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Il Divino Salvatore Karunamba Ramamurthy
IL DIVINO SALVATORE
Karunamba Ramamurthy
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IL LAVORO DI COSTRUZIONE della dépendance del Prasanthi Nilayam procedeva. Tutti i devoti presenti scaricavano sabbia e mattoni dai camion o spostavano il fango e altre cose con entusiasmo. Anche i nostri figli si unirono a loro. Dopo il lavoro, mio figlio, Shankara, era in piedi dietro un camion e si toglieva la polvere dalle mani e dagli abiti. Quando l’autista fece marcia indietro con il camion senza guardare, Shankara cadde a terra e la ruota posteriore del camion gli passò sopra la gamba sinistra. Si alzò reggendosi sulla destra e, guardando verso la stanza di Swami nel Mandir, urlò: “Swami, la mia gamba se n’è andata!” Stava sanguinando copiosamente. In quel momento Swami era in piedi nel portico e osservava lo scompiglio che si era creato. Vedendo la difficile situazione di Shankara, mio figlio maggiore, Murali, corse da Swami e Gli raccontò che cosa era successo. Swami disse: “La gomma non è passata sulla sua gamba. Guarda qui!” Si tirò su le maniche della veste e mostrò a Murali i segni del battistrada della gomma sul Suo braccio! Chiese poi che il ragazzo venisse portato in ospedale. Il guardiano, Chakala Subbanna, avvolse l’asciugamano, che portava sul capo, sopra la ferita della gamba del ragazzo, che poi si caricò sulle spalle dirigendosi verso l’ospedale del Campus, come indicato da Swami. Dato che eravamo nel Vecchio Mandir, non sapevamo dell’accaduto e, quando arrivammo di fretta al Nuovo Mandir, la ferita era stata fasciata e Shankara era seduto nella veranda di una casa. Swami arrivò lì per vedere il ragazzo. Avvicinandomi, disse: “Perché doveva andare in quell’angolo?” Dissi: “Swami, è la sua natura. Agisce senza riflettere.” Swami replicò: “È quello che sto dicendo anch’Io. Ci sono altre persone che potevano fare quel lavoro. Perché questo ragazzo è andato lì?” Risposi: “Swami, la Tua grazia lo
ha salvato; diversamente, che cosa sarebbe successo?” Egli mi guardò e tacque.
L’alluce del ragazzo era stato separato dalle altre dita e la ferita era profonda. Vedendo questo, Swami disse: “Nella tua tradizione, durante il matrimonio, lo sposo deve stare con una delle gambe in una cesta. Se i parenti della sposa chiedono: ‘Perché la sua gamba è così?’, che cosa dirai? Che è la gamba destra che deve essere messa nella cesta e la ferita è sul piede sinistro? Quindi, non preoccuparti. Tuttavia, se lo chiedono, testimonierò che egli è Mio devoto e che si è ferito quando è venuto qui e, poiché gli è stata messa una benda intorno all’alluce in questo ospedale, esso si è separato dalle altre dita.” Dissi: “Swami, Tu sei Colui che ci salva da tutti i problemi.” Swami rispose: “Ammayi, io sono Colui che dà problemi, Colui che protegge e Colui che punisce.”
In pochi giorni, le condizioni del ragazzo migliorarono e, zoppicando, cominciò a camminare. Swami lanciava mango ai devoti ogni giorno dal portico del Mandir. Shankara andava lì ogni giorno. Vedendolo, Swami diceva: “Oh! L’anatra zoppa è arrivata”, e gli lanciava un mango per primo. Dopo due settimane, con solo il Prasad di Vibhuti di Swami, la gamba divenne assolutamente normale. - Tratto da “Sri Sathya Sai Anandadayi”
di Karunamba Ramamurthy
CONOSCERE IL SIGNIFICATO DEL CANTO DELLA OM
La Om è l’origine della creazione. È la fonte, il sostentamento e la forza. È la vita di ogni essere. Proprio come l’aria forzata attraverso le canne dell’armonium produce sette note musicali, Sa Re Ga Ma Pa Dha Ni, la Om è alla base di tutti i suoni in tutti i mondi.
Conoscete il suo significato e praticatene la recitazione. Nella Bhagavadgita il Signore ha assicurato che, la persona che muore con il Pranava che permea il suo ultimo respiro, sarà sicuramente liberata. Ovviamente, il semplice ripetere a memoria non è di alcun beneficio. Il suono Om non sarà d’aiuto quando la mente salta da un desiderio all’altro o piange per la sua imminente dipartita dal mondo. La magnificenza della Om deve essere ricordata per tutta la vita se deve balzar viva nella mente nel momento in cui si abbandona il mondo. Ci sono alcuni che negano alle donne il diritto di recitare il Pranava. Questo è puro pregiudizio; non è stabilito nelle Sastra (Scritture). Dato che le donne hanno diritto al Brahma Vidya (la Saggezza del Brahma), come può qualcuno tenere il Pranava lontano da loro? Il Pranava è il Brahman ed è inerente alla molteplicità di questa creazione. Supera tutte le distinzioni di casta e sesso, e cerca il progresso e la liberazione di ogni uomo, donna, animale e tutte le creature animate e inanimate. Il Pranava Upasana (l’adorazione della Om) e la contemplazione della Om, sono la via regale per la vittoria spirituale.
– Baba