sala&cucina Magazine di Accoglienza e Ristorazione - Dicembre 2021

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FARE RISTORAZIONE Autrice: Mariangela Molinari

I tempi potranno anche cambiare, e con essi le abitudini e il gusto. Ma una cosa è certa: la pasta resta un must della nostra cultura gastronomica. Secondo i dati relativi al 2020 che Unione Italiana Food ha diffuso in occasione del World Pasta Day celebrato lo scorso ottobre, l’Italia ne resta il punto di riferimento per la produzione (3,9 milioni di tonnellate), con un export pari a 2,4 milioni di tonnellate. Rispetto al periodo tra gennaio e luglio 2020, l’export di pasta dei primi sette mesi del 2021 ha registrato un calo del 9,4% a valore, ma un +13% se confrontato con lo stesso periodo del 2019. I consumi interni, invece, superano i 23 chilogrammi all’anno pro capite, con alcune tendenze che nel fuori casa si delineano con evidenza, come ci raccontano gli chef interpellati lungo la penisola: la predilezione per la pasta fresca e ripiena e l’attenzione verso il recupero di grani antichi e le produzioni di piccoli pastifici artigianali. In quanto al momento di consumo, decisamente resta la regina del pranzo, mentre a cena sempre più spesso le si preferiscono altri piatti.

Intramontabile pasta Un must della cultura gastronomica italiana

Pomodoro e robiola. Chef Marco Lagrimino


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