STARTUP Autore: Luigi Franchi
Una startup è, probabilmente prima di ogni altra cosa, conoscere sé stessi per migliorarsi e migliorare il mondo in cui viviamo. Credo che alla base di un avvio di impresa innovativa o semplicemente di un’idea ci sia questa spinta. Poi interviene la legislazione che, in Italia, con il D.L. 179/2012 “ha introdotto alcune misure specifiche a sostegno di tale tipologia di impresa per supportarle durante il loro ciclo di vita (nascita, crescita, maturità). Con questo pacchetto, oltre a sviluppare un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, creare nuove opportunità per fare impresa e incoraggiare l’occupazione, si vuole promuovere una strategia di crescita sostenibile”, come sta scritto sul sito del MISE. In questo articolo vogliamo parlare di tre startup che operano nel campo dell’alimentazione, dell’informazione gastronomica, della formazione sull’ospitalità. I loro nomi: Nero Fermento, Pillole Culinarie, Hospite.
Il ruolo delle startup
Nero Fermento Nero Fermento è una startup di Ravenna nata nel 2017 che si occupa di cibi fermentati, in particolare l’aglio. L’idea è nata prendendo spunto dalla cultura fermentativa orientale e loro, i quattro ragazzi che costituiscono la startup, hanno sviluppato autonomamente i macchinari per fermentare e maturare, in circa 60 giorni, l’aglio che, una volta completato il processo, si definisce ‘nero’. Perché proprio l’aglio? Lo chiediamo a Stefano Silvi, uno dei soci fondatori: “Siamo vicini alla zona di produzione dell’aglio di Voghiera DOP e il Consorzio è stato fin da subito disponibile ad affrontare con
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| dicembre 2021