Sardegna Sud Est Giugno 2011

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Villasimius, Porto Giunco

Sardegna sud est, non solo mare I paesaggi del Sarrabus All’interno l’itinerario dei ristoranti

Benvenuti in Sardegna


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3 Il Territorio

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Sardegna sud est, la terra del sogno

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Castiadas la perla del mediterraneo

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Cagliari, il fascino del capoluogo

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La storia meravigliosa di Costa Rei

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Quartu tra storia ambiente e cultura

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Muravera lunghe spiagge bianche

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Viaggio sulla costa verso l’Ogliastra

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San Vito il cuore del Sarrabus

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Villasimius il fascino del mare

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Sardegna sud est non solo mare

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Villasimius il museo archeologico

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Le produzioni artigianali del sud est

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L’area marina protetta di Villasimius

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Beach Tennis lo sport dell’estate

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Il mare, meraviglia da esplorare

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Cartina della Sardegna

Chi Siamo

Punti Distribuzione Effe Erre S.N.C. Via Roma 214 09043 Muravera Tel./Fax +39 070 9931632 www.emcomunica.it - info@emcomunica.it

Sardegna Sud Est iscritto al registro presso il Tribunale di Cagliari al numero 6/06. Periodico Giugno, Luglio, Agosto, Settembre. Direttore Responsabile: Nino Melis Coordinatore Editoriale: Fabio Usai, Grafica: Roberto Utzeri Foto: Sardiniaphotoevent, A. Masala, M. Pispisa, R. Utzeri Marketing e Pubblicità: Effe Erre snc tel. 070.9931632 info@emcomunica.it Stampa: L’Unione Editoriale Elmas (CA) Produzione e Distribuzione: By Effe Erre S.N.C.. Internet Company Solution, specializzata in servizi hi-tech per il turismo e promozione del territorio, advertsing, web designer e soluzioni per il business digitale

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Sardegna Sud Est, la terra del sogno Ambiente, cultura, gastronomia ed ospitalità per una vacanza indimenticabile Il mare, con i suoi incredibili riflessi, così limpido da poter intravedere bianchi fondali di sabbia finissima. Le incredibili calette, le coste, le spiagge. Non sono le uniche attrattive presenti nella Sardegna Sud-Est, ove è impossibile non farsi rapire dalla varietà e la bellezza dei paesaggi, così fedeli nelle coste alle splendide immagini da cartolina note oggi a tutto il mondo e così sorprendenti nell'entroterra. Qui appare la Sardegna meno conosciuta. Quella che non ti aspetti. Una Sardegna capace di “incantare” con i colori accesi di una vegetazione mediterranea e variegata. Montagne aspre, antiche vallate testimoni di una storia millenaria, un ambiente incontaminato e a tratti selvaggio. Immagini, profumi e suoni che si irradiano dal profondo dell'anima di una terra che ha tantissimo da raccontare. Una terra i cui frutti rappresentano la vera essenza di un autentico angolo di paradiso. Chi ha avuto il piacere di visitare la Sardegna e il sud-est in particolare, conosce bene questi sapori e questi aromi e difficilmente li dimentica. Basti pensare al pesce, immancabile nelle tavole sarde, soprattutto nelle zone costiere.

Spigole, orate, triglie, grandi pesci di fondale come dentici, ricciole e cernie. Ma anche deliziosi crostacei come l'aragosta, i gamberi e molluschi d'ogni sorta come polpi, calamari, seppie, arselle e cozze. Che dire poi dei prodotti più tipici come la “bottarga” (autentica delizia preparata con le uova di muggine)? Oppure i formaggi dai sapori decisi e appetitosi, il rinomato maialetto allo spiedo, sapientemente presentato su un letto di mirto profumato, e molte altre delizie. La semplicità e la genuinità sono comuni denominatori nella cucina sarda e così come a tavola, questa stessa semplicità aè rievocata nei gesti della quotidianità e nelle arti. Basti pensare alla musica e agli strumenti musicali più tipici, le launeddas, costruiti con canne palustri attraverso tecniche custodite gelosamente. La materia prima si lega sempre, immancabilmente alla terra, da tempo immemore. Le sonorità prodotte sono dunque ruvide e affascinanti allo stesso tempo. Castiadas, M.te Turno

ph. B

ph. B

Info www.sardegnasudest.com Castiadas, Sant’elmo Baia delle Anfore

Sardinia South East, the land of dreams Those who have had the pleasure of visiting Sardinia, and the south east in particular, know well and appreciate the flavours and aromas that are most typical of this land. Fish is never missing from the Sardinian table, especially in coastal areas. Sea bass, sea bream, mullet, white bream, the great fish of the sea floor such as red snapper, amberjack and grouper, but also delicious crustaceans like lobster, prawns and molluscs of every type. ‘Bottarga’, an authentic delicacy prepared from the eggs of mullet roe, is one of the most famous products. Sardinian cheeses have marked and appetising flavours and often accompany the famous ‘maialetto allo spiedo’, suckling pig roasted on a spit, presented in the traditional way on a bed of perfumed myrtle. Simplicity and authenticity are common themes in Sardinian cuisine. The same simplicity is retained in everyday life and in the arts. The most typical musical instruments in Sardinia are the ‘Launeddas’, made from marsh reed following jealously guarded techniques.

Wer das Vergnügen hatte Sardinien zu besuchen und besonders den SüdOsten, kennt und schätzt die typischsten Geschmäcke und Aromen dieses Landes.Der Fisch ist unfehlbar auf den sardischen Tischen, hauptsächlich an den Küstenzonen. Seebarsch, Goldbrasse, Meerbarbe, Brasse, große Fische der Wassertiefen wie Zahnbrasse, Seriola dumerili, Zackenbarsch aber auch köstliche Krustentiere wie Langusten, Garnelen und jede Art von Mollusken. Unter den berühmtesten Produkten, der "Rogen", authentische Köstlichkeit, zubereitet mit den Eiern der Meeräsche. Die sardischen Käse haben kräftige und appetitanregende Geschmäcke und oft begleiten sie das berühmte Schwein, am Spieß gebraten, zubereitet nach der Tradition auf einem Bett aus wohlriechender Myrte. Die Einfachheit und die Unverfälschtheit sind gemeinsame Nenner in der sardischen Küche. Dieselbe Einfachheit ist ins Gedächtnis zurückgerufen in den Gesten der Alltäglichkeit und in den Künsten. Die typischsten Musikinstrumente Sardiniens sind "die Launeddas", angefertigt mit Schilfröhren durch Verfahren welche bedacht aufbewahrt werden. Das Rohmaterial ist immer schon seit alten Zeiten mit der Erde verbunden. Das Gebiet des SüdOsten Sardiniens ist charakterisiert durch die tausendjährige Geschichte und Kultur.


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Cagliari, il fascino del capoluogo Cagliari, la spiaggia del Poetto e le circostanti falesie della Sella del Diavolo, ecco le meraviglie che la rendono un gioiello nel Mediterraneo.Tra storia e cultura, tra cielo e sole, mare e terra, la città appare come un luogo eletto di un turismo sempre più entusiasta e mai pago di questa straordinaria alchimia di attrattive. Benvenuti a Karalis dunque. La sua luce, la sua storia e le sue bellezze sono apprezzabili nei quartieri storici Marina, Stampace, Castello. Il lungo litorale del Poetto, con i suoi 7 Km. di spiaggia, il fiore all'occhiello di questa perla del Mediterraneo, meta ogni anno di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Cagliari, capoluogo della Sardegna vanta una tradizione enogastronomica tipica. La cucina marinara allieta e soddisfa i palati più esigenti, con i suoi frutti freschissimi. Prodotti di un mare cristallino e unico al mondo. Nel 1896, Cagliari era popolata da poco più di 50 mila abitanti. Fino ad allora la città colonizzata era governata da diverse monarchie straniere che si sono succedettero con le trame di un'aristocrazia collegata a doppio filo. I rappresentanti delle grandi famiglie, per la prima volta, in pratica i nobili di Cagliari, fecero strada alla nuova borghesia commerciale e liberale. Il Comune abbandonò le strette stradine di castello (Casteddu, così si chiamava la città), ed uscendo dalle

ph. A. Masala

Cagliari, il Poetto e Marina Piccola

ph. A. Masala

scinante che mai. Il mare rende equilibrio e mette a disposizione dell'uomo le sue grandi risorse rigeneranti. Madre natura compie il suo corso. Come nel caso dello stagno di Molentargius. Un'oasi di pace nel cuore di Cagliari di importanza notevole, in quanto habitat naturale dei bellissimi fenicotteri rosa che qui, come solo in pochissimi altri posti al mondo, nidificano.

La spiaggia dei centomila Le bellezze naturalistiche restano tuttavia il fiore all'occhiello per il comparto turistico isolano. Pensando ai litorali da visitare, è quasi impossibile delineare una classifica dei luoghi più belli. Dalla punta più a sud percorrendo il territorio verso nord, lo spettacolo è davvero sorprendente. Dalla

Spiaggia dei centomila “Il Poetto” che, nonostante un recente disastroso tentativo di ripascimento, continua ad essere anno dopo anno meta prediletta per i cagliaritani, per tanti sardi provenienti dall'hinterland e per una consistente rappresentanza di turisti stranieri, si snoda un meraviglioso itinerario.

Cagliari, vista sul porto

Cagliari, the charm of the principal city

antiche mura fortificate - che in più di un'occasione salvarono la sua gente dalle invasioni - scese a valle. Il cuore pulsante dell'economia si stabilisce davanti al porto, icona della moderna città mercantile. E qui che i pescatori Cagliaritani trovano lo sbocco alla loro attività naturale. Ma se la stessa ubicazione in una posizione così strategica, fece all'epoca di Cagliari una città mercantile, rimane salvo il concetto che permise che il fianco potesse essere vulnerabile. E' qui che subì i numerosi bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il 19 maggio 1950, venne riconosciuta alla città la medaglia d'oro al valor militare. In quel preciso istante il mare riprende tra le sue braccia la città e curandola dalle ferite la rese più affa-

ph. A. Masala

Cagliari, Poetto beach and the surrounding cliffs of the Sella del Diavolo; these are the wonders that make it a jewel of the Mediterranean. Surrounded by history and culture, sun and sky, earth and sea, the city is emerging as a place sought out by ever more enthusiastic tourists who never tire of its extraordinary mix of attractions. So welcome to Karalis.Its light,its history and its beauty can be appreciated in the historic quarters of Marina,Stampace and Castello.The Poetto coastline,with its 7km of beach,the jewel in the crown of this pearl of the Mediterranean,each year the destination of choice for thousands of tourists from all over the world. Cagliari, principal city of Sardinia, boasts a characteristic wine and gastronomy tradition. The seafood cuisine excites and satisfies even the most demanding palates with the freshest raw ingredients,produce of a crystalline sea which is unique in the world.In 1896,Cagliari had a population of little more that 50 thousand inhabitants.Until then the colonised city had been ruled by a series of different foreign monarchies who were replaced by an aristocracy very closely connected to the monarchy.For the first time, the representatives of the great families, in essence Cagliari’s nobility, paved the way for the new commercial and liberal bourgeoisie.The Council abandoned the little narrow streets of Castello (Casteddu,as the city was called),and,leaving the city’s ancient fortified walls, which on more than one occasion had saved its people from invasions, came downhill.The beating heart of the economy was established in front of the port,symbol of the modern merchant city.It is here that Cagliari’s fishermen find the source for their natural activity. But while it was its setting in such a strategic position that in the past made Cagliari a merchant city,it is also the attribute that made the area vulnerable and during the Second World War it suffered numerous bombardments. On 19 May 1950, the medal of honour was awarded to the city for military bravery.In this precise instant it was as though the sea took the city into its arms again and,healing its wounds,made it more enchanting than ever. The sea restored equilibrium and revitalised man with its great regenerating resources. Mother Nature completed her course. This is also the case of the lagoon of Molentargius.It is an oasis of peace in the heart of Cagliari,of significant importance thanks to its role as the natural habitat of the beautiful pink flamingoes that nest here,one of very few nesting sites in the world.

Cagliari, der Strand des Poetto und die umliegenden Klippen der Sella del Diavolo,das sind die Schönheiten,welche es zu einem Schmuckstück des Mittelmeeres machen.Zwischen Geschichte und Kultur,zwischen Himmel und Sonne, Meer und Land, erscheint die Stadt als ein auserlesener Ort eines immer begeisterten Tourismus und nie zufrieden mit dieser außergewöhnlichen Alchimie von Attraktionen. Also willkommen in Karalis.Sein Licht,seine Geschichte und seine Schönheiten sind schätzenswert in den historischen Stadtvierteln Marina,Stampace,Castello.Der ausgedehnte Küstenstreifen des Poetto mit seinem 7 km langen Strand,ist das Aushängeschild dieser Perle des Mittelmeeres,jedes Jahr Ziel von Tausenden Touristen,aus allen Teilen der Welt kommend. Cagliari, Hauptstadt Sardiniens rühmt eine typische önogastronomischeTradition.Die Meeresküche erfreut und stellt die anspruchsvollsten Gaumen mit ihren sehr frischen Früchten zufrieden.Produkte eines kristallklaren und einzigartigen Meeres auf derWelt. Im 1896 war Cagliari von wenig mehr als fünfzigtausend Einwohnern bewohnt. Bis dahin war die kolonisierte Stadt von verschiedenen ausländischen Monarchien regiert,welche sich mit den Handlungen einer mit ihr zweifädig verbundenen Aristokratie abgelöst hat. Die Vertreter der großen Familien, d.h. die Adeligen von Cagliari machten zum ersten Mal Bahn für das neue kommerzielle und liberale Bürgertum.Die Gemeinde verließ die engen Straßen von Castello (Casteddu,so benannte sich die Stadt) und die alten gefestigten Mauern,welche in mehr als einer Gelegenheit ihrVolk vor den Invasionen retteten und zog talwärts. Das pulsierende Herz der Ökonomie legt sich vor dem Hafen fest, Ikone der modernen Handelsstadt.Hier finden die Fischer von Cagliari den Ausgangspunkt für ihre natürliche Aktivität. Aber wenn dieselbe Lage in einer so strategischen Position zu jener Zeit eine Handelstadt aus Cagliari machte,bleibt das Konzept offen,das erlaubte,daß die Seite verletzlich sein könne.Hier erlitt sie die zahlreichen Bombardierungen des zweiten Weltkrieges. Am 19.Mai 1950 wurde der Stadt die Goldmedaille für die Militärtapferkeit verliehen.In jenem Augenblick nimmt das Meer die Stadt erneut in seine Arme auf und ihre Verletzungen heilend, machte es sie faszinierender als je. Das Meer gibt Gleichgewicht und stellt dem Menschen seine großen regenerierenden Ressourcen zur Verfügung. Mutter Natur erfüllt seinen Lauf. Wie im Fall des Teiches von Molentargius. Eine Oase des Friedens, im Herzen von Cagliari, von bemerkenswerter Wichtigkeit, da er natürliches Habitat der wunderschönen rosaroten Flamingos ist,welche hier wie in sehr wenigen anderen Orten der Welt,nisten.


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Quartu tra storia, ambiente e cultura Quartu including history, the environment, culture and events Visiting the city of Quartu S. Elena for the first time, you can find historically and culturally important places. In the Cepola district (the Old Town) there is the church of Santa Maria, probably built on the remnants of an ancient Christian church. More striking is the Basilica of Empress St. Elena (the Patron Saint of the city,) dating back to the sixteenth century, located in the square. The church which has best preserved its original structure is St. Peter in Ponte, located inside the cemetery in the suburbs of the town. There are also some very old houses, whose original structures made of mud bricks are evident and frescoes depicting geometric designs can still be seen on the ceilings. Some of these are open to the public during the "monumenti aperti” event. The museum "Sat Dom'e Farra" (Flour House) contains the largest collection of instruments of the agro-pastoral civilization on the island. Also worth seeing is the Ethnographic "Life Cycle" Museum which is located in an old Campidanese house dating back to 1800 and gives a picture of life in Sardinia between the eighteenth and twentieth centuries. The Molentargius lagoon, west of the city, is of great naturalistic importance. Its rich bird life (including beautiful pink flamingos), has lead it to be considered one of the most important wetlands in Europe. Summer in Quartu Sant Elena is always very lively. Sciampitta, the International Folklore Festival, includes folk groups from around the world and attracts thousands of Italian and foreign tourists. Wenn man die Stadt Quartu S. Elena zum ersten Mal besucht, kann man wirklich überraschende Plätze und Bauten entdecken. Im Stadtteil Cepola befindet sich die Kirche der Hl. Maria, wahrscheinlich auf den Überresten einer alten frühchristlichen Kirche erbaut, deren Wiederaufbau auf das Jahr 1300 zurückgeht. Die Kirche, aus einem Schiff bestehend, ist sehr einfach in der Struktur und in der Ausstattung. Auffallender ist die Basilika der Hl. Kaiserin Helena, die Stadtpatronin, gelegen auf der gleichnamigen Piazza. Nach oftmaligen Restaurierungen bleiben von der ursprünglichen Struktur, welche auf das XVI. Jahrhundert zurückgeht, nur der Kirchturm und die erste Sakristei. Im Inneren der Kirche befinden sich wunderschöne Fresken und werden viele alte Fundstücke aufbewahrt. Die Kirche, welche am besten ihre Originalstruktur bewahrt hat ist jene des Hl. Petrus in Ponte, in der Stadtperipherie, im Inneren des Friedhofes gelegen. In dieser Struktur sind spätromanische und gotische Elemente sichtbar. Man kann sich das Museumhaus " Sa Dom' e farra" nicht entgehen lassen wo die ausführlichste Sammlung der Instrumente der Hirtenkultur aufbewahrt wird. Sehenswert ist auch das ethnographische Museum. Die Lagune von Molentargius bleibt eine der wichtigsten naturwissenschaftlichen Flächen. Der Sommer in Quartu. S. Elena ist immer sehr lebhaft. Sciampitta, Volksfest des Folklore ist eine der sehenswürdigsten Veranstaltungen. Quartu la cupola della Basilica di Sant’Elena

Visitando la città di Quartu S.Elena per la prima volta, si possono scoprire luoghi ed edifici davvero sorprendenti per il loro valore storico culturale. Nel quartiere di Cepola (centro storico) si trova la chiesa di Santa Maria, costruita con molta probabilità su ciò che restava di un'antica chiesa paleocristiana e la cui ristrutturazione e ampliamento risale al 1300 circa. La chiesa ad una sola navata, è molto semplice nella struttura e negli arredi. Più appariscente è la Basilica di S.Elena Imperatrice (Santa Patrona della città) ubicata nell'omonima piazza. A seguito di molteplici restauri, dell'originaria struttura risalente al XVI secolo, restano solo il Campanile e la prima Sacrestia. All'interno della chiesa sono presenti splendidi affreschi e custoditi molti antichi reperti. La chiesa che tuttavia ha conservato meglio la sua struttura originale è quella di san Pietro in Ponte, ubicata all'interno del cimitero, nella periferia cittadina. Elementi stilistici tardo-romanici e gotici sono evidenti nella struttura (fine 1200 circa). Questi sono solo alcuni degli edifici sacri di Quartu Sant'Elena, ma a testimoniare la città storica restano anche alcune case molto antiche, nelle quali sono evidenti le originali strutture realizzate in mattoni di fango esiccati al sole. Le più sontuose mostrano ancora sui soffitti, preziosi affreschi raffiguranti disegni geometrici. Alcune di queste vengono aperte al pubblico durante la manifestazione monu-

menti aperti . Imperdibile è la casa museo Sa Dom'e farra (casa della farina), ove è custodita la più ampia collezione di strumenti della civiltà agropastorale isolana. Da vedere è anche il Museo Etnografico il ciclo della vita , che ha sede in un'antica casa campidanese risalente al 1800 e che ripercorre con una vasta esposizione di oggetti antichi, la vita dei sardi tra l'XVIII e il XX secolo. Il territorio del Comune di Quartu è molto vasto. Si distende dai monti fino al mare. La laguna di Molentargius, ad Ovest della città, resta comunque una delle aree più importanti dal punto di vista naturalistico. Per la ricchissima avifauna (nella quale spiccano anche gli splendidi fenicotteri rosa), è considerata a buon merito una delle zone umide più importanti d'Europa. L'estate a Quartu sant'Elena è sempre molto viva. Sciampitta, il Festival Internazionale del Folklore, è uno degli eventi di punta e attira ogni anno migliaia di turisti italiani e stranieri. Sciampitta rappresenta oggi un alto momento d'incontro e di partecipazione. La manifestazione è arricchita di edizione in edizione, dalla presenza di compagini folkloriche provenienti da paesi lontani e ricchi di tradizioni cone India, Cina, Brasile e tanti stati Europei come la Spagna, il Portogallo, la Grecia e non solo... Durante il Festival, le principali vie cittadine sono costellate da graziose bancarelle e banchetti ove è possibile acquistare piccola oggettistica d'artigianato locale e degustare qualche assaggio di prodotti tipici.

La volta affrescata della Basilica

Quartu S. Elena il museo etnografico


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Viaggio sulla costa, verso l'Ogliastra Sosta obbligatoria a Villasimius e Costa Rei, per ammirare un mare da favola Un percorso unico che percorrendo il Viale Poetto partendo da Cagliari, offre un colpo d'occhio suggestivo sugli stagni di Quartu Sant'Elena (a pochi km dal capoluogo e rinomatissimi per le grandi colonie di fenicotteri rosa che li popolano) da un lato e dall'altro direttamente sul lungomare. Chilometro dopo chilometro, procedendo in direzione Villasimius, il paesaggio muta, mostrandosi a tratti aspro nella scarsa vegetazione. È qui che la strada si inerpica tra le montagne. Pochi tornanti dividono lo sguardo ignaro del visitatore da un panorama spettacolare. Superate le prime montagne appare il mare. Azzurro e limpido, ad accarezzare deliziose insenature e spiagge bianchissime. I litorali di Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas, si fanno ammirare dall'alto, suscitando in chi li scruta l'irrefrenabile desiderio di fare almeno un tuffo in quelle acque cristalline per poi adagiarsi al sole sulla sabbia finissima e abbagliante. Proseguendo il percorso, la tappa obbligata è Villasimius. Un vitale centro turistico preso d'assalto ogni anno da migliaia di turisti. Qui sorge anche l'Area Marina Protetta di Capo Carbonara-Villasimius. Un vero paradiso per gli amanti del diving, per la ricchezza e la bellezza dei fondali, habitat incontaminato di una fauna acquatica unica al mondo. Da queste parti, le vacanze possono rivelarsi davvero esaltanti. La molteplicità di strutture ricettive (alberghi, camping, ristoranti, locali di ogni genere), l'efficienza dei servizi, rappresentano una risposta efficace alla forte domanda turistica specialmente nel “clou” del periodo estivo. C'è spazio infatti per il puro divertimento, ma anche l'opportunità di godersi una vacanza in pieno relax. Anche Costa Rei è altra rinomatissima meta

Villasimius, Porto Giunco

(non lontana da Villasimius), con il suo grazioso centro urbano e la piazzetta che accoglie spesso manifestazioni e sagre di vario genere. La spiaggia di Costa Rei si caratterizza per la sabbia dorata e le imponenti dune sabbiose. Il mare è un'autentica piscina con le acque trasparenti e popolate da miriadi di piccoli pesci che talvolta, si avvicinano curiosi ai piedi dei bagnanti in prossimità del bagnasciuga. Per poter visitare le più belle spiagge del Sud-Est Sardegna e godere a pieno delle bellezze che esse offrono, occorrerebbero mesi. I

luoghi, i litorali, i fondali sono talmente vari e meravigliosi ognuno per le sue peculiarità, che meriterebbero lunghi soggiorni da giugno fino a settembre inoltrato. Da Costa Rei, proseguendo verso Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia e Marina di Gairo si osservano paesaggi più selvaggi e certamente non meno suggestivi.

Baunei, trekking a Cala Goloritzè ph. Sardinia Photo Event

Journey along the coast, from Cagliari towards Ogliastra Starting with ‘Poetto’, the beach of the masses, which has always been dear to the Cagliaritans, many Sardinians from the inland area and the ever-present groups of foreign tourists, an impressive itinerary unfolds. A unique trail which, departing from Cagliari, offers an enchanting view of the lagoon of Quartu Sant’Elena on one side (a few kilometres from the main city and very famous for the large colonies of pink flamingoes that inhabit it) and on the other directly out onto the seafront. Proceeding in the direction of Villasimius, the landscape changes and the road begins to climb up into the mountains. A few turns separate the visitor’s unsuspecting eyes from a spectacular panorama. Once you pass the first mountains, the sea appears. The coastline of Geremeas, Torre delle Stelle and Solanas can be admired from above, provoking the desire just to jump into the cristalline water. Continuing on the route, Villasimius is an unmissable stop. A vibrant tourist centre that is invaded by thousands of tourists each year. Here you can find the Protected Marine Area of Capo Carbonara-Villasimius. A real paradise for diving enthusiasts because of the richness and beauty of the ocean floor, an unspoilt habitat which is home to aquatic species unique in the world. The plethora of accommodation, including hotels, campsites, restaurants and bars of every type, and well organised facilities, represent an efficient response to high tourist demand. Costa Rei is another very famous destination not far from Villasimius, with a pleasant town centre and town square which often hosts events and fairs of various kinds. Proceeding towards Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia and Marina di Gairo you will be following scenery which is wilder but certainly no less impressive. Here nature is luxuriantly evident in the vegetation. Sometimes it is necessary to pass through entire pine forests or large areas of undergrowth and Mediterranean maquis to reach the beaches. Vom Strand der Hunderttausenden, "der Poetto" seit eh und je bevorzugtes Ziel für die Einwohner von Cagliari und für die vielen Sarden welche vom Hinterland kommen und für eine beträchtliche Vertretung von ausländischen Touristen, entwickelt sich eine wunderschöne Route. Eine einzigartige Strecke, welche von Cagliari ausgehend, einen beeindruckenden Blickfang auf die Teiche von Quartu S. Elena bietet, nur wenige Kilometer von der Hauptstadt entfernt und sehr berühmt wegen der großen Kolonien von rosaroten Flamingos welche sie auf beiden Seiten, direkt an der Strandpromenade besetzen. Richtung Villasimius weiterfahrend, ändert sich die Landschaft und die Straße schlängelt sich zwischen den Bergen hoch. Wenige Haarnadelkurven trennen den unwissenden Blick des Besuchers von einem überwältigenden Panorama. Nachdem man die ersten Berge hinter sich gelassen hat erscheint das Meer. Die Küsten von Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas lassen sich von oben bewundern und wecken in jenem der sie betrachtet einen unentbehrlichen Wunsch wenigstens einen Sprung in jene kristallklaren Gewässer zu machen. Fortfahrend auf der Strecke ist die obligatorische Etappe Villasimius, ein lebhaftes Touristenzentrum jedes Jahr von tausenden Touristen bestürmt. Hier erhebt sich die geschützte Meeresfläche von Capo Carbonara-Villasimius. Ein echtes Paradies für die Liebhaber des Diving, wegen des Reichtums und der Schönheit der Wassertiefen, unberührtes Habitat einer weltweit einzigen Wasserfauna. Die Vielfalt der Beherbergungstrukuren wie Hotels, Camping, Restaurants, Lokale jeder Art, die Effizienz der Dienstleistungen stellen eine überzeugende Antwort gegenüber der starken Touristenanfrage, dar. Costa Rei ist ein sehr berühmtes Ziel, nicht weit entfernt von Villasimius, mit seinem reizenden Stadtzentrum und der kleinen Piazza die Veranstaltungen Volksfeste verschiedener Art aufnimmt. Nach Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia und Marina di Gairo fortfahrend, beobachtet man wildere Landschaften, aber bestimmt nicht weniger eindrucksvoll. Hier zeigt sich die Natur wuchernd in der Vegetation.


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In viaggio, sospesi tra cielo e mare ph. A. Masala

Vacanze panoramiche. Per chi ha scelto di passare le ferie nel Sud Est dell’Isola, proponiamo due itinerari molto interessanti che fanno di questo breve viaggio, un’esperienza unica e suggestiva. Entrambe le strade conducono da Cagliari a Muravera in circa un’ora di viaggio. Per gli amanti del mare consigliamo la SP 17 nota anche come litoranea Cagliari-Villasimius, mentre la SS125 (Campu Omu), attraversa paesaggi selvaggi e montuosi. La bellezza dei luoghi attraversati ci spinge a consigliare fortemente questi tragitti, magari percorrendone uno all’andata e l’altro al ritorno dal periodo di vacanza. Turisti nella strada tra p.to sa ruxi e villaggio dei mandorli

Vista sull’isola di Serpentara

Panoramic Holidays For those of you who have chosen to spend your holidays in the South East of the Island, we propose two very interesting tours which will make this short journey unique and charming. Both roads run from Cagliari to Muravera in about an hour (approximately 60 km). For sun lovers we recommend the SP 17 also known as the Cagliari-Villasimius coastal road, while the SS125 (Campu Omu), passes through wild and mountainous landscapes. Because of the beauty of the places you pass through we strongly recommend these routes, perhaps taking one route going and the other one coming back. SP17 Blue Route Starting from Cagliari,you go across the Gulf of the Angels,along the road which separates the Poetto beach from the Molentargius Park salt lake,among the vibrant colours of these mirrors of water and pink flamingos. After reaching the Margine Rosso coast, you continue towards the Capitana district where the road begins to climb up the cliff.From here the asphalted road begins a tortuous route,among crystal clear water bays,from the clear colours of the shore to the deep blue of the offshore sea and headlands,from the summit of which the silent towers once protected the coast from Barbary pirate invasions.After a few kilometres you come to "Mari Pintau" (Painted Sea) beach and just behind the hill, the village of Geremeas with its long white beach.Between bays and headlands you arrive at Torre delle Stelle,whose original name,Turre 'e is Teulasa (Tower of Tiles) was wrongly interpreted by cartographers while drawing up the first maps in the first half of the 20th century.After a stretch of curves and sharp bends going down to the sea, you arrive at Solanas, hamlet of the district of Sinnai and from

here a short climb begins, leading to the promontory of Capo Boi.If you are travelling on two wheels you can opt for an alternative route which adds only 2 kilometres to the journey,taking the original route of the old provincial road, which allows you to go round the Capo Boi Hill, on the top of which you can find the tower of the same name.The dirt road is not in very good condition, but cars can pass.We recommend, however, that only motorbikes and bicycles use the road, taking great care because of the absence of guard-rails.The landscape offers beautiful views which deserve to be photographed, including the clear waters of Solanas and the promontories between Porto Sa Ruxi and Capo Carbonara. Returning to the main road you start a long descent and after 8 kilometres you arrive at the well-known small town,Villasimus.A visit to Cape Carbonara,in the extreme south of the East Coast,should not be missed.From the tower of Porto Giunco,one of the most beautiful places of natural beauty imaginable can be observed.The journey continues north now: taking the SP 18 in the Simus district and going towards P.ta Molentis. As you take the bends you can appreciate the combination of the colour of the sea and the oleanders in bloom and, in the deep blue sea, you can make out the Isle of Serpentara. Now the landscape becomes more gentle with flat country and the white beaches of Cala Pira, Cala Sinzias and Santa Giusta, before arriving in Costarei.From here you go through the village close to the long sandy coastline almost 8 km long,up to the volcanic territory of Cape Ferrato,going down which,along the dirt road, you can make out the isolated beaches of Cala Sa Figu, P.to S 'Ilixi, Feraxi and, in the background,the coastal ponds of Colostrai and Feraxi.You continue along the dirt road and at the intersection you turn right and follow the main road, go over the bridge on the Rio Picocca and turn left,at the intersection turn right and proceed to S.Priamo,and here take the SS125, which leads to Muravera.

comincia una breve salita che conduce al promontorio di Capo Boi. Chi viaggia su due ruote può optare per una alternativa che allunga di soli 2 km il tragitto, riprendendo il tracciato originario della vecchia strada provinciale, che consente di fare il periplo del colle di Capo Boi, sulla cui cima è posta l’omonima Torre. Il fondo stradale, sterrato, non è in ottime condizioni, ma consente il passaggio di un’auto. Si consiglia comunque il transito alle sole moto e bici, avendo sempre la massima prudenza per la mancanza di protezioni (oppure di guard-rails). Il paesaggio offre alla vista scenari davvero suggestivi che meritano una sosta per scattare qualche foto, tra le limpide acque di Solanas e i promontori tra Porto Sa Ruxi e Capo Carbonara. Rientrati nella strada principale ci si avvia lungo la discesa che in 8 km porta nella rinomata Villasimus. E’ d’obbligo una visita a Capo Carbonara, estremo Sud della Costa orientale per osservare, dalla torre di Porto Giunco, uno degli luoghi più incantevoli che la natura potesse donare a questa terra. Il viaggio ph. A. Masala

Partendo da Cagliari, si attraversa il Golfo degli Angeli, lungo la strada che separa la spiaggia del Poetto dalle saline del Parco di Molentargius, tra i colori intensi di questi specchi d’acqua e dei fenicotteri rosa. Raggiunto il Litorale del Margine Rosso si prosegue per Località Capitana dove la strada comincia a inerpicarsi lungo la scogliera. Da qui il nastro asfaltato, si spiega in un percorso tortuoso, tra baie adornate da acqua cristallina, dai colori più chiari della riva al blu intenso al largo e promontori dalle cui sommità, le torri silenziose, proteggevano le coste dalle invasioni dei pirati barbareschi. Dopo pochi km si incontra la spiaggia di “Mari Pintau” ovvero mare dipinto e subito dietro il rilievo, l’abitato di Geremeas con la sua lunga (e/o candida) spiaggia. Tra cale e promontori si giunge a Torre delle Stelle il cui nome originario, Turre ‘e is Teulasa (torre delle tegole) fu erroneamente interpretato dai cartografi, nella realizzazione delle prime mappe nella prima metà del 1900. Curve e tornanti a picco sul mare ci conducono a Solanas, frazione del comune di Sinnai e da qui

ph. A. Masala

Itinerario blu SP 17

prosegue ora verso nord, prendendo la SP 18 in località Simus e da lì verso P.ta Molentis. I giochi cromatici tra lo sfondo del mare e gli oleandri in fiore ci accompagnano tra le curve sinuose, scorgendo nel blu intenso del mare l’Isola di Serpentara. Il Paesaggio si fa ora più dolce con tratti pianeggianti e le bianche spiagge di Cala Pira, Cala Sinzias e Santa Giusta, precedono l’arrivo a Costarei. Da qui si attraversa il centro abitato a un passo dal lungo litorale sabbioso lungo quasi 8 km, fino al rilievo vulcanico di Capo Ferrato, scendendo dal quale, lungo la strada sterrata, si scorgono le isolate spiagge di Cala Sa Figu, P.to S’Ilixi, Feraxi e sullo sfondo gli stagni costieri di Colostrai e Feraxi. Si prosegue lungo la sterrata e all’incrocio si gira a destra seguendo la strada principale, superato il ponte sul Rio Picocca girare a sinistra, all’incrocio si svolta a destra e procedendo sino a S. Priamo per immettersi nella SS125 che porta fino a Muravera.

Costa selvaggia, sullo sfondo isola di serpentara


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ph. A. Masala

Una sosta per ammirare la natura

Sono poco più di 60 i km che separano Cagliari da Muravera, in questo percorso che attraversa una natura incontaminata, aspra e selvaggia. Usciti da Cagliari, si attraversa la SS554 in un breve tratto per poi immettersi sulla SS125. Si supera il piccolo bacino artificiale di Simbirizzi e dopo circa 20 chilometri si comincia a risalire la grande vallata su cui sorge il villaggio di San Gregorio, con le sontuose ville del secolo scorso. Per gli amanti delle due ruote, la strada si fa subito tortuosa nei 3 km che portano al valico Arcu e Tidu 430 m s.l.m. Qui si trova una fresca area di sosta immersa nel bosco, alle pendici dei Monti dei Sette Fratelli (1016) nei quali l’Ente Foreste della Sardegna, gestisce una vasta riserva naturale dove è possibile incontrare cervi, cinghiali e con un pizzico di fortuna anche l’aquila reale. Da qui si prosegue in discesa tra i boschi di leccio e la fitta macchia mediterranea, procedendo lungo la

ph. A. Masala

Itinerario verde S.s. 125

valle del rio Cannas che si approfondisce sempre più ad ogni km. Le forme del paesaggio si fanno sempre più aspre, osservando tra i rilievi, i tipici blocchi di granito erosi dagli agenti meteorici. Attraversiamo più volte il corso del fiume nei piccoli ponti, alcuni realizzati in pietra locale e scampati alle grosse piene che in inverno imperversano la vallata. Nel letto del fiume fanno bella mostra di se gli enormi massi arrotondati dalla forza del corso d’acqua e le tipiche marmitte dei giganti nascoste tra la fitta vegetazione di oleandri. Sono tanti i punti nei quali fermarsi per fare una breve sosta, ma di sicuro giunti al 49,3 km non si può far a meno di notare “l’Arco dell’Angelo” e i rilievi granitici circostanti. Questo tratto di strada è posto nel punto più stretto e spettacolare della vallata ove non di rado si osservano le intrepide capre scalare le ripide pareti alla ricerca di freschi germogli tra le rocce. Il nome deriva dalle due rocce che sembrano trattenere la strada come fossero le ali di un angelo custode. Vent’anni fa la Regione Sardegna, inserì quest'area tra i Monumenti Naturali dell’Isola e forse uno dei tratti di strada paesaggisti-

Ponte sul Rio Picocca

Sulle sponde del Rio Cannas

camente più suggestivi d’Europa. Superato l’Arco dell’Angelo, la stretta gola si apre e dopo qualche curva si incontra una grande placca granitica nota come “placca del pastore” e frequentata dagli amanti dell’arrampicata in stile tradizionale. Giunti alla casa cantoniera dopo circa un km, il rio Cannas si immette sul Rio Picocca e dopo poco si giunge al ponte sull’omonimo corso d’acqua, realizzato interamente in pietra granitica su 7 campate. Terminate le curve si attraversa il lungo rettilineo nel quale balza all’occhio il Nuraghe Asoru del XVIII sec a.C.. Da qui ci dirigiamo verso San Priamo, un villaggio nel territorio di San Vito custodito dal santuario campestre del XIII secolo, scavato in parte nella roccia e posto nella collina che sovrasta il piccolo borgo, le cui linee architettoniche richiamano l’origine del periodo fascista. Ripresa la strada ci dirigiamo verso lo stagno di Torre Salinas per giungere dopo 7 km a Muravera.

Casa cantoniera lungo la statale

It is only just over 60 km from Cagliari to Muravera, on this route through unspoilt, harsh and wild nature. Once out of Cagliari, you take the SS554 for a short stretch and then take the SS125. You pass the small Simbirizzi reservoir and after about 20 kilometres start to go up the great valley in which the village of San Gregorio lies, with its sumptuous villas from the last century. For lovers of cycling, the road becomes tortuous 3 kilometres before the Arcu e Tidu mountain pass, 430 metres above sea level. Here you can find a cool area to stop in the woods, on the slopes of the Monti dei Sette Fratelli (1016m) in which the Forestry Agency of Sardinia manages a large nature reserve where you can see deer, wild boar and, with a bit of luck, even the golden eagle. From here keep going down between the oak woods and dense Mediterranean maquis, along the Rio Cannas valley which gets deeper and deeper with every kilometre. The form of the landscape becomes increasingly harsh and you can see, among the hills, the characteristic granite blocks eroded by the weather. Several times you cross the river over small bridges, some built from local stone which managed to resist the floods which rage through this valley in winter. On the river bed we can see huge boulders rounded by the force of the river and the characteristic “Marmitte dei Giganti” (deep grabens and perfectly

round potholes) hidden in the dense oleander vegetation. There are many points where you can stop for a short break, but when you come to the 49.3 kilometres marker you cannot fail to notice "the Arch of the Angel" and the surrounding granite hills. This stretch of road is at the narrowest and most spectacular part of the valley where quite often you can see intrepid goats climbing the steep slopes in search of new shoots among the rocks. The name derives from the two rocks which seem to hold the road like the wings of a guardian angel. Twenty years ago, the Region of Sardinia, included this area in the Natural Monuments of the Island and it is perhaps one of the most beautiful road landscapes in Europe. After passing the Arch of the Angel, the narrow gorge opens up and after a few curves you encounter a large granite plaque known as "The Pillow of the Shepherd" and frequented by lovers of traditional climbing. Arriving at the cantoniera house after about a kilometre, Rio Cannas joins Rio Picocca and soon after you reach the bridge on the river of the same name, built entirely of granite stone over 7 bays. As the curves come to an end, take the long straight road and you can't miss the eighteenth century BC Asoru Nuraghe. From here head towards San Priamo, a village in the territory of San Vito maintained by a rural sanctuary from the thirteenth century, partly dug into the rock and positioned on the hill overlooking the small village, whose architecture recalls the origin of the fascist period. Returning to the road you head towards the Torre Salinas pond arriving at Muravera 7 kilometres later.

ph. A. Masala

SS125 Green Route


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Torre delle stelle vacanze in relax A pochi Km da Cagliari, lungo la litoranea che conduce a Villasimius, incontriamo Torre delle Stelle. Un rinomato villaggio turistico immerso nel verde della lussureggiante macchia mediterranea. È questo uno dei luoghi più apprezzati e conosciuti nella costa della Sardegna sud-est. Una località che ogni anno viene popolata da un turismo selettivo. Le splendide ville dislocate dalla montagna fino al mare, sono un'ottima location per una vacanza indimenticabile. La vista dalla montagna, sulla quale fanno capolino molte di queste caratteristiche e prestigiose costruzioni, è davvero mozzafiato. Dall'alto si apprezzano due splendide spiagge di sabbia bianca e fine (Cann'e Sisa e Genn'e Mari) e Cala Delfino, una graziosa e caratteristica caletta. Torre delle Stelle è una meta molto apprezzata anche da un turismo familiare che qui trova tutti i comfort. Il mare, con il suo basso fondale per un ampio tratto a partire dal bagnasciuga, consente ai più piccini di fare il bagno in sicurezza. A Torre delle Stelle, specialmente d'estate, si assiste ad un continuo via vai di turisti che fanno sosta nel villaggio per usufruire dei molteplici servizi che esso offre. Ai Supermercati, pizzerie, ristoranti, bar, e le tante strutture ricettive, si affiancano moderni impianti sportivi come campi da calcio e tennis. I divertimenti non mancano e per gli amanti dell'equitazione, vi è la possibilità di fare lunghe passeggiate a cavallo. Il maneggio poco distante, organizza infatti piccole escursioni alla scoperta delle bellezze naturali e paesaggistiche del luogo. Per chi ama trascorrere il suo tempo all aria aperta è possibile fare jogging o percorrere in bici le stradine bianche che si diramano

ph. B

per tutto il centro abitato, fiancheggiati da cespugli di mirto e lentischio. Torre delle Stelle è il luogo ideale per ritemprare anima e corpo immersi in una natura incontaminata. La particolare posizione di questo grazioso villaggio turistico, consente di raggiungere in poco tempo, (tenendo conto del traffico estivo), le mete del divertimento e le più importanti discoteche estive. Per il pernottamento, la scelta è altresì variegata, con un'offerta piuttosto ricca e aperta a tutte le esigenze. Bed and Breakfast, campeggi, case in affitto e alberghi a prezzi accessibili. Torre delle Stelle è certamente una località turistica prestigiosa, ma alla portata di tutti. Il posto ideale per chi vuole trascorrere le sue vacanze in un luogo affascinante e ricco di attrattive!

ph. B

Torre delle Stelle, ville sul mare

A complete break in Torre delle Stelle! A few kilometres from Cagliari, along the coast that leads to Villasimius, we find Torre delle Stelle, a popular resort surrounded by lush green Mediterranean scrub. It is one of the most popular locations on the south-east coast of Sardinia. The beautiful villas are excellent locations for an unforgettable vacation. The view from the mountain is breathtaking. From the top you can appreciate two beautiful beaches of fine white sand (Cann'e Sisa and Genn’e Mari) and Cala Delfino, a quaint cove. The sea is shallow for a long stretch which means that children can bathe safely. There is a supermarket, pizzeria, restaurants, bars, football fields and tennis courts. The riding school nearby organizes short trips to discover the natural beauty of the area. If you like to spend your time outdoors, you can jog or bike along the white paths that wind through the town, lined with bushes of myrtle and mastic. Torre delle Stelle is the ideal place to restore body and soul in unspoilt nature. During the night, there is also much to do. Bed and Breakfasts, campsites, holiday rentals and hotels are all available at affordable prices. Torre delle Stelle is a prestigious resort but it is affordable for everyone. It is an ideal place for those who want to spend their holiday in a charming place full of attractions! ph. B

Wenige Kilometer von Cagliari entfernt, auf der Küstenstrasse nach Villasimius, befindet sich Torre delle Stelle. Es ist einer der bekanntesten Ferienorte der süd östlichen Küste Sardiniens. Die traumhaften Villen sind eine ausgezeichnete Location für einen unvergesslichen Urlaub. Der Ausblick ist atemberaubend! Von der Anhöhe sieht man zwei wunderschöne Sandstrände (Cann' e Sisa und Genn' e Mari) und Cala Delfino, eine charakteristische und reizende kleine Bucht. Für Familien ist es ein idealer Erholungsort, die Strände sind auch für Kinder geeignet. Es gibt Pizzerien, Restaurants, Bars, und auch Tennis- und Fussballplätze. Man kann Ausflüge in die einzigartige Natur hoch zu Pferd machen, es ist auch eine Reitbahn vorhanden, auch kann Radfahren und Jogging betrieben werden. Es ist der ideale Ort, um Geist und Körper zu erholen. Von hier aus kann man die wichtigsten Sommerdiskotheken erreichen. Für die Unterkunft gibt es eine grosse Auswahl an Bed and Breakfast, Campings, Mietwohnungen und nicht zu teuren Hotels. Torre delle Stelle ist ein rennomierter Touristenort, der für jeden erschwinglich ist. Ein idealer Ort für alle, welche ihren Urlaub in einem bezaubernden Ort verbringen möchten.


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Villasimius, il fascino del mare illasimius è situata sulla punta sud-est della Sardegna ed il suo territorio comprende circa 56 chilometri quadrati di territorio, 35 dei quali costituiti da spiagge, calette e isolette vicine alla costa. Dall’inizio del secolo scorso Villasimius ha visto cambiare la propria economia: da piccola zona agro-pastorale si è trasformata in una delle capitali del turismo della Sardegna. Possiede un porto sviluppatissimo situato circa tre km fuori dal centro abitato, una struttura capace di ospitare circa 800 barche e dotato di locali commerciali e servizi turistici. Degni di nota sono il Museo Archeologico e la Biblioteca Comunale: il primo è sorto per diffondere il patrimonio del territorio portato alla luce da scavi archeologici, la seconda, sita all’interno del Palazzo Civico, conserva un patrimonio librario di ottomila volumi, è fornita di una sala internet e di sezioni speciali dedicate al mare, alla zona, alle lingue straniere. Dal 1996 la Biblioteca è sede del Centro di documentazione museale. Lungo le coste è possibile intravedere le numerose torri e fortificazioni testimonianza dei pericoli che nei secoli passati arrivavano dal mare: la Torre di San Luigi a Serpentara, la Torre di Porto Giunco dell’isola dei Cavoli, Fortezza la Vecchia, che domina il promontorio granitico di Capo Carbonara. Nel 2 0 0 0 Villasimius è divenuta

sede del secondo parco marino d’Italia, il Parco geomarino, esteso lungo tutto il bacino costiero, isole comprese, con diversi gradi di tutela, dove è possibile praticare la pesca sportiva, la fotografia subacquea e la navigazione. Tante possibilità di divertimento grazie ai numerosi locali e discoteche presenti sul lungomare e nei dintorni del paese che offre, nel centro storico, negozi di artigianato locale, gastronomia, gelaterie e boutiques aperti fino a tardi. Notevole la ricettività alberghiera, come la presenza di alcuni dei villaggi turistici più attrezzati per la talassoterapia, di tutta l’Isola.

Foto Egidio Trainito per Area Marina Protetta Capo Carbonara

Porto Giunco

The fascination of the sea Villassimius is located on the top of the south-east of Sardinia. Its territory of 56 squared kilometers, has 35 squared kilometers od beaches, coves and islets close to the coast. Since the dawn of the last century Villassimius has changed its economy: it has been transformed from a small agropastoral area into one of the capitals of the tourism in the south of Sardinia. It has a well developed port at about three kilometers from the inhabited centre, a structure capable of hosting approximately 800 boats together with shops and tourist services. Worth mentioning are the Archaeological Museum and The Town Library: the first was founded in order to diffuse the inheritance brought to light by the archaeological excavations, the second, to be found inside the Palazzo Civico, has eighth thousand volumes, an internet point and special sections devoted to the sea, the area, foreign languages. The Biblioteca has housed the Centre of museum documentation since 1996. Along the coasts it is possible to catch a glimpse of the numerous towers nd fortresses used in the past to contrast the dangers from the sea: la Torre di San Luigi (Tower of San Luigi) in Serpentara,Torre di Porto Giunco in isola dei cavoli, Fortezza Vecchia (the old fortress) which overlooks the granite cape of Capo Carbonara. Since 2000 Villasimius has housed the second marine park in Italy, Parco geomarino (the geo-marine park), which covers the entire coast area, islands

NUMERI UTILI included, with different degrees of protection, where it is possible to practice sport fishing, underwater photography and navigation. Many are the opportunities to have fun thanks to the several clubs and discos on the seafront and in the surroundings of the town, and the handcrafts shops, delicatessen’s, ice-cream parlours, and boutiques open until late in the town centre. Villasimius liegt an der Süd- Ost- Spitze Sardiniens und dessen Gemeindegrund umschließt ca. 56 Quadratkilometer, 35 davon bestehen aus Stränden, Buchten und kleine Inseln nahe der Küste. Seit Beginn des letzten Jahrhunderts hat Villasimius die Veränderung der eigenen Wirtschaft sehen können: die Gemeinde hat sich von einer Hirten- und Bauerngegend zu einer der Hauptstädte des Tourismus im Süden Sardiniens entwickelt. Sie besitzt einen sehr gut ausgebauten Hafen, der ca. drei km vom Wohnzentrum entfernt liegt, dieser hat eine Aufnahmekapazität von schätzungsweise 800 Booten und ist mit Einkaufsflächen und mit Diensten für den Fremdenverkehr ausgestattet. Erwähnenswert sind das Archäologische Museum und die Gemeindebibliothek: das Erstgenannte ist entstanden, damit das Erbgut des Gemeindegebietes, das durch Archäologische Grabungen ans Licht

Punta Molentis

gebracht wurde, der Öffentlichkeit bekannt gemacht werden kann, die Zweitgenannte befindet sich innerhalb des städtischen Gebäudes und behütet ein Büchererbgut von 8000 Bändern, Sie ist mit einem Internetraum und mit den Fachbereichen, die dem Meer, der Gemeindegegend und den Fremdsprachen gewidmet sind. Seit 1996 ist die Bibliothek der Sitz des Zentrums für die Museumsdokumentation. Entlang der Küste kann man die zahlreichen Türme und Festungen flüchtig erblicken, welche die Gefahren bezeugen, die in den vergangenen Jahrhunderten das Meer brachte: der Turm von San Luigi und von Serpentara, der Turm von Porto Giunco von der „Isola die Cavoli“, die Festung „la Fortezza Vecchia“, die das Vorgebirge aus Granitgestein von „Capo Carbonara“ dominiert. Im Jahr 2000 wurde Villasimius der Sitz des zweiten Meer- Parks Italiens, der Erd- und Seepark, der sich entlang des gesamten Küstenbeckens hinzieht, einschließlich der Inseln, hat verschiedene Schutzgrade, wo man auch das Sportfischen, das Unterwasserfotografieren und die Seefahrt praktizieren kann. Es werden zahlreiche Vergnügungsmöglichkeiten geboten, das dank der zahlreichen Lokale und Diskotheken entlang der Strandpromenade und in der umliegenden Umgebung der Ortschaft, in deren Altstadt man Läden mit Artikeln des lokalen Handwerks, Gastronomiebetriebe, Eisdielen und Boutiquen finden kann, die bis spät in den Abend hinein geöffnet haben.

COMUNE DI VILLASIMIUS Comune / Town hall 070 79301 Ospedale / Hospital 070 609991 Guardia Medica / First-aid station 070 791374 Carabinieri / Police station 070 791222 Porto Turistico / Small harbour 070 7978006 Info. Turistiche / Tourist info 070 7930271 Farmacia / Chemist’s 070 791238


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Villasimius, il museo archeologico L’edificio divenuto ora Museo Archeologico è frutto della ristrutturazione di un piccolo complesso relativo ad una casa rurale “a corte”, edificata nel corso dell’Ottocento. La ristrutturazione ha trasformato il vecchio edificio solo in parte e, ove possibile, sono stati utilizzati i materiali originari. Il Museo Archeologico di Villasimius si caratterizza per un percorso espositivo articolato in quattro sale che affrontano altrettante tematiche fondamentali per comprendere la storia del territorio. Di primaria importanza il ruolo del mare nello sviluppo delle civiltà del Mediterraneo, che caratterizza la prima sala; il santuario di Cuccureddus come punto di riferimento sacro e commerciale durante il periodo fenicio e romano nella seconda sala; le trasformazioni del paesaggio archeologico durante le varie epoche, in particolare quella romana, nella terza sala; il naufragio di una nave aragonese come testimone dei movimenti nel Mediterraneo nel tardo medioevo, nella quarta sala. La Sala del Mare (VI sec. a.C – VI sec. d.C.) propone alcune ricostruzioni degli ambienti originari dei reperti, frutto di scavi e recuperi subacquei, oppure le giaciture dei ritrovamenti durante lo scavo. Le ambientazioni sono relative a navi fenicie e puniche ed a carichi di imbarcazioni romane e di età vandalica. Di particolare interesse la presenza di anfore dette comunemente biconiche (III a. C.) per la loro caratteristica forma e di parte del carico un’imbarcazione romana del I sec. d.C. denominata Relitto del Canale, costituito da materiale per l’edilizia La Sala del Santuario di Cuccureddus, dedicata all’ insediamento che rese vitali le coste di

Villasimius dal periodo fenicio fino al tramonto dell’Impero Romano d’Occidente (VII sec. a.C. – V d.C.), presenta materiali fenici relativi agli ambienti del tempio destinati alla conservazione dei documenti come le bullae in terracotta, ma anche alla vita quotidiana degli abitanti del luogo sacro come gli unguentari e lo strigile. Fra le testimonianze del periodo romano sono di grande importanza gli ex voto in terracotta che riproducono i volti delle divinità e le parti anatomiche degli offerenti. E’ anche presente una cernita delle oltre trecento monete rinvenute nel sito. La Sala del Territorio, documentato per ora soprattutto nelle sue fasi romane (II sec. a.C. – IV sec. d.C.) si caratterizza per la presenza di una statua muliebre (I sec. d.C.) rinvenuta nell’area del piccolo edificio termale di Santa Maria e dai corredi funerari provenienti dalle necropoli di Cruccuris ed Accu Is Traias (I – IV sec. d.C.). La Sala del Relitto dell’Isola dei Cavoli (XV sec. d.C.) racconta un episodio di storia del tardo Medioevo carico di una nave che dalle Baleari avrebbe

dovuto dirigersi verso la Campania o la Sicilia. Dell’imbarcazione vengono esposte alcune armi, tra cui una spada, tre dei numerosi cannoni che trasportava, e parte del carico di azulejos, mattonelle dal caratteristico rivestimento in smalto, che recano lo stemma della famiglia Beccadelli.

The Archaeological Museum of Villasimius MUSEO ARCHEOLOGICO Via A. Frau 09049 Villasimius (CA) Direzione - 070.7930291 Ufficio Guide - 070.7930290 Fax 070 7928041 museo@villasimiusweb.com Orario Giugno LUN chiuso MAR, MER, GIO, VEN 09.00-13.00 / 16.00-19.00 SAB, DOM 10.00-13.00 / 16.00-19.00

Das Gebäude, das heute Archäologiemuseum geworden ist, ist das Ergebnis der Restaurierung eines kleinen Komplexes, welches zu einem im 19. Jh. erbauten Bauernhof gehörte. Die Restaurierung hat das alte Gebäude nur zum Teil verwandelt, wenn es möglich war, wurden die ursprünglichen Teile verwendet. Die Ausstellung des Archäologiemuseums vonVillasimius ist in vier Räume aufgeteilt, in denen fundamentale Themen aufgegriffen werden, welche die Geschichte dieser Gegend verständlich machen. Von größter Wichtigkeit ist sicherlich die Rolle, die das Meer für die Entwicklung der mediterranen Kultur spielt, was im ersten Raum zu sehen ist; der Wallfahrtsort von Cucureddus, heiliger und wirtschaftlicher Mittelpunkt während der Zeit der Phönizier und Römer, ist im zweiten Raum zu sehen; die Veränderung der Archäologielandschaft während der unterschiedlichen Epochen, vor allem die der Römischen, im dritten Raum; der Schiffbruch eines aragonischen Schiffes, das ein Beweisstück dafür ist, dass diese im späten Mittelalter im Mittelmeer verkehrten, im vierten Raum. Der Raum über das Meer (6.Jh.v.Chr.- 6.Jh.n.Chr.) bietet einige Nachbildungen der ursprünglichen Umwelt der Fundstücke, Ergebnis von Ausgrabungen und Bergungen unter Wasser, oder die Lagen der Fundstücke während der Ausgrabungen. Die Umweltgestaltungen beziehen sich auf phönizische und punische Schiffe, auf die Fracht römischer Boote und auf die Zeit der Vandalen.

Von besonderem Interesse ist die Präsenz von Krüge, die wegen ihrer charakteristischen Form im Volksmund „Biconiche“(doppelkegel)(3.Jh.v.Chr.) genannt werden, und ein Teil einer Fracht eines römischen Bootes aus dem 1.Jh.n.Chr., Relikt aus dem Kanal genannt, die aus Baumaterial besteht. Der Raum des Wallfahrtsortes von Cuccureddus ist der Ansiedlung gewidmet ist, welche die Küste von Villasimius von der Zeit der Phönizier bis zum Untergang des westlichen römischen Imperiums (7.Jh.v.Chr.- 5.Jh.n.Chr.) belebt hatte, hier gibt es phönizisches Material aus den Tempelanlagen zu sehen, das für die Konservierung von Dokumenten benötigt wurde, aber auch Anhänger aus Terrakotta, Dinge aus dem täglichen Leben der Einwohner des heiligen Ortes, wie Salbenbehälter und Reinigungsutensilien. Unter den Zeugnissen aus der Römerzeit sind von großer Wichtigkeit auch die Votiv- Tafeln aus Terrakotta, auf denen die Gesichter der Gottheiten und Körperteile der Spender abgebildet sind. Es gibt auch eine Auswahl der über dreihundert Münzen, die Vorort gefunden wurden. Der Raum über dieses Gebiet dokumentiert momentan vor Allem den Zeitabschnitt der Römer (2.Jh.v.Chr.- 4.Jh.n.Chr.), er wird hauptsächlich durch die Präsenz einer weiblichen Statue (1.Jh.n.Chr.), die im Bereich des kleinen Thermalgebäudes in Santa Maria gefunden wurde, und durch die Grabmitgiften aus der Nekropolis von Cuccuris und Accu IsTraias (1.- 4.Jh.n.Chr.) charakterisiert. Der Raum über das Relikt der„Isola die Cavoli“(Kohlinsel) erzählt eine Episode

Villasimius, interno del museo

der Geschichte des späten Mittelalters, es geht um die Fracht eines Schiffes, die, von den Balearen aus, Kampanien oder Sizilien hätte erreichen sollen.Von diesem Boot sind einige Waffen ausgestellt, wie z.B. ein Schwert, drei der vielen Kanonen, die es transportierte, und Teil des Frachtgutes, „Azulejos“, das sind Fliesen mit einer charakteristischen Lackbeschichtung, auf denen das Wappen der Familie Beccadelli zu erkennen ist. The building that has now become the Archaeological Museum is the fruit of the restoration of a small complex relative to a courtyard rural house,built up in the course of the 1800's.The restoration has transformed the old building only partially and, where possible, the original materials have been used. The Archaeological Museum of Villasimius is characterized by an exhibition itinerary articulated in four rooms,that consider as many fundamental thematics, in order to understand the history of the territory.The first room is characterized by the role of the sea, of primary importance in the development of the Mediterranean civilizations. In the second room, the sanctuary of Cuccureddus, trade and religion point of reference during the Phoenician and Roman period. In the third room, the transformations of the archaeological landscape during the several ages,in particular the Roman one.In the fourth room,the shipwreck of an Aragonese ship, witness of the movements in the Mediterranean in the late Middle Ages.The Room of the Sea (VI B.C. – VI AD) proposes some reconstructions of the original setting of the findings, coming from underwater excavations and recoveries, or the lying position of the findings during the excavation. The settings are relative to Roman and Phoenician ships and cargos of Roman ships and of Vandalic age. Of particular interest is the presence of amphoras commonly called biconical (III B.C.) for their characteristic shape and of part of the cargo of a Roman ship of I AD, called Wreck of the Channel, consisting of building material.The Room of the Sanctuary of Cuccureddus,dedicated to the settlement that made the coasts ofVillasimius crucial from the Phoenician period until the sunset of the Western Roman Empire (VII B.C. - V AD), features Phoenician materials relative to the temple rooms dedicated to the conservation of documents like the terracotta bullae,but also to the daily life of the inhabitants of the sacred place, like the unguentarium and the strigil. Among the testimonies of the Roman period, great importance have the terracotta ex-votos, that reproduce the faces of the divinity and the anatomical parts of the offerers.There is also a selection of more than three hundred coins recovered in the site.The Room of the Territory, for now mainly with documents of its Roman stages (II B.C.- IV AD),is characterized by the presence of a statue of a woman (I AD) recovered in the area of the small thermal building of Santa Maria,and by the funeral equipments from the necropolis of Cruccuris and Accu Is Traias (I - IV AD).The Room of the Wreck of Isola dei Cavoli (XV AD) tells the story of a cargo of a ship of the late Middle Ages supposed to head towards Campania or Sicily.The items of the boat on display are some weapons, among which a sword, three of the numerous guns that it transported, and part of the cargo of azulejos, tiles from the characteristic covering in enamel, with the crest of the Beccadelli family.


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La magia del mondo sommerso L’area marina di villasimius, un esempio di rispetto del mare sardo. tano: riserva integrale, generale o parziale, dove sono vietate la caccia, la pesca e la discarica dei rifiuti, oltre a tutte le attività che possano compromettere il perfetto equilibrio della natura. Negli anni passati il mare di Villasimius servì da passaggio per i popoli che instauravano legami con le città portuali del continente e offriva altresì un ottimo riparo dai venti per le navi mercantili. Oggi ciò che veramente merita attenzione è il mondo sommerso che conserva

L’area marina protetta di Villasimius è stata istituita nel 1998. Si estende nell’estrema parte del sud-est della Sardegna, quasi a formare un ideale triangolo e comprende un territorio ed una varietà di specie marine d’inestimabile valore. Atta alla protezione dello spazio naturale che essa comprende, lo scopo che si prefigge è quello di coniugare uno sviluppo socioeconomico vantaggioso, il rispetto dell’ecosistema. L’area è stata suddivisa in tre zone a seconda delle specie che vi abi-

le testimonianze della lunga frequentazione dell’uomo in queste acque, come i relitti di alcune navi naufragate, che possono essere visitati grazie agli appositi “sentieri blu”. Inoltre, i fondali contano la presenza di numerose specie di fauna e flora marina, come la pinna nobilis e la posidonia oceanica. Tutto questo ha un valore e un’importanza fondamentale per far sì che tutti in futuro, possano godere di questo straordinario spettacolo sottomarino.

Centro Immersioni Sardegna

Le Regole In tutta l’Area Marina Protetta non è consentito: La caccia, la cattura, la raccolta, il danneggiamento e, in genere, qualunque attività che possa costituire pericolo o turbamento delle specie animali e vegetali, ivi compresa l’immissione di specie estraneee; L’alterazione con qualunque mezzo, diretta o indiretta, dell’ambiente geofisico e delle caratteristiche biochimiche dell’acqua, nonché la discarica di rifiuti solidi e liquidi e, in genere, l’immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anche transitoriamente, le caratteristiche dell’ambiente marino; L’introduzione di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, nonché di sostanze tossiche e inquinanti; Le attività che possano comunque arrecare danno, intralcio o turbativa alla realizzazione di programmi di studio e di ricerca scientifica da attuarsi nell’area.

The magic of the underwater world La Mappa

Das Wasserschutzgebiet von Villasimius wurde 1998 dazu ernannt. Es liegt im extremen Süd- Osten Sardiniens, mit der Form eines fast perfekten Dreiecks, und umfasst ein Gebiet und eine Vielfalt von Meeresspezies mit unschätzbarem Wert. Die Gegend ist für den Schutz dieses natürlichen Ortes geeignet, das Ziel, dass man sich gesetzt hat ist es, eine vorteilhafte sozial- ökonomische Entwicklung zu zeugen, mit dem vollen Respekt des Ökosystems. Die Gegend wurde in drei Zonen aufgeteilt, je nach dem welche Spezies dort leben: vollständiges, allgemeines oder partielles Reservat, wo die Jagt, das Fischen, das entladen von Abfall und alle Tätigkeiten, die das natürliche Gleichgewicht stören können verboten sind. Das Meer von Villasimius war in der Vergangenheit vor allem eine Meerweg für die Völker, die Beziehungen mit den Hafenstädten auf dem Festland errichteten, dieser bot sich für sieFrachtschiffe auch als hervorragender Schutz vor dem Wind an. Was heute wirklich große Aufmerksamkeit verdient, ist die Unterwasserwelt, die das Zeugnis dafür ist, dass diese Gewässer in der Vergangenheit vom Menschen lange Zeit frequentiert wurden, wie uns einige Schiffsrelikte zeigen können, es besteht die Möglichkeit, dank der sogenannten “Blauen Wege“, diese Wracks zu besichtigen. Außerdem zählt der Meeresgrund eine große Vielzahl an Spezies der Meerestier- und Pflanzenwelt, wie z.B. die “Pinna Nobilis“ und die “Posidonia Oceanica“ . Das ganze ist von großem Wert und von grundlegender Wichtigkeit dafür, dass in der Zukunft alle

die ses wunderbare Wasserspektakel genießen können. The protected sea area of Villasimius was established in 1998. It spreads out in the extreme part of the south-east of Sardinia, almost forming an ideal triangle, and it comprehends a territory and a variety of sea species of priceless value. It aims to respect and protect the ecosystem,promoting a fruitful social-economic development. The area has been divided into three zones according to the species there living: integral, general or partial reserve, where all the activities that might compromise the perfect balance of nature, such as hunting, fishing and dumping are prohibited. In the past the sea of Villasimius was a passage for the people who made deals with the maritime towns of the continent and was also an excellent shelter from the winds for the mercantile boats. What is really worth the attention today is the underwater world which keeps the testimonies of the man’s presence, such as the relicts of some wrecked ships which can be visited thanks to appropriate “blue itineraries”. Moreover, the depths count the presence of many species of sea flora and fauna, such as “pinna nobilis” and “posidona oceanica”. It all has a fundamental value and importance in order to let everybody enjoy this extraordinary underwater show in the future.


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L’Area Marina Protetta di Villasimius L’ambiente naturale Gli scenari sommersi sono caratterizzati da rocce granitiche che formano pinnacoli e bastioni, avvallamenti, spaccature e tafoni, sovente colorati dal giallo delle margherite di mare o dal rosso delle gorgonie. Nei pressi dei Variglioni dell'Isola dei Cavoli è normale incontrare branchi di barracuda mediterranei e seguirli nei loro pattugliamenti in cerca di cibo, grazie anche alla notevole trasparenza dell'acqua. Nei pressi della Secca di Cala Caterina si può scendere ad ammirare uno spettacolo sommerso fatto di grosse frane granitiche, abitate da una tranquilla popolazione di cernie e orate di grandi dimensioni.

La Fauna All'interno dell'Area Marina sono presenti le specie ittiche tipiche dei mari della Sardegna, tanto dei fondali rocciosi, predominanti nell'area, quanto di quelli più sabbiosi: polpi, gamberi, saraghi, triglie, dentici, ricciole, capponi, murene, aragoste, cefali, orate, corvine. Si scoprono anche delle curiose eccezioni: recentemente, a causa di un sensibile innalzamento della tem-peratura delle acque, alcune specie tropicali hanno trovato casa in una secca antistante la spiaggia di Simius, ben accolti e coccolati dal personale dell'area marina e dai turisti. Segnaliamo anche la presenza del più grande mollusco bivalve del Mediterraneo:la Pinna Nobilis.Tra i mammiferi, oltre alla frequente presenza dei delfini come i Tursiopi e le Stenelle non è raro avvistare la Balenottera comune. Qualche anno fa è stata segnalata la presenza della rarissima Foca Monaca. La loro presenza è indice dell'eccezionale naturalità di questo tratto di Mar Mediterraneo in termini di habitat e specie di rilevante interesse scientifico e conservazionistico che qui compiono i loro cicli vitali. Per quanto riguarda la fauna terrestre segnaliamo, soprattutto nel contesto dello Stagno di Notteri e negli anfratti dell'Isola dei Cavoli, la presenza di specie volatili come il Falco Pellegrino, il Marangone dal Ciuffo, la Magnanina Sarda, l'Averla Piccola, il Calandro e la Calandrella, la Sterna e il Fenicottero Rosa. Grazie all'eccellente qualità ambientale l'AMP di Capo Carbonara recentemente si è guadagnata il titolo di Area di Speciale Interesse Mediterraneo (ASPIM) secondo quanto previsto dal Protocollo ASPIM in attuazione della Convenzione di Barcellona (Convenzione sulla protezione del Mar Mediterraneo). Ma la qualità ambientale non sarebbe tale se il Comune con lungimiranza e grande modernità non ponesse in atto strategie e politiche che sposano la conservazione con la qualità urbanistica e dei servizi. Un approccio che recentemente gli ha consentito di fregiarsi di ben 5 vele, assegnate da Legambiente e il Touring Club Italiano (Guida Blu 2011) che gli hanno conferito un prestigioso riconoscimento classificandola tre le primissime aree costiere d'Italia per la dimostrata capacità di contemperare la conservazione con lo sviluppo turistico.

La Flora Sono circa 200 le varietà vegetali spontanee presenti nell'Area Marina Protetta. Nella parte emersa, degno di particolare interesse è il dracunculus, una pianta necrofaga che si riproduce nell'Isola dei Cavoli. Tipici dell'area costiera sono la macchia mediterranea, nella variante bassa costiera, con le sue piante adatte ad affrontare le stagioni secche e asciutte-, il ginepro coccolone, il pistacchio e il mirto. Nella parte sommersa, invece, attorno all'Isola di Serpentara, alla Secca dei Berni ed alla secca di Cala Caterina costituiscono l'ambiente ideale per lo sviluppo delle preziose praterie di Posidonia oceanica , importantissime per la difesa dall'erosione dei litorali sabbiosi, per la funzione di nursery (riproduzione e pascolo per numerose specie) e per l'ossigenazione delle acque.

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Il “Laboratorio del mare” dell’A.M.P. Il CEAS - Centro Visite dell'Area Marina Protetta di Capo Carbonara svolge un'importante azione di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali diretta a tutti i fruitori del territorio di Villasimius. Immagini fotografiche, pannelli illustrativi e plastici tridimensionali accompagnano i visitatori, guidati dal personale dell'Area Marina Protetta, alla scoperta di Villasimius, del suo ambiente naturale e della biodiversità marina e terrestre che li caratterizza. Durante l'estate adulti e bambini possono partecipare ad attività ludiche di animazione e educazione ambientale, di divulgazione naturalistica con approfondimenti sull'ecologia degli ambienti marini e costieri, finalizzate a promuovere un comportamento responsabile verso l'ambiente, orientato alla salvaguardia della biodiversità e allo sviluppo sostenibile. A disposizione dei visitatori anche una biblioteca naturalistica per la consultazione e gli approfondimenti didattici. Durante il periodo scolastico si propone come struttura di sperimentazione didattica, informazio-

ne e documentazione sull'ambiente assumendo un ruolo preferenziale nella diffusione delle conoscenze relative al territorio attraverso interventi diretti alle scuole di ogni ordine e grado, all'università, alla popolazione locale, agli operatori economici ed ai turisti. Ser vizi gratuiti offer ti dal Centro: • Informazioni sull'Area Marina Protetta di Capo Carbonara e sul territorio di Villasimius • Sensibilizzazione e divulgazione sulle tematiche ambientali • Organizzazione di eventi seminari e conferenze • Attività di educazione ambientale Servizi a pagamento: • Realizzazione di progetti didattici per le scuole di ogni ordine e grado • Organizzazione di escursioni sul territorio (a mare e a terra) con i turisti e le scuole • Attività educazione ambientale per i bambini (laboratori tematici, attività ludico didattiche)

La Madonna del Naufrago

Info www.ampcapocarbonara.it

Nel fondale a ridosso della Isola dei Cavoli, a 11 metri di profondità, si trova una scultura di Pinuccio Sciola raffigurante la Madonna del Naufrago. Alta più di tre metri, l'opera - realizzata in trachite rosa di Ozieri - è visibile anche dalla superficie con l'ausilio di una semplice maschera sub. La sagra si festeggia alla fine di Luglio, con una suggestiva processione in mare. Si celebra una messa sottomarina, ai piedi della statua, mentre i fedeli, sulla superficie, possono ascoltare le parole del parroco grazie ad un impianto sonoro apposito.

Orari: Aperto tutti i giorni dalle 09.30 alle 13.30 (fino al 30 giugno) Ingresso: Ingresso libero Per informazioni sulle attività del CEAS - Centro Visite: Uffici Area Marina Protetta, via Roma, 60 Villasimius (CA) - Tel. 070/790234 DIOMEDEA - Società Cooperativa Servizi Turismo naturalistico ed Educazione Ambientale - Villasimius (CA) Tel. 339/5256429 - Fax 1782240675 - diomedea@hotmail.it - www.diomedea.info

Spiaggia di Porto Giunco Il relitto dell’Egle

Barracuda Lo stagno di Notteri


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Il mare, una meraviglia da esplorare Il mare sardo vanta un habitat ricchissimo, ove si muovono splendide creature e al contempo si celano vere e proprie insidie per l'uomo. Naturalmente a differenza dei mari tropicali, le acque sarde sono decisamente più sicure. Le probabilità di fare incontri “indesiderati” durante un'immersione o più semplicemente una nuotata, sono abbastanza limitate. In Sardegna, la pericolosità delle specie marine è quasi sempre legata alla possibilità che queste possano iniettare veleni più o meno nocivi. È il caso per esempio della Tracina (comunemente detta “Aragna” in Sardegna), particolarmente insidiosa per via del suo mimetizzarsi nei fondali sabbiosi per poi colpire con le spine velenose poste sul dorso. Il veleno iniettato dalla Tracina è molto doloroso e, in alcuni casi può anche portare alla morte, causando uno shock anafilattico. Oltre alla Tracina, nei mari sardi sono presenti anche alcune specie di meduse dal veleno orticante, ma anche murene il cui morso può risultare piuttosto doloroso e infettante. Tuttavia gli attacchi da parte di questi variopinti serpenti di mare sono piuttosto sporadici. Altro abitante di questi mari è la Pastinaca. Una particolare razza che può raggiungere dimensioni considerevoli. Una creatura bella e affascinante ma al contempo particolarmente pericolosa per via del potente e velenosissimo pungiglione di cui è dotata la coda (una vera e propria

arma). Mite e schiva, la Pastinaca non attacca l'uomo se non per difesa. In Sardegna non è il solo mondo animale a riservare talvolta spiacevoli sorprese. Tra gli ecosistemi più ricchi, quello marino in Sardegna è considerato un vero e proprio paradiso sia dai naturalisti che dagli appassionati di immersione. Basti pensare all'Area Marina protetta di Villasimius-Capo Carbonara nel sud-est. Qui, nel silenzio ovattato del profondo blu, si trovano una molteplicità inimmaginabile di forme di vita. L'immersione in questi fondali è un'esperienza indimenticabile, un viaggio in un universo parallelo. Qui, le vigenti norme a tutela dell'ambiente e i divieti di pesca e di sfruttamento delle risorse marine, hanno

consentito alla vita di svilupparsi in tutte le forme possibili dando origine ad uno straordinario mondo sommerso. Organismi dai colori sgargianti e creature misteriose si lasciano cullare tra i flutti come in una romantica danza, suscitando emozioni fortissime e stupore in chi li osserva. L'acqua limpida e incontaminata consente di ammirare le vaste praterie di poseidonie, anche in profondità più alte di quelle alle quali solitamente la specie è abituata. In prossimità degli scogli si possono scorgere i muri di gorgoglie rosse e gialle, ove le murene trovano dimora e ben mimetizzate attendono un passo falso di un'ignara preda. Non mancano poi aragoste, cernie, saraghi, orate, banchi di piccoli pesci argentei che nuotano veloci disegnando affascinanti traiettorie, e più giù nelle profondità dei fondali si muovono dentici e ricciole, verdesche e qualche solitario barracuda. Tra gli abitanti dei mari sardi vi sono anche creature famose per la loro pericolosità. In un “ensamble” armonioso dove tutto cambia e si trasforma tra cielo, terra e mare, la Sardegna mostra orgogliosa il suo piccolo miracolo. Una natura ancora intatta ove tutto è vita e bellezza e dinnanzi alla quale l'uomo pur prendendo parte al grande spettacolo da essa offerto, resta innocuo spettatore.

Un’immersione nel mare d’ogliastra

The sea, to experience and explore The Sardinian ocean boasts an extremely rich habitat where splendid creatures roam but which at the same time represent hidden dangers for man. In Sardinia, the danger of marine species is almost always linked to the possibility that they could inject poisons, some more dangerous than others.This is the case for example of the weever, particularly cunning because it camouflages itself in the sandy depths, to subsequently strike with the poisonous spines positioned on its back. Other than the weever, in the Sardinian seas there are also a few species of jellyfish with stinging venom, but also moray eels, whose bite can be fairly painful and can cause infection. However attacks by these multicoloured sea serpents are fairly rare. Another inhabitant of these seas is the stingray, a strange breed that can reach a considerable size. A beautiful and fascinating creature but at the same time particularly dangerous because of the powerful and extremely poisonous sting in its tail (a genuine weapon). Gentle and

reserved, the stingray will not attack a human unless in self defence. In Sardinia this is not the only part of the natural world to sometimes have unpleasant surprises in store. The marine ecosystem is certainly among the richest ecosystems in Sardinia.You need only to think of the protected Marine Area of Villasimius-Capo Carbonara in the south east. Diving in these depths is an unforgettable experience. The clear and unspoilt water allows you to admire the vast prairies of Poseidonia plants. Near the rocks you can make out walls of red and yellow bubbles, where different coloured moray eels have found a home. Also, the area is not lacking in lobsters, groupers, white bream, sea bream and shoals of little silver fish that swim quickly, creating fascinating patterns. Moving further down in the depths of the ocean there are sea bream and amberjacks, blue sharks and even the odd.

Auf Sardinien geht die Gefahr der Lebewesen aus dem Meer meist mit der Möglichkeit einher, dass jene uns mehr oder weniger giftige Substanzen injizieren können. So ist dies der Fall bei der Tracina, einer tückischen Fischart, die ihre Farbe dem sandigen Meeresgrund anpasst und dort mit den sich am Rücken befindenden giftigen Stacheln auf ihre Opfer lauert. Außer der Tracina findet man in den sardischen Meeren einige giftige, brennende Quallenarten, sowie Muränen, deren Biss ziemlich schmerzhaft und infizierend sein kann, auf.Trotzdem sind Attacken derartiger bunter Meeresschlangen aber selten. Ein weiterer Meeresbewohner ist die Pastinaca, eine besondere Art, die eine beachtliche Größe erreichen kann. Eine schöne und faszinierende Kreatur, die auf Grund ihrer giftigen Stacheln, die am Schwanz (eine echte Waffe) angebracht sind, als besonders gefährlich gilt.Die sanfte und scheue Pastinaca greift den Menschen nur im Falle einer Verteidigung an. Sardinien verfügt nicht nur über eine Tierwelt, die

hin und wieder böse Überraschungen bietet. Es gibt auch einige Pflanzenarten, wie zum Beispiel die Digitale Purpurea (die nur auf Sardinien und Korsika wild wächst), die ein buntes und schönes Erscheinungsbild hat, aber durch und durch auf Grund der Präsenz von Digitalis und anderen Glykosiden,äußerst giftig istEines der reichsten Ökosysteme in Sardinien ist das Meer. Es genügt an die geschützte Meeresfläche von Villasimius – Capo Carbonara zu denken. Das Tauchen in diesen Wassertiefen ist ein unvergeßliches Erlebnis. Das durchsichtige und unverseuchte Wasser erlaubt die ausgedehnten Flächen mit Seegras bedeckt zu bewundern. In der Nähe der Klippen kann man die Wände bedeckt mit roten und gelben Gewächs sehen wo sich bunte Muränen niederlassen.Es fehlen auch Langusten, Zackenbarsche, Brassen, Goldbrassen und Fischschwärme aus kleinen silbernen Fischen die schnell schwimmen und faszinierende Bahnen zeichnen nicht und in den Wassertiefen bewegen sich Zahnbrassen und Gelbschwanzmakrelen, Blauhaie und einige einsame Pfeilhechte.


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Il Sarrabus vanta un territorio ricco di attrattive ambientali e paesaggistiche che si apprezzano particolarmente nelle aree protette come il Parco dei Sette Fratelli e il Parco Geo-Minerario ove gli arbusti lambiscono le antiche cave e i caratteristici giacimenti. È questo un magnifico “ensamble” naturalistico, fatto di ampie zone montuose e aree costiere che si incontrano creando panorami mozzafiato a perdita d'occhio. Le coste si sviluppano per oltre 35 km, con un'alternanza di meravigliose spiagge e incredibili calette bagnate da acque cristalline. Ma il Sarrabus non è solo il racconto esemplare di una Sardegna tutta da scoprire nelle sue peculiarità naturalistiche. Le tracce di antichissime civiltà, rappresentano una delle più interessanti risorse turistiche di questo territorio. Basti pensare alle “Domus de Janas”, antiche tombe scavate nella roccia. Accanto ad esse, meritano una menzione i caratteristici “nuraghi”.

Di questi antichi edifici, il Sarrabus conserva alcuni importanti esempi. Il nuraghe di S’Omu e S’Orcu in località Santa Giusta, è il più grande della zona. In questi ultimi anni, sono molteplici le iniziative che hanno dato nuovo impulso alla valorizzazione del grande patrimonio storico-culturale del Sarrabus. I musei archeologici presenti, offrono al turista che voglia approfondire le proprie conoscenze su questo territorio, interessanti testimonianze del passaggio di molti popoli che qui hanno vissuto in epoche remote. Antichi sardi, romani, fenici e spagnoli. Una delle località più affascinanti è Castiadas (piccola frazione di Muravera). Qui è possibile visitare le affascinanti carceri ottocentesche, così ricche di storia e di mistero. Da vedere sono anche l’antichissimo complesso megalitico di Cuili Piras (composto da ben 53 Menhirs disposti secondo le posizioni astrali) e le vicine tombe dei giganti, ubicate a poca

Magical landscapes in the heart of Sarrabus By virtue of its location, Sarrabus boasts an area rich in environmental attractions which enchant the visitor. The thick vegetation, composed primarily of Mediterranean scrub, makes the air fresh and full of aromas. The lush green area extends to the Sette Fratelli Park and the Geo-Mining Park of Sardinia. The mountains and coastal areas offer breathtaking views. The coast is over 35 kilometres long, with incredible beaches and coves whose clear crystal sea and fine sand make one think of the Caribbean islands. Traces of ancient civilizations can be found at the incredible "Domus de Janas", ancient tombs carved into the rock. These structures take various forms and are now part of the Church of San Vito and San Priam and are one of the great traditions of the ancient civilization of Sardinia. The "Nuraghe" are also of great interest. Of these old structures, Sarrabus has some important examples and S'Omu e S'Orcu Nuraghe in Santa Giusta is the largest in the area. The archeological museums contain interesting evidence of the passage of many peoples who have lived and colonized these places including Ancient Sardinians, Romans, Phoenicians and Spanish. At Castiadas you can visit nineteenth-century prisons, rich in history and mystery. Even more interesting is the ancient megalithic complex of Cuili Piras, made up of 53 Menhirs, and the nearby Tombs of the Giants. San Vito is known for its silver mines and is also the home of the "Launeddas", an ancient wind instrument consisting of a series of tubes placed side by side which, for their tone and sound produced, are very similar to bagpipes. A few kilometres from San Vito we find Castiadas Villaputzu, whose old town is rich in cultural, historical and archaeological sites. The pretty church of St. George the Martyr and St. Bridget are examples. Outside the village you can visit the medieval Quirra Castle and the beautiful St. Nicholas Church at the foot of the settlement. The castle was built around 1100 by the rulers of the kingdom of Cagliari to defend the territories bordering the Gallura. Muravera is one of the most popular places for tourism for "connoisseurs". Renowned for its beaches, it is also well known for the many festivals held during the year which liven up the main streets. Tourists can enjoy clubs, local pubs and also beach parties and stay in holiday resorts, hotels, campsites and accommodation of all kinds. With its lush vegetation and precious fauna, the many colours and unique flavours of a delicious but simple cuisine, Sarrabus is the ideal place for an unconventional and never boring holiday!

ph. B

Magie di paesaggi nel cuore del Sarrabus

distanza. Emozionanti sono anche le miniere d’argento del molte Narba, a San Vito. Luoghi dimenticati dalla civiltà. Abbandonati nel loro silenzio da tempo immemore e per questo, ancor più suggestivi da visitare. A pochi km da San Vito e Castiadas sorge Villaputzu, che vanta un centro urbano di notevole interesse storico nel quale fanno capolino le graziose chiesette di San Giorgio Martire e Santa Brigida. Fuori dal paese sorge il Castello medievale di Quirra (1100 circa) e la bellissima chiesa di San Nicola, posta ai piedi dell’insediamento. Muravera è ancor più rinomata per un turismo da “intenditori”, sia per la bellezza delle spiagge che per le molteplici sagre che durante l'anno ne animano le vie centrali. Unitamente alla sua natura, così bella e al contempo selvaggia, il Sarrabus offre un’infinità di divertimenti e strutture ricettive d'ogni sorta, soprattutto grazie alla vicinanza con Cagliari, Villasimius e

Costa Rei, veduta aerea Der Sarrabus bietet ein Gebiet reich an Naturschönheiten, die jenen entzücken, der ihn zum ersten Mal entdeckt. Die dichte Vegetation, hauptsächlich aus Mittelmeermacchia bestehend, verleiht diesem Gebiet eine frische Luft reich an einzigartigen Düften, die heute hauptsächlich die Stadtbewohner nicht mehr kennen. Das Grün der Natur erlebt man im geschützten Park der Sieben Brüder. Berge und Küsten wechseln sich ab und verleihen dieser Zone eine einzigartige Schönheit. Die Küsten bieten herrliche Strände und Einbuchtungen, man könnte denken, man befindet sich auf den karibischen Inseln, doch wir sind in Sardinien! Es ist eines der schönsten Gebiete der gesamten Insel. Hier befinden sich auch die berühmten Domus de Janas, Felsengräber, die heute ein Teil der Kirchen von San Vito und San Priamo sind. Die Nuraghe von S' Omu e S'Orcu im Gebiet von Santa Giusta ist die eindrucksvollste in dieser Zone. Der Sarrabus ist reich an Geschichte, der Tourist hat die Möglichkeit seine Kenntnisse über die Geschichte und Kultur Sardiniens zu vertiefen und es lohnt sich, auch diesen Teil Sardiniens zu besuchen. Castiadas, Ortsteil von Muravera ist eine der beeindrückendsten Ortschaften dieses Teils Sardiniens. Sehr interessant ist der megalithische Komplex von Cuili Piras, aus 53 Menhiren bestehend. San Vito ist bekannt wegen des Silberstollens des Berges Narba. Hier findet man auch die "launeddas", ein altes Musikinstrument. Villaputzu, in der Nähe von San Vito und Castiadas, ist reich an historischen, kulturellen Attraktionen, hier befinden sich die zwei kleinen, sehenswerten Kirchen des Hl. Märtyrers Georg und der Hl. Brigitte. Am Ortsende befindet sich das mittelalterliche Schloss von Quirra und die Kirche des Hl. Nikolaus. Das Schloss wurde um das Jahr 1100 erbaut, um die Grenzgebiete mit der Gallura zu verteidigen. Auch in Muravera befinden sich sehr schöne Strände, sehr berühmt ist das lokale Volksfest der Zitrusfrüchte. Der Sarrabus befindet sich in der Nähe von Cagliari, Villasimus und Costa Rei. Für die Freizeit gibt es Diskotheken, Lokale, Pubs und es werden öfters auch Strandfeste organisiert. Die Feriendörfer, Hotels und Campingplätze bieten Unterkunft je nach Wahl. Das Angebot für den Touristen ist sehr vielfältig und reich an Abwechslung. Der Sarrabus ist nicht der Ort für einen konventionellen, üblichen Urlaub.

Costa Rei (centri di maggior affluenza turistica della zona). L'offerta al turista è davvero variegata e rende questo territorio una meta ideale per una vacanza non convenzionale e mai scontata

San Vito, Monte Lora

San Vito, domus de janas


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Castiadas, la perla del mediterraneo Castiadas, è un comune di 1360 abitanti, un territorio vasto, situato a nord-ovest dalla catena montuosa dei Sette Fratelli e a sud-est tra Costa Rey e Villasimius. E’ suddiviso in cinque borgate principali, San Pietro, La Centrale, Olia Speciosa, Camisa, Annunziata, e da altre minori, Masone Murtas, Sitò, Masone Pardu, Sabadi, Monte Gruttas, Maloccu, Ortedusu, Sant’Elmo, Cala Sinzias e Cala Pira. Oggi il Comune di Castiadas è un territorio con grosse ambizioni e potenzialità turistiche per il futuro. Tra le proposte numerosi progetti di altissimo livello, per dare giusta collocazione e valorizzazione ad una zona ancora poco valorizzata, ma di straordinaria bellezza e varietà forse uniche al mondo. Il territorio è ricco di spiagge, per certi aspetti simili a quelle dei Carabi. Il territorio di Castiadas dispone di tredici chilometri di coste incantevoli dove spiccano come gioielli le spiagge di Cala Pira, Monte Turno, Sant’Elmo, Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey e Santa Giusta. Il tutto unito ad un patrimonio ambientale ancora incontami-

Cala Pira

nato: montagne sempre verdi e meravigliose foreste non mancheranno di stupirvi sia con l’affascinante flora spontanea, composta da alberi di alto fusto come lecci, querce, sugherete, pini marittimi, ginepri, corbezzoli, olivastri, lentischi, carrubi, mirti, sia con la ricca presenza di fauna locale e campagne ancora oggi incontaminate. Ricca la presenza faunistica: dai falchi ai cinghiali, ai cervi, che vivono bradi nella zone di Buddui e Sabadi. Sarà facile trascorrere una vacanza all’insegna del relax presso le tante strutture agrituristiche, distribuite nell’intero territorio o presso i vari hotel sul litorale. Dal mese di giugno, fino al mese di settembre, è possibile partecipare a spettacoli folcloristici, musicali, manifestazioni di tradizioni popolari e varie sagre con la possibilità di degustare i principali prodotti locali, come quella organizzata dalla Cantina Sociale nei giorni di Ferragosto.

Monte Turno

The mediterranean pearl Castiadas ist eine Gemeinde mit 1360 Einwohnern, die ein ausgedehntes Territorium hat und im Süd- Osten zwischen Costa Rey und Villasimius liegt, im Nord- Osten von der Bergkette der Sette Fratelli aus gesehen. Sie ist in fünf Hauptortschaften aufgeteilt, wie San Pietro, das Zentrum, Olia Speciosa, Camisa, Annunziata, und Andere kleine, wie Masone Murtas, Sitò, Masone Pardu, Sabadi, Monte Gruttas, Maloccu, Ortedusu, Sant’Elmo, Cala Sinzias und Cala Pira. Heute stellt die Gemeinde von Castiadas eines der Territorien mit großem Ehrgeiz und touristischem Potential für die Zukunft dar. Unter den Vorschlägen finden zahlreiche hochwertige Projekte ihren Platz, um dem Land- welches heute noch wenig bekannt ist, aber von einer einzigartigen Schönheit und von einer Einfachheit, die wahrscheinlich einzigartig auf der Welt ist- die richtige Stellung und Aufwertung geben zu können. Das Land ist reich an Stränden, die unter einigen Aspekten denen der Karibik ähnlich sind, und an einem heute noch unangetasteten Land; in Mitten von diesem ist es einfach einen Urlaub ganz im Zeichen des Relax’ in den Strukturen des Landurlaubs, die im ganzen Territorium verteilt sind, und in den zahlreichen Hotels an den Küsten zu verbringen. In den Monaten von Juni bis September ist es möglich an Folklore- und Musikveranstaltungen so wie an Volkstraditionen und verschiedenen Erntefesten, an denen Sie die wichtigsten lokalen Produkte probieren können, teilzunehmen. Das Gemeindegebiet von Castiadas besitzt dreizehn Kilometer eindrucksvoller Küste, wie glänzender Schmuck sind die Strände von Cala Pira, Monte Turno, Sant’Elmo, Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey und Santa Giusta. Das Ganze ist in einem noch unangetasteten Naturerbgut vereint: immer grüne Berge und wundervolle Wälder werden nie aufhören Sie in Erstaunen zu setzten, sowohl wegen der faszinierenden spontanwachsenden Flora- aus hochstämmigen Bäumen beste-

hend, wie Steineichen, Eichen, Kork, Strandkiefer, Wacholder, BaumHeide, Oleaster, Mastixbäume, Johannisbrotbäume und Myrte- als auch wegen der zahlreichen Präsenz der lokalen Fauna. Cala Sinzias Castiadas has a population of 1360 and a vast territory located North-West of 7 Fratelli mountains and South-West between Costa Rei and Villasimius. It is divided into five main hamlets, San Pietro, La Centrale, Olia speciosa, Camisa, Annunziata and other minor hamlets, Masone Murtas, Sitò, Masone Pardu, Sabadi, Monte Gruttas, Maloccu, Ortedusu, Sant'Elmo, Cala Sinzias and Cala Pira. Castiadas represents today a territory with great ambitions and touristic potenial for the future. Several high-level projects have been conceived to bring to notice and give value to a territory which is not well known today, despite its extraordinary beaty and simplicity, probably unique in the world. The territory abounds of beaches, similar under many aspects to those of the Carribean, and uncontaminated countryside. It will be easy for our guests to enjoy a relaxing holiday at the several agriturismos to be found in the interior, or at the numerous hotels on the coast. From June to September, Castiadas hosts many folk and musical exhibitions, popular traditions shows and various feasts, where visitors have the chance to taste the main local products. The territory of Castiadas has thirteen kilometers of enchanting coasts whose jewels are Cala Pira, Monte Turno, Sant'Elmo, Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey and Santa Giusta. Moreover, the still uncontaminated nature of its evergreen mountains and beautiful forests, will certainly be able to amaze you both with its splendid sponaneous flora, consisting of long-trunked trees such as holm-oaks, oaks, cork trees, maritime pines junipers, strawberry trees, oleasters, mastik trees, myrtles, carob trees, both with the richness of its local fauna.

NUMERI UTILI COMUNE DI CASTIADAS Comune / Town hall 070 994501 Ospedale / Hospital 070 609991 Guardia Medica / First-aid station 070 9949013 Carabinieri / Police station 070 9946022 Guardia Forestale / Forest rangers 070 995182 Info Turistiche / Tourist info 070 995901 Farmacia / Chemist’s 070 9949200


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La storia passa per le vecchie carceri la colonia penale, dismessa nel 1952, e diventata il cuore pulsante di Castiadas Le carceri di Castiadas furono costruite nel 1875 per volere del Ministero dell’Interno: insieme a sette guardie carcerarie sbarcarono nell’isola trenta detenuti, con il compito di bonificare e ridar vita ad una zona rimasta disabitata per più di 1500 anni a causa delle carestie e delle epidemie cui era soggetta. Con il loro impegno, fu eretta la colonia penale più grande d’Italia, che in seguito arrivò ad ospitare più di duemila persone fra carcerati, agenti di custodia ed impiegati con famiglia al seguito. Il duro lavoro dei detenuti non mancò di ottenere importanti risultati nel campo dell’agricoltura e della pastorizia. La colonia penale cessò di esistere nel 1952, quando l’ETFAS, Ente di Trasformazione Fondiaria Agraria della Sardegna, frutto della riforma approvata in quegli anni, prese in appalto la zona per la riforma agricola, e la suddivise in sette aziende. Oggi le vecchie carceri si presentano a noi come un imponente edificio quasi totalmente ristrutturato, suddiviso in più parti: un cortile interno da cui ammirare l’in-

tera struttura, la villa del Direttore, le celle, gli uffici e la farmacia. Durante la stagione estiva, nell’area della colonia penale vengono organizzate interessanti mostre legate all’artigianato, alla pittura, al settore agro-alimentare, che permettono al turista di immergersi appieno nella storia di questo paese.

Castiadas Immaginate un territorio sempre verde, un mare cristallino di colore azzurro turchese, un’aria sana ed un ambiente incontaminato, forse unico al mondo, non stiamo fantasticando, questo territorio è Castiadas. Le numerose spiagge di Castiadas, hanno il colore e la struttura variabile, si passa da un bianco finissimo e cristallino nelle località denominate, Cala Pira, Monte Turno e Sant’Elmo, ad una sabbia più compatta e dorata, nelle località marine di Cala Sinzias, Cala Marina, Villa Rey e Santa Giusta. Castiadas non è solo mare, oltre a chilometri di incantevoli coste, c’è un patrimonio ambientale ancora incontaminato, con le sue montagne, con il candore delle rocce lavorate dal vento e dalle piogge, dove la vegetazione esistente è rimasta vergine come madre natura ha creato.

Castiadas, le vecchie carceri

The story goes for older prisons The old prisons of Castiadas were built in 1875 as ordered by The Home Office: thirty convicts together with seven prison officers landed in Sardinia with the task of rebuilding and giving new life to an area which had been deserted for more than 1500 years because of the famine and epidemics this land was subject to. With their commitment the biggest penal colony in Italy was built. It then reached a population of more than 2000 people among inmates, prison warders, employees and their family. With the convicts’ hard work, important results were achieved both in agriculture and pastoral farming. The penal colony ceased to exist in 1952, when the ETFAS (The Sardinian Agricultural Land Credit Board), following the reforms of that period, contracted the area for the agriculture reform and divided it into seven companies. Today, the old prisons are an imposing and almost completely refurbished building with the Governor’s villa, the cells, the offices, the chemist’s and an inner garden where you can admire the entire structure from. In the Summer the area of the penal colony hosts many interesting handcrafts, painting or food exhibitions, giving the tourist the chance of a full immersion in the history of Castiadas.

Die alten Gefängnisse von Castiadas wurden auf Wunsch des Innenministeriums 1875 erbaut:gemeinsam mit sieben Gefängniswächtern strandeten auf der Insel Dreißig Gefangene, deren Aufgabe es war, eine Gegend zu entwässern und zum Leben zu erwecken, die über 1500 Jahre lang unbewohnt blieb,das wegen der Hungersnot und der Seuchen, denen diese Gegend ausgesetzt war.Mit deren Fleiß wurde die größte Strafkolonie Italiens aufgerichtet, die später von mehr als zweitausend Personen- die aus Sträflingen, Sträflingswachen und Angestellte mit deren Familien zusammengesetzt waren- bewohnt wurde.Wegen der harten Arbeit, welche die Sträflinge leisten mussten, hatten diese nicht so große Erfolge bei den landwirtschaftlichen Tätigkeiten und bei der Viehzucht. Die Strafkolonie hörte 1952 auf zu existieren,als der„ETFAS“,Verband für die Umgestaltung des landwirtschaftlichen Bodens in Sardinien, die Gegend wegen einer Landwirtschaftsreform, die in diesen Jahren entschieden wurde, übernahmen und diese in sieben Unternehmen aufteilte. Heute präsentieren sich uns die alten Gefängnisse wie ein großartiges Gebäude,fast komplett restauriert und in mehreren Teilen aufgeteilt:ein Innenhof, von dem man die komplette Struktur erblicken kann, die Villa des Direktors, die Gefängniszellen, die Büros und die Apotheke. Während der Sommersaison, werden im Bereich der Strafkolonie interessante Ausstellungen organisiert, die dem Handwerk, der Malkunst, dem Bereich der Landwirtschaft und der Ernährung gewidmet sind und dem Touristen die Möglichkeit geben,voll in die Geschichte dieses Landes einzutauchen.


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Il Consorzio Turistico Costa Rei

Piazza N.S. Bonaria, Costa Rei 09043 Muravera (CA) www.consorziocostarei.com info@consorziocostarei.it

Il consorzio Turistico Costa Rei riunisce circa 40 aziende del territorio del Sarrabus tra cui centri servizi, agriturismo, residence, alberghi, villaggi turistici e campeggi a 3 o 4 stelle completamente autosufficienti con ristoranti, bar, market, campi da tennis, basket, calcetto, piscina, centro benessere e servizi vari. Ville e appartamenti per vacanza a schiera e/o indipendenti, dotati di ogni confort, a varie distanze dal mare. E' stato costituito nel 1999 con l'obiettivo fondamentale di sviluppare al massimo l'offerta turistica della costa sud orientale, essere un punto di incontro con i potenziali turisti e operatori interessati alle offerte dei consorziati, migliorare la qualità dell'accoglienza e incrementare le possibilità di fruizione del territorio, sempre e comunque nel rispetto dell'identità culturale e delle risorse naturalistiche della zona.

Costa Rei tourist consortium is composed by about 40 companies including tourist information centres, 3 or 4 star accommodation facilities such as farm holidays, hotels, guesthouses and campsites endowed with restaurants, bars, shopping centres, tennis courts and playgrounds, swimming pools and spa. Seaside villas, apartments and terraced houses with all comfort are also available. Established in 1999 with the purpose of optimizing tourism development on the south eastern coast, the consortium acts as point of contact for tourists and companies interested in what members can offer. Also, the consortium tries to improve incoming tourism and increasing tourist offer through policies based on respect for the environment and cultural identity. Das Tourismuskonsortium Costa Rei vereint ca. 40 Betriebe aus dem Sarrabus, darunter Unternehmen aus dem Bereich Service, Agrituranbieter, Ferienanlagen und Feriendörfer, Hotels, 3/4 - Sterne Campinganlagen mit Restaurant, Bar, Einkaufsmarkt, Tennis – Basketball-Fußballplatz, Schwimmpool, Wellness-Center und weitere Serviceeinrichtungen. Ferienwohnungen/Aparatments, die mit jedem Komfort ausgestattet sind und in verschiedener Entfernung zum Meer gelegen sind. Das Konsortium ist 1999 mit dem Hauptziel gegründet worden, das Tourismusangebot an der Südostküste Sardiniens auszubauen; es ist auch Treffpunkt für daran interessierte Touristen und Mitglieder des Konsortiums. Das Konsortium möchte die Qualität des Ferienangebots steigern und die Nutzung des Gebiets erweitern, jedoch immer in Einklang und Respekt mit der kulturellen Identität und dem Schutz der natürlichen Ressourcen des Sarrabus.

Siamo a vostra disposizione presso l'Ufficio Turistico di Costa Rei, in piazza Nostra Signora di Bonaria, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13

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La storia meravigliosa di Costa Rei Come nelle favole, la storia turistica di Costa Rei comincia nel momento in cui un ragazzo di 22 anni, figlio del titolare di una agenzia immobiliare belga, sente parlare per la prima volta di un certo Aga khan, che aveva appena comprato 2000 ettari di terreno sulla costa nord orientale della Sardegna con l’intenzione di insediare un centro turistico. Era nato il mito della Costa Smeralda”. In quel lontano 1962, la notizia fece sognare il giovane Guido Van Alphen, che decise di partire alla volta dell’isola dei suoi sogni : la Sardegna. Aveva già sentito parlare da alcuni connazionali di un lembo di costa sarda ancora inesplorato, non troppo distante dal capoluogo isolano ma ancora selvaggio. Arrivato a Cagliari e ottenuto il primo contatto con un intermediario del luogo, conosce il giovane Pietro Valerio, sposato con una ragazza di Villasimius e trasferitosi in Sardegna dalla penisola . Valerio conosceva bene le località più belle del sud est e le famiglie di pastori provenienti dalla Barbagia, che allora erano gli unici possidenti terrieri della costa sud orientale. Inizia così il viaggio di Guido van Alphen uno dei tanti pionieri che hanno fatto la storia del turismo

locale e che grazie al suo intuito imprenditoriale diede non solo i natali ma anche il nome ad una delle più importanti località turistiche della Sardegna. Nel 1962 il golfo che adesso si chiama Costa Rei era una zona ad esclusiva vocazione pastorale, con oltre 15 chilometri di spiagge vergini. Non esistevano strade, e raggiungere la località in auto era impresa ardua e faticosa. Dopo svariati chilometri di strada bianca, il premio di tanta fatica era comunque la visione di scenari mozzafiato, che si presentavano lungo la strada panoramica che partendo dal golfo di Cagliari collegava il Capoluogo alla costa orientale. Passando per Solanas e procedendo verso Villasimius, s’incominciavano comunque ad intravedere le prime, timide avvisaglie di quella che poi si sarebbe rivelata una vera e propria industria turistica. La prima struttura turistica ricettiva sorgeva a Torre delle Stelle, un villaggio di proprietà di uno svizzero, e pochi chilometri più avanti si intravedeva quello che poi diventerà il Grand Hotel Capo Boi, di proprietà di un belga , sito a poca distanza dal centro urbano dell’attuale Comune di Villasimius. Allora, appena 50 anni fa, Villasimius era un piccolissimo

Barbagia Il suo nome sembra derivare dal latino Barbaria perché fu a lungo una zona resistente alla colonizzazione romana della Sardegna, tanto da latinizzarsi in ritardo rispetto al resto dell'isola:in tal senso va ricordato che il termine "Barbarus" designava in senso letterale coloro i quali non erano cittadini romani e non parlavano dialetti latini.Gli abitanti di questa regione sono chiamati "barbaricini".Il termine Barbagia venne esteso dai Romani a tutti quei territori sardi fortemente resistenti alla colonizzazione

The wonderful story of Costa Rei As in a fairy tale, the tourist history of Costa Rei began when a 22 year old boy, son of the owner of a Belgian estate agency, heard for the first time about a certain Aga khan, who had just bought 2,000 hectares of land on the north east coast of Sardinia with the aim of establishing a tourist centre. And so the legendary Costa Smeralda was born. Back in 1962, the news started the young Guido Van Alphen dreaming, and he decided to set off towards the island of his dreams: Sardinia. He had already heard from a few of his compatriots about a corner of the Sardinian coastline that was still unexplored, not too far from the island’s principal city but still wilderness. And so began the journey of Guido van Alphen, one of the many pioneers who created the history of localized tourism and who, thanks to their entrepreneurial spirit, gave not only life but also a name to one of the most important tourist areas in Sardinia. In 1962 the gulf which is now called Costa Rei was an area dedicated solely to sheep farming, with over 15 kilometres of untouched beaches. Roads were non-existent, and reaching the area by car was a difficult and exhausting task. Proceeding towards Castiadas and Muravera one came across only vast areas of uninhabited wilderness, and enormous beaches of the whitest sand bordered by a dense Mediterranean maquis. After Villasimius, the first inhabited centre consisted of a recently discontinued penal colony of former prisoners from the Castiadas prisons, and Oliaspeciosa which later became a municipality. Over the course of a long journey along the east coast as far as Tortoli, Dorgali and the Costa Smeralda, Guido van Alphen carefully evaluated the various options and sites of great tourist interest, yet decided to opt for the purchase of the land belonging to the shepherds of Villagrande situated in the Municipality of Muravera. In short, the first Costa Rei S.p.A company was born. The origin of the name Costa Rei In the 1960s, areas of land could be located only thanks to military maps, which could only be bought in Cagliari. On one of these maps you could make out a lagoon called Piscina Rei and a small hill that was called Sa Punta Rei. Costa Rei immediately jumped out as the perfect name, a tourist brand, exotic. It was therefore decided to also name the first hotel built on the coast Hotel Villa Rei. From then on the name Costa Rei was used to refer to the whole Gulf, from Cala Sinzias as far as Capo Ferrato.The hotel Villa Rei opened the Costa Rei tourist season at the beginning of summer 1965. Other pioneers arrived, also from Belgium, who embarked on the task of parcelling out the land.The first Villas, perfectly integrated into the surrounding area, were designed and constructed with a flat roof covered with earth where a garden could be cultivated. The original idea was to make the structures invisible in the middle of the Mediterranean maquis, so as not to deface in any way the wild and enchanting landscape that was to greet the first guests of Costa Rei.

Villasmius Durante il medioevo il insediaprincipale mento era sorto nei pressi del promontorio di Capo Carbonara. L'antica cittadina viveva proprio grazie all'attività dei carbonai che potevano sfruttare le ampie distese boschive dei monti circostanti. Il centro era comunemente chiamato in lingua sarda Crabonaxia” ,tradotto in Italiano come '' Carbonara''. Costa Rei, Guido Van Alphen sulla spiaggia

borgo di pescatori e carbonai che offriva ai visitatori soltanto piccolo albergo ristorante , la “Stella d’Oro”,un solo bar ed un distributore di carburante. Procedendo verso Castiadas e Muravera si potevano trovare solo estese aree disabitate e selvagge, enormi spiagge di sabbia bianchissima contornata da una foltissima macchia mediterranea. Dopo Villasimius, il primo centro abitato era costituito dalla colonia degli ex detenuti delle carceri di Castiadas , appena dismessa, e da Oliaspeciosa poi diventato Comune. Nel corso di un lungo viaggio lungo la costa orientale, fino a Tortolì , Dorgali e la Costa Smeralda Guido van Alphen valuta attentamente le varie proposte ed i siti di maggior interesse turistico, e decide comunque di optare per l’acquisto delle terre di proprietà dei pastori di Villagrande site nel Comune di Muravera. Nel frattempo in Belgio, grazie alla buona pubblicità del padre e della sua Agenzia Immobiliare, il giovane Guido non fa fatica a trovare i soci di capitale per costruire un albergo ed un villaggio turistico. Si trattava di una strategia utile per far salire sensibilmente i valori dei terreni che s’intendevano acquistare per poi rivendere ai suoi stessi connazionali. In breve nasce la prima società Costa Rei S.p.A. Subito dopo altri pionieri, sempre dal Belgio, intraprendono la realizzazione delle prime lottizzazioni. Con le imprese approdarono a Costa Rei anche le opere di un giovanissimo architetto il belga Eric Balliu, vincitore del prestigioso Premio Roma Architettura, che aveva deciso di mettere alla prova il proprio ingegno e la propria creatività proprio a Costa Rei. Fu Eric Balliu a concepire il disegno delle prime Ville, perfettamente integrate con l’ambiente circostante, realizzate con un tetto piano e ricoperto di terra per poterci coltivare un giardino. L’idea, peraltro oggi attualissima, era nata con l’intento di rendere invisibili le costruzioni all’interno della macchia mediterranea, in modo da non deturpare in nessun modo lo scenario selvaggio e suggestivo che si sarebbe prospettato ai primi ospiti di Costa Rei. Purtroppo non la videro in questo

modo i costruttori che arrivarono successivamente . Per loro le costruzioni , soprattutto se belle, dovevano poter essere ammirate e non nascoste . L’ origine del nome Costa Rei Negli anni 60 i terreni potevano essere individuati solamente grazie alle carte militari, acquistabili solo a Cagliari c/o la libreria Dessì. In una di queste carte, si poté notare uno stagno che si chiamava Piscina Rei ed una collinetta che si chiamava

alcune foto storiche di Costa Rei

Sa Punta Rei. Costa Rei apparve subito un nome azzeccato, un marchio turistico, esotico. Si decise pertanto di chiamare anche il primo albergo nato sulla costa con il nome di Hotel Villa Rei. Subito dopo, con la prima pubblicità stampata, si utilizza il nome Costa Rei per tutto il Golfo, da Cala Sinzias fino a Capo Ferrato.L’albergo Villa Rei apre la stagione turistica di Costa Rei all’inizio dell’estate 1965.


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un’area protetta dove la pesca è permessa esclusivamente ad una cooperativa di pescatori, che ha salvaguardato nel tempo le specie più rare. La località più conosciuta per le sue spiagge e appartenente a Muravera, è senz’altro Costa Rei, a metà strada fra Muravera e Villasimius. Muravera è dotata di un piccolo ma efficiente ospedale, negozi di ogni tipo, un punto informazioni e una radio locale che diffonde nell’etere la musica dell’estate. Feste e sagre paesane sono numerose durante la stagione estiva. L’isola pedonale nel centro della zona consente di passeggiare e fare shopping in totale tranquillità.

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Muravera, situata lungo l’Orientale Sarda, è il centro più importante del SarrabusGerrei. Fu dominata dai Pisani fino al 1324, e da allora fu protetta dalla famiglia Carroz, appartenente alla contea di Quirra, fino al 1839, anno in cui i feudi furono aboliti. All’interno del paese è possibile visitare monumenti d’interesse storico: la chiesa di San Nicola del 1400, di stile tardo-gotico e il Portico Petretto del XIX secolo. Sul litorale si ergono la Torre dei Dieci Cavalli risalente al XVI secolo e quella di Torre Salinas, nate per contrastare le incursioni saracene. Nella marina di San Giovanni non solo sabbia e acqua chiarissima, ma anche l’omonima peschiera, in cui sono allevate decine di specie diverse di pesci, che si potranno gustare freschissimi in tutti i ristoranti della zona, un chiosco per rinfrescarsi dopo una partita a beach-volley, un’area per il noleggio dei pedalò. La spiaggia di Torre Salinas, incuneata fra gli scogli che la separano dalla località Colostrai, non lontana dalla salina, in cui vivono per alcuni mesi dell’anno splendidi fenicotteri rosa, che trovano qui e nel complesso degli stagni vicini una vera oasi naturale. E ancora, le spiagge di Cristolaxedu e Colostrai, sabbia finissima e sconfinata, e circondate da un’inviolata campagna e da uno specchio d’acqua qual è lo stagno di Colostrai, dove cormorani, fenicotteri, aironi, tuffetti, riposano nei mesi più caldi. Colostrai dal 1989 è

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Muravera lunghe spiagge bianche

Long white beaches NUMERI UTILI COMUNE di MURAVERA Comune / Town hall 070 99001 Ospedale / Hospital 070 609991 Guardia Medica / First-aid station 070 6097737 Carabinieri / Police station 070 9930522 Guardia Forestale / Forest Rangers 070 9930545 Info. Turistiche / Tourist info 070 991350 Farmacia / Chemist’s 070 9930566

Muravera liegt auf der Staatsstraße“Orientale Sarda”und ist das wichtigste Zentrum des Sarrabus- Gerrei.Der Ort wurde bis 1324 von den Pisanern beherrscht, von da an wurde er bis zum Jahr 1839,das Jahr in dem Feudalherrschaft abgeschafft wurde,von der Familie Carroz beschützt.Im Inneren der Ortschaft ist es möglich Monumente mit historischem Interesse zu besichtigen: die Kirche von San Nicola, im altgotischen Stil, aus dem Jahr 1400, und der Bogen„Portico Petretto“ aus dem 19. Jahrhundert. An der Küste erhebt sich der Turm „Torre die Dieci Cavalli“ (Zehnpferdeturm), dessen Erstellung auf das 16.Jahrhundert zurückzuführen ist, und der Turm von „Torre Salinas“, beide erbaut, um den sarazenischen Eindringlingen entgegenzutreten.An der Seeküste von San Giovanni gibt es nicht nur Sand und klares Wasser,es gibt dort auch die gleichnamige Fischgrube,in der ein duzend verschiedener Fischarten gezüchtet werden,die ganz frisch zubereitet in allen Restaurants der Gegend versucht werden können,ein Strandkiosk,an dem man sich nach dem BeachVolley- Spielen erfrischen kann und einen Bereich, wo man Tretboote mieten kann. Der Strand von Torre Salinas , welcher im Felsen, der ihn von der Lokalität Colostrai trennt,eingekeilt ist,ist nicht weit von einem Salzsee entfernt,auf dem einige Monate lang im Jahr Flamingos leben,die hier und im Komplex der naheliegendenTeiche eine echte natürliche Oase finden.Außerdem gibt es noch die Strände von Cristolaxedu und Colostrai,mit feinstem Sand und unendlich lang,die von einem unangetasteten Land und von einem Wasserspiegel,welcher der Teich von Colostrai ist,umkreist sind,in den wärmsten Monaten behütet der Teich von Colostrai Seeraben,Flamingos,Reiher und

Taucher. Colostrai ist seit 1989 geschützter Bereich, wo es nur einer Fischergenossenschaft, die in der Zeit die seltensten Arten erhalten haben, erlaubt ist zu fischen. Die bekannteste Lokalität, vor allem wegen ihrer Strände, gehört zu Muravera und ist mit Sicherheit Costa Rei,sie liegt auf halbenWeg zwischen Muravera undVillasimius.Muravera ist mit einem kleinen aber effizienten Krankenhaus,mit jeder Art von Läden,einem Informationszentrum und mit einem eigenen Radiosender,der die Musik des Sommers in die Himmelsluft treibt, ausgestattet. Feste und Feste mit Kostproben sind während der Sommersaison zahlreich. Die Fußgängerzone des Zentrums bietet einem die Möglichkeit,in ganzer Ruhe Shopping zu betreiben. Muravera is the most important centre of Sarrabus-Gerrei and it's located along the Orientale Sarda main road. It was ruled by the Pisans until 1324, and since then it was protected by the Carroz family,part of the county of Quirra,until 1839 when this kind of domain was abolished.Inside the small town you can visit monuments of historical importance: the Late Gothic church of San Nicola (1400) and the Portico Petretto of the 19th Century.On the coast stand the Torre dei Dieci Cavalli (The tower of the ten horses) of the 16th Century and Torre Salinas,erected in order to contrast Saracen attacks.Not only sand and clear water in the marina of San Giovanni,but also a kiosk where you can freshen up after a beach-volley match,a pedal boat rental and the homonymous fish-pond, where dozens of different fish species are farmed and then can tasted in every restaurant of the zone Torre Salinas beach, wedged into

rocks which separate it from Colostrai, is not far from the salina where beautiful pink floyds can find a natural oasis for some months every year.Moreover,Cristolaxedu and Colostrai, endless finest sand beaches surrounded by incontaminated nature and the expanse of water of Colostrai where cormorants, pink floys, herons and dabchicks can rest in the hottest months.It has been a protected area since 1989 and only a fishermen's cooperative, which has safeguarded the rarest species, is allowed to fish. Costa Rei, half way between Muravera and Villasimius, is without any doubts the most known spot of Muravera.Muravera has a small but efficient hospital,all kinds of shops, an info-point and a local radio which plays the songs of the summer.During the summer we can count many feasts and festivals.The pedestrain zone in the centre of the area,makes it possible for people to have a walk or go shopping in complete tranquillity


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San Vito il cuore del sarrabus Nella zona più interna della suggestiva ed affascinante regione geografica del Sarrabus, si staglia San Vito: paese incantevole e di antiche origini può vantare un patrimonio ambientale incontaminato e di straordinaria bellezza, in grado di integrare il turismo costiero, offrendo le condizioni ideali per scoprire attraverso escursioni, itinerari e percorsi eno-gastronomici, il sapore vero della Sardegna. A poca distanza da San Vito si trovano le “Domus de Janas”, tombe rupestri risalenti a circa 4000 anni fa ed il “Monte Lora”, dall’enigmatico profilo di donna dormiente. Nella parte alta del paese merita invece di essere visitata la chiesa medioevale di San Lussorio, risalente al XIV sec., mentre a San Priamo, frazione di San Vito, è possibile ammirare l’omonimo santuario, una chiesetta del XIII sec. che sorge arroccata su una montagna, caratterizzata dalla presenza, al suo interno, di una Domus de Janas dalla quale sgorga una sorgente dalle acque anticamente ritenute miracolose. Nelle vicinanze si scorge imponente la figura del nuraghe “Asoro”, com-

plesso nuragico edificato con tecnica megalitica del tipo pseudo-nuraghe. San Vito non è solo ambiente, ma è anche ricco di artigianato e tradizioni, tra cui è d’obbligo la citazione dell’antico e originale strumento musicale a fiato “Le Launeddas” o “Sonus de Canna”, di cui San Vito vanta i principali maestri. La cucina locale, semplice e genuina, è arricchita da mille sapori, tra i quali in particolare quelli della “Prazzira”, pizza tipica sanvitese formata da ingredienti poveri, ma sapientemente mescolati tra loro. Altra caratteristica sono gli arrosti di porchetto e di capra e le grigliate di pesce, come testimoniano le feste e le sagre paesane appositamente organizzate. Per ultimi, ma non per questo meno importanti e rinomati, i formaggi, i vini e i dolci tipici del territorio ottenuti da una sapiente lavorazione del formaggio e delle mandorle.

Natura e testimonianze storiche rendono d’obbligo una visita in questo paese che si trova nella zona più interna del territorio sarrabese NUMERI UTILI COMUNE di SAN VITO Comune / Town hall 070 9927034 Ospedale / Hospital 070 609991 Ente Foreste della Sardegna 070 9929059 Carabinieri / Police station 070 9927022 Vigili del Fuoco / Fire Brigade 070 9929006 Info. Turistiche / Tourist info 070 9929035

San Priamo, il santuario

Farmacia / Chemist’s 070 9927024

The heart of Sarrabus

Nuraghe Asoru

San Vito liegt im Landesinneren der Gegend des Sarrabus und wird von den Flüssen Flumendosa und Flumini Uri durchquert. Es wird vermutet, dass das Dorf im Mittelalter entstand. Es hat seinen Namen seinem Schutzpatron zu verdanken, dem die heute restaurierte Gemeindekirche gewidmet ist. Im Inneren der Ortschaft haben die Gassen ihren antiken Charme behalten, während in der„via Nazionale“ einige Häuser im liberalem Stil zu sehen sind. Wendet man sich Richtung Monte Narba, in der Lokalität von Santa Rosa, ist es möglich eine Nekropolis zu sehen, welche auf 4000 Jahren zurückzuführen ist: es ist ein Komplex der Domus de Janas, unterirdische Gräber, die aus dem Granitfelsen gehauen wurden. Nicht weit weg von Santa Rosa befindet sich das Dorf für die Gewinnung von Mineralien, welche wegen ihrer Klarheit und Reinheit in ganz Italien und in ganz Europa berühmt waren. Das Dorf ist in zwei Zonen geteilt: in der Ersten befindet sich die Verwaltung (Lagerräume, Krankenhaus, Büros), in der Zweiten das Gebäude, in dem die Mineralien behandelt wurden. Folgt man die Straße weiter, ist es möglich die Villa des Direktors, die auch „Villa

Madama“ genannt wird, zu besuchen. Zu San Vito gehört auch das Landdorf von San Pietro, das auf der Staatsstraße liegt. Es wird von ungefähr tausend Personen bewohnt, die fast komplett von der Agrarwirtschaft und von der Hirtenarbeit leben. Es entstand nach dem zweiten Weltkrieg mit dem Bau einiger Häuser, einer Schule und einer Kirche, die aus zwei Teilen besteht, der Erste stammt aus dem 11. Jahrhundert und der Zweite aus der Zeit der spanischen Herrschaft: eine Legende besagt, dass aus der Quelle, die sich im antikeren Teil der Kirche befindet, ein Wunder vollbringendes Wasser sprudelt. Auf der Staatsstraße, die nach Cagliari führt, ist es möglich die, Nuraghe Basoru“ zu bewundern. The historical testimonies and nature of this small town located in the innermost part of Sarrabus are truly worth a visit. San Vito is in the innermost zone of Sarrabus and the Flumendosa and Flumini pass through it. It can be inferred that it was founded in the Middle Ages. It owes its name to its patron saint the recently restored paris church is dedicated to.

Inside the small town the alleys have mantained their ancient charme, while via Nazionale has different art nouveau buildings. If you head towards Monta Narba, in Santa Rosa, you can visit the necropolis. It dates back to 4000 years ago and it is a “Domus de Janas” complex, a burial ground dug into the granite. Not far from Santa Rosa is the mining village, whose minerals were famous in Italy and all over Europe for their limpidity. The village has two zones, one for the buildings used for the administration (warehouses, hospital, offices) and one for the buildings where the minerals were taken care of. The rural village of San Priamo located on the main road is also part of San Vito. It counts about one thousand people who live almost completely on agriculture and rural farming. It was born after World War I with some houses, one school and a church, the latter consisting of two parts, one dating back to the 11th Century and one back to the Spanish Rule. Legend has it that miraculous water flowed out of from the spring in the oldest part of the church. On the main road that takes to Cagliari you can also admire the Basoru Nuraghes.

Monte Lora


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La Sardegna segreta in Mountain Bike La Sardegna vanta un ottimo territorio che si offre generoso a chi voglia sfruttare al meglio le potenzialità della sua “mountain bike”. La particolare conformazione morfologica della nostra splendida isola, la sua vasta flora e incantevole fauna selvatica, attira ogni anno tantissimi visitatori pronti ad avventurarsi per i boschi e le stradine più impervie alla ricerca di una sana scarica di adrenalina e ovviamente all’immancabile sfida con la natura e le proprie forze. Gli Itinerari che si diramano per tutta la zona del sud est della Sardegna in particolare, sono piuttosto rinomati. La loro bellezza e la loro unicità li rende meta prediletta per tanti appassionati di MTB. Per gli amanti della natura e degli sport all'aria aperta, la Mountain Bike è il mezzo più indicato per muoversi liberamente alla scoperta di nuovi e affascinanti itinerari. Riscoprire quel gusto per l'avventura, tra alberi e foreste secolari e poter ascoltare i suoni di una natura vivida e rigogliosa, rappresentano aspetti peculiari di quello che in Sardegna è uno sport, ma anche un hobby praticatissimo: l'escursione in Mountain bike. Sono tanti gli itinerari a disposizione degli appassionati di questo sport e ogni anno a questi se ne aggiungono di nuovi. L'itinerario “Il

Discover secret Sardinia by mountain bike Sardinia offers great possibilities to mountain bike riders thanks to the beauty and uniqueness of its trails.For nature and outdoor sport lovers, mountain biking is the best way to move freely.It is a chance to rediscover a taste for adventure and listen to the sounds of a wild nature.There are many trails available and every year new ones are added."The Deer" trail,which is found in Burcei,Sinnai, Maracalagonis, S.Vitus and Castiadas, is one of them.About 64 km long, it is considered one of the most extreme trails.It traverses the heart of Sarrabus, an area characterised by mountain ranges that are more than 1,000 m above sea level and where in winter you can also find snow.In this area,and between Burcei and Sinnai,you can find some of the largest and best preserved forests in all of Sardinia. It is no coincidence that these places are the ideal habitat for the Sardinian deer, hence the name of the trail.Also in this area you can take another two routes:"i Guadi" and "Baccu Malu”.These are just some of the most popular trails for mountain biking enthusiasts but Sardinia is full of trails to explore, both in inland and coastal areas.Travelling by mountain bike allows you to discover a secret and wonderful Sardinia!

Cervo” che si sviluppa per i territori di Burcei, Sinnai, Maracalagonis, S.Vito e Castiadas è uno di questi. Lungo circa 64 km, è considerato uno dei percorsi più estremi. Non è dunque particolarmente indicato a persone che non siano in perfetto stato fisico e allenamento. La zona che esso attraversa è il cuore pulsante del Sarrabus, caratterizzato da rilievi montuosi che superano anche i 1000 m di altezza sul mare, dove in inverno è anche

possibile trovare la neve. In questa zona, tra Burcei e Sinnai, si trovano alcune delle foreste più ampie e meglio conservate di tutto il territorio sardo. Non è un caso se questi luoghi siano l’habitat ideale per il Cervo Sardo, da cui deriva anche il nome dell’itinerario. Sempre in questa zona è possibile anche avventurarsi per altri due percorsi: quello soprannominato “i Guadi” e poi “Baccu Malu”. Questi sono solo alcuni dei percorsi più

Sardinien rühmt sich eines ausgezeichneten Gebietes, welches sich großzügig jenem bietet, der am besten die Leistungen seines Mountainbikes ausnützen möchte. Die einzigartige Beschaffenheit unserer wunderschönen Insel, die ausgedehnte Flora und die hinreißende wilde Tierwelt zieht jedes Jahr sehr viele Besucher an, welche bereit sind, sich mit der Natur und den eigenen Kräften in den Wäldern und Bergwegen auseinander zu setzen. Die Routen, die sich über die gesamte Süd östliche Küste ausdehnen sind sehr berühmt. Ihre Schönheit und Eigenheit macht sie zu einem beliebten Ziel für leidenschaftliche Mountainbike Sportler. Für die Liebhaber der Natur und der Sportarten im Freien ist das Mountainbike das ideale Mittel, um neue und faszinierende Routen zu entdecken. Den Geschmack für das Abenteuer wieder zu entdecken zwischen uralten Bäumen und Wäldern und den Geräuschen einer lebhaften und üppigen Natur zu lauschen, stellen die wichtigsten Aspekte dieses sehr praktizierten Sports dar. Die Route " Il cervo", welche sich über die Gebiete von Burcei, Sinnai, Maracalagonis, S.Vito und Castiadas ausdehnt, ist eine davon. Sie ist ca. 64 km lang und ist eine der extremsten Strecken. Sie ist daher nicht geeignet für jene, welche keine perfekte Körperkondition und wenig Training besitzen.

noti algli appassionati di MTB, ma la Sardegna è ricchissima di itinerari da scoprire, sia nell'entroterra che nelle aree costiere. Gli scenari che si presentano sono tutti da “scoprire” tappa dopo tappa. In mountain bike si offre all'occhio dell'escursionista, una Sardegna diversa. Quella più segreta e meravigliosa!


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Sardegna Sud-Est ... non solo mare Un amore che non si scorda mai. Da molti è vissuto così il mare della Sardegna. Perchè quelle incredibili immagini di acque cristalline, quei magici fondali di sabbia bianchissima, restano impressi nella memoria che ne diventa dolcemente, irrimediabilmente “schiava”. Questa è vera poesia. Ed è questo il volto bellissimo e più noto della Sardegna sudest, con le sue meravigliose spiagge e le sue coste mozzafiato. Il mare è da sempre il primo biglietto da visita per un territorio che tuttavia “non è...solo mare”. C'è un immenso tesoro nascosto che in pochi ancora hanno avuto il privilegio di scoprire. Possiamo raccontare di quei luoghi affascinanti e a tratti selvaggi che rappresentano il “cuore pulsante” di questo sud-est Sardegna dai mille volti. Il Parco dei Monti dei Sette Fratelli fa parte di questo grande patrimonio che è l'entroterra della Sardegna sud-est. Un luogo questo, caratterizzato e modellato nel tempo dalla presenza dell'acqua. La grande foresta dei Sette Fratelli, deve il suo aspetto lussureggiante proprio all'acqua che copiosa sgorga dalla roccia o sul terreno granitico, creando guizzanti cascatelle e vere e proprie

ph. A. Masala

7 fratelli, il profilo delle cime

La roccia del pellicano

piscine naturali. Nel bosco tipicamente mediterraneo si possono ammirare i lecci, le querce da sughero, i corbezzoli, il mirto e tante altre piante e organismi che con i loro profumi avvolgono l'aria rendendola preziosa ed amabile. Anche la montagna in questo Sudest Sardegna può dunque regalare intense emozioni. Per chi, stanco delle infinite giornate tra sole, mare e spiaggia, desidera regalarsi un'escursione diversa dal solito, magari trovando un po' di refrigerio nel pieno della stagione calda, le soluzioni non mancano. Basta guardare un po' “oltre”. I sette Fratelli, ma anche i Tacchi d'Ogliastra e tanti altri luoghi caratterizzati da una rigogliosa vegetazione spontanea e da percorsi escursionistici di grande interesse, possono rappresentare non già

South-East Sardinia not only sea Many people think of Sardinia as just being about beaches and sea. It's easy to understand why: those incredible images of crystal waters and magical beaches of white sand remain etched in the memory. But there is an immense hidden treasure that few have yet discovered.This wild area of a thousand faces represents the "beating heart" of south-eastern Sardinia. The Sette Fratelli Mountains Park has lush vegetation thanks to the abundant water that flows from the rock, creating rippling waterfalls and natural pools. In the forest you can admire the typical Mediterranean holm oak, cork oak, arbutus, myrtle and many other plants whose scents fill the air. For those who want a break from endless days of sun, sea and beach and want to treat themselves to a different kind of excursion and perhaps find a bit of cool in the hot weather, they just need to look a little 'beyond'.Tourists can also visit Tacchi d'Ogliastra and many other places with lush natural vegetation and scenic paths. It will be a pleasant surprise for tourists who visit the inland for the first time to see the numerous recreational facilities available. Farms where you can sleep and eat abundantly (“agriturismo”) are very common here. Tourists can therefore enjoy a varied holiday, alternating their time between the beach and the mountains and experience the best of both worlds.

Eine Liebe, welche man nie vergisst. Viele erleben das Meer Sardiniens auf diese Weise. Die unglaublichen Bilder des kristallklaren Wassers, der wunderbaren Strände und der atemberaubenden Küsten bleiben im Gedächtnis eingeprägt. Das ist wahre Poesie. Das ist das wundervolle und bekannteste Gesicht des Süd-Osten Sardiniens. Das Meer ist immer die erste Visitenkarte für ein Gebiet, welches nicht nur aus Meer besteht. Da ist ein unendlicher Schatz verborgen, den nur wenige das Privileg hatten, zu entdecken. Der Gebirgspark der Sieben Brüder ist Teil des Innenlandes des Süd-Osten Sardiniens. In diesen Wäldern gibt es Steineichen, Korkbäume, Erdbeerbäume, Myrten und viele andere Sträucher und Lebewesen, welche die Luft mit ihren Düften einhüllen. Auch die Bergwelt kann hier im Süd- Osten Sardiniens intensive Erregungen schenken. Für jene, die neben Meer und Sonne einen Ausflug in die Frische unternehmen möchten, gibt es verschiedene Möglichkeiten. Die Bauernhöfe bieten eine bedeutende Ressource für den BergTourismus. Der Urlaub kann also auch in Sardinien zwischen Meer und Berg beginnen.Wir können im Ernst behaupten, dass es nur die Qual der Wahl gibt. Der Tourist wird die Anwesenheit der verschiedenen Unterkünfte auch in diesem Teil des SüdOsten Sardiniens sehr schätzen.

un'alternativa al mare, ma assolutamente una meta da prestabilire. Sarà una piacevole scoperta per il turista che visiti per la prima volta l'entroterra, in questo sud-est, constatare la presenza di numerose strutture ricettive che del connubio “tradizione-ospitalità” hanno fatto il loro biglietto da visita. Le aziende agrituristiche in particolare rappresentano una grande risorsa

per il turismo “montano” da queste parti. E pare ultimamente che i numeri confortino questo concetto sempre più esteso ed aperto del fare turismo valorizzando l'ambiente e avvicinandosi alla tradizione. La vacanza può dunque iniziare e tra mare e montagna anche in Sardegna possiamo dire con serenità che ci sia “l'imbarazzo della scelta”.


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Fauna sarda: una tipicità da preservare In quest'antica isola, trovano ancora oggi rifugio alcune specie piuttosto rare La fauna sarda è un vero e proprio patrimonio naturale preservato grazie all’isolamento dovuto alla posizione geografica della Sardegna. Nel territorio di quest'antica isola, trovano ancora oggi rifugio alcune specie piuttosto rare. Molte di queste sono state salvate dall’estinzione grazie all’opera di salvaguardia intrapresa da associazioni indipendenti e corpi forestali. Verso la fine degli anni settanta, il numero dei grandi mammiferi erbivori ha subito un drastico ridimensionamento, soprattutto a causa della caccia e del bracconaggio selvaggio. Ma anche il degrado dell'-

habitat con gli incendi che ogni anno affliggono la Sardegna e il disboscamento, hanno fatto la loro parte, infliggendo danni inestimabili al patrimonio floro faunistico isolano. Ci sono voluti molti anni e specifiche azioni di tutela per stabilizzare e ripopolare le vaste aree in cui vivevano quegli stessi erbivori. Il Muflone (la pecora selvatica originaria della Corsica e della Sardegna) è una delle specie a rischio. Tipico delle zone rocciose caratterizzate da una vegetazione non omogenea, questo agile animale non disdegna tuttavia le zone a livello del mare.

Il Cinghiale Le specie animali in Sardegna sono più varie di quanto si possa pensare. Alcune di esse come il cinghiale, presenti prevalentemente nella macchia e negli anfratti rocciosi dei boschi, sono facilmente riconoscibili e talvolta abituate alla presenza dell'uomo e avvicinabili nel contesto del loro habitat naturale. Molte altre si mimetizzano perfettamente nella boscaglia e risulta praticamente impossibile osservarle se non a seguito di lunghi estenuanti appostamenti. Il

Gatto Selvatico Sardo è uno di questi. Un animale solitario ed inavvicinabile che rimane nascosto nella tana o in mezzo alla folta vegetazione durante il giorno, per poi uscire allo scoperto solo all’alba o al crepuscolo per cacciare. L’habitat che più gli si addice è la classica foresta mediterranea sempreverde in cui la presenza di fittissimi arbusti e piante, gli consente di condurre una vita isolata e tranquilla.

ph.M. Pispisa

La Garzetta La garzetta è lunga circa 55-65 cm, il suo peso varia da 350 a 650 g ed ha un'apertura alare di 85-95 cm. Il piumaggio è interamente bianco, il lungo becco è nero, come le zampe, mentre i piedi sono giallastri. L'iride è gialla. In abito nuziale questo airone sviluppa alcune penne ornamentali molto lunghe sulla nuca, alla base del collo e sul mantello. Non esiste una caratteristica evidente che differenzia i due sessi.

Le zone umide Buona parte del patrimonio naturalistico della Sardegna discende unicamente dagli ecosistemi delle “zone umide”. Le aree umide del Sarrabus costituiscono nel loro insieme il terzo sito naturalistico per importanza del genere in Sardegna, dopo quelli dell'Oristanese e del Cagliaritano. L’elemento che meglio definisce la ricchezza naturalistica delle zone umide del territorio del Sarrabus ove si registrano peraltro i maggiori sforzi di tutela (a livello locale e internazionale), è l’insieme definito come “Stagni di Colostrai, delle Saline e di Feraxi”. L’avifauna di questo sito è la componente più interessante dal punto di vista naturalistico, con alcune specie rarissime come la beccaccia di mare, la garzetta, il mignattaio e la pesciaiola, che appaiono in questi luoghi durante l' inverno e assai sporadicamente. Si registrano inoltre d'estate, altre presenze più o meno frequenti. Il cavaliere d'Italia (abbastanza raro in Italia), il curioso pollo sultano con il caratteristico piumaggio blu e il becco rosso vivo e l'elegante fenicottero rosa (del quale si contano innumerevoli splendidi esemplari). Il falco pescatore, la volpoca e la spatola sono presenze fisse che indicano ancor più, la straordinaria biodiversità di questo ecosistema. Il complesso degli Stagni di Colostrai e delle Saline, e di Feraxi è oggi un 'oasi naturalistica di grande rilievo sia dal punto di vista turistico che da quello ambientale. Non a caso riconosciuta recentemente in Europa quale “ Sito d’Importanza Comunitaria e Zona a protezione speciale”.

Sardinian fauna, a unique characteristic to protect Die Tierarten in Sardinien sind unterschiedlicher als man denkt. Einige unter ihnen wie das Wildschwein sind leicht ihn ihrem Naturhabitat erkennbar.Viele tarnen sich im Niederwald und man kann sie nicht sehen, nur nach langen Postierungen. Die sardische Wildkatze ist eine dieser Tierarten.Ein solitäres und unnahbares Tier,welches in seinem Bau oder in der dichten Vegetation den ganzen Tag versteckt bleibt,um dann beim Morgengrauen oder in der Dämmerung zur Jagd aus der Deckung zu treten.Im Süd-Osten Sardiniens gibt es große KolonienWildschweine aber wir finden auch weitere Tiere, unter diesen Mardern, Siebenschläfer, Gänsegeier, Steinadler, Wanderfalken,Turmfalken, Sperber, Mäusebussarde und viele andere Arten.Es ist nicht selten der Fall wunderschöne Exemplare von Steinadlern auf der Suche nach Beute die tacchi der Ogliastra überfliegen zu sehen.Außer dem Wildschwein gibt es in diesen Gebieten auch den Mufflon,den sardischen Hirschen und den Damhirschen, vor einiger Zeit verschwunden und neulich wieder eingeführt. Im Territorium der Ogliastra gibt es zirka vierzig Tierarten, unter diesen Amphibien, Reptilien, Fische und Säugetiere und zumindest dreißig Arten von Zugvögeln und verschiedene andere. Eines der seltensten ist die Mönchsrobbe. Einmal konnte man sie im Meer der Ogliastra bewundern aber heute ist die Art fast vollkommen ausgestorben oder auf wenige Exemplare reduziert. Der Großteil des Naturreichtums Sardiniens stammt von den Ökosystemen der "feuchten Zonen".Die feuchten Flächen des Sarrabus "Teiche von Colostrai,der Saline und von Feraxi" bilden zusammen die dritte wichtigste naturverbundene Niederlassung in Sardinien,nach denen im Gebiet von Oristano und von Cagliari.Die Vogelwelt dieser Niederlassung ist die interessanteste Komponente mit einigen sehr seltenen Arten wie die Meerschnepfe, der Braune Sichler, der Zwergsäger, welche in diesen Gebieten im Winter sehr selten auftauchen. Im Sommer registriert man weitere Anwesenheiten mehr oder weniger häufig.Der Stelzenläufer (in Italien ziemlich selten), das neugierige Purpurhuhn mit dem charakteristischen blauen Federkleid und kräftigen roten Schnabel und der elegante rosarote Flamingo (von dem man viele wunderschöne Exemplare zählt).Der Fischadler,die Brandgans und der Löffler sind ständig anwesend und zeigen noch mehr die außerordentliche Biodiversität dieses Ökosystems. Der Komplex der Teiche von Colostrai, Saline und Feraxi ist heute eine Naturoase von großer Bedeutung und ist vor kurzer Zeit in Europa als "wichtiger Ort für die europäische Gemeinschaft und als Zone mit besonderem Schutz" anerkannt.

La Garzetta Aiutandosi con le lunghe zampe e sfruttando la rapidità e la precisione dei suoi colpi di becco, caccia le sue piccole prede in acque basse. Spesso la si può osservare in piccoli gruppi o insieme ad altri aironi. Durante il suo volo lento e regolare, la garzetta ripiega il collo verso il corpo formando una caratteristica "S".

ph.M. Pispisa

The animal species in Sardinia are more varied than you could ever imagine.Some of them, like the wild boar, are easily recognisable in the midst of their natural habitat.Many others camouflage themselves in the woodland and it becomes impossible to observe them other than after long periods of observation.The Sardinian Wild Cat is one of these.A solitary,unapproachable animal that remains hidden in burrows or in the middle of dense vegetation during the day,coming out into open ground to hunt only at dawn or dusk.In south east Sardinia there are large colonies of wild boar,but alongside these we also find other animals, among them martens, dormice, griffons, golden eagles, peregrine falcons, kestrels, sparrow-hawks, buzzards and many other species.It isn't rare to observe splendid golden eagles surveying the Heels of Ogliastra in search of prey.As well as the wild boar,the mouflon (a wild sheep),the Sardinian deer and the fallow deer (which disappeared some time ago but was recently reintroduced) are also present in this area.In the Ogliastra area there are about forty different species of amphibians,reptiles,fish and mammals and at least thirty species of bird,both migratory and resident.One of the most rare mammals is the monk seal.At one time it could be admired in the seas of Ogliastra,but today the species is almost completely extinct or at least reduced to a few animals.A good part of the natural heritage of Sardinia originates from the ecosystems of the ‘humid zones’.Together, the humid areas of Sarrabus,the‘Lagoons of Colostrai,Saline and Feraxi’constitute the third most important naturalist site of this type in Sardinia,after those in Oristano and Cagliari.The avifauna (bird species) of this site is the most interesting aspect,with a few extremely rare species such as the sea woodcock,the glossy ibis and the smew,that appear in these places during the winter fairly sporadically.In summer, sightings are recorded of other more or less frequent residents.The black winged stilt (quite rare in Italy),a peculiar sultan chicken with its characteristic blue plumage and bright red beak,and the elegant pink flamingo (of which there are many).The osprey,the shelduck and the spoonbill are permanent residents which are testament to the extraordinary biodiversity of this ecosystem.Today, the group of lagoons of Colostrai,Saline and Feraxi is a naturalist reserve of great importance and it is no concidence that it has recently been recognised in Europe as a ‘Site of Community Importance and Special Protection Area’.


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Il rispetto dell’ambiente, alcune regole Un bravo escursionista deve sempre avere rispetto della natura Un bravo escursionista deve sempre avere rispetto della natura e dell’ambiente che lo circonda, come dell’ambiente portandosi civilmente. Deve quindi evitare di dar noia agli eventuali compagni di viaggio ma ancor più, evitare di infastidire animali o danneggiare le piante che popolano l’ecosistema visitato. Nella fattispecie, occorre evitare di produrre rumori molesti e improvvisi che possano turbare la quiete del luogo. Evitare di toccare, spostare, muovere o manomettere la segnaletica presente lungo i sentieri utili per orientarsi in mezzo alla natura. Un’azione simile potrebbe causare a qualcuno spiacevoli disavventure.

La Natura non è una discarica In alcun modo si devono abbandonare rifiuti di qualsiasi genere, cartacce o simili, bottiglie o frammenti di vetro, mozziconi di sigaretta semiaccesi o spenti, l'ambiente impiega centinaia di anni per smaltire gli stessi.

In alcun modo si devono abbandonare rifiuti, cartacce o simili. Per i boschi, si deve raccogliere qualsiasi cosa e condurla fino al campo base o al rifugio più vicino dove poterla lasciare nelle mani del personale addetto o meglio ancora, portare tutto in città ove poi ci si assicurerà di buttare tutto negli appositi contenitori. La natura non è una discarica! Non bisogna mai abbandonare bottiglie o frammenti di vetro. Questi ultimi sono infatti particolarmente pericolosi poiché col riflesso del sole possono fungere da lente e scatenare un incendio. Allo stesso modo occorre evitare di gettare nell'ambiente mozziconi di sigaretta semiaccesi o spenti. Così facendo si potrebbe appiccare accidentalmente un incendio. Non solo, infatti occorre sottolineare che il filtro della sigaretta è costituito da materiale non biodegradabile e pertanto altamente inquinante. È desolante constatare che spesso le nostre splendide spiagge risultino dei veri e propri “posacenere”. Una delle abitudini peggiori dei bagnanti incivili, è infatti quella di occultare i mozziconi di sigaretta sotto la sabbia, non curandosi del fatto che l'ambiente impiega centinaia di anni per smaltire gli stessi. Per coloro che si accingono ad avventurarsi in mezzo alla natura è consigliabile lasciare la propria autovettura nelle piazzole di sosta. Meglio evitare i sentieri immersi nella boscaglia. In caso di pioggia, il recupero del veicolo potrebbe risultare arduo e pericoloso se non addirittura impossibile. Trascorrere una notte alla “diac-

cio” privi dell’attrezzatura necessaria è infatti un'esperienza sconsigliabile! In presenza di corsi d’acqua non si devono utilizzare solventi, detersivi o simili per evitare di inquinarne la potabilità e avvelenare gli animali del luogo. Anche il campeggio è sempre vietato nelle aree non addette, sia per la sicurezza dei campeggiatori improvvisati che per quella di animali e piante. Se desiderate trascorrere qualche giorno immersi completamente nella natura, dovete sempre informarvi prima di avviarvi, sulla presenza o meno di un eventuale sito vicino addetto al bivacco. Inoltre non bisogna raccogliere piante, arbusti di specie protetta, ne animali o reperti geologici.

ph. Archivio Provincia Ogliastra

Qualora ci si imbatta in un animale ferito, occorre tentare di prestargli delle cure, ma soprattutto avvisare il corpo forestale della zona in cui si trova l’animale e imformarlo circa le sue condizioni. Se non si conoscono i sentieri da percorrere, è meglio abbandonarli per evitare di mettere a rischio la sicurezza propria e di eventuali compagni di viaggio. Allo stesso modo, non bisogna mai tentare di scalare pareti rocciose in condizioni climatiche sfavorevoli, soprattutto se non si è accompagnati da una guida esperta e privi dell'attrezzatura necessaria.

Respect the environment, certain rules A good traveller should always have respect for nature and for the environment around him, behaving in a considerate manner. He should avoid making irritating and sudden noises that could disturb the peace of the place. Avoid touching, moving, displacing or tampering with the system of signs that are present along the footpaths, useful when finding your way in the midst of nature. Under no circumstances should rubbish, litter or anything similar be left, let alone bottles or pieces of glass. The last two are actually particularly dangerous because with the reflection of the sun they can function as a lens and start a fire. In the same way you should avoid throwing half lit or extinguished cigarette ends in the area around you. By doing this you could accidentally start a fire, and the filter of the cigarette is also made of non biodegradable materials and thus highly polluting. It is saddening to see that often our splendid beaches are treated like ashtrays. Those who intend to venture into the heart of nature are advised to leave their cars in the lay-bys. It is best to avoid the footpaths deep within the undergrowth. In case of rain, getting back to your vehicle could be dangerous if not, in fact, impossible. Camping is always forbidden in non designated areas, as much for the safety of the impromptu campers as for the animals and plants. If you would like to spend a few days immersed in nature, you should always find out beforehand if there is a site nearby that is equipped for camping. Furthermore you must not collect plants, protected species of shrub, or animals or geological specimens. Should you come across a wounded animal, you are advised to try to help it, but most importantly to alert the forestry commission in the area where you find the animal and inform them of its conditions. If you do not know the footpaths you are following, it is better not to take them. In the same way, you should never try to scale rocky cliffs in adverse weather conditions, especially if you are not accompanied by an expert guide and if you do not have the necessary equipment.

Ein guter Wanderer muss immer Respekt vor der ihn umgebenden Natur haben und sich zivilisiert verhalten. Plötzlicher, störender Lärm, der die Stille eines Ortes gefährdet, muss vermieden werden. Außerdem sollte auf keinen Fall die Beschilderung, die der Orientierung entlang der Wege dient, verändert oder beschädigt werden. Das Hinterlassen von Müll, Altpapier oder Ähnlichem, sowie auch von Flaschen und Glasscherben, gilt es absolut zu unterlassen. Letztere sind in der Tat besonders gefährlich, denn durch die einstrahlende Sonne wirken diese wie optische Linsen und können so einen Brand auslösen. Genauso dürfen weder glühende noch gelöschte Zigarettenkippen einfach weggeworfen werden, denn auch dadurch könnte ein Brand entstehen. Noch dazu bestehen Zigarettenfilter aus nicht biologisch abbaubaren Materialien und sind daher sehr umweltschädlich. Es ist trostlos zuzusehen, wie unsere wunderschönen Strände immer mehr zu „Aschenbechern“ werden. Für jene die sich anschicken, inmitten der Natur Abendteuer zu erleben, sei geraten, ihr Auto auf dem Parkplatz abzustellen. Es ist besser, kleine Wege mitten im Gehölz zu meiden, denn im Falle eines Regens könnte die Bergung des Fahrzeuges gefährlich, wenn nicht sogar unmöglich sein. Campen in nicht dafür vorgesehenen Gebieten ist zur Sicherheit der Ausflügler, sowie der Tiere und Pflanzen vor Ort, immer verboten. Wenn Sie wünschen, einige Tage inmitten der Natur zu verbringen, sollten Sie sich auf jeden Fall vor Abfahrt über das Vorhandensein bzw. das Nichtvorhandensein von Lagerplätzen informieren. Das Aufsammeln von geschützten Pflanzen und Strauchwerk, sowie von Tieren und geologischen Funden ist untersagt. Sollten sie je auf ein verletztes Tier stoßen, sollte diesem wenn möglich Hilfe geleistet werden, aber vor allem muss die örtliche Forstbehörde verständigt werden. Vergessen Sie nicht, dieser auch den Zustand des Tieres mitzuteilen. Sollten die zu begehenden Wege unbekannt sein, ist es besser sie zu verlassen. Genauso sollten bei schlechtem Wetter keine Felswände erklettert werden, vor allem nicht ohne erfahrenen Führer oder unzureichender Ausrüstung. In Parks und Naturschutzgebieten ist Jagen und Fischen strengstens verboten. In der Tat dienen die genannten Gebiete dem Schutz seltener oder vom Aussterben bedrohter Arten. Deshalb sollte unbedingt auch Augenmerk auf den Habitatschutz gelegt werden.

Gennargentu, esemplare di peonia

Aquila Reale

ph. Archivio Provincia Ogliastra


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Alla scoperta degli antichi sapori Discovering ancient flavours The tastes and aromas of typical Sardinian cuisine are easily recognisable and never concealed by sauces or mixes that can hide the original flavour of the primary material, often linked to produce obtained from the land. The abundance of the sea, however, is still a great resource and produce obtained from the sea is an excellent alternative. In Cagliari and the surrounding inland area, marine cuisine is fairly widely available. Lobster is the absolute queen of Sardinian tables in the coastal regions, but other seafood dishes are also delicious, such as burrida, unrivalled grilled white fish, spaghetti with clams, sea urchins and risotto with seafood.The gastronomic heritage of the inland area, however, remains the symbol of the island’s cuisine with famous dishes of unmistakeable taste. Preparation follows the rules of ancient recipes, using natural aromas.The method of cooking on a spit is the most common. You need only to think of roast suckling pig or roast lamb. But steamed and soup dishes are also common on the typical Sardinian table. Steamed wild boar or the delicious pecora in cappotto, mutton cooked in broth with green vegetables and potatoes, are noteworthy examples. Die Geschmäcke und die Düfte der typischen sardischen Küche sind leicht erkennbar und nie verborgen von Saucen oder anderen Produkten die den originellen Geschmack der Zutaten, oft verbunden mit der Erde, bedecken. Der Reichtum des Meeres bleibt trotzdem eine große Ressource welche in seinen Früchten eine ausgezeichnete Alternative findet. In Cagliari und im nahen Hinterland ist die Meeresküche ziemlich verbreitet. Die Languste ist an den Küstenzonen absolute Königin auf den sardischen Tischen aber köstlich sind auch weitere Meeresgerichte wie die burrida, die unvergleichbaren Grillgerichte mit weißem Fisch, die Spaghetti mit Muscheln, mit Seeigeln und der Fischreis. Der gastronomische Reichtum des Hinterlandes, bleibt auf jeden Fall das Emblem der Küche der Insel mit berühmten Gerichten mit einem unverwechselbaren Geschmack. Die zubereiteten Speisen folgen den Grundsätzen der alten Rezepte, mit Gebrauch von natürlichen Aromen. Das Braten am Spieß ist die meist angewendete Kochart. Man braucht nur an das gebratene Schweine- oder Lammfleisch denken.

ph. B

questi emergono le carni d'agnello e il prelibato maialetto “detto Porceddu”. Le preparazioni seguono come da tradizione, i dettami delle antiche ricette, con l'utilizzo di aromi naturali e tempi di cottura piuttosto

lunghi. La cottura allo spiedo è decisamente la più diffusa, ma nella tipica tavola sarda sono comuni anche le preparazioni in umido come il cinghiale (dal quale si ricava anhe un ottimo sugo), in brodo (come la delizio-

sa pecora in cappotto) e non solo. Le carni sono particolarmente tenere e pregiate per via dell'allevamento allo stato brado che tiene l'animale in sintonia con la natura, la terra e i frutti da essa prodotti. ph .B

Fedele al suo territorio, caratterizzato da una natura incontaminata e a tratti sevaggia, la cucina tipica sarda propone piatti semplici e genuini. Per questo oggi è molto apprezzata anche in ambiente nazionale ed estero. I sapori e gli aromi sono facilmente riconoscibili e mai occultati da salse o preparati che possano soffocare il gusto originario della materia prima. Le ricette più rinomate e conosciute nascono dall'incontro di materie prime essenzialmente legate alla terra. La ricchezza del mare resta tuttavia una grande risorsa nell'ambito di una diversificazione gastronomica che trova nei frutti di queste acque cristalline un'ottima alternativa. A Cagliari e nel vicino hinterland per esempio, è piuttosto diffusa la cucina marinara. Naturalmente non manca mai l'aragosta, assoluta regina delle tavole sarde nelle zone costiere, ma deliziose sono anche altre pietanze come la burrida, le incomparabili grigliate di pesce bianco freschissimo, i primi di mare come gli spaghetti alle arselle, ricci di mare e tante altre delizie. Il patrimonio gastronomico dell'entroterra, resta comunque l'emblema della cucina isolana con piatti rinomati dal gusto inconfondile. Tra


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San Tomas, un’olio da gambero rosso Il mensile “Il Gambero Rosso” lo ha selezionato tra i migliori oli Passione, tanta passione, impegno, sacrificio e professionalità. Sono gli ingredienti grazie ai quali nasce un olio extravergine di qualità superiore, quello prodotto dall’azienda olivicola San Tomas di Castiadas (località Sitò), considerato uno dei migliori dell’Isola. Gli “autori” di questo piccolo miracolo castiadese sono i componenti della famiglia Cimetti. L’azienda, infatti, è rigorosamente a conduzione familiare, ed è forse questo uno dei segreti di questo prodotto di altissima qualità, un fatto che gli ha permesso di

ottenere importanti riconoscimenti a livello regionale. Siamo attentissimi nella fase di raccolta delle olive che vengono poste in cassette forate per permettere loro di ‘respirare’ econservate in celle frigorifere ad un temperatura di 18 gradi. Entro 24 ore dalla raccolta vengono macinate in moderni frantoi a freddo. Questo è un punto fondamentale per conservare intatti i profumi». Il risultato è un olio extravergine dal gusto leggermente piccante, molto gradevole all’olfatto. L’azienda olivicola San Tomas vende l’intera produzione nel nord Italia e all’estero, un biglietto da visita niente male per Castiadas e per l’intero sud-est dell’Isola. «Proprio così – puntualizza il Sig. Cimetti – quelli sono i nostri mercati di riferimento. I nostri prodotti sono apprezzati molto. In

The oil with the taste of Sarrabus Passion, much passion, commitment, sacrifice and professionalism. These are the ingredients of the successful extra virgin oil of San Tomas di Castiadas, considered one of the best ones of the Island.The “authors” of this small miracle are the members of the Cimetti family.“We are proud of the results we have - explains Pierangelo Cimetti, who moved from Milan to the countryside of Castiadas almost ten years ago - they are the fruit of numerous sacrifices”.The Cimettis took over a former Ersat house in Castiadas and there they begun with the cultivation of olive trees. 2800 plants are currently accommodated in six hectares of land. The result is a slightly spicy extra virgin olive oil, with a pleasant fragrance. San Tomas sells the entire production in the north of Italy and abroad, a great presentation for Castiadas and the entire south-east of the Island. The Cimettis receive visitors every day from eight in the morning to eight at night, to make them taste the oil on one exquisite slice of bread. A pleasure no one should miss.

Dove siamo / where we are

L’olio del Sarrabus

Germania, Gran Bretagna e Italia settentrionale quindi, la richiesta maggiore dell’olio San Tomas, quasi un pezzo di Sardegna che ‘vive’ all’estero e che soddisfa i palati degli esigenti acquirenti che scelgono di gustare anche a casa loro ciò che di buono hanno assaggiato nella nostra isola. L’olio extravergine prodotto nell’azienda castiadese può essere degustato in loco. I Cimetti, persone estremamente disponibili, ricevono i visitatori ogni giorno dalle nove del mattino alle venti per far assaggiare pane, olio e olive. Un piacere cui è consigliato vivamente di non rinunciare.

Solo extravergini di pregiati

OLIVICOLTURA SAN TOMAS loc. Sitò 09040 CASTIADAS Tel. 070.9947028


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Il vero formaggio del sarrabus Poco fuori il centro urbano di Muravera, a pochi Km. da Villasimius e Costa Rei, si può acquistare il prodotto principe della gastronomia sarda “Il formaggio”. Nel 2005 a Muravera, piccolo centro nella costa orientale sarda, nasce la Sardaform, un piccolo caseificio artigianale a conduzione familiare. La famiglia Cappai, vanta da tre generazioni, un’antica tradizione nel settore lattiero caseario. Il capo famiglia, per quasi 50 anni ha collaborato con grandi aziende, sia locali che a livello nazionale, tra-

The real cheese of Sarrabus Just outside the town of Muravera, at a few km distance from Villasimius and Costa Rei, you can find the main product of Sardinian gastronomical products: “cheese”. Sardaform, a small family run artisan business producing cheese was established in 2005 in Muravera, a small town in the Sardinian West coast. Three generations of the Cappai family have been working following the ancient Sardinian dairy traditions. Muravera cheeses are genuine and healthy cheese that satisfy both lovers of traditional taste and those who try Sardinian cheese for the first time. Fresh cheese, as well as table cheese and traditional ripe cheese are excellent. All cheeses are produced using only milk from cattles bread in the Sarrabus area: a guarantee of the highest quality and genuinity.

smettendo questa passione al figlio maggiore, che, dopo una laurea nella scuola lattiero casearia di Lodi, numerosi stages all’estero, e una decennale esperienza nel settore, ha deciso di far fruttare tanto lavoro, tanti sacrifici e una grande passione, portando avanti un sogno di famiglia, un proprio caseificio artigianale. Dalla fusione di esperienza e nuove tecnologie, nascono i Formaggi di Muravera, prodotti sani e genuini che accontentano sia gli amanti dei sapori antichi tradizionali, sia chi si avvicina per la prima volta al prodotto caseario. Infatti la Sardaform,oltre ai classici pecorini stagionati e semistagionati, propone una vasta gamma di formaggi “giovani” e

innovativi, freschi e molli, formaggi aromatizzati, formaggi speziati, che si allontanano dall’immagine standardizzata del formaggio pecorino, come un formaggio da dispensa, e da grattugia. La produzione varia dai classici canestrati, dai cotti ai semicotti, ai formaggi alle erbe. Ottimi i formaggi freschi, da tavola, e versatilissimi per la preparazione di dolci. La Sardaform di Muravera non trascura neanche la produzione di ricotta fresca, ricotta salata, e, il classico tradizionale “casu axedu”. Questi formaggi vengono prodotti esclusivamente con latte proveniente da allevamenti del Sarrabus, assoluta garanzia di qualità e genuinità.

Dove siamo / where we are

Caseificio artigianale a conduzione familiare

VENDITA AL PUBBLICO FORMAGGI DI MURAVERA Ex S.s. 125 Ingresso di Muravera Km. 61,800 Cell. 3479452664 Cell. 3387251918


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Le produzioni artigianali del sud est Il sud est è una zona particolarmente importante dal punto di vista della produzione artigianale. Qui prevalgono oggetti d'artigianato derivanti dall'asfodelo; in particolare cestini, ma anche l'artigianato del telaio con meravigliosi tappeti. E poi ancora bisacce, ferro battuto, legno lavorato. Nell'antico territorio del Sarrabus Gerrei è piuttosto diffusa la cultura della realizzazione del “coltello” che pur non essendo il fiore all'occhiello della produzione locale, vanta tra le sue file, degni rappresentanti. Sono infatti numerosi da queste parti, i cultori di questa antica arte e sono altrettanto numerosi gli oggetti prodotti. Dai coltelli classici (is arresojas), a quelli

più raffinati con manici preziosi intagliati e finemente lavorati in legno, in corno di muflone e talvolta anche in corallo e in argento. Tra i più interessanti esempi nell'ambito della tradizione artigianale sarda, vi è certamente l'antica arte della filigrana, presente un po' in tutta l'isola, sebbene in forme e caratteri che si differenziano a seconda del luogo di produzione. I gioielli in filigrana si caratterizzano per le forme e soggetti legati alle tradizioni locali. La decorazione dominante è la donna sarda, oltre che per vezzo anche per funzione religiosa e votiva, allorchè i mastri orafi intrecciano sin dai tempi antichi, splendidi anelli, orecchini, medaglie e “bottoni mammel-

Muravera, donna al telaio

lari” simbolo della fertilità femminile e donati anticamente come buon auspicio. L'ingegno degli artigiani sardi si manifesta maggiormente nei materiali più poveri che, come per incanto, assumono forme di straordinaria bellezza e originalità. Basti pensare agli utensili, così vari e realizzati con massima cura del dettaglio. Specchi, lampadari in ferro battuto ed acciaio, vasi, accessori vari per l'arredamento della casa. Il gusto è quasi sempre rustico e al contempo legato alla tradizione della terra con i suoi frutti. Il Sarrabus-Gerrei è conosciuto come una terra per molti aspetti selvaggia, ma al contempo ricca di tradizioni e tesori nascosti. Nell'artigianato di questi luoghi si

possono scoprire creazioni dal valore inestimabile create con estrema abilità, ricercatezza dei particolari, amore e passione per un lavoro che vive dell'ispirazione primaria derivata dalla madre terra.

Il legno Anche il legno è uno dei materiali utilizzati per la lavorazione di splendidi prodotti. Con esso i falegnami realizzano cassapanche intagliate, le classiche sedie sarde impagliate e molti altri oggetti di uso comune.

Artisan trades of Sarrabus Gerrei

I Coltelli ha una tradizione antichissima, come testimoniato dalla massiccia presenza dei bronzetti nuragici. Oggi è di primaria importanza quella del ferro, con la produzione di coltelli famosi in tutto il mondo.

Ogliastra is a particularly important area from the perspective of artisan production. Here artisan products created from asphodel are most common, particularly baskets, but also artisan loom work, producing outstanding rugs. And then there are also blacksmiths, wrought iron and wood carving. In the ancient territory of Sarrabus Gerrei the tradition of knife making is very widespread, to the extent of being the jewel in the crown of local production, praised by its ranks of worthy representatives. There are many different types; from the classical knife (is arresojas) to more refined ones with precious carved handles finely worked in wood, in mouflon horn and sometimes also in coral and silver. In all likelihood, Sarrabus is also the birthplace of the famous ‘Launeddas’, the most traditional Sardinian instrument. In the world of Sardinian artisan culture, the art of filigree strongly stands out. An art which is present in the whole of the island.The styles and inspiration for the jewels in filigree are linked to local traditions. Master goldsmiths can be traced back to ancient times, creating splendid rings, earrings, medals and ‘buttons in the form of womens’ breasts’, which are authentic symbols of feminine fertility and were given as gifts in ancient times as good omens.Wood is another material used to work splendid products. With it carpenters create carved chests, the classical Sardinian chairs covered in cane and many other everyday objects. The ingenuity of Sardinian artisans is evident in the most basic materials that, as though by magic, are made into extraordinarily beautiful and original pieces. You need only to think of utensils, so varied and created with the utmost attention to detail. Mirrors, lamps in wrought iron and steel, vases, various accessories to furnish the house and many others...

Coltelli, realizzazioni del mastro coltellaio Anedda Roberto

Die Ogliastra ist eine in handwerklicher Hinsicht besonders wichtige Gegend. Hier überwiegen Kunstgegenstände die vom Affodill abstammen; besonders Körbe aber auch wundervolle Teppiche die mit dem Webstuhl hergestellt werden. Und dann noch Satteltaschen, Schmiedeeisen, geschnitztes Holz. Im ursprünglichen Gebiet des Sarrabus Gerrei ist vor allem die Kultur der Erzeugung von “Messern” verbreitet, die obwohl nicht unbedingt Aushängeschild der Lokalproduktion sind, dennoch würdige Vertreter in ihren Reihen haben. Es gibt viele Typen; von klassischen Messern (is arresojas) bis zu den eleganten, mit wertvollen holzgeschnitzten Griffen, Griffen aus Mufflonhörnern, manchmal auch aus Koralle und Silber. Aller Voraussicht nach liegt im Sarrabus auch der Ursprung der berühmten “Launeddas”, die typischsten Musikinstrumente Sardiniens. Innerhalb des traditionellen sardischen Handwerks zeichnet sich auch die alte Kunst des Filigranschmucks aus. Eine Kunst die auf der ganzen Insel betrieben wird. Die Formen der Filigranschmuckstücke sind den lokalen Traditionen entnommen. Die Goldschmiede flechten seit Urzeiten prächtige Ringe, Ohrringe, Medaillen und “Knöpfe deren Form an Frauenbrüste erinnert”,authentische Symbole der weiblichen Fruchtbarkeit die früher als Glücksbringer verschenkt wurden. Auch Holz ist eines der Materialien das zu wunderschönen Produkten verarbeitet wird. Die Tischler erzeugen geschnitzte Truhen, die klassischen, mit Flechtwerk bespannten sardischen Stühle und viele andere Erzeugnisse des täglichen Lebens. Das Talent der sardischen Handwerker zeigt sich am besten in den sogenannten “armen“ Materialien die aber, wie durch Zauber, Formen außergewöhnlicher Schönheit und Originalität annehmen. Denken wir doch nur an die Werkzeuge die so unterschiedlich und mit der besten Pflege zum Detail ausgeführt werden. Spiegel, Lampen aus Schmiedeeisen und aus Stahl, Vasen, verschiedene Einrichtungsgegenstände und vieles mehr ……


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Beach tennis “la moda” dell’estate pre c o n tie-break www.beachtennisardegna.com ma con tabellone a eliminazione diretta. Le dimensioni del campo sono 8x16m, come nel beach-volley e 4,5x16m nel singolo. La rete è alta 1,7 metri al centro del campo (su sabbia) per rendere il gioco più dinamico e spettacolare. Le racchette hanno delle dimensioni standard e non devono superare i 50cm in lunghezza, 30 in larghezza con uno spessore massimo di 3,5cm. La palla è simile a quella da tennis, ma ha una pressione inferiore rispetto a quest’ultima. La visione del gioco è simile al beachvolley, ma le regole sono definite dalla Federazione Italiana Tennis. Esistono diverse varianti di gioco per poter praticare questa disciplina su vari terreni e durante tutto l’anno come il Beach Tennis Indoor (tennis da spiaggia al coperto), Gym Tennis ( Tennis da palestra), Free Tennis (si può

Info

giocare su qualsiasi altra superficie: cemento, terra rossa, prato). Ovviamente gli appassionati in Sardegna non mancano con tanto di associazioni autorizzate dalla Federazione Italiana Tennis FIT. Nell’Isola molti stabilimenti stanno attrezzando nuovi campi per permettere ai tanti appassionati, la pratica di questo sport. Tra schiacciate e lanci sulla sabbia, il beach tennis sa essere davvero spettacolare soprattutto se praticato da altleti di alto livello. Che siate degli amatori o dei giocatori professionisti, il beach tennis vi conquisterà di certo, regalandovi momenti indimenticabili negli incantevoli scenari delle spiagge del Sud Est della Sardegna. A Muravera presso la Spiaggia del Camping Residence 4mori, troverete un punto spiaggia attrezzatissimo

Beach tennis - the summer fashion Beach tennis is a very new sport,born from the joining together of beach volleyball and tennis. It is accessible to everybody and combines the pleasure of being on the beach with the desire to move and have fun with friends.Already since the beginning of the last century it was played with the tambourine,then came wooden rackets,but recent technical advances in materials has allowed the construction of special rackets without strings made with glass-reinforced fiber and fiberglass,carbon or kevlar.Thus was born beach-tennis,which evolved on the Riviera Romagnola and spread rapidly throughout the peninsula.Players have to hit the ball once on the volley without letting it bounce.The scoring system of a game is 15-30-40-victory without advantages;and a match may last 7 or 9 games with tie-break, or it may be the best of 3 sets of 6 games with tie break.The size of the court is 8x16m (as in beach volleyball) and 4.5 x16m in singles matches.The net is 1.7 metres high at the centre of the court (on sand) to make the game more dynamic and spectacular.The rackets have standard sizes and must not exceed 55cm in length,30cm in width with a maximum thickness of 3.5 cm.The ball is similar to a tennis ball,but with lower pressure.The rules of the game are similar to tennis and defined by the International Federation of Beach Tennis (IFBT) and the Italian Tennis Federation. There are several variations of the game to allow enthusiasts to play this game on various surfaces and throughout the year such as Indoor Beach Tennis,Gym Tennis,Free Tennis (which can be played on any surface:cement,clay,grass).Obviously there is no shortage of enthusiasts in Sardinia with many associations authorized by the Italian Tennis Federation (FIT).On the Poetto beach in Cagliari the Beach Tennis regional championship was held at the end of July, organized by BeachTennis Sardinia (BTS).On the island many establishments are preparing new courts to allow the many enthusiasts to play.There is never a dull moment and beach tennis can be truly spectacular especially when played by top level athletes. Whether you are amateur or professional,beach tennis will certainly have you hooked and you are sure to have an unforgettable time amid the enchanting scenery of the beaches of the South East of Sardinia.

per la pratica di questo entusiasmante sport da spiaggia. Presso il Cuccumeu Beach Bar ha la propria base di gioco, l’Associazione Sportiva “Muravera Beach Sports”. Per ulteriori informazioni e regolamento visita i siti internet: www.federtennis.it/beachtennis www.beachtennisardegna.com www.muraverabeachsports.com

Il beach tennis, è uno sport ideato in Italia e in fase di espansione internazionale

ph. A. Masala

ph. A. Masala

Il beach-tennis è uno sport giovanissimo nato dall’unione tra il beach-volley e il tennis; come è facile intuire è una sorta di tennis da spiaggia. E’ alla portata di tutti e unisce il piacere di stare al mare con la voglia di muoversi e divertirsi in compagnia. Gia alla fine del secolo scorso si giocava con i racchettoni in legno, ma da alcuni anni l’innovazione dei materiali ha permesso la costruzione di speciali racchette, realizzate con la vetroresina, carbonio o kevlar. Nasce così il beach-tennis che si sviluppa nelle spiagge della Riviera Romagnola diffondendosi rapidamente in tutta la penisola. I giocatori devono battere e ribattere la palla sempre al volo colpendola non più di una volta. La successione del punteggio di un gioco è 15-30-40vittoria senza i vantaggi e ovviamente quando la palla tocca il nastro è giocabile; in base all'importanza o alla specialità, una partita si svolge in 6, 7 o 9 giochi con tie-break con formula a gironi o con tabellone vincenti-perdenti,oppure al meglio di 3 set ai 6 giochi sem-


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