RO S S E L L A PRU N E T I
R A Y
S T E R N
P U B L I S H I N G
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Go Figure Segreti e consigli per chiunque voglia intraprendere la strada del successo nel Figure e Body Fitness
 E se non è una gara, è uno stile di vita.
9 Foto di Luca Alfieri
Indice
Prefazione....................................................................................................14 Parte 1 Capitolo 1. Storia e filosofia del Figure/Body Fitness ..........................20 Parte 2 Capitolo 1. Chi e con chi...........................................................................34 Capitolo 2. Cosa rende tale un’atleta di Figure/Body Fitness...............56 Capitolo 3. Cosa fare..................................................................................68 Capitolo 4. Come fare..............................................................................98 Capitolo 5. Quando.................................................................................160 Capitolo 6. Dove......................................................................................171 Capitolo 7. Per mezzo di cosa................................................................180 Conclusione..............................................................................................192
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11 Foto di Bill Dobbins
Ringraziamenti
Dedico questo libro ai fotografi che mi hanno concesso del tempo per i loro servizi fotografici. In ordine alfabetico: Bill Dobbins, Francesco Grillo, Gianmarco Pagliai, Carlo Puzzilli, Luca Alfieri, Oberdan Mancini. Troppo spesso i fotografi sono elencati con scritte molto piccole di lato alla foto pubblicata. Raramente ricevono il riconoscimento che meritano per l’enorme impatto che hanno sulla visualizzazione degli obiettivi, sui sogni e sulla motivazione degli altri. Grazie. Non per ultimi, vorrei ringraziare i miei mentori, coloro che hanno instillato in me quella passione per il bodybuilding e fitness che adesso condivido con gli altri. Ognuno di loro, in Italia e in USA, sa che lo è stato per me, non occorre che io faccia nomi. Senza di loro non sarebbe mai stata scattata alcuna foto di una me stessa in forma e felice. Grazie.
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Parte 1 Capitolo 1 Storia e filosofia del Figure/Body Fitness
Parte 1 ď‚ Capitolo 1
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Storia e filosofia del Figure/Body Fitness
Q
uesto libro è rimasto un progetto in corso sotto forma di una corposa directory nel mio computer per quasi un decennio. La maggioranza dei contenuti che avevo pensato otto o nove anni fa sono ormai antiquati e ho dovuto riscrivere l’indice. Alcune delle prospettive sul futuro che tracciavo sono sorpassate. Quando stesi il suo primo progetto, nel 2002-2003, miravo a spiegare un certo cambiamento che portava alcune bodybuilder a passare nel Figure/Body Fitness. Non avrei mai immaginato che quel cambiamento avrebbe assestato l’ultimo duro colpo al Bodybuilding Femminile e rappresentato l’Armageddon, la battaglia finale, per il cosiddetto “femminismo delle Amazzoni” o “mito femminista delle Amazzoni” (Amazon feminism), cioè l’idea che le donne dimostrino l’uguaglianza dei generi sessuali cimentandosi con successo nelle attività sportive. La storia delle donne nella cultura fisica segue un percorso lungo il quale le competizioni di Bodybuilding Femminile degli anni ‘80 e ‘90 sono le pietre miliari del successo tra il pubblico generale e dell’accettazione culturale. Guardando allo sviluppo storico delle competizioni di cultura fisica femminile, però, non ha mai seguito una linea retta e nemmeno è sempre stato in ascesa. Al contrario, è stato piuttosto complesso e tortuoso, girando intorno a due fulcri: 1) le donne come moderne amazzoni, indipendenti e coraggiose; 2) le donne come reginette di bellezza, destinate ad essere meno muscolose degli uomini. Non c’è dubbio: oggigiorno le competizioni di Bodybuilding Femminile stanno soffrendo in tutto il mondo. Tuttavia c’è la speranza di un nuovo impulso. Perché voglio raccontarvi questa storia? Per farvi capire molte cose sul passato, presente e futuro della nostra disciplina e del nostro sport. Spero che questa storia vi aiuti anche a comprendere molte cose su voi stesse; che vi aiuti a trovare la vostra strada sia che si tratti di agonismo sia (come preferisco consigliare) di uno stile di vita fitness. Conoscere questa storia può aiutare tutte noi non solo ad essere atlete migliori, ma soprattutto donne migliori. Ancora una volta. E questa volta, per sempre.
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Parte 1 Capitolo 1 Come tutto iniziò. Le più lontane origini del Bodybuilding Femminile. Anzitutto, un enorme tributo al Bodybuilding Femminile: monumento vivente alle infinite possibilità del corpo umano. Senza il Bodybuilding Femminile, il Figure/Body Fitness semplicemente non esisterebbe. Il Bodybuilding Femminile ne è l’origine e il complemento, in una parola: è il suo fondamento logico. Il Bodybuilding Femminile è stato la fonte comune e la spinta da cui il Fitness e poi il Figure/Body Fitness e il Bikini sono originati. Il Bodybuilding Femminile ha convinto le donne a scegliere il proprio sviluppo fisico. Da tempi immemori ci sono state donne con forza e muscolatura incredibili: le gladiatrici, le donne dell’antica Sparta, le amazzoni, molte figure leggendarie e/o reali. Adesso un salto veloce verso le donne reali. A me interessano loro. Durante il XVI e XVII secolo le persone ammiravano le donne forti (“les femmes fortes”) che si esibivano coi pesi o davano prova della loro potenza in fiere, mercati e circhi (Katie Sandwina, Josephine Blatta conosciuta come Minerva, Laverie Vallee conosciuta come Charmion, Kate Roberts conosciuta come Vulcana, Athleta, solo per nominarne alcune). Quelle donne erano soprattutto associate al sollevamento pesi: grosse strong woman professioniste, prive di un aspetto fisico considerato attraente da uomini e donne. Tra il XIX e il XX secolo queste strong women erano già qualcosa del passato. La maggioranza delle donne di bell’aspetto o di talento furono impegnate nel cinema. Oltre a questo, la Grande Depressione e le due Guerre Mondiali resero la sopravvivenza più importante della cura estetica del proprio fisico. Con l’alleggerirsi della morale dopo la Seconda Guerra Mondiale, le donne iniziarono a riprendere la partecipazione alla cultura fisica. Tutti (uomini e donne) cominciarono a preoccuparsi di più delle misure del proprio corpo. Purtroppo, per anni i muscoli furono riservati esclusivamente agli uomini. Cosa facevano allora le donne? Le donne si dedicavano a dimagrire e migliorare la linea, secondo l’esempio di modelle anoressiche raffigurate sulle riviste di moda o di star cinematografiche esaltate sul grande schermo. Se una donna voleva gareggiare, di solito partecipava ad un concorso di bellezza. Forse in un secolo durante il quale le donne avevano praticato il bodybuilding, le uniche arene per una culturista erano i circhi o le passerelle. A proposito, le palestre erano divise in sezioni maschili e femminili; gli allenamenti maschili e femminili molto diversi e alle donne si suggeriva di seguire metodi passivi per la riduzione del peso corporeo oppure semplici esercizi con carichi leggerissimi (se non a corpo libero). Lentamente le cose iniziarono a cambiare. Un gruppetto di donne (soprattutto fidanzate e mogli di bodybuilder) presero ad allenarsi coi pesi seriamente. Alcune donne provarono a sviluppare i muscoli al pari degli uomini per mezzo di tabelle ben strutturate, alta intensità d’allenamento, concentrazione e dedizione.
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Katie Brumbach detta SANDWINA
Storia e filosofia del Figure/Body Fitness
Gli anni ’30 e ’40: le prime bodybuilder americane.
Abbye Pudgy STOCKTON
In quei decenni un personaggio di rilievo fu Bob Hoffman. È abbastanza bizzarro che il primo impulso al Bodybuilding Femminile provenne da un uomo in forte disaccordo con Joe e Ben Weider (i fondatori della IFBB) e che spronava al sollevamento pesi. Riguardo a questo sembra che Hoffman fosse ancora “della vecchia guardia” (strong women e similari), mentre gli Weider erano più orientati al business e avevano messo a punto una versione del Bodybuilding Femminile che fosse proponibile al grande pubblico. In ogni caso Hoffman utilizzò le bodybuilder per organizzare gare e per come modelle di prodotti ed esercizi sulla rivista Strength and Health, veicolando la sua idea di salute, forza e bellezza. Una delle migliori e più celebri fu Abbye “Pudgy” Stockton (1917-2006). Abbye è stata senza dubbio una pioniera nel nostro sport. Le vanno riconosciuti enormi meriti per avere educato le altre donne attraverso la rubrica mensile di fitness intitolata “Barbelles” (ospitata su Strength and Health dal 1944 al 1954). Inoltre nel 1947 aiutò a organizzare le prime gare di sollevamento pesi femminile riconosciute dalla AAU (Amateur Athletic Union): distensione su panca piana, snatch, clean & jerk. Dove e come gareggiò? Negli anni ’40 le gare di cultura fisica femminile non esistevano. Lei stessa raccontò nel 2002 a Sports Illustrated Women: “In quei giorni, sollevare pesi era considerato poco femminile [...]. La gente diceva che se una donna si allenava con i pesi, sarebbe diventata mascolina e sterile. Ridevamo, perché sapevamo che non era vero”. C’erano i concorsi di bellezza. Abbye vinse una via di mezzo chiamata “Miss Physical Culture Venus” nel 1948. Era piuttosto diversa da quella che era considerata la “classica pesista”: modellata e muscolosa ma pur sempre molto sexy e femminile. Sebbene non possa dirsi che fosse la prima gara di Bodybuilding Femminile, quella competizione rappresenta una tappa importante dato che Abbye indossò il primo due pezzi da gara dell’età moderna: “A quei giorni non potevi acquistare un costume da bagno a due pezzi, così mia madre scucì un mio vecchio reggiseno e riprese il modello”, così ricordava in un’intervista del 1998 per The Times. Cosa faceva Abbye? Girava gli USA con il marito bodybuilder esibendosi a Muscle Beach (che, negli anni ‘40, era al culmine della fama) oppure durante gli intervalli delle partite di football. Eseguiva varie routine, compreso l’”high press” che riscuoteva tanto successo tra il pubblico: Pudgy sollevava sopra la testa un bilanciere di 45 kg, stava in equilibrio sulle braccia distese del marito, stava a testa in giù oppure alzava varie persone. Pesava circa 52 kg ed era alta 165 cm. Abbye, unendo forza e un fisico modellato ma molto femminile, fu un potente modello per le donne. Molte capirono che potevano praticare il bodybuilding senza rischiare di perdere la femminilità.
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Parte 2 Capitolo 4
Come fare
Foto di Oberdan Mancini
Ogni “
volta che nasce un’atleta,
deve i mpa ra re a posare”.
Parte 2 ď‚ Capitolo 4
Come fare
L
a presentazione sul palcoscenico riguarda la realtà ma “fumi e specchi”, come negli antichi numeri di magia, e l’illusione che vogliamo dare a giuria e pubblico possono aiutarvi molto. Oltre a preparare il vostro fisico per la gara, dovete sapere anche come preparare correttamente l’insieme del vostro aspetto (in termine tecnico “total package”) e la presentazione. Sarete giudicate anche su questo. Dovreste avere un aspetto quanto più femminile, elegante e professionale vi è possibile. Ecco alcuni consigli sulla colorazione della pelle, la presentazione e le pose in modo da apportare il tocco finale alla preparazione di gara. Vedremo insieme come abbronzarsi e colorare la pelle; come truccarsi per il palco; come scegliere costume, pettinatura e gioielli; come posare. Troppo? Come già detto, c’è molto da fare nel Figure/Body Fitness e più di quanto sembri!
Cura della pelle La pelle è più dell’”abito” del vostro corpo. La pelle è un organo (in pratica il più grosso del corpo) e rivela se siete sane o no perché la pelle respira e assorbe tanto le sostanze che fanno bene quanto quelle che fanno male. Supponendo che stiate seguendo un’alimentazione sana e il vostro stile di vita sia quello del fitness, la pelle dovrebbe essere liscia e radiosa. Una bella pelle conferma che l’interno del corpo funziona bene. L’alimentazione contribuisce enormemente alla luminosità e alla bellezza della pelle. Purtroppo uno stile di vita attivo comporta anche una serie di aggressioni, ad esempio l’acne o varie infezioni. Quello che c’è all’esterno del corpo può diventare una minaccia per la pelle: germi, danneggiamento causato dai raggi solari, sostanze chimiche nei prodotti per la pulizia domestica o addirittura prodotti di bellezza e lozioni con formulazioni non salutari. Se avete di questi problemi, risolveteli perché una pelle perfetta rientra nelle qualità migliori per essere una campionessa. Nel Figure/Body Fitness la condizione della pelle è giudicata: per regolamento, i giudici sono invitati a prestarvi attenzione. Uno dei migliori modi per nutrire la pelle è bere molta acqua. Acqua, non bevande senza zucchero. Un altro ottimo modo è avere cura della pelle attraverso l’alimentazione. Fate caso come il tono e la composizione della pelle cambiano se vi ingozzate di cioccolata e dolci invece che di alimenti sani. Curate regolarmente la pelle, ogni giorno: fate una doccia tiepida dopo l’allenamento e struccatevi bene prima di andare a dormire. Imparate le azioni fondamentali per la sua cura: pulizia, esfoliazione, idratazione. Se già non usate con regolarità un sapone esfoliante, iniziate a due settimane circa dalla gara. Le cellule epidermiche morte spengono la luminosità della carnagione e possono impedire un’applicazione omogenea del colore da gara. Questo accade perché le zone con una maggiore concentrazione di cellule secche assorbono il colore di più e finirete con l’essere chiazzate. Non certo ideale per una gara.
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Parte 2 Capitolo 4
Depilazione Dovete rimuovere la peluria in ogni parte del corpo che sarà mostrata ai giudici. Questo include tutto ciò che non è coperto dal costume due pezzi. I peli (anche la peluria vana) si notano molto sotto il colore da gara e le forti luci del palco. Scegliete il metodo di depilazione che preferite. Se non vi siete mai depilate prima, oppure è la prima volta che lo fate per una determinata parte del corpo, iniziate con diversi mesi d’anticipo in modo da abituarvi. Evitate di presentarvi con i follicoli piliferi infetti il giorno della gara. Per lo stesso motivo e per evitare la ritenzione idrica (che avviene ogni volta che il corpo è danneggiato e deve guarirsi o ripararsi) non usate schiuma e lametta se mancano meno di tre giorni e se scegliete la ceretta, fatela almeno a 10-15 giorni dalla gara. Questi tipi di depilazione rimuovono insieme ai peli anche alcune cellule morte dell’epidermide. Il corpo deve costruirne di nuove per compensare e questo processo di riparazione causa una ritenzione idrica che può essere leggera o pronunciata secondo la persona.
Abbronzatura Tutti gli atleti sanno che è importante avere un bel colore sul palco: Se non siete abbronzate, sembrerete molto chiare sotto i faretti. La condizione fisica può essere esaltata con un eccellente colore da gara.
Magari l’avete già sentito dire: “Ci sono due cose che non possono mai essere in eccesso sul palco: essere troppo scuri e troppo definiti”. Per quanto riguarda il colore, è vero!
Che genere di abbronzatura? Abbronzatura all’aperto o artificiale? E se scegliete quella artificiale: lettino solarium, aerografo, autoabbronzante, prodotti creati apposta per le gare di Bodybuilding (o, ancora meglio, per le gare di Figure/ Body Fitness)? Nel passato i bodybuilder si abbronzavano all’aria aperta o con il solarium a partire da 6-8 settimane prima della competizione e poi, nel backstage, applicavano una crema colorata che non si asciugava e macchiava molto: il mallo. I moderni colori da gara permettono di saltare la fase, talvolta pericolosa, dell’esposizione ai raggi UVB (che sia all’aperto o in un solarium). Questi colori sono meglio per la salute, per i tempi e per le vostre tasche. Non dovete stare ad abbronzarvi molte ore al mese, cosa che può risultare pericolosa per la pelle, e basterà acquistare una confezione del colore. Altri vantaggi? Non macchierete il costume da gara. Il pavimento del palco non sarà sdrucciolevole, quindi posare o camminare (come nella T-walking) risulterà più sicuro. La maggioranza di questi nuovi colori non richiede di essere “compattata” con numerosi colpetti a palmo della mano aperto. È facilissimo applicarli con una spugna o un pennellino, senza difformità di colorazione. Potrebbe farlo anche un bambino!
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Come fare
La guida alla perfetta colorazione da gara della pelle. IMPORTANTE: Sperimentate e affidatevi alla vostra esperienza personale per capire cosa funziona meglio nel vostro caso. Fate dei test durante una competizione meno importante o, meglio ancora, per un servizio fotografico. Le aziende più serie sul mercato sono estremamente affidabili e la maggioranza dei loro colori è stata testata da campioni. In ogni caso, ricordate sempre che: Il colore che ottenete (attraverso il numero di applicazioni di cui avete bisogno) dipende da quanto è scuro il vostro tono naturale di pelle, se avete fatto l’esfoliazione, quanto la pelle è idratata e quanto bene assorbe il colore, dalle reazioni ad eventuali medicinali assunti, ecc. Il colore che volete ottenere dipende anche (alla fin fine) dalla categoria in cui gareggiate e dalle luci oltre che dal colore del fondale del palcoscenico.
Oggigiorno la colorazione da gara è comunque più facile. Dimenticate tutto ciò che pensavate di sapere sul mallo. Ormai il desiderio e la necessità di un’”abbronzatura istantanea” crescono rapidamente e in molte discipline (danza, moda, spettacolo). Alcune aziende hanno creato colori rivoluzionari che non macchiano e sono facili e veloci da usare. Potete vestirvi (anche se è meglio scegliere indumenti vecchi, scuri e larghi) e arrivare nel backstage già pronte per pompare i muscoli e confrontarvi con le altre. Non occorre neppure ricorrere ad una combinazione di solarium e colore da gara come ai vecchi tempi. Non seguite le indicazioni del passato sulla combinazione di più colori. Affidatevi alla nuova generazione di colori da gara, sceglietene uno e usatelo. È ideato per darvi il colore vincente.
Durante gli ultimi mesi del pregara: Evitate di avere la pelle brutta, per esempio coperta di macchie, curandone igiene e nutrimento. Fatevi la doccia dopo ogni allenamento. Idratate la vostra pelle. Evitate cibo spazzatura e cioccolata. Prendete le vitamine e i sali minerali necessari al vostro organismo. Abbronzatevi ma non fino al giorno della gara. Può causare ritenzione idrica. Ad una settimana: Depilatevi, per esempio il mercoledì prima della gara. Evitate di depilarvi all’ultimo minuto con eventuali problemi annessi. Preparate la pelle con una pulizia profonda, esfoliazione, neutralizzatori del pH: sono tutte buone idee per migliorare la pelle e ottenere un bel colore. NON spruzzate deodoranti prima o dopo l’applicazione del colore da gara. I deodoranti elevano il pH della pelle e vi coloreranno le ascelle
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Parte 2 Capitolo 4 di verde (non certo bello per una campionessa!). Uno o due giorni prima: Potete applicare i colori da gara regolamentari acquistando un servizio di colorazione con aerografo, o voi stesse, magari facendovi aiutare da qualcuno per le parti del corpo difficili da raggiungere. Nel primo caso, basta prenotare e poi rilassarsi mentre l’operatore vi colora. Nel secondo caso, seguite le istruzioni qui di seguito. ISTRUZIONI PER L’APPLICAZIONE DEL COLORE DA GARA Stendete sul letto delle lenzuola vecchie oppure disponetelo sul pavimento (per questa seconda soluzione vanno bene anche dei vecchi giornali) nel punto della stanza in cui starete in piedi per evitare possibili macchie. Vero, questi nuovi colori da gara non macchiano ma “non macchiano” sul palco. Durante l’applicazione macchiano un poco e possono schizzare su pareti, mobilia e pavimento se non state attente. Se siete in hotel, portatevi da casa delle vecchie lenzuola. Evitate di essere multate per avere macchiato qualcosa. Stendetevi supine sulle vecchie lenzuola e fatevi applicare il colore. (Tra pochi secondi vi spiego meglio come). Solitamente il colore asciuga in 10-15 minuti. Una volta asciutto, giratevi prone e fate applicare il colore sulla parte posteriore del corpo. Aspettate altri 10-15 minuti affinché asciughi. Se volete accelerare l’asciugatura, potete usare un phon tiepido e dirigere il getto d’aria sul corpo. Come applicare il colore? Troverete le istruzioni sulla confezione ed è veramente facile. Spruzzate il liquido sulla spugnetta oppure versatelo in un contenitore di plastica a perdere, tipo la coppetta di un gelato. Intingete un’estremità della spugnetta nel contenitore e imbevetela. Passate sulla pelle in maniera regolare. Se il colore non è scuro quanto volete, riapplicatelo. Tuttavia è meglio aspettare alcune ore prima di procedere alla seconda mano. Potrete controllare meglio il risultato finale. Se la spugnetta è troppo intrisa e versate troppo colore sulla pelle, girate la spugnetta dal lato asciutto oppure prendete un’altra spugnetta e assorbite l’eccesso sulla pelle eliminando eventuali strisce. Se preferite potete stare in piedi durante l’applicazione. Ma perché rinunciare a stare comodamente distese? Da adesso in avanti, cioè da quando avete applicato la prima mano di colore, evitate di fare la doccia oppure fatene una veloce con poco sapone o, meglio ancora, solo con acqua tiepida.
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Il giorno della gara, prima del pregara: Applicate l’ultima mano oppure date un ritocco con il colore quando siete a casa oppure in hotel. Non potrete farlo alla gara. Nel backstage non tentate di applicare una piccola quantità di mallo stendendolo bene. Neanche questo è ammesso dalla nuova direttiva IFBB sui colori da gara e, vista la resa dei nuovi colori, è perfettamente inutile. Completate la colorazione con il lucido o l’olio consigliato per il prodotto usato. Ricordatevi che un eccesso di olio è errato quanto darne poco perché le luci rimbalzeranno sul corpo. Procedete “goccia a goccia”! Applicando il lucido, controllate di avere la medesima brillantezza tra parte inferiore e superiore del corpo e da dietro a davanti.
Come fare
Evitate di essere più lucide dietro o viceversa. Il giorno della gara, prima della finale: Nel caso vi siate fatte la doccia dopo il pregara, ripetete l’applicazione del colore o apportate dei ritocchi a casa o in hotel. Se volete un colore perfetto e desiderate apparire al meglio, fatevi una doccia con acqua tiepida e senza sapone, quindi date una nuova mano. Il giorno della gara, prima di salire sul palco: Avrete già applicato il colore a casa o in hotel. Adesso aggiungete un po’ di lucidante o di olio dopo esservi riscaldate. Attenzione quando usate l’olio, il Pam Cooking Spray o altri prodotti lucidanti. Questi oli possono contenere petrolio e fare colare il colore. Anche in questo caso, fate delle prove ad una gara di minore importanza oppure durante un servizio fotografico. La IFBB ha proibito tutti i colori da gara che possono essere rimossi con un panno, che applicati non asciugano e macchiano anche a distanza di ore. Un giudice controlla il colore degli atleti nel backstage e se questo viene via passando sopra un panno, allora all’atleta è richiesto di rimuovere il prodotto applicato sulla pelle altrimenti non è ammesso sul palco. Sono concessi soltanto alcuni minuti per mettersi in regola. Rimuovere il colore dopo la gara: Il vecchio mallo andava via dopo innumerevoli docce e non prima di circa 5 giorni. Era un po’ imbarazzante girare macchiate in quel modo per tanto tempo. La maggioranza dei moderni colori da gara è rimossa alla prima doccia e senza lasciare aree “sporche” sulla pelle. Ad una gara rimasi sorpresa vedendo un concorrente farsi la doccia con il detersivo per stoviglie. Mi fu spiegato che toglie via meglio il colore dalla pelle. Non ho mai provato, ma ormai non serve più grazie ai nuovi colori da gara.
Consigli per l’applicazione del colore Assistente È più facile se avete qualcuno che aiuta ad applicare il colore. Voi potrete rilassarvi e l’assistente colorerà ogni centimetro del vostro corpo in maniera omogenea. Potete fare anche da sole ma vi occorrerà comunque l’aiuto di qualcuno per la schiena. È difficile applicare il colore da sole al centro della schiena. Nel caso che siate intenzionate a fare tutto da sole, è irrinunciabile avere a disposizione uno specchio. Faccia È essenziale che il colore della faccia sia intonato a quello del corpo (ma non identico: il colore del corpo sul viso potrebbe risultare troppo “duro” per i lineamenti). Potete riuscirci curando con attenzione il trucco. Nel prossimo paragrafo troverete dei consigli al riguardo. Guanti L’assistente dovrà indossare i guanti perché il liquido del colore da gara macchia le mani. Nel caso non abbia a disposizione dei guanti, può cospargere le mani con una crema o un gel. Il gel per capelli, ad esempio, può andare bene. Poi le mani andranno lavate appena
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Parte 2 Capitolo 4
I fianchi dello slip non devono essere troppo ampi. Un centimetro o due può bastare. No-No: i seguenti modelli non sono permessi dalle Federazioni o comunque non adatti ad una gara di Figure/Body Fitness: brasiliana, micro-perizomi, shorts. Le pence per tutta la lunghezza verticale (o per metà) della parte posteriore sono per le Bikini. Possono essere tollerate nel Figure/Body Fitness ma non è sicuro farcele perché i giudici possono pensare che volete trasformarlo in un costume non regolamentare.
Dovreste scegliere la stoffa insieme al colore. Se acquistate da una sarta o da un’azienda che non è raggiungibile di persona, fatevi mandare dei campioni di stoffa. Confrontateli con il vostro incarnato e il colore dei capelli.
Il costume non dovrebbe essere eccessivamente decorato per farvi fare un figurone sul palco. Una decorazione abbondante è più che sufficiente. Ovviamente, un costume con una miriade di svarowski e strass attirerà gli occhi dei giudici. D’altra parte, voi preferite che l’attenzione sia sul vostro fisico e non su un costume da 2000 euro.
C’era una volta… il round con il costume intero. Al Congresso IFBB internazionale 2010 fu abolito il round con costume intero nel Body Fitness. Pochi mesi prima era accaduta la medesima cosa per il Figure professionistico e l’NPC lo aveva tolto nel gennaio del 2009. Quindi, tolto il round del costume intero, rimangono in tutto due round. Il Comitato Giudici IFBB aveva notato che non esistevano differenze significative di classifica tra il Round 1 con il bikini nero e il Round 2 con il costume intero. In questo modo le competizioni sono più economiche e meno lunghe nello svolgimento. Vi fornisco alcune indicazioni nel caso gareggiate in una Federazione che non è la IFBB, dove c’è ancora un round con il costume intero.
Cosa dovrebbe enfatizzare ed esaltare il costume intero:
• simmetria; • V-shape; • busto; • gambe; • glutei.
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L’idea è mettere in mostra le vostre qualità migliori, nascondendo al tempo stesso quelle peggiori, mirando a una silhouette proporzionata. Decidete se il vostro costume intero deve mostrare poco o molto di schiena e glutei (sempre però in base al regolamento della Federazione).
Costume AngelSuits.com Italiani 2011
Come fare
Valutate quanto dei lati dell’addome deve essere coperto. La larghezza della parte frontale (quella che copre l’addome) del costume intero dipende dal vostro torace. Inoltre ricordate sempre il regolamento della Federazione. Alcune indicano una certa percentuale di copertura minima. Preferite un costume molto sgambato per fare apparire le gambe più lunghe. Questo è particolarmente importante se avete le gambe corte. Potete dare l’illusione del punto vita più stretto (se necessario) inserendo ai lati del busto, all’altezza del punto vita, un piccolo drappeggio o delle decorazioni che creino come delle pences o un motivo con svarowski. Se avete poco seno, cercate un costume strutturato nel busto: che sia imbottitura e ferretto nel reggiseno per alzare e avvicinare i seni creando il tipico solco o lacci regolabili che potete allungare o accorciare in modo da sollevare il seno.
Come risparmiare sul costume da gara. Se è un po’ laborioso trovare un costume da gara che vi valorizzi, con belle decorazioni, modello adatto a voi, bel colore, poterselo permettere economicamente può essere addirittura proibitivo. Non è una buona idea risparmiare su un elemento tanto importante quanto il costume. Ecco alcune idee da seguire solo in caso vi troviate in una situazione finanziaria veramente sofferente.
Acquistare costumi da gara usati.
Potete comprare il costume che un’altra atleta ha usato nella passata stagione agonistica. Scegliete il costume usato seguendo le medesime regole che si applicano all’acquisto di uno nuovo: colore, modello, tessuto, decorazioni devono stare bene a VOI. Ovviamente disinfettatelo e fatelo riprendere da una sarta per adattarlo al vostro fisico nel caso occorrano piccoli aggiustamenti. Esistono siti Web dove scambiare i costumi (per esempio, DivaExchange.com in USA) oppure usate un social network o Ebay. Alcune atlete addirittura fermano direttamente dopo una gara altre atlete, che possiedono un costume a cui sono interessate, per chiedere di poterlo acquistare.
Prendere in affitto un costume da gara.
Alcuni produttori di costumi da gara hanno dei capi in affitto, come le sartorie teatrali per i costumi scenici. È scontato che quei costumi non si possono adattare o alterare. Ci saranno precise regole nel contratto d’affitto (che dovrete firmare) da rispettare con attenzione. Il costume rimane di proprietà del produttore. Due siti che offrono questo servizio in USA sono http://tameemarie.webs.com e http:// www.divaexchange.com. Quest’ultimo permette di scambiare anche accessori da gara e scarpe.
Avere in prestito un costume da gara.
Chiedete ad un’altra atleta di prestarvi un suo costume. Restituitelo tassativamente nelle condizioni iniziali e dopo averlo pulito alla perfezione. Ripeto bene: non siete autorizzate ad apportare cambiamenti (anche se pensate siano reversibili e se eseguiti da una sarta profes-
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Parte 2 Capitolo 4 Il nocciolo della questione: le semirilassate (quarter turns). Che le troviate noiose o meno, le gare di Figure/Body Fitness vertono su una serie di “quarti di giro” (quarter turns). I quarti di giro sono l’unica cosa che dovrete fare sul palco (con l’aggiunta, forse, della camminata da modella). Lo scopo dei quarti di giro è mostrare ai giudici tutti e quattro i lati del vostro fisico: anteriore, fianco sinistro, posteriore, fianco destro. Ciò permette ai giudici di valutare il fisico e confrontarlo, parte per parte, con quello delle altre concorrenti, da ogni angolazione possibile. Grazie ai quarti di giro sarete valutate su proporzioni e simmetria oltre che confrontate alle altre concorrenti. Non è esagerato dire che quanto farete durante questi quarti di giro può determinare la vittoria, la perdita o un piazzamento perché vi permette di mostrare tutto ciò che possedete: corpo, carisma, portamento, femminilità.
Differenza tra pose muscolari, posizioni e quarti di giro. Le bodybuilder posano, le bikini assumono posizioni, le Figure/Body Fitness eseguono quarti di giro. La differenza? Mentre le pose sono eseguite con forti contrazioni isometriche, le posizioni e i quarti di giro dovrebbero essere con i muscoli “rilassati”. In realtà i muscoli sono tutt’altro che rilassati!
I quarti di giro obbligatori per Figure/Body Fitness. La maggioranza dei quarti di giro sono scomodi da fare ma necessari per mettere in mostra il look vincente. Descrizione dei quarti di giro come nell’ultima edizione (al 2011) delle Amateur IFBB Rules. Estratto dalle IFBB Body Fitness Rules (risorsa online su www.ifbb. com). APPENDICE 9 DESCRIZIONE DEI QUATTRO “QUARTER TURN”, SEMIRILASSATE SU QUARTI DI GIRO
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Quarter Turn Right (semirilassata su quarto di giro a destra): Posizione eretta, testa e sguardo nella stessa direzione del corpo, talloni uniti, piedi inclinati verso l’esterno di 30°, ginocchia unite e non piegate, stomaco indentro, petto in fuori, spalle indietro, il braccio sinistro leggermente indietro dalla linea mediana del corpo con il gomito appena piegato, pollice e dita vicine, il palmo della mano volto nella direzione del corpo, la mano leggermente a coppa, il braccio destro leggermente davanti alla linea mediana del corpo con il gomito appena piegato, il pollice e le palme delle mani verso il corpo, le mani leggermente a coppa. La posizione delle braccia farà girare leggermente il torace verso sinistra, con la spalla sinistra abbassata e la destra sollevata. Questo è normale e non deve essere esagerato. Le concorrenti che non assumono la posizione corretta riceveranno un avvertimento dopo di che alcuni punti saranno tolti dal loro punteggio.
Come fare
Quarter Turn Back (semirilassata su quarto di giro schiena alla giuria): Posizione eretta, testa e sguardo nella stessa direzione del corpo, talloni uniti, piedi inclinati verso l’esterno di 30°, ginocchia unite e non piegate, stomaco indentro, spalle indietro, entrambe le braccia ai lati del corpo, i gomiti appena piegati, pollice e dita uniti, le palme delle mani verso il corpo e a circa 10 cm di distanza, le mani leggermente a coppa. Le concorrenti che non assumono la posizione corretta riceveranno un avvertimento dopo di che alcuni punti saranno tolti dal loro punteggio. Quarter Turn Right (semirilassata su quarto di giro a destra): Posizione eretta, testa e sguardo nella stessa direzione del corpo, talloni uniti, piedi inclinati verso l’esterno di 30°, ginocchia unite e non piegate, stomaco indentro, petto in fuori, spalle indietro, il braccio destro appena indietro rispetto alla linea mediana del corpo con il gomito appena piegato, pollici e dita unite, le palme delle mani nella direzione del corpo, la mano leggermente a coppa, il braccio sinistro appena avanti rispetto alla linea mediana del corpo con il gomito appena piegato, pollice e palme delle mani verso il corpo, le mani leggermente a coppa. La posizione delle braccia farà girare leggermente il torace verso destra, con la spalla destra abbassata e la sinistra sollevata. Questo è normale e non deve essere esagerato. Le concorrenti che non assumono la posizione corretta riceveranno un avvertimento dopo di che alcuni punti saranno tolti dal loro punteggio. Quarter Turn Front (semirilassata su quarto di giro faccia alla giuria): Posizione eretta, testa e sguardo nella stessa direzione del corpo, talloni uniti, piedi inclinati verso l’esterno di 30°, ginocchia unite e non piegate, stomaco indentro, petto in fuori, spalle indietro, le braccia lungo i fianchi, i gomiti appena piegati, pollice e dita uniti, le palme delle mani verso il corpo e a circa 10 cm di distanza, le mani leggermente a coppa. Le concorrenti che non assumono la posizione corretta riceveranno un avvertimento dopo di che alcuni punti saranno tolti dal loro punteggio.
È importante capire ogni quarto di giro e cosa i giudici guarderanno. Analizziamoli nei dettagli.
Quarto di giro numero 1 – fronte alla giuria/frontale. Quando vi sarà chiesto di eseguirlo: Questa sarà la prima semirilassata che i giudici chiamano dopo che siete state allineate sul palco. Scopo: Creare l’illusione della forma a V del corpo (V-shape): spalle ampie, dorsali che vanno a strettirsi verso i fianchi, punto vita stretto. Perché è importante: Sarà la prima impressione (“il colpo d’occhio”) che avranno i giudici del vostro fisico. Piedi. La semirilassata frontale inizia posizionando i piedi in modo che siano vicini e con le punte verso i giudici. I piedi dovrebbero stare vicini oppure essere leggermente angolati? Angolate le punte leggermente verso l’esterno se può aiutare ad accentuare la presentazione dei quadricipiti. Riducete al minimo se avete le gambe troppo grosse (cercate di tenere le punte in avanti). L’angolo verso l’esterno delle punte non può superare i 15-30 gradi ma dipende dalla federazione. Ogni esagerazione della regola sarà corretta dal capogiuria. Inoltre, il capogiuria può insistere che i piedi
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1 8 8pa g i ne , f o r ma t o1 5x2 1 , r i l e g a t oi nbr o s s ur a , Ra ySt e r nPubl i s hi ng I SBN:9 7 8 8 8 9 0 6 5 4 8 0 0
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