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LA CRISI ENERGETICA COLPISCE I COLTIVATORI DOMESTICI IN TUTTA EUROPA

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Quest’anno l’Europa ha dovuto far fronte a un’impennata delle bollette dovuta alla crisi energetica provocata dalla guerra in Ucraina. L’inflazione implacabile ha scatenato un’emergenza per il costo della vita in tutta Europa. Per molti, i salari si stanno sgretolando in modo più rapido che mai, mentre i tassi d’interesse, il costo dei generi alimentari, del carburante, dell’affitto e delle bollette continuano a salire. Ad agosto, l’inflazione nell’eurozona ha raggiunto il livello record del 9,1%, soprattutto a causa dell’aumento del costo dell’energia. La Russia si è rifiutata di riaprire completamente le forniture di gas all’Europa finché l’Occidente non avrà revocato le sanzioni imposte a Mosca. L’Europa è stata quindi avvisata che potrebbe dover affrontare fino a 10 inverni molto rigidi a causa di questo stallo.

Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno adottato provvedimenti di emergenza per tutelare i propri cittadini. Tuttavia, la maggior parte di noi continuerà passare dalle tradizionali luci di coltivazione HID alle luci a LED a basso consumo energetico. Le luci a LED promettono tutti i vantaggi delle HID e anche di più, pur consumando molta meno energia e producendo livelli di calore estremamente bassi. Tuttavia, l’elevato investimento iniziale per le fonti a LED di qualità per la coltivazione le ha rese inaccessibili al budget di molti. L’aumento dell’inflazione sta colpendo duramente anche altri settori dell’industria della cannabis.

Dato il minor numero di coltivatori domestici, si è registrato un calo delle vendite di semi su tutto il mercato. Non si è salvata neanche la coltivazione commerciale della cannabis ed è una delle tante colture in serra ad alta intensità energetica che sono state colpite dall’aumento dei costi energetici. Si prevede che nei prossimi mesi il 30-40% dei coltivatori in serra del settore dovrà affrontare grosse difficoltà finanziarie. Nel complesso, si prevede che la quantità coltivatori di canapa a destinare parte delle loro attività a questo per soddisfare tale domanda.

I costi legati alla produzione di fiori di canapa essiccati e tagliati per essere fumati sono notevolmente inferiori a quelli associati alla coltivazione di varietà ad alto contenuto di THC. La canapa da cui viene ricavato viene in genere coltivata all’aperto, il che significa minori “costi di serra” rincarati per l’energia e minori attrezzature necessarie per controllare l’ambiente.

In secondo luogo, le aziende produttrici di cannabis legale che sviluppano e commercializzano varietà di erba ad alto contenuto di THC sono soggette a un numero di gran lunga maggiore di adempimenti normativi. Tra questi, la sicurezza, la tracciabilità dei semi fino alla vendita, lo smaltimento dei rifiuti e le costose licenze, che si ripercuotono sul prezzo ai rivenditori e ai consumatori finali. L’erba CBD potrebbe non essere la prima scelta per i consumatori di cannabis a scopo ricreativo; tuttavia, sta la disponibilità in tutta Europa sta crescendo. Nonostante non vi sia un valore esatto delle dimensioni del mercato dei fiori CBD, al momento si sa che è in crescita in termini di popolarità. a pagare di più per i beni di prima necessità rispetto all’anno scorso. Considerando gli eventi attuali, è facile capire perché molti coltivatori domestici non abbiano avuto altra scelta se non quella di spegnere le luci o ridimensionare le loro attività negli ultimi mesi. Molti non possono più giustificare i costi di gestione della loro coltivazione indoor nell’attuale clima economico.

I fiori CBD rappresentano un’alternativa più economica ma efficace per chi fa uso medico e per chi desidera ottenere gli effetti dei numerosi cannabinoidi non psicoattivi. Per i coltivatori commerciali, i costi di produzione inferiori per i fiori ad alto contenuto di CBD potrebbero essere proprio ciò di cui hanno bisogno per superare questa crisi economica che, purtroppo, non mostra segni imminenti di superamento.

La coltivazione indoor della cannabis può richiedere un consumo energetico eccessivo. Per ottenere i migliori raccolti sono necessari diversi dispositivi estremamente energivori. Un piccolo impianto di coltivazione indoor in una tenda di 1,2 metri quadrati può consumare fino a 13.000 kWh di elettricità l’anno. Per alcuni la soluzione è stata quella di di colture in serra diminuirà, la produzione di alimenti sicuri potrebbe essere messa a repentaglio e possiamo aspettarci carenze già da questo inverno. L’industria troverà soluzioni e sopravviverà, ma molte piccole aziende potrebbero non riuscirci. Cosa significa tutto questo per il prezzo dell’erba? Sembra logico pensare che l’aumento dei costi di produzione e la riduzione dell’offerta comporteranno un aumento dei prezzi!

Quindi non solo le persone non riescono più a permettersi di coltivare l’erba, presto potrebbero anche non riuscire a permettersi di comprarla! Tuttavia, potrebbe esserci un’alternativa all’orizzonte. Nel 2021 negli Stati Uniti è emersa una forte domanda di fiori di canapa CBD fumabili, che ha spinto molti

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