3 minute read

Elios protegge l’incolumità: In volo dove l’uomo non arriva

Elios protegge l’incolumità delle persone

Ispeziona, ricerca e fotografa nei luoghi in cui le persone non arrivano o dove corrono alti rischi: il drone Elios, dell’azienda losannese Flyability, aiuta le aziende in tutto il mondo a proteggere la salute dei propri collaboratori.

Testo Robert Wildi Foto zVg

Piccolo, leggero e agile: il drone Elios durante un volo esplorativo in un crepaccio.

Strisciare attraverso un tubo lungo 100 metri e con un diametro di 50 centimetri? Muoversi in un labirinto di miniere dove blocchi di roccia di varie tonnellate potrebbero staccarsi dal soffitto in qualsiasi momento? Tutti lavori rischiosi, per i quali è impossibile trovare volontari. Lo stesso vale per la ricerca delle vittime di catastrofi nucleari: quando nel 2011 a Fukushima esplose un reattore della centrale nucleare, i robot fallirono nel tentativo di entrare nei locali dell’edificio contaminato. Questo ha dato a un giovane losannese l’idea di sviluppare un robot volante in grado di passare attraverso spazi remoti e stretti, inaccessibili all’uomo, per produrre immagini e raccogliere informazioni.

Nel 2014, Patrick Thévoz e suo cugino Adrien Briod si sono messi insieme e hanno fondato la società Flyability. Insieme, i due microtecnici hanno sviluppato un drone del diametro di 40 centimetri e del peso di 700 grammi che è alloggiato in una gabbia protettiva in fibra di carbonio resistente alle collisioni. L’oggetto volante, dal nome Elios, dispone di un’illuminazione LED integrata, una videocamera ad alta risoluzione e una termocamera in grado di rilevare la presenza di corpi umani. Elios viene controllato a distanza da un tablet, è a prova di polvere e spruzzi e può essere utilizzato a temperature tra gli 0 e i 50 gradi Celsius.

1000 droni venduti a salvaguardia della salute dei collaboratori

Fino a oggi Flyability ha già venduto più di 1000 droni a 450 clienti in tutto il mondo. Si tratta principalmente di industrie che impiegano Elios per i voli di ricognizione e per le ispezioni di ricerca scientifica e di controllo. Il drone compie molti lavori che prima non erano

Il drone di Patrick Thévoz (a sinistra) e suo cugino Adrien Briod viene utilizzato in vari angoli del mondo, soprat tutto negli impianti industriali.

«I nostri droni si muovono facilmente nelle tre dimensioni.» Patrick Thévoz

fattibili o che mettevano seriamente a rischio la salute dei collaboratori. «I nostri droni si muovono facilmente nelle tre dimensioni e non hanno bisogno di aria per respirare», spiega Thévoz. Così, Elios, in meno di cinque minuti attraversa anche le ciminiere più alte di grandi complessi industriali, fornisce immagini perfette degli anfratti più profondi degli stretti sistemi di caverne o esplora enormi serbatoi pieni di azoto: «Luoghi dove le persone non possono arrivare».

L’impiego nel campo umanitario non è tanto frequente come nell’industria. E per Patrick Thévoz va bene così. «Siamo contenti che catastrofi naturali come Fukushima o il terremoto ad Haiti nel 2010 non siano all’ordine del giorno.»

Dal 2014, i due fondatori hanno fatto di Flyability una piccola impresa con 85 posti di lavoro in grado di raddoppiare ogni anno il proprio volume di affari. Il successo ha ispirato i due Romandi a fare ulteriori sviluppi. «Al momento siamo impegnati in progetti di ricerca per testare e migliorare le capacità di navigazione di robot in ambienti e condizioni di terreno diverse», afferma Patrick Thévoz. Inoltre, l’azienda vive un’importante politica di comunicazione con i clienti, esistenti e potenziali, per capirne le necessità. «Per proteggere l’incolumità delle persone e dei collaboratori in un numero ancora maggiore di situazioni, ambienti e condizioni in continuo cambiamento, stiamo lanciando regolarmente cicli di innovazione per il nostro drone Elios.»

This article is from: