Inpista_Febbraio 2016

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FEBBRAIO 2016 prodotto da Rivista SciFondo

BIATHLON

WIERER SCATENATA

SCIFONDO

SPECIALE TOUR DE SKI

DALLA PISTA

LE EMOZIONI DEI PROTAGONISTI

GRANFONDO

LE IMMAGINI DELLA MARCIALONGA


5

I N P I S TA N ° 3 del 5 Febbraio 2016

6

EDITORIALE

L’Italia fa la voce grossa SPECIALI

Tour de Ski: tutto sulla 10a edizione

42

Speciale Marcialonga

SCIFONDO

20 66

Coppa del Mondo

Coppa Italia

Campionati italiani

70

24 28 32 38 76

GRANFONDO

Pustertaler

Marathon de Bessans

Moonlight Classic

Dolomitenlauf

CALENDARI

La stagione 2015-2016

Photocredit copertina: ONEWAY/ Dorothea Wierer




L’ITALIA fa la voce

GROSSA

ALBERTO FUMI

Se gli appassionati di sci di fondo continuano ad essere tristi e abbattuti per un inverno che stenta a partire e costringendoci a godere dei paesaggi primaverili al posto di panorami imbiancati, lo sport visto in tv (o dalla tribuna) ci regala grandi soddisfazioni e, perché no, tante motivazioni per credere e alimentare il nostro faticoso sport. Il primo brindisi dell’anno l’ha offerto Federico Pellegrino, diventato ormai un riferimento mondiale delle sprint, un avversario temuto da tutti, mentre Francesco De Fabiani, suo compagno di allenamenti, ci ha fatto capire che nelle prove distance il futuro è suo disputando un Tour de Ski da campione. Intanto la favola del biathlon continua con Dorothea Wierer che sembra davvero inarrestabile: la sua solidità prende vigore ad ogni gara, la sua indole da lottatrice indomita è alimentata da ogni bel piazzamento conquistato. Risultato: dal biathlon italiano sono arrivate vittorie e podi, la squadra femminile è sempre più compatta e il settore maschile sembra abbia ricevuto una bella scossa. E chiedete ai 60.000 di Anterselva che cosa ne pensano del Team Italia (le ovazioni e i boati per i colori azzurri non avevano bisogno di commenti aggiuntivi). Anche i fondisti della domenica tengono duro: le granfondo vengono disputate in contesti surreali, grazie ad uno sforzo energetico ed economico degli organizzatori che non ha avuto eguali negli ultimi anni, i fondisti, malgrado in alcuni casi si sia verificato un aumento considerevole delle quote di iscrizioni, tengono duro e danno fiducia agli eventi, sfogando le velleità agonistiche spesso ovattate da un inverno decisamente atipico. Ma la voglia di far festa sugli sci, prima dopo e, perché no, durante la gara è rimasta intatta.

Le immagini e i sorrisi della Marcialonga parlano da soli. ..... 5


RACING ALBERTO FUMI Photo credit: Pentaphoto, Newspower, Carlo Brena, Fisi.org

NORVEGIA

PADRONA

DEL 10° TOUR DE SKI

MA L’ITALIA PUÒ SORRIDERE PELLEGRINO APRE ALLA GRANDE E DIVENTA IL FONDISTA AZZURRO PIÙ VINCENTE IN COPPA DEL MONDO, DE FABIANI CHIUDE IN BELLEZZA. SUCCESSI (ANNUNCIATI) DEI NORVEGESI SUNDBY E JOHAUG. ..... 6

TOUR DE SKI


Buon anno!

Una vittoria che è un augurio, un auspicio o un ben più minaccioso biglietto da visita quella di Federico Pellegrino nella prima tappa del Tour de Ski 2016. È vero: quest’anno non ci sono né Mondiali, ne Olimpiadi, ma era un pezzo che la nostra piccola grande Italia del fondo non festeggiava un Capodanno così. Con un sontuoso allungo che gli ha consentito di arrivare sul traguardo a braccia levate, il valdostano di Nus domina la sprint in tecnica libera di Lenzerheide che ha aperto la prestigiosa gara a tappe, diventando il fondista italiano più vincente di sempre in Coppa del Mondo salendo a quota 6 a parimerito con Pietro Piller Cottrer. Una vittoria che ha sottolineato la netta supremazia di Pellegrino in passo pattinato che lo fa diventare di diritto un pretendente alla Coppa del Mondo di specialità, ma che ha dato vigore a tutta la formazione azzurra. Nelle gare distance, Francesco De Fabiani ha dimostrato che il blasone degli avversari non lo intimorisce minimamente: spesso abbiamo visto l’azzurro in testa nelle prove in tecnica classica, a Oberstdorf una spaccata perfetta lo ha catapultato sul podio assieme a Poltoranin e Cologna e a Dobbiaco ha chiuso quarto e primo degli umani. DeFa è in costante crescita, il coraggio non gli manca e la tenuta nemmeno: un nono posto in classifica generale del Tour de Ski non si inventa di certo da un giorno all’altro. Altre due note positive: Giandomenico Salvadori è il talento emergente del fondo azzurro, coraggioso, a volte spregiudicato, ma voglioso di tuffarsi nella mischia e imparare da chi ha più esperienza; Virginia De Martin mai così in alto durante la stagione e mai così davanti nel Tour de Ski. Certo, la classifica generale ha evidenziato il dominio assoluto di Martin Sundby e Therese Johaug, capitani eletti dal campo di una Norvegia incontrastabile.

MA QUESTA È UN’ALTRA STORIA: NOI INTANTO CI GODIAMO IN NOSTRI GIOIELLI. ..... 7


RACING TOUR DE SKI

1a TAPPA: Lenzerheide (CH) > Sprint Tecnica Libera La vittoria numero 6 in carriera di Federico Pellegrino è stata tanto meritata quanto faticata. Nei quarti e in semifinale ha retto gli attacchi della concorrenza e in finale ha controllato senza spendere più del dovuto gli allunghi di Sergey Ustiugov, superando il russo nella discesa che precedeva il rettilineo grazie a sci velocissimi e tenendo la testa alla concorrenza fino al traguardo, superato a braccia alzate. Un rito a cui il campione valdostano ci sta abituando in questo periodo d’oro. La gara femminile è andata invece alla norvegese Maiken Caspersen Falla che ha preceduto la svedese Ida Ingemarsdotter e la connazionale Ingvild Oestberg, fuori nei quarti di finale Greta Laurent e Gaia Vuerich, non qualificate Ilaria Debertolis, Virginia De Martin Topranin, Lucia Scardoni e Debora Agreiter. Mattia Pellegrin

UOMINI

DONNE

1. PELLEGRINO Federico

ITA

2. USTIUGOV Sergey

RUS

3. KROGH Finn Haagen

NOR

4. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR

5. JOENSSON Emil

SWE

6. COLOGNA Dario

SUI

41. RASTELLI Maicol

42. URBANI Simone

..... 8

ITA

ITA

55. NOECKLER Dietmar

ITA

61. DE FABIANI Francesco

ITA

62. SALVADORI Giandomenico

ITA

95. CLARA Roland

ITA

97. PELLEGRIN Mattia

L’abbraccio tra Sundby e Krogh

ITA

1. FALLA Maiken Caspersen

NOR

2. INGEMARSDOTTER Ida

SWE

3. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR

4. CALDWELL Sophie

USA

5. JACOBSEN Astrid Uhrenholdt

NOR

6. NILSSON Stina

SWE

21. LAURENT Greta 30. VUERICH Gaia

ITA

ITA

33. DEBERTOLIS Ilaria

ITA

34. DE MARTIN TOPRANIN Virginia

ITA

46. SCARDONI Lucia

ITA

69. AGREITER Debora

ITA


2a TAPPA: Lenzerheide (CH) > 30/15 km mass start tecnica classica Therese Johaug a concluso a braccia alzate la mass start sul percorso svizzero, mettendo una seria ipoteca sul secondo successo nella classifica generale del Tour de Ski: la norvegese ha preceduto di 37”9 la connazionale Ingvild Oestberg, terza l’ennesima norvegese Heidi Weng a 1’16”2. Fuori dal podio le finlandesi Anne Kylloenen e Kerttu Niskanen, sesta la svedese Charlotte Kalla. Buono il sedicesimo posto di Virginia De Martin. Dominio norvegese anche nella prova maschile. Martin Sundby, frettoloso di legittimare la sua supremazia, macina la concorrenza prendendo decisamente il sopravvento nella seconda parte di gara, quando una decina di uomini aveva preso il largo nei confronti del gruppo. Sundby ha preceduto sul traguardo Petter Northug, staccato di 34”6, mentre Didrik Toenseth è finito terzo a 35”1. Buono il piglio di Francesco De Fabiani, alla fine undicesimo: il valdostano dell’Esercito ha fatto gara di testa fino al ventesimo chilometro, poi un piccolo calo gli è costato qualche posizione, ma ha saputo stringere i denti e finire in una posizione di rispetto. Bene è andato anche il debuttante Giandomenico Salvadori: il 23enne trentino delle Fiamme Gialle, alle sue prime esperienze ad alto livello, ha conquistato i suoi primi punti col ventottesimo posto. Fuori dai 40 Roland Clara, Mattia Pellegrin, Maicol Rastelli, Dietmar Noeckler e Federico Pellegrino. DONNE

UOMINI 1. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR

1:14:48.3

1. JOHAUG Therese

NOR

41:26.4

2. NORTHUG Petter Jr.

NOR

1:15:22.9

2. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR

42:04.3

NOR

1:15:23.4

3. WENG Heidi

NOR

1:15:23.9

4. KYLLOENEN Anne

KAZ

1:15:25.1

5. NISKANEN Kerttu

RUS

1:15:32.0

6. KALLA Charlotte

CAN

1:15:42.7

7. MONONEN Laura

RUS

1:15:49.9

8. STADLOBER Teresa

3. TOENSETH Didrik 4. ROETHE Sjur

5. POLTORANIN Alexey 6. BELOV Evgeniy 7. HARVEY Alex

8. USTIUGOV Sergey 9. KROGH Finn Haagen

NOR

10. BESSMERTNYKH Alexander RUS

NOR

42:42.6

FIN

42:59.1

FIN

42:59.3

SWE

43:00.0

FIN

43:45.7

AUT

43:48.0

1:16:03.9

9. HAGA Ragnhild

1:16:10.6

10. PARMAKOSKI Krista

NOR

43:50.3

FIN

43:57.1

11. DE FABIANI Francesco

ITA

1:16:10.7

16. DE MARTIN TOPRANIN Virginia

ITA

44:19.4

12. COLOGNA Dario

SUI

1:16:25.2

36. DEBERTOLIS Ilaria

ITA

45:57.9

28. SALVADORI Giandomenico ITA

1:17:45.6

38. AGREITER Debora

ITA

46:11.0

42. CLARA Roland

ITA

1:19:15.9

42. SCARDONI Lucia

ITA

46:34.8

ITA

1:19:20.8

ITA

1:19:58.0

44. PELLEGRIN Mattia

47. RASTELLI Maicol 56. NOECKLER Dietmar 63. PELLEGRINO Federico

ITA

1:21:06.5

ITA

1:21:40.8

A destra: L’azzurro De Fabiani prova a mettere in fila il gruppo

..... 9


RACING TOUR DE SKI

3a TAPPA: Lenzerheide (CH) > 10/5 km inseguimento tecnica libera

Therese Johaug in cima al Cermis: ora può esultare DONNE

..... 10

UOMINI

1. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR

13:02.3

2. JOHAUG Therese

NOR +9.3

3. WENG Heidi

NOR +2:03.6

4. KALLA Charlotte

SWE +2:30.8

5. KYLLOENEN Anne

FIN

+2:37.2

6. NISKANEN Kerttu

FIN

+2:41.7

7. PARMAKOSKI Krista

FIN

+3:27.8

8. DIGGINS Jessica

USA

+3:27.9

9. BJORNSEN Sadie

USA

+3:28.6

10. HAGA Ragnhild

NOR +3:29.3

16. DE MARTIN TOPRANIN Virginia

ITA

+4:21.9

34. DEBERTOLIS Ilaria

ITA

+6:11.3

38. SCARDONI Lucia

ITA

+6:52.3

43. AGREITER Debora

ITA

+7:10.4

1. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR

21’44”7

2. NORTHUG Petter

NOR

+1’25”2

3. KROGH Finn Haagen

NOR

+1’50”2

4. USTIUGOV Sergey

RUS

+1’50”2

5. ROETHE Sjur

NOR

+1’52”9

6. TOENSETH Didrik

NOR

+1’54”7

7. POLTORANIN Alexey

KAZ

+2’32”3

8. COLOGNA Dario

SUI

+2’32”3

9. HARVEY Alex

CAN

+2’35”0

10. BELOV Evgeniy

RUS

+2’35”1

13. DE FABIANI Francesco

ITA

+3’27”2

29. SALVADORI Giandomenico ITA

+5’03”5

43. CLARA Roland

ITA

+7’06”5

52. PELLEGRIN Mattia

ITA

+8’15”0

55. RASTELLI Maicol

ITA

+8’52”3

56. PELLEGRINO Federico

ITA

+8’55”0

61. NOECKLER Dietmar

ITA

+9’25”1

Martin Sundby vince anche la 10 km pursuit, ultima tappa di Lenzerheide del Tour de Ski prima del riposo. Il norvegese parte per primo ed arriva per primo, senza che nessun atleta riesca nemmeno lontanamente ed erodere il vantaggio accumulato. L’unico a provare ad impensierire il vincitore è stato Finn Haagen Krogh che alla fine è terzo, dietro a Sundby, e a Petter Northug, che chiude con 1’25”2 di ritardo. Krogh è a 1’50”2, e batte al fotofinish il russo Sergey Ustiugov. Ancora una prestazione incoraggiante del 22enne valdostano dell’Esercito, Francesco De Fabiani che, partito 11° ma staccato dai migliori, ha preferito risparmiare le forze e lasciarsi riprendere dal gruppone guidato dal russo Alexander Legkov per poi chiudere al 13° posto con 3’27”2. Ottima performance dell’emergente Giandomenico Salvadori, 29° e ancora a punti. Vittoria a sorpresa della velocista norvegese Ingvild Flugstad Oestberg sulla dominatrice della stagione nelle gare distance, la compagna di squadra Therese Johaug. Oestberg ha messo a segno l’allungo determinante sull’ultima salita arrivando al traguardo in solitaria con 9”3 di vantaggio sull’avversaria. Terza, l’altra norvegese Heidi Weng staccata di oltre 2 minuti. Bella gara per l’azzurra Virginia De Martin Topranin.


4a TAPPA: Oberstdorf (GER) > Sprint tecnica classica Emil Iversen vince di potenza la sprint a tecnica classica di Oberstdorf, quarta tappa del Tour de Ski disputata su una neve particolarmente insidiosa, resa umida dalla pioggia mista a neve caduta nel corso della giornata. Il norvegese ha preceduto nella finale a sei il russo Sergey Ustiugov e il kazako Alexey Poltoranin, mentre Martin Sundby col quarto posto nella distanza teoricamente a lui sfavorevole mette altro fieno in cascina in vetta alla classifica generale, approfittando del quinto posto di Petter Northug. La squadra azzurra limita i danni con Federico Pellegrino, eliminato nei quarti di finale, ma comunque a punti grazie al 14° posto. Discreta prestazione anche per Maicol Rastelli, 21°, così come Francesco De Fabiani che ha colto il suo miglior piazzamento in una sprint della carriera. La prova femminile è stata vinta a sorpresa dalla statunitense Sophie Caldwell sulle norvegesi Heidi Weng e Ingvild Oestberg, quinta Therese Johaug. Bene Lucia Scardoni, ventesima dopo avere superato le qualificazioni.

DONNE 1 CALDWELL Sophie

USA

2 WENG Heidi

NOR

3 OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR

4 INGEMARSDOTTER Ida

SWE

5 JOHAUG Therese

NOR

6 NILSSON Stina

SWE

20 SCARDONI Lucia

ITA

33 DE MARTIN TOPRANIN Virginia ITA 43 DEBERTOLIS Ilaria

ITA

58 AGREITER Debora

ITA

UOMINI 1. IVERSEN Emil

NOR

2. USTIUGOV Sergey

RUS

3. POLTORANIN Alexey

KAZ

4. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR

5. NORTHUG Petter Jr.

NOR

6. EISENLAUER Sebastian

GER

14. PELLEGRINO Federico

ITA

18. RASTELLI Maicol

ITA

26. DE FABIANI Francesco

ITA

37. NOECKLER Dietmar

ITA

53. SALVADORI Giandomenico

ITA

54. PELLEGRIN Mattia 72. CLARA Roland

ITA ITA

1

1. Lo sforzo di Ilaria Debertolis 2. Sundby festeggia la terza affermazione personale al Tour de Ski

2

..... 11


RACING TOUR DE SKI

5a TAPPA: Oberstdorf (GER) > 15/10 km mass start tecnica classica La quinta tappa del Tour de Ski è stata caratterizzata dall’inaspettata crisi di Martin Sundby e, per i colori azzurri, dal podio di Francesco De Fabiani capace di conquistare un bellissimo terzo posto in spaccata dietro al kazako Alexey Poltaranin e al ritrovato Dario Cologna per pochi centimetri. Il valdostano puntava proprio su questa tappa per giocare le sue opportunità di podio che sembravano quasi sfumate quando si è staccato di una decina di metri a circa un chilometro dal traguardo, ma un bellissimo recupero nella salita conclusiva condito da un allungo incisivo gli è servito per mettere in cascina il secondo podio della carriera in Coppa del Mondo dopo il trionfo nella 15 km di Lahti della passata stagione che lo rivelò al mondo. Finisce invece 23° a quasi 1’ il capofila della graduatoria generale Martin Sundby, mai nel vivo della competizione. Positiva anche la risalita di Dietmar Noeckler, il quale ha dato segnali di ripresa con il 19° posto; due posti più avanti Giandomenico Salvadori. Therese Johaug guadagna qualche secondo su Ingvild Oestberg scrollandosi l’ostica connazionale soltanto all’ultimo chilometro e chiudendo la prova con un vantaggio di 9”9; terzo posto per Heidi Weng a 19”7 che precede Ragnhild Haga per un altro poker della nazione nordica. In casa Italia soddisfacente la prova di Virginia De Martin, 15a con un distacco di 1’54”1, che le consente di ambire a posizioni più importanti in vista della chiusura sull’Alpe del Cermis di domenica prossima.

DONNE 1. JOHAUG Therese

NOR

26:37.6

2. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR

26:47.5

3. WENG Heidi

NOR

26:57.3

NOR

27:49.6

FIN

27:50.3

SWE

27:51.0

4. HAGA Ragnhild

5. KYLLOENEN Anne

6. INGEMARSDOTTER Ida 7. NISKANEN Kerttu 8. KALLA Charlotte

FIN

27:52.6

SWE

28:10.7

SWE

28:11.9

GER

28:12.5

9. RYDQVIST Maria

10. HERRMANN Denise

28:31.7

38. SCARDONI Lucia

ITA

29:48.7

45. DEBERTOLIS Ilaria

ITA

30:29.7

48. AGREITER Debora

ITA

30:47.2

KAZ

35:35.9

SUI

35:36.0

ITA

35:36.5

UOMINI 1. POLTORANIN Alexey 2. COLOGNA Dario

3. DE FABIANI Francesco

NOR 35:36.6

5. TOENSETH Didrik

NOR 35:37.2

6. LEGKOV Alexander

RUS

35:39.5

7. HEIKKINEN Matti

FIN

35:40.0

GER

35:41.9

9. NORTHUG Petter Jr.

NOR

35:45.9

10. USTIUGOV Sergey

RUS

35:46.8

17. SALVADORI Giandomenico

ITA

36:26.6

19. NOECKLER Dietmar

ITA

36:27.8

40. PELLEGRIN Mattia

ITA

37:23.4

ITA

38:14.0

ITA

38:57.6

57. CLARA Roland

1

4. DYRHAUG Niklas

52. RASTELLI Maicol

2

15. DE MARTIN TOPRANIN Virginia ITA

8. KATZ Andreas

..... 12


6a TAPPA: DOBBIACCO (ITA) > 10/5 km tecnica tecnica libera Con Sundby in netta ripresa, è un altro norvegese a festeggiare a Dobbiaco: Finn Haagen Krogh, che con un finale in perfetto stile sprinter, mette a segno il miglior tempo nella 10 km skating precedendo Sundby per 3”6 e l’ottimo francese Maurice Magnificat, staccato di 14”6. Per l’Italia c’è la buona prova di Francesco De Fabiani, che ha un po’ sofferto alla distanza, e ha chiuso al 22° posto di giornata. La vera sorpresa di giornata arriva dalla 5 km femminile di Dobbiaco: l’americana Jessica Diggins mette in riga lo squadrone norvegese, vincendo la sua prima gara in carriera in Coppa del Mondo; alle sue spalle Heidi Weng e Ingvild Flugstad Oestberg. Molto interessante il risultato di Virginia De Martin Topranin, in una tecnica che non è la sua preferita, ma comunque in grado di conquistare il 20° posto a 35”7 di ritardo dalla Diggins. UOMINI

Ilaria Debertolis

DONNE

1. KROGH Finn Haagen

NOR

2. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR

3. MANIFICAT Maurice

22:07.8 22:11.4

FRA

22:22.4

4. USTIUGOV Sergey

RUS

22:23.8

5. HOLUND Hans Christer

NOR

22:25.8

6. BELOV Evgeniy

RUS

22:27.0

7. COLOGNA Dario

SUI

22:30.1

8. IVERSEN Emil

NOR

22:30.9

9. VOLZHENTSEV Stanislav

RUS

22:36.8

10. BESSMERTNYKH Alexander

RUS

22:39.1

22. DE FABIANI Francesco

ITA

22:55.7

ITA

23:10.6

33. NOECKLER Dietmar

38. SALVADORI Giandomenico

ITA

23:16.2

45. CLARA Roland

ITA

23:28.6

ITA

24:41.1

59. PELLEGRIN Mattia

1. DIGGINS Jessica 2. WENG Heidi

USA

13:15.5

NOR

13:16.4

3. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR 13:17.0

4. HAGA Ragnhild

NOR

13:23.9

NOR

13:25.1

FIN

13:27.0

5. JOHAUG Therese 6. NISKANEN Kerttu

7. KALLA Charlotte

SWE

13:27.8

8. HERRMANN Denise

GER

13:31.2

9. BOEHLER Stefanie

10. STADLOBER Teresa

GER

13:36.0

AUT

13:37.7

20. DE MARTIN TOPRANIN Virginia ITA

13:51.2

29. SCARDONI Lucia

ITA

14:01.6

34. DEBERTOLIS Ilaria

ITA

14:10.2

35. AGREITER Debora

ITA

14:11.3

Nella pagina a fianco: 1. Heidi Weng riceve i complimenti di Therese Johaug 2. La norvegese Johaug e la svedese Kalla affiancate in discesa

..... 13


RACING TOUR DE SKI

..... 14


7a TAPPA: VAL DI FIEMME (ITA) > 15/10 km mass start tecnica classica Va bene, ha vinto Martin Johnsrud Sundby, il dominatore del Tour e della Coppa del Mondo, ma i brividi azzurri arrivano da Francesco De Fabiani. Davanti per la prima metà della gara, il valdostano di Gressoney è riuscito a difendere un prezioso quarto posto, dietro Sundby, l’altro norvegese Niklas Dyrhaug e il kazako Alexey Poltoranin: insomma, una medaglia di legno che vale oro per il morale e la consapevolezza dei propri mezzi. Altra grande prestazione per Giandomenico Salvadori, 12° e autore del miglior risultato della sua breve carriera. Anche la 10 km femminile è stata una gara emozionante, incerta, movimentata: un degno antipasto alla scalata finale sul Cermis. Dopo una carriera di attesa, Heidi Weng centra il primo successo in carriera (podio n. 39) mettendo in rifa Ingvild Oestberg e Therese Johaug (tripletta norvegese, che strano!). La buona notizia per l’Italia arriva dallo splendido settimo posto di Virginia De Martin Topranin, finalmente vicina alle migliori.

1

2 UOMINI

DONNE

1. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR

39:55.2

2. DYRHAUG Niklas

NOR

40:02.9

3. POLTORANIN Alexey

KAZ

40:07.8

4. DE FABIANI Francesco

ITA

40:25.4

5. KROGH Finn Haagen

NOR

40:26.1

6. IVERSEN Emil

NOR

40:26.2

7. HARVEY Alex

CAN

40:26.5

8. TOENSETH Didrik

NOR

40:27.2

9. JAKS Martin

CZE

40:28.6

10. HOLUND Hans Christer

NOR

40:28.8

12. SALVADORI Giandomenico ITA

40:40.5

27. NOECKLER Dietmar

ITA

41:51.8

ITA

41:53.4

ITA

45:17.0

29. PELLEGRIN Mattia 55. CLARA Roland

1. WENG Heidi

NOR

29:16.3

2. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR

29:17.1

3. JOHAUG Therese

NOR

29:22.5

FIN

29:33.7

SWE

30:11.4

4. PARMAKOSKI Krista 5. KALLA Charlotte 6. NISKANEN Kerttu

FIN

30:15.3

7. DE MARTIN TOPRANIN Virginia ITA

30:20.1

8. STADLOBER Teresa

AUT

30:23.0

USA

30:28.9

9. BJORNSEN Sadie

10. MONONEN Laura

FIN

30:33.2

40. SCARDONI Lucia

ITA

33:39.7

42. AGREITER Debora

ITA

34:25.3

1. L’azione Fabiani

di

De

2. De Fabiani ha tenuto bene anche nelle prove in tecnica libera

..... 15


RACING TOUR DE SKI

8a TAPPA: Val di Fiemme, Alpe Cermis (ITA) > 9 km inseguimento tecnica libera – final climb Una scalata per entrare nella leggenda: così Martin Johnsrud Sundby, vincitore per la terza volta consecutiva del Tour de Ski, dominando la scalata finale si ritaglia un posto nella storia dello sci di fondo. Sul traguardo, il più vicino, ma a oltre 3 minuti, è il compagno di squadra Finn Haagen Krogh, terzo assoluto è il russo Sergey Ustiugov, che si lascia alle spalle Petter Northug. Francesco De Fabiani, ancora con energie da spendere lungo la risalita del Cermis e galvanizzato dagli eccellenti piazzamenti raccolti durante il Tour de Ski, chiude al nono posto assoluto, siglando il 18° crono di giornata: sono terminati alle sue spalle Alex Harvey e Maurice Magnificat, annotazione che evidenzia il valore assoluto di DeFa. Ottima anche l’esperienza di Giandomenico Salvadori, 27° alla fine, nonostante la grande fatica nel risalire la Final Climb. Therese Johaug, con un colpo da campionessa assoluta, distrugge le rivali sulla pista del Cermis: una vera e propria batosta quella rifilata a Ingvild Oestberg, l’unica che era riuscita ad insidiarla nel corso delle 8 tappe che però chiude al secondo posto a 2’20”9; terzo posto per Heidi Weng. Per l’Italia, buon 17° posto per Virginia De Martin Topranin (26° tempo di giornata) che migliora il 23° posto del 2015. DONNE

UOMINI

1. JOHAUG Therese

NOR 33:53.5 (1)

2. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR 36:14.4

(16)

3. WENG Heidi

NOR 37:07.4

(2)

SWE 41:38.9

(5)

FIN

41:45.5

(6)

NOR 42:23.2

(4)

FIN

42:39.7

(9)

FIN

43:07.4

(12)

FIN

44:46.6

(13)

USA

45:13.9

(15)

17. DE MARTIN TOPRANIN Virginia

ITA

47:10.4

(26)

35. SCARDONI Lucia

ITA

56:42.0 (42)

ITA

57:37.1 (33)

4. KALLA Charlotte

5. NISKANEN Kerttu 6. HAGA Ragnhild

7. KYLLOENEN Anne

8. PARMAKOSKI Krista 9. MONONEN Laura 10. DIGGINS Jessica

38. AGREITER Debora

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1. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR 30:47.0

(1)

2. KROGH Finn Haagen

NOR 34:02.7

(4)

3. USTIUGOV Sergey

RUS

34:30.8 (13)

NOR

35:22.6 (24)

5. POLTORANIN Alexey

KAZ

35:25.3

6. ROETHE Sjur

NOR 35:45.1

(6)

4. NORTHUG Petter Jr.

(26)

7. TOENSETH Didrik

NOR 36:31.4

(40)

8. DYRHAUG Niklas

NOR 36:38.8

(12)

9. DE FABIANI Francesco

ITA

10. IVERSEN Emil

NOR 37:20.4

37:13.2 (18) (20)

27. SALVADORI Giandomenico

ITA

42:37.0 (45)

45. PELLEGRIN Mattia

ITA

50:26.0

(50)

ITA

51:39.9

(39)

46. CLARA Roland

(tra parentesi il piazzamento nell’ultima tappa)


IL FASCINO DELLA RAMPA

CON I CAMPIONI

POCHE ORE PRIMA DEI PASSAGGI DEI BIG DELLO SCI DI FONDO MONDIALE, 200 ATLETI SI SONO CIMENTATI NELLA SCALATA FINALE DEL TOUR DE SKI SULL'ALPE DEL CERMIS. SAETHA AUTORE DEL MIGLIOR CRONO, ANTONELLA CONFORTOLA SCATENATA VINCE LA GARA FEMMINILE ALBERTO FUMI Photo credit: : NewsPower

Il volto stanco ma soddisfatto di Gabriella Paruzzi

L’emozione di risalire l’Alpe del Cermis poche ora prima del passaggio dei fuoriclasse della Coppa del Mondo si è ripetuta anche quest’anno. Alla rampa con i Campioni hanno partecipato amatori, ex atleti, appassionati degli sci stretti, per un totale di 196 fondisti in rappresentanza di 14 nazioni. Italia e Norvegia a fare la parte del leone, ma sulle terribili rampe del Cermis si sono misurati anche fondisti finlandesi, austriaci, tedeschi,

Antonella Confortola con la medaglia della Rampa dei Campioni

..... 17


RACING TOUR DE SKI

statunitensi, polacchi e spagnoli fra gli altri. Uno dei fondatori del Tour de Ski, Juerg Capol, indossava il pettorale numero 2, ma fra i partenti c’erano anche campioni del passato come Gabriella Paruzzi, Sabina Valbusa, Tobias Angerer, Katerina Neumannova, la norvegese Anette Boe e la fiemmese Antonella Confortola. Nella gara maschile il più veloce è stato il norvegese Morten Saetha che, dopo aver preso in mano le operazioni fin dalla partenza, nel finale è riuscito a resistere alla rimonta di quel Tobias Angerer che proprio sul Cermis vinse la prima edizione del Tour de Ski; podio completato dal finlandese Veli Mati Niskanen, skimen della nazionale scandinava che ha voluto testare neve e salita prima di lavorare per i propri atleti. Primo degli italiani il giovane bergamasco Pietro Mosconi, 4°, mentre 7° è giunto il fiemmese Alessandro Calliari, miglior trentino. Fra le donne, Antonella Confortola, una abituata alle salite visto che ora si dedica alla corsa in montagna, non ha avuto rivali sulle pendenze della Final Climb giungendo anche al 9° posto assoluto; alle sue spalle la ceca Katerina Neumannova, vincitrice della scorsa edizione della Rampa, seguita dalla russa Liudmila Uzick, che anche lo scorso anno arrivò terza. UOMINI 1. SAETHA Morten

NOR

33:48.5

2. ANGERER Tobias

GER

33:57.1

3. NISKANEN Veli-Mati

FIN

34:14.8

4. MOSCONI Pietro

ITA

34:42.0

5. GERBOTTO Giovanni

ITA

35:57.0

6. BRÅTA Øystein

NOR

36:49.2

7. CALLIARI Alessandro

ITA

36:58.4

8. BENETTI Francesco

ITA

37:12.2

9. SANDOZ Daniel

SUI

37:40.9

10. TUMLER Patrick

ITA

37:45.5

DONNE

..... 18

1. CONFORTOLA Antonella ITA

37:13.7

2. NEUMANNOVA Katerina CZE

44:34.4

3. UZICK Liudmila

46:50.8

RUS

Tobias Angerer con il vincitore Saetha e il terzo classificato Veli-Mati Niskanen


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RACING

COPPA DEL MONDO

ANDREA EMONDI

PELLEGRINO

Photo credit: Fisi, Brena, Pentaphoto, Newspower

PLANICA (Slovenia)

È IL PIÙ VINCENTE DELLA STORIA: SETTIMO SIGILLO IN COPPA

Pellegrino centra il 4° successo stagionale individuale e comanda la classficia generale. Il valdostano, in coppia con Dietmar Noeckler, domina anche la Team Sprint. Bene Gaia Vuerich, in finale nell’individuale

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Sulla pista slovena di Planica, Federico Pellegrino cala un clamoroso poker stagionale vincendo la quarta sprint in tecnica libera di Coppa del Mondo. Il poliziotto valdostano, che nella prima parte di stagione si era già imposto a Davos, Dobbiaco e Lenzerheide, non ama giocare a carte coperte e gareggia da leader: in occasione di quest’ultima vittoria che lo proietta in testa alla classifica degli azzurri più vincenti in Coppa (ha raggiunto quota 7 successi) ha messo in atto una dimostrazione di forza clamorosa sulla concorrenza; dietro al valdostano, emergono i francesi Baptiste Gros, secondo, Richard Jouve, terzo e Renaud Jay, quarto. L’obiettivo di centrare la vittoria finale nel circuito mondiale dedicato agli sprinter è ancora lontano, ma per niente nebuloso: la graduatoria attuale è dalla sua parte dall’alto dei 400 punti, inseguito a una certa distanza da Sondre Fossli con 204 e lo stesso Gros con 176. Nella sprint femminile, successo della svedese Stina Nilsson che ha rovinato la festa alla Norvegia, relegata

al secondo, terzo e quarto posto con Astrid Jacobsen, Heidi Weng e Ingvild Oestberg. Grande prestazione per Gaia Vuerich che ha colto la sua prima finale della stagione strappando un prezioso sesto posto conclusivo. Bene anche Greta Laurent, qualificatasi col settimo posto e fuori nei quarti. La festa azzurra non era ancora conclusa, anzi, sembrava appena cominciata. Dieci anni dopo la vittoria di Loris Frasnelli e Cristian Zorzi a Sapporo, l’Italia torna a vincere una Team Sprint in Coppa del Mondo grazie a Federico Pellegrino e Dietmar Noeckler. Un’affermazione netta, senza appello, che mette in evidenza la supremazia tra gli sprinter del nostro leader supportato egregiamente dal poliziotto altoatesino, solido e puntuale in questa circostanza. Annichiliti

Gaia Vuerich (in una foto d’archivio) a punti nella sprint individuale


Federico Pellegrino e Dietmar Nockler sorridenti dopo la vittoria

i francesi che occupano i restanti grandini del podio: in tecnica libera, lo sprint è solo azzurro. La gara si anima solo al quarto giro, quando Pellegrino imprime un’accelerazione improvvisa e si porta al comando; cambio a Noeckler che ha il compito di tenere il gruppetto delle prime cinque squadre, ma l’altoatesino si supera e riesce a cambiare davanti. All’ultimo giro, tutti a curare il valdostano delle Fiamme Oro, con il solo Gros a cercare di scappare, ma non ce n’è per nessuno: Pellegrino, quasi irride l’avversario: prima lo passa, poi rallenta, poi allunga definitivamente sull’ultima salita e lo perde alle spalle. Nella gara femminile la vittoria è andata a Svezia, con Nilsson e Ingemarsdotter, davanti a Norvegia (Weng e Jacobsen) e a Germania (Ringwald e Kolb); buona la gara di Greta Laurent e Gaia Vuerich che hanno chiuso al nono posto. Nel tondo: Pellegrino esulta sull’arrivo di Planica

TEAM SPRINT - UOMINI 1. ITALIA

14’44”82

2. FRANCIA I

+1”79

3. FRANCIA II

+2”41

4. GERMANIA

+2”93

5. NORVEGIA

+4”51

6. RUSSIA

+6”46

7. NORVEGIA II

+7”66

8. USA

+7”92

9. REPUBBLICA CECA +8”63 10. RUSSIA II

+18”89

TEAM SPRINT - DONNE

SPRINT INDIVIDUALE TL - UOMINI 1. PELLEGRINO Federico

ITA

2. GROS Baptiste

FRA

3. JOUVE Richard

FRA

4. JAY Renaud

FRA

5. RETIVYKH Gleb

RUS

6. EISENLAUER Sebastian

GER

13. URBANI Simone

ITA

55. RASTELLI Maicol

ITA

59. NOECKLER Dietmar

ITA

SPRINT INDIVIDUALE TL - DONNE

16:14.08

1. NILSSON Stina

2. NORVEGIA

+3.51

2. JACOBSEN Astrid Uhrenholdt

NOR

3. GERMANIA

+8.84

3. WENG Heidi

NOR

4. SVEZIA

+18.24

4. OESTBERG Ingvild Flugstad NOR

+20.57

5. RINGWALD Sandra

GER

6. GERMANIA II

+21.00

6. VUERICH Gaia

ITA

7. NORVEGIA II

+21.01

18. LAURENT Greta

ITA

1. SVEZIA

5. USA

8. SLOVENIA

+47.24

9. ITALIA

+55.98

10. SLOVENIA

+2:42.12

SWE

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RACING ANDREA EMONDI Photo credit: Fisi, Pentaphoto, Teyssot, Newspower

COPPA DEL MONDO

NOVE MESTO (Repubblica Ceca)

STAFFETTA SUL PODIO: PELLEGRINO TRASCINA L’ITALIA AL TERZO POSTO

Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Roland Clara e Federico Pellegrino conquistano il terzo gradino del podio nella staffetta di Nove Mesto: non succedeva da quasi cinque anni. Bene anche le donne, mai così in alto nelle ultime otto stagioni.

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Le vittorie sono importanti, sono il sale dello sport, ma anche i segnali contano. Chiedetelo a Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Roland Clara e Federico Pellegrino, autori di una maiuscola prova in coppa del Mondo a Nove Mesto che ha proiettato l’Italia sul terzo gradino del podio alle spalle di Norvegia e Russia allungando la striscia positiva in questa ricca stagione per il fondo nostrano. Il poliziotto valdostano, giunto sul rettilineo finale insieme a Germania, Norvegia II, Svizzera e Francia, ha impresso la consueta accelerata che lo ha reso famoso mettendo fra sè e gli avversari qualche metro, distanza sufficiente per consentire al quartetto azzurro di riassaporare la gioia del podio cinque anni dopo il secondo posto nella staffetta di Rybinsk (Valerio Checchi, Giorgio Di Centa, Roland Clara e Pietro Piller Cottrer). Giuseppe Chenetti, allenatore responsabile della squadra di Coppa del Mondo, non può che essere soddisfatto: «Didi al lancio ha tenuto molto bene, senza cedere nemmeno un metro e dando un buon cambio a De Fabiani. Purtroppo Francesco non è riuscito a fare la differenza, tuttavia ha finito in crescendo, tenendo la posizione dietro a Norvegia e Russia che ormai si erano staccate. Roland non ha fatto altro che controllare la situazione con la sua esperienza,

fino a consegnare a Pellegrino una buona posizione di partenza per lo sprint finale, anche se il ritmo è stato ugualmente alto. Federico ha controllato bene la situazione, poi ha dato la sua solita accelerazione che ha fatto la differenza. È stata una buona prestazione d’insieme, il fatto di essere tornati sul podio dopo tutti questi anni è un segnale importante. Disponiamo di una buona possibilità di scelta in questo momento che possiamo ulteriormente perfezionare e mescolare in chiave futura per raggiungere piazzamenti importanti». Bene sono andate anche le ragazze nella staffetta vinta dalla strafavorita Norvegia su Stati Uniti e Finlandia. Lucia Scardoni, Virginia De Martin, Ilaria Debertolis e Giulia Stuerz si sono piazzate seste con un ritardo di 2’29” dalle vincitrici: le azzurre non arrivavano così in alto da otto anni. Nella prova individuale, 15 km in skating per gli uomini, 10 per le donne, il transalpino Maurice Manificat si esibisce nel primo acuto stagionale mettendo in riga il leader della generale Martin Sundby e il russo Sergey Ustiugov; Roland Clara, 25°, è l’unico azzurro a punti. Nella prova femminile, ancora incontrastabile la norvegese Therese Johaug; sul podio Astrid Jacobsen (Nor) e la statunitense Jessica Diggins; punti per Ilaria Debertolis che chiude al 26° posto.


INDIVIDUALE DONNE

INDIVIDUALE UOMINI

15/10 km tecnica libera

15/10 km tecnica libera 1. MANIFICAT Maurice

STAFFETTA UOMINI

FRA

34:04.9

1. JOHAUG Therese

NOR 25:09.1

2. SUNDBY Martin Johnsrud NOR 34:15.7

2. JACOBSEN Astrid Uhrenholdt NOR 25:13.7

3. USTIUGOV Sergey 4. BELOV Evgeniy

5. KROGH Finn Haagen

RUS

34:17.9

3. DIGGINS Jessica

USA 25:18.4

RUS

34:34.4

4. KALLA Charlotte

SWE 25:22.6

NOR 34:37.6

5. HAGA Ragnhild

NOR 25:38.5

6. CHERVOTKIN Alexey

RUS

7. HARVEY Alex

CAN 34:46.2

34:38.2

6. WENG Heidi

NOR 25:40.2

7. VON SIEBENTHAL Nathalie

SUI

25:51.9

FIN

25:57.2

8. GAILLARD Jean Marc

FRA

34:52.9

8. NISKANEN Kerttu

9. POLTORANIN Alexey

KAZ

34:53.7

9. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR 25:58.4

SUI

34:58.2

10. PARMAKOSKI Krista

FIN

26:07.5

ITA

35:33.1

26. DEBERTOLIS Ilaria

ITA

26:47.5

ITA

27:04.9

10. LIVERS Toni

15. CLARA Roland

35. DE FABIANI Francesco

ITA

36:00.2

34. STUERZ Giulia

37. SALVADORI Giandomenico ITA

36:06.5

39. SCARDONI Lucia

ITA

27:19.3

40. NOECKLER Dietmar

ITA

36:14.1

40. DE MARTIN TOPRANIN Virginia ITA

27:22.0

67 MULLER Claudio

ITA

38:06.2

1. NORVEGIA

1:08:29.0

2. RUSSIA

1:08:35.0

3. ITALIA

1:09:23.3 1:09:23.6

5. NORVEGIA II

1:09:23.6

6. SVIZZERA

1:09:27.5

7. FRANCIA

1:09:28.4

8. USA

1:09:42.6

9. CANADA

1:09:44.1

10. FINLANDIA

1:10:28.5

STAFFETTA DONNE 1. NORVEGIA

50:17.2

2. USA

50:59.3

3. FINLANDIA

51:13.1

4. GERMANIA I

52:13.3

5. SVEZIA

52:32.1

6. ITALIA

A pag. 36: 1 Gli azzurri Noeckler, De Fabiani, Pellegrino e Clara soddisfatti dopo il traguardo della staffetta

4. GERMANIA

52:46.7

7. GERMANIA II

52:50.2

8. SVIZZERA

53:15.9

9. RUSSIA I

53:24.8

10. REP. CECA

54:14.1

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GRANFONDO MOONLIGHT CLASSIC

RICCARDO BARLAAM Photo credit: Cometa Press, Consorzio Turistico Alpe di Siusi

U N A PICCOLA GR A N

sotto la LU

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N D E IM P RESA

UNA PIENA

Il giornalista de Il Sole 24 Ore, atleta amatore multisportivo alla sua prima esperienza in una competizione con gli sci stretti, racconta la sua avventura alla Moonlight Classic dell’Alpe di Siusi vissuta assieme al collega Antonio Ruzzo

Lukas ci saluta con un sorriso schietto, da montanaro. Sguardo fiero, due

mani grandi come badili su un fisico da quercia. Più abituato al tedesco e al ladino, sembra faccia fatica a scandire le parole in italiano, quando spiega a questi due giornalisti arrivati dalla pianura come muoversi sugli sci da fondo. Gli hanno chiesto di accompagnarci. Un’ora di lezione per provare gli sci prima dell’evento di stasera: la Moonlight Classic all’Alpe di Siusi, gara di sci da fondo in notturna che per gli amanti del classico è come l’Eroica per i ciclisti che amano le bici in acciaio di un tempo. Un appuntamento imperdibile. Da preparare con cura. Mica come facciamo noi, io e il mio collega Antonio Ruzzo, che abbiamo deciso all’ultimo di provare questo giro sugli sci. Io non ho mai messo prima degli sci da fondo ai piedi. Mi piace fare fatica con gli skialp, con le pelli per le salite ardite. Ma i binari sulla neve e questi strani attrezzi leggeri e i piedi che svirgolano in discesa non sono abituato a domarli. Ancora più a digiuno di me è l’amico Ruzzo. Il maestro Lukas Kostner adesso accompagna i turisti sull’altopiano. Da giovane per diversi anni ha fatto agonismo nello sci da fondo. La sua stazza inganna. E infatti ai primi passi cerca di sciorinarci il suo sapere prezioso. «Muovi le caviglie, allunga, fai così: guarda le mani. Vai agile e sciolto». Noi proviamo, un po’ impacciati, a stargli dietro.

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GRANFONDO MOONLIGHT CLASSIC

Un suggestivo scorcio della gara: illuminazione garantita dalle lampade frontali e dalla luna piena

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I risultati sono fantozziani: alla prima discesa non appena gli sci cominciano a correre un po’ Antonio si scapicolla. Ritorna nel mondo dopo qualche minuto. Dolorante. «Ho battuto il petto, credo di avere una costola andata». Ma come? Dopo pochi minuti finisce già la nostra avventura alpina? Lukas lo consola mentre continuiamo a provare i passi e la tecnica. A un certo punto anche io sento una fitta mentre spingo in avanti le gambe. L’inguine. Forse è stirato. A ogni passo lo sento. Eh sì che pensavo di essere allenato. In fondo, in modo caotico e un po’ casuale certo, ma da qualche mese mi sto preparando per la sfida del 5 giugno al Challenge Venice, un triathlon full distance (3,8 km nuoto, 180 km bike e 42 km run) che per la prima volta si svolgerà in Laguna. Eppure, eppure… l’inguine mi ricorda a ogni passo la fragilità della mia condizione e della condizione umana. Lukas si ritrae ma ride un po’ sotto i baffi che non ha: «E meno male che dovevo insegnarvi ad andare. In pochi minuti vi ho rotti a tutti e due. Adesso chissà che cosa mi diranno». Sia io che Antonio cerchiamo di minimizzare. «Non preoccuparti, stasera ci saremo. Magari in fondo al

gruppo, ma arriveremo, stai tranquillo». La Moonlight Classic di solito ha due itinerari da 15 e 30 chilometri. Quest’anno, a causa della scarsa neve si svolgerà, solo il giro da 15, il nostro. Tutto è pronto per la partenza. Siamo quasi in trecento. Ci sono i campanacci. I fuochi dei tronchi accesi. La luce della luna. Il freddo. La neve. La gente che incita i partenti con le lucine sul cappello sembriamo tante lucciole. Noi ci siamo. Un po’ ammaccati. Ma ci siamo. L’altopiano dell’Alpe di Siusi è il più grande carosello di sci di fondo d’Europa in quota, con 80 km di piste battute e tracciate per lo stile classico e gli amanti dello skating. Un posto incantevole di giorno. Immaginate com’è di notte, con la luna piena che illumina con i suoi riflessi il Sasso lungo, il Sasso Piatto, con sullo sfondo il gruppo del Sella e lo Sciliar sulla destra. L’aggettivo giusto per descrivere il panorama è: incantevole o indimenticabile, fate voi. L’anello parte da Compaccio (1840 metri), da dietro la chiesa e poi sale, passando per il Ritsch su su fino al Col del Lupo, sotto al Sasso Piatto, a quasi duemila metri di quota (1910 per la precisione). Tutto il per-


corso è illuminato dalle lanterne che si susseguono accanto ai binari per lo stile classico. Noi partiamo con calma, in fondo al gruppo. Pensavamo di fare un giro panoramico con gli sci. E invece in queste condizioni la nostra gara diventa epica. Una piccola grande impresa. Io a ogni passo, quando porto in avanti la gamba sinistra, sento una fitta all’altezza dell’inguine. Cerco di procedere per quanto posso con i piedi paralleli spingendomi con le braccia e le racchette, ma non posso andare avanti 15 km così. Così avanzo piano, a ogni passo superando questa fitta di dolore che mi insegue. Ancora peggio di me mi sembra stia il mio socio. Lo affianco, lo aspetto, cerco di incoraggiarlo. Lui mi dice che non riesce neanche a respirare per il dolore alle costole. Che saranno incrinate, di certo. Conosco quel dolore: mi è capitato una volta scendendo con gli sci d’alpinismo dal Monte Rosa, versante Alagna di prendere una botta sul ghiaccio. La costola incrinata non passa, non si può ingessare. Inutile fare le radiografie. Bisogna solo aspettare che passi. Ma ci vogliono settimane per riuscire a dormire senza aver male. UOMINI 1. REZAC Stanislav (R. CECA)

36.44.1

2. DI CENTA Giorgio (ITA)

36.44.8

3. PELLEGRIN Mattia (ITA)

36.52.9

4. ORLANDI Luca (ITA)

37.33.3

5. BRIGADOI Mauro (ITA)

37.53.3

6. ZELGER Stefan (ITA)

38.13.5

7. NYDAL Erlend (NOR)

38.49.7

8. PAREDI Simone (ITA)

38.50.2

9. ESCHER Toni (GER)

38.53.7

10. RADEK Stretr (R. CECA)

39.39.1

DONNE 1. GANZ Caterina (ITA)

43.05.2

2. ERIKSON Hanna (SVE)

43.44.4

3. MORAVCOVA Klara (R. CECA) 43.56.6 4. SHEVCHENKO Valentina (UCR) 44.27.1 5. CONFORTOLA Antonella (ITA) 44.35.7 6. WALDER Rebecca (ITA)

45.31.2

7. KASSLATTER Elisa (ITA)

47.12.9

8. DEMEZ Lea (ITA)

48.09.5

9. PRINOTH Verena (ITA)

48.17.8

10. FORSTNER Renate (AUT)

51.38.6

Figurarsi a muoversi sugli sci da fondo. Antonio soffre in silenzio, ma non molla. Continua ad andare avanti imperterrito. Il tempo diventa una variabile poco importante questa sera. Siamo partiti ultimi e siamo sempre più indietro ma continuiamo ad avanzare. Vogliamo arrivare. E non sarà facile in queste condizioni. A un certo punto ci raggiunge la motoslitta che fa il servizio scopa. Si avvicinano con le luci dietro di noi e poi si fermano. Spengono il motore. Attendono che procediamo qualche centinaio di metri. E poi si rifanno sotto. Io mi fermo ogni tanto ad aspettare Antonio. Il positivo è che non dovendo pensare al cronometro, ho tempo per guardarmi attorno, per allargare lo sguardo al cielo e ai monti rischiarati dalla neve e illuminati a giorno dalla luna piena. Dio esiste. Uno scenario unico. Veramente bello. Poco prima della metà e della salita del Col del Lupo si palesa il nostro amico Lukas. Ci viene incontro con gli sci ai piedi. Questa sera tocca a lui la parte dell’angelo custode. Ci incita, ci segue, avanza e ci aspetta. Aiuta Antonio e prima di ogni discesa gli consiglia come fare per non cadere. Dopo un’ora e poco più riusciamo a completare la salita del Col del Lupo. Ora è una lunga discesa fino all’arrivo. Io e Lukas andiamo e ogni tanto ci fermiamo ad aspettare Antonio. Con lui prosegue un altro volontario, Mario, che presidiava il passaggio al Colle e dopo il passaggio delle maglie nere deve rientrare a Compaccio. Siamo arrivati in fondo dopo due ore e qualche minuto a braccia alzate, insieme. Tra gli applausi, la medaglia dei finisher (che stasera ha un valore speciale) e un premio che da queste parti danno quando si arriva ultimi: una collana di wurstel. La nostra piccola grande impresa da archiviare alla Moonlight Classic dell’Alpe di Siusi e da riportare a casa. Nel tondo: Caterina Ganz, prima donna al traguardo

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GRANFONDO PUSTERTALER

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La Fortuna? Va coccolata... C L A U D I O F O N TA N I V E Photo credit: Harald Wisthaler

Un amico della rivista SciFondo racconta il suo esordio stagionale, facendoci rivivere dalla pancia del gruppo la Pustertaler Mai capitato di dover fermarti per un periodo a causa di un infortunio? Non vedi l’ora di riprendere a praticare il tuo amato sport. E quando arriva, la ripartenza, è bellissima. Qualsiasi uscita, qualsiasi prima sgambata, è un emozione che non ricordavi da tempo. Ecco, la Pustertaler, per noi che viviamo sulle Dolomiti, è questo: la ripartenza. È stato un dicembre e un gennaio avaro di neve, noi appassionati di fondo ci siamo ritrovati in anelli dal chilometraggio limitato. Gli operatori hanno fatto i miracoli, e gliene siamo grati. Ma fino a pochi giorni prima della Puster, in molti si chiedevano «si fa oppure no?». E allora, tutti incollati ai siti web e ai social network. Dunque, un applauso a chi ci ha permesso di ritrovarci a Braies, nel tradizionale appuntamento di metà gennaio. Certo, i chilometri erano dimezzati rispetto ai 60 previsti, ma non importa. La gioia di ritrovarci tutti li, a scaldare i muscoli alla partenza, a ritrovare i soliti amici che da parecchi mesi non vedevano, ecco, è stato un po’ la liberazione, per stagione dello sci che ci vedeva a rischio depressione. Invece, il fatidico sparo ci ha permesso di tornare a muovere le gambe e le braccia con la cura di stare attento alle mosse del vicino, con la speranza di superare quello sciatore che sempre ti è arrivato davanti. A proposito, chi vi scrive ha provato un’ebrezza che da tempo non ripercorreva: rompere un bastone alla

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GRANFONDO PUSTERTALER

partenza. Colpa di qualcun altro? No, colpa della papera che si è staccata. Un imprecazione che non oso riportare, e poi, in qualche secondo, un sorriso e un pensiero positivo. Se un guasto ti capita in una granfondo di bicicletta, quello è un problema. Ma con una racchetta e mezza si può andare avanti. Anzi, ci ridi sopra. Sai che probabilmente la sera avrai un po di mal di schiena dovuto allo spingere storto, ma sai che prima o poi arriverà il tanto atteso cambio bastone. A Dobbiaco nella mitica Nordic Arena dove fino a qualche giorno prima transitavano i campioni del Tour de Ski, l’impeccabile servizio ti porge un bastone di riserva, non proprio tecnologico ma efficace. E allora, una volta in più, riscopri la gioia di spingere con eguale forza in ambedue le braccia. Si avvicina la seconda parte di gara, la più dura. I saliscendi, i boschi, e l’ambiente reso comunque magnifico da un seppur sottile manto di neve, ci accompagnano fino alla Valle di Sesto. Chissà perché, ma quella dolce salita che ci porta verso il traguardo, fino a qualche anno fa mi sem-

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brava più dolce. Fatica? Si tanta, ma sei in buona compagnia. Sai che circa cinquecento sciatori provano le tue stesse emozioni. Quando guardi verso la tua sinistra e vedi gli automobilisti che percorrono la strada parallela pensi: no grazie, sto meglio io, anche se le gambe cominciano a riscaldarsi come non mai. Sesto è vicino, sento le parole dello speaker al traguardo. Dentro di me penso «ci voleva forse la ciliegina sulla torta a questo punto, ovvero la Val Fiscalina». Ma poi torniamo alla considerazione di apertura: già siamo stati fortunati a poter fare questi 32 chilometri, ed è solo l’inizio. Bravi tutti, come sempre. In Val Pusteria sono dei maestri nell’ordine, nel rigore, e nell’offrire un servizio di qualità a chi fa sacrifici e chilometri per venire a sciare quassù. L’arrivo? Ci si trova in tanti volti conosciuti. Fa piacere, perché gli anni passano, e siamo fortunati ad essere qui ancora.

Si però, la fortuna, va anche un po’ cercata e coccolata!


Quando si dà fondo a tutte le energie...

Il sorriso di Francesca Muller, vincitrice della prova femminile

UOMINI 1. BRIGADOI Mauro (ITA)

1:15.12

2. DI CENTA Giorgio (ITA)

1:15.13

3. PAREDI Simone (ITA)

1:15.31

4. THOMAS Eric (AUT)

1:16.09

5. BALDAUF Christian (AUT)

1:16.36

6. BORMOLINI Nicolas (ITA)

1:16.42

7. BORMOLINI Thomas (ITA)

1:17.51

8. FUCCARO Francesco (ITA)

1:18.49

9. KUISLE Michael (GER)

1:20.35

10. CARRARA Bruno (ITA)

1:20.44

DONNE

Il gruppo è ancora compatto

1. MUELLER Franziska (GER)

1:33.21

2. TANNER Petra (AUT)

1:37.03

3. TARTER Roberta (ITA)

1:37.13

4. KASSLATTER Elisa (ITA)

1:37.25

5. DRUIDI Viviana (ITA)

1:42.55

6. VALLE Ester (ITA)

1:45.52

7. HUBER Silvia (ITA)

1:47.44

8. KOSTNER Valentina (ITA)

1:49.33

9. COLNAGHI Laura (ITA)

1:50.57

10. DI GALLO Martina (ITA)

1:52.06

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GRANFONDO DOLOMITENLAUF

GRANFONDO O PIC-NIC ESTIVO? C L A U D I O F O N TA N I V E Photo credit: DolomitenLauf

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Il racconto di una insolita DolomitenLauf in un contesto tutt’altro che invernale. Il grande sforzo organizzativo ha permesso ai fondisti di godersi due giorni di gare in un paesaggio surreale

Una fase della DolomitenLauf

Cosa si inventeranno quelli di Obertillach stavolta? Ho corso diverse volte la DolomitenLauf: il luogo è sempre lo stesso, ma il percorso ogni anno mi pare sempre leggermente diverso. Ricordo quei cerchi concentrici pianeggianti che caratterizzano i primi chilometri, dove le braccia bruciano parecchio. Poi la lunga discesa a valle, che ti dà sollievo e adrenalina, ma che ti fa pensare che subito dopo arriverà una dura e lunga salita. E poi? Ancora quei cerchi concentrici che non ti aspettavi, e che comunque ti porteranno felice al raggiungimento del 42° chilometro? Quest’anno, la musica cambia ancora, ma in realtà allo start non capisco bene come sia il percorso. Né io né i miei amici Ermanno e Maurizio. A proposito, proprio loro, hanno sciolinato appoggiando gli sci tra l’erba secca e una panchina sotto un grande

abete. Ci mancava solo il plaid e il fagotto con i panini e birra, per rendere plausibile un pic-nic di ferragosto. Si, perché anche lassù c’è poca neve. E, tornando al percorso, anche dopo i primi chilometri di gara, non capiamo bene quali e quanti giri si faranno fare in questo percorso per noi inedito. Perdersi in una gara del circuito Worldloppet penso non sia capitato a nessuno. Neanche a noi. Partiamo e ci tuffiamo nel bellissimo tripudio di bandiere finlandesi, tedesche, e… italiane! In realtà non ho mai capito perchè siamo così pochi, visto che il confine non è poi cosi distante da qui. Poco male, l’atmosfera internazionale ci mette ancora più carica agonistica. Si parte, e i giri concentrici? Macché, si va verso la sommità della valle. Bella novità, insieme a una moltitudine di cartelli che indicano: 38, 3, 20, 18. La memoria

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GRANFONDO

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forse gioca brutti scherzi, peccato, se avessi ricordato bene quei cartelli, sarebbe stato il caso di tentare la fortuna al lotto. Facevo fatica a capire il senso di quelle indicazioni, ma dopo una ventina di chilometri, anche una testa dura come la mia è arrivata a una spiegazione logica. I giri sono quattro! All’arrivo mi sarei aspettato una laurea honoris causa per questo, ma poi ho subito compreso che centinaia di altri sciatori avevano avuto la mia stessa intuizione. E allora mi metto al collo la meritata medaglia e aspetto i miei amici. Finita qui? Ma no. È stata una gara dove abbiamo sciato su (seppur poca) neve naturale, e sapete che mi pareva davvero strano? Nelle Dolomiti, fino adesso, questa sensazione era una chimera, visto che solo grazie ai cannoni e al lavoro degli operatori siamo riusciti a fare qualche bella sciata. Si, qui le scioline contano, anche se la neve è veloce e bella. Però le salite non mancano… e i giri concentrici? Sono arrivati anche quelli, non preoccupatevi. Anche se in un modo un po’ diverso, ma non potevano mancare. Guardo le fattorie, guardo le baite, guardo anche la pista, ogni tanto, per fortuna. Alla fine non so se fossero proprio 42 chilometri. Mi sembra di averci impiegato meno del solito. Forse per la bella neve, o forse perché avevo una voglia matta di sciare. L’arrivo sempre incantevole

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GRANFONDO DOLOMITENLAUF

nel bellissimo centro di biathlon. La cura nei dettagli, un ambiente raccolto ma nello stesso tempo dove non ti manca niente, compresi l’immancabile gulasch e il pane nero sotto il tendone in stile Oktoberfest. Ci manca forse lo strudel, ma è un motivo in più per andarlo a scovare in uno dei caratteristici bar dislocati nella valle. Un applauso a chi sta sul podio, un applauso a noi, e un applauso a quelli che il giorno dopo hanno disputato la stessa gara in skating, probabilmente sempre nei quattro giri, sempre a Obertillach, visto che nella valle della Drava di neve, ahimé, neanche l’ombra. Forse però i turisti, avranno potuto fare un bel pic-nic sull’erba. Sorprese della natura: fortunatamente comanda ancora lei.

> 42 Km Tecnica Classica UOMINI

DONNE

1. REZAC Stanislav

1:42.19,0

1. SHEVCHENKO Valentina 1:59.16,3

2. NEWELL Andy

1:42.24,7

2. ANTONSEN Kristin

2:04.20,1

3. BRIGADOI Mauro

1:42.25,0

3. NYDAL Britt Ingunn

2:12.21,5

> 20 Km Tecnica Classica UOMINI

DONNE

1. BERTOLINA Mirco

52.15,0

1. RONCARI Debora

1:00.17,5

2. ESCHER Toni

52.22,7

2. SCHICHO Elisabeth

1:00.33,7

3. KUHN Matthias

53.00,2

3. DRUIDI Viviana

1:07.37,3

> 42 Km Tecnica Libera UOMINI

>DolomitenSprint

1. POIRRIER Bastien

1. BERTOLINI Mirco

DONNE 1:32.42,3

1. DABUDYK Aurelie

1:41.32,3

2. PERRILLAT Boiteux Ivan 1:32.42,5

2. BROCARD Elisa

1:42.46,4

3. GUIGONNET Loic

3. CONFORTOLA Antonella 1:42.48,6

1:32.42,8

2. BECCHIS Emanuele 3. HABENICHT Tobias 4. NEWELL Andy

>20 Km Tecnica Libera UOMINI

Una fase della DolomitenLauf

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DONNE

1. LEITINGER Klaus

47.11,3

1. NYDAL Britt Ingunn

57.30,2

2. PLESSNITZER Kevin

47.14,2

2. ANTONSEN Kristin

57.41,3

3. BRUNNER Julian

47.20,2

3. BYRKJELAND Amanda Borge 58.02,0


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D

MARCO ZAFFARONI

GRANFONDO MARATHON DE BESSANS

ove tutto cominciò

Photo credit: Jopo, Haute Maurienne Vanoise

La due giorni di gare a Bessans è lo spunto per un amarcord di uno dei tanti bisonti che, in prima persona e con un leggera ironia, ci racconta i primi passi sugli sci da fondo mossi circa trent’anni fa. E oggi non si è ancora fermato...

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La prima volta che mi sono presentato in Val Cenis, credo sia stato più o meno venticinque anni fa, all’epoca in cui mi stavo affacciando per le prime volte nel mondo degli sci stretti. Dopo qualche anno in cui ho cercato di capire che gli sci servivano per sciare, ossia scivolare sulla neve cercando di fare scorrere gli attrezzi per ottenere la massima resa con il minimo sforzo e non per tirarseli dietro passeggiando nel bosco, mi ero deciso a fare il grande salto


ed iscrivermi alla Marcialonga la gara che insieme alla Vasallopet è idealizzata dai fondisti alla stessa maniera in cui il maratoneta brama la maratona di New York. Ma quell’anno, come quest’anno ed altri inverni in questi due decenni, la neve mancava pertanto allenarsi diventava un problemone: non me ne abbiano i produttori, ma prepararsi a secco con gli skiroll non è la stessa cosa di mettersi sopra gli sci. Ma ecco che l’amico e maestro Enrico (… per quello che riguarda il fondo) esce con una frase del tipo «So io dove andiamo a fare una sciata prima della Marcialonga, la prima domenica di gennaio facciamo una 42 chilometri a Bessans in Francia». Quarantadue chilometri, all’epoca, già mi sembravano un numero esponenzialmente enorme e per di più con la tanto sventolata mancanza di neve, dubbi, paure e perplessità ne avevo da vendere. In più, “quello” mi dice: «domenica mattina partiamo alle 4 da casa e per sera siamo di ritorno!». Se lo dice lui, io cerco di fidarmi quindi il giorno prestabilito sono pronto prima dell’alba - anzi qualche minuto prima che quello è troppo preciso per gli orari - sci paraffinati e spazzolati come si usava a quell’epoca, che a me sembrava sempre di fare il verso a quel famoso film “… metti la cera togli la cera..”. Partiamo e per tutta

la strada di neve nessuna traccia, mi assopisco un momento e quando riapro gli occhi siamo quasi arrivati, ma neve sempre zero. Pochi minuti prima del centro fondo, eccola: non un po’ di neve, ma tanta, ma tanta, al punto che di fianco alla strada ci sono muraglioni bianchi più alti dell’auto. Quella gara ormai non me la ricordo più, ho per mia fortuna una memoria labile per quanto riguarda le mie fatiche, mentre sono rimasti nella mia mente il freddo polare della partenza, la pista almeno per me, tirata a biliardo la felicità di tagliare il traguardo, certo non tra i primi, e poi la stanchezza che mi prese appena mi sedetti in auto e lo spettacolare sonno che ho fatto fino a casa. Negli anni cose ne sono cambiate tante: all’epoca la tecnica classica era stata soppiantata dal pattinato e chi faceva l’alternato era out, passano gli anni e la tendenza si è invertita. Io, indifferentemente da che tecnica sia praticata, ho continuato ad annaspare nelle retrovie delle granfondo di quasi tutto il mondo, ma il mio rapporto con Bessans è rimasto speciale, un po’ come il primo amore che non si scorda mai: so che se voglio iniziare bene la stagione, quello è il posto giusto. I cugini transalpini si impegnano sempre al massimo e riescono sempre a preparare i percorsi delle gare al meglio delle possibilità. Personalmente

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GRANFONDO MARATHON DE BESSANS

apprezzo molto il loro modo di organizzare teso a raggiungere il meglio con semplicità, essenzialità e la giusta professionalità. In più da quando si può gareggiare in una combinata di due giorni, nei due stili per me è proprio una vera goduria: un paio di giornate di fondo intense in un bell’ambiente e dove i francesi cercano di metterci sempre a nostro agio. Anche quest’anno Bessans non ci ha deluso, nonostante qualche dubbio e perplessità questo inverno tropicale: «questa volta si mette male», abbiamo pensato tutti al venerdì, una volta arrivati sul posto sotto una leggera pioggerellina, e invece il sabato i due giri da quindici chilometri erano perfetti e quasi quasi anche veloci; poco prima dell’arrivo è spuntato anche il sole... meglio di così! La domenica un po’ di neve scendeva, ma non ha rappresentato un grosso problema ed anche i due giri più lunghi sono volati senza sofferenze, ma con giusta percezione della fatica. Anche quest’anno la mia Bessans non mi ha tradito e mi ha dato soddisfazioni. L’unico problema che scrivendo queste righe mi sono accorto una volta in più che il tempo passa ed io son sempre più obsoleto, ma, anche se dovessi smettere di gareggiare, qualcuno da accompagnare alla prima gara della stagione lo troverò.

> 30 Km Tecnica Classica UOMINI

DONNE

1. BONALDI Sergio (ITA)

1:20.25

1. KROMER Marie (FRA)

1:31.38

2. BUTTIN Bastien (FRA)

1:20.36

2. COLIN Marion (FRA)

1:32.01

3. LORIER Baptiste (FRA)

1:20.48

3. BICOVA Karolina (CZE)

1:38.46

4.BERHAULT Guillaume (FRA) 1:24.22 4. CHORON Alicia (FRA)

1:39.47

5. PASTEUR Robin (FRA)

1:24.40

5. CAMINADA Chiara (ITA) 1:40.47

6. FAGGIO Fabrizio (ITA)

1:25.13

6. BARAVALLE Carolina (ITA) 1:45.24

10. FRABONI Roberto (ITA)

1:25.52

> 15 Km Tecnica Classica UOMINI

DONNE

1. BOLLET Antoine (FRA)

43:29

1. ROSSI Tiziana (ITA)

57.23

2. DAVIET Benjamin (FRA)

44.46

2. MOYNE Benedicte (FRA)

1:10.24

3. ZANELLATO Yoan (FRA)

49.30

3. CAMINADA Francesca (ITA) 1:10.38

4. MAZURE Mathieu (FRA)

49.49

4. FERRARI Federica (ITA)

1:14.22

5. VERDAN Aymeric (FRA)

50.08

5. FRAPIN Christelle (ITA)

1:16.25

> 42 Km Tecnica Libera UOMINI

DONNE

1. CHAUVET Benoit (FRA)

1:39.58

1. DABUDYK Aurelie (FRA)

1:50.11

2. AGNELLET Antoine (FRA)

1:41.22

2. DAMIANI Lea (ITA)

1:51.31

3. PRALONG Candide (FRA) 1:44.44

3. COLIN Marion (FRA)

1:51.47

4. GUIGONNET Loic (FRA)

1:44.59

4. VULLIET Constance (FRA) 1:52.33

5. MOUGEL Adrien (FRA)

1:44.59

5. ACHARD Margaux (FRA) 1:52.38

21. BONALDI Sergio (ITA)

1:45.48 6. BROCARD Elisa (ITA)

1:54.39

> 21 Km Tecnica Libera UOMINI

DONNE

1. SCHWARTZ Louis (FRA)

54.04

1. DEMANGEAT Rachel (FRA) 59.27

2. BUTTIN Bastien (FRA)

54.21

2. NICOLAS Elise (FRA)

3. GIOVINE Dario (ITA)

54.37

3. FLOCHON Laurie (FRA)

1:03.45

4. TASSET Emilien (FRA)

54.56

4. POURROY Marion (FRA)

1:04.32

5. COMBEY Paul (FRA)

54.57

5. MICHELON Delphine (FRA) 1:07.16 11. FAGGIO Alessia (ITA)

1:02.34

1:12.53

> 10 Km Tecnica Libera UOMINI

Sergio Bonaldi, vincitore della 30 km in skating, con i francesi Bastien Buttin (a sinistra) e Baptiste Lorier

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DONNE

1. MONIER Etienne (FRA)

28.40

1. LAMBERT Jennifer (FRA)

28.54

2. CHALIVET Pierrick (FRA)

28.44

2. CARCIA Manon (FRA)

32.11

3. VOLLUET Manolin (FRA)

28.55

3. BONDIER Noa (FRA)

32.35




GJERDALEN RADDOPPIA, JOHANSSON NORGREN

INARRESTABILE ALBERTO FUMI

Photo credit: Newspower

Perfettamente riuscita l’edizione numero 43 della granfondo che abbraccia le Valli di Fiemme e Fassa nonostante la stagione sfavorevole per le discipline nordiche. Il serpentone di sciatori sfila in un paesaggio surreale per l’evento reso possibile soltanto grazie alla capacità e alla dedizione degli organizzatori.


GRANFONDO MARCIALONGA

I

l primo applauso, sonoro e prolungato, va agli organizzatori, capaci di rendere possibile il sogno di oltre 7000 sciatori: disputare la 43esima Marcialonga. Le fotografie che impazzavano sui social media e le immagini stampate negli occhi dei fondisti lasciavano spazio ad una sola domanda: «Ma com’è possibile che sia stato preparato alla perfezione un percorso di 70 km? Qui intorno, non c’è neve...». Eppure il sogno degli sportivi si è trasformato in realtà, anche quest’anno. Il secondo applauso va a Tord Asle Gjerdalen, il norvegese facilmente riconoscibile per gli inseparabili Ray Ban, che bissa il successo dello scorso anno:

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Un gruppo di atleti guidato dal norvegese Tord Gjerdalen

vincere è difficile, confermarsi ancora di più; un convinto “bravo” a Bruno Debertolis e Mauro Brigadoi, gli italiani meglio piazzati al traguardo che identificano il presente e il futuro delle granfondo. Il terzo (non a caso) applauso è per Britta Johansson Norgren, la svedese che cala il tris centrando il terzo successo consecutivo nel circuito Visma Ski Classics che va a rinforzare la sua leadership stagionale, strozzando l’urlo dell’austriaca Katerina Smutna, vincitrice l’anno scorso. E poi una serie infinita di incitamenti, parole di conforto, applausi scroscianti e carichi di energia per tutti i bisonti che hanno animato questa grande festa dello sci di fondo, fino all’ultimo arrivato, la concorrente Ornella Mortagna, giunta al traguardo alle 19.15, dopo 10 ore, 10 minuti e 22 secondi. È stata festeggiata come il vincitore, anzi, di più: perché la Marcialonga è di tutti e per tutti, dal primo all’ultimo.

Qui le emozioni non finiscono mai.


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GRANFONDO MARCIALONGA

L’arrivo di Gjerdalen

> La Cronaca della Gara

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È la Norvegia a monopolizzare l’ordine d’arrivo con ben otto atleti nelle prime dieci posizioni (quattordici scandinavi nelle prime quindici). 7021 i partenti da Moena (7412 i pettorali ritirati), con le donne scattate alle 7.50, 10 minuti prima degli uomini. La giapponese Masako Ishida e la svedese Sara Lindborg hanno preso il comando sin dalle prime spinte mentre nel gruppone maschile una ventina di atleti ha tentato la fuga, con i favoriti Petter Eliassen, Tord Asle Gjerdalen e i fratelli Aukland a controllare la situazione. Fra le donne, al km 8.6 in località Pozza di Fassa, è la svizzera Seraina Boner a tenere la testa, Katerina Smutna segue subito dopo. Al 13° km avviene il passaggio degli uomini su queste ultime, con Bruno Debertolis piuttosto pimpante. A Predazzo (km 45) ci sono 28 atleti al comando tra i quali si trova anche una piacevole sorpresa, si tratta di Mauro Brigadoi, alla prima partecipazio-

ne; più ristretto il gruppo di donne al comando, con Smutna, Norgren, Boner e Kowalczyk. Al 57 km la svolta della prova maschile: Petter Eliassen prende il comando e pare avviarsi verso l’ennesimo successo di questa stagione, ma Gjerdalen non molla la testa della corsa: la Cascata sarà decisiva. A 3 km dall’arrivo è lotta all’ultima spinta fra Gjerdalen ed Eliassen, una sfida fra due personalità completamente differenti, più estroverso e spiritoso il primo, più riservato il secondo; Eliassen tenta l’allungo fuori dai binari ma perde improvvisamente contatto mentre Gjerdalen, dopo aver buttato berretto ed occhiali, si avvia solitario alla conquista della sua seconda Marcialonga consecutiva. Il primo italiano al traguardo è stato Bruno Debertolis, soddisfatto della propria prova ma con un piccolo accenno di amarezza: «Per me è stato tutto perfetto, un’emozione gigantesca perché questo po-


trebbe anche essere il mio ultimo arrivo a Cavalese con la Marcialonga. Ci sto pensando, ho sentito qualcosa dentro che mi ha fatto emozionare». 26° posto per il giovane Mauro Brigadoi («Non male come prima volta»). Battaglia serrata nel finale anche fra le donne, con la svedese Johansson Norgren («Questa gente rende questa gara unica, ora potrò tornare a casa a godermi il successo con mia figlia») a primeggiare sulla Smutna, reginetta dello scorso anno; terzo posto per Seraina Boner, già due volte prima su questo arrivo. La migliore delle atlete nostrane è stata Roberta Tarter, 41enne dell’U.S. Stella Alpina che ha chiuso al 27° posto.

Marcialonga Light di 45 km al russo Sergey Spirin, mentre tra le donne gradino più alto del podio è per Lisa Bolzan (Sci Club Orsago), campionessa italiana di skiroll. La Norvegia detta legge anche alla Marcialonga Young: Lone Johansen e Magnus Oyaas Haabrekke hanno primeggiato nella categoria Aspiranti, Tommaso Giacomel (U.S. Primiero) e Nicole Monsorno (Lavazè Varena) si sono aggiudicati la vittoria nella categoria Allievi mentre Ivan Baldo (G.S. Marzola) ed Elena Valorz (Sci Club Rabbi) hanno conquistato il successo nella categoria Junior.

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GRANFONDO MARCIALONGA

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«Marcialonga è una festa nella FESTA!»

O R N E L L A M O R TA G N A

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GRANFONDO

«È la numero uno, MARCIALONGA

decisamente qualcosa d TORD ASLE GJERDALEN

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di differente, di specialeÂť

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GRANFONDO MARCIALONGA

TORD ASLE GJERDALEN Primo al traguardo in 02:49:49:1 «Credo che Marcialonga sia la competizione più bella da affrontare, ovviamente dopo le Olimpiadi, ma come singola gara e singola location, con partenza ed arrivo in luoghi meravigliosi e la sensazionale salita di Cascata a darci del filo da torcere. È la numero uno, decisamente qualcosa di differente, di speciale».

O R N E L L A M O R TA G N A Ultima al traguardo in 10h10’22” «Marcialonga è una festa nella festa. Arrivare ultimi è come arrivare primi: mi sono goduta il percorso fino in fondo, fermandomi a lungo a tutti i ristori. Sono sposata con Mario, anch’egli concorrente della Marcialonga, ho anche due bellissime figlie, una ha fatto la Marcialonga Light di 45 km, l’altra ha partecipato alla Marcialonga Young. Ammetto di allenarmi pochissimo, ma il sabato e la domenica gli sci di fondo sono d’obbligo».

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ANGELO CORRADINI Presidente Marcialonga «Abbiamo preparato una pista perfetta, il fenomeno d’inversione termica ci ha consentito di preparare al meglio molta neve artificiale, il tracciato era già per gran parte percorribile sin dalle festività natalizie e devo ringraziare gli sponsor, i comuni e tutti i volontari, che ci hanno dato una mano a realizzare l’irrealizzabile. Marcialonga ha un numero di stranieri che si avvicina a 5000 inoltre abbiamo avuto 12 reti nazionali collegate e 4 ore di Marcialonga in diretta (l’anno scorso le reti erano 11, ora si è aggiunta la Polonia)». E dopo l’arrivo dell’ultimo concorrente, aggiunge: «Ci siamo divertiti lavorando sodo, ma ne è valsa la pena. Senza l’aiuto di tutti non ce l’avremmo fatta, la collaborazione ha portato a questo risultato. Faccio fatica ad autocelebrare Marcialonga, ma abbiamo fatto un’altra anteprima mondiale: nessuno fino ad ora è riuscito a compiere imprese di questo genere nel nostro sport, siamo onorati di averlo fatto. Già nel 1976, chi ha lavorato prima di noi fu capace di allestire il tratto Moena-Predazzo con neve riportata dai passi. Ricordo con piacere Nele Zorzi, Arrigo Delladio, in grado di realizzare un evento straordinario: noi abbiamo costruito qualcosa su ciò che loro hanno fatto in passato».

Un gruppo di partecipanti alla Marcialonga Story

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GRANFONDO MARCIALONGA

> Marcialonga 70 Km UOMINI

DONNE

1. GJERDALEN Tord Asle (NOR)

Il podio maschile: Petter Eliassen, Tord Gjerdalen, Stian Hoelgaard

02:49:49:1

1. NORGREN JOHANSSON Britta (SVE) 3:13.50:7

2. ELIASSEN Petter (NOR)

02:49:54:4

2. SMUTNA Katerina (AUT)

3:13.52:1

3. HOELGAARD Stian (NOR)

02:49:54:5

3. BONER Seraina (SUI)

3:17.26:1

4. BERDAL Tore Bjoerseth (NOR)

02:49:56:1

4. LINDBORG Sara (SVE)

3:20.47:8

5. AUKLAND Anders (NOR)

02:50:11:5

5. LINDSTEDT Emilia (SVE)

3:20.50:2

6. RICHARDSSON Daniel (SVE)

02:50:13:3

6. KOWALCZYK Justyna (POL)

3:21.33:2

7. CALLESEN Christoffer (NOR)

02:50:15:3

7. SLIND Astrid Oyre (NOR)

3:23.14:3

8. PEDERSEN Morten Eide (NOR)

02:50:16:4

8. ISHIDA Masako (GIAP)

3:24.25:4

9. BYSTROEM Fredrik (SVE)

02:50:32:7

9. LOEFSTROEM Annika (SVE) 3:25.24:7

10. NYGAARD Andreas (NOR)

02:50:49:7

10. DABUDYK Aurelie (FRA)

3:28.11:7

> Marcialonga Light 45 Km UOMINI

il podio maschile Marcialonga Light: Aleksey Barannikov, Sergey Sprin, Sadurni Betriu

DONNE

1. SPIRIN Sergey (RUS)

02:01:31:2

1. BOLZAN Lisa (ITA) 2:40.01:8

2. BARANNIKOV Aleksey (RUS)

02:01:32:9

2. GIANOLA Elisa (ITA)

2:42.19:6

3. BETRIU Sadurni (SPA)

02:03:08:0

3. DA ROS Alessandra (ITA)

2:48.27:6

4. GISMONDI Matteo (ITA)

02:08:31:5

4. COLNAGHI CALISSONI Laura (ITA) 2:53.35:2

5. LANZINGER Stefan (ITA)

02:24:07:4

5. POLAKOVA Tereza (CZE)

2:56.54:0

6. RIPAMONTI Simone (ITA)

02:28:16:9

6. BOLZAN Anna (ITA)

2:58.06:3

7. BIANCHINI Alessandro (ITA)

02:32:34:4

7. FERREUX Turpain Coralie (FRA)

3:11.53:3

8. GORDA Alessandro (ITA)

02:33:43:9

8. JONSSON Lovisa (SVE)

3:14.01:7

9. FAZZINI Carlo (ITA)

02:35:50:2

9. SIVERTSSON Irene (SVE)

3:15.21:2

10. CALVARUSO Marco (ITA)

02:44:52:5

10. PONGILUPPI Maria (ITA)

3:24.31:3

> Marcialonga Young UOMINI 1. CAPELLI Leonardo (13 Clusone)

Elisa Gianola e Lisa Bolzan, seconda e prima alla Marcialonga Light

..... 54

DONNE 1. CAMPIONE Silvia (Alpina Carano)

11’49.2

2. BONELLI Pierpaolo (Alpina Carano) 11’02.5

10’52.7

2. MOSER Martina (Alpina Carano)

11’53.6

3. RIZZOLI Samuel (Pol. Molina)

3. TRETTEL Aurora (Us Litegosa Asd)

12’29.1

4. VARESCO Giacomo (Castello Fiemme) 11’25.9

11’22.0

4. DELVAI Beatrice (Alpina Carano)

12’33.2

5. VANZO Martino (Asd Cauriol)

5. ANDREOLLI Alessia (Fiavè Asd)

12’55.8

6. MAZZURANA Mattia (Brentonico) 11’38.9

11’33.5

6. SARTORI Letizia (Fiavè Asd)

13’21.0

7. BORDIGA Daniel (Us Dolomitica)

11’48.3

7. ZANETEL Gabriella (Us Primiero Asd)

13’24.9

8. CARESANI Devid (Fiavè Asd)

11’54.5

8. MENOTTI Teresa (Fiavè Asd)

13’30.1

9. MARIOTTI Giulio (Fondo Val Sole) 11’59.5

9. DELLASEGA Martina (Asd Cauriol)

13’31.2

10. MASTROBATTISTA Simone (Monti Pallidi) 12’06.0

10. SARTORI Alice (Gs Costalta)

13’32.7


paraffinatura a freddo

paraffinatura tradizionale

..... 55


BIATHLON COPPA DEL MONDO

ALBERTO FUMI Photo credit: Carlo Brena, Fisi, Ruhpolding Tourismus GmbH, Pentaphoto

Ormai rischiamo di abituarci ad occupare i piani alti delle classifiche: con una squadra così, è facile. Le azzurre del biathlon continuano a regalare grandi soddisfazioni in Coppa del Mondo, trascinate da una straripante Dorothea Wierer. La finanziera altoatesina, nelle due tappe del circuito mondiale ospitate dalla città di Ruhpolding, fa incetta di medaglie: prima il terzo posto nella pursuit, che conferma la sua capacità di gareggiare sulle avversarie, poi la spettacolare vittoria nell’individuale e lo straordinario podio con la staffetta. Dorothea non è mai arrivata alla vigilia della gara di casa con un bottino simile: e così, sostenuta dalla folla di Anterselva, l’azzurra cancella lo scomodo tabù e conquista i primi due podi in carriera proprio nella gara di casa. Le azzurre sono competitive, come individualità e in staffetta, ma i maschi non stanno a guardare: sussulti interessanti sono arrivati soprattutto dalla tappa ospitata dalla Sudtirol Arena in cui la squadra ha dimostrato di essere compatta e competitiva malgrado qualche errore di troppo dei singoli. Il biathlon azzurro c’è, .....ora più che mai.

56

COPPA DEL MONDO DOROTHEA GUIDA LE INARRESTABILI AZZURRE CHE ENTUSIASMO AD ANTERSELVA WIERER, SEMPRE TRASCINATRICE IN STAFFETTA, INFIAMMA LA COPPA DEL MONDO E IL PUBBLICO ITALIANO: ANCORA UN SUCCESSO INDIVIDUALE, MA I PODI STAGIONALI SALGONO A OTTO. GLI UOMINI REAGISCONO: LA SQUADRA AZZURRA C’È.


RUHPOLDING (Germania)

DOROTHEA TRIS: TERZA NELLA PURSUIT PER LA TERZA VOLTA NELLA STAGIONE DI COPPA DEL MONDO, L’AZZURRA CONQUISTA UN PODIO INDIVIDUALE. OTTIMA PROVA ANCHE NELLA SPRINT, SESTO POSTO E PERCORSO NETTO AL POLIGONO

> Sprint Dorothea Wierer rassicura tutti sulle proprie condizioni fisiche dopo lo stato influenzale accusato nei giorni che hanno preceduto la prima tappa tedesca di Coppa del Mondo con un bellissimo sesto posto raggiunto nella sprint femminile di Coppa del mondo che ha aperto il programma sulla pista tedesca di Ruhpolding. Precisa al poligono di tiro dove non ha commesso alcun errore, la campionessa altoatesina si è piazzata al 6° posto a soli 22”5 dalla tedesca Franziska Hildebrand

(al secondo sigillo stagionale) che ha superato di appena 3 centesimi la ceca Gabriela Soukalova; terza la finlandese Kaisa Makarainen a 2”3. La prova maschile registra la tripletta norvegese con Johannes Thingnes Boe che ha preceduto sul traguardo il fratello Tarjei di 3” ed Emil Svendssen di 7”6. Tutti e tre i nordici sono stati infallibili al poligono di tiro, dove hanno fatto la differenza. Martin Fourcade, quarto a 10”6, ha infatti commesso un errore nella serie d’apertura che gli è costato il successo.

SPRINT - UOMINI 1. BOE Johannes (NOR)

0 21’57”5

2. BOE Tarjei (NOR)

0 +3”5

3. SVENDSEN Emil (NOR)

0 +7”6

4. FOURCADE Martin (FRA)

1 +10”9

5. GROSSENGGER Sven (AUT)

0 +24”4

6. EDER Simon (AUT)

0 +27”5

7. LANDERTINGER Dominik (AUT) 0 +39”8 8. SLESINGR Michal (CZE)

0 +45”0

9. BIRNBACHER Andreas (GER)

1 +45”3

10. PIDRUCHNYI Dmytro (UCR)

1 +52”7

42. BORMOLINI Thomas (ITA)

1 +1’40”1

53. HOFER Lukas (ITA)

2 +1’52”6

63. DE LORENZI Christian (ITA)

3 +2’02”6

65. WINDISCH Dominik (ITA)

3 +2’12”6

SPRINT - DONNE 1. HILDEBRANDT Franziska (GER) 0 19’46”5

La caldissima arena di Ruhpolding: grande pubblico per ogni gara

2. SOUKALOVA Gabriela (CZE)

0 +0”3

3. MAKARAINEN Kaisa (FIN)

0 +2”3

4. DAHLMEIER Laura (GER)

1 +2”8

5. PODCHUFAROVA Olga (RUS)

0 +22”3

6. WIERER Dorothea (ITA)

0 +22”5

7. PIDHRUSHNA Olena (UCR)

0 +31”7

8. DZHIMA Yuliia (UCR)

0 +35”0

9. VITKOVA Veronika (CZE)

1 +36”3

10. VIROLAYNEN Daria (RUS)

0 +39”4

35. OBERHOFER Karin (ITA)

2 +1’35”5

37. SANFILIPPO Federica (ITA)

2 +1’37”2

54. RUNGGALDIER Alexia (ITA)

1 +2’20”0

..... 57


BIATHLON COPPA DEL MONDO

> Pursuit Terzo podio stagionale individuale per Dorothea Wierer che si conferma nelle parti alte della classifica nella pursuit di Ruhpolding, gara alla quale si presentava con buone carte da giocare, dopo il sesto posto della sprint. Sembrava che qualcosa non andasse per il verso giusto al secondo poligono (errore e 50 secondi regalati alle avversarie), ma all’ultima sessione di tiro il vento è girato: hanno sbagliato quasi tutte, tranne Laura Dahlmeier andando a vincere con il tempo di 32’35”9. La Soukalova ha difeso la piazza d’onore mentre Wierer ha controllato il gruppone delle rimontanti mantenendo agevolmente la terza posizione a 53”6 dalla vincitrice. In campo maschile, dopo l’abbuffata di podi nella sprint di venerdì, la Norvegia rimane a secco nella pursuit maschile del sabato vinta da Simon Eder. L’austriaco, partito col pettorale 6, sbaglia un colpo nella serie iniziale, poi è perfetto dal poligono; sul podio il francese Martin Fourcade (due errori) e il ceco Michal Slesingr.

> Mass Start

PURSUIT - UOMINI 1. EDER Simon (AUT)

1 33’19”1

2. FOURCADE Martin (FRA)

2 +4”2

3. SLESINGR Michal (CZE)

0 +5”1

4. BOE Tarjei (NOR)

3 +8”0

5. SVENDSEN Emil (NOR)

2 +26”2

6. SMITH Nathan (CAN)

1 +45”0

7. BOE Johannes (NOR)

4 +45”1

8. MORAVEC Ondrej (CZE)

2 +50”0

9. GARANICHEV Evgeniy (RUS)

1 +51”8

10. PIDRUCHNYI Dmytro (UCR)

1 +52”7

46. BORMOLINI Thomas (ITA)

6 +3’52”9

52. HOFER Lukas Hofer (ITA)

4 +4’46”5

PURSUIT - DONNE

..... 58

1. DAHLMEIER Laura (GER)

01 32:35.9

2. SOUKALOVA Gabriela (CZE)

1 +7.3

3. WIERER Dorothea (ITA)

2 +53.6

4. ECKHOFF Tiril (NOR)

3 +57.3

5. DORIN HABERT Marie (FRA)

2 +57.5

6. FIALKOVA Paulina (SVK)

1 +1:01.0

7. VITKOVA Veronika (CZE)

3 +1:15.0

8. DZHIMA Yuliia (UKR)

1 +1:19.3

9. HILDEBRAND Franziska (GER)

4 +1:24.3

10. PIDHRUSHNA Olena (UKR)

2 +1:27.8

16. OBERHOFER Karin (ITA)

2 +2:04.2

39. RUNGGALDIER Alexia (ITA)

0 +3:31.7

41. SANFILIPPO Federica (ITA)

5 +3:44.2

Laura Dahlmeier domina la mass start femminile entusiasmando il folto pubblico di casa con una prova impeccabile al poligono che le ha permesso di tenere la situazione sotto controllo, con la francese Marie Dorin Habert seconda a 15”3 e la norvegese Tiril Eckhoff terza a 21”9 con due errori. Quindicesimo posto per Karin Oberhofer, la quale per metà gara ha fatto gara di vertice, per

L’azione dell’azzurra Dorothea Wierer

commettere poi tre errori nelle terza e quarta serie. Venticinquesima Dorothea Wierer, condizionata dagli errori al poligono (cinque in totale). Martin Fourcade, invece, si conferma il re in ambito maschile pur con un errore al poligono: nulla da fare per il ceco Ondrej Moravec e il norvegese Tarjei Boe che si sono dovuti accontentare dei gradini più bassi del podio.


MASS START - UOMINI 1. FOURCADE Martin (FRA)

1 34’07”2

2. MORAVEC Ondrej (CZE)

0 +13”7

3. BOE Tarjei (NOR)

3 +29”7

4. PIDRUCHNYI Dmytro (UCR)

2 +31”4

5. PFEIFER Arnd (GER)

1 +33”3

6. FOURCADE Simon (FRA)

1 +36”9

7. GARANICHEV Evgeniy (RUS)

2 +38”4

8. MAILLET Quentin (FRA)

2 +46”4

9. RASTORGUJEVS Andrejs (LET) 3 +48”7 10. BOE Johannes (NOR)

2 +48”9

MASS START - DONNE 1. DAHLMEIER Laura (GER)

0 33’17”7

2. HABERT Marie Dorin (FRA)

1 +15”3

3. ECKHOFF Tiril (NOR)

2 +21”9

4. BESCOND Anais (FRA)

0 +21”9

5. PIDHRUSHNA Olena (UCR)

0 +30”5

6. DUNKLEE Susan (USA)

1 +31”4

7. SOUKALOVA Gabriela (CZE)

2 +49”2

8. GWINZON Magdalena (POL) 0 +50”7 9. VITKOVA Veronika (CZE)

3 +1’09”0

10. TACHIZAKI Fuyuko (GIAP)

0 +1’12”4

15. OBERHOFER Karin (ITA)

3 +1’27”4

25. WIERER Dorothea (ITA)

5 +2’15”1

Uno scorcio dell’Arena tedesca che ha ospitato le gare

RUHPOLDING (Germania) Seconda Tappa

WIERER INCONTENIBILE: NELL’INDIVIDUALE NON HA RIVALI STRARIPANTE L’AZZURRA, DOMINATRICE SULLA PISTA TEDESCA CHE TRASCINA AL TERZO POSTO LA STAFFETTA FEMMINILE

> Individuale Con Dorothea, non si scherza: lo sanno ormai le avversari. La Wierer, nella prova individuale che ha aperto la seconda tappa di Coppa del Mondo ospitata dalla tedesca Ruhpolding non ha rivali: poligono perfetto, grande velocità sugli sci e traguardo tagliato in solitaria a braccia levate con un vantaggio di 54”8 sulla finlandese Kaisa Makarainen (un errore); terza la ceca Gabriela Soukalova a 1’09”9, anche lei autrice di un errore. Questa gara perfetta consente a Dorothea festeggia la seconda vittoria della stagione e della carriera dopo l’altro ottenuto sempre nell’individuale a Oestersund ad inizio dicembre: nella classifica di tutti i tempi, la 25enne di Anterselva si porta a un solo successo da Nathalie Santer, l’azzurra più vincente nella storia del biathlon femminile in Coppa. Grande prova di Federica Sanfilippo che completa la festa azzurra centrando un prestigioso e importante ottavo posto. Tra gli uomini, a segno nuovamente Martin Fourcade che precede l’austriaco Simon Eder per 17”5 e il russo Anton Shipulin per 28”9. Discreta gara per l’azzurro Lukas Hofer che ottiene il 13° posto commettendo un solo errore al tiro nel secondo poligono.

..... 59


BIATHLON COPPA DEL MONDO

> Mass Start

INDIVIDUALE - UOMINI 1. FOURCADE Martin (FRA)

49:53.91

2. EDER Simon (AUT)

1 +17.5

3. SHIPULIN Anton (RUS)

1 +28.9

4. MORAVEC Ondrej (CZE)

0 +37.0

5. TSVETKOV Maxim (RUS)

0 +58.0

6. GARANICHEV Evgeniy (RUS)

1 +1:07.0

7. STENERSEN Torstein (SWE)

1 +1:41.9

8. DOLL Benedikt (GER)

2 +1:54.0

9. BJOENTEGAARD Erlend (NOR) 2 +2:04.5 10. KRCMAR Michal (CZE)

1 +2:19.0

13. HOFER Lukas (ITA)

1 +2:33.9

31. WINDISCH Dominik (ITA)

2 +3:48.0

39. DE LORENZI Christian (ITA)

2 +4:13.3

42. BORMOLINI Thomas (ITA)

3 +4:14.0

INDIVIDUALE - DONNE 1. WIERER Dorothea (ITA)

0 40’19”9

2. MAKARAINEN Kaisa (FIN)

1 +54”8

L’imprecisione al poligono ha condizionato la mass start di Dorothea Wierer. L’azzurra, che ha fallito per due volte il bersaglio, si piazza all’ottavo posto nella gara resa pesante da una fitta nevicata che ha compromesso anche la visibilità. Vittoria alla ceca Gabriela Soukalova con il tempo di 41’13”2 davanti alle padrone di casa Franziska Hildebrand e Laura Dahlmeier. Partita bene, sesta dopo il primo giro, Karin Oberhofer, si piazza al decimo

posto. La festa tedesca continua con il successo nella mass start maschile di Erik Lesser che si mette alle spalle il favorito della vigilia Martin Fourcade. Il tedesco è stato abile ad approfittare dell’errore del francese nell’ultimo poligono sopravanzandolo di 9”8; al terzo posto si piazza il russo Evgeniy Garanichev a 13”1. L’unico azzurro presente era Lukas Hofer che conquista la 24a posizione con 5 errori al tiro.

3. SOUKALOVA Gabriela (CZE) 1 +1’09”9 4. HILDEBRAND Franziska (GER) 1 +1’10”8 5. GASPARIN Selina (SVI)

0 +1’23”8

6. HABERT Marie Dorin (FRA)

2 +1’25”8

7. FIALKOVA Paulina (SVK)

1 +1’37”8

8. SANFILIPPO Federica (ITA)

1 +1’41”2

9. DAHLMEIER Laura (GER)

2 +1’41”6

10. PODCHUFAROVA Olga (RUS) 0 +1’55”9 35. RUNGGALDIER Alexia (ITA)

1 +4’04”7

48. OBERHOFER Karin (ITA)

4 +4’54”2

52. VITTOZZI Lisa (ITA)

3 +5’33”2

Dominik Windisch autore di un’ottima prestazione in staffetta MASS START - DONNE

MASS START - UOMINI

L’azione vincente dell’azzurra Wierer

..... 60

1. LESSER Erik (GER)

0 40:29.3

1. SOUKALOVA Gabriela (CZE)

0 41:13.2 60

2. FOURCADE Martin (FRA)

1 +9.8

2. HILDEBRAND Franziska (GER) 1 1 +13.9 54

3. GARANICHEV Evgeniy (RUS) 1 +13.1

3. DAHLMEIER Laura (GER)

2 +24.4 48

4. SHIPULIN Anton (RUS)

1 +42.5

4. ECKHOFF Tiril (NOR)

2 +32.2 43

5. KRCMAR Michal (CZE)

1 +47.2

5. HAMMERSCHMIDT Maren (GER) 2 +37.9 40

6. SCHEMPP Simon (GER)

2 +48.0

6. SKARDINO Nadezhda (BLR)

1 +40.0 38

7. MORAVEC Ondrej (CZE)

1 +50.2

7. DZHIMA Yulia (UKR)

2 +53.6 36

8. DESTHIEUX Simon (FRA)

1 +52.2

8. WIERER Dorothea (ITA)

2 +1:01.5 34

9. EDER Simon (AUT)

1 +54.6

9. DORIN HABERT Marie (FRA)

5 +1:15.5 32

10. OBERHOFER Karin (ITA)

1 +1:21.0 31

10. SVENDSEN Emil Hegle (NOR) 1 +58.6 24. HOFER Lukas (ITA)

5 +2:45.0


..... 61


BIATHLON COPPA DEL MONDO

> Staffetta Un’altra perla arricchisce una straordinaria stagione di Coppa del Mondo della nazionale femminile. Il quartetto composto da Lisa Vittozzi, Karin Oberhofer, Alexia Runggaldier (che ha sostituito l’influenzata Sanfilippo) e Dorothea Wierer ha conquistato un grandissimo terzo posto alle spalle di Ucraina e Germania. Giornata perfetta per l’Italia, l’unica nazione di vertice a non fare nemmeno un giro di penalità. Settimo posto per la staffetta maschile composta da Christian De Lorenzi, Lukas Hofer, Thomas Bormolini e Dominik Windisch, quest’ultimo infallibile al tiro e capace di rimontare posizioni su posizioni, dopo aver ricevuto il cambio in 15a posizione. Gara vinta dalla Norvegia su Russia e Austria. STAFFETTA - UOMINI

Le azzurre Alexia Runggaldier, Lisa Vittozzi, Karin Oberhofer e Dorothea Wierer festeggiano il podio in staffetta

Nelle sfide uno-contro-uno, Dorothea Wierer si esalta

..... 62

STAFFETTA - DONNE

1. NORVEGIA

0+12 1:17:05.0

1. UCRAINA

1+4 1h16’14”2

2. RUSSIA

0+6 +14.6

2. GERMANIA

2+11 +1”2

3. AUSTRIA

1+7 +35.8

3. ITALIA

0+10 +43”8

4. FRANCIA

1+9 +55.9

4. RUSSIA

2+7 +44”9

5. GERMANIA

3+9 +1:51.4

5. NORVEGIA

1+13 +1’11”5

6. USA

0+8 +2:31.1

6. REP. CECA

3+11 +1’47”7

7. ITALIA

1+10 +2:46.0

7. FRANCIA

2+13 +1’50”8

8. POLONIA

1+14 +1’53”0

9. CANADA

0+7 +1’59”5

10. SLOVACCHIA + 2’00”9


ANTERSELVA (Italia)

FINALMENTE É FESTA AD ANTERSELVA:

WIERER DUE VOLTE SUL PODIO DOROTHEA SI SBLOCCA IN CASA E CONQUISTA DUE MEDAGLIE CON ALTRETTANTE SPETTACOLARI PRESTAZIONI. SEGNALI POSITIVI DI KARIN OBERHOFER E DEL GRUPPO MASCHILE.

> Sprint C’era da cancellare lo “zero” alla voce dei podi in casa, davanti a familiari, amici e tanti tifosi. Dorothea Wierer regala spettacolo e si regala un luccicante secondo posto nella sprint femminile che apre la tappa italiana di Coppa del Mondo tra le russe Olga Podchufarova e Ekaterina Yurlova. L’azzurra, velocissima sugli sci e rapida al poligono, fallisce soltanto un bersaglio al poligono ma aggiunge in bacheca il settimo podio stagionale (cinque individuali e due staffette). Per l’Italia, si tratta del miglior risultato della storia sulla pista di Anterselva, meglio del terzo posto di Nathalie Santer risalente al gennaio del 1993. Grande giornata anche per Karin Oberhofer autrice di un lusinghiero settimo posto con un unico errore nell’ultimo tiro in piedi. Tra gli uomini, Simon Schempp fa felice i numerosi tifosi tedeschi presenti: si tratta del suo quarto successo stagionale; completano il podio il russo Maxim Tsvetkov e il norvegese Tarjei Boe. Tre azzurri nei primi 20 posti: Lukas Hofer ha corso addirittura per il podio fino all’ultimo tiro della serie in piedi, quando ha commesso il suo unico errore di giornata che lo ha fatto chiudere al 12° posto. Christian De Lorenzi, alla sua ultima apparizione della carriera ad Anteselva, si piazza 16°, Dominik Windisch, è 19°. SPRINT - UOMINI

SPRINT - DONNE

1. SCHEMPP Simon (GER)

0

23:01.2

1 PODCHUFAROVA Olga (RUS)

0

21:01.9

2. TSVETKOV Maxim (RUS)

0

23:07.0

2 WIERER Dorothea (ITA)

1

21:09.9

3. BOE Tarjei (NOR)

0

23:12.0

3 YURLOVA Ekaterina (RUS)

0

21:24.0

4. BEATRIX Jean Guillaume (FRA)

0

23:13.3

4 BESCOND Anais (FRA)

1

21:26.6

5. SHIPULIN Anton (RUS)

1

23:14.8

5 PIDHRUSHNA Olena (UKR)

1

21:29.4

6. EDER Simon (AUT)

0

23:17.0

6 DORIN HABERT Marie (FRA)

2

21:34.7

7. ANEV Krasimir (BUL)

0

23:18.9

7 OBERHOFER Karin (ITA)

1

21:38.0

8. BOE Johannes Thingnes (NOR)

2

23:22.2

8 VITKOVA Veronika (CZE)

0

21:39.2

9. PEIFFER Arnd (GER)

0

23:25.5

9 SOUKALOVA Gabriela (CZE)

1

21:39.4

10. FOURCADE Simon (FRA)

0

23:30.6

10 GOESSNER Miriam (GER)

3

21:42.0

12. HOFER Lukas (ITA)

1

23:37.9

30 VITTOZZI Lisa (ITA)

1

22:21.5

16. DE LORENZI Christian (ITA)

0+0 0

76 SANFILIPPO Federica (ITA)

5

23:54.6

23:49.9

19. WINDISCH Dominik (ITA)

1+1

2

23:53.6

96. MONTELLO Giuseppe (ITA)

2+1

3

26:11.5

..... 63


BIATHLON COPPA DEL MONDO

> Pursuit Il sogno diventa realtà: per la seconda volta. Dopo il podio nella sprint, Anterselva esplode per il terzo posto di Dorothea Wierer nella pursuit. Dorothea era partita nel migliore dei modi, scavalcando subito la russa Podchufarova e passando al comando della gara. Le due fanno coppia in testa alla gara fino al terzo poligono quando arrivano due errori per Wierer e la russa torna al comando. Ma Wierer non molla e si mantiene fra le primissime, nonostante un altro errore all’ultima sessione di tiro, che le costa la vittoria ma che non la toglie dal podio, l’ottavo stagionale, alle spalle della russa Ekaterina Yurlova e della rimontante svizzera Selina Gasparin. Ancora un’ottima gara anche per Karin Oberhofer, sesta al termine con 3 errori al tiro, ma che durante la gara è stata in grado di attaccare anche il podio. 34° posto per Lisa Vittozzi. Nella gara maschile Anton Shipulin ha messo in riga la concorrenza e dopo il quinto posto nella sprint, è salito sul gradino più alto podio con una straripante prova sugli sci, davanti al tedesco Simon Schempp e al norvegese Johannes Boe; quarto Martin Fourcade autore di un prodigioso recupero. PURSUIT - UOMINI 1. SHIPULIN Anton (RUS)

2

31:51.9

2. SCHEMPP Simon (GER)

1

+10.3

3. BOE Johannes Thingnes (NOR) 3

+14.1

4. FOURCADE Martin (FRA)

0

+17.5

5. PEIFFER Arnd (GER)

1

+34.7

6. EDER Simon (AUT)

2

+35.8

7. BABIKOV Anton (RUS)

1

+38.9

8. BOE Tarjei (NOR)

2

+51.8

9. LANDERTINGER Dominik (AUT) 2

+52.8

10. GARANICHEV Evgeniy (RUS) 3

+55.8

27. WINDISCH Dominik (ITA)

5

+2:10.4

34. HOFER Lukas (ITA)

5

+2:29.4

44. DE LORENZI Christian (ITA)

5

+3:20.8

L’azione di Karin Oberhofer e Lisa Vittozzi

PURSUIT - DONNE

..... 64

1. YURLOVA Ekaterina (RUS)

1

30:07.3

2. GASPARIN Selina (SUI)

1

+12.0

3. WIERER Dorothea (ITA)

3

+18.0

4. ECKHOFF Tiril (NOR)

3

+48.0

5. GUZIK Krystyna (POL)

2

+51.9

6. OBERHOFER Karin (ITA)

3

+52.5

7. SOUKALOVA Gabriela (CZE)

3

+54.6

8. PODCHURAROVA Olga (RUS) 3

+55.8

9. SEMERENKO Valj (UKR)

2

+1:09.7

10. BESCOND Anais (FRA)

5

+1:12.0

34. VITTOZZI Lisa (ITA)

1

+2:10.9

Christian De Lorenzi: ultima apparizione per lui alla Sudtirol Arena


> Staffetta È la Francia ad esultare per la vittoria nella staffetta femminile di Anterselva: messe ko Repubblica Ceca e Russia, con l’Italia che conquista la medaglia di legno virtuale ad un passo dal podio. Una generosa gara di Dorothea Wierer fa illudere e sperare i tifosi, ma la medaglia sfuma per mezzo secondo. Lisa Vittozzi, al lancio, ha pagato qualche ricarica di troppo e ha chiuso al 10° posto la sua frazione, ottimo il recupero di Karin Oberhfer in seconda, che risale fino al 5° posto, poi, di nuovo, l’Italia scende fino al nono posto con Federica Sanfilippo, per poi risalire con Dorothea Wierer fino alla quarta posizione definitiva. L’Italia si esalta anche al maschile: Cristian De Lorenzi e Lukas Hofer compiono due ottime frazioni fino a passare a metà gara in prima posizione davanti al traguardo, poi è il turno del giovane Giuseppe Montello, che accusa la pressione e commette quattro errori più cinque ricariche al tiro e fa arretrare la staffetta azzurra. Dominik Windisch in chiusura risale al 16° posto. Successo alla Russia che precede per un secondo la Germania e per 22”9 la Norvegia. STAFFETTA - UOMINI 1. RUSSIA

0+7 1:12:42.8

2. GERMANIA

1+4 +1.0

3. NORVEGIA

0+7 +22.9

4. AUSTRIA

1+11 +1:01.7

5. FRANCIA

0+11 +1:39.3

6. USA

1+13 +1:43.7

7. SLOVACCHIA

0+6 +1:56.9

8. REPUBBLICA CECA

0+13 +2:00.9

9. SVIZZERA

2+13 +2:17.3

10. ESTONIA

0+9 +2:32.2

16. ITALIA

4+8 +3:38.7

STAFFETTA - DONNE

Federica Sanfilippo

1. FRANCIA

0+8 1:07:53.5

2. REPUBBLICA CECA

2+7 +17.2

3. RUSSIA

0+10 +21.1

4. ITALIA

0+11 +21.7

5. NORVEGIA

1+10 +47.1

6. SVEZIA

0+7 +50.5

7. BIELORUSSIA

0+5 +1:31.1

8. KAZAKISTAN

0+11 +1:38.6

9. UCRAINA

1+12 +1:45.5

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RACING ALBERTO FUMI

CAMPIONATI ITALIANI

Photo credit: NewsPower

PELLEGRINO-NOECKLER T R I C O L O R I P E R L A Q U I N TA V O LTA ..... 66


I M E D A G L I AT I M O N D I A L I A FA L U N N O N H A N N O R I VA L I N E L L A P R O VA T R I C O L O R E A C O P P I E D I F I E R A D I P R I M I E R O . GAIA VUERICH E DEBORA RONCARI SONO LE MIGLIORI IN AMBITO FEMMINILE Sembrava un copione già scritto e i pronostici non sono stati stravolti. Federico Pellegrino e Dietmar Noeckler, star annunciate dei Campionati Italiani Team Sprint a Fiera di Primiero non hanno tradito le aspettative del pubblico presente massicciamente nella spettacolare prova in notturna allestita dall’U.S. Primiero. Gli azzurri si confermano una coppia d’oro scivolando da veri campioni, con strategia e sprint, mettendosi al collo la medaglia più ambita per il quinto anno consecutivo. Grande soddisfazione anche per Gaia Vuerich e Debora Roncari che hanno dato lustro ai Carabinieri finendo sul gradino più alto del podio, dopo tante delusioni negli scorsi anni. Per i due team vincitori non è stata una gara facile. Sin dalle qualifiche femminili grande battaglia fra la coppia delle carabiniere e le atlete delle Fiamme Oro, la primierotta Ilaria Debertolis e Giulia Stuerz, arrivate seconde in gara per un nonnulla. La lotta fra le due squadre è stata osteggiata nei primi giri anche

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2 1. Fluvio Scola impone il ritmo 2. L’azione di Giulia Stuerz 3. Meritata vittoria per la coppia dei Carabinieri

dalle atlete delle Fiamme Gialle, Greta Laurent e Lucia Scardoni, che hanno tenuto banco fino alla fine conquistando un meritato terzo posto. Lanciatissima nei primi giri, l’atleta di casa Ilaria Debertolis è stata penalizzata da un bastoncino incastrato durante un cambio: il tifo locale non è bastato a farle recuperare la prima posizione. Amarezza per le campionesse uscenti, dopo una gara al cardiopalma in cui anche le atlete delle Fiamme Gialle B, Cristina Pittin e Caterina Ganz, e quelle dell’Esercito Elisa Brocard e Alice Canclini hanno offerto uno spettacolo eccezionale. La finalissima della gara maschile è stata un altro concentrato di pura adrenalina e grande sport. Fiamme Oro, Carabinieri, Fiamme Gialle, Esercito e Forestale puntavano alla vittoria schierando atleti di livello eccelso, ma contro il duo delle meraviglie delle Fiamme Oro c’è stato poco da fare: già dalle qualifiche lo sprinter Pellegrino ha dato prova di un incredibile talento. Noeckler ha iniziato la gara in sordina, e dopo il primo cambio anche Pellegrino si

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RACING

CAMPIONATI ITALIANI

è tenuto dietro a studiare gli avversari, dimostrando una grande gestione emotiva. Tutti e diciotto i giri della gara sono stati segnati da bagarre, avvicendamenti in testa e sprint, e non sono mancate né le cadute né gli intoppi, che hanno finito col complicare la gara di Esercito e Forestale. Al sesto giro un arrivo di gruppo al cambio ha messo scompiglio nelle posizioni, facendo perdere terreno a Mirco Bertolina della Forestale, che col collega Francois Vierin aveva mantenuto la testa della gara per i primi giri, dando l’occasione a Noeckler di cominciare la scalata. Da lì grande battaglia fra tutti gli atleti con la rimonta dell’Esercito

TEAM SPRINT UOMINI

1. FIAMME ORO A (NOECKLER Dietmar - PELLEGRINO Federico) 2. ESERCITO B (GABRIELLI Giacomo - NIZZI Enrico) 3. FIAMME GIALLE A (SCOLA Fulvio - SALVADORI Giandomenico) 4. FORESTALE B (VIERIN Francois - BERTOLINA Mirco); 5. ESERCITO A (RASTELLI Maicol - PASINI Fabio); 6. FORESTALE A (URBANI Simone - MULLER Claudio)

Le ragazze dei Carabinieri festeggiano il titolo italiano

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in testa per cinque giri fino alla caduta di entrambi i membri della squadra, che hanno tuttavia continuato la loro prova. All’ultimo cambio Noeckler ha passato il secondo posto a Pellegrino, che ha conquistato la testa negli ultimi tre giri, fino al magnifico sprint finale che lo ha visto vincente, davanti a Giacomo Gabrielli ed Enrico Nizzi dell’Esercito e al team delle Fiamme Gialle Scola-Salvadori. Una coppia d’oro, anzi di bronzo, che chiude in bellezza un anno intenso con una vittoria che è soltanto il preludio a ciò che succederà poche settimane dopo nel massimo circuito mondiale.

TEAM SPRINT DONNE

1. CARABINIERI A (RONCARI Debora - VUERICH Gaia) 2. FIAMME ORO A (DEBERTOLIS Ilaria - STUERZ Giulia) 3. FIAMME GIALLE A (LAURENT Greta - SCARDONI Lucia) 4. FIAMME GIALLE B (PITTIN Cristina - GANZ Caterina) 5. ESERCITO A (BROCARD Elisa - CANCLINI Alice) 6. FIAMME ORO B (PELLEGRINI Sara - ANTONIOL Erica)

Debora Roncari prova a fare selezione


BIS PELLEGRINO: I L VA L D O S TA N O CONFERMA IL TITOLO D E L L A S TA G I O N E PRECEDENTE L’ a z z u r r o d e l l e F i e m m e O r o b a t t e i l compagno di club e di nazionale Noeckler c o n c u i a v e v a v i n t o l a Te a m S p r i n t . G a i a Vu e r i c h s u l g r a d i n o p i ù a l t o d e l p o d i o : respinte Laurent e Brocard UOMINI

1. Federico PELLEGRINO (Fiamme Oro) 2. Dietmar NOECKLER (Fiamme oro) 3. Maicol RASTELLI (Esercito) 4. Enrico NIZZI (Esercito) 5. Sergio RIGONI (Fiamme Oro) 6. Fabio PASINI (Esercito) DONNE

1. Gaia VUERICH (Carabinieri) 2. Greta LAURENT (Fiamme Gialle) 3. Elisa BROCARD (Esercito) 4. Debora RONCARI (Carabinieri) 5. Ilaria DEBERTOLIS (Fiamme Oro) 6. Virginia DE MARTIN TOPRANIN (Forestale)

Le migliori Under 23: Caterina Ganz, la campionessa italiana Alice Canclini e Giulia Stuerz

Dopo lo spettacolo della sprint a coppie di Fiera di Primiero, la due giorni tricolore si sposta a Pra’ del Moro (Feltre, Bl) per assegnare i titoli italiani individuali della sprint. Come previsto, è il valdostano Federico Pellegrino ad avere la meglio sull’agguerrito lotto di avversari: per il poliziotto di Nus si tratta del secondo sigillo individuale ai campionati italiani, un bis dopo l’affermazione del 2014. Al secondo posto, si piazza Dietmar Noeckler che il giorno precedente ha vinto il titolo a coppie proprio con Pellegrino, mentre il bronzo va all’alpino valtellinese Maicol Rastelli. Rimangono a bocca asciutta nella finale a sei il trentino Enrico Nizzi, il veneto Sergio Rigoni e il bergamasco Fabio Pasini. Già a segno nella prova in Team, Gaia Vuerich (Carabinieri) centra anche il successo individuale respingendo l’attacco della finanziera valdostana Greta Laurent; terza l’alpina Elisa Brocard. Assegnati anche i titoli italiani Under 23. L’Esercito monopolizza il podio in ambito maschile con il fiemmese Giacomo Gabrielli (ancora Junior) che precede Matteo Tanel e Marco Cappelletti; tra le donne, si impone Alice Canclini (CS Esercito) davanti a Caterina Ganz (Fiamme Gialle) e Giulia Stuerz (Fiamme Oro).

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RACING

FANTON SORPRESA NELLA SKATING

BROCARD DUE VOLTE SUL PODIO ANDREA EMONDI Photo credit: Flavio Becchis

COGNE Nello stadio del fondo di Cogne, Mattia Pellegrin vince in tecnica classica. In pista anche i giovani della Coppa Italia Rode

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COPPA ITALIA


Prima di Natale, la tappa di Coppa Italia Sportful valdostana prevista originariamente a Gressoney, è stata trasferita a Cogne. Motivo? La ormai ricorrente latitanza di neve. Nello stadio del fondo preparato per l’occasione, i primi ad esultare sono stati Paolo Fanton e Elisa Brocard. Nella 10 km in tecnica libera, il portacolori della Forestale ha siglato il tempo di 24’57”3 mettendosi alle spalle Sergio Rigoni (Fiamme Oro) a 32”1 e Fabio Clementi (Carabinieri) a 36”; giù dal podio Giorgio Di Centa (Carabinieri) a 36”2, quinto il francese Mathias Wibalt a 36”9. Vittoria “in casa” per l’atleta dell’Esercito che ha terminato i 5 km in skating in 14’00”0 rifilando soli 1”9 a Sara Pellegrini (Fiamme Oro) e 5”8 alla francese Aurelie Dabudyk (Francia); a seguire Martina Vignaroli (Esercito) a 41”9 e Debora Roncari (Carabinieri) a 45”1. Nella seconda giornata, spazio alla tecnica classica. Il più veloce nei binari è stato Mattia Pellegrin (Fiamme Oro) che ha messo in riga un arrembante Fabio Clementi (Carabinieri) e il vincitore della prova in skating Paolo Fanton (Forestale). Tra le donne, a segno Sara Pellegrini (Fiamme Oro) che precede la francese Aurelie Dabudyk e la vincitrice in pattinato Elisa Brocard (Esercito).

Elisa Brocard: due podi per la valdostana a Cogne

PA O L O FA N T O N V I N C E I N S K AT I N G

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RACING COPPA ITALIA

Per quanto riguarda la Coppa Italia Rode, il circuito dedicato alle categorie giovanili, nella categoria Under 20, Mikael Abram (Esercito) ha fatto valere il fattore campo andando a vincere davanti ai suoi compaesani la 10 km TL nel tempo di 26’03” precedendo di 39”8 il piemontese Daniele Serra (Valle Maira) e 3° Paolo Ventura (Fiamme Gialle) a 42”1. Ilenia Defrancesco (Esercito) conferma il suo stato di forma dominando la 5 km TL in 14’14”6 davanti a Anna Comarella (Forestale) a 5”4 e Monica Tomasini (Forestale) a 6”1. Tra gli Under 18, poker friulano Luca Del Fabbro (Carabinieri) che ha percorso i 10 km in di 27’19”0 precedendo Giona Barbacetto (Carabinieri) distanziato di 28”7, Martin Coradazzi (Carabinieri) a 35”7 e Daniele Fauner (Carabinieri) a 52”9. Chiara De Zolt Ponte (Carabinieri) è la più veloce in 14’38”8; sul podio Martina Bellini (Forestale) di 14”9 e Cristina Pittin (Fiamme Gialle) a 36”9.

(Carabinieri). Nella categoria Under 20, raddoppia Ilenia Defrancesco (Esercito) capace di incrementare il vantaggio accumulato nella prova a skating del giorno precedente ed ha chiuso con un vantaggio di 28”3 sulle inseguitrici Monica Tomasini (Forestale) e Anna Comarella (Forestale). Ancora a segno Mikael Abram (Esercito) che in tecnica classica regola Paolo Ventura arrivato a 32”4 e Daniele Serra (Valle Maira) giunto a 1’14” dal vincitore.

Ilenia Defrancesco ha messo a segno due vittorie

Mattia Pellegrin in azione

Per quanto riguarda le prove a inseguimento della seconda giornata, arrivo in volata nella prova riservata alle Under 18 con Chiara De Zolt Ponte (Carabinieri) capace di regolare Martina Bellini (Forestale); terzo posto per Cristina Pittin (Fiamme Gialle). Senza storia la prova maschile che ha evidenziato la netta supremazia di Luca Del Fabbro (Carabinieri) al traguardo con 1’23” sul compagno di squadra Giona Barbacetto e con 1’30” su Martin Coradazzi

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1

2 1. Aurelie Dabudyk, Sara Pellegrini e Elisa Brocard 2. Sergio Rigoni, Paolo Fanton e Fabio Clementi


FALCADE

SULLA PISTA BELLUNESE, FESTEGGIANO ORLANDI E PELLEGRINI Esce Asiago, entra Falcade. Anche in occasione della quinta tappa di Coppa Italia Sportful, si è verificato un avvicendamento per quanto riguarda le località adibite ad ospitare le gare del circuito nazionale. Lo Sci Club Val Biois, grazie ai quaranta volontari, è riuscito ad allestire al meglio il percorso nonostante le avverse condizioni atmosferiche (grande supporto offerto da Cooperativa Vallata Agordina che ha messo a disposizione prodotti locali, Sportful e amministrazione comunale e fondi Brancher).

La francese Aurelie Dabudyk con Elisa Brocard e Sara Pellegrini

La prova individuale in tecnica classica è andata a Luca Orlandi (Fiamme Oro) che ha percorso i 15 km in 34’57”2; piazza d’onore per l’atleta di casa Fulvio Scola (Fiamme Gialle) distanziato di 29”, terzo posto per il poliziotto vincitore della passata edizione della Coppa Italia Sportful Sergio Rigoni (a 55”). Sara Pellegrini sale nuovamente sul gradino più alto del podio della Coppa Italia: la poliziotta percorre i 10 km nel tempo di 29’41”4 ponendo un sensibile distacco di oltre un minuto tra sé e Erica Antoniol (Fiamme Oro) e Rebecca Walder (Forestale).

Il podio maschile con Fulvio Scola, Luca Orlandi e Sergio Rigoni

L A Q U I N TA TA P PA D I C O P PA I TA L I A S P O RT F U L È S TATA D E D I C ATA A L L A P R O V E I N T E C N I C A C L A S S I C A

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RACING COPPA ITALIA

VAL DI FIEMME

SKI NORDIC FESTIVAL:

TRE GIORNI DI FESTA PER LO SCI DI FONDO

Una fase calda della 10 km TL femminile

La pista di Lago di Tesero ha ospitato la Coppa Italia e le gare delle categorie giovanili che assegnavano i titoli tricolori. Due successi per Giulia Stuerz mentre Sergio Rigoni, a segno della sprint, si piazza al comando della classifica generale.

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Una grande festa dello sci di fondo: questa la sintesi più appropriata della tre giorni di gare ospitata dalla Val di Fiemme che hanno visto in pista oltre 500 atleti. Nella prima giornata,

quella dedicata alle sprint, Sergio Rigoni e Giulia Stuerz, entrambi delle Fiamme Oro di Moena, si sono imposti nella prima prova dello Ski Nordic Festival valida per la Coppa Italia Sportful. Alle spalle della poliziotta di Tesero che ha vinto anche la classifica U23, sono arrivate Alice Canclini dell’Esercito e Debora Roncari dei Carabinieri, autrice del miglior tempo in qualifica. In ambito maschile, la vittoria va a Sergio Rigoni capace di imporre un ritmo irresistibile per gli avversari sin dalle prime fasi di gara; centrano il podio Fulvio Scola (Fiamme Gialle) e Claudio Muller (Forestale). Vince la categoria Under 23 Gianluca Pradel (Fiamme Oro) che conclude al 4° posto assoluto.


Nella seconda giornata di gare sulla pista fiemmese che pochi giorni prima aveva ospitato il Tour de Ski, è stata Ilaria Debertolis (Fiamme Oro) ad avere la meglio in tecnica libera davanti a Giulia Stuerz (Fiamme Oro) e Debora Roncari (Carabinieri). Claudio Muller si toglie una bella soddisfazione battendo in volata il compagno di squadra Francois Vierin (Forestale), terzo Sergio Rigoni (Fiamme Oro) e quarto il combinatista Alessandro Pittin. Tra le Under 18, nelle prove valide come campionati italiani di categoria, vittoria per Chiara De Zolt Ponte (Veneto) su Vittoria Zini (Alpi Centrali) e Martina Bellini (Alpi Centrali). Il valdostano Michele Peccoz si è imposto nella gara maschile sorprendendo Stefano Dellagiacoma (Trentino) e Patrick Bonzi (Alpi Centrali) a completare il podio. Grande assolo di Elena Richard (Piemonte) capace di imporsi tra le Under 20 davanti a Monica Tomasini (Trentino) e Anna Comarella (Veneto). In campo maschile la vittoria è andata a Giacomo Gabrielli (Trentino) che si conferma atleta sprint su cui investire per il futuro; al secondo posto Michael Hellweger (Alto Adige), al terzo Mikael Abram (Asiva).

L’esultanza di Claudio Muller

Fanton, Muller e Pasini

Nella terza giornata di gare, l’epilogo dello Ski Nordic Festival, Claudio Muller (Forestale) vince la 15 km a tecnica libera con il tempo di 33’18”0 precedendo di 7”4 il compagno di squadra Paolo Fanton, mentre Fabio Pasini (Esercito) si è piazzato al terzo posto con un ritardo di 16”4. Fuori dal podio Mirco Bertolina (Esercito) a 19”8, Sergio Rigoni (Fiamme Oro) a 23”5, Mattia Pellegrin (Fiamme Oro) a 37”8, settimo Luca Orlandi (Fiamme Oro) a 44”3; ottavo Alessandro Pittin (Fiamme Gialle) a 53”3 a pari merito con Fabio Clementi (Carabinieri), decimo Fulvio Scola (Fiamme Gialle) a 1’03”9. La 10 km femminile è andata invece a Giulia Stuerz (Fiamme Oro) in 24’38”4 che ha preceduto la compagna di club Ilaria Debertolis di 7”1, terza Lucia Scardoni (Fiamme Gialle) a 22”0. Seguono in quarta posizione Debora Roncari (Carabinieri) a 48”4, quinta Caterina Ganz (Fiamme Gialle) a 53”7, sesta Debora Agreiter (Carabinieri) a 1’06”3, settima Sara Pellegrini (Fiamme Oro) a 1’25”3, ottava Martina Vignaroli (Esercito) a 1’51”5, nona Erica Antoniol (Fiamme Oro) a 2’32”8 e decima Alice Canclini (Esercito) a 3’15”4. Sergio Rigoni e Sara Pellegrini, già vincitori nel 2015 della classifica finale di Coppa Italia, si confermano leader del circuito nazionale mentre Giulia Stuerz e Francesco Ferrari sono in vetta della classifica dedicata agli Under 23.

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Photo credit: Pentaphoto

CALENDARI COMPETIZIONI 2015 - 2016

MONDIALI BIATHLON 2016 OSLO HOL 3 MARZO 5 MARZO 5 MARZO 6 MARZO 6 MARZO 9 MARZO 10 MARZO 11 MARZO 12 MARZO 13 MARZO 13 MARZO

SAVE THE DATE I calendari completi delle principali manifestazioni di sci di fondo e biathlon

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2x6+2x7.5 km staffetta m

10 km spri

7.5 km sprint D

12.5 km pu

10 km pursuit D 15 km individuale D

20 km indi

4x6 km D 12.5 km mass start D

4x7.5 km U

15 km mas

COPPA DEL MONDO BIATHLON 201530 NOVEMBRE – 6 DICEMBRE 7-14 DICEMBRE 14-20 DICEMBRE 4-10 GENNAIO 11-17 GENNAIO 18-24 GENNAIO 1-7 FEBBRAIO 8-14 FEBBRAIO 29 FEBBRAIO – 13 MARZO 14-20 MARZO

Oestersund Hochfilzen Pokljuka Oberhof Ruhpolding Anterselva Canmore Presque Isle Oslo Holmenko Khanty Mansiy

CIRCUITO NAZIONALE GRANFONDO 2015-2016 5-6 DICEMBRE 27 DICEMBRE 10 GENNAIO 11 GENNAIO 22 GENNAIO 23-24 GENNAIO 28 GENNAIO 30 GENNAIO 31 GENNAIO 6-7 FEBBRAIO 13-14 FEBBRAIO 20-21 FEBBRAIO 28 FEBBRAIO 13 MARZO

La Sgambeda Turmasi Pustertaler Ski Marathon Monterosalauf Moonlight Millegrobbe Lavazeloppet Val di Vizze Marcialonga MarciaGranParadiso Dobbiaco-Cortina Val Casies Val Ridanna Campi di Battaglia

Prologo C, 45 km C 30 km L 60 km C 30 km L 42 km C 30 km C,30 km L 22 km C 42 km L 70 km C 25/45 km C, 25/45 km L 30 km L, 42 km C 42 km C (C. Italia), 42 km L 42 km L 30 km L


LMENKOLLEN

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-2016

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SVE AUT SLO GER GER ITA CAN USA NOR RUS

COPPA DEL MONDO SCI DI FONDO 2015-2016 27-29 NOV 5-6 DIC 12-13 DIC 19-20 DIC 1-3 GEN 5-6 GEN 8 GEN 9-10 GEN 16-17 GEN 23-24 GEN 3 FEB 6-7 FEB 11 FEB 13-14 FEB 20-21 FEB 1 MAR 2 MAR 4-5 MAR 8-9 MAR 11-12 MAR

Ruka Lillehammer Davos Dobbiaco Lenzerheide Oberstdorf Dobbiaco Val di Fiemme Planica Nove Mesto Drammen Oslo Stoccolma Falun Lahti Gatineau Montreal Quebec Canmore Canmore

FIN NOR SVI ITA SVI GER ITA ITA SLO R. CECA NOR NOR SVE SVE FIN CAN CAN CAN CAN CAN

Sprint C, 5/10 km L, 10/15 km C Skiathlon, Staffetta 15/30 km L, Sprint L Sprint L, 10/15 km C Sprint L, 15/30 km C, 5-10 km L Skiathlon, Sprint C 5/10 km L 10/15 km C, 9 km L Sprint L, Team Sprint L 10/15 km L, Staffetta Sprint C 30/50 km C Sprint C 5/10 km C, 10/15 km L Sprint L, Skiathlon Sprint L 13/20 km C Sprint L, 10/15 km L Sprint C, Skiathlon 10/15 km L, 10/15 km C

E RD TOU I SK

R TOU SKI ADA CAN

CIRCUITO NAZIONALE SENIOR 2015-2016 28-29 NOVEMBRE 4-6 DICEMBRE 12-13 DICEMBRE 22-23 DICEMBRE 27 DICEMBRE 28 DICEMBRE 9-10 GENNAIO 15-17 GENNAIO 30-31 GENNAIO 13-14 FEBBRAIO 27-28 FEBBRAIO 4-5 MARZO 19-20 MARZO

Riale Santa Caterina V. Dobbiaco Gressoney Primiero Feltre Asiago Fiemme Bosco Chiesanuova Lama Mocogno Forni di Sopra Monte Pana Bondone

Fis Fis + Coppa Italia Coppa Italia Coppa Italia C.I. Assoluti C.I. Assoluti Coppa Italia Coppa Italia C.I. Assoluti – Coppa Italia Coppa Italia Coppa Italia Coppa Italia C.I. Assoluti – Coppa Italia

Sprint L, 10/15 km L Sprint L, 10/15 km C, 10/15 km L 10/15 km C, 10/15 km L 5/10 km L, 10/15 km C Team Sprint L Sprint L Sprint L, 10/15 km C Sprint C, Sprint L, 10/15 km L 10/15 km L, 10/15 km C Gimkana sprint L, 10/15 km C Team Sprint C, Sprint C (donne), 10/15 km L Prologo 2.5 km L, 10/15 km L 3x5 km/4x7.5 km, 30/50 km L

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