Notizie sull’autore Daniel Pennac (Pennacchioni) nasce nel 1944 a Casablanca, dove il padre era militare di carriera. Dopo un’infanzia vissuta in giro per il mondo, tra Africa, Europa e Asia, si stabilisce a Parigi. Dapprima pessimo studente si riconcilia con gli studi quando un professore di liceo lo invita a seguire la sua passione per la scrittura. Si laurea in lettere e successivamente insegna in un liceo parigino dedicandosi con passione ai ragazzi “birichini”. E’ diventato un autore amatissimo anche dal pubblico italiano e i suoi libri per adulti sono un misto di fiaba tenera e grottesca e basta crescere un po’, potremo leggerli divertendoci immensamente.
Questo racconto parla di Cane, un cucciolo che dopo una breve vita da randagio va a finire in un canile, in quell'orribile posto si fa anche degli amici. Purtroppo ogni tre giorni i cani venivano uccisi se non trovavano un padrone, ma fortunatamente il Cane viene adottato da Mela, una ragazzina viziata e triste. Il Cane all'inizio sarà l'orgoglio di Mela, ma lei ben presto se ne dimentica e dopo essere stato trascurato a lungo, il Cane decide di scappare, si ritrova in strada, dove un altro cane lo aiuterà a sopravvivere mostrandogli i trucchetti della vita da randagio. Il Cane però sente la mancanza della sua padroncina e la ritrova. All'inizio arrabbiata Mela tenta di prenderlo a sassate ma lui riesce, facendo la faccina più tener che poteva a scaldarle il cuore. Mela finalmente capisce che per lei il Cane è una cosa davvero importante. I genitori sentendosi trascurati decidono di far rapire il Cane, prendendo come scusa una vacanza e mettono il Cane in una roulotte attaccata alla macchina, quando si fermano a mangiare i genitori lasciano di proposito l'auto incustodita e i ladri ingaggiati rapiscono il Cane per poi abbandonarlo in un bosco. Mela è sconvolta dall'accaduto e decide di fare lo sciopero della fame fino a quando non avrebbero ritrovato il Cane. I genitori intanto iniziano le ricerche. Il Cane insieme a una banda di amici ritrova la strada di casa e una volta entrato sfascia tutto, rompe divani, letti, tavoli, poi insieme ai suoi amici addobba la stanza della padroncina con cose bellissime e una statuetta di lui fatta dal padrone di un amico. Quando lo ritrova Mela è felicissima e i genitori si ripromettono di non abbandonarlo più e di sopportarlo, mentre invece Mela e il Cane possono godersi una bellissima vita in pace.
Muso Nero E’ l’amico del Cane, quello che gli insegnò la vita vera mandandolo in città a trovare una padrona.
Mela Fra il Cane e Mela è nata un’amicizia molto forte tanto che quando Mela sta male anche il cane sta male. Mela ha salvato la vita portandolo via dal canile.
del
cane
Lanoso e Nasale Sono stati vicino a il Cane dal primo momento in cui si sono incontrati. Si sono dovuti lasciare solo quando al canile trovò una padrona.
Lo Ienoso Insegnò a Il Cane quello che non aveva ancora imparato da Muso Nero e lo ospitò a casa sua per il lungo periodo in cui si allontanò da Mela.
Il Cane visse a lungo in una discarica . Il suo caro amico Muso nero gli insegnò vita e gli parlò tanto della città.
la
Purtroppo un brutto giorno Muso Nero mosì e a quel punto il Cane fu costretto ad in città in cerca di una padrona. Il Cane trovò un padrone, un macellaio, ma lo lasciò per una passante che non lo considerava nemmeno. L’animale fu quindi costretto a diventare un cane randagio. Fino a quando, una brutta mattina si svegliò e ….
Il Cane venne catturato e fu portato al canile dove aspetto tre giorni, se nessuno lo avesse adottato sarebbe stato abbandonato, ma con la sorpresa di tutti gli addetti al canile una bambina lo scelse! La bambina era Mela. Il Cane non voleva andarsene, era spaventato, ma lo portarovo via comunque.
Questo librino è stato realizzato nel corso di un anno di lavoro in aula informatica. Partendo
dalla
lettura
del
libro,
abbiamo
effettuato
ricerche su Internet per trovare informazioni sull’autore e sulla storia nonché varie immagini per arricchire le pagine. Per riuscire a farlo abbiamo imparato a cercare sui motori di ricerca, a copiare e incollare, ma anche a usare diverse funzioni di Word, dalle caselle di testo alla Word Art, sbizzarendoci con caratteri, colori e sfondi. Infine la nostra creatività si è espressa anche in byte grazie a Paint, dove abbiamo realizzato bellissimi disegni. E’ stato un lavoro collettivo e comune, ma ognuno di noi ha saputo dare al suo librino la sua impronta con originalità e fantasia.