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Tabella 9: Elenco delle attività di supporto ai decisori

Tabella 9: Elenco delle attività di supporto ai decisori

SUPPORTO AI DECISORI

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Fornire supporto tecnico ai diversi Enti/operatori presenti sul luogo dell’intervento per la definizione delle azioni più opportune per la messa in sicurezza dei luoghi e per le eventuali decisioni sulle misure cautelative per ridurre e/o evitare l’esposizione della popolazione attraverso l’indicazione di misure operative di intercettazione e di contenimento della contaminazione, quali ad esempio:  l’utilizzo di reagenti;  l’individuazione del punto più opportuno per ubicare eventuali barriere galleggianti/assorbenti panne di contenimento, by pass, argini, bacini artificiali e ogni intervento di MISE necessario;  l’identificazione del pericolo effettivo di diffusione della contaminazione ad altre matrici ambientali (ad es. suolo e acque sotterranee) e, conseguentemente, in maniera diretta o indiretta, per l'uomo;  la valutazione delle prescrizioni per l’eventuale interdizione o limitazione dell’uso del CIS o di altre risorse e/o matrici ambientali; Identificare con il supporto della protezione civile e degli altri Enti presenti sul luogo i possibili ulteriori ricettori del/le sostanza/e inquinante/i (es. derivazioni a valle, pozzi a vario uso, prese dell'acquedotto, ecc.) in relazione anche ad ulteriori possibili evoluzioni dello scenario legate alle dimensioni dell'evento e alle condizioni meteo-climatiche.

Nel caso in cui lo sversamento abbia interessato il CIS avendo come mezzo la rete fognaria, sarà necessario far realizzare dai responsabili dello sversamento una compartimentazione della stessa e, se possibile, una sua deviazione, o sbarramento o aspirazione continua del contenuto.

Nel caso di evento originato da una fognatura: richiedere l'intervento del relativo gestore sia per l'individuazione del percorso di rete sia per l'apertura di tombini fognari di verifica dei percorsi, oltreché per l'asportazione di eventuale materiale fermo all'interno della stessa, in particolare negli scaricatori di piena. Nel caso di interessamento della rete fognaria: avvertire il gestore dell’impianto di depurazione a valle della rete stessa, al fine di consentire l’attivazione di azioni finalizzate sia alla gestione dell'eventuale arrivo dell’inquinante sia alla protezione dell’impianto stesso. Richiedere al Comune di competenza di:  collaborare tramite le forze di polizia e la protezione civile alla gestione delle operazioni di messa in sicurezza dei luoghi  attivare urgentemente percorsi per identificare eventuali modalità, in proprio o tramite ditte esterne, per il contenimento della diffusione dei materiali inquinanti e, se possibile, per la rimozione di quelli trattenuti da eventuali barriere e per la successiva rimozione dei prodotti sversati, anche tramite autospurgo, e degli eventuali materiali solidi, compresi quelli utilizzati per l'assorbimento o per le barriere di contenimento, che devono essere smaltiti come rifiuti. Qualora la rimozione dovesse essere procrastinata, segnalare la necessità di vigilanza sull’area dell’eventuale apposizione di barriere per evitare il dilavamento da eventi meteorici. Fornire supporto tecnico al Comune e, se richiesto esplicitamente, alle ditte da esso autorizzate, per l'identificazione del codice CER da attribuire al rifiuto e per le successive raccolta, stoccaggio e smaltimento.

B.2 RILIEVI E ATTIVITÀ DI PRELIEVO

B.2.1 MISURE IN CAMPO E VALUTAZIONE DEI DATI ACQUISITI Misure speditive in campo potranno essere effettuate durante l’intervento con la strumentazione prevista dalle singole Agenzie (in genere, misure di ossigeno disciolto, temperatura, conducibilità, pH; misure con kit da campo e, in alcune situazioni, anche misure con spettrofotometro portatile) al fine di:  identificare la contaminazione e l’origine (qualora non note) risalendo il CIS verso monte;  verificare l’assenza/presenza di contaminazione mediante il confronto dei parametri rilevati: o a valle dell’evento (all’esterno di eventuali misure di contenimento già poste in opera) o a monte dell’evento, al fine di definire un bianco ambientale o in presenza di eventuali derivazioni del CIS o in particolari condizioni di accumulo di contaminazione residua (anse, polle, ecc).

Le misure devono essere effettuate tenendo conto di tutti i possibili scenari in cui può avvenire la migrazione dei contaminanti, considerando la tipologia del contaminante (solubilità, volatilità, densità, miscibilità, ecc.), le caratteristiche della matrice bersaglio (caratteristiche fisiche, regime idrologico del corso idrico superficiale, ecc), eventuali condizioni al contorno (es. presenza di organismi e svolgimento di attività antropiche, quali balneabilità, pesca, ecc) Ogni operazione di misura dovrà essere documentata da fotografie e coordinate del punto di misura e registrata sull’apposita modulistica. Il confronto tra i parametri misurati in campo a monte della contaminazione, nell’area della contaminazione e nelle aree “dubbie” risulta fondamentale per una prima valutazione:  dell’estensione della contaminazione  dell’efficacia delle misure di contenimento messe in atto  delle eventuali limitazioni all’utilizzo del CIS da adottare nell’immediato.

In generale, risulta utile effettuare misure perlomeno:  a monte della contaminazione  a valle della contaminazione (all’esterno di eventuali misure di contenimento)  all’interno dell’area della contaminazione  in corrispondenza di evidenti anomalie (visive o segnalate dalle misure precedentemente effettuate)  al punto di immissione dello scarico nel recettore (per scarichi identificati).

Nel caso di contaminazione di un lago/bacino di limitate dimensioni, sarà utile effettuare le misure:  in corrispondenza dell’alimentazione del bacino (immissario)  in corrispondenza dell’emissario  all'interno del bacino, sia in aree rappresentative della contaminazione che non contaminate  in corrispondenza di evidenti anomalie (visive o segnalate dalle misure precedentemente effettuate)  al punto di immissione dello scarico nel recettore (per scarichi identificati).

Nella tabella seguente, sono riportate le misure da effettuare sulla base dell’evidenza di contaminazione/anomalia riscontrata.

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