Il Brivido Sportivo n 5 del 2 febbraio 2015

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Settimanale di critica e attualità sportiva

L'Intervista

Colomba: «Salah saprà fare la differenza»

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L'Esclusiva

A tu per tu

Graziani: «Viola, giocatela.

In Coppa Italia può succedere di tutto»

Montali: «I viola devono crescere ancora»

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"tiè!"

La Coppa

ce la prendiamo

noi!

QUESTA ROMA NON FA PAURA

L’editoriale di mario tenerani

R

iaccendiamo la luce negli occhi dei giocatori viola. Ci pare, infatti, che la squadra non si diverta più

come prima. C’era entusiasmo nel seguire i viola e loro si entusiasmavano a giocare. La partita di Genova, invece, ci lascia un retrogusto amaro: la Fio-

rentina è apparsa in molti suoi elementi con una veste grigia. Senza guizzi, a tratti scolastica. Non è la Fiorentina che conosciamo né che vogliamo.

Pensiamo anche alle ultime polemiche: lo stesso Montella ha tenuto a sottolineare alcune cose che non gli tornavano molto. Insomma, la percezione è quella

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Il quarto di finale di Coppa Italia contro la Roma vale tantissimo: i viola non vogliono precludersi nulla

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DA GOMEZ A PIZARRO,

LE CARTE DA GIOCARE PER NON AUMENTARE I DUBBI SU QUESTA STAGIONE di alessandro rialti

Q

Assente a Genova, in mezzo al campo torna David Pizarro, l’insostituibile

uesta con la Roma non è una gara come le altre. Perché la Fiorentina e Montella l’hanno caricata di un’importanza straordinaria dopo la brutta figura fatta a Genova in campionato dove la cosa migliore è stata il punto strappato coi denti ai liguri. La squadra viola ora si gioca in una sola notte una delle tre competizioni più prestigiose.

Torna a Roma la Fiorentina per la Coppa Italia portandosi dietro il pessimo ricordo della finale persa col Napoli a maggio. Ma anche la consapevolezza che se riuscirà a battere Garcia e i suoi approderà in semifinale e garantirà una nuova battaglia di quelle che contano.

dizione. Una serie impressionante di pareggi li ha allontanati progressivamente dalla zona scudetto laddove la Juve domina il paesaggio. La gara di sabato sera con l’Empoli all’Olimpico ha evidenziato una squadra, quella di Garcia, in grande disagio contro un avversario organizzatissimo come la formazione di Sarri. Ecco, potrebbe essere proprio questa la lezione a cui Montella e i suoi giocatori devono riferirsi: per mettere in difficoltà la Roma occorre una squadra che sappia giocare il pallone, che accorci e allunghi, raddoppi sui portatori di palla, non molli mai la tensione nervosa. Potrà riuscirci questa Fiorentina? Certo che la trasferta di Genova ha aperto più dubbi che lasciato

Non è un caso che Montella abbia scientificamente deciso di rinunciare sabato scorso a Mario Gomez, decisione che ha lasciato stupiti eppoi perplessi, ma anche una decisione che consente oggi al tecnico viola di affrontare la sfida con i giallorossi avendo a disposizione forze fresche.

Non solo lo stesso attaccante tedesco ma anche Savic, Pizarro e Pasqual.

Quattro carte aggiuntive per costruire una Fiorentina in grado di invertire una storia e un trend che raccontano delle immense difficoltà di Montella contro la sua ex squadra e della stessa Fiorentina all’Olimpico al cospetto della Roma.

Per fortuna anche Totti e compagni mostrano in questo momento di non essere al top della con-

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certezze, però il ritorno di Gomez con Pizarro, Savic e Pasqual rassicura e potrebbe permettere alla Fiorentina di essere più solida e equilibrata.

Un giocatore che ha dimostrato anche nell’ultima gara al Franchi che il gol non è più un problema, è un Gomez rilanciato e riposato, tocca quindi a lui provare a invertire il trend negativo che accompagna da sempre le sfide dei viola con i giallorossi. Tocca a lui diventare il punto di riferimento del gioco e la promessa del gol in un match che se invito aprirà scenari interessanti.

Se invece dovesse concludersi negativamente allungherebbe allora i dubbi su una stagione che gara dopo gara si sta facendo più complicata.

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L’esterno colombiano ha lasciato parole d’amore alla città che lo aveva adottato.

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Ed un sostituto, Mohamed Salah, che arriva con la formula del prestito con diritto di riscatto (15 milioni) per diciotto mesi. Gratis per tutti i primi sei mesi, ingaggio incluso, perché quello finirà nel libro paga dei blues fino a giugno (3 milioni). L’ufficialità del trasferimento è questione di ore - quando andiamo in stampa il mercato non è ancora chiuso -, il tempo per i medici viola volati a

Martin Montoya obiettivo viola del Barcellona

Londra di verificare le sue condizioni fisiche e mettere tutto nero su bianco.

Per altro, sul contratto che lo legherà alla Fiorentina verrà inserita anche una clausola che prevede che la cifra del riscatto sia ridiscussa al termine di questa stagione.

Cuadrado, prima di svuotare il suo armadietto al centro sportivo, attraverso Sky ha voluto ringraziare tutti: «Firenze resterà sempre nel mio cuore, gente straordinaria, tifosi pieni di passione. La Viola è stata la squadra che mi ha lanciato e mi ha dato la possibilità di crescere, anche grazie a

una società e a compagni eccezionali. Ora mi aspetta una nuova strada, nuove emozioni, nuovi obiettivi.

Ma con Firenze sempre nel cuore».

Sistemato Salah, che nei piani di Montella, per caratteristiche e attitudini avrà un ruolo da seconda punta/trequartista, la società viola proverà a verificare le effettive possibilità di portare a Firenze un vice Joaquin, come chiesto più volte dal proprio allenatore. Piace tantissimo Darmian, del Torino, ma Urbano Cairo non intende privarsene. Non adesso.

«Ho avuto tantissime richieste per Darmian, ma le ho respinte tutte» ha detto Cairo. «Quanto ad Ilicic, credo che il giocatore abbia piacere di venire a Torino, pagherei anche un prestito oneroso con diritto di riscatto. Vedremo cosa accadrà».

Ecco allora che Martin Montoya, ventitré anni di proprietà del Barcellona, potrebbe rappresentare l’occasione giusta. I dirigenti viola lo avevano messo nel mirino già da tempo, senza tuttavia riuscire mai a convincere i blaugrana a

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Cuadrado lascia il centro sportivo viola per trasferirsi a Londra

privarsene. Adesso, però, starebbe cambiando. Montoya non è stato convocato per l’ultima gara di campionato, contro il Villarreal e a spingere verso un trasferimento in Italia sarebbe lo stesso giocatore.

Saranno ore di fuoco quelle finali del mercato viola.

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Il doppio ex analizza la sfida in casa della Roma che mette in palio la semifinale contro la Juve

L'esclusiva

Francesco Graziani, per tutti Ciccio, ha vestito entrambe le maglie, Fiorentina e Roma

GRAZIANI: «VIOLA PUOI GIOCARTELA, LA COPPA ITALIA E’ IMPREVEDIBILE» di alessandro guetta

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a Fiorentina se la gioca quasi alla pari contro la Roma, i viola hanno tutte le carte in regola per fare bene».

Francesco Graziani, detto ‘Ciccio’, non ha dubbi, a suo parere la squadra di Montella può impensierire i giallorossi.

Questo è il pensiero del doppio ex, campione del Mondo nel 1982, riguardo ai quarti di finale di Coppa Italia che questa sera andranno in scena

all’Olimpico e vedranno di fronte proprio le due squadre che si sono affrontate appena 9 giorni fa in campionato. La gara di campionato giocata al Franchi è terminata 1-1 ma per la sfida di stasera il pareggio non è contemplato: una delle due dovrà prevalere sull’altra, tutt’al più i tempi supplementari o ai calci di rigore, perché c’è in ballo la qualificazione alla doppia semifinale contro la Juventus.

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Roma si sono affrontate pochi giorni fa in campionato, alla prima giornata di ritorno: questo potrà incidere sulla partita di Coppa?

“Quella di campionato è stata una gara a due facce: un ottimo primo tempo della Fiorentina, meglio la Roma nella ripresa. Tuttavia non penso che essersi sfidate pochi giorni fa possa condizionare la prestazione delle due squadre, ogni partita ha una storia a sé. La sfida di Coppa Italia sarà diversa, in primis perché la Roma gioca in casa epoi perché cambieranno alcuni calciatori nelle formazioni’’.

Con che attacco pensa che si presenteranno in campo i viola?

“Le alternative davanti sono molte. Oltre a Gomez, Montella ha disposizione Babacar, Diamanti, Gilardino e volendo anche Joaquin. L’allenatore viola può contare su diverse soluzioni. Essendo una partita da ‘dentro o fuori’ immagino che se la

possa giocare anche con due prime punte, vedremo.”

Qual è il suo giudizio su questo torneo in generale?

“La Coppa Italia è imprevedibile. Faccio un esempio: l’Empoli visto contro la Roma era bello e spumeggiante nonostante Sarri avesse fatto molto turnover e Garcia no, ma qualche giorno dopo la squadra toscana ha giocato una brutta partita di campionato contro l’Udinese uscendo sconfitta. Abbiamo poi visto tutti quanto ha faticato la Juventus a piegare il Parma, ultimo in classifica.

I bianconeri hanno vinto solo segnando un gol allo scadere, altrimenti sarebbero andati ai supplementari. Per quanto riguarda Fiorentina e Roma entrambe vorranno andare avanti e se la potrebbero giocare quasi alla pari con i biancone-

ri.”

Gomez è rimasto in panchina contro il Genoa in vista della sfida di Coppa Italia intanto sembra essersi sbloccato: adesso per l’ex Bayern sarà più facile?

“La strada di Gomez adesso è più in discesa, soprattutto dal punto di vista psicologico. Grazie alla doppietta all’Atalanta e al gol contro la Roma in campionato si è creato una sorta di “bonus”.

Ora il tedesco è un po’ più tranquillo, non sente più certe pressioni, anche se è chiaro che da lui ci si aspetti sempre molto.”

Questione Cuadrado: cosa pensa di questa operazione?

“Credo che i dirigenti della Fiorentina abbiano fatto una grandissima operazione, impeccabile sotto il profilo economico, d’ora in poi però bisognerà vedere se la squadra ne risentirà. Solo

il campo ci potrà dire se i viola si sono realmente indeboliti cedendo Cuadrado al Chelsea. In ogni caso stiamo parlando di cifre impossibili da rifiutare.”

Salah è il giocatore giusto per rimpiazzare il colombiano?

“E’ necessario cercare di capire che tipo di apporto potrà dare Salah. L’ho visto solo in alcuni spezzoni di partita ma di certo non è arrivato al Chelsea per caso, a maggior ragione se Mourinho ha deciso di spendere 15 milioni per lui. Nel Basilea era uno dei giocatori più forti ma a Londra è rimasto chiuso dalla tanta concorrenza. Se a Firenze riuscisse a trovare la sua giusta collocazione in campo potrebbe avere molte più chance, mi sembra più una seconda punta che un esterno ma vedremo dove deciderà di farlo giocare Montella.”

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Con la Roma ha vinto due Coppe Italia, ma il suo gol negato favorì lo scudetto alla Juventus. Tecnologia in campo? Giammai, rovinerebbe tutto.

TURONE: «MI ASPETTO UNA GIRANDOLA DI GOL ALL’OLIMPICO»

di alessandro guetta

M

aurizio Turone, ex difensore di Genoa, Milan e Roma degli anni ‘70/’80, è uno di quei giocatori che, nonostante una buona carriera, sono rimasti impressi nella storia del calcio italiano per un singolo episodio. Il 10 maggio 1981 infatti proprio Turone segnò il gol che avrebbe permesso alla Roma di battere la Juventus e laurearsi Campione d’Italia ma il guardalinee annullò per un presunto fuorigioco. Questa sera, ore 20:45, la “sua” Roma sfida la Fiorentina e a tal proposito lo abbiamo contattato per parlare di questo quarto di finale di Coppa Italia e non solo.

Signor Turone, che partita si aspetta?

«Si affrontano due formazioni che giocano bene a calcio e che propongono gioco senza mai chiudersi troppo; neanche nei momenti di difficoltà. Mi aspetto una gara ricca di gol».

Chi parte favorito?

«Giocando a Roma, i giallorossi hanno qualche possibilità in più di passare il turno ma non dimentichiamoci che nelle ultime partite dagli spalti dell’Olimpico sono arrivati anche dei fischi. Tuttavia immagino che in questa occasione il pubblico inciterà la squadra fino alla fine, ecco perché a mio parere la squadra di Rudi Garcia

Il punto di vista

Una foto d’epoca del gol annullato a Turone contro la Juventus

parte con i favori del pronostico».

Le due squadre si sono sfidate poco più di una settimana fa in campionato, questo potrà incidere sull’andamento della partita?

«Al giorno d’oggi i giocatori si conoscono, se non tutti quasi. Non penso possa rappresentare né un vantaggio né uno svantaggio per l’una o l’altra squadra.

In Italia è normale affrontare la stessa formazione più volte nell’arco di pochi giorni in competizioni diverse».

Al Franchi sono andati in gol Gomez e Ljajic, pensa che abbiano possibilità di ripetersi?

«Sì, possono senz’altro essere di nuovo loro gli uomini decisivi sotto porta.

Il tedesco, dopo un lungo periodo tra infortuni e astinenza di gol, è finalmente tornato e sarà il giocatore viola più vicino alla porta di De Sanctis, così come il serbo. Occhio però anche a Totti, è retorico dire che lui è sempre in grado di inven-

tare qualcosa».

Come giudica la cessione di Cuadrado?

«Credo che sia stata fatta davvero un’ottima operazione. I viola perdono un giocatore importante ma ne acquistano un altro con grandi potenzialità come Salah e soprattutto intascano tanti soldi».

La partenza del colombiano cambierà le strategie di Montella?

«E’ presto per dirlo; Cuadrado dava velocità e profondità alla manovra, vedremo cosa riuscirà a dare Salah. Tuttavia ho notato che l’allenatore viola è solito cambiare modulo quindi eventualmente non sarebbe comunque un problema passare ad una difesa a 4».

Strootman è andato ancora ko, assenza molto pesante per i giallorossi?

«Una brutta tegola per la Roma. Strootman è un ottimo giocatore e questa ricaduta non ci voleva proprio, sia per lui che per la squadra, che soffrirà molto la sua assenza».

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Negli ultimi tempi ci sono state molte sviste arbitrali, sia in Serie A che in Coppa Italia. Finiranno mai le polemiche?

«No, non finiranno mai ma d’altronde questo è il calcio. Non si possono togliere le polemiche a questo sport, altrimenti si appiattirebbe e divente-

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C’è stato un tentativo di cambiamento con l’introduzione dei giudici di linea ma anche loro spesso sbagliano e non possiamo farci niente».

Lei quindi non sarebbe favorevole alla moviola in campo?

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Il grande doppio ex di Roma e Fiorentina gioca per noi i Quarti di finale di Coppa Italia

De Sisti: «Gara aperta a qualsiasi risultato.

Senza Cuadrado…»

di alessandro latini

I

l campionato e la corsa all’Europa, per qualche ora, vanno in archivio. Con il gong del mercato arrivato ieri sera, adesso c’è spazio solo per la Coppa Italia.

Testa alla Roma, fermata in campionato sull’1-1 al ‘Franchi’. Era una Fiorentina diversa, seppur risalente a poche settimane fa. C’era Cuadrado e adesso non c’è più. Questo basta per cambiarla radicalmente dal punto di vista tattico. Il pareggio basterà fino ad un certo punto, magari per por-

tare la sfida ai rigori. Ma Montella torna a Roma con la voglia di fare l’impresa. La sua squadra ci crede, regalarsi la Juventus in semifinale è una specie di sogno neanche troppo celato. Vincere un trofeo è quello che manca

alla famiglia Della Valle e, dopo averlo accarezzato lo scorso anno, tutti vogliono provare ad alzarlo al cielo. Ed il percorso non è certamente agevole come quello dello scorso anno. La Roma, dicevamo, rappresenta il primo vero

Tra i rinforzi arrivati in questo mercato c’è anche Alberto Gilardino, qui marcato da Facundo Roncaglia

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LUCA 333.4233131 «Credo che Gilardino tuttosvuoto@gmail.com possa dare esperienza sotto porta. Sa farsi vadal campionato. E’ una lere, ha ancora il guizzo sfida da dentro o fuori e del goleador. Diamanti certe volte gli equilibri ha classe e temperamencambiano». to, può essere anche lui La Fiorentina cosa deve molto utile. A differenza portarsi dietro della gara di altri raffinati interpredel campionato? ti della trequarti, quando c’è battaglia si galvaniz- «Il primo tempo, deve ripartire da lì. Ognuno cerza e non si perde».

Roma e Fiorentina s’in- cherà di usare le proprie contrano di nuovo dopo carte, ovviamente Garla partita di Coppa Italia. cia farà il ragionamento contrario, avendo giocaChe partita si aspetta?

«Sarà una lotta, una to meglio nella ripresa. partita combattuta. Ci E’ una partita aperta a vorrà grande attenzione qualsiasi risultato. Per ai particolari, soprattut- il gusto dello spettacoto ai calci da fermo che lo mi auguro di veder la potrebbero decidere la miglior Roma contro la gara. La Roma è ancora miglior Fiorentina posin un momento dubitati- sibile. Sarebbe un bello vo, mentre la Fiorentina spettacolo per i buongumi sembra che stia ab- stai». bastanza bene. Questa Come finirà secondo lei? considerazione riavvici- «Voglio bene a tutte e na nel pronostico le due due le squadre, non mi squadre. A cose normali sbilancio. Vinca il migliola Roma è più forte, ma re. E’ banale, ma lo penso queste partite esulano davvero».

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dentro o fuori della stagione. L’ostacolo è difficile da superare, anche se gli stimoli del gruppo gigliato sono ai massimi livelli.

E allora sarà il campo a parlare, con la Fiorentina di Montella che (pur non centrando mai la vittoria) sul rettangolo verde ha sempre dato filo da torcere ai giallorossi. Questa settimana, Il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Giancarlo De Sisti, uno dei doppi ex più amati dalle due tifoserie.

La Fiorentina ha perso Cuadrado che è andato al Chelsea. Dispiaciuto dalla cessione del colombiano?

«E’ un top player, quindi è evidente che si abbassi la cifra tecnica della squadra. Poi la Fiorentina ha fatto bene a cederlo se lui non voleva più rimanere a Firenze ed era attratto da altri palcoscenici. Dispiace che sia andato via, perché le grandi squadre si fondano sui grandi giocatori e lui rientra sicuramente in questa categoria».

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Esclusiva con l’ex dirigente della Roma: ‘Fiorentina brava ma le mancano salto di qualità e continuità’

L'Intervista

MONTALI: SFIDA APERTISSIMA

ALL’OLIMPICO MA I VIOLA DEVONO CRESCERE di giacomo Cialdi

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ove giorni dopo la sfida di campionato, Roma e Fiorentina si trovano nuovamente faccia a faccia in una gara che vale più dei semplici tre punti: in palio infatti c’è la semifinale di Coppa Italia. Entrambe le formazioni tengono moltissimo a questa competizione e promettono di dar vita ad una grande partita nonostante i giallorossi stiano attraversando un periodo di crisi e i viola alle prese con stanchezza e la fresca partenza di Cuadrado. La parola all’ex dirigente della Roma Gian Paolo Montali per parlare delle due squadre e di questa attesa sfida all’Olimpico.

Montali, come ha visto Roma e Fiorentina in questa prima parte di stagione?

«La Roma è un po’ meno brillante dello scorso anno, forse perché ormai gli avversari hanno imparato a conoscerla e ad affrontarla: è sempre seconda in classifica ma dovrà fare attenzione a chi la segue. La

Fiorentina mostra un buon gioco ma va un po’ a corrente alternata. Mi è capitato di vedere grandi prestazioni da parte dei viola e subito dopo dei mezzi scivoloni. La squadra di Montella pecca di continuità, fattore fondamentale nel campionato italiano».

Secondo lei i giallorossi sono nettamente più forti dei viola?

«Se guardiamo i valori in campo la Roma è più forte della Fiorentina. Malgrado i troppi recenti pareggi che ne stanno frenando la corsa, Garcia ha dato una grande mentalità ai suoi giocatori: andare in campo sempre per vincere. Anche la Fiorentina cerca sempre di portare a casa i tre punti, ma la squadra di Montella appare leziosa e poco determinata. Detto questo, però, nel calcio può succedere di tutto: se la Fiorentina incappa in una giornata positiva può fare davvero grandi cose».

Sono due squadre che si somigliano secondo lei?

«Sono certamente due formazioni che hanno delle analogie, soprattutto per

ciò che riguarda la volontà di giocare a pallone sempre e comunque».

Si aspetta una partita simile alla recente sfida di campionato terminata 1-1 al Franchi?

«Si, mi aspetto una partita molto equilibrata, ricca di occasioni da gol e bellissime giocate. Le due squadre sanno giocare molto bene al calcio, hanno centrocampisti forti tecnicamente, due bravissimi allenatori e credo daranno vita ad una bella sfida».

Cosa manca a Roma e Fiorentina per raggiungere rispettivamente scudetto e piazzamento Champions League?

«La Roma sta facendo un ottimo percorso di crescita.

Per vincere un campionato importante e difficile come quello italiano c’è bisogno di tre componenti: società, giocatori e allenatore. I giallorossi sono messi bene sia per quanto riguarda i giocatori che l’allenatore.

Il passo successivo è cambiare la mentalità della società, creare una programmazione vincente. Anche la società viola sta facendo

bene, ma a mio parere pecca di determinazione, non soltanto in campo. Molte volte ho avuto l’impressione che a parole ci fossero le condizioni per crescere e fare finalmente il salto di qualità e poi i fatti hanno detto altro. La strada da fare per essere tra le prime tre sembra poca, ma in realtà è molta: non c’è cosa più difficile che cambiare la mentalità degli uomini chiave. E’ necessario pensare in grande. Ritengo che entrambe abbiano bisogno di un po’ di tempo per raggiungere questi obiettivi».

Concludendo con la sfida di Coppa Italia, chi crede passerà il turno?

«E’ una partita apertissima. La Fiorentina ha tutte le carte in regola per sbancare l’Olimpico e approdare in semifinale, ma tutte le componenti viola dovranno dare il massimo in termini di concentrazione, convinzione e cattiveria agonistica».

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Dopo un trascorso da dirigente della Juventus, Montali è stato anche direttore generale e operativo della Roma

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te” di Babacar ed espelle Burdisso per doppio giallo in maniera affrettata.

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Nelle ultime sei occasioni con i giallorossi la squadra viola sempre eliminata dalla Coppa Italia passando il turno all’Olimpico solo 4 volte in 12 edizioni

amarcord

LA FIORENTINA A ROMA?

di ruben lopes pegna

U

na tradizione da invertire. Subito. Sin dall’incontro di stasera all’Olimpico che vale l’accesso alle semifinali.

Infatti, in Coppa Italia la Fiorentina ha affrontato la Roma in 12 edizioni ed in 8 è stata eliminata, passando il turno solo 4 volte. Ma non è tutto. Contro i giallorossi i viola sono usciti dalla coppa nelle ultime 6 occasioni. E’ ciò è accaduto negli ultimi 35 anni, ovvero dal 1980. Nei 17 incontri tra le 2 squadre la Fiorentina ha ottenuto 5 vittorie, di cui 2 all’Olimpico, a fronte di 5 pareggi e 7 sconfitte. In questo computo le partite concluse ai rigori si considerano come se fossero terminate in parità.

L’ULTIMA SFIDA. Risale al 16 gennaio 2013. Al Franchi nel match valido per i quarti di finale in gara unica, la Fiorentina di Montella perde per 1-0 al termine dei tempi supplementari. Decisivo è il gol di Destro al 97’.

Nel finale vengono espulsi Cuadrado e Dodò. Ricordiamo la formazione viola di quella partita schierata con il 3-5-2: Neto; Tomovic, Gonzalo Rodríguez, Savic; Cuadrado, Migliaccio (Romulo dal 65’), Aquilani, Borja Valero, Pasqual (Llama dal 106’); Jovetic, Toni (Ljajic dal 78’).

IL PRIMO INCONTRO. E’ valido per i quarti di finale. A Roma in gara unica nell’edizione del 1940/41 i giallorossi si impongono per 4-1 grazie ai gol di Amadei, Pantò e Kreziu (doppietta). Per i viola segna Poggi.

UN SUCCESSO TENNISTICO. Il 3 maggio 1961

C’E’ TUTTA UNA TRADIZIONE (NEGATIVA) DA INVERTIRE Nell’ultima sfida di Coppa Italia, a decidere è stato Mattia Destro, passato al Milan nelle scorse ore

all’Olimpico in gara unica le due squadre si affrontano per la seconda volta in Coppa Italia. Per questa sfida valida per i quarti di finale il tecnico ungherese della Fiorentina Nandor Hidegkuti manda in campo la seguente formazione: Sarti; Robotti, Castelletti; Gonfiantini, Orzan, Rimbaldo; Hamrin, Benaglia, Da Costa, Milan, Petris. E’ una gara vietata ai deboli di cuore, ricca di emozioni come poche. La Roma parte bene e al 24’ va in vantaggio con un gol del centrocampista Pestrin.

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Immediata è la reazione dei viola che pareggiano con una rete del centravanti Dino Da Costa, un ex, al 33’. La Fiorentina insiste e al 35’ Gianfranco Petris realizza la rete del sorpasso.

E ancora Petris al 43’ segna il gol del 3-1. La Roma non demorde e con l’ala sinistra svedese Selmosson a un minuto dall’intervallo accorcia le distanze. Si va al riposo dunque con la Fiorentina in vantaggio per 3-2. Per una buona metà della ripresa non accade nulla. Ma al 26’ i viola allungano ancora con un gol di Milan al 26’. La Roma, però, non ci sta e si riporta sotto grazie a una rete di Menichelli alla mezzora.

I giallorossi insistono in avanti alla ricerca del pa-

reggio e si sbilanciano. Così al 39’ Petris segna il gol del 5-3 (per lui si tratta di una tripletta) e al 41’ Milan (doppietta per lui) quello del 6-3. Ma la Roma cerca comunque di replicare e Alberto Orlando, futuro centravanti gigliato, firma l’ultimo gol della serata al 42’.

L’incontro così finisce con il successo tennistico della Fiorentina per 6-4. E’ il primo successo in Coppa Italia contro i giallorossi.

Poco più di un mese dopo la squadra di Hidegkuti si aggiudicherà l’ambito trofeo, sconfiggendo in finale la Lazio.

LE ALTRE TRE VOLTE IN CUI LA FIORENTINA ELIMINA LA ROMA. Nel primo turno dell’edizione della stagione 1967/68 in gara unica al Comunale i viola si impongono per 4-1, grazie agli autogol di Ferrari e Losi e alle reti di Maraschi e Pirovano. Il gol dei giallorossi porta la firma di Peirò. Nell’edizione della stagione 1974/75 le due squadre si affrontano nel girone finale con partite di andata e ritorno. Al Comunale nella gara d’andata la Fiorentina vince per 2-1 grazie alle reti di Antognoni e Rosi. Il gol della Roma lo realizza Prati, che nel 1977/78 giocherà a Firenze.

Nel ritorno all’Olimpico la gara termina 2-2. Segnano una doppietta ciascuno Desolati e Prati. I viola si aggiudicano il girone e volano in finale, dove a Roma

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na 1-1. Segnano Giannini e Monelli. La Roma così va in finale. Passano sette anni e nella stagione 1992/93 le due squadre si trovano di nuovo di fronte, questa volta negli ottavi di finale. All’andata all’Olimpico i giallorossi vincono 4-2, dopo essere stati in vantaggio fino a pochi minuti dalla fine per 4-0. Carnevale e Mihajlovic siglano una doppietta ciascuno. E una doppietta la realizza anche il tedesco della Fiorentina Effenberg. Al ritorno al Franchi l’incontro si conclude 1-1 per i gol di Rizzitelli e Batistuta. La Roma così va ai quarti. Nei quarti le due formazioni si incontrano nella stagione 2004/05.

All’andata all’Olimpico, nel giorno dell’esordio sulla panchina gigliata di Dino Zoff, i giallorossi si impongono per 1-0 grazie a un gol di De Rossi. Con il medesimo punteggio a favore dei viola termina il confronto di Firenze grazie a un autogol di Ferrari. Si va così ai rigori. La Roma ne realizza 7, la Fiorentina 6. Decisivo è un errore di Ujfalusi.

I giallorossi vanno così in semifinale. L’ultimo confronto tra le due squadre all’Olimpico si disputa nella stagione 2011/12, quando sulla panchina gigliata siede Delio Rossi. Il match, in gara unica, è valido per gli ottavi di finale. La Roma vince 3-0 grazie a una doppietta di Lamela (53’ e 66’) e a un gol di Borini.

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batteranno il Milan 3-2 e si aggiudicheranno la Coppa Italia. L’ultima volta che la Fiorentina elimina la Roma è nel 1977/78. Nel primo girone eliminatorio la formazione gigliata guidata da Carletto Mazzone si impone all’Olimpico per 1-0 con un gol di Desolati al 23’.

Da allora per i viola con i giallorossi in Coppa Italia ci saranno solo delusioni ed amarezze.

LE ALTRE SFIDE. La prima volta che le due squadre si affrontano in semifinale (in finale non si sono mai incontrate) avviene nell’edizione della stagione 1963/64. All’Olimpico in partita unica il match termina 1-1 per le reti del peruviano della Fiorentina Seminario e del giallorosso Leonardi. Si va ai calci di rigore, dove la Roma prevale per 6-2. Nell’edizione della stagione 1980/81 le due formazioni si affrontano nei quarti di finale con partite di andata e ritorno.

Al Comunale all’andata i giallorossi vincono per 1-0 con un gol di Alberto Di Chiara (futuro viola) nel finale. All’Olimpico il match di ritorno termina 0-0 e la Roma va in semifinale. In semifinale le due squadre si incontrano nuovamente nell’edizione della stagione 1985/86.

Nell’andata nella capitale i giallorossi si impongono per 2-0 grazie ai gol di Righetti e Tovalieri. Il match di ritorno a Firenze termi-

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L’allenatore, reduce dall’esperienza in India con il Pune, parla in esclusiva al Brivido Sportivo

L'intervista

Colomba: «Garcia e Montella fra i migliori allenatori.

Salah è da Fiorentina»

di alessandro latini

R

oma-Fiorentina, atto secondo. Dopo il match del campionato, finito in parità, le

due squadre tornano ad affrontarsi

nei Quarti di finale di Coppa Italia.

Sfida secca, chi vince si regala la Juventus in semifinale (turno con andata e ritorno), chi perde esce dalla competizione. Il primo scontro del Franchi ha raccontato di una Fiorentina largamente padrona del campo per la prima parte di gara, poi nella ripresa è uscita fuori la grinta della Roma. Garcia ha modificato gli equilibri tattici ed è riuscito a raddrizzare la partita. Confronto che, tutto sommato, ha lasciato un po’ di amaro in bocca alla Fiorentina, consapevole di aver gettato al vento una grande occasione per battere una squadra importante. Ed è da questa amarezza, mista a consapevolezza nei propri mezzi, che riparte la Fiorentina. Montella ha perso Cuadrado, ma può contare sulla forza di un gruppo unito, rinforzato dal mercato e voglioso di togliersi qualche soddisfazione. Garcia avrà i suoi problemi, con Gervinho ancora impegnato in Coppa d’Africa e con infortuni eccellenti a cui far fronte a centrocampo (De Rossi e Strootman saranno out, come del resto Iturbe). Una bella sfida fra due dei migliori allenatori del campiona-

to. Il francese giallorosso contro lo scugnizzo viola. Pochi giorni fa si sono sfidati in una sorta di partita a scacchi. Adesso sono pronti a replicare. Per parlare della sfida e dei due allenatori, Il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Franco Colomba, tecnico in orbita Fiorentina, che ha allenato fino a poche settimane fa il Pune Fc, club indiano affiliato proprio alla società viola.

Roma-Fiorentina, siamo al secondo atto. Dopo la sfida di campionato, che gara sarà in Coppa Italia?

«E’ quanto di meglio possa esprimere il calcio italiano in questo momento. Insieme a Juventus e Napoli sono le due squadre che giocano meglio. La Fiorentina fa del possesso palla la sua arma migliore, la Roma è pericolosa quando attacca la profondità. Sarà una partita spettacolare, indovinare il risultato credo che sia la cosa più difficile».

Cosa deve temere in particolare la Fiorentina?

«La Roma è una squadra che ha sempre la giocata decisiva, grazie ai suoi campioni. Totti, ovviamente, su tutti. La Fiorentina non dovrà mai addormentarsi, perché

fra i giallorossi ci sono giocatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento».

Sarà una sfida anche fra Garcia e Montella. Secondo lei sono fra i migliori allenatori in Serie A? «Loro due sono sicuramente fra i migliori. Garcia ha dato la sua impronta ed ha riproposto Totti centravanti. Mentre Montella mi è piaciuto molto nella gestione dell’emergenza offensiva. Si è ingegnato costantemente per sopperire ad assenze pesantissime come quelle di Rossi e Gomez: questo è uno dei suoi più grandi meriti. Oltre a loro, ho molta stima anche di Mihajlovic, Pioli ed Allegri, tutti allenatori di grande personalità che hanno dimostrato di avere idee vincenti».

Dal campo al mercato. Cosa pensa della cessione di Cuadrado?

«Era partito sottotono, questo testimonia che a volte le voci di mercato influiscono. Quando uno fa la bocca ad una grandissima squadra poi ne risente il rendimento. L’operazione è stata intelligente, anche perché la Fiorentina ha risorse di altro genere per sopperire alla sua partenza».

Una di queste risorse è Salah. E’ un giocatore da Fiorentina?

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«L’ho visto qualche volta, mi sembra un talento. Può darsi che non sia pronto per una grandissima squadra come il Chelsea, ma credo che la Fiorentina sia una squadra giusta per lui perché gioca a calcio come pochi in Europa. E lui potrà inserirsi al meglio in questo contesto così organizzato a livello tattico».

E poi sono arrivati Gilardino e Diamanti, due che possono ancora dire la loro…

«Certo, daranno maturità al gruppo. Gilardino, se viene servito bene, la butta dentro senza problemi ancora oggi. E’ quello che mancava alla Fiorentina. Un’alternativa in attacco può servire nel corso della stagione. Diamanti può risolvere la partita con due giocate. Sono giocatori che portano punti, quindi è normale che il mio giudizio sia estremamente positivo sul loro acquisto».

In questo mese si decide gran parte della stagione. Le casse si sono rimpinguate ma, sostiene l’ex viola, la squadra si è indiscutibilmente indebolita.

fiorentina amore mio

Di Chiara:

«Babacar e Gomez sono una soluzione interessante» di alessandro latini

I

l pareggio in rimonta contro il Genoa non ha lasciato totalmente soddisfatto il clan viola. Montella ha lamentato scarso ordine tattico a fine partita, spiegando poi che la squadra è stanca dal punto di vista nervoso. Ragionamento logico, ma oltre all’aspetto mentale c’è quello fisico. Alcuni giocatori avrebbero bisogno di riposo, in un momento in cui non si potrà tirare il fiato nemmeno per un attimo.

La Roma e la Coppa Italia bussano già alla porta di Montella, che all’Olimpico chiederà a Mario Gomez di trasformarsi nell’uomo dei sogni. Il centravanti tedesco ha visto tutta la partita di ‘Marassi’ dalla panchina ed è carico più che mai per giocare dal primo minuto.

Dovrà trascinare la squadra

con i suoi gol, adesso i compagni gli chiedono questo.

Domenica, all’ora di pranzo, sarà la volta dell’Atalanta.

E poi la corsa in campionato s’intersecherà nel doppio impegno di Europa League contro il Tottenham. Insomma, febbraio è iniziato. E sarà un mese decisivo. Per la nostra rubrica Fiorentina Amore Mio, questa settimana abbiamo intervistato in esclusiva Alberto Di Chiara.

Inevitabile partire dalla cessione di Cuadrado. Dopo qualche giorno di riflessione, che idea si è fatto? «A livello economico abbiamo rimpinguato le casse, questo è fuori di dubbio. A livello tecnico ci siamo indeboliti, perché Cuadrado è uno dei pochi giocatori in Europa che salta l’uomo ed ha determinati valori tecnici. Diciamo che è stato un affare, la cui bontà la valuteremo an-

che in relazione al rendimento di Salah, che ovviamente non è Cuadrado. E’ un’operazione comprensibile, la vedo comunque azzeccata, tutto considerato. Piuttosto, qualche critica può essere mossa in relazione al mercato estivo: in entrata sono arrivati giocatori poco utilizzati dall’allenatore».

In linea generale, considerando arrivi e partenze, come valuta il mercato di gennaio della Fiorentina?

«Sono stati presi giocatori di esperienza e valore. Questo è stato un mercato povero, basti pensare che Gilardino e Diamanti sono tornati in Italia dopo esperienze in Cina.

Sono giocatori che in Serie A possono fare la differenza se stanno bene fisicamente, non dimentichiamoci che giocatori di classe come Totti e Pirlo vanno verso i quarant’anni ed ancora possono dire la

loro tranquillamente. Il livello del nostro campionato glielo consente».

La Fiorentina lascia da parte il campionato e si concentra sulla sfida alla Roma in Coppa Italia. Sensazioni? «In campionato la Fiorentina ha giocato un primo tempo su ritmi altissimi contro i giallorossi, il pareggio è stato un risultato piuttosto giusto, anche se la Fiorentina meritava qualcosa in più visto il grande primo tempo che ha disputato. Poi è chiaro che sono emersi i grandi giocatori che ha la Roma. La Fiorentina dovrà tenere il ritmo alto, se la Roma prende il pallino del gioco in mano può essere un bel problema».

Adesso che non c’è più Cuadrado, è possibile immaginarsi una Fiorentina con Gomez e Babacar titolari?

«Credo che possa essere una soluzione importante. Ades-

so Montella non è più ‘costretto’ a schierare il colombiano seconda punta, quindi credo proprio che nella sua idea ci sia di provare una squadra con il doppio centravanti. Ed in quest’ottica è molto importante anche l’arrivo di Gilardino».

Chiudiamo con un gioco.

Coppa Italia ed Europa League, in quale competizione è

più facile arrivare in fondo?

«Alzare un trofeo sarebbe il massimo, soprattutto a livello europeo. La squadra deve andare avanti al massimo partita dopo partita, senza porsi obiettivi ancora prima di giocare. La possibilità di andare avanti c’è su entrambi i fronti. Dovendo scegliere, un trofeo europeo sarebbe il massimo».

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I

l quarto di finale di Coppa Italia contro la Roma, il mercato e in particolar modo la cessione di Juan Cuadrado al Chelsea. Tanti i temi che riscaldano il cuore dei tifosi della Fiorentina. Ecco cosa ne pensa Furio Valcareggi.

Valcareggi, prima di tutto che partita pensa sarà quella tra Roma e Fiorentina?

«Sarà certamente una gara equilibrata, combattuta e tirata. La Fiorentina non va a Roma da favorita ma da possibile vincitrice. La qualificazione è fortemente in dubbio, abbiamo tutto per passare il

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VALCAREGGI: «BABACAR FIRMI SUBITO, CUADRADO RISCHIA COME JOJO» turno contro i giallorossi. Dato l’equilibrio dimostrato anche in campionato, potrebbe risolversi nei tempi supplementari o addirittura ai rigori. Sarà un match altamente incerto».

Quanto conta il fattore Olimpico?

«L’ambiente conta sempre un po’, ma i ragazzi di Montella hanno personalità da vendere, carisma, esperienza e non si faranno intimorire da un’atmosfera certamente molto calda».

Mario Gomez si è sbloccato proprio contro la Roma, crede si possa ripetere?

«L’augurio è proprio che il tedesco possa ripetere il gol

messo a segno contro i giallorossi, magari decidendo la qualificazione. Sarebbe un’altra grande iniezione di fiducia per lui. Gomez è abituato a giocare queste partite, ne ha vissute molte in Germania, è il suo ambiente naturale.

Quando le sfide diventano importanti, i grandi giocatori vengono fuori».

Nel caso di passaggio del turno ad attenderci ci sarebbe la Juventus. Mentre dall’altra parte del tabellone Lazio, Napoli o Inter.

«Arrivati a questi livelli è una competizione seria, difficile.

Difficilmente si trovano piccole squadre in semifinale, dobbiamo giocare e battere le più forti».

Veniamo al mercato: che pensa dell’addio di Cuadrado?

bastian contrario

«La notizia della sua cessione mi ha rattristato molto.

Ero convinto che una società come la Fiorentina potesse permettersi il colombiano. Se cedi gli incedibili significa che le ambizioni devono essere ridimensionate. Mi dispiace tantissimo. Questa cessione influirà su tutta la squadra perché i risultati della Fiorentina erano strettamente legati alle prestazioni di Cuadrado».

Montella prima della cessione aveva detto “Credo che alla fine Juan resterà». Secondo lei erano frasi di circostanza oppure credeva nella permanenza del giocatore?

«L’allenatore credo abbia espresso soltanto una speranza: sa benissimo l’importanza del ragazzo per la squadra viola».

Al posto della società avrebbe ceduto il colombiano?

«Assolutamente no! E’ un’operazione che porta molti soldi nelle casse del club però lo priva di uno dei giocatori più forti che aveva. Adesso è difficile rimpiazzarlo perché calciatori come lui in giro ce ne sono pochissimi».

Per quanto riguarda la crescita del calciatore, ritiene sia stata un’operazione positiva?

«Credo sia impossibile dire no a società come Chelsea, Real Madrid, Barcellona ecc...l’ingaggio ti viene raddoppiato o triplicato, giochi la Champions League con regolarità e con buone possibilità di vincerla e godi di grande visibilità».

Un altro ex viola, adesso a Manchester, ha scelto tutto

questo, ci riferiamo a Jovetic, ma non gli è andata benissimo fino ad ora...

«E’ ovvio che andando a giocare in una grandissima squadra c’è la possibilità di giocare poco. Toccherà a lui dimostrare le sue qualità. Cuadrado corre il rischio di fare la fine di Jovetic, è vero, ma anche di diventare Cristiano Ronaldo».

Una infine battuta su Babacar: il procuratore Mino Raiola giorni fa ha detto che un buon contratto è inutile se il ragazzo non ha spazio per giocare. Cosa ne pensa?

«Adesso basta! Su Babacar, ma in generale per tutti i rinnovi, sono categorico: o firmi subito o ti siedi in tribuna fino alla scadenza del contratto! La Fiorentina deve alzare la voce e muoversi con decisione».

CASA MILAN MANDA A SCUOLA DI SOCIAL NETWORK

di cristiano puccetti

B

astiano, come viene amichevolmente chiamato il protagonista immaginario di questa rubrica, si è occupato ultimamente quasi sempre di temi abbastanza seri. O meglio, seriosi.

Questa volta vira verso la frivolezza, per raccontarvi ed approfondire uno strano decalogo che il Milan è stato costretto ad imporre ai propri tesserati.

Da sempre maestra, innovatrice, avanguardista nel campo della comunicazione, la società di Berlusconi ha deciso di regolamentare il proliferare inconsulto di commenti sui social network. Ormai la piattaforma virtuale è diventata praticamente incontrollabile, 24 ore su 24 possono scriverci calciatori, procuratori, fidanzate, mogli, amanti, fake e far scoppiare casini mai visti. Perché le notizie,

le indiscrezioni, le dichiarazioni, vengono sparate in tutto il mondo, poi inseguirle e bloccarle diventa molto complicato. Questo, oltre a essere una seccatura ed una perdita di tempo, non era più tollerabile. E non è stato un caso che a dare il via a questo decalogo sia stato il rimpatrio di Cerci, proprio al Milan: un suo tweet con cui annunciò l’imminente passaggio all’Atletico Madrid quest’estate scatenò il panico e rischiò di far saltare l’affare. Incommentabili poi quelli della sua fidanzata, diventati la barzelletta social degli ultimi mesi (“Addio serie A, andiamo nel calcio che conta...”, salvo poi battere in ritirata).

Ed eccoci al decalogo del Milan, molto chiaro. In pratica l’ufficio comunicazione rossonero dice ai propri tesserati: siete percepiti come espressione della società e da ora in qua si vi comportate come diciamo noi. Innanzitutto il codice etico

riguarda non solo i giocatori, ma tutti i dipendenti. E’ chiaro che la società non può vietare l’uso dei social network, ma può sicuramente limitarne l’uso e disciplinare bene gli argomenti da trattare per evitare polemiche di qualsiasi tipo.

Nel dettaglio, queste sono le regole: 1) astenersi da giudizi su arbitri e scelte tecniche; 2) non diffondere notizie interne, di calciomercato o di allenamento; 3) tenersi lontani dai commenti religiosi, politici, sessuali, razziali. E prima di ritwittare, consultarsi col club; 4) sarebbe gradito che promuoveste i nostri canali on line ufficiali. Naturalmente poi sta all’intelligenza dei calciatori e di chi li circonda valutare ed interpretare il decalogo. A livello ufficiale e pubblico, il Milan è stata la prima società a disciplinare l’uso incontrollato dei social network. Siamo pronti scommettere che molte altre la seguiranno.

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Esordio stagionale domenica a Livorno. Le “nuove leve” si allenano in Accademia

TORNEO ALLIEVE, BUONA LA PRIMA

di Maria Consiglia Grieco

T

utto al femminile il weekend del Centro Ginnastica Firenze a cavallo tra gennaio e febbraio. Sabato 31 è ripartito il progetto “Promo GAF”, ciclo di allenamenti e test promosso dal comitato regionale Toscana della Federazione Ginnastica d’Italia, sotto la guida della direttrice tecnica regionale di artistica femminile Stefania Bucci. Le due piccole ginnaste Ginevra Mazzi e Noemi Ragazzini (entrambe classe 2007) hanno partecipato, nella mattinata di sabato, al primo incontro del 2015 presso il palazzetto di Montevarchi – ora Accademia nazionale federale – accompagnate dai tecnici Mattia Costa e Ilaria Galli, insieme al gruppo delle ginnaste della regione inserite nel

ginnastica

programma di avviamento all’attività agonistica. Un fondamentale momento di scambio e di apprendimento per atlete e tecnici, il modo migliore per carpire i “segreti” della formazione di una ginnasta che la direttrice tecnica – due atlete portate a vestire la maglia azzurra – ha il compito di diffondere all’interno della regione.

Lo domenica, primo giorno di febbraio, vede invece il CGF impegnato nella trasferta livornese con la

prima prova regionale del Torneo Allieve femminile. Nuova la formula della competizione, non più ripartita in due fasce d’età ma a classifica unica, riservata a ginnaste dagli 8 ai 12 anni, chiamate a misurarsi sull’all-around delle quattro specialità volteggio, parallele asimmetriche, trave e corpo libero. A esordire nel campionato 2015 sono Alessia Mariani (classe 2005) e Alice Magugliani (2003), rispettivamente dodicesima e sedicesima classificata su

un totale di circa trenta ginnaste in gara, un risultato che soddisfa gli allenatori Cristiano Furelli e Ilaria Galli, in attesa di giocare

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tra le “mura amiche” la seconda prova regionale, prevista per il prossimo 1 marzo proprio presso la palestra di Sorgane.

Le piccole Ragazzini e Mazzi con i tecnici Costa e Galli.

Magugliani e Mariani durante il riscaldamento pre-gara.

Magugliani e Mariani con i tecnici Furelli e Galli

Noemi Ragazzini durante l'allenamento a Montevarchi.

Noemi Ragazzini e Ginevra Mazzi.

Ginevra Mazzi con il DTR Stefania Bucci.

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MONTECARLO C5: UN TITOLO PER TRE!

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Ringrazia l’A.C. Denti, vittorioso per 11-3 sull’Atletico Ma Non Troppo: uno straripante Ferlito ne fa 6, Guidotti 3 e Staffi 2, mentre per l’Atletico vanno a segno Bigiotti due volte e Carrai. Con gli stessi punti dell’Alfa Cure, ora anche l’A.C. Denti si trova a una sola lunghezza dalla testa della classifica.

di FEDERICO GENNARELLI

G

iornata di grandi gare nel gruppo Montecarlo C5, che ha visto molti scontri di alta classifica e importanti vittorie anche in coda.

Partiamo dalla vetta: tutti gli occhi erano puntati sul match fra la Dinamo Marte 2002 prima in classifica e il

VC Alfa Cure, secondo a -4, in quello che è una sorta di derby sentitissimo. Dopo 50’ di agonismo sono questi ultimi a prevalere 2-0, grazie a Giannoni e a un’autorete. La Dinamo rimane in testa, ma ora con un solo punto di vantaggio, mentre l’Alfa Cure ora ci crede.

Riesce ad allungare al quarto posto il Gruppo Stressato, corsaro a Pian Del Mugnone contro l’Autorimessa Cairoli. Il 7-4 finale vede le marcature di Bianchini e Barbieri con una tripletta a testa e di Fantini, mentre i biancorossi padroni di casa realiz-

zano le quattro reti con Degl’Innocenti, Musto, Abbracciati e Cellini.

Sconfitta pesante per il Cairoli, che deve forse abbandonare il sogno Top. L’ultimo vagone del treno che porta alla massima competizione è occupato dai Tortellini Ninja, che hanno la meglio sui Centauri con uno scoppiettante 12-7: generosa la prova degli ospiti, con Sacconi autore di ben 4 reti, mentre Scudiero (2) e Basso segnano gli altri.

I Ninja invece si godono un prolifico Boschi, autore di 5 gol, mentre Muri e Affatato realizzano due triplette. A completare lo score ci pensa Casconi. Al mo-

mento, i Tortellini sarebbero in Golden League con 25 punti, ma sperare in qualcosa in più è lecito.

Zona Golden anche per la Fiorentona, che ottiene un 3-0 sul fanalino di coda E L’Era L’Ora, portandosi a 13, con un bel +10 sulle ultime due.

Ecco la classifica aggiornata dopo 13 giornate: Dinamo Marte 32, Alfa Cure e A.C. Denti 31, Gruppo Stressato 27, Tortellini Ninja 25, Aut. Cairoli 21, Fiorentona 13, Atl. Ma Non Troppo 6, Centauri e L’Era L’Ora 3.

Sono intanto gli ultimi

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giorni per iscriversi al Torneo Metropoli, l’esclusiva rassegna invernale legata a Midland GS, giunta ormai alla sua edizione numero 14. Il torneo è disponibile sia per il calcio a 5 che per il calcio a 7 e sarà articolato con una fase eliminatoria all’italiana in gare di sola andata (4-5 incontri), fino alla fase conclusiva in partita secca. Al termine verranno premiate le prime quattro classificate, il capocannoniere e la miglior difesa.

L’iscrizione è gratuita e sono compresi ben 500 punti InViola, l’esclusivo circuito di raccolta punti promosso dall’ACF Fiorentina! Le iscrizioni sono aperte fino al 5 febbraio, mentre l’inizio ufficiale della manifestazione è fissato per il 9 febbraio.

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ASSEGNATI I TITOLI

NEI CAMPIONATI DI C5 FEMMINILE di STETO

Girone A Vincono il raggruppamento le campionesse provinciali in carica del Jolly Ferruccia: un cammino quasi perfetto, frutto di 28 punti in 10 gare e con l’attacco più prolifico del girone. Si deve inchinare alle vincitrici la Smartists Nuova Zambra, che ha tenuto testa al Jolly Ferruccia sino alla fine, perdendo il titolo per soli 3 punti a causa della sconfitta nello scontro diretto del match d’andata.

Le vice-campionesse si consolano col titolo di capocannoniere per la giocatrice Ilaria Marchionne e con la miglior difesa: appena 9 reti incassate, e ben sei gare chiuse con la porta inviolata. Queste due formazioni accedono alla Fase Finale Top Sportika al termine della quale uscirà il nome della squadra campione provinciale.

Terzo e quarto posto - e conseguente accesso alla Fase Finale Eccellenza - per FC Pro Squadrone Campi (12 punti) e New

Garden Nuova Zambra (10 punti): queste ultime - che hanno raccolto appena 3 punti nel girone di ritorno - perdono la terza piazza a causa della sconfitta nello scontro diretto all’ultima di campionato.

Disputeranno invece la Fase Finale Promozione Porta Romana (8 punti) e Le Morelline FC (4 punti).

Girone B E’ l’unico gruppo composto da 7 formazioni: si devono pertanto attendere gli ultimi due turni per decretare la formazione vincitrice del girone. Tutto si deciderà nello scontro diretto dell’ultima giornata che vedrà difronte la capolista Sesto Nuova Zambra (a punteggio pieno dopo 10 gare) e l’A.S.D.C. San Giusto - Le Bagnese (che insegue a sole tre lunghezze).

Importante potrebbe rivelarsi anche la differenza delle reti segnate negli scontri diretti: nel match d’andata si impose per 4-2 il Sesto Nuova Zambra che, in caso di arrivo a pari punti al termine del campionato, può permettersi anche la

sconfitta di misura contro le dirette e storiche rivali.

Per queste due formazioni già garantito l’accesso alla Fase Finale Top Sportika.

La lotta per il terzo posto riguarda ormai due sole squadre: Sagittae F.T (16 punti) ed Ellepi (15 punti), dal momento che Le Turche (13 punti) devono osservare anche un turno di riposo. Il sesto posto è invece dell’Athena (6 punti), mentre chiude la classifica il CSI Il Campino, fermo ancora a quota 0.

Girone C Con una giornata d’anticipo il New Aton Green (24 punti) riesce a spuntarla sulla Lastrigiana e bissa così il titolo conquistato nella passata stagione.

Ancora una volta punto di forza della formazione di Benini si è rivelato il reparto difensivo: appena 8 reti incassate in 9 gare. Per sole tre lunghezze la Lastrigiana si deve accontentare del secondo posto che vale comunque la meritata qualificazione alla Fase Finale Top Sportika: non è

bastato infliggere l’unico k.o. di tutto il campionato (2-0 nel match d’andata) alle neo-campionesse, che si sono prese la rivincita nella gara di ritorno (terminata 4-0).

Fra queste due squadre è stata lotta anche per la classifica cannonieri: Alice Becucci del New Aton Green precede di 4 marcature Francesca Lucente della Lastrigiana.

Per il terzo posto lotta fra Cral Ataf Firenze C5 e Mix Team, con le due squadre che hanno ottenuto un successo a testa negli scontri diretti: per entrambe accesso alla Fase Finale Eccellenza.

Infine parteciperanno alla Fase Finale Promozione Mad Cows (6 punti) e Ludus 90 (0 punti).

Girone D Il NH4N03 Jump vince il campionato con un percorso impeccabile: 10 vittorie in altrettante partite disputate, secondo attacco (90 reti) e miglior difesa (11 gol incassati) del girone, e Francesca Letizia Baglieri capocannoniere con 32 reti messe a segno. Per il

NH4N03 si tratta del terzo titolo nella stagione dopo i successi nel Torneo PreCampionato ed in quello della Befana. Secondo posto (24 punti) ed accesso alla Fase Finale Top Sportika per il SS Signa C5F, sempre in lotta per la vittoria del campionato nelle ultime stagioni e pronto a dar battaglia nella Fase Finale: alle vice-campionesse non è bastato terminare col miglior attacco del girone

calcio toscana

(92 reti). Accedono alla Fase Finale Eccellenza AC Derba Fem. e PGS Torregalli che finiscono a pari punti (12) e condannano alla Fase Finale Promozione l’ASD Sancat, terminata anch’essa a 12 punti.

Chiude all’ultimo posto (0 punti) la formazione del Montefiridolfi Calcio: l’obiettivo adesso è togliersi qualche soddisfazione nella Fase Finale Promozione.

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Serve tornare subito indietro, riavvolgere il nastro e tornare subito spingere sul pedale del gas.

L’occasione migliore è la sfida di Roma in Coppa Italia, quarti di finale importantissimi per la Fiorentina. Questa manifestazione è centrale per i viola. Poco importa che in caso di qualificazione la Fiorentina si troverebbe sulla strada la Juventus. Intanto speriamo che ci arrivi, poi faremo i conti.

La Roma di ora non è irresistibile, seppur sempre molto forte. Questa Roma è battibile ed eliminabile in Coppa Italia.

Si tratta di provarci e la Fiorentina deve tentare l’impresa.

Siamo entrati nel vivo della stagione: i viola sono in corsa per tutti gli obiettivi anche se adesso in campionato il terzo posto è più lontano.

La squadra di Montella deve andare all’Olimpico con la consapevolezza di poter guadagnare il passaggio del turno, senza tentennamenti. Anche questo fa parte di un percorso di crescita.

Genova ci ha dato anche due nuovi giocatori: Diamanti e Gilardino, due tipi sui quali Montella potrà contare.

Ripartiamo da loro e da un Gomez ritrovato. E’ vero, la Fiorentina ha perso un protagonista assoluto come Cuadrado, ma con quei denari i dirigenti viola potranno fare almeno un paio di operazioni interessanti. Tese a rafforzare il gruppo.

Ora, però, la Coppa Italia a Roma. Missione semifinale. Il sogno è possibile, conta solo volerlo realizzare.

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Mario Tenerani

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DIRETTORE RESPONSABILE Mario Tenerani CONSULENTE EDITORIALE Alessandro Rialti EDITORE E PUBBLICITà Salvini Editore srl Via S. Quirico 167 50013 Campi B.zio (Fi) tel. 055.9334666 GRAFICA E IMPAGINAZIONE Chiara Reggiani Alexandra Barbieri STAMPA Galeati srl (Imola) HANNO COLLABORATO Francesca Bandinelli, Lorenzo Cancemi, Giancarlo Carmagnini, Giacomo Cialdi, Alessandro Guetta, Alessandro Latini, Duccio Magnelli Ruben Lopes Pegna, Cristiano Puccetti FOTO Massimo Sestini

L’

aspetto più glamour della vicenda Cuadrado è stata sicuramente la telefonata fra Roman Abramovic e Diego Della Valle.

Dicono le cronache che i due si sarebbero sentiti per perfezionare l’affare, per gli ultimi ritocchi, per dare alla trattativa quella regalità che meritava. Non dubitiamo che sia andata così. Resta da capire in che modo siano entrati in contatto. “Ciao Roman”. “Hi Diego”. Ammesso e non concesso che

UNA TELEFONATA STRA-ORDINARIA si diano del tu. Si saranno sentiti via cellulare o, per esempio, via skype? E poi, avranno scorso la rubrica personalmente come fanno i comuni mortali o avranno chiesto il numero altrui a qualche amico comune (magari Abramovic l’ha chiesto a Mourinho, visti i suoi trascorsi italiani)? Chi avrà chiamato per primo? O forse si sono telefonati contemporaneamente, cosa impossibile per quasi tutti ma non certo per loro?

Insomma, la vicenda Cuadrado non poteva avere un finale più dirompente.

I due megapresidenti che si telefonano per definire l’affare (e forse anche per comunicarsi i rispettivi IBAN, viste le cifre in gioco)… Roba da non credere, da stropicciarsi gli occhi per la meraviglia.

Certo, questo non consolerà coloro − e non sono pochi − che pensano che se l’azienda Fiorentina ha fatto un ottimo affare, non è stato altrettanto buono per la squadra che va in campo. Ma sicuramente è bello pensare che il nostro “capo” chiacchiera di soldi con uno degli uomini più ricchi del mondo. Cosa

praticamente impossibile per il restante 99% dell’umanità. Vuol dire anche che non siamo messi così male, se uno dei nostri giocatori migliori (un top player!) è stato espressamente richiesto dall’allenatore più famoso e più ascoltato al mondo. Evidentemente a Firenze abbiamo fatto le cose per bene. Anche perché Cuadrado non è il primo che va via negli ultimi anni. Ci vengono in mente Jovetic, Ljajic, Cerci, Nastasic. Tutta gente che non è andata a giocare, con tutto il rispetto, a Empoli o a Cesena. Ma che è andata a

rinforzare il City, la Roma, l’Atletico Madrid (il fatto poi che abbiano soprattutto rinforzato le panchine conta poco). Anche l’acquisto di Neto, che pure non firma il contratto per andare da un’altra parte, è frutto dell’intuizione dei nostri tecnici. Quindi, in questi giorni, dobbiamo sentirci orgogliosi del nostro essere viola e non dobbiamo lamentarci troppo. Morto un Cuadrado (metaforicamente parlando!) se ne farà un altro.

Prima o poi. Come i Papi.

“Ciao, Roman. Ci sentiamo!”.