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te la famosa locuzione: “La mia legge è uguale per tutti”. Certo questa non è una conquista, ma è un’opportunità nella drammaticità per ripensare alla nostra vita e a quella dei nostri cari, tornando a dare importanza a quei valori che la vita frenetica che abbiamo fatto fino a poche settimane fa ci aveva fatto dimenticare. Non è facile, non è semplice ed è anche pericoloso e doloroso ma siamo stati catapultati in questa situazione senza volerlo e ora dobbiamo affrontarla. Sembra che comunque una grande risposta ci sia stata dal popolo italiano. Infatti anche nelle nostre città le strade sono vuote, le file ai supermercati e di fronte alle farmacie sono composte e silenziose. La gente è tornata ad affacciarsi ai balconi e a curare i propri hobby che spesso si era dimenticata di avere: la musica, la lettura, il disegno con i propri figli, il guardare anche la tv e mangiare i pasti tutti insieme perché non c’è più la scusa che ognuno ha i suoi orari. Abbiamo riscoperto l’importanza del nostro sistema sanitario pubblico e gratuito. In passato alcuni politici nostrani guardavano al sistema privato tipo quello americano come l’unica soluzione per salvare i bilanci in difficoltà. Ora ci rendiamo conto di cosa vuol dire avere qualcuno che ti curi quando ne hai bisogno, di quanto siamo fortunati, di quanto professionali sono le nostre strutture ospedaliere, di quanta dedizione c’è nei cuori di chi ha scelto di dedicare la sua vita alla salute degli altri, di quanta dedizione c’è in chi lavora negli ospedali e nelle strutture sanitarie per aiutare chi sta male e ha bisogno (senza guardare se ha un’assicurazione o soldi per pagare). Un sistema che oggi sta affrontando questa emergenza con dei veri eroi e che molti ci invidiano. Eroi non sono solo gli operatori sanitari, ma anche tutte le forze dell’ordine, i volontari della protezione civile e della Croce rossa e tutti coloro che anche in questo periodo così difficile dedicano una parte del loro tempo a dare una mano agli altri. E anche chi lavora in altri servizi essenziali, nella produzione alimentare e nella distribuzione, affronta silenziosamente il suo dovere civile e sociale per sostenere tutta la collettività. Noi del Corriere ci siamo domandati se pubblicare l’edizione cartacea di marzo. L’informazione è un bene primario e quindi abbiamo deciso nella riunione di redazione fatta su whatsapp di uscire perché non tutti hanno internet e non tutti hanno il proprio profilo sui social. Uscire perché vogliamo dare il segnale che “Andrà tutto bene” e da questa emergenza ne usciremo e potremo guardare un domani a questi giorni, con il sorriso, dicendo ai nostri nipoti: “Lo sai com’era Carmagnola al tempo del Coronavirus?...” la frase finitela voi… noi possiamo solo dirvi che noi c’eravamo e abbiamo voluto stare insieme a voi.
Normalmente mi sveglio ogni mattina alle 7 ma martedì 10 marzo alle 6,30 mi sono destato di soprassalto: c’era qualcosa che non andava e che per qualche ragione mi ha svegliato. Ci ho impiegato un attimo a capire: era il silenzio della città. Abitando in centro, anche se i doppi vetri fanno da barriera, c’è sempre un rumore di sottofondo, quel rumore della città che si sveglia e inizia il suo lavoro quotidiano. Non quella mattina, la mattina dopo che il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha proclamato il decreto che limita le uscite e le attività degli italiani durante questa pandemia del Coronavirus. Da subito si era capito che c’era qualcosa d’importante, qualche cosa di urgente che non poteva essere ritardato, tanto che si è posticipato perfino l’inizio del nuovo episodio del Commissario Montalbano. L’edizione straordinaria del Tg non si vedeva dai tempi dell’11 settembre 2001 e prima ancora dai tempi drammatici del terrorismo degli anni ‘70 e ‘80. Un’edizione speciale che ci ha fatto capire come un piccolo microrganismo molto furbo che colpisce senza lasciare da subito grandi disturbi ci possa cambiare la vita: brividi, un po’ di febbre, mal di gola ma apparentemente nulla che una tachipirina non possa curare. Ci permette di andare in giro, di vedere gli amici, di viaggiare. “Che sarà mai - ci dicevamo un mese fa, ma sembra che sia passata una vita- Non uccide certo come gli altri coronavirus di Sars e Mers. Perché preoccuparsi tanto, è un’influenza o poco più, infatti si muore di più per l’influenza che ogni anno ci copisce che questo nuovo virus. Certo, qualcuno ci lascerà le penne, ma sono gli anziani che già hanno “un quadro clinico compromesso”. Si, dicevamo proprio così. E invece il nostro “furbone” si è manifestato in tutta la sua drammaticità, riuscendo a cambiare la nostra vita, la vita di tutti noi. Non ci sono riusciti i terroristi, non c’è riuscita la crisi economica, non ci è riuscita la crisi dei valori, non ci è riuscita la crisi dell’immigrazione, non c’è riuscita l’indignazione verso la politica e il suo potere, ma a far cambiare la nostra vita ci è riuscito questo nanovirus, capace di colpire tutti indistintamente. Già perchè se c’è una cosa che non possiamo rimproverare al Covid-19 è la sua imparzialità: colpisci sia i poveri che i ricchi, sia il popolo che i politici, sia chi può permettersi di pagare cure costose (perchè a oggi cure non ce ne sono) e sia chi non ha un quattrino da spendere, chi è bianco, chi è nero o giallo. E’ riuscito, lui così piccolo e così privo di sentimenti a realizzare concretamen-
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SOCIETÁ
Carmagnola ha il suo santo: Santa Madre Francesca Rubatto Papa Francesco ha deciso di proclamare Santa la missionaria carmagnolese morta a Montevideo nel 1904
Nel 2004 si celebrò il centenario della morte
Carmagnola avrà una santa in paradiso. Si chiama Anna Maria Rubatto, nome da religiosa suor Maria Francesca di Gesù, delle suore terziarie cappuccine, fondate a Loano, provincia di Savona, nel 1883. È nata, appunto, a Carmagnola, madre Rubatto, il 14 febbraio 1844, venendo battezzata in Collegiata, e vivendo circa un ventennio in città, prima di trasferirsi a Torino, presso la sorella maggiore. Lo scorso 21 febbraio papa Francesco ha deciso di proclamarla santa, dopo che, nel 1993, Giovanni Paolo II l’aveva beatificata. Non c’è ancora la data, ma sarà certamente in questo 2020. Madre Rubatto è stata contemporanea di altri grandi santi piemontesi. Nei suoi anni giovanili, circolava per Torino don Giovanni Bosco, alla ricerca dei bambini di strada, da convogliare nel suo oratorio, fucina della congregazione salesiana. La giovane carmagnolese collabora pure col santo dei giovani, facendo catechismo nei suoi oratori festivi. E c’è il Cottolengo, cioè la Piccola Casa della Divina Provvidenza, fondata da un altro santo, Giuseppe Benedetto Cottolengo: lei va anche lì ad aiutare nel servizio ai più poveri. C’è da aggiungere che madre Rubatto è contemporanea di un’altra grande carmagnolese: la beata Enrichetta Dominici, nata nel borgo di Salsasio nel 1829 e vissuta presso la parrocchia di San Bernardo, diventando poi superiora generale delle suore di Sant’Anna, fondate dai marchesi di Barolo, e proclamata beata da papa Paolo VI nel 1978. Chissà se le due si sono mai incontrate. Una curiosità: papa Francesco ha deciso di far santa madre Rubatto il giorno della festa della beata Enrichetta, il 21 Il Santuario M. Francesca Rubatto a Montevideo Uruguay dov’è tumulata febbraio. Strani incroci di santità. La giovane Anna Maria Rubatto indossa l’abito religioso il 23 gennaio 1885 a Loano, dove passa dei periodi con la sorella, venendo chiamata a guidare un gruppetto di sei terziarie cappuccine, lì fondate due anni prima. Cercavano una superiora, e la trovano nella giovane piemontese piena di fervore e di fede. Così, “Anna Maria, a quarant’anni suonati, divenne d’un colpo novizia, maestra delle novizie, superiora e madre generale”, spiega don Giuseppe Tuninetti, storico della Chiesa torinese. E il 17 settembre 1886 diventa per sempre suor Maria Francesca di Gesù. Fanno tanto bene in Loano e altre località della Liguria che le terziarie vengono chiamate a fondare missioni estere, prima in Uruguay, nel 1892, poi in Argentina, infine in Brasile. E lei è costretta a fare la spola tra l’Italia e l’America Latina, viaggiando naturalmente per mare, instancabile e premurosa per le sue figlie di quaggiù e di laggiù, per i poveri, per i malati, per i vecchi, per tutte le miserie che si presentano, senza sconti né riserve. Madre Rubatto piange anche sette giovani sue suore martirizzate in Brasile nel 1901, insieme ad alcuni frati e a circa duecento cristiani. Ma la missione continua. Mentre lei morirà a Montevideo, in Uruguay, durante l’ennesimo viaggio, il 6 agosto 1904, appena sessantenne, sfiancata da una vita di lavoro, preghiera, servizio. È sepolta laggiù, lontano da Carmagnola, da Torino e da Loano. “La sua tomba si trova sotto l’altare della chiesa della missione delle suore cappuccine – informa Orsola Appendino, appassionata di storia piemontese, che l’ha visitata – e il 9 di ogni mese lì si prega per lei”. E aggiunge: “Accanto alla chiesa sul Belvedere di Montevideo c’è una scuola delle suore cappuccine con 1500 alunni e un piccolo museo di madre Rubatto”. Adesso papa Francesco ha deciso di additarla a tutti come esempio di Vangelo vissuto, “spinta dall’amore di Cristo”, come direbbe il Cottolengo. Domenico Agasso jr (Vaticanista del quotidiano La Stampa)
Con una celebrazione nel santuario della Consolata di Torino mercoledì 17 settembre 2003, officiata dal cardinale arcivescovo Severino Poletto, si apre il centenario dalla morte della beata carmagnolese Madre Francesca Rubatto, fondatrice delle Suore cappuccine di Madre Rubatto. Venerdì 13 febbraio 2004 in serata nei locali Iconà della Collegiata si svolge un incontro sul tema “Francesco d’Assisi e Francesca Rubatto – due voci a confronto” relatori p.Maurizio Annoni o.f.m. cappuccini e suor Anna Maria Villa cappuccina. Sabato 14 febbraio Massimo Giletti, noto conduttore televisivo, è a Carmagnola per girare una parte del video dedicato a Madre Francesca Rubatto. E’ in allestimento in quel periodo, da parte di Nova-T, la casa di produzione dei frati Cappuccini del Piemonte, un video che riprende, in chiave attuale, i percorso di vita della Rubatto sia in Italia che in America Latina. Due personaggi sono protagonisti di un dialogo a distanza che rimbalza tra i due emisferi: dall’America Latina Ielena Italiano e dall’Italia Massimo Giletti. Si inizia con riprese alla cascina di Franco Quattrocolo in via del Bruccio, per ricordare il lavoro di stalliere del padre, dove si svolge anche una breve ripresa del lavoro dei cordai. Le riprese proseguono in centro città, in Collegiata al fonte battesimale e nella cappella dell’Immacolata. Quindi, poiché il copione prevede un passaggio nello studio di un notaio, per ricordare l’episodio del notaio che voleva in sposa Anna Maria, ricevendone un rifiuto, viene scelto lo studio della dottoressa Stefania Agostini, studio che fu del nonno geometra Giorgio Delmondo, che dispone dell’arredamento idoneo. Un bagno di folla attende Giletti in piazza Sant’Agostino, che, accompagnato dalla società Filarmonica si reca presso la casa natale della Rubatto dove, la madre provinciale delle suore cappuccine di madre Rubatto Maria Gloria Arrigoni legge un messaggio di ringraziamento tra lo stesso Massimo Giletti e il sindaco Angelo Elia, e scopre la targa ricordo. Sabato 14 alle 18 la messa in Collegiata ricorda Madre Francesca Rubatto nata a Carmagnola il 14 febbraio 1844. Nel settembre 2004, nell’ambito della sagra del peperone, viene proiettato in piazza Verdi, con notevole successo, il video realizzato a ricordo della vita di madre Francesca.
Breve presenza religiosa a Carmagnola Nel corso delle messe di domenica 10 ottobre 2004 sono presenti in Collegiata le tre suore cappuccine che si apprestano ad aprire in città una piccola comunità. Sono le suore di Madre Rubatto, la beata, fondatrice dell’ordine, nata a Carmagnola, nel 1844 e morta a Montevideo, nel 1904. Nell’anno centenario della morte le suore, come si è detto, promuovono diverse iniziative: in quella occasione le suore manifestano il desiderio di aprire una comunità nel paese natale della fondatrice; il parroco della Collegiata, don Giancarlo Avataneo accoglie favorevolmente la proposta e mette a disposizione dei locali della casa parrocchiale. Opportunamente rinnovati i locali accolgono la prima comunità formata da suor Adele Perico, suor Pierina Traini e suor Maria Grazia Castelli. “Essere presenti nella terra della Fondatrice è il sogno e il desiderio di ogni Istituto. – dicono le suore - Questo sogno per noi si realizza con la presenza di una piccola fraternità chiamata ad operare nella pastorale parrocchiale: catechesi, animazione liturgica, visita agli anziani e malati”. “ Per loro è sicuramente bello entrare a far parte della comunità in cui è nata e vissuta la loro fondatrice – dice il parroco don Avataneo – per noi il loro ingresso determina una presenza religiosa più stabile e numerosa”. Purtroppo però, con la fine del mese di maggio 2013 termina la presenza delle suore cappuccine di Madre Rubatto a Carmagnola. E’ questa una decisione sofferta ma necessaria dell’Istituto religioso a causa dell’impossibilità di poter garantire la presenza di tre Maresita Brandino suore, numero minimo per tenere in vita una piccola comunità.
AVULSS: nuovo direttivo Punto Alzheimer Carmagnola: ripartono le attività Mercoledì 4 marzo alle ore 20.30, presso la sede dell'Avulss di via Cavalli, si è tenuta l'assemblea dei soci, per eleggere il nuovo direttivo così composto: Presidente: Giuseppe Petiti; Vicepresidente: Jolanda Rabbone; Tesoriere: Annarita Di Biasi; Responsabile culturale: Giuseppina Bertinetti; Segreterie: Marilena Vaira e Donatella Pagliano; Coordinatrice e responsabile dei turni: Giovanna Panero; Collaboratrici: Michela Perlo e Margherita Cristaudo. Responsabile per la Residenza per anziani "Anni azzurri ed Umberto I°": Margherita Forno; Responsabile per la Residenza per anziani "Villa Serena": Maria Teresa Spessa; Responsabile per la Residenza per anziani "Cottolengo": Luciana Donna . Si ringrazia Pina Accastello, presidente uscente, per questi tre mandati e nove anni al servizio dell'Avulss di Carmagnola. Dopo questo momento istituzionale, i volontari dell'Avulss si rimettono in cammino al servizio dei malati e degli anziani della città di Carmagnola, specialmente i più soli e dimenticati.
Il Punto Alzheimer di Carmagnola, riapre le iscrizioni ai seguenti corsi: Gruppo di sostegno psicologico per i familiari di persone affette da Alzheimer o demenza senile: assistere un proprio congiunto malato di alzheimer o con altre forme di demenza richiede un notevole impegno ed un grande dispendio di energie non solo fisiche. Di fronte a queste situazioni reiterate nel tempo la persona che vive accanto al malato prova stanchezza e sentimenti contrastanti che vanno dalla tristezza, angoscia fino alla rabbia. Per offrire un supporto ai parenti di tali persone viene proposto un gruppo di sostegno, condotto dal dott. Evaristo Steffanelli, psicoterapeuta, finalizzato a ridurre il danno da stress ed il danno depressivo, situazioni comuni nei familiari di persone affette da demenza. Verranno anche forniti strumenti comportamentali concreti (cosa dire, come comportarsi, cosa fare o non fare). Gli incontri, gratuiti, si svolgeranno due volte al mese presso Villa Tumedei Casalis via Carignano 105 a Carmagnola. Per informazioni ed iscrizioni telefonare al n. 392 2914471. Gruppo di prevenzione per il mantenimento della memoria: con frequenza settimanale presso Villa Tumedei Casalis, via Carignano 107/105, Carmagnola. Sono previsti 12 incontri, condotti dalla Dott.ssa Adriana Ricci. Il servizio, rivolto ai cittadini ultra 65 enni, è condotto dalla psicologa-psicoterapeuta dott. ssa Ricci, e si pone gli obiettivi di: stimolare e migliorare la memoria; stimolare la capacità di attenzione visiva ed uditiva, la percezione e la concentrazione; fornire strategie per meglio imparare e ricordare; stimolare l’orientamento spaziale e temporale. Sono previsti anche l’utilizzo di esercizi psicomotori e di danza-movimento-terapia al fine di determinare molteplici benefici per il corpo ed il cervello, prevenendo l’insorgere delle patologie senili, mentali e fisiche. Per informazioni ed iscrizioni contattare il n 3922914471.
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SOCIETÀ
L’Ufficio private della BCC compie 10 anni: azzerate le commissioni di ingresso sui fondi fino al 30 giugno.
InAffitto #Detrazioni Al momento della dichiarazione dei redditi, può essere detratta dalle tasse anche una parte delle spese complessive versate per l’affitto dell’abitazione principale. Il bonus prende in considerazione l’anno precedente alla presentazione del 730. Ne possono beneficiare gli intestatari di un contratto di locazione per la casa adibita ad abitazione principale. Lo sconto fiscale può essere circa €500/200 in base ai redditi del contribuente ed è dedicata ai giovani tra i 20 e i 30 anni che hanno stipulato il contratto entro i tre anni precedenti. I documenti da esibire al momento della richiesta sono sempre contratto e autocertificazione. Canone alloggi sociali: una terza tipologia di bonus è riservata alle persone che hanno stipulato contratti di locazione di alloggi sociali adibiti ad abitazione principaletra il 2014 e il 2016. Si possono ottenere 900 euro di detrazione se il reddito complessivo non è superiore a 15.493,71 euro, oppure 450 euro se non si sorpassano i 30.987,41 euro. Nella documentazione da presentare rientra il contratto o una dichiarazione dell’Ente che certifichi l’alloggio sociale e, anche in questo caso, l’autocertificazione. Lavoratori che trasferiscono la residenza: Ne possono beneficiare i lavoratori dipendenti che hanno trasferito la propria residenza in un altro comune per motivi professionali. Si parla di 991,60 euro per redditi inferiori a 15.493,71 euro e di 495,80 euro quando non si oltrepassa la soglia dei 30.987,41 euro. È necessario esibire il contratto di lavoro dipendente, quello di locazione e l’autocertificazione che attesti l’utilizzo dell’immobile ad abitazione principale. #InformatiPerTe Immobiliare 2000
Quest’anno l’ufficio private della BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura compie 10 anni. Per festeggiare, la Banca ha azzerato le commissioni di ingresso su tutti i fondi comuni di investimento fino al 30/06. Nato il 1 giugno del 2010, l’Ufficio contava all’epoca su due persone; oggi gli addetti sono cinque e si dedicano alla ricerca delle migliori soluzioni di investimento per patrimoni medio grandi. Con Mauro Benedetti, responsabile dell’Ufficio fin dall’inizio, tracciamo un breve riepilogo di questi anni. Come è cambiato il mondo del risparmio in questi ultimi 10 anni? Per i risparmiatori italiani, da sempre abituati a investire soprattutto in Btp e obbligazioni bancarie, il cambiamento è stato quanto mai profondo e impegnativo. E la Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura come ha affrontato questo mutamento? Scegliendo come strategia la diversificazione e andando a costruire portafogli su misura in base al grado di rischio scelto dal cliente. La cosa importante che cerchiamo di fare è continuare a leggere, a studiare, per cogliere le diverse opportunità offerte dal contesto finanziario internazionale. Come è andato l’ultimo anno e cosa possiamo aspettarci per il 2020? Il 2019 ha avuto un andamento positivo che ha permesso di beneficiare del trend positivo e della ripresa in atto, a chi ha mantenuto gli investimenti fatti e a chi ha fatto il proprio ingresso sui mercati finanziari. I prodotti di risparmio del Gruppo Cassa Centrale, collocati dalla nostra banca, hanno saputo cogliere le opportunità che si sono presentate, generando rendimenti interessanti. Nel 2020 le Banche centrali continueranno comunque a coprire un ruolo fondamentale per l’andamento dei mercati, supportando una crescita mondiale che permane stazionaria, senza grossi slanci né in positivo né in negativo. Diventa quindi indispensabile ricorrere a strumenti d’investimento che sappiano cogliere nuove opportunità di rendimento, garantendo al contempo diversificazione e flessibilità. Noi stiamo guidando, già in questa prima fase dell’anno, i nostri clienti a impostare il proprio portafoglio titoli in modo che possa cogliere le migliori opportunità sul mercato. Per maggiori informazioni cerca la filiale Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura più vicina.
La Croce Rossa ringrazia Il 22 gennaio scorso è deceduta la signora Caterina Angaramo Pistone. Aveva 73 anni ed abitava in borgo san Bernardo. A memoria di questo lutto il marito Valentino e le figlie hanno deciso di devolvere al comitato locale della Croce Rossa una notevole somma in denaro pari a 730 (settecentotrenta) euro. Fra le molte opportunità a cui la famiglia poteva destinare l’ offerta, il marito ha insistito perché si desse la precedenza alla CRI. Oltre che per ricordare la presenza di questa associazione che lavora sul territorio c’è stato anche un altro motivo sentimentale. Valentino (ora ottantatreenne), per più di trenta anni è stato volontario-autista presso questo comitato ed era uno di quelli che, quando lo si cercava fuori orario per un servizio, mollava tutto e si presentava in sede. L’unica cosa a cui dava la precedenza, oltre la famiglia, erano le battute di caccia e l’organizzazione di eventi venatori. Il direttivo e tutti i volontari ringraziano lui e le figlie per il loro generoso gesto. Nel comitato sono ancora parecchi che lo ricordano per aver fatto servizio con lui. Ro.To.
SI AFFITTANO ORTI DA COLTIVARE
Sindacato pensionati Spi: soggiorni marini
Stiamo entrando in primavera, la stagione giusta per dissodare la terra e coltivarla. L’Associazione Orti ha ancora a disposizione degli appezzamenti di terreno da 100 mq in via Quintino Sella (accanto alla sede degli alpini), in via Novara (di fronte la parrocchia Enrichetta Dominici) ed in viale Giovanni XXIII (di fronte al supermercato Lidl). Chi fosse interessato, si affretti a prenotarsi presso la segreteria dell’associazione in via Bobba n. 6, nei pomeriggi del mercoledì tra le ore 15 e le ore 17. Per l’Associazione Orti Il presidente: Angelo Glionna
Il sindacato pensionati dello Spi organizza dal 5 al 19 luglio un soggiorno a Senigallia presso l’Hotel Delfino. Quota di partecipazione euro 910 e dal 20 giugno al 4 luglio presso l’Hotel Eden con quota di partecipazione di 780 euro (sconti per gli iscritti). Nel mese di settembre dal 6 al 20 soggiorno in Puglia nel Villaggio Torreserena con quota di partecipazione di 1.245 euro con possibilità di sconti per gli iscritti. Informazioni e prenotazioni presso la sede Spi di via Fossano 6/c a Carmagnola entro aprile.
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LETTERE
Buongiorno professor Odifreddi,
Pensando all’anno prossimo: propositi per il 2021
Sono una ragazza di Carmagnola. Sono venuta ad ascoltarla la sera del 7 febbraio al nostro palazzetto, in occasione di una settimana di incontri culturali organizzati per le ragazze/i delle scuole superiori. Dopo la sua risposta alla prima domanda me ne sono andata. Le era stato chiesto se uomini e donne fossero ugualmente intelligenti. Mi aspettavo una risposta breve e concisa, ma così non è stato. Le riferisco la sua risposta così come l’ho intesa io, in modo che se ho frainteso la sua opinione lei possa correggermi. Ha iniziato parlando di come ci siano intelligenze diverse, cosa che naturalmente condivido, e ha poi fatto intendere che lo scarso numero di matematiche importanti possa essere una prova del fatto che una spiccata intelligenza logico-matematica sia una prerogativa maschile. Ha poi citato il caso degli ebrei ashkenaziti, confermandomi che si riferiva proprio a una differenza biologica tra i due sessi. La sua risposta mi è parsa semplicistica e sessista. Biologia e sociologia stanno cercando di venire a capo della questione, che è estremamente complessa e che non può certo essere spiegata soltanto da una differenza genetica. Per quanto ci siano studi che provano che uomini e donne possiedono abilità cognitive diverse, le abilità testate non comprendono qualcosa di così ampio come la “intelligenza logico-matematica”, e non è provato che queste abilità non siano condizionate culturalmente. La questione viene affrontata in un articolo pubblicato su Nature nel 2019 (Lise Eliot, “Neurosexism: the myth that men and women have different brains”), che utilizza la parola neurosessismo per definire la ricerca ossessiva da parte di molti scienziati di una differenza biologica tra cervelli maschili e femminili, che possa giustificare le supposte differenze cognitive tra i due sessi. Inutile dire che questo preconcetto ha portato, durante la storia delle neuroscienze, a una sequela di studi metodologicamente scorretti e di risultati forzatamente interpretati per provare la tesi cara all’autore. Come sottolinea l’articolo però i neuroscienziati moderni non hanno identificato differenze decisive, che definiscano categorie [di abilità cognitive], tra cervelli di uomini e donne. Ma se non la biologia, che cosa determina questa differenza numerica di uomini e donne in campi diversi della scienza? Come penso lei sappia, il cervello umano non è completamente formato alla nascita, bensì è plasmato attraverso la sua interazione con l’ambiente, soprattutto durante l’infanzia. Non si può negare che nella nostra società le pressioni che vengono esercitate su bambini e bambine siano molto differenti. Non è possibile allora che il fatto di essere convinte di essere “meno portate” per la matematica fin da piccole abbia un effetto concreto su aspettative, ambizioni e attitudini di molte giovani donne? Questo mi porta al punto di questa lettera. Ciò che mi preme non è che lei condivida il mio punto di vista. La gravità di ciò che è successo l’altra sera per me non sta nel suo pensiero, ma nel fatto che lei ce ne abbia resi partecipi in quella circostanza. La cosa grave è che lei, un matematico stimato e conosciuto, abbia espresso questa sua teoria non provata di fronte a una platea di ragazzini che proprio in questo momento stanno decidendo del loro futuro. La sua opinione è pericolosa e io vorrei che se ne rendesse conto. Lei ci ha parlato di come leggere Russell sia stato un elemento decisivo nella sua scelta di studiare matematica. Ma cosa sarebbe successo se in un universo parallelo un Russell donna avesse scritto che gli uomini sono meno portati delle donne in matematica? Si sarebbe comunque iscritto a quella facoltà? Magari lei sì, ma molti altri, ricordandosi di quando un eminente matematico li aveva informati del fatto che probabilmente non avrebbero mai potuto eccellere in quel campo, avrebbero rinunciato. Citando ancora una volta l’articolo di cui sopra: La ricerca di una prova dell’inferiorità femminile si è più recentemente trasformata nella ricerca di una prova della “complementarietà” tra uomini e donne. Per questa linea di pensiero le donne non sono davvero meno intelligenti degli uomini, soltanto “diverse”, in un modo che guarda caso coincide con gli insegnamenti biblici e lo status quo dei ruoli di genere. La sua opinione non soltanto è espressione di un’ideologia conservatrice, ne è anche e soprattutto parte attiva, dal momento che contribuisce a rinforzarla e tramandarla. È questo circolo vizioso che vorrei fosse spezzato. Lucia Troiani
Sul numero di febbraio, il Corriere ha dato conto delle celebrazioni per il Giorno del ricordo, memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata. Il Vostro mensile ha ospitato anche un comunicato del partito “Fratelli d’Italia”, nel quale si faceva notare “che nessun altro esponente politico, fatta eccezione per il sindaco e il vicesindaco, fosse presente alla cerimonia”. Ciò che è giusto, è giusto: il Giorno del ricordo non è una manifestazione di parte ma una solennità civile nazionale, e come consigliere comunale mi sento chiamato in causa da questo richiamo rivoltoci pubblicamente. Va detto che erano assenti tutti i consiglieri comunali, di tutti gli schieramenti, e ciò mi fa pensare che l’assenza non può essere casuale. La celebrazione era indetta alle ore 11 di un giorno lavorativo, cosa che facilita indubbiamente la presenza delle scolaresche ma è un ostacolo non di poco conto per chi lavora e non può prendere ferie o permessi. Pertanto mi faccio promotore di una proposta per il prossimo anno: pur senza escludere iniziative da svolgere in orario scolastico, chiedo fin d’ora all’amministrazione comunale di prevedere anche un breve momento di commemorazione in orario serale o pre-serale. Abbiamo un bel monumento nel giardino comunale, abbiamo tutto il tempo per pensarci, e io parteciperò volentieri al ricordo delle vittime delle foibe e alla memoria dell’esodo italiano da Fiume, Istria e Dalmazia. Come tentai di fare nel 2018, quando la commemorazione era convocata alle ore 21 presso il cinema Elios. Mi permetto di ricordare allo zelante ma immemore estensore del comunicato, che scrive “non poteva essere altrimenti, dal momento che la Destra carmagnolese si è battuta da sempre perché questa giornata fosse degnamente celebrata anche nella nostra città”, che solo due anni fa evidentemente l’afflato patriottico era meno intenso, poiché dopo mezz’ora di attesa, non mi restò che augurare la buonanotte al volontario del cinema Elios che chiudeva la sala, poiché eravamo gli unici due intervenuti. Non ci fu nessuna “nutrita rappresentanza di iscritti e simpatizzanti” di altri partiti, né alcuno dei promotori si presentò. Guardiamo avanti: ora siamo nel pieno della pandemia, abbiamo altri pensieri, ma la vita riprenderà e spero che la situazione si normalizzi in tempo per il prossimo XXV Aprile, anniversario della liberazione d’Italia. Spero che chi ha scritto il comunicato di febbraio si ricordi delle proprie parole: “chissà quanto tempo dovrà ancor trascorrere prima che tutti gli Italiani possano avere una memoria condivisa? E dire che dai fatti che allora ci dividono sono trascorsi quasi ottant’anni!”. Spero che le sue parole non suoneranno allora per lo meno incaute, visto quanto è stato pubblicato e condiviso e applaudito, solo l’anno scorso, da un “noto esponente” della Destra carmagnolese. Paolo Sibona Consigliere comunale
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LETTERE
Buongiorno Direttore,
Carissimo Direttore,
di questi tempi a Carmagnola si fa un gran parlare di traffico, in particolar modo di Multavelox e Telecamere. Personalmente mi vorrei concentrare non su questi mezzi di controllo, ma su di una via in particolare: Via Valfrè. Voglio in particolar modo segnalare l’esagerata presenza di traffico pesante, sì Direttore, ha capito bene, pesante. Naturalmente la fa da padrone il passaggio giornaliero di decine di bus della ditta Chiesa, che avendo il loro deposito in centro città devono passare in questa via. Rumori, scarichi e velocità sono all’ordine del giorno, gli scuolabus e i giganteschi autobus turistici la fanno da padroni. A peggiorare la situazione sono le decine di camion con rimorchio che settimanalmente transitano per recarsi ai silos del grano all’interno dell’area della stazione ferroviaria. Un paio di anni fa, mi pare, l’amministrazione aveva dato notizia del trasferimento del mulino nell’area ex Teksid, personalmente avevo esultato poiché voleva dire che non sarebbero più passati questi bestioni su una strada urbana del centro città, i treni avrebbero scaricato direttamente nei silos dell’azienda tramite carri ferroviari, invece I lavori del nuovo stabilimento non sono ancora iniziati e noi continuiamo a godere dei bestioni sotto casa, neanche fossimo una statale. Tutto questo traffico danneggia il manto stradale e sfonda i tombini, ma i danni non li pagano le aziende, ma noi cittadini. Metta in conto anche il traffico pesante che giornalmente passa sul cavalcaferrovia e capirà che siamo circondati dall’inquinamento ventiquattro ore al giorno. Di fermare i camion che transitano a Carmagnola neanche a parlarne. Si dirà che adesso ci sarà la nuova tangenziale che ci penserà, ma quando? Temo di non fare in tempo a vederla visto che non c’è ancora neanche la mappatura. A nome di tutti i residenti della zona, Grazie per lo spazio e cordiali saluti Domenico Manzo
sono Gregorio Lorenzo pensionato di 73 anni e vivo fin della nascita a S.Bernardo. Ho letto il primo numero di quest'anno del Suo giornale mi riferisco all'articolo che tratta della vendita del vecchio mattatoio di Carmagnola. Non voglio entrare in merito alla necessità o meno della vendita, tanto meno se il ricavato di 690 mila euro sia congruo o no, ma mi associo a Lei quando critica l'Amministrazione Comunale in merito all'uso che farà del ricavato: devolverlo soprattutto per coprire spese correnti (asfaltatura di tratti di strade). La necessità di migliorare la nostra viabilità penso sia evidente a tutti, ma ci sono regole nell'amministrazione pubblica, ma anche in quella privata, che non devono essere sottovalutate. Come già da lei citato, non è corretto che un'amministrazione pubblica copra le spese correnti facendo uso del ricavato della vendita del patrimonio comunale, utile a garanzia delle banche qualora vengano richiesti prestiti per effettuare investimenti. La Giunta, con questa azione, deve rendersi conto che rischia di precludere la possibilità di investimenti futuri per i carmagnolesi. Sono pure d'accordo che sarebbe stato meglio depositare il ricavato in un fondo (magari aperto a benefattori privati) per l'inizio della costruzione di una scuola materna in via Quintino Sella. Argomento sul quale la giunta non si esprime. Non la pensa certamente come noi l'assessore Cammarata che tramite un articolo sul giornale "il Carmagnolese" dà spiegazioni sull'operato della sua giunta. In verità cita non direttamente persone che hanno scritto esprimendo dissensi in merito alla decisione presa. Penso non sia corretto questo modo di fare, specialmente quando l'azione è svolta da un assessore in carica. Di questo però a noi non interessa. Ci interessa, anzi, quello che scrive nell'articolo. L'Assessore sembra essersi risentito per l'osservazione ed elenca casi che dimostrano, secondo Lui il buon operato della sua amministrazione. In primis parla degli interventi eseguiti sugli edifici pubblici per la riqualificazione energetica e il conseguente risparmio di energia e spese conseguenti. Ho difficoltà a credere che questo intervento sia stato realizzato con entrate ordinarie; sarei felice di sbagliarmi. Non credo che occorressero doti particolari per capire che la scuola Primo Levi di corso Sacchirone avesse bisogno di manutenzione: la cosa era nota anche ai più sprovveduti, il farlo era un atto obbligato. Verranno riconosciuti all'assessore Cammarata meriti sulla sorveglianza della corretta esecuzione dei lavori, su come avrà condotto le procedure per i benestari degli stessi e su come gestirà il riconoscimento alle imprese sui lavori non previsti a capitolato (se ce ne saranno). Ma queste cose si possono approfondire in seguito. Tra le cose che il Sig.Cammarata ha esposto nel suo intervento ce n'è una, anzi due, che sono vere e proprie zappate sui piedi. Quando l'assessore Cammarata si esalta per aver individuato con un progetto la riduzione di 20.000 euro per gli anni a venire, acquistando un fabbricato si sarebbe evitato l'affitto di altri fabbricati per 40.000 euro per gli anni a venire (spesa che durava da 20 anni), si dimentica che in parte di questi 20 anni trascorsi, in consiglio comunale c'era pure lui. La seconda zappata se la da perché cosi dicendo non fa altro che affermare le mancanze regresse sue e dei suoi predecessori al momento dell'approvazione del bilancio sia preventivo che consuntivo. Le possibilità che ciò si sia avverato sono solo due: 1°) Non è stato letto il documento di bilancio dai preposti. 2°) Chi è chiamato alle verifiche delle spese manca delle giuste competenze. Quando si tratta di affitti (voce da porre sotto lente di ingrandimento) non occorre possedere particolari facoltà. Questo caso è paragonabile a colui che dopo 20 anni si accorge che con l'equivalente pagato in affitto di due anni si sarebbe comperato un alloggio equivalente. Di questa mancanza i cittadini carmagnolesi non possono essere né contenti e né orgogliosi. Le sarei grato se pubblicasse il mio pensiero (che considero attuale) sul suo giornale. Cordiali saluti Gregorio Lorenzo.
La Piazza Italia che non c’è Nata il 29 febbraio, la nuova Piazza Italia festeggia il suo primo compleanno, ma è già vecchia di 4 anni. La data di inizio lavori di quest’opera sarà ricordata solo ogni quattro anni e la condannerà a essere facilmente dimenticata. Infatti, di essa più nessuno parla. La data bisestile del 29 febbraio condanna all’oblio, al non compleanno, chi malauguratamente vi è nato. I lavori iniziarono lunedì 29 febbraio 2016, in fretta e furia, per poter portare, come amministrazione di centro-sinistra, qualcosa di importante, almeno iniziato, alle imminenti elezioni comunali. Il percorso progettuale fu tutto sommato fortunato e breve, però segnato da contrasti nella maggioranza e con l’opposizione contraria all’ubicazione dell’opera, ma non nel merito delle scelte progettuali. Se qualcuno ha conservato l’opuscolo di pubblicizzazione “La città cambia e tu” se lo rilegga. La decisione finale consentì la continuità del funzionamento del mercato vitellini alternandolo, con tempi successivi, sulle due tettoie preesistenti e soprattutto determinò la creazione del cosiddetto polo multifunzionale atto a servire gli operatori settore agricolo, le altre categorie produttive e tutti i cittadini, associati e non. Grande vetrina espositiva Prodotti del territorio, Sala Convegni, Sala Contrattazioni e Area Fieristica. Questi i tre obiettivi dell’intervento, molto ambizioni e quasi completamente cassati. Che si sia sbagliato quasi completamente il progetto? La nuova amministrazione di centro destra è entrata in carica a metà 2016. Ci si augurava che riuscisse a raddrizzare la situazione, purtroppo così non è stato. Non si è riusciti a fare rispettare i tempi di realizzazione: anziché sei mesi, durata irrealistica, ne sono occorsi circa 18 per finire il cantiere. L’inaugurazione molto parziale però è avvenuta alla fiera primaverile del marzo 2018, oltre due anni dopo l’inizio. Per l’utilizzo fabbricati, utilizzo totalmente difforme da quanto previsto in progetto, sono occorsi altri due anni, salvo le iniziative riguardanti il Krumiro trasformato, come gli Antichi Bastioni, in salone polivalente, più nuovo e confortevole, però ancora più stretto e pure storto, dal cui prospetto verso viale Garibaldi è pure sparita un’utile tettoia prevista a protezione dell’ingresso. Per consolidare la negatività del progetto, l’esito dell’azione dell’attuale Giunta diventerà un classico della serie “Solo a Carmagnola capitano queste cose”. Si è deciso di tramezzare i saloni Convegni e Contrattazioni facendoli diventare uffici. Se c’era un salone da tramezzare questo era il suddetto Krumiro salvando così gli unici saloni riscaldati, ma soprattutto condizionati e con pianta di forma e dimensioni accettabili posti nel centro città. Non mi soffermo sulla bellezza dell’intera opera; chissà se il progetto è stato presentato, come prospettò uno dei progettisti all’atto della semi-inaugurazione, e magari premiato, alla biennale di Venezia. Non diciamoglielo che il frutto del loro ingegnoso lavoro è stato tramezzato. Ricordo solo che una delle poche cose positive era che si sarebbe dovuto installare, per tutta l’estensione delle falde sud del tetto del Krumiro, un impianto fotovoltaico atto a consentire l’autonomia energetica dell’intero complesso. Cassato anche questo! Per ultimi ricordiamo: l’ultima fiera primaverile quando, altra negatività del progetto, si è realizzato, per la rassegna bovini, un capannone provvisorio clone della tettoia boario, sarà così ogni fiera costi quel che costi; oppure l’ultima sagra del peperone dove nel viale Garibaldi si installarono stand lunghi e stretti anch’essi cloni dell’adiacente Krumiro. Ogni anno sarà un bis di struttura e/o di sottoutilizzo di quella a fianco. Purtroppo, l’amaro risultato è sotto gli occhi di tutti, basta volerlo guardare. Non abbiamo ancora una vera Piazza Italia, la piazza che non c’è e di cui non c’è neppure ai quattro angoli un’indicazione toponomastica, altro che megascritte previste dalle illustrazioni del progetto sulle facciate dei fabbricati, ma non abbiamo neppure alcunché di polivalente salvo un budello assai poco funzionale. Il triste risultato, mi permetto per dirla alla Fantozzi, anche Carmagnola ha la sua “Corazzata Potëmkin”. Giuseppe Bertero
Ospedale San Lorenzo di Carmagnola: oltre 700 anni di fama e di eccellenza Carmagnolese Una garanzia ed una realtà che ho potuto constatare in prima persona nel mese scorso. Un applauso ed un ringraziamento vivissimo per la super efficienza, la professionalità, la competenza, determinazione e l’umanità a tutto lo Staff del nosocomio carmagnolese, che ha gestito magnificamente e delicatamente un mio momento di difficoltà; GRAZIE di cuore a tutti per l’interessamento e l’affetto dimostrati in quel disagevole frangente. L’auspicio è che l’Ospedale San Lorenzo non venga cannibalizzato e declassato, ma, IMPLEMENTATO e MIGLIORATO, mantenendo TUTTI i servizi sanitari essenziali ed importantissimi, come ad esempio, quelli di primo soccorso e di assistenza, a favore della Comunità Carmagnolese e dei Comuni limitrofi; perché è inconcepibile ed illogico che una Cittadina con trentamila abitanti non abbia un ospedale a fruizione nella propria Città. Il diritto alla SALUTE nessuno ce lo deve negare: è un diritto sancito dall'Articolo 32 della nostra Costituzione ed un diritto che tutti noi dobbiamo pretendere perché LA SALUTE È IL BENE PIÙ PREZIOSO E TUTTI NOI LOTTEREMO FINO ALLA MORTE AFFINCHÉ SIA TUTELATO NEL MODO GIUSTO E DIGNITOSO!!! Un Cittadino Carmagnolese
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Approvato il distretto del cibo dell’area del chierese-carmagnolese
Canapa eccellenza del Piemonte In Consiglio regionale sono state prese in esame all’ordine del giorno la difesa, la tutela e la protezione delle varietà di canapa industriali piemontesi. A portare l’attezione del Consiglio Regionale su questa storica eccellenza del territorio carmagnolese, il consigliere regionale Davide Nicco. La canapa, piantagione dalla nobile coltivazione che si era interrotta alla fine degli anni ’50, a favore di altre colture meno faticose per gli agricoltori, ma ripresa negli anni ’90, è dotata di molte proprietà, come quella alimentare o farmaceutica. Molto ricercata nel mondo, la canapa può anche raggiungere i 7 metri di altezza e produrre ad esempio cordami e tessuti di pregio. È cresciuto inoltre il suo interesse per la coltivazione industriale, essendo riconosciute ormai da tutti le straordinarie possibilità di utilizzo in più settori (edilizia, cartario, farmaceutico e come detto alimentare e tessile), nell’ottica di un’economia green. “La canapa industriale - ha sottolineato il Consigliere Regionale di Villastellone - è una coltivazione di tradizione secolare nella nostra Regione, in particolare nell’area agricola a sud del capoluogo. Negli ultimi anni nelle province di Torino e Cuneo ha avuto un notevole sviluppo La canapa di Carmagnola una filiera specializzata nella produzione di riproduttori di sementi, che dato il loro pregio vengono poi venduti in tutto il mondo per essere impiegati nella coltivazione. La produzione di riproduttori di sementi ha raggiunto nel 2019 i 300 ettari coltivati, con 80 aziende agricole coinvolte, ma nel 2020, per soddisfare la domanda sempre crescente, si prevede che la produzione salga a circa 500 ettari coltivati per circa 150 aziende agricole coinvolte nella filiera. Oltre a rappresentare quindi una importante fonte occupazionale e imprenditoriale del territorio piemontese, lo sviluppo di questa filiera permette di promuovere un approccio ecologicamente sostenibile nei settori in cui la canapa viene utilizzata, ovvero nell’edilizia, nell’alimentare, nel cartario e nel farmaceutico. L’ordine del giorno chiede quindi che la Regione riconosca l’eccellenza di questa coltivazione e si impegni a tutelare e proteggere in particolare le due varietà più pregiate e tipiche della nostra Regione, ovvero la Carmagnola e la CS (Carmagnola Selezionata)”. “Accolgo con soddisfazione e piacere la notizia che finalmente la Regione si interessa alla filiera della canapa piemontese esistente da quasi un ventennio, grazie al lavoro svolto dalla Associazione Assocanapa e dal suo braccio operativo Assocanapa srl - dichiara il presidente onorario di Assocanapa Felice Giraudo - Ringrazio il consigliere regionale Davide Nicco che ha portato all’ordine del giorno la necessità di tutelare e proteggere le varietà storiche della nostra terra, le giganti Carmagnola e CS. Varietà che, grazie alle loro straordinarie qualità e caratteristiche, tutti ci invidiano. Con la sua azione Nicco ha dato visibilità alla filiera delle aziende agricole che negli ultimi anni stanno producendo le sementi da semina delle due varietà per un mercato italiano e internazionale ogni anno in crescita”. Giraudo prosegue: “Assocanapa darà tutto l’appoggio possibile a sostegno delle iniziative che la Regione vorrà intraprendere affinché questo progetto di tutela delle varietà italiane e della crescita della filiera di agricoltori piemontesi possa realizzarsi, rendendo il Piemonte regione leader e capofila nello sviluppo della canapa industriale”. E conclude: “Questa notizia, che ci dà nuovo entusiasmo e nuova forza, è il coronamento di anni di lavoro silenzioso, di grande impegno da parte di tanti che hanno creduto nel ritorno nei campi di questa meravigliosa pianta”.
La Regione Piemonte lo scorso 3 marzo ha approvato l’Ordine del giorno per la creazione e lo sviluppo del Distretto del cibo dell’area del Chierese-Carmagnolese. Questo l’impegno contenuto nell’Ordine del giorno, prima firmataria la vice Segretaria Pd Piemonte Monica Canalis. “La legge 205 del 2017 prevede l’istituzione dei Distretti del Cibo come nuovo modello di sviluppo per il rilancio dell'agroalimentare italiano. I Distretti del Cibo sono uno strumento strategico mirato a favorire lo sviluppo territoriale, favoriscono l’integrazione tra città e campagna e tra paesaggio rurale e aree residenziali e industriali – spiega Monica Canalis – Creare un Distretto del Cibo significa sostenere la promozione di investimenti nelle aziende agricole e nel turismo, valorizzando i legami tra cibo, cucina, arte, storia, paesaggio e salute. Dal momento che la Regione Piemonte dispone di un solo Distretto che interessa l’area dell’Alessandrino, abbiamo ritenuto importante chiedere alla Regione di emanare rapidamente il regolamento attuativo della legge 1/2019 sul riordino agricolo, nel punto che riguarda l’individuazione dei Distretti del Cibo e, quindi, ad attivarsi per la creazione e lo sviluppo di quello dell’area del Chierese e del Carmagnolese”. Il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese rappresenta un salto di qualità nella gestione delle politiche del cibo di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte, grazie alla presenza di un forte settore orticolo. Si pensi al peperone di Carmagnola, al Freisa di Chieri, alle ciliegie di Pecetto e agli asparagi di Santena. L’area interessata dal futuro Distretto comprende i comuni di Andezeno, Arignano, Baldissero T.se, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Lombriasco, Marentino, Mombello di Torino, Montaldo T.se, Moriondo T.se, Osasio, Pavarolo, Pecetto T.se, Pino T.se, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Sciolze e Villastellone. “Occorre fare presto per poter partecipare al primo bando nazionale per il finanziamento dei Contratti di Distretto del Cibo che scade il 17 aprile e per intercettare al meglio i fondi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2021-2027.” Dice CanalisDopo il Consiglio metropolitano, anche il Consiglio Regionale ha approvato una mozione per l’istituzione del Distretto del Cibo dell’area omogenea Chierese-Carmagnolese, la cui funzione sarà quella di valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari e il paesaggio dei 22 Comuni di una delle 11 Zone omogenee in cui è suddiviso il territorio metropolitano. Peperone e Salame di Giora di Carmagnola, Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino, Asparago di Santena, Ciliegie di Pecetto, Cipolla Piatlina bionda di Andezeno, Freisa di Chieri: sono solo alcune delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole della Zona omogenea 11 che potranno essere valorizzate dal Distretto. Come ricordano il Vicesindaco metropolitano e il Consigliere delegato allo sviluppo economico, nel novembre scorso il Consiglio metropolitano aveva approvato all’unanimità una mozione in cui si sollecitava la Regione Piemonte ad emanare il Regolamento che, in attuazione della Legge regionale 1 del 2019, consentirà di istituire il nuovo Distretto del Cibo. Il Consiglio Regionale si è quindi associato alla proposta, dando più forza al progetto. I Distretti del Cibo sono intesi dal legislatore regionale come uno strumento per coniugare le attività economiche con la cultura, la storia, la tradizione e l’offerta turistica locale. La mozione approvata dal Consiglio metropolitano faceva riferimento in particolare alla possibilità per tale territorio di accedere alle risorse del Piano di Sviluppo Rurale regionale 2021-2027 per sostenere l’avvio del Distretto. Il Vicesindaco metropolitano sottolinea che l’emanazione del Regolamento, quando
Liquami: una situazione insostenibile Ogni anno, durante la stagione invernale, nella Pianura Padana si ripropone il problema dei liquami zootecnici. Si tratta di tonnellate di materia fecale e liquidi maleodoranti prodotti dagli allevamenti intensivi, specialmente di bovini e suini, che sono ampiamente diffusi sul nostro territorio. Il terreno agricolo durante la stagione fredda è saturo d’acqua o ghiacciato, perciò non è nelle condizioni adatte per assimilare i nutrienti presenti nei liquami, che quindi ristagnano nelle cisterne di stoccaggio, traboccando inesorabilmente in attesa del momento adatto allo sversamento nei campi. Questo inverno il Ministero delle Politiche Agricole, per tendere una mano agli allevatori, ha autorizzato l'impiego di liquami anche nei mesi di dicembre e gennaio, mesi in cui - per rispettare la direttiva europea - vige il divieto di spandimento. Il risultato è stato ovviamente la produzione di immensi sciacquoni, che hanno formato estese paludi maleodoranti e colature schiumose nei corsi d'acqua della pianura, anche nelle campagne a noi vicine. Tra gli effetti immediati, oltre alle proteste di residenti e comitati, anche un repentino aumento dei valori atmosferici del PM10 nei giorni centrali di gennaio, uno dei periodi di aria più inquinata del decennio. Questa circolare, che Legambiente aveva invano chiesto di ritirare, è al centro della denuncia fatta dalla stessa associazione ambientalista e trasmessa agli uffici della Commissione Europea, contestandone la violazione di ben quattro direttive, in materia di acque, aria, rifiuti e inquinamento da nitrati. “Gli spandimenti selvaggi che abbiamo descritto nella denuncia alla UE - dichiara Damiano Di Simine, coordinatore della presidenza del comitato scientifico nazionale di Legambiente - non possono in nessun caso essere spacciati per pratiche agricole: si è trattato di attività di smaltimento di rifiuti pericolosi su vasta scala, con effetti deleteri per la salute e per gli ambienti acquatici. Non siamo più disposti a tollerare pratiche nocive da parte di una zootecnia che, in Pianura Padana, ha passato il limite”. Ma mentre le deiezioni umane vengono intercettate dalle fognature e trattate dai depuratori, per gli animali allevati non c'è alternativa allo spandimento sui campi: una pratica che funziona, quando le quantità sono appropriate e le colture richiedono fertilizzanti. È d'inverno che i liquami diventano un incubo, per gli allevatori che vedono riempirsi le cisterne, ma soprattutto per le popolazioni residenti, che devono sopportare miasmi e inquinamenti, gravi e dannosi per la salute: le deiezioni zootecniche sono all'origine delle emissioni di ammoniaca, gas che si combina per formare sali d'ammonio, che compongono fino al 50% del particolato sottile per cui l'Italia è sotto procedura d'infrazione europea, “per avere omesso di prendere misure appropriate per ridurre i periodi di superamento”. Quella degli sversamenti di liquami è solo una delle tante tematiche legate agli allevamenti intensivi, una realtà tanto facile da sottovalutare quanto difficile da affrontare concretamente, in cui l’unico orizzonte sostenibile non può che estendersi verso una riconversione che riduca significativamente le densità degli animali per superficie e rispettino il benessere animale. Valentina Chiabrando
RINVIATE LE GIORNATE NAZIONALI LAV
A causa degli ultimi sviluppi dell’emergenza Coronavirus la sede nazionale della LAV ha annullato su tutto il territorio italiano le Giornate Nazionali in programma per il 21 e 22 marzo, rinviando l’iniziativa a data da destinarsi. I volontari di LAV Carmagnola non saranno quindi presenti, come preannunciato, il 21 marzo in piazza Sant’Agostino a Carmagnola e il 22 marzo in piazza Carlo Alberto a Carignano, ma sarà comunque possibile firmare la petizione #CHIMALTRATTAPAGA, per una Legge più severa ed efficace contro chi maltratta gli animali, a questo link: lav.it/petizioni/chimaltrattapaga. Chi fosse invece interessato a ricevere le tradizionali uova di Pasqua equosolidali LAV potrà farne richiesta direttamente alla sede nazionale che provvederà all’invio. Per informazioni: tel. 340 0062741, lav.carmagnola@lav.it
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DINTORNI
Fratellini (e lo Zio Tore), vincitore di “Italia’s got Talent”, con un passato a Caramagna Piemonte
Casalgrasso, sindaco Vanzetti, a un anno dalle nuove elezioni
CARAMAGNA P.TE - Un ventriloquo, Andrea Fratellini, che non solo sa parlare “di pancia” e a bocca chiusa, ma anche cantare divinamente, con la stessa tecnica. Sa infatti donare la sua voce “particolare” al pupazzo Zio Tore, che poi tanto personaggio di gommapiuma e stoffa non è, data l’arte del 46enne nel renderlo umano. Fratellini è un artista residente a Monza, ma di origini baresi che, per chi non lo sapesse, si è aggiudicato lo scorso 6 marzo la vittoria nella finalissima del programma, in onda presso gli studi di Cinecittà a Roma di Tv 8, “Italia’s Got Talent”. Il talento anche mago, ex assistente di volo, si è portato addirittura a casa il super bottino assegnato di 100mila euro messi in palio. In un’atmosfera del tutto surreale, con uno studio vuoto, a causa delle ordinanze governative a contenimento della diffusione e contagio del Coronavirus, Enrico Papi ha condotto uno show dagli ottimi ascolti, alla presenza di una giuria composta dall’attore comico Enrico Brignano e ai veterani Mara Maionchi, Frank Matano e Federica Pellegrini. Come grande curiosità, Andrea Fratellini vanta un passato che lo lega a Caramagna Piemonte. E possiamo testimoniarvelo direttamente attraverso delle immagini, dato che facemmo parte di quel preciso momento. Fratellini si esibì infatti nel settembre 2014, in occasione della tradizionale Festa Patronale della Beata Caterina Mattei (organizzata da Comune e Pro loco, presieduta da Sergio Palermo), durante uno spettacolo di cabaret tenutosi presso il Cinema Teatro in piazza Boetti, a favore dell’associazione Le Nuvole. Per l’occasione ospiti anche i comici Gianpiero Perone e Alex De Santis. Per il ventriloquo, inoltre, quella di “Italia’s Got Talent” non è stata l’unica presenza del monzese in televisione. Il successo fu unico e celebrò un Fratellini non ancora così conosciuto dal pubblico. Andrea, oggi richiestissimo, ha già comunque al suo attivo diverse partecipazioni in tv, tra cui “La Corrida” nel 1994 e una precedente partecipazione a “Italia’s Got Talent” nel 2009 – quando ancora andava in onda su Canale 5 – e “Tu si que vales” nel 2015. La sua passione per la magia nacque quando, ad appena 11 anni, fu ricoverato in ospedale per un intervento di appendicite. Qui conobbe un infermiere che, oltre ad occuparsi dei suoi piccoli pazienti, li intratteneva per farli sorridere. Per anni Andrea si dedicò alla magia, iniziando a girare per ospedali in pediatria come volontario, cercando di fare ridere i pazienti. Solo qualche tempo dopo scoprì la ventriloquia, sempre in ospedale. L’incontro con una mamma che aveva una bimba autistica di 8 anni, gli consentì di fare i primi passi verso quest’arte iniziando a parlare con la piccola tramite un pupazzetto. Il successo con la conquista dei 100mila euro è poi cosa recente. Cristiano Sabre
CASALGRASSO - Nonostante l’emergenza del Coronavirus abbia messo in ginocchio il mondo intero, impegnando il nostro Governo e la Sanità a contenere, con varie ordinanze restrittive, il triste fenomeno da contagio di questa malattia, vogliamo concentrarci un attimo su quello che è invece stato il bilancio generale dei quasi primi quattro anni dell’attuale amministrazione comunale casalgrassese. La stessa è rappresentata dal sindaco settantenne Egidio Vanzetti. Il primo cittadino, perito agrario, è un “veterano” per quanto riguarda la vita politica in paese, vantando ben 9 anni come assessore, 5 come vicesindaco (quando in carica vi erano come amministratori Torre e Pipino) e quasi 10, con questa legislazione, come sindaco. Nel 2021 si andrà alle consultazioni elettorali. Come giudica sinora il suo secondo mandato comunale, giunto al quarto anno? E ha già pensato se si ricandiderà per il terzo? “Sono stati anni molto complessi, soprattutto in considerazione dello scioglimento dell’Unione dei Mille Colori, che ci vedeva partner insieme ai comuni di Lombriasco e Osasio. Gran parte degli attuali consiglieri sono alla loro prima esperienza nella pubblica amministrazione e, sebbene l’entusiasmo che li ha spinti in questa avventura sia rimasto immutato, i primi tempi sono stati difficili. A questo si è aggiunto il giusto pensionamento di due colonne della nostra amministrazione, Giuseppe Cerutti e Valter Arnaud, che non solo hanno rappresentato l’”impiegato modello”, ma sono diventati vere e proprie” memorie storiche” dell’attività amministrativa. Sono comunque contento perché ho scoperto una ventata di freschezza negli amministratori, soprattutto nel vicesindaco Giovanni Donetto e nell’assessore Giovanni Chiavazza, con cui in Giunta collaboro maggiormente. Vedo poi la scadenza del mio mandato e, sinceramente, non c’è stata ancora l’occasione di parlare di cosa ci aspetterà il futuro. Quello che posso dire a tutti, soprattutto alle nuove generazioni, è che l’esperienza in un’amministrazione pubblica è utilissima a far comprendere i meccanismi del nostro governo, nell’ottica di rafforzare l’impegno civile che ha sempre contraddistinto il nostro territorio”. Gli obiettivi a livello di Giunta e amministrazione per questo 2020? “Sono in partenza diversi cantieri, come il completamento del terzo ed ultimo lotto di “ripasso della copertura” in piazza Donatori del Sangue e l’ avvio della sostituzione dei corpi illuminanti sui lampioni del territorio comunale con lampade a led. A questi si aggiungono il restauro della terrazza del Palazzo Comunale, la sostituzione dei serramenti del Palazzo Comunale al piano uffici e la riqualificazione dei garage di fronte a piazza Donatori ». Qual è il suo rapporto con il vice sindaco Gianni Donetto, Giunta e Consiglio? E con le associazioni? “Con il vicesindaco i rapporti sono molto stretti, così come con l’assessore Chiavazza e tutto il consiglio. Da vecchio conoscitore della pubblica amministrazione a volte la loro “irruenza” mi ha colpito, ma l’intelligenza e l’amore che dimostrano per questo territorio hanno permesso di trasformarla in uno sforzo civile lodevole. Nelle nostre lunghissime riunioni non sono mancati divergenze e scontri, ma è normale quando le persone tengono a quello che fanno e rappresentano. Per quanto riguarda le associazioni, la chiusura della Pro loco, invece, è stato un duro colpo per tutti i cittadini che ormai vedevano in questa associazione la storia e l’esperienza per la realizzazione delle manifestazioni. Purtroppo le mutate normative vigenti e un mancato ricambio generazionale hanno portato a questa sofferta decisione. Come già fatto in passato non posso che ringraziare i membri ed i volontari che in questi anni hanno contribuito ai successi delle varie manifestazioni. Ora i festeggiamenti patronali sono stati affidati ai Baloss, che già lo scorso anno hanno dato l’ennesimo esempio della loro bravura e preparazione, allestendo in poco tempo spettacoli e divertimenti per tutti. Meriti vanno anche alla Protezione Civile e ai volontari, con le opere attuate di messa in sicurezza, pulizia e salvaguardia dell’incolumità della popolazione. Questi ragazzi hanno sottratto giorni e weekend interi alle loro famiglie e al tempo libero per rendere il nostro territorio un posto migliore”. Cristiano Sabre
“Octavia” : associazione per promuovere storie comuni, ambiente ed economia dei piccoli paesi CASALGRASSO - Casalgrasso e le forme di associazionismo con i Comuni limitrofi. Un tema caro al paese, che è sinonimo di collaborazioni proficue per la promozione di una fascia del nostro territorio e non solo. Tolta la parentesi poco fortunata, in passato, dell’ Unione dei Mille Colori, con una realtà, ora non più presente, che fu fondata insieme ai Comuni di Osasio e Lombriasco (e di fatto sanciva un’unificazione delle funzioni burocraticoamministrative dei tre Comuni), Casalgrasso figura invece dall’ottobre 2019 nell’associazione di promozione storica dei vari paesi membri, turistico-economica e territoriale di “Octavia”. «Dopo lo scioglimento qualche anno fa dell’Unione dei Mille Colori, di cui ero commissario liquidatore – afferma il sindaco di Casalgrasso Egidio Vanzetti - l’amministrazione ha deciso di fare squadra con “Octavia”, un gruppo di Comuni della Provincia di Cuneo che risultano avere omogeneità con le nostre caratteristiche. Con gli ultimi arrivati, tra cui il nostro Comune e Polonghera, il numero di amministrazioni in questa associazione è salito a 15, portando Octavia ad avere un territorio di pertinenza che parte da Villafalletto e giunge proprio a Casalgrasso. I vari comuni che ne fanno parte hanno una storia comune che li vede tutti all’interno del territorio del Marchesato di Saluzzo, una vera e proprio “terra di mezzo”, chiusa da una parte dal territorio montano delle nostre Alpi e dall’altro dalla Città Metropolitana. Il nostro obiettivo e quello di Octavia è quello di creare un’entità che possa far sentire la voce dei piccoli centri anche ai più alti livelli, forte della presenza di un numero di abitanti e una superficie territoriale compatibile, se non superiore alle realtà cittadine della nostra provincia». Octavia nacque nel 2016 allo scopo di creare un ampio retaggio storico – culturale, ambientale e un profilo socio-economico e produttivo delle attuali 15 realtà riunite. La stessa associazione è presieduta dal sindaco del Comune di Scarnafigi Riccardo Ghigo. «Siamo partiti 4 anni fa allo scopo di valorizzare il nostro territorio, facendo valere soprattutto le risorse di alcune nostre realtà che passavano un po’ in secondo piano. La nostra crescita è stata graduale, ma, grazie a una certa tenacia, abbiamo ottenuto la fiducia dei cittadini”. Tale Octavia Smart è un progetto che prevede la realizzazione di un circuito e-bike, ovvero di biciclette elettriche lungo un percorso naturalistico, per favorire la fruizione sostenibile dell’area di Octavia, facendo inoltre sì che, oltre ad app e guide virtuali scaricabili, i residenti siano le principali guide e i promotori delle bellezze del proprio territorio. Octavia durante l’anno organizza inoltre tra i vari Comuni coinvolti visite didattiche nei suoi luoghi naturalistici e iniziative culturali. In attesa di scoprire quali saranno le prossime iniziative è possibile consultare il sito www.associazioneoctavia.com
SI ESEGUONO RIPARAZIONI E MODIFICHE SARTORIALI SU: ABBIGLIAMENTO, TENDAGGI, ARREDO CASA, ABITI DA CERIMONIA ETC. SOSTITUZIONE CERNIERE, BOTTONI, ALLARGARE E STRINGERE CAPI.
Esperienza decennale e cortesia Un punto sicuro di riferimento a Carmagnola. V i a Va l o b r a , 9 5 PER INFO 3283293583 sartoriavalobra@pec.it
Cristiano Sabre
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CORONAVIRUS
Carmagnola al tempo del Coronavirus Emergenza Coronavirus: #IORESTOACASA, il nuovo DPCM dell’11 marzo e altre informazioni utili
Il 10 marzo scorso è entrato in vigore il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri #iorestoacasa, in merito alle misure di contenimento necessarie a contrastare il diffondersi del virus covid-19. Le misure indicate restano valide sull'intero territorio nazionale, fino al 3 aprile incluso. Una situazione che ci vede costretti a stare a casa e lo ribadiamo anche noi del Corriere di Carmagnola, state a casa, muovetevi solo per le esigenze fondamentali che sono state previste dai decreti e cerchiamo di far fronte a questa pandemia che ci ha colpito tutti, indistintamente. Il decreto, annunciato in televisione la sera del 9 marzo, rappresenta un’estensione del precedente (8 marzo 2020, art.1), limitato alle aree più colpite, ovvero Lombardia e altre 14 province del nord Italia, tra cui Asti e Alessandria. Al decreto, si aggiunge inoltre, dall’11 marzo, un ulteriore provvedimento (ultimo DPCM), che annuncia la chiusura di tutte le attività commerciali (negozi, bar, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, etc…), esclusi i servizi essenziali alla persona, i supermercati, le farmacie e poco altro. L’adozione di misure più restrittive, almeno fino al 25 marzo, è risultata necessaria in vista del progressivo aggravarsi della situazione, considerata dall’OMS ormai una vera e propria pandemia. Una situazione difficile anche per noi giornalisti e, nonostate il nostro lavoro non è bloccato dai decreti ministeriali in quanto occorre mantenere il diritto all’informazione per tutti, ci siamo domandati come affrontare questo momento. Era importante far uscire nelle case dei nostri oltre 100.000 lettori di Carmagnola e di tutte le città che serviamo l’edizione cartacea, oppure era sufficiente aggiornare il sito e i social e poter dare questo servizio di informaziona solo virtuale. Abbiamo comunque deciso di far uscire l’edizione cartacea perchè molti di voi lettori non siete “esperti di internet” e molti non hanno profili sui social e quindi oltre alla televisione, non vi è sempre modo di ricevere le informazioni locali. Come avete visto l’azienda con cui abbiamo il contratto di distribuzione ha consegnato il giornale nelle vostre buche. Abbiamo chiesto l’autorizzazione al Comandante dei Carabinieri di Carmagnola che ci ha autorizzato in quanto l’informazione è comunque un servizio primario alla popolazione e per chi vi distribuisce il giornale questo è un lavoro. Tutti rispetteranno le misure di sicurezza ma il Corriere anche in questo mese difficile arrivi nelle vostre case. Lo abbiamo portato anche nelle farmacie e in alcuni negozi di alimentari per poter garantire a tutti l’informazione. Con la decisione di uscire con l’edizione cartacea abiamo voluto dare anche un segnale che que-
LE PRINCIPALI MISURE
(aggiornate al provvedimento dell’11 marzo) Ecco le princimpali misure restrittive del nostro territorio. Sospese le attività didattiche. È disposta la sospensione delle attività didattiche ed educative fino al 3 aprile incluso. In particolare, osservano la chiusura scuole, di ogni ordine e grado, università (Uni Tre inclusa), istituzioni ed enti di formazione in genere (professionale, artistica, musicale). Spostamenti solo se necessari. Tra le varie disposizioni presenti nel DPCM, si specifica che sono da evitare gli spostamenti, a meno che non siano motivati da comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità, motivi di salute. Chi si sposta per esigenze motivate potrà presentare ai controlli un'autocertificazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di Polizia. Resta comunque il divieto assoluto a spostarsi, senza eccezioni, per le persone sottoposte a quarantena o positive al Coronavirus, rischio sanzioni. Sono da considerarsi esclusi dalla misura il transito e il trasporto merci, e tutta la filiera produttiva. Sospese manifestazioni, vietati gli assembramenti. Sono sospesi gli eventi in luogo pubblico o privato, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (eventi di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico) e tutte le manifestazioni organizzate. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. E’ stata annullata la Fiera di Primavera e Ortoflora e natura in programma per i primi giorni di aprile. Cultura e sport “blindati”. Chiusi cinema, teatri, musei, parchi archeologici, archivi e biblioteche. Sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere e termali, centri culturali, sociali e ricreativi. Chiusura di tutte le attività commerciali e dei mercati. Dal 12 marzo sono chiuse al pubblico anche tutte le attività commerciali al dettaglio e dei servizi di ristorazione. Annullati i mercati, salvo le attività dirette alla vendita dei soli generi alimentari. Fanno
sto virus che ha così tanto cambiato le nostre abitudini e il nostro stile di vita, non ci annienterà. Vogliamo dire anche noi che “andrà tutto bene” e che presto torneremo nelle nostre vie per rirpendere le nostre attività, magari più consapevoli che occorre tornare a recuperare quei valori che forse, e dico forse, abbiamo un po dimenticato. Per questi motivi abbiamo deciso di tornare nelle vostre buche e nei negozi per poterci stringere a tutti voi e poter insieme cercare di trovare un attimo di normalità, leggendo qualcosa del nostro territorio, non facendo scorrere le pagine sul telefonino, ma “assaporando” quell’odore della carta impregnata di inchiostro che piace tanto ai nostalgici delle cose passate, come chi vi sta scrivendo. Vogliamo ringraziare quegli inserzionisti che ci hanno detto “Siamo con Voi” e che con i loro spazi pubblicitari ci danno una mano a coprire una parte delle spese per la stampa e la gestione del Corriere che continuano ad esserci anche in questo momento così difficile. Abbiamo raccolto in queste pagine le norme di comportamento, le misure principali di prevenzione, i numeri di questo Coronarirus a Carmagnola e nei suoi dintorni, abbiamo chiesto contributi agli esperti e ai meno esperti per cercare di capirci qualcosa. Abbiamo deciso di dedicare un grande spazio all’iniziativa “Andrà tutto bene”: lo abbiamo fatto lanciando su Facebook l’invito a inviarci i vostri disegni per poterli condividere con tutto il mondo e poter dire: Carmagnola e le città del suo territorio sono sicure che “tutto andrà bene”. Ma abbiamo voluto pubblicare anche una raccolta di questi disegni, perchè è bello vederli stampati e così abbiamo deciso di usare solo questi vostri disegni nelle nostre pagine, dimenticando quelle brutte foto del virus o delle strade vuote o dei negozi chiusi. Perchè ci piace di più vedere le cose belle che quelle tristi. Vogliamo ringraziare anche tutti coloro che in questi giorni si stanno prodigando per il bene di tutti, rischiando anche la loro salute: a tutto il personale sanitario, ai ricercatori che continuano il loro lavoro per cercare di trovare un vaccino, alla protezione civile e ai volontari di tutte le associazioni, alla Croce Rossa, ai farmacisti, a coloro che ci permettono di mangiare, agli autisti e ai corrieri che continuano a portare le merci in tutto il Paese, ai postini che continuano a portarci la posta, ai giornalisti che con il loro incessante lavoro continuano ad informarci su quello che avviene nelle nostre città. Rimaniamo a casa, ma apriamo il nostro cuore per condividerlo con tutto il mondo. Sono certo, siamo certi noi del Corriere di Carmagnola, che tutti insieme e con l’impegno di tutti si tornerà ad essere una vera comunità. Pierpaolo Boschero e la redazione del Corriere di Carmagnola
eccezione: mense (distanza 1 metro); supermercati (aperti dal lunedì alla domenica), negozi di alimentari, edicole, tabaccai e attività commerciali strettamente necessarie (per la lista completa si rimanda al testo del DPCM). Garantite le attività considerate fondamentali. Restano, quindi, garantiti i servizi di prima necessità, bancari, finanziari, assicurativi; i trasporti; la consegna a domicilio; le attività produttive e quelle della pubblica amministrazione. Tuttavia, il decreto raccomanda alle imprese di: adottare modalità di lavoro agile, a distanza, presso il proprio domicilio (smart working), quando possibile; incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti; sospendere le attività dei reparti non indispensabili alla produzione; assumere protocolli di sicurezza anti-contagio; incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro. Comportamenti e responsabilità. Si raccomanda, specialmente ad anziani e persone affette da patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire da casa se non nei casi di stretta necessità e di evitare i luoghi affollati. Per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Coronavirus è fondamentale la collaborazione e l’impegno di tutti a osservare fondamentali norme igieniche. Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5°) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante. Messe, funerali, matrimoni sospesi, chiese aperte per la preghiera individuale. Nel pieno dell'emergenza coronavirus, la Conferenza Episcopale Piemontese, "nel segno di una comune solidarietà con chi è più provato", conferma tutti i divieti già precedentemente espressi (sospensione di ogni attività pastorale, riunione o altro, a carattere diocesano, zonale, parrocchiale con relativa chiusura degli oratori o luoghi parrocchiali a questo destinati) e dispone, la sospensione di tutte le celebrazioni delle sante Messe, festive e feriali, le altre celebrazioni liturgiche, riunioni di preghiera e pii esercizi quaresimali. I funerali potranno essere svolti in forma privata con la preghiera di commiato fatta all’aperto, in cimitero. Le chiese saranno aperte unicamente per la preghiera personale.
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CORONAVIRUS
Carmagnola al tempo del Coronavirus
Carmagnola ha già dovuto affrontare nella sua storia, momenti segnati dalle epidemie. Una città che si rivolge all’Immacolata ancora oggi. Come spesso accade, gli avvenimenti dell’oggi non sono che i ricorsi storici. Sono stati molto linkati in questi giorni con l’emergenza Coronavirus i versetti dei Promessi Sposi in cui Alessandro Manzoni racconta gli avvenimenti e i comportamenti dei milanesi durante la peste del 1630. Ed era consuetudine della popolazione, di quei tempi, ricorrere a “l’essere superiore” per chiedere l’intercessione e risolvere il flagello che metteva a dura prova la popolazione del tempo. Altra suggestione vuole che negli anni 20 dei secoli passati siano stati segnati da pestilenze, pandemie di influenza e anche anche il 2020 si è confermato su questa scia. Si potrebbe pensare a suggestione o a superstizione e, ai tempi nostri, in cui la scienza riesce a dare una speigazione quasi a tutto, queste devozioni popolari che un tempo erano “normali” vengono oggi viste come aspetti folcloristici. Usanze di un passato ormai remoto che oggi vengono studiate nei libri di storia o al limite sono il canovaccio di sagre e rievocazioni storiche di paese. In effetti anche la nostra città di Carmagnola, forse molto più di altre, è legata a queste devozioni popolari, infatti la storia della città e della sua popolazione è segnata da alcuni momenti che hanno visto rivolgersi in modo “collegiale” non solo i cittadini ma anche le autorità religiose e politiche alla patrona della città, Maria Immacolata, per chiedere “la grazia” per risolvere con la sua intercessione quelle situazioni sociali così difficili che avevano messo a dura prova tutta la città e di cui non si vedeva una fine. Oggi vogliamo ricordare questi momenti storici importanti della città, riprendendo le parole del teologo carmagnolese Lorenzo Pegolo che nel 1902 scriveva: “Che la città di Carmagnola possa veramente dirsi città singolare per la sua divozione a Maria Immacolata, ne fa prova la sua storia, sulle cui pagine il nome della Vergine e quello della nostra città si intrecciano, in un nodo miracolosamente indissolubile, attraverso le mille vicende che per lunghi anni funestarono la nostra terra. Come iride di cielo dopo i furori della tempesta, quale stella amica in una notte oscura, brilla Maria attraverso i secoli della nostra storia come il simbolo di quell’amore che nel dolore è speranza, nella gioia espansione”. Quando domenica 8 marzo, alla messa delle 10 in Collegiata, don Dante ha invitato i pochi partecipanti a pregare davanti alla Patrona della città per aiutare la popolazione in questo momento così difficile e insieme a lui c’era il sindaco Ivana Gaveglio che ha letto parte della preghiera alla Vergine come Sindaco della città, è tornato in mente questo libro. Un momento molto toccante, molto profondo, che ha coinvolto tutti i partecipanti in un comune senso di appartenenza, proprio come descrive lo stesso Pegolo. Ecco le date storiche di affidamento della città all’Immacolata. Siamo nel 1500, scrive ancora il Pegolo “Due potentissimi monarchi si disputavano il predominio d’Europa: Carlo V (Spagna) e Francesco I (Francia). L’Italia fu per lungo tempo teatro delle loro guerre, durante le quali si videro passare nella nostra città Svizzeri, Francesi, Tedeschi e Spagnoli e dalle loro marce devastatrici Carmagnola dissanguata, saccheggiata, distrutta, soggiorno continuo di truppe venturiere. Quasi non bastasse tanta sventura, venne aggiungersi un nuovo e più terribile flagello, la peste che, desolando parecchie città d’Italia, portò pure la strage, e seminò lo scempio su queste terre l’anno 1522. Narra la storia che più non esistevano in questa città che dodici padri di famiglia, i quali, radunatisi sulla pubblica piazza di S. Agostino, votarono l’erezione di una cappella alla Vergine dell’Immacolata, ed il digiuno perpetuo nella vigilia della sua festa, ove li avesse liberati da quel morbo crudele”. Il quadro dipinto da G.B.Della Rovere detto il Fiammenghino, presente nell’aula consiliare del palazzo comunale, “ritrae la chiesa di Sant’Agostino sulla quale appare la Madonna, dodici persone stanno genuflesse al suolo in atto di preghiera; vi sta pure dipinta la carretta dei cadaveri, la quale, come dice la tradizione, si ruppe appena emesso il voto come per indicare che più non abbisognava per il trasporto di quelli”. La peste del 1630, la stessa narrata dal Manzoni nei Promessi Sposi. E’ sempre il Pegolo a
ricordare che: “Ed a Maria Immacolata, memore della grazia ottenuta nel 1522, ricorreva con fiducia il popolo di Carmagnola quando nel 1630 di bel nuovo infieriva la pestilenza in varie città d’Italia, pestilenza tanto orribile che se, come è narrato, riduceva a 3000 la popolazione di Torino, e segnava 140.000 vittime a Milano, in Carmagnola nel breve spazio di sei mesi, ne mieteva ben circa 5000. In si duri frangenti che restava ai Carmagnolesi se non la speranza nell’aiuto di Maria Immacolata, il cui amore già avevano sperimentato i padri loro durante il flagello del 1522? Il Consiglio Municipale adunatosi il 29 giugno1630, nella sala del palazzo del Comune, formulava un ordinato in cui si proponeva che la popolazione di Carmagnola ricorresse, sull’esempio degli antenati, all’intercessione dell’Immacolata, rinnovasse il voto del digiuno nella vigilia della sua solennità, che il Consiglio assistesse ai primi vespri ed alle altre funzioni, nonché alla Processione che si suol fare alla mattina del giorno della festa. ….. Bentosto la peste rallentava la strage e la nostra città, la città dell’Immacolata ne era liberata miracolosamente”. Un altro quadro del Rovere, anche questo nell’aula consiliare, rappresenta il secondo miracolo. Scrive sempre il Pegolo: “L’anno 1714 la città di Carmagnola si determinava alla solenne rinnovazione del voto fatto alla Vergine, causa una straordinaria mortalità nel bestiame che venne a gettare nella desolazione la popolazione della campagna. Carmagnola che già aveva due volte sperimentato il patrocinio dell’Immacolata, pensò tosto alla rinnovazione del voto a lei fatto, per scongiurare quella epidemia la quale, oltre il danno materiale, minacciava ancora conseguenze più funeste. E sulla pubblica piazza di sant’Agostino, convenuti il popolo, il Clero ed il Consiglio, genuflessi dinanzi all’altare della Vergine quivi eretto, dopo una solenne processione, infervorati i cuori alla fede ed alla speranza negli aiuti del Cielo, si proclamava Maria Immacolata Avvocata speciale di questa città. Con nuovo vincolo si legavano i nostri padri al voto dei loro antenati, e Maria faceva tosto sentire su di essi non meno potente il suo patrocinio”. “Era il 1734 quando una grande siccità rovinava i raccolti dell’intero Piemonte portando la desolazione e la miseria nelle campagne, minacciando principalmente danni incalcolabili per le nostre terre. E Carmagnola si rivolse ancora una volta fiduciosa a Maria, e Maria non volle deludere la fede e le speranze della sua prediletta città”. Un atto del Consiglio municipale del 27 aprile 1734 cita che, dopo un triduo di preghiera conclusosi con una solenne processione “…..si è degnata Sua Divina Maestà, rispetto alla cessazione della siccità, farci provare sul capo le sue divine misericordie colla grazia particolare di una abbondante pioggia, caduta su questo territorio, immediatamente rientrata la Processione in detta Collegiata, continuata fin dopo la funzione e dopo la cessazione di qualche ora, col comodo di ritirarsi alle loro case ai particolari massime di campagna, ripigliata indi la notte seguente con notevolissimo vantaggio di tutto questo territorio”. Ma se i “voti” all’immacolata possono sembrare parte di un lontano passato, solo 76 anni fa la città di Carmagnola si rivolse nuovamente alla sua santa patrona con un voto solenne. Scrive Giacomo Rodolfo nel suo “La cappella votiva della Madonna della Concezione” del 1954. “Nel mattino del 25 di luglio 1944, in uno scontro presso il borgo Salsasio tra tedeschi e repubblichini e un gruppo di partigiani rimasero uccisi tre tedeschi e feriti tre repubblichini: per rappresaglia verso le ore 13, fu incendiato dai tedeschi il Borgo Salsasio: andò distrutta oltre la metà delle case. Verso le ore 15 del 26 di luglio la popolazione di Carmagnola e dei borghi si raccolse spontaneamente nella Collegiata per fare un voto alla Madonna della Concezione. In un convegno delle autorità religiose di Carmagnola si deliberò di preparare una preghiera promessa alla Madonna della Concezione, da recitarsi solennemente la domenica seguente, per ottenere scampo da tutti i pericoli”. Staremo a vedere se il 2020 sarà l’anno in cui la città di Carmagnola ricorrerà nuovamente all’intercessione dell’Immacolata per debellare il virus che ha colpito la città. Maresita Brandino e Pierpaolo Boschero
Adattamento per Carmagnola della … Preghiera dell’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, per l’inizio della quaresima 2020 Preghiamo. Vergine Immacolata, che hai protetto questo città da tante epidemie in tempi di gravi malattie, guarda benevola con sguardo e cuore di madre i tuoi figli che in questo momento vivono serie e condivise preoccupazioni per il diffondersi nel nostro Paese e anche nel nostro territorio del coronavirus che semina tanta paura e preoccupazioni nella cittadinanza di Carmagnola e del Piemonte. Siamo venuti qui ai tuoi piedi per impetrare la tua misericordia e il tuo aiuto verso questa città e il suo territorio, che amiamo e vorremo vedere sereni e senza timori per il loro presente e futuro. Per tante volte Carmagnola ha sperimentato nella sua storia momenti difficili, ma sempre tu hai sorretto e benedetto la preghiera dei tuoi devoti e il lavoro di quanti a vario titolo si sono impegnati per aiutare i cittadini a superare ogni paura e a impegnarsi tutti insieme, per puntare uniti a un futuro sereno e positivo per tutti. Ora vogliamo credere e sperare fermamente che anche questo momento in cui il coronavirus si è reso presente nel nostro territorio, tu ti mostrerai madre
di misericordia e ricca di grazia per tutti quelli che soffrono a causa di questa malattia, ma anche per chi nella città e regione esercita una precisa responsabilità di guida e di orientamento della cittadinanza. Aiuta medici e operatori sanitari nel loro delicato compito di sostegno di chi a loro ricorre per ogni eventuale bisogno e necessità. A te, nostra madre e regina, rivolgiamo inoltre dal profondo del cuore la preghiera per superare ogni allarmismo ingiustificato e ottenere il coraggio e la pazienza che occorre esercitare in queste circostanze per affrontare insieme il problema sopraggiunto inaspettato e che, siamo certi, può produrre comunque un frutto di bene come la solidarietà verso chi soffre, l’accoglienza con chi è solo e senza sostegno dei propri cari, la volontà di camminare uniti adoperandosi ciascuno per la propria parte a favorire la speranza nel cuore e la comune volontà di trovare in ogni altro concittadino un sostegno di fraternità e di apertura soprattutto verso le persone più anziane, sole o già debilitate per altre malattie, i minori e le loro famiglie. Amen.
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CORONAVIRUS
Le città del Carmagnolese al tempo del Coronavirus
Panoramica tra le città del territorio: le misure adottate dai sindaci contro il contagio Coronavirus, primi casi a Racconigi, Casalgrasso e Faule L’emergenza Coronavirus ha messo in guardia tutta l’Italia, per questo motivo anche tutti i Comuni dei dintorni di Carmagnola hanno ufficializzato le misure per contrastare il fenomeno. Ecco in primis tutte le raccomandazioni e le informazioni utili riportate dal sindaco Giorgio Albertino di Carignano tramite urgente comunicato: “Cari concittadini, anche la nostra Città non è immune dal contagio del Coronavirus. Per il momento la situazione è circoscritta, ma dobbiamo impegnarci con il nostro comportamento a evitare che la situazione peggiori come nella vicina Lombardia. Invito tutti a rispettare le norme di comportamento stabilite a livello nazionale, in particolare quella di uscire il meno possibile da casa e solo per effettive necessità e mantenere comunque la distanza interpersonale di almeno un metro. A malincuore abbiamo adottato come Amministrazione Comunale dei provvedimenti che comportano dei sacrifici con la speranza di contribuire a impedire il diffondersi della malattia e mi riferisco alla chiusura del municipio (salvo per i servizi essenziali e comunque attivando dove possibile il lavoro a distanza dei dipendenti che garantiranno l’operatività della macchina comunale) del cimitero, della stazione di conferimento dei rifiuti. Per ridurre il disagio abbiamo contattato i commercianti e le farmacie che si sono rese disponibili alla consegna domiciliare della spesa. Stiamo valutando la possibilità di procedere alla sanificazione delle strade e delle piazze. Vi invito a seguire gli aggiornamenti della situazione sul sito del Comune”. A Racconigi, dove nelle scorse settimane è stato riscontrato il primo caso di Coronavirus, il comunicato del sindaco Valerio Oderda: “Con grande rammarico mi trovo a dover segnalare un primo caso di positività al coronavirus di un cittadino racconigese. Il cittadino in questione si trova attualmente in isolamento domiciliare ed ha in atto una sintomatologia lieve. Il Servizio Sanitario sta effettuando il profilo epidemiologico e individuando i possibili contatti del soggetto. Come sindaco della nostra Città, ritengo non sia opportuno lasciarsi andare ad eccessivi allarmismi, ma faccio appello al senso di responsabilità di tutti e raccomando la scrupolosa osservanza delle norme di comportamento stabilite, in particolare quella di uscire il meno possibile da casa e solo per effettive necessità e mantenere comunque la distanza interpersonale di almeno un metro. Mi impegno a tenere informata la cittadinanza sugli sviluppi della situazione. Nell’attuale complicata situazione, molti esercizi commerciali, ai quali esprimo vivo apprezzamento per l’iniziativa, si sono attrezzati per garantire i rifornimenti al domicilio dei propri clienti. Tuttavia, per andare incontro alle esigenze di tutte le persone in difficoltà e per le quali è vivamente consigliato di non uscire di casa, il Comune, in collaborazione con alcune Associazioni di Volontariato racconigesi, sta organizzando il servizio di consegna al domicilio di generi di prima necessità, disbrigo di pratiche e commissioni urgenti e così via. Le persone che hanno bisogno di questo servizio sono invitate a contattare il Comune o al numero telefonico 0172/821611 o tramite e mail all’indirizzo centralino@comune.racconigi.cn.it”. Primi due casi di Coronavirus a Casalgrasso, ci informano dall’amministrazione comunale, ci sono due persone in quarantena e per cui si stanno compiendo le dovute operazioni di trattamento sanitario. L’unico imperativo è di non allarmarsi, le persone stanno bene. Comune comunque regolarmente aperto, ma le visite sono effettuabili solo su appuntamento telefonico e se in casi urgenti. Chi si presenterà senza appuntamento, potrà suonare al citofono del palazzo comunale per accordarsi. Nel caso fosse necessario, Prote-
zione Civile e negozianti in accordo per l’assistenza a domicilio con il servizio di consegna della spesa a livello alimentare. La dottoressa Barbara Fulgosi disponibile per i pazienti, previo appuntamento telefonico. Anche Caramagna Piemonte attivo sul fronte emergenza Coronavirus, costituendo un Centro Operativo Comunale (C.O.C.), al fine di assicurare nell'ambito del territorio Comunale il monitoraggio per tutta la fase di allerta delle varie situazioni di criticità e per l'attuazione degli interventi successivi di assistenza alla popolazione e ripristino della funzionalità della viabilità e delle altre infrastrutture. Il C.O.C. è attivato presso la sede del Comune di Caramagna Piemonte in Piazza Castello,11. Per informazioni si è pregati di telefonare al numero 0172/89004 o consultando il sito con tutti i referenti comunali preposti all’emergenza. Accesso al Comune di Caramagna dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 solo eccezionalmente per motivi urgenti e improrogabili (dichiarazioni di nascita e di decesso) con accesso di un utente alla volta. Davanti alla porta del municipio è inoltre disponibile il modulo di autocertificazione per gli spostamenti fuori Caramagna. Ricordiamo a tutti di rimanere in casa il più possibile e limitare gli spostamenti ai motivi scritti sull'autocertificazione cioè per esigenze lavorative, situazioni di necessità inderogabili, motivi di salute e rientro al proprio domicilio. La Farmacia Bonis di Caramagna Piemonte a disposizione dei cittadini per prenotazioni di prodotti, informazioni o richieste al numero di telefono 017289013 o inviando un messaggio Whatsapp al 338/3145942 (email: farmaciaboniscaramagna@gmail.com). Sabato pomeriggio aperta fino a fine emergenza. Distributore h.24 di parafarmaci sempre operativo. Il market Presto Fresco è aperto negli orari soliti e con apertura extra domenica mattina dalle ore 9:00 alle ore 12:30. Si raccomanda di entrare pochi alla volta e distanti un metro, seguendo le disposizioni del negozio. A Polonghera, su ordinanza del sindaco Gianmaria Bosco, accesso limitato in Comune e ricevimento dei cittadini (lunedì e giovedì 9-12, martedì 16-18) solo in caso di estrema necessità, previo appuntamento telefonico, contattando il numero 011/974104. Chi prenotato dovrà attendere il proprio turno negli appositi spazi delimitati e solo se non in presenza di sintomi influenzali. Tutti coloro che desiderano prenotarsi possono ancora scrivere una mail a info@comune.polonghera.cn.it, oppure polonghera@pec.it. Anche a Faule il sindaco ha comunicato che vi è una persona positiva al Covid-19 ed è in quarantena presso la sua abitazione. Viene confermato che fino al 3 aprile prossimo rispetterà il consueto orario di apertura al pubblico degli uffici, ma solo su appuntamento, telefonando allo 011/974113 o suonando agli ingressi della casa comunale, con ingressi monitorati. Sospese tutte le manifestazioni e incerta in particolare la prossima “Festa del Po”, in programma il 18 e 19 aprile. Si accede inoltre allo studio medico solo su appuntamento, contattando per la visita il dottor Rovetto al 333/1233466. Per le ricette continuative non sarà accettata la busta, ma saranno necessari il nome e il cognome del paziente, farmaci da prescrivere ed eventuale mail cui mandare le ricette. Chi non ha mail, potrà ritirare la ricetta solo su accordo preventivo definito per telefono. Chiusi al momento gli uffici dei centri di raccolta rifiuti Csea e del servizio acquedotto Azienda Cuneese dell’Acqua, in cui Faule rientra come Comune, salvo casi urgenti.
A spasso (virtuale) nei musei più belli e interessanti d’Italia e del mondo
Sindaca Gaveglio: “Caso Coronavirus, ringrazio lo staff sanitario per il servizio e la disponibilità a fornire tutte le informazioni utili”
In questo momento di difficoltà, quando ci troviamo chiusi in casa. Riscopriamo quelle belle abitudini magari trascurate da tempo. E’ così non mancano sui social le testimonianze di chi ha ripreso in mano i romanzi, di chi si esercita nel suonare lo strumento preferito, di chi guarda in tv, tutte le serie e i film degli ultimi 10 anni. I ragazzi del circolo Margot, come abbiamo scritto a pag. 29, propongono sulla loro pagina FB ogni giorno film e romanzi da leggere. Noi del Corriere vi proponiamo alcuni siti in cui potrete andare a passeggio, sempre virtualmente, attraverso i più grandi musei d’Italia e del mondo. • Museo Egizio di Torino: cdn.museoegizio.it › static › virtual › ArcheologiaInvisibileITA • Reggia di venaria: www.heritage-srl.it/case-studies/virtual-tour-360-venaria-reale • Pinacoteca di Brera - Milano https://pinacotecabrera.org/ • Galleria degli Uffizi - Firenze https://www.uffizi.it/mostre-virtuali • Musei Vaticani - Roma http://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it/collezioni/ • Museo Archeologico - Atene https://www.namuseum.gr/en/collections/ • Prado - Madrid https://www.museodelprado.es/en/the-collection/art-works • Louvre - Parigi https://www.louvre.fr/en/visites-en-ligne • British Museum - Londra https://www.britishmuseum.org/collection • Metropolitan Museum - New York https://artsandculture.google.com/explore • Hermitage - San Pietroburgo https://bit.ly/3cJHdnj • National Gallery of art - Washington https://www.nga.gov/index.html Questi sono solo alcuni esempi: rovistando tra le pieghe di internet o sul canale Yuotube potrete trovare tante sorprese “culturali”.
Cristiano Sabre
Puntuali e rassicuranti sono stati in questo periodo le parole della sindaca Ivana Gaveglio a fronte dell’emergenza Coronavirus, dopo alcuni casi sospetti di contagio riscontrati a Carmagnola. La prima cittadina coglie l’occasione per fare alcune raccomandazioni alla cittadinanza. “Ringrazio, a nome di tutta la Città, tutto il personale sanitario per l’immenso impegno, per la professionalità e dedizione che stanno dimostrando in questo frangente. Invito tutti i cittadini, soprattutto le persone anziane e quelle più a rischio per patologie croniche, a rispettare le indicazioni date. Stiamo affrontando un evento eccezionale con misure precauzionali che, se adottate da tutti, consentono al nostro sistema sanitario di garantirci l’assistenza adeguata. Vi prego di non diffondere notizie non certe per non creare allarmi ingiustificati. Mi impegno a fornire ogni comunicazione sulla situazione in atto e sulla sua evoluzione. Sono a completa disposizione per qualsiasi informazione. Rinnovo l'invito a seguire scrupolosamente le raccomandazioni che gli esperti ci hanno fornito. Raccomando di non recarsi al pronto soccorso, ma di telefonare al medico di famiglia o al numero verde regionale 800192020, in caso di sintomi sospetti chiamate il 112 solo in casi di reali urgenze. Come prescrive il protocollo provvedo ad aprire il Coc, il centro operativo comunale, per adottare ogni misura precauzionale prevista. Il numero telefonico per ogni segnalazione è 335/8112299”. Cristiano Sabre
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Carmagnola al tempo del Coronavirus
Abbiamo chiesto al Dott. Ambrogio Sartirano di parlarci del Covid-19: storia, modalità di trasmissione e buone norme di igiene Covid-19: un po’ di storia. Tutto cominciò intorno a metà Dicembre 2019, quando le autorità sanitarie della città di Wuhan in Cina riscontrarono i primi casi di pazienti che mostravano i sintomi di una polmonite di causa sconosciuta. In breve tempo l’epidemia si diffuse in molte parti del mondo. I primi 59 casi sospetti furono riscontrati tra la fine di dicembre 2019 e l'inizio di gennaio di quest’anno. Dalla metà di gennaio 2020, si sono riscontrati i primi casi anche al di fuori della Cina, portati dai viaggiatori internazionali, principalmente verso le nazioni grandi partner commerciali del paese. Casi iniziali in Europa sono stati segnalati in Francia, Germania e altri paesi con un numero relativamente basso di casi. Il 23 gennaio, due turisti cinesi a Roma si sono rivelati positivi al virus. I due erano arrivati a Milano tramite l'aeroporto di Milano-Malpensa e si erano recati a Roma con un autobus turistico. Il 21 febbraio sono stati segnalati due focolai di infezioni, uno in Lombardia e un altro in Veneto con un numero iniziale di 17 casi. Da allora l'epidemia si è velocemente diffusa in Italia, specialmente in Lombardia. Come avviene il contagio e come si può prevenire. Sebbene non siano ancora del tutto chiare le modalità di trasmissione del virus è stato confermato che è in grado di passare da uomo a uomo. I coronavirus vengono trasmessi principalmente "attraverso uno stretto contatto con un altro individuo, in particolare tossendo e starnutendo su qualcun altro che si trova entro un raggio tra circa 1-2 metri da quella persona". Si ritiene, infatti, che nella maggior parte dei casi la diffusione tra persone avvenga attraverso le goccioline respiratorie emesse da un individuo infetto mediante tosse o starnuti che, successivamente, vengono inalate da un soggetto sano che si trovi nelle vicinanze. Recenti raccomandazioni fornite dal Ministero suggeriscono quindi di evitare contatti ravvicinati (meno di 1 metro di distanza), strette di mano e abbracci fino al termine di questa emergenza. È chiaro che per questi motivi è bene quindi anche evitare luoghi affollati. Il buon senso suggerisce anche di starsene a casa il più possibile in questo periodo al fine di ridurre il rischio di essere contagiati, limitando le uscite per motivi futili. Non è chiaro se sia possibile infettarsi dal virus anche dopo aver toccato superfici od oggetti ove sia presente e portando poi le mani verso la propria bocca o verso il naso o gli occhi. Ad ogni modo è sempre bene evitare di toccare con le mani bocca, naso ed occhi senza essersi prima lavati le mani. Alla luce di queste considerazioni possiamo comprendere le Regole 4 e 7 contenute nel decalogo delle linee guida fornite dal Ministero della Salute dove si indica di coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce ed eventualmente di usare la mascherina solo se si sospetti di essere malati o se assistiamo malati (personale medico compreso). Per limitare la diffusione del virus è fondamentale dunque – e questo vale in generale quando si è raffreddati o si ha l’influenza – starnutire e tossire in un fazzoletto o coprendo bocca e naso con l’incavo del gomito. È altresì importante buttare via i fazzoletti di carta utilizzati immediatamente dopo l’uso e lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi (o con disinfettante per mani a base di alcol al 60%) e in ogni caso sempre dopo aver starnutito, tossito o soffiato il naso. Così pure per quanto concerne la regola 1 che indica di lavarsi spesso le mani evitando di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani (regola 3) senza averle lavate bene per almeno 20 secondi, anche perché una modalità di trasmissione può essere anche attraverso le mani che se non lavate possono essere contaminate e trasmettere il virus ad altri tramite il semplice contatto (si pensi a una comune stretta di mano: se il soggetto infetto ha le mani contaminate può trasferire il virus sulle mani dell’altro che può a sua volta infettarsi portando una mano alla bocca, agli occhi o al naso). Per lavare le mani basta il sapone. Non si deve avere paura di rimanere senza prodotti per l`igiene delle mani: anche se, a causa della paura generata dal contagio, le farmacie e altri punti vendita possono rimanere sprovvisti di gel o soluzioni per l`igiene delle mani, va ricordato che il lavaggio con acqua e sapone, se ben effettuato, garantisce una perfetta igiene anche nei confronti del virus Sars -CoV-2. La regola 2 indica invece di evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, anche se sebbene i virus respiratori siano trasmissibili solitamente quando il soggetto malato presenta anche i sintomi, sembrerebbe che il SARS-CoV-2 possa diffondersi anche in occasione di un contatto ravvicinato con un paziente asintomatico. Regola 9. Gli animali da compagnia non sono fonte di contagio. Non bisogna avere paura di essere contagiati dagli animali da compagnia: sebbene si possa ipotizzare che il Sars -CoV-2 sia originato da un serbatoio animale, il contagio della malattia da coronavirus (Covid-19) è infatti interumano (da persona a persona). E` comunque una buona regola igienica, per proteggersi da altri patogeni più comuni, lavarsi le mani con acqua e sapone dopo avere accudito gli animali. Persistenza sulle superfici ambientali e sensibilità ai disinfettanti. Una recente revisione della letteratura scientifica ha preso in esame la persistenza nell’ambiente dei coronavirus e l’efficacia di agenti biocidi. La maggior parte dei dati esaminati si riferisce al ceppo di coronavirus umano endemico (HCoV-) 229E, che può rimanere attivo a temperatura ambiente su diverse superfici inanimate come metallo, vetro o plastica in un tempo compreso da 2 ore a 9 giorni. Lo stesso ceppo resiste meglio sulle superfici ad una umidità relativa del 50%. I dati sull’inattivazione dei coronavirus sono stati esaminati in studi che hanno testato gli agenti biocidi in test di sospensione e in test con vettore. Questi coronavirus sono efficacemente disattivati mediante procedure di disinfezione delle superfici, in circa 1 minuto, con etanolo a concentrazioni comprese tra 62-71%, con perossido di idrogeno allo 0,5%, o con ipoclorito di sodio allo 0,1%. Altri agenti biocidi come l’ammonio quaternario allo 0,05-0,2%, o clorexidina digluconato allo 0,02% sono risultati meno efficaci. Quindi comprendiamo la Regola 6 che indica di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
Ricevere una lettera o un pacco dalla Cina può essere pericoloso? No, le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo coronavirus SARS-CoV-2, anche perché come abbiamo visto prima i coronavirus non sopravvivono a lungo (viene stimato un massimo di 9 giorni) su oggetti come lettere o pacchi. Parimenti (Regola 8) i prodotti Made in China non sono pericolosi. Più pericoloso è invece il nostro pregiudizio dettato dall’ignoranza che rischia di sfociare in atti di intolleranza e di razzismo verso persone colpite come noi da questa grave emergenza. Dunque cosa, per riepilogare, posso fare per proteggermi? Mantieniti informato sulla diffusione dell’epidemia, disponibile sul sito dell'OMS e sul sito del ministero e adotta le seguenti misure di protezione personale: • lavati spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle tue mani • evita di toccarti occhi, naso e bocca con le mani se non te le sei ancora lavate bene. • mantieni una certa distanza - almeno due metri - dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata. Alla luce di quest’ultima misura, recenti misure dettate più dal buon senso piuttosto che dalle autorità suggeriscono di evitare luoghi affollati e di rimanere quanto più possibile a casa limitando le uscite ai casi strettamente necessari. Questa raccomandazione è rivolta a tutti, ma in particolar modo a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche. Se presenti febbre (superiore a 37,5 gradi), tosse o difficoltà respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19: •rimani in casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiama al telefono il tuo medico di famiglia, il tuo pediatra o la guardia medica. In alternativa chiama il numero verde regionale 800192020 ( per richieste di carattere sanitario) attivo 24 ore su 24, oppure 800333444 (per richieste di carattere non sanitario ) attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 20, oppure rivolgiti anche al numero nazionale 1500. • Utilizza i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario. Ricorda che per tutte le persone che rientrano dai viaggi dalle zone a rischio negli ultimi 14 giorni c'è obbligo di isolamento domiciliare fiduciario e di comunicazione al Dipartimento di prevenzione della propria ASL ( regola 10 ). Quali sono i sintomi di una persona infetta da un Coronavirus? Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. Alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere. La maggior parte delle persone (circa l'80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Al momento il tasso di mortalità è di circa il 2%. (Fonte OMS) Esiste un vaccino per il nuovo Coronavirus? No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno ad hoc i tempi possono essere anche relativamente lunghi (si stima 12-18 mesi). Esiste un trattamento per questo nuovo Coronavirus? Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata dal nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche sono in fase di studio. Gli antibiotici possono essere utili per prevenire l’infezione da nuovo Coronavirus? No, gli antibiotici non sono efficaci contro i virus, ma funzionano solo contro le infezioni batteriche. Quindi arriviamo all’ultima regola (Regola n. 5) fornitaci dal decalogo stilato dal Ministero della Salute : “Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico”. Quello che mi sento di consigliare è di usare molto buon senso, vivendo sereni , ma senza MAI sottovalutare un nemico pronto a rialzar la testa alla prima occasione. Osservare con diligenza quanto ci viene via via raccomandato dalle autorità preposte alla vigilanza sulla diffusione di questo virus può sicuramente permetterci di contenerne l’ulteriore diffusione. Quindi teniamoci aggiornati e collaboriamo con gli esperti e le autorità che cercano di debellare questa epidemia mettendo in pratica tutti i consigli che via via ci forniscono ed accettando di buon grado anche eventuali restrizioni alla nostra libertà quotidiana che dovessero esserci imposte per il bene collettivo. Come recitato da un famoso spot, uniti si vince ! Buona vita a tutti! Dott. Ambrogio Sartirano
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Farmacista territoriale titolare della Parafarmacia Dott. Sartirano - Membro del Consiglio direttivo del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti
CRI CARMAGNOLA A FAVORE DEGLI ANZIANI SERVIZIO DI SPESA E FARMACI PER ANZIANI E PERSONE FRAGILI E’ attivo da mercoledi 18 marzo il servizio a domicilio di spesa e farmaci nel comune di Carmagnola a favore degli anziani (over 65), persone fragili ed immuno depressi. Per attivare il servizio bisogna chiamare il numero verde 800 065510. La cri Carmagnola si raccomanda di NON chiamare la segreteria del comitato. E’ indispensabile passare attraverso il numero verde.. La consegna dei generi alimentari e dei farmaci verrà effettuata (accordandosi con gli interessati) il lunedi ed il venerdi dalle 16 alle 19 ed il Ro.To. mercoledi dalle 9 alle 12.
CORONAVIRUS
Carmagnola al tempo del Coronavirus
Riportiamo alcuni comunicati di enti che lavorano sul territorio di Carmagnola con le notizie utili per la popolazione CORONAVIRUS E ASSISTENZA AGLI LA BCC DI CASALGRASSO E SANT’ALBANO ANIMALI: LE RISPOSTE DELLA LAV STURA TUTELA I CLIENTI E I DIPENDENTI Da giovedì 12 marzo, le filiali resteranno chiuse al pomeriggio. Questo per limitare il transito dei clienti in filiale, a tutela dei collaboratori e dei clienti stessi. In questo momento di grande emergenza sanitaria è importante che le persone si rechino in banca solo per necessità inderogabili e per urgenze. Il servizio bancario è garantito, ma è necessario l’impegno di tutti a non affollare le filiali e a limitare il più possibile i passaggi, a tutela dei dipendenti che lavorano allo sportello e che sono a più stretto contatto con il pubblico. “Abbiamo deciso di sospendere le attività di sportello il pomeriggio – commenta il direttore generale Mauro Giraudi – per tutelare i clienti e i dipendenti, per limitare il più possibile il contatto tra le persone garantendo, però, una continuità nei nostri servizi. Inoltre abbiamo attivato, da lunedì, la possibilità di lavorare da casa a circa il 50% dei colleghi”. La BCC di Casalgrasso e Sant’Albano Stura ha recepito subito le indicazioni del Governo di limitare gli spostamenti e i contatti e ha messo in moto diverse misure di contenimento dei rischi legati al Coronavirus. “Le filiali sono organizzate per ridurre al minimo la presenza dei colleghi, anche per venire incontro alle esigenze famigliari di molti” conclude Mauro Giraudi. È stata inoltre inviata una comunicazione a tutte le aziende che abbiano un mutuo presso la Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura dando la possibilità di sospendere le rate del mutuo e invitando i clienti a chiamare per necessità. Questo dimostra che anche una piccola banca può essere attrezzata per garantire sicurezza ai propri collaboratori e per continuare a fornire i propri servizi.
ATTIVAZIONE SPORTELLO SOSTEGNO PSICOLOGICO PER I CITTADINI DELL’ASL TO5 In considerazione dell'attuale situazione epidemiologica relativa alla diffusione del coronavirus, dopo aver constatato di conseguenza l'emergere nella cittadinanza di disagi psicologici a questa correlati, la Struttura di Psicologia dell'ASLTO5 comunica di aver attivato a partire dal 12 marzo uno Sportello di sostegno psicologico al n. tel 011.6930519 per i Cittadini della sola Azienda TO5 a fine di fornire quotidianamente uno spazio di ascolto e supporto nel periodo dell'emergenza nei giorni feriali dalle 14,30 alle 17.
QUANDO TUTTO QUESTO SARÀ FINITO Cari cittadini e care cittadine, è difficile, in questi giorni, scrivervi qualcosa che non sia la banale ripetizione di quanto avrete già letto o sentito sui giornali, in televisione e sul web. Allo stesso tempo, però, crediamo sia necessario essere presenti, anche da questa distanza forzata. Mai come in questo momento sono attuali e necessarie due parole che fanno da sempre parte della nostra militanza politica e sociale: responsabilità e solidarietà. C’è la responsabilità che ognuno di noi ha, in quanto cittadino, nel rispettare le direttive e fare in modo che questa situazione duri il meno possibile, nel tutelare tutti, a partire dai più anziani, gli immunodepressi e le persone con patologie pregresse. Una responsabilità che non si può limitare alle nostre azioni, ma si deve estendere anche a quelle di coloro che abbiamo accanto e con cui abbiamo modo di comunicare: ognuno di noi conosce una persona anziana a cui può telefonare per invitarla a rimanere in casa o fa parte di un gruppo whatsapp in cui circolano fake news da smentire. Facciamo la nostra parte. C’è poi un altro tipo di responsabilità, che ci assumiamo in quanto militanti di un partito di governo. Dopo l’emergenza, chiederemo ai nostri rappresentanti, a ogni livello, posizioni nette sulla sanità e sul sostegno ai privati e alle imprese. Questa pandemia ci ha resi più che mai consapevoli dell’importanza del Sistema Sanitario Nazionale e ognuno di noi sta sperimentando in prima persona - o tramite parenti, amici e conoscenti - l’impatto economico delle restrizioni per limitare il contagio. Sarà nostro compito, quindi, insistere affinché nessuno venga lasciato indietro, esercitando per primi il nostro peso politico. Questo ci porta alla seconda parola. Le difficoltà economiche che molti dovranno affrontare durante e dopo questa crisi fanno paura e l’esperienza di questi giorni ci ha insegnato che la paura ci tocca tutti, anche se cerchiamo di essere razionali, ci informiamo e ci fidiamo delle istituzioni. Il nostro impegno, quando tutto questo sarà finito, sarà quello di dare risposte a quella paura. Alcune di queste risposte, come dicevamo prima, le chiederemo ai nostri rappresentanti, altre, invece, potremo offrirle anche noi, nel nostro piccolo. Prima fra tutte la solidarietà. Sentire di far parte di una comunità, sapere che esiste una rete di sicurezza, infatti, è una delle poche cose che ci può rassicurare in un momento come questo e come quelli che verranno. Invitiamo tutti coloro che si riconoscono in questa idea di solidarietà a cominciare da subito: mettiamo a disposizione le nostre competenze per creare forme di intrattenimento, formazione e informazione a distanza, per smentire le notizie false e contribuire alle raccolte fondi per gli ospedali e le associazioni colpite da questa crisi. Ogni contributo, anche il più piccolo, è importante. Quando tutto questo sarà finito, ripartiremo insieme.
Mi è consentito portare a spasso il cane? Devo far operare il mio quattrozampe da un veterinario: posso portarlo? Il mio gatto, per questioni di salute, deve mangiare una linea di alimenti specifica: riuscirò ancora a trovarli? Posso acquistare cibo per gli animali di un anziano che deve rimanere in casa? Le gattare possono ancora accudire i gatti delle colonie feline? Questi sono solo alcuni dei quesiti posti ai volontari di LAV Carmagnola, e delle altre sedi LAV del territorio nazionale, in conseguenza dell’emergenza Coronavirus e dei relativi Decreti e Ordinanze emanati in questo periodo. In questi giorni di incertezza e di misure straordinarie che stanno cambiando le abitudini degli italiani molte persone si stanno interrogando sulle regole di convivenza da adottare nei confronti degli animali. La sede nazionale dell’associazione ha quindi attivato un front desk con numero telefonico speciale (06 4461325), coordinato dall’Unità di emergenza LAV, per fornire informazioni in merito alle misure restrittive emanate e al necessario accudimento degli animali, obbligo morale e giuridico anche in situazioni estreme come quella che sta vivendo l’Italia. Innanzi tutto, “Nessuna variazione - afferma la LAV - per quel che riguarda la mobilità necessaria all’assistenza agli animali e per il rifornimento del loro cibo. Continuano ad essere consentite le dovute uscite di casa per i bisogni fisiologici dei cani anche nel nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri annunciato nella serata dell’11 marzo”. E’ quindi possibile portare fuori il cane nelle vicinanze della propria abitazione e per il tempo necessario. Per quel che riguarda invece il reperimento di alimenti per i quattrozampe, fra le attività di commercio di “Generi alimentari e di prima necessità” al dettaglio consentite ed elencate all’Allegato 1, il nuovo DPCM esplicita anche il “Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici” che nell’elenco di tutte le categorie merceologiche nazionali si riferisce ad “Animali domestici- Alimenti ed articoli, commercio al dettaglio” e quindi ai negozi di cibo per animali o con cibo per animali domestici. Dunque, oltre ai negozi di alimentari e ai supermercati che dispongono di cibo per animali di varie specie sono/devono essere aperti anche quelli specializzati presso i quali si trovano anche linee di alimentazione necessarie ad animali che soffrono di specifiche patologie. Ovviamente anche per recarsi presso questi negozi è necessaria l’autodichiarazione da compilare, per la quale la LAV ha preparato un fac-simile (scaricabile dal sito www.lav.it) sullo stato di necessità per animali, regola che è valida per qualsiasi tipo di spostamento necessario, e sempre con assunzione di responsabilità della persona. Aperte anche le farmacie e le parafarmacie dove si possono trovare prodotti per animali. Gli ambulatori veterinari dei liberi professionisti possono essere aperti (la decisione è in capo al singolo titolare) mentre devono continuare ad essere esercitati i servizi veterinari pubblici, con le specifiche di cui alla Circolare del Ministero della Salute del 2 marzo scorso. Per altre informazioni o segnalazioni è possibile contattare il front desk di emergenza LAV (f.nigri@lav.it - tel. 06 4461325) o consultare le FAQ sul sito LAV, un elenco di domande e risposte che verranno costantemente aggiornate ed integrate in base all’evoluzione dell’emergenza in corso, dove si troveranno risposte ai dubbi più frequenti di chi vive con degli animali o se ne prende cura in strutture come canili, rifugi o colonie feline. Emblematiche la prima domanda dell’elenco (Gli animali trasmettono il virus?) e la relativa risposta: No. Lo affermano tutti gli organismi sanitari. Sono membri della famiglia e vi aiuteranno con il loro affetto anche in questo momento difficile.
CONTI CORRENTI PER LE DONAZIONI Dal 10 marzo è attivo il conto corrente “Regione Piemonte - Sostegno emergenza Coronavirus” (codice Iban UniCredit Group - IT 29 H 02008 01152 000100689275) per raccogliere fondi destinati ad acquistare dispositivi medici e a sostenere le strutture sanitarie regionali, i medici, gli infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per assistere i cittadini piemontesi nella lotta al Covid-19. Dal 12 marzo è partita la campagna dell’Asl TO5 per raccogliere fondi per l’emergenza da Corona Virus “Covid 19”. L’iniziativa è avviata in accordo con l’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e risponde all’esigenza di tante persone e associazioni che vogliono aiutare la Sanità attraverso donazioni liberali. Le coordinate bancarie per il bonifico sono le seguenti:Intestatario del conto: ASL TO5 - istituto bancario: Intesa Sanpaolo Ag. di Chieri. IBAN: IT76S0306930360100000046156 Causale: “Donazione COVID-19, cognome, nome, codice fiscale del benefattore”. Qualora il benefattore trasmetta copia del bonifico tramite mail (lanza.franco@aslto5.piemonte.it), verrà inviata una lettera di ricevimento e ringraziamento. Pagine sul Coronavirus a cura di Sara Giraudi, Cristiano Sabre, Maresita Brandino, Cristiana Cassinelli, Pierpaolo Boschero. Un ringraziamento speciale al Dottor Ambrogio Sartirano, a “La Bussola equipe multidisciplinare” e a tutti i nostri amici di facebook
Partito Democratico di Carmagnola
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CORONAVIRUS
Carmagnola al tempo del Coronavirus
Cos’è cambiato nelle nostre abitudini e in città. Un vademecum su quello che avviene “nonostante tutto”. COSA È CAMBIATO E COSA CAMBIERÀ Anche il direttore dell’AslTo5 positivo al A CARMAGNOLA virus Attività sospese. Risultano sospese e/o cancellate, secondo le disposizioni indicate dal DCPC (9 e 11 marzo), tutte le manifestazioni in programma per il mese di marzo e i primi giorni di aprile a Carmagnola, tra cui la Fiera di Primavera, il mercantico, gli aperilibri del Gruppo di Lettura, gli spettacoli teatrali della rassegna di “A teatro con Letti di Notte”, le mostre “Questione di stile”, “Essenza donna” e “About Women”, per la Festa della Donna, le conferenze e gli appuntamenti di tante Associazioni carmagnolesi e, in ultimo, Ortoflora & Natura. Chiusi fino al 3 aprile, oltre agli enti di educazione e formazione, anche il Cinema Teatro Elios, la biblioteca civica, i musei del territorio, il Circolo Arci Margot, i centri d’incontro e le bocciofile. Chiusi bar, ristoranti, attività commerciali in genere. Dal 12 al 25 marzo, chiusi anche bar, ristoranti, attività commerciali. Restano aperti supermercati, negozi di alimentari, farmacie, parafarmacie e le attività produttive considerate essenziali. Annullati i mercati, escluso quello alimentare del giovedì. Sempre fino al 25 marzo compreso, sono cancellati persino i mercati ambulanti del sabato e del mercoledì. Il consueto mercato alimentare del giovedì, esclusivamente sotto la tettoia di piazza IV Martiri, è, invece, confermato con l'adozione di alcune limitazioni (varchi di accesso e uscita al pubblico presidiati dal personale della Polizia Locale e di Campagna amica, per il contingentamento degli accessi). Nuove modalità di accesso all’Ospedale San Lorenzo. Su disposizione dell’Azienda sanitaria locale, l’accesso al San Lorenzo è limitato alla sola portineria (ingresso principale), con l’obbligo di passare prima dall’area pre-triage per un primo screening. In generale, sono vietate, a oggi, le visite non necessarie a pazienti ricoverati; ridotte le attività sanitarie non urgenti, a partire dalle prestazioni ambulatoriali (visite e prestazioni diagnostiche) classificate come differibili e programmate (P), garantendo unicamente quelle di classe Urgente e Breve. Inoltre, è sospesa anche tutta l’attività chirurgica ordinaria programmata, fatta eccezione per gli interventi chirurgici urgenti, salvavita e di tipo oncologico. Situazione contagiati a Carmagnola. Al momento di andare in stampa, aumenta il numero dei contagiati da Covid-19 a Carmagnola. Il primo paziente risultato positivo al primo tampone è stato individuato il 9 marzo, al San Lorenzo, è stato prontamente isolato e trasferito al Covid Hospital di Tortona, per ulteriori accertamenti e per le cure del caso. Isolata in quarantena precauzionale, invece, la rete di contatti dello stesso. Ma a seguire sono stati diversi i pazienti contagiati che dopo le prime cure al pronto soccorso di Carmagnola sono stati trasportati ad altri centri specializzati. Al momento di andare in stampa non si conosce il numero esatto, ma fonti sanitarie confermano che ormai diversi i casi a Carmagnola. Nel cortile dell’ospedale San Lorenzo, di fianco al Pronto Soccorso, è stato allestita una tenda da campo, fornita dalla Protezione Civile e montata dai volontari dell’Emergenza Radio Carmagnola di concerto con l’Asl To5 Questa struttura si occupa del pretriage dei pazienti e per evitare di intasare il Pronto Soccorso. Ribadiamo che “Se vi sentite male non andate al Pronto Soccorso ma chiamate i numeri che abbiamo già elencato” ma se proprio non potete farne a meno, fermatevi in questa tensostruttura. E’ per il bene di tutti. La Croce Rossa di Carmagnola, sempre attiva 24 su 24 ore ha predisposto un mezzo dedicato all’emergenza. Nuove assunzioni di personale. Da martedì 10 marzo sono iniziate le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di crisi, è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione. Il piano della Regione per i nuovi posti di rianimazione. A oggi sono oltre 200 i posti letto, dotati di caschi di ventilazione, disponibili nelle strutture ospedaliere piemontesi. “Stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l’obiettivo di mantenere i pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital”. Questo il commento dell’assessore alla Sanità Icardi. Sospesi interventi chirurgici ordinari. Inoltre, dal 6 marzo risultano sospesi, in Piemonte, tutti gli interventi chirurgici ordinari e gli interventi sanitari che implicano l’utilizzo delle sale operatorie, fatta eccezione per gli interventi chirurgici urgenti, quelli salvavita e quelli di tipo oncologico. Numeri utili. La Regione Piemonte ha attivato il numero verde 800.19.20.20 dedicato alle richieste di carattere sanitario sul Coronavirus. Il numero è attivo 24 ore su 24. Il 112 rimane il numero di riferimento per le emergenze sanitarie e altri tipi di emergenze. Per le informazioni generiche sul Coronavirus e sui comportamenti di prevenzione rimane attivo anche il numero verde nazionale 1500. È attivo inoltre il numero verde regionale 800 333 444, che non fornisce informazioni di carattere sanitario, ma risponde ad eventuali richieste di chiarimenti in merito alle ordinanze emesse per il contenimento del contagio da coronavirus. Il numero è attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 20.
È di venerdì 13 marzo la notizia della positività al tampone del direttore dell’AslTo5 Massimo Uberti, che attualmente risulta in quarantena presso la propria abitazione. “La situazione è in evoluzione e i numeri cambiano continuamente – spiegano dall’AslTo5-. Per il momento, però, il sistema sanitario dei nostri distretti regge bene. A oggi, sono stati destinati 60 posti letti per i casi affetti da covid-19, ma è probabile che già nei prossimi giorni aumenteranno. Di questi, molti sono i letti di rianimazione che ancora risultano liberi”. Sull’effettiva utilità delle tende per il pre-triage: “Sono servite in diversi casi. Tuttavia, come al solito, qualcuno, o per scarsa informazione o per timore, salta la tenda – che invece dovrebbe rappresentare un passaggio obbligatorio – per andare direttamente in pronto soccorso”. In merito, invece, all’attività frenetica degli ospedali: “Non abbiamo chiuso nemmeno un’ora le nostre strutture e il personale ha lavorato strenuamente con dedizione, competenza e professionalità”. Fondamentali, in tutto questo, le campagne per le donazioni: “Stiamo cercando di potenziare l’acquisto di materiale utile e, se fosse possibile, di letti per la terapia intensiva. Pertanto, sono partite le campagne per le donazioni, tutte ovviamente gradite, perché fatte con il cuore”. Infine, sulle possibili evoluzioni future: “Dire cosa accadrà da qui a domani non è certamente facile e nemmeno gli scienziati sanno darsi una risposta certa. Quel che ci si augura è che, una volta raggiunto il picco, i numeri tornino a stabilizzarsi e inizino progressivamente a scendere. Si spera, nel frattempo, che gli italiani continuino a rispettare il più possibile le regole per evitare il contagio, in modo da poter uscire rapidamente da questa situazione. Raccomandiamo, inoltre, ancora una volta, di evitare, in caso di sintomi, di recarsi al pronto soccorso, chiamando piuttosto il proprio medico curante che allerterà, dopo un primo triage da lui effettuato, il Servizio di Igiene pubblica dell’Asl”. E allora non ci resta che seguire le semplici regole che ci sono state veicolate, continuando ad avere fiducia nel sistema sanitario e negli operatori dell’Asl, sempre in prima linea affinché tutto vada per il meglio.
Anche il Presidente della Regione Piemonte Cirio e l’assessore Tronzano in quarantena Dopo la positività al test del coronavirus per il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, sono state effettuati test sugli assessori regionali. È risultato positivo l’assessore alle attività produttive Andrea Tronzano. Attualmente sia Cirio che Tronzano sono in quarantena presso le proprie abitazioni. Il presidente regionale ha commentato con favore le decisioni del Governo per contenere l'emergenza Coronavirus, concordate nel pomeriggio del 9 marzo con tutte le Regioni: “Finalmente, regole uguali per tutta Italia. Cambia un po' la nostra vita, ma ricordiamoci che lo facciamo per difendere le persone a cui dobbiamo di più, che sono i nostri cari. Vivremo sulla base di questo nuovo regime di regole, che dobbiamo adottare per il nostro bene e la nostra salute e che dobbiamo rispettare non solo perché c'è una sanzione se non lo facciamo, ma perché sono regole salvavita". Si vince solo se rimaniamo a casa. Il presidente Cirio ha poi affermato che "senso di responsabilità è stare a casa, perché il contagio lo fermiamo se evitiamo i contatti con le persone. Questo il Governo lo ha condiviso con noi e ringrazio il presidente Conte perché lo ha fatto in fretta. Le misure del Governo che differenziavano l'Italia in due, la differenziazione fra le province piemontesi, che dal primo giorno noi avevamo trovato ingiustificata, non esistono più perché tutte le Regioni d'Italia hanno chiesto una misura unica e uguale per tutti in tutto il Paese. Perché noi questo contagio lo vinciamo soltanto se la gente rimane a casa. E la gente rimane a casa solo se le regole sono uguali per tutti, perché se non lo sono, purtroppo, mi spiace dirlo, il senso di responsabilità di tante persone fa sì che queste si spostino a seconda dei divieti, a seconda delle strutture che aprono e che chiudono”. Lavoro ed economia non si fermano. Infine, il presidente Cirio ha voluto chiarire un aspetto fondamentale: “Evitare ogni spostamento ingiustificato significa che esco di casa soltanto per andare a lavorare o per qualsiasi situazione di emergenza o necessità. Il che significa che l'economia non si ferma, il lavoro non si ferma. È giusto se uno si muove per andare a lavorare, in azienda, in fabbrica, ad aprire il negozio, perché fa l'artigiano e deve andare col suo furgone o fa il camionista e deve consegnare le merci. Su questo non c'è nessuna limitazione. Si ferma il resto. Se pensavo di uscire di casa per svago, finché l'emergenza non sarà rientrata non si fa più e queste è una regola che dobbiamo imparare. So che è un disagio, ma lo facciamo per salvare la vita di tante persone, soprattutto delle persone anziane, che sono le più vulnerabili. Glielo dobbiamo e credo che possiamo cambiare le abitudini della nostra vita per qualche giorno o qualche settimana per difendere l'integrità e la salute di persone a cui dobbiamo non solo la nostra vita, ma dobbiamo tanto perché l'Italia l'hanno fatta loro".
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#ANDRÀ TUTTO BENE,
Coronavirus: #andrà tutto bene, l’appello dei bambini corre sui social Un arcobaleno dipinto su lenzuoli e cartelloni bianchi: è il nuovo simbolo della campagna #andràtuttobene, lanciata sui social, dopo #iorestoacasa, e subito diventata virale in tutta Italia. Portatori di creatività sono soprattutto i bambini che, con i loro genitori, si stanno impegnando, in questi difficili giorni segnati dall’emergenza coronavirus e dalla chiusura delle scuole, a esorcizzare la paura, lanciando un messaggio carico di speranza e di amore, un segnale per far sentire la propria presenza, la propria voce, anche a distanza. Tantissimi sono, infatti, gli "arcobaleni" che si possono
osservare appesi a balconi, finestre, cancelli. Accanto agli arcobaleni, i nomi dei piccoli artisti che li hanno realizzati. Testimoni di questa improvvisa esplosione di colori e positività sono le tante fotografie che il Corriere ha potuto raccogliere grazie alla collaborazione delle famiglie carmagnolesi. E tra uno scatto e l’altro, ciò che salta all’occhio è il sorriso dei bambini, sempre lo stesso, mentre sorreggono fieri la loro opera d’arte. (SG)
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#ANDRÀ TUTTO BENE,
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Carmagnola al tempo del Coronavirus Scuole chiuse, didattica attiva: la nuova frontiera dell’insegnamento on line ai tempi del coronavirus
Scuole chiuse almeno fino al 3 aprile, in tutta Italia. È quanto stabilito dal governo Conte per contrastare l’emergenza coronavirus. Una situazione che vede a casa circa 8 milioni di studenti, senza contare insegnanti e collaboratori scolastici, costretti a riformulare interi programmi di studio. Ne deriva uno stravolgimento generale non solo della didattica, ma altresì della propria quotidianità. Cambiano, infatti, le abitudini di vita, di gestione del carico famigliare e la tecnologia diventa più centrale che mai, unico punto di collegamento tra l’ambiente domestico e quello scolastico. Si rafforza, pertanto, la cosiddetta homeschooling, l’istruzione domiciliare, e si sperimentano nuove modalità di trasmissione di compiti e lezioni, tutte rigorosamente on line e tramite l’utilizzo di piattaforme specifiche e degli opportuni strumenti informatici: pc, telefono cellulare e connessione wi-fi. Una richiesta che, nelle ultime settimane, ha colto alla sprovvista molte famiglie, ma che resta, a oggi, l’unica soluzione per provare a garantire un insegnamento a distanza. Anche sul territorio piemontese, le scuole non si sono perse d’animo e, dietro le linee guida del Ministero dell’Istruzione, hanno prontamente attivato modalità di didattica on line, che perdureranno per tutto il periodo di sospensione delle attività in compresenza. Dubbioso, però, è stato l’approccio degli studenti, molti dei quali mai avrebbero pensato di dover fare lezione unicamente da casa, rinunciando al contatto con amici e docenti, fondamentale per la condivisione e il confronto. Preoccupati, invece, i genitori, soprattutto quelli poco avvezzi all’informatica, che hanno cercato di mettersi alla pari e di colmare il divario digitale, di risolvere i problemi di una connessione internet non sempre ottimale. Ma veniamo a Carmagnola: come si sono attivate le scuole in tal senso? Partendo dal presupposto che non è più possibile pensare a una didattica totalmente slegata dal digitale e che, in particolare negli ultimi anni, già si erano introdotte modalità di insegnamento più interattive, attraverso lavagne e registri elettronici, le scuole carmagnolesi hanno risposto molto bene alla nuova situazione. E se le prime settimane non si sapeva esattamente come procedere, ora insegnanti, genitori e studenti stanno collaborando affinché l’anno scolastico non vada perduto. Dalla scuola primaria a quella secondaria di secondo grado, comunemente detta scuola superiore, le procedure per l’attivazione della didattica in rete sono state eseguite sin da subito. Pareri contrastanti, invece, in merito alla sua effettiva applicazione e riuscita: “Ritengo che, nella scuola primaria, la didattica a distanza, soprattutto se rivolta a bambini del primo ciclo, non sia facilmente proponibile - afferma un’insegnante -. “Molti studenti non hanno uno smartphone personale e devono condividere il dispositivo con i genitori, anche loro costretti a collegarsi alla rete per seguire le lezioni. Per non parlare di famiglie in assoluta povertà, che non dispongono di strumenti per accedere ad internet, o di bambini con disabilità, che in nessun modo devono essere dimenticati”. Disagi e costi cui la scuola è chiamata a ovviare per non limitare il diritto all’istruzione, per non escludere nessuno.
“All’inizio ci sentivamo spaesati, disorientati – dice un’insegnante dell’Istituto Comprensivo Carmagnola 1-. Pertanto, procedevamo su registri diversi, in base alle competenze e conoscenze di ciascuno. Adesso, invece, secondo le indicazioni del Dirigente Scolastico, con la guida dell’Animatore Digitale e la collaborazione tra i docenti, abbiamo raggiunto un’omogeneità di sistemi e metodi che facilitano i ragazzi e le famiglie, in questo difficile momento”. In merito ai mezzi impiegati: “Il registro elettronico e le piattaforme e-learning sono gli strumenti privilegiati per far arrivare a casa materiali e video lezioni. Tuttavia, sebbene in tempi diversi sarebbe stato poco professionale, ora anche la messaggistica istantanea è utile per raggiungere i genitori dei singoli alunni e gli alunni stessi, fornendo loro riscontri immediati a dubbi e difficoltà scolastiche”. Sulla positività o meno della didattica a distanza: “Sicuramente ha i suoi vantaggi: permette ai ragazzi di fruire di canali di apprendimento vari, gestendo autonomamente i tempi di lavoro, e stimola la crescita delle competenze digitali. Si sta dimostrando, quindi, un utile strumento compensativo. Tuttavia, il contatto diretto con il docente e l’intera classe resta insostituibile”. Ugualmente tempestivo, l’intervento dell’Istituto d’Istruzione Superiore Baldessano Roccati, che si è dimostrato, ancora una volta, all’avanguardia: “Per raggiungere gli alunni interessati, utilizziamo piattaforme digitali come Meet Google, Google Classroom e, in alcuni casi, le chat di Whatsapp - commentano gli insegnanti-. Effettuiamo lezioni in video conferenza, rispettando i normali orari di lavoro, oppure inviamo agli studenti del materiale da leggere, delle presentazioni, dei compiti di competenza, che poi correggiamo e su cui discutiamo insieme”. Per quanto concerne la risposta degli studenti: “È sorprendentemente elevata. A partire dal primo anno, quasi tutti si collegano e molti partecipano rispondendo alle domande tramite microfono, in viva voce, via chat. Non abbiamo modo di capire quella che sarà l’effettiva ricaduta sull’apprendimento. Solo con le verifiche e sul lungo periodo potremo scoprire la validità della didattica a distanza”. Infine, sulla possibilità di proseguire il percorso didattico on line: “Riteniamo che, in tempo di emergenza, la didattica a distanza sia comunque una gran risorsa. Differente è il discorso educativo, che risulta penalizzato dalla mancanza del rapporto umano diretto con il docente, della costruzione del sapere in itinere, attraverso mappe, schemi, diagrammi, esercizi alla lavagna, lavori a piccoli gruppi. Non siamo certi che seguire un ragionamento sullo schermo di un cellulare, seduti sul letto, aiuti la concentrazione, la comprensione, la memorizzazione”. Ma se il commento degli insegnanti prova che la scuola oggi è realmente considerata il motore portante del nostro Paese, lo stesso si apprende dalle parole dei genitori: “Siamo preoccupati per i nostri figli, anche se stiamo notando che il sistema scolastico si è attivato nel migliore dei modi possibili per fronteggiare l’emergenza. Video messaggi e chiamate rassicurano, fanno piacere, ma, purtroppo, non colmano il vuoto lasciato dal compagno di banco, dalle maestre. Per ora ci adattiamo alle circostanze, con la speranza di tornare al più presto alla normalità. Andrà tutto bene”. Sara Giraudi
“Divina Fuori Classe”, la Commedia dantesca nell’opera di Claudia Cravero
preferito inserire illustrazioni ad hoc. Com’è cambiato il suo rapporto con la “Divina Commedia”, un’opera tanto geniale quanto complessa? Si può affermare che sia vicina all’attuale romanzo di formazione? E in cosa differisce? Ho imparato ad amare la Divina Commedia al liceo, soprattutto grazie al mio professore di italiano, a cui ho dedicato l’opera. Allora la vivevo con gli occhi di chi scopre qualcosa di grandioso, oggi la vivo da insegnante, ma ogni volta mi sorprende. Non so se parlerei proprio di una vicinanza con l’attuale romanzo di formazione, ma sicuramente si tratta di un viaggio spirituale che, prima o poi, in modi ed epoche diverse, molti di noi compiono, e per questo, almeno negli intenti generali, l’opera ha qualcosa da dire ancora oggi. Resta tuttavia un’opera figlia del suo tempo, un’enciclopedia del sapere e del sentire medievali, e come tale va studiata. Io, in effetti, non ho cambiato nulla della trama: l’ho solo alleggerita un po’, pensando a potenziali lettori giovani, che, una volta conosciutala sotto una veste più scanzonata, potranno, senza paura, affrontarla per com’è veramente, quando ne avranno gli strumenti». Ha previsto un seguito per “Divina Fuori Classe”? Sì, se ci sarà apprezzamento per la prima cantica, proseguirò volentieri con le altre due (il Purgatorio e il Paradiso). Oltre a Dante Alighieri, quali altri autori recenti e passati stima e legge volentieri? Per la loro natura di evergreen, amo Euripide e Shakespeare, ma in generale tutto il teatro mi appassiona. Per la prosa l’elenco sarebbe troppo lungo… Cosa ne pensa, infine, delle attuali trasposizioni teatrali dell’opera? E del più conosciuto spettacolo “Tutto Dante” di Roberto Benigni? Quanto conta restare fedeli ai versi? E quanto, invece, è necessario semplificare per fare comprendere l’opera a più persone possibili? Ho un’idea precisa in proposito: sono per un cambio di registro, ma senza snaturare. Mantenere la trama, il messaggio di fondo è importante. Tuttavia è sempre più difficile far leggere i nostri giovani, quindi ben vengano opere che accolgono, invitano, predispongono, ma che non sostituiscono. Mi spiego meglio: non vorrei mai che gli studenti studiassero SOLO il mio libro. Vorrei che il mio libro (così come gli spettacoli di Benigni o le letture di Baricco) fossero un modo per far avvicinare i giovani all’opera originale. La pillola di Mary Poppins, se vogliamo. Oppure un modo per sorridere un po’ se l’opera la si conosce già e la si vuole affrontare con altri registri o canali. Sara Giraudi
Claudia Cravero insegna lettere al Baldessano-Roccati di Carmagnola, scrive (anche per il teatro) e dipinge in digitale. Vincitrice del premio Cesare Pavese per la narrativa nel 2018, ha già ottenuto diversi riconoscimenti con i suoi racconti. "Divina Fuori Classe" è la sua prima opera di narrativa “estesa”, frutto di grandi passioni e di una puntuale e divertita rilettura della nota Commedia di Dante Alighieri. Per ora il libro è acquistabile solo sulla piattaforma di Amazon, ma siamo certi che a breve sarà disponibile anche nelle libreria carmagnolesi. “Divina Fuori Classe” è on line da qualche settimana. Ma in che cosa consiste esattamente? Divina Fuori Classe è il risultato di un lavoro di scrittura e pittura nato nell’estate del 2018, quando mi sono ritrovata in una delle mie fasi creative più intense. Si tratta di un volume, il mio primo in assoluto, che ha per oggetto la Divina Commedia, l’Inferno nello specifico. Al suo interno, è possibile trovare vecchi appunti di scuola e aneddoti della mia vita da studente, corredati di vignette simili a quelle che realizzavo sul foglio degli appunti mentre il prof spiegava o interrogava. L’ho voluto intitolare “Divina Fuori Classe” per la sua vicinanza al contesto “scolastico”, il privilegiato per la lettura della Commedia, anche se poi il libro è rivolto a tutti, non solo agli studenti. Claudia, dalla sua esperienza si deduce che ha tante passioni, che vanno dalla scrittura all’illustrazione, dalla fotografia al teatro, fino ad arrivare all’insegnamento. Si può dire che “Divina Fuori Classe” le tocchi un po’ tutte? In effetti è proprio così. In “Divina Fuori Classe” ho messo quasi tutte le mie passioni: il disegno, che pratico sin da bambina, la lettura e naturalmente la scrittura che invece è maturata sui banchi del liceo Baldessano Roccati, di cui sono ex allieva. E accanto alla parte in prosa, ho deciso di realizzare in forma teatrale anche alcuni dialoghi che si prestavano bene alla trasposizione, trasformando un po’ il poeta (e non me ne vogliano gli esperti), in un uomo qualunque, spaventato e spaesato, che si ritrova a compiere un viaggio che ha dell’incredibile. Resta fuori dall’elenco delle passioni la fotografia, dal momento che ho
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SOCIETA’
Per tutelare veramente i minori e le famiglie, fermiamo UNA MISSIONE FRA RADIOATTIVITA’ E CORONAVIRUS il disegno di legge “allontanamento zero”!
Sì è svolta fra il 23 e il 29 febbraio 2020 una missione di Mondo in cammino in Ucraina e Bielorussia. La missione aveva lo scopo di monitorare due progetti in realtà ancora oggi molto contaminate dal fallout dell’incidente di Chernobyl di 34 anni fa: Radynka in Ucraina e Dubovy Log in Bielorussia. In queste realtà ferite dal disastro di Chernobyl del 1986, sono presenti non solo le conseguenze del passato, ma anche quelle attuali: la terra che ogni giorno calpestano gli abitanti di questi 2 villaggi fa parte di quella stessa terra che serve per gli orti e per il pascolo degli animali, che è sostegno per boschi in cui vengono raccolti bacche, frutti e funghi e che dona legna da usare nelle stufe e che ritorna al terreno sotto forma di fertilizzante radioattivo. In effetti le rilevazioni compiute dai volontari nel corso della missione hanno confermato questa triste realtà segnalando picchi di contaminazione superiori da 11 a 15 volte il fondo naturale A Radynka il picco di contaminazione (11 volte superiore al fondo naturale) è stato rilevato nella cenere prodotta dalla legna utilizzata per riscaldare la scuola. Questo significa che la legna, raccolta nei dintorni, proviene da boschi contaminati. Ed è la stessa legna che viene utilizzata nelle stufe della case e che bruciando crea nuovi fallout radioattivi che ricadono su Radynka ed è quella stessa legna che produce la cenere radioattiva che utilizzata come fertilizzante dà luogo ad un pericoloso circolo vizioso. Anche a Dubovy Log, in Bielorussia, si sono effettuate analoghe rilevazioni che, sconcertando i volontari, non hanno dato subito segni di contaminazione radioattiva finché, continuando il lavoro di rilevazione al suolo con un contatore geiger, i volontari di MIC si sono imbattuti in rivoltamenti del terreno causati da talpe. In quei cumuli di terra, riportati in superficie, i valori di contaminazione radioattiva erano anche 15 volte superiori a quelli del fondo naturale. Questo dato stava ad indicare – ed indica tuttora - che sia le coltivazioni della fattoria collettiva adiacente al villaggio e sia le coltivazioni familiari provengono da terreni contaminati; che gli animali che si nutrono da quegli stessi terreni hanno carne contaminata e producono prodotti contaminati, come il latte. Tutti questi dati, raccolti e verificati sul momento,hanno convinto MIC a impegnarsi maggiormente per i due villaggi. A Radynka l’associazione, oltre a continuare ad assicurare i pasti puliti a tutti i bambini della scuola, sta tentando di ricostituire il tessuto sociale del villaggio, fondamentale per fronteggiare atteggiamenti di rassegnazione e frustrazione oltre che derive sociali come l’alcolismo, tutti fattori implementati dall’isolamento e dalla distruzione causata dalle conseguenze dell’incidente nucleare. Durante la missione sono stati consegnati alla scuola di Radynka, e anche per le scuole circostanti, strumenti musicali raccolti nell’ambito della campagna “Vibrazioni per rinascere” per un valore complessivo di oltre 8.000 euro. L’impegno, però, più importante per Radynka assunto da Mondo in cammino, in seguito anche ad un appello ricevuto direttamente dalla presidente del consiglio rurale del villaggio, è la ricostruzione della vecchia casa della cultura, ormai fatiscente per mancanza di fondi, non più erogati dopo l’incidente nucleare. Un impegno che non vedrà l’associazione lasciata sola. MIC sarà affiancata da un famoso team di architetti, conosciuto per l’innovazione compositiva e pluripremiato a livello nazionale ed internazionale: si tratta dello studio OBICUA che si occuperà di redigere gratuitamente il progetto architettonico; sarà, inoltre, affiancata dalla nota società di comunicazione e PR “Spencer and Lewis” che si occuperà della campagna di crowdfunding. Proprio dopo il sopralluogo a Dubovy Log, il 27 febbraio scorso – dopo 3 giorni in Ucraina e altrettanti in Bielorussia, uno spostamento aereo da Kiev e Minsk e vari spostamenti locali – i volontari sono stati contattati dal servizio igienico dell’ospedale di Mogilev, la città a cui facevano capo, e visitati da un medico – ognuno degli 8 volontari individualmente nella propria stanza d’albergo - e, senza nessuna misura precauzionale, trasportati presso l’ospedale per il tampone nelle cavità nasali e nel cavo orofaringeo. Dopodiché – ancora senza nessuna precauzione e senza ricorrere ad un isolamento preventivo – i volontari sono stati accompagnati all’albergo liberi di svolgere le proprie attività e di andare in giro. Del fatto è stato contattato e avvisato personalmente dal presidente Massimo Bonfatti, per conoscenza diretta, l’ambasciatore italiano a Minsk, Mario Baldi. Il giorno dopo, 4 volontari sono tornati in Italia senza essere venuti a conoscenza dell’esito dei tamponi e senza nessuna raccomandazione; lo stesso è avvenuto il giorno successivo per altri 3 volontari. Rimaneva, invece, in Bielorussia il presidente, Massimo Bonfatti, allo scopo di trovare contatti per gettare le basi per una futura tournée musicale del gruppo EasyPop, testimonial musicale associativo. Dopo ripetute insistenze, solo il giorno prima di partire, ovvero il 3 marzo, Bonfatti veniva a conoscenza – per telefono e senza nessun referto scritto - dell’esito negativo del tampone per tutti i volontari. In definitiva, nonostante l’approccio molto gentile del personale sanitario e per nulla coercitivo, i volontari sono rimasti perplessi e interdetti sulle modalità di svolgimento dei controlli: se uno di loro fosse risultato positivo avrebbe potuto contagiare una catena considerevole di persone, da quelle incontrate in albergo, sugli aerei, sui mezzi di trasporto e così via. I volontari si sono dati la seguente spiegazione: in Bielorussia esiste un vero e proprio regime e tutti i regimi, in difetto di democrazia, preferiscono dimostrare che tutto va bene, che non esistano problemi. Lo stesso Massimo Bonfatti ci fa presente che diversi cittadini bielorussi, venuti a conoscenza del controllo effettuato presso gli italiani e riportato in siti web stranieri, lo hanno contattato per fare presente la loro preoccupazione perché, a loro avviso, le notizie non circolano e sicuramente ci sono più persone positive che circolano in Bielorussia rispetto alla fonte ufficiale di solo una decina di contagiati (al momento della scrittura del presente articolo, ndr); quasi tutti hanno paura che avvenga quanto successo per Chernobyl, ovvero una vera e propria censura, questa volta non sulla contaminazione radioattiva, ma da coronavirus. Sentito da noi sull’argomento, il presidente Massimo Bonfatti ci ha fatto presente che la situazione è veramente preoccupante, ma - sulla base dei riscontri a Radynka e Dubovy Log - ritiene, purtroppo, che ci sia da preoccuparsi più della contaminazione radioattiva che da quella da coronavirus: quella da coronavirus passerà, quella radioattiva continuerà, invece, ancora per decine, decine e decine di anni e con un numero di vittime, nel tempo, assai maggiore.
Parlare di ‘Allontanamento zero’ significa in primo luogo centrare l’attenzione sugli aspetti di temporaneo distacco dei bambini dalle loro famiglie. ha fatto quindi molto discutere la legge regionale che “Punta ad azzerare gli allontanamenti dei minori dalle loro famiglie se queste si trovano in condizioni di disagio sociale e/o economico. Con questo obiettivo, che pone l’ente in prima linea per la tutela dei bambini, è stato predisposto il disegno di legge ‘Allontanamento Zero”. Pubblichiamo un Comunicato del Partito Democratico di Carmagnola su questo disegno di legge. Facciamo chiarezza. Dal 1983 è vigente in Italia la legge 184 "Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori.” La normativa prevede che: • Art 1 Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia. • Art. 2. Le condizioni di indigenza dei genitori o del genitore esercente la responsabilità genitoriale non possono essere di ostacolo all'esercizio del diritto del minore alla propria famiglia. A tal fine a favore della famiglia sono disposti interventi di sostegno e di aiuto. Quali sono, allora, le motivazioni che possono prevedere l’allontanamento del minore dalla famiglia di origine? Le situazioni familiari problematiche si configurano prevalentemente in: • Grave pregiudizio • Incuria e trascuratezza • Abuso e maltrattamento • Carenza educativa • Problemi sanitari dei genitori (dipendenze e gravi problemi psichici). Parlare di “Allontanamento Zero” porta in sé l’idea che con una buona prevenzione si possa arrivare a non allontanare più nessun minore mentre ogni bambino ha diritto a vivere in una famiglia adeguata ad uno sviluppo affettivamente sano. Le situazioni di grave disagio, di abuso e di maltrattamento devono prevedere interventi tempestivi. Anche in moltissime altre situazioni di deprivazione affettiva e assenza di cura è necessario valutare un sostegno anche esterno alla famiglia e per la famiglia. L’affido familiare è volto a fornire un aiuto temporaneo al minore e alla famiglia, una risorsa umana e sociale che supporta in un momento di condizioni difficili. L’affido è, ovviamente, regolato da leggi nazionali molto rigide e rigorose che tutelano sia i diritto del minore, sia della famiglia. Il Disegno di legge Regionale presentato dalla Giunta Regionale del Piemonte avente come titolo “Allontanamento Zero: Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti”, si sovrappone a una normativa nazionale che già disciplina l’Istituto dell’Affidamento e ne regola l’applicazione. Il Disegno di Legge rischia, peraltro, di delegittimare i Servizi preposti alla tutela dei minori, minando la fiducia nelle Istituzioni e nei professionisti del settore (assistenti sociali, psicologi, medici, giudici del tribunale per i minori). Per queste ragioni si è costituito il Comitato “ Zero Allontanamento Zero” che raccoglie associazioni, ordini professionali, docenti universitari,organizzazioni sindacali, singoli che manifestano contrarietà nei confronti del presente DDLR. e chiede il RITIRO della proposta di legge e l’apertura di un confronto di merito. Come Partito Democratico sosteniamo la battaglia del Comitato e di tutti coloro che chiedono una cosa semplice: fermatevi! Stop alle strumentalizzazioni sulla pelle dei minori e delle famiglie in difficoltà. Il direttivo del Partito Democratico di Carmagnola
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Frutto di una collaborazione tra il Ministero della salute e il Centro Nazionale Malattie Rare, il nuovo portale si rivolge a malati rari, famiglie ed operatori. Le persone con una malattia rara (in Italia circa un milione, ndr) avranno uno strumento informativo in più, una fonte autorevole, indipendente e certificata: si tratta del nuovo sito internet www.malattierare.gov.it, una pubblicazione che ha anticipato di qualche giorno la Giornata delle Malattie Rare che si celebra nella data non casuale del 29 febbraio: “un giorno raro per i malati rari”. Frutto di un accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e il Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) dell’Istituto Superiore di sanità (ISS), con il sostegno del Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il supporto tecnico del Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), questo nuovo portale governativo intende rivolgersi non solo ai malati e le loro famiglie, ma anche agli operatori coinvolti a vario titolo nel mondi delle malattie rare. Uno strumento, insomma, per dare maggiori risorse alle persone colpite da malattie rare: se ne contano circa 7 mila di conosciute, che colpiscono poche o pochissime persone (meno di cinque ogni 10 mila). Attraverso questo nuovo sito verranno messe a disposizione numerose importanti informazioni utili per orientare i cittadini anche online, aggiungendosi allo strumento del Telefono verde malattie rare 800 89 69 49. Il sito rende pubblica la banca dati del Centro Nazionale Malattie Rare, con la possibilità di consultare la raccolta di tutti i punti di riferimento per i malati rari presenti sul territorio: centri di cura, punti di informazione regionali, associazioni. La banca dati contiene informazioni su malattie rare non esenti ed esenti: per ciascuna di queste ultime, quindi con codice di esenzione, vengono riportate le relative informazioni su: - centri di diagnosi e cura - codici esenzione dal ticket - associazioni di volontariato e di pazienti con malattie rare - domande e risposte più frequenti - notizie Per non perdere gli aggiornamenti periodici, è inoltre possibile iscriversi alla newsletter informativa. Fonte: disabili.com – Famiglia & Aiuto >Articoli Famiglia & Aiuto. Il nuovo portale è consultabile anche sul nostro sito alla pagina: in primo piano.
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V-20 Marzo S-21 Marzo D-22 Marzo L-23 Marzo M-24 Marzo M-25 Marzo G-26 Marzo V- 27 Marzo S-28 Marzo D-29 Marzo L- 30 Marzo M-31 Marzo M-01 Aprile G-02 Aprile V-03 Aprile S-04 Aprile D-05 Aprile L-06 Aprile M-07 Aprile M-08 Aprile G-09 Aprile V-10 Aprile S- 11 Aprile D- 12 Aprile L- 13 Aprile M-14 Aprile M-15 Aprile G-16 Aprile V-17 Aprile S-18 Aprile D-19 Aprile L-20 Aprile M-21 Aprile
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Uscirà a fine Marzo il cd del gruppo Teres Aoutes String Band capitanato dal musicista carmagnolese Mario Poletti e dal vernantino Fabrizio Carletto e con la carmagnolese Diana Imbrea al violino e il torinese Oreste Garello alla chitarra. Il cd, intitolato Courenta&Cadillac, è prodotto e distribuito dalla prestigiosa etichetta WMUSIC, brand di iCompany specializzato in musica popolare e world music italiana che nel suo catalogo annovera artisti quali Eugenio Bennato, James Senese, Peppe Servillo, Almamegretta, Daniele Sepe. Nel frattempo il gruppo ha partecipato a una puntata della trasmissione televisiva Linea Bianca che è andato in onda sabato 14 Marzo alle 14 su RaiUno.
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CULTURA “Cosa gli hai detto?” “Che evidentemente mi ero sbagliato. Se tu dicevi che eri a casa col bambino, vuol dire che eri a casa col bambino. Dovevo aver visto male. Era soltanto una che ti somigliava.” Lei tacque a lungo, poi disse: “Somiglio a molte altre.” “No” mormorò lui. “Tu non somigli a nessuna.” Si udirono freni stridere. “Dove sei?” chiese lei. “Sto entrando a Milano Centrale.” Lui faceva il macchinista per Trenitalia, e andava su e giù fra Torino e Milano a trecento all’ora. “Quando ci vediamo?” le chiese. “Ho una voglia disperata di te.” “La prossima settimana Michele fa il primo turno” disse lei. “Lunedì mattina” propose lui. La telefonata successiva Sandra la fece a Simona. Simona era la ragazza (in verità una lontana cugina, sola e normalmente disoccupata) che veniva a tenere Fabio quando lei doveva uscire e Michele, prima o dopo uno dei suoi turni, dormiva. La chiamava, in genere, per andare all’ennesimo colloquio di lavoro (tempo e soldi buttati), ma qualche volta per stare qualche ora con quell’uomo di cui, malgrado il pericolo e i sensi di colpa, non riusciva ancora a fare a meno. “Simona, sei tu?” sussurrò. Fabio stava finalmente chiudendo gli occhi. “Chi parla?” “Sono io, Sandra. Non puoi parlare?” “Deve aver sbagliato numero.” “Ho capito, dimmi soltanto dei sì o dei no.” “Se posso aiutarla…” “Michele ti ha chiamata, oggi?” “Sì.” “Ti ha chiesto se una certa sera eri da me?” “Sì, esatto.” “Gli hai risposto come eravamo d’accordo?” “Certo.” “Cioè che dormivi tranquilla a casa tua.” “Proprio così, signora.” “Bene. Senti, lunedì mattina puoi guardarmi Fabio due ore? Poi aggiustiamo come si deve.” “Penso di sì, signora.” “Allora lunedì, alle nove. E grazie.” “Non c’è di che, signora.” Simona spense il telefono e si risistemò sotto il piumone. Faceva freddo. “Chi era?” chiese lui spegnendo la luce. Simona abitava da sola, ma per ogni evenienza aveva preso un letto a due piazze. “Nessuno” rispose lei. “Riesci a chiacchierare anche con quelli che sbagliano numero.” Lei si strinse nelle spalle. “Qualche volta devi convincerli che non sei chi pensavano che fossi.” Si tirò il lenzuolo fin sotto il mento. “Cos’hai detto al medico?” chiese. “Che non riuscivo a piegare la schiena. Un giorno di mutua in tutto, mi ha dato quel cornuto.” “Al venerdì fanno così. Se non altro ti sei tolto una notte.” Tacquero per qualche minuto, poi lei disse: “Sandra si è calmata?” “Quella pazza! Dovevi vedere che scena quando le ho sbattuto sul muso il fatto del bar! Ha fatto su uno di quei casini… E ha negato alla morte, naturalmente.” “E quello che ti aveva detto di averla vista?” “Puoi fidarti di qualcuno, a questo mondo? Beh, ha detto, se dice che era a casa, era a casa. L’avrò scambiata per un’altra. E poi guarda, ha detto, non ti offendere, ma tua moglie assomiglia a un sacco di donne.” “E tu avevi fatto quella scenata di gelosia!” “Be’, non sono cose che facciano piacere.” Tirò fuori un braccio e riaccese la luce. La guardò. “Tu, piuttosto: sei sicura della data? Non è che eri davvero a guardare Fabio?” “Oh, cerca di smetterla!” disse lei voltandosi verso il muro. Però non si spostò quando lui finalmente spense l’abat-jour e abbracciò la sua schiena. Alle cinque suonò la sveglia, e mezz’ora dopo lui era pronto a uscire. “Ehi” lo chiamò lei da sotto il piumone. “Non mi hai poi detto chi era, quello che ti ha raccontato di tua moglie e del bar.” “Non te l’ho detto?” chiese Michele. “Era il grand’uomo, il preferito.” “Il preferito?” “Il preferito di mia madre, mio fratello Maurizio. Quello che fa il macchinista, te lo ricordi?” Giulio Siccardi
Il racconto del mese... Non ti ho tradito Se riesci a tacere un attimo, cercherò di raccontarti cosa è accaduto veramente. Dunque, quella sera, appena sei uscito…” “Erano o non erano quasi le dieci?” la interruppe lui. “Erano esattamente le dieci meno un quarto” precisò lei. Michele usciva sempre un quarto d’ora prima che iniziasse il turno. La fabbrica era a meno di un chilometro dal loro alloggetto, ma lui ci andava in macchina, specialmente d’inverno: non sopportava il freddo delle sei del mattino, quando non vedeva l’ora di infilarsi a letto e scaldarsi contro la sua schiena. “E se erano le dieci meno un quarto” riprese lui, “è evidente che sei uscita subito dopo, dato che alle dieci e venti ti hanno vista in quel bar!” “Qui di evidente c’è soltanto la tua testa dura” disse lei cominciando ad alzare la voce, “perché in quel bar, quella sera, io non c’ero, né alle dieci e dieci, né alle dieci e venti, né alle dieci e mezzo, né mai.” “Secondo te” disse Michele, “tu eri qua a dormire.” “Noi” disse lei, e ripeté “noi, eravamo qui a dormire.” Si girò a guardare Fabio, che gattonava e ogni tanto si aggrappava ai cassetti cercando di tirarsi su. Fra non molto avrebbe iniziato a camminare. “Quindi mi avrebbero raccontato una balla.” “Non so neanche chi te l’abbia raccontata.” “Questo non ti deve interessare.” “E invece mi interessa, perché forse dobbiamo smetterla di parlare di fiducia, se credi più a uno sconosciuto che a tua moglie!” “Chi ti ha detto che è uno sconosciuto?” “Ah, bene, allora lo conosciamo… E chi sarebbe, il visionario?” “Perché dovrei dirtelo?” “E perché non dovresti?” Lui si grattò la testa ben rasata. “Gliel’ho promesso” disse. Sandra si alzò. “Cioè, fammi capire: arriva un tale e ti dice che ha visto tua moglie in un bar alle dieci di sera, in centro, mentre tu sei in fabbrica e lei dovrebbe essere a casa a mettere a letto il bambino. E tu non solo gli credi, ma gli prometti anche di non dire chi è!” “E allora?” disse lui. “E allora, amore mio, non ti è passato per la testa che l’uomo misterioso potrebbe semplicemente essersi sbagliato? Se mi conosce appena, per esempio, non potrebbe avermi scambiato per un’altra?” “Questo è impossibile.” disse lui. “Vuoi dire che è uno che mi conosce bene?” “Non l’ho detto.” “Già, mica l’hai detto. Però, adesso, mi fai la santa cortesia” e qui andò a prendere in braccio il bambino, che da un po’ minacciava di piangere, “di dirmelo, chi è questo pezzo di emme, se no quando torni, domani mattina, qui, noi due, non ci trovi più!” “Sei completamente pazzo!” urlò sottovoce Sandra. “Può darsi” rispose lui. Appena suo marito era uscito per andare in fabbrica (era venerdì, anche quella settimana di notti se dio vuole stava per finire), si era attaccata al telefono. Fabio non voleva saperne di dormire, e con la mano libera lei spingeva lentamente la culla. “Cosa ti è saltato in mente di dire a Michele che mi hai vista in quel bar?” Lui si mise a ridere. “Lo sapevo che saresti riuscita a scucirglielo! E me l’aveva anche promesso...” Lei aspettò che smettesse di ridere. “Allora?” disse. “Be’, non c’eri, in quel bar?” “Certo che c’ero, ma ti ricordo che ero con te!” “E ti ricordi anche cosa mi hai detto?” Se lo ricordava bene. Non dovevano più vedersi, gli aveva detto. Quella storia era una pazzia, lei aveva un marito, un figlio, e neanche uno straccio di lavoro. Voleva chiuderla lì, in quel momento. “Me lo ricordo” disse soltanto. “E ricordi quello che ti ho risposto?” L’aveva guardata negli occhi e le aveva detto che non avrebbe mai rinunciato a lei. Lei era tutto ciò che di bello c’era nella sua vita. Piuttosto avrebbe affrontato sua moglie, i suoi figli, Michele, e tutto il casino che sarebbe venuto fuori. Era disposto a perdere ogni cosa, ma non lei. “Ho detto a tuo marito di averti vista in quel bar per farti capire fino a che punto sono disposto a spingermi.” “Lui ti ha chiamato?” “Sì, poco fa.”
Claudio: riposa in pace...
CI HA LASCIATI MARIO BARETTA
Noi amici pensionati, colleghi, ex colleghi Enel di Carmagnola, Chieri e Moncalieri, desideriamo partecipare al grande dolore della famiglia di Claudio Olivero. Claudio è stato un tecnico ed un maestro dalle grandi doti professionali, ma prima di tutto è stato un grande uomo, un amico, un uomo semplice ricco di tanta umanità, pilastro della sua splendida famiglia che adesso è smarrita nella disperazione. Ora Claudio veglierà su di loro e noi tutti lo porteremo nel cuore.
Nei giorni scorsi abbiamo accompagnato Mario Baretta nel suo ultimo viaggio. Personaggio molto noto in città Mario era conosciuto soprattutto per la sua professionalità e competenza dimostrate in tanti anni di lavoro. Di carattere gioviale era pronto alla battuta che accompagnava con un sorriso, sorriso che ora si è spento. Alla moglie Maria, a Marco, Luisella e familiari tutti vanno le più sentite condoglianze del direttore e della redazione del Corriere di Carmagnola.
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CULTURA
Carnevale in compagnia della Società Filarmonica di Carmagnola
Margot: a disposizione della città per l’emergenza
Grande successo per l’evento "Gran Galà Retrò dedicato ai fantastici anni '50/'70" organizzato dal comune di Carmagnola e dalla Proloco per sabato 22 febbraio presso Antichi Bastioni! In tale occasione, Ilaria, Barbara ed Elio hanno animato la serata e la Società Filarmonica, diretta dal maestro Donald Furlano, ha preso parte in qualità di carnival band: il pubblico presente si è scatenato in pista sulle sue note, spaziando da ballo liscio a danze di gruppo. Ci sono state poi tante sorprese, tra cui lo spettacolo “Pillole di magia” che ha incantato i presenti, inoltre sono stati graditi ospiti le maschere di Carmagnola: Re Peperone con la Bela Povronera e tutto il suo seguito. Per i più piccini invece c’era a disposizione l’intrattenimento de La Tana dei Monelli. Tanta allegria e tanto divertimento per una serata all’insegna del carnevale e della buona musica! Chiusa la parentesi carnevalesca, la Società Filarmonica si prepara per le uscite primaverili specie dopo questo periodo di “chiusura forzata” a causa del Coronavirus. Per saperne di più, restate connessi e visitate il nostro sito www.bandacarmagnola.it, la nostra pagina Facebook “Società Filarmonica di Carmagnola" o la pagina Instagram @bandacarmagnola
Domenica 8 marzo, il Circolo Margot ha annunciato ai suoi soci che sarebbe rimasto chiuso fino alla fine dell’emergenza coronavirus, nonostante non vi fosse ancora un obbligo esplicito, per tutelare i soci e le loro famiglie. Il comunicato, diffuso sui social, iniziava così: Cari soci, a partire da oggi, domenica 8 marzo, il Margot rimarrà chiuso fino a quando non sarà possibile aprire in tutta sicurezza. In questi ultimi giorni abbiamo sperimentato quanto sia difficile far rispettare le norme di prevenzione previste e non vogliamo mettere a rischio la salute dei nostri soci e delle persone a loro care, soprattutto ora che è stato accertato il primo caso a Carmagnola e il Piemonte è diventata zona rossa. Sarà una perdita anche economica per il Circolo, come potete immaginare, ma, in un momento delicato come questo, è necessario essere responsabili. Quindi il Margot si ferma, ma, come ormai saprete, non si ferma mai davvero. Ci uniamo a quanto già detto dalla direzione Arci Nazionale “cambieremo stile di vita, non rinunceremo, però, alla nostra militanza sociale e ideale”. Per “non fermarsi davvero” il Circolo ha promesso di proporre forme di intrattenimento social e di mettere a disposizione i propri volontari per aiutare i carmagnolesi in difficoltà (a cominciare da anziani e genitori con bambini piccoli). Il 13/03 è stato pubblicato un post di aggiornamento sulle iniziative messe in campo. Cari soci, il Circolo è chiuso da meno di una settimana, ma sentiamo già la mancanza di tutti voi! Sappiate che stiamo approfittando di questi giorni per prepararci (a distanza ovviamente) alla riapertura: ci saranno tante novità! Per quanto riguarda il volontariato per aiutare anziani e famiglie, ringraziamo tutti coloro che si sono offerti di dare una mano. Al momento non abbiamo ancora svolto azioni concrete: il Comune è a conoscenza della nostra disponibilità e attendiamo che ci comunichi cosa è necessario fare. Ci muoveremo in accordo con loro e con le altre associazioni che si sono rese disponibili. Vi terremo aggiornati, nel frattempo potete seguire sui social i nostri consigli quotidiani sulle cose da fare mentre si è in casa e potete scriverci alla mail amministrazione@circolomargot.Un abbraccio a distanza. Chi volesse dare una mano, può contattare i giovani del Margot, tramite i social o scrivendo all’email amministrazione@circolomargot.it e mettersi a disposizione come volontario/a o per proporre attività che il Margot potrebbe svolgere a distanza. Tutti i giorni potrete trovare sulla pagina Facebook i libri consigliati, i film e la musica che i giovani del Circolo Margot consigliano per affrontare questi giorni di difficoltà in modo che non diventino giorni “sprecati”.
Associazione Peppino Impastato tra le finaliste alla settimana europea dei rifiuti 2019 l'Associazione carmagnolese “Peppino Impastato” è finalista della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti i 2019. E' la seconda volta che una nostra azione viene considerata meritivole a livello nazionale. La premiazione avverrà in streming il 27 marzo. L'azione registrata era una delle iniziative presentate dalla nostra associazione nella SERR2019. Si trattava di un progetto pilota che è stato sperimentato, nella stessa settimana, nella scuola di Agraria dell'Istituto Baldessano Roccati di Carmagnola. L'azione "Riduci i rifiuti che compri" vuole dimostrare, nella pratica, qual è l'impatto degli imballaggi sulla nostra spesa e come si può evitare di portare a casa numerosi rifiuti. Inoltre sono stati presentati dati puntuali del territorio. Non è il momento di parlare di incontri nelle scuole o in altri luoghi di aggregazione, ma questo sarà in prospettiva lo sviluppo del progetto. Il link per la premiazione: https://www.envi.info/blog/2020/03/12/serr-2019streaming/ Link al consuntivo della nostra SERR2019 https://centopassicarmagnola.blogspot.com/2019/11/la-settimana-europea-perla-riduzione.html
Unitre: prossimi appuntamenti A seguito dell’emergenza Coronavirus, l’Unitre di Carmagnola, in quanto ente di formazione, ha dovuto interrompere la sua attività, esattamente come le scuole. Incerta ancora la regolare ripresa delle attività, che non avverrà sicuramente prima del 3 aprile, da regolamento. In partenza saranno i corsi culturali di Fitoterapia: l’uso benefico delle erbe, Storia della musica italiana e Scienze piscologiche. Accanto ai corsi, proseguiranno gli incontri di Il trattamento riabilitativo nelle forme artrosiche ed artritiche e Parole … nel tempo. Il calendario delle prossime conferenze di Focus del mercoledì pomeriggio, in orario 15.00-16.30, sarà, invece, il seguente: l’8 aprile, Fine vita e testamento biologico (relatrice: avv. Clara Solavagione); il 22 aprile, Difesa della pelle: calli, duroni e piaghe da decubito (relatore, sig. Piero Bertea). Infine, per quanto riguarda i fuori porta, dal 14 al 18 aprile si svolgerà la gita annuale che avrà come meta “La Baviera alla scoperta dei castelli di Ludwig”. Per maggiori informazioni contattare la segreteria ai numeri 011204463 0114247847 oppure consultare il sito www.unitrecarmagnola.it
Per l'associazione Valeria Torazza
L’angolo della poesia... a cura di Santi Maimone Aforisma di Ermanno Hai mai pensato Che il mondo Sul quale viviamo È un grande palcoscenico Dove ognuno di noi Recita giorno dopo giorno
Pace in Movimento
Tra arte e storia...
L’ennesima tragedia umanitaria si sta consumando in Siria, nella provincia di Idlib. Circa 900,000 persone marciano per sfuggire ad un’offensiva guidata dall’esercito di Bashar al Assad; l’unico orizzonte verso cui i rifugiati si possono rivolgere è la frontiera turca, che però è chiusa. Migliaia di civili si trovano a vivere per le strade, creando accampamenti di fortuna. Secondo l’ONU si tratterebbe di una delle peggiori crisi umanitarie del nuovo secolo e, per questo, Michelle Bachelet, commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha lanciato un appello chiedendo la creazione di corri-
L’imponente castello di Ivrea, noto anche come “il castello dalle rosse torri” presenta una pianta quadrata con un vasto cortile, caratterizzata da quattro torri rosse cilindriche. La costruzione dell’edificio cominciò nel 1358 per volere di Amedeo VI di Savoia su progetto dell’architetto Ambrogio Cognon e si concluse tra il 1393 e il 1395. La posizione strategica del castello, che domina la strada che conduce in Valle d’Aosta, ne rivela la funzione difensiva che dal XV secolo si fuse con quella residenziale. La struttura divenne infatti dimora dei Savoia, portando allo sviluppo della cultura e delle arti promosse in particolare dalla Duchessa Iolanda di Valois, figlia di Carlo VII, re di Francia, e di Maria d'Angiò. A questo periodo risalgono gli interventi
di Giovanna Tesio
“Per i dimenticati di Idlib”
Il Castello di Ivrea doi umanitari per aiutare i profughi siriani. La conquista di Idlib rappresenta il tragico epilogo di nove anni di guerra in Siria, un periodo in cui il concetto di comunità internazionale sembra essere svanito. Per dar voce a questi civili dimenticati, l’Angelus dell’8 marzo di Papa Francesco si è incentrato sulla tragedia che si trovano a vivere questi profughi. In quest’occasione l’Ass.ne Giornalisti amici di padre Dall’Oglio insieme ad altri Enti si è presentata in Piazza San Pietro con un solo striscione: “Per i dimenticati di Idlib”. Giovanna Tesio
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La commedia della propria vita, Ecco: Se vuoi avere solo applausi Per questa tua recita, Impegnati sempre a recitarla Il meglio possibile … auguri Ermanno il marinaio
di decorazione e di arredo d e g l i ambienti, che ospitarono anche importanti eventi come il battesimo di Adriano di Savoia, figlio del Duca Carlo. Nel XVIII secolo, durante le lotte tra francesi e spagnoli il castello tornò ad essere un presidio militare fino al 1750, quando fu utilizzato come carcere fino al 1970. Il fascino medievale emanato dall’edificio si riscontra già nel primo cancello di ingresso, che introduce allo spazio un tempo occupato dal fossato e in cui si trova l’antico ponte levatoio. Tramite il secondo cancello si accede al cortile centrale su cui si affacciano le finestre delle sale del palazzo, in seguito adibite a celle carcerarie.
CULTURA
“Sul bordo del giorno”, il giornalista carmagnolese Attilio Celeghini si racconta
Dani e l e Ni c ast r o, l ’ et e rno Pet e r Pan i n un mondo di adul t i Scrittore carmagnolese, di origini siciliane, collabora con importanti realtà editoriali Leggiamo per trovare le risposte o per porci le giuste domande? A questo interrogativo, ha provato a fornire una soluzione il carmagnolese, di origini siciliane, Daniele Nicastro, classe 1978, da alcuni anni impegnato a scrivere libri per bambini e ragazzi. Autore e ghost writer di una quarantina di testi, tra romanzi e racconti, Daniele ha sempre creduto nelle sue potenzialità, sin dalle scuole medie. È stata la passione a guidarlo, a far sì che il suo sogno di aspirante scrittore potesse trasformarsi in realtà. Oggi, Daniele dedica la maggior parte del suo tempo a elaborare storie, prima nella sua mente, per lunghi mesi, poi sulla carta; a incontrare ogni anno migliaia di studenti da tutta Italia. Empatico e affabile, è attivo sostenitore del confronto, necessario per crescere e migliorare nel lavoro, come nella vita. La sua dote? La semplicità, che traspare soprattutto nelle sue parole, dette o scritte, precise, al posto giusto e mai banali. Daniele, parlaci di te. È vero che sei nato a Carmagnola, ma hai origini siciliane? “Sì, sono nato e cresciuto a Carmagnola, ma i miei genitori arrivano dalla Sicilia. Pur essendo quindi piemontese, ho origini meridionali. Attualmente, invece, risiedo a Moretta, un piccolo paese della provincia di Cuneo, dove mi dedico, a tempo pieno, alla mia attività principale: la scrittura”. Quando hai capito che “da grande” avresti fatto lo scrittore? “Ho iniziato a scrivere per diletto, da giovanissimo. In realtà, il mio percorso scolastico si è sempre discostato molto da quella che è la mia attuale occupazione. Dopo le scuole medie, infatti, ho frequentato l’istituto tecnico meccanico e, una volta diplomato, sono stato quasi subito scaraventato nel mondo del lavoro. Solo nel 2012, ho avuto la fortuna di scoprire un bando, promosso dal Dipartimento della Gioventù, per la selezione di nuovi talenti, fino ai 35 anni. Bando che poi mi ha permesso di approcciarmi a tutti gli effetti al mondo dell’editoria. Non ero ancora un autore, ma potevo già essere definito scrittore. Ero un ghost writer. È stato allora che ho capito che scrivere faceva per me e con fatica e determinazione ho fatto in modo da trasformare il mio interesse sopito per le storie in un lavoro. Ora sono felice del mio percorso, di essere un ghost writer, ma soprattutto, dal 2016-17, con la comparsa del mio nome in copertina, un autore”. Dalle tue prime pubblicazioni, cosa è cambiato? “Negli anni, ho acquisito maggiore consapevolezza e sicurezza. Sono cresciuto, aprendomi al dialogo, al confronto, con gli scrittori, miei amici, con i giovani lettori, il mio pubblico di riferimento. Ho stretto rapporti con le scuole, con le biblioteche di tutta Italia, dal nord al sud. E ogni anno presento i miei libri a migliaia di studenti, bambini e ragazzi, dai 7 ai 15-16 anni. Una fascia d’età decisamente ampia, che racchiude in sé due filoni narrativi però molto diversi, per linguaggio e tipologie di storie”. Perché hai scelto proprio di “specializzarti” in questo tipo di letteratura? “Ho scelto di scrivere libri per ragazzi perché la loro è un’età stupenda. È il periodo del cambiamento, delle novità, delle scoperte. E lo scrittore, dal canto suo, ha il difficile compito di invitare i giovani a riflettere sulle situazioni, a porsi delle domande, che troveranno poi spiegazione nel mondo reale, nella vita di tutti i giorni. Il libro deve quindi essere fonte di nuovi stimoli, deve incuriosire”. Quali difficoltà ci sono nello scrivere un libro per gli adulti di domani? “A seconda del pubblico cui lo scritto in questione intende rivolgersi, è necessario modulare registro, scegliere accuratamente le parole da utilizzare, la tipologia di storia da sviluppare, il suo livello di complessità. Di solito, non ho preferenza di genere: passo dal racconto comico-fantastico, al romanzo d’avventura, piuttosto che realistico sociale”. In merito ai generi, quali sono, invece, le tematiche che tratti più volentieri? “Accanto alle storie di pura invenzione, nutro un particolare interesse per i problemi sociali, legati all’attualità. La mia sfida è proprio tentare di avvicinare i ragazzi dai 13 ai 15-16 anni ad argomenti complessi, come la mafia, lo stalking, nella maniera più semplice possibile”. E le tue fonti d’ispirazione? “Le mie fonti d’ispirazione sono diverse. A volte, traggo spunto dai miei trascorsi, da situazioni vissute in prima persona. Diversamente, mi lascio guidare dall’istinto, da ciò che vedo, sento o leggo, da ciò che è strano, ambiguo, da fatti storici, che poi rielaboro, semplifico e arricchisco di emozioni”. Scrittori preferiti? “Bella domanda. Più che di scrittori, parlerei di libri, quelli che ho letto durante l’infanzia e che tutt’oggi sfoglio ancora volentieri. Faccio riferimento ai libri di Michael Ende, Roald Dahl, Lemony Snicket. Quest’ultimo, in particolare, ha influito più di ogni altro sulla mia concezione di libri per ragazzi, con “Una serie di sfortunati eventi”. Ma anche Patrick Ness con “Sette minuti dopo la mezzanotte”, che mi ha insegnato come effettivamente va scritto un romanzo di formazione”. Come definiresti il tuo rapporto con i lettori? “Bellissimo. I ragazzi leggono molto volentieri i miei scritti e altrettanto volentieri intervengono durante i nostri incontri letterari, condividendo commenti, curiosità. Spesso il tempo concessoci – più o meno un’ora e mezza - è insufficiente per rispondere a tutti i quesiti. Così il dialogo si sposta su internet, sui social, per un confronto diretto, per uno scambio reciproco di consigli”. Quanti libri hai all’attivo? “Almeno una quarantina, tra quelli pubblicati a mio nome e quelli scritti nel ruolo di ghost writer, collaborando con piccole, medie e grandi realtà editoriali. Ho scritto Grande, vincitore del Premio Letterario Legenda Junior, Khalifa, un immigrato da medaglia, Stalker e alcuni titoli della collana “Campioni”. L’ultimo mio libro, di recente pubblicazione, è “Il furto del secolo”, edito da Einaudi Ragazzi”. Il romanzo o racconto cui sei più legato? “Difficile dirlo. In ogni libro che ho scritto o che mi è stato commissionato c’è un qualcosa di mio. Uno dei romanzi che più mi rappresenta è “Grande”, pubblicato da Einaudi Ragazzi, nel 2017. È un romanzo di formazione, ambientato in Sicilia, che parla del problema della mafia. È il mio ritorno alle origini”. Qual è la soddisfazione più grande del tuo lavoro? “Sapere che i miei libri sono il mezzo di un confronto attivo, di una lettura che da azione individuale diventa collettiva, permettendo la crescita del singolo e, al contempo, del gruppo dei pari”. Un consiglio a chi si approccia alla lettura e/o alla scrittura per la prima volta? “Il mio consiglio è non smettere mai di informarsi. Leggere, leggere molto e di tutto è il segreto. Non si diventa bravi scrittori se prima non si è stati buoni lettori”. Sara Giraudi
Attilio Celeghini è un carmagnolese con la passione per la scrittura. Curatore del blog d’informazione IdealMentre e giornalista professionista per LaPresse, ha esordito nella narrativa nel 2007 con il romanzo “Marcelo ha sbagliato il calcio di rigore”, seguito nel 2009 da “Uno sarà preso. Due fratelli nella bufera della guerra” (con Domenico Agasso) e nel 2011 da “Tutto il mondo fuori”. “Sul bordo del giorno” (2020), edito da Ferrari Editore, è il suo ultimo romanzo. Quando ti sei scoperto scrittore? “Sentirmi definire “scrittore’mi imbarazza, perché considero la scrittura una passione che cerco semplicemente di coltivare nel tempo libero, senza ambizioni o pretese. Non mi sono “scoperto”: mi è sempre piaciuto scrivere e inventare storie, sin da ragazzino. Anche se non le leggeva nessuno...Tredici anni fa ho avuto la fortuna di riuscire a pubblicare un romanzo presso una piccola casa editrice”. Ti trovi di più a vestire i panni del giornalista, del blogger o dello scrittore-autore? In cosa differiscono essenzialmente queste figure secondo te? “Come dicevo, non mi ritrovo nei panni dello scrittore: diciamo che è una veste che mi piace prendere a noleggio qualche volta. Non mi definirei nemmeno blogger, perché mi limito a coordinare l'attività dei collaboratori della nostra pagina Idealmentre; se devo proprio scegliere, dico che mi sento più a mio agio nei panni di giornalista, che è poi il mio lavoro. Penso che le prime due figure, ovviamente se svolte in maniera autonoma, consentano più libertà di immaginare, creare, sviluppare. Il giornalismo è saldamente ancorato alla realtà, insegue fatti e notizie e non deve - o almeno, non dovrebbe 'inventarsi' nulla. Io, poi, lavoro in un agenzia di stampa, che deve dare notizie secche, asciutte, senza fronzoli: in pratica, lo spunto, l'input con cui il giornalista del quotidiano confeziona quello che sarà il suo articolo”. Che valore ha per te la scrittura? “La scrittura è libertà, avventura, fuga dalle gabbie, superamento dei confini. Grazie ad essa puoi delineare mondi ed immergerti al loro interno, creare dal nulla personaggi e decidere il loro destino, accompagnandoli passo dopo passo nel loro percorso. È la rappresentazione visiva del potere più bello che abbiamo, quello dell'immaginazione”. Hai altre passioni? “Sono appassionato di fumetti, anche se non sono un esperto e mi piacerebbe esserlo. E poi il cinema: per un periodo volevo diventare regista. Iniziai probabilmente a cambiare idea il giorno che il grande Mario Monicelli, invitato dal Dams a Torino per un incontro, disse testuale a noi studenti: “Vi piacerebbe un giorno fare i registi? Scordatevelo pure”. Un mito”. Quanti libri hai all’attivo? La tua ultima opera di cosa tratta? «'Sul bordo del giorno' è il mio quarto romanzo. È ambientato nell'estate 1992 e racconta le vicende di un paese di provincia nel quale un giorno sparisce nel nulla una ragazzina. La sua migliore amica, Nina, decide di cercarla, con l'aiuto di alcuni coetanei. Detto così potrebbe sembrare il classico thriller, in verità penso - spero - di aver seminato tracce del romanzo di formazione”. Scrittori preferiti e vicini al tuo modo di essere? “Stephen King potrebbe anche pubblicare la lista della spesa e la riterrei comunque un capolavoro: The Body, il racconto da cui è stato tratto Stand By Me, andrebbe studiato a memoria nelle scuole. Da ragazzo mi sono invaghito dello stile di Ammaniti, che penso abbia influenzato almeno una generazione di giovani scrittori. Tra gli italiani 'moderni' mi piace molto lo stile di Sandro Veronesi, guardando ai 'classici' le atmosfere di Fenoglio. Tra gli stranieri, Bret Easton Ellis, l'autore di American Psycho”. S.G.
Sul bordo del giorno
Estate 1992. In un immaginario paese piemontese ha luogo una triste vicenda che ne scuote la tranquillità. Licia, 11 anni, scompare nel nulla. La sua migliore amica Nina si improvvisa detective per poterla ritrovare, perché non si fida degli adulti che la stanno cercando. Nel corso delle sue indagini si imbatterà in personaggi bizzarri, come i fratelli Johnny e Carambola, suoi improbabili aiutanti, la strana cartolaia Maga Baba, Cowboy proprietario di un chiosco, Mahoney il carabiniere a capo delle ricerche. Nina scoprirà anche che il mondo degli adulti è fatto di bugie, mezze verità, ipocrisia e omertà. Una narrazione leggera come una fiaba che affronta un tema importante come è quello della protezione all'infanzia. Vi consigliamo di leggere Sul bordo del giorno perché nulla è scontato in questo romanzo, i personaggi sono originali e a tratti spassosi, i richiami agli anni ‘80 e ‘90 delle vere perle, la trama originale e i colpi di scena non mancano. A noi ha rievocato le atmosfere di Stranger Things, pur non essendo una storia di fantasia, ma, purtroppo molto verosimile.
Sul bordo del giorno – Attilio Celeghini Ferrari Editore - € 18 In vendita presso “Libreria Corgiatti” via F. Valobra n°106 - Carmagnola
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CULTURA
Una Pagina aperta Ritanna Armeni disegna il ritratto di un’epoca e di una donna che vuole cambiare il suo destino nei primi anni del fascismo italiano. Mara Una donna del Novecento è la storia di una ragazzina di tredici anni che vive a Trastevere e il suo sogno è quello di diventare una giornalista o una scrittrice e Il cinema attualmente è chiuso e le programmazioni sospese, ma non si accorge che il Duce sta per travolvogliamo ugualmente proporre i film previsti per il mercoledì, il giogere Roma e il mondo intero. Nei primi vedì e i weekend del mese di aprile, con date ancora da definire. anni Trenta tutti si sentono rassicurati da quest’uomo che alla finestra di Piazza La fattoria dei nostri sogni: un’incredibile storia vera che parla del Venezia urla proclami e chiede più garansogno di una vita: costruire un'enorme fattoria seguendo i criteri della zie per tutti. La migliore amica di Mara, Nadia, è una fascista convinta coltivazione biologica. e lo sono anche i suoi famigliari e sarà proprio lei a portarla ad ascolUn documentario autobiografico girato da John Chester e dalla moglie tare il Duce. L’entusiasmo di Mara e di tutti gli italiani è trascinante e Molly, che racconta gli otto anni di vita vissuta alternativamente in la ragazzina comincia ad intravedere il suo futuro radioso di cappellini armonia e in lotta per la sopravvivenza con la natura. e vestiti e di studio e università che la porteranno a scrivere. Non si Si ringraziano l’istituto Agrario Baldessano Roccati e il Garden Center rende invece conto che quello che li aspetta è una guerra massacranDAVELI per aver procurato le piantine che verranno offerte ai primi te e terribile in cui tutto verrà infranto. La storia personale di Mara si 100 spettatori. intreccia con la storia con la s maiuscola, quella che tutti conosciamo Odio l’estate (1h 50 min). L’ultima commedia di Aldo, Giovanni e Giacomo racconta le dai racconti e dalle immagini rimaste, ma leggerla ed entrare nel cuore vacanze estive di tre uomini che, per un errore di prenotazione, si ritroveranno a dove con- di una giovane, all’inizio, convinta fascista è un’altra cosa. Che cosa dividere la stessa spiaggia e la stessa casa. Questa convivenza forzata li porterà a scoprire ne sarà di Mara e dei suoi sogni? In Mara una donna del Novecento inaspettate affinità caratteriali. di Ritanna Armeni lo scopriremo evento dopo evento. La dea fortuna (1h 54 min) Il nuovo film di Ferzan Ozpetek mette in Una voce tersa e sorprendente per raccontare l’Italia fascista attraverscena ancora una volta le contraddizioni di un’umanità in cui relazioni so una storia che parla a noi e di noi, con il racconto limpido e cone sentimenti hanno spesso contorni sfumati. Un film vitale ed energitradditorio di una ragazza del ventennio. co, che alterna ilarità a riflessioni dolenti in una vera e propria “palette” di colori. RITANNA ARMENI Il richiamo della foresta (1h 40 m) Nuovo adattamento del romanzo MARA UNA DONNA DEL NOVECENTO di Jack London, che vede come protagonista Harrison Ford. È la storia del cane Buck, rapito per essere venduto come cane da slitta per ED. PONTE ALLE GRAZIE – EURO 16,80 i cercatori d'oro del Klondike. Dopo una serie di peripezie, Buck verrà salvato dall'eremita John Thornton con cui si spingerà nelle profondità delle terre selvagge, dove regna uno stato di natura dominato da istinti e coraggio. A Riveder le Stelle Nuovo documentario del regista Emanuele Caruso, in seguito al suc- Alfie Monk sembra un normalissimo adolescente. Solo che ha mille cesso di “La terra buona”. Il film, girato a impatto zero in soli sette giorni in Val Grande, ha anni e ricorda perfettamente l'ultima invasione dei vichinghi in Inghilterra. Quando un incencome protagonisti gli attori Giuseppe Cederna, Maya Sansa e tratta dio distrugge tutto ciò che ama e conosce, tematiche come la tutela dell'ambiente e la cura del nostro pianeta. Alfie è costretto a chiedere aiuto a due suoi Con la partecipazione straordinaria del Dott. Franco Berrino, un epicoetanei. O meglio, a due veri undicenni. Grademiologo per molti anni all'Istituto Nazionale Tumori di Milano e ora zie a loro il ragazzo millenario scoprirà un promotore attivo della corretta alimentazione come salvavita. modo di vivere diverso, un modo di vivere che In diretta dalla Royal Opera House sono previsti: non dura per sempre. Fidelio, una delle ultime opere scritte da Beethoven, presentata in Un romanzo dove magia e misticismo si occasione delle celebrazioni dei 250 anni dalla nascita del composiintrecciano alla vita quotidiana, con intensità tore e diretta da Antonio Pappano; emotiva ed ironia, per commuovere e divertire Il lago dei cigni, il celeberrimo balletto musicato da Pëtr Il'ič nello stesso tempo. Čajkovskij; Età di lettura: da 11 anni. La Cavalleria Rusticana, l’opera più famosa di Pietro Mascagni, tratta dall’omonima novella di Giovanni Verga. In previsione anche una serata dedicata al Cai e due al teatro. Giovanna Tesio
Cinema Elios: Le nostre intenzioni per aprile
Una Pagina aperta Junior
Gruppo di lettura Carmagnola: gli incontri di aprile “Sono tempi difficili e ognuno deve fare la sua parte”. Non sono solo le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma l’obbligo morale che ognuno di noi ha. Seguendo questa filosofia, che da sempre anima il Gruppo di Lettura Carmagnola, e seguendo le direttive degli organi competenti, il circolo culturale carmagnolese sospende la sua attività fino al 3 aprile. “Nella nostra storia siamo sempre stati ligi alle regole” afferma Maurizio Liberti, motore del Gruppo, “ma soprattutto siamo sempre stati attenti alla salute e al benessere di quanti frequentano i nostri incontri, sia letterari sia teatrali, e di quanti operano insieme a noi. Per questi motivi abbiamo sospeso l’attività per tutto il mese di marzo e attendiamo con trepidazione l’evolversi della situazione del mese di aprile, prima di prendere delle decisioni”. L’emergenza Coronavirus ha fatto rimandare i tre appuntamenti dell’Aperilibro di marzo (bambini, ragazzi e adulti) e la serata teatrale di venerdì 20 marzo con Domenico Berardi. “Sia con gli scrittori sia con l’attore abbiamo lavorato per recuperare le date appena la situazione sanitaria ce lo permetterà” commenta ancora Liberti. “Nel frattempo non ci siamo fermati con l’organizzazione di Letti di Notte, in programma da martedì 9 a sabato 13 giugno. Anzi è tutto pronto. Con gli scrittori che hanno già confermato la loro partecipazione, mentre siamo a buon punto con la stagione autunnale dell’Aperilibro 2020 che prenderà il via nel mese di settembre. Ci sembra doveroso lavorare per il futuro come segnale di ottimismo e voglia di ripresa, per lasciarci alle spalle questo brutto momento” conclude Maurizio Liberti. Gli appuntamenti del Gruppo di Lettura Carmagnola per il mese di aprile (se sarà superata l’emergenza Coronavirus): Venerdì 10 aprile – Cascina Vigna, Sala Monviso – Aperilibro ragazzi: “Ci rivediamo a casa” (Valentina Sagnibene) Venerdì 17 aprile – Teatro Elios – “Mio fratello rincorre di dinosauri” (Christian Di Domenico) Martedì 21 aprile – Sala Antichi Bastioni – Aperilibro bambini: “Partenze a razzo” (Luca Perri) Mercoledì 29 aprile – Cascina Vigna, Sala Monviso – Aperilibro: “Favola imbandita” (Paola Gula)
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ROSS WELFORD IL RAGAZZO DI 1000 ANNI
ED. HARPERCOLLINS – EURO 16 Recensione a cura di: Davide Rossetti, Libreria Corgiatti. TUTTI I CLIENTI CHE SI PRESENTERANNO PRESSO LA LIBRERIA CORGIATTI DICENDO DI AVER LETTO LE RECENSIONI SUL CORRIERE DI CARMAGNOLA, AVRANNO UNO SCONTO DEL 10% SULL'ACQUISTO DEI LIBRI RECENSITI.
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SPORT
ELLEDI MYGLASS CARMAGNOLA A CENTRO CLASSIFICA IN ATTESA DELLA RIPRESA Prima che il Covid-19 bloccasse tutti i campionati (e non solo) la Elledi MyGlass Carmagnola con una vittoria ed una sconfitta in febbraio si era assestata a centro classifica. Cominciamo con la gara del 16 febbraio, quando sul parquet giallonero di Caramagna Piemonte, i gialloneri dell’Elledì MyGlass Carmagnola avevano la meglio sul Videoton Crema, per 5-3. I gialloneri passavano in vantaggio con la bellissima mezza rovesciata di Edoardo Piazza, mentre Maietti insaccava l’1-1 dopo un’azione corale e in chiusura della prima frazione di gioco. Al quarto minuto del secondo tempo, il nuovo sorpasso giallonero: sinistro sotto l’incrocio dei pali di Piazza e nuovamente i lombardi pareggiavano con Di Maggio. Al 17’, Luca Abbaticchio realizzava il 3-2 sotto porta ed un minuto dopo replicava capitan Oanea per il 4 a 2. A 35 secondi dalla fine, Ghezzi accorciava le distanze, ma un super Sandri chiudeva i giochi a 18 secondi dalla sirena sul 5-3. La settimana successiva la Rhibo Fossano superava in casa l’Elledì Carmagnola per 6-3, in uno dei due derby piemontesi del girone A di Serie B. Al secondo minuto gli ospiti erano già in vantaggio grazie al destro di Di Gregorio ed al 6° Radaelli ristabiliva la parità con un destro a fil di palo. La Rhibo gira la chiave e trova un break importante e chiudeva la prima frazione in vantaggio di 3 a 1 grazie alle marcature di Richichi e Hichri. Al quinto della ripresa, Piazza insaccava il 3-2 su assist di Lahaye, prontamente El Adlani e Radaelli ristabilivano le distanze sul 5 a 2 per i cuneesi. Ed infine sui titoli di coda, 5-3 di Di Gregorio e definitivo 6-3 di Modaffari (su rigore, per fallo di Lisa).
Martedì 25 febbraio, i gialloneri erano di scena invece a Merano con il Bubi per l’ultimo e decisivo turno secco di Coppa Italia, che avrebbe potuto valere l’accesso alla Final Eight. Purtroppo al palestrone "Karl Wolf" di Merano i gialloneri venivano battuti per 4-0 dagli altoatesini (capolista del girone B). Nel primo tempo, sfortunato il capitano Oanea che (sotto porta) non riusciva a sbloccare il risultato, poi i padroni di casa andavano in vantaggio con Toru (ottavo minuto). Nella ripresa, Rafinha (su rigore, al terzo minuto) siglava il raddoppio dei giallorossi e gli ospiti torinesi non solo erano sfortunati con i due legni colpiti Piazza e Oanea, ma venivano "trafitti" altre due volte da Beregula (che approfittava del portiere di movimento degli avversari), per il 4-0 finale. La pausa ora, forse fino al 5 aprile, servirà agli uomini di Francesco Giuliano per riacquisire la concentrazione e gli stimoli per una positiva ultima parte di stagione. Classifica campionato serie B: Futsal Futbol Cagliari 43, Domus Bresso 38, Real Cornaredo 34, Orange Futsal Team 28, Elledi Carmagnola 25, Rhibo Fossano 16, Lecco C5 e Athletic 15, Videoton Crema 13, Futsal Ossi 12, Bergamo C5 La Torre 6. Furio Cassinelli
L’ABC CARMAGNOLA SUPERA I GATORS E BALZA AL SECONDO POSTO
SAN BERNARDO NELL’OLIMPO DEL CALCIO In contrasto con la situazione contingente del Covid-19, il febbraio 2020 rimarrà per tanti anni nella memoria di tutti gli sportivi Carmagnolesi. Non soltanto infatti i ragazzi di Marocco sono sempre più padroni della classifica di campionato del Girone G di Seconda Categoria, ma si sono soprattutto aggiudicati “a mani basse” il titolo provinciale della Coppa Piemonte. Nei due incontri di febbraio, il primo successo veniva conseguito a Manta di Saluzzo e dopo l’iniziale svantaggio i biancorossi ribaltavano il risultato con Carbonaro e Casetta per il 2 a 1 finale. La settimana successiva il Sanbe non utilizzava certo i guanti di velluto con il malcapitato Virtus Busca e lo travolgeva con un tennistico 6 a 1; le reti erano opera di Jarjusey, Casetta, Carta, Perzolla, Ratto e Masiello. Infine arriviamo alla superfinale di Coppa Piemonte di mercoledì 19 febbraio sul campo di Gassino Torinese: l’incontro con il Valchiusella 1999 veniva concluso con un netto 3 a 0 grazie alle reti di Gaido, Casetta e Cappello per il tripudio ed i festeggiamenti dei moltissimi supporters sugli spalti. Era lo stesso Capitan Cappello a sollevare la Coppa in centro al terreno di gioco ed a condividerla con tutti i compagni, lo staff ed i tifosi in quella meravigliosa serata di Gassino. Il campionato è ora bloccato in seguito al Decreto Ministeriale e, al momento di andare in stampa, teoricamente tutto il movimento calcistico dovrebbe ripartire il 5 aprile e da qui si vedrà come gestire la parte di calendario ancora da completare e per la quale il Sanbe saprà comunque farsi trovare pronto e entusiasmante come sempre. Classifica: San Bernardo 43, Vigone 40, Caramagnese 38, Val Maira 37, Genola 33, FC, Orange Cervere 32, San Chiaffredo 28, Manta 26, Villafalletto 19, Virtus Busca 2011 17, Polisport Castagnole 16, Sommarivese 10, Olimpic Saluzzo 9, Salsasio 8.
Altre due belle vittorie consentono ai ragazzi di Gli di agguantare la piazza d’onore in graduatoria e sale agli onori della cronaca il convincente successo contro la capolista Gators, quasi per tutti una “bestia nera” imbattibile. Stefano Vergnano Proprio sul parquet amico di via Roma, superava nettamente i saviglianesi del Gators e otteneva i due punti fondamentali per il raggiungimento del secondo posto in classifica. Successo che arrivava grazie ad un'ottima prestazione, soprattutto per quanto riguarda la tenuta difensiva mostrata dai padroni di casa, bravi a limitare un attacco che, seppur privo di alcuni uomini importanti, poteva rendersi estremamente insidioso, soprattutto per via del vantaggio di chili e centimetri nel reparto lunghi. L'approccio alla gara dei carmagnolesi è perfetto, ed i carmagnolesi già dai primi scambi segnavano il solco nel punteggio fino al 38 a 24 all’intervallo. Alla ripresa delle ostilità l'Abc doveva affrontare il tentativo di rimonta degli ospiti, ma i ragazzi di Gili erano bravi a mantenere alta la concentrazione e a ricacciare indietro gli avversari. Era poi nei minuti iniziali dell'ultima frazione che le casacchine bluarancio chiudevano definitivamente le ostilità, quando tre canestri da tre punti a distanza ravvicinata di Sipala facevano sì che il divario tra le due formazioni aumentasse fino ad assestarsi attorno alle 25 lunghezze. Nei minuti conclusivi l'Abc gestiva infatti senza problema la situazione di vantaggio e portava a casa il successo per 74-46. Oltre alla vittoria, ulteriore motivo di soddisfazione per l'Abc, era il positivo esordio in Serie D, con tanto di canestro realizzato, di Filippo Dal Sasso, classe 2003 e prodotto del vivaio carmagnolese. La quarta vittoria consecutiva arrivava sul parquet del Grugliasco con un successo netto e meritato, ottenuto dai carmagnolesi bravi a mantenere il controllo del match per tutta la sua durata e bravi a non cadere nell'errore di sottovalutare una formazione che, seppur molto giovane e dunque ancora un po' inesperta, poteva creare diversi grattacapi. La fuga dei carmagnolesi si concretizzava nella seconda frazione, nella quale gli ospiti vedevano il proprio vantaggio aumentare fino al +15 con cui si arrivava all'intervallo (29-44). l rientro dagli spogliatoi Grugliasco provava a tornare in partita, ma il tentativo di rimonta dei padroni di casa si scontrava con l'organizzazione difensiva dell'Abc e con un Milone in stato di grazia (36 punti per lui sul taccuino), che a suon di canestri permetteva agli ospiti di chiudere il terzo periodo sopra di 19 lunghezze (44-63). Nella frazione conclusiva i carmagnolesi dilagavano nel punteggio e si toglievano la soddisfazione di assistere all'esordio in serie D di altri due giovani del vivaio carmagnolese rispettivamente classe 2003 e 2004, Fabio Giraudo e Mattia Costamagna, quest'ultimo in grado di condire il proprio debutto con 4 punti realizzati. In seguito alla pausa forzata per il Decreto Ministeriale, il prossimo appuntamento in calendario sarà il match casalingo con Rivoli, in cui l'Abc proverà a prolungare la striscia di successi. Classifica: Gators 32, ABC Endurance e Chieri 28, Sagrantino e TTB Pino 26, Savigliano e Beinaschese 20, Atlavir Rivalta 18, Nichelino 2000 14, Mondovì, Tam Tam Torino e Globo Grugliasco 10, Fossano 6, Rivoli Don Bosco 4.
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“W LA DANZA”: il Covid-19 NEW VOLLEY: OTTIMA STAGIONE arresta le competizioni PER L’UNDER 11 Causa emergenza “Coronavirus”, la gara nazionale organizzata da “W la danza” al Palazzetto dello Sport di Carmagnola, in occasione della Festa della Donna, è stata rimandata al 2 giugno 2020. Cancellate anche tutte le altre gare ed esibizioni del team carmagnolese. L’ultima partecipazione di rilievo si è registrata il 23 febbraio, al “24° trofeo Città di Biella”. In gara, gli atleti Matteo e Ginevra Rattalino, primo posto nelle discipline cha-cha e samba 12/15; Andrea Perlo e Martina Osella, primo posto, e Giulio Visconti e Isabella Tesio, secondo posto, nella categoria 14/15 B3; Kledy Ezio Vailatti e Arianna Bortone, secondo posto nella 14/15 B1; Alessandro Piccato e Chiara Cerutti, secondo e quinto posto (su 27), rispettivamente nella 16/18 A e nella OVER 16 U Latin. Il gruppo di “W la danza” auspica di tornare al più presto alla normalità, pur continuando, nel rispetto delle norme precauzionali di sicurezza, allenamenti e lezioni.
Continua la stagione positiva per il Volley carmagnolese. Infatti le giovani ragazze della New Volley Carmagnola, nell'ultimo periodo, sono riuscite ad ottenere grandi risultati. Le atlete dell'under 11, sotto l'attenta guida di coach Desiré Ippolito, nel loro campionato di categoria della federazione, sono arrivate al quinto posto su quarantacinque squadre meritando così l'accesso al campionato eccellenza. E non finisce qui! La squadra, capitanata da Elisabetta Aló, avrà l'occasione di farsi valere nel prestigioso girone di Coppa Torino, visti gli ottimi risultati ottenuti in questi mesi. Oltre agli ottimi risultati dell’Under 11, occorre sottolineare come tutte le squadre della New Volley Carmagnola, in questo periodo di stop per l’emergenza sanitaria, hanno ripreso subito i palloni in mano concentrandosi così per migliorare in tutti i fondamentali e arrivare a raggiungere grandi obiettivi. Beatrice Boschero
Mambojambo crea la nuova Dance Sport School e lancia 10 borse di Studio con Ubi Banca
"Con grande orgoglio abbiamo deciso di supportare gli studenti della Dance Sport School nel loro impegno sportivo, nell'ambito di una disciplina che sta registrando una sempre maggiore attenzione ed una costante crescita di interesse da parte di giovani atleti. Il nostro supporto economico ai ragazzi ed alle loro famiglie, vuole essere un aiuto concreto ai giovani talenti, affinché possano continuare a coltivare il loro sogno di crescita in ambito sportivo" ha dichiarato Marco Mendicino, Direttore Territoriale di Ubi Banca per Torino e Piemonte Nord. “Sono orgoglioso d’aver trovato in Ubi Banca un partner che ha sin da subito appoggiato questo progetto per la crescita e lo studio della danza sportiva ad alto livello” ha dichiarato Gabriele Beltramo, Maestro e presidente del Mambojambo dance e della nuova Dance Sport School. Il 12 gennaio a Giaveno gli atleti del Mambojambo Dance hanno partecipato alla “Dance Energie Cup” ottenendo ottimi risultati: Gabriele Alario e Giorgia Gemetto 1° classificati, Francesco Falcone e Alessia Faga 1° classificati, Mirko Gioia e Maya Anton 1° classificati, Alessandro Cellinetti e Ilaria Leuci 1°classificati, Eduardo Apopei e Giulia Falcone 2° classificati, Edoardo Gili e Mayra Strumia 3° classificati.
Grandi novità per la stagione 2020 al centro specializzato in danza sportiva Mambojambo Dance. Il 22 Gennaio, infatti, è stata presentata la Dance Sport School, un percorso di studio, allenamento e crescita nella danza sportiva, che, grazie al sostegno di Ubi Banca, mette a disposizione degli atleti dieci borse di studio, utili a venire incontro alle esigenze economiche delle famiglie e dare la possibilità ai ballerini dell'associazione sportiva di studiare con i migliori insegnanti al mondo. Riceveranno la borsa di studio sponsorizzata da UBI Banca i migliori 10 studenti Dance Sport School. Per poter ricevere la borsa di studio i ragazzi, oltre che essere stati bravi nell'impegno sportivo, non dovranno essere stati bocciati a scuola. La borse di studio potranno essere utilizzate per pagare l’iscrizione intera o parziale all’International Training Camp di Caorle, il più importante convegno internazionale al mondo che si svolgerà a Luglio, oppure, in alternativa per studenti minorenni, per la partecipazione allo junior training camp di Molinella e il Top Training camp di Carmagnola. Le premiazioni avverranno durante il “THE BEST STUDENT AWARDS”, tradizionale evento di fine anno organizzato a Maggio dal Mambojambo.
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DI PAESE IN PAESE Al momento di andare in stampa, in osservanza del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sull’emergenza da Covid-19, è prevista la sospensione su tutto il territorio nazionale di eventi e manifestazioni fino a venerdì 3 aprile compreso. Il seguente programma di appuntamenti potrebbe essere comunque soggetto a variazioni in base ad eventuali nuove misure di prevenzione e contenimento dell’emergenza.
FIERE E SAGRE Dal 4 al 5 aprile Sangano. Fiera di Sangano “Il Budinè e la Budinera al Mercà”. Mondovì. Fiera di Primavera- 61° Edizione. 5 aprile Carema. Fiera di Primavera- 16° Edizione. Favria. Fiera di Sant’Isidoro- 44° Edizione. Moncalieri. Centro cittadino. Mercato dell’Antiquariato. Orbassano. Fiera Primaverile. Pralormo. Cascine in Piazza 2020. Torino. Portici di piazza Vittorio Veneto. Caraglio. Fiera di Primavera- 5° Edizione. Cherasco. Mercato dell’Antiquariato e del Collezionismo- 110° Edizione. Asti. Piazze Alfieri e Libertà. Fiera di Primavera. 11 aprile Torre Pellice. Mercatino Prodotti Naturali. Dal 12 al 13 aprile Pamparato. Maestri di Gusto in Fiera. 13 aprile Avigliana. Mercato Antiquario e Collezionismo. Pralormo. Cascine in Piazza 2020. Torre Pellice. Fiera di Pasquetta. Berzano di San Pietro. Fiera dei Prodotti Agricoli ed Artigianali Locali. Dal 17 al 25 aprile Torre San Giorgio. Sagra del Fritto Misto e Fiera Mercato. 18 aprile Vigone. VigoFlor. Dal 18 al 19 aprile Isola d’Asti. Fiori in Fiera. 19 aprile Agliè. Sagra del Torcetto e del Dolce Tipico Piemontese, Caselette. Fiera di San Giorgio- 5° Edizione. Pralormo. Cascine in Piazza 2020. Rivoli. Piazza Moro e vie limitrofe. Fiera di Primavera. San Benigno Canavese. Fiera Primaverile. Venaria Reale. Mercatino dell’Antiquariato Minore “Belle Epoque”. Cuneo. Centro cittadino. Cuneo in Fiore e Biofotovoltaico. Faule. Festa del Po- 23° edizione. Fossano. Mercatino dell’Antiquariato e del Collezionismo. Nizza Monferrato. Mercatino dell’Antiquariato.
MUSICA 5 aprile Torino. Officine Grandi Riparazioni. “Snarky Puppy”. 6 aprile Torino. Teatro Colosseo. “Raf e Tozzi in concerto”. 9 aprile Torino. Folkclub. “Carlo Pestelli”. Torino. Blah Blah. “Imonolith”. 10 aprile Torino. Off Topic. “Statuto”. Moncalieri. Audiodrome. “Richie Hawtin”. 15 aprile Torino. Pala Alpitour. “Brunori Sas: Al di là dell’amore”. Torino. Teatro Colosseo. “Loredana Bertè in concerto”. Torino. Blah Blah. “Jim Jones and The Righteous Mind”. Rivoli. Circolo della Musica. “Teho Teardo”. Cuneo. Teatro Toselli. “Kyle Eastwood: Cinematic”. 16 aprile Torino. Teatro Alfieri. “Break Free- Queen Tribute Show: Long live the Queen- Bohemian Tour”. Torino. Teatro Colosseo. “Edoardo Bennato: Peter Pan Rock’n’Roll Tour”. Torino. Off Topic. “Mòn”.
Torino. Blah Blah. “Christopher Paul Stelling”. Torino. Spazio 211. “Voina”. 17 aprile Torino. Teatro Colosseo. “Le Vibrazioni in Orchestra di e con Beppe Vessicchio”. Torino. Hiroshima Mon Amour. “La Rappresentante di Lista”. Torino. Blah Blah. “Housewives”. Torino. Folkclub. “James Maddock & David Immergluck, Brian John”. Torino. Off Topic. “Fadi”. 18 aprile Torino. Teatro Colosseo. “Nomadi: Tour tutta la vita… in concerto”. Torino. Folkclub. “Beppe Gambetta”. Torino. Bunker. “Channel One Sound System”. Torino. Spazio 211. “Lost”. Moncalieri. Audiodrome. “Solardo”. 19 aprile Torino. Hiroshima Mon Amour. “Protoje & The Indiggnation”. Venaria Reale. Teatro Concordia. “AbbaMania”. 20 aprile Torino. Teatro Alfieri. “Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana”. Torino. Teatro Colosseo. “Raf e Tozzi in concerto”.
MOSTRE Fino al 13 aprile Torino. GAM, via Magenta 31. “Cavalli, costumi e dimore”. Un percorso espositivo per ripresentare un’opera non più esposta da trentotto anni: il celebre dipinto “Fiera di Saluzzo” che rappresenta una fiera ambientata nel Seicento appena fuori le mura di Saluzzo. Fino al 30 aprile Torino. Noire Gallery, via Piossasco 29. “Peter Wüthrich- Literary Pharmacy & Two Books”. Una mostra dedicata all’artista che, dall’inizio degli anni ’90, ha eletto il libro a suo principale strumento espressivo. Al di là del loro contenuto Wüthrich utilizza i libri in ogni loro parte, li smonta e poi li rigenera sotto altra forma. San Sebastiano da Po. Noire Gallery, Cappella del Brichetto. “Mel Bochner- Meditation on the Theorem of Pythagoras”. Un progetto nato dalla collaborazione dell’artista e la Noire Gallery, presentato nella Cappella di San Sebastiano, luogo simbolo della tradizione artistica della galleria. Fino al 3 maggio Torino. GAM, via Magenta 31. “Helmut Newton- Works”. In mostra 68 fotografie con l’obiettivo di presentare una panoramica della lunga carriera del grande fotografo: dalle copertine di Vogue degli anni Settanta al ritratto di Leni Riefenstahl del 2000. Palazzina di Caccia di Stupinigi. “Frida Kahlo through the lens of Nickolas Muray”. La mostra evento offre uno sguardo intimo e privato sulla celebre artista messicana attraverso gli scatti di Muray, suo amico di lunga data e amante. San Secondo di Pinerolo. Castello di Miradolo. “Oliviero Toscani”. Un inedito percorso espositivo per raccontare uno dei grandi protagonisti della fotografia mondiale, dagli esordi alle campagne più famose, dagli scatti iconici agli incontri della sua carriera. Fino al 4 maggio Torino. Museo Civico d’Arte Antica- Palazzo Madama, piazza Castello. “Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno”. La rassegna presenta il percorso artistico del grande pittore, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga. Fino al 31 maggio Torino. Mastio della Cittadella- Museo Nazionale d’Artiglieria, corso Galileo Ferraris. “Leonardo Da Vinci- I volti del genio”. Una mostra documentaria per esaminare una personalità complessa, una figura che non si inchinò a nessun dogma e, allo stesso tempo, capace di andare contro i propri ideali in cerca di riconoscimenti che mai arrivarono. Fino al 14 giugno Torino. MAO, via San Domenico 9/11. “Dipingere l’Asia dal vero. Vita e opere di Arnold Henry Savage Landor”. Una mostra dedicata ad una figura poliedrica estremamente interessante: Arnold Henry Savage Landor fu infatti artista, antropologo, esploratore, avventuriero, scrittore, fotografo, giornalista e inventore.
Reggia di Venaria Reale. “Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750”. 200 capolavori provenienti dai piuù prestigiosi musei di tutto il mondo ed istituzioni pubbliche e private conducono i visitatori in uno straordinario viaggio nell’Europa delle arti tra fine Seicento e metà Settecento. Fino al 15 giugno Torino. Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana. “Cinemaddosso- I costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood”. La mostra racconta il talento, la creatività e la sapienza artigianale della Sartoria Annamode che, dagli anni ‘50, continua con passione a realizzare abiti che hanno reso i nostri costumisti famosi a livello internazionale. Fino al 30 agosto Torino. Museo Nazionale del Risorgimento- Palazzo Carignano, via dell’Accademia delle Scienze 5. “Tiziana & Gianni Baldizzone- Transmission people-to-people”. Una serie di fotografie, in grande formato, di uomini e donne di paesi e culture diversi nell’atto del passaggio del sapere.
TEATRO 6 aprile Bra. Teatro Politeama. “La giovinezza è sopravvalutata”. Con Paolo Hendel. Regia di Gioele Dix. Dal 7 al 9 aprile Torino. Teatro Carignano. “Alessandro Baricco legge Novecento”. Di Alessandro Baricco, Tommaso Arosio, Eleonora De Leo, Nicola Tescari. Con Alessandro Baricco. 8 aprile Cuneo. Teatro Toselli. “Il giardino dei ciliegi”. Con Arianna Aloi, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano. Regia di Alessandro Serra. Fino al 9 aprile Torino. Teatro Gobetti. “La casa di Bernarda Alba”. Con Francesca Mazza, Orietta Notari, Francesca Bracchino. Regia di Leonardo Lidi. 9 aprile Torino. Teatro Colosseo. “Kally’s Mashup Live Tour”. Dal 14 al 19 aprile Torino. Teatro Gobetti. “Happy Days in Marcido’s Field”. Con Maria Luisa Abate, Paolo Oricco. Regia di Marco Isidori. Dal 15 al 18 aprile Torino. Teatro Carignano. “Tartufo”. Con Remigijus Bucius, Kestutis Cicenas, Eimantas Pakalka. Regia di Oskaras Korsunovas. 16 aprile Alba. Teatro Sociale G. Busca. “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Paola Quattrini. Regia originale di Pietro Garinei, nuova messa in scena di Luigi Russo. Dal 17 al 18 aprile Torino. Teatro Erba. “Roger”. Con Emilio Solfrizzi. Scritto e diretto da Umberto Marino. 18 aprile Pinerolo. Teatro Incontro. “La lettera”. Con Paolo Nani. Regia di Nullo Facchini.
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Periodico mensile a carattere locale dell’Associazione Corriere di Carmagnola Aut.Tribunale di Torino n° 5459 del 29/11/2000 Il giornale viene stampato in 15.000 copie e distribuito gratuitamente a tutte le famiglie di Carmagnola e dintorni Direttore Responsabile: Pierpaolo Boschero Redazione: Maresita Brandino Beatrice Boschero Cristiana Cassinelli Furio Cassinelli Valentina Chiabrando Sara Giraudi Santi Maimone Martina Occelli Sabrina Quaranta Cristiano Sabre Giovanna Tesio Hanno collaborato in questo numero: Per la Vostra pubblicità a Carmagnola:
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