SHC-I News 2008-1 Primavera

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News Primavera 2008

Carissimi Soci, punto centrale di questo numero è la Yukon Quest, questa gara massacrante che si svolge ogni anno prima della Iditarod. Purtroppo uno dei due team formati da Siberian Husky con pedigree AKC si è ritirato dopo “solo” 11 ore di gara. Nell’articolo troverete una cosa che voglio segnalare in modo particolare e portare quale esempio da seguire: l’organizzazione della gara parallela, in formato minore, aperta a ragazze e ragazzi dai 14 ai 17 anni. Perché in Italia non si organizza nulla per i ragazzi di questa età? E se si organizzano delle gare specifiche, perché non se ne sa nulla a livello “grande pubblico”? Dove sono finiti i figli dei primi (e secondi!) musher italiani? Quando ho iniziato a frequentare le esposizioni canine non esisteva la competizione che chiamiamo “junior handler” (ragazzi divisi per età in due categorie che si sfidano tra loro per stabilire e premiare chi presenta meglio il cane); naturalmente appena istituita è stata vinta per diversi anni dai “figli d’arte”, che però hanno risvegliato in altri ragazzi la voglia di confrontarsi, di provare. Ora la competizione “junior handler” è parte integrante di tutte le esposizioni canine, in Italia e all’estero. Amici musher a voi la palla…. Altro punto importante su cui vi invito a discutere è come affrontare al meglio una cucciolata. Vi sono diversi suggerimenti, in primo luogo quello di un profondo esame di coscienza prima di buttarsi nell’impresa. I canili italiani (e non solo italiani) sono pieni di cani di pura razza, tra questi moltissimi sono Siberian Husky. In alcuni Stati degli USA per evitare il fenomeno dell’abbandono non hanno pensato nulla di meglio che obbligare i proprietari a “sterilizzare e castrare” cani e gatti prima dei sei mesi. Leggete e meditate e soprattutto “estote parati”, state (stiamo) pronti, perché con l’emulazione codina di tutto ciò che è americano non venga in mente a qualche “esperto” di copiare la cosa anche da noi. Finalmente la stagione per le corse con la slitta è arrivata, ricca di neve; aspettiamo le impressioni e i commenti di tutti gli sportivi, soprattutto di quei fortunati che per la prima volta hanno provato l’emozione di correre sulla neve con il proprio cane… Fateci partecipi delle vostre sensazioni. Un’ultima comunicazione ai ritardatari: ricordatevi di rinnovare la tessera per il 2008.

Adele Oldani


SOMMARIO Primavera 2008 Presidente

Adele Oldani Responsabile Commissione Bollettino e Coordinamento di Redazione progetto grafico copertina

Guido Barbieri

HANNO COLLABORATO

Mariuccia Bucco Stefano Cavalletti Claudio Di Petta Gloria Di Petta Giorgia Fazia Rosa Galluccio Adriana Iucolano Franco Milani Samuel Pelliccioli Cristina Pezzica Eva Stefani Jessica Vallerino Marta Zaltron Segreteria SHC-Italia via Gobetti 11 21013 Gallarate (VA) tel. e fax 0331 775983 E-mail: info@shcitalia.it http://www.shcitalia.it

Redazione SHC-I NEWS via Montenevoso, 36 21013 Gallarate (VA)

In copertina: Tsuga Siberians Jim e Hood due cani che parteciperanno alla Yukon Quest nel team di Mike Ellis.

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Dal Presidente Un po’ di storia Yukon Quest Domande all’allevatore Produzione Allevamenti con affisso Argomenti da dibattere Registrazioni ROI Vorrei accoppiare la mia femmina U.S.A. succede anche questo Programmare e gestire una cucciolata Le esperienze dei soci – sono nonna Commissione Salute – il diabete I Soci raccontano – prima parte Hus dei Navajos Le risposte del presidente Dalla segreteria Un buon libro da leggere Enigmistica

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SIBERIAN HUSKY CLUB - ITALIA CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente Adele Oldani Vice Presidente Guido Barbieri e Luca Brioschi Consiglieri Reginella Mazzina, Laura Pedullà, Olivia Piacentini, Giuseppe Prampolini COLLEGIO SINDACALE Gloria Di Petta, Cristina Pezzìca, Rosaria Rovito Supplente: Francesco Brusaferri COLLEGIO dei PROBIVIRI Stefano Cavalletti, Silvia Mazzani, Sella Giovanni Supplente: Maurizio Stuppia

Questo numero del “SHC-I News 1/2008 Primavera” viene messo in distribuzione in data 15 marzo 2008 Le opinioni espresse negli articoli non impegnano la redazione della rivista né rispecchiano pareri ufficiali del Club.

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“senza un passatto non pu uò esserci futuro” Testo di riferimento: LA’S SEPPAL Saga of the Sled S S Dog By Raymond Thompson T Grazie alla preziosa a collaborazio one di Ste efano Cavalletti di Rom ma e impegno, siamo s in grado di offrirvi, in eed al suo ammirevole t di questa rarità (per il pu ubblico sclusiva assoluta, la traduzione p by Ra aymond Thompson, prim mo preitaliano) sttampata in proprio sidente de el Seppala Siberian Huskky Club. Di numero o in numero pubblicherem mo ampi stra alci di ogni singolo s capitolo di questa ope era realizzatta in due vo olumi che, con c un m ambizio oso, vorremm mo rendere disponibile d per tutti progetto molto gli appassionati interesssati.

SE EPPAL LA’S Saga S of o the Sled S Dog CA APITOLO VI

N

el 1916 1 la febb bre per le co orse con i ca ani si era a ormai sparssa in tutto il territorio de ell’ Alaskka. Insieme ai piccoli gru uppi che organizzavano ga are locali, c’e era il Ruby Kennel K Club b che aveva ufficialmente in nvitato i musher di Nom me a p alle garre da loro org ganizzate. prendere parte Molti dei migliori m mush her del distre etto di Rubyy non mostrarono grande interesse, ma a Sepp decisse di l in qua anto garantivvano una com mpeaccettare l’invito tizione leale e perché riteneva che e fosse un’ ottima a per i suoi cani. c esperienza a tipica cittad dina minerariia sulle rive dello Ruby, una Yukon, fu fondata into orno al 1909 da cercattori e nsoddisfatti che c avevano scavato e perso p minatori in tutto a Idita arod ed in altre miniere d’oro. d Per molti anni a la città di d Ruby avevva goduto de el benessere portato dalle varie corse all’oro. Centtinaia atori erano giunti g a cava allo o di cercatori e di mina q gli afffari iniziaron no ad con i cani da slitta, e quando ene, arrivaro ono, come sempre s succcede, andare be anche gli allibratori. a Le corse con c i cani della città di Ru uby non si avvvicinarono ma ai agli eventi di Nome, ma il loro inizio i segnalava a la crescente popolarità di questo nuovo sport inve ernale. Il terzzo posto otttenuto da un u eschimese nel 1915 nellla All-Alaska a Sweepstakkes di

me, fu un ulte eriore incentivo sia per gli g eschimeNom si sttessi che pe er i nativi Ind diani, ad alle enare i loro cani, molto forti. state prima della gara a R Ruby, Sepp, era riuscito L’es ad allenare a i suo oi cani con co ontinuità, anche se con un metodo m un po’strano; p ma a vediamo esattamente di co osa si trattavva. I bin nari di una linea ferrovia aria ormai ab bbandonata corre evano paralleli al canale e che forniva acqua alla miniera e Sepp p aveva uno o speciale carrello con o a mano e ruote perfetttamente ada attate ai bifreno nari a cui attacccava i cani tramite una a corda da no… ed il gio oco era fatto (vedi foto). train Que esto carrello a propulsion ne canina era a conosciuto come c “Siberian Express””; così menttre ispezionava a i fossi Sepp p era in grad do di allenare e i cani!! Nel suo viaggio verso v Ruby, Sepp seguiv va il sentienvernale prin ncipale lungo o il fiume Yuk kon e, visto ro in che c’era una lin nea telefonicca tra una ro oadhouse e cità veniva l’altrra lungo tuttto il fiume, la sua veloc conttinuamente controllata. E, come accadeva sem mpre durante i viaggi con i cani, attorn no alle stufe di ogni roadho ouse si parla ava di supertteam di caondotti da superuomini, storie che Sepp S udiva ni co di co ontinuo. Sepp non tentò ò mai di eguagliare que ei tempi in nto pensava a che se avvessero effe ettivamente quan

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News Primavera 2008 gareggiato con quei cani (della zona di Ruby) non avrebbero avuto tutto questo reale vantaggio su di lui. Così, lungo il viaggio fino a Ruby, Sepp lasciò andare i cani al loro passo non facendo capire agli altri quanto fossero veloci. Un giorno, lungo il sentiero, Sepp prese su un giovane indiano e gli diede un passaggio. Durante la conversazione Sepp gli disse che non era in grado di uguagliare i tempi che erano praticamente standard per i vari team della zona dello Yukon. Ma dopo aver fatto un giro con Sepp per circa mezzo miglio il nativo gli disse che avrebbe scommesso su di lui perché era sicuro che avrebbe vinto. Quella notte Sepp soggiornò alla capanna di Ben Derrick a Whisky Creek e si trovò molto bene. Ben era un musher d’altri tempi e aveva partecipato ad una delle prime corse tenute a Nome. Lavorava per il Servizio Postale lungo il fiume Yukon e stava sperimentando incroci tra cani da slitta dei nativi ed i lupi. I cani che mostrò a Sepp erano fantastici, dall’aspetto simile ai lupi e ottimi per il duro lavoro lungo i sentieri postali. Sepp seppe poi che Ben aveva abbandonato il progetto in quanto i suoi cani non erano assolutamente migliori di quelli dei nativi del luogo. La sera dopo Sepp era a Ruby, con molti giorni d’anticipo rispetto alla gara. Ciò gli diede la possibilità di allenarsi lungo il percorso in modo da farlo diventare familiare ai cani. Il tracciato si sviluppava lungo parecchie colline piuttosto alte ed ogni sera a Sepp veniva raccontato di come i suoi avversari indiani passavano lungo queste colline in modo da far riposare i team. I tempi di Sepp venivano controllati di volta in volta, ma egli non forzava mai l’andatura dei cani, in questo modo a Ruby tutti erano convinti che i soldi del premio non sarebbero mai andati a Nome. Il giorno della gara Sepp si presentò sulla linea di partenza con i cani in ottima forma. Arrivato al punto in cui si girava per tornare indietro Sepp si rese conto che il suo tempo era uguale a quello dei più veloci della corsa, ma era sicuro che sul percorso di ritorno i suoi siberiani sarebbero stati più veloci. I team che erano in testa tiravano i cani al massimo e Sepp decise che era ora di allungare il passo e di andare a vincere la gara. Passò i suoi avversari con estrema facilità, uno ad uno. Una volta in testa alla gara e con un buon vantaggio, Sepp si accese un sigaro, si sedette sulla slitta e tirò avanti con una tale scioltezza che i team avversari sembravano inchiodati. Sepp vinse la gara con estrema facilità con 14 minuti di vantaggio sul secondo e stabilendo un nuovo record per la gara di Ruby. Grandi furono i movimenti di denaro quel giorno e molta gente non chiuse occhio per tutta la notte. La cittadina era piena di gente che arrivava da tutta la zona dello Yukon e la festa in stile vecchia fron-

tiera andò avanti per tutta la notte. Mentre tornava a casa lungo il tracciato invernale, Sepp si sentiva molto soddisfatto per la gara di Ruby (58 miglia). Nel 1913 la stessa gara fu vinta da Joe Jean con l’ottimo tempo di 5 ore 34 minuti e 49 secondi. Nella zona, fino a quel giorno, il record di Joe non era mai stato messo in discussione, anzi, si diceva che nessuno lo avrebbe mai migliorato, ma Sepp vinse quella gara in 5 ore 26 minuti e 18 secondi. Tutti i giornali locali erano d’accordo che i cani di Sepp avevano surclassato quelli locali e Sepp era ormai una celebrità. Ora era il momento di affrontare la grande gara di Nome! Tornato a Nome Sepp venne a sapere che Fay Dalzene si era iscritto alla gara e che era già il favorito per la vittoria. Il motivo principale era che, a parte John Johnson, Fay aveva ottenuto il miglior tempo nella Nome-to-Candle; ed oltretutto aveva battuto anche John Johnson e Scotty Allen. Nel 1914-1915, Fay non si era iscritto in quanto non era in gran forma, ma aveva dato i suoi cani in prestito ad alcuni team partecipanti alla gara. Nel 1913, Fay Dalzene aveva vinto agevolmente, con tutti cani in corsa ed in ottime condizioni. Una nuova entrata era Fred Ayer con i suoi cani da caccia alla volpe, il quale aveva vinto molte corse su breve distanza, ma non aveva esperienza in gare come la Nome-to-Candle, di 408 miglia. C’era poi Bobby Brown, un giovane eschimese che conduceva un team di cani da caccia al cervo a pelo duro. Era conosciuto nella Penisola di Seward per essere uno che trainava carichi pazzeschi e per aver fatto ottimi tempi. Bobby era sempre in buone condizioni ed il suo team era molto veloce. Sepp lo conosceva bene in quanto un anno, durante l’allenamento, si era trovato a viaggiare con Bobby, e riusciva difficilmente a stare dietro ai suoi cani, i quali tra l’altro avevano zampe molto lunghe. Si era iscritto anche il vecchio amico di Sepp, Paul Kjegstadt, un ottimo musher, da temere. Al contrario Scotty aveva deciso di non partecipare. Le voci degli scommettitori dicevano che la vittoria dell’altro anno di Sepp era stata frutto del caso. Bene, Sepp era ora assai determinato a dimostrare il contrario. L’inizio della gara del 1916 vide partire Fred Ayer con i suoi 14 cani e, ad un intervallo di un minuto, Sepp con 17 Siberiani. Dietro di lui Fay Dalzene con 14 cani misti, Bobby Brown con 14 cani da caccia al cervo e Paul Kjegstadt con 14 cani da caccia ai volatili. Due ore e nove minuti dopo Ayer, Brown, Dalzene e Sepp erano a Safety. Avevano corso le prime 16 miglia del percorso appaiati. Paul se la prendeva comoda ed era dietro di parecchi minuti. A Council, 85 miglia da Nome, Ayer e Brown erano in testa. Avevano coperto le 85 miglia in 8 ore e 43 minuti. Sepp era dietro di 11

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New ws Primavera 2008 minuti e Dalzene D ave eva 11 minuti di ritardo o da Sepp. A Council C Ayer aveva un ca ane sulla slittta e, quando Se epp passò Brown, B poco dopo d la cittadina, notò che anche a lui ave eva un cane sulla s slitta. Fred e Fa ay si erano accampati a Boston, in nvece Sepp vi pa assò senza fermarsi, f arrivando al Fissh River, sei miglia m dalla ciittà, dove si fermò, aven ndo li anche una a persona prronta ad aiuttarlo che gli cucinò qualcossa da mangia are. Li si ripo osò per sei ore. o La mattina a dopo, Sep pp fu sorpa assato nei pressi p delle monttagne di Tele ephone Cree ek da Fay e Fred, F avendo rip posato più di Sepp era naturale n che e fossero più fre eschi. A causa del grand de freddo, i pattini p d’acciaio della d slitta di Sepp non scivolavano s bene sulla neve, ed al suono o dei primi scricchiolii s Se epp li D di ciò la a slitta anda ava molto me eglio, smontò. Dopo ed i cani sembravano faticare f meno. me il vento. Di li in poi corsero com A Sepp fe ece piacere sapere che e al suo arrivo a Candle avveva 54 minu uti di vantagg gio su Fred, il suo avversario o principale. A causa di d una torm menta Sepp fu però p costretto o a fermarsii a Candle, dove dovette resstarci per 11 ore. Durante il ritorno, a Gold G Run, riagganciò Bobby a aveva cariccato sulla slitta due dei cani. Brown cha (non molto o dopo Brow wn decise, in n modo estre ema-

men nte saggio, di d ritirarsi dallla competiziione piuttosto che c forzare crudelmente e i suoi cani fino alla fine). Tutti gli altri team erano dietro Sepp. mpo di Sepp p nella Nome e-to-Candle era e stato di Il tem 33 ore o 56 minutti e 10 secon ndi, di cui 27 7 ore e due minu uti di corsa vera v e propria, e sei ore e 54 minuti di rip poso. La disstanza totale coperta era di 204 miglia, la maggior parte p delle quali sotto la tormenta. a strada del ritorno per Nome, Sepp non vide Sulla alcuno dei suoi avversari, a ed d arrivò a Co ouncil intora 11 di serra dopo averr corso le ulttime 19 mino alle glia da Boston in n un’ora e 24 4 minuti. Il giorno successsivo lasciò Council verso le 7 ed vò a Solomo on alle 13:3 35, a Safety y alle 3:13 arriv senz za vedere gli avversari. A Cape Nom me, 14 miglia dal traguard do, Sepp si liiberò facilme ente di Dale, il suo unicco vero avverrsario. zene Alle 5:38 di quell pomeriggio, Sepp tagliò ò il traguarc tutti i can ni imbragati e ed in buone condizioni, do con con oltre un’ora e mezza di vvantaggio sul secondo. ui e ci fu la so olita festa. Tutti si congratularono con lu Anche quest’ann no la grande gara era finiita.

“P PUP-MOBILE E EXPRESS” oto un team di d SIberian che si crede sia s il team di John Nella fo “Iron Ma an” Johnson con Kolyma a destra diettro ai due leader.

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conttinua ……..

Nell'invern no del 1900 fu u costruita una line ea ferroviaria a per raggiungere le e zone minerarie vicino a Nome. Quando le e miniere ono la ferrov via venne si esauriro abbandona ata, ma per alcuni a anni si conse ervarono le ro otaie. Durante ques sto periodo entrò in uso un'inte eressante varriante alle slitte traina ate dai cani. Nei periodi in cui non vi v era neve i cani provvedevan no al trasporto da e per Nome trainando piccoli carrrelli ferroviarri. I cani avev vano imparatto a regolare il loro o passo in base alla distanza trra una travers sina e l'altra, inoltre veniva loro permesso p sui carrelli quando q il di salire s percorso e era in discesa a. Quando ill percorso iniziava a salire salta avano giù da al carrello e trainava ano sino in cima per poi di nuovo saltare su ul carrello quando iniiziava la discesa! Oltre al 'S Siberian Express' che di norma indicava un n team di vi erano altri team Seppala v chiamati ““Alaskan Unlimited” e “Pup-Mobiile Express”.


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la corsa con i cani da slitta più dura del mondo In cima al mondo, nella parte interna dello Yukon in Alaska, ogni anno si tiene un evento epico, che pochi non-alaskani hanno sperimentato: la Yukon Quest, che copre una distanza di 1000 miglia (1.600 km) da Whitehorse (Canada), lungo il territorio dello Yukon, a Fairbanks (Alaska) in pieno inverno artico, è considerata “la corsa più dura del mondo”. Questa corsa è ancor meno conosciuta in Europa, messa in ombra dalla Iditarod resa famosa perché vi hanno partecipato e partecipano alcuni musher italiani, ma penso valga la pena conoscerla e conoscere gli intrepidi musher che “osano” correre con Siberian Husky di pura razza. Il tracciato della Yukon Quest segue le piste della storica Corsa all’oro e del Servizio Postale, piste utilizzate a partire dalla fine del 20° secolo. Il percorso che una volta era “l’ autostrada” della Frontiera del Nord ogni febbraio viene riportato in vita dal respiro di centinaia di cani da slitta. Team composti da un musher e 14 cani-atleti gareggiano per due settimane attraverso alcune delle ultime incontaminate regioni selvagge rimaste nel Nord America. La Yukon Quest è dedicata alla perfezione nella cura dei cani. I musher della Yukon Quest sono allenatori, cuochi, primi fan e amici dei loro cani. I cani della Yukon Quest sono un’elite, sono atleti da maratona. Discendenti da stock che vivevano e sopravvivevano con successo durante la Corsa all’Oro nel Klondike, nessun animale sulla terra può stare loro pari per resistenza, abnegazione e abilità a correre nelle condizioni estreme del Nord.

Lo Spirito della Yukon Quest è ancora legato alla sua anima nordica. I musher trasportano l’attrezzatura obbligatoria, cibo e provviste per tutta la durata della gara. Non possono sostituire la loro slitta e non possono ricevere alcun aiuto eccetto che a Dawson City (la patria della Corsa all’oro del Klondike) punto che si trova a metà del percorso di gara. Lungo il percorso vi sono dieci checkpoint (it. punto di controllo) alcuni a più di 200 miglia di distanza dall’altro. I team sono assolutamente soli e si devono affidare ad una combinazione di forza e abilità, devozione e resistenza dei cani e a volte alla fortuna. Il percorso di gara si estende su fiumi gelati, supera quattro catene di montagne ed attraversa isolati villaggi del Nord. Con temperature che raggiungono i 40° sotto zero, venti che soffiano a 100 miglia all’ora, acqua libera e ghiaccio cattivo che agiscono contro i team, la Yukon Quest è un vero test delle capacità umane e canine e un tributo alla forza dell’ antico legame che li unisce.

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Missione della Yukon Quest®

Filosofia

L’associazione Internazionale Yukon Quest® si dedica a promuovere le gare con i cani da slitta su lunga distanza e in particolare ad organizzare, realizzare e incentivare una gara di tipo internazionale tra Fairbanks (Alaska) e Whitehorse (Canada) nel territorio dello Yukon.

La Filosofia della Yukon Quest® è riflessa nel discorso tenuto dal Musher Dave Olesen premiato nel 1998 quale Miglior Veterinario della Yukon Quest® e qui riportato. Io accetto questo premio a nome di tutti i musher che sono ancora sul percorso, nel mezzo della notte, lontani dal checkpoint stanchi e sfiniti, che si stanno occupando dei loro cani. Nessuno parla, nessuno dorme e nessuno mangia. Vanno su e giù lungo le linee di traino prendendosi cura delle piccole ferite e della stanchezza dei loro cani. Dave Olesen Great Slave Lake, Canada

I principali obiettivi dell’Associazione sono: • Offrire un’opportunità ed incoraggiare la partecipazione ad un evento epico da parte di musher e cani senza distinzione di sesso, razza, religione, nazionalità, educazione, vocazione e situazione economica dei musher • Riconoscere e promuovere lo spirito che muove chi vive nella Terra del Grande Nord, uno spirito internazionale che non conosce i confini statali; portare alla pubblica attenzione il ruolo storico dell’Artic Trail nello sviluppo del Territorio del Nord e delle persone e degli animali che hanno lottato per affrontare la sua sfida. • Commemorare la storica dipendenza dell’uomo dai suoi cani da slitta per la mutua sopravvivenza nell’Ambiente Artico e perpetuare la preoccupazione dell’umanità per la salute, il benessere e lo sviluppo del suo amico cane. • Incoraggiare e facilitare la conoscenza e l’uso dell’enorme varietà di abilità e usi pratici che formano la base per la sopravvivenza nell’Artico. • Offrire un’esperienza che rifletta lo spirito e la perseveranza dei pionieri che hanno scoperto loro stessi nella loro selvaggia ricerca d’avventura, gloria e ricchezza nel Gelido Nord.

La 25° Yukon Quest 2008 partirà Sabato, 9 Febbraio da Fairbanks, Territorio dello Yukon (Alaska). Informazioni tecnico-generali La Yukon Quest ha avuto inizio come sogno condiviso del musher LeRoy Shank e del nonmusher e storico Roger Williams. Hanno dedicato il loro sogno ai cercatori d’oro, a coloro che portavano la posta, ai cacciatori di animali da pelliccia ed ai mercanti che hanno conquistato il Nord sul finire del secolo. La prima Gara Internazionale Yukon Quest ha avuto inizio nel 1984 e da allora si è corsa ogni anno lungo 1.000 miglia (1.600 km) d’ impervio terreno a volte molto pericoloso tra Whitehorse, Yukon e Fairbanks (vedi mappa della gara). Questo evento ha luogo ogni anno a metà febbraio quando le condizioni atmosferiche possono essere le più fredde e/o le più imprevedibili dell’anno. Il punto di partenza si alterna tra le due città, gli anni pari da Fairbanks e gli anni dispari da Whitehorse. La gara ha inizio secondo il programma indipendentemente dal tempo e ci vogliono dai 10 ai 13 giorni per completarla a secondo delle condizioni incontrate durante il percorso.

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La corsa ha continuato a guadagnare fama e status nazionale e internazionale ogni anno. La 25a Yukon Quest partirà da Fairbanks (Alaska) sabato 9 febbraio 2008. Non sono ammessi più di 50 partecipanti e il premio di $125.000 verrà diviso trai i primi 15 team che porteranno a termine la gara. Il vincitore si porterà a casa $30.000. I musher (vedi informazioni e foto dei musher) devono avere 18 anni compiuti prima del giorno d’inizio della gara e devono aver dimostrato la loro abilità a portare a termine gare con slitta trainata da cani su lunga distanza fornendo le prove di aver portato a termine una gara sanzionata per la qualificazione alla Yukon Quest. Lungo il percorso vi sono 10 checkpoint, compreso Fairbanks e Whitehorse. Pelly Crossing e Yukon sono stati aggiunti per la prima volta durante corsa del 1996 e la gara del 1999 ha visto per la prima volta il checkpoint Braeburn. I costanti aggiornamenti sulla corsa forniscono informazioni sulla posizione e i tempi dei musher al momento dell’arrivo e della partenza dai checkpoint lungo il percorso. I cani vengono obbligatoriamente controllati dai veterinari forniti dal programma di cura veterinaria della Yukon Quest ad ogni checkpoint e ad ogni dog drop point* (punto in cui vengono lasciati i cani che per qualche motivo non sono in grado di continuare la corsa). I veterinari si assicurano che ogni team che lascia un checkpoint o un dog drop point sia in buone condizioni per continuare la corsa. La cura per i cani è considerata della massima importanza. Il regolamento ufficiale è pubblicato sul sito web. Il Comitato Regolamento si raduna regolarmente e a volte è necessario apportare delle modifiche per garantire le migliori condizioni sia per le persone che per i cani. Tutti i musher sono obbligati ad osservare il regolamento; qualsiasi violazione può portare a multe, penalizzazioni di tempo o squalifica, cosa che può anche comportare l’esclusione dalle corse successive.

Tutto il cibo e l’equipaggiamento deve essere lasciato ai checkpoint opportunamente imballato per essere consegnato alla data di consegna indicata. Il musher segna i sacchi per ogni checkpoint con il suo nome e il nome del checkpoint e si deve accertare che il sacco non superi il limite indicato di 60 lbs/27.2 kg. Se il musher non rispetta la data di consegna tutto il materiale dovrà trovarsi sul posto al momento dell’inizio della corsa e il partecipante dovrà sostenere i costi aggiuntivi. Ogni musher deve lasciare i checkpoint con 8 scarpine per cane, o sulla slitta o in uso e cibo a sufficienza. La proporzione suggerita è di 8 lbs (3,6 kg) per cane al giorno. Tuttavia con i nuovi cibi presenti sul mercato alcuni musher possono portare meno peso. La strategia e la routine sono parte importante della gara. Il musher può far correre i cani secondo uno schema quattro ore di corsa e altre quattro ore di sosta. Deve essere preparato ad un clima molto freddo: -40°C non sono affatto insoliti. Clima molto caldo -4° C e oltre porteranno il musher a prendere in considerazione di muoversi durante la notte con soste più lunghe durante il momento ‘caldo’ della giornata. I team di solito corrono molto veloci e si riposano spesso. Durante una normale sosta i musher cucinano, controllano e danno da mangiare ai cani prima di mangiare loro stessi e si concedono un paio d’ore di sonno. C’è una breve sosta obbligatoria al primo checkpoint della corsa (2 ore) solo per permettere ai musher, ai veterinari e ai commissari di controllare che tutto stia procedendo nel modo voluto. A Dawson, il checkpoint a metà percorso, c’è una sosta lunga obbligatoria (36 ore). Questo è il momento in cui tutti e tutto quanto è in gara si rinvigorisce. E’ l’unico checkpoint nel quale un musher può ottenere aiuto esterno. All’ultimo checkpoint della corsa c’è una sosta di 8 ore. I veterinari e i commissari di gara controllano molto attentamente i team per essere certi che tutti i partecipanti siano in grado di portare a termine la gara.

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La Yukon Quest prende il suo nome dall’ “autostrada del nord” il fiume Yukon e le piste seguite dai prospettori delle miniere, poi dalla posta e dai mercanti che si spostavano tra i campi auriferi nel Klondike e quelli all’interno dell’Alaska. La Yukon Quest ospita diverse attività a supporto dello sport con i cani da slitta (vedi calendario). Se desiderate diventare membro e aiutare a sostenere la Yukon Quest o se siete interessati alle opportunità di sponsor sarete i benvenuti e se volete fare i volontari durante la gara (un’ottima scusa per un viaggio in Alaska) vi accoglieremo nella nostra organizzazione. Il primo musher a vincere la Yukon Quest è stato Sonny Lindner nel 1984. La gara più breve è stata nel 1995 con Frank Turner che ha vinto in 10 giorni, 16 ore, 20 minuti. Il tempo più lungo si è avuto nel 1988 quando a Ty Halvorson ci sono voluti 20 giorni, 9 ore e 16 minuti. L’arrivo più ravvicinato tra primo e secondo è stato nel 1991 con Bruce Lee arrivato a solo 5 minuti dal vincitore Charlie Boulding. Aliy Zirkle è stata la prima donna a vincere la corsa nel 2000 in 10 giorni, 22 ore, 57 minuti. Per maggiori informazioni vedi “Hall of Fame”. Le iscrizioni per il 2008 si sono aperte il 4 agosto 2007 e si chiuderanno il 14 dicembre a mezzanotte. E’ previsto un altro termine (con una maggiorazione di 500 $): 11 gennaio. Per il momento sono iscritti 18 musher di cui 4

sono donne: Julie Estey (34 anni), Kelley Griffin (58), Becca Moore (36), Michelle Phillips. Per il momento i musher sono quasi tutti alaskani: un paio sono canadesi e uno solo proviene dall’Europa, precisamente dalla Svizzera: Andreas Moser (45 anni) In passato hanno partecipato alla Yukon Quest solo 21 musher provenienti dall’Europa e precisamente 8 dalla Germania, 1 dalla Finlandia, 2 dalla Francia, 8 dalla Svizzera, 1 dalla Scozia e 1 dall’Italia, nel 2000 Ararad Katchikian, più 2 musher giapponesi. Altitudini in metri Fairbanks 132 m s.l.m. North Pole 147 m Angel Creek 304 m Rosebud 1060 m Mile 101 730 m Eagle Summit 1112 m Central 284 m Circle City 186 m Eagle 268 m American Summit 1042 m Dawson City 370 m King Salomon Dome 1158 m Pelly Crossing 570 m Carmacks 540 m Braeburn 732 m Whitehorse 703 m

Le informazioni generali, i dati tecnici e le schede dei musher sono prese dal sito ufficiale della Yukon Quest:

www.yukonquest.com dove potrete seguire in diretta lo svolgersi della gara, vedere foto meravigliose di tutte le gare precedenti.

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A proposito dei tuoi cani

Nome del Musher Donald Smidt Esordiente/Veterano Esordiente Età 40 anni Website Personale www.howlnwind.com Luogo di nascita Iowa Residenza Attuale Van Dyne, Wisconsin Nazionalità Americana Moglie/Partner Denise Cwiok Nomi & età dei membri della Famiglia Christopher Brown (6 anni) Affisso Howl'n Wind Siberian Huskies Come è nato questo nome? I Siberian Huskies amano fare musica (cantare) e i vicini dicono che sentono gli ululati (howl) portati dal vento Linee di sangue in allevamento Troika Kennels, Howl'n Wind, AKC Siberian Huskies Da quanti anni corri con i cani? Dieci anni In che modo hai iniziato a correre con i cani? Ho Siberian Huskies puri e questo è un modo perfetto per mantenerli in esercizio e divertirmi. Gare di Sled Dog completate Iditarod 2007 (57°) Perché corri con i cani? Che cosa ti piace maggiormente nel correre con i cani? Il puro piacere di una razza da lavoro, inoltre mi piace vedere il team che si affiata e osservare il lavoro di un buon cane. Perché ti sei iscritto alla Yukon Quest? Per la sfida Qual’è il tuo obiettivo per la Yukon Quest? Terminarla, arrivare in fondo!

Abbiamo acquistato il nostro primo cane da Carol [Dixon, Troika Kennels, Gainsville, TX] nel 2000. Dopo aver acquistato da Carol Dixon diversi cani ci siamo resi conto che avevano una mentalità, una ‘testa da slitta’ e amavano lavorare. Li abbiamo inseriti nel team. Più li usavamo e più ci piacevano e ne abbiamo presi altri! Questo tipo di cane era basato sul tipo Monadnock degli anni 50 e 60. Non c’è voluto molto per capire che i cani Troika (dell’ allevamento Troika di C. Dixon) correvano meglio grazie alla loro conformazione e struttura dei cani con cui avevamo iniziato a correre. Nel 2002 Jaana Seppanen dell’ allevamento Kuuhaukum Kennels in Finlandia è venuta negli Stati Uniti per acquistare cani da Carol Dixon da portare in Finlandia. Nel 2003, Carol ha importato un maschio molto bello della vecchia linea di allevamento (dalla Finlandia per scopi di riproduzione) perché si era resa conto che quelle linee di sangue non esistevano più negli Stati Uniti nella loro forma pura. Jaana ha continuato le sue visite annuali all’allevamento Troika per importare in Finlandia altri cani ed è molto orgogliosa che due cani di Carol, figli del maschio Kuuhaukum, hanno corso come swing dog nel team di Donald che ha portato a termine l’Iditarod del 2007. Sia Carol che io siamo molto fortunati perché siamo in grado di avere allevamenti di notevoli dimensioni. Ci rendiamo conto che attraverso lo studio della genetica ed il controllo della popolazione dobbiamo avere abbastanza cani per aprire il patrimonio genetico e di tanto in tanto utilizzare l’outcross con cani che assomigliano fenotipicamente ai cani che abbiamo. Questo ci permette di allevare cani che ottengono risultati sia in gare di distanza che di bellezza.

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Altre organizzazioni cinofile cui appartieni Presidente del North Country Mushers (New Hampshire) Perché ti sei iscritto alla Yukon Quest? Mi sono iscritto alla gara del 2008 perché non ho potuto assolutamente iscrivermi prima Qual’è il tuo obiettivo per la Yukon Quest? Occuparmi dei miei cani e godermi la gara Hobby Dar da mangiare ai cani, raccogliere le cacche dei cani e correre con i cani

Nome del Musher Mike Ellis Esordiente/Veterano Esordiente Età 37 anni Website Personale www.teamtsuga.com Luogo di nascita Pittsfield, Massachusetts Residenza attuale Rumney, New Hampshire Nazionalità Americana Moglie/Partner Sue Ellis Nomi & età dei membri della Famiglia Sue e i cani Handler Sue Commenti sull’ handler E’ la migliore! Affisso Tsuga Siberians Come è nato questo nome? Tsuga è il latino di Hemlock. Il resto è una lunga storia … Linee di sangue in allevamento Soprattutto Tsuga, Kodiak, Whitewater Lake Razze presenti Siberian Husky Cane(i) preferito(i) e perché? Jim, è il mio superdog. Ha corso ogni fase di ogni gara cui ho partecipato con i nostri cani. Da quanti anni corri con i cani? 14 anni In che modo hai iniziato a correre con i cani? Esattamente dopo la prima volta che sono stato su una slitta ho capito che la mia carriera di sciatore era finita. Ho iniziato a correre con I cani da slitta partendo da handler. Gare di Sled Dog completate CAN-Am Crown 250 nel 2007, 2006, 2005, 2004, Taiga 300 nel 2007 Perché corri con i cani? Che cosa amo di più nel correre con i cani? Perché amo farlo! Mi piacciono soprattutto i cani, l’inverno, la natura selvaggia, il buio, il freddo, la neve, il vento.

A proposito dei tuoi cani Abbiamo allevato e allenato tutti i nostri cani. Sono tutti imparentati per sangue o per “matrimonio” e sono tutti Siberian Husky di pura razza. (foto Jim e Hood in quarta di copertina di questo giornalino SHC-I News n.1/2008) Da: "Yukon Quest Admin" Data: 21 agosto 2007 21:06:13 CET A: "'Adele Oldani'" <katok@libero.it> Cc: <yukonquest@mosquitonet.com> Oggetto: RE: Permission to use informations Hi Adele, You are more than welcome to use any content on our website for your newsletter, including any photos. Please let me know if you require any high resolution photos. It would be great if you could include a link to our website. Amy from our Alaska office can give you more information about the Junior Yukon Quest and answer all your questions. Also, please let me know if you would like to be included as a media contact to receive race information and updates from our Media Coordinators. Thank you again for your interest. Please let me know if require any other information. Cheers, Wendy Wendy Morrison, Manager Yukon Quest International (Canada) #2 - 1109 First Avenue Whitehorse, Yukon Y1A 5G4 Ph: 867-668-4711 Fax: 867-668-6674 Email: questadmin@polarcom.com www.yukonquest.com

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News Primavera 2008

2008 Junior Yukon Quest

Q

uesta gara su lungo percorso viene organizzata per offrire a giovani musher un’esperienza che possa al tempo stesso unire educazione, collaborazione e, perché no, sana competizione. La gara partirà il 2 febbraio 2008 alle 12.00 e punto ufficiale di partenza sarà Fairbanks. Qualora la temperatura presa all’aeroporto di Fairbanks alle 10.00 sia di -30°F o più fredda la gara verrà spostata e le date alternative saranno il 1 o 2 Marzo. Il percorso di gara è di circa 130 miglia (210 km). Possono partecipare a questa gara ragazzi e ragazze che abbiano almeno 14 anni compiuti il giorno della gara e non più di 17 anni. La corsa copre circa 130 miglia e il percorso si snoda tra i boschi e lungo il fiume sino al checkpoint a Twin Bears Camp con ritorno lungo lo stesso percorso. I punti di controllo sono - Nordale Road Bridge – North Pole – Pleasant Valley Store – Twin Bears camp (sosta obbligatoria di 8 ore). Al punto di controllo di metà percorso i giovani musher trovano il materiale spedito in anticipo che può essere soltanto cibo per i cani, cibo per il musher, scarpine per i cani e abbigliamento extra. I musher provvederanno da soli al cibo per sé e per i cani durante il percorso. Solo in due punti verrà fornita la paglia (a metà percorso e al punto di controllo North Pole, dove per la prima volta quest’anno i ragazzi dovranno montare un campo, sempre sotto il controllo dei Commissari di gara. I cani che verranno esclusi dal team dovranno essere presi in custodia da un handler. Il Direttore di gara (race marshal) ed il veterinario hanno assoluta autorità sul team di cani: qualsiasi loro decisione riguardo all’esclusione di uno o più cani o altre condizioni relative alla cura e protezione dei cani sarà definitiva. Si sottolinea che la cura dei cani è la priorità N°1.

Il giorno prima della partenza tutti i cani saranno controllati dal veterinario per giudicarne la loro idoneità alla gara. Tutte le procedure attuate per le gare degli adulti valgono anche per i ragazzi: Musher meeting con estrazione del numero di pettorale, distanza di partenza tra un team e l’altro, imbragatura dei cani etc… Al Banchetto di premiazione verranno assegnati i trofei ai primi tre musher e la Lanterna all’ultimo arrivato (cerimonia comune a tutte le gare di una certa distanza, Iditarod compresa). Tutti i partecipanti avranno trofei di partecipazione. Verranno assegnati inoltre un premio speciale per la sportività (stabilito dai musher partecipanti) e un trofeo per il musher che ha avuto il miglior comportamento verso i suoi cani (stabilito dal Veterinario capo). Premi in denaro verranno distribuiti secondo quanto è stato donato. I musher che desiderano fermarsi a riposare devono sistemarsi fuori dal percorso di gara in modo che i cani non possano entrare sul percorso. Inoltre i musher devono mantenere il percorso e la zona dove si sono fermati assolutamente pulita. Il punto di controllo previsto per la sosta obbligatoria sarà controllato accuratamente dai Direttori di gara prima di permettere al musher di ripartire. Non solo non deve lasciare rifiuti o altro ma anche avanzi di cibo suoi o dei cani che possono disturbare gli altri team. Il Musher che non rispetta questa regola incorre in penalizzazioni di tempo o esclusione dalla competizione. I genitori, gli handler eventualmente presenti non possono aiutare, tenere i cani o entrare nell’area riservata ai musher e un Direttore di gara deve essere presente durante le loro conversazioni. I musher devono iniziare la gara con un numero minimo di sette cani e massimo di dieci e devono terminare la gara con almeno cinque cani attaccati alla linea di traino. Nessuno estraneo può aiutare un musher sul percorso tra un punto di controllo e l’altro; è permesso l’aiuto tra musher, ma non è permesso che un cane non in grado di proseguire venga ospitato sulla slitta di un altro musher.

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E’ permesso l’aiuto di estranei solo nel caso un team non sia più governabile dal solo musher. Sono proibiti dispositivi di comunicazione a due vie e armi pena l’esclusione dalle gare in generale. Ci sarà una sosta obbligatoria di 8 ore a Twin Bear e di 4 ore a North Pole. Se un musher non arriva ad uno di questi punti di sosta entro cinque ore dopo l’arrivo del primo musher verrà escluso dalla gara. A tutt’oggi i ragazzi iscritti sono cinque (due ragazzi e tre ragazze) e più precisamente: Charlie Allison, (m) 16 anni, vive a Talkeetna (Alaska), allevamento Flash. Ha già partecipato a due Junior Iditarod nel 2006 e 2007 e si allena con il fratello e la cognata entrambi ottimi musher. Tra i suoi sponsor indica la famiglia e tutta la città di Talkeetna. Ava Lindner, (f)17 anni, vive a Two River (Alaska), allevamento Johnson Rier. Ha già partecipato alla Junior Iditarod del 2007. Sogna di correre l’Iditarod nel 2010 e subito dopo la Yukon Quest. Kristen Crain, (f)17 anni, vive a Talkeetna (Alaska). Ha partecipato alla Junior Iditarod del 2007. Meredith Mapes, (f)14 anni. Allevamento Fun on the run. Vive a Wasilla (AK). Ha partecipato a diverse gare ufficiali tra le quali la Junior Cantwell Classic 2007. Sogna di frequentare una scuola di veterinaria per poi ritornare in Alaska e continuare a correre con i cani. Yuta Takagi, (m) 14 anni. Vive ad Ankorage (AK). Ha partecipato a diverse gare Ufficiali per ragazzi della sua età. Potete avere ulteriori informazioni e aggiornamenti attraverso il sito

www.junioryukonquest.com

2008 Yukon Quest 300

L

a Yukon Quest 300 è stata creata nel 2000 per dare ai musher che desideravano partecipare alla Yukon Quest International Dog Race e all’Iditarod un’ulteriore gara di qualificazione. 300 sta per la distanza in miglia (circa 500 km) che i team devono percorrere. A questa gara partecipano frequentemente musher di grande esperienza ma che non hanno mai corso gare su lunga distanza e/o desiderano allenarsi in condizioni del tutto simili alla gara ufficiale. La Yukon Quest 300 prende il via 5-8 ore dopo che l’ultimo team iscritto alla Yukon Quest ha lasciato la linea di partenza. Questo distacco e il fatto che la distanza da percorrere sia “solo” di 300 miglia rispetto alle 1000 miglia sono le uniche differenze con la Yukon Quest. Percorso, equipaggiamento, regole, controlli etc… sono esattamente gli stessi. E’ un’occasione eccezionale; molti musher appena terminata la Yukon Quest 300 si iscrivono alla gara dell’anno successivo, altri, dopo aver provato che cosa significa correre in queste condizioni si rendono conto che non sono adatti a questo tipo di gara, senza correre rischi inutili. Alla Yukon Quest 300 del 2008 sono iscritti 6 musher tra i quali l’italiano Fabrizio Lovati che ha precisato di correre la Yukon Quest 300 in preparazione all’Iditarod 2008 alla quale è regolarmente iscritto. Per nostra curiosità di Europei dirò che si corrono in Europa 3 gare che valgono come “passaporto di idoneità” per la Yukon Quest e l’Iditarod e sono la Amundsen Race (Svezia e Norvegia), la Fenund 500 (Norvegia) e la Finnmarkslǿpet (Norvegia) di 600 miglia che prenderà il via l’8 marzo ed alla quale sono iscritti due italiani: Daniele Rago e Germano De Martin. Ulteriori informazioni sul sito www.yukonquest300.com

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Acquisto di un cucciolo: domande all’allevatore Siete d’accordo? Non siete d’accordo? ogni opinione è pur sempre rispettabile dite la vostra senza polemiche • Da quanto tempo alleva cani? Anche se non è sempre vero, una persona che alleva da molti anni ha generalmente un’ esperienza ed una conoscenza della razza maggiore di chi alleva da pochi anni. Le persone che allevano da molto tempo, dovrebbero avere un’ampia conoscenza della razza (storia, salute, ecc.) e vi sapranno fornire ampie indicazioni bibliografiche a riguardo. Le persone che allevano da poco tempo, potrebbero non avere molta conoscenza della razza, di conseguenza potrebbero allevare dei soggetti non tipici o con problemi genetici. Tutto dipende dalla serietà, dalla maturità e dalla voglia di imparare dell’allevatore. Attenzione!!

fenotipiche (conformazione) che si controbilanciano vicendevolmente, siano cioè complementari. Secondo, i soggetti dovrebbero avere un patrimonio genetico (Pedigree) tale per cui, facendo quel particolare accoppiamento, si vogliono rafforzare delle caratteristiche fenotipiche di alcuni soggetti di cui vogliamo “passare” le qualità alla progenie. La scelta dei soggetti e poi dei Pedigree è un problema molto complicato che richiede per prima cosa che si sappia scegliere dei soggetti in Standard (ahimé troppe volte la scelta ricade su soggetti altamente fuori standard ), poi una grande conoscenza della razza, dei soggetti nel Pedigree e molto altro ancora.

• Quali sono i motivi che l'hanno spinta a fare questa cucciolata, in termini di selezione della razza? Perché ha scelto proprio questi due soggetti? Una cucciolata non dovrebbe nascere mai per caso. Gli accoppiamenti vanno studiati, nel senso che si dovrebbe scegliere quella particolare coppia di soggetti da far riprodurre e non due cani a caso, solo perché maschio e femmina o perché entrambi campioni di bellezza. Per pianificare una cucciolata di tutto rispetto, ci vogliono mesi, anni di studio dei soggetti e dei loro Pedigree. Innanzitutto si dovrebbero prendere in considerazione, per la riproduzione, solo quegli esemplari che siano quanto più aderenti possibile allo Standard di razza (attenzione perché è un punto fondamentale). Fatta questa selezione si dovrebbe far cadere la scelta su quella particolare coppia per due motivi: Primo, i soggetti dovrebbero avere delle caratteristiche

• Quante cucciolate effettua in media all'anno? Quante cucciolate? Bèh, da quanto esposto nel punto precedente, la domanda si risponde da sola… ovvero il meno possibile. Se per pianificare una cucciolata occorrono mesi o addirittura anni di studio, come è possibile fare 6 – 7 o più cucciolate all’anno? E’ ovvio immaginare che chi fa molte cucciolate l’anno (più di 3) difficilmente può pianificare correttamente le cucciolate, difficilmente può stare dietro alla corretta socializzazione dei cuccioli. Chi effettua molte cucciolate l’anno, è un riproduttore di cani, non un allevatore. • Quante cucciolate hanno in media le sue fattrici, durante tutta la loro vita? Questo è un problema molto importante che riguarda il benessere dell’animale. Un cane è un’animale come noi e va rispettato. Non deve

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essere sfruttato con le cucciolate per guadagnare soldi o per riprendere le spese delle esposizioni di bellezza. Una fattrice non dovrebbe MAI avere più di 3 cucciolate in tutta la propria vita. Attenzione!!!

radiografia delle anche sarà stata esaminata da un medico veterinario abilitato che può vedere quello che un veterinario semplice non è in grado di vedere. Fatevi mostrare i certificati.

• I genitori sono entrambi controllati per le Oculopatie ereditarie (cataratta giovanile, atrofia progressiva della retina, glaucoma, distrofia corneale)? Ci potrebbe mostrare i certificati ufficiali? Quando è stato effettuato l’ultimo controllo? Purtroppo i cani soffrono di oculopatie ereditarie, è la verità! Il Siberian Husky soffre in particolare di: cataratta giovanile, atrofia progressiva della retina (PRA), distrofia corneale, glaucoma (queste le più importanti). La cosa che possiamo fare per combattere queste malattie è quella di sottoporre i nostri soggetti a controlli oftalmologici PRIMA che vengano messi in riproduzione. Molti allevatori pensano che, per identificare queste malattie, basti una semplice visita dal veterinario generale, ma ciò è sbagliato. Alcune oculopatie sono visibili solo attraverso un esame approfondito che SOLO un veterinario oftalmologo può identificare. Ecco perché è importante richiedere i certificati ufficiali! E’ importante farsi mostrare quei certificati, perché al mondo d’oggi non si sa mai…

• Se il cucciolo, crescendo, si vede che non rientra nello Standard di razza, o che comunque mostra dei difetti sia genetici che morfologici, che cosa offre in cambio? Es: restituzione parziale della somma data, restituzione e cambio del cucciolo, ecc. E’ importante parlare di questa eventualità prima dell’acquisto del cucciolo.

• I genitori sono entrambi controllati per la displasia delle anche? Se si che grado hanno riscontrato? Ci potrebbe mostrare i certificati ufficiali? La displasia dell’anca: sinceramente e fortunatamente questa malattia genetica non è molto diffusa nel Siberian Husky; nel Pastore Tedesco è uno dei principali problemi. Detto questo, non è giusto fare la seguente affermazione: “Siccome il Siberian Husky non è una razza molto soggetta a displasia dell’anca, allora non importa fare i controlli”. E’ comunque importante fare i controlli altrimenti fra un po’ di anni anche il Siberian Husky sarà tra quelle razze fortemente affette da questa malattia!!! Anche in questo caso richiedete i certificati ufficiali perché solo in questo caso la

• Con il cucciolo vengono fornite anche le informazioni veterinarie del tipo: sverminazione, vaccinazione, corretta nutrizione? Un allevatore serio fornirà, insieme al cucciolo, tutta la documentazione veterinaria riguardante la profilassi di vaccinazione, le informazioni sulla sverminazione, nonché il certificato di registrazione alla ASL, il numero di microchip, un prospetto del Pedigree, una copia dei certificati ufficiali di esenzione dalle malattie genetiche dei genitori, e chi più ne ha più ne metta. • Potrebbe farmi vedere i modelli A e B (denuncia di monta e denuncia della cucciolata) consegnati all'ENCI? I modelli A e B sono dei documenti che attestano che è stata fatta prima la denuncia di monta e poi è stata denunciata la cucciolata all’ENCI. Se l’allevatore non ha compilato e spedito questi documenti, il cucciolo che comprate non avrà il Pedigree!!! Chiedete questi documenti PRIMA di pagare!! • Il cane viene venduto con regolare Pedigree? Per quanto detto sopra, l’allevatore dovrebbe avere compilato e spedito i modelli A e B all’ENCI. Se lo ha fatto, i cuccioli avranno il Pedigree (generalmente arrivano dopo qualche mese all’allevatore, e tocca quindi al pro-

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prietario del cucciolo rivolgersi all’allevatore per farsi “girare” la proprietà del cane, facendosi fare la firma sul Pedigree, dopodiché, il proprietario va in un qualsiasi ufficio dell’ENCI per completare il passaggio di proprietà). Alcuni allevatori possono proporre un “patto di allevamento”: il cucciolo cioè viene venduto al proprietario ad un prezzo un po’ più basso di quello normale, però la proprietà del cane rimane all’allevatore (non viene fatto cioè il passaggio di proprietà all’ENCI). Concordare questo PRIMA dell’acquisto. Se avete pagato il prezzo pieno avete diritto alla proprietà del cane. • Il cane viene venduto con qualche accordo? (diritti di monta ecc, diritto su un cucciolo della prima cucciolata, ecc.) Alcuni allevatori, specie se hanno cuccioli che sono figli di importanti soggetti, possono avanzare delle richieste sui cuccioli che vendono. Ad esempio l’allevatore potrebbe volere, per un cucciolo maschio, i diritti di monta (dispone, senza pagare, di un certo numero di monte concordato con il proprietario, o simili); se si tratta di una femmina, potrebbe volere parte dei cuccioli derivanti dalla futura prima cucciolata o simili. Si chiariscano bene quali siano queste richieste. • Dove vengono cresciuti i cuccioli? E’ importante vedere dove vengono cresciuti i cuccioli. Se sono tenuti in luoghi isolati, dove non hanno contatto con le persone, dove non sentono alcun rumore, potrebbero sviluppare timidezza o addirittura aggressività quando crescono. Per una corretta socializzazione è fondamentale che i cuccioli siano maneggiati, carezzati, presi in braccio, fin da quando sono molti piccoli (ovviamente con le dovute attenzioni). Devono inoltre crescere con la mamma ed i fratellini in modo che socializzino correttamente con i loro simili. Non occorre dire che i cuccioli devono essere puliti… • Dove vivono i suoi cani? I Siberian Husky sono animali molto socievoli con gli altri animali e con le persone di tutte le

età; hanno bisogno della compagnia di un loro simile e di quella umana. Se si trovano in ambienti isolati, dove non vedono mai nessuno, sempre chiusi, diventano ombrosi, selvatici. E’ preferibile che i Siberian Husky vivano in famiglia, a contatto con il proprietario, a contatto sempre con nuovi stimoli, nuove situazioni, insomma non isolati. Diffidate un po’ di quelli che tengono i cani al di fuori del contesto familiare … • A che età posso prendere il cucciolo? Molti allevatori seri, concordano che il periodo migliore per affidare un cucciolo alla sua nuova famiglia sia intorno alle 8 – 10 settimane di età. In questo periodo i cuccioli imparano a socializzare con i loro simili nel modo corretto e ricevono le prime vaccinazioni. Sempre intorno alle 8 – 10 settimane di età viene effettuata la scelta di quei cuccioli che rimarranno in allevamento. Non portate a case mai cuccioli di età inferiore ai 2 mesi, assolutamente! Claudio e Gloria Di Petta

Tutto ciò potrà sembrare fantascienza (in effetti non sarà semplice trovare un Allevatore disposto a sottostare a questo “tiro incrociato” di domande), ma questi preziosi suggerimenti vogliono essere un valido aiuto per l’acquirente giustamente scrupoloso. Ognuno ne farà buon uso a sua discrezione e al momento opportuno saprà come comportarsi. Grazie al contributo di chi vorrà partecipare a questo nostro interessante “lavoretto”, l’elenco delle domande potrà allungarsi e costituire un ancor più completo supporto per l’ appassionato che abbia deciso di acquistare un cucciolo di questa nostra meravigliosa razza.

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G.B.


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Numero Cucciolate

Allevamenti con affisso ENCI Abdiscovery’s di Schiavo Stefano Airwild's di Rodaro Valeria Algusk di Schiavon Annamaria Ankalyn di Tomei Paola Ayuka’s Pierangelo Masellis & Antonio Pagano Conti Esploratori di Salvatori Fernanda & Brizzi Gaia Cry Out di Capanni Davide & Rimini Cristina Del Marginone di Bernardini Alessandro Del Petroniano di Miccoli Provini Maria Chiara Dell’ Isola del Vento di Dimartino Antonella & Pes Manlio Dell’Alba Boreale di Pesce Paola Della Contea Normanna di Simone Raffaele & Acanfora Salvatore Della Farha di Benotti Maurizio Della Guapparia di Della Vanisella di Drioli Marisa & Rizzetto Livio Di Casa Rimordi di Rimordi Elio Di Casa Zollo di Zollo Antonio Di Likidado di Corso Maria Luigia Ho Cum Ga Che di Giuducci Maurizio Keral’ghin di Cattaneo Filippo Stelle a Nord di Ghillani Marina Torquemada's di Pertici Monia Vanavara di Carunchio Giulia Velikayas di Zirri Isabella Wakan’tanka di Porzia Michele Whymper delle Grandes Jorasses di Lovati Gabriella Winalmik's di Michela Pavanati Windshot di Aymo Massimo e Geuna Claudio TOTALI

2002

2003

2004

2005

2006

2007

1 1 1 1 2 3 1 8 3 3 4 3 1 1 1 1 1 1 2 1

1 1 2 3 2 1 2 3 3 3 2 3 1 1 1 1 1 1 -

2 1 2 2 4 2 4 3 3 2 1 1 2 1 2 -

2 1 1 1 3 3 1 1 6 4 5 6 1 1 -

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1 1 2 2 2 1 3 6 4 3 1 2 2 2 2 -

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Riproduzione canina - SHC-I News n.4/2007 Inverno L’articolo di Gloria Di Petta, pubblicato sul precedente numero del nostro News, ha suscitato “vivo interesse” ma anche “mugugni” e commenti non sempre ripetibili. Del resto era in parte scontato e previsto; l’ argomento trattato, soprattutto alcuni suoi aspetti più delicati, ben si presta a reazioni di vario genere. Alcuni degli autori dei diversi interventi giunti in redazione, sia verbali che scritti, preferiscono non essere menzionati per evitare poi una sorta di “reazione a catena” destinata solo a sterile polemica. “L'articolo mi sembra carino ma un po’ spinto sinceramente, credo che certe opinioni siano dettate anche dalla buonafede a cercare un marcio che non sempre esiste. Non voglio certo entrare in merito a casi di sfruttamento che senz'altro esisteranno o sono esistiti ma tante cose sembrano scontate e non lo sono. “Conosco persone che dietro al fatto di "non essersi accorti" probabilmente hanno celato un volontario accoppiamento ma non mi sentirei mai di giudicarli, chi siamo noi per giudicare cosa ha pensato un allevatore in quel momento e perché è successa una determinata cosa? La verità in mano non ce l'ha nessuno, con i cani bisogna viverci e con le situazioni anche, non siamo tutti uguali e neanche le situazioni lo sono”.

Di altro tono, ma utile a comprendere quest’altro commento: “E’ ridicolo riferirsi ad un “fantomatico” codice etico dell’ENCI – ognuno dovrebbe guardare il suo “orticello” ed occuparsi meno dei fatti degli altri”.

In attesa di altri contributi, preannunciati ma ancora non pervenuti e fermo restando che il dibattito è aperto anche ai “non soci” (come ormai ben nota ed apprezzata consuetudine del nostro Club), pubblichiamo (a sinistra) specchietto riepilogativo aggiornato “cucciolate prodotte” dagli allevamenti con affisso riconosciuto (in neretto le variazioni rispetto al precedente – vedi News 3/2007) e a lato le fattrici maggiormente utilizzate nella storia della razza in Italia (periodo 1974-1994 fonte “Banca Dati” del Club, periodo 1995-2007 fonte “libro genealogico on-line” sito ENCI) che entrano quindi nel “Guinness dei primati”. Nelle pagine successive seguono altri interventi G.B.

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OLENICA delle Ombre Lunghe (prop. Allevamento dei Navajos) TC.06783 nata il 03/08/1985

cucciolata prima seconda terza quarta quinta sesta settima ottava nona decima

nascita n. cuccioli 10/10/1986 6 16/04/1987 5 11/10/1987 7 25/10/1988 7 18/04/1989 5 10/07/1989 1 13/04/1990 7 03/11/1990 6 25/06/1991 4 23/03/1992 5

YO-HEAVE-HO della Farha LO00/28287 nata il 10/10/1999

cucciolata prima seconda terza quarta quinta sesta settima ottava nona

nascita 18/09/2000 14/09/2001 06/03/2002 13/11/2002 17/10/2003 04/10/2004 25/02/2006 08/09/2006 28/03/2007

n. cuccioli 2 5 5 6 5 6 3 2 1

ALYESKA (dei Meravigliosi Nordici) TC.009245 nata il 05/02/1988

cucciolata prima seconda terza quarta quinta sesta settima ottava

nascita n. cuccioli 25/10/1989 8 01/06/1990 7 05/12/1990 8 26/11/1991 7 03/10/1992 8 24/06/1993 9 15/09/1994 7 02/02/1996 8


News Primavera 2008

Riferimento articolo “Riproduzione Canina” di Gloria Di Petta SHC-I News n.4/2007 pagg.7-9 Per quanto riguarda l'articolo... mmm.. niente di nuovo a dire il vero.. cose sapute e risapute e sacrosante verità, anche se mi trovo in disaccordo con un paio di punti. il primo è quello della parte sottolineata: è vero che l'affisso spetterebbe solo a chi ne fa regolare richiesta e tutto il resto, è anche vero però che non reputo abusive quelle persone che danno un "affisso" ai propri cani senza essere un allevamento riconosciuto; ma questo solamente perché io non lo vedo come un affisso, ma solamente come un segno di riconoscimento. Se una persona arriva a dare un segno di riconoscimento ai propri cuccioli a mio avviso vuol dire che ha intenzione di lavorare su quei cani, per arrivare al tipo di siberian che rispecchi lo standard (e oggi come oggi in giro non ce ne sono molti a mio avviso), questo vuol dire che magari, per “N” motivi non può permettersi d'aprire un allevamento e allora lavora nel suo piccolo ed è giusto che un domani possa riconoscere i suoi cani!!!! Questo nel senso che, facciamo un esempio stupido, se io chiamo il mio cane pippo dopo tot anni magari mi trovo un pippo alle expo e non potrò mai essere sicuro se sia il mio cane o meno, oppure la gente non potrà mai sapere che quel cane l'ho prodotto io, a meno che non si informi o guardi il pedigree o altro; ed è qui che entra in gioco il segno di riconoscimento; un nome, o una parte di nome, che accomuni tutti i miei cuccioli, in modo che un domani possano essere riconosciuti all'istante, sia da me che da altri e sia per pregi che per difetti!!! Oppure, se la vediamo nel mio caso specifico, io avrei l'intenzione di dare ai cuccioli di kira un segno di riconoscimento, cioè il nome e poi la dicitura "the italyan style" o qualcosa di simile e questo solo perché ho intenzione di lavorare sui cani che verranno fuori, per arrivare ad avere dei Siberian "come dico io" e non come quelli che vedo in giro: o troppo bassi o troppo alti ecc.. (ovviamente questi sono degli esempi) e anche perché un domani vorrei aprirmi un mio allevamento e allora è un po'

come se mi stessi portando avanti; non ci vedo niente di male ne di equivoco per i futuri acquirenti dei cuccioli; e questo solo perché ora come ora non ho 600€ da spendere per aprirmi un affisso e perché non ho i soldi per comprarmi un terreno ecc. e come me penso tante altre persone. Poi farei solo una puntualizzazione; le persone che danno il cosiddetto "affisso tarocco" come si dice nell'articolo sono gli allevamenti non riconosciuti, quindi cosiddetti allevamenti privati; non mi sembra che ci siano privati che usino simili affissi!! Poi ovvio, questa è la mia opinione, potrei anche sbagliarmi e nessuno me ne voglia. Adriana Iucolano Chiunque possieda una femmina con pedigree e la faccia accoppiare con un cane a sua volta fornito di pedigree è autorizzato a definirsi “allevatore”, ma questo non ne fa automaticamente un vero allevatore e soprattutto un ‘buon’ allevatore. In Italia esistono due tipi di allevatori, quelli amatoriali e quelli con affisso. L’ “affisso” è il nome proprio dell’allevamento, un nome più o meno esotico riconosciuto dalla Federazione Cinofila Internazionale che l’allevatore metterà prima o dopo il nome proprio di tutti i cuccioli da lui prodotti, una specie di marchio di fabbrica. Per ottenerlo bisogna aver prodotto almeno due cucciolate, aver ottenuto dei risultati in esposizione con le proprie fattrici e aver versato una quota, stabilita dalla FCI. Sono migliori degli altri allevatori? A volte. Anche gli allevatori amatoriali possono usare un loro affisso che ripetono nel nome di tutti i cuccioli, ma questo non è tutelato dalla FCI ed è un piccolo sotterfugio. Anni fa delle ragazze in assoluta buona fede utilizzavano degli affissi americani nei nomi dei loro cani e non pensavano certo di ‘approfittarne’, era solo un omaggio a cani che amavano in modo particolare. ©Tratto dal libro Il cucciolo, manuale di sopravvivenza di Adele Oldani

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“dite la vostra che ho detto la mia” Riferimento articolo “Riproduzione Canina” di Gloria Di Petta SHC-I News n.4/2007 pagg.7-9

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e categorie di Gloria sono una buona sintesi e posso anch’io riflettervi con un presupposto: non critico nessuno perché non ne ho il diritto. Non sono convinta che il solo fatto di essere innamorato della propria cagna dia il diritto automatico a un privato/allevatore principiante alla cucciolata. I soggetti super amati, coccolati, ben nutriti ecc ecc sono considerati i nuovi bambini, che per fortuna prima o poi se ne andranno senza necessitare di scarpe, libri ecc, e non futuri Siberian Husky con le loro enormi necessità: siamo nel 2008 tutti hanno la possibilità ed il dovere di documentarsi, l’ignoranza non è più ammessa. (se io avessi avuto negli anni 70/80 i mezzi informativi del 2000 avrei fatto molti meno errori). Inoltre non è così semplice trovare dei perfetti padroni per un sh: spesso i privati alla prese con 4/5 tornado di 3 o 4 mesi che distruggono il giardino della villetta o la tavernetta non vanno troppo per il sottile per sistemare altrove i … pargoli, non prendo nemmeno in considerazione quelli nati in salotto: vanno altrove a 45/50 giorni. Se non abita in una casa con ampi spazi all’ aperto nessun privato si riprenderà il proprio cucciolone di 7/8 mesi scaricato dalla famiglia scelta con tanta attenzione, tutto al più lo parcheggerà nei recinti di qualche amico in attesa di trovargli una sistemazione ed i problemi per il cane raddoppieranno. Conclusione: chi non ha una organizzazione non faccia una cucciolata.

re più nulla ma ci si debba limitare a non fare danni seguendo criteri ben precisi che altri ci hanno indicato da tempo e facendo esperienza degli errori altrui: la razza è allevata oramai da parecchi anni e non c’è molto spazio per “geniate”. Quando un privato/appassionato tiene per sé uno o più cuccioli non è più tale ma è diventato un allevatore/appassionato della razza e una o due cucciolate a mio avviso non sono assolutamente sufficienti per capire se la tua “geniata” ha un qualche valore. Anche costui dovrà vendere o affidare (gratis) i cuccioli che non tiene ma avrà gli spazi indispensabili per riammettere gradualmente nel branco di casa il cane venduto e riportato. Sulla categoria degli allevatori seri mi sembra che non vi sia nulla da aggiungere poiché tutti sappiamo come deve essere un Allevatore. Le ultime due categorie di allevatori/fabbriche prese in considerazione, con o senza affisso, sono sempre esistite: ora abbiamo in più il web prima vi era solo la pubblicità cartacea; l’ENCI non poteva e non può fare nulla (mille anni fa c’eravamo inventati SOS Husky per fronteggiare il problema non vincerlo!) E’ stata applicata qualche sanzione e quale dall’ENCI ad un allevatore registrato che non ha rispettato il Codice Etico? Non lo so. Le fabbriche, e i relativi titolari, di cani sono una realtà per tutte le razze e specie, come l’allevamento dei cavalli da sella o da carne, dei polli da carne o da uova, ecc. e sono fonti di reddito per tanti; dovrebbero però esserci dei controlli severissimi per tutti al fine di rendere la vita di queste “fonti di reddito” (poveri animali!!) il meno difficile possibile.

La categoria dei privati/appassionati della razza (accoppiamento studiato ecc. ecc.) è sicuramente ben delineata, anche se personalmente sono convinta che sul SH non si possa inventa-

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Jessica Vallerino


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Riferimento articolo “Riproduzione Canina” di Gloria Di Petta SHC-I News n.4/2007 pagg.7-9

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remetto che quanto scritto sono mie considerazioni personali, poi ognuno può recepirle come meglio crede. Io non ho intenzione di puntare il dito contro nessuno (essendo per mia natura persona estremamente pacifica … forse somiglio troppo ai nostri amati huskies ☺), né tanto meno di muovere critiche o al contrario di donare lodi verso questo o quello … io vorrei solo che ci si fermasse un attimo e ci si facesse un esame di coscienza per capire se sono corrette le decisioni che prendiamo in merito a ciò che facciamo con i nostri cani. Non credo infatti che esistano persone che NON abbiano “scheletri negli armadi” e né tanto meno che abbiano solo quelli! Personalmente parto da un presupposto, ovvero che chi vuole allevare cani non dovrebbe farlo come lavoro ma solo come hobby, come una passione da affiancare a ciò che fa nella vita altrimenti è difficile non cadere nel vortice monetario (nel cosiddetto scopo di lucro) soprattutto se poi lo si fa come attività principale. Sarebbe infatti impossibile non pensare ai soldi se si facesse l’allevatore per mestiere. Non credo quindi che l’allevamento canino possa essere inteso come tale (come “mestiere” intendo) , poiché sarebbe al pari del lavoro esplicato dagli allevatori di bovini, suini, ovini, etc… ossia un lavoro a sfruttamento intensivo il cui prodotto è destinato alla vendita di un qualsiasi mercato di cui la cosa più importante sono gli introiti monetari e non di certo tutto il resto. Allevare è per me un’arte ed essendo tale non tutti sono in grado poterla esplicare. Certo si può apprendere, si può cercare di emularla, ma per certe cose bisogna essere anche portati, avere le caratteristiche ed i mezzi giusti per poterlo fare … non mi dite che tutti sono in grado di poter dipingere come Van Gogh, Picasso o Leonardo, … non credo proprio!

Ecco chi vuole allevare seriamente, secondo me dovrebbe attenersi a questo esempio, che credo si sposi bene col concetto di passione. Ma molti ahimè, si ritrovano in questo ambiente, quello dell’allevamento canino, per diversi motivi che non sono certo quelli spinti dalla passione. Ci sono quelli che allevano la razza di turno per guadagnare soldi, chi alleva come mestiere redditizio, chi ancora perché deluso dalla vita in certi aspetti e quindi cerca di primeggiare in qualcosa come appunto l’allevamento canino (vedi anche sfoghi assurdi in expo e smania di vincere a tutti costi o il criticare continuamente i cani degli altri) … però devo anche ammettere che ci sono poi tante persone che lavorano seriamente con i cani e che nel tempo libero si dedicano appunto con passione all’allevamento canino. Bene ritornando alla questione “riproduzione” c’è da dire che non solo spesso vengono fatte riprodurre cagne di una certa età e magari anche a calori successivi, ma vengono fatte riprodurre femmine al primo calore e senza gli opportuni test per le malattie ereditarie! Tra questi non solo ci sono i cosiddetti “seri allevatori” ma anche quelli che si definiscono “grandi appassionati della razza”! E tutto questo non è certamente da ritenere a favore della razza … anzi gli va a parer mio solo contro! Cosa costa aspettare il terzo calore??? O quelli successivi??? Spesso una cosa del genere può accadere per puro caso o sbaglio e lì ovviamente alziamo le mani, soprattutto se si hanno molti cani e non li si riesce a gestire come si vorrebbe, quindi una distrazione si può anche perdonare … anche se anche qua ho delle riserve in merito … tanto è vero che con le mie femmine vive un meticcione di 5 anni e guarda caso tutte le volte che le mie femmine sono andate in calore non si è mai accoppiato casualmente con loro … come mai??? Eppure io ho un giardino con solo un box, dove i cani fanno a turno ad uscire quando le femmine sono in calore (perché per il resto vi-

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vono tutti insieme liberi in giardino e vanno nel box solo quando fa loro comodo), forse sono stata fortunata??? O forse troppo attenta??? Inoltre da pochi mesi ho provveduto alla castrazione di questo povero cagnone, costretto a soffrire avendo ogni volta le femmine in calore ad un palmo di naso e a non poter soddisfare i propri istinti che madre natura gli ha donato, ma ora di certo è più felice anche se tante persone possono pensarla diversamente. Quando si decide di affrontare una cucciolata bisogna pensare non una ma cento mila volte, bisogna valutare tanti fattori, quali la salute dei soggetti da mettere i riproduzione, l’età, lo spazio per poter crescere i cuccioli ed eventualmente quello per tenerne uno o per tenerne

qualcuno in più se non si riescono a vendere, i soldi che ci vogliono se tutto va bene o se possono esserci difficoltà, insomma tante cose che devono far riflettere che le cose non vanno fatte a tutti i costi e che tanto meno si devono fare soprattutto quando non si può fare “il passo più lungo della gamba”. In conclusione credo che noi tutti dobbiamo essere un po’ più umili, ammettere i nostri sbagli e cercare di non farli più e di migliorarci, soprattutto se vogliamo veramente fare del bene alla nostra amata razza: il SIBERIAN HUSKY! Rosa Galluccio

www.ENCI.it – documenti - estratto dal

CODICE ETICO DELL’ALLEVATORE DI CANI Allegato alle norme tecniche del libro genealogico del cane di razza

PREMESSA L’allevamento e la selezione del cane è associato a responsabilità di tipo etico che richiedono una gestione seria e onesta. Pertanto è fatto obbligo agli iscritti al Registro degli allevatori del libro genealogico del cane di razza di rispettare il seguente regolamento. 4. Selezionare con l’obiettivo di migliorare la qualità della razza, secondo quanto previsto dallo standard di razza ufficiale (FCI). 5.

Non agire come prestanome per la registrazione al libro genealogico di riproduttori o di cucciolate.

8.

Non vendere cani non iscritti al libro genealogico.

11. Non accoppiare femmine troppo giovani, non prima del secondo calore, o troppo anziane Dopo i sette anni di età è opportuno ottenere un certificato veterinario di idoneità alla riproduzione. 14. Nell’allevamento impiegare solo soggetti che possono riprodursi in modo naturale Evitare l’impiego della inseminazione artificiale (I.A.) per quei soggetti non in grado di accoppiarsi naturalmente. 16. E’ opportuno che una fattrice, a salvaguardia del suo benessere, non abbia più di cinque cucciolate nella sua vita. 18. Fornire informazioni veritiere e complete sui cani del proprio allevamento. 21. Non consegnare cuccioli prima dei 60 giorni di vita.

Ci permettiamo di insistere sull’argomento affinché, soprattutto l’acquirente, presa visione della situazione, eviti inconsciamente di favorire questi pessimi comportamenti; sarà opportuno pertanto che, per essere sempre più informato e documentato, il futuro acquirente si rivolga ad un club di Razza o alla Società Specializzata C.I.R.N. che dovrebbe vigilare attentamente, far rispettare il codice etico e provvedere nel modo più opportuno. (G.B.)

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L. O. I. Libro Origini Italiano (aggiornamento situazione)

Il lavoro “monumentale” di pubblicazione di tutte le registrazioni effettuate al Libro Origini (ora denominato R.O.I. – Registro Origini Italiano) iniziato con il numero di “primavera 2000” a distanza di 25 anni dalla prima iscrizione ai Libri Genealogici di un Siberian Husky in Italia, ha finora prodotto 25 inserti (per complessive 200 pagine) che costituisco l’inizio della storia della razza nel nostro Paese. Questi inserti sono tutti disponibili sul nostro sito: www.shcitalia.it e/o eventualmente forniti, su richiesta, dalla segreteria del Club. ATTENZIONE però, sembrerebbe che questo lavoro così “importante” e unico nel suo genere debba essere interrotto (forse, speriamo, solo momentaneamente sospeso) in quanto il presidente della Società Specializzata C.I.R.N. (Club Italiano Razze Nordiche), sig. PierLuigi Buratti pare non abbia alcuna intenzione di fornirci, di anno in anno, lo “storico” delle registrazioni ai Libri Origini, e non ha mai nemmeno risposto alle nostre varie richieste, solleciti e raccomandate. Ricordo a tutti che l’ENCI, detentore dei Libri Genealogici, ha fornito direttamente al nostro Club lo “storico” degli anni dal 1974 al 2000 che io personalmente ho poi inserito nel nostro “Database” per realizzare statistiche, confronti, ecc. E ci sono state annate con oltre 6000 iscrizioni – ora siamo scesi vertiginosamente a quota 300 (ultimo dato disponibile - anno 2006) che oltretutto sono disponibili sul sito dell’ENCI nel “libro Genealogico online” ma tutte insieme alle altre razze; vorrebbe dire cercarle fra le oltre 120.000 del corrispondente anno!!!

Guido Barbieri

Anno 1984 – 39 cucciolate Data

Allevatore

M

F

T

19/01/1984 13/02/1984 15/02/1984 23/02/1984 13/03/1984 15/03/1984 18/03/1984 20/03/1984 26/03/1984 02/04/1984 07/04/1984 07/04/1984 20/04/1984 25/04/1984 06/05/1984 06/05/1984 08/05/1984 19/05/1984 24/05/1984 30/05/1984 15/06/1984 17/06/1984 27/06/1984 07/07/1984 14/07/1984 13/08/1984 14/08/1984 18/10/1984 21/10/1984 03/11/1984 03/11/1984 11/11/1984 18/11/1984 20/11/1984 15/12/1984 16/12/1984 17/12/1984 21/12/1984

De Blasi Franco All.to delle Ombre Lunghe Gola Egidio All.to di Likidado Negrello Ivano All.to delle Ombre Lunghe All.to dei Grandi Laghi Mordiglia Massimo Dubini Vittorio All.to delle Ombre Lunghe All.to delle Ombre Lunghe Gola Egidio Polli Vincenzo All.to di Likidado Dietl Udo All.to di Likidado Piazzi Giuseppe Rizzolini Orlandi Gianfranca Delapierre Massimo All.to dei Grandi Laghi All.to dei Grandi Laghi All.to dei Grandi Laghi All.to delle Tre Torri All.to dei Navajos Gualdi Claudio Vivarelli Giampaolo All.to di Likidado Gualdi Claudio All.to del Keral'ghin All.to della Valle del Muto Albicini Paola Meneguzzo Luciana All.to dei Navajos All.to dei Navajos Banfi Pier Luigi All.to di Likidado All.to di Likidado All.to delle Ombre Lunghe

1 1 3 4 4 2 1 2 3 3 2 2 2 4 5 2 3 3 3 2 1 5 3 2 2 4 2 3 4 1 1 2 4 4 3

3 1 2 2 2 1 1 1 1 1 2 4 6 3 2 5 1 4 2 3 2 3 3 1 6 2 4 1 5 5 1 -

1 4 4 4 6 4 3 3 4 3 2 3 3 5 7 2 7 6 6 5 7 2 9 5 5 4 7 5 4 6 6 5 2 7 4 5 5 3

Totale

93

80

173

Anni 1976-1980 pubblicati sul n.2/2000 Estate Anni 1981-1983 pubblicati sul n.1/2007 Primavera

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e fare così la mia prima cucciolata Leggete con attenzione questo articolo di Alice Watt (Kossok Siberians) che, anche se riferito alla realtà Statunitense, è pur sempre valido, con gli opportuni “aggiustamenti”, alla situazione generale riscontrabile in ogni Paese perché i desideri dell’appassionato sono uguali ovunque. Così hai deciso di fare una cucciolata con la tua amatissima femmina PET e stai cercando un maschio con cui accoppiarla? Prima che tu prenda in considerazione l’idea di programmare una cucciolata ci sono alcune cose che devi assolutamente fare prima di procedere con l’accoppiamento. Per prima cosa è necessario che la tua femmina venga controllata per le malattie ereditarie. Questo include di sottoporla ad una visita oculistica da parte di un veterinario oftalmologo. Esistono moltissime patologie oculari ereditarie nel Siberian Husky e tu potresti non accorgerti che il tuo cane è affetto da tali patologie fino a quando egli non manifesterà un deficit visivo significativamente evidente. Questo è assolutamente un DOVERE a cui non puoi sottrarti; non vorrai di certo trasmettere la malattia ai tuoi futuri cuccioli. Il veterinario a cui ti rivolgerai dovrà essere un membro dell’ ACVO, un’organizzazione di veterinari oftalmologi specialisti. Le patologie oculari ereditarie nel Siberian Husky possono essere la cataratta giovanile, la distrofia corneale, il glaucoma e l’atrofia progressiva della retina. Tali malattie potrebbero non essere evidenti nel cane molto giovane, cosicché si rende necessario controllare il cane dopo il primo o il secondo anno di età. Il risultato dell’esame sarà refertato su un apposito modulo che tu dovrai spedire alla CERF oppure allo SHOR, due organizzazioni che registrano i relativi dati e pubblicano i nomi dei cani che sono risultati essere esenti dalle malattie oculari. L’esame ha una validità di 12 mesi e quindi deve essere stato effettuato, al massimo, entro i 12 mesi precedenti rispetto alla data dell’accoppiamento.

In secondo luogo, è necessario che tu sottoponga il tuo soggetto ad una lastra per la valutazione della displasia dell’anca. Qualsiasi veterinario può effettuare la lastra e, una volta fatta, è di sua competenza spedirla all’OFA per la lettura. Alla centrale una commissione di veterinari assegnerà il grado di displasia eventualmente riscontrato. La displasia dell’anca non è comune nel Siberian Husky e noi vorremmo che la situazione continuasse ad essere così. Il costo per effettuare tale esame ammonta a circa 100 $, variando da veterinario a veterinario. Il cane che si sottopone alla lastra deve avere almeno 2 anni di età. Visto che l’esame per le displasia dell’anca e quello per le oculopatie ereditarie non può essere fatto in maniera accurata prima dei due anni di età o meglio non da un risultato sufficientemente attendibile prima dei 24 mesi, trattandosi di patologie che possono incorrere anche in età adulta, sarebbe opportuno che i Siberians non fossero messi in riproduzione prima del compimento dei 2 anni di età. La maggior parte dei proprietari degli stalloni richiederanno questi esami ai proprietari delle femmine prima di concedergli un servizio di monta ed anche molti acquirenti richiederanno queste garanzie all’allevatore prima di acquistare il loro futuro cucciolo. E’ implicito che anche il maschio deve essere sottoposto a tutti gli accertamenti per le malat-

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tie ereditarie, al pari della femmina, prima di effettuare l’accoppiamento. Terzo, è necessario che la tua femmina sia stata valutata da un allevatore esperto per esser certi che essa abbia delle qualità tali da rispecchiare pienamente lo standard, e non in ultimo è necessario che piaccia al proprietario dello stallone. Non tutti i cani sono adatti per essere messi in riproduzione, anzi la maggior parte, per un motivo o per un altro, non lo sono. Il background genetico ed il pedigree della femmina è altrettanto importante, così come la compatibilità della sua linea di sangue con quella del maschio. E’ essenziale sottoporla anche al test sierologico per la brucellosi canina. Questa è una malattia estremamente contagiosa, a trasmissione sessuale, che può rendere il riproduttore sterile in seguito al contagio. La maggior parte dei proprietari degli stalloni richiederà che questo test sia effettuato da 30 a 90 giorni prima dell’accoppiamento. Anche tu faresti bene a richiedere questo test al proprietario del maschio. Quindi è necessario che tu inizi a pensare seriamente alle responsabilità che ti assumi nei confronti dei futuri cuccioli che vuoi mettere al mondo. I Siberians non sono cani adatti a tutti e qualche volta succede che la gente compra i cuccioli senza ricevere sufficienti informazioni sulla razza. Mano a mano che i cuccioli crescono diventano sempre più attivi, indipendenti, e distruttivi e qualche volta può succedere che i proprietari, esasperati, vogliano restituirteli. Sei pronto a riprenderti i cuccioli indietro oppure ad aiutare i loro proprietari a trovargli una nuova sistemazione? Se non ne sei in grado, per favore, non metterti in testa di fare la cucciolata! I nostri canili sono PIENI di cani indesiderati, prodotti da allevatori poco coscienziosi ed irresponsabili che hanno venduto i loro cuccioli senza procedere ad un’adeguata scrematura dei possibili acquirenti.

La maggior parte degli allevatori, o di coloro che espongono i loro soggetti in esposizioni di bellezza, non concederanno servizi di monta ad una femmina PET perché non vogliono che i cuccioli debbano poi subire l’ignobile destino di essere abbandonati e forse, nella migliore delle ipotesi, sistemati in un canile oppure che i cuccioli possano venir ritrovati per strada anche diversi anni dopo essere stati venduti. Una volta mi è capitato di trovare per strada un maschio di 7 anni, che era figlio di uno dei miei cani. I suoi proprietari si erano trasferiti e non avevano potuto portarlo con se, l’allevatore non era stato in grado di riprenderselo indietro ed io ero responsabile nell’averlo messo al mondo tanto quanto lui. L’ho portato a casa e l’ho tenuto per 6 mesi e probabilmente lo avrei ancora oggi con me se lui non mi avesse dato un morso, una sera, poiché non voleva assolutamente rientrare nel suo box. Oltretutto è necessario che tu consideri le possibili complicazioni di una gravidanza e che tu non escluda la possibilità che la tua femmina possa morire. Puoi affrontare una spesa di oltre 700 $ nel caso in cui sia necessario effettuare un taglio cesareo di emergenza? Se la madre morisse e tu rimanessi con i cuccioli orfani, saresti in grado di allattarli artificialmente ogni 2 ore per un periodo di tempo di 2-3 settimane? Queste cose purtroppo accadono. Sono accadute a me e anche ad altri allevatori. La maggior parte dei Siberians non hanno problemi di parto ed hanno un istinto materno sviluppato ma le tragedie sono sempre dietro l’angolo. Il costo della monta è variabile in base al maschio che intendi usare ed in base anche al suo proprietario. Tu stai cercando molto probabilmente un maschio la cui monta costa dai 700$ in su, soprattutto se si tratta di un campione o di un cane che ha determinati titoli. In ultimo non devi sottovalutare il lavoro ed il costo necessario a mantenere i cuccioli fino a che non compiranno almeno 8 settimane di età. Subito dopo la nascita lo sperone anteriore deve essere rimosso (e nel caso ci sia, anche

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quello posteriore). Certamente non puoi effettuare questa chirurgia da solo, è necessario l’intervento di un veterinario. La maggior parte dei veterinari prende dai 5 ai 10$ a cucciolo. I cuccioli mangiano tantissimo!! Un mangime superpremium di ottima qualità, da 18 kg, costa oltre 30$ il sacco ed una cucciolata media può essere in grado di consumarne uno ogni 23 settimane. I cuccioli devono essere sverminati ogni settimana, o al massimo ogni 2, a partire dalla terza settimana di età. Essi necessitano di essere vaccinati almeno una volta, e tu non sarai in grado di provvedere da solo a questa evenienza, dovrai pertanto ricorrere ad un veterinario che prenderà circa 20$ a cucciolo. Mano a mano che crescono i cuccioli diventeranno sempre più attivi. Essi masticano e mordono tutto, entrano dentro ogni cosa, fanno pipì e cacca dappertutto e guaiscono facendo molto rumore. Essi necessitano di una grande e sicura area in cui giocare ed avrai bisogno di una grande quantità di giornali. I cuccioli hanno bisogno di stare con la loro mamma ed i loro fratellini fino a quando non compiranno le 8 settimane di età in modo da apprendere un comportamento sociale appropriato e tu non potrai cederli alle loro rispettive nuove famiglie prima che sia trascorso tale periodo. Infine dovrai verificare quanto ti potrà costare mettere un annuncio della cucciolata sul giornale locale. Che cosa succede se non avrai sufficienti richieste da parte degli acquirenti? Puoi tenerti gli eventuali cuccioli rimanenti per un periodo di tempo più lungo del necessario? E sei sicuro di riuscire a vendere tutti i cuccioli? Ho fatto questo per oltre 35 anni ed io ancora rabbrividisco se ripenso alla mia prima cucciolata. Tenni per me 2 cuccioli, e fui costretta a riprenderne indietro altri due, non riuscendo a rivenderli per diversi mesi. Ero molto preoccupata di non riuscire a trovare per tutti loro delle famiglie adeguate che li desiderassero!!

Se tutto questo ti suona come “tenebra e rovina” ho reso bene l’idea della realtà che volevo farti conoscere. Allevare comporta un ENORME responsabilità, fare una cucciolata comporterà spendere più soldi di quanto ne potrai ricavare in cambio e non ci sono garanzie di alcun tipo, l’unica cosa certa è quella che dovrai provvedere a trovare dei buoni acquirenti per i tuoi cuccioli. Sicuramente i cuccioli sono carini ed amabili ma essi sono anche tanto impegnativi, vivaci e distruttivi. Essi devono essere sverminati e vaccinati. Mangiano TANTISSIMO! Defecano TANTISSIMO! E sono sotto la tua responsabilità per tutta la durata della loro VITA!! Spero che questo mio scritto possa rispondere alle tue eventuali domande o almeno sia in grado di darti un spunto di riflessione sull’ argomento. Qualora fossero sorte in te delle perplessità o delle incertezze leggendo tutto quello che ho scritto, per favore, non fare la cucciolata con la tua femmina. Sterilizzala. Lei sarà un PET molto più felice ed in salute, senza incorrere nei pericoli dovuti alle infezioni uterine oppure, a lungo andare, a quelli dovuti al cancro delle mammelle.

Breeding Your Bitch

Alice Watt huskylady1@msn.com www.kossok.com

(sito assolutamente da visitare, sia per la bellezza di moltissimi stupendi cagnoloni, sia per la ricchezza di interessantissimi articoli, di cui abbiamo avuto ufficiale autorizzazione alla traduzione.)

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(trad. Gloria Di Petta)


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NEGLI STATI UNITI SUCCEDE ANCHE QUESTO!!! Da un paio d’anni sulle pagine delle riviste di settore e nelle mail scambiate tra gruppi di appassionati allevatori e cinofili apparivano di tanto in tanto alcuni cenni ad un progetto di legge che la California stava adottando, il ‘discutibile’ Project Bill 1634 ma mi era sembrato talmente “pazzo” che ho pensato di aver frainteso. Che cosa aveva ed ha (purtroppo) di discutibile e pazzo questa proposta di legge che sta interessando attualmente altri stati tra i quali Pennsylvania, Arizona, Virginia, ognuna con un suo numero di proposta, ma il cui contenuto non cambia di molto? Leggere per credere quanto comparso su un sito dedicato al Siberian Husky: Se verrà approvata, la proposta di legge (che in Arizona ha la sigla HB 2516) Proibirà di tenere un cane o un gatto d’età superiore ai sei mesi se l’animale non è castrato o sterilizzato, a meno che questa persona non abbia i requisiti richiesti e abbia acquistato un permesso annuale di integrità (fisica, non morale! N.d.T.) per l’animale. Affiderà agli amministratori della contea o alla giurisdizione locale il compito di stabilire la quota di detto permesso. Richiederà che la quota per il permesso non sia superiore a quanto “è ragionevolmente sufficiente” per una gestione del programma per il permesso di integrità. farà in modo che il permesso di integrità venga rilasciato qualora si verifichi una delle seguenti condizioni: 1. alle persone in grado di esibire una licenza commerciale e un numero identificativo erariale che li qualifichi quali allevatori di cani o gatti; 2. vi sia prova che il cane appartiene ad un registro riconosciuto e rispecchi le caratteristiche da esposizione o sia campione; 3. vi sia prova che il cane è un cane da lavoro presso polizia, vigili del fuoco o organizzazioni di sicurezza del settore privato;

4. vi sia prova che il cane è usato in modo attivo dalla polizia, dai vigili del fuoco o da organizzazioni di sicurezza private per il mantenimento della legge, antincendio, ricerca e salvataggio o attività legate al servizio medico o che è stato cresciuto o comunque preparato per una di queste funzioni; 5. vi sia una lettera scritta da un veterinario autorizzato che affermi che a causa dell’età, della salute cagionevole o di malattia vi siano rischi dovuti alla castrazione o sterilizzazione; 6. vi sia prova che il cane viene utilizzato come cane da pastore o da guardia di bestiame in proprietà destinate a ranch; 7. vi sia prova che il cane o il gatto si trova nel territorio in via temporanea; 8. vi sia prova che il cane o il gatto sono stati addestrati o vengono utilizzati per uno degli scopi permessi dall’Animal Welfare Act degli Stati Uniti; 9. vi sia un accordo scritto per permettere un cane maschio ed una femmina per ogni nucleo familiare per produrre una cucciolata entro un anno dopo il rilascio del permesso (secondo le regole precise per la salute e cura e condizioni)

Il Progetto di legge HB 2516 costringerà gli allevatori a pagare una tassa annuale indeterminata per ogni cane integro che possiedono ed è un subdolo tentativo di imporre un notevole carico finanziario su allevatori e proprietari responsabili. Seguono altri commenti che per ragioni di decenza preferisco non riportare. Ovviamente l’American Kennel Club e gruppi di allevatori e di semplici cittadini si stanno adoperando per far ritirare queste proposte di legge prima che diventino legge dello Stato e pare che in California ci siano riusciti. Inoltre ha dato il permesso ai Club che organizzano esposizioni negli Stati interessati di omettere nei cataloghi dell’esposizione l’indirizzo dei proprietario dei cani iscritti. Forse la lotta al randagismo può essere combattuta educando i cittadini e non intervenendo indiscriminatamente su cani così giovani.

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(trad.A.O.)


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Programmare e gestire una cucciolata! Viste le innumerevoli difficoltà nel trovare informazioni su cosa si deve fare, quando e come se si decide di fare una cucciolata ho deciso di raccogliere tutte le informazioni e l’esperienza che ho acquisito in questo piccolo articolo, spero possa servire a chi deciderà di intraprendere questa strada un domani, e come me, non abbia nessuno alle spalle che gli dica cosa fare e come muoversi. Per prima cosa mi viene subito da dire … non è la passeggiata che uno si aspetta; mi sono sentita dire diecimila volte “sarà un’esperienza bellissima, sarà stupendo...” e uno pensa che quindi tutto sommato non sarà poi tutta sta mazzata, e invece … evidentemente una volta passato tutto la gioia d’avere i cuccioli per casa fa dimenticare tutte le fatiche e gli “scleri” fatti prima!! Non starò qui a dirvi cosa si deve fare prima di programmare una cucciolata, bisogna fare i controlli per le malattie ereditarie, il proprio cane è in standard? Lo possiamo “dimostrare”? vogliamo fare questa cucciolata per i motivi giusti?... queste sono solo alcune delle domande che si vedono e sentono ovunque e sarebbe quindi inutile stare a ripeterle; facciamo quindi finta che voi abbiate già deciso di fare questa cucciolata, abbiate già fatto tutti i controlli ecc.. abbiate già scelto il maschio e ora vi troviate a dover gestire tutto quello che viene dopo! Ok, partiamo con uno “schemino” per essere più chiari possibile! (Se no se inizio a parlare faccio un papiro allucinante) Faccio una piccola premessa, ci sono due modi da poter seguire, lasciar fare alla natura o usare la “tecnologia” e le conoscenze che ad oggi ci sono disponibili … perché purtroppo non tutti abbiamo il tempo di far fare tutto alla natura, quindi gli diamo un piccolo aiuto! Lo schemino di seguito seguirà quindi l’idea “diamo un aiuto alla natura”. ¾ Una volta comparse le prime perdite, oppure qualche giorno prima se volete, sentire il veterinario e decidere quando fare lo striscio; lo striscio serve per sapere quali sono i giorni in cui la cagna “è più fertile” e nei quali quindi sarà più probabile che l’accoppiamento avvenga e “produca di più”. ¾ Una volta individuati i “giorni giusti” portiamo la femmina dal maschio e li lasciamo insieme..9 su 10 la natura farà da sé! Magari lasciandola li per qualche giorno oppure portandola avanti e indietro se il maschio è vicino; sarebbe utile far accoppiare i cani per più giorni, per aumentare le possibilità, la cosa importante è sapere i giorni in

cui i cani si accoppiano, in modo da potersi fare poi i conti per quello che verrà dopo. ¾ 7-10 giorni dopo la data dell’ultimo accoppiamento consiglio di far fare alla femmina il vaccino contro l’Herpes virus, questo virus è presente in maniera silente nella maggior parte delle cagne e si “sveglia” quando la femmina si debilita oppure è particolarmente stressata (appunto durante la gravidanza). L'infezione da herpes è paucisintomatica negli adulti, mentre nei neonati è spesso mortale; facendole il vaccino quindi immunizziamo la femmina per prevenire nei cuccioli la mortalità. ¾ A questo punto non ci resta che aspettare che la natura faccia il suo corso.

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¾ Dopo circa 25 giorni possiamo far fare alla nostra femmina un’ecografia per sapere se è rimasta gravida ed il numero approssimativo; devo dire che è un’esperienza assolutamente fantastica, viene fatta esattamente come per noi umani, viene fatta rimanere la femmina in piedi, le viene rasata la pancia e poi viene passato il gel proprio come per noi..dopo di ché si inizia a vedere l’interno della sua pancia con i relativi cuccioli.. davvero emozionante!! (fatevi stampare le foto mi raccomando, sono un bel ricordo). A questo punto se la nostra femmina è rimasta incinta avremo più o meno un numero indicativo di cuccioli, perché purtroppo l’ecografia non è mai precisa. ¾ Il tempo passa e non c’è molto altro da fare, solo aspettare e far fare belle passeggiate alla nostra femmina, in modo che arrivi bella in forma e tonica al parto..non trattatela in modo diverso dal solito..non è malata, solo incinta!! ¾ Verso i 35/40 giorni a volte anche prima, dipende da cane a cane, sicuramente noterete che la vostra femmina sarà più coccolosa, tenderà a seguirvi e a non voler restare da sola..che dire..assecondatela e dategli tutte le coccole che cerca, è pur sempre una futura mammina quindi le spetta qualche attenzione in più. ¾ Fino ad oggi abbiamo continuato a dare alla nostra femmina il solito mangiare nella solita dose; a partire dalla 5° settimana inizieremo ad aumentare pian piano la razione di cibo del 15% magari integrandola con un po’ di carne trita che male non le fa (se il mangiare che gli date di solito non ha un apporto di calcio molto alto, non superiore al 18%, potete usarne uno per cuccioli con tale percentuale..meglio se maggiore..ma questo è solo un accorgimento, c’è chi continua a dare le stesse crocchette.) ¾ Alla 6° settimana aumenteremo ancora la razione di cibo del 30%, a questo punto sarà bene iniziare a dividere i pasti, dandole

metà razione al mattino e metà alla sera, in questo momento la nostra femmina ha dei cuccioli dentro di se e quindi dividendole la razione durante la giornata le facilitiamo la digestione. ¾ Alla 7° settimana aumentiamo ancora del 45% ¾ All’ 8° settimana aumentiamo ancora del 60% la razione. ¾ A questo punto saremo arrivati più o meno al 56° giorno di gravidanza..dovremo quindi fare il richiamo del vaccino contro l’herpes virus (si fa 1 settimana prima del parto). Misuriamo la temperatura alla nostra femmina in modo da sapere qual è la sua temperatura abituale. ¾ A questo punto manca davvero poco; in media le gravidanze dei Siberian variano dai 60 ai 64 giorni ma potrebbe capitare che ci siamo fatti male i calcoli e la cagna partorisca qualche giorno prima o addirittura al 70° giorno..non preoccupiamoci troppo. ¾ Durante l’ultima settimana probabilmente la nostra femmina inizierà a scavare nella cuccia che avrete adibito a “sala parto” dategli delle coperte vecchie se le avete, così ingannerà l’attesa e i dolori strappandole e cercando di costruirsi un riparo per i cuccioli; per la mia esperienza personale la mia femmina si è presa tutti i suoi giochini e se li è nascosti nella cuccia senza farli più prendere a nessuno. ¾ 3/4 giorni prima della presunta data del parto sarà bene far fare alla nostra femmina una radiografia..quasi tutti i libri consigliano di farla al 42° giorno ma così facendo è vero che saprete di preciso quanti cuccioli ci sono ma non in che posizione saranno al momento del parto, perché ovviamente nei giorni successivi si sposteranno.. a questo punto prendiamo due piccioni con una fava facendogliela fare qualche giorno prima del parto così vedremo di sicuro quanti cuccioli

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sono e in più vedendone la posizione potremo capire se il parto potrà avere qualche problema. Molti sconsigliano la radiografia poiché i raggi non fanno bene ai cuccioli ma è una cosa di un secondo, la femmina viene stesa e in un battito di ciglia la radiografia è fatta..magari non farà benissimo ai cuccioli sono d’accordo ma a mio avviso è meglio sapere prima con certezza quanti cuccioli la femmina ha in grembo, in modo da sapere quando il parto sarà finito, mettete che non avete fatto la radiografia, la femmina inizia il parto e ad un certo punto pensate che abbia finito..poi dopo ore o addirittura giorni succede qualcosa, la femmina sta male e si scopre che le è rimasto dentro un cucciolo morto che ovviamente sta andando “alle cozze”..rischiate di perdere la vostra femmina per cosa? per non aver fatto una radiografia che vi avrebbe permesso di intervenire vedendo che l’ultimo cucciolo non usciva?? Io sinceramente preferisco non rischiare la vita della mia femmina. ¾ A questo punto ci siamo quasi, sicuramente la vostra femmina avrà iniziato a scavare nella cuccia, alcune smettono di mangiare di botto il giorno prima del parto, altre rifiutano il cibo o parte di esso (pure la carne) anche una settimana prima..come abbiamo detto sopra varia da cane a cane. ¾ circa 2/3 giorni prima della presunta data del parto..se volete potete iniziare a misurare alla femmina la temperatura con un termometro elettronico, appena noterete che scende sotto i 37 allora preparatevi il parto avverrà a breve..per fare un esempio la mia femmina il giorno prima aveva una temperatura di 36.8, poi la sera era scesa ulteriormente a 36.5 e il mattino dopo ha partorito!! ¾ E siamo arrivati al tanto atteso parto... bisogna premunirsi di tutto il necessario, numero del nostro veterinario e di un veterinario di riserva (non si sa mai), forbici, alcool per sterilizzarle, stracci e guanti sterili (li trovate al supermercato)...e se lo avete anche uno stetoscopio per sentire eventualmente il bat-

tito dei cuccioli che magari nascono con difficoltà. ¾ Il parto come per noi donne è preceduto dalla rottura delle acque, ma non tutti se ne accorgono, io ad esempio non le ho notate..quindi se le notate più o meno 2 ore dopo inizierà il parto.. se ritarda più di 2/3 ore magari è meglio chiamare il veterinario e chiedere cosa fare. Se invece non vi accorgete della rottura delle acque io mi sono accorta che kira iniziava ad avere le contrazioni perché sentivo come se avesse il singhiozzo, ma in maniera molto forte.. ovviamente c’è il solito discorso che ogni cane è a sé! ¾ Inizia il parto..noterete che il cane inizierà a dare delle spinte, contraendo l’addome, ci siamo, sono le contrazioni!! Alcune femmine partoriscono in piedi..nella posizione con cui defecano, altre invece sdraiate..la mia ha partorito la prima cucciola in piedi e tutti gli altri sdraiata. ¾ Il siberian è un cane molto naturale, quindi farà sicuramente tutto da solo ma in caso prepariamoci a darle una mano..i cuccioli potranno uscire sia dalla testa che podalici (con le zampe posteriori) non allarmatevi e vedete se la vostra femmina riesce ad espellerli, in caso contrario mettete i guanti ed assecondando le sue spinte sostenete ed eventualmente ruotate leggermente il cucciolo se per caso fosse incastrato (se è uscita la testa e non le zampine potrebbe essere “incastrato”) mi raccomando, non tirate, potreste fare danni. Mentre il cucciolo sta uscendo la femmina romperà la placenta e una volta uscito il cucciolo e mangiato la placenta fuoriuscita romperà il cordone ombelicale, se non lo dovesse fare o non riuscirci prendete le forbici, sterilizzatele con l’ alcool, prendere il cordone, fate come una piccola incisione con le unghie (come per mimare l’incisione dei denti della madre) e poi tagliate con le forbici; mi raccomando, non fatelo troppo corto o inizierà a sanguinare... più o meno deve essere lungo 2 cm.!!

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¾ A questo punto lasciate il cucciolo alla madre, che leccandolo lo asciugherà.. in caso potete aiutarla asciugandolo con uno degli stracci che avrete preparato!!! Bene è tutto qui… il parto è questo!!! Complimenti, siete diventati nonni!!!!

Vi presento la mia cucciolata Nata il 29 dicembre 2007

¾ Sicuramente vi chiederete.. “e come faccio a sapere se il parto è finito se non ho fatto la lastra?”..allora..persone esperte si accorgono se ci sono altri cuccioli dentro anche solo palpando la femmina..se non siete esperti chiamate il veterinario..molti dicono che a parto finito la femmina appare rilassata, si addormenta ecc..non fate affidamento su questo, ci sono cagne che partoriscono i cuccioli dopo ore..a me è capitato di pensare che il parto fosse finito e dopo 11 ore veder uscire un altro cucciolo. Quindi mi raccomando attenzione..niente è come sembra. ¾ Alcuni a parto finito fanno un’iniezione di ossitocina, che crea delle contrazioni alla femmina in modo che espella eventuali altri cuccioli oppure i rimasugli del parto..attenzione però..se la fate mentre uno dei cuccioli è nel canale pronto per uscire rischiate di ucciderlo..quindi è bene farlo fare ad un veterinario competente. ¾ Ora lasciate mamma e cuccioli tranquilli, non vi preoccupate se è sporca, lasciateli riposare, poi dopo qualche ora magari andate li e cercate di pulire alla meno peggio la vostra femmina (che sicuramente sarà conciata in uno stato pietoso). Bene, direi che è tutto... ora non vi resta che occuparvi di mamma e cuccioli … buona avventura!!!

e vi racconto tutto nelle pagine successive ……

Adriana IUCOLANO

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Da: "adriana " <adriuc@yahoo.it> Data: mercoledì 2 gennaio 2008 15.08 Ed eccomi tornata a lavoro purtroppo; porto news e foto della cucciolata!! Beh.. cosa dire sulla cucciolata.. sarò poco entusiasta nel mio racconto ma purtroppo sono ancora sotto un treno per la morte del cucciolo. Il 28/12 la temperatura si era abbassata ed era chiaro che avrebbe partorito a breve, quindi per sicurezza ho spostato la sua cuccia in camera mia. La mattina del 29 verso le 11 l'ho sentita come singhiozzare ma in maniera strana.. era troppo forte il rumore che faceva; così le sono andata vicino e ho notato che iniziavano le contrazioni.. ci siamo subito armati di tutto, stracci, forbici, cotone, guanti sterili, cellulari accanto.. tutto pronto e alle 11.50 finalmente è nato il primo cucciolo.. All'inizio m'era preso un colpo, vedevo sta pallina marroncina uscirle dalla vulva ma appena lei se la leccava tornava dentro.. così ho subito chiamato Giorgia che mi ha allarmata dicendo che il cucciolo non poteva stare troppo tempo nel canale.. ma fortunatamente il tempo di dirlo e la testa della cucciola è uscita fuori.. testa e zampine.. e via il primo cucciolo, una femmina rossa. Subito a ruota è uscita la seconda femmina, copper ma stavolta Kira l'ha espulsa subito, ha reciso il cordone e via veloce a leccarla per asciugarla tutta!! Dopo circa un ora è uscito il terzo, dopo un’altra ora il quarto e dopo 2 ore la quinta, uscita tutta piena di un liquido verde e seguita da una bolla di sangue e roba verde che Kira ha provveduto a mangiare!! A quel punto il parto sembrava finito, Kira era visibilmente rilassata e si è addormenta ma.. aveva il respiro affannato. Il veterinario al telefono mi aveva detto che era normale, perché stava allattando ma io non ero tranquilla. Dopo qualche ora tutto tranquillo, dopo 4 tutto

nella norma, così dopo 5/6 ore mi ero tranquillizzata e il parto sembrava finito, così il mio ragazzo mi ha convinta ad uscire un attimo per andare a casa di sua sorella li vicino ma.. non lo so, io ero “squieta”, volevo tornare da Kira.. così dopo un paio d'ore siamo tornati a casa. tutto regolare e la serata è passata tranquilla e ci siamo messi a letto. Verso le 5 però sento uno dei cuccioli strillare, corro in soggiorno e vedo Kira con le contrazioni.. chiamo subito il veterinario che mi dice di star tranquilla, che sicuramente sta per espellere quello che è rimasto oppure un cucciolo ma.. erano passate 11 ore dall'ultimo cucciolo e io sono parecchio preoccupata, guardo Vincenzo e gli dico "mi sa che nasce morto" lui subito si incazza ma mentre discutiamo ecco che esce la testa.. il cucciolo non dà segni di vita.. a me sono iniziate le lacrime, Kira lo leccava ma nulla, non dava segni; come una scema non mi sono premunita di stetoscopio per controllare i battiti e quindi non sapevo che fare.. ho chiamato subito Giorgia e anche il veterinario ed entrambi mi hanno detto che non c'era molto da fare; inutile è stata la respirazione bocca a bocca, inutile metterlo a testa in giù e scuoterlo, niente di niente; alla fine dopo un 15 minuti di tentativi Vincenzo si è arreso, l'ha messo in un sacchetto e infilato nel frizzer. Ero a terra ma.. ero già pronta a questa eventualità, quindi diciamo che non ne ho sofferto moltissimo. Per sicurezza però ho passato tutta la notte sveglia accanto alla cuccia, per controllare che non ne nascessero altri e Vincenzo è andato a dormire.. quando poi al mattino finalmente mi ero addormentata dieci minuti sento uno dei cuccioli piangere, mi sveglio.. era il maschietto bianco, Kira lo stava leccando per fargli fare i bisogni e lui piangeva.. così ho notato delle tracce di sangue sulla coda ma all'inizio pensavo fossero rimasugli di Kira. Dopo un oretta ricontrollo il cucciolo, che comunque mangiava tranquillamente ed era vispo come gli altri (ma tendeva a dormire da solo lontano dagli altri), perdeva ancora sangue, così chiamo il veterinario e gli dico di venire, anche per controllare Kira.. lui arriva controlla Kira e i cuccioli e dice che è tutto ok, palpan-

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dola Kiraa non sembrra avere alttri cuccioli dentro.. gli faccio f vedeere il cuccioolo che sem mbra avere unaa crosticina sul sederinno così dicee che sicuramennte Kira l'haa pizzicato coi denti, di d tenerlo d'occchio ma chhe non sarà nulla di graave.. finché noon notiamo anche sangue dal pissellino.. ma luui insiste chhe Kira l'avrrà pizzicato!! Se ne vaa.. passa unn'oretta e Vincenzo va v a mangiare da sua sorrella, io nonn me la senntivo di lasciarre il cuccioolo solo, avvevo ancoraa un brutto preesentimentoo. Dopo neaanche 30 minuti m sentoo odore di sangue, guardo il cuccioolo che ne perde p a gogòò dal sederino... subito chiamo Vincennzo che torrna a casa, lo controlliamo c o e ci accorrgiamo che fa la cacca tipoo sangue cooagulato; chhiamo il vett che corre a caasa ma menttre aspettiam mo il suo arrrivo rimettiam mo il cuccioolo nella cuuccia con Kira, K lei lo leccca un paio di d volte ma lui non si muom ve, così sm mette di lecccarlo e nonn lo guarda più. p Vincenzoo si accorge che il respiro del cuccciolo è sempre più affannooso, respira sempre meeno e il veterinnario ancor non arrivaa.. così chiiamo Monia e le chiedo cosa c fare.. mi m viene il dubbio che siia herpes viirus e lei mii dice di tennerlo al caldo. Lo L prendiam mo in manoo e cerchiam mo di massaggiaarlo e tenerrlo coperto ma dopo circa c 10 minutti tra le miie lacrime e i tentativvi di Vincenzoo di fargli unna rianimazzione il cuccciolo si arrendee. E' stata unna scena peenosa, Vinceenzo l'ha cooperto, a me le l lacrime sccendevano a fiumi, nonn mi volevo arrendere, gliiel'ho preso dalle mani e ho iniziato a stimolarlo,, a soffiarglli nella bocccuccia.. nientte.. alla finee è stato unn riflesso inncondizionato, me lo sonno messa suul petto e loo accarezzavoo, per circa 10 minuti. Vincenzoo ha tentato inutilmentee di toglierm melo dalle manni, non lo volevo lasciaare.. alla finne lo ha preso e messo in un foglio di d giornale,, dopodiché è arrivato il i veterinariio che ha visto v che avevaa tante piccole emorraggie vicino al a pisellino, haa chiamato il suo profeessore di veeterinaria chee insegna alll'universitàà di Milanoo che gli ha dettto che o Kiira l'ha schiiacciato e gli ha fatto venire un emoorragia inteerna oppuree più probabilm mente è natoo con una malformaziione, secondo lui l al retto, che quindi non gli perm met-

tevaa di espelleere i bisognni e mangiaa, mangia, man ngia, alla finne è scoppiaato tutto. Son no letteralmeente crollataa, piangevo o fino a ieri pomeriggio, p guardo i ccuccioli e non n riesco più ad essere felice.. f sembbra stupido ma ci sono veramente v r rimasta sottto, forse dov vevo stare più attenta, forsse involontaariamente quando q Kira era incinta l'ho toccata m male mal fo ormando il o preso per cuccciolo.. forsee quando è uuscito e l'ho conttrollare il sesso s gli hoo rotto qualccosa.. non lo so, s non riessco a trovarre una spieegazione e non n riesco neannche a smetttere di pian ngere... Ieri ho dovutoo farmi forzza obbligato oriamente, percché quandoo piango Kiira lascia sttare i cuccioli e mi guarrda, non se ne occupa più, passa tutto o il tempo a guardare me con un n aria così stran na, quasi a capirmi e dirmi "dai su.. facciam moci forza"" però è diffficile, guarrdo quegli esseerini e mi manca m il mioo maschiettto bianco.. li gu uardo e oraa ho una pauura folle ch he succeda quallcosa a quaalcuno di looro e non potrei p sopporttare di vedeerne morire uun altro, mo orirei. Lo so s lo so chee è la naturaa, che è seleezione naturaale, che sonoo cose che ccapitano, erro preparata che uno nasccesse mortoo ma non ch he uno mi sareebbe morto tra le manni, a quello o non ero prep parata. Ma basta conn le tristezzze dai.. ti man ndo qualchee foto dei ccuccioli chee sono dei verii e propri bisonti b e staanno ciucciando tutta la povera kirucccia!!

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IL DIABETE E MELL LITO A cura c del dr. Franco Millani

Introduzione

P

ratiico la profeessione veteerinaria da pochi anni, cinque peer l’esattezzza, e Siberiaan Husky, ancche solo perr le vaccinaazioni, ne vedo v sempree meno. I cani che visito possiedo ono più di un particolare che li accoomuna. Sono per lo più ù pazienti geriatrici, (ciioè anziani per intenderci soprra i dieci annni), hanno almeno a un occhio o azzu urro (sono sttati acquistaati per questo no?!), e sono grasssi da far sppavento. A dire d la verittà ho anchee un paio di pazienti peerfettamentee in forma nonostantte l’età (entrrambi di 144 anni) ma lii considero la classica eccezione. e Non solo i miei paziienti ma neii giardini deelle villette,, a passeggiio per le viee cittadine, nei parchi si vedonoo spessissim mo anziani Husky H grassii. Come maai tanti cani appartenennti a questa razza r sono soprappesso o soffronno di vera e propria obeesità? Forsee il maestro Botero è diiventato giu udice cinofilo di razzze nordichee? Negli annni del boom m sono stati venduti mooltissimi cucccioli a perssone non peerfettamentee consapevoli dell’eesigenze e peculiarità p d della razza e tra gli errrori di gestiione il più ccomune è sttato quello di permetttere ai voraaci Husky dii sfondarsi di d cibo. Son no cani dotaati di un form midabile ap ppetito con l’aggravaante di una straordinaria s a capacità di d accumulaare scorte ennergetiche ssotto forma di grasso. Il tutto unnito ad unaa vita sedenntaria ha poortato al fen nomeno deggli Husky ccon altezza al garrese perfettam mente in stanndard ma chhe pesano coome Malam mute. Queesta premeessa è funziionale ad inquadrare i e l’argomen nto di quessto articolo o, infaatti forse noon tutti si saranno s acccorti che sttiamo già parlando di diabete. Faccciamo alloora qualchee passo in dietro d e ved diamo di cossa si tratta. •

Coosa è il diab bete mellitoo?

Il pancreaas è una ghhiandola a duplice d attituudine: la componente esocrina e (sii dice esocrina una ghianndola che noon riversa direttamente d e nel sangue il secreto chee produce) secerne s e rivversa nell’inntestino il suucco pancreeatico che posp siede un pH p di circa 8/8,5 (cioèè alcalino ovvvero sopra la l neutralitàà che ha vallore di pH 7) e contiene gli g enzimi pancreatici. p La funzioone del succco pancreattico è quella di alcalinizzzare il mateeriale che proviene dallo d stomaco (neutralizzaa o tamponna i succhi ga-

striici che sonoo acidi con ppH quindi inferiore i a 7) e di iniziaree la digestioone delle co omponenti fon ndamentali della d dieta ttramite enzzimi specificii (proteasi che c digerisccono le protteine, amilasii per gli am midi e carbboidrati, lip pasi per i graassi e nucleaari per gli accidi nucleici). L’aaltra componente chiam mata endocrrina (quindi che c riversa il proprio prodotto neel torrente circcolatorio) è costituita dda agglomeerati cellularii secernentii chiamate IIsole del Langherans L chee produconoo e secernonno sotto stiimolo ipotalaamico, tra gli g altri, l’insulina (daa insula = isolla).

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L’insulina è un ormone che ha tra le principali funzioni quella di regolare il metabolismo glucidico con effetto ipoglicemizzante. In pratica l’ipotalamo legge nel sangue circolante quanto glucosio è presente (legge la glicemia) e comunica (tramite l’ormone GRH) alle Isole del Langherans se è il caso di produrre più, se ce n’è troppo, o meno, se ne è presente poco, insulina. Quando tutto funziona per il meglio il meccanismo è molto ben congeniato. Quando qualcosa in questo meccanismo si inceppa e le Isole non producono insulina abbiamo il diabete mellito una patologia caratterizzata dunque da iperglicemia (molto glucosio nel sangue) ma anche glicosuria (glucosio nelle urine) poliuria (produzione di grandi quantità di urine) e polidipsia (aumento dell’assunzione di acqua). Ok, mi rendo conto che la materia può risultare indigesta ma siete stati bravi ad arrivare fino a qui, ciò che avete letto era la parte più tecnica e dunque ostica. •

Tipologie:

esistono diversi tipi di diabete mellito e anche altri tipi di diabete non mellito, chiamato insipido. Noi tratteremo soltanto il diabete mellito insulino dipendente (viene così chiamato perché è causato da una forte riduzione o mancanza dell’ormone insulina e necessita della somministrazione esterna di questo ormone) e il diabete chetoacidosico, la sua forma più grave, che sono i responsabili del 90% dei casi di diabete del cane. •

Fattori di rischio:

questo è uno degli argomenti più importanti e meno considerati. Il fattore di rischio più importante è infatti l’obesità e la mancanza di esercizio (perché predispone all’obesità). Altro fattore di rischio nella cagna anziana non sterilizzata è il diestro specie quando molto prolungato. •

Predisposizione di razza:

ecco forse il capitolo che i più attendevano.

L’Husky è una razza predisposta? Ho fatto molte ricerche in questo senso, sui sacri testi e su internet ed ho trovato che contrariamente a quanto si pensa l’Husky non figura tra le razze maggiormente a rischio. Questa era la notizia buona. Dalle stesse fonti ho appreso che non è neanche tra quelle a minor rischio. E’ a metà. Esistono dunque razze con una probabilità molto maggiore alla media dei cani di sviluppare diabete (Es: beagle e altri segugi tipo beagle, keeshound, pinscher et al ). Altre razze hanno comunque una probabilità maggiore alla media di sviluppare diabete ma il fatto di appartenere a quella determinata razza non permette di considerarli soggetti a rischio; e tra questi è presente il Siberian Husky. Potrebbe dunque non essere improbabile più che una vera predisposizione dovuta a fattori genetici una più generale predisposizione dei nostri cani ad ingrassare e dunque a rientrare nei cani a rischio. Quelle qualità (appetito e capacità di immagazzinare energia derivante dall’alimento) che hanno permesso la sopravvivenza in condizioni estreme dei cani artici e dei loro “allevatori” potrebbero risultare un tantino sovradimensionate nella nostra realtà. E questo è solo uno dei problemi che vengono favoriti dall’obesità. Dunque, non fate ingrassare i vostri cani, non è una buona idea. •

Cause:

Il diabete mellito insulino dipendente è sicuramente una patologia multifattoriale. Oltre ai fattori di rischio, e alle predisposizioni di razza esistono cause più o meno importanti nell’insorgenza di questa patologia. L’aspetto genetico è importante anche considerando una certa predisposizione familiare, dunque se ad un parente stretto o un genitore del nostro cane è stato diagnosticato il diabete è consigliabile fare eseguire dei test di screening. Altro fattore da tenere in considerazione è che nel cane giovane difficilmente si può riscontrare il diabete che infatti è una patologia tipi-

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ca di cani con età superiore agli 8 anni, anche se le eccezioni esistono. Inoltre molte patologie a carico di pancreas (pancreatiti), patologie auto immuni che hanno come bersaglio le ormai note Isole del Langherans ed altre malattie virali sono coinvolte nell’insorgenza della malattia. Spesso il diabete è associato ad un'altra patologia endocrina che oltre che per cause spontanee può essere causata da un uso improprio di corticosteroidi (cortisone etc), l’ iperadrenocorticismo. Dunque è assolutamente da evitare la somministrazione di cortisone ai cani per ogni dolorino o puntura di insetto, questa pratica alla lunga si paga e a caro prezzo.

diarrea dovute a pancreatiti o insufficienze pancreatiche o piodermiti (infezioni cutanee). Fino ad arrivare alla complicazione più pericolosa che richiede un intervento urgente da parte del medico veterinario: la chetoacidosi o diabete chetoacidosico. Si tratta di un’evenienza molto grave i cui sintomi sono debolezza, depressione del sistema nervoso centrale (l’animale sembra istupidito), vomito e respiro accelerato, l’alito ha un forte odore acre di aceto. Nei casi più avanzati il respiro si fa lento e profondo, comatoso (respiro di Kussmaul). Forse è inutile ribadire che a questo stadio dovreste essere dal veterinario da un pezzo!

Sintomi:

Generalmente dei proprietari attenti si accorgono abbastanza in fretta che qualcosa non va nel loro cane. Ci si accorge facilmente che il cane urina molto, a volte in modo ossessivo e ad ogni mitto (emissione di urina) produce una gran quantità di urina. La perdita di liquidi ed elettroliti attraverso la minzione deve essere reintegrata e il cane inizia una ricerca continua di fonti idriche per abbeverarsi, i proprietari riportano spesso che i loro cani anche durante le passeggiate si fermano spessissimo e lappano pozzanghere sottovasi, e qualsiasi raccolta d’acqua o di liquido, anche la propria o altrui urina. Se questi segni non vengono notati (!?) ne possono comparire altri come la perdita di peso o la cataratta oppure delle vere e proprie complicazioni. •

Complicazioni:

credo sia importante in questa sede elencare alcune delle complicazioni che possono sopraggiungere in corso di diabete non trattato, non tanto per allarmarvi o rendervi esperti quanto perché il diabete può manifestarsi in modo poco evidente, subdolo e l’evidenza o l’insorgenza di questi segni secondari possono precedere in alcuni casi le grandi sintomatologie sistemiche. Oltre alla cataratta possiamo trovare delle retinopatie, debolezza neuromuscolare, vomito e

Diagnosi:

Il veterinario dopo aver emesso il sospetto clinico in base alla visita e all’anamnesi riportata dal proprietario del cane procede nell’indagine valutando in particolare i valori ematici di glucosio (la glicemia) e la presenza nelle urine di glucosio, detta glicosuria e corpi chetonici, ketonuria. Una volta riscontrata lo stato di iperglicemia (alte concentrazioni di gluosio nel sangue: superiore a 100/120 mg/dl) , glicosuria e ketonuria unito al quadro clinico, viene emessa la diagnosi di diabete mellito e impostata una terapia adeguata. •

Terapia:

Ha lo scopo di riportare verso valori normali (circa 100 mg/dl) il glucosio presente nel sangue. Per ottenere questo risultato verrà impostata inizialmente una somministrazione adeguata di insulina a lenta azione (si somministra una volta al giorno) che potrà venire modificata in seguito. Verrà impostata una dieta che avrà il compito di correggere l’obesità e ridurre il più possibile le fluttuazioni di glucosio nel sangue dopo il pasto. Si utilizzano a tale scopo alimenti già preparati dalle grandi case mangimistiche (non vi preoccupate non vi lasciano soli nel momento del bisogno) contenenti complessi di carboidrati in alta percentuale (dal 40 al 60 %) e verrà consigliato di far fare al vostro cane

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del moto regolare e questo per possessori di Husky dovrebbe essere più un piacere che una prescrizione medica.

Domande/risposte •

Si può guarire?

La questione è complicata e la risposta non può essere univoca. In effetti tutto dipende da quali cause hanno scatenato la patologia e che possibilità esistono di gestire queste cause. Da un diabete derivato da pancreatiti, tumori pancreatici ed altre cause primarie difficilmente risolvibili non si può guarire. Un cane con diabete causato principalmente dall’obesità e che non presenta altri fattori o cause ha invece buone probabilità non solo di tenere sotto controllo la malattia ma di guarire completamente. •

Aspettativa di vita.

Anche in questo caso molto dipende da quali cause stanno alla base della patologia e se queste possono anche primariamente portare a morte l’animale. In genere un cane con diabete trattato e sotto controllo ha un’aspettativa di vita di 3/5 anni. In realtà, fermo restando le condizioni sopra descritte, se ben gestito e considerando l’età media di insorgenza della patologia (8/10 anni) possiamo dire che le aspettative di vita di un cane con diabete mellito siano prossime alla norma. •

iperglicemia = diabete?

Conclusioni Il diabete è una patologia abbastanza diffusa, è l’endocrinopatia più comune nei cani e gatti domestici. I proprietari di cani affetti da questo stato morboso devono imparare a vivere serenamente con il proprio animale e con il suo stato. Ci saranno degli accorgimenti da mettere in atto e una terapia che sarà quotidiana e accompagnerà voi e il vostro cane per il resto della sua vita, che potrà essere anche lunga. Ma non vi scoraggiate, lo sforzo richiesto è minimo, e non impegna più di tanto. Si tratta di somministrare una o due volte al giorno insulina, (manualità molto semplice da acquisire), somministrare una dieta idonea che può essere acquistata già pronta o preparata in casa e far fare al proprio cane del moto. In più saranno necessari dei controlli periodici della curva glicemica per ottimizzare la dose di insulina da somministrare. Ma le conclusioni volevo dedicarle soprattutto a chi possiede una cane sano e giovane: non fate ingrassare il vostro cane e tenetelo in esercizio. E’ un modo intelligente per combattere questa malattia e ridurre le probabilità che il vostro Husky vada a far parte delle statistiche relative al diabete. Un ultima cosa, tra i miei pazienti Husky grassi ed anziani solo uno è diabetico (il più grasso) dunque attenzione sempre alta ma la notte dormite pure tranquilli.

No, l’iperglicemia da sola non è sinonimo di diabete mellito. Questo stato di alta concentrazione di glucosio nel sangue se non è accompagnata dalla sintomatologia descritta e soprattutto se non è associata a glicosuria e ketonuria può essere dovuta ad altro. Un animale molto spaventato al momento del prelievo, e molti cani lo sono, può riversare nel proprio torrente circolatorio alte quantità di glucosio come risposta allo stress.

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Per saperne di più: www.petdiabetes.org


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KISKA, un amore a quattro zampe

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a poco eravamo andati ad abitare in quella casa che coronava il nostro sogno. La villetta a schiera era circondata da una piccola striscia di verde che confinava con un immenso giardino. La nostra vita aveva preso una bellissima piega, solo la nostra incoscienza ci consentiva di dormire tranquilli nonostante il pesantissimo mutuo stipulato per pagare il debito fatto, ma la gioia di mia moglie di avere un nido tutto suo non ce ne faceva sentire il peso. David il mio secondogenito, ora venticinquenne, dopo aver frequentato un corso triennale di motorista d’auto aveva trovato lavoro presso l’Officina Orlando R che elaborava auto Toyota per il campionato europeo rally; era la realizzazione del suo sogno di lavorare nel campo dei motori Samuel, mio primo figlio, aspettava con impazienza da 2 anni che venisse chiamato a fare il militare; la cosa drammatica è che pur essendo ragioniere in quegli anni non aveva potuto trovare un lavoro adeguato in quanto era in attesa di chiamata. In casa servivano soldi per pagare le pesanti rate del mutuo Lui accettò volentieri di lavorare in una Azienda a Bergamo anche se il lavoro di scaricare all’aperto dei camion di una compagnia di trasporti non era certo pertinente al suo titolo di studio. Sembrava che niente e nessuno potesse oscurare la felicità che aleggiava nella nostra casa. Nell’ immenso giardino, che confinava con la nostra casa, c’erano due splendidi esemplari di cane: un pastore tedesco di nome Jurgens ed un husky, chiamato Lasky, essi ci gratificavano della loro amicizia venendo a chiederci coccole attraverso la rete di recinzione. Purtroppo i due animali, per conquistare la nostra attenzione, e stabilire chi fu predominante incominciarono a bisticciare tra di loro.

di Samuel e Stefano Pelliccioli

La proprietaria, una Signora non più giovane spaventata dall’idea di finire al centro dei loro litigi non ritenne più possibile possederli entrambi. Ovviamente quello da sacrificare sarebbe stato l’Husky, molto meno adatto a far la guardia rispetto al pastore tedesco. Fortuna volle che prima di portarlo al canile ne parlasse a Samuel che, da sempre innamorato di questo cane, non ci pensò un attimo a chiederle di regalarglielo. Questo fatto venne a completare la felicità con la consapevolezza che ogni cosa andava nel senso giusto. Purtroppo, quasi ad anticipare un dramma ancora più grande che sarebbe successo di lì a poco in casa nostra, ci capitò un episodio negativo. Come in quei giorni d’estate in cui un lampo squarcia improvvisamente il cielo sereno così anche la nostra felicità fu attraversata da un fatto che ci allertò. Era il 1° novembre, quando Lasky entrò a casa nostra venendo subito riconosciuto come gradito ospite. Purtroppo la tragedia incombeva da li a poche ore; al pomeriggio un flusso di sangue fuoriuscì dalla bocca del cane, lasciandoci tutti meravigliati; una velocissima corsa dal Veterinario non fece altro che confermare i nostri primi timori, era avvelenamento. Un panico si impossessò delle nostre certezze, un clima di paura e di incertezze mise in dubbio la convinzione che la nostra gioia, acquisita in tanto tempo, potesse essere annullata in un così breve attimo. Purtroppo questo fulmine a cielo sereno non era che l’anticipo di quello che avrebbe stravolto non solo le nostre giornate ma la nostra vita intera. Il Veterinario fece delle iniezioni per cercare di rallentare la diffusione del veleno augurandosi che la forte fibra del cane resistesse alla probabile crisi cardiaca.

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Probabilmente il cane, nell’ultima notte trascorsa nella precedente casa era riuscito, non si sa come,a recuperare delle esche per topi, collocate sotto delle cataste di legna. In casa regnava un clima pesantissimo e chi risentiva di più di questa batosta era proprio Samuel che si lasciava andare ad un pianto dirotto. Ogni tanto mi fissava e cercava nel mio sguardo un segnale di coraggio e di non arrendevolezza. Purtroppo la situazione si faceva sempre più tragica, Lasky deperiva a vista d’occhio, ormai anche le forze stavano abbandonandolo e si reggeva a mala pena sulle zampe. Per la sera Samuel preparò delle coperte in taverna, gli acquistò della carne cruda triturata fine e si coricò vicino a lui per accudirlo amorevolmente. La notte fu lunga e angosciante, il cane, ogni tanto col respiro affannoso cercava di alzarsi ma non riuscendovi ricadeva al suolo. Le ore passavano lente e l’alba sorprese Samuel che spossato si era appena addormentato; al mattino Lasky, quasi a ringraziarlo per tanta dedizione ed amore lo svegliò leccandolo e facendosi trovare in piedi al suo fianco. L’urlo di felicità di Samuel svegliò tutta la casa e fece accorrere, in taverna presso il giaciglio, tutti i componenti della Famiglia. Ci sembrava che il brutto sogno fosse finito e che quanto vissuto non fosse altro che un brutto incubo chiusosi velocissimamente. La colazione ci vide tutti felici e sorridenti attorno al tavolo, un veloce abbraccio a Lasky e quindi tutti i maschi di casa andarono al lavoro. Solo successivamente seppi da mia moglie che, quella gioia immensa, quella performance che Lasky ci aveva regalato, non era che il suo ultimo modo di dirci grazie. Appena fummo usciti di casa questa sua rinnovata salute sparì e pagando lo sforzo fatto al mattino per reggersi in piedi crollò a terra. Lui, per non farci preoccupare, aveva raccolto tutte le residue forze fingendo di essere migliorato ed in via di guarigione. Al cuore non si può mentire ed al lavoro sia Samuel che il Papà non si sentivano tranquilli per cui, quasi a presagire qualcosa, verso le

10,30 entrambi, all’insaputa uno dall’altro, chiesero un permesso per lasciare in anticipo il lavoro e volare a casa. Lasky, ancora sfinito per lo sforzo del mattino era ancora fermo nella posizione che il suo corpo aveva assunto quando era crollato a terra dopo che i suoi padroni erano usciti da casa. Era fermo in una posizione quasi marmorea, con la testa reclinata su un lato. Mia Moglie ci disse che ormai era in quella posizione già da due ore e che a tutti i suoi richiami non aveva mai risposto. Samuel corse in taverna chiamandolo a gran voce, dopo qualche secondo, quasi che il cane avesse avuto bisogno di un po’ di tempo per raggruppare tutte le sue forze rimanenti, avvenne un fatto incredibile. Lasky, alzò la testa e, con un ultimo sforzo, si alzò sulle zampe e si mosse verso Samuel, leccandogli il viso prima di stramazzare di nuovo al suolo. Questo sforzo estremo, con il quale volle ringraziare Samuel, lo svuotò completamente di forze e accelerò ancor di più la sua fine. Senza proferire parola Samuel lo prese in braccio ed insieme partimmo in macchina alla volta del Veterinario. Il tragitto era brevissimo, ma il tempo impiegato ci sembrò lunghissimo; pareva che tutti gli eventi, i semafori, il traffico ed i pedoni fossero tutti coalizzati per rallentare la nostra corsa verso l’unico che avrebbe potuto, se non fermare, almeno rallentare gli eventi. Purtroppo il Dottore non poté che confermare la morte di Lasky. Era il 2 novembre 1995. Nei giorni successivi un’atmosfera pesante regnava in casa e solo una promessa a Samuel riuscì a farla stemperare nell’aspettativa dell’arrivo di un nuovo Husky da amare. Ovviamente l’ acquisto del cane sarebbe avvenuto solo con la buona stagione in quanto in inverno ci sono maggiori problemi nello svezzamento a causa del giardino impraticabile. Ad ogni piè sospinto, ad ogni ricorrenza, per Santa Lucia, per Natale, ad ogni volta che si parlava di regali Samuel spingeva a più non posso per avere il cane in regalo. Venne il 16 gennaio 1996 ed un Samuel, radioso come da mesi non vedevo, mi annunciò che

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c’erano dei d cuccioli di husky inn vendita prresso l’allevam mento Lussanna. Difficilee fu la trattaativa per postiicipare ancora di quaalche settim mana l’acquistoo del cucciolo e Samuuel si dimoostrò irremovibbile. Fissam mmo alla sera, al term mine del lavoroo, il momennto in cui ci saremmo reecati a Torre de d Roveri, paese p confinnante col noostro per visionnare i cucciooli in venditta. Una fittaa ed improovvisa nebbbia scese sulla s strada, taanto che, rooba da nonn crederci, sbagliammo addirittura la strada chhe non era altro che un reettilineo. Annche il tem mpo sembravva si fosse alleeato con mee per proroggare oltre il momento deell’acquisto di questa nuova creaatura che sarebbbe entrata in casa nosstra ed avreebbe fatto com mpagnia allla nostra cara cagnoolina Berny che mostrava sul corpo tutti gli accciacchi che laa vecchiaia comporta. c Il piano d’azione cooncordato tra t i 4 Mem mbri della Fam miglia era di d acquistarre un altro cuccioli huskky di sesso maschile. m Finalmennte giungem mmo alla Teenuta Lussanna; i guaiti ed i latrati di tanti t cani si mischiavanno in un concerrto che inserito nel buuio della seerata rendeva tuutta la situaazione quasii lugubre. Ma tutto ciò svanì quuando , entrrati in un reecinto, una luuce squarciiò quel buio tenebrosoo lasciandoci vedere unaa bellissimaa husky di nome n m di 5 splendidi cuccioli, c inttenta Sophie, mamma ad accudiirli. Chiedemm mo che ci venisse mostrato m un maschio ma,, improvvissamente, meentre gli alttri si stringevanno alla loroo mamma , quasi q a pressagire il vicinno distaccoo, un batufffolo di peloo, su delle gam mbe ancora incerte i uscì dal gruppoo e si accovacciiò tra i pieddi di Samueel. Questo fatto, f da noi nonn previsto, scombussollò i nostri piiani. Quasi ad anticipare le nostre richieste r quuesto Cucciolo aveva deciiso di ADO OTTARE, come c suo padroone il mio Samuel, ovviamente o non potemmo non teneree in considerazione quuesta dichiaraziione d’amorre e quel caagnolino torrnò a casa con Noi. N Prima di ripartire, venimmo infformati chee Kiska, questto era il nom me che Sam muel aveva prestabilito, era figlia di d Sophie che c in giovventù era stata campione c deel mondo della sua razza. Per cui seenza averlo voluto ci trrovavamo inn casa un cane di razza “nobile” “ a cuui avremmoo da-

to lee stesse atteenzioni e lo stesso affettto già dato a Berny chee era il nostrro fedele caane meticcio; tra l’altro vincendo ddue gare reegionali in conccorsi di beellezza tenuuti negli ann ni 2000 e 2001, Kiska dim mostrò di essere all’alttezza della fam ma della mam mma. Sam muel era feliice come noon mai e feece tutto il posssibile per allevarlo a coon severità. Acquistò un libro l ad hooc che io cchiamai il “Benjamin “ Spo ooh” per canni e si misee ad applicaarne gli insegn namenti in maniera m moolto rigida. Persino di nottte dormiva in taverna pper insegnaarle il “galateo”. Quandoo rientrava dal lavoro o usciva a K per teenerla in forrma. passseggio con Kiska Da quel 16 geennaio 96 lla serenità sembrava torn nata nella noostra casa; m ma il futuro o prossimo ci avrebbe a risservato unaa realtà an ncora più dram mmatica deell’episodio della mortte del precedeente cane Lasky. L Quaasi il Destinno stesse faacendo le prove delle rico orrenze di date, d riceveemmo il peedigree di Kisk ka; grande fu la nosstra sorpressa quando scop primmo chee il Cuccioolo era nato o il 2 novem mbre 1995 proprio lo stesso giorrno in cui era deceduto Lasky.

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C Continua sull prossimo numero n …


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HUS DE EI NA AVAJO OS 04/03//1995 – 14/02/2007

Mi sembrra ieri quanndo, dopo averti sognnato e aspetttato a lungo, seii finalmentee entrato neella mia vitta. Eri un piccolo p panda dollce, furbo e vivacissim mo. Sei crescciuto in frettta, abbiamo iniiziato a parrtecipare allle esposiziooni, abbiamo o fatto lunghissim me passegggiate, ma la cosa che addoravi era la bicicletta. Quuante corse abbiamo fattto, veloci come c il ven nto e tu non eri mai m stanco. Quando ci fermavamoo la gente sii chiedeva cosaa avevi da urlare u così, tu t volevi coorrere, non esisteva la paroola fermarssi. E quella volta con il i bob, quan ndo ci siamo ferrmati a saluttare alcune persone, tuu urlavi, vollevi ripartire, looro dicevanoo che gridavvi perché stavi male, ch he non dovevo faarti correre con il bob dietro, d ma looro non sap pevano cosa signnificava per te, cane noordico, tuttaa quella nev ve, un bob da traainare con il i cuginettoo sopra che si divertivaa come un matto! Quello eraa il tuo monddo! Eri così buffo b quanddo volevi farr credere al gattino appeena arrivatoo a casa di essere un gatto g anche tu. Lui ti scalaava, quasi fossi fo una moontagna, tu loo lasciavi faare, lo lasciavi giocaree con la tua codda e facevi sempre l’inndifferente perché se ti giravi a guuardarlo o ad annusarrlo ti n prendevi una bella sooffiata e unnghiata sul naso. Tutti rideevano quanddo cercavi di farti picccolo come lui, a terra, strisciando s sulle zamppe in modo da essere quassi alto uguaale così che non prendessee paura veddendoti graande. Eri quasi q umano, a te spesso non n occorreeva dire nieente, bastava un u mio sguarrdo o un miio gesto e tuu sapevi cosaa fare. Quaando ti ho portato a casa molte perrsone dicevaano che mee ne sarei pentita, per looro appartennevi ad unaa razza stuppida, che non ubbidisce u m che scapppa, ma poi chi mai, ti ha conoosciuto bene si è ricredduto. Eri la mia ombra, un u passo ioo, un passoo tu. A cassa ti chiamavaano “il roboottino” percché quandoo eri con me facevi f qualssiasi cosa tii dicevo e se ti volevo innsegnare quaalcosa di nuuovo eri sem mpre attento e imparavi coosì in frettaa da non creederci. Quantoo mi divertiivo quando qualcuno volev

va farti f fare i giochetti g chhe facevi co on me e tu faceevi quell’arria annoiata, non gli mostravi nien nte, guardavvi me e sem mbravi prop prio prendertti gioco di loro. l Anchee nei tuoi ulltimi mesi, quan ndo ormai faticavi f ancche a camm minare, non appena vedevii la biciclettta pronta per p i tuoi mpagni, sem mbrava quassi che avesssi la forza com di faare l’ultimaa corsa e mi guardavi im mplorante, ma ti dovevi accontentare a e del solito giro dell’ isolato a piedi.. Quella serra in cui ti ho h dovuto lascciar andare, il tuo branco non ti vedeva, ma sapeeva cosa staava accadenndo. Si è alzzato un coro di d ululati, non n i soliti ululati brev vi, festosi, ma ululati lungghi, tristi, ddi dolore ch he sembravano o non finirre mai. Menntre i tuoi compagni pian ngevano, ho h rivissutoo tutti gli splendidi mom menti passaati insieme, quasi 12 anni a volati com me il vento … Ora staraai correndo felice sulla neve senza sentire più nnessun dolorre … Graazie di tutto Hus, non ti dimenticheerò mai!

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Marta


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From: Marco Sent: Sunday, January 26, 2008 8:05 PM Subject: Aggiornamento situazione Eccomi, scusate il ritardo della risposta, ma sono giorni un po' frenetici: mentre mi scrivevi la mail, infatti, stavo andando a prendere il cucciolo! E' femmina, si chiama Raksha. Ora dovreste dirmi come posso diventare socio...e spero vogliate darmi molti consigli, perché Renato me ne ha dati e mi continua a seguire, ma con un cucciolo di due mesi in casa non ne sai mai abbastanza! 1) Raksha piange tutta la notte a intervalli di una o due ore. Ulula come un lupo e tira giù la casa. Io non posso permettermi di lasciarla sfogare a sfinimento perché come vi spiegavo vivo in appartamento e ho alcune... priorità... Come posso risolvere il problema in modo efficace per me e per la piccola? 2) Per la verità piange tantissimo anche di giorno appena si accorge di essere lasciata sola... suggerimenti? 3) Credevo di averle insegnato a fare i suoi bisogni su un foglio di giornale. Per un giorno è andata sempre lì a fare tutto. Poi ha smesso e ora li fa un po' dove capita, ma in particolare ha scelto di farli spesso su un tappeto davanti all'ingresso del soggiorno. Che faccio? 4) ha una fifa boia di fare le scale di casa. Si pianta come un mulo e si acquatta a terra in stile "pelle d'orso" piagnucolando. Idee utili? Non vorrei prenderla sempre in braccio per tagliare corto e risparmiare tempo... Scusate la raffica di richieste, ma sono un pochettino esasperato.

In ogni caso sono anche molto soddisfatto. La cagnolina è molto affettuosa, simpatica, risponde (quasi sempre) al richiamo. Gioca sempre ed è veramente buona con tutti. L'ho portata in montagna sulla neve. Penso che nemmeno un bambino al luna Park si sarebbe divertito così tanto. Sembrava un altro cane, perfino più mansueto e obbediente del solito! Grazie davvero per tutto l'interessamento che avete dimostrato fino ad ora e per quello che potrete fare!

vediamo di rispondere ad alcune delle tue domande: 1) Raksha evidentemente soffre di crisi di abbandono, normali in un cucciolo. L'unico modo per superarle (lei e noi) è piuttosto drastico, ma l'unico efficace. Acquistate una gabbia (esatto! ho detto una gabbia di quelle per trasporto aereo di misura "media". E' una spesa che ammortizzerete rapidamente perché le servirà per tutta la vita). Mentre siete in casa iniziate a mettere nella gabbia un biscotto (o qualcosa che lei gradisca in modo particolare) tenendo la porta della gabbia aperta. Se entra a prenderlo ditele con gridolini "brava, brava" etc... vi sentirete cretini, ma funziona. Poi mettetevi i giochini, un osso da masticare e iniziate a chiudere la porta. Non spingetela dentro, fatela entrare con dei sotterfugi. Quando si accorgerà che è bloccata dentro inizierà a piangere. Non tiratela fuori, ma consolatela parlandole molto.

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Non appeena tace (e prima o pooi lo farà) fatela fa uscire sennza degnarlla di una parola, p com me se fosse unaa cosa norm male, non diitele che è stata brava in quel mom mento.... rovinereste tutto. t Man manno allungatte i tempi di permanenza nella gabbbia. Di nottte potete mettere m la gaabbia in fianco al vostro letto, l in moodo da tranqquillizzarla con c delle paarole, facenndole sentirre la vostra preesenza, ma senza s farla uscire. I cucciolii possono trattenere t laa pipì tantee ore quanti soono i mesi di età, sennza superarre le quattro o cinque ore comunque.. Gli adulti possono rimaanere in casso di emergenza anche otto - dieci orre, ma solo in caso di vera v emergenza o quando sono in vollo.... Se non pootete fare quuesto addestramento a casa fatevi osppitare da quualcuno chhe ha una sistes mazione tale t da non rischiare lo sfratto! Una voltaa che il canee è abituatoo alla gabbiaa vedrete che anche lasciiando la porrta aperta teenderà a portaarvi i suoi giochi g e a trrascorrervi alcua ne ore. Il mio Siberiian Husky ha h il suo keennel sempre aperto a e ancche in questo momennto è sdraiato dentro d con le zampe annteriori e la testa t che penzoolano fuori. p evitare le l crisi da ansia a Un altro consiglio per da separaazione è vaariare la rooutine di uscita (prenderee le chiavi, mettere il cappotto, prenp dere la boorsa, chiudeere alcune porte p ecc.) e non salutare il cane appeena si rientrra a casa, ignorarlo, faree alcune piiccole cose tipo toglieere il cappotto, sistemare la spesa e poi p rivolgerre la parola all cane, sennza particollari inflessioni, come se foste f sempree stati preseenti.

sul pianerottolo, e iniziatte a mettere un bocconccino sull'ulttimo gradinno vicino a voi; v quando l'avrà l presoo ditele 'braava' e ripeteete diverse voltte la cosa. Quando Q prennde il bocco oncino con sicu urezza metttetene uno anche sul penultimo grad dino e ripeteete alla naussea. Ferm matevi lì peer il primo ggiorno. il giorno successsivo aggiunngete un graadino (semp pre in salita, perché p i canni hanno paaura del vuo oto e scenderee è più diffficile per looro). Ricord datevi che ogn ni cosa insegnata al caane va ripettuta tutti i giorrni per 3 seettimane, doopo di ché l'avrà appressa per la vitaa. Prim ma di terminnare l'eserciizio tenete il i cucciolo vicino a voi suul gradino chhe avete rag ggiunto in salitta (il seconddo o il terzoo sempre paartendo dal bassso) e buttatte un boccooncino in fondo f alla scalla; vedrete che andrà a prenderlo iniziando cosìì a scenderee, se non lo fa tenendole un bocconccino davantti al naso acccompagnatatela dolcem mente e lenttamente verrso il basso o. Aggiungetee un gradinoo o due al ggiorno sino o a quando faràà tutta la prim ma rampa ddi scale.... Sem mpre grandi lodi e tantti bocconcin ni che sottrarrrete alla dieeta per non trovarvi co on un cucciolo obeso... In bocca all lupo

2) Lascerei per il moomento le piipì da parte.. I Siberiann Husky sonno cani talm mente pulitii che con il passsare delle settimane s daa soli non spors cano più nella loro tana,.... t abbbiate paziennza e quando saarà educata mandate a lavare il taappeto e solo dopo, quando avrà supperato i sei sette mesi, pottrete eventuualmente riimproverarlla se tornerà a sporcare in casa. 3) Per le scale, sedettevi con lei sull'ultimo gradino (inn basso ovvviamente) con c una buuona scorta di bocconcini appetitosi, mettete il cane

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CORRIS C SPOND DENZA A ed altrro ancoora…

Da: Monica Vitarelli V mbre 2007 11.24 Data: mercoleddì 21 novem

From: Evva Stefani Sent: Fridday, Novem mber 23, 20007 12:12 PM M Subject: Il I cane randdagio L'episodioo del cane randagio r lassciato morirre di fame e dii sete in unaa Mostra di opere Conttemporanee mi m ha sconnvolto a tal punto che non me la sonno sentita dii non rendeere onore a questa creatuura vittimaa dell' ennnesima bruutalità/pazzia umana. Annche se non conosco il Suo nome mi piacerebbee che avessse il Suo posto p nella racccolta sul sitto Rainbow w Bridge see naturalmentte siete d'acccordo. A voi tutti un saluto di cuuore.

Ecco vi presennto SLED, ccucciolo e come è oggi: ha h 8 anni e rappresenta appieno tutte t le caratteeristiche deel SH vitalittà, indipend denza, autono omia totale,, istinto purro e selvaticco, ma anche fedeltà e voglia v di coccole (ma solo s quando è il suo moomento). E’’ stata la prrima esperien nza nel possedere un caane, ne ero terrorizzat ta, ma m se tornaassi indietroo, lo ri-sceg glierei… a mod do suo, mi da d veramentte tanto.

Sicurameente avrai visto sul nosstro sito la "comunicazioone" , sappi che c'è staato un "CO ORO" di sdegnaate protestee. Molti nonn erano al corrente del "fattaccio iggnobile", grrazie ancorra. Ciao Laaura From: Evva Stefani Data: marrtedì 27 novvembre 2007 11.13 Subject: Il I cane randdagio Sono sicuura che quallcuno si ferm merà a rifleettere e magari certi accaadimenti pootranno sem mpre più esseree arginati. La sensibillizzazione delle d persone ai a diritti deggli animali, al rispetto della d natura chhe ci circonnda deve faar parte dell nostro bagagglio culturale. Dobbiamoo sentirci protagonist p i di questaa ns. vita e non viverla passivament p te. Se due frasi messe in rima possoono otteneree un effetto d'eco, perchéé no, voglioo essere ottiimista e pennsare al futuro ad a un monddo migliore per tutti. Vi saluto cordialmennte, a presto. Eva

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News Primavera 2008

Da: Eva Stefani A: "Siberian Husky Club Italia - Segreteria" Oggetto: Cucciolata 3m.+4f. Data: mercoledì 9 gennaio 2008 9.17

Sono stupendi e lievitano a vista d'occhio. Non sò di solito quali sono i tempi per "piazzarli" ma ho avuto un sacco di richieste nei primi dieci giorni e di effettivi impegni mi sento di dire di 2 persone. Non sono pochi, ben 7 e comunque fino ad oggi si intravedeva il colore degli occhi ma non era ben distinguibile. La cosa che invece mi ha meravigliato è che le persone cercano dei cuccioli in regalo. La situazione economica delle famiglie italiane ne ha risentito anche sotto questo aspetto. Ma non si rendono conto che per la salute del cuccioli e la rintracciabilità dello stesso, oltre alla garanzia di un cucciolo selezionato caratterialmente e l'esenzione da malattie ereditarie, è necessario sostenere degli oneri iniziali e nel tempo di mantenimento che necessariamente un privato/allevatore deve ribaltare al compratore. Comunque non hanno ancora 40 giorni e spero di consegnarli a persone che li ameranno. La soddisfazione di vederli crescere in salute e soprattutto quando mi chiamano perché mi sono avvicinata e quindi mi hanno riconosciuta è immensa. Non ti dico il padre e la madre che se li coccolano in tutti i momenti.

Smarrisce il cane sull'Etna e poi, per cercarlo, si perde pure lui. Il Soccorso Alpino della Polizia li salva entrambi. Il cane era "non vedente". ETNA - Nella mattinata dell’8 gennaio 2008, personale della Polizia di Stato – Soccorso Alpino è stato avvisato, che un 68enne si era smarrito lungo le piste da scu sull’Etna nel tentativo di recuperare il proprio cane, un Siberian Husky non vedente, che si era allontanato. Poche ore dopo l’anziano A.Z. veniva ritrovato, ma senza il proprio cane di nome Book e veniva accompagnato presso la locale guardia medica in quanto cardiopatico. Le ricerche del cane, sono invece proseguite fino a tardo pomeriggio nella zona della montagna e dei canaloni vicini agli impianti, da dove lo si udiva ululare, ma al sopraggiungere della sera le ricerche sono state interrotte per essere riprese in mattinata. Lieto fine anche per l’animale che, nonostante le condizioni meteo avverse, si era rifugiato qualche centinaio di metri oltre la parte sommatale della montagnola. Dopo averlo tranquillizzato si riusciva a riportarlo a valle, dove con grande commozione veniva riconsegnato al proprietario. (R.A.)

Aspiranti Soci Dall’art. 5 dello Statuto Sociale. ................. I nominativi di coloro che hanno richiesto di divenire Soci verranno pubblicati sul bollettino dell’ Associazione sotto la dizione “Aspiranti Soci”. Se entro due mesi dalla pubblicazione nessun socio esprime parere sfavorevole con lettera raccomandata inviata al Presidente le persone, il cui nominativo é stato pubblicato, diventeranno automaticamente Soci effettivi. Qualora dovesse pervenire al Presidente parere negativo riguardo l’accettazione di un socio, la decisione definitiva spetterà al Consiglio che, in caso di mancata accettazione della stessa, non é tenuto ad indicare i motivi della propria decisione.

Antoni Enrico, Di Petta Claudio, Federighi Alessandro, Ferraioli Cristiana, Forcato Massimiliano, Mazzeschi Elena, Milani Franco, Peranzi Antonio, Pizzuti Francesco, Pruneri Quirina, Ripani Roberto, Sommacampagna Michela, Vaccarini Duccio, Viberti Claudio.

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News Primavera 2008

NELLE TERRE SELVAGGE - Suggerimento di Giorgia, quindicenne di RC La natura selvaggia e inospitale della terra d'Alaska è lo scenario nel quale si svolge la tragica storia raccontata dall'autore di Aria Sottile: nel settembre del 1992 viene ritrovato, nel territorio a nord del monte McKinley, il corpo di quello che si rivelerà Chris McCandless, un giovane della costa orientale degli Stati Uniti che si era avventurato in primavera nella foresta per affrontare volontariamente una prova di sopravvivenza. Krakauer ricostruendo la vicenda attraverso i diari di Chris, le testimonianze di genitori, fratelli e amici, affronta inevitabilmente il tema più generale del fascino che i territori selvaggi e le attività ad alto rischio suscitano nell'immaginario americano. Uno dei pochi film dedicati all'incontaminata Alaska... alcuni come “Snow Dogs” e “Eight Below” (Otto amici da salvare) sono più concentrati sui nostri splendidi amici a quattro zampe... “Il grande Nord” (Le Dernier Trappeur) racconta una storia di amore tra uomo e natura... “Nelle terre selvagge” (Into The Wild) oltre all'amore per la natura, per i paesaggi incontaminati; è un viaggio alla ricerca della libertà assoluta, ispirato alla storia vera di un giovane divenuto icona di libertà e ribellione... ci insegnerà a guardare il mondo con una prospettiva diversa... un giovane che grazie alla lettura di numerosi libri ha imparato a sognare, a credere nella felicità lontano dalla società e dai legami che tengono l'essere umano prigioniero, a percepire la natura come uno specchio dell'interiorità, uno spirito con il quale connettersi... il desiderio di essere lì con lui.. in quei posti stupendi... soli e lontano da tutti, lasciandoci cullare dalla pace dell'infinito e dall'armonico silenzio della purezza dell'essere. Il libro è ancora più profondo (ovviamente) e coinvolgente del film recentemente apparso nelle sale cinematografiche di tutta Italia. Dello stesso Autore Jon Krakauer Aria sottile

Il silenzio del vento

Il 10 maggio 1996 una tempesta colse di sorpresa quattro spedizioni alpinistiche che si trovavano sulla cima dell'Everest. Morirono 9 alpinisti, incluse due delle migliori guide. Con questo libro, l'autore, che è uno dei fortunati che riuscirono a ridiscendere "la Montagna", scrive non solo la cronaca di quella tragedia ma intende anche fornire importanti informazioni sulla storia e sulla tecnica delle ascensioni all'Everest. Offre inoltre un esame provocatorio delle motivazioni che stanno dietro alle ascensioni ad alta quota, nonché una drammatica testimonianza del perché quella tragedia si poteva evitare.

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Il volume raccoglie dodici storie unite da un unico filo conduttore: l'avventura dell' alpinismo e il fascino irresistibile che le montagne esercitano sull' uomo. Krakauer descrive esperienze mozzafiato proprie e altrui su alcune delle pareti più difficili ed estreme del mondo: dal fallito tentativo di scalata dell' Eiger, alla solitaria avventura al Devil Thumb in Alaska, fino alla tragica estate del 1986 sul K2.


News Primavera 2008

By Cristina & Mariuccia # 1 – TROVA LE PAROLE Nella tabella qua sotto sono state disposte in verticale, orizzontale, trasversale e capovolto delle lettere che compongono le parole riportate nel riquadro a destra. Sai rintracciarle tutte? Il “tema” di questa puntata è I PRIMI SIBERIANI K T R A P S U O G G E

R S O K O C O L L Y X

E I L G G T T L L Y D

E G S C O T T Y Y U T

V R A T X T E I S K O

A I P L O Y A H I I T

N D S I G S K T G N O

K R E E V A L O D G S

A E X E X P Y L O E C

N E G G U S C A L A A

P V E L L U S R L K L

A M Y L O K O L Y E O

# 2 – LABIRINTO Aiuta mamma husky a ritrovare la sua cucciola che si è persa!

# 3 – BARZELLETTE Un uomo entra in un negozio di animali. « Buongiorno, vorrei un antipulci per cani. » « Lo porta via lei? » « Perché, scusi, devono venire qui le pulci? »

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TOGO SCOTTY KOLYMA SUGGEN SAPSUK DOLLY TOSCA DUSHKA TOTO KREEVANKA SIGRID KINGEAK




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