RotaCalc per le verifiche funzionali delle rotatorie: guida all'uso

Page 1

RotaCalc (www.sci3000.com)

Indice 1Introduzione........................................................................................................................................2 2Creazione di un nuovo progetto.........................................................................................................4 Popolamento o calcolo con l'algoritmo di Furness della matrice O/D dei flussi di traffico............4 Ipotesi 1: siamo in possesso della matrice O/D dei flussi...........................................................4 Ipotesi 2: conosciamo solo i flussi in ingresso e uscita da ciascun ramo, non siamo quindi in possesso della matrice O/D dei flussi..........................................................................................5 Scelta del metodo di calcolo............................................................................................................6 Esempi tipo......................................................................................................................................7 3Metodo CETUR..................................................................................................................................8 4Metodo Kimber..................................................................................................................................9 5Metodo Svizzero...............................................................................................................................11 6Metodo SETRA................................................................................................................................13 7Metodo HCM 2010...........................................................................................................................14 8Metodo North Tuscany.....................................................................................................................15 9Il Calcolo della capacitĂ e degli altri parametri funzionali...............................................................16 10La lettura dei risultati......................................................................................................................18 Risultati ottenuti applicando metodi diversi..................................................................................19 11Le rotatorie di diametro esterno superiore a 50 metri.....................................................................20

Pag. 1/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

1 Introduzione Il programma RotaCalc è il nuovo software per aiutare progettisti stradali di studi privati o enti pubblici ad effettuare le verifiche funzionali delle rotatorie. Il DM 19/04/2016 "Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali" prevede infatti che, accanto alle regole di carattere geometrico indicate nel decreto stesso, un'intersezione debba essere dimensionata con riferimento alla domanda di traffico specializzata in relazione alle manovre consentite. Gli elementi ed i parametri da determinare in funzione della domanda di traffico,riferita al periodo di punta di progetto, sono, per le intersezioni a rotatoria: •

la capacità della rotatoria

il livello di servizio della soluzione adottata.

Per il calcolo della capacità delle rotatorie con precedenza ai veicoli circolanti nell'anello sono disponibili vari metodi, sia empirici che teorici. I metodi empirici consistono nell'osservazione di rotatorie in esercizio, o appositamente costruite per effettuare tali studi, e nella conseguente deduzione di correlazioni tra flussi di traffico, elementi geometrici e quindi capacità delle rotatorie stesse, utilizzando tecniche di regressione. I metodi teorici invece si basano sul cosiddetto intervallo critico; ogni guidatore infatti, prima di effettuare la manovra di immissione in rotatoria, attende di avere un GAP, ovvero un distanziamento temporale (intervallo critico) che considera sufficiente tra due successivi veicoli che cirolano nell'anello. Analizzando il comportamento degli utenti e la distribuzione dei distanziamenti tra i veicoli circolanti sull'anello si calcola l'intervallo critico.

RotaCalc consente di verificare il funzionamento della rotatoria in funzione dei flussi di traffico che la percorrono o che la percorreranno e di vari parametri geometrici, utilizzando, a scelta, 3 diversi noti metodi empirici e 2 metodi teorici: il Metodo Kimber inglese, il Metodo Svizzero, il Metodo CETUR francese, il Metodo SETRA francese il Metodo HCM 2010 statunitense, il Metodo North Tuscany (adattamento del modello HCM 2010 al caso italiano)

• • • • • •

RotaCalc fornisce in output in automatico una relazione tecnica contenente: •

introduzione sulle rotatorie,

riferimenti normativi e bibliografici per la progettazione stradale,

descrizione dell'intervento,

descrizione delle problematiche e degli obiettivi nel caso di sostituzione di un'intersezione a raso con una a rotatoria,

descrizione dei principali metodi disponibili per il calcolo della capacitò delle rottorie,

calcolo della capacità dell'ingresso, della capacità semplice e della capacità totale della rotatoria secondo il metodo scelto,

Pag. 2/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

livello di servizio LoS raggiunto nei vari rami della rotatoria,

stima del 95° percentile della distribuzione della lunghezza delle coda (in metri e in veicoli) calcolata secondo il metodo HCM 2010 la cui formulazione è diversa da quella prevista nel precedente HCM2000,

calcolo della riserva di capacità,

conclusioni sull'esito della verifica della rotatoria.

Pag. 3/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

2 Creazione di un nuovo progetto Cliccando su File => Nuovo e scegliendo il numero (fino a 6) di bracci della rotatoria da verificare si apre un nuovo progetto (nell'esempio sotto abbiamo scelto di effettuare la verifica per una rotatoria a 3 rami).

I dati da inserire sempre, indipendentemente dal metodo di verifica scelto, sono: •

diametro esterno della rotatoria (in metri),

larghezza dell'anello circolatorio (in metri),

numero di corsie di ciascun ramo di ingresso,

matrice O/D dei flussi che interessano la rotatoria (in veic/h),

descrizione/nome dei rami dell'intersezione.

Il numero di corsie nell'anello, in base al citato DM 19/04/2016, non può essere diverso da 1, tuttavia il software prevede la possibilità di cambiare tale valore in caso di utilizzo di un metodo che preveda tale dato come parametro di ingresso.

Popolamento o calcolo con l'algoritmo di Furness della matrice O/D dei flussi di traffico Ipotesi 1: siamo in possesso della matrice O/D dei flussi In questo caso nella prima riga andrà indicato, da sinistra a destra, il numero di eph (veicoli Pag. 4/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

equivalenti per ora) che entrano in rotatoria dal ramo 1 ed escono, rispettivamente, dal ramo 1 stesso (inversione di marcia), 2 e 3. Analogamente nella riga 2 andranno indicati i veci/h che entrano in rotatoria dal ramo 2 e sono diretti al ramo 1, 2 (inversione di marcia) e 3. L'operazione va ripetuta per ogni ramo. I flussi dovranno essere rilevati su frazioni di 15 minuti distinguendo autovetture, motocicli, veicoli pesanti e autobus. I valori così rilevati dovranno essere riportati in veicoli equivalenti utilizzando la tabella di conversione proposta dalle Norme Svizzere e sotto riportata.

Una volta individuato il periodo di 15' corrispondente alla punta di traffico, il valore (espresso in veicoli equivalenti) corrispondente a tale periodo dovrà essere moltiplicato per 4 per trovare il numero di veicoli equivalenti su base oraria, ovvero gli eph. Ipotesi 2: conosciamo solo i flussi in ingresso e uscita da ciascun ramo, non siamo quindi in possesso della matrice O/D dei flussi. In questo caso il software permette di ricavare una possibile matrice di distribuzione dei flussi applicando l'algoritmo di Furness, scegliendo preventivamente se la diagonale deve essere nulla o meno. ATTENZIONE: negli esempi presenti nel software, se si impone nulla la diagonale, il calcolo non converge e non fornisce una possibile soluzione in quanto i flussi entranti dal ramo 1 sono superiori a quelli uscenti dai rami 2 e 3, quindi non è possibile trovare una matrice che rispetti tali flussi e che abbia la diagonale tutta nulla; è necessario che parte di quei flussi escano dal ramo 1. Flussi che escono dallo stesso ramo da cui sono entrati rappresentano normalmente un'inversione di marcia e quindi solitamente tali flussi sono trascurabili, ma in alcuni casi, come quello riportato negli esempi, non lo sono in quanto il regime di circolazione vigente nell'intorno della rotatoria “costringe” molti utenti ad effettuare tale manovra. Clicchiamo pertanto sul pulsante “Furness...” e andiamo a inserire i flussi entranti e uscenti da ciascun ramo (ogni riga corrisponde a un ramo della rotatoria) scegliendo se impostare a 0 o meno la diagonale:

Pag. 5/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

A questo punto clicchiamo su “Calcola...”. Il software effettuerà preventivamente la verifica dei flussi in ingesso e uscita e, in caso di non equilibrio (somma dei flussi entranti diversa dalla somma dei flussi uscenti), fornirà un messaggio di errore, del tipo:

altrimenti popolerà la matrice risultato.

A questo punto non resta che cliccare “OK” per riportare i risultati ottenuti nella nostra matrice di calcolo presente nella schermata principale del software.

Scelta del metodo di calcolo A questo punto dobbiamo decidere con quale metodo di calcolo effettuare al verifica e, di conseguenza, inserire i parametri necessari. Pag. 6/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

Si ricorda in particolare che: •

il metodo francese del CETUR è basato sullo studio di alcune rotatorie urbane compatte con diametri compresi tra i 30 e i 70 metri,

il metodo francese SETRA è basato su una campagna di indagine effettuata su 17 rotatorie extraurbane,

il metodo proposto dalla Normativa Svizzera è stato studiato per le rotatorie di diametro esterno compreso tra i 25 e i 40 m.

Esempi tipo Per ognuno dei metodi implementati è disponibile un esempio caricabile dal menù File => Esempi

Pag. 7/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

3 Metodo CETUR Supponiamo quindi di voler calcolare la capacità di una rotatoria di 32 metri di diametro con il metodo CETUR e inseriamo, come indicato al paragrafo “Creazione di un nuovo progetto” i dati generali, indipendenti dal metodo di calcolo scelto:

quindi andiamo a selezionare il Metodo Cetur nell'apposito menù a tendina.

Nel caso del metodo Cetur non sono richiesti ulteriori parametri (la pressione del tasto “Parametri specifici...” non avrà alcun effetto) e quindi possiamo passare direttamente al calcolo dei parametri funzionali della rotatoria cliccando in alto a destra sul pulsante “Calcola...” (vedi paragrafo “Il Calcolo della capacità e degli altri parametri funzionali”).

Pag. 8/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

4 Metodo Kimber Supponiamo quindi di voler calcolare la capacità di una rotatoria di 32 metri di diametro con il metodo di Kimber e inseriamo, come indicato al paragrafo “Creazione di un nuovo progetto” i dati generali, indipendenti dal metodo di calcolo scelto:

quindi andiamo a selezionare il Metodo Kimber nell'apposito menù a tendina.

A questo punto clicchiamo su “Parametri specifici...” e andiamo a compilare i dati richiesti dal metodo di Kimber nella schermata successiva, dove è presente una legenda che spiega il significato dei simboli, con l'aiuto, in qualche caso, anche di alcuni disegni; gli angoli sono espressi in gradi (°) e non in radianti, le altre grandezze in metri. Al termine premere “OK”.

Pag. 9/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

Pag. 10/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

5 Metodo Svizzero Supponiamo quindi di voler calcolare la capacità di una rotatoria di 32 metri di diametro con il metodo Svizzero e inseriamo, come indicato al paragrafo “Creazione di un nuovo progetto” i dati generali, indipendenti dal metodo di calcolo scelto:

quindi andiamo a selezionare il Metodo svizzero nell'apposito menù a tendina.

A questo punto clicchiamo su “Parametri specifici...” e andiamo a compilare i dati richiesti dal metodo svizzero nella schermata successiva. Al termine premere “OK”.

Pag. 11/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

In particolare il metodo svizzero richiede i seguenti parametri: ◦ g (gamma) in funzione del numero di corsie in ingresso; dal momento che il metodo svizzero nel caso di 2 corsie in ingresso fornisce un intervallo (indicato tra parentesi) entro cui scegliere g, il valore precaricato (0,65) può essere modificato dall'utente, tenendo presente che deve essere compreso tra 0,6 e 0,7;

◦ parametro di impedenza a (alfa) per il flusso in uscita che dipende dalla distanza B tra i punti di conflitto C e C' delle traiettorie in uscita e in entrata (e quindi dalla dimensione dell'isola spartitraffico) e dalla velocità di transito nell'anello. Cliccando su “Calcola Alha...” è possibile fornire la distanza b tra i punti di conflitto e ottenere il valore min, medio e max di a da scegliere e riportare nella schermata precedente, per ognuno dei tre rami di ingresso; ◦ b (beta) che tiene conto del numero di corsie nell'anello; dal momento che il metodo svizzero fornisce un intervallo (indicato tra parentesi in funzione del numero di corsie nell'anello) entro cui scegliere b, il valore precaricato può essere modificato dall'utente. Quindi nel caso di 1 sola corsia nell'anello (come previsto dal DM del 2006) il valore precaricato per b è 0,9, ma l'utente può decidere di modificarlo, tenendo presente che deve essere compreso tra 0,9 e 1,0.

Pag. 12/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

6 Metodo SETRA Supponiamo quindi di voler calcolare la capacità di una rotatoria di 32 metri di diametro con il metodo SETRA e inseriamo, come indicato al paragrafo “Creazione di un nuovo progetto” i dati generali, indipendenti dal metodo di calcolo scelto:

quindi andiamo a selezionare il Metodo SETRA nell'apposito menù a tendina.

A questo punto clicchiamo su “Parametri specifici...” e andiamo a compilare i dati richiesti dal metodo SETRA nella schermata successiva.

Al termine premere “OK”. In particolare il metodo SETRA richiede i seguenti parametri: • •

la larghezza SEP in m di ciascuna delle isole spartitraffico poste all'estremità dei bracci di ingresso, la larghezza ENT in m delle semicarreggiate dei bracci, misurate dietro il primo veicolo fermo all'altezza della linea del “dare precedenza”.

Pag. 13/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

7 Metodo HCM 2010 Supponiamo quindi di voler calcolare la capacità di una rotatoria di 32 metri di diametro con il metodo HCM 2010 e inseriamo, come indicato al paragrafo “Creazione di un nuovo progetto” i dati generali, indipendenti dal metodo di calcolo scelto:

quindi andiamo a selezionare il Metodo svizzero nell'apposito menù a tendina.

In questo caso non è richiesta l'introduzione di “Parametri specifici...”.

Pag. 14/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

8 Metodo North Tuscany Supponiamo quindi di voler calcolare la capacità di una rotatoria di 32 metri di diametro con il metodo North Tuscany e inseriamo, come indicato al paragrafo “Creazione di un nuovo progetto” i dati generali, indipendenti dal metodo di calcolo scelto:

quindi andiamo a selezionare il Metodo svizzero nell'apposito menù a tendina.

In questo caso non è richiesta l'introduzione di “Parametri specifici...”.

Pag. 15/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

9 Il Calcolo della capacità e degli altri parametri funzionali Una volta impostati tutti i parametri generale e quelli specifici eventualmente richiesti dal metodo scelto, cliccando sul pulsante “Calcola” presente nella schermata principale

si aprirà una nuova finestra con un primo “report di lavoro” riportante in basso i grafici dei flussi entranti in rotatoria dai vari rami, della capacità dell'entrata, della capacità semplice e del 95° percentile della distribuzione della lunghezza delle coda in metri. In alto a destra vengono riportati i risultati, braccio per braccio, dei singoli parametri funzionali, mentre sulla sinistra è indicato quale sarà il primo ramo ad andare in congestione, il valore della capacità totale e l'esito della verifica.

Cliccando su “Log..” si accede ad un altro report (in cui tutto il testo è selezionabile e copiabile utilizzando i comandi che compaiono cliccando con il tasto destro del mouse sul testo stesso), comprendente i dati iniziali di input, le iterazioni di calcolo e i vari parametri calcolati dal software.

Pag. 16/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

A questo punto, verificati i risultati sui report di lavoro, è possibile generare in automatico la relazione tecnica in formato .odt (formato OpenOffice) cliccando in alto a sinistra su “Report (OpenOffice) .odt...”.

Si aprirà un maschera dove sarà possibile scrivere alcuni dati che verranno inseriti nella relazione, ovvero: •

Comune in cui è localizzata la rotatoria,

studio tecnico che effettua lo studio,

tecnico che firmerà la relazione,

periodo, ovvero quarto d'ora di punta utilizzato per il calcolo dei veicoli equivalenti / ora,

giorno feriale in cui sono stati rilevati i flussi utilizzati per il calcolo,

descrizione dell'intersezione,

quindi, cliccando “OK” si sceglierà la cartella in cui salvare il file e il nome da dare al file della relazione. Una volta che il software avrà generato la relazione, aprirà la cartella in cui è stato salvato il file .odt in caso vogliate subito aprirlo e verificarne il contenuto.

Pag. 17/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

10 La lettura dei risultati Il software fornisce in uscita i seguenti risultati, indipendentemente dal metodo di calcolo scelto e utilizzato per la verifica: •

capacità di ingresso Cei di ogni singolo ramo i (per ogni ramo fornisce il più piccolo valore del flusso in entrata che determina la presenza permanente di veicoli in attesa di immettersi)

capacità semplice Cs = ∑i Csi (è la somma della capacità d'entrata dei rami afferenti la rotatoria, allorché, per un aumento uniforme dei flussi della matrice O/D, uno dei rami risulta in condizioni di saturazione. Individua quindi quel valore di flusso massimo che si può avere in entrata da ciascun ramo nell'istante in cui uno di essi si satura),

primo ramo ad andare in congestione,

capacità totale Ct (è la somma delle capacità d'entrata dei rami afferenti la rotatoria, allorché, per un aumento uniforme dei flussi della matrice O/D, tutti i rami risultano in condizioni di saturazione. Quindi è una misura sintetica delle condizioni limite della rotatoria a smaltire il traffico quando ad ognuno degli accessi sono presenti code),

tempi di attesa su ogni singolo ramo,

livello di servizio (LoS) di ogni singolo ramo,

delay (ritardo in ingresso) come da HCM 2010,

95° percentile della lunghezza della coda (in metri e in veicoli) per ogni braccio secondo HCM 2010 (formulazione diversa da quella dei HCM 2000),

lunghezza media della coda (in metri e in veicoli).

Inoltre, nel caso del metodo Svizzero vengono forniti in output anche: •

il tasso di capacità (%) utilizzata all'entrata

il tasso di capacità (%) utilizzata nel punto di conflitto

In ogni caso il software, confrontando: •

per ogni ramo i il valore della capacità semplice Csi con il rispettivo flusso entrante Qei risultante dalla matrice O/D,

il valore della capacità totale Ct con la sommatoria dei flussi entranti ∑i Qei risultanti dalla matrice O/D,

fornisce una conclusione riguardo alla verifica della rotatoria.

Pag. 18/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

Risultati ottenuti applicando metodi diversi I valori dei vari parametri trovati presentano talvolta anche sensibili differenze da un metodo all'altro; ciò è dovuto al fatto che i parametri presi in considerazione sono diversi nei diversi metodi. I metodi teorici non tengono conto di alcun parametro geometrico, mentre tra quelli pratici ad esempio il metodo di Kimber considera ogni ingresso in rotatoria come un'intersezione a T i cui rami sono percorsi a senso unico e calcola la capacità dell'entrata Ce utilizzando per il calcolo il solo flusso circolante Qc in corrispondenza dell'entrata stessa insieme a varie caratteristiche geometriche, non richieste invece negli altri due metodi. Inoltre non tutti i metodi tengono conto della doppia attestazione in ingresso, anche se il parametro è inserito nella schermata principale e quindi sempre presente in quanto elemento descrittivo importante.

Pag. 19/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

11 Le rotatorie di diametro esterno superiore a 50 metri Nel caso di sistemazioni con “circolazione rotatoria” con diametro esterno superiore ai 50 metri, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 19.04.2006 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali” il dimensionamento e la composizione geometrica debbono essere definiti con il principio dei tronchi di scambio tra due bracci contigui. Per il calcolo delle Lunghezze dei Tronchi di Scambio è possibile seguire la metodologia, fondata propriamente sulla distribuzione probabilistica degli intervalli temporali all'interzo delle zona di scambio, suggerita da S. Canale, N. Distefano, S. Leonardi in "Intersezioni a rotatoria: il progetto di rotatorie non convenzionali" Riv. Le Strade. N° 3, Marzo 2008. Le zone di scambio, per funzionare correttamente, devono garantire che le due correnti che marciano nella stessa direzione riescano ad incrociarsi reciprocamente nello spazio messo a disposizione. Le correnti veicolari che scambiano devono attendere che si presenti loro un intervallo temporale adeguato tra i veicoli della corrente di traffico entro cui devono inserirsi; durante l'attesa del giusto intervallo temporale si suppone che la velocità di marcia del veicolo si mantenga costante. L'immissione ideale si ha quando il veicolo esegue l'inserimento garantendo una distanza almeno pari a quella di sicurezza tra sé e il veicolo della corrente veicolare non scambiante che lo precede, e tra sé e il veicolo che segue. Si definisce intervallo critico T il più piccolo degli intervalli temporali tra due veicoli della corrente veicolare non interessata dallo scambio che consente un'immissione ideale. Per tenere conto dei reciproci condizionamenti si introduce il concetto di portata veicolare virtuale , costituita dal flusso che non scambia più una quota parte del flusso che, muovendosi nella stessa direzione del flusso che non scambia, intende eseguire la manovra di scambio . Il metodo di calcolo suggerito da S. Canale, N. Distefano, S. Leonardi prevede che gli intervalli temporali con cui i veicoli della corrente veicolare virtuale si succedono dinanzi a quello che vuole immettersi siano distribuiti con la legge di distribuzione della probabilità di Poisson e prevede di calcolare il valore di probabilità associato al verificarsi di un intervallo di tempo pari a quello critico durante il primo evento possibile (ovvero dopo aver atteso il passaggio del primo veicolo). In fase di progetto però non si può ritenere sempre accettabile il valore di probabilità associato al primo evento; è pertanto necessario fissare una “ probabilità di progetto ” e calcolare conseguentemente il numero di eventi (passaggi di veicoli consecutivi sulla corsia di marcia principale) in grado di garantire il manifestarsi della probabilità medesima. A tale proposito il software RotaCalc consente di scegliere tra 3 valori della probabilità di progetto: 70%, 80 % e 90%, in quanto si consiglia di non scendere mai al di sotto del 70% come valore di soglia della probabilità che si verifichi un varco temporale maggiore o uguale all'intervallo critico. Inoltre è necessario attribuire un valore numerico alla velocità media di scambio , valore associato al livello di qualità dello scambio, connesso alla fluidità delle manovre di scambio.

Pag. 20/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

Livello di qualità dello scambio

Vms (velocità media di scambio)

scadente

20 Km/h

sufficiente

30 Km/h

buono

40 Km/h

ottimo

50 Km/h

Con l'ausilio del software RotaCalc è possibile quindi effettuare il calcolo delle Lunghezze dei Tronchi di Scambio seguendo la suddetta metodologia, fondata propriamente sulla distribuzione probabilistica degli intervalli temporali all'interzo delle zona di scambio, suggerita da S. Canale, N. Distefano, S. Leonardi. Attraverso il software RotaCalc vengono infatti eseguiti i seguenti passaggi: 1. calcolo, per ogni tronco di scambio presente in rotatoria delle portate di scambio e di non scambio, nonché delle portate (flussi) virtuali; 2. scelta (da parte dell'utente progettista) del livello di qualità da attribuire allo scambio (scadente, sufficiente, buono, ottimo) e della probabilità di progetto (70%, 80%, 90%); 3. calcolo, per ognuna delle zone di scambio, delle lunghezze di scambio L s1 e L s2 derivanti dall'abaco corrispondente al livello di qualità richiesto e alla probabilità di progetto scelta; 4. valutazione, da parte del software, della lunghezza di scambio L scambio per ognuno dei tronchi di scambio della rotatoria . Sarà sufficiente, una volta impostati i dati dei flussi di traffico e un presunto diametro superiore a 50 metri (potrebbe in realtà essere necessario un diametro ancora più grande a seguito del calcolo della lunghezza delle zone di scambio), cliccare su “Calcola Lunghezze Tronchi di Scambio” nella schermata principale

Si aprirà una nuova finestra

in cui scegliere il Livello di qualità (scadente, sufficiente, buono, ottimo) e la Probabilità di progetto Pag. 21/22


RotaCalc (www.sci3000.com)

(70%, 80%, 90%). Istantaneamente il software mostra in output: • la portata (flusso) virtuale per ogni tronco dove per 1 si intende il primo tronco, il tronco 1=>”, ovvero quello che va dal ramo 1 al ramo 2 (e così via):

la lunghezza della zona di scambio L scambio (il valore massimo tra L s1 e L s2 ), per ciascun tronco • un valore puramente indicativo della circonferenza minima (e conseguentemente del diametro minimo) della rotatoria sommando, per ogni “tronco”, i contributi dati da: ◦ la lunghezza della zona di scambio calcolata dal software stesso, ◦ la dimensione dell'isola divisionale per la quale si ipotizza una larghezza (computata in corrispondenza dell'estremità superiore del ramo) pari a 5 metri, ◦ la larghezza del ramo di uscita dalla rotatoria, pari a 4,5 metri di corsia più due banchine da 0.50 metri => 5,5 metri ◦ la larghezza del ramo di ingresso in rotatoria che il software conteggerà come pari a 7 m per ingressi a 2 corsie (6 m più due banchine da 0,50 m ciascuna) o 4,50 m per ingressi a una sola corsia (3,5 m più due banchine da 0,50 m ciascuna). La somma della lunghezza minima di ogni tronco fornisce un valore indicativo minimo della circonferenza della rotatoria e quindi del suo diametro esterno. •

Una volta effettuato il calcolo è possibile generare la specifica “Relazione” cliccando sull'apposito tasto nella finestra “Lunghezza tronchi di scambio”

Pag. 22/22


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.