Slow Economy 19

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ANNO 5 - NUMERO 19 - Ottobre / Novembre 2018

Speciale Extra DiVino Format Puglia/Cina

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Comune di Bari

Progetto realizzato con il contributo della Regione Puglia - Area Politiche per lo Sviluppo Rurale


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Slow Economy - Golf in Tour gustando Moda, Agroalimentare e Turismo Anno 5 - Numero 19 - Ottobre / Novembre 2018 - Reg. Tribunale in corso Direttore Responsabile: Stefano Masullo Direttore Editoriale: Saverio Buttiglione - Art Director: Daniele Colzani

FB: SlowEconomy - www.issuu.com/SlowEconomy - Youtube: Extra DiVino

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di Stefano Masullo

Editoriale

L’Europa sarà la destinazione globale per i turisti cinesi

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econdo proiezioni dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), la Cina, si prepara a divenire una delle maggiori fonti al mondo di turismo verso l’estero con un tasso di crescita annuo stimato intorno al 12.5% fino al 2020. Proprio nel 2020, con più di 100 milioni di partenze, la Cina è destinata a collocarsi al quarto posto a livello mondiale in questo settore ed al primo in relazione all’incoming, con più di 130 milioni di arrivi. Nello scorso lustro l’outbound leisure cinese è cresciuto del 20% con 120 milioni di turisti, (fonte: Chinese National Tourism Administration), con di una spesa USD 205.7 miliardi, registrando un aumento consistente di ‘Free Independent Travelers’ che stanno creando opportunità

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commerciali per tutto il turismo globale. Secondo quanto dichiarato da Leo Lin, Responsabile del Business Staff di Trip Advisor, “Le imprese che operano con l’obiettivo di attrarre l’outbond dalla Cina, non devono limitarsi ad elaborare una sola strategia per attrarre ed accogliere il turista cinese ma devono essere pronte ad adattarsi costantemente alle loro aspettative in continua evoluzione”. Ma chi è il turista cinese e, soprattutto, è pronto il territorio italiano per accoglierlo al meglio? Le indagini di mercato mostrano l’avanzare di un nuovo gruppo di turisti cinesi giovani, benestanti e desiderosi di vivere il turismo all’estero in modo originale. Riconosciuti ed autorevoli esperti, sottolineano come i nuovi turisti

cinesi siano sempre più esigenti. Si stanno muovendo da un modello di scelta basato sul prezzo verso un modello basato sull’esperienza; sta avvenendo un passaggio dal tradizionale viaggio di gruppo organizzato ad un’esperienza di viaggio più individuale e personalizzata. Desiderano dunque vivere

Il Direttore Responsabile di Slow Economy, Prof. Stefano Masullo


viaggi meno frenetici come, ad esempio, erano i Grand Tour di qualche anno fa, caratterizzati dalla visita di due o tre Paesi europei. Ricercano e richiedono vacanze che diano loro l’opportunità di conoscere più da vicino la meta prescelte, entrando in contatto con le tradizioni a questa correlata. Risultano essere interessati anche a proposte più innovative, che possono prevedere dei viaggi legati ad un tema, come quello sportivo (golf, ciclismo, calcio…). Xi Jinping, presidente della Cina auspica in aggiunta un commercio mondiale che segua regole uguali per tutti e sia, ordinato, pulito, senza zone grigie. Dal 1° luglio 2018 i dazi imposti sull’importazione dall’Europa di prodotti come abbigliamento, accessori, complementi d’arredo, sono stati dimezzati. Al momento, a seconda della catego-

ria esatta, i dazi sono tra il 15,7% e il 19 per cento. Ridurli della metà significa avvicinarli molto a quelli che Bruxelles impone alla Cina. I primi mesi del 2018 hanno fatto alzare le stime per l’intero anno, migliorando quelle annunciate alla fine dello scorso anno, in occasione della presentazione dei dati del 2017. Già molto positivi, pur se in uno scenario definito normale . Archiviate infatti le crescite a due cifre, il mercato globale aumenta sempre, ma a ritmi considerati più sani e sostenibili. «Il 2017 si era chiuso in crescita del 5% a 262 miliardi di euro, per il 2018 si prevede un aumento tra il 6% e l’8%, che porterà il totale a 281 miliardi . Con-

siderando un tasso medio annuo di crescita del 4-5% da qui al 2025, in sette anni si arriverà a sfiorare i 400 miliardi». La crescita a doppia cifra in realtà c’è ancora, ma riguarda solo la Cina, dove gli acquisti di beni di lusso cresceranno tra il 20 e il 22 per

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cento. Senza il possibile effetto dazi, questo porterà la quota del mercato cinese sul totale globale circa al 10% (era l’8% nel 2017). Ma la percentuale triplica (32% nel 2017, quasi certamente più alta nel 2018) se si considerano gli acquisti da parte di cinesi nel mondo. Il taglio dei dazi favorirà quindi chiunque produca in Italia ed esporti in Cina, ma che effetti avrà sul turismo finora motivato (anche) dallo shopping? «Nel 2015alcuni prodotti di lusso in Cina si pagavano fino al 75% in più rispetto all’Europa Differenziali del genere giustificavano un volo intercontinentale e a comprare erano sia singoli sia persone che poi magari rivendevano borse, scarpe e accessori in Cina con forti guadagni. Una zona grigia di mercato che potrebbe quasi azzerarsi: un differenziale intorno al 20%, che comprende i dazi e i costi aggiuntivi che un marchio deve sostenere per trasportare e distribuire in Cina, non giustificano più un viaggio a Milano, Roma o Parigi». La decisione di Xi Jinping si inserisce nella complessiva

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strategia di far aumentare i consumi locali, non soltanto di quelli di beni di lusso. « Il dato importante è che l’interesse per il made in Italy continua a crescere, specie tra i Millennials (i nati dopo il 1980)». Da osservare infine che l’interscambio turistico fra Europa e Cina con la firma dell’accordo tra l’European Travel Commission(ETC) e la China Tourism Academy(CTA), organismo del ministero del Turismo cinese preposto alle politiche di sviluppo del turismo outbound si rafforza notevolmente . Si tratta di un vero e proprio parnetariato per lo svi-

luppo delle attività di promozione e implementazione previste per il 2018, quando è previsto l’Anno del turismo Europa-Cina. Alla firma erano presenti il presidente CTA,Dai Bin; l’executive director di ETC,Eduardo Santander; il ceo di Welcome Chinese,Jacopo Sertoli; e il direttore di Etoa, l’associazione europea dei tour operator,Tom Jenkins. Per i vertici della European Travel Commission, in un’Europa che perde competitività l’incoming dalla Cina è un asset strategico fondamentale. Nel 2016 i cinesi in Europa sono stati circa 11 milioni, pari a solo l’1% della popolazione. La Cina è la nazione che investe di più in viaggi internazionali, con un volume di spesa annuale all’estero (120 milioni di turisti) che su-


pera i 200 miliardi di dollari. Attraverso il piano di promozione varato a Pechino, l’Europa cerca di riposizionarsi per diventare la migliore destinazione globale per i turisti cinesi. Indispensabile in questo processo è laformazione delle impresenei diversi Paesi europei. A questo scopo la ETC ha scelto Select Holding e Welcome Chinese, l’unica certificazione ufficiale riconosciuta dal governo cinese con sede centrale a Roma per l’Europa, come partner in esclusiva per lo sviluppo delle relative attività istituzionali e organizzative. Il turista cinese ha abitudini e cultura profondamente diversi che influenzano le scelte di viaggio: primo ostacolo quello linguistico, poi ci sono limitazioni sui pagamenti

elettronici, diffidenza sulla sicurezza della persona. Welcome Chinese si occupa di formare gli operatori su “cosa vuole e cosa si aspetta il nuovo turista cinese”. Sono state varate una serie di iniziative in tal senso, come i percorsi di educationdedicati alle imprese alberghiere che confluiranno in incontri per l’attuazione di protocolli di intesa con gli operatori cinesi durante l’Itb di Shanghaia maggio 2017. “Il programma Europa-Cina”, “si focalizzerà sulla specificità della domanda e sui modelli di comportamento dei visitatori cinesi. Spetterà a questo progetto garantire i flussi di crescita, delineando nuove opportunità e mete turistiche, affinché l’accoglienza dei visitatori cinesi superi le loro aspettative”.

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di Saverio Buttiglione

Punti di vista

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Il format “Puglia Extra DiVino” sbarca in Cina

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ell’ambito del programma di promozione e vendita sui mercati internazionali dei prodotti agroalimentari certificati dall’Ente Regione “Qualità Puglia”, in collaborazione con il progetto Auchan Italia Export, che l’Associazione “Extra DiVino” ha presentato al CIBUS di Parma 2018 nello stand della Regione Puglia, l’export manager di Auchan dott. Omar Ahmed ha visitato già le prime aziende enogastronomiche pugliesi di qualità al fine di poterne valutare le variabili utili all’inserimento nei mezzi massmediatici video e cartacei che saranno inseriti in lingua madre a cominciare dal cinese, russo, ucraino e thailandese. Altre

aziende saranno valutate dopo l’esposizione di Parma su indicazione dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Il “Format Puglia Extra DiVino” intende infatti mettere a conoscenza dei media locali, dei buyers e dei consumatori gli usi, la storia, le tradizioni, l’ambiente, il paesaggio, le architetture e le materie prime autoctone della Puglia che vengono trasformate nel territorio con eventi programmati di concerto con l’Associazione Extra DiVino e con la Regione Puglia e le sue Camere di Commercio. La selezione dei buyers ai quali proporre la vendita di questi prodotti è già stata fatta da Auchan Italia che

Il Direttore Editoriale di Slow Economy, Saverio Buttiglione

si occuperà di garantire loro la qualità dei marchi promozionati spesso sconosciuti in quelle aree perché a fronte di un’alta qualità produttiva appartengono, proprio per questo motivo, al settore delle piccole o


The “Puglia Extra DiVino” format arrives in China

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ithin the program of promotion and sale on the international markets of agri-food products certified by the regional institution “Qualità Puglia” in collaboration with the project “Auchan Italia Export”, wich the Association “Extra DiVino” presented to the Parma 2018 CIBUS inside the Puglia stand. The Auchan export manager mr.. Omar Ahmed has already visited the first quality apulian food and wine companies in order to be able to evaluate the variables useful for inclusion in video and paper mass media. Other companies will be evaluated after the Parma exibition on the indication of the

apulian agri-food resources department. The “Format Puglia Extra DiVino” intends to inform local media, buyers , and consumers about the uses, history, traditions, environment, landscape, architecture and native apulian raw materials that are transformed into the territory with planned events with the Association “Extra DiVino”, with the Apulian Region and its chambers of commerce. The selection of buyers has already been made by Auchan Italia, which will ensure the quality of the promotional brands often unknown in those areas because, due to their high production quality, they belong to the small and

medium-sized businesses sector. In addition, given the relatively limited quantities that may be placed in those markets for the same production reasons, Auchan Italia will take care of the groupage on their behalf at the time of shipment. The start of the program begins in China at the International shanghai Fair. There is a parallel between Italy and China: more than 2.000 years ago the European continent was totally under dominion of Rome which, despite having a rigid government, guaranteed commercial and cultural exchanges and in 330 AD the emperor Costantine also unified the religion

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medie aziende (PMI), inoltre visti i quantitativi relativamente limitati che potranno essere immessi in quei mercati per le stesse ragioni di produzione, Auchan Italia si occuperà per loro conto del groupage al momento delle spedizioni. L’avviamento del programma comincia dall’immenso continente cinese, alla Fiera Internazionale di Shangai. C’è una parallelismo tra Italia e Cina se si pensa che più di 2.000 anni fa il continente europeo era totalmente sotto il dominio di Roma che nella rigidità di governo garantiva purtuttavia gli scambi commerciali e culturali finchè nel 330 dopo la nascita di Gesù l’imperatore Costantino unificò anche la religione dichiarando quella cristiana monoteista come religione dell’impero. Nei secoli che seguirono nel medioevo furono combattute numerose crociate nei territori di nascita del Cristo per liberarli dall’occupazione dei musulmani e la Via Francigena che attraversava l’Europa partendo dalla nordica Canterbury terminava nei porti del sud, in PUGLIA, per

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imbarcare soldati e pellegrini alla volta di Gerusalemme. Nel frattempo la Cina consolidava il suo impero, un simbolo di quell’epoca arrivato fino a noi è la Grande Muraglia Cinese. L’Unesco ha classificato quest’opera ingegneristica di 2 millenni fa, che si sviluppa lungo il confine settentrionale della Cina, Patrimonio dell’Umanità dal 1987. Dell’opera iniziale, solo l’8,2% è rimasto intatto, il restante è semidistrutto, ma è ancora visibile tutto il suo splendore nella sezione Mutianyu che s’inerpica tra la vegetazione nel tratto che attraversa il distretto di Huairou, 70 km a Nord-Est di Pechino. La costruzione della Grande Muraglia cominciò infatti nel III secolo a.C. (circa 215 a.C.) per volere dell’imperatore Qin Shi Huangdi, lo stesso a cui si deve l’Esercito di terracotta. Il suo scopo era di contenere le incursioni dei popoli confi-

nanti, in particolare dei Mongoli. Viene spesso indicata come l’unica opera umana visibile dallo spazio e secondo alcuni studi recenti, la struttura più grande mai costruita dall’uomo sarebbe molto più lunga di quanto si pensi, misurerebbe, infatti, 21.196,18 chilometri e non 8.850. Il primo certo, perché documentato, incontro tra la cultura italiana e cinese avvenne grazie al viaggio del mercante Marco Polo. Nato nella Repubblica marinara di Venezia nel 1254 Marco Polo è stato un ambasciatore, scrittore, viaggiatore e mercante e la sua famiglia apparteneva al patriziato veneziano. Insieme al padre Niccolò ed allo zio Matteo viaggiò a lungo in Asia percorrendo la Via della Seta ed attraversò tutto il continente asiatico fino a raggiungere la Cina (Catai). Le cronache del viaggio e della permanenza in Estremo Oriente furono trascritte in francese antico da Rustichello da Pisa durante la


declaring the religion monotheist Christian “religion of the empire”. In the middle ages numerous crusades were fought in the territories were Jesus was born, to free them from the occupation of the muslims and the “Via Francigena” which crossed Europe from Canterbury to the ports of Puglia where soldiers and pilgrims embarked for Jerusalem. Meanwhile China consolidated its empire. A symbol of that period, that has come down to us, is the Great Wall of China. UNESCO has classified this work of 2.000 years ago, which develops along the northen borders of China, a “world heritage site” since 1987. Of the initial work there is little left but it is still visible all its splendor in the part that crosses the Huairou district, 70 km north-east of Beijing. The construction of the Great Wall began in the third century be from the emperor

Qin Shi Huangdi, the same to whom the “Terracotta Army Owes”. Its purpose was to contain the incursions of neightboring people, especially the mongols. This work is referred to as the only human work visible from space and according to some recent studies, the largest structure ever built by man. The first and documented meeting between Italian and Chinese culture took place thanks to the journey of the merchant Marco Polo. Born in Venice in 1254 Marco Polo was an ambassador, writer, traveler and merchant and his family belonged to the venetian patriciate. He travelled extensively in Asia with his father Nicolò and his uncle Matteo along the “silk road” to

reach China. The chronicles of travel and permanence in the far east were transcribed in ancient French by Rustichello da Pisa during his imprisonment in Genoa. Genoa was another power of the Mediterranean sea, a Maritime Republic in conflict with Venice for maritime domination. Later Marco Polo’s travel memoires became known with the book “Il Milione”. The Marco Polo’s descriptions about Asia inspired Cristopher Columbus later who looking for a sea route, discovered the American continent. The Apulian Region is presented in Shanghai with the riches of its territory that are primarily those agricultural, derived from genuine raw materials thanks to an uncontaminated environment remained almost intact because the Italian industrialization of the last century has mainly concerned the north of Italy. The symbols of this region are wine (which contains polyphenols, excellent antioxidants) and extra virgin

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sua prigionia a Genova, altra potenza del mar Mediterraneo anch’essa Repubblica marinara in conflitto con Venezia per il dominio marittimo, raccolte sotto il titolo di Divisiment dou monde (Devisement du monde), e le sue memorie di viaggio divennero note, in seguito, con il titolo de “Il Milione”. Le descrizioni di Marco Polo dell’Asia hanno ispirato in seguito il genovese Cristoforo Colombo che cercando una rotta marittima per raggiungerla scoprì il continente americano. La Regione PUGLIA si presenta a Shangai con le ricchezze del proprio territorio che sono innanzitutto quelle agroalimentari, derivate da materie prime genuine grazie ad un ambiente incontaminato rimasto pressochè intatto perché l’industrializzazione italiana del secolo scorso ha riguardato soprattutto il nord dell’Italia, ed

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i simboli di questa regione sono il Vino (che contiene i polifenoli, ottimi antiossidanti) e L’Olio Extravergine d’Oliva (in Puglia ci sono 60 milioni di alberi d’ulivo, molti plurisecolari). Pane, Pasta, Frutta, Verdura, Legumi, Olio extra vergine di Oliva, Pesce e pochissima carne sono gli ingredienti base della Dieta Mediterranea, dichiarata dall’Unesco “Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità”. Il motivo di tale onoreficenza è perché dona benefici elevatissimi alla nostra salute. Il primo a dimostrare l’efficacia di questa dieta fu nel secolo scorso il medico americano Ancel Keys. Il famoso fisiologo di Colorado Springs fu consulente del Dipartimento di Guerra americano durante la Seconda Guerra Mondiale e divenne famoso per aver inventato la Razione K di sopravvivenza, adottata successivamente da moltis-

simi altri eserciti. Alla fine della guerra, dopo aver accompagnato i soldati in numerose battaglie, si ricordò di un piccolo paradiso, nel sud dell’Italia, ai confini della Puglia, il Cilento e decise di tornarci per viverci, in una splendida villa sul


olive oil (there are 60 million olive trees in Puglia). Bread, Pasta, Fruit, Vegetables, Legumes, Extra Virgin Olive Oil, Fish and vsic ery little meat are the basic ingredients of the “Mediterranean Diet” declared by UNESCO

“oral and intangible heritage of humanity”. The reason for this honor as it gives very high benefits to our health. The first to demonstrate the effectiveness of this diet was the American doctor Ancel Keys. He was a consultant to the American war department during the second world war and became famous for inventing the survival ration “K”, later adopted by many others armies. At the end of the war, after accompanying the soldiers in various battles, he remembered a small paradise in the south of Italy, the “Cilento” and decided to return to live with his wife in a beautiful villa in Pollica town. Keys in his “Study of 7 places on earth” had identified the area of the Mediterranean sea as the one with a more healthy diet and living there he

realized that the population of the place lived longer than the normal prospect of life, this is why he studies then more thoroughly and especially their food habits. Keys knew very well the problems of American food that had negative repercussions on the health and longevity. In the Cilento where he lived, the food was essential, people were tied to local productions (tomatoes, extra virgin olive oil, pasta and flour). Pasta with tomatoes was thr simple daily dish, with fish or local bread. Ancel and his wife Margaret devoted all their life and experience to support the thesis that the Mediterranean Diet was a determinant of longevity and above all the lack of cardiovascular deseases among people.

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mare di Pollica con la moglie Margaret. Keys nei suoi famosi studi su 7 luoghi della terra aveva individuato l’area del mar Mediterraneo come quella con una dieta agroalimentare più salutistica per l’uomo e vivendo ora proprio nel sud dell’Italia si rese conto di persona che la popolazione del posto aveva un’età decisamente più alta rispetto alla prospettiva di vita da lui conosciuta, per questo motivo ne studiò ancor più approfonditamente le tradizioni soffermandosi soprattutto sull’alimentazione. Lui, che fu noto soprattutto per i suoi studi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari, conosceva benissimo le problematiche del cibo americano che aveva ripercussioni negative sulla salute e la longevità dei suoi connazionali. A Pioppi, frazione di Pollica, nel Cilento dove ormai viveva, nel dopoguerra la povertà era dif-

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fusa ovunque e la cucina era essenziale. In particolare la gente cilentana era legata alle produzioni locali di pomodori, di olio extravergine di oliva e della famosa pasta delle terre di Gragnano fatta con trafile in bronzo e farina di grano della Puglia. La pasta a pummarola (col pomodoro) era il piatto quotidiano più semplice, avvicinato al pesce di mare ed al pane degli antichi forni in pietra. Ancel e la moglie Margaret dedicarono tutta la loro vita ed esperienza per avvalorare la tesi che quel tipo di dieta mediterranea era un elemento determinante della longevità e, soprattutto, della mancanza di malattie cardiovascolari tra le persone. Nel 1975 pubblicarono il trattato scientifico divulgativo Eat well and stay well, the Mediterranean way (Doubleday editore) e fu un successo incredibile che riportò l’attenzione su una terra dimenticata

da tutto e da tutti a causa della povertà e dai malanni causati dalla guerra. Nacquero così comunità in tutto il mondo di uomini e donne che iniziarono a utilizzare i prodotti del Mediterraneo e la piramide dietetica proposta da Ancel divenne un must. Ancel, guarda caso, visse fino a 100 anni a Pioppi e fu l’esempio vivente della validità dei suoi studi. Grazie ad Ancel e Margaret l’Unesco incluse la Dieta Mediterranea nel 2010 nella Lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Umanità di Italia, Marocco, Spagna e Grecia. Dal 2013 tale riconoscimento è stato esteso anche a Cipro, Croazia e Portogallo. ll Seven Countries Study, ideato e coordinato per molti anni dal Prof Ancel Keys, é uno studio epidemiologico osservazionale, condotto in oltre 12.000 uomini di età iniziale compresa tra 40 e 59 anni, appartenenti a 16 coorti situate in 8 nazioni di


In 1975 they published the popular science treaty “Eat well and stay well, the Mediterranean way” and it was an incredible success that brought attention to a land forgotten by everyone because of the poverty and the maladies causes by the war. All over the war, communities of men and women began to use the products of the Mediterranean and the dietary pyramid proposed by Ancel became a “must”.

Ancel lived 100 years and was the clear example of the validity of his studies. Thanks to Ancel and Margaret in 2010 UNESCO included the Mediterranean Diet in the list of intangible cultural heritage of humanity in Italy. The “Seven countries study” conceived and coordinated by prof. Ancel Keys, for many years, is an observational epidemiological study conducted on a sample of 12.000 men aged between 40 and 59 belonging to 7 different countries. After the initial examination subsequent reviews were performed every 5 years. The analyces refer to the relationships between eating habits and overall coronary events with the analysis of some nutrients, a close relationship between saturated fat consumption and inciden-

ce on coronary arteries was documented and so with the analysis concerning food groups a direct relationship between consumption of animal foods and coronary heart disease was demonstrated and an inverse relationship between consumption of food of plant origin and coronary hear disease. The Mai index (Mediterranean adequacy index) designed by prof. Flaminio Fidanza confirmed the protective role of the Mediterranean diet in the onset of coronary heart disease. The Apulian councilor for agri-food resources is proud to be in the world area that preserves these flavors of taste and health and presents them on the global market by certifying reliability and traceability of the supply chain with the trademark “Prodotti Qualità Puglia”.

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7 paesi in 3 continenti. Dopo l’esame iniziale, riesami successivi sono stati eseguiti quasi ogni 5 anni con un follow-up complessivo, per quasi tutte le coorti, di 40 anni. All’esame iniziale le abitudini alimentari furono misurate in sotto-campioni di ogni coorte. Le analisi si riferiscono alle relazioni tra abitudini alimentari ed eventi coronarici complessivi. In generale l’incidenza e la mortalità coronarica erano molto elevate nelle coorti del Nord Europa e

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del Nord America, decisamente più basse nelle coorti del Sud Europa e del Giappone. Con le analisi riguardanti alcuni nutrienti, é stata documentata una stretta relazione diretta tra consumo di grassi saturi ed incidenza e mortalità coronaria, fin dai primi anni di follow-up. Una relazione inversa è stata identificata tra il rapporto grassi saturi/grassi monoinsaturi e mortalità coronarica. Con le analisi riguardanti gruppi di alimenti è stata dimostrata

una relazione diretta tra consumo di alimenti di origine animale e cardiopatia coronarica e una relazione inversa tra consumo di alimenti di origine vegetale e cardiopatia coronarica. Ciò è stato documentato sia per singoli gruppi di alimenti, sia per un “’punteggio” matematico derivato dalla “factor”. Una forte relazione inversa è stata trovata tra l’indice MAI (Mediterranean Adeguacy Index) ideato dal Prof. Flaminio Fidanza che ha confermato il ruolo protettivo della dieta mediterranea nei riguardi dell’insorgenza della cardiopatia coronarica. L’Istituzione Regione Puglia col suo Assessorato alle Risorse Agroalimentare è orgogliosa di essere nella zona del mondo che conserva questi saperi e sapori di gusto e salubrità e li presenta sul mercato globale certificandone affidabilità e tracciabilità di filiera sotto il marchio “Prodotti Qualità Puglia”.


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Focus di Francesco D’Aprile

I monumentali ulivi della Puglia

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li Ulivi Monumentali sono la testimonianza vivente delle nostreradici, di italiani e di p opolo del mediterraneo. Dei 60 milioni di alberi di ulivo presenti in Puglia (Regione a Sud Est dell’Italia e proiettata nel Mar Mediterraneo), circa 4 milionisono ultracentenari. Moltissimi risalgono addirittura all’epoca dei Romani e sono stati piantati secondo quanto insegnava Columella, il più importante esperto di agricoltura dell’impero Romano, vissuto circa 2100 anni fa, che nel suo libro De Re Rustica prescriveva dovessero essere piantati a circa 18 metri di

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distanza l’uno dall’altro. Oggi in Puglia ci sono territori con Ulivi Monumentali millenari, tutt’ora viventi, piantati in epoca Romana a 18 metri di distanza. Sono indicati in

questo libro. E’ emozionante visitarli, rispettarli, toccarli ed assaggiare l’olio che producono. E’ una esperienza unica che arricchisce il nostro essere persone del ventunesimo secolo. L’Ulivo è simbolo di stile di vita sano. I colori, la longevità, il vento, l’energia e le forme che segnano la vita di questo albero sono in armonia con lo stile di vita mediterraneo. Sono sculture viventi che sopravvivono a tutto e segnano il trionfo della vita. L’olio extravergine di oliva è ricco di potentissimi polifenoli capaci di preservare le cellule dell’organismo di adulti e bambi-


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The monumental olive tree in Apulia

he Monumental Olive Trees are a living testimony to our heritage and our roots, as Italians and people of the Mediterranean. In Apulia in southeastern Italy, a region remarkable for its fine olive oils, wine and distinctly flavourful regional cheeses, you can find about 60 million olive trees. Four million of them have stood rooted in the same soil for hundreds, and even thousands, of years. Many of them date back to Roman times and were planted in the way directed 2000 years ago by the foremost agricultural expert of the Roman Empire, Columella,

in his book, “De Re Rustica.� Today in Puglia you can find these groves of Monumental Olive Trees planted according to the ancient ways, 18 meters apart, as you see pictured in this book. It is quite a sensation to visit them, admire them, touch them and taste the oil they still produce. It is an experience that enriches our humanity as people of the 21st century acknowledging this deep connection to our past. The Olive Tree is a symbol of a healthy lifestyle. The colours, the determination to live, the wind, and energy that shape the life of our trees reflects the Mediterranean

lifestyle. The trees are living sculptures that survive everything and mark the triumph of life. The extra virgin olive oil they produce is rich in powerful polyphenols that can preserve the body cells of adults and children from premature aging and play an important protective role against cancer. It is nutritious nectar that survives from the past and preserves us for the future. The Olive Tree is a symbol of peace. In the Mediterranean as in other regions, an olive branch represents friendship among people. It finds its roots in the Christian tradition and is deeply engrai-

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nida processi di invecchiamento precoce, svolgendo così una importante funzione protettiva nei confronti dei tumori. Nettare che proviene dal passato e che ci preserva per il futuro. L’Ulivo è simbolo di pace. Da sempre nella regione delMediterraneo l’amicizia tra i popoli è rappresentata dal ramoscello di Ulivo. E’ una cultura che affonda le proprie radici nella tradizione cristiana, ma che si espande nel concetto di relazione e fratellanza tra i popoli, rispetto reciproco, accettazione della diversità e ricerca della pace e del bene comune. La Puglia, regione degli ulivi, è stata sempre luogo di partenza e di approdo di navigatori e mercanti verso il Mediterraneo e verso oriente, esperienza che ha reso queste popolazioni aperte verso culture diverse e modello di convivenza pacifica.

Nella Basilica di San Nicola di Bari, città capoluogo della Puglia, si celebrano regolarmente funzioni religiose in rito Cristiano ed in rito Or-

todosso per fedeli che provengono da esperienze e regioni così lontane. Oggi il mondo è più accessibile e le distanze si sono accorciate rendendo più semplice la relazione tra gli individui. Siamo in movimento. In Italia ed in Puglia vivono persone e giovani pieni di energia e di gioia di vivere, che camminano curiosi per conoscere e migliorare la propria condizione di vita. La Cina ci incuriosisce molto ed è parte del nostro futuro. Ci fa piacere avvicinarci con l’Ulivo, fondamento della nostra identità e simbolo della nostra storia e della nostra cultura. Segna il nostro presente, ci preserva nella quotidianità e ci proietta verso il futuro. … sembra che nessuno sappia quanto possa vivere un albero di Ulivo.

“Gli alberi hanno le radici, gli uomini hanno le gambe”

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ned in our culture. It conveys the concept of respect and brotherhood among peoples, acceptance of diversity, and the search for peace and common good. Apulia, the region of olive trees, has been the place of departure and arrival of sailors and merchants to and from the Mediterranean and the East. This exposure to different cultures, has made the people of the region accepting of different cultures and models of peaceful coexistence. The Basilica of St. Nicholas in Bari, Apulia’s capital city, regularly hosts religious services in the Christian and Orthodox traditions for pilgrims who come from a multitude of different backgrounds and faraway lands.

Today we live in a world where modern communication technology and advances in travel make relationships between individuals easier. We continue to advance. In Italy old and young alike are full of energy and the joy of living, curious to visit other countries to learn and improve and together create the future The Olive Tree marks our present, preserves us in everyday life and projects us into the future. It is a hope that in sharing the Olive Tree, the foundation of our identity and a symbol of our history and our culture, we will make a bridge connecting our two countries.

This strengthened relationship and understanding is part of our future for a long time to come.... nobody seems to know how long an Olive Tree can live.

“Trees have the roots, men have the legs.”

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匿名 古橄榄树是意大利人和地中海 人民的传统与历史的见证者。 位于意大利东南部的阿普利亚 市以精美的橄榄油、葡萄酒和 风味独特的地区奶酪而闻名, 这 里生长着大约6千万棵橄榄 树,其中4百万棵已在这片土 地上生长了几百年,甚至几千 年。许 多橄榄树可以追溯到古罗马时 代,据Columella在其编写的《 我们的乡村事务》中描述,它 们是2000年前在罗马帝国最 早的农业专家的指导下种植 的。在今天的普利亚区,你可 以看到

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沿用古老的方法种植的大片古 橄榄树树林,从本书中的图 片可以看出,它们间隔都是18 米。 参观这片橄榄树林能带给人震 撼的感受,你在欣赏它们的同 时,可以亲手触摸它们,还 可以 品尝它们在今天仍在出产的橄 榄油。它是连接我们与古老 文化的纽带,为生活在21世纪 的我 们带来更丰富的体验。 橄榄树是健康生活的象征。它 特有的色彩、顽强的生命力、 不惧风雨、活力体现了地中 海生 活方式。这些树好比活的雕

塑,谱写出生命的不朽篇章。 它产生的特级初榨橄榄油富含 强大 的多酚类物质,能够减缓成人 和儿童身体细胞的衰老过程, 并对预防癌症起到重要的作 用。 它是甘露,既承载着过去,又 蕴育着美好的未来。 橄榄树是和平的象征。像其他 地区一样,橄榄枝在地中海地 区也代表着各民族之间的友 谊。 它植根于基督教传统,并深深 地扎根于我们的文化中。它传 达着各民族之间互相尊重和博 爱、接受多元文化、追求和平 与共同幸福的信息。


们在不断地进步。在意大利, 无论男女老幼都充满了活力, 享受生活带来的乐趣,渴望 参观 别的国家,了解它们的文化, 增进与它们的交往,共创未 来。 橄榄树成就了我们的现在,是 我们日常生活不可或缺的部 分,使我们对未来充满憧憬。

希望 通过分享作为我们的国粹和历 史文化象征的橄榄树,建立我 们两国之间的联系桥梁。这种 固的关系和认识在未来很长一 段时间内都是我们文化的一部 分。 ...没有人知道橄榄树的寿命有 多长。

“树有根,人有 腿。”

阿普利亚地区盛产橄榄树,是 连接地中海地区与东方的桥 梁,一直是航海者和商人们的 必经 之地。由于接触不同的文化, 使得该地区的人民能够接受不 同文化及和平共处的模式。 坐落 于阿普利亚首府城市巴里的圣 尼古拉大教堂定期为来自不同 文化背景和遥远国度的朝圣 者举 办传统的基督教和东正教宗教 服务。 今天我们生活在一个现代通信 技术和旅游发达的世界中,人 与人之间建立关系更为容易。 我

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della Redazione

Focus

“Format Puglia Extra DiVino” start-up al CIBUS Parma 2018

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ell’ambito del programma di promozione e vendita sui mercati internazionali dei prodotti agroalimentari certificati dall’Ente Regione “Qualità Puglia”, in collaborazione con il progetto Auchan Italia Export, l’Associazione “Extra DiVino” ha presentato al CIBUS di Parma 2018 il “Format Puglia” nello stand della Regione Puglia, alla presenza del Presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia, del responsabile Auchan Italia programma estero Alessandro Montanari e del suo export manager di Omar Ahmed che ha poi visitato direttamente in Puglia le prime aziende enogastronomiche di qualità selezionate al fine di poterne valutare le variabili utili all’inserimento nei mezzi massmediatici video e cartacei che saranno inseriti in lingua madre a cominciare dal cinese, russo, ucraino e tailandese, oltre che in inglese. Altre aziende sono state valutate dopo l’esposizione di Parma su indicazione dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia diretto dall’Assessore Leonardo Di Gioia. A Parma erano presenti a questo evento anche l’avvocato Paolo Petrosillo che ha difeso il “Made in Italy” in sede giudiziaria dall’attacco delle imitazioni estere (italian sounding) e l’economista Francesco Lenoci, docente alla

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OliO PantaleO Drawing byi Doriano Strologo

Always. For all.

We take every possible care of our secular olive trees. They are our patriarchs and give us harmonic and fruity oil every year. We will never abandon them. We are so eager for the future that we have planted thousands of olive trees that are intensively grown with highly-mechanized methods. They are very productive young plants ensuring more oil for all. Olives are like our sisters. We have them travelling comfortably to the mill, so that they do not get scratched. We care so much about the oil they contain that we do not want to lose all the good there is.

Seeing oil flowing out is a moment of great celebration for us. Just imagine these intense fragrances: every time such a variety is wonderful. We never stop working, but each and all of us taste it to test all its goodness.

Eventually, here it is: our “Selezione Oro� bottle, 100% Italian extra virgin olive oil, versatile and fit for every use, ideal both raw and cooked. We will not add anything else, we do not want to be biased. You can simply experience it firsthand and discover it. What are you waiting for?

Our mill is a blend of ancient and new features, but behind our equipment, we are always there, following every stage, ready to get all possible nutrients, flavours and perfumes of oil from each and every olive.

We take every possible care also when packing it, because quality extra virgin olive oil must be protected from the traps of light, air and temperature. This is why we dress it well: to keep each fragrance unaltered.

w w w. p a n t a l e o . i t - w w w. p a n t a l e o a g r i c o l t u r a . i t

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Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (testimonial delle eccellenze della moda e dell’agroalimentare della regione Puglia dov’è nato). Auchan Italia di concerto con l’Associazione Extra DiVino e con la Regione Puglia e le sue Camere di Commercio, provvede alla selezione dei buyers extra UE ai quali proporre la vendita di prodotti pugliesi aiutando le PMI di qualità troppo piccole per poter da sole provvedere sia alla propria presentazione presso buyers così lontani dall’Italia sia alla logistica distributiva post vendita per quantità troppo limitate da poter confezionare interi containers (Auchan Italia si occuperà infatti del groupage oltre che di garantire ai buyers delle catene di boutiques agroalimentari estere la qualità dei marchi promozionati spesso sconosciuti in quelle areee). Format Puglia Extra DiVino, con strumenti mediatici cartacei e video nelle lingue dei luoghi esteri visitati, a cominciare dalla Cina con la Fiera internazionale di Shanghai, accompagnerà la presentazione dei prodotti “Qualità Puglia” (sell-in) parlando della regione di provenienza di queste materie prime trasformate, anch’essa non sempre conosciuta nei dettagli riguardanti storia, tradizioni, architetture e paesaggi incontaminati.

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Botromagno SocietĂ Agricola a.r.l. 70024 Gravina in Puglia (BA) - Via Archimede, 22 info@botromagnovini.it Tel. (+39) 080.3265865 - Fax (+39) 080.3269026

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“IL BUON VINO È OGNI VOLTA UNA SINFONIA DI QUATTRO MOVIMENTI, ESEGUITA AL RITMO DELLE STAGIONI. IL SOLE, IL TERRENO, IL CLIMA E I VITIGNI MODULANO L’OPERA, MENTRE IL VIGNAIOLO, COME SOLISTA, IMPRIME LA SUA CADENZA” (PHILIPPE MARGOT)

SEDE PRODUTTIVA: STRADA COMUNALE SCARAFONE, KM 3,4 – CERIGNOLA (FG) PER ORDINI, VISITE & DEGUSTAZIONI: INFO@TENUTARIPAALTA.IT - WWW.TENUTARIPAALTA.IT 47 35


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Panificio La Maggiore - Via Matera, 184 - 70022 Altamura (BA) Tel. 080/3112357 - Fax 080/3104686 - info@panificiolamaggiore.it - www.panificiolamaggiore.it 39


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“La bocca non serve solo per respirare e mangiare, ma è anche un importante organo di comunicazione, pertanto non stupisce che, denti bianchi, splendenti e regolari, sono riconosciuti come un segno di vitalità e di salute del corpo; inoltre, un sorriso accattivante influenza in modo decisivo la fiducia in se stessi.

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www.facebook.com/SlowEconomy www.issuu.com/SlowEconomy 47


Punti di distribuzione Bruxelles • Petit rue au beurre, 12 - Ristorante “La Capannina” a due piani nel centro storico, strada che immette nella fantastica “Grand Place” della città belga sede del Parlamento Europeo, con cucina italiana rivisitata al gusto francese e clientela internazionale, primo ristorante italiano in città fondato 50 anni fa da una giovanissima e tenace Anna Bianco emigrante da Noci in Puglia.

Dublino • 208 Lower Rarhmines Road, Dublin 6 - ristorante pizzeria “Il Manifesto”. Infotel: 353 1 496 8096 - m a n i f e s t o r e s t a u r a n t @ gmail.com - www. manifestorestaurant.ie - In Irlanda una vera pizza napoletana, fatta da Salvatore di Salerno che, se è in vena, fa pure il giocoliere con l’impasto, è un miraggio che pure in Italia sarebbe raro.

• Lower Ormonde Quay, Dublin 1 - ristorante pizzeria “Bar Italia”. Infotel: 353 1 874 1000 info@baritalia.ie www. baritalia.ie. Fa onore alla cucina italiana nel mondo, ottimi primi, ottima piz-

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za, squisita la frittura di calamari e gamberi.

ogni stanza dedicata ad un paese del mondo che produce cioccolata, un museo incredibile. Milano • Ristorante l’”Osteria dei Pirati” - via Fogazzaro, 9 del noto presentatore TV Marco Predolin che offre fantastici menù a base di pesce con musica dal vivo

• Upper Merrion Street, Dublin 2 - “Merrion Hotel” - www.merrionhotel.com. Nel centro storico si nota l’eleganza già dal portale d’ingresso, di fronte al palazzo di governo irlandese. Creato dalla fusione di 4 antiche case in stile georgiano si sviluppa attorno a 2 giardini del XVIII secolo.

Torino • via Santa Chiara, 54 - Ristorante “Asian Fusion”. infotel: 338 8194846. Nel quadrilatero romano non lontano dalla Mole Antoneliana ottime cucine tipiche malese, cinese, giapponese ed Italiana, con pietanze fedeli alle tradizioni ed ai gusti originali, crocevia culinario tra oriente ed occidente. Cuneo • Santuario di Vicoforte - Ristorante albergo “CioccoLocanda” - via F. Gallo,19. infotel: 0174 563312. Website: www.cioccolocanda.it. Del grande artigiano della cioccolata Silvio Bessone

• Residence “Abbadesse Resort” - via Oldofredi e via Abbadesse antico monastero fra i grattacieli del nuovo Quartiere della Moda, Isola di Porta Nuova, magistralmente gestito dal proprietario ing. Antonio Savia.

“Pola Residence” - via Pola Milano. Di fronte al nuovo grattacielo sede della Regione Lombardia, al centro del nuovo quartiere della moda meneghina, e vicino alla Stazione Centrale


Camisano Vicentino (VI) • Ristorante Locanda “Alla Torre da Zemin” - via Torerossa, 39/41 locale n.407 zona 4est infotel: 049 9065621. Nella torre di avvistamento del 1270 sul confine Vicenza/Padova, nei due piani della locanda un incredibile Gianfranco Zemin propone una cucina solo con prodotti di stagione e ingredienti del territorio, dalla “piramide di tartare di tonno su battuta di mango e avocado con salsa di limoni caramellati” alla “suprema di faraona”, indimenticabili i suoi risotti. Se lo si prega Gianfranco, forse, racconterà la storia di Occhi d’Oro e del cavaliere misterioso. Padova • “Q Bar” - vicolo dei Dotto, 3 infotel: 049 8751680. Nella centralissima piazza Insurrezione è elegantissima meta della movida chic padovana e ritrovo dei calciatori del Padova calcio. Dinner&Dance, cucina mediterranea e sofisticata musica live • “Osteria Barabba” - via Vicenza, 47. Marco offre la cucina delle osterie venete in un lounge space, a cominciare dall’ora dell’aperitivo, memorabile quello del mercoledì con ricco buffet, ottimo winebar infotel: 049 8716845 Parma • Ristorante “ I Tri Siochett” strada Farnese, 74/a. Squisiti “tortelli all’erbetta” piatto tipico parmense (grandi ravioli ripieni di spinaci annegati in burro fuso con Parmigiano) e torta fritta (detta anche “gnocchi fritti” nel modenese e nel reggiano, di origine longobarda, semplici sfoglie di pasta per pane fritte in olio che si gonfiano come pan-

zerottini vuoti all’interno) ottima per accompagnare il salame di Felino, il culatello di Zibello ed il prosciutto di Parma, oppure il Parmigiano Reggiano sorseggiando Lambrusco di alta qualità. Collecchio (PR) • Agenzia Viaggi “Tra le nuvole” - via Giardinetto, 6/I. Condotta con competenza e professionalità da Elena Bizzi. Città di Castello (PG) • Ristorante “La Taverna di Mastro Dante” - via Montecastelli Umbro/ Promano in località Coldipozzo, 45. E’ la patria dei prosciutti di montagna di Norcia infotel: 075 8648133

Soliera (MO) • “Hotel Marchi” - via Modena/ Carpi. Situato tra la patria dell’aceto Balsamico e la più bella piazza d’Italia (Carpi), all’incrocio fra l’autostrada adriatica nord/ sud e l’autostrada del Brennero che collega l’Austria ed il nord Europa . Quattro Castella (RE) • Ristorante Albergo “La Madda-

lena” - via Pasteur, 5. Emilio ed Emiliano Montanari accolgono con simpatia ospiti da tutta Italia deliziandoli con salumi parmensi e Parmigiano Reggiano. • Resort B&B “Quattrocolli“ - Via Lenin, 81. Sulla collina tra Parma e Reggio Emilia offre una discreta raffinata ospitalità di lusso San Polo d’Enza (RE) • Ristorante “La Grotta” - via della Resistenza, 2/B. Sulla collina reggiana, fra stalattiti e stalagmiti in grotta con cucina tipica reggiana. Roma • Golf & Country Club “Parco di Roma” - quartiere Cassia, via dei due ponti, 110. Progettista P.B.Dye per un 18 buche “par72” infotel: 06 33653396, direttore architetto Giuseppe Miliè, progettista di campi da golf in tutto il mondo. • Ristorante “Ristovino” quartiere Prati - via Durazzo, 19. Nei pressi dell’emittente televisiva nazionale LA7, è anche caffetteria per ottime colazioni mattutine ed enoteca ben fornita per pranzi o cene che vanno dai tipici piatti romani come gli “gnocchi freschi ai 4 formaggi” a quelli napoletani. Sant’Agata sui due Golfi (NA) • Ristorante albergo “Don Alfonso dal 1890” - corso Sant’Agata, 11/13. Nel cuore della penisola sorrentina si affaccia sul Golfo di Salerno, è considerato tra i primi dieci migliori ristoranti d’Italia, condotto da Alfonso Iaccarino, chef internazionale, che vi ha aggiunto un albergo e la scuola di cucina con showcooking.

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Orsara di Puglia (FG) • “Piano Paradiso” ristorante. Peppe Zullo noto chef internazionale, riceve ospiti da tutto il mondo. Infotel: 0881 964763 Torre Canne (BR) • Masseria San Domenico e Golf Club. Struttura composta dalla prestigiosa masseria San Domenico e da Borgo Egnazia, resort di alta qualità apprezzata anche da importanti clienti arabi e russi e dai divi di Hollywood, è munita di campo da golf a 18 buche fra gli ulivi secolari ed è affacciato sul mare

da Mosca di pellegrini cristiani ortodossi e, nel quartiere Palese hotel Parco dei Principi, di fronte al nuovo aeroporto Karol Wojtyla, modernissimo e dotato di tutti i confort per clientela business, entrambi della famiglia del vicepresidente Federalberghi di Bari, Antonio Vasile. • Villa Romanazzi Carducci - via Capruzzi, 326. Albergo resort elegante e con architettura di prestigio circondata da splendido parco in pieno centro cittadino, diretto dalla famiglia dell’imprenditore ing. Lorenzo Ranieri, è dotato di suggestive sale convegni sparse nel giardino ed offre la cucina del noto chef prof. De Rosa. • Ristorante Terranima - via Putignani. Nella strada delle banche e della movida, è l’unico ristorante che conserva l’architettura antica, dalle “basole” del pavimento alla coorte che ricorda le piazzette degli artigiani dei secoli scorsi (presenti ancora solo nel centro storico) offre l’inimitabile cucina tipica barese, dalle “strascinate alle patate e cozze”, dalle mozzarelle ai dolci caldi con crema “sporcamuss”

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Polignano a Mare (BA) • Resort & SPA Borgobianco - Contrada Casello Favuzzi. Moderni arredi interni in una struttura esterna a masseria, intonacata a calce bianchissima che si specchia su di una immensa piscina con idromassaggio, che compone la “Salus per acquam” insieme al centro benessere interno “Unica”. Cinque stelle meritate come meritata è stata l’elezione a presidente “Associazione Albergatori Polignano” di Roberto Frugis socio e marketing manager. Tel: 080-8870001 • B&B dei Serafini - piazza Vittorio Emanuele, 43. Riduttivo chiamarlo B&B perché si tratta di un eccezionale albergo diffuso nel centro storico della città di Domenico Modugno. Sporgendosi dalle case costruite sulla scogliera a picco sul

Bari • Barialto Golf Club. Storica club house pugliese con importante campo da golf.

• Hotel Boston - via Piccinni, 155. A 5 minuti dal centro storico e dalla Basilica di San Nicola, meta

• Hotel Oriente, nel centralissimo Corso Cavour al numero 32, un 4 stelle di lussuosa eleganza, ospita da gennaio 2013 la Golf Club House “Porta d’Oriente”, punto d’incontro al Sud Italia di giocatori ed eccellenze della moda e dell’enogastronomia.

• Radicci Automobili S.p.A. - Via Amendola, 146. Concessionaria Ferrari e Maserati per il Sud Italia ora Concessionaria anche per la dorsale adriatica con la nuova sede di Ancona. Il Gruppo Radicci a Bari, è anche prestigiosa Concessionaria Jaguar e Land Rover.


mare sembra proprio di ascoltare “Volare” o “Nel blu dipinto di blu” onde sonore che da Polignano hanno raggiunto ogni angolo del globo. Putignano (BA) • Proloco - piazza Plebiscito,1. Nel centro storico della città patria degli abiti da sposa e del Carnevale più antico e lungo del mondo. • Fondazione Carnevale di Putignano. via Conversano, 3. • Osteria “Chi va piano” - Via Monache, Putignano, 0802373445 - cell. 3932378898. In un vicolo nascosto di Putignano, Stefano Guglielmi, ex macellaio, ha creato una locanda di eccellenza. Con il suo staff cucina solo teglie di terracotta in un enorme camino utilizzando solo eccellenze enogastronomiche fresche di giornata. Il suo motto è “cibo e vino per andare lontano”.

• B&B “San Domenico” - Estramurale a Levante, 4 - 70017 Putignano (BA) - Cell. 3332284769 - info@bebsandomenico.com. La struttura è in un angolo pittoresco della città, a pochi passi dalla Chiesa di San Domenico con vista sul campanile,

nei pressi di Porta Barsento e dell’interessante centro storico. La struttura è gestita in maniera esemplare da Vincenzo Gigante: la sua gentilezza e le sue attenzioni vi metteranno a vostro agio, facendovi sentire in famiglia. • Agenzia Viaggi Netti - via Tripoli, 63. La signora Netti organizza viaggi in tutto il mondo, pur in tempi del “fai da te via internet”, con una costante ricerca del prezzo più basso col massimo della qualità e della garanzia, facendo inoltre incoming turistica in Puglia con educationals tours, showcooking ed itinerari guidati in posti unici ancora sconosciuti ai grandi tours operators. Noci (BA) • Ristorante “L’antica Locanda” - via S.Santo, 49. In una “gnostra” del centro storico meta di turismo internazionale a novembre per “Bacco nelle gnostre”, di Pasquale Fatalino, chef noto in trasmissioni RAI, che prepara orecchiette con fave e cime di rape ed incantevoli braciole di carne al sugo. in-

Da sinistra: Ignazio Capasso (imprenditore nel campo della plastica), Saverio Buttiglione, lo chef Pasquale Fatalino e Pino Sguera (Presidente di Teleregione) davanti al ristorante Antica Locanda di Noci

dimenticabili come dimostrato dai personaggi del mondo dello spettacolo che lo raggiungono apposta in ogni momento dell’anno.

• Ristorante “Il falco Pellegrino” in località Montedoro a Noci, immerso nella campagna della Murgia pugliese, fra antiche masserie, nel quale lo chef Natale Martucci prepara primi indimenticabili, secondi di pesce fresco o tagliate di manzo podolico, con attenta scelta dei migliori vini regionali.

Conversano (BA) • Ristorante “Savì” - via San Giacomo. Condotto dallo chef Nicola Savino, già chef a Dallas dove ha servito al presidente Bush ed al famoso cantante Frank Sinatra le polpette al sugo pugliesi. Qui ha inventato le crepès pugliesi, panzerottoni (dolci o salati) ripieni di leccornie regionali. Turi (BA) • Ristorante “Menelao” - via Sedile, 46. A Santa Chiara in un palazzo signorile del 1600 nella cittadina custode dell’”oro rosso”, la Ciliegia Ferrovia. Aperto da Michele Boccardi che dopo la laurea in economia e commercio e l’abilitazione di commercialista è diventato Marketing Manager alla Scuola di Economia & Turismo di Londra. Visto il successo ottenuto dall’aver trasformato

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la masseria fortificata di famiglia “Menelao”, sulla strada per Rutigliano, in eccellenza per la banchettistica, i ricevimenti, le cene di gala ed i meeting, con “Santa Chiara” affronta la sfida della cucina di alta classe internazionale. Dispone di un’ottima cantina di vini ed offre prodotti tipici, sia nazionali che d’oltremare, dai cappelletti con cicoriella campestre su letto di fave alla costata di manzo podolico della Murgia non disdegnando però il salmone Balik norvegese o la costata di manzo della val di Chiano della Toscana. Infotel: 080-8911897. Castellana Grotte (BA) • “Palace Hotel Semiramide” via Conversano. Affascinante albergo immerso nella natura, accanto al parco dei dinosauri in cartapesta, ospita anche la sede italiana dell’Università Europea per il Turismo, a cinque minuti dalle famose Grotte che richiamano visitatori da tutto il mondo per gli affascinanti percorsi carsici sotterranei lunghi chilometri, famose per le eccezionali stalattiti e le stalagmiti della “grotta bianca”. • Ristorante e braceria “Le Jardin Bleu Belle” - via Firenze. Affascinante struttura in legno costruita su quella in pietra dell’antico bar della villa comunale, creandone un unico ambiente che guarda dalle vetrate le cime degli alberi che la circondano mentre si gustano squisiti piatti tipici pugliesi. Alberobello (BA) • Ristorante “Casanova” - via Monte San Marco, 13. Ricavato in un antico frantoio ipogeo sotterraneo in pieno centro fra i trulli patrimonio UNESCO. I soci Ignazio Spinetti (presidente

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sostenibile. Questo GAL comprende i comuni di Alberobello, Putignano, Castellana Grotte, Turi, Sammichele, Noci, Gioia del Colle.

Associazione Ristoratori Alberobello) e lo chef Martino Convertino offrono l’ottima cucina tipica pugliese indescrivibile a parole perché semplicemente da gustare in silenzio. • Museo del vino Antica Cantina Albea - via Due Macelli, 8. Unico completo museo del vino pugliese produce vino anche per il Vaticano, è la storica cantina che prima dell’unità d’Italia inviava, dalla vicina e collegata stazione ferroviaria, i propri vini per tagliaree migliorare quelli di Bordeaux in Francia. Produce “Lui” negramaro in purezza affinato in barrique primi 12 mesi. • Condotta Slowfood “Alberobello e Valle d’Itria” - via Sisto Sante, 5. Fiduciario Francesco Biasi, promotore dei presidi “salame Capocollo di Marina Franca” (ingrediente delle famose “bombette”), “Cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti” e “Pomodorino di oasi protetta Torre Guaceto”. • GAL Terra dei Trulli e di Barsento - Via Bligny, 23. Il primo Gruppo di Azione Locale fra quelli in cui, per zone omogenee, è stata diviso il territorio d’Europa, ad essere partito operativamente con gemellaggi in tutto il continente. I GAL sono un’iniziativa UE, che li finanzia col programma “Leader”, al fine di valorizzare le potenzialità dei territori integrando produzioni agricole, artigianali e di piccola industria per uno sviluppo

Andria (BAT) • Ristorante “Antichi Sapori” contrada Montegrosso. Pietro Zito importante chef internazionale offre la cucina tradizionale pugliese e le antiche erbe ed ortaggi riscoperti e curati nell’immenso orto che ha costruito e nel quale lavora tutta la contrada.

• Cantina Rivera con annessa sala di degustazione, condotta dal presidente di “Movimento Turismo del Vino” Sebastiano De Corato, produce il famoso “Falcone Rivera”. Corato (BA) • Cantina Torrevento condotta dal prof. Francesco Liantonio presidente della “Strada dei vini Castel del Monte” guarda lo splendido maniero ottagonale dell’imperatore Federico II di Svevia “Stupor Mundi” patrimonio UNESCO, dove produce eccellenti vini. Crispiano (TA) • Masseria Resort “Quis Ut Deus”. Una delle inimitabili “Cento Masserie di Crispiano”, affascinanti masserie in pietra e tufo, ristrutturate per resort di livello e aziende agricole di prodotti tipici quali olio extravergine d’oliva e prodotti caseari.


Fasano (BR) • Tenuta Monacelle - Selva di Fasano. Antico monastero di monache del 1700 fatto di trulli, ognuno adibito a stanza d’hotel, con affianco parco nel quale sono ricavate modernissime stanze d’albergo costruite in tufo. Si affaccia dal monte Selva sui sei milioni di ulivi secolari che lo distanziano dal mare di Fasano. Savelletri di Fasano (BR) • Masseria Resort Torre Coccaro - contrada Coccaro, 8. Infotel.:080 4827992. Bianca e splendida sul mare, antica torre

di avvistamento della linea difensiva dalle scorribande dei Saraceni del XVI secolo, che andava dal Gargano al “finibus terrae” Santa Maria di Leuca. Non ci sono parole per descriverla, guardare sul web! La stessa famiglia Muolo possiede la collegata Masseria Torre Maizza infotel: 080 4827838. Un hotel a 5 stelle con campo da golf 9 buche executive “par27” costruito fra gli ulivi secolari ed affacciato sul mare. A Coccaro Golf Club il 4 novembre, festa della Vittoria dell’Italia nella grande guerra, l’Apulia Golf District dell’architetto Giuseppe Germano e Do You Golf di Ester Monacelli hanno organizzato per il Circuito “Eccellenza di Puglia 2012” la 2a edizione della gara Pitch&Putt, 18 buche stableford con 18 squadre e 36 giocatori.

Il buffet preparato dagli chefs della struttura è stato inimitabile. Masseria Torre Coccaro è risultata per il 2012 tra i migliori 10 Beach Hotel nella classifica di “Conde Nast Travel”. Ostuni (BR) • Grand Hotel Masseria Santa Lucia SS.39, km 23.5 località Costa Merlata. Incantevole resort sul mare sotto la città bianca di Ostuni, diretto da Bartolo D’Amico, presidente ADA Puglia, associazione direttori d’albergo. Cellino San Marco (BR) • Cantina Tenuta Albano Carrisi. Prestigioso albergo e ristorante ricavati nella masseria del padre del famoso cantante, don Carmelo, che da il nome al vino più prestigioso qui prodotto. • Cantina Due Palme. Con avveniristica sala convegni ricavata nella bottaia produce vini ormai famosi nel mondo e vincitori di primi premi al Vinitaly di Verona come il “Selva Rossa”. Salice Salentino (BR) • Cantina Conti Leone De Castris. Cantina ricavata nel palazzo dei conti Leone De Castris, dove è nato il primo vino rosè del mondo settant’anni fa,il “Five Roses”. E’ annessa al prestigioso albergo e ristorante di proprietà della famiglia. Lecce • Acaya Golf Resort - Strada per Acaya, km.2 località masseria S.Pietro. Infotel: 0832 861385. Splendido campo da golf rivisto e ristrutturato, anche agronomicamente, dallo studio di architetti “Hurdzan

Fry” per un 18 buche “par71” di 6192 metri, con ben sette ettari di specchi d’acqua, accanto al “Castello di Acaya”, costruito seguendo le nuove esigenze fortificatorie dell’epoca dovute all’affermarsi delle armi da fuoco ed ora esempio di moderno restauro. L’albergo resort della catena Hilton è costruito nel ricordo stilistico degli antichi monasteri con una grande piscina esterna ed un’importante SPA di ben 1200 metri quadri. Bari • Eataly Bari - Lungomare, ingresso monumentale Fiera del Levate: Oscar Farinetti ha voluto portare in Puglia Eataly per il sudItalia, affittando e ristrutturando la parte monumentale della Fiera del Levante, facendo affacciare i ristoranti sul lungomare di Bari, offrendo nel capoluogo pugliese le migliori specialità enogastronomiche italiane, così come Eataly fa ormai in tutto il mondo.

Oscar Farinetti tra il Presidente del Consorzio DOP Pane di Altamura Giuseppe Barile ed il direttore Saverio Buttiglione

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della Redazione

Miss Slow Economy

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Mariangela Ceglia

bbiamo sempre dedicato questa rubrica a ragazze che coniugano la bellezza esteriore a quella interiore fatta di impegno nella scuola, nel lavoro, nel sociale e questa volta abbiamo scelto una testimonial dello sport, che sia che venga praticato a livello dilettantistico che professionistico, individuale o di squadra, nella delicata fase adolescenziale aiuta a diventare buoni adulti oltre che a mantenersi sani, disciplinando anche ad una corretta alimentazione. Mariangela Ceglia vive nella Città del Pane, Altamura costruita in buona parte dall’imperatore Federico II di Svevia detto “Stupor Mundi”. Impiegata come ragioniera nella finanziaria di un importante gruppo bancario fino alle ore 20 la sua serata è dedicata a palestra e corsa, aggiungendo al suo innato talento espresso anche nella postura di una falcata perfetta, dagli appoggi dei piedi alla spinta delle gambe, la sua forte determinazione che le consente la domenica di partecipare e vincere numerose gare di fondo e mezzofondo sia in pista che su strada.


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