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L A   R I V I S TA   S E C O   NUMERO 2 – 2016

STAMPA 3D: SPERANZA O MONTATURA? PREMERE 'S' PER LO SPAZIO

Costruiti da mani magiche. I robot industriali sono il fulcro della produzione del costruttore tedesco di ingranaggi Stelter Zahnradfabrik.

IL TOCCO ROBOTICO


Contenuti EDGE NUMERO 2 – 2016 04

NOVITÀ E TENDENZE

07 CONOSCENZA VERDE – E REDDITIZIO La sostenibilità è sempre di più legata alla competitività a lungo termine delle aziende.

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CASO: GERMANIA MANI MAGICHE

STORIA DI COPERTINA

Se volete evitare errori, lasciate lavorare i robot. È questa la filosofia del costruttore tedesco di ingranaggi Stelter Zahnradfabrik.

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SUL FILO DEL TAGLIENTE DOMANDE E RISPOSTE CON PATRICK DE VOS L'esperto Seco in asportazione di truciolo risponde alle domande tecniche dei lettori.

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CASO: FILIPPINE SCINTILLA DI INNOVAZIONE Il boom economico filippino sta agendo da stimolo per Ramcar Technologies, un produttore di stampi per le batterie delle auto.

18 POSSIBILITÀ ASCENSORE PER LO SPAZIO E se costruissimo un enorme ascensore, invece di mandare razzi nello spazio?

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EDGE E VOI ASHLEY MOFFAT/AUSTRALIA “The Mint è la sola zecca che batte le monete australiane ed è quindi un luogo di lavoro davvero speciale.”

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CASO: FRANCIA GRANDI ASPETTATIVE A Saint-Nazaire, fulcro dell'industria aerospaziale francese, Seco collabora con FAMAT per costruire i componenti dei motori a reazione del futuro.

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EDGE NEL MONDO ION TÂMPU “Le vetture di una volta venivano progettate col cuore”, sostiene Ion Tâmpu di Seco Tools Romania, un appassionato collezionista d'auto.

32 EDGE-UCATION COME AFFRONTARE LA SFIDA DEL 3D Anders Ericsson, responsabile ricerca e sviluppo di Seco, ci spiega i punti di forza e di debolezza della produzione additiva.

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Ispirazione ed approfondimenti Il contesto in cui operiamo sta cambiando rapidamente.

Il mondo dell'industria è oggi fortemente influenzato dalle nuove tecnologie, quali Internet delle cose, l'automazione e la produzione additiva, ma anche dalla crescente preoccupazione per l'impatto ambientale e per la sostenibilità. In questo numero di Edge approfondiremo queste tematiche per suggerirvi alcuni spunti di riflessione e fornirvi informazioni utili. Incontreremo il costruttore tedesco di ingranaggi Stelter, che vanta processi produttivi con uno straordinario livello di automazione. Anders Ericsson, responsabile ricerca e sviluppo di Seco, ci fornirà informazioni e suggerimenti sulla produzione additiva e potrete leggere un interessante articolo su come realizzare la cosiddetta economia circolare. Come di consueto, Edge vi propone vari articoli su aziende, metodi e persone di tutto il mondo. Da non perdere è lo speciale su Ion Tâmpu, un funzionario tecnico di Seco Tools Romania, che è anche un appassionato collezionista di auto d'epoca. Buona lettura! HANS HELLGREN

VICEPRESIDENTE, VENDITE E MARKETING EDGE@SECOTOOLS.COM

EDGE è una rivista dedicata ai clienti pubblicata da Seco Tools in 25 lingue in tutto il mondo. Seco Tools AB Reparto Marketing, 737 82 Fagersta, Svezia. Telefono +46 223-400 00 Fax +46 223-718 60 Internet www.secotools.com Editore Hans Hellgren E-mail hans.hellgren@secotools.com Direttore editoriale Jennifer Gauffin E-mail jennifer.gauffin@secotools.com Produzione editoriale ed impaginazione Appelberg Publishing Group Responsabile progetto Per-Ola Knutas Redattore Daniel Dasey Direzione artistica Cecilia Farkas, Johan Nohr Stampa Elanders Immagine di copertina Martin Nicolausson /Agent Molly & Co EDGE (2. 2016)

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NOVITÀ E TENDENZE

MIKAEL LINDHOLM lavora

nel campo dello sviluppo di nuovi prodotti da quasi vent'anni e ha partecipato a numerose innovazioni. In questo periodo si sta dedicando a una nuova gamma di prodotti Duratomic.

IN BREVE Mikael Lindholm Posizione: responsabile prodotti per utensili e qualità di tornitura ISO. Istruzione: Master of Science nella progettazione di materiali, altri titoli post-laurea e laurea in management dell'innovazione. Carriera: sviluppo di processi e prodotti, responsabile di progetto ed altre posizioni come responsabile di prodotto, inclusi diversi incarichi internazionali.

FOTO: GETTY IMAGES

NOVITÀ DAGLI ESPERTI DI UTENSILI

Il carattere giusto Cosa hanno in comune il logo di Seco Tools e i film di fantascienza Star Trek ed Alien? Utilizzano tutti il font Microgramma, un carattere sans-serif disegnato nel 1952 da Aldo Novarese e Alessandro Butti della Fonderia Nebiolo. Non molto tempo dopo la sua creazione il carattere Microgramma divenne popolare nel mondo dei film di fantascienza, grazie al uno stile che ben rappresentava le tecnologie avanzate e l'esplorazione dello spazio. Questo carattere e le sue varianti sono stati utilizzati in tutti i film della serie Alien e anche nei più recenti remake. La versione originale e le sue variazioni successive spiccano anche in numerosi display e sull'esterno delle navi di sei pellicole della serie Star Trek.

Il nuovo ufficio di Seco a Casablanca durante l'inaugurazione avvenuta in febbraio.

Nuovo ufficio in Marocco Al fine di offrire un servizio migliore ai clienti che operano in vari settori industriali in crescita, Seco ha aperto un nuovo ufficio in Marocco, nel Nord Africa, condividendo i locali con Haas Machine Tools. “Vari subfornitori francesi e canadesi del settore aeronautico stanno già investendo in questa regione o lo faranno a breve”, spiega Thierry Cros, amministratore delegato di Seco Tools Francia. “Non è che la prima ondata. Anche il settore automobilistico entrerà presto in gioco con investimenti di Renault e PSA.”

45% TK1501 E TK0501: QUALITÀ PER TORNITURA DI GHISA La tecnologia di rivestimento Duratomic di Seco e il concetto di conoscenza applicativa assicurano oggi prestazioni fino ad ora impensabili nella tornitura di tutti i tipi di ghisa. La tecnologia Duratomic delle nuove qualità TK1501 e TK0501 per ghisa si affianca al nuovo speciale rivestimento color cromo dei taglienti, grazie al quale è possibile evitare di scartare taglienti non utilizzati. La nuova qualità bilanciata TK1501 di Seco subentra alla precedente TK2001 come numero uno della categoria per i risultati affidabili che assicura nella tornitura della ghisa. Analogamente, la nuova TK0501 per lavorazioni ad alta velocità incrementa ulteriormente la resistenza all'usura della qualità TK1001, soddisfacendo le elevate esigenze di stabilità dimensionale tipiche delle asportazioni ad alta velocità su ghisa grigia.

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Percentuale di produzione di polvere di metallo duro Seco ottenuta da riciclo, secondo i dati del piano di riacquisto aziendale degli inserti usurati.

10.606 MWh Quantità di energia termica recuperata dagli impianti di produzione Seco a Fagersta grazie al riciclo. La quantità totale di calore reimmesso nella rete è stata sufficiente a scaldare circa 400 case per un anno.

26% Riduzione del consumo energetico di Seco nel 2015 rispetto al 2005 grazie a uno speciale programma ambientale.

Direttamente alla fonte Avete dubbi su alcuni dettagli specifici relativi all'usura nella tornitura di finitura successiva ai trattamenti termici? Volete saperne di più su questo tipo di lavorazione con inserti raschianti o su quando utilizzare le preparazioni S, T o E dei taglienti per eseguire lavorazioni su superleghe resistenti al calore con qualità ceramiche? Potete trovare le risposte a queste e a molte altre domande sul blog tecnico di Seco “Seco Tools CBN Expert", dove i nostri esperti tecnici mettono a disposizione i loro suggerimenti, le tecniche e le conoscenze in materia di utensili CBN per l'industria manifatturiera avanzata. Visitate la pagina cbnexpert.blogspot.se (informazioni in lingua inglese)


FRESE JS564 JABRO SOLID2 La nuova generazione di frese integrali in metallo duro Jabro-Solid2 include oltre 800 utensili universali che possono essere utilizzati per lavorare tutti i materiali più diffusi, dall'acciaio alle leghe di titanio. La fresa JS564 è ideale per la sgrossatura avanzata di materiali ISO-PMS ed è stata ideata per soddisfare la domanda di utensili in grado di eseguire operazioni sia ASSIALI che su PIANI PARALLELI, oltre ai tipici percorsi di sgrossatura avanzata, in funzione della complessità del pezzo. Le caratteristiche che la contraddistinguono sono la conformazione ottimale dei denti frontali, un nocciolo particolarmente robusto che ben gestisce l'elevato impegno radiale e un controllo ottimale del truciolo, grazie al rivestimento NXT ed allo speciale vano di evacuazione.

AMPLIAMENTO DELLA GAMMA DI FRESE A DISCO

Un altro passo avanti nella formazione NEXT STEP è il nome di una filosofia di produzione e formazione di eccellenza concepita da Seco, che adotta un approccio ad ampio spettro per l'ottimizzazione dei processi. In particolare, utilizza strategie efficaci basate su modelli fisici e matematici ben collaudati che analizzano tutta l'economia di produzione, vale a dire la correlazione fra fattori quali le prestazioni, la qualità dei pezzi, le variabili dei costi, i costi generali, i tempi di fermo e la

FOTO: GETTY IMAGES

produttività. NEXT STEP fornisce informazioni estremamente utili per l'ottimizzazione della produzione e Seco sarà al vostro fianco per aiutarvi a elaborare una mappa di confronto fra lo stato attuale del vostro reparto produttivo e ciò che potrebbe diventare con un processo di ottimizzazione completo.

Seco ha ampliato la propria gamma di frese a disco con una nuova soluzione di frese di piccolo diametro a partire da 10 mm. La gamma 335.14 presenta testine intercambiabili in metallo duro ed è ideale per la lavorazione di scanalature, in particolare quelle degli anelli elastici, profili sferici e persino doppi smussi. Grazie al profilo di taglio versatile e preciso, questa gamma può essere utilizzata su qualsiasi materiale. Le testine sono disponibili sia con tre che sei denti, mentre l’ampia varietà di codoli, cilindrici e con porta pinza integrato, ne consente l’impiego con svariate tipologie di componenti e configurazioni di macchina.

Per ulteriori informazioni, contattate Patrick De Vos di Seco all'indirizzo patrick.de.vos@secotools.com EDGE (2. 2016)

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NOVITĂ€ E TENDENZE

Inserti per materiali di difficile lavorabilitĂ Gli inserti 218.21 di Seco sono bilaterali a forma trigona con foro per la vite di bloccaggio centrale, da utilizzarsi per fresatura ad elevato avanzamento. Appositamente concepiti per la meccanica generale, per il settore aerospaziale, degli stampi e della generazione di energia, questi inserti sono adatti a materiali di difficile lavorabilitĂ , tra cui le leghe di media ed elevata durezza, e assicurano elevate asportazioni oltre a prestazioni eccellenti e un buon rapporto costi-benefici dei taglienti. Gli inserti sono stati concepiti per le applicazioni con avanzamenti elevati, come la spianatura, la fresatura di tasche, l'entrata in rampa e la contornatura.

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CONOSCENZE - TENDENZE GLOBALI

Susanne Evegård Responsabile sostenibilità, Seco Tools

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PIÙ VERDE – E PIÙ REDDITIZIO

Il cerchio della sostenibilità Intervista di Per-Ola Knutas Illustrazione di Christoffer Pettersson

'ATTENZIONE AL TEMA della sosteni-

bilità è molto aumentata negli ultimi anni. Oggi la sostenibilità è un fattore strettamente connesso alla redditività e ai modelli di business, in parte perché incide sulla competitività delle aziende ed in parte perché è spesso associata a una riduzione dei costi di produzione. Seco Tools affronta il tema della sostenibilità adottando un approccio strutturato e attivo. Vogliamo raggiungere il livello massimo possibile di riciclo delle materie prime, aumentare costantemente l'efficienza dei processi e continuare a ridurre gli sprechi ed i consumi di energia ed acqua. Quattro anni fa abbiamo lanciato il programma Green Fund, che prevede un fondo in cui ogni anno versiamo del denaro per finanziare nuovi investimenti e progetti volti a rendere più sostenibili le nostre attività. La sostenibilità è un fattore che entra in gioco anche quando collaboriamo con i nostri clienti nell'analisi dei loro processi di produzione. Proponendo soluzioni che aumentano l'efficienza di un sistema di produzione, il cliente migliora la propria sostenibilità riducendo al contempo i costi.

LE TRE TENDENZE DELLA SOSTENIBILITÀ

Economia circolare Il concetto di economia circolare si sta diffondendo in tutto il mondo e le aziende cominciano a guardare alle loro attività come cicli e non più come processi lineari con un inizio e una fine. Riutilizzare, ridurre e riciclare sono le parole chiave di questo approccio e Seco sta lavorando in questa direzione.

Acqua: una risorsa che scarseggia

Gli obiettivi sostenibili delle Nazioni Unite

Sono molte le zone del pianeta in cui l'acqua scarseggia e diventa una risorsa sempre più costosa. Ecco perché le aziende devono concentrare la loro attenzione sul consumo e sul riciclo dell'acqua nei loro processi, con l'obiettivo di ridurre i costi e preservare una risorsa preziosa.

Aziende e industrie oggi hanno l'obbligo di rispettare i 17 obiettivi sostenibili delle Nazioni Unite, definiti nel corso della conferenza sul cambiamento climatico tenutasi a Parigi nel 2015. Per noi questi obiettivi sono opportunità che ci permettono di dimostrare concretamente il nostro contributo.

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CASO STELTER, GERMANIA

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DI MICHAEL LAWTON FOTO DI THOMAS MÜLLER ILLUSTRAZIONI DI MARTIN NICOLAUSSON/AGENT MOLLY & CO

INGRANARE GRAZIE AI ROBOT Se si vogliono evitare gli errori, i robot sono la soluzione ideale. È questa la filosofia del costruttore tedesco di ingranaggi Stelter Zahnradfabrik. Grazie alla collaborazione con Seco, la produzione di questa azienda è diventata ancora più efficiente. EDGE (2. 2016)

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CASO STELTER, GERMANIA

ANCHE SE L'EDIFICIO che ospita gli uffici amministrativi del costruttore tedesco di ingranaggi Stelter non è una struttura moderna, questa azienda della città di Bassum è tecnologicamente all'avanguardia. Il direttore di produzione, Christian Stelter, ci spiega: “Abbiamo un eccezionale livello di automazione. Utilizziamo vari robot collegati fra loro in modo da creare un unico processo.” Il semilavorato viene depositato su un nastro trasportatore all'inizio della linea e fuoriesce perfetto e scintillante dopo essere stato sottoposto ad operazioni di tornituCHRISTIAN ra, fresatura e rettifica. L'azienda STELTER, sostiene con orgoglio che i suoi DIRETTORE DI prodotti vengono realizzati da PRODUZIONE, STELTER mani magiche, cioè quelle dei suoi robot industriali. IL NUOVISSIMO reparto di produzio-

KARL-HEINZ WILKENS, DIRETTORE TECNICO, STELTER

KARL FÖRSTER, SECO TOOLS, GERMANIA

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ne di Stelter Zahnradfabrik è stato costruito nel 2014 attrezzandolo con macchine per la produzione dei vari ingranaggi dei cambi a doppia frizione di un importante costruttore di auto tedesco. Ogni postazione di lavoro è dotata di uno schermo in cui vengono visualizzati i controlli che l'operatore deve eseguire a intervalli prestabiliti, quali la verifica delle tolleranze del diametro interno e la profondità di alcune scanalature. Sullo schermo lampeggiano incessantemente i parametri da verificare. “Abbiamo stabilito

quali controlli sono necessari e con questo sistema possiamo verificare che vengano eseguiti e quali risultati danno”, spiega Stelter. Stelter e Karl-Heinz Wilkens, direttore tecnico dell'azienda, ritengono che questa combinazione fra operatore e macchina anticipi il futuro del settore. “L'operatore umano avrà sempre il controllo”, sostiene Wilkens. “Avrà la funzione di verificare i processi di controllo e di eseguire la programmazione, ma il suo ruolo sarà principalmente connesso alla qualità. Le operazioni manuali, come quelle di riempimento del serba-


Tempi operativi ottimizzati

“ Abbiamo un eccezionale livello di automazione.” CHRISTIAN STELTER, DIRETTORE DI PRODUZIONE, STELTER

toio dell'olio, devono essere solo marginali.” Stelter ritiene che si debba eliminare l'intervento umano dove può essere causa di errori. Utilizzando robot gestiti da operatori a loro volta supportati da sistemi informatici, il personale aziendale si occupa della qualità. “Abbiamo iniziato a usare questo sistema dieci anni fa e la qualità è migliorata notevolmente”, afferma.

La qualità è un fattore chiave. Secondo Stelter, la sua azienda è una delle prime tre del settore grazie proprio alla qualità, oltre alla flessibilità e naturalmente al prezzo. Tutto ciò si traduce in un'affidabilità assoluta del processo, 24 ore su 24. “Abbiamo una linea automatica e perciò la durata operativa degli inserti deve essere affidabile, altrimenti dobbiamo arrestare il processo compromettendo

Frutto dell'analisi della superficie e del substrato a livello atomico, le nuove qualità Duratomic TP0501, TP1501 e TP2501 di Seco hanno migliorato notevolmente i tempi operativi degli inserti utilizzati da Stelter. Inoltre, la geometria raschiante di Seco assicura un'eccellente finitura superficiale a velocità elevate. Gli inserti color cromo diventano neri quando vengono utilizzati - un positivo effetto collaterale che evita di gettare taglienti ancora integri.

Specialisti in ingranaggi Negli ultimi anni Stelter Zahnradfabrik è cresciuta a un ritmo molto rapido. Il fatturato ha raggiunto i 65 milioni di Euro rispetto ai 40 milioni del 2012 e il numero di addetti è passato da 210 a 350. L'azienda è specializzata nella costruzione e nei processi di finitura di tutti i tipi di ingranaggi. Il 60% della sua produzione è destinato all'industria automobilistica, il 35% ad altri settori e il restante 5% ai segmenti dell'energia eolica e delle ferrovie, che necessitano di ingranaggi di grandi dimensioni.

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CASO STELTER, GERMANIA

i volumi di produzione. Seco Tools ci ha aiutato a risolvere questo problema”, sostiene Wilkens. Gli inserti delle nuove qualità Seco Duratomic, secondo Wilkens, hanno tempi operativi superiori del 20%, il che ha permesso di incrementare la produttività del 5%. “Abbiamo ridotto i tempi; il processo è più rapido e più stabile”, afferma. E Stelter aggiunge: “Anche gli operatori li apprezzano, perché non devono più interrompere il processo così spesso”. STELTER CONSIDERA IL rapporto con Seco come un processo bidirezionale: “Noi affidiamo a loro i problemi e loro ci forniscono delle idee”, chiarisce. Karl Förster, responsabile vendite di Seco Tools per la Germania settentrionale, collabora con

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Stelter da vent'anni. “Siamo una squadra”, dice. “Ci conosciamo bene e abbiamo tutti un unico obiettivo che ci sta a cuore: la produttività.” Negli ultimi anni le esigenze in termini di qualità e affidabilità sono notevolmente aumentate e anche i prodotti sono cambiati. Se i clienti hanno esigenze superiori, Stelter non può che chiedere di più ai suoi fornitori. Seco e Stelter stanno attualmente lavorando per ottimizzare la tornitura di materiali con durezza HRC 60, con l'obiettivo di migliorare affidabilità e produttività tramite le nuove qualità CH della famiglia Secomax CBN, dotate di un nuovo substrato. Sono inoltre in corso dei test della nuova qualità TGH1050, il sistema MDT di Seco per la tornitura di recessi, anche in questo caso per miglio-

Stelter Zahnradfabrik è specializzata nella costruzione e nei processi di finitura di tutti i tipi di ingranaggi. Il 60% della sua produzione è destinato all'industria automobilistica, in particolare ai principali costruttori tedeschi di automobili.

COMPONENTE:

Ingranaggio fisso per doppia frizione Materiale: 20 MoCr 4 Operazioni: sfacciatura e cilindratura esterne Obiettivo della lavorazione: aumento della durata degli inserti Macchina utensile: Emag VL 5i con inserto Seco CNMG120408W-TP2501 Dati di lavorazione: tornitura di 700 unità rispetto alle 450 precedenti

rare ulteriormente l'affidabilità ed i costi degli utensili. Secondo Stelter il progresso della tecnica rallenterà nei prossimi anni, ma le esigenze continueranno ad aumentare, soprattutto in termini di trasparenza. Prevede un futuro in cui i clienti monitoreranno direttamente le macchine e osserveranno il processo mentre viene eseguito.


“ L'operatore umano avrà sempre il controllo.” KARL-HEINZ WILKENS, DIRETTORE TECNICO

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SUL FILO del tagliente DOMANDE E RISPOSTE

PATRICK DE VOS, RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE TECNICA AZIENDALE PER IL GRUPPO SECO TOOLS, RISPONDE ALLE VOSTRE DOMANDE RELATIVE ALLE LAVORAZIONI MECCANICHE.

Come possono aiutarmi i servizi digitali di Seco?

CHIEDETE A PATRICK

Avete domande? Inviatele all'indirizzo email riportato sotto: patrick.de.vos@secotools.com

RISPOSTA: In passato i modelli di lavorabilità erano

RISPOSTA: I materiali soggetti a incrudimento sono

piuttosto approssimativi ed era comunque facile applicarli. Oggi però quei modelli non sono più un punto di riferimento indiscutibile, perché la teoria non è sempre in linea con la pratica. I modelli moderni di lavorabilità sono basati su ricerche avanzate e descrivono con estrema precisione la realtà del processo di lavorazione e tutti gli elementi che in esso interagiscono. Tuttavia, i modelli matematici su cui si basano non sono facili da applicare ‘manualmente’. La situazione si complica ulteriormente a causa del tempo necessario per scegliere manualmente l'utensile appropriato fra la vasta gamma di opzioni disponibili. È proprio qui che entrano in gioco i servizi digitali di Seco, ad esempio MyPages e Suggest che consentono ai clienti di accedere ai ricchissimi database di Seco contenenti informazioni sull'idoneità e la scelta dei modelli per i vari utensili. È inoltre disponibile un motore di lavorabilità che permette di stabilire le migliori condizioni di taglio per l'utensile selezionato. Più precisamente, il motore raggruppa tutti i più avanzati modelli di lavorabilità per descrivere i processi di lavorazione. Suggest è uno dei migliori strumenti software per stabilire i dati di taglio e uno dei pochi che consente agli utenti di intervenire attivamente sulla durata desiderata del tagliente. 

materiali che mostrano una chiara tendenza a diventare più resistenti e duri quando vengono deformati. Le lavorazioni meccaniche sono processi che deformano i materiali tanto da asportarne una parte sotto forma di truciolo. Quando si lavora un materiale soggetto ad incrudimento, il processo può creare un indesiderato strato sottile di materiale incrudito sulla superficie lavorata. Questa condizione non costituisce un problema per il tagliente in uso, ma quello successivo (ad esempio nelle applicazioni di fresatura) deve lavorare sullo strato incrudito con conseguenti problemi di deterioramento e minore durata. Per ridurre al minimo lo spessore e la durezza dello strato incrudito, la deformazione del materiale durante la lavorazione deve essere minima. A tale scopo si possono utilizzare taglienti più affilati e raggi di punta più piccoli, nonché operare un'accurata scelta della velocità di taglio (non troppo elevata per ridurre la velocità di deformazione) e dell'avanzamento. Proprio quest'ultimo richiede un'attenta considerazione. Se è troppo elevato aumenta la deformazione e rende più duro lo strato di materiale incrudito. D'altro canto, però, se è troppo lento il tagliente successivo si troverà sempre a lavorare sugli strati incruditi da quello precedente. In generale comunque il giusto equilibrio tende verso avanzamenti più elevati, soprattutto nelle operazioni in cui più taglienti lavorano simultaneamente, come ad esempio nella fresatura. 

Per maggiori informazioni, visitate www.secotools.com/mypages

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Nelle lavorazioni di finitura dei materiali soggetti a incrudimento, quali gli acciai inossidabili austenitici, come è possibile ridurre al minimo la profondità e la durezza della superficie incrudita?


CASO RAMCAR, FILIPPINE

UN FUTURO SCINTILLANTE Grazie al boom delle vendite di auto, l'azienda filippina Ramcar Technology sta rapidamente entrando in una nuova era grazie all'aiuto di Seco Tools. DI EVAN TAN FOTO DI JULIAN WAINWRIGHT E GETTY IMAGES


CASO RAMCAR, FILIPPINE

Correva l'anno 1919.

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Da quando utilizziamo Jabro-Solid2 abbiamo ottenuto un notevole miglioramento.” Noel Jarical, direttore di Ramcar

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La prima guerra mondiale era appena finita e le Filippine uscivano dalla dominazione coloniale spagnola durata 300 anni per entrare nella sfera di influenza degli Stati Uniti. In quel clima di rinnovamento, un giovane intraprendente di nome Ramon Caro creò a Manila la Caro Eletrical Services, un'officina di autoriparazioni elettriche. La nuova impresa ebbe un grande successo, tanto da spingere Caro ad avventurarsi nella produzione di batterie per auto. Decise così di cambiare il nome all'azienda e la nuova Ramcar lanciò sul mercato interno un marchio di punta nel segmento delle batterie: Oriental Battery. La visione di Ramon di fare della propria azienda la migliore del settore lo spinse a introdurre nel 1978 gli involucri in polipropilene, una novità per il mercato filippino. Con la costituzione della consociata Philippine Recyclers Inc. operante nel riciclo delle batterie usate, venne azzerata la dipendenza dalle importazioni di piombo. Quella stessa visione portò inoltre alla decisione di acquisire nel 1997 il principale concorrente, Motolite Battery, ottenendo così la leadership del mercato. Grazie a una crescita costante, l'azienda riuscì a far confluire il proprio reparto delle lavorazioni meccaniche in un'altra azienda denominata Ramcar Technology. Questo passo strategico permise alla nuova azienda di dedicare maggiori risorse ai servizi ingegneristici e alle tecnologie di ultima generazione. Ramcar Technology persegue da sempre una strategia di investimenti in nuove tecnologie. Nel 1989 acquistò macchine per la tornitura a controllo numerico e per elettroerosione ed installò i suoi primi computer per la meccanizzazione del reparto di progettazione. Nello stesso anno portò a termine la realizzazione di un'officina completa e realizzò il suo primo stampo per stampaggio a iniezione. Oggi Ramcar Technology ha sede nel distretto industriale di Santa Maria, un'area in rapida crescita che si trova a nord di Manila, e fornisce i propri servizi alle altre aziende del gruppo Ramcar, che possiede vari marchi fra i quali le batterie Motolite e Supercharge, oltre ai franchising locali di Mister Donut e KFC.

Il boom dell'economia filippina con il conseguente aumento delle vendite di auto sta stimolando la crescita della produzione di stampi per batterie di Ramcar.

Il boom dell'economia filippina ha fatto registrare un aumento delle vendite di auto pari al 23% nel 2015, e la domanda di batterie che Ramcar contribuisce a produrre è in forte crescita. NOEL JARICAL, direttore di Ramcar, lavora

nell'azienda da 22 anni ed ha assistito in prima persona a tutti i cambiamenti positivi. Entrato come progettista di stampi, Noel ha intrapreso un percorso professionale che lo ha portato a diventare direttore del reparto officine. Sostiene che la crescita dell'azienda è stata possibile grazie alla capacità di coltivare i talenti e migliorare le tecniche, senza mai abbandonare la ricerca nel campo delle innovazioni. La società ha investito fra l'altro nell'ottimizzazione delle operazioni di sgrossatura scegliendo Jabro-Solid2, le frese integrali


Durata superiore con Jabro-Solid2 Ramcar utilizza le frese integrali in metallo duro Jabro-Solid2 di Seco Tools, una gamma costituita da oltre 800 prodotti universali adeguati per lavorare tutti i materiali più diffusi, dall'acciaio alle leghe di titanio. Grazie al rivestimento standard a base di nitruro di titanio e alluminio (TiAlN), applicato utilizzando un processo avanzato concepito da Seco, Jabro-Solid2 assicura una durata superiore dell'utensile, che ha quindi un migliore rapporto costi-benefici.

“ La nostra efficienza è aumentata del 40%.” NOEL JARICAL, DIRETTORE DI RAMCAR

Seco in metallo duro dotate di rompitrucioli. Per lavorare al meglio i propri materiali, sempre su suggerimento di Seco Tools, Ramcar Technology ha acquistato anche il software necessario a ottimizzare l'utilizzo di queste frese con una maggiore resistenza a scheggiatura, calore ed usura. “Benché Ramcar conoscesse le strategie migliori per la sgrossatura, soltanto a partire dal 2014 ha compreso nel dettaglio come esse funzionino grazie alla gamma Jabro-Solid2 con rompitrucioli”, spiega Ronald Caling, responsabile vendite di Seco Tools nelle Filippine. “Abbiamo chiesto all'azienda di fornirci un progetto per dimostrare concretamente le tecniche da utilizzare con i nostri utensili. Ci hanno chiesto di lavorare la cavità dello stampo per la loro batteria. Il risultato ottenuto ha convinto Ramcar che quella combinazione

di strategie e utensili rendeva più efficienti i loro processi.” Combinando la strategia Optirough e la fresatura ad elevato avanzamento, il processo di sgrossatura di Ramcar è stato ridotto del 70% rispetto al livello precedente. “Da quando utilizziamo Jabro-Solid2 abbiamo ottenuto un notevole miglioramento”, dice Jarical. “La nostra efficienza è aumentata del 40%.” Oggi il 90% degli utensili di Ramcar viene fornito da Seco Tools e le due aziende collaborano attivamente affinché Ramcar mantenga la sua posizione di spicco sul mercato. Attualmente Ramcar sta lavorando ad un progetto per migliorare le batterie dei veicoli elettrici, un passo coraggioso che la aiuterà a rimanere al passo con le tendenze future.

Nel settore delle auto ad energia solare Ramcar Technology ha iniziato la sua attività come reparto officine dello stabilimento di Ramcar Inc. in cui si producono le batterie. Inizialmente questo reparto eseguiva riparazioni ed interventi di manutenzione per la produzione, fino a quando venne costituita una società. Ramcar Technology ha contribuito attivamente allo sviluppo di SINAG, la prima auto filippina a energia solare che nel 2007 ha partecipato al Panasonic World Solar Challenge.

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Fino al tetto del mondo Premere 'S' per salire nello spazio. I viaggiatori del futuro potrebbero avere proprio questa possibilità: un ascensore spaziale frutto delle più recenti innovazioni del settore. Thoth Technology è un'azienda canadese che ha presentato un progetto per la costruzione di una torre alta 20 km. Con costi ridotti e senza particolari difficoltà potrebbe essere utilizzata per le missioni spaziali. Gli astronauti potrebbero raggiungere la stratosfera alla sommità della torre grazie a un ascensore elettrico che permetterebbe di ridurre notevolmente i costi e le difficoltà connessi alla gravità terrestre. Fino ad oggi non era possibile costruire un ascensore spaziale, perché i materiali a disposizione non erano in grado di sostenere lo sviluppo in altezza fino alla cintura geostazionaria, vale a dire circa 35.000 km dalla crosta terrestre. La ThothX Tower (coperta da brevetto) aggira il problema grazie ad un'altezza nettamente inferiore che assicura comunque grandi vantaggi. La torre dovrebbe essere una struttura costituita da segmenti gonfiabili e riutilizzabili dopo ogni lancio.

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VOLETE COSTRUIRVI IL VOSTRO ASCENSORE PER LO SPAZIO?

Nella sezione Possibilità di EDGE esamineremo alcuni dei progetti più curiosi e interessanti a livello internazionale e gli utensili Seco Tools che le rendono realizzabili.

Programma spaziale Gli utensili Seco sono stati utilizzati nello sviluppo degli ugelli dei propulsori nei razzi. Seco realizza una gamma di prodotti per l'industria spaziale e aerospaziale.

ThothX Tower:

20.000 metri

MS2050 L'introduzione della nuova qualità MS2050 di Seco Tools consente di ottenere un livello di produttività mai raggiunto prima. Durante la lavorazione di componenti in titanio per l'industria aerospaziale, MS2050 prolunga la durata utensile dal 40% al 60% rispetto agli inserti convenzionali a parità di parametri di taglio. Perfetta per fresatura a spallamento retto, spianatura, copiatura e fresatura ad elevato avanzamento nelle applicazioni su titanio, la qualità MS2050 sfrutta una nuova tecnica di rivestimento e substrato ed è ottimizzata per le lavorazioni difficili.

Monte Everest:

8.848 metri

Burj Khalifa (l'edificio più alto del mondo)

828 metri

Per maggiori informazioni: secotools.com/aerospace


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EDGE E VOI

Nuovo di zecca Nel suo ruolo di responsabile del reparto attrezzeria della Royal Australian Mint, Ashley Moffat svolge una funzione fondamentale nel garantire agli australiani le monete necessarie per milioni di transazioni quotidiane. Collabora strettamente con Seco per aumentare la produttività e migliorare la qualità e l'estetica delle monete battute dalla zecca. Intervista di Daniel Dasey Foto di Rohan Thomson

Ashley Moffat ETÀ: 33 MANSIONE: Responsabile attrezzeria, utensili, conio ed ingegneria, Royal Australian Mint LOCALITÀ: Canberra, Australia FAMIGLIA: Sposato con due figli di 3 e 8 anni HOBBY: Motociclismo, escursioni in mountain bike, guardare Formula Uno e MotoGP FORMAZIONE: Apprendistati in attrezzeria ed ingegneria meccanica.

“THE MINT è la sola zecca che batte le monete australiane ed è quindi un luogo di lavoro davvero speciale. Produciamo monete anche per alcune altre piccole nazioni, oltre a monete e medaglie commemorative. Guido un gruppo composto da 23 membri che per la maggior parte sono attrezzisti esperti. The Mint produce monete tramite un processo di stampaggio che si esegue su una pressa utilizzando due punzoni. Uno dei nostri compiti consiste nel realizzare le matrici ed i punzoni master da cui vengono creati tutti gli stampi. I punzoni si realizzano con delle macchine a controllo numerico ad alta velocità, e richiedono successivamente molte ore di lucidatura manuale al microscopio per ottenere la giusta finitura. Siamo costantemente impegnati nell'introduzione delle tecnologie e dei metodi più moderni, con l'obiettivo di aumentare l'omogeneità della produzione e migliorare i dettagli delle monete, riducendo parallelamente i costi ed i tempi di produzione. Abbiamo intensificato la nostra collaborazione con Seco circa sei anni fa e, due anni dopo, hanno iniziato a produrre i nostri utensili per incisione, che prima realizzavamo internamente. Negli ultimi due anni abbiamo sperimentato una nuova generazione di questi utensili, più veloce, più duratura e con un raggio di punta di 0,04 millimetri, vale a dire caratteristiche fino ad ora irraggiungibili per noi. Le prove stanno andando bene e speriamo che presto potranno sostituire quelli che utilizziamo al momento, così da ottenere dettagli migliori, incrementare la durata e migliorare la sicurezza.” EDGE (2. 2016)

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CASO FAMAT

SOLUZIONI

CHE DECOLLANO A Saint-Nazaire, fulcro dell'industria aerospaziale francese, Seco collabora con FAMAT per costruire i componenti dei motori a reazione del futuro. DI CHARLES MASTERS FOTO DI TIM FOX

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FOTO: BUENA VISTA IMAGES/GETTY IMAGES EDGE (2. 2016)

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CASO FAMAT

Le strutture dei motori a reazione prodotte da FAMAT vengono utilizzate sugli aeromobili della famiglia Airbus, ma anche per i Boeing 737 e 777.

Strutture per motori a reazione Fabrications Mécaniques de l'Atlantique (FAMAT) nasce nel 1981 come joint venture al 50% fra il costruttore statunitense di motori a reazione General Electric e il corrispettivo francese Snecma. Oggi la società ha un organico di 430 addetti e ha sede a Saint-Nazaire in Francia. Il fatturato del 2014 è stato di 171 milioni di Euro. La sua attività principale è la produzione di strutture per i motori a reazione delle due società madri, fra i quali i GE CF6, GE90, CF34, CFM CFM56 e le famiglie Engine Alliance GP7200, oltre ai motori di nuova generazione, vale a dire il GE9X e il Leap. Le sue principali aree di competenza sono: sistemi CAD/CAM, lavorazioni a controllo numerico, saldatura TIG, al plasma e a fascio elettronico, trattamenti termici, ispezioni a raggi X e CMM.

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La fabbrica esegue lavorazioni su titanio, alluminio e Inconel utilizzando una quarantina di macchine utensili.


“ Ci viene richiesta una qualità impeccabile.” TÉPHANE MAURER, RESPONSABILE DELLA S PROGRAMMAZIONE CNC E DEGLI UTENSILI PER ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO DI FAMAT

FOTO: BENEDICT REDGROVE

I FAMAT ha anche testato la possibile sostituzione delle frese a disco con frese in metallo duro integrale, ottenendo buoni risultati.

l porto di Saint-Nazaire sulla costa atlantica francese è da sempre famoso per i cantieri navali, ma oggi questa città si è conquistata un'ottima reputazione anche nella produzione di un altro mezzo di trasporto, visto che il consorzio europeo Airbus fa produrre proprio qui i componenti delle sue fusoliere. Non è quindi un caso che questo polo ingegneristico ospiti la sede di FAMAT, una joint venture tra le aziende aeronautiche Snecma e General Electric che produce strutture per i motori a reazione delle due società. FAMAT svolge quindi un ruolo importante nella costruzione di molti degli aeromobili oggi più usati, fra i quali spiccano gli Airbus e i Boeing 737 e 777. “Costruiamo gli elementi strutturali non rotanti dei motori”, spiega Stéphane Maurer, responsabile FAMAT per la programmazione CNC e per gli utensili ad asportazione di truciolo. La fabbrica di Saint-Nazaire esegue lavorazioni su titanio, alluminio e Inconel (una superlega impiegata per i componenti dei motori che può raggiungere una temperatura di 800 °C) utilizzando una quarantina di macchine utensili. Maurer sostiene che FAMAT deve affrontare le stesse sfide che fronteggiano le altre aziende, cioè

tempi e costi di produzione ridotti. “Tuttavia, ci viene prima di tutto richiesta una qualità impeccabile, come è ovvio che sia. Per quanto riguarda le lavorazioni abbiamo tolleranze di ± 0,025 mm su pezzi con un diametro di 2.000 mm. Tutti i pezzi che produciamo vengono controllati sistematicamente con una macchina di misura a coordinate capace di rilevare il più minimo difetto.” FAMAT STA ATTUALMENTE lavorando allo

sviluppo di una nuova generazione di motori che consumano meno carburante e sono più silenziosi, fra i quali il GE9X che verrà montato sul Boeing 777. “Si tratta di un nuovo motore e insieme a Seco ci siamo occupati della fase di sviluppo di tutte le lavorazioni dei pezzi in titanio”, dice Maurer. “Abbiamo voluto coinvolgere direttamente il produttore per mettere a punto una nuova generazione di utensili ed una strategia che migliorasse sensibilmente i tempi di lavorazione.” Maurer prevede una riduzione del 10-20%. FAMAT collabora con Seco da parecchio tempo e molte delle macchine utensili dello stabilimento sono state attrezzate proprio da Seco. “Il vantaggio di lavorare con Seco sta nel fatto che non ci vengono fatte proposte che potrebbero sembrare EDGE (2. 2016)

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CASO FAMAT

“ GE9X per il Boeing 777 è un motore nuovo e insieme a Seco abbiamo sviluppato tutte le lavorazioni della struttura in titanio.” TÉPHANE MAURER, RESPONSABILE DELLA PROGRAMMAZIONE CNC E DEGLI UTENSILI PER S ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO DI FAMAT

MAURER SPIEGA CHE IL lavoro di fonderia

necessario per realizzare ciascuna struttura rende quei componenti piuttosto costosi. “Quando Seco dice che deve fare delle prove, non possiamo utilizzare un campione; dobbiamo fare i test direttamente sul pezzo”, chiarisce. “Preferiamo la prudenza all'audacia e il team Seco sa essere prudente. I rischi che corre sono sempre ben calcolati e ce li comunica con la massima trasparenza. Florent Popilus, tecnico addetto alle vendite di Seco, spiega che ciò che differenzia Seco dai concorrenti è la sua capacità di stringere una stretta collaborazione con clienti come FAMAT. “Mettiamo a disposizione la nostra competenza negli utensili per asportazione di truciolo e loro quella relativa alle lavorazioni”, dice. “Ci sediamo tutti attorno a un tavolo e decidiamo quali utensili sono più adeguati e quale strategia di lavorazione adottare.” QUANDO FAMAT HA dovuto trovare rapidamente una soluzione per la struttura del motore Leap 1B di

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nuova generazione per il Boeing 737, il termine di consegna del prototipo era davvero molto stretto. “Invece di fornire le specifiche a vari fornitori e confrontare le proposte, FAMAT ha scelto di collaborare direttamente con Seco per stabilire come produrre il componente”, racconta Popilus. “Sono così riusciti a rispettare la scadenza.” Popilus parla della costante evoluzione dei pezzi da lavorare e di come le nuove geometrie richiedano la capacità di adattarsi.

“Non è soltanto una questione di utensili, ma anche di programmazione”, aggiunge. “Seco propone strategie di lavorazione complete e consulenza tecnica. Collaboriamo con FAMAT dalla fase di analisi fino alla produzione.” Conclude con queste parole: “La cosa importante è la fiducia reciproca. Loro si fidano di noi e noi ci fidiamo di loro. Non vogliamo essere dei semplici fornitori che dopo aver concluso la vendita abbandonano il cliente.”

FAMAT ha sede a Saint-Nazaire, un porto sulla costa atlantica francese famoso per i cantieri navali e per l'industria aeronautica.

FOTO: JACQUES LOICE/GETTY IMAGES

straordinarie ma che non poggiano su elementi solidi”, dice Maurer. “Ci suggeriscono soltanto ciò che hanno già accuratamente testato e così evitiamo le brutte sorprese.”


Gli utensili di Seco vengono utilizzati in tutto lo stabilimento, dagli inserti di tornitura alle barre di barenatura. FAMAT collabora da parecchio tempo con Seco e molte delle macchine utensili dello stabilimento sono state attrezzate proprio da Seco.

Tempi ciclo più corti FAMAT voleva adottare soluzioni di lavorazione migliori per produrre la struttura portante del nuovo motore GE9X del Boeing 777. Uno degli obiettivi era quello di migliorare le condizioni di lavoro degli operatori, al fine di evitare lesioni da sforzo ripetuto, ma si puntava anche ad un miglioramento della produttività. Le frese precedenti avevano un diametro di 315 mm e pesavano all'incirca 14 kg. Seco ha suggerito di passare a una fresa in metallo duro integrale da 25 mm e con un peso totale di circa 4 kg. Grazie al cambiamento di utensile il ciclo di lavorazione si è ridotto del 48% rispetto a quello tipico della fresa a disco più grande e anche il costo utensile è diminuito del 30%. Per il futuro FAMAT sta valutando la possibilità di sostituire una fresa a disco da 450 mm con una speciale fresa in metallo duro integrale da 32 mm della gamma Seco JSR22. Sarà così possibile evitare il fissaggio manuale di un utensile che pesa 29 kg, visto che la fresa in metallo duro integrale è più piccola e pesa soltanto 6,7 kg, il che consente l'utilizzo automatico direttamente dal magazzino utensili.

Quando FAMAT doveva trovare rapidamente una soluzione per produrre la struttura di un nuovo motore a reazione, Seco è riuscita a fornire gli utensili giusti in sole sei settimane.

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Una passione DI CARI SIMMONS FOTO DI LINNEA RHEBORG

PER I CLASSICI

Ion Tâmpu, funzionario tecnico di Seco Tools Romania, segue diligentemente il progresso tecnologico ma ama anche tuffarsi nei classici del passato.

Old Cars Club Transilvania Ion Tâmpu ha fondato il suo club di auto d'epoca nel 2005 e lo ha chiamato Old Cars Club Transilvania. “Non puntiamo ad avere molti membri, ma a riunire quelli che sono davvero appassionati di auto classiche”, sostiene. Tutti gli anni il club organizza un proprio rally e aiuta altri club nell'organizzazione di eventi analoghi. A differenza delle altre, le corse delle auto d'epoca non sono incentrate sulla velocità ma sulla precisione, cioè sulla capacità di trovare la giusta andatura o, come dice Tâmpu “di mantenere la velocità giusta per arrivare ai traguardi di tappa ad un orario preciso”.

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EDGE NEL MONDO

“LA VECCHIA SCUOLA FUNZIONA!”

sostiene Ion Tâmpu, funzionario tecnico di Seco Tools che da sei anni fornisce assistenza ai clienti. “Le tecnologie all'avanguardia ci permettono di migliorare e modernizzare, ma se qualcosa non funziona è sempre utile tornare alle radici e conoscere le basi.” Tâmpu viaggia spesso per visitare i clienti e fornire assistenza e supporto tecnico in materia di processi produttivi, parametri di fresatura da utilizzare e soluzioni per migliorare la produttività. “Sono uno che risolve i problemi. Il mio compito è quello di aiutare e migliorare le cose per i clienti”, dice spiegando che adatta i prodotti di Seco alle condizioni e alle macchine dei diversi settori e dei vari stabilimenti. Prima di lavorare per Seco, Tâmpu era un tecnico per un'azienda canadese dell'acciaio. Ha lavorato anche nel settore automobilistico e sostiene che i principi dell'ingegneria sono i medesimi in tutti i settori. “La teoria

ION TÂMPU Funzionario tecnico, Seco Tools RESIDENZA: Brasov, Romania FAMIGLIA: sposato con due figli ALTRI INTERESSI: escursioni in montagna AUTO D'EPOCA PREFERITE: Fiat 501 Torpedo Fiat 1500S Spider Renault Alpine A110 EDGE (2. 2016)

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Le prime auto d'epoca di Ion Tâmpu sono state un Maggiolino 1200 con la capote in tela del 1960 e una Trabant della Germania dell'Est del 1972. Oggi possiede una Fiat 1800B e una Renault 16, entrambe del 1967.

è la stessa. Cambiano soltanto i mezzi utilizzati per applicarla.” Tâmpu è molto felice di poter applicare tutte le sue conoscenze tecniche e ingegneristiche sia al lavoro che svolge in Seco che alla sua passione per le auto d'epoca. “Avevo appena cinque anni quando vidi la Karmann-Ghia, una sportiva della Volkswagen, e ricordo di aver pensato che le auto mi piacevano ION TÂMPU, FUNZIONARIO TECNICO DI SECO TOOLS ROMANIA ED APPASSIONATO COLLEZIONISTA DI AUTO molto”, racconta. Quella passione dell'infanzia continua a essere nel suo cuore e lo ha spinto a creare l'Old Cars Club Transilvania, un club per affidabile e di buona qualità che nisti importano tutti i ricambi che gli amanti di auto d'epoca che ha oggi è quasi impossibile da riproriescono a trovare, ma restaurano sede nella sua città natale e orgadurre”, spiega Tâmpu. “Tutte le anche vecchi componenti che nizza rally e altri eventi. auto di oggi hanno estetica e prespesso scovano negli sfasciacarIl modo in cui Tâmpu descrive stazioni analoghe, cambia soltanto rozze. il restauro delle auto d'epoca ci fa lo stemma.” TÂMPU POSSIEDE una Fiat 1800 B con capire chiaramente che lo consiLa prima auto d'epoca di motore a sei cilindri e una Renault dera come una nobile missione. Tâmpu è stata un Maggiolino con 16, entrambe del 1967. Ogni tanto “Nelle auto d'epoca è racchiusa la capote in tela, seguita da una le tira fuori dal garage per una l'anima del progettista”, ci spiega. Trabant della Germania dell'Est. gita, ma in genere, come molti “Erano il frutto del cuore e della “Era una bella macchina, ma negli collezionisti di auto d'epoca, non mente dell'uomo – non dei comanni Novanta era difficile trovare i ama pubblicizzare troppo il proputer.” pezzi di ricambio dopo la rivoluprio hobby. “Il regime comunista Pensate all'iconico Maggiolino zione romena.” del passato considerava il colleziodella Volkswagen: “Era un'auto Oggi, lui e i suoi amici collezio-

“ Le auto di una volta erano il frutto del cuore e della mente dell'uomo – non dei computer.”

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Prima di acquistare un'auto d'epoca

Riunione dell'Old Cars Club Transilvania nella città medioevale di Brasov. L'obiettivo di questo club di auto d'epoca è quello di “riunire tutti coloro che sono davvero appassionati di auto classiche”, come dice il suo fondatore Ion Tâmpu. Fra le auto dei suoi amici ci sono un pickup Chevrolet del 1949, una MG B inglese del 1970 e una ARO M461 romena del 1964, simile ad una Jeep.

nismo di auto d'epoca come un hobby elitario riservato ai ricchi.” Tâmpu ci spiega che oggi la mentalità sta cambiando e aggiunge che soprattutto i giovani rimangono affascinati quando lo vedono in giro con le sue auto del 1967. “Sono sorpresi dal fatto che funzionino ancora. Del resto gli elementi di base non sono cambiati: quattro ruote, un motore e un volante. Ci siamo modernizzati, ma la mentalità e i metodi della vecchia scuola sono ancora validi.”

“Per acquistare un'auto d'epoca ci si deve preparare adeguatamente”, spiega Ion Tâmpu. “È necessario raccogliere e studiare tutte le informazioni che riguardano l'auto dei vostri sogni, per essere in grado di verificarne le condizioni, controllare che i componenti siano originali e così via. Se avete bisogno d'aiuto, vi consiglio di rivolgervi ad un esperto.” Ecco quello che ci consiglia di fare prima di decidere un acquisto: Non acquistate le auto d'epoca online. È meglio vederle con i propri occhi. Siate pronti ad investire tempo e denaro nel restauro. Anche se la vettura è in condizioni perfette ci sono sempre degli imprevisti per cui è necessario avere del denaro da parte. Verificate che non siano arrugginite. Le piccole bolle sotto la vernice o i graffi possono essere facilmente riparati evitando che la ruggine si diffonda, ma se attraverso il pianale vedete crescere l'erba, è meglio lasciar perdere. Non dimenticate di fare spazio in garage.

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EDGE-UCATION

INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA Audi Toolmaking ha realizzato un modello della sua storica sportiva da competizione, la Auto Union Type C del 1936, utilizzando una stampante 3D. Il costruttore tedesco sta ora studiando altre possibili applicazioni del processo additivo

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da utilizzare per la produzione di componenti complessi in metallo. La tecnologia si basa sulla sinterizzazione laser selettiva, che fonde strati di polveri di metallo da 15 a 40 micron, vale a dire circa la metĂ del diametro di un capello umano.


I SEGRETI DELLA TECNOLOGIA 3D

Speranza o montatura? Tutti parlano della stampa 3D - o produzione additiva come alcuni preferiscono chiamarla. Ma quando diventerà davvero una tecnologia largamente diffusa e quali implicazioni porta con sé? Anders Ericsson, responsabile ricerca e sviluppo di Seco, ci aiuta ad approfondire l'argomento.

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DI PER-OLA KNUTAS uando poco più di FOTO DI JONAS GAUFFIN, AUDI un anno fa Audi ILLUSTRAZIONI DI ANIL YANIK presentò un modello in scala 1:2 di una classica vettura da competizione, la Auto Union Type C del 1936, non fu la vettura stessa a catalizzare l'attenzione ma piuttosto la stampante. Questa auto era una delle prime che veniva realizzata utilizzando la cosiddetta produzione additiva, detta anche tecnologia di stampa 3D. Nello stesso momento Audi annunciava che stava studiando la possibilità di produrre componenti complessi tramite stampaggio diretto di polveri di metallo. Il caso Audi è soltanto uno dei sempre più numerosi esempi di impiego della produzione additiva. I suoi sostenitori rimarcano che questa tecnologia consente all'industria metalmeccanica di liberare la progettazione dai vincoli della produzione, riducendo i tempi dello sviluppo dei nuovi proEDGE (2. 2016)

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EDGE-UCATION

dotti grazie alla possibilità di realizzare componenti con geometrie complesse. Alcuni definiscono questa tecnologia come il punto di svolta dei paradigmi della manifattura tradizionale. Tuttavia Anders Ericsson, responsabile ricerca e sviluppo di Seco, propende per una posizione meno entusiastica sull'impatto a breve termine di questa tecnologia sul settore metalmeccanico. “Non c'è dubbio che si tratti di una tecnologia estremamente interessante per molti dei nostri clienti”, sostiene. “In alcuni casi può sostituire le lavorazioni di sgrossatura, ma non pensiamo che possa essere utilizzata per la maggior parte delle operazioni di finitura, almeno per i prossimi 15 anni.” Basti pensare a ciò che avvenne 20 anni fa con la formatura “near net shape”, che sembrava essere la nuova tecnologia di produzione pronta a sostituire almeno in parte le tradizionali lavorazioni per asportazione. Questa tecnica consente di ottenere componenti di dimensioni e forma molto vicine a quelle del pezzo finito ma, nonostante sia ampiamente utilizzata nel settore, la rivoluzione che molti si aspettavano non è mai avvenuta. “Penso che si possa tracciare un parallelo fra quella tecnologia e la produzione additiva di oggi”, dice Ericsson. “Tutti ne parlano, ma nessuno sa con precisione dove ci porterà. Detto questo, sono comunque convinto

Come funziona la produzione additiva La tecnologia di stampa 3D dei metalli si basa su due metodi, uno a freddo denominato fusione laser selettiva (SLM), in cui un laser fonde la polvere di metallo, e uno a caldo detto fusione a fascio di elettroni (EBM), in cui le polveri vengono portate a fusione da un fascio di elettroni. La scelta del metodo dipende dalle caratteristiche che si vogliono ottenere nel pezzo finito.

Seco ha scelto di considerare la produzione additiva come un'opportunità ed una tecnologia molto interessante per i propri clienti. Anders Ericsson, responsabile ricerca e sviluppo Seco

INDUSTRIA AERONAUTICA Lo sviluppo delle tecniche di produzione additiva nell'industria aeronautica è stimolato dall'esigenza di alleggerire le strutture. In questo settore ci sono già numerosi esempi concreti, come ad esempio i dettagli delle ali e gli ugelli del carburante. Strutture intelligenti e leggere prodotte tramite processi di sinterizzazione al laser riuniscono i vantaggi di un'elevata resistenza e di una riduzione del peso dal 40 al 60%.

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La polvere di metallo viene posizionata in strati da 30 a 50 micron di spessore e un fascio pre-programmato fonde il metallo unendo gli strati. Strato dopo strato il componente viene leggermente abbassato in modo da consentirne lo sviluppo in verticale. I materiali maggiormente utilizzati sono: titanio, acciaio inossidabile, alluminio, leghe metalliche a base nichel e vari acciai per utensili.

che il processo additivo abbia potenzialità migliori della formatura “near net shape”, principalmente perché viene già utilizzato con successo per componenti in plastica complessi e perché la digitalizzazione ne aiuterà l'evoluzione.” Fino a oggi sono stati i settori medicale e, in una certa misura, aeronautico quelli in cui la produzione additiva si è maggiormente evoluta nei campi tradizionalmente dipendenti dalle lavorazioni meccaniche. Questo metodo si è dimostrato efficace nel settore medicale anche nella produzione di piccoli lotti di componenti complessi e realizzati su misura, come ad esempio le protesi e gli impianti. “D'altro canto, però, la produzione additiva è attualmente assai poco efficace

INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA Il costruttore svedese di veicoli pesanti Scania sta attualmente testando presso l'Alfred Nobel Science Park di Karlskoga (Svezia) alcuni componenti realizzati con la stampa 3D, fra i quali gli statori.

DIFESA Il gruppo svedese Saab, operante nel campo della difesa, ha testato la produzione additiva per realizzare una canna del suo lanciarazzi controcarro da spalla Carl Gustaf M4. Le prove hanno dimostrato che la densità dei componenti realizzati con il processo additivo è superiore a quella degli equivalenti in ghisa.


per la produzione in serie di componenti metallici”, sostiene Ericsson. “Il costo unitario è molto più elevato e, per poter avere un impatto significativo, le velocità devono aumentare di 10 o 20 volte.”

INDUSTRIA MEDICALE Il settore ortopedico è focalizzato sui nuovi materiali e sui progetti che mirano a stimolare la crescita dell'osso. La combinazione di questi due fattori ha aumentato l'interesse nei confronti della produzione additiva, che consente di progettare in modo innovativo componenti quali protesi per il ginocchio ed articolazioni per le anche, senza dimenticare gli impianti dentali che possono essere realizzati su misura per ciascun paziente.

PER QUANTO RIGUARDA le caratteristiche dei componenti prodotti, secondo Ericsson la produzione additiva spesso si avvicina ai risultati delle lavorazioni per asportazione. “È possibile, ad esempio, ottenere caratteristiche equivalenti in termini di rigidità flessionale”, afferma. “Tuttavia, all'esame microscopico risulta evidente che quando il materiale deve essere lavorato con precisione è necessario modificare la metodologia per ottenere risultati efficaci. Abbiamo osservato questo fenomeno all'incirca nel 30% delle lavorazioni esaminate.” Proprio su questo tema Seco discute con i propri clienti in tutto il mondo, trovando una soluzione alle sfide connesse ai processi di lavorazione in termini di caratteristiche del materiale e scelta dell'utensile. Ericsson suggerisce di adottare un approccio possibilista e di iniziare ad effettuare delle prove coi metodi di produzione additiva su prodotti accuratamente selezionati. Seco stessa ha iniziato a utilizzare il processo additivo per produrre alcuni componenti metallici dei propri prodotti. “Seco ha scelto di considerare la produzione additiva come un'opportunità ed una tecnologia molto interessante per i propri clienti. Siamo consapevoli del fatto che le numerose e approfondite conoscenze che abbiamo acquisito sulle lavorazioni ci permettono di collaborare con i nostri clienti e di proporre soluzioni complete che includono il processo additivo e che possono contribuire a rendere efficiente il processo di produzione.”

I consigli di Anders Ericsson sulla produzione additiva: AVVIARE UNA FASE DI TEST È possibile acquistare da alcuni fornitori componenti prodotti tramite il processo additivo. ESAMINARE IL FLUSSO Esaminare il flusso di tutto il processo produttivo ed individuare i punti in cui esso è efficiente e quelli in cui la produzione additiva potrebbe essere applicabile. CONFRONTARSI COL FORNITORE DI UTENSILI Dialogare col fornitore di utensili e sfruttare la sua competenza in materia per individuare la soluzione migliore per le lavorazioni di finitura e per l'intero processo.

COMPONENTI INDUSTRIALI L'impiego della produzione additiva per realizzare morsetti destinati all'industria manifatturiera semplifica l'aggiornamento e le modifiche progettuali costanti. EDGE (2. 2016)

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