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RUOTE E MOTORI MENSILE DI INFORMAZIONE SPORTIVA E PRODOTTO Direttore Responsabile Fabio Ciabattoni

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Sommario

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MOTO 06 Moto GP 12 Campionato del Mondo SBK 20 Campionato del Mondo Supersport 24 Off Road

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AUTO 32 46 40 41 42 44 48 49 50

WRC - World Rally Championship ERC - European Rally Championship CIR - Campionato Italiano Rally Campionato Italiano WRC Trofeo Rally Terra Rally - Ronde e altri Campionati International Endurance Series Campionato Italiano Gran Turismo Campionato Italiano Turismo Endurance Campionato Italiano Prototipi Automotive: le novitĂ dal mondo dell'auto

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Forza Azzurri

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Moto GP | MOTOVELOCITA'

Con la nuova stagione alle porte cresce l’aspettativa per i risultati che i nostri piloti potrebbero ottenere nel motomondiale. A rappresentare una certezza è sempre quel ragazzo di Tavullia che in Moto GP cercherà, assieme al compagno di squadra Jorge Lorenzo e a Dani Pedrosa, di far vincere al fenomeno Marc Marquez meno gare dello scorso anno. Valentino Rossi si sta preparando come non mai e l’entusiasmo è quello di sempre; nei test invernali ha dimostrato che sia lui che la Yamaha con qualche aggiustamento potrebbero rappresentare un binomio vincente, anche se il traguardo del decimo titolo difficilmente

riuscirà a raggiungerlo. La lotta per la vittoria però potrebbe non essere limitata ai quattro ufficiali di Honda e Yamaha: la nuova Ducati si è presentata alquanto competitiva nei test pre-campionato e, a Borgo Panigale, sembra abbiano imboccato la strada giusta. Grazie ai due Andrea nazionali, Iannone e Dovizioso, il rosso Phillip Morris tornerà a brillare. Iannone è carico a mille dopo una stagione con il team Pramac in cui ha dimostrato di meritarsi i gradi da ufficiale, mentre dal più esperto Dovizioso è lecito aspettarsi una serie di prestazioni consistenti sin dal primo round del Qatar. A rendere tutto più impegnativo

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ci saranno però anche altri coriacei avversari: Crutchlow con la Honda del team LCR, le due Suzuki ufficiali con Vinales ed Aleix Espargaro, le Yamaha Tech 3 con Pol Espargaro e Smith e, tornando ai nostri, Danilo Petrucci con la Ducati Pramac. Il poliziotto di Terni dopo il poco entusiasmante periodo in sella alla Ioda, ha ritrovato grinta e consistenza con la marca che l’ha lanciato a livello iridato, e già dai primi test i crono ottenuti in sella alla desmosedici 2014 sono incoraggianti. Della partita quest’anno ci sarà anche il binomio tutto Italiano Aprilia – Team Gresini, un sodalizio che punta a sviluppare la creatura di Noale e portarla, come da progetto, in tre stagioni ai vertici della Moto GP. Con lo spagnolo Alvaro Bautista l’Aprilia ha mostrato un bel potenziale, mentre Marco Melandri ha fatto il fanalino dei test in Malesia soffrendo uno scarso feeling in particolare con le gomme Bridgestone. Macio sembra ripiombato nella profonda crisi che l’ha fatto emigrare dalla Moto GP alla Superbike qualche anno fa; francamente non si spiega la decisione di tornare nel massimo campionato, quando nelle derivate dalla serie è sempre stato molto competitivo e, con l’Aprilia che solo formalmente non è schierata ufficialmente, avrebbe potuto lottare per quel titolo che ha più volte sfiorato. Ridotta a tre piloti la nostra rappresentanza in Moto2. A contrastare il passo al campione in carica Tito Rabat e ai vari Zarco, Salom, Lowes etc. ci saranno Lorenzo Baldassarri, Franco Morbidelli e Simone Corsi. Il giovane marchigiano è passato dal team Gresini al Forward e sembra che si trovi a suo agio in sella alla Kalex. Sottotono nei test invece Morbidelli, alla sua seconda stagione in Moto 2 il pilota della VR46 Academy è stato confermato dal team Italtrans che gli ha affiancato un compagno d’esperienza come Mika Kallio, da cui l’italo-brasiliano potrà imparare tanto. Test incoraggianti per il poliziotto romano Simone Corsi che, ripresosi dall’infortunio dello scorso anno a Silverstone, è senza dubbio fra i più esperti di questa categoria; da lui è lecito attendersi una continua lotta per il podio in ogni appuntamento. 1 2


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1. In alto a sinistra: Staccatona sul circuito di Sepang per Andrea Dovizioso in sella alla nuova Ducati. 2. Andrea Iannone, caricato dalla promozione a pilota ufficiale Ducati, è stato subito veloce in Malesia. 3. Danilo Petrucci spiega ai tecnici del team Pramac il comportamento della Ducati Desmosedici. 4. Sopra a sinistra: partenza di stagione in salita per Marco Melandri, fanalino di coda nei test pre-campionato in sella all’Aprilia RS-GP. 5. Franco Morbidelli. 6-7. Simone Corsi e Lorenzo Baldassarri correranno con le Kalex del team Forward. Il romano ormai veterano della Moto 2 si è ripreso bene dall’infortunio della scorsa stagione, mentre il diciottenne marchigiano, forte di una stagione d’esperienza, sembra aver cambiato passo in sella alla Kalex. 6

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MOTO 3

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Foltissima la pattuglia della Moto 3, categoria dalla quale dovrebbe partire la riscossa per i nostri colori, con il team Sky VR 46, presentato in pompa magna e pronto con Romano Fenati a conquistare il titolo, battendosi con il rookie Fabio Quartararo, che ha impressionato non poco nei primi test con la velocissima Honda. Ad affiancare Fenati, Valentino Rossi ha scelto Andrea Migno, pilota d’esperienza e probabile ottimo scudiero per Romano. Da tenere d’occhio c’è Enea Bastianini al quale, dopo una stagione strabiliante da rookie, il team Gresini ha affidato una Honda ufficiale. Non sarà più una sorpresa vederlo lottare costantemente per il primato con i vari Vinales, Kent, Quartararo, Navarro e magari con il veterano di categoria, Niccolò Antonelli, emigrato dal team Gresini al CBC Corse e deciso finalmente a concretizzare con dei risultati il suo potenziale di pilota, troppo spesso penalizzato da cadute e situazioni sfortunate. Si aprono prospettive nuove anche per Andrea Locatelli che, dopo una stagione d’apprendistato in sella alla Mahindra del team Italia, ha trovato una sistemazione ottimale da Gresini. Una squadra con tanta esperienza ed una Honda ufficiale dovrebbero contribuire a far decollare l’ex campione Italiano. Parlando di team Italia c’è la conferma delle Mahindra e del riminese Matteo Ferrari, alla sua terza stagione iridata, per il quale potrebbe essere l’anno del riscatto. Ad affiancarlo i federali hanno scelto Stefano Manzi, pilota con notevole esperienza maturata nella Red Bull Cup nel CIV e nel CEV dove, proprio nella scorsa stagione, ha corso con Mahindra. Stefano però non prenderà parte al primo round in quanto non ancora sedicenne, e verrà sostituito dal vice campione Italiano Marco Bezzecchi, che nella notte del Qatar dovrà dimostrare quanto vale su un circuito mai visto prima e con una moto con cui ha fatto solo qualche breve test. Sotto l’ala protettiva della VR46 Academy c’è anche Francesco “Pecco” Bagnaia. Il pilota di Chivasso è stato “dirottato” dal team Sky all’Aspar di Jorge Martinez che gestisce le Mahindra ufficiali, quindi anche per lui la terza stagione iridata sarà quella della verifica. A chiudere la pattuglia azzurra c’è Alessandro Tonucci, ventunenne pesarese alla quinta stagione mondiale, il più esperto del gruppo, che sarà al via in sella alla Mahindra del team Outox (ennesimo energy drink) diretto da Fiorenzo Caponera. Le sue ambizioni sono quelle di viaggiare costantemente in zona punti e magari riuscire a tornare sul podio in occasione dei gran premi di casa o in Giappone, obiettivi modesti ma possibili da raggiungere per un ragazzo che gira il mondo divertendosi. 1. Enea Bastianini. 2. Alessandro Tonucci. 3. Matteo Ferrari. 4. Niccolò Antonelli. 5. Andrea Locatelli. 6. Romano Fenati. 7. Stefano Manzi. 8. Francesco Bagniaia. 9. Andrea Migno.


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Superbike: bel Non poteva iniziare meglio l’edizione 2015 del Mondiale Superbike. A Phillip Island per quello che da tradizione rappresenta il preludio invernale alla nuova stagione, il tanto criticato nuovo regolamento è riuscito invece a creare un bell’equilibrio prestazionale, che speriamo lasci al talento e all’esperienza dei piloti il compito di fare la differenza. Leon Haslam e Jonathan Rea al termine di gare molto combattute, si sono divisi le vittorie lasciando all’ufficiale Ducati Chaz Davies il terzo gradino del podio. Sul fantastico circuito australiano sia Haslam che Rea hanno dimostrato di aver azzeccato finalmente la moto adatta alle loro caratteristiche: l’Aprilia campione del Mondo è ancora in grado di dire la sua, in particolare in mano ad un pilota d’esperienza come Haslam, e la Kawasaki asseconda perfettamente il talento di “Cionni” Rea, per troppi anni mortificato dalla scarsa competitività della Honda. Assente purtroppo per un infortunio alle vertebre pa-

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tito in prova, il nostro Davide Giugliano sarebbe stato della partita al pari del compagno di squadra Chaz Davies, che ha dimostrato l’ottimo stato di “salute” della Ducati nonostante Phillip Island sia da sempre un circuito stregato per lui. A sostituire Giugliano ci ha pensato un pilota di casa, Troy Bayliss, la leggenda Ducati, parso ancora in una forma fisica perfetta nonostante i quasi 46 anni e nonostante sia fuori dalle gare da oltre sei. Bayliss, con poco tempo a disposizione, non è riuscito a fare meglio di un tredicesimo posto in gara 1, per poi fermarsi nella seconda manche per un cambio gomme. Inizio di stagione sottotono per Tom Sykes e per il campione del Mondo in carica Sylvain Guintoli. Il britannico è stato poco efficace già dalle prove mentre il francese è sembrato risentire ancora dell’infortunio patito nei test pre-campionato, in occasione dei quali si è reso conto che per tentare di vincere con la Honda si deve rischiare e anche pa-


llo start

WSBK | MOTOVELOCITA'

recchio, come ha puntualmente fatto il giovane compagno di squadra Michael VD Mark. Il Campione del Mondo della Supersport nella seconda manche è riuscito a portare la vetusta CBR 1000 anche in testa alla corsa, finendo poi però la gara fuori pista. Competitive si sono dimostrate anche le due Ducati del team Althea con due piloti nella top ten iridata: sia l’esordiente Nico Terol che Matteo Baiocco sono da subito parsi a loro agio, al pari dell’alfiere Mv Agusta Leon Camier, unico pilota della casa di Schiranna in SBK. Mai nelle prime posizioni invece le “vecchie” Suzuki di De Puniet e Lowes, mentre va sottolineato il buono esordio di Leandro Mercado con la Ducati del team Barni, capace di andare a punti in ambedue le gare. Sfortuna, al suo debutto con la EBR, per Nicolò Canepa, infortunatosi alla caviglia destra in una rovinosa caduta in gara 1 ed assente di conseguenza nella frazione finale.

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Forse a Leon Haslam mancava solo una moto competitiva per lottare per la vittoria e l’ha trovata nell’Aprilia; la moto di Noale Campione del mondo in carica si è dimostrata ancora molto competitiva. Sotto: Staccata con forcella a pacco per “Cionni” Rea; l’ex della Honda Ten Kate è finalmente in sella ad una moto che potrebbe consentirgli di far suo il titolo.


Una Ducati finalmente consistente ha permesso a Chaz Davies di iniziare alla grande il campionato, tra l’altro su un circuito come quello di Phillip Island, dove non aveva mai brillato. Sotto: Spiegamento di forze ufficiale per l’Aprilia; la casa di Noale è ancora molto impegnata nel Mondiale Superbike, alla faccia del disimpegno annunciato a fine 2014.



A sinistra in alto: A quasi 46 anni è tornato in sella Troy Bayliss. Sul circuito di casa è andato a punti in gara 1 e probabilmente con più tempo a disposizione per preparare la competizione, avrebbe potuto far molto meglio. A sinistra sotto: Il Campione in carica Sylvain Guintoli è arrivato a Phillip Island ancora non ristabilito dal botto dei test pre-campionato. Il francese si è reso conto subito di quanti rischi dovrà prendere per portare la Honda nelle prime posizioni. Sopra: Un Tom Sykes opaco quello visto a Phillip Island; l’inglese non è mai stato in corsa per le prime posizioni. Sotto: Il team Althea ha lasciato l’Australia soddisfatto, con l’ex Campione del Mondo della 125 GP Nico Terol subito velocissimo in sella alla Panigale n°18. A destra: Anche Matteo Baiocco ha di che gioire per due prestazioni ottime, che fanno ben sperare per il futuro, anche perché ottenute su un circuito non proprio ideale per l’osimano.



In alto a sinistra: Tanta grinta per Michael VD Mark in sella alla Honda. L’iridato della Supersport ha esordito in SBK con una prima manche chiusa al quinto posto, mentre nella seconda ha tentato il colpaccio inserendosi nella lotta per la vittoria, prima però di volare fuori pista. A destra sotto: Due ottime prestazioni in zona punti per Leandro Mercado, considerando anche che l’argentino dell’italianissimo team Barni è partito dall’ultima casella della griglia ed era, come del resto il team, alla sua prima esperienza sul circuito australiano. Sopra: La caduta nelle prove è costata a Davide Giugliano la frattura di due vertebre lombari. Per lui lo stop sarà di tre GP, e per sostituirlo si pensa a Troy Bayliss o in alternativa al collaudatore Moto GP Michele Pirro. Sotto: Leon Camier, nella foto in lotta con Lowes (22) e Barrier (20), è riuscito a portare nella top ten la Mv Agusta.


Gli irrid Il Mondiale Supersport continua il suo cammino, nonostante i soli 22 piloti al via e il quasi totale disimpegno delle case, fatta eccezione per la Mv Agusta: in una cilindrata come la 600, che non tira più da diversi anni a livello vendite, trovano però spazio alcune “vecchie volpi” e anche diversi giovani interessanti. Lo abbiamo visto accadere proprio nel primo round di Phillip Island, in cui si è imposta prepotente la squadra ufficiale Mv Agusta composta da Jules Cluzel e da Lorenzo Zanetti. Il francese fin dalle prove ha imposto la legge di un pilota che vuo-

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le fortemente il titolo e lo vuole conquistare in sella alla moto Italiana. In gara ha rifilato oltre tre secondi al compagno di squadra che, alla sua prima esperienza in sella alla tre cilindri di Schiranna, ha dimostrato quanto sia stata azzeccata la scelta di lasciare la Honda. Tornato dopo un periodo poco edificante in Moto 2, ha chiuso terzo l’inglese Gino Rea (Honda), mentre ha mancato il podio Kenan Sofuoglu il quale, a seguito di un contatto con un avversario, è stato costretto ad un’escursione sulla ghiaia. Una volta rientrato, il turco del team Kawasaki Puccetti ha


ducibili chiuso al sesto posto, davanti ad Alex Baldolini in sella alla terza Mv Agusta presente in questo campionato. Sempre per i nostri colori, Roberto Rolfo ha centrato la top ten con la Honda Lorini, mentre un giovane emergente quale Cristian Gamarino, ha portato la Kawasaki Go Eleven all’undicesimo posto, precedendo l’esordiente del team Italia Puccetti, Marco Faccani, per la prima volta in terra australiana. Sempre motivato dal puro spirito sportivo, ha concluso a punti Fabio Menghi, ancora una volta in sella

ad una Yamaha R6 preparata dalla squadra di famiglia. Riccardo Russo invece, in forze al team CIA che schiera ben quattro piloti, complice una gomma difettata, è stato costretto al ritiro, senza poter sfruttare l’ottimo decimo crono conquistato in prova. Ora sarà interessante vedere, già dal prossimo round thailandese, fino a che punto la super squadra MV Agusta, con la punta Cluzel e lo scudiero Zanetti, riuscirà a rintuzzare gli attacchi degli avversari, confermando quanto di buono fatto a Phillip Island.

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Sopra: il primo podio di stagione della Supersport, con il poleman e vincitore Jules Cluzel seguito dallo “scudiero” Lorenzo Zanetti e dall’inglese della Honda Gino Rea. La squadra da battere quest’anno sembra proprio l’MV Agusta Reparto Corse, con la storica casa che mette in pista delle F3-675 estremamente competitive. Sotto: il primo start di stagione della Supersport sul fantastico circuito di Phillip Island. Jules Cluzel è già al comando di una gara che poi alla fine vincerà; a seguire si riconoscono: Kenan Sofuoglu con la Kawasaki Puccetti (54), Roberto Rolfo (Honda Lorini 44), Schmitter (Kawasaki Go Eleven 6) con a fianco Lorenzo Zanetti (Mv Agusta) e Mahias (Kawasaki Intermoto).


Sopra a sinistra: Cristian Gamarino, con la Kawasaki del team Go Eleven, ha sfiorato la top ten, confermandosi uno dei migliori giovani della categoria. A destra: Marco Faccani ha esordito nel Mondiale Supersport con un ottimo dodicesimo posto, prestazione di tutto rispetto considerando che l’alfiere del team Italia Kawasaki Puccetti non aveva mai visto il circuito australiano. Sotto a sinistra: lotta serrata fra Roberto Rolfo (Honda Lorini) ed Alex Baldolini (Mv Agusta); i due esperti piloti Italiani concluderanno al settimo ed ottavo posto. A destra: Fabio Menghi sulla griglia australiana. Il pilota romagnolo ha dimostrato nei primi giri di poter ambire alla top ten, per poi concludere in quindicesima posizione, con la Yamaha preparata dalla sua nuova squadra.


OFF ROAD | Internazionali d'Italia di Motocross

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Internazionali

tra fango e neve Testo e Foto Sergio Bocchini

L’edizione 2015 degli Internazionali d’Italia, manifestazione storicamente condizionata dagli agenti atmosferici sfavorevoli, difficilmente verrà dimenticata. La criticità del periodo in cui ci si ostina ad organizzare il trittico di gare che fa da antipasto alla stagione iridata, facilmente si presta a dare del filo da torcere ad organizzatori, piloti, pubblico ed addetti ai lavori. Si è iniziato con la fredda, piovosa e ventosa trasferta di Riola Sardo, si è continuato nel fango di Castiglione del Lago per poi chiudere tra la neve di Ottobiano. Delle tre tappe la più travagliata è stata indubbiamente quella umbra. In forse fino all’ultimo per la pioggia e la neve caduta su Gioiella fino a poche ore prima dello start, il secondo appuntamento del trittico internazionale è stato un vero inferno per tutti: per i ragazzi della 125, che al mattino hanno esordito su un terreno troppo allentato dalla pioggia, per le classi superiori, impegnate in un fondo viscido e reso pericoloso da profondi canali, per il pubblico la cui deambulazione è diventata sempre più precaria con il passare delle ore. Nelle zone riservate ad esso si è visto di tutto: vasti acquitrini melmosi e profonde pozzanghere hanno reso difficoltosi gli spostamenti delle persone costrette, dopo difficili equilibrismi, ad avanzare aggrappandosi alle reti di recinzione, per poi mettere le radici davanti ad un bagno o al chiosco dei panini preso d’assalto dalla folla. Unici a sguazzare nel pantano, i bambini, felici di giocare nelle pozzanghere come fa Peppa Pig nel cartone animato dedicato all’ormai famosa famiglia di porcellini. Il pubblico, di cui ci si dimentica troppo spesso (l’ingresso costa 30 euro) merita di più, magari anche di sentire lo speaker che parla. Minori le problematiche riscontate ad Ottobiano, la nuova pista a cui sembrerebbe verrà presto affidato un Mondiale. L’inesperienza dell’organizzatore (ma non c’è il Promoter?) si è vista, ma i buoni risultati conseguiti nel mettersi al timone di eventi mondiali della Supermoto, sono un ottimo biglietto da visita per il futuro. Un’ultima nota sul regolamento, sicuramente da rivedere sotto alcuni aspetti. RIOLA SARDO Poco pubblico, vento forte e tanto freddo per la spettacolare gara di apertura, che ha avuto diversi colpi di scena con gli italiani sempre protagonisti delle due frazioni riservate alla massima cilindrata. Nella manche della MX1 Cairoli e Philippaerts hanno insidiato la leadership di Paulin ma il francese, in testa fin dai primi giri, ha tenuto botta e ha vinto, complice un guasto meccanico di “DP 19”, costretto ai box per la sostituzione della marmitta danneggiata, ed una sbavatura di Cairoli che nel finale ha provato a sopravanzare il battistrada senza riuscirci. Terzo ha chiuso Van Horeebek davanti a Nagl e Febvre. Poi però nella Elite Tonino non ha sbagliato nulla e dopo aver preso il largo è andato a vincere indisturbato davanti a Paulin e Searle. Non benissimo Guarneri, sempre costretto alla rimonta. Nella MX2 dominio impressionante del neoacquisto dello squadrone Ktm Pauls Jonass. Distacchi abissali per gli inseguitori capitanati da Seewer e dal russo Brylyakov. Ci si aspettava qualcosa di più da Gayser, finito solo quarto davanti a Tonkov. Gara sottotono per Monticelli non ancora al meglio dopo l’operazione al ginocchio. Migliore degli italiani Furbetta, nono. La 125 è stata un duello tra il bulgaro Petrov ed il polacco Chetnicki che nelle due manche si sono scambiati un primo ed un secondo posto. La vittoria in gara 2 è valsa al polacco il successo dell’assoluta. Ha completato il podio Zonta. Van Horeebek

Philippaerts

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CASTIGLIONE DEL LAGO Sole e temperature a sfiorare lo zero per la tappa umbra caratterizzata da una pista davvero tosta e al mattino, a tratti, al limite della praticabilità, e dal tantissimo pubblico. Nelle prime uscite grosse difficoltà per i ragazzi della 125, vittime di impantanamenti e di diverse scivolate nei punti più critici del tracciato. La prima frazione si è risolta a favore di Petrov, trionfatore davanti a Lugana e Chetnicki. Quest’ultimo ha fatto sua la seconda frazione e, con essa, l’assoluta di giornata, precedendo sul traguardo uno splendido Lentini, seguito da Meier e Petrov, l’unico in grado di impensierire il leader di Campionato Chetnicki. Nella MX1 grandissima gara e superba vittoria di Philippaerts che, partito molto bene, ha tenuto dietro uno scatenato Nagl, pericolosissimo fino gli ultimi metri, Van Horeeebek e Cairoli. Nagl poi, con un ottimo spunto dal cancello, si è rifatto primeggiando nella Elite davanti a Searle e ad un battagliero Philippaerts, che ha lottato a lungo con Febvre e Cairoli, nuovamente quinto, molto guardingo su una pista davvero insidiosa. In ripresa Guarneri, settimo e decimo. In difficoltà su un tracciato dannato anche gli assi della MX2 con Jonass e Pooties del team Ktm che hanno rinunciato a schierarsi al cancello per non pregiudicare la stagione iridata. A dominare è stato Gaiser che, scattato benissimo, si è involato indisturbato verso la vittoria. A seguire hanno chiuso Paturel, D’Angelo e Zecchina. Assente per problemi fisici l’atteso Monticelli.

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OTTOBIANO Pioggia a tratti sull’innevata pista sabbiosa pavese, nata nelle immediate vicinanze del nastro d’asfalto conosciutissimo dagli amanti dei kart e del supermotard. Nella 125 orfana del capoclassifica Chetnicki, infortunatosi in allenamento, ha “sguazzato” Petrov a cui è bastato un quarto posto in gara 1, a cui è seguito un successo, per far suo il titolo. È stato Facchetti però con due piazze d’onore (lo hanno preceduto prima Zonta e poi Petrov), ad aggiudicarsi l’assoluta di giornata. Il giovanissimo alfiere del Team De Carli, portacolori del progetto giovani della FMI, è alle prime esperienze con le ruote alte e sembra promettere bene. La MX1 si è aperta con uno strepitoso numero di Cairoli che sulle wave ha messo la freccia e, superata una lunga schiera di avversari, si è attestato in prima piazza. De Dicker lo ha superato subito ed il siciliano, dopo diversi tentativi, non è più riuscito a riavvicinarlo. Sembrava fatta ma ad un giro dalla fine la Ktm del belga si è fermata e Cairoli si è trovato la strada spianata per la vittoria della manche, seguito da Van Horeebek, Fevbre, Searle e Goncalves, e per quella della graduatoria finale della MX1. Il tutto a discapito di Nagl- capoclassifica e maggiore accreditato per il successo finale- che ha purtroppo dovuto dire addio ai sogni di gloria per un contatto con Bobryscev, in cui le moto si sono aggrovigliate. Impossibile separarle. Philippaerts è partito bene ma è caduto mentre era nelle prime posizioni; presa la via dei box con l’intento di rifarsi nella manche che raggruppa i migliori 20 delle due cilindrate, da regolamento si è visto negare la partecipazione alla finalissima Elite. Dominata, questa, da Van Horeebek con Cairoli che, allettato dal ricco bottino finale, ha dovuto rimontare da dietro. Si è dato da fare ma, arrivato alle spalle del duo di testa, per un problema agli occhiali, si è dovuto accontentare, mettendosi comunque in tasca il favoloso montepremi. Dietro hanno chiuso Searle e Nagl mentre Guarneri, sesto in MX1, si è dovuto ritirare nella finalissima. In MX2 fin dai primi approcci con la pista, Gaiser è sembrato volare ma in gara ha dovuto cedere davanti allo scatenato olandese Kouewnberg che lo ha superato nelle prime fasi ed è andato a vincere. Terzo Getteman. Gaiser si è comunque consolato con il titolo di categoria. Gli italiani hanno fatto bene con Zecchina settimo e quarto nella generale mentre Monticelli, ancora in ripresa, è giunto decimo.

1. Vasti acquitrini melmosi e profonde pozzanghere hanno reso difficoltosi gli spostamenti delle persone costrette, dopo difficili equilibrismi, ad avanzare aggrappandosi alle reti di recinzione. 2. Nick Kouwenberg chiude al terzo posto nella MX2. 3. Filippo Zonta. 4. Il bulgaro Ivan Petrov si aggiudica di misura la MX125. 5. A Tim Gajser il titolo della categoria MX2.


Internazionali d’Italia di Motocross - Riola Sardo (OR) - 1 febbraio 2015 - MX1 - Classifica Giornata: 1. Paulin; 2. Cairoli; 3. Van Horebeek; 4. Nagl; 5. Febvre; 6. De Dycker; 7. Searle; 8. Butron Oliva; 9. Krestinov; 10. Watson; 11. Philippaerts; …16. Guarneri; …19. Bertuzzo; 20. Maddii. MX2 - Classifica Giornata: 1. Jonass; 2. Seewer; 3. Brylyakov; 4. Gajser; 5. Tonkov; 6. Pootjes; 7. Baranov; 8. Getteman; 9. Furbetta; 10. D'Angelo; …12. Zecchina; 13. Furlotti; 14. Paganini; 15. Monticelli; 16. Bertuccelli; …18. Ravera; 19. Bonini; 20. Isdraele. 125 - Classifica Giornata: 1. Chetnicki; 2. Petrov; 3. Zonta; 4. Savaste; 5. Lesiardo; 6. Zanotti; 7. Lentini; 8. Tamai; 9. Facchetti; 10. Lugana; 11. Berto; 12. Dolce; 13. Cenerelli; 14. Guadagnini; 15. Puccinelli; 16. Salvatori; 17. Bertuzzi; 18. Iacopi; 19. Del Coco; 20. Ermini. Elite - Giornata: 1. Cairoli; 2. Paulin; 3. Searle; 4. Butron Oliva; 5. Febvre; 6. Nagl; 7. Jonass; 8. Ferris; 9. Tonkov p.40; 10. Getteman; …15. Guarneri. Castiglione del Lago (PG) - 8 febbraio 2015 - MX1 - Classifica Giornata: 1. Philippaerts; 2. Nagl; 3. Van Horebeekv; 4. Febvre; 5. Cairoli; 6. Searle; 7. Guarneri; 8. Whatley; 9. Waters; 10. Watson; …13. Maddii; …20. Bertuzzo. MX2 - Classifica Giornata: 1. Gajser; 2. Paturel; 3. D'Angelo; 4. Zecchina; 5. Van Doninck; 6. Getteman; 7. Paganini; 8. Kratzer; 9. Van Der Vlist; 10. Tropepe; 11. Furlotti; 12. Pezzuto; 13. Croci; 14. Lapucci; 15. Isdraele; …18. Furbetta. 125 - Classifica Giornata: 1. Chetnicki; 2. Petrov; 3. Lentini; 4. Lugana; 5. Meier; 6. Pancar; 7. Algati; 8. Ricciutelli; 9. Zonta; 10. Savaste; 11. Lesiardo; 12. Tamai; 13. Cenerelli; 14. Callegaro; 15. Ermini; 16. Iacopi; 17. Berto; 18. Guadagnini; 19. Bertuzzi; 20. Dolce. Elite - Classifica Giornata: 1. Nagl; 2. Searle; 3. Philippaerts; 4. Febvre; 5. Cairoli; 6. Waters; 7. Gajser; 8. Paturel; 9. Butron; 10. Guarneri; …20. Maddii. Ottobiano (PV) - 15 febbraio 2015 - MX1 Classifica Giornata: 1. Cairoli; 2. Van Horebeek; 3. Febvre; 4. Searle; 5. Goncalves; 6. Guarneri; 7. Waters; 8. Watson; 9. Whatley; 10. De Dycker; …15. Maddii; …17. Bertuzzo; 18. Cavandoli; 19. Pagliacci; 20. De Bortoli. Campionato: 1. Cairoli p.280; 2. Van Horebeek p.260; 3. Febvre p.205; 4. Searle p.170; 5. Nagl p.165; 6. Philippaerts p.154; 7. Guarneri p.130; 8. De Dycker p.125; 9. Goncalves p.124; 10. Paulin p.120; …16. Maddii p.77; …18. Bertuzzo p.67; 19. Cencioni p.54; 20. De Bortoli p.52. MX2 - Classifica Giornata: 1. Kouwenberg; 2. Gajser; 3. Getteman; 4. Lundgren; 5. Pootjes; 6. Nijenhuis; 7. Zecchina; 8. Van Der Vlist; 9. Hsu; 10. Monticelli; 11. Righi; …13. Furlotti; 14. Pezzuto; 15. Bonini; …18. Furbetta; 19. D’Angelo. Campionato: 1. Gajser p.285; 2. Getteman p.180; 3. Kouwenberg p.154; 4. Zecchina p.147; 5. D'Angelo p.138; 6. Jonass p.120; 7. Pootjes p.115; 8. Baranov p.107; 9. Lundgren p.106; 10. Paturel p.100; …13. Furlotti p.94; 14. Paganini p.91; 15. Furbetta p.86; …17. Pezzuto p.65; 18. Monticelli p.62. 125 - Classifica Giornata: 1. Facchetti; 2. Petrov; 3. Lesiardo; 4. Zonta; 5. Savaste; 6. Lentini; 7. Zanotti; 8. Kohut; 9. Meier; 10. Cenerelli; 11. Berto; 12. Tamai; 13. Baraiolo; …15. Lugana; 16. Quarti; 17. Puccinelli; 18. Vendruscolo; 19. Del Coco. Campionato: 1. Petrov p.1240; 2. Chetnicki p.880; 3. Zonta p.791; 4. Lesiardo p.748; 5. Lentini p.725; 6. Savaste p.697; 7. Facchetti p.644; 8. Lugana p.587; 9. Zanotti p.467; 10. Cenerelli p.462; 11. Tamai p.460; 12. Berto p.440; …14. Dolce p.393; 15. Iacopi p.383; 16. Guadagnini p.375; 17. Salvatori p.374; 18. Algati p.365; 19. Ermini p.363. Elite - Classifica Giornata: 1. Van Horebeek; 2. Febvre; 3. Cairoli; 4. Searle; 5. Nagl; 6. De Dycker; 7. Goncalves; 8. Whatley; 9. Waters; 10. Gajser; …14. Zecchina; …18. Furlotti; 19. Maddii. Campionato: 1. Cairoli p.200; 2. Searle p.180; 3. Nagl p.180; 4. Febvre p.165; 5. Van Horebeek p.152; 6. Butron p.105; 7. Waters p.95; 8. De Dycker p.87; 9. Gajser p.86; 10. Philippaerts p.80; …15. Guarneri p.62; …18. Zecchina p.46; 19. Maddii p.43; 20. Furlotti p.40.

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Testo e Foto Max Bianchi

Desalle e Tixier nuovi re di Mantova

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Airoh Mantova Starcross | OFF ROAD

Due giorni di grande motocross sul circuito mantovano chiamato, anche quest’anno, ad ospitare l’Airoh Starcross 2015. Onore alla Suzuki che crede in questa manifestazione e lo dimostra portando entrambe le squadre di MXGP ed MX2; assente purtroppo Strjibos, causa problemi fisici, è il belga Clement Desalle il grandissimo favorito. Honda schiera il russo Evgeny Bobryshev, Kawasaki invece, il neo campione del mondo MX2 Jordi Tixier, il quale non nasconde speranze di vittoria assoluta dopo quella raccolta nella passata edizione in MX2. Confermate le classi promozionali EMX85 ed EMX125 che disputano le loro prime gare il sabato, con i successi di Raivo Dankers nella prima e di Ivan Petrov nella seconda. Nelle qualifiche delle altre categorie sono Desalle su Suzuki e Bobryshev su Honda HRC, a lasciar presagire accesi duelli nella classe regina. Alla fine, dopo una buona partenza del russo, è Desalle ad aggiudicarsi il successo. Il miglior risultato tra gli italiani è di Davide De Bortoli (Honda), quarto. Nella MX2 stradomina Jordi Tixier, davanti a Vsevolod Brylyakov e Brian Bogers, mentre Simone Zecchina è sesto e primo degli italiani. Le superpole sono appannaggio dei “soliti noti”: Clement Desalle, con lo stratosferico tempo di 1’47”697 e Tixier con 1’51’276. Pronostici quindi rispettati al 100%. E, se nelle gare, come vedremo, cambierà poco, a sorprendere sono

gli esiti dell’Uno contro Uno, trofeo che apre la giornata di domenica. Nella MX2 infatti il favorito Tixier è battuto da Bogers mentre nella MXGP Bobryshev la spunta su Desalle in finale. La sfida decisiva tra i vincitori delle due categorie premia infine Bogers. Le gare vere e proprie (tre complessivamente), raccontano come detto un’altra storia. Nella MXGP Desalle fa il bello ed il cattivo tempo raccogliendo tre successi davanti a Bobryshev, giunto costantemente alle sue spalle, ed all’olandese Ceriel Kein Kronitoff, mentre il migliore degli italiani, con un quinto e due settimi posti, è Cristian Beggi, ottimo sesto assoluto. Nella MX2 Tixier replica al successo della passata edizione conquistando nelle tre manche due vittorie ed un secondo posto con cui precede a fine giornata Jeremy Seewer e Bogers. In questa categoria tra gli italiani a chiudere più in alto nell’assoluta è Ivo Monticelli, settimo, seguito da Nicholas Lapucci, Giuseppe Tropepe e Simone Zecchina. A concludere il programma agonistico del 32° Mantova Starcross, le restanti gare della EMX 85 e della EMX 125 ed è proprio quest’ultima a regalare ai colori italiani l’unica vittoria del fine settimana mantovano. A metterla in carniere è Nicola Bertuzzi in sella alla Ktm che, al secondo ed al quarto piazzamento di gara 1 e gara 3, affianca il successo nella frazione intermedia, precedendo alla fine il connazionale Filippo

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Zonta (Husqvarna) ed il bulgaro Ivan Petrov. Nella EMX 85 domina invece Raivo Dankers che s’impone sull’altro olandese Raf Meuwissen e sull’ottimo Kevin Cristino, che ottiene un bellissimo podio. 32° Airoh Mantova Starcross - Mantova - 22 febbraio 2015 - MX1 - Assoluta: 1. Desalle (Suzuki) p.75; 2. Bobryshev (Honda) p.66; 3. Kronitoff (Ktm) p.55; 4. Whatley (Honda) p.54; 5. Krestinov (Honda) p.48; 6. Beggi (Yamaha) p.44; 7. Andero (Suzuki) p.37; 8. Leok (Kawasaki) p.36; 9. Michalec (Honda) p.35; 10. Vanini (Honda) p.24; 11. Signani (Honda) p.24; 12. Bertuzzo (Yamaha) p.23; 13. Cavandoli (Yamaha) p.23; 14. Buso (Kawasaki) p.18; 15. Della Mora (Kawasaki) p.16; 16. Manetti (Kawasaki) p.14; 17. Maggiore (Yamaha) p.13; 18. Pedri (Kawasaki) p.13; 19. Pagliacci (Honda) p.12. MX2 - Assoluta: 1. Tixier (Kawasaki) p.72; 2. Seewer (Suzuki) p.63; 3. Bogers (Ktm) p.58; 4. Getteman (Honda) p.53; 5. Just (Ktm) p.39; 6. Kouwenberg (Honda) p.33; 7. Monticelli (Ktm) p.31; 8. Lapucci (Husqvarna) p.30; 9. Tropepe (Honda) p.28; 10. Zecchina (Kawasaki) p.28; 11. Toccaceli (Honda) p.27; 12. Recchia (Yamaha) p.25; 13. Paganini p.25; …16. Furbetta (Ktm) p.18; …19. Cogo (Yamaha) p.14; 20. Ferrari p.11. EMX 125 - Assoluta: 1. Bertuzzi (Ktm) p.600; 2. Zonta (Husqvarna) p.550; 3. Petrov (Ktm) p.500; 4. Baraiolo (Yamaha) p.500; 5. Barbieri (Ktm) p.340; 6. Lugana (Ktm) p.315; 7. Cislaghi (Tm) p.310; 8. Quarti (Ktm) p.254; 9. Vendruscolo p.250; 10. Seiler (Ktm) p.250. EMX 85 - Assoluta: 1. Dankers (Ktm) p.620; 2. Meuwissen (Ktm) p.590; 3. Cristino (Ktm) p.520; 4. Adamo (Ktm) p.390; 5. Scuteri (Ktm) p.340; 6. Mausser (Ktm) p.329; 7. Malagola (Ktm) p.297; 8. Giuzio (Ktm) p.282; 9. Facca (Ktm) p.260; 10. Bonacorsi (Ktm) p.229. 1. Clement Desalle si aggiudica la MX1. 2. Cristian Beggi. 3-4. Podio MX1 e MX2. 5. Jordi Tixier mattatore della categoria MX2. 6. A Jeremy Seewer la piazza d'onore della MX2.

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RALLY | World Rally Championship

Ricomincia nel segno del campione in carica e della Volkswagen Polo R, il WRC 2015. Sebastien Ogier si è aggiudicato infatti i primi due impegni della stagione, riprendendo “comodamente” posto là dove lo avevamo lasciato alla fine del 2014, vale a dire in vetta all’assoluta. Netto il successo del francese, affiancato come di consueto da Julien Ingrassia, al Rally di Montecarlo a fine gennaio: sulle impegnative strade del Principato, dopo una parentesi condotta dal rientrante (una tantum) Sebastien Loeb sulla Citroen DS3 Wrc, Ogier si è portato al comando ed ha chiuso con oltre 50” di vantaggio sul compagno di squadra Jari-Matti Latvala con Andreas Mikkelsen terzo a sancire il monopolio Volkswagen. A metà febbraio invece sulle strade svedesi, si è assistito ad una delle più belle ed incerte gare degli ultimi anni nel WRC. Sembrava riproporsi il dominio di Ogier che invece a circa metà gara, sulla 9^ PS è incappato in alcuni errori, perdendo la vetta della classifica provvisoria e scivolando quarto a 26” da Mikkelsen. Qualche errore di troppo ha impedito anche al norvegese di tenersi a

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lungo davanti, mentre a stupire con una prestazione “spregiudicata”, veloce e sicura è stato Thierry Neuville sulla Hyundai I20 che, a tre PS dalla conclusione, si è ritrovato al comando, con appena 1”5 su Mikkelsen e 9”6 su Ogier. Nelle ultime tre speciali è successo di tutto. Il norvegese ha guidato le danze fino alla decisiva Power Stage, alla vigilia della quale aveva 3” netti sul francese e circa 4” sul belga. Qui però il campione del mondo in carica ha tirato fuori le unghie e con un gran tempo ha ricucito il gap, strappando il successo agli avversari. Ottima la gara di Neuville, alla fine secondo in gara ed anche in assoluta, a pari punti con Mikkelsen, scivolato sul terzo gradino del podio. Tra gli italiani bene Simone Tempestini e Matteo Chiarcossi sulla Subaru Impreza Sti, primi assoluti nel WRC2 Produzione davanti ai connazionali Gianluca Linari e Nicola Arena, su vettura analoga, ed a Rendina-Pizzuti, quarti su Mitsubishi Lancer Evo. Tempestini è ora al comando nella relativa categoria, a pari punti con il francese Alain Foulon, vittorioso a Montecarlo. [Francesca Ballesi - Photo4]


Ricomincio da Ogier

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WRC - Rally di Montecarlo - 25 gennaio 2015 - Classifica gara: 1. Ogier-Ingrassia (Volkswagen Polo R Wrc); 2. Latvala-Anttila (Volkswagen Polo R Wrc); 3. Mikkelsen-Floene (Volkswagen Polo R Wrc); 4. Ostberg-Andersson (Citroën Ds3 Wrc); 5. Neuville-Gilsoul (Hyundai I20 Wrc); 6. Sordo-Marti (Hyundai I20 Wrc); 7. Evans-Barritt (Ford Fiesta Rs Wrc); 8. LoebElena (Citroën Ds3 Wrc); 9. Prokop-Tomanek (Ford Fiesta Rs Wrc); 10. Meeke-Nagle (Citroën Ds3 Wrc); 11. Solberg-Minor (Ford Fiesta Rs Wrc); 12. Lefebvre-Prevot (Citroën Ds3 R5); 13. Breen-Martin (Peugeot 208 T16 R5); 14. Kremer-Wicha (Skoda Fabia S2000); 15. CamilliVeillas (Ford Fiesta R5); 16. Protasov-Cherepin (Citroën Ds3 Wrc); 17. Margaillan-Margaillan (Skoda Fabia S2000); 18. Tanak-Molder (Ford Fiesta Rs Wrc); 19. Hirschi-Landais (Peugeot 208 T16 R5); 20. Raoux-Escartefigue (Ford Fiesta Rs Wrc); 21. Giordano-Sarreaud (Citroën Ds3 R5); 22. Gilbert-Jamoul (Citroën Ds3 R3t); 23. Delecour-Savignoni (Porsche 911); 24. Riedemann-Wenzel (Citroën Ds3 R3t); 25. Veiby-Jaeger (Citroën Ds3 R3t); 26. Dumas-Giraudet (Porsche 911); 27. Tempestini-Chiarcossi (Citroën Ds3 R3t); 28. Re-Bariani (Citroën Ds3 R5); 29. Sias-Gastinel (Renault Clio R3t); 30. Silva-Pina (Ford Fiesta R5). Rally di Svezia - 14 Febbraio 2015 - Classifica gara: 1. Ogier-Ingrassia (Volkswagen Polo R); 2. Neuville-Gilsoul (Hyundai i20); 3. Mikkelsen-Floene (Volkswagen Polo R); 4. Tänak-Mõlder (Ford Fiesta RS); 5. Paddon-Kennard (Hyundai i20); 6. Evans-Barritt (Ford Fiesta RS); 7. Meeke-Nagle (Citroën DS3); 8. Prokop-Tománek (Ford Fiesta RS); 9. Protasov-Cherepin (Ford Fiesta RS); 10. OstbergAndersson (Citroën DS3); 11. Abbring-Marshall (Hyundai i20); 12. Solberg-Minor (Ford Fiesta RS); 13. Ketomaa-Lindström (Ford Fiesta R5); 14. Brynildsen-Fredriksson (Ford Fiesta RRC); 15. Gorban-Korsia (Mini Cooper S2000 1.6T); 16. Al-Rajhi-Orr (Ford Fiesta RRC); 17. TidemandAxelsson (Ford Fiesta RRC); 18. Åhlin-Abrahamsen (Ford Fiesta R5); 19. Kubica-Szczepaniak (Ford Fiesta RS); 20. Friberg-Gustavsson (Citroën DS3 R5); 21. Veiby-Jæger (Citroën DS3 R3T Max); 22. Bergkvist-Sjöberg (Opel Adam R2); 23. Koltun-Pleskot (Ford Fiesta R5); 24. Kikireshko-Sikk (Mini Cooper S2000 1.6T); 25. Tempestini-Chiarcossi (Subaru Impreza STi); 26. Grøndal-Eilertsen (Citroën DS3 R5); 27. Blomberg-Andersson (Mitsubishi Lancer Evo X); 28. Thunström-Lindahl (Citroën DS3 R5); 29. Roman-Appelskog (Ford Fiesta R5); 30. ShaymievTsvetkov (Ford Fiesta R5); 31. Linari-Arena (Subaru Impreza Sti); …35. Rendina-Pizzuti (Mitsubishi Lancer Evo X). Assoluta WRC: 1. Ogier p.53; 2. Mikkelsen p.30; 2. Neuville p.30; 4. Latvala p.19; 5. Ostberg p.14; 5. Evans p.14; 7. Tanak p.12; 8. Meeke p.10; 8. Paddon p.10; 10. Sordo p.8. WRC2: 1. Lefebvre p.25; 1. Ketomaa p.25; 3. Breen p.18; 3. Brynildsen p.18; 5. Kremer p.15; 5. Gorban p.15; 7. Camilli p.12; 7. Al-Rajhi p.12; 9. Hirschi p.10; 9. Tidemand p.10. WRC2 Produzione: 1. Tempestini p.25; 1. Fouton p.25; 3. Linari p.18; 3. Vallario p.18; 5. Boland p.15; 6. Rendina p.12. WRC3: 1. Veiby p.25; 2. Gilbert p.25; 3. Riedemann p.18; 4. Tempestini p.12; 5. Consani p.10; 6. Rossel p.8; 7. Re p.6; 8. Lukacs p.4; 9. Dalmasso p.2. Junior: 1. Gilbert p.25; 2. Riedemann p.18; 3. Veiby p.15; 4. Tempestini p.12; 5. Rossel p.10; 6. Re p.8; 7. Lukacs p.6; 8. Dalmasso p.4. 1. Simone Tempestini e Matteo Chiarcossi comandano la WRC2 Produzione. 2. Piazza d'onore in campionato per Thierry Neuville. 3. Gianluca Linari con la Subaru occupa il secondo posto in WRC2 Produzione. 4. Tanak con la Ford Fiesta è settimo assoluto. 5. Massimiliano Rendina difende i colori italiani con la Mitsubishi Lancer Evo. 1 2


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RALLY | European Rally Championship

Due gare due diversi vincitori. Che sia l’inizio di un bel duello che magari ci accompagnerà per tutta la stagione? Già la prossima tappa in Irlanda ad inizio aprile forse ce lo dirà. Intanto Kaetan Kajetanowicz e Craig Breen festeggiano rispettivamente il successo ottenuto in Austria, nell’appuntamento d’apertura dell’ERC, e quello raccolto, dopo un digiuno di quasi un anno, in Lettonia ad inizio febbraio, e si trovano in classifica separati da appena 5 lunghezze. Netta la vittoria del polacco, in gara con Jarek Baran sulla Ford Fiesta R5, sulle innevate strade austriache: suoi i migliori crono in 17 delle 18 speciali affrontate con il secondo classificato, Robert Consani su Peugeot 207 S2000, staccato di 4 minuti. Breen comincia la sua avventura nell’europeo con un errore nelle battute iniziali ed il ritiro. Tornato in gara raccoglie 3 punti. Un mese dopo, in condizioni tutt’altro che facili (neve mista a fango ed anche nebbia), l’irlandese sulla Peugeot 208 T16 però non sbaglia e, con quattro scratch in 11 PS disputate, si aggiudica il Rally di Liepāja, battendo la sfortuna e cogliendo la

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seconda vittoria in carriera nell’ERC. In Lettonia è Kajetanowicz a ritirarsi sulla quinta speciale, mentre è secondo, per la rottura di una ruota. Non esce però dal secondo round della stagione a mani vuote il polacco che, rientrato in gara, sigla sei migliori crono ed incamera sei punti che gli consentono di stare davanti a Breen nell’assoluta. Bene in questi primi due impegni dell’anno anche Consani che in Austria con il secondo posto, raccoglie il miglior risultato della sua carriera nella serie continentale mentre in Lettonia è quinto, dopo una gara difficile in cui un errore nella scelta dei pneumatici lo aveva fatto finire fuori dalla top 15. Il francese ora è in seconda posizione nell’assoluta a pari punti con Breen. Da tenere d’occhio infine anche Alexey Lukyanuk su Ford Fiesta R5, terzo nell’impegno d’apertura e tra i favoriti nella tappa lettone; il russo tuttavia nella seconda PS finisce in un fosso compromettendo la sua prova. In Irlanda Breen partirà con i favori del pronostico. Vedremo se la sorte continuerà a stare dalla sua. [Francesca Ballesi - Photo4]


Primi pretendenti

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ERC - Jänner Rallye Austria - 6 gennaio 2015 - Classifica Gara: 1. Kajetanowicz-Baran (Ford Fiesta R5); 2. Consani-Vilmot (Peugeot 207 S2000); 3. Lukyanuk-Chervonenko (Ford Fiesta R5); 4. Tarabus-Trunkát (Škoda Fabia S2000); 5. Fischerlehner-Unterweger (Mitsubishi Lancer Evo IX); 6. Hirschi-Landais (Peugeot 208 T16); 7. Tlusťák-Kučera (Škoda Fabia S2000); 8. Štajf-Rajnoha (Subaru Impreza STI); 9. Botka-Mihalik (Mitsubishi Lancer Evo IX); 10. Raoux-Escartefigue (Ford Fiesta R5); 11. Ogryzek-Wróbel (Peugeot 208 R2); 12. Trencsenyi-Verba (Ford Fiesta R5); 13. Tempestini-Chiarcossi (Citroën DS3 R3T); 14. Veiby-Jaeger (Citroën DS3 R3T); 15. Klausz-Kecskeméti (Renault Clio R3); 16. Pita-Magalhães (Peugeot 208 R2); 17. Várkonyi-Berendi (Honda Civic Type R3); 18. SikorskiJurgała (Honda Civic Type R); 19. Daňhelová-Jugasová (Renault Clio Sport). Rally di Liepāja Lettonia - 8 febbraio 2015 - Classifica Gara: 1. Breen-Martin (Peugeot 208 T16); 2. Plangi-Sarapuu (Mitsubishi Lancer Evo X); 3. Butvilas-Heller (Subaru Impreza Sti); 4. Svilis-Pukis (Mitsubishi Lancer Evo X); 5. Consani-Vilmot (Peugeot 207 S2000); 6. Bergkvist-Sjoberg (Opel Adam R2); 7. Vorobjovs-Mãlnieks (Mitsubishi Lancer Evo X); 8. Rokland-Aldridge (Peugeot 208 R2); 9. Sirmacis-Simins (Peugeot 208 R2); 10. Jeets-Toom (Ford Fiesta R5); 11. Adielsson-Back (Peugeot 208 R2); 12. Koltun-Pleskot (Ford Fiesta R5); 13. Armstrong-O'Sullivan (Peugeot 208 R2); 14. IngramMoreau (Peugeot 208 R2); 15. Botka-Michalik (Mitsubishi Lancer Evo IX); 16. Hideg-Herek (Mitsubishi Lancer Evo IX); 17. Kabacinski-Dachowski (Subaru Impreza Sti); 18. Lielkajis-Pirktins (Ford Fiesta R2); 19. Hudec-Picka (Skoda Fabia S2000); 20. Stajf-Rajnoha (Subaru Impreza Wrx Sti); 21. Tlusták-Kucera (Skoda Fabia S2000); 22. PipirasBabachinas (Skoda Fabia); 23. Klausz-Kecskemeti (Renault Clio R3); 24. Domzala-Gospodarczyk (Citroën Ds3 R3); 25. Nitiss-Neiksans (Ford Fiesta R2); 26. Turkin-Mirkotans (Citroën Ds3 R3); 27. Gago-Carvalho (Peugeot 208 R2); 28. Ogryzek-Wrobel (Peugeot 208 R2); 29. Tushkanova-Chumak (Mitsubishi Lancer Evo IX). Assoluta ERC: 1. Kajetanowicz p.45; 2. Breen p.40; 3. Consani p.40; 4. Lukyanuk p.32; 5. Plangi p.28; 6. Butvilas p.23; 7. Tarabus p.22; 8. Svilis p.15; 9. Fischeriehner p.14; 10. Bergkvist p.12. ERC2: 1. Botka p.44; 2. Stajf p.42; 3. Plangi p.39; 4. Butvilas p.30; 5. Svilis p.25; 6. Hideg p.20; 7. Vorobjovs p.19; 8. Kabacinski p.13; 9. Tushkanova p.2. ERC3: 1. Bergkvist p.39; 2. Ogryzek p.39; 3. Tempestini p.30; 4. Rokland p.29; 5. Klausz p.25; 6. Sirmacis p.24; 7. Adielsson p.20; 8. Pita p.20; 9. Varkonyi p.16; 10. Armstrong p.15. Erc Junior: 1. Bergkvist p.39; 2. Rokland p.29; 3. Sirmacis p.24; 4. Adielsson p.21; 5. Armstrong p.15; 6. Ingram p.9; 7. Gago p.6; 8. Rohtmets p.3; 9. Chuchala p.2; 10. Bux p.2.

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European Rally Championship | RALLY

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RALLY | Campionato Italiano Rally

CIR si parte sempre dal Ciocco Con l’apertura delle iscrizioni al primo appuntamento, prende ufficialmente il via la stagione 2015 del Campionato Italiano Rally. L’onore spetterà al 38° Rally del Ciocco e Valle del Serchio, in programma dal 20 al 22 marzo, al quale seguiranno altre sette tappe, l’ultima delle quali sarà il Rally Due Valli, in calendario dal 9 all’11 ottobre. Sei le prove da disputare su asfalto e due quelle invece da svolgersi su terra. Tra le novità ci sono lo spostamento da settembre a maggio del Rally dell’Adriatico e, soprattutto, l’entrata nel circuito tricolore del Rally Roma Capitale che ospiterà i protagonisti del CIR a metà settembre. Confermati il Rallye Sanremo, il Targa Florio, che quest’anno spegnerà le 99 candeline, il San Marino ed il Rally del Friuli Venezia Giulia, mentre il Rally Italia Sardegna avrà validità per il TRT oltre che per il mondiale WRC. Intanto piloti, team e costruttori stanno definendo le ultime cose per presentarsi al via pronti e combattivi. L’uomo da battere sarà ancora l'otto volte campione tricolore Paolo Andreucci che avrà a disposizione una Peugeot 208 T16 R5 evoluta e gommata Pirelli sulla quale gli leggerà le note Anna Andreussi. Sicura è anche, ahinoi, la rinuncia di Andrea Perego il quale non sarà della È pronto ai blocchi di partenza il Campionato Italiano Rally Autostoriche che con la disputa del 5° Historic Rally Vallate Aretine, il 6 e 7 marzo prossimi, aprirà ufficialmente i battenti per vivere un’altra, lunga ed impegnativa stagione. Al momento, in attesa dell’elenco definitivo, sono circa 90 gli equipaggi iscritti alla gara, organizzata dalla Scuderia Etruria sotto l’egida di Automobil Club Italia Sport, articolata in otto prove speciali, quattro da ripetere due volte, tutte su fondo asfaltato. La manifestazione aretina sarà seguita da altri nove appuntamenti, per un totale di dieci, in un calendario che non conoscerà praticamente soste, fino alla chiusura, il Rally Elba Storico, in programma il 20 settembre. Ad aprile si disputerà il rally di Sanremo, a maggio invece due saranno gli impegni da affrontare, il Campagnolo ed il Targa Florio, mentre il Rally della Lana si terrà a giugno. Ben quattro i round di piena estate, due a luglio, il Circuito di Cremona ed il Due Valli Historic ed altrettanti ad agosto, il Piancavallo ed il Rally Alpi Orientali, prima del gran finale, come detto in programma il terzo fine settimana di settembre.

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partita a causa di impegni di lavoro. La ERTS-Hankook Competititon sta cercando un altro pilota da cui essere rappresentata nel massimo campionato italiano nel quale prenderanno il via, sempre per difendere i colori della compagine guidata da Fabrizio Bardi, le due lady Giulia De Toni e Sofia Peruzzi. Ci saranno anche Gabriele Ciavarella e Nicola Caldani, entrambi con le Ford Fiesta R5 del Team Bernini, e, nel Junior, Luca Panzani, che correrà con la Gima, e Gianandrea Pisani, che sarà al volante di una Renault Twingo di Munaretto. Sempre nella serie riservata ai più giovani cercheranno di ricavarsi un posto da protagonisti Nicolò Marchioro, in gara con una Peugeot R2, e Giuseppe Testa mentre Giacomo Scattolon ed Ivan Ferrarotti se la vedranno con i concorrenti del Produzione. Calendario Campionato Italiano Rally 2015: 22 marzo Rally Il Ciocco e Valle del Serchio; 11 aprile Rallye Sanremo; 3 maggio Rally Adriatico; 24 maggio Rally Targa Florio; 12 luglio Rally San Marino; 29 agosto Rally del Friuli Venezia Giulia; 20 settembre Rally di Roma Capitale; 11 ottobre Rally Due Valli. Calendario 2015 Campionato Italiano Rally Autostoriche: 8 marzo Rally delle Valli Aretine; 12 aprile Rally di Sanremo Storico; 3 maggio Rally Campagnolo; 24 maggio Rally Targa Florio; 21 giugno Rally Lana Storico; 12 luglio Circuito di Cremona; 26 luglio Rally Due Valli Historic, 8 agosto Rally Piancavallo Storico; 30 agosto Rally Alpi Orientali Historic; 20 settembre Rally Elba Storico.


Campionato Italiano WRC - Trofeo Rally Terra | RALLY

WRC e TRT il menù è ricco Con l’apertura delle iscrizioni al Rally 1000 Miglia, scatta ufficialmente la stagione 2015 del Campionato Italiano WRC. Tutti gli equipaggi interessati avranno tempo fino al 20 marzo per far pervenire la propria domanda di partecipazione alla prima tappa della serie, anche quest’anno, come il precedente, articolata in sei complessive: alla gara bresciana, giunta alla 39^ edizione, seguiranno il Rally del Salento a fine maggio, il Rally della Lanterna ed il Rally della Marca nel mese di giugno, il Rally di San Martino di Castrozza, dopo la lunga pausa estiva, il 12 settembre, ed il Trofeo Aci Como a metà ottobre che chiuderà il sipario ed assegnerà i titoli. La serie tricolore, grazie al successo della rinnovata formula, si ripropone in questo 2015 più ricca che mai, forte di un montepremi che si aggira intorno ai 200.000 euro, e della confluenza di altri monomarca quali, ad esempio, il Suzuki Rally Cup che disputerà, proprio nell’ambito dell’Italiano WRC cinque dei suoi sette appuntamenti. Cinque anche gli impegni del Trofeo Rally

Terra 2015 che proprio in questi giorni ha definito il calendario. Il via sarà costituito dal Rally Adriatico ad inizio maggio mentre l’atto finale sarà ospitato sugli sterrati della Costa Smeralda, il 25 ottobre. Dopo l’iniziale annullamento, rientra intanto nel programma del TRT il Rally Conca D’Oro, mentre il Rally Roma Capitale, scelto per sostituire la gara palermitana, manterrà la validità per il CIR. Calendario 2015 Campionato Italiano WRC: 29 marzo 39° Rally 1000 Miglia; 31 maggio 48° Rally del Salento; 6 giugno Rally della Lanterna; 20 giugno 32° Rally della Marca; 12 settembre 35° Rallye Internazionale San Martino di Castrozza (1,5 coefficiente); 18 ottobre 34° Rally Trofeo Aci Como (1,5 coefficiente). Calendario 2015 Trofeo Rally Terra: 3 maggio 22° Rally Adriatico; 14 giugno Rally d’Italia Sardegna; 12 luglio 43° Rally di San Marino; 20 settembre Rally Conca d’Oro; 25 ottobre Rally Costa Smeralda (1,5 coefficiente).

E' stato approvato il reinserimento nel calendario della nuova stagione del TRT del Rally Conca d'Oro, la corsa che si disputa sugli splendidi sterrati palermitani.

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RALLY | Ronde 2° Ronde Terra Del Friuli - Palmanova (UD) - 1 Febbraio 2015 - Classifica gara: 1. Bertin-Zamboni (Citroen C4 Wrc); 2. Nucita-Cotone (Subaru Impreza); 3. Lovisetto-Bernardini (Ford Fiesta Wrc); 4. Babuin-Spinazzè (Peugeot 207 S2000); 5. Martinis-Vigna (Mitsubishi Lancer Evo X); 6. Carniello-Marzocco (Peugeot 207 S2000); 7. Valentini-Magrin (Peugeot 207 S2000); 8. Versace-Caldart (Skoda Fabia S2000); 9. Zanini-Fachin (Renault Clio Williams); 10. Verbic-Selan (Skoda Fabia); 11. Chiesura-Lovisa (Honda Civic); 12. Pellizzari-Garbini (Renault Clio Rs); 13. Roncali-Tassile (Mitsubishi Lancer Evo IX); 14. Borghi-Montermini (Renault Clio Rs); 15. Bigot-Di Giusto (Renault Clio Rs); 16. Ruoso-Del Ben (MG Zr105); 17. Della Porta-Silotto (Renault Clio R3c); 18. Brazzale-Garzotto (Renault Clio Williams); 19. DusMassera (Citroen C2); 20. Chiappo-Osvaldini (Ford Fiesta); 21. Bevilacqua-Calligaro (Renault Clio Rs); 22. Zancano-Virgolini (Renault Clio Williams); 23. Gasparini-Baldan (Peugeot 106); 24. Cardin-Rossato (Peugeot 106 Xsi); 25. Pizzolato-Mettifogo (Fiat Seicento Sporting); 26. De Luca-Panato (Renault Clio)...

A sinistra: Nucita-Cotone (Subaru Impreza). Sopra: i vincitori Bertin-Zamboni (Citroen C4 Wrc)

Colombini star del Val Merula Denis Colombini e Massimo Bizzocchi, con la Ford Fiesta St R5, dominano la Ronde della Val Merula, gara inaugurale del 2015 rallystico nel Nord Ovest. In condizioni meteo decorose dopo giorni di maltempo, l’equipaggio sammarinese vince tutte e quattro le speciali in programma concedendo ben poco agli avversari. Se il primo posto è saldo nelle mani di Colombini, la piazza d’onore regala bagarre e spettacolo. Si giocano la posizione Luciano Cobbe/Fabio Turco con la Ford Focus Wrc e i grandi protagonisti della scorsa edizione Alessandro Gino/Marco Ravera, con la Mini Countryman Wrc, autori di una partenza poco brillante. Nella 3^ PS Gino riesce a portarsi secondo, forte di una guida tutta d’attacco, Cobbe però non demorde e nella speciale conclusiva gli risponde aggiudicandosi infine la piazza d’onore. A ridosso della zona podio brilla il migliore equipaggio locale, formato da Francesco Aragno e Marino Mondino su una Renault Clio S1600 della Racing for Genova. Aragno resta stabilmente in alta classifica contenendo la Peugeot 207 S2000 di Elio Cortese/Domenico Verbicara i quali, sul finire della gara, si fanno più decisi ma non riescono a far loro il quarto posto; festeggiano comunque la vittoria di classe grazie ai problemi occorsi alle identiche Peugeot 207 di Patrik Gagliasso e Jacopo Araldo, il primo penalizzato dall’interfono ed il secondo costretto al ritiro proprio nella speciale conclusiva. Grande sesto posto assoluto per la Peugeot 106 A6 dell’eterno Danilo Ameglio, autore di grandi tempi parziali. Dopo un’ottima prima speciale l’avviamento tradisce Fabio Andolfi e Patrizia Romano con la immarcescibile Renault Clio Maxi. Sono cinquantasei gli equipaggi all’arrivo. [Nico Patrizi - Foto Andrea Bonomi]

Rossetti firma il Franciacorta Rally Il maltempo condiziona in modo pesante l’edizione 2015 del Rally Franciacorta International Circuit, con una fitta pioggia che rende difficile la visibilità al punto da costringere all’annullamento della speciale conclusiva, quella caratterizzata dai duelli incrociati. L’evento è ricco comunque di colpi di scena: il più rilevante l’incidente che coinvolge i D’Aste, Stefano e Linda, mentre sono al comando della gara con la Citroen DS3 Wrc. La vettura francese rimane con una ruota aperta nella quarta PS, i meccanici D-Max riescono a ripristinare il danno ma i D’Aste sono tagliati fuori dalla lotta per il successo: concluderanno sesti assoluti. Passa quindi in testa la Ford Focus Wrc di Luca Rossetti e Ivan Maurigi, con un buon margine sulla Peugeot 207 S2000 di Alfonso Di Benedetto, costretto a sostituire in extremis il navigatore Abatecola con Pedretti. Terzo, ad appena 1”3 dal siciliano, il binomio ticinese Giacomo Ogliari/Gabriele Falzone con la Peugeot 208 T16, e molto vicini sono anche Luca Tosini/Roberto Peroglio, autori del miglior tempo nella quarta prova con la Ford Focus Wrc. Le premesse per un bel confronto a quattro nelle battute finali ci sono tutte, ma il diluvio ci mette lo zampino costringendo le vetture ai box. Rossetti vince così la gara senza essersi aggiudicato nemmeno una speciale, mentre Ogliari e Tosini masticano amaro per la mancata possibilità di agguantare Di Benedetto al secondo posto. Non brillano a causa della pioggia tra gli altri Alex Caffi/Moreno Morello con una Ford Focus Wrc e Mirko Zanardini/Paolo Reccagni con una Citroen C4 Wrc, rispettivamente settimo ed ottavo su sessantasei equipaggi classificati. [Nico Patrizi - Foto Luca Spini]

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7° Rally Franciacorta International Circuit - Castrezzato (BS) - 15 febbraio 2015 - Classifica Gara: 1. Rossetti-Maurigi (Ford Focus Wrc); 2. Di Benedetto-Pedretti (Peugeot 207 S2000); 3. Ogliari-Falzone (Peugeot 208 T16); 4. Tosini-Peroglio (Ford Fiesta); 5. FregugliaVozzo (Ford Fiesta); 6. D'Aste-D'Aste (Citroen Ds3); 7. Caffi-Morello (Ford Focus Wrc); 8. Zanardini-Reccagni (Citroen C4); 9. Puricelli-Palà (Citroen C4); 10. BaccegaOttaviani (Peugeot 208 T16); 11. Oliva-Arici (Citroen Ds3); 12. Marchetti-Bracchi (Skoda Fabia S2000); 13. Ducoli-Maifredini (Citroen Ds3); 14. Bissa-Ungaro (Skoda Fabia Wrc); 15. Terrini-Ruggeri (Peugeot 207 S2000); 16. Papaleo-Ferraro (Peugeot 207 S2000); 17. DionisioRocchi (Peugeot 208 T16); 18. Terranova-Fenoli (Subaru Impreza); 19. Spatti-Cotti (Renault Clio); 20. FranchiniCalufetti (Mitsubishi Lancer Evo); 21. Garcia-Menchini (Fiat Punto Abarth); 22. Sprea-Terrasan (Renault Clio S1600); 23. Salerno-Porzio (Ford Fiesta); 24. BoscariolParonuzzi (Renault Clio); 25. Bondioni-Rocco (Skoda Fabia); 26. Riccio-Caniggia (Fiat Grande Punto S2000); 27. Toninelli-Tomasi (Renault Twingo); 28. NemberQuaresmini (Citroen C2 Trophy); 29. Floriani-Borgolotto (Citroen C2 S1600); 30. Lazzeri-Alicervi (Renault Clio).


Ronde | RALLY

Bertin nel deserto friulano Partenza in sordina per la stagione dei rally in Alta Italia. Solamente trentotto gli equipaggi al via del Ronde Terra del Friuli, che dopo la mala parata della scorsa edizione si disputa al di fuori del Raceday Ronde Terra. Sugli sterrati friulani brilla la stella di Luca Bertin, come sempre navigato da Zamboni. Al via con una Citroen C4 Wrc, conquista la vittoria guidando le operazioni dall’inizio alla fine contenendo gli assalti del principale avversario, Andrea Nucita, che con Sara Cotone al sedile di destra della Subaru Impreza N4 si allena per ben figurare negli sterrati dell’imminente Campionato Italiano Rally. Bertin, dopo avere conquistato la prima PS, nella seconda lascia sfogare lo specialista Adriano Lovisetto, come sempre al volante di una Ford Fiesta Wrc e con le note lette da Cinzia Bernardini, che sigla il miglior tempo ma non riesce a sopravanzare Nucita. Nel secondo giro di gara il siciliano passa al contrattacco e vince la terza ripetizione della “Dello Stella”, estromettendo Lovisetto dalla lotta per il secondo posto e rimanendo in lizza per la vittoria. Bertin, con un margine di appena 6”5 di vantaggio sul giovane siciliano, sguaina di nuovo gli artigli e vince la quarta e decisiva speciale mettendo la vittoria in cassaforte. Nucita e Lovisetto completano il podio, mentre il quarto posto arride al polivalente Denis Babuin che con la Peugeot 207 vince la Super 2000 davanti alle identiche auto di Carniello/Marzocco e Valentini/Magrin. Con un Nucita in stato di grazia, può fare ben poco l’idolo locale Fabrizio Martinis, secondo in Gruppo N e quinto assoluto sulla Mitsubishi Lancer Evo X con Vigna alle note. Trenta gli equipaggi all’arrivo. [Nico Patrizi ]

Sopra Martinis (Mitsubishi Lancer ), sotto Valentini (Peugeot 207)

2^ Ronde Val Merula - Andora (SV) - 8 Febbraio 2015 - Classifica Gara: 1. Colombini-Bizzocchi (Ford Fiesta St R5); 2. Cobbe-Turco (Ford Focus Wrc); 3. Gino-Ravera (Mini Countryman Jcw); 4. Aragno-Mondino (Renault Clio S1600); 5. Cortese-Verbicara (Peugeot 207 S2000); 6. Ameglio-Marinotto (Peugeot 106 16v); 7. Vigo-Berutti (Renault Clio S1600); 8. Leporace-Campanella (Subaru Wrx Sti); 9. Gagliasso-Beltramo (Peugeot 207 S2000); 10. Bernardi-Zanini (Renault Clio); 11. Minelli-Nari (Renault Clio Williams); 12. Zappettini-Canobbio (Peugeot 106); 13. Sottile-Morabito (Renault Clio Rs); 14. Grossi-Pasquali (Peugeot 208 T16); 15. Cortese-Moncada (Mitsubishi Lancer Evo IX); 16. Cha-Blengeri (Renault Twingo); 17. Schram-Sega (Renault Clio Rs); 18. Tomaino-Rudino (Citroen C2 S1600); 19. Ippolito-Perino (Peugeot 208 R2); 20. Filiberto-Trapani (Renault Clio Rs); 21. Annovi-Martini (Renault Clio Rs); 22. Cassolino-Cristofani (Renault Clio Rs); 23. Guastavino-Parodi (Opel Astra Opc); 24. Leporace-Gerussi (Renault Clio Rs); 25. Luison-Andreis (Renault Clio S1600); 26. Chisci-Andruetto (Peugeot 106 Kit); 27. LevrattoBergero (Renault Clio Williams); 28. Raviolo-Rodi (Renault Clio Rs); 29. Fiorini-Demartini (Nissan 350z); 30. Pisano-Argentin (Fiat Seicento Kit).

Da sinistra in senso orario: i vincitori Colombini-Bizzocchi (Ford Fiesta St R5); Fiorini-Demartini (Nissan 350z), Gagliasso-Beltramo (Peugeot 207 S2000) e Gino-Ravera (Mini Countryman Jcw)

Sopra i vincitori del 7° Rally Franciacorta International Circuit Rossetti-Maurigi (Ford Focus Wrc). A destra Di Benedetto-Pedretti (Peugeot 207 S2000). secondi classificati e terzi Ogliari-Falzone (Peugeot 208 T16).

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PISTA | International Endurance Series

Parte da Dubai l’International Endurance Series, campionato che presto vedremo sbarcare in Italia con la disputa, il prossimo 13-14 marzo, della 12 Ore del Mugello. A spuntarla nella decima edizione di questa 24 Ore sul tracciato dell’emirato, è stata la Mercedes SLS AMG GT3 con la squadra composta da Abdulaziz Al Faisal, Hubert Haupt, Yelmer Buurman e Oliver Webb. L’equipaggio del Black Falcon, secondo in qualifica con un gap di appena 3 decimi dai polemen, ha dominato la gara, passando a condurre i giochi proprio all’indomani del ritiro degli autori della pole, Ragginger, Klohs, Richter e Muller, la cui Porsche 997 GT3-R si è fermata anzitempo per diversi pro-

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La Stella illumina Dubai

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blemi. Preso il comando delle operazioni, l’equipaggio sulla SLS GT3 non ha avuto difficoltà a mantenere la posizione e, forte di un vantaggio di quattro tornate sui principali inseguitori, ha tagliato vittorioso il traguardo al termine delle 24 ore di gara. Nulla da fare per i vincitori della scorsa edizione, Ineichen-Ineichen-Amstutz-Engelha, giunti nelle retrovie per alcuni problemi alla loro Porsche 997 GT3. Secondo posto assoluto per un’altra SLS AMG, quella del Ram Racing con AryaJaeger-Onslow-Christodoulou, che hanno preceduto la Ferrari 458 Italia del Dragon Racing condotta in pista da Jawa, Grogor, Griffin e Barff, al successo nella categoria Am. Il podio della Pro è stato completato dall’Aston Martin Vantage GT3 di White-Mucke-Adam mentre quello della Am ha visto occupare gli altri due gradini dalla Nissan GT3 di Strauss, Sanchez, Bin Khanen, Hammann e Paletou, e dalla Porsche 997 GT3 di Aka, Lihem, Kleinbach, Wlazik e Barazetti. Nella top ten ha chiuso la 458 Italia GT3 della Scuderia Praha con Matteo Malucelli, Kox, Pisarik e Jirik i quali, partiti piuttosto indietro sulla griglia a causa di un problema in qualifica, hanno rimontato brillantemente fino a raccogliere la sesta posizione assoluta, la quarta tra le vetture Pro. [Francesca Ballesi - Foto Speedy]

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International Endurance Series - Hankook 24H Dubai - 10 gennaio 2015 - Classifica gara: 1. Al Faisal-Haupt-Buurman-Webb (Mercedes SLS AMG GT3 A6-Pro); 2. Arya-Jaeger-Onslow-ColeChristodoulou (Mercedes SLS AMG GT3 A6 Pro); 3. Jawa-Grogor-Griffin-Barff (Ferrari 458 Italia GT3 A6-Am); 4. White-Mücke-Adam (Aston Martin Vantage GT3 A6-Pro); 5. Strauss-Sanchez-Bin Khanen-Hammann-Paletou (Nissan GTR GT3 A6-Am); 6. Písařík-Jiřík-Malucelli-Kox (Ferrari 458 Italia GT3 A6-Pro); 7. Aka-Liehm-Kleinbach-Wlazik-Barazetti (Porsche 997 GT3 R A6-Am); 8. GoetheHall-Fatien-Campbell-Walter (Lamborghini Gallardo LP560 GTA-Am); 9. Fjordbach-Sawa-Al FaisalWeishaupt (Porsche 991 Cup 997); 10. Schuring-Kaiser-Metzger-Raubach (Porsche 991 Cup 997); 11. Algosaibi-Schmid-Bachler-Van Lagen (Porsche 991 Cup 997); 12. Lafargue-Lafargue-Abergel (Porsche 997 Cup 997); 13. Braams-Braams-Huisman-Waimer (Mercedes SLS AMG GT3 A6-Am); 14. Lukas-Eisemann-Feige-Konopka-Moczulski (Porsche 991 Cup 997); 15. Vasilyev-Asmer-Al AzhariKorjus (Mercedes SLS AMG GT3 A6); 16. Jones-Jones-Jones-Jones-Jones (Mercedes SLS AMG GT3 A6Pro); 17. Fretin-Fretin-Mitieus-Petit (Porsche 997 Cup 997); 18. Müller-Parhofer-Krebs-Ehret-Pauels (Mercedes SLS AMG GT3 A6-Am); 19. Mowle-Osborne-Duyver-Hollings (BMW Z4 GT3 A6-Am); 20. Alers-Hankey-Yoluc-Ellis-Barwick (Ginetta G55 GT4 SP3); …66. Vescovi-Ferri-Gentili-Fletcher (Ginetta G50 GT4 SP3); …77. Cappelletti-Frazza-Cordoni-Foglio-Rayneri (Porsche 991 Cup 997); …81. Magnoni-Scarpaccio-Ghizzi-Cressoni (Ginetta G50 GT4 SP3).


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1. Cairoli-Keller-Bruder-Wagner. 2. Písařík-Jiřík-Malucelli-Kox (Ferrari 458 Italia GT3 A6-Pro). 3. Il Team Presenza.eu al gran completo. 4. Jawa-Grogor-Griffin-Barff (Ferrari 458 Italia GT3 A6-Am) terzi assoluti. 5. White-Mücke-Adam (Aston Martin Vantage GT3 A6-Pro). 6. Strauss-Sanchez-Bin Khanen-Hammann-Paletou (Nissan GTR GT3 A6-Am). 7. AkaLiehm-Kleinbach-Wlazik-Barazetti (Porsche 997 GT3 R A6-Am).

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PISTA | Campionato Italiano Gran Turismo

GT Italiano Start il 3 maggio Il 3 maggio è ancora lontano ma si stanno lentamente definendo le “alleanze”, le collaborazioni, le strategie di team, piloti e scuderie, per prendere il via alla stagione 2015 del Campionato Italiano GT. Quattro saranno le Porsche schierate dall’Ebimotors, tre nella GT Cup, affidate alle new entry Venerosi-Baccani, ai confermati Livio Selva e Tommaso Maino ed a “Spezz” che gareggerà da solo, ed una nella GT3 con Donativi-Postiglione alla guida. Vetture di Stoccarda anche in casa Drive Technology Italia, che raddoppia rispetto allo scorso anno preparando due 997 nella classe GT Cup (una delle quali assegnata al riconfermato Giuseppe Bodega), ed in casa Heaven Motorsport, che sta lavorando per schierare altrettante 997 sempre nella classe GT Cup. Saranno invece McLaren MP4 12C le auto con cui il Team 3 Engineering prenderà il via alla 13^ edizione dell’Italiano GT nella classe GT3: una sarà affidata a Daniel Mancinelli in coppia con un pilota ancora da definire, così come è ancora da definire il secondo equipaggio a cui destinare l’altra vettura identica. Mancano ancora i nomi anche dei piloti che guideranno, nelle sette tappe in programma del campionato, le due Mercedes SLS AMG GT3 del team portoghese Sports & You, mentre saranno probabilmente quattro, due per ogni categoria, le Lamborghini Gallardo dell'Imperiale Racing. Ed a proposito delle vetture della casa di Sant’Agata Bolognese, ci saranno anche, raccolte in una classe appositamente costituita per loro e con classifiche separate, le nuovissime Lamborghini Huracàn; i concorrenti che le condurranno in pista non prenderanno punti per la generale e non concorreranno per il titolo italiano. Non si conosce ancora il nome del pilota che, insieme a Francesco Sini, avrà tra le mani la Corvette Z06R GT3 del Solaris Motorsport, e dovrà attendere l’ufficializzazio-

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ne del suo co-equiper anche Stefano Comandini, punta di diamante del ROAL Motorsport BMW che rientra nella serie tricolore con due Z4 GT3. Non mancheranno naturalmente le Ferrari. Una quella già confermata dalla Scuderia Victoria, la Ferrari 458 Italia di classe GT Cup affidata a Sossio Del Prete, due invece quelle del Team Malucelli schierate nella GT3, una delle quali vedrà al volante il sanmarinese Marco Galassi. Ulteriore prestigio all’Italiano GT verrà dato quest’anno dalla presenza sulla griglia di partenza della Maserati Granturismo MC GT3 dello Swiss Team, con l’assoluto protagonista del monomarca 2014 Mauro Calamia. Il pilota svizzero dividerà la Granturismo MC, al debutto assoluto nel campionato italiano, con un altro driver ancora da definire. L’appuntamento si rinnova dunque il prossimo 3 maggio quando, dal circuito di Vallelunga, prenderà il via la stagione 2015 dell’Italiano GT che manterrà il medesimo format dell’anno passato. Sette le tappe da affrontare, ciascuna costituita da due frazioni di 48 minuti + 1 giro ciascuna alle quali saranno ammessi equipaggi composti da due conduttori, il prioritario dei quali verrà stabilito 15 giorni prima dello svolgimento di ogni singola gara dalla Commissione Velocità Circuito dell'ACI. È ammessa anche la partecipazione di un singolo pilota. Questi gareggeranno per tre titoli italiani, il GT3, il GT Cup ed il tricolore Costruttori, mentre per la GT Cup - 2^ Divisione e per la GT3 e GT Cup 1^ Divisione Pirelli saranno assegnati anche i Trofei Nazionali. Unica novità: l’eliminazione del titolo GT4. Calendario 2015 Campionato Italiano GT: 3 maggio Vallelunga; 31 maggio Monza; 28 giugno Imola; 12 luglio Mugello; 13 settembre Vallelunga; 27 settembre Misano; 18 ottobre Mugello.


Campionato Italiano Turismo Endurance - Campionato Italiano Sport Prototipi | PISTA

CITE ci saranno anche le V8 Differentemente da quanto inizialmente comunicato, slitterà di circa un mese il via ufficiale della stagione 2015 del Campionato Italiano Turismo Endurance. La tappa inaugurale prevista a Monza il 19 aprile, viene infatti posticipata al 31 maggio e sarà dunque il Borzacchini di Magione ad aprire il sipario sulla serie, il prossimo 17 maggio. Ci sarà dunque più tempo per team e piloti per allestire gli equipaggi e preparare al meglio le vetture che quest’anno gareggeranno per tre titoli: oltre ai consueti Super Production e Super 2000, se ne affiancherà un terzo per la nuova categoria TCR, riservata alle vetture 2 litri turbo (Seat León Racer, Volkswagen Golf GTI, Ford Focus ST, Honda Civic TCR, Opel Astra OPC Cup, Alfa Romeo Giulietta QV). Senza dimenticare, naturalmente, i monomarca! La serie tricolore riservata alle Turismo elaborate infatti, continua ad essere “terreno fertile” per le sfide tra Leon Supercopa, Renault Clio Cup ed RS Cup. Le prime, con potenze vicine ai 300 CV, nel 2014 hanno fatto anche qualche gradita “comparsa” nelle prime posizioni delle classifiche di gara in diversi appuntamenti, dando filo da torcere ai piloti impegnati per la conquista del titolo assoluto. Non è da dubitare che ci riproveranno anche quest’anno! Le Renault Clio Cup e le RS Cup invece, equipaggiate con propulsori in grado di sprigionare almeno 200 cv abbinati a cambi sequenziali e doti telaistiche sviluppate nel corso degli anni,

possono assicurare ai driver prestazioni di tutto rispetto, pur consentendo loro di mantenere bassi i costi di gestione. La stagione 2015, al via a metà maggio, vedrà confermato il format, con due turni di prove ufficiali di 15 minuti per determinare le griglie di partenza di gara 1 e gara 2, entrambe di 48 minuti + 1 giro. Escluse le trazioni integrali, ritorneranno le BMW M3 E92 che abbandoneranno però il V8 4.2 riducendo la potenza entro i 3.600 cmc, secondo il regolamento di Super Production. I primi intanto a far giungere notizia della propria partecipazione alla serie sono stati la Solaris Motorsport, pronta a schierare una Chevrolet Camaro equipaggiata con il V6 3.6 al posto del consueto V8 6.2, ed il Caal Racing di Corrado Canneori, pronto a fare il suo debutto nelle serie tricolore ACI riservata alle Turismo elaborate attraverso due vetture di marchi differenti. Alla tappa d’apertura di Magione faranno seguito altri sei round da disputarsi a Monza a fine maggio, ad Imola a giugno, a Pergusa a luglio ed a Vallelunga e Misano a settembre. La chiusura delle ostilità è in programma al Mugello il 18 ottobre 2015. Calendario 2015 Campionato Italiano Turismo Endurance: 17 maggio Magione; 31 maggio Monza; 28 giugno Imola; 26 luglio Pergusa; 13 settembre Vallelunga; 27 settembre Misano; 18 ottobre Mugello.

Prototipi all'attacco di Uboldi È recente la conferma, da parte del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, del verdetto, relativo all’assegnazione a Davide Uboldi del titolo tricolore Prototipi 2014, già espresso dal TNA. Il prossimo 19 aprile, sull’autodromo di Monza, in occasione del round d’apertura della serie riservata alle affascinanti Sportscar, vedremo il comasco scattare con il numero 1 sulla portiera della sua vettura, per difendere il titolo 2014. Sta dunque per cominciare l’avventura del nuovo Campionato Italiano Sport Prototipi, alla quale, oltre ad Uboldi, non rinunceranno altri protagonisti delle passate edizioni. Tra questi ci sarà ad esempio Marco Jacoboni il quale, proprio alla vigilia del via, regala un colpo di scena: dopo quasi dieci anni trascorsi nella serie al volante della Lucchini Alfa Romeo di classe CN4 con i colori della Audisio&Benvenuto, il bolognese passerà in questo 2015 alla Osella Honda di classe CN2 curata dalla Progetto Corsa. Comincia dunque una nuova sfida tecnica per Jacoboni, lo scorso anno terzo assoluto del Campionato Italiano Prototipi, che proprio in questi giorni si sta preparando al meglio effettuando varie prove sui circuiti di Vallelunga e Monza. A fianco a lui, nei test sull’autodromo brianzolo, ci sarà anche Riccardo Donà che approfitterà per prendere confidenza con la Osella Honda CN2 sulla quale, forse, salirà nella prossima stagione, sempre per i colori della Progetto Corsa. Il pilota monegasco, impegnato negli anni ’90 negli States nella Formula Barber Pro Series, deciderà poi se schierarsi sulla griglia di partenza il 19 aprile e cominciare questa nuova esperienza che sancirà il suo rientro nelle gare dopo una lunga assenza. Tra i nuovi nomi all’orizzonte figura quello di Si-

mone Iaquinta, giovanissimo protagonista del Campionato Italiano Formula Azzurra, del Formula ACI-CSAI Abarth, dove vinse il Trofeo Nazionale CSAI, e della Formula 3. Il 24enne di Castrovillari debutterà nell’Italiano Sport Prototipi al volante di una Norma e su una Norma vedremo anche il driver, di cui però ancora non si conoscono le generalità, schierato dalla Nannini Racing, team toscano che lo scorso anno sommò a due piazzamenti a podio altri sei risultati nella Top-5 nei cinque weekend di gara. Saranno giovani i piloti schierati dalla MSR Corse e dal suo Direttore Tecnico Max Sigalini che metterà loro a disposizione due Tatuus con motore Honda. In attesa di comunicare i nomi delle sue punte di diamante, il team piacentino sta procedendo con i primi test e con un lavoro di rifinitura sulle vetture da impiegare. Saranno due le Wolf CN2 di cui disporrà la Emotion Motorsport per andare alla caccia del titolo di categoria. Il team principal della squadra di Lissone Marco Cajani, ne affiderà una ad un driver esperto (si fa il nome dell’ex formulista Davide Amaduzzi) al quale affiancherà una coppia di giovanissimi. Il nuovo corso del Campionato Italiano Sport Prototipi prenderà il via il prossimo 19 aprile dal circuito di Monza. Seguiranno altre sei tappe, tutte su gara doppia (Vallelunga, Franciacorta, Mugello, Imola, Misano) con il gran finale in programma a Varano a fine ottobre. Calendario 2015 Campionato Italiano Sport Prototipi: 19 aprile Monza; 03 maggio Vallelunga; 14 giugno Franciacorta; 12 luglio Mugello; 20 settembre Imola; 04 ottobre Misano; 25 ottobre Varano.

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AUTOMOTIVE | Le novità dal mondo dell'auto

SPOT FUORI DALLE RIGHE

Presentata da un’accattivante campagna pubblicitaria basata sulla diffusione, via web prima, via TV poi, del video “Blue Pill”, la nuovissima Fiat 500X non potrà non stupire e non piacere. Proposto in cinque allestimenti, l’entry level Pop, gli intermedi Pop Star, Lounge e Cross, ed il top di gamma Cross Plus, questo nuovo crossover compatto e dinamico viene proposto in ben dodici tinte per la carrozzeria (pastello, metallizzate, tri-strato e opache), con otto differenti disegni per cerchi in lega (da 16”, 17” e 18”) e con ben sette configurazioni per gli interni. Quattro le motorizzazioni previste, dal 1.4 Turbo MultiAir II da 140 CV, al 1.6 “E-torQ” da 110 CV, dal 1.6 MultiJet II da 120 CV al 2.0 MultiJet II da 140 CV, abbinati a tre diverse tipologie di trasmissione: manuale a cinque marce, manuale a sei marce e automatica a nove marce. La nuova Fiat 500X sarà disponibile a partire dai 17.500 euro della Pop 1.6 “E-torQ” da 110 CV fino ai 30.650 euro del top di gamma, la Cross Plus con il 2.0 Multijet da 140 CV, trazione integrale 4x4 e cambio automatico a 9 rapporti.

EVOQUE NW8 SPECIAL EDITION

Per chi vuole distinguersi, guidando un’auto unica, arriva la nuova Range Rover Evoque NW8 Special Edition, prodotta in soli 1000 esemplari. Elegante, raffinata ed ispirata ad elementi iconici di riferimento della Gran Bretagna, la Range Rover Evoque NW8 completa la speciale serie “Inspired by Britain”, e richiama nel nome il codice postale del distretto nordoccidentale di Londra. Contraddistinta da un’esclusiva livrea Fuji White, con tetto a contrasto Firenze Red, calotte degli specchietti rosse, lettering Range Rover sempre rosso brillante su cofano e portellone, e finitura Narvik Black per i cerchi in lega, questa Special Edition garantirà un’ampia possibilità di personalizzazione per gli interni, disponibili con sedili in pelle Taurus Ebony con inserti traforati Pimento o con sedili Ebony ed inserti traforati Ebony. Gli elementi grafici presenti sulle protezioni delle soglie, sulle targhette dei sedili e sul telecomando, sono ispirati all'iconico attraversamento pedonale zebrato di Abbey Road e fanno della NW8 una Range Rover Evoque davvero esclusiva.

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NUOVA MAZDA 2: ALL'ATTACCO DEL SEGMENTO B

Tecnologicamente all’avanguardia, accattivante e vivace. Con queste frecce al suo arco la nuova Mazda 2 si prepara a lasciare il segno nel segmento B e a conquistare soprattutto i più giovani. Dotata di dimensioni “maggiorate” rispetto al modello che sostituisce (ben 16 cm di lunghezza in più), la nuova Mazda 2 è caratterizzata esternamente dagli elementi dell’ormai consueto design KODO, con calandra ad ali e fari con luci Full-LED, cerchi in lega da 15” o 16” e ben 10 colorazioni per la carrozzeria di cui due inedite. Internamente a fare la parte del leone sono lo spazio a bordo per i passeggeri e per i bagagli, (con una capacità di 280 litri ampliabili fino a 950 litri), e le nuove tecnologie con il tablet 7” posizionato a scomparsa al centro della plancia, e la strumentazione, racchiusa in una struttura che evoca il cockpit di un aereo, caratterizzata da tachimetro analogico e da un display multifunzione. A pulsare sotto il cofano saranno i motori derivati dal pianale SkyActiv, ovvero il diesel 1.5 da 105 cv e tre propulsori benzina, tutti 1.5 da 75 cv, 90 cv e 115 cv.


Le novità dal mondo dell'auto | AUTOMOTIVE

PORSCHE CAYMAN GT4

OPEL KARL

La vedremo circolare sulle nostre strade a partire dalla prossima estate, dopo il suo debutto ufficiale al Salone dell’Automobile di Ginevra 2015. Va a completare la gamma delle vetture compatte della Opel, la nuova KARL, 3,68 metri di lunghezza ed 1,48 metri di altezza per una vettura che non avrà nulla da invidiare a quelle dei segmenti superiori. Ricca e tecnologica, la KARL avrà dalla sua l’Hill Start Assist (assistenza nella partenza in salita) offerto di serie, il Lane Departure Warning, la funzione City mode, il Park Assist, il Cruise control con limitatore di velocità, ed alcuni pacchetti interessanti come il Winter che comprende i sedili anteriori ed il volante in pelle riscaldati. Proposta in tre livelli di allestimento, con ben dieci diversi colori per la carrozzeria, monterà sotto il cofano il prodotto più avanzato della tecnologia Opel in fatto di propulsori: il nuovo 1.0 Ecotec da 75 CV, un tre cilindri a benzina interamente realizzato in alluminio, fluido ed efficiente, abbinato ad un cambio manuale a cinque velocità.

Facile riconoscerla: le tre aperture frontali pronunciate e l'alettone posteriore fisso maggiorato, rendono la nuova Porsche Cayman GT4 semplicemente, ma inequivocabilmente, diversa dalle altre coupé a motore centrale della casa di Stoccarda. Ulteriormente equipaggiata per un uso sportivo con l'impianto frenante in carboceramica PCCB, i sedili a guscio in materiale sintetico rinforzato con fibra di carbonio (CfK), il pacchetto Sport Chrono specifico con la Track Precision App, la Cayman GT4 “nasconde” sotto il cofano un motore boxer a sei cilindri da 3,8 litri da 385 cv derivato dal propulsore della 911 Carrera S che, abbinato ad un cambio manuale a sei marce con sistema supporti motore attivi, le consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 295 km/h. Per ammirarla bisognerà attendere il Salone dell'Auto di Ginevra, poi potrà essere ordinata e ritirata presso i Centri Porsche a partire dalla fine di marzo ad un prezzo di 89.062 Euro, inclusi IVA ed equipaggiamento specifico.

SMART CON IL NUOVO CAMBIO TWINAMIC

Debutta sulla Smart fortwo 70 il nuovissimo cambio a doppia frizione twinamic prodotto da Getrag, che si propone di rendere la famosa city car ancora più facile e piacevole da guidare. Tale trasmissione permette di effettuare cambi più morbidi, senza interrompere la forza di trazione, scegliendo tra una modalità completamente automatica e una completamente manuale. In quest’ultimo caso, le marce vengono innestate tramite la leva selettrice con instradamento dedicato o tramite i comandi al volante. La fortwo 52 kW/71 CV con tale trasmissione passa da 0 a 100 km/h in 15,1 secondi, raggiungendo una velocità massima di 151 km/h, mantenendo bassi i consumi, attestati intorno ai 24 chilometri con un litro di carburante, a fronte di 94 grammi di CO2 per chilometro. I prezzi della smart fortwo 70 automatic partiranno dai 13.780 euro con servosterzo, cerchi in lega, climatizzatore automatico ed autoradio con bluetooth ed audio streaming di serie su tutti i livelli di allestimento.

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ANTEPRIMA | Nuova KIA Sorento

Kia Sorento, terzo atto. Su il sipario. La factory coreana toglie i veli alla terza generazione del suo SUV full size, nato nel 2002, con cui si ripropone di farsi spazio nei segmenti “più alti” del mercato automobilistico europeo. Per raggiungere tale obiettivo, sottopone il modello uscente ad un completo rinnovamento che coinvolge la carrozzeria, il design interno, le tecnologie impiegate sia per i sistemi di sicurezza che per l’infotainment, nonché tutti gli aspetti relativi al motore, allo sterzo alle sospensioni. Risultato: un Sorento completamente diverso, più “appetibile” per il mercato europeo, destinato ad imporsi come brand ambassador. “Streetwolf” è il termine che identifica il carattere aggressivo ed elegante di questo SUV, dotato di una presenza importante sulla strada, in virtù delle dimensioni, maggiorate rispetto al modello che sostituisce, e di un design accattivante ed originale. Nel frontale non passano inosservati i generosi gruppi ottici, la mascherina “Tiger Nose” con effetto tridimensionale, i proiettori supplementari posti nella parte inferiore, mentre nelle fiancate i montanti scuri ed una cornice cromata che profila interamente la vetratura, sottolineano il profilo abbassato del tetto e l'alta linea di cintura. Nel posteriore infine un tocco di sportività, conferito dalle spalle prominenti, dal disegno ricercato del portellone, dallo spoilerino superiore, di serie su tutti gli allestimenti, rende la Sorento un mix perfetto di robustezza, potenza e modernità. Dotato di linee fluide e filanti, il nuovo SUV Kia sembra quasi nascondere le sue vere dimensioni; lungo 4,780 metri, alto 1,685 e largo 1.890 mm, mantiene quasi intatto il peso rispetto alla versione precedente, a dispetto dei centimetri aggiunti che sono, ad esempio, ben 9,5 in più per quel che riguarda la lunghezza e 5 per la larghezza. Le aumentate dimensioni giovano naturalmente al comfort negli interni: complessivamente l’abitacolo è l’elemento che ha forse subito i miglioramenti più radicali e più immediatamente percepibili di questa terza generazione. Si nota subito, ad esempio, l’alta qualità dei nuovi materiali impiegati, con largo uso di plastiche soft touch per la plancia e per i pannelli porta e della pelle per i sedili (tutti, anche quelli posteriori sono riscaldabili, quelli anteriori anche climatizzati); non lascia indifferenti nemmeno l’elegante tetto panoramico in vetro, disponibile sin dalla versione entry level, che rende l’abitacolo particolarmente luminoso oltre che lussuoso e raffinato. Poi c’è lo spazio, tanto, davvero

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Streetwolf Nuova KIA Sorento

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ANTEPRIMA | Nuova KIA Sorento

tanto sia per i passeggeri che per i bagagli: l’appellativo di Loft dato ad uno dei allestimenti in cui verrà commercializzata la nuova Sorento, (accanto al Rebel), non è stato scelto a caso. Sette sono infatti le persone che possono comodamente trovare posto sulle sedute, interamente riprogettate, e che, nonostante i 15 mm di altezza in meno rispetto al modello precedente, possono contare su un notevole spazio per testa e gambe. In entrambe le versioni (a 5 e a 7 posti) inoltre, i sedili della seconda fila sono suddivisi secondo lo schema 40/20/40 e sono completamente ripiegabili; nell’allestimento Loft i sedili della seconda fila scorrono in avanti per favorire l’accessibilità alla terza fila e possono essere ripiegati direttamente dal vano di carico tramite due leve. Compresa tra i 660 ed i 1.732 litri la capacità del bagagliaio, che permette di stivare moltissimi oggetti, anche di grandi dimensioni, alcuni dei quali possono essere collocati nei comodi vani sotto al pianale (la ruota di scorta è posizionata esternamente nella parte inferiore). Il comfort a bordo è garantito però anche dalle nuove tecnologie, impiegate per i sistemi di infotainment, ovvero il Multimedia Nav e il Kia Navigation Tab, disponibile sui modelli top di gamma ed abbinato ad un impianto audio Infinity con schermo capacitivo, e per quelli finalizzati a garantire la sicurezza. Da questo punto di vista la Sorento assicura soluzioni davvero all’avanguardia, tali da farle ottenere, nei test Euro NCAP, il massimo punteggio di 5 stelle, con valutazioni altissime in tutte le prove (90% nella Protezione degli Occupanti, 83% nella Protezione dei Bambini, 67% nella Protezione dei Pedoni e 71% per gli equipaggiamenti di sicurezza). Di serie saranno il VSM (VehicleStability Management), che garantisce la stabilità nelle condizioni più difficili, e l’ESC (Electronic Stability Control) con l’azione del servosterzo elettrico che interviene in caso di slittamenti o perdite di trazione. Disponibili su richiesta invece l’Adaptive Smart Cruise Control con controllo radar della distanza, il Lane Departure Warning System, le quattro telecamere che permettono in manovra di avere una visione a 360° dell’auto, il Blind-Spot Detection per evitare il pericolo proveniente da oggetti o veicoli nell’angolo morto, fino ad arrivare allo SLIF (Speed Limit Information Function) un sistema di lettura dei cartelli stradali che riporta sullo schermo centrale anche il corretto limite di velocità. Sul mercato italiano la nuova KIA Sorento verrà commercializzata con il 2.2 litri turbodiesel da 200 cv con una coppia motrice di 441 Nm, in pratica un’evoluzione del precedente. Nel test drive effettuato in occasione del lancio, sulle innevate strade di Courmayeur, si è avuta la possibilità di mettere alla prova tale propulsore ed il sistema di trazione, nelle tre modalità di guida disponibili, regolabili attraverso un tasto posizionato sulla consolle centrale: Eco, Normal e Sport. La nuova Kia Sorento ci è parsa ottimamente insonorizzata, facile da guidare (nonostante le sue dimensioni ed una massa di circa 1900 kg), grazie anche alla trazione integrale, che assicura una certa sicurezza su fondi scivolosi o innevati. Ci riserviamo ulteriori analisi ed approfondimenti in merito, in occasione di un futuro long test drive. Nel nostro Paese il 2.2 litri turbodiesel sarà abbinato a due tipologie di trasmissione, manuale a sei marce oppure automatica sempre a sei rapporti; due saranno anche gli allestimenti, il Loft con trazione anteriore 2WD ed il Rebel, nelle versioni Fell e top di gamma R, con trazione integrale. I prezzi saranno compresi tra i 36.500 euro della Loft ed i 49.000 della R-Rebel, passando per i 41.500 euro della Fell Rebel. [Fabio Ciabattoni]

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Peugeot 308 SW 1.6 HDi

Modulare anzi, di più! È forse la vettura che meglio delle altre può aiutarci a comprendere quanto importante sia stato il lancio da parte del Gruppo PSA, del pianale modulare EMP2, acronimo che sta per Efficient Modular Platform 2. Riduttivo infatti considerare la nuova Peugeot 308 SW una berlina con “la coda modificata”. Non è solo questo, anzi, è molto di più. La modularità e la versatilità della nuova piattaforma consentono di allungare, accorciare, allargare o stringere le vetture in base alle esigenze, adattandosi a diversi tipi di motorizzazioni, sistemi di sospensioni ed architetture meccaniche, persino a quelle che prevedono la trazione integrale; nascono in questo modo SUV, hatchback, monovolume, veicoli commerciali leggeri e, appunto, station wagon. Nasce in questo modo la Peugeot 308 SW, auto che, senza rinunciare all’eleganza e all’equilibrio delle linee slanciate della berlina e senza accettare nessun tipo di compromesso, si veste di un look distintivo e personale, destinato a convincere e a piacere diverse tipologie di clientela. L’abbiamo provata nell’allestimento Allure, completo praticamente di tutto, con motorizzazione 1.6 HDi 120 cv abbinata ad un cambio manuale a 6 rapporti.

Testo e Foto Fabio Ciabattoni

DAL MONTANTE B TUTTA UN’ALTRA AUTO Della Peugeot 308 SW colpisce immediatamente la linea filante, equilibrata, per certi versi sportiva del design. Nulla, guardandola bene, è fuori posto, tutto è lì, dove e come dovrebbe essere. Il frontale riprende naturalmente quello della berlina, con la grande cornice cromata, il cofano solcato da rastremature, i fari full led dall’accattivante “sguardo felino”, la generosa presa d'aria, i fendinebbia, evidenziati da cornici cromate. Dotata di carrozzeria color Bianco Banchisa, la nostra 308 SW allestimento Allure, vanta mancorrenti in alluminio sul tetto, elementi cromati sulle maniglie delle portiere e sulle vetrature laterali, cerchi in lega 18” Saphir con pneumatici ribassati ed il bellissimo tetto panoramico in cristallo oscurato. Dal montante B in poi le cose cambiano rispetto alla berlina perché

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l’aumento di passo e lo sbalzo posteriore maggiore di 22 cm si fanno notare. La 308 SW è lunga complessivamente 4585 mm ovvero 340 mm in più della berlina, è larga 1804 mm, ed alta 1471 mm. A differenza tuttavia di ciò che accade spesso nelle station wagon, le linee laterali e posteriori della 308 mantengono un equilibrio ed una dinamicità incredibili, si raccordano e si fondono insieme in modo omogeneo, senza rotture, sbavature o stonature. La linea di cintura è decisamente più alta in corrispondenza del terzo finestrino, la vetratura laterale oscurata è più estesa ma altrettanto slanciata rispetto a quella della berlina, le barre del tetto si integrano con gli spigoli del padiglione, i gruppi ottici a C si sviluppano in orizzontale allungandosi sulle fiancate e conferiscono al posteriore, caratterizzato dall’ampio portellone, una forte presenza scenica.


Peugeot 308 SW 1.6 HDi | TEST DRIVE

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TEST DRIVE | Peugeot 308 SW 1.6 HDi

UN AMORE AL PRIMO… TOCCO Ottime le sensazioni che ci trasmettono gli interni della 308 SW, alla vista ed al tatto. Ci accomodiamo sui sedili, regolabili elettricamente, massaggianti e riscaldabili (con il Pack Sedili Elettrici) realizzati in pelle Club Mistral scura con cuciture bianche a vista, le stesse presenti anche sul volante multifunzione, sul bracciolo centrale e sull’alloggiamento del cambio. Davanti a noi una plancia “minimalista”, semplice, priva di fronzoli eppure dotata di tutto. Come è possibile? È presto detto. Al centro campeggia un grande touch screen da 9,7” con cui siamo in grado di gestire qualsiasi funzione, sfiorando il display con un dito. Possiamo configurare i diversi sistemi di supporto alla guida (regolatore/ limitatore di velocità, controllo della distanza di sicurezza, accesso veicolo...), regolare il climatizzatore bi-zona ed il sistema di ventilazione, operare con il navigatore, dotato di un sistema di scrittura facilitato che consente di selezionare il percorso in tutta semplicità, e con il Bluetooth, rispondendo alle chiamate, scorrendo la rubrica, avvalendoci del vivavoce, per non perdere mai di vista la strada. Uni-

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co tasto “concretamente” presente sulla plancia è quello che regola il volume dell’autoradio oltre, naturalmente, al bottone Stop/Start con il quale è possibile avviare il veicolo. Tutto il resto è nascosto-gestito dal display centrale, uno dei quattro “assi nella manica” dell’i-Cockpit Peugeot, insieme al volante ridotto –dall’impronta corsaiola ma anche per garantire una maggiore sensibilità- al quadro strumenti collocato in posizione rialzata per leggere le informazioni senza distogliere gli occhi dalla strada, alla consolle centrale più alta e fruibile. Nonostante questa… ricchezza tecnologica, ci stupisce che ci siano stati sufficienti pochi chilometri per prendere confidenza con tutti i comandi, ed entrare in sintonia con la 308. Inoltre il tetto in cristallo di ben 1,69 metri quadrati oscurabile tramite una tendina elettrica, le tinte chiare presenti sul livello superiore dell’abitacolo, che ben si sposano con quelle scure della parte inferiore, la presa USB e quella 12 V poste davanti al cambio, gli ampi vani portaoggetti delle portiere ed il cassetto assai profondo collocato davanti al sedile del passeggero (dove c’è tra l’altro un’altra presa USB), le


luci di cortesia a led, tutto questo ha contribuito a farci innamorare ancora di più di questa vettura, come se, a tale scopo, non fossero già stati sufficienti l’enorme bagagliaio e la notevole abitabilità. Pur essendo una station wagon, la 308, dotata comunque di dimensioni compatte, assicura a chi è seduto dietro molto spazio per le gambe (ricordiamo che ha 11 centimetri in più di passo rispetto alla berlina) e, soprattutto, permette di stivare nel vano bagagli praticamente di tutto. 190 litri in più rispetto alla cinque porte fanno la differenza: ora il bagagliaio della 308 SW arriva a 610 litri, dei quali 556 sopra e 54 nascosti sotto al pavimento. Se non basta si possono sempre abbattere i sedili posteriori grazie al sistema “magic flat” che agisce sulle due parti del divano tramite due pulsanti, lasciando un pianale piatto senza gradini, e dando una capienza massima di 1.660 litri. Inoltre l’altezza da terra della soglia di carico sufficientemente bassa, la regolarità del portellone e la lunghezza media di oltre un metro, consentono di caricare facilmente qualsiasi oggetto, assicurandolo con 4 appositi ganci amovibili ed una cinghia elastica.

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TEST DRIVE | Peugeot 308 SW 1.6 HDi

IL MOTORE: UN GIOIELLO La Peugeot 308 SW oggetto della prova monta sotto il cofano l’unità diesel 1.6 litri HDi FAP da 120 cv, abbinato ad un cambio manuale a sei rapporti. Ci viene da pensare che siano pochi per una vettura di queste dimensioni e con un peso a vuoto di circa 1265 kg. Ci sbagliamo. Questo propulsore si rivela davvero una grande, piacevole sorpresa. Superata la soglia del minimo e raggiunto il valore di coppia massima a quota 1750 giri, l’erogazione risulta subito buona, lineare, morbida e silenziosa. Il cambio è dotato di una manovrabilità fluida e consente innesti precisi, con una buon fine corsa in fase di sincronizzazione. Nell’abitacolo le vibrazioni sono smorzate anche riprendendo velocità con una marcia alta inserita, le sospensioni ben calibrate fanno il loro dovere, assorbendo le asperità del terreno sia quando ci muoviamo sulle strade asfaltate sia quando affrontiamo i

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pavé della città, assicurando stabilità e precisione di guida. Nonostante le dimensioni, nell’ambito urbano la 308 SW si muove bene e risulta agevole da guidare anche in fase di manovra. A questo concorrono senza dubbio l’ottima visuale garantita dalle ampie vetrature, i sensori di distanza, sia anteriori che posteriori, e la telecamera. In autostrada e nei tratti a lunga percorrenza si viaggia da sogno. Con il cruise control attivo che diminuisce la velocità della 308 quando ci si avvicina ad un’altra auto e riprende poi quando la corsia è libera, abbiamo dalla nostra la garanzia di una guida in massima sicurezza ed in assoluto relax. Ottima la sesta marcia lunga che sviluppa 130 km/h ad appena 2100 giri, e “fa bene” alle orecchie, visto che il motore non si sente affatto, ed al portafoglio, con consumi che, in queste occasioni hanno davvero dell’incredibile: in scioltezza ben oltre i 20 km/l.


Peugeot 308 SW 1.6 HDi | TEST DRIVE

ALLURE: RICCA, SICURA, CONFORTEVOLE Già proposta in una versione Access abbastanza ricca, per quel che riguarda gli equipaggiamenti, la Peugeot 308 SW Allure, top di gamma, è praticamente fornita di tutto. La sicurezza è garantita da diversi dispositivi, dall’ABS, REF e AFU (di serie) all’ESP (Electronic Stability Program), affiancato al sistema di antipattinamento delle ruote (ASR), che agisce sui freni ed il controllo motore, fino al controllo dinamico di stabilità (CDS). Il nostro modello è equipaggiato anche con lo speciale pacchetto che comprende il Park Assist e la retrocamera, (sistema di assistenza attiva al parcheggio e sistema di monitoraggio dell'angolo cieco della vettura) mentre, per quel che riguarda il comfort di guida vanno segnalati il Keyless system, che consente di accedere al veicolo e di accenderlo senza chiave e prevede anche una ulteriore presa da 220V collocata nella zona posteriore, il Touchscreen

con sistema di navigazione integrato, radio Tri-tuner con 6 altoparlanti e comandi al volante, funzione Jukebox, lettore MP3, 2 prese USB, Bluetooth e Aux IN e lo speciale Pack Sedili Elettrici, che permette di disporre della regolazione lombare elettrica sia per il conducente e passeggero, e della funzione massaggiante e riscaldabile. Oltre al livello d’accesso ed al top di gamma Allure, la 308 SW è disponibile anche in quello intermedio Active e nel Business, affiancati dai due modelli GT Line e GT, quest’ultimo con pedaliera, poggiapiede e battitacco in alluminio, ambiente touchscreen Redline dedicato, vetri posteriori oscurati, cerchi in lega 18" Diamant con ruotino di scorta ed assetto ribassato. I prezzi (pacchetti opzionali esclusi) sono compresi tra i 19.450,00 euro della Access con motore 1.2 PureTech Turbo benzina wda 110 cv e cambio manuale, ai 32.350,00 euro della GT, equipaggiata con il 2.0 HDi Euro 6 da 180 cv.

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TEST DRIVE | Toyota Yaris Hybrid

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Toyota Yaris Hybrid

Yaris, la X ecologica In Europa il segmento B è senza dubbio quello più difficile da “conquistare”, quello in cui, per primeggiare, bisogna sgomitare non poco. Per distinguersi dalle avversarie è necessario offrire qualcosa di diverso, qualcosa d’altro, o in termini di design, o di tecnologie o di equipaggiamenti. Da quando ha fatto la sua comparsa in Europa, nel 1999, la Toyota Yaris si è ritagliata un bello spazio nel segmento in questione, contraddistinguendosi come un prodotto efficace, intelligente, in grado di offrire un design originale e moderno. Poi, da quando nel 2012 è stata introdotta la motorizzazione ibrida, la Yaris ha potuto finalmente regalare ai suoi potenziali clienti, qualcosa di assolutamente esclusivo. Ed oggi, con il profondo restyling di metà carriera a cui è stata sottoposta, è ancora l'unica Hybrid in circolazione del segmento B. È proprio questo il modello che abbiamo provato nell’intermedio allestimento Active, con l’esclusiva motorizzazione 1.5 VVT-i da 74 cv, affiancato da un motore elettrico da 61 cv, abbinati ad un cambio a variazione continua e gestione elettronica.

Testo e Foto Fabio Ciabattoni

ESTERNI NEL SEGNO DELLA X Certamente la nuova Toyota Yaris è più bella da vedere. Merito del facelift che ha riguardato specialmente il frontale, improntato ai dettami del nuovo stile Under Priority e Keen Look espressi dalla sorellina Aygo: calandra ad X Metallic Black con inserti satinati (disponibile anche nel design Piano Black) determinata però da un incrocio di linee meno marcato ed incisivo rispetto alla Aygo, grosse prese d’aria nella zona inferiore, nella quale spiccano, contornati da cornici cromate, i fendinebbia, nuovi fari ridisegnati che, grazie al Look Pack di cui è fornita la nostra Yaris, offrono luci diurne a led. C’è poi l’originale ed accattivante linea che, partendo proprio dai gruppi ottici, lambisce ed esalta il logo Toyota, proposto con un particolare fondo celeste che ha lo scopo di distinguere la versione Hybrid dalle altre. Nuove anche le modanature laterali che seguono

l’andamento della vetratura, disponibili con elementi cromati, satinati o in Piano Black, le stesse con cui è possibile impreziosire anche il posteriore, nuovi i disegni dei cerchi, in acciaio o in lega da 15” o 16”, per i quali vengono proposti anche differenti tipologie di coprimozzi (quattro) e di cornici dei coprimozzi (ben dieci le tinte da abbinare al colore della propria Yaris). La versione in prova, elegante nella sua livrea Bronze Met (tinta inedita, insieme alla Blue Met), dispone di cerchi da 15” a cinque razze e, al posteriore, dove spiccano i fari a led con inediti giochi di luce interni ed il nuovo paraurti, di un copri targa messo in risalto da elementi satinati. Insomma la terza generazione della Yaris, progettata e costruita in Europa nello stabilimento francese di Valenciennes, è più bella, più moderna, più grintosa, più evoluta, in perfetta sintonia con i tempi (e con i gusti) che cambiano velocemente.

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ORDINE, PULIZIA, QUALITÀ, TECNOLOGIA I progettisti ed i designers di casa Toyota, pur concentrati nel rendere esteticamente più accattivante e seducente la nuova Yaris, non hanno commesso l’errore di trascurare l’abitacolo. Accomodati sugli avvolgenti sedili in tessuto nero con cuciture bianche, di serie sull’allestimento Active, non ci sfugge l’armonia che domina negli interni, caratterizzati da una plancia dalle linee ordinate e pulite e da una notevolmente migliorata qualità delle plastiche, ora più piacevoli sia da vedere che da toccare ed ulteriormente personalizzabili con colori ad hoc, e della pelle, impiegata per rivestire il volante multifunzione, il freno di stazionamento ed il pomello del cambio. Riprogettato anche il cruscotto, in cui spicca un quadro strumenti stilisticamente più omogeneo con il resto dell’abitacolo: circondato da una cornice cromata, esso è costituito da tre indicatori, quello centrale più grande con il contachilometri ed il computer di bordo, gli altri due laterali di dimensioni più ridotte. Il tutto sormontato da una palpebra su cui si innestano, con un continuum stilistico davvero convincente, le bocchette di aerazione. Sulla consolle centrale -collocata 23 mm più in alto rispetto al modello precedente- si respira invece aria i-tech. Merito dello schermo da 7 pollici dell’impianto di infotelematica Toyota Touch 2, disponibile a partire dal terzo livello di allestimento Active. Tale impianto include il sistema di navigazione full map, che consente di visualizzare anche la segnaletica e gli incroci del percorso che si sta facendo, il Bluetooth per effettuare le chiamate in viva voce, scaricare automaticamente la rubrica, inviare e ricevere messaggi SMS, la connettività MP3 e iPod, la telecamera posteriore di assistenza al parcheggio, ed il flusso di energia Hybrid, che monitora l’operatività del sistema Hybrid aiutando il conducente a gestire al meglio il proprio stile di guida. Il display da 7” ed in generale tutta la strumentazione, tra cui anche il tasto Push Start (di serie nelle versioni Hybrid negli allestimenti Active e Style), hanno un’impostazione molto funzionale ed intuitiva, e consentono di avere ogni cosa a portata di mano. Al di sotto dello schermo troviamo invece i comandi del climatizzatore automatico bi-zona e, sotto ancora, la presa da 12 V e quella USB. Infine sul tunnel centrale, ma solo nei tre allestimenti Hybrid, in una posizione un poco scomoda a dir la verità (sotto la leva del freno di stazionamento), è possibile selezionare la modalità di guida (EV mode/ECO mode oppure OFF), utilizzando i tre tasti corrispondenti a seconda delle necessità e delle proprie esigenze. Per quanto riguarda l’abitabilità, restano pressoché invariate le dimensioni della Yaris 2015 che, dotata di una lunghezza di 3.950 mm, di una larghezza di 1.695 mm e di un passo di 2.510 mm, può ospitare comodamente sia i passeggeri davanti che quelli dietro, grazie anche alla ideale e migliorata conformazione dei sedili. SILENZIO, SI GUIDA Premuto il tasto Push Start ed avviata la Yaris Hybrid in modalità elettrica, si apprezza subito l'assoluta silenziosità di guida, che permette di viaggiare in totale relax. Questo è il bello della Hybrid equipaggiata con il 1.5 VVT-i, abbinato al motore elettrico da 61 cv, soprattutto quando ci si muove in città, il suo habitat ideale. L’aggiornamento a cui sono stati sottoposti ammortizzatori (nuovi quelli posteriori, rivisti quelli anteriori), guarnizioni e supporti di scarico, e l’impiego di materiali fonoassorbenti, fanno della Hybrid una vettura composta e silenziosa, anche quando ci si sposta nei centri urbani, sulle cui sconnessioni risulta a suo perfetto agio. Viaggiando fino a 70 km all’ora, gestendo in modo attento il pedale dell'acceleratore e le fasi in cui si deve rallentare o frenare, è possibile infatti mantenere limitare l’uso del motore a benzina, muovendosi così in maniera efficiente. La Hybrid aiuta a farlo, attraverso il grafico che visualizza i flussi energetici ed attraverso l'indicatore nel quadro che prende il posto del contagiri, indicando il livello di recupero dell'energia in frenata. L’obiettivo sarà limitare al massimo l'intervento del motore termico ed evitare di premere a fondo il pedale dell’acceleratore, operazione che, al contrario, penalizzerebbe l'efficienza e la fluidità di marcia. Bisogna prendere confidenza con questa tipologia di propulsione, ma, una volta imparato come si fa, la Hybrid può davvero risultare, oltre che silenziosa ed efficiente, anche divertente e vivace da guidare. Tenendo andature costanti si può infatti apprezzare la perfetta simbiosi tra le due diverse alimentazioni (il passaggio avviene in maniera assolutamente impercettibile e senza strattoni), la precisione e la prontezza dello sterzo, la fluidità e la costanza del cambio CVT a variazione continua, che risulterebbe altrimenti fastidioso o rumoroso schiacciando esageratamente sull’acceleratore. Insomma, si può andare anche spediti con la Hybrid, e ci si può divertire, a patto di “trattarla” con delicatezza e costanza, senza dare strattoni o senza mandare inutilmente su di giri il motore. Migliorati, rispetto al modello precedente, anche i consumi, che nel corso della nostra prova si sono attestati sui 5,0 litri/100 km.

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Toyota Yaris Hybrid | TEST DRIVE

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TEST DRIVE | Toyota Yaris Hybrid

ALLESTIMENTI, MOTORIZZAZIONI, PREZZI Molto ampia la gamma proposta da Toyota per la Yaris 2015, al fine di accontentare tutti i potenziali clienti. Due sono i motori a benzina, per potenze comprese tra i 69 cv del più “piccolino”, il 1.0 VVT-i, ed i 99 cv del 1.3 Dual VVT-i, disponibile anche con cambio Multidrive S a variazione continua; uno solo il diesel, il collaudato 1.4 D-4D da 90 cv abbinato ad una trasmissione manuale a sei rapporti, ed una sola, come detto, la propulsione ibrida, costituita dal 1.5 VVT-i da 74 cv affiancato dal motore elettrico da 61 cv, in questo caso con trasmissione a variazione continua e gestione elettronica. Cinque anche gli allestimenti per le motorizzazioni benzina e diesel, dalla entry level Yaris all’intermedio Cool, fino al più completo Active che aggiunge il sistema multimediale Toyota Touch 2, i gruppi ottici Led, il pomello del cambio in pelle e le finiture interne in materiale “Soft Touch”, comandi audio e Bluetooth al volante e la telecamera posteriore di assistenza al parcheggio. Il top è offerto dalla Lounge, con cruise control, interni in pelle e tessuto e tante piccole chicche per il comfort dei passeggeri come il cassetto portaoggetti refrigerato.

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Per chi vuole invece un’auto più… sbarazzina e sportiva c’è il livello Style, caratterizzato soprattutto dalla presenza del tetto panoramico Skyview e dai vetri posteriori oscurati. Chi opta per la motorizzazione ibrida ha invece a disposizione solo tre di questi allestimenti, il Cool, l’Active e lo Style, oltre ad una serie accessoria di pacchetti opzionali come il Comfort pack con sensore pioggia e crepuscolare, lo Smart Entry & Start System, il cruise control e gli alzacristalli elettrici posteriori, oppure il Plus pack con climatizzatore automatico bi-zona, o ancora il Window pack che aggiunge il tetto panoramico Skyview ed i vetri posteriori oscurati. Il listino prezzi della nuova Yaris si apre con l’attuale promozione che offre la Cool a 10.700 euro, di poco inferiore all’entry level Yaris, proposta ad 11.000 euro, per passare all’Active ed alla Lounge rispettivamente da 14.000 e 15.900 euro, e concludere con la Style, acquistabile a partire da 16.300 euro. Più alti naturalmente i prezzi della Hybrid, compresi tra i 15.000 euro della Cool, anch’essa in promozione (invece dei 18.300 di listino), ed i 20.700 della Style, passando per i 19.200 euro della Active. Anche su questo fronte dunque c’è quasi l’imbarazzo della scelta.



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