Museo di Tolmin

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LA CASA DI CIRIL KOSMAČ PRESSO SLAP OB IDRIJCI

LA CASA NATALE DI SIMON GREGORČIČ A VRSNO

IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI MOST NA SOČI

LE FONDAMENTA DELLA CASA ROMANA

Lo scrittore, traduttore e pubblicista Ciril Kosmač, nato a Slap ob Idrijci (1910 – 1980), uno dei sommi rappresentanti della letteratura slovena del XX secolo e stilista di spicco della prosa slovena del dopoguerra. La sua casa natale, in località Bukovca, ove egli visse sino al 1931, stata adibita a museo a ricordo del letterato. Al piano terra della modesta casa ad un piano, ove si trovano l’anticamera, la cucina, e due stanze tipiche delle abitazioni rurali, dette izba e kamra, viene rappresentato il modo di vita condotto dalla sua famiglia nel periodo prima della sua dipartita. Una collezione minore allestita negli ambienti al piano superiore testimonia la vita e la creatività di Ciril Kosmač. La casa rurale di Bukovca una delle stazioni del sentiero didattico dedicato a Cirl Kosmač, messo a punto dagli insegnanti e dagli alunni della Scuola elementare e media Dušan Munih, di Most na Soči, e che si snoda da Most na Soči alla fattoria in località Temnik. Ciril Kosmač e la sua casa sono inclusi nel vasto progetto internazionale Genius loci, con l’aiuto del quale sono state rinnovate ed aperte al pubblico le strutture legate ad importanti artisti europei, tra i quali si annoverano, oltre a Ciril Kosmač, gli spagnoli Federico García Lorca e Francisco Goya, il tedesco Friedrich Novalis e l’italiano Giotto di Bondone. Il percorso che conduce sino alla casa di Kosmač, sita sul pendio sinistro del fiume Idrijca, alquanto distante dalla strada principale, una strada bianca di circa due chilometri, percorribile in automobile, che inizia presso Slap ob Idrijci. Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la casa attigua, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione.

Nel villaggio di Vrsno sotto il monte Krn ebbe i natali da una famiglia di contadini benestanti il sacerdote, poeta, traduttore e propagatore della coscienza nazionale Simon Gregorčič (1844 – 1906). Nella sua casa natale, esempio ottimamente conservato dell’architettura rurale di questo territorio, operante sin dal 1966 il museo a ricordo del poeta. Negli ambienti inferiori sono illustrate la vita e le consuetudini degli abitanti dei villaggi sottostanti il Krn nella seconda metà del XIX secolo, mentre al piano superiore allestita l’esposizione che narra della vita e dell’opera del poeta, del periodo e dell’ambiente in cui egli visse, nonché del marcante influsso che la sua opera ebbe sulle generazioni successive. Pochi sono i poeti sloveni che, come Gregorčič, furono applauditi e benvoluti già in vita ed ancor più dopo la morte, in particolare dalla popolazione della regione della Primorska. Le sue numerose poesie, musicate e tradotte in numerose lingue, divennero specie per la popolazione della Primorska, simboli del sentimento e dell’appartenenza nazionale. La sua poesia ebbe molti e favorevoli riscontri nei circoli letterari, di cui testimoniano numerosi articoli e diverse opere letterarie. Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la casa attigua, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione.

L’esposizione archeologica permanente al piano terreno della nuova scuola elementare e media dell’abitato di Most na Soči illustra la storia della località e delle ricerche archeologiche, che sono in pieno svolgimento da oltre un secolo e mezzo. La collezione sottolinea l’importanza della cultura di Santa Lucia, che prende il nome dall’antica denominazione dell’abitato, quale centro economico e culturale di riferimento. L’architettura rappresentata dalle eccezionale dell’alta valle dell’Isonzo fondamenta conservate »in situ« di una casa hallstattiana (V.sec. a.C.), sulle quali stata ricostruita la struttura in legno. L’edificio che, in funzione della sua lunghezza, stato denominato »dolga hiša« (casa lunga), illustra parzialmente al visitatore l’ormai dimenticata architettura del villaggio protostorico, risalente all’età del ferro, che in alcuni tratti rispecchiava già gli albori dell’urbanizzazione.

Non lontano dal Museo archeologico, nel mezzo di un nuovo quartiere residenziale, sono esposte al pubblico le fondamenta ristrutturate di una casa romana ad atrio, che testimoniano l’evoluta cultura architettonica e residenziale del periodo. La casa era ad un piano, costruita in pietra e ricoperta da tegole ed embrici. La novità romana era rappresentata dall’utilizzo della malta quale legante. L’edificio conservato, oltre agli ambienti usuali, disponeva pure di un sudarium, ambiente caldo con pavimento coibentato ed un loculo sottostante per accendere il fuoco. Accanto agli ambienti residenziali si estendeva un cortile coperto, o atrio, con un focolare esterno. Dagli scavi effettuati verso la fine del XIX secolo emerso che gli antichi abitanti della località conoscevano il sistema di riscaldamento centralizzato degli ambienti, denominato ipocausto.

Le chiavi per le visite individuali del museo sono reperibili presso la segreteria della scuola, mentre per le visite organizzate necessaria la prenotazione.

TOLMINSKI MUZEJ Mestni trg 4 SI-5220 Tolmin Tel.: +386 (0) 5 381 13 60 Fax.:+386 (0) 5 381 13 61 E-mail: muzej@tol-muzej.si http://www.tol-muzej.si

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