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ANNO XXVI n. 1 - Agosto 2015 - Centro Studi La Torre S.r.l. - In caso di mancato recapito inviare al CPO Ravenna, ufficio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la dovuta tariffa.
ANNO XXVI - N. 1 AGOSTO 2015 - Centro Studi La Torre S.r.l.
MAGAZINE DI CULTURA OLISTICA
Intervista a
Fulvio Palombini Lo shiatsu ispirato al Namikoshi
L’approccio alla
Psicosomatica
Applicata I segreti del
Feldenkrais
RIV
ISTA UFFICIAL E
Il Pilates nella
terza età
CALENDARIO / Corsi e seminari a cura della Scuola Italiana Olistica
SCUOLA ITALIANA OLISTICA
EDITORIALE
SOMMARIO
In crescita le discipline olistiche
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Notes Mantra
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Il Pilates nella terza età
È un percorso tutto in divenire ma il cui futuro sembra già tracciato sotto il segno positivo. È quello delle discipline olistiche, in crescita ovunque in Italia e nel mondo. Questo perché sempre maggiore è l’interesse delle persone verso quell’insieme di metodologie e tecniche che – se applicate con costanza – stimolano l’attivazione di un processo di autoguarigione di sintomi e disturbi sia fisici sia mentali. Il benessere a 360 gradi è infatti l’obiettivo primario per chi aspira a migliorare la qualità della vita. Nulla di che stupirsi che questo avvenga in un momento storico in cui sempre più evidenti sono gli effetti dello ‘stress della vita moderna’. Già gli antichi avevano capito l’importanza del tenere al ‘tutto’ (dal greco “olos), ossia del non tenere separata l’anima e la mente dal corpo, come recita la celebre massima latina “Mens sana in corpore sano” la cui paternità si deve a Giovenale. Se un tempo era più una dichiarazione di intenti, oggi, le ricerche scientifiche e mediche ne producono le prove. Un corpo sano e in salute aiuta la mente a dare il meglio di sé, ma è altrettanto vero il contrario. Secondo diversi studi infatti il corpo funzionerebbe come una valvola di sfogo: stati emotivi negativi, non gestiti e spesso repressi, assumono la forma di sintomi, di disturbi fisici, fino a degenerare in vere e proprie patologie. Attualmente sono tanti i luoghi in cui si va per rigenerarsi ma anche tante le pratiche che promettono un miglioramento dello stato di salute in generale. Si sono moltiplicati ovunque i cosiddetti centri olistici, ma anche le palestre e le scuole che propongono accanto alle pratiche più tradizionali, corsi di yoga, Pilates, ginnastica posturale, riflessologia, shiatsu, tai chi, reiki, etc. Testimone di questo crescente interesse è certamente la SIO – Scuola Italiana Olistica che si occupa proprio di formare i professionisti di ciascuna disciplina, attraverso corsi, stage, workshop ed eventi formativi. Perché è solo creando i migliori maestri, che si può soddisfare in modo adeguato gli appassionati.
di Roberta Bezzi
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Shiatsu: il metodo Palombini
di Roberta Bezzi
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Psicosomatica Applicata
di Eros Zannoni
16 Grounding, Radicamento di Chiara Corvini
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Metodo Feldenkrais
di Federica Montani
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Pratica sul corpo per arrivare alla mente di Roberta Bezzi
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SCUOLA ITALIANA OLISTICA Programmazione didattica
2015/2016
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Speciale Yoga Day
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Il potere dei Mantra
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Buona lettura
antra Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Roberta Bezzi Hanno collaborato a questo numero: Chiara Corvini, Roberta Fadda, Federica Montani, Eros Zannoni. Art Director Chiara Catani, Elena Zanfanti Fotografie Archivio Mantra
Un ringraziamento particolare a: Rita Babini – docente di Hatha Yoga, Fulvio Palombini – direttore Scuola Italiana Shiatsu. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Mantra c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 - Fax 0544/34752 e-mail: olistico@fif.it www.scuolaitalianaolistica.it
ANNO 2 - N. 1 AGOSTO 2015
MAGAZINE DI CULTURA OLISTICA
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notes
mantra Una ricerca dimostra il legame tra cibo e sonno La regola sembra essere fondamentalmente questa: un’alimentazione variata garantisce una buona qualità del sonno. A scoprirlo una ricerca della Perelman School of Medicine dell’università della Pennsylvania, negli Stati Uniti, che ha tentato di approfondire il legame fra obesità e riposo. O meglio: capire perché il modo in cui si mangia è collegato a quello in cui si dorme. Pubblicata sulla rivista “Appetite”, l’indagine - capitanata da Michael A. Grandner, ricercatore e membro del Centro di neurobiologia circadiana e del sonno nello stesso ateneo - ha dato la sua sentenza: chi dorme male ha un’alimentazione carente in molti elementi nutritivi. Viceversa, dorme meglio chi adotta una dieta piuttosto diversificata, che alterna ogni giorno alimenti diversi ricchi di proteine, vitamine, carboidrati, minerali e fibre.
Il PianoMirroring di Alessandro Sironi Dopo anni di intensa attività nel campo dell’arte musicale, in qualità di compositore, arrangiatore e pianista, Alessandro Sironi ha avuto una svolta interiore e concettuale con PianoMirroring. Un progetto che è compimento di un percorso che ha visto l’artista distogliere lo sguardo dalla pura pratica musicale per avvicinarsi alle discipline dedite allo sviluppo armonico dell’essere umano. Sironi torna ad una visione sacrale dell’arte, ovvero una dimensione che utilizzi la sapienza della tecnica per volgerla al servizio dell’essere umano attraverso un sistema moderno di traduzione dei simboli interiori in suoni, senza dimenticare l’aspetto concertistico e della composizione in ambito della cultura occidentale. PianoMirroring si concretizza in performances pubbliche, sessioni individuali e seminari di gruppo.
Finding happiness!
Impariamo a vivere la felicità Sintonia con gli altri, meditazione, aiuto reciproco, la vita bella in piccole comunità. Si ispira a questi principi il film “Finding Happiness” di Ted Nicolau, uscito lo scorso autunno, che è stato ispirato dall’Ananda World Brotherhood Village. Un piccolo universo fondato negli anni Sessanta dal maestro Swami Kriyananda, dove vivere secondo lo spirito dello yoga e dell’armonia con ciò che ci circonda, che oggi conta 1.200 residenti fissi in nove comunità tra Stati Uniti, India e in Italia, ad Assisi, più 150 gruppi di meditazione, dall’Africa alla Nuova Zelanda. Comunità non religiose, ma spirituali, le cui pratiche si basano su antiche scienze dell’autorealizzazione. Una particolarità del film? Gli attori non recitano perché sono le persone che vivono nelle comunità.
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Yoga, benefici sul cervello
Crescione, l’insalata della salute
Più si pratica lo yoga e più crescono i neuroni. A dirlo non sono i guru della disciplina, ma uno studio realizzato dagli scienziati del Centro nazionale statunitense per la Medicina Alternativa e Complementare che si trova a Bethesda, in Maryland. La ricerca condotta da Chantal Villemure e Catherine Bushnell è stata presentata al meeting annuale della Society for Neuroscience a San Diego. I risultati piaceranno ai tanti amanti dello yoga: la pratica della disciplina è associata alla comparsa di nuovi neuroni, come dimostra l’aumento di volume della materia grigia degli yogini in alcune aree chiave del cervello.
La primavera è il periodo giusto per consumare il crescione, ortaggio ricco di ferro, zolfo e vitamine disintossicanti che aiuta contro anemia, ulcera e calcoli. Già gli antichi, ne consigliavano l’utilizzo, in quanto definita “l’insalata della salute”. L’ideale è consumarlo fresco per sfruttarne al meglio le numerose proprietà. Cresce in campagna lungo i corsi dei fiumi, ma lo si acquista anche dall’ortolano.
I benefici del massaggio bioenergetico dolce Favorisce il contatto affettivo tra genitori e bambini il massaggio bioenergetico dolce, detto anche Butterfly massage. Ma produce anche un effetto stimolante e armonizzante di tutte le funzioni vitali, rafforza il sistema immunitario e rinforza l’autoregolazione del bambino. È un massaggio molto sottile, quasi uno sfioramento che attraversa tutta la pelle. Tutto il corpo viene massaggiato ripetutamente e delicatamente per stimolare l’energia a scorrere e sciogliere eventuali blocchi, ripristinando così la naturale onda della pulsazione bioenergetica. L’ideale dopo un parto traumatico o negli episodi di perdita del contatto affettivo ed emozionale.
YOGA DAY per la Ricerca
Maggiori informazioni su Yoga Day a pag. 39 >>
SIO – Scuola Italiana Olistica promuove lo “Yoga Day”, che si terrà il 3 ottobre a Milano e il 4 a Bologna. Una giornata all’insegna della formazione ma anche della sensibilizzazione sulla ricerca per il cancro. Parte del ricavato dell’iniziativa sarà infatti devoluto all’Associazione Messaggeri della Ricerca, un Gruppo ‘Spontaneo’ di amici che si sono uniti, con la voglia di dedicare parte del loro tempo a progettare, organizzare e realizzare eventi sportivi pro ricerca. Ne fanno parte atleti di tutte i settori dello sport, professionisti e dilettanti, accomunati dall’obiettivo di fornire un aiuto concreto all’IRST – Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori. Info sull’associazione: Daniele Avolio (fondatore e testimonial dei Messaggeri della Ricerca), tel. 366/2442200 e daniele.avolio@me.com.
Ribes nigrum e perilla contro allergie e infiammazioni L’avvicinarsi della primavera è un momento delicato per l’organismo anche perché spesso in questo periodo dell’anno insorgono fenomeni allergici o infiammatori di vario genere. Un aiuto può venire dal Ribes Nigrum, noto tradizionalmente come il re degli antistaminici naturali, una pianta dalle riconosciute proprietà antinfiammatorie e decongestionanti che ha effetti positivi sull’integrità e la funzionalità delle membrane cellulari. Dai suoi semi si ricava un olio ricco di omega 3 e 6, i famosi ‘grassi buoni’, che hanno ben note proprietà antiinfiammatorie. L’azione del ribes nigrum viene rafforzata quando viene associato con la perilla, pianta di origine orientale già conosciuta come tonico per le difese dell’organismo.
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IL PILATES NELLA Pilates e 3ª età
“La vecchiaia è un confronto iniquo tra i desideri e la possibilità sempre più ridotta di soddisfarli, a causa dei tabù della società contemporanea o della condizione del corpo, oppure per paura di essere additati come incapaci” (Claude Olievenstein). Lavorare con un pubblico senior è senza ombra di dubbio affascinante, ma decisamente impegnativo, in quanto si deve avere la consapevolezza assoluta di avere di fronte dei soggetti, sotto tanti punti di vista, abbastanza fragili. Il Pilates, a questo proposito, rappresenta una vera e propria chiave di volta, in quanto questo metodo dall'aspetto dolce e rilassante consente di eliminare una serie di tensioni che spesso sono la causa principale di atteggiamenti viziati; inoltre, permette di entrare in intimo contatto con se stessi, facendo riscoprire ciò che il corpo può ancora fare. Innumerevoli studi scientifici hanno riscontrato che una regolare attività fisica non arresta i processi biologici dell'invecchiamento, ma di certo può contenere il declino di molte delle capacità fisiche. Ecco, è fondamentale però partire proprio dalle caratteristiche fisiche dell'anziano per creare i nostri protocolli di lavoro del metodo Pilates in maniera appropriata. “Persone che continuano ad allenarsi, nella terza età, sono la testimonianza che non è necessario invecchiare alla stessa velocità degli altri. Io sto lavorando con donne di 60 anni che affermano di avere un corpo migliore di quando ne avevano 20” (Alan Herdman).
TERZA ETÀ
Ginnastica ideale che favorisce il ripristino della flessibilità e della fluidità perdute con l’avanzare dell’età
Statura (cm)
Lavorare con un pubblico senior è Dimensioni eDIMENSIONI composizione corporee: E COMPOSIZIONE CORPOREE senza dubbio affascinante, ma decisaModificazioni della statura di uomini Come si evince dal grafico, con e donne mente impegnativo, 180 l’età diminuisce in maniera evidente in quanto si deve 172,5 la statura. Questo fenomeno, che avere la consapevolezza assoluta di 165 comincia intorno ai 35-40 anni, è avere di fronte dei soggetti, sotto 157,5 da attribuirsi principalmente a una tanti punti di vista, abbastanza 150 postura scorretta, alla compressiofragili. Il Pilates, a questo proposi20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 ne dei dischi intervertebrali, a una Età (anni) to, rappresenta una vera e propria chiusura delle articolazioni dell’anca Maschi Femmine chiave di volta, in quanto questo e del ginocchio: metodo dall’aspetto dolce e rilasCome si evince dal grafico, con l'età diminuisce in maniera evidente la • La postura scorretta porta a un aumento delle normali curve fisiologiche del sante consente di eliminare unastatura. Questo fenomeno, che comincia intorno ai 35-40 anni, è da attribuirsi rachide con sviluppo marcato della cifosi dorsale (che tende a trasformarsi in serie di tensioni che spesso sono la gobba) e relativo incremento delle lordosi lombare e cervicale. causa principale di atteggiamenti • La compressione dei dischi intervertebrali causerà una diminuzione dell’acviziati. Permette inoltre di entrare qua presente nel nucleo polposo, che a sua volta comporterà una capacità in intimo contatto con se stessi, ridotta di sopportare e supportare i carichi esterni. facendo riscoprire ciò che il corpo • La flessione delle articolazioni dell’anca e del ginocchio, invece, è da attripuò ancora fare. Innumerevoli buirsi a retrazioni muscolari reiterate e croniche, soprattutto dei muscoli della studi scientifici hanno riscontrato grande catena posteriore. Diverse ricerche mostrano che con l’età avviene che una regolare attività fisica non una diminuzione della forza e della resistenza: questo è da attribuirsi a una diarresta i processi biologici dell’inminuzione dell’attività fisica e della massa muscolare. Gli studi indicano anche vecchiamento, ma di certo può che l’invecchiamento è associato a significative modificazioni della capacità contenere il declino di molte delle del sistema nervoso di elaborare le informazioni e di attivare i muscoli. In parcapacità fisiche. Ecco, è fondaticolare, l’invecchiamento influisce sulla capacità di rilevare uno stimolo e di mentale però partire proprio dalle trasformare l’informazione in una risposta: ecco perché con l’età i movimenti, caratteristiche fisiche dell’anziano semplici e complessi, sono compiuti più lentamente. Tali modificazioni di caper creare i protocolli di lavoro del rattere neuromuscolare sono responsabili, almeno in parte, della diminuzione metodo Pilates in maniera approdella forza e della resistenza. priata. “Persone che continuano La pratica di un’attività fisica tende a ridurre l’impatto dell’invecchiamento ad allenarsi, nella terza età, sono la sulla prestazione motoria. Non si deve pensare che una regolare attività fisica testimonianza che non è necessapossa arrestare i processi biologici di invecchiamento, ma di certo uno stile di rio invecchiare alla stessa velocità vita attivo può contenere notevolmente il declino di molte capacità fisiche. degli altri. Io sto lavorando con donne di 60 anni che affermano di Ma dove si pone il Pilates in questo contesto? avere un corpo migliore di • Maggior controllo del rachide nei movimenti quotidiani quando ne avevano 20” (Alan • Conservazione della capacità della colonna di estendersi, evitando che la Herdman). stessa si irrigidisca in una posizione di flessione
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• Ripristino della mobilità articolare e dell’elasticità muscolare • Rafforzamento muscolare • Miglioramento dell’equilibrio, per prevenire le cadute • Miglioramento della coordinazione, che consente al sistema nervoso di migliorare la qualità è la rapidità delle risposte agli stimoli esterni. Addentrandosi nello specifico nelle diverse patologie con cui la persona della terza età deve convivere, si può evidenziare – oltre al consueto mal di schiena, l’osteoporosi e la periartrite scapolo omerale. Osteoporosi: patologia dello scheletro che provoca una riduzione di calcio e di altri minerali nelle ossa, determinando una maggiore esposizione al rischio di frattura per traumi anche minimi. Viene anche definita malattia da disuso: l’osso è un tessuto vivo, per questo la sua crescita è stimolata dal movimento e dagli sforzi meccanici. Le ricerche hanno dimostrato che la ripetizione di carichi regolari sulle ossa sono in grado non solo di rallentare la riduzione della massa ossea, ma addirittura in alcuni casi si assiste a una regressione del processo osteoporotico. Nel caso specifico del Pilates i benefici si riscontrano soprattutto a livello della colonna
vertebrale, dove l’aumento della mobilità rachidea in estensione associata a un rinforzo del corsetto addominale consentirà di svolgere in maniera più fluida tutti i movimenti della comune vita di relazione, intervenendo indirettamente anche sulla diminuzione dei rischi di spiacevoli cadute, causa, di solito, del rischio di fratture anche al femore e al radio, che assieme ai corpi vertebrali sono le sedi più frequenti di frattura nell’anziano. Periartrite scapolo-omerale: è una tendinopatia che si presenta di solito dopo i 40 anni e consiste in un processo degenerativo che colpisce la porzione tendinea dei muscoli extrarotatori della spalla (soprattutto il sopra spinoso), con secondaria infiammazione della borsa sottoacromiale. Talvolta interessa anche il capo lungo del bicipite brachiale. I muscoli extrarotatori della spalla sono il sopraspinoso, il sottospinoso è il piccolo rotondo: nel loro insieme costituiscono la cosiddetta cuffia dei rotatori, che avvolge la testa dell’omero. Le lesioni nella cuffia dei rotatori, solitamente, originano da un’infiammazione di tendini dovu-
ta all’iperuso. Questa patologia si presenta solitamente con un dolore nella regione alteroesterna della spalla, sia a riposo che nei movimenti attivi e passivi; può essere di modesta entità o può arrivare, addirittura, a bloccare qualsiasi movimento della spalla (forma acuta). Il Pilates consente di ridare equilibrio all’articolazione della spalla, in quanto tutti gli esercizi partono, tra le altre cose, da un corretto posizionamento della stessa, andando a ricercare il cosiddetto ‘neutro’ della spalla. Naturalmente, nel caso di un’utenza senior, è auspicabile inserire degli esercizi specifici di extrarotazione (esercizio del “Ventaglio” del Pivetta e del “Candeliere” del Tissié), favorendo, in questo modo, un riequilibrio della cuffia di rotatori. Altro elemento importantissimo è la ricerca del rilassamento: anche in questo caso sarà possibile imparare a utilizzare un’articolazione solitamente dolente, e quindi limitata nel range di movimento, utilizzando esclusivamente i muscoli necessari (economizzazione del gesto motorio).
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SHIATSU
IL METODO PALOMBINI Il metodo Palombini è sicuramente quello più fedele al sistema originario del giapponese Namikoshi, tanto nell’applicazione, quanto nei principi che lo ispirano. Oltre al lettino, la vera grande diversità è nell’intensità di pressione di Roberta Bezzi
La Scuola Italiana Shiatsu fondata da Rodolfo – detto Rudy – Palombini nel 1979, è diretta dal 1994, dal figlio Fulvio, medico reumatologo, docente in Fisioterapia all’Università La Sapienza di Roma. Quest’ultimo è anche presidente dell’Associazione Italiana Shiatsu e socio fondatore (unico referente per l’Italia) dell’ISA - International Shiatsu Association, istituita nel 2001 per la diffusione e la tutela dello shiatsu Namikoshi e degli operatori shiatsu nel mondo. Nel corso degli anni, Palombini ha monitorato il proprio metodo d’insegnamento per adeguarlo, di volta in volta, alle esigenze formative e lavorative sociali. Ha sempre, inoltre, avvertito urgente la necessità di richiamare l’attenzione del ‘mondo medico’ sull’efficacia della tecnica 8
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shiatsu, riscontrata quotidianamente nella sua pratica riabilitativa. Fulvio Palombini, è corretto dire che si è avvicinato allo shiatsu grazie a suo padre? «Sì, inizialmente è stato un interesse ‘imposto’, poi amato. E’ a tutt’oggi la mia vita». Com’è oggi parlare di shiatsu? «Può essere molto semplice o molto complicato. Da quando è stato ideato, si sono sviluppati moltissimi stili, tra loro estremamente diversi sia nell’applicazione della tecnica che nel modo di rapportarsi verso l’individuo». Partendo dalla storia, come è nata questa disciplina? «Non occorre risalire all’antichità. Lo shiatsu è nato in Giappone nei primi anni del 1900 per l’ingegno
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di un simpatico uomo giapponese scomparso nel 2001 a Tokyo: Tokujiro Namikoshi. La pressione namikoshi, da cui è scaturito l’intero sistema shiatsu namikoshi, è stata una intuizione più che una invenzione. La grande forza di Namikoshi consiste nell’aver ottenuto nel 1957 il riconoscimento del suo sistema come terapia autonoma, da parte del ministero della Sanità giapponese. In poco tempo, è diventato un personaggio di grido». Lei ha avuto l’occasione di conoscerlo. Come lo ricorda? «Tokujiro era un uomo straordinario. Anche se di statura non molto alta, quando ti trovavi vicino a lui avevi l’impressione di essere a contatto con un gigante, con un uomo fortissimo. Ho sempre pensato che questa grande forza gli venisse dalla gioia di
Shiatsu in lingua giapponese: “shi” = dito e “atsu” = pressione vivere. Namikoshi rideva, rideva sempre, infondendo negli altri grande allegria. Era come se ti contagiasse con la sua risata. Ricordo una parola che ripeteva sempre durante i nostri incontri, purtroppo ho memoria della sola pronuncia: iocatta…iocatta… un termine giapponese che evoca l’inglese enjoy ossia vivi con gioia. Namikoshi era un uomo semplice, figlio di una famiglia semplice, eppure riuscì ad avere un ‘intuito terapeutico’ originale pur non essendo medico né fisioterapista né psicoterapeuta». La sua intuizione fu quella di capire che la pressione con le mani aiutava a stare meglio… «Sì. Lo shiatsu è nato quando si rese conto che premere, anzi essere pressionati arrecava beneficio anche quando si stava molto male: premere
con le mani sulle articolazioni infiammate e dolenti, premere sulla testa, sulla pancia, sugli occhi, premere con amore, con voglia di fare del bene. Namikoshi iniziò a pressionare per esigenza, per lenire i dolori della madre e delle persone che lo circondavano nella fredda isola di Hokkaido. Il principio terapeutico che guidava il suo pensiero è espresso in una frase da lui stesso coniata: “Lo shiatsu è come il puro affetto materno, le pressioni delle mani fanno scorrere la forza vitale del corpo”. Questo, ancora oggi, gli studenti giapponesi di shiatsu recitano, prima delle lezioni e delle loro pratiche». Come si evolve lo shiatsu? «Nel tempo, con la pratica quotidiana, Namikoshi localizza e sperimenta nuovi passaggi. Non più solo
pressioni effettuate sui punti dolenti, ma nuovi punti localizzati sul corpo, spesso distribuiti lungo il decorso dei nervi, al lato della colonna vertebrale, fino ad arrivare all’individuazione di circa 780 punti sul corpo umano che hanno rappresentato la nascita del “Metodo base Namikoshi®”. Come dicevo, un passaggio fondamentale per la vita dello shiatsu namikoshi nel mondo è stato il riconoscimento ufficiale da parte del ministero della Salute nipponico che lo definisce: “una tecnica manuale basata sulle pressioni che danno al corpo quella capacità di auto-guarigione che solo il corpo umano possiede”». Si sviluppano altri metodi concorrenti in Giappone? «Va ricordato quello del cinese Shi-
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zuto Masunaga un collaboratore con cui Namikoshi ebbe forti contrasti negli anni Sessanta. Masunaga comprendendo l’interesse dell’Occidente per questa pratica, elaborò una sua metodologia, fondata sulla visione energetica del ricevente. Lo stile Masunaga mira all’equilibrio generale delle funzioni dell’organismo che, laddove instabile rappresenta la causa principale delle patologie. L’attenzione è rivolta alle cause. Lo stile Namikoshi® invece si concentra maggiormente sui sintomi, con l’obiettivo di intervenire sulle patologie in via preventiva e terapeutica. La tecnica Namikoshi in riferimento agli specifici sintomi trattati, si rivela molto efficace in tempi brevi». Cosa è successo quando lo shiatsu è uscito dal Giappone? «I confini giapponesi sono stati superati sempre negli anni Sessanta. Lo stesso Namikoshi si trasferisce per alcuni anni negli Stati Uniti. Masunaga aveva già fatto la sua parte. Cosa è accaduto? Si è trasformato in tante altre cose che spesso non hanno nulla a che vedere con l’intuizione del simpatico Namikoshi. Si inizia a premere con i gomiti, con i piedi, persino con le ginocchia. Si inizia a parlare di meridiani, di medicina tradizionale cinese, di moxa, di erbe, di shiatsu in acqua, di sedie che fanno shiatsu, si inizia a filosofeggiare e a trasformare lo shiatsu in una disciplina esoterica spesso senza conoscere né lo shiatsu né l’esoterismo, insomma un gran caos..., è proprio il caso di dirlo. Sta di fatto che le cose sono andate così, e chi dice il contrario non conosce la storia. Mille varianti, mille surrogati che hanno fuorviato il pensiero comune. Una tecnica meravigliosa in mano a tutti... pochi, i veri conoscitori». Tra le varie trasformazioni, rientra anche il metodo Palombini… «Mio padre Rudy Palombini, massoterapista al seguito della squadra olimpionica di Tokyo, vede per la prima volta nel 1964 i famosi shatsu-shi o, come li chiamiamo noi in Italia, gli operatori shiatsu. Li osserva 10
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premere con le mani e soprattutto con il pollice. Comprende l’efficacia terapeutica del metodo e il valore aggiunto che avrebbe apportato alla sua pratica di massoterapista, se l’avesse appreso. Ne rimane affascinato: tecnica asciutta, puntuale, profonda. Mio padre era già allora abile massaggiatore. Nato in Egitto, da giovane ha avuto la fortuna di apprezzare l’esperienza di vecchi massaggiatori sudanesi, precursori degli attuali osteopati. Non si è fatto sfuggire l’occasione. Durante le olimpiadi inizia a frequentare la scuola diretta da Namikoshi, allora Nippon Shiatsu School. Seguono poi frequenti ritorni in Giappone per affinare lo studio e l’applicazione della tecnica, per aggiornarsi ed evolversi. Finalmente nel 1979 fa il grande passo. Fonda in Italia la prima scuola di shiatsu. Nasce così la Scuola Italiana Shiatsu con il riconoscimento del maestro Tokujiro. L’applicazione dello shiatsu namikoshi ortodosso risulta in Italia un po’ duro da esercitare per l’operatore e doloroso da ricevere per il cliente. Le ovvie differenze socio-culturali andavano a impattare bruscamente. Da qui la necessità di creare degli adattamenti! Nel rispetto dei criteri fondamentali impartiti dalla scuola madre, Rodolfo Palombini ha messo a punto una propria modalità di shiatsu: il Metodo Palombini®». In che misura differiscono le abitudini dei giapponesi? «La maggior parte della ‘vita’ giapponese si svolge a terra e così pure lo shiatsu si pratica a terra su fouton. Al di fuori del mondo asiatico è più difficile concepire lo stare seduti a terra, sdraiarsi a terra con l’intero corpo, per cui la terapia sul fouton poteva sembrare una ‘cosa strana’, scomoda. Così mio padre decide di inserire il lettino favorendo al contempo la comodità del cliente ma anche dell’operatore. È interessante notare che attualmente anche in Giappone molti terapisti fanno shiatsu sul lettino mentre lo shiatsu base didattico si apprende a terra. Rudy reimposta la tecnica sul lettino da massaggi, togliendo o integrando
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alcuni punti, ma soprattutto modificando l’impostazione posturale di base dell’operatore. In questi cambiamenti tecnici non altera però i concetti fondamentali dello shiatsu e specificatamente della pressione, che sono così sintetizzabili: direzione, intensità, ritmicità. Il Metodo Palombini® come la Tecnica Namikoshi® si avvale esclusivamente dei palmi delle mani di cui usa particolarmente i pollici. Mentre nella Tecnica Namikoshi i pollici sono sovrapposti, in quella di Palombini sono affiancati. Il Metodo Palombini® ha armonizzato l’utilizzo del corpo dell’operatore nel portare la pressione, con la diversa altezza del piano di appoggio – il lettino – rispetto al pavimento. Non prende in considerazione concetti di medicina tradizionale cinese in quanto non esistono nel sistema originario». Che tipo di intensità si utilizza nel metodo Palombini? «A differenza del Namikoshi, la pressione è più modulata, dolce seppur profonda. Nel metodo è fondamentale l’individuazione della meravigliosa soglia del “dolore-piacere”. Una sorta di chiave di volta nel trattamento terapeutico e preventivo. Il “luogo” dove avviene la stimolazione shiatsu. Il sistema nervoso viene bombardato da stimoli periferici che danno origine a ‘risposte’ a dir poco incredibili: antichi mal di testa, insonnie vecchie di anni, dolori mestruali feroci, tremori, possono scomparire dopo pochi trattamenti, per non parlare poi del mal di schiena dove lo shiatsu fa mostra eccellente di sé». È vero che una seduta di shiatsu può essere molto dolorosa? «In Giappone, c’è la mentalità di andare oltre il dolore, per cui una sessione può essere anche un’esperienza dura e dolorosa. Mio padre ha cambiato questo aspetto. La chiave di volta appena citata offre il superamento di questo aspetto ostico delle shiatsu. È la rimozione dell’ostacolo dolore. Il meccanismo del dolore-piacere è una preziosa risorsa terapeutica del corpo. Lo shiatsu stimola la propriocezione ed è un
potente antidolorifico». Nel 1994, alla morte di suo padre, ne ha raccolto l’eredità… «Sì. Sono andato diverse volte in Giappone e ho riallacciato i rapporti con la scuola giapponese. Molto è stato fatto e, in particolare, ho elaborato un sistema di lavoro molto efficace con le persone anziane. È una stimolazione diversa, trasversale, non verticale, in cui si lavora molto sulle fasce con stimolazioni ritmiche su alcuni punti». Come valuta il panorama dello shiatsu in Italia? «È un po’ complesso. Le grandi e più organizzate associazioni si ispirano a Masunaga, quelle più piccole al benessere e ai principi bio-naturali. Diversamente da quanto avviene in Giappone, lo shiatsu in Italia non è regolamentato. Una recente legge, la n. 4/2013, reca disposizioni in materia di professioni non organizzate e l’operatore shiatsu rientra in questa variegata categoria, ma la tecnica rimane sospesa. Nel complesso il nostro Paese è all’avanguardia, le persone sono sempre più attratte dalle metodiche naturali e desiderano sapere. C’è forse un po’ di stasi politica. Ho desiderato moltissimo la sperimentazione. Preziosi progetti ospedalieri cui mi sono personalmente dedicato sono stati interrotti nonostante fornissero evidenze positive suscettibili di approfondimento». Come si riconosce un buon operatore shiatsu? «Formazione e aggiornamento a vita. Parlo soprattutto di formazione tecnica per rendere abile il tatto dell’operatore. Non meno importante è la buona capacità relazionale. L’abilità di entrare in empatia. L’altro deve essere compreso. L’operatore shiatsu non è un “medico mancato”. È quindi fondamentale che rispetti la scienza medica riconoscendo l’impossibilità di sostituirsi ad essa. Decoroso nella persona e rispettoso nelle relazioni. Ovviamente non posso esimermi dal sottolineare che per poter valutare è necessario conoscere, informarsi, indagare un po’. Quindi anche l’utente deve fare la sua parte, non crede? ».
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L’APPROCCIO ALLA
PSICOSOMATICA APPLICATA di Eros Zannoni
La psicosomatica moderna è lo studio delle relazioni che si instaurano fra mente e corpo e, in particolare, delle reazioni che il corpo mette in atto in seguito a un conflitto con il cervello
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La malattia non è un errore fisiologico ma un processo biologico preciso dotato di un suo senso. «La malattia non è né una crudeltà né una punizione ma semplicemente uno strumento di cui la nostra anima si serve per mostrarci i nostri errori». Lo affermava il dottor Edward Bach, scopritore del potere curativo dei fiori. Ci ammaliamo per adattarci all’ambiente in cui viviamo, seguendo un’evoluzione personale e della specie. Ci ammaliamo come conseguenza dello stress e dei conflitti inerenti al cambiamento e alle relazioni interpersonali; invece la conoscenza, quindi la consapevolezza, con la seguente risoluzione di questi conflitti ci aiuta a guarire. Conoscere il senso della malattia ed i nostri bisogni psichici e bio-
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logici è un passo fondamentale per la conquista della serenità legata al benessere e per trovare il senso della nostra vita. La storia della psicosomatica ha origini profonde tant’è che il primo filosofo che tratta dei conflitti tra mente e anima è Platone. Suo è il famoso aforisma: «Non bisogna cercare di guarire il corpo senza cercare di guarire l’anima». Prima di lui, il principio fondamentale della medicina primitiva concepiva la malattia come una condizione di disagio dell’uomo nella sua unità e l’effetto della volontà di una forza superiore divina era considerato elemento causale e determinante. In questa visione del mondo, lo sciamano o il sacerdote erano gli intermediari tra il mondo degli umani e il mondo degli Dei
L’origine di tutte le malattie parte
da una sensazione di disagio che altera
le vibrazioni del nostro livello spirituale
o degli spiriti. Motivo per cui la malattia finiva con il riguardare l’intera comunità, assumendo anche il carattere di evento tribale che attraverso l’opera dello sciamano o della preghiera o dei riti sacrificali poteva essere ricondotta alla guarigione. Nel Seicento, la scoperta del microscopio e le idee del filosofo Cartesio offrirono alla medicina una diversa concezione dell’organismo regolato da forze meccaniche e fisico-chimiche, anticipando la scoperta degli ormoni, propendendo quindi per la fisiologia assoluta e promuovendo la mente ad organo superiore ed indiscusso. Poi, intorno alla fine dell’Ottocento, Claude Bernard, iniziò a parlare di omeostasi per descrivere il processo di autoregolazione da parte dell’organismo riproponendo la visione unitaria della malattia. Occorre aspettare però Sigmund Freud, grazie ai suoi studi sull’isteria, per poter affermare che un istinto psichico, qualora represso, possa essere capace di provocare importanti modificazioni corporee. Mentre però Freud concentrava la sua attenzione e il suo lavoro sull’analisi del contenuto verbale dei suoi pazienti, Wilhelm Reich, psichiatra austriaco, introduce nella psicoanalisi anche l’osservazione e il lavoro analitico sul corpo. Successivamente, le teorie di
Reich offriranno al suo allievo, Alexander Lowen, lo spunto per elaborare una nuova metodica psicoterapeutica secondo quella che poi chiamerà “analisi bioenergetica”. Questo approccio, unico nel suo genere, ha avuto il merito di ri-considerare la mente e il corpo come un’unità funzionale inscindibile, tanto che l’intervento degli analisti bioenergetici è costituito da una complessa combinazione di lavoro sul corpo e lavoro psicoanalitico sull’atteggiamento mentale. Sarà solo però Hans Selye, ai primi del Novecento, a far luce sui misteri della connessione mente-corpo. A lui si deve il moderno termine di psicosomatica o meglio di “sindrome generale di adattamento“. La psicosomatica moderna quindi è lo studio delle relazioni che si instaurano fra mente e corpo e, in particolare, delle reazioni che il corpo mette in atto in seguito a un conflitto con il cervello. La psicosomatica in pratica aiuta a interpretare i messaggi nascosti che il cervello manda attraverso l’interpretazione dei sintomi. In definitiva, da dove arriva la malattia? Per rispondere correttamente, va tenuto presente che il nostro corpo non è costituito solo di materia ma anche di anima e spirito. Considerando la cosiddetta ‘unità uomo’ suddivisa in quattro livelli energetici, si
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ottiene l’immagine di una piramide al cui culmine è situata una punta contraddistinta dal nostro livello spirituale, con a scendere il livello emotivo, il livello bioenergetico e infine il livello somatico alla base di tutto. Ognuno di questi livelli vive di esperienze proprie a livello vibrazionale e queste vibrazioni interferiscono con le nostre cellule. Spetta quindi a noi attivare, in base alla produzione dei nostri pensieri, delle vibrazioni che agiscono positivamente o negativamente sulle cellule del nostro organismo. Il nostro livello spirituale reagisce e altera le sue vibrazioni ogni qual volta noi avvertiamo una sensazione di disagio, questo è l’innesco di quel processo che potrebbe poi portare alla vera e propria malattia. L’origine di tutte le malattie parte da una sensazione di disagio che altera le vibrazioni del nostro livello spirituale. Se questa situazione si ripete quo14
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tidianamente e noi quotidianamente decidiamo di ignorarla, allora ecco che il disagio protratto nel tempo scende di livello nella nostra piramide, ingrandendosi, e si attesta sul piano emotivo relazionale modificando l’atteggiamento mentale. A questo punto il disagio è divenuto malessere. Se ignoriamo anche il segnale di malessere che il corpo ci invia, questa sensazione si trasforma in disturbo. Il disturbo inizia a essere un segnale evidente perché viene percepito a livello organico, procurandoci alterazioni nella funzionalità energetica di un organo o di un apparato. E questo è quello di cui si occupa la medicina tradizionale cinese e dove opera il naturopata tramite l’utilizzo delle piante. Una volta che il messaggio ha innescato una reazione biochimica questa si trasforma in sintomo e una volta che il sintomo si è concretizzato sul piano materiale, noi lo percepiamo come dolore, manifestato nelle sue varie forme, e gli diamo finalmente il nome di malattia. Analizzando questo percorso non possiamo non renderci conto che tutto quello che ci succede deriva dal nostro atteggiamento mentale. E non è certo un concetto moderno perché già 2.500 anni fa, Ippocrate, con uno dei più famosi aforismi recitava: «Se sei malato, scopri prima di tutto che cos’hai fatto per diventarlo», anticipando la teoria della moderna medicina psicosomatica. Oggi finalmente anche la medicina ufficiale si è resa conto dell’interazione tra mente e corpo e negli ultimi anni la psicosomatica si è fregiata del titolo di medicina a tutti gli effetti. Ben diversa e molto più complessa è la versione naturopatica della psicosomatica. La naturopatia, per sua natura è portata a considerare non la malattia, col nome scientifico che le si dà, ma bensì il malato,
con le sue caratteristiche diatesiche, morfologiche e caratteriali e pone in primo piano la persona nel suo complesso (visione olistica) del quale la mente è solo uno dei suoi aspetti. In naturopatia, per poter studiare olisticamente l’individuo, oltre agli strumenti anamnestici classici, vengono utilizzati ulteriori strumenti per avere una visione il più possibile completa di quelle che sono le cause vere del disturbo. Solo quindi se si applicano tutte le conoscenze riguardanti il cervello e le sue funzioni, si può applicare un modello terapeutico ad ogni singola persona nel pieno rispetto della sua individualità. Le scienze che si riuniscono nella tecnica di Approccio alla Psicosomatica Applicata sono:
cia l’esperienza vissuta nell’ambiente di crescita (fenotipo) che contraddistingue ogni individuo. Di questa materia da me ideata fanno parte l’embriologia, la biogenetica e la semeiotica, la nutrigenomica e l’epigenetica. • La bioenergetica e la biotipologia, dagli studi di Reich e Lowen che associano cinque atteggiamenti mentali a cinque atteggiamenti posturali in base alle cinque ferite dell’anima che abbiamo vissuto da piccoli. • La nuova Medicina del dr Hamer, ossia la conseguenza che un trauma emotivo grave o ripetuto produce nella corteccia cerebrale • La psicobiotica che studia i conflitti generati all’interno dei vari sistemi corporei consigliando
Tecniche naturali quali floriterapia, oligoterapia, fitoterapia, medicina tradizionale cinese, la medicina ayurvedica possono servire a quel dato unico individuo per ricongiungersi con la strada del benessere • La psico-neuro-endocrino-immunologia, che dimostra l’inscindibile interazione corpo-mente attraverso la connessione e l’interazione del sistema nervoso con il sistema immunitario, con quello ormonale e l’atteggiamento psicologico. • La morfofisiologia, ossia lo studio delle caratteristiche morfologiche ereditarie che porta alla predisposizione verso alcuni disturbi tipici del corredo genetico (genotipo) alla quale si asso-
azioni “pratiche e metaforiche” finalizzate alla loro risoluzione. • La psicogenealogia o psicologia transgenerazionale, ossia lo studio delle memorie ataviche e dei conflitti fissati nel DNA, tramandateci dai nostri avi. • La psicosintesi; lo studio dell’essere umano in base all’atteggiamento mentale secondo Assagioli. In questa scienza l’uomo è classificato in base al suo comportamento sociale. • La psicologia orgasmica, che osserva il comportamento delle
pulsioni istintive provenienti dai genitali (cervello rettile o paleoencefalo) mediato e controllato dalla neocorteccia cerebrale (telencefalo). • La psicodinamica, che si basa su tecniche di meditazione attiva, consente di migliorare visibilmente il proprio stato generale di salute e di gestire al meglio le proprie malattie. Alla luce di quanto esposto risulta difficile ignorare tutti questi aspetti e sfaccettature che compongono e coinvolgono la mente umana. Un bravo terapeuta non può fermarsi ad analizzare uno solo o qualcuno di questi aspetti ma dovrebbe conoscerli e considerarli tutti per aver un quadro il più possibile olistico e completo della persona nella sua espressione integrale. Solo dopo aver preso in considerazione tutti questi aspetti si può pensare di considerare un percorso terapeutico corretto e individuale. La malattia non è un errore né una punizione ma un processo biologico dotato di un suo senso e solo dopo aver analizzato e ammesso i propri errori è possibile guarirne magari non con dei farmaci ma con gli elementi messi a disposizione da Madre Natura. L’approccio alla psicosomatica applicata dunque non è solo un completo strumento anamnestico ma diventa anche risolutivo con l’aiuto di rimedi come quelli che ci forniscono la floriterapia, l’oligoterapia, la fitoterapia, la medicina tradizionale cinese, la medicina ayurvedica, la medicina tradizionale mediterranea, l’opoterapia, la litoterapia e ogni altra tecnica naturale che possa servire personalmente a quel dato unico individuo per ricongiungersi con la strada del benessere dalla quale si era smarrito. Tutto questo è quello che io chiamo “consapevolezza”.
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GROUNDING
= RADICAMENTO Un buon contatto con il suolo indica un buon contatto con la realtà, perché l’energia scorre liberamente. Con il grounding ci si riappropria della capacità di governare la parte bassa del corpo, più vicina alla terra, spostando il baricentro
all’altezza dell’addome
di Chiara Corvini Psicologa - conduttrice di Classi di Esercizi Bioenergetici
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La sensazione di contatto tra i piedi e la terra è conosciuta in bioenergetica come “grounding”. Il flusso delle sensazioni scorre nelle gambe fino ai piedi e ci collega al suolo. Il grounding è sia una postura sia un’esperienza di grande intensità che ci mette in contatto con la realtà, con la nostra forza e con la sensazione di essere sostenuti. Di una persona che ha un buon senso di realtà, che sa muoversi bene nella vita ed è solida diciamo che ha “i piedi ben piantati”, al contrario di chi è distratto, perso nei pensieri, lontano dalla
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terra diciamo che ha “la testa fra le nuvole”. Non sentire la terra sotto i piedi è un’altra espressione che descrive una situazione di forte disagio, collegata all’instabilità e al cambiamento, che ci riporta all’importanza che ha la terra per tutti noi. La mancanza di grounding è connessa ai disturbi d’ansia, al senso di vuoto e di noia, e all’assenza di piacere. La maggior parte delle persone non è consapevole delle sensazioni che provengono dai piedi, dalle gambe e dalla pancia, ha una scarsa sensibilità in queste zone, dovuta alla presenza di tensioni
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che limitano il movimento e la percezione. Essere radicati significa prima di tutto radicarsi nel proprio corpo, nella parte bassa di noi, quella pulsionale, connessa alla vita, alle funzioni biologiche e al piacere sessuale. Le tensioni corporee, in particolare quelle a livello del diaframma, interrompono il flusso delle sensazioni e la comunicazione tra parte bassa e parte alta del corpo, tra aspetti pulsionali e aspetti mentali. La tendenza comune oggi è quella di separarsi dal corpo a favore di immagini, obiettivi e ritmi di vita che non tengono conto dei reali bisogni.
L’esperienza del “lasciarsi scendere” ha a che fare con il grounding, implica lo spostamento del flusso dell’energia verso il basso: dai pensieri, al corpo. Normalmente noi ci teniamo su di continuo, abbiamo paura di cadere e di abbandonarci, non ci appoggiamo ai nostri supporti fisici perché inconsciamente siamo certi che non ci reggeranno perché di fatto non sentiamo la terra sotto. Anche il modo in cui respiriamo, per lo più ridotto e superficiale, ci dà la dimostrazione di quanto ci teniamo su. Cosa succederebbe se adesso portassimo l’attenzione dentro, alle nostre sensazioni e ci concedes-
simo un’espirazione più lunga? L’aria uscirebbe e le spalle si abbasserebbero e la pancia si rilasserebbe… Lasciarsi andare alle nostre sensazioni è il fine del lavoro corporeo che si fa attraverso gli Esercizi Bioenergetici, inventati e divulgati da Alexander Lowen a partire dagli anni Settanta. Lo si fa attraverso sequenze di movimento, che approfondiscono la respirazione, caricando il corpo, a partire dai piedi, rendendolo più vivo e più sensibile. Quando il flusso dell’energia comincia a scorrere, spesso si è pervasi da movimenti vibratori involontari
a volte sottili, a volte più forti, simili a scosse. La vibrazione segnala sempre una condizione di vitalità. Il processo di radicamento è un percorso in perenne divenire che, attraverso un impegno costante e consapevole, ci permette di avvicinarci sempre di più alla nostra natura animale ritrovando così la grazia a la spontaneità che perdiamo quando ci allontaniamo dalle radici. Il centro di gravità del corpo scende nella pancia, ne deriva sempre un grande senso di stabilità, centratura e orientamento alla gioia.
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METODO FELDENKRAIS Per imparare ad ascoltarsi e ritrovare il benessere perduto di Federica Montani
“Il movimento è vita. Senza movimento la vita è impensabile”. Sostiene Moshe Feldenkrais, ideatore del metodo che porta il suo nome.
Il metodo Feldenkrais si basa essenzialmente sul prendere consapevolezza dei propri movimenti e dei propri schemi motori e di conseguenza di espandere la consapevolezza di sé nell’ambiente. È composto da sequenze di semplici movimenti che coinvolgono ogni parte del corpo, dall’ascolto profondo delle sensazioni che essi suscitano, allo sviluppo di nuovi modi di muoversi, atteggiarsi e percepirsi. La struttura corporea dell’uomo è il risultato dì un lungo processo evolutivo e per adattarsi alla gravità, il sistema nervoso, i muscoli e lo scheletro si sono reciprocamente influenzati e modificati per compiere azioni sempre più complesse e raffinate. Il bambino che diventa adulto riscrive nel suo corpo le tappe delle trasformazioni delle specie animali che l’hanno preceduto 18
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ma questa ricchezza genetica ereditata non è attualmente valorizzata; infatti il ritmo sfrenato della vita moderna, lo stress e le incessanti richieste sociali sommergono l’individuo facendogli dimenticare se stesso e assumendo di conseguenza posture scorrette. A partire dalla consapevolezza del proprio corpo, dei suoi limiti, delle sue potenzialità, delle sue azioni e reazioni, il Metodo Feldenkrais, consente di individuare, ridurre o evitare dolori, malesseri psicofisici, riduzioni posturali o funzionali e a ristabilire un tono muscolare equilibrato in tutto il corpo. Oltre a ciò, tale metodo è parti-
Migliorando
la consapevolezza di sé
si arriva ad aumentare la maturazione del sistema nervoso e quindi si giunge ad apprendere delle sequenze di movimenti in maniera più efficace
colarmente apprezzato nel mondo dello spettacolo e dello sport poiché porta ad incrementare la precisione, la forza, la resistenza e la coordinazione motoria che alla base di ogni prestazione di qualità, atletica o artistica. Nello sport l’applicazione di questo metodo ha dato grandi risultati nella corsa, nello sci, nel golf, nel tennis e nelle arti marziali. Si tratta di un lavoro raffinato di presa di coscienza delle sensazioni provenienti dal proprio corpo e dall’osservazione non del movimento in sé, ma di “come” il movimento viene eseguito, quindi di “imparare ad imparare” ed imparare è certamente
diverso dal fare. Migliorando la consapevolezza di sé si arriva ad aumentare la maturazione del sistema nervoso e quindi si giunge ad apprendere delle sequenze di movimenti in maniera più efficace, si acquisiscono via via nuovi schemi di azione che portano a movimenti consapevoli risultanti dall’azione congiunta tra mente e corpo. Ciascuno giunge così a fare le cose che sa fare in modi diversi e nello stesso tempo può liberare se stesso da comportamenti stereotipati e da movimenti abituali eseguiti meccanicamente, spesso causa di blocchi e di irrigidimenti.
Un po’ di storia Moshe Feldenkrais (1904-1984), ingegnere fisico israeliano di origine russa, a causa di un incidente a un ginocchio decide di occuparsi personalmente della propria rieducazione e giunge a elaborare un metodo pratico di lavoro che espone in modo organico nel libro “Body and Mature Behaviour” pubblicato nel 1949. In seguito si dedica all’insegnamento e alla diffusione del suo metodo basato su geniali e innovative intuizioni della relazione tra corpo e mente. Sono stati suoi allievi David Ben
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Gurion, Margareth Mead Leonard Bernstein e Moshe Dayan. In particolare furono importanti gli studi che egli fece intorno ai processi di Apprendimento Infantile, allo Sviluppo Motorio del bambino e dello struttura-funzione del corpo e del cervello poiché proprio attraverso quei movimenti che simulano l’apprendimento naturale dei bambini, si può esplorare in maniera accurata il sistema muscolare nella sua integrità, stimolando in particolar modo il funzionamento dei muscoli che non vengono mai sollecitati. Sviluppatosi intorno agli anni cinquanta, in Italia il metodo comincia a diffondersi a partire dagli anni ottanta ad opera di pochi insegnanti formatisi all’estero. Questi stessi insegnanti fondano nel 1987 l’AIIMF, Associazione Italiana Insegnanti Metodo Feldenkrais, un’organizzazione senza scopo di lucro. Nel 1988 vengono avviati, a Milano e a Roma, due corsi di formazione per insegnanti, conclusi nel 1992, che diplomano decine di insegnanti. A loro si deve un ulteriore impulso alla diffusione del metodo in Italia. Attualmente sono sette le scuole di formazione quadriennale in Italia, con ordinamento didattico uniforme e accreditate dall’organismo internazionale di riferimento (European Training and Accreditation Board). Il metodo oggi è conosciuto e diffuso in Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Israele, Corea, Giappone e Sud America
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I Principi di riferimento Lo studio del Metodo Feldenkrais prevede due forme: una di gruppo, definita in italianio C.A.M. (Consapevolezza Attraverso il Movimento), e una individuale, definita in italiano I.F. (Integrazione Funzionale). Durante una C.A.M. , all’inizio la persona è supina e le si chiede di imparare ad ascoltarsi, ad esaminare il contatto del proprio corpo con il pavimento e il livello di tensione e/o di rilassamento dei propri muscoli. Si invita a svolgere ogni esplorazione e movimento con lentezza di esecuzione per poter scoprire l’energia superflua parassita e permettere la sua parziale eliminazione. L’apprendimento deve essere gradevole e facile. È necessaria fin da subito la riduzione graduale dello sforzo inutile per aumentare la sensibilità cinestesica, senza la quale la persona non può autoregolarsi. Di solito i movimenti preliminari non evocano l’atto finale, così ognuno si sente a proprio agio senza sentirsi costretto ad ottenere dei risultati. Spostando l’attenzione sui mezzi di conseguimento invece che sul bisogno di riuscire si facilita, si velocizza e si semplifica il processo di apprendimento. È importante non avere alcuna “intenzione” di essere corretti, perché gli errori non possono essere evitati quando si sta apprendendo: “la correzione riguarda l’esecuzione dell’esercizio e non quella del movimento”. Ogni movimento deve essere fatto facilmente; il limite dell’ampiezza deve essere il punto in cui si avverte una leggera tensione o sforzo. Per apprendere e cambiare è necessario divertirsi, quindi quando ci si sente stanchi è tempo di fermarsi. Ogni tanto è possibile lavorare solo mentalmente, immaginando i movimenti della lezione appresa senza ese-
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guirli; ciò induce un notevole cambiamento nei muscoli e nelle articolazioni impegnate. Il Metodo Feldenkrais vuole portare all’uomo il benessere perduto, stimolando il sistema nervoso con movimenti inusuali per formare nuove comunicazioni cellulari o sinapsi che attraverso lo sviluppo delle potenzialità intellettive permettono di recuperare le funzioni perdute. Un corso di Feldenkrais, prevede due forme: una individuale ed una di gruppo. Le lezioni di gruppo, in genere, si periodizzano in sedute settimanali o bisettimanali della durata di circa 60 minuti. Il momento migliore per fare queste lezioni è la sera prima di addormentarsi, o almeno un’ora dopo la cena. Sarebbe meglio andare a letto appena terminato, perché calando la tensione mentale e muscolare il sonno sarà migliore. Al mattino appena alzati è auspicabile riprendere e ricordare le sensazioni provate la sera durante la lezione e ripetere alcuni movimenti che si ricordano . Una seduta individuale di I.F., vede coinvolti soltanto l’insegnante e la persona da trattare. Nell’Integrazione Funzionale si comunica attraverso il tatto. L’insegnante non è passivo ma sente che cosa è necessario per l’apprendimento dello studente. Questo tipo di comunicazione richiede sincronia e un attivo collegamento dei processi motori e sensoriali di entrambi i protagonisti. Questa tecnica è efficace perché la persona che vi ricorre, che può aver subito interventi chirurgici, amputazioni di arti, o che soffre di paralisi cerebrale, non è in grado di aiutarsi; la persona si allontana man mano da quanto accade nel mondo esterno ed è completamente assorbita dai propri cambiamenti interni.
A chi si rivolge II Metodo Feldenkrais è stato applicato a persone di tutte le età e di professioni diverse: • al neonato che aveva subito traumi al momento della nascita; • all’adolescente con scoliosi e cifosi; • alle persone sofferenti di mal di schiena, dolori cervicali e lombari; • all’anziano che non riusciva ad alzarsi dalla sedia; • al disabile con precarie sensibilità degli arti dopo anni d’immobilità; • al portatore di handicap; • all’obeso con problemi nella sfera sessuale; • all’atleta con diminuite prestazioni competitive; • agli artisti desiderosi di migliorare la loro performance; • alle persone che desiderano raggiungere una conoscenza di sé più approfondita.
I risultati Per comprendere il metodo Feldenkrais non si può scinderlo dal sistema nervoso e dalle sue conoscenze elementari perché, oltre a essere una conoscenza corporea, è un apprendimento che fa percepire il corpo. Il sistema nervoso è ritenuto da molti studiosi sconosciuto e complesso, ma esplorabile, e permette all’organismo di ricevere e trasmettere stimoli dal mondo esterno coordinando le informazioni fra loro. Dai sensi (vista, udito, tatto, gusto), dalla pelle, dai visceri, dall’ambiente esterno arrivano stimoli al cervello attraverso vie nervose; la più importante è la via SOMATO-SENSITIVA o CINESTESICA.
LA VIA CINESTETICA Inizia dai recettori sensoriali della pelle e raggiunge la corteccia attraverso fasce connettivali. Le informazioni sensoriali provenienti dalla superficie del corpo raggiungono la corteccia sensitiva e generano una risposta relativa al controlla muscolare.
IL SISTEMA NERVOSO Questa via apprende sotto il nostro comando volontà, se opportunamente stimolata si possono recuperare le funzioni perdute. Imparare a muovere il corpo e coordinarlo, costituisce un processo ordinato per un bambino che non ha subito traumi infantili, poiché è in grado di compiere uno sviluppo organico. Un bambino che invece ha subito traumi infantili con macro e micro lesioni cerebrali non è in grado di compiere uno sviluppo evolutivo ed ha una sequenzialità di movimenti limitata. Ma quando sentirà il suo corpo e si percepirà quasi totalmente attraverso lezioni di Integrazione Funzionale che attenueranno la rigidità muscolare, il bambino diventerà più attivo, motivato e porterà nella quotidianità movimenti che l’handicap gli impediva di compiere.
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SCIENZA E YOGA
PRATICA SUL CORPO
per arrivare alla mente LA RICERCA SCIENTIFICA PUÒ FACILITARE LA COMPRENSIONE DI TECNICHE MILLENARIE COME LO YOGA CHE CONTIENE IN SÉ UNA ELABORAZIONE MOLTO RAFFINATA DEL SISTEMA NERVOSO di Roberta Bezzi
Dell’importanza del connubio fra scienza e yoga, o discipline affini, si parla già da parecchi anni. Soprattutto nel mondo occidentale, dove maggiormente si sente l’esigenza di stabilire un contatto diverso fra pratica e filosofia. Utilizzare aspetti scientifici per spiegare lo yoga e il pensiero orientale che sottende, può servire per esempio ad avvicinare nuove persone a questa benefica pratica, così come a lavorare meglio. Ne è fortemente convinta Rita Babini, docente SIO – Scuola 22
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Italiana Olistica per i corsi di Hatha Yoga.
migliore consapevolezza da parte di chi le pratica».
Perché è così importante per gli occidentali stabilire un legame con la scienza? «Il nostro è certamente un modo di vedere le cose diverso dagli orientali. La comprensione di aspetti teorici è di importanza primaria. Spiegare in modo scientifico cosa sta dietro a tecniche millenarie, avvicina alle discipline stesse, creando un maggiore coinvolgimento e una
Lo yoga è una tecnica millenaria. Nei testi classici orientali si fa riferimento alla scienza? «No, non c’è un preciso collegamento e non c’è un passato di tipo scientifico. I più grandi insegnanti del settore sottolineano però quello che è il vero significato dello yoga: una pratica sul corpo per arrivare alla mente. Lo yoga contiene dunque in sé una elaborazione molto raffinata del sistema nervoso».
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Eppure molti cominciano a fare yoga solo per fare del movimento… «Sì. Questa è una delle motivazione più comuni per cui ci si avvicina allo yoga. Inizialmente si pensa solo ai benefici fisici più immediati e tangibili che si possono ricavare dall’apprendimento delle tecniche di rilassamento e allungamento. Solo in un secondo momento, e con la pratica costante, ci si rende conto che l’essenza dello yoga risiede nella ricerca di armonia fra mente e corpo. Esistono tante diverse sfaccettature di yoga che possono avere benefici. E oggi più che mai, molte di queste sono legate al business. Ma, se ci si basa sui testi originali orientali, il messaggio è solo uno e di tipo filosofico».
Una filosofia secondo cui… «Lo yoga vuole arrivare alla mente, a una gestione armoniosa dei propri pensieri. Il pensiero è il vero motore e diventa la massima funzionalità espressiva del corpo. In tal senso, il respiro è la massima espressione di questo rapporto mente-corpo. Non a caso, per sedare stati di ansia, è necessario lavorare sul respiro. Oggi, nelle scuole di formazione sullo yoga, è sempre più frequente lo studio dell’anatomia e della fisiologia, così come della posturologia e della propriocettività. Questo significa che alcuni elementi che lo yoga in passato ha trattato in modo scevro da considerazioni scientifiche, oggi possono essere visti in questa logica». Per esempio? «Le nadi altro non sono, in realtà, che i canali attraverso i quali scorre l’energia. Possono essere considerate le innervazioni, con risposte motorie e sensitive, che dal midollo arrivano a tutto il corpo, organi compresi. Tre delle 72.000 nadi determinano i chakra: una scorre dentro la colonna vertebrale (midollo), mentre gli altri due canali che la intersecano al centro, fuoriescono dalla narice destra e sinistra e attivano il passaggio del prana, in particolare, attraverso la respirazione. Nei testi classici, il prana è l’energia, tutto ciò che si muove. E l’energia va dove va il pensiero. Attraverso il pensiero si riesce ad attivare
pratiche motorie. Le sinapsi dei neuroni sono energia. Stiamo quindi parlando di qualcosa di molto vicino a noi, al sistema nervoso simpatico e parasimpatico, il cui bilanciamento avviene attraverso il respiro. Lo yoga ha la presunzione di attivare il respiro in modo pensato e organizzato». Ci sono ricerche scientifiche che evidenziano questo legame tra pensiero e corpo? «Sì. In primis, quella sui neuroni-specchio di Giacomo Rizzolatti che trasformano un’informazione sensoriale in rappresentazione motoria. Un aspetto molto interessante da lui rilevato è che persone con alcuni danni neurologici sono riuscite a ottenere dei miglioramenti vedendo video del movimento. Attraverso l’osservazione si arriva dunque a dare l’impulso corretto ai neuroni che avevano smesso di funzionare in modo corretto. Questo tipo di legame, come dicevo prima, nello yoga si fa da molti anni. Certo ci sono pose e movimenti che non tutti possono fare, ma un corpo con una mente in ascolto ha delle potenzialità che altrimenti non ci sarebbero. Se si stabilisce un contatto vero mente-corpo, si raggiungono grandi obiettivi. Ovviamente questo è solo il frutto di anni di lavoro, non ci sono scorciatoie». La teoria di Rizzolatti può dunque aprire prospettive interessanti? «Sì, soprattutto nell’ottica di aiutare il corpo a mantenere una funzionalità consapevole, che non arriva per caso. È una ricerca che crea una comprensione maggiore anche per persone non del settore, perché spiega in modo scientifico alcune tecniche millenarie. Il generale, il connubio fra ricerca scientifica e tecniche come lo yoga può portare a capire meglio certi fenomeni che altrimenti resterebbero a livello di metafisica».
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approfondimento
I neuroni-specchio Il loro segreto? Guarda e capisci,
senza pensare
La scoperta dei neuroni-specchio risale al 1992, quando un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma ha intuito la loro esistenza osservando una scimmia-macaco in laboratorio. Per la prima volta è stato rilevato infatti che alcuni gruppi di neuroni si attivavano non solo quando gli animali compivano una determinata azione, ma anche quando osservavano un altro soggetto compiere la medesima azione. I dettagli della ricerca sono contenuti nel libro “So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni a specchio” (Editore Raffaelo Cortina), scritto dal professor Giacomo Rizzolatti (insieme a Corrado Sinigaglia), a capo dell’équipe, che dopo la pubblicazione nel 2006 è diventato una celebrità internazionale. In definitiva, i neuroni-specchio trasformano un’informazione sensoriale in rappresentazione motoria, perché sono cellule nervose del cervello che si ‘attivano’ quando vedono qualcun altro compiere un gesto. C’è un esempio efficace per spiegare cosa
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accade. Se guardiamo qualcuno che prende in mano un boccale di birra, nel nostro cervello si attivano le aree necessarie a compiere esattamente quel gesto, anche se noi nella realtà, poi non lo facciamo. Questi neuroni, quindi, ‘riflettono’, come uno specchio quello che «vedono» nel cervello altrui. Certo, non sappiamo i motivi dei vari possibili comportamenti: quella persona ha solo sete? È un estimatore e sta assaggiando un nuovo tipo di birra? Sta festeggiando con gli amici? Ha litigato con il barista? E qui intervengono le nostre capacità logiche. Secondo i neuroscienziati, il cosiddetto sistema mirror permette una rapida visione di ciò che ci accade intorno, di provare le emozioni altrui, immedesimandoci ed entrando in empatia, e di imparare per imitazione. Una serie di aspetti affascinanti che hanno fatto della scoperta dei neuroni specchio una delle più intriganti di questo campo della ricerca, e delle più popolari anche tra i non addetti ai lavori. In questi anni, non sono
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mancate anche alcune applicazioni mediche della scoperta. Una, sulle quale si sta lavorando molto, è la possibilità di aiutare la riabilitazione di persone colpite da paralisi non complete. In questi casi si tratta di riattivare quel che resta di un sistema motorio un po’ scassato. Se si fanno vedere dei video con le azioni sul movimento compromesso, si attiva per via visiva il sistema motorio e si aiutano le sinapsi a recuperare. A Cremona e Brescia, il gruppo di Rizzolatti, ha ottenuto risultati notevoli su persone che hanno avuto traumi agli arti e che faticavano a recuperare la mobilità. Facendo vedere i filmati di come si cammina, le sinapsi che si erano modificate per adattarsi alla situazione di immobilità, si sono riattivate con velocità sorprendente. Sono stati ottenuti esiti di rilievo anche con certi casi di autismo, grazie alla diagnosi precoce di un deficit motorio, che spesso si accompagna a casi del genere. Ma le cose da scoprire sono ancora moltissime.
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2°ANNO
A partire da ottobre 2016
Coordinatrice del corso: Rita Babini (insegnante di yoga da oltre 25 anni). Docenti: Rita Babini (insegnante di Yoga), Paolo Taroni, TdR e D.O. Rita Valbonesi (posturologa, Osteopata e terapista della riabilitazione), Dott. Marco Neri, Roberta Mariotti, Avv. Cristina Morelli, Dott. Alexander Bertuccioli, Donato De Bartolomeo. Obiettivi del corso: formare insegnanti qualificati in grado di condurre con competenza lezioni di Hatha Yoga. Struttura del corso: si articola in due anni e prevede ogni anno 10 week-end di studio a cadenza mensile. Il corso è a numero chiuso. Durata indicativa modulo teorico: 30% Durata indicativa modulo pratico: 70% Requisiti richiesti: per poter accedere al corso è necessario, prima dell’iscrizione, inviare il proprio curriculum vitae per fax (0544.34752) oppure e-mail (olistico@fif.it) alla segreteria del Centro Studi La Torre. Test ed esame: al termine del 1º anno di corso si terrà un test a risposta chiusa e prova pratica. Per accedere al test è necessario aver frequentato almeno l’80% delle lezioni (8 week-end su 10). I week-end persi non saranno rimborsati e i contenuti costituiranno ugualmente materia d’esame. Al termine del 2º anno è previsto un esame con “tesi di fine corso”. QUOTA ANNUALE: 1450€ In un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso, o due rate da 800 euro ciascuna, oppure quattro rate da 400 euro ciascuna. Per ulteriori forme di rateizzazione contattare la segreteria organizzativa allo 0544 34124 (sig.na Federica). Note: La quota comprende partecipazione alle lezioni, dispensa, esame. Per effettuare le iscrizioni compilare le cedole a pag 37-38.
20 dispensa
diploma
crediti formativi
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SCUOLA ITALIANA OLISTICA
PROGRAMMA
Cultura e filosofia indiana • Inquadramento storico: le origini dello yoga Nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia • Organi e apparati. • Apparato muscolare e scheletrico (diaframma, catene cinetiche, condizione ipotonica e ipertonica, riflesso miotatico, contrazione isometrica e isotonica, le articolazioni immobili-semi mobili-mobili, la colonna vertebrale). • Apparato respiratorio (organi e muscoli addetti alla respirazione, fisiologia e meccanica della respirazione, importanza del diaframma). • Sistema nervoso centrale e periferico. • Muscoli chiave dello hatha yoga-origine, inserzione, muscoli sinergici muscoli antagonisti innervazione e relativo chakra asana dove viene attivato e asana dove viene allungato. • Meridiani miofasciali e organi Posturologia e propriocettività • Studio dell’esatta postura e riequilibrio del corpo • Capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista. • Tipi di recettori propriocettivi. Asana: • Le posizioni dello hatha yoga saranno studiate in modo accurato sia dal punto di vista tecnico, strutturale, ortopedico e propriocettivo; saranno evidenziati l’esecuzione, le finalità, i benefici e le controindicazioni, senza peraltro trascurare l’aspetto simbolico tradizionale. • Asana o Posizioni Yogiche: principi della pratica • Condizioni esterne: luogo, tenuta e materiale. • Condizioni interne: concentrazione e consapevolezza. • Classificazione delle asana principali: posizioni in piedi, in appoggio sul dorso, prone, capovolte, di torsione, sedute, in ginocchio, di equilibrio. • Varianti delle posizioni e la loro preparazione. • Posizioni e posizioni compensative. • Successione delle Asana e studio delle sequenze. • Didattica della pratica nella seduta di Hatha yoga. Prananayama • Concetto di prana • Prana e pranayama • Relazione fra respirazione e pranayama • Osservazione del respiro spontaneo • Significato emozionale e simbolico del respiro • Equilibrio fra respiro spontaneo e abbandono • Rimozione dei blocchi psico-fisici e degli ostacoli a una corretta respirazione • Caratteristiche del respiro in asana • Modificazioni del respiro e influenza del ritmo • Elementi del pranayama: puraka, kumbhaka e rechaka • Varianti classiche del pranayama • La ritenzione del respiro: metodi per facilitarla e progressione nella pratica • I bandha • Inserimento della pratica di pranayama nel contesto di una lezione di Hatha yoga. Il rilassamento (tecniche e metodologia) • Condizioni preliminari del rilassamento • Rilassamento neuro-muscolare • Rilassamento attraverso la respirazione • Rilassamento attraverso immagini mentali • Il rilassamento yogico profondo: Yoga Nidra. Fisiologia sottile • Le Nadi • I Chakra; I 7 chakra evolutivi Didattica • Avvio alla didattica che risulta lo strumento attraverso il quale ci si propone di porre il futuro insegnante nella condizione di sintetizzare, integrare e personalizzare i concetti appresi nelle varie discipline, per essere in grado di trasmetterli. Alimentazione • Caratteristiche degli alimenti • La dieta vegetariana • La dieta equilibrata. Normative e aspetti legali • Responsabilità civile dell’insegnante • Come tutelarsi • Aspetti fiscali. Nel secondo anno verranno sviluppati gli argomenti relativi a: • CULTURA E FILOSOFIA • ASANA • DIDATTICA • psicologia e comunicazione • MUDRA • PRANANAYAMA • FISIOLOGIA SOTTILE • RAJA - YOGA: TECNICHE DI MEDITAZIONE
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CORSO DI GARUDA® MATWORK FOUNDATION TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI GARUDA®MATWORK FOUNDATION
IN ESCLUS PER
IVA
L’ITALIA
SEDI E DATE: Ravenna Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 dal 4 all’8 settembre 2015 DOCENTE: James D’Silva Il creatore del Metodo Garuda, fondatore dello Studio Garuda, James D’Silva è nato e cresciuto a Goa, India, spostandosi poi in Inghilterra per diventare un ballerino professionista. Il suo insegnamento è una miscela di pilates, yoga, GYROTONIC® e Feldenkrais.
ll Garuda® trae la sua influenza dallo yoga, dal pilates, dal tai chi e dalla danza, amalgamando diversi tipi di movimento in un vasto, unico e coerente repertorio con una filosofia unica e un insieme di principi ben definiti. Tutte le lezioni hanno un preciso ritmo e flusso, con un lavoro consapevole per aumentare la forza, la flessibilità, la coordinazione e la resistenza. Il creatore del Metodo Garuda, fondatore dello Studio Garuda, James D’Silva è nato e cresciuto a Goa (India), spostandosi poi in Inghilterra per diventare un ballerino professionista. Il suo insegnamento è una miscela di pilates, yoga, Gyrotonic® e Feldenkrais. GARUDA® MATWORK FOUNDATION Il Garuda® Matwork Foundation è un programma basato sul pilates. I suoi movimenti iniziano, prima, isolando i singoli muscoli, per poi passare alle linee miofasciali di appartenenza. Questo semplice e graduale approccio è particolarmente efficace per persone con disfunzioni o squilibri. REQUISITI RICHIESTI Per accedere al corso è necessario essere in possesso della qualifica di istruttore di yoga o di pilates o di personal trainer. Note: il corso è a numero chiuso. La dispensa del corso è in lingua italiana. Le lezioni sono in lingua inglese con traduzione simultanea in lingua italiana.
990€
(salvo disponibilità posti) in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. La quota del corso non è soggetta a sconti.
NOTE: Il corso è a numero chiuso. La dispensa del corso è in lingua italiana. Le lezioni sono in lingua inglese con traduzione simultanea in lingua italiana.
Per effettuare le iscrizioni compilare le cedole a pag 37-38.
4 dispensa
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SCUOLA ITALIANA OLISTICA
diploma
crediti formativi
CORSO DI GARUDA® MATWORK SEATED & STANDING BASIC LIVELLO 1 E 2
TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI GARUDA®MATWORK SEATED & STANDING LIVELLO 1 E 2
IN ESCLUS PER
IVA
L’ITALIA
SEDI E DATE: Ravenna Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 03-04 ottobre 14-15 novembre 12-13 dicembre DOCENTE: James D’Silva Il creatore del Metodo Garuda, fondatore dello Studio Garuda, James D’Silva è nato e cresciuto a Goa, India, spostandosi poi in Inghilterra per diventare un ballerino professionista. Il suo insegnamento è una miscela di pilates, yoga, GYROTONIC® e Feldenkrais.
Il corso “Garuda Matwork seduti & in piedi” è unico nel suo genere, in quanto frutto di una riuscita combinazione di Pilates, yoga, tai chi e danza. Un sistema completo di movimento che utilizza la respirazione come principale forza guida, lavorando sia sul riscaldamento del corpo attraverso il calore e l’energia, sia sul rilassamento del sistema nervoso tramite la concentrazione. Questo stimola un movimento ritmico intuitivo e fluido, che partendo in modo semplice sfocia poi in modelli più complessi. Torsioni, spirali, estensioni, curvature e movimenti ondulatori stimolano una maggiore flessibilità della colonna vertebrale, liberando il corpo e portandolo a riscoprire il suo naturale desiderio di muoversi. In questo modo l’intero baricentro è rinvigorito e alimentato dall’interno. I movimenti guariscono e rigenerano, lavorando intensamente all’interno delle linee miofasciali del corpo; così profondamente che anche gli organi interni si sentono massaggiati e rivitalizzati. Allo stesso tempo gli arti sono costantemente stimolati attraverso l’allenamento funzionale, coinvolgendo il baricentro nel sostenere l’ossatura. I risultati sono una ritrovata confidenza nella nostra forza e grazia e la consapevolezza che, qualsiasi siano le condizioni del nostro corpo, abbiamo dentro di noi tutte le potenzialità per cambiarlo e rafforzarlo.
1090€
(salvo disponibilità posti) in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure in 3 rate da 370euro da versare: 1ª rata entro 15 giorni prima del 1º weekend, 2ª rata entro 15 giorni prima del 2º weekend, 3ª rata entro 15 giorni prima del 3º weekend. La quota del corso non è soggetta a sconti.
REQUISITI RICHIESTI Per accedere al corso è necessario essere in possesso del diploma di Garuda® Matwork Foundation. Per chi non è in possesso di tale qualifica è necessario inviare il proprio curriculum formativo a fif@fif.it NOTE: Il corso è a numero chiuso. La dispensa del corso è in lingua italiana. Le lezioni sono in lingua inglese con traduzione simultanea in lingua italiana.
4 dispensa
diploma
crediti formativi
Per effettuare le iscrizioni compilare le cedole a pag 37-38.
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CORSO PER LA QUALIFICA DI
ISTRUTTORE DI PILATES MATWORK®
Fusione di tecniche ed esercizi, tradizionali e innovativi, del metodo pilates TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI PILATES MATWORK® Sintesi del programma Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates • Esercizi pre-pilates codificati • Esercizi base • Laboratori di gruppo • Masterclass
SEDI E DATE: BOLOGNA 26-27 set. D. De Bartolomeo 10-11 ott.
CATANIA E. Cinelli
21-22 nov. 12-13 dic.
MILANO L. Ruggeri
26-27 set. 17-18 ott.
PADOVA S. Sergi
03-04 ott. 17-18 ott.
BENEVENTO 24-25 ott. M. Alampi 07-08 nov.
FIRENZE E. Cinelli
19-20 dic. 16-17 gen.
MESSINA M. Alampi
17-18 ott. 31 ott.-1 nov.
ROMA G. Marongiu
03-04 ott. 17-18 ott.
LECCE M. Manca
17-18 ott. 31 ott.-1 nov.
NAPOLI 14-15 nov. D. De Bartolomeo 05-06 dic.
TRIESTE S. Sergi
10-11 ott. 24-25 ott.
CAGLIARI G. Marongiu
31 ott.-1 nov. 14-15 nov.
Quota d’iscrizione 490€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 265€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 265€ da versarsi entro 15 giorni prima del terzo week end di studio.
Docenti del corso E. Cinelli, G. Marongiu, M. Alampi, L. Ruggeri, D. De Bartolomeo, M. Manca, S. Sergi. Esame Test scritto e prova pratica. Requisiti Prima di iscriversi è necessario inviare il proprio curriculum sportivo a fif@fif.it Note Il corso è a numero chiuso.
SUPPORTI DIDATTICI INCLUSI
A FINE CORSO dopo il positivo superamento dell’esame
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M A ST ER 3 dispensa
diploma o attestato
crediti formativi
D I
SP E CIALIZ Z AZ IONE
220€/cad.
In un’unica soluzione da versarsi 15 gg. prima della data d’inizio del Master.
RISPARMIA IL 10%!
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PILATES SPECIALIST TRAINING
PILATES PROPS
PILATES SPECIAL LIFE FORM
MILANO 03-04 ott. ROMA 12-13 dic. BOLOGNA 23-24 gen.
BOLOGNA 31 ott.-1 nov. D. De Bartolomeo BENEVENTO 28-29 nov. M. Alampi CAGLIARI 12-13 dic. G. Marongiu LECCE 14-15 nov. M. Manca LIVORNO 26-27 set. E. Cinelli MILANO 28-29 nov. G. Marongiu MESSINA 14-15 nov. M. Alampi NAPOLI 19-20 dic. D. De Bartolomeo PADOVA 14-15 nov. S. Sergi ROMA 07-08 nov. L. Ruggeri TRIESTE 31 ott.-1 nov. S. Sergi
BENEVENTO 16-17 gen. CATANIA 23-24 gen. MILANO 03-04 ott. ROMA 23-24 gen.
il pilates nella sua forma più posturale
L. Ruggeri L. Ruggeri L. Ruggeri
Ecco un percorso che possiede un obiettivo allenante. All’interno del corso si svilupperanno concetti correlati a “schede specifiche di allenamento”. È richiesto il diploma di Pilates Matwork Advanced. Programma Osservazione e pratica di 9 nuovi esercizi Matwork di livello più avanzato; • schede di allenamento per diverse tipologie: base, intermedio e avanzato Titolo rilasciato Per gli istruttori FIF/SIO in possesso della qualifica di Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind o Laureati in Scienze Motorie (ed in regola con il tesseramento di socio istruttore per l’anno in corso) viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates Training Specialist”. Ai soci praticanti viene invece rilasciato un attestato di partecipazione.
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SCUOLA ITALIANA OLISTICA
lezioni con i piccoli attrezzi
Il weekend è organizzato per l’apprendendimento delle tecniche di esercizio relative a una serie di piccoli attrezzi molto popolari nel Pilates: foam roller, ring, soft ball ed elastiband. Programma Analisi dei piccoli attrezzi; • il lavoro col ring e roller; • il lavoro con la gym ball e gli elastiband; • il lavoro combinato; • protocolli di lezione. Titolo rilasciato Per gli istruttori FIF/SIO in possesso della qualifica di Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind o Laureati in Scienze Motorie (ed in regola con il tesseramento di socio istruttore per l’anno in corso) viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates Props”. Ai soci praticanti viene invece rilasciato un attestato di partecipazione.
le tecniche del pilates applicate in gravidanza e terza età
M. Alampi E. Cinelli E. Cinelli G. Marongiu
Il master garantisce la conoscenza delle tecniche specializzate applicabili a popolazioni speciali, quali terza età e gestanti. Queste tipologie di persone richiedono la conoscenza delle problematiche di base e degli esercizi più idonei da utilizzare nei confronti di anziani e donne in dolce attesa. Programma Cambiamenti ormonali e fisici. Il pavimento pelvico. Indicazioni e controindicazioni; • analisi esercizi: warm-up, gravidanza; • caratteristiche dell’anziano; • masterclass; • piccoli attrezzi da utilizzare con l’utenza senior; • workshop: analisi degli esercizi di Matwork, con relativi adattamenti alla terza età, il defaticamento. Titolo rilasciato Per gli istruttori FIF/SIO in possesso della qualifica di Pilates Matwork, Personal Trainer, Hatha Yoga o Body Mind o Laureati in Scienze Motorie (ed in regola con il tesseramento di socio istruttore per l’anno in corso) viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates Special Life Form”. Ai soci praticanti viene invece rilasciato un attestato di partecipazione.
CORSO PER LA QUALIFICA DI
®
ISTRUTTORE DI PILATES MATWORK ADVANCED Tecniche e didattiche di livello avanzato per un insegnamento specializzato
TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI PILATES MATWORK® ADVANCED Sintesi del programma Masterclass e laboratori improntati sulle variazioni degli esercizi base e sullo studio di 10 nuovi esercizi avanzati. SEDI E DATE: BENEVENTO BOLOGNA CAGLIARI LECCE MILANO ROMA TRIESTE
05-06 06-07 06-07 28-29 12-13 21-22 21-22
dic. M. Alampi feb. D. De Bartolomeo feb. G. Marongiu nov. M. Manca dic. D. De Bartolomeo nov. L. Ruggeri nov. S. Sergi
Quota d’iscrizione 260€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Docenti del corso E. Cinelli, G. Marongiu, M. Alampi, L. Ruggeri, D. De Bartolomeo, M. Manca, S. Sergi. Requisiti Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork® Base ed essere tesserati per l’anno in corso come soci istruttori.
2 dispensa
diploma
crediti formativi
CORSO DI
REFORMER
Tecnica e didattica per l’utilizzo dell’attrezzo più emblematico del pilates TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI PILATES REFORMER Sintesi del programma Caratteristiche e dettagli dell’attrezzo ed esercizi pratici.
SEDI E DATE: MILANO 16-17 gen. RIMINI 19-20 dic. ROMA 05-06 dic. CAGLIARI 30-31 gen.
G. G. G. G.
Marongiu Marongiu Marongiu Marongiu
Quota d’iscrizione 220€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Docenti responsabili del corso G. Marongiu. Requisiti Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork® Base e Pilates Matwork® Advanced ed essere tesserati per l’anno in corso come soci istruttori.
3 dispensa
dvd
diploma
crediti formativi
CORSO DI
CADILLAC
Tecnica e didattica d’utilizzo di uno degli attrezzi più significativi del pilates TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE DI PILATES CADILLAC Sintesi del programma Caratteristiche e dettagli dell’attrezzo ed esercizi pratici.
SEDI E DATE: RIMINI 26-27 set. ROMA 07-08 dic.
G. Marongiu G. Marongiu
Quota d’iscrizione 220€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Docenti responsabili del corso G. Marongiu. Requisiti Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork® Base e Pilates Matwork® Advanced ed essere tesserati per l’anno in corso come soci istruttori.
3 dispensa
dvd
diploma
crediti formativi
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CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTI SPECIALIZZATI IN
ALLENAMENTO IN GRAVIDANZA & POST PARTO
TITOLO RILASCIATO: DIPLOMA DI INSEGNANTE SPECIALIZZATO IN ALLENAMENTO IN GRAVIDANZA PRE & POST PARTO
SEDI E DATE: MILANO 10-11 ottobre Rita Babini e Rita Valbonesi 17-18 ottobre Roberto Provenzano 07-08 novembre Rita Babini
530€
In un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 300euro da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 250euro da versarsi sul posto il primo giorno di lezione.* Per effettuare le iscrizioni compilare le cedole a pag 3738. * Per chi sceglie la formula a rate, ricordiamo che è necessario aver saldato l'intera quota entro la data di fine corso.
La donna gravida presenta delle caratteristiche posturali ben definite e che si modificano durante ogni singola fase della gestazione. è auspicabile pertanto una conoscenza approfondita di tali cambiamenti per una personalizzazione mirata della ginnastica pre e post parto, al fine di garantire le condizioni essenziali per prevenire gran parte delle potenziali patologie correlate allo stato gravidico sia a carico della mamma sia del nascituro. STRUTTURA DEL CORSO RITA VALBONESI • Anatomia e fisiologia della gravidanza: • Cosa cambia nel corpo • L’azione degli ormoni • L’emozioni durante la gravidanza • Diaframma e tecniche respiratorie • Indicazioni posturali per il benessere della schiena • Migliorare la circolazione e proposte contro la ritenzione idrica • Indicazioni per mantenere un buon tono muscolare ed • Esercizi di propriocezione e percezione corporea RITA BABINI • Perché yoga in gravidanza……. I vissuti psico-emotivi • Proposte ed indicazioni nelle diverse fasi della gravidanza: protocolli di lavoro 1° e 2° trimestre di gravidanza, protocolli di lavoro 3° trimestre di gravidanza • “I periodi” del parto (dilatante, espulsivo secondamento): gli esercizi del travaglio e del parto • Esercizi per la percezione e il controllo della postura e del “pavimento pelvico” • Respirazione e yoga (la respirazione come , quando e ….Perche’…..) • Le tecniche di rilassamento ROBERTO PROVENZANO • Analisi delle principali differenze e implicazioni cliniche tra parto naturale e parto cesareo • Pelvic gym: la mobilizzazione precoce del perineo nel post-partum • Esercizi di rinforzo del pavimento pelvico a scopo protettivo delle principali problematiche perineali, lombari e addominali • Corretto utilizzo della respirazione per il controllo della iap: il ruolo del core • Tecniche avanzate di respirazione nel post-partum: la ginnastica respiratoria ipopressiva e la falsa inspirazione toracica • Il ruolo attivo del neonato nel lavoro di recupero in palestra e a domicilio durante il puerperio: linee guida acog • Cenni di nutrizione: l’importanza dell’allattamento al seno DOCENTI RESPONSABILI DEL CORSO R. Valbonesi, R. Babini, R. Provenzano. ESAME test scritto, esame teorico pratico. NOTE per esigenze pratiche si richiede abbigliamento sportivo.
6 dispensa
diploma
crediti formativi
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SCUOLA ITALIANA OLISTICA
WORKSHOP
TITOLO RILASCIATO: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
3 dispensa
crediti formativi
120€ A GIORNATA In un’unica soluzione da versarsi 15 gg. prima della data d’inizio del workshop. Per effettuare le iscrizioni compilare le cedole a pag 37-38.
PILOGA
RAVENNA 07 settembre 2015 DOCENTE: Donato De Bartolomeo, Specializzato in fitness olistico, è insegnante di pilates e di yoga,
disciplina quest’ultima, che ha studiato professionalmente. PROGRAMMA Piloga fonde abilmente diversi esercizi di pilates con Asana dello Yoga. Lo schema di base strutturato permette di programmare le sedute in base ad obiettivi di rinforzo o di riequilibrio e scioglimento muscolare. Il percorso si completa con l’ultima fase meditativa o di rilassamento dove si raggiungono ulteriori traguardi in termine di benessere psicofisico globale. Programma • Presentazione del protocollo di lavoro • Obiettivi e principi • Analisi ed approfondimento dei principi neuromotori per l’allungamento e la contrazione • Posizioni di base • Applicazione del metodo,sviluppo e progressione dei protocolli base • Masterclass con analisi della lezione
LABORATORIO APPLICATIVO SULLA SCOLIOSI
BARI 13-14 settembre 2015 NAPOLI 17/18 ottobre 2015 DOCENTE: Rino Mastromauro, Osteopata - Posturologo – Chinesiologo – Personal Training
PROGRAMMA Eziologia e classificazione delle scoliosi, la valutazione posturale ed radiologica con strumenti da adoperare, il trattamento attraverso la ginnastica correttiva conservativa, col busto, pre e post intrevento chirurgico . Laboratorio teorico-pratico rivolto agli eduucatori posturali, ai PT, agli istruttori di pilates ed a tutti coloro che operano nel campo delle attività motorie preventive e adattate. N.B. Si consiglia bbigliamnento consono per poter osservare la colonna vertebrale.
STANDING PILATES
CAGLIARI 19 settembre 2015 DOCENTE: Gianpiero Marongiu, Master Trainer Federale
PROGRAMMA I principi fondamentali e gli esercizi del matwork vengono “traslati” nell’ortostatismo, per un allenamento molto più simile alle necessità della vita quitidiana. Non sempre gli allineamenti e gli aggiustamenti posturali insegnat nel Mat vengono automaticamente eseguiti in stazione eretta: al contrario, spesso occorre ridare un nuovo equilibrio al corpo, partendo dal semplice appoggio del piede al pavimento. In generale, il lavoro in stazione eretta può risultare più semplice per le persone che non hanno una grande flessibilità, ma richiede una maggiore concentrazione, a causa dell’equilibrio
PILATES IN SUSPENSION
RAVENNA 11 ottobre 2015 DOCENTE: Donatella Longhi Docente ai corsi di formazione della Federazione Italiana Fitness.
PROGRAMMA Il metodo Pilates incontra l’allenamento funzionale in sospensione, un nuovo format di lavoro capace di coinvolgere e fondere i due settori attraverso il raggiungimento rapido e efficacie degli obiettivi comuni: controllo, stabilità, forza, flessibilità, equilibrio tra le catene muscolari. Una nuova opportunità formativa per tutti gli istruttori di pilates e Functional Trainig.
LABORATORIO APPLICATIVO SUL PAVIMENTO PELVICO
NAPOLI 23/24 gennaio 2016 DOCENTE: Rino Mastromauro, Osteopata - Posturologo – Chinesiologo – Personal Training
PROGRAMMA Conoscenza indispensabile quella del Pavimento Pelvico che consente, grazie al riequilibrio del Cingolo Pelvico ed al rafforzamento /rilassamento dei Muscoli Pelvici di migliorare disfunzioni uro-genitali ( incontinenza) ma soprattutto è fondamentale nel Recupero Posturale e per migliorare le performance agonistiche o amtariali prevenendo diffusi traumi come la pubalgia. Il corso è al 70% pratico.
SCUOLA ITALIANA OLISTICA
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SEMINARI DI SPECIALIZZAZIONE TITOLO RILASCIATO: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
3 dispensa
crediti formativi
220€ A WEEKEND In un’unica soluzione da versarsi 15 gg. prima della data d’inizio del seminario. Per effettuare le iscrizioni compilare le cedole a pag 37-38.
Tutti gli iscritti devono avere l’affiliazione in regola con l’anno in corso come socio effettivo, socio praticante o socio istruttore FIF/IDA/SIO. RISPARMIA IL 10%, COME? E’ sufficiente effettuare l’iscrizione 30 giorni prima dell’inizio del corso. Lo sconto si applica solo alla quota intera unica.
YOGA PER LA CORSA
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2: 31 ottobre-1 novembre 2015 DOCENTE: Rita Babini - Insegnante di yoga da oltre 25 anni si è specializzata con i più famosi
maestri europei e indiani. In collaborazione con Correre Naturale www.correrenaturale.com PROGRAMMA: La corsa e il movimento sono sinonimi di vita e benessere e ognuno si merita di vivere in salute, senza dolore e sfruttando al massimo le proprie potenzialità. Per questo motivo nasce Correre Naturale: per riportare le persone a muoversi in modo naturale, per rendere la corretta tecnica di corsa alla portata di tutti, eliminando il rischio di infortuni associati alla corsa e migliorando le performance. Il tutto riscoprendo il vero piacere della corsa e del movimento “naturale”, senza compromessi. Il seminario affronterà queste tematiche nell’ottica dello yoga, con particolare attenzione alle asane più adatte per chi pratica la disciplina della corsa.
REIKI E MEDITAZIONE CON CAMPANE TIBETANE
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2: 7-8 novembre 2015 DOCENTE: Claudio Rossi: Master Reiki e operatore Shiatsu
PROGRAMMA LE ORIGINI DEL REIKI Un’antica arte di Meditazione basata sul totale Riequilibrio Energetico, in grado di individuare le cause dei blocchi fisici e psichici infondendo energia e benessere. L’energia viene canalizzata attraverso le mani di chi pratica e tende a fluire spontaneamente nel corpo del ricevente nei punti dove è maggiormente necessaria. Il beneficio primario lo trae prima di tutto il corpo che viene educato o ri-educato ad attivare prontamente il nostro naturale processo di guarigione, e ne trarrà vantaggio anche la sfera psichica e mentale che sarà immediatamente più rilassata e calma. Attivazione vari livelli di Reiki e trattamenti individuali. MEDITAZIONE ZEN E CON LE CAMPANE TIBETANE:La pratica principale su cui lo Zen si basa per aiutare tutti gli esseri è la meditazione, che nello Zen viene chiamata Zazen. È una meditazione per risvegliarsi alla Vera Vita, per aiutarci a superare i nostri condizionamenti e attaccamenti che velano la realtà dell’esistenza umana. Le campane tibetane sono utili per la riduzione dello stress, per la guarigione olistica, per il Reiki, per il bilanciamento dei chakra.
MASSAGGIO THAILANDESE 1° LIVELLO
TORINO Associazione Yogando, via S.Ambrogio, 28: 7-8 novembre 2015 / 12-13 dicembre 2015 DOCENTE: Enzo Mulato - Docente di Shiatsu, ha approfondito gli studi di Massaggio
Tradizionale Thailandese all’ITM (International Training Massage School) di Chiang Mai in Thailandia. PROGRAMMA • Questo corso di 1° livello permette di apprendere una sequenza completa di trattamento come quella studiata nel tempio di Wat Po a Bangkok (stile del Nord). • Lavoro pratico sulla sequenza di massaggio: posizione supina 1 – fianchi – prona - supina 2 - seduta. • Si pratica a terra su materassino, senza uso di olii e/o creme, indossando abiti comodi. A corredo dispensa fotografica.
CON-TATTO: MASSAGGIO E AUTOMASSAGGIO
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2: 28-29 novembre 2015 DOCENTI: Rita Babini - Insegnante di yoga da oltre 25 anni si è specializzata con i più famosi
maestri europei e indiani. Enzo Mulato - Docente di Shiatsu, ha approfondito gli studi di Massaggio Tradizionale Thailandese all’ITM (International Training Massage School) di Chiang Mai in Thailandia. PROGRAMMA: Nell’ automassaggio si è massaggiatori e riceventi in simultanea. Sperimentare le tecniche sulla propria pelle vuol dire prendere confidenza con la propria abilità nel sentire il corpo, trattandolo con pressioni e manovre di diversa intensità. L’automassaggio mira a ripristinare nell’organismo una condizione di equilibrio. Nel seminario si svilupperanno: le tecniche di automassaggio, massaggio a coppie, interazione con l’altro, l’ascolto del proprio respiro e del respiro dell’altro. 34
SCUOLA ITALIANA OLISTICA
WELLNESS LIFE COACHING
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2: 14-15 novembre 2015 DOCENTE: Eros Zannoni: Naturopata Certificato
PROGRAMMA: Wellness life coaching: Un nuovo approccio integrale di comunicazione ed interazione con le persone per l’attività fisica ed il benessere globale. Argomenti del corso: • Psico Neuro Endocrino Immunologia (PNEI per la salute fisiologica)• Programmazione Neuro Linguistica (PNL per l’approccio interpersonale) • Morfofisiologia (caratteristiche fisiche ereditarie e temperamento) • Biotipologia (aspetti psicosomatici e comportamentali delle persone) • Bioritmi organici (l’orologio biologico e le varie secrezioni ormonali) • Nutrizione Bioenergetica (abitudini, eccessi e/o carenze ed intolleranze • Carica Energetica (diagnosi dei meridiani energetici cinesi) • Riflessologia (zone riflesse dei sintomi nel corpo) • Sintomatologia (significati e caratteristiche dei sintomi) • Psicosomatica Applicata (predisposizioni, traumi fisici e/o emozionali) • Kinesiologia Applicata (esercizio fisico mirato alle patologie)
POSTURA SCHIENA + PIEDE
TORINO Associazione Yogando, via S.Ambrogio, 28: Febbraio 2016 DOCENTE: Rita Valbonesi posturologa, osteopata e terapista della riabilitazione
PROGRAMMA Postura schiena • Linguaggio emozionale del corpo • Tensione e distensione • Nuovo atteggiamento di base • “Ascolto” della colonna vertebrale • Dissolvere il dolore • Regole fondamentali della fisioterapia classica • Integrazione delle tecniche che si occupano della schiena • Proposte di allenamento quotidiano Postura piede • Ricerca della stabilita’ per avere forza • Apparato scheletrico e piedi • I benefici del contatto • Consapevolezza del proprio corpo • Ricerca dell’equilibrio per avere indipendenza • Prendersi cura dei propri piedi • Tecniche dolci per il piede • Ricerca della fluidità per avere energia • Autotrattamento del piede • Proposte pratiche che agiscono su tutte le catene muscolari.
SEMINARI IN COLLABORAZIONE CON
FLORITERAPIA
RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2: 17-18 ottobre MILANO Centro Spazio Salute, Via Omboni 7: 5-6 dicembre DOCENTE: Sigrid Sailer PROGRAMMA: Giorno 1: Dr. Edward Bach; L’effetto dei fiori di Bach; Accenni su altri rimedi floreali; I fiori di Bach e lo sport; Giorno 2: Le Nuove Terapie di Dietmar Kramer; Notizie fondamentali delle regole dell’agopuntura cinese; Il Tai Chi Ch’uan QUOTA: 220€ Da versarsi in un’unica soluzione 15 gg. prima della data d’inizio del seminario
VEGONNATURAL 1
Alimentazione e personalità negli stati fisiologici dell’uomo e della donna. RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2: 19 settembre 2015 DOCENTI: Dott.ssa Debora Battani (Psicologa), Dott. Francesco Saviano (farmacista e nutrizionista ) Uomo e Donna patologie alimentazione e sport, Dott. Eugenio Genesi. PROGRAMMA: consultalo sul sito www.scuolaitalianaolistica.it oppure www.vegness.it QUOTA: 100€ Da versarsi in un’unica soluzione 15 gg. prima della data d’inizio del seminario
VEGONNATURAL 2
Intestino, acidosi , MEC.... Come influenzano la performance sportiva. RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2: 21 novembre 2015 DOCENTI: Dott.ssa Debora Battani (Psicologa), Dott. Francesco Saviano (farmacista e nutrizionista ) Uomo e Donna patologie alimentazione e sport, Dott. Eugenio Genesi. PROGRAMMA: consultalo sul sito www.scuolaitalianaolistica.it oppure www.vegness.it QUOTA: 100€ Da versarsi in un’unica soluzione 15 gg. prima della data d’inizio del seminario
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REGOLAMENTO: CORSI • SEMINARI • WORKSHOP • CONVEGNI L’ISCRIZIONE E/O IL PAGAMENTO COMPORTA AUTOMATICAMENTE L’ACCETTAZIONE DEL PRESENTE REGOLAMENTO. TUTTE LE SOMME VERSATE VERRANNO CONSIDERATE A TITOLO DI CAPARRA. LA REGOLARE DOCUMENTAZIONE FISCALE VERRÀ EMESSA AL TERMINE DEL SERVIZIO.
CORSI E SEMINARI
Per poter accedere ai seminari monotematici e ai corsi è obbligatoria l’iscrizione di 40 EURO (socio praticante) per l’anno sociale in corso da versarsi contemporaneamente alla quota del seminario o del corso. La quota è da versarsi almeno 15 giorni prima dell’inizio di ogni corso o seminario; dopo tale termine essa subirà un aumento di 20 EURO. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di 20 EURO.
NOTE
• Corsi e seminari si svolgeranno solo se verrà raggiunto il numero minimo di partecipanti. • Le sedi, le date e gli orari dei corsi e dei seminari possono subire variazioni. Di dette variazioni non sarà data comunicazione diretta all’iscritto. Si prega di contattare la segreteria organizzativa SIO per verificare la sede le date e orari definitivi oppure visitare il sito internet www.scuolaitalianaolistica.it • Al termine dei corsi e, ove previsto, al superamento dell’esame, è obbligatorio il versamento di 100 EURO quale integrazione della quota associativa SIO, per poter ottenere il diploma e l’affiliazione come socio insegnante. • Per sostenere gli esami è obbligatorio frequentare almeno il 75% delle lezioni. • Gli allievi sono tenuti a saldare l’intero corso anche in caso d’abbandono e/o di mancata partecipazione. Per garantire un rapporto ottimale tra docente e allievo, corsi e seminari sono riservati ad un numero prestabilito di allievi. Alcuni corsi prevedono una selezione per titoli e curriculum, mentre altre chiudono le iscrizioni in base al numero dei partecipanti. • Non è consentito fare videoriprese durante i corsi, nemmeno da parte dei corsisti. • Gli accompagnatori non sono ammessi alle lezioni. • L’organizzazione si riserva la facoltà di non accettare, e quindi rimborsare, le iscrizioni prevenute dopo il raggiungimento del numero massimo di iscritti. I partecipanti autorizzano gli organizzatori a sfruttare, a fini promo-pubblicitari immagini scattate durante i corsi, i seminari, gli stage, i convegni. Al momento della registrazione sul posto verrà consegnato il programma aggiornato del corso, seminario, stage o evento. • Riduzioni Per avvantaggiare coloro che hanno già ottenuto una certificazione e che hanno regolare affiliazione come insegnante della SIO/FIF per l’anno in corso, è prevista una riduzione del 20% sulla quota di partecipazione a ulteriori corsi per insegnanti o master di specializzazione.
ANNULLAMENTO
La direzione si riserva il diritto di annullare le iniziative in programma per gravi motivi organizzativi o per il mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti provvedendo in questo caso, a scelta del corsista — che dovrà comunicarlo per iscritto — al rimborso* delle quote o all’abbuono (da utilizzare entro un anno), per altre iniziative SIO. La quota di affiliazione SIO non è rimborsabile. * Il rimborso deve essere richiesto entro 10 giorni dalla data di annullamento del corso, seminario, stage, convegno.
CONFERME
La conferma dei corsi, agli iscritti, verrà comunicata due giorni prima della data dell’inizio del corso. Si prega di fornire l’indirizzo di posta elettronica in quanto le comunicazioni saranno effettuate solamente attraverso l’email. Nel caso tale indirizzo non venisse fornito, la segreteria non si ritiene responsabile del mancato preavviso o di omessa comunicazione e, in tal caso, l’iscritto dovrà contattare la segreteria organizzativa, oppure consultare il sito www.scuolaitalianaolistica.it.
RINUNCE
L’eventuale rinuncia dovrà essere comunicata per iscritto alla segreteria SIO 10 gg prima dell’inizio del corso, del seminario o dello stage, indicando se si intenda tenere la quota in abbuono (da utilizzarsi entro un anno per altre iniziative SIO) o si intenda richiedere il rimborso in caso contrario non verrà abbonata né rimborsata la quota. Il corsista che intende non sostenere l’esame nella sessione prevista dal corso lo dovrà comunicare per iscritto almeno 10 gg prima della data fissata per lo stesso (in caso contrario si riterrà non superato l’esame) e solo in tal caso potrà sostenerlo entro un anno dalla data della fine del corso, oltre questo limite temporale dovrà pagare una tassa di esame di 60 EURO (iva inclusa). In caso di indisposizione, che non consenta la partecipazione al corso, la quota eventualmente versata sarà abbonata solo se sarà trasmesso via fax, 48 ore prima dell’inizio del corso, il certificato medico da cui emerga l’impossibilità alla partecipazione.
MANCATO SUPERAMENTO ESAME
Mancato superamento dell’esame (scuole) Il corsista potrà ripetere l’esame gratuitamente entro un anno, dandone comunicazione scritta alla segreteria organizzativa entro 10 gg dalla data prescelta per il nuovo esame. Chi desidera ripetere il corso potrà farlo usufruendo di una riduzione del 50% sulla quota.
MODALITÀ DI PAGAMENTO
Le quote devono essere versate tramite: - Vaglia postale intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l.- via P. Costa 2 - 48121 Ravenna - Assegno bancario non trasferibile intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l. (allegare copia documento d’identità) - Versamento su C/C postale n°11233483 intestato a Centro Studi La Torre srl - via P. Costa 2 - 48121 Ravenna - Bonifico sull’IBAN: IT30Z0760113100000011233483 BANCOPOSTA – Conto intestato a Centro Studi La Torre Srl - Bonifico sull’IBAN: IT35D0103013100000000898904 - SWIFT/BIC: PASCITMMRAV – BANCA: MONTE DEI PASCHI DI SIENA AG.7 Ravenna P.zza Kennedy 7 – Conto intestato a Centro Studi La Torre Srl Ai fini dell’accettazione dell’iscrizione è necessario inviare copia della ricevuta del versamento e della cedola d’iscrizione compilata in ogni sua parte o via fax allo 0544.34752, o via e-mail a olistico@fif.it o via posta a: CENTRO STUDI LA TORRE SRL, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna. • La quota d’iscrizione versata, è da considerare quale deposito cauzionale costituito dall’aspirante corsista a favore dell’organizzazione medesima a garanzia dell’esatta dazione del corrispettivo dovuto e quale preventiva liquidazione dei danni subiti dalla stessa in caso di mancata adempimento dell’obbligo di corresponsione. La somma così versata è da computare nell’ammontare del corrispettivo pattuito. NOTA: Per i pagamenti con assegno bancario, l’originale deve arrivare in sede 15 gg. prima dell’inizio del corso/seminari/stage/ecc. Si informa che fino a quando non sarà pervenuto l’originale non viene registrata l’iscrizione. In ogni forma di pagamento specificare nella causale a cosa ci si iscrive (indicando data, città, iniziativa, nome corsista).
Per effettuare le iscrizioni compilare le cedole nelle pagine seguenti >> 36
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CEDOLA D’ISCRIZIONE: CORSI • SEMINARI • WORKSHOP • CONVEGNI SI PREGA DI SCRIVERE IN STAMPATELLO IN MODO CHIARO E LEGGIBILE. La compilazione della presente cedola comporta l’espressa accettazione del regolamento. È obbligatorio compilare e firmare anche il Modulo “A” con i dati del partecipante. La cedola compilata va spedita, unitamente a copia del versamento, a: CENTRO STUDI LA TORRE srl, via Paolo Costa, 2 - 48121 Ravenna, oppure via fax al n.ro 0544/34752, oppure via e-mail: olistico@fif.it Tutte le somme versate verranno considerate a titolo di caparra. La regolare documentazione fiscale verrà emessa al termine del servizio. DATI DEL PARTECIPANTE cognome_______________________________________________________ nome_______________________________________________________________ luogo di nascita _________________________________________________________________________data di nascita _______ /_______/______________ via ___________________________________________________n. __________cap________________città_____________________________provincia_______ telefono_________________________________________________________e-mail_______________________________________________________ codice fiscale/partita IVA______________________________________________________________________________________________________________ - CHIEDE L’ISCRIZIONE AL CORSO DI: q INSEGNANTE DI YOGA
q GARUDA MATWORK FOUNDATION
q GARUDA MATWORK Seated & Standing BASIC
q PILATES MATWORK BASIC
q PILATES MATWORK ADVANCED
q CADILLAC
SEDE DI:
q REFORMER
(specificare la città di svolgimento dell’attività richiesta)_____________________________________________________DATA
D’INIZIO: ____ /____/_________
CHIEDE L’ISCRIZIONE AL SEMINARIO/MASTER/WORKSHOP (specificare il titolo):_________________________________________________________ SEDE DI: (specificare la città di svolgimento dell’attività richiesta)_____________________________________________________DATA D’INIZIO: ____ /____/_________ q
q CHIEDE L’ISCRIZIONE ALL’EVENTO YOGA DAY
VERSAMENTO DI € ________________.______ IN DATA ______/______/_____________tramite:
m Vaglia postale intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l.- via P. Costa 2 - 48121 Ravenna m Assegno bancario non trasferibile intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l. (allegare copia documento d’identità) m Versamento su C/C postale n°11233483 intestato a Centro Studi La Torre srl - via P. Costa 2 - 48121 Ravenna m Bonifico sull’IBAN: IT30Z0760113100000011233483 BANCOPOSTA – Conto intestato a Centro Studi La Torre Srl m Bonifico sull’IBAN: IT35D0103013100000000898904 - SWIFT/BIC: PASCITMMRAV – BANCA: MONTE DEI PASCHI DI SIENA AG.7 Ravenna P.zza Kennedy 7 – Conto intestato a Centro Studi La Torre Srl DATI DI FATTURAZIONE (specificare i dati di chi effettua il pagamento) cognome_________________________________________________________ nome_____________________________________________________________ luogo di nascita ____________________________________________________________________________data di nascita _______ /_______/____________ via __________________________________________________n. __________cap________________città_____________________________provincia_______ telefono_________________________________________________________e-mail_______________________________________________________ codice fiscale/partita IVA_______________________________________________________________________________________________________________ data____/____/__________
per accettazione firma __________________________________________________________ (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)
MODULO “A” Vi preghiamo di prendere visione e di sottoscrivere il presente modulo di prestazione consenso scriminante, legge sulla privacy , consenso utilizzo immagine e possesso certificato medico. Rammentiamo che non sarà possibile accedere all’evento senza avere provveduto a firmare l’allegato documento in tutte le sue parti. ART. 1 - CONSENSO SCRIMINANTE AVENTE DIRITTO L’organizzatore è esonerato da qualsiasi tipo di responsabilità in quanto ogni eventuale danno alla persona o a cose occorso nella pratica dello sport e della danza durante l’evento presso le strutture dell’organizzatore o comunque nella pratica di ogni attività effettuata all’interno delle strutture ospitanti l’evento, deve intendersi coperta dalla scriminante del consenso all’avente diritto, manlevando il partecipante l’organizzatore da ogni e qualsiasi responsabilità a riguardo e valendo la sottoscrizione del presente modulo quale formale prestazione del consenso in termine. ART. 2 - ESONERO RESPONSABILITÀ SORVEGLIANZA Il sottoscritto solleva l’organizzatore da qualsiasi responsabilità e obbligo di sorveglianza dei minori, che dovranno essere accompagnati, in particolare tale esonero vale negli spostamenti per raggiungere le strutture ospitanti l’evento. ART. 3 - ESONERO DI RESPONSABILITÀ DELL’ENTE ORGANIZZATORE PER COSE E VALORI DEI PARTECIPANTI Con espressa esclusione dell’ applicabilità degli art. 1783 e a seg. codice civile, l’organizzatore non risponde dello smarrimento, della sottrazione o del deterioramento di cose o valori ed effetti personali dei partecipanti portati all’interno della struttura ospitante l’evento. ART. 4 - DICHIARAZIONE POSSESSO CERTIFICAZIONE MEDICA Il sottoscritto dichiara di essere in possesso della certificazione medica attestante l’idoneità allo svolgimento dell’attività fisica e di non avere controindicazioni alla stessa (certificato idoneità sportiva).
cognome__________________________________ nome______________________________________ luogo di nascita_______________________________________ data di nascita ______/______/__________ codice fiscale _________________________________________________________________________ via___________________________________________________ n. ______________ CAP_________ città__________________________________________________________________ PR___________
CONSENSO UTILIZZO NOME E IMMAGINE Il/la sottoscritto/a, dichiara di autorizzare il Centro Studi La Torre/SIO/FIF all’utilizzazione del proprio nome della propria immagine per tutte le attività promo -pubblicitarie di carattere istituzionale dalle stesse organizzate, anche se in collaborazione con testate giornalistiche o emittenti televisive, radiofoniche e internet consistenti nell’utilizzazione del nome e/o del ritratto/immagine di cui agli artt. 6-10 C.C. e di cui agli artt. 96 e 97 della L. 22 aprile 1941 n° 633 per la realizzazione di: a) campagna stampa su testate italiane, quotidiani e periodici; b) campagna affissionale; c) videoclip, filmati e qualsivoglia ripresa video da utilizzare su reti televisive, terrestri, satellitari e via cavo, sia free che a pagamento nonché su internet e web tv e di non avere nulla a pretendere per questo tipo di utilizzo per qualsivoglia titolo o ragione. FIRMA |_______________________________________|(se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale) CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI PER FINALITÀ DI MARKETING Esprimo, inoltre, il consenso alla comunicazione dei dati e utilizzo di immagine per finalità di marketing e promozionali a terzi con i quali l’ente abbia rapporti di natura contrattuale, e da questi trattati nella misura necessaria all’adempimento di obblighi previsti dalla legge e dai contratti e di non avere nulla a pretendere per questo tipo di utilizzo per qualsivoglia titolo o ragione. FIRMA |_______________________________________|(se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale) CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Il/la sottoscritto/a, acconsente al trattamento dei propri dati personali, ai sensi art. 13 del D.lgs. n. 196/2003 per l’espletamento di tutte le attività strumentali alla realizzazione delle finalità istituzionali compresa la diffusione anche a mezzo stampa, televisione, internet e web tv delle informazioni relative alle attività organizzate. FIRMA |_______________________________________|(se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale) CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI SENSIBILI Il/la sottoscritto/a, acquisite le informazioni di cui all’articolo 13 del D.lgs. n. 196/2003, acconsente al trattamento dei propri dati personali, dichiarando di avere avuto, in particolare, conoscenza che i dati medesimi rientrano nel novero dei dati “sensibili” di cui all’art. 4 comma 1 lett. d), nonché art. 26 del D.lgs. 196/2003, vale a dire i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute...”. FIRMA |_______________________________________|(se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)
telefono ______________________________________ e-mail__________________________________ FIRMA |___________________________________________|(se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)
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CEDOLE AFFILIAZIONE SCUOLA ITALIANA OLISTICA CEDOLA DI ADESIONE SOCIO EFFETTIVO validità dal 01/09/2015 al 31/08/2016 SOCIO EFFETTIVO (affiliazione anno 2015/2016) comprende: • Assicurazione contro gli infortuni solo in occasione degli eventi S.I.O. • Iscrizioni S.I.O. 2015/2016 • Abbonamento alla rivista Mantra Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di discipline olistiche.
QUOTA: €10 Il sottoscritto cognome________________________________________nome____________________________________________________Nato/a a ________________________________ Il _______/_______/_________________ Indirizzo: Via________________________________________________
n.____________________
città_____________________________________________________________
PR_________
cap______________________
tel___________________________________________e-mail_______________________________________________codice fiscale/partita IVA_______________________________________________________________________
chiede l’iscrizione alla S.I.O. per l’anno 2015/2016 (validità dal 01/09/2015 al 31/08/2016) in qualità di socio EFFETTIVO. Ho versato €10 in data______/_____/___________ tramite: m C/C POSTALE 99185159 intestato a: FIF/SIO
m bonifico su conto corrente postale intestato a FIF/SIO, codice IBAN IT 13 F 07601 13100 000099185159
N.B. La compilazione del presente modulo implica: l’accettazione dello statuto, dei regolamenti e l’autorizzazione da parte del richiedente all’utilizzo dei dati in esso contenuti in forma anonima e collettiva e non saranno pertanto trasmessi a terzi se non previo consenso dell’interessato. data______/_____/___________ Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: SIO, via Paolo Costa, 2 - 48121 Ravenna, oppure via fax al n.ro 0544/34752, oppure via e-mail: olistico@fif.it
firma______________________________________ (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)
CEDOLA DI ADESIONE SOCIO PRATICANTE validità dal 01/09/2015 al 31/08/2016 SOCIO PRATICANTE (affiliazione anno 2015/2016) comprende: • Tessera a.a. 2015/2016 • T-Shirt S.I.O. • Abbonamento alla rivista Mantra • Sconto del 10% sulle quote di partecipazione agli stage S.I.O. • Assicurazione contro gli infortuni solo in occasione degli stage S.I.O. Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di discipline olistiche.
QUOTA: €40
Il sottoscritto cognome________________________________________nome____________________________________________________Nato/a a ________________________________ Il _______/_______/_________________ Indirizzo: Via________________________________________________
n.____________________
città_____________________________________________________________
PR_________
cap______________________
tel___________________________________________e-mail_______________________________________________codice fiscale/partita IVA_______________________________________________________________________
chiede l’iscrizione alla S.I.O. per l’anno 2015/2016 (validità dal 01/09/2015 al 31/08/2016) in qualità di socio PRATICANTE. Indicare la taglia della T-Shirt: m S
mM
mL
m XL
Ho versato €40 in data______/_____/___________ tramite: m C/C POSTALE 99185159 intestato a: FIF/SIO m bonifico su conto corrente postale intestato a FIF/SIO, codice IBAN IT 13 F 07601 13100 000099185159 N.B. La compilazione del presente modulo implica: l’accettazione dello statuto, dei regolamenti e l’autorizzazione da parte del richiedente all’utilizzo dei dati in esso contenuti in forma anonima e collettiva e non saranno pertanto trasmessi a terzi se non previo consenso dell’interessato. data______/_____/___________ Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: SIO, via Paolo Costa, 2 - 48121 Ravenna, oppure via fax al n.ro 0544/34752, oppure via e-mail: olistico@fif.it
firma______________________________________ (se minorenne firma dell’esercente la potestà parentale)
CEDOLA DI ADESIONE SOCIO INSEGNANTE validità dal 01/09/2015 al 31/08/2016 SOCIO INSEGNANTE (affiliazione anno 2015/2016) comprende: • Tessera a.a. 2015/2016 • T-Shirt S.I.O. • Abbonamento alla rivista Mantra • Sconto del 20% sulle quote di partecipazione ai seminari della S.I.O. • Sconto del 20% sulle quote di partecipazione agli stage e convegni S.I.O. • Inserimento del proprio nominativo negli elenchi insegnanti inviati a palestre e scuole di danza • Assicurazione contro gli infortuni e responsabilità civile che copre l’attività nel periodo 01/09/2015 al 31/08/2016. Possono tesserarsi in questa categoria i diplomati S.I.O. e tutti coloro che operano nel settore olistico come insegnanti.
QUOTA: €140 INTEGRAZIONE: €100 (integrazione alla quota di socio praticante già versata per l’anno in corso) Il sottoscritto cognome________________________________________nome____________________________________________________Nato/a a ________________________________ Il _______/_______/_________________ Indirizzo: Via________________________________________________
n.____________________
città_____________________________________________________________
PR_________
cap______________________
tel___________________________________________e-mail_______________________________________________codice fiscale/partita IVA_______________________________________________________________________
chiede l’iscrizione alla S.I.O. per l’anno 2015/2016 (validità dal 01/09/2015 al 31/08/2016) in qualità di socio INSEGNANTE: diplomato/a m no m sì insegno dall’anno__________ presso la scuola/centro_________________________________________ Indirizzo: via________________________________________________ n°____________ città__________________________ PR ______ Indicare la taglia della T-Shirt: m S
mM
mL
m XL
m ho versato €140 in data______/_____/___________ m ho versato €100 (come integrazione) in data _____/_____/___________ tramite: m C/C POSTALE 99185159 intestato a: FIF/SIO m bonifico su conto corrente postale intestato a FIF/SIO, codice IBAN IT 13 F 07601 13100 000099185159 N.B. La compilazione del presente modulo implica: l’accettazione dello statuto, dei regolamenti e l’autorizzazione da parte del richiedente all’utilizzo dei dati in esso contenuti in forma anonima e collettiva e non saranno pertanto trasmessi a terzi se non previo consenso dell’interessato. data______/_____/___________ firma______________________________________ Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: SIO, via Paolo Costa, 2 - 48121 Ravenna, oppure via fax al n.ro 0544/34752, oppure via e-mail: olistico@fif.it
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SCUOLA ITALIANA OLISTICA
MILANO 3 Ottobre 2015 BOLOGNA 4 Ottobre 2015
In collaborazione con
€
PARTE DEL RICAVATO SARÀ DEVOLUTO A MESSAGGERI DELLA RICERCA PER I.R.S.T ISTITUTO SCIENTIFICO ROMAGNOLO PER LO STUDIO E LA CURA DEI TUMORI
PROGRAMMA Rita Valbonesi
Anatomia e yoga: Laboratorio teorico pratico sulla spirale, anatomia e percezione corporea per rendere fluido il movimento e migliorare la stabilità del corpo. Oltre alle lezioni condotte da docenti SIO si terranno incontri di carattere nutrizionale-scientifico, grazie alla collaborazione con Vegness.
QUOTE €50 per iscrizione pervenute entro il 15 settembre €70 dopo il 15 settembre e sul posto RIDUZIONI
20% sconto soci istruttori FIF/SIO e titolari centri associati FIF; 10% sconto soci praticanti Per poter accedere a tutte le iniziative FIF/SIO occorre essere affiliati per l’anno 2015/2016 alla FIF/SIO ad una delle seguenti categorie: Socio Effettivo (Euro 10), Socio Praticante (Euro 40), Socio istruttore (euro 140), FIF Card Istruttore, FIF Card Club.
ATTESTATO
Rita Babini
Hatha yoga: - appoggio corretto del piede, - oculata distribuzione del peso, - allineamento, - ricerca dell’equilibrio - ascolto del respiro in asana. Dalla terra al cielo: sequenza per ritrovare stabilità, equilibrio, forza ed energia.
Donato De Bartolomeo Yoga per la schiena Yoga: l’arte del tutt’uno.
Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione alla convention Yoga On Tour. Crediti formativi FIF: 2.
Per maggiori informazioni: S.I.O. Scuola Italiana Olistica Tel. 0544/34124 mail: olistico@fif.it - www.scuolaitalianaolistica.it SCUOLA ITALIANA OLISTICA
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Ne Il progetto Dall’esperienza della Società Olistica Italiana , associazione che nasce per diffondere e praticare le discipline olistiche, con il patrocinio di Associazione Vegani Italiani Onlus – AssoVegan, official partner VeganOK Network, nasce il progetto VegNess.
Sei sportivo o ti interessano i temi sportivi? Ami la tua vita e quella degli altri esseri viventi? VegNess è il tuo punto di riferimento.
Obiettivo VegNess ha come obbiettivo quello di avvicinare persone che condividono l’interesse per lo sport e lo stile di vita veg informandole e formandole, con la volontà di dare un concreto contributo in modo eticamente e scientificamente competente. In che modo? Organizzando master monotematici, workshop, seminari, percorsi teorici e pratici.
Chi siamo Un team altamente qualificato, formato da preparatori fisici delle varie discipline, educatori alimentari, chef, medici e farmacisti.
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antra
vegness.it MAGAZINE DI CULTURA OLISTICA
- yoga -
IL POTERE DEI
MANTRA Uno strumento per avvicinarsi alla meditazione, liberandosi dai vortici mentali
N
ello yoga, i mantra sono gli strumenti per eccellenza attraverso cui arrivare alla meditazione in modo graduale. Letteralmente la parola significa infatti “strumento per la mente” (da “man”, mente, e “tra”, strumento). Si tratta di sillabe o frasi da ripetere per un certo numero di volte per ottenere un determinato effetto. Il mantra per eccellenza è l’Aum, che è il mantra di tutti i mantra. Rappresenta il suono primordiale, l’origine di tutto l’universo. Pronunciare questa sillaba vuol dire mettersi in contatto con la vibrazione primigenia. L’Aum è il simbolo più antico e più sacro nello yoga, rappresenta il corpo, la mente e lo spirito, passato, presente e futuro e allo stesso tempo è al di là di ogni cosa. La “A” rappresenta lo stato della coscienza di veglia, la “U” del sogno, la “M” del sonno. Si dice essere l’essenza di tutti i mantra e viene usato come Mula-mantra in quanto posto a radice e inizio della maggior parte dei
mantra e viene utilizzato all’interno di canti sacri per aumentarne il potere, nonché per condurre il praticante in un profondo stato di interiorizzazione. «Per pronunciare correttamente l’Aum – spiega Rita Babini, docente Sio di yoga -, fondamentale è usare bene il respiro. Le due cose insieme, pronuncia e respiro, hanno il potere di liberare la mente. A forza di ripeterlo infatti, arriva il momento in cui si sente solo il suono, e questo consente di concentrarsi e di avvicinarsi alla meditazione che altro non è se l’assenza di pensiero. D’altra parte lo yoga ha proprio questo scopo, svuotare la mente da inutili vortici. Ciò che conta nei mantra non è tanto il significato ma il suono ripetuto con una respirazione regolare. In alcune pratiche, può essere corretto ripeterli anche mentre si svolgono gli asana». Nello yoga esistono sette bija mantra (semi sonori) per ciascuno dei sette chakra (centri di energia): Lam che favorisce l’equilibrio del primo, il chakra Muladhara, legato all’area del retto; Vam per il secondo, il
Svadhisthana, collocato nella zona degli organi sessuali; Ram per il terzo, il Manipura, attorno all’ombelico; Yam per il quarto, Anahata, al centro del cuore; Ham per il quinto, il Vishuddha, che governa la comunicazione e l’espressione creativa; Oum per il sesto, Ajan, nel cosiddetto ‘terzo occhio’ tra le due sopracciglia; il silenzio per il settimo, Sahashrara, posto oltre il corpo, due dita sopra la testa. «Durante le lezioni – aggiunge Babini -, i mantra possono essere utilizzati in qualsiasi momento, per favorire un raccoglimento delle sensazioni e prepararsi così all’isolamento. A livello personale, preferisco usarli con i praticanti di lungo corso, piuttosto che con i principianti che tenderebbero a banalizzarli. Un corretto uso dei mantra implica infatti la rottura di concetti stereotipati. Dire a una persona di non pensare a niente è praticamente impossibile, nella cultura occidentale! L’avvio alle tecniche meditative passa attraverso Dharana, la “concentrazione”, che si mette in atto utilizzando il Tratak, ossia quando la mente si concentra su un oggetto, un disegno, una parte del proprio corpo, oppure il canto di un mantra, ossia concentrandosi sul suono. Queste tecniche potrebbero avere un interessante valore educativo-pedagogico nelle scuole, per aiutare per esempio i giovani a concentrarsi e a studiare con maggiore profitto e minore dispendio di energie».
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