Inpista_Aprile 2016

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A P R I L E 2 016 prodotto da Rivista SciFondo

PELLEGRINO E WIERER AZZURRI DI CRISTALLO

GRANFONDO

MILLEGROBBE E LE CLASSICHE DEL NORD

TRICOLORI

INARRESTABILE DI CENTA


5

INPISTA N째 5 del 8 Aprile 2016

EDITORIALE

Troppo in fretta SCIFONDO

6 16 24 25 28

CdM: Tour del Canada

Campionati italiani

Coppa Italia

Campionati italiani allievi

GRANFONDO

Birkebeinerrennet

32

Vasaloppet

34 37

Arefjallsloppet

Millegrobbe

43

53

BIATHLON

Mondiali Oslo-Holmenkollen Coppa del Mondo

In copertina: Federico Pellegrino e Dorothea Wierer (Ideeuropee)




TROPPOin fretta ALBERTO FUMI

Nemmeno il tempo di metabolizzare una stagione tanto strana quanto intensa che è già ora di tracciare i bilanci. Certo, la neve latitante durante tutto il periodo invernale ha bagnato un po’ le polveri dei fondisti che però hanno potuto sfogarsi nelle ultime settimane. Qualche sciata in meno e hanno consentito di passare qualche ora in più davanti a un monitor a seguire le imprese dei nostri azzurri: Federico Pellegrino e Dorothea Wierer, a cui è doveroso dedicare la copertina dell’ultimo numero di In Pista della stagione 2015-2016, hanno riscritto la storia dello sci nordico italiano a suon di vittorie, podi pesanti in Coppa del Mondo e con la ciliegina sulla torta: la Coppa del Mondo di specialità. Federico è stato il primo non scandinavo a centrare la Coppetta di cristallo nella sprint, costruendo nella prima parte del calendario questo successo, legittimato anche dalla prima vittoria in classico della carriera proprio nell’ultima prova stagionale. Dorothea ha fatto della continuità la sua arma vincente: veloce sugli sci, precisa al poligono, unica anche fuori dal contesto agonistico. Ora il mondo del biathlon non potrà evitare di fare i conti con lei. E per chiudere, le ultime granfondo (del Nord, ma anche d’Italia) e l’epilogo del circuito tricolore che assegna i titoli italiani: nella 50 km, il migliore è ancora Giorgio Di Centa, capace di conquistare a 43 anni il 27° titolo tricolore. Un bel modo di festeggiare il decimo anniversario dalla vittoria olimpica di Torino 2006. Dopo le ultime pattinate, gli sci vanno a riposo per dare spazio a skiroll e attività alternative, ma rimanete sintonizzati perché noi di SciFondo non ci fermiamo mai:

il prossimo inverno è già lì, dietro l’angolo.

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PELLEG

CENTRA LA COPPA D

e la prima vittoria in tecnic

Il Canada si tinge d’azzurro, anc

movimento nordico nostrano: dopo cristallo è diventato più impervio, aritmetica della vittoria, è riuscito

City. La condizione di Chicco era

valore assoluto e la sua tenuta psi

tutti nella sprint a tecnica classica d n la sfera di cris

rino co Federico Pelleg

tallo

dell’8 marzo di quest’anno, una vi

sprinter completo, e gli consente d


GRINO

DEL MONDO SPRINT

ca classica della carriera ALBERTO FUMI Photo credit: Ideeuropee, Fisi, Fasterskier, XC-Ski.de, Fischer, Pentaphoto

cora una volta. La stagione appena conclusa ha regalato ancora due giornate storiche al

o una partenza a razzo, il cammino di Federico Pellegrino verso la conquista della Coppa di ma, malgrado la sfortuna che non gli ha consentito di suggellare con un podio la certezza ad aggiudicarsi con una gara di anticipo l’ambito pettorale rosso sul traguardo di Quebec

a eccellente, voleva chiudere in bellezza la stagione e ha fatto di tutto per dimostrare il suo

icofisica dall’inizio alla fine del massimo circuito mondiale. Come? Mettendo lo sci davanti a

di Canmore: una prima per il valdostano, mai sul gradino più alto del podio in alternato prima

ittoria cercata, ambita e sognata che proietta l’azzurro in una nuova dimensione, quella dello

di guardare con nuovi occhi i prossimi obiettivi internazionali.


RACING

TOUR DEL CANADA

GATINEAU 1.03.2016 Sprint tecnica libera Federico Pellegrino limita i danni con un nono posto nella terzultima prova stagionale della sprint, specialità che ha aperto il Tour del Canada sulla difficile pista di Gatineau. Approfittando del sesto posto del rivale diretto Petter Northug, l’azzurro si avvicina a piccoli passi alla sfera di cristallo. La gara è stata vinta dal russo Sergei Ustiugov, che nella finale a sei ha preceduto sul traguardo il francese Richard Jouve e lo statunitense Simeon Hamilton, che hanno escluso dal podio lo squadrone norvegese con Finn Krogh quarto, Ola Vittestad quinto e Northug, sesto. In casa Italia arriva qualche punto anche per Francesco De Fabiani, 29° e fuori nei quarti di finale, mentre sono finiti ben lontani dalla qualificazione Giandomenico Salvadori e Dietmar Noeckler. In campo femminile, la Norvegia va a segno grazie a Maiken Caspersen Falla (al settimo centro dell’anno) che ha annichilito la svedese Stina Nilsson e la statunitense Jessica Diggins. 25a Therese Johaug che mette da parte qualche punto per consolidare la leadership in classifica generale. Fuori nelle qualificazioni le tre azzurre presenti: Gaia Vuerich 37a, Giulia Stuerz 43a e Virginia De Martin Topranin 48a.

MONTREAL Mass start tecnica classica

UOMINI (Gatineau)

DONNE (Gatineau)

1. USTIUGOV Sergey

RUS

1. FALLA Maiken Caspersen

NOR

FRA

2. NILSSON Stina

SWE

USA

3. DIGGINS Jessica

NOR

4. WENG Heidi

NOR

5. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR

NOR

6. INGEMARSDOTTER Ida

SWE

ITA

25. JOHAUG Therese

NOR

21. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR

37. VUERICH Gaia

ITA

29. DE FABIANI Francesco

ITA

43. STUERZ Giulia

ITA

61. SALVADORI Giandomenico

ITA

48. DE MARTIN TOPRANIN Virginia

65. NOECKLER Dietmar

ITA

2. JOUVE Richard

3. HAMILTON Simeon

4. KROGH Finn Haagen 5. HATTESTAD Ola Vigen 6. NORTHUG Petter Jr.

9. PELLEGRINO Federico

USA

NOR

ITA

Sergey Ustiugov, un sorridente Martin Sundby e Petter Northug sul podio dell’ultima tappa del Tour del Canada

2.03.2016

Doppietta norvegese nella seconda tappa del Tour del Canada, una mass start della lunghezza di 17,5 km in tecnica classica che è stata accorciata di 5 km dagli organizzatori rispetto al programma originario. La prova si è dimostrata particolarmente impegnativa sotto il profilo fisico: è stato Emil Iversen il più in forma di giornata e si è tolto il lusso di dominare davanti al connazionale Petter Northug per 5”3, e al russo Sergei Ustiugov (vincitore della sprint della prima giornata) che ha preceduto il leader della classifica generale di Coppa del mondo Martin Sundby. Giornata senza sussulti per Francesco De Fabiani, finito comunque a punti in 27a posizione, mentre Dietmar Noeckler ha chiuso 32°, Federico Pellegrino 44° e Giandomenico Salvadori 66°. Tra le donne, Therese Johaug ha dimostrato di avere ancora fame. La norvegese dominatrice della stagione, seppur

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avendo già in bacheca la Coppa del Mondo assoluta, vuole ancora togliersi delle parziali soddisfazioni e prende di petto la 10.5 km a tecnica classica, seminando tutte le avversarie: Heidi Weng è seconda con oltre 1 minuto di ritardo, quindi Astrid Jacobsen a 1’09”8 e Maiken Caspersen Falla a 1’42”. Justyna Kowalczyk è la prima delle non norvegesi, quinta con 1’42”8 di ritardo. Attardate le azzurre: Virginia De Martin Topranin con il 37° tempo, poi Giulia Stuerz con il 58° e 69a Gaia Vuerich.

QUEBEC CITY 4.03.2016 Sprint tecnica libera Ha provato anche la sfortuna a mettersi in mezzo, ma la sfera di cristallo è ora tra le mani di Federico Pellegrino. Il venticinquenne poliziotto di Nus, impegnato nella batteria dei quarti di finale sulla pista di Quebec City per la terza tappa del Tour del Canada, ha involontariamente investito Andrew Newell che era accidentalmente caduto proprio davanti a lui, impedendogli di aggirarlo per proseguire verso la qualificazione alla semifinale. Il contrattempo non ha comunque impedito al valdostano di guadagnare i punti sufficienti per mettersi al riparo da sorprese, grazie al terzo tempo registrato nelle qualificazioni del mattino, anche perché Petter Northug (unico avversario ancora in grado di contrastarlo aritmeticamente alla vigilia), non è andato oltre il quarto posto, battuto in finale dal francese Baptiste Gros, dal canadese Alex Harvey e dal russo Sergey Ustiugov. «È stata una seconda parte di stagione molto difficile da gestire - spiega il poliziotto valdostano - però ho cercato di essere quanto più professionista per rimanere concentrato sia per l’allenamento sia per tutti gli aspetti che compongono la vita dello sciatore.

I festeggiamenti Quebec City: Pellegrino è il miglior sprinter della stagione 2015-2016

Maiken Caspersen Falla

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RACING

TOUR DEL CANADA

Nonostante la seconda parte di stagione sia stata al di sotto delle attese, è una grande soddisfazione perché le gare non erano più a mio vantaggio, sono arrivate le prove cittadine in tecnica classica, molto più ostiche per le mie caratteristiche ma alla fine ce l’ho fatta ugualmente. Ho un piccolo rammarico: avrei potuto chiudere con un bel risultato, lo sentivo nelle gambe. Ho portato a casa un trofeo che nessuno aveva mai conquistato in Italia e strapparla ai nordici è una grande gioia. Non ci avrei creduto ad inizio stagione e invece è successo, significa essere competitivo per tutta una stagione e battere un campione come Northug è davvero molto bello. Una dedica grande va agli sport invernali che quest’anno stanno andando molto bene e questa mia gemma impreziosirà la nostra stagione. L’anno scorso fui terzo, non pensavo che a 25 anni avrei centrato un obiettivo del genere, anche perché era l’annata più difficile per farlo visto che, senza Mondiali ed Olimpiadi, era l’unico obiettivo UOMINI (Quebec City) 1. GROS Baptiste

1990

FRA

2. HARVEY Alex

1988

CAN

3. USTIUGOV Sergey

1992

RUS

4. NORTHUG Petter Jr.

1986

NOR

5. STAREGA Maciej

6. JOUVE Richard

1990

POL

1994

FRA

13. SUNDBY Martin Johnsrud

1984

NOR

14. YOUNG Andrew

1992

GBR

21. PELLEGRINO Federico

1990

ITA

31. DE FABIANI Francesco

1993

ITA

58. NOECKLER Dietmar

1988

ITA

61. SALVADORI Giandomenico

1992

ITA

1. NILSSON Stina

1993

SWE

2. FALLA Maiken Caspersen

1990

NOR

3. WENG Heidi

1991

NOR

4. OESTBERG Ingvild Flugstad

1990

NOR

5. JACOBSEN Astrid Uhrenholdt

1987

NOR

degli sprinter. Il mio primo grazie va alla Federazione e alle Fiamme Oro, ma voglio ricordare anche il ruolo fondamentale che hanno la mia famiglia e la mia fidanzata Greta Laurent». A fare la differenza quest’anno a favore del campione azzurro, primo italiano a vincere la coppa di specialità sprint, è stato il fantastico filotto di successi realizzato tra Davos, Dobbiaco, Lenzerheide e Planica che, oltre ad averlo fatto diventare l’azzurro con il maggior numero di trionfi in Coppa, lo hanno lanciato nell’olimpo del fondo azzurro: prima di Pellegrino, Cristian Zorzi fu secondo nella classifica finale del 2001 e terzo l’anno successivo, mentre Renato Pasini fu secondo nel 2009 mentre a livello di classifica generale il solo Pietro Piller Cottrer si impose nella classifica distance nel 2009. La gara sprint di Quebec City registra anche il 31° posto di Francesco De Fabiani eliminato nelle qualificazioni per appena un decimo. La gara femminile è stata vinta da Stina Nilsson sulla norvegese Maiken Falla e Heidi Weng, fuori nei quarti Gaia Vuerich, non qualificate Virginia De Martin e Giulia Stuerz.

DONNE (Quebec City)

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6. INGEMARSDOTTER Ida

1985

SWE

18. JOHAUG Therese

1988

NOR

30. VUERICH Gaia

1991

ITA

55. DE MARTIN TOPRANIN Virginia

1987

ITA

56. STUERZ Giulia

1993

ITA

Dietmar Noeckler


QUEBEC CITY 5.03.2016 10 km tecnica libera a inseguimento Consueto dominio della Norvegia nella 10 km a tecnica libera femminile a inseguimento di Quebec City, quarta tappa del Tour del Canada. Heidi Weng ha preceduto sul traguardo allo sprint la connazionale Therese Johaug, che si consola col miglior tempo di giornata. Terza Astrid Jacobsen a 1’05”2, quarta Maiken Falla a 1’37”6. Lontane le azzurre, con Virginia de Martin 38sima a 7’01”9, Giulia Stuerz 51sima a 9’26”2 e Gaia Vuerich 62sima a oltre 12’. Nella classifica del tour Weng conserva 5”1 su Johaug e 1’15”2 su Jacobsen quando mancano quattro tappe alla conclusione. Nella 16 km maschile, Sergey Ustiugov ha ribadito il suo eccellente stato di forma, battendo di 17”7 il norvegese Petter Northug; completa il podio l’altro norvegese Emil Iversen a 1’02”2. 28° posto per Federico Pellegrino a 5’07”, 30° Dietmar Noeckler a 5’16”, 34° Francesco De Fabiani a 5’49” e 58° Giandomenico Salvadori a 8’28”.

CANMORE 8.03.2016 Sprint tecnica classica Semplicemente straordinario. Federico Pellegrino chiude la stagione delle sprint che ha consegnato all’Italia per la prima volta nella storia la Coppa del mondo di specialità assicurandosi pure la gara a tecnica classica di Canmore, quartultima prova del Tour del Canada e ultima gara stagionale di questo format. Un successo significativo per il 25enne valdostano, il quale ha rotto l’incantesimo che non lo aveva mai visto imporsi in carriera nel passo alternato, affiancando questa gemma ai precedenti trionfi in tecnica libera ottenuti fra Davos, Dobbiaco, Lenzerheide e Planica portando il bilancio stagionale a quota cinque trionfi individuali a cui si deve aggiungere il successo nella team sprint di Planica (con Dietmar Noeckler). Era dal 27 dicembre 1999 che l’Italia non vinceva una sprint in classico: fu Fabio Maj ad imporsi sulla pista elvetica di Engelberg. Al secondo posto si è piazzato il norvegese Eirik Brandsdal, terzo il francese Maurice Manificat. Fuori dal podio il leader della generale Martin Sundby e gli altri norvegesi Finn Krogh e Petter Northug, che ha rinunciato a spingere in finale, affrontando l’intera manche a ritmo turistico. Fuori nelle qualificazioni invece Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani e Giandomenico Salvadori. «Questa vittoria ha un valore fondamentale perché mi insegna che con i materiali al top come sono stati oggi è una condizione ottimale come quella attuale, possono competere per il successo anche nel passo alternato – spiega lo sprinter azzurro – È stata una gara molto dura sotto il profilo fisico sia per l’altitudine (1500 metri) sia per la neve molle, ma

Federico Pellegrino con la sfera di cristallo

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RACING

TOUR DEL CANADA

queste condizioni mi esaltano. Ho raggiunto un obiettivo che mi ero posto entro il 2019, c’è l’ho fatta con margine e adesso sposto l’asticella verso le sprint cittadine che rimangono il mio tallone d’Achille, ma conto di migliorare anche su quei tipi di tracciati». Pellegrino racconta anche un siparietto divertente: «Dopo la premiazione, non è partito l’inno italiano, così mi sono messo a cantarlo a squarciagola, è stato divertente. Nel giorno della festa della donna dedico la vittoria a tutte le donne ma soprattutto alla mia fidanzata Greta Laurent». In campo femminile, fuori anzitempo con due cadute identiche ma in differenti batterie sia Therese Johaug sia Heidi Weng. Il successo è stato comunque appannaggio delle norvegesi con Maiken Falla davanti ad Astrid Jacobsen e Ingvild Oestberg. Non qualificate alle fasi finali Virginia De Martin, Gaia Vuerich e Giulia Stuerz. DONNE (Canmore) TC

UOMINI (Canmore) TC

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1. PELLEGRINO Federico

ITA

1. FALLA Maiken Caspersen

NOR

2. BRANDSDAL Eirik

NOR

2. JACOBSEN Astrid Uhrenholdt

NOR

3. MANIFICAT Maurice

FRA

3. OESTBERG Ingvild Flugstad

NOR

4. SUNDBY Martin Johnsrud

NOR

4. PARMAKOSKI Krista

FIN

5. KROGH Finn Haagen

NOR

5. KYLLOENEN Anne

FIN

6. NORTHUG Petter Jr.

NOR

6. DIGGINS Jessica

USA

39. NOECKLER Dietmar

ITA

34. DE MARTIN TOPRANIN Virginia

ITA

41. DE FABIANI Francesco

ITA

39. VUERICH Gaia

ITA

53. SALVADORI Giandomenico

ITA

43. STUERZ Giulia

ITA

Le prime fasi della skiathlon maschile di Canmore


CANMORE Skiathlon

9.03.2016

Consueto dominio della Norvegia nella skiathlon femminile di Canmore, terzultima tappa del Tour del Canada. Heidi Weng ha tagliato il traguardo in 39’41” precedendo allo sprint la connazionale Therese Johaug mentre al terzo posto si è piazzata Astrid Jacobsen a 9”8. Discreta prestazione per Virginia De Martin Topranin, 18a a 1’38”3, mentre Giulia Stuerz ha chiuso al 40° posto a 4’56”3. Non è partita Gaia Vuerich. In campo maschile, Martin Sundby ha imposto la legge del più forte lasciando a circa due chilometri dal traguardo il drappello di circa dieci concorrenti

che comanda la competizione. Il leader della Coppa del mondo ha preceduto sul traguardo dopo 1h16’29”7 il russo Sergei Ustiugov e il finlandese Matti Heikkinen, escludendo dal podio gli altri norvegesi Finn Krogh, Didrik Toenseth e Hans Holund. Francesco De Fabiani, 16° a 1’28”5, è stato il migliore azzurro, pur entrando in crisi attorno al 20° km. Punti anche per Dietmar Noeckler, 22° a 2’11”7, Giandomenico Salvadori ha tagliato il traguardo al 22° a 3’52”9 e Federico Pellegrino ha chiuso 39° a 5’47”5.

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RACING

TOUR DEL CANADA

CANMORE 11.03.2016 10-15 km tecnica libera Successo di Ingvild Oestberg nella 10 km femminile a tecnica libera di Canmore, penultima tappa del Tour del Canada. La norvegese ha completato il percorso in 23’20”1, battendo di 23” la connazionale Heidi Weng, terza la finlandese Krista Parmakovski a 24”5. Punti per le due azzurre rimaste in gara: Virginia De Martin Topranin è finita 21a a 1’34”, Giulia Stuerz 27a a 1’55”9. La 15 km maschile ha registrato il successo del finlandese Matti Heikkinen che ha completato il percorso in 35’16”3, alle sue spalle si sono piazzati il russo Evgeniy Belov a 13”6 e lo svedese Marcus Hellner a 13”9. Solamente sesto Martin Sundby, il migliore dei norvegesi, in ritardo di 37”5. Fuori dai punti i quattro azzurri presenti: Francesco De Fabiani si è piazzato 33° a 2’07”2, Giandomenico Salvadori 25° a 2’13”, Federico Pellegrino 37° a 2’21”9 e Dietmar Noeckler 44° a 2’43”8.

Therese Johaug può (ancora) esultare: è lei la regina della Coppa del Mondo

CANMORE 12.03.2016 10-15 km tecnica classica a inseguimento

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Therese Johaug vince il Tour del Canada e si assicura la Coppa del Mondo 2015-16 al termine della 10 km a tecnica classica di Canmore che ha messo la ciliegina sulla torta alla sua eccezionale stagione durante la quale ha inanellato 17 successi. La 27enne norvegese ha chiuso dopo circa 3 km il buco di 30” che la separava dalla connazionale Heidi Weng, leader fino alla tappa di chiusura, e da quel momento ha dominato la scena come spesso le è capitato in questa annata, tagliando il traguardo in 34’12”4, mentre Weng è giunta a 1’07”8. Completa il podio Ingvild Flugstad Oestberg a 2’13”3. In casa Italia si conferma a punti Virginia De Martin, al traguardo in 22a posizione (e con l’ottavo tempo di giornata), mentre Giulia Stuerz ha chiuso 38a. La classifica finale vede Johaug (alla seconda sfera di cristallo) con 2681 punti davanti Oestberg con 2302 e Weng con 2172. De Martin è 28a con 274. In campo maschile Martin Sundby ha compiuto lo stesso percorso, acciuffando nel giro di pochi chilometri Sergey Ustiugov che ha svolto l’involontario ruolo di lepre e alla fine si è accontentato del secondo posto, staccato di 57”7, mentre Petter Northug non ha tenuto il ritmo del compagno di squadra e alla fine si è piazzato terzo 1’52”5. Quarto il transalpino Maurice Manificat a 2’18”, quinto il padrone di casa Alex Harvey a 2’53”. Sundby legittima un’altra stagione da assoluto protagonista, mettendo il terzo sigillo consecutivo nella sfera di cristallo, che domina dal 2014. Il migliore degli azzurri è stato Francesco De Fabiani, 19°, seguito da Dietmar Noeckler 22°, Federico Pellegrino (che ha completato per la prima volta in carriera un multistage) 30° e Giandomenico Salvadori 38°.


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RACING

CAMPIONATI ITALIANI

UN SALTO NELLA LEGGENDA

Sul Monte Bondone centra il 27° titolo italiano ..... 16

Il trionfo dell’olimpionico Di Centa


Monte Bondone (TN) 19-20.03.2016

L’olimpionico mattatore della 50 km in tecnica libera: battuti Clara e De Fabiani. In campo femminile, a segno Ilaria Debertolis. Spettacolo nella prima giornata alle Viote con le squadre protagoniste delle prove a staffetta: dominio assoluto delle Fiamme Oro, vincenti sia in ambito maschile (con passerella finale di Federico Pellegrino), sia in quello femminile. E a fine giornata, l’addio di Luca Orlandi e Fulvio Scola. ANDREA EMONDI Photo credit: Becchis, Trabalza-Mosna

> STAFFETTA MISTA Neve e scorci imbiancati delle Viote del Monte Bondone fanno da cornice ai campionati italiani assoluti di sci di fondo, l’ultimo atto dell’intensa stagione. Organizzata dallo Sci Club Marzola nell’anno del cinquantenario, in collaborazione con l’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, la due giorni tricolore prevedeva l’assegnazione dei titoli della staffetta mista e della mass start in tecnica libera. A festeggiare nella staffetta, è stato il gruppo

Il podio maschile della sprint

sportivo della Polizia di Stato, che per il secondo anno consecutivo ha centrato una medaglia d’oro nella staffetta maschile e per la terza volta ininterrotta anche il successo in campo femminile. Fra i giovani, invece, successo per il Trentino maschile (argento al femminile) e per il Veneto fra le donne. Una prova di autorità per entrambe le staffette senior delle Fiamme Oro che hanno schierato i propri pezzi da novanta: Mattia Pellegrin, Dietmar Noeckler, Sergio Rigoni e il vincitore della Coppa del Mondo sprint Federico Pellegrino, quindi le tre

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RACING

CAMPIONATI ITALIANI

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grintose signorine Giulia Stuerz, Sara Pellegrini ed Ilaria Debertolis. In seconda posizione in entrambe le staffette si sono piazzate le Fiamme Gialle, mentre la sorpresa di giornata è rappresentata dalle compagini dei Carabinieri: terza la squadra femminile e solo quarta quella maschile, con il veterano Di Centa un tantino arrabbiato nei confronti del più giovane ed energico Noeckler, che gli è rimasto sulle code per tutta la seconda frazione. Ecco la cronaca della 4 x 7,5 km disputata sulla pista Cercenari. Il primo a transitare in solitaria era risultato il carabiniere Fabio Clementi con 5 secondi su Mattia Pellegrin; dalla seconda frazione in poi si è vista poi solo la Polizia, benché Giorgio Di Centa sia transitato ad un solo secondo da Noeckler, a dispetto del fatto che il campione olimpico avesse perfino rotto un bastoncino nei primi metri di gara; nella terza frazione a skating ci ha pensato Sergio Rigoni a staccare sin dalle prime spinte il carabiniere Christian Martinelli, passando poi il testimone senza troppi patemi al re della stagione fondistica azzurra Federico Pellegrino, al quale non è rimasto altro che gestire il vantaggio. Dietro i Carabinieri hanno perso

terreno, le Fiamme Gialle si sono avvicinate con Giandomenico Salvadori e poi sono state capaci di agguantare il secondo posto con Roland Clara (autore della migliore prestazione di giornata) e a mantenere la medaglia d’argento con Manuel Perotti. Straordinaria l’ultima frazione dell’alpino Francesco De Fabiani, autore praticamente dello stesso tempo nella prova a skating di Clara (1 solo


secondo in piÚ), che è valsa il sorpasso ai danni dei Carabinieri e il bronzo nella bacheca del Centro Sportivo Esercito. PiÚ combattuta la sfida senior al femminile, una 3 x 5 km. Nella prima run a passo alternato ha chiuso prima Lucia Scardoni delle Fiamme Gialle, a soli 2 secondi dalla poliziotta Giulia Stuerz. La finanziera Caterina Ganz nella seconda

frazione a skating ha mantenuto la posizione nei confronti di Sara Pellegrini, giungendo in zona cambio con lo stesso tempo. A fare la differenza ci ha poi pensato la primierotta Ilaria Debertolis, che ha preso in mano le redini della situazione, stabilendo la migliore prestazione di giornata e staccando progressivamente Greta Laurent. Alla fine le Fiamme Oro hanno chiuso la prova con il

Le Fiamme Oro che hanno schierato i propri pezzi da novanta: Mattia Pellegrin, Dietmar Noeckler, Sergio Rigoni e il vincitore della Coppa del Mondo sprint Federico Pellegrino.

La partenza della sprint a squadre maschile

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RACING

CAMPIONATI ITALIANI

tempo di 36’25”5, staccando di 22 secondi le fiamme Gialle e di 1’42” il terzetto dei Carabinieri, composto da Debora Agreiter, Debora Roncari e Gaia Vuerich, mai in gioco per l’oro. Grande Trentino nella staffetta giovani, con il quartetto composto da Tommaso Dellagiacoma, Paolo Ventura, Simone Daprà e Giacomo Gabrielli sempre al comando, a parte la prima frazione, dove il grintoso altoatesino Florian Cappello aveva preceduto di 18 secondi Dellagiacoma. Poi gli altri tre frazionisti hanno alzato il ritmo e per gli avversari non c’è stato nulla da fare. La squadra diretta da Stefano Corradini ha chiuso con il tempo complessivo di 1h11’08” (settima prestazione assoluto), infliggendo 51 secondi al team Friuli Venezia Giulia e 1’30” alle Alpi Centrali A. Ottava l’altra staffetta del Trentino. Nella sfida femminile junior davvero impressionante la prima frazione della cortinese Anna Comarella, addirittura capace di precedere la squadra A dei Carabinieri al primo cambio. La sua compagna Francesca Corbellari ha poi mantenuto il vantaggio sul rimontante Trentino con la seconda frazionista Monica Tomasini, che a sua volta ha passato il testimone alla compagna Ilenia Defrancesco con un ritardo dalle leader di 14 secondi. Prova tutta all’attacco della fiemmese, che è riuscita a raggiungere la più giovane Chiara De Zolt Ponte, sfidandosi allo sprint. Alla fine ha vinto il Veneto per un’inezia su Trentino A e Valle d’Aosta A.

Nella sfida femminile junior davvero impressionante la prima frazione della cortinese Anna Comarella. ..... 20

La partenza della mass start


> MASS START Giorgio Di Centa centra il 27° titolo italiano della sua straordinaria carriera della prova che più ama, quella che dieci anni fa gli regalò una medaglia d’oro olimpica. Il 43enne carabiniere di Treppo Carnico ha tagliato a braccia alzate il traguardo della 50 km a tecnica libera che ha chiuso ufficialmente la stagione agonistica dello sci di fondo mentre in campo femminile a mettersi la medaglia d’oro al collo è stata la primierotta delle Fiamme Oro Ilaria Debertolis, capace di staccare nel finale l’altoatesina Debora Agreiter, e di quasi 2 minuti la fiemmese Giulia Stuerz. Argento in campo maschile per Roland Clara, bronzo per il giovane Francesco De Fabiani, che ha pagato una caduta nella bagarre finale dell’ultimo chilometro. Assegnato anche il 41° Trofeo Amici della Montagna riservato alla classifica per regioni delle categorie aspiranti e juniores, con successo finale del Comitato Trentino su Alpi Centrali e Veneto. Le medaglie d’oro sono andate al collo del fiemmese Giacomo Gabrielli nella 30 km juniores, della veneta Anna Comarella dopo un arrivo allo sprint con Ilenia Defrancesco nella 15 km under 20, ed ancora del friulano Luca del Fabbro nella 10 km aspiranti e per la veneta Chiara De Zolt Ponte nella 7,5 km under 18. Sono servite astuzia ed esperienza a Giorgio Di Centa per mettersi al collo l’ennesimo oro tricolore. Nei primi dei 7 giri previsti è stato in più di un’occasione il valdostano Francesco De Fabiani a tirare il gruppo, che si è sfilacciato dopo tre tornate con al comando un quintetto formato da Di Centa, Clara, De Fabiani, Bonaldi e Martinelli. Non è rimasto a guardare nemmeno Roland Clara che in due occasioni ha provato ad allungare, ma senza riuscire a scrollarsi di dosso gli avversari più quotati. Si è dunque deciso tutto all’ultimo chilometro con De Fabiani, Di Centa e Clara che hanno iniziato una lunga volata, poi ai 500 metri Di Centa è passato sopra gli sci

dell’alpino valdostano che ha perso l’equilibrio ed è caduto. Negli ultimi metri il carabiniere friulano a tirato fuori la grinta e l’energia che l’ha sempre contraddistinto, centrando l’ennesima prestazione superlativa dopo 2h04’18” di gara e precedendo di 24 secondi l’altoatesino delle Fiamme Gialle Roland Clara. De Fabiani ha poi dovuto giocarsi allo sprint il bronzo, superando il veterano Sergio Bonaldi e poco distante Alan Martinelli. A 2’36” è poi giunto Sergio Rigoni delle Fiamme Oro e a 3’07” il primierotto Giandomenico Salvadori. Nono Dietmar Noeckler, debilitato da una bronchite. Per quanto riguarda la classifica Under 23, estrapolata dall’assoluta, il titolo va a Francesco De Fabiani del Cs Esercito, davanti a Sebastiano Pellegrin delle Fiamme Oro e a Stefan Zelger della Forestale. Nella 30 km femminile Ilaria Debertolis ha messo in saccoccia un’altra medaglia tricolore, che la ripaga parzialmente da una stagione caratterizzata da alti

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RACING

CAMPIONATI ITALIANI

e bassi. Nei primi due giri il gruppo delle migliori era praticamente compatto, poi al 20° chilometro Debora Agreiter ha allungato e l’unica a resisterle è stata la Debertolis. Hanno proseguito assieme sino a 500 metri dal traguardo, quando la poliziotta di Transacqua ha lanciato lo sprint aumentando il ritmo, che per l’altoatesina di La Villa è risultato insostenibile. La Debertolis ha così tagliato per il secondo giorno consecutivo il traguardo a braccia alzate, dopo 1h23’15” di gara, staccando di 13 secondi la Agreiter, mentre la lotta per il terzo gradino del podio ha visto primeggiare allo sprint la teserana Giulia Stuerz, nei confronti di Lucia Scardoni, con Elisa Brocard più lontana. La medaglia d’oro Under 23 va alla Stuerz (Fiamme Oro) davanti a Caterina Ganz delle Fiamme Gialle e ad Erica Antoniol delle Fiamme Oro. Particolarmente combattute anche le sfide giovanili. Nella junior maschile a trionfare è stato il re delle sprint Giacomo Gabrielli, che ha dimostrato di saperci fare anche in una 30 km. Rimasti in cinque sino all’ultimo chilometro, il fondista di Cavalese ha aumentato la falcata e per gli avversari non è rimasto che accontentarsi dei rimanenti gradini del podio. Secondo a 2 secondi il valdostano Mikael

Il podio maschile con: Roland Clara, Giorgio Di Centa e Francesco De Fabiani

..... 22

Abram, terzo a 7 secondi il cuneese Daniele Serra, quarto a 9 secondi il fiemmese Paolo Ventura. Nella 15 km femminile Anna Comarella, pur essendo al primo anno di categoria, ha dimostrato di avere del talento e alla sua prima gara sui 15 km ha avuto l’energia di ottenere la vittoria allo sprint su Ilenia Defrancesco, dopo che con Monica Tomasini (che ha chiuso a 15 secondi) le tre avevano fatto gara assieme. Podio interamente friulano nella 10 km aspiranti maschile con Luca Del Fabbro di Forni Avoltri che ha preceduto di 5 secondi il compagno dei Carabinieri Martin Coradazzi, mentre Davide Graz è riuscito a centrare il bronzo dopo un arrivo allo sprint sul trentino della Dolomitica Davide Facchini. Arrivo allo sprint anche nella 7,5 km under 18 femminile, dove ha prevalso la veneta di Padola Chiara De Zolt Ponte su Cristina Pittin dopo che le due hanno condotto la gara assieme. Sul terzo gradino del podio Martina Bellini della Forestale. In chiusura di giornata, spazio alle emozioni: l’atleta di casa Luca Orlandi e il veneto Fulvio Scola hanno festeggiato con i compagni e gli amici (e con qualche lacrima) l’addio al professionismo.

Il podio femminile con: Debora Agreiter, Ilaria Debertolis e Giulia Stuerz


..... 23


RACING COPPA ITALIA

ALBERTO FUMI Photo credit: Flavio Becchis

DI CENTA IN SOLITARIA SUL MONTE PANA MONTE PANA

6.03.2016

Il Carabiniere domina la 10 km in tecnica libera con partenza di massa. Tra le donne, si impone Sara Pellegrini.

Il podio maschile

Greta Laurent, Sara Pellegrini e Ilenia Defrancesco

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Monte Pana di Santa Cristina in Gardena ha ospitato la tappa di Coppa Italia Sportful dedicata alla mass start in tecnica libera, organizzata dal Centro Sportivo Carabinieri – Sezione Sport Invernali in collaborazione con lo Sci Club Gardena Saslong. L’olimpionico Giorgio Di Centa, alfiere del gruppo sportivo militare che si è occupato di preparare l’evento, era il favorito della vigilia e non ha tradito. Il carabiniere ha completato la 10 km in 26’05”, lasciando a debita distanza Enrico Nizzi (Esercito), sul traguardo con 34” di distacco, e Luca Orlandi (Fiamme Oro), terzo a 36”. Quarto il combinatista azzurro Alessandro Pittin (Fiamme Gialle), quinto Manuel Perotti (Fiamme Gialle), sesto Alan Martinelli (Carabinieri); seguono Bertolina, Pellegrin, Scola e Clementi. In ambito femminile, è stata la poliziotta Sara Pellegrini a tagliare per prima il traguardo in 14’22”, staccando di 12” la valdostana delle Fiamme Gialle Greta Laurent e di 16” Ilenia Defrancesco (Esercito); fuori dal podio, Monica Tomasini (Forestale), Erica Antoniol (Fiamme Oro), e Alice Canclini (Esercito).


I R O L O C TRI : I V E I L L A

LA F E ST A D E I GIOVAN I FO NDIS TI Photo credit: Flavio Becchis

Una grande festa di sport tra gare serrate, momenti di spiccato agonismo e notevoli spunti tecnici nella tre giorni tricolore ospitata dalla provincia di Sondrio. Assegnati i titoli under 16 della sprint (gimkana), dell’individuale in tecnica libera e della prova a staffetta.

Davide Graz e Federica Cassol, vincitori della gimkana

ISOLACCIA (SO)

11-13.03.2016

> Gimkana Sprint Oltre 200 gli atleti al via della tre giorni tricolore organizzata dallo sci club Alta Valtellina che festeggia in questo 2016 i primi 40 anni di attività sulla pista di Isolaccia in Valdidentro. La prova inaugurale è stata una gimkana tracciata dal tecnico Aurelio Martinelli con più di dieci ostacoli naturali da affrontare, dallo slalom alle gobbe, dalla parabolica al salto. Ad imporsi in campo maschile è stato il friulano dell’ASD Camosci Davide Graz che ha messo alle sue spalle il compagno di club Samuele Puntel. Terza piazza per il padrone di casa Luca Compagnoni che regala al proprio sci club ed al Comitato FISI Alpi Centrali una splendida medaglia di bronzo. La prova femminile ha visto salire sul gradino più alto del podio la valdostana di Sarre Federica Cassol; alle sue spalle la trentina Nicole Monsorno di Lavazè e terza posizione per la friulana del Gruppo Sportivo Edelweiss Serena Oballa.

..... 25


RACING > Tecnica libera Seconda giornata dei Campionati italiani di sci di fondo Allievi - Under 16 dedicata alle prove in tecnica libera. Nella gara maschile, si ripete Davide Graz (Asd Camosci) che, dopo aver dominato l’evento inaugurale della rassegna tricolore giovanile, ha percorso i 7,5 km in skating in 16’53”2 distanziando di 39”3 il trentino Tommaso Giacomel (Us Primiero) e di 43”1 Luca Compagnoni (Sc Alta Valtellina). Al 4° posto si piazza Francesco Manzoni (Sc Alta Valtellina) che ha preceduto Davide Mazzocchi (Sc 13 Clusone). Con il successo in questa prova, Graz vince la Coppa Italia Rode Under 16 con una prova di anticipo. In campo femminile tutto secondo i pronostici con la valdostana Emilie Jeantet (Gran Paradiso) che ha vinto la prova sulla distanza di 5 km con il tempo di 13’05”6, davanti alla friulana del Gs Edelweiss Serena Oballa giunta a 9”3 e alla corregionale Federica Cassol (Sarre). Quarto posto per la trentina Nicole Mosorno (Lavazè Varena) mentre chiude quinta la veneta Giorgia Rigoni (Val Magnaboschi).

Il Friuli Venezia Giulia, vincitore della prova a squadre maschile con Giosuè Ravelli, Samuele Puntel e Davide Graz

> Squadre

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La prova a squadre ha animato la terza e conclusiva giornata di Isolaccia. Nella gara maschile 38 squadre ai blocchi di partenza in una gara che si è subito vivacizzata con le due squadre del Trentino che hanno attaccato fin dai primi metri tentando una fuga decisiva; al cambio Giovanni Ticcò (Trentino A) si presentava in compagnia di Matteo Ferrari

COPPA ITALIA

(Trentino B) con un vantaggio di 17” sulla squadra valdostana, quarta l’Alto Adige e quinta la squadra favorita alla vigilia del Friuli Venezia Giulia che schierava in prima frazione Giosuè Ravelli; nella seconda frazione Samuele Puntel della squadra friulana riusciva a cambiare in terza posizione riducendo lo svantaggio a 12”; per Davide Graz non è stato difficile raggiungere la testa della corsa e lanciarsi in solitaria al traguardo portando al successo il Friuli che ha preceduto di 7”2 il Trentino B di Ferrari-Leso-Mariani, medaglia di bronzo per le Alpi Centrali con Mazzocchi-Manzoni-Compagnoni. Tra le allieve, grande attesa per le valdostane che schieravano le due contendenti al risultato finale della Coppa Italia Rode Under 16: Federica Cassol ed Emilie Jeantet. È stato subito il Friuli a fare l’andatura con Martina Di Centa, figlia dell’olimpionico Giorgio, che ha cambiato davanti precedendo Manila Tribbia (Alpi Centrali) di 19” e Amandine Guala (Asiva) a 22” e 4a Anna Tazzioli del Comitato Emiliano a 25”. Nella seconda frazione sale in cattedra Emilie Jeantet (vincitrice della prova individuale) che sferrando un attacco decisivo ipoteca il successo per il suo team dando il cambio con un margine di quasi un minuto sulla squadra friulana che schierava in seconda frazione Valentina Bellina. Per Federica Cassol si è trattato di una formalità riuscire a tagliare per prima il traguardo con il tempo di 45’24”7 precedendo il Trentino A con Loss-Boccardi-Monsorno a 40”5, 3a la squadra delle Alpi Centrali A con Tribbia-Silvestri-Maj a 44”8. Per quanto riguarda il medagliere complessivo dei Campionati Italiani Allevi, il successo va al comitato Friuli Venezia Giulia con 3 ori, 2 argenti ed 1 bronzo, al secondo posto si piazza il Comitato Asiva con 3 ori ed 1 bronzo, al terzo posto il Trentino con 4 argenti e al 4° posto le Alpi Centrali con 4 bronzi. In campo maschile netta supremazia del Friuli grazie alla doppietta individuale di Graz mentre in campo femminile il successo va alla piccola Valle d’Aosta (3 successi) trainata da Jeantet e Cassol.


paraffinatura a freddo

paraffinatura tradizionale

..... 27


GRANFONDO VASALOPPET

VASALOPPET

..... 28

UN FIUME DI SCIATORI LUNGO 90 KM


ALBERTO FUMI Photo credit: Visma Ski Classics

La distanza non fa selezione, sul traguardo arriva un gruppo compatto: allo sprint la spunta Dahl, Cologna quinto. Donne velocissime, ma Smutna fa la differenza. ..... 29


GRANFONDO VASALOPPET

MORA (SVE)

06.03.2016

..... 30

Gruppo compatto, dall’inizio alla fine, per tutti i 90 km della Vasaloppet, ma a spuntarla è stato John Kristian Dahl. Reduce dal terzo posto alla DobbiacoCortina, il norvegese non aveva nascosto le sue ambizioni alla vigilia: aveva fiducia, la forma era ottima, dunque, perchè non provarci? Alla partenza Sälen, temperatura di poco sotto lo zero con neve fresca sui binari che ha condizionato la gara (per 30 km i primi 300 atleti formavano un gruppo compatto). Passato Risberg, la situazione si è movimentata, ma nessun atleta è stato in grado di fare la differenza o di piazzare azioni decisive e capaci di spezzare il gruppo. Il plotone dei migliori, nelle fasi finali, contava più di 20 unità e l’arrivo allo sprint era ormai nell’aria: nessuno ha fatto la differenza, tranne Dahl, che si è lasciato andare in un urlo liberatorio sul traguardo, dopo aver messo i decisivi centimetri di distacco tra se e i compagni sul podio di giornata Stian Hoelgaard e Anders Höst, quest’ultimo terzo e vera rivelazione di giornata. Da segnalare la presenza dell’olimpionico Dario Cologna che, seppur alle prese con un malanno al polpaccio (ha saltato le ultime gare di Coppa del Mondo per la non perfetta condizione fisica), ha comunque disputato una gara di vertice chiudendo al 5° posto. Il bocciato di giornata è Petter Eliassen, 21° ma a soli 2 secondi dal vincitore. Bruno Debertolis ha disputato una gara di vertice, rimanendo agganciato ai migliori per tutti i 90 km: l’ordine d’arrivo lo dà 22°, proprio alle spalle del leader del circuito Visam Ski Classics, a soli 6 secondi dal vincitore. Gara femminile decisamente meno ingessata e piuttosto veloce: le donne, in questa occasione, hanno impiegato soltanto 10 minuti in più degli uomini a completare il percorso. Con un assalto nel finale, Katerina Smutna vince per distacco (2 secondi) sulla specialista di double poling mentre Lina Korsgren, staccata di sette secondi, ha preso l’ultimo posto sul podio sette secondi dal vincitore.


… e il bacio della miss

Britta Johansson Norgren, Kateřina Smutná e Lina Korsgren sul podio della Vasaloppet UOMINI 1. John Kristian Dahl 2. Stian Hoelgaard

DONNE

3. Anders Høst

4. Øyvind Moen Fjeld 5. Dario Cologna 6. Markus Ottosson

L’urlo di Dahl

UNBA

4:08:00.90

1. Kateřina Smutná

SANT

4:17:56.10

LEAS

4:08:01.50

2. Britta Johansson Norgren

L157

4:17:58.95

LEAS

4:08:02.00

3. Lina Korsgren

PIIN

4:18:03.50

SANT

4:08:02.20

4. Seraina Boner

TEXS

4:20:38.00

TEXS

4:08:02.40

5. Astrid Øyre Slind

UNBA

4:20:50.6

L157

4:08:02.90

7. Jerry Ahrlin

TTYN

4:08:03.00

8. Johan Kjølstad

UNBA

4:08:03.35

9. Oskar Kardin

SVE

4:08:03.40

SILV

4:08:03.40

10. Stanislav Řezáč

..... 31


GRANFONDO BIRKEBEINERRENNET

Dahl

LILLEHAMMER (NOR)

19.03.2016

ANDREA EMONDI Photo credit: Visma Ski Classics

Birkebeinerrennet è l’orgoglio dei fondisti norvegesi, un pezzo di storia degli sci stretti dal 1932 a oggi. Ed è unica perchè ogni partecipante deve trasportare uno zaino di 3.5 kg. Per quanto riguarda gli aspetti agonistici, nella prova femminile, Seraina Boner ha piazzato il colpo vincente su Justyna Kowalczyk e Masako Ishida mentre tra gli uomini John Kristian Dahl ha avuto la meglio allo sprint su Anders Aukland e sul leader della generale Petter Eliassen. La svizzera ha giocato al meglio le proprie carte nella penultima tappa del circuito Visma Ski Classics: si aspettava un forcing della Kowalczyk sin dalle prime fasi di gara e soprattutto lungo la salita che caratterizza il tracciato di gara. Dietro alla fuggitiva, è andata la giapponese Ishida, l’unica in grado di tenere un ritmo UOMINI

..... 32

così forsennato. La Boner, però, ha gestito al meglio le energie e, complice della stanchezza della Kowalczyk reduce dal Tour del Canada, è riuscita a piazzare il colpo vincente aggiudicandosi la quarta vittoria personale alla Birkebeinerrennet e godendosi l’arrivo in solitaria. Dahl invece non ha avuto problemi di fatica, anzi, ha recuperato alla grande dalla Vasaloppet. Un Eliassen in non perfette condizioni fisiche (terzo al traguardo) ma comunque agganciato ai migliori sino all’arrivo, ha lasciato all’esperto norvegese e al giovane Auckland la sfida allo sprint per il successo: questa volta l’esperienza ha pagato più della freschezza. Il migliore degli azzurri al traguardo è stato Bruno Debertolis (Team Xcalibur Lill Sport), 35° in 2h37’41”

1

2 DONNE

1. John Kristian Dahl

UNBA

2:27:34.05

1. Seraina Boner

TEXS

2. Anders Aukland 3. Petter Eliassen

2:55:04.25

SANT

2:27:34.35

2. Justyna Kowalczyk

SANT

2:55:14.65

LEAS

2:27:34.75

3. Masako Ishida

UNBA

2:56:01.45

4. Sjur Røthe

NOR

2:27:35.20

4. Britta Johansson Norgren

L157

2:57:57.45

5. Tord Asle Gjerdalen

SANT

2:27:54.00

5. Kateřina Smutná

SANT

2:59:57.60

6. Øyvind Moen Fjeld

SANT

2:27:54.70

7. Daniel Richardsson

TEXS

2:29:26.85

8. Anders Södergren

TEXS

2:29:27.05

9. Andrew Musgrave

GBR

2:29:28.30

10. Andreas Nygaard

SANT

2:29:40.90

1. Podio maschile con Anders Aukland, John Kristian Dahl e Petter Eliassen 2. Justyna Kowalczyk, Seraina Boner e Masako Ishida compongono il podio femminile


e Boner

che colpi alla

classica norvegese

I l pa d r o n e d i casa e l a sv i z z e r a i n c o r o n at i r e e r e g i n a d el la le g g e n d a r i a g r a n f o n d o d i 54 k m c h e u n i s c e R e n a a L i lleh a m m er. ..... 33


GRANFONDO EDSASDALEN (SVE)

AREFJALLSLOPPET

04.04.2016

Johan Kjolstad e John Kristian Dahl festeggiano sul traguardo dell’ultima tappa di Visma Ski Classics. Justyna Kowalczyk restituisce il favore a Seraina Boner. Debutto nel circuito degli azzurri Noeckler e Debertolis, reduci dalla Coppa del Mondo

DOPPIETTA NORVEGESE ALLA AREFJALLSLOPPET

Kowalczyk, che colpo! ANDREA EMONDI Photo credit: Visma Ski Classics

L’ultima tappa è sempre una festa. La Arefjallsloppet, che non ha potuto celebrare il trionfale arrivo nella piazza centrale di Are per la mancanza di neve (il traguardo è stato piazzato a Edsasdalen dopo 63 km), diventa un gioco in famiglia tra Johan Kjolstad e John Kristian Dahl, compagni di squadra e autori di un clamoroso uno-due nella conclusiva tappa di Visma Ski Classics. Ma come ha risolto la gara Kjolstad? Proprio sulla collina che portava al traguardo, ha sgretolato il gruppo di testa formato da nove atleti staccando il suo compagno di team Dahl e Petter Eliassen che ha strappato il terzo posto.

..... 34

Un istantanea della partenza della Arefjallsloppet


Nella prova femminile, così come in occasione della Birkebeinerrennet, è stato un duello tra Justyna Kowalczyk e Seraina Boner. In questa occasione, la fuoriclasse polacca è riuscita a fare la differenza lungo l’ascesa finale, mettendo tra sé e la sua rivale diretta 10 secondi che le hanno consentito di tagliare il traguardo in solitaria a braccia levate. Dietro la Boner, che conquista la piazza d’onore, si piazza ancora una volta la coriacea nipponica Masako Ishida. Al via di Valadalen si sono presentati anche Dietmar Noeckler e Ilaria Debertolis, reduci dalla stagione di Coppa del Mondo: la loro esperienza si è chiusa rispettivamente con un 36° e un non posto nella classifica di giornata. Il migliore azzurro al traguardo è stato, ancora una volta, Bruno Debertolis che ha chiuso 29° a 7 minuti e 21 secondi dal vincitore. Alla vigilia della granfondo, Erik Wickstom è UOMINI 1. Johan Kjølstad

andato a caccia del record della 24 ore in tecnica classica. Lo svedese ce l’ha fatta a raggiungere l’obiettivo (crollando però dopo 21 ore) e ha cancellato il primato precedente detenuto finlandese Teemu Virtanen (433 km) percorrendo 438,575 km. La migliore prestazione assoluta in questa massacrante specialità appartiene ancora a Martin Planker che a Andalo nel 1996 percorse 440,632 km in tecnica libera.

UOMINI - GENERALE 2016 UNBA

2:35:46.28

1. Petter Eliassen

LEAS

1380

2. John Kristian Dahl

UNBA

2:35:52.08

2. Tord Asle Gjerdalen

SANT

1169

3. Petter Eliassen

LEAS

2:35:55.15

3. John Kristian Dahl

UNBA

1141

4. Daniel Richardsson

TEXS

2:35:59.20

4. Johan Kjølstad

UNBA

996

5. Øyvind Moen Fjeld

SANT

2:36:02.27

5. Anders Aukland

SANT

857

6. Anders Aukland

SANT

2:36:06.15

6. Morten Eide Pedersen

TEXS

789

7. Tord Asle Gjerdalen

SANT

2:36:26.90

7. Daniel Richardsson

TEXS

787

8. Snorri Einarsson

SANT

2:36:28.95

8. Stian Hoelgaard

LEAS

781

9. Christoffer Callesen

LEAS

2:37:01.79

9. Anders Høst

LEAS

769

10. Kjetil Dammen

LEAS

2:37:05.39

10.Øyvind Moen Fjeld

SANT

649

29. Bruno Debertolis

ITA

2:43:07.40

27. Bruno Debertolis

TXLS

249

35. Mauro Brigadoi

ITA

2:45:40.88

36. Dietmar Noeckler

ITA

2:45:47.19

1. Britta Johansson Norgren L157

1520

2. Seraina Boner

TEXS

1390

3:02:01.49

3. Kateřina Smutná

SANT

1370

SBER

951

DONNE 1. Justyna Kowalczyk

SANT

DONNE - GENERALE 2016

2. Seraina Boner

TEXS

3:02:17.38

4. Sara Lindborg

3. Masako Ishida

UNBA

3:03:18.77

5. Masako Ishida

UNBA 910 UNBA 775

4. Kateřina Smutná

SANT

3:03:29.88

6. Astrid Øyre Slind

5. Lina Korsgren

PIIN

3:04:52.14

7. Lina Korsgren

PIIN

770

3:13:43.22

8. Emilia Lindstedt

SKIP

706

9. Justyna Kowalczyk

SANT

685

10. Annika Löfström

TEXS

447

9. Ilaria Debertolis

ITA

Ilaria Debertolis protagonista di due cadute raccontate ironicamente sul suo profilo Facebook

..... 35


GRANFONDO MILLEGROBBE

..... 36


B R I GA D O I E C O N FO RTO LA m at tat o r i AL LA

M ILLEG RO B B E ALESSIO FINI Photo credit: Merler-Bettega

Pronostici rispettati nella 34a edizione della granfondo sul Lavarone. Dopo il successo nel prologo, gli atleti piÚ quotati alla vigilia si impongono anche nella granfondo. ..... 37 E dietro è festa per gli oltre 300 fondisti al via


GRANFONDO MILLEGROBBE

LAVARONE

19-20.03.2016

> Prologo

..... 38

Pronostici rispettati nella prima giornata di gare della 34ª edizione della Granfondo Millegrobbe. Mauro Brigadoi, 24enne portacolori del Team Futura, ha confermato l’ottimo stato di forma che ne ha caratterizzato l’intera stagione (ha vinto Pustertaler, Lavazèloppet e Viote Monte Bondone Nordic Ski Marathon Classic). Il forte fondista di Predazzo ha coperto i 10 km di gara in 23’26”, tutti a spinta, infliggendo 36” di distacco al compagno di squadra Simone Bosin, fiemmese pure lui e già secondo lo scorso anno nella classifica finale della Millegrobbe. A completare il trionfo del Team Futura ci hanno pensato il friulano Francesco Fuccaro e Nicholas Bormolini, rispettivamente terzo e quarto a 1’32” e 1’35” dal vincitore. Segue, in quinta piazza, il forte austriaco Thomas Steurer, specialista delle lunghe distanze, staccato di 22” dal terzo gradino del podio e di 1’35” da Brigadoi. La 10 km femminile, come anticipato, ha visto primeggiare nettamente la portacolori della Forestale Antonella Confortola, chiamata a difendere il titolo conquistato l’anno scorso. Dopo essere riuscita a inserire il proprio nome nell’albo d’oro dell’evento alla prima partecipazione, la fiemmese ora va in cerca della vittoria bis e domani prenderà il via alla 30 km con la possibilità di amministrare un vantaggio di 1’40” sull’asiaghese Deborah Rosa, seconda nella prova contro il tempo odierna. Sul terzo gradino del podio, invece, è salita Laura Colnaghi del Gs I Camosci, nettamente più staccata (6’37” il suo ritardo dalla Confortola). La gara era valevole anche per l’assegnazione dei titoli tricolori Cittadini e Master. Sono saliti sul podio e si sono messi la medaglia d’oro al collo Laura Colnaghi (senior, master C3, C4 e C5), Antonella Confortola (master C1 e C2), Jacopo Giardina (junior), Francesco Fuccaro (senior), Marco Mosconi (master A), Daniele Vuerich (master B 1, B2 e B3) e Roberto Martini (B4 e B5).

Mauro Brigadoi e Antonella Co come previsto alla vigilia, nella cl Millegrobbe, che ha animato nel piste dell’altopiano di Lavarone, c via nei due giorni di gara. L’evento Futura, supportato dal Comune d Alpe Cimbra, ha goduto di due gio che ha esaltato il suggestivo scena fondo di Malga Millegrobbe.


onfortola si impongono, lassifica finale della 34ª l weekend le splendide con oltre 300 fondisti al o organizzato dal Team di Lavarone e dall’APT ornate di splendido sole ario offerto dal centro del > Granfondo

Thomas Steurer (5° assoluto e 1° dei Master A)

Laura Colnaghi

Il portacolori del team organizzatore Mauro Brigadoi e dell’ex azzurra di Coppa del Mondo Antonella Confortola hanno fatto gara a sé e, grazie alla più riuscita delle coincidenze, hanno pure tagliato il traguardo assieme, evento reso possibile dalla partenza posticipata della gara maschile rispetto a quella femminile. Brigadoi, vincitore del prologo di 10 km disputato nella giornata di ieri, ha preso il via della 30 km mass start in tecnica classica forte di un margine di 35” sul compagno di squadra Simone Bosin, che a propria volta poteva vantare un minuto di vantaggio sugli altri due alfieri del Team Futura Francesco Fuccaro e Nicolas Bormolini, rispettivamente terzo e quarto nella prova di ieri a 1’32” e 1’35” dal vincitore. Pronti-via e i valori in campo sono subito andati a delinearsi, con Brigadoi, Bosin e Nicolas Bormolini che hanno provato una prima accelerazione dopo pochi chilometri. A metà del primo dei due giri in programma (15 km con un dislivello di circa 300 metri a tornata) il fondista di Predazzo ha sferrato l’attacco decisivo, con il solo Bosin a provare a tenerne le code. Al primo passaggio sotto il rettilineo d’arrivo, che assegnava abbuoni ai primi cinque classificati (rispettivamente 30, 25, 20, 15 e 10 secondi) i due erano distanziati di 30 secondi, con un terzetto tutto Team Futura composto dai gemelli Nicolas e Thomas Bormolini e da Andrea Colmarino a 1’57”, incalzati da Francesco Fuccaro e Marco Mosconi, dieci secondi più dietro. La pista, leggermente più lenta nel secondo giro a causa dell’innalzamento delle temperature, ha messo ulteriormente in risalto la splendida condizione fisica di Brigadoi, che ha aumentato il gap sugli inseguitori, andando a chiudere in

..... 39


GRANFONDO MILLEGROBBE

solitaria in 1h20’33” con 43” di vantaggio su uno splendido Simone Bosin, trentino della Val di Fiemme, classe 1990, che ha bissato il secondo posto assoluto dello scorso anno. Entusiasmante, poi, la volata per il terzo posto tra i compagni di squadra Nicolas Bormolini e Francesco Fuccaro, vinta da quest’ultimo, che si è reso protagonista di una bella rimonta nella seconda parte di gara. Nella classifica generale della due giorni, si è imposto ovviamente Brigadoi, davanti a Bosin e Nicolas Bormolini, che ha scavalcato Fuccaro (quarto) grazie ai secondi di abbuono conquistati al traguardo volante di metà gara. Nella 30 km femminile, scattata circa mezz’ora prima rispetto a quella maschile, Antonella Confortola ha rotto subito gli indugi, facendo il vuoto sin dalle prime battute, con l’asiaghese Deborah Rosa e la gardenese Elisa Kaslatter in lotta per la piazza d’onore. L’atleta della Forestale, già vincitrice nel 2015, si è imposta con il tempo finale di 1h37’01” precedendo di 3’47” Deborah Rosa; quest’ultima, transitata a metà gara con una decina di secondi di vantaggio sulla Kaslatter, è andata in progressione risalendo verso il secondo gradino del podio. Terza l’altoatesina (che non aveva preso parte alla cronometro di ieri) a 5’23” dalla Confortola, mentre sull’ultimo gradino del podio della classifica generale è salita Laura Sala dell’Us Carisolo, quarta nella granfondo. Assegnati anche i titoli tricolori Cittadini e Master della 15 km, con gli atleti in gara che hanno poi potuto scegliere se proseguire per entrare nelle classifiche anche della Millegrobbe. Al maschile, si impongono Jacopo Giardina (junior), Francesco Fuccaro (senior), Marco Mosconi (master A), Guido

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L'ar riv


Simone Bosin, Mauro Bri

gadoi e Francesco Fuccaro

Deborah Rosa, Antonella

vo in con tem por ane a dei due vin cito ri, ANT ONEL LA CON FORT OLA E MAU RO BRIG ADO I

Confortola e Elisa Kaslatte

r

Masiero (master B 1, B2 e B3) e Roberto Martini (B4 e B5), mentre al femminile vittoria e titolo sono andati a Deborah Rosa (senior), Lucia Boldrin (junior), Antonella Confortola (master C1 e C2) e Laura Colnaghi (master C3, C4 e C5). La classicissima degli sci stretti tornerà nel 2017: gli organizzatori diretti da Silvano Berlanda confidano in una stagione invernale piÚ generosa per i fondisti per riproporre l’evento in gennaio, nel weekend che precede la Marcialonga.

..... 41


BIATHLON MONDIALI

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BIATHLON MONDIALI

C’è da scommettere che Dorothea avrebbe firmato a inizio anno per concludere una stagione con un bottino così ricco. La Wierer, capace di conquistare la medaglia d’argento nell’inseguimento, centra anche il traguardo della sfera di cristallo conquistando la Coppa del Mondo di specialità nell’individuale (a Oslo ha chiuso la gara in ottava posizione). Dal settore femminile, buoni segnali dalle giovani Vittozzi e Runggaldier mentre Dominik Windisch, reduce dalla storica vittoria di Canmore, si conferma tra i migliori del panorama internazionale in questa fase finale della stagione sfiorando il podio nella mass start (quarto dietro a Boe, Fourcade e Bjoerndalen). Martin Fourcade chiude la rassegna con quattro ori: è sua la corona di re del biathlon, impreziosita dagli epici duelli con il sempreverde Ole Einar Bjoerndalen e con il fuoriclasse del futuro Johannes Boe. ALBERTO FUMI Photo credit: Fisi, Pentaphoto, Austrian SKi Federation, OneWay, Fischer, Brena, Schwan, l’Express, Eurosport

DOROTHEA WIERER ROMPE L’INCANTESIMO MONDIALE: D’ARGENTO NELL’INSEGUIMENTO ..... PRIMA MEDAGLIA IRIDATA INDIVIDUALE PER LA FUORICLASSE DI ANTERSELVA. 43 BENE ANCHE DOMINIK WINDISCH CHE SI CONFERMA AD ALTI LIVELLI.


BIATHLON MONDIALI

OSLO 2-13.03.2016

> Sprint Uomini Martin Fourcade si conferma nel ruolo di dominatore del biathlon internazionale e va a vincere il settimo titolo individuale della carriera, cogliendo l’oro nella sprint di Oslo. Perfetto al tiro e veloce sugli sci, Fourcade stacca il vecchio leone Ole Einar Bjoerndalen, che non ne vuole sapere di appendere il fucile al chiodo e riesce a conquistare la medaglia numero 23 della sua lunghissima carriera. Il distacco fra i due è di 26”9 secondi; bronzo per l’ucraino Segey Semenov a 27”6 da Fourcade e ad un passo dall’argento. Per l’Italia c’è la conferma di Dominik Windisch, vincitore della gara di Canmore e ora quinto, con un solo errore al primo poligono e una gran rimonta finale che lo ha portato a superare allo sprint il russo Evgeniy Garanichev, per la quinta piazza alle spalle del campione uscente Johannes Boe. Il quinto posto rappresenta il miglior risultato di Windisch ad un Mondiale ed eguaglia il miglior risultato in una sprint, come già fece nella preolimpica di Sochi del 2013. Una gara davvero di alto livello per l’azzurro che è stato caparbio anche dopo il primo errore al tiro: trovato il netto al secondo ha chiuso in crescendo, come è nel suo stile, recuperando addirittura 3” al vincitore nell’ultimo giro. Più attardati gli altri azzurri: Christian De Lorenzi è 41°, Thomas Bormolini 56° mentre Lukas Hofer, danneggiato da una caduta, si è piazzato al 75° posto.

SPRINT - UOMINI 1.

FOURCADE Martin

FRA

0+0

0

2.

BJOERNDALEN Ole Einar NOR 0+0

0

3.

SEMENOV Sergey

4.

BOE Johannes Thingnes

NOR 0+1 1

+35.5

5.

WINDISCH Dominik

ITA

1+0

1

+39.5

UKR

0+0 0

25:35.4 +26.9 +27.6

6.

GARANICHEV Evgeniy

RUS

0+1 1

+40.4

7.

PEIFFER Arnd

GER

0+0 0

+42.1

8.

SCHEMPP Simon

GER

1+0 1

+43.8

9.

LANDERTINGER Dominik AUT

1+0 1

+46.0

10. ILIEV Vladimir

41. DE LORENZI Christian 56. BORMOLINI Thomas 75. HOFER Lukas

BUL

0+1 1

+52.2

ITA

1+1 2

+1:48.2

ITA

0+2

2

+2:14.7

ITA

1+2

3

+3:11.1

SPRINT - DONNE 1.

ECKHOFF Tiril

2.

DORIN HABERT Marie

3.

DAHLMEIER Laura

GER

1+0 1

+19.8

4.

SOUKALOVA Gabriela

CZE

1+0 1

+37.8

5.

WIERER Dorothea

ITA

0+0 0

+38.2

6.

BRORSSON Mona

SWE 0+0 0

+43.9

7.

VITKOVA Veronika

8.

DUNKLEE Susan

9.

MAKARAINEN Kaisa

NOR 0+0

0

FRA

0 +15.0

0+0

21:10.8

CZE

0+0

USA

0+1 1 +48.2

0 +46.0

FIN

0+1 1

10. HILDEBRAND Franziska

GER

0+0

20. VITTOZZI Lisa

ITA

0+1 1

+1:20.0

ITA

0+2 2

+1:45.4

ITA

0+3 3

+2:14.6

36. OBERHOFER Karin 50. SANFILIPPO Federica

+48.5

0 +50.9

> Sprint Donne

..... 44

Martin Fourcade e la sua collezione di medaglie d’oro

La norvegese Tiril Eckhoff vince il suo primo titolo mondiale nella sprint di Oslo, battendo la francese Marie Dorin Habert e la rimontante tedesca Laura Dahlmeier. Ottima gara per Dorothea Wierer, precisa al poligono ma leggermente in flessione sugli sci nel finale: l’azzurra termina così al quinto posto, con un po’ di rammarico per il podio che ci sarebbe potuto essere nelle


sue corde Eckhoff, con il tempo di 21’10”8, chiude i discorsi al secondo poligono mentre da segnalare l’impressionante rimonta di Dahlmeier, che riesce a riacciuffare il podio con un ultimo giro velocissimo e nonostante un errore alla prima sessione di sparo. Ottima la gara di Lisa Vittozzi, la più giovane delle azzurre, che sfiora l’impresa arrivando all’ultimo poligono con un tempo da prime cinque e purtroppo sbaglia l’ultimo tiro per troppa frenesia, ma chiude comunque ventesima. Karin Oberhofer gira molto bene fino al secondo poligono, quando sbaglia gli ultimi due tiri e chiude 36a, mentre Federica Sanfilippo di errori ne fa addirittura tre e finisce 50a.

> Pursuit Uomini Martin Fourcade vince il secondo oro personale nella pursuit di oslo ancora davanti all’immortale Ole Einar Bjoerndalen, giunto alla medaglia numero 55 della carriera. Bronzo per il norvegese Emil Svendsen, davanti al compagno di squadra Johannes Boe. La gara di Dominik Windisch termina al secondo poligono, quando commette tre errori: chiuderà 28°. Buona gara per Thomas Bormolini che si classifica 37° mentre Christian De Lorenzi è 54°. Ole Einar Bjoerndalen

PURSUIT - UOMINI 1.

FOURCADE Martin

2.

BJOERNDALEN Ole Einar

NOR 1+0+0+1 2 +20”1

3.

SVENDSEN Emil

NOR 0+0+0+1 1 +31”2

4.

BOE Johannes

5.

FAK Jakov

SLO

0+0+0+0 0 +41”9

6.

DESTIEUX Simon

FRA

0+0+0+0+0 +42”9

7.

LESSER Erik

GER 0+0+0+2 2 +43”3

8.

SEMENOV Sergey

UCR 1+0+1+1+3 +50”0

9.

SHIPULIN Anton

RUS 0+0+0+1 1 +59”9

10. MAILLET Quentin Fillon

FRA 0+1+1+0 2 +59”9

28. WINDISCH Dominik

ITA

0+3+1+2 6 +2’12”2

37. BORMOLINI Thomas

ITA

0+2+0+0 2 +2’59”2

54. DE LORENZI Christian

ITA

4+3+0 8 +5’27”8

FRA

0+0+1+2 3 32’56”5

NOR 0+2+0+1 3 +38”3

PURSUIT - DONNE 1. DAHLMEIER Laura

2. WIERER Dorothea Wierer

GER

0+0+0+0 0 30’49”2

ITA

0+1+1+0 2 +48”3

3. DORIN HABERT Marie

FRA

0+0+2+1 3 +57”3

4. HILDEBRAND Franziska

GER

1+0+0+0 1 +1’01”8

5. PIDHRUSHNA Olena

UCR

0+0+1+0 1 +1’18”6

6. PREUSS Franziska

GER

0+0+0+0 0 +1’19”0

7. MAKARAINEN Kaisa

FIN

2+0+2+0 4 +1’40”0

8. VITKOVA Veronika

CZE

1+0+2+0 3 +1’42”5

9. DZHIMA Yuliia

UCR

0+0+1+0 1 +1’48”2

10. DUNKLEE Susan

USA

0+1+3+0 4 +1’52”5

13. VITTOZZI Lisa

ITA

0+1+0+1 2 +1’57”9

31. OBERHOFER Karin

ITA

2+0+2+0 4 +3’31”4

50. SANFILIPPO Federica

ITA

1+0+3+3 7 +5’44”3

..... 45


BIATHLON MONDIALI

> Pursuit Donne Dorothea Wierer apre il medagliere per l’Italia: la 25enne finanziera di Anterselva conquista u n a splendida medaglia d ’ a rg e n t o nella pursuit, alle spalle della tedesca Laura Dahlmeier, che vince il primo titolo della sua carriera. Wierer mette nel tiro la chiave del suo argento: prima lascia andare Dahlmeier, troppo precisa e veloce in questa prova, commette due soli errori al poligono, ma spara molto più velocemente delle avversarie dirette. Decisiva è l’ultima serie di tiro, dove Wierer non sbaglia nulla e scappa al secondo posto a 48”3 da Dahlmeier, mantenendo la posizione sulla rimontante Marie Dorin Habert, terza a 57”3. «Questa medaglia vale tantissimo – dice l’azzurra dopo la gara – Oggi realizzo un sogno. Mi sono sentita molto meglio sugli

Quella vinta da Dorothea Wierer è la medaglia numero 21 per l’Italia del biathlon ed è la medaglia più preziosa vinta nel biathlon femminile in tutti i tempi. È la seconda individuale per le donne, dopo il bronzo nella mass start dello scorso anno vinta da Karin Oberhofer a Kontiolahti.

Nel tondo: Dorothea Wierer con la medaglia d’argento A lato: L’esultanza di Dorothea all’arrivo della pursuit

..... 46

sci, il tiro è stato buono anche se le condizioni di vento erano difficili. Per tutta la stagione l’individuale era stata la mia migliore disciplina in termini di risultati, ma sapevo che avrei potuto fare risultato in ogni format e oggi il risultato è arrivato. Ho capito di poter fare la medaglia solo sull’ultima salita. Avevo paura che da dietro potessero riprendermi ma ce l’ho fatta. Avevo tanta pressione e le due gare precedenti non mi avevano aiutata molto. Con questo risultato – conclude la Wierer – abbiamo scritto un’altra pagina di storia: è qualche anno che ci stiamo riuscendo e di questo sono molto fiera». Splendida gara anche per Lisa Vittozzi che con soli due errori si piazza al 13° posto e ipoteca il posto per la mass start conclusiva. Karin Oberhofer chiude al 31° posto, in rimonta nel finale, mentre è 50a Federica Sanfilippo, con un tabellino gravato da sette errori.


> Individuale Uomini

> Individuale Donne

Nemmeno un errore ha privato Martin Fourcade della medaglia d’oro nell’individuale maschile. Il francese ha preceduto gli austriaci Dominik Landertinger e Simon Eder, staccati rispettivamente di 5”1 e 14”4 nonostante siano stati infallibili al poligono. Fuori dal podio il norvegese Johannes Boe e il ceco Michal Krcmar. Giornata senza squilli per il quartetto italiano, con Lukas Hofer condizionato da due errori al primo poligono. Il carabiniere di San Lorenzo di Sebato ha reagito con orgoglio, infilando un 3 finale con cui ha concluso 31°. 51° Thomas Bormolini con 3 errori, 60° Dominik Windisch con 6 errori e 82° Christian De Lorenzi con 6 errori (ha avuto anche un problema alla carabina) il quale è arrivato commosso all’arrivo perchè voleva concludere in modo migliore la sua ultima gara individuale della carriera.

Doppietta francese nell’individuale di Oslo: Marie Dorin Habert ha conquistato l’oro con un solo errore al poligono davanti alla connazionale Anais Bescond per 12”2, bronzo alla tedesca Laura Dahlmeier a 1’17”8, che festeggia la seconda medaglia della rassegna dopo l’oro nella pursuit. Due le azzurre nelle dieci in una giornata che regala a Dorothea Wierer l’aritmetica certezza della conquista della coppa di specialità. La finanziera di Anterselva, a segno ad inizio stagione a Oestersund e Ruhpolding, ha terminato all’8° posto con due errori, incamerando punti sufficienti per diventare irraggiungibile a quota 154 contro i 152 della Dorin, terza è Gabriela Soukalova con 128. Wierer diventa la seconda biatleta italiana a raggiungere questo prestigioso traguardo (la prima fu Nathalie Santer nella stagione 1993-94). «Puntavo alla medaglia visto che ero la favorita e avevo vinto le ultime due gare – spiega al traguardo Dorothea – per cui c’è un pizzico di delusione anche se sono soddisfatta di avere vinto la Coppa. Con due errori non vado da nessuna parte perché le avversarie non regalano niente. Nella prima serie a terra mi è scappato il terzo colpo e non sono riuscita a controllarlo come volevo, ma in generale non era il mio ritmo al poligono. Ho fatto fatica, sparato lentamente, non sono soddisfatta. Sugli sci mi sono sentita un po’ meglio, anche se ho un’infiammazione ai tibiali che sto curando con i massaggi. Bisogna avere un po’ di pazienza e aspettare che passi, adesso ci aspetta la staffetta, puntiamo in alto ma dobbiamo sparare bene». Ottime cose sono arrivate anche da Alexia Runggaldier: la ventiquattrenne poliziotta

INDIVIDUALE - UOMINI 1. FOURCADE Martin

FRA

0+1+0+0 1

49:13.9 0.0

2. LANDERTINGER Dominik

AUT

0+0+0+0 0

+5.1

3. EDER Simon

AUT

0+0+0+0 0

+14.4

4. BOE Johannes Thingnes

NOR 0+0+0+1 1

+57.2

5. KRCMAR Michal

CZE

+1:16.4

0+0+0+0 0

6. FAK Jakov

SLO

0+0+1+0 1

+1:40.4

7. LESSER Erik

GER

0+1+0+0 1

+1:54.7

8. GARANICHEV Evgeniy

RUS

0+1+1+0 2

+2:04.6

9. BIRNBACHER Andreas

GER 0+0+1+0 1

+2:11.9

10. FOURCADE Simon

FRA

1+0+0+1 2

+2:18.4

31. HOFER Lukas

ITA

2+1+0+0 3

+4:03.0

51. BORMOLINI Thomas

ITA

0+1+1+1 3

+5:48.5

60. WINDISCH Dominik

ITA

2+2+1+1 6

+6:45.7

82. DE LORENZI Christian

ITA

5+0+0+1 6

+9:10.6

1. DORIN HABERT Marie

FRA

0+0+0+1 1 44:02.8 0.0

2. BESCOND Anais

FRA

0+0+0+1 1 +12.2

3. DAHLMEIER Laura

GER

1+0+1+0 2 +1:17.8

4. VITKOVA Veronika

CZE

0+1+0+0 1 +1:26.8

5. SOUKALOVA Gabriela

CZE

1+0+0+1 2 +1:36.8

6. HILDEBRAND Franziska

GER

1+0+0+0 1 +1:37.7

7. GUZIK Krystyna

POL

0+0+1+0 1 +1:39.4

8. WIERER Dorothea

ITA

1+1+0+0 2 +1:43.3

9. VARVYNETS Iryna

UKR

0+0+0+1 1 +1:56.3

10. RUNGGALDIER Alexia

ITA

1+0+0+0 1 +1:57.5

26. OBERHOFER Karin

ITA

1+1+0+1 3 +3:12.5

58. SANFILIPPO Federica

ITA

1+3+0+1 5 +5:54.7

INDIVIDUALE - DONNE

..... 47


BIATHLON MONDIALI

..... 48


di Santa Cristina, all’esordio sulle nevi norvegesi dopo avere partecipato agli Europei, ha tirato fuori dal cilindro la migliore prova della carriera, entrando per la prima volta nella top-ten. Sicura al poligono (dove ha commesso un solo errore), sciolta sugli sci, ha mostrato un’ottima propensione per questo format. «Sono contentissima della mia prestazione, si trattava della mia prima occasione in questo Mondiale e non me la sono lasciata scappare. Non mi sono messa pressione, è stata una giornata divertente». 26a Karin Oberhofer con tre errori, mentre Federica Sanfilippo (cinque errori) non è andata oltre il 58° posto. A questo punto è stato definito il quadro delle partecipanti alla mass start di domenica 13 marzo, fra le quali sono presenti Wierer e Vittozzi, terza riserva Runggaldier. Marie Dorin Habert può essere soddisfatta dei suoi Mondiali

> Mass Start Sfida tesissima tra Johannes Boe e Martin Fourcade nella mass start. Alla fine di una prova decisamente tattica, il 22enne norvegese vince l’oro con 2”8 di vantaggio sul francese, mentre il bronzo lo acciuffa l’eterno Ole Einar Bjoerndalen. Grandissima gara per l’azzurro Dominik Windisch, unico azzurro a conquistarsi la presenza nella starting list, chiude al quarto posto a 19”8 dal vincitore e a 13 secondi dal bronzo. Windisch può recriminare sull’errore all’ultimo poligono, che lo allontana dai primissimi, mentre aveva la concreta possibilità di giocarsi un posto da medaglia. «Sto crescendo passo dopo passo – dice Windisch in chiusura di Mondiale – All’ultimo giro ero convinto di potercela fare, ma ho sparato con un filo di ritardo e ho sbagliato. Ci ho creduto per tutta la gara, ho fatto un ultimo giro fantastico. Il biathlon è uno sport meraviglioso e oggi è stata una giornata spettacolare. Ora sono molto motivato per la prossima stagione». Chiusura trionfale del Mondiale per la francese Marie Dorin Habert, che conquista il secondo titolo individuale in questa rassegna iridata, grazie a quattro sessioni di tiro perfette e ad un’ottima velocità sugli sci. La fuoriclasse transalpina taglia il traguardo in 35’28”5 davanti alla tedesca Laura Dahlmeier, staccata di 7”3, e alla finlandese Kaisa Makarainen a 8”1. Ancora una buona gara per Lisa Vittozzi che si piazza al 17° posto finale, grazie ad un’ottima tenuta nel tiro (solo un errore al secondo poligono). È 20a invece Dorothea Wierer, apparsa piuttosto stanca e molto fallosa al tiro con 5 errori totali.

MASS START - UOMINI 1.

BOE Johannes Thingnes

2.

FOURCADE Martin

NOR 0+0+1+0 1 37:05.1 FRA 1+0+0+0 1 +2.8

3. BJOERNDALEN Ole Einar

NOR 0+0+0+0 0 +6.7

4.

WINDISCH Dominik

ITA

5.

PEIFFER Arnd

1+0+0+1

2 +19.8

GER 1+0+0+0 1 +19.9

6.

BOE Tarjei

NOR 1+1+0+0 2 +21.8

7.

FAK Jakov

SLO

8.

SEMENOV Sergey

9.

SHIPULIN Anton

10. BAILEY Lowell

0+0+1+0 1 +21.9

UKR

0+0+0+0 0 +31.6

RUS

0+1+0+1 2 +41.0

USA 0+0+0+1 1 +41.7

MASS START - DONNE 1.

DORIN HABERT Marie

2.

DAHLMEIER Laura

3.

MAKARAINEN Kaisa

FIN

0+0+1+0 1 +8.1

4.

SOUKALOVA Gabriela

CZE

0+1+0+0 1 +30.9

5.

BESCOND Anais

FRA

1+0+1+0 2 +39.2

6.

VITKOVA Veronika

CZE

1+0+0+1 2 +42.7

7.

OLSBU Marte

8.

PREUSS Franziska

9.

BIRKELAND Fanny Horn

FRA

0+0+0+0 0

GER

0+0+1+0 1 +7.3

35:28.5

NOR 1+0+2+0 3 +43.9

GER

1+0+1+0 2 +44.2

NOR 1+0+1+0 2 +51.1

10. SKARDINO Nadezhda

BLR

0+0+0+0 0 +52.0

17. VITTOZZI Lisa

ITA

0+1+0+0 1 +1:35.4

ITA

1+2+1+1 5 +1:51.6

20. WIERER Dorothea

..... 49


BIATHLON MONDIALI

> Staffetta Mista Grande prova della Francia nella staffetta mista mentre l’Italia commette molti errori al poligono e chiude all’ottavo posto. Marie Dorin e Martin Fourcade che trascinano i cugini d’oltralpe sul gradino più alto del podio con 8 ricariche e 1h11’48”3, battendo per soli 4 decimi la Germania e per 10”3; terza la Norvegia. Per gli azzurri una gara in salita, dopo la prima frazione di Dorothea Wierer, una sola ricarica, e un cambio dato con il gruppo delle migliori a 16”5 da usa e Norvegia in testa. Poi parte Karin Oberhofer che usa tre ricariche per ognuno dei due poligoni e cambia nona a 1”16. Valida, Oberhofer, nel salvare ben cinque penalty point che avrebbero costretto l’altoatesina al giro di penalità, ma purtroppo l’Italia esce dalla zona medaglie. Lukas Hofer, nella prima frazione maschile, usa 2 ricariche al tiro a terra e 3 al tiro in piedi, però è molto veloce sugli sci, tanto da ritrovarsi al sesto posto tra la prima e la seconda sessione di tiro. Cambia nono a 1”35 dalla testa. Dominik Windisch, in ultima frazione, usa 3 ricariche al primo tiro e poi spara perfetto al secondo per una chiusura all’ottavo posto a 1’55”4 dai transalpini.

STAFFETTA MISTA 1. FRANCIA

0+2 0+6

0+8

1:14:01.0

0+5 0+2

0+7

+4.3

0+7 0+3

0+10

+14.4

0+3 0+6

0+9

+29.8

0+1 0+2

0+3

+1:07.1

6. REPUBBLICA CECA

0+3 0+2

0+5

+1:23.3

7. RUSSIA

0+3 1+5

1+8

+1:32.9

8. ITALIA

2. GERMANIA 3. NORVEGIA

4. UCRAINA

5. AUSTRIA

0+9 0+6

0+15

+1:55.4

9. BIELORUSSIA

0+0 0+1

0+1

+2:09.1

10. USA

0+3 0+2

0+5

+2:19.6

0+1 0+5

0+6

1:13:16.8

0+2 0+3

0+5

+11.5

0+1 0+4

0+5

+23.4

STAFFETTA 4X5 KM UOMINI 1. NORVEGIA

2. GERMANIA 3. CANADA

4. AUSTRIA

0+3 1+7

1+10

+53.5

5. REPUBBLICA CECA

0+2 0+5

0+7

+54.4

6. RUSSIA

0+4 1+3

1+7

+1:06.4

7. SVEZIA

0+4 0+6

0+10

+1:06.6

8. USA

0+3 0+2

0+5

+1:27.3

9. FRANCIA

0+2 0+8

0+10

+1:57.7

10. SVIZZERA

0+3 0+4

0+7

+2:05.8

0+2 1+6

1+8

+2:24.2

11. ITALIA

Azzurri al poligono

..... 50


> Staffetta Maschile

> Staffetta Femminile

La Norvegia di Ole Einar Bjoerndalen (28 titoli tra Mondiali e Olimpiadi), di Tarjei e Johannes Boe, di Emil Svendsen vince davanti al pubblico di casa l’oro della staffetta maschile con una gara di altissimo livello, nella quale è stato decisivo il turno di Johannes Boe, in terza frazione, che ha permesso agli scandinavi di involarsi e tenere la prima piazza fino alla fine. Argento alla Germania, che fino all’ultimo poligono ha provato ad insediare la leadership dei norvegesi e poi ha chiuso con 11”5 di ritardo. Bronzo a sorpresa per il Canada, a soli 23”4 dai vincitori. Per l’Italia arriva un 11° posto. Christian De Lorenzi, che ha chiuso con questa gara la carriera, effettua una sola ricarica, ancora bene Lukas Hofer in seconda, con due ricariche e la risalita verso le posizioni più nobili della classifica. Thomas Bormolini apre benissimo, ma incappa in una serie sventurata, caratterizzata da una penalità, che condiziona il finale di Dominik Windisch, anch’egli bravo con due sole ricariche. Alla fine l’Italia accusa 2’24”2 di svantaggio, ma ha la concreta possibilità di crescere.

Oslo in tripudio per la vittoria della Norvegia nella staffetta femminile dei Mondiali. Il quartetto di casa, composto da Solemdal, Birkeland, Eckhoff e Olsbu ha preceduto al traguardo di 5”3 la Francia che anche in questa occasione è salita sul podio con Braisaz, Bescond, Chevalier e Dorin Habert, mentre il bronzo è andato alla Germania con Preuss, Hildebrand, Hammerschmidt e Dahlmeier, in ritardo di 28”6. Settimo posto per l’Italia che non è riuscita a fare gara di testa. Lisa Vittozzi ha dato il cambio a Karin Oberhofer in quindicesima posizione con un ritardo di 51” dalla testa, l’altoatesina ha ridotto leggermente le distanze consegnando ad Alexia Runggaldier un tredicesimo posto a 48”. Quest’ultima è stata l’unica delle nostre a non effettuare nemmeno una ricarica e ha consegnato a Dorothea Wierer il compito di recuperare dall’ottavo posto a 1’11”. Le rivali si sono dimostrate compatte rendendo impossibili recuperi portentosi anche da parte della migliore azzurra: l’Italia chiude al 7° posto a 1’49”3 dalle vincitrici.

STAFFETTA 4X6 KM DONNE 1. NORVEGIA

0+3 0+3

0+6

1:07:10.0

0+5 0+3

0+8

+5.3

3. GERMANIA

0+0 0+4

0+4

+28.6

4. POLONIA

0+2 0+5

0+7

+1:08.4

5. UCRAINA

2. FRANCIA

1+4 0+1

1+5

+1:27.7

6. REPUBBLICA CECA 0+0 3+6

3+6

+1:49.3

7. ITALIA

0+1 1+7

1+8

+1:49.3

8. KAZAKISTAN

0+3 0+4

0+7

+2:08.4

9. SLOVENIA

0+3 0+2

0+5

+2:54.9

10. SVEZIA

1+5 0+1

1+6

+3:04.6

Lukas Hofer

..... 51



BIATHLON COPPA DEL MONDO

DOROTHEA CHIUDE UNA STAGIONE DA INCORNICIARE CON UN PODIO IN COPPA DEL MONDO ALESSIO FINI Photo credit: Pentaphoto, Fisi, Biathlon-Portal, Sportnews

Dopo il quinto posto nella sprint sul tracciato siberiano, l’azzurra 26enne di Anterselva centra il terzo posto nella prova a inseguimento alle spalle di Makarainen e Dorin Habert, ultima gara di una stagione da incorniciare (le mass start sono state annullate per avverse condizioni meteo). Ancora una top-ten per Dominik Windisch, uscito bene dai Mondiali.


BIATHLON COPPA DEL MONDO

KHANTY MANSIYSK (RUS) 17-20.03.2016

> Sprint Uomini

> Sprint Donne

Prima vittoria in carriera per Julian Eberhard, vera sorpresa della sprint maschile. L’austriaco, zero errori al poligono, si è presentato al traguardo con un vantaggio minimo, appena 1”1, sul tedesco Simon Schempp, il quale credeva ormai di avere centrato il pieno obiettivo; completa il podio l’altro rappresentante della Germania Arnd Pfeiffer a 23”0. Buone le prestazioni dei due italiani presenti: Dominik Windisch, reduce da un ottimo campionato del mondo, che chiude al 10° posto a 1’15”2 dal vincitore, con un solo errore. Due errori per Lukas Hofer, che però è andato forte sugli sci per limitare i danni, rientrando fino al 17° posto con un ritardo di 1’24”2.

Domink Windisch

Kaisa Makarainen trova la prima vittoria della stagione nella sprint proprio nell’ultima occasione disponibile grazie ad un’eccellente prestazione sugli sci che le ha permesso di sopperire all’unico errore commesso al poligono: 3”1 il vantaggio sul traguardo sulla ceca Gabriela Soukalova, terza la norvegese Marte Olsbu a 4”8. Dorothea Wierer è quinta senza errori e con un ritardo di 27”8 (sesta volta consecutiva tra prime sei) e chiude su terzo gradino del podio la Coppa di specialità con 327 punti dietro a Soukalova (413) e Marie Dorin Habert (336). Nelle trenta di giornata anche Lisa Vittozzi (27a) e Karin Oberhofer (28a)

Kaisa Makarainen

> Pursuit Uomini La pursuit maschile incorona la Germania, che piazza tre propri atleti ai primi cinque posti. Il successo, il quinto dell’anno, è andato a Simon Schempp che nonostante i tre errori si è messo alle spalle Johannes Thingnes Boe (un solo errore) con 8”5 di margine grazie ad una prova pregevole sugli sci; completa il podio Erik Lesser a 15”7 con due errori. Due azzurri presenti che per oltre metà gara hanno fatto gara da discreti protagonisti: 16° Dominik Windisch e 21° Lukas Hofer, entrambi con quattro errori.

..... 54


> Pursuit Donne

SPRINT - UOMINI 1. EBERHARD Julian

AUT 0 24’18”6

2. SCHEMPP Simon

GER 0 +1”1

3. PFEIFFER Arnd

GER 0 +23”0

4. LANDERTINGER Dominik

AUT 0 +28”2

5. LESSER Erik Lesser

GER 0 +38”1

6. BURKE Tim

USA 1 +52”6

7. BOE Johannes Thingnes

NOR 1 +1’02”0

8. DOLL Benedikt

GEL 1 +1’03”4

9. RASTORGUJEVS Andrejs

LIT

1 +1’05”8

10. WINDISCH Dominik

ITA

1 +1’15”2

17. HOFER Lukas Hofer

ITA

2 +1’24”2

FIN

1

CZE

0 +3.1

SPRINT - DONNE 1. MAKARAINEN Kaisa

2. SOUKALOVA Gabriela 3. OLSBU Marte

4. BRAISAZ Justine

NOR 0 +4.8

FRA 0

5. WIERER Dorothea

ITA

6. PREUSS Franziska

+24.2

0 +27.8

GER 1 +32.2

7. PIDHRUSHNA Olena 8. BESCOND Anais

20:42.3

9. SKARDINO Nadezhda

UKR 0+0

0 +33.9

FRA

0+1

1 +37.0

BLR

0+0

0 +41.6

10. DORIN HABERT Marie

FRA

0+1

1 +44.6

27. VITTOZZI Lisa

ITA

0+1

1

+1:23.4

ITA

0+1

1

+1:24.2

28. OBERHOFER Karin

PURSUIT - UOMIMI 1. SCHEMPP Simon

PURSUIT - DONNE

GER

2. BOE Johannes Thingnes 3. LESSER Erik

5. DOLL Benedikt 6. BURKE Tim

7. LINDSTROEM Fredrik

1+1+0+1

NOR 0+0+0+1

4. WEGER Benjamin

La stagione di Dorothea Wierer si chiude con un’altra gemma preziosa. La venticinquenne finanziera di Anterselva ha piazzato il terzo posto conquistato nella pursuit disputata sulla pista russa alle spalle della finlandese Kaisa Makarainen e della francese Marie Dorin Habert, staccata di 5”7 dalla vincitrice. Dorothea ha disputato una prova intelligente, nella quale ha sparato con regolarità dal poligono (appena un errore nella terza serie) e tenuto un ritmo costante sugli sci, che le ha permesso aggiungere in bacheca il 13° podio stagionale. «Sono contenta di essere riuscita ad arrivare al terzo posto. Ad un certo punto, quando ci siamo trovate tutte insieme all’uscita dall’ultimo poligono, ho temuto di essere superata da tutte le mie avversarie e tagliare il traguardo addirittura in sesta posizione, ma fortunatamente non è andata così. Purtroppo non sono riuscita a vincere la coppa di specialità ma è stato impossibile fare meglio».

3

33:27.8

1. MAKARAINEN Kaisa

1

+8.5

2. DORIN HABERT Marie FRA

0+0+0+1 1

+1.5

+15.7

3. WIERER Dorothea

0+0+1+0 1

+5.7

SUI

0+0+0+0

0

+18.7

4. SOUKALOVA Gabriela CZE

GER

1+0+1+0

2

+27.3

5. PREUSS Franziska

USA

0+0+1+1

2

+31.3

6. BIRKELAND Fanny Horn NOR 0+0+1+0

1

+13.1

SVE

0+0+0+0

0 +36.8

7. PIDHRUSHNA Olena

UKR 0+0+2+0

2

+42.9

NOR 0+1+1+1

3

+45.6

UKR 0+0+0+0

0

+49.9

3

+42.6

8. OLSBU Marte

GER 1+1+0+2

4

+43.5

9. DZHIMA Yuliia

21. HOFER Lukas

30:06.7

2

AUT 0+1+0+2

16. WINDISCH Dominik

2

0+0+1+1

9. PEIFFER Arnd

10. SLESINGR Michal

1+0+1+0

GER

8. LANDERTINGER Dominik

FIN

ITA

1+0+0+1

2

+6.5

GER 0+1+0+0

1

+6.6

CZE

0+1+0+0

1

+45.3

10. BRAISAZ Justine

FRA 2+0+0+0

2

+58.4

ITA

0+1+2+1

4

+1:39.3

21. OBERHOFER Karin

ITA

2+0+0+0

2

+2:08.8

ITA

1+0+3+0

4

+2:04.2

26. VITTOZZI Lisa

ITA

2+0+0+1

3

+2:26.7

Nel tondo: Gabriela Soukalova

..... 55



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