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Videoproiezione

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Il video a basso impatto ambientale

Se Inogeni si dichiara orgogliosa di progettare e realizzare i suoi dispositivi interamente in Canada non è per campanilismo. Il fatto è che in quel paese il 95,7% dell’energia utilizzata per la produzione viene dall’idroelettrico, cioè da una fonte rinnovabile. Anche per questo i camera mixer, i convertitori di formato, gli switcher e i grabber Inogeni vincono premi e riconoscimenti. Non solo per le loro eccellenti prestazioni

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di Marco Galloni

Inogeni: dietro questo nome originale e bello, dalle assonanze neanche troppo vagamente shakespeariane (si pensi alla Imogene del “Cimbelino”), c’è un’azienda per diversi aspetti straordinaria. Un’azienda nata due volte, si può dire. La prima nascita risale al 2005, quando Inogeni vede la luce come società di progettazione e consulenza al servizio dei produttori di apparecchiature per videocomunicazione professionale. La seconda nascita avviene nel 2012, anno in cui l’azienda lancia sul mercato una propria linea di prodotti. Oggi, a distanza di dieci anni, questi prodotti vengono distribuiti in oltre 40 paesi del mondo. La loro diffusione è destinata a espandersi anche grazie alla particolare attenzione che l’azienda riserva al settore vendite: a maggio 2022 il manager di lunga esperienza Jeff Meyer è stato nominato Chief Revenue Officer di Inogeni. Così Gilles Chouinard, presidente della compagnia canadese, ha commentato la nomina di Meyer: «Jeff è perfetto per promuovere la nostra crescita. Non solo ha un’impressionante esperienza di successo nella leadership delle vendite, ma è anche allineato con la cultura dell’innovazione di Inogeni».

SWITCHER, GRABBER E CONVERTITORI

La produzione del marchio canadese consta di mixer e selettori per videocamere, switcher, grabber, convertitori di formato e altri dispositivi del genere, che trovano impiego nei settori delle videoconferenze, delle riprese televisive e del broadcasting, dell’e-learning, della diagnostica per immagini, della realtà virtuale e in generale in tutte le applicazioni in cui sono richieste sorgenti video multiple. La versatilità dei dispositivi Inogeni è garantita dalla compatibilità con piattaforme e programmi quali Zoom, Skype, WebEx, GoToMeeting, BlueJeans, Vidyo, Google Meet, vMix, Facebook Live, YouTube, Wirecast, Livestream… Di recente il marchio canadese è entrato a far parte del portafoglio di Exertis Pro AV, che ne distribuisce i prodotti sul territorio italiano. L’offerta Inogeni si articola in quattro linee ben distinte: i grabber/convertitori USB, i camera mixer, i selettori per videocamere (“camera selector”), gli switcher USB 3.0. La linea dei grabber/convertitori comprende i modelli 4K2USB3, 4KX-PLUS, 4KXUSB3, DVIUSB,

HD2USB3, SDI2USB3, U-CAM, VGA2USB3; della medesima linea fa parte anche l’upgrade firmware 4K per il grabber HD2USB3. Nella famiglia dei camera mixer troviamo i grabber con funzionalità mixer SHARE2 e SHARE2U con il loro controllo remoto. La linea selettori per videocamere è costituita da un solo modello, il presentation switcher CAM300. Anche nella linea switcher c’è un dispositivo soltanto: il TOGGLE, un selettore USB 3.0 per due PC e tre periferiche.

CONVERTITORE U-CAM

Nell’impossibilità di descrivere nel dettaglio tutti i prodotti, ci limitiamo ad alcuni esempi di particolare interesse, a cominciare dalla recentemente introdotta U-CAM, un’interfaccia concepita per convertire in formato HDMI l’uscita video e audio delle telecamere USB. Il presidente Gilles Chouinard ha motivato così il lancio del nuovo prodotto: «Siamo consapevoli che il parco delle installazioni professionali è costituito principalmente da ingressi video HDMI per codec come Cisco, Poly, Crestron ed Extron. Tuttavia l’offerta di telecamere USB con funzionalità avanzate continua a crescere, e tali funzionalità sono molto richieste dagli utenti di videoconferenze. Per questo abbiamo progettato il convertitore U-CAM». Tramite U-CAM è ora possibile collegare le telecamere Huddly Canvas, per esempio, a sistemi e codec professionali come quelli della serie Cisco Webex Room, che dispongono solo di ingressi HDMI. U-CAM è un dispositivo a connessione diretta (“plugand-go”), non richiede driver. Dotato di un robusto cabinet in alluminio estruso, può essere controllato sui pad codec attraverso le porte RS-232 o LAN di cui dispone. Una nota di colore (verde, in questo caso; anzi “green”): conforme alla normativa RoHS, U-CAM viene realizzato interamente nel Quebec (Canada), dove il 95,7% dell’energia utilizzata per la produzione è di origine idroelettrica; oltre a garantire un basso impatto ambientale, questo aiuta i clienti a

La nuova Inogeni U-CAM è un’interfaccia capace di convertire in formato HDMI l’uscita delle telecamere USB. Grazie a questo dispositivo è possibile collegare telecamere Huddly Canvas a sistemi e codec come i Cisco Webex Room, che dispongono solo di ingressi HDMI. U-CAM è compatibile con Cisco Room Systems, Microsoft Teams, Zoom Rooms e Google Meet. Un esempio applicativo della U-CAM: qui l’interfaccia viene utilizzata per convertire le uscite USB 3.0/2.0 di una telecamera e di un trasduttore/ microfono in segnali HDMI 4K che vengono applicati a un codec Cisco, a un monitor e a una matrice; U-CAM è dotata anche di un’uscita USB 2.0 (“camera output”) che in questo caso è connessa a un laptop.

raggiungere i requisiti ESG. Un prodotto dalle molteplici virtù, insomma: non stupisce che U-CAM abbia conquistato il Best Of Show Winner a InfoComm 2022.

TOGGLE USB 3.0, IDEALE PER IL BYOD E IL BYOM

Un altro dispositivo Inogeni insignito di riconoscimenti è TOGGLE USB 3.0, vincitore degli AV Awards 2021 (Londra, 5 novembre 2021) nella categoria “Tecnologia di elaborazione e distribuzione dell’anno”. Secondo la casa produttrice «questo riconoscimento

COMPATIBILITÀ CON BARCO CLICKSHARE E CISCO WEBEX ROOM SERIES

Tra le caratteristiche più rilevanti dei dispositivi Inogeni c’è l’apertura al dialogo con prodotti, formati e piattaforme di altri marchi. Gli Inogeni, per esempio, sono compatibili con i sistemi wireless per conferenze Barco ClickShare, il che facilita l’integrazione delle apparecchiature AV di sala ed espande le possibilità del BYOM (Bring Your Own Meeting). Particolarmente dotati, da questo punto di vista, sono i grabber con funzionalità mixer SHARE2 e SHARE2U, il selettore per telecamere multiple CAM300 e i convertitori 4K2USB3, 4KXUSB3 e HD2USB3. Dotati di funzioni picture-in-picture e split, i grabber garantiscono un controllo del mixing facile e intuitivo, mentre i convertitori, che non richiedono driver, permettono di acquisire da apparecchiature HDMI video e audio non compressi per inviarli al sistema ClickShare. Da ricordare inoltre il 4KX-PLUS, presentato nel novembre 2021. Si tratta di un dispositivo di acquisizione (grabber) compatibile con i sistemi Cisco Webex Room Series e capace di abilitare le funzioni BYOM e BYOD Cisco Webex. Il 4KX-PLUS converte in USB 3.0 i segnali Ultra HD, è dotato di output loop HDMI e di I/O audio analogici su jack da 3,5 mm (mic/linea) e può essere alimentato via USB o mediante alimentatore esterno (in dotazione); l’alimentatore esterno consente di mantenere la connessione tra il codec Cisco Webex e il secondo display anche quando il laptop non è collegato al 4KX-PLUS.

Il grabber 4KX-PLUS garantisce la connessione tra videocamere HDMI, codec, sorgenti video e laptop. In questa configurazione lo vediamo utilizzato in un sistema Cisco Webex Room con display multipli; il display in alto a sinistra è pilotato direttamente dall’uscita HDMI loop del 4KX-PLUS.

testimonia la crescente necessità di una maggiore interoperabilità tra i dispositivi degli utenti e le apparecchiature presenti in loco negli spazi di lavoro ibridi e basati sulle attività, nonché negli ambienti di apprendimento HyFlex. Il BYOD (Bring Your Own Device) e il BYOM (Bring Your Own Meeting) sono diventati la nuova norma in un mondo post-lockdown». TOGGLE USB 3.0 è uno switcher progettato per risolvere un problema molto sentito dai partecipanti a riunioni aziendali e videoconferenze: l’accesso rapido alle apparecchiature hi-tech presenti in sede, quali telecamere, microfoni, trasduttori e simili, accesso spesso frustrato da display che si bloccano o cominciano a pixellare, dispositivi riottosi, lunghi tempi di installazione e via dicendo. Un altro problema che TOGGLE USB 3.0 risolve è l’incompatibilità tra le infrastrutture informatiche di sala, in genere installate dall’azienda o dalla società che ospita la conferenza, e i dispositivi e/o le piattaforme personali utilizzati dai conferenzieri che praticano il BYOD e/o il BYOM: il dispositivo supporta diverse piattaforme UC e dispone di funzioni che consentono di usare il PC di sala o il proprio laptop senza alcun problema di compatibilità. Questo switcher si basa sulla tecnologia USB 3.0 SuperSpeed a 5 Gbps, retrocompatibile con USB 2.0 e oggi presente su laptop, workstation, iPad e altri dispositivi ad alta velocità di trasmissione dati. TOGGLE USB 3.0 è inoltre compatibile con ogni tipo di telecamera, modelli professionali compresi.

I MIXER SHARE2 E SHARE2U E LO SWITCHER CAM 300

Inogeni propone alcuni esempi applicativi nei quali ricorre l’uso dei camera mixer SHARE2 e SHARE2U e del selettore CAM 300, coadiuvati dai convertitori di formato QUIK-HD e QUIKSDI (vedi box “Le configurazioni proposte da Inogeni”). SHARE2 è un dispositivo duale di acquisizione capace di convertire i segnali da HDMI/DVI a USB 3.0. Dotato di I/O multipli, non richiede né configurazioni e lavora con le più diffuse piattaforme di comunicazione, come Microsoft Teams, Zoom, Webex, Barco ClickShare Conference, GoToMeeting, Google Hangouts e altre; il dispositivo è anche compatibile con i sistemi operativi Windows, Mac OS X e Linux. SHARE2 consente di miscelare i segnali di due sorgenti video in un unico flusso e può essere controllato tramite un’applicazione installata sul versante host oppure, manualmente, attraverso i tasti disposti sulla faccia superiore del dispositivo; è anche possibile gestirlo mediante appositi moduli Crestron connessi via LAN o RS-232. SHARE2U è molto simile a SHARE2, fatta eccezione per il formato di conversione, che in questo caso va dall’USB 2.0/HDMI all’USB 3.0. Tra le numerose funzioni di SHARE2U ci limitiamo a ricordare il supporto audio stereo a livello linea, il controllo delle telecamere PTZ su interfaccia USB 3.0, la gestione della configurazione del mixer tramite HID USB (Human Interface Device) o interfaccia LAN e il monitoraggio del firmware e dello status degli ingressi. CAM300 è uno switcher/convertitore capace di selezionare il segnale di quattro sorgenti USB e HDMI per renderlo disponibile contemporaneamente su due uscite, una USB 3.0 e una HDMI; la selezione può essere effettuata tramite i pulsanti presenti sulla faccia superiore del dispositivo o da remoto via Ethernet. Con CAM300 è possibile presentare e commentare un programma in PowerPoint, effettuare il taglio tra le immagini di un relatore e quelle di un gruppo di persone, focalizzare la ripresa su un intervistatore e un intervistato,

presentare e illustrare un foglio di calcolo o una radiografia digitalizzata e altro ancora. Lo switcher è compatibile con le piattaforme di comunicazione Microsoft Teams, Quicklaunch, Barco ClickShare Conference, Google Hangouts, Zoom, Vidyo, Livecast, vMix...

CONCLUSIONI

Qualcuno potrebbe sospettare che la vocazione “green” di Inogeni sia una trovata pubblicitaria: l’ecologia va di moda, attira simpatie, fa vendere. In realtà si tratta della seconda vocazione dell’azienda canadese, o se preferite dell’altra faccia della vocazione primaria, che è quella di favorire il dialogo e la comunicazione mediante potenti dispositivi per videoconferenze, broadcasting, e-learning. L’ecologia non è anch’essa una forma di dialogo? In fondo consiste nel cercare di stabilire una relazione migliore con il pianeta, con noi stessi, con gli altri. A ben guardare, anzi, è la forma di dialogo più importante, essenziale.

A destra, il catalogo Inogeni comprende anche interfacce come quella qui a destra: si tratta di un dispositivo capace di convertire il formato del segnale da SDI a USB 3.0. L’SDI,

Il grabber SHARE2U (a sinistra) converte in USB 3.0 e miscela i segnali di due telecamere con uscite USB 2.0/HDMI. Il dispositivo è dotato di frame buffer che massimizzano la velocità dei fotogrammi.

LE CONFIGURAZIONI PROPOSTE DA INOGENI

In questo box descriveremo alcune configurazioni suggerite dalla casa produttrice, basate sui camera mixer SHARE2 e SHARE2U, sullo switcher CAM300 e sui convertitori di formato QUIK-HD e QUIK-SDI. Nella prima configurazione è utilizzato un singolo SHARE2 sui cui ingressi HDMI 1 e 2 sono collegati due videocamere o due PC con i contenuti della presentazione; alle due porte di espansione USB 3.0 del camera mixer è possibile connettere un’unità per presentazioni, un altoparlante o un microfono USB, un mouse oppure una tastiera; all’ingresso audio analogico si può eventualmente collegare il microfono wireless del presentatore. L’uscita USB 3.0 dello SHARE2 può essere utilizzata per inviare il segnale miscelato a un laptop, a un PC con Zoom Rooms e al monitor di sala. La seconda configurazione è costruita attorno a uno SHARE2U; in questo caso le due telecamere e il PC sono collegati agli ingressi USB 2.0/ HDMI del dispositivo (la maggior parte delle camere USB 3.0 è retrocompatibile con USB 2.0). Nell’ingresso 2 dello SHARE2U l’HDMI ha la priorità sull’USB 2.0; è possibile cambiare il tipo di ingresso agendo sul pulsante #2 collocato sulla faccia superiore del camera mixer. Le porte di espansione vengono utilizzate esattamente come nell’esempio precedente, mentre in questo caso sono disponibili due flussi di uscita USB 3.0: uno va direttamente al monitor principale, l’altro a un laptop o a un PC con Zoom Rooms e a un monitor opzionale. La terza configurazione è visibile nello schema qui pubblicato: si tratta di un impianto per sale riunioni di grandi dimensioni nel quale a un mixer di camera SHARE2U è abbinato uno switcher Inogeni CAM300. In questo modo il numero di sorgenti (videocamere, PC) collegabili all’impianto aumenta: agli ingressi IN1, IN2, IN3 e IN4 del CAM300 sono connesse due videocamere USB e due videocamere o PC HDMI, selezionabili tramite i pulsanti frontali del dispositivo o da remoto via USB, LAN o RS-232; l’uscita del CAM300 è collegata a uno degli ingressi HDMI dello SHARE2U; l’altro ingresso riceve il segnale da una videocamera USB 2.0: le sorgenti, quindi, sono cinque in totale. La quarta e ultima configurazione è un’estensione della terza: gli ingressi IN1 e IN2 del CAM300 e gli input USB 2.0 dello SHARE2U sono preceduti da due interfacce Inogeni QUIK-HD e da due QUIK-SDI che effettuano (rispettivamente) la conversione di formato da HDMI a USB 2.0 e da SDI a USB 2.0; questo dà la possibilità di collegare al sistema telecamere SDI o sorgenti HDMI aggiuntive.

La terza delle quattro configurazioni proposte da Inogeni: si tratta di un impianto per grandi sale riunioni nel quale a un camera mixer SHARE2U è abbinato un selettore CAM300; è così possibile collegare al sistema fino a cinque sorgenti video.

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