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Battere il Paok per caricarsi IN vista del Milan
Cosmi: «Viola, attenta ai greci»
Brocchi: «Fiorentina, Varsavia è alla portata»
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L’editoriale
L’EUROPA LEAGUE IL MIGLIOR ALLENAMENTO PER LA CHAMPIONS di mario tenerani
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a Fiorentina vola in Grecia per almeno un paio di buone ragioni: provare quei giocatori che fino ad oggi hanno avuto poco spazio, magari perché reduci anche da periodi poco felici dal punto di vista fisico. Del resto basta guardare la panchina di domenica scorsa per rendersi conto che ci sono volti ancora poco conosciuti. L’Europa League è efficace pure per questo: chi ha una rosa ampia può attingervi sperando di pescare soluzioni alternative per il futuro o presente. E la Fiorentina ha sicuramente necessità di individuare, all’interno del proprio gruppo, qualche carta da giocare. Salonicco diventa tappa importante anche per il percorso di avvicinamento alla qualificazione: i
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Già qualche settimana fa la vittoria in Bielorussia è stata il detonatore per il successo in campionato con l’Inter di alessandro rialti
BATTERE IL PAOK E CARICARSI PER IL MILAN
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uardare e viaggiare in Europa, per lasciare l’Artemio Franchi e il nostro campionato. Per abbandonare la confusione e i dubbi di una stagione dove pare davvero difficile essere profeti in patria e dove le tensioni stanno salendo e ammorbando l’aria. Via dallo stadio amico che tanto amico oramai non lo è da un anno almeno e cercare in Europa un po’ di pace. Montella guarda alla Coppa come a un’oasi di serenità. Le poche vittorie fin qui registrate sono nate proprio lontane dall’Italia (in Bielorussia) o comunque in Europa League dove segnare non è
lente d'ingrandimento
stato affatto un problema. Con la sola occasione del match con l’Inter, la Fiorentina ha fatto meglio, anche in campionato, a Bergamo contro i neroazzurri per una delle poche vittorie di questa nuova stagione. Dunque lontano dal Franchi per cercare serenità e gol. Ma che non si racconti in giro che lo stadio amico da antico fortino si sia tra-
sformato in sorprendente loculo mortuario perché non è così. Sempre oltre trentamila spettatori, la coreografia che doveva esserci per la finale di Coppa Italia, canti, slogan, applausi, solo mugugni quando è entrato Ilicic, dimostrano di come e di quanto al Franchi la gente sorregga e sospinga la propria squadra. Dunque se il Franchi non è più un
fortino la colpa è solo di chi in quel fortino non riesce a dare il meglio di se. E allora che in Europa si veda la migliore Fiorentina perché la Coppa ci appare al momento forse il traguardo meno lontano. Sia questa ovviamente l’Europa League, che la Coppa Italia quando verrà il momento. Ora c’è la trasferta in Grecia, obiettivo Salonic-
co, per sbarcare oltre il gironcino, una vittoria e il primo posto potrebbe essere davvero a un passo. Vincere per poi poter gestire la situazione, i viola di Montella si troverebbero a quota nove, lontani dagli altri e con i confronti diretti ovviamente a proprio favore. Una soluzione ideale per la manifestazione internazionale, ma anche per
uscire da questo momento di autentica difficoltà. Vincere aiuta a far bene, come è successo con la Dinamo Minsk, battuta proprio prima di affrontare l’Inter. La speranza è proprio questa, battere il Salonicco per poi cercare di andare a San Siro contro il Milan per fare un’impresa. Poi si tornerà a parlre del Franchi, ma oggi conta solo la Coppa.
In porta, fino ad oggi, in Europa è toccato a Tatarusanu
Babacar in azione con la Lazio. E’ ancora a caccia del primo gol europeo
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top brusco, inatteso. La Fiorentina si risveglia di colpo dopo essersi illusa contro l’Inter di aver risolto i propri problemi. I due schiaffi presi in faccia dalla Lazio hanno lasciato il segno, nel gruppo e nell’ambiente. Oltretutto, le dichiarazioni di Andrea Della Valle sui giocatori che devono rinnovare il proprio contratto hanno contribuito ad elettrificare ancora di più l’ambiente. Ma il fitto calendario corre, per una volta, in soccorso della Fiorentina. C’è da pensare fin da subito all’Europa League ed alla difficile trasferta sul campo del Paok Salonicco. L’obiettivo è mettere in campo una bella prestazione per rialzarsi dopo la sconfitta di domenica scorsa e per presentarsi a San Siro contro il Milan con una buona dose d’entusiasmo e fiducia nei propri mezzi. Per la rubrica Fiorentina Amore Mio, questa settimana abbiamo intervistato Cristian Brocchi, ex centrocampista di Milan e Fiorentina ed attuale allenatore della Primavera rossonera. Brocchi, partiamo dalla partita di domenica scorsa. Si aspettava che la Lazio potesse fare bottino pieno a Firenze? «Ho visto una Lazio che comincia ad avere un’identità
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la prima sfida questa tra i bianconeri del Paok Salonicco (società fondata come quella gigliata nel 1926 e che come quella gigliata ha vinto 2 scudetti), imbattuto da 11 partite casalinghe consecutive tra Coppa Uefa ed Europa League con un bottino di sette vittorie e quattro pareggi, e la Fiorentina. Le due squadre non si sono mai affrontate in precedenza. Il presidente del Paok è l’ex attaccante Zisis Vryzas, che giocò anche a Firenze nella stagione 2003/04, quella della promozione in serie A (20 presenze all’attivo e 4 gol segnati ma saltò gli spareggi con il Perugia perché impegnato agli Europei che poi si aggiudicò con la nazionale greca). E’ solo la seconda volta questa che la squadra viola affronta una compagine ellenica in un incontro valido per una coppa europea. Il precedente risale a sette anni fa, al 29 novembre 2007. Nel primo girone di Coppa Uefa (ci sono anche Villarreal, Elfsborg e Mlada Bolesav e si disputano due gare in casa e due in trasferta) la Fiorentina affronta ad Atene l’Aek. Sono giorni molto tristi in casa viola quelli. Settantadue ore prima del match è scomparsa la moglie di Cesare Prandelli Manuela. La squadra prima di partire alla volta della Grecia
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Oggi allenatore della Primavera del Milan, l’ex centrocampista viola è convinto che la squadra di Montella possa puntare alla finale di Varsavia
BROCCHI: «NESSUNA DISTRAZIONE, SERVONO VITTORIE» di gioco, che va in campo per giocare la propria partita e non su quella degli avversari. Ha fatto un ottimo primo tempo, nella ripresa è uscita anche la Fiorentina. Sul piano del gioco la squadra di Montella non è sicuramente da meno, ma in questo momento quella di Pioli ha qualcosa in più». Dopo la partita Andrea Della Valle ha parlato dei giocatori con il contratto in scadenza, dicendo che dovrebbero pensare di più a vincere le partite e meno ai soldi. Secondo lei, è possibile che giocatori così esperti vadano in campo deconcentrati? «Non dovrebbe succedere, ma sta nell’abilità societaria il riuscire a trovare un equilibrio in queste cose. La Fiorentina ha dei dirigenti che sono in grado di dialogare e comunicare bene. E’ normale che il giocatore che vuole rinnovare il contratto non sia totalmente tranquillo, ma dovrebbe anche andare in campo con la voglia di dimostrare di meritare il rinnovo stesso». Dopo la sconfitta contro la Lazio, Montella ha fatto no-
tare di non avere a disposizione gli attaccanti titolari. E’ questo il problema della Fiorentina secondo lei? «I grandi giocatori fanno sempre la differenza, è normale. Aver avuto a disposizione Gomez e Rossi avrebbe voluto dire disporre di qualità importanti per fare un campionato di vertice. Sono d’accordo con Montella quando dice che i suoi attaccanti erano all’ospedale e quelli della Lazio erano in campo. La sua analisi, purtroppo per la Fiorentina, è corretta perché gli mancano proprio i giocatori per finalizzare la manovra». Fiorentina senza sosta, giovedì c’è il Paok Salonicco in Europa League… «Io penso che rigiocare subito dopo una sconfitta faccia bene. Da giocatore mi scocciava molto dover aspettare una settimana prima di tornare in campo. Sicuramente fa bene avere un nuovo impegno, per proiettarsi in avanti mentalmente. La Fiorentina deve mettercela tutta sia in campionato che in Europa League, ci deve essere la voglia di portare avanti
tutti e due gli obiettivi». Crede che la Fiorentina possa arrivare fino in fondo alla competizione europea? «Assolutamente si, di questo ne sono convinto. L’allenatore è molto valido, la società è solida e la rosa è all’altezza della situazione. Io credo che in Europa League la Fiorentina si possa togliere delle soddisfazioni, soprattutto se recupererà prima Gomez e poi Rossi». Domenica prossima c’è il Milan. Come sta la squadra di Inzaghi? Che partita si aspetta contro la Fiorentina? «Sarà sicuramente una bella partita. Il Milan sta bene, grazie al proprio allenatore ha trovato una buona quadratura e rinnovato entusiasmo. Sta vivendo un buon momento, anche se è in una fase di ricostruzione. La Fiorentina andrà a giocarsi la sua partita, come ha sempre fatto in questi anni». In conclusione, da allenatore del Milan Primavera le chiedo un giudizio sulla Fiorentina di Guidi e sulle altre big del campionato. Quali squadre saranno protagoniste della fase finale?
«Noi siamo stati sfortunati nel derby contro l’Inter, il risultato di 4-1 è assolutamente bugiardo e gli ultimi due gol sono arrivati alla fine quando eravamo in inferiorità numerica e senza difensori. Detto questo l’Inter è una squadra che è stata costruita al limite dell’età
per puntare allo Scudetto. La Fiorentina l’ho vista, è un’ottima squadra con giocatori importanti e promettenti. E poi direi che ci sono squadre come Lazio e Roma che anche quest’anno sono competitive. Sono queste le compagini che si giocheranno lo Scudetto».
Le due squadre nella loro storia non si sono mai incontrate, risale a 7 anni fa l’ultima sfida con un club ellenico
LA FIORENTINA VOLA IN GRECIA PER LA PRIMA VOLTA CONTRO IL PAOK ha partecipato ai funerali. E ovviamente Prandelli (come già quattro giorni prima a Reggio Calabria) non è in panchina. Al suo posto c’è il suo secondo Gabriele Pin che manda in campo la seguente formazione schierata con il 4-3-3: Frey; Balzaretti, Dainelli, Kroldrup, Pasqual; Kuzmanovic (Gobbi dall’81’), Liverani, Montolivo; Jorgensen, Vieri (Pazzini dall’86’), Osvaldo (di quella squadra è rimasto il capitano Pasqual e il terzo portiere, allora era il secondo, Lupatelli che è in panchina). Partono bene i greci ma la Fiorentina tiene botta e con Bobone Vieri si rende pericolosa. Poco prima della mezzora, al 29’ per l’esattezza, arriva il gol del vantaggio gigliato. Osvaldo, servito da Vieri, dribbla un avversario in area e poi calcia con il piatto destro. La conclusione inganna il portiere Moretto, non esente da responsabilità, e si insacca. Passano appena cinque minuti, però, e l’Aek pareggia.
Vryzas, ex giocatore viola, oggi è il presidente del Paok
Julio Cesar effettua un cross sul quale si avventa il terzino viola Balzaretti che devia il pallone involontariamente alle spalle di un esterrefatto Frey. La Fiorentina, però,
ha il grande merito di non scoraggiarsi e di non perdere la testa in un ambiente quanto mai infuocato. Anzi la squadra di Pin reagisce e si porta in avanti. Kuzmano-
vic in due occasioni impegna severamente Moretto. Poi al 43’ Vieri su assist di Pasqual segna il gol del 2-1. Ma l’arbitro scozzese Thomson lo annulla per un millimetrico
fuorigioco del centravanti viola. Nella ripresa Osvaldo va vicino per due volte alla rete del nuovo vantaggio. Al 3’ tira debolmente dal limita dell’area. Al 13’, invece, il portiere Moretto respinge con grande bravura una sua conclusione ravvicinata di testa su assist di Montolivo. La Fiorentina poi rallenta e l’Aek si rende pericoloso con Blanco e Julio Cesar. Il risultato, però, non cambia più. Il match si conclude in parità per 1-1 e con il grande rammarico dei viola. Infatti, con un pizzico di fortuna, avrebbero potuto conquistare il successo da dedicare naturalmente a Cesare Prandelli e si sarebbero qualificati ai sedicesimi di finale con una partita d’anticipo. Ora la Fiorentina per passare il turno dovrà battere al Franchi il Mlada Bolesav (cosa che avverrà puntualmente) il 20 dicembre.
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Serse Cosmi ha allenato anche Vryzas, ex viola e oggi presidente del PAOK Salonicco.
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on sarà una partita facile». E’ questo il monito di Serse Cosmi, che suggerisce alla Fiorentina di non prendere sotto gamba l’impegno di Europa League contro il PAOK Salonicco. Per i viola questa seconda trasferta europea è, sulla carta, il confronto più delicato del girone; riuscire ad ottenere un risultato positivo significherebbe avere già in tasca la qualificazione ai sedicesimi. Signor Cosmi, che partita si aspetta giovedì e quanta strada potrà fare la Fiorentina in Europa Lea-
gue secondo lei? «I viola potevano senz’altro pescare un avversario più abbordabile rispetto ai ragazzi di mister Anastasiadis. Dubito che Montella possa fare molto turnover considerando i problemi fisici di alcuni giocatori. Bernardeschi è un ragazzo di grande talento, ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore importante. La Fiorentina potrà
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Vryzas, ex viola, oggi è il numero uno del Paok Salonicco
la realtà è un po’ diversa ma il campionato ellenico è comunque caratterizzato da un discreto livello tecnico, anche se da quasi 20 anni a questa parte ha sempre vinto l’Olympiacos. Inoltre riescono ad esportare ottimi giocatori come i romanisti Manolas, Holebas e Torosidis, anche Tachtsidis sta
facendo bene a Verona». Lei ha avuto a che fare con calciatori greci, uno in particolare sta svolgendo un importante incarico da dirigente, giusto? «Sì, ho avuto il piacere di lavorare con Dellas e Vryzas; sono davvero contento che Zisis sia diventato il presidente del
PAOK. Già quando giocava era un ragazzo molto intelligente, dimostrava grande educazione e professionalità, si distingueva da quasi tutti gli altri calciatori proprio per queste sue caratteristiche e aveva già la mentalità giusta per fare il dirigente».
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fare strada in Europa se riuscirà a recuperare a pieno i giocatori infortunati, cioè Marin e Gomez nel breve periodo e Giuseppe Rossi per la seconda parte di stagione». Che tipo di squadra si troveranno davanti i viola? «Da allenatore non ho mai affrontato il PAOK ma con il Perugia sono stato nel loro stadio per giocare contro l’Aris Salonicco nella Coppa Uefa del 2003. L’impianto non è enorme ma l’aria che si respira all’interno è davvero incredibile. Il pubblico creò una vera bolgia, così come faranno i tifosi del PAOK contro la Fiorentina. I viola sono preparati ma devono tenere alta la concentrazione perché lo Stadio Toumba è un vero 12° uomo in campo». Che momento sta vivendo il calcio greco? «La Grecia ha stupito tutti 10 anni fa con il trionfo all’Europeo, in quel periodo il suo calcio godeva di ottima salute. Adesso
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COSA VA Borja Valero - Forse la sola cosa positiva della partita con la Lazio è che Borja Valero, perfin quando non è al meglio e al massimo, è giocatore che ha talmente più peso tecnico di Kurtic che può incidere su una partita più dello sloveno (che nel primo tempo ha commesso anche un’incredibile ingenuità difensiva, sulla linea di centrocampo, che poteva costare un gol alla Fiorentina). Un solo giocatore non può trasformare una squadra – se non è Maradona – ma non c’è dubbio che con Borja Valero si è visto una Fiorentina ben diversa da quella del primo tempo. La classifica - I 9 punti in 7 partite è un bilancio quasi disastroso. Assolutamente sotto il par, come direbbero i golfisti. Al di sotto di ogni più pessimistica previsione,
soprattutto considerando un calendario abbastanza favorevole (sulla carta...). Però a ben guardare, e considerato che il campionato non è nemmeno a un quinto del suo svolgimento, il distacco dalle squadre che lottano per il terzo agognato posto c’è ma non è spaventoso né irrecuperabile. I viola sono a 6 punti dalla Sampdoria e a 5 dal Milan che obiettivamente ha un potenziale, una forza societaria, una tradizione (che pesa) ed un organico superiore alla Sampdoria.Cinque punti sono meno di due vittorie e domenica prossima ci sarà, a San Siro, un confronto diretto forse decisivo. Ma (forse) decisivo solo se la Fiorentina dovesse malauguratamente perderlo. Perché 8 punti di distacco dai rossoneri comincerebbero ad essere un bel problema. Con quasi tut-
te le squadre che ci stanno davanti – salvo Inter e Roma – dobbiamo giocare nelle prossime partite. Saranno tutte quasi partite ad eliminazione diretta. Fin qui la Viola ha perso con la Roma e vinto con l’Inter. Altri passi falsi sarebbero imperdonabili. Neto – Ormai ci ha abituato ad essere uno dei migliori in campo. Tocchiamo ferro, ma finora di sette partite non ne ha sbagliate una. E non sono tanti i portieri, fin qui, che possono dire la stessa cosa. Aquilani – Quasi come Neto. Incomprensibili quindi, salvo che se fossero state dirette a Cuadrado, le dichiarazioni di Della Valle “I giocatori pensino a giocare più che ai rinnovi”.
COSA NON VA Troppe cose - Fra proprietà (Della Valle-Cognigni), direzione sportiva, (Pradè), allenatore, (Montella) e giocatori (tutti), non tutto fila per il verso giusto, con l’armonia necessaria. Ciascuna delle quattro componenti dà l’aria di essere un tantino scontenta delle altre tre o di almeno due. Ci si può risollevare se tutte e quattro lavorano a braccetto, solidali. Ma se ciascuna, al di là delle pubbliche esternazioni politically correct, sarebbe intimamente tentata di scaricare il barile su qualcuna o più delle altre componenti, addio fichi, la Fiorentina rischierebbe di non centrare neppure l’Europa League, altro che il miraggio Champions. Il primo tempo – Non esiste giocarlo in modo così molle, senza grinta, correndo la metà della Lazio dopo due settimane di riposo quasi generale (nazionali esclusi). Non si spiega. E qualcuno dovrebbe invece spiegarlo dimostrando di sapere adottare le dovute contromisu-
Montella – Chi scrive non è uno che esalta un allenatore quando la squadra vince, né uno che butta la croce addosso all’allenatore quando la squadra perde. Però, così come si può criticare, anche solo con un brutto voto in pagella un giocatore che ha giocato male una partita (senza per questo considerarlo un brocco), si può sostenere liberamente che Montella che questa volta ha sbagliato parecchio. Per prima cosa nel preparare un primo tempo così molle. La squadra sembrava scarica, poco combattiva, senza grinta. Segno che psicologicamente la partita non era stata preparata bene. Per seconda cosa, anche se è vero che quasi tutti gli allenatori aspettano il secondo tempo per effettuare la prima sostituzione (ma con la Roma, quando sostituì Brillante, Montella non attese 45 minuti) quando si vede ad occhio nudo e anche senza essere o fin o 0/14 d li 1 va 30/ al
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Domenica dolce amara per i fischietti della Serie A. Peruzzo a Firenze commette un errore dietro l’altro.
Giacchetta nera
MA DOVE SON FINITI I CARTELLINI ROSSI? gara, ma sufficientemente attento e preciso lungo tutto l’arco della gara.
di Giancarlo carmagnini
A
l netto della partita GenoaEmpoli, diretta da Cervellera di Taranto (non ancora disputata al momento di andare in stampa) ecco il comportamento degli arbitri delle restanti nove partite: Atalanta–Parma 1-0 GUIDA Arbitro che sembra in una fase involutiva contraria … non vede una trattenuta “solare” di Lucarelli su Migliaccio e gli ci vogliono due minuti per far battere una punizione, con sit-com annessa, sull’uso della bomboletta. Cagliari–Sampdoria 2-2 GERVASONI Bella prova dell’arbitro mantovano, non sbaglia praticamente niente, sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto quello disciplinare. Fiorentina–Lazio 0-2 PERUZZO Dopo averlo detto e scritto da tempo, purtroppo la Fiorentina ha avuto a che fare con l’arbitro più deficitario di tutti e 21 gli effettivi a disposizione di Messina che ha la responsabilità di averlo mandato a dirigere un match abbastanza delicato come quello fra i viola e l’undici di Pioli. Un paio di gialli “mancati” che potevano diventare rossi, un grossissimo dubbio per un intervento in area su Babacar, un rosso diretto su Radu non sanzionato e 2-3 interventi clamorosi non fischiati per falli su Cuadrado, da cui, dall’ultimo di questi, è nato il contropiede che ha definitivamente azzerato le residue speranze viola, gridano ancora vendetta. L’unica cosa buona sono stati gli otto minuti, inusuali, di recupero concessi. Verona–Milan 1-3 VALERI Un po’ nervoso nel convulso finale di
Il presidente della Uefa continua a schierarsi dalla parte dei forti, ma così si è destinati ad una parabola discendente di tutto il sistema
PLATINI E UNA CREDIBILITA’ DEL CALCIO AI MINIMI STORICI di cristiano puccetti
Inter–Napoli 2-2 ORSATO Non precisissimo, dimostra comunque grossa personalità, anche troppa talvolta. Resta però un dubbio: nel reiterato “scontro” Vidić-Higuain, l’assistente di porta “mondiale” Rizzoli, cosa stava facendo?
C
Palermo–Cesena 2-1 DAMATO Complessivamente dirige una buona gara, non facile tra l’altro, ma perché non espelle Coppola per un fallo bruttissimo sul rosanero Morganella? Roma–Chievo 3-0 CALVARESE Non c’era nessun dubbio sul risultato finale di questo quasi testa-coda, ed in ogni caso l’arbitro abruzzese sarebbe stato quello giusto al momento giusto. Sassuolo–Juventus 1-1 BANTI Partita non facile, in ogni caso, pur avendo qualche “distrazione” sul lato disciplinare, conduce in porto una buona gara. Torino–Udinese 1-0 RUSSO Una gara senza infamia e senza lode da “eccellente routinier”, quale lui è, con l’unico grosso dubbio del fallo da rigore di Evangelista sul granata Vives … e lui era lì !!
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Peruzzo, il direttore di gara di Fiorentina-Lazio
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una parzialità stucchevole, inaccettabile per chi ricopre il suo ruolo. Platini crede spesso di rimanere simpatico, scimmiotta gli uomini di potere che hanno fascino e carisma (emula l’avvocato Agnelli?), ma non ne possiede neanche un po’. Spara ovvietà e frasi fatte che però meritano di essere analizzate perché ‘Arlecchino si confessò burlando’. Il presidente Uefa, sulla bagarre Juve-Roma, si schiera naturalmente dalla parte bianconera e dice: “E’ sempre la solita storia, chi vince è perché viene favorito dagli arbitri”. Sembra una battuta, invece è esattamente quello che succede in Italia. E ancora: “Il gol di Turone? Le mie sfide contro la Roma erano belle, ma noi non avevamo bisogno dell’arbitro per vincere. Scherzo...”. Appunto, quindi ora come allora la Juventus ha necessità dell’aiutino per assicurarsi la certezza del successo. Infine la frase che allontana sempre più l’introduzione dell’equità e della lealtà in questo sport meraviglioso che è il calcio: “Della moviola - stronca il discorso Platini - penso tutto il male possibile, sarebbe un disastro. Spero per il bene del calcio che non ci si arrivi mai”. Gattopardo Michel. Il giorno che un presidente Uefa penserà il contrario di Platini, il calcio potrà iniziare a pensare di recuperare quella credibilità ormai azzerata.
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onfessiamo una grande debolezza: per un attimo, ma solo per un attimo, al momento della nomina di Michel Platini come presidente della Uefa, abbiamo immaginato che fosse l’uomo giusto per migliorare l’immagine del gioco del calcio. Chissà perché questo pensiero impuro... Le sue origini francesi, gente per natura snob nei confronti del mondo, quel suo passato juventino, da avversario che godeva per i successi più che del modo attraverso il quale ci si arrivava, quel suo modo così anomalo di festeggiare la vittoria in Coppa dei Campioni in mezzo al sangue di Bruxelles: tutto questo doveva dirci molto sulla sua persona. Eppure ci siamo fatti contagiare dalla novità. Purtroppo invece Le Roi si sta dimostrando inadeguato al ruolo, la sua fame di poltrone e di potere sta prendendo il sopravvento su tutti i buoni propositi pronunciati in ‘campagna elettorale’. Diceva ad esempio Platini che sarebbe stato assolutamente rigido ed inflessibile nel combattere i dissesti di bilancio dei grandi club, che avrebbe posto al centro del suo mandato il Fair Play finanziario. Tutto questo naturalmente non è avvenuto e non avverrà. Gli sceicchi che hanno investito nel PSG e nel City, gli oligarchi russi di Monaco e Chelsea, le due superpotenze spagnole, Barça e Real, indebitate fino all’inverosimile, gli hanno fatto capire che di Fair Play finanziario non se ne parla nemmeno. E Le Roi, da sempre forte coi deboli e debole con i potenti, ha chinato la testa ed ha fatto scivolare il discorso su un binario morto. Le sue dichiarazioni sono sempre ammantate da uno sciovinismo imbarazzante e da
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Centro Ginnastica Firenze A.S.D.
Via Isonzo, 26/A Firenze Tel/fax 055 6531930 centroginnastica.firenze@virgilio.it Un argento e due bronzi aprono l’annata delle sezioni maschile e femminile
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IL CGF FA TRIPLETTA SUL PODIO di MICHELA LANZA
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a stagione sportiva entra nel vivo, e le sezioni agonistiche del Centro Ginnastica Firenze sono già alle prese con i primi impegni ufficiali in campo gara. Domenica 12 ottobre, infatti, sono scesi in pedana i settori maschile e femminile, all’esordio per l’annata 2014/2015 nelle rispettive competizioni. Trasferta per la sezione di artistica femminile – a Rimini – per la prima prova del campionato regionale di serie C1 e C2 (per effetto dell’accorpamento tra le regioni, valido per tutto il 2014), organizzata dalla Polisportiva Celle Rimini, che vede la conquista del primo podio stagionale da parte delle ginnaste gigliate, una medaglia di bronzo che la squadra di C1 porta a casa con Gaia Buglioni, Ginevra Gai, Elena Gensini, Sara May La Rocca e la new entry Ales-
sia Mariani. Buona prestazione delle piccole ginnaste della squadra di serie C2 – esordienti assolute in questo campionato federale – formata da Lisa Bartalesi, Alice Magugliani e Sofia Vivoli, in attesa della finale regionale, prevista per il prossimo 25 ottobre in Toscana, a Montevarchi. La domenica al maschile si gioca invece in casa, tra gli “attrezzi amici” della palestra di Sorgane, dove la prima prova del campionato di Categoria Allievi vede il podio di Lorenzo Giani in prima fascia, terzo con il punteggio di 72.450 e quello di Niccolò Vannucchi in seconda fascia, argento con lo score di 79.200. Sempre in seconda fascia, Sovann Vitellozzi chiude ottavo col totale di 72.500, mentre in terza fascia Daniele Bedini si piazza appena ai piedi del podio, quarto con 79.200; decimo Jacopo Gaito con 74.350.
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midland
di FEDERICO GENNARELLI
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i conclude col botto il New Season 2014! Il primo trofeo della stagione va a due squadre che ancora non avevano collezionato nessun trofeo di inizio stagione. Infatti, a seguito del trionfo femminile delle Las Ochos, è toccato al C5 maschile e al C7, con le finalissime per il trofeo. Nella prima finale, quella “di consolazione” per il terzo e quarto posto, ha trionfato l’Autocarrozzeria Alfieri, che, al termine di una vibrante partita contro il Ciclone Viola, ha portato a casa un 6-3 che vale una comunque meritata medaglia di bronzo conclusiva. Nella finalissima, davvero una grande contesa, i Capezzoli & Cavalli di Marco Cicali hanno battuto il blasonato Back In Black: dopo lo svantaggio per 2-0 del primo break, i gialloblu sono stati capaci di rimontare la contesa e chiudere – per la terza volta in questo torneo – ai tiri dal dischetto, pratica che li ha confermati campioni per
SAMBA E C&C SONO I PRIMI CAMPIONI DELLA STAGIONE! 4-3. Dopo la Golden League di tre anni fa, si tratta del secondo trofeo prestigioso per la squadra di Rifredi, che si appresta a cominciare il campionato con un orgoglio ritrovato, vincendo anche la miglior difesa della manifestazione per il secondo anno consecutivo. Nel C7, invece, si aggiudica la finalina il Sanitario Feminino, che abbatte il Gruppo Briachi 04 con un netto 5-1 e conquista il terzo posto, scenden-
do, però, di gradino dopo avere trionfato nella scorsa edizione. Nella finalissima, invece, la sorpresa – ormai non più tanto tale – A.C. TO ferma per 60’ sull’1-1 il coriaceo Samba, ma i verdi di Careggi devono poi abbandonare l’appuntamento col trofeo più prestigioso solo ai rigori, consegnando la coppa ai ragazzi in maglia rossa, che portano a casa il loro primo trofeo targato Midland, oltre, anche, alla palma di miglior difesa. La piccola soddisfacapezzoli e cavalli campioni c5
zione per i medici viene dal capocannoniere, che, ancora una volta, è bomber Bianchi dell’A.C. TO! Seppur a secco ieri sera, il capitano si aggiudica il personale riconoscimento con la bellezza di ben 14 reti all’attivo nell’arco dell’intero torneo. Per le otto finaliste sia di C5 che di C7, si appresta ora a cominciare un lungo e intricato campionato, che porterà loro tante soddisfazioni. Infatti, è già online il calendario completo di SAMBA CAMPIONE C7
tutti gli incontri di Regular Season! L’inizio è previsto per il 20 ottobre, con gare a cadenza settimanale – 22 partite – fino alla classifica finale che decreterà le posizioni valide per le fasi finali provinciali. Tuttavia, gli appuntamenti con Midland GS non finiscono certo qui; è in programma, infatti, per febbraio l’esclusivo Trofeo Metropoli, manifestazione invernale pensata per quelle formazioni un po’ ritardatarie rispetto
all’inizio della stagione o che non sono riuscite a partecipare al campionato. Sicuramente un’altra occasione davvero interessante per mettersi alla prova sempre senza perdere di vista il divertimento! Il nostro sito www.midlandsport.it è sempre a disposizione per tutte le informazioni, ma seguiteci anche sulle nostre pagine social. Buon Campionato a tutti!
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CAMPIONATI DEL CALCIO TOSCANA-MSP:
C’E’ ANCORA TEMPO PER ISCRIVERSI!
calcio toscana
di steto
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Sono aperte le iscrizioni ai Campionati CALCIO TOSCANA - MSP di calcio a 5, calcio a 7 e calcio a 11 della stagione sportiva 2014/2015. Fra le principali novità segnaliamo: - 1° CAMPIONATO AMATORIALE DI CALCIO A 11 SU BELLISSIMI CAMPI IN SINTETICO!!! - SPECIALE PROMOZIONE “MEZZA ESTATE”: PER LE SQUADRE ISCRITTE ENTRO IL 10/09/2014 IL BUONO OMAGGIO E’ DI €150,00! - NUOVI BELLISSIMI CAMPI DI GIOCO DI CALCIO A 5, CALCIO A 7 E CALCIO A 11 + ALTRI RINNOVATI! Di seguito il riepilogo delle principali caratteristiche e delle speciali promozioni. Caratteristiche della Stagione 2014/2015 CATEGORIE: c5/c7/c11 maschile, c5 femminile, c5/c7 maschile over 35. PRE-CAMPIONATO: (facoltativo) dal 08/15 Settembre al 31 Ottobre 2014. CAMPIONATO: dal 3 Novembre 2014 al 15 Giugno 2015 (Calcio a 11, inizio 20 Ottobre 2014). Una partita settimanale con possibilità di scelta del campo di gioco e/o giorni di gara. Fase Finale Provinciale nel periodo Marzo-Giugno 2015, Fasi Finali Regionali nel giugno 2015. COPPA ITALIA: (facoltativa) dal 10 Novembre 2014 al 15 Giugno 2015 suddivisa in una prima Fase Eliminatoria Provinciale e successiva Fase Finale. TORNEO DEL PANETTONE: dal 12 Dicembre 2014 al 3 Gennaio 2015. TORNEI PRIMAVERA - ESTATE: dal 4 Maggio al 23 Luglio 2015. Le Speciali Promozioni 2014/2015 Fino al 10/09/2014 - IN OMAGGIO A TUTTE LE SQUADRE UN KIT DA GIOCO (15 MAGLIE + PANTALONCINI) O € 150,00 B.A.; Fino al 15/09/2014 - IN OMAGGIO UN PALLONE DA CALCIO A 5/7; - IN OMAGGIO UN SOGGIORNO-VACANZA DI UNA SETTIMANA.
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viola hanno liquidato con facilità le pratiche Dinano Minsk e Guingamp, nella gara di esordio. Partite senza storia, praticamente a senso unico. Le occasioni da gol dei bielorussi sono arrivate per gentile concessione di una Fiorentina distratta, altrimenti non ci sarebbe stata nemmeno una possibilità. Questo per spiegare che i viola sono davvero di un altro pianeta rispetto ai propri avversari, anche se la concentrazione non deve mai calare. A cominciare da Salonicco dove il clima, inteso come calore dello stadio, non sarà dei migliori per la Fiorentina. Detto ciò, Montella e i suoi uomini - ecco perché questa sfida ha una sua valenza - hanno una grande occasione: vincere in Grecia per mettere in banca il passaggio ai sedicesimi di finale. Ipotecare la qualificazione equivarrebbe a pensare in pratica solo al campionato, a quel punto. L’Europa League potrebbe essere gestita con più serenità, le forze nervose verrebbero indirizzate solo sul campionato, fronte sul quale i viola devono impegnarsi di più, alla luce dell’incerto inizio di stagione. Avanti tutta, dunque, con l’Europa: ormai la Fiorentina ci ha preso confidenza e questo è un aspetto positivo. Secondo anno consecutivo in questa competizione, con la speranza nemmeno segreta di arrivare fino in fondo. E poi, è bene ricordarselo, l’Europa League è il miglior allenamento per prepararsi alla Champions...
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gennaio Mario Gomez potrebbe finire al Real Madrid. Questo secondo recenti notizie diffuse dalla rete. Diciamolo: se fosse vero, ci sono destini ben peggiori per un lavoratore. Perché non è esattamente una cassa integrazione passare da Firenze a Madrid senza scalo. Tra l’altro lo stipendio potrebbe addirittura aumentare. E magari in Spagna potrebbero arrivare anche quei cross che qui da noi molti tecnici considerano indi-
ASPETTANDO GODO… GOMEZ spensabili per far funzionare nel modo migliore la macchina da gol venuta dalla Germania. Insomma, con Cristiano Ronaldo, Bale e Hernandez non dovrebbe essere difficile far arrivare in area palloni che aspettano solo di essere scaraventati dentro la rete. Certo ci sarebbe da discutere con Benzema per decidere chi giocherebbe centravanti. Ma Ancelotti, con la rosa che si ritrova, potrebbe permettersi di far giocare i due arieti una volta per uno, almeno in campionato (ma forse an-
che in Champion). Comunque la notizia di un possibile interessamento dei bianchi di Spagna per il giocatore tedesco era già corsa in estate. Probabilmente perché gli spagnoli erano rimasti impressionati dal gol segnato da Gomez contro di loro nell’amichevole estiva, quel colpo di testa in tuffo che tanto fece sognare i tifosi viola. A Firenze l’idea di provare a vendere il giocatore è sicuramente venuta a qualcuno, soprattutto dopo la scoperta che nella rosa ci sono due giocatori come Babacar e
Bernardeschi. Idea accompagnata dalla tentazione di ricreare la Fiorentina di due anni fa, quella che con Jovetic e Liajic poteva fare a meno del centravanti tradizionale. Ma due anni sono un’eternità nel calcio. E i centrocampisti che allora facevano sfracelli oggi fanno tanta fatica. L’inizio di stagione, con soli cinque gol segnati in campionato (quelli di Europa League contano relativamente), ha dimostrato che l’attacco viola non può fare a meno del suo centravanti, vista anche la perdurante (e or-
mai cronica) assenza della vera perla della squadra. O meglio della vera… pepita. Quindi alla fine i tifosi della Fiorentina e Montella si augurano con tutto il cuore che Gomez torni a essere quello che è stato solo una volta in maglia viola: il calciatore visto l’anno scorso a Genova in quel 5-2 da favola. Certo, se in cambio il Real proponesse Benzema se ne potrebbe parlare. Ma di questo la Rete, pur nella sua quasi onnipotenza, non parla. Anche la fantasia ha dei limiti!