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verse fasi di sviluppo dei medicinali. Missione sostenibilità L’eco-score di Beelong valuta l’impatto ambientale degli alimenti

Missione sostenibilità

Le nostre abitudini alimentari influiscono in misura considerevole sul nostro pianeta. Ma spesso non viene specificato apertamente quali alimenti pesano particolarmente sull’ambiente. Due giovani del Canton Vaud hanno pertanto sviluppato un eco-score con cui si valuta l’impatto ambientale degli alimenti.

Testo Julie Freudiger Illustrazione Franziska Neugebauer

AB C D E F G

Il merluzzo che viene pescato nel Nordeuropa ma lavorato in Asia torna in Europa come piatto tipico di questa regione settentrionale. Oppure i pomodori dall’Italia, trasformati in sugo in Cina per poi essere riproposti come prodotto italiano. «Non sono casi isolati», spiega Charlotte de La Baume, diplomata presso la Scuola alberghiera di Losanna. E chi meglio di lei può saperlo? Insieme a Mathias Faigaux ha infatti fondato Beelong, un’azienda che ha lo scopo di sostenere gastronomi e responsabili degli acquisti

Contenuto: quinoa bianco Imballaggio: carta non certificata e non riciclata Prodotto surgelato: no Produzione: Svizzera Trasporto: su rotaie ad acquistare in modo più consapevole prodotti e, nel migliore dei casi, a optare per un’alternativa più ecologica. Considerate le cifre, il tempo stringe. In Svizzera, con quasi il 30%, l’alimentazione ha il maggior impatto ambientale, ancor più dell’abitazione e della mobilità, come comunica l’Ufficio federale dell’ambiente. Circa un terzo dell’inquinamento dovuto all’alimentazione è riconducibile all’industria gastronomica e alimentare. Charlotte de La Baume ne è convinta: la chiave per un futuro più sostenibile è la trasparenza. Chi conosce l’impatto ambientale di un prodotto può decidere in modo più consapevole. «Non si tratta di rinunciare, bensì di scegliere l’al ternativa migliore.»

L’indicatore Beelong

Durante gli studi, Charlotte de la Baume si è resa conto della scarsa coscienza ecologica del settore gastronomico e alimentare: le nozioni sulla sostenibilità ci sono, ma mancano i mezzi per metterle in pratica. Ecco perché nel 2008, sostenuta sul piano scientifico, ha sviluppato insieme a Mathias Faigaux l’indicatore Beelong. Analogamente all’etichetta energetica sugli elettrodomestici, l’indicatore valuta l’impatto ambientale di un prodotto dalla A alla G e lo rende subito visibile. La valutazione dell’eco-score non si limita alle emissioni di gas a effetto serra, bensì si fonda sui cinque parametri quali la provenienza dell’alimento, la stagione, le indicazioni sul prodotto, l’impatto sul clima e l’elaborazione dei prodotti. Attraverso un impegnativo lavoro di ricerca il team Beelong, oramai composto da sei membri, raccoglie tutte le informazioni necessarie. Se manca un’indicazione si mette direttamente in contatto con l’azienda in questione. «Se non riceviamo informazioni su un determinato parametro, cosa che succede spesso, diamo il voto peggiore a questo punto», spiega de La Baume. Lo scopo è incoraggiare i produttori a essere più trasparenti.

A B C D+ E F G

Contenuto: peperoni rossi Imballaggio: nessuno Prodotto surgelato: no Produzione: Svizzera Trasporto: su strada

Riluttanza sulla trasparenza

L’eco-score ha colto proprio nel segno: nel frattempo l’azienda indipendente Beelong ha valutato oltre 70 000 prodotti in Svizzera e consigliato oltre 140 imprese gastronomiche, autorità pubbliche e aziende. L’effetto non si è fatto attendere. Siccome le aziende ora prefe riscono alimenti o marchi più sostenibili, anche i produttori diventano più consapevoli dell’importanza della sostenibilità. Sempre più produttori alimentari incaricano pertanto direttamente Beelong e riportano l’eco-score dei propri prodotti sulle piattaforme di ordinazione per grandi clienti, persino se la valutazione non è buona.

Unico neo: finora i produttori alimentari non hanno ancora trovato il coraggio di ren dere visibili dette informazioni anche sugli imballaggi per i piccoli consumatori. Questo è uno dei grandi obiettivi che persegue Charlotte de La Baume con Beelong. In una prima fase, di recente Beelong ha quindi reso accessibile al pubblico la propria banca dati. Perché: «Dobbiamo cambiare almeno un po’ il nostro comportamento d’acquisto e la produzione di generi alimentari se vogliamo lasciare alle generazioni future un mondo in buono stato.» Lei è infatti convinta che il potere è tra le mani dei consumatori. E più sanno, più cambieranno il loro comportamento.

A B C D E F+ G

Contenuto: infuso alla menta (100%) Imballaggio: alluminio/acciaio Prodotto surgelato: no Produzione: Svizzera Trasporto: navale (98%), su strada (2%)

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Scala di valutazione dell’impatto ambientale di un prodotto

A = valore migliore, G = valore peggiore (fonte: beelong.ch)

B

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