Slow Economy "Vie Francigene"

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Copia di cortesia

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Slow Economy Golf in Tour gustando Moda, Agroalimentare e Turismo su carta preziosa da collezione




di Saverio Buttiglione

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La Via Francigena dell’agroalimentare incontra il golf.

stato espresso tutto il bene e tutto il male possibile, esattamente come le due facce opposte di una moneta. Certamente fra le positività c’è da annoverare che il Cristianesimo, voluto e sancito dall’imperatore Costantino per tutto l’impero romano, dopo che era stato perseguitato dai suoi predecessori per 3 secoli, divenne quasi un “testimonial” di nuovo progresso per una civiltà che aveva dominato il mondo ma che si avviava alla decadenza nei suoi valori primari, fu dunque una sorta di staffetta per un nuovo sviluppo, anche economico. Per noi oggi è difficilmente immaginabile che i pellegrini percorressero a piedi tutta l’Europa per raggiungere i tre luoghi che ritenevano sacri, Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme. Invece i Romani costruirono apposta delle strade che presero il nome di vie Francigene, ed attraverso di esse, Il presidente della Proloco di Putignano Pinuccio Cosacco ed il prof. Pietro Guerra nella Grotta di San Michele a Putignano che partivano da

© Foto Videa

l messaggio di Gesù di Nazreth, anche per i non credenti, da ogni punto di vista ha cambiato la storia dell’uomo, che nell’arte e nell’architettura ha espresso il meglio della propria creatività ma ha pure scatenato i propri istinti primordiali di prevaricazione quando, in nome di Dio, ha scatenato guerre e censurato il pensiero dei propri simili per esempio con la Santa Inquisizione, cose per le quali il grande Papa Giovanni Paolo II ha chiesto scusa. Come in ogni cosa dell’umana attività, in nome della fede. è

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Canterbury, vi fecero transitare anche gli eserciti, per imbarcarli nei porti delle Puglie alla riconquista dei luoghi di nascita di Gesù, la Gerusalemme contesa dalle tre religioni monoteiste. Significative tappe obbligatorie per queste masse in movimento erano i luoghi di culto dell’Arcangelo San Michele, infatti lungo tutti gli itinerari francigeni vi sono chiese o addirittura antiche grotte dedicate al Santo che in special modo proteggeva le armate dei crociati. Famosa la grotta di San Giovanni Rotondo sul Gargano perché nel medioevo vi si recò apposta in preghiera San Francesco da Assisi. Attraverso le vie Francigene, come è facile intuire, si svilupparono di conseguenza anche importanti traffici economici ed i prodotti dell’agroalimentare erano naturalmente quelli più scambiati fra persone di ceti e nazioni così diverse che si muovevano molto “slow” perché a piedi oppure a cavallo. Oggi, dopo tanti secoli, nuovi pellegrini iper tecnologici, magari col tablet ed il gps, stanno riscoprendo queste antiche vie, conoscendo al contempo luoghi e prodotti tipici dell’enogastonomia che, dopo decenni di viaggi in autostrada o in aereo, erano stati dimenticati.


Torre Coccaro il suo "green"

Torre Maizza

Al sud Italia, a partire da Roma, la strada francigena si divideva in due, diventando la Traiana che costegginando il mare Adriatico, portava all’imbarco per l’Oriente pellegrini e soldati nei porti di Barletta, Bari e soprattutto Brindisi, mentre la via Appia attraversava la Murgia collinosa e impervia per arrivare (attraverso il canale naturale noto per l’attraversamento del generale Pirro coi suo esercito a cavallo di elefanti) al porto di Egnazia, ora sito archeologico di immenso valore per l’integrità dei reperti ritrovati. A poche centinaia di metri da-

gli scavi di Egnazia, proprio sul mare, sorge ora uno splendido campo da golf fra le masserie fortificate Torre Maizza e Torre Coccaro. Mi sembra così che i nuovi pellegrini tecnologici possano percorrere le vie Francigene, gustando in maniera “slow” paesaggi e cibi tipici, per raggiungere una mèta sul mare dove poter praticare uno sport fra la natura, in silenzio (sui campi da golf è vietato persino tenere acceso il cellulare) e senza stress, e quelli sensibili alla religiosità potranno sentire certamente la

Consegna di "Slow Economy" edizione in tiratura limitata da collezione; da sinistra mastro Andrea Benagiano, l'assessore Provincia di Bari Vito Gianpetruzzi, il presidente Proloco Putignano Pinuccio Cosacco, l'assessore Comune di Santeramo in Colle Gianni Sportelli

presenza di Dio in questi momenti di meditazione. Ho ospitato con piacere, sul secondo numero di Slow Economy (gennaio/febbraio), un ottimo articolo sulle vie Francigene del dott. Roberto Bianco, già assistente al Parlamento Europeo e Presidente della Fondazione Carnevale di Putignano. L'articolo è’ consultabile sia nelle pagine seguenti che nella versione "online" consultabile a pagina 108 al link: http://issuu.com/sloweconomy/docs/se02_150dpi Il presidente della Proloco di Putignano Pinuccio Cosacco ha invitato il professor Pietro Guerra, docente all’Università di Torino e presidente della Via Francigena, a visitare la splendida grotta di San Michele in Putignano affinché sia inserita nel moderno itinerario da lui presieduto. Io li ho poi invitati a Santeramo in Colle, nell’antico pastificio Benagiano, dove sostò Giuseppe Garibaldi 150 anni fa a gustare la pasta fatta con le trafile in bronzo e la lenta essiccatura, e davanti ad un piatto di penne cucinate

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Saverio Buttiglione e Marilù Dragone consegnano una copia "Slow Economy" a Francesco Caputo all'assessore della Provincia di Bari alle Risorse Agroalimentari

da uno staff scientifico guidati dall’architetto veneziano Fiorentino e dal frate Ignazio Fraccalvieri. A dimostrazione che persone dotate di intelligenza messa a servizio della collettività appartengono a tutti gli schieramenti politici, anche il responsabile nazionale per l’Agricoltura del parti-

to democratico, già vice presidente della Commissione Europea a Bruxelles, Enzo Lavarra, è venuto a Santeramo in Colle per informarsi sui benefici che il progetto “vie Francigene” possa portare alle risorse agroalimentari tipiche dei luoghi da esse attraversate.

© Rocco Lamparelli

personalmente da Mastro Andrea e condite solo con olio extravergine d’oliva pugliese, l’assessore della Provincia di Bari Vito Gianpetruzzi e l’assessore del comune Gianni Sportelli, hanno reso noto l’esistenza di una grotta ipogea dedicata a San Michele, come è stato scoperto

Da sinistra: Pietro Sportelli preside e presidente consiglio comunale Putignano, Saverio Buttiglione il direttore editoriale di "Slow Economy", Enzo Lavarra presidente di "PugliaEuropaMed", il presidente Proloco Putignano Pinuccio Cosacco

Il cantante Albano Carrisi ed il prof. Francesco Schittulli (Presidente della Lega Italiana per la lotta ai tumori) inaugurano, nel cortile del palazzo della Provincia di Bari, la mostra di costumi Angioini "In...vestiti d'arte", del centro studi Nundinae di Gravina in Puglia e del Consorzio Europeo Rievocazioni storiche

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www.liberanus.it olearialiberanus@legalmail.it infotel.: 0832.923253 7


di Roberto Bianco - Segretario ProLoco Putignano e GAL Terra dei Trulli e Barsento 8

Sulle strade dei Crociati, da Canterbury a Putignano

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ra tutte le forme di turismo “slow”, certamente i cammini della fede rappresentano la prima ed insuperata forma di viaggio che offre un’approfondita conoscenza di luoghi, popoli e culture. Assieme al cammino di Santiago di Compostela, la Via Francigena, che inizialmente da Canterbury portava a Roma è un itinerario della storia, una via maestra percorsa in passato da migliaia di pellegrini in viaggio per Roma.

Fu soprattutto all'inizio del secondo millennio che l'Europa fu percorsa da una moltitudine di anime "alla ricerca della Perduta Patria Celeste". Questa via attesta infatti l'importanza del pellegrinaggio in epoca medioevale: esso doveva compiersi prevalentemente a piedi (per ragioni penitenziali) con un percorso di 20-25 chilometri al giorno e portava in sé un fondamentale aspetto devozionale: il pellegrinaggio ai Luoghi Santi della religione cristiana.

Non a caso vi fu un naturale prolungamento a Sud della Francigena, da Roma verso Gerusalemme, passando da Campania e Puglia, con tappa obbligata alla grotta di San Michele a Monte S. Angelo (dove si recò in devozione anche San Francesco d'Assisi), tra basolati romani ed antichi tratturi, templi pagani, imponenti cattedrali e santuari cristiani, dolci panorami collinari e aspri passaggi montani. Ma è negli ultimi anni, fra una ritrovata esigenza di spiritualità e


appunto una maggiore attenzione al turismo “slow” che questi cammini hanno trovato nuovi sviluppi e inedite forme di interazione e promozione, abbinando alla intramontabile “scarpinata” anche le nuove tecnologie come il QR code perché il protagonista moderno dei cammini non rinuncia certo al suo I-phone pur immergendosi nello spirito devozionale e culturale di un cammino della fede. Ma le innovazioni non sono solo di tipo tecnologico, in quanto nuove forme di cooperazione si stanno avviando anche fra siti del culto di San Michele, soprattutto in Puglia, grazie al dinamismo di alcuni presidenti Pro Loco che interpretano la loro funzione non

slo come punti informativi ma soprattutto come motori dello sviluppo turistico ed economico del territorio. E così, un importante percorso di collaborazione fra le Pro Loco

di Monte S. Angelo e Putignano è stato lanciato da poche settimane nel corso di un incontro pubblico finalizzato a mettere in rete i luoghi del culto Micaelico delle due cittadine pugliesi.

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Grotta di Monte Sant'Angelo

L’impegno della Pro Loco di Monte S. Angelo, nella persona del suo presidente prof. Pietro Guerra, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Torino è teso all’elaborazione di un itinerario turisticamente fruibile della via Francigena del Sud Italia sulle tracce dei pellegrini che nel medioevo si mettevano in cammino verso la Terra Santa. L’itinerario punta al riconoscimento ufficiale del Consiglio Europeo, così come è stato come detto per il tragitto della via Francigena che da Canterbury in Francia arriva a Roma. L’itinerario prevederà inoltre una forte connotazione tecnologica, attraverso l’uso del QR code (risposta rapida) che consente la visualizzazione di contenuti (testi, foto, video) attraverso la lettura di un codice da parte di un telefonino, i-pad ecc. Il protocollo di collaborazione è stato definito all’interno della grotta santuario putignanese in località Monte Laureto, dove sono intervenuti il sindaco di Putignano Gianvincenzo Angelini De Miccolis, Don Battista Romanazzi, Elisabetta Nardelli (Comita-

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to San Michele Arcangelo), Francesco Fidanza (Università LUMSA), Claudio Grenzi (Editore), Federico Massimo Ceschin (Vie Francigene) ed il prof. Pietro Sisto (Università di Bari), che ha annunciato il lavoro in corso con Raffaele Nigro per un nuovo libro sul sito di San Michele in Monte Laureto. Il presidente della Pro Loco Putignano, Giuseppe Cosacco, da anni impegnato sia come operatore del famoso carnevale di Putignano sia come promotore della cultura turistica, ha assicurato il massimo impegno per l’inserimento di Putignano nella via Francigena, con una particolare attenzione anche al coinvolgi-

mento di artigiani artistici così come richiesto dal prof. Guerra. L’obiettivo, partendo dalla sapiente maestria dei maestri cartapestai putignanesi, è proprio quella di produrre forme di artigianato tradizionale sacro di qualità (per esempio in cartapesta) che possa offrire ai viaggiatori del cammino della via Francigena una scelta di souvenir autentici e unici e non certo, come adesso, prodotti in serie in qualche paese orientale, unendo a ciò anche prodotti enogastronomici delle filiere di eccellenza locali. Nella prossime settimane è prevista la visita di scambio a Monte S. Angelo fra le due delegazioni per una prima ricognizione dei passaggi compiuti. Per info: Associazione Turistica Pro Loco Putignano - Piazza Plebiscito 1 - 70017 Putignano - BA (Italy) - Tel: 080 2475697www.prolocoputignano.blogspot. com - prolocoputignano@gmail. com

Grotta di Monte Laureto a Putignano



anche in TV e sul Web il magazine “SLOW ECONOMY” con indagini nelle filiere della Moda, Enogastronomia, Turismo e Golf Slow Economy è un format multimediale integrato nel progetto “Milano Food&Moda”


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