Luglio 2017
Eterno Auriga
Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità VERITÀ
Luglio
RETTITUDINE
2017
© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia
PACE
AMORE
NON VIOLENZA
“God will test His devotees in several ways. All these tests are the steps which lead him to a higher level. A true devotee leads a sacred life, demonstrating the sanctity of his conduct and depth of his faith. He will march ahead unmindful of all the troubles, difficulties and problems, and achieve the objective of his life.”
“I piaceri terreni sono come il cibo nella pentola del mondo: voi allungate la mano per prenderlo e la mente da scimmia, non la natura dell’essere umano, trattiene quel cibo, per cui voi siete presi e legati. Se aprite il pugno e lasciate il cibo siete liberi. Questa è la vera rinuncia.”
SOMMARIO 4
L’Uomo Deve Impegnarsi Strenuamente per non Rinascere Discorso di Bhagavan del 17 aprile 1993
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Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca
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Dio è il Vero Guru Dai Nostri Archivi
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Il Mio Viaggio con Sai Brijesh Bamalwa
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La Beatitudine di Percorrere il Sentiero Sai Padmashree Radhaswamy
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Viswarupa Darshan Effulgenza della Gloria Divina
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Il Sistema Educativo Sri Sathya Sai: il Suo Impatto nella Nostra Vita Forum degli Ex Studenti
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Notizie dai Centri Sai Cronaca
Con la grazia divina di Bhagavan e le Sue benedizioni, il Veda Purusha Saptaha Jnana Yajna, condotto ogni anno nell’ambito delle celebrazioni di Dasara per il benessere dell’umanità, comincerà a Prasanthi Nilayam il 24 settembre 2017 e si concluderà con il Poornahuti il 30 settembre 2017, Giornata di Vijaya Dasami
P A R O L A D E L L’ A V A T A R
L’UOMO DEVE IMPEGNARSI STRENUAMENTE PER NON RINASCERE “L’oceano della vita non si può attraversare con le austerità, con i pellegrinaggi, lo studio delle Scritture o recitando preghiere. Lo si può fare soltanto servendo le persone buone.” (Verso Sanscrito) L ’A M O R E R E N D E P U R O I L C U O R E
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L SATSANG È MOLTO PIÙ BENEFICO delle austerità, dei pellegrinaggi o della meditazione. Qual è il vero significato di satsang? Le persone pensano che significhi compagnia di gente buona e ascolto dei suoi buoni insegnamenti, ma questo non è il vero significato di satsang. Sat vuol dire “Verità”, che non cambia nel passato, nel presente e nel futuro: Trikalabhadhyam Satyam (la Verità resta immutata nei tre periodi di tempo: passato, presente, futuro). Essa non può essere cancellata o nascosta dalla storia. Tale Verità è Divinità. Vivere consapevoli della Divinità è satsang. Sat si indica anche con Tat, Divinità, per cui satsang significa “vivere nella Divinità immutabile, priva di attributi e di forma, immortale, infinita, sempre intera e unica come Uno”. Vivere costantemente nella consapevolezza della Divinità è il vero scopo del satsang. La vera conoscenza consiste nell’esperienza della Divinità immanente La filosofia vedica comprende tre qualità per il compimento della vita umana. La prima è dama, il controllo dei sensi, la seconda è dana, la carità, e la terza è daya o compassione. La vita
dell’uomo è un misto di Divinità, umanità e caratteristiche demoniache. La nobile qualità della compassione trasforma ciò che è demoniaco in umano; in modo simile, la carità conduce alla Divinità che è presente dovunque in tutto il suo splendore. La Divinità è descritta dai Veda come “Brahman è più sottile del più sottile e più vasto del più vasto”. Anche la scienza conferma il fatto che ciò che c’è nel macrocosmo è anche nel microcosmo. In un atomo ci sono i neutroni, i protoni e gli elettroni. La Divinità, che è presente nell’atomo, pervade anche i pianeti più grandi. Come i pianeti girano intorno al sole, gli elettroni girano intorno al nucleo dell’atomo. Nel linguaggio vedantico, l’atomo è chiamato anu, ovvero Divinità in forma microscopica. La Divinità che troviamo nel microcosmo è presente anche nel macrocosmo. “Dio onnipervadente dentro e fuori.”
è
presente
Sperimentare questa Divinità che è dentro di voi costituisce la vera conoscenza. Bruciate i desideri nel fuoco di Jnana Dovete comprendere il valore della carità e del sacrificio. Non si può trattenere il respiro a lungo, non si può trattenere tutto ciò che si mangia senza eliminarlo; cercar di ritenere porta alla malattia. Il quotidiano che leggete oggi va gettato domani. Vi piace leggere ripetutamente le stesse notizie? Questo dovrebbe accadere anche nei confronti della vita: siete nati tante volte, per cui dovreste sforzarvi strenuamente di non nascere ancora. Una rinascita è dovuta all’effetto dei sankalpa, o desideri pregressi, che sono come semi per la prossima nascita; un uomo saggio deve quindi fare di tutto per bruciare tutti i semi dei desideri nel fuoco di Jnana. Eterno Auriga
Acquisite l’amore per Dio, cantate il Suo Nome continuamente, fate tutto come lavoro di Dio e vivete in pace e beatitudine. Fate ogni cosa con amore; in questo mondo, niente è più grande dell’amore. L’amore è vicino o distante da voi secondo quanto credete che lo sia. L’amore rende puro il cuore e quello è lo stato supremo, ma i giovani di oggi non riconoscono questa verità. Tutti devono sviluppare l’amore.
I desideri sono i semi per cui voi rinascete. Quindi controllate i desideri e i sensi dirigendoli verso Dio. “Colui che vede la Realtà, eppure non la riconosce, è uno sciocco.” Non dovremmo vedere il mondo, ma il Signore dell’universo. Non dovremmo udire i suoni del mondo, ma il suono primordiale. Non dovremmo gustare niente di terreno, ma l’Amore Divino. Dovremmo trasformare tutto nel Divino: soltanto così si può acquisire il controllo dei sensi. Chi ha fame deve assumere del cibo per saziarla. Un povero può mangiare del cibo da poco e un ricco del cibo costoso; i cibi possono essere diversi, ma la fame è la stessa. Si può saziare la fame soltanto ripetendo i nomi dei cibi? Bisogna fare lo sforzo di mangiare il cibo disponibile; in modo simile, se volete la liberazione, dovete acquisire intenso amore per Dio, il che è vera sadhana, è autentica devozione. La vera meditazione è quella su Dio La devozione si compie con nove passi: Shravanam (l’ascolto delle storie e della gloria di Dio), Kirtanam (il canto delle Sue Luglio 2017
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lodi), Vishnusmaranam (la contemplazione del Signore), Padasevanam (il servizio ai Suoi Piedi di Loto), Vandanam (l’atteggiamento di profondo rispetto verso tutte le forme di vita), Archanam (l’adorazione rituale), Dasyam (l’atteggiamento di servo dedito e fedele verso Dio), Sneham (il sentimento d’amicizia verso Dio) e Atmanivedanam (la
processo di meditazione: per leggere un libro avete bisogno di concentrazione; la stessa è necessaria per mangiare e anche per guidare un veicolo. La meditazione è molto simile a tutto ciò, quindi camminare, parlare, mangiare, leggere, scrivere, guidare, tutto è una sorta di meditazione, ma meditare su Dio è meditazione divina. Se però permettete ai pensieri di andare verso le faccende del mondo mentre meditate su Dio, fate una meditazione mista. Questo va corretto attentamente. La visione esteriore è pesante, mentre quella interiore dà pace e agio. Un carro viaggia bene quando il cavallo tira dal davanti; si muoverà se mettete l’animale dietro? Potete tentare di spostare un masso senza cadere se ci siete seduti sopra? Similmente, dovete scendere dal masso della secolarità per godere di pace nella vita. Questo è il principio della rinuncia (vairagya).
Sperimentate la presenza di Dio in tutti gli esseri completa resa a Lui). È tuttavia sufficiente che seguiate uno di questi passi con serietà. Qualunque strada si scelga, Dio è uno soltanto. Noi sentiamo molte persone parlare di meditazione. Che cosa si intende effettivamente per “meditazione”? Di fatto, tutto ciò che fate da mane a sera è un 6
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Nel mondo, ci sono quattro tipi di aspiranti: Yastika, Astika, Nastika e AstikaNastika. Yastika sono coloro che amano Dio col cuore fin dal momento della nascita. Vidura, Prahlada, Dhruva e Bhishma sono di questo tipo. Coloro che maturano sentimenti divini frequentando una buona compagnia, ascoltando gli insegnamenti dei santi e Eterno Auriga
leggendo le Scritture sono del secondo tipo o astika. Al terzo tipo, dei nastika, appartengono coloro che pensano di non avere niente a che fare con Dio; essi Ne negano l’esistenza. Alcuni di loro dichiarano persino di essere Dio, affermando così la verità involontariamente. Supponete che un mendicante venga da voi e rimanga sulla porta dicendo: “Io sono anatha, nessuno si occupa di me; fammi l’elemosina.” In effetti, Dio è Anatha (non ha maestri sopra di Sé), per cui il mendicante afferma di essere il Divino. Dio è anche Anadi, Colui che non ha inizio. Il Santo Kabir apparteneva a una famiglia di tessitori; egli era uso nutrire tutti coloro che andavano a casa sua. Il re del posto venne a sapere della grande devozione e della natura caritatevole di Kabir e un giorno, considerandolo un uomo povero impegnato in un lavoro nobile, gli inviò molto cibo, abiti e anche una portantina chiedendogli di andare da lui a corte. Kabir rifiutò il tutto educatamente dicendo di non essere un anatha (privo di risorse) come il re credeva. Egli disse che il Signore Rama era sempre con lui e che solamente Rama, il Signore Supremo del mondo, meritava di essere chiamato Anatha o colui che non ha maestri sopra di Sé. “Io ho Rama come mio Natha (Padrone e Maestro). Il mio cuore trabocca del sacro Nome di Rama e, essendo Egli il solo Anatha, farai meglio a offrire tutte queste cose a Lui.” Noi diciamo che Dio è presente in tutti gli esseri e un devoto vero dovrebbe sperimentare questa realtà ogni momento della vita. A questo scopo, bisogna rivolgere la visione all’interno: quando sarete capaci di ottenere questo, i problemi e le preoccupazioni secolari non disturberanno mai più il vostro stato di pace e tranquillità. Eterno Auriga
I desideri dell’uomo causano la sua sofferenza Chiedete a qualcuno come conduca la vita: uno può dire che si sostiene con le proprietà, altri potranno dire di contare sulla pensione o sugli interessi di depositi bancari ecc. Nessuno dà la risposta corretta dicendo di sopravvivere per grazia di Dio. La ricchezza e le proprietà non sono permanenti: sono temporanee come nuvole di passaggio. Il re Dritarashtra possedeva grandi ricchezze, aveva cento figli e un vasto regno. Le agiatezze del palazzo lo rendevano felice? No. Egli non aveva pace mentale. Per quale motivo? Perché la sua mente era focalizzata sul mondo. La sofferenza dell’uomo è causata da tre tipi di desiderio: di denaro, di moglie e di progenie. Naturalmente voi dovete avere cura della famiglia. Fate il vostro dovere; prendetelo come un comandamento di Dio, ma pensate sempre “io sono il guardiano della mia famiglia.” In realtà, nessuno è figlio, nessuno è padre o madre. Questo è ciò che il Saggio Suka disse. Quando egli rinunciò al mondo e lasciò la propria casa, suo padre, il Saggio Vyasa, gli corse dietro dicendo: “Suka, figlio mio! Non andar via, non lasciarmi”, ma Suka rise e disse: “Tu non puoi chiamarti padre né io posso chiamarmi figlio: tu sei l’incarnazione di Brahman come lo sono io. Brahman e Brahman non possono essere padre e figlio. È l’attaccamento al corpo che ti fa preoccupare.” Brahmavid brahmaiva bhavati “Colui che conosce Brahman diventa realmente Brahman.” Il cosmo intero è fatto della vibrazione della Divinità; Essa è come il calore del fuoco e la Sua vibrazione non è confinata a un luogo particolare. Quando l’uomo Luglio 2017
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obbedisce al comandamento di Dio incondizionatamente, tutti i suoi gravami vengono presi a carico da Lui. L’aspirante dovrebbe affidarsi a Dio con fede totale. La pace e la felicità si trovano nella rinuncia Una volta un abitante di un villaggio salì sul treno con un grosso sacco sulla testa e non lo posò a terra neppure da seduto. Uno che faceva il viaggio con lui rise nel vedere questo e disse: “Caro amico, metti il sacco a terra e rilassati: il treno se ne incaricherà.” Lasciate tutti i pesi e le preoccupazioni a Dio e state in pace. C’è un altro esempio al riguardo: una persona stava andando in un villaggio vicino, con un fagotto di cibo sulla spalla. Dopo avere camminato per un bel tratto, si sentì stanco e affamato, per cui, essendo ora di pranzo, mise a terra il fagotto e mangiò il cibo, dopodiché fu sollevato dal peso del cibo sulla spalla e viaggiò confortevolmente fino a destinazione. Finché aveva il cibo sulla spalla, si sentiva stanco, ma, dopo aver disfatto il fagotto e aver mangiato, recuperò le forze e la stanchezza sparì; a quel punto, il cibo del fagotto non gli causava alcun gravame. In modo simile, l’essere umano guadagna forza se acquisisce la visione interiore. La visione esteriore è pesante, mentre quella interiore dà pace e agio. Un carro viaggia bene quando il cavallo tira dal davanti; si muoverà se mettete l’animale dietro? Potete tentare di spostare un masso senza cadere se ci siete seduti sopra? Similmente, dovete scendere dal masso della secolarità per godere di pace nella vita. Questo è il principio della rinuncia (vairagya). A essa vien data molta importanza nella filosofia vedica. Vairagya non implica che si debba lasciare la casa abbandonando moglie e figli: lasciare i 8
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pensieri cattivi è vero vairagya, è vero yoga. Si dovrebbe colmare il cuore di sentimenti divini sempre, anche mentre si è impegnati nei doveri quotidiani. Non date spazio all’ego (ahamkara) e all’attaccamento (mamakara). Due cose sono responsabili di tutte le difficoltà dell’uomo: “io” e “mio”. Il cammino della conoscenza include l’eliminazione del senso di “io” e “mio”. Tenere qualche cosa in mano è difficile, lasciarla cadere è facile. Il Vedanta afferma: “L’immortalità si ottiene solamente tramite il sacrificio.” Nei giorni antichi, gli uomini tribali delle foreste avevano un modo semplice per catturare le scimmie: esponevano un vaso dal collo stretto con delle noci dentro. La scimmia è attratta dalle noci, infila la mano nel vaso e afferra le noci, dopodiché non le lascia più. Il pugno, pertanto, non esce e l’animale viene catturato facilmente. In modo simile, l’uomo invita le difficoltà con la sua mente di scimmia. I piaceri terreni sono come il cibo nella pentola del mondo: voi allungate la mano per prenderlo e la mente da scimmia, non la natura dell’essere umano, trattiene quel cibo, per cui voi siete presi e legati. Se aprite il pugno e lasciate il cibo siete liberi. Questa è la vera rinuncia. Acquisite l’amore per Dio, cantate il Suo Nome continuamente, fate tutto come lavoro di Dio e vivete in pace e beatitudine. Fate ogni cosa con amore; in questo mondo, niente è più grande dell’amore. L’amore è vicino o distante da voi secondo quanto credete che lo sia. L’amore rende puro il cuore e quello è lo stato supremo, ma i giovani di oggi non riconoscono questa verità. Tutti devono sviluppare l’amore. - Discorso di Bhagavan nel Sai Shruti a Kodaikanal il 17 aprile 1993
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CORSO ESTIVO SULLA CULTURA E LA SPIRTUALITÀ INDIANE
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L CORSO ESTIVO SULLA Cultura e la Spiritualità Indiane segna l’inizio del percorso di ogni studente nell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Benedetto dal Magnifico Rettore dell’Università, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, questo programma induttivo sottopone gli studenti dell’Università al ricco retaggio culturale e spirituale Scorcio dei partecipanti nel Poornachandra Auditorium. dell’India. Inoltre, li orienta alla Egli ha esortato gli studenti ad aprire il filosofia educativa di Bhagavan Baba e offre cuore e trarre il massimo dall’insegnamento loro profonde e dirette riflessioni su come durante i tre giorni del Corso Estivo. essi possano direttamente beneficiare di Poi, Sri K. Chakravarthi, Segretario queste istituzioni uniche nel loro genere. dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha L’evento del 2017 si è svolto dal 9 tenuto il discorso inaugurale. L’erudito all’11 giugno a Prasanthi Nilayam e vi oratore si è soffermato approfonditamente hanno partecipato oltre 2500 studenti, 200 sul ricco retaggio culturale di Bharat e insegnanti e 75 borsisti di tutti e quattro ha esortato gli studenti ad armonizzare i Campus dell’Università (Anantapur, i valori materiali, intellettuali e spirituali Brindavan, Muddenahalli e Prasanthi di tale grande retaggio, a resistere alle Nilayam), come anche il Sathya Sai Mirpuri forze esterne e a concentrarsi invece sulla College of Music, la Scuola Secondaria crescita interiore. Egli ha terminato il suo Superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi erudito discorso incoraggiando gli studenti a Nilayam (Classe XI e Classe XII) e la Scuola crescere intellettualmente e spiritualmente, in Lingua Inglese Sri Sathya Sai Gurukulam e a compiere azioni che li portino vicino a di Rajamahendravaram. Bhagavan Baba. 1° giorno – venerdì, 9 giugno 2017 È stato poi proiettato un breve filmato La sessione inaugurale del programma di un Discorso Divino di Bhagavan Baba, è cominciata alle 8,30 del 9 giugno 2017 il cui messaggio centrale ai Suoi studenti nell’Auditorium Poornachandra di Prasanthi è l’amore. L’amore terreno, Egli afferma, Nilayam con il canto invocatorio dei Veda. è temporaneo. Solo l’Amore di Dio è Successivamente, Sri Sanjay Sahni, permanente e autentico. Gli studenti, Ispettore agli Esami dello SSSIHL, ha aggiunge Bhagavan, dovrebbero alimentare tenuto il discorso di benvenuto in cui ha amore per Dio, che è il vero scopo della vita osservato che il Corso Estivo fu inaugurato umana. da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba per fare Ha fatto seguito un vigoroso discorso di dei Suoi studenti ideali cittadini del mondo Sri Vijay Menon, membro di facoltà dell’IIM radicati nella cultura e nelle norme di vita di Bharat. Eterno Auriga
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di Kozhikode (Kerala), che ha parlato sul tema “L’Eccellenza in Azione”. Egli ha sottolineato l’importanza della cultura indiana e del valore di compiere azioni buone e gentili, mettendo in luce il fatto che non c’è un sostituto per l’eccellenza. Ha terminato il discorso sollecitando gli studenti a leggere la letteratura Sai. La sessione del mattino è terminata con un vivace quiz su Leela (Giochi Divini), Mahima (Miracoli) e Upadesha (Insegnamenti) di Bhagavan Baba, a cui hanno partecipato gli studenti dell’Università e della Scuola. La sessione pomeridiana del programma, svoltasi nel Sai Kulwant Hall, è cominciata con il riepilogo della sessione del mattino seguito da brevi discorsi di due studenti. Essi hanno magnificamente esposto il tema centrale della fede e della forza interiore, che la cultura indiana esemplifica, attraverso gli argomenti “La Nostra Cultura, Nostra Forza” e “Il Nostro Amato Swami”. L’ultimo oratore della sessione è stato R. Gangadhara Sastry, Professore Onorario del Dipartimento di Scienze Politiche, che ha diffusamente parlato su “Bhagavan Baba in merito all’Istruzione”. Egli ha parlato delle maggiori pietre miliari della Sua Opera in campo educativo, come anche del retroterra filosofico della cultura, della spiritualità e dei valori umani sui quali Bhagavan Baba ha fondato le Sue istituzioni educative. 2° giorno – sabato, 10 giugno 2017
Il programma del secondo giorno è cominciato alle 8,30 con l’invocatorio canto dei Veda eseguiti nell’Auditorium Poornachandra. La prima sessione è stata un tavolo di discussione su “Lavoro, Adorazione e Conoscenza”, condotto dal dottor Srinivas Srirangarajan, Direttore del Campus di Brindavan dell’SSSIHL. I partecipanti hanno dibattuto sui tre sentieri regali di Lavoro (Karma), Adorazione (Bhakti) e Conoscenza (Jnana) per ottenere il fine ultimo della vita umana: la Realizzazione del Sé. 10
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Sri Pushkaraj Gumaste, Direttore Amministrativo e Responsabile Commerciale della Corporate and Investment Banking Division – India, Barclays Bank PLC ed ex studente dell’SSSIHL, ha poi parlato sul tema “La Via verso il Successo Duraturo: l’Aurea Via di Sai”. Egli ha detto che l’SSSIHL lo ha preparato al successo nella vita perché il suo particolare ambiente affina gli studenti a costruire le qualità interiori, come la pazienza, l’adattamento, il lavoro di squadra ecc. Queste qualità sono quelle che oggi cercano gli attuali datori di lavoro. Egli ha citato numerose personali interazioni con Bhagavan Baba come studente e le lezioni inerenti a tali esperienze. La sessione del mattino è terminata con un’attività interattiva unica nel suo genere, il Bhajan Antakshari, progettata per testare la profondità e la varietà intrinseche esistenti nel Bhajan Sai. L’indagine andava dall’interpretazione dei punti di vista per trovare i Bhajan più adatti, alla valutazione della conoscenza tecnica dei partecipanti. Anche cantanti e musicisti esperti hanno condiviso nei dettagli ciò che hanno appreso dal Divino Maestro, Bhagavan Baba Stesso.
Durante la sessione pomeridiana, nel Sai Kulwant Hall, dopo il riassunto della sessione del mattino, ci sono stati due discorsi di studenti. Gli argomenti erano: “Bhagavadgita” e “Thyagenaike Amrutatthwamanasu” (l’immortalità si può ottenere solo con il sacrificio). Ha fatto seguito il discorso del dottor T. Ravi Kumar, Professore Aggiunto del Dipartimento di Chimica e Direttore del Campus di Brindavan, sul tema “Sai, l’Essenza della Dolcezza”. Egli ha descritto come Baba, attraverso i Suoi scambi con gli studenti, abbia impartito loro gli insegnamenti e le lezioni spirituali essenziali, miscelati con il Suo dolce amore e la visione divina. Oltre a questi programmi, il 9 e 10 giugno si sono svolte sessioni interattive e sessioni Parayana, in cui ci sono state discussioni di
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gruppo sui Discorsi Divini di Bhagavan, e gli insegnanti e gli studenti hanno poi condiviso le proprie esperienze personali con Baba, mettendo in evidenza le inestimabili lezioni da essi apprese. 3° giorno – domenica 11 giugno 2017
La sessione conclusiva del Corso Estivo è cominciata alle 8,30 nell’Auditorium Poornachandra, con il canto invocatorio dei Veda. La prima presentazione è stata un tavolo di discussione su “SAIence of Diet and Health: Ancient Wisdom and Modern Perspectives” (la Scienza Sai su Dieta e Salute: Antica Saggezza e Prospettive Moderne). Si trattava di una presentazione completa sull’importanza dei cibi tradizionali e l’effetto dei diversi tipi di alimenti sul corpo umano. È stato fornito un fondamento scientifico per i tradizionali generi alimentari preparati durante le festività. I partecipanti hanno anche suggerito regimi alimentari che possono aiutare a guarire i più comuni disturbi organici. Ha fatto seguito una melodiosa presentazione musicale del Dipartimento di Musica dell’SSSIHL, focalizzata sull’unità e appropriatamente intitolata “Sam Gacchadvam” (muoviamoci assieme).
Com’è tradizione ogni anno, Sri Sanjay Sahni, Ispettore agli Esami dell’SSSIHL, ha dato il benvenuto ai nuovi docenti che si sono uniti alla famiglia dell’SSSIHL. Inoltre, hanno ricevuto le felicitazioni due professori di lunga data, ora in pensione: la professoressa Madhu Kapani (Dipartimento dell’Istruzione) e il professor R. Basavaraju (Dipartmento di Bioscienze).
Il dottor S. Siva Sankara Sai, Preside della Facoltà di Scienze, ha tenuto il discorso di commiato, esprimendo un profondo senso di gratitudine a Bhagavan Baba per il Suo amore e le benedizioni elargite a tutti. Egli ha ricordato l’esperienza di quando Baba gli chiese di dire agli studenti di far tesoro di questa esperienza (quella con Swami) nei loro cuori. Essi devono mettere in pratica ciò Eterno Auriga
che hanno imparato e solo allora potranno beneficiarne, ha detto Bhagavan. L’oratore ha poi ricordato gli eventi e le lezioni più importanti del Corso Estivo 2017. L’Arati a Bhagavan Baba ha contrassegnato la conclusione del Corso Estivo sulla Cultura e la Spiritualità Indiane.
PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL DISTRETTO DI PRAKASAM Oltre 2500 devoti sono giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam dal distretto di Prakasam, nell’Andhra Pradesh, per bearsi dell’atmosfera di questo sacro ambiente. Durante tale pellegrinaggio, il 3 e 4 giugno 2017, essi hanno presentato due splendide commedie.
La prima, intitolata “Guruvey Daivam” (il Guru è realmente Dio), è stata presentata il 3 giugno dai bambini Bal Vikas, dai Giovani Sai e dai bambini del Deenajanoddharana di questo distretto. Essa ha messo in luce il ruolo del precettore nel condurre gli studenti verso il sentiero divino inculcando in essi i valori e ispirandoli a perseguire il sentiero del servizio disinteressato e del sacrificio come insegnato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. I Bhajan di questo giorno, che sono seguiti alla commedia, sono stati anch’essi condotti da cantanti, uomini e donne, del distretto di Prakasam.
Il 4 giugno, i bambini Bal Vikas di tale distretto hanno presentato la commedia danzata “Krishnam Vande Jagadgurum” (io adoro il Signore Krishna, l’Insegnante del mondo).
La coreografia dei bambini nella commedia danzata “Krishnam Vande Jagadgurum”. Luglio 2017
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La commedia, iniziata alle 17,20, ha incantato gli spettatori per circa un’ora con le emozionanti danze. le espressive movenze e i leggiadri passi di danza dei bambini. Da tutti i punti di vista, si è trattato di una superba presentazione che ha mostrato i divini giochi infantili di Krishna. Anche i successivi Bhajan sono stati condotti dai cantanti del distretto, e si sono conclusi con il Bhajan “Rama Kodanda Rama” cantato dall’aurea voce di Bhagavan.
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO YOGA Il 21 giugno 2017, l’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore ha condotto la Giornata Internazionale dello Yoga, durante la quale oltre 1000 studenti hanno eseguito, allo stadio coperto, posizioni yoga e Pranayama, come citato nel Protocollo Comune dello Yoga pubblicato dal Governo indiano.
Esibizione di yoga degli studenti allo stadio coperto.
Gli studenti dell’Università hanno eseguito il Dasavatara, le dieci incarnazioni di Vishnu, una innovativa e brillante presentazione attraverso posizioni Yoga e Mudra. Gli studenti della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai hanno presentato una brillante esecuzione e sorpreso tutti per l’eccellenza delle loro pratiche di yoga: un’esibizione collettiva di 30 posizioni yoga in 3 minuti. I punti salienti del programma sono stati Kriya, Jalaneti e Sutra Neti: spettacolo di posture avanzate e recitazione del Nirvanashatakam all’unisono. Nell’occasione è stato presentato un nuovo libro intitolato “Sri Sathya Sai Ashtanga Yoga Prakashika”.
L’Ospite Principale, Sri Sanjay Sahni, ha poi parlato all’assemblea, dando rilievo alle attrezzature standard internazionali, come lo stadio coperto, che Bhagavan ha benedetto e reso disponibile per i Suoi cari studenti. Il dottor S. Siva Sankar Sai, Preside della Facoltà di Scienze dell’SSSIHL, ha invitato a ringraziare e ha anche evidenziato agli studenti l’importanza della pratica quotidiana dello yoga. La Giornata Internazionale dello Yoga è stata organizzata anche al primo piano del Satsang Hall nell’Ashram di Prasanthi Nilayam.
POTENZIALITÀ DELLO YOGA Devoto - Qual è l’effetto dello yoga? In che modo giova? Bhagavan Baba - Lo yoga è come il fuoco; ecco perché si usa la parola yogagni (fuoco dello yoga). Esso brucia tutti i peccati, cosicché l’Antahkarana (strumento interiore) è purificato. Quando questo accade, nasce Jnana. Lo splendore di Jnana scaccia l’oscurità dell’ignoranza e dell’illusione, e questo è liberazione. Devoto - Lo yoga ha tale potenzialità? Bhagavan Baba - Perché chiedere se ha… Ce l’ha. Per quanto la persona sia colta, per quanto sia distaccata, per quanto sia saggia, non è qualificata a ottenere Moksha se non ha conquistato i sensi. Senza lo yoga, i ricercatori non possono liberarsi dei peccati e, se non se ne liberano, il loro Antahkarana non si purifica. Senza un Antahkarana puro, non si può ottenere Jnana e senza Jnana non può esserci Moksha. Quindi lo yoga è il fondamento effettivo.
DIO È IL VERO GURU “È il potere dell’Amore a far ruotare la terra senza alcun sostegno. È il potere dell’Amore a sostenere le stelle nella loro posizione senza che cadano. È il potere dell’Amore a impedire all’oceano di sommergere la terra. È il potere dell’Amore a far soffiare il vento sui sette mondi. Questo Amore sacro è eterno, davvero sorprendente e indivisibile. Questo Amore è il respiro vitale dell’uomo.” (Poesia Telugu) L ’U O M O D E V E L I B E R A R S I D E L L E Q U A L I T À A N I M A L I
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IO È AMORE, L’AMORE È LA forma di Dio. Il Signore Krishna dichiara nella Bhagavad Gita: “L’eterno Atma in tutti gli esseri è parte della Mia Essenza.” Come Dio, che è l’incarnazione dell’Amore, sparge il Suo Amore su tutto il mondo, l’essere umano deve dividere l’amore con tutti. Il Guru è nel cuore Lo stato di non dualismo è contenuto soltanto nel principio dell’Amore, ma l’uomo, forviato dall’attaccamento corporeo e dalle relazioni fisiche, frammenta l’amore in modi vari; questo non si può definire “amore” nel vero senso del termine. Poiché Swami evidenzia ripetutamente il bisogno di coltivare l’amore, alcuni potrebbero chiedersi quale sia la forma dell’amore. La risposta è: “L’Amore è Dio.” L’Amore è Dio, Dio è Amore: l’Amore è la base fondamentale di ogni cosa. Atma, Brahma, Hridaya, Uniki (esistenza) sono sinonimi di Amore. L’Amore è l’Atma, è Brahma. Ogni cosa è soffusa d’Amore; chi può dunque descrivere la forma dell’Amore? Lo stesso principio dell’Amore esiste in tutti, per cui, una volta compreso il Principio di Unità, non vi sarà più spazio per l’odio. Oggi i conflitti sono in aumento perché l’unità è stata Eterno Auriga
dimenticata.
“Un solo Atma esiste in tutti gli esseri.” “La non dualità è Brahman.”
I corpi sono diversi, ma in tutti dimora lo stesso Atma. Abbandonate l’attaccamento al corpo e rafforzate la fede nello spirito di unicità. Il responsabile di tutte le manifestazioni malvagie, come l’ira, la gelosia, l’avidità ecc., è solamente l’attaccamento al corpo. Alcuni vanno nel tempio del Signore Venkatesvara e pregano: “Swami, se soddisfi i miei desideri, farò il Brahmotsavam per Te.” Altri dicono: “Swami, se mia figlia si sposa, io officerò il Tuo Matrimonio.” Può esserci un matrimonio per Dio? Dio esaudisce forse il vostro desiderio affinché officiate il Suo matrimonio? Con queste preghiere, la gente tenta di ingannare persino Dio. Dio va pregato per amore, non per ottenere dei favori. La preghiera nata dall’egoismo non è affatto una preghiera. Dovreste vedere l’Atma dovunque e pensare di essere sempre in compagnia di Dio. Incarnazioni dell’Amore!
Oggi si trova agitazione e irrequietezza in tutto il mondo; la ragione è che l’essere Luglio 2017
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a uccidersi a vicenda. Che crimine orrendo! Far danno agli altri è come far danno a Dio Stesso. Certamente l’odio vi ricadrà addosso. Oggi, gli individui traggono un piacere demoniaco dal far del male agli altri, senza capire che un giorno o l’altro dovranno subire le conseguenze delle loro azioni. Rendete felici gli altri e sarete certamente felici. Oggi la violenza e l’omicidio sono all’ordine del giorno, ma la grandezza non si trova certamente nell’uccidere; anche un insetto è capace di farlo. La grandezza si trova nel salvare le vite.
umano manca di magnanimità. In lui, non c’è alcuna espansione dell’amore; c’è soltanto la sua contrazione. La mentalità ristretta è una creazione dell’uomo. Dio vi ha dato un cuore grande; voi siete soggetti alle difficoltà perché cercate di limitare l’infinito Principio Atmico.
Purificate il cuore Oggi noi celebriamo la festa del Guru Purnima. Chi è il Guru? Gu indica Gunatita (colui che trascende i tre guna); ru significa Rupavarjita (colui che è senza forma). C’è un’altra interpretazione. Gu significa anche “oscurità” e ru indica “colui che dissipa l’oscurità”. “Colui che disperde l’oscurità dell’ignoranza è il Guru.” Dio, che è senza attributi e senza forma, è il vero Guru. Nella parola Bhagavan, la sillaba Bha indica il fulgore; una lampadina comune illumina solamente un’area determinata, mentre Dio, che è onnipervadente, illumina tutta la creazione. La Divinità risplende per tutti; quindi non odiate nessuno. In questo mondo, le persone sono guidate dall’odio e da sentimenti meschini, e arrivano persino 14
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Oggi è il Guru Purnima. Il suo significato effettivo non consiste nell’adorare il Guru (precettore) tramite delle offerte, ma nel liberarsi dell’oscurità dell’ignoranza. Purnima si riferisce alla luna piena che simboleggia la mente colma di gioia. Tra la mente e la luna c’è una relazione stretta. Guru Purnima indica l’eliminazione di tutta l’oscurità e la malvagità dalla mente. Il vero Guru è nel nostro cuore. Purificate il cuore per permettere che il Divino vi risieda. Non dimenticate Dio; ciò che dovete dimenticare è il mondo terreno. Dio è onnipresente, in tutte le forme e dovunque, come dichiarato nel Purusha Sukta. Cercare Dio è sciocco: Egli è dentro di voi e fuori di voi. Quando a Ramakrishna Paramahamsa fu chiesto se avesse visto Dio e se Lo potesse mostrare agli altri, egli rispose: “Io ho visto Dio, ma voi come potete vederLo se non vi struggete per Lui nello stesso modo in cui lo fate per la moglie, i figli e la ricchezza? PregateLo, desiderateLo e siate pronti a sacrificare ogni cosa per Lui; allora sperimenterete la visione di Dio.”
- Estratto dai Discorsi di Bhagavan pronunciati nella ricorrenza del Guru Purnima
Eterno Auriga
IL MIO VIAGGIO CON SAI Brijesh Bamalwa
Ho compreso che l’Organizzazione Sai è la piattaforma più adatta allo scopo superiore della vita. Una volta che ci impegniamo con il nostro Sé, e ciò diventa la nostra priorità, Swami si dedica maggiormente a noi e si prende cura di ogni cosa. Questo l’ho sperimentato in molte occasioni nella mia vita. Se facciamo un passo verso di Lui, Egli ne farà cento verso di noi. Ma noi tentiamo di agire con furbizia con il Maestro facendo mezzo passo e controllando se Egli ne fa 50 verso di noi oppure no! Questo non funziona nella spiritualità. La resa è il cento per cento o lo zero per cento.
S
EBBENE CON SWAMI NON ABBIA avuto molti contatti di persona, Egli è stato presente in tutta la mia vita e mi ha realmente portato tenendomi nelle Sue mani. Sono solo un sassolino fra i tanti nel fiume della Sua grazia e della Sua misericordia, che è stato levigato e modellato non perché ne fossi degno, ma perché Egli è stato così benevolo e compassionevole da accettarmi con tutti i difetti e le imperfezioni che possiedo. Entrare nel Suo Gregge
Ciascuno ha un modo unico e predeterminato di entrare nel Suo gregge. Se qualcuno mi chiedesse quando e come vi entrai, la mia risposta sarebbe che non lo so con precisione! Ma sì, accadde perché credo che Egli l’avesse voluto. E accadde attraverso i Bal Vikas. Mio nonno materno, Sri Bajrang Lal Kulthia, era devoto di Eterno Auriga
Swami dalla fine degli anni ’70 ed era coordinatore del Samithi di Burrabazar dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva a Calcutta. Nella famiglia di mio padre nessuno era devoto di Swami. Fin dall’infanzia ero stato più attaccato alla parte materna. Il Samithi di Burrabazar fu creato proprio alla fine degli anni settanta e le lezioni Bal Vikas erano cominciate lì. Mio nonno materno mi fece entrare nei Bal Vikas quando ero molto piccolo: così cominciò il mio viaggio sul sentiero Sathya Sai. Il Programma Bal Vikas è il Fondamento della mia Vita
Gradualmente sviluppai un forte attaccamento ai corsi Bal Vikas, e le lezioni, sotto forma di piccole storie, giochi e attività, cominciarono a produrre un’impressione profonda e durevole nel mio intimo. Ero così dedito alle classi Bal Vikas che, alla mia tenera età, mi ribellai persino a mio zio paterno che voleva che smettessi di andare alle lezioni Bal Vikas. Gli insegnamenti di Swami, semplici e concisi, avevano un profondo impatto su di me ed ero pronto a sacrificare qualunque cosa per frequentare le classi Bal Vikas, di cui completai i nove anni di corso nel tempo previsto. Oggi mi è chiaro che il programma Bal Vikas non è semplicemente un genere di lezioni informali composte di alcune attività divertenti o qualcosa del genere. Ha uno scopo più grande. Posso dire convintamente che, se non fosse stato per il programma Bal Vikas, la mia vita non sarebbe sbocciata com’è avvenuto oggi. Se non fosse stato per Luglio 2017
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il programma Bal Vikas, non avrei acquisito le capacità e il coraggio per affrontare le sfide della vita. Le lezioni teoriche e pratiche che ho appreso in tali lezioni mi hanno sempre guidato e aiutato in tutto ciò che ho realizzato nella vita. È stato il programma Bal Vikas ad avermi introdotto nella mia coscienza, insegnandomi a seguirla anche in situazioni ardue; è una lezione che mi ha aiutato a superare i momenti più duri. Posso soltanto dire che Swami, nella forma delle lezioni Bal Vikas, mi ha modellato con le Sue mani invisibili ponendo le fondamenta più solide della mia vita e svelandomi il vero scopo dell’esistenza. Egli mi ha fornito l’educazione e l’orientamento per la vita attraverso il programma Bal Vikas, che rappresenta il Suo dono davvero unico per tutta l’umanità. La Mia Prima Visita a Parthi
Fin dal 1988 avevo un forte desiderio di andare a Parthi e mio nonno temporeggiava con il pretesto che a Parthi mancavano alloggi e servizi di ristorazione adatti a un bambino come me. All’epoca avevo 12 anni. Nel 1990, ad agosto, venni a sapere che a Parthi sarebbe stato organizzato un Congresso Mondiale in occasione del 65° Compleanno di Swami, che si prospettava una grande celebrazione. Volevo essere presente alle cerimonie per il Compleanno del Signore. Mio nonno avrebbe partecipato alle celebrazioni, ma ancora una volta si rifiutò di portarmi con sé accampando la stessa scusa. Aggiunse che Parthi sarebbe stato sommerso dalla gente ed egli stesso non era certo dei suoi preparativi per l’alloggio e tutto il resto. Era molto determinato. I miei sogni di essere presente alle cerimonie per il Compleanno del Signore andavano in frantumi. Non potevo piangere davanti a lui, ma le lacrime inondarono il mio cuore. Tornai a casa. Senza rivolgere la parola a nessuno, mi precipitai in una delle camere, 16
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spensi la luce e mi gettai in un angolo del letto. Le lacrime mi scorrevano sulle guance senza controllo e piangevo inconsolabile senza essere visto da nessuno. Le preghiere non mi arrivavano alle labbra. Al contrario mi trovai a imprecare contro Swami per non aver soddisfatto il desiderio di visitare Parthi che avevo da tre anni. Dissi tutto quello che avrebbe detto un devoto arrabbiato. Sapevo di averne diritto. Non ricordo quando mi persi nel grembo del sonno. Dopo un paio di giorni, una domenica mattina, mio nonno mi chiamò nella sua stanza. Era presente la Coordinatrice Nazionale per l’Educazione. La salutai con “Sai Ram”. Mi disse che al Bengala Occidentale era stata data l’opportunità di presentare una commedia durante il Congresso Mondiale a Prasanthi Nilayam. Date le mie buone capacità recitative, voleva che prendessi parte alla rappresentazione.
Eterno Auriga
Ora mia nonno non aveva niente da ridire. La mia gioia non conosceva confini. Avevo parlato in modo così aspro a Swami e detto cose dello stesso tenore. Avevo sentito dire che Swami risponde alle preghiere, ma per la prima volta fui testimone che risponde anche all’onesta indignazione! Con mia enorme sorpresa, nella commedia mi fu dato il ruolo principale di Sri Ramakrishna e cominciammo a prepararla. Il mio primissimo Darshan del Signore era finalmente divenuto realtà. Quando Lo vidi per la prima volta, fu come se Egli mi trasmettesse un messaggio: sono qui per pensarci Io. Non preoccuparti! La Mia Carriera Scandita dal Maestro
Decisi di studiare per diventare dottore commercialista e m’iscrissi al corso. Tutto andò bene fino alle prove intermedie, che non riuscii a superare. Fu una forte battuta d’arresto, perché mai in precedenza c’erano stati insuccessi; ce la feci poi, ma solo al secondo tentativo, che fu sei mesi dopo. Ora mi trovavo di fronte agli esami finali del corso di commercialista, che puntualmente arrivarono. Mi presentai. I risultati furono pubblicati. Il primo tentativo era andato male. Mi chiesi come Swami avesse potuto farmi ancora questo tiro. Tuttavia cominciai a prepararmi con maggiore intensità per la sessione successiva. Dei due raggruppamenti di esami, al secondo tentativo ne passai solo uno. Ero fortemente demoralizzato. Poiché la mia famiglia è sempre stata nel mondo degli affari, avvertivo che la loro aspettativa era che abbandonassi il corso ed entrassi nell’azienda di famiglia. Non ero pronto a ciò, ma, sebbene riluttante, cominciai a impegnarmi negli affari di famiglia. Al tentativo seguente, in qualche modo ce la feci. Conseguii un punteggio totale di 200, che era esattamente la votazione richiesta per passare. Ero stato promosso ed ero Eterno Auriga
L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva ha svolto un ruolo fondamentale nella mia esistenza. È infatti la parte più importante della mia vita, anche più importante della mia carriera! E, al contrario delle convinzioni dei giovani di oggi, credo di essere stato capace di raggiungere i picchi più alti della mia carriera unicamente per il fatto di essere all’interno dell’Organizzazione Sai. Mi associai alle sue attività dopo il corso Bal Vikas e sono membro attivo dell’Ala Giovani. divenuto commercialista. Compresi il gioco divino dietro al voto, ma il titolo era arrivato molto tardi; in ritardo di almeno tre anni! Chi avrebbe dato un lavoro a un commercialista che era stato respinto tre volte? pensavo. Non avevo una risposta. Ero perplesso.
Quattro mesi dopo fu annunciato un progetto davvero unico nel suo genere, intrapreso dall’Accounting Research Foundation dell’Istituto dei Dottori Commercialisti indiani. Riguardava la riforma della contabilità nella municipalità di Calcutta. Il progetto prevedeva anche il reclutamento di giovani dottori commercialisti in possesso di poca o nessuna esperienza. Ma il tipo di lavoro era totalmente nuovo e unico, cosa non consueta nel mondo professionale dei dottori commercialisti a Calcutta. La durata era di tre anni. Feci domanda e fui convocato per un colloquio.
Il mio curriculum vitae comprendeva, fra i titoli di studio e le attestazioni, un “Diploma in Educazione Sathya Sai ai Valori Umani”, il corso Bal Vikas. Per qualche motivo, chi conduceva il colloquio, anziché farmi solo domande tecniche, m’impegnò in domande sui valori umani e su come applicarli alla professione di commercialista. Era Swami Luglio 2017
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a essere di nuovo in azione? Lascio a voi immaginare: fui selezionato per il progetto. Ed ecco il dilemma: dovevo prendervi parte o no? Sia i più anziani sia i coetanei mi scoraggiavano dicendo che, se avessi lavorato con il progetto, sarei rimasto lontano dalla pratica della professione che mi ero prefissato: dottore commercialista. Si chiedevano se quest’esperienza mi avrebbe dato abbastanza sbocchi nel futuro. Il salario non era granché rispetto al campo principale di attività. Ero assolutamente perplesso e confuso. Decisi di chiedere a Swami. Ma come raggiungerLo? Bene, presi due pezzi di carta; su uno scrissi “Sì” e sull’altro “No” e tirai a sorte, arrendendomi a Lui. Il bigliettino che presi era quello con il “Sì”; entrai nel progetto senza altri dubbi.
Il progetto mi aprì il mondo degli incarichi internazionali a cui non avevo mai nemmeno pensato e che forgiò la mia carriera di consulente internazionale a una giovanissima età. Compresi allora che in tutto ciò che Egli faceva il tempismo era perfetto. Mentre mi lamentavo e Gli chiedevo ragione dei ripetuti fallimenti negli esami per commercialista, Egli pianificava il mio futuro. Se ce l’avessi fatta al primo tentativo o poco dopo, non avrei potuto entrare nel progetto e non avrei mai avuto tali possibilità di carriera. Appresi una lezione importante: Egli sa che cos’è meglio. Dobbiamo continuare a fare il nostro lavoro con onestà e accettare qualunque cosa accada o ci capiti a tiro secondo la Sua Volontà, arrendendoci completamente a Lui. Perché tutto ciò che capita è Sua Volontà ed Egli ha assicurato che la Sua Volontà non ci condurrà mai a una situazione in cui la Sua grazia non ci protegga! L’Organizzazione Sai nella mia Vita
L’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva ha svolto un ruolo fondamentale nella mia esistenza. È infatti la parte più importante 18
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della mia vita, anche più importante della mia carriera! E, al contrario delle convinzioni dei giovani di oggi, credo di essere stato capace di raggiungere i picchi più alti della mia carriera unicamente per il fatto di essere all’interno dell’Organizzazione Sai. Mi associai alle sue attività dopo il corso Bal Vikas e sono membro attivo dell’Ala Giovani.
Il programma Bal Vikas coltivò il mio cuore impiantandovi i semi della spiritualità, ma è stata l’Organizzazione Sai a fornire l’ambiente richiesto e la piattaforma per nutrire la pianta della spiritualità, sviluppare la forza spirituale e acquisire il coraggio per procedere sul sentiero indicato dal Maestro Divino, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Essa mi ha dato tutto ciò che è necessario per affrontare le avversità della vita senza lamentele, ma accettandole come Sua Volontà con resa completa. L’Organizzazione Sai ha svolto il ruolo di uno scultore, che con lo scalpello ha eliminato i pezzi indesiderati per portare alla luce il mio vero essere. Mi ha aiutato a collegarmi con il mio Sé interiore e a promuovere lo sviluppo spirituale, che considero il bene più importante e la forza della mia vita, un passe-partout per tutte le serrature!
Swami ha fatto dono dell’Organizzazione a tutti per la loro trasformazione. Se non fosse stata necessaria, non l’avrebbe creata mettendola al primo posto. Perciò considero un sacrosanto dovere per me stesso e per Lui operare attivamente nell’Organizzazione. E lo considero, se non più importante, al pari di qualsiasi altro compito e dovere della vita. Se non fosse stato per il coinvolgimento e per il rapporto con l’Organizzazione Sai, la mia vita sarebbe stata priva di senso. La nascita umana viene data per realizzare gli scopi più elevati della vita e non semplicemente per mangiare, dormire e fare festa. Ho compreso che l’Organizzazione Sai è la piattaforma più adatta allo scopo superiore
Eterno Auriga
della vita. Una volta che ci impegniamo con il nostro Sé, e ciò diventa la nostra priorità, Swami si dedica maggiormente a noi e si prende cura di ogni cosa. Questo l’ho sperimentato in molte occasioni nella mia vita. Se facciamo un passo verso di Lui, Egli ne farà cento verso di noi. Ma noi tentiamo di agire con furbizia con il Maestro facendo mezzo passo e controllando se Egli ne fa 50 verso di noi oppure no! Questo non funziona nella spiritualità. La resa è il cento per cento o lo zero per cento. Mettere alla prova il Maestro
Test is the taste of God (la prova è il gusto di Dio), dice Swami. Ma abbiamo mai compreso che, se accettiamo la Sua prova con fede e invece testiamo Lui, Egli non ha altra scelta che venire in nostro soccorso? Il direttore del progetto alla municipalità di Calcutta era arrivato da Delhi per un solo giorno per un’importante discussione con la squadra e voleva incontrarmi la sera per discutere un rapporto che mi aveva chiesto di preparare nel pomeriggio. Ero agitato perché, essendo io Coordinatore Giovani del Distretto, il Presidente Distrettuale mi aveva chiesto di ricevere all’aeroporto un’importante autorità di Prasanthi Nilayam che doveva arrivare con il volo delle 19,30. Il Direttore del Progetto mi assegnò la preparazione di un rapporto e si recò a un meeting verso le 17 per tornare intorno alle 19. Non potevo dire al direttore che dovevo andarmene, né potevo fare marcia indietro all’ultimo momento con il Presidente Distrettuale, giacché sapevo per certo che voleva che ci andassi di persona. Compresi che Swami mi stava mettendo alla prova. Che cosa dovevo fare adesso? Piuttosto mettere Lui alla prova. Preparai il rapporto per le 18,30; lo consegnai a miei colleghi e chiesi loro di informare il Direttore del Progetto che ero andato via per un lavoro urgente. I colleghi erano stravolti. Nessuno Eterno Auriga
avrebbe osato tanto, mettendo a rischio il lavoro. Mi fecero notare che era venuto da Delhi espressamente per quello scopo, e io partivo senza discuterne con lui? Risposi che dovevo andare. Non c’era alternativa. Partii e rapidamente presi un taxi. Il traffico era tremendo. Il cuore mi martellava mentre l’orologio si avvicinava alle 19. Il Direttore del Progetto mi avrebbe licenziato! Non avevo il coraggio di chiamare i colleghi. Erano le 19,30. Il volo doveva essere arrivato! Che imbarazzo. Ero sicuramente in ritardo per ricevere l’autorità. Ero ancora bloccato nel traffico. Chiamai la linea aerea e m’informarono che l’arrivo del volo era previsto più tardi. Erano quasi le 19,45. Chiamai il collega. Mi disse che il Direttore del Progetto aveva telefonato per informare che doveva trattenersi al meeting e che avrebbe revisionato il rapporto la mattina successiva. Giunsi all’aeroporto prima che il volo atterrasse. Non passai nella Sua prova. Fu Lui a superare il Suo esame! Questa non è l’unica occasione. Ci sono stati moltissimi casi in cui Egli ha dimostrato di prendersi cura di ogni cosa quando ci arrendiamo completamente a Lui con fede. L’Incarico all’Estero
Nel 2007 ricevetti un’offerta per un incarico di consulenza a Kabul, in Afghanistan. L’offerta era molto ben remunerata, ma io ero incerto. Se andavo in Afghanistan, mi sarei staccato dall’Organizzazione Sai! E questo non volevo farlo. L’incertezza non faceva che peggiorare. Dovevo abbandonare quest’opportunità solo per rimanere impegnato nell’Organizzazione Sai? Un qualunque giovane all’apice della carriera avrebbe pensato all’organizzazione, tralasciando di scegliere tale offerta? Avevo quasi deciso di non andare. Qualcuno dell’Organizzazione mi suggerì di consultare l’allora presidente nazionale, Sri Shyamal Sur. Egli è stato il mio modello Luglio 2017
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di comportamento e una grande fonte d’ispirazione, poiché predicava con la pratica e non semplicemente con le parole. Il suo esempio e la chiara comprensione dei princìpi di Sai hanno avuto un grande impatto su di me. Andai da lui e gli espressi il mio dilemma. Fu felice di sapere che non volevo partire per amore dell’Organizzazione, ma mi consigliò di andare ad accettare l’offerta. Parlò con grande convinzione e mi garantì che sarei riuscito a rimanere in collegamento con l’Organizzazione anche stando a Kabul, poiché c’erano molti lavori che potevano essere fatti fuori sede! Da allora mi trovo fuori, ma sono ancora pienamente collegato con l’Organizzazione Sai. Swami mi ha perfino assicurato un’impostazione del lavoro per cui sto a Calcutta per la metà dell’anno, mentre la restante metà la trascorro a Kabul. Se abbiamo un desiderio sincero, Egli risponde e se ne occupa. Il Maha Samadhi di Swami
Per molti devoti di Sai il 24 aprile 2011 fu un giorno molto difficile da accettare e affrontare la verità. Ma la forza spirituale e la conoscenza che Swami mi aveva concesso, mi aiutarono a rimanere equilibrato. Non che non volessi che la forma fisica restasse per sempre, ma, se abbiamo realmente compreso Swami, Egli non è solo quella forma fisica: è il Signore onnipresente, onnisciente e onnipotente che ha assunto questa forma fisica per amor nostro, per la nostra crescita spirituale. È venuto in questa forma per concederci coraggio e conoscenza, non per renderci deboli! Se l’assenza della
Sua forma fisica ci indebolisce, ciò Lo rende felice? Egli ha proclamato che tutte le forme sono Sue e tutti i nomi sono Suoi. Perciò, se consideriamo che Egli sia solo quella meravigliosa forma fisica, non stiamo forse cercando di limitare l’infinito a una forma e a un nome? Non stiamo cercando di contenere e misurare l’incommensurabile, che altro non è se non un esercizio d’ignoranza? Questo certamente non Lo renderà felice. Egli ha sempre voluto che fossimo felici, felici, felici. Perciò alziamoci e chiamiamoci laureati che hanno conseguito il titolo dell’università di Sai e che hanno compreso che Egli è il Signore onnipresente, onnisciente e onnipotente, insediato dentro di noi e in tutti gli altri esseri! È sempre stato lì e sempre ci sarà. Dobbiamo confidare in Lui e avere fede.
Con estrema umiltà scrivo ciò che ho appreso e compreso, che è solo un esercizio per rafforzarlo e radicarlo nel mio cuore. Mi considero un semplice strumento come molti altri e un figlio comunissimo del Signore, sempre grato al Maestro per la Sua misericordia e la Sua grazia. L’unico modo che abbiamo per ripagare il debito nei Suoi confronti è condurre la vita sul cammino che Egli ha indicato, tenendo sempre Lui e il Suo compito come la priorità massima della vita, poiché la vita appartiene a Lui. Egli è il Signore ed è Colui che agisce! – L’autore è il Coordinatore Nazionale Giovani dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Bengala Occidentale.
La preghiera ha una grande efficacia. I profeti vedici pregavano per la pace e la felicità di tutto il genere umano, di tutte le cose animate e inanimate. Coltivate quella visione universale. – Baba
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LA BEATITUDINE DI PERCORRERE IL SENTIERO SAI Padmashree Radhaswamy
Oggi, le attività dei giovani del distretto sono cresciute di livello da quando i giovani sono più impegnati in esse piuttosto che nella leadership e io vedo
la stessa fiducia in loro allorché pianificano e prendono decisioni, il che ne fa una cosa a parte nel contesto sociale e fa acquisire loro la tanto necessaria autorevolezza sia nella vita professionale sia in quella personale. Ciò ci dà
grande soddisfazione. Sono anche riusciti a creare leader a molti livelli e ogni
livello guida l’altro. Essi possono anche essere pochi, ma sono del tipo giusto.
“L
A VITA CON SAI È UNA speranza senza fine e la vita senza Sai è una fine senza speranza” è la mia citazione preferita giacché ho sperimentato ciò ogni giorno della mia vita! Sono stata tanto fortunata da essere introdotta all’amore di Sai fin dalla mia fanciullezza. A questo punto della vita, ho pienamente compreso quale benedizione sia avere genitori che ci mostrano il sentiero verso Dio e io sono doppiamente benedetta per aver sperimentato l’amore incondizionato di Dio! È stata questa benedizione ad avermi aiutata a restare sul sentiero di Sai.
Esperienza dell’Amore di Swami dalla Fanciullezza Avevo solo due anni quando i miei genitori divennero devoti di Swami e così sono cresciuta con il concetto di un Dio vivente. Questo significava che non dovevo andare in un tempio a pregare Dio! Il mio Dio era disponibile al contatto ogni momento, ovunque; Egli era un “telefono Eterno Auriga
amico” e sarebbe venuto in mio soccorso indipendentemente dalla situazione. Presto compresi che la mia vita era molto diversa da quella delle mie compagne di classe e delle mie amiche. In me c’era questa fiducia, una fiducia nata dalla ferma convinzione che Dio era con me.
Ero un’attiva studentessa Bal Vikas a Chennai. In una delle prime gare svolte fra studenti Bal Vikas a Chennai, dei sei premi distribuiti da Swami, due giunsero a casa nostra. A questo proposito, non era vincere le gare a essere importante, ma il tipo di coinvolgimento in tutte le attività Sai svolte a Chennai a partire dai miei genitori, dai miei fratelli e da me. Ci piaceva partecipare alle lezioni Bal Vikas e la nostra prima insegnante, di nome Smt. Prema Jayaraman, ci coinvolse così bene nelle attività e nel racconto di storie che cercavamo di fare del nostro meglio per non perdere le lezioni domenicali. Ella bilanciava talmente bene la severità con l’amore che comprendemmo di non poter prescindere dalla disciplina sebbene fossimo certi del suo amore per Luglio 2017
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noi. Ella, probabilmente, era la sintesi di ciò che rientrava nelle aspettative di Swami in merito all’insegnante esemplare. Credo sia stato l’inizio di una serie di eventi che hanno guidato me e i miei fratelli a essere sempre più impegnati nel movimento Sai in India. Trascorrevamo quindi le nostre vacanze e il tempo libero solo nell’ambiente Sai.
Gli anni passarono e, dopo il termine degli studi all’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, mi sposai e dovetti trasferirmi da Puttaparthi a Hyderabad. Ero così attaccata alla forma fisica di Swami che feci in modo di andare a Parthi ogni secondo sabato e domenica del mese e, dopo un po’, quelle visite divennero settimanali. Quando mi sposai, il mio coinvolgimento nelle attività Sai si limitò alle sole visite a Parthi e, saltuariamente, a insegnare agli studenti Bal Vikas dei vicini Samithi alcuni particolari Sloka come il Ganesh Pancharatnamala. Dal 2002, come ex studenti, cominciammo a gestire campi medici e altro, e una di noi, di nome Sushma Kotagiri, lavorò durante tali campi con eccezionale zelo. Fummo attratti da Swami assieme e il nostro coinvolgimento nelle attività Sai cominciò lentamente e stabilmente a crescere, Pregate ed Egli Risponderà
Negli anni 2008/2009, fummo sconvolti dalle improvvise alluvioni che colpirono Kurnool e altri distretti dell’Andhra Pradesh. Sushma e io volevamo saltare in macchina armate di scope e secchi allo scopo di aiutare la gente di Kurnool. Ci provammo tramite la squadra di gestione delle calamità naturali e di altri, e tutti ci consigliarono di non andare. Un pensiero si ripresentò tuttavia nella nostra mente: come potevamo restarcene seduti e non fare nulla quando c’era tanto lavoro da svolgere? Il fatto è che, nonostante questi intensi sentimenti, non potevamo fare nulla tranne che parlarne profusamente. Swami ha mai negato la risposta a una
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preghiera sincera? Si deve solo inviare una preghiera accorata ed Egli risponderà immediatamente. Esattamente due mesi dopo, venni incaricata di incontrare il Presidente del Distretto di Hyderabad che mi informò che, in ottemperanza alle istruzioni di Swami di nominare degli studenti Sai nei ruoli della leadership nazionale, l’incaricata delle Mahila (donne) dell’Andhra Pradesh, Smt. Vasumathi, mi aveva scelta per il ruolo di Coordinatrice dei Giovani del Distretto di Hyderabad. Io accettai l’offerta con un po’ di apprensione poiché dubitavo delle mie capacità di impegnarmi quotidianamente. Venni comunque rassicurata dal Presidente Eterno Auriga
del Distretto che l’Organizzazione Sai era un’organizzazione di volontariato e, come tale, non ci si aspettava che lavorassimo dalle 9 alle 17. Egli mi assicurò anche che non c’erano obiettivi da raggiungere. Questa rassicurazione alleviò la mia ansia e decisi immediatamente di assumere il sacro incarico di rappresentare l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Hyderabad. Raggiunsi casa e all’improvviso compresi che essere scelti a capo dell’Ala Mahila dei Giovani del Distretto di Hyderabad era una specie di miracolo. Ero totalmente aliena al sistema, e nessuno, nell’Organizzazione, sapeva chi fossi. Fui immediatamente in grado di collegare questo intero evento al mio profondo desiderio di essere parte del gruppo di gestione della devastante inondazione di Kurnool. PregateLo ed Egli donerà copiosamente!
Il Lavoro Comincia sui Princìpi Indicati da Swami La maggior sfida consisteva nel sapere chi costituiva i giovani di Hyderabad. Su consiglio di Smt. Vasumathi, andai a visitare i Samithi assieme ad altri due ex studenti per parlare loro e individuarne il livello di leader. Questo fu il percorso indicato da Swami per comprendere ciò. I leader devono arrivare al gruppo e non viceversa. Nella data anticipatamente stabilita andammo a visitare i Samithi uno dopo l’altro durante i fine settimana. Queste visite furono molto fruttuose per due ragioni: primo, i giovani vennero introdotti al gruppo della leadership a livello di distretto, e secondo, per grazia di Swami riuscimmo ad assegnare degli incarichi a molte giovani ragazze e, attraverso la tecnologia, potemmo restare collegati. Il secondo consiglio datoci da Swami attraverso Smt. Vasumathi fu di assegnare un lavoro ai membri del gruppo e formare sempre più giovani ad assumere ruoli di leadership. Ciò venne ripetuto così tante Eterno Auriga
volte che si formò in noi la convinzione che il nostro ruolo era solo creare sempre più leader guidando i membri del gruppo. Uno dei primi eventi che organizzammo fu un laboratorio di due giorni per gli studenti di fine anno dei corsi prelaurea per prepararli ai colloqui di lavoro. Avemmo un numero tale di sessioni che andavano oltre le possibilità. La maggiore gratificazione fu che i giovani coinvolti si dimostrarono molto più capaci nelle proprie attitudini organizzative e i partecipanti lasciarono le sessioni soddisfatti e fiduciosi.
La terza istruzione di Bhagavan che divenne la nostra forza motrice fu di non cercare fondi da alcuno per intraprendere le attività, e questo l’abbiamo sempre attuato. La nostra esperienza, attività dopo attività, fu che non esiste alcuna scarsità di fondi per attività intraprese senza egoismo. In effetti, per alcune attività, non avevamo alcuna opportunità di contributi; facevamo come potevamo. Specialmente nel giorno dell’evento, si facevano avanti molte persone con i loro contributi. Ci assicuravamo anche di cominciare le attività che rientravano nelle nostre possibilità economiche. L’obiettivo era compiere quelle attività che rientravano nelle nostre capacità, evitando qualunque ostentazione di donare cose materiali. Stimolanti Attività di Trasformazione
L’obiettivo di tutte le attività era la trasformazione di sé e del beneficiario. Una di tali attività che ci entusiasmò fu il primo gruppo di formazione sul computer nel programma Microsoft Office. Una delle ragazze coinvolse tutti i suoi amici non devoti nel processo di formazione. C’erano le vacanze estive e i giovani avrebbero potuto trovare cento e uno modi di sprecare il loro tempo e oziare. Essi cominciavano le ore di lezione entro le 9 e arrivavano al centro molto prima per pulire il luogo e accendere la lampada vicino all’altare. Poiché ai tirocinanti veniva fornita una formazione rigorosa, se Luglio 2017
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la cavavano splendidamente. Veniva loro dato contemporaneamente un orientamento nei valori umani e alla maggior parte di loro erano indicate opportunità lavorative. Pertanto, continuammo la formazione sul computer per molti gruppi di studenti con gli stessi obiettivi.
In media, attraverso varie attività intraprese, riuscivamo a coinvolgere circa 500 giovani ogni anno. Le attività erano organizzate per i giovani tanto all’interno dell’Organizzazione quanto all’esterno. Per molti giovani che erano diventati devoti dopo il Maha Samadhi di Swami, conducemmo alcuni laboratori sugli insegnamenti del Maestro e su ciò che ci si aspetta da un volontario Sai. Molti pensieri si concentrarono sulle decisioni da prendere circa gli obiettivi, sui risultati dei laboratori e sulle attività, creando pertanto immensa soddisfazione. Questa programmazione sfociò in laboratori tipo “Come Condurre una Vita Felice”, “La Buona Genitorialità”, “Cibo e Pensieri”. In uno dei workshop, quando i partecipanti videro i giovani pulire pentole e stoviglie, ne furono tanto stimolati che iniziarono a pulire i loro piatti. Le nostre azioni, che hanno avuto una positiva reazione a catena, è cosa che abbiamo sperimentato molte volte. Molti di coloro che partecipavano ai campi di formazione e ai laboratori sono ora operatori attivi nell’Organizzazione. Essi hanno partecipato a Parthi al Seva speciale e a quello ordinario, e hanno anche offerto volontariato in altre attività al Centro Sai.
La partecipazione alle attività Sai assicura anche ai genitori dei giovani che i loro figli sono in un ambiente giusto e sicuro. I leader dovrebbero anche assicurarsi che ci sia un buon legame di gruppo poiché ciò assicura che i giovani torneranno al Centro non solo per le attività, ma anche per godere di buona compagnia. I capi dovrebbero incoraggiare i giovani a fare un po’ di esternazione di 24
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idee riguardo alle attività da intraprendere e a porre le domande giuste in modo che il loro pensare vada nella giusta direzione. Ciò li renderà anche maggiormente responsabili. Ai giovani dovrebbe essere data l’opportunità di parlare in pubblico, organizzare e coordinare. Se questo viene effettuato, l’Organizzazione può diventare, per molti giovani, il miglior terreno di formazione. Le inclinazioni possono essere forgiate in questo contesto. La fiducia che qui nasce può far raggiungere l’irraggiungibile.
Gli insegnanti Bal Vikas, i capi dei Samithi, i capi di distretto e i capi dello Stato possono far molto nel modellare i futuri leader dell’Organizzazione. Io sono stata benedetta da tutto questo ed è ciò che mi ha reso quella che sono ora: amore per Bhagavan, amore per il servizio e amore per l’Organizzazione. Oggi, le attività dei giovani del distretto sono cresciute di livello da quando i giovani sono più impegnati in esse piuttosto che nella leadership e io vedo la stessa fiducia in loro allorché pianificano e prendono decisioni, il che ne fa una cosa a parte nel contesto sociale e fa acquisir loro la tanto necessaria autorevolezza sia nella vita professionale sia in quella personale. Ciò ci dà grande soddisfazione. Sono anche riusciti a creare leader a molti livelli e ogni livello guida l’altro. Essi possono anche essere pochi, ma sono del tipo giusto. Alcuni di noi possono cominciare, come è successo a me, molto presto nella vita e altri più tardi, come coloro che hanno iniziato dopo il Maha Samadhi di Swami. Quando l’ispirazione per tutto questo è Bhagavan e il cammino è quello impostato da Lui, la vita non può che essere meravigliosa. Questo piccolo contingente continuerà a procedere implorando le Sue benedizioni e io Lo prego fervidamente di offrirci sempre più opportunità di servirLo.
– L’autrice è un’attiva Giovane Sai di Hyderabad, Andhra Pradesh Eterno Auriga
Effulgenza della Gloria Divina VISWARUPA DARSHAN
U
N GIORNO, SWAMI CI entusiasmò dichiarando che ci avrebbe benedetti con il Suo Viswarupa Darshan (Visione della Forma Cosmica). Ci stavamo tutti preparando ad accompagnarLo sulle rive del Chitravathi, ma Egli ci dette un severo avvertimento: quando fosse sceso dalla collinetta dopo aver dato il Darsharn, nessuno di noi avrebbe dovuto andarGli vicino e fare Padanamaskar. Raggiungemmo le rive e a quel punto Swami se ne andò. Quando guardammo le colline, udimmo la Sua voce: “Kanapaduthunnana?” (Mi vedete?) Eravamo tutti esterrefatti vedendo il nostro Signore grande come la collina. Era come se guardassimo un film. Io riuscivo a vedere la Sua Forma solo fino al petto, ma coloro che erano più devoti ebbero la visione fino ai Suoi Piedi di Loto. I miei genitori e un zia ebbero la visione completa.
Mia zia Laliamma corse verso la collina e si prostrò con slancio ai Piedi di Bhagavan. Il suo corpo, istantaneamente, crollo al suolo e sembrava quasi morta. Aveva gli occhi chiusi e sudava copiosamente. Swami gridò: “Laliamma! Lai! Lai!” (alzati, alzati!). Ella non fu in grado di sentire il Suo grido. Subito, Swami chiese un bicchiere d’acqua, l’asperse sul viso di lei e gliene fece bere un po’. Poi materializzò della Vibhuti, gliela strofinò sulla fronte e gliene mise un po’ in bocca. Dopo cinque minuti ella si riprese parzialmente. Noi l’aiutammo ad alzarsi e, quando tornammo al Mandir con Swami, dovette essere aiutata da due persone che la sorreggevano da entrambi i lati. Era semincosciente anche dopo che fummo arrivati al Mandir. Rimase così per due giorni Eterno Auriga
senza energia e dormì continuamente.
Quando tornò alla normalità, le domandammo che cosa fosse accaduto. Ella aveva fatto l’esperienza di toccare un filo carico di elettricità non appena aveva toccato i Piedi di Loto di Bhagavan. Aveva ricevuto una violenta scossa e non sapeva che cosa le fosse successo dopo. Fu davvero una rinascita per lei: Swami le aveva donato una nuova vita. Egli ci aveva giustamente avvertiti di non toccarLo. Quando in Lui si manifesta la Luce di tutte le luci, avviene come si legge nelle Scritture: mille soli che sorgono nello stesso momento. Ciò causa un’enorme potenza. Forse Swami deve smaterializzare la Sua forma fisica per rendere visibile la Luce Divina che pulsa come energia di luce in ogni cellula del Suo santo corpo. Antar Jyoti, Bahir Jyoti, Pratyak Jyoti, Paraatpara: Jyotir Jyoti, Swayam Jyoti, Atma Jyoti, Sivamyaham (Luce dentro, Luce fuori; la Luce visibile tanto di Para quanto di Apara, la Luce di tutte le luci, la luce continua a pagina 30... Luglio 2017
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FORUM DEGLI EX STUDENTI
MADHAV SBSS
IL SISTEMA EDUCATIVO SRI SATHYA SAI: IL SUO IMPATTO SULLA NOSTRA VITA Yasyaprabhaavah Sutharaamagamyah, Yasyaakrutih Poornadayamburasihi, Anandado Yasyacha Drushtipatah, Tam Sathya Sayeeshamaham Prapadye. (Prendo rifugio in Sri Sathya Sayeesha, la cui gloria è oltre ogni comprensione, la cui forma è il vero oceano della perfetta compassione e il cui sguardo dà assoluta beatitudine.) – Professor S.B. Raghunathacharya (mio defunto padre)
Come Swami mi ‘Attirò’ nella Sua Scuola
E
RA UNA SPLENDIDA MATTINA di un giorno estivo del 1983. Ero seduto in prima fila sulla sabbia del vecchio Mandir di Prasanthi. Stavo disegnando col dito indice la chioma di capelli e il volto di Swami sulla sabbia. Swami arrivò per il Darshan, camminò velocemente attorno alla parte delle donne e venne da quella degli uomini. Mentre si dirigeva leggiadramente verso di me, si fermò per un attimo e creò della Vibhuti (sacra cenere) per una persona che mi sedeva accanto. Quando provai a stendere il palmo della mano per prendere un po’ di Vibhuti, Swami disse: “No!” Un grande ‘No’ invero, ma chiamò i miei genitori per una “interview” quello stesso pomeriggio. Mentre stavo camminando velocemente verso la stanza delle “interview”, i volontari mi fermarono all’ingresso della veranda. Nel colloquio, Swami disse ai miei genitori come io disegnassi la Sua 26
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immagine ovunque, persino sulla sabbia! Poi disse loro che mi avrebbe preso nella Sua Scuola Secondaria Superiore. Promise anche che si sarebbe preso cura di me e mi avrebbe plasmato nella giusta direzione. Disse loro di venire dopo sei mesi e di verificare. L’estate successiva sostenni l’esame d’ingresso, feci il colloquio e venni ammesso alla Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai, la scuola della mia vita. L’Arte (Art) deve venire dal Cuore (Heart) Oggi, ogni volta che sento parlare un imprenditore o un inventore, egli sottolinea l’importanza di essere appassionati di ciò che si fa. Una volta, nel 1987, ebbi l’opportunità di mostrare a Swami alcuni dei miei schizzi e dipinti, ed Egli disse subito: “Bello; l’arte deve venire dal cuore.” A quel tempo, non ne compresi completamente il significato. Comunque, dopo 15 anni, capisco che Swami stava parlando della creatività come di un ingresso alla propria intima passione e all’amore. Mi rendo conto che ogni creazione significativa nasce solo dalla passione che fluisce direttamente dal cuore e il resto sono semplici attività.
Il Sistema Educativo Sri Sathya Sai offre un ottimo ambiente per eccellere sotto molteplici aspetti. Esso fornisce un’istruzione di prim’ordine con tecnologie e metodi d’insegnamento all’avanguardia, ma, cosa ancor più importante, è un catalizzatore che incoraggia e affina i talenti e gli interessi di ciascuno in numerosi altri aspetti della vita oltre a impartire conoscenza, comprendente musica, sport, arti, sviluppo delle capacità di comando, spiritualità, disciplina e servizio alla comunità.
Eterno Auriga
Secondo la mia personale esperienza, che si tratti di dipingere o programmare, cantare o correre è diventato evidente che, per ottenere grandi risultati, occorre metterci il cuore. Swami e il Sistema Educativo Sri Sathya Sai aiutano lo studente a crescere in ciò che egli ama e fa meglio. Educazione ai Valori Umani Per un periodo di tempo alquanto lungo, dopo il diploma della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai, mi domandai: “Noi non abbiamo bisogno di un’istruzione convenzionale per mangiare, camminare o correre; perché dunque Swami insiste sull’Educazione ai Valori Umani?” Mi resi conto, col passar del tempo, che l’Educazione ai Valori Umani è il primo e più importante aspetto che deve diventare parte di ogni programma scolastico. Non è sufficiente padroneggiare varie tecnologie o compiere estese ricerche negli intricati aspetti della scienza; non è Eterno Auriga
sufficiente aver memorizzato l’Enciclopedia Britannica o attraversato i sette mari. Ciò che è importante è costruirsi un buon carattere. Swami afferma: “Il Fine dell’Educazione è il Carattere.” Un buon carattere si sviluppa quando si cerca di capire e mettere in pratica i valori umani, cioè Sathya (Verità), Dharma (Rettitudine), Santhi (Pace), Prema (Amore) e Ahimsa (Non violenza). Una persona priva di queste qualità non può essere considerata “istruita” nel vero senso del termine. È importante notare che, in occidente, molte scuole aziendali hanno ora cominciato a considerare l’etica parte del loro programma scolastico dopo gli scandali di grandi società e i fallimenti creati dal comportamento amorale dei gestori nei recenti anni che hanno causato enormi perdite finanziarie e sofferenze mentali alle parti interessate. È estremamente difficile seguire anche uno dei cinque valori nella vita quotidiana; chiunque ci abbia provato seriamente lo sa. Comunque, ho scoperto che, se ci provo, sono una persona più felice di quanto sarei se non lo avessi fatto. Quindi, continuerò a provare. I Genitori sono la Manifestazione dell’Essere Supremo “Non si tratta di genitori, ma di pagatori d’affitto”, afferma Swami. In base alla mia esperienza è vero che i genitori sono la manifestazione vera e propria dell’Essere Supremo. I miei mi hanno fatto conoscere Swami e mi hanno iscritto alla Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai. Essi hanno sacrificato i loro obiettivi e i piaceri personali per sostenere me e il resto della famiglia negli alti e bassi della vita. Negli ultimi quattro anni ho perso entrambi i genitori, ma il loro amore e i valori che mi hanno inculcato ancora rimangono. Nell’educare nostra figlia, io guardo a essi come modelli di comportamento. Nelle Scritture indiane si afferma: Matru Devo Bhava, Pitru Devo Bhava, Acharya Devo Bhava, Atithi Devo Bhava (riverisci tua Luglio 2017
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madre, tuo padre, il tuo precettore e l’ospite come Dio). Io credo che, inculcare fin dalla giovane età l’abitudine al rispetto dei nostri anziani e mostrare gratitudine verso le persone, alimenti l’amore e l’umiltà. Sviluppate Amore per Dio, il solo vostro Vero Amico Swami ripete molte volte che gli amici ci sono solo fin quando c’è denaro nel portafoglio; una volta che il florido portafoglio si è assottigliato, anche gli amici se ne vanno! Egli prosegue dicendo: “Il solo vostro vero amico è Dio.” Dio rimane sempre con voi, negli alti e bassi della vita. Molti di noi hanno l’errata convinzione che si debba temere Dio. Swami dice che non è necessario temere Dio, ma di considerarLo piuttosto un amico, perché Egli è solo Amore. AmateLo qualunque cosa accada. Swami dice che l’Amore per Dio, il Timore del Peccato e la Moralità nella Società sono tre importanti princìpi che si devono seguire. Seguite la vostra Coscienza Una volta, nel 1994, accompagnai a Puttaparthi alcuni miei amici del college di ingegneria; Swami ci benedisse con una “interview”, in cui chiese al mio amico Harinath: “Ragazzo, che cosa significa disciplina?” Hari rispose: “Fare la cosa giusta, Baba.” Poi Swami chiese: “Che cosa significa ‘giusto’?” Hari non sapeva dare la risposta ‘giusta’. Baba, allora, spiegò: “Segui la tua coscienza; ti indicherà sempre che cos’è giusto e che cosa è sbagliato. Non seguire la mente. Essa è come una scimmia pazza: non ti darà mai la risposta giusta.” Il Sistema Educativo Sri Sathya Sai inculca negli studenti il timore del peccato. In altre parole, fa in modo che essi ci pensino due volte prima di fare qualunque cosa che vada contro la loro coscienza. Se solo ascoltassimo il nostro Sé interiore, come sarebbe piacevole il viaggio!
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Valore del Servizio Disinteressato Swami afferma che Manava Seva è Madhava Seva (il servizio all’uomo è servizio a Dio). Effettivamente, Swami ha portato al più alto livello la frase di Gesù Cristo “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Gli studenti hanno costantemente l’opportunità di contribuire ai progetti di servizio nei vicini villaggi. Ciò, a sua volta, fornisce un mezzo per annullare il proprio ego. Da quanto ne so, l’Educazione Sri Sathya Sai è la prima, e unica nel suo genere, a fornire agli studenti vaste opportunità di mettere in pratica i valori umani e a ossequiare gli studenti che eccellono nel servizio disinteressato. Questa preziosa lezione mi ha più volte dato lo stimolo a partecipare al servizio alla comunità. Ogni volta che ne prendo parte in modo disinteressato imparo l’umiltà e il lavoro svolto mi rende puro ed energico. Contraddittorio, dite? Osservatevi attentamente la prossima volta che svolgerete un servizio disinteressato. Il Sistema Educativo Sri Sathya Sai La parola sanscrita “Vidya” letteralmente significa “dissolvere le tenebre”. In una delle mie lezioni, durante l’MBA negli USA, un compagno di classe era solito dire: “L’unica ragione per cui sono qui a studiare questa roba è perché potrò essere meglio pagato quando avrò ottenuto il titolo di studio.” Mi ricordavo allora delle parole di Swami: “L’istruzione non ha semplicemente lo scopo di far sbarcare il lunario, ma serve a indirizzare la vita oltre l’apparente.” Egli ci specificava che l’istruzione è per la vita; è solo quando la nostra istruzione ci assiste e ci guida sul retto cammina che possiamo dire di essere veramente istruiti. Avendo finora nella mia vita ottenuto diversi titoli di studio, posso affermare con convinzione di aver appreso molto dei valori umani unicamente attraverso il Sistema Educativo Sri Sathya Sai e che esso mi aiuta ogni giorno della vita. Non penso che sia male aspirare a uno stipendio più alto; dovrebbe però essere all’ultimo posto dell’elenco delle Eterno Auriga
cose da raggiungere. Ottenere conoscenza, aspirare a metterla in pratica per il miglioramento della società e raggiungere la saggezza sono cose molto più importanti che il semplice guadagno economico. Il Sistema Educativo Sri Sathya Sai offre un ottimo ambiente per eccellere sotto molteplici aspetti. Esso fornisce un’istruzione di prim’ordine con tecnologie e metodi d’insegnamento all’avanguardia, ma, cosa ancor più importante, è un catalizzatore che incoraggia e affina i talenti e gli interessi di ciascuno in numerosi altri aspetti della vita oltre a impartire conoscenza, comprendente musica, sport, arti, sviluppo delle capacità di comando, spiritualità, disciplina e servizio alla comunità. Questo aspetto dell’Educazione Sri Sathya Sai è certamente il mio preferito. Mi ha permesso di perseguire i miei interessi nella pittura, nello sport e negli studi con uguale impegno. Continuo ancora a prendere parte allo sport, alla pittura e alla musica classica indiana. Se non fosse stato per la precoce esposizione e incoraggiamento a tali aspetti nella Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai, li avrei da tempo abbandonati o forse sarei stato restio a iniziarli. Questo sistema educativo mi ha aiutato a mantenere la disciplina nel quotidiano, a restare concentrato e a non abbandonare mai gli obiettivi fintantoché non fossero stati raggiunti. Mi ha inoltre insegnato a condurre una vita semplice, ad aspirare a lasciare un segno positivo nel mondo e, soprattutto, a essere consapevole del fatto che la ricchezza spirituale e la grazia divina minimizzano i beni materiali. Ci sono migliaia di scuole nel mondo, milioni di studenti in cerca della conoscenza, centinaia di corsi che vanno dal cucinare al codificare, decine di laboratori che offrono guazzabugli tecnologici. Alcuni offrono simulazioni borsistiche e altri gestiscono persino gare su progetti aziendali. Alcuni vantano enormi dotazioni e altri infrastrutture per il 21° secolo. La Scuola Sai è una fra quelle rare; essa impartisce formazione che Eterno Auriga
rafforza il carattere, alimenta capacità utili per la vita ed elimina le caratteristiche che impediscono la propria ricerca della Verità. Disciplina + Valori Umani + Fiducia in Se Stessi = Leadership Swami dice: “Voglio che siate capi per proteggere il mondo, capi come leoni, sicuri di sé, coraggiosi e giusti. Il leone è il re degli animali e Io voglio che voi siate re fra gli uomini.” Penso che questo si applichi a tutti noi, tanto nella vita professionale, quanto in quella personale. Essere un leone significa credere in se stessi. A questo mondo, senza fiducia in sé, nulla può essere ottenuto. Durante il mio corso di studi, presso la Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai, fui tanto fortunato da assistere studenti più giovani nello studio e nello sport. Ho condiviso l’onore di guidare una squadra di atleti per la Giornata Annuale dello Sport. La squadra che guidavo si chiamava ‘Prema’. Non sorprende che le altre avessero i nomi dei restanti valori umani: Sathya, Dharma e Santhi. Ciò ci dice quanta cura e attenzione vengano prestate, nella vita quotidiana, ai valori umani nel Sistema Educativo Sri Sathya Sai. L’esperienza mi ha insegnato che un buon capo deve possedere una straordinaria mole di fiducia in sé, disciplina e fede nei cinque valori umani. Se manca anche uno solo di essi, si può essere un ‘grande’ capo, ma non necessariamente un ‘buon’ capo. Osserva (WATCH) te stesso Nel 1987, Swami creò un orologio per me e mi ricordò amorevolmente, come ha sempre fatto con i Suoi studenti, il vero significato della parola ‘Watch’. Disse inoltre: “Fai attenzione a non sprecare il tuo tempo; il tempo riveste la massima importanza.” W: Watch your Words (Osserva le tue Parole); A: Watch your Actions (Osserva le tue Azioni); T: Watch your Thoughts (Osserva i tuoi Pensieri); C: Watch your Character (Osserva il tuo Carattere); H: Watch your Heart (Osserva il tuo Cuore). Luglio 2017
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Swami dice: Manasyekam Vachasyekam, Karmanyekam Mahatmanam; Manasyanyath Vachasyanyath, Karmanyanyath Duratmanam (coloro i cui pensieri, parole e azioni sono in perfetta armonia sono persone nobili; coloro che mancano di tale armonia sono persone malvagie). Nel mondo odierno, ci imbattiamo spesso in persone che dicono una cosa e ne fanno un’altra. Talvolta esiste sincronia nel pensiero e nella parola, ma non nell’azione; oppure c’è sincronia nella parola e nell’azione, ma non nel pensiero. È facile essere superficiali e dire cose che non intendevamo esprimere. Dobbiamo dire ciò che pensiamo e poi metterlo in azione o, altrimenti, rimanere in silenzio. Dire qualcosa di diverso da ciò che pensiamo significa, effettivamente, venir meno al primo dei cinque princìpi, Sathya (Verità). Stiamo solo imbrogliando noi stessi quando pensiamo una cosa, ne diciamo un’altra e ne facciamo un’altra ancora. Non semplicemente ‘Master’ in Scienze, ma anche ‘Master’ in Sensi L’Educazione Sri Sathya Sai sottolinea l’importanza dell’autocontrollo. Swami una volta mi disse: “Uso il freno quando ti arrabbi.” Io ho ottenuto due Master Degree: uno in Scienze e l’altro in Amministrazione. Ho iniziato il mio programma riguardo al ‘Master’ in Sensi mentre ero alla Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai e ci sto ancora lavorando su. Lungi dall’averlo ultimato, comprendo sempre più che non
si tratta di un programma di due o quattro anni, ma di un programma che dura tutta la vita. In sostanza, personalmente amo il Sistema Educativo Sri Sathya Sai e ne ho ottenuto grandi benefìci. Ritengo che dovrebbe essere esteso alle scuole di tutto il mondo. Alcune lo hanno già adottato e la mia speranza è che altre lo facciano presto. Se tuttavia avete la possibilità di andare voi stessi o mandare qualcuno che amate e a cui tenete a una delle Istituzioni Educative Sri Sathya Sai, allora fatelo! Queste sono le mie principali nove ragioni: (i) Essere con Swami e imparare dai Suoi semplici, ma profondi insegnamenti; (ii) accendere la scintilla spirituale; (iii) ottenere l’Educazione ai Valori Umani; (iv) apprendere e praticare l’autodisciplina; (v) alimentare la propria passione nell’istruzione, nello sport, nella musica e/o nelle arti, in qualunque di questi settori si abbia talento; (vi) divertirsi mentre si lavora duramente per avere successo; (vii) esporsi alle diverse culture per conoscere e praticare l’unità nella diversità; (viii) godersi la musica: essa diventa parte di voi; (ix) apprendere dai grandi maestri, dai veri Guru che hanno sacrificato molto per amore del servizio. – L’autore ha studiato, dal 1984 al 1989, presso la Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam
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naturale, la Luce dell’Atma: quell’auspicale Shiva sono io). Ero solito analizzare tutto ciò. Quanto eravamo fortunati a essere i fruitori di quei Darshan! Non eravamo devoti come Arjuna o Vidura, o come Mira, Chaitanya, Thyagaraja ecc. Il Signore può essere realizzato nel Krita Yuga compiendo austerità, durante il Treta Yuga tramite la meditazione, nel Dwapara Yuga mediante Yajna e Yaga (sacrifici rituali) e nel Kali Yuga semplicemente con la ripetizione del 30
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Namasmarana. Noi non avevamo fatto nemmeno il primo passo della Sadhana, e tuttavia eravamo stati i pochi prescelti per la Sua benedizione. Come possiamo esprimere gratitudine al nostro Signore? Quanto riportato è un esempio in cui fummo ricompensati molto più di quanto meritassimo allora. Tale è l’immenso Amore del nostro Signore!
– Tratto da “Lokanatha Sai” di M.L. Leela Eterno Auriga
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FRANCIA
L 22 MARZO 2017, I MEMBRI dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai (SSIO) hanno consegnato cibo e materiale di prima necessità in un magazzino nei pressi di Veurne, Belgio, per la distribuzione ai profughi in Francia. Successivamente, i volontari hanno trasportato cibo fresco, legna da ardere, coperte, sacchi a pelo, bombole del gas e altre cose essenziali a Steenberge e a Norrent-Fontes, nel nord della Francia. Quattro profughi eritrei, al ricevimento del cibo e delle altre forniture, hanno invitato i volontari nelle tende e hanno espresso la loro gioia e gratitudine. Nonostante le difficoltà di vita in un campo profughi, essi sono stati grati per la libertà, il privilegio e l’amorevole benvenuto dati loro.
HAITI
Dopo l’Uragano Matthew, che il 4 ottobre 2016 ha devastato la penisola orientale di Haiti, luogo di abitazione di circa 1,4 milioni di persone, in maggioranza contadini, la SSIO ha cominciato a fornire aiuti. I soccorsi sono cominciati con una missione di ricognizione in elicottero nella sperduta città di Jeremie, una delle aree più estreme e maggiormente colpite, per accertare le necessità locali. In condizioni normali il viaggio via terra dalla capitale, Port-au-Prince, richiede 12 ore. Sulla base di tale valutazione, per contribuire al ritorno alla normalità, la SSIO ha distribuito cibo crudo, filtri per purificare l’acqua e sementi per i contadini. Dopo aver appreso della situazione, i volontari SSIO provenienti da Trinidad e Tobago si sono affrettati a spedire via mare ad Haiti tre grandi contenitori colmi di 3000 scatole di forniture, contenenti ciascuna riso, fagioli, vegetali misti, spaghetti, dentifricio e spazzolini da denti. Eterno Auriga
Il materiale di soccorso per la popolazione di Haiti.
Queste operazioni di soccorso umanitario sono state coordinate dalla “Sai Home” (Casa Sai), che è servita come quartier generale per precedenti aiuti nelle calamità naturali ad Haiti, risalenti al devastante terremoto del 2010. In considerazione dell’intento nobile e altruistico della SSIO, il governo haitiano ha rinunciato alle tasse doganali. Il 30 marzo 2017, con l’aiuto della polizia locale, i volontari SSIO hanno utilizzato due camion per distribuire cibo alla città di Duchiti, sulle colline sovrastanti Jeremie. I volontari Sathya Sai hanno anche distribuito cibo a circa 50 bambini della Scuola ABC of Life nell’area di Delmas di Port-au-Prince, e a 200 bambini della Scuola Mista della Nuova Gerusalemme, nel quartiere Torcelle di Port-au-Prince. La SSIO ha sostenuto entrambe queste scuole dove l’Educazione Sathya Sai ai Valori Umani viene insegnata dal 2011. Il 2 aprile 2017, i volontari Sathya Sai hanno distribuito 2000 scatole di cibo nell’area collinare vicina a Jeremie. Ogni scatola conteneva anche un’immagine di Bhagavan Baba.
ISRAELE Il 25 marzo 2017, l’Istituto Educativo Sathya Sai (ISSE) del Sudeuropa ha svolto il suo quinto Seminario di Educazione ai Valori nel panoramico e artistico villaggio di Ein Hod, vicino ad Haifa a nord di Israele. Luglio 2017
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Il Seminario in Israele sull’Educazione ai Valori Umani.
L’evento, incentrato sul 1° Corso del Programma SSEHV, ha attirato 30 persone, di cui circa la metà era del pubblico. Sri George Bebedelis, Direttore dell’ISSE del Sudeuropa, ha tenuto interessanti conferenze e i partecipanti hanno dibattuto sui valori umani nel contesto delle proprie rispettive fedi e culture, comprendenti giudaismo, cristianesimo, islam e cultura israeliana. In tal modo, su questa sacra terra, sono stati estesi gli insegnamenti di Sathya Sai Baba su unità e amore.
NEPAL Tra il 14 e il 20 marzo 2017, la SSIO del Regno Unito, in collaborazione con la SSIO nepalese, ha condotto campi d’assistenza sanitaria nel Nepal. I volontari hanno svolto servizi medici a Baluwa, Bharatpur, Pokhara, e Kathmandu, tutte località gravemente colpite dai terremoti del 2015. Sri Gagan Thapa, Ministro della Salute del Nepal, ha inaugurato il campo medico di Kathmandu. Durante i campi, oltre 8000 pazienti hanno ricevuto consulti e cure nelle specializzazioni della medicina generale, in cardiologia, neurologia, dermatologia, oftalmologia, piccoli interventi, ginecologia, pediatria, otorinolaringoiatria, ortopedia, psichiatria, odontoiatria, optometria, radiologia, farmacologia ed esami di laboratorio.
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I campi di assistenza sanitaria in Nepal.
La SSIO del Regno Unito, nell’ambito del progetto “Sai Hrudayam – Connecting Hearts”, ha donato 30 valvole cardiache St. Jude al Shahid Gangalal National Heart Centre di Kathmandu, per il trattamento di pazienti poveri. Il 3 aprile 2017, in una breve cerimonia, i capi della locale SSIO hanno consegnato le valvole all’ospedale. Il Direttore del Centro Cardiologico ha espresso profonda gratitudine alla SSIO, dicendo: “Nessuna donazione, in sé, è piccola. È l’intento a essere più importante.” Egli ha anche espresso la speranza che questa cooperazione cresca e porti beneficio a molte persone bisognose del Nepal. I volontari hanno anche installato nuovi scanner a ultrasuoni, macchinari ECG, unità odontoiatriche mobili e attrezzature oftalmiche presso i Centri Sanitari Sathya Sai di Pokhara e Kathmandu. I volontari Sathya Sai hanno servito cibo a circa 9000 abitanti dei villaggi e distribuito alle mamme dei neonati “Fagioli Sai nella Gioia”, 200 pacchi confezionati a mano per bambini.
RUSSIA E PAESI LIMITROFI Due volte l’anno, i volontari della Zona 8 della SSIO coordinano fra le regioni una giornata di servizio di cibo ai membri bisognosi della comunità. Il 18 marzo 2017, 388 membri SSIO di 74 Centri e Gruppi Sathya Sai situati in 60
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Distribuzione di cibo ai membri bisognosi della comunità di Russia e Paesi limitrofi.
città di Russia, Bielorussia, Kazakistan, Azerbaigian, Ucraina, Moldavia e Kyrgyzistan hanno offerto cibo ai bisognosi in chiese, templi e ai capolinea di autobus, in stazioni ferroviarie, rifugi per senzatetto, strade pubbliche e sottopassaggi. Stimolati da questa attività di servizio, 31 membri del pubblico e tre bambini si sono uniti a tali gruppi svolgendo servizio a complessivamente 1394 persone.. – Organizzazione Sathya Sai
Internazionale
INDIA Gujarat – Il 7 aprile 2017, con inizio alle 7,30, la Indian Psychiatric Society, Filiale del Gujarat Sud, ha organizzato un Raduno di Sensibilizzazione sul tema “Depressione: Parliamone”. Il raduno è stato ideato dal dottor Daxesh Thakar (VC - VNSGU) di Athwalines, Chowpatty. La meta era Navdi Ovara, Nanpura.
Raduno di sensibilizzazione sul tema “Depressione: parliamone”. Eterno Auriga
Assieme ad altre 42 istituzioni, associazioni, ONG della città di Surat, ha partecipato al raduno anche l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Surat. Fra i devoti Sai, erano presenti il Presidente di Stato (SSSSO del Gujarat), Sri Manohar Trikannad, e il Presidente del Distretto Sri Parimal Vyas. A questo raduno hanno anche partecipato gli insegnanti della Scuola Sri Sathya Sai. Il dottor Daxesh Thakar ha parlato agli astanti su come superare la depressione e ha distribuito il certificato di partecipazione a tutte le organizzazioni e scuole presenti.. Kerala – Durante i mesi di aprile e maggio 2017, in tutti e quattro i distretti del Kerala, è stato condotto il programma ‘Avviamento all’Eccellenza’ per i bambini Bal Vikas selezionati. Questi sono stati Campi Estivi Bal Vikas di tre giorni, cui hanno preso parte oltre 800 bambini, 114 insegnanti e circa 100 giovani. Tale programma, cominciato nel 2003, viene condotto ogni anno.
Odisha – L’11 giugno 2017, a Bhubaneswar, lo Sri Sathya Sai Books and Publication Trust dell’Odisha ha organizzato il terzo Incontro Sri Sathya Sai degli Scrittori Bal Vikas (Odia), cui hanno partecipato 20 scrittori provenienti da varie parti dello Stato. Sri Parsurama Sahu, Coordinatore dello SSSBPT, ha dato il benvenuto ai partecipanti e Sri P. Jagannath Prasad Rao, Presidente di Stato ha tenuto il discorso inaugurale. Il dottor Sudhansu Kumar Nayak, redattore della rivista, come anche del Sanathana Sarathi (Odia), ha presentato una storica panoramica dei Bal Vikas Sri Sathya Sai (Odia) fin dal suo inizio nel 1973 e del suo contributo al Movimento Bal Vikas Sri Sathya Sai nell’Odisha. Gli scrittori hanno dibattuto dettagliatamente sul miglioramento qualitativo della rivista e sui passi da intraprendere per una sua più vasta diffusione. Il programma della giornata, cominciato con i Bhajan, è terminato con la preghiera del Sarva Dharma e l’Arati a Bhagavan. Luglio 2017
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ECCELLENTI RISULTATI DEGLI STUDENTI DELLE ISTITUZIONI EDUCATIVE SRI SATHYA SAI Gli studenti della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai e della Scuola in Lingua Inglese Smt. Easwaramma di Prasanthi Nilayam hanno ottenuto l’eccellenza negli esami della 12a e 10a classe, condotti quest’anno dalla Commissione Centrale di Istruzione Secondaria. Su 174 studenti della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai presenti all’esame della 12a classe condotto dalla CBSE, 123 hanno ottenuto la prima classe, fra questi 119 sono stati promossi con distinzione e 49 hanno raggiunto oltre il 90% della votazione. Il migliore di quest’anno è stato Kumari V. Sai Rachna che ha ottenuto il 96,8% del punteggio. Nell’esame della 10a classe condotto dalla CBSE, degli 88 studenti della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai iscritti all’esame, 66 sono stati promossi con distinzione ottenendo un CGPA di 9 e oltre su 10, e 40 studenti lo hanno ottenuto di 10 su 10. Quest’anno, 43 studenti della Scuola in Lingua Inglese Smt. Easwaramma hanno affrontato l’esame della 10a classe della CBSE e tutti sono stati promossi, con 24 studenti che hanno ottenuto la distinzione del CGPA con un punteggio di 9 e oltre su 10, e 11 studenti di 10 su 10. Nell’esame della 10a classe condotti dall’ICSE, dei 34 studenti della Scuola Residenziale in Lingua Inglese Sri Sathya Sai Gurukulam di Rajamahendravaram che hanno sostenuto l’esame, 32 sono stati promossi alla prima classe. I migliori della scuola sono stati Sri K. N. Pawan Kumar e Sri S. Sai Kaushik che hanno ottenuto ciascuno un punteggio del 93,2%. Gli studenti di questa scuola hanno sempre eccelso nei tornei sportivi e culturali a livello di distretto, di Stato e anche nazionale. Quest’anno essi hanno vinto 96 medaglie partecipando a vari eventi sportivi e culturali. Due studenti di questa scuola hanno rappresentato lo Stato dell’Andhra Pradesh nel calcio a livello nazionale.
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Eterno Auriga
Fabbricato dell’Archivio Sri Sathya Sai
AVVISO L’Archivio Sri Sathya Sai è una struttura all’avanguardia creata con l’intento di preservare per i posteri i preziosi messaggi di Bhagavan Baba. Ciò riguarda Registrazioni Audio (nastri audio, bobine, cassette e registrazioni al grammofono), Registrazioni Video (VHS/SVHS, Hi8, Mini DV e nastri HDV, BetaCam, DVCam Grande e Piccola, Digi Beta, compresi filmati 16 mm e 8 mm), Immagini (fotografie e negativi – a colori e in bianco e nero) e Manoscritti (lettere, articoli, poesie, canzoni ecc., tutti scritti solo da Swami). Attualmente, abbiamo di ciò una collezione molto consistente. Molte cose sono state donate dai devoti. Prima di conservare questo materiale nelle teche a ciò dedicate nel fabbricato dell’archivio, esso è stato digitalizzato. Questo facilita l’accesso al contenuto in formato elettronico contribuendo a diffondere il messaggio di Swami. Pochissime organizzazioni in India e all’estero sono in grado di compiere questo lavoro di digitalizzazione poiché non hanno a disposizione la tecnologia e l’attrezzatura necessarie. Sono state individuate con difficoltà poche organizzazioni che siano disposte a fare questo lavoro di digitalizzazione. Tale incarico è stato affidato alla Divisione di Radio Sai. È possibile che molti devoti possiedano alcuni o tutti i suddetti oggetti. Facciamo appello a tali persone perché ci forniscano l’accesso ad essi per poterli digitalizzare. E, se esse lo desiderano, potremmo anche conservarli per lungo tempo seguendo il dovuto procedimento di riconoscimento. Vi preghiamo di mantenervi in contatto con i sottostanti firmatari per ulteriori chiarimenti e dettagli. Professor Sudhir Bhaskar Direttore della Divisione di Radio Sai
K. Chakravarthi Segretario dello Sri Sathya Sai Central Trust
Data della pubblicazione: 1° luglio 2017
Coltivate la Moralità L’eccessiva ricchezza comporta molti pericoli. Le persone ricche dimenticano i valori umani. Fintantoché c’è ricchezza, i mali che ne derivano non vengono compresi. Solo quando la perde, l’uomo comincia a comprendere le proprie follie. È meglio, fin dall’inizio, essere vigili e imparare a condurre una vita virtuosa e retta. La ricchezza può andare e venire; la moralità è ciò che si dovrebbe coltivare. Che cos’è la moralità? È la giusta condotta a seconda del momento e del luogo. – Baba
E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i