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Sviluppate Incrollabile Fede in Dio Messaggio di Bhagavan in occasione dello Sri Krishna Janmashtami
SVILUPPATE INCROLLABILE FEDE IN DIO
“Più dolce dello zucchero, più saporito della cagliata, più dolce del miele è il nome di Krishna. La costante ripetizione di questo dolce Nome dà il sapore del nettare divino stesso. Pertanto, si dovrebbe contemplare incessantemente il Nome di Krishna.”
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(Poesia Telugu)
OSSERVATE INCONDIZIONATAMENTE IL COMANDO DIVINO
Incarnazioni dell’amore! S IN DAI TEMPI ANTICHI, ILPRINCIPIO nettareo di Krishna ha affascinato grandi e piccini. Sin dal Suo avvento, Krishna incantò le persone con i suoi scherzi divini, incantevole musica e
indicibile beatitudine. Krishna e Balarama, assieme ad altri ragazzi pastorelli, portavano le mucche a pascolare sulle rive del fiume Yamuna e si immergevano nel divertimento e nell’allegria.
I pastori hanno un assaggio della Divinità di Krishna
Un giorno, i pastorelli si persero nella beatitudine mentre guardavano gli scherzi divini di Krishna. Di conseguenza, si dimenticarono dell’ambiente circostante e delle loro mucche. Mentre riposavano, all’improvviso sentirono un vento caldo soffiare da tutte le direzioni. Si resero conto di essere circondati da un incendio divampante. La furia delle fiamme era così intensa che non riuscivano nemmeno a tenere gli occhi aperti e guardare. Le mucche iniziarono a correre confusamente, non riuscendo a sopportare il calore soffocante. Nessuno poteva controllarle. L’intensità del calore aumentava ogni istante. Allora i pastorelli pregarono Krishna di venire in loro soccorso. “O Krishna! Solo Tu puoi spegnere questo fuoco e salvarci.” Vedendo la loro condizione, Krishna rise e disse: “O pastorelli! Voi vi muovete con Me, giocate con Me e assaporate la felicità. È piuttosto strano che siate impauriti anche dopo aver sperimentato la Mia Divinità. Molte volte in passato, siete stati testimoni dell’uccisione da parte mia dei demoni inviati da Kamsa. Allora, perché avete paura quando sono con voi?”
Krishna disse loro di chiudere gli occhi e di contemplarLo per un po’. I pastori obbedirono subito al Suo comando. Chiusero gli occhi e iniziarono a cantare il Suo nome. Successivamente, Krishna a ordinò loro di aprire gli occhi. E… meraviglia! Il fuoco selvaggio era completamente scomparso e tutte le loro mucche pascolavano come se nulla fosse successo. La loro gioia non conobbe limiti e vollero tornare subito alle loro case e narrare l’incredibile miracolo che Krishna aveva compiuto. I pastorelli avevano sperimentato molti miracoli del genere che dimostravano la Divinità di Krishna.
Una festa per i saggi
Un giorno Krishna e Balarama, assieme ai pastorelli, stavano giocando sulle rive del fiume Yamuna. Saltavano da un ramo all’altro sugli alberi. Alcuni erano stanchi. In quel momento, i saggi Vamana e Bharadvaja arrivarono sulle rive dello Yamuna. Chiesero ai pastorelli di mostrare loro un luogo adatto e sicuro dove le acque fossero poco profonde in modo da poter fare un bagno. Krishna e Balarama scesero dagli alberi. Bharadvaja riconobbe subito che Krishna era il Paramatma e che Balarama rappresentava il Jivatma. Giunse le mani in segno di riverenza e chiese a Krishna di mostrare loro un luogo adatto per fare un bagno. Krishna entrò in acqua e mostrò loro un posto sicuro, dicendo poi che avrebbe preparato un lauto pasto per loro. I pastorelli si stavano chiedendo come Krishna avrebbe potuto fornire cibo ai saggi dal momento che non ne aveva portato con Sé. A quei tempi non c’erano vettori per la consegna del pasto. Dopo che i saggi ebbero terminato il bagno, Krishna aprì una borsa che apparve dal nulla. Mentre l’apriva, tutto il luogo si riempì del dolce aroma di riso bollito nel latte. Egli servì il cibo in un piatto e disse loro di mangiare. I pastorelli erano birichini come lo sono le scimmie. Non restarono in silenzio, e chiesero ripetutamente a Krishna: “Da dove hai preso il cibo?” Egli li zittì dicendo che non era corretto indulgere in troppi discorsi in presenza dei saggi. Essi eseguirono il culto Sandhya e iniziarono a mangiare. Poi chiesero: “Krishna, chi ha preparato questo cibo?” Egli rispose: “Mia madre Yashoda.” Essi dissero che non avevano mai mangiato niente di più delizioso e Gli espressero la loro gratitudine.
Ora vorrei raccontare un avvenimento accaduto a questo Avatar. Finora non l’ho rivelato a nessuno. Dopo aver costruito questo Prashanti Mandir, ero solito mangiare nella stanza al piano superiore. Ogni volta che mangiavo, Griham Ammayi (la madre di questo corpo fisico) Mi accompagnava spingendoMi a mangiare di più. Spesso esprimeva la sua preoccupazione dicendo che stavo dimagrendo. Le dicevo: “Perché dovrei mangiare di più? Devo combattere con qualcuno? Non mi piace ingrassare.”
Seguite il comando divino con fede
Un giorno una famiglia del villaggio Mi invitò a casa propria per mangiare. In realtà, la loro intenzione era di avvelenarMi. Erano gelosi della Mia crescente popolarità e prosperità. In quei giorni, apprezzavo i vada fatti con i grani di alasanda (fagioli). Perciò misero il veleno nei vada e Me li offrirono. Prima di andare lì, avevo detto a Ishvaramma e Subbamma di non spaventarsi se fosse accaduto un incidente spiacevole. Quando tornai da lì, il Mio intero corpo diventò blu e dalla bocca cominciò a uscire schiuma. Dissi a a Ishvaramma di agitare la mano con movimento circolare. Ella lo fece e, con suo grande stupore, le apparve vibhuti