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Voto all’Immacolata è ora di cambiare...
Lo ha detto più volte Papa Francesco, secondo cui “Siamo avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta. Non ci siamo ridestati di fronte alle guerre e alle ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. E’ il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è”. Che è ora di “cambiare vita” lo abbiamo detto noi Carmagnolesi lo scorso 25 marzo. Lo abbiamo promesso per bocca del nostro Sindaco, quando inginocchiata di fronte alla Vergine Immacolata, Patrona della nostra città, ha pronunciato un solenne “voto” a nome e per conto della città. Fare un voto non è una pratica magica o un gesto scaramantico. Non rientra neanche, come ha detto don Dante durante la solenne funzione, nella logica del “do ut des” (ti do qualcosa perché tu mi dia qualcos’altro in cambio) o del “facio ut facias” (faccio qualcosa per te perché tu faccia qualcosa per me): questi, infatti, sono ragionamenti umani, che poco hanno a che vedere con questa devozione. Fare un voto è “Un atto di devozione con cui il cristiano offre se stesso a Dio (catechismo della Chiesa cattolica n.2102)”. Quindi non è un obbligo, ma è un atto solenne in cui, come in questo caso, una città per nome del suo massimo rappresentante (il sindaco) si impegna a trasformare la propria vita sociale secondo gli insegnamenti del Vangelo. Lo abbiamo fatto altre sei volte nella storia della nostra città, e oggi con il Coronavirus che flagella le nostre strade il sindaco ha dato voce a queste solenni parole: “A te, nostra madre, patrona e regina, rivolgiamo inoltre dal profondo del nostro cuore la preghiera per superare ogni allarmismo e ottenere il coraggio e la pazienza che occorre esercitare in queste circostanze per affrontare insieme il problema sopraggiunto inaspettato e che, siamo certi, può produrre comunque un frutto di bene come la solidarietà verso chi soffre, l’accoglienza con chi è solo e senza sostegno dei propri cari, la volontà di camminare uniti adoperandosi ciascuno per la propria parte a favorire la speranza nel cuore e la comune volontà di trovare in ogni altro concittadino un sostegno di fraternità e di apertura soprattutto verso le persone più anziane, sole o già debilitate per altre malattie, i minori e le loro famiglie…”. Il testo scritto per il voto è molto bello e profondo, invito tutti a leggerlo nella sua totalità. Una bella promessa che non eravamo tenuti a sottoscrivere, ma averlo fatto ci impegna tutti e in primis i nostri rappresentanti alla guida del governo della città. Questo virus forse ci sta insegnando che è ora di cambiare stile di vita.
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Sembra ormai certo: Il lockdown (il confinamento) per l’emergenza coronavirus in Italia continuerà almeno fino al 3 maggio. Una decisione difficile, forse necessaria, ma che sicuramente non eravamo preparati ad affrontare e che mette a dura prova tutti, sconvolgendo il nostro mondo, almeno per come eravamo abituati a vederlo. Dalla fine della 2° guerra mondiale ad oggi è stato uno dei periodi nella storia di noi italiani più “pacifico”, dove non ci sono stati avvenimenti sociali catastrofici che hanno cambiato in profondità lo stile di vita dei cittadini. Ci sono stati disastri ambientali (alluvioni, terremoti, incendi) e attacchi sociali (atti terroristici, crisi finanziarie) ma nulla che abbia stravolto “la Storia” del nostro popolo. L’ultimo avvenimento di questo genere è stata proprio la 2° guerra mondiale, al cui termine si è dovuto ricostruire tutto. Ma se per noi questo è stato “un periodo felice” in cui prosperare, in molte parti del mondo non è andata così. Infatti basta pensare che oggi la malaria uccide ogni anno nel mondo oltre un milione di persone, la tubercolosi arriva ad 1,3 milioni e il colera arriva fino a 5 milioni di morti l’anno. Oggi tocca anche a noi fare i conti con questa nuova pestilenza che è portata dal virus Covid-19. Secondo molti studiosi questa pandemia è stata negli anni ampiamente annunciata: viviamo nel tempo della società della conoscenza. Si studiano e si elaborano scenari, si costruiscono modelli matematici per dare evidenza di come potrebbe essere affrontata una emergenza come quella che stiamo vivendo, ma poi tutto questo rimane nei cassetti dei ministeri dei vari governi, come se il lavoro di ricerca fosse mera produzione letteraria. Diciamolo: il virus in sé è innocente. Questa sua origine e diffusione planetaria è frutto di politiche economiche che hanno puntato alla massimizzazione dei profitti e non alla produzione di beni comuni. Occorre cambiare rotta e lavorare per un nuovo patto globale che abbia al centro la salute pubblica, che dimentichi il business e che sviluppi un sistema sanitario con al centro l’interesse individuale e collettivo. Il nostro sistema sanitario, tanto bistrattato dai governi di ogni colore politico che vedevano nella sua privatizzazione l’unico sbocco possibile, ha dimostrato di essere lo strumento di welfare più rivoluzionario ed efficace che si sia affermato nel mondo. Occorre quindi non solo mantenerlo, ma potenziarlo. Se una cosa di buono lo sta facendo il Coronavirus è farci capire che occorre quindi ripensare il mondo in una nuova prospettiva dove i soldi vengano destinati “per gli uomini” e non per il profitto.
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POLITICA
Consiglio Comunale: 4 milioni di euro di multe messi a bilancio
Si è svolta a distanza l’assemblea politica carmagnolese: scontro sulle variazioni di bilancio, inaccettabili per le opposizioni. 100.000 euro per l’emergenza Covid-19 a Carmagnola e un aumento previsto dalla Giunta degli introiti delle multe da 2 a più di 4 milioni di euro per il 2020. variazione, scatenando la reazione stizzita del sindaco, che ha definito “spregevole” questo atteggiamento in una situazione di emergenza come quella attuale, tanto più che la variazione conteneva anche i 100.000€ da destinare a interventi per fronteggiare la crisi dovuta al coronavirus. Anche i consiglieri di maggioranza Quattrocchio e Gerbino hanno sostenuto la posizione del sindaco, sottolineando l’importanza dei fondi per l’emergenza e difendendo l’installazione del nuovo velox, in quanto utile per la sicurezza dei cittadini. A questo punto i capigruppo Sibona e Grosso hanno tenuto a specificare di essere consapevoli della situazione, ma di non poter votare “la qualunque” solo in virtù delle circostanze particolari. Il Capogruppo Grosso ha anche precisato che sarebbe passato per le vie legali se qualcuno si fosse permesso di strumentalizzare la sua posizione. Tutti i consiglieri di minoranza hanno messo in chiaro che, se la variazione avesse riguardato solo i fondi destinati agli interventi per l’emergenza coronavirus, il voto sarebbe stato senz’altro favorevole. La variazione è stata infine approvata con i voti favorevoli della sola maggioranza. Al termine sono stati approvati alcuni punti, tra cui una piccola variazione edilizia riguardante il lotto su cui dovrebbe sorgere la nuova scuola materna in via Roma e del progetto di un nuovo canile in via Racconigi. La seduta, per ragioni tecniche legate alla piattaforma per la videoconferenza, non è stata visibile in diretta streaming, ma il file digitale della sua registrazione è stato successivamente messo a disposizione sul canale YouTube della Città di Carmagnola. Un file che è stato visto da quasi tutta Italia, in quanto trasmesso in diretta su La7 venerdì 3 aprile, quando Diego Bianchi, conduttore di Propaganda live ha trasmesso il video del nostro Consiglio Comunale, soffermandosi sulla disavventura accaduta all’assessore Pampaloni... disavventura che (vi rimandiamo all’articolo in fondo) per una volta ha fatto parlare di Carmagnola non solo per i suoi Peperoni. Pierpaolo Boschero
Il coronavirus non ha fermato il Consiglio Comunale, che si è riunito il 26 marzo in via telematica sfruttando un’apposita piattaforma che ha dato valore legale alla seduta. Una seduta breve, convocata anche per testimoniare l’impegno delle istituzioni in questo momento difficile, ma che ha riservato sorprese e discussioni. Infatti dopo che a febbraio non era stata convocata l’assemblea carmagnolese, a marzo, nonostante il problema del Coronavirus il Sindaco ha voluto fortemente questa seduta in quanto occorreva fare alcune variazioni di bilancio su cui si sono scatenate le polemiche tra maggioranza e opposizione. Il gruppo PD - Carmagnola Insieme ha presentato due atti relativi all’emergenza in corso: un’interpellanza per chiedere chiarimenti in merito al lavaggio strade e una mozione che impegnava l’Amministrazione a fornire ogni aiuto possibile alle famiglie carmagnolesi messe in difficoltà dal virus, cominciando con il rimborso della quota del trasporto pubblico relativa al periodo di chiusura delle scuole. In merito al lavaggio strade, l’assessore Pampaloni ha comunicato che è stato usato un detergente biodegradabile e che la pulizia continuerà sebbene non vi siano evidenze scientifiche dell’utilità di questa pratica. Riguardo alla mozione, sia la maggioranza che il Movimento 5 Stelle hanno ritenuto l’azione promossa dal centrosinistra troppo circoscritta, dal momento che interessava solo una parte della popolazione. Per questo il gruppo proponente ha accettato di ritirarla, con la promessa di lavorare insieme alle altre forze politiche a una proposta comune più ampia. In particolare, si è fatto riferimento alla creazione di un gruppo di lavoro che decida come impiegare i circa 100.000 € destinati dall’Amministrazione all’emergenza, inseriti nella variazione di bilancio che costituiva il successivo punto all’ordine del giorno. Proprio la suddetta variazione ha suscitato un acceso dibattito tra le parti. Oltre ai fondi per l’emergenza coronavirus, infatti, nell’atto erano presenti altri aspetti che hanno attirato le critiche delle opposizioni. Il gruppo PD - Carmagnola Insieme ha puntato l’attenzione sull’aumento vertiginoso dei proventi previsti da sanzioni per infrazioni del codice della strada. La cifra, infatti, risultava più che raddoppiata rispetto a quella inserita nel bilancio approvato in gennaio, arrivando a superare i quattro milioni di euro (da 1.957.500€ a 4.268.000€). Un dato inaccettabile per il centrosinistra, che da tempo critica il nuovo rilevatore di velocità posto fuori Salsasio e principale responsabile di questi potenziali introiti. Su questo punto lungo intervento del consigliere Grosso del Movimento 5 Stelle che ha messo in evidenza una serie di incongruenze tra gli atti della variazione di bilancio e la relazione dei revisori, sottolineando come non fosse la prima volta che si registravano vizi di forma nei documenti messi a disposizione del Consiglio. A tale riguardo, il consigliere Gamna ha aggiunto che tali errori formali potevano essere dovuti al fatto che gli uffici e i revisori avessero dovuto lavorare in condizioni particolari a causa delle limitazioni legate al virus, mettendo però in evidenza il mancato controllo degli atti da parte dell’Amministrazione. A fronte di queste osservazioni le opposizioni hanno annunciato che avrebbero votato contro la
Dov’è finita l’assessore Sau Neanche la seduta in streaming dell’ultimo Consiglio Comunale dove tutti gli assessori e i Consiglieri Comunali hanno interagito da casa, ha visto la partecipazione di Antonietta Sau, assessore alle risorse umane e all’organizzazione. Poco avvezza alla vita politica, l’assessore, uno dei meno presenti della storia carmagnolese, è stata nominata nel luglio 2017 dal sindaco dopo il “licenziamento” di Graziana Grasso. La Sau lavora all’istituto Baldessano-Roccati, lo stesso istituto superiore in cui lavorano il Sindaco e l’assessore Cammarata. Anche la sua attività nella gestione del personale comunale sembra non aver lasciato impronte, infatti molti dipendenti non la conoscono neppure. Una “presenza” che partecipa poco alla vita cittadina e alle dinamiche interne al Palazzo Comunale. Siamo certi che dia una grossa mano al sindaco, ma se ci sei “batti un colpo”.
Pampaloni e la sfortunata performance al WCittadino Curioso fuori onda durante l’ultimo Consiglio Comunale di Carmagnola che si è riunito in maniera virtuale. Non nuovo a “Siparietti” all’interno del Consiglio Comunale, l’Assessore Massimiliano Pampaloni non si è trattenuto e anche in questa “seduta” in cui ogni consigliere (ad eccezione di Sindaco e Presidente del Consiglio) partecipava dalla propria abitazione, l’assessore leghista ha dato “spettacolo”. Mentre i consiglieri Gamna e Grosso parlavano ha indossato prima la mascherina (cosa che non ha fatto per la prima ora) e poi un berretto, fino a quando pochi minuti dopo, proprio mentre interveniva il Sindaco Gaveglio, ecco che scatta per l’assessore all’igiene pubblica “l’emergenza ” impellente
di recarsi al bagno e compiere i propri bisogni. In una “seduta” normale del Consiglio, l’assessore al CED si sarebbe alzato, uscito dalla sala e accomodato al bagno comunale, ma in questo caso la potenza della telepolitica non fa sconti a chi è distratto: infatti dimenticandosi di mettere in pausa il suo collegamento, il Pampaloni ha “trasmesso in modalità condivisa” la sua performance. La diretta passa quasi inosservata (solo il consigliere Filiberto Alberto dà segno di accorgersi di quanto sta succedendo) e quindi potrebbe restare chiusa negli archivi comunali, ma peccato che il video viene trasmesso su Youtube e nel giro di poche ore fa il giro del web, in cui la domanda più cliccata è: “Ma si è lavato le mani?”.
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A questo punto la “disavventura del sig.Pampaloni” sembra solo rimanere all’interno di alcuni gruppi di whatsapp e facebook locali, sennonché nella tarda serata di venerdì 3 aprile è planata nel programma “Propaganda live” de “La 7” ottenendo un risalto nazionale. Infatti il conduttore Diego Bianchi, in arte Zoro, ha inserito la performance dell’assessore carmagnolese “all’Igiene Pubblica” nelle disavventure web al tempo del Coronavirus. Per pochi giorni, Carmagnola è balzata alle cronache nazionali non solo per i Peperoni ma anche per la traversia successa al noto esponente leghista, anche se siamo certi che a breve nessuno si ricorderà l’accaduto, come quando si tira l’acqua dello sciacquone. PB
SOCIETÁ
25 aprile: la nuova Resistenza civile dell'ANPI ai tempi del coronavirus Quest’anno 2020, il 75° anniversario della Liberazione sarà ricordato in modo diverso, cadendo nel pieno dell’emergenza nazionale e mondiale causata dall’epidemia del coronavirus. Tempi di sgomento e di paura. Sentimenti da non negare, che accompagnano il rispetto delle regole per fermare il contagio del Covid-19. Anche Carmagnola è stata colpita da questo uragano a cui nessuno di noi era preparato. La nostra massima solidarietà e il nostro enorme ringraziamento va a tutte le persone coinvolte in prima linea nella battaglia all’emergenza sanitaria. Stiamo vedendo grandi risposte a livello di umanità, auspichiamo di continuare su questa linea anche a emergenza finita. E la memoria della Resistenza ci può aiutare per prepararci ad una nuova liberazione, da cui dovrà emergere una società diversa, fondata sui veri valori della solidarietà, dell’amicizia, del rispetto del pianeta e di tutti gli esseri viventi. L’ANPI ne ripropone l’attualità lanciando la maratona social a base di disegni, bandiere, flash mob. Cantare insieme alle finestre, stendere un drappo colorato, esporre il disegno dell'arcobaleno, applaudire tutti i medici e gli infermieri che sono nelle trincee degli
ospedali, tante forme di espressione della solidarietà. Carla Nespolo, Presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani, invita i cittadini italiani a partecipare alla mobilitazione "Raccontiamo questi giorni partigiani". "Abbiamo il dovere di resistere", spiega la Presidente, descrivendo le ragioni della maratona social "Raccontiamo questi #giorni partigiani", che è stata appena lanciata. La parola chiave è condivisione. La Presidente Nespolo, dice: "Di fronte a questa emergenza si deve ritrovare e si sta ritrovando, lo vedo da più parti, la coesione nazionale e il senso forte di solidarietà tra le persone. Questo è un autentico lascito della Resistenza". Come ANPI CARMAGNOLA cercheremo di riportare sui social (seguite la pagina Facebook Anpi Carmagnola) le iniziative che avevamo progettato di realizzare normalmente, in collaborazione con la Consulta Giovanile e con il Circolo Arci Margot elaboreremo contenuti che speriamo possano risultare interessanti alla cittadinanza e che ci aiutino a continuare il complicato esercizio di memoria collettiva. Infine vogliamo ricordare che si può effettuare la richiesta di tesseramento anche in questo periodo, basta scrivere una mail a anpi.carmagnola@gmail.com
BCC: un aiuto concreto alle imprese del territorio
necessità e per esigenze di liquidità. “Da sempre privilegiamo la relazione diretta con il cliente – commenta il Direttore Generale Mauro Giraudi –. In questo momento, pur avendo modificato il nostro modo di servire la clientela per la sicurezza dei nostri collaboratori e dei clienti stessi, abbiamo la fortuna di conoscere gli imprenditori del territorio e di poter capire le esigenze dei singoli, per far fronte insieme a questo momento di estrema difficoltà per tutto il paese”. Le banche in questo momento sono infatti chiamate ad aiutare le aziende in difficoltà e a dare loro l’ossigeno necessario per poter far ripartire l’economia. “Questo impegno è per noi prioritario – sottolinea Giraudi -. Abbiamo aderito a tutte le misure messe in campo per il sostegno a famiglie e imprese, riuscendo ad andare ancora oltre e a valutare le diverse situazioni, senza lasciare indietro nessuno”. Per avere informazioni, basta telefonare in filiale o consultare il sito www.banca8833.bcc.it
ANPI Carmagnola
In un momento di grande incertezza economica e finanziaria, la Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura si riconferma banca del territorio a contatto diretto con le aziende e con le famiglie. Pe questo, nel corso dell’ultimo mese, sono già state concesse oltre 750 moratorie ad aziende clienti che avessero presentato richiesta. Per far fronte all'emergenza COVID 19, il governo è infatti intervenuto con il decreto “Cura Italia”, finalizzato a sostenere famiglie e imprese in questa fase di estrema difficoltà. Fra le principali novità, il decreto ha previsto la possibilità di sospendere per un periodo di tempo il pagamento delle rate dei mutui in essere, sia ipotecari che chirografari, attraverso la cosiddetta moratoria. In attesa che diventino operative tutte le nuove disposizioni del c.d. “Decreto Liquidità”, la banca ha inviato una comunicazione a tutte le aziende clienti, con prestiti preesistenti, per invitarle a rivolgersi in filiale per qualsiasi
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LETTERE
RSA Umberto I: un grazie a tutti gli operatori per la loro dedidizione
Un aiuto per le colonie Feline di Carmagnola Mi presento: il mio nome è Tatiana, ma per tutti ormai sono “la signora dei gatti”. In questo momento cosi particolare per tutti si riscopre la possibilità di avere del tempo a disposizione per leggere, informarsi ed ecco il motivo per cui sono qui a raccontare la mia storia. Ho 55 anni e da oltre 15 mi occupo della maggior parte delle colonie feline del territorio carmagnolese. L’amore per gli animali mi è stato trasmesso dalla mia meravigliosa famiglia ed è stato per me la salvezza quando purtroppo uno dopo l’altro un brutto male si è portato via la mia amata sorella, suo marito, mio padre. Quando il destino si accanisce cosi su una persona le alternative sono due: arrendersi e deprimersi o lottare e trovare uno scopo per andare avanti. Io il mio scopo l’ho trovato nell’aiutare gli animali abbandonati: in questo modo mi è sembrato di poter fare la differenza, almeno per loro, e di non essere solo una triste spettatrice del compiersi di destini tristi e dolorosi. E’ iniziata cosi la mia missione per aiutare i gatti di colonia in particolare, ma tutti gli animali bisognosi in generale. Parlo di missione perché di questo si tratta. Da 15 anni senza mai saltare un giorno, con qualunque tempo, dalla pioggia alla neve al caldo torrido mi occupo di sfamare 16 colonie feline: porto loro il cibo, lascio pulite le postazioni dove vanno a mangiare e a quelli che si avvicinano dispenso coccole e carezze. Ormai riconoscono il rumore della mia auto e quando arrivo e chiamo forte a raccolta tutti quanti, molti arrivano e questo mi riempie il cuore... perché se arrivano significa che sono ancora vivi, che nessuno ha fatto loro del male, che tutto sommato stanno bene per come si possa star bene vivendo per strada. Ma in tutti questi anni non ho solo provveduto a sfamare i gatti randagi: ne ho curati e sterilizzati moltissimi a mie spese, perché le colonie si moltiplicano se non si sterilizza e diventa un’impresa impossibile gestire tutti questi animali. Ci sono infatti oltre agli abbandoni troppi gatti anche di proprietà non sterilizzati che vengono lasciati liberi di uscire, senza pensare che così ripopolano costantemente le colonie che con fatica ho nel tempo sterilizzato. Potete immaginare che enorme impegno economico, di tempo, di organizzazione sia provvedere da sola a tutto questo? Per rendere l'idea il quantitativo di cibo necessario è di 60 cartoni al mese di scatolette (ogni cartone ne contiene 24) e di 180 kg di crocchette, senza contare l'acquisto di piattini e ciotole che vengono sostituiti ogni giorno per evitare sporcizia e cattivi odori. A questo si aggiungono l' acquisto di contenitori plastificati che mantengono in ordine e protetto il cibo che spesso troviamo danneggiati per dispetto. Una spesa e un lavoro enormi a cui ho provveduto da sola per anni finché nel 2017 è iniziata una splendida collaborazione con altre volontarie di zona con le quali condivido gli stessi ideali di cura e tutela degli animali abbandonati. Deluse dalle precedenti esperienze associative abbiamo preferito una collaborazione concreta e trasparente in cui vigono il massimo rispetto e la disponibilità ad agire quando è necessario, insomma pochi fronzoli e tanto lavoro: nasce il gruppo “Volontarie Attive”. Come gruppo spontaneo di volontarie non abbiamo aiuti di alcun genere né da parte del Comune (il quale provvede a una piccola parte di sterilizzazioni e solo in alcune colonie: un intervento che è di aiuto ma, nella realtà, insufficiente a contenere il problema del randagismo felino), né da entrate fiscali come ad esempio il 5x1000 che è invece riservato ad associazioni Onlus: quello che facciamo lo facciamo di tasca nostra, cerchiamo di trovare fondi organizzando piccoli eventi come apericene e riunioni commerciali che ci garantiscono un contributo, ma la nostra forza sono le persone che ci conoscono e ci vedono all’opera, di giorno e di notte. Riceviamo qualche piccola donazione che ci permette di saldare un po’ per volta gli enormi debiti che abbiamo coi veterinari (e ringraziamo la sede LAV di Carmagnola per il contributo che riesce ad offrirci con il ricavato di alcune sue iniziative) e per l’acquisto di cibo. Da qualche mese abbiamo concordato con il negozio “Il Granatin” di Carmagnola la possibilità di fare dei buoni dell’importo desiderato da lasciare a nostro nome per acquistare il cibo necessario ma di recente, complice l’emergenza Coronavirus e relative restrizioni, si è fermato il meccanismo virtuoso di donazioni spontanee lasciandoci in seria difficoltà per continuare a sfamare le colonie. Forse non tutti sanno cos’è una colonia felina. Immaginando si tratti di un gattile (che peraltro a Carmagnola servirebbe tantissimo…) lo paragonano al canile comunale. Niente di più errato: una colonia, come quelle di cui mi occupo, è un insieme di gatti liberi senza ripari, in aree concordate col Comune, dove lasciare il cibo a cui i gatti accedono per nutrirsi e che dopo il pasto abbandonano perché il traffico, i rumori, la scarsa tolleranza umana li obbligano ad allontanarsi. Come vedete non è facile per tante ovvie ragioni ed ecco perché chiedo a tutti voi da adesso in poi di guardare con occhio diverso le colonie feline e il lavoro che i volontari seri fanno ogni giorno. E magari dare anche voi una mano donando del cibo, offrendo un piccolo contributo, aiutandoci stallando animali in attesa di adozione. Tutti possiamo fare qualcosa se vogliamo perché più siamo e più ne aiutiamo! Di seguito le indicazioni e gli estremi per aiutarci. Noi ci siamo, e voi? Raccolta cibo per colonie feline presso “Il Granatin”, via Poirino 1- Carmagnola, lasciando un buono di qualunque importo per la volontaria Tatiana. Postepay 5333 1710 7055 1854 intestata a Bertero Gabriella BRTGRL62M49B791N Iban IT22W06230 30262 000046235929 Credit Agricole intestato a Latini Maria Cristina
Egregio Direttore, approfitto del suo mensile perchè vorrei ringraziare tutti gli operatori che lavorano nella Struttura Sanitaria Assistita Umberto I° di Carmagnola (addetti pulizie, cuoche, aiuto cuoche, O.S.S., infermieri, medici, personale amministrativo). Ogni giorno ci impegnamo al massimo per proteggere i nostri ospiti dal virus che sta flagellando tutta l’umanità. Non possiamo mai abbassare la guardia perché è subdolo, spietato e non fa sconti a nessuno. Si lavora avendo come compagna la paura ma allo stesso tempo di paura non ne abbiamo (scusate il gioco di parole). Ci si adatta ogni giorno alle nuove emergenze; quando dobbiamo isolare un ospite rientrato dall’ospedale si spostano ospiti da una stanza all’altra, si portano i pasti nelle camere, si sanificano a fondo le stanze. Bisogna allo stesso tempo mantenere i contatti e confortare telefonicamente i parenti degli ospiti cosa che facciamo di buon grado pur avendo poco tempo . Io sono a conoscenza della dedizione del personale che lavora nella struttura che dirigo, ma sono certo che questo spirito accompagna tutti gli operatori che operano nelle Case di Riposo della città di Carmagnola e di tutta Italia Voglio anche ringraziare tutti i famigliari che in queste settimane non possono veder i loro cari in quanto occorre preservare tutti dal contagio, ma in particolar modo tutti quei parenti che ci hanno fornito le mascherine sostituendosi alle istituzioni. Grazie Il Direttore
Carmagnola e la devozione alla sua amatissima Patrona La giornata di Mercoledì, 25 Marzo 2020, Solennità cattolica dell’Annunciazione del Signore, rimarrà a perenne memoria una data storica. Sarà indimenticabile per noi Carmagnolesi e rimarrà per sempre nei nostri cuori perché, dopo quasi cinquecento anni da quel primo Voto, ci siamo rivolti nuovamente alla Vergine Immacolata Concezione con un altro Solenne Voto, in cui imploriamo la grazia della Sua protezione per tutta la Città di Carmagnola e per il Mondo intero con amore filiale e fiducia, affinché ancora una volta ci metta sotto il Suo prezioso manto contro il contagio della pandemia del Coronavirus. Una data altrettanto storica e significativa perché, proprio il 25.03.1514, avvenne la consacrazione della nostra Collegiata dei Santi Pietro e Paolo, da parte di Monsignor Devacchis, Vicario del Vescovo di Saluzzo. Nei secoli trascorsi, Carmagnola ha fatto sei volte il Voto alla Vergine Immacolata, in momenti di estrema difficoltà per la popolazione carmagnolese: nel 1522 e 1630 per la peste; nel 1714 contro la moria di bestiame; nel 1734 per la siccità (la Comunità fece un triduo ed una Processione); nel 1835 contro il colera e nel 1944 per chiedere la cessazione della Seconda Guerra Mondiale. Chi l’avrebbe mai immaginato, che a distanza di quasi cinque secoli, da quell’antico Voto del 1522, fatto dai dodici padri di famiglia, radunatisi nella centrale piazza Sant’Agostino, ci saremmo anche noi uniti in preghiera ad eleggere un altro Voto alla Madonna, nel Marzo 2020. Quando il 25 marzo, alle ore 12, tutte le campane hanno suonato a festa contemporaneamente nel concentrico e nelle Frazioni, per invitare tutti ad unirsi in preghiera, è stata una fortissima e toccante emozione e, soprattutto, ci siamo sentiti parte di una Comunità fedele e devota alla nostra amatissima Patrona. Questo evento è stato un motivo d’orgoglio e d’onore. Anche in questa circostanza, quindi, possiamo affermare che: “Carmagnola è una Città singolare per la venerazione a Maria Immacolata, ne è una prova la Sua Storia, sulle cui pagine il nome di Maria e quello della Città si intrecciano in un nodo miracolosamente indissolubile”. Infine, tutti noi ricorderemo questa giornata di fede con piacere e viva commozione, ma soprattutto come insegnamento prezioso di crescita umana e spirituale. Grazie di cuore all’Arciprete Don Dante Ginestrone, a Don Iosif Patrascan, a Don Giovanni Manella, parroci della nostra Città, alla Sindaca, Ivana Gaveglio, per la suggestiva e magnifica cerimonia ed infine grazie a tutti quelli che a vario titolo hanno realizzato tale celebrazione religiosa.Che questo Solenne Voto, ci doni un futuro di speranza e di pace per tutti noi! Un Carmagnolese
Un inchino all’altruismo
Su la testa
In una società governata dall’egoismo, vorrei inchinarmi al coraggio e all’altruismo dimostrato dai medici e infermieri davanti al Covid 19 meglio conosciuto come “Coronavirus”. A costo della propria vita e a volte rimettendoci la propria salute hanno combattuto senza armi un nemico subdolo e invisibile. Indimenticabili sono i loro volti visti in televisione ancora solcati dagli occhiali protettivi e dalle mascherine, contornati da occhi lacrimosi e stanchi dal superlavoro che hanno dovuto sostenere. Un Grazie lungo una vita. Un inchino anche a quell’anonima signora che ha chiuso la propria attività di sartoria donando il tessuto che le rimaneva per fabbricare mascherine protettive e regalarle agli anziani, un inchino particolare a quegli esercenti che hanno portato la spesa a domicilio degli anziani senza innalzamento di prezzo. Santi Maimone
Giù la testa è un film del 1971 diretto da Sergio Leone. È il secondo film della cosiddetta trilogia del tempo e ambientato nel Messico del 1913 durante la rivoluzione, dove Juan osserva i primi segni del profondo cambiamento che il paese ha subito. Al bar che si trova di fronte alla banca, ritrova John, che lo stava aspettando per portarlo a una riunione dei rivoluzionari per sferrare vari attacchi in tutto il paese. Oggi ritroviamo alcuni personaggi che, anche al bar, la testa la tengono abbassata non per ignorare una rivoluzione ma per leggere o giocare col telefonino e non vedono Juan. Infatti, passando vicino a un bar della città vedemmo cinque “amici” seduti a un tavolino che a testa bassa tutti e cinque guardavano ognuno nello schermo del proprio telefonino. Si è scritto amici tra virgolette perché si presume che lo siano o perlomeno che si conoscano giacché erano seduti tutti attorno allo stesso tavolino. Andiamo, su la testa da quel piccolo schermo, guardiamo la gente in faccia, guardiamo chi ci passa vicino, almeno quando siamo seduti al bar, non ricalchiamo quel capolavoro che è stato il film più "politico" di Leone, che comincia con una citazione di Mao e con una sequenza (peraltro memorabile) sul confronto serrato. Primissimi piani, dettagli di bocche che non si vedranno mai finché si ha la testa abbassata a guardare il piccolo schermo del telefonino. Gente, questa, che sicuramente non si rammenta che il film “giù la testa” fu distribuito in Italia dal 29 ottobre 1971, e che nella versione commerciale italiana fu tagliata la parte della tortura del dottor Villega. Quindi su la testa. Santi Maimone
Egregio Direttore, mi chiamo Marina e sono una sua affezionata lettrice. Volevo ringraziarla per aver fatto uscire il giornale così oltre a un buon libro ci fa un po' di compagnia in questo triste momento che dobbiamo essere chiusi in casa. Grazie, era un po' di giorni che aspettavo di leggere il suo giornale. Continui a pubblicare il Corriere che noi carmagnolesi ne abbiamo proprio bisogno. Un grande abbraccio e continui così. Marina
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LETTERE
Egregio Sindaco Ivana Gaveglio,
Gentile Direttore,
Siamo una coppia di amiche momentaneamente lontane dai nostri nipotini a causa del divieto di uscire di casa imposto dall’emergenza CORONAVIRUS. In questi giorni abbiamo iniziato a cucire le mascherine da indossare per andare a fare la spesa, in farmacia o dal medico per ritirare le ricette, impiegando così il nostro tempo libero. Siamo consapevoli che non sono certificate secondo i modelli ffp2 o ffp3, usati negli ambienti sanitari. Confezioniamo le mascherine con cotone, riutilizzabili lavandole a 60°. L’idea ci è venuta leggendo sui quotidiani nazionali di esperienze di Comuni vicini e lontani, dove le Amministrazioni hanno collaborato ad iniziative nate spontaneamente dai cittadini, desiderosi di collaborare da casa in questo periodo di estrema emergenza. Ecco alcuni esempi trovati sui giornali. “Le mascherine assemblate da tante sarte "reclutate" dall'Unione dei Comuni del Fossanese sono arrivate all'ospedale Santa Croce di Cuneo. Le ha consegnate il sindaco di Bene Vagienna Claudio Ambrogio, che al momento ricopre la carica di presidente della stessa Unione”. “In attesa di tornare in scena il Teatro Regio di Torino, con la sua sartoria, ha decisodi contribuire alla lotta al Covid-19 realizzando mascherine da donare alla Protezione Civile e alla cittadinanza”. “A Nuoro provincia il sindaco Marco Sideri ha detto ai cittadini: "Con piacere abbiamo appreso che diversi cittadini si sono resi disponibili per confezionare le mascherine. In caso di assenza del materiale, il tessuto sarà fornito dal Comune". Per evitare di uscire di casa, come raccomandato anche dal nostro sindaco, ci siamo appoggiate all’ Associazione Karmadonne. Un operatore si è reso disponibile a ritirare le mascherine, lasciate all’ ingresso di casa, prendendo perciò tutte le dovute precauzioni. Eravamo venute a conoscenza attraverso i social che questa associazione sta ricevendo moltissime richieste da privati, ospedali e case di riposo. Siamo coscienti di cucire mascherine che non proteggono come quelle usate dai nostri Sanitari, ma pensiamo sia un modo di aiutare il prossimo in questo periodo difficilissimo per tutti noi. Il Presidente della regione Lombardia Fontana ha raccomandato per chi è costretto ad uscire di coprirsi il volto almeno con una sciarpa e, quindi, possono essere utili anche i nostri piccoli manufatti. Veniamo ora al motivo di questa lettera al sindaco. Leggendo la Sua intervista, rilasciata al Carmagnolese on line il 30 marzo il nostro entusiasmo è venuto meno. Lei sindaco dichiara: "Riguardo alle mascherine, abbiamo scelto di non distribuire a tutti pezzi di stoffa o mascherine non certificate, prodotte magari in ambienti non sterilizzati da persone potenzialmente infette". Ci rammarica sapere che a Carmagnola chi si impegna gratuitamente per la città venga classificato come “persona potenzialmente infetta”. Ci rammarica sapere che mentre molti sindaci e Amministrazioni nel resto d’ Italia elogiano i concittadini che cercano di rendersi utili Lei, che quotidianamente si appella all’unità in un momento di crisi, considera così poco il nostro impegno. Ciò detto, a noi basta sapere che le nostre mascherine arrivano a chi ne ha bisogno, e danno un piccolo contributo alla lotta contro questo virus. Ci basta vedere che si può creare una catena di solidarietà anche in momenti difficili, che c’è un filo che ci unisce e che mette in circolo energia positiva. E’ quello di cui oggi abbiamo bisogno. Naturalmente firmiamo questa lettera, anche se evangelicamente preferiremCosimina Ignone, Stefania Brancolini mo… che una mano non sapesse ciò che fa l’altra.
sono un suo lettore da sempre e colgo l’occasione di questa lettera per farle i complimenti per il suo bel giornale, sempre molto interessante, moderato nei toni e pungente quando serve. Non abito a Carmagnola e quindi non conosco bene le dinamiche cittadine, ma in questi giorni in cui sono costretto a stare a casa, oltre alla sua edizione cartacea, leggo molto e mi diletto a passeggiare nel mondo dei social. Leggo molto anche il suo sito e i post che il Corriere pubblica su Facebook e devo dire che anche in rete si sente la linea editoriale del suo giornale (complimenti alla sua giornalista Sara). Proprio leggendo gli articoli su Carmagnola e sulla sua situazione, mi sono venute in mente alcune considerazioni che le invio e propongo ai suoi lettori. Nel suo articolo pubblicato il 3 aprile “Ospedale San Lorenzo di Carmagnola: oltre 60 posti letto per i pazienti covid-19” conclude dicendo “Questo è quanto si vive al San Lorenzo, e senza remore o titubanze lo dobbiamo dire e lo dobbiamo far conoscere: perché nascondere la realtà e non dire nulla alla popolazione?” e nella tarda serata dello stesso giorno il vostro sindaco, la dottoressa Gaveglio ha fatto il videomessaggio sulla situazione sui contagiati a Carmagnola. Ritengo che mai come in questo caso si sia vista la forza del “4° potere” e della sua importanza: l’informazione dev’essere al servizio dei cittadini ma dev’essere fatta con profondità. Non si deve limitare ad un semplice ripetere di “comunicati stampa” ma deve far riflettere i lettori e pungolare i politici e i potenti a fare il loro dovere. Sarà per questo ma ho potuto notare che la stessa sindaca non ama molto comparire sulle sue pagine con dichiarazioni dirette o interviste dedicate, preferisce il suo concorrente locale. Questo non so se dipenda dal fatto che lei non la interpella oppure che la sindaca preferisca altri canali. Sarebbe bello saperlo perché avvengono certe situazioni. Non vado oltre, anche se mi verrebbero in mente altre considerazioni e se vuole attendo una sua risposta. Continui così. Un caloroso saluto
VICINO A CHI SOFFRE E LAVORA Stiamo vivendo un brutto momento. Chi può ed in vari modi cerca di essere vicino a chi soffre e a chi lavora. Ha ragionato così l’Associazione Solidarietà Orti di Carmagnola che ha deciso di donare 750 euro all’ ASL TO 5 e 750 euro al Dipartimento della Protezione Civile. Medici ed infermieri delle strutture del torinese stanno lottando contro il tempo e contro un nemico invisibile per contenere e curare il covid 19 mentre la Prot. Civile coordina il tutto a livello nazionale. Il nostro gesto vuole essere semplicemente un “GRAZIE” per tutto quello che stanAssociazione Orti il presidente no facendo.
Diego Gentilissimo Diego, non posso che ringraziarla per i complimenti a me e alla mia redazione. Sarà mia cura estendere i suoi complimenti alla giornalista Sara Giraudi, giovane ma molto brava e professionale. Sulla sua prima considerazione mi trova completamente d’accordo: il compito del giornalista, per come lo intendo io e con me molti dei miei colleghi (ma non tutti), è informare i cittadini di cosa avviene nel mondo che li circonda, ma cosa più importante è dare loro la possibilità di potersi formare un’opinione. Penso che oggi ci siano tantissime possibilità di “sapere cosa succede”, quello che spesso manca è la riflessione su queste informazioni per cercare di capire cosa c’è sotto. Perché mi creda: sotto i comunicati stampa e sotto molte parole che vengono dette dalle autorità si nascondono logiche non facili da capire. Per quanto riguarda l’articolo sull’ospedale sono stato contento che dopo il mio articolo il sindaco abbia inviato a tutta la popolazione il suo messaggio. E’ quello che i carmagnolesi si aspettano dall’autorità massima della città e mi sembra che non esista alcun motivo per nascondere la realtà. Per quanto riguarda la presenza del sindaco sulle nostre pagine ha ragione, qualche motivo ci sarà ma non dipende da noi. La dottoressa Gaveglio ha sempre trovato grande spazio sul Corriere e diamo ampio spazio a tutte le sue iniziative. In effetti non ci scrive molto e quando chiediamo direttamente dei suoi commenti la maggior parte delle volte non ci risponde. E’ un peccato perché abbiamo sempre pubblicato ogni suo commento. Forse non sempre diciamo quello che le piacerebbe sentirsi dire, ma in redazione abbiamo la libertà di poter dire i fatti e le opinioni senza venir condizionati da nessuno, anche se a qualcuno non piace. P.B.
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DINTORNI
Racconigi, emergenza covid-19: tra polemiche, donazioni e raccolte fondi
BCC: un impegno concreto come banca del territorio
Mentre è in corso la distribuzione gratuita delle mascherine ai diversi comuni del territorio piemontese, farmacie ed esercizi commerciali autorizzati stanno tentando di rifornirsi – dopo il tutto esaurito delle scorse settimane – dei materiali sanitari più richiesti. Accanto alle mascherine, continua la vendita del gel igienizzante e dei guanti in lattice. Vendita che è, ancora una volta, causa di non poche polemiche. “I prezzi delle mascherine sono troppo alti” – commentano i cittadini della vicina Racconigi sui gruppi Facebook. Nel mirino, tra le altre, la Tabaccheria di Concetta Inturri, al centro del paese. Spiega una delle titolari: “Abbiamo donato oltre la metà del materiale pervenutoci a chi lotta in prima linea contro il coronavirus: carabinieri, vigili, operatori delle case di riposo. Si tratta di un gesto di solidarietà che abbiamo voluto fare di nostra spontanea volontà per cercare di dare una mano in questa situazione così difficile“. A proposito delle mascherine: “Ci ho messo molto a reperirle – prosegue –, soprattutto le ffp3. Ma sono riuscita a metterne da parte alcune da donare agli infermieri del circondario, anche grazie alla mia precedente esperienza da OSS”. Sull’andamento della vendita in negozio: “Attualmente disponiamo di gel igienizzante e mascherine chirurgiche. I prezzi sono onesti e molti cittadini stanno rispondendo positivamente alla nostra chiamata. Tuttavia, non mancano le critiche, a cui però intendiamo ribattere con azioni concrete”. Intanto, sempre a Racconigi, è partita, qualche giorno fa, una raccolta fondi on line, sul portale GoFoundMe, per sostenere la Croce Rossa locale, con l’acquisto di 500 tute complete e 2 termometri a infrarossi. “Il nostro impegno è molto importante sul territorio e la nostra speranza più grande è quella di garantire una presenza costante per poter aiutare le persone più vulnerabili, con le giuste protezioni – commentano dal Comitato -. Purtroppo, uno dei punti più drammatici di questo periodo è proprio l’approvvigionamento. Sono necessarie mascherine, tute, scudi facciali, etc. Per questo, vi chiediamo una Sara Giraudi mano. Aiutateci ad aiutarvi”.
La Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura ha deliberato, lo scorso 17 aprile, il proprio aiuto concreto agli ospedali del territorio, donando 90.000 euro alla Fondazione Ospedale Santa Croce di Cuneo, all’Ospedale San Lorenzo di Carmagnola e all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino. Nella seduta del Cda sono stati deliberati aiuti per la Croce Rossa di Carmagnola, per il Lions Club di Racconigi e per la Croce Rossa di Poirino. “In questo particolare momento storico di grave emergenza sanitaria il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di privilegiare e favorire il sostegno agli Enti e alle Associazioni che attualmente sono impegnate in prima linea nella gestione di questa crisi. Una crisi che si potrà superare soltanto con il sostegno, l’impegno e la collaborazione di tutti” commenta il Presidente Alberto Osenda.La Banca ha anche azzerato le commissioni sui bonifici per i tre ospedali, per favorire le donazioni da parte di soci e clienti, che potranno quindi donare senza spese aggiuntive sia con il proprio internet banking, che telefonando in filiale. Misure precauzionali sono state prese anche a tutela di clienti e collaboratori, con le filiali aperte al mattino, solo su appuntamento, con ingresso contingentato, per escludere possibili rischi di contagio. Inoltre La BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura ha stipulato un’assicurazione per tutti i propri dipendenti finalizzata a coprire i rischi di un eventuale contagio. La copertura assicurativa, che interessa circa 110 dipendenti, si articola in diverse misure di assistenza specifica per eventuali ricoveri, convalescenze ed assistenza post ricovero generati da infezione da Covid 19.
Lombriasco e don Casanova: anche l’Istituto Salesiano fronteggia l’emergenza Coronavirus
Casalgrasso, dimissioni del consigliere Mairone e rinnovo convenzione segreteria
L’emergenza mondiale del Coronavirus non ha nemmeno risparmiato l’Istituto Salesiano di Lombriasco, chiuso come tutte le scuole dallo scorso 12 marzo. La sede d’istruzione ha quindi preso le rispettive misure da adottare, così come previsto dal decreto governativo, per prevenire la drammatica situazione di contagio. A commentare il triste periodo è don Marco Casanova, direttore dell’opera e comunità salesiana a Lombriasco dal settembre 2015, ma precedentemente, dal 2001 al 2011, già insegnante e sacerdote di paese. Precedentemente fu invece direttore presso i Salesiani di Vigliano Biellese. Perito agrario e laureato in Scienze Agrarie, don Casanova crede profondamente nella possibilità e nella necessità di un impegno basato su una formazione agraria a sostegno dell’agricoltura sostenibile, sulla scia dei principi cristiani impartiti da Papa Francesco. In quali modi l'Istituto salesiano sta fronteggiando l'emergenza? “La scuola salesiana di Lombriasco ha continuato la sua attività cercando subito con i mezzi offerti dalla tecnologia di essere vicina agli studenti e alle famiglie, continuando attività didattica a distanza. La parrocchia ha continuato, nel rispetto delle norme, a offrire la sua presenza pastorale. Per mantenere un collegamento, la comunità salesiana, alle ore 10.30 della domenica, propone la celebrazione della santa messa della comunità religiosa in diretta sul gruppo Facebook “Ex allievi salesiani Lombriasco”. L'azienda agricola della scuola si è attivata con la possibilità di consegna a domicilio per prodotti di allevamento e avicolo”. In che modo i salesiani, in questo drammatico momento storico, stanno interagendo con gli istituti gemellati nel mondo? “Come salesiani abbiamo avuto un incontro a livello mondiale poco tempo fa a Torino, prima dell'emergenza attuale. Questo capitolo ha eletto il decimo successore di don Bosco e ha riguardato un lavoro che orienta il cammino della congregazione per i prossimi sei anni. A livello regionale e nazionale il collegamento con gli altri istituti ora passa attraverso la videoconferenza. Varie opere salesiane si sono attivate per mantenere, se pur a distanza, la presenza fra i giovani”. Le sue raccomandazioni a tutta la comunità lombriaschese e non solo. “Può sembrare scontato, ma mai troppo, il ripetuto invito a rispettare il famoso ormai stare a casa. Anche come educatori cristiani lo possiamo e dobbiamo ripetere. Alle famiglie della scuola ribadisco che la scuola continua ad essere attiva. Agli insegnanti il ringraziamento per l'impegno e la passione sempre mostrata, anche in questa triste situazione. Al nostro paese e al territorio siamo sempre vicini come parrocchia, anche se in modo diverso. Non era mai successo di dovere lasciare sole le parrocchie alla domenica, anche a loro la nostra vicinanza”. Quale sarà il futuro di Agricultura e le prossime manifestazioni salesiane con gli scambi cultural-professionali nel mondo? “La prossima manifestazione di ottobre è in fase di programmazione, ma ora regna l’incertezza, non prevedendo ancora se alcune persone potranno spostarsi da certe zone del mondo. Chissà, forse avremo una seconda edizione caratterizzata da presenze internazionali nello stile della scuola a distanza. Il nostro cortile attende inoltre di tornare a riempirsi di ex allievi, allievi, scuole, operatori del settore agroalimentare”. Cristiano Sabre
Nell’ambito dell’ultimo Consiglio comunale, svoltosi lo scorso 30 marzo in municipio, attenendosi però alle norme di sicurezza poste dal decreto governativo per Coronavirus, due i punti interessanti trattati all’ordine del giorno. Il primo ha riguardato soprattutto le dimissioni del sessantaquattrenne consigliere Mario Mairone, anche titolare della personale ditta ultraquarantennale di autotrasporti e presidente del Fai Cuneo (Federazione Autotrasporti Italiani). «La rinuncia, resa pubblica dallo stesso Mairone durante l’assemblea comunale - dicono dall’amministrazione – è dettata da motivi personali». Il consigliere non potrà però essere sostituito da alcun altro membro. Nel 2016, infatti, ai tempi dell’elezione del sindaco Egidio Vanzetti, la lista “Insieme Possiamo” figurava come l’ unica a concorrere in paese e quindi con i tutti i candidati effettivi entrati di diritto in amministrazione, ma non rimpiazzabili, non essendovi una minoranza. Il secondo argomento ha invece interessato il rinnovo della convenzione con i Comuni di Lagnasco e Sant’Albano Stura della segreteria comunale, affidata a Roberta Pezzini.
Casalgrasso: trasgressore abbondana rifiuti, intercettato e ripreso dal vice sindaco Non si tratta di una denuncia contro ignoti, ma di una azione tempestiva, assunta in prima persona dal vice sindaco, per riprendere un’inciviltà di un cittadino casalgrassese, puntualmente identificato. «L’autore di tale bravata – chiarisce Gianni Donetto – di cui non posso rivelare l’identità, ma solo accennare essere un adulto ultra cinquantenne, ha abbandonato lo scorso 2 aprile tre sacchi dell’immondizia indifferenziata presso la zona di paese di Strada Bassa». Prosegue Donetto: «Ho comunicato l’ infrazione anche via social sulla mia pagina personale di Facebook e sul gruppo “Sei di Casalgrasso se...”, rivelandone la “bella sorpresa”. Mi sono permesso infatti di rovistare all’interno di uno di questi sacchi e, tramite delle prove sicure, risalire alle generalità, purtroppo, di un nostro concittadino. Ho deciso allora di recarmi direttamente alla porta di casa del casalgrassese e ammonirlo. Lo stesso mi ha promesso di non ripetere più tale negligenza, per evitare ammende o denunce. Teniamo al decoro e al buon senso dei nostri concittadini, spero che questi episodi non si ripetano».
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DINTORNI
Il bollettino dei positivi al Covid-19 nel territorio del Carmagnolese, una morte a Racconigi e a Pancalieri fiduciaria e Carignano con 26 positivi, ma in fase di guarigione. «A loro esprimo il sostegno di noi tutti e l'augurio di una pronta guarigione. – le parole del sindaco Giorgio Albertino - La situazione anche a Carignano è ancora critica. In tutto il Piemonte il virus si sta diffondendo rapidamente e la situazione è aggravata dai numerosi contagi, che non risparmiano i nostri operatori sanitari. Il più delle volte, ció è dovuto alla carenza di dispositivi di protezione individuale. Per questo motivo, le mascherine che riusciamo a reperire sono assegnate alle persone in prima linea, che, per lavoro o come volontari, ci stanno aiutando a superare questo difficile momento. Colgo l’occasione per ringraziarli per il loro impegno e dedizione. Un grazie anche a tutti i commercianti che, con le consegne a domicilio, ci evitano le uscite. Ricordo poi gli ospiti delle nostre due case di riposo, che sono le persone più fragili e a rischio: il personale e gli amministratori stanno facendo tutto il possibile per evitare i contagi. Per noi tutti, il modo per aiutarci ed aiutare gli altri è rispettare le regole evitando i contatti e rimanendo a casa”. Crescono anche le persone positive a Ceresole d’Alba. Nei primi giorni di aprile erano 3 le persone in quarantena. Cristiano Sabre
Al momento della stampa, in una situazione di continuo mutamento, possiamo riportare un bollettino provvisorio dei positivi al Covid-19 registrati nel territorio del Carmagnolese. Dagli ultimi dati pervenuti, 3 sono i positivi in fase di guarigione a Casalgrasso; 1 a Faule e 1 a Polonghera. A Lombriasco si registrano 2 casi positivi, mentre a Pancalieri i contagiati sono invece 4 (di cui 3 ospedalizzati e una persona, purtroppo defunta, di 91 anni) e 14 in isolamento domiciliare; 6 a Caramagna di cui 2 domiciliati fuori dal Comune (altri 3 precedentemente positivi, uno è guarito e due in fase di guarigione). Aumento importante a Racconigi che raggiunge quota 27 persone positive, con tristemente una prima vittima al Coronavirus lo scorso 6 aprile. Si tratta di Elsa Monchiero Aprea, durante un ricovero presso l’ospedale di Aosta. “Al marito, al figlio ed a tutti i familiari giungano i miei più profondi e sinceri sentimenti di vicinanza e, nella commozione di questo momento, prevalga con più forza la volontà di rispettare le regole della distanza sociale e della permanenza presso la propria abitazione. – afferma sgomento il sindaco Valerio Oderda - Sono certo che al mio grande dolore si unisca quello di tutti i cittadini racconigesi”. In forte aumento i casi a Villastellone che raggiunge quota 12 positivi e 16 in quarantena
A ogni Comune la sua mascherina Racconigi e il voto alla Madonna nella Domenica delle Palme
Tutti i Comuni si sono adoperati, chi in un modo, chi nell’altro, a far fronte all’emergenza Coronavirus non ancora terminata. Oltre alla consegna domiciliare delle spese alimentari, le Protezioni Civili e associazioni hanno recapitato casa per casa le mascherine ai propri cittadini. Dopo le 4000 mascherine distribuite a Racconigi, nelle ultime settimane si sono attivati nell’ordine, da fine marzo, anche i Comuni di Villastellone, Faule, Lombriasco e Casalgrasso. A Villastellone, precisamente il 26 marzo scorso, grazie all’intervento del consigliere regionale Davide Nicco, del Comune con a capo Francesco Principi e alla generosità delle aziende del territorio che hanno aderito all’iniziativa, destinando la mascherina in tessuto in ogni buca delle lettere degli abitanti. Illustrate le modalità di utilizzo della stessa: «Può essere lavata fino a 30 volte e riutilizzata. Questa mascherina è realizzata in tessuto idrorepellente anti-goccia, a ogni utilizzo va lavata massimo a 60 gradi. Si consiglia di utilizzare un detergente disinfettante per uso casalingo con dosi di lavaggio di lavatrice. La mascherina va possibilmente stirata a vapore, in questo modo è possibile utilizzarla molte volte e averla sempre sterilizzata a ogni utilizzo. Si raccomanda infine di lavare bene le mani e se possibile sterilizzarle prima di ogni procedura». Il 1 aprile è toccato a Lombriasco. Tutte le protezioni facciali di tipo chirurgico, anche in questo caso, sono state recapitate porta a porta a ogni famiglia. Le raccomandazioni dall’amministrazione: «”Sono da usare quando si debba uscire per motivi indispensabili dalla propria abitazione. Indossarla è un atto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Ricordiamo inoltre che, come da nuova disposizione, le uscite devono essere limitate solo nei pressi della propria abitazione e non ad esempio lungo il fiume Po o verso i campi coltivati”. Venerdì 3 è stata invece la volta di Casalgrasso, per conto dell’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione “Casalgrasso solidale” (nata nel 2010, per l’aiuto primariamente nel trasporto degli anziani e di ragazzi con disabilità verso case di cura e ospedali per effettuare delle visite) e il Gruppo Comunale di Protezione Civile. Grazie alla disponibilità di alcune sarte locali, anche Polonghera ha contribuito alla causa di aiuto, realizzando a sua volta le mascherine per i suoi cittadini. La Protezione Civile le ha intanto consegnate, una per nucleo familiare, affidando quelle avanzate alla farmacia locale, dove venivano consegnate su richiesta. Il ricavato delle offerte volontarie per la fornitura delle mascherine è stato destinato a don Luigi Marzo, parroco di Polonghera, Faule e Moretta, per la ristrutturazione della chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli di Polonghera. Cristiano Sabre
Dopo Carmagnola, anche Racconigi si affida all’intercessione della Madonna per questo momento di contagio che affligge la città sabauda. Dopo più di 400 anni (anno 1631), lo scorso 5 aqprile, il parroco don Maurilio Scavino e il sindaco Valerio Oderda della Città di Racconigi hanno fato voto all'Immacolata Concezione, chiedendo aiuto e protezione per tutti noi. La celebrazione, che è stata trasmessa in streaming in modo che tutti i fedeli potessero partecipare, è iniziata con il canto realizzato dal coro giovani, per poi proseguire con la messa e il voto nei punti più significativi della Città.
Lombriasco e l’appello di protezione alla Madonna di Campagnino
Lo scorso 25 marzo, nel pomeriggio, nel giorno dell'annuncio dell'Angelo a Maria, Lombriasco si è affidata alla Madonna di Campagnino per avere protezione dal contagio del Covid-19. L’ultimo voto alla Vergine avvenne nel 1800 per il pericolo del colera. Ora, vistane ancora l’emergenza, si è tornati ad implorare la figura religiosa per sventare al più presto il Coronavirus. Presenti alla cerimonia, ovviamente svoltasi in forma riservata, la comunità religiosa e civile del paese, rappresentata dal parroco don Giovanni Bianco e dall’assessore Daniele Ronco. Le parole di don Giovanni ai lombriaschesi: “Abbiamo affidato all'intercessione della Madonna di Campagnino la protezione della nostra gente. Continuiamo a rispettare le indicazioni che ci vengono date dalle autorità e la nostra forza sia la preghiera assidua e fiduciosa. Questo dobbiamo e vogliamo farlo. Il "di più" lo abbiamo chiesto alla nostra Mamma. Dio vi benedica!”.
Oftal Lombriasco: 20.000 euro per gli ospedali
Pediatri di Famiglia per l’emergenza Covid-19
Anche la Oftal Bra-Lombriasco si unisce al coro dei donatori, e lo fa con una considerevole cifra. Desidero sottolineare - evidenzia il presidente Angelo Barberis - che la missione dell’OFTAL (Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes) è quella di occuparsi dei malati e di chi è in difficoltà. Pertanto, in questo frangente “coronavirus”, il Consiglio Direttivo della nostra ONLUS “Oftal Bra-Lombriasco” ha deciso di destinare quanto ricavato dalle offerte e dalle vendite benefiche, solitamente destinate ad aiutare poveri e malati a recarsi in pellegrinaggio a Lourdes, l’importo di euro 10.000,00 alla ASL TO5 ed euro 10.000,00 alla ASL CN1 per acquistare materiale ed attrezzature necessarie per far fronte all’emergenza della pandemia in atto”. AIUTATECI AD AIUTARE sostenendo le nostre iniziative a favore dei malati, dei disabili e dei poveri. Con la dichiarazione dei redditi destina il 5 x 1000 alla nostra ONLUS indicando il seguente C.F.: 95020290045
E' stato approvato il 3 aprile, al tavolo con la Regione Piemonte, un progetto dei Pediatri di Famiglia Fimp Piemonte nella gestione dell'emergenza Coronavirus. In aggiunta alle attività normalmente espletate durante i giorni feriali, secondo i protocolli già attivati, gli studi medici dei Pediatri di famiglia proporranno una ulteriore disponibilità telefonica nei giorni prefestivi e festivi. Questa misura straordinaria, che potrà essere attivata per la durata dell'emergenza sanitaria rappresenta uno strumento essenziale per consentire la continuità assistenziale, la rilevazione dei casi sospetti, la valutazione e il monitoraggio delle problematiche anche in caso di quarantena familiare e per tutelare i piccoli pazienti nell'attuale fase di isolamento sociale. Il servizio verrà attivato dal Pediatra di Famiglia nei confronti dei propri assistiti nei giorni prefestivi e festivi con il seguente orario: dalle 10. alle 12 e dalle 15. alle 19 e prevede una risposta alla famiglia, anche tramite sistemi o servizi di segreteria, se non immediata nel minor tempo possibile.
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CORONAVIRUS
Carmagnola, record di contagi: uno ogni 175 abitanti 15 i deceduti e oltre 250 in quarantena. 650 i tamponi: uno ogni 45 abitanti. Triste record per la nostra città. Infatti, dalle ultime indicazioni della Regione Piemonte del 13 aprile, a Carmagnola, sono 168 i contagiati che diviso per i cittadini residenti porta ad uno ogni 175 abitanti. A questo sono da aggiungere anche 15 decessi e oltre 250 persone in quarantena preso la loro abitazione. Un trend in continuo aumento e in controtendenza sulla situazione italiana, che in poco più di un mese ha visto Carmagnola diventare una delle città più “infette” del Piemonte. Quindi ancora lontano il picco della pandemia (e quindi la discesa dei contagi). Dati comunque visti “al ribasso” in quanto sono solo 650 i tamponi eseguiti e quindi lontani dal numero “significativo” per la tracciatura reale della diffusione. Affermazioni che nascono dall’analisi dei dati (fino al 13 aprile) che noi del Corriere di Carmagnola abbiamo fatto mettendo su un grafico i dati delle autorità (Sindaco e Regione Piemonte) che sono stati dati a partire dal 6 marzo. Questi dati, chiaramente, riguardano le persone che sono state “tamponate” o che hanno manifestato sintomi riconducibili al Coronavirus e residenti nella città di Carmagnola. Quindi da non confondere con quelli che sono stati “gestiti” dall’ospedale San Lorenzo, in quanto il nosocomio carmagnolese è punto di riferimento per molte città del nostro territorio. Ecco la cronistoria. 6 MARZO 2020: IL SINDACO SCRIVE AI CITTADINI. Il 6 marzo sul territorio carmagnolese non si registravano ancora casi di covid-19. Tuttavia, il sindaco, in quell’occasione, scriveva di aver avuto comunicazione dall’ASL TO5 di una persona posta in quarantena fiduciaria presso la propria abitazione e rassicurava i cittadini che la suddetta non rappresentava “un elemento di pericolo per la comunità”, in quanto veniva monitorata quotidianamente “per un periodo di quattordici giorni dal personale dell’ASL per verificare e cogliere sul nascere l’eventuale insorgenza di sintomi, in modo tale da isolare ogni possibile nuovo focolaio”. Il sindaco chiudeva la comunicazione esprimendo la sua vicinanza alla persona che stava “seguendo il protocollo di isolamento previsto, con l’augurio di riprendere la routine quotidiana alla scadenza del periodo stabilito”. 7 MARZO 2020: IL PRIMO CASO. Il 7 marzo, appena un giorno dopo dalla prima comunicazione, il sindaco emetteva un nuovo comunicato, in cui spiegava che le era stato riferito, dalla Direzione Generale dell’ASL TO5, che sul territorio carmagnolese era stato “individuato un caso positivo al covid-19 presso il pronto soccorso dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola”. Il primo caso accertato. Il sindaco proseguiva spiegando che il soggetto era stato prontamente ricoverato presso un altro ospedale e che la Direzione Sanitaria stava “provvedendo ad effettuare il test con il tampone a tutto il personale medico” che poteva essere entrato in contatto con lo stesso. 17 MARZO 2020: AUMENTANO I POSITIVI. Il 17 marzo, a distanza di dieci giorni dalla comunicazione del primo caso di coronavirus in città, il sindaco pubblicava un nuovo aggiornamento, annunciando che le persone risultate positive al tampone erano salite a 8, di cui 2 in isolamento domiciliare e le altre 6 ricoverate presso varie strutture ospedaliere, e che quelle poste in quarantena fiduciaria erano appena 25. Il sindaco ricordava, inoltre, alle persone in quarantena di “rispettare il periodo di isolamento per il bene di tutta la comunità” e ai cittadini, impazienti di conoscere maggiori dettagli,che, per riservatezza, non poteva comunicare nulla di più sui casi positivi. Il sindaco inoltre sottolineava che, nei giorni seguenti, il numero dei contagi sarebbe, molto probabilmente, aumentato; che era stato completato il lavaggio delle panchine, delle pensiline degli autobus con prodotti certificati e che, a breve, si sarebbe ripreso anche il
lavaggio dei marciapiedi e delle strade. 21 MARZO 2020: L’ACCENSIONE DEL TRICOLORE SULLA TORRE DEL COMUNE. Il 21 marzo 2020, il sindaco annunciava un aumento dei casi positivi al covid-19 e, di conseguenza, delle persone poste in quarantena: “A oggi sono poco più di 20 le persone positive, circa la metà ricoverate. Saliranno ancora perché la fase critica non è al suo massimo”. Il sindaco richiedeva inoltre ai cittadini maggiore sforzo, “per dare tempo alle strutture sanitarie di poterci assistere in modo adeguato” e ringraziava tutti coloro che, a diversi livelli, stavano offrendo il loro aiuto per l’ospedale San Lorenzo, fornendo cibo agli operatori sanitari, donando materiali, versando offerte, “con tanta silenziosa solidarietà”. Infine, scriveva che, da ora in poi, la torre del Comune sarebbe stata illuminata con il tricolore, per esprimere la propria vicinanza alla comunità carmagnolese. 25 MARZO 2020: IL PRIMO VIDEOMESSAGGIO. La sera del 25 marzo, il sindaco rendeva pubblico il suo primo video messaggio. Nel video, il sindaco spiegava che i casi confermati erano saliti a 33, di cui più della metà in isolamento domiciliare, ma che la situazione non era poi così grave. Proseguendo nel video, il sindaco diceva di aver provveduto, a livello comunale, al supporto degli operatori sanitari del San Lorenzo, con l’acquisto di apposite mascherine; che stava coordinando altre donazioni da parte di cittadini generosi, tra cui alcuni caschi respiratori, e che, a breve, sarebbe stato istituito dal comune un fondo 100mila euro per l’emergenza coronavirus. 3 APRILE: LA SITUAZIONE SI AGGRAVA. Il 3 aprile, il sindaco registrava un nuovo video: “A oggi, sul nostro territorio, contiamo 68 casi positivi, di cui 32 in isolamento domiciliare, gestiti in piena efficienza dai nostri medici e dal nostro ospedale, e 170 persone in quarantena preventiva, Domani, 4 aprile, faranno, presso l’ASL, i tamponi di controllo una ventina di persone per essere dichiarate guarite”. 6 APRILE: AUMENTANO I POSITIVI. Il 6 aprile il sindaco annunciava, con un comunicato, un ulteriore aumento dei casi positivi.“I positivi sono, a oggi, 79. Voglio precisare che i numeri che indico sono quelli ufficiali che ricevo dalla piattaforma della Protezione Civile e riguardano solo le persone residenti in Carmagnola. Presso l'Ospedale San Lorenzo nei reparti COVID sono purtroppo ricoverate anche molte persone non residenti. Dalla stessa piattaforma i guariti risultano essere 45, le persone decedute 9. Esprimo alle famiglie la mia vicinanza personale e quella di tutta la comunità carmagnolese in questa triste prova”. 8 APRILE: SI ARRIVA A 107 POSITIVI. E’ la Regione Piemonte a fornire, mercoledì 8 aprile, i dati ufficiali dei contagiati nelle città piemontesi e a Carmagnola si registrano ben 107 nuovi positivi con un aumento del 35,5% rispetto a quelli annunciati dal Sindaco Gaveglio il 6 aprile. Un aumento preoccupante che sembra ancora non arrestarsi nonostante le restrizioni a cui sono sottoposti i carmagnolesi. 11-13 APRILE: I POSITIVI SONO 168. Un contagiato ogni 175 cittadini: questa la triste realtà che emerge dal comunicato della Regione Piemonte nel giorno di Pasquetta. Il giorno prima di Pasqua il sindaco in un videomessaggi aveva aggiornato la situazione a Carmagnola: 165 positivi, 250 persone in quarantena, 52 guariti e 15 deceduti da coronavirus. I tamponi effettuati sarebbero 650, uno ogni 45 abitante. E’ quindi chiaro che la battaglia non è ancora finita. Vi manterremo informati sui dati tramite il sito del Corriere di Carmagnola e i canali social. Sara Giraudi e Pierpaolo Boschero
Chiusure contestate: certezze per il PS ospedale e riaprite il cimitero Giunta Regionale per avere un formale impegno alla riapertura nelle ore notturne del pronto soccorso di Carmagnola. “E’ comprensibile che in un periodo di emergenza si debbano focalizzare gli sforzi e le risorse sull’assistenza ai malati di Covid19. Quello su cui vorrei rassicurazioni è l’impegno dell’assessore alla riapertura anche notturna ad emergenza finita. Non dubito che questa sia la volontà di Icardi, ma credo sia opportuna una dichiarazione ufficiale che spazzi il campo da dubbi o dietrologie. Il pronto di Carmagnola deve tornare alla sua ordinaria operatività al termine della
In questa delicata fase legata all’emergenza coronavirus, è diventata necessaria l’adozione di alcune misure restrittive, che vanno oltre quanto imposto dalle direttive iniziali, che mettono a dura prova il limite di sopportazione e sacrificio richiesto ai cittadini. Chiusura parchi e giardini pubblici. Restano chiusi, fino a nuovo avviso, tutti i parchi cittadini e le aree verdi, inclusi i giardini comunali di via Novara, via Avigliana, via Pascoli, via Ivrea e via Mussetti.
Chiusura temporanea Pronto Soccorso in orario notturno. Chiuso, dal 27 marzo, anche il Pronto Soccorso del San Lorenzo di Carmagnola, nella fascia notturna 20-8. La decisione è stata presa dall’Assessore alla Sanità regionale Luigi Genesio Icardi. “In questa fase emergenziale abbiamo bisogno del contributo di tutti – ha spiegato Icardi-. I soli tre passaggi notturni medi registrati nel triage in tenda nel periodo dal 1° al 25 marzo non sono numericamente significativi per tenere impegnata la struttura, che può così liberare risorse sanitarie preziose nella battaglia quotidiana contro il coronavirus. Ringrazio l’azienda sanitaria locale e i sindaci del Carmagnolese che hanno collaborato per venire incontro alle esigenze del momento. Resta inteso che, superata questa fase di emergenza, verrà ripristinato il normale orario”. Una chiusura che ha suscitato polemiche, anche nella stessa maggioranza regionale. Infatti si vede in questo atto il pericolo che, passata l’emergenza Coronavirus, possa diventare definitivo. Un po’ come successo per il punto nascite. Una perdita che sarebbe devastante per tutto il territorio carmagnolese. Il neo consigliere Nicco ha presentato una interrogazione a risposta scritta alla
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crisi”. Dello stesso avviso la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli “Chiediamo garanzie scritte per la riapertura quando l’emergenza sarà conclusa. Allo stesso tempo, la certezza che per i prossimi passi, doverosi e necessari, ci sia una maggior collaborazione e dialogo con tutte le forze in campo”. Chiusura cimiteri in tutta Italia. Fa discutere, invece, la recente chiusura dei cimiteri cittadini. Mentre alcuni Comuni avevano già provveduto a chiudere l’accesso ai campisanti, Carmagnola aveva scelto, infatti, di adottare la strada dell’orario ridotto e degli accessi contingentati. La comunicazione di chiusura è arrivata come una doccia fredda, su esplicita ordinanza del Ministero della Salute. Così dal 6 aprile, il cimitero centrale, assieme a quelli delle frazioni Casanova, San Giovanni e Vallongo, hanno sbarrato le loro porte ai visitatori. “Con infinita tristezza ho firmato l’ordinanza di chiusura dei cimiteri comunali. Speriamo di poterli riaprire al più presto” – ha spiegato il sindaco in un sintetico comunicato diffuso on line. Ma se la misura è stata presa per evitare possibili contagi e assembramenti, i cittadini non sono d’accordo: “Ridateci la possibilità di salutare i nostri cari”. Sara Giraudi
CORONAVIRUS
Assessore Surra: a Carmagnola il settore produttivo è in grave crisi, regge l’agricoltura, ma sarà problematico fare la Fiera del Peperone L’emergeza Coronavirus sta mettendo a dura prova le famiglie. InfattI lo abbiamo visto in occasione della Pasqua e di Pasquetta come le abitudini famigliari siano state necessariamente stravolte. Ma ai cittadini carmagnolesi, come a quelli italiani, serve avere chiara la situazione anche per quanto riguarda le attività economiche che sono il motore pulsante dell’economia cittadina e nazionale. Per capire com’è la situazione abbiamo intervistato l’assessore alle attività produttive - (Agricoltura - Commercio - Artigianato - Industria) e alla Pianificazione strategica e sviluppo del territorio Gianluigi Surra Assessore, prima di tutto come sta, lei e la sua famiglia? Quella che una volta era una domanda “formale”, quasi “retorica”, un modo per iniziare un dialogo è diventata quanto mai importante. Si grazie stiamo tutti quanti bene. In questo periodo così difficile, come stanno le industrie carmagnolesi? Tutto il settore produttivo è in grave crisi, la maggior parte delle attività, salvo quelle esentate dal decreto, sono ferme, i lavoratori in cassa integrazione. Sarà il settore che più di tutti risentirà dell’assenza di norme comuni all’interno della Comunità Europea. Chi produce per l’export sarà penalizzato dalle imprese di quelle Nazioni che non hanno interrotto le produzioni sostituendosi alle commesse delle imprese Italiane. Un grave errore politico non aver proseguito dopo la moneta unica il processo di integrazione delle altre normative, si sono persi 20 anni. Quali conseguenze per l'agricoltura, eccellenza carmagnolese? L’agricoltura è uno dei pochi settori in attività. I problemi si manifesteranno come in tutta Italia al momento della raccolta di quelle produzioni, nel nostro caso le orticole, peperoni, asparagi, pomodori ecc. che richiedono manodopera. Come sovente succede poi nei momenti di difficoltà i prezzi dei prodotti agricoli scendono per i produttori e purtroppo aumentano quelli per i consumatori che pagano più cari ortaggi, latte carne ecc. Bisogna che intervengano le istituzioni per evitare speculazioni, tutti noi dobbiamo acquistare prodotti italiani. Per i commercianti carmagnolesi quali scenari si prospettano? I negozi, ad esclusione di quelli alimentari, e le attività di ristorazione sono tutti chiusi, cosi come gli ambulanti non alimentari. Il commercio è uno dei settori più in crisi a causa dell’emergenza sanitaria. La prospettiva per alcune di queste attività, quali quelle della ristorazione, penso siano aperture non a breve termine e comunque contingentate. Il settore era già in difficoltà prima, ora necessita di maggiori sostegni. Collaboreremo con Ascom e le altre associazioni di categoria per iniziative di carattere locale per favorire le attività commerciali. Invito i concittadini ad acquistare i prodotti nei negozi carmagnolesi. Il comune ha stanziato 100.000 euro per l'emergenza Covid-19. Quanti
di questo stanziamento andranno ad imprese e commercianti? Sono sufficienti? E’ un primo segnale di sensibilità, dato ricordo dai Consiglieri Comunali di maggioranza con l’approvazione del capitolo all’interno della variazione complessiva di bilancio, votata nell’ultimo Consiglio Comunale. La Giunta ha poi approvato una delibera che prevede il posticipo di alcuni tributi locali ad esempio la Tosap e la tassa pubblicità in scadenza da marzo a luglio sono rinviate a settembre, la tassa rifiuti due rate a scadenza settembre e dicembre. La riscossione coattiva dei tributi pregressi è sospesa per legge del Governo. Abbiamo celermente attivato quanto previsto dall’ordinanza della protezione civile per gli aiuti alimentari, con pacchi spesa distribuiti in collaborazione con la Caritas e i buoni spesa a cui è possibile accedere previa domanda. Quale altre iniziative verranno intraprese? Prima di procedere con altre iniziative occorrerà avere il quadro completo degli interventi di sostegno previsti per le imprese, lavoratori autonomi e le famiglie da parte del Governo e della Regione. La nostra leva è sicuramente quella dei tributi locali, in Giunta ho già proposto una riduzione per le attività commerciali e produttive, della tassa rifiuti per i mesi di chiusura. È vero che non hanno conferito rifiuti, ma la parte fissa della bolletta è rappresentata da oltre il 50% dai metri quadri di superficie. Per le attività oltre ai metri quadri conta anche la classificazione dell'attività. Il mondo produttivo carmagnolese come si sta comportando durante questa emergenza? Riscontro molta responsabilità, così come da parte degli altri concittadini. Inoltre nonostante le difficoltà oggettive molti imprenditori hanno partecipato attivamente ad iniziative di solidarietà. Cosa chiedono al suo assessorato e quali risposte date? Sicuramente si è creata molta confusione tra i vari DCPM del presidente del Consiglio, ordinanze della Regione, interpretazioni delle regole diverse tra i vari organi dello Stato, moduli che cambiavano in continuo. La maggior parte delle telefonate all’ufficio riguardavano proprio la richiesta di chiarimenti per le aperture, chiusure, su quali prodotti si potevano vendere e se con la vendita a domicilio ecc. Sono stati annullati diversi appuntamenti storici per Carmagnola (La Fiera Primaverile, Ortoflora) è da prevedere anche un ridimensionamento se non una cancellazione della Fiera del Peperone? Purtroppo ritengo che la ripresa sarà lunga e scaglionata. Vedo difficile che le abitudini ritornino quelle di prima: esultare insieme allo stadio per un goal, saltare e cantare ad un concerto ecc. Temo che fino a quando non ci sarà un vaccino prevarrà giustamente la cautela nei comportamenti, ritengo quindi che sarà problematico organizzare un evento quale la fiera del Peperone che richiama in città migliaia di visitatori in 10 giorni. Pierpaolo Boschero
ASCOM: servono supporti finanziari importanti per i negozianti Come sta il commercio carmagnolese in tempo di Coronavirtus? Lo abbiamo chiesto al presidente Ascom Beppe Lanfranco che ci ha detto: “Si tratta di una situazione che ci ha colti assolutamente impreparati, siamo scioccati, vedere i negozi di Carmagnola chiusi, gli ingressi dei parcheggi di ristoranti di livello sbarrati, bellissimi bar spesso affollati da bella gioventù chiusi, dà ancor più un senso di tristezza, quasi di abbandono, e la cosa peggiore è non sapere quando una situazione del genere potrà risolversi e tornare con le nostre aziende ad una parvenza di normalità. Volgendo lo sguardo al futuro sarà fondamentale che i nostri governanti, in sintonia con l’Europa, si preoccupino di trovare modi e tempi adeguati per supportare finanziariamente in maniera importante tutto il comparto del commercio di vicinato che rischia nella stragrande maggioranza dei casi di subire danni non più sanabili con gravissime ripercussioni immediate anche sull’occupazione. Solo poco più di un mese fa non immaginavamo che sarebbe potuta succedere una condizione così surreale, con la gente chiusa in casa e la città semi deserta. Noi popolo latino – prosegue Lanfranco – in una prima fase forse abbiamo sottovalutato il problema e ci viene difficile accettare una situazione del genere con strade deserte, tutte o quasi le serrande angosciosamente abbassate e noi chiusi in casa, ma presto abbiamo capito che non si può fare diversamente, ne va della nostra salute.
Questa “clausura” forzata ha in parte cambiato i comportamenti dei cittadini che, per non allontanarsi giustamente troppo da casa, stanno riscoprendo i negozi di vicinato, dove, si dice, si compra bene, dove il rapporto è più diretto, ci si guarda in viso, ci si può permettere due chiacchere se pur a un po’ di distanza e con la mascherina. Molti esercizi hanno offerto la possibilità della consegna della “spesa a casa” (vedasi elenco) operazione impostata da Ascom con l’amministrazione come anche la possibilità di accettare i bonus familiari del Comune alle famiglie in difficoltà, recandosi nei negozi convenzionati, iniziativa parallela alla distribuzione di beni di prima necessità operata da Caritas. Peraltro, proprio per i buoni spesa come Ascom ci siamo sentiti in dovere di destinare alla nostra città 1500 euro per le emergenze alimentari, tutto questo mentre aspettiamo di vedere “la luce in fondo al tunnel” perché……..INSIEME CE LA FAREMO” Maresita Brandino
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La Giunta sospende il pagamento dei tributi La Giunta Comunale ha deciso di sospendere o posticipare le scadenze di pagamento di diversi tributi comunali per dare respiro alle famiglie, alle attività e alle imprese che in questo momento si trovano in difficoltà a causa delle chiusure forzate imposte per il contenimento del Coronavirus. La misura è stata approntata sulla base del D.L. 18/2020 che dispone la sospensione, fino al 31 maggio 2020 dei termini per le attività di accertamento, riscossione e contenzioso da parte degli Enti e sospende inolte i termini per i pagamenti di cartelle e ingiunzioni con scadenza tra l'8 marzo e il 31 maggio 2020. Oltre a quanto previsto dal decreto, la Giunta ha valutato opportuno introdurre altre forme di ammortizzazione del carico fiscale in capo ai cittadini. Pertanto i termini di pagamento delle diverse imposte comunali sono così differite (salvo valutazioni di altri differimenti in caso di prolungamento della situazione epidemiologica): - TOSAP, ICP: le scadenze di pagamento comprese tra marzo e luglio sono differite al 30 settembre, senza applicazione delle sanzioni per ritardato pagamento; - TARI anno 2020: tutte le scadenze per le utenze domestiche e non domestiche saranno posticipate con apposita deliberazione di Consiglio Comunale e saranno comunicate appena possibile (indicativamente settembre e dicembre) - PIANI DI RIENTRO IMU, TARI, TOSAP per le utenze commerciali: il pagamento delle rate concordate è sospeso sino al 30 giugno. Le rate dovranno essere nuovamente corrisposte a partire dal 31 luglio 2020
CORONAVIRUS
Carmagnola solidale per mascherine e materiali sanitari e le sarte del Gruppo Donne in Città e della Caritas, nel confezionamento di mascherine fai da te, da distribuire gratuitamente a chi ne fa richiesta. È sufficiente telefonare al numero 328.3455208, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 17, e attendere di essere richiamati per passare a ritirarle direttamente presso la sede di Casa Frisco. Infine, resiste anche l’azione dei privati cittadini, di coloro che sanno cucire e mettono la loro arte al servizio degli altri, consapevoli che le mascherine autoprodotte servono comunque a tutelarsi, in assenza di risorse migliori. In sostanza: meglio avere la mascherina, che non averla.
In questi giorni di isolamento per il coronavirus, molti carmagnolesi stanno cercando, a diversi livelli, di rendersi utili, di dare una mano, di mettersi in gioco per la propria Città.
Mascherine: le azioni del Comune Tutti le vogliono, eppure sembrano essere introvabili. Stiamo parlando delle famose mascherine. Ma quando devono essere indossate? L’Organizzazione Mondiale della Sanità, a questo proposito, continua a sostenere che le mascherine servono soprattutto in contesti in cui è presente un’elevata circolazione del virus e, quindi, un potenziale rischio di contagio. Non sarebbero, pertanto, necessarie quando si cammina all’aperto e viene garantita la distanza di sicurezza tra i soggetti. Nonostante ciò, nell’ultimo mese, sono letteralmente andate a ruba, trasformandosi per i più in una sorta di “coperta di Linus”. E mentre in alcuni comuni del territorio si è fatto tanto, sin da subito, per fornire ai cittadini anche solo una minima protezione, a Carmagnola il problema è andato avanti per diverso tempo, causando non poche polemiche. “Stiamo supportando al massimo gli operatori sanitari dell’ospedale San Lorenzo, perché sono loro che si prendono cura della salute dei carmagnolesi – ha affermato il sindaco Ivana Gaveglio in un video messaggio del 25 marzo scorso -. Abbiamo acquistato 8.000 mascherine chirurgiche, 500 mascherine FFP2 e 500 mascherine FFP3 e le doniamo all’ospedale, che in questo momento ne è sprovvisto, per garantire la massima protezione a medici e infermieri“. Una doccia fredda per i cittadini, speranzosi fino all’ultimo di poter avere le tanto attese mascherine. Tuttavia, dopo sole due settimane, anche a fronte delle numerose lamentele pervenute, la situazione ha preso una piega inaspettata. “Abbiamo trovato una ditta carmagnolese disponibile a produrre le mascherine – ha sottolineato il sindaco in un avviso del 3 aprile -. La distribuzione interesserà tutto il territorio comunale e sarà effettuata, dal 6 aprile, dai Carabinieri in congedo, ben riconoscibili dalla loro divisa. A ciascun nucleo famigliare sarà consegnata, direttamente nella buca della posta, una mascherina in TNT (tessuto non tessuto), doppio strato, riutilizzabile e lavabile, fino a un massimo di 5 volte, a 30°”. E così è stato. La mascherina promessa è arrivata puntuale in tutte le case, il 6 aprile come i giorni successivi.
Donazioni e raccolte fondi Numerose sono poi le raccolte fondi e le donazioni che associazioni e aziende stanno portando avanti per contrastare l’emergenza. “Nelle scorse settimane, abbiamo coordinato gli acquisti di altro materiale sanitario con privati cittadini generosi – ha spiegato il sindaco Ivana Gaveglio nello stesso video messaggio lanciato il 25 marzo sulla pagina Facebook della città -. Proprio oggi (25 marzo) abbiamo consegnato 20 caschi respiratori nelle mani della dottoressa Silvia Testa, al San Lorenzo”. Oltre alle donazioni, il sindaco ha affermato di aver istituto, a livello comunale, un fondo di 100 mila euro, “da destinare sulla base di priorità e necessità per Carmagnola e i cittadini”. Un gesto di speranza, che si va a sommare al prezioso lavoro dei volontari della Croce Rossa e all’appello di alcuni temerari carmagnolesi, che, in pochi giorni, hanno raccolto più di 5000 euro per l’acquisto di materiali e dispositivi di protezione individuale (tute, camici, occhialini, guanti, termometri, ecc…) da consegnare al personale sanitario del nostro ospedale. Ma non finisce qui. Altre donazioni sono in arrivo. Testimoni che possiamo davvero essere uniti nella lotta contro il virus, anche se distanti. Sara Giraudi
Mascherine: le azioni di privati cittadini e associazioni Ma una mascherina non è sufficiente: può essere utilizzata da un solo componente per famiglia e, soprattutto, non ha vita lunga. Ecco perché, accanto alla risposta dell’amministrazione comunale, resistono le associazioni di solidarietà attive sul territorio. Come Karmadonne, che si sta impegnando, con le Karmasarte
Carmagnola, bandiere a mezz’asta per rendere omaggio alle vittime dell’epidemia Anche Carmagnola il 31 marzo scorso, alle 12 in punto, ha esposto a mezz’asta le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea in segno di lutto e vicinanza ai familiari delle vittime del coronavirus e come segnale di partecipazione collettiva al cordoglio delle comunità più colpite. Presenti alla commemorazione il sindaco Ivana Gaveglio, il Comando vigili e alcune associazioni di soccorso e protezione civile. L’iniziativa ha interessato tutto il territorio nazionale, dietro disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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Nei momenti di difficoltà continuiamo a sostenere le fami a g glie e le im i prese del ter t ritorio.
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CORONAVIRUS
Al via a Carmagnola la distribuzione di alimenti per chi è messo in difficoltà. A breve anche i buoni spesa. Lunedì 6 aprile, presso la sala degli Antichi Bastioni, sono arrivati pasta, riso, olio e latte, ma anche legumi, passata di pomodoro, caffé e molto altro. Acquistati presso alcune aziende carmagnolesi e supermercati cittadini, sono passati dalle mani di chi li ha trasportati e scaricati, a quelle dei volontari che li hanno smistati e inseriti dentro a decine di pacchi, fino a quelle di chi, a causa della crisi, non ha la possibilità economica di fare la spesa. Lo scorso 28 marzo, durante una conferenza stampa, il presidente del Consiglio Conte ha annunciato di aver appena firmato un DPCM che avrebbe consentito di girare ai Comuni circa 4,3 miliardi di anticipo sul Fondo di Solidarietà Comunale, ai quali si sarebbero aggiunti altri 400 milioni con un’ordinanza della Protezione Civile. Questi ultimi fondi sarebbero stati vincolati alla gestione dell’emergenza alimentare causata dal coronavirus, permettendo agli Enti di erogare dei buoni spesa e di acquistare direttamente generi alimentari. L’ordinanza della protezione civile, datata 29 marzo, ha destinato a Carmagnola 170.899€. Soldi che l’Amministrazione Comunale ha deciso di gestire con il supporto del Centro di Ascolto Caritas “Il Samaritano” per realizzare in breve tempo le azioni previste. L’atto di riferimento è la Delibera di Giunta n.81 del 3 aprile, emanata anche in seguito a confronto con il Consiglio Comunale (anche se qualche notizia era già stata fatta trapelare sui social nei giorni precedenti da fonti non ufficiali). Nel documento si legge come l’Amministrazione ha deciso di destinare i fondi ricevuti, suddividendoli tra le due tipologie di azioni previste: 90.000€ per i buoni spesa e 50.000€ per l’acquisto diretto di alimenti da distribuire. Vengono poi riservati a ulteriori interventi e/o integrazioni i restanti 30.898 €. È stata messa in piedi una macchina della solidarietà - coinvolgendo forze dell’ordine, personale del comune e terzo settore - che ha portato alla distribuzione iniziata il 6 aprile. I pacchi sono destinati a tutti coloro che si presentano presso gli Antichi Bastioni e autocertificano una situazione di difficoltà economica, attraverso apposito modulo da consegnare agli impiegati comunali presenti. A gestire l’assemblaggio e la consegna fisica dei pacchi (con l’eventuale aiuto a chi ha difficoltà nel trasportarli) ci sono squadre di una ventina di volontari per ogni giornata, coordinati dal Centro di Ascolto “Il Samaritano” e provenienti dalle associazioni cittadine. I pacchi vengono distribuiti dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00 e il contenuto è equivalente per tutte le giornate. Per ogni nucleo familiare è possibile ritirare un pacco a settimana (composto in base al numero dei componenti) e chi è in quarantena o impossibilitato al ritiro può richiedere la consegna a domicilio grazie al prezioso contributo dei volontari del gruppo “Emergenza Radio” (Protezione Civile).
Il “secondo passo”, che richiede tempistiche leggermente più lunghe, è quello dei buoni spesa, spendibili sul territorio, che verranno assegnati dando la precedenza a chi non percepisce già altre forme di sostegno al reddito a carattere continuativo. I buoni verranno erogati una tantum, avranno un importo totale variabile tra i 200€ e i 300€ (suddivisi in voucher dal valore di 10€) in base alle dimensioni del nucleo familiare e potranno essere utilizzati per acquisti di beni di prima necessità. In merito alla distribuzione, abbiamo raccolto le riflessioni di Pino Mandarano, presidente del Centro di Ascolto “Il Samaritano”, che ha puntato l’attenzione in primo luogo sulla risposta della cittadinanza all’iniziativa. “Una constatazione che mi sembra interessante - ci dice il Presidente- nel bene o nel male, è che io credevo di dover dare 300 pacchi in una settimana, invece il primo giorno ne abbiamo già distribuiti 280. Vedendo anche come è andato il secondo giorno, si può prevedere che daremo circa 800 pacchi a settimana, per almeno un mese. Noi siamo pronti per farlo. Questo, però, dimostra che il bisogno c’è, che la crisi è sentita. La gente ha accolto positivamente questa iniziativa, partita dal Governo e gestita dall’Amministrazione comunale con noi del Centro di Ascolto “Il Samaritano” che abbiamo avuto questa “delega”, questa fiducia”. Anche sul fronte dei volontari, inoltre, Mandarano sottolinea come Carmagnola abbia risposto in modo forte.“Un’altra cosa interessantissima è il volontariato: grande disponibilità. Abbiamo avuto 110 persone che hanno dato disponibilità. È un volontariato che arriva dalle associazioni del terzo settore, quindi sono persone che hanno la militanza, la solidarietà e l’amore verso il prossimo nella testa. Quindi è gente che conosciamo, gente anche impegnata in politica come i consiglieri comunali che stanno offrendo il loro servizio in questo modo. Il fatto che le associazioni diano una risposta in questi momenti è importantissimo, in modo particolare. Le associazioni coinvolte sono quasi tutte le parrocchie, il Margot, Legambiente, associazioni del mondo cattolico, e anche altre”. Infine un commento sull’organizzazione dell’iniziativa. “L’altra cosa che possiamo dire è che ero preoccupato della difficoltà a gestire una situazione come questa, perché non tutti i Comuni stanno facendo come noi: è una specificità quella di Carmagnola, che ha deciso di far venire la gente in un locale. Devo dire che le forze dell’ordine e le associazioni della sicurezza pubblica, come “Emergenza Radio” e altri, stanno facendo un lavoro importantissimo: non è successo nulla, nessun imprevisto, sono state rispettate tutte le norme. Ha funzionato tutto a meraviglia. Noi speriamo di non dover più dare alla gente questo tipo di aiuto in futuro, perché speriamo tutti che ci sia la ripresa generale, però intanto facciamo la nostra parte”.
A Carmagnola escluso dal buono spesa il cibo per i quattrozampe I carmagnolesi in difficoltà non potranno acquistare il cibo per i loro quattrozampe con il buono spesa erogato a sostegno dei cittadini in stato di bisogno per Emergenza Coronavirus: è quanto previsto nell’Avviso di manifestazione di interesse rivolto ad operatori economici interessati alla fornitura di prodotti alimentari, tramite buoni spesa, in favore di soggetti economicamente svantaggiati redatto il 31 marzo dalla Ripartizione delle Attività Produttive del nostro Comune e poi ufficializzato nella deliberazione della Giunta Comunale del 3 aprile “Approvazione atto di indirizzo per l’erogazione delle risorse statali assegnate per finalità di solidarietà alimentare conseguente all’emergenza sanitaria Covid-19”. Nella deliberazione in questione si precisa infatti che il buono spesa non comprende, oltre agli alcolici (vino, birra e super alcolici vari) e agli arredi e corredi per la casa (stoviglie, ecc.), anche gli alimenti e i prodotti per gli animali. Una scelta della nostra Amministrazione che, a quanto pare, differenzia Carmagnola da tutti gli altri Comuni dello Stivale; il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 28 marzo relativo ai Criteri di Formazione e di Riparto dal Fondo di Solidarietà Comunale 2020 non ha stabilito d’altronde alcuna restrizione in tal senso. A seguito di segnalazioni di cittadini i volontari di LAV Carmagnola si sono prontamente attivati per chiedere ai nostri addetti ai lavori di fare in modo che anche i carmagnolesi in stato di bisogno possano disporre del buono spesa per nutrire i loro pets. “Ci stupisce molto che il nostro Comune abbia deliberato questa esclusione, a differenza, per quanto ci risulta, di tutti gli altri Comuni del territorio nazionale - spiega Cristiana Cassinelli, responsabile della sede locale della LAV -; fra le altre cose è da rilevare che il Governo ha pienamente confermato il diritto/dovere
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dei cittadini di continuare a provvedere al benessere e alla salute degli animali anche nel corso del periodo di crisi Covid-19”. Sicuramente per i cittadini in stato di difficoltà l’alimentazione dei propri animali nel periodo dell’emergenza può rappresentare un grave problema. “Siamo certi che l’Amministrazione di Carmagnola accoglierà la nostra istanza - commenta la responsabile della LAV - . I quattrozampe sono diventati parte integrante di molte famiglie carmagnolesi: riteniamo quindi che per i cittadini economicamente svantaggiati il problema del sostentamento degli animali domestici possa diventare altrettanto grave di quello del loro personale sostentamento”.
Comune di Carmagnola: un conto corrente dedicato In ottemperanza alle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche il Comune di Carmagnola ha aperto, a inizio aprile, un conto corrente dedicato all’emergenza covid-19. I fondi raccolti saranno utilizzati dal Comune per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità e materiale sanitario (mascherine, gel igienizzanti, ecc…), a sostegno di famiglie ed esercizi in difficoltà. Si ricorda agli interessati che il cd. Decreto "Cura Italia", all'art. 66 ha previsto delle specifiche agevolazioni e deducibilità per le donazioni effettuate per l'emergenza coronavirus. Le coordinate del conto corrente sono le seguenti: IBAN: IT 87 H 01030 30261 000001483469 Intestazione: CITTÀ DI CARMAGNOLA EMERGENZA COVID19
CORONAVIRUS
Immacolata Concezione proteggi Carmagnola. Rinnovato il Voto alla Patrona della città. Il 25 marzo scorso, Carmagnola ha implorato l’Immacolata per liberare la cittadinanza dall’emergenza del Covid-19, nel giorno della Solennità dell’Annunciazione, con la breve, ma molto sentita celebrazione, svoltasi nella Cappella della Collegiata, in presenza del sindaco Ivana Gaveglio e dei tre parroci don Dante Ginestrone, don Giovanni Manella di San Bernardo e don Iosif Patrascan di Salsasio. Il momento solenne del voto alla Madonna è stato organizzato dalla parrocchia, però in assenza dei propri fedeli, nel rispetto delle norme governative imposte del rimanere a casa per prevenire i contagi da Coronavirus. È la settima volta nella storia della città che il voto viene rinnovato: nel 1522 e nel 1630 per la peste, nel 1714 contro la moria di bestiame, nel 1734 per la siccità, nel 1835 contro il colera e, l’ultima volta, nel 1944, per invocare che non venisse data alle fiamme il centro cittadino da una rappresaglia del comando tedesco. Il voto alla Vergine è iniziato con la celebrazione di un Padre Nostro. «In questo periodo tanti credenti hanno chiesto di manifestare un segno alla comunità e alla nostra cittadinanza con il voto, data questa storica emergenza – ha precisato don Dante dopo la preghiera, proseguendo: “Abbiamo ritenuto opportuno rinnovare un atto all’Immacolata, vista l’emergenza del Coronavirus dopo ben 6 volte nella storia. La pratica del voto deve essere riconosciuta come una rinuncia o una richiesta al Signore e non va mai letta nella logica del “do ut des” cioè il “dare per ricevere” o del “facio ut facias”, “fare perché tu svolga”. Questi sono ragionamenti umani che hanno poco a che fare con la grandezza di Dio. Il voto è anche la promessa nell’esser fedeli attraverso la preghiera personale, la santa messa festiva, l’attenzione al prossimo. Fare e rinnovare un voto non è un “barattare”, ma il dedicarsi alla gloria di Dio, è accendere la candela, piuttosto che maledire la tenebra”. Poi il rito del sindaco di recarsi alla balaustra dell’altare per accendere una candela. L’amministrazione comunale e i sacerdoti hanno in seguito partecipato alla preghiera e alla supplica per il rinnovo del voto. Nella stessa cappella tutti quanti hanno espresso la volontà di affidarsi allo sguardo benevolo dell’Immacolata, in questo momento di grande difficoltà. “La Vergine saprà avvolgere sotto il suo manto quest’emergenza». I parroci, dopo la lettura del passo evangelico di San Luca, narrante l’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria, hanno invocato nuovamente la Madonna con la preghiera ufficiale all’ Immacolata e l’Ave Maria. Il sindaco e i tre parroci, infine, hanno firmato il testo del voto, che è stato incorniciato da don Dante nel cuore d’oro sotto il manto della statua della Vergine e lì rimarrà fino alla fine dello stato dell’emergenza. Cristiano Sabre
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CORONAVIRUS
San Lorenzo: aperto il 4 reparto covid-19. I posti letto dedicati ai pazienti covid-19 sono oltre 60. E’ stato aperto il 4° reparto dedicato ai pazienti affetti da Coronavirus all’ospedale S.Lorenzo di Carmagnola. Anche se le autorità sanitarie non rilasciano dichiarazioni ufficiali (e non capiamo il perché) è accertato da nostre fonti che anche il reparto di lungo degenza sito al 3° piano del nosocomio carmagnolese è stato destinato, dopo che alcuni pazienti sono risultati positivi, alla cura del Covid-19. Con questo nuovo reparto salgono a oltre 60 posti letto quelli destinati all’emergenza: • Reparto Covid-1: ex Ostetricia al primo piano con 16 posti letto. • Reparto Covid-2: Ex Chirurgia- Urologia al primo piano con 20 posti letto • Reparto Covid-3: Day Hospital oncologia al primo piano con 10 posti letto • Reparto Covid-4: Lungo degenza al terzo piano con una stima anche qua di 10-15 posti letto. Oltre a questo occorre ricordare che al Pronto Soccorso sono stati predisposti due percorsi diversi. Innanzi tutto tutti quelli che si recano al pronto soccorso passano tramite la tenda di accoglienza installata dalla protezione civile. In questa struttura da campo avviene il primo accertamento sulle condizioni di colui che si è presentato e a seconda dei sintomi seguirà due percorsi ben diversi: uno per i pazienti “normali” e uno per quelli che manifestano sintomi che possano ricondurre alla positività Covid-19. Inoltre in fase di accettazione non sono ammessi parenti e accompagnatori. Le autombulanze invece entrano direttamente al pronto soccorso anche se prima di destinare il paziente in uno dei due percorsi, vengono intervistati dai volontari della CRI per capire la sintomatologia del paziente e poterli indirizzare nel percorso adatto. Anche l’ingresso dei parenti ai reparti no-covid19 è regolamentato. Si passa esclusivamente
dalla portineria centrale e dopo un accertamento personale, se il parente viene ammesso, gli viene misurata la temperatura, disinfettate le mani e fatta indossare la mascherina e si permette così al parente di accedere uno alla volta al reparto. “Stiamo facendo turni massacranti – ci dice un’infermiera del San Lorenzo – e nei reparti Covid dove lavoro ho tenuto tutti i dispositivi di protezione individuale dalle 6 del mattino alle due del pomeriggio, senza poter andare al bagno e poter mangiare. Ma lo facciamo con slancio e dedizione per poter permettere a tutti coloro che soffrono, e ce ne sono molti a Carmagnola, di poter affrontare questo virus con tutti gli strumenti sanitari in nostro possesso. Questo è il mio sentimento ma è di tutti quanti in questo momento lavorano al San Lorenzo, giorno e notte: infermieri, assistenti, medici, personale amministrativo, volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile, chi fa le pulizie, a chi cucina a chi ci porta i farmaci ai manutentori che mantengono gli impianti in sevizio. Tutti al lavoro per il bene di chi soffre. E lo facciamo tutti con il cuore”. Questo è quanto si vive al San Lorenzo, e senza remore o titubanze lo dobbiamo dire e lo dobbiamo far conoscere: perché nascondere la realtà e non dire nulla alla popolazione? A tutti questi “Eroi” non possiamo che dire Grazie… E noi del Corriere di Carmagnola abbiamo voluto dedicare la prima pagina perchè se non spetta a loro in questo momento non spetta a nessuno. E se qualcuno un giorno vorrà chiudere l’ospedale di Carmagnola sarà bene ricordarsi di questi giorni e di quanto importante è stata questa struttura e quale dedizione ci hanno messo i suoi dipendenti per aiutare i carmagnolesi. Pierpaolo Boschero
CRI Carmagnola: chi può darci una mano? Contributi di umana solidarietà - Caritas E’ a tutti evidente che la situazione che si è venuta a creare, con il coronavirus Covid19, è grave per molte famiglie, le quali sono state messe in serie difficoltà economiche, psicologiche e lavorative. In questa fase di evidente emergenza sociale, il Governo, gli Enti e Istituzioni, i Comuni e le Associazioni del volontariato sociale stanno facendo molto per aiutare chi è in difficoltà offrendo loro generi alimentari e buoni acquisto per le spese di primaria necessità. Non basteranno questi aiuti, servirà uscire dalla crisi prima possibile, creando le condizioni per garantire lavoro e nuove opportunità occupazionali. Questa auspicata ripresa non sarà imminente, i tempi purtroppo saranno lunghi e anche se il picco della crisi si superasse in tempi brevi, comunque per molte famiglie resteranno seri problemi per molto tempo ancora. Per questo come Associazione ci impegneremo a continuare il nostro servizio di aiuto, per chi ne avrà veramente bisogno, donando generi alimentari e contributi per pagare le utenze: bollette della luce, gas, acqua e per pagare medicinali e l’affitto per morosità incolpevole. Per fare ciò serviranno ancora di più molte risorse economiche. Per questo ci permettiamo di chiedere, a chi intendesse continuare ad esprimere la propria solidarietà umana verso i più deboli, un contributo da versare sul conto corrente dell’Associazione Centro di Ascolto il Samaritano – Caritas di Carmagnola. Le coordinate del conto corrente sono: Centro di Ascolto Il Samaritano IBAN: IT65 H030 6909 6061 0000 0111 807 Casuale: Solidarietà umana, emergenza COVID-19 coronavirus Grazie per la collaborazione e per gli aiuti che vorrete donare. Per ulteriori informazione telefonare al 347 7219609. Il Presidente Pino Mandarano
Partiamo dalla foto che vedete abbinata a questo articolo. Sono due volontari della CRI Carmagnola pronti a partire per trasferire un infetto da corona virus dall’ospedale di Carmagnola alle Molinette di Torino. Indossano: facciale filtrante, copricapo, occhiali o visiera, tre paia di guanti monouso, camice monouso impermeabile con cappuccio e copri scarpe, due garze, gel idroalcolico per le mani e disinfettante a base di cloro. E’ un equipaggiamento che vale per un solo servizio quando si ha a che fare con pazienti infetti da covid 19. Non è quindi una dotazione personale ma un capo di abbigliamento usa e getta. Per ogni paziente trasportato ci si cambia totalmente. Ogni confezione (quelle di colore bianco) costa al comitato 30 euro, a cui dobbiamo aggiungere l’equipaggiamento verde, le mascherine, i guanti e la sanificazione del mezzo. Ci rivolgiamo all’utenza per trovare sponsor che ci aiutino a coprire questa spesa che ricade tutta sul comitato. E’ doveroso ed indispensabile salvaguardare la salute e la protezione del personale. Quando si interviene su un caso sospetto non si può mantenere la classica distanza di un metro quindi bisogna avere un armadio pieno di confezioni (bianche e verdi) complete e sigillate. Non vogliamo farvi pena ma desidereremmo vi immedesimaste nei nostri panni. Vi ringraziamo anticipatamente per quanto riterrete giusto fare per noi ma … anche per voi. Le nostre coordinate bancarie sono: Comitato C.R.I. di Carmagnola: IT 51 S 03268 30260 052296808640
CRI: servizio di consegna farmaci a domicilio Opera Pia Cavalli, raccolta fondi per il San Lorenzo
Dal 18 marzo la Croce Rossa Italiana, in collaborazione con Federfarma, ha attivato un servizio di consegna a domicilio dei farmaci, per far fronte all’aumento di richieste da parte dei cittadini che non possono muoversi da casa. Per usufruire del servizio occorre esclusivamente chiamare il numero verde 800 065510, attivo h.24. Possono usufruire del servizio persone con oltre 65 anni o non autosufficienti, soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (temperatura superiore a 37,5°) o sottoposti alla misura della quarantena o, in ogni caso, risultati positivi al virus COVID-19. Il servizio è svolto dai volontari della CRI, ben riconoscibili dalla loro divisa. Il costo della spesa e dei farmaci è a carico del richiedente.
La Fondazione Opera Pia Cavalli Onlus, nell'attività di promozione del progetto Fondazione di Comunità, insieme al Comune di Carmagnola, ha collaborato al coordinamento della raccolta fondi e dell'acquisto di 20 Caschi CPAP per l’Ospedale San Lorenzo di Carmagnola. Questa azione ha permesso di raccogliere una cifra sufficiente all’acquisto dei ventilatori polmonari, utili per combattere il Coronavirus. La consegna si è conclusa negli ultimi giorni di marzo, permettendo all’ospedale di fronteggiare l’emergenza. “Ringraziamo tutti i donatori. Ma le necessità dell’Ospedale San Lorenzo non sono terminate – spiegano dalla Fondazione -. Per questo, è necessario proseguire nell’attività di sostegno. Tutti gli acquisti di attrezzature e dispositivi saranno concordati con l’Ospedale”. Per chi volesse contribuire con una donazione, i riferimenti sono i seguenti. IBAN IT 70 E 03359 01600 100000 111 811 Intestatario: Opera Pia Cavalli Causale: "Donazione emergenza Covid 19 Carmagnola"
CRI: false notizie
Asl To5: un numero di assistenza psicologica
Il Comitato Locale della Croce Rossa di Carmagnola avvisa che nessun volontario di questo o di altri comitati è autorizzato a eseguire controlli sanitari ed a richiedere offerte di denaro a domicilio. Come sempre, chi si dovesse trovare davanti ad individui del genere è invitato ad avvisare il 112, 113 o la polizia locale. Croce Rossa Italiana - Comitato di Carmagnola
L'ASL TO5 ha attivato un servizio di supporto psicologico gratuito per i cittadini residenti nei comuni dell'Asl. Per fruire del servizio, è necessario telefonare al numero 011 6930519, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17.
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CORONAVIRUS
I MENSILI DI CARMAGNOLA RISPONDONO ALL’APPELLO DELLA CROCE ROSSA Quando le redazioni de “Il Corriere di Carmagnola” e de “ll Carmagnolese” hanno ricevuto il messaggio di aiuto i responsabili delle testate Pierpaolo Boschero e Riccardo Gandiglio hanno messo da parte “la concorrenza” e hanno concordato di unirsi per un gesto di solidarietà. Infatti è stato consegnato nei giorni scorsi al Presidente della CRI di Carmagnola Pier Domenico Tuninetti l’assegno di 1000 euro che le due testate giornalistiche di Carmagnola hanno voluto devolvere come segno di solidarietà e di aiuto concreto ad una realtà, quella dei volontari della Croce Rossa che ogni giorno dedicano la loro vita alla salute dei cittadini. “Siamo oggi in difficoltà – ha detto il Presidente Tuninetti – in quanto è difficile reperire i Dispositivi di protezione individuale che devono usare i nostri volontari quando eseguono un trasporto di un paziente infetto da Coronavirus e tutti questi dispositivi hanno costi importanti. Pensate che per ogni trasporto, e per ogni volontario il kit dei DPI costa circa 30 euro. Il nostro lavoro non si ferma mai e abbiamo avuto anche 15 interventi al giorno di persone colpite da Covid-19. Questo aiuto che riceviamo oggi dai due giornali più importati della città “Il Corriere di Carmagnola” e “Il Carmagnolese” ci dà sicuramente una boccata, come fanno molti altri cittadini in questi giorni. Non posso che dire grazie sia a Boschero che a Gandiglio per questo loro grande gesto di solidarietà”. In merito il direttore del Corriere di Carmagnola Pierpaolo Boschero ha dichiarato: “In questo momento difficile dove a tutti i cittadini sono chiesti grandi sacrifici anche noi del Corriere di Carmagnola abbiamo voluto dare un piccolo contributo per coloro che ogni giorno assistono quotidianamente i carmagnolesi. E mai come oggi occorre essere uniti per fronteggiare questa pandemia e insieme cercare di superare questo momento di grande difficoltà. Per questo motivo ho chiesto ai colleghi del Carmagnolese di unire le forze e insieme dare questo aiuto al Comitato Locale della Croce Rossa. Nonostante le differenze che caratterizzano le nostre testate, in questo momento vogliamo essere uniti per il bene dei nostri lettori e di tutti coloro che dedicano la loro vita per vigilare sulla nostra salute”.
“Avevamo già parlato nei giorni precedenti in Associazione di intraprendere una qualche iniziativa solidale - commenta il presidente de “Il Carmagnolese” Riccardo Gandiglio -. La città di Carmagnola è casa nostra e ci ha sempre dimostrato fiducia e affetto in questi trent’anni di storia, volevamo trovare il modo migliore di offrire un aiuto concreto a tutti i cittadini in questo momento così difficile. Quando l’amico Pierpaolo ci ha chiesto se volevamo proporre un'iniziativa comune con “Il Corriere di Carmagnola" non abbiamo avuto alcun dubbio, e insieme abbiamo deciso di devolvere la nostra offerta al locale comitato della Croce Rossa. Se è vero che #insiemecelafaremo, quale miglior messaggio dei due mensili della città uniti per un unico grande obiettivo solidale?”. Mentre già e stato inoltrato sul conto della CRI di Carmagnola un bonifico di 1000 euro Boschero e Gandiglio hanno offerto al presidente Pier Domenico Tuninetti un simbolico assegno. Con l’occasione il presidente Tuninetti ha voluto ringraziare quanti hanno donato e stanno donando risorse alla locale Croce Rossa “Desidero rivolgermi a tutti quelli che hanno fatto donazioni alla CRI Carmagnola a seguito della pandemia che ha colpito soprattutto il nord Italia. I “grazie” che più ci hanno commosso (e sono tantissimi) sono stati quelli pronunciati dai pazienti che abbiamo soccorso e dai loro parenti. Il “Grazie” di quelli che abbiamo accompagnato al pronto soccorso perche la centrale operativa, che aveva raccolto l’allarme, aveva fiutato potessero essere infetti. Il “grazie” che abbiamo ricevuto da coloro che abbiamo ripreso dal reparto “covid” dell’ospedale di Carmagnola per trasportarli in strutture più adeguate o per far posto ad altri pazienti in attesa di ricovero. Il “Grazie” di quelli che abbiamo riaccompagnato a casa perché dimessi e destinati a proseguire tra le pareti domestiche la loro quarantena.. Oltre a questi “grazie” in arrivo, rivolti a noi c’è anche il “grazie” di ritorno, da parte di tutti i volontari e mio personale per quanto avete fatto e state facendo per la CRI di Carmagnola. Ci avete permesso di continuare (anche se con indicibile difficoltà) a soccorrere e trasportare i colpiti dal virus senza dimenticare tutte le altre patologie. Speriamo di poter continuare a farlo. Il vostro contributo è e sarà sempre molto importante per noi. Ve ne siamo grati”.
Dario Audisio: da Bodyguard ad infermiere Emergenza Coronavirus, sottoscrizione a sostegno dell'Asl To5
Dario Audisio è un infermiere professionale che lavora nell’area critica Covid 19 dell’ospedale Maggiore di Chieri. E’ uno dei tanti “eroi” che in questi giorni mettono a repentaglio la loro stessa salute per aiutare quanti si stanno ammalando di Coronavirus, ma la storia di Dario è un po’ particolare. Dario Audisio è di Carmagnola e si diploma come infermiere professionale nel 1996. Nel 1997 è carabiniere con il ruolo d’ infermiere presso il comando dei Carabinieri Reg. Liguria. Nel 1998 inizia ad esercitare la professione presso l’ospedale Molinette, prima nel reparto di Neurorianimazione e poi in rianimazione del Pronto Soccorso per un totale di circa 10 anni. Nel 2007 Dario cambia completamente vita, appende il camice al chiodo e diventa commerciante con l’apertura di negozi di abbigliamento e calzature alta moda sia a Carmagnola che a Bra. Dal 1998 fighter di Muay Thai e praticante di Krav Maga, nel 2009 inizia la formazione nell’ambito della Protezione VIP (bodyguard) e nel 2012 fonda l'Elite Combat School con sede in Carmagnola. Grazie ai brevetti acquisiti in Italia ed all'estero svolge il ruolo di Bodyguard per diversi personaggi famosi tra i quali Berlusconi, Lapo Elkan, Nicolas Sarkozy e Cristina Chiabotto. Dal 2015 insegna presso la propria palestra Elite Sport Club sita a Carmagnola in zona Bennet attualmente chiusa come da decreto governativo. Poi scoppia il Coronavirus: Dario scopre che alcuni suoi ex colleghi Infermieri sono in isolamento perché contagiati, un suo caro amico medico rianimatore è intubato e, vista la grave emergenza, decide di tornare in corsia. “Nonostante la propaganda – racconta – non è stato facile entrare in ospedale; ci sono voluti 10 giorni per trovare la collocazione e soprattutto le modalità con le quali offrire la mia candidatura. Finalmente l’unità di crisi della regione Piemonte mi ha dato la possibilità di avere un contratto interinale di 6 mesi e ora, da quasi un mese, sto lavorando a Chieri. Sto operando come infermiere professionale nel reparto di medicina C adibito ad Area Critica per l’emergenza covid 19. Nel nostro reparto arrivano pazienti in gravi condizioni dove la percentuale di mortalità è molto alta. Purtroppo il coronavirus ha colto tutti impreparati, ogni giorno si sperimentano nuove terapie prendendo spunto da piccoli successi ottenuti in altre strutture ospedaliere in Italia od all'estero. Lontano da questo ambiente da ben 13 anni sono felice di poter dare il mio contributo in questa situazione di emergenza sanitaria globale che non ha precedenti in tempi moderni. Ne approfitto inoltre per suggerire ai miei concittadini di rispettare i divieti imposti dalla Protezione Civile ed ai più giovani ricordo che non ci sono certezze riguardo al fatto che la giovane età dei pazienti sia sinonimo di guarigione”. Grazie Dario, grazie a tutti i Dario, ai medici ed a quanti operano per la nostra salute. Maresita Brandino
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L'Asl To 5 ha aperto una sottoscrizione per raccogliere fondi per l'acquisto di macchinari e attrezzature per fronteggiare l'emergenza Covid 19. L’iniziativa è avviata in accordo con l’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e risponde all’esigenza di tante persone e associazioni che vogliono aiutare la Sanità attraverso donazioni liberali. Ognuno può sostenere l'Asl To5 con un versamento libero che sarà utilizzato per l'acquisto di ventilatori polmonari, monitor e defibrillatori utili alle terapie intensive. Al 7 aprile, il numero complessivo dei donatori si attesta a oltre 1000 (1133 per la precisione), quello dell’importo complessivo in donazioni invece va oltre i 300mila euro ( 328.235,00). L’Asl To5 comunica inoltre di aver già ricevuto: 4 monitor multiparametrici; 1 defibrillatore; 1 ventilatore; numerose tute tyvek, mascherine, guanti e calzari; 20 respiratori. Chi volesse, può ancora partecipare alla donazione. Le coordinate bancarie per il bonifico solo le seguenti: Intestatario: ASL TO5 - Istituto bancario: Intesa SANPAOLO Agenzia Chieri IBAN: IT76S0306930360100000046156 - BIC / SWIFT: BCITITMM Causale: “Donazione COVID-19, cognome, nome, codice fiscale del benefattore”. Inoltre, per dare ulteriore slancio alla raccolta fondi, l'ASLTO5 ha attivato, sullo stesso conto corrente e con le stesse motivazioni, anche una campagna on line tramite “GoFundMe”.
Emergenza Radio Carmagnola, servizio di consegna farmaci a domicilio Emergenza Radio Carmagnola, in collaborazione con il Comune, promuove un servizio di ritiro e consegna farmaci a domicilio. Il servizio è riservato alle persone con più di 65 anni o in isolamento domiciliare, senza famigliari. Per usufruire del servizio occorre chiamare il numero 0119724387, il sabato e la domenica, in orario 10-11 e 15-16. Il servizio è gratuito e viene svolto da personale della Protezione Civile in divisa.
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Coronavirus: l’ironia corre sul web: Floris, Pisano, Paschetta, Citeroni e le loro sfide di con i meme si esorcizza la paura palleggi da casa su Facebook In queste settimane di tensione e paura, il web non rinuncia all’ironia. Numerosissimi sono, infatti, i meme riguardanti il nuovo coronavirus. In ballo, personaggi famosi e inventati, tra cui la Regina Elisabetta (“Se il virus me infetta more lui”), il cantante Renato Zero, scherzosamente ribattezzato “Paziente 0”, Morgan e Bugo, dal Festival di Sanremo, il narcotrafficante Escobar, rappresentato in veste di spacciatore di Amuchina, fino ad arrivare al Papa (“Mò tutti a nfamà li cinesi, però un mese fa tutti a rompe a me”). La più gettonata naturalmente resta la birra Corona, che ha subito, causa infelice omonimia con l’infezione, un vero e proprio calo delle vendite. Ma diverse sono anche le vignette ironiche su marchi di prodotti alimentari, sulla pulizia personale, sulla nostra città, con l’immancabile fotografia della nota piazza sant’Agostino deserta prima e durante il virus. “È più che normale che un argomento totalizzante come il coronavirus abbia preso il sopravvento diventando protagonista di meme e simili – spiega il fondatore della pagina Facebook Commenti Memorabili -. Ritengo sia giusto fare dell’ironia, ma solo se non si esagera, se la si fa con la consapevolezza di voler sdrammatizzare o distrarre per un attimo, senza superare il limite. Questo vale sia per gli amatori, sia per chi crea abitualmente contenuti per il web rivolti a migliaia di persone”. Sulla possibilità di esorcizzare la paura con l’ironia: “In situazioni come questa è ormai automatico che l'utenza si "sfoghi" creando o godendo di meme. Credo che il bigottismo o il cercare di non farlo siano molto peggio”. Infine, in merito all’interrogativo se i meme siano o meno da considerarsi utili strumenti di comunicazione: “Senza giri di parole, assolutamente sì. L’ironia è un’arma potente per tenere alto un morale che cala quotidianamente, che è ben diverso dal fare disinformazione o allontanare dal rispetto di regole e disposizioni precauzionali. Il problema del coronavirus comunque resta serio e non va sottovalutato. Pertanto, occorre sempre attenersi alle normative in continua evoluzione”. E allora, non ci resta che provare a sorridere un po’ di più…distanti, ma uniti. Sara Giraudi
Sui social, in questo periodo particolare di sosta forzata a casa per il Coronavirus, molti atleti ed ex atleti del panorama del calcio dilettantistico carmagnolese, ma anche di altri settori sportivi, si sono sfidati “a distanza” su Facebook. Quarantena con colpi da maestro ad esempio per gli ex calciatori del Csf Carmagnola (l’uno attaccante, l’altro centrocampista), ora tecnici degli Allievi Under 16 e della Juniores del Bra, Roberto Floris e Giuseppe Pisano. I mister hanno diffuso su Facebook dei video in cui sono impegnati nell’arte del palleggio, ancora rimasta intatta dai tempi in cui giocavano sui campi in erba, da quanto si vede. Giocate che hanno strappato applausi. Originale anche una partita ‘in solitaria’ di tennis per il messo comunale ed ex preparatore dei portieri e allenatore in seconda della Cld Carmagnola calcio a 5 (ora Elledi) Mauro Piras. Poi altre sfide lanciate ad altri ex compagni di squadra da un altro ex giocatore di calcio a 11 del Csf Carmagnola Fabio Paschetta ad Adrian Oanea (in passato giocatore del Csf Carmagnola, ora all’Elledi di calcio a 5), all’ex portiere Ivan Soldano del Csf o all’attuale mediano, sempre della squadra biancoazzurroblucerchiata Alessio Citeroni. A partecipare a questa “challenge” anche Renzo Paschetta, fratello di Fabio, con un passato da calciatore al Salsasio. Tutte sfide accettate e ricambiate con tanti gesti atletici dal medio-alto tasso di difficoltà, ma sempre serrati a casa. Cristiano Sabre
Coronavirus, Carmagnola: il Salsasio lancia la raccolta fondi “Dai un calcio al Coronavirus” "Dai un calcio al Coronavirus" è il titolo che l'associazione sportiva Usd Salsasio di Carmagnola ha dato alla raccolta fondi che ha avviato a favore dell'ospedale cittadino "San Lorenzo", che si è conclusa venerdì 10 aprile scorso. Dalla direzione capitanata dal presidente Giuseppe Quattrocchio spiegano: "L'emergenza che stiamo vivendo è una triste pagina che rimarrà nei nostri ricordi e nella nostra storia. Noi non potevamo rimanere con le mani in mano e pertanto abbiamo deciso di scendere in campo, per dare il nostro apporto a chi sta combattendo questa battaglia: medici, infermieri, volontari e tutti coloro che sono impegnati in vari modi". Le donazioni ricevute verranno utilizzate per acquistare materiale sanitario che sarà donato all'ospedale San Lorenzo di Carmagnola. Per donazioni - Bonifico bancario intestato all’U.S.D. SALSASIO utilizzando le seguenti coordinate bancarie: Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano stura scrl - filiale di Salsasio IBAN : IT 68 R 08833 30262 000160100060 CAUSALE: "Dai un calcio al Coronavirus"
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CORONAVIRUS
La Fondazione Mario e Ofelia Martoglio In dono uova di Pasqua scende in campo
Sono partiti dallo stabilimento Ferrero di Alba ad inizio aprile 180 quintali di uova Kinder Gran Sorpresa destinati ai volontari della Protezione civile e al personale sanitario e parasanitario coinvolto nell’emergenza Covid 19 negli ospedali di tutto il Piemonte. Un nuovo gesto di grande sensibilità e generosità, dopo i contributi di 10 milioni di euro al commissariato nazionale per l’emergenza e di 5 milioni (da parte della famiglia Ferrero) per l’ospedale di Verduno, che intende portare un sorriso e un momento di dolcezza a chi è in prima linea nella guerra contro il coronavirus e alle loro famiglie. Agli operatori dell’ASLTo5 sono state destinate 2500 uova di Pasqua Tra le altre, ricordiamo la raccolta fondi dell'Asl To5 che, allo stato attuale, conta già oltre 1000 donatori, per un totale di 328.235 euro (aggiornato al 7 aprile). Per partecipare: https://bit.ly/asl-raccolta_fondi
La Fondazione Mario e Ofelia Martoglio scende in campo per aiutare il nuovo reparto Covid 19 dell’Ospedale di Carmagnola, donando 4 Monitor Multiparametrici. Grazie alla collaborazione con la ASL To 5, che ha evidenziato le effettive necessità urgenti, si è concretizzato l’intervento rendendo disponibili le apparecchiature in pochi giorni. La Fondazione, nasce nel 2016 per volere della famiglia Martoglio nella figura della moglie dell’Ing.Mario Martoglio, la sig. Ofelia Filip, con l’obiettivo di aiutare le fasce più deboli della popolazione sostenendo associazioni che operano prevalentemente sul territorio dove erano dislocate le aziende del gruppo Martoglio. Una Fondazione giovane ma che ha già sostenuto e sostiene progetti importanti come “ la città accessibile “ con l’ODV “ Progetto e Cultura a Carignano” e il Comune di Carignano, con “ Linea Menti “ per il sostegno psicologico gratuito volontario h24 su Torino. La Fondazione inoltre sostiene giovani studenti della Facoltà di Psicologia dello IUS To Rebaudengo con borse di studio aventi oggetto studi su disabilità e disagio sociale nonché gli studenti della Scuola di Carità Arti e Mestieri. La collaborazione si estende a tante associazioni Come Radio soccorso, Amar, Messa Povero , Oltre la Vista ecc. Si possono vedere tutte le attività svolte e in corso sul sito www.fondazioneMartoglio.org In occasione di questa emergenza il direttivo ha pensato di concentrare gli sforzi per sostenere l’ospedale di Carmagnola con tutti i suoi operatori che stanno affrontando un periodo durissimo e frenetico per preservare la salute della collettività. Il nostro motto è “ aiutateci ad aiutare” e con questo gesto la fondazione cerca di “aiutare chi aiuta” perché fare qualcosa di buono per gli altri é fare qualcosa di buono per noi.
Auser di Carmagnola: ci siamo! L’emergenza Coronavirus ci sta mettendo di fronte ad una situazione drammatica che coinvolge tutta la popolazione ma in particolare gli anziani, che sono i soggetti più vulnerabili al contagio, e a rischio salute. L’Auser opera in particolare nei confronti degli anziani soli, ed emarginati, e che necessitano di cure sanitarie e di assistenza domiciliare. Questi servizi vengono definiti “essenziali” per la collettività in questo momento così grave. L'Auser di Carmagnola ha deciso, nonostante le difficoltà e il rischio contagio di proseguire, grazie alla preziosa disponibilità dei suoi volontari di continuare l’attività, verso le persone che in questo momento sono ancora più isolate. Oltre agli accompagnamenti, si offrono servizi alla persona a domicilio per la distribuzione alimentare, dei medicinali, e ritiro documenti o altri generi di prima necessità. L’Auser di Carmagnola si muove in sintonia con tutti gli Enti Pubblici, organizzazioni territoriali ,associazioni, che operano sul territorio sia nel sociale che in campo sanitario. Siamo tutti consapevoli delle difficoltà fisiche, psicologiche,e di isolamento che i cittadini devono sostenere, della distanza “forzata” dai nostri cari e dagli affetti, la nostra speranza è che con il nostro aiuto concreto si possa migliorare la condizione di vita delle persone. Oltre a ribadire un sentito ringraziamento ai nostri volontari per la loro preziosa disponibilità in un periodo così difficile, chiediamo ai cittadini un sostegno attraverso la donazione del 5xmille. Il tuo 5xmille per non dimenticarti degli anziani. Un sincero ringraziamento a tutte le persone che vorranno aiutarci (codice fiscale 97321610582) Auser Carmagnola
Ancora beneficenza dall’ Associazione Orti Dopo aver donato il mese scorso 750 euro alla Protezione Civile ed altrettanti all’ Asl To 5, l’ Associazione Solidarietà Orti si rimette in gioco offrendo la stessa somma al comitato locale della Croce Rossa ed al comune di Carmagnola per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità da destinare ai concittadini in difficoltà dopo l’epidemìa covid 19. Con questi quattro versamenti da 750 euro ciascuno l’associazione è solidale con tutti i profili cittadini coinvolti nelle operazioni territoriali di soccorso. Angelo Glionna - presidente Associazione Solidarietà Orti
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SOLIDARIETA’
NormalMente, il nuovo progetto didatticoludico della Consulta Giovanile
MIC al Tempo del Coronavirus Caro amico, è un momento difficile per tutti noi. Per tale ragione sento il dovere morale, come presidente di Mondo in Cammino, di fare sentire la vicinanza dell'associazione, e mia personale, a tutti coloro che in questi 15 anni – non importa come e per quanto tempo - si sono affiancati al percorso associativo. Penso a tutti, fra i tutti ci sono coloro che adesso sono in difficoltà maggiore. A loro va il mio pensiero. Ma il mio pensiero è anche un altro: sono stufo che i miei ex colleghi – infermieri, medici, OSS, tecnici di laboratorio, di radiologia – siano chiamati eroi e che si evochino scenari di guerra, i più terribili possibile per aumentare l'audience. Non ci siamo mai sentiti eroi, ma persone e cittadini che cercano di compiere con coscienza e scienza il proprio lavoro. Lasciamo pure che gli altri lo pensino e può anche suscitare sentimenti di orgoglio, soprattutto di fronte a coloro che non gliel'hanno fatta o che si sono ammalati e verso i quali va un grande sentimento di onore al merito e di gratitudine. Sulle pagine dei giornali e del web si vedono colleghi con le facce stravolte, ma il problema è che è stato stravolto– soprattutto nell'ultimo decennio - il sistema sanitario a favore dell'economia, della finanza e del privato. Gli infermieri e i medici non sono eroi che si ammalano e muoiono di Covid-19, sono cittadini lavoratori che sono stati messi nelle condizioni di ammalarsi e morire di Covid-19. E' ora di uscire dalla retorica mielosa che il coronavirus sta enfatizzando. Penso che solo la consapevolezza – quella che ci fa percepire come aberrante un sistema di sviluppo che privilegia l'economia alla salute e, di conseguenza ed inevitabilmente per contingenza e ricadute, all'ambiente e ai suoi cicli naturali e che se ne frega dei cambiamenti climatici e che vanta come propulsore l'energia nucleare - ci possa aiutare a manifestare individualmente la nostra vicinanza verso chi sta soffrendo. Certo, anch'io affermo che gliela faremo, che usciremo nelle strade a cantare, a riabbracciarci, a stringerci le mani, a cantare a squarciagola. Ricordiamoci, però (ed è un'altra forma di consapevolezza) che altri soggetti si daranno le pacche sulle spalle per lo scampato pericolo, per averci portato fuori dalla crisi "grazie a loro" e brinderanno allo scampato pericolo; teniamo presente e stiamo attenti che già da subito questi signori cominceranno a costruire sulle macerie un nuovo modo di governo e di gestione delle nostre vite. Ricordiamoci che il loro egoismo, la loro ingordigia e la loro ferocia saranno più veloci della nostra gioia, dei nostri sentimentalismi, delle nostre buone azioni se rimarranno individuali. Solo la consapevolezza, che nasce dalla conoscenza e dalla solidarietà reciproca, potrà aiutarci per indirizzare e fare indirizzare le scelte a stili di vita più sostenibili per il nostro futuro, senza pandemie che generino altri coronavirus, perché, che ci piaccia o meno, l'attuale - come i futuri, sperando che non ce ne siano - sono il frutto di uno sviluppo e di uno sfruttamento delle risorse egoisticamente antropomorfo; e anche senza pandemie di tipo culturale dominate dal profitto come unico comune denominatore per lo sviluppo umano e della società. Ripeto: solo la consapevolezza potrà salvarci; solo essa sarà il fulcro della vera solidarietà e delle libertà di scelta. Ti invito, pertanto e se vorrai, a cominciare ad esprimere – in questi tempi di pandemia - i tuoi pensieri, le tue attuali sensazioni: le raccoglieremo in un libro che Mondo in cammino editerà dopo la fine della fase emergenziale e la cui lettura aiuterà tutti noi a prendere la rincorsa per una nuova ripresa. Ma, soprattutto, ricordiamoci che per il Coronavirus se ne è andata via un'importante fetta e fonte di memoria della nostra società, sono spariti punti di riferimento per le giovani generazioni, si è aperto un vuoto socialmente e culturalmente incolmabile. Mondo in cammino cercherà di rivolgersi alla parete sopravvissuta di questa generazione di "vecchi" tramite progetti specifici e lo farà sulla base delle tue segnalazioni e di quelle di tutti i soci, ex soci e amici di Mondo in Cammino. Qualunque sia l'indirizzo del progetto, o dei progetti che si potranno realizzare, esso rappresenterà, in ogni caso, un omaggio a quella memoria del passato che è il futuro per le prossime generazioni. Avanti tutta! Ci ritroveremo più vicini e uniti di prima. Buona vita, veramente! Mondo in cammino ti è vicina. Se posso, in qualche modo, esserti utile, scrivimi: info@mondoincammino.org
A inizio aprile, ha preso il via NormalMENTE, progetto digitale ideato dalla Consulta Giovanile e rivolto ai ragazzi diversamente abili di Carmagnola, con particolare attenzione al Gruppo Appartamento e a Casa Roberta. Obiettivo dell’iniziativa è minimizzare gli effetti dell’isolamento sociale causato dall’emergenza coronavirus, organizzando attività ludico-ricreative e formative di ampio respiro. “Ogni settimana proporremo tre attività appartenenti a settori variegati: informazione, arte, musica, cucina, sport, magia e così via – spiegano gli organizzatori -. Le lezioni saranno tenute da volontari che, a titolo gratuito, metteranno la propria passione e le proprie competenze a disposizione dei ragazzi”. Per partecipare alle lezioni è sufficiente collegarsi alla pagina Facebook “Progetto NormalMente” e seguire le istruzioni indicate nei post. “Tutti i corsi e le lezioni saranno trasmessi sia in tempo reale, con l’utilizzo della piattaforma Zoom e di dirette streaming, sia ricondivisi sulla pagina, per una visione successiva - sottolineano i volontari della Consulta Giovanile, promotori dell’iniziativa -. Inoltre, su un apposito file Google Docs saranno schedulate le attività previste, per permettere ai volontari di organizzarsi e a educatori e disabili di abituarsi a una nuova routine e di sapere in anticipo quali materiali procurarsi”. Ma se alcune video-lezioni, come il “Tg facile”, con notizie da tutto il mondo, semplificate per l’utenza, e la ginnastica dolce, sono già partite, altre saranno svelate a breve. “La nostra idea è quella di proporre un intrattenimento il più possibile diversificato, stimolante e coinvolgente per i ragazzi. A tal proposito, abbiamo pensato di coinvolgere diversi soggetti terzi, tra cui il Circolo Arci Margot, il Gruppo Donne in Città, esercizi commerciali, associazioni di solidarietà del territorio e numerosi volontari esterni, desiderosi di rendersi utili, anche solo per un intervento”. Per ulteriori informazioni e per partecipare al progetto scrivere a: normalmente.consulta@gmail.com
Riapre la mensa di Casa Frisco con consegna a domicilio La Mensa Popolare di Casa Frisco riapre ma solo con consegna a domicilio su prenotazione. L’iniziativa rientra all’interno del nostro piano Karmadonne per Carmagnola per superare insieme questo momento di difficoltà. Il servizio della Mensa ha riaperto lunedì 6 aprile e sarà aperto dal lunedì al sabato. Per prenotare un pasto è necessario: • prenotare chiamando il numero 3939096878 o scrivendo alla pagina Facebook della Mensa Popolare di Casa Frisco; non verranno prese in carico prenotazioni provenienti da altri canali, è importante ricordarvelo perchè rispetto all’apertura in tempi senza Covid 19 non tutti gli operatori sono e saranno in servizio e non potrebbero comunicare alle cucine gli ordini; • le prenotazioni vanno effettuate entro le ore 10 del giorno in cui si richiede la consegna (esempio: se volessi il pranzo consegnato a casa mercoledì dovrei chiamare e prenotare entro le ore 10 di mercoledì); al momento della prenotazione è necessario fornire indirizzo di consegna, campanello e un numero di telefono per eventuali comunicazioni; • il costo del pasto a domicilio sarà lo stesso della Mensa Popolare, 5 € per ogni pasto; • il pagamento dovrà essere effettuato alla consegna o con modalità telematica con l’applicazione Satispay al momento dell’ordine (importante: specificate eventuali allergie!) N.B. : il servizio è riservato ai soci e alle socie.
Massimo Bonfatti Presidente di Mondo in cammino www.mondoincammino.org
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CULTURA Videro così le crepe notate poco prima aprirsi pian piano, prima di esplodere in un boato tremendo che risuonò lugubre per tutta la pianura e i centri abitati circostanti. L'esplosione, dopo avere lanciato a grande altezza una quantità notevole di pietre fiammeggianti, allargò e liberò una trentina di condotti, dai quali cominciò a defluire un grande quantitativo di lava. Si crearono così una moltitudine di piccoli ruscelli di fuoco, che man mano si ingrossarono e si riunirono, aumentando la portata e la velocità del fiume di magma. Mentre nelle colate precedenti, che pure c'erano state, le abitazioni dei paesani erano state risparmiate dal fuoco, stavolta i torrenti superarono gli argini naturali e tracimarono impietosi su quelle povere capanne. Impotenti, gli abitanti osservarono la loro piccola frazione sparire avvolta da alte fiamme. Anche il piccolo laghetto, alimentato da una sorgente, venne investito dalla lava e di ciò ne avevano dato prova altissimi spruzzi di vapore, generato dal contatto del materiale fuso con l'acqua, ma miracolosamente si salvò dall'estinzione e, così, la piccola fonte che l'alimentava e che costituiva l'unico approvvigionamento idrico degli abitanti. Nel tardo pomeriggio, finita l'eruzione, i più coraggiosi ritornarono verso le vecchie abitazioni, ormai completamente distrutte dal fuoco. Guidavano i cinque, che avevano deciso di andare a controllare la situazione, Godenzio e Artemisia, che riuscirono a risalire fino alla fonte, camminando sul tratto salvatosi dal passaggio della lava, ancora incandescente, che aveva risparmiato quasi soltanto il piccolo corso del ruscello, che dalla sorgente si gettava nel lago. Il calore era tuttavia ancora infernale e, pur camminando dentro l'acqua, i ragazzi avvertivano il riverbero del fuoco ancora vivo sotto le pietre che andavano man mano raffreddandosi. Arrivati alla sorgente, notarono che la stessa continuava ad alimentare un primo laghetto di pochi metri quadrati, racchiuso da un terreno circolare, che mostrava un punto più basso, da dove l'acqua defluiva pian piano verso ruscello. L'acqua conservava tutta la sua purezza e freschezza e ai giovani non parve vero di potersi dissetare e lavare abbondantemente il viso e il collo. A bagno nel piccolo catino naturale, si guardarono intorno, annotando tutti i disastri perpetrati dal fiume di lava, che aveva distrutto tutte le loro abitazioni e circondato la sorgente e il laghetto, senza tuttavia danneggiarli. Poco lontano, intravidero una grotta, da loro frequentata innumerevoli volte, che s'era completamente riempita di magma e le cui pareti riverberavano ora intensi riflessi rossastri. A un tratto, qualcuno notò che attorno alla sorgente c'erano alcune orme, come di chi si fosse avvicinato per bere. Orme enormi, lunghe e grandi, che rivelavano che colui che le aveva lasciate era sicuramente di taglia spropositata. Malgrado il caldo, un brivido freddo corse lungo la schiena dei ragazzi. Con terrore, verificarono che le orme provenivano dalla grotta piena di lava e che le stesse ritornavano indietro indisturbate, nella stessa direzione. -Ma chi può mai permettersi di camminare dentro la lava, senza bruciare vivo?- si domandarono perplessi e impauriti quei giovani. Eppure quelle orme erano lì, a conferma che qualcuno aveva davvero compiuto un'impresa apparentemente fatale, qualcuno a cui, evidentemente, il caldo furioso del magma non aveva invece procurato danni. - Queste so' Ciampate del diavolo! - esclamò Artemisia portandosi una mano sulla bocca e tremando terrorizzata. Gli altri non si attardarono a verificare se la sua tesi fosse o meno corretta e, voltandosi di scatto, rientrarono subito nel ruscello, dirigendosi velocemente verso la base della montagna, con una lena e un vigore che denotavano la volontà di allontanarsi, quanto prima, da quel posto abitato dal Maligno.
Il racconto del mese... Le Ciampate del diavolo Era un caldo pomeriggio di un'estate di parecchie centinaia di anni fa, Godenzio e Artemisia uscirono dalle proprie abitazioni, casupole che s'arrampicavano sull'erto crinale, arroccate sul fianco nord del vulcano di Roccamonfina, in una frazione denominata Foresta. Vulcano attivo, che da sempre aveva dato segni possenti della propria esistenza, riservando a coloro che abitavano nei pressi frequenti e copiose colate laviche o, come nel caso delle abitazioni dei due giovani, solo nubi di cenere che il gioco dei venti sospingeva spesso da quelle parti. Era ormai dall'inizio della primavera che il vulcano aveva cominciato a dare i primi segnali di malessere, ma, negli ultimi tempi, sembrava avere aumentato l'intensità e la frequenza dei suoi scatti d'ira, trasformate tuttavia quasi soltanto in ondate di acre cenere che si adagiava sul lato di Rufrae. Tuttavia, ben presto, iniziarono anche a manifestarsi i segnali di imminenti e potenzialmente distruttive colate di densa e focosa lava. Nei pressi della cima della montagna, si erano infatti già aperti piccoli crateri, dai quali fuoriuscivano sbuffanti vapori bianchi e lunghe colonne di fumo. I due giovani, tenendosi per mano, abituati a convivere con quei fenomeni, non provavano particolare paura e insieme percorsero rapidamente parte del pendio, per portarsi proprio nei pressi di uno dei tanti nuovi crepacci che la pressione del vulcano aveva aperto recentemente nella crosta terrestre, luogo che le copiose volute di fumo bianco rendevano insieme misterioso e inquietante. I due ragazzi, l'uno di diciotto anni e l'altra di quindici appena compiuti, si frequentavano ormai da due anni: da quando si erano conosciuti in campagna, svolgendo lavori di dissodamento del terreno, ed ora vivevano quasi fossero già una coppia sposata. Nonostante lo spettacolo che la natura mostrava, entrambi si stancarono ben presto di stazionare nei pressi della fumarola e decisero di poter fare a meno del caldo e dell'umidità, a tratti asfissiante, che la stessa elargiva abbondantemente. Tornarono pertanto sui propri passi e si avviarono verso un piccolo laghetto di montagna, situato ad una distanza di cinquecento metri dalle proprie abitazioni, e che prometteva meravigliosa acqua fresca e pulitissima. II caldo era notevole anche lontano dalle esternazioni del vulcano, per cui quando arrivarono non sembrò vero di potersi rinfrescare nell'acqua che appariva loro estremamente invitante. Artemisia si levò la gonna di cotone, rimanendo in calzoncini e maglietta dello stesso tessuto, mentre Godenzio tenne addosso il pantalone che gli arrivava ai polpacci e gettò via la maglietta, rimanendo a torso nudo. Entrarono insieme nell'acqua fresca, anche se sembrò ad entrambi che la temperatura non fosse quella usuale, ma decisamente più calda. Era comunque ben più fresca della temperatura all'esterno, ma sicuramente diversa dal solito. Ad un certo punto, la terra venne percorsa da una scossa più forte del solito e istintivamente si strinsero l'uno all'altra. -Non aveva mai tremato così forte!- esclamò Artemisia spaventata. Improvvisamente l'acqua iniziò a intorbidirsi e subito cominciarono a venire a galla una quantità di pesci, evidentemente morti. -Usciamo subito di qua!- gridò allarmato Godenzio, prendendo l'amica per mano e aiutandola ad uscire velocemente dall'acqua. Rimasero sul bordo del laghetto, osservando quel che accadeva, impauriti non poco da quel fenomeno che a loro memoria non s'era mai verificato. I pesci continuavano a venire a galla, a pancia all'aria, e in più di un punto del laghetto uscivano ora bolle di gas che divenivano sbuffi di fumo bianco a contatto con l'aria. In due o tre punti, l'acqua sembrava ribollire. I due giovani si allontanarono da quel luogo, ritornando velocemente verso le proprie abitazioni. Trovarono i pochi abitanti della frazione fuori dalle case, preoccupati dai continui tremori della terra e dai boati che risuonavano lugubri lungo le pareti della montagna. Seguendo lo sguardo dei paesani fisso sulla cima del vulcano, Godenzio suggerì al padre e ai pochi parenti di recuperare il possibile e allontanarsi velocemente. -Il vulcano sembra fare sul serio oggiaggiunse rabbrividendo. Si avviò lungo il sentiero che portava alla base della montagna, seguito da tutti gli abitanti del posto, in tutto una trentina di persone. Raggiunsero presto la pianura, per poi inerpicarsi su per la collina di fronte al vulcano, dove, una volta arrivati, si sentirono appena più al sicuro. Si fermarono in uno spazio pianeggiante e si sedettero per terra, con lo sguardo fisso sulla montagna di fronte a loro.
NOTE - La leggenda delle Ciampate del diavolo Foresta, frazione di Torà e Piccilli, piccolo comune dell'Alto Casertano - che conta poca più di 1.000 abitanti, narra che circa 350.000 anni fa un gruppo di ominidi bipedi lasciarono qui delle impronte umane fossili tra le più antiche del mondo, le prime riferibili ad esemplari del genere Homo in Europa, seconde al mondo dopo quelle rinvenute recentemente nella località di Ileret in Kenya e risalenti a 1,5 milioni di anni fa. Narra l'antica leggenda che il Diavolo, cercando di abbeverarsi alla fonte, lasciò le sue orme sulla lava. Ecco come, nei secoli addietro, gli abitanti del luogo spiegassero queste antiche orme emerse dal terreno a causa delle abbondanti piogge. Poste nel mezzo di un'antica strada mulattiera, che conduceva al mulino del paese, le orme suscitavano l'attenzione degli abitanti, in particolar modo dei ragazzi, che le ritenevano opera del demonio. Da qui il nome "Ciampate del diavolo" (impronte del demonio", nel dialetto locale). D'altronde chi altri avrebbe potuto lasciare delle orme tanto immense e soprattutto camminare sulla lava? Massimo Zona (Calvi Risorta ) CE
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CULTURA
Buon viaggio, sig. Preside Vanzetti
“Il filo che ci unisce”: inizia il progetto del volontariato carmagnolese
Si è spento nei giorni scorsi, dopo lunga malattia, Domenico Vanzetti personaggio molto noto in ambito scolastico ma non solo. Domenico Vanzetti, 71 anni appena compiuti, era laureato in scienze agrarie e come tale aveva diretto per 24 anni la locale scuola Agraria. Promosso preside ha diretto l’Istituto tecnico di Villafranca e quindi il Liceo Arimondi di Savigliano nel periodo in cui fu dichiarato miglior liceo del Piemonte. Assunta la direzione del polo carmagnolese Baldessano Roccati lo ha diretto fino al 2010 quando ha dovuto lasciare per motivi di salute. Unanime il cordoglio di colleghi e amici per la perdita di una persona impegnata, oltre che in ambito scolastico, nel consiglio pastorale della Parrocchia Collegiata, nella Pro Natura, nel Centro Studi Carmagnolesi oltre a proseguire una collaborazione con l’Istituto Salesiano dove era un ex allievo. Alla moglie, alla figlia ed ai familiari tutti vanno le più sentite condoglianze del direttore Pierpaolo Boschero e della redazione del Corriere di Carmagnola.
Il progetto “Il filo che ci unisce” coinvolge molte realtà associative carmagnolesi, che si sono attivate per rispondere alle emergenze sociali e economiche: Circolo Culturale Arci Margot , Centro d’Ascolto il Samaritano - Caritas, Auser Carmagnola, Fondazione di Comunità Carmagnola e Associazione Psicologi nel Mondo Torino. Si tratta di una rete eterogenea che grazie al finanziamento ottenuto da Compagnia di San Paolo e al sostegno di oltre 100 volontari potrà potenziare i servizi di prossimità già attivi, adattandoli per garantire sicurezza e accessibilità soprattutto alle categorie a rischio. A partire dal 6 aprile, la rete del progetto é attiva e ha moltiplicato gli sforzi per rispondere ai bisogni primari di nuclei familiari e anziani in difficoltà. Il progetto “Il filo che ci unisce”, permette di richiedere che vengano consegnati a domicilio pasti, farmaci e spesa. Sono attivate anche misure di sostegno telefonico e digitale per contrastare la solitudine che molti vivono nel quotidiano al tempo stesso ridurre la paura legata all’emergenza producendo materiale informativo chiaro, attendibile e aggiornato. Come ricorda Angela Inglese, presidente di Karmadonne “E’ un bel riconoscimento per quello che Karmadonne realizza sin dal 2014: sono tante le azioni che abbiamo continuato a svolgere in questo periodo un po’ sospeso, sempre attenendoci alle disposizioni governative”. Il suo ringraziamento va alle operatrici che hanno continuato a lavorare in smart-working e alle oltre 15 sarte volontarie unitesi al gruppo Karmasarte per cucire le mascherine distribuite gratuitamente a chi ne fa richiesta. Aggiunge ancora la presidente “La creatività e la concretezza delle donne sono la nostra forza, perché come dice un proverbio africano: «se le donne abbassassero le braccia il cielo cadrebbe». Un altro aspetto interessante del progetto riguarda il coinvolgimento attivo di giovani volontari del Circolo Arci Margot a supporto di attività che abitualmente erano svolte da persone adulte. Come fare per accedere ai servizi: chiamare il nostro centralino al nr 3283455208 attivo dal lunedi al sabato dalle ore 9 alle 17. Questi i servizi: • Pasti a domicilio • Spesa alimentare, farmaci e parafarmaci a domicilio • Sportello di ascolto e supporto psicologico telefonico per la popolazione • Sportello di ascolto telefonico Spazio Donna • Sportello di ascolto e supporto psicologico per migranti • Dopo scuola e aiuto compiti online • Corso di italiano per stranieri online • Intrattenimento socio-culturale online • Distribuzione gratuita di dispositivi di protezione •Distribuzione gratuita di alimenti freschi - Banco Alimentare.
L’Istituto Baldessano - Roccati in ricordo del Prof. Domenico Vanzetti Tutta la comunità scolastica del Baldessano – Roccati di Carmagnola, in modo speciale i docenti dell’istituto agrario, da oggi si sente più sola e più triste. La notizia che Domenico ci ha lasciati ci ammutolisce. La tristezza è ancora più grande, perché questi giorni eccezionali, e così strani, non permettono a nessuno di noi di poterlo accompagnare nel suo ultimo viaggio, di stringerci attorno a lui, ai suoi familiari e di essere vicini alle persone a lui più care. Ma il nostro abbraccio virtuale va oltre questo impedimento e restrizione. Domenico ci mancherà, l’emozione si fa sentire, dolore e tristezza bussano alla porta dei nostri ricordi. La mente va ad anni addietro, ai momenti pionieristici dell’Istituto Agrario e agli anni della sua presidenza di tutto il Baldessano-Roccati. Anni di alacre impegno per elevare le Scuole Superiori di Carmagnola al più alto livello. Impegno, dedizione e risultati portati anche fuori, in altri Istituti, dove il suo ruolo di dirigente lo ha condotto. L’Istituto, i colleghi Dirigenti che con lui hanno condiviso esperienze, decisioni e scelte, tutti lo ringraziano per il suo impegno concreto, per la sua instancabile ricerca di relazioni, per la sua rara capacità di cogliere e valorizzare le esperienze di tutti. Lo rimpiangono i vecchi insegnanti di allora e chi ha avuto la fortuna di essere “innestato”, magari alla sua prima esperienza, nell’ambiente che lui riusciva a creare. Nessuno, docenti o personale ATA, si è mai sentito spaesato sotto la sua guida. Innestare è in fondo un lavoro da agronomo. La sua luminosa carriera, di docente prima, di dirigente poi, è una solida eredità che ha lasciato all’Istituzione Scuola. La sua tranquilla pacatezza nel dirimere ogni cosa, anche nelle più avverse difficoltà, rimarrà sempre un insegnamento prezioso per tutti coloro che lo hanno conosciuto e con lui hanno percorso una strada alle volte anche impervia. Lo salutiamo tutti: docenti, personale ATA, colleghi Dirigenti dell’ANP; così, semplicemente, come quando lo si incrociava lungo il viale fiorito dell’Istituto Agrario, sua amata creatura, o più tardi aprendo la porta del suo ufficio dell'Istituto Baldessano-Roccati che anche lui ha contribuito a creare. Il suo bonario sorriso starà sempre davanti a tutti noi. Ciao Domenico! Ed è già nostalgia….
Ass.ne Interculturale KARMADONNEc/o Casa Frisco Via Savonarola n. 2. Carmagnola Tel. 3408419681 - 011-2638095 Cara Irene, #stareacasa non ti ha impedito di raggiungere il traguardo della laurea magistrale. Visto che i festeggiamenti sono rimandati, tramite il Corriere di Carmagnola condividiamo questa gioia con parenti ed amici.
19 marzo 2020 Irene Sibona
dottoressa in scienze internazionali con il voto di 110/110 Felicitazioni vivissime da tutti i tuoi cari.
Pace in Movimento
5 aprile 2020: Prima Giornata internazionale delle coscienze
La nuova pandemia ci ha catapultati in una nuova realtà sociale, fatta di un isolamento volto a contenere i contagi. Si è creato un nuovo clima sociale e culturale, un nuovo stile di vita che porta ognuno di noi ad avere più tempo per se stesso e per i propri famigliari. Dando voce a questo nuovo periodo di “introspezione”, l’ONU ha istituito il 5 aprile 2020 come Prima Giornata Internazionale delle Coscienze. In questo giorno la Tavola della Pace ha organizzato un evento online su Facebook che ha raccolto numerose riflessioni, parole e musica di quanti in questo periodo vogliono contribuire alla costruzione di una coscienza nuova. “Mai come oggi”, ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, “abbiamo bisogno di
Tra arte e storia...
di Giovanna Tesio
L’arte e il Web prendere coscienza della realtà, di esaminare le nostre coscienze e adeguare i nostri comportamenti e le nostre scelte”. A quest’evento sono intervenute personalità del mondo della cultura, della formazione e dell’associazionismo, scrittori, artisti, musicisti, cooperanti e sportivi: Mauro Gambetti, Dacia Maraini, Alex Zanotelli, Marisa Laurito, Marino Sinibaldi, Massimo Cirri, Mons. Vincenzo Zani, Benedetta Tobagi,… La Giornata Internazionale delle Coscienze è un invito a riflettere su come viviamo e sulle cose che potremmo migliorare, imparando ad agire con coscienza, facendo tesoro anche delle lezioni che ci vengono anche da questa pandemia. È un nuovo step verso la Marcia PerugiAssisi per la pace e la fraternità dell’11 ottobre 2020.
In questo periodo di quarantena molte strutture museali offrono la possibilità di visitare virtualmente le loro collezioni d’arte. Come? Proponendo tour virtuali delle mostre attraverso le pagine Google Arts and Culture e postando foto di opere seguite dall’hashtag #iorestoacasa. Più di 2500 musei e gallerie hanno aderito a questa “campagna di digitalizzazione”, necessaria in una situazione di emergenza sanitaria globale. Tra i musei italiani che hanno aderito all’iniziativa citiamo i Musei Reali di Torino, il Museo Egizio, gli Uffizi, il Colosseo, Pompei, il Palazzo Reale di Napoli, Palazzo Barberini, il Museo d’arte orientale di Venezia. Nel resto del mondo offrono questa possibilità
Giovanna Tesio
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anche il British Museum di Londra, il Prado di Madrid, il Museo Archeologico di Atene, il Metropolitan di New York, l’Hermitage a San Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington. Un’iniziativa mirata ad «evitare ogni contagio, tranne quello della bellezza», come sostiene Eike Dieter Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi. Inoltre, il sito del MIBACT (Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo) presenta la nuova pagina “La Cultura non si ferma”: qui è possibile trovare le iniziative virtuali organizzate dai luoghi della cultura statale, del mondo dello Spettacolo, della Musica e del Cinema.
CULTURA
Coronavirus: il cinema Elios consiglia 15 Circolo Margot: titoli di film assolutamente da vedere a casa un filo che unisce Il filo che ci unisce è la voglia di stare insieme e condividere esperienze: feste, corsi, eventi culturali, spesa sostenibile, momenti di formazione e molto altro. Fino a un mese fa bastava essere soci del Margot per farlo, bastava varcare la soglia del Circolo per trovare degli amici e un film da vedere insieme, un evento a cui partecipare o un dj set per ballare fino a tardi. Da domenica 8 marzo questo non è più possibile a causa dell’emergenza Coronavirus. Il filo che ci unisce, però, non si è spezzato: grazie al contributo di Compagnia di San Paolo abbiamo l’occasione di continuare a stare insieme. Siamo parte di un progetto che si chiama proprio così, Il filo che ci unisce, e ci permetterà di mettere in atto azioni di prossimità digitale e non. Questa sezione è un tassello di quel progetto: qui troverete ogni giorno un contenuto diverso, che abbiamo creato per tenervi compagnia o per farvi scoprire qualcosa di nuovo. Abbiamo chiesto aiuto ai soci e alle tante persone che in questi anni sono entrate a far parte della nostra rete: questo ci ha fatto sentire vicini, anche se dobbiamo per forza stare lontani. Speriamo sarà lo stesso anche per voi! I contenuti digitali li troverete sul sito www.circolomargot.it
L’emergenza Coronavirus ci obbliga a rimanere tutti i giorni tra le mura domestiche. In attesa però che l’allarme mondiale rientri al più presto, vi sono alcune soluzioni per impiegare il tempo in modo “alternativo”. Una di queste è la visione di film ricercabili sulle varie piattaforme televisive a pagamento esistenti. Gli stessi film possono entrare a scelta nelle nostre case, sostituendo di fatto in questo periodo le classiche sale cinematografiche chiuse da decreto. Elenchiamo quindi una quindicina di titoli di vario genere da vedere, consigliati dallo storico Cinema Teatro Elios di Carmagnola e per voce di Lorenzo Bergamasco, responsabile da tempo del “dietro le quinte” organizzativo. 1.“Sherlock Holmes”: film del 2009, con un bravissimo Robert Downey Jr. che si reinventa investigatore, con la regia di Guy Ritchie. 2.“Ritorno al Futuro”: pellicola culto degli anni ’80, che propone una storia molto ben raccontata, che si intreccia molto bene con la fantascienza e il sentimentalismo. In un limite di tempo il protagonista Micheal J. Fox, nei panni di Marty Mcfly, deve “aggiustare” delle situazioni personali di vita, in viaggio nel tempo a bordo di una Delorean. Film adatto alle famiglie. 3. “Amadeus”: il film che racconta la storia del famoso compositore Mozart dal punto di vista di Enrico Salieri, sulla carta suo antagonista. Film per un pubblico adulto. 4. “Capitan America”, “Spider Man” o un film dei supereroi della saga Marvel a scelta. Adatti a tutti. 5.“Quasi amici”: Commedia francese degli anni’2000 che narra la storia di un facoltoso transalpino che assume un ragazzo di colore e insieme ne combinano di tutti i colori. Film per tutti. 6.“Apocalypse Now”: È la trasposizione cinematografica di “Cuore di tenebra”, libro della metà del 1900. Film distopico, che racconta la guerra in Vietnam in modo spettacolare. 7.“Chi ha incastrato Roger Rabbit ?” del regista Robert Zemeckis, girato negli anni ‘90 in tecnica “mista”, in cui si alternano gli attori normali a personaggi dei fumetti, disegnati direttamente sopra le pellicole. Pellicola dall’alone di mistero, per adolescenti e adulti. 8.“Il gladiatore”: Film che non ha forse bisogno di presentazioni per i riconoscimenti attribuiti. Storia della Roma antica del 180 d.C., dominata dai Gracchi e dal suo comandante, contrastato dal fratello. Epico è lo scontro memorabile tra Massimo Decimo Meridio e Commodo. 9.“Bohemian Rhapsody”: Film della storia dei Queen uscito lo scorso anno, per i vari appassionati del gruppo britannico capitanato da Freddie Mercury. 10.“Pulp Fiction”: Il regista Quentin Tarantino non può non rientrare in questa lista, un film tutto da scoprire. 11.“Lion – La strada verso casa”: Film tratto da una storia vera che racconta la storia di un bimbo indiano che si perde in una stazione a Khandwa e viene successivamente adottato da una famiglia australiana. Molti anni dopo, tramite Google Earth, riuscirà a ritrovare la sua vera famiglia. 12.“La storia infinita”: Film per la famiglia, fantastico, che può catturare l’attenzione di molti. 13. “Scream”: film horror del 1996, prima edizione originale di un pellicola che terrà tutti col fiato sospeso. 14.“Alla ricerca di Nemo”: Film d’animazione Disney – Pixar tutto da vedere, per bambini. Come alternativa “Inside Out”. 15.“Eyes wide shut” di Stanley Kubrick, non adatto ai bambini, che racconta la storia di un individuo che si ritrova in mezzo a una bisca senza realizzare come ne sia entrato. Molto particolare seguire il prosieguo delle vicende. Ringraziamo per la collaborazione il Cinema Elios, che è da sempre una struttura parrocchiale accogliente e funzionale per un pubblico contenuto. Negli anni ’50 venne alla luce per volontà dell’allora parroco. Il pubblico lo reputò un vero “gioiellino”, dotato internamente di platea e galleria e esternamente tutto rivestito in legno. “Col procedere delle epoche e, soprattutto dopo il brutto storico episodio dell’incendio del cinema Statuto che provocò molte vittime, il cinema ha dovuto obbligatoriamente ridimensionarsi e ridursi in base alle leggi sulla sicurezza. – come ci racconta Lorenzo – Inizialmente il cinema proiettava film spaghettiwestern e commedie italiane. In quel periodo coesistevano in Città anche realtà come il Cinema Margherita (l’attuale Circolo Margot), lo Splendor e il Lux. L’Elios poi si ridusse unicamente a teatro, ma ritornò a svolgere la funzione di cinema a partire dal 2015. Questo grazie alla nostra vittoria di un bando regionale, volto alla modernizzazione di strutture esistenti che non avevano la possibilità di acquistare un equipaggiamento nuovo di loro tasche, dati gli alti costi. Ci siamo allora permessi di mantenere la struttura base, ma era necessario aggiungerci per la funzionalità le casse, la stanza di proiezione e il comparto elettrotecnico. Detto ciò, siamo ripartiti a metà dicembre del 2015 con la riapertura ufficiale dell’Elios con la proiezione di “Star Wars – Guerre Stellari 7” e da allora proiettiamo film sempre il sabato e la domenica, talvolta il giovedì, anche in base alla richiesta dei fornitori. Stiamo inoltre cercando di introdurre delle serate il venerdì e il mercoledì, con film un po’ più “di nicchia”. L’Elios subirà prossimamente dei ricambi generazionali, ma manterrà sempre la politica del cinema parrocchiale, anzi lo definirei “cittadino”, cercando di avviCristiano Sabre cinarci, quanto possibile, a tutti i gusti del pubblico”.
"Primavera dal balcone"
Acrilico e collage su tavola 40x40 cm - Realizzato dall’artista Ambra Mondino
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CULTURA
SAMSARA, il nuovo album dei Magasin du Café Uscito il 21 marzo in tutti gli Store digitali. Una parte di ricavato donata alla CRI
Da sabato 21 marzo 2020 “Samsara”, il nuovo album dei Magasin du Café, è disponibile in tutti gli store digitali. I quattro componenti del gruppo - Luca Allievi, Davide Borra, Mattia Floris e Alberto Santoru - hanno pensato molto sulla possibilità di rinviare l’uscita, in relazione all’eccezionale periodo di emergenza nazionale e internazionale, in cui molte persone stanno perdendo la vita e a tutti viene richiesto di fermarsi e restare a casa. In un periodo di isolamento forzato così difficile, in cui per molti è diventato importante riscoprire l’importanza del proprio tempo e dedicarlo maggiormente alla cultura e alle arti, il gruppo musicale piemontese ha deciso di non modificare i programmi prestabiliti e dare il via alla pubblicazione dell’album. Una scelta che trova una forte motivazione anche nei contenuti stessi del disco, una miscela estatica di suoni ipnotici ed esotici che trovano ispirazione in una ricerca spirituale e meditativa indirizzata a una nuova umanizzazione e alla riscoperta della madre di tutte le madri, la natura. “In effetti - ci tengono a sottolineare i Magasin du Cafè - non presentare “Samsara’ live è stata una decisione sofferta, forse un po' azzardata ma condivisa da tutti noi. Per una band come la nostra i live, il palco e il contatto con il pubblico sono il sale della vita. E proprio per questo, abbiamo deciso che in un momento delicato e non facile per l'Italia e il mondo intero era giusto stare ancora più vicini a chi da anni ci segue in maniera fedele e amorevole. Alcune persone ci hanno scritto ringraziandoci e dicendoci che la nostra musica li solleva… Ecco se ci chiedessero perché abbiamo pensato di uscire con un disco ora probabilmente come risposta basterebbero quelle poche parole. Oltre a ciò, noi viviamo il più possibile contatto con la natura e prima di scrivere il brano JOUETS abbiamo notato il clima più folle della storia dell'umanità. Un inverno bollente che stava distruggendo il nostro pianeta. L'uomo e ogni nostro singolo comportamento era parte di quella mano invisibile che favoriva il cambiamento climatico. Ora, in questo triste momento per l'umanità il nostro nuovo disco è un invito a pensare a che futuro vogliamo vivere, perché la strada che stavamo intraprendendo faceva paura. Siamo tutti giocattoli e giocatori". “Samsara” è un termine che deriva dal sanscrito la cui traduzione letterale è "scorrere insieme". Coerente con il titolo, l’album contiene 10 brani strumentali in una miscela di eleganza ed energia, grazia e sfrontatezza, stile e veemenza racchiuse in un vortice spirituale. Una parte del ricavato verrà devoluta in beneficienza alla Croce Rossa Italiana e ad ogni CD verrà allegata una bustina con dei semi da piantare. I MAGASIN DU CAFÈ nel web: questi i canali Web dove trovare il nuovo album. • Website: https://www.magasinducafe.com • Spotify: https://www.magasiducafe.com/samsara • Apple Music: https://www.magasiducafe.com/samsara • Youtube: https://www.youtube.com/magasinducafe • Facebook: https://www.facebook.com/magasinducafe • Instagram: https://www.instagram.com/magasinducafe Per contattare direttamente la band: email magasinducafe@gmail.com Tel. 339.1479075 (Davide Borra) o Tel.339.7790268 (Alberto Santoru).
PRESTITO DI EBOOK PER TUTTI Le Biblioteche civiche del Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana di Torino (SBAM) attraverso la piattaforma di prestito digitale MediaLibrary OnLine (MLOL), in questo periodo di emergenza, aprono a tutti i cittadini il loro catalogo digitale e offrono l’accesso a oltre 9.000 ebook da leggere su computer, tablet o smartphone; più di 7.000 giornali e riviste da tutto il mondo, compresi i principali quotidiani nazionali, da leggere online e più di 300 audiolibri e 120.000 album musicali da ascoltare in streaming. Fino al 30 aprile 2020 anche coloro che non sono ancora iscritti in biblioteca e che risiedono in uno dei comuni dell’area metropolitana torinese, potranno accedere gratuitamente al servizio di prestito digitale attraverso una semplice pre-iscrizione online. Al momento della pre-iscrizione, si riceveranno le credenziali di accesso per poter consultare e utilizzare le risorse presenti sulla piattaforma digitale MLOL per un periodo di 30 giorni, al termine del quale, per continuare ad utilizzare il servizio e scoprire le altre opportunità offerte dal sistema bibliotecario, sarà necessario recarsi in una qualsiasi delle biblioteche SBAM e convalidare gratuitamente l'iscrizione. Per informazioni consultare il sito http://sbam.erasmo.it e www.sbam.to.it
L’angolo della poesia... a cura di Santi Maimone La carezza Fermo e assorto davanti a quell'amato corpo, l'osservo in silenzio quasi a cercare tra le rughe del tempo quelle cose che non ho. Mentre mi avvicino a quelle membra inerti,
un gorgoglio di teneri pensieri scorrono veloci m'invadono la mente come l'acqua del fiume che in piena scende verso la mite valle. Poi è l'emozione che si fa avanti,
con gli occhi bagnati le labbra tremanti sussurro qualcosa che sa di preghiera. La timida mano si allunga a sfiorare il viso dormiente è l'ultima carezza sull'ormai fredda pelle. Silvana Zecchin (Rivoli TO)
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Una Pagina aperta Il sergente Lindsay Boxer è un ufficiale decorato, una moglie devota, una madre amorevole e un'amica fedele. Ha sempre agito con integrità incrollabile e nel rispetto della giustizia per difendere i più deboli, ma questa volta deve affrontare un assassino determinato a minare tutte le sue convinzioni. Una serie di efferati omicidi sta sconvolgendo la città di San Francisco, ma la polizia brancola nel buio e il killer, scaltro e tanto metodico quanto imprevedibile, agisce indisturbato. Quando, però, una donna chiede un colloquio con Lindsay tutto cambia. Le informazioni confidenziali di cui è in possesso rivelano alla detective un'inquietante verità: all'interno del suo dipartimento di polizia qualcosa è andato terribilmente storto. Nel frattempo, il sostituto procuratore Yuki Castellano è alle prese con un delicato caso di violenza sessuale del tutto insolito: un giovane uomo molto attraente accusa la sua superiore, un pezzo grosso di una delle principali agenzie pubblicitarie della città, di aver abusato di lui minacciandolo con un'arma da fuoco. Ma entrambi i protagonisti di questa torbida vicenda sembrano nascondere qualcosa e Yuki è determinata a scoprirlo. Mentre il processo è in corso, la caccia al killer attirerà Lindsay al di fuori della sua giurisdizione e le farà correre grandi rischi. Le Donne del Club Omicidi, preoccupate per l'incolumità della cara amica, proveranno a metterla in guardia dal prendere troppo a cuore la situazione. Ma quando ci sono vite in gioco, il sergente non può fare a meno di seguire le tracce del killer su un terreno sempre più scivoloso... James Patterson è l’autore di thriller più venduto al mondo. Questo è il suo ultimo romanzo della serie de Le Donne del Club Omicidi. Buona lettura!
JAMES PATTERSON & MAXINE PAETRO L’ULTIMO SOSPETTATO ED. LONGANESI – EURO 17,60
Una Pagina aperta Junior Elizabeth Webster non ama stare sotto i riflettori, e di certo non è il genere di ragazza che sbandiera ai quattro venti di essere un genio in matematica... ecco perché non le sembra possibile che il popolarissimo Henry Harrison quella mattina stia cercando proprio lei. Vuole ripetizioni di matematica, dice. La pagherebbe, aggiunge. Lizzie - che ha un senso degli affari mooooolto sviluppato - mette da parte le perplessità e accetta. Non può immaginare in che cosa si sta cacciando. Sì, perché in realtà Henry non ha affatto bisogno di studiare le equazioni: deve liberarsi della spettrale inquilina che infesta la sua camera. Del fantasma. Un fantasma che però desidera trattare solo con Elizabeth Webster. Questa faccenda puzza di bruciato. Questa faccenda puzza di Webster & Co., lo studio legale per tipi strani per cui lavora suo padre. Di solito, quando nella vita di Lizzie qualcosa va per il verso storto è sempre colpa di papà. Ecco perché ora vorrebbe proprio evitare di chiedergli aiuto... Ma dopotutto, chi meglio di un "avvocato per tipi strani" potrebbe darle consigli su come sfrattare un fantasma? Tra giudici scorbutici, avvocati ruspanti e detective in erba, Elizabeth Webster sfodererà tutta la propria genialità per arrivare a capo del caso più complicato dell'Altro mondo. William Lashner è un autore americano di romanzi per adulti, con i suoi legal thriller è abituato a stare sempre in cima alle classifiche. La saga di Elizabeth Webster è il suo primo spassoso ed intrigante contributo alla letteratura per ragazzi. Età di lettura: da 9 anni.
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È vietata la riproduzione, anche parziale, di testi e contenuti del giornale se non autorizzati. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 10/04/2020 Gli annunci il 06/04/2020
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