Inviato speciale 4 5

Page 1

Guida per l’insegnante INDICE Le Unità di apprendimento

2 I dossier di classe quarta 2 I dossier di classe quinta 3 Dentro le Unità di apprendimento 4 Il metodo di studio e la regola delle 5 W 6

4

STORIA 16 24 26 51

56 62 64 86

Programmazione Soluzioni e valutazione schede INVALSI Schede di lavoro Laboratori

170 176 178 199

Programmazione Soluzioni e valutazione schede INVALSI Schede di lavoro Laboratori

206 211 213 229

SCIENZE 90 96 98 114

Programmazione Soluzioni e valutazione schede INVALSI Schede di lavoro Laboratori

230 238 240 250

MATEMATICA

MATEMATICA Programmazione Soluzioni e valutazione schede INVALSI Schede di lavoro

CLASSE

GEOGRAFIA

SCIENZE Programmazione Soluzioni e valutazione schede INVALSI Schede di lavoro Laboratori

8 9 12 13 14

STORIA

GEOGRAFIA Programmazione Soluzioni e valutazione schede INVALSI Schede di lavoro Laboratori

I volumi allegati Il libro digitale

5

CLASSE

Programmazione Soluzioni e valutazione schede INVALSI Schede di lavoro Laboratori

Altri strumenti e rubriche operative Le pagine speciali Le verifiche delle competenze

132 139 141

Programmazione Soluzioni e valutazione schede INVALSI Schede di lavoro

267 273 275


La struttura del testo

LE UNITÀ DI APPRENDIMENTO INVIATO SPECIALE è un sussidiario diverso, per la sua veste grafica ma soprattutto per il metodo di lavoro che propone. Un metodo che guida a fissare i concetti di base, intesi come nuclei di conoscenza essenziali, dopo averli selezionati e organizzati con rigore secondo l’universale regola delle 5 W. INVIATO SPECIALE è organizzato in Unità di apprendimento. Ciascuna disciplina è introdotta da uno splendido e rigoroso DOSSIER che ne definisce il campo e il metodo d’indagine.

I DOSSIER di classe quarta STORIA

GEOGRAFIA

SCIENZE

MATEMATICA

2


La struttura del testo I DOSSIER di classe quinta STORIA

GEOGRAFIA

SCIENZE

I DOSSIER sulla calcolatrice La Matematica propone, in quarta e in quinta, interessanti e divertenti DOSSIER sull’uso della calcolatrice.

3


La struttura del testo

Dentro le Unità di apprendimento Le Unità espongono i temi in modo lineare e attento a favorire l’acquisizione dei linguaggi specifici, sviluppano con gradualità gli argomenti e fissano i concetti fondamentali. Ciascuna Unità fornisce gli strumenti necessari per studiare con metodo e verificare il conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali 2013. Nelle pagine di Storia, linee del tempo e carte storico-geografiche aiutano a collocare nello spazio e nel tempo i quadri di civiltà affrontati.

Attraenti e significative, le immagini fotografiche e disegnate affiancano i testi per stimolare l’apprendimento anche attraverso il canale visivo.

4

In ogni disciplina sono sempre puntuali i collegamenti con l’attualità, in un continuo confronto tra passato e presente.


La struttura del testo Per ciascuna disciplina, la rubrica dedicata al LESSICO approfondisce il significato dei termini specifici.

In Scienze, il LABORATORIO propone e illustra numerosi e vari esperimenti, di facile esecuzione, per abituare l’alunno a un approccio operativo al metodo sperimentale.

In tutte le discipline, la rubrica PAROLE CHIAVE evidenzia i termini che esprimono le informazioni fondamentali e propone di operare con essi per sintetizzare con facilità l’argomento studiato.

In Storia, Geografia e Scienze, la rubrica GUIDA ALLO STUDIO offre all’alunno un ampio panorama di proposte operative per esercitare e consolidare le abilità.

La Matematica ha un’impostazione fortemente operativa fin dalle prime pagine che trattano i vari argomenti. A esse si affiancano intere pagine dedicate a esercizi e problemi, che offrono l’opportunità di operare scelte varie e progressive, per meglio aderire ai diversi livelli di apprendimento.

5


La struttura del testo

Il metodo di studio e la regola delle 5 W

6

SPE

LE CIA

VIATO IN

Per guidare gli alunni ad acquisire un valido metodo di studio, l’impostazione di INVIATO SPECIALE segue la regola delle 5 W e, in apertura, dedica direttamente all’alunno ben 11 pagine di consigli metodologici, per guidarlo a comprendere e a praticare questo sistema di lettura della realtà. Seguendo i consigli impartiti, ogni alunno potrà, in modo autonomo, cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati, evitando l’apprendimento meccanico e mnemonico.


La struttura del testo W ho ?

W he re ?

W he n?

CHI?

QUANDO?

W hy ?

W ha t?

DOVE?

CHE COSA?

PERCHÉ?

Le 5 W sono costantemente presenti in tutte le pagine di INVIATO SPECIALE e, come si può vedere anche nelle miniature qui riprodotte, sono evidenziate nel testo con i simboli riportati qui sopra. La regola delle 5 W è utilizzata dai giornalisti di tutto il mondo e rappresenta un efficace promemoria per chi, dovendo scrivere un articolo, deve raccogliere le idee e non dimenticare le informazioni essenziali. La trattazione degli argomenti che ne deriva aiuta i bambini ad acquisire un valido metodo di studio, a organizzare le conoscenze e a rafforzare i concetti base in modo attivo e divertente.

- STORIA 26, 27 (oppure 70 71, se si vuole variare rispetto a REPORTER

7


La struttura del testo

Altri strumenti e rubriche operative Oltre a quanto già illustrato, INVIATO SPECIALE presenta, in Storia e in Geografia, due intere Unità che spiegano natura e uso degli strumenti tipici di queste discipline e alcune rubriche operative ricorrenti.

In Storia, LEGGI L’IMMAGINE e LEGGI LA FONTE guidano a svolgere la fondamentale operazione di lettura, analisi e interpretazione delle fonti iconiche, materiali o scritte, per ottenere informazioni direttamente da esse.

8

Appositi brevi testi, evidenziati da cornici colorate, approfondiscono temi particolari.

In Geografia, la rubrica operativa LEGGI LA CARTA abitua a eseguire correttamente questa basilare operazione di interpretazione delle rappresentazioni simboliche del territorio.


La struttura del testo

LE PAGINE SPECIALI Il progetto didattico di INVIATO SPECIALE si arricchisce ulteriormente con le numerose e stimolanti pagine interamente dedicate a quei personaggi la cui azione ha segnato il cammino della società, alla CITTADINANZA ATTIVA e alla TECNOLOGIA. La Storia, inoltre, offre pagine particolarmente interessanti che introducono alla conoscenza dei MITI e invitano a considerare la loro importanza nelle culture delle civiltà antiche.

I Protagonisti Presenti nelle quattro discipline, le pagine dei Protagonisti offrono uno sguardo significativo sulle personalità che hanno segnato con la loro opera la storia dell’umanità. Queste pagine offrono, inoltre, occasioni di approfondimento di alcuni argomenti particolari trattati nel percorso didattico.

9


La struttura del testo Cittadinanza e Costituzione Un interessante approccio al concetto di Cittadinanza attiva e allo studio della Costituzione italiana è offerto da queste pagine speciali presenti in Storia, che si propongono come strumento per preparare l’alunno alla maturazione di quei principi ritenuti fondamentali per la convivenza civile. Tali principi, fatti propri e condivisi, potranno portare ogni alunno a crescere come persona e cittadino responsabile.

Le Educazioni Le pagine dedicate alle diverse Educazioni approfondiscono l’analisi di alcuni aspetti di particolare importanza e attualità, sempre rapportabili alle esperienze dirette degli alunni. Si creano così occasioni per condividere i problemi della vita quotidiana, confrontarsi sulla loro diversa percezione e ipotizzare, ed eventualmente attuare, nel proprio ambito, possibili soluzioni individuali o collettive.

10


La struttura del testo TECNOLOGIA In Storia, Geografia e Scienze, intere pagine ricche di immagini, ricostruzioni e brevi ma incisive spiegazioni, richiamano alcune delle tappe fondamentali del progresso tecnologico che ha favorito lo sviluppo delle società del passato e che sostiene l’evolversi della società attuale.

DAL MITO ALLA STORIA Caratteristiche della Storia, queste pagine aiutano a comprendere la cultura e le credenze religiose degli antichi e come essi cercassero di spiegare la realtà che li circondava e i fenomeni della natura attraverso narrazioni fantastiche che, tramandate nel tempo, costituirono spesso il fondamento dei sistemi sociali delle loro antiche civiltà.

11


La struttura del testo

LE VERIFICHE DELLE COMPETENZE Al termine di ogni UnitĂ , insegnante e allievi possono verificare il livello di raggiungimento dei traguardi di competenza con le prove predisposte nelle pagine VERIFICA LE TUE COMPETENZE. Il metodo appreso della regola delle 5 W diviene ora elemento di impostazione della verifica, ma anche occasione di discussione e confronto, nonchĂŠ stimolo per la ricerca personale.

12


La struttura del testo

I VOLUMI ALLEGATI I Quaderni delle competenze I due Quaderni delle competenze contengono diverse prove, strutturate secondo il modello INVALSI, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione del raggiungimento dei traguardi delle competenze. Si tratta di verifiche «in itinere», per la valutazione periodica delle competenze: poiché le prove sono strutturate sul testo del Sussidiario, in base alla divisione degli argomenti presenti, sarà possibile svolgere una verifica immediata sull’apprendimento di quanto studiato.

Cittadini si diventa! Il volume Cittadini si diventa! costituisce un valido supporto allo studio dell’educazione alla cittadinanza, con percorsi mirati e diversificati per la costruzione della cittadinanza attiva e del senso della legalità.

L’Atlante storico-geografico L’Atlante storico-geografico rappresenta uno strumento prezioso per collocare nel tempo e nello spazio civiltà, avvenimenti, elementi del territorio, stati e regioni del passato e del presente, insediamenti umani.

13


La struttura del testo

IL LIBRO DIGITALE Il progetto INVIATO SPECIALE risponde alle caratteristiche richieste dalla Normativa ministeriale ed è utilizzabile sia in versione cartacea sia in versione libro digitale, interattivo e multimediale. Come da indicazioni ministeriali, nella realizzazione dei nostri materiali digitali abbiamo messo al centro dell’attenzione le possibilità offerte dall’integrazione di codici comunicativi diversi e abbiamo realizzato contenuti dal più elevato rigore scientifico, ottenendo dai linguaggi utilizzati la massima qualità sotto ogni aspetto (verbale, iconico, audio e video).

I materiali digitali per gli allievi I loghi (visibili anche nelle pagine all’interno dei volumi cartacei) segnalano i contenuti digitali per gli allievi. Nella versione digitale del volume, cliccando sul logo , il libro si espande con quattro tipologie di contenuti digitali. Guardo e imparo

comprende materiali audiovisivi di vario tipo (filmati; carrellate di fotografie con o senza audio in formato di slides show; illustrazioni commentate…); per sfruttare le potenzialità delle immagini in movimento nel favorire e stimolare il processo di apprendimento.

Gioco con i numeri

contiene gli esercizi interattivi di matematica, che si possono usare su un computer o sulla Lavagna Interattiva Multimediale. Grazie alla loro forma ludica, possono servire per incentivare l’attività autonoma degli studenti o, se utilizzate in classe, per stimolare la cooperazione. La tecnica dell’autocorrezione consente anche agli allievi in difficoltà di raggiungere la soluzione corretta.

Mi esercito in...

fornisce giochi ed esercizi per le diverse discipline, stampabili e progettati per stimolare l’apprendimento con attività educative diversificate.

Carta attiva

raggruppa carte geografiche interattive delle regioni italiane, per visualizzare separatamente gli elementi fisici o politici, selezionandoli dalla legenda.

I materiali digitali per la classe e l’insegnante Nei materiali per l’insegnante, gli esercizi interattivi di matematica sono raggruppati in un unico percorso multimediale di apprendimento, suddiviso per argomenti, di cui l’insegnante potrà servirsi durante tutto l’anno scolastico. CLASSE 4a: abaco, multipli e divisori, operazioni, frazioni, numeri decimali, misure equivalenti, geometria e realtà (prospettiva), forme geometriche, classificazioni, probabilità. CLASSE 5a: abaco, numeri romani, numeri relativi, multipli e divisori, operazioni, frazioni e numeri decimali, misure equivalenti, forme geometriche, perimetro-area-volume, classificazioni.

14


La struttura del testo I cartelloni digitali per la classe possono essere proiettati sulla Lavagna Interattiva Multimediale ed essere usati come strumenti di approfondimento, ripasso ed esercitazione. Storia 4ª: Linea del tempo, Storia antica Geografia 4ª: I paesaggi italiani Scienze 4ª: Classificazione dei vegetali pluricellulari; Classificazione degli animali Matematica 4ª: Proprietà delle operazioni e unità di misura Educazione alla cittadinanza: Il cammino di una legge Educazione ambientale: Gli ambienti della Terra; Gli animali da salvare Storia 5ª: La storia di Roma Geografia 5ª: Viaggio in Italia Scienze 5ª: Il corpo umano Matematica 5ª: Le frazioni, le percentuali e i grafici

Le Lezioni LIM per l’insegnante e per la classe si propongono di superare la tradizionale separazione tra le materie di studio e di evidenziare i legami e le sinergie fra i diversi ambiti disciplinari. Progettate per integrare le lezioni frontali e le attività pratiche, consentono di realizzare molteplici attività didattiche in forma di laboratorio, come esplicitamente richiesto dalle Indicazioni nazionali. CLASSE 4a: Il fiume tra passato e presente 1. L’uomo e il fiume • 2. Le prime civiltà • 3. Dalla sorgente alla foce a CLASSE 5 : Nutrirsi per crescere 1. Viaggio tra i sapori d’Italia • 2. A tavola con gli antichi • 3. L’apparato digerente

Dal menu di ogni Lezione si può accedere ai vari capitoli, strutturati come hyperfilm. L’hyperfilm è un prodotto audiovisivo composto da un filmato principale su cui s’inseriscono dei link di approfondimento, che assumono significato in rapporto al tema trattato nel video principale. Il principio su cui si fonda è quello del collegamento ipertestuale: permettere l’accesso a un’informazione logicamente collegata alla precedente. L’utilizzo di un hyperfilm è semplice e intuitivo: per visualizzare gli approfondimenti basta cliccare sulle finestre a destra dello schermo. Al termine di ogni approfondimento il filmato riprenderà da dove è stato interrotto. Nel menu, la sezione Materiali per l’insegnante contiene la cartella Guide con i testi per la programmazione della lezione multimediale; il pdf di un volumetto stampabile con le linee guida sull’uso di un hyperfilm; i manuali di utilizzo; una cartella con gli esercizi interattivi di tutti gli hyperfilm; le immagini per creare altre lezioni digitali.

Il docente e i prodotti multimediali Le potenzialità dei prodotti multimediali possono essere messe a frutto solo grazie all’intervento dell’insegnante. A partire da questa consapevolezza, occorre ricordare che dal rapporto «docente-allievo» si passa a quello «docente-prodotto multimediale-allievo». Questa forma più complessa permette di moltiplicare i punti di vista, perché i contenuti non sono più trasmessi dal solo insegnante, ma anche dal prodotto multimediale. Il ruolo del docente resta centrale: sotto la sua guida, la visione di un hyperfilm o l’esecuzione di un esercizio interattivo diventa un momento di apprendimento di tipo cooperativo; un punto di partenza per raccontare, descrivere e dialogare insieme su un argomento. Infatti, la trasmissione dei contenuti attraverso una moltiplicazione dei punti di vista farà emergere nuovi spunti di discussione.

15


4

CLASSE

Programmazione di STORIA

Traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE al termine della classe quarta • Riconoscere ed esplorare le tracce storiche presenti nel territorio e comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale. • Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e per individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. • Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Organizzare le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. • Comprendere i testi storici proposti e individuarne le caratteristiche. • Usare carte geo-storiche, anche con l’aiuto di strumenti informatici. • Raccontare i fatti studiati e produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. • Comprendere avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal Paleolitico al mondo antico, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nelle categorie: uso delle fonti, organizzazione delle informazioni, strumenti concettuali, produzione scritta e orale.

Dossier Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

14

Il lavoro dello storico

15

Gli specialisti della storia

• Comprendere in che cosa consiste il lavoro dello storico e conoscere quali strumenti utilizza per ricostruire il passato. • Conoscere gli studiosi che collaborano con lo storico e le attività che essi svolgono.

16

La nascita della vita

• Conoscere le origini della Terra e della vita e le diverse tappe dell’evoluzione dei viventi.

Guardo e imparo La comparsa dei primi esseri viventi Pag. 17

19

L’uomo sulla Terra

• Saper ricostruire a grandi linee l’origine dell’uomo e le tappe della sua evoluzione. • Conoscere le principali caratteristiche della vita dell’uomo nella preistoria. • Saper comprendere le trasformazioni determinate dalla scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento.

Mi esercito in storia Dal Paleolitico... al Neolitico Pag. 19

Lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento

16

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO


Programmazione di STORIA

CLASSE

4

GLI STRUMENTI DELLA STORIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

20

Le fonti storiche

• Consolidare il concetto di fonte storica. • Saper riconoscere diversi tipi di fonte. • Conoscere le diverse fasi di lavoro che caratterizzano uno scavo archeologico.

22

Misurare il tempo

• Saper utilizzare la linea del tempo per organizzare informazioni, individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. • Saper collocare gli eventi sulla linea del tempo.

24

Le carte storicogeografiche

• Saper leggere e utilizzare una carta storico-geografica. • Acquisire e saper comprendere il concetto di contemporaneità in luoghi diversi.

25

Conoscere una civiltà

• Saper individuare gli elementi che caratterizzano e accomunano lo sviluppo di una civiltà. • Saper confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. • Saper individuare gli indicatori di una civiltà seguendo la traccia delle 5 W.

17


4

CLASSE

Programmazione di STORIA

LE PRIME CIVILTÀ FLUVIALI Pagine 26

18

CONOSCENZE DISCIPLINARI LE PRIME CIVILTÀ FLUVIALI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper trarre informazioni dalla lettura di una carta storico-geografica. • Saper trarre informazioni da una linea del tempo. • Saper individuare il legame tra ambiente fluviale e sviluppo delle prime civiltà.

Guardo e imparo L’uomo e il fiume Pag. 27 Le prime civiltà Pag. 27

28

LE CIVILTÀ DELLA MESOPOTAMIA

• Saper collocare nello spazio e nel tempo le civiltà della Mesopotamia e saper individuare le caratteristiche dell’ambiente fisico che le accomunano. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente.

Guardo e imparo Il moderno Iraq Pag. 28

da 29 a 39

I Sumeri

33

Tecnologia: Costruire con la terra

• Saper collocare la civiltà dei Sumeri nel tempo e nello spazio geografico in cui si è sviluppata. • Saper cogliere i nessi tra le caratteristiche geografiche e ambientali (flora e fauna) e lo sviluppo economico-sociale della civiltà sumerica.

Guardo e imparo I consigli di un agricoltore babilonese a suo figlio Pag. 29

34

Dal mito alla storia: La saggezza di Inanna Il mito di Gilgamesh

38

Tecnologia: Le invenzioni dei Sumeri

40

I Babilonesi

• Conoscere l’organizzazione sociale ed economica dei Sumeri. • Leggere e interpretare un documento iconografico. • Saper trarre informazioni dalla lettura di un testo mitologico. • Riconoscere la differenza tra mito e racconto storico. • Saper individuare le relazioni di causaeffetto tra esigenze socio-economiche e invenzione della scrittura. • Conoscere le innovazioni tecnologiche dei Sumeri e valutare l’impatto che ebbero sullo sviluppo delle altre civiltà. • Saper collocare la civiltà babilonese nel tempo e nello spazio geografico in cui si è sviluppata. • Sapere quali conoscenze matematiche e astronomiche possedevano i Babilonesi.

Guardo e imparo La nascita delle imbarcazioni Pag. 39


Programmazione di STORIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

42

Protagonisti della storia: Hammurabi

• Approfondire la conoscenza di un Protagonista della Storia babilonese: Hammurabi. • Saper leggere e interpretare un documento storico.

44

Gli Hittiti e l’età del ferro

• Saper collocare la civiltà degli Hittiti nel tempo e nello spazio geografico in cui si è sviluppata. • Conoscere le innovazioni tecnologiche degli Hittiti e valutare i cambiamenti da esse prodotti.

Tecnologia: La lavorazione del ferro 45

Una civiltà guerriera: gli Assiri

• Saper collocare la civiltà degli Assiri nel tempo e nello spazio geografico in cui si è sviluppata. • Conoscere i tratti salienti della civiltà assira.

46

Il secondo Impero babilonese

• Conoscere gli eventi che portarono alla ripresa e alla nuova grandezza di Babilonia. • Riflettere sull’organizzazione nella vita quotidiana dei Babilonesi.

CLASSE

4

Guardo e imparo Le antiche città della Mesopotamia Pag. 46 La porta di Ishtar a Babilonia Pag. 46 Mi esercito in storia Babilonia Pag. 47

48

Cittadinanza e Costituzione: Il primo concetto di stato

• Conoscere il concetto di stato. • Saper riconoscere le diverse forme di stato. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente.

Verifica le tue competenze Mi esercito in storia CRUCISTORIA Pag. 49

da 50 a 62

LA CIVILTÀ EGIZIA

• Conoscere la flora e la fauna dell’Egitto antico. • Saper cogliere i possibili nessi tra passato e presente. • Saper analizzare la struttura della società egizia. • Conoscere la religione degli antichi Egizi e la loro concezione della vita dopo la morte. • Saper trarre informazioni dalla lettura di un testo mitologico.

Guardo e imparo Il corso del Nilo Pag. 51

54

Dal mito alla storia: Il mito di Osiride, il verdeggiante

Sulle rive del Nilo Pag. 51 Il Nilo e l’agricoltura Pag. 51 Ode al Nilo Pag. 51

19


4

CLASSE

Pagine

60

62

CONOSCENZE DISCIPLINARI

Protagonisti della storia: Hatshepsut Tecnologia: L’orologio ad acqua

Programmazione di STORIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Riconoscere la differenza tra mito e racconto storico. • Cogliere il significato attribuito dagli Egizi al rito dell’imbalsamazione. • Conoscere l’architettura delle piramidi. • Scoprire le caratteristiche principali della scrittura geroglifica. • Conoscere il ruolo della donna nella civiltà egizia. • Approfondire la conoscenza di una Protagonista della Storia egizia: Hatshepsut. • Conoscere alcune abitudini della vita quotidiana degli Egizi e una delle loro innovazioni tecnologiche. • Saper collocare nel tempo e nello spazio la civiltà egizia e saper individuare le caratteristiche fisiche dell’ambiente in cui si è sviluppata.

Guardo e imparo La sfinge Pag. 56 La piramide di Cheope: la Grande Galleria Pag. 56 Le piramidi di Giza Pag. 57 La Valle dei Re Pag. 61 La tomba di Tutankhamon Pag. 61 Mi esercito in storia L’arte presso gli Egizi Pag. 61 Guardo e imparo A tavola con gli antichi Egizi Pag. 62

Verifica le tue competenze Mi esercito in storia CRUCISTORIA Pag. 63 64

20

LA CIVILTÀ INDIANA

• Saper collocare nello spazio geografico la civiltà indiana e individuare le caratteristiche fisiche dell’ambiente in cui si è sviluppata. • Conoscere la civiltà indiana e seguire il suo sviluppo nel tempo. • Conoscere gli eventi che furono all’origine della seconda civiltà indiana. • Saper cogliere i possibili nessi tra passato e presente. • Saper cogliere i nessi tra le caratteristiche geografiche e lo sviluppo economicosociale della civiltà indiana.

Guardo e imparo La civiltà della Valle dell’Indo Pag. 65 Il commercio sull’Indo Pag. 65


Programmazione di STORIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

66

LA CIVILTÀ CINESE

67

Tecnologia: Invenzioni preziose

CLASSE

4

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper collocare nello spazio geografico la civiltà cinese e individuare le caratteristiche fisiche dell’ambiente in cui si è sviluppata. • Conoscere la civiltà cinese e seguire il suo sviluppo nel tempo. • Saper analizzare la struttura della società cinese. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente. • Scoprire le caratteristiche principali della scrittura per ideogrammi. • Conoscere alcune innovazioni tecnologiche dei Cinesi e saperne valutare l’impatto sullo sviluppo delle civiltà occidentali.

Guardo e imparo Il Grande Canale Pag. 66

21


4

CLASSE

Programmazione di STORIA

LE ANTICHE CIVILTÀ DEL MARE Pagine

22

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

70

LE ANTICHE CIVILTÀ DEL MARE

• Saper trarre informazioni dalla lettura di una carta storico-geografica. • Saper trarre informazioni da una linea del tempo. • Saper individuare le caratteristiche delle civiltà che si svilupparono lungo le coste e nelle isole del Mar Mediterraneo.

da 72 a 75

I FENICI

• Saper collocare nello spazio la civiltà dei Fenici e saper individuare le caratteristiche fisiche dell’ambiente in cui essa si sviluppò, con particolare attenzione alla flora e alla fauna. • Saper collocare nel tempo la civiltà fenicia. • Saper cogliere i possibili nessi tra passato e presente. • Analizzare gli aspetti socio-economici e culturali della civiltà fenicia. • Conoscere le scoperte tecnologiche dei Fenici. • Comprendere l’origine e l’importanza dell’invenzione dell’alfabeto.

74

Tecnologia: Le invenzioni dei Fenici

da 76 a 79

GLI EBREI

• Saper collocare nello spazio la civiltà ebraica e saper individuare le caratteristiche fisiche dell’ambiente in cui essa si sviluppò, con particolare attenzione alla flora e fauna. • Saper collocare nel tempo la civiltà ebraica. • Conoscere gli aspetti più importanti della religione degli Ebrei. • Capire in che modo le caratteristiche del territorio influirono sullo sviluppo economico della civiltà ebraica. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente. • Conoscere le vicende storiche che portarono alla nascita del Regno di Israele. • Individuare le principali cause della dispersione del popolo ebraico.

Mi esercito in storia La porpora Pag. 74 La scrittura degli antichi Pag. 75 Guardo e imparo Il Tempio di Salomone Pag. 79 Mi esercito in storia Gerusalemme ai tempi di Gesù Pag. 79


Programmazione di STORIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

CLASSE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

80

Cittadinanza e Costituzione: Le religioni nel mondo

• Riflettere sui principi di tolleranza religiosa.

Verifica le tue competenze CRUCISTORIA Pag. 81

da 82 a 85

LA CIVILTÀ MINOICA

• Saper collocare nello spazio la civiltà minoica. • Saper collocare nel tempo la civiltà minoica. • Saper cogliere i possibili nessi tra passato e presente. • Saper descrivere il contesto storico e geografico in cui si sviluppò la civiltà minoica. • Riconoscere gli elementi determinanti per lo sviluppo della civiltà minoica. • Analizzare la struttura e le caratteristiche della società minoica. • Conoscere la religione dei Cretesi.

Mi esercito in storia Creta, civiltà dei palazzi Pag. 84

85

Dal mito alla storia: Il mito del Minotauro

• Saper trarre informazioni dalla lettura di un testo mitologico. • Saper stabilire connessioni tra racconto mitologico ed eventi storici.

da 86 a 89

LA CIVILTÀ MICENEA

• Saper descrivere il contesto storico e geografico in cui si è sviluppata la civiltà micenea. • Saper collocare nel tempo la civiltà micenea. • Analizzare la struttura e le caratteristiche della società micenea. • Conoscere la religione dei Micenei. • Saper trarre informazioni dalla lettura di un testo mitologico. • Saper stabilire connessioni tra mito e storia.

Dal mito alla storia: Il lungo ritorno di Ulisse

4

Mi esercito in storia Gli Achei e la civiltà micenea Pag. 88

23


4

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

IL MIO QUADERNO DELLE COMPETENZE 4ª Il quaderno offre diverse prove, strutturate secondo il modello Invalsi, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione delle competenze raggiunte. Lo scopo delle schede che propongono le prove, infatti, è duplice: a) offrire a tutti gli insegnanti materiali utili alla verifica e alla valutazione oggettiva delle competenze via via acquisite dagli alunni; b) abituare gli alunni alla tipologia delle prove che l’Invalsi propone annualmente.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Per l’attribuzione dei voti, ciascun insegnante potrà adottare i parametri più rispondenti alla situazione presente nella propria classe oppure adeguarsi alla misurazione dei livelli stabilita collegialmente. Nel prospetto, che segue la griglia di correzione, forniamo una proposta per la conversione dei punteggi in voti. Data la finalità delle prove, pur ispirandosi in percentuale al sistema dell’Invalsi, sono stati semplificati i parametri di valutazione, evitando, per esempio, di attribuire un punteggio in base alla maggiore o minore facilità dei vari quesiti, perché il concetto di facilità non è sempre individuabile e unico.

24


GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 1: Prova 2: dom. risposte punti * 1

dom. risposte

Prova 3: punti

B

1

1

B

1

2

B

1

2

C

3

C

1

3

B

4

D

1

4

5

B

1

5

6

B

1

6 7

dom. risposte

punti

punti

A

1

D

1

2

D

1

B

1

3

C

1

11

C

1

4

B

1

12

A

1

5

C

1

13

C

1

6

A

1

7

C

1

8

B

1

9

B

1

10

D

1

11

A

1

1

9

1

10

B

1

D

1

C

1

A

1

dom. risposte

C

1

1

2

D

1

punti

1

B

punti

voto

descrittori

0 - 12

4

conoscenze e abilità lacunose

13 - 16

5

conoscenze e abilità molto incerte

17 - 19

6

conoscenze e abilità essenziali

20 - 22

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

23 - 25

8

conoscenze e abilità buone

26 - 28

9

conoscenze e abilità esaurienti

29 - 30

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 4: Prova 5: 1

dom. risposte

1

8

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 30

dom. risposte

4

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

Prova 6: punti

dom. risposte

D

1

9

2

B

1

10

punti

dom. risposte

punti

A

1

1

C

1

B

1

2

D

1

3

A

1

3

A

1

11

C

1

3

B

1

4

B

1

4

C

1

12

D

1

4

D

1

5

B

1

5

D

1

13

C

1

5

A

1

6

D

1

6

B

1

14

C

1

6

D

1

7

C

1

7

B

1

15

B

1

7

B

1

8

C

1

8

A

1

16

B

1

8

A

1

9

D

1

9

C

1

10

A

1

10

A

1

11

D

1

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 37

* Un

punti

voto

descrittori

0 - 14

4

conoscenze e abilità lacunose

15 - 19

5

conoscenze e abilità molto incerte

20 - 23

6

conoscenze e abilità essenziali

24 - 27

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

28 - 30

8

conoscenze e abilità buone

31 - 33

9

conoscenze e abilità esaurienti

34 - 37

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

punto per ogni risposta esatta; zero punti per ogni risposta sbagliata o mancante.

25


classe

Scheda 1

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le fonti storiche Le informazioni storiche possono essere fornite da fonti di categoria diversa: orali, scritte, materiali, visive. In base alla categoria cui appartiene, inserisci ognuna delle fonti elencate qui sotto nella tabella che segue. testo di una legge • mummia • intervista • graffito rupestre • tempio • mosaico • racconto di un testimone • lettera

fonti orali

.................................................................................................................... ....................................................................................................................

fonti scritte

.................................................................................................................... ....................................................................................................................

fonti materiali

.................................................................................................................... ....................................................................................................................

fonti visive

.................................................................................................................... ....................................................................................................................

Per ogni reperto indica se si tratta di fonte materiale (M), visiva (V) o scritta (S).

Quale reperto risale alla preistoria e quale alla storia? Da che cosa lo capisci? ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................ ............................................................................

26

1

2


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il tempo della storia Leggi e completa il testo che segue. La preistoria misura il tempo in millenni o addirittura in milioni di anni, studiando la storia si parla di secoli o di anni. Per misurare il tempo, però, occorre avere un punto di partenza certo: per noi la numerazione degli anni parte dalla nascita di Cristo, tutti gli anni della storia precedenti a tale momento si dicono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (abbreviazione: . . . . . . . . . ); gli anni successivi si dicono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (abbreviazione: . . . . . . . . . ).

Scheda 2

nome

Collega ogni data al punto corrispondente della linea del tempo. 900 a.C.

200 d.C.

800 d.C.

400 a.C.

500 a.C.

100 a.C.

Nascita di Cristo

1000 a.C.

300 d.C.

1000 d.C.

Ordina le seguenti date, dalla più lontana nel tempo alla più recente. 78 a.C. • 1400 d.C. • 1105 a.C. • 537 d.C. • 658 a.C. ...........................

...........................

...........................

...........................

................... ........

Calcola quanti anni sono trascorsi dalla data indicata a oggi. Perché in alcuni casi bisogna sottrarre gli anni e in altri bisogna aggiungerli? • Dal 2000 d.C. a oggi sono trascorsi ............................. anni.

(20....... – 2000).

• Dal 700 d.C. a oggi sono trascorsi ............................. anni.

(.............

............. )

• Dal 1950 d.C. a oggi sono trascorsi ............................. anni.

(.............

............. )

• Dal 300 d.C. a oggi sono trascorsi ............................. anni.

(.............

............. )

• Dall’800 a.C. a oggi sono trascorsi ............................. anni.

(20....... + 800).

• Dal 1750 a.C. a oggi sono trascorsi ............................. anni.

(.............

............. )

• Dal 200 a.C. a oggi sono trascorsi ............................. anni.

(.............

............. )

• Dal 3000 a.C. a oggi sono trascorsi ............................. anni.

(.............

............. )

27


STORIA

classe

Scheda 3

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il conteggio dei secoli I secoli vengono indicati con i numeri romani: gli anni compresi fra l’anno 1 e l’anno 100 formano il primo secolo, gli anni compresi fra l’anno 101 e l’anno 200 compongono il secondo secolo, e così via. A questo conteggio si aggiunge l’indicazione avanti o dopo Cristo.

Completa la tabella con le corrispondenze anni/secoli. è il secolo…

in numeri romani

dall’anno… all’anno…

primo

I secolo

secondo

..........

quinto

V secolo

sesto

..........

decimo

X secolo

dall’anno .......... all’anno ..........

........................................

XVI secolo

dall’anno .......... all’anno ..........

........................................

XIX secolo

dall’anno .......... all’anno ..........

........................................

XX secolo

dall’anno .......... all’anno ..........

........................................

XXI secolo

dall’anno .......... all’anno ..........

secolo

secolo

dall’anno 1 all’anno 100 dall’anno 101 all’anno 200 dall’anno 401 all’anno .......... dall’anno .......... all’anno ..........

Completa. Oggi siamo nell’anno 20................... , quindi siamo nel ................. secolo.

Per abituarti a collocare i fatti nel tempo parlando sia di secoli che di anni, scrivi in numeri romani a quale secolo appartiene ciascuna delle seguenti date.

28

476 d.C. appartiene al ................... secolo d.C.

1100 a.C. appartiene al

33 a.C. appartiene al

1492 d.C. appartiene al

.......................................

.......................................

299 d.C. appartiene al

108 a.C. appartiene al

.......................................

.......................................

1945 a.C. appartiene al

776 d.C. appartiene al

.......................................

.......................................

1789 d.C. appartiene al

1950 d.C. appartiene al

.......................................

.......................................

.......................................


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I quadri di civiltà Nello studio della storia si parla spesso di «civiltà» per indicare l’insieme degli aspetti che caratterizzano un popolo in un certo momento storico; nella storia dell’umanità si sono succedute molte civiltà, diverse le une dalle altre. Il termine civiltà deriva dalla parola civitas, che in latino significa «città». Infatti, se durante la preistoria tutti gli uomini vivevano in modo simile, con la nascita delle città il loro modo di vivere cominciò a differenziarsi da un luogo all’altro, ed emersero le differenze tra i vari gruppi umani. Ricostruire un quadro di civiltà significa dunque ricostruire il modo di vivere di un popolo esaminandone gli aspetti più importanti. Questi aspetti si chiamano «indicatori di civiltà».

classe

4 Scheda 4

nome

Collega con un tratto ogni indicatore di civiltà con il suo significato. TEMPO E LUOGO

Modo di organizzare la vita del gruppo e di governare. Suddivisione in classi sociali.

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Conoscenze scientifiche, invenzioni e uso di strumenti e processi per migliorare il modo di vivere e di lavorare.

ORGANIZZAZIONE SOCIALE

RELIGIONE

CULTURA

Epoca e durata di una civiltà; ambiente e relazioni con il territorio. Modo di abitare e di vestirsi; alimentazione, svaghi… Miti e credenze; divinità e riti per onorarle.

VITA QUOTIDIANA

Attività lavorative (agricoltura, pastorizia, artigianato, commercio…), svolte dalla popolazione per procurarsi i beni necessari.

TECNOLOGIA E INVENZIONI

Usanze e tradizioni, forme d’arte, modo di esprimersi e di comunicare.

29


classe

Scheda 5

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Vivere lungo i fiumi Spiega lo sviluppo delle civiltà fluviali numerando da 1 a 3 le frasi di ogni gruppo, secondo una sequenza logica di causa-effetto. La necessità di controllare le piene incrementò lo studio del terreno e la capacità di canalizzare le acque. La canalizzazione delle acque favorì l’agricoltura. La presenza di grandi fiumi assicurò grandi quantità di acqua.

La migliore nutrizione fece aumentare la popolazione. La maggiore produzione agricola aumentò la disponibilità di cibo. L’aumento della popolazione portò alla specializzazione del lavoro: non più solo agricoltori e pastori, ma anche artigiani e guerrieri. La facilità di movimento favorì il commercio. La presenza dei fiumi offrì nuove vie di comunicazione. Culture e civiltà diverse entrarono in contatto.

30


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sui fiumi le prime civiltà Indica se ciascuna delle seguenti affermazioni è vera o falsa. • La scoperta dell’agricoltura spinse gli uomini a stabilirsi presso i fiumi. • Nelle prime città non c’era bisogno che vi fossero re o capi. • Gli abitanti dei villaggi si scambiavano prodotti agricoli e manufatti. • Con il tempo i villaggi si ingrandirono e diventarono città. • Con lo sviluppo delle attività agricole diminuì la produzione di manufatti. • Con l’agricoltura sparì ogni attività di caccia e pesca. • Nelle città-stato gli uomini impararono a distribuirsi i compiti e nacquero tanti lavori diversi. • La presenza del fiume rendeva più difficili gli spostamenti di persone e merci.

V V

F F

V V

F F

V V

F F

V

F

V

F

Scheda 6

nome

Completa il testo con le parole mancanti. Le prime civiltà fluviali si svilupparono a partire dal .................................... a.C. Le prime città-stato sorsero in un territorio chiamato .................................................. perché attraversato da due fiumi: il ....................................... e l’ .................................... . La regione fu abitata dai .................................................. , dai ............................................. , dagli ........................................... e dagli ................................................. Questi popoli vissero in Mesopotamia in epoche ........................................

Rispondi. • I territori attraversati dai fiumi erano prevalentemente montuosi o pianeggianti? ............................................................................................................................... .............................

• Quale attività economica era favorita dalla presenza dei fiumi? ............................................................................................................................... .............................

• Quali pericoli e problemi derivavano dalla vicinanza al fiume? ............................................................................................................................... .............................

• Come furono risolti? ............................................................................................................................... .............................

• La civiltà dei Babilonesi è precedente o successiva a quella dei Sumeri? ............................................................................................................................... .............................

31


classe

Scheda 7

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il mito di Inanna Leggi con attenzione i testi che seguono, poi rispondi alle domande. Presso i Sumeri la divinità femminile più amata era Inanna, che corrispondeva alla dea babilonese Ishtar. Inanna era la dea madre dell’amore, della fertilità della terra e della maternità; era però anche la dea della guerra, perché l’amore, quando è cieco, può scatenare passioni, violenza e odio. Il suo culto si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo e le sue tante varianti diedero origine alle divinità di Afrodite, Cibele, Iside, Venere. I popoli antichi confondevano spesso storia e leggenda. Un mito sumero immagina una disputa tra il dio-pastore Dumuzi e il dio-contadino Enkimdu, entrambi innamorati della dea Terra Inanna, che preferì il contadino. Dumuzi non se ne dava pace e si chiedeva: «Che cos’ha lui più di me? Enkimdu le offre lino leggero, ma io ho da darle la soffice lana delle mie pecore. Se lui ha l’orzo per fare la birra, io ho il latte da cui si ricava ottimo formaggio!» Così dicendo vagava disperato, finché si accorse di aver spinto le sue pecore a brucare sui campi coltivati di Enkimdu e Inanna. Allora, vergognandosene, fuggì spaventato, ma la dea lo rincorse e lo rincuorò: – Non fuggire! – gli disse. – Porta le tue pecore a pascolare tra le stoppie: concimeranno i miei campi. I tuoi agnelli potranno bere l’acqua dei miei canali. Io ti sono amica e voglio che anche tu ed Enkimdu lo siate. Pastori e contadini devono collaborare per il bene di tutti! Così gli dèi si riconciliarono e da allora contadini e allevatori non furono più rivali, ma abitarono gli stessi luoghi, sfruttandoli di comune accordo. Questa storia illustra con chiarezza ciò che avvenne in Mesopotamia quando le tribù di pastori nomadi, che invidiavano il tipo di vita organizzato, più sicuro e più ricco dei sedentari, invasero i territori coltivati dagli agricoltori cercando un luogo dove stabilirsi. Contadini e allevatori lottarono a lungo per il possesso delle rive fertili dei fiumi, finché si resero conto che erano ugualmente utili alla società, e insieme parteciparono alla costruzione delle prime grandi civiltà. • Quale fenomeno sociale intende spiegare il mito? • Come si risolse la disputa tra pastori e contadini? • Perché Inanna era la dea dell’amore, ma anche dell’odio? • I popoli antichi erano politeisti e le diverse religioni si influenzarono a vicenda. Quali divinità s’ispirarono a Inanna?

32


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I popoli della Mesopotamia La Mesopotamia fu abitata, nei secoli, da molti popoli; collega ciascuno di essi con le informazioni che lo riguardano. Furono sottomessi dagli Assiri, ma in seguito riuscirono a riprendere il comando del loro regno.

SUMERI

classe

4 Scheda 8

nome

Inventarono la scrittura cuneiforme. Gilgamesh, re di Uruk, fu il loro mitico e famoso eroe.

BABILONESI Utilizzavano carri con ruote dotate di raggi, più leggeri e veloci. HITTITI

ASSIRI

A loro si deve il primo codice di leggi scritte. Avevano un esercito potentissimo e ben armato perché sapevano lavorare il ferro con tecniche evolute. Il loro re Assurbanipal spostò la capitale da Assur a Ninive. Arrivarono dall’Anatolia (l’odierna Turchia) attratti dalle ricchezze dell’Impero babilonese.

Completa il testo scrivendo al posto giusto le parole mancanti. I Sumeri inventarono la ................................. che fu applicata ai carri da trasporto e da guerra. I Babilonesi fondarono un potente impero la cui capitale era ................................. Gli Assiri avevano un forte esercito formato da guerrieri a piedi e da cavalieri su ................................. ben addestrati; ma il punto di forza dell’esercito erano gli abilissimi ................................. esperti nell’uso dell’arco. I templi della Mesopotamia sorgevano sulle ................................. , che erano maestosi edifici a gradoni con enormi scalinate.

33


classe

Scheda 9

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La scrittura sulle tavolette Leggi e comprendi ciascuno dei quattro paragrafi che seguono; poi assegnagli un titolo e scrivilo sui puntini; infine rispondi alle domande.

1. ........................................................................... La terra dei Sumeri, attraversata da due fiumi, era ricca di acquitrini e di fango. Perciò essi trovarono comodo usare tavolette d’argilla, cioè di fango essiccato, come supporto per scrivere. Le tavolette erano semplicemente lasciate asciugare al Sole e poi riposte in un archivio. Ogni tanto, per cause accidentali, l’archivio prendeva fuoco e le tavolette crude subivano una cottura. In questo modo l’argilla si trasformava in terracotta, dura e rossastra, inalterabile dall’acqua. Quegli incendi sono stati provvidenziali per noi, perché grazie a essi tante tavolette ci sono giunte praticamente intatte dopo migliaia di anni. • Perché i Sumeri usarono le tavolette d’argilla? ............................................................................................................................... ........................

• Come mai molte di esse sono arrivate intatte fino a noi? ............................................................................................................................... ........................

2. ........................................................................... All’inizio la scrittura non era composta da cunei, ma dalla figura degli oggetti da rappresentare, incisa con una punta. Purtroppo, l’incisione provocava nell’argilla delle slabbrature e il distacco di frammenti, perciò i segni dovevano essere continuamente ripuliti mentre venivano incisi sulle tavolette. Per evitare questo inconveniente, si passò a imprimere dei tratti rettilinei per mezzo di uno stilo. In questo modo però i disegni furono alterati: le curve sostituite da tratti diritti resero le figure sempre più schematiche fino a renderle irriconoscibili. I segni divennero quindi dei simboli astratti, il cui significato non era più legato alla figura originale, che non era più possibile riconoscere. • Quale inconveniente presentava incidere figure di oggetti sull’argilla? ............................................................................................................................... ........................

• Quale espediente fu adottato? ............................................................................................................................... ........................

34


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3. ........................................................................... Se era facile indicare prodotti agricoli con un disegno o con un simbolo, più difficile era scrivere il nome di una persona. Per risolvere il problema, qualcuno pensò di utilizzare delle parole corte e di unirle come si fa con i rebus. Per esempio: in sumero la testa si diceva «lu» e la bocca «ka»; leggendo in rapida successione i suoni dei nomi dei due disegni di testa e bocca, si ricava il nome moderno di «Luca». In base a questo criterio, intorno al 3000 a.C., furono introdotti altri segni (fonogrammi) che non servivano per rappresentare un oggetto, ma per rappresentare il suo nome. Così si poterono indicare non solo le merci, ma anche i nomi delle persone interessate nella compravendita.

Scheda 9

nome

• Perché in una compravendita è necessario scrivere nomi di persona? ............................................................................................................................... ........................

• Quale difficoltà presentava la scrittura con disegni o simboli? ............................................................................................................................... ........................

• Quale sistema si individuò per scrivere i nomi o altre parole astratte (per esempio dolore, amore, amicizia)? ............................................................................................................................... ........................

4. ........................................................................... Passarono molti secoli prima che la scrittura fosse usata per scopi diversi da quelli contabili e commerciali, e solo nel 2000 a.C. si prese a utilizzarla anche per testi legali, di letteratura o scolastici. La scrittura cuneiforme si diffuse in tutto il Medio Oriente, dove fu usata per millenni prima di essere sostituita dalla più facile scrittura alfabetica.

Scrittura alfabetica fenicia.

• All’inizio, per quali scopi e necessità serviva la scrittura? ............................................................................................................................... ........................

• In seguito a che cos’altro servì? ............................................................................................................................... ........................

• Dove e per quanto tempo durò la scrittura cuneiforme? ............................................................................................................................... ........................

Riassumi ed esponi oralmente il contenuto di tutti i paragrafi.

35


classe

Scheda 10

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Marduk, dio di Babilonia I popoli della Mesopotamia credevano che le loro vicende politiche fossero il risultato delle azioni degli dèi. Le tavolette di Ninive riportano i miti relativi alla creazione del mondo; Marduk era l’eroe del poema, vincitore sulla dea Tiamat.

Leggi il mito che segue. In principio nell’Universo c’era il caos: Apsu, l’acqua dolce dei fiumi, e Tiamat, l’acqua dei mari, mescolavano le loro acque. Essi generarono una coppia di dèi e da questi nacquero altri dèi. Ma le giovani divinità erano chiassose e disturbavano il vecchio Apsu, che decise di distruggerle. Il giovane dio Ea riuscì però a uccidere Apsu, lo trasformò in una montagna e vi si stabilì con sua moglie. Da lui nacque Marduk, dio del Sole e della vegetazione, il più grande degli dèi, protettore di Babilonia. Nel frattempo Tiamat, per vendicare la morte di Apsu, decise di attaccare gli dèi, che furono presi dal terrore. Soltanto Marduk osò affrontare la malvagia Tiamat in combattimento e dopo una lunga battaglia la uccise. Morta Tiamat, Marduk tagliò in due il suo corpo, creando con la metà superiore il cielo e con l’altra la Terra. Marduk fu esaltato come re degli dèi e si dedicò all’organizzazione dell’Universo: creò gli astri, le piante, gli animali e ne affidò il governo agli dèi. Ma gli dèi gli chiesero: – Chi ci servirà mentre manteniamo l’ordine nell’Universo? Allora Marduk prese sangue e ossa e plasmò un fantoccio che chiamò Uomo, al quale diede il compito di servire e accudire gli dèi. Gli dèi furono soddisfatti e per ringraziare Marduk del suo dono, gli innalzarono un tempio dove potesse riposare dalle sue fatiche. Lavorarono con mattoni, oro e pietre finché sorse, in tutto il suo splendore, la città di Babilonia con il suo grande tempio, dimora del dio Marduk.

Rifletti sul significato del mito e completa. Con questo mito i Babilonesi spiegavano: • la creazione dell’

........................................................

• la nascita dell’ .............................................................. • la fondazione di

.........................................................

• l’innalzamento della grandiosa

.............................

Rispondi: secondo i popoli della Mesopotamia, per quale scopo erano stati creati gli uomini? ............................................................................................................................... .............................

36


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gli Assiri, popolo di guerrieri Leggi attentamente ogni paragrafo, poi rispondi sul quaderno alle domande, riassumendo con parole tue. 1. Gli Assiri erano un popolo di guerrieri, che si stabilì ad Assur intorno al 2000 a.C. Poiché le loro terre non erano fertili, conducevano una vita dura e se cercavano di conquistare terre migliori, venivano respinti entro i loro confini dagli Hittiti, dai Babilonesi, dagli Egiziani. Obbligati ad aggredire per sopravvivere, gli Assiri adottarono una spietata politica di espansione: trattarono crudelmente i nemici vinti, oppressero Babilonia e la Siria, fecero prigioniere le tribù di Israele, distrussero le città babilonesi ribelli e fecero di Ninive la loro nuova capitale.

classe

4 Scheda 11

nome

2. Gli Assiri dovettero il loro successo alle imprese militari compiute da un esercito ben organizzato. A differenza di altri popoli contadini, che impugnavano le armi solo in caso di necessità, i soldati assiri erano addestrati e combattevano secondo una tattica militare prestabilita. Inventarono enormi piattaforme armate che portavano fin sotto le mura delle città assediate: dal loro interno gli arcieri potevano tirare frecce sul nemico. Costruirono arieti, cioè enormi pali con la testa di ferro, con cui demolivano le mura, aprendo una breccia che permetteva loro di entrare. 3. Anticamente non esisteva il concetto di «patria», in quanto gli uomini erano uniti solo dal culto verso la stessa divinità: così gli Assiri erano «il popolo di Assur», come i Babilonesi erano «il popolo di Marduk». Quindi gli dèi dell’antichità erano l’elemento di unione di un popolo e di sviluppo di una civiltà. La società assira ruotava attorno alla figura del re, figura religiosa che incarnava la volontà del dio Assur. Alla morte del re, i sacerdoti sceglievano il suo successore tra i figli, osservando le viscere di una capra sacrificale. In quanto scelto dal dio, l’autorità del re non era messa in discussione e non c’erano fazioni a dividere il popolo. Con questa struttura sociale, prima i Sumeri e poi gli Assiri dominarono il mondo antico. 1. Perché gli Assiri divennero forti e feroci guerrieri? 2. Da che cosa dipendevano le loro vittorie militari? 3. Quale importanza avevano la religione e le divinità presso i popoli antichi?

37


STORIA

classe

Scheda 12

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Civiltà nel tempo (A) Osserva con attenzione la linea del tempo della Mesopotamia e scrivi accanto a ogni data il nome della civiltà presente nel territorio in quel periodo. 4000 a.C.

3100 a.C.

1800 a.C.

S U M E R I

Nasce la civiltà dei Sumeri

3800 a.C. 1350 a.C. 3200 a.C.

I Sumeri inventano la scrittura

1100 a.C.

BABILONESI

850 a.C. 2930 a.C. 580 a.C.

............................................ ............................................ ............................................

539 a.C.

ASSIRI Finisce il secondo Impero babilonese

Gli Assiri invadono la Mesopotamia e se ne impossessano

Con il re Hammurabi nasce il primo Impero babilonese

612 a.C.

Gli Assiri sono sconfitti e nasce il secondo Impero babilonese

............................................ ............................................ ............................................

Confronta le linee del tempo e rispondi. 4000 a.C.

3000 a.C.

2000 a.C.

S U M E R I

Nascita di Cristo

1000 a.C.

1000 d.C.

2000 d.C.

BABILONESI ASSIRI E G I Z I

I N D I A N I C I N E S I

• La nascita delle diverse civiltà fu contemporanea? ........................................................ • In base alle linee del tempo, quale civiltà ebbe durata maggiore? ............................................................................................................................... .............................

• Quale, invece, ebbe durata più breve? .............................................................................. • In quale anno ebbe inizio, all’incirca, la civiltà dei Babilonesi?

.................................

• In quale periodo furono contemporanee la civiltà indiana e quella sumera? ............................................................................................................................... .............................

• Quali civiltà erano presenti nel 1500 a.C.? ..................................................................... ............................................................................................................................... .............................

• La civiltà dei Babilonesi è precedente o successiva a quella dei Sumeri? ............................................................................................................................... .............................

• In quale data, all’incirca, inizia e finisce la civiltà sumera?

.........................................

............................................................................................................................... .............................

• Quanti anni durò?

........................................

Quanti secoli?

............................................

• Complessivamente quanti secoli durarono le civiltà della Mesopotamia? ............................................................................................................................... .............................

38


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lettura di un documento visivo La pittura egizia qui riprodotta, scoperta in una tomba vicino alla città di Tebe e conservata nel Museo del Louvre a Parigi, raffigura contadini al lavoro. Per gli antichi Egizi l’agricoltura rappresentava la principale attività economica.

classe

4 Scheda 13

nome

Trai informazioni dal dipinto e completa il testo scrivendo sui puntini le parole che mancano. L’immagine va letta partendo dalla sinistra e dal basso: le varie fasi del lavoro nei campi sono raffigurate in successione, come in un racconto a fumetti.

• La prima azione raffigurata è la ..................................... come si capisce osservando il secondo contadino; alcuni altri contadini tirano un ............................................. , mentre l’ultimo lo spinge verso il basso per farlo penetrare in profondità nel terreno. • Intanto altri due contadini stanno ...................................................... la terra. • Nell’immagine centrale il ............................................................ è maturo e si procede alla ................................................ . Mentre un contadino si disseta, gli altri tagliano le ........................................... lasciando nel campo le stoppie. • Alcune spigolatrici ........................................... le spighe e i chicchi caduti a terra. • In alto il ........................................... viene portato verso l’aia dentro un grande cesto. Da che cosa capisci che il cesto è pieno? ........................................................ • Altri due contadini hanno già svuotato il contenitore e tornano verso il campo per riempirlo. Da che cosa capisci che il cesto è vuoto? ............................................ • Le spighe ammucchiate in terra vengono calpestate da alcuni .................................. in modo da liberare i chicchi e separarli dalla paglia.

39


STORIA

classe

Scheda 14

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La vita dopo la morte Leggi attentamente il testo e, in ogni coppia di parole evidenziata, cancella la parola errata. Gli Egizi credevano in una nuova vita dopo la morte solo se il corpo si fosse conservato. Perciò inventarono la tecnica della cremazione/imbalsamazione, un procedimento che mummificava i corpi dei defunti, preservandoli dalla decomposizione. Era un procedimento complesso. Per preparare la mummia/tomba l’imbalsamatore asportava cervello e visceri del defunto e li deponeva in quattro vasi, detti canòpi/sarcofaghi, che rappresentavano i quattro figli del dio Horus, il dio falco in cui si incarnava il faraone. Il cadavere veniva poi lavato, ricoperto con un sale naturale, il natron, e lasciato asciugare per settanta giorni. Successivamente, il corpo svuotato era riempito di mirra/birra e di erbe aromatiche, ricucito, cosparso d’olio profumato e avvolto con bende di lino/seta inzuppate di resine vegetali. Durante il rito, un sacerdote con la maschera da sciacallo del dio dell’aldilà Anubi/Osiride recitava preghiere e formule sacre e poneva tra le bende amuleti contro i malefici. Infine, sul volto della mummia, era posta una maschera funeraria.

I disegni raffigurano le fasi principali dell’imbalsamazione; riordinali numerando le vignette e spiega brevemente l’operazione che l’imbalsamatore sta eseguendo.

1 2 3 4 40

................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Una pianta utilissima Leggi il brano seguente, poi rispondi alle domande. Nelle zone paludose del Nilo, dove le acque del fiume ristagnavano formando pozze poco profonde, cresceva in abbondanza il papiro. Con questa pianta gli Egizi producevano non solo un ottimo materiale per scrivere, ma fabbricavano anche cesti, sandali e reti per pescare. Intrecciando le fibre più tenere fabbricavano le vele. Con i fusti di questa pianta meravigliosa, riuniti in fasci e legati con corde ottenute dalla pianta stessa, costruivano barche leggerissime a forma di canoa: le feluche. Queste imbarcazioni, sospinte con pagaie, erano utilizzate per attraversare il Nilo da una sponda all’altra, per compiere brevi tragitti, per cacciare fra le canne del fiume. Le radici del papiro, grosse e lunghe quanto un braccio, erano usate come legno per i mobili, per fare piccoli vasi o per accendere il fuoco nelle case. I poveri, infine, si nutrivano della polpa interna del fusto, dopo averla cotta a lungo.

• Come veniva utilizzato il fusto del papiro?

classe

4 Scheda 15

nome

...........................................................................

................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................

• E le sue radici?

............................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................

• Quale parte era commestibile?

......................................................................................................

Cerchia, fra i seguenti oggetti egizi, quello che non era fabbricato con il papiro.

41


classe

Scheda 16

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La scrittura degli Egizi L’origine della scrittura geroglifica fu più o meno contemporanea di quella cuneiforme. Mantenne sempre una caratteristica pittorica, senza trasformarsi in segni più semplici come quelli cuneiformi, probabilmente perché gli Egizi scrivevano su superfici levigate, come il papiro e le pareti dei templi. Il termine geroglifico significa «scrittura sacra», infatti per gli Egizi la scrittura era di origine divina: credevano che fosse stata insegnata agli uomini direttamente dal dio Toth, lo scriba degli dèi, e che i segni fossero magici perché mantenevano le proprietà degli oggetti a cui si riferivano. La scrittura geroglifica fu impiegata a partire dal 3300 a.C. e fino al 394 d.C., quindi per quasi 3700 anni.

Unisci con un tratto le frasi spezzate per completare le informazioni. 1. La scrittura ebbe inizialmente scopi sacri: veniva usata soprattutto… 2. Più tardi servì per scopi pratici di… 3. La scrittura egizia, detta geroglifica, era formata da… 4. I geroglifici potevano essere dipinti o scolpiti da destra verso sinistra… 5. Il verso della lettura è indicato dagli animali rappresentati di profilo:… 6. In Egitto, coloro che sapevano leggere e scrivere, gli scribi, erano… 7. Gli scribi egizi scrivevano su…

42

… centinaia e centinaia di piccole immagini, spesso colorate. … fogli di papiro, la pianta che cresceva lungo le rive del Nilo. … nelle tombe e nei templi. … si deve leggere nella direzione in cui essi guardano. … o da sinistra verso destra, in orizzontale o in verticale. … annotazione e di calcolo. … pochi e molto potenti.


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Un esercito immortale Dopo aver letto il seguente testo, rispondi sul quaderno alle domande. Un sito archeologico di straordinario interesse fu rinvenuto per caso da un contadino nel 1974 e rappresenta una delle scoperte più importanti del secolo scorso: migliaia di fosse, sepolte sotto 5 metri di terra, contengono più di 7000 statue di guerrieri in terracotta, carri e cavalli a grandezza naturale. L’area archeologica, che ha una superficie di 56 km2, è situata nella cittadina di Xi’an nella Cina occidentale. Fa parte del mausoleo dell’imperatore Qin Shi Huangdi (259 - 210 a.C.), alla cui costruzione lavorarono, per 40 anni, oltre 700 000 uomini provenienti da tutto il paese. Il mausoleo è una delle tombe imperiali più grandi e più straordinarie del mondo. L’esercito di terracotta montava simbolicamente la guardia alla tomba dell’imperatore. I guerrieri, tutti diversi uno dall’altro e dotati di armi, colpiscono per il loro realismo e la ricchezza di particolari. Nelle fosse, oltre ai guerrieri, ci sono anche statue di servitori, di cavalli, carri e oggetti d’uso quotidiano. Qin Shi Huangdi è stato il primo imperatore a unificare la Cina e a promuovere lo sviluppo della società. È famoso anche perché fece realizzare la Grande Muraglia, una fortificazione di difesa lunga migliaia di chilometri. Il suo mausoleo, il più ricco di tesori fra le tombe imperiali, è sopravvissuto per oltre 2000 anni, diventando una testimonianza della storia cinese. Per il suo grande valore storico è stato inserito dall’UNESCO nella lista del Patrimonio culturale mondiale.

• In che cosa consiste l’esercito di terracotta? • Di che cosa fa parte? • È stato realizzato nel 1974 oppure più di 2000 anni fa? • Che cos’è un mausoleo? Spiegalo con l’aiuto del dizionario. • Chi ne ordinò la costruzione? • Per che cos’altro è famoso l’imperatore a cui era destinato?

classe

4 Scheda 17

nome

43


classe

Scheda 18

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La civiltà indiana Colora i riquadri che contengono affermazioni esatte. Il suo sviluppo era fondato sull’agricoltura.

La sua religione era monoteista: si adorava solo la Dea Madre.

Le sue città erano governate da re-sacerdoti.

Le sue città furono distrutte dagli Egizi, che ne sottomisero gli abitanti.

Nelle sue città le case erano tutte di pietra.

LA CIVILTÀ DEGLI INDI

Fu la prima a coltivare il cotone.

Fu sottomessa dagli Arii.

Non conosceva l’uso della ruota.

Quali degli elementi elencati di seguito sono collegabili alla civiltà indiana? Riscrivili nella tabella, poi rispondi alla successiva domanda. Edifici di mattoni cotti • Lavorazione della seta • Città di Mohenjo-Dãro • Dinastia Shang • Grande Muraglia • Lavorazione del cotone • Buddha • Bussola, carta e polvere da sparo • Caste • Confucio

Civiltà indiana .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... .......................................................................................... ..........................................................................................

• A quale antica civiltà orientale puoi collegare gli elementi che non hai riscritto nella tabella? ..................................................................................................

44


classe

STORIA

..................................................................................................

............................

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I Fenici OCEANO ATLANTICO PE

P EN I S O L A I B ER I C A

LA IT

Tharros

IC

Car tagine

A F R I C A

MA

R M EDIT

Leptis Magna

ASIA M I NOR E

GRECIA

E R R AN

EO

Biblo Sidone Tiro

FENICIA

Cagliari Mozia Palermo A

Ibiza

AL

Alicante Malaga

SO

Cadice

MAR NERO

NI

Osserva, a destra, la carta storicogeografica, ricava le informazioni utili e rispondi alle domande.

Scheda 19

nome

EGIT TO

• Quali erano le città fenicie più famose? ............................................................................................................................... .............................

• Quali zone del Mediterraneo colonizzarono i Fenici? ............................................................................................................................... .............................

• Fin dove si spinsero con le loro navi? ............................................................................................................................... .............................

• Sai dire per quale ragione esplorarono terre così lontane dal loro paese? ............................................................................................................................... .............................

• Che cosa spinse i Fenici a diventare un popolo di navigatori? ............................................................................................................................... .............................

• Secondo te, perché i Fenici idearono un sistema di scrittura più semplice di quelli già in uso? ..................................................................................................................... ............................................................................................................................... .............................

Due navi mercantili, una egizia e l’altra fenicia, partono dai loro paesi cariche di merci da vendere. Componi tu i carichi: con alcuni tratti collega a ogni nave le merci tipiche del suo paese. avorio

stoffe color porpora

olio

legname

oro e pietre preziose

papiro

oggetti in vetro

45


classe

Scheda 20

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il popolo della porpora e del vetro Leggi i testi che seguono, poi rispondi alle domande.

Il popolo rosso Il nome «Fenici» significa in greco «popolo rosso scuro»: probabilmente i Fenici presero questo nome dalla porpora, un prezioso colorante che usavano per tingere i tessuti e che macchiava in modo permanente il corpo di chi lo lavorava. In ogni città fenicia decine di laboratori producevano stoffe di un intenso colore rosso-violaceo, ottenuto da un mollusco marino, il mùrice, che schiacciato produceva qualche goccia di succo giallastro. Quando, dopo alcuni giorni, il liquido fermentava diventando rosso cupo, lo si diluiva in acqua salata e vi si immergevano i tessuti, che si coloravano in modo indelebile. Le tintorie si trovavano lontane dall’abitato, a causa del puzzo emanato dai mucchi di conchiglie lasciati a marcire sotto il Sole: occorrevano infatti più di 10000 mùrici per ottenere qualche grammo di tintura! Poiché la loro lavorazione era complessa, le stoffe color rosso porpora costavano molto e solo i ricchi potevano comprarle. Tuttavia si diffusero in tutto il Mediterraneo e il color porpora divenne un segno distintivo delle persone importanti e potenti: al tempo dei Romani fu riservato agli imperatori e più tardi anche la Chiesa lo adottò come simbolo di autorità per i cardinali, che ancora oggi indossano vesti color porpora e sono detti, appunto, «porporati».

Maestri vetrai I Fenici erano rinomati anche per aver perfezionato la lavorazione del vetro, noto anche agli Egizi. Utilizzando forni capaci di raggiungere temperature altissime, riuscirono a fondere un particolare tipo di sabbia e a produrre una pasta di vetro più fluida e malleabile, con la quale produrre oggetti dai colori brillanti. Al loro genio si deve anche il procedimento di soffiatura del vetro, per renderlo leggero e sottile e fabbricare coppe quasi trasparenti. Questi vetri di eccellente qualità erano richiesti da re e principi di ogni paese, che li acquistavano in cambio di metalli preziosi. • Da che cosa deriva il nome dei Fenici? ............................................................................................................................... ............................

• Per quali prodotti artigianali erano famosi nell’antichità? ............................................................................................................................... ............................

• Come si produceva la porpora? ............................................................................................................................... ............................

• Perché divenne simbolo di autorità? ............................................................................................................................... ............................

• Perché i vetri fenici erano particolari e molto richiesti?

46

............................................................................................................................... ............................


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gli Ebrei Hai studiato le vicende del popolo ebraico: cancella con un tratto, da ciascuna delle frasi seguenti, l’affermazione inesatta. • Gli Ebrei erano un popolo originario della Mesopotamia / della Terra di Canaan. • Essi consideravano la Palestina / l’Egitto la loro Terra promessa. • Gli Ebrei raggiunsero una prima volta la Terra promessa guidati da Abramo / Mosè. • In seguito lasciarono la Terra promessa a causa di un’invasione / una carestia per dirigersi in Egitto. • Raggiunsero per la seconda volta la Terra promessa guidati da Mosè / Saul. • Abramo e Mosè furono due re / patriarchi. • Secondo la Bibbia, sul Monte Sinai, Mosè ricevette da Dio le Tavole della Legge / la Menorah. • Nel 70 d.C. Gerusalemme fu distrutta dagli Egizi / dai Romani. • La conseguenza di questo evento fu la «diaspora», cioè la strage degli Ebrei / la dispersione degli Ebrei.

Scheda 21

nome

Con un tratto colloca correttamente ciascun fatto sulla linea del tempo. 1850 a.C.

1700 a.C.

Inizio delle dominazioni straniere

1250 a.C.

Fuga dall’Egitto e ritorno in Palestina

1200 a.C.

1020 a.C.

Distruzione di Gerusalemme

700 a.C.

Migrazione in Egitto

Nascita 70 di Cristo d.C.

Abramo guida gli Ebrei in Palestina

Insieme ai tuoi compagni, in un gruppo di quattro-cinque, raccogli informazioni sulle feste religiose ebraiche, sulle usanze e sui cibi tradizionali degli Ebrei e realizza un cartellone.

Si forma il Regno di Israele

47


classe

Scheda 22

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La civiltà minoica Osserva questo affresco ritrovato a Creta, datato 1500 a.C., e rispondi alle domande; poi confronta le tue risposte con il testo a fondo pagina.

• Secondo te, la scena rappresenta un assalto del toro ad alcune persone o un esercizio acrobatico sull’animale? ............................................................................................................................... .............................

• Quante persone sono presenti? Secondo te si tratta di uomini o di donne? ............................................................................................................................... .............................

• I personaggi suggeriscono coraggio, agilità ed eleganza, oppure sembrano essere scomposti e spaventati dal toro? ............................................................................................................................... .............................

• Descrivi l’aspetto fisico, l’abbigliamento, l’acconciatura dei personaggi. ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

• Come ti appare il toro? (Forte, potente, inferocito, pericoloso…). ............................................................................................................................... .............................

Il «Salto del toro» è uno degli affreschi più belli del palazzo di Cnosso. Rappresenta un gioco acrobatico che consisteva nel volteggio che un atleta compiva sulla schiena di un toro lanciato nella corsa. Il gioco si ricollega al culto del toro, animale sacro e leggendario presso questa civiltà, come dimostra il mito del Minotauro. Questo pericoloso esercizio acrobatico si svolgeva nelle corti dei palazzi: squadre di giovani uomini e donne cercavano a turno di afferrare le corna di un toro alla carica, di fare una capriola sulla sua schiena e di atterrare alle sue spalle. L’affresco raffigura le tre sequenze dell’esercizio. Negli affreschi minoici le figure sono dipinte in pose naturali, con movimenti che suggeriscono libertà e vigore: gli uomini hanno la pelle rossiccia e scura, mentre la pelle delle donne è chiara. I maschi indossano corti gonnellini, le donne abiti a maniche corte e gonne pieghettate.

48


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Guerrieri achei Gli Achei, agricoltori e allevatori di ovini, erano anche un popolo guerriero. Osserva l’armatura e l’equipaggiamento di un «oplita» e scopri perché era chiamato con questo nome.

Scrivi nei cerchietti il numero corrispondente alle parti descritte. 1. L’ampio scudo era un elemento fondamentale dell’armamento; riparava gran parte del corpo e riportava l’emblema della città; era detto òplon (quindi era oplita il soldato provvisto di scudo).

classe

4 Scheda 23

nome

2. La corazza di bronzo aveva parti in cuoio detti pendoni, e si indossava su una tunica di lana. 3. L’elmo di bronzo proteggeva anche le guance e il naso, era sormontato da una cresta di crini di cavallo colorati. 4. Di bronzo erano anche gli schinieri, che proteggevano la parte inferiore della gamba. 5. La corta spada veniva portata a tracolla, per agevolare la corsa. 6. L’asta era una lunga lancia; per resistere agli assalti, aveva una seconda punta che gli opliti piantavano a terra.

Leggi come il poeta greco Tirteo incitava i soldati a combattere, poi rispondi alle domande. Ognuno resista ben piantato sulle gambe, mordendosi le labbra con i denti, nascondendo cosce, stinchi, petto e spalle dietro lo scudo immenso. Stringa nella destra l’asta possente e l’agiti, muova sul capo il tremendo cimiero. Ognuno impari a combattere; resista sotto lo scudo alla pioggia di frecce. Andando all’assalto, trafigga il nemico con la lancia e con la spada. • Secondo te, perché i soldati dovevano «mordersi le labbra»? ............................................................................................................................... .............................

• Perché, prima dell’assalto, dovevano agitare la lancia e muovere il cimiero, cioè l’elmo? ............................................................................................................................... .............................

49


STORIA

classe

Scheda 24

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Civiltà nel tempo (B) Confronta le linee del tempo e rispondi alle domande. 2500 a.C.

2000 a.C.

1500 a.C.

1000 a.C.

500 a.C.

Nascita di Cristo

F E N I C I E B R E I C R E T E S I MICENEI

• In base alle linee del tempo, quale civiltà si sviluppò per prima? ............................. • La civiltà minoica finì nel 1450 a.C.; quanti anni durò? ......................... Quanti secoli? ............................. • In quale anno ebbe inizio, all’incirca, la civiltà dei Fenici? .......................................... • Quali civiltà erano presenti nel 1800 a.C.? • Quali civiltà erano presenti nel 700 a.C.?

.......................................................................

..........................................................................

• La civiltà micenea finì nel 1200 a.C., quindi in quale secolo?

.....................................

• Quanti anni durò all’incirca la civiltà micenea, fiorita nel 1600 a.C.?

......................

• I Fenici fondarono la colonia di Cartagine nell’814 a.C., quindi in quale secolo? ............................................................................................................................... .............................

• Quali civiltà si erano già estinte in quel tempo?

............................................................

• Quanti anni passarono dalla fondazione di Cartagine alla distruzione di Gerusalemme, nel 70 d.C.? ............................. Quanti secoli? .............................

Collega gli eventi alle date in cui si verificarono. Sviluppo della civiltà minoica.

Fine della civiltà micenea.

Gli Achei invadono Creta.

Gli Ebrei giungono per la prima volta in Palestina, guidati da Abramo.

50

1200 a.C.

1850 a.C.

2500 a.C.

1450 a.C.


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lo scavo archeologico I reperti delle epoche più antiche derivano in genere da scavi archeologici. Infatti i resti delle civiltà scomparse si accumulano sottoterra strato sopra strato, finché non sono riportati alla luce dagli archeologi, che datano i reperti, li catalogano e li studiano per ricavarne il maggior numero di informazioni possibile. Come mai i resti del passato finiscono sottoterra? Nel corso dei secoli il livello del suolo si alza a causa della terra trasportata dal vento, per l’accumulo di resti vegetali o per i rifiuti prodotti dall’uomo. I detriti si depositano gradualmente in strati orizzontali: i più antichi in profondità, i più recenti in superficie. Per rimuovere il terriccio che ha inglobato macerie di edifici e cose cadute ai nostri antenati gli archeologi adoperano piccozza, paletta e scopino, mentre per ripulire i singoli reperti usano pennelli e ferri «da dentista». Con un setaccio filtrano tutta la terra che rimuovono, in modo che non sfugga nemmeno un frammento. Ricostruisci uno scavo archeologico che ricrei, in piccolo, le condizioni e il lavoro compiuto da un archeologo.

classe

4 Laboratorio 1

nome

Lavora con i tuoi compagni in un gruppo di 4-6 persone. MATERIALE NECESSARIO Uno scatolone e alcuni pennelli Un sacchetto di sabbia e uno di terra Alcuni oggetti in disuso appartenuti ai vostri nonni, genitori, a te e ai tuoi compagni (tazzine rotte, monete, gioielli finti, giochi in disuso…)

COME PROCEDERE 1 Stendete uno strato di sabbia sul fondo dello scatolone e distribuite su di esso gli oggetti dei nonni. 2 Ricoprite con uno strato di terra e distribuite su questo i «reperti» dei genitori. 3 Ricoprite con uno strato di sabbia e sistemate su questo i vostri oggetti. 4 Ricoprite il tutto con uno strato di terra.

5 Scambiate lo scatolone con quello di un altro gruppo e cominciate lo «scavo»: rimuovete delicatamente, strato dopo strato, la terra e la sabbia; scoprite i «reperti», puliteli con un pennello e catalogateli su un foglio (uno per ciascuno strato).

51


classe

Laboratorio 2

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Come uno scriba sumero Le prime forme di scrittura inventate in Mesopotamia, dai pittogrammi, agli ideogrammi, alla scrittura cuneiforme, furono realizzate incidendone i segni su tavolette di argilla, con l’uso di uno stilo di legno o di osso. Prova anche tu a costruire tavolette di argilla e stilo, poi come uno scriba sumero, incidi le tavolette con i caratteri cuneiformi. Segui le istruzioni.

Tavoletta con ideogrammi.

MATERIALE NECESSARIO Un pane d’argilla Un foglio di plastica (per evitare di sporcare il tavolo) Un rullo di legno o di plastica o, in sua mancanza, un grosso pennarello Un bastoncino di legno di sezione circolare, per fabbricare lo stilo, e un taglierino Un modello di caratteri cuneiformi da copiare, tratto da illustrazioni sui libri di storia o reperito tramite Internet

COME PROCEDERE 1 Prepara la tavoletta di argilla: prendi un blocchetto di argilla, amalgamalo come se fosse l’impasto per fare il pane e pressalo per ricavare una forma piatta. Usa poi un rullo e spiana la creta in modo da ricavarne una tavoletta rettangolare spessa circa circa 6 mm: fai attenzione che non si formino crepe! 2 Prepara lo stilo per incidere i segni cuneiformi. Lo puoi ricavare da un bastoncino di sezione circolare, lavorato come indicato nella figura; osserva come è stato tagliato alla sua estremità e chiedi aiuto a un adulto per evitare di farti male usando la lama.

52

Tavoletta con scrittura cuneiforme.


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3 La creta delle tavolette va incisa prima che indurisca e l’incisione di un segno a cuneo va fatta in due fasi: - appoggia la parte affilata dello stilo sull’argilla (tienilo quasi parallelo alla tavoletta) e premi moderatamente; - mantieni la punta ferma nella stessa posizione e solleva lo stilo verso l’alto. Come noterai, il segno tracciato avrà la forma di un chiodo, con un gambo e una testa.

classe

4 Laboratorio 2

nome

4 Osserva il disegno qui sotto, esso mostra come dai pittogrammi (1), che richiamavano la forma di un soggetto (l’asino, l’uomo…), si è passati a indicare i vari soggetti con segni più astratti, gli ideogrammi (2), e infine con i segni della scrittura cuneiforme (3).

1

2

3

5 Divertiti a incidere una o più tavolette con pittogrammi, ideogrammi e con caratteri cuneiformi. Ti accorgerai che per tracciare i pittogrammi e parte degli ideogrammi sarà sufficiente avere un qualsiasi strumento a punta (una matita, o anche un semplice stuzzicadenti) mentre per incidere e comporre bene i caratteri cuneiformi sarà indispensabile lo stilo, con la sua punta angolare. Copia i caratteri dalle immagini di tavolette sumere. Se vuoi, puoi scrivere il tuo nome in stampatello sul lato inferiore della tavoletta, componendo con segni cuneiformi le lettere del nostro alfabeto.

53


classe

Laboratorio 3

4

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

Un giocattolo egizio Nell’antico Egitto alcuni giochi dei bambini assomigliavano ai tuoi, solo che quelli venivano fabbricati artigianalmente.

Costruisci anche tu una trottola, come facevano i tuoi coetanei sulle rive del Nilo. MATERIALE NECESSARIO Argilla che indurisca senza cottura Foglio di cartoncino Compasso Pinzatrice Cubetto o cilindretto di legno con la base di 3 cm circa Un lungo chiodo di ottone a testa tonda Un metro di spago Colori

COME PROCEDERE 1 Apri il compasso di 7 cm e traccia sul cartoncino un cerchio. Ritaglia il cartoncino lungo la circonferenza e lungo un raggio. Curvalo fino a ottenere un cono e fissalo con la pinzatrice.

2 Riempi il cono di argilla ben pressata. Nella base inserisci il blocchetto di legno spingendolo nell’argilla per metà. Al vertice del cono inserisci il chiodo, conficcandone la punta nel legno con qualche colpetto. Elimina l’argilla superflua, modella i bordi e lascia essiccare. Infine, togli il cartoncino e dipingi la trottola.

3 Quando la trottola è asciutta e pronta, avvolgi lo spago attorno al cubetto di legno, tieni la trottola come indicato nel disegno e, con un colpo deciso, tira lo spago per farla girare.

54

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il nome in un cartiglio Così come accadde per i Sumeri, anche gli Egizi usavano pittogrammi (segni che indicavano oggetti) e fonogrammi (che rappresentavano suoni). Essi avrebbero potuto impiegare subito una scrittura alfabetica ma non lo fecero, perché preferirono usare sempre il ricco repertorio di geroglifici di cui disponevano.

Come un faraone egizio, scrivi il tuo nome in un cartiglio che potrai colorare a piacere.

classe

4 Laboratorio 4

nome

MATERIALE NECESSARIO Una fotocopia (se serve ingrandita) del cartiglio che trovi in questa pagina Colla, matita, pennarelli o colori a tempera Un cartoncino colorato o una cornice

COME PROCEDERE 1 All’interno del cartiglio, dall’alto verso il basso, disegna e componi i segni che formano il tuo nome. 2 Dipingi, o colora a pennarello, prima la cornice del cartiglio, poi i geroglifici che formano il tuo nome. 3 Ritaglia nel cartoncino un rettangolo un po’ più largo e un po’ più lungo del cartiglio. 4 Incolla il cartiglio sul cartoncino, puoi incorniciarlo e appenderlo nella tua cameretta, oppure usarlo come segnalibro.

55


4

CLASSE

Programmazione di GEOGRAFIA

Traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE al termine della classe quarta • Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. • Utilizzare il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. • Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). • Riconoscere e denominare i principali «oggetti» geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) • Individuare i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individuare analogie e differenze con i principali paesaggi di altri continenti. • Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza.

NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nelle categorie: orientamento; linguaggio della geograficità; paesaggi; una regione e il sistema territoriale.

Dossier Pagine

56

CONOSCENZE DISCIPLINARI

92

Il lavoro del geografo

93

Gli specialisti della geografia

94

Il territorio

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Conoscere le varie fasi operative del lavoro del geografo. • Conoscere gli strumenti del geografo: le fotografie. • Conoscere le diverse attività degli studiosi che collaborano con il geografo. • Conoscere e saper distinguere le tappe fondamentali per la realizzazione di una carta geografica.


CLASSE

Programmazione di GEOGRAFIA

4

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

da 98 a 100

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA Le carte geografiche

• Comprendere il concetto di riduzione in scala. • Saper distinguere tra scala grafica e scala numerica. • Saper classificare i vari tipi di carte in base alla scala di riduzione. • Distinguere le carte fisiche da quelle politiche e da quelle tematiche.

da 101 a 106

L’ORIENTAMENTO

104

Protagonisti della geografia: Il geografo greco Eratostene

• Conoscere i principali sistemi di orientamento. • Distinguere i quattro punti cardinali su una carta geografica. • Orientarsi con le stelle. • Approfondire la conoscenza di un Protagonista della Geografia: Eratostene. • Comprendere la funzione del reticolato geografico. • Sapersi orientare sulla Terra utilizzando le coordinate geografiche. • Leggere e comprendere dati organizzati in grafici e tabelle. • Riconoscere i vari tipi di grafici. • Saper utilizzare gli strumenti matematicostatistici di indagine geografica.

106

Tabelle e grafici

Verifica le tue competenze Mi esercito in geografia CRUCIGEOGRAFIA Pag. 107

I PAESAGGI ITALIANI Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

108

I PAESAGGI ITALIANI

• Saper individuare gli elementi fisici e antropici del territorio italiano e metterli in relazione fra loro. • Saper individuare l’azione dei fenomeni naturali sul territorio. • Saper analizzare le conseguenze positive e negative dell’attività umana sull’ambiente. • Saper riconoscere, in un paesaggio geografico, i segni delle trasformazioni operate dall’uomo.

110

Le risorse naturali

• Conoscere le principali risorse naturali rinnovabili e non rinnovabili.

Mi esercito in geografia Ambiente naturale... e ambiente modificato Pag. 109

57


4

CLASSE

Pagine

58

CONOSCENZE DISCIPLINARI

Programmazione di GEOGRAFIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

111

Conoscere il territorio

• Saper individuare gli elementi che caratterizzano un territorio seguendo la traccia delle 5 W.

112

IL CLIMA

• Saper individuare gli elementi che determinano il clima. • Saper riconoscere i fattori che influenzano il clima.

113

Il clima in Italia

• Saper riconoscere la posizione dell’Italia rispetto alle zone climatiche del pianeta. • Saper individuare i differenti tipi di clima presenti nelle varie aree del nostro paese.

115

Educazione ambientale: Salviamo il clima!

• Conoscere le cause dell’effetto serra. • Riflettere sui pericoli legati all’aumento della temperatura sul nostro pianeta.

116

I climi del mondo

• Acquisire il concetto di zona climatica e saper localizzare sul planisfero le zone climatiche della Terra. • Saper analizzare le principali caratteristiche e gli elementi tipici dei climi caldi, temperati e freddi.

118

Gli ambienti della Terra

• Conoscere a grandi linee i diversi ambienti e i paesaggi presenti sul nostro pianeta. • Saper collocare nello spazio geografico i diversi ambienti della Terra. • Conoscere a grandi linee le caratteristiche principali, clima, flora e fauna, dei diversi ambienti presenti sul nostro pianeta.

122

Alla scoperta dell’Italia

• Saper riconoscere sulla carta fisica dell’Italia i principali elementi che caratterizzano il suo territorio. • Conoscere l’origine della nostra penisola. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente.

123

L’Italia fisica

• Consolidare il concetto di carattere fisico del territorio. • Saper distinguere i principali elementi fisici che caratterizzano un territorio. • Saper riconoscere e leggere una carta fisica e un aerogramma.

124

L’origine dei rilievi

• Conoscere l’origine dei sistemi montuosi italiani. • Conoscere l’origine dei fenomeni vulcanici.

Mi esercito in geografia La macchia mediterranea Pag. 119

Guardo e imparo I vulcani Pag. 125


Programmazione di GEOGRAFIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

126

LE ALPI

128

La struttura delle Alpi

130

GLI APPENNINI

132

La struttura degli Appennini

CLASSE

4

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper collocare geograficamente le Alpi. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente. • Riflettere sugli elementi che caratterizzano il clima e l’ambiente alpino. • Conoscere la flora e la fauna delle Alpi. • Conoscere le caratteristiche fisiche della catena alpina. • Saper leggere una carta e interpretare un grafico. • Saper individuare le relazioni tra le risorse del territorio alpino e le attività economiche. • Saper collocare geograficamente gli Appennini. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente. • Riflettere sugli elementi che caratterizzano il clima e l’ambiente appenninico. • Conoscere la flora e la fauna degli Appennini. • Conoscere le caratteristiche fisiche degli Appennini. • Saper leggere una carta e interpretare un grafico. • Saper individuare le relazioni tra le risorse del territorio appenninico e le attività economiche.

134

Educazione ambientale: I Parchi Nazionali

• Riflettere sull’importanza di salvaguardare e tutelare l’ambiente attraverso l’istituzione, la cura e la conoscenza delle aree protette. • Conoscere i principali Parchi Nazionali.

136

LE COLLINE

138

La struttura delle colline

• Conoscere le caratteristiche delle colline. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente. • Riflettere sugli elementi che caratterizzano l’ambiente e il clima delle colline. • Conoscere la flora e la fauna delle colline. • Scoprire l’origine geologica delle colline italiane. • Saper individuare le relazioni tra le risorse del territorio collinare e le attività economiche.

141

LE PIANURE

Mi esercito in geografia Vivere in montagna Pag. 133

• Conoscere le caratteristiche delle pianure italiane.

59


4

CLASSE

Pagine 142

148

150

60

CONOSCENZE DISCIPLINARI La Pianura padana

LE ACQUE INTERNE

I fiumi italiani

152

Tanti laghi di origine diversa

153

Tecnologia: Le centrali idroelettriche

154

IL MARE E LE COSTE

158

Educazione ambientale: Il mare minacciato dall’uomo

Programmazione di GEOGRAFIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Scoprirne l’origine geologica. • Conoscere le caratteristiche della Pianura padana. • Riflettere sulle caratteristiche dell’ambiente e del clima della pianura. • Conoscere la flora e la fauna della pianura. • Saper individuare le relazioni tra le risorse del territorio e le attività economiche nella Pianura padana. • Conoscere la struttura di un’azienda agricola. • Conoscere la catena di produzione di un alimento. • Saper individuare le relazioni tra le risorse del territorio e le attività economiche delle maggiori pianure italiane del Centro e del Sud. • Conoscere la differenza tra acque interne e acque esterne. • Scoprire l’origine delle acque sotterranee. • Conoscere le caratteristiche dei fiumi e dei laghi italiani. • Conoscere i fattori che influenzano il clima. • Conoscere la flora e la fauna degli ambienti lacustre e fluviale. • Saper individuare i principali fiumi italiani e saper distinguere i fiumi alpini e quelli appenninici. • Conoscere il bacino idrografico del Po con particolare riferimento alla sua foce. • Scoprire l’origine geologica dei laghi italiani. • Saper individuare le relazioni tra le risorse del territorio lacustre e le attività economiche. • Sapere come le risorse idriche sono utilizzate per produrre corrente elettrica. • Conoscere le caratteristiche delle coste e dei mari italiani. • Saper individuare le relazioni tra le risorse del territorio costiero e le attività economiche. • Cogliere i nessi tra l’ambiente costiero e il turismo balneare. • Riflettere sul problema dell’inquinamento delle acque marine.

Mi esercito in geografia Abitare in pianura Pag. 144

Verifica le tue competenze Mi esercito in geografia CRUCIGEOGRAFIA Pag. 147 Guardo e imparo La sorgente d’acqua Pag. 148 Dalla sorgente alla foce Pag. 149 Il corso del fiume Pag. 149 La flora e la fauna del fiume Pag. 149

Mi esercito in geografia Fiumi e laghi Pag. 153

Mi esercito in geografia Vivere sulle coste Pag. 157


Schede e laboratori di GEOGRAFIA

CLASSE

4

LA CITTÀ E LE ATTIVITÀ UMANE Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

160

LA CITTÀ E LE ATTIVITÀ UMANE

• Conoscere l’origine e lo sviluppo delle città italiane. • Saper individuare il legame tra le caratteristiche naturali di un territorio e lo sviluppo degli insediamenti umani.

162

Le funzioni della città

• Saper distinguere le diverse funzioni della città. • Esplicitare il nesso tra l’organizzazione dell’ambiente antropico e le necessità dell’uomo.

164

Educazione ambientale: La città e i suoi problemi

• Riflettere sul problema dell’inquinamento urbano.

166

L’ECONOMIA IN ITALIA

• Conoscere le caratteristiche demografiche italiane. • Saper cogliere le differenze tra popolazione attiva e non attiva.

167

La popolazione e il lavoro

• Saper individuare le principali caratteristiche dei tre settori economici in Italia. • Conoscere le attività del settore primario. • Conoscere le attività del settore secondario. • Conoscere le attività del settore terziario.

61


Soluzioni e valutazione schede INVALSI

IL MIO QUADERNO DELLE COMPETENZE 4ª Il quaderno offre diverse prove, strutturate secondo il modello Invalsi, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione delle competenze raggiunte. Lo scopo delle schede che propongono le prove, infatti, è duplice: a) offrire a tutti gli insegnanti materiali utili alla verifica e alla valutazione oggettiva delle competenze via via acquisite dagli alunni; b) abituare gli alunni alla tipologia delle prove che l’Invalsi propone annualmente.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Per l’attribuzione dei voti, ciascun insegnante potrà adottare i parametri più rispondenti alla situazione della propria classe oppure adeguarsi alla misurazione dei livelli stabilita collegialmente. Nel prospetto che segue la griglia di correzione forniamo una proposta per la conversione dei punteggi in voti. Data la finalità delle prove, pur ispirandosi in percentuale al sistema dell’Invalsi, sono stati semplificati i parametri di valutazione, evitando, per esempio, di attribuire un punteggio in base alla maggiore o minore facilità dei vari quesiti, perché il concetto di facilità non è sempre individuabile e unico.

62


Soluzioni e valutazione schede INVALSI GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 1:

Prova 2:

dom. risposte punti *

dom. risposte

Prova 3: punti

dom. risposte

punti

1

B

1

1

B

1

1

C

1

2

A

1

2

C

1

2

C

1

3

B

1

3

A

1

3

B

1

4

A

1

4

B

1

4

D

1

5

D

1

5

D

1

5

D

1

6

C

1

6

A

1

6

B

1

7

D

1

7

C

1

7

A

1

8

C

1

8

B

1

9

A

1

9

C

1

10

C

1

10

B

1

11

D

1

12

D

1

13

C

1

14

B

1

15

D

1

16

A

1

Prova 4: dom. risposte 1 2

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 46

Prova 5: punti

dom. risposte

D

1

1

C

1

2

punti

punti

voto

C

1

0 - 19

4

conoscenze e abilità lacunose

descrittori

B

1

20 - 24

5

conoscenze e abilità molto incerte

3

B

1

3

C

1

25 - 29

6

conoscenze e abilità essenziali

4

C

1

4

C

1

30 - 33

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

5

B

1

5

C

1

34 - 37

8

conoscenze e abilità buone

6

B

1

6

C

1

38 - 41

9

conoscenze e abilità esaurienti

7

C

1

42 - 46

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

* Un punto per ogni risposta esatta; zero punti per ogni risposta sbagliata o mancante.

63


classe GEOGRAFIA

Scheda 1

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le carte geografiche Cancella con un tratto le risposte sbagliate. • Guardando una carta geografica l’Occidente si trova a sinistra / a destra. • Scala 1 : 100 significa che 1 cm sulla carta corrisponde a 1 m / 1 km nella realtà. • Nelle carte fisiche le pianure sono indicate con sfumature gialle / verdi. • Le carte politiche indicano i confini naturali / stabiliti dall’uomo di un territorio. • Una carta che illustra il clima presente in un luogo è una carta fisica / tematica.

Riconosci il tipo di carta geografica descritto da ciascuna frase e completala scrivendo il suo nome. • La ................................ o ................................ rappresenta uno spazio poco esteso (per es. un quartiere, un appartamento o un tratto di campagna). • La carta .................................................... rappresenta piccoli territori (per es. una città intera con molti particolari). • Il ............................................. rappresenta l’intera superficie terrestre.

Reticolo geografico e… fantasia! Prova a immaginare…

64

… se un’arancia tagliata in due in orizzontale fosse la Terra, come si chiamerebbero le due parti?

… se un melone tagliato a fette in verticale fosse la Terra, che cosa sarebbero le linee di divisione tra una fetta e l’altra?

..........................................................................

..........................................................................

… se un limone tagliato in tante fettine orizzontali fosse la Terra, come si chiamerebbero le linee di separazione tra le fette?

… se una mela fosse la Terra, che cosa ci sarebbe all’attaccatura del picciolo? Che cosa dalla parte opposta?

..........................................................................

..........................................................................


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Che carta è?

4 Scheda 2

nome

La città ripresa nell’immagine è Torino (con i palazzi Reale e Madama), che qui sotto viene rappresentata in quattro diversi tipi di carta geografica.

Osserva e scrivi nel cerchietto predisposto su ogni carta il numero che corrisponde alla giusta definizione. 1. Torino e dintorni; carta corografica (scala da 1:100 000 a 1:1 000 000). 2. Torino, centro storico; mappa (scala fino a 1:10 000). 3. Torino, Piemonte e aree confinanti; carta geografica (scala oltre 1 1000 000). 4. Torino, centro e zona ovest; carta topografica (scala da 1:10 000 a 1:100 000).

65


classe GEOGRAFIA

nome

Scheda 3

4

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I grafici Costruisci sul reticolo disegnato un istogramma che illustri i dati seguenti. Uso del terreno agricolo in Italia

40 35

Colture 39%

30

Boschi 23%

25

Incolto 22%

20

Prato 16%

15 10

• Calcola la somma delle percentuali: che risultato dà?

5 0 Colture

......................

......................

......................

..................................

Leggi il grafico e rispondi alle domande. • Che tipo di grafico è? • Che cosa illustra?

...........................................................................

Disoccupati in Italia

................................................................................... 21%

• Secondo quanto indicato dal grafico, la disoccupazione è presente in Italia in modo uniforme tra Nord, Centro e Sud o esistono differenze? Quali? .................................................................

8,3% 8,3%

4,7%

.....................................................................................................................

Nord

Centro

Sud

A. OCCIDENTALI

66

A. CENTRALI

M. Coglians

Marmolada

M. Bernina

M. Rosa

M. Cervino

M. Bianco

G. Paradiso

Monviso

m 5000 4500 m 4000 3500 m 3000 2500 m 2000 1500 m 1000 500 m 0

M. Argentera

Rileva sulla carta geografica del tuo sussidiario le altitudini dei monti indicati e rappresentale nel grafico. Poi numera i monti in ordine decrescente di altitudine.

A. ORIENTALI


classe

GEOGRAFIA classe

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 4

nome

L’orientamento Completa le rose dei venti con i punti cardinali e intermedi mancanti.

Osserva sulla carta tematica dei climi la posizione delle città indicate dal testo, prendendo come punto di riferimento Roma. • Torino si trova a ........................... di Roma. • Firenze si trova a ........................... di Roma. • Napoli si trova a ........................... di Roma. • Cagliari si trova a ........................... di Roma. • Venezia si trova a ........................... di Roma. • Bari si trova a ........................... di Roma. • Palermo si trova a ........................... di Roma.

NORD NORD OVEST

NORD EST

OVEST

EST

SUD OVEST

SUD EST SUD

Indica con X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Il punto cardinale di ponente è opposto a quello di settentrione. • Il sud si chiama anche meridione. • Se sei rivolto con il viso verso nord, l’ovest è alla tua sinistra. • Sud è la direzione del Sole quando si trova nel punto più alto a mezzogiorno. • L’est è chiamato anche levante o occidente.

V V V

F F F

V V

F F

67


classe GEOGRAFIA

nome

Scheda 5

4

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il clima nel mondo Collega ogni ambiente alla fascia climatica alla quale appartiene. savana

tundra

macchia mediterranea

fasce tropicali

taiga

fasce temperate

deserto

prateria

fasce polari

Rispondi. • Quali animali si vedono nelle immagini? ........................................................................

• Come si chiama lo strato su cui camminano? ........................................... • Quale ambiente, quindi, è raffigurato? ............................................ ........................................................................

• In quale fascia climatica si trova quell’ambiente? ........................................................................

• In quale zona della Terra è situato? ........................................................................

• Con l’aiuto della carta geografica, indica il nome di alcune regioni geografiche vicine. ............................................................................................................................... ..........

Collega ogni ambiente con la vegetazione e la fauna che lo caratterizzano. muschi e licheni

savana

scorpioni, serpenti

68

pini marittimi e oleandri

deserto

renne

cactus

macchia mediterranea

volpi, cinghiali

erbe alte, baobab, acacie

tundra

leoni, antilopi, giraffe


classe

GEOGRAFIA classe

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’aria in città L’aria delle nostre città è sempre meno respirabile; le cause principali di questo inquinamento atmosferico sono le industrie, il traffico automobilistico e gli impianti di riscaldamento, domestico e non. Le ciminiere delle fabbriche, i motori delle automobili e i camini delle nostre case e delle aziende immettono nell’aria molti gas nocivi, come il velenoso ossido di carbonio, e l’anidride solforosa che ha un effetto irritante per le vie respiratorie. Non meno pericolose per la nostra salute sono le polveri sottili, prodotte da varie sostanze solide, che rimangono sospese nell’aria. Per esempio, i mezzi di trasporto disperdono nell’atmosfera polveri di piombo e di amianto, i cementifici e i cantieri edili producono grandi quantità di polveri silicee. Queste polveri possono provocare allergie, difficoltà respiratorie e bronchiti.

Scheda 6

nome

Dopo aver letto il brano, completa lo schema di sintesi. Cause dell’inquinamento dell’aria

Industrie

................................................

................................................

producono

produce

producono

ossido di carbonio

ossido di carbonio

ossido di carbonio

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

Quale soluzione? Indica con X quelle che secondo te sono le ipotesi risolutive più opportune e discuti con i compagni. Riscaldare gli ambienti a temperature più basse e per meno ore durante la giornata ed evitare dispersioni di calore isolando bene gli edifici (doppi vetri, serramenti efficienti…). Chiudere tutte le fabbriche, specie quelle situate in città. Eliminare tutti i mezzi di trasporto a motore. Dotare le fabbriche di filtri di depurazione e controllare spesso gli impianti. Fare a meno del riscaldamento nelle abitazioni, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. Spostarsi il più possibile a piedi e in bicicletta oppure con mezzi pubblici.

69


classe GEOGRAFIA

Scheda 7

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il clima in Italia Nella nostra penisola si possono riconoscere regioni climatiche diverse: liguretirrenica, appenninica, mediterranea, alpina, padana, adriatica.

Riconosci nella cartina le regioni climatiche italiane, colora ciascuna con un colore diverso, poi riporta ciascun colore nella legenda, in corrispondenza corretta con i nomi delle regioni.

M A R

MAR LIGURE

A D R IA

APPENNINICA LIGURE-TIRRENICA

O

PADANA

IC

ALPINA

T

LEGENDA REGIONE CLIMATICA: M

A

R

TI

R

R

EN

O

NI

O

ADRIATICA

M

AR

IO

MEDITERRANEA

Inserisci il nome della regione climatica che ha le caratteristiche descritte. • La regione ...................................................... ha inverni lunghi e freddi con nevicate abbondanti. • La regione ................................................. ha inverni miti ed estati calde, con piogge in autunno e inverno. • La regione .................................. è caratterizzata dalla nebbia e dalle estati afose. • La regione .................................. ha inverni freddi a causa della scarsa profondità del mare. • La regione ............................................ ha inverni miti per l’influenza del mare e dei venti provenienti dall’Africa. • Nella regione .............................................. il clima varia da nord a sud, ma l’inverno è ovunque piuttosto freddo.

70


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il territorio italiano Nella carta fisica dell’Italia che vedi qui a destra, riconosci le zone di montagna, di collina e di pianura, poi colorale con i colori adatti (marrone, giallo, verde).

Colora la legenda e l’areogramma con i colori adatti e in modo corrispondente alla divisione del territorio italiano indicata.

4 Scheda 8

nome

montagna 35% collina 42% pianura 23%

Osserva la cartina e l’areogramma che hai colorato e inserisci correttamente, nel testo qui sotto, le seguenti parole: Alpi • Appennini • pianura • montuoso • pianure • nord • sistemi Il territorio italiano è in prevalenza ................................................. I rilievi lo ricoprono per circa il 77%, mentre le ................................................. sono poche e hanno una scarsa estensione. Le catene montuose che s’innalzano da nord a sud sono divise in due ................................................. , quella delle ................................................. e quella degli ................................................. , che hanno fra loro caratteristiche molto diverse. La più estesa ................................................. italiana è quella padana, che si trova nel ................................................. della penisola.

71


classe GEOGRAFIA

Scheda 9

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I rilievi Riscrivi accanto a ciascuna definizione il termine adatto, scegliendo tra quelli elencati qui di seguito. altitudine • catena • passo o valico • valle • versante • ............................... : fianco della catena, su cui le acque scivolano verso valle. • ............................... : zona pianeggiante tra due versanti. • ............................... : insieme di montagne allineate. • ............................... : altezza di un punto misurata a partire dal livello del mare. • ............................... : avvallamento che permette di passare da un versante all’altro.

Ricostruisci ogni frase in modo corretto unendo con un tratto una parte a sinistra con una a destra. Le catene montuose hanno avuto origine… Nel tempo le lingue dei ghiacciai hanno formato…

... hanno cime meno elevate. … non superiori a 600 m di altitudine. … valli a forma di

Le montagne più antiche o composte da rocce meno compatte… L’altitudine di un luogo… Le colline sono rilievi…

U.

… dai movimenti della crosta terrestre. … si misura dal livello del mare, considerato ad altitudine 0.

Indica con X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Le montagne hanno tutte la stessa origine. • I ghiacciai tendono a scivolare verso il basso. • Il cono vulcanico è un rilievo formato dalla lava fuoriuscita dal terreno. • L’azione del ghiaccio e dell’acqua innalzano l’altitudine dei monti. • Attività e insediamenti umani sono concentrati sulle cime. • La temperatura in montagna si abbassa man mano che aumenta l’altitudine. • In montagna crescono boschi di conifere.

72

V V V V V

F F F F F

V V

F F


classe

GEOGRAFIA classe

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le Alpi Colora nel grafico, con tinte diverse, i segmenti con i nomi delle dieci catene minori in cui sono suddivise le Alpi. Riporta poi gli stessi colori sullo spartiacque indicato nella carta geografica, in modo che corrispondano al grafico. Monte Bianco

Cima dell’Argentera 4000 m 3000 m

Cervino

Monte Rosa

Ortles

Picco dei Tre Signori

Bernina

Monviso

Scheda 10

nome

Punta Marguareis

2000 m 1000 m Liguri Colle di Cadibona

Marittime

Colle di Tenda

Cozie

Colle della Maddalena

Graie

Colle del Moncenisio

Pennine Colle Ferret

Alpi occidentali

Lepontine

Passo del Sempione

Retiche

Passo dello Spluga

Atesine

Carniche

Passo Sella Passo Sella Passo di Dobbiaco di Camporosso di Vrata

Passo del Brennero

Alpi centrali

Alpi orientali Passo del Brennero

Passo dello Spluga

IT

Passo Sella di Camporosso

LO

M Sella Passo di Dobbiaco

DO

Passo del Sempione

Giulie

Colle Ferret

Passo di Vrata

Colle del Moncenisio

Indica con una X la risposta che ritieni esatta.

Colle della Maddalena

Colle di Cadibona

Colle di Tenda

• A quali paesi appartiene il versante esterno delle Alpi? Francia, Svizzera, Slovenia, Spagna. Francia, Svizzera, Austria, Slovenia. Francia, Svizzera, Austria, Germania. • In quali gruppi montuosi sono presenti i più estesi ghiacciai alpini? Monte Rosa, Gran Sasso. Monte Bianco, Gran Sasso. Monte Bianco, Gran Paradiso. • Quale dei seguenti gruppi è composto da soli passi alpini? Passo del Brennero, Passo del Sempione, Colle di Tenda. Passo della Futa, Passo del Sempione, Passo di Vrata. Passo del Brennero, Passo del Turchino, Passo della Futa.

73


classe GEOGRAFIA

nome

Scheda 11

4

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gli Appennini Colora nel grafico, con tinte diverse, i segmenti con i nomi delle otto catene minori in cui sono suddivisi gli Appennini. Riporta poi gli stessi colori sullo spartiacque indicato nella carta geografica, in modo che corrispondano al grafico. Corno Grande Monte (Gran Sasso) Miletto La Monte Maiella Vettore

Monte Cimone 3000 m

Etna Monte Pollino

Monte Falterona

2000 m

Pizzo Cangialoso Monte Triona

Montalto

1000 m

Ligure Colle di Cadibona

Tosco Emiliano

Passo della Cisa

Umbro Marchigiano Abruzzese Bocca Serriola

Appennino settentrionale

Colle di Cadibona

Passo di Montereale

Campano

Bocca di Forlì

Appennino centrale

Lucano

Sella di Conza

Calabro

Passo dello Scalone

Appennino meridionale

Siciliano Stretto di Messina

Appennino siculo

Passo della Cisa

Bocca Serriola Passo di Montereale Bocca di Forlì

Sella di Conza

Passo dello Scalone

Stretto di Messina

Completa le frasi. • La cima più elevata degli Appennini è il ...................................... che raggiunge i ...................................... di altezza. Si trova nell’Appennino ...................................... che fa parte dell’Appennino centrale. In media le cime appenniniche sono meno ...................................... di quelle alpine. Per la scarsa ...................................... dei monti, sugli Appennini ............................. ci sono ghiacciai come sulle Alpi.

74


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lettura di un paesaggio appenninico L’immagine mostra un paesaggio che si può vedere sugli Appennini. Osserva con attenzione questa parte della catena montuosa e ricava informazioni utili per rispondere alle domande che seguono.

• Le cime dei monti sono aguzze o arrotondate?

4 Scheda 12

nome

.............................................................

• I fianchi della montagna sono per lo più coperti di vegetazione o sono in gran parte spogli? .............................................................................................................................. • Dove manca la vegetazione, il suolo appare: adatto alla coltivazione. roccioso e soggetto a frane. • Spiega perché il terreno frana facilmente se la vegetazione non lo protegge dall’acqua piovana. ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

• Quale tipo di allevamento è praticato e perché? ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

75


classe GEOGRAFIA

Scheda 13

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Un territorio fragile Leggi con attenzione il testo che segue, poi rispondi alle domande. La cronaca riferisce spesso di disastri ambientali causati dall’esondazione dei fiumi, quando cadono piogge particolarmente abbondanti. C’è da chiedersi come mai i fiumi italiani, in genere brevi e poveri d’acqua, causino improvvise e violente alluvioni. Senza dubbio un periodo di pioggia eccezionale è la prima causa delle inondazioni, ma sicuramente queste calamità sono favorite dallo scarso rispetto dell’uomo verso il territorio. Rifletti sulle cause e sugli effetti dei fenomeni, che periodicamente si ripetono causando gravi danni: – il disboscamento dei fianchi delle montagne e delle colline fa scorrere l’acqua piovana a grande velocità; la pioggia non viene più trattenuta e assorbita dal terreno, ma si riversa con violenza e in grande quantità nei corsi d’acqua. – Case, strade, ferrovie sono state costruite anche nelle vallate più strette. Di conseguenza il fiume non può più uscire dagli argini senza provocare gravi danni. Abitazioni e fabbriche sono sorte vicinissime al fiume e occupano zone che prima potevano essere inondate senza provocare danni. – In pianura i letti dei fiumi, incanalati da argini di cemento, diventano spesso stretti corridoi dove l’acqua scorre molto velocemente; inoltre il livello delle acque s’innalza perché i letti dei fiumi non vengono ripuliti periodicamente dai detriti trasportati dalla corrente.

• Perché in Italia accade spesso che piogge appena più intense della norma causino alluvioni? ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

• Quali interventi dell’uomo e quali mancanze nella cura del territorio favoriscono le inondazioni? ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

• Perché il disboscamento è tra le cause principali delle alluvioni? ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

76


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 14

nome

I fiumi italiani Osserva il profilo altimetrico del Po e rispondi. m 2000

1000

0

Pian del Re (Monviso)

Paesana Villafranca

Torino

Lago di Como

100

200

Lago di Garda 300

400

Mare Adriatico 500

600

Km

• Perché all’inizio del suo corso il profilo del Po ha uno sbalzo improvviso? ............................................................................................................................... .............................

• Di quanti metri si abbassa il corso del Po dalla sorgente a Torino? ............................................................................................................................... .............................

• E da Torino alla foce? ............................................................................................................................... .............................

Completa il testo inserendo al posto giusto le parole elencate qui di seguito. inverno • detriti • corsi d’acqua • pioggia • vegetazione • sassosa Le fiumare sono ....................................... tipici dell’Italia meridionale; sono asciutti da maggio a ottobre, ma in ....................................... , quando piove, si gonfiano improvvisamente d’acqua e trascinano con sé una grande quantità di ....................................... . Cessata la ....................................... , il letto del torrente si prosciuga e si trasforma di nuovo in un’arida distesa ....................................... . I larghi letti asciutti delle fiumare sono usati come strade e, dove cresce un po’ di ..................................... , anche come pascoli.

Scrivi nella tabella i nomi di alcuni fiumi alpini e di alcuni fiumi appenninici. Fiumi alpini

Fiumi appenninici

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

........................................................................

77


classe GEOGRAFIA

Scheda 15

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Visita al parco nazionale: le regole del visitatore responsabile Un parco nazionale è un bene naturale che appartiene a tutti e deve essere rispettato e custodito anche per le generazioni future. Visitando un parco si deve tenere un comportamento responsabile per contribuire alla sua salvaguardia.

Leggi le regole da seguire per essere un visitatore responsabile, poi rispondi alle domande. 1. Prima e durante la visita, leggi pubblicazioni e parla con chi conosce il parco, per raccogliere informazioni sulle sue origini, la sua flora, la sua fauna, il suo ecosistema e sui problemi che presenta la sua salvaguardia. 2. Limita al minimo i segni del tuo passaggio: non raccogliere fiori, non spezzare rami, non spostare sassi. 3. All’interno del parco consuma poco cibo, non lasciare rifiuti e non produrre chiasso e rumori molesti. 4. Non portare cani; porta binocolo e macchina fotografica per osservare e fotografare piante e animali. 5. Di tanto in tanto, fermati e accucciati in silenzio per osservare meglio tracce e

piste tra i cespugli, e per ascoltare rumori e versi prodotti degli animali. 6. Se hai la fortuna di osservare animali selvatici, comportati con rispetto, non schiamazzare, non inseguirli. 7. Ricorda che per ogni animale esiste un limite di distanza preciso, per noi invisibile: se lo superiamo l’animale fugge. È detto «distanza di fuga» e varia da specie a specie, ma dipende anche da come, nel tempo, l’uomo ha trattato una specie in un determinato luogo. 8. Il visitatore responsabile dovrebbe ispirarsi a questo motto: «Non lasciare altro che l’impronta del tuo piede. Non portare via che fotografie, impressioni e ricordi».

• Quale scopo si propone l’istituzione delle aree protette? ............................................................................................................................... .............................

• Che cosa si intende per «parco nazionale»? ............................................................................................................................... .............................

• Ricordi i nomi di alcuni parchi italiani? ............................................................................................................................... .............................

• Quale parco hai visitato o ti piacerebbe visitare? ............................................................................................................................... .............................

• Secondo te, perché nel parco non è gradita la presenza dei cani? ............................................................................................................................... .............................

• Che cos’è la «distanza di fuga»? ............................................................................................................................... .............................

• Spiega il significato del motto ricordato al punto 8.

78

............................................................................................................................... .............................


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le colline italiane Individua sulla carta le zone collinari italiane elencate e, per ciascuna, scrivi nel giusto riquadro il numero che corrisponde al suo nome. 1. Colline delle Marche 2. Gargano 3. Monti Berici 4. Iglesiente 5. Colline Metallifere 6. Colli Euganei 7. Colli Albani 8. Monferrato 9. Chianti 10. Le Murge 11. Colline Umbre 12. Brianza 13. Colline del Lazio 14. Langhe 15. Canavese

4 Scheda 16

nome

Indica con X la risposta esatta. • Le colline si distinguono dalle montagne perché: sono sempre coperte da fitte foreste. sono più basse e tondeggianti. • Le colline italiane: occupano quasi metà del territorio. occupano una minima parte del territorio. • L’ambiente delle colline è favorevole alla vita dell’uomo: per il clima mite e salubre. per la vicinanza al mare. • L’uomo costruisce terrazzamenti in collina: per ottenere ripiani da coltivare. per evitare le frane.

79


classe GEOGRAFIA

Scheda 17

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le pianure italiane Inserisci nella legenda i nomi delle pianure italiane, secondo le indicazioni date dai numeri inseriti nella cartina. Tavoliere delle Puglie • Pianura padano-veneta • Pianura campana • Maremma • Piana di Sibari • Agro romano • Campidano • Piana di Catania • Agro pontino • Piana di Metaponto • Salento Legenda 1. ...................................................... 2. ...................................................... 3. ...................................................... 4. ...................................................... 5. ...................................................... 6. ...................................................... 7. ...................................................... 8. ...................................................... 9. ...................................................... 10. ...................................................... 11. ......................................................

1

2 3 4

6 5 7

8

9 11

10

Indica con X le affermazioni che ritieni esatte. Le pianure alluvionali si sono formate con i detriti depositati dai fiumi alla foce. Il terreno pianeggiante favorisce lo sviluppo dell’agricoltura. Il Tavoliere è una pianura di origine vulcanica. Le risorgive sono una caratteristica della Maremma toscana. L’ambiente di pianura è un ambiente favorevole all’insediamento dell’uomo. Il clima della Pianura padana la rende particolarmente favorevole all’agricoltura. In pianura si praticano terrazzamenti per aumentare la produzione agricola. Nella Pianura padana sono diffuse grandi aziende agricole e importanti industrie.

80


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I mari d’Italia Osserva la carta e scrivi nei riquadri predisposti i nomi dei mari italiani. Con l’aiuto dell’atlante, scrivi sulla cartina, in corrispondenza delle linee tratteggiate, i numeri che distinguono i canali elencati di seguito, poi, sotto, scrivi quali regioni o stati sono separati da ognuno di essi.

Scheda 18

nome

1. Canale di Corsica, separa .........................................................................

2. Bocche di Bonifacio, separano

4. Stretto di Messina, separa

.........................................................................

.........................................................................

3. Canale di Sicilia, separa

5. Canale d’Otranto, separa

.........................................................................

.........................................................................

Colora con la stessa tinta il nome e la definizione che lo riguarda. isola

golfo

Ampia insenatura della costa. Terra più o meno estesa che si allunga nel mare.

arcipelago

penisola

promontorio

Sporgenza della costa che si affaccia ripida sul mare. Terra completamente circondata dal mare.

Insieme di isole vicine tra loro.

81


classe GEOGRAFIA

Scheda 19

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I settori economici Unisci con un tratto ciascun settore economico alla sua definizione. settore primario

settore secondario

settore terziario

Riunisce le attività che forniscono servizi a persone, famiglie e aziende. Raggruppa le attività che trasformano le materie prime in semilavorati e prodotti finiti. Comprende le attività che ricavano materie prime sfruttando le risorse naturali.

In quale settore lavora ciascuna delle persone raffigurate? Nei quadretti scrivi (P) se l’attività appartiene al settore primario, (S) se fa parte del secondario, (T) se è compresa nel terziario.

Nel settore secondario operano aziende dell’industria e dell’artigianato. Usa le parole elencate per completare le frasi che indicano le differenze tra queste due attività. unici • grandi quantità • quantità limitate • in serie • L’artigianato fabbrica, di norma, ........................................... di un certo prodotto e sovente l’artigianato artistico realizza prodotti originali, che sono autentici pezzi ..................................... • L’industria fabbrica ..................................... dello stesso prodotto; i pezzi realizzati hanno tutti le stesse caratteristiche, perché sono fabbricati .....................................

82


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Materie prime e prodotti Colora in verde gli ovali con i nomi delle materie prime e in giallo quelli con i nomi dei prodotti finiti. chiodo

legno

sedia

marmo

grano

maglione

cotone

minerale ferroso

libro

oro

collana

vino

Scheda 20

nome

Rispondi. • L’Italia è un paese ricco di materie prime? • Scrivi un esempio di materia prima.

.......................................................................

...................................................................................

• In quale tipo di territorio si insediano, preferibilmente, le industrie? Perché? ............................................................................................................................... .............................

• Perché le industrie che lavorano il petrolio sono vicine a città di mare? ................ ............................................................................................................................... .............................

I prodotti dell’industria sono moltissimi, perciò sono molti i settori industriali preposti alla loro produzione.

Con un tratto, metti in relazione ogni prodotto elencato nelle colonne laterali con il settore industriale che lo fabbrica. spray antizanzare

automobile

marmellata

abito

industria tessile

industria meccanica

industria chimica

industria alimentare

gomitolo di lana

detersivo

lavatrice

salumi

83


classe GEOGRAFIA

nome

Scheda 21

4

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il settore secondario Le industrie si localizzano, di norma, in zone del territorio che favoriscono la loro attività. Tengono perciò in gran conto le caratteristiche del territorio e la maggior parte di esse sorge in pianura. Per crescere e funzionare al meglio, però, hanno bisogno anche di altri elementi.

Osserva lo schema e spiega a voce le relazioni, poi rispondi con X alle domande. facile approvvigionamento di materie prime

rapido e facile accesso alla comunicazione

INDUSTRIA

disponibilità di manodopera

disponibilità di energia

trasporti rapidi e vie di comunicazione efficienti

facile accesso ai luoghi di distribuzione e vendita

• Che cosa sono le materie prime? I prodotti dell’agricoltura. Tutta la materia trasformabile in prodotti finiti. • Che cosa si intende per «manodopera»? I lavoratori. I macchinari. • Perché l’energia è necessaria all’industria? Perché produce materie prime. Perché fa funzionare le macchine. • Perché sono indispensabili trasporti e vie di comunicazione efficienti? Per permettere agli operai di raggiungere la fabbrica. Per il trasporto della manodopera, delle materie prime e dei prodotti realizzati. • Che cosa si intende per mercato? La richiesta di acquisto dei prodotti industriali. I luoghi in cui sono distribuiti e venduti i prodotti. • Avere accesso alla comunicazione significa: poter telefonare ai clienti e ai fornitori. poter ricevere e inviare informazioni rapidamente da e verso tutto il mondo.

84


classe

GEOGRAFIA classe

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 22

nome

Il turismo in Italia Osserva la carta con alcuni dei principali centri turistici italiani. Colora in giallo le località turistiche montane, in rosa i luoghi d’arte, in azzurro le località balneari, in verde le località termali.

Cortina d’Ampezzo Livigno Madonna di Campiglio Courmayeur

Venezia Salsomaggiore Rimini Montecatini

Portofino

Firenze

Viareggio

Riscrivi nella tabella il nome di ognuna delle città incontrate nell’attività precedente, poi, con l’aiuto di una carta geografica, indica la regione italiana cui ciascuna appartiene.

Pescara

Elba Fiuggi

Tarquinia

Roccaraso Otranto

Ercolano

Roma Ischia

Pompei

Capri Paestum

Barumini

Taormina Agrigento

Firenze

Toscana

Rimini

..................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

..........................................................................

85


classe GEOGRAFIA

nome

Laboratorio 1

4

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Costruire una bussola La bussola assomiglia a un orologio, ma sul suo quadrante, anziché le ore, sono indicati i quattro punti cardinali e quelli intermedi. Al centro del quadrante ruota libero un ago magnetizzato, che attratto dal magnetismo terrestre si orienta sempre verso il nord, e permette così di orientarsi anche con un cielo nuvoloso. Per individuare la direzione dei diversi punti cardinali, si deve ruotare la bussola in modo che il nord del suo quadrante coincida con la direzione indicata dall’ago.

MATERIALE NECESSARIO Una vaschetta di vetro Un ago da lana da magnetizzare strofinandolo a lungo (sempre nello stesso senso) contro una calamita Un pezzo sottile di sughero Un pezzetto di filo Un piombino da pesca Un foglio di carta bianca Matite colorate

3 Passa il filo attraverso il sughero, fissa un capo al sughero con un nodino, poi appendi il piombino all’altro capo del filo, a una distanza tale che, poggiando il sughero sull’acqua, il piombino tocchi il fondo. 4 Appoggia sul sughero l’ago magnetizzato. Appoggia il sughero con l’ago sull’acqua.

COME PROCEDERE 1 Disegna sul foglio bianco una rosa dei venti come quella che vedi qui riportata, con i punti cardinali e quelli intermedi, grande quanto basta perché nel suo centro possa trovare posto la vaschetta. 5 Noterai che, comunque tu disponga la vaschetta, il sughero ruoterà perché l’ago magnetizzato indicherà sempre il nord. 6 Disponi la vaschetta al centro della rosa dei venti, facendo coincidere il nord con la direzione indicata dall’ago.

2 Riempi di acqua per metà la vaschetta.

86


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gli Appennini a portata di mano Per conoscere meglio la catena appenninica, realizza un grafico particolare. MATERIALE NECESSARIO Una striscia di carta da pacchi bianca Cartoncino marrone Matita, colla, forbici, pennarelli Fotografie, cartoline, stampe delle località descritte

Laboratorio 2

nome

COME PROCEDERE 1 Taglia una lunga striscia di carta da appendere su una parete della classe, segnando i quattro settori corrispondenti all’Appennino settentrionale, centrale, meridionale, siculo.

2 Per ognuna delle catene in cui è suddiviso l’Appennino, individua, osservando il grafico qui sotto, i monti principali, la cui sagoma dovrai poi ritagliare nel cartoncino.

4 Sulla striscia di carta bianca incolla in ordine, una accanto all’altra, le sagome che hai ritagliato, identificandole con il nome e l’altitudine.

3 Ritaglia nel cartoncino una sagoma triangolare per ogni monte individuato rispettando le proporzioni; per ottenere l’altezza in cm della sagoma dividi per 100 l’altezza reale, per esempio: Monte Falterona m 1654 : 100 = 16,54 cm (altezza del modello in cartone).

5 Caratterizza ogni montagna incollando sulla striscia bianca le immagini di elementi che sono a essa riferibili (per esempio di un fiume che vi ha origine, dei calanchi che vi si trovano, della flora o della fauna caratteristica, delle località turistiche che essa ospita…) e scrivi la relativa didascalia.

1799 M. Maggiorasca 1735 M. Penna

Colle di Passo Cadibona dei Giovi 472 435 Passo del Turchino 532

2165 M. Cimone

1654 M. Falterona

1407 M. Fumaiolo 1432 M. Penna

Passo Passo della della Cisa Porretta 1041 932 Passo della Futa 903

APPENNINO SETTENTRIONALE

2050 2248 1928 2912 M. Pollino M. Botte Donato Corno Grande 2793 M. Miletto 2213 2487 M. Amaro 1577 1823 M. Terminillo M. Velino M. Mutria M. Maruggio 1955 Montalto 1281 Vesuvio

2476 M. Vettore

Bocca Serriola 730

Sella di Corno 1005 Passo di Torrita 1005

Forca Caruso 1120

APPENNINO CENTRALE

Bocca di Forlì 891

Sella di Conza 700

Passo Crocetta 979 Passo dello Scalone 740

3323 Etna

1979 Pizzo Carbonara 1847 M. Soro

Stretto di Messina

APPENNINO MERIDIONALE

Appennino siculo

87


classe GEOGRAFIA

Laboratorio 3

4

nome

..................................................................................................

classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il rilievo e le curve di livello Per rappresentare i rilievi e le profondità marine, nelle carte geografiche si impiegano diverse gradazioni di marrone e di azzurro, a seconda dell’altezza o della profondità da indicare: sono le cosiddette tintealtimetriche. I vari livelli della montagna (o del mare) sono rappresentati con linee curve chiuse chiamate curvedi livello, che uniscono tutti i punti di un rilievo (o di un avvallamento) posti alla stessa altitudine (o profondità). È come se le montagne o le profondità del mare venissero tagliate a fette orizzontalmente, per esempio ogni 100 o 1000 m.

Come un cartografo, rappresenta anche tu una montagna per mezzo delle curve di livello. COME PROCEDERE 1 Impasta la creta e modella con essa una piccola montagna, creando sui suoi fianchi sporgenze e rientranze. Introduci una matita al centro della vetta e spingila fino a toccare, con la punta, la base. 2 Appoggia sul foglio il modello di montagna e traccia su di esso il contorno della base; segna il centro della montagna premendo la punta della matita in essa introdotta. Solleva il modello e taglia dalla sua base una fetta spessa, per esempio, 3 cm. Appoggia nuovamente sul foglio il modello ridotto, mantenendo sempre lo stesso orientamento e, facendo coincidere il centro con la punta della matita che l’attraversa, traccia il nuovo contorno. 3 Ripeti più volte l’operazione di taglio, mantenendo costante lo spessore delle «fette» tagliate e ogni volta traccia sul foglio il nuovo contorno. Fai attenzione a mantenere il centro e l’orientamento sempre costanti. Sul foglio apparirà la rappresentazione delle curve di livello della tua montagna. Colora ogni settore con i colori convenzionali utilizzati dai cartografi; infine scrivi sul foglio la legenda dei colori che corrispondono alle varie altitudini del rilievo (immaginando, per esempio, che ogni cm del modello equivalga a 200 m).

88

............................

MATERIALE NECESSARIO Un panetto di creta da mezzo kg Un foglio di carta bianco Un coltello di plastica Matite colorate Un righello


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Una guida turistica della tua città Ti piace la città in cui vivi? Consiglieresti di visitarla?

Con i compagni puoi costruire una guida turistica che ne illustri le caratteristiche e le attrattive.

COME PROCEDERE

4 Laboratorio 4

nome

MATERIALE NECESSARIO Cartoncino colorato Forbici, compasso, matite Immagini e fotografie della città Macchina perforatrice per fogli Cordoncino colorato

1 Ritaglia nel cartoncino colorato tanti dischetti tutti uguali, di circa 15 cm di diametro.

5 Con un dischetto prepara quindi la copertina: scrivi il nome della città; il nome dell’autore della guida con la dicitura «A cura di …» e, se credi, aggiungi uno slogan che inviti a visitare la città.

2 Dedica ogni dischetto a un luogo o a un elemento caratteristico della città (un edificio, un museo, una fontana, un monumento, un parco, il lungomare…).

6 Con la perforatrice, fora i dischetti preparati (forali tutti nella stessa posizione) e infine uniscili legandoli con il cordoncino, ma senza stringere la legatura. La tua guida turistica è pronta!

3 Incolla un’immagine del luogo su un lato del dischetto. 4 Sul retro del dischetto scrivi una breve descrizione del luogo presentato, della sua storia e delle sue caratteristiche (puoi anche scriverla al computer, stamparla e incollarla).

89


4

CLASSE

Programmazione di SCIENZE

Traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE al termine della classe quarta • Sviluppare atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che stimolino a cercare spiegazioni di quello che l’alunno vede succedere. • Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimenti. • Individuare nei fenomeni somiglianze e differenze, fare misurazioni, registrare dati significativi, identificare relazioni spazio-temporali. • Individuare aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produrre rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elaborare semplici modelli. • Riconoscere le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi vegetali e animali. • Avere atteggiamenti di cura verso l’ambiente; rispettare e apprezzare il valore dell’ambiente sociale e naturale. • Esporre in forma chiara ciò che si è sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. • Trovare da varie fonti (libri, Internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che interessano.

NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nelle categorie: oggetti, materiali e trasformazioni; osservazioni e sperimentazioni sul campo; l’uomo, i viventi e l’ambiente.

Dossier Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

170

Il lavoro dello scienziato

171

Gli specialisti delle scienze

172

La Terra

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Conoscere il lavoro dello scienziato. • Saper riconoscere gli strumenti che lo scienziato utilizza. • Conoscere e saper usare in modo appropriato i termini specifici del linguaggio disciplinare. • Conoscere i diversi tipi di scienziati e i relativi ambiti di studio. • Conoscere la struttura del nostro pianeta e i materiali di cui è composto.

Mi esercito in scienze L’atmosfera Pag. 174 Guardo e imparo Il consumo di acqua Pag. 174

90


CLASSE

Programmazione di SCIENZE

4

MATERIA ED ENERGIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

176

MATERIA ED ENERGIA

178

Protagonisti delle scienze: Galileo Galilei

179

Il metodo sperimentale

180

Miscugli e soluzioni

182

IL CALORE

183

Il calore si propaga

184

Calore e dilatazione termica

185

Il calore e gli stati della materia

186

L’ACQUA

187

Le proprietà dell’acqua

188

Il ciclo dell’acqua

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper cogliere la differenza tra materia ed energia. • Conoscere gli elementi costitutivi della materia. • Saper riconoscere gli stati della materia e le caratteristiche dei corpi solidi, liquidi, gassosi. • Approfondire la conoscenza di un Protagonista delle scienze: Galileo Galilei. Riconoscere il contributo dato dal personaggio al progresso scientifico. • Acquisire il metodo proprio dell’indagine scientifica: osservare, porre domande, formulare ipotesi, verificare, trarre conclusioni. • Comprendere come le sostanze si mescolano tra loro. • Conoscere il calore in quanto forma di energia termica. • Comprendere come si produce il calore. • Conoscere come si propaga il calore nei solidi, nei liquidi, nei gas. • Conoscere la conducibilità termica e il grado di conducibilità di diversi materiali. • Saper verificare il fenomeno dell’agitazione termica delle molecole. • Saper verificare il fenomeno della dilatazione termica nei corpi. • Conoscere la differenza tra calore e temperatura. • Sapere come si misura la temperatura dei corpi. • Verificare come le variazioni di calore determinino i passaggi di stato della materia.

Guardo e imparo La propagazione del calore Pag. 183

La temperatura Pag. 184

• Conoscere e saper descrivere le principali caratteristiche dell’acqua. • Riconoscere l’importanza dell’acqua per gli esseri viventi. • Conoscere le proprietà dell’acqua e comprenderne l’importanza. • Saper descrivere il ciclo naturale dell’acqua nelle sue diverse fasi.

91


4

CLASSE

Pagine

92

CONOSCENZE DISCIPLINARI

Programmazione di SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

189

Tecnologia: Dalla falda al rubinetto

• Conoscere e saper descrivere il ciclo artificiale dell’acqua: dalla falda acquifera al rubinetto.

Guardo e imparo Il ciclo dell’acqua Pag. 188

190

L’ARIA

• Conoscere e saper descrivere le principali caratteristiche dell’aria. • Conoscere le proprietà dell’aria. • Essere capaci di condurre un esperimento per verificare il fenomeno della pressione atmosferica.

Guardo e imparo La pressione atmosferica Pag. 190

191

Aria per respirare

192

Protagonisti delle scienze: Leonardo e il volo

• Approfondire lo studio dell’atmosfera e conoscere la sua composizione. • Riconoscere l’importanza dell’aria per gli esseri viventi e comprendere che cosa avviene durante la respirazione. • Approfondire la conoscenza di un Protagonista delle scienze: Leonardo da Vinci. • Riconoscere il contributo dato da Leonardo al progresso scientifico. • Conoscere il funzionamento di alcuni mezzi per il trasporto aereo.

194

IL SUOLO

• Conoscere le caratteristiche del suolo. • Saper analizzare la composizione del suolo. • Saper verificare la composizione del suolo compiendo semplici esperimenti.


Programmazione di SCIENZE

CLASSE

4

LA VITA E GLI ESSERI VIVENTI Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

196

LA VITA E GLI ESSERI VIVENTI

• Saper distinguere i viventi dai non viventi. • Saper riconoscere le principali caratteristiche degli esseri viventi e le fasi del loro ciclo vitale. • Saper riconoscere e descrivere le funzioni vitali di piante e animali. • Conoscere la struttura di una cellula animale e di una cellula vegetale. • Conoscere i regni dei viventi e la loro classificazione.

198

I VEGETALI

• Conoscere l’origine e le caratteristiche degli organismi appartenenti al regno vegetale. • Comprendere il concetto di classificazione.

199

Le piante semplici

200

Le piante superiori

201

La nutrizione

202

La pianta respira…

203

… e traspira

• Saper riconoscere le parti di una pianta semplice e le relative funzioni. • Saper riconoscere le parti di una pianta superiore e le relative funzioni. • Sapere come e perché avviene la fotosintesi clorofilliana. • Approfondire la conoscenza del processo chimico della fotosintesi. • Conoscere e saper descrivere come avvengono la respirazione e la traspirazione nelle piante. • Saper svolgere esperimenti per osservare la respirazione e la traspirazione di un vegetale. • Conoscere e saper descrivere come avviene la riproduzione nelle piante. • Approfondire la conoscenza del processo di impollinazione e fecondazione. • Capire l’importanza della disseminazione. • Saper riconoscere le fasi della fecondazione e della germinazione. • Saper riconoscere nei semi la presenza di uno o due cotiledoni. • Saper eseguire semplici esperimenti con organismi appartenenti al regno vegetale. • Saper classificare le piante superiori in base al loro tipo di riproduzione.

204

206

La riproduzione

Angiosperme e gimnosperme

Guardo e imparo La cellula vegetale Pag. 196

Guardo e imparo Il fusto Pag. 201

Guardo e imparo L’impollinazione Pag. 204 Dal seme alla pianta Pag. 205

Mi esercito in scienze Conosci le piante? Pag. 206

93


4

CLASSE

Pagine 207

94

CONOSCENZE DISCIPLINARI I funghi: né vegetali né animali

208

Tecnologia: L’uomo e le piante

210

GLI ANIMALI

212

Animali invertebrati

214

Animali vertebrati

216

I mammiferi

217

L’uomo

218

La riproduzione

220

La respirazione

221

La nutrizione

222

Educazione alimentare: L’uomo e il cibo

Programmazione di SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Riconoscere i funghi come organismi eterotrofi. • Conoscere e saper descrivere la struttura dei funghi. • Riconoscere le caratteristiche di alcuni organismi appartenenti al regno dei funghi: muffe e lieviti. • Conoscere per quali scopi e in quanti modi l’uomo utilizza le piante.

• Conoscere le principali caratteristiche degli organismi animali e saperli classificare in base a esse. • Distinguere i vari tipi di invertebrati. • Conoscere i vari modi in cui gli invertebrati si sono adattati alla mancanza di uno scheletro interno. • Conoscere le principali caratteristiche dei vertebrati. • Analizzare le principali caratteristiche dei pesci. • Analizzare le principali caratteristiche degli anfibi. • Osservare e descrivere la metamorfosi della rana. • Analizzare le principali caratteristiche dei rettili. • Analizzare le principali caratteristiche degli uccelli. • Analizzare le principali caratteristiche dei mammiferi. • Analizzare le principali caratteristiche dell’uomo. • Conoscere e saper descrivere come si riproducono gli animali. • Osservare e descrivere la metamorfosi della farfalla. • Conoscere e saper descrivere come respirano gli animali. • Conoscere e saper descrivere come si nutrono gli animali. • Comprendere l’importanza di una sana ed equilibrata alimentazione per il buon funzionamento dell’organismo umano.

Verifica le tue competenze Mi esercito in scienze CRUCISCIENZE Pag. 209

Guardo e imparo Le pinne Pag. 214

Mi esercito in scienze Conosci gli animali? Pag. 216

Verifica le tue competenze Mi esercito in scienze CRUCISCIENZE Pag. 223


Schede e laboratori di scienze Programmazione di SCIENZE

CLASSE

4

ECOSISTEMI E AMBIENTI NATURALI Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

224

ECOSISTEMI E AMBIENTI NATURALI

226

La catena alimentare

227

La piramide ecologica

228

Adattarsi per vivere

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Acquisire il concetto di biosfera. • Saper riconoscere le relazioni tra esseri viventi e ambiente. • Conoscere le caratteristiche fondamentali di un ecosistema. • Saper individuare le relazioni che legano gli appartenenti a uno stesso ecosistema. • Acquisire i concetti di catena e di rete alimentare. • Acquisire i concetti di piramide alimentare e di equilibrio biologico. • Comprendere come animali e piante si adattino all’ambiente.

Mi esercito in scienze Il curioso mondo delle piante Pag. 228 Strategie per sopravvivere Pag. 229

Verifica le tue competenze Mi esercito in scienze CRUCISCIENZE Pag. 230

95


4

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

IL MIO QUADERNO DELLE COMPETENZE 4ª Il quaderno offre diverse prove, strutturate secondo il modello Invalsi, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione delle competenze raggiunte. Lo scopo delle schede che propongono le prove, infatti, è duplice: a) offrire a tutti gli insegnanti materiali utili alla verifica e alla valutazione oggettiva delle competenze via via acquisite dagli alunni; b) abituare gli alunni alla tipologia delle prove che l’Invalsi propone annualmente.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Per l’attribuzione dei voti, ciascun insegnante potrà adottare i parametri più rispondenti alla situazione della propria classe oppure adeguarsi alla misurazione dei livelli stabilita collegialmente. Nel prospetto che segue la griglia di correzione forniamo una proposta per la conversione dei punteggi in voti. Data la finalità delle prove, pur ispirandosi in percentuale al sistema dell’Invalsi, sono stati semplificati i parametri di valutazione, evitando, per esempio, di attribuire un punteggio in base alla maggiore o minore facilità dei vari quesiti, perché il concetto di facilità non è sempre individuabile e unico.

96


GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 1:

Prova 2:

dom. risposte punti *

dom. risposte

1

4

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

Prova 3: punti

dom. risposte

punti

A

1

1

D

1

1

C

1

2

B

1

2

C

1

2

D

1

3

B

1

3

B

1

3

C

1

4

D

1

4

A

1

4

A

1

5

A

1

5

B

1

5

D

1

6

C

1

6

D

1

6

C

1

7

D

1

7

C

1

7

B

1

8

B

1

8

B

1

8

A

1

9

A

1

9

D

1

9

D

1

10

A

1

10

B

1

A

1

11

B

1

12

A

1

D

1

10

11

C

1

11

12

B

1

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 35

* Un

punti

voto

descrittori

0 - 14

4

conoscenze e abilità lacunose

15 - 18

5

conoscenze e abilità molto incerte

19 - 22

6

conoscenze e abilità essenziali

23 - 25

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

26 - 28

8

conoscenze e abilità buone

29 - 31

9

conoscenze e abilità esaurienti

32 - 35

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

punto per ogni risposta esatta; zero punti per ogni risposta sbagliata o mancante.

97


classe

Scheda 1

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il calore e i corpi Il calore è una forma di energia che può trasferirsi da un corpo a un altro. Il passaggio avviene sempre dai corpi con temperatura più alta a quelli con temperatura più bassa.

Rifletti sulle situazioni indicate di seguito e completa le frasi come nell’esempio. • Sulla spiaggia la sabbia ti scotta i piedi perché il calore passa… … dalla sabbia caldissima ai piedi più freddi. • Se ti tuffi in mare senti freddo perché il calore passa… … dal ............................................................................................................................... ................. • Se d’estate afferri la ringhiera metallica esposta al Sole, il calore si trasferisce… ............................................................................................................................... .............................

• Quando mangi la minestra, il calore passa… ............................................................................................................................... .............................

• Un cubetto di ghiaccio immerso in una bibita fonde, perché il calore passa… ............................................................................................................................... .............................

• Se d’inverno appoggi la mano sul vetro della finestra, il calore passa… ............................................................................................................................... .............................

Il calore non passa allo stesso modo in tutti i materiali. Indica con X la scelta giusta. • I materiali che assorbono calore e lo trasmettono con facilità sono detti: conduttori. isolanti. • I materiali che ostacolano il passaggio del calore sono detti: conduttori. isolanti.

Cerchia in rosso gli oggetti fatti di materiali che conducono il calore e in blu quelli composti di materiali che ne ostacolano il passaggio.

98


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Calore e conservazione del cibo Con l’azione del calore la materia subisce modifiche e poiché anche gli alimenti sono fatti di materia, essi con il calore si trasformano. Ciò ha cambiato il modo di alimentarsi dell’uomo quando ha scoperto che i cibi, una volta cotti, diventano più appetitosi, più masticabili e più digeribili.

classe

4 Scheda 2

nome

In molti casi il calore permette anche di conservare a lungo gli alimenti. I metodi che utilizzano il calore a questo scopo sono diversi; leggi in che cosa consistono e completa il testo cancellando i termini che ritieni errati. • Essiccazione: il calore elimina l’acqua facendola evaporare / condensare; perciò ponendo pesce, carne, frutta, legumi in forni speciali, oppure esponendoli al Sole, essi perdono l’acqua che contengono e si conservano per molti mesi. • Pastorizzazione: il calore riduce l’azione dei batteri responsabili del deterioramento di alcuni alimenti, come latte, birra, succhi di frutta, che vengono sottoposti a un breve riscaldamento / congelamento; in questo modo il latte si conserva per alcuni giorni, altri alimenti per settimane. • Sterilizzazione: gli alimenti vengono riscaldati per un certo tempo a temperature molto elevate (circa 130 °C) e poi chiusi in confezioni gonfiate / ermetiche. In questo modo si possono conservare per alcuni mesi senza che si deteriorino. È il caso del latte detto «UHT» (a lunga conservazione) e di altri alimenti, come il tonno e i pomodori pelati. • Liofilizzazione: alcuni alimenti, per esempio il latte o il caffè, sono dapprima sottoposti ad alte temperature e poi rapidamente surgelati. Poi si riducono in polvere / poltiglia e in seguito si consumano aggiungendo l’acqua. • Gli alimenti si conservano anche con il freddo, cioè togliendo calore ai cibi e all’ambiente in cui sono custoditi. Perciò vengono refrigerati nel frigorifero / nella dispensa. Abbassando rapidamente la temperatura a -20 °C si congelano, a -40 °C si surgelano.

99


classe

Scheda 3

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’acqua Attraverso continui cambiamenti di stato, l’acqua sale dalla Terra al cielo, poi ricade sulla Terra, quindi risale di nuovo e così via. Senza questo ciclo continuo, detto ciclo dell’acqua, la vita sulla Terra non sarebbe possibile.

Completa le frasi. • L’acqua allo stato ...................................... tende a espandersi nell’aria. • L’acqua allo stato ...................................... assume la forma del contenitore. • L’acqua allo stato ...................................... mantiene una forma data.

Collega con un tratto ogni «tipo di acqua» con lo stato fisico nel quale si presenta. pioggia rugiada ghiaccio

SOLIDO

nuvola nebbia

LIQUIDO

acqua di mare neve

GASSOSO

acqua di fiume o lago grandine

Completa le definizioni. • Si chiama evaporazione il passaggio dallo stato liquido allo stato ......................................

• Si chiama fusione il passaggio dallo stato ...................................... allo stato ......................................

• Si chiama condensazione il passaggio dallo stato ...................................... allo stato ......................................

• Si chiama solidificazione il passaggio dallo stato ...................................... allo stato ......................................

100


classe

SCIENZE

..................................................................................................

............................

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 4

nome

L’aria

Completa gli schemi sull’aria. Se non riesci a completare puoi aiutarti scegliendo le parole tra quelle riportate capovolte in fondo alla pagina. L’aria è un ............................................................ di ................................................................. i più importanti dei quali sono: ...................................................................... ......................................................................

forma l’ ...................................................... che circonda la ....................................... esercita una .............................................. che si misura con il .................................

Quando la temperatura aumenta

diminuisce

l’aria si ........................................................ perciò diventa più .................................. e ...................................................................

l’aria si ........................................................ perciò diventa più .................................. e ...................................................................

Indica con X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • L’aria è materia allo stato gassoso. • Essendo un gas l’aria non ha peso. • Solo le piante possono sopravvivere senza aria. • L’aria è formata in maggior parte da ossigeno. • L’aria è formata in maggior parte da azoto. • Nell’aria è contenuta anidride carbonica.

V V V V V V

F F F F F F

miscuglio • ossigeno • barometro • vapore acqueo • pressione • Terra • atmosfera • anidride carbonica • azoto • gas • raffredda • sale • pesante • scende • scalda • leggera

101


classe

Scheda 5

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I «perché» della scienza Collega con un tratto ciascun fenomeno alla sua spiegazione. Una nave galleggia perché…

… ha una densità minore rispetto a quella dell’acqua.

Una nuvola si trasforma in pioggia perché…

… una delle proprietà dell’acqua è la capillarità.

Le radici delle piante assorbono l’acqua perché…

… il vapore acqueo si condensa sulla sua superficie.

Un tronco galleggia perché…

… incontra strati di aria più fredda.

Un asciugamano steso al Sole si asciuga perché…

… sfrutta una delle proprietà dell’acqua: la tensione superficiale.

Un insetto come il gerride cammina sull’acqua perché…

… con il calore l’acqua evapora.

Il vetro si appanna perché…

… sposta una quantità d’acqua che ha un peso maggiore del suo.

Come uno scienziato, cerca di fornire una spiegazione ai seguenti «perché». • Perché il coperchio di una pentola piena d’acqua che bolle si bagna? ......................................................................................................

• Perché l’acqua dei mari e dei fiumi evapora? ............................................................................................................................... .............................

• Perché la febbre fa salire la colonnina di alcol colorato nel termometro? ............................................................................................................................... .............................

• Perché si formano i venti? ............................................................................................................................... .............................

• Perché unendo acqua e olio si ottiene una sospensione? ............................................................................................................................... .............................

102


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il vento Leggi attentamente il testo che segue. Le pale del mulino ruotano, gli alberi si piegano per l’azione del vento. I venti sono correnti di aria calda o fredda, umida o secca, che si spostano in continuazione da un punto all’altro del nostro pianeta. La loro azione è importantissima: essi, infatti, rimescolano l’aria nell’atmosfera e distribuiscono calore e umidità su tutta la superficie della Terra. Senza l’azione del vento le zone calde della Terra diverrebbero sempre più calde, mentre in quelle fredde la temperatura si manterrebbe sempre rigida. Quando la velocità del vento è troppo elevata, si formano uragani chiamati anche tornado o cicloni, la cui azione può causare danni gravissimi. I cicloni tropicali sono violentissimi: si spostano a velocità che arrivano a 500 km all’ora, devastando tutto ciò che incontrano sul loro percorso. La forza del vento si misura con la scala di Beaufort, che si basa sull’osservazione dei suoi effetti e classifica il vento in 13 classi, numerate da 0 a 12.

classe

4 Scheda 6

nome

Lo 0 indica l’assenza di vento, la calma piatta: il fumo sale verticalmente. Da 1 a 3 c’è bava di vento o brezza: in questo caso le banderuole girano, le foglie frusciano. Da 4 a 7 il vento soffia in modo evidente: solleva molta polvere, se ne sente il sibilo, i rami oscillano. Da 8 a 9 c’è burrasca: i rami degli alberi si spezzano, le case possono subire leggeri danni. Da 10 a 12 c’è tempesta e uragano: il vento può provocare veri e propri disastri, gli alberi possono essere sradicati, le case gravemente danneggiate.

Colora di verde le azioni utili del vento, di rosso quelle dannose. Rovina le colture. Rinfresca l’aria.

Trasporta il polline e i semi delle piante.

Rende difficoltoso lo spostamento di persone e veicoli.

Diminuisce l’inquinamento disperdendo le sostanze inquinanti.

103


classe

Scheda 7

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La meteorologia Leggi attentamente il testo che segue, poi rispondi alle domande. Tutti i fenomeni atmosferici (pioggia, neve, grandine, vento…) si verificano nella troposfera e sono legati alla temperatura delle masse d’aria e al ciclo dell’acqua. Questi fenomeni sono l’oggetto di studio della meteorologia, una scienza in grado di spiegare perché in un luogo il cielo è sereno oppure piove, e di formulare previsioni sul tempo che farà in quella determinata zona. Meteorologia è una parola che deriva dal greco antico, dove metèoros significava «cosa che sta in cielo». In realtà, le osservazioni meteorologiche si eseguono non solo nell’atmosfera, per mezzo dei satelliti artificiali, ma anche al suolo, nelle stazioni meteorologiche. Qui potenti calcolatori elettronici elaborano i dati relativi alla pressione atmosferica, alla temperatura, all’umidità dell’aria, alla direzione e velocità dei venti e sono in grado di avanzare previsioni. L’uso di tecnologie moderne permette di prevedere il tempo atmosferico a breve scadenza (2-3 giorni), ma anche di stabilire con qualche mese di anticipo quali saranno le condizioni meteorologiche generali di una regione, prevedendo siccità, cicloni, precipitazioni abbondanti… Le previsioni sono utilissime: - nel settore del trasporto, specialmente aereo; - in agricoltura, per prevenire i danni del cattivo tempo; - per la sicurezza dei cittadini, quando è annunciato l’arrivo di cicloni o di precipitazioni eccezionali con rischio di alluvioni, che richiedono la mobilitazione dei mezzi di soccorso. • Che cosa studia la meteorologia?

........................................................................................

• Che cosa significa il termine «meteorologia»? ................................................................ • In quale parte dell’atmosfera avvengono i fenomeni atmosferici?

..........................

............................................................................................................................... .............................

• Quali dati permettono di effettuare previsioni atmosferiche?

..................................

............................................................................................................................... .............................

• Perché le previsioni atmosferiche sono importanti?

104

.....................................................

............................................................................................................................... .............................


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il mondo dei viventi Classifica gli esseri viventi collegando opportunamente, con delle frecce, il nome di ogni regno della natura con la propria definizione e con l’immagine esemplificativa.

Regno delle MONERE

Regno dei PROTISTI

Regno dei FUNGHI

Regno degli ANIMALI

Regno delle PIANTE

classe

4 Scheda 8

nome

È formato da organismi molto semplici, unicellulari. Vi appartengono batteri utili (come i decompositori) e batteri pericolosi (come i bacilli) che provocano malattie.

Comprende organismi che producono da soli le sostanze nutritive di cui hanno bisogno.

È formato da organismi che ricavano il cibo da altri organismi.

È costituito da organismi unicellulari che vivono in ambienti generalmente umidi. Vi appartengono le diatomee, piccolissime alghe, e i protozoi.

È formato da organismi alcuni dei quali assorbono il nutrimento da altri organismi, di cui sono parassiti.

105


classe

Scheda 9

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Curarsi con le piante Leggi il testo seguente, poi rispondi alle successive domande. Per curare le malattie la scienza medica ha creato medicine efficaci, alcune delle quali, però, provocano effetti collaterali: curano un disturbo, ma causano danni ad altre parti del corpo (gli antinfiammatori, per esempio, alleviano il mal di denti, ma danneggiano lo stomaco). La natura ci offre alcune piante, che l’uomo usa fin dall’antichità, i cui estratti, infusi o decotti hanno proprietà curative. Oggi, per le malattie più lievi, molti ricorrono alle piante medicinali piuttosto che ai farmaci prodotti chimicamente. Sono farmaci «dolci», che non danneggiano i nostri organi, ma che devono in ogni caso essere assunti sotto controllo medico. – L’infuso di camomilla è un antidolorifico per il mal di stomaco, ed è usato anche come calmante del sistema nervoso. Camomilla

– Il decotto fatto con le radici di echinacea cura il raffreddore e l’influenza.

– L’olio di oliva, con qualche goccia di limone, preso al mattino è un rimedio contro la stitichezza. – La valeriana, assunta prima di dormire, calma il nervosismo e assicura un sonno tranquillo per tutta la notte.

Olive

– L’arnica, in pomata o in pillole, allevia il dolore in caso di traumi, distorsioni o contusioni. – L’infuso di malva cura efficacemente la tosse e la bronchite. Sai che anche gli animali si curano con le piante? Gatti e cani, per esempio, masticano fili d’erba per ripulire lo stomaco con le sostanze purganti che l’erba contiene.

Malva

• Perché molte persone preferiscono le piante medicinali ai farmaci chimici? ............................................................................................................................... .............................

• Quali comuni malesseri possono essere curati con le erbe medicinali? ............................................................................................................................... .............................

• Quale precauzione bisogna in ogni caso avere se si usano le erbe medicinali? ............................................................................................................................... .............................

• Informati e spiega la differenza tra decotto e infuso. ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

106


classe

SCIENZE

..................................................................................................

............................

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La germinazione Si chiama germinazione la trasformazione del seme in una nuova pianta. Per comprendere meglio questo fenomeno, osservalo nel suo svolgimento: metti alcuni semi di fagiolo su un po’ di cotone che manterrai sempre umido, e registra ciò che succede.

Scheda 10

nome

Le immagini mostrano le fasi della germinazione: ponile in sequenza cronologica numerandole da 1 a 5. I testi nei riquadri descrivono le diverse fasi: numerando nei cerchietti, collega ogni descrizione all’immagine corrispondente.

Dal tegumento (buccia) un po’ rugoso, spunta una nuova radice (radichetta).

Il fusto inizia a sollevare i cotiledoni e mostra le foglioline della gemma. Le foglie uscite dai cotiledoni diventano verdi perché inizia la fotosintesi.

La pianta è cresciuta e le foglie si sono ingrandite; ora è in grado di nutrirsi da sola, perciò i cotiledoni, svuotati e raggrinziti, si staccheranno e cadranno.

La radichetta si allunga verso il basso e si arricchisce di piccole radici.

Le radici crescono ancorando sempre più la futura pianta al suolo. Il tegumento incomincia a staccarsi.

107


classe

Scheda 11

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I vertebrati Completa il testo con le parole mancanti. I vertebrati sono animali dotati di uno ......................................... interno composto da numerose ......................................... . Lo scheletro sorregge il corpo, permette il movimento e protegge gli organi interni. I vertebrati si possono suddividere in cinque ......................................... . Alcuni vertebrati sono detti animali a sangue ......................................... , perché mantengono una temperatura corporea costante. Altri hanno una temperatura corporea che varia in relazione all’ambiente in cui si trovano e sono detti animali a ................................................................. . Mammiferi, rettili e uccelli respirano per mezzo dei ......................................... , mentre i pesci lo fanno per mezzo delle ......................................... . Gli anfibi, i pesci, gli uccelli e gran parte dei rettili si riproducono per mezzo di ......................................... perciò sono detti ......................................... . I mammiferi invece sono ......................................... , perché partoriscono cuccioli vivi e li ......................................... .

Scrivi sui puntini il nome del gruppo a cui appartiene ciascun animale raffigurato. mammiferi • pesci • uccelli • anfibi • rettili

108

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gli invertebrati Completa il testo con le parole mancanti. Gli invertebrati sono animali che ......................................... uno scheletro interno. Alcuni hanno il ......................................... molle, altri sono ricoperti da uno scheletro esterno detto ...................................................................... Gli artropodi costituiscono il gruppo più numeroso; ne fanno parte gli insetti, i ......................................... , gli ......................................... e i miriapodi. Gli aracnidi hanno ........................... zampe, mentre i ......................................... ne hanno molte di più.

Scheda 12

nome

Osserva le immagini e riconosci a quale tipo di invertebrati appartengono gli animali raffigurati; scrivilo sui puntini scegliendo fra: celenterati • molluschi • echinodermi • crostacei • poriferi (o spugne)

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

.................................................

109


classe

Scheda 13

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le catene alimentari In una catena alimentare ogni organismo ha un suo ruolo. Collega con un tratto ogni ruolo alla definizione che lo riguarda. Lo sono i viventi che si nutrono di vegetali.

PRODUTTORI

Lo sono i grandi predatori, che si nutrono di animali carnivori.

CONSUMATORI DI PRIMO ORDINE CONSUMATORI DI SECONDO ORDINE

Lo sono i piccoli organismi che decompongono le sostanze morte, trasformandole in nutrimento utile alle piante.

CONSUMATORI DI TERZO ORDINE DECOMPOSITORI

Lo sono i vegetali, che trasformano le sostanze inorganiche in sostanze organiche. Lo sono gli animali carnivori che si cibano di erbivori.

Scrivi sotto ogni organismo rappresentato se è un produttore, un consumatore primario, un consumatore secondario o un decompositore.

110

..........................................................

..........................................................

..........................................................

..........................................................


classe

SCIENZE

..................................................................................................

............................

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Esseri viventi ed ecosistemi La prima relazione che si stabilisce tra gli esseri viventi riguarda il modo in cui essi si procurano il cibo.

Osserva il disegno e spiega il significato delle frecce: ciascuna pone l’attenzione su una particolare relazione tra gli elementi di un ambiente.

Scheda 14

nome

1 4

5 3

6

2 1.

............................................................................................................................... .......................

............................................................................................................................... ............................

2.

............................................................................................................................... .......................

............................................................................................................................... ............................

3.

............................................................................................................................... .......................

............................................................................................................................... ............................

4.

............................................................................................................................... .......................

............................................................................................................................... ............................

5.

............................................................................................................................... .......................

............................................................................................................................... ............................

6.

............................................................................................................................... .......................

............................................................................................................................... ............................

Rispondi. • Che cos’è un ecosistema?

......................................................................................................

............................................................................................................................... ............................

• Che cosa accade quando gli elementi di un ecosistema non sono in equilibrio fra loro? ............................................................................................................................. • Nella piramide alimentare quale posto occupa l’uomo? ............................................. ............................................................................................................................... ............................

111


classe

Scheda 15

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La competizione per il territorio Leggi il testo che segue, poi rispondi alle domande. Gli animali, erbivori o carnivori, che si cibano dello stesso tipo di alimenti, sviluppano fra loro competizioni per il controllo del territorio, che spesso provocano lotte sanguinose. Questo accade sia tra specie diverse, sia tra individui o gruppi della stessa specie. Gli animali entrano in competizione fra loro soprattutto nel periodo della riproduzione, quando è vitale accaparrarsi uno spazio che fornisca le risorse necessarie per sé e per i propri piccoli. Ogni animale, allora, si stabilisce in uno spazio, lo delimita e impedisce agli altri di entrarvi. I modi per delimitare la proprietà di un territorio sono vari: alcuni uccelli usano il canto, che avverte gli altri di stare lontani; altri sorvegliano a vista lo spazio; altri ancora marcano il confine spargendo sostanze organiche odorose. Se qualche altro individuo non rispetta il possesso del territorio e incautamente si avvicina, si scatena una vera zuffa; alla fine il vincitore diventa il possessore dello spazio, dove potrà costruire la tana o il nido, far nascere la prole e farla crescere nutrendola con quanto offerto dal territorio controllato.

• Quale necessità costringe gli animali ad accaparrarsi un territorio?

........................

............................................................................................................................... .............................

• Che cosa vi devono costruire? ............................................................................................... • Che cosa succede se un estraneo si introduce nel territorio di un animale o di un gruppo di animali? ............................................................................................................. ............................................................................................................................... .............................

• Come fa un animale a delimitare il proprio territorio?

................................................

............................................................................................................................... .............................

• In che modo produce le sostanze odorose? Ricerca informazioni sul cane, sul tasso e su altri animali e scrivile qui di seguito (e nel retro della scheda). ............................................................................................................................... .............................

112

............................................................................................................................... .............................


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Vivere insieme Leggi attentamente i testi che seguono, poi rispondi alle domande. Per garantire la sopravvivenza della propria specie molti animali vivono in società organizzate, in cui ogni individuo svolge un ruolo preciso e comunica con gli altri attraverso segnali visivi, olfattivi, uditivi.

classe

4 Scheda 16

nome

Un esempio di vita sociale ben organizzata è quello delle formiche. Esse vivono in formicai con centinaia di individui, ciascuno dei quali compie un preciso lavoro per la comunità. Le formiche operaie costruiscono gallerie, cercano il cibo, curano le larve e spesso difendono il gruppo dai nemici. A capo dell’organizzazione c’è la formica regina, molto più grande delle altre, che ha l’unico compito di deporre le uova, assicurando la conservazione della specie. Anche la società delle api è ben funzionante. Le api bottinatrici ricercano nettare che sarà trasformato in miele. Le api operaie costruiscono e riparano l’alveare, allevano le larve e costruiscono i favi, le cellette esagonali che contengono il miele e accolgono le larve. I maschi, detti fuchi, vivono solo per fecondare l’ape regina, che depone fino a 2000 uova al giorno. I babbuini vivono in gruppi formati da decine di individui. I maschi si battono per decidere chi sarà il capo del branco. Fra i licaoni africani, invece, tutti hanno gli stessi diritti e si sparticono il cibo. Se una madre muore, i maschi curano i piccoli e li nutrono. • Perché molte specie animali vivono in gruppi organizzati? ............................................................................................................................... .............................

• Secondo te l’uomo è un animale sociale o no? Perché? ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

• Nelle società degli insetti riconosci alcuni aspetti comuni? Quali? ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

• Qual è il ruolo dell’insetto regina e perché è il più importante di tutti? ............................................................................................................................... .............................

• Quale differenza c’è tra i gruppi di babbuini e quelli di licaoni? ............................................................................................................................... .............................

113


classe

Laboratorio 1

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Trasmissione del calore nei materiali solidi Il calore ha la proprietà di passare dagli oggetti caldi a quelli freddi. Nei materiali solidi la sua propagazione avviene in modi diversi rispetto ai materiali liquidi e gassosi.

Sperimenta come si trasmette il calore nei solidi. MATERIALE NECESSARIO Un pentolino Acqua Un cucchiaio di metallo Un cucchiaio di legno Un fornello

3 Dopo qualche minuto toccali entrambi: uno dei due sarà diventato molto caldo: quale? .................................

COME PROCEDERE 1 Con l’aiuto di un adulto metti un pentolino con l’acqua su un fornello acceso. 4 In questo caso il calore è passato dall’...... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . al . . . . . . . . . . . . . . . . . ...................... di ....................................... e da questo alla .......................................

2 Quando l’acqua bolle, immergi nell’acqua i due cucchiai.

5 Perché non è accaduta la stessa cosa con l’altro cucchiaio? Spiegalo in base a ciò che sai. ................................................... ................................................................... ................................................................... ................................................................... ...................................................................

CONCLUSIONI Nei solidi il passaggio del calore avviene per contatto dei corpi, senza spostamento delle molecole di materia. • Come si chiama questo tipo di propagazione? Indica con X e completa. Convezione. Conduzione. Irraggiamento. • Il fenomeno non si è verificato con il cucchiaio di .......................................... perché: questo materiale assorbe il calore. questo materiale è un cattivo conduttore di calore.

114


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il passaggio del calore nei materiali gassosi Come fa il calore di un termosifone a riscaldare una stanza intera? Il fenomeno avviene perché la stanza è piena d’aria, un materiale gassoso attraverso il quale il calore si propaga.

Sperimenta come avviene la propagazione del calore nei gas.

classe

4 Laboratorio 2

nome

MATERIALE NECESSARIO Un quadrato di carta leggera (lato 15 cm circa) e una matita Un filo lungo 20 cm Un paio di forbici Una fonte di calore, per esempio un termosifone ben caldo

COME PROCEDERE 1 Disegna sulla carta una spirale e ritagliala (come nella figura). 2 Fai un piccolo foro al centro della spirale e appendi la spirale al filo. 3 Tieni sospesa la spirale sulla fonte di calore di cui disponi.

Osserva che cosa succede e completa. • La spirale si mette a ............................. e mette in evidenza il movimento delle ......................................... d’aria. L’aria riscaldata dal termosifone, infatti, diventa più ............................. , si muove verso l’ ............................. , colpisce la ............................................... , viene incanalata fra le sue spire e le imprime un movimento rotatorio. L’aria più fredda, che è pesante, scende verso il ............................. , occupa il posto dell’aria calda, viene a contatto con il calorifero, si ...................................... e sale a sua volta verso l’alto.

CONCLUSIONI Nei gas come l’aria, il calore si propaga attraverso lo spostamento delle molecole di materia gassosa. Questo tipo di propagazione del calore si chiama (indicalo con X): convezione.

conduzione.

115


classe

Laboratorio 3

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La dilatazione termica dei solidi Come si comporta un corpo solido sottoposto all’azione del calore?

Sperimenta con un oggetto di metallo, per esempio con una vite. MATERIALE NECESSARIO Una candela Un occhiello metallico Una vite che entri esattamente nell’occhiello Mollette di legno per biancheria

COME PROCEDERE 1 Prendi l’occhiello e la vite con le mollette. 2 Fai passare la vite nell’occhiello e osserva che essa vi entra perfettamente. 3 Con l’aiuto di un adulto, e tenendo la vite con la molletta, scalda la vite sulla fiamma della candela per qualche minuto. 4 Prova a far passare la vite riscaldata nell’occhiello: passa ancora o… non passa?

Completa. • Il calore ha fatto ................................................................. la vite. Se adesso immergi la vite nell’acqua fredda e poi la fai passare nell’occhiello, che cosa accade? La vite ............................................................................................................................... ............... perché ............................................................................................................................... ..............

CONCLUSIONI Per effetto del calore, la maggior parte delle sostanze si dilatano e occupano più spazio. Infatti, riscaldandosi, le molecole di cui sono composti i corpi aumentano il loro movimento e tendono ad allontanarsi l’una dall’altra.

Della dilatazione termica dei materiali solidi si tiene conto, per esempio, nella costruzione delle ferrovie. Poiché al passaggio di un treno i binari si riscaldano a causa dell’attrito, e quindi il metallo di cui sono fatti si dilata, tra le varie sezioni di binario si lascia uno spazio per permettere al metallo di dilatarsi senza causare danni.

116


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La dilatazione termica dei liquidi Sperimenta che cosa succede ai liquidi quando si riscaldano. MATERIALE NECESSARIO Una provetta in pirex Una candela Acqua Una molletta di legno Un pennarello

classe

4 Laboratorio 4

nome

COME PROCEDERE 1 Metti un po’ d’acqua nella provetta e segna il livello che essa raggiunge nella provetta. 2 Prendi la provetta con la molletta di legno e, con l’aiuto di un adulto, riscaldala sulla fiamma della candela per alcuni minuti.

Osserva il livello dell’acqua e segna con X che cosa è successo. È rimasto uguale. È salito oltre il segno che hai tracciato. È sceso al di sotto del segno che hai tracciato.

Completa. • Il calore ha ....................................................... l’acqua contenuta nella provetta. Se adesso lasci raffreddare la provetta, che cosa fa l’acqua? L’acqua ............................................................................................................................... ............. perché ............................................................................................................................... ..............

CONCLUSIONI Per effetto del calore, i liquidi si dilatano e occupano più spazio.

L’acqua si comporta in modo singolare. Come tutti i liquidi, l’acqua posta in frigorifero (a circa 4 °C) diminuisce il proprio volume. In un congelatore, invece, (a temperatura sotto lo zero), anziché diminuire, il volume dell’acqua torna ad aumentare, perché le molecole d’acqua formano cristalli di ghiaccio (e le bottiglie chiuse e piene d’acqua «scoppiano»). L’acqua che diventa ghiaccio, infatti, aumenta il proprio volume ed è meno densa, e perciò galleggia sull’acqua liquida.

117


classe

Laboratorio 5

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La dilatazione termica dei gas Sperimenta che cosa succede ai gas per effetto del calore. MATERIALE NECESSARIO Un palloncino sgonfio Un cartoncino leggero Un paio di forbici Un asciugacapelli

COME PROCEDERE 1 Con le forbici taglia nel cartoncino un foro rotondo, grande quanto il pugno di un adulto. 2 Gonfia il palloncino fino alla misura esatta del foro nel cartoncino e chiudi l’imboccatura del palloncino con un nodo. 3 Riscalda il palloncino con l’asciugacapelli per alcuni minuti, poi prova a farlo passare nel foro del cartoncino.

Che cosa osservi? Segnalo con X. Il palloncino passa esattamente nel foro, come prima. Il palloncino è aumentato di volume e non passa attraverso il foro. Il palloncino è diventato molto più piccolo rispetto al foro nel cartoncino.

Completa. • L’....................................... contenuta nel palloncino è una sostanza allo stato gassoso. Con il calore si è ........................................................ • Se la stagione è fredda e metti il palloncino all’esterno, oppure se lo metti per qualche minuto in frigorifero, che cosa accade? Descrivi. ............................................................................................................................... ............................. ............................................................................................................................... .............................

CONCLUSIONI Per effetto del calore, le molecole di cui sono composte le sostanze gassose aumentano il loro movimento e tendono ad allontanarsi l’una dall’altra, occupando più spazio.

118


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Galleggiamento: la forma Un corpo immerso nell’acqua sposta (si dice disloca) un certo volume di acqua. Se il suo peso è maggiore di quello dell’acqua spostata, il corpo affonda; se invece pesa meno dell’acqua dislocata, il corpo galleggia.

Osserva come la forma di un oggetto influisce sulla sua possibilità di galleggiare.

MATERIALE NECESSARIO Foglio di alluminio Vaschetta piena d’acqua

classe

4 Laboratorio 6

nome

COME PROCEDERE 1 Modella un pezzo di foglio di alluminio a forma di pallina, ben pressata e grande come una di quelle da ping-pong. Appoggiala sull’acqua nella vaschetta, osserva e rispondi: affonda o galleggia ............... ..................................

2 Recupera la pallina e modella un secondo pezzo di foglio d’alluminio rialzandone i bordi, in modo da formare una barchetta. Appoggia la barchetta sull’acqua, osserva e rispondi: affonda o galleggia? ...................................................................

3 Appoggia sulla barchetta alcuni piccoli oggetti di peso diverso (fermaglio, cappuccio della penna, gomma…). Quali oggetti riesce a sostenere, continuando a galleggiare? ...............................................................................................................

CONCLUSIONI Il foglio di alluminio quando ha la forma di una palla, sposta una piccola quantità di acqua. Poiché l’acqua spostata pesa meno dell’alluminio, non riesce a sostenerlo e la pallina affonda. Quando l’alluminio assume una forma diversa, sposta una maggiore quantità di acqua; infatti il bordo rialzato impedisce all’acqua di entrare nello spazio interno occupato dall’aria che sta sopra alla «barca». La barca «carica» d’aria sposta una quantità di acqua il cui peso è maggiore di quello dell’alluminio, che quindi galleggia.

119


classe

Laboratorio 7

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Galleggiamento: la densità Il galleggiamento dei corpi non dipende semplicemente dal fatto che siano più o meno pesanti. Un elemento importante perché un oggetto galleggi è la sua densità, cioè il rapporto tra il suo peso e il suo volume: se dividi il peso di un corpo per lo spazio in cm3 che occupa, ottieni la sua densità, cioè quanto pesa un cm 3 di quel corpo. In altre parole, la densità misura quanto è compatto un corpo. La densità dell’acqua a 4 °C di temperatura è di 1 grammo per cm3. Tutto ciò che è più denso dell’acqua liquida affonda; ciò che è meno denso galleggia. Un tronco di pino pesa molto più di uno stuzzicadenti, ma occupa anche molto più spazio e quindi i due hanno la stessa densità, sono meno densi dell’acqua e galleggiano entrambi.

Verifica con i seguenti esperimenti la densità della materia in relazione al galleggiamento.

L’uovo «sommergibile» COME PROCEDERE 1 Riempi d’acqua, per circa due terzi, il vaso e appoggia l’uovo sull’acqua. Osserva e rispondi: galleggia o affonda? ............................................................

MATERIALE NECESSARIO Un vaso di vetro con l’imboccatura larga Un uovo fresco Un cucchiaio Un pacco di sale Acqua

2 Versa il sale nell’acqua fino a riempire il vaso; mentre versi mescola per far sciogliere il sale.

Che cosa succede all’uovo? Indicalo con X. Non succede nulla. L’uovo emerge, come se fosse… un sommergibile!

CONCLUSIONI Immerso nell’acqua del vaso l’uovo sposta (disloca) una certa quantità di acqua e poiché pesa più dell’acqua che disloca, affonda.

120

(continua…)


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Quando aggiungi il sale nell’acqua, la densità dell’acqua aumenta: infatti, l’acqua salata pesa di più della stessa quantità di acqua dolce. L’uovo, quindi, adesso è più leggero dell’acqua salata che disloca, perciò risale e galleggia. Rifletti: secondo questo principio, ritieni che sia più facile galleggiare in mare o nell’acqua di un lago?

classe

4 Laboratorio 7

nome

Olio e acqua MATERIALE NECESSARIO Un bicchiere Un po’ d’acqua Un po’ d’olio

COME PROCEDERE 1 Versa nel bicchiere una piccola quantità d’acqua. 2 Aggiungi una stessa quantità di olio. 3 Osserva e annota: che cosa succede? ................... .................................................................................

CONCLUSIONI L’olio può galleggiare sull’acqua perché un cm3 d’olio è più leggero di un cm3 d’acqua. In altre parole, l’acqua è più densa dell’olio. I corpi meno pesanti dell’acqua galleggiano; quelli più pesanti dell’acqua affondano. Il corpo umano tende naturalmente a galleggiare, sia a causa del grasso che si trova sotto la pelle, sia per l’aria che, con la respirazione, si trova immagazzinata nei polmoni.

121


classe

Laboratorio 8

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La densità dei liquidi Liquidi diversi hanno pesi diversi, cioè una differente densità. I liquidi con una densità minore rispetto all’acqua sono meno pesanti e galleggiano sull’acqua. Altri invece hanno una densità maggiore, perciò è l’acqua che galleggia.

Verifica in modo sperimentale le diverse densità dei liquidi, poi indica, sotto ogni bicchiere su cui avrai disegnato, se l’affermazione è vera o falsa.

MATERIALE NECESSARIO 1/2 bicchiere d’acqua 1/2 bicchiere d’olio 1/2 bicchiere di aceto 1/2 bicchiere di glicerina 4 bicchieri vuoti

COME PROCEDERE 1 Unisci nei bicchieri vuoti i liquidi indicati in ciascuna casella; disegna poi nei bicchieri rappresentati qui sotto il risultato delle prove sperimentali; indica con X se l’affermazione è vera o falsa.

L’acqua galleggia sull’olio. V

F

L’aceto galleggia sulla glicerina. V

F

L’olio galleggia sull’aceto. V

F

La glicerina galleggia sull’acqua. V

F

L’acqua galleggia sulla glicerina. V

F

La glicerina galleggia sull’aceto. V

F

CONCLUSIONI I liquidi non hanno tutti la stessa ........................................ , perciò alcuni galleggiano sugli altri.

122


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Che cosa c’è nell’aria (esperimento n. 1) L’aria è un miscuglio di gas composto in gran parte di azoto e ossigeno.

Verifica la presenza di questi due gas con il seguente esperimento.

MATERIALE NECESSARIO Una candela e dei fiammiferi Un piatto fondo Acqua Inchiostro Un barattolo di vetro più alto della candela

classe

4 Laboratorio 9

nome

COME PROCEDERE 1 Con l’aiuto di un adulto fissa, con qualche goccia di cera, la candela al centro del piatto fondo. 2 Versa un po’ d’acqua nel piatto e aggiungi qualche goccia di inchiostro per colorarla. 3 Con l’aiuto di un adulto accendi la candela con un fiammifero, quindi coprila con il barattolo di vetro.

Osserva e descrivi che cosa accade. ......................................................................................... ......................................................................................... .........................................................................................

CONCLUSIONI La fiamma brucia per la presenza di .................................................................................... Quando tutto l’ossigeno si è consumato, la fiamma .................................................... Nel barattolo, l’acqua .................................. di livello, perché va a occupare lo spazio lasciato vuoto dall’ossigeno che si è consumato. L’acqua, però, non può riempire completamente lo spazio nel barattolo, perché parte di esso è occupato dall’azoto. Tra i gas presenti nell’aria c’è l’ozono, un gas molto importante per la vita sulla Terra. Nella parte alta dell’atmosfera, infatti, uno strato di ozono protegge il pianeta dall’azione nociva dei raggi ultravioletti provenienti dal Sole. Gli scarichi industriali riversano nell’aria sostanze che danneggiano lo strato di ozono (creando il cosiddetto «buco nell’ozono»); durante i temporali, però, l’azione dei fulmini unisce gli atomi d’ossigeno e produce nuovo ozono.

123


classe

Laboratorio 10

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Che cosa c’è nell’aria (esperimento n. 2) Nell’aria è presente anche una quantità variabile di vapore acqueo.

Verifica la sua presenza con il seguente esperimento; per vedere meglio i risultati svolgilo in una giornata umida.

MATERIALE NECESSARIO Sale fino da cucina (il sale da cucina è igroscopico, cioè capace di assorbire l’umidità) Una piccola ciotola di metallo Pellicola trasparente

COME PROCEDERE 1 Riempi di sale la ciotola e appoggiala su un piano all’aperto, per esempio sul davanzale della finestra. Lasciala all’aperto per ventiquattro ore.

3 Copri la ciotola con il sale con la pellicola trasparente, poi appoggiala su un termosifone caldo e lasciala riscaldare per alcune ore.

2 Trascorso il tempo osserva: com’è il sale contenuto nella ciotola? ............................

4 Trascorse le ore, che cosa osservi? Descrivi. ..........................................................

.....................................................................

....................................................................

CONCLUSIONI Il sale si è inumidito perché ha catturato ....................................... contenuta nell’aria. Quando hai messo la ciotola sul calorifero, l’umidità contenuta nel sale ....................................... , formando goccioline di .......................................... sulla pellicola. Ciò dimostra che nell’aria c’è vapore acqueo.

124


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le radici della pianta Una pianta è composta da varie parti, ciascuna delle quali svolge funzioni vitali per la sua sopravvivenza.

MATERIALE NECESSARIO

A che cosa servono le radici? Dimostralo con l’esperimento che segue.

COME PROCEDERE

Tre piantine di campo (per es. dente di leone, margherita, ranuncolo…) complete di radici, foglie e fiore Tre barattoli di vetro Acqua

1

classe

Laboratorio 11

nome

2

1 Riempi d’acqua i barattoli. 2 Della prima pianta immergi nell’acqua solo le radici. 3 Della seconda pianta immergi nell’acqua solo le foglie. 4 Della terza pianta immergi invece solo il fiore. 3

Che cosa osservi dopo una settimana? • La prima pianta

.......................................................................................................................

• La seconda pianta • La terza pianta

....................................................................................................................

..........................................................................................................................

CONCLUSIONI Per mezzo delle ................................ la pianta assorbe l’acqua necessaria alla sua sopravvivenza. Completa il testo inserendo, anche più volte, le parole: acqua, radici, sali minerali, terreno. Le piante si nutrono per mezzo delle ................................................ che assorbono .......................................... e ............................................................................ Le radici, inoltre, permettono alla pianta di ancorarsi al ............................................................... L’intrico di ....................................... che si forma sottoterra consolida e trattiene, come una rete, il ....................................... anche se questo è in pendenza.

125


classe

Laboratorio 12

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le piante e l’acqua L’acqua è indispensabile per la vita di tutti gli esseri viventi.

Osserva come reagiscono le piante quando la quantità di acqua disponibile non è idonea.

MATERIALE NECESSARIO Quattro esemplari di una stessa piantina, per esempio di basilico o di primula Etichette per identificare le quattro piante Una tazzina Acqua

COME PROCEDERE 1 Ogni due giorni somministra alle piante una precisa quantità di acqua, secondo le seguenti indicazioni: piantina A: quattro tazzine d’acqua piantina C: mezza tazzina d’acqua piantina B: una tazzina d’acqua piantina D: niente acqua

Registra le tue osservazioni e rispondi alle domande che seguono. • Dopo quanti giorni dall’inizio dell’esperimento hai notato le prime differenze in ogni piantina? ....................................................................................................................... • Come hanno reagito le piantine ai vari tipi di annaffiatura? ..................................... ............................................................................................................................... .............................

• Quale piantina è cresciuta meglio? ..................................................................................... ............................................................................................................................... .............................

CONCLUSIONI L’acqua è un elemento indispensabile perché la pianta possa vivere. La pianta deve ricevere una giusta quantità d’acqua, soffre, infatti, sia a causa di una quantità eccessiva, sia per una quantità troppo scarsa.

126


classe

SCIENZE

..................................................................................................

............................

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Che cosa c’è nelle foglie Scopri come sono fatte le foglie, che cosa contengono e perché la maggior parte di esse è di colore verde.

MATERIALE NECESSARIO Alcune foglie di spinacio Un bicchiere con alcol (possibilmente alimentare) Pinzette

COME PROCEDERE 1 Spezzetta le foglie e immergile nell’alcol.

2 Dopo alcune ore, con le pinzette, togli le foglie dall’alcol.

Laboratorio 13

nome

Osserva e descrivi che cosa è accaduto. • L’alcol

............................................................................................................................... ...........

• Le foglie

............................................................................................................................... .......

CONCLUSIONI L’alcol si è colorato di verde perché ha estratto dalle foglie la .................................. La ......................................................... è la sostanza verde che permette alla pianta di svolgere la ....................................... clorofilliana. La ........................................ si forma grazie alla tessuto a palizzata presenza di alcuni sali minerali e all’a- cuticola vasi epidermide zione della luce; infatti se una pianta è tenuta al buio, le nuove foglie crescono pallide. Se potessi osservare la sezione trasversale fortemente ingrandita di una foglia, essa si presenterebbe come puoi vedere nel disegno qui a destra. epidermide

stoma

tessuto lacunoso

vaso

127


classe

Laboratorio 14

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le piante e la luce Quando in casa viene portata una nuova pianta, di solito ci si preoccupa di esporla alla luce. Perché? La luce è veramente necessaria alla vita della pianta? Come reagiscono le piante in una situazione di buio prolungato?

Sperimenta per trovare le risposte.

MATERIALE NECESSARIO Due vasi contenenti una piantina di fagiolo appena nata Due scatole di cartone capaci di contenere un vaso e che non facciano passare la luce Un paio di forbici

COME PROCEDERE 1 Metti una delle due piantine in una scatola e chiudila in modo che non penetri la luce. 2 Nei giorni successivi annaffia regolarmente la pianta, senza che essa resti esposta alla luce.

Che cosa osservi dopo alcuni giorni? Completa. • Le nuove foglie della piantina ...................................................................................... per mancanza di luce. 3 Con le forbici, apri nella seconda scatola di cartone una finestrella laterale e orienta la finestrella verso la luce. Chiudi la seconda piantina nella scatola e annaffiala nei giorni successivi.

Che cosa osservi dopo alcuni giorni? Completa. • La punta della piantina è piegata verso ...........................................................................

128

CONCLUSIONI La luce è indispensabile alla pianta, tanto che essa «va a cercarla» quando è scarsa; quando la luce non c’è le foglie della pianta si modificano. Come mai? Le foglie svolgono una funzione vitale per la pianta: trasformano la linfa grezza, costituita dall’acqua e dai sali assorbiti, in linfa elaborata ricca di zuccheri e sali disciolti, che nutre la pianta. Questa trasformazione chimica è un processo molto complesso, che si chiama fotosintesi clorofilliana: significa che la produzione di linfa avviene grazie alla luce e alla clorofilla.


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le muffe Sugli alimenti mal conservati si formano delle macchie grigio-verdi: sono le muffe. Nella maggior parte dei cibi la loro comparsa significa che essi non sono più buoni da mangiare. Eppure certi formaggi si mangiano solo quando hanno la muffa! Per esempio, il gorgonzola acquista il suo gusto caratteristico solo grazie alle venature bluastre di muffa.

Sperimenta la formazione di muffa.

classe

MATERIALE NECESSARIO Un recipiente trasparente, di plastica o di vetro, che coprirai con una pellicola trasparente Del cibo avanzato, per esempio un po’ di pane o un frutto o una crosta di formaggio Nastro adesivo Acqua

Laboratorio 15

nome

COME PROCEDERE 1 Se i pezzi di cibo sono grandi, tagliali a pezzi di circa 2 cm e mezzo di lato. 2 Bagna nell’acqua ogni pezzetto di cibo e mettilo nel contenitore. I vari pezzi devono stare vicini, ma non ammucchiati. 3 Tappa il recipiente con la pellicola e sigillalo con il nastro adesivo. 4 Ogni giorno osserva il cibo: dopo alcuni giorni vedrai formarsi sugli alimenti una lanugine bianca, grigia o blu: è la muffa. Rispondi. • Quale cibo ha cominciato ad ammuffire per primo?

.....................................................

• Di che colore è la muffa, e quanti colori diversi riesci a vedere?

...............................

............................................................................................................................... .............................

• Come si presenta la muffa? Liscia? A grumi? • La muffa passa da un cibo all’altro?

...................................................................

...................................................................................

5 Alla fine della tua osservazione getta via il cibo, senza annusare o respirare la muffa, che può provocare disturbi.

CONCLUSIONI Le muffe sono funghi microscopici quasi invisibili, che si nutrono dei resti di altri organismi. Se tocchi un frutto ammuffito, vedrai alzarsi una nuvoletta di spore che si diffondono nell’aria. Le spore, simili a minuscoli granellini, sono le cellule riproduttive dei funghi, che si spargono nell’ambiente dando origine a nuovi funghi.

129


classe

Laboratorio 16

4

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Osservare i piccoli animali In primavera, un pezzetto di prato o un’aiuola possono essere ricchi di sorprese. Osserva alcuni piccoli animali, le loro abitudini, il loro comportamento, con questa divertente attività. Durante l’osservazione e gli esperimenti, tratta con molta cura gli animali, spostali utilizzando una foglia come fosse un cucchiaio, non trattenerli a lungo e liberali nel luogo in cui li hai trovati.

MATERIALE NECESSARIO Una tegola Due vaschette di vetro, alluminio o plastica Del cartoncino nero Cibo a pezzetti

COME PROCEDERE 1 Prepara un trabocchetto nel quale far cadere gli animaletti che dovrai osservare. Fai un buco nel terreno e sistemaci dentro una vaschetta, in modo che i bordi siano a filo del terreno stesso. Metti dentro la vaschetta un sottile strato di terra, qualche foglia di insalata, qualche pezzetto di frutta e verdura, briciole di pane o formaggio. Copri con la tegola, lasciando un bordo un po’ sollevato e aspetta. Dopo qualche ora togli la tegola, estrai la vaschetta con gli animaletti catturati e coprila con il cartoncino. Ripeti l’operazione alla sera, con la seconda vaschetta: il mattino successivo avrai a disposizione altri animaletti che, abitualmente, preferiscono muoversi di notte.

2 Con l’aiuto di una lente d’ingrandimento, osserva e descrivi ciascuno dei tuoi… ospiti utilizzando lo schema che segue. • Corpo: che forma ha? Quale colore? È diviso in parti? Quante? Ha segmenti? Ha un guscio? Ha una «corazza»? Cambia forma mentre si muove? • Testa: che dimensioni ha? Possiede antenne? Dove sono posizionati e come sono fatti gli occhi? • Zampe: ci sono? Quante sono? Come sono fatte? Se non ci sono, con che cosa si muove l’animale? • Ali: l’animale ne possiede? Quante sono? Sono ricoperte dalla «corazza»? • In base alle osservazioni e alla descrizione che hai fatto, stabilisci se si tratta di vermi, molluschi, insetti o ragni e cerca di stabilirne il nome.

130


classe

SCIENZE

..................................................................................................

............................

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Dall’uovo alla vita Le uova devono essere fecondate perché nascano nuovi pulcini. Nell’uovo l’embrione completa il proprio sviluppo utilizzando le sostanze nutritive che vi sono contenute. Pur con alcune differenze tra una specie e l’altra, ogni uovo è formato da alcune parti fondamentali.

Osserva l’uovo più facile da reperire: quello di gallina. MATERIALE NECESSARIO

Laboratorio 17

nome

Un uovo e un piattino Il disegno schematico riportato qui sotto, che dovrai completare.

………………………………………… ………………………………………… ……………………………… …………………………………………

…………………………………………

…………………………………………

…………………………………………

COME PROCEDERE 1 Rompi l’uovo di gallina nel piattino e osserva dal vero le sue parti.

2 Confrontalo con il disegno, leggi le informazioni, completa lo schema con i termini appropriati.

Il guscio è lo strato più esterno dell’uovo, contiene carbonato di calcio e ha la funzione di proteggere l’uovo.

Le calaze sono ispessimenti dell’albume, avvolti su se stessi come cordoni, che sostengono il tuorlo in posizione centrale.

Il tuorlo è il nutrimento che l’embrione consuma man mano che cresce. Quando il pulcino, al termine del suo sviluppo, esce dall’uovo, il tuorlo si è praticamente consumato. Puoi capire se l’uovo è stato fecondato se sulla superficie del tuorlo compare una macchiolina detta cicatricola: è l’embrione che darà origine al pulcino.

La membrana testacea ha la funzione di proteggere l’uovo: è una pellicola elastica, biancastra e resistente; aderisce alla parte interna del guscio, tranne in un punto dove forma una camera d’aria.

L’albume è una sostanza trasparente, spessa e viscosa, che mantiene il tuorlo al centro dell’uovo.

La camera d’aria si forma quando l’aria penetra nel guscio, scollando la membrana testacea. Appena deposto, l’uovo non ha camera d’aria; essa si forma quando l’uovo si raffredda, e aumenta man mano che evapora l’acqua contenuta nel tuorlo.

131


4

CLASSE

Programmazione di MATEMATICA

Traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE al termine della classe quarta • Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e saper valutare l’opportunita di ricorrere a una calcolatrice. • Riconoscere e rappresentare forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. • Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche, determinarne misure, progettare e costruire modelli concreti di vario tipo. • Utilizzare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i piu comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). • Ricercare dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricavare informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. • Riconoscere e quantificare, in casi semplici, situazioni di incertezza. • Leggere e comprendere testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. • Riuscire a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrivere il procedimento seguito e riconoscere strategie di soluzione diverse dalla propria. • Costruire ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. • Riconoscere e utilizzare rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, scale di riduzione...). • Sviluppare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che facciano intuire come gli strumenti matematici che l’alunno ha imparato a utilizzare siano utili per operare nella realtà. NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nelle categorie: numeri; spazio e figure; relazioni; dati e previsioni.

Dossier Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

232

Il lavoro del matematico

233

Gli specialisti della matematica

• Conoscere il lavoro del matematico. • Riconoscere gli strumenti della matematica. • Conoscere e usare termini specifici del linguaggio disciplinare. • Saper riconoscere le specializzazioni del matematico nei vari settori.

234

Il mondo dei numeri

• Saper confrontare diversi sistemi di numerazione in uso presso i popoli antichi.

132


CLASSE

Programmazione di MATEMATICA

4

I NUMERI NATURALI Pagine 238

CONOSCENZE DISCIPLINARI I NUMERI NATURALI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper leggere, scrivere, rappresentare numeri appartenenti alla classe delle migliaia. • Saper riconoscere il valore posizionale delle cifre in numeri appartenenti alla classe delle migliaia.

240

Confrontare e ordinare i numeri

• Saper confrontare e ordinare numeri.

242

Risolvere i problemi

• Saper individuare procedure e strategie risolutive di problemi. • Saper riconoscere i dati utili, inutili, mancanti, nascosti. • Saper risolvere problemi con due operazioni e problemi con una domanda implicita.

Gioco con i numeri L’abaco (1) Pag. 236 L’abaco (2) – Numeri sull’abaco (1, 2) Pag. 238, 239

133


4

CLASSE

Programmazione di MATEMATICA

I NUMERI RAZIONALI Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

246

I NUMERI RAZIONALI

248

Le frazioni

250

Frazioni proprie, improprie e apparenti

251

Frazioni complementari

252

Frazioni equivalenti

253

Trovare la frazione di un numero

254

Frazioni decimali e numeri decimali

256

134

Dalla frazione al numero decimale

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper comprendere la differenza tra numeri naturali e numeri razionali. • Conoscere le competenze matematiche degli antichi Egizi. • Saper comprendere il concetto di frazione. • Saper riconoscere unità frazionarie e frazioni. • Saper eseguire frazionamenti. • Saper riconoscere frazioni proprie, improprie, apparenti. • Saper riconoscere e operare con le frazioni complementari. • Saper riconoscere e operare con le frazioni equivalenti. • Saper applicare la proprietà invariantiva alle frazioni. • Saper calcolare la frazione di un numero. • Saper comprendere il concetto di frazione come operatore. • Saper riconoscere le frazioni decimali. • Saper leggere e scrivere numeri decimali. • Saper trasformare una frazione decimale in numero decimale e viceversa. • Saper risolvere problemi con le frazioni.

Gioco con i numeri Frazioni (1, 2) Pag. 249

Gioco con i numeri Frazioni decimali e numeri decimali (1, 2, 3) Pag. 256


Programmazione di MATEMATICA

CLASSE

4

LE QUATTRO OPERAZIONI Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

260

LE QUATTRO OPERAZIONI

262

L’addizione

265

La sottrazione

267

La moltiplicazione

270

La divisione

272

Moltiplicare e dividere per 10, 100, 1000

273

Divisioni con i numeri decimali

274

I multipli di un numero

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Conoscere il metodo di calcolo degli antichi Egizi. • Saper riconoscere in quali situazioni problematiche fare uso delle diverse operazioni. • Saper eseguire le quattro operazioni fondamentali con i numeri naturali. • Saper eseguire le quattro operazioni in colonna con i numeri decimali. • Saper risolvere problemi usando le quattro operazioni. • Conoscere e saper applicare le proprietà commutativa, associativa e dissociativa dell’addizione. • Conoscere e saper applicare la proprietà invariantiva della sottrazione. • Conoscere e saper applicare le proprietà commutativa, associativa, dissociativa e distributiva della moltiplicazione. • Conoscere e saper applicare la proprietà invariantiva della divisione. • Conoscere e saper applicare l’algoritmo della divisione in colonna con i numeri naturali. • Saper moltiplicare e dividere i numeri decimali per 10, 100, 1000.

Gioco con i numeri Proprietà delle operazioni (1, 2) Pag. 270

• Conoscere e saper applicare l’algoritmo della divisione in colonna con i numeri decimali.

Mi esercito con i numeri Giochi e indovinelli (1 – 8) Pag. 273

• Saper riconoscere i multipli di un numero.

Gioco con i numeri È multiplo di 7? – Multipli Pag. 274

275

Divisori e numeri primi

• Saper riconoscere i divisori di un numero.

276

Protagonisti della matematica: Pitagora

• Approfondire la conoscenza del matematico greco Pitagora e comprendere il valore del suo contributo allo studio della matematica. • Conoscere e saper usare la tavola pitagorica geometrica e quella per lo studio delle «tabelline».

È divisibile per 5? – Divisori Pag. 275 Termini per indicare le operazioni (1, 2) Pag. 278

135


4

CLASSE

Programmazione di MATEMATICA

MISURARE GRANDEZZE Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

280

MISURARE GRANDEZZE

• Saper confrontare diversi sistemi di misurazione nell’antichità. • Essere consapevoli della necessità di usare unità di misura convenzionali e comprendere l’importanza del Sistema Internazionale.

282

Misure di lunghezza

• Saper operare con le unità di misura di lunghezza, eseguire equivalenze e riconoscere misure equivalenti.

Gioco con i numeri Misure equivalenti (1, 2) Pag. 283

284

Misure di massa

• Saper operare con le unità di misura di massa, eseguire equivalenze e riconoscere misure equivalenti.

Gioco con i numeri Misure equivalenti Pag. 285

286

Misure di capacità

• Saper operare con le unità di misura di capacità, eseguire equivalenze e riconoscere misure equivalenti.

Gioco con i numeri Misure equivalenti Pag. 287

288

Peso lordo, peso netto, tara

• Conoscere i concetti di peso lordo, peso netto e tara. • Saper distinguere peso lordo, peso netto e tara e saper risolvere problemi a essi inerenti.

289

La moneta come misura di valore

• Conoscere l’euro come unità di misura del valore.

290

Costo unitario e costo totale

291

Spesa, ricavo, guadagno, perdita

• Saper comprendere e operare con i concetti di costo unitario e costo totale degli oggetti e delle merci in genere. • Saper comprendere e operare con i meccanismi della compravendita.

292

Misure di tempo

136

• Conoscere le misure di tempo e saper operare con esse.

Gioco con i numeri Numeri decimali e monete (1, 2, 3) Pag. 289


CLASSE

Programmazione di MATEMATICA

4

GEOMETRIA E REALTÀ Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

296

GEOMETRIA E REALTÀ

298

Schematizzazione della realtà

300

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper utilizzare la geometria per conoscere e rappresentare lo spazio e la realtà circostante. • Saper comprendere i concetti geometrici di retta, semiretta, segmento. • Saper riconoscere vari tipi di retta.

Gioco con i numeri Prospettiva (1 – 5) Pag. 297

Gli angoli

• Saper comprendere il concetto di angolo. • Saper riconoscere e misurare gli angoli.

Gioco con i numeri Angoli Pag. 300

302

I poligoni

• Saper riconoscere i poligoni e i loro elementi.

Gioco con i numeri Poligoni Pag. 302

303

I triangoli

• Saper riconoscere e classificare i triangoli.

Gioco con i numeri Triangoli Pag. 303

304

I quadrilateri

• Saper riconoscere e classificare i quadrilateri.

Gioco con i numeri Quadrilateri (1, 2) Pag. 305

306

Trasformazioni simili

• Saper eseguire ingrandimenti e riduzioni.

307

Trasformazioni isometriche: traslazione

• Saper eseguire traslazioni.

308

Trasformazioni isometriche: rotazione

• Saper eseguire rotazioni.

309

Trasformazioni isometriche: simmetria

• Saper riconoscere simmetrie.

310

Il perimetro

311

Forme diverse, perimetri uguali

• Saper calcolare il perimetro di alcuni poligoni. • Saper confrontare e distinguere figure isoperimetriche.

313

La superficie

• Acquisire il concetto di area.

314

Figure simili, equivalenti e congruenti

• Saper riconoscere figure simili, equiestese, equivalenti e congruenti.

Gioco con i numeri Trasformazioni Pag. 309

137


4

CLASSE

Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

Programmazione di MATEMATICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

316

Misurare la superficie

• Saper operare con le misure convenzionali di superficie.

318

L’area delle figure piane

• Saper calcolare l’area delle principali figure piane: rettangolo, quadrato, parallelogramma, triangolo, rombo, trapezio. • Saper risolvere problemi relativi al calcolo dell’area dei quadrilateri e del triangolo.

LOGICA, STATISTICA, PROBABILITÀ Pagine 324

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

LOGICA, STATISTICA, PROBABILITÀ Classificare e confrontare

• Saper operare classificazioni con i diagrammi di Venn, di Carroll e ad albero. • Saper mettere in relazione. • Saper classificare numeri e poligoni.

328

L’indagine statistica

• Conoscere le fasi di un’indagine statistica.

329

Rappresentare i dati con i grafici

• Saper rappresentare i dati con grafici diversi. • Saper comprendere il concetto di moda in un’indagine statistica.

330

La media statistica

• Saper comprendere il concetto di media aritmetica calcolata con dati statistici.

332

Previsioni e probabilità

• Saper riconoscere eventi certi, possibili, impossibili. • Saper riconoscere la probabilità del verificarsi degli eventi.

324

Dossier Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

da 340 a 348

ALLA SCOPERTA DELLA… CALCOLATRICE

138

Gioco con i numeri Classificazione dei numeri – Classificazione delle forme geometriche Pag. 326

Gioco con i numeri Probabilità e dadi (1, 2, 3) Pag. 332

ALLA SCOPERTA DELLA CALCOLATRICE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Conoscere le funzioni e le modalità d’uso della calcolatrice. • Saper utilizzare in modo consapevole la calcolatrice.


Soluzioni e valutazione schede INVALSI

CLASSE

4

IL MIO QUADERNO DELLE COMPETENZE 4ª Il quaderno offre diverse prove, strutturate secondo il modello Invalsi, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione delle competenze raggiunte. Lo scopo delle schede che propongono le prove, infatti, è duplice: a) offrire a tutti gli insegnanti materiali utili alla verifica e alla valutazione oggettiva delle competenze via via acquisite dagli alunni; b) abituare gli alunni alla tipologia delle prove che l’Invalsi propone annualmente.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Per l’attribuzione dei voti, ciascun insegnante potrà adottare i parametri più rispondenti alla situazione della propria classe oppure adeguarsi alla misurazione dei livelli stabilita collegialmente. Nel prospetto che affianca la griglia di correzione forniamo una proposta per la conversione dei punteggi in voti. Data la finalità delle prove, pur ispirandosi in percentuale al sistema dell’Invalsi, sono stati semplificati i parametri di valutazione, evitando, per esempio, di attribuire un punteggio in base alla maggiore o minore facilità dei vari quesiti, perché il concetto di facilità non è sempre individuabile e unico. GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 1: NUMERI E OPERAZIONI dom. risposte punti * 1 C 1 2

dom. risposte

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 30

punti

punti

voto

13

C

1

0 - 11

4

conoscenze e abilità lacunose

descrittori

C

1

14

C

1

12 - 15

5

conoscenze e abilità molto incerte

3

C

1

15

A

1

16 - 18

6

conoscenze e abilità essenziali

4

D

1

16

C

1

19 - 21

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

5

D

1

17

D

1

22 - 24

8

conoscenze e abilità buone

6

D

1

18

C

1

25 - 27

9

conoscenze e abilità esaurienti

7

D

1

19

C

1

28 - 30

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

8

C

1

20

D

1

9

B

1

21

D

1

10

D

1

22

B

1

11

A

1

23

VVVV

4

12

D

1

24

VFVF

4

*Un

punto per ogni risposta esatta; zero punti per ogni risposta sbagliata o mancante.

139


4

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 2: FRAZIONI E N. DECIMALI dom. risposte punti 1 Sì No Sì No 4 2 C 1 3 D 1 4 D 1 5 1; 8,5 2 6 2 1 7 VFFV 4 8 B 1 9 A 1

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 31

dom. risposte punti 10 3 1 11 C 1 12 D 1 13 D 1 14 3 1 15 Sì Sì Sì No 4 16 C 1 17 Sì Sì Sì No 4 18 25 1

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 3: MISURA dom. 1 2 3 4 5 6 7 8 9

risposte punti C 1 D 1 C 1 Sì Sì No Sì 4 Sì No Sì No 4 Sì Sì No Sì 4 No Sì No Sì 4 B 1 C 1

risposte VVFV VFVV VVFF 1; 3; 5 VVVF B VVVV VVVV

punti 4 4 4 3 4 1 4 4

dom. risposte punti 10 C 1 11 D 1 12 D 1 13 C 1 14 D 1 15 C 1 16 Sì Sì Sì No 4 17 Sì Sì Sì No 4 18 Sì Sì Sì No 4

dom. 9 10 11 12 13 14 15 16

risposte VVVF D B B C C B FVVF

voto 4 5 6 7 8 9 10

descrittori conoscenze e abilità lacunose conoscenze e abilità molto incerte conoscenze e abilità essenziali conoscenze e abilità abbastanza buone conoscenze e abilità buone conoscenze e abilità esaurienti conoscenze e abilità sicure e approfondite

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 39 punti

voto

descrittori

0 - 15

4

conoscenze e abilità lacunose

16 - 20

5

conoscenze e abilità molto incerte

21 - 24

6

conoscenze e abilità essenziali

25 - 28

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

29 - 31

8

conoscenze e abilità buone

32 - 35

9

conoscenze e abilità esaurienti

36 - 39

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 42

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 4: GEOMETRIA dom. 1 2 3 4 5 6 7 8

punti 0 - 12 13 - 16 17 - 19 20 - 22 23 - 25 26 - 28 29 - 31

punti 4 1 1 1 1 1 1 4

punti

voto

0 - 16

4

conoscenze e abilità lacunose

descrittori

17 - 22

5

conoscenze e abilità molto incerte

23 - 26

6

conoscenze e abilità essenziali

27 - 30

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

31 - 34

8

conoscenze e abilità buone

35 - 38

9

conoscenze e abilità esaurienti

39 - 42

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

GRIGLIA DI CORREZIONE PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Prova 5: RELAZIONI DATI E PREVISIONI Punteggio massimo: 26 dom. 1 2 3 4 5 6

140

risposte FVFV C VFFV B B D

punti 4 1 4 1 1 1

dom. risposte punti 7 FVVV 4 8 B 1 9 A 1 10 FVVV 4 11 Sì Sì Sì No 4

punti 0 - 10 11 - 13 14 - 16 17 - 19 20 - 22 23 - 24 25 - 26

voto 4 5 6 7 8 9 10

descrittori conoscenze e abilità lacunose conoscenze e abilità molto incerte conoscenze e abilità essenziali conoscenze e abilità abbastanza buone conoscenze e abilità buone conoscenze e abilità esaurienti conoscenze e abilità sicure e approfondite


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scomporre e ricomporre numeri 1 Osserva l’esempio e completa. migliaia (k)

classe

unità semplici

Scheda 1

nome

h da u h da u 12 360 902 4 302 113 002 41 200 9 646 132 000 67 252 45 890 3 614 48 902

1

2

3

6

0

10 000 + 2 000 + 300 + 60

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

...... ...... ...... ...... ...... ......

..............................................................................

2. Completa la tabella seguendo l’esempio.

+ 8 26 145 369 1 000 5 499 12 564

1

10

100

1 000

9

18

108

1 008

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

.............................

141


classe

Scheda 2

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Problemi e diagrammi • 1 1. Risolvi i problemi eseguendo le operazioni e completando i diagrammi a blocchi. a. La mamma di Luca fa la spesa con € 100. Acquista alcune bottiglie di olio

per un costo complessivo di € 21, alcuni pacchi di riso per un costo complessivo di € 12 e del pesce fresco per un costo complessivo di € 19. Quanto spende in tutto? Con i soldi che le restano acquista alcune bottiglie di vino al costo di € 6 ciascuna. Quante bottiglie di vino acquista? 100

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

b. Un cartolaio acquista 35 confezioni di quaderni contenenti ognuna 7 quaderni

a righe e 8 quaderni a quadretti. Quanti quaderni acquista in tutto? Dalla vendita delle 35 confezioni il cartolaio ricava complessivamente € 250. Se il suo guadagno è di € 75, quanto aveva speso per acquistare ciascuna confezione di quaderni? .......

.......

.......

....... .......

.......

....... .......

.......

.......

142


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Problemi e diagrammi • 2 1. Devi ricostruire il testo del problema: osserva la vignetta e leggi i fumetti.

Scheda 3

nome

Matteo

2. Ora completa il diagramma a blocchi.

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

3. Infine completa il testo del problema con i dati mancanti. Matteo va dal cartolaio e compra ................................. quaderni e ................................. . Se ogni quaderno costa ......................................... e ogni stick di colla costa ................................................................ , quanto spenderĂ in tutto Matteo?

143


classe

Scheda 4

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Risolvo i problemi 1. Risolvi i seguenti problemi. Evidenzia i dati e le domande, poi per ciascun problema completa un diagramma a blocchi. a. Lisa riceve dalla nonna € 2

di mancia al giorno. Con i soldi ricevuti in una settimana Lisa vorrebbe acquistare una bambola che costa € 9. Pensi che Lisa potrà acquistare la bambola che desidera? Se sì, quanti soldi le restano?

b. Il signor Rossi fa colazione al bar

e ordina un cornetto che costa € 0,90, una pizzetta che costa € 0,80 e un cappuccino che costa € 1,30. Il signor Rossi paga con una banconota e riceve € 7 di resto. Qual era il valore della banconota con cui ha pagato la sua colazione?

c. Il papà di Aldo lavora come

commesso al supermercato e il suo stipendio mensile è di € 1 080. Qual è, in media, il suo guadagno giornaliero?

d. Laura possiede € 25. Acquista

un regalo per la mamma che costa € 14,50 e un libro che costa € 7,50. Quanto spende in tutto? Quale somma le resta dopo gli acquisti?

144

............................


nome classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 5

Le frazioni • 1 1. In ogni rettangolo colora le parti indicate dalla frazione.

3 6

5 12

3 4

classe

2 3

1 2

7 24

2. In ogni cerchio colora le parti indicate dalla frazione e poi collega tra loro con una linea le frazioni equivalenti.

1 2

3 4

2 8

8 16

1 4

6 8

3. Scrivi due frazioni per ogni figura: una frazione corrispondente alla parte grigia e una frazione corrispondente alla parte bianca.

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

145


classe

Scheda 6

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le frazioni • 2 1. Scrivi accanto a ciascun rettangolo la frazione corrispondente alla parte grigia. Poi rispondi alle domande. .........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

Sono frazioni equivalenti? Sì No

Sono frazioni equivalenti? Sì No

......... .........

......... .........

.........

.........

.........

.........

Sono frazioni equivalenti? Sì No

Sono frazioni equivalenti? Sì No

2. Completa scrivendo l’unità frazionaria relativa a ogni frazione data. Poi scrivi la frazione complementare. Unità frazionaria

Frazione

Frazione complementare

146

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

5 11

2 5

3 4

6 7

4 9

5 12

7 15

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le frazioni • 3 1. Confronta le frazioni che si riferiscono a uno stesso intero. Inserisci in modo opportuno i simboli > oppure < . 1 3

.....

2 3

2 7

.....

6 7

3 6

.....

5 6

3 3

.....

2 3

2 5

2 5

.....

2 4

4 8

.....

4 9

9 12

.....

9 10

8 6

.....

8 9

12 7

.....

.....

5 5

Scheda 7

nome

4 5

2. Confronta le frazioni. Inserisci in modo opportuno i simboli > , = oppure < . 3 4

.....

8 8

2 10

.....

1 2

3 6

.....

3 7

27 9

.....

16 6

3 5

.....

6 10

4 5

.....

16 20

9 8

.....

4 4

2 6

.....

3 5

16 4

.....

16 8

5 4

.....

10 8

3. Calcola il valore delle seguenti frazioni. Segui l’esempio. Esempio: 1 di 9 = 3

3 di 24 = (24 : 4) × 3 = 6 × 3 = 18 4

............................................................................................................................... ............

3 di 16 = ............................................................................................................................... .......... 4 2 di 15,6 = 3

............................................................................................................................... ......

8 di 24,3 = 9

............................................................................................................................... ......

2 di 35 = ............................................................................................................................... .......... 5 4 di 7 = 7

............................................................................................................................... ............

4 di 14,7 = 7

............................................................................................................................... ......

4 di 120 = ............................................................................................................................... ...... 10

147


classe

Scheda 8

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Frazioni e numeri decimali 1 Trasforma le frazioni decimali in numeri decimali. 3 44 250 7 = ................. = ................ = ............... = ................ 10 10 1 000 10

81 = ................ 100

2 Trasforma i numeri decimali in frazioni decimali. 0,2 = ................. 8,5 = ................ 0,12 = ............... 3,45 = ................ 0,562 = ................

3 Colora la frazione che corrisponde al numero decimale. 0,7

7 10

7 100

7 1 000

0,024

24 10

24 100

24 1 000

84,23

8 423 10

8 423 100

8 423 1 000

4 Scomponi i seguenti numeri decimali, come nell’esempio. 36, 428

18, 346

0, 36

158, 625

8m

....................

....................

....................

2c

....................

....................

....................

4d

....................

....................

....................

6u

....................

....................

3 da

...................

.................... ....................

5 Trascrivi i seguenti numeri decimali in ordine crescente. 6,4

6,004

6,04

6,24

5,4

5,98

6,01

6,024

............................................................................................................................... .............................

6 Trascrivi i seguenti numeri decimali in ordine decrescente. 8,5

8,005

8,05

8,25

7,5

7,98

8,01

8,025

............................................................................................................................... .............................

148


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Frazioni decimali e numeri decimali 1 Completa la tabella come nell’esempio.

2 Completa la tabella come nell’esempio.

in lettere

frazione decimale

numero decimale

sei decimi

6 10

0,6

1

2

1,2

due centesimi

.....................

.....................

...............

...............

...............

tre millesimi

.....................

.....................

...............

...............

...............

undici decimi

.....................

.....................

...............

...............

...............

sei centesimi

.....................

.....................

...............

...............

...............

otto millesimi

.....................

.....................

...............

...............

...............

disegno

classe

parte intera

parte numero decimale decimale

Scheda 9

nome

3 Completa le tabelle come nell’esempio. numero decimale

parte intera unitĂ (u)

decimi (d)

3,25

3

2

5

6

0

4

1

..........................

............................

............................

............................

..........................

............................

............................

............................

..........................

............................

............................

............................

..........................

............................

............................

............................

..........................

............................

............................

............................

1

4

8

9

0

7

5

..........................

............................

............................

...................

0,49 5,647 1,53 7,04 4,102 ................... ...................

3,25

parte decimale centesimi (c) millesimi (m)

............................

149


classe

Scheda 10

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’addizione 1 Scomponi i seguenti numeri. Segui l’esempio. Esempio: 2 135 = 2 000 + 100 + 30 + 5 3 468 = .........................................................

2 098 = .........................................................

7 542 = .........................................................

9 803 = .........................................................

5 330 = .........................................................

1 359 = .........................................................

2 Componi i seguenti numeri. Segui l’esempio. Esempio: 1k 9h 3da 5u = 1 000 + 900 + 30 + 5 = 1 935 9k 7h 4da 2u =

...............................................................................................................................

8k 0h 6da 1u =

...............................................................................................................................

5k 9h 3da 0u =

...............................................................................................................................

6k 0h 0da 1u =

...............................................................................................................................

3 Esegui le seguenti addizioni in colonna e trascrivi il risultato sui puntini. 125 + 132 + 145 = ......................................

125 + 605 + 352 = ......................................

141 + 223 + 347 = ...................................... 652 + 429 + 197 = ......................................

417 + 53 + 545 = ...................................... 209 + 161 + 45 = ......................................

4 Esegui le addizioni applicando la proprietà associativa. Segui l’esempio. Esempio: 7 + 17 + 3 = 7 + (17 + 3) = 7 + 20 = 27 8 + 25 + 15 =

............................................................................................................................... ....

6 + 24 + 16 =

............................................................................................................................... ....

17 + 13 + 21 =

............................................................................................................................... ..

32 + 15 + 18 =

............................................................................................................................... ..

5 Esegui le addizioni applicando la proprietà commutativa. Segui l’esempio. Esempio: 7 + 8 + 13 = 7 + 13 + 8 = 20 + 8 = 28 6 + 12 + 4 =

............................................................................................................................... ......

2 + 21 + 18 =

150

............................................................................................................................... ....

17 + 21 + 23 =

............................................................................................................................... ..

15 + 30 + 25 =

............................................................................................................................... ..


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La sottrazione 1 Esegui in colonna le seguenti sottrazioni e trascrivi i risultati sui puntini. 6 238 – 3 509 = .............................................

9 849 – 7 960 = .............................................

1 863 – 766 = .............................................

3 789 – 2 798 = .............................................

4 025 – 1 469 = .............................................

5 180 – 2 694 = .............................................

1 735 – 897 = .............................................

2 875 – 2 589 = .............................................

Scheda 11

nome

2 Esegui le sottrazioni applicando la proprietà invariantiva. Segui l’esempio. Esempio: oppure:

132 – 8 = (132 + 2) – (8 + 2) = 134 – 10 = 124 132 – 8 = (132 – 2) – (8 – 2) = 130 – 6 = 124

176 – 9 =

............................................................................................................................... ...........

713 – 7 =

............................................................................................................................... ...........

344 – 24 =

............................................................................................................................... .........

3 158 – 99 =

............................................................................................................................... ......

3 764 – 59 =

............................................................................................................................... ......

3. Esegui le sottrazioni in colonna e fai la prova. 1

2 9

3 6

4 – 7 =

3

0 7

2 9

9 – 6 =

5 3

2 7

0 6

7 – 1 =

2

8 7

7 9

2 – 5 =

4. Completa le operazioni inserendo le cifre mancanti. 5

......

6

5

4

......

......

5

......

=

......

8

6

=

4

3

3

2

......

0

2

5

......

1

4

......

7

2

1

2

5

=

......

5

3

......

=

0

......

1

8

4

2

...... ......

5 Completa scrivendo il termine mancante. 137 – ........................ = 65

........................

– 18 = 60

34 + ........................ = 99

123 – ........................ = 78

........................

– 39 = 66

55 + ........................ = 160

350 – ........................ = 225

........................

– 108 = 26

82 + ........................ = 150

435 – ........................ = 146

........................

– 47 = 184

340 + ........................ = 850

151


classe

Scheda 12

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Moltiplicazione e divisione 1 Esegui in colonna le seguenti moltiplicazioni e trascrivi i risultati sui puntini. 523 × 31 =

...........................

4 029 × 87 = .........................

205 × 78 =

965 × 45 =

...........................

377 × 42 =

986 × 180 =

876 × 41 =

...........................

2 639 × 263 =

...........................

........................... .........................

......................

2 556 × 77 =..........................

......................

999 × 100 =

2 Esegui le moltiplicazioni in riga. 160 × 10 =

...........................

642 × 100 =

.........................

345 × 1 000 =

......................

133 × 1 000 = 344 × 1 000

..........................

761 × 1 000 =

......................

532 × 10 =

.........................

...........................

3 241 × 1 000 =

...................

3 Esegui in colonna le seguenti divisioni e trascrivi i risultati sui puntini. 3 143 : 4 =

............................

9 572 : 46 =

..........................

3 728 : 12 =

..........................

4 203 : 3 =

............................

2 630 : 48 =

..........................

6 438 : 27 =

..........................

5 621 : 8 =

............................

6 374 : 18 =

..........................

3 360 : 48 =

..........................

4 Esegui le divisioni in riga. 550 : 10 =

.............................

72 000 : 1 000 =

..................

4 300 : 100 = ........................

2 380 : 10 =

53 000 : 1 000 =

7 300 : 100 = ........................

..................

..........................

24 000 : 1 000 =

..................

3 600 : 100 = ........................ 3 600 : 10 =

..........................

5 Completa le seguenti tabelle. Osserva gli esempi. a×b

a

b

a:b

a×b

a

b

a:b

64

16

4

4

98

14

7

2

................

................

5

2

................

................

4

2

................

36

................

8 3

................ ................

................

72

20 ................

5 6

................ ................

a+b

a

b

a×b

a−b

a

b

a:b

12

9

3

27

8

16

8

2

................

................

7

28

................

................

5

3

................

20

152

16

20 10

5 ................

................ ................

................

8

20 10

5 ................

................ ................


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Operazioni con i numeri naturali 1 Esegui le operazioni e applica nel modo più opportuno le proprietà commutativa e associativa come nell’esempio. 25 + 17 + 23 + 5 = (25 + 5) + (17 + 23) = 30 + 40 = 70 26 + 35 + 44 + 13 + 5 + 32 = ........................................................................................................ 39 + 67 + 18 + 22 + 43 + 11 =

.....................................................................................................

75 + 31 + 49 + 86 + 35 + 24 =

.....................................................................................................

162 + 48 + 8 + 54 + 122 + 6 =

.....................................................................................................

107 + 120 + 43 + 20 + 80 =

classe

Scheda 13

nome

..........................................................................................................

2 Completa le successioni. 43

53

63

..................

..................

..................

200

191

183

..................

..................

..................

22

23

25

..................

..................

..................

1 000

1 050

..................

..................

..................

1 250

3 Esegui in colonna sul quaderno, fai la prova e trascrivi i risultati sui puntini. a. 9 800 + 2 630 =

.........................................

7 486 + 13 905 =

.......................................

c. 98 770 – 1 342 = 7 842 – 3 450 =

254 451 + 2 965 = .....................................

2 552 – 57 =

78 320 + 17 672 + 2 099 =

5 727 – 1 296 =

......................

.......................................

.........................................

.............................................. .........................................

2 837 + 618 + 38 486 = ............................

3 614 – 95 =

10 110 + 648 + 107 + 9 = ........................

18 645 – 5 297 =

13 670 + 3 005 + 4 555 + 3 =

50 485 – 25 196 =

..................

.............................................. ....................................... .....................................

b. 186 × 20 =

.................................................

d. 482 : 2 =

....................................................

835 × 50 =

.................................................

177 : 3 =

....................................................

1 436 × 600 = 39 × 184 =

............................................

3 169 : 8 = ..................................................

.................................................

9 004 : 2 = ..................................................

321 × 125 = 62 × 296 =

...............................................

.................................................

713 × 126 =

...............................................

135 : 43 =

..................................................

1 565 : 65 =

...............................................

5 096 : 91 =

...............................................

153


classe

Scheda 14

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Operazioni con i numeri decimali 1 Calcola in riga. a. 3,9 × 10 =

..................................................

b. 6,4 + 4,5 + 7 =

..........................................

0,07 × 100 = ..............................................

0,9 + 9 + 2,1 =

..........................................

320,6 : 10 =

35 + 6,4 + 0,3 =

...............................................

........................................

0,005 × 1 000 = .........................................

31 + 3,17 + 4,21 = ....................................

57,4 : 10 =

3,02 + 0,34 + 1,52 =

.................................................

251,3 : 1 000 =

..........................................

................................

6,05 + 7,52 + 11 = ....................................

2 Esegui in colonna sul quaderno, fai la prova e trascrivi i risultati sui puntini. a. 38 621 + 10,35 =

......................................

36,05 + 2 326 + 3,04 =

............................

1 627 – 325,6 =

8 312 + 0,16 + 4,063 =

............................

910 – 48,4 =

7 246 – 38,46 =

0,27 + 48 + 6,61 = ....................................

3 168 – 24,6 =

..................................................

.........................................

..............................................

5 506 + 4,28 + 2,6 = .................................

c. 35 × 6,4 =

.........................................

...........................................

d. 369,2 : 8 =

................................................. .................................................

483 × 6,7 =

................................................

872,8 : 7 =

316 × 2,6 =

................................................

570,8 : 25 =

...............................................

286 × 4,5 =

................................................

1 458 : 23 =

...............................................

2 526 : 58 =

...............................................

1 684 × 3,8 =

.............................................

e. 328 + 0,124 + 51,78 = 89,3 + 11 + 34,98 =

.............................

f. 432 – 360,54 = ..........................................

.................................

125,3 – 97,89 = .........................................

7,4 + 0,548 + 25,64 =

..............................

98 + 0,38 + 65,478 =

...............................

7 049 + 5,38 + 49,61 + 8 = g. 534 × 6,9 =

154

b. 724 – 325,83 = ..........................................

.....................

71,4 – 67,891 = ......................................... 1 234 – 789,56 = 4 000 – 6,25 =

.......................................

...........................................

................................................

h. 324 : 3,2 =

.................................................

45,8 × 21,9 = .............................................

64,8 : 24 =

.................................................

8,09 × 2,76 = .............................................

50,72 : 4,9 =

3,47 × 0,054 =

..........................................

9 : 16 =

.......................................................

................................................

5 : 20 =

.......................................................

0,35 × 74 =

..............................................


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le misure • 1 1 Inserisci il segno opportuno tra le seguenti misure: scegli tra >, < e =. 350 cl

.....

3,5 l

2 kg

.....

2 500 g

1 cm

7l

.....

5 dal

40 dg

.....

4 kg

3 cm

100 l

.....

0,5 hl

35 hg

.....

30 dag

1m

.....

10 cm

10 mm

.....

30 dm

.....

classe

Scheda 15

nome

2 Trascrivi in ordine crescente le seguenti misure di lunghezza. 2m

20 cm

202 m

20 m

2 km

2 200 m

....................

....................

....................

....................

....................

....................

3 Trascrivi in ordine decrescente le seguenti misure di capacitĂ . 3l

30 hl

303 ml

30 cl

33 dl

330 dal

....................

....................

....................

....................

....................

....................

4 Trascrivi in ordine crescente le seguenti misure di massa. 2 hg

3 dg

20 cg

40 kg

350 mg

2 500 cg

....................

....................

....................

....................

....................

....................

155


classe

Scheda 16

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le misure • 2 1 Inserisci in tabella le seguenti misure di lunghezza. 8,457 km 89 m 45 342 mm 56 cm 31,98 dm 2,9876 km 23,5 dam

km

hm

dam

m

dm

cm

mm

8

4

5

7

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

.............

2 Inserisci in tabella le seguenti misure di capacitĂ . hl

dal

l

cl

dl

ml

345 l

3

4

5

12 123 ml

.............

.............

.............

.............

.............

.............

23,87 dal

.............

.............

.............

.............

.............

.............

67,98 dl

.............

.............

.............

.............

.............

.............

8,056 hl

.............

.............

.............

.............

.............

.............

34,6 cl

.............

.............

.............

.............

.............

.............

0,876 l

.............

.............

.............

.............

.............

.............

3 Inserisci in tabella le seguenti misure di massa. Mg

h kg da kg kg

hg

dag

g

dg

cg

1

0

0

0

7

0

3

10 007,03 g 78 kg 24 605 mg 78 hg 4,652 dag 88,7 cg 6,238 Mg

156

mg

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........

.........


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le misure • 3 1 Esegui le seguenti equivalenze.

4. Scrivi la marca mancante.

41,5 m = ........................... cm

5,28 km = 52,8 ...........................

87,91 hg = ........................... kg

0,245 m = 24,5 ...........................

0,08 kg = ........................... dg

0,13 Mg = 130 ...........................

0,75 l = ........................... cl

2 887 dag = 28,87 ...........................

32 dl = ........................... dal

45,3 cl = 0,453 ...........................

1,23 km = ........................... dm

0,88 hl = 880 ...........................

5 500 mm = ........................... m 2 987 mg = ........................... dag

2. Cerchia di rosso, come nell’esempio, la cifra che, nei seguenti numeri, corrisponde al m, al l , al kg. Es.: 2 1 5 dm = 2 dam 1 m 5 dm

classe

Scheda 17

nome

5. Scomponi sul quaderno le seguenti misure come nell’esempio. Esempio: 3,81 dal = 3 dal, 8 l, 1 dl 0,35 hm

31,21 l

53,3 hg

417 m

508 cl

7,2 kg

8 300 cm

7,902 l

587 g

335 dag

87,6 l

0,004 cl

41,83 dam

0,06 dl

321,9 dg

4,230 km

0,09 dam

980 m

5 871 mm

574,3 cl

260 dag

56,98 hm

2,78 hl

0,123 Mg

63,42 m

7,28 hl

1,05 Mg

34,5 kg

8 976 g

5 674 ml

6. Vero o falso? 3. Risolvi trasformando nell’unità richiesta. 3 l + 2 dl + 4 cl = ........................... dl 5 hl + 7 dal + 3 dl = ........................... l 7 kg + 3 hg + 5 dag = ........................... hg 2 dag + 7 kg + 6 hg = ........................... kg 6 km + 40 hm + 5 dam = ...................... m

• Il peso netto è la differenza tra il peso lordo e la tara. • La tara è il peso del contenuto e della merce. • Per trovare il peso lordo si sommano peso netto e tara. • La spesa è sempre maggiore del ricavo.

V F V F V F V F

3 dm + 2 cm + 5 mm = .......................... m

7 Risolvi sul quaderno i seguenti problemi. a. Per annaffiare un giardino occorre un b. Un fornaio vende in un giorno 85 kg di tubo di gomma lungo 6,8 dam. Il vecchio pane casalingo, 2 950 dag di pane tubo misura 39 m. Quanti decimetri di integrale e 40,5 hg di panini. tubo devono essere aggiunti? Quanti chilogrammi di pane vende in tutto?

157


classe

Scheda 18

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le misure • 4 1 Completa la tabella. Peso netto

Peso lordo

Tara

250 g

13 hg

..............................................

..............................................

34,8 kg

5 kg

50 g

..............................................

18 cg

.............................................. .

800 dg

150 cg

48 kg

50 kg

..............................................

4,8 kg

..............................................

700 g

150 g

1,75 hg

..............................................

4,5 Mg

..............................................

900 kg

2 Completa lo schema. 1 decennio

....................

anni

1 anno

.................

stagioni

....................

..............

mesi

settimane

....................

1 giorno

....................

....................

.................

ore

minuti

secondi

giorni

3. Risolvi sul quaderno i seguenti problemi. a. Alla fabbrica di scarpe è arrivato uno scatolone contenente i panettoni per i 42

operai. Il peso lordo dello scatolone è di 94 kg, il peso netto di ciascun panettone è di 1,8 kg. Qual è il peso netto complessivo? Quanto pesa la tara? b. Giulia sta eseguendo le operazioni di compito: 7 moltiplicazioni e 5 divisioni.

Impiega 6 minuti per eseguire una moltiplicazione e 9 minuti per ogni divisione. Quante ore e quanti minuti impiega per terminare il compito? c. Un fruttivendolo acquista 45 cassette di kiwi. Il peso lordo di ogni cassetta è di 23 kg

e la tara è di 1,5 kg. Quanti chilogrammi di kiwi ha acquistato? Quanto incassa se vende i kiwi a € 2,5 il chilogrammo?

158


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Problemi ed espressioni 1. Risolvi i seguenti problemi sul quaderno, impostando un’espressione come nel problema riportato nell’esempio. Sara compra 4 quaderni da € 0,67 l’uno e una penna a sfera da € 1,29. La mamma le aveva dato € 5. Quanto riporta di resto?

classe

4 Scheda 19

nome

Per risolvere il problema puoi impostare un’espressione. Osserva: 5 – [(0,67 × 4) + 1,29] = = 5 – [2,68 + 1,29] = = 5 – 3,97 = 1,03 a. Gli alunni di una scuola elementare

f. Il dottor Rossi ogni mattina, prima

sono in tutto 648. Alla fine dell’anno scolastico devono partecipare tutti a una gita e vengono prenotati 10 autobus. Il giorno della gita mancano 58 alunni. Quanti bambini saliranno su ogni autobus? b. La mamma di Luca acquista 4 paia di calze a € 4,91 il paio e una maglia. Paga con una banconota da € 100 e riceve di resto € 21,11. Quanto è costata la maglia? c. La mamma di Francesca è uscita di casa per andare a fare la spesa. Ha nel portafoglio € 50. Al supermercato compra 4 confezioni di pasta a € 0,65 l’una e 2 confezioni di 3 scatole di pelati in offerta speciale a € 0,85 la confezione. Dal fornaio spende per il pane e la focaccia € 2,53. Quanto le rimane di resto? d. Un fioraio ricava dalla vendita di 15 rose e di alcuni garofani € 54,18. Se il prezzo di vendita delle rose era di € 2,50 l’una e quello dei garofani di € 1,39 cadauno, quanti garofani ha venduto? e. Un commerciante acquista 12 confezioni di bibite e 9 confezioni di acqua minerale. Ogni confezione contiene 6 bottiglie. Quanto spende in tutto s e le bibite costano € 0,92 la bottiglia e l’acqua € 0,34 la bottiglia?

di recarsi all’ambulatorio, fa colazione al bar. Di solito consuma un cappuccino che costa € 1,42 e una pasta che costa € 1,05. Quanto spende il dottore in un mese per la colazione? (Considera 24 giorni lavorativi). g. Un commerciante ha comprato 12 scatole ciascuna delle quali contiene 96 cioccolatini. Quanti sacchetti potrà confezionare se mette in ogni sacchetto 9 cioccolatini? h. Il cane di Alessio mangia ogni giorno 2 scatolette di cibo per cani più alcune crocchette. Una scatola di crocchette gli basta per 10 giorni. Quanto spenderà Alessio in un mese (30 giorni) se una scatola di cibo per cani costa € 0,82 e una scatola di crocchette costa € 1,59? i. Marco acquista 3 quaderni a € 1,62 ciascuno, 2 pennarelli a e€ 0,98 ciascuno e 6 pastelli a € 0,72 cadauno. Quanto riceve di resto se paga con una banconota da e 20? j. Mara riceve in regalo una scatola contenente 1 200 perline colorate. Prepara cinque collanine per le sue amiche, utilizzando per ciascuna collana 150 perline. Quante perline le restano?

159


classe

Scheda 20

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Linee e angoli 1 Collega ogni tipo di linea con l’esatta definizione. A

retta

r

A

B

semiretta

a b

segmento rette parallele

a b

rette incidenti

a

a rette perpendicolari

b

2 Colora di rosso il riquadro degli angoli retti, di verde quello degli angoli acuti e di giallo quello degli angoli ottusi.

3 Misura con il goniometro e scrivi sui puntini l’ampiezza degli angoli rappresentati. ...........................

...........................

...........................

...........................

160

...........................

...........................


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I poligoni 1 Colora di blu i poligoni e di giallo i non poligoni. Cerchia di verde i poligoni convessi.

Scheda 21

nome

2 In ciascun poligono segna e colora gli angoli interni. Poi completa la tabella.

B

A

C

E

D

Poligono A Poligono B Poligono C Poligono D

F G

Poligono E Poligono F Poligono G

n. lati

n. angoli

...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

...............

161


classe

Scheda 22

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Riconosco i poligoni 1 Osserva attentamente le figure disegnate qui sotto e uniscile con il nome corretto.

rettangolo triangolo isoscele quadrato rombo triangolo scaleno esagono parallelogramma pentagono

162

............................


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I quadrilateri 1 Riconosci i quadrilateri e segnali con X, poi colora di rosso i quadrati, di azzurro i rombi, di giallo i rettangoli, di verde i parallelogrammi e di rosa i trapezi.

Scheda 23

nome

2. Segna con una crocetta se le affermazioni sono vere (V) oppure false (F). • Ogni trapezio ha i lati paralleli a due a due.

V F

• Non tutti i quadrilateri hanno due lati paralleli.

V F

• La somma degli angoli interni di un parallelogramma è uguale a 360°.

V F

• Tutti i parallelogrammi hanno almeno un angolo retto.

V F

• Il quadrato ha quattro assi di simmetria.

V F

• Il rombo è un poligono regolare.

V F

• Nel quadrato e nel rettangolo ogni angolo interno misura 90°.

V F

• In ogni trapezio rettangolo ci sono due angoli retti.

V F

• Nel trapezio scaleno i due lati obliqui sono uguali.

V F

• I parallelogrammi hanno due angoli acuti e due angoli ottusi.

V F

163


classe

Scheda 24

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

............................

Perimetro e area 1. Calcola il perimetro delle seguenti figure.

4 cm

4 cm

............................

mm

p=

9 cm

8 cm

6 cm

5 cm p=

4 cm

3 cm

6 cm

............................

mm

p=

............................

mm

5 cm 4 cm

6 cm

4 cm

3 cm

5 cm 10 cm 6 cm

7 cm p=

............................

mm

p=

............................

mm

p=

............................

mm

2. Completa le tabelle calcolando l’area delle varie figure. l × l = l2

l l

area

b

6 cm

.....

× .....

.........

= cm2

9 mm

.....

× .....

.........

= cm2

h b

b h

h b

b

D

b h B

164

b×h:2

area

3 cm 7 cm

.....

× ..... : 2

6 mm 5 mm

.....

× ..... : 2

h

b×h

......... .........

......

× ......

...........

= cm2

5 cm 6 cm

......

× ......

...........

= cm2

d

D×d:2

7 cm 2 cm

.....

× ..... : 2

8 mm 3 mm

.....

× ..... : 2

= cm2 = mm2

area

7 cm 6 cm

D

d

h

area ........... ...........

= cm2 = mm2

B

b

h

(B + b) × h : 2

6 cm

4 cm

3 cm

( ..... + ..... ) × ..... : 2

7 mm 5 mm

4 cm

( ..... + ..... ) × ..... : 2

area ........... ...........

= cm2 = mm2


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Problemi di geometria 1 Osserva le figure, svolgi le operazioni richieste e rispondi alle domande. a. Disegna le diagonali del rettangolo e del quadrato.

1 D

classe

Scheda 25

nome

C 2 D

C

A

B

– Come sono fra loro? ......................... – Come sono i lati del rettangolo? ...................................................................

– Come si chiamano gli angoli del rettangolo e quanti gradi misurano? .............................................. – Il quadrato è un poligono regolare? ........... Perché? .................................................... – In un quadrato vi sono coppie di lati paralleli? ...................................................................

A

B

C

D

b. Disegna su un foglio a quadretti un

quadrato, traccia una diagonale, ritaglia lungo la diagonale e forma, con i triangoli ottenuti, un quadrilatero come quello della figura 3 qui a fianco. Quale poligono hai ottenuto?

rettangoli altezza

perimetro

3,6 dm

17 cm

cm ..................

12,4 cm

0,7 dm

cm ..................

15,3 dam

5,8 m

m ..................

quadrati 15 hm 8,6 cm 65,4 dm

area

hm ................. hm2 ................ m ...............

B

a. Due terreni di forma rettangolare

base

perimetro

A

3. Risolvi sul quaderno i seguenti problemi.

2. Completa la tabella.

base

3

m2 ................

dm ............... dm2 ................

devono essere recintati da una rete. Il primo ha i lati di 3,8 hm e di 250 m e il secondo di km 0,32 e di dam 80. Quanti metri di rete occorreranno? b. Ai giardini un’aiuola quadrata ha il lato di 8,15 m. Calcola la sua superficie. c. Il soffitto della camera di Daniela deve essere imbiancato. Le sue dimensioni sono di 3 m per 4. Quanto misura la superficie da imbiancare? Se un barattolo di vernice è sufficiente per 4 m2, quanti barattoli di vernice si dovranno utilizzare?

165


classe

Scheda 26

4

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Traslazione, rotazione, simmetria 1. Riproduci piĂš volte le figure con la traslazione indicata. 5

2. Scrivi le lettere come appariranno ruotando le frecce di un quarto di giro, di mezzo giro e di tre quarti di giro.

F

R

E

3. Completa, disegnando le figure in posizione simmetrica rispetto all’asse di simmetria.

166


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Diagrammi 1 Scrivi il nome di ogni bambino al posto giusto e rispondi alla domanda sul quaderno.

Barbara

Ivan

Davide Rosanna Daniele

classe

Silvia

Ornella

Scheda 27

nome

Andrea

..........................

bambini con il cappello

bambini con cappello e sciarpa

bambini con la sciarpa

• Che nome prende l’insieme degli elementi che possiedono entrambe le caratteristiche?

2. Nella vetrina di un negozio di abbigliamento sono esposte delle felpe: alcune hanno il cappuccio, altre no; alcune hanno i bottoni, altre no. Classifica gli indumenti utilizzando il diagramma di Carroll e quello ad albero. con cappuccio

senza cappuccio

con bottoni senza bottoni B

A

Felpe

D C

E F

senza cappuccio

con cappuccio

..............................

..............................

con bottoni

senza bottoni

con bottoni

senza bottoni

...................

...................

...................

...................

167


MATEMATICA

classe

Scheda 28

4

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Raccolta dati, moda e media 1. Osserva l’areogramma che rappresenta le mansioni dei 350 dipendenti di un’azienda, poi completa la tabella.

34%

44% Legenda operai tecnici

dirigenti impiegati amministrativi

16%

6%

percentuale

numero dipendenti

44%

(350:100) × 44 = ........................... × ........................... = ...........................

2. Osserva i diagrammi e rispondi. a. Quale sport rappresenta la moda? ....................................................................

Qual è il dato con minor frequenza? .....................................................................

7 6 5 4 3 2 1 nuoto

calcio ciclismo tennis

sci

b. Qual è la media delle altezze degli amici di Carla? .................................................... 135 130 125

Marta

168

Alberto Mohamed

Eleonora

Carla

Francesco Gloria


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

classe

4

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La probabilità • 1 1. Un cartellone ha 12 caselle girevoli. Dietro ogni casella è nascosta l’immagine di uno degli animali rappresentati nel disegno. Le figure sono disposte nelle caselle in modo casuale. Stabilisci «quanto è probabile» che si verifichi l’evento previsto.

Scheda 29

nome

Qual è la probabilità che girando una casella si scopra la figura: • di un mammifero? La probabilità è ...... su ...... cioè

• di un insetto? ...... ......

.

• di un uccello? La probabilità è ...... su ...... cioè

......

.

......

.

......

.

La probabilità è ...... su ...... cioè

...... ......

.

La probabilità è ...... su ...... cioè

...... ......

.

La probabilità è ...... su ...... cioè

...... ......

.

• di un ruminante? ...... ......

.

• di un quadrupede? La probabilità è ...... su ...... cioè

.

• di un animale che vive in acqua? ......

• di un rettile o un anfibio? La probabilità è ...... su ...... cioè

......

• di un pesce? ......

• di un animale? La probabilità è ...... su ...... cioè

......

• di un anfibio? ......

• di un rettile? La probabilità è ...... su ...... cioè

La probabilità è ...... su ...... cioè

La probabilità è ...... su ...... cioè

...... ......

.

• di un oviparo? ...... ......

.

La probabilità è ...... su ...... cioè

...... ......

.

169


5

CLASSE

Programmazione di STORIA

Traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE al termine della classe quinta • Riconoscere elementi significativi del passato del proprio ambiente di vita. • Riconoscere ed esplorare le tracce storiche presenti nel territorio e comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale. • Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. • Individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Organizzare le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. • Comprendere i testi storici proposti e individuarne le caratteristiche. • Usare carte geo-storiche, anche con l’aiuto di strumenti informatici. • Raccontare i fatti studiati e produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. • Comprendere avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà, che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal Paleolitico al mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. • Comprendere aspetti fondamentali del passato dell’Italia fino alla fine dell’Impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nelle categorie: uso delle fonti, organizzazione delle informazioni, strumenti concettuali, produzione scritta e orale.

Dossier Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

2

Alle origini della civiltà greca

• Saper ottenere informazioni sulle vicende principali che hanno caratterizzato la civiltà greca dalle origini.

4

Il mondo intorno al 1000 a.C.

• Saper utilizzare le linee del tempo per stabilire l’ordine cronologico dei principali eventi storici. • Conoscere e confrontare diverse forme di civiltà in altri continenti.

170


Programmazione di STORIA

CLASSE

5

IL MONDO GRECO Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

8

IL MONDO GRECO

• Saper trarre informazioni dalla lettura di una carta storico-geografica. • Saper ricavare informazioni dalle linee del tempo. • Saper individuare le fonti che ci permettono di ricostruire la storia greca.

da 10 a 19

LA CIVILTÀ GRECA

• Saper localizzare la civiltà greca e seguire il suo sviluppo nel tempo. • Saper cogliere i possibili nessi tra passato e presente. • Saper mettere in relazione le caratteristiche ambientali con lo sviluppo dell’economia greca. • Conoscere la flora e la fauna della Grecia antica. • Riconoscere le cause e le conseguenze dell’espansione della civiltà greca nel Mediterraneo. • Saper localizzare le colonie greche nel Mediterraneo. • Comprendere l’importanza dello sviluppo della navigazione per gli scambi commerciali. • Essere in grado di descrivere il contesto storico in cui si svilupparono le pòleis greche. • Conoscere le caratteristiche strutturali di una pòlis. • Saper individuare le caratteristiche della vita a Sparta e Atene e operare confronti. • Comprendere il ruolo della donna nell’antica Grecia. • Conoscere le credenze religiose dei Greci. • Saper cogliere l’importanza dei giochi olimpici presso i Greci. • Saper leggere, analizzare e interpretare un mito, distinguendo la dimensione storica da quella fantastica.

20

Dal mito alla storia: Le dodici fatiche di Eracle Giasone alla conquista del vello d’oro

da 22 a 23

Oriente e Occidente a confronto

Mi esercito in storia La collina degli dèi Pag. 15 Guardo e imparo A tavola con gli antichi Greci Pag. 17

• Riconoscere gli eventi che portarono alla decadenza delle pòleis greche.

171


5

CLASSE

Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

Programmazione di STORIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Capire come la politica di Alessandro Magno causò il declino della civiltà greca e la nascita dell’Ellenismo. • Comprendere il termine «Ellenismo». • Capire l’importanza storica e politica delle conquiste di Alessandro Magno.

da 24 a 27

Cultura e arte in Grecia

26

Protagonisti della storia: Pericle

28

Cittadinanza e Costituzione: Viaggio nella democrazia

• Avvicinarsi alla civiltà greca antica attraverso l’osservazione delle sue espressioni artistiche e culturali. • Conoscere le imprese del popolo dei Greci attraverso la figura dello storico Erodoto. • Approfondire la conoscenza di un Protagonista della storia greca: Pericle. Conoscere il suo modo di educare alla democrazia.

Guardo e imparo Le sette meraviglie del mondo antico Pag. 25 Mi esercito in storia Le sette meraviglie Pag. 25

• Comprendere il concetto di democrazia cogliendo i nessi tra passato e presente.

I POPOLI DELL’ITALIA ANTICA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

30

I POPOLI DELL’ITALIA ANTICA

• Saper collocare le civiltà italiche nello spazio geografico e nel tempo in cui si sono sviluppate. • Saper trarre informazioni dalla lettura di una carta storico-geografica. • Essere capaci di ricavare informazioni da una linea del tempo.

32

L’età dei metalli

• Saper cogliere il rapporto tra caratteristiche ambientali e sviluppo delle civiltà italiche. • Essere capaci di individuare relazioni tra le conoscenze tecniche acquisite dalle popolazioni italiche e lo sviluppo delle loro civiltà.

172

Mi esercito in storia La storia della preistoria Pag. 32


Programmazione di STORIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

35

I più antichi popoli d’Italia

• Conoscere gli antichi popoli stanziatisi nell’Italia settentrionale: Liguri e Veneti. • Conoscere i popoli stanziatisi nell’Italia peninsulare: Piceni e Umbri, Sanniti, Sabini, Dauni, Iapigi, Messapi, Lucani e Bruzi. • Conoscere i popoli antichi stanziatisi in Sicilia: Sicani, Elimi e Siculi.

36

GLI ETRUSCHI

• Saper collocare nello spazio geografico la civiltà etrusca e seguire il suo sviluppo nel tempo. • Saper cogliere i possibili nessi tra passato e presente. • Mettere in relazione le caratteristiche ambientali con lo sviluppo della civiltà etrusca. • Conoscere la flora e la fauna dell’Etruria antica. • Cogliere i tratti salienti della società etrusca e conoscere, nel suo contesto, la condizione femminile. • Approfondire alcuni aspetti della vita quotidiana degli Etruschi. • Saper dedurre e ricavare informazioni da una fonte scritta. • Scoprire le credenze religiose degli Etruschi e conoscerne il culto dei morti. • Conoscere i fatti che portarono allo sviluppo e al declino degli Etruschi e analizzarne le cause.

Tecnologia: Abili inventori

5

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Conoscere a grandi linee i caratteri della civiltà dei Camuni. • Conoscere gli aspetti principali della civiltà delle terremare. • Conoscere i principali caratteri della civiltà nuragica. • Conoscere le più importanti caratteristiche della civiltà dei Celti. • Saper cogliere i tratti salienti della civiltà villanoviana.

41

CLASSE

• Analizzare l’espressione delle conoscenze tecnico-scientifiche degli Etruschi osservando le loro opere architettoniche e la loro tecnica di lavorazione dei metalli. • Conoscere l’artigianato etrusco.

Mi esercito in storia L'età del bronzo in Italia Pag. 33

Mi esercito in storia Dentro una tomba etrusca Pag. 40 Guardo e imparo A tavola con gli Etruschi Pag. 42 Mi esercito in storia CRUCISTORIA Pag. 43

173


5

CLASSE

Programmazione di STORIA

LA STORIA DI ROMA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

44

LA STORIA DI ROMA

• Conoscere l’origine di Roma e seguire il suo sviluppo nello spazio e nel tempo.

46

DALLE ORIGINI ALLA REPUBBLICA

48

Dal mito alla storia: La leggenda di Romolo e Remo Il ratto delle Sabine

• Saper collocare la civiltà romana nello spazio geografico e saper individuare le caratteristiche fisiche dell’ambiente in cui si è sviluppata. • Conoscere la flora e la fauna del Lazio. • Saper ricavare informazioni da una linea del tempo. • Saper cogliere i possibili nessi tra passato e presente. • Sapersi servire di un mito per avanzare ipotesi sulla fondazione di Roma. • Saper leggere, analizzare e interpretare un mito distinguendo la dimensione storica da quella fantastica.

50

Il periodo della monarchia

• Saper delineare la prima forma di organizzazione politica della civiltà romana: la monarchia. • Saper analizzare la struttura della società romana.

52

L’organizzazione repubblicana

• Capire le cause che portarono la società romana al passaggio dalla monarchia alla repubblica. • Saper delineare la nuova forma di organizzazione politica: la repubblica. • Conoscere i fatti e gli esiti riguardanti l’espansione romana in Italia e le conseguenti guerre di conquista. • Conoscere gli avvenimenti che portarono Roma alla conquista dei territori affacciati sul Mediterraneo. • Saper dedurre e ricavare informazioni da un documento scritto. • Conoscere le cause che portarono allo scontro tra patrizi e plebei. • Saper comprendere come i conflitti sociali portarono alla crisi della repubblica. • Conoscere la struttura militare di Roma come espressione della sua potenza. • Cogliere i possibili nessi tra passato e presente.

174


Programmazione di STORIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

CLASSE

5

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

57

Cittadinanza e Costituzione: I diritti dell’uomo e l’uguaglianza

• Interrogarsi sugli stili di vita nelle diverse epoche e compararli a quelli attuali, con particolare riferimento alla tutela dei diritti e all’eguaglianza nei diritti e nei doveri.

62

Protagonisti della storia: Caio Giulio Gesare

• Approfondire l’analisi su uno dei Protagonisti della storia romana: Caio Giulio Cesare.

64

NASCE L’IMPERO

• Conoscere le vicende che accaddero e i personaggi che furono protagonisti nel passaggio dalla repubblica all’impero. • Conoscere i territori che fecero parte dell’Impero romano. • Saper cogliere il rapporto tra la «pax romana» e la grande prosperità dell’Impero romano. • Saper individuare gli elementi caratteristici della vita quotidiana nella Roma imperiale.

Mi esercito in storia I trionfi romani Pag. 65 Guardo e imparo A tavola con gli antichi Romani Pag. 66 Villa Domizia Pag. 69 Il Colosseo Pag. 73

74

Il cristianesimo

• Conoscere i fatti che portarono all’affermarsi del cristianesimo e comprendere i motivi del contrasto con il potere romano. • Saper cogliere i nessi tra passato e presente.

76

La crisi dell’impero

• Conoscere cause e conseguenze della crisi dell’Impero romano. • Conoscere le principali caratteristiche dei popoli germanici.

Mi esercito in storia Ma i barbari erano «barbari»? Pag. 76

77

L’impero si divide

• Conoscere le cause della divisione dell’Impero romano. • Saper individuare nelle migrazioni barbariche una delle cause dell’indebolimento dell’impero. • Conoscere le vicende che portarono alla fine dell’Impero romano d’Occidente. • Saper comprendere gli eventi che determinarono il passaggio dall’Età antica al Medioevo.

Verifica le tue competenze Mi esercito in storia CRUCISTORIA Pag. 78

175


5

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

IL MIO QUADERNO DELLE COMPETENZE 5ª Il quaderno offre diverse prove, strutturate secondo il modello Invalsi, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione delle competenze raggiunte. Lo scopo delle schede che propongono le prove, infatti, è duplice: a) offrire a tutti gli insegnanti materiali utili alla verifica e alla valutazione oggettiva delle competenze via via acquisite dagli alunni; b) abituare gli alunni alla tipologia delle prove che l’Invalsi propone annualmente.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Per l’attribuzione dei voti, ciascun insegnante potrà adottare i parametri più rispondenti alla situazione della propria classe oppure adeguarsi alla misurazione dei livelli stabilita collegialmente. Nel prospetto che segue la griglia di correzione è fornita una proposta per la conversione dei punteggi in voti. Data la finalità delle prove, pur ispirandosi in percentuale al sistema dell’Invalsi, sono stati semplificati i parametri di valutazione, evitando, per esempio, di attribuire un punteggio in base alla maggiore o minore facilità dei vari quesiti, perché il concetto di facilità non è sempre individuabile e unico.

176


CLASSE

Soluzioni e valutazioni schede INVALSI GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 1: Prova 2: dom. risposte punti *

dom. risposte

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 22 punti

punti

voto

D

1

0-8

4

conoscenze e abilità lacunose

2

B

1

9 - 11

5

conoscenze e abilità molto incerte

3

A

1

12 - 14

6

conoscenze e abilità essenziali

1

4

C

1

15 - 16

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

A

1

5

A

1

17 - 18

8

conoscenze e abilità buone

B

1

6

D

1

19 - 20

9

conoscenze e abilità esaurienti

7

B

1

7

D

1

21 - 22

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

8

B

1

8

C

1

9

B

1

9

A

1

10

A

1

10

B

1

11

C

1

12

C

1

1

D

1

1

2

C

1

3

B

1

4

C

5 6

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 3: Prova 4: dom. risposte

punti

dom. risposte

5

descrittori

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 26 punti

punti

voto

B

1

0 - 10

4

conoscenze e abilità lacunose

descrittori

1

D

1

1

2

C

1

2

C

1

11 - 14

5

conoscenze e abilità molto incerte

3

B

1

3

A

1

15 - 17

6

conoscenze e abilità essenziali

4

A

1

4

B

1

18 - 19

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

5

B, C

1

5

D

1

20 - 22

8

conoscenze e abilità buone

6

D

1

6

A

1

23 - 24

9

conoscenze e abilità esaurienti

7

C

1

7

D

1

25 - 26

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

8

B

1

8

B

1

9

C

1

9

B

1

10

C

1

10

A

1

11

C

1

11

D

1

12

A

1

12

C

1

13

C

1

13

A

1

* Un

punto per ogni risposta esatta; zero punti per ogni risposta sbagliata o mancante.

177


STORIA

classe

Scheda 1

5

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il titano che regge il mondo Secondo la mitologia greca, Atlante, figlio di Urano e fratello di Crono, apparteneva alla generazione divina di Titani e Ciclopi, uomini smisurati e mostruosi. Atlante partecipò alla rivolta dei Giganti contro gli dèi dell’Olimpo, perciò Zeus lo punì condannandolo a sorreggere per l’eternità la volta del cielo. Successivamente la leggenda si modificò e Atlante venne rappresentato con sulle spalle il mondo, invece del cielo. Prima che Zeus lo condannasse, Atlante ebbe il tempo di avere molti figli, tra cui le Pleiadi e le Esperidi, che custodivano nel loro giardino i magici pomi d’oro. Atlante è considerato l'inventore della sfera e il suo nome è stato assegnato alle raccolte di carte geografiche.

Unisci i punti da 1 a 48… che cosa apparirà? 48 47 1 2

46

3 4

45 5 6

44

7

8

L’Atlante Farnese

43

9

42 10 11 41

12 13 14

28 27

15

40

29 16

18 19

26 25

17

38

30 31

37

32 24

36

23 22

39

33

35

34

20 21

Un importante documento giunto fino a noi dall’antichità è costituito dal globo sostenuto dal celebre Atlante Farnese, in cui, invece dei continenti, sono rappresentate le costellazioni. La statua, custodita nel Museo Nazionale di Napoli, ci fornisce una delle rappresentazioni dello zodiaco più complete e antiche che ci siano pervenute dal mondo greco e ci dà l’opportunità di vedere come gli antichi Greci immaginavano le figure formate dalle stelle.

178


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il tempio greco Il tempio è l’espressione più alta dell’architettura greca; in esso erano sempre presenti alcuni elementi caratteristici.

Osserva le immagini e leggi il testo che segue, poi riporta correttamente nei cerchietti inseriti sulle immagini i numeri degli elementi descritti nel testo.

classe

5 Scheda 2

nome

L’esterno Le colonne (1) erano l’elemento verticale di sostegno del tempio e formavano un colonnato che correva lungo tutto il suo perimetro. Tutto era calcolato con precisione matematica: il numero delle colonne, la distanza fra una e l’altra, la proporzione tra le varie parti… Ogni colonna era a sua volta composta da diversi elementi: la base, il fusto scanalato, il capitello (2). Sui capitelli delle colonne poggiava l’elemento strutturale orizzontale del tempio, l’architrave (3). Sopra l’architrave c’era una fascia decorata, il fregio (4), che poteva essere suddiviso in spazi rettangolari lisci, scolpiti o dipinti. Le due facciate più corte del tempio erano completate, in alto, dal frontone (5), un elemento triangolare decorato. Il tempio era coperto da un tetto a due spioventi.

La pianta All’interno del tempio c’era la cella, in greco nàos (6); era la parte più sacra dell’edificio, perché custodiva la statua del dio a cui il tempio era dedicato. Davanti alla cella era situato il pronao (7), uno spazio che aveva la funzione di «filtro» tra la realtà esterna e lo spazio divino della cella.

179


classe

Scheda 3

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gli stili architettonici greci Nell’architettura dell’antica Grecia, le colonne e i capitelli sono caratterizzati da tre diversi stili (o ordini): • L’ordine dorico è il più antico e semplice degli stili architettonici greci. Nacque nel Peloponneso, dove si stanziarono i Dori provenienti dal nord della penisola greca, e si diffuse nell’entroterra e nelle colonie. La colonna dorica presenta scanalature poco profonde. Il capitello è formato da una specie di «cuscinetto rigonfio» detto abaco, su cui poggia un parallelepipedo a base quadrata. A questo ordine appartengono tutti i templi della Magna Grecia e il magnifico Partenone, sull’Acropoli di Atene. • L’ordine ionico ha una decorazione più ricca. Le scanalature delle colonne sono più marcate. Sulle colonne poggia un capitello decorato con volute sovrastato da un abaco molto appiattito. • L’ordine corinzio non fu utilizzato spesso nell’architettura greca. Lo storico Vitruvio ne attribuisce l’invenzione all’architetto Callimaco: si dice che questi, passeggiando, vide su una tomba un cesto coperto da una lastra, intorno al quale era cresciuta una pianta d’acanto. Questa offerta votiva suggerì all’artista la decorazione del nuovo capitello, rivestito infatti da un motivo di foglie di acanto.

In base alle descrizioni riconosci i diversi stili e scrivine il nome sui puntini.

Stile ..................................

Stile ..................................

Stile ..................................

180


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Uso delle fonti: scena da un banchetto I Greci decoravano le loro ceramiche con scene di vita quotidiana. Da quei dipinti si possono trarre molte informazioni: quali puoi ricavare dalla decorazione di questo orcio per il vino?

Osserva l’immagine e poi rispondi alle domande.

Scheda 4

nome

• La scena rappresenta: un banchetto. un concerto. un’assemblea politica. • Quali elementi ti fanno capire di che situazione si tratta?

.........................................

............................................................................................................................... .............................

• Nel dipinto si possono riconoscere forchette o cucchiai? • Questo particolare che cosa può significare?

No

..................................................................

• Le persone raffigurate quali ruoli hanno nella situazione? – Le persone sdraiate sono ................................................................................................... – La donna al centro, in primo piano, è ........................................................................... • Perché tra le persone sdraiate non ci sono donne?

.......................................................

............................................................................................................................... .........................

• Quali mobili ci sono nell’ambiente raffigurato? • Quale strumento musicale si può riconoscere?

.............................................................

...............................................................

181


classe

Scheda 5

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Atene Come era organizzata la società ateniese? Completa lo schema inserendo al posto giusto le parole elencate di seguito. schiavi • maschi • ateniesi • stranieri • donne La società ateniese era divisa in tre gruppi.

Erano cittadini tutti gli ............................ liberi, i quali avevano accesso alla vita politica della città.

I meteci erano gli ............................ residenti in città; erano uomini liberi, pagavano le tasse, ma non potevano partecipare alla vita politica né possedere terre.

Gli ............................ non avevano diritti e potevano essere comprati e venduti.

Solo gli Ateniesi ............................ potevano partecipare alla vita pubblica ed essere estratti a sorte per far parte del consiglio che decideva le leggi. Le ........................................ ateniesi erano escluse dalla vita politica ed economica della città.

Indica con X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Tutti i cittadini potevano partecipare alla vita pubblica.

V

F

• La legge era uguale per tutti.

V

F

• Alle donne era riconosciuto il diritto di voto.

V

F

• Anche gli stranieri residenti ad Atene potevano governare.

V

F

• I cittadini avevano diritti e doveri diversi.

V

F

• All’inizio della sua storia Atene era stata una monarchia.

V

F

Rispondi. • In quale luogo della casa erano costrette le donne ateniesi? .................................... • Come si chiamava il luogo della città in cui si svolgeva la vita politica ed economica? ............................................................................................................................... .. • Quale forma di governo nata ad Atene permetteva la partecipazione del popolo alla vita politica? ........................................................................................................

182


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 6

nome

Sparta Come era organizzata la società spartana? Completa lo schema con le parole indicate qui sotto. iloti • liberi • artigianato • spartiati • governo • perieci • Dori Gli ............................ erano i nobili, discendevano dagli antichi conquistatori .................... e costituivano il gruppo che governava.

La società spartana

I ............................ erano uomini ............................ che potevano occuparsi di commercio e di ............................ . Erano obbligati a partecipare alle guerre come soldati, ma non potevano partecipare al governo della città. Gli ............................ erano i discendenti delle popolazioni sottomesse e non avevano diritti. Coltivavano la terra ma non potevano averne la proprietà, né potevano partecipare al ............................ della città. Erano temuti dagli spartiati perché erano assai numerosi, perciò non venivano addestrati alla guerra e non potevano possedere armi.

Indica con X se le affermazioni che seguono sono vere (V) o false (F). • Tutti i cittadini potevano partecipare alla vita pubblica.

V

F

• Gli spartani erano un popolo di guerrieri.

V

F

• Tutti i cittadini potevano essere proprietari delle terre da essi stessi lavorate.

V

F

• La città era governata dagli spartiati.

V

F

• Tutti gli Spartani discendevano dai Dori.

V

F

• Sparta era governata da una monarchia.

V

F

• Tutti i cittadini maschi potevano partecipare all’assemblea.

V

F

• Artigiani e commercianti non ricoprivano cariche pubbliche.

V

F

• Gli Spartani ricevevano un’educazione severa.

V

F

Rispondi. • L’esercizio fisico e la cura del corpo erano importanti anche per le donne spartane? Perché? .................................................................................................................... • Le donne di Sparta erano rispettate nella società? ....................................................... • Come si chiamava il sistema di governo di Sparta, che concentrava il potere nelle mani di pochi? ............................................................................................................... • A Sparta c’erano uomini che vivevano in schiavitù? ......................................................

183


classe

Scheda 7

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Essere bambini in Grecia Leggi con attenzione il brano che segue, poi rispondi sul quaderno alle successive domande. Nell’antica Grecia la vita per i bambini non era facile. Molti morivano al momento della nascita, oppure, se il padre giudicava il neonato gracile o malato, poteva «esporlo», cioè abbandonarlo in un luogo pubblico dove il piccolo moriva o veniva raccolto da qualcuno che lo cresceva per farne uno schiavo. A Sparta i bambini nati con una deformità venivano addirittura precipitati dal Monte Taigeto. I bambini trascorrevano i primi anni di vita allevati dalle donne di casa, dormivano nel ginecéo, e spesso passavano parecchi giorni di seguito senza vedere il padre. Questi, infatti, non si occupava personalmente dell’educazione dei figli e stava molto tempo fuori di casa. I bambini giocavano soprattutto in cortile e all’aria aperta, in compagnia di fratelli e sorelle, ma il tempo dei giochi non durava molto. A sei o sette anni, i maschi spartani lasciavano la famiglia per vivere in comunità di tipo militare ed essere addestrati alla guerra. Ad Atene, invece, i maschi delle famiglie ricche andavano a scuola, mentre i figli dei poveri andavano al lavoro nei campi o nelle botteghe, con i genitori. E le femmine? Per loro la vita era ancora più difficile. Ritenute meno importanti dei maschi, spesso erano considerate un peso per la famiglia e venivano abbandonate con facilità. Se erano accettate, crescevano in casa con la madre, che insegnava loro a cuocere i cibi e a tessere la lana, poiché essa stessa non sapeva fare altro. Verso i tredici anni, considerati ormai adulti, i ragazzi dovevano consegnare i loro giochi al tempio e affrontare le responsabilità della vita, le ragazze sposavano un uomo scelto dal padre.

• Che cosa significava «esporre un bambino»? • In quale parte della casa vivevano i bambini piccoli? Chi si occupava di loro? • A sei o sette anni, che cosa prevedeva l’educazione dei maschi ateniesi? E di quelli spartani? • L’educazione delle femmine era uguale a quella dei maschi? Perché? • A quale età ragazzi e ragazze erano ritenuti adulti?

184


classe

STORIA

..................................................................................................

............................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Uso delle fonti: leggere un dipinto L’immagine che vedi qui sotto è dipinta all’interno di una coppa greca del 480 a.C. Osservala con attenzione e trai le informazioni necessarie per rispondere alle domande (scrivi o indica con X le risposte che ritieni corrette).

• In quale attività è impegnato il personaggio raffigurato?

classe

Scheda 8

nome

.........................................

• Questa attività costituiva una risorsa per la popolazione della Grecia? Se sì, perché? ............................................................................................................................... .............................

• Quali strumenti usa il personaggio raffigurato nel dipinto? Una canna e una sporta. Un arpione e una gabbia. • Quali animali marini riconosci?

............................................................................................

• Che cosa c’è nell’acqua oltre agli animali? Una cesta sfuggita dalle mani dell’uomo. Una nassa per catturare i pesci. • Secondo te l’uomo è nudo: perché il clima della Grecia lo consentiva. perché sta per tuffarsi in mare.

185


classe

Scheda 9

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il mito di Europa Leggi il testo che segue, poi rispondi, sul quaderno, alle successive domande. Il nostro continente prende il nome da Europa, un personaggio mitologico greco. Europa era la bella e giovane figlia di Agenore, re dell’antica città fenicia di Tiro. Un giorno, mentre si trovava con le sue ancelle sulla riva del mare, Europa fu vista da Zeus, che se ne innamorò. Per avvicinarla senza intimorire le fanciulle, Zeus si trasformò in toro e si mise a pascolare sulla riva. Vedendolo così mansueto, le fanciulle presero ad accarezzare il toro ed Europa gli salì addirittura in groppa. Il toro, allora, spiccò un balzo e partì al galoppo. Durante la lunga corsa tra mare e cielo, Europa, terrorizzata, si aggrappò forte all’animale, che dopo lunghe ore giunse a Creta, la grande isola del Mar Egeo a sud della Grecia. Lì Zeus riprese il suo aspetto divino e chiese a Europa di diventare la sua sposa. Quando la principessa lo riconobbe, accettò di sposarlo e dalle nozze nacque il mitico re Minosse. Agenore intanto aveva inviato i suoi figli in cerca della sorella. Essi, non sapendo dove si fosse diretto il toro, salparono in diverse direzioni e raggiunsero luoghi lontani del continente dove si stabilirono. Il mito di Europa è importante, perché indica che nella nostra civiltà si stabilì un ponte fra Oriente e Occidente. Europa, infatti, visse a Creta e in seguito darà il nome al nostro continente, mentre i suoi fratelli, partiti dalla Fenicia verso Oriente e verso Occidente, fondarono nel loro cammino varie città. • In quale mare si bagnava la principessa fenicia? • Che cosa ricordi dell’antica civiltà dei Fenici? • Che cosa spinse Zeus a trasformarsi in toro? • Perché Europa cadde nell’inganno? • Quali furono le conseguenze del rapimento e qual è il significato del mito? • Ricordi quale altro mito è legato al re Minosse?

Europa è rappresentata mentre cavalca Zeus nelle sembianze di un toro , bellissimo e mansueto. Il Ratto di Europa, tratto da un mosaico di Sparta del III secolo d.C., è stato scelto dalla Grecia per decorare la moneta greca da 2 €. Una immagine di Europa, tratta da un vaso dipinto 2000 anni fa e rinvenuto nell’Italia meridionale, compare sulle nuove banconote introdotte nel 2013 nella zona euro.

186


classe

STORIA

..................................................................................................

............................

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 10

nome

L’Italia prima di Roma MU N

I

Osserva la cartina e riscrivi nei riquadri predisposti, nella giusta posizione, il numero che indica la civiltà italica stanziata in quella zona.

CA

Padova Este Adria Bologna Villanova

Golasecca

Monte Bego

Chiusi

Volsinii

Populonia

UMBRI Vulci SABINI Tarquinia DAUNI

Roma

1. 2. 3. 4. 5. 6.

Sardi Iapigi Sicani Celti Sanniti Latini

7. 8. 9. 10. 11. 12.

Veneti Liguri Villanoviani Lucani Piceni Bruzi

Taranto ME

SSA

Cagliari

PI

ENOTRI Crotone

Palermo Mozia ELIMI Agrigento

SICULI

Pantalica

Thapsos Siracusa

Con un tratto, collega ciascun evento al periodo storico cui appartiene. Sviluppo della civiltà nuragica. Sviluppo della civiltà villanoviana.

Neolitico

Civiltà delle terremare. Età del bronzo Sviluppo agricolo nel Sud Italia. Nascita della civiltà dei Camuni.

Età del ferro

Pratica dell’incinerazione e uso di urne funerarie.

Completa le frasi. • La civiltà dei Camuni si stabilì nella valle che prese il nome di .................................. • I Villanoviani cremavano ............................................. e ne conservavano le ceneri in ..................................

• I Piceni erano abili nella lavorazione di .....................................................................

187


classe

Scheda 11

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’artigianato etrusco Leggi attentamente il testo che segue, poi rispondi sul tuo quaderno alle domande successive. Gli Etruschi furono eccellenti artigiani e seppero unire all’abilità tecnica la creatività artistica, così che l’artigianato costituì il «motore» principale della loro economia. Sulle strade e sui vicoli delle città etrusche si affacciavano botteghe fervide di attività produttive e di commerci; gli artigiani fabbricavano vasi di terracotta ispirati al gusto greco, suppellettili in bronzo, gioielli raffinati e altri prodotti che venivano acquistati in loco o prendevano la via verso popoli lontani. Abili vasai, gli Etruschi inventarono una particolare tecnica di lavorazione della terracotta, il bucchero, che divenne la ceramica tipica della produzione etrusca ed ebbe un grande successo commerciale. I buccheri erano vasi di colore nero le cui lucide superfici imitavano il metallo. Questa ceramica finissima era cotta in forni sigillati che, bruciando tutto l’ossigeno in essi contenuto, le facevano assumere il tipico colore nero. Gli Etruschi seppero sfruttare tutte le risorse naturali del loro territorio; poiché questo era ricco di minerali metallici, si specializzarono nella lavorazione dell’oro, dell’argento, del bronzo, del rame e del ferro. Gli artigiani etruschi realizzavano armi pregevoli e apprezzati oggetti per la casa (furono loro a inventare le seggiole chiudibili) e dimostrarono grande abilità in oreficeria. Erano maestri nella tecnica a sbalzo: su una faccia di una lamina d’oro o di rame, incidevano con lo scalpello le figure, facendole emergere in rilievo sulla faccia opposta. Furono abili soprattutto nella granulazione, una tecnica che consiste nell’applicare sulla superficie del metallo piccoli granelli d’oro saldati tra loro (anche più di centomila su una spilla), moltiplicandone così l’effetto luminoso. Eccelsero anche nella filigrana, fabbricando gioielli leggerissimi e complessi, fatti con fili d’oro intrecciati e saldati tra loro.

• Perché l’artigianato fu molto importante per l’economia etrusca? • A chi erano destinati i prodotti artigianali etruschi? • Quali furono quelli più tipici? • Perché gli Etruschi si specializzarono nella lavorazione dei metalli? • Che cosa sono i buccheri? • In che cosa consistevano le tecniche della granulazione e della filigrana?

188


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gli Etruschi e i piaceri della tavola Leggi attentamente il testo che segue, poi rispondi sul tuo quaderno alle successive domande. In numerose raffigurazioni etrusche si ammirano sontuosi banchetti, allietati da spettacoli vari. Da queste raffigurazioni si comprende non solo l’importanza che gli Etruschi attribuirono ai piaceri della tavola, ma soprattutto il valore simbolico d’incontro che questi riti collettivi ebbero per loro. Scrittori latini come Plinio il Vecchio e Marziale esaltarono nelle loro opere i prodotti alimentari etruschi, soprattutto gli ottimi formaggi di pecora e di capra. L’alimentazione etrusca era costituita principalmente da vegetali: piselli, porri, bietole e molta frutta. Alimenti base erano il frumento e il farro, un tipo di grano comune nell’antichità e usato per preparare focacce, minestre e zuppe. Il pane era impastato senza sale, come ancora oggi in Umbria e in Toscana, luoghi in cui gli Etruschi vissero. Il vino era servito mescolato con acqua e passato attraverso un apposito colino. Nel VII e nel VI secolo a.C. era diffusa l’abitudine di consumare i pasti seduti a una tavola sorretta da tre o da quattro gambe. Poi, con il passare del tempo, si sviluppò presso le classi più ricche l’uso orientale di pranzare semisdraiati su una sorta di letto conviviale. Gli sposi mangiavano spesso adagiati l’uno accanto all’altra, con il gomito sinistro appoggiato a uno o più cuscini, coperti da teli ricamati o decorati con motivi floreali o geometrici. Ai loro piedi vari animali domestici stavano in attesa degli avanzi del pasto gettati a terra. Fino al III secolo a.C. la tavola era elegantemente apparecchiata con suppellettili in ceramica decorata, come le coppe greche o le brocche di bucchero. Nei secoli successivi la sobria eleganza della ceramica fu sostituita dal lusso dell’argenteria: piatti, coppe, vassoi e tazze finemente cesellati. Quando la stagione lo consentiva la tavola conviviale era allestita all’aperto.

classe

5 Scheda 12

nome

• Che cosa dimostrano le numerose scene di banchetto ritrovate nelle tombe etrusche? • Da quali alimenti era costituita la cucina degli Etruschi? • Quali abitudini caratterizzavano lo stare a tavola?

189


classe

Scheda 13

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Roma: le origini e la repubblica Indica con X la risposta che ritieni giusta. • La città di Roma trasse origine: da un villaggio di pastori. dalla fondazione a opera di Romolo. • Il primo nucleo di Roma sorse sul colle Palatino: perché era il più vicino al mare. perché era il più vicino al Tevere. • La data della fondazione di Roma: è storicamente sicura e accertata. è solo indicativa e probabile. • Quando i Romani divennero potenti: raccolsero documenti sulla propria origine. inventarono leggende sulla propria origine. • Alcuni re furono sicuramente etruschi: perché Roma fu dominata dagli Etruschi. perché Roma conquistò i territori degli Etruschi. • Le guerre di Roma furono: prima di difesa, poi di conquista. prima di conquista, poi di difesa. • I popoli vinti venivano: completamente distrutti.

integrati nello stato.

• Dopo la conquista, le terre tolte ai vinti venivano: assegnate ai poveri e coltivate. vendute ai ricchi proprietari.

Collega, con tratti di colore diverso, cause ed effetti nella storia di Roma.

190

Desiderio di liberarsi dalla dominazione straniera.

Mancanza di garanzie e di giustizia per i plebei.

Proclamazione della repubblica romana.

Cacciata dell’ultimo re, Tarquinio il Superbo.

Divisione della popolazione in classi sociali.

Possibilità per i plebei di partecipare al governo della repubblica.

Leggi proposte e imposte solo dai patrizi.

Elezione di due consoli patrizi.

Elezione dei tribuni della plebe.

Disuguaglianza di diritti e doveri.


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Uso delle fonti: leggere un bassorilievo romano All’inizio della sua storia Roma era un villaggio di pastori e agricoltori, simile ai tanti che entrarono a far parte, in seguito, del suo impero.

Scheda 14

nome

Osserva questo bassorilievo romano di Età imperiale e ricava le informazioni per rispondere alle successive domande.

• Quale lavoro svolge il personaggio raffigurato in primo piano? L’artigiano. Il pastore. • Di quali animali si sta occupando?

......................................................................................

• In quale attività è impegnato? Nella tosatura. Nella mungitura. • L’oggetto ricurvo dietro di lui (seminascosto da una pecora) è una • Da questo si capisce che si dedica a un’altra attività, quale?

........................

....................................

• A quei tempi, su che cosa si basava l’economia? ............................................................ • A quale classe sociale dell’antica Roma appartiene, secondo te, il personaggio raffigurato? ............................................................................................................................... .

191


classe

Scheda 15

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Storie di eroi I Romani tramandavano leggende di mitici eroi, celebri per coraggio o per nobiltà d’animo, affinché fossero esempio di onore, lealtà e amore per la patria.

I due racconti seguenti ricordano esempi fra i più famosi; leggili con attenzione, rifletti e poi rispondi alle successive domande. Porsenna, re etrusco di Chiusi, era in lotta contro Roma. La guerra vedeva vincitori ora i Romani ora gli Etruschi. Durante una tregua, Porsenna si fece consegnare dai Romani dieci giovanette, a garanzia dei patti stipulati. Una delle fanciulle, Clelia, non sopportando l’idea di restare ostaggio del nemico, convinse le compagne a tentare la fuga. Una notte le fanciulle attraversarono a nuoto il Tevere e giunsero a Roma. Qui, però, furono aspramente rimproverate da tutti, persino dai familiari, perché avevano mancato alla parola data, che per i Romani era sacra. Per volere del senato e del popolo, le ragazze furono riconsegnate a Porsenna, il quale però, ammirato per la lealtà dei Romani, concesse loro di tornare libere a casa. La guerra con Porsenna continuava con alterna fortuna e scontri sanguinosi, ma si concluse grazie al gesto eroico di un valoroso soldato romano, Gaio Muzio. Questi, una notte, s’introdusse nell’accampamento nemico per uccidere Porsenna, ma per errore uccise lo scrivano del re, scambiandolo per il sovrano. Catturato e trascinato dinanzi a Porsenna, Gaio Muzio mise la mano destra su un braciere acceso, dicendo: «Punisco la mano che ha sbagliato!» Il re, che sapeva rispettare il valore dell’avversario, fu colpito da tanto coraggio, lasciò libero il soldato e concluse la pace con Roma. Da quel giorno Muzio fu detto Scevola, che significa «mancino».

• I romani destinavano queste leggende: ai giovani romani perché imitassero il valore dei protagonisti. ai nemici dei Romani perché avessero paura di Roma. • Il comportamento di Clelia e delle sue compagne è un esempio: di coraggio. di lealtà. • Il gesto della restituzione delle ragazze a Porsenna dimostra: la crudeltà dei Romani. la responsabilità e il rispetto dei Romani per gli impegni presi. • Muzio Scevola dimostra: di non saper fare il suo dovere. di riconoscere i propri errori e di non esitare a pagarne il prezzo. • Quali qualità dimostra, a sua volta, Porsenna? .............................................................. ............................................................................................................................... ............................

192


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Giano, il dio con due facce Leggi il testo seguente, considera le informazioni che fornisce e rispondi sul tuo quaderno alle successive domande. Giano è una delle divinità più antiche e più importanti della religione romana. Era considerato il custode dell’Universo ed era il simbolo del doppio valore di ogni cosa: il bene e il male, il giorno e la notte, la guerra e la pace, il passato e il futuro. Una delle caratteristiche più singolari di Giano sta infatti nella sua rappresentazione come dio con due facce, da cui l’appellativo di Giano bifronte. Per questa particolarità, Giano era preposto ai ponti (rivolti verso una riva e l’altra), ai valichi montani (passaggio da una vallata all’altra), alle porte di casa e di accesso alle città, che si affacciano su due lati. Giano ne custodiva l’entrata e l’uscita con i suoi volti, che vegliavano nelle due direzioni. Come i portinai, il dio aveva in mano una chiave e un bastone. Il suo nome stesso evoca la porta, chiamata ianua in latino. Januarius era il mese che apriva l’anno e dava inizio alle stagioni e il primo giorno di gennaio era dedicato alla festa del dio. In quanto custode di ogni forma di passaggio e mutamento, Giano era il protettore di tutto ciò che riguardava un inizio e una fine, perciò proteggeva anche il concepimento e la nascita, principio della vita. Prima di intraprendere qualsiasi impresa o attività, i Romani rivolgevano a Giano una preghiera. Il tempio a lui dedicato doveva rimanere aperto in tempo di guerra, e veniva solennemente sbarrato in tempo di pace: le cerimonie che avevano luogo per la chiusura delle porte del tempio esaltavano il ruolo di Giano custode della pace, perché solo quando vi è tranquillità la vita quotidiana può dar luogo ad avvenimenti positivi.

classe

5 Scheda 16

nome

• Chi era Giano? • Perché era rappresentato con due facce? • Quale mese lo ricorda? Perché? • Quali riti romani erano legati al suo culto?

193


classe

Scheda 17

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La misura del tempo a Roma Esamina gli aspetti evidenziati nei brani seguenti, poi rispondi alle domande (sul tuo quaderno) e completa. L’anno e i mesi - Ai tempi di Numa Pompilio l’anno era calcolato sul ciclo lunare, perciò il calendario era imperfetto e dava luogo a complicazioni. Nel 46 a.C. Giulio Cesare operò una riforma radicale e stabilì che il computo dei mesi fosse fatto in base al ciclo solare. Si arrivò così a un calendario simile al nostro, con un anno di 365 giorni, che fu detto «giuliano» in onore di Giulio Cesare, al quale fu anche dedicato il mese di luglio (Iulius). Più tardi, il mese detto Sextilis fu chiamato agosto (Augustus) in onore di Ottaviano Augusto. I Romani contavano gli anni a partire dalla fondazione di Roma (753 a.C.). La settimana - Solo in età imperiale si diffuse l’uso di dividere il tempo in periodi di sette giorni (in latino dies), a ognuno dei quali fu dato il nome degli astri. Il giorno del Sole per i Romani divenne poi, per la Chiesa, la Domenica, giorno del Signore. La data - I Romani indicavano le date in modo differente dal nostro. In ogni mese, infatti, c’erano solo tre date fisse: le Kalende, primo giorno del mese, le None, quinto giorno, le Idi a metà mese (13° o 15° giorno secondo i mesi). Questi erano i tre punti di riferimento per calcolare qualsiasi data. Ad esempio, per indicare il 15 marzo, i Romani dicevano «alle Idi di marzo»; il 6 gennaio era «il giorno dopo le None di gennaio»; il 29 giugno era indicato dicendo «tre giorni prima delle Kalende di luglio» e così via. Le ore del giorno - I Romani dividevano il giorno in due parti di dodici ore ciascuna: le ore diurne (prima, seconda, terza… fino a 12) dall’alba al tramonto, le notturne dal tramonto all’alba. Poiché non avevano i nostri orologi, la durata delle ore variava secondo le stagioni: le ore diurne erano più lunghe in estate e più brevi in inverno; il contrario avveniva per le ore della notte. • Prima dell’era cristiana a quale astro era dedicata la domenica? • Quante e quali erano le date fisse del calendario romano? • Per quale motivo, nel corso dell’anno, le ore non avevano la stessa durata? • Noi contiamo gli anni a partire dalla .......................................................... ; i Romani li contavano a partire dalla ....................................................................................................... • Sai dire a quali astri corrispondono attualmente i nomi dei giorni?

194


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I conflitti sociali Metti in relazione, con tratti di colore diverso, cause e conseguenze. Cause

classe

Conseguenze

Guerre di conquista.

Lotte civili tra patrizi e plebei.

Creazione di grandi latifondi.

Opposizione dei latifondisti.

Disuguaglianze sociali.

Afflusso a Roma di grandi ricchezze.

Legge agraria di Tiberio e Caio Gracco.

Arricchimento dei ricchi e impoverimento dei poveri.

Scheda 18

nome

Leggi il brano seguente e rifletti sulle parole di Plutarco; poi completa le frasi e rispondi sul tuo quaderno alle domande. Le conquiste, che fruttavano grandi vantaggi economici ai patrizi, furono la rovina per i plebei, che per combattere le lunghe guerre abbandonavano i loro campi, ritrovandoli improduttivi al ritorno. Così, per mantenere le famiglie, erano costretti a vendere le terre ai patrizi. Tiberio Gracco, eletto tribuno della plebe, propose che i grandi proprietari terrieri rinunciassero, dietro compenso, alle proprietà ricevute ingiustamente, e che queste fossero concesse ai cittadini bisognosi. Lo scrittore latino Plutarco descrive così la situazione che portò ai conflitti sociali: «Le fiere che abitano l’Italia, hanno ciascuna una tana in cui riposare; coloro che combattono e muoiono per l’Italia, invece, non hanno che l’aria e la luce, nient’altro. Senza una casa o una dimora fissa, vagano con la moglie e i figli. I comandanti ingannano questi soldati, quando li esortano nelle battaglie a difendere dai nemici il proprio focolare e la tomba degli avi, poiché nessuno di questi romani (e sono moltissimi) ha il suo altare o il sepolcro degli avi. Essi combattono e muoiono per difendere la ricchezza altrui, il lusso altrui, e sono chiamati padroni del mondo, mentre non possiedono nemmeno una zolla di terra…» • Plutarco fa un confronto fra gli animali selvatici e i ................................................... • La conquista di un vasto impero fa sì che i Romani siano definiti ............................. • Perché le guerre di conquista arricchirono i ricchi e impoverirono i poveri? • Perché Plutarco sostiene che i poveri sono più sfortunati delle fiere? • Secondo te, perché i poveri non hanno più casa? • In che cosa consiste l’inganno dei loro comandanti? • Qual è, invece, la contraddizione che Plutarco denuncia? • Quale esito ebbe la riforma agraria proposta dai fratelli Gracco?

195


classe

Scheda 19

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I Germani I Germani non erano un unico popolo, ma genti guerriere diverse, stanziate nell’Europa centro-orientale, oltre i confini dell’Impero romano. I Celti e i Romani le chiamavano genericamente Germani, perché parlavano lingue simili tra loro.

Ricorda quanto hai studiato in merito ad alcuni aspetti della civiltà dei Germani e indica con X i completamenti esatti. Per procurarsi alimenti, oggetti preziosi o d’uso quotidiano, armi, i Germani compivano frequenti… … razzie. … commerci.

Diversamente dai Romani, l’abbigliamento tipico dei Germani prevedeva l’uso… … della tunica. … dei pantaloni.

Per stabilire chi avesse ragione In caso di contesa, si faceva ricorso a un duello ritenuto sacro. Questa usanza era detta… … faida. … ordalia. Alcuni popoli germanici erano molto abili nella lavorazione… … dei metalli. … della ceramica.

Tra i Germani un re veniva scelto… … tramite un sorteggio. … dall’assemblea dei guerrieri.

Secondo i Germani, i guerrieri valorosi, caduti in battaglia, sarebbero stati accolti in un paradiso festoso chiamato… … Wuotan. … Walhalla.

Con un tratto, elimina dalle frasi i termini non corretti. • Alla base della società dei Germani c’era il clan/gang (un insieme di famiglie imparentate tra loro). • I Germani conoscevano/non conoscevano la scrittura, quindi avevano/non avevano leggi scritte.

196


classe

STORIA

..................................................................................................

............................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La crisi dell’Impero romano Molte cause portarono alla crisi dell’Impero romano: collega ciascuna causa (colonna a sinistra) all’effetto da essa prodotto (colonna a destra). Cause

Effetti

I contadini romani combattono lunghe guerre.

classe

Scheda 20

nome

Scoppiano rivolte e disordini. I prezzi aumentano a dismisura.

Roma pone fine alle guerre di conquista. I prodotti agricoli scarseggiano.

I campi, non più coltivati, diventano improduttivi.

Tasse e aumento dei prezzi impoveriscono le famiglie.

L’impero viene diviso nel tentativo di difenderlo meglio.

La crisi economica e sociale indebolisce la potenza militare.

Mancano schiavi da far lavorare nei campi.

Sulla linea del tempo, collega ciascun fatto alla data in cui è accaduto. Roma diventa repubblica

753 a.C.

509 a.C.

MONARCHIA

Roma conquista Cartagine

Nascita di Roma

146 a.C.

27 a.C.

REPUBBLICA

Massima estensione dell’Impero romano

Caduta dell’Impero romano d’Occidente 117 d.C.

476 d.C.

I M P E R O

Roma diventa un impero

Con l’aiuto della linea del tempo, calcola la durata dei periodi indicati. • La storia della civiltà romana abbraccia più di ...................................... secoli. • Il periodo della monarchia è durato circa ...................................... anni. • Il periodo della repubblica ha coperto ...................................... anni. • L’Impero romano d’Occidente ha avuto una durata di ...................................... anni.

197


classe

Scheda 21

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La scrittura e la pergamena Ricava dal testo che segue le informazioni utili e rispondi alle successive domande. Nel mondo mediterraneo, il papiro fu per molti secoli il supporto più usato per la scrittura, adottato prima dagli Egizi e poi dai Greci e dai Romani. Questo materiale, ottenuto dalla lavorazione dell’omonima pianta, era importato dall’Egitto, che ne aveva il diretto controllo; per questo, quando il papiro cominciò a scarseggiare, si dovettero cercare nuovi materiali su cui scrivere. L’idea fu quella di utilizzare pelli di pecora, di montone e di capra dopo averle trattate con tecniche particolari. Le pelli, lavate con acqua, venivano lasciate per giorni in un bagno di acqua e calce, perché perdessero i peli. Poi venivano raschiate per eliminare le impurità rimaste attaccate. Infine le si tendeva su telai e le si lasciava essiccare. Dopo un ultimo trattamento con la pietra pomice, per renderle lisce e levigate, le pelli erano pronte per l’uso, simili a spessi fogli di carta. La pelle trattata in questo modo fu chiamata cartapecora, o pergamena, dal nome della città ellenica di Pergamo, in Asia Minore, dove secondo la tradizione sarebbe stata inventata nel II secolo a.C. Con la pergamena cominciò l’uso della penna d’oca intinta nell’inchiostro: si otteneva così una scrittura di grande precisione, spesso illustrata con fregi e disegni. I fogli, inoltre, potevano essere arrotolati oppure cuciti e raccolti come in un libro. La pergamena, che era più robusta e duratura del papiro, ebbe grandissima diffusione, fino a quando, molti secoli dopo, gli Arabi introdussero in Europa l’uso della carta inventata dai Cinesi.

• Perché la pergamena ha questo nome? • Di quale materiale era fatta? • Su quale materiale si scriveva prima della sua invenzione? • Chi introdusse in Europa l’uso della carta? • Quale popolo ha inventato la carta?

Riordina, numerandole da 1 a 4, le fasi di produzione della pergamena. Essiccazione su telaio. Eliminazione delle impurità.

198

Levigatura con pietra pomice. Immersione in acqua e calce.


classe

STORIA

..................................................................................................

............................

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il peplo Il peplo era l’elemento principale dell’abito delle donne greche. Era un pezzo rettangolare di stoffa, tenuto fermo da fibule e da una cintura.

Segui le indicazioni per realizzare il peplo. MATERIALE NECESSARIO Un rettangolo di stoffa, alto quanto te più 50 cm e lungo circa 2 m Una cintura Spille di sicurezza (o «da balia»)

Laboratorio 1

nome

COME PROCEDERE 1 Tenendo la stoffa in orizzontale, ripiega una striscia di stoffa lungo il lato superiore per circa un terzo (fig. 1). 1 2 Piega nuovamente la stoffa in due parti uguali, in senso verticale (fig. 2) e avvolgila intorno al corpo (fig. 3).

3 In due o più punti sopra le spalle, fissa gli orli superiori combacianti con le spille di sicurezza, in modo da tenere fermo l’abito, che resta aperto lungo il fianco sinistro (fig. 4). Le maniche ricadranno con un leggero drappeggio. 2

3

4 Chiudi il lato lungo dell’abito con altre spille (oppure, se ti aiuta un adulto, con una cucitura). 5 Infine stringi in vita la cintura, in modo che la stoffa si «gonfi» un po’ e ricada con un effetto leggermente rigonfio. 4

199


classe

Laboratorio 2

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Alla ricerca degli… «antenati» Prima della conquista romana la nostra penisola era abitata da diverse popolazioni, come puoi vedere sulla cartina storico-geografica del tuo sussidiario. Chi si era stabilito nella zona in cui vivi?

Ricostruisci e approfondisci con una ricerca la conoscenza degli antichi abitanti del tuo territorio. COME PROCEDERE 1 Con l’uso di Internet, raccogli informazioni visitando i siti ufficiali della tua regione, provincia, città. 2 Con l’aiuto di un adulto, scarica da Internet immagini di reperti archeologici, luoghi, documenti relativi alla storia che stai ricostruendo.

3 Se ci sono musei nella tua zona, visitali e raccogli il materiale informativo. 4 Organizza tutte le informazioni raccolte in una relazione suddivisa per argomenti.

5 Arricchisci la relazione con le immagini che hai trovato, ricordando di corredare ogni immagine con una didascalia che spieghi che cosa rappresenta. 6 Unisci tutti i fogli che compongono la tua ricerca con una copertina di cartoncino colorato, su cui avrai scritto il titolo.

200


classe

STORIA

..................................................................................................

............................

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le incisioni rupestri L’archeologia sperimentale ha dimostrato che gran parte delle incisioni rupestri osservabili in Val Camonica furono realizzate percuotendo la pietra con pietre più dure e applicando due diverse tecniche: la «percussione diretta» e la «percussione indiretta».

MATERIALE NECESSARIO Un mattone pieno Un gessetto Una pietra dura e aguzza (di granito, porfido…) Una pietra dura e tonda Fogli di carta Pastelli a cera

Laboratorio 3

nome

1

COME PROCEDERE 1 Disegna sul mattone, con il gessetto, due figure che desideri incidere. 2 Incidi la prima figura con la tecnica della percussione diretta: impugna la pietra aguzza e percuoti il mattone seguendo il disegno, fino a ottenere un’incisione profonda alcuni millimetri. 3 Incidi la seconda figura con la tecnica della percussione indiretta: impugna con una mano la pietra aguzza e con l’altra quella tonda, che servirà da percussore, quindi esegui l’incisione.

2

3

4 Annota sul quaderno le tue osservazioni: quale tecnica ti è sembrata più agevole ed efficace? Quale ha dato i risultati migliori?

Per rilevare un’incisione a b a Appoggia un foglio di carta sulle incisioni e tienilo ben fermo con una mano. b Impugna con l’altra mano un pastello a cera e sfrega più volte sulla carta senza premere troppo, fino a far comparire il rilievo dell’incisione.

Visitando luoghi con incisioni rupestri, si può, se non è espressamente vietato, rilevarle con questo metodo che non le danneggia.

201


classe

Laboratorio 4

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’arco etrusco La tecnica costruttiva della struttura ad arco permise di ottenere aperture più ampie e luminose e di utilizzare meno materiale, diviso in blocchi più piccoli e maneggevoli, riducendo il peso degli edifici. I blocchi dell’arco (conci) erano sistemati su un’impalcatura posta tra due pilastri (piedritti). Inserito l’ultimo blocco in alto (chiave) e tolta l’impalcatura, l’arco si reggeva da solo.

MATERIALE NECESSARIO Creta che indurisce senza cottura - Due mattoni - Strisce di cartone larghe 4 cm - Filo di nylon (50 cm) - Silicone Pinzatrice - Piano di compensato

COME PROCEDERE 1 Allinea, ponendoli di taglio, i due mattoni (piedritti) sul piano di legno compensato, lascia tra i mattoni un’apertura di circa 12 cm e fissali con poco silicone. 2 Costruisci con le strisce di cartone (v. disegno) l’impalcatura ad arco (centina) e sistemala nell’apertura tra i mattoni.

impalcatura (centina) creta

piedritto

3 Modella con la creta un parallelepipedo lungo circa 19 cm, largo 3 cm e spesso 2,5 cm. Modella anche due «mattoncini» di cm 5 x 4 x 2. 4 Curva il parallelepipedo e appoggialo sui piedritti e la centina. Poi, toglilo mantenendo la curvatura. 5 Traccia sul parallelepipedo di creta, partendo dal centro, la divisione in «chiave» e «conci», poi taglia i vari pezzi con il filo di nylon e lasciali essiccare. 6 Ricostruisci l’arco sistemando i «conci» (fissa ai lati dei primi due, con il silicone, i due «mattoncini» di creta), concludi sistemando la «chiave di volta» e togli l’impalcatura.

Appoggiare su un lato e tagliare con il nylon chiave

conci

202

7 Documenta il lavoro scattando fotografie e prepara un cartellone sull’esperienza svolta. Affianca al cartellone alcuni modelli di arco nelle diverse fasi della costruzione.

mattoncino

mattoncino

silicone silicone


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il mosaico Nelle ville e nelle ricche abitazioni romane, bellissimi mosaici decoravano pavimenti, pareti e soffitti. Il mosaico è composto da tante pietruzze colorate, dette tessere, messe una accanto all’altra in modo da comporre un’immagine disegnata dall’artista in precedenza. Le tessere, di pietra dura, di terracotta o di vetro colorato, vengono appoggiate su uno strato di intonaco fresco, sul quale è stato riportato il disegno. Asciugando, l’intonaco fissa le tessere in modo permanente.

Prova a realizzare un mosaico. COME PROCEDERE 1 Prepara sul foglio il disegno che vuoi rappresentare con il mosaico. Scegli un disegno semplice e ricopia l’immagine sul cartoncino.

classe

5 Laboratorio 5

nome

MATERIALE NECESSARIO Un foglio e una matita Un cartoncino rigido quadrato o rettangolare Plastilina che indurisce senza cottura Un coltello di plastica e un tagliere Un matterello Colla vinilica Pennelli, colori a tempera, vernice trasparente lucida

2 Per preparare le tessere del mosaico, stendi la plastilina sul tagliere con l’aiuto del matterello, formando uno strato alto circa mezzo centimetro. Con il coltello pratica sullo strato tanti tagli orizzontali e verticali, in modo da ottenere tanti quadratini di un centimetro di lato. Poi mettili ad asciugare. 3 Quando le «tessere» sono asciutte dipingile con le tempere, nei vari colori che comporranno il disegno. Lascia asciugare il colore. 4 Stendi uno strato sottile di colla vinilica sul cartoncino e incolla le tessere una accanto all’altra, seguendo il disegno. 5 Per rendere il tuo mosaico più luminoso e duraturo, stendi su tutta la superficie uno strato di vernice lucida trasparente.

203


classe

Laboratorio 6

5

STORIA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Come un bambino romano Nell’antica Roma, i bambini si divertivano con giochi semplici: le biglie, che realizzavano con argilla dipinta, e gli astragali, piccoli ossi delle caviglie di capre e pecore, che utilizzavano per un gioco di abilità. Realizza biglie e astragali, e imita i loro giochi.

MATERIALE NECESSARIO Creta che indurisce senza cottura Una spatola per modellare Colori acrilici e pennelli

COME PROCEDERE

Le biglie 1 Modella la creta tra le mani per formare delle palline di circa 2 cm di diametro. 2 Lasciale essiccare e poi dipingile come preferisci.

Gli astragali 1 Modella con la creta cinque palline di circa 3 cm di diametro, poi schiacciale al centro per dare a ciascuna la forma di un otto.

Conosci alcuni giochi con le biglie? Sono gli stessi dei bambini a Roma. Per esempio, con precisi colpi delle dita, puoi far percorrere alle biglie una pista preparata in giardino o in cortile, fino al traguardo finale.

2 Con la spatola, incidi un piccolo solco longitudinale a metà di ciascun pezzo, poi con la punta delle dita premi le due estremità e forma in ciascuna un piccolo incavo.

3 Lascia essiccare e poi dipingi gli «astragali» in colore avorio, in modo che sembrino ossicini.

Prendi in mano i cinque «astragali», gettali in aria e rovescia velocemente la mano (palmo rivolto verso il basso con le dita tese) per cercare di bloccarli sul dorso della mano o tra le dita. Vince chi, in un certo numero di lanci, ne blocca di più.

204


classe

..................................................................................................

............................

STORIA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Un giocattolo sempre di moda Fin dall’antichità, bambini e bambine avevano bambole di legno, di creta, di stracci. Prova a costruirne una, sarà diversa dalle bambole che vedi nelle vetrine dei negozi, ma simile a quelle dei tuoi coetanei dell’antica Roma.

MATERIALE NECESSARIO Plastilina che indurisce senza cottura Stecche per modellare Spago Colori acrilici Spiedino di legno

classe

5 Laboratorio 7

nome

COME PROCEDERE 1 Modella con la creta i vari pezzi. Seguendo il disegno, modella il busto della bambola (senza braccia e gambe). Con la spatola riproduci la testa con il volto e i capelli. 2 Con lo spiedino pratica un lungo foro che attraversi il busto all’altezza delle braccia, da un lato all’altro. 3 Seguendo i disegni, modella l’avambraccio e fai un foro vicino al gomito. 4 Allo stesso modo, modella l’altro avambraccio e poi le due braccia. Pratica i fori nei punti indicati nel disegno. 5 Modella le gambe. Nella coscia, all’altezza del ginocchio, ricava una sporgenza che possa incastrarsi nell’incavo della gamba. Fai i fori come indicato nel disegno. 6 Lascia essiccare i vari pezzi della bambola, poi dipingili in modo opportuno. 7 Quando il colore è asciutto, assembla la bambola: fai passare lo spago nei fori, e unisci ordinatamente i vari pezzi, infine fissa il tutto con nodi non troppo stretti, che permettano il movimento delle parti.

205


5

CLASSE

Programmazione di GEOGRAFIA

Traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE al termine della classe quinta • Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. • Utilizzare il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. • Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). • Riconoscere e denominare i principali «oggetti» geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.). • Individuare i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individuare analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. • Cogliere nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. • Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza.

NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nelle categorie: Il linguaggio della geo-graficità, La regione e il sistema territoriale.

L’ITALIA IN EUROPA E NEL MONDO Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

80

L’ITALIA IN EUROPA E NEL MONDO L’Italia e i suoi abitanti

• Conoscere le caratteristiche demografiche italiane. • Conoscere la situazione italiana in merito alla diffusione della lingua e dei dialetti e alle minoranze linguistiche e religiose presenti sul territorio nazionale. • Saper ricavare dati dalla lettura di un cartogramma.

82

Il settore primario

• Saper distinguere le attività produttive del settore primario e conoscerne i prodotti.

84

Il settore secondario

• Saper distinguere le attività produttive del settore secondario e conoscerne i prodotti.

206


Programmazione di GEOGRAFIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

CLASSE

5

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

86

Il settore terziario

• Saper distinguere le attività del settore terziario e conoscere i servizi che esse offrono.

da 88 a 91

Cittadinanza e Costituzione: L’organizzazione dello Stato italiano • Gli enti locali

• Comprendere il significato di «repubblica parlamentare». • Conoscere l’ordinamento politico dello Stato italiano: le funzioni del Presidente della Repubblica e del Parlamento. • Acquisire il concetto di decentramento amministrativo e conoscere i poteri delle regioni, delle province e dei comuni.

Dossier Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

92

La patria Europa

• Conoscere le tappe principali della formazione dell’Unione Europea, dalla nascita a oggi. • Saper trarre informazioni dalla lettura di una carta tematica (stati aderenti all’Unione Europea e stati che adottano l’euro). • Saper comprendere il significato dei vantaggi dell’essere cittadini europei.

94

Gli organi dell’Unione Europea

• Conoscere la struttura politicoorganizzativa dell’Unione Europea, gli organi che la compongono e i loro rispettivi compiti.

95

L’Europa nel mondo

• Acquisire informazioni sugli interventi dell’Unione Europea a favore di altri paesi, nei quali sono presenti situazioni di crisi o problemi di sottosviluppo.

9

207


5

CLASSE

Programmazione di GEOGRAFIA

L’ITALIA E LE SUE REGIONI Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

96

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

• Conoscere l’organizzazione amministrativa del territorio italiano. • Saper trarre informazioni dalla lettura di una carta geografica politica.

98

Come studiare le regioni

• Acquisire un metodo di studio servendosi degli strumenti della geografia. • Saper utilizzare di schemi guida per organizzare le informazioni.

100

Valle d’Aosta

• Saper individuare la localizzazione geografica di ciascuna regione italiana. • Saper ricavare informazioni da tabelle, grafici e carte. • Saper descrivere il territorio, il clima e l’ambiente di ciascuna regione italiana. • Conoscere e descrivere le attività economiche tipiche di ogni regione cogliendo le relazioni tra uomo e territorio. • Conoscere le principali caratteristiche delle province di ogni regione italiana. • Cogliere il nesso tra passato e presente attraverso la storia, il folclore e i personaggi significativi di ogni regione italiana.

102

106

110

Piemonte

Lombardia

Trentino-Alto Adige

Carta attiva Valle d’Aosta - Pag. 100 Guardo e imparo Il Forte di Bard - Pag. 101 Carta attiva Piemonte - Pag. 102 Guardo e imparo Visita a Torino - Pag. 104 Carta attiva Lombardia - Pag. 106 Guardo e imparo Il Duomo di Milano - Pag. 108 Carta attiva Trentino-Alto Adige - Pag. 110 Guardo e imparo I castelli dell’Alto Adige Pag. 112

113

Veneto

Carta attiva Veneto - Pag. 113 Guardo e imparo Visita a Venezia - Pag. 115

117

Friuli-Venezia Giulia

Carta attiva Friuli-Venezia Giulia - Pag. 117 Guardo e imparo Palmanova - Pag. 119

208


CLASSE

Programmazione di GEOGRAFIA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

120

Liguria

123

Emilia-Romagna

128

Toscana

132

Umbria

135

Marche

138

Lazio

5

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper individuare la localizzazione geografica di ciascuna regione italiana. • Saper ricavare informazioni da tabelle, grafici e carte. • Saper descrivere il territorio, il clima e l’ambiente di ciascuna regione italiana. • Conoscere e descrivere le attività economiche tipiche di ogni regione cogliendo le relazioni tra uomo e territorio. • Conoscere le principali caratteristiche delle province di ogni regione italiana. • Cogliere il nesso tra passato e presente attraverso la storia, il folclore e i personaggi significativi di ogni regione italiana.

Carta attiva Liguria - Pag. 120 Guardo e imparo Le Cinque Terre - Pag. 121 Carta attiva Emilia-Romagna - Pag. 123 Guardo e imparo Porretta Terme - Pag. 124 Carta attiva Toscana - Pag. 128 Guardo e imparo Visita a Firenze - Pag. 130 Carta attiva Umbria - Pag. 132 Guardo e imparo La Basilica di San Francesco d’Assisi - Pag. 133 Carta attiva Marche - Pag. 135 Guardo e imparo Il Parco naturale del Conero Pag. 135 Carta attiva Lazio - Pag. 138 Guardo e imparo Visita a Roma - Pag. 140

142

Abruzzo

Carta attiva Abruzzo - Pag. 142 Guardo e imparo Dagli Appennini al mare Pag. 142

145

Molise

Carta attiva Molise - Pag. 145 Guardo e imparo Pietrabbondante e la civiltà sannita - Pag. 146

148

Campania

Carta attiva Campania - Pag. 148 Guardo e imparo Visita a Napoli - Pag. 150

209


5

CLASSE

Pagine 152

156

158

161

165

CONOSCENZE DISCIPLINARI Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Programmazione di GEOGRAFIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper individuare la localizzazione geografica di ciascuna regione italiana. • Saper ricavare informazioni da tabelle, grafici e carte. • Saper descrivere il territorio, il clima e l’ambiente di ciascuna regione italiana. • Conoscere e descrivere le attività economiche tipiche di ogni regione cogliendo le relazioni tra uomo e territorio. • Conoscere le principali caratteristiche delle province di ogni regione italiana. • Cogliere il nesso tra passato e presente attraverso la storia, il folclore e i personaggi significativi di ogni regione italiana.

Carta attiva Puglia - Pag. 152 Guardo e imparo La Basilica di San Nicola di Bari Pag. 154 Carta attiva Basilicata - Pag. 156 Guardo e imparo I Sassi di Matera - Pag. 157 Carta attiva Calabria - Pag. 158 Guardo e imparo La Calabria tra miti e leggende Pag. 160 Carta attiva Sicilia - Pag. 161 Guardo e imparo Visita a Palermo - Pag. 163 Carta attiva Sardegna - Pag. 165 Guardo e imparo I nuraghi - Pag. 166

210


Soluzioni e valutazione schede INVALSI

CLASSE

5

IL MIO QUADERNO DELLE COMPETENZE 5ª Il quaderno offre diverse prove, strutturate secondo il modello Invalsi, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione delle competenze raggiunte. Lo scopo delle schede che propongono le prove, infatti, è duplice: a) offrire a tutti gli insegnanti materiali utili alla verifica e alla valutazione oggettiva delle competenze via via acquisite dagli alunni; b) abituare gli alunni alla tipologia delle prove che l’Invalsi propone annualmente.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Per l’attribuzione dei voti, ciascun insegnante potrà adottare i parametri più rispondenti alla situazione della propria classe oppure adeguarsi alla misurazione dei livelli stabilita collegialmente. Nel prospetto che segue la griglia di correzione forniamo una proposta per la conversione dei punteggi in voti. Data la finalità delle prove, pur ispirandosi in percentuale al sistema dell’Invalsi, sono stati semplificati i parametri di valutazione, evitando, per esempio, di attribuire un punteggio in base alla maggiore o minore facilità dei vari quesiti, perché il concetto di facilità non è sempre individuabile e unico.

211


5

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 1: dom. risposte punti *

dom. risposte

punti

1

D

1

10

D

1

2

A

1

11

A

1

3

C

1

12

C

1

4

D

1

13

A

1

5

A

1

14

A

1

6

C

1

15

D

1

7

C

1

16

B

1

8

B

1

17

C

1

9

A

1

Prova 2: dom. risposte

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 28

punti

1

B

1

2

C

1

3

C

1

4

B

1

5

D

1

6

A

1

7

C

1

8

B

1

9

A

1

10

C

1

11

A

1

punti

voto

0 - 11

4

conoscenze e abilità lacunose

descrittori

12 - 15

5

conoscenze e abilità molto incerte

16 - 17

6

conoscenze e abilità essenziali

18 - 20

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

21 - 23

8

conoscenze e abilità buone

24 - 26

9

conoscenze e abilità esaurienti

27 - 28

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 3: Prova 4: dom. risposte

punti

dom. risposte

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 23 punti

punti

voto

descrittori

1

B

1

1

C

1

0-9

4

conoscenze e abilità lacunose

2

C

1

2

B

1

10 - 12

5

conoscenze e abilità molto incerte

3

A

1

3

A

1

13- 14

6

conoscenze e abilità essenziali

4

A

1

4

A

1

15 - 16

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

5

C

1

5

C

1

17 - 18

8

conoscenze e abilità buone

6

D

1

6

D

1

19 - 20

9

conoscenze e abilità esaurienti

7

A

1

7

A

1

21 - 23

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

8

B

1

8

B

1

9

B

1

9

B

1

10

D

1

10

C

1

11

D

1

11

D

1

12

A

1

212

* Un

punto per ogni risposta esatta; zero punti per ogni risposta sbagliata o mancante.


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lo Stato italiano Indica con X la risposta che ritieni esatta. • L’Italia è: una repubblica presidenziale. una repubblica parlamentare.

5 Scheda 1

nome

• La Costituzione italiana è: l’assemblea che ha il compito di costituire le leggi. il racconto di come si è costituito lo Stato italiano. la legge fondamentale dello Stato italiano.

L’articolo 1 della Costituzione stabilisce che l’Italia è una repubblica democratica: che cosa vuol dire? Completa la seguente definizione cancellando con un tratto le parole sbagliate. «La forma di governo esistente in Italia affida la sovranità al popolo / parlamento, il quale sceglie i propri rappresentanti attraverso le regioni / elezioni, e dà loro il potere di governare / giudicare.»

La Costituzione stabilisce le regole del diritto di voto; leggi l’articolo, poi rispondi alle domande indicando con X le risposte che ritieni esatte. «Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale e uguale, libero e segreto (…). È un dovere civico (cioè del cittadino).» • Chi ha diritto di voto in Italia? Chiunque sia cittadino italiano e maggiorenne. Solo gli uomini nati in Italia. • Quando si raggiunge, in Italia, la maggiore età? A 16 anni. A 18 anni. • «Il voto è uguale» significa che: ogni voto ha uguale valore; quello di un normale cittadino vale quanto quello del Presidente della Repubblica. votare o non votare è lo stesso. • «Il voto è segreto» significa che: è proibito dire per chi si vota. nessuno può obbligarti a dire per chi voti. • Per il cittadino il voto è un diritto e un dovere; prova a spiegare il perché. È un diritto perché ....................................................................................................................... È un dovere perché

.....................................................................................................................

213


classe GEOGRAFIA

Scheda 2

5

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’uso corretto delle parole Scrivi sui puntini il termine corrispondente a ciascuna definizione. • Persona che si trasferisce in un paese straniero. ............................................................................................................................... .............................

• Persona proveniente da un altro paese. ............................................................................................................................... .............................

• Persona che proviene da paesi al di fuori della Comunità Europea. ............................................................................................................................... .............................

• Termine che indica il numero medio di abitanti per chilometro quadrato. ............................................................................................................................... .............................

• Ha il compito di fare le leggi, ed è formato da Senato e Camera dei Deputati. ............................................................................................................................... .............................

• Organi amministrativi più a contatto con la popolazione, che affiancano lo Stato nella gestione del territorio. ............................................................................................................................... .............................

• Limiti territoriali entro cui un paese fa valere le sue leggi, sulla terraferma, sullo spazio aereo e sulle acque. .......................................................................... ..........................................................................

• Gruppo di persone che parla una lingua diversa da quella parlata dalla maggior parte della popolazione di una certa regione. .................................. ..........................................................................

Indica con X il completamento esatto. • L’insieme delle leggi che regolano l’autonomia di una regione è detto… … Costituzione. … Statuto. • Gli enti locali comprendono: … regioni, province e comuni.

… Parlamento, Camera e Senato.

• Si dice che un territorio è bilingue quando… … la popolazione residente parla un’altra lingua oltre all’italiano e nelle due lingue sono scritti i documenti ufficiali, i cartelli stradali, i nomi delle località. … la popolazione residente parla il dialetto oltre all’italiano e in dialetto sono scritti i documenti ufficiali, i cartelli stradali, i nomi delle località.

214


classe

GEOGRAFIA classe

..................................................................................................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

............................

I confini d’Italia nella storia Nel corso della storia i confini politici di uno stato possono cambiare a causa di guerre, accordi tra governi, votazioni popolari. Nei secoli, infatti, i confini del nostro paese sono cambiati più volte.

LIGURI

VILLA

TRANSPADANA

NOVIA

X

AEMILIA

LIGURIA

NI

I

ETRURIA

SAN

SABINI LATINI

V

PICENUM

SAMNIUM I LA IV T C A I U M APULIA MP II A N ET L UC IA III

Sardinia

IA AN

SAPI

M ES

I

NIT

SARDI

DAUNI IAP LU IGI CA NI

VI

RIA

EN

UMBRI

UMB

VIII VII

PIC

Monte Bego

VENETIA ET HISTRIA

XI IX

T ET BRU TIUM

SICULI ELIMI SICANI

BRU

ZI

ENOTRI

Sicilia

CONFEDERAZIONE GERMANICA LO M B A R D O -

GRAN DUC. DI TOSCANA

R

IMPERO OTTOMANO

TRENTINO- FRIULIALTO VENEZIA ADIGE GIULIA LOMBARDIA VENETO PIEMONTE EMILIALIGURIA ROMAGNA

VALLE D’AOSTA

A

DUC. DI PARMA DUC. ST DI MODENA EL L A C H I E S A

DUC. DI MASSA DUC. DI LUCCA

IMPERO D’AUSTRIA

Nel 27 a.C. Roma aveva diviso la penisola in 11 regioni, e considerava Sicilia e Sardegna province esterne dell’impero.

M

SARDEGNA

TO

MAR A LIGURE TOSCANA MARCHE D UMBRIA

IA

T

IC

MOLISE

M

R

A

T

IR

SARDEGNA

CAMPANIA

R

E

O CALABRIA

Nel 1815, prima dell’unificazione, l’Italia era suddivisa in piccoli regni sotto il dominio diretto o indiretto di vari stati europei.

IO

MED

ITER

RAN

SICILIA

A

MAR

R

DE

O GN

RE

O

PUGLIA

BASILICATA

N

LLE

REGNO DI SARDEGNA

R

ABRUZZO

LAZIO DUE SICILIE

REGNO DI

E VEN

OD AT

REGNO DI FRANCIA

Nell’VIII secolo a.C. la penisola italica era abitata da popoli diversi che controllavano aree dai confini non sempre definiti.

O

CA M

CELTI

VENETI

NI

UN

I

Osserva le carte geo-storiche, poi rispondi, sul tuo quaderno, alle domande.

Scheda 3

nome

M

EO

Con l’Unità d’Italia (1861) e dopo, i confini cambiarono ancora, fino ad assumere l’assetto attuale con le 20 regioni amministrative.

• Per quali ragioni possono cambiare i confini di uno stato? • Quando l’Italia ha assunto i confini attuali? • Quali confini italiani si possono definire naturali? Perché? • Quali sono, invece, i confini politici?

215


classe GEOGRAFIA

Scheda 4

5

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Unione Europea: perché insieme Leggi con attenzione il brano che segue, poi rispondi, sul tuo quaderno, alle successive domande. Nel 1957 nacque la Comunità Economica Europea (CEE), che segnò l’inizio del percorso verso l’UE. Ma perché fu istituita? Come dice il suo nome, la CEE si occupava dell’economia, cioè degli affari, della moneta, del lavoro, degli scambi. Una delle idee di fondo era che ai paesi europei conveniva un mercato comune per poter commerciare più facilmente tra loro. Fino allora, infatti, camion e treni che trasportavano merci da un paese all’altro dovevano fermarsi alle frontiere, dove venivano controllati i documenti e riscossi i dazi doganali (tasse da versare al paese in cui si entrava). Tutto questo ostacolava il commercio e rendeva i prodotti esteri più costosi. L’istituzione di un mercato comune era nell’interesse di tutti, in quanto eliminava i dazi, i controlli e i ritardi alle frontiere, consentendo ai paesi di commerciare tra loro come se si trovassero all’interno di un unico paese. La CEE approvò anche una politica agricola comune, con provvedimenti che facilitarono la produzione di beni alimentari in Europa. Il mercato comune non tardò ad agevolare la vita degli abitanti della CEE. Essi ebbero più denaro da spendere, più cibo da mangiare e una maggiore varietà di prodotti nei negozi. Gli stati limitrofi se ne accorsero e negli anni successivi altri paesi chiesero l’ingresso nella Comunità. Nel 1973 vi aderirono la Danimarca, l’Irlanda, il Regno Unito. Poi venne il turno della Grecia, cui seguirono Spagna, Austria, Svezia e altri paesi. Con il passare degli anni, la Comunità cominciò a cambiare, e le sue attività si estesero a molti altri settori. Ad esempio, i paesi della CEE cooperavano per proteggere l’ambiente e migliorare i collegamenti stradali e ferroviari in tutta Europa. I paesi più ricchi sostenevano quelli più poveri per realizzare strade e altri progetti importanti. Per agevolare gli spostamenti delle persone, fu eliminato il controllo dei passaporti alle frontiere. Le persone potevano liberamente andare, vivere e cercare lavoro in un altro paese membro. In breve, la Comunità raggiunse un tale livello di integrazione, che nel 1992 cambiò il nome in Unione Europea (UE) e nel 2002 si abolirono le monete nazionali e si adottò una moneta comune: l’euro. Oggi l’UE conta 28 stati membri e riunisce molti paesi della parte orientale, centrale e occidentale dell’Europa. • Quale fu la prima esigenza che spinse alcuni paesi europei a unirsi? • A che cosa diedero vita? • Quali furono i passaggi successivi? • Di quali vantaggi godono gli attuali cittadini dell’UE?

216


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il futuro dell’Europa unita Esamina il testo che segue, poi rispondi, sul tuo quaderno, alle successive domande. L’Unione Europea ha conseguito importanti risultati con molti vantaggi per i cittadini che ne fanno parte. Molte cose, però, ancora non funzionano e da più parti si muovono critiche alla gestione della politica comunitaria. Una delle sfide che l’Europa si trova ad affrontare oggi, è garantire il futuro e l’occupazione dei giovani. Non è facile, sia perché attraversiamo un periodo di crisi economica, sia perché le imprese europee devono fronteggiare la concorrenza di quelle di altre parti del mondo, che spesso producono gli stessi manufatti a prezzi più bassi. In questa fase ci troviamo dunque al cospetto di grandi problemi, che possono essere risolti solo attraverso la collaborazione dei paesi di tutto il mondo. Tali problemi riguardano, per esempio: - l’inquinamento ambientale e i cambiamenti climatici; - la fame e la povertà; - la criminalità internazionale e il terrorismo. Si tratta di questioni che l’Unione sta affrontando, ma non è sempre facile trovare accordi sul da farsi tra governi diversi e nel Parlamento europeo. Le norme che regolano il processo decisionale dell’UE, inoltre, sono piuttosto complicate. Molti pensano che limitarsi a votare i deputati europei ogni cinque anni non dia ai cittadini la necessaria influenza su ciò che viene deciso a Bruxelles o a Strasburgo. Questi problemi riguardano anche voi, moderni ragazzi europei, perché tra breve sarete gli adulti dell’Europa e starà a voi decidere il futuro. Insieme!

5 Scheda 5

nome

• Qual è, oggi, la sfida più importante per l’Unione Europea? • Perché la produzione di merci a basso costo in altri paesi del mondo mette in difficoltà le imprese europee? • Perché per l’UE non è facile prendere decisioni comuni? • Senti parlare in casa dell’Europa? In quali termini? • Secondo le opinioni che ascolti, che cosa c’è di positivo nell’UE e che cosa invece non va bene? • Discutine con gli insegnanti e con i compagni di classe.

217


classe GEOGRAFIA

nome

Scheda 6

5

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Conosco l’Unione Europea Con l’aiuto dell’atlante indica di quali paesi dell’UE sono capitali le città elencate in basso. Scrivi sulla carta, nei cerchietti giusti, i numeri corrispondenti alle città.

Reykjavik

MAR DI NORVEGIA

FINLANDIA SVEZIA

ESTONIA

MARE TI

CO

DEL

LETTONIA

AL

NORD DANIMARCA

MA

REGNO UNITO

R

B

LITUANIA

IRLANDA PAESI GERMANIA BASSI

POLONIA

BELGIO LUSSEMBURGO

REP. CECA SLOVACCHIA AUSTRIA

OCEANO

SLOVENIA UNGHERIA FRANCIA

ROMANIA

CROAZIA

AT L A N T I C O

BULGARIA

MAR NERO

PORTOG ALLO

ITALIA

SPAGNA

GRECIA

A S I A

MALTA

A F R I C A

1. Lussemburgo 2. Sofia 3. Bruxelles 4. Praga 5. Copenaghen 6. Berlino

218

7. Tallinn 8. Dublino 9. Atene 10. Madrid 11. Parigi 12. Roma

M A R

M E D I T E R R A N E O

13. Nicosia 14. Riga 15. Vilnius 16. Budapest 17. La Valletta 18. Amsterdam

CIPRO

19. Vienna 20. Varsavia 21. Lisbona 22. Bucarest 23. Lubiana 24. Bratislava

25. Helsinki 26. Stoccolma 27. Londra 28. Zagabria


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Una cartolina dalle regioni settentrionali Da dove sono state spedite queste cartoline? Osservale con attenzione e scrivi sui puntini il nome della regione settentrionale da cui provengono.

5 Scheda 7

nome

Saluti dal Gran Paradiso ...........................................................................

...........................................................................

Un saluto da Miramare ...........................................................................

...........................................................................

...........................................................................

...........................................................................

219


classe GEOGRAFIA

nome

Scheda 8

5

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Regioni settentrionali in primo piano Completa ogni definizione scrivendo sui puntini il nome giusto. • È la minore regione per estensione.

...................................................................................

• Il suo nome significa «ai piedi del monte».

....................................................................

• Nel suo territorio completamente montuoso scorre la parte alta dell’Adige. ............................................................................................................................... .............................

• Padova e Rovigo sono due sue province.

..........................................................................

• È la città ligure famosa per un importante porto commerciale e turistico. ............................................................................................................................... .............................

Scrivi a quali regioni dell’Italia settentrionale appartengono i seguenti elementi geografici. Puoi aiutarti con l’atlante. • Monte Bianco: • Lago d’Iseo:

...........................................................................................................................

............................................................................................................................... .

• Valli di Comacchio: ................................................................................................................... • Piave:

............................................................................................................................... .............

• Riviera di Ponente: • Passo del Brennero: • Carnia:

.................................................................................................................

............................................................................................................................... ...........

• Bolzano:

............................................................................................................................... .......

• Monferrato: • Cuneo:

...................................................................................................................

...............................................................................................................................

............................................................................................................................... ...........

• Brianza: ............................................................................................................................... .........

Con tratti di colore diverso, collega le regioni ai rispettivi prodotti tipici.

220

Cioccolatini gianduiotti

Veneto

Parmigiano reggiano

Trentino-Alto Adige

Vetro soffiato e merletti

Liguria

Fiori

Piemonte

Mele

Friuli-Venezia Giulia

Prosciutto di San Daniele

Emilia-Romagna


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gran Paradiso: lo stambecco soffre il caldo Dopo aver letto attentamente il brano che segue, rispondi sul tuo quaderno alle domande poste a fondo pagina. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso ha più di novant’anni. La sua istituzione risale, infatti, al 1922. Le cinque vallate che lo compongono (Cogne, Valsavarenche, Rhêmes, Orco e Soana), tutte al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, furono dichiarate riserva di caccia reale da Vittorio Emanuele II, che con questo provvedimento voleva salvare lo stambecco dall’estinzione, che ne minacciava la specie. Ma come stanno, oggi, gli animali del Parco? All’interno dell’area protetta vivono 40 diverse specie di mammiferi e nidificano 101 specie di uccelli, costantemente monitorate. Lo scopo non è solo la ricerca scientifica, ma, frequentato da quasi due milioni di turisti l’anno, il Parco è anche un modello di natura alla portata di tutti. Lo stambecco resta il suo animale simbolo. Quando il Parco fu istituito, gli stambecchi si erano ridotti a poche decine di esemplari, un unico branco che ha fatto da capostipite per il ripopolamento. Le ultime notizie però non sono buone. Circa vent’anni fa gli stambecchi erano arrivati a cinquemila esemplari; adesso ne sono stati contati la metà. I piccoli, infatti, soffrono del cambiamento climatico in atto nel pianeta, poiché l’innalzamento delle temperature provoca in anticipo lo scioglimento della neve. Quando a fine giugno nascono i piccoli, l’erba è ormai sgombra dalla neve da mesi, perciò si è ridotta e ha perso di qualità. Così molti nuovi nati non riescono a ricavarne il nutrimento necessario per affrontare l’inverno successivo. C’è anche un’altra minaccia che affligge purtroppo da anni sia gli stambecchi che i camosci del Parco: la cherato-congiuntivite, una malattia contagiosa che opacizza gli occhi con una patina biancastra, compromettendo la mobilità e la salute generale degli animali.

Scheda 9

nome

da «Il venerdì di Repubblica»

• Quando, perché e da chi fu istituito il Parco del Gran Paradiso? • Che cosa significa che le specie animali vengono «monitorate»? Spiegalo con l’aiuto del vocabolario. • Quanti stambecchi ospita attualmente il Parco? • Che cosa vuol dire l’affermazione contenuta nel titolo? • Quale malattia contagia molti animali? Che cosa provoca? • Perché la malattia degli occhi ne minaccia la sopravvivenza?

221


classe GEOGRAFIA

Scheda 10

5

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Regioni centrali in primo piano Nel contenuto delle frasi seguenti vi sono degli errori; evidenziali e poi riscrivi le frasi in modo che risultino corrette. • Le cascate delle Marmore si trovano in Toscana. ............................................................................................................................... .............................

• Abruzzo e Molise sono regioni bagnate dal Mar Tirreno. ............................................................................................................................... .............................

• L’Umbria ha un territorio prevalentemente pianeggiante. ............................................................................................................................... .............................

• Nel Lazio si trovano diversi laghi di origine glaciale. ............................................................................................................................... .............................

Risolvi il cruciverba: nella colonna evidenziata potrai leggere il nome di un famoso scultore e pittore del Cinquecento, nato in Toscana. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

1. Il nome della cascata più alta d’Italia che si trova in Umbria. 2. Il fiume più importante del Molise. 3. La provincia dell’Abruzzo sul mare. 4. Gli antichi abitanti della Toscana, fondatori di una famosa civiltà. 5. Una provincia del Molise. 6. Il più grande lago del Lazio.

222

7. Famose grotte nelle Marche. 8. Una provincia dell’Umbria. 9. La più alta cima del Gran Sasso. 10. La più grande isola dell’Arcipelago toscano. 11. La provincia più meridionale del Lazio. 12. Una città delle Marche, sede di importanti cartiere.


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Regioni centrali sulla carta geografica Quella qui sotto a destra è la carta geografica della regione …………………… Come vedi, ne è stata tolta una parte. Quale delle cinque parti che vedi a sinistra è quella giusta? Riconoscila e indicala con X.

5 Scheda 11

nome

Questa è la carta della regione ……………………… Come vedi, i nomi di alcuni elementi geografici sono stati sostituiti da un asterisco. Riconosci quali sono e scrivine i nomi nei cartellini.

223


classe GEOGRAFIA

Scheda 12

5

224

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Una cartolina dalle regioni meridionali Da dove sono state spedite queste cartoline? Osservale con attenzione e scrivi sui puntini il nome della regione meridionale da cui provengono.

...........................................................................

...........................................................................

...........................................................................

...........................................................................

...........................................................................

...........................................................................


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Regioni meridionali in primo piano Individua qual è il soggetto indicato da ciascuna frase e scrivi il suo nome nel riquadro. • È una grande città che si estende ai piedi dell’Etna.

..............................................................

• È la regione più orientale d’Italia.

..............................................................

• È la più grande e importante città nei pressi del Vesuvio.

..............................................................

Scheda 13

nome

Il Sud dell’Italia è ricco di splendide località turistiche. Accanto a ognuna di quelle elencate in tabella scrivi il nome della regione in cui si trova e quello della città capoluogo di regione. Località turistica

Regione

Capoluogo della regione

Capri Taormina Isole Tremiti Tropea Costa Smeralda

Risolvi il cruciverba e nella colonna evidenziata potrai leggere il nome di una famosa maschera napoletana.

1 2 3 4 5 6 7 8

1. Importante Parco nazionale che si estende in Calabria e in Basilicata. 2. Golfo della Calabria sul Mar Ionio. 3. Il maggiore golfo della Campania su cui si affaccia l’omonima provincia. 4. La pianura più grande della Sardegna. 5. La più famosa tra le città distrutte in epoca romana dall’eruzione del Vesuvio. 6. Grande città della Puglia sul Mar Ionio.

9 10 7. Il vulcano vicino Napoli. 8. La provincia più meridionale della Puglia. 9. L’isola più meridionale d’Italia. 10. Provincia della Basilicata famosa per i «Sassi».

225


classe GEOGRAFIA

Scheda 14

5

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Quale regione può essere? Ogni fotografia può riferirsi solo a una delle due regioni proposte: indica con X la regione esatta e spiega brevemente il perché della tua scelta. • L’immagine mostra una località: della Val d’Aosta. della Puglia. Perché

.............................................................

........................................................................... ...........................................................................

• L’immagine mostra una località: dell’Umbria. della Liguria. Perché

.............................................................

........................................................................... ...........................................................................

• L’immagine mostra una località: della Calabria. della Toscana. Perché

.............................................................

........................................................................... ...........................................................................

• L’immagine mostra una località: della Sicilia. della Marche. Perché

.............................................................

........................................................................... ...........................................................................

226


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 15

nome

Sui mari italiani Scrivi sui puntini in quali regioni si trovano i porti delle città elencate. Poi scrivi sulla carta, dentro o accanto alla regione in cui essa si trova, il nome di ciascuna città.

Genova ...................................... Napoli ........................................ Trieste Bari

.......................................

.............................................

Venezia

.....................................

Livorno

......................................

Olbia

..........................................

Palermo

....................................

Civitavecchia

...........................

Ancona ......................................

Con l’aiuto di una carta geografica dell’Italia scrivi, per ogni città elencata qui sotto, il nome della regione in cui si trova e quello del mare che la bagna. Località

Regione

Mare

Sanremo La Spezia Pescara Rimini Amalfi Crotone

227


classe GEOGRAFIA

nome

Scheda 16

5

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Regioni in gioco Risolvi il cruciverba: nella colonna evidenziata, leggerai il nome di una regione italiana. Sai dire se la regione si trova nell’Italia settentrionale, centrale o meridionale? 1. Una provincia del Piemonte. 2. Passo (o colle) dove terminano le Alpi e iniziano gli Appennini. 3. È una provincia delle Marche insieme a Urbino. 4. «Valli», che si trovano in EmiliaRomagna, dove si allevano le anguille. 5. La capitale d’Italia. 6. La seconda isola italiana per 6 estensione. 7. Lago italiano la cui sponda settentrionale si trova in Trentino-Alto Adige.

1 2 3 4 5

7

Le città elencate di seguito si trovano in regioni dell’Italia settentrionale, centrale o meridionale? Indicalo colorando i riquadri di: • giallo, se si trovano in una regione settentrionale; • azzurro, se la regione in cui si trovano fa parte dell’Italia centrale; • verde, se si trovano in una regione dell’Italia meridionale o insulare.

228

AREZZO

NAPOLI

MILANO

PALERMO

MODENA

POTENZA

BOLOGNA

TORINO

FIRENZE

TRIESTE

ISERNIA

SASSARI

ENNA

PERUGIA

L’AQUILA

GROSSETO

LECCE

VICENZA

BOLZANO

ANCONA

PESARO

ORISTANO

CATANZARO

CUNEO

CASERTA


classe

..................................................................................................

............................

GEOGRAFIA classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La maschera della festa Il santo patrono, una ricorrenza storica, una specialità gastronomica... In Italia sono numerose le sagre e le feste che animano la vita di città e paesi. Un «ingrediente» della festività è la maschera nelle sue diverse forme. Segui le istruzioni e realizza una maschera spiritosa per un’occasione di festa!

COME PROCEDERE

MATERIALE NECESSARIO Creta che indurisce senza cottura Un tagliere di legno Un matterello Una ciotola larga Un coltello di plastica Pennelli e colori a tempera Due pezzi di cordoncino

1 Distendi la creta sull’asse da lavoro e forma un foglio più grande della ciotola che devi utilizzare. Avvolgi la ciotola con la creta e sistemala come vedi nel disegno.

5 Laboratorio 1

nome

2 Elimina la parte esterna e taglia con il coltellino i fori per gli occhi e la bocca. Stendi la creta eliminata e ricava una bocca e un naso come quelli disegnati a lato. Prepara anche una piccola palla di creta.

3 Applica il naso alla maschera; premi la pallina di creta sul mento e fissaci sopra il ritaglio a forma di bocca. 4 Pratica un foro ai due lati della maschera per il cordoncino. Quando la creta sarà asciutta dipingi la maschera con colori vivaci.

5 Quando i colori saranno asciutti, fai passare i due pezzi di cordoncino attraverso i fori laterali della maschera e fissali con un nodo.

La tua maschera è pronta per essere indossata!

229


5

CLASSE

Programmazione di SCIENZE

Traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE al termine della classe quinta • Sviluppare atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che stimolino a cercare spiegazioni di quello che l’alunno vede succedere. • Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimenti. • Individuare nei fenomeni somiglianze e differenze, fare misurazioni, registrare dati significativi, identificare relazioni spazio-temporali. • Individuare aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni; produrre rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato; elaborare semplici modelli. • Avere consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo nei suoi diversi organi e apparati; riconoscerne e descriverne il funzionamento utilizzando modelli intuitivi e aver cura della propria salute. • Avere atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che si condivide con gli altri; rispettare e apprezzare il valore dell’ambiente sociale e naturale. • Esporre in forma chiara ciò che si è sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. • Trovare da varie fonti (libri, Internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che interessano.

NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nella categoria: L’uomo, i viventi e l’ambiente.

Dossier Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

170

L’avventura di crescere

• Conoscere le fasi della vita umana: infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia.

172

Il corpo umano

• Comprendere e saper utilizzare i termini: organismo, apparato o sistema, organo. • Conoscere e comprendere l’organizzazione del corpo umano, dagli apparati agli organi, ai tessuti, alla cellula. • Conoscere e comprendere la funzione del DNA e la trasmissione dei geni.

230

Guardo e imparo La cellula animale Pag. 174


Programmazione di SCIENZE

CLASSE

5

ALLA SCOPERTA DELL’UOMO Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

176

ALLA SCOPERTA DELL’UOMO

• Conoscere le caratteristiche del movimento umano e dell’azione degli arti. • Capire quale ruolo svolge lo scheletro. • Comprendere come avviene il controllo del corpo e come l’uomo interagisce con l’ambiente esterno. • Sapere da dove e come l’uomo trae nutrimento ed energia per vivere. • Conoscere le caratteristiche della riproduzione della specie umana.

178

IL MOVIMENTO E IL SOSTEGNO

178

Lo scheletro e le ossa

• Conoscere scopi e funzioni del movimento. • Saper riconoscere gli apparati preposti al movimento e al sostegno. • Conoscere la struttura e le funzioni del sistema scheletrico. • Saper distinguere struttura e caratteristiche delle ossa. • Conoscere norme atte a salvaguardare la salute dello scheletro. • Conoscere la funzione e la struttura del sistema muscolare. • Saper distinguere caratteristiche strutturali e funzioni dei muscoli. • Saper comprendere come le caratteristiche strutturali dei muscoli incidono sulla loro funzionalità. • Comprendere e saper descrivere i meccanismi di contrazione e rilassamento muscolare. • Conoscere come i muscoli si collegano alle ossa e come funzionano le articolazioni.

180

Il sistema muscolare

182

IL NUTRIMENTO E L’ENERGIA

Guardo e imparo Lo scheletro Pag. 179

• Sapere a che cosa serve il nutrimento, come si produce l’energia che occorre all’organismo, come viene distribuita, come si eliminano le scorie. • Conoscere gli apparati preposti alla nutrizione.

231


5

CLASSE

Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

182

L’apparato digerente

184

Educazione alimentare: Alimenti e salute

186

L’apparato circolatorio

189

Tecnologia: Contro virus e batteri

190

192

232

Programmazione di SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Conoscere la funzione e la struttura dell’apparato digerente. • Analizzare nel dettaglio le varie fasi della digestione. • Conoscere le principali regole di igiene dentale. • Conoscere l’apporto nutritivo dei vari alimenti e riconoscere l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata.

Guardo e imparo L’apparato digerente Pag. 182 La cavità orale Pag. 183 Le sostanze nutritive Pag. 185

• Conoscere la funzione e la struttura dell’apparato circolatorio. • Conoscere la composizione del sangue e saper distinguere le sue caratteristiche. • Saper riconoscere l’importanza delle trasfusioni e comprenderne le caratteristiche. • Saper analizzare nel dettaglio la struttura del cuore. • Saper riconoscere e descrivere le differenze tra piccola e grande circolazione. • Riconoscere e saper analizzare la presenza di batteri e virus all’interno dell’organismo umano. • Conoscere i progressi della scienza medica e la funzione di antibiotici, vaccini e anticorpi. • Conoscere a grandi linee la biografia di Louis Pasteur e saper riconoscere il suo contributo alla moderna immunologia.

Guardo e imparo L’apparato circolatorio Pag. 188

L’apparato respiratorio

• Conoscere la funzione e la struttura dell’apparato respiratorio. • Conoscere il meccanismo fisiologico dello scambio gassoso. • Conoscere e saper descrivere le fasi della respirazione e i movimenti respiratori. • Conoscere i comportamenti e le norme igieniche atti a prevenire le malattie dell’apparato respiratorio.

Guardo e imparo Come funziona l’epiglottide Pag. 190

L’apparato escretore

• Conoscere la funzione e la struttura dell’apparato escretore. • Saper analizzare nel dettaglio il funzionamento dell’apparato urinario.

Verifica le tue competenze Mi esercito in scienze CRUCISCIENZE Pag. 193


Programmazione di SCIENZE Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

194

IL COORDINAMENTO E IL CONTROLLO DEL CORPO

• Sapere a che cosa servono controllo e coordinamento. • Sapere come il corpo interagisce con l’ambiente esterno. • Conoscere e saper distinguere apparati e organi preposti alle funzioni di coordinamento e controllo corporeo.

194

Il sistema nervoso

• Conoscere la funzione e la struttura del sistema nervoso. • Saper comprendere le funzioni del sistema nervoso centrale, del sistema nervoso periferico e del sistema nervoso autonomo. • Conoscere la struttura e la funzione dell’encefalo. • Conoscere forma e funzionamento delle cellule nervose. • Conoscere la funzione del midollo spinale. • Saper comprendere in che cosa consiste l’intelligenza, che cosa sono i sogni e la memoria.

197

Gli organi di senso

• Conoscere la funzione e la struttura degli organi di senso. • Saper analizzare le funzioni della pelle. • Approfondire, attraverso l’esperienza, la conoscenza del funzionamento degli occhi. • Conoscere i principali difetti della vista e sapere quali norme igieniche sono utili per conservare la salute degli occhi. • Saper riconoscere le caratteristiche fisiche della luce. • Saper distinguere le caratteristiche dei corpi illuminati. • Conoscere i fenomeni luminosi della riflessione e della rifrazione. • Saper verificare la composizione della luce. • Conoscere il funzionamento dell’orecchio. • Saper riconoscere le caratteristiche fisiche del suono e sperimentarne la propagazione. • Saper distinguere le caratteristiche dei suoni.

CLASSE

5

Mi esercito in scienze Allena il cervello! Pag. 196 Guardo e imparo Il tatto e la pelle Pag. 197

233


5

CLASSE

Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

Programmazione di SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Conoscere il fenomeno della riflessione del suono. • Saper riflettere sui comportamenti da assumere per prevenire l’inquinamento acustico e conoscere le norme igieniche utili per difendersi dalle malattie dell’orecchio. • Conoscere il funzionamento degli organi preposti ai sensi del gusto e dell’olfatto.

206

LA RIPRODUZIONE E LA NASCITA

• Conoscere le caratteristiche e lo scopo della riproduzione negli esseri umani. • Conoscere le differenze anatomiche e fisiologiche tra uomo e donna. • Conoscere e saper descrivere il processo che porta alla nascita di un individuo.

208

Educazione all’affettività: Somiglianze e differenze

• Saper riflettere su somiglianze e differenze somatiche tra genitori e figli. • Saper riflettere sul rapporto tra genitori e figli adottati. • Saper individuare somiglianze e differenze tra maschi e femmine e saper riflettere su di esse.

234

Guardo e imparo Le proprietà dei colori Pag. 201 Guardo e imparo L’udito Pag. 202

Verifica le tue competenze Mi esercito in scienze CRUCISCIENZE Pag. 209


CLASSE

Schede e laboratori di scienze Programmazione di SCIENZE

5

NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nelle categorie: Oggetti, materiali e trasformazioni, Osservazioni e sperimentazioni sul campo.

L’ENERGIA E LA FORZA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

210

L’ENERGIA E LA FORZA

• Acquisire il concetto di energia. • Saper cogliere le differenze tra le varie forme di energia. • Possedere il concetto di forza. • Conoscere gli elementi fondamentali di una forza.

212

Catene di energia

• Intuire la centralità del Sole come fonte primaria di energia. • Saper comprendere che l’energia si trasforma.

213

Le forze

• Saper comprendere che esistono diversi tipi di forze. • Essere consapevoli dell’importanza delle cinture di sicurezza, per evitare gli effetti dannosi del principio d’inerzia. • Possedere il concetto fisico di attrito.

214

Le leve

• Acquisire il concetto di macchina semplice e di leva. • Saper distinguere i diversi tipi di leva.

215

La forza di gravità

216

Protagonisti delle scienze: Una mela per… Newton

• Possedere il concetto fisico di forza di gravità. • Sapere come si misura la forza di gravità. • Approfondire la conoscenza della biografia di Isaac Newton; considerare la sua scoperta della gravitazione universale e il suo contributo al progresso scientifico in vari settori delle scienze.

Guardo e imparo Il primo principio d'inerzia Pag. 213

235


5

CLASSE

Pagine 218

CONOSCENZE DISCIPLINARI La forza magnetica

Programmazione di SCIENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Acquisire il concetto di magnetismo. • Saper verificare le caratteristiche di una forza magnetica.

Guardo e imparo Costruisci una bussola Pag. 218 Gli atomi La corrente elettrica Pag. 219

219

La forza elettrica

• Possedere i concetti di elettricità e di corrente elettrica. • Saper sperimentare fenomeni elettrici. • Conoscere il funzionamento della pila. • Saper distinguere i materiali conduttori di elettricità da quelli isolanti. • Essere consapevoli dei pericoli connessi all’uso di corrente elettrica e saper attivare comportamenti tesi alla loro prevenzione.

221

Tecnologia: Le centrali elettriche

• Conoscere i diversi tipi di centrale per la produzione di energia elettrica. • Scoprire come funziona una centrale per la produzione di energia elettrica.

222

Le fonti di energia

• Sapere come vengono utilizzate le fonti energetiche. • Saper distinguere le fonti energetiche rinnovabili da quelle non rinnovabili.

Guardo e imparo Il carbone Il petrolio Il metano Pag. 222 Le risorse rinnovabili Pag. 223

224

236

Educazione ambientale: Il problema energia

• Essere consapevoli dei problemi di inquinamento connessi all’uso dei combustibili per ottenere energia utile. • Avere coscienza che si deve limitare il consumo di energia ed evitare gli sprechi.

Verifica le tue competenze Mi esercito in scienze CRUCISCIENZE Pag. 225


Programmazione di SCIENZE

CLASSE

5

OSSERVIAMO L’UNIVERSO Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

226

OSSERVIAMO L’UNIVERSO

• Conoscere la principale teoria sulla formazione dell’Universo. • Conoscere le principali caratteristiche della nostra galassia: la Via Lattea. • Conoscere le caratteristiche di alcuni corpi celesti: le stelle. • Saper individuare alcune costellazioni. • Essere consapevoli dell’esistenza di altre galassie oltre alla nostra.

228

Il Sistema solare

• Capire l’importanza della nostra stella, il Sole. • Saper riconoscere le principali caratteristiche del nostro Sistema solare. • Conoscere i pianeti che fanno parte del Sistema solare. • Saper intuire, tramite l’esperienza, l’esistenza di una forza di attrazione dei corpi celesti.

230

La Terra e i suoi movimenti

• Conoscere e saper descrivere il movimento di rotazione terrestre. • Conoscere e saper descrivere il movimento di rivoluzione terrestre. • Conoscere le conseguenze dei movimenti della Terra.

232

La Luna, il satellite della Terra

• Saper individuare le principali caratteristiche della Luna, satellite del nostro pianeta. • Saper riconoscere le fasi lunari. • Conoscere la legge di gravitazione universale. • Conoscere i progressi scientifici e tecnologici che hanno permesso di esplorare lo spazio sempre più lontano.

Guardo e imparo Le stagioni Pag. 231

237


5

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

IL MIO QUADERNO DELLE COMPETENZE 5ª Il quaderno offre diverse prove, strutturate secondo il modello Invalsi, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione delle competenze raggiunte. Lo scopo delle schede che propongono le prove, infatti, è duplice: a) offrire a tutti gli insegnanti materiali utili alla verifica e alla valutazione oggettiva delle competenze via via acquisite dagli alunni; b) abituare gli alunni alla tipologia delle prove che l’Invalsi propone annualmente.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Per l’attribuzione dei voti, ciascun insegnante potrà adottare i parametri più rispondenti alla situazione della propria classe oppure adeguarsi alla misurazione dei livelli stabilita collegialmente. Nel prospetto che segue la griglia di correzione forniamo una nostra per la conversione dei punteggi in voti. Data la finalità delle prove, pur ispirandosi in percentuale al sistema dell’Invalsi, sono stati semplificati i parametri di valutazione, evitando, per esempio, di attribuire un punteggio in base alla maggiore o minore facilità dei vari quesiti, perché il concetto di facilità non è sempre individuabile e unico.

238


Soluzioni e valutazione schede INVALSI

CLASSE

5

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 1: Prova 2: dom. risposte punti * 1 B 1

dom. risposte 1

punti

B

1

2

A

1

2

B

1

3

C

1

3

D

1

4

B

1

4

C

1

5

A

1

5

D

1

6

C

1

6

A

1

7

D

1

7

B

1

8

D

1

8

A

1

9

C

1

9

C

1

10

D

1

10

B

1

11

A

1

11

C

1

12

B

1

12

B

1

13

D

1

14

C

1

15

A

1

16

B

1

17

D

1

18

C

1

19

A

1

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 3: Prova 4: dom. risposte

punti

dom. risposte

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 31 punti

voto

descrittori

0 - 12

4

conoscenze e abilità lacunose

13 - 16

5

conoscenze e abilità molto incerte

17 - 19

6

conoscenze e abilità essenziali

20 - 22

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

23 - 25

8

conoscenze e abilità buone

26 - 28

9

conoscenze e abilità esaurienti

29 - 31

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 21 punti

punti

voto

descrittori

1

B

1

1

D

1

0-8

4

conoscenze e abilità lacunose

2

C

1

2

C

1

9 - 11

5

conoscenze e abilità molto incerte

3

D

1

3

A

1

12 - 13

6

conoscenze e abilità essenziali

4

A

1

4

B

1

14 - 15

7

conoscenze e abilità abbastanza buone

5

D

1

5

D

1

16 - 17

8

conoscenze e abilità buone

6

C

1

6

A

1

18 - 19

9

conoscenze e abilità esaurienti

7

C

1

7

A

1

20 - 21

10

conoscenze e abilità sicure e approfondite

8

B

1

9

D

1

10

B

1

11

C

1

12

B

1

13

C

1

14

B

1

* Un

punto per ogni risposta esatta; zero punti per ogni risposta sbagliata o mancante.

239


classe

Scheda 1

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Cibo e salute Leggi il testo seguente, poi osserva la tabella e prova a calcolare quante calorie assumi con il cibo in un giorno. In Italia, come in altri paesi ricchi del pianeta, molto spesso le persone mangiano troppo e conducono una vita sedentaria (praticano poco sport e fanno poco movimento). Questo stile di vita può condurre all’obesità, una malattia che, oltre a causare un peso eccessivo, genera disturbi della digestione, della respirazione, della circolazione del sangue. Per mantenersi in salute, è quindi necessario seguire una dieta equilibrata, che rispetti i reali bisogni dell’organismo e contenga le giuste quantità di cibo. L’energia fornita dal cibo si misura in calorie: ci sono alimenti più calorici e altri che contengono poche calorie. Il fabbisogno di calorie varia da persona a persona: a un giovane servono più calorie che a un anziano; chi svolge un lavoro faticoso consuma più calorie di chi ne svolge uno sedentario; chi pesa di più, chi è in buona salute, chi vive in un clima freddo ha bisogno di più calorie rispetto a chi pesa poco, a chi è malato, a chi abita in un luogo caldo.

In ognuna delle seguenti coppie, indica con X la persona che ha un fabbisogno calorico maggiore. Persona sana. Adulto di 40 anni. Impiegato d’ufficio. Pastore delle Alpi.

Persona malata. Bambino di 10 anni. Manovale. Pastore dell’Africa centrale.

Porzione di pa o riso conditi sta : 400 cal. Porzione di tacchino frollini (100 o biscotti g): 350 cal. Pane (100 g)

: 280 cal.

Merendina,

cioccolato (3 5 g) gelato: 200 , cal.

Porzione di po fagioli, piselli llo, patate, : 180 cal. Porzione di carn o suina mag e bovina ra: 130 cal. Banana, uovo di formaggi , porzione o, pesce, latte: prosciutto crudo, 120 cal. Mela, bibita , porzione di carote o sp condimento inaci, : 70 cal.

Per una sana alimentazione, regola così i tuoi pasti: • Consuma un’abbondante prima colazione con latte, cereali o derivati (pane, biscotti…), marmellata, frutta o spremute. • Il pranzo deve sempre comprendere verdura e frutta fresca, ben lavate. • A merenda consuma frutta (anche in succo) e cibi poco grassi (un panino è meglio delle patatine fritte o delle merendine industriali). • La cena deve essere più leggera del pranzo, così da rendere più agevole la digestione e migliore il riposo notturno.

240


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Conosco il corpo umano? (A) Completa i testi con le parole mancanti. • Gli organi del corpo umano sono formati da ......................................... , a loro volta costituiti da ......................................... . Per svolgere le varie funzioni necessarie alla vita, gli organi si uniscono in sistemi e in ......................................... • Al sostegno e al movimento provvedono il sistema ......................................... e il sistema ......................................... . L’insieme delle ossa forma lo .................................. che sostiene il corpo in posizione ......................................... e protegge alcuni organi interni. Lo scheletro è snodato grazie alle ......................................... . I veri organi del movimento sono i ......................................... , che lavorano a coppie contraendosi e rilassandosi. • Il nutrimento e l’energia sono forniti dal cibo che viene rielaborato dall’apparato ......................................... con il processo della ......................................... . Essa si svolge in tre fasi: la prima avviene nella ......................................... , la seconda nello ......................................... , l’ultima nell’ ......................................... . Le sostanze nutritive passano poi nel ......................................... che le distribuisce a tutte le cellule. • Il sangue, insieme al ......................................... e ai vasi ......................................... forma l’apparato circolatorio, che ha anche il compito di trasportare e fornire alle cellule un gas indispensabile alla loro vita: l’ ......................................... . • Il compito di rifornire l’organismo di ossigeno e di eliminare l’ ................................. carbonica è svolto dall’apparato ......................................... Ne fanno parte numerosi organi: il .................................. , la ................................... , la ............................... , la ......................................... , la ......................................... , i ......................................... e i ......................................... . Negli ......................................... dei polmoni avviene lo scambio gassoso con il sangue. L’insieme di inspirazione ed ................................. si chiama ......................................... . • La riproduzione è affidata all’apparato ......................................... che ha il compito di far nascere nuovi individui, ed è formato da organi diversi nel maschio e nella ......................................... . • Il coordinamento e il controllo di tutte le funzioni del corpo umano sono svolti dal sistema ......................................... formato dall’ ......................................... , cui è collegato il midollo ......................................... , e dai ......................................... . Le cellule nervose si chiamano ........................................ .

classe

5 Scheda 2

nome

241


classe

Scheda 3

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Conosco il corpo umano? (B) Con tratti di colore diverso, collega ogni organo all’apparato o al sistema di cui fa parte. utero

apparato respiratorio

bicipite

sistema nervoso

colonna vertebrale

apparato riproduttore

trachea

apparato digerente

pancreas

apparato escretore

vasi sanguigni

sistema muscolare

vescica

sistema scheletrico

neurone

apparato circolatorio

Indica con X se le affermazioni sono vere (V) o false (F). • Il cuore funziona come una pompa. • I testicoli sono organi dell’apparato femminile. • Nella mano ci sono pochissime ossa. • I tessuti sono formati da cellule. • I villi intestinali consegnano al sangue le sostanze nutritive. • I globuli rossi sono le cellule che permettono la coagulazione del sangue. • Il diaframma è un muscolo. • L’esofago collega la bocca ai polmoni.

V V V V V

F F F F F

V V V

F F F

Colora con la stessa tinta un organo e la parte del corpo che lo contiene. femore

encefalo cuore

testa

242

mandibola

addome

polmoni ovaie

torace

intestino tricipite

arti


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gravità ed equilibrio La forza di gravità attrae un corpo facendolo cadere verso il basso; essa agisce su tutte le parti di un corpo, ma è come se fosse concentrata in un punto soltanto che prende il nome di centro di gravità. A determinare l’equilibrio di un corpo è proprio la posizione del centro di gravità.

classe

5 Scheda 4

nome

Verifica quanto hai letto esaminando le seguenti situazioni. • Se stai fermo e dritto (o ferma e dritta) in piedi, il tuo corpo resta in equilibrio, perché l’immaginaria linea verticale che attraversa il tuo centro di gravità (vicino all’ombelico) cade dentro la tua base di appoggio, costituita dai piedi. • Senza spostare i piedi, prova ora a sporgerti sempre più in avanti, all’indietro o di lato: quando perderai l’equilibrio, vuol dire che il tuo centro di gravità si è spostato e la linea verticale che lo attraversa cade fuori dalla tua base di appoggio. Per non cadere dovrai allargare le gambe, ampliando così la tua base di appoggio.

• Per avere un’idea di dove si trova il centro di gravità, tieni un righello su un dito. Quando il dito è proprio al centro, il righello rimane in equilibrio.

• Se però fissi con del nastro adesivo alcune monete a un’estremità del righello, per tenerlo in equilibrio dovrai avvicinare il dito alla parte appesantita: il peso aggiunto su un’estremità ha fatto spostare il centro di gravità.

Rispondi sul tuo quaderno alle domande seguenti. • Che cos’è il centro di gravità? • In quali condizioni un corpo mantiene l’equilibrio? • In quali condizioni un corpo perde l’equilibrio e cade?

243


SCIENZE

classe

Scheda 5

5

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’energia Collega ciascun elemento della colonna di sinistra con la forma di energia da esso posseduta o prodotta (attenzione: quattro di questi elementi producono due forme di energia; indica quella prevalente o, se le riconosci, indicale entrambe). cibo

energia termica

ceppo che brucia

energia muscolare

turbina in movimento

energia luminosa

Sole

energia meccanica

uomo che corre

energia chimica

Colora in rosso i riquadri con indicate fonti di energia esauribili, in verde quelli con indicate fonti rinnovabili. uranio vento

metano

Sole

petrolio

geotermia (calore della Terra)

carbone

acqua biomasse

Lo sfruttamento delle fonti di energia produce inquinamento. Tra quelle elencate di seguito, colora di blu le due più inquinanti. Sole

geotermia

carbone

petrolio

vento

metano

Per evitare sprechi e ridurre l’inquinamento, occorre risparmiare energia. Spiega con parole tue perché i seguenti comportamenti sono virtuosi. • Utilizzare i mezzi pubblici invece dell’automobile. ............................................................................................................................... .............................

• Spegnere la luce uscendo da una stanza. ............................................................................................................................... .............................

• Spegnere gli apparecchi elettronici, invece di lasciarli in stand-by (in attesa). ............................................................................................................................... .............................

• In casa, d’inverno, anziché riscaldare troppo gli ambienti, usare abiti più caldi. ............................................................................................................................... .............................

244


classe

SCIENZE

..................................................................................................

............................

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scheda 6

nome

Le forze Sotto ciascuna immagine, scrivi quale forza agisce nella situazione illustrata.

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

................................................

Leggi le seguenti affermazioni e indica se sono vere (V) o false (F). • La forza di attrito è maggiore su una superficie ruvida. • Le forze non si possono misurare. • Quanto più ci si allontana dalla Terra, tanto più aumenta la forza di gravità. • La gravità dipende dall’attrazione terrestre. • Un palloncino sale in alto perché non è soggetto alla forza di gravità terrestre. • L’aria non viene attratta dalla gravità terrestre. • I corpi magnetici hanno la proprietà di attirare i metalli. • Dove non c’è gravità terrestre i corpi non hanno peso.

V V

F F

V V

F F

V V V V

F F F F

Completa le frasi scrivendo sui puntini, al posto giusto, le parole elencate. forza di gravità • quiete • forza • forza di attrito • superficie • Un corpo si deforma o cambia la sua posizione solo se interviene una ................... • Se un corpo non cambia la sua posizione si dice che è in ............................................. • Tutti i corpi sono attratti dalla massa terrestre con la .................................................. • Il movimento di un corpo può essere rallentato o fermato dalla .............................. esercitata dall’aria o dalla .......................................... su cui il corpo si muove.

245


classe

Scheda 7

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Elettricità e fulmini Leggi il brano che segue, poi rispondi alle successive domande. Gli antichi Greci conoscevano l’esistenza dei fenomeni elettrici, ma non sapevano dar loro spiegazione. Avevano infatti scoperto che, se strofinati, certi materiali come l’ambra, impiegata nei gioielli, attiravano lanugine e segatura. In greco l’ambra era detta élektron, così il nome elettricità passò a indicare quei fenomeni. La forma di elettricità scoperta dai Greci è l’elettricità statica, il cui esempio più appariscente e violento è costituito dai fulmini. I fulmini sono grandi scariche elettriche che avvengono nell’atmosfera e che, soprattutto durante i temporali estivi, si scaricano dalle nubi alla Terra. La scarica è generata dalle particelle positive delle nuvole che vengono attratte dalle particelle negative presenti nel suolo. La scarica genera un’onda d’urto rumorosissima, il tuono, e un’attività luminosa denominata lampo. Un corpo colpito da un fulmine viene riscaldato tanto da incendiarsi o fondersi. Quando un fulmine colpisce una persona, si parla di folgorazione, con danni al cervello, arresto del battito cardiaco e ustioni alla pelle. Essere colpiti da un fulmine è un evento improbabile, ma non rarissimo; perciò è bene adottare adeguate precauzioni quando si manifestano fulmini. L’automobile, e in generale i luoghi chiusi, sono posti sicuri in caso di temporale, a patto che non ci siano porte o finestre aperte, o sorgenti elettromagnetiche, come i cellulari, accese. In mancanza di un luogo chiuso, la posizione più sicura è rannicchiarsi sulle ginocchia: poiché il corpo umano è un conduttore elettrico, la posizione rannicchiata riduce la superficie conduttrice che potrebbe attrarre un fulmine. Per proteggere le case dai fulmini si utilizza il parafulmine, uno strumento inventato nel 1752 dallo scienziato americano Benjamin Franklin. Il parafulmine è un’asta metallica appuntita, che attira il fulmine e lo scarica a terra senza danni. Funziona in base al principio che le particelle elettriche libere si concentrano su punte e spigoli. • Quale forma di elettricità avevano scoperto i Greci? .................................................... • Qual è la sua manifestazione più potente? ..................................................................... • Che cosa sono i fulmini? ......................................................................................................... ............................................................................................................................... .............................

• Come ci si può difendere? ..................................................................................................... • Che cos’è il parafulmine? Quando fu inventato e da chi? ........................................... ............................................................................................................................... .............................

246


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le galassie Leggi il testo che segue, poi rispondi sul tuo quaderno alle domande. Una galassia è un grande insieme di stelle, di ammassi stellari, gas e polveri legati tra loro dalla forza di gravità reciproca. Il nome deriva dal greco galaxìas, che significa «latteo» e si riferisce alla Via Lattea, la galassia di cui fa parte il Sistema solare. Il nome è legato a un mito greco che racconta di Zeus che, innamorato di una donna, Alcmena, ebbe da lei un figlio: Eracle. Per renderlo immortale, Zeus escogitò uno stratagemma: mentre Era, sua moglie, dormiva, le avvicinò il neonato al seno, affinché potesse bere il suo latte divino. La dea, però, si svegliò e si accorse di nutrire un bambino sconosciuto. Allora lo allontanò bruscamente e il latte uscito dal seno sprizzò via, bagnando il cielo notturno. Ogni goccia divenne una stella e si formò la Via Lattea.

Scheda 8

nome

Per gli scienziati il processo di formazione delle galassie è una delle tante questioni ancora aperte in campo astronomico. Le galassie hanno dimensioni vastissime: le piccole galassie nane contano decine di milioni di stelle, le più imponenti galassie giganti contano anche mille miliardi di stelle, tutte orbitanti attorno a una comune massa centrale. La Via Lattea contiene 200 miliardi di stelle e ha la forma di un’immensa spirale con un diametro di circa 100 000 anni luce. Molte galassie nane orbitano, a loro volta, attorno a una galassia più grande; la Via Lattea, per esempio, ha circa venti galassie satelliti. Nell’Universo sono presenti più di 100 miliardi di galassie. Prima dell’invenzione del telescopio, data la loro bassa luminosità e la grande distanza da noi, le galassie erano sconosciute. Oltre alla nostra Via Lattea, solo altre tre galassie sono visibili a occhio nudo: la galassia di Andromeda, la galassia del Triangolo e le Nubi di Magellano, visibili queste ultime soLa galassia del Triangolo, una delle più lo dall’emisfero australe della Terra. vicine alla Via Lattea.

• Come si chiama la galassia di cui fa parte il nostro Sistema solare? • Da che cosa deriva il nome della galassia di cui facciamo parte? • Quali sono la sua forma e la sua dimensione? • Che cosa sono le galassie satelliti? • Perché le galassie sono state scoperte di recente? • Quali sono le galassie più vicine alla nostra?

247


classe

Scheda 9

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il pianeta Terra Completa con i termini adatti le frasi seguenti. La Terra è un pianeta che fa parte del ................................................................................ ; ha un satellite che si chiama ..................................................................................................... Con il movimento di rotazione, la Terra ruota ................................................................. : questo movimento determina l’alternanza ......................................................................... La Terra gira anche attorno .................................................. : questo è il movimento di rivoluzione e determina l’alternarsi delle ............................................................................ Il movimento di rivoluzione avviene lungo un’orbita di forma .................................. ; dura ................................................................. e ............................................................................

Rispondi alle seguenti domande. • In quale mese cade la notte più lunga? ..............................................................................

• In quale mese cade il dì più lungo? ................................................................................

• In quali mesi la durata della notte è simile a quella del dì? ................................. ................................................................................

• Vista dallo spazio, come si presenta la superficie terrestre? ..................................... ................................................................................

• Secondo te, perché La Terra vista dallo spazio appare di colore azzurro? ............ ................................................................................

Indica con X se le affermazioni seguenti sono vere (V) o false (F).

248

• L’emisfero nord è più grande di quello sud, perciò riceve più luce. • Un dì e una notte compongono un giorno. • Quando al Polo Nord è estate al Polo Sud è inverno. • La Terra ha una struttura a strati sferici concentrici. • La crosta terrestre è situata più in profondità rispetto al nucleo. • Il nucleo della Terra è solido, mentre il mantello è liquido. • La Terra ha una forma perfettamente sferica. • Il nucleo terrestre esercita un potente campo magnetico. • La forza di gravità sulla Terra è inferiore rispetto a quella sulla Luna.

V V V V V V V V V

F F F F F F F F F


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il Sistema solare Completa le seguenti frasi con i termini adatti. Il Sistema solare si trova nella galassia denominata ......................................................... Il Sistema solare è formato da ........................................... pianeti e dal Sole, che è una .............................................................. di media grandezza. Tutti i pianeti ruotano intorno al Sole perché ................................................................................................................ e ciascuno segue una propria ....................................................... Attorno ad alcuni pianeti si muovono i loro ..................................................... che sono piccoli corpi celesti attirati nell’orbita di quelli più grandi. Attorno alla Terra, per esempio, ruota la .............................................. Nella zona più esterna del Sistema solare, lontanissimo dal Sole, si trova .............................................. che fino a quasi quaranta anni fa era considerato il nono pianeta del Sistema solare; oggi è definito «pianeta ..................... ».

classe

5 Scheda 10

nome

Scrivi sui puntini le risposte alle seguenti domande. • Qual è il pianeta più vicino al Sole?

....................................................................................

• Qual è il pianeta più lontano? .............................................................................................. • Su quale orbita si sposta la Terra rispetto al Sole? ......................................................... • Qual è il pianeta più grande?

...............................................................................................

• Qual è il pianeta più piccolo?

...............................................................................................

• Che cosa c’è intorno a Saturno? ...........................................................................................

Nello spazio si muovono corpi celesti di vario tipo, scrivi i loro nomi accanto alle corrispondenti definizioni. • Non emette luce propria e ruota intorno a una stella: ..................................... • Ruota attorno a un pianeta:

.....................

................................................................................

• Grossi frammenti rocciosi che vagano nello spazio: .................................................... • Sono chiamati impropriamente «stelle cadenti»: ......................................................... • Appaiono con una lunga coda luminosa: .........................................................

249


classe

Laboratorio 1

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La digestione dei grassi La digestione avviene grazie a una serie di trasformazioni chimiche che ci permettono di assimilare le sostanze contenute nei cibi. Tra queste ci sono i grassi, che vengono «sciolti» e digeriti grazie al fegato. Al suo interno, infatti, si trova la cistifellea (o colecisti), un piccolo serbatoio contenente la bile.

Verifica che cosa accade quando la bile entra in contatto con i grassi.

MATERIALE NECESSARIO Due vasetti di vetro con tappo a vite Acqua Olio (due cucchiai circa) Una cistifellea di pollo (fornita dal macellaio)

COME PROCEDERE 1 Metti in un vasetto cinque cucchiai d’acqua e uno di olio.

2 Metti nel secondo vasetto cinque cucchiai d’acqua, uno d’olio e la bile estratta dalla cistifellea.

4 Lascia riposare i miscugli per un minuto, poi confronta i due vasetti. Che cosa osservi?

5 Nel primo vasetto acqua e olio dapprima si sono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ; dopo pochi secondi, però, le gocce d’olio si sono ricomposte e sono tornate a galla. Nel secondo vasetto, contenente la bile, l’olio rimane mescolato all’acqua e non ........................................................

3 Tappa i barattoli e agita con forza per mescolare i liquidi contenuti.

CONCLUSIONI La bile ha emulsionato l’olio, cioè lo ha «scomposto» e disperso nell’acqua. Quindi la bile è indispensabile per digerire i grassi che, se non fossero sciolti, non potrebbero essere assorbiti dal nostro organismo.

250


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’apparato respiratorio Costruisci un modello di apparato respiratorio per osservare il meccanismo della respirazione. MATERIALE NECESSARIO Due sacchetti di plastica (di quelli piccoli, per conservare i cibi in frigorifero) Due bicchieri di plastica Alcuni elastici Una cannuccia grande e due piccole Plastilina Forbici

classe

5 Laboratorio 2

nome

COME PROCEDERE 1 Infila le cannucce piccole in quella grande, come nel disegno, e fissale con la plastilina.

2 Fai un piccolo buco sul fondo dei bicchieri e introduci in ciascuno una cannuccia piccola; sigilla i buchi con la plastilina. 3 Con gli elastici, fissa i due sacchetti ai bordi dei bicchieri (se necessario, taglia la parte superiore dei sacchetti per ridurne le dimensioni). 4 Soffia e aspira l’aria attraverso la cannuccia grande e descrivi: che cosa succede alternativamente ai due sacchetti? ................................................................... ...................................................................

CONCLUSIONI Nel modello di apparato respiratorio che hai costruito: - la cannuccia grande simula la funzione della ................................................................ - le cannucce piccole simulano la funzione dei ............................................................... - i bicchieri collegati ai sacchetti rappresentano i ...........................................................

Se hai difficoltà a unire le cannucce a Y per realizzare il modello, utilizza una sola cannuccia con un solo bicchiere e un solo sacchettto; in questo modo avrai un solo bronco e un solo polmone, ma sai che in realtà, nell’apparato respiratorio, di entrambi ce ne sono due.

251


classe

Laboratorio 3

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Muscoli e movimento Per permettere il movimento delle ossa, i muscoli lavorano a coppie antagoniste. Per capire il loro funzionamento, ricostruiscilo con un modello.

MATERIALE NECESSARIO Cartone rigido Due elastici robusti Un fermacampioni Forbici

COME PROCEDERE 1 Seguendo il disegno ritaglia nel cartoncino le due sagome A e B. A

B

2 Con l’aiuto di un adulto, pratica dei fori nei punti indicati nel disegno.

3 Unisci le sagome con il fermacampioni.

4 Inserisci gli elastici che simulano il muscolo bicipite e il muscolo tricipite, in modo che siano distesi, ma non tesi, e fissali con un nodo.

5 Adesso tieni fermo il modello con una mano e con l’altra tira verso l’alto (accorcia) il «bicipite».

Che cosa accade? ............................................................................................................................... ............................

Che cosa accade, invece, se tiri verso l’alto (accorci) il «tricipite»? ............................................................................................................................... ............................

CONCLUSIONI I due «muscoli» del modello lavorano in modo ............................................. , quando uno si ........................................................... l’altro si ................................................................ Questo meccanismo di «lavoro in opposizione» svolto dai muscoli ci permette di flettere o distendere le braccia e le gambe, di muovere le dita, piegare il capo…

252


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Gli occhi vedono… a rovescio Quando guardiamo un oggetto come si forma l’immagine sulla retina dei nostri occhi? Per capire il meccanismo della visione esegui questo esperimento. MATERIALE NECESSARIO Un barattolo metallico vuoto (per esempio quello dei pomodori pelati) Un chiodo e un martello Carta traslucida Cartoncino nero Due elastici e nastro adesivo

classe

5 Laboratorio 4

nome

COME PROCEDERE 1 Con molta attenzione, seguito da un adulto, usa chiodo e martello per fare un foro al centro del fondo del barattolo. 2 Togli completamente, se c’è, l’altro coperchio e metti al suo posto la carta traslucida, fissandola con un elastico.

3 Dalla parte della carta traslucida, avvolgi attorno al barattolo il cartoncino nero e fissalo con nastro adesivo e un elastico.

4 Ora usa lo strumento ottenuto come se fosse un cannocchiale: puntalo verso un oggetto lontano e guarda attraverso il cilindro di cartoncino. Che cosa vedi? ............................................................................................................................... ............................

Come appare l’immagine? ............................................................................................................................... ............................

CONCLUSIONI L’immagine appare ..................................... proprio come si forma sulla retina del nostro occhio. I raggi luminosi, infatti, si propagano in linea retta: quindi, quelli che partono dall’alto, passano nel foro (che simula la pupilla) e raggiungono la carta traslucida, che rappresentata la ..................................... , in basso, mentre quelli che partono dal ..................................... incontrano la «retina» in ..................................... Ci penserà il cervello, poi, a «raddrizzare» correttamente l’immagine.

253


classe

Laboratorio 5

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le illusioni ottiche (A) I nostri sensi inviano al cervello varie informazioni sulla realtà esterna, in modo che esso elabori la risposta più opportuna; a volte però accade che i sensi lo «ingannino».

Osserva questi interessanti fenomeni percettivi, prodotti da alcuni inganni ottici.

Effetto ottico A A

C

B

D

• Secondo te le due linee orizzontali a fianco hanno la stessa lunghezza? Sì No • Qual è la più lunga? Quella sopra (AB). Quella sotto (CD).

• Controlla con il righello la lunghezza delle due linee: è uguale? Sì No • Disegna ora le due linee su un foglio, senza cerchi alle estremità. Ti sembra ancora che abbiano una lunghezza diversa? Sì No

CONCLUSIONI Quando il cervello deve interpretare più informazioni può essere ingannato: in questo caso esso interpreta il segmento CD compreso tra i due cerchi, come AB, perciò «vede» una linea più corta dell’altra.

Effetto ottico B

Che cosa vedi nel disegno? Pesci. Uccelli.

254

Che cosa vedi nel disegno? Due profili umani. Un vaso.


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

CONCLUSIONI In ogni immagine si vedono entrambe le figure. Ciò accade perché, in mancanza di indicazioni sufficienti per decidere come è disposto un certo oggetto, il cervello avanza due diverse ipotesi.

classe

5 Laboratorio 5

nome

Effetto ottico C

Nel disegno vedi una lettera E? Sì No Eppure la E non c’è, ci sono solo alcuni segmenti uniti tra loro.

Vedi un triangolo bianco che copre tre dischetti neri e un triangolo dal contorno nero? Sì No In realtà il triangolo bianco non esiste.

CONCLUSIONI Perché il cervello «vede» figure che in realtà non ci sono? L’errata interpretazione delle immagini dipende dal fatto che il cervello, quando riceve dagli occhi alcuni stimoli visivi, li elabora in base a informazioni precedenti e li confronta con ciò che ha visto in passato. Nel primo caso, poiché il cervello conosce l’alfabeto «completa» la E e ce la fa apparire isolata su uno sfondo. Nel secondo caso ipotizza tre cerchi con un triangolo dal contorno nero, e vedendoli incompleti ipotizza che siano coperti da un’altra figura. Tutte le immagini proposte in questo laboratorio, che traggono in errore il nostro cervello, sono note con il nome di illusioni ottiche.

255


classe

Laboratorio 6

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le illusioni ottiche (B) Sfruttando l’illusione ottica creata da certe immagini si possono ottenere figure che danno l’idea del movimento, del rilievo, della lontananza o della vicinanza degli oggetti, dell’ombra e della luce. Sono queste le tecniche usate dai pittori nelle loro opere.

Osserva l’immagine seguente e rispondi alla domanda.

Che cosa può ricordare questo disegno? Una superficie in rilievo. Una superficie in movimento.

In realtà si tratta solo di un’alternanza di vari riquadri bianchi e neri di diverse dimensioni. Allo stesso modo, se colori a scacchiera un disegno fatto di linee ondulate e oblique puoi ottenere un effetto di movimento.

Osserva il primo disegno e completa il secondo.

Utilizza questa tecnica delle linee ondulate e disegna su un foglio una bandiera mossa dal vento.

256


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il punto cieco Dallo studio dell’occhio hai imparato che la retina raccoglie l’immagine che arriva dall’esterno e la trasferisce al nervo ottico affinché questo possa trasmetterla al cervello. Nella retina di ciascun occhio c’è dunque un punto da cui si diparte il nervo ottico. In questa parte la retina è interrotta, non contiene recettori e quindi ha una zona cieca, che non riceve informazioni sulla luce che la colpisce. Nonostante ciò, gli occhi sono l’organo fondamentale nel processo della visione, ma in esso ha un ruolo molto importante anche il cervello.

classe

5 Laboratorio 7

nome

Questo semplice esperimento te lo dimostra. Svolgilo. COME PROCEDERE 1 Poni questo foglio a una distanza di circa 30 cm da te. 2 Copri l’occhio sinistro con la mano e fissa la croce con l’occhio destro. È importante fissare la croce senza muovere gli occhi! 3 Muovi la testa avanti e indietro, fino a notare che il pallino… magicamente scompare e riappare alternativamente! Secondo te, perché? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

CONCLUSIONI Quando l’immagine del pallino che si forma sulla retina coincide con il suo punto cieco, scompare, dimostrando l’esistenza di quell’area non sensibile. Come mai, però, nonostante le nostre retine abbiano questo «buco» noi normalmente non ce ne accorgiamo? Ciò è dovuto al fatto che abbiamo due occhi e i loro punti ciechi non «guardano» mai nello stesso punto. Perciò le informazioni non percepite da un occhio (che effettivamente non vedi) vengono integrate dal cervello con quelle che arrivano dall’altro occhio. Così la nostra visione è senza difetti. Che bello essere una «macchina» perfetta!

257


classe

Laboratorio 8

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Sai scrivere? La domanda fatta nel titolo della scheda ti farà sorridere e la risposta ti sembrerà ovvia, ma… vuoi accettare una sfida? Sì?

Esegui questo esperimento. MATERIALE NECESSARIO Uno specchietto Un foglio di carta e una penna o una matita Un tavolo o il banco

COME PROCEDERE 1 Se per scrivere usi la mano destra, sorreggi con la mano sinistra lo specchio e appoggialo alla fronte sulle sopracciglia, per il lato lungo, come fosse la visiera di un cappellino. Se invece scrivi con la sinistra, reggi lo specchio con la destra.

2 Appoggia il gomito al tavolo, in modo da tenere fermo lo specchio senza stancarti. 3 Posa il foglio sul tavolo e guardalo, in alto, riflesso nello specchio. 4 Tieni lo sguardo fisso sullo specchio, guarda la tua mano riflessa e cerca di scrivere sul foglio, in stampatello, il tuo nome, in modo da leggerlo normalmente guardando nello specchio. Ci riesci facilmente?

CONCLUSIONI Quando scrivi, occhi e mani lavorano insieme; ma quando guardi nello specchio, quello che i tuoi occhi vedono non è più lo stesso di quello che stanno facendo le tue mani: l’informazione che proviene dai tuoi occhi non corrisponde alle sensazioni che ricevi dalle mani. Quando guardi nello specchio, ciò che è raffigurato sulla carta appare infatti capovolto: vedi la mano muoversi in una direzione, ma senti che ti stai muovendo in un’altra… È un po’ come imparare a scrivere per la prima volta. All’inizio è difficile, perché il cervello deve imparare a dire alla mano esattamente che cosa fare. Con un po’ di pratica, tuttavia, imparerai a coordinare il cervello con la mano, e saprai scrivere nel mondo degli specchi! Lo faceva anche il famoso pittore e inventore Leonardo da Vinci, che scriveva al contrario perché nessuno potesse leggere i suoi appunti. Appoggia lo specchio appena sopra questa scritta e… leggi ciò che potrebbe aver scritto Leonardo!

DOMANI DIPINGERÒ MONNA LISA 258


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La luce La luce si propaga nello spazio per mezzo di raggi, ma questi quale direzione seguono? Verificalo con questo esperimento. COME PROCEDERE

MATERIALE NECESSARIO

1 Sovrapponi i cartoncini e pratica nel loro centro un foro dal diametro di circa mezzo centimetro: sarai così certo che i fori si trovano esattamente nello stesso punto del rispettivo cartoncino.

Quattro rettangoli di cartoncino uguali Una torcia elettrica Forbici Tavolo Stanza oscurabile Matita e riga

2 Disponi i cartoncini affiancati e ben allineati, poi traccia su di essi una riga a quattro centimetri dal lato in basso. Piega i cartoncini a L, lungo la linea tracciata, otterrai una base che permetterà loro di stare in posizione verticale.

4 Oscura la stanza, accendi la torcia elettrica avvicinala al primo cartoncino e punta il fascio luminoso sul suo foro. Che cosa vedi sul muro?

3 Avvicina il tavolo al muro e sistema sul tavolo i cartoncini a circa 10 centimetri l’uno dall’altro; assicurati che i fori siano perfettamente allineati.

classe

5 Laboratorio 9

nome

....................................................................

Sposta leggermente uno dei cartoncini in modo che i fori non siano più allineati. Che cosa vedi, ora, sul muro? ....................................................................

Per quale motivo, secondo te? ....................................................................

CONCLUSIONI L’esperimento dimostra che i raggi di luce si propagano in linea retta. Quando i fori sono allineati, infatti, i raggi di luce della torcia li attraversano e colpiscono il muro. Se si sposta un cartoncino, i raggi di luce vengono bloccati dal cartoncino spostato e non raggiungono il muro.

259


classe

Laboratorio 10

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La riflessione: alfabeto allo specchio Viste allo specchio, alcune lettere dell’alfabeto sembrano molto strane, altre invece rimangono uguali o quasi.

MATERIALE NECESSARIO Uno specchietto (rettangolare o quadrato) Uno specchio da parete Penna o matita

COME PROCEDERE 1 Prova 1 Appoggia lo specchietto sulla linea tratteggiata qui sotto e osserva: come appaiono le lettere allo specchio?

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ Tutte ribaltate.

Tutte normali.

Alcune ribaltate, altre normali.

Quali sono le cinque lettere che, anche se ribaltate dallo specchio, appaiono uguali e quali sono le quattro che risultano quasi uguali? Elencale qui di seguito. Appaiono uguali .......................................................................................................................... Appaiono quasi uguali .............................................................................................................. 2 Prova 2 Appoggia lo specchio sulla linea tratteggiata qui sotto. Cerchia le parole che, riflesse nello specchio, si possono comunque leggere normalmente. Osserva: Sono formate dalle lettere che hai elencato alla prova 1?

BRANO

BICI

LIBRO

KO

EBANO

No

HO

3 Prova 3 Quali parole sei capace di comporre con le nove lettere che hai elencato alla prova 1? Scrivile in stampato sulla riga di puntini qui sotto, poi appoggia lo specchio sulla riga tratteggiata. Riesci a leggerle normalmente? Sì No

.................................................................................................................................................

260


classe

SCIENZE

..................................................................................................

............................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

4 Prova 4 Ora tieni questa pagina davanti a uno specchio fissato al muro e prova a leggere la frase scritta qui sotto.

CEDO

DIECI

BICI E CHIEDO

classe

CHIODI

Riesci a leggerla normalmente? Sì No Se capovolgi la pagina, appare scritta nel modo giusto?

E

BOCCE

No

Laboratorio 10

nome

CONCLUSIONI Quando hai posato lo specchio sopra l’alfabeto della prova 1, le lettere riflesse sono apparse tutte ribaltate. Nonostante il ribaltamento, nove lettere hanno mantenuto, o quasi mantenuto, lo stesso aspetto di partenza. Quelle lettere, infatti, sono segni simmetrici (o quasi simmetrici) rispetto al loro asse orizzontale: le loro due metà, superiore e inferiore, sono l’una l’immagine speculare dell’altra (vedi il disegno qui sotto). Per questo motivo, nel ribaltamento effettuato dallo specchio appaiono uguali (o quasi uguali) a come sono normalmente. Asse di simmetria orizzontale

CODICE

La simmetria esiste in natura: molti esseri viventi, per esempio, hanno una struttura simmetrica, per cui la loro parte sinistra sembra essere il riflesso della destra e viceversa.

261


classe

Laboratorio 11

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Riflessione e strani specchi Le superfici lisce e lucenti possono fungere da specchio. Talvolta esse distorcono l’immagine riflessa, in modo da farla apparire strana e deformata.

Osserva il fenomeno con il seguente esperimento.

MATERIALE NECESSARIO Un cucchiaio di metallo ben lucidato

COME PROCEDERE 1 Tieni il cucchiaio in verticale, dritto davanti al viso dalla parte del dorso (quella convessa). Il tuo viso riflesso appare: molto allungato e molto magro.

basso e largo.

2 Ruota il cucchiaio in posizione orizzontale. Il tuo viso riflesso appare: lungo e magro. basso e largo.

3 Gira il cucchiaio e guarda all’interno della parte concava. Come appare adesso l’immagine riflessa del tuo viso? L’immagine è .................................................................................

CONCLUSIONI Vedi come regolare il tuo viso riflesso da uno specchio perché i raggi di luce rinviati dalla sua superficie piana verso i tuoi occhi seguono traiettorie rette. Il cervello elabora gli stimoli luminosi e ricava un’immagine che riconosci. Quando, però, la luce colpisce una superficie curva convessa (il dorso del cucchiaio), la luce è riflessa dalla superficie con angoli diversi da quelli rinviati dallo specchio e l’immagine risulta distorta, perché il cervello coglie nel riflesso l’immagine trasmessa dalla direzione dei raggi captati dagli occhi. Una superficie concava, come l’interno del cucchiaio, A riflette la luce proveniente dalla sommità della testa rivolgendola verso il basso, e rivolgendo quella proveniente dal mento verso l’alto. Così, quando il cervello interpreta l’immagine formata dai raggi captati dagli ocB chi tu vedi un riflesso del viso capovolto. Per capire meglio osserva a lato i disegni, molto semplificati, A e B.

262


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

«Magiche» rifrazioni Come sai, quando i raggi di luce passano da un corpo trasparente a un altro di diversa densità, cambiano direzione. Quali effetti può avere questo fenomeno?

Verificalo svolgendo il seguente esperimento. MATERIALE NECESSARIO Un bicchiere cilindrico Acqua Una pagina di un libro Una moneta Un piattino

COME PROCEDERE 1 Fase 1 Appoggia il bicchiere vuoto sulla moneta e copri il bicchiere con il piattino.

classe

5 Laboratorio 12

nome

Riesci a vedere la moneta sul fondo? Sì No

2 Ora riempi d’acqua il bicchiere, coprilo con il piattino e appoggia il tutto sulla moneta. Quale «magia» si è verificata? ............................................................

Perché, secondo te, la moneta è «sparita»? ............................................................

1 Fase 2 Metti il bicchiere pieno d’acqua davanti al titolo della pagina di un libro, e osserva le lettere attraverso un bicchiere. Come ti appaiono? .............................................

CONCLUSIONI La rifrazione modifica la visione di un oggetto. Nella fase1, quando il bicchiere è vuoto (cioè pieno d’aria) la rifrazione è minima, perciò i raggi riflessi dalla moneta raggiungono normalmente i tuoi occhi. Invece, con il bicchiere pieno d’acqua, più densa dell’aria, la rifrazione è maggiore; di conseguenza i raggi della moneta subiscono una tale deviazione da viaggiare lungo le pareti del bicchiere, e il piattino li nasconde ai tuoi occhi. Nella fase2 la rifrazione della luce attraverso l’acqua e la superficie curva del bicchiere fornisce un’immagine virtuale (non vera) delle lettere, che appaiono più grandi. Le lenti di ingrandimento funzionano in base allo stesso principio.

263


classe

Laboratorio 13

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il suono Le onde sonore si propagano solo nell’aria? Rispondi a questa domanda svolgendo con un tuo compagno il seguente esperimento. MATERIALE NECESSARIO Due bicchieri di plastica rigida (o due barattoli dello yogurt) Uno spago lungo quattro o cinque metri Forbici

COME PROCEDERE 1 Praticate un foro sul fondo di un bicchiere. 2 Fate passare al suo interno un capo della corda e fissatela con un nodo, in modo che non possa più uscire. 3 Ripetete l’operazione con il secondo bicchiere, usando l’altro capo dello spago. 4 Prendete un bicchiere ciascuno e allontanatevi tra voi quanto basta a tendere bene la corda. 5 Uno di voi appoggi il proprio bicchiere all’orecchio e inviti il compagno a parlare a bassa voce dentro il suo.

Che cosa succede? ...................................................................................................................... Sapete spiegarne il motivo? ....................................................................................................

CONCLUSIONI Chi ha parlato nel bicchiere ha prodotto onde sonore che si sono propagate da un bicchiere all’altro lungo il filo teso, perciò chi era in ascolto ha potuto sentire la sua voce. Questo dimostra che, oltre che nell’aria, le onde sonore si propagano in qualsiasi tipo di materia solida o liquida in grado di vibrare. Per questo motivo, esse non possono viaggiare nel vuoto. Attenzione: il filo può vibrare e condurre le onde sonore solo se è ben teso; se non è teso, il filo non vibra e non trasmette suoni. Il bicchiere svolge la stessa funzione che il padiglione auricolare compie nell’orecchio: raccogliere e incanalare il suono, impedendo che si disperda.

264


classe

..................................................................................................

............................

SCIENZE

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’attrito Come sai, l’attrito è una forza che si oppone al movimento di un corpo. Verifica come agisce questa forza con il seguente esperimento.

MATERIALE NECESSARIO Un bicchiere Un cartoncino quadrato di circa 10 cm di lato Tre pennarelli cilindrici Alcune biglie

COME PROCEDERE 1 Fase 1 Appoggia il cartoncino sul bordo del tavolo, in modo che uno dei suoi angoli sporga leggermente oltre il bordo. 2 Riempi il bicchiere di biglie e appoggialo sul cartoncino. 3 Afferra il suo angolo sporgente e tira il cartoncino in modo da spostare il bicchiere (senza farlo cadere dal tavolo) e ricorda quanta forza ti richiede questa operazione.

classe

1 Fase 2 Rimetti bicchiere e cartoncino nella posizione di partenza, ma questa volta disponi i tre pennarelli sotto il cartoncino, nella zona di appoggio del bicchiere.

Laboratorio 14

nome

2 Trascina il cartoncino come avevi fatto prima e confronta la forza che devi impiegare ora con quella impiegata nella fase 1.

Rispetto a quella impiegata nella fase 1, la forza impiegata nella fase 2 è: uguale.

maggiore.

minore.

Per quale motivo, secondo te? ..........................................................................

CONCLUSIONI La forza di attrito è tanto maggiore quanto più ampia è la superficie di contatto tra due corpi. I corpi tondi scorrono agevolmente su un piano, perché la loro superficie di contatto con il piano è ridotta e quindi lo è anche la forza di attrito che li frena. Lo avevano scoperto già gli antichi Egizi, che per spostare i pesanti massi necessari alla costruzione delle piramidi li trainavano dopo averli appoggiati su cilindri di legno che ruotavano sul terreno.

265


classe

Laboratorio 15

5

SCIENZE

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’inerzia Che cos’è la forza d’inerzia? Riconoscila e sperimentala svolgendo l’attività che segue.

MATERIALE NECESSARIO Un vocabolario Una scatola da scarpe Una moneta

COME PROCEDERE 1 Appoggia il vocabolario su un tavolo e, a qualche centimetro di distanza, allinea la scatola. 2 Posa la moneta sul bordo della scatola, sul lato rivolto verso il vocabolario. 3 Spingi con decisione la scatola, e falla urtare contro il libro. • Osserva: che cosa accade? Il libro arresta il ............................................. della scatola. Contemporaneamente la moneta: si ferma insieme alla scatola, nella stessa posizione che aveva in partenza. prosegue il suo moto in avanti e .........................................................

CONCLUSIONI La moneta, anziché fermarsi come la scatola e sulla scatola, ha continuato il suo movimento in avanti. Si è comportata come i passeggeri di un’auto in corsa, che vengono proiettati in avanti se l’auto sbatte contro un ostacolo. Ciò accade a causa del principio di inerzia. Secondo questo principio un corpo conserva il suo stato di moto o di quiete se non interviene una forza a modificare tale stato. Se un corpo è in quiete, resterà in quiete finché una forza non lo metterà in moto; se è in moto, continuerà a muoversi nella stessa direzione finché una forza non impedirà il suo moto. Quest’ultimo è il caso della nostra moneta, che ha continuato a muoversi in avanti finché la forza di attrito non l’ha fatta fermare. Il principio di inerzia fu scoperto dallo scienziato Galileo Galilei e studiato dal fisico inglese Isaac Newton.

266


Programmazione di MATEMATICA

CLASSE

5

Traguardi per lo sviluppo delle COMPETENZE al termine della classe quinta • Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e saper valutare l’opportunita di ricorrere a una calcolatrice. • Riconoscere e rappresentare forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. • Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche, determinarne misure, progettare e costruire modelli concreti di vario tipo. • Utilizzare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i piu comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). • Ricercare dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricavare informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. • Riconoscere e quantificare, in casi semplici, situazioni di incertezza. • Leggere e comprendere testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. • Riuscire a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrivere il procedimento seguito e riconoscere strategie di soluzione diverse dalla propria. • Costruire ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. • Riconoscere e utilizzare rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, scale di riduzione...). • Sviluppare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che facciano intuire come gli strumenti matematici che l’alunno ha imparato a utilizzare siano utili per operare nella realtà. NOTA • Gli Obiettivi di apprendimento di seguito indicati riprendono e articolano quelli individuati dalle Indicazioni Nazionali nelle categorie: Numeri; Spazio e figure.., Relazioni; Dati e previsioni.

I NUMERI INTERI E DECIMALI Pagine 236

CONOSCENZE DISCIPLINARI NUMERI INTERI E DECIMALI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper riconoscere il valore posizionale delle cifre nei numeri grandi: milioni e miliardi.

Gioco con i numeri L’abaco (1) Numeri sull’abaco (1, 2) Pag. 237

267


5

CLASSE

Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

Programmazione di MATEMATICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Le potenze Le potenze del 10 I polinomi e le potenze I numeri relativi Operare con i numeri relativi

• Saper elevare un numero a potenza. • Conoscere le potenze del 10 e saper eseguire la scrittura polinominale dei numeri. • Saper eseguire confronti e semplici operazioni con i numeri relativi.

Gioco con i numeri I numeri relativi (1, 2, 3, 4, 5) Positivi o negativi? Pag. 242

244

Le frazioni e i numeri decimali

• Saper calcolare la frazione di un numero.

Gioco con i numeri Frazioni (1, 2) Pag. 244

245

Frazioni complementari

246

Frazioni equivalenti Frazioni proprie, improprie, apparenti

• Saper operare con le frazioni complementari. • Saper operare con le frazioni equivalenti. • Saper distinguere frazioni proprie, improprie, apparenti e saper operare con esse. • Saper confrontare frazioni. • Saper trasformare una frazione decimale in un numero decimale e viceversa.

239 240 241 242 243

247

248 249

Confrontare le frazioni Frazioni e numeri decimali

251

Dalla frazione all’intero

252

Problemi sulle frazioni

Gioco con i numeri Frazioni decimali e numeri decimali (1, 2, 3) Pag. 249

• Saper calcolare il valore di un intero di cui si conosce il valore di una frazione. • Saper risolvere problemi sulle frazioni.

LE QUATTRO OPERAZIONI Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

256

LE QUATTRO OPERAZIONI

• Conoscere alcuni schemi di calcolo usati anticamente.

258

L’addizione

• Conoscere le proprietà dell’addizione. • Saper eseguire addizioni con numeri interi e decimali.

259

La sottrazione

• Conoscere la proprietà della sottrazione. • Saper eseguire sottrazioni con numeri interi e decimali.

268


Programmazione di MATEMATICA Pagine

CLASSE

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

261

La moltiplicazione

• Conoscere le proprietà della moltiplicazione. • Saper eseguire moltiplicazioni con numeri interi e decimali.

263 264

La divisione Divisioni particolari

• Conoscere le proprietà della divisione. • Saper eseguire divisioni con il dividendo minore del divisore, con il divisore decimale, con il quoziente decimale. • Saper moltiplicare e dividere per 10, 100, 1000.

Gioco con i numeri Proprietà delle operazioni (1, 2) Pag. 263 Mi esercito con i numeri Giochi e indovinelli (1 - 8) Pag. 265

266

Multipli e divisori

• Saper riconoscere multipli e divisori di un numero.

Gioco con i numeri Multipli e divisori È multiplo di 9? Multipli Pag. 266

267

Numeri primi

• Possedere il concetto di numero primo.

268

Criteri di divisibilità Lo zero e l’uno nelle quattro operazioni

• Conoscere i criteri di divisibilità. • Comprendere come agiscono lo zero e l’uno nelle quattro operazioni.

270 271 272

Le espressioni I problemi Problemi ed espressioni

• Saper eseguire espressioni aritmetiche. • Saper rappresentare un problema con un’espressione aritmetica.

273

La percentuale

274

Calcolo della percentuale

• Saper comprendere il concetto di percentuale e di dato percentuale. • Saper trasformare una frazione in percentuale. • Saper risolvere problemi con dati espressi in forma percentuale. • Saper calcolare il valore della percentuale conoscendo l’intero. • Saper calcolare un intero di cui si conosce il valore percentuale. • Saper calcolare quale valore percentuale corrisponde a un valore dato.

276

Lo sconto

269

5

Gioco con i numeri È divisibile per 3? Divisori Termini per indicare le operazioni (1, 2) Pag. 268

• Saper comprendere il significato del valore di sconto espresso in forma percentuale.

269


5

CLASSE

Programmazione di MATEMATICA

MISURARE GRANDEZZE Pagine 278

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

MISURARE GRANDEZZE Lunghezza, capacità e massa

• Saper operare con le unità di misura di lunghezza, capacità e massa. • Saper eseguire equivalenze e saper riconoscere misure equivalenti. • Saper comprendere la differenza tra peso lordo, peso netto e tara.

282

Le misure di superficie

• Saper operare con le unità di superficie.

284

Le misure di tempo

• Conoscere le misure di tempo e saper operare con esse.

288

Misure di valore

• Conoscere l’euro come unità di misura di valore. • Comprendere i concetti di costo unitario e costo totale delle merci in genere e saper operare con tali elementi.

289

La compravendita

• Comprendere i meccanismi della compravendita e saper operare con essi.

280

Gioco con i numeri Misure equivalenti (1 - 4) Pag. 281

Gioco con i numeri Numeri decimali e monete (1, 2) Pag. 288

LA GEOMETRIA SOLIDA E PIANA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

292

LA GEOMETRIA SOLIDA E PIANA

• Saper distinguere le figure piane e quelle solide. • Conoscere e saper costruire i poliedri regolari.

294

Segmenti e angoli

295

Poligoni e triangoli Quadrilateri Circonferenza e cerchio

• Saper riconoscere segmenti paralleli, convergenti, divergenti, incidenti, perpendicolari. • Saper riconoscere e classificare angoli. • Saper riconoscere e classificare poligoni in base ai lati e agli angoli. • Saper distinguere circonferenza e cerchio.

296 298

270

Gioco con i numeri Segmenti particolari Pag. 294 Poligoni Pag. 295 Quadrilateri Pag. 296


Programmazione di MATEMATICA Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

300

Disegno geometrico

301

Trasformazioni simili Le isometrie

304

CLASSE

5

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper eseguire ingrandimenti e riduzioni. • Saper lavorare con scale diverse di ingrandimento e riduzione. • Saper eseguire traslazioni, rotazioni e simmetrie.

Gioco con i numeri Disegno geometrico (1 - 6) Pag. 300 Trasformazioni Pag. 305

• Saper calcolare il perimetro dei poligoni. • Saper riconoscere i poligoni regolari. • Saper calcolare lato e apotema dei poligoni regolari. • Conoscere formule dirette e inverse del perimetro dei poligoni.

306

Il perimetro dei poligoni

308

Il perimetro: formule dirette e inverse

310

La misura della circonferenza

• Conoscere gli elementi principali del cerchio. • Saper calcolare la misura della circonferenza. • Conoscere formule dirette e inverse della circonferenza.

312

Area di triangoli e quadrilateri

• Consolidare la capacità di saper calcolare l’area di triangoli e quadrilateri.

Gioco con i numeri Area Pag. 313

314

L’area dei poligoni regolari

Gioco con i numeri Area Pag. 317

316

L’area del cerchio

• Saper calcolare l’area dei poligoni. • Saper calcolare l’area dei poligoni regolari. • Saper calcolare l’area del cerchio.

318

Classifichiamo i solidi

319

La superficie dei solidi

322 323 324

Il volume Misurare il volume Volume del parallelepipedo e del cubo

• Conoscere gli elementi principali di una figura solida. • Saper calcolare area laterale e totale del parallelepipedo, del cubo, della piramide, del cilindro. • Conoscere e saper operare con le misure di volume. • Saper calcolare il volume dei parallelepipedi.

Gioco con i numeri Perimetro, area, volume Pag. 327

271


5

CLASSE

Programmazione di MATEMATICA

STATISTICA, PROBABILITÀ E LOGICA Pagine 328

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Saper rappresentare informazioni e dati statistici con il diagramma cartesiano, l’istogramma, il cartogramma, • Saper rappresentare informazioni e dati statistici con l’ideogramma.

330

STATISTICA, PROBABILITÀ E LOGICA Il diagramma cartesiano, l’istogramma, il cartogramma L’ideogramma

331

Moda e media

• Saper comprendere il concetto di moda di un’indagine statistica • Saper comprendere il concetto di media aritmetica di dati statistici.

332

Dalle percentuali agli areogrammi Costruisci un areogramma

• Saper esprimere i dati di un’indagine in percentuale. • Saper costruire un areogramma.

335

Il calcolo della probabilità

• Saper calcolare la probabilità.

338

Classificazioni e relazioni

• Saper operare classificazioni con i diagrammi di Venn, la tabella di Carroll e il diagramma ad albero.

340

Frasi per… ragionare

• Saper comprendere il concetto di proposizione logica.

328

333

Dossier

ALLA SCOPERTA DELLA CALCOLATRICE

Pagine

CONOSCENZE DISCIPLINARI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

da 343 a 348

ALLA SCOPERTA DELLA… CALCOLATRICE Multipli di un numero - Multipli curiosi Le potenze Numeri primi interessanti La percentuale

• Conoscere le funzioni e le modalità d’uso della calcolatrice. • Saper utilizzare in modo consapevole la calcolatrice.

343

344 345 346

272

Gioco con i numeri Classificazione di numeri Classificazione di figure geometriche Pag. 338


Soluzioni e valutazione schede INVALSI

CLASSE

5

IL MIO QUADERNO DELLE COMPETENZE 5ª Il quaderno offre diverse prove, strutturate secondo il modello Invalsi, che costituiscono delle vere e proprie verifiche per l’accertamento e la valutazione delle competenze raggiunte. Lo scopo delle schede che propongono le prove, infatti, è duplice: a) offrire a tutti gli insegnanti materiali utili alla verifica e alla valutazione oggettiva delle competenze via via acquisite dagli alunni; b) abituare gli alunni alla tipologia delle prove che l’Invalsi propone annualmente.

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE Per l’attribuzione dei voti, ciascun insegnante potrà adottare i parametri più rispondenti alla situazione della propria classe oppure adeguarsi alla misurazione dei livelli stabilita collegialmente. Nel prospetto che affianca la griglia di correzione forniamo una proposta per la conversione dei punteggi in voti. Data la finalità delle prove, pur ispirandosi in percentuale al sistema dell’Invalsi, sono stati semplificati i parametri di valutazione, evitando, per esempio, di attribuire un punteggio in base alla maggiore o minore facilità dei vari quesiti, perché il concetto di facilità non è sempre individuabile e unico. GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 1: NUMERI E OPERAZIONI dom.

risposte

punti *

1 2 3

D

1

4 5 6 7 8 9 10 11 *Un

B

1

C 6 500 000 4 030 005 169 000 D

1

B

1

C

1

D

1

Sì Sì No Sì

4

C

1

Sì Sì Sì Sì

4

3 1

dom.

risposte

– 12; 8 12 C 13 D 14 B 15 16 100; 50; 50 17 No Sì No Sì –;+;: 18 19 Sì No No Sì 20 Sì Sì Sì Sì VFVF 21 VVVF 22 FVVV 23 C 24

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 55 punti

punti

voto

descrittori

2

0 - 23 24 - 31 32 - 37 38 - 42 43 - 47 48 - 51 52 - 55

4

conoscenze e abilità lacunose conoscenze e abilità molto incerte conoscenze e abilità essenziali conoscenze e abilità abbastanza buone conoscenze e abilità buone conoscenze e abilità esaurienti conoscenze e abilità sicure e approfondite

1 1 1 3 4 3

5 6 7 8 9 10

4 4 4 4 4 1

punto per ogni risposta esatta; zero punti per ogni risposta sbagliata o mancante.

273


5

CLASSE

Soluzioni e valutazione schede INVALSI

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 2: FRAZIONI E N. DECIMALI dom.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

risposte punti Sì Sì No Sì 4 C 1 C 1 D 1 C 1 A 1 B 1 0,05; 0,2 2 C 1 C 1

dom.

risposte

B 11 A 12 B 13 D 14 15 Sì Sì Sì No 16 Sì Sì No Sì 17 Sì No Sì No C 18 D 19

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 32 punti 1 1 1 1 4 4 4 1 1

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 3: MISURA dom.

risposte

A 1 D 2 Sì Sì No Sì 3 4 Sì No Sì No 5 Sì No No Sì 6 Sì No Sì Sì 900 7 8 No No Sì Sì C 9 B 10 C 11

punti 1 1 4 4 4 4 1 4 1 1 1

dom.

risposte

C 12 B 13 C 14 D 15 C 16 17 Sì Sì No Sì 18 No Sì Sì Sì 19 No No Sì Sì 20 Sì No Sì No 21 Sì No Sì No 22 Sì Sì No Sì

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

risposte VVVF VFFV VVVV VFVV FVVF FVVF VVFF VVVF VVFF C

punti 4 4 4 4 4 4 4 4 4 1

dom.

risposte

VVFF 11 VFFV 12 C 13 14 No Sì No Sì 15 Sì Sì No Sì 16 Sì Sì Sì Sì FVVF 17 D 18 D 19 FVVV 20

voto 4 5 6 7 8 9 10

descrittori

conoscenze e abilità lacunose conoscenze e abilità molto incerte conoscenze e abilità essenziali conoscenze e abilità abbastanza buone conoscenze e abilità buone conoscenze e abilità esaurienti conoscenze e abilità sicure e approfondite

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 55 punti 1 1 1 1 1 4 4 4 4 4 4

GRIGLIA DI CORREZIONE Prova 4: GEOMETRIA dom.

punti

0 - 12 13 - 17 18 - 20 21 - 23 24 - 26 27 - 29 30 - 32

punti

voto

descrittori

0 - 22 23 - 29 30 - 35 36 - 40 41 - 45 46 - 50 51 - 55

4

conoscenze e abilità lacunose conoscenze e abilità molto incerte conoscenze e abilità essenziali conoscenze e abilità abbastanza buone conoscenze e abilità buone conoscenze e abilità esaurienti conoscenze e abilità sicure e approfondite

5 6 7 8 9 10

PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Punteggio massimo: 68 punti 4 4 1 4 4 4 4 1 1 4

punti

voto

descrittori

0 - 27 28 - 37 38 - 44 45 - 50 51 - 56 57 - 62 63 - 68

4

conoscenze e abilità lacunose conoscenze e abilità molto incerte conoscenze e abilità essenziali conoscenze e abilità abbastanza buone conoscenze e abilità buone conoscenze e abilità esaurienti conoscenze e abilità sicure e approfondite

5 6 7 8 9 10

GRIGLIA DI CORREZIONE PROSPETTO PER LA VALUTAZIONE Prova 5: RELAZIONI DATI E PREVISIONI Punteggio massimo: 27 dom.

1 2 3 4 5

274

risposte punti VFVF 4 VVFF 4 B 1 VVFV 4 Sì Sì No No 4

dom.

6 7 8 9

risposte punti FVVF 4 D 1 D 1 Sì Sì Sì No 4

punti

0 - 10 11 - 14 15 - 17 18 - 19 20 - 22 23 - 25 26 - 27

voto 4 5 6 7 8 9 10

descrittori

conoscenze e abilità lacunose conoscenze e abilità molto incerte conoscenze e abilità essenziali conoscenze e abilità abbastanza buone conoscenze e abilità buone conoscenze e abilità esaurienti conoscenze e abilità sicure e approfondite


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Scomporre e ricomporre i numeri 1 Osserva l’esempio e completa. miliardi

milioni

migliaia

h da u

h da u

h da u

unitĂ semplici h da u

1

2

5

7

8

3

125 783

classe

parte decimale d c m

23 547 000

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

9 862,465

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

3 568 394 500

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

241 000 000

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

9 000 268 345

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

88 032,350

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

5 248 901

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

47 843 925 017

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

.....

Scheda 1

nome

2 Trascrivi sul quaderno i seguenti numeri in ordine crescente. 68 672 000;

60 600;

6 000 600;

660;

670 600;

6 666 000 000.

3 Trascrivi sul quaderno i seguenti numeri in ordine decrescente. 9 543;

9 453 000 500;

951 000 000;

954;

95 431;

94 531 500.

4 Per ciascuno dei seguenti numeri scrivi sul quaderno i tre numeri consecutivi maggiori e i tre numeri consecutivi minori. 5 732 157 998;

6 797 221;

49 999;

20 000 000.

5 Scomponi i seguenti numeri come indicato nell’esempio. 12 000 003 = 10 000 000 + 2 000 000 + 3 1 500 000 =

............................................................................................................................... ..

4 578 900 000 =

..........................................................................................................................

65 246 781 = ............................................................................................................................... . 50 400 000 = ............................................................................................................................... . 781 000 325 =

.............................................................................................................................

44 563 789 = ............................................................................................................................... . 900 523 =

............................................................................................................................... .....

275


classe

Scheda 2

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lavoro con i numeri grandi 1. Completa usando i simboli > e < . 311 567 ............ 412 125

919 123 ............ 947 139

93 567 ............ 124 125

652 345 ............ 653 545

654 132 ............ 855 005

982 345 ............ 43 545

232 134 ............ 341 345

673 512 ............ 765 120

112 134 ............ 671 345

2. Rendi vera la relazione scrivendo in ogni spazio la cifra mancante. 803 150 < 803 ............ 50

782 150 > 78 ............ 150

180 155 < 1 ............ 0 155

755 782 > ............ 55 782

341 4 ............ 0 < 341 460

427 180 > 4 ............ 7 180

46 ............ 755 > 460 755

469 ............ 42 > 469 342

559 3 ............ 2 > 559 342

3. Scrivi per ogni numero il precedente e il successivo. ...........................

100 000 ...........................

...........................

145 000 ...........................

...........................

921 000 ...........................

...........................

315 000 ...........................

...........................

117 000 ...........................

...........................

817 009 ...........................

...........................

189 500 ...........................

...........................

135 000 ...........................

4. Riscrivi in ordine crescente i seguenti numeri. 335 456

337 456

337 650

212 345

212 125

212 450

212 560

............................................................................................................................... ........................

5. Riconosci nei seguenti numeri il valore della cifra 5. 123 546

centinaia semplici

123 465

.............................................................................................

123 456

.............................................................................................

512 346

.............................................................................................

152 346

.............................................................................................

125 346

.............................................................................................

6. Riconosci nei seguenti numeri il valore della cifra 3. 836 754 decine di migliaia

276

863 754

.............................................................................................

867 354

.............................................................................................

386 754

.............................................................................................

867 534

.............................................................................................

867 543

.............................................................................................


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

............................

I numeri decimali 1. Scomponi i seguenti numeri indicando il valore di ogni cifra, come nell’esempio. 2,58 = 2u 5d 8c

20,14 =

3 658 =

................................

8,09 =

0,279 =

...............................

2,10 =

..................................

4,869 =

...............................

...............................

1,5 =

....................................

..................................

0,3 =

....................................

0,003 =

18,004 = 0,025 =

87,08 =

...............................

classe

Scheda 3

nome

...............................

1 358,9 = .............................

.............................

0,05 =

...............................

..................................

2. Cerchia nei numeri dei vari riquadri la cifra che ti viene richiesta. Cerchia la cifra dei decimi. 1,7 30,054 43,52

0,71 43,1 212,49

Cerchia la cifra dei centesimi. 0,05 2,3 0,873

60,67 0,925 341,89

Cerchia la cifra dei millesimi. 6,519 32,600 10,329

0,008 3,203 75,005

24,005 0,478 1,05

4,174 125,48 0,06

5,24 0,02 13,203

0,91 8,12 70,905

Cerchia la cifra delle unitĂ . 41,327 3,57 0,056 0,0091 1,349 34,89

145,003 0,111 0,765

8,5 0,06 10,77

37,895 0,712 92,341

0,4 135,7 279,2

3. Trascrivi i seguenti numeri in ordine crescente. 1,5;

0,9;

0,07;

2,1;

0,69;

0,87;

1,3;

1,019;

2;

2,57;

3.

............................................................................................................................... ........................

4. Trascrivi i seguenti numeri in ordine decrescente. 8,004;

8,4;

4,8;

3,61;

1,6;

7,003;

0,803;

1,82;

7,5;

8;

5,2.

............................................................................................................................... ........................

5. Tra ogni coppia di numeri, scrivi un numero intermedio che sia maggiore del primo e minore del secondo (segui l’esempio). 1,385 < 1,387 < 1,390

9,295

6,99 .............................. 7,1

2,15 ............................... 2,2

0,4

0,3

................................

5,6

...................................

3

6

.................................... 3,1

8,035 16,7 0,8

........................... 9,3

.......................... 8,04

.......................... 16,75

................................. 0,9

7,4

................................. 7,5

1,937

....................... 2

4,002

............................ 4,5

0,03 ..................................... 0,08

81,5

................................ 82

277


MATEMATICA

classe

Scheda 4

5

nome

..................................................................................................

classe

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le frazioni 1. Osserva le figure e completa la tabella, come nell’esempio. a

b

c

d

e

f

g

h

figura

unità fraz.

frazione

tipo di frazione

a

1/4

2/4

propria

b

......................

......................

....................................................

c

......................

......................

....................................................

d

......................

......................

....................................................

e

......................

......................

....................................................

f

......................

......................

....................................................

g

......................

......................

....................................................

h

......................

......................

....................................................

2. Calcola e rispondi, come nell’esempio. In una classe ci sono 21 alunni: 1 frequenta corsi di nuoto. 3 D. Quanti? 21 : 3 = 7; 7 × 1 = 7 R. 7 alunni frequentano corsi di nuoto. 2 vengono a scuola con il pulmino. 3 D. Quanti? ............................................ R. ................................................................. 1 porta gli occhiali. 7 D. Quanti? ............................................ R. ................................................................. 6 hanno un fratello o una sorella. 7 D. Quanti? ............................................ R. ................................................................. D. Quanti sono i figli unici? .................. R. .................................................................

278

............................

3. Trasforma le frazioni decimali in numeri decimali. 5 83 4 237 25 ; ; ; ; 10 100 100 1 000 1 000 .....................................................................

4. Collega con una freccia le scritture che si equivalgono. 13 1 000

0,02

15 10

1,5

due centesimi

7 1 000

0,08

quindici decimi

5 10

0,007

sette millesimi

8 100

0,013

otto centesimi

2 100

0,5

cinque decimi tredici millesimi


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Numeri e potenze 1. Scrivi sotto forma di potenza e indica il risultato, come nell’esempio. Esempio: 3 × 3 × 3 = 33 = 27 2 × 2 × 2 = .....................................................

5×5×5×5=

5×5×5=

7×7×7=

.....................................................

2×2×2×2=

..............................................

classe

................................................

Scheda 5

nome

.......................................................

10 × 10 × 10 × 10 × 10 =

2 × 2 × 2 × 2 × 2 = ........................................

10 × 10 × 10 × 10 =

7×7=

............................................................

9×9×9=

4×4=

............................................................

6×6×6×6=

..............................

.......................................

....................................................... ................................................

2. Scrivi le potenze sotto forma di moltiplicazione e indica il risultato. Segui l’esempio. Esempio: 34 = 3 × 3 × 3 × 3 = 81 54 = .................................................................

35 = ...................................................................

62 =

.................................................................

106 =

92 =

.................................................................

63 = ...................................................................

73 =

.................................................................

112 =

105 = 24 =

................................................................

................................................................

..............................................................

53 = ...................................................................

.................................................................

84 = ...................................................................

3. Rappresenta i seguenti numeri sotto forma di potenze di 10. Segui l’esempio. (Ricorda che 100 = 1). Esempio: 1 324 = (103 × 1) + (102 × 3) + (101 × 2) + (100 × 4) = 1 000 + 300 + 20 + 4 11 432 =

............................................................................................................................... ............

13 428 =

............................................................................................................................... ............

14 320 =

............................................................................................................................... ............

19 876 =

............................................................................................................................... ............

12 400 =

............................................................................................................................... ............

21 453 =

............................................................................................................................... ............

45 000 =

............................................................................................................................... ............

32 763 =

............................................................................................................................... ............

107 426 =

............................................................................................................................... ..........

1 308 572 =

............................................................................................................................... .......

279


classe

Scheda 6

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le quattro operazioni 1. Esegui in colonna sul tuo quaderno le seguenti operazioni. a. 23 456 + 98 765 + 7 890 = 91 313 + 8 787 + 86 512 = 2 451 999 + 100 800 + 32 876 = 727 908 + 314 989 + 55 765 = c. 873,41 + 1 326,9 + 5 679 = 350,19 + 76,582 + 8,2 = 241,8 + 0,05 + 34,76 = 113,5 + 78,901 + 0,776 =

b. 456 783 + 1 568 987 + 33 862 + 12 005 = 6 700 + 86 433 + 9 087 444 + 406 219 = 530 987 651 + 24 789 000 + 10 998 993 = 3 091 665 + 18 898 543 + 50 000 + 987 = d. 57 897 + 345,78 + 18 099 = 3 653 + 0,14 + 77,56 + 541 = 5 678,31 + 44 080 + 345,77 + 868 + 2,3 = 131,45 + 9,541 + 781 + 6 702,8 + 1 956 =

2. Esegui in colonna sul quaderno le seguenti operazioni; poi fai la prova. a. 50 780 – 23 567 = 42 560 000 – 324 769 = 56 000 000 – 8 991 227 = 520 987 000 – 128 900 654 =

b. 98,345 – 12,568 = 145,78 – 64,1 = 3 897,25 – 444,998 = 813,094 – 137,729 =

c. 825 – 79,88 = 1 780 – 332,9 = 6 000 – 2 349,904 = 750 – 143,678 =

d. 735 × 30 = 961 × 546 = 2 380 × 6 850 = 56 979 × 778 =

e. 81,6 × 8,7 = 243,55 × 0,4 = 870,9 × 0,07 = 0,554 × 0,738 =

f. 189 × 25,6 = 93,88 × 450 = 349 × 4,753 = 51,708 × 129 =

g. 2 100 : 70 = 715 500 : 540 = 112 810 : 290 = 998 400 : 6 400 =

h. 124,6 : 14 = 4 023,39 : 69 = 1 367,52 : 518 = 1 561,365 : 85 =

i. 34,83 : 2,58 = 463,892 : 5,2 = 16,872 : 0,37 = 1 091,2 : 12,4 =

3. Calcola approssimando ai decimi, centesimi o millesimi. decimi

centesimi

millesimi

280

420 : 32 = ...................

689 : 98 = ...................

1 525,3 : 235 = ...................

950 : 85 = ...................

792 : 25 = ...................

7,5 : 1,3 = ...................

726 : 62 = ...................

3 921 : 372 = .................. 45,8 : 60,3 = ...................

62 : 89 = ..................

551 : 78 = ..................

923,5 : 88,6 = ..................

57 : 39 = ..................

456 : 931 = ..................

5 865 : 78,9 = ..................

23 : 96 = ..................

348 : 245 = ..................

567 ,91 : 33,7 = ..................

85 : 63 = ...................

523 : 894 = ...................

6,5 : 9,7 = ...................

49 : 72 = ...................

491 : 625 = ...................

0,38 : 1,23 = ...................

15 : 89 = ...................

781 : 904 = ...................

56,7 : 69,5 = ...................


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il calcolo mentale 1. Esegui i calcoli a mente applicando la proprietà commutativa e associativa. Segui l’esempio. Esempio: 7 000 + 30 000 + 3 000 = (7 000 + 3 000) + 30 000 = 10 000 + 30 000 = 40 000 3 500 + 15 000 + 1 500 = 1 700 + 5 000 + 300 =

classe

5 Scheda 7

nome

...............................................................................................................

.................................................................................................................. ..

6 000 + 38 000 + 4 000 + 2 000 = 3 500 + 15 000 + 1 500 =

.................................................................................................

...............................................................................................................

150 000 + 27 500 + 50 000 + 2 500 =

..........................................................................................

2. Esegui i calcoli a mente applicando la proprietà invariantiva. Segui l’esempio. Esempio: 360 – 110 = (360 – 10) – (110 – 10) = 350 – 100 = 250 280 – 130 =

............................................................................................................................... .......

1 200 – 700 =

............................................................................................................................... ....

3 270 – 1 070 = 1 700 – 850 =

............................................................................................................................... .

............................................................................................................................... ....

3. Esegui i calcoli a mente applicando la proprietà commutativa e associativa. Segui l’esempio. Esempio: 3 × 65 × 2 = (3 × 2) × 65 = 6 × 65 = 390 2 × 78 × 5 =

............................................................................................................................... ......

8 × 30 × 5 =

............................................................................................................................... ......

5 × 4 × 25 × 3 =

..............................................................................................................................

5 × 4 × 400 × 2 × 1 =

.....................................................................................................................

4. Esegui i calcoli a mente applicando la proprietà dissociativa. Segui l’esempio. Esempio: 30 × 25 = 30 × 5 × 5 = 150 × 5 = 750 12 × 24 =

............................................................................................................................... ...........

259 × 25 = ............................................................................................................................... ......... 150 × 15 = ............................................................................................................................... ......... 50 × 16 =

............................................................................................................................... ...........

281


classe

Scheda 8

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

Risolvo i problemi • 1 1. Risolvi i seguenti problemi. a. Matilde esegue un compito

in classe di aritmetica con quattro diversi esercizi: al primo esercizio vengono assegnati 1,2 punti, al secondo 3,6 punti, al terzo 0,4 punti, al quarto 4,8. Quale voto prende Matilde se gli esercizi sono tutti esatti? b. Elisabetta va a fare acquisti

con una banconota da € 50. Sapendo che vuole comperare una maglietta da € 14,80, un paio di pantaloni da € 36 e una cintura da € 4,5 quanti euro mancano a Elisabetta per poter acquistare ciò che desidera? c. Per confezionare una torta per

4 persone si utilizzano 200 g di farina, 140 g di zucchero, 8 g di lievito e 400 g di mele. Quanto pesano in tutto gli ingredienti utilizzati se si deve confezionare una torta per 8 persone? d. Un televisore costa € 960 e viene

pagato versando € 200 al momento dell’acquisto più 8 rate mensili. Quanto si deve versare ogni mese per pagare il televisore?

282

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Risolvo i problemi • 2 1. Risolvi a mente i seguenti problemi. a. Un carretto vuoto pesa 30 kg; se

contiene 40 kg di legna, quanto pesa in totale quando è pieno?

classe

5 Scheda 9

nome

b. Un barattolo di marmellata pesa

600 g. Se il barattolo vuoto pesa 100 g, quanta marmellata contiene? c. Una brocca piena pesa 1,2 kg; se

contiene 1 litro d’acqua, quanto pesa la brocca vuota? d. Due scatole piene di caramelle pesano 1 000 g; se le scatole vuote pesano 100 g

ciascuna, quante caramelle ci sono in tutto?

2. Risolvi i seguenti problemi utilizzando il diagramma a blocchi. Lavora su un foglio a quadretti che allegherai alla scheda. a. Alcune cassette che contengono in totale 100 kg di patate hanno un peso lordo

di 116 kg. Quante cassette ci sono se ciascuna pesa 0,8 kg? b. Il signor Gino acquista 15 kg di marmellata confezionati in 24 vasetti che pesano,

vuoti, 2 hg ciascuno; se ripone i barattoli su delle mensole che sostengono al massimo 18 kg di peso, potrà utilizzare una sola mensola? c. Un fioraio compra il materiale per seminare dei fiori in alcuni vasi. Sapendo che tutto

il materiale, composto da terra, vasi e semi pesa 50 kg, che la terra pesa 38 kg e i semi 0,8 kg, quanto pesano in tutto i vasi? d. Il sacchetto della spesa di Matilde pesa 3,9 kg e contiene 20 brioches da 50 g

cadauna, 12 succhi di frutta da 200 g e 3 tavolette di cioccolato da 150 g. Quanto pesa il sacchetto vuoto? e. Un fruttivendolo acquista 12 cassette di pesche

che pesano 72 kg in tutto e spende € 129,6. Sapendo che ogni cassetta vuota pesa 0,6 kg, calcola il costo delle pesche al chilogrammo.

283


classe

Scheda 10

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Espressioni e problemi 1 Completa le operazioni dei diagrammi, poi risolvili e riscrivili sotto forma di espressione. 24

30

32 + ......

8

40

140

32

157

+

......

......

18

19

– ......

+

+

......

......

:

......

......

(.......... + .......... ) + (.......... + .......... ) – 40 =

{[(.......... – .......... ) + (.......... – .......... )] : 19} =

..........

+ .......... – 40 =

{[(.......... + .......... )] : 19} =

..........

– 40 = ..........

{.......... : 19} = ..........

2 Esegui sul quaderno le seguenti espressioni. a. (20 + 10) : (30 – 20) + (6 × 8 + 2) – (14 × 1) = b. 56 : [32 : (8 × 2) + (27 – 24) × 2] = c. {[(25 + 16) + 31] : 12} – 3 =

3 Inventa e scrivi sul quaderno un problema per ciascuna espressione, rappresentando la soluzione anche con un diagramma. a. (21 + 18) : 3 = b. 50 000 – (2 500 × 4) + (3 800 × 5) =

4 Risolvi sul tuo quaderno i seguenti problemi impostando la soluzione con un’espressione. a. I genitori di Tommaso addobbano

la casa per la festa del bambino con i palloncini: 25 rossi, 18 azzurri, 12 gialli e 8 verdi. Purtroppo ne scoppiano 5 rossi e 2 gialli. Quanti palloncini rimangono per l’addobbo? b. Luigi ha nel suo astuccio 64 pennarelli

e 120 matite. Andrea ha invece 50 pennarelli e 98 matite. Quanti oggetti ha in meno Andrea?

284

c. Il peso lordo di una cesta di mele

è di kg 47,5. La tara è di kg 3,7. Se le mele costano E 1,81 al kg. Qual è il loro valore netto? d. La famiglia Rossi parte per le vacanze.

All’inizio del viaggio il contachilometri segna 58 050 km; all’arrivo ne segna 58 540. Se sono stati percorsi in media 14 km con un 1 litro di benzina, che costa E 1,20, qual è stata la spesa totale per il carburante?


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Frazioni e percentuali 1 Completa la seguente tabella. Numero decimale Frazione decimale

12%

80 100

...............................

...............................

......

0,16

......

...............................

......

0,25

......

...............................

......

13%

......

...............................

2 Calcola e scrivi le seguenti percentuali.

Percentuale

12 100

0,12

il 15% di € 2 000

il 9% di € 3 000

il 5% di € 9 000

..............................

..............................

..............................

3. L’areogramma rappresenta gli alberi presenti in un vivaio. Scrivi la frazione e la percentuale rappresentata da tigli, faggi e querce. Tigli ........................

classe

Scheda 11

nome

FAGGI

Faggi ........................ Querce ........................

TIGLI

QUERCE

4. Completa la tabella di calcolo delle percentuali di sconto sui vari prezzi. Prezzo all’origine

Sconto 10%

€ 50

€5

€ 75 € 300

Sconto 20%

Sconto 30%

Sconto 40%

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

..........................

€ 90

..........................

5. Completa gli scontrini della pizzeria e della libreria. 3 pizze da € 5,50 1 bottiglia di acqua 3 dolci da € 2,50 Totale parziale Servizio 12% Totale finale

..................................

CD-rom

€ 22

€ 2,50

libro

€ 16,50

..................................

agenda

€ 7,50

..................................

Totale parziale

..................................

..................................

Sconto 8%

..................................

..................................

Totale finale

..................................

285


classe

Scheda 12

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Lo sconto 1 Risolvi il problema guidato. Guido, appassionato di pattinaggio, approfitta dei saldi per acquistare un paio di pattini nuovi. Visitando i negozi porta con sé lo specchietto preparato a scuola per calcolare la percentuale di sconto e quindi il prezzo effettivo da pagare. Osserva i dati e aiuta Guido a fare i calcoli. DATI Costo di 1 paio di pattini: € 120

Sconto: 15%

Calcolo dello sconto 15 Lo sconto del 15% corrisponde ai 100 di € 120. Sconto 15% di e 120 = (120 : 100) × 15 = ............. × 15 = € ............. (= valore dello sconto) Cacolo del prezzo scontato Prezzo iniziale – valore dello sconto = prezzo scontato € ............. – € ............. = € .............

2. Calcola il prezzo scontato dei prodotti indicati, compilando la seguente tabella. Merce

286

Prezzo Sconto confezione

Formaggio

€ 2,50

12%

Pasta

€ 1,10

15%

Vino

€ 4,50

5%

Olio

€7

10%

Caffè

€ 3,50

20%

Cacao

€ 2,2

30%

Prosciutto

€4

12%

Operazioni e prezzo scontato (2,50 : 100) × 12 = 0,30 2,50 – 0,30 = € ............. .....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le misure 1 In ogni riga, confronta le misure, poi colora di rosso la misura maggiore e di verde quella minore. Misure di lunghezza 45 m

48 dam

52 dm

450 cm

1,25 dam

14 m

1 800 cm

98 dm

8,4 m

6,2 dam

74,3 dm

10 000 mm

Scheda 13

nome

Misure di massa 20 kg

150 dag

2 500 hg

3 000 g

700 hg

6500 dag

8 000 dg

55 kg

25 g

4,5 cg

0,85 dag

0,75 hg

Misure di capacitĂ 800 l

81 dal

0,9 hl

9 500 ml

2,5 dl

35 cl

400 ml

8,5 l

0,88 dl

0,75 l

0,8 cl

0,09 dal

287


classe

Scheda 14

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Misure e problemi • 1 1 Completa la tabella (esegui i calcoli sul quaderno). Alimenti

Prezzo per ettogrammo

Quantità acquistata

pancetta

€ 2,13

250 g

mozzarella

€ 2,9

0,4 kg

mortadella

€ 2,21

1,5 hg

salame

€ 3,59

500 g

formaggio

€ 3,54

80 dag

prosciutto cotto

€ 2,21

3,5 hg

prosciutto crudo

€ 3,77

2 hg Spesa totale

Spesa .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... ....................................

2. Calcoli veloci. Scrivi il risultato al posto dei puntini. a. Quanti dm ci sono in 20 m?

..................

b. Quanti hg ci sono in 2,5 kg?

.................

c. Quanti m ci sono in 7,8 km?

.................

d. Quanti l ci sono in 12 dl?

......................

e. Quanti cartoni da mezzo litro si possono riempire con 1,5 hl di latte? ......................................................................

f. 1 kg di pane al sesamo costa € 3,54. Quanto costano 2 500 g? ....................... g. Se un uovo pesa mediamente 80 g, quanti dag pesano 15 uova? ................

h. Gustavo acquista 1 kg di insalata. Dopo averla pulita, il peso dell’insalata è di 700 g. Quanti hg ci sono di scarto? ................. i. Un fustino di sapone per lavatrice pesa 15 kg. La mamma ne consuma i 2 . Quanti g ne ha usati? Quanti 5 hg di sapone rimangono? ......................................................................

j. Da casa a scuola devo percorrere 1 500 m. Se ne ho già percorsi la metà, quanti hm mancano per arrivare a scuola? .............................

3. Risolvi i seguenti problemi sul quaderno. a. Una pista ciclabile è formata da 4

tratti: il primo di 1 280 m, il secondo di 29 hm, il terzo di 1,55 km, il quarto di 137 dam. Quanti chilometri fa il ciclista che la percorre 5 volte?

288

b. Luigi scarica 30 casse di frutta che

pesano kg 24 ciascuna. Poiché ogni cassetta vuota pesa mediamente 1,50 kg, qual è il peso netto complessivo?


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Misure e problemi • 2 1 Risolvi i problemi sul quaderno. a. In un flacone ci sono 125 g di sciroppo

composti da 0,9 g di sostanze medicamentose, 5 dg di aromi dolci e il rimanente da acqua. Quanto pesa l’acqua contenuta nel flacone di sciroppo? b. Per la festa della scuola si comprano

2 scampoli di stoffa, uno blu e uno verde, che servono per confezionare i costumi della recita di fine anno. Un taglio di stoffa è lungo 12,4 m, l’altro 156 dm. Se la stoffa costa € 28 al metro, quanto si spende in tutto? c. Giovanni, famoso tra gli amici per le

sue immersioni subacquee, pesa la sua bombola di ossigeno: 13,2 kg. Per la sua immersione odierna prevede

1

di consumare del contenuto. Quanti 4 ettogrammi peserà la bombola di Giovanni dopo l’immersione?

Scheda 15

nome

d. Un erborista prepara alcune bottigliette di profumo da 50 ml ciascuna. In ogni bottiglia ci sono 16 ml di essenza di mughetto, 0,9 cl di alcol e il resto

è formato da oli aromatici. Quanti decilitri di oli servono per preparare 50 confezioni di profumo? e. Il vino contenuto in una bottiglia misura 0,75 l e costa € 4,20. Nella

stessa enoteca viene venduto lo stesso vino in fiaschi che ne contengono il triplo e costano € 11,40. Sai dire quale confezione è più conveniente? Quanto si risparmia per ogni litro?

2. Esegui le seguenti equivalenze. 5,12 m =

........................

cm

9l =

4,3 mm =

......................

dm

17 cl =

m

3,6 hl =

50 km =

...........................

2,23 dam =

...................

dm

...............................

dal dl

0,4 kg =

..........................

hg

l

2,15 g =

..........................

dg

hl

35 kg =

.............................

..............................

..............................

520 dal =

.........................

13,6 g = ........................ dag

g

3. Colora per ciascuna equivalenza solo le due risposte giuste. 6m=

60 cm

60 mm

60 dm

600 dm

0,6 dam

12 hm =

1,2 m

120 dam

1 200 m

1 200 dm

0,12 cm

82 kg =

820 hg

8,2 hg

0,82 mg

8 200 g

82 000 g

4 hg =

4 000 kg

40 dag

0,4 kg

0,4 dg

4 000 mg

7l=

70 dl

70 hl

700 hl

0,7 dal

0,07 dal

8,6 dal =

0,86 l

0,086 hl

0,86 hl

860 l

860 dl

289


MATEMATICA

classe

Scheda 16

5

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Misure di superficie e di volume 1 Esegui le seguenti equivalenze con le misure di superficie. a. 7,32 dm2 =

........................................

cm2

b. 4 763 km2 =

4,86 cm2 =

........................................

dm2

5 100 m2 =

........................................

............................................

dm2

200 km2 =

...........................................

m2

...............................................

m2

1,9 m2 =

368 cm2 = ............................................ m2

3 hm2 =

8 143 cm2 =

......................................

dm2

50 000 m2 =

0,0008 m2 =

......................................

cm2

0,4 dm2 =

...................................... hm2

km2

......................................

km2

..........................................

cm2

2 Esegui le seguenti equivalenze con le misure agrarie. a. 81 ha = 552

.................................................

dam2

72 ha =

=

..........................................

................................................

ca ca

320 a =

m2

0,8 a =

30 a = .................................................... ca 710

dam2

0,6 a =

= ............................................ a

.................................................

b. 4,1 ha =

m2

ca

................................................ ................................................

m2

................................................... ha

252 ca =

.................................................. a

60 000 ca =

............................................. a

0,009 km2 =

......................................... ha

3 Risolvi i seguenti problemi sul quaderno. a. Un terreno di 150 a è stato coltivato per i 3 . Quanti ha di terreno rimangono 5 incolti? b. Antonio possiede un campo lungo 280 m e largo 170 m. Raccoglie 24,99 Mg di frumento. Quanto ha prodotto ciascuna ara?

4. Scrivi sotto forma di numero decimale. 4

m2

7

m2

e 58 e2

dm2

dm2

=

= 4,58

530 7

cm2

e 21

e 95

a. 48 cm3 = 0,048

m2

.................................

mm2

mm2

=

841 dm2 e 9 cm2 =

=

dm2

............................. cm2

................................. cm2 ...............................

1,75

=1

cm2

290

m2

e 75

5 000

cm3

=5

............................................

0,803 m3 = 803 0,04 m3 = 40

.......................................

.........................................

.............................................

537 dm3 = 0,537 .......................................

dm2

5. Scomponi le seguenti misure. m2

.........................................

57 dm3 = 57 000

........................................ m2

5 dm2 e 96 cm2 = cm2

6. Scrivi l’unità di misura mancante.

dm2

41,785 = .................................................. 2 7 312 mm = ................................................... 0,9 dm2 = ........................................................ 908,26 m2 = .................................................... 5,1975 m2 = ....................................................

b. 21,46 dam3 = 21 460 0,0065 m3 = 6 500 3 dm3 = 0,003 15

cm3

...............................

....................................

...........................................

= 0,015

.........................................

89 000 cm3 = 89 ........................................ 15,930 dm3 = 15 930 7 500

cm3

= cm

...............................

.........................................


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il perimetro dei poligoni 1 Calcola il perimetro di ogni coppia formata da due figure affiancate. Che cosa osservi?

3 cm

2 cm

3 cm

P = …………

classe

Scheda 17

nome

P = ………… 4 cm

3 cm

6 cm 3 cm

3,5 cm P = …………

P = …………

5 cm

3,5 cm

Risposta: ............................................................................................................................... ...........

2 Accanto a ciascuna figura data, disegnane un’altra di forma diversa che abbia lo stesso perimetro. Controlla le misure con il tuo righello.

3 cm

P = ………… 3 cm 2,5 cm

2,5 cm

3 cm P = ………… 4 cm

291


classe

Scheda 18

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L’area dei poligoni 1 Calcola l’area della parte grigia di ciascuna figura.

D

C

A

B AB = 6 cm

G

E

F EF = 6,5 cm

BC = 3 cm

Area = ……………………………

N

H

FG = 2 cm

Area = ……………………………

M

R

I IL = 3 cm

L LM = 4 cm

Q

O

P OP = 7,5 cm

Area = ……………………………

PQ = 2,5 cm

Area = ……………………………

Z V

S ST = 4 cm

U

T TU = 4 cm

Area = ……………………………

292

Y

W WX = 3,5 cm

X XY = 5 cm

Area = ……………………………


classe

MATEMATICA

..................................................................................................

............................

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Perimetro, apotema e area dei poligoni regolari 1. Svolgi i calcoli sul quaderno e completa la tabella. numeri fissi triangolo equilatero quadrato pentagono regolare esagono regolare ettagono regolare ottagono regolare ennagono regolare decagono regolare

0,288 0,5 0,688 0,866 1,038 1,207 1,374 1,538

classe

poligono

lato

perimetro apotema

triangolo equilatero

40 mm

.................

.................

quadrato

12 cm

.................

.................

pentagono

30 m

.................

.................

esagono

60 cm

.................

.................

ottagono

60 mm

.................

.................

Scheda 19

nome

2. Di ciascun poligono regolare, dopo aver misurato il lato, calcola il perimetro, l’apotema e l’area. E

D

C E A

B

lato ................. cm perimetro ................ cm apotema ....... cm area ............... cm2

C A

B

lato ................. cm perimetro ................ cm apotema ....... cm area ............... cm2

D

F C

F A

B

lato ................. cm perimetro ................ cm apotema ....... cm area ............... cm2

E

G

D

H

C A

B

lato ................. cm perimetro ................ cm apotema ....... cm area ............... cm2

3. Tutti i poligoni regolari rappresentati hanno lo stesso perimetro: 240 cm. Calcola il lato, l’apotema e l’area di ciascuno.

perimetro = perimetro = perimetro = perimetro = perimetro = 240 cm 240 cm 240 cm 240 cm 240 cm lato ................. cm lato ................. cm lato ................. cm lato ................. cm lato ................. cm apotema ....... cm apotema ....... cm apotema ....... cm apotema ....... cm apotema ....... cm area ............... cm2 area ............... cm2 area ............... cm2 area ............... cm2 area ............... cm2

293


classe

Scheda 20

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Problemi di geometria 1 Completa la tabella, calcolando perimetro e area e scrivendo le formule corrispondenti. Poligoni nome misure

perimetro formula calcolo

area formula

calcolo

quadrato

l = 8,2 dm

l×4

......................

......................

......................

rettangolo

b=7m h = 2,5 m

......................

......................

......................

......................

b = 12,5 cm h=6m l = 10 cm

......................

......................

......................

......................

B = 9,5 cm b = 7,2 cm h=5m l = 4,9 cm

......................

......................

......................

......................

D = 20 cm d = 14 cm l = 11,5 cm

......................

......................

......................

......................

triangolo

trapezio

rombo

2. Scrivi sul quaderno un problema per ciascuna figura e risolvilo.

10 cm

24 mm

16 cm

6 cm

7,2 cm

12 cm

3. Risolvi sul quaderno i seguenti problemi, disegnando le figure. a. Una ruota ha il raggio di 25 cm. Calcolane l’area. b. Il perimetro di un triangolo equilatero è di 65,4 cm. Quanti m2 misura la sua area? c. Le dimensioni di un campo da tennis sono rispettivamente di 23,77 m e 10,97 m.

Qual è l’area? d. Calcola l’area laterale e totale di un parallelepipedo sapendo che l’altezza è di 50 cm, il perimetro di base è 98 cm e che una delle due dimensioni di base è 32 cm. e. Una piscina a forma di cubo ha lo spigolo di 5 m. Deve essere rivestita lateralmente di piastrelle quadrate con il lato di 10 cm. Quante piastrelle occorrono?

294


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

classe

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La circonferenza e i solidi 1 Disegna una circonferenza di 4 cm di diametro, poi individua su di essa un arco e traccia una corda e un raggio. Colora una semicirconferenza di rosso e l’altra di azzurro.

Scheda 21

nome

2 Osserva i solidi rappresentati e poi completa la tabella.

Facce che non sono poligoni

Facce che sono poligoni Numero delle facce

Quadrati

Rettangoli

Triangoli

Altri poligoni

Cerchi

Altri

A B C D E F G H

295


classe

Scheda 22

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Traslazione, rotazione, simmetria 1 Riproduci più volte le figure con la traslazione indicata. 6

5

2 Osserva le seguenti coppie di frecce e scrivi se hanno ruotato, in senso orario, di di

1 , 4

1 3 o di di giro 2 4

(cioè di 90°, 180° o 270°).

3 Completa, disegnando le figure in posizione simmetrica rispetto all’asse di simmetria.

296


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Trasformazioni simili 1. Ingrandisci le figure sulle griglie con i quadretti doppi rispetto a quelli di partenza.

2. Rimpicciolisci le figure sulle griglie con i quadretti con i lati lunghi la metà di quelli delle griglie di partenza.

classe

5 Scheda 23

nome

3. Leggi la spiegazione ed esegui ciò che ti viene richiesto. Osserva l’esempio: ciascun segmento del vaso piccolo è 2 volte minore, cioè 1 , di quello corrispondente del vaso più grande; il rapporto 2 di rimpicciolimento è di «1 a 2» (1 : 2). Il vaso grande, invece, è ingrandito rispetto a quello piccolo in scala 2 : 1 (2 a 1). Riproduci sulla terza griglia il vaso piccolo in scala 3 : 1.

297


classe

Scheda 24

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le relazioni e il diagramma di Venn 1. L’insieme A contiene numeri che sono divisori dei numeri contenuti nell’insieme B. Metti in relazione i numeri del primo insieme con almeno un numero del secondo. Completa la tabella mettendo la crocetta al posto giusto. Sapresti dire qual è la relazione inversa che lega i numeri dell’insieme B con quelli dell’insieme A? 3

12

2 63

4 7

5

8

20

21

24 9

49

A

B

2 3 4 5 7 9

8

12

20

x

x

x

21

24

49

63

x

2. Inserisci i numeri nel diagramma di Venn e completa il cartellino. {4 6 8 12 14 16 18 20 22 24 30}

Multipli di 4

Multipli di 6

..................................................... ………………………………………

..........................................

3. Inserisci al posto giusto nel diagramma di Venn i numeri da 1 a 20. Multipli di 3

Numeri pari

Numeri minori di 10 ..........................................

298


classe

..................................................................................................

............................

MATEMATICA

5

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La probabilità 1 Osserva con attenzione e poi rispondi alle domande. 1

4

3

2

classe

Scheda 25

nome

• Da quale contenitore ho più probabilità di estrarre il dischetto grigio chiaro?

.........

• Da quale contenitore ho più probabilità di estrarre il dischetto grigio scuro? ........... • Da quale contenitore ho più probabilità di estrarre il dischetto bianco? • Da quale contenitore ho più probabilità di estrarre il dischetto nero?

....................

........................

• Quante possibilità ho di estrarre il dischetto bianco dal contenitore n. 3?

.................

• Nel contenitore 2 quale dischetto ho meno possibilità di estrarre?

..............................

• Nel contenitore 4 quale dischetto ho meno possibilità di estrarre?

..............................

• Quante possibilità ho di estrarre il dischetto bianco dal contenitore n. 1? • Quante possibilità ho di estrarre il dischetto nero dal contenitore n. 2?

.................

.....................

• Nel contenitore 4 ho più possibilità di estrarre un dischetto grigio scuro o grigio chiaro? ............................................................................................................................... .............................

• Non vorrei estrarre un dischetto nero; da quale contenitore ho meno possibilità di pescarlo? ............................................................................................................................... .............................

2. Risolvi il seguente problema. • Ogni quadretto rappresenta un libro che si trova sulla libreria di Giulia. Quanti libri ha Giulia? ....................................................... Usando la percentuale calcola le probabilità che ha Giulia di scegliere al buio un libro di fantascienza.

Libri di fantascienza

Libri umoristici

Libri di avventura

299


classe

Scheda 26

5

MATEMATICA

nome

..................................................................................................

classe

............................

data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Temperatura e statistica 1. I termometri disegnati nei riquadri indicano la temperatura registrata ogni due ore in una città. Scrivi sotto a ciascun termometro la temperatura segnata. ore 2

ore 4

ore 6

ore 8

ore 10

ore 12

........... °C

........... °C

........... °C

........... °C

........... °C

........... °C

ore 14

ore 16

ore 18

ore 20

ore 22

ore 24

........... °C

........... °C

........... °C

........... °C

........... °C

........... °C

2. Rappresenta con un diagramma cartesiano le temperature registrate in quella città e calcola la media delle temperature di quel giorno. 15° 14° 13° 12° 11° 10° 9° 8° 7° 6° 5° 4° 3° 2° 1° 0°

300

ore 2

ore 4

ore 6

ore 8 ore 10 ore 12 ore 14 ore 16 ore 18 ore 20 ore 22 ore 24


Appunti ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................

301


Appunti ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................

302


Appunti ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................

303


Appunti ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................ ............................................................

304


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.