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Grazia Divina Dottor C.N. Sundaresan
D O T TO R C. N. S U N D A R E S A N
GRAZIA DIVINA
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IL COSMO È LA MANIFESTAZIONE visibile della gloria, del potere, della maestà e della grandezza di Dio. In una galassia ci sono milioni di stelle e milioni di galassie nel cosmo. Ogni stella è separata dalle altre da diverse centinaia di milioni di chilometri. Nella Bhagavadgita, si dice che questa distesa cosmica è solo un puntino della gloria divina. Bhagavan, in una delle Sue lettere agli studenti di Brindavan nei primi anni ’70, scrisse: “Voi avvertite la
Mia presenza nelle cellule stesse del vostro corpo?”
Dio ci fornisce ampie prove per essere consapevoli della Sua onnipresenza. Da ragazzo, ho avuto la fortuna di essere uno dei primi pochi studenti a essere inserito nel programma Bal Vihar del 1966. Qualche anno dopo, esso venne ufficialmente chiamato “Programma Bal Vikas”. Il nostro
Centro Bal Vikas dello Sri Sathya Sai Seva
Samithi di Ulsoor, Bengaluru, fu benedetto due volte dalla presenza fisica del Signore. I saldi legami spirituali a casa e il programma
Bal Vikas sotto l’ispiratrice e amorevole guida dell’insegnante Bal Vikas Smt.
Vasanthamma, mi hanno illuminato sulla meravigliosa e splendente bellezza della creazione di Dio. L’odissea dell’amore verso l’Amore era così iniziata; il seme era stato seminato e il sentiero era stato tracciato.
Ho avuto la fortuna di assistere, come studente Bal Vikas, all’inaugurazione dello
Sri Sathya Sai Arts and Science College a
Whitefield il 9 giugno 1969. Ho fatto frequenti visite al sacro ambiente di Brindavan e sono stato benedetto in diverse occasioni con Darshan, Sparshan e Sambhashan (visione, tocco e conversazione) di Bhagavan. Questo ha acceso in me il forte desiderio di essere alla presenza fisica di Colui che rivela la Sua effulgenza avvolgendo l’intero universo. Il primo passo verso questa impresa venne fatto dalla mia adesione al college. Per volere del Signore, dopo la laurea e il master, entrai nell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore di Prasanthi Nilayam, come Primo Ricercatore nel Dipartimento di Chimica. Durante quel periodo, furono acquistati molti strumenti sofisticati per aumentarvi le attrezzature di ricerca. Dopo aver completato il programma di dottorato, entrai formalmente nella facoltà e divenni anche responsabile del Centro di Strumentazione Chimica.
Per il funzionamento di diversi strumenti sono necessari vari gas come idrogeno, ossigeno, argon e azoto. In una circostanza, allorché le scorte di questi gas si esaurirono, fu necessario un viaggio a Bengaluru per procurarsele. La sera del 5 agosto 1990, io e il mio collega, dottor K.
Anil Kumar, sedevamo nella veranda di Prasanthi Mandir per avere le benedizioni del Signore prima di andare a Bengaluru il giorno successivo allo scopo di procurare le bombole di gas richieste. Dopo un po’, Bhagavan ci benedisse amorevolmente e poi iniziò a colloquiare al piano superiore del portico con un dei ministri dello Stato dell’Andhra. Durante il corso della Sua conversazione, disse: “Il dolore è un intervallo tra due piaceri.” Poi, fece cenno agli studenti di farsi avanti. Immediatamente, essi si precipitarono a occupare le posizioni migliori per poter vedere il Signore durante i Bhajan.
Sedevo in una posizione da cui potevo avere una vista diretta sulla sala dei Bhajan. Purtroppo ero d’impedimento a molti ragazzi. Ciò fece sì che molti di essi inciampassero e cadessero. Qualcuno finì su di me. Il Signore, che osservava tutto, rispose con un dolce sorriso. Non sapevo, allora, che questo evento irrilevante avrebbe avuto un grande significato che si sarebbe evidenziato solo in seguito. Quella notte ebbi un sonno molto agitato. Dovevamo partire alle 4 del mattino, in modo da poter tornare da Bangalore per il Darshan del pomeriggio. Dal momento che l’autista del veicolo tornò da Dharmavaram verso le 4 del mattino, potemmo lasciare Prasanthi Nilayam solo verso le 5. Il susseguirsi di guasti al mezzo rovinarono il nostro viaggio e disturbarono il nostro programma. Nel corso del tragitto, il mio collega mi disse che aveva sognato Shirdi Baba seduto sul sedile posteriore del furgone. Gli risposi che era un buon segno, che ci rendeva consapevoli che Sai è sempre con noi.
Raggiungemmo Bengaluru nel tardo pomeriggio. Il direttore dell’azienda stava per partire per una commissione urgente. Riuscimmo appena a firmare i documenti per ottenere bombole d’idrogeno e azoto. Le cinque bombole di gas appena acquistate, che avevamo preso per riempirle dei diversi gas, non vennero accettate per futili motivi.
Dovemmo sopportare un ostacolo dopo l’altro. Fu un segnale d’avvertimento per gli eventi a seguire? Sulla via del ritorno, facemmo appena in tempo ad acquistare ciò che ci occorreva per il lavoro di ricerca in un negozio di prodotti chimici che stava per chiudere. Sostanze chimiche altamente infiammabili e tossiche come acetonitrile, cloroformio, metanolo e benzene in bottiglie di vetro vennero collocate in una scatola di cartone senza l’adeguato imballaggio a causa della scarsità di tempo. Sebbene fosse già tardo pomeriggio, per mantenere la parola che avevo dato, cioè che avrei preso le cassette audio del Corso Estivo durante la mia visita a Bengaluru, mi precipitai a casa dei miei genitori per consegnarle. Mentre mi congedavo dopo aver ricevuto le loro benedizioni, mia madre applicò insolitamente Vibhuti sulla mia fronte.
Riprendemmo il nostro viaggio sull’autostrada nazionale e procedemmo verso Chikkaballapur. Intorno alle 20,30 gli eventi accaduti rivelarono la protettrice attenzione divina. L’autista del furgone, che era già molto affaticato, accelerava cercando di raggiungere Prasanthi Nilayam il prima possibile. Ci fu un acquazzone e le luci si spensero. Il mio collega, che era seduto sul sedile anteriore, si sentiva assonnato, e mi chiese di sedermi davanti e di tenere d’occhio l’autista sottoposto a un gravoso impegno. Egli superò due veicoli pesanti e, mentre cercava di sorpassare un terzo camion con un pesante carico, le gomme slittarono e perse il controllo del veicolo. Nella carreggiata opposta della strada, c’era un pendio. Sopraffatto dalla paura, sterzò bruscamente il volante verso sinistra e improvvisamente il veicolo deviò di 90 gradi dalla direzione di marcia. Percependo qualche problema, il camionista aveva prontamente fermato il suo veicolo,
ma l’acume che il compassionevole Signore aveva dato al camionista in quel momento evitò che il camion si scontrasse con il furgone con conseguenze disastrose.
L’autista balzò fuori dal mezzo che stava andando a gran velocità lungo il pendio dall’altra parte della strada. Ero completamente sveglio e la mia mente era saldamente concentrata su Sai, che era testimone silenzioso degli eventi che si stavano svolgendo. Il furgone senza conducente, che puntava direttamente verso un albero, deviò misteriosamente, evitando lo scontro frontale. Sbattei su e giù all’interno del veicolo e caddi come un fiore sul terreno riportando solo un livido molto lieve sulla testa e imbrattandomi i vestiti di olio nero. Non c’erano abitanti in giro e l’urto fra loro delle sette bombole creò un forte rumore. Arrivarono sul posto l’autista e l’addetto alle pulizie del camion con i riflettori. C’era una fotografia di Bhagavan, con le mani alzate in segno di benedizione, sul fondo del veicolo dove ero caduto disteso. Uscii attraverso il parabrezza completamente frantumato, che mi sembrò essere uno sportello. Con l’aiuto dell’autista e dell’addetto alle pulizie, rimossi le tre bombole che coprivano il dottor Anil Kumar. Il Signore permetterà forse ai Suoi figli di restare in quel miserabile stato? Immediatamente, due negozianti che stavano passando in una macchina piena di merci, si fermarono e riuscirono a crearvi abbastanza spazio per entrambi. Arrivammo a Prasanthi Nilayam verso mezzanotte e il dottor Anil Kumar, la cui schiena era leggermente contusa, venne portato al pronto soccorso dell’Ospedale Generale Sri Sathya Sai. Miracolosamente, quando il giorno seguente le cose nel furgone furono portate dal luogo dell’incidente a Prasanthi Nilayam, si scoprì che tutte le bottiglie di vetro contenenti sostanze chimiche tossiche e infiammabili erano intatte. Mi venne in mente un passaggio toccante scritto da don Mario Mazzoleni nel suo libro “Un Sacerdote Incontra Sai Baba” che recita come segue: “Quando il Signore decide di prendere a cuore una creatura perché quella creatura Lo ha invocato nel momento del bisogno e gli ha chiesto delle benedizioni spirituali, tutto procede come da un piano magico e perfetto. La Divina Madre per difendere i Suoi amati figli trasforma tutti gli eventi a loro vantaggio in modi insondabili o, dovrei dire, a vantaggio della loro evoluzione spirituale.”
Il giorno dopo il Signore, durante un colloquio, ci riferì l’intera sequenza degli eventi verificatisi. Chiese che cosa sarebbe successo se la bombola dell’idrogeno fosse esplosa a causa dell’impatto. Avrebbe devastato l’area creando un rumore assordante. Il Signore misericordioso disse: “Il vostro Sai Krishna vi ha protetto dal disastro.” Egli ha affermato: “Il dolore è un intervallo tra due piaceri.” A causa del dolore provocato dall’incidente, ora avevamo il piacere della vicinanza di Sai. La mia mente tornò alla conversazione della sera prima con il Signore nel portico. Credo fermamente che, per grazia e misericordia di Sai, il residuo karmico sia stato annullato dai ragazzi che inciampavano la sera prima, al posto delle bombole di gas di un metro e ottanta del 6 agosto. Arrendersi alla Sua Volontà è la gratitudine che si può offrire all’Amore.
Si dice: “L’unica storia è la Sua gloria e l’unica gloria è la Sua storia.” Bhagavan, in uno dei Suoi Discorsi nei primi anni sessanta, disse: “Quando ascoltate la Mia storia, dimenticate quella del mondo e vivete solo nella Mia storia, finché non ce n’è una separata per voi da raccontare o vivere. Ebbene, rendervi senza storie è il piano della Mia storia.”