Necrologio

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(Ps 141,6)

Tu spes mea pars mea in terra viventium

Clamavi ad Te, Domine. Dixi:

Custodia Terræ Sanctæ Ierusalem Fra Ovidio Dueñas ofm n. Villandiego (Spagna) 21 febbraio 1941 † Gerusalemme (Israele) 14 marzo 2012 Nostra Signora di Regla

“Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale... beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati”. San Francesco – Il Cantico delle creature Cari fratelli, fra Ovidio Dueñas è tornato alla casa del Padre. Era nato il 21 febbraio, 71 anni fa, a Villandiego, paesino vicino a Burgos, in Spagna, un piccolo centro della Castiglia interna, zona povera, abitata da gente, lavoratrice e religiosa. Proveniva da una famiglia numerosa. Tre dei suoi fratelli sono già morti; tra loro, fra Emiliano, mancato durante il noviziato. Fra Ovidio entrò in Seminario minore da bambino, all’età di undici anni. Iniziò gli studi a tredici anni. A causa di una malattia perse la vista di un occhio. Per questo motivo i superiori non gli permisero di proseguire nella sua preparazione al sacerdozio, ma decisero di formarlo, come fratello laico, nella Provincia di Granada. Fra Ovidio era un frate semplice come tanti altri. Nei suoi primi anni di servizio lavorò come cuoco a Cipiona. In cucina compiva miracoli con il poco cibo a disposizione. Da sempre Fra Ovidio desiderava diventare Missionario in Terra Santa. Il suo sogno si realizzò l’11 settembre 1970 quando, all’età di ventinove anni, arrivò in Terra Santa. Così, sono trascorsi quarantuno anni di permanenza in Terra Santa. Nel curriculum del nostro fratello non appaino grandi titoli: cuoco nel Convento di San Salvatore durante i primi sei anni, Vice amministratore del Convento di San Salvatore, incaricato della fattoria del Convento di Betfaje. Fra Ovidio desiderava servire in un Santuario e i superiori lo inviarono a Nazareth. Ma il suo servizio durò soltanto tre mesi perché fu richiamato a San Salvatore per svolgere i compiti in precedenza assegnati. Nel 1981, i superiori lo incaricano di dirigere il magazzino di oggetti religiosi. Per più di trent’anni fra Ovidio svolse questo servizio, diventando uno dei frati più conosciuti e importanti nel mondo, grazie ai suoi rapporti interpersonali. Ricorderemo fra Ovidio per le sue straordinarie virtù umane. Come grande lavoratore, che mai si è lamentato del troppo lavoro, o tirato indietro per nuove difficoltà o responsabilità affidategli. Tutti ricordiamo la famosa frase: ”a trabajar”. Come persona onesta, sempre responsabile e preciso nei conti.Persona generosa, è famosa la frase di Ovidio: “Quanto più si da più si riceve!”. Persona gioiosa, sulle sue labbra c’era sempre il sorriso. Un vero cristiano. Fra Ovidio è stato un cristiano convinto, soprattutto con la vita. Era uomo di preghiera intensa, personale e comunitaria. Tutti i giorni, alle quattro del mattino, lo potevi incontrare al Santo Sepolcro, mentre aiutava in sagrestia e partecipando nella prima Santa Messa nella Tomba Vuota del Signore. Digiunava ogni venerdì, in Quaresima anche in mercoledì. Amava il prossimo, da francescano convinto. E, come francescano, si è consacrato a Dio nei Luoghi Santi. Ogni Giovedì Santo era presente all’Adorazione al Getsemani e, prima che nascesse il sole, pregava al Santo Sepolcro. Fra Ovidio è stato un uomo semplice, senza pretese. Sempre pacifico e sorridente con tutti. Chi non lo ricorda con i Bul Bul? Laudato sii, mi Signore, con tutte le tue creature” Fra Ovidio aveva 71 anni di età, 51 di professione e 41 di servizio. A norma dei nostri Statuti Particolari, ogni sacerdote applichi 3 Messe e gli altri frati partecipino ciascuno ad 3 Messe. Lodevolmente, i singoli frati pratichino 3 Via Crucis. In ogni fraternità una Santa Messa sia celebrata in comune. Ricordiamo con sollecitudine questo fratello nella preghiera, nella gratitudine al Padre che ce l’ha donato, affinché ora la nostra unione fraterna sia piena, nella luce del Signore. San Salvatore, 14 marzo 2012 Fra Silvio R. De La Fuente, ofm Segretario di Terra Santa


(Ps 141,6)

Tu spes mea pars mea in terra viventium

Clamavi ad Te, Domine. Dixi:

Custodia Terræ Sanctæ Ierusalem Fr. Ovidio Dueñas ofm b. Villandiego (Spain) February 21, 1941 † Jeruslaem (Israel) March 14, 2012 Our Lady of Regla

“All praise be yours, my Lord, through Sister Death… Happy those she finds doing your will!” – Saint Francis Canticle of the Sun Dear Brothers, fra Ovidio was born on February 21, 71 years ago, in Villandiego, a village near Burgos, in Spain, a small town in central Castiglia, a poor area inhabited by people, working and religious. Fra Ovidio came from a large family. Three of his brothers have already died; among them, Emiliano, at which time he was in the novitiate. Fra Ovidio entered the minor seminary as a young boy, at the age of eleven. He began his studies at the age of thirteen. An illness resulted in the loss of sight in one eye. This did not allow him to continue his preparation for the priesthood; it was decided that he be trained as a lay brother, in the Province of Granada. Fra Ovidio ws a simple friar like many others. In his early years of service he worked as a cook at Cipiona. He performed miracles in the kitchen with the little food that was available. Fra Ovidio always desired to become a Missionary in the Holy Land. His dream came true on September 11, 1970, when, at the age of 29, he arrived in the Holy Land. thus, he spend 40 years in the Holy Land. The curriculum of our brother does not show grand titles: cook in Convent of St. Saviour during the first six years, vice administrator of the Convent of St. Saviour, in charge of the farm at the Convent in Bethpage. Fra Ovidio desired to serve in a Sanctuary and his superiors sent him to Nazareth. But his service lasted only three months, because he was recalled to St. Saviour to perform the tasks previously assigned. In 1981, his superiors instructed him to direct the shop for religious objects. For more than thirty years, Fra Ovidio carried out this service, becoming one of the most popular and important friars in the world, thanks to his interpersonal relations.Fra Ovidio will be remembered for his outstanding virtues. As a hard worker, who never complained of having too much work or held back in view of difficulties or responsibilities to which he was assigned. We all remember the famous phrase, “A trabajar”; as an honest person, always responsible and accurate in his accounting; as a generous person – a famous phrase of Fra Ovidio, “The more you give, the more you receive”; a joyful person, on whose lips there was always a smile. He was a true Christian. Fra Ovidio was a authentic Christian, especially in his life. He was a man of intense personal and communal prayer. Every day, at 4:00 in the morning, you could find him at the Holy Sepulchre, helping in the sacristy and attending the first Mass in the Empty Tomb of the Lord. He fasted every Friday, as well as Wednesdays during Lent. He loved his neighbor, a committed Franciscan. He consecrated his life to God serving in the sanctuaries. For 21 years, he carried the banner. He was present each Holy Thursday at Adoration in Gethsemene and, before the sun rose, he prayed at the Holy Sepulchre. Fra Ovidio was a simple man, without pretense. He was always peaceful and smiling with everyone. Who does not remember him with his Bul Bul? “Praised be my Lord with all your creatures.” Fra Ovidio was 71 years of age, was 51 years professed and was 41 years ordained a priest. As prescribed in the Particular Statutes, each priest will offer three Masses for the deceased. The other friars will participate in three Masses and pray three Way of the Cross. A Mass will be celebrated in common in each fraternal house. The friars are asked to remember Fra Luca in their prayers, in gratitude to the Father who has given Fra Luca to us, until our fraternal union is complete in God’s light. St. Saviour, March 14, 2012. F. Silvio R. De La Fuente ofm Secretary General of the Holy Land


(Ps 141,6)

Tu spes mea pars mea in terra viventium

Clamavi ad Te, Domine. Dixi:

Custodia Terræ Sanctæ Ierusalem Fray Ovidio Dueñas ofm n. Villandiego (España) 21 de febrero de 1941 † Jerusalén (Israel) 14 de marzo de 2012 Nuestra Señora de Regla

«Alabado seas, mi Señor, por nuestra hermana muerte corporal… Bienaventurados los que encuentre en tu santísima voluntad». El cántico de las criaturas, san Francisco. Queridos hermanos, fray Ovidio nació el 21 de febrero, hace 71 años, en Villandiego, un pueblecito cercano a Burgos, en España; un pequeño lugar en el interior de Castilla, zona pobre habitada por gente trabajadora y religiosa. Fray Ovidio venía de una familia numerosa. Tres de sus hermanos han muerto ya; entre ellos, fray Emiliano, que falleció durante el noviciado. Fray Ovidio entró en el noviciado menor de niño, a la edad de once años. Comenzó sus estudios a los trece años. A causa de una enfermedad perdió la vista en un ojo. Por este motivo, los superiores no le permitieron seguir la preparación al sacerdocio, aunque decidieron que se formara como hermano laico, en la provincia de Granada. Fray Ovidio era un fraile simple, como tantos otros. En sus primeros años de servicio trabajó como cocinero en Chipiona. En la cocina realizaba milagros con la poca comida de que disponía. Desde siempre deseó convertirse en Misionero en Tierra Santa. Su sueño se realizó el 11 de septiembre de 1970 cuando, a la edad de veintinueve años, llegó a Tierra Santa. Así, ha pasado cuarenta y un años en Tierra Santa. En el currículo de nuestro hermano no aparecen grandes títulos: cocinero en el convento de San Salvador durante sus primeros seis años, viceadministrador del convento de San Salvador y en encargado de la granja del convento de Betfajé. Fray Ovidio deseaba servir en un santuario y los superiores le enviaron a Nazaret. Pero su servicio duró tan solo tres meses porque fue llamado de nuevo a San Salvador para desarrollar las funciones que tenía anteriormente asignadas. En 1981 los superiores le encargaron la dirección del almacén de objetos religiosos. Durante más de treinta años fray Ovidio desempeñó esta función, convirtiéndose en uno de los frailes más conocidos e importantes en el mundo, gracias a sus relaciones interpersonales. Recordaremos a fray Ovidio por sus extraordinarias virtudes humanas. Como gran trabajador, jamás se quejó del exceso de trabajo, o se detuvo ante las dificultades o responsabilidades que se le confiaron. Todos recordamos su famosa frase: «¡A trabajar!». Persona honesta, siempre responsable y preciso en las cuentas. Persona generosa, famosa es su frase: «Cuanto más se da, más se recibe». Persona alegre, en sus labios siempre había una sonrisa. Un verdadero cristiano. Fray Ovidio fue un cristiano convencido, sobre todo con sus actos. Era un hombre de oración intensa, personal y comunitaria. Todos los días, a las cuatro de la madrugada, lo podíais encontrar en el Santo Sepulcro, mientras ayudaba en la sacristía y participaba en la primera misa en la Tumba vacía del Señor.Ayunaba todos los viernes y, en Cuaresma, también los miércoles. Amaba al prójimo, como franciscano convencido. Y, como franciscano, se consagró a Dios en los Santos Lugares Durante veintiún años ha portado el estandarte. Todos los Jueves santos estaba presente en Getsemaní para la adoración y, antes de que saliera el sol, rezaba en el Santo Sepulcro. Fray Ovidio ha sido un hombre simple, sin pretensiones. Siempre pacífico y sonriente con todos. ¿Quién no lo recuerda con el bulbul? «Alabado seas, mi Señor, con todas tus criaturas». Fra Ovidio tenía 71 años de edad, 51 de profesión y 41 de servicio. A norma de nuestros Estatutos Particulares, cada sacerdote aplique 3 Misas e los otros frailes participen cada uno a 3 Misas. Cada uno de los frailes participe a 3 Via Crucis. En cada fraternidad se celebre una Santa Misa en común. Recordemos con solicitud a este hermano en la oración, agradecidos al Padre que nos lo ha donado, hasta que nuestra unión fraternal sea plena, en la luz del Señor. San Salvador, 14 de marzo de 2012 F. Silvio R. de la Fuente ofm Secretario de Tierra Santa


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