017, è stato pubblicato “Utili all’Italia”, il Primo Censimento delle migliori pratiche delle aziende di servizi pubblici locali. Dei 274 progetti prevenuti da 134 aziende, il libro ne raccoglie solo 80, fra cui ben due iniziative astigiane, entrambe targate GAIA. Una è “Biolear” (ottimizzazione della produzione di biogas in discarica attraverso il ricircolo di percolato al fine di dimezzare i tempi di postgestione e massimizzare la produzione di energia elettrica) nella categoria “Innovazione Tecnologica”, l’altro è BEST4+ (sistema di gestione integrato accreditato per la qualità (ISO 9001), la tutela dell’ambiente (ISO 14001), la sicurezza dei lavoratori (OHSAS 18001) e la responsabilità sociale (SA8000) ed infine la registrazione EMAS su tutti gli impianti) nella categoria “Responsabilità Sociale e Ambientale”. I dati sono stati raccolti da Utilitalia, la Federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali (Acqua, Ambiente, Energia Elettrica, Gas). I 274 progetti divisi nelle categorie: Efficienza energetica (52 progetti), Innovazione tecnologica (83 progetti), Produttività dell’azienda e gestione delle risorse umane (49 progetti), Responsabilità sociale ed ambientale (90 progetti) compongono un database, disponibile sul sito istituzionale censimento.utilitalia.it. Un punto di riferimento per le amministrazioni locali, la politica e gli esperti di acqua, energia e rifiuti. Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

17

DISCARICHE

Il biogas, captato da una rete di pozzi costruiti nella massa dei rifiuti, viene convogliato verso la centrale di recupero energetico che lo utilizza per la produzione di energia elettrica rinnovabile, immessa poi nella rete di distribuzione Enel.

fica. Il Dipartimento DIATI si è occupato dell’installazione del sistema di monitoraggio, della caratterizzazione geofisica del sito prima dell’inizio della sperimentazione e del monitoraggio geofisico durante il periodo di infiltrazione del percolato. Le misure sono state condotte attraverso sensori di resistività elettrica all’interno dei rifiuti, per cui è stato possibile stimare la distribuzione del liquido ricircolato all’interno della discarica. Il Dipartimento DISAT ha svolto poi lo studio LCA, (Life Cycle Assessment), con il quale si sono messe a confronto una discarica gestita in modo tradizionale con una gestita come bioreattore, mettendo a paragone due vasche diverse della discarica di GAIA. Il Dipartimento si è occupato anche di riprodurre in laboratorio le stesse condizioni che si verificano in discarica attraverso un lisimetro, dal quale sono Gennaio Marzo 2018

stati periodicamente prelevati campioni di biogas e percolato per effettuare l’analisi chimica dei parametri principali. L’investimento complessivo ammonta a circa 2.400.000 Euro e

“discarica esaurita”, se previste durante la coltivazione della discarica inciderebbero in modo meno significativo sui costi. L’invaso su cui è stato condotto il progetto è di 360.000 m3. Benefici per tutti L’attuazione della discarica bioreattore porta innumerevoli benefici a diversi livelli. Oltre al finanziamente Life, GAIA ha beneficiato di una più rapida stabilizzazione della discarica (con minori costi di post-gestione) e di una maggiore produzione di energia elettrica tramite recupero biogas, stimata in 1.800 Mwh/anno (equivalente al consumo medio annuale di 650 famiglie). Di conseguenza, i ricavi da immissione di energia elettrica nella rete Enel è di circa 320.000 euro all’anno.

Le modifiche impiantistiche sono state eseguite a “discarica esaurita”. Se previste durante la coltivazione della discarica, inciderebbero in modo meno significativo sui costi comprende il sistema di monitoraggio, i lavori per infittire l’ampliamento del sistema di captazione del biogas, il sistema umidificazione, di ricircolo del percolato, i costi del personale per i tre anni di sperimentazione e postgestione della discarica. Le modifiche impiantistiche sono state eseguite a


IA LE

DISCARICHE

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

SP EC

18

A sinistra, l’ingegner Luigi Visconti, presidente del CdA, a destra l'ingegner Flaviano Fracaro, amministratore delegato di GAIA.

Più biogas e di migliore qualità L’amministratore delegato, l’ingegner Flaviano Fracaro, ha commentato con favore e in modo dettagliato i risultati raggiunti. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto; come in ogni sperimentazione sul campo è stato necessario affrontare imprevisti e verificare i risultati raggiunti rispetto a quelli attesi. Non è ancora possibile quantificare con esattezza l’incidenza dell’umidificazione costante dei rifiuti in discarica sulla produzione di biogas; a fronte di una progressiva e generalizzata riduInfine, se si confermassero le ipotesi, la post-gestione verrebbe ridotta nei tempi e nei costi per un risparmio complessivo tra 1 e 2 milioni di euro rispetto a una previsione iniziale di 5 milioni di costi complessivi, stimati senza il progetto. A livello territoriale, i vantaggi sono importanti: riduzione delle emissioni in atmosfera; maggiori quantità di energia rinnovabile da biogas, a parità di volume di rifiuti smaltiti; minori tempi di post-geLa commissione europea ha finanziato stione; più rapido rispristino il progetto nella speranza di dare il via del territorio adibito a discaa una nuova generazione di discariche rica; incremento dell’energia elettrica rinnovabile da bioin grado di ridurre considerevolmente gas a parità di volume di ril’impatto negativo sull’ambiente fiuti smaltiti. Valutazione dei risultati Dalle analisi effettuate in laboratorio, si registra un aumento significativo del biogas e una diminuzione della concentrazione di inquinanti nel percolato ricircolato. I risultati non sono ancora osservabili (due anni di sperimentazione sono un periodo trop-

e sull’economia po breve rispetto al tempo dei processi naturali in discarica 30-50 anni) ma possono sicuramente fornire informazioni utili per futuri impianti più efficienti, verificando i risultati raggiunti rispetto a quelli attesi.

zione della produzione si è osservato che le porzioni di discarica oggetto del ricircolo di percolato hanno mantenuto una maggior produzione di biogas e di migliore qualità. La correlazione diretta tra umidificazione rifiuti e biogas prodotto è dunque evidente anche sul campo, non solo in laboratorio. In secondo luogo, al momento si può affermare senza dubbio di smentita che ci sono state sensibili e misurabili conseguenze sull’assestamento della discarica”. Gennaio Marzo 2018


SIMPLER CLOSER MORE CONNECTED

BENNA MULTISCREENING

MASSIMA RESA

VERSATILITÀ

Controllo idraulico della dimensione di vagliatura in cabina senza interrompere il ciclo di lavoro

Doppio cestello con possibilità di vagliare il materiale da 25 a 60 mm di spessore

RESISTENZA

Cestelli in HB400 per garantire di sostenere un alto ritmo di lavoro


20

MEZZI DI TRASPORTO

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Con le doghe se la cavano da soli Come sono fatti i semirimorchi con piano di carico a doghe mobili per la movimentazione dei rifiuti. I principali modelli disponibili sul mercato italiano Gianenrico Griffini

utonomia i operativa, i per lla capacità di scaricare senza aiuti esterni, e polivalenza d’impiego sono le principali caratteristiche dei semirimorchi con piano di carico a doghe mobili. Sono spesso utilizzati per il trasferimento dei rifiuti in discarica o per il trasporto dei materiali da riciclare verso gli stabilimenti di recupero o ai centri di selezione e smistamento. Il principio di funzionamento dei piani mobili è molto semplice. La superficie di carico è costituita da una serie di profili longitudinali (15 o 21 o 24 in tutto),

A

generalmente realizzati l li i in i alluminio, ll i i mossi da cilindri idraulici mediante una pompa con una pressione d’esercizio di 130-170 bar. I cilindri della pompa possono avere una corsa di 200 millimetri, mentre l’alesaggio varia da 35 a 60 millimetri, secondo i modelli. La sequenza operativa prevede che tre cilindri muovano l’intero piano nella direzione voluta dall’operatore. La sequenza operativa Successivamente, uno dei cilindri spinge un terzo delle doghe nel verso opGennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

21 2 1

Sopra, a fianco e sotto, un veicolo di Kraker con volumetria di carico di 92 metri cubi. La struttura è realizzata in acciaio, mentre la cassa è costruita in lega leggera.

Sopra, un semirimorchio con piano mobile della Cargo Floor, durante le operazioni di scarico. A destra, un particolare delle doghe mobili in alluminio che consentono, grazie a movimenti alternati, di effettuare le operazioni di carico e scarico.

Gennaio Marzo 2018

posto passando sotto carico, praticamente senza spostarlo. La stessa sequenza (con lo stesso risultato) viene ripetuta altre due volte con gli altri profili, coinvolgendo i rimanenti due terzi dei componenti longitudinali del piano mobile. Il passo successivo del ciclo è rappresentato dallo spostamento in avanti di tutte le doghe e del carico che insiste sopra di esse. Con questa procedura, la velocità di scarico di un semirimorchio di lunghezza standard


22

MEZZI DI TRASPORTO

(13,6 metri) viene completata nell’arco di 6-12 minuti. Secondo la tipologia di carico movimentata e le relative disposizioni di legge per la protezione dell’ambiente, sono disponibili versioni a tenuta stagna o a parziale tenuta per evitare la perdita di percolato durante il trasporto. L’offerta di mercato in Italia Molto diversificata è l’offerta di mercato di semirimorchi a piano mobile in Italia. I principali player si chiamano Adamoli, Knapen, Kraker e Tmt, che propongono modelli standard polivalenti e versioni heavy duty per i compiti più gravosi. Adamoli offre i veicoli con doghe mobili Italian Floor, dotati di sistema di carico e scarico a 24 elementi longitudinali in alluminio di 12 millimetri. Si tratta di semirimorchi autoportanti con struttura in lega, sospensioni pneumatiche, primo asse sollevabile e terzo assale

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

autosterzante e freni a disco di 430 millimetri di diametro. È disponibile anche la versione con pianale Ecotwin, composto da 12 doghe gemellate per velocizzare le operazioni di scarico. Il più recente modello introdotto sul Per gli impieghi più gravosi servono mercato da Knapen è il piani di carico rinforzati, capaci K100-Waste, creato per la movimentazione dei ridi resistere all’usura dei materiali fiuti. Presenta una strut-

Sopra, un autoportante realizzato dalla Adamoli, dotato di piano mobile Italian Floor per il carico e lo scarico autonomi. Le doghe sono in tutto 24, ma è disponibile anche la variante Ecotwin con dodici elementi gemellati per velocizzare le operazioni.

Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

MEZZI DI TRASPORTO

23

A fianco e sopra, due viste del K-100 Waste, realizzato dalla Knapen Trailer. La struttura del veicolo è stata pensata per gli impieghi gravosi nel campo della movimentazione dei rifiuti.

cubatura di 91 metri cubi e tara di 9.000 chili. Il piano mobile è a 15 doghe in alluminio, prevede una pompa installata frontalmente per assicurare la tenuta stagna della cassa.

tura rinforzata, pensata per compiti gravosi. Rinforzati sono anche il tetto, il paraurti, il portellone posteriore, mentre i gruppi ottici sono muniti di griglie di protezione per evitare eventuali danneggiamenti in manovra. La Tmt propone due

tipologie di prodotto: il Leakproof a tenuta stagna e il Conchiglia, un semirimorchio polifunzionale in acciaio con volumetria di carico di 92 metri cubi e una tara in ordine di marcia a partire da 7.100 chili. Il Leakproof ha, invece, una

Due modelli realizzati dalla Tmt Costruzioni di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno). Sotto, il Leakproof con vano di carico a tenuta stagna e piano mobile realizzato dalla Keith. Sotto a destra, il Conchiglia con piano mobile Cargo Floor.

Gennaio Marzo 2018

Struttura in acciaio, cassa in lega Kraker offre in Italia i semirimorchi con piano mobile della gamma K-Force. Si tratta di veicoli con struttura autoportante in acciaio e cassa e pianale con doghe (21 in tutto, realizzato dalla Cargo Floor) in lega leggera. I gruppo assalisospensioni Bpw, con il primo asse sollevabile e il terzo autosterzante, monta freni a disco di 430 millimetri di diametro. In questa configurazione, con il cassone di 92 metri cubi di volumetria utile la tara è di 8.000 chili.


24

RIFIUTI SOLIDI

Stefano Spiga, presidente di Meridiana, società che controlla C.B.R.C., è stato il nostro Cicerone nella visita all'impianto.

La piattaforma di recupero di materiali cellulosici C.B.R.C. di Bologna rialza la testa. Un Fuchs MHL320F è anello della nuova catena di produzione Matthieu Colombo

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Cambio di rotta riuscito lla C.B.R.C. di Bologna, storica azienda emiliana nel settore del recupero di materiali cellulosici, i conti facevano fatica a tornare da qualche tempo, ma tre anni fa Meridiana, presieduta da Nerio Venturi e Stefano Spiga, ha rilevato la maggioranza dell’azienda ed il vento è cambiato. Dal punto di vista operativo l’azienda ha cercato di abbandonare lavorazioni, strutturalmente complicate per l’impianto gestito, puntando su processi semplici ed efficaci di selezione e valorizzazione

A

della carta e del cartone. In parallelo C.B.R.C. ha lavorato sulla qualità del materiale in ingresso, incentivando la clientela a produrre un materiale sempre più selezionato. Dove possibile è anche stato inserito personale direttamente coordinato presso i produttori di rifiuti serviti dalle società del gruppo, grazie al quale si svolge una preselezione in loco che consente, oltre a un miglioramento della qualità del flusso in ingresso all’impianto, di agevolare le operazioni di carico e ottimizzare i costi Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

RIFIUTI SOLIDI

25 L’impianto C.B.R.C. è in Bologna, lungo la rete ferroviaria a Est della città. La nuova gestione ha ripreso anche le coperture e posato sul tetto pannelli solari.

Il cartone conferito alla C.B.R.C. è selezionato, imballato e stoccato tenendo conto di caratteristiche e qualità del materiale lavorato.

Ha un raggio d’azione di 40 km La C.B.R.C. è autorizzata al trattamento annuo di 75.990 t di rifiuti recuperabili. Nel 2017 ne ha raccolti circa 50.000 t, quasi tutti costituiti da carta e cartone, circa 45.000 t, oltre a circa 1.000 t di plastica e 4.000 t di legno. In media sul piazzale a Est di Bologna, allestito in parallelo alla linea ferroviaria, transitano circa 108 mezzi al giorno, tra carico e scarico. Il 25% dei prodotti cellulosici ottenuti è esportato extra Europa (tipicamente nel Sud Est asiatico), il 25% in Italia e il restante 50% negli altri Paesi del Vecchio continente.

di trasporto. Tale modus operandi ha avuto particolare successo presso stabilimenti riferibili alla grande distribuzione. Inoltre, per agevolare la raccolta nel centro storico della città, si sono progettati e realizzati itinerari di micro raccolta impiegando attrezzature e Gennaio Marzo 2018

mezzi secondo le più disparate esigenze dei produttori. Infine, gli scarti di selezione vengono affidati ad altri centri di selezione, i quali, grazie alle specifiche tecnologie applicate, sono in grado di ottenere ulteriori recuperi. È così avvenuta una profonda riorganizzazione

dell’azienda per snellire i flussi, velocizzare i processi nella massima sicurezza e inquadrare le risorse umane in una logica piramidale che responsabilizza ogni dipendente. L’operazione, coordinata e realizzata dal nuovo gruppo dirigente, ha dato subito i primi frutti e oggi, dopo circa tre anni, C.B.R.C. gode di buona salute così come i suoi bilanci. Tanto che a settembre 2017 si sono create le condizioni per acquistare il primo movimentatore industriale e la scelta è caduta su un Terex Fuchs MHL 320 Serie F Stage IV. Per perfezionare l’acquisto, C.B.R.C si è rivolta a Scai, distributore ufficiale del marchio Fuchs in Emilia Romagna Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Lazio, Sicilia e Sardegna.


26

TECNOLOGIA

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

A due anni dal lancio del prototipo di una pala ibrida Volvo CE tira le somme. Le economie di carburante sono significative e diminuiscono anche i C02 emessi Matthieu Colombo

Prototipo svedese di ecologia el 2016 Volvo Construction Equipment ha presentato soluzioni di elettromobilità in seno all’evento XplorationForum. Tra i prototipi non mancava una pala gommata ibrida battezzata LX01. Quest’ultima, in due esemplari, ha presto iniziato una fase di test presso

N

i siti di un’azienda californiana. A circa due anni dal lancio della LX01 (in foto), il costruttore svedese ha presentato ufficialmente i risultati dei test maturati sul campo con i due esemplari di pala gommata ibrida in forza all’azienda Waste Management. Presso il Redwood Landfill and Re-

cycling Centre, un sito di compostaggio di rifiuti verdi nella parte settentrionale della California, la LX01 ha fatto registrare un’efficienza carburante migliore del 50% rispetto a una pala gommata Volvo di categoria L150H, pari a una riduzione di consumo carburante del 35%. Il secondo sito di prova della pala gommata LX01 è stato l'impianto di trattamento rifiuti Moreno Valley Transfer Station, nel sud della California. In questo caso l’efficienza carburante è stata migliore di circa il 45% sempre rispetto a una L150H. Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

“La nostra azienda è specializzata nella raccolta e trattamento rifiuti. Operiamo in gran parte degli Stati Uniti con 700 siti, 17.000 camion e 400 pale gommate. Per noi diminuire i consumi di carburante a pari produttività è sempre stato un miraggio. I risultati ottenuti con la LX01 ci fanno ben sperare e anche gli operatori sono sembrati soddisfatti di prestazioni, comfort e silenziosità. Abbiamo anche avuto l'impressione che la manutenzione di queste macchine potrebbe essere più semplice.”

TECNOLOGIA

27 Telaio da L120H prestazioni da L150H

John Meese, Waste Management Senior Director Heavy Equipment

Test sul campo... del colosso americano WM Waste Management è la più grande società di servizi ambientali e di riciclaggio del Nord America e gestisce una delle più grandi flotte Volvo CE al mondo. I prototipi di LX01 sono stati utilizzati in applicazioni dove la società utilizzava delle Volvo convenzionali L150, per mano di tre operatori dell'azienda, espressamente formati e supportati da tecnici Volvo CE. I feedback di questi operatori sono stati positivi visto che hanno apprezzato la drastica riduzione del rumore, la migliore visibilità posteriore e delle prestazioni idrauliche all'altezza. wm.com

La LX01 ha un motore Deutz da 3,6 litri (la L150H ha un motore da 12,8 litri) che aziona un generatore di corrente. Ci sono poi sei motori elettrici che vanno a sostituire assali, differenziali, riduttori e freni. Quattro sono posizionati nei mozzi ruota e assicurano una trazione integrale controllata elettronicamente, uno alimenta la pompa idraulica che aziona il martinetto di sollevamento braccio e uno la pompa che aziona quello per il richiamo della benna con biellismo. Per compensare l'assenza di assale posteriore, i progettisti hanno ideato delle sospensioni posteriori indipendenti e pneumatiche a controllo elettronico.

“Siamo soddisfatti dei risultati dei test sul campo” ha commentato Scott Young, direttore elettromobilità di Volvo CE. “Sebbene avessimo già conferma che la LX01 potesse ottenere un miglioramento del 50% in termini d'efficienza carburante, puntavamo a un miglioramento del 35% perchè sappiamo che ogni applicazione e ogni operatore sono tra loro differenti. Oggi possiamo dire che abbiamo superato in modo significativo l'obiettivo che ci eravamo posti raggiungendo risultati simili a quelli registrati presso i nostri centri di ricerca.” Ora non resta che attendere una macchina di serie...


28

RIFIUTI E VALORIZZAZIONE

INTERVIEW

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

L’ecologia industriale nel recupero a “scarto zero” Marco Turri, direttore marketing e vendite di Geocycle Italia, ci spiega come dai rifiuti industriali e urbani può derivare una risorsa inestimabile. Così materie e solventi contribuiscono alla produzione del clinker Alberto Finotto

otreste mai immaginare che una cementeria raggiunga lo status di parte costitutiva e fondamentale della cosiddetta economia circolare? Noi vi diciamo che l’immaginazione, per un produttore globale di cemento come LafargeHolcim, rappresenta oggi solo la pura - e virtuosa - realtà. Il recupero totale di alcune tipologie di rifiuti ha assunto forma e sistema nel brand Geocycle. Questa divisione internazionale del gruppo, diffusa in oltre 50 paesi, ha alle spalle una storia più che ventennale e costituisce oggi la punta di diamante del waste management. Nel nostro ambito nazionale è presente la realtà di Geocycle Italia, una piattaforma operativa insediata a Tradate, in provincia di Varese e legata strettamente alla cementeria Holcim di Ternate (unica unità italiana a ciclo completo del gruppo franco-svizzero). La missione di questa azienda è quella di minimizzare e riqualificare i rifiuti e contribuire a creare benefici tangibili attraverso soluzioni sicure e metodi sostenibili. Com’è nata e come si è sviluppata Geocycle Italia, nella galassia del gruppo Holcim? A delineare per noi un excursus storico utile a capire l’attuale eccellenza della piattaforma di Tradate è l’ingegner Marco Turri, direttore marketing e vendite di Geocycle Italia, che ci ha concesso

P

Geocycle Italia integra sostenibilità ambientale ed economica nella gestione dei rifiuti

un’intervista esclusiva e illuminante. Al centro della nostra conversazione, naturalmente, la scommessa tecnologica (vinta) di Geocycle Italia, una realtà d’avanguardia che ha scritto già un capitolo importante sul futuro sostenibile. Il fronte perseguito e valicato con caparbietà di ricerca e sviluppo è quello del recupero di rifiuti principalmente attraverso tecnologie collaudate e impianti esistenti nel settore del cemento, per favorire una soluzione sostenibile e responsabile. Ingegnere, vogliamo delinerare, prima di tutto, un profilo storico di Geocycle Italia? In questa sede di Tradate (VA), nella quale Geocycle Italia è tuttora insediata, si svolgeva, alla fine degli anni Novanta, l’attività di Eurofuels, un’impresa acquisita allora da Holcim per dare corpo all’esperienza interna di ricerca nel settore dei combustibili e delle materie prime alternative. In quel periodo la decisione strategica di Holcim fu quella di diventare player nel mercato del recupero, concentrandosi innanzitutto sul flusso dei solventi esausti. Nel 2015 Eurofuels si è trasformata definitivamente in Geocycle, sposando il brand di un Gruppo presente a livello globale. Con l’aumento delle quantità di rifiuti prodotti nel mondo, è diventato sempre più importante identificare soluzioni sostenibili per la loro corretta gestione. La valorizzazione dei rifiuti nei forni per la produzione di cemento è una delle soluzioni più adeguate a questo scopo perchè consente di preservare le materie prime con la garanzia importante di una completa distruzione Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

dei rifiuti grazie alle peculiarità del processo produttivo del cemento. La filosofia zero rifiuti possiamo considerarla anche un manifesto di intenti per la mission che si propone oggi Geocycle Italia. Come funziona il recupero? Innanzitutto, va fatta una precisazione doverosa sull’evoluzione attuale

INTERVIEW

RIFIUTI E VALORIZZAZIONE

dei nostri processi. Oggi nel cementificio italiano del gruppo Holcim recuperiamo vari materiali, tra cui residui fondamentali come le scaglie di laminazione che impieghiamo per apportare ferro alla materia prima. Quindi, il percorso intrapreso con il recupero energetico dei solventi si è sviluppato negli anni, si è esteso e ha portato a una percentuale di so-

29

stituzione termica, nel forno da cemento di Ternate, prossimo ai valori virtuosi raggiunti dai cementifici del Nord Europa - utilizzando, ad esempio, i fanghi residui ricavati dalla depurazione delle acque. Quest’ultimo aspetto è di notevole interesse. Qual è la provenienza di questi fanghi? La gestione virtuosa dei fanghi essiccati è successiva alla depurazione delle acque reflue urbane effettuata negli impianti del Nord Italia. I fanghi, come dicevamo, vengono utilizzati, poi, nelle nostre cementerie. Quello che vogliamo ribadire è che il servizio offerto da Geocycle ai propri clienti, per una gestione virtuosa e sostenibile dei loro rifiuti, è sempre svolto in rapporto sinergico con l'impianto Holcim di Ternate. Nel nostro cementificio gestiamo, quindi, vari flussi di materiali alternativi.


30

RIFIUTI E VALORIZZAZIONE

Riassumendo: abbiamo il flusso che deriva dal trattamento dei solventi, poi abbiamo il ciclo dei CSS, quello dei fanghi da depurazione e infine il flusso di recupero dei pneumatici triturati. Nello svolgimento della propria attività, Geocycle Italia si confronta spesso con le realtà di recupero legate ai nostri cementifici all’estero, per osservare e analizzare il riutilizzo di materiali diversi. In Svizzera, ad esempio, l’eccellenza del recupero nei cementifici del Gruppo si applica ai terreni ricavati dalle operazioni di bonifica. Abbiamo toccato l’argomento dei componenti alternativi che possono integrare la materia prima. Come si svolge questo aspetto del recupero dei rifiuti nel ciclo stesso della produzione del cemento? Occorre tornate tra le mura della cementeria di Ternate. Qui lavora personale qualificato e formato in modo specifico per la corretta gestione di questi materiali alternativi. Nella produzione del clinker, occorre

INTERVIEW

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

scaglie derivate dai processi di laminazione, di cui parlavamo in precedenza, impiegate come additivo di ferro nel ciclo produttivo. Per garantire la costanza delle caratteristiche chimiche della materia prima per la produzione del clinker, comunque, il nostro cementificio di Ternate è dotato di una tecnologia che è in grado di correggere automaticamente eventuali variazioni qualitative. D’altra parte, oggi è quasi impossibile pensare a un cementificio che solo in virtù della marna ricavata dai giacimenti che si trovano nelle adiacenze dell’impianto, riesca a realizzare un prodotto perfetto; è necessaria una percentuale di elementi integrativi da aggiungere per garantirne la costanza qualitativa. E questi elementi si possono ricavare dai rifiuti con un’accorta politica di controllo e qualifica di forniture e materiali.

Dal recupero dei rifiuti si ricavano correttivi per mantenere costanti, nel processo produttivo, le caratteristiche chimico-fisiche del clinker rispettare una composizione chimica ben precisa e la materia prima deve avere caratteristiche chimico-fisiche ben definite e costanti. In passato i cementifici sorgevano accanto ai depositi di marna, un elemento naturale che compendia la composizione pressoché perfetta degli elementi costitutivi del cemento. Procedendo con i vari livelli di escavazione, la composizione chimico fisica della materia prima varia, nel corso degli anni, e richiede l'apporto di correttivi per mantenere costanti le caratteristiche qualitative del clinker. Qui entra in gioco Geocycle che, sposando la filosofia del Gruppo, ha attivato l'utilizzo di materiali alternativi proprio per limitare il consumo di risorse non rinnovabili. È il caso delle

La riqualificazione dei rifiuti realizzata da Geocycle Italia si svolge in completa sinergia con il cementificio di Ternate (VA) che gestisce vari flussi di recupero dei materiali.

Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

INTERVIEW

RIFIUTI E VALORIZZAZIONE

31

I rifiuti pre-trattati (ad esempio solventi, CSS, fanghi essicati, pneumatici triturati oppure scaglie di laminazione dei metalli) vengono opportunamente verificati da Geocycle e successivamente conferiti ai cementifici per essere valorizzati a scopo energetico oppure come materiali alternativi per la produzione del clinker.

Qualità e controllo sono dinamiche essenziali all’attività di Geocycle. Sono la base del nostro lavoro. Noi non possiamo ritirare materiali tal quali. Geocycle e LafargeHolcim si sono dotati di direttive che elencano in modo chiaro i materiali che non possono essere gestiti nei nostri impianti oppure che non possono essere ritirati se non sono stati prima preGennaio Marzo 2018

trattati. Per questo motivo collaboriamo con partner che garantiscono il totale rispetto delle nostre direttive. Ciò che viene ritirato deve essere opportunamente pretrattato per garantire l'assenza di componenti che potrebbero creare problemi al processo produttivo del cemento, come ad esempio il PVC. Geocycle Italia in questo senso dà un supporto effettivo alle

istanze ecologiche del territorio e sostiene, con la propria produzione, anche i cementifici in Europa. Intermediamo alcuni materiali anche per impianti esteri del Gruppo. Geocycle Italia contribuisce quindi alla gestione virtuosa dei rifiuti a completamento delle tecnologie esistenti per il recupero dei materiali, e a favore dell’impatto zero sull’ambiente.


32

MEZZI PER IL RECUPERO DEI MATERIALI

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

La seconda vita della carta Come la Lamacart di Villafranca, in provincia di Verona, trasporta e avvia al recupero la carta e gli imballaggi provenienti da svariati settori Gianenrico Griffini

accogliere e valorizzare ciò che gli altri gettano via pensando che non serva a nulla, come la carta da macero. Ecco l’idea che ha ispirato Francesco Nicolis, capostipite di una famiglia d’imprenditori veronesi, quando nel 1934 ha iniziato l’attività di ritiro e recupero di questo materiale. Oggi l’azienda da lui fondata, la Lamacart di Villafranca, in provincia di Verona, è il principale player in Italia

R

nello specifico settore con oltre 1milione di tonnellate di carta e cartone avviate al recupero nel 2016, nonché una delle maggiori realtà nei Paesi della Ue. L’attività di raccolta è effettuata presso le isole ecologiche, i supermercati, gli scatolifici e le aziende dei settori cartotecnico e grafico, con una flotta diversificata. Che comprende una ventina di motrici 6x2 dotate di attrezzatura scarrabile per la moviGennaio Marzo 2018


FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

MEZZI PER IL RECUPERO DEI MATERIALI

33

I numeri dell’azienda

A sinistra, uno degli Iveco Stralis 260S48 recentemente entrati in servizio, presso la sede storica della Lamacart a Villafranca (Verona). Sopra, l’incarramento di un cassone per il recupero della carta.

Quantità di carta avviate al recupero (ton x 1.000)

530

550

600

700

800

900

950

970

1.000

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Nata nel 1934 (con una diversa ragione sociale) per iniziativa di Francesco Nicolis, la Lamacart è oggi la principale realtà italiana - e una delle aziende leader a livello internazionale - nel recupero della carta da macero. Grazie alle partnership con enti e istituzioni nazionali e alla strategia di sviluppo verso i mercati internazionali, la società di Villafranca ha visto crescere costantemente il business. Lo testimoniano le quantità di prodotto avviate al recupero - si veda il grafico a fianco - passate dalle 530mila tonnellate del 2008 a oltre 1milione di tonnellate nel 2016. Si tratta di un quantitativo pari al 20 per cento del totale della carta da macero trattata dalle aziende del settore nel nostro paese.

mentazione di cassoni muniti di compattatori, 12 rimorchi e 14 semirimorchi con piano a doghe mobili per portare a termine in modo autonomo le operazioni di scarico. I cabinati a tre assi - recentemente sono entrati in servizio 10 Iveco Stralis 260S48 con allestimento della Busi Tecnologie Ecologiche (Bte) - sono adibiti a due missioni di trasporto. A corto e medio raggio Quelle a corto raggio, che raggiungono i punti vendita della grande distribuzione e le aziende del comparto car-

Gennaio Marzo 2018


34

MEZZI PER IL RECUPERO DEI MATERIALI

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

due nel pomeriggio - comportano percorrenze annue di circa 110-120mila chilometri. Nel caso del breve raggio, invece, il chilometraggio accumulato non supera i 50-70mila chilometri l’anno. In entrambi i casi, è previsto l’utilizzo estensivo della presa di forza installata sui veicoli per movimentare i cassoni vuoti e quelli in cui sono stati conferiti la carta e cartone compattati.

totecnico in un’area compresa fra il 25 e i 50 chilometri dalla sede operativa della Lamacart, prevedono nell’arco di una giornata la consegna e il ritiro di 6-7 cassoni con compattatori per la raccolta di carta e cartone. Le attività di trasporto a medio raggio si spingono, invece, fino a 150-180 chilometri dai depositi e dai centri di lavorazione della carta di Villafranca, toccando le realtà industriali delle province di

Bergamo, Reggio Emilia, Trento e Bolzano. Queste missioni, che prevedono la consegna e il ritiro di 4 cassoni - due nell’arco della mattinata e altri

Angolo d’incarramento ridotto L’attrezzatura scarrabile prescelta dalla Lamacart è stata realizzata dalla Mec, azienda della Busi Group. Si tratta di una Kt 20/65 a doppio sfilo, che consente un’elevata flessibilità operativa, poiché permette di trasportare casse munite di compattatori ad azionamento elettrico di lunghezza compresa fra 4.800 e 7.200 millimetri. La kt 20/65, che ha una capacità di sollevamento di 20 tonnellate, è caratterizzata da un angolo di ribaltamento di

La carta recuperata in Italia dalla Lamacart viene avviata per il riciclo verso aziende nazionali ed estere

Sopra, la carta recuperata dalla Lamacart, stivata in un capannone della sede operativa di Villafranca (Verona). A fianco, le attrezzature scarrabili della Mec, montate sugli Iveco Stralis 260S48, recentemente entrati in servizio.

Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

MEZZI PER IL RECUPERO DEI MATERIALI

35

Una grande passione per le auto d’epoca La Lamacart fa capo a una dinastia d’imprenditori veronesi - la famiglia Nicolis - che, grazie alla comune passione per il recupero e il ripristino dei materiali e degli oggetti dismessi, ha dato vita all’omonimo Museo dell’auto, della tecnica e della meccanica di Villafranca (Verona). Oggi il Museo è una delle più importanti collezioni private di auto storiche, motociclette, biciclette d’epoca, strumenti mu-

52 gradi per facilitare le operazioni di scarico dei materiali in deposito per le successive lavorazioni. Ha, inoltre, un angolo di incarramento ridotto, per operare anche in presenza di capannoni e tettoie di altezza limitata. Per

Gennaio Marzo 2018

sicali, macchine da scrivere e, più in generale, di oggetti creati dall’ingegno umano. Fra i pezzi di maggior pregio conservati nel museo figurano il primo motore a benzina, creato nel 1882 dal veronese Enrico Bernardi, una Isotta Fraschini del 1929 e la Lancia Astura Mille Miglia, appositamente costruita per il pilota Luigi Villoresi. Nel complesso, il museo Nicolis ospita oltre 200 auto d’epoca

motivi di sicurezza, il gancio di incarramento è dotato di un sistema di chiusura pneumatico. La Mec, società di Mondovì (Cuneo), fa parte dal 2005 del Gruppo Busi, insieme alla Bte e alla Omb Technology. Nel corso degli

anni, la Bte ha fornito alla Lamacart oltre 500 container, 300 compattatori, e 30 allestimenti scarrabili. Ha vinto il Papyrus award 2012 Presso il deposito di Villafranca, la carta viene selezionata - sono previste circa 20 tipologie di prodotto - e avviata alla vendita in Italia e all’estero (nei paesi della Ue, oltre alla Cina, Indonesia, Israele, Turchia) presso le aziende specializzate nel riciclo. Nel 2012 la Lamacart si è aggiudicata, per l’innovazione tecnologica e la qualità dei prodotti e dei servizi, il più ambito premio internazionale nel settore del recupero e del riciclo della carta, il Papyrus award.


36

RIFIUTI SOLIDI

INERTI

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

a forza imprenditoriale di Cangini, instancabile azienda romagnola, è la sua capacità progettuale di trovare la soluzione giusta per qualsiasi esigenza, arricchendo di continuo la gamma con prodotti innovativi in grado di assicurare vantaggi operativi alla clientela. Vastissima è, infatti, la gamma di attrezzature, attacchi rapidi e benne, giunta quest’anno ad un catalogo di oltre sessanta prodotti, destinati a vari settori quali: il movimento terra, la vagliatura, la manutenzione stradale e la manutenzione del verde. Ma non solo. L’offerta del produttore italiano comprende anche un’ampia scelta di attacchi rapidi in continuo sviluppo, nell’attenzione più severa alle ultime indicazioni della Direttiva Macchine e l’altrettanta vasta gamma di benne, con la quale, agli inizi degli anni novanta, Cangini si presentò sul mercato italiano prima ed europeo subito dopo, con soluzioni che utilizzavano i migliori materiali per ottenere la maggior resistenza all’usura e che vede quest’anno l’inserimento di una nuova linea.

L

Il concept è romagnolo doc Concretezza e fantasia hanno portato l’azienda di Sarsina a crescere rapidamente negli ultimi anni. Realtà fortemente radicata al territorio, oggi è presente in 42 Paesi del mondo Maria Angela Feliciello

Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

INERTI

RIFIUTI SOLIDI

37

Nella pagina precedente: la benna Multiscreening VMS al lavoro. In questa pagina, a sinistra, le differenti griglie per la vagliatura. Sotto, la nuova benna la Multiscreening VMS Twin F20.

Variabile in tempo reale Per le operazioni di vagliatura in cantiere, a fianco della benna vagliatrice ad alberi, il reparto R&D Cangini ha progettato un nuovo concetto di vagliatura che oltre a non richiedere alcuna sostituzione meccanica di alberi o vagli, permette di gestire la variazione della granulometria direttamente dalla cabina, senza interruzioni o rallentamenti del ciclo di lavoro. Un concetto innovativo poiché, come spiegano i responsabili R&D Cangini, permette di ottenere un notevole risparmio sia in termini economici che temporali. Sistema di vagliatura automatico Si chiama Multiscreening VMS la benna vagliatrice a doppio cestello rotante, lanciata di recente sul mercato che, grazie al grande interesse suscitato negli operatori, ha aperto la strada alla progettazione di nuove modelli destinati all’abbinamento a macchine fino a 30 ton. Queste vagliatrici, ideate per l’utilizzo su escavatore e per attacco frontale, sono dotate di doppio cestello rotante in HB400, materiale ad alta resistenza all’usura. Un sistema di variazione della granulometria, con comando idraulico in cabina, permette la selezione dello spessore del materiale vagliato, da 25 a 60 Gennaio Marzo 2018

Anche per questa nuova attrezzatura, l’azienda è in grado di soddisfare le richieste del cliente che avesse bisogno di vagliare pezzature fuori standard. Ultime nate della gamma, la Multiscreening VMS30 per escavatore da 20 a 30 Per ottenere differenti granulometrie ton e la Multiscreening Twin Cangini Benne ha ideato Bucket Frontal Coupling VMS TWIN F20 per pale un comando idraulico in cabina gommate. Particolarmente innovativo il design compatto della VMS TWIN rotanti che la compongono sono due e F20 per attacco frontale. scorrono l’uno sull’altro: quello più inL’accoppiamento in orizzontale di due terno, azionato da un cilindro idraulico, cestelli vaglianti permette di avere spostandosi varia la dimensione dei fori una capacità operativa doppia, ma di di uscita del materiale. mm (65 per i due modelli VMS20 e VMS30), senza interrompere o rallentare il ciclo di lavoro e senza sostituire alcun elemento meccanico. I cestelli


38

RIFIUTI SOLIDI

INERTI

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

A sinistra, il gruppo alberi intercambiabili della vagliatrice serie V. Sotto, la benna vagliatrice serie V al lavoro.

mantenere invariata l’altezza dell’attrezzatura e, di conseguenza, la visibilità dalla cabina, che non risulta compromessa dalla dimensione del cestello e garantisce le necessarie condizioni di sicurezza in cantiere.

Serie V come versatile Nelle operazioni di recupero, dove serve separare il materiale derivante da demolizioni o scavi, l’azienda propone la benna vagliatrice serie V, con modelli sia per escavatore che per skid loader,

Dare valore all’esperienza L’azienda Cangini nasce nel 1989, progettando e producendo, nei propri stabilimenti di Sarsina (FC), nell’Appennino romagnolo, benne e attacchi rapidi per il mondo del movimento terra. L’azienda ha da sempre, dedicato molte risorse alla Ricerca e Sviluppo, realizzando soluzioni innovative, al passo con le esigenze dei mercati nazionali ed internazionali e con le richieste degli utilizzatori nei diversi ambiti di applicazione. Oggi, Cangini vanta venti prodotti coperti da brevetti internazionali e un catalogo di oltre sessanta attrezzature specifiche per i settori movi-

mento terra, selezione e riciclaggio, manutenzione stradale e manutenzione del verde. Cangini oggi progetta e produce nella sua sede italiana e distribuisce i suoi prodotti in quarantadue paesi nel mondo, grazie ad una rete di oltre novecento dealer fidelizzati. “L’operatore che entra a far parte del “Mondo Cangini” – ci tiene a sottolineare il Presidente, Giorgio Cangini – deve potersi trovare a proprio agio, deve trovare risposte alle proprie esigenze, deve sentire di far parte di un

pale e telescopici. Nelle configurazioni standard, le dimensioni del materiale vagliato vanno da 0,20 a 0,35 mm ma, in base alle necessità di vaglio. Sono poi disponibili differenti alberi per ottenere pezzature differenti. Una caratteristica importante di queste vagliatrici è il sistema brevettato di sostituzione alberi, che agevola la sostituzione del gruppo vagliante, senza intervenire sugli organi di trasmissione. Un plus importante dal punto di vista della resistenza all’usura di questo attrezzo è l’impiego di coltelli realizzati in HB450, materiale in grado di supportare le maggiori sollecitazioni. La benna vagliatrice Cangini, oltre che nel settore selezione e riciclo, è utilizzata nel settore vivaistico, per la miscelazione di terreni e torbe, così come per la pulitura e bonifica dei terreni, o per la copertura di canalizzazioni, mediante selezione del terreno estratto dallo scavo.

mondo fatto di attrezzature affidabili e di persone pronte a supportarlo”. Per questo, moltissime sono le occasioni che l’azienda crea per incontrare i distributori e gli utilizzatori dei propri prodotti: oltre agli eventi fieristici nazionali ed internazionali, il produttore italiano organizza giornate a “porte aperte”, giornate di prove in campo e corsi tecnici di aggiornamento. Durante questi ultimi, “i dealer Cangini acquisiscono le competenze tecniche necessarie a fornire la giusta consulenza a chi desidera dotarsi delle nostre attrezzature”, sottolinea Il Presidente dell’azienda. Gennaio Marzo 2018



40

RIFIUTI SOLIDI

NEWS

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Più plastica da riciclare L’ente commerciale European Plastics Converters (EuPC) ha adottato la strategia europea sulle materie plastiche come parte della transizione verso un'economia più circolare. Secondo la Commissione è importante difendere l'ambiente dall'inquinamento plastico, promuovendo al tempo stesso la crescita e l'innovazione. In base ai nuovi piani, tutti gli imballaggi di plastica sul mercato UE saranno riciclabili entro il 2030. In questo modo sarà ridotto il consumo di materie plastiche monouso e limitato e l’utilizzo intenzionale di microplastiche. Sono quattro le principali misure individuate nella strategia: il miglioramento dell’economia e della qualità del riciclaggio della plastica, la riduzione degli scarti di plastica e rifiuti, l’aumento dell’innovazione e quello degli investimenti. La volontà è quella di arrivare al 2030 rendendo il 100% degli imballaggi in plastica immessi sul mercato riutilizzabili e riciclabili in modo economicamente (e ambientalmente) vantaggioso.

Trasporto ecologico Grazie alla sua tecnologia, Piaggio Porter Electric Power è il furgone al 100% elettrico e che rappresenta il punto di riferimento nel panorama dei veicoli commerciali a emissioni zero. Ideale per ogni tipo di trasporto, servizio e consegna rapida in ambito urbano e adatto per i centri storici. Il veicolo, con il suo andamento silenzioso, contribuisce al contenimento dell’inquinamento acustico. Si guida come un normale veicolo commerciale, non ha il cambio e la frizione ma un selettore manuale di marcia avanti e indietro, un pedale acceleratore e un pedale freno. Cuore tecnico del veicolo è il powertrain dotato di un motore elettrico a corrente continua.

Una visione di raccolta in sicurezza La OMB, azienda italiana specializzata nella produzione di cassonetti metallici stazionari e automezzi per la raccolta dei rifiuti a carico posteriore e laterale, ha presentato la versione 4.0 dei propri mezzi. Questi ultimi sono oggi dotati di un sistema innovativo che, tramite un applicativo in cloud, interconnette le macchine ad una piattaforma di archiviazione dati e gestione remota. La tecnologia al servizio del

cliente e degli operatori, tutelati anche grazie al sistema di videocontrollo perimetrale Backeye 360 Select di Brigade Elettronica che OMB ha deciso di installare su svariati veicoli, dal più

piccolo posteriore (35 quintali), ideale per la raccolta porta a porta, al più grande laterale (260 quintali), disponibile in differenti configurazioni e con equipaggiamenti personalizzabili. Gennaio Marzo 2018


NEWS

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

RIFIUTI SOLIDI

41

La carta non è regalo La società di E-Card eCO2 Greetings, specializzata nella realizzazione di biglietti d’auguri elettronici e relativo invio via email, ha svolto una ricerca per portare acqua al suo mulino. In base allo sudio commissionato dall’azienda inglese con filiale negli Stati Uniti, nel periodo natalizio si arriva a produrre il 30 per cento in più di rifiuti a livello globale rispetto all’ordinario. Facile immaginare che l’incremento sia principalmente costituito da biglietti di auguri, buste, carte da regalo, imballaggi alimentari e non, borse per la spesa, e bottiglie di vino. È stato calcolato che mediamente ogni famiglia riempie cinque sacchi di rifiuti in più per il solo Natale, per un totale di 736.571 tonnellate. A livello globale i tassi di riciclaggio sono in crescita, ma lo sono anche le popolazioni e quantità di rifiuti assoluta

Gennaio Marzo 2018

resta in ascesa. Si stima che la quantità di rifiuti generati dai residenti urbani nel 2016 sia arrivata a 1,2 kg pro capite al giorno, rispetto agli 0,64 kg pro capite al giorno misurati dieci anni fa. Su base annua, questo equivale a dire 1,3 miliardi di tonnellate (dati 2016), rispetto a circa 680 milioni di tonnellate annue del 2007. La tendenza a produrre più rifiuti non ha confini. Tra i produttori di rifiuti hanno un ruolo da protagonista, in proporzione ai loro abitanti, anche Paesi piccoli e insulari come: Kuwait, Antigua e Barbuda, St. Kitts e Nevis, Guyana, Sri Lanka. Secondo i dati diffusi da eCO2 Greetings, sono in ascesa le quantità prodotte da mete turistiche come ad esempio Antigua, Barbados e St. Kitts. I Paesi più sensibili a politiche sostenibili sarebbero, sempre secondo eCO2, la Nuova Zelanda, l’Irlanda, la Norvegia, la Svizzera e gli Stati Uniti.

Dite basta alle forature I pneumatici Magna Tyres MA601 Super Solid sono progettati per pale gommate che lavorano in impianti per la gestione di rifiuti, in condizioni di lavoro gravose. L’intera gamma di pneumatici Magna Tyres Super Solid è particolarmente indicata per le aziende che cercano un prodotto di qualità premium che consente al tempo stesso di ridurre i costi di riparazione e di manutenzione. Il modello MA601 è progettato per l'impiego in cantieri di demolizione, acciaierie di scorie, vetrerie, discariche e discariche e campi di carico. Questi pneumatici sono stabili, resistenti alle forature e non richiedono manutenzione. Grazie al nuovo miglioramento del case high-tech, viene ridotto l'accumulo di calore all'interno dello pneumatico.


IA LE

42

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

SP EC

DISCARICHE

Maria Angela Feliciello

Il veleno che scorre nel terreno Una discarica funziona come ricettore finale di rifiuti solidi. La contaminazione residua associata che deriva dal percolato rimane ancora oggi uno dei liquami più difficili da depurare acqua che si infiltra nell’ammasso di rifiuti e giunge, dopo averlo saturato, fino al fondo della discarica, costituisce il percolato; uno dei reflui più difficili da trattare, prodotto dalla trasformazione anaerobica delle sostanze organiche

L’

e caratterizzato da un grado di inquinamento variabile, in base al tipo di discarica e alla quantità di acqua meteorica che si mescola con l’umidità dei rifiuti. Generalmente, il percolato viene sottoposto a trattamento anche se, se-

condo altre correnti di pensiero, proprio il suo ricircolo sarebbe una buona soluzione parziale per abbattere i tempi di post chiusura, considerando le sue caratteristiche acide che favorirebbero la liscivazione dei metalli e altre reazioni chimiche di degradazioGennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

43

DISCARICHE

I dati analitici indicativi disponibili, relativi a un percolato standard da trattare.

La difficoltà di trattamento del percolato è causata sia dall’entità del carico inquinante, sia dalla sua variabilità nel tempo ne all’interno del corpo della discarica. Il ricircolo del percolato permetterebbe inoltre di ripristinare la corretta umidità dei rifiuti (35-65%) in seguito

alla chiusura superficiale, inducendo a condizioni ottimali per la produzione di biogas e, di conseguenza alla degradazione dei rifiuti. Il ricircolo po-

DIAGRAMMA OPERATIVO PER PROCESSO TRATTAMENTO REFLUO

PARAMETRI

UM

PH Conducibilità Residuo a 105°C Ammoniaca

microS % mg/l

COD Cloruri Solfati Fosforo

mg/l mg/l mg/l mg/l

VALORE 8,5 - 9,5 20.000-70.000 3-8 2.000-6.000 (mediamente 3.000) 20-40.000 10.000 500 20

trebbe quindi rappresentare una valida possibilità di pretrattare il percolato e di ridurre i costi del successivo e definitivo smaltimento. La difficoltà di trattamento del percolato è dovuta sia dall’entità del carico inquinante, sia dalla sua variabilità nel tempo. Il trasferimento di questo liquido velenoso verso impianti di depurazione esterni alla discarica non è sostenibile in quanto comporta un aumento dei costi di smaltimento, rischi connessi al trasporto e infine, non garantisce l’autonomia della discarica nella ge-

PARAMETRI

UM

PERCOLATO RISULTATI POST NORMATIVA STANDARD TRATTAMENTO IWE D.LGS. 152/06

Solidi sospesi totali Azoto ammoniacale NH4 COD BOD5 Cloruri

mg/l 20.000 mg/l 3.000

<5 <1

≤ 200 ≤ 30

mg/l 50.000 mg/l 25.000 mg/l 10.000

< 10 <5 < 10

≤ 500 ≤ 250 ≤ 1200

L’impianto di trattamento del percolato di discarica RSU prevede: una caldaia di produzione acqua calda con bruciatore alimentato a biogas; un impianto di evaporazione e concentrazione sottovuoto; una torre di raffreddamento dell’acqua di condensazione; la sezione di controllo e variazione pH e, infine, un impianto di trattamento mediante membrane osmotiche.

Gennaio Marzo 2018


IA LE

DISCARICHE

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

SP EC

44

IWE (Industrial Water Evaporators) progetta e realizza direttamente evaporatori e concentratori sotto vuoto per applicazioni industriali, sia tradizionali che fatti su misura per la specifica applicazione richiesta.

stione del percolato secondo le norme di legge. Una valida alternativa al trasferimento del percolato è data dall’installazione in loco, di un impianto di trattamento; una soluzione che risolve in modo completo e definitivo lo smaltimento del percolato, evitando la consolidata prassi della diluizione. Quando infatti il percolato viene smaltito impropriamente (e illecitamente) nei depuratori urbani, alcuni componenti (come la

frazione non bioegradabile del COD o gli alogenati organici) vengono degradati solo parzialmente, raggiungendo solo i limiti di legge all’uscita dell’impianto per diluizione. L’inquinante che varia nel tempo La qualità del percolato subisce variazioni nel tempo a causa delle diverse reazioni chimiche che avvengono in discarica. Risulta pertanto difficile parlare in termini generali

delle possibili concentrazioni di elementi del percolato ed è necessario distinguere caso per caso. Una spiegazione degli ampi intervalli di variazione dei valori è da ricercarsi non solo nelle tipologie di rifiuti conferiti in discarica ma anche in altri fattori quali l’età, la tipologia della discarica, la climatologia, ecc. Il carico organico, valutato sia come BOD (domanda di ossigeno biologico) sia come COD (domanda di ossigeno Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

DISCARICHE

45

Da 100 m3 di percolato, si possono ottenere, di norma, 10 m3 di concentrato finale e 90 m3 di acqua.

chimico), mostra un’estrema variabilità, passando da valori inferiori a 1000 mg/l a valori superiori a 50000 mg/l. Inoltre, nel percolato sono presenti anche dei metalli, alcuni in alte concentrazioni (come ferro, manganese e zinco) e altri in quantità ridotte (come cadmio e cromo). Anche l’ammoniaca e l’azoto presentano variabilità di valori e ciò rappresenta uno dei nodi principali da risolvere. L’azoto ammoniacale, caratteristico dei percolati “vecchi”, è l’inquinante che richiede i maggiori sforzi di depurazione. Per contenere la presenza di azoto ammoniacale nell’evaporato si prevede quindi un abbassamento del pH, che permette il passaggio dell’ammoniaca gassosa alla forma salina. Importanza del monitoraggio Nel piano di monitoraggio di una discarica, il controllo del percolato riveste un doppio ruolo: un ruolo primario come agente contaminante per il suolo e per le acque sotterranee e al contempo un indicatore dello stadio di sviluppo dei processi degraGennaio Marzo 2018

dativi che si svolgono all’interno del corpo dei rifiuti. Il monitoraggio del percolato deve essere pertanto sia quantitativo che qualitativo. I volumi di percolato prodotto devono essere misurati e registrati mensilmente e confrontati con i dati meteoclimatici medi del periodo. Le fasi del trattamento Il trattamento è articolato in tre parti: - un pre–trattamento del percolato

in vasca di condizionamento acido e degasaggio; - l’evaporazione e la concentrazione sottovuoto, da cui si ottiene la separazione dell’acqua dai principali agenti inquinanti; - un sistema di trattamento finale costituito da unità di filtrazione a membrane osmotiche e affinamento finale con filtri a carbone, all’uscita del quale il liquido è conforme ai parametri previsti per lo scarico.


IA LE

SP EC

46

DISCARICHE

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

La serie HWS TE di IWE, alimentata ad acqua calda o vapore, in versione triplo effetto, con scambiatori a piastre immerse, garantisce portate elevate con consumi limitati (-60% di energia).

La serie HWS ME di IWE, alimentata ad acqua calda o vapore, in versione mono effetto, con scambiatori a piastre immerse, è l’ideale per elevate portate e limitati investimenti.

La ricezione e lo stoccaggio L’ impianto di trattamento deve essere dotato di un parco di stoccaggio di capacità adeguata ad una autonomia di trattamento di almeno due giorni, per permettere la corretta omogeneizzazione del percolato. Acidificazione e degasaggio Questa sezione è progettata per acidificare il percolato con acido solforico fino ad un valore del pH di 4,5/5 mentre il volume della vasca sarà pari a 1,5/2 volte il volume del primo carico delle caldaie dell'evaporatore. L’impianto di evaporazione L’evaporazione è il passaggio di stato dal liquido a quello aeriforme che, in presenza di vuoto, avviene a temperature inferiore rispetto alla temperatura di ebollizione a pressione atmosferica, permettendo un notevole risparmio energetico. Questa tecnica favorisce la separazione di un componente non volatile da una soluzione, ottenendo acqua demine-

ralizzata e un prodotto finale più concentrato negli altri componenti. Se necessario, la fase di evaporazione può essere seguita da una ulteriore fase che prevede un concentratore dotato di raschiatore interno che riduce ulteriormente il volume del concentrato finale. Opzione valutabile nel caso in cui il concentrato ottenuto non possa essere ricircolato in testa alla discarica stessa; in alcune Regioni italiane infatti tale possibilità è a volte negata e quindi conviene economicamente smaltire all’esterno la quantità minore possibile di concentrato. Gli impianti di evaporazione e concentrazione utilizzati in discarica sono solitamente della tipologia che prevede l’utilizzo di energia termica (acqua calda) ottenuta sfruttando il biogas naturalmente generato in discarica. Il biogas infatti è un ottimo combustibile gratuito disponibile in discarica che può essere sfruttato in alimentazione ad un motore di cogenerazione (e quindi generare energia elettrica e termica) oppure direttamente bruciato

in un bruciatore per generare l’acqua calda necessaria all’evaporatore. Gli evaporatori proposti da IWE (impianto di evaporazione sottovuoto mod. HWS con scambiatori immersi e impianto di concentrazione sottovuoto HWS R con scambiatori incamiciati e raschiatori interni) permettono un rapporto di concentrazione finale di circa 10 volte. Ovvero, ad esempio, da 100 m3 di percolato, si possono di norma ottenere 10 m3 di concentrato finale e 90 m3 di acqua. Sulla base della quantità di energia termica disponibile si possono dimensionare impianti di evaporazione mono o multiplo effetto. Gli impianti a multiplo effetto permettono un’elevata efficienza energetica poichè sfruttano l’energia termica dell’evaporato prodotto nel primo stadio di evaporazione per alimentare gli stadi successivi. I materiali che compongono gli impianti IWE utilizzati per questa applicazione e, in particolare, per tutte le parti a contatto con il percolato, sono realizzati in super duplex, a tutela Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

dell’eventuale corrosione dovuta dalla elevata presenza di cloruri nel refluo.

FOCUS ON

DISCARICHE

elemento di separazione e permette la diffusione preferenziale dell’acqua e la ritenzione dei sali minerali disciolti dei colloidi, delle sostanze organiche e dei batteri. Se si considera un sistema costituito da un recipiente diviso in due compartimenti da una membrana semi-

L’osmosi inversa L’evaporato, ottenuto dai precedenti processi di evaporazione sottovuoto non è ancora scaricabile poichè il contenuto di ammoniaca e di eventuali altri composti volatili supera i parametri previsti dalle normative di scarico. Per questo motivo, per L’evaporato ottenuto da evaporazione la demineralizzazione, la dissasottovuoto necessita di un ulteriore lazione e la depurazione dell’actrattamento per rientrare nei parametri qua, gli impianti di trattamento dell’evaporato si avvalgono del previsti dalle normative di scarico sistema ad osmosi inversa. Un sistema che, sfruttando le permeabile contenente acqua pura in caratteristiche di speciali membrane un compartimento e nell’altro, acqua semipermeabili e senza l’aggiunta di salata, l’acqua pura passerebbe atsostanze chimiche, permette di rimuotraverso la membrana per abbassare vere totalmente dall’acqua gli inquinanti la concentrazione dell’acqua più saorganici (batteri, virus, ecc.), inorganici lata. Questa diffusione arriva ad un (diserbanti, pesticidi, ecc.). equilibrio quando la differenza di presL’osmosi è un fenomeno naturale di sione (e cioè di livello tra i due liquidi) diffusione tra due soluzioni a concencompensa la tendenza dell’acqua a trazione diversa attraverso una memmigrare attraverso a membrana sebrana semipermeabile che funge da Gennaio Marzo 2018

47

mipermeabile. Il passaggio dell’acqua pura verso l’acqua salata provoca un aumento del volume di quest’ultima e l’effetto fisico si trasforma in una pressione esercitata sulla membrana dell’acqua salata. In seguito a questo aumento di pressione, la diffusione di acqua pura verso l’acqua salata attraverso la membrana si arresta ed il sistema è in equilibrio; il valore della pressione idrostatica di equilibrio ottenuta rappresenta la pressione osmotica della soluzione concentrata. Dai moduli di trattamento tramite osmosi inversa escono quindi due flussi: - un flusso di acqua depurata e demineralizzata (permeato) da inviare allo scarico secondo i parametri previsti per lo scarico in pubblica fognatura previo passaggio dell’acqua depurata attraverso colonne di filtri a carboni attivi per trattamento di guardia finale di sicurezza; - un flusso di acqua concentrata (concentrato) da conferire allo smaltimento o, se fattibile, rinviare in testa alla discarica.


48

ACQUE REFLUE

FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Il gioiello sul lago resta senza macchia

Malgrado le dimensioni ridotte, l’Isola dei Pescatori registra un’elevata concentrazione di ristoranti. Grazie a un nuovo sistema di pompaggio, si è finalmente risolto il problema dello smaltimento dei grassi da cucina, a tutela dell’ambiente e del risparmio dei costi di manutenzione

Sergio Ciceri Maria Angela Feliciello

on i suoi 100 metri di larghezza e 350 di lunghezza, l’Isola dei Pescatori è la più piccola tra le isole Borromeo del Lago Maggiore ma, con i suoi 14 ristoranti, è anche quella a più alta concentrazione di attività dedite alla ristorazione. Proprio gli scarichi dei ristoranti, ricchi di sostanze grasse e schiume generate dai detersivi per la pulizia di stoviglie e attrezzature di cucina, generano un importante problema ambientale, in un’area a forte vocazione turistica.

C

La tutela dell’ambiente deve essere ancora maggiore in quest’area dalla forte vocazione turistica Le ridotte dimensioni dell’isola impediscono l’installazione di un impianto di depurazione, che risulterebbe inoltre diseconomico. Gli scarichi (90.000 mc di reflui/anno) sono quindi convogliati in una condotta che, correndo per 400 metri sul fondo del lago, ragGennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

FOCUS ON

49

ACQUE REFLUE

Ogni anno, l’Isola dei Pescatori genera 90.000 m3 di reflui, convogliati a Stresa per il trattamento La stazione di sollevamento è insediata sulla riva del lago.

giunge l’Isola Bella. Da qui, una seconda stazione di pompaggio li invia a Carciano, sulla terraferma, da dove sono convogliati a Stresa attraverso un collettore di dimensioni maggiori. Questo sistema tutela la qualità delle acque e permette di trattare i reflui in un moderno impianto, gestito da Acqua Novara.VCO. Reflui da bonificare L’idea di convogliare i reflui fino all’impianto viene però messa a dura prova nei mesi estivi (a maggior afflusso tuGennaio Marzo 2018

La presenza di scarichi con un'elevata concentrazione di grassi creava significativi problemi alla stazione di sollevamento.

ristico) in quanto le pompe installate nella stazione di sollevamento non sono sufficienti allo smaltimento. Un problema non legato all’insufficiente capacità delle pompe, ma al fatto che i grassi presenti negli scarichi e portati in superficie dalle schiume di prodotti per la pulizia, formano il cosiddetto crostone che, accumulandosi sulle pompe, ostruisce il foro di aspirazione e sporca la stazione in modo eccessivo. L'efficacia delle pompe viene così compromessa, rischiando la tracimazione dei reflui. Situazioni non perce-


50

pite dai turisti, ma che creano problemi e costi elevati all’ente di gestione. Come spiega l’ingegner Giovanni Rissone, dirigente della società e responsabile della Divisione Impianti e Reti di Acqua Novara.VCO (il comparto che gestisce reti, stazioni di sollevaL’installazione delle pompe “Concertor” per la prevenzione di deposito dei grassi.

ACQUE REFLUE

FOCUS ON

mento e impianti di captazione e trattamento acqua potabile) “per ripristinare il funzionamento degli impianti di sollevamento ostruiti dai depositi di grassi, ogni anno si rendevano necessari interventi sia pianificati sia straordinari. Avevamo anche adottato

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

accorgimenti tecnici come l’impiego di una valvola di flussaggio e una trituratrice, mentre nel pozzo avevamo immesso enzimi e batteri per sciogliere i grassi saponificati”. Ma i risultati rimanevano insoddisfacenti. Così, pur a fronte di una spesa di quasi

Dal confronto con i tecnici Xylem una risposta integrata ed efficace diecimila euro in prodotti di trattamento, bisognava intervenire meccanicamente con l’ausilio di un autospurgo, portato sull’isola a bordo di una chiatta. Operazione necessaria, nella migliore delle ipotesi, almeno quattro volte all’anno ma che, a fronte di un esborso di altre decine di migliaia di euro, lasciava il problema in una fase di stallo. Gennaio Marzo 2018


FOCUS ON

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Nella pagina accanto, in sequenza antioraria: (1) Grassi e morchie rendevano inefficace e inefficiente

il sistema di pompaggio tradizionale. (2) Il deposito di grassi ostruiva il foro di mandata riducendo la portata delle pompe.

51

ACQUE REFLUE

(3) Le ridotte dimensioni del pozzetto impongono un'elevata efficacia dell'impianto di sollevamento.

Nella sequenza sottostante: (1) La posa delle nuove pompe Concertor è stata affidata ai tecnici di Sama Impianti.

(2) Per sostituire le pompe, lo staff tecnico XylemAcqua Novara.VCO ha impiegato un solo giorno di lavoro.

settore, con le più innovative tecnologie di controllo. Concertor propone motori IE4 ad altissima efficienza combinati all'idraulica “adattiva-N” brevettata, insieme ad altre funzioni, quali: rilevamento di intasamenti, lavaggio pozzetto e pulizia pompa, avvio in rampa e protezione motore, che permettono di ridurre i costi di gestione.

I tecnici autorizzati di Xylem e Acqua Novara.VCO hanno collaborato alla configurazione del software di gestione.

L'“intelligenza” delle pompe Concertor previene il deposito dei grassi evitando costosi interventi di spurgo.

Una soluzione intelligente La risposta risolutiva, per Rissone e i suoi collaboratori Giovanni Avolio e Carlo Mazzardi (responsabile area Impianti Nord dell’azienda), è arrivata dal confronto con i tecnici di Xylem Water Solutions, la multinazionale spe-

cializzata in tecnologie di movimentazione e trattamento acque reflue. L'azienda ha infatti lanciato sul mercato Concertor, il primo sistema di pompaggio per fognatura con “intelligenza integrata”, che coniuga l'esperienza idraulica di Flygt, marchio storico del

Gennaio Marzo 2018

L’analisi prima dell’intervento Benché l'attenzione ai consumi non fosse trascurabile, i tecnici di Acqua Novara.VCO si sono focalizzati sulla possibilità di far variare, in automatico, la velocità della pompa, per prevenire la formazione dei depositi che ostruivano le comuni pompe per mezzo delle funzioni specifiche del sistema. Infatti, come spiega Avolio, “nell'impianto dell'Isola dei Pescatori, gli intasamenti non avvengono accidentalmente per la presenza di un corpo estraneo ma per il progressivo deposito dei grassi, pre-


52

senti in elevata concentrazione negli scarichi dei ristoranti”. Da qui la necessità di prevenire tali situazioni, operando in funzione delle effettive esigenze che, ovviamente, variano in modo significativo nei weekend e nelle festività. Il nodo della configurazione Avolio e Mazzardi, con il supporto dei tecnici Xylem, hanno così iniziato l'attività di progettazione e dimensionamento che ha portato, nel giugno 2017, alla posa di due pompe Concertor NP 6020 HT all'interno della vasca di raccolta sotterranea. Attività che, sotto la direzione tecnica di Acqua Novara.VCO, è stata affidata a Sama Impianti di Alessandria, officina autorizzata Xylem, con competenze specifiche in questo tipo di installazioni. “Da un punto di vista propriamente idraulico - spiegano Avolio e Mazzardi - la scelta del modello e della relativa capacità di pompaggio è stata relativamente semplice. Più delicata, invece, la configurazione dei parametri di funzionamento. Le pompe Concertor si sono rivelate la soluzione ideale per affrontare una situazione tanto complessa; sono infatti in grado di adattare il proprio funzionamento, in automatico, in base alla variazione di portata in ingresso. Il nostro impianto però, aveva problematiche molto particolari per cui abbiamo lavorato in stretto contatto con gli specialisti di Xylem per ottimizzare la gestione in base alle nostre specifiche”. La periodicità degli scarichi provenienti dai ristoranti infatti, può essere prevista in funzione dell'atteso flusso turistico, ma la piccola isola non dispone di una rete di raccolta separata delle acque meteoriche che, quindi, vanifica qualsiasi pianificazione. La vasca di raccolta, po-

ACQUE REFLUE

FOCUS ON

sizionata a pochi metri dal lago, ha dimensioni ridotte e ciò comporta numerosi avviamenti, attivati automaticamente dal sistema di controllo che gestisce anche la velocità di rotazione delle giranti, in funzione della quantità di reflui presenti. Il tutto completato dalla possibilità di operare, per pochi secondi, anche in parziale cavitazione; in questo modo, il pozzetto viene svuotato completamente, rimuovendo tutti i grassi. “Simili funzionalità - spiega Avolio sono disponibili anche in altri prodotti

Le pompe Concertor adattano automaticamente il loro funzionamento in base alla variazione di portata in ingresso di mercato, mentre la caratteristica vincente di Concertor è appunto la sua intelligenza. Indipendentemente dal carico di lavoro, abbiamo potuto programmare cicli di pulizia periodici per prevenire l'accumulo dei grassi”. Tuttavia, l'aspetto più interessante è legato all'intelligenza integrata: ad ogni ciclo, la pompa analizza e memorizza i consumi, in funzione del numero di giri che diminuisce fino al raggiungimento del valore minore di energia consumata. Inoltre, il sistema attiva, in modo autonomo, sia un ciclo di pulizia in grado di rimuovere i grassi, attraverso lo svuotamento totale del pozzetto, sia un cicliclo a massima velocità di rotazione per il flussaggio delle tubazioni. In questo modo si previene il rischio che lo strato dei depositi sia tale da comprometterne il buon funzionamento dell’impianto, evitando

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

al tempo stesso, l’eventuale ostruzione delle tubazioni. Il sistema dispone inoltre di un’inversione di marcia automatica, che libera efficacemente la girante nel caso in cui un corpo solido tenti di ostruirne la rotazione. Quando Concertor verifica un progressivo aumento degli afflussi, infine, riporta il regime di rotazione della girante al valore corretto per garantire lo svuotamento del pozzetto. Il tutto con il monitoraggio costante del software che, non appena verifica il ripristino delle condizioni idrauliche previste, riattiva le funzionalità di ottimizzazione energetica, individuando la velocità di rotazione più efficiente in funzione della quota raggiunta dai liquami. Una stagione senza problemi L'estate 2017 è stata determinante per il nuovo sistema di pompaggio. Un banco di prova che Concertor ha superato con successo in quanto - come sottolinea Rissone - “dopo l'installazione non è stato richiesto nessun intervento di spurgo, ma ci limitiamo a ripulire i bordi del pozzetto con comune acqua corrente”. Un successo che ha suggerito ai responsabili di Acqua Novara.VCO di replicare la positiva esperienza anche sull'Isola Bella che, pur non avendo una così elevata concentrazione di attività di ristorazione, presenta problematiche analoghe nello smaltimento dei reflui. Anche su quest'isola, che ospita il celebre palazzo Borromeo, hanno quindi trovato posto due pompe Flygt Concertor NX 6020.010 HT 242 DN 80 da 4 kW. Una soluzione che consente di abbattere disagi e costi di manutenzione in uno degli angoli più affascinanti del nostro Paese. Gennaio Marzo 2018


SIMPLER CLOSER MORE CONNECTED


54

ACQUE REFLUE

NEWS

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

L’Idrogel che annulla coloranti e metalli

Una spugna “speciale” Un gruppo di scienziati cinesi ha ideato una spugna artificiale indicata per la pulizia delle acque reflue industriali. La spugna è composta da cellulosa nano cristallina e grafene ed è in grado di separare l’acqua dal petrolio. Liu Dongyan, ricercatore dell'Accademia cinese delle scienze di Shenyang, provincia di Liaoning, sostiene che l'invenzione è efficace

al 97% e ritiene anche che la spugna sia un'alternativa economica per il trattamento delle acque reflue. Secondo Liu, infatti, il materiale di base per la spugna di poliuretano è economico, e solo la piccola quantità di grafene nel rivestimento è costosa: "Con l'aumento della produzione di grafene, il prezzo diminuirà gradualmente", ha commentato Liu. La ricerca è stata resa pubblica tramite la testata Advanced Materials Interfaces.

I ricercatori della Indian Association for Cultivation of Sciences (IACS) hanno sviluppato un nuovo idrogeno che rimuove efficacemente i coloranti organici tossici e gli ioni metallici dalle acque reflue. I coloranti testati sono verde malachite, rosso congo, blu brillante e l’indicatore rodamina B. Tutti questi sono assorbiti dall’Idrogel entro 15 minuti. Nel caso dei metalli, l'Idrogel è stato in grado di rimuovere quelli comunemente presenti negli effluenti industriali, come cobalto e nichel, in circa sei ore. Una scoperta che segna un passo avanti positivo per il trattamento delle acque, poiché il nuovo metodo ha un’elevata permeabilità all’acqua, un’ampia superficie per l’assorbimento e la facilità d’uso. Tra l’altro, secondo Arindam Banerjee, professore presso il Dipartimento di chimica biologica per IACS, sembra che l'Idrogel possa essere riutilizzato dopo essere stato lavato in bicarbonato e acetato di etile. In produzione, il gel può essere ridimensionato per adattarsi al volume di acqua che tratterà, a seconda del settore.

Gennaio Marzo 2018



56

ACQUE REFLUE

NEWS

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

I tragici effetti delle acque reflue sui pesci Un team di scienziati di Environment Canada, Climate Change Canada (ECCC) e McMaster University ha scoperto alcune patologie nei pesci che abitano in una zona a valle di un impianto di trattamento delle acque reflue. In particolare, l’analisi ha rilevato diversi antidepressivi

L’elettrochimica che purifica le acque Gli scienziati della National University di Singapore (NUS) hanno sviluppato un approccio elettrochimico per trattare le acque reflue industriali sfruttando l’elettricità come reagente per la purificazione. Secondo il NUS, il metodo

comunemente prescritti, noti inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, nel plasma sanguigno del pesce che era stato messo in gabbia nella palude del Paradiso delle Coote, a valle dell'impianto di trattamento delle acque reflue di Dundas. Tali sostanze alterano il loro

comportamento rendendoli così più esposti ai predatori. "I pesci che fanno la loro casa nelle acque di ricezione a valle degli impianti di trattamento delle acque reflue assorbono queste sostanze chimiche e quindi possono essere le nostre sentinelle d'acqua”, sostiene Sigal Balshine, professore nel Dipartimento di Psicologia, Neuroscienze e comportamento di McMaster.

può rimuovere fino al 99% dei composti organici difficili da trattare presenti nei diversi tipi di acque reflue industriali. Inoltre, sembra che il sistema operi su una bassa potenza elettrica e non generi rifiuti secondari che richiedono processi di smaltimento dei residui come l’incenerimento. Le acque reflue provenienti dall’industria elettronica e farmaceutica possono contenere un’alta concentrazione di solventi e miscele di sostanze organiche complesse, mentre le acque reflue provenienti dai terreni agricoli possono contenere un’alta concentrazione di pesticidi o erbicidi. Questi composti organici non sono biodegradabili, e possono risultare nocivi per l’uomo e l’ambiente. Il sistema sviluppato dagli scienziati del NUS utilizza l’elettrochimica per trattare acqua e acque reflue, e non richiede l’aggiunta fisica di sostanze chimiche nel sistema. Il mercato globale per il riciclaggio e il riutilizzo delle acque reflue raggiungerà oltre 22 miliardi di Dollari entro il 2021. Gennaio Marzo 2018


Presenta

AUTOSORT LASER L’unica soluzione efficace per separare vetro da RSU!

Sistema laser di riconoscimento indipendente dallo sfondo

Rilevazione simultanea del punto di analisi

Selezione del vetro rispetto a polimeri trasparenti

Configurazione del sensore estremamente flessibile

Progettazione meccanica esclusiva nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza

Per ulteriori informazioni: www.tomra-autosort-laser.com oppure contattateci allo 0521 681082


58

BIOWASTE

CASE HISTORY

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Il fior fiore del biogas dal respiro dei campi Eccellenza riconosciuta a livello internazionale, la realtà industriale di BTS Biogas ha creato un nuovo mondo di ricerca tecnologica, progetto e realizzazione a misura dei clienti. Moduli e impianti rivelano una filosofia di ecologia e redditività Alberto Finotto

e parliamo di protagonisti e pionieri di un settore, BTS Biogas può a ragione candidarsi come azienda antesignana della sostenibilità propugnata con la tecnologia energetica veicolata dagli impianti di biogas. Progettazione, realizzazione e assistenza (tecnica e biologica) per impianti di biogas modulari da 25kW a 1,5MW+, BTS le offre come altrettante dinamiche virtuose ai clienti italiani e internazionali (nel Regno Unito, in Francia, nella Repubblica Ceca, in Polonia e Svizzera, con sviluppi recenti in Giappone e Thailandia). La sede di BTS Biogas è insediata nella natura incontaminata di Brunico, in Alto Adige. Da questi headquarters

S

lo staff dell’azienda ha realizzato oltre 200 impianti a biogas negli ultimi 10 anni, portando il made in Italy dell’alta tecnologia ambientale nell’Europa più avanzata. Nel segno dell’ambiente Con un’organico che supera gli 80 addetti, BTS Biogas si dedica a una vasta clientela nei più diversificati comparti civili e industriali, partendo dall’ambito della trasformazione agroalimentare, passando dai servizi comunali, per arrivare ai consorzi agrari e alle cooperative. Gli impianti BTS sono commissionati da grandi imprese impegnate nella produzione di energie pulite alternative di fertilizzanti organici a beGennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

CASE HISTORY

59

BIOWASTE

Il laboratorio MetanLab a Porto Mantovano (MN), studia lo sviluppo tecnologico degli impianti.

Il quartier generale BTS Biogas si trova a Brunico, in Alto Adige. L’azienda tecnologica è stata fondata nel 2008.

neficio dell’ecosistema e della salute delle persone. Dalla sua fondazione nel 2008, BTS Biogas ha rappresentato un punto di riferimento nella crescita globale di ricerca e tecnologia dei biodigestori. “Gli esperti tecnici del team BTS Biogas hanno sostenuto imprese e clienti con tecnologie di valore - conferma con soddisfazione Michael Niederbacher, amministratore delegato e fondatore dell’azienda - Abbiamo sviluppato una politica concreta nella riduzione dell’inquinamento e nella produzione di energia pulita e fertilizzanti organici a impatto zero. Le realtà che si affidano a noi riescono nel tempo a realizzare notevoli ricavi, migliorando il territorio e la qualità dei suoi elementi naturali come l’acqua e il suolo”. Avanguardia per le biomasse Guardando alle tecnologie implementate da BTS nei propri impianti, l’elenco dei sistemi applicati in ogni fase del Gennaio Marzo 2018

la fermentazione dei substrati non fermentaFondata nel 2008, l’azienda di Brunico (BZ) bili o difficilmente lavoè protagonista nella ricerca per rabili senza trattamento. In quest’ultimo caso, il il trattamento avanzato delle biomasse materiale in ingresso viene separato e triturato meccanicamente dai martelli e dagli processo occupa un panorama molto elementi di sfibratura rotanti sul fondo ampio. Per limitarci, in modo esemdi una vasca. Il BIOaccelerators è un polificativo, alla fase di pre-trattamento, possiamo menzionare un sistema altro modulo sistemico che consiste z d’impianto come il BIOaccelerator , in un estrusore che ottimizza la decomposizione dei substrati d‘ingresso sfibratore di biomassa che sfrutta in tramite la sfibratura, per ottenere una modo ottimale il potenziale di biogas maggiore resa in biogas. Grazie a un dei substrati di ingresso e consente


60

BIOWASTE

CASE HISTORY

Negli impianti di pre-trattamento, il BIOacceleratorz (sfibratore di biomassa) sfrutta in modo ottimale il potenziale di biogas dei substrati di ingresso e consente la fermentazione dei substrati non fermentabili o difficilmente lavorabili senza trattamento.

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

trattamento termomeccanico del substrato, il materiale d‘ingresso viene sottoposto a una temperatura giĂ elevata e si riduce pertanto il consumo elettrico. Il materiale grezzo proveniente dalla tramoggia raggiunge la coclea orizzontale attraverso la coclea longitudinale che carica, a questo punto, il BIOseparatorw. In questo modulo, la biomassa estratta e ripulita dalle sostanze contaminanti viene sminuzzata con martelli e filtro macinatore per poi scorrere nella vasca di stoccaggio o essere direttamente pompata. Le sostanze contaminanti (vetro, metalli, plastica) vengono espulse dal cassetto di uscita. Nella bocca di uscita, un estrusore a vite sfrutta tutti i liGennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

CASE HISTORY

61

BIOWASTE

L’essiccazione è il metodo più efficiente per utilizzare il calore in eccesso dell’impianto di biogas e per trasformare il liquame in un prezioso fertilizzante. Da questo processo si ottengono un prodotto solido e uno liquido: il digestato essiccato (BIOdry) e il solfato d’ammonio. Gli impianti BTS Biogas prevedono un sistema informatico di controllo integrato in totale sinergia con l’impianto, a incremento di efficienza e affidabilità.

Dal biogas degli impianti BTS si può ottenere anche biometano. Attraverso il processo di upgrading, il metano viene separato da tutti gli altri gas associati, in modo particolare dalla CO2.

quidi ancora contenuti nelle sostanze contaminanti e alimenta nuovamente il processo. Dal laboratorio al mondo Il cuore della ricerca BTS Biogas si trova nel laboratorio MetanLab di Porto Mantovano, dove si cerca di sviluppare costantemente una nuova generazione di impianti più sicura, duratura e redditizia. Attualmente la vasta gamma di impianti di biogas con moduli da 25 kW a 1,5 MW+ integrabili, flessibili e riproducibili consente anche di trattare svariati tipi di biomasse, dal letame agriGennaio Marzo 2018

tecnici (Farmyard, per liquame e letame) oppure i Gli impianti BTS, in otto linee di prodotto, fertilizzanti derivati dall’ imprevedono trattamenti e valorizzazioni piego agricolo (Farmer). La linea Evolution aumenta dall’ambito agricolo alle municipalizzate l’efficienza biologica degli impianti, risparmiando sulle materie prime (lavorando anche colo alle colture energetiche fino ai repaglia, stocchi di mais o sfalci d'erba), sidui agricoli. Sono inoltre disponibili mentre Waste to Power rappresenta la tipi di impianti che bruciano esclusiserie di impianti per scarti di macello vamente rifiuti organici. e prodotti alimentari scaduti valorizDeclinati in otto linee di prodotto, gli imzando il biogas per purificazione (uppianti BTS Biogas comprendono, tra grading) nell’alimentazione dei mezzi l’altro, dediche all’agricoltura nel valodi trasporto. rizzare in modo redditivo i reflui zoo


62

BIOWASTE

MERCATO

Soluzioni S o ollu oluzi oluzion uzion uzio zzion ioni io ion oni o ni e tecnologie per p e err l’ambiente ll’a l’’a

GUARDA LA PRESENTAZIONE IN VIDEO

Surgelare in MATER-BI Cuki e Novamont hanno sviluppato una linea di sacchetti “Gelo” biodegradabili per alimenti. Sono compostabili come la buccia di una mela na nuova linea di sacchetti gelo per alimenti biodegradabili e compostabili in Mater-Bi, è stata lanciata dal Gruppo Cuki e sviluppata in partnership esclusiva con Novamont. Questi prodotti sono un passo avanti concreto in direzione dell’economia circolare fatta di soluzioni rispondenti a reali problemi ambientali, riducendo in modo significativo l’uso di materie prime fossili, le emissioni di CO2 e i rischi legati alla dispersione della plastica nell’ambiente, al marine litter e alla desertificazione. Una volta usati, i Cuki Gelo realizzati in Mater-Bi possono essere smaltiti con

U

Alessandro Ferlito, direttore commerciale Novamont.

la frazione organica dei rifiuti. Al termine del processo di compostaggio, proprio come la buccia di una mela, i nuovi sacchetti si trasformeranno in compost, ottimo ammendante per i suoli. Il Mater-Bi è una bioplastica Novamont biodegradabile e compostabile, in conformità con gli standard internazionali, in grado di garantire prestazioni del tutto simili alle plastiche tradizionali che contengono risorse rinnovabili di origine agricola. Diminuiscono le emissioni di gas ad effetto serra, si riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, si completa un circolo virtuoso. Le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti.

In complemento alla nuova linea Cuki Gelo, l'azienda specializzata da oltre mezzo secolo nella protezione di alimenti ha presentato anche Cuki Alluminio 100% Riciclato e Cuki Carta Forno Naturale in Fogli. “Siamo orgogliosi di questa collaborazione con Cuki, nata all’insegna di un’alleanza per l’economia circolare”, ha dichiarato Alessandro Ferlito, direttore commerciale di Novamont. “I sacchetti Cuki Gelo in bioplastica biodegradabile e compostabile sono una straordinaria opportunità con cui minimizzare i rifiuti in plastica e contribuire a togliere dalla discarica il rifiuto organico, non già rifiuto ma risorsa preziosissima come antidesertificante e carbon sink nei suoli ormai poverissimi di materia organica”.

L'innovazione è eco se geolocalizzata La costruzione di filiere agroindustriali integrate e basate su un utilizzo sostenibile della biomassa è stato ed è tutt’oggi un elemento determinante per il successo del modello di economia circolare di Novamont. Le materie prime rinnovabili, infatti, non rappresentano in quanto tali la soluzione a tutti i problemi dell’inquinamento e alla ridotta disponibilità di petrolio: le colture agricole non sono tutte uguali e anche le stesse colture possono avere impatti completamente diversi a seconda dell’area geografica in cui vengono coltivate. Per questro Novamont punta a valorizzare la biodiversità dei territori, moltiplicando le opportunità che scaturiscono dallo studio di diverse materie prime vegetali e di scarti locali, minimizzando i trasporti e massimizzando la creazione di circuiti della conoscenza e di progetti multidisciplinari con i diversi interlocutori locali (università, istituti di ricerca, scuole superiori, volontariato, mondo agricolo, istituzioni, piccole e medie imprese). novamont.com Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

MERCATO

63

BIOWASTE

Da bio waste a eco plastiche Il documento della Commissione Ue “A european strategy for plastics in a circular economy”, ha individuato nel progetto Res Urbis-REsources from URban BIo-waSte, coordinato dalla Sapienza, un modello da seguire

Roma è sviluppato assieme ad altre università italiane e ventuno partner tra imprese, associazioni e amministrazioni pubbliche provenienti da otto Paesi europei. Questa squadra si è impegnata in ricerca e sviluppo finalizzate a promuovere l’economia circolare, con l’obiettivo sia di minimizzare i quantitativi di rifiuti da smaltire in discarica sia di ottenere nuovi prodotti bio ed eco-compatibili usando gli stessi scarti come ri-

produzione delle bio-plastiche andranno verso la produzione di biogas (metano) e compost, per una valorizzazione di secondo livello. Sarà poi fondamentale lavorare all'accettabilità sociale e del mercato per i nuovi prodotti. “Ognuno dei 300 milioni di cittadini europei che vivono in aree urbane - spiega Mauro Majone, docente Sapienza - produce in media ogni giorno più di 100 grammi di sostanza organica di scarto,

sorsa alternativa al petrolio. L’obiettivo è definire una filiera tecnologica per la valorizzazione integrata dei vari scarti organici di origine urbana come i rifiuti municipali e i fanghi di depurazione delle acque reflue municipali. Come? Convertendo queste tipologie di scarti urbani in bioplastiche con applicazioni nei settori dell’imballaggio (film biodegradabili e compositi), della produzione di beni di consumo durevole quali ad esempio i telai di computer, tablet, telefoni o elementi per l’interior design come lampade e sedie. Tutti i flussi residui dal processo per la

il cui recupero e valorizzazione è attualmente piuttosto limitato; questo rende evidente l’elevato potenziale applicativo di Res Urbis. Dalla messa a punto di tecnologie innovative che consentano la trasformazione di quest’enorme flusso di materiale organico in prodotti utili e con un valore di mercato, possono derivare ricadute positive in termini ambientali, economico e occupazionali. Allo stesso tempo, il progetto punta a consentirne l’integrazione con la riqualificazione di impianti tradizionali per la depurazione delle acque e/o il trattamento dei rifiuti”.

Il progetto Res Urbis (Risorse dai rifiuti organici urbani) contempla lo sviluppo di un settore tecnologico innovativo per il trattamento integrato in diversi rifiuti organici urbani con l'obiettivo di ottenere bioplastiche. www.uniroma1.it

obiettivo del progetto Res Urbis REsources from URban BIowaSte - è quello di valorizzare gli scarti urbani di origine organica mediante trasformazione in bio-polimeri per la produzione di plastiche ecocompatibili ed è finanziato dalla Comunità Europea, all’interno del programma Horizon 2020, con 3 milioni di euro. La nuova strategia europea sulla plastica ha individuato, come soluzione allo spreco di risorse, la creazione di un mercato dei prodotti riciclati, nell’ottica di un’economia circolare. Il progetto coordinato da Sapienza Università di

L’

Gennaio Marzo 2018


Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Alberto Finotto

Sul terreno del compost cresce l’Italia virtuosa Antiche radici rurali o nuova coscienza civica nei risultati della raccolta di frazione organica che premia il nostro Paese? Sta di fatto che l’aumento spinge il riciclo in agricoltura e il mercato del biogas

ompost come progresso nazionale, nientedimeno. La raccolta differenziata del rifiuto organico, sorprendentemente, continua in questi anni la propria galoppata virtuosa nel nostro Paese, con una raccolta differenziata della frazione organica in continua crescita da oltre 20 anni. A parlare sono ancora i dati ISPRA , considerati e commentati nel Rapporto Italia del Riciclo 2017 dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile FISE UNIRE, Unione Nazionale delle Imprese di Recupero, nel capitolo che riguarda l’evoluzione della raccolta di

C

frazione organica (umida e verde) tra il 2011 e il 2016. Siamo passati in sei anni da 4,5 Mt a 6,5 Mt (come si può rilevare dal grafico) mentre in termini di raccolta pro-capite la stessa raccolta ha raggiunto i 107,6 kg all’anno per abitante. La frazione organica da sempre rappresenta la porzione principale dei rifiuti urbani raccolti e avviati a riciclaggio, con una percentuale che è passata dal 40% del 2011 al 41,2% del 2016. Secondo quanto pubblicato dal Consorzio Italiano Compostatori (CIC), la quota maggioritaria della frazione organica è rappresentata dalla Gennaio Marzo 2018


MERCATO

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

BIOWASTE

65

Frazione organica da raccolta differenziata in Italia (kt) – 2011/2016 7.000

6.517 5.721

6.000

6.072

5.217 5.000

4.813 4.501

4.000 3.000 2.000 1.000 0 2011

2012

2013

2014

2015

2016

Rifiuti trattati negli impianti di compostaggio e di digestione anaerobica in Italia (Mt) – 2011/2016 7 6 5 4 3 2 1 0 2011

2012

2013

frazione umida - con percentuali in crescita tra il 2011 e il 2016 sempre superiori al 60% - mentre la quota di frazione verde si è assestata negli anni sotto il 40%. La nota ancora (parzialmente) dolente è quella che risuona dalle Regioni del Sud, dove le potenzialità di incremento della raccolta e del recupero di rifiuto organico sono ancora notevoli (soprattutto in Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania e Lazio) come da migliorare sono anche le performance delle grandi città i potenziali di incremento e miglioramento sono senz’altro da elevare: se nelle Gennaio Marzo 2018

2014

2015

2016

16 aree metropolitane con oltre 200.000 abitanti si raggiungesse un valore medio di raccolta pari a 100 kg/abitante di scarto umido, si avvierebbero a un recupero di oltre un milione di tonnellate all’anno - un quantitativo praticamente doppio rispetto ai dati attuali. Il sistema, gli impianti Ad occuparsi del recupero della frazione organica e, più in generale, dei rifiuti a matrice organica sono gli impianti di compostaggio e di digestione anaerobica. Questi impianti, insieme

alla produzione di biogas, prevedono il finissaggio aerobico e quindi anche la produzione di ammendante compostato. Secondo i dati consolidati, riferiti all’anno 2016 (sempre dal Rapporto ISPRA 2017), complessivamente questi impianti sono autorizzati per una capacità di quasi 9 Mt annue, una quantità ampiamente sufficiente a trattare la frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. Bisogna sottolineare però che questi impianti trattano anche i fanghi e altri materiali organici compostabili (come quelli provenienti dall’industria agroalimentare, del legno o del tessile) e che queste matrici costituiscono circa il 20% del quantitativo trattato negli impianti. L’intero sistema ha potuto contare, dunque, nell’anno 2016, su 326 impianti e, in particolare, su 274 strutture dedicate al solo trattamento aerobico (compostaggio), 31 al trattamento integrato anaerobico/aerobico e 21 per la digestione anaerobica (che includono il rifiuto organico di origine urbana e altri scarti sempre a matrice organica). Il numero di impianti di compostaggio è decisamente preponderante rispetto a quello degli impianti di digestione anaerobica (il 61% degli impianti totali presenti in Italia sono del primo tipo) e nel 2016 - come evidenziato dalla seconda tabella in pagina) sono state trattate 7 Mt di rifiuti organici, comprendendo, oltre alla frazione umida e verde, anche i fanghi e altri rifiuti organici. Energia per l’avvenire La digestione anaerobica della frazione umida, associata all’upgrading del


66

BIOWASTE

Tipologie di ammendanti prodotti in Italia (%) – 2016 Altro

11% Ammendante compostato verde

18,6%

70,4%

Ammendante compostato misto

biogas a biometano, acquisisce, nel quadro complessivo della gestione dei rifiuti urbani, un ruolo potenzialmente strategico e perfettamente in accordo con un approccio “circolare” su cui l’Europa sta improntando la rivisitazione delle proprie politiche di sviluppo. Nel 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato un primo decreto che ha aperto importanti prospettive di sviluppo per la produzione di biometano nella prospettiva dell’immissione in rete o per l’impiego

MERCATO

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Le percentuali degli ammendanti si riferiscono a 305 linee di produzione del compost, per un livello di copertura dell’informazione pari all’85,6% delle strutture attive

come biocarburante per autoveicoli. Tuttavia, gli incentivi prospettati sono rimasti di fatto inaccessibili ai produttori di biometano fino alla metà del 2016, dovendosi nel frattempo perfezionare le norme e i documenti tecnici relativi alla qualità del gas e alle condizioni di accesso alle reti. Nella situazione attuale (ovvero considerando tutto il biogas attualmente destinato alla produzione di energia elettrica) e considerando il margine di crescita della raccolta differenziata

del rifiuto organico, si stima al 2020 una produzione potenziale di biometano da frazione umida di circa 500 milioni di Nm3/anno (normal metro cubo), e un potenziale complessivo di 0,8 miliardi di Nm3/anno se si considera l’ammontare complessivo di rifiuti organici prodotti.

Il Paese integrato Negli ultimi 25 anni l’Italia ha assistito alla diffusione della raccolta differenziata dei rifiuti organici e in parallelo allo strutturarsi e al consolidarsi di un settore industriale del recupero della matrice organica mediante la produzione di compost e biogas. Ad avviare il meccanismo della raccolta e valorizzazione del rifiuto organico sono state delle piccole realtà pioniere. Ad esempio l’esperienza del Comune di Bellusco (MB) e tutto l’hinterland milanese, con l’estensione della raccolta porta a porta a tutta la popolazione residente, o dell’AMIA di Rimini con Gennaio Marzo 2018


MERCATO

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

50 40 30

34

2008

2009

30 20

17

18

20

2005

2006

2007

12

10 0 2004

l’esperienza della raccolta e del compostaggio dell’umido proveniente dalle utenze collettive della città romagnola. Con un effetto a macchia d’olio la raccolta differenziata si è estesa dai primi Comuni pionieri ai Comuni limitrofi fino a servire oggi oltre 4.500 Comuni. Dal punto di vista della raccolta differenziata, soprattutto della frazione umida, si è registrata una notevole diffusione a partire dalle regioni del Nord, per finire con la forte crescita (+7-10% annuo) delle Regioni del Sud Italia. Negli ultimi 10 anni si è, inoltre, registrata un’importante raccolta nei grandi centri urbani e in città come Gennaio Marzo 2018

67

cennio, inoltre, il settore degli impianti industriali di compostaggio e produzione di biogas, con i Soci del CIC che 54 49 trattano i tre quarti del rifiuto a ma42 40 trice organica a livello nazionale, ha 39 38 35 assistito a un incremento della capacità di trattamento autorizzata, con un aumento del 25% del numero di impianti con capacità compresa tra 10.000-50.000 t/anno e una crescita 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 del 20% gli impianti con una taglia compresa tra 50.000100.000 t/anno. Al contempo, il settore ha Il programma “Marchio di Qualità” CIC dal visto una forte crescita 2003 stimola gli impianti a produrre del numero di impianti integrati di Digestione compost di valore elevato e affidabile Anaerobica (DA) che sono passati dai sei impianti del 2005 ai 52 nel 2016 (nella Milano, Parma, Bolzano, Venezia, maggioranza dei casi, impianti di Lucca, Perugia, Salerno e Bari. compostaggio che hanno incluso la Secondo il CIC, in 25 anni la raccolta linea di DA del rifiuto organico). La differenziata dei rifiuti organici e il conclusione? Questa filiera, oggi, è compostaggio sono riusciti a sottrarre l’avanguardia nella missione fondadalle discariche oltre 65 milioni di tonmentale del recupero (fino al 41,2%) nellate di rifiuti organici, che avrebdei rifiuti urbani nazionali raccolti in bero occupato un volume di oltre 100 maniera differenziata. milioni di metri cubi. Nell’ultimo de

Evoluzione del numero di ammendanti (compost) con “Marchio di Qualità CIC” (n.) – 2004/2016 60

BIOWASTE


68

BIOWASTE

CASE HISTORY

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Milano fonte di biogas A Ovest della metropoli sta sorgendo il primo impianto di produzione di biometano da FORSU. Impiega tecnologia Biosip Matthieu Colombo

Michele Positano, amministratore delegato Agatos.

Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) stima che delle 14 milioni di tonnellate di FORSU prodotte annualmente in tutto il territorio nazionale, il 25% venga smaltito in discarica, il 20% tramite incenerimento e soluzioni di smaltimento attualmente obsolete e che soltanto il 18% sia oggi destinato ai trattamenti di valorizzazione “biologici”. La sola provincia di Milano produce annualmente 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui 225.150 tonnellate di FORSU. Attualmente, le strutture esistenti a servizio della metropoli riescono a gestirne meno della metà, circa il 43%.

L’

È in questo quadro che la Città Metropolitana di Milano ai sensi del D.lgs 387/03 ha emesso l’Autorizzazione Unica dirigenziale per la costruzione e la messa in esercizio in provincia di Milano, a Marcallo, del primo impianto di produzione di biometano da FORSU che impiega Biosip, il processo per la valorizzazione integrale della FORSU sviluppato, brevettato e ingegnerizzato da Agatos. La costruzione del primo impianto per la produzione di biometano dalla “differenziata”, con l'innovativa tecnologia a impatto zero biosip, è iniziata e si concluderà entro il 2018 per un investimento stimato in 15 milioni di euro. Gennaio Marzo 2018


CASE HISTORY

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

69

BIOWASTE

L'Europa spinge alternative alla termovalorizzazione Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è incoraggiato a livello Europeo con l’utilizzo di sistemi alternativi alla termovalorizzazione, come la tecnica Biosip. Nel 2017 il Comitato economico e sociale europeo ha fatto le seguenti considerazioni: “Il fatto che in certi Stati membri vi sia un elevato numero di inceneritori non è coerente con il conseguimento degli obiettivi di riciclaggio più ambiziosi proposti nel piano d'azione per l'economia circolare. La sfida è quella di aiutare questi Stati membri a realizzare la transizione dalla dipendenza dall'incenerimento a un'ampia gamma di soluzioni di gestione dei rifiuti, attraverso elementi propri di una politica basata su incentivi e pressioni, tra cui: l'introduzione di imposte, la graduale eliminazione dei regimi di so-

stegno e l'introduzione di una moratoria sui nuovi impianti e lo smantellamento di quelli più vecchi. Il biogas offre delle opportunità su molti fronti a livello dell'UE, in riferimento alla creazione di posti di lavoro, alla riduzione delle emissioni, al miglioramento della sicurezza di approvvigionamento del combustibile e altro. La biodigestione per la produzione di biometano per gli autoveicoli è in linea con l'accordo di Parigi. Una recente valutazione della Commissione mostra che la produzione di biogas nell'Unione europea potrebbe almeno raddoppiare e forse triplicare entro il 2030 rispetto ai livelli attuali. Sono necessari un cambiamento dei comportamenti e una trasformazione sul piano culturale, che si possono realizzare attraverso attività educative a tutti i livelli della società.”

Chi ha ideato la tecnologia Biosip Agatos SpA è una holding del gruppo industriale nato dall’incorporazione di Agatos Srl in TE Wind. Il core business di Agatos è quello di EPC, O&M e Asset Management - Agatos ingegnerizza e costruisce chiavi in mano impianti per efficientare i consumi energetici e per la produzione di energia rinnovabile per clienti quali imprese e privati, e fornisce inoltre servizi di O&M e asset management agli stessi. La controllata Agatos Energia, Agenzia Autorizzata Enel Energia, è l’EPC del gruppo ed è specializzata nella progettazione, realizzazione e fornitura chiavi in mano di impianti fotovoltaici, da biomassa, di waste-to-energy, biometano, idroelettrici e minieolici. agatos.it

L'impianto con tecnologia brevettata Agatos è incentivato dal GSE (Gestore dei servizi energetici) come energia rinnovabile, e destinato a qualsiasi tipo di utilizzo, compreso quello di alimentare la rete di gas cittadino. Indipendentemente dalla composizione della FORSU ricevuta, il processo BIOSIP garantisce assenza di rifiuti, emissioni e odori. Agatos ha sviluppato internamente i progetti e l’engineering sottostante l’Autorizzazione Unica. L’impianto autorizzato, il primo in Italia senza obbligo di valutazione d’impatto ambientale, si estenderà su circa 12.000 metri quadrati e trasformerà fino a 35.000 Gennaio Marzo 2018

tonnellate di FORSU all’anno in biometano, per alimentare la rete gas urbana, oltre ad acqua distillata e combustibile solido secondario. Ad Agatos Energia è affidato l’incarico di implementazione del progetto: è in altre parole l'EPC responsabile della realizzazione chiavi in mano dell’impianto e della gestione e manutenzione (O&M) una volta collaudato. Il progetto autorizzato è già dotato di contratti di conferimento FORSU. “Le normative comunitarie sono da anni orientate alla riduzione dei rifiuti destinati alla discarica e alla termovalorizzazione, in particolare quelli di origine organica. Il progetto autorizzato

in provincia di Milano è una risposta concreta e a bassissimo impatto al problema dello smaltimento dei rifiuti della zona” - dichiara l'Ad di Agatos, Michele Positano. “Stiamo già lavorando per autorizzare progetti simili sia in Italia sia all’estero. Siamo fieri del traguardo raggiunto in quanto l’autorizzazione è il frutto delle competenze di engineering e innovazione interne alla nostra azienda e del lungo impegno di Agatos nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia nel campo delle energie rinnovabili. Auspico che questo possa essere un primo importante passo verso la risoluzione del problema dei rifiuti urbani in Italia.”


70

BIOWASTE

NEWS

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

La seconda vita del whisky Bevi - e guida - responsabilmente. Sembra esser questa la missione della Celtic Renewables Ltd, start-up scozzese che si occupa di biocarburanti. L'azienda d'Oltremanica ha ottenuto dal Falkirk Council il permesso per costruire un impianto in grado di trasformare i rifiuti del whisky in carburante bio. Il tutto sorgerà nella città di Grangemouth, ma inizialmente avrà solamente uno scopo dimostrativo. Ben presto, però, potrebbe diventare una grande realtà del settore del riciclo di rifiuti industriali. La fase iniziale del progetto ha già importanti fondamenta. La Celtic Renewables, infatti, sta collaborando con la Tullibardine Distillery nel Perthshire, recuperando diverse

tonnellate di rifiuti dalla produzione dell'industria del whisky di malto in Scozia. Ogni anno le aziende produttrici di whisky generano oltre 750 mila tonnellate di rifiuti e 2 milioni di pot ale (il liquido in eccesso dopo il processo di distillazione) che possono regalare un enorme quantità di biocombustibile destinato a diversi usi. "Il nostro stabilimento, che utilizzerà materie prime interamente sostenibili per produrre prodotti a basso contenuto di carbonio - ha spiegato il professor Martin Tangney, fondatore e presidente della Celtic Renewables Ltd. Sarà il primo del suo genere al mondo. Accenderà i riflettori sull'innovazione dell'economia a bassa emissione della Scozia". Le prime pietre dell'impianto saranno posate nei primi mesi di quest'anno e l'apertura dei battenti è prevista per la fine del 2018. Gennaio Marzo 2018


Connecting Global Competence

Risorse. Innovazioni. Soluzioni. 14–18 maggio 2018 • Messe München

Tecnologie ambientali a IFAT Come si possono preparare le aziende oggi per le normative ambientali di domani? Qual è il modo più intelligente ed economico per risparmiare risorse e materie prime? Come si può trasformare il recupero di rifiuti e prodotti di scarto in un vantaggio competitivo che aiuti le aziende a prosperare nel lungo termine? Il principale salone internazionale di tecnologie ambientali propone una rassegna completa di soluzioni innovative, dal trattamento delle acque di processo al riciclo intelligente. Aumentate l’efficienza dei costi nella vostra azienda e scoprite il potenziale innovativo di IFAT 2018, per uno sviluppo intelligente e sostenibile del vostro business. Nuova suddivisione dei settori espositivi: www.ifat.de/hallsituation

Acquista il biglietto online. www.ifat.de/tickets/en

www.ifat.de

Informazioni: Monacofi ere | Milano Tel. +39 02 4070 8301 | visitatori@monacofi ere.com


72

BIOWASTE

NEWS

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Biowaste come nuova stella cometa

Può un rifiuto generare un posto di lavoro? La risposta è "sì". Ma non si tratta dei soliti "le faremo sapere" oppure "non ha il profilo giusto", stiamo parlando di raccolta differenziata. In Italia, infatti, il trend del riciclaggio di rifiuti è in continua crescita, con un sensibile aumento per quel che riguarda il settore biowaste. I dati dell'ultimo rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e per la Ricerca Ambientale) parlano chiaro: nel solo 2016 sono state raccolte 7,1 milioni di tonnellate di rifiuti organici, pari al 41,2% di tutta la raccolta differenziata sul territorio nazionale, con il significativo aumento di oltre un milione

di tonnellate rispetto al 2015. A trascinare questa ascesa c'è il cosiddetto "umido", cresciuto del 15% rispetto alla precedente rilevazione. Nella classifica delle Regioni più virtuose in termini di raccolta di rifiuti organici c'è la Lombardia con 1,3 milioni di tonnellate annue, seguita dal Veneto (800mila t). Appaiate al terzo posto ci sono Emilia Romagna e Campania. I rifiuti organici continuano a rappresentare la fetta più ampia della torta della raccolta differenziata, diventando un importante tassello per il lavoro che ruota attorno alla filiera che, allo stato attuale, vale 1,8 miliardi euro di fatturato. La crescita del settore è confermata dai numeri raccolti dal CIC (Consorzio Italiano Compostatori) sull'effetto della raccolta dell'umido: diciotto nuovi impianti di lavorazione e trattamento che hanno generato 9.800 posti di lavoro (+9,8% rispetto al 2015) che, col passare del tempo, potrebbero superare le tredicimila unità.

Buste di plastica: bye bio Il 2018 inizia con un’importante novità in tema ambientale. Dal 1° gennaio sono stati banditi dai supermercati i sacchetti di plastica destinati a frutta e verdura, carne, pesce, affettati. Prenderanno il loro posto le shopper biodegradabili e compostabili (secondo la norma Uni En 13432) a pagamento. Secondo quanto emerso dagli ultimi dati diffusi dall’EPA in Europa si stima un consumo annuo di 100 miliardi di sacchetti, e una parte di questi finiscono per raggiungere e inquinare il mare e le coste. L’Italia è stato il primo Paese europeo (2011) ad approvare la legge contro gli shopper non compostabili. Secondo Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente: “L’innovazione ha un prezzo ed è giusto che si paghi, purché il costo sia equo. Occorre affrontare con efficacia il problema dell’usa e getta e allo stesso tempo contrastare il problema dei sacchetti illegali, ancora troppo diffusi, e promuovere le filiere delle produzioni industriali innovative e rispettose dell’ambiente”.

Seconda vita anche per i carciofi Gli scarti dei carciofi invenduti diventano le cassette della verdura al mercato ortofrutticolo. Succede a Genova, dove il gruppo di ricerca Smart Materials dell’Istituto Italiano di Tecnologia, guidato da Athanassia Athanassiou, in collaborazione con Società Gestione Mercato di Genova (SGM) e Ascom Confcommercio, ha sviluppato un packaging sostenibile in bioplastica ottenuto utilizzando i carciofi invenduti del mercato. Il progetto è già stato presentato a Berlino, durante l’evento “The new life of fruits and vegetables - bioplastic packaging and circular economy”. Il prototipo del nuovo imballaggio è in bioplastica è stato realizzato dall’Istituto Italiano di Tecnologia in collaborazione con il Mercato Ortofrutticolo di Genova e Ascom grazie al sostegno del Comune di Genova e della Camera di Commercio di Genova.

Gennaio Marzo 2018


TECNOLOGIE TRATTAMENTO E SMALTIMENTO RIFIUTI

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

73

Buyer’s guide 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.

Bio-filtri e trattamento arie esauste Cesoie Discarica: attrezzature e impianti Dosatori Essiccatori Evaporatori Filtri Impianti riciclaggio materie plastiche Lame

In questo numero, dedicato allo stato dell’arte delle discariche in Italia e in Europa, abbiamo evidenziato alcune delle metodologie con cui trattare e riciclare rifiuti solidi e acque reflue; tecnologie che possono generare ricchezza ed energia. Abbiamo quindi pensato di fornire una selezione di aziende, suddivise per macro-categorie, che, crediamo, possano essere uno strumento utile per il lettore.

10.

Mescolatori

11.

Nastri trasportatori

12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19.

Presse Separatori Smaltimento rifiuti pericolosi Smaltimento rifiuti radioattivi Sterilizzatori Trattamento chimico-fisico Trattamento e smaltimento amianto Trattamento e recupero scorie e ceneri

20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27.

Trattamento e smaltimento rifiuti ospedalieri Trattamento di materiali riciclabili Trattamento meccanico e selezione: attrezzature e impianti Trattamento olii usati Trattamento scarti di macellazione e industria agro-alimentare Trattamento di rifiuti speciali e pericolosi Trituratori e frantumatori Vagli e vibrovagli

Gennaio Marzo 2018

Le 27 categorie coinvolte includono attrezzature e impianti legati alla gestione di discariche, al trattamento di reflui industriali e percolato da discarica, agli impianti di riciclaggio di materiali inerti, allo smaltimento di rifiuti pericolosi e radioattivi, fino al trattamento degli olii esausti e agli scarti di macellazione; oltre ad una serie di infinite attrezzature complementari e accessori.


74 1.

IL MONDO DI WASTE

RIFIUTI

Bio-filtri e trattamento arie esauste

Air Clean Srl

Lineco Srl

Monsud Spa

www.lineco.it

www.monsud.It

Walutech Ug & Co Kg

Atzwanger Spa Division Ecomaster Atzwanger

Conveco Srl

Enexio Italy Srl

www.conveco.com

www.enexio.com

Mion Ventoltermica Depurazioni Spa

Anua Clean Air International Ltd.

www.atzwanger.net

Ecochimica System Srl

Hahn Kunststoffe Gmbh

www.mvtplant.com

www.anuacleanair.com

Biothys Gmbh

www.aircleansrl.it

www.ecochimica.com

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

www.walutech.com

www.hahnkunststoffe.de

www.biothys.com

2.

Cesoie

Darda Gmbh

Grillo - Werke Ag

Mantovanibenne Srl

www.darda.de

www.grillo.de

www.mantovanibenne.com

Ing. Bonfiglioli Srl

Metallisation Ltd

www.ingbonfiglioli.it

www.metallisation.com

Intermetal Srl

Milano Lame Srl

www.intermetal.it

www.milanolame.it

Iris Mec Srl

Minelli Srl

A-Zeta Gomma Spa

Caterpillar Inc.

www.azetagomma.com

www.caterpillar.com

Ecotecnica Engineering Srl

Bano Recycling Srl

Co.Di.Tra Srl

www.ecotecnica.it

www.banoeco.com

www.coditra.com

Bergamini Snc

Corodur Fulldraht Gmbh

www.euromecsrl.com

www.corodur.de

Gfb Srl

www.iris-mec.it

www.minellisrl.it

Cosmec - Center Srl

www.Gfbgroup.it www.ittc-italy.com

L.U.P. Di Bailotti Srl

Mvm Srl

www.lupdibailotti.it

www.mvmsrl.it

www.ecosoluzioni.eu

Euromec Srl www.torneriabergamini.com

Brokk Italia Srl www.brokk.it

Progetto Ecosoluzioni Ecodat

www.cosmeccenter.it

C.A.P. Srl

Giorgio Novara Srl

www.caphydraulic.com

www.giorgionovara.com

Tabarelli F.lli Spa www.tabarelli.com

Tecnocarp Srl www.tecnocarp.com

Vtn Europe Spa www.vtneurope.com

Zato www.zato.it

Presse Bull www.pressebull.it

3.

Discarica: attrezzature e impianti

5.9 Srl Care Weighting Systema

Cannoni Conrad Powered By Ciclone

www.5dot9.it

www.cannoni-conrad.it

Ecoimpianti Srl

Co.Ge.Am. Scarl Co.Par.M. Srl

Almig Italia Srl www.almig.com

Conveco Srl Ambienthesis Spa

Italproget Srl

www.conveco.com

www.ambienthesis.it

Eurec Technology Gmbh Flexus Balasystem/Fur. Macc. www.flexus.se

Tfs Srl Tecno Fluid Service

Paal

www.tfsoleodinamica.it

www.kadantpaal.com

Vama Ecology Srl Rea Impianti Srl

www.vamaecology.it

Komatsu - Consorzio Nolok

www.reaimpianti.it

www.komatsu.it

Scavi Rabbi di Rabbi Giorgio & C. Sas

Werner Doppstadt Umwelttechnik Gmbh & C. Kg

Linea Group Holding Spa

www.scavirabbi.it

www.doppstadt.de

Sogliano Ambiente Spa www.soglianoambiente.it

Westsächsische Entsorgungs- Und Verwertungs Gmbh

Sotrafa S.A.

www.wev-sachsen.de

Atarfil

Doppstadt Systemtechnik Gmbh

www.atarfil.com

www.doppstadt.de

Biothys Gmbh

Ecoltecnica Srl con Socio Unico

Gruppo Maio

Mi.Ga Srl - Impianto Di Compostaggio, Discarica Rifiuti Non Pericolosi

www.ecoltecnica.com

www.gruppomaio.com

www.vevgroup.it

www.lgh.it

Geo Impianti e Costruzioni Srl www.geoimp.com

www.biothys.com

www.omergroup.com

www.italprogetfc.it

www.epi-global.com

www.coparm.it

Sovreco Spa Discarica Rifiuti Pericolosi e non www.vevgroup.it

www.irenambiente.it

www.ecopol.com

Epi (Europe) Ltd

www.acrreggiani.it

www.officineditrevi.com

Omer Ecology Srl Iren Ambiente Spa

www.progetto-ambiente-le2.com

Officine Di Trevi Sas

www.imperfoglia.com

www.ecoimpianti.org

Ecopol Spa A.C.R. Di Reggiani Albertino Spa

Imperfoglia Srl Unipersonale

www.sotrafa.com/alvatech

Zagib Spa

C.I.S.A. Spa

www.zagib.it

www.cisaonline.it

4.

Dosatori

Ciaponi Srl Lubrificazione Centralizzata

Cogo Bilance Srl www.cogobilance.it

www.ciaponi.it

5.

Essiccatori

Allgaier Process Technology Gmbh

Gc Meccanica Mondo Marmi Srl

www.allgaier-processtechnology.com

www.mondomarmi.it

www.babbinipresses.com

Watson-Marlow Srl

www.itt-srl.com

www.wmftg.it

Vomm Impianti e Processi Spa

Italproget Srl

Scolari Srl

Tecno Gea Srl

www.italprogetfc.it

www.scolarisrl.com

www.tecnogeasrl.it

Kremsmueller Industrieanlagenbau Kg

Sülzle Group

Tecoma Drying Technology Srl

Watropur Srl

www.tecoma.it

www.watropur.com

Vibroprocess Srl

Wipa Werkzeug- Und Maschinenbau Gmbh

www.vomm.it www.suelzle-gruppe.de

www.kremsmueller.com www.intcorecycling.com

Itt Srl

www.idealtecsrl.com

Intco Recycling Babbini Spa

Fornace Ballatore Giuseppe Di Ballatore Mauro & C. Snc

Sülzle Klein Gmbh Officine Di Cartigliano Spa www.cartigliano.com

www.suelzle-klein.com

www.vibroprocess.it

www.wipa-germany.de

Gennaio Marzo 2018


IL MONDO DI WASTE

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

75

RIFIUTI

Ecosistem Srl

Iwe Srl

Kanzler Verfahrenstechnik Gmbh

www.ecosistem.it

www.iwe-evaporators.com

www.kvt.technology

7.

Erema Engineering Recycling Machinen Und Anlagen Ges.M.B.H.

Galigani Filtri Srl

Lineco Srl

www.galiganifiltri.com

www.lineco.it

Graepel Italiana Spa

Lühr Italiana Srl

www.erema.com

www.graepel.it

www.luehr-filtri.it

Nihot Recycling Technology Bv

Filtereco

Jacobi Carbons Italia Srl

Mion Ventoltermica Depurazioni Spa

www.nihot.nl

www.jacobi.net/

www.mvtplant.com

Nordic Water Products Ab

6.

Evaporatori

Filtri

Chemviron Italia Srl www.calgoncarbon.com

Kmu Loft Cleanwater Gmbh

Kremsmueller Industrieanlagenbau Kg

Vomm Impianti e Processi Spa

www.kmu-loft.de

www.kremsmueller.com

www.vomm.it

Nestro Lufttechnik Gmbh

Omar Srl

Deco Industrie S.C.P.A. www.decoindustrie.it

www.filtereco.com

E.C.O. Italia Srl

www.nordicwater.com

8.

Pellenc Selective Technologies

Impianti riciclaggio materie plastiche Econet Srl

www.amutgroup.com

www.econetsrl.net

C.M.G. Spa

For Rec Srl

www.cmg.it

www.forrec.eu

Tfs Srl Tecno Fluid Service www.tfsoleodinamica.it

Wamgroup Spa

www.eco-italia.it

Amut Spa

www.omar.it

www.nestro.de

Itr Divisione Riciclaggio di O.M.A.R. Srl

Montalbano Srl Unipersonale

www.pellencst.com

www.itrimpianti.com

www.montalbanorecycling.com

Plastic Sort Srl

www.wamgroup.com

Tecnorecuperi Srl www.tecnorecuperi.it

Tipa Srl www.tipasrl.com

www.plasticsort.com

Its Srl - Shredding & Grinding Solutions

National Recovery Technologies (Nrt)

Promeco Spa

Toso Srl www.tosoconveyors.com

Camec Srl - Recycling Division Genius

Gc Meccanica Mondo Marmi Srl

www.itsgranulators.com

www.nrtsorters.com

www.promeco.it

www.camec.net

www.mondomarmi.it

Lindner Recyclingtech Gmbh

Omar Srl

Satrindtech Srl

www.omar.it

www.satrindtech.com

Pallmann Maschinenfabrik Gmbh & Co. Kg

Steinert Elektromagnetbau Gmbh

www.vecoplan.com

www.steinert.de

Wipa Werkzeug- Und Maschinenbau Gmbh

Tecnoambiente Spa

www.wipa-germany.de

Cimbria Srl

Italfire Srl

www.seasort.com

www.italfiresrl.net

Tred Livorno Srl

Dvd Tecno Srl

Italproget Srl

www.dvdtecno.com

www.italprogetfc.it

Vecoplan Ag

www.l-rt.com

Mg Recycling Srl www.mgrecycling.it

www.tredlivorno.com

www.pallmann.eu www.tecnoambientespa.it

9.

Lame

Co.Di.Tra Srl

Giorgio Novara Srl

www.coditra.com

www.giorgionovara.com

Affilor Srl

Its Srl - Shredding & Grinding Solutions

Milano Lame Srl

Pigozzo Ambiente Srl

www.milanolame.it

www.pigozzoambiente.com

Nozi Ravne D.O.O.

Wrs Italia Srl

www.ravne.com

www.wrsitalia.com

Grillo - Werke Ag

Itt Srl

Wam Italia Spa

www.grillo.de

www.itt-srl.com

www.wam.it

Idealtec Srl

Komptech Marmix Gmbh & Co. Kg

Wamgroup Spa

www.itsgranulators.com

www.affilor.it

Gfb Srl

Innova Srl www.innova.bz

Caterpillar Inc.

www.gfbgroup.it www.ittc-italy.com

L.U.P. Di Bailotti Srl www.lupdibailotti.it

www.caterpillar.com

10.

Mescolatori

Apiesse Srl www.apiesse.it

Corodur Fulldraht Gmbh

www.doppstadt.de

www.corodur.de

Euromecc Srl

Cesaro Mac Import Srl www.cesaromacimport.com

Corradi & Ghisolfi Srl

Colombo Pietro Snc www.colombopietro.it

Nastri trasportatori

A-Zeta Gomma Spa

www.idealtecsrl.com

www.euromecc.com www.corradighisolfi.it

11.

Doppstadt Systemtechnik Gmbh

www.azetagomma.com

Allgaier Process Technology Gmbh

Adamoli Srl

www.allgaier-processtechnology.com

www.adamoli.it

Almig Italia Srl

Intermetal Srl www.intermetal.it

www.ballatoreimpianti.com

www.italprogetfc.it

Amut Spa

Cave Service Srl

For Rec Srl

Hofmann Group Srl

www.amutgroup.com

www.caveservice.com

www.forrec.eu

www.hofmanngroup.com

Bano Recycling Srl

Co.Par.M. Srl www.coparm.it

Fornace Ballatore Giuseppe Di Ballatore Mauro & C. Snc

Idealtec Srl

www.banoeco.com

Bhs Europe

Doppstadt Systemtechnik Gmbh

www.ballatoreimpianti.com

Italproget Srl

www.doppstadt.de

Gauss Magneti Srl

www.bulkhandlingsystems.com

Bramidan A/S www.bramidan.com

Metallisation Ltd

Werner Doppstadt Umwelttechnik Gmbh & C. Kg

Fornace Ballatore Giuseppe Di Ballatore Mauro & C. Snc

www.almig.com

Gennaio Marzo 2018

www.wamgroup.com

www.marmix.eu www.metallisation.com

Italproget Srl

www.doppstadt.de

www.idealtecsrl.com www.italprogetfc.it

www.gaussmagneti.it


76

RIFIUTI

Itr Divisione Riciclaggio di O.M.A.R. Srl

IL MONDO DI WASTE

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Itt Srl

Omar Srl

Stadler Italia Srl

Toso Srl

www.itt-srl.com

www.omar.it

www.w-stadler.de

www.tosoconveyors.com

Werner Doppstadt Umwelttechnik Gmbh & C. Kg

Te.Ma Tecnologia & Macchinari Srl

Vecoplan Ag

www.doppstadt.de

www.itrimpianti.com

Macpresse Europa Srl

Presto Gmbh & Co. Kg

Its Srl - Shredding & Grinding Solutions

www.macpresse.com

www.presto.eu

www.itsgranulators.com

Manni Spa

Sati Group Spa

www.mannipresse.it

www.satigroup.it

www.vecoplan.com

Zagib Spa

www.temavr.it

Vibroprocess Srl Tecnorecuperi Srl

www.zagib.it

www.vibroprocess.it

www.tecnorecuperi.com

12.

Presse

Empress 2000 Srl

Hofmann Group Srl

www.empress2000.it

www.hofmanngroup.com

Babbini Spa www.babbinipresses.com

Orwak Ab

Tecnorecuperi Srl

www.orwak.com

www.tecnorecuperi.com

Paal

Volvo Group Italia Spa

www.kadantpaal.com

www.volvotrucks.it

Presse Bull

Volvo Trucks

www.pressebull.it

www.volvotrucks.com

Tabarelli F.lli Spa

Wipa Werkzeug- Und Maschinenbau Gmbh

www.branchettisrl.it

Euro.Com. Sas

Hsm

www.eurocomimpianti.com

www.hsm.eu

Bottaro Mario Srl www.bottaro.org

Metallurgica Branchetti Srl Micucci System Srl www.micuccisystem.it

Euromec Srl

Ing. Bonfiglioli Srl

www.euromecsrl.com

www.ingbonfiglioli.it

Camo Srl

Mtd Srl www.mtdsrl.it

www.camosrl.com

Cgt Logistica Sistemi Spa

Flexus Balasystem/ Fur. Macc.

Intco Recycling www.intcorecycling.com

www.flexus.se

Nlmk Europe - Plate qt.nlmk.com

Italproget Srl

www.cls.it

www.tabarelli.com

www.wipa-germany.de

Nordic Water Products Ab

Te.Ma Tecnologia & Macchinari Srl

Zagib Spa

www.nordicwater.com

www.temavr.it

www.zagib.it

O.R.S.I. Srl

Tecnocarp Srl

Zato

www.orsitortona.it

www.tecnocarp.com

www.zato.it

Its Srl - Shredding & Grinding Solutions

Nihot Recycling Technology Bv

Polat Makina Sanayi Ve Ticaret A.S.

Watropur Srl

Goweil Maschinenbau Gmbh

www.italprogetfc.it

Co.Par.M. Srl www.coparm.it

www.goeweil.com

Macpresse Europa Srl

Ecotecnica Engineering Srl

Hes Gmbh

www.ecotecnica.it

www.bavatec.de

www.macpresse.com

Manni Spa www.mannipresse.it

13.

Separatori

www.watropur.com

Allgaier Process Technology Gmbh

Doppstadt Systemtechnik Gmbh

www.itsgranulators.com

www.nihot.nl

www.polatas.com.tr

www.allgaier-processtechnology.com

www.doppstadt.de

Kiverco Recycling Plant

O.R.S.I. Srl

Progetto Ecosoluzioni Ecodat

Werner Doppstadt Umwelttechnik Gmbh & C. Kg

Eriez Magnetics Europe

www.kiverco.com

www.ecosoluzioni.eu

www.doppstadt.de

Promeco Spa

Westeria Foerdertechnik Gmbh

Amut Spa

Orion Srl

www.eriez.com

Komptech

www.amutgroup.com

www.orsitortona.it

www.komptech.com

Bhs Europe

Erimaki Snc Di Cecilia Janni & C.

www.bulkhandlingsystems.com

www.erimaki.it

Kruschitz Gmbh

Binder+Co Ag

Euromecc Srl

www.binder-co.com

www.euromecc.com

www.orion-srl

www.promeco.it

Pal Srl www.pal-greendivision.it

www.kruschitz-plastic.com

Lineco Srl www.lineco.it

Cbb Decanter Srl

Gauss Magneti Srl

www.cbbdecanter.com

www.gaussmagneti.it

Cesaro Mac Import Srl

Ghedini Srl

www.cesaromacimport.com

www.ghedinisrl.it

Pallmann Maschinenfabrik Gmbh & Co. Kg

Gi-Da Srl

www.cgt.it

www.gi-da.it

www.redwave.com

Wipa Werkzeug- Und Maschinenbau Gmbh

Sati Group Spa

www.wipa-germany.de

www.satigroup.it

World Metal Srl

www.pallmann.eu

Malaman C.T.C. Srl

Sgm Magnetics Spa

www.malamanctc.it

Pellenc Selective Technologies

www.sgmmagnetics.com

Megabloc Gmbh & Co. Kg

www.pellencst.com

Spaleck Gmbh & Co. Kg

www.megabloc.de

Cgt Spa

www.westeria.de

Redwave

Zagib Spa

Pennwalt Ltd Mg Recycling Srl

www.pennwalt.com

Stadler Italia Srl www.w-stadler.de

Cimbria Srl

Guidetti Srl

www.seasort.com

www.guidettisrl.com

National Recovery Technologies (Nrt)

www.pieralisi.com

Co.Par.M. Srl

Hammel Recyclingtechnik Gmbh

www.nrtsorters.com

Plastic Sort Srl

Steinert Elektromagnetbau Gmbh

www.plasticsort.com

www.steinert.de

Cri-Man Spa

www.hammel.de

www.cri-man.com

www.zagib.it

www.spaleck.de

www.mgrecycling.it

www.coparm.it

www.worldmetalsrl.com

Pieralisi

Nestro Lufttechnik Gmbh

Vibroprocess Srl

www.nestro.de

www.vibroprocess.it

I.S.V.E. Srl www.tritotutto.com

Wamgroup Spa www.wamgroup.com

Gennaio Marzo 2018


IL MONDO DI WASTE

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

14.

Smaltimento rifiuti pericolosi

3v Green Eagle Spa

Conou - Cons. Naz. Gestione, Raccolta e Trattamento Oli Minerali Usati

Ecotecnica Srl

www.coou.it

www.ecotop.it

Eco Eridania Spa

Furia Srl

www.ecoeridania.it

www.furiasrl.it

Eco.Impresa Srl

Geocycle Italia Srl

www.riccoboniholding.com

www.geocycle.it

Grassano Spa

Atarfil

Ecoltecnica Srl con Socio Unico

www.atarfil.com

www.ecoltecnica.com

Barricalla Spa

Econet Srl

www.barricalla.com

www.econetsrl.net

www.3vgreeneagle.com

A.C.R. Di Reggiani Albertino Spa

Ecotop Srl

Sai Srl - Servizi Ambientali Industriali Sarp Industries

Tecnoservizi Ambientali

www.navarra.it

www.sarpi.fr

www.tasrl.com

O2 Saving Srl

Scutaro Vincenzo & Figlio Srl

Titano Spurghi Srl

www.o2saving.com www.orim.it

Tredi Sereco Piemonte Spa

www.centrorisorsesrl.com

www.ecoopera.coop

Sersys Ambiente Srl

Viscolube Srl / Viscoambiente

www.sersysambiente.com

www.viscolube.it

www.progestspa.it

Sovreco Spa Discarica Rifiuti Pericolosi e non

Remondis Industrie Service Gmbh& Co. Kg

www.vevgroup.it

Westsächsische Entsorgungs- Und Verwertungs Gmbh

www.remondis-industrieservice.de

Tao Ambiente Srl

Returo Entsorgungs Gmbh

Tecno Gea Srl

www.paservicesrl.com

www.lgh.it www.logexsrl.com

www.wev-sachsen.de www.taoambiente.it

Mecomer Srl Ecosfera Srl

www.mecomer.it

www.ecosferasrl.com

Smaltimento rifiuti radioattivi

Campoverde Srl

Ecoopera S.C.

EDAM

www.campoverde-group.com

www.ecoopera.coop

www.edam.it

16.

Sterilizzatori

Bano Recycling Srl

Biocotech As

www.banoeco.com

www.biocotech.no

17.

www.tecnogeasrl.it

Protex Italia Srl www.protexgroup.com

www.zanettiarturo.com

Resmal Servizi Ecologici Srl

Promeco Spa

Walutech Ug & Co Kg

www.ecoltecnica.com

www.promeco.it

www.walutech.com

Mida Tecnologie Ambientali Srl

Remondis Industrie Service Gmbh& Co. Kg

Sereco Piemonte Spa

www.vevgroup.it

www.remondis-industrieservice.de

Grassano Spa

www.3vgreeneagle.com

www.econetsrl.net

www.riccoboniholding.com

Navarra Spa Ama Spa

Ecosfera Srl

Iren Ambiente Spa

www.unieco.netride.it

www.ecosferasrl.com

www.irenambiente.it

Italbonifiche Srl

www.riccoboniholding.com

G2b Srl

Manduriambiente Spa

www.enerpy.nl

www.manduriambiente.com

18.

Trattamento e smaltimento amianto

Ecoopera S.C.

Emmevi

Iren Ambiente Spa

www.ecoopera.coop

www.emmevicoperture.it

www.irenambiente.it

19.

Trattamento e recupero scorie e ceneri

Ecoopera S.C.

Astra Soc.Cons.A.R.L.

Centro Risorse Srl

www.ecoopera.coop

www.astraecologia.com

www.centrorisorsesrl.com

Gennaio Marzo 2018

Tredi

www.sairavenna.com

www.groupe-seche.com

Saluber'04 Srl

Uniproject Srl

www.saluber04.it

www.uniproject.it

Sarp Industries

Wrs Italia Srl

www.sarpi.fr

www.wrsitalia.com

Lema Srl

Progest Spa

Sicurezza Amianto

www.saccherialema.com

www.progestspa.it

www.zetaeffesrls.it

Microwaste Srl

Siad Spa

www.microwaste.eu

www.siad.com

Diemme Soil Washing Srl

Econet Srl

www.niagarapoggio.it www.orim.it

Progest Spa

Ecocrew Srl

www.tecnogeasrl.it

Niagara Srl

www.lgh.it

www.g2bsrl.it

Tecno Gea Srl

Sai Srl - Servizi Ambientali Industriali

Orim Spa Linea Group Holding Spa

www.serecopiemonte.it

www.navarra.it

www.italbonifiche.it

www.eisenmann.com

Eco.Impresa Srl

www.saphymoitalia.com

www.resmalsrl.com

Ecoltecnica Srl

Econet Srl

www.biothys.com

Saphymo Italia Srl

www.ecologiaoggi.it

3v Green Eagle Spa

Eisenmann Anlagenbau Gmbh & Co. Kg

Zanetti Arturo & C. Srl

Ecologia Oggi Spa

Trattamento chimico-fisico

Biothys Gmbh

Wrs Italia Srl www.wrsitalia.com

www.returo.de

15.

www.groupe-seche.com

www.serecopiemonte.it

Progest Spa

Logex Srl Ecoopera S.C.

www.titanospurghi.it

www.scutarosrl.com

www.riccoboniholding.com

Linea Group Holding Spa

Centro Risorse Srl

www.tecnoambientespa.it

Navarra Spa

Pa Service Srl

www.asaspa.com

Tecnoambiente Spa

www.sairavenna.com

Orim Spa

www.ambienthesis.it

Asa Spa

Montecchio Ambiente Srl www.scutarosrl.com/montec chio-ambiente/

www.gruppo-eco.it

www.acrreggiani.it

Ambienthesis Spa

77

RIFIUTI

www.progestspa.it

www.diemmesoilwashing.com

www.econetsrl.net

F.I.M.O. Snc Di Reina M. & Longhetti S.G. www.fornilonghetti.it


78

RIFIUTI

Gesteco Spa

Navarra Spa

www.gesteco.IT

www.navarra.it

Panizzolo Recycling Sistems Srl

IL MONDO DI WASTE

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

RMB Spa

Simply Gold Srl

Tecnoservizi Ambientali

www.rmbspa.it

www.simply-gold.it

www.tasrl.com

www.panizzolo.it

Innova Srl

Orbinox S.A.

Rovereta Srl

Tecno Gea Srl

Toso Srl

www.innova.bz

www.orbinox.com

www.rovereta.com

www.tecnogeasrl.it

www.tosoconveyors.com

Neo Box Srl

Satrindtech Srl

www.neoboxsrl.it

www.satrindtech.com

Zanetti Arturo & C. Srl

20.

Trattamento e smaltimento rifiuti ospedalieri

Ecoopera S.C.

Definitive Ecology Srl

www.ecoopera.coop

www.definitivecology.com

Agrohtc Bano Recycling Srl

Linea Group Holding Spa

Mida Tecnologie Ambientali Srl

www.lgh.it

www.vevgroup.it

Remondis Industrie Service Gmbh& Co. Kg

Microwaste Srl

Navarra Spa

www.remondis-industrieservice.de

www.microwaste.eu

www.navarra.it

For Rec Srl www.forrec.eu

www.banoeco.com

www.zanettiarturo.com

Gruppo Maio www.gruppomaio.com

21.

Trattamento di materiali riciclabili

Ecoopera S.C.

Cavart Srl

For Rec Srl

www.ecoopera.coop

www.cavart.it

www.forrec.eu

Albatech Swiss Technology Sa

Cimbria Srl

Granulplastic Srl

www.seasort.com

www.granulplastic.it

National Recovery Technologies (Nrt)

www.l-rt.com

www.nrtsorters.com

Linea Ambiente Srl

Panizzolo Group

www.linea-ambiente.it

www.panizzolo.com

Redwave

Eco-Linea Srl

Gruppo Porcarelli

www.ecolineasrl.eu

www.porcarelli.com

www.lgh.it

Ecomin Srl

Intco Recycling

Mb Crusher

www.ecomin.it

www.intcorecycling.com

www.mbcrusher.com

Ecotecnica Engineering Srl

Italproget Srl

Micucci System Srl

www.italprogetfc.it

www.micuccisystem.it

www.bulkhandlingsystems.com

Camec Srl - Recycling Division Genius

www.ecotecnica.it

www.camec.net

Eurovetro Srl

www.safeintec.it www.satrindtech.com

Tecno Recuperi Spa

www.banoeco.com

Bhs Europe

Safe In.Tec. Srl Satrindtech Srl

Linea Group Holding Spa

www.albatech-st.com

Bano Recycling Srl

Lindner Recyclingtech Gmbh

Tred Livorno Srl Remondis Industrie Service Gmbh& Co. Kg

www.tredlivorno.com

www.remondis-industrieservice.de

Vecoplan Ag

Rigotti F.lli Srl

Wipa Werkzeug- Und Maschinenbau Gmbh

www.autodemolizionirigotti.it

Kruschitz Gmbh

Molinari Recycling

www.kruschitz-plastic.com

www.molinari-recycling.com

www.tecnorecuperi.com

www.redwave.com

www.vecoplan.com

www.wipa-germany.de

www.eurovetro.com

22.

Trattamento meccanico e selezione: attrezzature e impianti

A-Zeta Gomma Spa www.azetagomma.com

B. & G. Ecolyne Com. Srl Unipersonale

Cimbria Srl

Eldan Recycling A/S

www.seasort.com

www.eldan-recycling.com

Hammel Recyclingtechnik Gmbh

Deco Industrie S.C.P.A.

Eurec Technology Gmbh

www.hammel.de

Backers Maschinenbau Gmbh

www.decoindustrie.it

www.eurec.de

www.backers.de

Doppstadt Systemtechnik Gmbh

www.ecolynecom.it

Allgaier Process Technology Gmbh www.allgaier-processtechnology.com

Allu Oy

Bhs Europe

www.allu.net

www.bulkhandlingsystems.com

Lindner Recyclingtech Gmbh www.l-rt.com

Euro.Com. Sas

Hitachi Construction Machinery Europe

Linea Ambiente Srl

www.eurocomimpianti.com

www.hitachicm.eu

www.linea-ambiente.it

Eurven Srl

Holding Gruppo Mercantile Spa

Linea Group Holding Spa

www.hgmspa.com

www.lgh.it

Idealtec Srl

Malaman C.T.C. Srl

www.idealtecsrl.com

www.malamanctc.it

Il Truciolo Srl

Manni Spa

www.iltruciolo.it

www.mannipresse.it

Italproget Srl

Mg Recycling Srl

www.italprogetfc.it

www.mgrecycling.it

Molinari Recycling

www.eurven.com

Amut Spa

Binder+Co Ag

www.amutgroup.com

www.binder-co.com

Anaergia Srl Su

C.M.G. Spa

www.anaergia.com

www.cmg.it

Andritz Mewa Gmbh

Ca.Re. Srl

www.andritz.com/mewa

www.carecarpi.it

Arjes Gmbh

Camec Srl - Recycling Division Genius

Ecoimpianti Srl

Geo Sas

www.camec.net

www.ecoimpianti.org

www.geo-screentech.com

Itr Divisione Riciclaggio di O.M.A.R. Srl

Cavart Srl

Ecostar Srl

Gesenu Spa

www.itrimpianti.com

www.cavart.it

www.eco-star.it

www.gesenu.it

www.dvdtecno.com

For Rec Srl Eco-Linea Srl

Atzwanger Spa Division Ecomaster Atzwanger

www.keithwalkingfloor.com

www.doppstadt.de

Dvd Tecno Srl

www.arjes.de

Keith Walking Floor Europe

www.forrec.eu

www.ecolineasrl.eu

Garc Spa Ecocentro Tecnologie Ambientali Srl

www.garc.it

www.ecocentrotecnologieam bientali.it

Gauss Magneti Srl www.gaussmagneti.it

www.atzwanger.net

Cesaro Mac Import Srl

Ecotec Solution Srl

Gi-Da Srl

www.cesaromacimport.com

www.ecotecsolution.com

www.gi-da.it

www.molinari-recycling.com

Itt Srl

Montalbano Srl Unipersonale

www.itt-srl.com

www.montalbanorecycling.com

Gennaio Marzo 2018


IL MONDO DI WASTE

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Nihot Recycling Technology Bv

79

RIFIUTI

Plastic Sort Srl

Redwave

Stadler Italia Srl

Tecnorecuperi Srl

www.plasticsort.com

www.redwave.com

www.w-stadler.de

www.tecnorecuperi.com

Werner Doppstadt Umwelttechnik Gmbh & C. Kg

Promeco Spa

Satrindtech Srl

www.doppstadt.de

www.satrindtech.com

Steinert Elektromagnetbau Gmbh

Tipa Srl

www.promeco.it

Pronar Sp.Zo.O

Settentrionale Trasporti Spa

www.steinert.de

Toso Srl

Wipa Werkzeug- Und Maschinenbau Gmbh

www.tosoconveyors.com

www.wipa-germany.de

www.settentrionale.com

Te.Ma Tecnologia & Macchinari Srl

Tred Livorno Srl

Wrs Italia Srl

www.pulisabbie.it

Sidercamma Srl Divisione Ambiente

www.temavr.it

www.tredlivorno.com

www.wrsitalia.com

Rammit Spa

www.sidercamma-ambiente.it

Tecnocarp Srl

Unirecuperi Srl

Zagib Spa

www.tecnocarp.com

www.unirecuperi.it

www.zagib.it

Tecnoenvironment Scarl

Vecoplan Ag

www.nihot.nl

Omar Srl www.omar.it

Paal

www.pronar.pl

www.kadantpaal.com

Pulisabbie Srl Panizzolo Group www.panizzolo.com

Pellenc Selective Technologies

www.rammit.com

www.pellencst.com

Rea Impianti Srl

www.tipasrl.com

Sovatec Industriale Srl www.sovatec.it

www.reaimpianti.it

www.vecoplan.com

www.tecnoenvironment.com

23.

Trattamento olii usati

Ecoopera S.C. Altola Ag

Cisambiente Confederazione Imprese Servizi Ambiente

www.altola.ch

www.cisambiente.it

www.ecoopera.coop

24.

Eco.Energia Srl

Filtereco

Laboni Srl

Venanzieffe Srl

www.ecopuntoenergia.com

www.filtereco.com

www.laboni.it

www.venanzieffe.it

Econet Srl

Grassano Spa

Pieralisi

Viscolube Srl

www.econetsrl.net

www.riccoboniholding.com

www.pieralisi.com

www.viscolube.it

Trattamento scarti di macellazione e industria agro-alimentare

Vogelsang Srl www.vogelsang-srl.it

Ecoopera S.C.

Babbini Spa

Biotec Sistemi Srl

Fargeco Srl

MI.SO Srl

www.ecoopera.coop

www.babbinipresses.com

www.biotecsistemi.it

www.fargeco.com

www.misosrl.it

Vomm Impianti e Processi Spa

Almig Italia Srl

Biocotech As

Cri-Man Spa

Italproget Srl

Pieralisi

www.vomm.it

www.almig.com

www.biocotech.no

www.cri-man.com

www.italprogetfc.it

www.pieralisi.com

25.

Trattamento di rifiuti speciali e pericolosi

Ecoopera S.C.

Cosmo Ambiente Srl

For Rec Srl

Italbonifiche Srl

www.ecoopera.coop

www.cosmogruppo.it

www.forrec.eu

www.italbonifiche.it

3v Green Eagle Spa

Diemme Soil Washing Srl

Furia Srl

Linea Ambiente Srl

www.3vgreeneagle.com

www.diemmesoilwashing.com

www.furiasrl.it

www.linea-ambiente.it

Albatech Swiss Technology Sa

Eco.Impresa Srl

Geocycle Italia Srl

Linea Group Holding Spa

www.riccoboniholding.com

www.geocycle.it

www.lgh.it

www.albatech-st.com

Orim Spa

Sarp Industries

www.orim.it

www.sarpi.fr

Pa Service Srl

Satrindtech Srl

www.paservicesrl.com

www.satrindtech.com

Panizzolo Group

Siad Spa

www.panizzolo.com

www.siad.com

Progest Spa

Sima Srl

www.progestspa.it

www.sima-srl.it

Tao Ambiente Srl

Ecologia Oggi Spa

Gesteco Spa

Mecomer Srl

www.ecologiaoggi.it

www.gesteco.IT

www.mecomer.it

Remondis Industrie Service Gmbh& Co. Kg

Gheo Suolo e Ambiente Srl

Microwaste Srl

Are Deutzen Gmbh

Ecoltecnica Srl con Socio Unico

www.gheo.re.it

www.microwaste.eu

www.remondis-industrieservice.de

www.are-deutzen.de

www.ecoltecnica.com

Gruppo Maio

Navarra Spa

Rigotti F.lli Srl

www.gruppomaio.com

www.navarra.it

www.autodemolizionirigotti.it

Gruppo Porcarelli

Niagara Srl

S.E.M.P. Srl

www.porcarelli.com

www.niagarapoggio.it

www.semp.it

Iren Ambiente Spa

O2 Saving Srl

www.irenambiente.it

www.o2saving.com

Sai Srl - Servizi Ambientali Industriali

Appia Energy Srl www.appiaenergy.com

C.I.S.A. Spa

Econet Srl

www.cisaonline.it

www.econetsrl.net

Cabot Norit Italia Spa

Ecosfera Srl

www.cabotcorp.com

www.ecosferasrl.com

Centro Di Coordinamento Raee

Egeo Sgps

Tecno Gea Srl www.tecnogeasrl.it

Tecnoambiente Spa www.tecnoambientespa.it

Tredi www.groupe-seche.com

www.egeo.pt

www.sairavenna.com

www.cdcraee.it

26.

www.taoambiente.it

Viscolube Srl / Viscoambiente www.viscolube.it

Trituratori e frantumatori

Andritz Mewa Gmbh

Arjes Gmbh

www.andritz.com/mewa

www.arjes.de

Gennaio Marzo 2018

Axo-Group Srl

Bellin Spa

Bioman Spa

Bramidan A/S

www.axo-group.com

www.bellinpompe.com

www.bioman-spa.eu

www.bramidan.com

Bano Recycling Srl

Binder+Co Ag

Bomatic Gmbh

Brokk Italia Srl

www.banoeco.com

www.binder-co.com

www.bomatic.de

www.brokk.it


80

RIFIUTI

C.A.P. Srl

IL MONDO DI WASTE

Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Erema Engineering Recycling Maschinen Und Anlagen Ges.M.B.H.

I.S.V.E. Srl

Mestro Minerals

Panizzolo Group

Tecnocarp Srl

www.caphydraulic.com

www.tritotutto.com

www.metso.com

www.panizzolo.com

www.tecnocarp.com

C.M.G. Spa

www.erema.com

Ing. Bonfiglioli Srl

Metallisation Ltd www.metallisation.com

Pezzolato Officine Costruzioni Meccaniche Spa

Teknoxgroup D.O.O.

www.ingbonfiglioli.it

Intermetal Srl

Metso Denmark A/S

www.pezzolato.it

Tritech By Fas

www.intermetal.it

www.metso.com

www.cmg.it

Camec Srl - Recycling Division Genius www.camec.net

Eurec Technology Gmbh Euro.Com. Sas www.eurocomimpianti.com

Cesaro Mac Import Srl www.cesaromacimport.com

For Rec Srl

Co.Di.Tra Srl

Fornace Ballatore Giuseppe Di Ballatore Mauro & C. Snc

www.coditra.com

www.ballatoreimpianti.com

www.cgt.it

Its Srl - Shredding & Grinding Solutions

Gfb Srl

www.coparm.it

www.gfbgroup.it . www.ittc-italy.com

Mg Recycling Srl

www.pigozzoambiente.com

Untha Shredding Technology Gmbh

Presto Gmbh & Co. Kg

www.untha.com

www.mgrecycling.it

www.itsgranulators.com

Micucci System Srl Jenz Gmbh Maschinen - Und Fahrzeugbau

www.micuccisystem.it

www.jenz.de

Milano Lame Srl

www.presto.eu

Vama Ecology Srl Promeco Spa

www.vamaecology.it

www.promeco.it

Vecoplan Ag

www.milanolame.it

Kruschitz Gmbh www.kruschitz-plastic.com

Co.Par.M. Srl

www.tritech.it

Pigozzo Ambiente Srl

www.forrec.eu

Cgt Spa

www.teknoxgroup.com

www.vecoplan.com

Molinari Recycling

Pumpenfabrik Wangen Gmbh

Violi Srl

www.molinari-recycling.com

www.wangen.com

Lindner - Recyclingtech Gmbh

Mvm Srl

Rigotti F.Lli Srl

www.l-rt.com

www.mvmsrl.it

www.autodemolizionirigotti.it

Lindner Gmbh

Nlmk Europe - Plate

Satrindtech Srl

www.sima-srl.it

qt.nlmk.com

www.satrindtech.com

Macpresse Europa Srl

Omer Ecology Srl

Scai Spa - Hitachi

Werner Doppstadt Umwelttechnik Gmbh & C. Kg

www.macpresse.com

www.omergroup.com

www.scaispa.com

www.doppstadt.de

Mantovanibenne Srl

World Metal Srl

www.sima-srl.it

www.worldmetalsrl.com

Ecotec Solution Srl

Hammel Recyclingtechnik Gmbh

Pallmann Maschinenfabrik Gmbh & Co. Kg

Sima Srl

www.mantovanibenne.com

Marmix Gmbh & Co. Kg

www.pallmann.eu

Tana Oy

Wrs Italia Srl

www.ecotecsolution.com

www.hammel.de

www.marmix.eu

www.tana.fi

www.wrsitalia.com

Te.Ma Tecnologia & Macchinari Srl

Zagib Spa

Corodur Fulldraht Gmbh

Graepel Italiana Spa

www.corodur.de

www.graepel.it

Darda Gmbh

Grillo -Werke Ag

www.darda.de

www.grillo.de

Doppstadt Systemtechnik Gmbh

www.violimacchine.it

Vogelsang Srl www.vogelsang-srl.it

Guidetti Srl www.guidettisrl.com

www.doppstadt.de

Palmieri Spa Eldan Recycling A/S

Hofmann Group Srl

Mb Crusher

www.eldan-recycling.com

www.hofmanngroup.com

www.mbcrusher.com

www.palmierigroup.com

www.zagib.it

www.temavr.it

27.

Husmann Gmbh

Zato

www.husmann-web.de

www.zato.it

Vagli e vibrovagli

Allgaier Process Technology Gmbh www.allgaier-processtechnology.com

Nordic Water Products Ab

Scai Spa - Hitachi

Vama Ecology Srl

www.ghedinisrl.it

www.nordicwater.com

www.scaispa.com

www.vamaecology.it

Graepel Italiana Spa

O.R.S.I. Srl www.orsitortona.it

Sidercamma Srl Divisione Ambiente

Vecoplan Ag

www.graepel.it

Cgt Spa www.cgt.it

Co.Par.M. Srl www.coparm.it

Almig Italia Srl www.almig.com

Ghedini Srl

Hofmann Group Srl

Omar Srl

www.hofmanngroup.com

www.omar.it

Definitive Ecology Srl www.definitivecology.com

Amut Spa

Innova Srl

Pal Srl

www.innova.bz

www.pal-greendivision.it

Doppstadt Systemtechnik Gmbh

Italproget Srl

Pennwalt Ltd

Arjes Gmbh

www.doppstadt.de

www.italprogetfc.it

www.pennwalt.com

Ecostar Srl www.eco-star.it

www.backers.de

Ecotec Solution Srl

Itr Divisione Riciclaggio di O.M.A.R. Srl www.itrimpianti.com

www.ecotecsolution.com

Bano Recycling Srl

www.vibrowest.it

Vtn Europe Spa Stadler Italia Srl

www.vtneurope.com

Pezzolato Officine Costruzioni Meccaniche Spa

Te.Ma Tecnologia & Macchinari Srl

Werner Doppstadt Umwelttechnik Gmbh & C. Kg

www.pezzolato.it

www.temavr.it

www.doppstadt.de

Pigozzo Ambiente Srl

Tecno Group Srl

www.pigozzoambiente.com

www.tecnogroup-it.com

Wipa Werkzeug- Und Maschinenbau Gmbh

Promeco Spa

Tecnorecuperi Srl

www.promeco.it

www.tecnorecuperi.com

Pronar Sp.Zo.O

Teknoxgroup D.O.O.

www.pronar.pl

www.teknoxgroup.com

Metso Minerals www.metso.com

Fornace Ballatore Giuseppe Di Ballatore Mauro & C. Snc

Mg Recycling Srl www.mgrecycling.it

www.ballatoreimpianti.com

Binder+Co Ag www.binder-co.com

Vibrowest Italiana Srl Spaleck Gmbh & Co. Kg

www.w-stadler.de

Backers Maschinenbau Gmbh

www.bulkhandlingsystems.com

www.vibroprocess.it

www.spaleck.de

www.arjes.de

Bhs Europe

Vibroprocess Srl Sovatec Industriale Srl www.sovatec.it

www.amutgroup.com

www.banoeco.com

www.vecoplan.com

www.sidercamma-ambiente.it

www.wipa-germany.de

Nestro Lufttechnik Gmbh Geo Sas

www.nestro.de

Zagib Spa www.zagib.it

Cesaro Mac Import Srl

Nlmk Europe - Plate

Zemmler Siebanlagen Gmbh

www.cesaromacimport.com

qt.nlmk.com

www.zemmler.de

www.geo-screentech.com

Gennaio Marzo 2018


IN OGNI NUMERO • Rifiuti solidi • Trattamento acque e acque reflue • Biowaste • News • Focus on • Mercato • Case History

abbonamenti@fiaccola.it Abbonamento annuo €60,00 MODULO D’ORDINE da compilare e inviare a: Casa Editrice la fiaccola srl - Fax 02 89421484 - abbonamenti@fiaccola.it Società ......................................................................................................................................................................... Cognome .................................................................................Nome ..................................................................... Soluzioni e tecnologie per l’ambiente

Indirizzo ....................................................................................................................................................................... Città ...........................................................................................Cap ....................................................Prov. ........... Tel. . ............................................................................................Fax ........................................................................... E-mail ........................................................................................................................................................................... Partita IVA .................................................................................................................................................................... Codice fiscale ............................................................................................................................................................ Modalità di pagamento (anticipato) c/c postale nr. 21477203 Intestato a Casa editrice la fiaccola Srl - Via Conca del Naviglio 37 - 20123 Milano Bonifico bancario: CARIPARMA Ag. 21 Milano - IBAN IT23W0623001621000040097887 Intestato a Casa editrice la fiaccola Srl

Data......................................

Il trattamento dei dati personali che La riguardano, per quanto stabilito dalla D. Lgs 196/2003, di cui Le garantiamo la massima riservatezza, verranno utilizzati solo dalla banca dati della Casa editrice la fiaccola. Perciò, per aggiornarLa sulle nostre iniziative, i Suoi dati non saranno né comunicati né diffusi a terzi e se Lei non desiderasse ricevere comunicazioni barri la casella.

Timbro e firma.................................................................................

Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - www.fiaccola.com


“LA MIA IMPRESA CONTA. PER QUESTO ho scelto scania” Non è solo una questione di costi da ridurre. Integrando i nostri prodotti con i nostri servizi è possibile incrementare l’intera redditività aziendale, migliorando la produttività di ogni mezzo e di ogni autista, anche di quelli più esperti.

SCANIA. PER L’UNICA IMPRESA CHE CONTA. LA TUA.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.