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Cercate il Guru dentro di voi Messaggio di Bhagavan in occasione del Guru Purnima

CERCATE IL GURU DENTRO DI VOI

Le stelle sono Brahman, il sole è Brahman; la luna è Brahman, l’acqua è Brahman; il cielo è Brahman, il paradiso è Brahman; la madre è Brahman, il padre è Brahman; tutte le ricchezze sono Brahman, l’Amore è Brahman; gli esseri viventi sono Brahman, l’anima individuale è Brahman; il Creatore è Brahman, il Protettore è Brahman; il Distruttore è Brahman, la moglie è Brahman; il karma è Brahman, il corpo fisico è Brahman; la Natura è Brahman, il principio vitale è Brahman. Tutto è Brahman, questa assemblea è Brahman; anche Sai che dichiara questa verità è Brahman.

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(Poesia Telugu)

ACQUISITE IL SENSO DI UNITÀ SPIRITUALE

Incarnazioni di Brahman!

UN SEME INTERRATO SPUNTA COME germoglio e, col tempo, diventa un grande albero; i suoi rami, le foglie, i fiori e i frutti si mostrano diversi gli uni dagli altri. Inoltre, ognuno di essi viene usato per scopi specifici, ma tutti sono forme diverse della terra da cui sono nati. Nel vedere una corda a distanza e pensando che sia un serpente, una persona si spaventa; poco dopo, un’altra persona arriva e assicura che non si tratta di un serpente, ma di una corda.

Non appena comprende che ciò che temeva era soltanto una corda, il primo arrivato si libera della paura. Durante tutta la vicenda, la corda è sempre stata una corda. In modo simile, la persona ignorante interpreta il mondo fenomenico come Natura finché uno jnani non gli rivela che, in realtà, ciò che lui crede Natura è Brahman. Tutto ciò che si vede nell’universo è una manifestazione di Brahman. Alcuni dubitano: “Dov’è Brahman e che cosa siamo noi, esseri umani insignificanti? Come potremmo essere uguali a Brahman che include tutto?” Questo non è corretto: voi siete l’onnipotente e onnipervadente Brahman. A causa del vostro abito mentale terreno, voi non riconoscete la Realtà e vi separate dal Divino. Tutto ciò che vedete è Brahman; cercare Dio come qualcosa di diverso da voi è un’illusione, ma questa verità non viene riconosciuta facilmente dall’essere umano.

Se guardate l’oceano, le onde che si susseguono interminabilmente con la loro schiuma vi sembrano separate le une dalle altre, ma, in verità, sono tutte una. L’acqua

e la schiuma vengono dallo stesso oceano e hanno le stesse caratteristiche; in modo simile, innumerevoli creature emergono come onde dall’oceano infinito di EsistenzaConsapevolezza-Beatitudine. Mentre il Divino è in uno stato di Verità-Saggezza-Infinità, l’essere umano è nello stato di EsistenzaConsapevolezza-Beatitudine.

Colmate la vostra visione d’Amore

Incarnazioni del Divino Atma!

Se colmate la vostra visione d’amore, tutta la creazione vi apparirà divina. Il cosmo vi sembra una manifestazione di diversità, ma, in realtà, non c’è alcuna diversità. Nessuno fa lo sforzo di scoprire l’unità che sottende alla diversità. Come si può comprendere che la Divinità e il principio di Maya sono immanenti in ogni essere umano? Sat-Cit-Ananda rappresenta il Divino nell’essere umano; i nomi e le forme che questi percepisce sono espressioni del principio di Maya.

La causa delle onde sull’oceano è il vento: sull’oceano di Sat-Cit-Ananda, il vento di Maya fa sorgere innumerevoli creature viventi; quindi, gli individui emersi dall’oceano di Sat-Cit-Ananda sono manifestazioni del Divino. La Divinità è dovunque, ma l’uomo è preda di molte difficoltà a causa dell’ignoranza. Ecco un esempio: la ricorrenza odierna è chiamata “giornata del Guru Purnima”, ma questo non è corretto. Questo nome deriva dal fatto che alcuni guru vollero avere l’occasione di ricevere le offerte dai discepoli. Il nome giusto di questo giorno è “Vyasa Purnnima”. Vyasa nacque in questo giorno di luna piena e finì di scrivere i diciotto Purāṇa sempre in questo giorno; col tempo, Vyasa Purnima fu chiamato

Guru Purnima.

La Trinità e i tre guna

Il termine ‘guru’ significa in effetti ‘colui che dissipa l’oscurità dell’ignoranza’. Un altro significato è ‘colui che è al di là degli attributi e delle forme’, cioè il Sé Supremo o Brahman. Se questo Sé è in voi, che bisogno c’è di cercare qualcuno che vi ammaestri? Un insegnante che insegna agli altri ha avuto anch’egli un insegnante. Colui che non ha guru sopra di sé è il vero guru. Il verso sanscrito, che inneggia al guru come Brahma, Vishnu e Maheshvara e come Parabrahman, viene interpretato erroneamente; il modo corretto di intenderlo è considerare che Brahma, Vishnu e Maheshvara sono il Guru. I tre guna sono i loro simboli: Brahma è il rajas, Viṣṇu è il sattva e Shiva (Maheshvara) è il tamas. I tre guna costituiscono tutto il cosmo e sono anche nell’essere umano! La Trinità è presente in tutti i cuori umani nella forma dei tre guna. Ne consegue il vostro guru che siete voi: non c’è bisogno che lo cerchiate altrove. I cosiddetti guru di oggi cercano di insegnare dei mantra

e ricevere le offerte come Guru Dakshina nella giornata del Guru Purnima. Il mantra viene sussurrato all’orecchio e la mano viene stesa per un’offerta: oggi accade questo e non è il segno corretto di un guru. Voi siete il guru di voi stessi; in voi ci sono tutte le potenze: lo afferma il mantra della Gayatri.

Voi dovete percepire sempre la vostra Divinità inerente che è presente anche in tutti. Quando aiutate qualcuno o date del cibo, dovete sentire che il Divino in voi sta dando il cibo al Divino nell’altro.

Riconoscete il Precettore in Dio

Incarnazioni del Divino Atma!

Voi percorrete strade sbagliate a causa del senso di separazione. In verità, siete una parte della società (samashti) e la società è una parte della creazione (srishti); il Creatore (Parameshti) trascende tutto questo. Voi siete tutti incarnazioni del Divino e dovete procedere partendo dall’individuo per arrivare alla realizzazione di Dio. Tutti sono Sue manifestazioni. Potete chiedere se mai acquisirete il potere inerente a Swami. SeguiteMi: voi siete destinati a ottenerlo. Quel potere è latente in voi, ma non ne siete consapevoli. Volete sperimentare la beatitudine: seguite Swami davvero e scoprirete quella beatitudine in voi. E non è tutto: la scoprirete tutt’intorno dovunque andiate. Non potete tuttavia trovarla nel mondo fisico: essa è totalmente al vostro interno. Consideratevi Brahman sempre e dovunque, e diverrete uno con Brahman. Volgete la mente verso Dio e sperimenterete la beatitudine del Divino; è per questo che Swami vi consiglia spesso che cosa fare e che cosa evitare. Tutto questo non per il Mio bene, ma per il vostro, per farvi prendere il sentiero della realizzazione di Dio, per insegnarvi la Verità Suprema su Brahman e rendere ideale la vostra vita già sacra.

Ognuno dovrebbe sforzarsi di diventare un essere umano ideale, il che significa che dovrebbe testimoniare la propria Divinità. Immaginate come sareste felici se il mondo intero fosse colmo di questo ideale puro, sublime e sacro. Riconoscete in Dio il Precettore dei precettori; perché dovreste correre dietro a guru minori se avete un simile onnipervadente Guru?

Gli studenti devono apprendere un insegnamento da strumenti musicali come la vina. Essa ha corde diverse che producono vibrazioni diverse, ma, se queste sono discordanti, la musica offende le orecchie. In un Paese in cui si professano fedi diverse, ci deve essere armonia tra le persone come ce ne deve essere nel suonare la vina.

Shraddha e Bhakti

Baba di Shirdi soleva chiedere due rupie ai devoti che andavano da Lui; esse erano il simbolo di shraddha (fede incrollabile) e di bhakti (devozione). Egli si aspettava queste due qualità da loro. La combinazione di shraddha e bhakti è essenziale per il progresso spirituale; soltanto così la beatitudine sorgerà come una pianta dal seme.

Da oggi in poi, disconoscete tutte le differenze e concentratevi sulla realizzazione di Brahman. Tutti sono Sue incarnazioni e, col tempo, tutti comprenderanno questa verità estirpando i concetti meschini delle differenze. Acquisite il senso di unità spirituale con la pratica continua. Se agite secondo le istruzioni di Swami, questo senso è destinato a crescere. Il requisito fondamentale è l’amore per Dio. - Dal Discorso Divino di Bhagavan tenuto

nel Sai Kulwant Hall il 30 luglio 1996

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