Sondrio e Valmalenco - estate

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SONDRIO VALMALENCO e dintorni

ESTATE A 360째

tra Alpi Retiche ed Orobie


BOULDERING

MOUNTAIN BIKE

L’importante è innamorarsi. Innamorarsi delle nostre montagne che sanno regalare emozioni uniche. Non importa come vuoi viverla, l’importante è divertirsi. Dai trekking alla mountain bike, al classico alpinismo ed infine all’arrampicata e al canyoning. Ce n’è per tutti i gusti!


ARRAMPICATA

ALPINISMO

SONDRIO VALMALENCO

montagna a 360째

TREKKING

CANYONING



VALMALENCO Trekking il paradiso è qui!

Camminare nell’atmosfera immacolata degli alpeggi, con la possibilità di degustare sul posto le specialità di un’alimentazione genuina ed antica. Ripercorrere le vie che conducono ai valichi storici. Risalire i sentieri che raggiungono i passi d’alta quota, dai quali ammirare lo scenario dei ghiacciai con i loro fragori primordiali. Oppure attardarsi sui pendii morenici e fra gli anfratti rocciosi armati di macchina fotografica, per catturare le immagini di una flora spontanea ricchissima o perlustrare gli spazi liberati dai ghiacciai alla ricerca di curiosità mineralogiche. Ma anche effettuare distensive passeggiate nelle abetaie in cerca di funghi e visitare gli antichi nuclei e i luoghi dell’attività umana per leggervi la vita di una comunità alpina.


La


geografia La geografia La Valmalenco è la piĂš estesa delle valli laterali della Valtellina: quote variabili fra i 500 e i 4000 metri, tre convalli che confluiscono nel solco principale, contraddistinte da formazioni rocciose diverse, una corona di cime che si snoda costantemente al di sopra dei 3000 m, culminando ai 4051 m del Pizzo Bernina, otto complessi glaciali importanti le cui morene si abbassano fino ai pascoli, orizzonti alpini che abbracciano tutte le fasce vegetative, innumerevoli angoli suggestivi con laghetti, torrenti, cascate. Si aggiungano un’adeguata rete stradale, servizi pubblici efficienti, strutture ricettive attrezzate ed accoglienti in valle e in quota e una trama di sentieri ben segnalata.


L’Alta Via della Valmalenco


L’Alta Via della Valmalenco, grazie alla varietà degli ambienti incontrati, è uno dei percorsi escursionistici d’alta quota più belli dell’arco alpino: la ricchezza della flora spontanea, la presenza di antiche cave di pietra ollare, le baite dei maggenghi, le costruzioni pastorali e gli scorci panoramici la rendono unica nel suo genere. L’Alta Via si sviluppa per oltre 110 Km, tra 800 e 3000 metri, attraversando boschi e alti pascoli, penetrando nelle valli laterali, scavalcando valichi impervi e snodandosi al cospetto delle colate dei ghiacciai del Monte Disgrazia, del Pizzo Bernina e del Pizzo Scalino. Articolata in otto tappe giornaliere, raccorda fra loro una quindicina di rifugi. Tutto il percorso si svolge su sentieri ben segnalati.



TAPPA 1 Da Torre Santa Maria (772 m) al Rifugio Bosio (2097 m) Dislivello: +1700 m /-400 m; Tempo di percorrenza: 7.00 h E’ la tappa che porta in quota: dislivello notevole, ma senza difficoltà.

TAPPA 2 Dal Rifugio Bosio (2097 m) ai Rifugi Gerli e Ventina (1960 m) Dislivello: +1050 m /-1200 m; Tempo di percorrenza: 8.00 h Tappa molto lunga a causa dello sviluppo. Il dislivello è concentrato nella risalita della ripida Val Sassersa fino ai laghetti omonimi e al soprastante Passo Ventina. TAPPA 3 Dai Rifugio Gerli e Ventina (1960 m) a Chiareggio (1612 m) Dislivello: +900 m /-1200 m; Tempo di percorrenza: 6.30 h Tappa di grande interesse ambientale per la grandiosità del paesaggio e per l’importanza geologica e mineralogica dell’intera zona. TAPPA 4 Da Chiareggio (1612 m) al Rifugio Palù al Lago Palù (1947 m) Dislivello: +830 m /-500 m; Tempo di percorrenza: 7.00 h Tappa di trasferimento dal gruppo del Disgrazia a quello del Bernina transitando sul bel terrazzo con laghetto dell’Alpe Fora. TAPPA 5 Dal Rifugio Palù (1947 m) al Rifugio Marinelli (2813 m) Dislivello: +1400 m /-600 m; Tempo di percorrenza: 5.00 h La tappa introduce nel cuore del Gruppo del Pizzo Bernina (4050 m), la vetta più alta delle Alpi Retiche, al cospetto dei grandi circhi glaciali dello Scerscen.

L’Alta Via tappa per tappa TAPPA 6 Dal Rifugio Marinelli (2813 m) al Rifugio Bignami (2401 m) per: a) la Bocchetta di Caspoggio (2983 m), Dislivello: +200 m /-600 m; Tempo di percorrenza: 2.30 h. b) il Passo Marinelli (3120 m), Dislivello: +300 m /-700 m; Tempo di percorrenza: 4.00 h. In entrambi i casi è la tappa più breve, ma è anche la più remunerativa per la bellezza degli ambienti d’alta montagna che si attraversano. Ramponi, piccozza e corda sono indispensabili soprattutto per la variante (b). Altra variante possibile alla Forcella di Fellaria che non presenta difficoltà alpinistiche.

TAPPA 7 Dal Rifugio Bignami (2401 m) al Rifugio Cristina (2287 m) Dislivello: +500/-600; Tempo di percorrenza: 6.00 h Tappa di interesse e ambientale e paesaggistico: la lunga Val Poschiavina con le sue falesie levigate dal ghiacciaio e i laghi di Campagneda nei quali si specchia la piramide del Pizzo Scalino. TAPPA 8 Dal Rifugio Cristina (2287 m) a Torre Santa Maria (772 m) Dislivello: -1500 m; Tempo di percorrenza: 4.00 h Tappa conclusiva, caratterizzata dalla vista gratificante sulla quasi totalità del giro effettuato.


Sono più di 100 le escursioni che possono essere effettuate in Valmalenco. La fitta rete di mulattiere e di sentieri che ricopre la valle, a partire dai centri abitati, attraverso i boschi, fino agli alpeggi e agli ambienti di alta quota, può essere scelta secondo moltissime combinazioni. Ce n’è per tutte le esigenze e per tutte le età. La morfologia del territorio consente inoltre di progettare escursioni ad anello che sono le più consigliate e le più gratificanti, perché propongono scenari sempre nuovi, dal momento che il ritorno avviene su sentieri diversi da quelli dell’andata. Eccone alcune. Ovviamente non sono le uniche possibili, ma solo un piccolo assaggio. Buona gita!


4 IL LAGO NASCOSTO Carotte - Alpe Senevedo superiore - Alpe Entova - Alpe Palolungo - Carotte Dislivello: + 400 m; tempo di percorrenza: 3.30 h. Oltre Carotte (1500 m) si imbocca il sentiero che in breve conduce all’Alpe Palolungo (1657 m), piegando a sinistra, si risale nel bosco fino all’Alpe Senevedo superiore (1796 m). Si segue poi il sentiero che ritorna verso sud per raggiungere il Lago Entova (1862 m). Veramente riposante e suggestivo questo lago appartato. Nei suoi pressi il sentiero che scende dall’Alpe Entova riporta all’Alpe Palolungo.

2 ALLA SCOPERTA DEL GHIACCIAIO Chiareggio - Forbesina - Alpe Sentieri - Alpe Zocca - Alpe Ventina - Chiareggio Dislivello: + 600 m; tempo di percorrenza: 3.30 h Da Chiareggio (1612 m) si raggiungono Forbesina da dove, superato il torrente su un ponticello di legno, si risale a tornanti il bosco di abeti e larici fino all’Alpe Sentieri (2031 m). Si prosegue all’Alpe Zocca (2198 m) da dove si scende a ripidi zig-zag all’Alpe Ventina (1960 m). Oltre il ponticello ci si dirige a destra verso il ghiacciaio fino ad incrociare il Sentiero glaciologico.

5 I CAVALLI DI MUSELLA Franscia - Alpe Foppa - Alpe Musella - Alpe Campascio Dosso dei Vetti - Franscia Dislivello: + 500 m; tempo di percorrenza: 3.30 h. Dal parcheggio di Franscia (1557 m) si imbocca sulla destra una mulattiera lastricata che raggiunge l’Alpe Foppa (1857 m). Proseguendo a sinistra si arriva alla piana dell’Alpe Musella (2020m). Sui pascoli antistanti l’agglomerato delle baite non è infrequente imbattersi in branchi di biondi cavalli avelignesi. Passando davanti al Rifugio Musella si scende all’Alpe Campascio (1844 m). Attraversato il torrente su un ponticello si continua sul tracciato pianeggiante fino al Dosso dei Vetti (1813 m). Da qui, in breve, si ritorna a Franscia.

3 IL SENTIERO DEI FIORI Chiareggio - Alpe dell’Oro - Val Nevasco - Alpe Fora Chiareggio Dislivello: + 550 m; tempo di percorrenza: 4.30 h. Da Chiareggio (1612 m) si raggiunge Pian del Lupo dove si imbocca la mulattiera per il Passo del Muretto, che si innalza fino all’Alpe dellOro (2010 m). Abbandonata la strada, si piega decisamente a destra per portarsi alle baite dell’alpe. Continuando si raggiunge la Piana dell’Oro dove inizia la traversata che conduce alla Val Nevasco. Oltrepassato il torrente e aggirato un costone, si raggiunge l’Alpe Fora (2053 m). Si scende lungo i pascoli e ad un bivio segnalato si piega a destra nel bosco fino a Chiareggio.

6 LA CHIESETTA IN RIVA ALL’ALPE Alpe Largone inferiore - Alpe Largone superiore - Alpe Acquanegra - Alpe Prabello - Sasso dell’Agnello - Alpe Largone inferiore Dislivello: + 500 m; tempo di percorrenza: 4.00 h. Dal tornante del Ristoro Largone (1825 m) si raggiunge l’Alpe Largone inferiore. Si risale il pendio fra radi larici e fasce rocciose fino all’Alpe Largone superiore (2064 m). Superata una zona acquitrinosa si raggiungono le baite dell’Alpe Acquanegra (2116 m). Piegando a sinistra lungo il tracciato dell’Alta Via si arriva alla chiesetta dell’Alpe Prabello (2250 m). Sembra un lago d’erba sulla riva del quale sorgono la chiesa e il Rifugio Cristina. Attraversato il pianoro verso nord, al bivio si prende a sinistra per scendere lungo la ripida valle al Sasso dell’Agnello, da cui si raggiunge in breve il punto di partenza.

Scelti per voi

Visitate il sito www.sentieridivalmalenco.it

1 LA CIVILTA’ DELLA PIETRA OLLARE Chiesa - Alpe Lago - Cave di pietra ollare - Alpe Pirlo Primolo - Chiesa Dislivello: + 640 m; tempo di percorrenza: 4.30 h. Al tornante di quota 1100 m della strada per Primolo si imbocca il sentiero che fra larici e mughi raggiunge la bellissima conca dell’Alpe Lago (1614 m). Dalla chiesetta si prende a destra si raggiunge un gruppo di baite al di sopra delle quali sono visibili le cave da cui si estraeva la pietra ollare. A poca distanza si costeggia il pianoro dell’Alpe Pirlo (1619 m) da dove inizia la discesa verso Primolo.



1 LA GRAN VIA DELLE OROBIE Rappresenta l’itinerario escursionistico principale del Parco Orobie Valtellinesi, si sviluppa per una lunghezza di 130 Km, da Delebio fino all’Aprica mantenendosi su una quota media di circa 1.800 m. Nel Territorio del Mandamento di Sondrio il sentiero attraversa in quota tutte le valli laterali che si affacciano sulla Valtellina. 2 PIZZO MERIGGIO Dislivello: + 1087 m da 1271 a 2358 m; tempo di percorrenza: 4 h. Lasciata l’auto nel piazzale in località Campelli si prosegue lungo una sterrata. Ci si inoltra nel bosco di larici e si prosegue per la vecchia mulattiera. Si interseca la strada sterrata più volte la si lascia per proseguire in piano verso una insellatura, dalla quale, lungo il filo di cresta, si tocca la conca dove si trova la Baita della Piada (2107 m). La facile cresta finale è ora visibile in tutto il suo sviluppo.

Le Orobie e il Parco 3 CAPANNA MAMBRETTI Dislivello: + 775 m da 1228 a 2003 m; tempo di percorrenza: 3 h. Da Agneda si sale verso il Lago di Scais. Seguendo sempre la strada si risale la valle fino a un ponte sul torrente Caronno. Qui si prende a sinistra e si continua a salire sul versante opposto. Giunti al lago (1494 m), lo si costeggia sulla sinistra. Si imbocca poi il sentiero che sale in direzione delle Baite Caronno (1612 m); attraversato l’alpeggio e proseguendo in una vegetazione sempre più rada, dopo un piccolo canale sarà visibile il rifugio (2003 m) che si raggiungerà in pochi minuti. 4 VAL VEDELLO Dal lago di Scais 1494 m, costeggiare il lato destro della diga, si giunge all’imbocco della Val Vedello. Da qui si rendono possibili alcune ascensioni tra cui le più remunerative raggiungono la Cima Soliva (2710 m) e ilPizzo del Salto (2665 m) e altre cime minori. 5 RIFUGIO DONATI Dislivello: + 1658 m da 850 a 2508m; tempo di percorrenza: 5 h. All’ingresso di Arigna prendere la deviazione che porta a Briotti; imboccare un sentiero che sale con alcuni tornanti e per proseguire a mezza costa in direzione sud. Si giunge sui prati della Baita Spanone (1559 m), poco oltre si entra in una valletta risalita la quale si giunge ai piedi della prima diga di Santo Stefano (1848 m). Proseguendo lungo una comoda stradina pianeggiante il tracciato raggiunge la Valle di Quai passando poco sotto le omonime baite. Aggirato il lago Reguzzo sulla destra il sentiero torna a piegare a sinistra raggiungendo il rifugio.

Le Alpi Orobie si estendono per circa 50 Km in un susseguirsi di cime culminanti nei 3052 m del Pizzo di Coca. Questo territorio é caratterizzato da un ambiente integro e selvaggio e proprio per questo é stato posto sotto tutela e protetto, tanto da essere costituito il Parco delle Orobie Valtellinesi. La vegetazione è ricca di boschi di latifoglie, alle quote inferiori, e di peccio nell’orizzonte montano superiore, a cui succedono le praterie alpine ricche di flora tipica. Notevole la presenza della fauna alpina, con buone popolazioni di camoscio, cervo e capriolo e stambecco. Consistenti anche le popolazioni di tetraonidi e rapaci. Questa zona montana offre la possibilità di escursioni a vari livelli di difficoltà, da semplici passeggiate sino a vere e proprie escursioni impegnative per alpinisti esperti, per scalatori, per appassionati di mountan bike.


Sentiero Valtellina a Sondrio


VERDE, ROCCIA, ACQUA... il regno dello sport!

Valmalenco e Sondrio non sono solo trekking ed escursioni. Molte sono le possibilità di vivere la montagna a 360°. Dal classico alpinismo, all’adrenalinico canyoning, dalle falesie dell’arrampicata sportiva ai sentieri adatti sia per la mountain bike che al nordic walking. A fianco una cartina vi permetterà di individuare le zone dove vivere al meglio la montagna con il tuo sport preferito.


Mountain bike Grazie ai numerosi sentieri recentemente sistemati e alle larghe mulattiere la Valmalenco si presta anche a tutti gli amanti della Mountain bike. Le salite possono essere più o meno faticose a seconda di dove ha inizio la pedalata. Le salite classiche collegano Chiesa in Valmalenco a Chiareggio, passando da Primolo e San Giuseppe, dalla strada utilizzata in inverno per il fondo. Da Chiareggio è possibile raggiungere l’Alpe Ventina oppure l’Alpe dell’Oro fino al Passo Muretto, valico di confine Italia-Svizzera. Molto panoramica è la conca dell’Alpe di Campagneda, adatta anche a chi è alle prime esperienze. Altre mete, per le gambe più allenate, sono il Lago Palù e la cima Motta oppure l’ex rifugio Scerscen passando dalla mulattiera che sale a fianco del rifugio Longoni. Infine zone molto frequentate sono quelle di Arcoglio e dell’Alpe Musella, raggiungibili dal fondovalle, per i migliori bikers, oppure avvicinandosi un poco con l’auto. Un sentiero ben segnalato permette di percorrere tutto il fondovalle a fianco dell’Adda. Si tratta del Sentiero Valtellina, percorso pianeggiante adatto a tutti.


Arrampicata Molte sono le possibilità per gli amanti di questa disciplina. La roccia maggiormente diffusa in Valmalenco è il serpentino. Numerose sono le falesie sia per chi è alla prime armi sia per i migliori arrampicatori. Le importanti falesie di Campo Moro con il Deposito degli Inerti e dello Zoia sapranno soddisfare chiunque. Quella dello Zoia rappresenta una ottima palestra naturale per tutti quanti vogliono allenarsi e migliorarsi in un ambiente naturale unico. Qui spesso si incontrano i migliori atleti nazionali e non solo. Altre falesie a più tiri sono quelle della Val Poschiavina, della diga di Campo Moro, del Torrione Porro e della Sentinella della Vergine, situate nei pressi del rifugio Porro e Ventina. Per quanto riguarda il “bouldering”, si può praticare nei massi di Spriana oppure nella palestra artificiale del centro sportivo “al Pradasc” di Lanzada dove è presente anche una palestra per tutti i livelli.


Alpinismo


Canyoning L’alpinismo classico in Valmalenco ha le sue origini alla fine dell’Ottocento. Oggi, grazie anche al valido appoggio offerto dai rifugi, le ascensioni alle cime dei gruppi del Bernina, del Disgrazia e dello Scalino sono molto frequentate. La “star” della Valmalenco é senza dubbio il Pizzo Bernina, che grazie ai suoi 4059 m di quota é la cima più alta delle Alpi centro-orientali.

Tra le discipline più in voga nelle ultime stagioni, anche la Valmalenco offre agli amanti del canyoning terreno fertile. Con le sue tipiche rocce verdi, quali la serpentinite, la Valmalenco rappresenta un terreno unico nel suo genere. Fantastici giochi di luce, sulla roccia modellata ad arte come una scultura e l’acqua verde smeraldo, rendono l’ambiente unico nelle Alpi. IL Cormor, fiume per molti tratti sotterraneo, rende la discesa impegnativa quanto entusiasmante, pertanto le guide alpine della Valmalenco sono a disposizione per tutte le informazioni e per organizzare discese ad hoc.


Soverna

Ravè

Ligari

1092

Aschieri

1018

570

Prati Vesolo

Barboni

Bassola

45

Ronchi Triangina

398

898

Gatti

Mulini

760

Mossini M

Ca’ Baratta

Triangia

Pradella di sopra 722

785

Riatti

Zoia Moroni

S.Anna

S.

Colombera 470

Pradella di sotto

533

Cam

Gualzi

Piatta

La Ganda 519

Castellina 432

Triasso

Sassella 330

Sondr


Ca’ di Tarc

Sondr io e suoi sentie ri

Il sistema dei sentieri, che da Sondrio sale alle frazioni, corrisponde alla viabilità storica che no55 tevole importanza ha avuto in passato per la moPonchiera i bilità locale. La visita al Museo di storia ed arte, a Maioni Palazzo Sassi ed al Castel Masegra consentiranno Gombaro di comprendere meglio la storia della città. Il tracciato definito “sentiero della memoria” ripercorre tutte i principali insediamenti fino a quelli preistorici. Sono state scoperte strutture della cinta muraria Bartolomeo del 300, tracce di edifici forse di età romana, tracce di insediamento dell’età del Ferro. Inoltre, mpoledro il sentiero passa dall’interessante chiesetta quattrocentesca di S. Bartolomeo. L’interno, oggi spoglio, reca tracce di antichi affreschi. Ai piedi della chiesa, verso valle, un piccolo sito archeologico, una marmitta dei giganti che serve oggi da serbatoio d’acqua piovana per i sottostanti vigneti. Nei pressi di Triangia si incontra un masso erratico di medie dimensioni che, nella faccia superiore, presenta una costellazione di coppelle. Esso costituisce una delle principali testimonianze dell’uomo preistorico sinora ritrovate nei dintorni di Sondrio. Infine,circondato dai vigneti, il piccolo Santuario della Madonna della Sassella, di origine quattrocentesca, con affreschi di notevole pregio.

rio


P.so del Muretto

2562

M. del Forno

il Senti ero

Sasso Nero

3214

2917

Chiareggio 1612

Franscia

S. Giuseppe

1502

1433

M. Sissone 3331

Lanzada

P.zo Scalino 3223

Caspoggio

M. Disgrazia

1098

Chiesa Valmalenco

3678

1000

Corni Bruciati 3180

Torre S.Maria Spriana

M. Rolla 2277

Monastero Pedemonte Berbenno

Mossini

Postalesio Castione Polaggia

Colorina

Cedrasco

Poggiridenti Tresivio

Teglio Ponte

Chiuro

SONDRIO

S.Pietro Fusine

Montagna

Caiolo

San Giacomo Albosaggia

Faedo

Piateda Castello dell’Acqua


Rusca Itinerario che, partendo da Sondrio, il capoluogo di provincia, raggiunge la valle del Mallero (Valmalenco) , il Passo del Muretto (m.2.562) e ridiscende attraverso l’omonima valle del versante svizzero, al Passo del Maloja (m.1.815), consentendo di proseguire sul territorio della confederazione Elvetica e di raggiungere i paesi tedeschi. Il nome si rifà a Nicolò Rusca, arciprete di Sondrio vissuto tra il 1563 e il 1618 durante gli anni del contrasto religioso tra cattolici e protestanti. Il sentiero Rusca consente, in un’unica escursione, di unire la storia locale a splendidi paesaggi naturali lungo un percorso che rappresentava un collegamento diretto e breve tra la media Valtellina e il territorio delle Tre Leghe, all’epoca del dominio dei Grigioni.

il Senti ero Valte llina Percorso lungo il fiume Adda, che attraversa il fondovalle della provincia di Sondrio, il sentiero Valtellina consente, oltre che di svolgere attività sportive che vanno dalla corsa al ciclismo, dalla canoa al kayak, anche di avvicinarsi alle tematiche ambientali di salvaguardia di questo ricco patrimonio naturale. Per la sua realizzazione, infatti, è stato necessario recuperare un’area fluviale in abbandono, riportandola al suo antico splendore e favorendo la salvaguardia di numerose specie altrimenti in pericolo di estinzione. Utilizzato dalle famiglie per le passeggiate domenicali, sono sempre più le persone che si danno appuntamento alle numerose aree di sosta attrezzate con giochi per bambini e con panche e tavoli e il necessario per il barbecue. Il sentiero Valtellina si snoda a fianco del golf club e l’aviosuperficie di Caiolo aggiungendo queste ulteriori attività alle numerose che già si possono praticare lungo tutto il suo percorso.


I Rifugi Alpini Numerosi e accoglienti rifugi alpini, distribuiti a quote differenti, garantiscono un punto di appoggio per escursionisti e alpinisti diretti alle numerose mete che la Valmalenco può offrire. Inoltre, sono rinomati per la cucina tradizionale e l’atmosfera familiare che contraddistingue la comunità della Valmalenco. Ecco perchè, che siate semplici turisti o esperti alpinisti, la Valmalenco vi accoglie con l'abbraccio dei suoi monti e la cordialità della sua gente.

Cà Runcasch 2170 m

Gerli 1965 m

tel 347 9804889 posti letto/bed-spaces 45 gestore/run by: Giancarlo Sertore www.caruncasch.it info@caruncasch.it

tel 0342 451404 posti letto/bed-spaces 92 gestore/run by: Floriano Lenatti (Guida Alp.) tel 0342 556153 - 329 4159404 info@rifugiogerliporro.it

Marco e Rosa 3610 m

Tartaglione-Crispo 1800 m

tel 0342 515370 posti letto/bed-spaces 50 gestore/run by: G.Lenatti “Bianco” (Guida Alp.) tel 347 2563096 biancoextrem@libero.it

tel 347 8508896 posti letto/bed-spaces 19 gestore/run by: Tecla Fanoni rachelefanoni@yahoo.it

Ventina 1975 m

Zoia 2021 m

tel 0342 451458 posti letto/bed-spaces 46 gestore/run by: Diego Lenatti tel 0342 451072 - 348 8141955 www.rifugioventina.it -info@rifugioventina.it

tel 0342 451405 posti letto/bed-spaces 60 gestori/run by: Bergomi Emanuele e Fabio tel 349 0061085 www.rifugiozoia.it - rifugiozoia@gmail.com


Gruppo del Bernina 4050 m V A

L M

A

L

Skiarea

E O N C

Gruppo del Disgrazia 3678 m

Sondrio è città capoluogo di Provincia, posta al centro del Mandamento, è facilmente raggiungibile: In Treno - By Train da Milano attraverso Lecco da Chiavenna attraverso Colico dalla Svizzera attraverso St.Moritz e Tirano

Sondrio

In Aereo - By Plane Dai principali aeroporti lombardi collegati con comode navette alla Stazione Centrale di Milano Distanze dai principali aereoporti: Linate - Sondrio: 135 km Malpensa - Sondrio: 170 km Bergamo Orio al Serio - Sondrio: 120 km In Auto - By Car Da Milano attraverso Lecco

Parco delle Orobie Valtellinesi

Da Brescia e Bergamo attraverso Lecco o il Passo San Marco Dalla Svizzera attraverso il Passo dello Spluga, il Maloja, il Bernina o il Passo del Gallo e Livigno Dall’Austria attraverso il Passo dello Stelvio


Ufficio di Sondrio Via Tonale 13 - 23100 Sondrio Ufficio della Valmalenco Loc. Vassalini - 23023 Chiesa V. tel. +39 0342 451150 fax +39 0342 573472 www.sondrioevalmalenco.it info@sondrioevalmalenco.it

Sondrio - Albosaggia - Berbenno di Valtellina - Caiolo - Caspoggio - Castello dell’Acqua Castione Andevenno - Cedrasco - Chiesa in Valmalenco - Chiuro - Colorina - Faedo Valtellino - Fusine - Lanzada - Montagna in Valtellina - Piateda - Poggiridenti Ponte in Valtellina - Postalesio - Spriana - Torre di Santa Maria - Tresivio


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