Marketing e Personal Branding con Pinterest

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con pinterest Fabio Grossi e Michela Verardo interverranno alla sedicesima edizione di ForumClub, alla Fiera di Bologna, dal 19 al 21 febbraio 2015. Terranno il seminario all day intitolato Gestire il tempo e organizzare il lavoro ai tempi del web e della tecnologia.

La piattaforma ideata per condividere fotografie, filmati e immagini, e creare bacheche per gestirne la raccolta, consente di creare contenuti molto attraenti, in grado di far emergere bisogni e desideri che i consumatori non sono consci di avere. Utilizzarla “come si deve” permette di stimolare la curiosità e addirittura provocare l’acquisto di prodotti e servizi

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interest è un social network, dedicato alla condivisione di fotografie, video e immagini, che permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta d’immagini. Il nome deriva infatti dall’unione dei termini inglesi pin (appendere) e interest (interesse). La storia della nascita di questo social network è tipicamente americana. Una storia fatta di passioni, fallimenti, duro lavoro, della forte determinazione dei tre fondatori: Ben Silbermann, Paul Sciarra e Evan Sharp. Avviato nel 2010, Pinterest, grazie al pulsante Pin it Button, è oggi integrabile con gli altri maggiori social network, come Facebook e Twitter, nonché con blog e siti web.

di Fabio Grossi e Michela Verardo

Prima di affrontare le potenzialità di questa piattaforma è innanzitutto necessario conoscerne alcuni termini e funzioni che la caraterizzano: una board, ad esempio, è la bacheca dove si trovano i pin degli utenti; ogni utente può crearne una per ogni argomento scelto sulla base delle proprie preferenze personali. Un pin è invece l’immagine (o il video) caricata tramite un link oppure attraverso un’operazione di upload. Una volta che un utente ha creato le sue prime bacheche e aggiunto “puntine”, gli altri utenti potranno esercitare un’azione di repin, ovvero potranno “appendere” l’immagine di un altro utente sulla propria bacheca, in una sorta di condivisione del contenuto visivo. Queste puntine virtuali consentono agli utilizzatori di Pinterest di caricare, ordinare e gestire immagini e video catalogandoli in bacheche, che fungono così da contenitori. È inoltre possibile salvare i singoli pin in una delle loro bacheche utilizzando il pulsante Pin it; le bacheche vengono organizzate in tematiche specifiche in modo che le puntine possano essere classificate e rese facilmente fruibili agli altri utenti.

pinterest marketing Secondo un recente sondaggio svolto su un campione composto da più di 170.000 persone in tutto il mondo (GWI - Global Web Index) Pinterest occupa il settimo

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Quasi il 30% degli intervistati possiede un account, mentre circa il 10% lo ha utilizzato nel mese precedente

posto nella top ten dei social media più popolari al mondo; quasi il 30% degli intervistati possiede un account, mentre circa il 10% lo ha utilizzato nel mese precedente. È sorprendente il dato relativo alla crescita dei membri attivi di questa community: +110% nel 2014, con una base utenti di età adulta caratterizzata da un 50% di utenti nella fascia compresa tra 25 e 44 anni. Pinterest rappresenta oggi la possibilità di pianificare azioni social in svariati ambiti della vita: dai viaggi alle cene, passando per eventi e shopping. Spesso si tratta di azioni pensate e desiderate come l’acquisto di un regalo o di azioni a breve termine per le quali si cercano fonti d’ispirazione come, ad esempio, l’organizzazione di un viaggio. Troviamo particolarmente interessante la definizione riportata su PinterestItaly.com secondo cui Pinterest sarebbe “il regno dell’ispirazione che celebra il piacere della scoperta”. La ricerca di nuovi articoli d’interesse è dunque il primo motivo per cui si trascorre del tempo su questa piattaforma social. Secondo Domenico Armatore, Paola Sangiovanni e Azzurra Tacente – autori del manuale Pinterest per il Business – la pianificazione di un’azione, sia essa di acquisto o di altra natura, si

sviluppa nelle navigazioni web in 4 macrofasi: ricercare, progettare, partecipare, realizzare. Vediamo subito queste fasi nel dettaglio. Ricercare: la ricerca parte quasi sempre da un interesse specifico, spesso senza un obiettivo definito. La categoria che un utente ha in mente è molto ampia (ad esempio “fitness” o “sport”) e la navigazione è spinta dalla precisa volontà di scoprire cose nuove e interessanti in un determinato ambito, da realizzare a breve, medio, lungo termine o da appuntare per occasioni future, lasciandosi letteralmente ispirare. Progettare: in questa fase gli obiettivi diventano più specifici e la ricerca è volta alla realizzazione di un progetto. Se nella fase precedente l’utente ha cercato “fitness” o “allenamento” è perché con ogni probabilità desidera trovare l’allenamento che fa per lui/lei, con l’intenzione di metterlo in pratica a casa o in palestra. Partecipare: questa è una fase decisamente più attiva rispetto alle precedenti. Aiutiamoci con un esempio: l’estate si avvicina e l’urgenza di dimagrire e rimettersi in forma per la prova costume è sempre maggiore… è proprio questa la

fase in cui si raccolgono ispirazioni e informazioni per realizzare concretamente l’azione. Realizzare: l’utente ha trovato i giusti suggerimenti in rete, li ha messi in pratica e l’allenamento che ha scelto si è rivelato un successo, permettendogli/le di raggiungere i risultati desiderati. Addirittura il risultato conseguito potrebbe essere a sua volta fonte d’ispirazione per altri utenti, diventando così questa la fase in cui si possono mostrare i risultati ottenuti attraverso la condivisione di momenti e istantanee delle proprie (efficaci) sedute d’allenamento.

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il brand su pinterest Le prime tre fasi (ricercare, progettare, partecipare) si adattano perfettamente alle funzioni offerte da Pinterest. Il principale obiettivo è agevolare gli utenti nella loro ricerca, ispirandoli e indirizzandoli verso prodotti che potrebbero rappresentare una valida soluzione per le loro esigenze. Creando contenuti avvincenti, interessanti, diretti, possiamo addirittura creare in loro bisogni e desideri che non pensavano di avere; il solo fatto di stimolare la loro curiosità, che potrebbe presto o tardi tradursi in un acquisto, rappresenta per certi versi un traguardo. È importante il biglietto da visita che confezioneremo con una qualità delle immagini che dovrà essere elevata, studiata e ben costruita.

farsi trovare! Abbiamo scelto una bella immagine e abbiamo catturato l’attenzione dell’utente “pinterestiano”, ma sappiamo bene che l’immagine da sola non basta. Oltre alla qualità dell’immagine, ci sono altre due elementi fondamentali che determineranno il successo del nostro pin: keyword e descrizione.

L’idea iniziale è di posizionarsi con autorevolezza in tutti i risultati di ricerca nelle diverse modalità che Pinterest mette a disposizione sulla piattaforma: homefeed, categorie, related pin, ricerca per keyword. Per ottenere il massimo dai risultati di ricerca, bisogna sempre tenere a mente due azioni principali: catalogare e descrivere. Quando creiamo una bacheca è importante determinare la categoria di appartenenza e chiarire se stiamo pinnando di sport, allenamento, dieta, abbigliamento, cibo o altro. Determinare la propria categoria e pinnare contenuti coerenti sono azioni decisive per farsi trovare con facilità. Ritorniamo a descrizione e keyword. La descrizione dovrà contenere delle parole chiave di riferimento (le più ricercate per una data categoria) utili sia per rendere identificabili i contenuti sia per ottenere dei risultati searchfriendly. Sono disponibili fino a 500 caratteri per le descrizioni, ma sarebbe bene limitare l’uso delle parole puntando all’efficacia piuttosto che al dettaglio, arrivando subito al dunque. Immaginiamo, ad esempio, di aver appena pinnato su una bacheca l’immagine di una bella ragazza che esegue correttamente un esercizio per i

glutei – prendiamo uno squat – la descrizione dovrà contenere un elemento generico come #fitness oppure #workout insieme a termini specifici tipo #squat, #women, #butt. Potrà sembrare banale e scontato, ma i termini anglofoni di uso comune nel fitness sono i migliori in quanto soddisfano la ricerca in Italia come all’estero. Come ciliegina sulla torta, nella descrizione andrebbe inserito almeno un link diretto a un sito oppure a una nostra pagina social su Facebook, Twitter o Youtube. Un esempio pratico? Un caso di successo nel nostro settore è rappresentato da POPSUGAR Fitness (http://www.pinterest.com/ POPSUGARFitness) che ad oggi ha raccolto su questo profilo più di 50 bacheche, oltre 6.000 pin e circa 270.000 follower. Numeri destinati a crescere che porteranno ulteriore visibilità a questo network di San Francisco. Pinterest è un modo creativo e originale per raccontare il proprio brand e la propria attività (e le proprie passioni) attraverso le immagini. Farsi conoscere a fondo può rivelarsi un’arma vincente per costruire una solida presenza su questa piattaforma. E in Italia c’è ancora molto spazio e poca concorrenza.

Quando creiamo una bacheca è importante scegliere la categoria di appartenenenza e chiarire se stiamo pinnando di sport, allenamento, dieta, cibo o altro.

6 regole per una strategia efficace Vediamo adesso le 6 leve, o regole, che dovrebbero caratterizzare il nostro profilo e la nostra attività su Pinterest, come elencate nel già citato (e utilissimo) Pinterest per il Business.

1. Prodotti e servizi accattivanti e coerenti Nel mostrare i nostri prodotti è importante contestualizzare utilizzando immagini capaci di far “sognare” i visitatori. Un’immagine suggestiva stimolerà l’utente a esercitare quel doppio clic che lo porterà ad approfondire la conoscenza del prodotto e magari a effettuare un’azione di acquisto all’interno dell’e-commerce in cui il prodotto viene venduto.

2. Raccontare le occasioni d’uso Mostrare il prodotto dalla prospettiva della sua utilità – un impianto sportivo, una singola attrezzatura, un particolare metodo d’allenamento, un integratore, ecc. – può rivelarsi una potente strategia per ispirare e incuriosire nuovi o potenziali clienti.

3. Condividere, raccogliere contenuti altrui affini al nostro mondo La content curation è un aspetto spesso sottovalutato dalle aziende, decisamente restie a diffondere contenuti di terzi. Un atteggiamento questo assai diffuso sui social network e quanto mai errato. Se diventiamo esperti curatori di un certo argomento, avremo poi grandi possibilità di diventare punti di riferimento per quel settore o per quella tematica. Con tutto ciò che ne potrebbe conseguire di positivo. 4. Coinvolgere gli utenti, creare interazione Le bacheche condivise sono un ottimo strumento per costruire contenuti con l’aiuto degli stessi visitatori. Possono rivelarsi molto utili per comprendere come siamo

Pinterest è oggi integrabile con gli altri maggiori social network, nonchè con blog e siti web

percepiti dal nostro target o dalla nicchia alla quale ci rivolgiamo. Parlando del nostro caso personale, le bacheche condivise sono quelle che quotidianamente ottengono il maggior numero d’interazioni, per aggiunte di pin e azioni di repin. E Pinteres – è ben sottolinearlo – è il social da cui riceviamo il maggior numero di notifiche.

5. Raccontarsi attraverso collaboratori, dipendenti o tramite il processo produttivo (backstage) Descrivere il “dietro le quinte” è nella maggior parte dei casi un elemento di successo e negli Stati Uniti, non a caso, sono ormai in molti a farlo. In questo modo è possibile dare un segnale di assoluta trasparenza e vicinanza ai nostri follower, che potranno esplorare ancor di più la nostra realtà, piccola o grande che sia.

6. Raccontare la nascita e la realizzazione della nostra attività Se il nostro brand è noto, lo è anche grazie ad alcune esigenze o ispirazioni che hanno definito e caratterizzato il suo DNA (vedi il caso di Technogym nel settore fitness). Mostrare questo processo

attraverso immagini e hashtag, con tutti i valori che lo hanno reso possibile, si rivelerà nel tempo una scelta funzionale per coinvolgere e fidelizzare il crescente pubblico di Pinterest. E non solo quello. Ovviamente in queste pagine abbiamo soltanto fornito alcuni suggerimenti da cui partire per programmare e impostare una presenza su questo interessante social network. Sperimentare in continuazione è la parola d’ordine per costruire una solida ed efficace presenza su Pinterest. Buon pin a tutti!

Fabio Grossi/Michela Verardo Ideatori e titolari dello studio di personal training Saluteinmovimento di Genova, di cui Grossi è direttore tecnico e Verardo direttrice scientifica, si occupano di comunicazione sul web, networking, formazione e collaborano con ISSA Italia. Attualmente sono partner di YouTube/ Google con i canali multilingua sul fitness.


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