Baby Magazine 11

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babymagazine - allegato alla rivista salutare

Piace alla mamma, utile al bambino

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Sommario

Quando un figlio fa capolino nella nostra vita, il cuore si riempe di gioia. Ma a chi non è capitato di sentire quella punta di ansia o vera e propria paura? Chi non si è chiesto neanche una volta: come sarà? cosa farà? Queste domande nascono nel genitore insieme al pargolo. Prima di tutto, ovviamente, si pensa alla salute, ma poi ci si comincia a chiedere: sarà buono, affettuoso, nervoso, sveglio, ottimista...? Subito si pensa a tutto ciò che potremmo fare x farlo crescere nel migliore dei modi, di mettere in pratica tutte le nostre esperienze dirette o acquisite per crescere il migliore dei figli. Dopotutto il compito di un genitore è proprio questo e il rapporto genitore figlio è molto importante ma quello che spesso non consideriamo, è che prima o poi il mondo esterno interferirà con la sua crescita. Molti credono che ritardare il più possibile l’interazione dei figli col mondo sia una soluzione, ma non è cosi. Se volete che vostro figlio cresca nel modo migliore, non cercate di cambiare lui allora, ma cambiate il mondo adesso. Ogni nostra piccola azione, sta costruendo il mondo dove dovranno vivere loro. Quindi se non vogliamo che a 15/16 anni si ritrovi col ciuffo a vomitare davanti alla disco, non restiamo indifferenti alle cose che non vanno. Ora possiamo ancora fare qualcosa per aiutarli a costruire un futuro migliore... Alla prossima

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La crosta lattea

Bambine precoci

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Redazionale

Il bambino aggressivo

Alla scuola materna piange...

Linguaggio. Necessità di conoscere la normalità

e ancora...

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La Favola del mese

Marianna Regina dei Fiori

Guida all’alimentazione 66° Congresso Nazionale SIP Selezione Baby Cose Curiose Il retinoblastoma Baby Link Calendario Baby Questo l’ho fatto io!

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lo azine offre Baby Mag cutere, is spazio per d orre domanp i, rs ta confron le risposte. el d e er de e av re per Ecco come fa re con noi. a comunic Come è possibile ricevere a casa la rivista Baby Magazine? Per ricevere la rivista Baby Magazine a casa basta compilare in tutte le sue parti il form a pag. 20. Sono un medico specialista, come posso inviare i miei contributi redazionali? Per poter inviare articoli redazionali basta inoltrare la richiesta, allegando il curriculum a: redazione@babymagazine.it Sono una mamma e vorrei segnalare un prodotto e/o servizio utile o dare qualche suggerimento, a chi posso scrivere? Per comunicare le vostre opinioni, esigenze, proposte, esperienze oppure un parere sulle strutture e i servizi di

cui avete usufruito potete scrivere una mail a comunica@babymaga zine.it oppure segnalarlo www.babymagazine.it www.babymagazine Le segnalazioni saranno preziose per orientare gli articoli e i dossier che pubblicheremo sulla rivista. Desidero contribuire alla vostra iniziativa e far crescere il progetto, posso sostenervi economicamente? È possibile fare un libero versamento sul c.c. 55117402 intestato all’Ass. Salutare. Sono titolare di un'Azienda/struttura del settore maternità e infanzia. Come posso informare i lettori circa prodotti, servizi e iniziative? Partecipare a Baby Magazine significa sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensibilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il supporto da consultare per essere sempre aggiornati. Per poter usufruire di Baby Magazine telefonare al

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Comitato Scientifico: Prof. Emerito Giuseppe Roberto Burgio - San Matteo (Pavia) Prof. Pasquale Di Pietro Ospedale Gaslini (Genova) Pres. Nazionale SIP Prof. Pietro Ferrara - Università Cattolica Sacro Cuore (Roma) Prof. Alfred Tenore - Direttore Dip. Pediatria Università di Udine Prof. Alberto G. Ugazio Ospedale Bambino Gesù (Roma) Prof. Alberto Villani - Ospedale Bambino Gesù (Roma) dr. Elio Caggiano - specialista in pediatria - presidente dell’Associazione pediatrica “Per il Bambino” dr.ssa Angela Carrino -specialista in pediatria



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I Piccoli protagonisti di questo mese sono...

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Antonio Maria

Giovanna

Giovanna Sodano nata il 24/5/04 Papà: Salvatore Sodano Mamma: Assunta Siniscalchi

Carla Renna nata il 23/08/2009 papà: Francesco Renna mamma: Nuzzo Elvira

Karen Aurore Granieri nata il 15/10/2009 papà: Eugenio Granieri mamma: Stefania Amici

Manuel Basile nato il 10 / 02 / 2010 papà: Basile Gennaro mamma: Pellecchia Stefania

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Baby News

Sempre più spesso Bambini ansiosi e disattenti: è colpa della tecnologia? Restare alzati fino a tardi, guardare la Tv o utilizzare i videogiochi, predispone i bambini a disturbi d’ansia, depressione e persino a problemi di apprendimento. Sarà forse un po’ colpa della tecnologia, un po’ anche della frenesia di questo mondo che costringe le famiglie a rimanere separate anche nelle ore serali, ma sempre più bambini e ragazzi hanno il vizio di starsene tutta la sera a guardare la Tv, utilizzare il Pc per navigare su Internet o giocare, inviare sms. Sarà perché, il “Carosello” non c’è più e, non ci sono più le famiglie unite come una volta, quando la sera diveniva un momento per raccontarsi la giornata e rilassarsi insieme. Cosa fa un giovane, oggi, quando ha del tempo libero? Nella maggioranza dei casi lo spende nell’utilizzare un oggetto tecnologico che lo porti a distrarsi dalla lunga (e magari anche stressante) giornata che ha appena trascorso. In questo caso la tecnologia non è sinonimo di benessere, anzi. Secondo uno studio condotto dallo Sleep Disorders Center preso il JFK Medical Center di

Virus Stagionali Occorre combattere i virus stagionali a partire dalle scuole, dove nelle mense è importante privilegiare il consumo di alimenti che proteggono l'organismo per circa il milione e mezzo di bambini che ogni giorno vi pranzano. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare la dieta "scudo" contro l'influenza, messa a punto dagli esperti del Policlinico San Matteo di Pavia per giocare d'attacco e prevenire le mosse dei virus protagonisti della stagione invernale alle porte. Il consiglio degli specialisti dell'ospedale è di alimentarsi in modo corretto e regolare,

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Edison nel New Jersey, i bambini che mandano Sms, chattano, navigano su Internet o utilizzano altri dispositivi elettronici in tarda serata, mostravano maggiori disturbi del sonno e altri problemi a esso correlati. «Queste attività non favoriscono il sonno come quando si legge un romanzo o si ascolta della musica (rilassante). Stimolano il cervello e deprimono i cicli di normale sonno», spiega l’autore dello studio, il dottor Peter G. Polos. La ricerca ha mostrato che vi è una stretta relazione tra l’utilizzo dei media elettronici in tarda serata e disturbi di attenzione, sbalzi di umore, ansia, depressione e scarso funzionamento cognitivo durante le ore diurne. Quello che dà maggiormente da pensare è che la maggior parte dei genitori non sono a conoscenza che i loro figli utilizzano tali dispositivi, sia in tarda serata che, addirittura, di notte. Secondo il ricercatore è importante che anche i medici, quando valutano lo stato di salute di un bambino tengano presente se questo utilizza o meno media elettronici durante le ore serali. E deve essere lui che, insieme ai genitori, metta in guardia dai possibili rischi che questi hanno sulla salute.

assumere cibi con potere antiossidante e protettivo ricchi di betacarotene e vitamina E e C , che - sottolinea la Coldiretti - non dovrebbero mai mancare in questa stagione dalle tavole delle mense scolastiche. Questo significa consumare agrumi, kiwi, mandorle e nocciole ma anche zucche, carote e zucchine, patate, pomodori e carciofi che vengono prodotti in grande quantità in Italia in questa stagione. Anche il condimento a base di olio di oliva puo' essere di aiuto come anche - conclude la Coldiretti - il rimedio della nonna più gettonato: latte con il miele. (AGI)


9 Fieracavalli: educare i bambini al valore del "prendersi cura". Progetto ludico-didattico interamente dedicato ai bambini, intitolato "Io amo i cavalli”, l’iniziativa, promossa per il secondo anno nell’ambito della Fieracavalli di Verona, nasce dal ministero della Salute allo scopo di promuovere il corretto rapporto uomo-cavallo avvicinando i bambini di età scolare al cavallo, fornendo tutte le informazioni di base sulla sua alimentazione, sulla toilettatura e accudimento del cavallo (grooming) e sulle esigenze etologiche in parallelo con i bisogni del bambino. Un modo per imparare a prendersi cura degli animali e in generale degli altri, oltre che di se stessi.

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Il progetto, l’anno scorso ha visto la partecipazione di più di 4000 bambini, si

Il Parco Santo Spirito si è trasformato nel Parco dei Balocchi. Un’ iniziativa dedicata interamente ai più piccoli, organizzata dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Avellino, in collaborazione con il Coni, Provveditorato agli studi e l’associazione Il magnifico mondo di Diodò. La manifestazione, che ha visto oltre 20.000 visitatori, si è svolta il 03 ottobre scorso dalle 10 di mattina del alle ore 13 con proseguimento nel pomeriggio dalle 16 alle 18,30. Nel Parco sono state predisposte delle aree adibite al Villaggio dei Balocchi con sei gonfiabili e venti animatori, un trenino che ha percorso in lungo e in largo il parco ed ancora, la possibilità per tutti i bambini, di visitare a cavallo di un pony il grande polmone verde della città. Nei vari angoli del Parco, sono state allestite delle fattorie didattiche con laboratori di lavorazione e degustazione dei prodotti tipici, come miele, nocciole, castagne e vino ed, infine, uno spazio per gli spettacoli nell’arena “Il Magnifico Mondo di Diodò”: baby dance, zucchero filato, pop corn e bottigliette d’acqua gratuite

basa sul confronto tra i più comuni oggetti per la cura personale del bambino e l’attrezzatura dedicata alla pulizia del cavallo come ad esempio le spazzole per il manto e per la criniera nonché gli strumenti per la pulizia e la cura degli zoccoli. La presenza dei ponies, per i quali sono stati allestiti appositi recinti, rende possibile un’esperienza diretta permettendo la conoscenza pratica delle attività di grooming preferite dal cavallo come quelle effettuate alla base del collo e sul garrese. Viene inoltre distribuito un opuscolo, “Piccola guida per ragazzi”, in cui con delle foto esplicative vengono illustrate sia alcune importanti caratteristiche del mondo sensoriale (vista e udito) del cavallo sia le sue più importanti esigenze etologiche.

sono state distribuite a tutti i bambini. In collaborazione con il Coni è stato allestito “Il Villaggio dello Sport” con rugby, taekwondo e karate, ma anche basket, pallavolo e calcetto. “Sulla famiglia e per la famiglia nuove iniziative a sostegno della storia e del futuro di questa importante istituzione”. Dopo il grande successo ottenuto con l’Infanzia Day, un piccolo centro come Avellino ha posto la famiglia in cima alle sue priorità. L’assessore alle Politiche Sociali Sergio Trezza, ha ideato questa nuova iniziativa per dare continuità a un progetto che ponga la famiglia al centro della programmazione amministrativa. L’appuntamento con il Parco dei Balocchi sarà annuale, e sarà accompagnato da altri progetti sempre dedicati all’infanzia come l’iniziativa “A mare sicuri” che partirà a breve e coinvolgerà centinaia di bambini in attività natatorie presso la piscina comunale. Inoltre, verrà istituito il doposcuola gratuito per i bambini delle periferie e per il Natale un’altro straordinario evento dove i più piccoli saranno ancora i protagonisti.


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La Favola del mese

Marianna Regina dei Fiori w w w. babymagazine.it

di Arianna Lana - www.favoledellabuonanotte.it

Tanto tempo fa, in una grande valle tagliata a metà da un lungo fiume, c’erano il reame dei Baffi Biondi e il regno dei Baffi Neri. Nel corso degli anni, il popolo dei Baffi Biondi e quello dei Baffi Neri avevano iniziato a litigare per contendersi le acque del fiume.

- Stanotte è la settima notte di luna piena. Da tempo avevo deciso che in questa notte avrei donato a sette bambini del reame una magia a testa: chi di loro saprà farne l’uso migliore, potrà diventare apprendista mago di corte.

mente di si con la testa – Bene, allora iniziate a esprimere le vostre richieste: ricordate però che domani avrà inizio una guerra, e forse i poteri magici di cui stasera entrerete in possesso potranno essere di grande aiuto al vostro popolo.

Col passare del tempo i litigi si fecero sempre più frequenti e sempre più aspri, finché un triste giorno le due popolazioni decisero di entrare in guerra.

- Beh, avrei preferito che tu fossi riuscito a escogitare qualcosa per evitare la guerra,- sospirò mestamente il re - ma ordinerò comunque all’araldo di portarti qui i sette bambini, almeno tra qualche anno avremo un altro mago nel regno.

Lucio disse:- Io voglio poter trasformare la terra in acqua, così, se anche i pozzi dovessero seccarsi, noi avremo sempre da bere.

Lungo le rive del fiume, i soldati iniziarono così a costruire le loro trincee. In breve tempo vennero schierati i cannoni assieme a tutto il resto dell’artiglieria, comprese le munizioni. La sera che precedeva la prima battaglia, il re dei Baffi Neri convocò Silvestro, il mago di corte, per chiedere consiglio: - Mago Silvestro, - disse il re molto preoccupato – sei davvero sicuro di non poter impedire in alcun modo questa guerra? Le armi ci porteranno solo morte e dolore: è mai possibile che non esista una sola soluzione per evitare tutto questo? - Per impedire una guerra non bastano le magie, - rispose tristemente il mago – per impedire una guerra serve un miracolo. Io purtroppo di miracoli non ne posso fare, c’è però qualcos’altro che è in mio potere … - Che cosa, Silvestro? - domandò il re con l'animo colmo di speranza.

Un’ora dopo, nel grande salone dei ricevimenti, Silvestro accoglieva i sette bambini che avevano risposto al messaggio dell'araldo: Lucio, Orazio, Odoardo, Menico, Nerino, Tazio e Marianna. - Buona sera a voi tutti, - disse loro il mago di corte - sapete perché siete stai convocati qui stasera? - i bambini fecero si con la testa - Bene, allora vi dirò quale magia ho deciso di regalarvi: ognuno di voi riceverà il potere magico di trasformare qualcosa in qualcos’altro, e starà a voi scegliere il qualcosa e il qualcos’altro. - i bambini lo guardavano perplessi Mi spiegherò meglio: uno di voi potrebbe imparare a trasformare la terra in acqua, mentre un altro la pietra in oro, un altro ancora potrebbe invece trasformare l’acqua in fuoco, e così via. Avete capito tutti? - i bambini fecero nuova-

Orazio disse: - Io voglio poter trasformare l’acqua in grano: in questo modo, anche se il raccolto andasse distrutto, noi avremo sempre qualcosa da mangiare. Odoardo disse: - Io voglio poter trasformare l’acqua in monete d’oro, così nei nostri forzieri ci sarà sempre il denaro per comprare dai regni vicini tutto quello di cui avremo bisogno. Menico disse: - Io voglio poter trasformare la terra in legno, così i nostri camini avranno sempre legna da ardere e noi non soffriremo mai il freddo dell’inverno. Nerino disse: - Io voglio poter trasformare la terra in lana, così potremo sempre confezionare abiti pesanti per sopravvivere al gelo che sta per arrivare. Tazio disse: - Io voglio poter trasformare l’acqua in piombo, così avremo la capacità di produrre munizioni per tutta la durata della guerra.


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Sei proprio una femminuccia! - fecero sprezzanti Nerino e Tazio. - Smettetela!- li riprese a gran voce Silvestro – Se Marianna vuole il potere di trasformare il piombo in fiori, ebbene l’avrà. Il mago insegnò a ciascun bimbo la propria formula magica e quindi chiamò l’araldo per farli riaccompagnare nelle loro case. Quella notte, la notte che precedeva la prima battaglia, tutti i bimbi del regno dormivano rannicchiati sotto le coperte: tutti tranne una. La piccola Marianna guardava fuori dalla finestra della sua cameretta, vedeva i cumuli di palle di cannone brillare alla luce della luna e ripeteva la formula magica che Silvestro le aveva insegnato.

L’indomani, al sorgere del sole, i due eserciti si schierarono sulle rive del fiume. I comandanti alzarono il braccio destro e assieme gridarono: - Fuoco! I cannoni e i fucili di entrambi gli eserciti spararono con forza i loro colpi. Fu allora che tutti i soldati, i re e gli abitanti dei due regni spalancarono le loro bocche e, pieni di stupore, esclamarono assieme: “Ooooooooohhhhhh …” Una meravigliosa pioggia di fiori cadeva dolcemente dal cielo: i cannoni e i fucili avevano sparato in aria petali multicolore, profumati delle essenze della Primavera, che delicatamente si posavano ora sulle teste di ognuno. - Il piombo delle nostre munizioni si è trasformato in fiori! - dicevano i soldati È forse una magia? È forse un miracolo? Silvestro mago di corte volò allora sul ponte che univa le due rive del fiume, e da lì parlò:

- Ascoltatemi tutti: il merito di questa meraviglia va alla piccola Marianna, che ha deciso di trasformare il piombo delle vostre artiglierie nei soffici fiori della Primavera, insegnandoci a sostituire la bellezza della natura all'orrore delle armi. Oggi doveva essere una giornata di sangue, e invece è diventata una giornata di profumi e di colori. Vogliamo continuare la guerra o vogliamo trovare un accordo pacifico per spartirci equamente l’acqua del fiume? Tutti esclamarono in coro: - Pace!!!!!!! Marianna venne nominata Prima Consigliera del reame dei Baffi Biondi e Prima Consigliera del regno dei Baffi Neri, diventò apprendista maga di corte, imparò molte altre magie e serbò sempre nel suo animo i colori gioiosi della Primavera.

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Infine Marianna, per ultima, disse:- Io voglio il potere di trasformare il piombo in fiori. - E perché mai? - esclamarono a gran voce gli altri bambini. - I fiori non si mangiano! - dissero Lucio e Orazio. - I fiori non bruciano come la legna dentro al camino, i fiori non ci riparano dal freddo! - dissero Odoardo e Menico. - I fiori sono inutili!


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La crosta lattea

Da cosa è prodotta e come si cura

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La crosta lattea, in inglese “nightcap”, “cuffia da notte”, è una dermatite seborroica, un disturbo cutaneo diffuso nei più piccoli.

La guarigione decorre spontaneamente e può essere facilitata con alcuni accorgimenti. Può manifestarsi fin dalle prime settimane/mesi di vita, può permanere fino ai 3 anni o anche insorgere verso l’undicesimo anno di età. Nel lattante si può localizzare sul cuoio capelluto e appare come una desquamazione, con piccole crosticine di colore bianco/giallastro. In alcuni casi, meno frequenti, l’infiammazione della pelle si può estendere alle sopracciglie, alla fronte, alle tempie, all’area retroauricolare, alle guance e intorno al nasino.

a cura della dr.ssa Roberta Melillo-farmacista

Spesso sono colpite la parte superiore del tronco, il collo, le regioni ascellari e talvolta le pieghe delle grandi articolazioni (gomiti, ginocchia). Altra sede che può essere interessata è la regione inguino/anale. Se vi è infezione da Stafilococco la cute è secernente e crea una complicanza per la terapia. Generalmente, si attribuisce la causa di questo fenomeno al trasferimento di ormoni dalla mamma che, dopo la gravidanza, porta alla ipersecrezione di sebo da parte delle ghiandole del bambino. A causa della localizzazione e la concomitante persistenza dell’apertura della “fontanella cranica”, tutte le operazioni vanno fatte evitando accuratamente pressioni indebite e soprattutto l’uso delle unghie per sollevare le croste ancora dure. Anzitutto è consigliato lavare la testolina ogni 2 giorni con sostanze oleose per ammorbidire la crosta. Inoltre, è preferibile usare saponi neutri evitando il più possibile detergenti aggressivi, che danneggiano il fisiologico film idrolipidico della pelle, o addizionati di profumi ed essenze, per non irritare ulteriormente la cute. È bene passare sul cuoio capelluto del cotone idrofilo imbevuto di olio di oliva o di mandorle dolci o di vasellina o di sostanze emollienti specifiche in vendita in farmacia che, fluidificano il sebo e, ammorbidendo le croste, ne facilitano il distacco. Una volta applicato l’olio, è consigliabile, passare delicatamente un pettinino a denti fitti.

In alternativa, si possono eseguire leggere frizioni di una soluzione di bicarbonato (15 ml in 250 ml di acqua bollita). Infine, tamponare con olio di borragine che è utile per riequilibrare la produzione da parte delle ghiandole sebacee. In casi gravi può essere consigliato anche il ricorso a pomate o creme, che devono essere, comunque, sempre prescritte dal pediatra, all’idrocortisone (0,5-1%), due o tre volte al giorno. È bene sapere che quando si tratta di applicare la crema occorre usarne una quantità idonea affinché si abbia l’effetto terapeutico: una quantità di crema che va dalla punta del dito medio al polso è sufficiente per un’area di dieci cm o poco più. Se sono presenti lesioni delle pieghe, si può procedere a dei lavaggi delle zone colpite con una soluzione acquosa al 5% di ipoclorito. Nei bambini più grandi si può usare uno shampoo antiseborroico al solfuro di selenio, allo zolfo o all’acido salicilico, che può essere ripetuto quotidianamente con una grande attenzione ad evitare che la schiuma vada, inavvertitamente, negli occhi del bambino. Se questo succede, lavare con abbondante acqua e asciugare bene con un asciugamano di lino pulito. In alcuni casi particolari, il fenomeno può evolvere in dermatite atopica. In tutti questi casi è bene rivolgersi al pediatra prima di applicare metodi di fortuna. La crosta lattea non è un problema per la salute del bambino, è solo spiacevole dal punto di vista estetico.


* transfontanellare per neonato e lattante * Ecocardiografia pediatrica * Visite pediatriche

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In Diagnostica Medica è attivo un servizio di ecografie specifiche:


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Bambine precoci

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a cura della dr.ssa Nanda Santoro sociologo e psicopedagogista clinico

Il mondo della moda ha colto questa sostanziale inclinazione dell’infanzia ed ha creato linee d’abbigliamento bambino

successive tappe di sviluppo, così che lo stile di vita (e non solo il look) di una bambina di 11- 12 anni può confondersi con quello di una diciottenne con tutti i rischi connessi ad una simile degenerazione.

È diventato più che normale incontrare bambine vestite di tutto punto: stivaletti in camoscio, leggings, cardigan, borsetta, cintura e gioielli in pendant; lo smalto sulle unghie e il lucidalabbra sono ormai sdoganati, così come non fa più notizia la “piccolina”di 2-3 anni che tutte le mattine non accetta che sia un adulto ad imporle come vestirsi…

E così si rinnova l’amletico dubbio: è forse una forma di emancipazione dell’infanzia o piuttosto un consumismo inglobante che non risparmia nemmeno i bambini? “I bambini imparano quello che vivono”, scriveva Dorothy L. Nolte in una celeberrima poesia e concludeva “Cosa vivono i vostri figli?”

*Il mondo della moda ha colto questa sostanziale inclinazione dell’infanzia ed ha creato linee d’abbigliamento bambino che altro non sono che la riduzione in scala della moda per adulti. Le madri di fronte a simili comportamenti sono colte da sentimenti di ambivalenza: da una parte cotanta “personalità” le inorgoglisce (quasi si trattasse di una sorta di rivalsa al femminile), dall’altra le preoccupa perché non sanno cosa attendersi in un prossimo futuro. Basta guardarsi intorno, infatti, per scoprire che tanta precocità troppo spesso si declina in un abbattimento delle

Indubbiamente i bambini vivono l’esempio dei genitori e di quanti si prendono cura di loro: nonni, zii, babysitter, insegnanti… ma vivono anche di tanti e tanti cartoni animati. Qualcuno penserà che chi scrive sia il solito detrattore ed obietterà che intere generazioni sono figlie della televisione, eppure una simile precocità non l’hanno mai manifestata. È vero, ma c’è una differenza sostanziale tra i contenuti dei cartoni che trasmetteva “bim bum bam” e ciò che oggi il digitale, sky e quant’altro propongono. Chi non ricorda Heidi, Anna dai capelli rossi o Pollon? Nulla in comune con le Winx, le Witch o le Bratz. Le prime erano bambine al pari di chi le guardava, animate da sentimenti positivi quali l’amore, l’amicizia, il rispetto, le seconde sono invece adolescenti sexy, con tanto di fisico prorompente e in bella mostra.

Le Winx ad esempio, riproducono le fattezze di sexy simbol di fama mondiale: così Bloom s’ispira a Britney Spears, Stella ricorda Cameron Diaz, Flora somiglia a Jennifer Lopez, Musa all’attrice cinese-americana Lucy Liu e così via… Ragazze bellissime ed emancipate che vivono storie di superpoteri e intrecci d’amore. Nulla a che vedere con la piccola e paffutella Heidi che tra caprette, l’affetto per il nonno e l’amicizia per Peter era un mix di tenerezza e buoni sentimenti. Ma c’è di più, le Winx, così come tanti altri personaggi (ad, es. i gormiti per i maschietti) sono diventate un brand per la costruzione di un merchandising che include tutto l’universo delle bambine, dal gioco all’abbigliamento, dagli articoli per la scuola agli accessori di ogni genere. Che sia nato prima il marchio? Difficile a dirsi, è però un dato che queste multinazionali fatturano cifre con tanti di quegli zeri che sono impossibili da leggere se non si ha una laurea in matematica! E così le multinazionali hanno scoperto nel bambino un formidabile consumatore, resistente anche ad una crisi economica come quella che stiamo vivendo. Probabilmente anche a noi sarebbe piaciuto indossare le scarpe di Anna dai capelli rossi e la borsetta con il logo Pollon, ma all’epoca tutto questo non c’era: fortunata, era la mamma che decideva come dovevamo vestirci e a noi non restava altro che essere semplicemente delle bambine.


Guida all’alimentazione durante l’allattamento al seno

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a cura della dr.ssa Antonella Venezia

a cura della dr.ssa Antonella Venezia biologa - nutrizionista

Schema dietetico quotidiano Esempio di una dieta giornaliera per una donna in allattamento normopeso, al primo mese di allattamento In relazione al peso della donna, si determina il suo fabbisogno energetico, aggiungendo il supplemento energetico per l’allattamento, stimato, per il 1° mese di allattamento, in 450- 550 kcal/ giorno (1, 2). Nel 2° - 3° mese aggiungere da 50- 100 kcal al giorno al seguente schema, es. 20-30 g di parmigiano reggiano Colazione • Latte intero 200 g • 3 fette biscottate oppure 30 g di cereali Spuntino mattutino • Un frutto 200 g o 1 yogurt intero Pranzo • Pasta 100 g • Zucchine 100 g • Parmigiano 120 g • Insalata • Pane integrale 80 g • Frutto 200 g • Olio extravergine di oliva 20 g Spuntino pomeridiano • Frutto 150 g o 1 yogurt intero Cena • Petto di tacchino 180 g • Patate 150 g • Frutto 150 g • Olio extravergine di oliva 20 g La quantità dei singoli alimenti è riportata in peso netto, cioè solo la parte da utilizzare per essere consumata o cucinata cruda. Consigli dietetici generali durante l’allattamento al seno • Evitare cibi piccanti • Evitare il consumo di alcuni ortaggi sconsigliati in quanto possono fare assumere un sapore sgradevole al latte. Tra questi ricordiamo: cipolle, cavoli, carciofi, asparagi, aglio • Consumare quotidianamente più 5 porzioni di frutta e verdura al giorno • Bere in abbondanza • Consumare quotidianamente alimenti con proteine ad alto valore biologico quali pesce, uova, formaggi • Consumare latte e derivati quotidianamente per l’assunzione di calcio.

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66° Congresso Nazionale SIP Crolla la mortalità per malattie infettive ma quelle croniche sono la nuova emergenza: ne soffrono circa 3 milioni di bambini

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Crolla la mortalità per malattie infettive ma quelle croniche sono la nuova emergenza: ne soffrono circa 3 milioni di bambini

Come è cambiata l’infanzia dal secolo scorso ad oggi? Quali sono le nuove sfide da affrontare sul piano medico, sociale, politico per migliorare non solo la qualità gestionale dell’assistenza ma anche la qualità della vita dei bambini? Il tema al centro del Congresso della Società Italiana di Pediatria, in occasione dei suoi 120 anni di congressi pediatrici, traccia un bilancio sulla condizione dell’infanzia ieri e oggi.

a cura dell’uff. stampa SIP AP&B Milano

I progressi compiuti sul piano diagnostico e terapeutico sono innumerevoli, basti pensare ai dati sulla mortalità infantile: se a inizio secolo era pari a 174 casi su mille, negli anni 50 è passata a 52,7 per recedere a 4,4 nel 2001 sino a 3,6 bambini nel 2008. “Nonostante ciò oggi, forse ancora più di ieri, il bambino deve tornare al centro delle scelte sociali e politiche del Paese” spiega Alberto Ugazio, Presidente SIP. Se, da un lato, nelle società occidentali, le malattie infettive non sono più una priorità, dall’altro, “sono le malattie croniche complesse, che interessano circa 3 milioni di bambini, a rappresentare la nuova frontiera della pediatria. Molte malattie un tempo fatali, quali cardiopatie congenite, diabete, leucemie, oggi possono essere curate. Sono diventate, infatti, croniche. Ma l’organizzazione sanitaria deve strutturarsi per garantire adeguate cure e continuità assistenziale”, aggiunge Ugazio. E ancora, i grandi cambiamenti sociali che stanno interessando il nostro secolo (crisi della famiglia, errati stili di vita, organizzazione della vita inadeguata alle esigenze dei bambini) impongono un ripensamento più generale delle politiche per l’infanzia, che includa anche più incisive azioni per l’ambiente e più formazione nella scuola per generare corretti

comportamenti riguardo agli stili di vita. La proposta della SIP è che il pediatra torni nelle scuole. Ma ecco nel dettaglio il quadro in chiaroscuro che emerge dell’infanzia e le proposte dei pediatri. Le malattie scompaiono come prime causa di mortalità ma aumentano tumori e leucemie. In Italia, il rapporto 2008 dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) sui Tumori Infantili, ha confermato un “trend” di aumento dei tassi di incidenza di tutti i tumori pediatrici pari al 2% annuo. Poco si sa ancora sull’eziologia dei tumori pediatrici. Solo il 5-6% ha una chiara origine genetica, e per meno del 3% è plausibile una diretta correlazione con esposizioni ambientali (infezioni, agenti fisici o sostanze chimiche). In crescita l’asma bronchiale L’asma colpisce oggi il 10% della popolazione infantile, percentuale che negli anni 70 era pari al 2,3%. Evidenze scientifiche testimoniano che le crisi d’asma peggiorano in relazione all’ambiente in cui si vive. La nuova emergenza sono le malattie croniche Le malattie croniche che, paradossalmente, originano quasi per intero dagli straordinari successi scientifici, rappresentano oggi la vera emergenza della pediatria. E lo stesso vale per un gran numero di


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malattie genetiche, onco-emopatie, fibrosi cistica, deficit primitivi e secondari dell’immunità. Crescono le malattie correlate agli stili di vita come l’obesità Malattie correlate a stili di vita, e in particolare obesità, rappresentano un fenomeno sempre più in crescita nell’infanzia e nell’adolescenza. In Italia il 24% dei ragazzi tra i 6 e i 17 anni presenta un eccesso di peso: un fenomeno che sembra interessare maggiormente le fasce di età più basse e che è più frequente al sud Italia. Città sempre meno a misura di bambino: l’80% non gioca più fuori, scompare il tempo libero. Le città italiane, e specialmente le buone città, fanno molto per i bambini: dedicano all’infanzia notevoli risorse economiche e umane, ma non rispondono alle esigenze delle bambine e dei bambini. Nelle nostre città sta scomparendo il tempo libero e il gioco spontaneo, i bambini non si vedono più per strada. L’80% di essi non gioca più all’aria aperta. Ecco perché occorre ripensare la politica delle città, restituire ai bambini l’uso della città come spazio pubblico. (Relazione di Francesco Tonucci – CNR) Dal bullismo al cyberbullismo Il bullismo rappresenta un fenomeno in preoccupante crescita. Negli ultimi anni il bullismo al femminile è in costante crescita, come confermano le statistiche che riportano che tra gli adolescenti un bullo su sei è femmina. Una nuova forma di bullismo sempre più diffusa è il Bullismo elettronico, con molte analogie soprattutto con le forme di bullismo indiretto. Il termine inglese “Cyber bullying” (“bullismo elettronico” o “bullismo in internet”) indica l’utilizzo di informazioni elettroniche e dispositivi di comunicazione come

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ad esempio la posta elettronica, la messaggistica istantanea, i blog, i messaggi di testo quali SMS, i telefoni cellulari, MMS ecc. o l’uso di siti web con contenuti diffamatori, per effettuare azioni di bullismo. (Relazione di Luca Bernardo) Questi dunque gli obiettivi della SIP: - Riportare il bambino al centro dell’azione politica e sociale del Paese; - adattare il sistema sanitario alle nuove emergenze: farsi carico dei bambini con malattie croniche complesse e gestire adeguatamente i politraumatismi; - riportare il pediatra nelle scuole Investire sulla formazione dei bambini e dei ragazzi per generare corretti comportamenti riguardo agli stili di vita e alla promozione della salute, ma anche al rispetto dell’ambiente. A tale scopo la SIP auspica che i pediatri tornino nelle scuole affiancando gli insegnanti in questa missione. Il pediatra infatti può essere vissuto dai ragazzi come una figura di riferimento super partes con cui si può creare un rapporto di fiducia.

in ordine dall’alto:

Prof. Francesco Tonucci Prof. Luca Bernardo Prof. Donato Greco


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Il bambino aggressivo

Un bambino aggressivo, oltre a costituire un pericolo per sé e per gli altri, crea imbarazzo nei genitori che temono di essere giudicati cattivi educatori o, peggio ancora, violenti anch’essi. Ma perché un bambino aggredisce? Va sottolineato che l’aggressività è connaturata in ognuno di noi, il termine stesso, di derivazione latina, significa andare verso, camminare in avanti, crescere insomma. Il famoso psicanalista inglese Donald Winnicott sosteneva che “crescere è di per sé un atto aggressivo” e, detto sinceramente, tutti noi sappiamo che una certa quantità di sana aggressività é necessaria alla sopravvivenza. Nei primi anni di vita l’aggressività non è eterorivolta ma è un impulso che guida il bambino all’esplorazione del mondo esterno. Verso i tre anni, durante la fase del no, il bambino afferma la propria

personalità anche in modo aggressivo, è un comportamento fisiologico, che lo guida lentamente alla conquista dell’autonomia. Ma quando un bambino aggredisce tutti, quando non è in grado di giocare con gli altri senza dover imporre la sua volontà, quando diventa violento, allora è il caso di correre ai ripari. I genitori, in questo caso devono intervenire con autorevolezza, ma anche cercare di cogliere il messaggio che il bambino comunica con la sua modalità di comportamento, cercando di capire l’origine della sua aggressività. Un bambino può essere aggressivo per scarsa tolleranza alle frustrazioni, perché magari a casa è abituato ad averla sempre vinta, per scaricare la rabbia derivante dalla gelosia per un fratello, che ai suoi occhi gli ha usurpato l’affetto dei genitori, perché non si sente abbastanza considerato, o semplicemente, perché è l’unica modalità di comportamento che conosce e che riconosce come vincente. Cosa fare quando ci si accorge che nostro figlio ha superato i limiti? È importante far capire ai bambini fin da piccoli che le frustrazioni fanno parte della vita, insegnando loro a dare voce alle emozioni, anche a quelle negative.

Infatti verbalizzare i propri sentimenti e impulsi aiuta il bambino a conoscerli e gestirli meglio, nonché ad evitare di reprimerli covando rabbia e rancore pronti ad esplodere in maniera incontrollata.

L’esempio dei genitori è fondamentale, non si può rimproverare un bambino di essere aggressivo e poi tornare a casa imprecando contro il capoufficio o inveire quando si è alla guida contro chiunque ci passi davanti.

È fondamentale l’esempio, anche nella relazione che si ha con lui, cercando di evitare di rispondere all’aggressività con l’aggressività, ammettendo che essa è presente anche in noi, ma dimostrando di saperla gestire ( adesso mamma si sta arrabbiando, vai a fare quello che ti ho chiesto), punire il bambino, anche allontanandolo, se necessario, dalla situazione di tensione, magari mandandolo in camera sua, ma lodarlo e gratificarlo quando riesce a controllarsi.

Non è sempre facile, ma bisogna sottolineare che un bambino aggressivo è un bambino infelice, che non sa godere dei momenti di gioco, questa consapevolezza deve costringerci a prevenire ed affrontare il problema quando si presenta.

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Reagisce alle frustrazioni aggredendo o aggredisce senza motivo apparente. Vuole un giocattolo da un altro bambino e glielo strappa di mano, passa accanto ad un altro e lo spintona, all’asilo è la croce delle maestre che temono le sue ire improvvise, i graffi, morsi e calci che infligge agli altri bambini.

a cura della dr.ssa Rossella Santoro Logopedista


Uno spazio per farvi divertire e fornire idee fantasiose, per trascorrere il tempo in modo intelligente e trovare oggetti originali e introvabili utili per la crescita del bebè. Una serie di segnalazioni da parte del popolo dei genitori.

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Slumberland rosa Haba Davvero bella questa culla in legno progettata con cura.

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Con semplici gesti si trasforma in un simpatico gioco per il tuo bambino.

Mangiando giocando Cosa non farebbero le mamme per far in modo che i loro cuccioli mangino? Qualsiasi cosa, basta che mangino! Un trenino per giocare, ma utile per mangiare. Colazione, pranzo e cena saranno ora i tuoi figli ad attendere questo momento con ansia, questo è ciò che vi farà più felici, vedere i propri bambini mangiare serenamente, senza capricci e distrazioni. E allora, non stupitevi se vi chiederanno il bis!


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poggia piedi che avvolgerà comodamente il tuo bambino. Assortite anche di altri modelli, semplicemente per accontentare ogni tipo di gusto, in particolare, quei piccolini che amano gli animali e, voglion farsi

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coccolare e scaldare in teneri abbracci dalla loro poltrona preferita. Ecco queste simpatiche figure. Poltrona a sacco adatta per bambini dai 4 anni in poi.

Il passeggino del futuro si chiama Bibo Questo insolito passeggino è stato ideato da Liviu Tudoran uno studente, il quale lo ritiene il passeggino ideale, non solo un modo per trasportare il bambino ma anche un mezzo di intrattenimento e di protezione.. Il passeggino del futuro, si presenta con altoparlanti incorporati e proiettori per aiutare

il bimbo a prendere sonno, ha dimensioni compatte ed è regolabile in altezza per non far mai inchinare mamma e papà, quindi comodo e pratico. Lo speciale passeggino è dotato di una copertura capace di proteggere il bambino dai raggi UV nocivi, ma è anche dotato di un perno centrale che aiuta a mantenere le oscillazioni ben controllate. Un unico particolare; per adesso è solo un prototipo, speriamo venga realizzato e messo in vendita presto, poichè al contrario di tanti tentavi di super passeggini del futuro bisogna ammettere che Bibo è anche piacevole nelle forme.


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Alla scuola materna piange... a cura della dr.ssa Leopoldina De Varti, Psicologa e Psicoterapeuta

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A tre anni, l’ingresso alla scuola materna, non sempre è facile e vissuto con allegria, per alcuni bambini poi, presenta particolari disagi e sofferenza. Un inserimento scolastico sereno è comunque sempre il risultato di vari fattori: una madre e un padre fiduciosi che trasmettono al bambino sicurezza, una buona relazione tra insegnanti e genitori, un ambiente scolastico accogliente, giocoso e colorato che attrae e stimola. E il bambino con piacere trova subito il suo posto all’interno di un ambiente nuovo, fatto di relazioni nuove sia con gli insegnanti, sia con gli altri bambini e il nuovo lo rende vivo e attiva la sua curiosità, il piacere di imparare e di stare insieme agli altri bambini. Quando, invece, il bambino è insicuro, soffre, piange, non è in grado di attivare le proprie capacità intellettive e relazionali, si ribella e rifiuta la scuola. Spesso presenta anche sintomi fisici: ha mal di pancia, vomita, è pigro ad alzarsi la mattina,

ha mal di testa. In questi casi di forte sofferenza, anche se il comportamento del bambino riguarda in modo specifico la scuola, bisogna tener conto che la causa, invece, ha radici più profonde ed è collegata alla sua fase di crescita. Ogni fase nella vita del bambino è come un passaggio da uno stato fisico, emotivo, cognitivo ad un altro e questo non avviene mai senza difficoltà, e le difficoltà e il loro superamento in una condizione serena lo aiutano a crescere. Il problema nasce quando le normali difficoltà della crescita sono vissute in modo traumatico e doloroso. A tre anni, quando il bambino entra per la prima volta nella scuola materna, egli vive il suo primo importante distacco dai genitori e dalla madre, soprattutto se negli anni precedenti ha potuto avere la madre più a lungo a sua disposizione. Ma anche per la madre è un distacco importante e spesso le madri sono più o meno ansiose, hanno timori e paure di ogni genere: si troverà bene? Mangerà? Sarà trattato amorevolmente? Riuscirà a fare ciò che le maestre gli insegneranno? Ecc. ecc. Il distacco non solo può essere sofferente, ma è caricato anche da innumerevoli aspettative. Se il nostro è un bambino che presenta forti difficoltà è bene evitare due cose: fare propria la ricetta: “con il tempo tutto passa”; o agire in modo aggressivo e imporre la scuola anche se piange. Le situazioni lasciate a se stesse finiscono con l’incidere pesantemente nell’ambiente familiare e diventano spesso, un costante motivo di discussione anche all’interno della coppia genitoriale, compromettendo la pace familiare. E che cosa accade al bambino ? Si trova coinvolto totalmente in questo

conflitto tra papà e mamma, li vede discutere per lui e su di lui, e tenderà a peggiorare il suo stato rinchiudendosi ancora di più. La consulenza psicologica per i genitori può permettere ai genitori di approfondire i veri motivi che sono dietro al rifiuto della scuola, e a individuare la soluzione adeguata. Spesso, dopo un confronto con il consulente psicologo, i genitori scoprono che la soluzione è semplice e immediata, che possono ricevere utili indicazioni su come ascoltare il proprio figlio, senza banalizzare le sue incertezze e paure, e vedere che cosa si sta ignorando. La consulenza con un esperto va vista come una guida che rispetta pienamente il ruolo dei genitori, senza volersi sostituire in nessun modo a loro, senza esprimere giudizi e valutazioni, ma che accoglie amorevolmente le loro difficoltà, per creare dei cambiamenti positivi volti a ristabilire un’armonia familiare e a ridare al bambino la gioia di tornare a scuola.

Per il Ben-Essere del Bambino e del Genitore Alle madri: Parlate a vostro figlio dei vantaggi piacevoli della scuola e insieme alle insegnanti preparate una conoscenza graduale Ai padri: insieme alla madre accompagnate vostro figlio il primo giorno di scuola, da voi prende la forza e la sicurezza di cui ha bisogno


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Il retinoblastoma

a cura del dr. Marco Paggi e prof. Antonio Giordano

Il tumore oculare che colpisce i bambini

Il retinoblastoma è una malattia neoplastica in cui le cellule tumorali prendono origine dalla retina, ovvero dal tessuto nervoso che si trova all’interno dell’occhio. Sebbene possa insorgere a tutte le età dell’individuo, dal punto di vista epidemiologico, la grandissima parte dei pazienti è composta da bambini di età inferiore ai 5 anni. È un tumore che, se diagnosticato in tempo e curato in maniera ottimale, spesso non provoca localizzazioni a distanza (metastasi) e può essere curato in maniera definitiva. Il retinoblastoma si presenta, comunque, come un tumore con uno spettro di variabilità prognostica alquanto ampio. È importante considerare che la ricerca scientifica nell’ultimo ventennio ha compiuto passi estremamente importanti, arrivando ad individuare le cause che lo determinano e, quindi, a migliorare di gran lunga la sopravvivenza e la guarigione di pazienti che, per la loro tenera età hanno una potenziale aspettativa di vita molto elevata. Sintomi dell’insorgenza di questa malattia sono la “pupilla bianca” o “leucocoria”, un riflesso bianco retropupillare, lo strabismo e il dolore e rossore oculare. Poichè questi sintomi possono essere causati

anche da altre malattie, la diagnosi deve essere assolutamente affidata ad uno specialista. La prognosi è spesso, ormai, buona anche se collegata allo stadio del tumore al momento della diagnosi, alla dimensione e al numero dei tumori, all’eventuale presenza di glaucoma. La prognosi è molto più grave in pazienti in cui, al momento della diagnosi, siano già presenti localizzazioni a distanza (metastasi). In una certa percentuale di casi, il retinoblastoma è causato da una mutazione genetica trasmessa dai genitori. Questo tipo di retinoblastoma è chiamato “ereditario”; quello in cui non vi è trasmissione ereditaria e si basa su eventi casuali che provocano la mutazione nello stesso gene, si chiama, invece, “sporadico”. Il paziente con retinoblastoma ereditario presenta un elevatissimo rischio di sviluppare la malattia bilateralmente, ovvero in ambo gli occhi, o anche “trilateralmente”, in quanto la mutazione genica favorisce la trasformazione neoplastica anche in altre strutture, tra le quali la ghiandola pineale nel cervello, considerata da alcuni, appunto, come il “terzo occhio”.

Ovviamente, i bambini con retinoblastoma ereditario dovranno essere sottoposti a controlli periodici per il resto della vita. Gli studi di biologia molecolare e di biochimica sul gene e sulla proteina RB hanno consentito di attribuire a questi fattori un ruolo estremamente importante nella genesi dei tumori. Lungi quindi dal rimanere relegato all’insorgenza del retinoblastoma, il gene RB ha aperto un’importantissima frontiera negli studi oncologici: RB, infatti è un gene oncosoppressore e come tale in grado di contrastare la potenziale insorgenza di tumori in tutti i tessuti dell’organismo. È innegabile, a questo punto, che la conoscenza specifica che la scienza ha prodotto sul gene RB e sulla sua proteina e le ripercussioni cliniche nei pazienti con retinoblastoma siano estremanente positive. Abbiamo infatti compreso appieno la causa della malattia, sappiamo interpretarne la gravità e, quindi, migliorare nettamente la cura, con la possibilità di agire in maniera “personalizzata” sul paziente a seconda della gravità del danno che ha prodotto l’insorgenza del retinoblastoma.

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Supportare la ricerca scientifica sullo studio e la cura del tumore infantile intraoculare retinoblastoma significa trovare nuove strategie preventive e terapeutiche.


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Linguaggio. Necessità di conoscere la normalità a cura del Prof. Massimo Borghese Foniatra

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La conoscenza della normalità è presupposto indispensabile per comprendere la patologia.

L’individuazione e la corretta interpretazione di uno stato patologico dovrebbe presupporre la conoscenza della normalità. La mancata cognizione dei limiti di una normalità di riferimento, è presupposto molto rischioso di un mancato riconoscimento in un bambino, di un ritardo o di una inadeguatezza di sviluppo linguistico. Sono ancora numerosi i casi di mancato o ritardato inizio di una terapia che avrebbe potuto cambiare la vita di molti bambini (dati i grandi vantaggi derivanti

da un intervento abilitativo precoce), se ai loro genitori, giustamente allarmati dal ritardo evolutivo dei propri figli, non fosse stato risposto da parte di una classe medica e paramedica spesso impreparata (ed evidentemente non a conoscenza dei parametri di normalità), che “i segni riferiti non erano da considerarsi patologici”… e che “non c’era da preoccuparsi, perché il bambino era normale anche così”. La normale evoluzione della comunicazione nel primo anno di vita, si realizza attraverso due passaggi fondamentali: da una comunicazione non intenzionale alla comunicazione intenzionale; da una comunicazione non linguistica alla comunicazione linguistica. Il linguaggio verbale rappresenta una modalità comunicativa possibile solo nell’homo sapiens sapiens, ad una certa età, con una determinata educazione e se ad un certo livello di abilità corticali superiori. I tempi critici per l’acquisizione dei meccanismi comunicativi, si collocano in un arco di tempo compreso nei primi tre anni di vita; mentre i tempi critici per l’acquisizione dei meccanismi linguistici si identificano nel periodo compreso tra i 18 ed i 48 mesi, avendo come tappa intermedia di normalità di riferimento, la comparsa della frase bitermine ed un patrimonio lessicale di almeno 20 parole, ai 18 mesi.

Di estrema importanza pratica, da considerarsi alla stregua delle tabelle di normalità del peso e dell’altezza, è la tabella di normalità dello sviluppo del linguaggio. Non mi stancherò mai di affermare che tale tabella dovrebbe essere sempre davanti agli occhi (ancora meglio, stampata nella memoria) dei pediatri e di tutti i medici che entrano a contatto con bambini di età compresa tra 1 e 3 anni, affinché si cominci ad estinguere quella pericolosa abitudine - legata per lo più alla comunque ingiustificata non conoscenza di tali parametri- di minimizzare la portata di segnalazioni di bambini in ritardo di acquisizione del linguaggio. Fino a circa venti anni fa erano più frequenti (e comunque non esclusivi) i casi di ritardo semplice di linguaggio ad evoluzione prognostica benigna; oggi (e lo affermo anche per esperienza personale) i bambini che nei primissimi anni di vita presentano ritardo o assenza di linguaggio, soprattutto se in associazione ad altri sintomi attestanti pur lievi alterazioni motorie, relazionali, comportamentali, sono a forte rischio di comunicopatie ben diverse dal ritardo “semplice” e di conseguenza non ha alcun senso procrastinare l’appuntamento con il foniatra e, nell’immediato seguito, con il logopedista. La conoscenza della normalità va estesa poi anche ad altre abilità e comportamenti


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Sviluppo del linguaggio nel bambino normale ETA’

FONEMI

VOCABOLARIO

FRASE

Fino a 12 mesi

Qualche occlusivo

Prime parole

12 -18 mesi

Occlusivi: P B TD K GH M N GN

10 - 20 parole

Parola frase

24 mesi

Costrittivi: F V SS CL R GL

20 - 50 parole

Frase bitermine

36 mesi

Semi costrittivi: CGZ

400 - 1000 parole

Frase S V C

Oltre 36 mesi

Corretta pronuncia di tutti i fonemi

Oltre 1000 parole

Frase di tipo adulto

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sociali, anche in questo caso per evitare di definire superfluo o prematuro un intervento abilitativo educativo che invece potrebbe essere necessario; o anche, al contrario, per non pretendere di insegnare ad un bambino qualcosa che invece sia al di fuori della sua portata, perché prevista per un’età più avanzata.


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Associazione Il Dono Onlus L’Associazione IL DONO onlus è una organizzazione no-profit, basata sul volontariato che si occupa di sostegno alla gravidanza indesiderata o problematica e di counselling psicologico, umano e spirituale rivolto a chi soffre in seguito ad una scelta di aborto volontario o terapeutico usando come mezzo primario la formula dell’ auto-mutuo-aiuto. Dal 2005 opera sul territorio nazionale tramite il sito internet, e in loco con centri di ascolto e case di accoglienza per nuclei madre bambino promuovendo una cultura a sostegno della donna e del bambino, affinché un figlio non sia mai vissuto come un ostacolo. www.il-dono.org

www.favoledellabuonanotte.it è online da aprile scorso, è linkato su diversi portali e blog legati ai contenuti per l’infanzia e alla maternità. L’autrice è Arianna Lana, ha 31 anni, è nata e vive a Roma, lavora per un istituto bancario ma la sua grande passione è il mondo dell’editoria per l’infanzia, nata per immensa gratitudine verso alcuni testi letti quando era una bambina (Il Piccolo Principe, Cuore, I Ragazzi della via Pal, Favole al telefono, il GGG, Il gigante egoista, il giornalino di Gian Burrasca etc etc). Arianna non ha esperienza nel settore ma i suoi racconti sono dolci, puliti e anche avvincenti (potrete saggiare la sua bravura a pag. 10 di questo numero). Oltre alle fiabe ha scritto un breve romanzo per bambini che pubblicherà a breve online. In bocca al lupo Arianna che accompagni dolcemente i nostri cuccioli a sonni sereni. Fondazione Theodora La Fondazione Theodora, attraverso i suoi speciali clown, porta il sorriso ai bambini in ospedale, offrendo ai reparti pediatrici in Italia e nel mondo la professionalità e l’entusiasmo dei Dottor Sogni, a titolo assolutamente gratuito. I Dottor Sogni sono clown professionisti specificatamente formati per lavorare in ambito ospedaliero pediatrico, che settimanalmente

fanno visita ai piccoli pazienti. In Italia siamo presenti in 11 città e in 15 ospedali a beneficio di oltre 35mila bambini. È molto importante per noi far conoscere la nostra mission in favore dei piccoli che affrontano la difficilissima prova del ricovero. www.theodora.it

www.ibambinidelcuore.it L’Associazione “I Bambini del Cuore” nasce nel giugno del 2005 dopo alcuni anni di esperienza comune tra famiglie adottive. Lo scopo dell’Associazione è quello di aiutare le coppie che si avvicinano al mondo dell’adozione, attraverso la diffusione sul territorio di una corretta informazione e di sostenere le famiglie adottive tramite il confronto reciproco. www.babyneo.de Babyneo è un’Azienda tedesca che opera esclusivamente su internet. Qui potete comprare on-line in un negozio organizzato alla perfezione a prezzi scontatissimi omogeneizzati, accessori, pannolini, pappe, latte in polvere e prodotti per le mamme delle migliori marche. Il sito svolge un continuo aggiornamento dei prodotti venduti, per offrire ai clienti una sempre più ampia possibilità di scelta. Oltre al vantaggio economico è un sito che offre affidabilità e garanzia. Si può comodamente pagare anche tramite Paypal e i tempi di consegna sono estremamente veloci: possono variare da 5 giorni lavorativi a 10 giorni lavorativi dalla data ordine, in relazione alla disponibilità a magazzino della merce ordinata. Al primo acquisto su Babyneo.de, inserendo il codice BabyMagazine1 al momento del pagamento, riceverete un simpatico omaggio.

in giro per la ret e


29 Calendario Baby Eventi e iniziative dedicate a infanzia, pediatria e ginecologia. Segnalate a: info@babymagazine.it

Roma 3-4 Dicembre 2010

Diagnosi e TerapiaAmbulatoriale della Patologia del Basso Tratto Urogenitale Femminile

II Corso su:

Presidenti: S. Guaschino,F. De Seta, F. Vicariotto Segreteria Organizzativa: Mkt Consulting tel. 06 39746189 Fax 06 45438292 Via Cassia, 1110 - 00189 Roma mail: congressi@mkt-consulting.it

Messina, 10-11 Dicembre 2010 II Corso Aspetti Clinici e Sociali della Menopausa: Prevenzione della

Sindrome Climaterica e Benessere della Donna

Presidenti: F. Cancellieri, A. Cordopatri,R. D'Anna Segreteria Organizzativa: MKT Consulting tel 06 39746189 Fax 06 45438292 Via Cassia, 1110 - 00189 Roma e.mail: congressi@mkt-consulting.it

Roma 1 dicembre 2010

IV convegno: problematiche

infermieristiche in neonatologia

Promosso da: Presidente Stefano Anania Sede del convegno Consiglio Nazionale delle Ricerche Segreteria scientifica: Società Italiana di Neonatologia (SIN) – Lazio

w w w. babymagazine.it

Segreteria organizzativa: Alfa Congressi Srl via delle Milizie, 34 - Roma tel 06 3701121 fax 06 3729067 e-mail: alfa@alfaservice.com

Roma, 2-3 dicembre 2010

III Corso Residenziale: L'insufficienza

respiratoria in età pediatrica

Sede Hotel Marriot Central Park Via G. Moscati 7 Promosso da Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili Società Italiana Pediatria Ospedaliera Segreteria scientifica: Renato Cutrera UOC Broncopneumologia Ospedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS - Roma, Piazza S.Onofrio 4 00165 Roma tel 06.68592020 fax 06.68592300 e-mail broncopneumologia@opbg.net Segreteria organizzativa: Center comunicazione e congressi Via g. Quagliarello, 27 - Napoli e-mail: info@centercongressi.it

Napoli, 16 dicembre 2010

Thesis 2010 - Percorsi interattivi e formativi pediatrici Sede: Centro Congressi - Hotel Royal Continental Promosso da: Dipartimento Di Pediatria - SUN SIP Campania (Società Italiana Di Pediatria) obiettivo: Ambiente ed apparato respiratorio; Asma: dalla genetica ai modelli terapeutici; Asma e obesità; Rapporti tra alte e basse vie aeree; Otite media acute. Segreteria scientifica: Angelo F. Capristo, Carlo Capristo, Fabio Decimo, Nunzia Maiello, Michele Miraglia Del Giudice, Roberto Sassi, Massimo Ummarino Segreteria organizzativa: Idea Congress Srl Via della Farnesina 224 - Roma tel 06 36381573 fax 06 36307682 e-mail: info@ideacpa.com


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+ Spazio alla Fantasia!

Enrico 8 anni

Una sezione che dà spazio alla creatività, una galleria dedicata a tutti i piccoli artisti che amano disegnare, raccontare, inventare, sognare e creare. Se ti piace scrivere, disegnare se hai fantasia da vendere e vuoi mostrarlo a tutti, questa è l'area dedicata a te! Manda* i tuoi lavori all'indirizzo info@babymagazine.it oppure spediscili ad: Associazione Salutare Via Due Principati, 278 83100 Avellino, li pubblicheremo in una fantastica Galleria d'Arte junior. *puoi scannerizzare o fotografare le tue opere o mandare gli originali, (il materiale non verrà restituito); PS.: non dimenticare i tuoi dati.



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