FORMAZIONE Autrice: Simona Vitali
Aleggia da qualche tempo l’idea di una nuova offerta formativa nel panorama delle scuole secondarie di secondo grado: il Liceo del gusto, che non bisogna pensare come una rivisitazione dell’istituto alberghiero, essendo stato concepito per tutt’altro target, come vedremo. Affronteremo questo tema con delicatezza, trattandosi di bozza progettuale, che merita, a nostro avviso, di essere attenzionata per la serietà dell’approccio e per il consenso che ha saputo raccogliere, in termini di contenuti, ad opera di più parti sociali. Una vera e propria rete di soggetti che ci sta credendo. Chiariamo che non è nostra intenzione entrare troppo nei dettagli perché c’è chi, il Ministero dell’Istruzione (MIUR), dovrà esprimere una sua valutazione in merito. Ci piace tuttavia mettere in luce una sana intraprendenza, che parte proprio dalla scuola. Ebbene, sappiate che quanto stiamo per illustrarvi è nato sulla scrivania di un dirigente scolastico, prontamente supportato, in prima istanza, da alcuni docenti del proprio istituto poi da un nucleo di colleghi, per arrivare un coinvolgimento del sistema in senso più ampio. Nessuna presunzione ma la sola volontà di fare bene il proprio lavoro, come prevede l’articolo 11 del DPR 275/99, che regola il funzionamento degli istituti superiori, secondo cui una scuola o una rete di scuole ha facoltà di proporre sperimentazioni di corsi.
Liceo del gusto
L’idea, ben ponderata, di una nuova offerta formativa
| dicembre 2021
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