Viktor & Rolf

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“Sii soltanto normale, allora sarai abbastanza pazzo.” Viktor & Rolf. Brand Image and Communication – Prof.ssa Aurora Fiorentini Studentessa Silvia Valesani Giugno 2013

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Picture from Autumn/Winter 2010/2011 Viktor & Rolf Collection

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Indice 1. Lo Stato dell’Arte 2. La Filosofia del Brand 3. La Linea del Tempo 4. La Storia o Lo Stile o L’Ispirazione e il Metodo o Le origini Haute Couture o L’evoluzione Prêt-à-porter o Le Collezioni Donna – Le Premier Amour  Haute Couture  Prêt-à-porter o Le Collezioni Uomo – Bienvenu Monsieur! o Gli Accessori - De la Tête aux Pieds o V&R Eyewear – L’Oeil du Cyclone o Le Fragranze - Le Jardin des Parfums  Il Packaging o Gli Editoriali

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12 14 18 20 26 30 34 38 44 47 57 93 98 102 106 112 116


5. La Comunicazione del Brand o Le Campagne Pubblicitarie  Moda  Fragranze o Da Stilisti a Scrittori, sulle orme di Esopo o Il Benefit Marketing o La Moda per l’Arte - Le Installazioni e le Mostre o Very Important Events o “L’unione fa la forza” – Le Collaborazioni  Artistiche  Commerciali o Gli Archistars di Fiducia o Il Quartier Generale o Store Locator o La Comunicazione Web  Il Sito Ufficiale  Viktor & Rolf’s Networks 6. I Contatti 7. La Bibliografia 8. La Sitografia

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122 126 127 138 142 146 156 160 163 172 176 180 184 185 190 192 194 196


Collage from Dazed & Confused February 2010

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1. Lo Stato dell’Arte 11


Lo Stato dell'Arte Azienda

Viktor & Rolf BV Private Company

Nazione

Olanda

Fondatori

Viktor Horsting – Rolf Snoeren

Anno di Fondazione

1993

Sede Storica

Belleville, Parigi

Sede Attuale

Herengracht 446, Amsterdam

Proprietà attuale

Only The Brave (51%) - Viktor Horsting – Rolf Snoeren

Presidente

Renzo Rosso (Only the Brave)

CEO

Birgit Adels

Arti Director

Viktor Horsting - Rolf Snoeren

Prodotto/Settori

Haute Couture Donna, Prêt-à-porter Donna, Prêt-à-porter Uomo, Accessori e Fragranze

Linee

Viktor & Rolf Viktor & Rolf Monsieur Viktor & Rolf Vision Viktor & Rolf Parfums

Licenze

L’Orèal, Staff International

Archistars

Siebe Tettero – Sherrie Zwail

Fatturato (annuo)

20 milioni di Euro (2012)

Rivenditori Ufficiali in Italia

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Rivenditori Ufficiali nel mondo

Australia 2; Austria 2; Belgio 2; Cina 3; Danimarca 1; Francia 46; Georgia 1; Germania10; Grecia 2; Hong Kong 23; Giappone 18; Kuwait 2; Libano 4; Monaco 1; Olanda 10; Norvegia 1; Polonia 4; Russia 2; Arabia Saudita 3; Dlovenia 1; Svezia 2; Svizzera 2; Taiwan 6; Turchia 15; United Kingdom 7; United States 25.

Sito Web

www.viktor-rolf.com 12


2. La Filosofia del Brand 13


La Filosofia del Brand Per i visionari Viktor & Rolf, la moda è un antidoto alla realtà ed ha il potere della metamorfosi oltre a quello di fornire una finestra su un mondo differente, magico. I due stilisti lavorano quindi su una meta-moda, ossia una moda che riflette se stessa e, allo stesso tempo, si oltrepassa, una moda che si configura in uno spazio quasi onirico. Il sogno è la condizione fondamentale che orienta i due stilisti, così come la capacità di comunicarlo. Ciò che li ispira è la moda in sé e la filosofia del brand può essere riassunta in “Viktor & Rolf stessi”. Nonostante ciò possa sembrare egoistico, la coppia ha un’alta considerazione del mondo circostante dato che “ragionare in funzione degli altri” è una delle più rilevanti lezioni che Viktor & Rolf abbiano mai imparato. Un altro elemento strutturale dell’identità del marchio è la comunicazione. Entrambi gli stilisti, infatti, ritengono essenziale che vengano diffusi messaggi attraverso le loro collezioni, dunque mai fini a se stesse, ed altrettanto essenziale che il pubblico sia sollecitato a carpire tali messaggi in ogni modo possibile. Le loro collezioni sono per chiunque riesca ad apprezzarle. Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach diceva: “La nostra era preferisce l’immagine alla cosa, la copia all’originale, la rappresentazione alla realtà, l’apparenza all’essere” e ciò rispecchia al meglio il pensiero di Viktor & Rolf. Altrettanto, i due stilisti condividono la visione dell’artista Andy Warhol, capace di esistere sia internamente che esternamente alla cultura del consumismo: Viktor & Rolf la amano e si sentono privilegiati al suo interno ma contemporaneamente ne offrono una ormai nota cronaca di punti deboli.

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La Filosofia La regola principale del lavoro di Viktor & Rolf è operare “without losing control”, come affermano in un’intervista al magazine i-D: perdere le redini è ciò che fa loro più paura. Quello che desiderano maggiormente è, invece, utilizzare la loro creatività per fare quotidianamente del mondo un posto migliore e più interessante: “Because we’re worth it”.

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Picture from Autumn/Winter 2010/2011 Viktor & Rolf Collection

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3. La Linea del Tempo 17


La Linea del Tempo 1992 V&R si diplomano presso Artez Institute of the Arts ad Arnhem

2008 V&R inaugurano la mostra “The House of Viktort & Rolf” presso la Barbican Art Gallery di Londra

1998 V&R presentano la loro prima collezione Haute Couture a Parigi

2003 V&R presentano la 1996 V&R riscuotono attenzione loro prima collezione Uomo grazie a “Launch”, un’installazione chiamata Monsieur esposta presso la Torch Gallery di Amsterdam Autumn/Winter 2003-04 “One Woman Show”: V&R disegnano una collezione dedicata all’attrice Tilda Swinton

2013 V&R presentano la nuova piattaforma web “The World Round Web” 2008 V&R entrano a far parte del gruppo OTB di Renzo Rosso Spring/Summer 2010 “Cutting Edge Couture”: V&R si affermano come talenti geniali del fashion system

2003 V&R 2006 V&R collaborano approdano 2011 Viene edita la versione con il gigante svedese all’eyewear con inglese del primo libro di favole Viktor & Rolf Vision H&M e presentano la loro di V&R “Sprookjes”, sotto il nome prima fragranza maschile “Fairy Tales” “Antidote” 2009 Dopo “Antidote”, 2000 V&R presentano la V&R lanciano la seconda loro prima collezione fragranza maschile Pret – a - Porter “Spicebomb” 1993 V&R si aggiudicano tre premi al Salon des Jeunes Stylistes di Hyeres, in Francia

2005 La partnership con L’Oreal sfocia nel lancio della prima fragranza targata V&R “Flowerbomb”, avvenuto tramite l’omonimo fashion show

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4. La Storia 19


La Storia Viktor Horsting (27 Maggio 1969, Geldrop) e Rolf Snoeren (19 Dicembre 1969, Dongen) si sono incontrati per la prima volta nel 1988 presso Artez, l’Accademia delle Arti e del Design dei Paesi Bassi, ad Arnhem, che frequentavano entrambi come studenti. Una volta terminato il loro percorso e quindi diplomatisi nel Luglio del 1992, si sono trasferiti a Parigi, città che si è poi rivelata fondamentale per la loro carriera: i due desideravano infatti sfuggire alla noia che avevano provato durante l’adolescenza nelle piccole e silenziose cittadine dell’Olanda del Sud. Un anno dopo, precisamente nell’Aprile 1993, la prima collezione dei due giovani designers ha vinto tre premi presso il “Salon européen des jeunes stylistes”, un festival di moda organizzato nella cittadina francese di Hyères. La collezione era basata su processi di distorsione, ricostruzione e stratificazione ed esprimeva in modo già abbastanza chiaro la propensione dei due creativi per vestiti scultorei e sperimentali. Poco dopo, Viktor & Rolf sono entrati a far parte di Le Cri Néerlandais, un collettivo aperto di giovani stilisti olandesi, che, seppur caratterizzato da una vita breve, è riuscito a presentare due sfilate a Parigi prima del suo scioglimento. Dal Febbraio del 1994 i due hanno iniziato poi a dedicarsi ad installazioni per le maggiori gallerie d’arte e design europee. La prima in assoluto faceva parte di un’esposizione d’arte contemporanea internazionale intitolata “L’Hiver de l’Amour”, presentata al Museo d’Arte Moderna della città di Parigi. L’installazione successiva, “L’Apparence du vide”, da cui anche l’omonima collezione, è stata invece completamente curata dai due creativi ed esposta nell’Ottobre 1994 a Parigi, presso la Galerie Patricia Dorfman.

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La Storia I tempi non ancora abbastanza maturi, però, affinché il loro stile concettuale venisse compreso, hanno condotto i due giovani stilisti ad intitolare la collezione del 1996, in modo provocatorio, “Viktor & Rolf On Strike”, proprio a sottolineare la mancanza di interesse da parte sia della stampa che degli acquirenti. Il messaggio è stato diffuso in tutta Parigi, durante la fashion week, attraverso manifesti pubblicitari e volantini che attraessero l’attenzione degli editors. Nello stesso anno, Viktor & Rolf hanno ritenuto opportuno chiarire la propria posizione rispetto al mercato, mettendo in atto un sottile esperimento di marketing: “Viktor & Rolf, le parfum” è stata l’occasione per criticare la superficialità e l’estetica banale delle campagne pubblicitarie relative al settore delle fragranze. Le bottigliette di profumo che gli stilisti avevano disegnato, infatti, erano completamente vuote e pensate in modo tale da non poter essere aperte. Inoltre, il prodotto ricordava chiaramente le linee semplici di Chanel n. 5, il profumo per eccellenza, ed era sponsorizzato da una finta campagna pubblicitaria, totalmente insensata, in cui la modella appariva inespressiva ed assente. Ancora nel 1996, Viktor & Rolf hanno presentato un’ulteriore esposizione presso la Torch Gallery di Amsterdam, in cui hanno rappresentato, su piccola scala, gli obiettivi che sognavano di raggiungere nel mondo della moda: non avendo abbastanza fondi per una sfilata reale, i due avevano ricreato un microcosmo in cui inserire una passerella in miniatura, una boutique, uno studio fotografico e un atelier. Quelli che erano solo sogni, espressi appunto tramite l’installazione “Launch”, di lì a breve, però, si sarebbero tramutati in realtà.

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Rolf Snoeren

Viktor Horsting

La Storia

Il 1998 è stato sicuramente l’anno chiave per la storia di Viktor & Rolf, ossia l’anno in cui la Federation de la Couture ha riconosciuto l’etichetta V&R e ha permesso ai due stilisti di prendere parte alla prestigiosa organizzazione. Dopo anni trascorsi nel retroscena del mondo della moda, Viktor & Rolf potevano così finalmente presentare la loro prima collezione Haute Couture in passerella, davanti ad un pubblico di acquirenti e giornalisti. La sfilata si è tenuta presso la Galerie Thaddeus Ropac a Parigi e ha fatto sì che la fama di Viktor & Rolf cominciasse a crescere, così come l’attenzione da parte dei media. Il fatto che la casa di moda fosse considerata ormai leader nell’Haute Couture d’avanguardia si è rivelata strumentale al successo commerciale della loro prima collezione Ready-to-Wear, lanciata nel Marzo 2000 a Parigi ed intitolata “Stars and Stripes”. Tale collezione è stata prodotta dall’italiana Gibò Co Spa, con la quale Viktor & Rolf hanno collaborato per alcuni anni. Nell’Aprile 2002 gli stilisti hanno firmato poi un contratto di licenza con L’Oréal per la creazione di una linea di profumi (“Flowerbomb”, lanciato nel 2005 ed “Antidote” nel 2006) mentre l’anno successivo hanno ampliato il loro raggio creativo presentando la prima collezione della linea d’abbigliamento maschile “Monsieur”. La presentazione ha avuto luogo a Firenze, durante Pitti Uomo 2003. Inoltre, ancora desiderosi di sperimentare campi inesplorati, nei mesi successivi Viktor & Rolf hanno allargato la produzione ad accessori e calzature, fino ad approdare all’eyewear con la linea Viktor & Rolf Vision, diretta al mercato asiatico. 22


La Storia

Nell’Ottobre 2003, in corrispondenza del decimo anniversario della fondazione della maison, gli stilisti hanno deciso di “regalarsi”, presso il Musée de la Mode et du Textile di Parigi, una mostra retrospettiva rivolta ai dieci anni trascorsi, il cui catalogo, “Viktor & Rolf par Viktor & Rolf, prèmier décennie”, conteneva ritagli della loro carriera dal 1993 ad allora. Nell’Aprile 2004, successivamente, i creativi olandesi sono stati protagonisti di una nuova mostra, in collaborazione con The Kyoto Costume Institute, riguardante l’uso dei colori nella storia della moda. Seguendo poi le orme del loro idolo indiscusso Karl Lagerfeld, nel 2006 Viktor & Rolf hanno accettato la proposta da parte del gigante svedese H&M di collaborare alla creazione di una capsule collection: VIKTOR&ROLF ♥ H&M è stato un vero e proprio successo ed è forse anche per questo che gli stilisti lo hanno definito come qualcosa di straordinario, un avvenimento unico. In realtà non è stata propriamente la sola partnership che li ha visti protagonisti, dato che negli anni successivi ne hanno collezionate alcune altre (tra le più note, con Piper Heidsieck nel 2007, Shu Uemura nel 2008 e Samsonite nel 2009). Ancora nel 2006, Viktor & Rolf sono stati protagonisti di uno show documentario a loro dedicato, nato dall’idea del regista Femke Walting ed intitolato “Because we’re worth it!”.

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La Storia Nel Giugno del 2008, in occasione del quindicesimo anniversario della Maison, Viktor & Rolf hanno curato un’esposizione presso la Barbican Art Gallery a Londra, intitolata “The House of Viktor & Rolf”, in cui un’enorme casa delle bambole alta sei metri, disegnata dall’architetto Siebe Tettero, la faceva da padrona. Il 2008 è stato anche l’anno in cui Viktor & Rolf hanno concluso la partnership, inaugurata nel 2005, con l’azienda italiana Allegri e ne hanno avviata una con Renzo Rosso, il che ha permesso alla compagnia di sviluppare una nuova linea di prodotti, estendere la produzione e progettare l’apertura di ulteriori negozi. Rispettivamente nel 2009 e nel 2012 Viktor & Rolf sono tornati poi a dedicarsi alle fragranze, lanciando la loro seconda fragranza femminile “Eau Mega” e la seconda maschile “Spicebomb”. E’ doveroso successivamente ricordare la pubblicazione scritta ed illustrata da Viktor & Rolf “Sprookjes” del Dicembre 2009 della quale, nel 2011, è stata edita una versione inglese intitolata “Fairy Tales”. Nel Febbraio 2013, infine, gli stilisti olandesi hanno introdotto una nuova piattaforma HTML: The World Round Web. In definitiva, quindi, la carriera di Viktor & Rolf è riassumibile in un percorso back-tofront, dalla nicchia alla tendenza dominante, sebbene per uno stilista sia più comune seguire il cammino inverso, ossia un passaggio progressivo da una moda commerciale ad una più privata ed intellettuale. Questo senso di inversione trova espressione in molti dei lavori dei due stilisti, dalla collezione “Upside Down”, Spring/Summer 2006, alla progettazione dello store monomarca milanese, a cura di Siebe Tettero ed ispirato ad un salone parigino, interamente arredato “sottosopra”. Viktor & Rolf sono dunque considerati la coppia dei contrasti, dei rovesciamenti, dell’anticonformismo e delle ribellioni: i veri e propri enfants terribles della moda.

Viktor & Rolf 24


Lo Stile 25


Lo Stile V&R sono uno fra i duo più surreali ed innovativi della storia della moda. Il loro stile, per lo meno inizialmente, rifletteva quello di alcune delle più grandi case di moda tra cui Schiaparelli, Chanel e Yves Saint Laurent. A dire il vero, potremmo definire la relazione con questi molto turbolenta: una sorta di amore-odio da cui, inevitabilmente, Viktor & Rolf hanno tratto ispirazione. Il loro progetto moda si traduce ancora oggi in abiti scultorei e sperimentali, a cui molto spesso viene affiancato un acuto umorismo ed una punta di ribellione alle convenzioni. Eclettici, talentuosi ma soprattutto giovani, V&R sono la dimostrazione tangibile che la creatività nello stilismo non ha limiti. Essi propongono creazioni a metà fra la couture e l’arte concettuale, per un’alleanza vincente. Durante il loro cursus honorum, sebbene alcune inevitabili trasformazioni, le fondamenta sono rimaste inalterate, solide grazie al puntiglio certosino ed alla perizia sartoriale con cui immaginano e realizzano abiti-scultura, spesso dalle proporzioni esagerate o dai particolari inaspettati. Il loro taglio è geniale e difficilmente potremmo guardare alle loro collezioni come un revival di proposte già visionate: l’originalità viene messa al primo posto. Considerano l’originalità appunto, la loro concezione di “bellezza”. Agli esordi, il loro stile era compreso esclusivamente da un’elite di persone colte, data l’estetica innovativa non facilmente comprensibile; oggi, invece, la fama del duo olandese è ormai ampia e consolidata, grazie, forse, anche ad una maggiore consapevolezza da parte del pubblico nel fruire le loro creazioni. C’è un gioco di segni, nello stile di V&R, c’è immagine e presentazione dell’immagine, ci sono un linguaggio, un’idea, un retaggio culturale, un senso estetico che sono del tutto caratteristici di quella costante che ci permette, in modo inequivocabile, di associare ad un dato nome, determinati oggetti moda. Impeccabili. 26


Lo Stile

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Lo Stile Laddove gli stilisti più concettuali hanno destrutturato l’archetipo del capo d’abbigliamento (ci riferiamo a nomi tra cui Comme des Garçons e Martin Margiela), Viktor & Rolf hanno destrutturato l’industria di moda. Con le loro prime due collezioni, gli stilisti si sono inseriti di diritto nell’estetica della moda d’avanguardia che sembrava ormai giunta ad un punto morto. Da allora, i loro abiti, al contrario dello stilista giapponese e di quello belga, sono divenuti estremamente referenziali. Nella loro prima collezione couture, Spring/Summer 1998, un abito realizzato con una stoffa vintage firmata Yves Saint Laurent, dunque strettamente connesso all’icona parigina, ha assunto i caratteri di omaggio alla tradizione tradotto in un’espressione moderna. O ancora, nella collezione Haute Couture “Atomic Bomb”, Autumn/Winter 1998-99, Viktor & Rolf presero ispirazione dalle silhouettes distintive di Chanel, Balenciaga e Yves Saint Laurent.

Inoltre, nel corso della carriera del duo olandese, dagli esordi a oggi, è possibile riscontrare un elemento carnevalesco antiquato, influenzato a sua volta dai temi della Commedia dell’Arte già esplorati da Elsa Schiaparelli nel 1938: ne è dimostrazione il look presentato ancora in Atomic Bomb, Autumn/Winter 1998-99.

Elsa Schiaparelli 1938 - Viktor & Rolf 2008 28


L’Ispirazione e il Metodo 29


L’Ispirazione e il Metodo Se il lavoro di Viktor & Rolf è considerato eterodosso, quasi scismatico, lo è altrettanto il loro metodo. Gli stilisti inoltre non sono in grado di ricordarsi precisamente chi abbia disegnato questo o quell’abito, dal momento che fra loro vige la più totale collaborazione. Invece di sedersi e disegnare bozzetti, i due sembrano lavorare nel vuoto: “Ci piace cancellare tutte le referenze”. Semplicemente parlano l’uno con l’altro e, alla fine della conversazione, tirano fuori una collezione.

“It’s like ping-pong” Horsting says about their synchronized design process.

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L’Ispirazione e il Metodo

Collezione con la quale, come fanno dagli esordi, desiderano esprimere un’idea, portarla alla ribalta. Le loro creazioni sono espressione di paure personali, insuccessi, frustrazioni ma anche passioni e ricordi affascinanti, al contrario di quanto succeda ormai comunemente fra i creativi di moda, i quali si limitano a mettere insieme immagini preesistenti per inaugurare la collezione “Cowboys” o “China”. Viktor & Rolf non hanno niente a che vedere con tutto ciò: “Noi parliamo e cerchiamo di comprendere come mai certe questioni emergano ogni volta, allora ci domandiamo ‘Perché?’. Non ci svegliamo già padroni di una grande idea. Ci nutriamo l’uno dell’umore dell’altro.”

A proposito dell’influenza da parte degli stilisti belgi, Viktor & Rolf affermano che il loro metodo non è contrario a come, ad esempio, opera Martin Margiela, ma semplicemente è rivolto verso un’altra direzione. Quest’ultimo è comunque molto vicino alla coppia di giovani stilisti sia per la sua ideologia concettuale sia per l’amore profondo che lo lega all’essenza di ogni capo che crea, proprio come succede a Viktor & Rolf. Se però, l’ispirazione di Margiela proviene dalla libertà e dalla solitudine, quella dei due olandesi ha un carattere più artefatto e distante. “Martin Margiela vuole vestire la donna; per noi, chi indossa è meno importante del capo indossato”, concludono Viktor & Rolf.

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Collage dedicated to Viktor & Rolf Spring/Summer 2009 collection

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Le origini Haute Couture 33


Le origini Haute Couture Anno 1998: la Chambre Syndacale de la Haute Couture, invita ufficialmente gli stilisti Viktor Horsting e Rolf Snoeren a diventarne membri, nonostante non fossero completamente conformi ai requisiti richiesti dalla Camera e si rivolgessero più ai musei che ai clienti di Alta Moda. Gli stilisti stessi, in quella occasione, hanno affermato: “Non siamo mai stati certi di essere all’altezza delle rigide regole e competenze che il mondo della moda esige. Mentre penetravamo il business con le nostre idee, abbiamo lavorato sodo per mantenere saldo il nostro amore per la moda: gli approfondimenti dei media sono essenziali per comprendere il nostro impegno con questo mondo negli ultimi anni. Siamo sempre stati affascinati dalle recensioni che otteniamo (e altrettanto affascinati dall’assenza di queste), forse perché la nostra professione sembra esistere solamente una volta che il lavoro viene reso pubblico. I media riportano in vita la moda!”. Così hanno tenuto la loro prima sfilata Haute Couture nel Gennaio 1998, durante la Paris Fashion Week, presso la Galerie Thaddeus Ropac. Sotto la supervisione della Chambre Syndacale de la Haute Couture, Viktor & Rolf hanno scelto di affidare tutto all’immagine ed alla scenografia: l’elemento della perfomance è divenuto caratteristico di ogni sfilata da quel momento in poi. Per la prima passerella, gli stilisti hanno voluto che le modelle posassero come statue su un podio bianco latte e che una di queste, in un lungo abito bianco, sorprendesse il pubblico togliendosi il suo candido cappello di porcellana, gettandolo a terra e riducendolo ad una miriade di frammenti. Stagione dopo stagione, Viktor & Rolf hanno utilizzato l’Alta Moda come un laboratorio entro cui sperimentare di volta in volta soluzioni diverse ed usi non convenzionali in modo libero, svincolato da imposizioni commerciali. 34


Haute Couture Picture from the first Haute Couture Fashion Show, in 1998.

“L’Haute Couture è l’apice della piramide della moda, il non plus ultra del lusso, un regno sacro al di fuori della realtà.” V&R 35


Picture by Philip Riches

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L’Evoluzione Prêt-à-Porter 37


L’Evoluzione Prêt-à-porter Nel Marzo del 2000, finalmente, Viktor & Rolf sono approdati al ready to wear, descrivendo tale approccio come “un’ode al mercantilismo”, come “l’aspirazione a divenire un grande brand mondiale”. In linea con la volontà di acquistare, tra l’altro, anche un’immagine mediatica, al termine dello show sono stati consegnati ai giornalisti dei CD-ROM in cui era stata inserita l’intera collezione in forma digitale. Subito dopo la sfilata, la novità prêt-à-porter è stata posta in risalto dal New York Times, conquistando la prima pagina dell’inserto moda. Da allora, Viktor & Rolf hanno introdotto il loro logo, un disco di ceralacca intagliato con le lettere “V & R”, che hanno così cominciato ad esser parte di tutto il merchandising. La prima collezione Ready to Wear costituisce un chiaro distacco rispetto all’Haute Couture: gli stilisti hanno voluto enfatizzare la differenza fra le due linee e, allo stesso tempo, indirizzare le nuove creazioni ad un pubblico globale al fine di diventare un affermato brand di lusso del ventunesimo secolo. Da qui è nata la ricerca da parte del duo olandese di icone universalmente riconoscibili, terminata nella scelta dei simboli della bandiera americana: “Stars and Stripes” testimonia la volontà di espansione ed il desiderio di onnipresenza. Il completo a stelle e strisce, composto da camicia, pantaloni dal taglio classico e cappotto, è stato indossato dalla top model Alek Wek in uno shooting per la rivista del New York Times “Fashions of the Times” dell’autunno 2000.

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Shooting pictures from New York Times Magazine part II autumn 2000


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Cheap, wearable and washable

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Le Collezioni Donna 43

Le Premier Amour


Le Collezioni Donna

La prima collezione di Viktor & Rolf è stata disegnata in un minuscolo appartamento di Parigi, letteralmente sovrastato da stoffe, macchine da cucire, bozzetti e materiale vario. Esse verteva su silhouettes estreme e sovrapposizioni di livelli, a voler trasmettere, tramite le indossatrici, quel senso di alienazione che loro stessi stavano testando nella capitale francese. Questi primi capi sperimentali hanno ottenuto tre prestigiosi riconoscimenti presso il contest di moda “Salon Europèen des Jeunes Stylistes”, a Hyéres. Poco dopo la manifestazione, un abito destrutturato abbinato ad una giacca corta ha conquistato la copertina di Purple Prose, la celebre rivista francese; il resto della collezione invece è stata presentata all’interno del magazine sotto il titolo “Distacco”. La maggior parte dei capi della collezione (originariamente composta di dieci pezzi) è stata persa, mentre un esiguo complesso è stato acquistato dal Centraal Museum di Utrecht nel 2000.

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“Parts of a suit sewn into a dress, like an archaeologist restoring a Greek vase. A dress existing of layers of shirts; the longing to hide. […] A deformation accomplished by linings much bigger than the garments they belong to, which are far too small. Cut of sequins to show the beauty of decay. Like an archaeologist who finds a remaining piece of history. A collection as a testimony.” Purple Prose, n4, Autunno 1993 Picture from “Viktor & Rolf: 1993-1999”

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L’ispirazione proviene dal Diciannovesimo Secolo e le soluzioni sono molto più teatrali che funzionali. Pictures from “Viktor & Rolf: 1993-1999”

Per l’abito sulla sinistra sono state utilizzate una dozzina di camicie maschili legate fra loro. In generale, per l’intera collezione sono stati rivalutati capi preesistenti. 46


HAUTE COUTURE

Elegiaca, la prima sfilata Haute Couture di Viktor & Rolf ha visto ciascuna modella posare statuaria su un basamento, sottolineando il tema centrale della collezione: “innalzare la Couture su di un piedistallo”. In sottofondo, la colonna sonora “Viktor & Rolf” prevedeva la ripetizione dello stesso motivo da voci differenti, quasi come un mantra. L’ensemble che ha catalizzato l’attenzione durante lo show è stato un abito di seta bianca abbinato ad un colletto voluminoso ed indossato con un cappello bianco ed una collana di perle oversized. La modella ha gettato prima il cappello poi la collana a terra, dove le perle si sono frantumate, rivelando al pubblico la loro consistenza in porcellana. Come hanno affermato Viktor & Rolf, questo gesto è stato un commento allo spropositato valore dato agli accessori nell’industria della moda.

Pictures from official V&R’s Youtube channel

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La prima sfilata Haute Couture è stata, più in generale, l’occasione perfetta affinché i due stilisti potessero cominciare a studiare i differenti elementi che compongono un capo couture: stoffa, colore, ricami, accessori ed ornamenti. Questi sono stati combinati insieme in modo inconsueto ed altamente scultoreo, tanto da celebrare la maestria che l’Haute Couture richiede.

Pictures from “The House of Viktor & Rolf”

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Come prepararsi al nuovo millennio? Organizzare il party di una vita o pianificare l’Apocalisse? La collezione Haute Couture di Viktor & Rolf Autumn/Winter 199899 propone due possibili scenari: “Ci stavamo chiedendo se Nostradamus avrebbe avuto ragione circa la fine del mondo, o se stava per essere inscenata la festa più grande di sempre.” (SHOWstudio.com) La risposta audace di Viktor & Rolf ha voluto che fosse creata un’intera collezione intorno alla silhouette del fungo atomico prodotto dalla bomba più temibile di sempre. Pictures from “The House of Viktor & Rolf” 49


Picture from Interview November 1998

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Gli stilisti hanno usato imbottiture di seta per gonfiare gli abiti ed hanno elaborato poi il tema con decorazioni natalizie, fettucce, sfere e pompon. Il clima di esplosione, coadiuvato da una revisione di “1999” di Prince scelta come soundatrack, è stato poi seguito dal cosiddetto anti-climax: le modelle hanno sfilato con gli stessi outfits privi, però, delle decorazioni originarie. La collezione dava sì il benvenuto al nuovo millennio ma inoltre salutava quello passato e Viktor & Rolf scelsero di dare il loro personale “Arrivederci” ad alcune delle maggiori icone della moda del Novecento: per le loro creazioni, hanno usato infatti scampoli di stoffe vintage di Chanel, Balenciaga e Pucci, prima appartenute al parigino Renè Vèron.

Pictures from “The House of Viktor & Rolf” 51


Pictures from “Fashion in Colors” catalogue

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Gli stilisti hanno descritto la collezione come uno specchio dei sentimenti che stavano provando in quel periodo: il successo ed il trionfo sono stati tradotti in uno show “in bianco e nero”, la cui prima parte è stata dominata da una luce scura e la seconda da un’altra molto più luminosa, quasi bianca, come se avessero conquistato i loro demoni e fossero giunti alla ribalta. Il gioco su elementi oversized, la cura maniacale nell’uso dei colori, delle textures e delle forme sono stati tutti fattori basati sullo sviluppo degli opposti. La collezione includeva tutti capi dell’evening-wear in elegante gazar di seta. All’inizio, la scura luce ultravioletta illuminava solamente i dettagli bianchi, addirittura, in certi casi, al pubblico era visibile soltanto una sagoma. In conclusione poi, le modelle hanno sfilato nuovamente, questa volta la stessa luca fu convertita nel bianco, e solo a questo punto gli ensambles sono stati visti nella loro completezza.

Pictures from “The House of Viktor & Rolf” 53


Pictures from “The House of Viktor & Rolf”

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La collezione Haute Couture Autumn/Winter 1999-00 di Viktor & Rolf è stata protagonista di uno degli show più memorabili del mondo della moda. Fuggendo dalla convenzione di far sfilare in passerella una processione di modelle alle quali far indossare un outfit ciascuna, Viktor & Rolf hanno deciso di avvalersi di un’unica modella, Maggie Rizer, alla quale far indossare l’intera collezione in un solo momento. La modella è arrivata in passerella con indosso il primo abito, un vestito corto di juta e satin di seta e, calzando un paio di scarpe poste su una piattaforma rotante, ha iniziato a piroettare come una ballerina in un carillon.

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Lentamente gli stilisti cominciarono a vestirla di otto livelli successivi di abiti couture, ognuno pesantemente ricamato di cristalli e pizzo ed ognuno considerato dai designers come propedeutico al livello successivo. Come pezzi di un puzzle, ogni nuovo livello completava o rispecchiava un dettaglio o un elemento del precedente. Per esempio, un fiocco sull’orlo del secondo “strato” veniva riecheggiato da una fascia sull’orlo del terzo. Ogni volta che gli stilisti completavano un outfit, la piattaforma, che si era precedentemente fermata per consentire ai due designers di intervenire, ricominciava a ruotare. Si trattava di una vera e propria Matrioska svelata al contrario. Il materiale chiave della collezione era senza dubbio la juta, uno dei tessuti organici più convenienti in assoluto ed usata tradizionalmente per l’imballaggio. Usare la juta per una collezione dedicata all’esclusività è stato un contrasto in grado di cogliere nel segno: gli opposti costituiranno un tema dominante nel lavoro di Viktor & Rolf. Lo show ha avuto luogo in un’area di modeste dimensioni con solamente 125 ospiti invitati, tant’è che gli stilisti olandesi hanno definito la collezione “un inno all’esclusività ed all’inaccessibilità della moda”. In un articolo di i-D Magazine (Maggio 2000), Jamie Huckbody, il quale ha partecipato alla performance, commentava così l’immagine di Maggie Rizer, una volta indossato l’ultimo capo, circa 70 kilogrammi di squisita couture: “Finalmente è stata omaggiata con una ghirlanda di fiori ai suoi piedi, drappeggiata nell’outfit numero dieci, un mantello che avvolgeva la rigonfia struttura ed incoronava la sua spalla con una gigantesca ed esagerata rosa. Crisalide, alieno, imperatrice, modella.”

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Pictures from “Selahdor Journal

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A special thanks to


Picture form “The House of Viktor & Rolf”

La quinta collezione Haute Couture di Viktor & Rolf è stata una vera e propria esperienza multi-sensoriale. I capi erano pesantemente ricamati di campanelli che, una volta indosso, creavano un effetto sonoro di grande eleganza e mistero. La scenografia dello show era organizzata in modo tale che il pubblico percepisse i campanelli suonare già prima che le modelle emergessero dalla fittizia nebbia che era stata predisposta: Viktor & Rolf volevano creare un’aura intangibile, eterea. Il capo centrale della collezione era un abito lungo in seta verde di crepe georgette abbinato ad un imponente cappotto completamente ricamato di campanelli di varie misure.

Picture form Harper’s Bazaar USA October 2000 Photographer: David Sims / Fashion Editor: Michel Botbol 59


Pictures form “The House of Viktor & Rolf”

Dal 2000 gli stilisti hanno abbandonato lo scenario dell’Alta Moda ma la loro assenza, durata tredici anni, viene finalmente interrotta nel Luglio 2013, quando i due stilisti tornano a far parte del calendario Couture parigino . 60

La Chambre Syndicale ha votato sì!


PRÊT-À-PORTER

Il nero è stato senza dubbio il colore dominante della collezione prêt-àporter Autumn/Winter 2001-02 di Viktor & Rolf: nero ogni capo presentato, ma addirittura nero il volto di ogni modella. L’ispirazione è nata dall’ombra della depressione che i due stilisti stavano vivendo: il “tutto nero” permetteva dunque di rendere visibili quelle forme vuote che altrimenti sarebbero passate inosservate, quasi una metafora della condizione che in quel periodo li riguardava. L’assenza di qualsiasi pattern o colore nella collezione ha permesso alla coppia di dedicarsi con maggiore cura a elementi della silhouette e alle trame dei tessuti scelti. Picture from “The House of Viktor & Rolf”

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Usando una varietà di stoffe e materiali, compreso un mix di sete e lurex, feltro e bouclé, Viktor & Rolf hanno giocato con pezzi classici come la cintura, la scamiciata, l’abito vittoriano, il petite noir e lo smoking.

Pictures from “The House of Viktor & Rolf” 62


Pictures from “The House of Viktor & Rolf”

Succedendo al mood dark della collezione precedente e riflettendo il suo immenso successo, la collezione Spring/Summer 2002 di Viktor & Rolf è stata impregnata di uno spirito di ottimismo. I capi, completamente bianchi, si mostravano in una cascata di fiocchi e nastri e temi già proposti dagli stilisti, quali l’esagerazione e la sovrapposizione, venivano affermati nuovamente. Lo show si è tenuto presso la Maison de Radio France, la cui famosa canna d’organo è stata suonata durante un mix già registrato a cura del DJ olandese Eddie De Clercq, un assiduo collaboratore della coppia. L’anno successivo Sua Altezza Reale la Principessa Mabel van Oranje-Nassau ha commissionato ai designers il suo abito da sposa, una gonna duchesse in satin adornata con 248 fiocchi ed uno strascico di 3 metri. I fiocchi rappresentavano, nell’ideologia di Viktor & Rolf, nodi d’amore. Harper's Bazaar Japan, June 2002 Photography: Patrick Demarchelier Styling: Melanie Ward 63


Princess Mabel and Prince Friso van Oranje-Nassau in their wedding day, Pictures from Life.time.com

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Prendendo in prestito il titolo da una famosa esclamazione di Yves Klein, questa collezione rifletteva il desiderio di Vikor & Rolf di “andare oltre il prodotto, di creare qualcosa di immateriale” (SHOWstudio.com). Per comunicare il loro pensiero circa la natura effimera della moda, gli stilisti hanno riadattato la tecnologia “Bluescreen”, usata nell’industra cinematografica e televisiva per creare effetti speciali tramite la sovrapposizione o l’affiancamento di immagini separate. Alcuni dettagli dei capi in passerella apparivano letteralmente trasformati: essi prendevano vita su maxischermi posti ad entrambi i lati del catwalk, sui quali il blu veniva sostituito da filmati mozzafiato inerenti al mondo urbano e al sublime della natura. Il taglio e gli accorgimenti rinvenibili sui capi presentati erano ispirati all’esercito e alla marina, inclusa la variante della giacca da marinaio, il motivo della corda e la moltitudine di tasche e scomparti. Viste dallo schermo, le modelle sembravano indossare l’immaginario, diventando prima panorami urbani, poi montagne innevate, caledoscopiche barriere coralline, mari aperti, sfingi, uccelli in quota. La collezione rifletteva sia la natura fugace della moda, sia la capacità dell’immaginazione di sorpassare tale questione. Lo show ha celebrato il potere dell’immagine. 65


Pictures from “The House of Viktor & Rolf”

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Pictures from “The House of Viktor & Rolf”

VOGUE JAPAN, June 2003 Photography: Blommers & Schumm Styling: Viktor&Rolf

Model: Karolina Kurkova Photogrpahy: Inez and Vinoodh W April 2003

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In attesa dei progressi per quanto riguardava la partnership con L’Oréal circa la creazione della loro prima fragranza, Viktor & Rolf hanno cominciato a dedicarsi al mondo delle essenze floreali, tanto che hanno deciso addirittura di immergersi in una collezione del tutto dedicata a fiori. Ad accogliere gli ospiti, Viktor & Rolf avevano previsto una bottiglia di rose ciascuno, mentre le modelle sfilavano volteggiando in un’atmosfera dominata da essenze e profumi vari. La collezione era basata su chiffon e stampe floreali e le applicazioni erano state cucite una ad una, fiore dopo fiore, a mano. Le silhouettes erano state completate da acconciature Afro e gioielli vintage dai motivi floreali offerti dalla casa francese Van Cleef & Arpels. Pictures from “The House of Viktor & Rolf”

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L’opportunità di incontrare Tilda Swinton presso lo show “Russian Doll” è stata seguita dal suo avvicinamento a Viktor & Rolf affinché si occupassero dell’abito con cui l’attrice avrebbe dovuto presentarsi alla cerimonia dei Golden Globe Awards nel 2001. Da questo avvenimento è nata una profonda amicizia, culminata in una delle più fruttuose collaborazioni della carriera di Viktor & Rolf fino ad allora: una collezione dedicata alla Swinton. Riluttanti nel definire l’attrice “la loro musa”, gli stilisti hanno affermato: “L’uso romantico del termine ‘musa’ può portare con sé connotazioni di passività, la nostra ha invece giocato un ruolo attivo nel processo creativo.” (SHOWstudio.com). Tilda Swinton, invitata a partecipare allo show da protagonista, ha scritto e recitato

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Infatti per l’occasione un poema sinfonico. Vero manifesto dell’individualità, lo scritto si concludeva con le parole: “C’è solo uno di te. Solo uno.” Tutte le modelle erano truccate ed acconciate in modo da somigliare alla Swinton, anch’ella indossatrice per un giorno. Per il decimo anniversario della loro carriera, gli stilisti sono tornati ai temi delle volumetrie, delle sovrapposizioni e della distorsione. La collezione era disegnata in modo tale da poter applicare, da allora in poi, il loro stile caratteristico ad un guardaroba femminile più moderno ed al passo con i tempi, avendo sempre come riferimento la figura della Swinton, che, in proposito, ha affermato: “Viktor & Rolf hanno realizzato una collezione di capi che indosso ogni giorno” (SHOWstudio.com). L’anniversario è stato inoltre celebrato da una mostra presso il Musée de la Mode et du Textile di Parigi (la prima dopo quella di Yves Saint Laurent nel 1986).

Pictures from Vogue.co.uk

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Uno show di stravaganza e di estremi, “Flowerbomb” è stato uno dei momenti più importanti per la carriera di Viktor & Rolf. Lo show è iniziato con una colonna sonora heavy rock, al ritmo della quale le modelle calcavano la passerella indossando oufits interamente neri, come nero era il casco integrale da motociclista che completava ogni outfit. Fiocchi e fettucce erano il leit motif della collezione, ingrandendosi di volta in volta. Al termine della passerella, ogni modella andava a posizionarsi nel tableau vivant in fondo al palco, ispirato al famoso precedente immortalato dal fotografo Loomis Dean per Christian Dior nel 1957. Una volta che la living picture voluta da Viktor & Rolf era completa, è stato spontaneo da parte del pubblico pensare che lo show stesse per terminare: solo allora, invece, un

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conto alla rovescia ed un display pirotecnico hanno scosso l’attenzione dell’audience, rivelando che in realtà il meglio doveva ancora arrivare. Il palcoscenico ha ruotato su se stesso, scoprendo un’immagine-specchio del tableau precedente, in numerose sfumature del rosa e dell’oro, floreale, lussuriosa. Per ogni outfit, questa volta, era prevista una cascata di fettucce, fiocchi e fiori, come risposta al pessimismo diffuso nella metà precedente dello show. La metafora della bomba serviva a veicolare il concetto che la diffusione dell’ottimismo nel mondo avesse la forza di un’esplosione. Inoltre, lo show è stato l’evento-lancio della prima fragranza firmata Viktor & Rolf, anch’essa chiamata Flowerbomb, che si sarebbe rivelata di lì a breve un successo internazionale. Al fine di poter raggiungere un traguardo tanto importante quanto l’approdo al “mercato olfattivo”, Viktor & Rolf hanno trascorso del tempo a Grasse, la capitale francese dei profumi, prima di avere le idee chiare sul prodotto che avrebbero voluto lanciare; proprio a Grasse hanno appreso le basi per la creazione di fragranze.

Pictures from Vogue.co.uk

Pictures taken by Loomis Dean for Christian Dior in 1957

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Picture from “The House of Viktor & Rolf” “Flowerbomb” Spring/Summer 2005

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A special thanks to 74


Picures from “The House of Viktor & Rolf”

Questa collezione segna il passaggio di Viktor & Rolf ad un’intimità più accentuata, come se con questo show gli stilisti ci avessero invitati nella loro “camera da letto”. Durante la sfilata, Tori Amos, cantautore, interpretava al pianoforte una colonna sonora che suscitava un’aria da sogno, ispirata al passo biblico “Il Canto di Salomone”. I capi erano maestosi con dettagli ispirati alla biancheria da letto: il cuscino si trasformava colletto e incorniciava il viso delle modelle, il lenzuolo si riadattava a morbida vestaglia. La rosa rossa era il leitmotiv della collezione, così come le parole “I love you”. 75


Picures from “The House of Viktor & Rolf”

Illustration inspired by V&R’s “Silver” Autumn/Winter 2006-06

Secondo una tradizione olandese, è di buon auspicio placcare in argento la prima scarpetta di un bebè, e per la collezione Autumn/Winter 2006-07 “Silver”, Viktor & Rolf hanno pensato di dare una propria versione di questa storica usanza. Era una chiara metafora del desiderio di garantire permanenza alla moda. Lo show si è tenuto in uno spazio semi-oscuro in cui la luce dipendeva da tre sole fonti in prossimità delle quali le modelle si fermavano e posavano. Gli abiti rivestiti d’argento (interamente o solo per alcuni dettagli) erano accompagnati da calze a rete e maschere in lattice a ricordare i veli couture. L’abito finale era un vestito da sposa smanicato con un’ampia sottogonna ed una gonna al ginocchio, il tutto “placcato” in argento, compreso il bouquet. 76


Picture from Vogue.co.uk

“Eravamo nell’umore di fare qualcosa di divertente e amiamo il fatto che il ballo da sala appaia semplice e molto leggero ma è al tempo stesso articolato e necessità attenzione. Abbiamo voluto usare elementi frivoli di questo mondo come le frange e la Lycra color carne ma li abbiamo interpretati in un modo molto rigoroso e classico.” (Vogue.com)

Celebrando le forme tradizionali dei costumi da ballo, la collezione si è servita di tessuti aderenti nude con cristalli Swarovski ricamati in gocce, stelle e una profusione di balze e fronzoli che penzolavano dagli orli delle giacche. Inoltre lo show è stato il palcoscenico della prima fragranza maschile di Viktor & Rolf, Antidote. Durante l’evento, il cantautore Rufus Wainwright si è esibito costantemente, riservando, per il momento in cui è stata presentata la nuova fragranza, un pezzo appositamente creato per l’occasione, sulle note del quale alcune coppie di ballerini in tight hanno cominciato a danzare.

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Pictures from Vogue.co.uk

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Picture from “The House of Viktor & Rolf”

L’idea della “sfilata” sta alla base della collezione “The Fashion Show”, Autumn/Winter 2007-08. Ciò che Viktor & Rolf volevano era enfatizzare quanto fosse per loro importante la performance in passerella, tanto che ogni outfit poteva costituire uno show indipendente dagli altri: ciascuno era un “walking-event”, un microcosmo autonomo, dotato di un proprio sistema di illuminazione e sonorizzazione, sospeso per mezzo di una attrezzatura che fungeva da vera e propria estensione del corpo e che consentiva alle diverse linee di essere variamente drappeggiate e lasciate cadere. Ogni outfit aveva un sapore espressamente olandese: lo sottolineava la scelta dei tipici zoccoli ai piedi delle modelle (ovviamente decorati con la ceralacca-simbolo dei due stilisti), così come l’utilizzo di stoffe a quadri o pattern floreali molto note in Olanda, adornate da nastri dipinti a mano da artigiani.

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Pictures from “The House of Viktor & Rolf”

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Sebbene molto spesso vengano presentati come designers puramente concettuali, Viktor & Rolf hanno da sempre affermato che i loro shows sono innanzitutto autoritratti, che riflettono il loro modo di pensare, il loro umore, che sia tormentato o disteso. La frustrazione personale nei confronti dell’industria della moda dette vita a “Viktor & Rolf On Strike” nel 1996 ed è riemersa in “NO” Autumn/Winter 2008-09. Delusi dall’intrinseco spirito commerciale che guida la moda, gli stilisti hanno risposto così in un’intervista appena dopo lo show: “Amiamo la moda, ma sta marciando troppo velocemente. Abbiamo voluto dire ‘NO’ questa stagione.” (style.com). Le formule “NO”, “DREAM ON” e “WOW” sono state in vari modi tagliate e ricamate su capi grigi, neri e scarlatti ma anche dipinti sui volti delle modelle. Alcune cuciture sono state addirittura fermate con delle graffette e la pinzatrice si è trasformata in un nuovo strumento di lavoro per Viktor & Rolf.

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Pictures from Vogue.co.uk

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Lo show di “Cutting Edge Couture” Spring/Summer 2010 é stato introdotto dalla cantante Roisin Murphy, in uno splendido tutù rosa che le cadeva dalle spalle fino ai fianchi, firmato Viktor & Rolf, Mentre Roisin si esibiva, l’attenzione è stata immediatamente catturata dagli abiti, delle vere e proprie sculture di chiffon pastello arricchite da fascianti inserti di tulle viola o verde sgargiante. La struttura degli abiti era perfetta ed ogni dettaglio aggiuntivo non faceva che immettere stabilità ed eccentricità al risultato finale. Intervallavano poi questi abiti scultura degli elegantissimi Picture from Vogue Turkey March 2010 by John Lindquist 83


completi in seta di jersey color carne, voluminosi sul retro e trattenuti da una cintura sul davanti, dove delle preziose applicazioni di fiori di pesca e lavanda ingemmavano il tessuto. Una chiave molto romantica, per la coppia che fino ad allora era stata considerata la più dissoluta del fashion system. E se qualcuno si fosse soffermato esclusivamente sull’effettiva portabilità di questi ricchi abiti, avrebbe sicuramente perso di vista l’obiettivo finale della collezione, ossia dimostrare competenza nella costruzione di silhouettes sempre più laboriose e provocatorie. Gonne che sembrano morse ed altre che sfidano la legge di gravità impennando su un fianco, per Viktor & Rolf, possiamo dirlo, l’importante è stupire.

Pictures from Vogue.co.uk

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Pictures from Vogue.co.uk

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Picture from Surface Spring 2010

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Picture from Vogue.co.uk

Lo show “Glamour Factory” si è aperto con i due stilisti che avanzavano verso il centro della passerella, raggiungendo l’unica modella presente. Una seconda è poi apparsa in un sexy costume da bagno nero, solo allora, i due designer hanno sfilato la pelliccia –gigantesca, in mohair nero e bianco- alla prima modella cercando di riadattarla alla seconda – aggiungendo delle zip laterali ed una cintura. Proprio come nella più tradizionale catena di montaggio di qualsiasi fabbrica, gli stilisti hanno spogliato la prima modella di uno strato alla volta, rivisitandolo ognuno sulle modelle che via via stavano entrando in scena per calcare la passerella. Pelle tappi, borchie, nastro di fissaggio e scintillanti cerniere metalliche erano i materiali cardine della collezione dal sapore industriale ma pur sempre figlia della creatività umana.

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Picture from Vogue.co.uk

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In fondo alla passerella appaiono due giganteschi abiti, sui quali sono poggiate le due cantanti francesi del duo Brigitte. E’ la sfilata “Dolls” Spring/Summer 2012 di Viktor & Rolf. Le

modelle fanno la loro comparsa da un teatrale spacco che si apre nell’abito rosa, come bambole, “polly pocket style” ha affermato Alex Fury di SHOWstudio. Outfits girly e code di cavallo bombate, fermate da fiocchi esagerati, hanno contribuito a fare delle modelle un “giocattolo per bambine”. Trenches in seta color pesca, decorati da balze azzurre, ruches

Pictures from Vogue.co.uk

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in candy pink e glitters. Un po’ barocca, un po’ Barbie, la donna che Viktor & Rolf hanno voluto per l’estate 2012 si veste di seta e sa giocare con i colori, come se il guardaroba fosse un succoso cocktail estivo. Altrettanto divertenti sono gli accessori, dalle bandane agli occhiali da sole, dalle collane alle pochette, nulla manca ai looks voluti dagli stilisti olandesi. E ancora, abiti da sera per sdrammatizzare e stupire, completi casual per non passare inosservate, boleri strutturati‌

Pictures from Vogue.co.uk

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Pictures from Vogue.co.uk

Le Collezioni Uomo 91


Picture from c-heads.com List of catwalking models

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Le Collezioni uomo Ormai forti di un’esperienza quasi quinquennale nel menswear, Viktor & Rolf non perdono occasione per elaborare nuove soluzioni né per reinventarsi modelli, quasi a voler dire “Disegno ciò che indosso.” Stilisti ma anche protagonisti della passerella dunque, Viktor & Rolf per l’Autumn/Winter 2007-08 pensano un uomo pop, elegante ma con spirito, un uomo che sa osare. Così il giallo, gli zoccoli olandesi ai piedi, la sovrapposizione di stampe differenti, il papillon come passe-partout vengono elevati ad elementi chiave della collezione. L’idea madre consisteva nell’enfatizzare i paradossi della vita con un guardaroba che li sapesse rispecchiare al meglio, dal casual al glamour in un minuto o spesso contemporaneamente. Pictures from Vogue.co.uk

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Per Monsieur Spring/Summer 2009 ci catapultiamo alle Hawaii, tra collane di fiori e tinte salmone, tra anni Cinquanta e Ottanta (data la scelta delle spalle imbottite). Stampe vivide e colori sgargianti su completi, camicie, cravatte e bermuda, per un look che non ha paura di osare. E’ un uomo che cammina a testa alta, quello cui pensano Viktor & Rolf per questa collezione, che sboccia insieme alla primavera, che sa rilassarsi in vacanza senza perdere neanche un po’ di buon gusto. Pictures from Vogue.co.uk

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La collezione Monsieur Autumn/Winter 2010-11 è all’insegna di un’eleganza sofisticata ma comoda. Charme intellettuale per l’uomo V&R, che abbina microscopiche montature da vista a pantaloni (o jeans) e camicie, la cui palette di riferimento abbraccia toni del grigio, del blu e del marrone. Pictures from Vogue.co.uk

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Gli Accessori De la TĂŞte aux Pieds 97


Gli Accessori

Pictures from Vogue.co.uk – Accessories from Spring/Summer 2009

L’eccellenza e la cura del dettaglio hanno portato Viktor & Rolf, dal 2003, ad interessarsi personalmente del design degli accessori che portavano in passerella. Spesso in contrasto con il resto dell’outfit oppure perfetto complemento, gli stilisti hanno fin da subito proposto accessori dalla pregevole fattura, realizzati spesso secondo linee insolite ma comunque in materiali di ottima qualità. 98


Gli Accessori Uno degli accessori più interessanti della collezione Autumn/Winter 2013-14 di Viktor & Rolf è la clutch “Flowerbombette”, che ricorda molti degli elementi già sperimentati dai due stilisti finora. Innanzitutto, il nome rammenta quello della più celebre fragranza del duo, “Flowerbomb”, e la forma è quella di una granata classica, disponibile in ebano laccato o avorio lucido. La borsa perfetta per il profumo perfetto: è un’esplosione di femminilità ed eleganza racchiusa in pochi centimetri, comoda da indossare grazie al laccetto da polso. Le note di gelsomino, rosa e patchouli questa volta non rimarranno impresse sulla pelle ma saranno l’accessorio speciale da portare sempre con sé.

Pictures from Vogue.co.uk – Flowerbombette Autumn/Winter 2013-14

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Gli Accessori Per le clienti più “girly” è opportuno fare invece un salto indietro nel tempo, esattamente alla presentazione della collezione Spring/Summer 2012, per la quale Viktor & Rolf hanno scelto di creare accessori lamé, effetto metallizzato, con applicazioni in PVC e cristalli. Le palettes cromatiche oscillano tra toni fragolasalmone ed altri royal blu-acquamarina, mentre le decorazioni, in sfumature più chiare, appaiono come veri e propri punti luce.

Pictures from Vogue.co.uk – Accessories from Sprin/Summer 2012

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V&R Eyewear L’Oeil du Cyclone 101


V&R Eyewear Il debutto nell’Eyewear per Viktor & Rolf è datato 2003 e, perlomeno inizialmente, tale evento è stato appositamente pensato per il mercato asiatico. Passo dopo passo, la linea Viktor & Rolf Vision è oggi divenuta un caposaldo della Maison, che può vantare ormai un raggio di produzione molto ampio. La linea targata Viktor & Rolf comprende generalmente occhiali da vista unisex e sunglasses maschili e femminili. Se per i primi il design è semplice e senza tempo, di una eleganza ricercata (si parla di forme squadrate e montature nere opaco o tartarugate), per i secondi la creatività dando vita alle soluzioni più stravaganti. Lo scorso Ottobre, inoltre, dato l’inaspettato successo della linea Vision, Viktor & Rolf hanno curato una Limited Edition in vendita per un weekend soltanto: l’esemplare di eyeglasses maschili in color “Demi black” e montatura fumé è stato venduto in 100 copie in tutto il mondo. Sunglasses from S/S 2012

Sunglasses from A/W 2010-11

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Viktor & Rolf Limited Edition Sunglasses 103


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Le Fragranze Le Jardin des Parfums 105


Le Fragranze Gli stilisti Viktor & Rolf hanno fino ad oggi firmato 18 fragranze, delle quali la prima, “Flowerbomb”, venne lanciata nel 2005 mentre l’ultima, “Flowerbomb La Vie En Rose”, è la novità di Maggio 2013. Le creazioni olfattive dei due designers olandesi nascono in collaborazione con alcuni dei più prestigiosi maestri profumieri al mondo: Alienor Massenet, Pierre Wargnye, Carlos Benaim, Olivier Polge, Domitille Bertier e Dominique Ropion. Come già precedentemente accennato, Viktor & Rolf, al fine di essere più competenti possibile nel settore, hanno frequentato in passato percorsi di formazione a Grasse, la capitale francesi dei profumi, grazie ai quali sono entrati in possesso delle tecniche di base per la messa a punto di una fragranza.

Virtual place from Viktor & Rolf Official Website

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Note di testa: Bergamotto e Tè Verde

Note di cuore: Gelsomino, Rosa e Orchidea Note di coda: Muschio e Patchouli

Storia 2005 - Glamour, sofisticata, teatrale o esplosiva, la moda dei due stilisti Viktor & Rolf è sorprendente. Dodici anni dopo il lancio della firma, questi due geniali creatori lanciano il primo profumo tanto atteso, Flowerbomb. Un’esplosione fiorita in un flacone cesellato da ‘stappare’ come una granata che attacca i sensi nel modo più struggente. E’ una passeggiata nel giardino dell’Eden. Descrizione I due stilisti hanno desiderato un fiorito aggiuntivo, pensato come un millefiori dalla fragranza couture: gelsomino Sambac, orchidea Catleya, rosa Centifolia, su un fondo luminoso di patchouli, un’essenza concepita a tre nasi da Olivier Polge, Carlos Benaim e Domitille Bertier. Gamma Eau de Parfum, 30, 50 e 100 ml. Flacone Un flacone sorprendente: un ‘diamante granata’, sfaccettato come una pietra preziosa, che fa pensare ad una vera bomba. I colori sono teneri e glamour, e il flacone come l’astuccio si ornano del marchio, façon sigillo di cera, emblema dei due stilisti. 107


Note di testa: Menta,Bergamotto e Cardamomo Note di cuore:

Gelsomino, Noce Moscata e Cannella Note di coda: Muschio, Ambra, Sandalo e Vaniglia

Storia 2006 - “Se Flowerbomb è una protezione, Antidote è il rimedio”. Prosecuzione olfattiva della línea di prêt-à-porter Viktor & Rolf Monsieur, Antidote è una creazione completa: la sua ricchezza sfaccettata combina sensualità, freschezza ed eleganza. Una pozione magica color smeraldo, madre di misteriosi sortilegi. Descrizione Antidote è descritto come un profumo orientale, ricco e naturale. Si costituisce di 4 accordi fondamentali: un primo florale (in cui spiccano gelsomino, peonia, fresia e violetta), un secondo speziato (sulle note della cannella, del cardamomo, della mente e della noce moscata) e ancora uno più ligneo ed un altro ambrato che dona passionalità alla fragranza, curata dai profumieri Aliénor Massenet e Pierre Wargnye. Gamma Eau de toilette 40, 75 e 125 ml; Lozione after shave 125 ml; Balsamo after shave 100 ml. Flacone Un falcone di vetro dai bordi smussati arricchito solamente da una placca metallica ed un tappo nero che sembra sciogliersi come cera al calore.

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Note di testa: Basilico, Foglia di Viola e Limone Note di cuore: Gelsomino, Peonia e Nota Acquatica Note di coda: Muschio, Sandalo e Cedro

Storia 2009 - EAU MEGA è il profumo perfetto per una musa moderna, super eroina libera e affermata, che eccelle in tutto e che abita un mondo “Mega”. Dopo la scia fiorita di Flowerbomb, i due stilisti olandesi propongono qui un’acqua verde e vibrante, impetuosa e trascinante. “Megafy Yourself!”. Descrizione EAU MEGA è un bouquet verde e fresco, ma anche fruttato (grazie alla pera ed al limone) e leggermente umido, messo a punto dai profumieri Olivier Polge e Carlos Benaim, il cui tocca inconfondibile richiama la forza già presente in Flowerbomb. Inoltre, la fragranza possiede note ben riconoscibili di violetta, basilico, peonia, gelsomino e muschio. Gamma Eau de Parfum 30, 50 e 75 ml. Flacone Il flacone cilindrico puro, con un vaporizzatore a forma di sigillo dorato marchiato V&R, si presenta lineare per contrastare l’opulenza dell’aroma che raccoglie. 109


Note di testa: Basilico e Pompelmo Note di cuore: Pementa, Pepe e Zafferano Note di coda:

Vetiveria, Cuoio e Note orientali

Storia 2012 - Dopo Flowerbomb, la loro prima fragranza femminile dal nome esplosivo, il duo Viktor & Rolf lancia un profumo maschile altrettanto detonante e misterioso: “Spicebomb”, per un uomo misterioso, carismatico ed elegante nel modo di fare. Descrizione La fragranza inizia su note al bergamotto e al pompelmo rosa ma rivela rapidamente tonalità speziate e pepate. Il fondo è più caldo e orientale e costruito intorno a un’associazione di cuoio, tabacco e vetiver. Il profumiere di riferimento, anche questa volta, è Olivier Polge. Gamma Eau de Toilette 50 e 90 ml; Lozione doccia 200 ml, Balsamo after shave 100 ml. Flacone Come per Flowerbomb, il flacone si presenta a forma di granata, qui in tinta grigia argentata. La bottiglia è ornata da una fascia centrale nera brillante mentre il sigillo Viktor & Rolf sullo spray del flacone rievoca il detonatore di una granata.

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Flowerbomb Christmas 2010 Edition

Flowerbomb Christmas 2012 Edition

Flowerbomb de Paris

Flowerbomb Eau de Toilette

Flowerbomb Extrait de Parfum

Flowerbomb Extreme

Flowerbomb Extreme 2007

Flowerbomb Extreme Sparkle 2008

Flowerbomb La Vie en Rose 2011

Flowerbomb La Vie en Rose 2012

Flowerbomb La Vie en Rose 2013

Flowerbomb Love Me Tight

Flowerbomb Pink Sparkle

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IL PACKAGING

2007 – Flowerbomb Confectionary

Prodotto significa soprattutto immagine e Viktor & Rolf lo sanno benissimo: è per questo che tutto ciò che porta il loro nome viene curato nel dettaglio per fare in modo che anche l’occhio ne sia compiaciuto. E in tema di profumi, che si sa, sono fra gli oggetti più regalati di sempre, la presentazione e l’aspetto devono avere un loro perché. Proprio per questo, Viktor & Rolf si dedicano al packaging con la stessa creatività con cui disegnano una nuova collezione, ricercando di volta in volta soluzioni non convenzionali e per questo accattivanti: della serie “il contenitore è importante quanto il contenuto”. E così fioriscono le edizioni limitate dal design unico, le confezioni regalo ibride, i cofanetti scomponibili, scrigni lussuosi di profumati segreti.

2008 – Flowerbomb for Mother’s Day

2010 – Flowerbomb Holiday Collection

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2011 – Flowerbomb Christmas Set

2012 – Flowerbomb Christmas Set

2012 – Flowerbomb for Valentine’s Day

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Gli Editoriali 115


NY MAG Spring 2012

Vogue UK December 2004 Tatler UK September 2004

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Vogue USA December 2003


i-D April 2007 Numero China April 2009

Jalouse France April 2003

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Grazia Italia December 2012

Flair April 2001

S Moda November 2012 Luxure 2013

Grazia ItaliaFebruary2012

Vogue USA June 2001

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Vogue Japan May 2009

Vogue UK May 2009

Harper’s Bazaar March 2012

Elle Sweden December 2012

Vogue UK December 2008

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D April 2012

Elle Sweden December 2012

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Hunger Summer 2012


La Comunicazione del Brand 121


La Comunicazione del Brand “What are your signature designs? The ones that received the most attention. More important that the designs themselves is their capacity to communicate. Our signature designs are the designs that communicate best.” (Viktor & Rolf to Anuschka Blommers and Niels Schum for Fashion Now) E ancora “abbiamo sempre considerato la moda e la nostra posizione al suo interno come un pacchetto completo così qualsiasi azione di ‘branding’ viene naturale. Quando aspiravamo ancora ad una cerca affermazione nel mondo della moda – l’eterna gloria- eravamo istintivamente consapevoli dell’importanza di creare un’aura, un regno magico. C’era un istantaneo interesse nella moda come globalità e non solo come abiti”. Da queste parole è evidente come l’approccio di Viktor & Rolf nei confronti di “Madre Moda” cerchi di essere più completo possibile, tentando di evitare che esistano rami non abbastanza sfruttati o campi non ancora esplorati. In questo, la comunicazione è fondamentale parte integrante del progetto creativo degli stilisti olandesi: l’estro è necessario affinché il prodotto esista, la comunicazione affinché il pubblico lo conosca. Un articolo può essere commercializzato solo dopo essere stato inventato, ma il mercato va indagato a pieno attraverso media differenti perché il prodotto possa essere effettivamente piazzato. Viktor & Rolf lo sanno perfettamente. La moda si afferma oggi con linguaggi nuovi rispetto al passato, un passato inconsapevole dell’indispensabile intervento, in quest’ area, delle scienze sociali. Nella moda la comunicazione deve essere intesa come dialogo, linguaggio, ascolto, interpretazione, riflessione e osservazione insieme.

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La Comunicazione

Comunicare nella moda significa “mettere in comune” dei valori. Esiste dunque, secondo Viktor & rolf, un rapporto dialogico ed empatico fra brand e clienti-consumatori, ormai attori principali in quanto capaci di interpretare i segnali ed i messaggi dell’identità di marca e di poter scegliere ciò che consente loro di soddisfare desideri o arricchire le emozioni. La strategia comunicativa è sempre una scelta in termini di conoscenza, sapere e valorizzazione delle idee, è perciò importante leggere la moda anche nella sua funzione espressivocomunicativa. Dietro Viktor & Rolf, indagando in questo senso, non esiste allora solamente una casa di moda ma un capitale semiotico intangibile che ne identifica i prodotti moda in maniera univoca ed unica rispetto alla concorrenza. Nel fashion system, il know-how è anche capacità comunicativa e conversazionale. I linguaggi della comunicazione scelti da Viktor & Rolf ci aiutano a capire le strategie attuate al fine di permeare il consumatore circa la specificità delle proprie creazioni e dei propri valori per raggiungere determinati risultati in termini di “percepito”. Tali strategie riguardano le esigenze del trade, del target e del contesto di riferimento, e qualora si rivelino vincenti, la visibilità aumenta in modo direttamente proporzionale. Quindi la comunicazione rappresenta un fattore discriminante per il buon funzionamento dell’azienda, là dove si dimostri di avere un concetto allargato del termine “comunicazione” in sé. Essa va creata, gestita, sostenuta e protetta: è un’atmosfera ed un valore aggiunto che Viktor & Rolf si impegnano a non trascurare mai. Inoltre, lo strumento comunicativo costituisce un’arma contro la concorrenza, di vitale importanza per la crescita aziendale, un processo trasversale che si snoda step by step, affiancando i tasselli di un progetto lungimirante. Ogni azione comunicativa risponde ad un progetto strategico che richiede l’uso sinergico e scientifico di tutti i mezzi, finalizzati alla conquista di un determinato obiettivo. 123


La Comunicazione

Quella della comunicazione della moda è una storia recente. Fino agli anni Sessanta, infatti, l’unico strumento utilizzato erano le sfilate, ancora intese come semplice occasione di vendita, non come importante evento mediatico, quale sono oggi per Viktor & Rolf. Negli anni Settanta poi, con il processo di democratizzazione della moda, il pubblico comincia ad ampliarsi anche ai non addetti ai lavori e nel decennio successivo le marche di moda escono allo scoperto invadendo l’immaginario collettivo. Per comunicare alle grandi masse la moda sceglie la carta stampata in quanto, il sistema cartaceo garantisce il posizionamento del prodotto moda sul mercato e ne favorisce il consenso e la legittimazione sociale da parte del grande pubblico. In particolare l’editoria reinterpreta la moda, facendola apparire raggiungibile e portabile da parte di chiunque, dunque vendibile. Piuttosto, Viktor & Rolf sfruttano un altro genere di comunicazione molto caratteristico del settore moda, ossia la comunicazione non verbale. La pubblicità di abbigliamento si giova infatti di un linguaggio espressivo particolare che riduce le parti verbali in favore di un’alta qualità formale delle immagini: tutto deve essere curato nel minimo dettaglio, dalle luci, ai codici cromatici, alle inquadrature. Il mix ottimale è quello che esalta l’estetica. In questo senso, la comunicazione non verbale definisce anche la personalità di un brand, a cui associare idealmente uno stile di vita ed un contesto d’uso, in generale potremmo dire un “mondo valoriale” specifico del marchio. Influiscono inoltre, nella comunicazione non verbale, la scelta dell’ambientazione e di un eventuale testimonial, la storia intrinseca, la modulazione dell’immagine in sé. Viktor & Rolf esprimono uno stile che va oltre le immagini di moda tradizionali, proponendo un nuovo paradigma, un’accezione insolita che rinnovi sia i prodotti che le stesse modalità di comunicazione. Così, la casa di moda ha acquisito un proprio “spessore semantico” e di conseguenza una specifica autonomia rispetto al settore merceologico cui appartiene.

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Le Campagne Pubblicitarie 125


MODA

Per comunicare la loro moda, Viktor & Rolf non ricorrono poi così frequentemente a campagne pubblicitarie stampa o spot televisivi: tutto ciò sovvertirebbe la natura del marchio, esclusiva e filosofica, piuttosto che di massa e commerciale. Gli esempi da citare non sono dunque molti, ma non per questo indegni di nota. Sulla sinistra, abbiamo l’unico scatto della campagna S/S 2009 (in parallelo alla mostra ‘The House of Viktor & Rolf”), mentre un estratto dello short film diretto da sullaestratto dello sulla shortdestra, film Philip Riches per l’Autumn/Winter 2011 Campaign, magistralmente interpretato da Natasa Vojinovic.

Spring/Summer 2009 Campaign Ph: Anuschka Blommers/Niels Schumm Models: Viktor Horsting and Rolf Snoeren

A frame from Autumn/Winter 2011 Campaign film Director: Philip Riches Model: Natasa Vojinovic

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FRAGRANZE

“Le Parfum Publicity Still” Faux Avdertising Campaign - 1996 Ph: Wendelien Daan Published in V Magazine in the Autumn of 1996 and in Blvd in 1997

La prima Ad Campaign di Viktor & Rolf è stato un vero e proprio “fake”: per denunciare l’inconsistenza della comunicazione pubblicitaria di allora nel mercato dei profumi, il duo olandese ha messo a punto un scatto-parodia dell’insensatezza che doveva essere denunciata: la modella, con la stessa presenza scenica di un organismo unicellulare semplice, posava nuda mostrando nella propria mano un flacone della fragranza “Viktor & Rolf Le Parfum”, anch’essa, ovviamente, fake e volutamente brutta copia del più celebre “Chanel N°5”.

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March 2005 Campaign Agency: Zenithoptimedia

Autumn/Winter 2008 Campaign Phs: Inez Van lamsweerde/Vinoodh Matadin Model: Isabeli Fontana Spring/Summer 2009 Campaign

Ad: Baron & Baron Licensing Agency: Trunk Archive

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Spring/Summer 2009 Campaign Phs: Inez Van lamsweerde/Vinoodh Matadin Model: Isabeli Fontana Ad: Baron & Baron Licensing Agency: Trunk Archive

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Autumn/Winter 2008 Campaign Phs: Inez Van lamsweerde/Vinoodh Matadin Model: Boyd Holbrook Casting Director: Jennifer Starr

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Autumn/Winter 2008 Campaign Phs: Inez Van lamsweerde/Vinoodh Matadin Model: Raquel Zimmermann Stylist/Fashion Editor Melanie Word Licensing Agency: Trunk Archive

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Spring/Summer 2012 Campaign Phs: Inez Van lamsweerde/Vinoodh Matadin Art Director: Fabien Baron Model: Sean O’Pry

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Maggio 2013 – Flowerbomb La Vie En Rose si è reinventato in una fragranza più delicata dal cuore floreale.


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Maggio 2013 - La versione orientale di Flowerbomb è disponibile esclusivamente in Medio Oriente. Questo profumo sensuale mette insieme la Rosa Turca (fresca e mielata) e quella Marocchina (calda e lignea).


Da Stilisti a Scrittori Sulle orme di Esopo 137


Da Stilisti a Scrittori Viktor & Rolf vengono da sempre accusati di vivere rinchiusi nelle loro “torri d’avorio”, forse anche per questo nel 2009 hanno intrapreso l’avventura culminata con “Sprookjes”, una raccolta di dodici favole di cui proprio la coppia olandese era autrice, improvvisatasi nel ruolo dei Fratelli Grimm. Due anni dopo, nel 2011, “Sprookjes” è stato tradotto in inglese e dunque pubblicato sotto il nome “Fairy Tales” (£12.99, Hardie Grant Books). Ognuna delle dodici favole rimandava ad un mondo immaginario già caro e ricorrente in Viktor & Rolf. Ad esempio, nell’episodio “The Golden dress” di cui è protagonista la principessa Gisele, ritornano elementi molto vicini a quelli evidenziati nella collezione “Russian Doll”. La principessa, infatti, poteva avere ogni cosa si potesse immaginare, e non una, ma ben dieci volte. Il padre, il re, organizzò per lei una festa a Palazzo ed affidò alla sarta di corte la creazione di un abito che facesse sentire Gisele al centro dell’attenzione. La sarta decise di voler realizzare per un’occasione così speciale, un abito che lo fosse altrettanto e pensò di utilizzare solo e soltanto oro. Tutto l’oro del regno venne estratto e fatto fondere per il vestito della principessa, che risultò talmente pesante da necessitare dell’aiuto di quattro servitrici per farlo indossare a Gisele sopra la sua sottogonna di seta. La storia riporta alla mente la figura di Maggie Rizer in “Russian Doll” appunto, che, al termine dello show, strato dopo strato, si ritrovò ad indossare 70 kg di abiti couture. Quella di Gisele è solo una delle dodici favole di cui Viktor & Rolf sono padri e, come le altre, racchiude in sé un forte messaggio morale: dato che, per gli stilisti olandesi, le campagne stampa non sono da considerare le principali forme di comunicazione, vengono privilegiati mezzi alternativi, come appunto un libro di favole per bambini, in modo da garantirsi un forte impatto comunicativo data la scelta insolita. 138


The Two Moons

Chritma

Disco Hedgehog

The Snail 139

The book cover Pictures from Vogue.co.uk


Da Stilisti a Scrittori

Viktor & Rolf non sono solamente gli ideatori delle trame, ma, in quanto artisti a tutto tondo, si sono occupati anche di ogni singola illustrazione contenuta nel libro. “Scrivevamo queste storie di anno in anno, per divertimento, per hobby, fino a quando non ci è venuta voglia di pubblicarle. Le illustrazioni sono un altro veicolo tangibile di espressione, di una qualità differente rispetto al disegno di moda o all’arte. Abbiamo sempre giocato con le proporzioni (e sproporzioni), creando qualcosa di surreale e glamour. Candy Floss Anche nel mondo delle favole questi elementi sono rinvenibili, insieme al desiderio di evasione. Ogni storia ha per protagonista un personaggio diverso ma non sappiamo scegliere quale sia il nostro preferito: ci piacciono tutti ugualmente dato che sono per noi dei piccoli tesori. Alcuni sono divertenti, altri più drammatici, altri davvero profondi. Il messaggio di base è che essere differenti è sempre cosa buona e giusta. Già da piccoli amavamo le favole, ma molto spesso avevano un personaggio dalle caratteristiche psicologiche bidimensionali così irraggiungibili e stereotipate che abbiamo sentito il bisogno di pensare a personaggi a tutti tondo, più concreti. Le favole forniscono una finestra su un mondo magico che può completamente rapirti dal “qui” e dall’ “ora”. Vorremmo affascinare i nostri lettori, innescare la loro immaginazione ed invitarli ad apprezzare nuove realtà e possibilità. Va sempre bene essere differenti e pensare differentemente”. (Vogue.uk.com)

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Il Benefit Marketing 141


Il Benefit Marketing Rientra ancora nella sezione di comunicazione il cosiddetto Benefit Marketing, che include iniziative strategiche rivolte a fare del bene, generando dunque advertising e publicity allo stesso tempo. In quanto membri del gruppo “Only The Brave”, che fa del benefit un pilastro portante, Viktor & Rolf sono spesso coinvolti in iniziative di questo genere. Fra i progetti portati a termine dalla fondazione di Renzo Rosso ricordiamo la ristrutturazione di una clinica con annesso sistema idrico e pannelli solari, gli assegni annuali di $100 per studente e la relativa fornitura di materiale scolastico, l’incremento del 20% di test HIV effettuati per uomini adulti, la riduzione del 17% nella diffusione della malaria e molto altro ancora. Viktor & Rolf, però, non aderiscono solamente ai progetti intrapresi dal gruppo di cui fanno parte, ma anche ad altri in cui è proprio il loro nome ad essere in primo piano. Nel Gennaio 2012, ad esempio, hanno preso parte alla proposta di Luisaviaroma intitolata “Pug Dogs for Happy Kids”, che vedeva protagonista una collezione di soffici carlini di peluche agghindati per l’occasione dai più celebri stilisti a livello mondiale (accanto a Viktor & Rolf, anche Valentino, Balmain, Etro ed altri ancora). I proventi ricavati dalle vendite dei peluche sono stati destinati all’Unicef, “to make the kids happy”, appunto, come anticipa il titolo dell’iniziativa. 142


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Il Benefit Marketing Nell’Aprile 2013, inoltre, Viktor & Rolf hanno deciso di realizzare un bracciale in edizione limitata a favore della Fifty Nine Foundation. Si tratta di un bangle in lucite, con interno smaltato color turchese e marchio ben impresso sulla parte esterna dorata: disponibile in edizione super limitata (45 pezzi nel mondo) al prezzo di $195, il bracciale ha permesso di raccogliere fondi per l’associazione Fifty Nine, che si occupa dei pericoli associati all’aneurisma cerebrale.

Viktor & Rolf’s bracelet for Fifty Nine Foundation

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La Moda per l’Arte Le Installazioni e le Mostre 145


La Moda per l’Arte Un altro veicolo comunicativo molto caro a Viktor & Rolf è l’Arte: i due amano poter esprimere l’identità del proprio marchio ed i messaggi che vogliono diffondere in quanto creatori di moda attraverso installazioni e mostre. Il primo avvicinamento al mondo del fashion da parte di Viktor & Rolf è stato appunto coadiuvato da tre installazioni successive che hanno permessoo loro di cominciare ad attirare l’attenzione: “L’Hiver de l’Amor” (1994), “L’Apparence du Vide” (1995) e “Launch” (1996). La prima, tenutasi presso il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris nel Febbraio del 1994, è stata curata da Elein Fleiss e Olivier Zahm di Purple Prose, insieme ad altri differenti artisti. L’installazione conteneva pezzi dalla seconda collezione di Viktor & Rolf e viene ormai comunemente considerato il pioneristico avvio della loro estetica della decostruzione. Basate su costumi storici della Francia del Secondo Impero, figure senza testa intrappolate nel vetro indossavano voluminosi abiti e soprabiti in PVC. “L’Hiver de l’Amour” ha permesso ai due stilisti di farsi conoscere dai futuri collaboratori Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, allora stelle nascenti della fotografia. L’installazione è stata inoltre replicata a New York, presso la galleria d’arte pubblica P.S.1. “L’Hiver de l’Amour” – Pictures from “The House of Viktor & Rolf” 146


La Moda per l’Arte

“L’Apparence du vide” è il titolo della collezione e della relativa installazione che Viktor & Rolf hanno ideato e realizzato nell’Ottobre 1995 presso la Galerie Patricia Dorfman a Parigi. I due avevano deciso di esplorare quella problematica esigenza di “emptiness” che stavano rilevando nel mondo della moda, sempre più impregnato di “effimero” ed hanno utilizzato come punto di ispirazione e di partenza la superficialità delle decorazioni per le confezioni regalo e delle scatole di bomboniere. L’installazione comprendeva cinque differenti silhouettes dorate sospese a mezz’aria, ognuna proiettante un’ombra sul pavimento, simbolo di un nero abito bidimensionale. I capi in lamè erano ispirati dalle lussuose carte da regalo accompagnate da fiocchi che non stringevano nulla se non l’aria: Viktor & Rolf intendevano evocare la pomposa eleganza della moda ed il suo floscio rovescio. Sulle pareti gli stilisti avevano elencato i nomi delle maggiori top models al mondo ed, in sottofondo, una registrazione di bambini in età scolare li ripeteva come fossero l’alfabeto. “L’Apparence du Vide” segna la prima di numerosi successivi richiami nel lavoro di Viktor & Rolf all’impero immateriale di Yves Klein. In quell’occasione, consapevolmente, Viktor & Rolf citarono la più nota installazione di Klein “Le Vide” ed i suoi quadri monocromi dorati dei primi anni Sessanta.

L’Apparence Du Vide - Pictures from Vogue.co.uk 147


La Moda per l’Arte La terza consacrazione artistica è stata “Launch”, tenutasi presso la Torch Gallery di Amsterdam nell’Ottobre 1996. L’installazione includeva tutte le aspirazioni di Viktor & Rolf per il futuro, impazienti com’erano circa la loro condizione di artisti emergenti vogliosi di realizzare i sogni che, fin da bambini, avevano. La loro idea di design studio, passerella, spazio per shootings e boutique è stata realizzata in miniatura. A tutto ciò hanno affiancato l’ideazione del profumo-giocattolo “Le parfum”.

Launch - Pictures from Vogue.co.uk

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La Moda per l’Arte

Ormai stilisti affermati, nell’Ottobre del 2003 Viktor & Rolf hanno pensato di regalarsi per il decimo anniversario della loro carriera una mostra retrospettiva presso il Musée de la Mode et du Textile intitolata “Viktor&Rolf par Viktor&Rolf, Premiere Décennie”. Come catalogo della mostra Viktor & Rolf hanno deciso di affidarsi alla potenza del magazine: è nato così “Viktor & Rolf N°E Magazine” che raccoglieva dieci anni di articoli, comunicati stampa, servizi fotografici nei loro riguardi dalle testate più varie ed influenti al mondo. Queste le parole con cui Viktor & Rolf hanno firmato l’introduzione del magazine:

From the editors: Welcome to Viktor & Rolf’s anniversary celebration! We’re using this very special occasion to take you on a trip through 10 years of our work, picked out here in our favourite clippings from magazines and newspapers. Since we were boys, fashion has seemed to send us a magical and glamorous place – a place we’d like you to discover for yourself in the images and ideas we’ve collected. Fashion is the secret garden in which we can always find pleasure, even if our spirits are low. In this one-off magazine we invite you to visit this enchanted place with us… It’s part of expressing how grateful we are to have reached this point: we’ve never quite been sure if we would live up to the fashion world’s strict rules and requirements. While infiltrating the business with our ideas, we’ve worked hard to maintain our love for fashion, to continue a tender exploration of the object of our affections. We hope that tenderness and love is expressed in these pages. Media coverage is essential to understanding our engagements with the fashion world through the last years. We have always been fascinated by the press we get (and lack of it!)- perhaps because our work only seems to exist once it has been published. The media breathes life into fashion. We hope you enjoy our anniversary celebration Viktor & Rolf

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Viktor & Rolf’s introduction of “Viktor & Rolf N°E Magazine”

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La Moda per l’Arte Nell’Aprile 2004, Viktor & Rolf sono stati poi chiamati a curare una mostra voluta ed ospitata dal Kyoto Costume Institute, in collaborazione con Mori Art Museum di Tokyo, intitolata “Fashion in Colors: VIKTOR & ROLF & KCI”.

Apr. -Jun. 2004, at the National Museum of Modern Art, Kyoto Aug.-Dec. 2004, at the Mori Art Museum, Tokyo

Pictures from Kci.or.jp

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La Moda per l’Arte

Per finire, la più recente mostra di cui Viktor & Rolf sono stati protagonisti è stata “The House of Viktor & Rolf”, nel Giugno del 2008 presso la Barbican Art Gallery di Londra e, cinque mesi dopo, presso il Centraal Museum di Utrecht. Anch’essa intesa come autocelebrazione e omaggio, la mostra rappresenta i quindici anni di carriera dei due stilisti olandesi. Entrando nella galleria principale, l’attenzione viene immediatamente catturata da una casa delle bambole alta sei metri, progettata dall’archistar di fiducia Siebe Tettero ed “abitata” da 55 bambole di porcellana che indossano le versioni miniaturizzate degli outfits più famosi della maison. Spostandosi poi nella galleria superiore, il visitatore incontra una serie di stanze che assomigliano a quelle del piano inferiore, con bambole identiche a quelle in miniatura ma, questa volta, riprodotte su scala reale. E’ il visitatore, allora, a sentirsi rimpicciolito, in stile Alice nel Paese delle Meraviglie, spostandosi da una realtà minuscola ad una gigantesca con pochi passi. Come sono fatte le bambole? Ogni bambola, grazie agli occhi in vetro ed ai capelli umani, può essere effettivamente considerata un capolavoro, che ha ben poco a che vedere con l’idea di giocattolo. La finissima porcellana di cui è costituito il viso di ogni modellino (la cui altezza raggiunge i 70 cm) rende l’insieme ancora più pregiato, mentre il corpo in carta pesta ricorda le bambole utilizzate dai creatori di moda tedeschi fra il 1860 ed il 1890 e risulta essere una vera e propria eccellenza di artigianalità. Pictures from Vogue.co.uk

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Pictures of “The House of Viktor & Rolf”

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Pictures of “The House of Viktor & Rolf”

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Very Important Events 155


Very Important Events Trattando poi la comunicazione specifica del prodotto, uno strumento di cui Viktor & Rolf si sono serviti e tuttora si servono spesso, è l’organizzazione di eventi speciali. In queste occasioni Viktor & Rolf hanno la notevole capacità di trasformare in magia ciò che altrimenti sarebbe esclusivamente strategia commerciale, occupandosi di ogni particolare nel minimo dettaglio, circondati da esperti events managers e PRs. Citiamo, come esempio, il caso “Flowerbomb”, il cui lancio e quinto anniversario sono divenuti entrambi eventi mediatici. La presentazione di “Flowerbomb” al pubblico è avvenuta in concomitanza con la sfilata che portava il suo stesso nome, nel 2005. E’ stata però poi organizzata una vera e propria festa in cui la nuova fragranza era la sola ed indiscussa protagonista: lo staff organizzativo di Timebased si è occupato del party per il lancio di “Flowerbomb” e ha scelto come location le Elms Lester Painting Rooms, in modo da creare un effetto sorpresa e contrastare la femminile opulenza della fragranza. Trattandosi di spazi piuttosto contenuti, il team di Timebased ha cercato di ovviare a tale problema costruendo tavoli su misura, in modo che ogni invitato potesse accomodarsi a tavola.

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Pictures from timebased.co.uk

Gli altri due eventi totalmente dedicati a “Flowerbomb” riguardano il quinto compleanno della fragranza, nel 2010. L’anniversario è stato festeggiato prima a Parigi presso l’Hotel Meurice e, successivamente, l’8 Settembre a New York, in una villa residenziale in Grove Street. Entrambi i festeggiamenti hanno riscosso ammirazione e successo ed hanno coinvolto stars del jet set internazionale. Nel caso del festeggiamento presso l’Hotel Meurice di Parigi, il pasticcere, insieme allo chef, ha creato una speciale torta “Flowerbomb” che riassumeva, in versione culinaria, gli elementi caratteristici della fragranza. A New York invece, i festeggiamenti si sono trasformati in sho, e l’intrattenimento è stato affidato ad un’ospite d’eccezione, la cantante Alison Goldfrapp.

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“Flowerbomb” Cake

Viktor & Rolf

Alison Goldfrapp

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Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin


“L’Unione fa la forza” Le Collaborazioni 159


LE COLLABORAZIONI ARTISTICHE

“L’Unione fa la forza”

Le scelte comunicative che fanno capo a Viktor & Rolf finiscono sempre per privilegiare canali inconsueti, magari ancora non sperimenti da altri stilisti, che consentano loro di posizionarsi in modo chiaro nel grande labirinto del sistema moda. Le collaborazioni hanno da sempre affascinato Viktor & Rolf dal momento che permettono spesso di unire mondi apparentemente distanti e dar vita a risultati e successi inaspettati. Le collaborazioni artistiche più rilevanti cui hanno preso parte i due stilisti olandesi sono quelle che interessano il teatro, ed in particolare, il prezioso apporto di Robert Wilson, regista e drammaturgo statunitense. Viktor & Rolf hanno così curato i costumi delle seguenti tre opere teatrali:  "Grace for Grace", Opera di Robert Wilson, Monte Carlo, France (Sept 2011)  Der Freischutz, Opera di Robert Wilson, Baden- Baden, Germany (May 2009)  2 Lips and Dancers and Space, Produzione di Robert Wilson e Nederlands Dans Theater III, Paesi Bassi (Nov 2004)

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The Making of the costumes for

Tempo totale di produzione:Dicembre 2008 - Maggio 2009 Materiali utilizzati: Neoprene - Iuta - Lycra - Taffetà - Organza Raso – Specchi Circa 1,3 milioni di cristalli Swarovski in vari disegni e dimensioni sono stati utilizzati per i costumi. Di questi, 40.000 sono stati applicati singolarmente a mano

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The cast ofr “Grace for Grace” on the stage

A pair of costumes from “2 Lips and Dancers and Space”

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LE COLLABORAZIONI COMMERCIALI

Per quanto riguarda invece le collaborazioni commerciali, eccone alcune tra le più note:        

Viktor&Rolf for Bugaboo - My First Car (RED) (2012) Viktor&Rolf for KLM - Amenity kits for KLM World Business Class (2011) Viktor&Rolf for De Bijenkorf (2009) Viktor&Rolf for Swarovski - Jewelry line (2009) Viktor&Rolf for Samsonite - Travel collection (February 2009) Viktor&Rolf for Shu Uemura - Couture eyelashes (July 2008) Viktor&Rolf for Piper-Heidsieck - Design limited edition (January 2007) Viktor&Rolf <3 H&M - Design special collection (November 2006)

Ognuna di queste collaborazioni ha permesso ai due stilisti di raggiungere un pubblico sempre più ampio e, non meno importante, di mettersi alla prova nel design di prodotti che esulino dal mondo della moda. Raffinatezza, glamour ed estrosità sono gli elementi base della fase creativa di Viktor & Rolf, in qualsiasi ambito essa venga praticata. Probabilmente il fatto che la prima collaborazione stretta, quella con il gigante svedese H&M, abbia riscosso un enorme successo ha funzionato da trampolino di lancio per le successive collaborazioni che Viktor & Rolf hanno collezionato dal 2006 ad oggi. Ogni nuova partnership viene affrontata dai due stilisti con entusiasmo ed originalità perché tutto ciò che porta il loro nome deve essere effettivamente ideato a loro immagine e somiglianza, a prescindere che la paternità di questo sia a metà o meno con un altro brand.

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Pieces from Viktor&Rolf <3 H&M special collection

Effettivamente però, almeno all’inizio, Viktor & Rolf hanno avuto delle titubanze nei confronti della sensatezza della loro prima collaborazione (appunto quella con H&M) ai fini della loro carriera di stilisti. Ciò che temevano era di proporre una collezione speciale fin troppo elitaria e mai democratica quanto un’esposizione, ad esempio, di moda in un museo d’arte cui tutti possono accedere (soluzione che Viktor & Rolf hanno preferito da sempre). Tali dubbi hanno trovato in verità una loro concretezza: l’abito da sposa da loro disegnato per la special collection, pochi minuti dopo esser stato messo in vendita, era già sold out ovunque ed acquistabile esclusivamente su Ebay a dieci volte il prezzo d’origine, tanto era divenuto icona di esclusività.

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Limited Edition Champagne


Limited Edition Couture Eyelashes

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Travel Collection

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Collection of good for the home designed for De Bijenkorf, a Dutch department store

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Amenity Kits for KLM World Business Class


Limited Edition stroller 170


Gli Archistars di Fiducia 171


Gli Archistars di Fiducia Come ogni marchio che si rispetti, anche per Viktor & Rolf, l’interior design viene curato nel dettaglio da architetti che rimangono gli stessi nel tempo, per far sì che lo stile aziendale non ne risenta e non cambi in base al modus operandi dell’architetto del momento. Garantirsi l’esclusiva su un architetto è ormai diventata una pratica costosissima, tanto che è stato coniato il termine “Archistar”. Per quanto riguarda Viktor & Rolf, gli Archistars di riferimento sono Siebe Tettero e la collaboratrice Sherrie Zwail. Entrambi hanno curato la progettazione dello store monomarca Viktor & Rolf a Milano, in via Sant’Andrea 14, vero e proprio capolavoro di architettura. Lo spazio in questione è stato completamente ideato ed arredato “sottosopra”, tanto da conquistarsi l’epiteto di “Upside-Down Store”. Esso è stato inaugurato nell’Aprile del 2005 e chiuso nell’Agosto 2008 per lasciare spazio a Micheal Kors. Lo store raccoglieva insieme il classicismo del Diciottesimo secolo scandinavo, elementi budoir della Francia del 1800 ed una miscela postmoderna di idee e stili che potremmo far risalire agli anni Duemila. Ciò esprimeva il desiderio di Viktor & Rolf di ribaltare il mondo nel loro primo store monomarca. Per il suo design non sono stati accettati compromessi di qualità: parquet di legno di quercia a lisca di pesce, rivestimenti in marmo e chandeliers in oro personalizzati. Il negozio comprendeva due shopping areas, uno spazio per le fragranze, due camerini ed una sartoria. Per rispettare l’idea di partenza degli stilisti, Tettero e la Zwail hanno fatto in modo che la prospettiva visiva fosse completamente rovesciata: il parquet rivestiva il soffitto, dal pavimento si innalzavano gli chandeliers, il camino giaceva a testa in giù e di seguito, ogni singolo particolare era pensato per essere capovolto.

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Siebe Tettero received his MA in Architecture (MSBD, 1989) from Columbia University (NY) and a second MA in Art History (MW, 2003) from the University of Manchester (GB). In recent years, he has worked for the Centraal Museum (Utrecht Municipal Museum) in Utrecht (NL) and the Rijksmuseum in Amsterdam (NL), before joining Sotheby’s as head of Modern & Contemporary art. Tettero Art Consultants was established in 2009.

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Il Quartier Generale 175


Il Quartier Generale “Ad accogliere Rolf nella stanza è il suo bassotto Little Swan, che ogni giorno abita nel Quartier Generale dei due stilisti tedeschi con il cane di Viktor, Vickie, ed altri quattro cagnolini che appartengono al team di design. Sembra il paradiso degli animali domestici, ma Snoeren è veloce nel fugare qualsiasi visione di cani che si rilassano insieme su cuscini di velluto o in comodità, come i cuccioli preferiti di Marie Antoinette a Versailles. […] Cani a parte, il giardino in stile Diciottessimo Secolo di Vikto & Rolf ha davvero qualcosa che ricorda Versailles, con sentieri e verdeggianti siepi che ricordano il boschetti privati dell’ancien régime. Internamente, i due condividono un lungo tavolo di lavoro con barattoli di matite colorate che vengono aggiornati di stagione in stagione nel rispetto della palette cromatica della collezione. Dipendentemente dall’umore, entrambi ascoltano musica meditativa o ritmi techno, e disegnano sempre insieme. ‘Guardiamo i nostri schizzi a vicenda ed abbiamo in un certo modo la stessa calligrafia, così a volte giriamo il disegno avanti e dietr per controllare chi l’abbia realizzato’ dice Snoeren.” (Vogue.co.uk)

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Viktor Horsting and Rolf Snoeren together in their Amsterdam studio. “It’s a very nice space to always be together and decide what we’re going to do—we get to work with no distractions,” Snoeren says.

Rolf’s dog Little Swan (left) and Viktor’s dog Vickie (right) Pictures from Vogue.co.uk 177


Pictures from Vogue.co.uk

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Store Locator 179


Store Locator Viktor &Rolf contano 213 rivenditori ufficiali nel mondo: si tratta, nella maggior parte dei casi, di alcuni fra i department stores più importanti ed influenti del pianeta per il settore moda. In templi come questi, Viktor & Rolf hanno istituito i loro corners ufficiali, opportunamente ripartiti in prêt-à-porter donna e prêt-à-porter uomo.

Viktor & Rolf for Bugaboo window at Colette, Paris – 2012

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Viktor & Rolf at Debenhams, London

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Viktor & Rolf corner at Harvey Nichols Knightsbridge, London, designed by OMA –Office for Metropolitan Architecture

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La Comunicazione Web 183


La Comunicazione Web Viktor & Rolf affidano una grande porzione della loro comunicazione alla rete web, che consente capillarità, velocità elevata e multimedialità. Gli stilisti possiedono quindi un sito ed alcuni account ufficiali sui maggiori social networks, oltre ad un canale Youtube, uno Vimeo ed uno Vine (un’applicazione per smartphones). Nell’era del web 3.0, in cui la rete stessa influenza la realtà come mai è successo prima, è indispensabile assicurarsi una presenza costante seppur virtuale nel mondo del digitale. Anche in questo caso però, Viktor & Rolf hanno rifiutato la banalità di alcuni siti ufficiali di marchi di moda di fama mondiale ed hanno architettato una piattaforma informatica lanciata nel 2013 e rinominata “The World Round Web” , letteralmente “Il mondo intorno al web”. Quasi come una rivoluzione copernicana digitale, Viktor & Rolf hanno rovesciato la tradizionale prospettiva secondo la quale la rete web si plasma sul mondo circostante e ne hanno fatto il loro punto di forza; in proposito Liz Goldwyn, amministratore delegato di HTML, ha affermato: “Abbiamo preso migliaia di anni per scoprire che la terra è rotonda, Viktor & Rolf ne hanno scoperta una altrettanto importante con il loro cyber spazio.”

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IL SITO UFFICIALE

Screenshots from Viktor & Rolf’s Official Website in 2013 185


“The World Round Web”, la piattaforma base del sito ufficiale di Viktor & Rolf, si presenta come un cyber spazio tutto incentrato sulla forma circolare, quasi un pianeta in orbita nella galassia del web. In passato invece, il concetto chiave del design del sito era “la maison”, nel vero senso della parola. La homepage mostrava i due stilisti scendere la scala principale dell’entrata della maison ed avanzare verso gli utenti quasi a voler dare loro il benvenuto ed augurare una buona permanenza. Durante il “tour” era possibile inoltre visitare virtualmente stanze, archivi e biblioteca (da cui accedere a contenuti speciali), per poi passare al vano dedicato alle fragranze, la “parfumerie”, arredata in stile boudoir. L’utente si sentiva così al centro dell’esperienza virtuale, anche grazie agli effetti speciali, alla grafica 3D ed ai contributi audio.

Screenshots from Viktor & Rolf’s Official Website until 2013

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Screenshots from Viktor & Rolf’s Official Website until 2013

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Al sito ufficiale, Viktor & Rolf hanno deciso di affiancare una pagina speciale, chiamata Secret Service, riservata esclusivamente a coloro che hanno acquistato prodotti “Flowerbomb”, o fragranze o cosmetici. Per accedere al Secret Service ed ai suoi contenuti speciali basta iscriversi alla pagina, inserendo fra i dati il codice d’acquisto rinvenibile sulla confezione del prodotto comperato. Inoltre, a tutti i membri è riservata l’opportunità di ricevere piccoli gifts dalla maison e sfruttare esclusive offerte. Screenshots from Viktor & Rolf’s Secret Service

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Screenshots from Viktor & Rolf’s Secret Service

Pictures of some gitfs from Viktor & Rolf’s Secret Service

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V&R’s NETWORKS

 https://www.facebook.com/viktorandrolf  https://twitter.com/Viktor_and_Rolf  http://instagram.com/viktor_and_rolf  https://vine.co/v/bXUaEUE0PgQ (download the app)  http://www.youtube.com/user/viktorrolftv  http://vimeo.com/viktorandrolf

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6. I Contatti 191


I Contatti HEAD OFFICE

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7. La Bibliografia 193


La Bibliografia  BLANCHARD Tamsin, Global Warning. In: The Observer Magazine, 21 Maggio 2000, pag. 12-16.  CABASSET Patrick, Viktor & Rolf: l’énergie du noir. In: L’Officiel, Maggio 2001, pag. 16.  CONCAS Viviana, Filosofia dei linguaggi della moda. Roma: Casini, c2008, pag. 7-14.  ECO Umberto, Come si fa una tesi di laurea. Milano: Bompiani, 1988.  EVANS Caroline – FRANKEL Susannah, The House of Viktor & Rolf, London: Merrell Publishers Limited, 2008.  FLEISS Elein, Interview to Viktor & Rolf. In: Purple Prose, N°7, Autunno 1994, pag. 73.  FOLEY Bridget, Going Dutch. In: W Magazine, Settembre 1998, pag. 234-235.  FUKAI Akiko, Fashion in colors. New York: Assouline, 2001.  HORSTING Viktor (et al.), N°E Magazine featuring Viktor & Rolf, Amsterdam: Artimo Foundation, 2003.  HUCKBODY Jamie, Viktor & Rolf’s Couture. In: i-D, N°197, Maggio 2000, pag. 102-104.  HUCKBODY Jamie, Because we want to. In: i-D, Settembre 2003, pag. 337-240.  JONES Terry – MAIR Avril, Fashion now. Colonia: Taschen, 2003.  MIDDLETON William, Cutting Edge Classics. In: Harper’s Bazaar, Ottobre 2003, pag. 220-223.  ROMAN Alonso – EISNER Lisa, Double Dutch. In: New York Times Magazine, Dicembre 2002, pag. 109-115.  STEELE Valerie, Encyclopedia of clothing and fashion. Detroit: Charles Scribner’s sons, c2005, 3 v.  TALLEY André Leon, The flag bearers. In: American Vogue, Maggio 2000, pag. 150.  TURNER Jonathan, Dutch Courage. In: Black+White, N°45, Settembre 2000, pag. 48-50.  CHANG Angel, Viktor & Rolf. In STEELE Valerie, The Berg Companion to Fashion. New York: Berg, 2010, pag. 709-710.  MEVIS Armand (et al.), Viktor & Rolf: 1993-1999. Breda: Artimo Foundation, 1999.  O.S., Viktor & Rolf Couturiers de l’apparence. In: Connaiscance des Arts, Febbraio 2001, pag. 79-84.  VERGANI Guido, Dizionario della moda. Milano: Baldini Castaldi Dalai, 2010, pag. 1228.

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8. La Sitografia 195


La Sitografia  BERNARD Katherine, Studio Tour: Viktor & Rolf’s Amsterdam workspace. In: Vogue.com http://www.vogue.com/vogue-daily/article/studio-tour-viktor-rolfs-amsterdam-workspace/#1 (consultato il 31 Marzo 2013)  BLANCHARD Tamsin, Viktor & Rolf spin their own fairy tales. In: Telegraph.co.uk, http://fashion.telegraph.co.uk/news-features/TMG8752302/Viktor-and-Rolf-spin-their-own-fairy-tales.html (consultato il 23 Aprile 2013)  BROWN Alix, Welcome to the Dollhouse. In: New York Times, http://www.nytimes.com/2008/06/15/magazine/15style-matter-t.html?ref=viktorandrolf&_r=0 (consultato il 7 Aprile 2013)  HORYN Cathy, Two Dutch Designers Take Couture to the Surreal Side. In: New York Times, http://www.nytimes.com/1999/06/01/style/two-dutch-designers-take-couture-to-the-surrealside.html?ref=viktorandrolf (consultato il 23 Aprile 2013)  LAMBILLON Aurelie, Viktor & Rolf detonent. In: Jalouse N°76, 2004, pag. 128-129. Consultato in http://patrimoine.jalougallery.com/jalouse-recherche-16.html (consultato il 10 Aprile 2013)  MENKES Suzy, Viktor & Rolf: concept to concrete. In: New York Times, http://www.nytimes.com/2003/10/08/news/08iht-rolf_ed3_.html?pagewanted=all (consultato il 20 Marzo 2013)  WILSON Eric, H&M Names Dutch Pair as Designers for a Season. In: New York Times, http://www.nytimes.com/2006/05/12/business/12fashion.html?ref=viktorandrolf (consultato il 10 Maggio 2013)  WILSON Eric, Painting Viktor & Rolf Red. In: New York Times, http://runway.blogs.nytimes.com/2011/03/05/painting-viktor-rolf-red/?ref=viktorandrolf (consultato il 23 Aprile 2013)

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Articoli online di cui non è specificato l’autore:  Adels nuovo CEO di Viktor & Rolf. In: Fashion United, http://www.fashionunited.it/News/Columns/Adels_nuovo_ceo_di_Viktor_%26_Rolf_200907014268/ (consultato il 20 Marzo 2013)  Applausi per la sfilata online di Viktor & Rolf. In: Fashion United, http://www.fashionunited.it/News/Leads/Applausi_per_la_sfilata_online_di_Viktor_%26_Rolf_200810022 721/ (consultato il 20 Marzo 2013)  Die Kostüme von Viktor und Rolf. In: Arte.tv, http://www.arte.tv/de/fotogalerie-die-kostueme-von-viktorund-rolf/2657292,CmC=2644912.html (consultato il 22 Aprile 2013)  Gaga’s Men. In: Vogue.co.uk, http://www.vogue.co.uk/news/2010/03/12/viktor-and-rolf-dress-ladygaga (consultato il 30 Marzo 2013)  Only The Brave compra Viktor & Rolf. In: Fashion United, http://www.fashionunited.it/News/Leads/Only_the_Brave_compra_Viktor_%26_Rolf_200807222393/ (Consultato il 20 Marzo 2013)  Torta Flowerbomb by Viktor & Rolf. In: Luxuo, http://www.luxuo.it/gastronomia/torta-flowerbomb-byvictor-rolf/14134.html (consultato il 1 Aprile 2013)  Una Boutique a Parigi per Viktor & Rolf. In: Fashion United, http://www.fashionunited.it/News/Columns/Una_boutique_a_Parigi_per_Viktor_%26_Rolf_20120824793 4/ (consultato il 20 Marzo 2013)  Viktor & Rolf. In: Vogue.it, http://www.vogue.it/talents/storie-di-successo/2011/05/viktor-e-rolf (consultato il 18 Aprile 2013)  Viktor & Rolf. In: Style, http://www.style.com/fashionshows/review/S2007RTW-VIKROLF/ (consultato il 20 Aprile 2013)  Viktor & Rolf’s Bracelet to Benefit the Fifty Nine Foundation. In: Instyle, http://news.instyle.com/2013/04/01/viktor-rolf-bracelet-charity/ (consultato il 18 Aprile 2013)

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 V&R’s New Addition. In: Fashion United, http://www.vogue.co.uk/news/2009/07/03/viktor-and-rolf-get-anew-ceo (consultato il 31 Marzo 2013)  V&R The Virtual. In: Fashion United, http://www.vogue.co.uk/news/2008/09/16/viktor-and-rolf-to-showonline (consultato il 23 Aprile 2013)  Viktor & Rolf design for Opera. In: Dazed Digital, http://www.dazeddigital.com/fashion/article/3370/1/viktor-rolf-design-for-opera (consultato il 7 Aprile 2013)  Viktor & Rolf: Flowerbomb Launch. In: Timebased, http://timebased.co.uk/event.php?id=1308568483 (consultato il 1 Aprile 2013)  Viktor & Rolf in marcia dal museo al mercato. In: Pambianco News, http://www.pambianconews.com/viktorrolf-in-marcia-dal-museo-al-mercato/ (consultato il 20 Maggio 2013)  Viktor & Rolf lanciano il “black dress”. In: Fashion United, http://www.fashionunited.it/News/Columns/Viktor_%26_Rolf_lanciano_%22Black_dress%22_2009111346 63/ (consultato il 20 Marzo 2013)  Viktor & Rolf On Stage. In: Fashion United, http://www.vogue.co.uk/news/2009/04/29/viktor-and-rolfdesign-opera-costumes (consultato il 30 Marzo 2013)  Viktor & Rolf Parfumes and Colognes. In: Fragantica, http://www.fragrantica.com/designers/Viktor%26Rolf.html (consultato il 5 Maggio 2013)  Viktor & Rolf puntano sui colori. In: Fashion United, http://www.fashionunited.it/News/moda/Viktor_%26_Rolf_puntano_sui_colori_201110056865/ (consultato il 20 Marzo 2013)  Viktor & Rolf’s Couture Comeback. In: Vogue.co.uk, http://www.vogue.co.uk/news/2013/04/22/viktorand-rolf-return-to-couture-schedule---paris-couture-fashion-week (consultato il 23 Aprile 2013)

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