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ISSUE #11 APR/MAY 2010 text: italian/english - www.picamemag.com
INDEX
04. ILLUSTRATION / jessica hische 10. ILLUSTRATION / superexpresso 18. ILLUSTRATION/ sergio mora 24. TYPE AREA/ yomar 30. PÌC MY PIC / desdemona varon 36. PÌC MY PIC / anna morosini 44. AROUND YOU / big henry 48. DESIGN CANDIES / milan design week 2010: the best of 52. MUMBLE MUMBLE / the most loved posts from our blog L’ISPIRAZIONE È COME LA GRAVITÀ, BASTA SOLO UNA PICCOLA SPINTA! FORSE NON SONO ESATTAMENTE QUESTE LE PAROLE USATE DAL JOCKER MA FANNO AL CASO NOSTRO. SIAMO REDUCI DALLA DESIGN WEEK DA POCO CONCLUSASI CHE HA TRASFORMATO MILANO IN UN’ALTRA CITTÀ, UNA CITTÀ DIVERSA, CON FIUMI DI GENTE ETEROGENEA E IN UN CONTINUO SCAMBIO ARTISTICO/CULTURALE/EMOTIVO, UNA CITTÀ VIVA. NOI C’ERAVAMO ANCHE QUEST’ANNO CON LE NOSTRE MOLLETTE SUPERPINK (TROVATE LE FOTO DELL’EVENTO IN CODA AL NUMERO) E ABBIAMO RESPIRATO CREATIVITÀ A GRANDI BOCCATE. E GRAZIE A QUESTA NUOVA SPINTA PÌCAME MAG 11 ARRIVA NELLA NOSTRA “EDICOLA VIRTUALE” COLMO PIÙ CHE MAI DEL LAVORO DI TALENTUOSI ARTISTI DA TUTTO IL GLOBO CHE VI PRESENTIAMO NELLE PAGINE CHE SEGUONO. BUONA LETTURA. ANDREA BERRETTA CREATIVE DIRECTOR
INSPIRATION, AS YOU KNOW, IS LIKE GRAVITY. ALL IT TAKES IS A LITTLE PUSH! MAYBE THESE ARE NOT THE SAME WORDS THAT JOCKER SAID BUT THEY SUIT PERFECTLY. THE MILAN DESIGN WEEK IS JUST FINISHED, A HUGE AMOUNT OF PEOPLE FROM ALL OVER THE WORLD HAS TRANSFORMED THE CITY IN A PLACE OF ONGOING ARTISTIC/CULTURAL AND EMOTIONAL CHANGES IN A LIVELY REALITY. WE WERE THERE AND THIS YEAR WITH OUR SUPERPINK PEGS (THE IMAGES ARE AT THE END OF THE MAGAZINE) AND WE HAVE BREATH DEEPLY THE CREATIVITY AROUND US. THANKS TO THIS NEW PUSH PÌCAME MAG 11 ARRIVES AT ITS VIRTUAL KIOSK FULL OF NEW TALENTS FROM ALL OVER THE WORLD THAT YOU WILL FIND IN THE NEXT PAGES. ENJOY THE READING.
54. CONTAMINATION / matt and kim 58. AHI! / picame at fuorisalone 2010 66. credits 68. translations
ISSUE #11 APR/MAY 2010
JESSICA HISCHE Jessica Hische e un’illustratrice e si occupa di tipografia. Lavora a New York come freelance per clienti del calibro di Tiffany & Co., Chronicle Books, New York Times ed è stata citata all’interno di Step Magazine’s come una dei 25 migliori artisti emergenti. Le sue creazioni mescolano in egual misura design, tipografia, illustrazione, zucchero di canna e panna. www.jessicahische.com
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SUPEREXPRESSO Superexpresso è Michele Angelo. É nato in Italia e ha studiato prima pittura poi visual art e infine industrial design. Alcuni anni dopo si è trasferito a Barcellona per lavorare come grafico. Ora è freelance e dà vita alle sue bizzarre creature. Crede nell’approccio artigianale al design e ama il contrasto tra le tecniche nuove e quelle tradizionali. www.superexpresso.com
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SERGIO MORA Sergio Mora è uno dei più importanti esponenti del movimento pop surrealista spagnolo. É nato a Barcellona nel 1975 dove ha terminato i suoi studi artistici e dove ha trovato il suo primo lavoro come illustratore per riviste. Ha prodotto campagne pubblicitarie (Once, Fnac, Unicef, La Roca Village, ecc.. ) e ha partecipato a mostre e collettive internazionali. La sua arte è stata esposta nelle gallerie di Spagna, America, Francia e Italia. www.sergiomora.com
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by www.typojungle.net
YOMAR www.yomaraugusto.com Yomar Augusto emerge dalla nuova generazione di designer e graphic artists Brasiliani. Cresciuto tra Brasilia e Rio de Janeiro, si avvicina già nei primi anni scolastici al mondo del graphic design. La passione lo porta a trasferirsi a NY per approfondire gli studi di fotografia presso “The School of Visual arts”. Dopo alcuni anni rientra in Brasile dove decide di fondare il suo studio e iniziare la carriera da freelance. Dopo una serie di curiosi lavori nell’ambito editoriale e tipografico Yomar si trasferisce in 24 / ISSUE 11
Europa, Paesi Bassi, dove nel 2005 si laurea in Type Design presso la Royal Academy of Art. I primi esperimenti e lavori tipografici di Yomar tanto da girare tra Europa, Giappone e Sud Amercia nei più svariati eventi di design. Dopo poco tempo Yomar inizia a collaborare con grandi brands internazionali quali EMI, MTV & Warner music, 180 Amsterdam, Adidas Football World Cup 2010 & Icon Network, Fur Fur & Graniph, Random House. Dal 2002 Yomar lavora a pieno ritmo su arte, design, editoria e principalmente sulla creazione di unici typeface ad alto impatto qualitativo.
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PÌC MY PIC / DESDEMONA VARON Quanti anni hai, da dove vieni e dove vai... Quasi 35 anni fà nascevo su di uno scoglio nella luminosissima Civitavecchia. Ho vissuto tra Roma, Milano, Parigi e Londra... e ora dove vado? Nell’universo ovunque ci sia luce, ovunque ci sia una fonte di ispirazione... London is my love forever ma ora voglio un porto dove tornare dopo la tempesta. www.desdemonavaron.com
Se ti chiedono che lavoro fai cosa rispondi? Fashion photographer o visual artist ma se devo cercare un termine mi viene in mente che anni fa la mia agente inglese Sam Davis disse a “painter with the camera” e non mi dispiace!
tutte le foglie che sono cresciute sul mio albero, alcune sono cadute ma hanno comunque lasciato un segno. Un uomo speciale che mi sta tenendo la mano e cerca di farmi crescere. Perché un artista ha paura di crescere...
Cosa ti ha portato ad essere la persona che sei? La sofferenza e l’amore. La rabbia e la serenità. Mia madre e
Cosa ti ha portato ad essere la creativa che sei? Sono un onnivora mi “nutro” delle persone. E nella gente in ISSUE 11 / 31
strada che trovo la massima ispirazione. Ma un unico grande amore mi ha ispirata veramente è Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Tante altre contaminazioni da Newton a Luc Besson passando per Wong Kar Wai senza dimenticare di nominare il grande Matthew Barney. E un grande maestro che mi ha insegnato cos’è la luce, Carlo Draisci. Come descriveresti le tue foto? Futuro post atomico senza un tempo preciso. Che tipo di macchina fotografica usi? Ti fai aiutare dal computer? Mi piacerebbe poter usare la scatola di luce ma uso una piccola 500D Canon che si chiama Ronin… per strettissimi motivi personali. Il computer? Intendi forse i pennelli moderni? Si li uso con molta passione.
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PÌC MY PIC / ANNA MOROSINI Ha una passione viscerale, quasi fisica per la luce e le linee (quelle dei corpi e dei volti) e delle loro continue lotte e osmosi, cosicchè lo scatto diviene quasi la cattura di animali splendidi e schivi, rari e sfuggenti. Diviene un esorcismo verso il tempo (che cambia, consuma). Ed è proprio il tentativo di sfuggire a spazio e tempo a farle spesso scegliere il nudo, come mancanza di coordinate, come pura forma, pura rivelazione. www.flickr.com/photos/a_morosini
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Da dove vieni? Sono cresciuto in un paese della provincia di Cuneo, sono stato lì fin quando ho finito la scuola, quando sono impazzito e mi sono trasferito in Spagna per qualche tempo. Ho girato un po’, sono stato anche un pò’ in Norvegia, poi Torino nel 2006, poi sono scappato a Roma e sono tornato a Torino alla fine del 2007. Dove stai andando? Dove mi portano i sogni e le speranze, ovunque siano, non mi importa. Perche BIGHENRY? Ahaha semplice, perchè il mio vero nome è Enrico Grosso e dato che sono discretamente magro associarmi alla parola Big mi fa sorridere. Quando hai capito che ti piaceva fare quello che fai? Da bambino. Disegnavo tantissimo, non uscivo, disegnavo, mio fratello si incazzava da morire, a me non interessava giocare, a quale scopo? Io volevo disegnare, dare forma alle idee, vederle realizzate ed emozionarmi nel contemplarle, senza compiacimento, ma con una grande sensazione di meraviglia.
AROUND YOU / BIG HENRY Ciao Enrico, chi sei e cosa fai? Sono un ragazzo di 28 anni al quale piace fare un sacco di cose. Una delle quali è sicuramente sentirsi un 15enne punk! Lavoro principalmente come grafico ma ultimamente mi sto occupando del marketing di una distribuzione di streetwear. www.enricogrosso.com
Cosa ti emoziona? Oh tutto. Davvero. Qualsiasi cosa. E non è che sono una sorta di hippie contemplativo è che cerco di essere sempre lucido e attento nei confronti del mondo intorno. Le cose che mi emozionano di più sono le cose più semplici, il cielo, le cose nuove, i viaggi, la natura, scoprire la bellezza nelle cose e nelle persone.
Quali le migliori condizioni di lavoro? Cosa devi avere intorno? Musica, e che si senta bene, poi la luce artificiale giusta, un pò di spazio per stare in piedi e muovermi davanti allo schermo. E nella maggiorparte dei casi, solitudine. Mettici pure del caffè. E qualche distrazione a portata di mano. Il tuo prossimo viaggio dove ti porterà? Mah ho tantissima voglia di tornare a New York! Il chè suonerà banalissimo, ma io lì con i miei homies ci sono stato proprio bene, sciolto direi, non me ne sono accorto, sono semplicemente stato inglobato dalla città e dal giro che avevamo, dopo una settimana mi sembrava di stare lì da mesi. Come ti sei avvicinato al mondo della street art? L’ho scoperta e l’ho subito ammirata come cosa tipicamente urbana, e ripeto, della streetart amo il lato performativo, l’idea in sè, non importa il media. Quanti tatuaggi hai? Aspetta, non tanti, dovrebbero essere 12 ad oggi. Tutti raccontano qualcosa, un pezzo della mia storia. Li disegni tu? Si gli ultimi li ho disegnati io e poi rivisti con il tatuatore a parte uno, la faccia di una donna sul braccio, quello è esattamente come l’ho disegnato. I personaggi che disegni dove li hai incontrati? I personaggi li invento al momento, sono stati d’animo momentanei, ai quali aggiunISSUE 11 / 45
go testi che naturalmente sono basilari nel racconto globale. C’è sempre tantissimo dietro, ma devi leggere tra le righe, magari pure un po’ interpretarle e farle tue se vuoi. Amo Ungaretti, questo è un indizio.Ma anche Jacob Bannon e Shepard Fairey. Quali sono gli illustratori a cui ti ispiri? C’è qualcuno in particolare che ammiri e di cui vuoi parlare? Raymond Pettibon, che univa illustrazioni e parole con messaggi, spesso sociali
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e politici. Non l’ho mai incontrato, penso perderei i sensi, tipo incontrare Ian MacKaye, Henry Rollins o Greg Ginn. Sono abbastanza vecchio per poter dire di aver visto i Black Sabbath con Ozzy, ma bambino abbastanza per svenire davanti a queste persone. E poi per caso un sabato a Londra camminavo per South Bank con un amico di lì, entro in una piccola gallery vicino alla Tate e chi trovo a fare signing? Storm Thorgerson. Hai presente la copertina di Wish You Were Here dei Pink Floyd? Beh lui.
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DESIGN CANDIES
MILAN DESIGN WEEK 2010
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THE BEST OF PIECE OF SPACE Silvia Knüppel & Katrin Sonnleitner Salone Satellite
MODESTY SOFA Nina Zupanc Superstudio
THE SHELL Maarten Baas Ventura Lambrate
O’CLOCK CHAI Nina Zupanc Moooi
THE WIND PAVILLION Nina Zupanc Superstudio
STANDING FOLD UP PURPLE BERTJAN POT Moustache
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DESIGN CANDIES
MILAN DESIGN WEEK 2010
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THE BEST OF SPARKLING CHAIR Marcel Wanders Magis
THE INVISIBLES Tokujin Yoshioka Flagship Store Kartell
VERTIGO Costance Guisset Petit Friture
BLU Paola Navone Barovier&Toso
BLU Paola Navone Barovier&Toso
WALLPIERCING Ron Gilad Flos
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www.picamemag.com/circular-walking-bookshelf/
www.picamemag.com/breathe/
www.picamemag.com/food-flags/
L’architetto David Garcia ha disegnato questa stupenda libreria circolare esposta durante la mostra The Archive Series del 2005.
Uno straordinario poster di Giles Revell.
Colorato e appetitoso questo set di bandiere realizzate con i prodotti tipici di ogni paese del mondo per il lancio del Sydney International Food Festival.
www.picamemag.com/gods-computer/
www.picamemag.com/i-want/
www.picamemag.com/paper-game-boy/
Un computer semplice quanto efficace! :)
I want to eat you baby! Una delle foto che potete trovare all’interno del libro “Love injections = Extraordinary ways to surprise the one you love” di I Love Brusse.
Bello eh? Però è di carta. Incredibile il lavoro di Zim & Zou, studio grafico di Nancy. Su Behance potete apprezzare pure il making of.
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Il duo di Brooklyn, Matt vocal e tastiera e Kim alla batteria, ha un seguito incredibile e in continua ascesa negli States, il loro ultimo album “Grand” uscito su Fader Label nel gennaio 2009 racchiude, oltre a “Lessons Learned”, il singolo “Daylight” entrato nella Billboard HOT 100. Il sound di Matt and Kim è di quelli che o lo odi o lo ami, se come me apprezzate le melodie allegre, fresche, easy listening non farete a meno di ascoltare “daylight” ed i suoi primi secondi in loop SEQUENZE DAL VIDEO “LESSONS LEARNED”
CONTAMINATION / MATT AND KIM Sono da sempre un appassionato di musica Indie ma questi due ragazzi mi erano sfuggiti fino a poco tempo fa... La mia attenzione è stata catturata dal videoclip del loro singolo “Lessons Learned” su YouTube, vedere per credere. 54 / ISSUE 11
www.mattandkimmusic.com
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* per almeno un pomeriggio intero. I ragazzi di Brooklyn si fanno strada sul web anche grazie ai loro videoclip mai banali, fate un giro sul loro profilo MySpace per capire di cosa sto parlando. In questo perio-
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do in tour in USA, arriveranno nel vecchio continente il 27 Maggio ad Amsterdam e due giorni dopo a Barcellona per il Primavera Sound Festival. Senza dubbio si sono guadagnati un fan in pi첫! Long Live Indie Music.
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Ahi! PĂŹcame at Fuorisalone Milan Design Week 17th April 2010
photos by www.sbrokked.com
thank you all
watch the videos on www.vimeo.com/picame
PÌCAME MAG ISSUE #11 APR/MAY 2010 FREE
CREATIVE DIRECTION ANDREA BERRETTA info@picamemag.com EDITOR ALBERTO FERRARI web@picamemag.com COMMUNICATION MICHELA BADO press@picamemag.com MANAGEMENT FABIO PERUGINI brand@picamemag.com COLUMNS AROUND YOU / ELEONORA CARISI CONTAMINATION / ALBERTO FERRARI DESIGN CANDIES / MICHELA BADO ILLUSTRATION / ANDREA BERRETTA MUMBLE MUMBLE / ANDREA BERRETTA - ROBERTA ZETA PÌC MY PIC / ANDREA BERRETTA - GIOVANNI BARBERIS - ROBERTA ZETA TYPE AREA / STEFANO BUFFONI TRANSLATIONS MICHELA BADO - CRISTINA SEMINO - EMANUELA CULIERSI For advertising please contact: brand@picamemag.com
COPYRIGHT ©2008-2010 ALL RIGHTS RESERVED. NO PORTION OF THIS DOCUMENT MAY BE REPRODUCED WITHOUT PERMISSION FROM PÌCAME. ALL THE CONTENTS ARE PROPERTY OF THEIR RESPECTIVE OWNERS.
TRANSLATIONS
PAGE 4 / JESSICA HISCHE Jessica Hische is a typographer and illustrator working in New York. She’s a freelance designer, working for clients such as Tiffany & Co., Chronicle Books, and The New York Times and she was featured as one of Step Magazine’s 25 Emerging Artists. Her work combines equal parts design, typography, illustration, brown sugar, and heavy cream.
in 1975, carries out there its artistic studies and begins its first works as the illustrator in magazines and editorial. He has worked for advertising campaigns (ONCE, FNAC, UNICEF, La Roca Village, etc.. ) and has participated in fairs and international artistic shows. Its artistic path has reflected in several galleries of Spain, United States, Lisbon France, Italy. PAGE 24 / YOMAR
PAGE 10 / SUPEREXPRESSO Superexpresso is Michele Angelo. He was born in Italy, studied painting, then visual and industrial design. Some years later he moved to work as a graphic designer in Barcelona. He is currently working as a freelance designer, still giving life to his weird creatures full of love at night. He believes in a hand-crafted approach to design and he loves the contrast between modern tools and classic “human” techniques. PAGE 18 / SERGIO MORA Sergio Mora is one of the main exponents of the movement pop surrealist in Spain. He was born in Barcelona 68 / ISSUE 11
Yomar Augusto emerged from the new generation of designers and graphic artists in Brazil. Born in Brasilia, raised in Rio de Janeiro, and having initially trained as a graphic designer, Yomar went on to study photography at the School of Visual arts in New York City, before starting his own studio in Rio de Janeiro, Brazil. He then went on to complete a Masters in Type Design from The Royal Academy of Art in The Hague, The Netherlands between 2004 and 2005.He has presented both commercial and conceptual projects pieces in solo exhibitions in Japan, Europe and Brazil. Has also designed for a host of brands such, EMI, MTV & Warner music in Brazil, 180 Amsterdam, Adidas Football World Cup 2010 & Icon Network in The Netherlands, Fur Fur & Graniph
in Japan, Random House in New York City. Since 2002 he has been running experimental calligraphy workshops in Brazil, Russia, Portugal and The Netherlands. Currently lives and works in Rotterdam, The Netherlands. PAGE 30 / DESDEMONA VARON
What contributed in creating the creative you are today? I can define myself as an omnivorous, I feed myself with people. And in the people in the street I found the best inspiration. But there is one love above all and is Michelangelo Merisi best known as Caravaggio together with many other inspirations from Newton to Luc Besson, from Wong Kar Wai and the unforgettable Matthew Barney. And a great master that taught me the meaning of light, Carlo Draisci.
How old are you, where do you come from and where do you go... Nearly 35 years ago I born in the bright Cinitavecchia. I lived in Rome, Milan, Paris and London...and where am I going now? In the universe everywhere there is light, a source How would you define your pictures? of inspiration...London is my love fo- Post-atomic future of an undefined rever but I need a harbour where to time come back after the storm. What kind of camera you use? Are If they ask you which is your job your pictures modified by computer? what would you answer? I would like to use the lightbox but Fashion photographer or visual artist I’m currently using the 500D Canon but If I have to define myself I will that I call Ronin...for personal reause of a sentence of Sam Davis my sons. The computer? Do you mean english agent that told me I was “a the modern painters? I use them pianter with the camera” not bad at with true passion. all! What contributed in creating the person you are today? Love and suffering. Anger and serenity. My mother and all the leaves grown on my tree, some of them have fallen but they have left a sign. A special man that holds my hand and assist me in my growing up. Because an artist has fear of growing
PAGE 36 / ANNA MOROSINI She has a true passion, nearly physical for light and lines (those of bodies and faces) and for their ongoing struggles and mixtures. The result are shoot that seems a hunting of wonderful and reticent animals, rare and shifty. It becomes an exorcism against time that change and burn. ISSUE 11 / 69
It’s the attempt to escape from space and time that make her select the nude, as a lack of coordinates, as pure shape, pure revelation. PAGE 44 / BIG HENRY Hi Enrico, who are you and what do you do? I’m 28 boy who likes to do lots of things. One of this is certainly feeling a 15 years old punk! I work mainly as a graphic designer but lately I’m working on marketing, a streetwear’s distribution. Where are you from? I grew up in a village in the province of Cuneo, I was there until I finished school, when I moved to Spain for some time. I wondered a bit, I’ve been also in Norvegia for some time and in Turin in 2006, then I ran away to Rome and i returned to Turin at the end of 2007.
what you do? Child. I drew a lot, I didn’t go out, I drew, my brother was angry with me, I don’t care to play, for what? I wanted to draw, to shape ideas, and excite myself seeing them, without complacency, but with a great sense of wonder. What excite you? Oh everything. Really. Anything. And I’m not a sort of contemplative hippie, I try to be lucid and attentive to the world around. The things that excite me the most are the simplest things, the sky, the new things, travels,nature, discovering the beauty in things and people. Which are the best working conditions? What do you need around ? Music that sounds good, the right artificial light,a little place to stand and move in front of the screen and most of the times ,loneliness. and also some coffee.and some distraction at hand.
Where do you go? Where hopes and dreams carry me, Where will your next trip take you? wherever they are, I don’t care about I itch to come back to New York! it it. will sounds trivial, but there with my homies I was fine, i would say easy, I Why BIGHENRY? have not noticed, I have simply been Ahahah simple, because my real incorporated by the city and our haname is Enrico Grosso (big in en- bits, after a week I seemed to be glish) and since I’m quite thin asso- there from months. ciate me with the word gig makes me smile. How did you approach the street art world? When did you realize that you liked I discovered it and i immediately ad60 / ISSUE 11
mired it as something typically urban, and I repeat, I love the performative side, the idea itself, it doesen’t matter the medium.
turday in London i was walking in South Bank with a friend from there, i enter in a small gallery near Tate and who is inside to do singing? Storm Thorgerson. You know the cover of How many tattoos do you have? Wish you were here of Pink Floyd? Wait, not so much, should be 12 at Well, him. the moment. All told something, one piece of my history. PAGE 48 / MUMBLE MUMBLE Do you draw them? Yes i designed the latest and then The architect David Gracia has desiI reviewed it with the tattoo artist gned this amazing circular bookshelf eccept one, a woman’s face on the for the exhibition The Archive Series arm, that’s exactly as i drawned it. 2005. Where did you meet the characters Wonderful poster by Giles Revell. that design? I invented the characters at the mo- Coloured and appetizing this set of ment, are momentary moods, in flags made with typical foods of evewhich I add lyrics that are basic to ry country of the world to promote the the story. There is always so much Sydney International Food Festival. behind, but you have to read between the lines, if yoy want to interpret A simple as well as effective computhem and make them your. I love Un- ter! :) garetti, this is a clue. But even Jacob Bannon and Shepard Fairey. I want to eat you baby! A photo from the book “Love injections = ExtraorWhich are the illustrators who inspi- dinary ways to surprise the one you re you..is there anyone in particular love” by I Love Brusse. you admire and want to talk? Have you ever met any of these? Amazing isn’t it? It’s made of paper. Raymond Pettibon, combining words The incredible work by Zim & Zou, a with pictures and messages, often graphic design studio of Nancy. On social and political. I never met him, i Behance the making of. think i lose consciousness, like meet Ian McKayne, Henry Rollins or Greg Ginn. And I’m old enough to say that PAG. 50 / MATT AND KIM I have seen Black Sabbath with Ozzy, but child enough to faint in front of I have always appreciated the Indie them. And then by chance one Sa- music but I didn’t know them until the ISSUE 11 / 71
video of the single “Lessons Learned” on YouTube drew my attention. The duo from Brooklyn, Matt vocal and piano and Kim drums are becoming increasingly famous in the States and their latest album “Grand” for Fader Label in 2009 contains the single “Lessons Learned” and the new “Daylight” in the Billboard HOT 100 chart. The sound by Matt and Kim belong to the one you love or hate, if you like fresh songs like me, easy listening you have to listen “Daylight” and its first seconds in loop for a whole afternoon. The guys from Brooklyn are becoming famous on the web thanks to their videos always original, I suggest you to have a look at their MySpace profile to discover what I’m talking about. In this period they are on tour in the USA, they will land in Europe the 27th of May in Amsterdam for two days and then Barcelona for the Primavera Sound Festival. At least they have a fan more now! Long Live Indie Music.
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