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COLTIVA CON STONEY TARK di Stoney Tark PASSARE ALL’IDROPONICA
from IT 2023 01
by SoftSecrets
Se avete mai coltivato cannabis utilizzando terriccio e sostanze nutritive rigorosamente biologiche o una dieta a base di acqua, vi chiederete perché le vostre piante non prendano mai peso, come si vede nella maggior parte dei video IG. Per molte persone, lavorare con il biologico può essere gratificante a livello di gusto e terpeni, ma anche l’idroponica, se fatta bene, può produrre cime di altissima qualità e offrire grandi raccolti. La genetica gioca sempre un ruolo importante nell’esito di una coltivazione, ma in questo articolo vi spieghiamo tutto ciò che c’è da sapere sull’idroponica e sui benefici ad essa associati e vi mostriamo come passare all’idroponica possa aiutare a incrementare i raccolti e a risparmiare tempo.
COSA È L’IDROPONICA?
Fondamentalmente, si tratta di coltivare con un substrato privo di terriccio e far crescere le radici in un mezzo inerte. A differenza della coltivazione biologica tradizionale, che dipende in larga misura da una sana rete alimentare presente nel suolo e da funghi e batteri micorrizici, alle piante coltivate in idroponica vengono somministrati nutrienti liquidi, progettati per essere assorbiti dalle piante in modo diverso dai nutrienti organici. Per regolare la soluzione nutritiva sono necessari un misuratore di pH, di E.C. e un termometro.
I sistemi idroponici utilizzano un serbatoio o una vasca per lo stoccaggio dei nutrienti, che vengono poi somministrati alle radici delle piante in vari modi, a seconda del substrato di coltivazione e del sistema utilizzato. Per mantenere la soluzione nutritiva ben ossigenata e farla circolare nel serbatoio, è necessaria una pompa o una pietra porosa.
I VARI SISTEMI IDROPONICI
Uno degli aspetti più interessanti dell’idroponica è la varietà delle applicazioni, che consente di creare diversi metodi e sistemi in base allo spazio di coltivazione, al livello di competenza e all’esperienza.
SISTEMI A GOCCIA
Sembra che molti coltivatori in Europa si siano adeguati al metodo dei sistemi a goccia della vecchia scuola, fortemente influenzato dalla scena colturale statunitense. I sistemi a goccia sono di semplice configurazione, non costano molto e consentono di personalizzare tubature, linee di gocciolamento e il volume d’acqua che i gocciolatori o i picchetti rilasciano ogni ora.
SISTEMI NFT
Si tratta di un sistema idroponico ancora utilizzato da molti coltivatori domestici della vecchia scuola, che amano alla follia i sistemi NFT. Si tratta essenzialmente di un serbatoio e di un tavolo in cui sono collocati cubetti di lana di roccia su un tappetino di radicazione. Un flusso costante di soluzione nutritiva lambisce le radici, il che significa che le piante si trovano a contatto con la soluzione nutritiva per tutto il loro ciclo di vita. Questi sistemi sono ottimi per gli spazi ridotti e per coltivare un elevato volume di piante di piccole dimensioni, oppure per la coltivazione di veri e propri giganti.
Coltivazione Deep Water
Per i coltivatori più navigati c’è il sistema DWC, che unisce una pietra porosa, un secchio e un terreno inerte. Le radici della pianta di Cannabis pendono liberamente verso il basso e vengono immerse in una soluzione ricca di ossigeno e nutrienti che viene cambiata ogni 5-7 giorni, a seconda del ciclo di vita delle piante. La coltivazione indoor con DWC può essere molto gratificante, poiché spesso e volentieri consente di produrre un maggior numero di cime rispetto agli altri sistemi citati in precedenza.
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Aeroponica
L’aeroponica è un altro sistema più avanzato, simile a un sistema a secchio per colture deep water, ma utilizza una pompa e un ugello a spruzzo anziché immergere le radici pendenti nell’acqua. Poiché le radici vengono sospese nell’aria e nebulizzate con la soluzione nutritiva e quindi esposte all’ossigeno, i sistemi aeroponici possono consentire alle piante di diventare grandi in breve tempo. Vale la pena notare che i sistemi aeroponici ad alta pressione utilizzano una nebulizzazione fine che può spruzzare le radici con una frequenza di 60-90 secondi, mentre i sistemi aeroponici a bassa pressione utilizzano ugelli a spruzzo acquistati in negozio e pompe di base che funzionano con un timer di 15 minuti.
FLOOD AND DRAIN
Questi sistemi funzionano grazie a un tavolo che inonda e drena più volte al giorno il vassoio su cui si trovano i cubetti di lana di roccia. I tavoli flood and drain sono utilizzati da decenni, ma di questi tempi si tratta del sistema meno diffuso fra i coltivatori indoor. Richiedono semplicemente una pompa e un tavolo flood and drain.
E I SUBSTRATI DI COLTIVAZIONE?
Il cocco è un substrato di coltivazione molto diffuso, abbinato in genere a Canna o a qualsiasi altro buon marchio idroponico. Il cocco non ha alcun valore nutritivo ed è un metodo semplice ed estremamente efficace per far crescere piante che vengono alimentate con nutrienti idroponici.
• Gli hydroton sono le palline arancioni che si vedono spesso in un sistema a goccia o in una camera DWC. Si tratta di un altro substrato inerte che, se utilizzato per i sistemi a goccia, per i sistemi flood and drain, per la DWC e per l’aeroponica, funziona incredibilmente bene.
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• Anche i cubetti di lana di roccia sono molto diffusi nella coltivazione idroponica e hanno un’incredibile capacità di trattenere l’acqua. Questi cubetti gialli sono molto diffusi fra i coltivatori commerciali in tutto il mondo.
I VANTAGGI DEL PASSAGGIO ALLA COLTURA IDROPONICA
1. La fase vegetativa si riduce a 10-14 giorni prima della fioritura, se si coltiva con sistemi idroponici. Tale riduzione rispetto alle 4-8 settimane standard consente di risparmiare tempo, nutrienti ed elettricità con fotoperiodo 18/6.
2. Le rese aumentano generalmente del 200-400% rispetto alla coltivazione biologica. In fin dei conti, sia che coltiviate a livello commerciale sia che lo facciate per uso personale, il maggior numero di fiori che potete raccogliere dopo ogni coltivazione vi ripagherà a lungo termine.
3. Non è necessario innaffiare manualmente ogni singolo vaso su base quotidiana. Basta riempire il serbatoio e lasciare che i timer e i gocciolatori facciano il resto.
4. È possibile nutrire le piante 2-3 volte al giorno durante il fotoperiodo 18/6 e 3-5 volte al giorno durante il periodo di fioritura se si usano sistemi a goccia con hydroton.