3 minute read
Tabella 103: Quadro delle Responsabilità di azione
Figura 16: Organigramma del Sistema di comando e controllo
Sempre a titolo di esempio, si individua di seguito uno schema, tratto dal Piano della Prefettura di Brescia, delle principali responsabilità di azione poste in capo, rispettivamente, a Vigili del Fuoco, ARPA e Azienda Sanitaria (ATS).
Advertisement
Tabella 103: Quadro delle Responsabilità di azione
SOGGETTO
Vigili del Fuoco
QUADRO DELLE RESPONSABILITÀ DI AZIONE RESPONSABILITÀ DI AZIONE
Intervengono sul luogo dell’incidente per eseguire i primi interventi di soccorso tecnico urgente; il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco (o suo delegato), su attribuzione del Prefetto, assume la funzione di Direttore Tecnico dei Soccorsi, cui dovranno rapportarsi tutte le altre funzioni di supporto;
Mettono in atto i seguenti interventi di soccorso anche in modo simultaneo: soccorso e salvataggio delle persone contaminate; rilevazione ambientale della radioattività in sito e nell’area ad essa limitrofa; delimitazione, in prima battuta, della Zona di cautela e, successivamente, delle aree di danno quali la Zona d’intervento (Zona Rossa), la Zona operativa (Zona Arancione) e la Zona di attenzione (Zona Gialla), nonché la Zona di sicurezza (Zona Bianca), ciò al fine di consentire gli interventi di soccorso e di interdire l’accesso alle persone non autorizzate e/o non adeguatamente protette alla Zona di cautela o alla Zona di attenzione (Zona Gialla); messa in sicurezza del materiale contaminato con l’ausilio dell’esperto in radioprotezione del sito, del personale dell’ARPA o di altri organismi;
SOGGETTO QUADRO DELLE RESPONSABILITÀ DI AZIONE RESPONSABILITÀ DI AZIONE
ARPA
(Lo specifico ambito di competenza dell’Agenzia riguarda gli aspetti ambientali, fornendo in tale ambito il supporto tecnico - scientifico agli Enti ed effettuando rilevazioni strumentali)
ATS Attraverso il Direttore Tecnico dei Soccorsi, tengono costantemente informato il Prefetto, direttamente o tramite il Centro di coordinamento dei soccorsi, sulla situazione in atto di propria competenza, sulla probabile evoluzione dell’incidente, e sulle prime misure di radioprotezione adottate per la popolazione nel suo insieme, la matrice ambientale ed i beni, valutando l’opportunità, se del caso, di una tempestiva evacuazione della popolazione eventualmente minacciata dall’incidente oppure la possibilità di adottare altre misure suggerite dalle circostanze, come per esempio il ricovero al chiuso delle persone residenti nella Zona di cautela o nelle Zone di danno; Con un proprio rappresentante fanno parte di: Nucleo di valutazione ristretto Centro di coordinamento dei soccorsi; Centro operativo misto; Unità di crisi locali, di cui assumono il coordinamento. Effettua la rilevazione ambientale della radioattività in sito e nell’area ad essa limitrofa Stabilisce, di concerto con i Vigili del fuoco, ATS e Direzione Provinciale del Lavoro, le misure di radioprotezione da adottare per la popolazione nel suo insieme, la matrice ambientale ed i beni, che saranno proposte al Prefetto, verificando le misure di radioprotezione adottate eventualmente dall’esperto in radioprotezione del sito. Individua, di concerto con i Vigili del fuoco, le misure idonee per la messa in sicurezza del sito e del materiale contaminato, sovrintendendo a tal fine le operazioni svolte dall’esperto in radioprotezione del sito; Fornisce ausilio per le operazioni di smaltimento del materiale contaminato da parte della ditta specializzata incaricata; Tramite il Centro di coordinamento dei soccorsi tiene costantemente informato il Prefetto sulla situazione in atto di propria competenza Con un proprio rappresentante fa parte del Nucleo di valutazione ristretto. Informa, sentito il Direttore dei soccorsi sanitari, le unità ospedaliere locali e quelle delle zone limitrofe sugli aspetti sanitari connessi all’evento incidentale in atto; Stabilisce - di concerto con i Vigili del fuoco, ARPA e la Direzione Provinciale del Lavoro - le misure di radioprotezione da adottare per la popolazione nel suo insieme, la matrice ambientale ed i beni, che saranno proposte al Prefetto; Tiene costantemente informato il Prefetto, per il tramite del Centro di coordinamento dei soccorsi (CCS), sulla situazione in atto di propria competenza; Con un proprio rappresentante fa parte del Nucleo di valutazione ristretto (NUV).
B.2 RILIEVI E ATTIVITÀ DI PRELIEVO B.2.1 MISURE IN CAMPO E VALUTAZIONE DEI DATI ACQUISITI Nell’eseguire le misure in campo e nelle valutazioni conseguenti, è necessario ricordare che le possibili vie di esposizione interessate dalla fusione di una sorgente radioattiva sono le seguenti: Irraggiamento (da cumuli di materiali) Inalazione (fumi e polveri) Contaminazione dell’ambiente esterno a causa di eventuali ricadute di polveri o di rilascio di acque di processo contaminate. È necessario valutare la possibilità che presso l’azienda siano presenti livelli di irraggiamento significativi in zone occupate dai lavoratori (in particolare presso gli impianti di abbattimento fumi, le zone di stoccaggio del prodotto finito o delle scorie). In questo caso è necessario individuare e delimitare tali aree.