con google+
Google+ è un social network dalle grandi potenzialità, anche in chiave business come efficace strumento per diffondere contenuti e conoscenza. Ma la regola da seguire per ottenere i migliori risultati è sempre la stessa: utilizzare questo potente strumento di comunicazione con attenzione e costanza
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anciato sotto forma di test alla fine di giugno 2011, Google+ presenta varianti e funzionalità che lo contraddistinguono dagli altri social network. Innanzitutto i contatti sono organizzati e suddivisi in cerchie, liberamente creabili e modificabili dall’utente. In modo predefinito, nell’account personale sono presenti cerchie denominate amici, conoscenti, lavoro, famiglia, persone che seguo. È un sistema che mira a garantire un buon livello di privacy: agendo sulle impostazioni è possibile limitare la diffusione dei dati personali, e di qualsiasi notizia o pubblicazione, alle varie cerchie. A differenza di Facebook, in cui non esistono garanzie sul fatto che il profilo di una persona famosa corrisponda alla sua identità reale, Google+ dispone, come Twitter, di un sistema di verifica identificabile
di Fabio Grossi e Michela Verardo
attraverso un’icona riportante un “visto” accanto al nome del profilo. Inoltre, l’interfaccia di Google+ è di semplice utilizzo e permette anche ai meno esperti di mantenere un controllo totale del proprio profilo e quindi anche delle persone che possono visualizzarlo e/o mettersi in contatto con l’utente.
google plus: tra pagine brand e community Una delle caratteristiche più promettenti di Google Plus sono le community, che sono l’equivalente dei gruppi di Facebook. Di fatto Linkedin e lo stesso Facebook hanno già percorso questa strada, ma Google+ riesce a creare opportunità e valore, almeno dal nostro punto di vista e per l’esperienza che stiamo vivendo sui social. È possibile condividere la community sul proprio profilo Google Plus e invitare i contatti. Le Google+ Community sono un ottimo strumento per diffondere contenuti e conoscenza, ma devono essere usate con attenzione e costanza. Possono essere pubbliche o private e crearle è davvero semplice. Elemento interessante per chi lavora su Internet – e soprattutto per chi gestisce la pagina Google+ di un brand – è che le community possono essere associate alle pagine brand. Questo significa che qualsiasi pagina di una marca può avere una propria community, partecipare e interagire in altre community.
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più contatti e più business
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La pagina Google+ dell’AC Milan ha abbondantemente superato quota 3 milioni di follower. Decisamente un bel successo
Le pagine brand danno la grandissima opportunità di espandere la propria influenza su Google+. Ricordiamo che, almeno inizialmente, le pagine dei brand non potevano “cerchiare”, menzionare, o commentare i post degli utenti, a meno che l’utente non li avesse prima “cerchiati”, ma oggi godono di maggiori libertà e funzionalità. Ora non solo si può interagire attraverso una pagina brand come una “persona reale”, ma è addirittura possibile farlo mediante una community. Ed è proprio in questo contesto che per i marchi prospettiamo un’incredibile occasione per aumentare la brand awareness e l’autorevolezza del proprio marchio su Internet. Ricordiamo innanzitutto come si fa a creare una pagina Google+ per il proprio brand, dopo aver raggiunto l’indirizzo http://www. google.com/+/business: 1. selezionare la categoria di appartenenza della propria attività dall’elenco proposto, che comprende le voci Attività locali, Prodotti, Brand, Aziende, Istituzioni, Organizzazioni, Arte, Intrattenimento, Sport e altro, ognuna delle quali suddivisa in sezioni più specifiche; 2. specificare il nome dell’azienda o dell’attività, l’indirizzo del
sito web, la sotto-categoria ed eventuali restrizioni riguardanti la fascia d’età degli utenti che possono vedere e interagire con la pagina Google+; 3. inserire una brevissima descrizione (massimo dieci parole) e aggiungere fotografie e/o immagini; 4. scrivere un messaggio destinato a tutte le persone presenti nelle proprie cerchie per iniziare la promozione della nuova pagina; 5. al termine di questo processo è possibile ottenere un link alla pagina Google+, oltre a un pulsante da inserire nel proprio sito, fondamentale per promuovere l’interazione su questo social network.
come usare la community È innanzitutto importante che siano chiari i nostri obiettivi, i risultati che vogliamo ottenere grazie all’utilizzo di Google+. Solo così le community si riveleranno utili al nostro scopo. Dobbiamo innanzitutto chiederci: qual è il nostro scopo? Incrementare il numero di contatti, vendere un prodotto o una serie di servizi, ottenere maggiore visibilità, fare formazione
e/o informazione, portare avanti una causa cui teniamo particolarmente... Per avviare una community bisogna creare un forum, non come semplice condivisione di link, bensì come diffusione di conoscenza attraverso domande e risposte. Difficile da gestire quando i numeri crescono... ma, come vedremo in seguito, potremo dare anche ad altre persone il ruolo di moderatore. Condividere post è la strada più semplice e immediata per il lancio di una community. È fondamentale raccogliere link anche da altre fonti, italiane e non. È bene sottolineare che creare una copia di un nostro blog già esistente non avrebbe senso. È consigliabile creare una sorta di support per un servizio o un sito, ovvero un luogo dove la gente trova risposte e soluzioni in merito a un determinato argomento. La divisione dei post in categorie è perfetta per ordinare domande e discussioni. Un altro modo intelligente per usare Google+ Community è lo studio accurato della nicchia. Partecipare ai gruppi che affrontano argomenti vicini al nostro, per esempio, vuol dire conoscere qualcosa in più riguardo ai gusti, alle esigenze e ai problemi del tuo
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Una delle caratteristiche più promettenti di Google Plus sono le community, che sono l’equivalente dei gruppi di Facebook
target. Sfogliando le pagine delle community possiamo trovare nuovi spunti per gli articoli e nuove informazioni riguardo alle necessità di potenziali nuovi lettori, follower e potenziali clienti.
le regole fondamentali per ottenere il massimo dalla community Naturalmente bisogna essere in grado di trarre il massimo dalle community che gestiamo in prima persona. Gli argomenti che vengono in mente alle persone quando incontrano il nostro brand devono essere chiari, in modo da costruire una community per ciascuna tematica d’interesse. Il primo consiglio è invitare chi ci ha già “cerchiato”, facendo sapere che adesso è possibile interagire con noi (e con altri) riguardo le tematiche di interesse strettamente legate al nostro brand. Essere costanti nella pubblicazione di contenuti. Nel caso di community basate sul brand, la gente si aspetta di leggere argomenti e approfondimenti sul tema della community. Bisogna sforzarsi di tenerla aggiornata con contenuti pertinenti e interessanti, come fosse una newsletter rivolta ai clienti, attuali e potenziali. Per esempio si
può condividere un link e chiedere pareri in merito all’argomento condiviso, aggiungendo qualcosa come introduzione a ciò che il link vuole comunicare. Moderazione! Una giusta moderazione è fondamentale per il successo di una community. Uno dei motivi principali per cui la gente non si unisce a una community è legato alla presenza di spam all’interno del flusso dei post. I moderatori non hanno ancora molti poteri – per il momento –, ma possono rimuovere post off-topic (quei contributi a una discussione non inerenti all’argomento che si sta discutendo, e dunque fuori tema) e messaggi inappropriati, se non addirittura rimuovere o bannare l’utente dalla community. Ovviamente la prima scelta per i co-moderatori cadrà sulle persone che lavorano con noi, ma dobbiamo tenere in considerazione anche altri colleghi di lavoro o chiunque di nostra fiducia che ci possa aiutare nella gestione della community. Partecipare in altre community. Nella ricerca interna di Google+ sono stati aggiunti i filtri per le community, utili per trovare community pubbliche e attive a cui iscriversi e partecipare. Diventando membri attivi della community, potremo invitare gli altri membri a vedere
Uno dei motivi principali per cui molte persone non si uniscono a una community è legato alla presenza di spam all’interno del flusso dei post
mile per certi aspetti a Skype, ma presenta delle innovazioni interessanti. Consente infatti di tenere delle conference call con più persone collegate dentro la
medesima stanza virtuale, che condividono contenuti di vario genere, oltre a parlare e discutere, naturalmente. Ogni sessione può essere vista, controllata e
seguita anche senza prenderne parte, mentre ci si sta occupando di altro ma si vuole rimanere aggiornati sugli argomenti trattati all’interno della videoconferenza. La condivisione è un altro grande elemento fondamentale. E non a caso c’è un tasto che permette direttamente di registrare e salvare l’intera conference sul proprio canale YouTube. Ma non bisogna dimenticarsi che ogni Hangout è condiviso pubblicamente su Google+, permettendone una successiva condivisione, con la possibilità di inserire ulteriore materiale video, foto ecc. Con Google+ Hangouts, poi, ci si può connettere ovunque attraverso qualsiasi dispositivo mobile: tablet, smartphone, pc, ecc. Il funzionamento è molto semplice e intuitivo: basta collegarsi a Google+ e cliccare su “Hangout” (che si trova nel menù laterale di destra). Le opzioni, a quel punto, possono essere due: Aprire un Nuovo Hangout oppure assistere a una conversazione in diretta.
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la nostra di community, incrementandone il flusso di contenuti e interazioni. Coinvolgere altri utenti di Google Plus. Chiunque sia in possesso di un account Google può partecipare ad una community pubblica. Quindi dovremo promuovere la nostra dappertutto su internet: sul sito, sul blog, all’interno della nostra newsletter, comunicando agli utenti che questo è davvero il luogo dove possono interagire con altre persone interessate a un argomento ben preciso, che potrebbe essere l’allenamento, il dimagrimento, la salute, ecc. Utilizzare la community come customer service. Le strutture con un team in grado di gestire il customer service possono considerare l’idea di una community che si occupi delle richieste, delle domande e delle problematiche dei clienti. Potrebbe diventare una specie di forum nel quale non è solo il team a rispondere all’utenza, ma dove gli stessi utenti possono intervenire aiutando i nostri collaboratori, con un forte risparmio di tempo. Ovviamente il customer service può rivelarsi un’arma a doppio taglio: ma questo è il rischio che si corre quando ci si espone al giudizio e al feedback diretto dei clienti, soprattutto su internet. E poi, sulle Google+ Community è possibile creare degli Hangout, strumenti potentissimi per chi desidera raggiungere clienti “a distanza”, dando loro anche un servizio di consulenza quando richiesto.
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hangout: google+ come luogo di ritrovo Come abbiamo detto all’inizio, Google+, grazie all’introduzione di nuovi contenuti multimediali, tra cui la possibilità di avviare sessioni audio e video, include importanti novità rispetto ad altre reti sociali più affermate. Google+ Hangouts è una grande rivoluzione partita dagli Stati Uniti con l’obiettivo di sfidare direttamente Skype. Hangouts, tradotto alla lettera, è un luogo di ritrovo, una stanza virtuale per amici, conoscenti, colleghi di ufficio, fan e clienti. Google+ Hangouts è molto si-
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Google+ Hangouts consente di tenere delle conference call con più persone collegate dentro la medesima stanza virtuale
Google+ Hangouts è utilissimo in ufficio, per avere la possibilità di fare una riunione continuando a stare comodamente seduti nella propria postazione e, nel caso, continuare a fare anche altri lavori. In pochissimi istanti, infatti, si può aprire un Hangout facendo partecipare fino a dieci persone e intavolare una riunione virtuale in diretta. Come detto, tanti strumenti di condivisione sullo schermo permettono il passaggio live di documenti, video e foto. L’unico prerequisito è quello di essere presente nella chat di Google+. Inoltre, chi non è in grado di essere raggiunto dall’Hangout può sfruttare la funzione telefono che, con le chiamate di Google a un costo ridottissimo, può far partecipare chi in quel momento non è al computer. Un esempio di successo è sicuramente rappresentato dalla pagina Google+ dell’AC Milan, che ha abbondantemente superato quota 3 milioni di follower. Tramite la propria pagina, il Milan crea l’evento che preannuncia un hangout che vedrà come protagonista un campione di calcio attuale o del glorioso passato rossonero. Nei giorni precedenti l’Hangout i tifosi possono scrivere su Google+ le domande che vorrebbero porre al proprio beniamino; coloro che avranno posto le migliori domande potranno partecipare all’hangout in diretta, evento che verrà in seguito pubblicato sul canale YouTube ufficiale dell’AC Milan.
composizione automatica e autoawesome: ultime novita’ da google+ Foto e video rappresentano e catturano i momenti più preziosi della nostra vita, personale e professionale; ma organizzare, modificare e condividere le immagini risulta spesso complicato, specialmente sui social network. Google+ oggi può rendere le cose più semplici, in modo automatico. Per esempio, se desideriamo aggiungere automaticamente effetti speciali creativi e divertenti alle nostre foto, possiamo attivare la nuova funzione composizione automatica. Come funziona la composizione automatica? Quando le foto su Google+ rispondono a determinati criteri (per esempio quando gli scatti sono in sequenza o lo sfondo è costante), vengono create copie delle foto organizzate in modo tale da ottenere effetti come brevi animazioni, panoramiche per schermo wide e mini filmati. Questa funzione è attivata per impostazione predefinita da dispositivo mobile (smartphone, iPad, ecc.). È anche possibile creare delle GIF, foto animate e condividerle su Google + con l’hashtag #darivivere per il mercato italiano (#autoawesome per il mercato internazionale). La funzione composizione automatica ha grandi potenzialità: può aiutarci a dar vita alle nostre storie e a promuovere la nostra attività in modo
creativo. Tre sono le nuovissime funzionalità che segnaliamo: • Movimento - Potrebbe essere un esercizio o un tutorial eseguito in sala pesi o un momento significativo di un corso di aerobica. La funzione Movimento è in grado di riprendere acrobazie o gesti atletici dinamici, andando a creare – ad esempio – una fotografia con effetto strobo. • Gomma - Quando scattiamo foto di paesaggi, persone e auto possono passare davanti al nostro obiettivo. La funzione Gomma è in grado di acquisire una sequenza di queste foto e cancellare qualsiasi oggetto in movimento per restituire un’immagine più pulita dell’originale. • Filmato - La funzione Filmato crea automaticamente un breve filmato con i migliori momenti delle nostre immagini, con tanto di effetti, transizioni e colonna sonora. È possibile condividere il filmato così come modificarlo con gli strumenti di editing per una maggiore personalizzazione. La community di Google+ sta crescendo in maniera a dir poco esponenziale. Con 540 milioni di utenti attivi su Google ogni mese, circa 300 milioni di utenti attivi nel solo stream di Google+ e più di 1,5 milioni di foto caricate ogni settimana. È a parer nostro il social network su cui puntare nell’immediato futuro.
Fabio Grossi/Michela Verardo Ideatori e titolari dello studio di Personal Training Saluteinmovimento di Genova, di cui Grossi è direttore tecnico e Verardo direttrice scientifica, si occupano di comunicazione sul web, networking, formazione e collaborano con ISSA Italia. Attualmente sono partner di YouTube/ Google con i canali multilingua sul fitness.