Il Brivido Sportivo n 4 del 28 gennaio 2015

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L'Esclusiva

Mercato

L'Intervista

Da Gilardino a Cuadrado, gli ultimi movimenti dei Viola

Bortolazzi: «Firenze, dove tutto è cominciato»

Nappi: «Nessun traguardo è precluso, avanti Fiorentina»

a pagina 3

a pagina 5

a pagina 6

Yes, r e b m e I rem L’editoriale di alessandro rialti

L

a partita con la Roma ha confermato quello che si era iniziato a capire già dal match di Coppa Italia contro l’Ata-

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GOMEZ CE’. FINALMENTE AL CENTRO DI TUTTO lanta e cioè che la Fiorentina sta bene, è in ripresa.

E’ parsa più convinta e più convincente. Ma la cosa più importante è che ha riscoperto Mario Gomez. E

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non era scontato, perché il campione tedesco era veramente arrivato sull’orlo del baratro: sulla sua reale capacità di inserirsi nel gruppo e di dar un segno

di contributo i dubbi erano sempre più legittimi. Lo stesso Montella, forzando probabilmente la sua natura, aveva scelto di giocare il tutto per tutto mettendo il

propri attaccante spalle al muro, con il rischio di perderlo ma anche con la speranza di ritrovarlo.

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Appunti di viaggio

Il rammarico per la vittoria sfumata contro la Roma resta. Adesso, però, c’è la consapevolezza che la Fiorentina può recitare un ruolo importante in questa seconda parte della stagione

MARASSI, UNA TRASFERTA DECISIVA di mario tenerani

P

eccato davvero, la Fiorentina con la Roma ha sprecato l’occasione giusta per realizzare un’impresa in grado di regalarle più autostima e più classifica. Ma forse ormai dobbiamo rassegnarci ad una squadra viola bella da morire sul piano del gioco, però incostante all’interno della stessa gara. Chi dice che la classifica è bugiarda sbaglia, la graduatoria è vera e fotografa perfettamente l’andamento ondivago della Fiorentina. Peccato, perché il primo tempo con la Roma è stato bellissimo.

Detto ciò, non resta che confermare quanto sarà dura la lotta per il terzo posto, se i viola non riusciranno a trovare un po’ di continuità. E allora? La Fiorentina dovrà fare ragionamenti più pragmatici, guardando la classifica.

Sabato a Marassi i viola avranno l’opportunità di staccare il Genoa difendendo il quinto posto (vale l’Europa League), dando così vita ad una fuga del quintetto che guida il campionato.

Par di capire, infatti, che la crisi delle milanesi sia irreversibile e che il Genoa, salvo miracoli, sia destinato a calare alla distanza. In questo caso per la Fiorentina diventa fondamentale restare aggrappata con gli artigli al treno delle prime quattro, recitando la parte del quinto vagone.

Restando fino al termine così sistemata, la Fiorentina potrà provare a fare lo sprint alla fine di aprile quando mancheranno pochi turni alla conclusione del campionato.

Quello sarà il momento decisivo, lo è sempre stato da quando esiste il calcio in Italia. La volatona finale può sempre riservare sorprese incredibili. La Fiorentina, con

un calendario più abbordabile e un Pepito Rossi (speriamo) in più nel motore, potrebbe agganciare traguardi oggi molto difficili.

Ecco perché la sfida col Genoa può diventare decisiva. Per questo va affrontata come una trasferta di coppa…

Gomez, come già accaduto con la maglia del Bayern, ha trafitto la Roma

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Il Chelsea di Mourinho lo segue ma 35 milioni per la clausola sembrano un tetto insormontabile anche per gli inglesi

mercato

UN MURO DI MILIONI DIFENDE CUADRADO di francesca bandinelli

A

lla fine, ad abbassare la testa, potrebbe dover essere lo Special One. Il suo Chelsea continua a corteggiare Juan Cuadrado, ma la via di fuga, in questo momento, pare più rapida per i viola che per i blues. La situazione è «scolpita» nelle parole contenute nella clausola rescissoria allegata al rinnovo del contratto del giocatore. C’è scritto che per prendere l’esterno, sempre ovviamente che lui sia d’accordo, basta pagare 35 milioni di euro. Cash. Senza contropartite tecniche di nessun genere. Non dovrebbe essere difficile per nessuno capire. Nelle scorse ore, invece, sono uscite indiscrezioni di ogni genere. Prima sembrava che il club britannico avesse raggiunto l’accordo con il procuratore del giocatore, Alessandro Lucci, per il trasferimento al Chelsea e consegnato, allo stesso, un’offerta economica per la Fiorentina intorno ai 27-28 milioni di euro.

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Peccato che poche ore dopo il tutto venisse smentito con decisione dallo stesso entourage di Cuadrado. Nessun accordo e nessuna...missiva per la Fiorentina. Poche ore dopo si ribadiva come il Chelsea stesse provando a muoversi con la cessione di Schurrle proprio per incassare moneta sonante da girare in Italia. Possibile, ma anche da questo punto di vista le certezze restavano sospese. Mourinho ha poi aggiunto: «Sono contento di continuare con questi giocatori fino al termine della stagione. Il Chelsea è attento al Fair Play finanziario: adesso non possiamo spendere. Non credo faremo qualcosa, a meno che qualcuno non arrivi con qualche proposta in linea con i nostri principi». Impossibile, e questa è una certezza, che sia la Fiorentina a muoversi. Questo però non vuol dire che Cuadrado resterà sicuramente in viola. Il rischio che tutto si possa risolvere sul filo di lana del mercato, sembra attenuarsi col passare delle ore. La speranza è che, ora come la scorsa estate, la...nontrattativa finisca in una bolla di sapone. Anche Mourinho pare rendersene conto, non a caso i suoi dirigenti SOLDI SUBITO sono alle costole di DouACQUISTIAMO mobilio e oggettistica varia ecc.

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Week end tra alti e bassi per i fischietti italiani

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BANTI RASENTA LA PERFEZIONE, MA CERVELLERA SCATENA IL CAOS di giancarlo carmagnini

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l netto di Empoli-Udinese (Ghersini) e Napoli-Genoa (Calvarese), ancora da disputare al momento di andare in stampa, ecco l’analisi degli otto direttori gara impegnati nel week-end: Cagliari-Sassuolo 2-1 ROCCHI Buona partita, anche se, forse, un paio di “gialli” li poteva risparmiare, indice questi di un certo nervosismo, dovuto anche ad un sottoutilizzo da parte di Messina dopo JuveRoma … Rumors dell’ambiente danno il fischietto fiorentino “molto contrariato”, per usare un eufemismo.

Fiorentina - Roma 1-1 BANTI Buona prova del fischietto labronico e dei suoi assistenti. Buono il gol di Gomez, c’è Holebas a tenere in gioco il panzer tedesco, e giusto non dare rigore sul contatto al 21’ del primo tempo fra Pasqual e Manolas.

H. Verona-Atalanta 1-0 DOVERI Discreta gara dell’arbitro romano, nello stadio che vide poco meno di 5 anni fa il suo debutto nella massima serie, che però lascia un grosso dubbio per un contatto in area bergamasca fra Del Grosso e Toni, dopo un uscita a vuoto del portiere orobico Sportiello.

Inter-Torino 0-1 IRRATI L’avvocato pistoiese da continuità al buon periodo che sta attraversando… e non è certo colpa sua se l’undici del “Mancio” inanella un’altra prestazione da dimenticare.

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Jobs Act Licenziamento individuale e collettivo: reintegro o indennizzo?

Cosa cambia per i lavoratori nuovi assunti a tempo indeterminato a partire dal 2015?

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Juventus-Chievo 2-0 MASSA In una gara abbastanza semplice, nessun episodio ascrivibile all’internazionale ligure.

Lazio-Milan 3-1 MAZZOLENI Uno degli arbitri più sopravalutati degli ultimi 10 anni. Colpa di Nicchi che a suo tempo gli fece fare un salto triplo per farlo diventare internazionale e del suo collega di sezione Messina (neodesignatore) che continua a mandarlo in giro. Sbaglia tutto quello che un arbitro può sbagliare … ed anche di più.

Parma-Cesena 1-2 TAGLIAVENTO Non bene l’arbitro umbro dopo un periodo discreto, nega un rigore solare al Parma (contatto Cascione/Rispoli) ed in generale non convince. Sempre più probabile l’avvicendamento con Orsato nella categoria “TOP” della UEFA. Sampdoria-Palermo 1-1 CERVELLERA Non all’altezzza. Nega un rigore evidente al Palermo per una trattenuta di “Lollo” De Silvestri su Andelkovic e, soprattutto, mal assistito dall’addizionale Chiffi di Padova, nega un gol validissimo ai rosanero di Iachini su un eurogol di Morganella entrato nettamente alle spalle di Viviano, dopo aver sbattuto sotto la traversa.

I lavoratori nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, in relazione all’anzianità di servizio, saranno esclusi, nei casi di licenziamenti economici, dalla possibilità del reintegro del lavoratore, la nuova norma prevede un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio.

Inoltre, si limita il diritto al reintegro ai licenziamenti discriminatori, nonché ai licenziamenti disciplinari ingiustificati in cui sia dimostrata l’insussistenza del fatto materiale contestato al lavoratore.La riassunzione scatta anche quando il giudice accerta il difetto di giustificazione per motivi legati all’inidoneità fisica o psichica del lavoratore.

L’indennizzo viene diversificato per imprese piccole e grandi?

L’indennizzo varia a seconda che l’impresa abbia più o meno di 15 dipendenti.

Nell’ impresa con più di 15 dipendenti, nel caso di licenziamenti ingiustificati di tipo economico e per parte di quelli disciplinari, il giudice condanna il datore di lavoro al pagamento di un’indennità, pari a 2 mensilità dell’ultima retribuzione per ogni anno di servizio. Invece, per le imprese sino a 15 dipendenti l’indennizzo è dimezzato.

Cosa si intende per contratto di ricollocazione?

Il Jobs Act ha previsto un fondo per la ricollocazione dei lavoratori in stato di disoccupazione involontaria (50 milioni di euro per il 2015, 20 per il 2016): il lavoratore licenziato illegittimamente avrà il diritto di ricevere un voucher, che presentato a un’agenzia per il lavoro porterà alla sottoscrizione di un contratto di ricollocazione; la riscossione del voucher da parte dell’agenzia è subordinata al raggiungimento del risultato.

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L’ex centrocampista in Toscana ha gettato le basi del suo futuro e a Genova l’ha trasformato in presente. Al Grifone, dice, servirebbe un attaccante in più

L'Esclusiva

BORTOLAZZI: «FIRENZE, DOVE TUTTO E’ COMINCIATO...» di Alessandro Guetta

N

el corso della sua lunga carriera da c e n t ro c a m p i s t a Mario Bortolazzi ha giocato sia a Firenze che a Genova, sponda rossoblù.

In Toscana 3 anni caratterizzati da poche apparizioni (11) mentre in Liguria è diventato una vera e

propria bandiera giocando 8 stagioni, per lui 251 presenze arricchite da 16 reti. Oggi Bortolazzi è un assistente di Donadoni a Parma ma noi lo abbiamo contattato per parlare del prossimo impegno dei viola in campionato.

Signor Bortolazzi, cosa ricorda delle partite GIOCATE tra Genoa e

Bortolazzi ha iniziato la sua avventura nel calcio con la Fiorentina: i viola lo acquistarono dal Mantova

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Fiorentina?

«Sono sempre state gare particolari, essendo cresciuto in viola ero sempre molto emozionato quando sfidavo la Fiorentina. Dopo otto anni a Genova però è normale che il mio cuore tenda un po’ di più dalla parte rossoblù, anche se a Firenze ho iniziato la mia

carriera e sono molto legato a questa città».

La Fiorentina ha acquistato Diamanti e Gilardino, saranno funzionali a Montella?

«Sono due giocatori con una certa esperienza, hanno entrambi un curriculum importante e vogliono rimettersi in gioco in Italia dopo un’avventura in Cina perciò saranno importanti per la squadra».

Ma c’è la possibilità che Babacar possa prendere male l’arrivo di un altro centravanti?

«Non lo so, questo dipenderà dal carattere del ragazzo; ogni giocatore reagisce in modo diverso. La Fiorentina è comunque impegnata su tre fronti quindi credo che tutti abbiano la possibilità di ritagliarsi il proprio spazio».

Capitolo Gomez, dopo la doppietta all’Atalanta è arrivato un gol contro la Roma, il periodo difficile è definitivamente finito?

«Dobbiamo sempre ricordarci che è reduce da un lunghissimo infortunio e che la stazza fisica non lo aiuta a ritrovare la condizione in tempi brevi. Sta tor-

nando il Gomez che conoscevamo, le sue occasioni le ha sempre avute ma pali, traverse o miracoli del portiere gli hanno impedito di segnare per molto tempo».

A Firenze si parla molto di Andrea Bertolacci in chiave mercato, a suo parere potrebbe far comodo alla squadra di Montella?

«E’ sicuramente un giocatore che sta facendo bene e potrebbe tornare utile a tantissime squadre, non solo alla Fiorentina».

La Sampdoria per adesso è una delle grandi sorprese del campionato e si è rinforzata molto, è imprendibile per i cugini del Genoa?

«Il Genoa sta facendo un ottimo campionato ma è risaputo quanto sia sentita a Genova la rivalità tra le due squadre. Con gli acquisti di Muriel ed Eto’o, Ferrero ha effettivamente dato un bel contributo offensivo alla squadra. Da parte della tifoseria genoana ci sarà sicuramente un po’ di invidia ma il Grifone deve pensare solo al suo campionato e continuare a fare bene, come ha fatto fino ad adesso. In ogni caso, con la cessione di

Pinilla e l’infortunio di Matri, forse servirebbe un acquisto in attacco».

All’andata Fiorentina-Genoa finì 0-0 con Perin che salvò il risultato più volte, cosa si aspetta dalla gara di Marassi?

«Sulla carta sarà una partita in cui non mancheranno i gol, soprattutto considerando le potenzialità offensive della Fiorentina e che l’anno scorso finì 5-2 per i viola.

La squadra di Gasperini ha comunque dimostrato di riuscire a trovare buone soluzioni anche giocando con alcuni uomini fuori ruolo.

Roncaglia era ormai chiuso da altri giocatori alla Fiorentina ma ora è diventato un titolare inamovibile per il Genoa, lo ha visto cresciuto?

«Sì, ormai si è abituato al campionato italiano e ha trovato una dimensione giusta per poter esprimere le sue potenzialità.

Tuttavia un giocatore che non convince un allenatore può comunque piacere ad un altro tecnico, così è il calcio».

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Il doppio ex di Fiorentina e Genoa parla in esclusiva al Brivido Sportivo

L'INTERVISTA di alessandro latini

I

l pareggio contro la Roma ha lasciato un po’ di amaro in bocca alla Fiorentina. Il primo tempo, largamente dominato, aveva fatto sperare in tre punti di platino nella rincorsa al terzo posto.

Poi il gol dell’ex Ljajic ha gelato animi e partita.

Questo la dice lunga sulla bontà del gioco espresso dalla squadra di Montella nella prima frazione di gioco. Il punto guadagnato lascia comunque intatti i sogni ed i progetti della Fiorentina, un po’ meno quelli della Roma, che scende a -7 rispetto al primo posto della Juventus. E adesso la squadra gigliata ha messo nel mirino il Genoa di Gasperini. Trasferta non facile, che farà da preludio ad un febbraio decisivo per le sorti della Fiorentina. Lo ha detto anche Andrea Della Valle. Prima il campionato, poi la Coppa Italia e l’Europa League. Dietro le scrivanie si lavorerà per limare le distante tra Comune e Fiorentina sul fronte della costruzione del nuovo stadio. Questa settimana, Il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Marco Nappi, grande doppio ex della sfida tra Fiorentina e Genoa.

Nappi: «Ogni traguardo non è precluso. Gilardino un grande colpo per la Viola»

Dopo il pareggio contro la Roma, quali sono le prospettive in campionato della Fiorentina?

«La Fiorentina potrà dar

fastidio a molti in questa seconda parte di stagione. Il campionato è lungo ed i punti a disposizione sono tanti. Ogni traguar-

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anche Alberto Gilardino…

«Quando è andato via dal Genoa ho storto la bocca. Era un giocatore ritrovato, correva e faceva gol. Adesso non so come stia fisicamente, ma le squadre che vogliono competere su più fronti hanno bisogno di più di due attaccanti. In questo senso l’arrivo di Gilardino mi sembra un grande colpo».

Un occhio all’Europa League che ricomincerà a breve. Il Tottenham quanto fa paura? Quali sono le squadre più temibili secondo lei?

«Il Tottenham non è quello di una volta, secondo me possiamo andare lì anche a vincere la partita. Poi è chiaro che con l’entusiasmo che deriverebbe dal passaggio del turno si potrebbe pensare di arrivare molto in alto. Le rivali più pericolose credo proprio che siano le squadre italiane,

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con la Roma in testa. In questo momento parlano poco del nostro calcio a livello internazionale: speriamo davvero che si possa tornare ai fasti di un tempo, proprio come quando con la mia Fiorentina arrivammo in finale».

Quest’anno è molto duro anche il cammino in Coppa Italia. Ai Quarti la sfida contro la Roma, poi ci sarebbe la Juventus…

«E’ un cammino molto tosto, ma deve essere così.

Vuol dire che anche le squadre importanti non snobbano la Coppa Italia.

Anche perché arrivare in Europa League tramite il campionato quest’anno non è facile ed il posto che mette in palio la Coppa Italia fa gola a molti».

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do non è precluso, compresa la corsa al terzo posto».

Gomez si è sbloccato, Babacar scalpita: secondo lei possono giocare insieme? Oppure il senegalese deve aspettare il suo turno?

«Montella deve trovare un modulo per farli giocare insieme e credo che non avrà problemi. Babacar è diverso da Gomez, detta il passaggio in profondità e si muove molto.

Per me possono giocare tranquillamente insieme».

Cosa può portare uno come Diamanti a questa Fiorentina?

«Può dare brillantezza e può fare la differenza sui calci di punizione. Può dare un grosso contributo, vuole tornare protagonista dopo l’esperienza in Cina. Non dimentichiamoci che questo è un giocatore nel giro della Nazionale».

Ed è tornato a Firenze

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Tanti precedenti speciali per i viola in casa della squadra ligure, compreso l’ultimo con le doppiette di Pepito Rossi e Mario Gomez. Ma non solo.

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QUELLA TRIPLETTA DI ADRIAN MUTU CHE RIMONTO’ IL GENOA E ZITTI’ TUTTO MARASSI di RUBEN LOPES PEGNA

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ultima volta è stato un autentico trionfo. A Marassi la Fiorentina il 1° settembre 2013 nel match valido per la seconda giornata supera il Genoa con un perentorio 5-2 grazie alle doppiette di Pepito Rossi e Mario Gomez (primi gol viola per il tedesco e prime doppiette per entrambi) e a un gol di Alberto Aquilani. Quella calda sera d’estate Vincenzo Montella manda in campo la seguente formazione schierata con il 4-3-1-2, per l’assenza di Cuadrado: Neto; Tomovic, Gonzalo Rodríguez, Compper, Pasqual; Aquilani, Pizarro (Mati Fernandez dal 66’), Ambrosini; Borja Valero (Wolski dal 90’); Gomez, Rossi (Ilicic dal 77’). Parte forte la Fiorentina e al 10’ Aquilani su azione d’angolo di testa batte Perin. Al 14’ raddoppia Pepito Rossi con un tiro da lontano, complice un clamoroso errore di Perin che non trattiene il pallone.

Per lui è il secondo gol con la casacca gigliata. Dopo due parate di Neto su conclusioni di Gilardino, al 41’ i viola calano il tris. Pasqual da sinistra effettua un cross rasoterra al bacio sul quale si avventa Mario Gomez che anticipa i difensori rossoblu e di piede batte Perin. Per il tedesco si tratta del primo

gol con la maglia viola. Nella ripresa il Genoa parte bene e al 9’ Gilardino, su assist di Matuzalem, subentrato all’ex Santana, accorcia le distanze. Passano, però, solo sessanta secondi e la Fiorentina va di nuovo in gol, ancora con Rossi, su assist di Gomez. Al quarto d’ora, però, per un’ingenua trattenuta di Compper su Gilardino Celi assegna il rigore al Genoa. E’ Lodi a battere Neto dal dischetto. I rossoblu dell’ex Liverani ci mettono il cuore ma la Fiorentina gestisce la gara senza correre eccessivi rischi. Al 43’ Montella viene espulso per proteste. In pieno recupero, poi, Celi fischia il secondo rigore per un fallo in area di Sampirisi su Mati Fernandez, subentrato al 21’ a Pizarro. Il difensore genoano, già ammonito, viene espulso per doppio giallo.

Sul dischetto al 49’ va Mario Gomez che realizza il gol del definitivo 5-2 e firma la sua doppietta personale.

Ma c’è un’altra partita che vogliamo ricordare. E’ quella del 15 febbraio 2009 terminata per 3-3. E’ una gara fondamentale quella per il campionato viola, perché Genoa e Fiorentina lo termineranno al quarto posto alla pari. E per accedere ai preliminari di Champions risulta determinante la classifica avulsa, favorevole alla squadra di Prandelli vitto-

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riosa nel match d’andata.

Insomma se i viola non avessero pareggiato a Marassi in Champions sarebbero andati i rossoblù. Raccontiamola allora quella sfida giocatasi in uno splendido pomeriggio di sole. La Fiorentina va in campo con la seguente formazione schierata con il 4-3-1-2: Frey; Comotto (Bonazzoli dal 77’), Gamberini, Dainelli, Vargas; Kuzmanovic (Semioli dal 53’), Donadel, Montolivo; Jovetic; Gilardino, Mutu. Inizia bene il Genoa di Gasperini e al 11’ passa in vantaggio. Dopo una combinazione tra l’ex Rossi e Milito, Thiago Motta trafigge Frey. I viola tentano la reazione ma è sterile. Una conclusione di Mutu termina alta sulla traversa.

Alla mezzora Biava, già ammonito, commette un duro fallo su Jovetic. Rizzoli non ha il minimo dubbio. Estrae il secondo cartellino giallo e, di conseguenza, quello rosso.

Il Genoa rimane dunque in dieci con un’ora di partita ancora da giocare. La Fiorentina ora attacca con maggiore convinzione. Ma al 38’ Palladino, su assist di Mesto dalla fascia destra, batte Frey. I viola ci provano con rabbia nel finale del primo tempo. Ma le conclusioni di Kuzmanovic e Gilardino non hanno esito positivo. All’inizio della ripresa Gasperini pensa a coprirsi. Toglie un attaccante, Palladino, ed inserisce un centrocampista, Milanetto. Il protagonista del match diventa il portiere rossoblù Rubinho, bravo sulle conclusioni di Jovetic

e Comotto. All’8’ Prandelli toglie un centrocampista, Kuzmanovic, ed inserisce un’ala, Semioli. Di fatto la Fiorentina è ora schierata con un 4-2-3-1, con Montolivo e Donadel a centrocampo, Semioli, Mutu e Jovetic alle spalle di Gilardino. All’11’ Gamberini atterra Milito in area e Rizzoli giustamente fischia il rigore a favore del Genoa. Dal dischetto Milito firma il gol del 3-0. Partita finita? Neanche per sogno.

Al 15’ Gilardino viene atterrato in area. Rizzoli fischia il secondo penalty della gara.

Dal dischetto Mutu batte Rubinho e riapre le speranze alla rimonta dei viola. Intanto Prandelli al 32’ inserisce anche Bonazzoli al posto di Comotto. Ora la Fiorentina gioca con un 3-2-3-2. Jovetic, intanto, è scatenato. Al 35’ si guadagna una punizione dal limite dell’area. A batterla va Mutu che, complice una deviazione di Thiago Motta, trafigge Rubinho.

Ora i viola credono davvero alla rimonta e si r ive rsano in attacco con tutte le p r o prie forze. Allo scadere del terzo minuto di recupero Mutu si inventa un destro a giro che si insacca alle spalle del portiere Rubinho. E’ il gol del 3-3. I giocatori viola sommergono il rumeno di abbracci quasi a soffocar-

lo. I tifosi gigliati presenti sugli spalti esplodono di gioia, mentre il resto di Marassi e i giocatori del Genoa rimangono ammutoliti. Per Adrian Mutu è la prima tripletta con la maglia della Fiorentina, quella che regalerà i preliminari di Champions League.

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L’esultanza di Mutu che trascinò i viola al pari rimontando tre gol

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L’ex difensore viola analizza il mercato e il momento della squadra di Montella in attesa di un febbraio decisivo

Fiorentina amore mio

FACCENDA: «FIORENTINA GESTISCI BENE GILA-BABA. E COME VICE-PEK C’E’ BASELLI»

Mario Faccenda ha giocato a Firenze dal 1989 al 1994 di alessandro latini

U

n occhio al calciomercato ancora per una settimana. L’altro ben diretto sul

campo. La Fiorentina si accinge ad entrare nella fase cruciale

della

stagione.

Adesso stanno per cominciare per davvero le sfide

da ‘dentro o fuori’. Già, perché fin qui la squadra di Montella è stata abile a rimanere in gioco su tre competizioni e, seppur il percorso non sia per niente agevole, l’intenzione è quella di provare a superare ostacoli importanti.

La Roma, ancora, in Coppa Italia. Poi il Tottenham in Europa League. Gli Spurs li abbiamo scrutati da lontano, ma adesso cominciano a materializzarsi, anche loro, all’orizzonte. Il mese di febbraio sarà, quindi, decisivo. Termine fin troppo abusato, ma questa volta non c’è alternativa. In campionato sarà la stessa cosa, con il Genoa di Gasperini che attende la Fiorentina nella tana di Marassi. Lo scorso anno fu una passeggiata (che illuse tutti con Rossi e Gomez sugli scudi), ma storicamente è una delle trasferte più difficili in cui andare a prendere punti. Il treno Europa però

non aspetta. Se l’obiettivo è quello di sfidare squadre come il Tottenham (o forse migliori?) anche la prossima stagione, non si può tornare a mani vuote da Genova. Questa settimana, per la rubrica Fiorentina Amore Mio, ecco in esclusiva Mario Faccenda, indimenticato ex viola ed oggi osservatore dell’Atalanta.

Faccenda, è appena iniziato il girone di ritorno. Che analisi fa del momento della Fiorentina?

«La Fiorentina, secondo me, è in corsa per qualcosa d’importante. La classifica è corta. Dopo Parma sembrava una disfatta, invece la squadra si è ritrovata ed ha rialzato la testa. Aspettiamo la fine del mercato, per vedere se magari arriverà un altro colpo. Devo dire che Diamanti è stato un buon innesto: a Montella mancava un giocatore con le sue caratteristiche».

Dopo tre anni è tornato a

Firenze anche Alberto SOLDI SUBITO Gilardino. Cosa pensa ACQUISTIAMO mobilio e oggettistica varia ecc. del suo acquisto? E a SVUOTIAMO cantine garage appartamenti negozi TRASPORTI TRASLOCHI E DEPOSITI suo avviso può creare con polizza assicurativa qualche problema a LUCA 333.4233131 Babacar? tuttosvuoto@gmail.com «E’ un’alternativa di Fiorentina può superarli? spessore a Gomez e Babacar. Ha un passato «Le possibilità ci sono, speimportante, se riuscisse a cialmente in Coppa Italia. fare 5-6 gol da qui alla fine Le maggiori chance di vitdel campionato sarebbe un toria le vedo nella competibuon risultato. Certo che, zione nazionale. In Europa allo stesso tempo, può es- League ci sono avversari sere un problema per Ba- più temibili a cominciare bacar il suo arrivo. Fino ad proprio dal Tottenham». ora il senegalese si giocava La Fiorentina cerca ancora il posto solo con Gomez, un vice Pizarro sul mercaadesso invece la concorren- to. Lei che è osservatore za è aumentata e potrebbe dell’Atalanta, cosa ci dice un po’ metterlo in ombra. di Daniele Baselli? La soA meno che Montella non cietà viola lo segue davvedecida di giocare con il ro? doppio centravanti. In quel «Baselli sarebbe un ottimo caso ci sarebbero due ma- acquisto, non so se pronto subito, ma alle spalle di glie per tre giocatori».

A breve ricomincerà l’Eu- Pizarro crescerebbe molto ropa League e ci sarà pure bene. La Fiorentina lo sela sfida con la Roma nei gue da tempo, ma lo stanno quarti di finale di Coppa seguendo anche altre soItalia. Ostacoli difficili: la cietà importanti».

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L’Istituto internazionale di storia e statistica del calcio ha stilato la sua classifica per il 2014: precipita il Milan e sale la Fiorentina di cristiano puccetti

I

n genere le somme si tirano alla conclusione di una stagione calcistica, ma c’è un organismo prestigioso che invece cristallizza il bilancio alla fine dell’anno solare: è l’Istituto internazionale di storia e statistica del calcio (IFFHS). Da qualche settimana ha stilato la propria personalissima classifica per l’anno 2014 e la Fiorentina ne è uscita benissimo, trionfalmente. Il ranking si basa sui risultati ottenuti durante il corso degli ultimi dodici mesi: più vittorie conquisti, più punti fai e quindi meglio sei posizionato in graduatoria. Al primo posto, e non poteva essere altrimenti, si è piazzato il Real Madrid di Carlo Ancelotti, campione d’Europa e del mondo, al secondo

violascuro di giacomo cialdi

A

lle spalle c’è la bella sfida contro la Roma, all’orizzonte la trasferta di Genova e la chiusura del mercato che potrebbe regalare alcune sorprese. Per parlare di tutto questo, il Brivido Sportivo ha contattato l’agente Fifa Furio Valcareggi.

Valcareggi, che partita è stata domenica contro la Roma?

«E’ stata una partita equilibrata, intensa e combattuta, con occasioni da gol da entrambe le parti. Nel primo tempo i viola hanno messo alle corde la Roma e hanno rischiato di raddoppiare in più di una occasione. Nel secondo tempo, invece, i giallorossi sono usciti un po’ fuori ed hanno messo in difficoltà la squadra di Montella».

Che Fiorentina ha visto?

«Ho visto una bella Fiorentina, compatta, determinata, che ha cercato la supremazia territoriale. I viola avrebbero meritato qualcosa in più tenendo conto delle molte occasioni. Dispiace non essere riusciti a conquistare i tre punti, ma sono comunque soddisfatto per questo pareggio».

Il pareggio contro i giallorossi dà qualche consapevolezza in più ai viola?

«Per quanto mi riguarda il pareggio di domenica scorsa non dà alcuna consapevolezza aggiuntiva: io so qual è il reale valore della squadra e quali sono gli obiettivi alla portata della Fiorentina. In generale, però, una gara così contro la seconda in classifica aumenta l’auto-

Bastian contrario

MIRACOLO VIOLA,

ADDIRITTURA MEGLIO DEL CITY il Bayern Monaco, poi altre due spagnole: terzo l’Atletico Madrid di Simeone, quarto il Barcellona. Naturalmente sul podio e dintorni neppure l’ombra di un’italiana. Tutto secondo pronostico, il trionfo delle iberiche: sono le squadre più ricche (e, controsenso, più indebitate), comprano i più forti e dominano la scena.

La classifica è mondiale, ma a meno a giudicare dalle prime posizioni sembra che non ci siano grandi storture: in Italia la squadra migliore è la Juventus che si classifica al sesto

posto dietro al sorprendente Nacional di Medellin, squadra colombiana, prima delle sudamericane. Molto bene anche il Napoli che si inserisce al settimo posto a pari merito con l’Arsenal. Sono proprio bianconeri e azzurri gli unici del nostro campionato nelle prime venti posizioni. Poi spunta la Fiorentina, al 22° posto: è un riconoscimento ufficiale e lusinghiero per una squadra che, per lunghissimi mesi senza Rossi (infortunatosi ad inizio 2014) e Gomez, è riuscita a mantenere una continuità di risultati im-

pressionante nell’anno solare.

Il lavoro di Montella è stato dunque valutato dai numeri veramente strepitoso. Ed è giusto così. Addirittura migliore di nove posizioni rispetto al Manchester City, che si è imposto senza grandi difficoltà in Premier League. E’ davvero un mistero che ci siano in città così tanti detrattori di un allenatore, Montella, che sta letteralmente facendo miracoli alla guida di una Fiorentina che staziona in classifica sempre al di sopra delle proprie possibilità.

Molto più indietro, secondo la graduatoria stilata dall’IFFHS, ci sono Roma e Torino, che si piazzano al 40° posto. L’Inter arranca alla 56° posizione, la Lazio è soltanto 142°, ma davvero imbarazzante è il risultato ottenuto dal Milan, ‘conquistato’ attraverso le gestioni Allegri, Seedorf ed Inzaghi: i rossoneri figurano al 159° posto in coabitazione con gli sconosciuti paraguaiani del Deportivo Capiatà. Nel primo decennio del nuovo secolo il Milan per tre volte ha

raggiunto la finale di Champions League (per due volte ha alzato la coppa), ora si ritrova affiancato da improbabili avversari. E’ caduto veramente in basso e chissà quanto tempo dovrà aspettare per giocare un’altra finale di prestigio... Adesso abbiamo materiale e tempi giusti per esprimere definitivamente un giudizio: la scelta di Montolivo, tre anni fa di questi tempi (a febbraio, da svincolato, firmò col Milan), non è stata un capolavoro di lungimiranza.

Furio Valcareggi è fiducioso: nella corsa al terzo posto i viola possono recitare un ruolo importante.

«DOPO LA JUVE E LA ROMA, C’E’ LA FIORENTINA» stima e fa capire che possiamo lottare per il vertice del campionato: dopo la Juventus, che è nettamente più forte, e la Roma, che forse è ancora un gradino superiore ai viola, c’è la Fiorentina.

La squadra di Montella può competere per il terzo posto con Napoli, Lazio e Sampdoria».

Mario Gomez di nuovo in gol dopo la doppietta in Coppa Italia. E’ definitivamente tornato?

«Gomez mi è piaciuto tantissimo, ha giocato per la squadra ed ha trovato un gol importantissimo. Ho sentito diversi opinionisti criticare il gol del tedesco, ma secondo me soltanto i bomber di razza riescono ad essere nel posto giusto al momento giusto. Chi fa tantissimi gol, raramente li fa belli. E’ stata una rete da attaccante vero e spero possa aiutare il giocatore a ritrovare la serenità».

Un commento sul mercato viola?

«Sono contento di entrambi gli arrivi: Diamanti è un calciatore che per tecnica e imprevedibilità può fare veramente molto bene con la maglia della Fiorentina.

Adesso è solo questione di aspettare che torni al massimo della condizione. Per quanto riguarda Gilardino, è un giocatore integro, ama Firenze, ha voglia di

dimostrare che non è ancora da pensionamento. Sono convinto non abbia dimenticato come si fa gol. Può fare molto comodo, specie per dare un’alternativa a Montella. Può essere un grande stimolo per Gomez e Babacar».

Si aspetta altro in quest’ultima settimana di mercato?

«Credo che in quest’ultima settimana ci saranno dei fuochi d’artificio. La Fiorentina ha bisogno di cedere alcuni esuberi per acquistare nuovi giocatori. Se il duo Pradé-Macia riuscirà a sfoltire la rosa, allora potrebbero esserci ulteriori sorprese. Tutto dipende da cosa offre il mercato. I viola avrebbero bisogno di rinforzarsi a centrocampo».

Sabato c’è Genoa-Fiorentina.

«Quella di Genova è una partita importante come le altre: i viola devono sempre vincere se vogliono raggiungere il terzo posto. Non sarà certamente una partita facile, il Genoa è una buona squadra e giocare nel loro stadio può essere complicato. I ragazzi di Montella, però, hanno grande personalità e credo riusciranno a far valere la loro superiorità tecnica. L’assenza di Pizarro sarà pesantissima».

Una battuta sulla Coppa

Borja Valero festeggia Mario Gomez dopo il gol del momentaneo 1-0

Italia: di nuovo la sfida contro i giallorossi di Garcia.

«Sfideremo nuovamente la Roma in una partita importantissima. La Fiorentina punta molto sulla coppa nazionale, è uno degli obiettivi stagionali. Non sarà una passeggiata vincere all’Olimpico ma ci sono tutte le possibilità per fare una grande gara e passare il turno. Sarà una partita sulla falsa riga di quella di domenica scorsa: combattuta, equilibrata e decisa da episodi. I viola dovranno essere bravi a sfruttare le occasioni che la difesa giallorossa concederà».

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IN ARRIVO IL CORSO PER ALLENATORI DI CALCIO A 5!

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opo il corso per portieri organizzato a settembre, ecco un altro appuntamento: il corso per allenatori di calcio a 5!

Quest’anno avrà luogo la seconda edizione dell’evento, dopo il bel successo dello scorso anno.

Il corso si articolerà in tre sabati: 07/02, 21/02, 07/03, con in aggiunta una speciale lezione sul campo il 21/03. Gli incontri si svolgeranno presso la sede Midland GS di Via Pagnini 13/r a Firenze, in orario 9.0012.00 e saranno tenuti da Nicola Giannattasio, istruttore qualificato e diplomato a Coverciano, giocatore della Poggibonsese e due volte campione d’Italia con il Prato C5. Insieme a lui, ci saranno anche alcuni interventi di vari protagonisti del calcio a 5 F.I.G.C..

I costi di iscrizione saranno di 15 euro per i

tesserati Midland nella stagione in corso e di 30 euro per i non tesserati. Il tetto massimo di partecipanti è fissato a 20 iscritti. Una volta terminato il corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Vediamo nel dettaglio il programma dei vari incontri: nel primo saranno affrontati la gestione

della partita, sia nei campi piccoli che in quelli grandi, il pressing, alto e basso, l’importanza e la tempistica del time-out e la gestione dei cambi.

Nel secondo l’argomento principale sarà la tattica: in primo luogo gli schemi difensivi 2-2 e a rombo e come utilizzarli, quindi i sistemi

offensivi, con le modalità per attaccare e avere la meglio su una difesa chiusa.

Il terzo appuntamento sarà basato sulla cura e sull’importanza dei calci piazzati: come si può vincere o perdere una

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partita per un calcio d’angolo o una punizione. A seguire un focus sul contropiede: come finalizzarlo al massimo e come difenderlo. Ultima, ma non ultima, sarà analizzata l’importanza del portiere di movimento.

L’ultimo meeting, che avrà luogo, come anticipato, direttamente sul terreno di gioco, consisterà in una prova e verifica pratica delle nozioni teoriche acquisite nei precedenti incontri.

Le iscrizioni sono già aperte fino al 04/02 ed in ogni caso fino ad esaurimento posti. Per partecipare è possibile recarsi direttamente alla sede Midland di Via Pagnini, oppure, in alternativa, scrivere a info@midlandsport.it, specificando nome, cognome e numero di telefono.

Il 05/02 scade anche un

altro importante appuntamento di Midland GS: quello con il Trofeo Metropoli, vero e proprio classico dell’inverno giunto ormai alla sua edizione numero 14. Un girone all’italiana con gare di sola andata – 4-5 sicure – e la fase finale a eliminazione diretta. Saranno premiate le prime quattro classificate, il capocannoniere e la miglior difesa.

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irone D Milady Gold ed Atletico Pampa in testa al termine del girone d’andata: con 24 punti in 9 gare la coppia di testa precede di tre lunghezze il 90° Minuto.

Saranno queste tre formazioni a contendersi la vittoria del campionato: il 90° Minuto è la squadra che ha segnato più di tutti (87 reti), mentre il Milady Gold (che, avendo vinto lo scontro diretto con l’Atletico Pampa, si è laureato campione d’inverno) è il secondo attacco e la seconda difesa del raggruppamento.

Al quarto posto, distanti 9 punti dalla vetta, troviamo un terzetto di squadre: Labeati che vanta la miglior difesa del girone con 25 reti al passivo -, FC Clowndestini ed Atl. Poggio La Sughera. Solitario in settima posizione (10 punti) è il Real Campino C5 che tiene a distanza di sicurezza AC Picchia 04, Roda Team e GS Ragnoni C5 A. Girone E Cosmos All Stars FC campione d’inverno: con 23 punti ed il miglior attacco del girone, la capolista è ancora imbattuta e mantiene due lunghezze di vantaggio sui Granchi Aviatori, altra formazione a non aver mai perso nel girone d’andata. Terzo posto per la Polis Multietnic B (18 punti) che perde terreno dalla vetta a causa della k.o. col D.L. Firenze C5 che, grazie a questo successo, aggancia in quarta posizione (15 punti) King Grizzlies C5 e Club 70: questi ultimi abbandonano così i sogni di vittoria del campionato, avendo raccolto

solamente tre punti nelle ultime 5 gare. Nella parte bassa della classifica il FC Spartans (10 punti) mantiene salda la settima posizione, precedendo di 4 lunghezze i Gori-Llas, mentre sono appaiate all’ultimo posto (4 punti) Airola Calcio e GS Ragnoni C5 B. Girone F Sempre al comando I Viola al giro di boa: 8 vittorie ed un pareggio per i primi della classe che, dopo aver vinto il recente Torneo del Panettone, puntano al più prestigioso successo in campionato. Al secondo posto (22 punti) il Qcsi non molla il colpo, anche perchè è stata finora l’unica formazione a non perdere con la capolista. Restano in piena lotta per il titolo i Nastyboys FC (21 punti), giunti alla settima vittoria consecutiva: le prossime due gare contro la seconda e la prima della classe diranno quali sono le reali ambizioni della squadra.

Più difficile la rincorsa al titolo per Gli Amici Di Djorkaeff (18 punti): dopo un buon avvio, la quarta forza del girone si trova distante 7 punti dalla vetta.

Al quinto posto un terzetto di squadre con 12 punti: Circoloco FC, Atletico Far Oer e FC Atletico Poco. Nelle ultime tre posizioni invece i Fort Knox (9 punti) precedono

di sei lunghezze la Dinamo Csko e di nove l’American Team, ancora fermo a 0.

Girone G Per il titolo è lotta a due fra FC Devastanti (25 punti) e FC Immigrati (22 punti): terminato in parità lo scontro diretto del 13 gennaio, la differenza in classifica fra le due formazioni la sta facendo

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la sconfitta di misura incassata dal FC Immigrati contro i Final Blow. Prosegue nel suo ottimo campionato l’Atletico Ragnaia - terza forza del girone con 19 punti - mentre Steaua e Final Blow sono appaiate in quarta posizione a due lunghezze dalla formazione di Federico Rovito. Per il sesto posto è lotta a tre: i 5 Contati (10

punti) hanno tre lunghezze di vantaggio su AB Ceres e Ciani, mentre si contendono la nona posizione Secretkick 08 C5 (4 punti) e Gnù Team (1 punto). Un girone di alto tasso tecnico, ma anche di grande equilibrio: la casella 0 appare solo per il FC Devastanti alla voce sconfitte e per il Gnù Team fra le vittorie.

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Ed è andata esattamente così. Adesso Mario è un giocatore della Fiorentina come forse non lo era mai stato. E non parliamo solo del fatto che è tornato a segnare, la doppietta in coppa e il gol molto importante ai giallorossi, ma invece puntiamo lo sguardo su quelle battaglie che Gomez ha intrapreso anche a centrocampo per conquistare un pallone, per dare un contributo alla manovra, per non arrendersi mai. Proprio questo nuovo animo sta riportando Gomez al cuore della Fiorentina. Il gol segnato alla Roma è il frutto del suo essere di nuovo pronto, vigile, anche cattivo, bravo a sfruttare alcuni difetti dell’avversario. Si sta riprendendo quanto pareva aver perso in modo definitivo. E la Fiorentina con Gomez è una squadra più forte che può permettersi di immaginare un girone di ritorno di campionato da protagonista, tenendo conto per altro che le chance necessarie per tenersi in corsa nelle due coppe che rimangono nel progetto dei Della Valle altrettanto importanti sono evidenti. Ci sono stati anche altri segnali positivi dei viola: la conferma di Tatarusanu, quella di Tomovic, per non dire il grande contributo che riesce a dare gara dopo gara Joaquin. Certo, che tutto questo fa da corollario alla riscoperta di Gomez. Con lui al centro dell’attacco, anche i recuperi di Gilardino e Diamanti appaiono più credibili.

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iamo certi che Angela Merkel, pragmatica Cancelliera tedesca, pur non avendo nel suo paese gli Uffizi e il David, si sia comunque consolata con le notizie provenienti dalla Bundesliga, che aumenta fatturati e spettatori e tallona da vicino la Premier. E questo proprio mentre il calcio italiano − “grandi” comprese − si ritrova come nelle pubblicità degli acquisti a credito.

Compri oggi e cominci a pagare domani, magari fra sei mesi. Portandoti a casa nel mercato di gen-

LA DIGNITÀ DELLA COPPA ITALIA naio vecchi campioni ed eterne promesse già viste da queste parti. Con la speranza poi di poterli pagare facendo ricadere le spese nei bilanci venturi.

Non è un bel periodo per il nostro calcio, che tra l’altro non riesce neanche a prendere esempio da quello straniero. Il pasticciaccio della Coppa Italia dimostra ancora una volta che non siamo capaci nemmeno di copiare. Eppure basterebbe guardare oltremanica per vedere che, ad esempio, la Coppa d’Inghilterra gli squadroni se la giocano fin dai primi turni con le piccole

e le piccolissime. Golia contro David, spesso a casa di David. Quest’anno già eliminate Chelsea, City e Tottenham, mentre lo United dovrà andare alla bella con il Cambridge.

Invece da noi le “grandi” cominciano a partecipare solo dagli ottavi, sempre fra mura amiche. E vengono arbitrate dagli internazionali, come prevede il loro lignaggio, illudendo le piccole che la partita si giochi sul filo dell’equità.

Quello che è successo in queste settimane di Coppa Italia dimostra che le squadre meno attrezzate

fanno benissimo a mandare le riserve, tanto non hanno alcuna possibilità di passare il turno. Rigori inesistenti ed espulsioni a tappeto ci dicono che la coppa nazionale è terreno di battaglia per le solite.

Forse sono le televisioni a dirigere l’orchestra, questa volta la Rai e non le tanto vituperate pay per view. Oppure è il ricordo di tanti turni di coppe europee snobbati dalle piccole, turni che hanno portato alla retrocessione del calcio italiano nella classifica Uefa. Insomma, meglio non correre rischi…

Il problema è che la Cop-

pa Italia non ha appeal, in senso economico. Quindi tutti gli sforzi fatti per renderla appetibile potrebbero scontrarsi con la necessità delle squadre di raggiungere i posti Champions, i soli che distribuiscono i milioni necessari per pagare gli acquisti fatti. Gli inglesi, ancora loro, interrompono il campionato per la Coppa.

Noi la incastriamo qua è là. Sarebbe logico darle la giusta dignità. Ma come fare, con tutte queste bollette da pagare?