Salutare 80

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informazione per la Salute e il Benessere n° 80

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I A L a C u ra . 0 Olio di palma: facciamo chiarezza

Freddo e rischi per la salute

Farmacoeconomia

Mollusco contagioso

nei bambini e negli adulti


L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce così la salute: "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità". Una delle criticità legate ai modelli attuali di sviluppo, fondato su una crescita illimitata dell’economia, è la disattenzione all’equa distribuzione della ricchezza e ai diritti fondamentali delle persone.

Spesso, questi modelli di sviluppo non sono sostenibili dal punto di vista sociale ed ambientale con conseguenze sul limitato grado di tutela della salute della popolazione. Va diffuso un modello di salute che pone al centro di esso la persona e la sua costante interazione con il circonstante ambiente fisico e relazionale.

Attraverso la diffusione di un approccio

sistemico accompagnata da un'educazione e continua formazione e trasmissione di informazioni, si potrà raggiungere una condizione, come quella definita nel 1966 di Alessandro Seppilli, di "armonico equilibrio, fisico e psichico, dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale".


Sommario Alimentazione

Salute

Alimentazione

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14

16

Reflusso gastroesofageo

Freddo e rischi per la salute

La Salute e il Benessere attraverso il cibo

Nutrizione

Riabilitazione

Dermatologia

17

18

19

Olio di palma: facciamo chiarezza

Sindrome del tunnel carpale

Mollusco contagioso nei bambini e negli adulti

Estetica

Podologia

Sport

20 Perchè praticare un'addominoplastica

News

22 Alluce valgo anche in Day hospital

24 Cardiofitness e corsa per dimagrire, sono così efficaci?

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Skin, il bracciale che monitora il nostro grado alcolico via app

Primo test in Cina per curare il tumore ai polmoni Salutare + BabyMagazine sono in distribuzione gratuita

Occhiali per vedere le fiabe in 3D. Un aiuto per i bambini disabili L’intelligenza artificiale (IA) per leggere le mammografie

La sfida di Google: l’IA (intelligenza artificiale) nella cura dei tumori

Un piccolo laboratorio portatile sulla pelle

La prima Tac turbo: l'esame dura meno di secondo

Non solo 118, arriva il numero per le cure mediche (non) urgenti

Il cioccolato che allevia i dolori mestruali

Tutti gli articoli hanno solo finalità informativa ed educativa, non costituiscono motivo di autodiagnosi o di automedicazione e non sostituiscono la consulenza medica specialistica.

9 Leggere 23 Ricevi Salutare 25 L'avvocato risponde 26 Centrifugati 28 Farmacia 29 Prevenzione 30 Fobie 32 Sociale 34 Eventi


Lettere dei lettori

Periodico bimestrale Anno XII n° 80 - 2016 Distribuzione gratuita Reg. Tribunale Av in data 15/01/2004 N° 419 Editore: Ass. Culturale Salutare

tecnico i vari aspetti legati alla problematica?

Direttore Responsabile: Angela Romano

ho avuto la fortuna di leggere su una rivista

È davvero così pericoloso per la salute? è

la sua pagina dedicata alla Fascite Plantare

necessario acquistare prodotti esclusiva-

(Salutare n° 79 pag.18).

mente senza olio di palma?

Progetto grafico: Promova Coop. Soc. Onlus Area web: Carmine Serino

Un mio caro congiunto, che vive a Roma,

Grazie e un caro saluto alla redazione,

Gentile dr.ssa Pagano

è affetto da questa condizione patologica

Anna - Salerno

che gli sta creando notevolissimi problemi di deambulazione.

Cara Anna, a quanto pare l'olio di palma

È stato visto da un paio di ortopedici, ma

non è da bandire, bisogna solo leggere accu-

con risultati direi scarsi.

ratamente le etichette.

Potrebbe aiutarci a trovare, anche fuori Roma, un centro o un medico in grado di trattare al meglio questa patologia?

L'articolo del dr. Giordano a pag. 17 ne spiega i motivi e a cosa prestare davvero attenzione.

Tel.: 0825.74603

Lina - Roma Carissima lettrice la ringrazio per l'attenzione prestata al mio articolo che trattava della fascite plantare, patologia che se non adeguatamente trattata può complicare la vita di chi ne è affetto con notevole disabilità e quindi riduzione della qualità di vita. La patologia a mio avviso non è di competenza ortopedica, fatto salvo casi eccezionali e assai

Gentilissimi, da qualche tempo ho notato che al piede si è accentuato l'alluce valgo.

whatsApp

32 773 775 99

Ho sentito parlare dell'intervento ma mi

libero Contributo all'iniziativa:

sono molto spaventato, sia per il dolore

IBAN: IT65M0538775760000001264621

post operatorio sia per la degenza prima di

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ritornare alla normale attività quotidiana,

Crediti immagine: © Fotolia © shutterstock

ma ancora peggio che non ci sia una vera risoluzione al problema. Potete aiutarmi o consigliarmi sul da farsi? Ugo - Matera

ribelli, bensì di competenza Fisiatrica. dr.ssa Lucia Pagano

L'alluce valgo è molto diffuso e nonostante ciò circolano ancora vecchie metodiche. Salve, da ormai troppo tempo in merito

Il dr. Pacilio a pag. 22 ci propone la tecnica

alla questione del contenuto di olio di palma

chirurgica mini invasiva eseguita dall'équipe

nei vari prodotti in commercio, tra polemi-

del dr. Andrea Bianchi che, eseguita in day

che e reali preoccupazioni, tra media, società

hospital, non comporta cicatrici, lunghi periodi

scientifiche, Enti e Aziende, ognuno dice la

di recupero e immobilizzazione dando esiti

sua.. potreste gentilmente chiarire con parere

ottimali.

partecipare Salutare è la rivista gratuita con diversi argomenti nell’ambito della salute e benessere: medicina, psicologia, farmacia, alimentazione, ambiente e tanti altri. Si avvale della collaborazione di professionisti del settore che mettono a disposizione le proprie conoscenze al servizio di tutti i cittadini. Partecipare a SALUTARE significa sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensibilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il supporto da consultare per essere sempre aggiornati. Un’Ente o Azienda che usufruisce di uno spazio su Salutare ha la possibilità di comunicare ai lettori le strutture, i servizi, le iniziative sulla SALUTE e il BENESSERE.

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grazie molte.

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Collaborazioni: Prof. S. Martufi, Prof. L. Bonizzi dr.ssa L. Pagano, dr. A. Del Sorbo, dr.ssa N. Carfora, dr. A. M. Giordano, Prof. Dr. A. Pacilio, dr. F. Basile, avv. G. De Cicco, dr. I. La Rusca, dr. L. Ferrante, dr. P. Iorio, dr. C. Ceparano, Alessandro Gorga.

Per ricevere informazioni per una presenza sulla rivista contattaci al numero Tel.: 0825.74603 e-mail: info@salutare.info Il materiale grafico e redazionale deve pervenire entro il giorno 10 del mese precedente alla pubblicazione. Gli autori degli articoli sono legalmente responsabili dei testi inviati.


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un supporto informativo di qualità, fruibile a tutti, convinti che la cor-

Per ricevere la rivista Salutare basta

retta informazione ed educazione

compilare in tutte le sue parti il form

sanitaria siano due strumenti indi-

a pag. 23.

spensabili per la prevenzione e il miglioramento della qualità della vita. Questa straordinaria mission è possibile grazie a tutti gli esperti che contribuiscono

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a rendere Salutare chiara, completa e affidabile. Per migliorare e integrare le tematiche socio sanitarie, dagli approcci terapeutici al trattamento, estendiamo l'invito ai professionisti del settore a collaborare con articoli di pubblico interesse, scrivendo a: redazione@salutare.info

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News News

Skin, il bracciale che monitora il nostro grado alcolico e ci avverte via app La BACtrack di San Francisco ha realizzato questo bracciale per prevenire l’abuso di alcol. Si chiama Skyn ed è un dispositivo indossabile: un braccialetto che rileva l’alcol dal sudore e ci avverte in tempo reale tramite un’app se stiamo esagerando. BAC sta per Blood Alcohol Content: l’azienda infatti, è impegnata dal 2001 nello sviluppo di dispositivi innovativi utili a prevenire l’abuso di alcol. È suo ad esempio, il primo device al mondo (grande come un pacchetto di sigarette) in grado di trasformare il nostro smartphone in un etilometro. Monitora il grado alcolico attraverso il sudore, non c'è bisogno neanche di soffiare. Tra gli obiettivi, dunque, non soltanto quello di fornire un monitoraggio in tempo reale, ma anche realizzare un design accattivante, che riuscisse ad attrarre il pubblico.

Il bracciale è in grado di offrire in tempo reale il monitoraggio non invasivo dell’attività alcolica dell’utente, grazie a un sistema transdermico. Tramite un sensore elettrochimico, registra le molecole di etanolo in fuga attraverso la pelle. In base ai dati raccolti e sfruttando l’algoritmo proprietario di BACtrack, è in grado di stimare il grado di BAC (Blood Alcohol Content) di chi lo indossa. BACtrack Skyn è un dispositivo economico e non invasivo, in grado di misurare il livello di alcol nel sangue, interpretare e memorizzare i dati, e trasmetterli a un cellulare e, se vogliamo, a un server cloud. In questo modo, sarà il nostro smartphone ad avvisarci se stiamo esagerando. Il bracciale Skyn però non potrà mai sostituire l’etilometro in dotazione alle Forze dell’Ordine.

L’alcol infatti impiega anche quarantacinque minuti prima di essere “trasmesso” alla pelle. Potrà essere utile però a chi, ad esempio, sta lottando contro la dipendenza dall’alcol e vuole monitorare i propri progressi. Oppure più semplicemente a verificare il nostro grado alcolico durante una serata e decidere se mettersi o meno alla guida. Aiuta le persone a prendere decisioni informate circa il consumo di alcolici e a migliorare la raccolta di dati affidabili per medici e ricercatori.

Primo test in Cina per curare il tumore in un paziente con cancro aggressivo ai polmoni La Cina segna un altro punto nella corsa alla sperimentazione dell'editing genetico. Un gruppo di ricercatori del gigante asiatico per la prima volta ha iniettato in un paziente cellule contenenti geni modificati con la rivoluzionaria tecnica Crispr-Cas 9. Questa prima prova di 'taglia e incolla genetico' accelererà la corsa a terapie con cellule modificate nel mondo, spiega Carl June dell'University of Pennsylvania a Filadelfia, studioso del settore. Si prospetta dunque un duello biomedico "tra Cina e Stati Uniti", una sorta di "Sputnik 2.0", dice June. L'esperto è responsabile scientifico di un trial americano che impiegherà Crispr per modificare tre geni con l'obiettivo di trattare diversi tipi di cancro.

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Il trial americano dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2017, mentre a marzo 2017 un altro gruppo cinese - della Peking University di Pechino - ha in programma l'avvio di tre trial clinici (sempre con Crispr) contro il tumore a prostata, vescica e cellule renali. I ricercatori hanno rimosso le cellule immunitarie dal sangue del primo paziente e hanno 'disabilitato' un gene chiave, usando le forbici genetiche che permettono tagli precisi e mirati. Il gene nel mirino codifica per la proteina PD-1, che normalmente frena l'azione della risposta immunitaria. Il team ha coltivato le cellule modificate, moltiplicandole e poi re-iniettandole nel paziente con tumore ai polmoni non a piccole cellule. La speranza è che queste cellule modificate attacchino e sconfiggano il cancro.

Il primo paziente riceverà presto una seconda iniezione. Il team tratterà 10 persone che riceveranno 2, 3 o 4 iniezioni a testa e saranno monitorate per sei mesi: obiettivo primario è stabilire la sicurezza di questo approccio, ma i medici cercheranno anche di capire se i pazienti trarranno beneficio da questa tecnica.


News

Occhiali per vedere le fiabe in 3D. Un aiuto per i bambini disabili Il progetto si chiama Wildcard: lo schermo esterno permette ai terapisti di vedere ciò che fissano i bimbi, l’applicazione web raccoglie i dati e offre la possibilità di cambiare sfondi, personaggi e particolari della storia. Degli occhiali “magici” per i bambini con disabilità intellettiva. Magici perché in grado di dare vita alle storie raccontate dai loro terapisti. Non un vero e proprio incantesimo però, ma solo un modo nuovo (e intelligente) di utilizzare la realtà virtuale. Sviluppati all’interno del progetto Wildcard (da cui il nome) dal gruppo I3Lab del dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, gli occhiali rappresentano un importante stimolo per la curiosità, l’attenzione e la concentrazione dei piccoli. Un utile supporto per i terapisti. Wildcard offre un insieme di esperienze di realtà virtuale immersiva fruibili attraverso un visore indossabile di bassissimo costo e un normale smartphone inserito nel visore. Mentre sullo schermo appaiono due scene sfasate, ciascuna per ogni occhio, al cervello

Baby MAGAZINE

arriva un’unica immagine in tre dimensioni. I bambini possono immergersi a 360 gradi nel mondo virtuale semplicemente spostando lo sguardo a destra e sinistra. Appena si inclina o sposta la testa la visuale si modifica, gli oggetti iniziano a muoversi e i contenuti interattivi possono essere esplorati. Inoltre Wildcard offre una piattaforma per la creazione di attività ludiche a supporto delle terapie per i bambini affetti da NDD. Un’applicazione web infatti permette ai terapisti di cambiare sfondi, personaggi e particolari della storia. Grazie a una semplice interfaccia visuale si possono modificare i contenuti ma anche i parametri di interazione – come la durata minima di focus visiva richiesta per l’attivazione di un oggetto interattivo – per adattarli alle esigenze e alle capacità di ogni soggetto. Inoltre, l’applicazione web raccoglie automaticamente i dati relativi ai livelli di attenzione. I terapisti possono così visualizzare su uno schermo esterno ciò che fissano i bambini e analizzare al contempo i dati emersi durante l’interazione.

Lo scopo di Wildcard è di promuovere in modo divertente e coinvolgente le capacità di attenzione e concentrazione che sono requisiti fondamentali per i processi di apprendimento e di sviluppo dell'autonomia personale. Wildcard offre un insieme di esperienze di realtà virtuale immersiva fruibili attraverso un visore indossabile di bassissimo costo e un normale smartphone inserito nel visore. Inoltre Wildcard offre una piattaforma per la creazione di attività ludiche a supporto delle terapie per i bambini affetti da NDD. www.i3lab.me

Piace alla mamma, utile al bambino

Salutare dedica a mamme e papà la rivista per poter meglio comprendere e affrontare il percorso della genitorialità, dalle cure mediche alla scelta dei migliori prodotti in commercio.

in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi. Le esperienze, i consigli dei nostri esperti sono un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza.

Fornisce un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un figlio senza trascurare nessuna sfumatura.

Scrivete, comunicate, informate su tutto ciò che riterrete opportuno divulgare, scambiamo idee e consigli, facciamo della rivista uno strumento informativo a disposizione di tutti.

Valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole. Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori specializzati

Wildcard è rivolto ai bambini con NDDNeurodevelopmental Disorder (ad esempio autismo, disabilità intellettiva, deficit di attenzione-iperattività).

Il tuo contributo e la tua partecipazione consentiranno di diffondere più informazioni a più persone.

Baby Magazine è distribuito in allegato a Salutare Presso presidi ASL e Aziende Ospedaliere, cliniche, studi medici, farmacie, parafarmacie e sanitarie e tramite il servizio di spedizione in abbonamento postale gratuito a privati, medici, ginecologi e pediatri. Sfoglia la rivista Baby Magazine su:

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DERMATOLOGIA NARRATIVA Quando la pelle esprime ciò che la bocca tace. Pubblichiamo una recensione del libro «Ascoltando la pelle», scritto dal dermatologo salernitano Antonio Del Sorbo che da anni collabora con la nostra rivista. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo e fargli qualche domanda. Il libro, scritto sotto forma di diario, è in parte ispirato alle storie di quanti hanno visto apparire le prime manifestazioni cutanee (es. prurito, eritema, desquamazione) in seguito a una svolta importante di vita (es. lutto, trasloco, divorzio, aborto, violenza, pensionamento). Durante l’intervista l’autore ha più volte precisato che non si tratta di un manuale tecnico e che lo stile, volutamente narrativo, offre più spazio al lato umano della medicina, non sempre compatibile con un articolo scientifico o un tradizionale manuale specialistico. La dermatologia narrativa è figlia della Narrative Based Medicine, che non è affatto una recente scoperta, ma semplicemente il modo in cui i medici lavorano da sempre. Le manifestazioni cutanee osservabili in superficie sono facilmente misurabili (disease), ma rappresentano a volte la punta dell’iceberg di quel vissuto di sofferenza, profondo e non sempre palese, che alcune persone portano in ambulatorio insieme alle macchie cutanee (illness experience). «Ho scritto questo libro riciclando gli appunti del mio vecchio diario personale, in cui sono racchiuse le storie di una vita trascorsa ad ascoltare la pelle. Ho sostituito volentieri i termini scientifici di papula e pustola con espressioni popolari come: “sfoghi di pelle”. Il termine “sfogo”, sebbene all’apparenza meno scientifico dell’espressione tecnica “eruzione cutanea”, anticipa già il contenuto del libro, in cui la pelle è descritta come una valvola di sfogo sia sul piano metabolico che emozionale», spiega il dottor Del Sorbo. Ci ha molto colpito la frase riportata sul retro della copertina: «Quanti messaggi ho visto trapelare attraverso la pelle: abbandoni, tradimenti, aggressioni, contatti indesiderati, lutti non elaborati e separazioni ingiuste.

Quanta sofferenza esibita in maniera inconsapevole e silenziosa, sotto forma di prurito, macchie, squame e papule». Ci può spiegare cosa avviene al di là della superficie cutanea? Perché in determinati momenti della nostra vita la pelle reagisce con macchie rosse, prurito o altre fastidiose manifestazioni? Perché non si erano mai presentate prima e soprattutto perché a volte persistono malgrado le terapie?» Alla nostra domanda il dermatologo ha risposto che sulla pelle, possiamo a volte leggervi messaggi provenienti da un luogo lontano: dentro di noi. Ha precisato che contrariamente a quanto si pensi, questo mondo misterioso non è la mente e non va confuso con essa. Si chiama apparato neurovegetativo ed è quel motore perpetuo a retroazione che si adatta, istante per istante, alle perturbazioni esterne in maniera riflessa e omeostatica. Le sue risposte biologiche, indipendenti dalle nostre intenzioni, risentono delle nostre esperienze passate, e delle sensazioni piacevoli o sgradevoli a esse associate. L’autore spiega che lo stress quotidiano c’entra ben poco con la pelle, e che solitamente sono le svolte importanti di vita a muovere quei fiumi di neurotrasmettitori studiati in maniera multidisciplinare attraverso la PNEI (Psico Neuro Endocrino Immunologia). L’autore ha concluso che la pelle è priva di terminazioni nervose provenienti dalla corteccia (sistema volontario), ma è riccamente innervata dall’apparato neurovegetativo delle emozioni (sistema nervoso autonomo) e che osservare la pelle senza ascoltare chi abbiamo di fronte è un po’ come assistere a un film muto prodotto agli inizi degli anni Venti. Anche se l’autore non lo considera un vero e proprio testo di medicina, questa lettura a fior di pelle e dal contenuto pruriginoso, vi condurrà ben oltre la superficie cutanea. Attraverso il racconto esplorerete la pelle anche da questo insolito angolo di osservazione, almeno sul piano narrativo.

Dott. Antonio Del Sorbo - Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia Dottore di Ricerca in Dermatologia Sperimentale email: info@ildermatologorisponde.it

www.ildermatologorisponde.it 8

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Segnala il tuo libro preferito: book@salutare.info

Leggere

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32 773 775 99 Ascoltando la pelle Diario di un dermatologo venerologo

Prezzo di copertina:

€ 25,50

Quanti messaggi ho visto trapelare attraverso la pelle: abbandoni, tradimenti, aggressioni, contatti indesiderati, lutti non elaborati e separazioni ingiuste. Quanta sofferenza esibita in maniera inconsapevole e silenziosa, sotto forma di prurito, macchie, squame e papule. Cosa avviene al di là della superficie cutanea? Perché in determinati momenti della nostra vita la pelle reagisce con macchie rosse, prurito o altre fastidiose manifestazioni? Perché non si erano mai presentate prima, e soprattutto perché a volte recidivano malgrado le terapie appropriate? Sulla pelle possiamo a volte leggervi messaggi provenienti da un luogo lontano: dentro di noi. Questo mondo misterioso non è la mente. Si chiama apparato neurovegetativo, ed è quel motore che si adatta in maniera riflessa e omeostatica alle turbolenze esterne.

Succhi freschi di frutta e verdura

Prezzo di copertina:

La nostra alimentazione quotidiana si rivela sempre più spesso carente di vitamine e minerali. In maniera sintetica, ma dettagliata e approfondita, questo volume spiega, come con i succhi di frutta e gli estratti vegetali, sia possibile recuperare sostanze di importanza vitale e rigeneranti per la salute, il tutto con poco sforzo di assimilazione da parte del nostro organismo. 'Succhi freschi di frutta e verdura' presenta tante ricette, sane e gustose, che propongono ingredienti vegani, con alcune concessioni al latte di capra crudo e ad altri ingredienti particolari. Il testo propone anche numerose e interessanti tabelle nutrizionali e un esclusivo prontuario di succhi indicati per diverse malattie, impostato come un tabellario di facile consultazione.

Ordinalo su: www.ascoltandolapelle.it del dr. Antonio Del Sorbo Formato Brossura Pubblicato 22/11/2016 Pagine 532 Lingua Italiano Isbn o codice id 9788892634817

Formato Kindle EUR 3,49 Copertina flessibile: 192 pagine Editore: Macro Edizioni (20 giugno 2012) Collana: I Macro tascabili del benessere Lingua: Italiano ISBN-10: 8862293526 ISBN-13: 978-8862293525

€ 5,02

La salute dell'intestino. Il colon

Prezzo di copertina:

€ 5,02

L'interessante e accurata teoria di Norman Walker è che ogni organo, ghiandola e cellula del nostro corpo sia in salute o meno a seconda della condizione del colon. Tutti gli organi del corpo vengono descritti nella loro relazione con l'intestino, sede del sistema immunitario e della salute dell'organismo. La terapia consigliata nel volume è l'irrigazione del colon, da abbinarsi a una dieta a base vegetale (che privilegia i cibi con molta vitamina C). I disturbi per cui si assicura risoluzione con questo approccio sono per esempio stanchezza, debolezza della vista, perdita dell'udito, asma, allergie, problemi digestivi, colite, disordini respiratori e molti altri ancora. Nelle pagine del testo, l'autore risponde anche a interrogativi come quello sull'efficacia dei lassativi, sul legame tra vista e intestino e sulle conseguenze effettive e terribili della colostomia.

Copertina flessibile: 192 pagine Editore: Macro Edizioni (20 giugno 2012) Collana: I Macro tascabili del benessere Lingua: Italiano ISBN-10: 8862293518 ISBN-13: 978-8862293518

Magnesio. Come reintegrare un minerale utile per la nostra salute

Prezzo di copertina:

€ 5,02

Il magnesio è il minerale della giovinezza, migliora la rigenerazione cellulare, aumenta l'elasticità dei tessuti, formidabile contro l'ossidazione e l'acidificazione, promuove i processi di eliminazione e dissolve le calcificazioni inappropriate a carico dei tessuti molli. È anche un rilassante del sistema nervoso, normalizza le cellule di muscoli, cervello e nervi, ed è insostituibile nella prevenzione e cura delle patologie cardiovascolari. Questo indispensabile manuale propone tutte le proprietà terapeutiche del magnesio, per avere una mente e un corpo leggeri, sereni e sempre giovani. Sarà in grado di darvi un quadro multiforme di questo minerale ancora poco conosciuto e la cui carenza nell'alimentazione è ormai pericolosa.

Copertina flessibile: 136 pagine Editore: Macro Edizioni (1 gennaio 2009) Collana: I Macro tascabili del benessere Lingua: Italiano ISBN-10: 8862291825 ISBN-13: 978-8862291828

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L’intelligenza artificiale (IA) legge le mammografie con una precisione del 99% L’Università di Houston ha sviluppato un software di Intelligenza Artificiale in grado di leggere le mammografie con un’accuratezza vicina alla perfezione. Permetterà di individuare i falsi positivi e di evitare a molte donne le conseguenze, psicologiche e fisiche, di una diagnosi errata. Un’accuratezza del 99% per aiutare la prevenzione del cancro al seno. Un team di ricercatori del Methodist Research Institute di Houston, ha dichiarato di aver sviluppato un software di Intelligenza Artificiale in grado di analizzare mammografie in maniera rapida e precisa. Il sistema sarebbe in grado di leggere e rilevare anomalie tramite l’uso del Natural Language Processing (NLP) e di un processo di Data Mining. Il nuovo algoritmo Questo software agisce nell’individuare i falsi positivi, indicando con maggiore sicurezza lo stato di salute del paziente. Dopo una sperimentazione, in cui sono state analizzate circa 500 mammografie, è stato certificato dalla Breast Imaging Reporting and Data System come Categoria 5 (BI-RADS 5)

Dottore a domicilio, il servizio di Guardia Medica Privata a portata di click

che, a livello internazionale, indica un grado di accuratezza molto alto. La diminuzione dei falsi positivi non permette di salvare delle vite ma determina una piccola rivoluzione nella diagnosi della malattia. L’algoritmo lavora incrociando i dati e proponendo una standardizzazione delle descrizioni dei casi clinici. L’Intelligenza Artificiale, dotata di un sistema di Natural Language Processing, procede alla costituzione di un vasto archivio e allo studio di un’enorme mole di dati estrapolati dalle mammografie. L’estrazione delle informazioni, dunque, risulta molto più precisa, soprattutto nel riconoscimento di quegli elementi che a occhio nudo possono sfuggire. Come ricorda il report redatto dal team: «L’uomo è bravissimo a leggere le immagini ma non lo è altrettanto nella trascrizione di ciò che vede». Il sistema NLP può aiutare in questo tipo di rilevazioni.

La prima Tac turbo: l'esame dura meno di secondo È la più veloce al mondo: l'innovazione al Mater Dei di Roma. Per la prima volta in Italia è operativa la Tac con il turbo: una scansione che dura meno di un battito del cuore con una riduzione di radiazioni fino al 90 per cento. «Una scansione del torace in 0,4 secondi e un quantitativo di radiazioni come una normale RX torace, una scansione del cuore in 0,15 secondi, meno di un battito cardiaco, con un quantitativo di radiazioni pari a quattro radiografie, e una scansione di tutto il corpo in 4 secondi, ma non solo, grazie alla velocità questa Tac è accessibile anche ai i pazienti ‘difficili’ come bambini e anziani perché non si deve ricorrere alla sedazione. E nei casi di uso di mezzo di contrasto la dose 10 www.salutare.info

è dimezzata. Tutto questo è una realtà finalmente anche in Italia: è operativa infatti, prima e unica nel nostro Paese e tra le poche in Europa, alla Mater Dei di Roma. La velocità della macchina consente tra l’altro di catturare le immagini ad alta definizione che non devono essere rielaborate al computer per essere studiate come solitamente avviene con le altre TAC definite a basso dosaggio.

Da oggi nasce D2H - Dottore a Domicilio, il nuovo servizio che permette di geo-localizzare il medico più vicino e richiedere immediatamente una visita ovunque ci si trovi. Accedere al sito www.dottoreadomicilio.it farsi localizzare (o inserire manualmente l’indirizzo dove è richiesta la visita) e in pochi secondi si è in grado di vedere tutti i medici nelle vicinanze. Pochi semplici passaggi per inoltrare direttamente al medico la richiesta. Entro qualche minuto il dottore ci contatta telefonicamente, per verificare che non sia un'urgenza che necessiti del pronto soccorso, e poi si reca all’indirizzo che gli abbiamo indicato. Comodo e pratico per richiedere anche una visita per i nostri cari che sono lontani.

Dipendenza da tablet, a Genova gli utenti in cura nei Servizi per le Tossicodipendenze Tablet-patia, così i medici italiani definiscono la dipendenza da tablet, un fenomeno in costante crescita tra le fasce più giovani della popolazione e non solo. Nel capoluogo ligure il primo centro per l'aiuto delle emergenze dovute all'abuso di tablet e smartphone da parte di giovani e adulti utilizzatori dei dispositivi tecnologici. Anche l'aumento degli incidenti stradali a Genova a causa dell'utilizzo del cellulare mentre si è alla guida è un evidente segnale di ciò che sta accadendo, quindi il fenomeno non riguarda solo i ragazzini. Per questo i Sert dell'Asl di Genova hanno avviato dei gruppi che cercano di aiutare i ragazzi colpiti sensibilizzandoli su un problema sempre più presente nel nostro mondo connesso. Occorre soprattutto agire inserendo, prima che la situazione precipiti, un codice di disciplina rispetto all'uso dei tablet e dei cellulari. Devono essere imposti dai genitori o, se siamo nel caso di un adulto, dai familiari: vanno imposti dei limiti precisi all'utilizzo dello strumento. Insomma, come per tutte le cose, anche nel caso di tablet e smartphone va dato il buon esempio.


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Il dispositivo che consentirà a 30 bimbe disabili di comunicare con il movimento degli occhi TOBII I-Series è un laptop speciale dotato di raggi infrarossi, alla base dello schermo, che consentono di leggere il movimento oculare. I dispositivi sono stati consegnati da AIRETT e Fondazione Vodafone Italia nell’ambito del progetto “Bimbe dagli occhi belli”. Interagire con il mondo esterno e comunicare con il movimento degli occhi e far meglio comprendere i propri bisogni ai genitori. È quello che potranno fare 30 bambine colpite dalla Sindrome di Rett, che non sono in grado né di parlare né di muoversi, grazie agli speciali puntatori oculari Tobii I-Series: dispositivi portatili, simili a dei laptop, dotati di raggi infrarossi, posizionati alla base dello schermo e che consentono di leggere il movimento oculare e, quindi, di decifrare le scelte delle bimbe in risposta agli stimoli cui di volta in volta vengono sottoposte. I dispositivi sono stati consegnati da AIRETT (l’associazione italiana che riunisce i genitori che condividono e affrontano i problemi quotidiani legati alla sindrome di Rett) e Fondazione Vodafone Italia nell’ambito del progetto lanciato a luglio 2016 Bimbe dagli occhi belli. Attualmente disponibili in due versioni (la 12” e la 15”), i Tobii I-Series possono essere utilizzati sia in situazioni di gioco, che di comunicazione o di apprendimento.

La loro capacità innovativa consiste nel fatto che non comporta la necessità di indossare fasce o caschi. Inoltre, può essere portato a mano, appoggiato su un piano o installato su un supporto o un mezzo di trasporto. Patologia rara di origine genetica, la sindrome di Rett si manifesta durante i primi anni di vita e colpisce prevalentemente le bambine, con un’incidenza stimata di circa 1 su 10.000 nati di sesso femminile. La sua scoperta è drammatica per le famiglie, che osservano le conseguenze della sindrome solitamente intorno al primo anno di vita: ritardo cognitivo, perdita della capacità motoria e incapacità di parlare sono i principali sintomi causati da questa malattia che colpisce in maniera progressiva il sistema nervoso centrale. Di qui l’espressione, “bimbe dagli occhi belli”, in base alla quale sarebbero gli occhi l’ultimo strumento utile a queste ragazze per comunicare.

Un piccolo laboratorio portatile sulla pelle Un nuovo dispositivo messo a punto dall’Università dell’Illinois riesce a valutare l’esigenza del nostro organismo di reidratarsi e assumere elettroliti (sali) quando il nostro organismo è sotto sforzo. In realtà non si tratta di un braccialetto, ma di un piccolo adesivo circolare simile a un cerotto che può essere attaccato sull’avambraccio o sulla parte bassa della schiena in grado di misurare diversi valori utili analizzando la composizione del nostro sudore. Un piccolo laboratorio portatile che possiamo portare sempre con noi e utilizzare in qualsiasi attività. Ogni circolo contiene degli enzimi che reagiscono rispettivamente al glucosio, acido lattico, ioni cloro e livelli di pH del nostro sudore in modo da poterci indicare il comportamento e l’attività del nostro organismo, e avvisarci in caso di un eccessivo sforzo. Un’app per smartphone, grazie all’aiuto della fotocamera, ci aiuta a interpretare i valori misurati.

Il cerotto che cura l’allergia alle arachidi Viaskin Peanut Patch permette di somministrare attraverso la pelle piccole dosi di proteine contenute nelle noccioline e di aiutare il sistema immunitario ad adattarsi. La sperimentazione ha avuto molto successo soprattutto sui soggetti tra 4 e 11 anni. È una delle allergie alimentari in grado di provocare shock anafilattico. È una delle più diffuse, il 2 % degli americani ne soffre, e il problema riguarda soprattutto i bambini. Si tratta dell’allergia alle arachidi. Da oggi, però, sembra esserci una soluzione che ha superato i test clinici: un cerotto si è dimostrato efficace nel trattamento di questa reazione allergica soprattutto nei

soggetti più piccoli. Viaskin Peanut Patch è stato sviluppato da Dbv Technologies e provvede a rilasciare nell’organismo attraverso la pelle piccole quantità di proteine contenute nelle arachidi. Gli scienziati hanno verificato che l’esposizione moderata a queste sostanze fa abituare il sistema immunitario all’allergene ed evita reazioni gravi del corpo che potrebbero portare al blocco delle vie respiratorie. Il metodo prende il nome di immunoterapia epicutanea (Epit). I risultati dei test condotti dal Consortium of Food Allergy Research (CoFAR), in collaborazione con i National Institutes of Health (NIH), sono stati pubblicati sulla rivista Journal of

Allergy and Clinical Immunology anche se il cerotto non ha ancora passato il vaglio della US Food and Drug administration. L’immunoterapia non è certamente una novità nel trattamento delle allergie. La somministrazione tramite la pelle, però, si è rivelata più adatta alle arachidi che non possono assolutamente essere ingerite per via orale dal 10-15 % della popolazione adulta che risulta allergica. La ricerca continuerà per un altro anno e mezzo e si cercherà di allargare il gruppo sul quale testare il prodotto prima di poterlo rendere commercializzabile. Salutare 11


Alimentazione a cura della dr.ssa Noemi Carfora - Nutrizionista

Reflusso gastroesofageo Con alcuni accorgimenti dietetici e comportamentali possiamo migliorare la sintomatologia

Nel trattamento della malattia da reflusso vanno prima di tutto modificati lo stile di vita e le abitudini alimentari attuando alcuni accorgimenti dietetici e comportamentali che portano ad un netto miglioramento della sintomatologia.

Il reflusso o rigurgito è il flusso in direzione contraria a quella fisiologica di una sostanza generalmente liquida. La malattia da reflusso gastroesofageo è causata dal refluire del contenuto gastrico nell’esofago costituito da cibo, saliva, e secrezioni gastriche. Avviene fisiologicamente una o più volte al giorno e rappresenta un problema quando è di durata o frequenza tali da diventare sintomatico o da causare lesioni. Quando il reflusso causa sintomi quali, percezione di “acido in bocca” e sensazione di bruciore dietro lo sterno (rigurgito, pirosi), che si attenuano solo con l’ingestione di cibo o di farmaci ad azione antiacida, si parla di “malattia MRGE”. Oltre a tali sintomi, la malattia può manifestarsi con sintomi atipici: tosse, raucedine, asma, faringite, laringite, erosioni dentali, dolore restrosternale simil anginoso, e disfagia (difficoltà al transito del cibo nell’esofago). I fattori predisponenti all’insorgenza di tale patologia sono: insufficiente pressione di chiusura di una valvola che separa l’esofago dallo stomaco, detto sfintere gastroesofageo; rallentato svuotamento gastrico; la gravidanza, a causa della pressione esercitata dal feto sullo stomaco; l’obesità, perché il grasso addominale aumenta la pressione gastrica e favorisce l’apertura della valvola dello sfintere gastroesofageo, l’ernia iatale, ma anche ansia e stress possono influenzare la malattia.

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Nel trattamento della malattia da reflusso vanno prima di tutto modificati lo stile di vita e le abitudini alimentari attuando alcuni accorgimenti dietetici e comportamentali che portano ad un netto miglioramento della sintomatologia: la dieta deve essere sana ed equilibrata con pasti frequenti (5 al giorno), poco abbondanti e consumati lentamente.

Mangiare con calma masticando a lungo il cibo, diminuisce il tempo di permanenza nello stomaco e riduce la probabilità di reflusso; l’attività fisica eseguita in maniera moderata (30 minuti al giorno), oltre a mantenere in forma la persona, riduce la massa grassa e quindi uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della malattia da reflusso; il fumo, diminuendo il tono di contrazione dello sfintere gastroesofageo (valvola tra stomaco ed esofago), favorisce il reflusso e quindi va ridotto ed eliminato; l’alcol, soprattutto vino bianco e superalcolici, ha un’azione irritante diretta sulla mucosa esofagea, perché stimola la secrezione acida e favorisce la “pirosi”. Si sconsiglia il consumo di quantità di vino superiori ai 300 ml al giorno (3 bicchieri), preferendo quello rosso; le bevande gassate possono favorire il reflusso aumentando l’aria nello stomaco e aumentando la pressione intraddominale, elementi che favoriscono il reflusso; non distendersi subito dopo aver mangiato, aspettare almeno due ore o ancora meglio fare una breve passeggiata nella fase postprandiale. Ancora, dormire con il letto leggermente rialzato (10-20 cm) dalla parte della testa riduce il reflusso; ridurre la pressione addominale evitando abiti o cinture troppo strette o sforzi fisici nella fase postprandiale. Gli alimenti che devono essere evitati sono cibi piccanti perché irritano la mucosa, quali caffè, tè, agrumi, menta, cacao, alcolici, cipolla, pomodori e spezie (pepe, curry, noce moscata, ecc.); i cibi ricchi di grassi come quelli dei fast food, fritture, formaggi stagionati, cioccolato, carni grasse, panna, insaccati, ecc. Si consigliano, invece, alimenti proteici a ridotto contenuto di grassi come carni magre, pesce, latte scremato, formaggi magri e cibi a base di carboidrati a basso contenuto lipidico come pane, pasta, riso, verdura (evitare la lattuga), che aumentano il tono di contrazione dello sfintere.


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La sfida di Google: l’IA (intelligenza artificiale) nella cura dei tumori

Google vuole mettere l’IA (intelligenza artificiale) e il deep learning al servizio del trattamento dei tumori. Tutto grazie a una startup acquisita nel 2014, DeepMind, e un algoritmo. L’intelligenza artificiale e il deep learning possono essere messi al servizio del trattamento dei tumori. Un importante passo è stato fatto da Google DeepMind, la startup londinese acquisita da Google nel 2014, e dall’University College London Hospital, che hanno annunciato un accordo per sviluppare un algoritmo che migliori la preparazione alla radioterapia per i pazienti con tumori nelle aree della testa e del collo. L’apprendimento profondo può rendere più veloce ed efficiente l’analisi delle aree colpite dai tumori. Un mese fa, Google DeepMind aveva annunciato un accordo analogo, con il Moorfields Eye Hospital NHS Foundation Trust come partner e la cura delle malattie degli occhi come obiettivo.

Un algoritmo in aiuto dei medici prima che la radioterapia venga somministrata ai pazienti, c’è un processo, chiamato segmentazione, che raccoglie tutte le informazioni sulle aree da trattare. Il risultato della segmentazione è una mappa dettagliata che permette di non indirizzare la radioterapia a parti del corpo che non ne hanno bisogno: tutto il processo può prendere fino a quattro ore. L’obiettivo di Google DeepMind è ridurre i tempi a un’ora e liberare risorse ai medici. «In questo modo, potranno dedicare più tempo al paziente, alla formazione e alla ricerca, a tutto beneficio dei pazienti. DeepMind preparerà il suo algoritmo usando le TAC e le risonanze magnetiche di 700 pazienti dell’ospedale: in questo modo l’intelligenza artificiale imparerà a distinguere il tessuto sano da quello malato. Nella dichiarazione di DeepMind non c’è una cornice temporale su quando l’algoritmo sarà pronto e disponibile: «Questo tipo di ricerca è esplorativa, ma pensiamo abbia un grande potenziale per medici e pazienti».

Non solo 118, arriva il numero per le cure mediche (non) urgenti La ricetta rossa per il medicinale che è terminato, un consiglio o una visita dal medico per un problema che continua a tormentarci ma che rimandiamo perché non è urgente. Tutto questo sarà risolto con una telefonata al numero unico nazionale 116117 per l'accesso ai servizi di cure mediche non urgenti e altri servizi sanitari. L’attivazione del 116117 non è legata solo alla sostituzione dei numeri di continuità assistenziale. Si tratta di discuterne ancora qualche dettaglio e fare un po’ di sperimentazione, ma presto il numero europeo unico per le cure non urgenti sarà il numero giusto per tutta

Questo per DeepMind è solo il punto di partenza. Uno degli obiettivi messi nero su bianco è «sviluppare un algoritmo di segmentazione per la radioterapia che possa essere applicato anche ad altre parti del corpo».

quella sanità non d’urgenza (per quella c’è il 118) e l’orientamento ai servizi di salute. Il numero sarà disponibile H24 per 7 giorni a settimana, fornirà assistenza o informazioni, non sarà limitato nel tempo e sarà gratuito. Infine le chiamate posso essere effettuate da telefono fisso o mobile. Insomma, il numero unico nazionale 116117 promette, almeno sulla carta, un bel po’ di servizi dedicati a più tipologie di persone.

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Il cioccolato che allevia i dolori mestruali Una tavoletta di cioccolata studiata per alleviare i dolori mestruali in modo naturale. È un'idea del pasticcere svizzero Marc Widmer che ha messo a punto una ricetta con virtù antidolorifiche, almeno secondo le indicazioni del suo creatore. La cioccolata 'terapeutica', battezzata 'Frauenmond' (luna femminile, marchio with Love), contiene il 60% di cacao e 17 erbe raccolte sulle montagne svizzere. I flavonoidi del cacao, associati alle sostanze benefiche delle erbe, rafforzano la produzione di serotonina che agisce positivamente sull'umore. A ciò si aggiunge che la cioccolata - che sarebbe meglio consumare almeno al 75% di cacao, secondo i nutrizionisti - è naturalmente ricca di magnesio, minerale di cui sono accertati gli effetti positivi durante le mestruazioni per le capacità antinfiammatorie e calmanti. Per dosare gli ingredienti il pasticcere ha lavorato insieme a un fitoterapeuta. Il prodotto ottenuto non è ovviamente un farmaco e non ha controindicazioni. Unico neo il prezzo, considerando che una tavoletta da 100 grammi viene venduta a oltre 11 euro, contro il costo di una buona tavoletta di fondente, comunque ricca di flavonoidi e magnesio, di meno della metà. Salutare 13


Salute a cura del Prof. Silverio Martufi Pneumologo

Freddo e rischi per la salute

I bambini, i malati e gli anziani, sono i soggetti più suscettibili agli effetti del freddo per una minore risposta del sistema di termoregolazione ma anche per una ridotta percezione del freddo.

Raffreddori, sindromi influenzali, aggravamento delle malattie croniche, come quelle cardiovascolari, respiratorie e muscolo-scheletriche; nelle condizioni più estreme, si possono verificare anche casi di ipotermia e assideramento. Sono alcune delle conseguenze del freddo intenso invernale, vera e propria emergenza, soprattutto per i bambini, i malati e gli anziani, soggetti più suscettibili agli effetti del freddo per una minore risposta del sistema di termoregolazione ma anche per una ridotta percezione del freddo.

suo interno, si riproducono, invadono vari tessuti e determinano la malattia (infezioni respiratorie e influenza). Il freddo provoca anche modificazioni delle difese immunitarie, responsabili della maggiore suscettibilità alle infezioni virali. Il freddo rallenta il movimento del muco, il cui compito è formare una barriera contro i virus; inoltre il freddo causa una pronunciata vasocostrizione a livello del naso, che contrasta l'arrivo dei globuli bianchi necessari a combattere l'infezione.

Infatti la capacità di adattamento dell'organismo alle basse temperature è ridotta da alcuni fattori, come l'età (nei bambini molto piccoli e negli anziani), la presenza di patologie croniche, l'assunzione di alcuni farmaci, il consumo di alcol.

Ecco allora che le nostre difese immunitarie si possono abbassare, soprattutto se le nostre condizioni di salute non sono ottimali o ci troviamo in una condizione di debilitazione organica. I virus trovano così terreno fertile nel nostro organismo. L’inalazione di aria fredda può essere un fattore scatenante di bronco - irritazione; le persone con insufficienza respiratoria cronica e gli asmatici, devono evitare di respirare l'aria gelida, che può provocare broncospasmo e crisi d'asma.

Alcuni studi hanno dimostrato però in caso di cali rapidi delle temperature un impatto sensibile sulla salute anche nelle persone sane, che normalmente si adattano velocemente al cambiamento atmosferico, riuscendo a sopportare il clima freddo invernale. Altri sottogruppi a rischio sono i bambini e le persone che vivono in condizioni socio-economiche disagiate. La sola esposizione al freddo non può causare una malattia infettiva. Incolpare il freddo o, peggio, il genitore o il nonno della malattia del bambino (ha sudato troppo, ha preso freddo, si è bagnato) è ingiustificato soprattutto nella nostra società in cui la condizione di benessere diffuso rende improbabili situazioni di stress prolungato da freddo. Il freddo rappresenta una delle tante cause favorenti e comunque è sempre indispensabile il contatto con un microrganismo (virus, batteri ecc.), che una volta raggiunto l'organismo umano penetrano nel

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La presenza di aria fredda può aggravare lo spasmo delle coronarie e i sintomi da angina pectoris nei soggetti con patologie ischemiche cardiache. L’abbassamento della temperatura tende a fare aumentare la pressione sanguigna per costrizione dei vasi sanguigni: la pressione aumenta in relazione alla diminuzione della temperatura atmosferica. Le persone con malattie muscolari e osteoarticolari, quando fa molto freddo, possono avere una sintomatologia dolorosa più acuta, a livello nervoso, tendineo e muscolare per abbassamento della soglia del dolore.


Gli effetti avversi sulla salute legati ad episodi di freddo intenso, sono in gran parte prevenibili. Per combattere gli effetti delle basse temperature sulla salute ecco una serie di regole semplici ma essenziali per affrontare nel migliore dei modi l’inverno e le temperature rigide.

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1. Regolate la temperatura degli ambienti interni verificando che la stessa sia conforme agli standard consigliati (generalmente intorno ai 18 ÷ 22°C) e curate l’umidificazione degli ambienti di casa riempiendo le apposite vaschette dei radiatori.

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2. Abbiate cura di aerare correttamente i locali: basta aprire per pochi minuti una finestra per cambiare l’aria viziata in una stanza.

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3. Se utilizzi sistemi di riscaldamento a combustione (caminetti, caldaie o stufe a gas) fai molta attenzione, sia alla corretta ventilazione degli ambienti che allo stato di manutenzione degli impianti, per evitare il rischio di intossicazione da monossido di carbonio.

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4. Prestate particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, controllando anche la loro temperatura corporea.

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5. Mantenete contatti frequenti con anziani che vivono soli (familiari, amici o vicini di casa) e verificate che dispongano di sufficienti riserve di cibo e medicinali. Segnalate ai servizi sociali la presenza di senzatetto, in condizioni di difficoltà.

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6. Assumete pasti e bevande calde (almeno 1 litro e ½ di liquidi), evitate gli alcolici perché non aiutano contro il freddo, al contrario, favoriscono la dispersione del calore prodotto dal corpo.

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7. Uscite nelle ore meno fredde della giornata: evitate, se possibile, la mattina presto e la sera soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari o respiratorie.

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8. Indossate vestiti idonei: sciarpa, guanti, cappello e un caldo soprabito, sono ottimi ausili contro il freddo.

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9. Proteggetevi dagli sbalzi di temperatura quando passate da un ambiente caldo ad uno freddo e viceversa.

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10. Se partite per un viaggio in automobile non dimenticate di portare con voi coperte e bevande calde. Infine, all’inizio della stagione epidemica, chiedete al vostro medico se potete vaccinarvi o meno: la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata in particolare alle persone di età superiore a 65 anni, ai soggetti affetti da malattie croniche e a donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza.

Salutare 15


Alimentazione a cura del Prof. Luigi Bonizzi Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano

La Salute e il Benessere attraverso il cibo L’uomo è ciò che mangia, come lo mangia, con chi lo mangia e quanto mangia

Le tematiche inerenti l’alimentazione e la sicurezza alimentare hanno acquisito nella società contemporanea ricadute che vanno oltre l’aspetto fisiologico del nutrimento quale fonte indispensabile di energia per la vita. Concetti come quelli qui riportati vengono quotidianamente trattati a livello mediatico in maniera spesso poco scientifica seguendo il mero obbiettivo commerciale di “vendere” il prodotto; risulta quindi importante fare un po’ di chiarezza e parlarne con chi quotidianamente si confronta con queste tematiche a livello scientifico.

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Mangiare è un atto con molti significati che spazia dal cosa, come e con chi si mangia che a loro volta dipendono dalle risorse offerte dal territorio, dalle abitudini familiari e dal rapporto che si crea tra l’individuo e il cibo. La sana alimentazione è l'insieme dei comportamenti e dei rapporti nei confronti del cibo che permettono il mantenimento della propria salute nel rispetto dell'ambiente e degli altri. Nutrirsi, cioè fornire a un organismo vivente (uomo, animale, pianta) gli alimenti e in genere le sostanze necessarie per consentirgli la vita, è fondamentale. L’Organizzazione mondiale della sanità sostiene che nutrizione adeguata e salute sono da considerarsi diritti umani fondamentali, strettamente correlati l’uno all’altro. Lo stato di salute delle popolazioni, sia ricche che povere, del pianeta è fortemente influenzato dal livello e dalla qualità della nutrizione. Una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione per molte malattie, e di gestione e trattamento in molte altre. Secondo l’Oms, ad esempio, sono quasi tre milioni le vite che si potrebbero salvare ogni anno nel mondo grazie a un consumo sufficiente di frutta e verdura fresca. La proporzione dei tipi di alimenti e la qualità dei cibi che mangiamo sono alla base di uno sviluppo umano completo, sia fisico che mentale. Il termine "dieta" indica una selezione ragionata di alimenti, non solo un regime alimentare finalizzato ad ottenere una perdita di peso. Un'alimentazione squilibrata o scorretta può generare condizioni di disordine o vere e proprie patologie che risultano, in molti casi, addirittura mortali. L'assunzione errata di alimenti, sia nella quantità che nella qualità, può essere uno dei fattori principali nella determinazione ipertensione, malattie dell'apparato cardiocircolatorio, obesità, diabete e alcune forme di tumori. Inoltre, cibi di cattiva qualità, contaminati o non conservati correttamente possono costituire fattori di rischio consistenti e sono causa di malattia e morte per milioni di persone ogni anno.

La storia dell’alimentazione e delle tecnologie sviluppate dall’uomo per conservare i cibi nel tempo, ha accompagnato lo sviluppo dell’umanità fin dall’inizio, come testimoniano i numerosi reperti fossili, le iscrizioni e le immagini ritrovate negli scavi archeologici. Al problema, tutt’altro che risolto per gran parte dell’umanità, di assicurarsi una quantità sufficiente di cibo per sopravvivere, si è affiancato in tempi più recenti, soprattutto nei Paesi industrializzati, l’esigenza di mettere in atto una serie di misure volte a garantire la sicurezza e la qualità degli alimenti che vengono prodotti e immessi sul mercato o distribuiti attraverso le catene di ristorazione. Al concetto di sicurezza alimentare, intesa come diritto a una quantità equa di alimenti per ciascun essere umano, si aggiunge quindi una sicurezza intesa come preservazione della qualità organolettica e microbiologica degli alimenti, oltre che della loro tipicità e tradizione. La parola “microrganismi” viene spesso associata, soprattutto a livello mediatico, a qualcosa di estremamente negativo, basta recarsi in un qualsiasi supermercato per accorgersi che dagli scaffali dei saponi e dei detergenti per la casa è stata dichiarata una guerra di sterminio verso tutti i batteri o “germi”. In realtà questo concetto va completamente rivisto alla luce del fatto che il mondo in cui viviamo è ampiamente abitato da microrganismi a partire dal nostro corpo, dagli alimenti e dall’ambiente fino a concludere che i microrganismi sono indispensabili per la vita dell’uomo. Molti dei cibi che consumiamo sono il risultato di una trasformazione microbica utile, di contro, gli stessi cibi vanno verso un deterioramento microbico, pertanto, batteri amici o nemici. Recenti studi suggeriscono che l’effetto combinato dell’attività fisica con una corretta alimentazione sono fondamentali per il miglioramento del benessere. L’attività fisica se praticata in modo regolare favorisce la migliore funzionalità degli apparati del nostro corpo e ha un effetto migliorativo sulla qualità della vita, sullo stato di salute e sul benessere globale della persona.


Nutrizione a cura del dr. Aniello Marco Giordano - Farmacista

Olio di palma: facciamo chiarezza L’olio di Palma, da sempre utilizzato negli alimenti, da quando “evidente” sull’etichetta, oggi viene messo sotto processo. In realtà sulle conseguenze che ha realmente sulla salute c’è una certa confusione. L’olio di palma è un olio vegetale non idrogenato ricavato dalla pianta Africana Elaeis guineensis.

ricco di acidi grassi saturi, ma ha un colore bianco che ricorda il burro perché privo di carotenoidi. L’olio di palma raffinato è il risultato di bifrazionamento e di raffinazione, meccanismi che consentono di convertirlo in forma liquida. L’olio utilizzato dalle industrie alimentari è in particolare il raffinato.

Esistono tre tipi diversi di oli che si diversificano tra loro a seconda dell’origine e della lavorazione a cui vengono sottoposti, quali: palma grezzo, palmisto, palma raffinato. L’olio di palma grezzo si ricava dai frutti della palma, mantenendo il caratteristico colore arancio rosso, dovuto all’alta concentrazione di carotenoidi, precursori della vitamina A.

Durante tali processi, però, esso perde tutti gli antiossidanti presenti nella forma grezza, e quindi tutta la parte benefica a favore dei soli acidi grassi saturi.

A temperatura ambiente ha una consistenza semi-solida simile alla sugna (strutto), dovuta all’elevata quantità di acidi grassi saturi che, però, sono compensati dalla presenza di una buona dose di antiossidanti e di vitamina E. Gli acidi grassi costituiscono circa il 50% dei grassi totali presenti, e il più rappresentativo è l’acido palmitico, un acido saturo a lunga catena; la restante percentuale è formata dagli acidi grassi monoinsaturi (40%) e polinsaturi (10%). L’olio di palmisto si ricava, invece, dai semi della pianta. Ha anch’esso una consistenza semi-solida a temperatura ambiente, perché

Gli acidi grassi saturi, innalzano il colesterolo ematico e favoriscono così l’insorgenza di disturbi cardiovascolari. L’olio di palma è utilizzato dalle industrie alimentari come addensante. È meno delicato rispetto ad altri oli i quali, deteriorandosi in fretta, formerebbero sostanze tossiche, potenzialmente nocive. L’olio di palma possiede, invece, una forte resistenza alla temperatura e al sole, candidandosi come olio migliore per la corretta conservazione dei cibi confezionati. Raggiungendo il punto di fumo molto lentamente, è l’ideale per la cottura dei cibi. È incolore, insapore, altamente versatile e lavorabile ma, soprattutto, è molto economico. È facilmente digeribile per la presenza, tra gli altri, di acidi grassi a media catena che attraversano più facilmente la parete

intestinale. La crescente richiesta di quest’olio da parte delle aziende alimentari ha portato a deforestazioni ed all’uso indiscriminato di pesticidi. Il rischio è quindi un bioaccumulo di sostanze tossiche (es. DDT). In realtà i dosaggi effettuati finora in ambito internazionale non hanno riscontrato la presenza di queste sostanze in quantità superiori alle soglie consentite. Però c’è sempre la possibilità di un effetto accumulo, critico soprattutto per i bambini.

3 NO e 3 SI: • No all’olio di Palma raffinato • No all’olio di Palma in cui la filiera non sia controllata • No all’abuso di alimenti che contengono Olio di Palma • Si all’olio di palma sostenibile e non raffinato • Si ad un’alimentazione che contenga il 7-10 % di grassi saturi (su un apporto totale del 30 % delle kcal totali) • Si ad un’alimentazione varia ed equilibrata, se possibile di stampo mediterraneo.

I prodotti che contengono olio di Palma non vanno demonizzati bensì bisogna farne un uso attento e razionale, leggendo le etichette ed evitando gli eccessi. Salutare 17


Riabilitazione a cura della dr.ssa Lucia Pagano Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

Sindrome del tunnel carpale È possibile uscire dal tunnel…

La sindrome del tunnel carpale è una comune forma di patologia del polso. Rientra tra le sindromi da incarceramento, essendoci una neuropatia da compressione del nervo mediano all’interno del tunnel carpale del polso, associato a molte condizioni tra cui la gravidanza, l’artrite reumatoide ecc.

Epidemiologia La sindrome colpisce soprattutto donne tra i 40 e i 60 anni. Nei due terzi dei casi la forma è bilaterale. I disturbi sono di solito lenti e progressivi ma è tempestivamente che bisogna fare diagnosi ed intervenire per la risoluzione del quadro clinico e quindi il miglioramento della quality of life. Diagnosi L’anamnesi e l’esame obiettivo iniziale possono rivelare una grande quantità di notizie sulla patologia. Si manifesta con parestesie del pollice, indice e medio, accompagnate da dolore, che è in genere più grave durante la notte e che si allevia con lo scuotimento delle mani. Il fatto che la forza per esercitare la presa diminuisca potrebbe rendere difficile stringere le mani a pugno, afferrare piccoli oggetti o svolgere altre attività che implicano l’uso delle mani. Sono importanti test provocativi: • Segno di Tinel • Test di Phalen Gli esami strumentali che possono confermare la diagnosi clinica sono l’elettromiografia e gli studi di conduzione nervosa che mostrano un rallentamento della velocità di conduzione a livello del tunnel carpale e la denervazione della muscolatura tenare (in casi avanzati).

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Trattamento Distinguiamo le opzioni terapeutiche conservative dalle opzioni terapeutiche chirurgiche. Il primo approccio dovrebbe essere conservativo, attraverso il ricorso al Medico Fisiatra. Nei casi non gravi e non ribelli è utile infatti: • l’immobilizzazione del polso con apposito splint per almeno due settimane in modo da evitare ulteriori danni che potrebbero essere scatenati da torsioni o flessioni inopportune; • l’uso di analgesici o iniezioni locali di steroidi. I corticosteroidi (cortisone), con la lidocaina (un anestetico locale), può essere iniettato direttamente

nel polso oppure assunto per via orale per alleviare la compressione del nervo mediano e dare sollievo immediato e temporaneo; • la prescrizione di esercizi di stretching e di rafforzamento. Questi esercizi dovrebbero essere svolti sotto la supervisione di un fisioterapista; • talune terapie alternative: ad esempio per lo yoga è stato dimostrato che riduce il dolore e migliora la forza della mano; • onde d’urto: attualmente la possibilità di trattare il tunnel carpale con le onde d’urto ha completamente modificato l’approccio a questa malattia, permettendo di solito una rapida attenuazione del dolore (in genere dopo 3-6 sedute a distanza di 5 giorni) ed una precoce rieducazione funzionale, fino al progressivo ritorno alla normalità. Qualora il paziente non rispondesse alla terapia conservativa o nei casi avanzati, il trattamento è rappresentato dallo sbrigliamento chirurgico del tunnel carpale. L’intervento è effettuato in anestesia locale e non è nemmeno necessario passare una notte in ospedale. Per molti pazienti risulta necessario intervenire su entrambe le mani. Sebbene i sintomi risultino alleviati immediatamente dopo l’intervento, per riprendersi completamente dalla sindrome del tunnel carpale possono trascorrere mesi. È possibile che alcuni pazienti presentino infezioni, danneggiamento del nervo, intorpidimento e dolore alla cicatrice. A volte il polso perde forza poiché il legamento carpale è stato tagliato. I pazienti dovrebbero sottoporsi a terapia fisioterapica dopo l’intervento per recuperare la forza del polso. Per altri pazienti, invece, potrebbe essere necessario anche cambiare mansione o addirittura lavoro dopo essersi ripresi dall’intervento. Le recidive della sindrome del tunnel carpale sono rare. La maggior parte dei pazienti si riprende completamente.


Dermatologia a cura del dr. Antonio Del Sorbo Dermatologo www.ildermatologorisponde.it

Mollusco contagioso nei bambini e negli adulti I molluschi possono manifestarsi in qualsiasi distretto cutaneo, inclusa l’area anogenitale Solitamente i singoli molluschi esordiscono come papule rosee, traslucide e cupoliformi con un'ombelicatura centrale di colorito biancastro, contenente detriti cellulari, acidi grassi e particelle virali. Possono localizzarsi in diverse aree corporee, come viso, collo, tronco, arti e genitali maschili e femminili. Decorrono solitamente in maniera asintomatica, ma in rari casi, si possono talora associare a lieve prurito o dermatite (molluscus dermatitis). Alla dermatoscopia la chiazza bianca centrale appare circondata da una rete vascolare a raggiera. Le metodiche più utilizzate per il trattamento del mollusco cutaneo comprendono il curettage e la crioterapia con azoto liquido. In alcuni distretti corporei si possono utilizzare anche blandi cheratolitici su consiglio del proprio medico, facendo attenzione alle aree esposte al sole e a quelle particolarmente delicate. L’uso di integratori alimentari può a volte essere utile in quelle situazioni di carenza, coadiuvando la fisiologica risposta da parte dell’organismo. Al momento della visita, il dermatologo distinguerà il mollusco contagioso da altre situazioni apparentemente simili (es. condilomi, verruche, xantomi, adenomi sebacei, lichen planus, siringomi, follicolite, grani di Fordyce, angiocheratomi). Il mollusco contagioso può manifestarsi in qualsiasi fascia di età ed è molto comune in

età pediatrica, anche a causa del sistema immunitario ancora immaturo. Negli adulti si può presentare in svariate situazioni (es. calo transitorio delle difese organiche, farmaci immunosoppressori, diete drastiche, stress emozionale), con modalità più o meno simili a quanto avviene con le comuni verruche. Il mollusco contagioso è spesso elencato tra le malattie a trasmissione sessuale, anche se tale modalità di contagio è la meno frequente, dal momento che lo osserviamo soprattutto in età pediatrica. A livello genitale il mollusco si può presentare sulla cute del pube, dell’asta o delle grandi labbra, mentre non si manifesta a livello di mucose e semimucose (es. cavo orale, glande, piccole labbra). I molluschi presenti a livello genitale non sono contratti necessariamente attraverso i rapporti, ma una volta riscontrati in tale sede, ulteriori rapporti non protetti potrebbero esporre il partner al rischio di infezione, ed è per questo motivo che il mollusco viene incluso tra le comuni malattie veneree.

crescita epidermico EGF (epidermal growth factor) responsabili dell’aumentato numero di mitosi (proliferazione cellulare). Una speciale proteina di membrana prodotta dal molluscipoxvirus (proteina MC162) riconosce i cheratinociti degli strati spinoso e granuloso, facendone aumentare il numero di recettori EGF di membrana. Nei bambini, specie se affetti da dermatiti pruriginose (es. scabbia, eczema, dermatite atopica, etc) il grattamento cronico, può talora facilitare la diffusione delle papule ad altre aree corporee, incluso il viso. L'applicazione di creme cortisoniche è sconsigliata, in quanto l'azione antinfiammatoria degli steroidi topici riduce ulteriormente le risposte infiammatorie della cute. In molti casi è proprio il processo infiammatorio locale (spontaneo o indotto dalla terapia) a svolgere un'azione terapeutica attraverso l’azione delle cellule dell'immunità locale (es. neutrofili, cellule natural killer).

I rapporti non protetti andrebbero evitati fino alla totale scomparsa della manifestazioni cliniche. Il molluscipoxvirus può replicarsi nei cheratinociti dello strato spinoso dell’epidermide, inducendo in queste cellule l'espressione in superficie di nuovi di recettori per il fattore di Salutare 19


Estetica a cura del dr. Ivan La Rusca Chirurgo Plastico

Perchè praticare un'addominoplastica Come migliorare il proprio aspetto corporeo È impensabile che un quarantenne possa tornare ad avere un addome scolpito di un trentenne, ma sicuramente, abbinata all'attività sportiva e a una dieta ipocalorica, uno piatto e tonico.

Per i pazienti che tengono al proprio aspetto e alla conservazione della tonicità fisica, ma che hanno subito un cedimento dei tessuti cutanei nella zona addominale, causato da forti dimagrimenti, o post parto (per le donne) oppure per altri fattori medici, è possibile prospettare un intervento di addominoplastica o mini addominoplastica, al fine di eliminare la pelle in eccesso e cadente "a sacco vuoto" o "a grembiule".

appiattimento dell'addome ridona al paziente autostima e sicurezza. Oltre a migliorare lo stile di vita, rende il paziente più intraprendente e lo spinge a fare, essendo migliorato nella forma e nella presenza fisica, delle cose che prima non avrebbe mai fatto, come acquistare capi nuovi di taglia inferiore, curare l'immagine, frequentare luoghi dove si esibisce il corpo (spiagge, saune, solarium).

Può ricorrere a questo tipo di intervento anche quel paziente che, dopo i 40 anni, vuole “appiattire l'addome” o “eliminare la pancetta” per sentirsi sempre giovane e in forma.

Dato che è un intervento estremamente soggettivo, che dipende da caso e caso, nessun chirurgo estetico mai ordinerà di farlo: il caso va esaminato attentamente e valutato nei minimi particolari, se sia necessario, ad esempio, solo un intervento completo di addome o mini - addome.

Fattori come predisposizione genetica, sbalzi di peso e invecchiamento contribuiscono sicuramente al rilassamento cutaneo addominale, ad accumuli adiposi e alle smagliature e anche la pratica sportiva e una dieta rigida non sono in grado di arginare il problema.

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L’intervento di addominoplastica risolve la questione: rimuove l’eccesso cutaneo, gli accumuli adiposi e le smagliature della regione addominale, oltre che appiattire e rassodare la parete addominale muscolare. Questa procedura ridona all’addome un aspetto più armonioso, oltre che sodo e assottiglia profili disarmonici. Un intervento di addominoplastica può essere associato ad uno di liposuzione dei fianchi per ottimizzare il risultato. Nonostante le innumerevoli novità emergenti nel campo della medicina estetica, non esistono allo stato attuale metodiche alternative valide e non chirurgiche, per risolvere in maniera seria e definitiva la problematica. La pelle con effetto "a grembiule" è antiestetica a vedersi e genera, soprattutto per chi tiene alla propria presenza fisica e immagine, complessi psicologici e stati inibitori. La rimozione della cute in eccesso e il conseguente

L’intervento ha l’obiettivo di modellare l’addome correggendo i difetti legati al rilassamento cutaneo e muscolare della zona e all’adiposità localizzata, non quello di riportare i pazienti obesi alla condizione originaria. L'aspettativa e il risultato finale sempre di più combaciano, perchè nel corso del tempo la tecnica e la mano dei chirurghi plastici si è affinata e la maggior parte dei pazienti si dichiara soddisfatta. La soddisfazione del paziente dipende, oltre che dalla corretta esecuzione dell’intervento, anche dalla coerenza di quello che il paziente vuole ottenere con quello che è possibile realizzare, esaminata la specifica situazione dello stesso. È impensabile, ad esempio, che un quarantenne possa tornare ad avere un addome scolpito di un trentenne, ma sicuramente, abbinata all'attività sportiva e ad una dieta ipocalorica, uno piatto e tonico. Per questo motivo è molto importante la fase informativa preliminare durante la quale il chirurgo spiega al paziente le caratteristiche dell’intervento.


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Podologia a cura del Prof. Dr. Antonio Pacilio, Podologo, Posturologo

Alluce valgo anche in Day hospital Una volta si diceva: “grande chirurgo, grande cicatrice”... Oggi non è più così!

La chirurgia mini-invasiva percutanea negli ultimi anni si sta dimostrando particolarmente indicata per trattare pazienti affetti da alluce valgo, dita a martello, dita in griffe, metatarsalgia e patologie dell'avampiede). La tecnica percutanea ci permette, infatti, di operare chirurgicamente quasi tutte le patologie dell’avampiede. In Italia viene introdotta per la prima volta nel 1999 dal dr. Andrea Bianchi al cui seguito si è formata una vera e propria scuola di pensiero "PBS TEAM", condivisa e abbracciata in modo entusiasta da quanti hanno potuto osservare direttamente i suoi interventi e risultati clinici: circa 40000 interventi eseguiti. Oggi siamo, infatti, in grado di risolvere patologie quali alluce valgo (denominata popolarmente “cipolla”), dita a martello, dita a griffe, metatarsalgie ed esostosi delle dita. In cosa consiste questo tipo di intervento? Il trattamento chirurgico può essere eseguito anche in Day hospital, non essendo indispensabile il ricovero.

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Attraverso un'anestesia locale, vengono praticati dei minimi fori sul piede dove poi si effettuano procedure chirurgiche correttive su ossa, capsule e tendini; tutto ciò viene eseguito con strumenti di minute dimensioni. Inoltre l’esecuzione si svolge in spazi millimetrici, pertanto richiede una manualità che si può acquisire solo nel tempo e con molta pratica. Infine è necessario, per ottenere risultati buoni e duraturi, trattare tutte le patologie presenti e non sottovalutare piccole deformità che, se ignorate, nel tempo possono dare brutte sorprese. Tutti i gesti chirurgici sono controllati sotto scopia per ridurre al minimo il rischio di imprecisioni. A fine intervento viene praticato un particolare bendaggio il cui scopo è mantenere le correzioni

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ottenute senza l’uso di mezzi di sintesi. In questo modo, si riduce al minimo il rischio di infezione e si elimina quello di un possibile rigetto e il paziente è in grado di camminare subito dopo l’intervento con un carico completo sul piede e con una scarpa particolare (da usare per circa 3 settimane) senza stampelle; potrà quindi svolgere tutte le attività quotidiane e, se necessario, tornare al lavoro. Il paziente si reca al primo controllo podologico dopo circa 18/20 giorni per rimuovere il bendaggio post-operatorio, detergere il piede e applicare un taping per altri 10 giorni. Cammina senza bisogno di ausili ed autonomamente e solo dopo la rimozione del bendaggio post-operatorio può anche guidare. Nel corso della visita viene cambiata la medicazione, ridotto il bendaggio e sostituita la scarpa post-operatoria con una scarpa propria, comoda (tipo da ginnastica di 1 o 2 taglie più grandi). La terapia farmacologica post-operatoria prevede l’assunzione di antibiotici e farmaci per prevenire insulti trombo embolici. Questa innovativa tecnica delicata richiede molta attenzione da parte dei pazienti che, spesso, sono portati a sottovalutarla poiché non vedono cicatrici, non sentono dolore e riescono a muovere il piede da subito. Ma i risultati ottenuti sono assolutamente entusiasmanti. In realtà questa tecnica innovativa non compie alcuna rivoluzione: il concetto di provocare fratture nelle ossa del piede al fine di riallineare le ossa stesse secondo una "geometria" più razionale risale a molti anni fa. Le novità della tecnica percutanea però sono abbastanza evidenti: non vengono esposti i segmenti ossei, la rimozione della esostosi della testa del primo metatarso e le fratture vengono ottenute con piccole frese e finalmente non vengono usati mezzi di sintesi di nessun tipo (no fili, no viti, no placche laureato.


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Sport a cura del dr. Fabio Basile, personal trainer e wellness coach

Cardiofitness e corsa per dimagrire, sono realmente così efficaci?

Chi va a correre per dimagrire al parco dietro casa e chi privatizza per ore ed ore il treadmill del centro fitness in cui è iscritto, facendo la classica camminata a passo svelto, stà realmente dimagrendo o viene semplicemente tratto in inganno dal sudore che espelle in abbondanza il suo corpo?

Questa è una diatriba che sta letteralmente consumando i tecnici del dimagrimento, che vede da un lato i simpatizzanti di questa metodica di allenamento tra le cui fila annoveriamo medici e nutrizionisti; mentre dall’altra parte della barricata troviamo laureati in scienze motorie e fitness coach, che sostengono l’utilità di questo metodo, ponendolo come complementare al fondamentale allenamento con i pesi e agli allenamenti HIIT (high intensity interval training). Poniamo definitivamente il punto sulla questione e analizzando le varie metodologie affermiamo che: chi va a fare la classica corsetta di 1 ora, 3-4 volte a settimana, in realtà non dimagrisce davvero, o meglio dimagrisce pochissimo, perché non brucia abbastanza grasso corporeo. Se consideriamo che un uomo allenato di 70 kg che pratica attività aerobica e percorre i 10 km in un'ora ad una frequenza cardiaca costante consuma 630 cal (2637 joule), pari a soli 35g di grasso. Capite bene che per bruciare 1 kg assoluto di grasso corporeo dovrebbero essere percorsi 280 km, l’equivalente di 28 giorni di allenamento e per ogni singolo giorno bisognerebbe coprire la distanza di 10 km.

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Con questo non voglio dire che il cardio sia inutile, esso infatti migliora la capacità polmonare, la pompa cardiaca, il ritorno venoso, migliora la salute generale, migliora la sensibilità all’insulina, ed è utile a tutti quei soggetti in sovrappeso grave od obesi che devono approcciare all’attività fisica, e che necessitano di farlo, per scongiurare patologie molti gravi, quali ad esempio diabete, ipertensione, sindrome metabolica, etc. Questo però non è il metodo migliore che la scienza può sfruttare per ottenere un dimagrimento duraturo, è molto più utile fare allenamento con i sovraccarichi,

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e coadiuvare questi allenamenti con una piccola parte di cardio come lavoro complementare. L’utilizzo dei sovraccarichi per dimagrire è indispensabile, perché non è una mera questione calorica, ma è un problema di efficienza metabolica. I pesi, soprattutto negli allenamenti di potenza, e negli allenamenti HIIT (high intensity interval training), migliorano la sensibilità insulinica, la qualità e la quantità del tono muscolare, la sua recettorialità e il numero dei mitocondri, questo si traduce in un maggiore consumo di calorie quando ci si allena, ma anche e soprattutto in un maggiore consumo di grassi di riserva quando si è a riposo. Siccome il tempo che si trascorre a riposo o al lavoro, o studiando è nettamente superiore al tempo dedicato all’allenamento, è palese che è molto più produttivo un allenamento che permette di perdere grasso anche quando non ci si allena, piuttosto che bruciare calorie e dimagrire soltanto durante l’attività fisica cosa che avviene nel momento in cui si fa solo allenamento aerobico di durata. La migliore strategia di allenamento è quindi costruire tonicità e massa muscolare incrementandone la qualità e la quantità tramite l’allenamento con i pesi. Questo migliorerà la capacità ossidativa del soggetto, facendo crescere in maniera esponenziale la capacità di bruciare calorie e grassi, che aumenterà in maniera esponenziale all’aumentare della qualità e quantità muscolare. Tutto questo coadiuvato da un minimo di allenamento aerobico crea un mix vincente. Per evitare confusione ricordate che il motore di una Ferrari brucia più carburante del motore di una Panda, grazie ad un motore più potente, più “muscolare”, le performances saranno migliori e anche i consumi saranno cospicui (grasso corporeo).


L'avvocato risponde a cura dell'avv. Gianpiero De Cicco resp. legale Associazione 'La Mano'

Egr Avv. Sono stata sottoposta a due differenti interventi chirurgici nell’ultimo dei quali si verificava un’emorragia e si procedeva all’asportazione dell’utero. Il consenso informato veniva sottoscritto da mio marito per mio conto: è valido? posso chiedere il risarcimento del danno?

Gentile signora, la problematica inerente la sottoscrizione del consenso informato risulta giuridicamente complessa e delicata in quanto attiene al rapporto medico – paziente con possibili ricadute anche giudiziarie. Come più volte ribadito dalla giurisprudenza, è risarcibile il danno cagionato dalla mancata acquisizione del consenso informato del paziente in ordine all'esecuzione di un intervento chirurgico, ancorchè esso apparisse, "ex ante", necessitato sul piano terapeutico e sia pure risultato, "ex post", integralmente risolutivo della patologia lamentata, integrando comunque tale omissione dell'informazione una privazione della libertà di autodeterminazione del paziente circa la sua persona, in quanto preclusiva della possibilità di esercitare tutte le opzioni relative all'espletamento dell'atto medico e di beneficiare della conseguente diminuzione della sofferenza psichica, senza che detti pregiudizi vengano in alcun modo compensati dall'esito favorevole dell'intervento (Cass. n. 12205/2015 - Sentenza 18 dicembre 2015 - 20 maggio 2016, n. 10414). La richiesta del risarcimento del danno per la mancata sottoscrizione del consenso informato ad opera del paziente per la violazione del suo diritto alla propria autodeterminazione, anche qualora l’intervento chirurgico risulti correttamente eseguito, richiede l’accertamento che il paziente avrebbe rifiutato quella particolare tipologia di trattamento e/o intervento se fosse stato correttamente informato. L’onere probatorio, il cui adempimento risulta di particolare complessità, ricade, quindi, sul paziente.

La richiesta del risarcimento del danno per la mancata sottoscrizione del consenso informato

Quanto sopra detto, deve ritenersi operante qualora all’atto della sottoscrizione del consenso informato (che si precisa deve essere sempre personale, esplicito e specifico), Lei risultava, capace di intendere e di volere, vigile e non versava in situazioni di particolare ed indifferibile emergenza sanitaria. La giurisprudenza, infatti, reputa che la necessità del consenso del paziente alle cure sanitarie venga meno sia in presenza di uno stato di necessità effettivo, sia in presenza di uno stato di necessità presunto o putativo, il quale ricorre allorché il medico, senza colpa, abbia ritenuto in base ad un ragionevole convincimento - ancorché poi rivelatosi fallace - l’esistenza di un pericolo di danno grave alla salute del paziente (cfr. Cass. III, 15 novembre 1999, n. 12621). Quindi, qualora Lei sia stata sottoposta in via d’urgenza all’intervento chirurgico e il suddetto sia stato eseguito correttamente, con perizia e secondo i dettami e i protocolli della scienza medica, non potrebbe avanzare alcuna pretesa risarcitoria. Ovviamente quanto sopra detto non può che ritenersi una mera enunciazione di alcuni dei principi giurisprudenziali e di merito occorsi in materia attesa l’impossibilità di esaminare la documentazione da Lei citata. Con l’auspicio di aver chiarito alcuni aspetti della problematica da Lei rappresentata, Le porgo cordiali saluti.

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Alimentazione

Centrifugati Utili consigli e idee per realizzare succhi al 100% naturali. Preparati in mix di tutte le varietà di frutta o verdura fresche senza aggiunta di zucchero, che vi daranno l'aiuto necessario per ottenere dei succhi puri, deliziosi ed eccellenti per la salute, dal sapore incomparabile. Grazie alla combinazione di verdure e frutti ricchi di vitamine, minerali e oligoelementi, essenziali per il corpo, farete il pieno di energia e vitalità.

Centrifugato depurativo al finocchio e pere Il finocchio, in particolare, favorisce la digestione, riduce la formazione di gas intestinali, depura il sangue e il fegato, mentre la pera è ricca di tante fibre e la menta è rinfrescante, digestiva e antispasmodica. Anche il melone è un ottimo digestivo. Ingredienti: 1/2 finocchio, lavarlo per bene, sbucciare 2 pere ed eliminare i relativi semi, lavare 5 foglie di menta e spezzettarle o tritarle Preparazione: Si tagliano a pezzi piccoli finocchio e pere e si mettono in centrifuga insieme alla menta. La grande presenza di fibre aiuta l’organismo nell’eliminazione delle scorie.

Centrifugato verde depurativo di Cavolo Nero Di poco gradimento forse per alcuni, ma ottimo per fare il pieno di antiossidanti e difenderci dai malanni invernali. Ingredienti 1 mela golden mezzo melone invernale, sbucciato e privato dei semi succo di 1 limone 5 foglie grandi di cavolo nero 1 cetriolo e mezzo una manciata di menta fresca. Centrifugate il tutto e aggiungete alla fine il succo di limone.

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Centrifugato di spinaci freschi Centrifugate 1 kg di spinaci freschi, 4 gambi di sedano, 2 banane, 2 arance un pezzetto di zenzero e aggiungete acqua. Questo centrifugato è ottimo da preparare la sera perché è in grado di spezzare la fame e aiutarvi a dimagrire.

Centrifugato di frutta mista con aggiunta di mandorle

Centrifugato di spinaci e uva 3 tazze di spinaci, 1 mango, 1 pesca, uva bianca, 1 banana, 3 kiwi, acqua e se preferite aggiungete del ghiaccio. Ottimo per rafforzare il sistema immunitario e donarvi ferro in quantità.

Questo è forse il centrifugato più sfizioso e gustoso per la presenza delle mandorle tritate, anche se nulla vieta di consumarle a parte (3 mandorle al dì costituiscono la ricetta segreta per l’elisir di lunga vita). Per preparare questo centrifugato potete scegliere davvero la frutta che vi piace di più o quella di stagione, ma per comodità è d’uso prepararlo con banane, mele, pere e arance. Ingredienti: 1 banana 1 pera 1 mela (grande) 1/2 arancia 2 bicchieri di latte 1 cucchiaio di mandorle tritate finemente Preparazione: Sbucciate e riducete in pezzi banan, mela, pera e arancia e aggiungete le mandorle tritate insieme al latte. Centrifugate e bevete.

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Farmacia a cura dei dr.i L. Ferrante, P. Iorio, C. Ceparano Dip. degli Studi delle Istituzioni e dei Sistemi Territoriali, Università Parthenope, Napoli

Farmacoeconomia

La Farmacoeconomia è una disciplina dell'Economia Sanitaria e studia l'analisi dei costi e delle conseguenze della terapia farmacologica per gli individui, i sistemi sanitari e le società.

Attraverso la Farmacoeconomia si deve identificare, confrontando vari trattamenti farmacologici alternativi, quello che presenta il miglior rapporto costo-beneficio in relazione all’efficacia.

La Valutazione dei risultati viene espressa in termini di: effetti o risultati clinici; profitti o risultati umanitari; unità monetarie o benefici. L'analisi decisionale descrive i problemi clinici o sanitari in forma esplicita, le linee di azione disponibili, stima il grado di incertezza e valuta gli atteggiamenti nei confronti dei rischi, al fine di scegliere la linea di azione per ottimizzare il risultato desiderato.

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Fonte:

M.F.Drummond,G.L.Stoddart,G.W.Torrance Metodi Per La Valutazione Economica Dei Programmi Sanitari Il Pensiero Scientifico Eandi M. Pradelli L. FARMACOECONOMIA PRINCIPI DI BASE Seed Ed. Tom Walley, Alan Haycox, Angela Boland Pharmacoeconomics Churchill Livingstone Renee J. G. Arnold Pharmacoeconomics: From Theory To Practice CRC Press, Karen Rascati Essentials Of Pharmacoeconomics Lippincott Williams & Wilkins, Ferrante L. Iorio P. Economia Del Farmaco E Marketing Strategico Gruppo Editoriale L'espresso 2013

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L'analisi di sensitività valuta le modifiche che sperimenteranno i risultati prima delle variazioni di quelle variabili che si presentano con gradi di incertezza. Vi sono diverse prospettive possibili in un'analisi farmacoeconomica, i costi e i benefici possono essere visti in modo diverso a seconda dei punti di vista: società, paziente, contribuente, azienda o industria farmaceutica. Il termine "Terapia Alternativa" si riferisce alle diverse opzioni politiche nel settore sanitario, tutte finalizzate a raggiungere lo stesso obiettivo. Nella ricerca dell'efficienza in sanità, è opportuno confrontare i costi e gli esiti delle diverse alternative, attraverso diversi tipi di analisi, vale a dire la minimizzazione dei costi, il costo-efficacia, il costo-utilità e l'analisi costi/benefici. L'aumento della spesa sanitaria è una preoccupazione costante del Servizio Sanitario Nazionale e, in quasi tutti i paesi, si è ricorso a misure per ridurre tali costi.

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Questo aumento di spesa è relata a diverse motivazioni quali l'invecchiamento della popolazione, l'introduzione di nuovi farmaci molto costosi, per le pressioni dei pazienti, per la poliprescrizione negli anziani e per le pressioni delle industrie farmaceutiche. Nei paesi più sviluppati la spesa si aggira tra l'8 - 20% in medicamenti (meno del 15% nella maggior parte dei paesi ad alto reddito) rispetto a oltre il 30% (25% - 70%) in paesi in via di sviluppo. L'OMS stima che il 15% della popolazione mondiale consuma oltre il 90% della produzione mondiale nel settore dei prodotti farmaceutici (in valore). I prezzi inaccessibili di alcuni farmaci quali antiretrovirali e antimalarici, come artemisina, ne limitano gli usi nei paesi poveri. La preoccupazione politica sul tasso di incremento dei costi ha portato ad un crescente interesse nella valutazione dei costi dei trattamenti, al fine di razionalizzarli al fine che i tentativi di tagliare i costi senza considerare gli effetti e qualità, non possono sacrificare significativamente la qualità di cura. Il controllo dei costi e delle conseguenze è cruciale in economia. Ciò implica che la preoccupazione di ridurre i costi o massimizzare la qualità è improprio; infatti il modo per massimizzare la salute in una determinata popolazione è quello di bilanciare qualità e costi per ogni individuo ed equilibrare bisogni e desideri dei pazienti con quelli della Società, con la consapevolezza che non tutti i bisogni e desideri possono essere soddisfatti. L'obiettivo fondamentale della politica deve essere quello di garantire che i farmaci siano sicuri, efficaci e di qualità per coprire i bisogni di salute di un paese, al fine ultimo di garantire un QALY per ogni singolo soggetto attraverso, non concetti di riduzione di spesa, ma di razionalizzazione.


Prevenzione a cura di Alessandro Gorga Esperto di sicurezza e salute sul lavoro

Arte e cultura della sicurezza sul lavoro Far conoscere il tema della sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro attraverso le arti potrebbe apparire una missione impossibile o una nobile missione, di certo non è un impresa facile. C’è moltissimo da fare perché il tema è attualissimo, se escludiamo gli addetti ai lavori (responsabile del servizio di prevenzione e protezione, medico competente, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, consulenti, associazioni, ecc.) e coloro che sono i naturali destinatari degli obblighi di legge (in primis i datori dei lavori, di seguito dirigenti, preposti e lavoratori) si fa fatica a diffondere la cultura della sicurezza. L’ambizione è quella di allargare e far crescere una maggiore cultura della sicurezza sul lavoro e poterla condividere con una platea sempre più vasta. Abbiamo coniato un aforismo per definire la sicurezza e la salute dei lavoratori sul lavoro come un’arte indiretta: “consente alla creatività manuale e intellettuale di compiersi in armonia con il lavoratore e con l’ambiente, senza dover correre inutili rischi”. Troviamo spesso rappresentazioni della sicurezza sul lavoro in testi di letteratura o in dipinti e sculture e ancora in lungometraggi cinematografici o brani musicali. Questo a voler dimostrare che il mondo della cultura e dell’arte giuoca un ruolo determinante nel risvegliare le coscienze. È necessario avvicinare i cittadini evitando quei tecnicismi propri degli addetti ai Lavori e in questo ci può venire in soccorso l’arte e la cultura, coniugando il linguaggio tecnicoscientifico con il linguaggio artistico. Strumento di fondamentale importanza diviene quindi la promozione di tutte le iniziative

utili a divulgare la cultura della sicurezza attraverso varie forme, che non siano solo: l’informazione, la formazione e l’assistenza ai lavoratori e alle imprese, ma attraverso le nobili arti della letteratura, pittura, scultura, cinematografia, musica. Bisogna avvalersi di testi e immagini che arrivino non solo alla testa ma anche al cuore della gente, stimolando una riflessione sul concetto della sicurezza sul lavoro.

Divulgare la sicurezza sul lavoro attraverso l'arte

Spesso troviamo realizzate delle opere che sono riconducibili ad eventi funesti, che hanno provocato sofferenze e dolori, come le tante morti che sono avvenute nelle miniere o nelle fabbriche, oppure nei cantieri, ancora oggi con enorme tristezza registriamo un numero di morti sul lavoro elevato. L’efficacia espressiva delle opere che mettono in luce la tragicità delle morti dimostrano come la voce dell’arte possa rivelarsi incisiva e coraggiosa nel suo apparente silenzio, rispetto alla moltitudine di parole che in questi casi riecheggiano intorno a questo tema. Si usa sempre l’espressione di morti bianche, sono morti colorate di bianco, il colore dell’innocenza, della purezza, come fossero provocate dalla fatalità e dalla fallibilità umana. L’arte diventa quindi il linguaggio informale mediante il quale è possibile comunicare il valore della sicurezza in senso lato e l’assoluta valenza positiva della prevenzione. Pertanto è indubbio il valore dell’arte: quale eccezionale testimone di comunicazione e di conoscenza. Le emozioni e le riflessioni che suscita qualunque opera d'arte contribuiscono anch’essa ad elevare il livello generale di sensibilità umana nei confronti di questo tema.

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Fobie

Quali sono le fobie e le ossessioni più comuni? C’è chi evita l’ascensore e chi scappa davanti a un ragno. Chi più e chi meno, tutti abbiamo un’avversione verso un oggetto, un animale, o una situazione. Ma per parlare di vere e proprie fobie occorre valutare alcuni punti. La fobia è tale quando è sproporzionata rispetto al reale pericolo dell’oggetto o della situazione, non può essere controllata con spiegazioni razionali, dimostrazioni e ragionamenti e il soggetto, nonostante riconosca che la paura è irragionevole e che non è dovuta ad effettiva pericolosità, non riesce a controllare il proprio stato d’animo. La fobia diviene una vera e propria malattia quando ci impedisce il regolare svolgimento delle attività o ci condiziona la vita.

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Le 'classiche' fobie sono quelle sociali come l'agorafobia (paura degli spazi aperti), la claustrofobia (paura degli spazi chiusi), l'ereutofobia (paura di diventare rossi), la zoofobia (paura degli animali). Le ossessioni, invece, riguardano temi di violenza, di contaminazione, dubbi sull'affidabilità di cose o persone. Moltissime persone possono ammalarsi di fobie, ma in particolare ne soffrono le donne. Con la psicoterapia a orientamento cognitivo comportamentale è possibile sconfiggerle. Questo spazio è dedicato ad una classificazione delle fobie, dalle più comuni a quelle più insolite. Scoprite anche voi se siete veri e propri fobici, ossessionati o solo dei gran fifoni.

Panofobia È la paura di... tutto. Le persone che patiscono quest'anormalità psicologica hanno paura di tutto, più precisamente temono morbosamente la stessa paura. Si tratta di una condizione medica conosciuta come “paura no specifica” o “la paura di tutto” e si descrive come “una vaga e persistente minaccia di un male sconosciuto”. La panofobia, chiamata anche omnifobia, polifobia, pantofobia o panfobia, con frequenza si trova come una condizione secondaria della schizofrenia.


Scopofobia È definita come una paura persistente di essere guardato o di essere al centro dell’attenzione. È conosciuta anche come scoptofobia. Chi ne soffre sperimenta paura e ansia sentendosi osservati da altri. Si tratta di una fobia molto comune in pazienti con schizofrenia.

Eisoptrofobia Paura degli specchi o di vedersi riflesso in uno specchio. Coloro che patiscono questa fobia provano un’ansia indebita guardandosi allo specchio, persino quando si rendono conto che le loro paure sono irrazionali. Dovuto alla superstiziosa paura che possano rompere uno specchio e portare sfortuna o che guardarsi allo specchio li metterà in contatto con un mondo sovrannaturale residente nello specchio. Gli specchi e altre superfici riflettenti sono da tempo associate con ciò che è strano o bizzarro. Per esempio, nella mitologia greca, Narciso a seguito di una punizione divina, si innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d'acqua e muore cadendo nel fiume in cui si specchiava.

Tacofobia Paura della velocità. Una persona che soffre di questa condizione può temere le montagne russe o altri giochi veloci. In casi severi, possono rifiutare di salire su un automobile o altro mezzo di trasporto. D’istinto si cerca di evitare il problema, quindi di viaggiare in auto o mezzi veloci. Si possono verificare anche sintomi fisici come nausee dolori a testa o stomaco, stati ansiosi con palpitazioni, sudorazione eccessiva, gambe molli.

Parcopresis La fobia di defecare in un luogo pubblico. La Parcopresis, ovvero la paura di defecare in un bagno che non sia quello della propria abitazione (o in presenza di altre persone), è un disturbo psicosomatico molto complesso. Quasi del tutto ignorata dalla comunità medica fino a qualche anno fa, la Parcopresis è risultata essere molto più diffusa di quanto si potesse pensare.

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scrivi a: fobie@salutare.info

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Informazione sociale @

Segnalate le campagne a: sociale@salutare.info Questo spazio è dedicato alla segnalazione di campagne d'informazione sociale, di prevenzione per rendere visibili tutte le iniziative volte a migliorare gli stili di vita.

La comunicazione e la prevenzione sociale per definizione, aumentano il livello di consapevolezza e conoscenza dei cittadini relativamente a problemi d'interesse generale, nella prospettiva di modificare comportamenti o atteggiamenti.

Giornata Mondiale contro il cancro

www.legatumori.it

4 febbraio 2017 La LILT aderisce alla Giornata Mondiale contro il Cancro promossa dall’UICC (Unione Internazionale Contro il Cancro), organizzazione non governativa, di cui la Lega è membro, e che rappresenta associazioni impegnate contro la malattia in oltre cento Paesi. La prevenzione, compito istituzionale primario della LILT, rimane lo strumento più efficace per combattere i tumori, per vivere bene e più a lungo; è un insieme di semplici regole quotidiane: dire basta con la sigaretta e combattere il fumo passivo, limitare il consumo

di alcool, seguire una sana alimentazione, fare attività fisica, evitare l’esposizione eccessiva al sole. La Linea verde SOS LILT 800 99 88 77 aderisce alla Giornata Mondiale contro il Cancro del 4 febbraio. Un’équipe di esperti (composta da giuristi, medici e psicologi) risponde dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Se hai deciso di smettere di fumare ti indirizza a corsi per la disassuefazione dal fumo; ti aiuta con un programma di sostegno telefonico certificato a livello europeo; se per motivi logistici o di salute

non puoi essere seguito sul tuo territorio da personale sanitario specializzato. Se hai deciso di seguire un programma di prevenzione oncologica ti informa sugli esami da eseguire in base a sesso ed età e sugli ambulatori più vicini a te e ti fornisce indicazioni su un corretto stile di vita. Ti dà inoltre informazioni medicooncologiche; ti indirizza a istituzioni e strutture pubbliche specializzate; ti offre consulenza legale per i benefici socio-economici e assistenziali previsti dalla legislazione vigente.

Giornata mondiale contro le cardiopatie congenite 14 febbraio 2017 Il 14 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale delle cardiopatie congenite.

www.aosp.bo.it

Le cardiopatie congenite sono malformazioni del cuore già presenti nel bambino alla nascita.

Ogni anno circa 8 bambini su 1000 nati vivi nascono affetti da cardiopatia congenita. Conoscere in anticipo quali siano i neonati a rischio permette alle strutture preposte di organizzare interventi tempestivi e programmati.

Oggi, grazie allo sviluppo e al miglioramento di esami diagnostici, tecniche chirurgiche, anche le cardiopatie congenite considerate una volta gravi, hanno una prognosi migliore e le persone che ne sono affette riescono ad inserirsi nel mondo dello sport, del lavoro e degli affetti.

Giornata nazionale contro il bullismo a scuola

https://goo.gl/XJORN6

Il 7 febbraio 2017 sarà la “Prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola”. Presentato il Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyber-bullismo a scuola 2016/2017. Previsto un social coach televisivo sul bullismo, un tour per le scuole del film "Un bacio, un concorso per uno spot" e uno sul "No hate speach". La data è intenzionalmente la stessa del Safer Internet Day indetto dalla Commissione Europea, a sottolineare come sempre più spesso il bullismo prenda la forma di cyberbullismo. Il simbolo è un nodo blu contro il bullismo.

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In quella giornata, che le scuole italiane dedicheranno ad azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti ma a tutta la comunità, verranno presentate le migliori proposte didattiche elaborate dalle scuole per sensibilizzare, prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo. Accanto alla Giornata ci sarà una Campagna Nazionale di comunicazione, che si chiamerà appunto “Il Nodo Blu contro il Bullismo”. Queste due iniziative sono soltanto due delle dieci azioni previste all’interno del “Piano nazionale per la prevenzione

del bullismo e del cyber-bullismo a scuola 2016/2017. "Le scuole unite contro il bullismo”. Il Piano arriva un anno dopo l’emanazione delle “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo” e vuole proseguire sì lungo la linea della prevenzione, ma anche porre in essere iniziative a carattere nazionale, che coinvolgano direttamente il maggior numero possibile di istituzioni scolastiche e creino una rete nazionale di contrasto del bullismo, del cyberbullismo e di qualsiasi espressione di disagio adolescenziale in ambito scolastico.


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Eventi

CONGRESSI, CONVEGNI, EVENTI e manifestazioni per la Salute e il Benessere Expo sana: Fiera del Benessere Mariano comense (CO), Lombardia

dal 27 al 29 Gennaio 2017 Tre giorni di manifestazione dedicati al “benessere” nella sua accezione più ambiziosa, un vero e proprio viaggio nella salute e nel benessere naturale: “star bene in modo naturale” è lo slogan che accompagnerà il pubblico lungo un interessante percorso di proposte per il benessere con oltre 80 espositori, partendo dalla cura della persona, ai

prodotti benefici per il nutrimento del corpo e il benessere della mente. Anche il settore dell'alimentazione sarà presente in mostra con pane biologico, gelato naturale, miele, integratori alimentari, creme spalmabili e cioccolato, spezie, tè e tisane. In manifestazione sarà in funzione anche un ristorante con cucina vegetariana, vegana e bio-naturale. Ingresso Gratuito Orario di apertura - dalle 10.00 alle 20.00 Per maggiori informazioni: www.exposana.it Tel. 031 748814 exposana@expopoint.it

Natural Expò 17/18/19 Febbraio 2017 Forlì Fiera (FC) Giunta alla 12° edizione la visione di NaturalExpo si conferma come una delle vetrine più attente a quei principi che stanno alla base del benessere olistico della società e dell'individuo. La manifestazione ricerca principi che portano al sentirsi bene con se stessi e con gli altri. Natural Expo è una vetrina espositiva che offre una vasta scelta di proposte e prodotti innovativi per il benessere: cosmesi naturale, alimentazione biologica e vegana, risparmio energetico, arredamento, erboristeria e medicina alternativa. Gratis fino a 12 anni. http://www.naturalexpo.it

Faenza Benessere Festival 18/19 Marzo 2017 - Fiera di Faenza Dopo il successo delle precedenti edizioni, FAENZA BENESSERE Festival torna alla Fiera a Faenza sabato 18 e domenica 19 marzo 2017. La manifestazione, giunta al quarto anno, perfeziona un percorso esperienziale che si concentra sul Benessere Naturale dall'Oriente all'Occidente. Faenza Benessere Festival si rivolge sia agli addetti al settore (operatori professionali e aziende del benessere naturale) che al grande pubblico che per la prima volta o quasi si avvicina al mondo dei prodotti e delle discipline naturali. Tra le novità di questa nuova edizione un padiglione dedicato a prima infanzia e bambini, con prodotti, consigli e attività didattiche e ricreative per una crescita sana e naturale, per assicurarsi tanti anni di benessere e salute. Maggiori dettagli: www.faenzabenessere.it

Sapori in Scena nuova edizione Da venerdì 3 a domenica 5 marzo 2017 Centro fieristico Milano Un Week-end di "gusto" BIRRA, VINO E SAPORI all'insegna della grande tradizione enogastronomica lariana, del territorio brianzolo e del Made in Italy che tanto

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Per comunicare congressi, convegni, eventi e manifestazioni per la Salute e il Benessere Tel.: 0825 74603 e-mail: info@salutare.info

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ci viene invidiato nel mondo, con FOOD SHOW con i migliori chef del territorio lariano, brianteo e pavese. Edizioni Sapori in Scena Organizatore Sapori in Scena Expopoint sas - via matteotti 3, Mariano Comense (Italia) www.saporinscena.it

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> Normale funzione del sistema immunitario (vitamine B6, B12, D e lo Zinco) > protezione delle cellule dallo stress ossidativo (vitamine B2 e C) > azione antiossidante e tonica (estratto di Plygonum cuspidatum titolato in Resveratrolo)

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